RICERCA GUASTI ......................................................................................................... 32
Questo manuale si compone di due parti, una destinata all'installatore e una per
l’utilizzatore.
Prima d'iniziare l'installazione leggere attentamente queste istruzioni e attenersi alle
normative locali. L'installazione e la manutenzione devono essere eseguite da
personale qualificato.
Il gruppo di pressione è una macchina automatica, le pompe possono avviarsi in
modo automatico senza preavviso. Il gruppo contiene acqua in pressione, ridurre a
zero la pressione prima d'intervenire.
Eseguire i collegamenti elettrici nel rispetto delle normative.
Assicurare un efficiente impianto di terra.
Prima di ogni intervento sul gruppo scollegare l'alimentazione elettrica.
In caso di danneggiamento del gruppo scollegare l'alimentazione elettrica per
evitare scosse elettriche.
In caso di danneggiamento del gruppo chiudere le valvole d'intercettazione per
evitare possibili allagamenti.
2
GENERALITA’
Temperatura ambiente stoccaggio 0°C .. +50 °C
Temperatura ambiente d’uso +10°C .. +40 °C
Umidità massima: 20%...85% purché non vi siano fenomeni di condensazione
Le potenze dei motori Diesel per applicazioni stazionarie sono riferite in accordo alla
Norma ISO 3046/1
Temperatura ambiente 25°C
Pressione ambiente 1000 mbar
Umidità relativa 30%
Altitudine massima sopra il livello del mare: 700 metri. Per installazioni oltre i 200
metri slm, la potenza del motore Diesel si riduce di circa 1.5 % ogni 100 metri di
altitudine.
Ambienti polverosi, con presenza di sabbia o ambienti umidi di tipo marino possono
provocare deterioramenti precoci compromettendo il regolare funzionamento.
IMMAGAZZINAGGIO
La motopompa è fornita con batterie di avviamento con acido cariche, olio motore e liquido
refrigerante, dove necessario.
La messa in funzione deve avvenire dopo un periodo che non superi i 3-4 mesi. Se il periodo
di immagazzinaggio dovesse superare il periodo sopra indicato, seguire le indicazioni indicate
dal costruttore del motore e dal costruttore delle batterie.
NORME GENERALI PER LA SICUREZZA
Le indicazioni seguenti non possono preservare da tutti i pericoli a cui si può incorrere
durante l’uso del motore, ma dovranno essere integrate dal buon senso e dall’esperienza di
chi opera sulla macchina, uniche misure indispensabili alla prevenzione degli infortuni.
1. Conoscere la macchina
Leggere attentamente tutte le istruzioni contenute nei libretti di uso e manutenzione,
prima della messa in moto verificare l’efficienza dei dispositivi di manovra e di sicurezza.
2. Controllare chi ci sta vicino
Se si prevedono situazioni di pericolo segnalare preventivamente le manovre. Non
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lasciare avvicinare persone non addestrate a macchine in funzione.
3. Vestirsi in modo adeguato
Parti svolazzanti potrebbero restare imprigionate negli organi di trasmissione. In
particolare, vista la presenza di batterie con acido, sono indispensabili i seguenti minimi
dispositivi di protezione individuale:
- Guanti di gomma resistenti all’acido solforico (PVC)
- Occhiali di sicurezza a tenuta (mascherina o visiera)
- Indumenti antiacido
- Stivali di gomma antinfortunistici
- Casco protettivo
4. I gas di scarico sono nocivi
Nel caso in cui si debba lavorare in ambiente chiuso, assicurarsi che le condizioni di
areazione siano adeguate. Nel caso di gruppi stazionari installati in locali chiusi (es.
motopompe) avvalersi dell’esperienza di personale specializzato per verificare il ricambio
di aria.
5. Il gasolio, l’ olio, gli antigelo sono nocivi
In caso di contatto lavare con acqua e sapone, se ingeriti consultare un medico.
Nel caso di necessità conservare i combustibili all’aperto in posizione inaccessibile a
personale non addestrato.
6. I vapori di olio sono tossici
Non manomettere i dispositivi di ricircolo dei vapori d’olio, in caso di elevati consumi di
olio rivolgersi alle officine autorizzate.
7. Attenzione alle parti calde
La marmitta, il collettore, il basamento e le teste possono arrecare ustioni. Non aprire il
tappo del radiatore dell’acqua se il motore è ancora caldo, pericolo di gravi ustioni!
8. Proteggere l’udito con cuffie o tappiIn tutti i casi in cui sia prevista una prolungata esposizione al rumore.
9. Attenzione alle parti in movimento
Non accedere alle parti meccaniche con motore in moto. Utilizzare le protezioni per
pulegge, cinghie, alberi di trasmissione, non avvicinare stracci indumenti larghi,
potrebbero restare imprigionati negli organi di trasmissione arrecando gravi danni a
persone.
10. Non fumare o tenere acceso il motore durante il rifornimento di combustibile
11. Manutenzione
I libretti di uso e manutenzione riportano le operazioni generalmente effettuabili da
personale con media esperienza. In caso di difficoltà rivolgersi alle officine autorizzate o
al Vostro rivenditore.
Prima di qualsiasi intervento accertarsi che:
- Il motore sia messo in condizioni di non poter essere avviato (Scollegare le batterie)
- Tutte le parti (marmitte, radiatori, basamento, teste) siano adeguatamente
raffreddate.
- Attenzione! L’apertura del tappo del radiatore a motore caldo può arrecare gravi
ustioni.
12. Proteggere le mani con guanti
Alcune parti acuminate (lamiere, leve, ..) potrebbero arrecare lesioni. Utilizzare chiavi ed
attrezzature adeguate.
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INFORMAZIONI PER L’INSTALLATORE
ATTENZIONE
13. Attenzione al fuori giri
Il fuori giri su un motore diesel è difficilmente controllabile da parte dell’operatore. In
talune condizioni si possono arrecare danni a persone o cose. Per evitare l’insorgenza del
fuori giri si consiglia di:
- non oltrepassare il livello MAX. sull’astadi controllo dell’olio motore
- non oltrepassare il livello MAX. di olio nella vaschetta del filtro aria
- stazionare il motore in posizione orizzontale
- non modificare le registrazioni effettuate in fabbrica
- non manomettere l’impianto di iniezione
14. Sollevamento della macchina
Utilizzare gli attacchi del basamento, i golfari posti sul motore sono dimensionati per il
carico del solo motore, quindi, non vanno utilizzati per sollevare la macchina completa.
Dotarsi di ganci e/o funi di adeguata resistenza e qualità per evitare danni a persone e/o
cose. L’eventuale imbracatura del motore e/o della macchina va effettuata in maniera tale da assicurare l’equilibrio dei pesi durante la movimentazione.
15. Batterie
Le batterie di avviamento possono generare vapori nocivi, prevedere un’adeguata
aerazione del locale, evitare il contatto con il liquido elettrolita, il contatto dell’elettrolita
con alcune superfici metalliche (es. alluminio) può sviluppare gas tossici. Le batterie
contengono acido solforico (corrosivo) ed emettono gas esplosivo, specialmente durante
la ricarica. Indispensabile, quindi, mantenere il locale ventilato e non fumare né portare e
provocare in alcun modo fiamme libere in prossimità delle batterie. Mantenere le
batterie al riparo da raggi solari e lontano da fonti di calore.
Osservare le disposizioni previste dalle leggi sulla sicurezza sul lavoro in particolare
obbligo di utilizzo di: guanti di gomma resistenti all’acido solforico (PVC), occhiali di
sicurezza a tenuta (mascherina o visiera), indumenti antiacido, stivali di gomma
antinfortunistici, evitare ogni causa di scintillio, non chinare la testa sulle batterie.
Per scollegare la batteria, iniziare dal morsetto di massa negativa.
16. Rispettare l’ambienteNon bruciare o disperdere olii minerali, combustibili, filtri, guarnizioni, batterie, ma
consegnarli agli appositi centri di raccolta.
CONTROLLO DEL MATERIALE
Al ricevimento del gruppo controllare che il materiale ricevuto corrisponda a quanto indicato
nei documenti di trasporto che accompagnano il gruppo stesso.
Conservare con cura queste istruzioni!
PRESCRIZIONI PER LA SICUREZZA DURANTE L'INSTALLAZIONE E LA PRIMA MESSA IN
SERVIZIO
Consentire l’accesso al cantiere ove sarà installato il gruppo solo alle persone autorizzate
apponendo apposito cartello di Lavori In Corso.
5
Usare sempre i dispositivi di protezioni elencati a pagina 6.
Non rimuovere le protezioni originarie su tutte le parti rotanti esposte, sulle superfici calde,
sulle prese d'aria, sulle cinghie, sulle parti in tensione. Non lasciare parti smontate sul motore
o nelle vicinanze, oppure attrezzi, o quanto altro non facente parte dell'impianto, nel locale
od in prossimità del gruppo motopompa. Non lasciare mai liquidi infiammabili o stracci
imbevuti di liquidi infiammabili vicino al gruppo, vicino ad apparecchiature elettriche (incluse
le lampade) o a parti di impianto elettrico.
Prendere ogni precauzione per evitare il pericolo di folgorazioni; controllare che l'impianto di
terra sia presente e sia realizzato secondo le Norme.
Apporre un cartello a tutti gli organi di sezionamento che isolano le parti di impianto su cui si
deve lavorare. Quando possibile utilizzare i blocchi a chiave per impedire manovre non volute
e pericolose.
Installare le protezioni necessarie per la sicurezza sulle parti di completamento impianto.
Isolare tutti i raccordi ed i fili staccati.
Verificare la perfetta funzionalità dei dispositivi preposti all'arresto del motore diesel ed alle
segnalazioni sul suo funzionamento. (In particolare devono essere controllati i dispositivi: per bassa
pressione dell'olio; per alta temperatura motore; i pulsanti di avviamento d’emergenza).
Per evitare intempestivi avviamenti, dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni:
- Batterie di avviamento staccate dal gruppo motopompa;
- Selettore a chiave di funzionamento sul quadro in posizione “0”.'
Il locale e l’installazione del gruppo (fondazione, entrata aria, scarico gas) devono rispondere
alle "Norme di Sicurezza" esistenti nel paese di installazione.
CRITERI GENERALI D’INSTALLAZIONE
L'installazione di una o più motopompe deve essere eseguita in conformità al progetto
redatto da tecnici specializzati ed abilitati alla progettazione di questo tipo di impianti.
L’installazione deve essere realizzata da organizzazioni abilitate, dotate di personale
specializzato e di attrezzature adeguate.
Gli impianti devono essere eseguiti a regola d'arte e l'impresa installatrice, al termine della
realizzazione, deve rilasciare al Committente una Dichiarazione di Conformità degli impianti
realizzati alla Regola dell'Arte, al progetto ed alle norme di riferimento.
Raccomandiamo di curare con particolare attenzione tutte le parti connesse con la sicurezza
del personale di sorveglianza o conduttore dell’impianto.
Installare la motopompa al riparo dagli agenti atmosferici e proteggerla in ogni caso dal gelo.
Il locale o l’area in cui è installato il gruppo motopompa è destinato ad essere gestito
esclusivamente dal personale specializzato ed opportunamente addestrato.
Non deve essere consentito l’accesso a persone non espressamente autorizzate e addestrate.
I gruppi motopompa sono ad avviamento automatico, anche in assenza di energia elettrica,
apporre un apposito cartello di avvertimento nel locale.
6
A
A
> 500
Pianta
Fig. 1
3000
USCITA ARIA
INGRESSO ARIA
SEZIONE A - A
Prima di procedere leggere attentamente le avvertenze riportate in questo libretto e in quelli
accessori forniti con la motopompa.
Sollevare il gruppo motopompa utilizzando gli attacchi previsti sul basamento.
Non utilizzare i golfari del motore o pompa!
Verificare i collegamenti elettrici delle batterie e il livello di carica.
Sollevare il gruppo con cura, evitando urti e cadute, i golfari del motore e della pompa non
sono dimensionati per sollevare l’intero gruppo.
Posizionare il gruppo curando il livellamento ed evitando di creare tensioni meccaniche.
Lasciare uno spazio sufficiente per l’accesso al gruppo per manutenzione e per la fuga delle
persone.
MONTAGGIO ALL'INTERNO DI UN LOCALE
Per una corretta installazione di un gruppo in locale chiuso rispettare:
Dimensioni del locale per permettere il regolare funzionamento del gruppo e facile agibilità
sia per le operazioni di normale manutenzione che per le eventuali riparazioni.
La Figura 1 rappresenta un esempio, per motori con radiatore, e fornisce le dimensioni
minime consigliate per i passaggi intorno al gruppo e per l'altezza del locale.
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(1) Motore (2) Idraulica (3) Fondazione (4) Convogliatore espulsione aria
(5) Grigliato ingresso aria (6) Silenziatore gas di scarico (7) Tubazione gas di scarico
(8) Giunto di dilatazione
Vari tipi di motore richiedono diverse soluzioni. Nei motori raffreddati ad aria il ventilatore
aspira aria fresca dall’ ambiente e la convoglia sul motore .Per motori di notevoli dimensioni è
consigliabile, ove possibile, convogliare aria fresca direttamente sulla ventola di
raffreddamento ed evitare che venga aspirata aria calda proveniente dal motore.
FONDAZIONI E FISSAGGIO AL SUOLO
La fondazione dovrà essere dimensionata avendo massima cura di evitare la trasmissione di
vibrazioni e rumore alle altre parti della costruzione.
La motopompa è fornita di antivibranti, e dovrà essere fissata al suolo o su opportuno
basamento. Quando viene fornita su un basamento questo dovrà sempre essere fissato al
suolo.
Carichi sulla motopompa come tubazioni dei gas di scarico o collettori montati sull’idraulica
dovranno essere sempre sostenuti e corredati di giunti antivibranti di collegamento.
Nell’installazione assicurare che le tubazioni di mandata ed aspirazione non esercitino alcuno
sforzo sul gruppo motopompa e siano allineate correttamente.
Installare correttamente i giunti elastici forniti, tra le tubazioni ed il gruppo motopompa.
Sollecitazioni meccaniche sull’aspirazione o mandata della motopompa possono
causare rotture o essere fonte di vibrazioni pericolose durante il funzionamento.
PER I COLLEGAMENTI IDRAULICI ED IL CARICAMENTO IDRICO FARE RIFERIMENTO AL
MANUALE DEL GRUPPO.
Attenzione alle perdite e fughe di acqua dall’impianto!
Le pompe sono provviste di dispositivi di ricircolo, sulla mandata, che devono essere
opportunamente collegati alla vasca o al serbatoio di adescamento a seconda del tipo di
impianto, in modo da non provocare allagamenti nel locale.
Collegare le tubazioni di ricircolo alla vasca o al serbatoio di adescamento!
Per i gruppi soprabattente con serbatoio di adescamento installare il relativo serbatoio e
collegarlo secondo le istruzioni fornite.
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GIUNTI ELASTICI istruzioni di montaggio
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Fig. 3
GD_M0002_A_SC.xls
AVVERTENZA IMPORTANTE
Le indicazioni seguenti relative al dimensionamento delle tubazioni di scarico e
ventilazione sono fornite a titolo puramente indicativo. Il dimensionamento ed il
progetto effettivo deve essere eseguito da impiantisti qualificati ed abilitati. Nel
rispetto delle leggi e normative vigenti!
TUBAZIONE DI SCARICO
Assicurare una ventilazione sufficiente al motore, ed al locale, ed un idoneo sistema di
evacuazione dei gas di scarico lontano da porte o finestre.
I gas di scarico ed i vapori di olio possono essere letali! Non usare il motore senza
un adeguato ricambio d’aria e scarico dei gas in atmosfera!
Verificare inoltre che le tubazioni e le marmitte siano adeguatamente supportate, dotate di
giunti di dilatazione e protette contro i contatti accidentali. Evitare la ricaduta di condensa nel
motore attraverso lo scarico.
Le tubazioni per i gas di scarico sono normalmente realizzate con tubi lisci in acciaio senza
saldature (UNI 1293) oppure, in casi speciali, con condotte in acciaio inox. Le tubazioni
dovranno portare l'uscita del gas in zona dove non rechi danno o fastidio, lontano da porte,
finestre o prese d'aria e terminare con un sistema fisso di protezione all'ingresso dell'acqua
piovana. Nell' attraversamento di pareti é opportuno provvedere all'isolamento termico delle
tubazioni nel tratto interessato per impedire la trasmissione del calore alle pareti stesse.
Le giunzioni tra i vari tratti di tubazione devono essere a perfetta tenuta in modo da non
provocare perdite. (Le giunzioni a flangia con guarnizione sono le più idonee).
Per evitare la ricaduta di condensa nel motore realizzare un pozzetto di raccolta della
condensa, da scaricare periodicamente da apposito tappo, nel punto più basso delle
tubazioni verticali.
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Montare un giunto flessibile tra l'uscita del collettore di scarico motore (o dello scarico
turbosoffiante per i tipi sovralimentati) e la tubazione a valle, per assorbire le dilatazioni
termiche e le vibrazioni del motore senza danneggiare la tubazione.
Utilizzando un giunto flessibile fissare su staffe la condotta di scarico in modo indipendente
dal motore diesel. Fissare le tubazioni alle pareti o soffitto del locale con opportune staffe di
sostegno che supportino ogni peso di condotta esterna del motore senza gravare sul motore
(collettore scarico o turbosoffiante) permettendo la dilatazione.
SILENZIATORE DI SCARICO
Il silenziatore di scarico normalmente è già montato con i collettori di scarico; solamente i
motori con potenze elevate richiedono l’installazione a parte del silenziatore.
Quando possibile, il silenziatore può trovare sistemazione anche all'esterno del locale.
La posizione del silenziatore può far insorgere risonanze con la tubazione dovute a pulsazioni
di gas, in tal caso variare la distanza del silenziatore rispetto al motore lungo la tubazione.
In casi particolari di installazione in ospedali, in luoghi residenziali e simili, dove é richiesta
una attenuazione di rumorosità maggiore, impiegare silenziatori speciali con attenuazioni
maggiori dei silenziatori originali e utilizzare, quando possibile, apposite camere di calma.
DIMENSIONAMENTO DELLE TUBAZIONI GAS DI SCARICO
La contropressione allo scarico del motore ha una notevole influenza sulla potenza resa dallo
stesso e sul suo carico termico, valori eccessivi (misurati all'uscita del collettore di scarico per
gli aspirati ed all’uscita turbina per i sovralimentati) provocano riduzioni della potenza,
aumento della temperatura dei gas di scarico, fumosità, elevati consumi combustibile,
surriscaldamento dell'acqua di refrigerazione con degrado del lubrificante e relative
conseguenze sugli organi del motore.
Le tubazioni devono essere le più corte possibili e col minor numero di gomiti. Quando questi
siano necessari devono essere eseguiti con ampio raggio di curvatura (mediamente da 2,5 a 3
volte il diametro del tubo). I gomiti devono essere conteggiati nella lunghezza complessiva
del tubo in base alla lunghezza equivalente Lo.
La tabella seguente fornisce alcune indicazioni per i vari tipi di curve.
La tubazione si dimensiona tenendo conto della lunghezza del tubo, delle sue caratteristiche
e del valore di contropressione ammissibile. Per il calcolo si possono utilizzare tabelle e
normogrammi specifici. Un esempio di tali grafici di calcolo è riportato di seguito. Prestare
attenzione a computare anche la contropressione del silenziatore.
In ogni caso la tubazione di scarico non dovrà mai avere un diametro inferiore a quello del
collettore di scarico del motore.
11
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
6,00
7,00
8,00
9,00
10,00
0
200
400
600
800
1000
1200
m3/h
kPa
Diametro interno d(mm)
Lunghezza equivalente Lo (m)
40
50
65
80
100
125
150
200
250
300
0.5
0.7
0.9
1.2
1.7
2.2
2.8
4.0
5.4
6.7
r= 2.5 d
d
a 1x Lo
d
d 10x Lo
r= 2.5 d
d
b 4xLo
d
c 5x Lo
Tabella lunghezze equivalenti dei gomiti
GD_M0004_A_SC.xls
Grafico contropressione per 10 metri di tubazione lineare di vario diametro in mm
12
∆V
∆O
α
GIUNTO FLESSIBILE TUBAZIONI DI SCARICO FUMI
Rispettare i valori massimi indicati dal costruttore del giunto flessibile.
Per lunghezze notevoli di tubazione é necessario intercalare giunti di dilatazione, realizzabili
con elementi flessibili a tenuta.
Nel percorso evitare di passare vicino ai filtri aria motore ad evitare l'aspirazione di aria
riscaldata.
Coibentare termicamente le tubazioni, oltre che per ridurre il riscaldamento eccessivo del
locale, soprattutto per evitare contatti accidentali con parti a temperatura pericolosa.
In applicazione con più motori a scoppio, non si devono far confluire gli scarichi degli stessi in
una sola condotta di scarico perché possono insorgere quando uno o più motori sono in
funzione ed il gas di scarico prodotto dagli stessi prenda la via verso quelli in stazionamento.
I gas di scarico ed i vapori di olio possono essere letali! Non usare i motori senza
un adeguato ricambio d’aria e scarico dei gas in atmosfera!
VENTILAZIONE
La ventilazione del locale nel quale é installato il gruppo motopompa è di fondamentale
importanza per Il buon funzionamento e per garantire:
- La dissipazione del calore emanato durante Il funzionamento del gruppo per
irraggiamento;
- Corretto flusso d'aria di alimentazione nella quantità necessaria per la combustione del
motore;
- Il raffreddamento del motore dal radiatore dello stesso (per i motori raffreddati ad
acqua) o dalla ventola motore (per i motori raffreddati ad aria);
La soluzione di ventilazione valida per la maggior parte dei casi (motori con raffreddamento
ad acqua) é quella riportata in figura 1, nella quale il ventilatore motore aspira l'aria di
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ΔT =
Q
Vr • Cp
raffreddamento dal locate e l'aria calda viene espulsa attraverso il radiatore e convogliata
all'esterno.
Evitare che l'aria calda in uscita dal radiatore rientri nel locale, curando opportunamente la
tenuta del convogliatore di evacuazione (soluzione valida per i motori raffreddati ad acqua).
In questo modo, si garantisce un continuo ricambio dell'aria nel locale.
Il dimensionamento delle aperture d'ingresso deve essere calcolato sulla base della somma
delle portate d'aria necessarie per il raffreddamento e per la combustione.
In ambienti con particelle sospese nell'aria installare sistemi di prefiltro per evitare il possibile
intasamento dei filtri e del radiatore.
L'aria fresca per ottenere un flusso d'aria corretto viene immessa da aperture ricavate nella
parte inferiore del locale e, per quanto possibile, nella parete opposta a quella del radiatore,
in modo che il flusso d'aria stesso lambisca tutto il motore prima di essere espulso dal
ventilatore.
Per sicurezza, in locali dove siano installati motopompe in servizio continuativo, oppure per
installazioni con temperature ambiente elevate, si consiglia di verificare che l'aria di
raffreddamento che giunge sul radiatore, non superi la temperatura ammessa per il radiatore.
Nel caso risulti necessario abbassare la temperatura dell'aria in arrivo al radiatore, si consiglia
l'adozione di un ventilatore estrattore ausiliario la cui portata sarà calcolata con la stessa
formula utilizzata per la verifica imponendo il valore di ΔT massimo che permetta un
funzionamento corretto del radiatore in base ai valori dichiarati dal costruttore del motore.
Posizionare l’estrattore nella parte superiore e sulla stessa parete attraverso la quale scarica il
convogliatore, l’estrattore deve garantire una prevalenza tale da superare la depressione
creata nel locale dal ventilatore del radiatore.
La formula da utilizzare per la verifica è la seguente:
Q= Calore totale immesso nel locale incluso irraggiamento motore espresso in [kcal/h]
Cp = Calore specifico dell’aria a pressione costante espresso in [kcal/m3 °C], il valore si
ottiene dal normogramma riportato di seguito.
Vr = portata aria del ventilatore radiatore motore in [m3/h]
ΔT = Tv-Ta= differenza tra temperatura dell’aria incidente sul radiatore (Tv) e la temperatura
dell’aria esterna in ingresso al locale (Ta) espressa in [°C]
14
ΔTmax =
Q
Vt • Cp
NORMOGRAMMA Determinazione di Cp
intersezione della scala centrale con la retta che unisce temperatura e pressione.
Se viene installato un ventilatore estrattore la formula da utilizzare è:
Dove
Q= Calore totale immesso nel locale espresso in [kcal/h]
Cp = Calore specifico dell’aria a pressione costante espresso in [kcal/m3 °C] , il valore si
ottiene dal normogramma riportato di seguito.
Vt = Vr+Ve = portata aria totale del ventilatore radiatore motore (Vr) e del ventilatore
estrattore (Ve) espressa [m3/h]
Δtmax = Tmax -Ta= differenza tra temperatura massima dell’aria incidente sul radiatore
(Tmax) e la temperatura dell’aria esterna in ingresso al locale (Ta) espressa in [°C]
Dalla formula inversa si ricava il valore di Vt e quindi per differenza Ve.
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CONVOGLIATORE SFIATO CARTER
Nella maggior parte dei casi lo sfiato del carter motore è convogliato nell'aspirazione motore.
Se necessario convogliarne all’esterno una parte (vedere libretto del motore). È opportuno
portare lo sfiato all'esterno lontano da porte, finestre o aperture di aspirazione aria. Il tubo di
collegamento deve essere di diametro adeguato in relazione alla lunghezza e deve essere
realizzato in modo da evitare sacche di condensa che possano ostacolare il flusso dello sfiato,
prevedere un sistema di raccolta della condensa da scaricare periodicamente. La condensa
deve essere smaltita insieme con gli oli esausti, consegnandoli a centri di raccolta autorizzati
per lo smaltimento.
OLIO MOTORE
Il motore è fornito collaudato e completo di olio, per la messa in servizio è necessario
provvedere al solo rifornimento di carburante. Se necessario un rabbocco di olio fare
riferimento al libretto del motore. Un eccesso di olio lubrificante può provocare danni
permanenti al motore stesso, non superare il livello indicato dal costruttore.
Livelli di olio eccessivi possono danneggiare il motore!
IMPIANTO DI COMBUSTIONE (SERBATOIO CARBURANTE)
I gruppi motopompa sono dotati di serie d’impianto combustibile completo dal motore al
serbatoio di serie. La capacità minima dei serbatoi per le motopompe che rispondono a
normativa antincendio è imposta dalle normative stesse per garantire un tempo minimo di
funzionamento.
Per soddisfare esigenze o regolamenti particolari, alcuni modelli sono forniti con serbatoio
montato separato.
Per il collegamento del serbatoio utilizzare tubazioni metalliche in rame o materiale
espressamente studiato per l’uso con carburanti. Per il diametro delle tubazioni, seguire le
indicazioni del costruttore del motore (schemi installazione motore), in genere valide per
lunghezze inferiori a 5 m. Per lunghezze superiori occorre dimensionare le tubazioni caso per
caso in modo da garantire il corretto flusso di carburante.
Le connessioni flessibili da interporre, necessarie per isolare le parti fisse dell'impianto col
serbatoio dalle possibili vibrazioni indotte dal motore, possono essere realizzate a seconda del
tipo di motore con:
- Spezzoni di lunghezza adeguata di tubo in gomma, rinforzato con inserti tessili,
resistenti al gasolio ed alla fiamma secondo le normative vigenti nei singoli paesi, per i
collegamenti con terminale a portagomma bordato e serraggio con fascette a vite;
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- Tubi flessibili del tipo a bassa pressione, resistenti al gasolio ed alla fiamma secondo le
normative vigenti nei singoli paesi, protetti con calza metallica, intestati alle estremità
con idonei raccordi filettati di tenuta;
Evitare assolutamente connessioni in resina sintetica o materiale non idoneo all’uso con
carburanti.
Utilizzare esclusivamente componenti dichiarati idonei all’uso per carburanti e
resistenti alla fiamma.
Nell'esecuzione della parte di impianto complementare, deve essere dedicata la massima
attenzione ai seguenti punti:
- Ancorare le tubazioni ad intervalli opportuni per evitare risonanze, vibrazioni ed
inflessioni dovute al peso proprio del tubo, specie se in rame.
- Interporre il minor numero possibile di giunzioni e curare la tenuta.
- Le tubazioni di alimentazione lavorano in depressione e quindi soggette a dannose
infiltrazioni d’aria che possono impedire l’avviamento motore.
- Pulire scrupolosamente le tubazioni.
- Evitare brusche variazioni di sezione del tubo.
- Adottare ampi raggi di curvatura.
E’ importante che i serbatoi dei motori diesel siano a caduta sulla pompa di alimentazione
per garantire il perfetto avviamento.
Utilizzare esclusivamente carburante adatto al tipo di motore!
I gruppi motopompa sono forniti senza carburante per ragioni di sicurezza, inoltre i gruppi
consumano carburante durante le prove, pertanto deve essere assicurata una riserva di
carburante sufficiente!
Assicurare una sufficiente riserva di carburante!
RISCALDAMENTO
Nel caso di gruppi antincendio ad intervento automatico, il locale nel quale sono installati
deve poter essere convenientemente riscaldato durante la stagione fredda in modo che la
temperatura ambiente non scenda al di sotto di +5 °C.
I motori diesel utilizzati per le motopompe utilizzano scaldiglie elettriche a controllo
termostatico, che mantengono la temperatura dell'acqua nel basamento, o dell’olio motore a
valori accettabili per il rapido avviamento e presa di carico senza inconvenienti per il motore.
ALIMENTAZIONE ELETTRICA
Eseguire il collegamento di terra prima di qualsiasi altro (Morsetto Giallo-Verde)
Assicurarsi che la tensione di alimentazione corrisponda a quell’indicata nella targhetta del
quadro elettrico.
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Verificare che il cavo di alimentazione sia in grado di sopportare la corrente nominale del
gruppo e collegarlo ai relativi morsetti di alimentazione del quadro elettrico.
Proteggere i cavi posti a vista da possibili urti o danneggiamenti. Proteggere la linea elettrica
in accordo alle normative vigenti.
Utilizzare cavi idonei al tipo di installazione secondo le normative vigenti.
MESSA A TERRA
Le parti metalliche degli impianti soggette a contatto delle persone, che per un difetto di
isolamento o per altre cause potrebbero trovarsi sotto tensione, devono essere collegate ad
un dispersore di terra. I quadri sono previsti con apposito morsetto di messa a terra. Il
dimensionamento del cavo di collegamento al dispersore di terra e la relativa resistenza di
contatto, devono essere conformi a Regolamenti e Leggi Vigenti. Se necessario possono
essere eseguiti collegamenti equipotenziali e può essere collegato a terra direttamente il
basamento.
QUADRO ELETTRICO DI COMANDO MOTOPOMPA ANTINCENDIO
Il quadro elettrico di comando è fornito già collegato alla motopompa. Fare riferimento allo
schema elettrico fornito insieme al quadro elettrico per il collegamento di:
- Dispositivi di avviamento (pressostato e/o livellostato)
- Dispositivi di segnalazione allarme
Collegamento livellostato:
Il livellostato installato nei serbatoi di adescamento per gruppi soprabattente ha la funzione
di avviare la motopompa quando cala il livello di acqua nel serbatoio.
I morsetti di collegamento del livellostato sono normalmente ponticellati per permettere il
funzionamento. Quando si installa il livellostato accertarsi di rimuovere il ponticello presente
sui morsetti.
Nel quadro sono previsti dei contatti puliti di segnalazione, idonei per il collegamento ad
allarmi e/o segnalazioni remote, per le principali funzioni:
- Uscita allarme programmato
- Selettore in automatico escluso
- Mancato avviamento
- Motore in marcia
- Guasto centralina di comando
- Riserva
- Allarme
Le operazioni di installazione e manutenzione del quadro elettrico possono essere
eseguite solo da elettricisti qualificati!
La motopompa è una macchina ad avviamento automatico che può avviarsi anche
in assenza di tensione sul quadro!
MESSA IN SERVIZIO DELLE BATTERIE
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La motopompa è fornita con batterie di avviamento cariche. La messa in funzione deve
avvenire dopo un periodo che non superi i 2 mesi. Se il periodo di immagazzinaggio dovesse
superare il periodo sopra indicato, seguire le indicazioni indicate dal costruttore delle batterie.
In caso di mancato collegamento elettrico e/o utilizzo della motopompa le batterie devono
essere ricaricate ogni due mesi.
Per ragioni di sicurezza e per evitare avviamenti involontari, le batterie sono fornite scollegate.
- Verificare la pulizia dei poli: usare eventualmente una spazzola o altro mezzo idoneo
- Iniziare sempre il collegamento dal morsetto positivo
- Nella rimozione lo scollegamento deve sempre iniziare dal morsetto di massa negativa
- Serrare con cura i morsetti
Le batterie contengono acido solforico (corrosivo) ed emettono gas esplosivo, specialmente
durante la carica. Obbligatorio osservare le precauzioni previste dalle procedure e dalla legge.
Tenere lontano dalla batteria, fiamme, sigarette ed evitare ogni causa di scintillio. Non
chinare la testa sulle batterie in esercizio e durante le operazioni di installazione e rimozione.
Le batterie contengono piombo, e se scartate devono essere consegnate per la raccolta
all’ente preposto per lo smaltimento.
Le batterie possono emettere sostanze corrosive e nocive. Adottare dispositivi di
protezione!
CONTROLLI DI SICUREZZA PRELIMINARI ALLA MESSA IN SERVIZIO
Prima di iniziare qualsiasi procedura di avviamento è estremamente importante
"familiarizzare" con il gruppo e con l'impianto.
Eseguire un controllo di sicurezza visivo del posto di lavoro della macchina e dell'installazione.
Qualsiasi fonte di pericolo reale o potenziale deve essere eliminata prima di procedere.
1) Individuare la posizione dei pulsanti di avvio di emergenza e quindi anche la posizione
dei quadri elettrici.
2) Conoscere le particolari procedure di emergenza attinenti all'Installazione in questione.
3) Individuare la posizione degli estintori e di altri dispositivi di protezione ed emergenza e
conoscerne il funzionamento.
4) Individuare fonti di pericolo, per esempio perdite di combustibile, olio di lubrificazione,
soluzioni acide, condensa nei gocciolatoi, alte tensioni, pressioni elevate, e altri pericoli.
5) Assicurarsi che il gruppo sia pulito, che la zona circostante e le vie di fuga siano pulite e
prive di ostacoli. Controllare che non vi siano ostruzioni nelle aperture e condotte di
entrata e sfiato.
6) Verificare se del personale stia lavorando su altre apparecchiature nella zona e se tale
lavoro precluda il funzionamento dell'impianto.
Non avviare mai la motopompa se non nella massima sicurezza.
OPERAZIONI PRELIMINARI E CONTROLLI PER LA MESSA IN SERVIZIO
La prima messa in servizio deve essere effettuata da tecnici specializzati. Interventi non
autorizzati sul motore possono far decadere la garanzia.
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Prima della messa in servizio rileggere tutto il capitolo e le prescrizioni di sicurezza!
Le operazioni descritte di seguito devono essere eseguite in occasione di:
- Prima messa in servizio dopo l’installazione
- Dopo una revisione generale
- Dopo una manutenzione straordinaria (sostituzione di parti non di consumo)
- Su un gruppo rimasto inattivo per lunghi periodi (mesi)
Durante tutti i controlli da effettuare, descritti nei paragrafi seguenti, assicurarsi che il motore
non possa avviarsi involontariamente. Posizionare il selettore a chiave nella posizione “0” e tenere scollegate le batterie (vedi il relativo paragrafo “Batterie” per una corretta procedura).
CIRCUITO ACQUA DI RAFFREDDAMENTO (solo per motori raffreddati ad acqua)
Riempire, se necessario, il circuito di raffreddamento (per i motori provvisti) aggiungendo
all'acqua del liquido anticongelante secondo le istruzioni e nella quantità indicata sulla
documentazione specifica del motore.
AI primo riempimento con acqua di raffreddamento aprire gli sfiati di disaerazione
esistenti sul motore fino a che dagli stessi esca acqua senza più aria. Riempire il circuito
(motore e radiatore) lentamente per evitare il più possibile la formazione di bolle d'aria.
Controllare attentamente il circuito per assicurarsi che non vi siano perdite in nessun
punto.
Dopo un breve periodo di funzionamento controllare se il livello dell'acqua nel radiatore
si è abbassato, poiché durante il primo riempimento possono essere rimaste nel circuito
delle bolle d'aria. L'eventuale acqua mancante dovrà essere reintegrata.
CIRCUITO OLIO LUBRIFICANTE
Il motore è fornito completo di olio, se necessario sostituirlo attenersi a quanto segue:
Per quanto riguarda tipo di olio da usare anche in rapporto alla temperatura ambiente e
quantità di olio occorrente per il motore, si rimanda alle prescrizioni della
documentazione specifica del motore.
Svuotare la coppa da eventuali residui di olio precedente.
Controllare che i filtri siano puliti e se necessario sostituirli con le relative guarnizioni.
Riempire la coppa dell'olio lubrificante fino alla tacca superiore dell'asta graduata senza
superarla.
A motore freddo, dopo un breve periodo di funzionamento, ricontrollare il livello ed
eventualmente rabboccare.
Controllare attentamente il circuito per assicurarsi che non vi siano perdite in nessun
punto.
Non disperdere nell’ambiente l’olio ed eventuali stracci imbevuti d’olio!
CIRCUITO COMBUSTIBILE
Controllare che i filtri siano puliti e se necessario sostituirli.
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Riempire il serbatoio del combustibile con gasolio per motore Diesel da autotrazione
(potere calorifico inferiore 10.200 kcal/kg) in accordo a quanto dichiarato sul libretto del
motore.
Controllare attentamente il circuito per assicurarsi che non vi siano perdite in nessun
punto.
Verificare la posizione delle valvole d’intercettazione del carburante.
Il serbatoio di carburante è dotato di un pozzetto di raccolta fanghi con un tappo di scarico
Per motopompe antincendio a normativa EN12845:2004, i serbatoi devono essere mantenuti
pieni per garantire un funzionamento continuo per un certo numero minimo di ore in
funzione della classe di rischio dell’impianto.
CONTROLLI SU ALTRI COMPONENTI DELL’IMPIANTO
Controllare il corretto posizionamento e montaggio di tutti i componenti presenti
nell'impianto, quali il silenziatore e le tubazioni gas di scarico, il sistema di ingresso dell'aria di
combustione e raffreddamento, il sistema di evacuazione dell'aria raffreddamento, ecc.
Controllare che i filtri dell'aria siano puliti e che le prese e gli scarichi siano liberi da
interferenze.
BATTERIA
Preparazione della batteria
Le batterie d'avviamento fornite col gruppo sono solitamente del tipo a bassa manutenzione e
fornite già cariche.
Se le batterie rimangono inutilizzate la loro carica può durare fino a 6 mesi trascorso tale
periodo la batteria deve essere sottoposta a ricarica.
La batteria si considera scarica se la tensione scende sotto i 12,4V ma un controllo accurato
può essere fatto con il densimetro.
Ricarica batteria
Se necessario ricaricare le batterie collegare, circa 24 ore prima dell’avvio del motore diesel,
l’alimentazione del quadro elettrico relativo alla motopompa, per dare il tempo al carica
batterie tampone presenti all’interno del quadro di dare una prima carica alle batterie.
Posizionare il selettore a chiave in posizione “0” per evitare avviamenti involontari.
Se la tensione di batteria è inferiore a 10V non può essere utilizzato il caricabatterie tampone
interno al quadro e la batteria deve essere scollegata e revisionata o sostituita.
In caso di mancato collegamento elettrico/utilizzo della motopompa le batterie devono essere
ricaricate ogni due mesi
Le batterie devono essere montate su supporti, ubicate in posizione facilmente accessibile
dove la possibilità di contaminazione dovuta a combustibile, umidità, acqua o vibrazioni sia
minima. La loro posizione deve essere il più vicino possibile al motorino d’avviamento del
motore diesel, sottoposta a tutti i vincoli per minimizzare la caduta di tensione tra batteria e
terminale del motore di avviamento.
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CIRCUITI E QUADRI ELETTRICI
Se il gruppo è stato inattivo per molto tempo, specialmente se in ambienti umidi, è buona
norma controllare l'isolamento verso massa del quadro elettrico e la corretta alimentazione
dei circuiti ausiliari.
(Fare riferimento allo schema elettrico del quadro)
PRIMA MESSA IN SERVIZIO
Effettuate le operazioni preliminari indicate in precedenza, procedere come segue:
Pulire accuratamente il gruppo e l'ambiente circostante da macchie e residui di sporco,
oli, combustibili, solventi o altro.
Verificare che stracci, carta o altri materiali leggeri non siano vicino alle aperture di
aspirazione aria.
Assicurarsi che nessun oggetto estraneo sia in prossimità di parti rotanti.
Riporre tutti gli attrezzi e gli stracci negli appositi contenitori.
Per motopompa antincendio conforme EN12845.
Portare il selettore a chiave in modalità MANUALE e seguire le istruzioni indicate nel
manuale della centralina.
La motopompa antincendio inizia il ciclo automatico di avviamento con alimentazione
combustibile chiusa. Verranno effettuati sei tentativi automatici di avviamento, ognuno
non inferiore a 15 sec. con il motorino di avviamento in funzionante e con intervallo 10 e
15 sec. Dopo i sei tentativi si attiva allarme di mancato avviamento. Ripristinare il
combustibile e premere pulsante di START posto sulla centralina di comando.
Spegnere la motopompa portando il selettore a chiave in posizione “0”.
Per motopompa ad uso civile.
Avviare la motopompa portando il selettore a chiave in posizione MANUALE (il motore
diesel si avvierà automaticamente da lì a pochi secondi portandosi subito a regime di giri)
Spegnere la motopompa portando il selettore a chiave in posizione “0”.
Controllare che non vi siano perdite nei circuiti acqua, olio e combustibile.
Controllare, a motore in moto, simulando l'intervento dei sensori sui morsetti, il
funzionamento corretto delle protezioni per bassa pressione olio, alta temperatura
motore e rottura generatore di carica, facendo riferimento alle logiche di intervento
indicate sugli schemi elettrici ed alle normative indicate (procedura solo per il personale
qualificato).
Verificare, per le motopompe a norme UNI EN, il corretto funzionamento dell’alternanza
per le batterie d’avviamento.
Per i controlli seguenti relativi al corretto funzionamento fare riferimento anche alla sezione
istruzioni per l’utilizzatore che illustra in dettaglio i vari modi di funzionamento e i relativi
comandi.
Verificare la procedura di avviamento automatico: portare il selettore in posizione
AUTOMATICO e simulare in morsettiera l’intervento del dispositivo di avviamento. Se
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possibile è meglio simulare la caduta di pressione direttamente sul pressostato di avvio.
Dopo l’avviamento per spegnere la motopompa riportare il selettore in posizione “0”.
Verificare, uno alla volta, il corretto funzionamento dei PULSANTI DI AVVIAMENTO DI
EMERGENZA. Attenzione: dopo l’avviamento con il pulsante d’emergenza la
motopompa può essere spenta solamente agendo manualmente sulla leva di stop
posizionata sul motore (cosiddetto elettrostop).
I pulsanti d’emergenza vanno utilizzati, uno alla volta, solo in caso di emergenza (es. incendio
con rottura del dispositivo di controllo automatico del motore).
Dopo questo primo periodo di funzionamento, procedere ai seguenti controlli:
Controllare i livelli di olio e acqua e se necessario rabboccare.
Verificare assenza di allentamenti nella bulloneria.
Verificare, a motore in moto, la presenza di vibrazioni eccessive che potrebbero
provocare danni all’impianto.
I controlli riguardano anche l’assenza di vibrazioni eccessive, il corretto fissaggio a terra del
basamento dell’impianto e l’impiego corretto di giunti elastici sulle condutture collegate al
gruppo di pressione.
La motopompa è una macchina ad avviamento automatico che può avviarsi anche
in assenza di tensione sul quadro!
Per evitare intempestivi avviamenti, dovranno essere rispettate le seguenti
prescrizioni:
- Batterie di avviamento staccate dal gruppo motopompa;
- Selettore a chiave di funzionamento sul quadro in posizione “0”.'
MANUTENZIONE
Per una buona durata del motore della motopompa, è necessario rispettare scrupolosamente
le prescrizioni di manutenzione previste dal costruttore.
É buona norma inoltre istituire una scheda di servizio con programmate le varie operazioni da
effettuare, nella quale verranno riportate le ore di funzionamento, gli interventi, i
rifornimenti, le operazioni di manutenzione e di riparazione effettuate.
La manutenzione deve essere effettuata da tecnici specializzati dotati di attrezzature
adeguate.
Tutte le operazioni di manutenzione devono essere effettuate a motore fermo e con selettore
a chiave in posizione “0” e, ove possibile, con le batterie scollegate.
Le operazioni di manutenzione sul quadro elettrico devono essere effettuate con tutte le
necessarie precauzioni dovute alla possibile presenza di parti in tensione.
Attenersi alle prescrizioni di sicurezza riportate all’inizio del manuale
MANUTENZIONE GRUPPO MOTOPOMPA
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1) MOTORE: eseguire, secondo le indicazioni della documentazione dello specifico motore,
la periodica manutenzione, curando in modo particolare la sostituzione delle cartucce
filtranti (olio e gasolio) e la pulizia del filtro aria. Si consiglia la sostituzione dell’olio
motore massimo ogni 300 ore di lavoro o, anche se non è stato raggiunto il numero di
ore richiesto, almeno una volta l’anno.
2) BATTERIA: Prima di ogni intervento l’operatore qualificato dovrà essere al corrente dei
rischi generati dalle batterie di avviamento al piombo:
Pericolo di sostanze corrosive, Pericoli di esplosioni, Obbligo di proteggere gli occhi,
Divieto assoluto di fiamme libere in prossimità o scintille.
Verificare periodicamente che non ci siano rotture o deformazioni sul monoblocco e sul
coperchio della batteria. I poli non siano ossidati o danneggiati. I morsetti dei cavi siano
ben collegati alla batteria. Controllare periodicamente che il livello dell’elettrolita sia
sopra le piastre e la carica delle batterie sia sufficiente; se necessario ripristinare il livello
della soluzione acida con acqua distillata (deionizzata). Dove previsto le batterie devono
essere sempre sotto continua carica di carica batterie a tampone. Mantenere pulita la
batteria, se necessario utilizzare l’apposito grasso protettivo sui morsetti.
Se la batteria ha una tensione a vuoto sotto 9V scollegare la batteria dalla motopompa e
ricaricarla con un carica batterie a carica rapida di grossa portata. Rispettare le
prescrizioni del costruttore della batteria.
3) FILTRO COMBUSTIBILE: sostituire periodicamente il filtro combustibile.
4) CINGHIE: controllare periodicamente lo stato e la tensione delle cinghie.
5) QUADRO ELETTRICO: consigliamo di verificare mensilmente l’efficienza delle segnalazioni
(lampade spia, strumenti), ed il funzionamento corretto di apparecchiature elettroniche. I
fusibili possono essere estratti dal portafusibile e verificati con un tester provacircuiti.
6) Controllare periodicamente, secondo le ore di funzionamento, i livelli lubrificante ed
acqua (dove prevista).
7) Verificare che il serbatoio carburante sia sempre pieno. Utilizzare esclusivamente
carburante idoneo come indicato sul libretto fornito con il motore. Normalmente viene
indicato gasolio per motore Diesel da autotrazione (potere calorifico inferiore 10.200
kcal/kg).
Il serbatoio fornito in dotazione consente, se pieno, un’autonomia di 6 ore di
funzionamento.
VERIFICHE PERIODICHE
Consigliamo di verificare “almeno” mensilmente il corretto funzionamento della motopompa,
in particolare modo il suo avviamento all’intervento del dispositivo di avviamento automatico.
E’ buona norma verificare anche la situazione generale dell’impianto.
La manutenzione periodica è importante per mantenere in efficienza il gruppo
motopompa!
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Fare riferimento a LEGGI, REGOLAMENTI LOCALI E NORMATIVE per eventuali prescrizioni più
restrittive in materia di verifiche periodiche.
VERIFICHE PERIODICHE BATTERIE
Le batterie al Pb utilizzate per i motori devono essere periodicamente controllate.
Istruzioni operative da attuare sul campo:
Assicurarsi che il locale sia idoneamente ventilato.
Evitare fiamme libere o scintille in prossimità del prodotto.
Controllare visivamente lo stato delle batterie/a verificando in particolare che non vi siano
deformazioni, rotture e/o perdite di liquido.
Verificare la pulizia delle batterie.
Scollegare i cavi delle batterie e controllare che i poli e morsetti relativi, non siano ossidati o
danneggiati. Rimuovere eventuale ossido presente utilizzando una spazzola metallica
facendo attenzione a non causare corto circuito o scintille.
Se presenti, svitare i tappi per far uscire eventuale gas presente all’interno della batteria.
Controllare visivamente il livello dell’elettrolito. Il livello deve essere sempre al di sopra di
tutte le piastre metalliche interne alla batteria/e. In taluni casi il livello è anche riportato sul
corpo esterno della batteria. Se si effettuano rabbocchi, utilizzare esclusivamente acqua
distillata /demineralizzata ed attendere che la formazione di gas causata dal rabbocco
termini.
Verificare la densità dell’elettrolito con il densimetro per valutare lo stato di carica della
batteria, seguendo le indicazioni del costruttore della batteria. Ricordarsi di riavvitare i tappi
dopo aver fatto la prova con densimetro.
Controllare la funzionalità del carica batteria installato all’interno del quadro elettrico di
comando avviamento motopompa mediante la lettura dei led di diagnostica
Una batteria si può considerare carica se la sua tensione a vuoto è superiore a
12,4V. La ricarica delle batterie deve seguire particolari restrizioni da parte del
costruttore. Utilizzare carica batterie con tensione costante 15V max e con
limitazione della corrente di carica. Se la batteria ha una tensione a vuoto sotto 9V
consigliamo di scollegare la batteria dalla macchina e di ricaricare la batteria con un
carica batterie a carica rapida di grossa portata.
ATTENZIONE: Se le batterie rimangono a lungo senza ricarica (oltre 6 mesi) l’operazione di
recupero potrebbe risultare difficile (spesso devono essere sostituite).
Le batterie contengono acido solforico ed emettono gas esplosivo, specialmente durante la
carica. Vanno quindi osservate le precauzioni previste dalle procedure e dalla legge in vigore.
Tenere lontano dalle batterie, fiamme, sigarette ed evitare ogni causa di scintillio.
Nell’installazione di una batteria, il collegamento deve sempre iniziare dal morsetto positivo.
Nella rimozione di una batteria, lo scollegamento deve sempre iniziare dal morsetto di massa
negativa.
SCALDIGLIA MOTORE (230Vac 50÷60Hz)
Nella maggior parte dei motori utilizzati in versione motopompa antincendio è istallata una
scaldiglia che può essere di due tipi:
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Motore A B
C
1 e 2 cilindri
0.1 mm
33 ‘
2..4 mm
3 e 4 cilindri
0.3 mm
46’
3..4 mm
6 cilindri ( max 200kW)
0.3 mm
46’
3..5 mm
GD_M0010_A_SC.xls
SCALDIGLIA OLIO: (una speciale resistenza posizionata sotto la coppa olio motore).
SCALDIGLIA ACQUA: (una resistenza inserita nel basamento del motore).
Questo dispositivo è previsto soprattutto per l’avviamento dei motori diesel a basse
temperature o impieghi in cui è necessaria una immediata erogazione di potenza. La
scaldiglia è sempre dotata di un termostato che interrompe l’alimentazione al
raggiungimento della temperatura impostata. Tutte le scaldiglie devono essere collegate a
massa (questo è assicurato dal cavo di collegamento elettrico).
Le scaldiglie sono alimentate in 230Vac, è assolutamente vietato eseguire lavori se
l’apparecchiatura è ancora sotto tensione.
In generale scaldiglie non richiedono manutenzione.
GIUNTI ELASTICI
I giunti elastici utilizzati per l’accoppiamento tra motore ed idraulica devono essere controllati
periodicamente ogni 6 mesi (il periodo del controllo varia a seconda dell’utilizzo della
motopompa). I controlli principali riguardano soprattutto l’integrità del giunto stesso ed il
suo disallineamento tra i due componenti che lo compongono.
Tolleranze massime ammissibili:
NOTE: Tutte le motopompe vengono fornite allineate e bloccate con spine per evitare possibili
spostamenti durante al trasporto; è severamente vietato manomettere il posizionamento
pena la decadenza della garanzia.
Gli interventi per risolvere diversi inconvenienti devono essere in ogni caso effettuati da
personale qualificato. Per qualsiasi operazione da effettuare sui giunti elastici ci si deve
assicurare che la motopompa sia spenta ed assicurarsi che non si avvii accidentalmente. La
rimozione della protezione deve essere eseguita da personale esperto ed a conoscenza dei
possibili rischi derivati da organi meccanici in moto.
Prima di effettuare qualsiasi controllo od intervento leggere attentamente il capitolo delle
“Prescrizioni per la Sicurezza” ed i documenti di riferimento.
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INFORMAZIONI PER L’UTILIZZATORE E L’INSTALLATORE
La rimozione delle protezioni va fatta solo dopo aver messo in sicurezza la motopompa!
La motopompa è una macchina a spegnimento manuale, assicurare una sufficiente
riserva di carburante. La spia riserva sulla centralina ha solo funzione di
segnalazione.
La motopompa dotata di autoprova settimanale consuma carburante ad ogni ciclo.
Assicurare una sufficiente riserva di carburante e verificarla periodicamente.
Gli interventi sulla motopompa devono essere eseguiti solo da personale
qualificato.
La motopompa è una macchina ad avviamento automatico che può avviarsi anche
in assenza di tensione sul quadro!
Per evitare intempestivi avviamenti, dovranno essere rispettate le seguenti
prescrizioni:
- Batterie di avviamento staccate dal gruppo motopompa;
- Selettore a chiave di funzionamento sul quadro in posizione “0”.'
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QUADRO ELETTRICO MOTOPOMPA ANTINCENDIO
Con motore fermo è possibile entrare nella configurazione di set-up.
Modo automatico: Avviamento motore da pressostato. Spegnimento manuale ad eccezione
della versione motopompa antincendio UNI 10779 per reti con idranti.
Modo di blocco “0”: La motopompa non può essere avviata manualmente ed
automaticamente dalla centralina elettronica. In questa modalità non è possibile entrare nella
configurazione di set-up. Gli allarmi si possono azzerare tenendo premuto il pulsante di
RESET per circa 5sec, a condizione che gli allarmi che li hanno generati siano rientrati.
3 (4) - Pulsante start emergenza batteria 1(2)
Pulsante avvia il motore direttamente dalla batteria 1 (2) per emergenza
5 - Interruttore generale
Interruttore alimentazione elettrica dalla linea
Caratteristiche tecniche
Tensione alimentazione: 1x 230Vac
50/60 Hz;
Tensione batterie 12/24Vdc
(selezionabili);
Grado di protezione IP54 (opzionale
IP55);
Fusibili, alimentazione scaldiglia;
Caricabatteria automatici con carica
in tampone;
Cassa metallica dimensioni
500x350x200 mm.
1 - Centralina elettronica di comando
Visualizzazione allarmi e stati, tensioni
batterie, contagiri e contaore,
programmazione allarmi, datario, segnalazioni
principali e pulsante avviamento manuale.
2 - Selettore a chiave 3 posizioni “Manuale Automatico- 0“
Modo manuale: Abilitazione pulsanti
START/STOP/ENTER della centralina con
possibilità di avviare e spegnere il motore.
MODO DI FUNZIONAMENTO: CONSULTARE MANUALE CENTRALINA ELETTRONICA
DI COMANDO MOTOPOMPA ANTINCENDIO
MODO DI FUNZIONAMENTO EMERGENZA
Utilizzare esclusivamente in caso di mancato funzionamento del sistema
automatico o manuale.
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ATTENZIONE
ATTENZIONE
Selettore a chiave in posizione AUTOMATICO oppure MANUALE oppure STOP
Ci sono due pulsanti di START colore verde
Ogni pulsante avvia il motore dalla batteria senza alcun intervento della centralina perché
agisce direttamente sui relé di comando del motore d’avviamento.
Il pulsante START 1 comanda il motore d’avviamento dalla batteria 1
Il pulsante START 2 comanda il motore d’avviamento dalla batteria 2
Accensione
L’avvio avviene con il pulsante di comando START 1 (2)
Non si accende nessuna lampada spia sulla centralina.
Non tenere premuto il pulsante per più di 5 secondi perché si danneggia il
relé di avviamento. Se necessario ripetere l’avviamento rilasciare il pulsante e riprovare con l’altro. Non premere contemporaneamente i due pulsanti
perché si danneggiano le batterie.
Spegnimento
Sistemi di spegnimento:
- Agire direttamente sul comando meccanico del motore, la stessa leva sulla quale agisce
l’elettrostop, fare riferimento al libretto del motore per individuare l’esatta posizione. La
leva di spegnimento (prevista dal costruttore del motore) è situata in posizioni non
pericolose, trattandosi di una manovra occasionale e di emergenza.Premere pulsante di
STOP sulla centralina di comando, se questa risulta essere funzionante
PRESTARE COMUNQUE LA MASSIMA ATTENZIONE NELL’ AVVICINARSI AL MOTORE PER
EVITARE CONTATTI ACCIDENTALI CON EVENTUALI PARETI CALDE COME LO SCARICO, IL
COLLETTORE E LA COPPA OLIO!
Non usare il modo di funzionamento avvio di emergenza se non necessario perché non è
possibile lo spegnimento mediante chiave.
BLOCCO
Il selettore a chiave ha tre posizioni:”MAN - AUT – 0”
Normalmente viene lasciato in posizione AUT con la chiave estratta.
Se il selettore viene portato in posizione “0” impedisce l’avviamento del motore dal modo
automatico e, nel caso di motore già avviato, nel modo manuale o automatico, lo ferma.
Anche con il selettore in posizione “MAN” e blocco “0” i due pulsanti verdi
di avviamento emergenza sono comunque abilitati all’accensione motore
perché agiscono direttamente sui relé di avviamento.
Insieme al quadro elettrico è fornito anche il manuale di programmazione della centralina.
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Una programmazione errata della centralina può precludere il funzionamento della
motopompa antincendio.
VERIFICHE PERIODICHE
Le verifiche devono essere eseguite da personale tecnico qualificato, secondo quanto indicato
nella sezione manutenzione di questo libretto.
Prestare attenzione a eventuali norme o regolamenti locali riguardo gli intervalli di
esecuzione delle verifiche.
La motopompa è una macchina ad avviamento automatico che può avviarsi anche
in assenza di tensione sul quadro!
Per evitare intempestivi avviamenti, dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni:
- Batterie di avviamento staccate dal gruppo motopompa;
- Selettore a chiave di funzionamento sul quadro in posizione “0”.'
VERIFICHE PRELIMINARI IN CASO DI ANOMALIE
Eseguire un esame visivo per identificare possibili anomalie.
Non intervenire sui componenti della motopompa ma richiedere l’intervento di personale
qualificato citando come riferimento il codice del gruppo e la matricola del motore.
BATTERIE
Verifica serraggio morsetti batteria; Verifica livello elettrolita.
MOTORE
Livello olio; Livello carburante.
RICERCA GUASTI
Alcune operazioni di ricerca guasto e relativo rimedio possono essere eseguite direttamente
dall’ utilizzatore, altre invece sono di competenza del manutentore qualificato.
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