FANUC Series 0i Mate-MC OPERATOR'S MANUAL [it]

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FANUC Series 0 Mate-MC
MANUALE DELL’OPERATORE
B-64144IT/01
Ȧ É rigorosamente proibito riprodurre qualunque parte di questo
manuale.
Ȧ Tutte le specificazioni ed il disegno sono soggetti a delle
modificazioni senza preavviso.
Questo manuale descrive il massimo numero possibile di modi di impiego del sistema. In esso non è possibile trattare tutte le combinazioni di prestazioni, opzioni e comandi che non devono essere tentate. Se una particolare combinazione di operazioni non è descritta, essa non deve essere tentata.

NORME DI SICUREZZA

Questa sezione descrive le norme di sicurezza per l’uso delle unità CNC. E’ essenziale che queste norme siano osservate dall’utilizzatore per assicurare la sicurezza del funzionamento delle macchine equipaggiate con unità CNC (tuttele descrizioni fornite in questa sezione assumono questa configurazione). Alcune norme si riferiscono a specifiche funzioni e pertanto possono non essere applicabili a certe unità CNC. Gli utilizzatori devono anche osservare le norme di sicurezza relative alla macchina, così come sono descritte nel corrispondente manuale predisposto dal costruttore della macchina utensile. Prima di far funzionare la macchina o di creare un programma che ne controlli il funzionamento, l’operatore deve avere piena familiarità con il contenuto di questo manuale e del corrispondente manuale fornito dal costruttore della macchina utensile.
Indice
1. DEFINIZIONE DI DIFFIDA, AVVERTIMENTO E NOTA s--2.....................
2. DIFFIDE E AVVERTENZE DI CARATTERE GENERALE s--3...................
3. DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLA PROGRAMMAZIONE s--5..........
4. DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLE OPERAZIONI s--7.................
5. DIFFIDE RELATIVE ALLA MANUTENZIONE ORDINARIA s--9.................
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NORME DI SICUREZZA
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DEFINIZIONE DI DIFFIDA, AVVERTIMENTO E NOTA

Questo manuale include le norme di sicurezza che devono essere osservate per proteggere l’utilizzatore e per evitare di danneggiare la macchina. Le norme sono suddivise in diffide e avvertenze in base al loro peso in termini di sicurezza. Le informazioni supplementari sono classificate come note. Leggere attentamente le diffide, le avvertenze e le note, prima di tentare di usare la macchina.
DIFFIDA
Questa indicazione viene data quando esiste il pericolo di lesioni dell’operatore o di danneggiamenti della macchina se non viene seguita la procedura indicata.
AVVERTENZA
Questa indicazione viene data quando il mancato rispetto della procedura indicata può danneggiare la macchina.
NOTA
Le note sono usate per fornire informazioni supplementari, diverse dalle diffide e dalle avvertenze.
` Leggere attentamente questo manuale e deporlo in un posto sicuro.
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NORME DI SICUREZZA

DIFFIDE E AVVERTENZE DI CARATTERE GENERALE

DIFFIDA
1. Non tentare mai di lavorare un pezzo senza aver prima verificato il funzionamento della
macchina. Prima di iniziare una produzione, assicurarsi che la macchina operi correttamente attraverso una lavorazione di prova usando, per esempio, le funzioni blocco a blocco, regolazione della velocità di avanzamento o blocco macchina, o facendo lavorare la macchina senza aver montato né il pezzo né l’utensile. La mancata verifica del corretto funzionamento della macchina può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina stessa, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.
2. Prima di avviare la macchina controllare attentamente i dati specificati.
Il funzionamento della macchina sulla base di dati non corretti può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina stessa, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.
3. Assicurarsi che gli avanzamenti specificati siano appropriati all’operazione da eseguire.
Generalmente per ogni macchina esiste una specifica velocità massima di avanzamento. La velocità di avanzamento appropriata dipende dall’operazione che si intende eseguire. Consultare il manuale fornito insieme alla macchina per determinare la velocità massima di avanzamento ammessa. Se la macchina opera con una velocità di avanzamento non appropriata, essa può comportarsi in modo inatteso, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.
4. Se si usa una funzione di compensazioneutensile, controllare attentamente l’entità e la direzione
della compensazione. Il funzionamento della macchina sulla base di dati non corretti può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina stessa, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.
5. I parametri del CNC e del PMC sono impostati in fabbrica. Normalmente non è necessario
cambiarli. Quando, tuttavia, non esistono alternative alla modifica di un parametro, assicurarsi di averne compreso perfettamente la funzione prima di procedere a qualsiasi variazione. L’errata impostazione di un parametro può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.
6. Immediatamente dopo l’accensione, non toccare nessuno dei tasti del pannello MDI finché non
compaiono lo schermo posizione o lo schermo allarmi. Alcuni tasti del pannello MDI sono dedicati alla manutenzione o ad altre operazioni speciali. Premere uno di questi tasti può mettere il CNC in uno stato diverso da quello normale. Avviare la macchina in questo stato può dar luogo ad un comportamento inatteso della medesima.
7. Il manuale dell’operatore e il manuale di programmazione forniti insieme al CNC forniscono
una descrizione generale delle funzioni della macchina, incluse le funzioni opzionali. Notare che le funzioni opzionali variano da una macchina all’altra. Di conseguenza, alcune delle funzioni descritte nei manuali del CNC possono non essere disponibili su uno specifico modello. In caso di dubbio, controllare le specifiche della macchina.
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DIFFIDA
8. Alcune funzioni possono essere state implementate su richiesta del costruttore della macchina
utensile. Prima di usare una di queste funzioni, consultare il manuale predisposto dal costruttore della macchina utensile per i dettagli e le eventuali avvertenze relativi a tale funzione.
NOTA
I programmi, i parametri, e le variabili macro sono registrati nella memoria non volatile del CNC. Normalmente questi dati non vengono persi allo spegnimento del CNC stesso. Tuttavia, essi possono essere cancellati inavvertitamente o può rendersi necessario cancellarli dalla memoria non volatile nell’ambito di una procedura di ripristino dopo un errore. Per proteggersi da tale situazione e garantire un rapido ripristino dei dati così cancellati, eseguire una copia di sicurezza di tutti i dati vitali e conservarla in un luogo sicuro.
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1. Impostazione del sistema di coordinate
NORME DI SICUREZZA

DIFFIDE E A VVERTENZE RELA TIVE ALLA PROGRAMMAZIONE

Questa sezione fornisce le principali norme di sicurezza relative alla programmazione. Prima di iniziare a scrivere un programma leggere attentamente il manuale dell’operatore e il manuale di programmazione forniti insieme al CNC. E’ necessario avere piena familiarità con il contenuto di questi manuali.
DIFFIDA
Se il sistema di coordinate non è impostato correttamente la può comportarsi in modo inaspettato nell’esecuzione di un programma peraltro corretto. Questo inatteso comportamento può danneggiare l’utensile, la macchina o il pezzo e può causare lesioni all’operatore.
2. Posizionamento con interpolazione non lineare
Quando si usa il posizionamento con interpolazione non lineare (posizionamento con movimento non lineare fra il punto iniziale e il punto finale), è necessario controllare attentamente il percorso utensile. Il posizionamento comporta movimenti rapidi. Se l’utensile entra in collisione con il pezzo, possono derivarne danni all’utensile, alla macchina o al pezzo e lesioni all’operatore.
3. Funzioni che coinvolgono un asse rotativo
Quando si usano l’interpolazione in coordinate polari o il controllo della direzione normale (perpendicolare), fare molta attenzionealla velocità dell’asse rotativo. Una programmazione non corretta può dar luogo ad una velocità di rotazione dell’asse troppo alta, in grado di provocare il distacco dal mandrino del pezzo o dell’utensile, se questi non sono sufficientemente bloccati. Un incidente di questo genere può facilmente danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
4. Conversione pollici/millimetri
La commutazione pollici/millimetri non cambia le unità di misura dei dati come lo spostamento dell’origine del pezzo, i parametri e la posizione corrente. Prima di avviare la macchina, quindi, è necessario determinare il tipo delle unità di misura utilizzate. Il tentativo di eseguire un’operazione qualsiasi quando i dati specificati non sono validi può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
5. Controllo della velocità di taglio costante
Quando un asse soggetto al controllo della velocità di taglio costante si avvicina all’origine del sistema di coordinate del pezzo, la velocità del mandrino può aumentare eccessivamente. Quindi, è necessario specificare la velocità massima ammessa. Una specifica non corretta di questa velocità massima può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
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NORME DI SICUREZZA
DIFFIDA
6. Controllo della corsa
Dopo l’accensione, eseguire un ritorno manuale al punto di riferimento come richiesto. Il controllo della corsa non è possibile prima dell’esecuzione del ritorno manuale al punto di riferimento. Notare che quando il controllo della corsa è disabilitato, non vengono segnalati allarmi nel caso in cui venga superato un fine corsa. Questo può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
7. Controllo di interferenza della torretta
Il controllo di interferenza della torretta viene eseguito durante il funzionamento automatico, sulla base dei dati utensile specificati. Se questi dati non corrispondono all’utensile effettivamente utilizzato, il controllo di interferenza non può essere eseguito correttamente. Questo può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore. Dopo l’accensione, o dopo aver selezionato manualmente una torretta, avviare sempre il funzionamento automatico e specificare il numero dell’utensile da utilizzare.
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8. Modo assoluto/incrementale
Se un programma creato usando valori assoluti viene eseguito nel modo incrementale o viceversa, La macchina può comportarsi in modo inatteso.
9. Selezione del piano
Se per l’interpolazione circolare, l’interpolazioneelicoidale o un ciclo fisso la specificadel piano non è corretta, la macchina può comportarsi in modo inatteso. Per i dettagli, fare riferimento alla descrizione delle varie funzioni.
10. Salto al limite di coppia
Prima di specificare un salto al limite di coppia, applicare il limite di coppia. Se viene specificato un salto al limite di coppia senza che sia stato effettivamente applicato il limite di coppia, una comando di movimento verrà eseguito senza eseguire il salto.
11. Immagine speculare programmabile
Notare che quando viene abilitata l’immagine speculare programmabile le operazioni programmate cambiano considerevolmente.
12. Funzione di compensazione
Se nel modo compensazione vengono specificati un comando basato sul sistema di coordinate della macchina o un comando di ritorno al punto di riferimento, la compensazione viene temporaneamente cancellata, Questo può provocare un comportamento inatteso della macchina. Prima di specificare uno di questi comandi, quindi, cancellare sempre il modo compensazione.
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1. Funzionamento manuale
NORME DI SICUREZZA

DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLE OPERAZIONI

Questa sezione presenta le norme di sicurezza relativa alle operazioni della macchina. Prima di operare sulla macchina leggere attentamente il manuale dell’operatore e il manuale di programmazione forniti insieme al CNC. E’ necessario avere piena familiarità con il contenuto di questi manuali.
DIFFIDA
Quando si eseguono operazioni manuali, determinare la posizione corrente dell’utensile e del pezzo e assicurarsi che l’entità, la direzione e la velocità di avanzamento dei movimenti siano state specificate correttamente. Un’operazione non corretta può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
2. Ritorno manuale al punto di riferimento
Dopo l’accensione, eseguire il ritorno manuale al punto di riferimento come richiesto. Se la macchina viene fatta funzionare senza aver prima eseguito il ritorno manuale al punto di riferimento, essa può comportarsi in modo inatteso. Prima del ritorno manuale al punto di riferimento, il controllo della corsa è disabilitato. Un’operazione inattesa può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
3. Comando numerico manuale
Quando si specifica un comando numerico manuale determinare la posizione corrente del pezzo e dell’utensile, assicurarsi che l’asse, la direzione e l’intero comando siano specificati correttamente e che tutti i valori introdotti siano validi. Il tentativo di eseguire un comando non valido può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
4. Avanzamento manuale con volantino
Nell’avanzamento manuale con volantino, la rotazione del volantino quando il fattore di scala applicato è grande, ad esempio 100, provoca un movimento rapido dell’utensile o della tavola. La mancanza di attenzione nell’eseguire questa operazione può causare danni al pezzo, all’utensile o alla macchina e può causare ferite all’operatore.
5. Disabilitazione della regolazione
Se durante la filettatura, la maschiatura o la maschiatura rigida la regolazione della velocità è disabilitata (in base al contenuto di una variabile macro), la velocità non può essere prevista, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della macchina e con possibili lesioni dell’operatore.
6. Operazioni di preset/origine
In linea di principio, non tentare mai un’operazione di preset/origine quando la macchina sta funzionando sotto il controllo di un programma. Altrimenti la macchina può comportarsi in modo inatteso, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della macchina e con possibili lesioni dell’operatore.
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NORME DI SICUREZZA
DIFFIDA
7. Traslazione del sistema di coordinate del pezzo
Gli interventi manuali, il funzionamento nello stato di blocco macchina o l’applicazione dell’immagine speculare possono spostare il sistema di coordinate del pezzo. Prima di far funzionare la macchina sotto il controllo di un programma, controllare attentamente il sistema di coordinate. Se la macchina viene fatta operare sotto il controllo di un programma senza tener conto di un eventuale spostamento del sistema di coordinate del pezzo, la macchina può comportarsi in modo inatteso, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della macchina e con possibili lesioni dell’operatore.
8. Pannello software dell’operatore e commutatori a menu
Se si usano il pannello softwaredell’operatoree i commutatori a menu, il pannello MDI permette di specificare operazioni non supportate dal pannello dell’operatore di macchina, quali la commutazione del modo, la variazione dei valori di regolazione e i comandi di avanzamento in jog. Però, operando inavvertitamente sui tasti del pannello MDI è possibile causare un comportamento inatteso della macchina, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della macchina e con possibili lesioni dell’operatore.
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9. Intervento manuale
Se durante il funzionamento della macchina sotto il controllo del programma viene eseguito un intervento manuale, alla ripartenza della macchina il percorso utensile può variare. Prima di far ripartire la macchina dopo un intervento manuale, quindi, controllare la posizione del commutatore assoluto in manuale, l’impostazione dei parametri e lo stato del modo di comando assoluto/incrementale.
10. Feed hold, regolazione della velocità di avanzamento e blocco singolo
Le funzioni feedhold, regolazionedella velocità di avanzamentoe blocco singolo possono essere disabilitate tramite la variabile macro di sistema #3004. Quando la macchina opera in queste condizioni fare molta attenzione.
11. Prova a vuoto
Normalmente, la prova a vuoto si usa per verificare il funzionamento della macchina sotto il controllo di un programma. Durante una prova a vuoto, la macchina lavora alla velocità di avanzamento per la prova a vuoto, che è diversa dalla velocità di avanzamento programmata. Notare che la velocità di avanzamento per la prova a vuoto può essere maggiore della velocità di avanzamento programmata.
12. Compensazione raggio utensile nel modo MDI
Mettere una particolare attenzione nella specifica del percorso utensile di un movimento comandato nel modo MDI, perché in questo caso la compensazione raggio utensile non è applicata. Quando viene introdotto un comando in MDI interrompendo il funzionamento automatico nel modo compensazione raggio utensile, fare molta al percorso dell’utensile alla ripresa del funzionamento automatico. Per i dettagli fare riferimento alle corrispondenti sezioni del manuale.
13. Editazione del programma pezzo
Se la macchina viene fermata e viene editato (modifica, inserimento o cancellazione di parole o blocchi) il programma pezzo in esecuzione, quando viene ripresa la lavorazione sotto il controllo del programma la macchina può comportarsi in modo inaspettato. In linea di principio, non modificare, inserire o cancellare i comandi contenuti nel programma in esecuzione.
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1. Sostituzione della batteria della memoria
NORME DI SICUREZZA

DIFFIDE RELATIVE ALLA MANUTENZIONE ORDINARIA

DIFFIDA
Questa operazione può essere eseguita esclusivamente da personale che abbia ricevuto un addestramento sui temi della sicurezza e della manutenzione ufficialmente accettato. Durante la sostituzione della batteria fare attenzione a non toccare i circuiti ad alta tensione (contrassegnati con il simbolo Toccare un circuito ad alta tensione scoperto comporta un rischio di scossa elettrica estremamente grave.
e protetti da un coperchio isolante).
NOTA
Il CNC usa la batteria per preservare il contenuto della sua memoria, programmi, correzioni, parametri, ecc., anche quando l’alimentazione esterna non è applicata. In caso di caduta della tensione della batteria sul pannello dell’operatore o sullo schermo compare un allarme di bassa tensione della batteria. Se compare questo allarme, sostituire la batteria entro una settimana, o il contenuto della memoria del CNC verrà perso. Per la descrizione dettagliata della procedura per la sostituzione della batteria fare riferimento alla corrispondente sezione del manuale dell’operatore.
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NORME DI SICUREZZA
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DIFFIDA
2. Sostituzione della batteria dell’encoder assoluto
Questa operazione può essere eseguita esclusivamente da personale che abbia ricevuto un addestramento sui temi della sicurezza e della manutenzione ufficialmente accettato. Durante la sostituzione della batteria fare attenzione a non toccare i circuiti ad alta tensione (contrassegnati con il simbolo Toccare un circuito ad alta tensione scoperto comporta un rischio di scossa elettrica estremamente grave.
e protetti da un coperchio isolante).
NOTA
L’encoder assoluto usa la batteria per preservare la posizione assoluta memorizzata. In caso di caduta della tensione della batteria sul pannello dell’operatore o sullo schermo compare un allarme di bassa tensione della batteria. Se compare questo allarme, sostituire la batteria entro una settimana, o la posizione assoluta memorizzata dall’encoder verrà persa. Per la descrizione dettagliata della procedura per la sostituzione della batteria fare riferimento al manuale MOTORI ASSE GE Fanuc serie αι.
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3. Sostituzione dei fusibili
NORME DI SICUREZZA
DIFFIDA
Prima di procedere alla sostituzione di un fusibile è necessario individuare e rimuovere la causa che ne ha provocato la bruciatura. Per questo motivo, questa operazione può essere eseguita esclusivamente da personale che abbia ricevuto un addestramento ufficialmente accettato sui temi della sicurezza e della manutenzione. Quando si sostituisce un fusibile con l’armadio elettrico aperto fare attenzione a non toccare i circuiti ad alta tensione (contrassegnati con il simbolo Toccare un circuito ad alta tensione scoperto comporta un rischio di scossa elettrica estremamente grave.
e protetti da un coperchio isolante).
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Indice Generale

NORME DI SICUREZZA S--1..................................................
I. INTRODUZIONE
1. INTRODUZIONE 3......................................................
1.1 SCHEMA GENERALE DI UTILIZZO DI UNA MACCHINA UTENSILE 5................
1.2 AVVERTENZE RELATIVE ALLA LETTURA DEL MANUALE 7.......................
1.3 AVVERTENZA RELATIVA A VARI TIPI DI DATI 7..................................
II. PROGRAMMAZIONE
1. INTRODUZIONE 11......................................................
1.1 MOVIMENTO DELL’UTENSILE LUNGO IL PROFILO DEL PEZZO -- INTERPOLAZIONE 12
1.2 AVANZAMENTO -- FUNZIONE AVANZAMENTO 14..................................
1.3 DISEGNO DEL PEZZO E MOVIMENTO DELL’UTENSILE 15..........................
1.3.1 Punto di riferimento (una posizione fissa sulla macchina) 15.................................
1.3.2 Sistema di coordinate del disegno del pezzo e sistema di coordinate specificato dal CNC -- Sistema
di coordinate 16...................................................................
1.3.3 Programmazione delle quote per il movimento dell’utensile -- Comandi assoluti e incrementali 19....
1.4 VELOCITA’ DI TAGLIO -- FUNZIONE VELOCITA’ DEL MANDRINO 20.................
1.5 SELEZIONE DELL’UTENSILE DA USARE NELLE VARIE LAVORAZIONI -- FUNZIONE
UTENSILE 21...................................................................
1.6 COMANDI PER LE FUNZIONI DELLA MACCHINA -- FUNZIONI MISCELLANEE 22.....
1.7 CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA 23.........................................
1.8 GEOMETRIA DELL’UTENSILE E MOVIMENTI PROGRAMMATI DELL’UTENSILE 26....
1.9 AMPIEZZA DEL MOVIMENTO DELL’UTENSILE -- ZONA DI SICUREZZA 27...........
2. ASSI CONTROLLATI 28.................................................
2.1 ASSI CONTROLLATI 29..........................................................
2.2 NOMI DEGLI ASSI 29............................................................
2.3 SISTEMA DI INCREMENTI 30....................................................
2.4 CORSA MASSIMA 30............................................................
3. FUNZIONI PREPARATORIE (CODICI G) 31................................
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE 35.......................................
4.1 POSIZIONAMENTO (G00) 36.....................................................
4.2 POSIZIONAMENTO UNIDIREZIONALE (G60) 38....................................
4.3 INTERPOLAZIONE LINEARE (G01) 40.............................................
4.4 INTERPOLAZIONE CIRCOLARE (G02, G03) 41......................................
4.5 INTERPOLAZIONE ELICOIDALE (G02, G03) 45.....................................
4.6 FILETTATURA (G33) 46..........................................................
4.7 FUNZIONE DI SALTO (G31) 48....................................................
4.8 SEGNALE DI SALTO AD ALTA VELOCITA’ (G31) 50.................................
4.9 SALTO ALLA COPPIA LIMITE (G31 P99) 51........................................
4.10 SALTO MULTIPASSO (G31) 53....................................................
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INDICE GENERALE
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5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO 54.........................................
5.1 INTRODUZIONE 55.............................................................
5.2 RAPIDO 57.....................................................................
5.3 AVANZAMENTO IN LAVORO 58..................................................
5.4 CONTROLLO DELLA VELOCITA’ DI AVANZAMENTO 61............................
5.4.1 Arresto esatto (G09, G61) Modo lavorazione (G64) Modo maschiatura (G63) 62.................
5.4.2 Regolazione automatica della velocità sugli spigoli 63......................................
5.4.2.1 Riduzione della velocità sugli spigoli interni (G62) 63...............................
5.4.2.2 Riduzione della velocità nell’interpolazione circolare interna 66........................
5.4.3 Decelerazione automatica sugli spigoli 66...............................................
5.4.3.1 Decelerazione sugli spigoli in base all’angolo 67...................................
5.4.3.2 Decelerazione sugli spigoli in base alla differenza di velocità fra gli assi 69...............
5.5 SOSTA (G04) 71.................................................................
6. PUNTO DI RIFERIMENTO 72.............................................
6.1 RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO 73.........................................
7. SISTEMA DI COORDINATE 78............................................
7.1 SISTEMA DI COORDINATE DELLA MACCHINA 79.................................
7.2 SISTEMA DI COORDINATE DEL PEZZO 80.........................................
7.2.1 Impostazione del sistema di coordinate del pezzo 80.......................................
7.2.2 Selezione del sistema di coordinate del pezzo 81..........................................
7.2.3 Cambiamento del sistema di coordinate del pezzo 82.......................................
7.2.4 Preset del sistema di coordinate del pezzo (G92.1) 85......................................
7.2.5 Sistemi di coordinate del pezzo addizionali (G54.1 o G54) 87................................
7.3 SISTEMA DI COORDINATE LOCALI (G52) 89.......................................
7.4 SELEZIONE DEL PIANO 90......................................................
8. VALORI DELLE COORDINATE E DIMENSIONI 91..........................
8.1 PROGRAMMAZIONE ASSOLUTA E INCREMENTALE (G90, G91) 92...................
8.2 PROGRAMMAZIONE IN COORDINATE POLARI (G15, G16) 93........................
8.3 CONVERSIONE POLLICI/MILLIMETRI (G20, G21) 96................................
8.4 PROGRAMMAZIONE DEL PUNTO DECIMALE 97...................................
9. FUNZIONE VELOCITA’ MANDRINO (FUNZIONE S) 98......................
9.1 SPECIFICA DELLA VELOCITA’ DEL MANDRINO CON UN CODICE 99................
9.2 SPECIFICA DIRETTA DELLA VELOCITA’ DEL MANDRINO (COMANDO S--5 CIFRE) 99..
9.3 CONTROLLO DELLA VELOCITA’ DI TAGLIO COSTANTE (G96, G97) 100...............
10. FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T) 103..................................
10.1 FUNZIONE DI SELEZIONE UTENSILE 104..........................................
10.2 GESTIONE VITA UTENSILI 105....................................................
10.2.1 Dati della gestione vita utensili 106.....................................................
10.2.2 Registrazione, modifica e cancellazione dei dati della gestione vita utensili 107....................
10.2.3 Comando della gestione vita utensili in un programma pezzo 110..............................
10.2.4 Vita utensili 113....................................................................
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INDICE GENERALE
11. FUNZIONI AUSILIARIE 114...............................................
11.1 FUNZIONI AUSILIARIE (FUNZIONI M) 115..........................................
11.2 PIU’ CODICI M IN UN BLOCCO 116................................................
11.3 SECONDA FUNZIONE AUSILIARIA (CODICI B) 117..................................
12. CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA 118................................
12.1 COMPONENTI DEL PROGRAMMA DIVERSE DALLA SEZIONE PROGRAMMA 120......
12.2 CONFIGURAZIONE DELLA SEZIONE PROGRAMMA 123.............................
12.3 SOTTOPROGRAMMI (M98, M99) 129...............................................
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA PROGRAMMAZIONE 133...............
13.1 CICLI FISSI 134..................................................................
13.1.1 Ciclo di foratura a tratti ad alta velocità (G73) 138..........................................
13.1.2 Ciclo di maschiatura sinistrorsa (G74) 140................................................
13.1.3 Ciclo di barenatura fine (G76) 142......................................................
13.1.4 Ciclo di foratura, ciclo di centratura (G81) 144.............................................
13.1.5 Ciclo di foratura, ciclo di allargamento del foro (G82) 146....................................
13.1.6 Ciclo di foratura a tratti (G83) 148......................................................
13.1.7 Ciclo di foratura a tratti con rilevazione del sovraccarico (G83) 150.............................
13.1.8 Ciclo di maschiatura (G84) 154........................................................
13.1.9 Ciclo di barenatura (G85) 156.........................................................
13.1.10 Ciclo di barenatura (G86) 158.........................................................
13.1.11 Ciclo di barenatura, ciclo di barenatura posteriore (G87) 160..................................
13.1.12 Ciclo di barenatura (G88) 162.........................................................
13.1.13 Ciclo di barenatura (G89) 164.........................................................
13.1.14 Cancellazione del ciclo fisso (G80) 166..................................................
13.2 MASCHIATURA RIGIDA 169......................................................
13.2.1 Maschiatura rigida (G84) 170..........................................................
13.2.2 Maschiatura rigida sinistrorsa (G74) 173.................................................
13.2.3 Maschiatura rigida a tratti (G84 o G74) 176...............................................
13.2.4 Cancellazione del ciclo fisso (G80) 178..................................................
13.3 SMUSSI E RACCORDI OPZIONALI 179.............................................
13.4 FUNZIONE DI MOVIMENTO ESTERNO (G81) 182....................................
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE 183.......................................
14.1 COMPENSAZIONE LUNGHEZZA UTENSILE (G43, G44, G49) 184......................
14.1.1 Introduzione 184...................................................................
14.1.2 Comandi G53, G28 e G30 nel modo compensazione lunghezza utensile 189......................
14.2 MISURA AUTOMATICA DELLA LUNGHEZZA DELL’UTENSILE (G37) 192..............
14.3 CORREZIONE UTENSILE (G45 -- G48) 196...........................................
14.4 COMPENSAZIONE RAGGIO UTENSILE C (G40 -- G42) 201............................
14.5 DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA COMPENSAZIONE RAGGIO UTENSILE C 207.....
14.5.1 Introduzione 207...................................................................
14.5.2 Movimento dell’utensile all’attivazione della compensazione 208..............................
14.5.3 Movimento dell’utensile nel modo compensazione raggio utensile 212..........................
14.5.4 Movimento dell’utensile alla cancellazione della compensazione 226...........................
14.5.5 Controllo di interferenza 232..........................................................
14.5.6 Sovrataglio causato dalla compensazione 237.............................................
14.5.7 Comandi da MDI 240................................................................
14.5.8 Comandi G53, G28, G30 e G29 nel modo compensazione raggio utensile C 241..................
14.5.9 Interpolazione circolare sugli spigoli (G39) 259............................................
c--3
INDICE GENERALE
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14.6 ENTITA’ DELLE CORREZIONI UTENSILE, NUMERO DEI CORRETTORI E IMMISSIONE
DEI DATI DA PROGRAMMA (G10) 262..............................................
14.7 SCALA (G50, G51) 264............................................................
14.8 ROTAZIONE DEL SISTEMA DI COORDINATE (G68, G69) 269..........................
14.9 IMMAGINE SPECULARE PROGRAMMABILE (G50.1, G51.1) 275.......................
15. MACROISTRUZIONI 277..................................................
15.1 VARIABILI 278..................................................................
15.2 VARIABILI DI SISTEMA 282.......................................................
15.3 OPERAZIONI ARITMETICHE E LOGICHE 291.......................................
15.4 FRASI MACRO E FRASI NC 296....................................................
15.5 SALTI E RIPETIZIONI 297.........................................................
15.5.1 Salto incondizionato (frase GOTO) 297..................................................
15.5.2 Salto condizionato (frase IF) 298.......................................................
15.5.3 Ripetizione (frase WHILE) 299........................................................
15.6 RICHIAMO DELLE MACRO 302...................................................
15.6.1 Richiamo semplice (G65) 303.........................................................
15.6.2 Richiamo modale (G66) 307..........................................................
15.6.3 Richiamo di macro tramite codici G 309.................................................
15.6.4 Richiamo di macro tramite codici M 310.................................................
15.6.5 Richiamo di sottoprogrammi tramite codici M 311..........................................
15.6.6 Richiamo di sottoprogrammi tramite codici T 312..........................................
15.6.7 Esempio di programmazione 313.......................................................
15.7 ELABORAZIONE DELLE FRASI MACRO 315........................................
15.7.1 Modalità di esecuzione delle frasi NC e delle frasi macro 315.................................
15.7.2 Precauzioni da adottare quando si usano le variabili di sistema 317.............................
15.8 REGISTRAZIONE DEI PROGRAMMI MACRO 320....................................
15.9 LIMITAZIONI 321................................................................
15.10 COMANDI DI EMISSIONE DEI DATI 322............................................
15.11 MACRO ISTRUZIONI DI TIPO INTERRUPT 326......................................
15.11.1 Metodo di specifica 327..............................................................
15.11.2 Descrizione della funzione di interrupt 328...............................................
16. SCHEMI DI LAVORAZIONE 336............................................
16.1 VISUALIZZAZIONE DEL MENU DEGLI SCHEMI 337.................................
16.2 VISUALIZZAZIONE DEI DATI DEGLI SCHEMI 341...................................
16.3 CODICI DEI CARATTERI, SOTTOPROGRAMMI, MACROISTRUZIONI E VARIABILI DI
SISTEMA PER GLI SCHEMI DI LAVORAZIONE 345..................................
17. IMMISSIONE PARAMETRI DA PROGRAMMA (G10) 347.....................
18. FORMATO NASTRO DELLA SERIE 10/11 349...............................
19. FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE AD ALTA VELOCITA’ 350.................
19.1 LIMITAZIONE DELLAVELOCITA’DIAVANZAMENTOINBASEALRAGGIODELL’ARCO 351
19.2 CONTROLLO AVANZATO CON PRELETTURA (G08) 352..............................
19.3 CONTROLLO AVANZATO AI CON PRELETTURA 354.................................
c--4
B--64144IT/01
INDICE GENERALE
III. OPERAZIONI
1. INTRODUZIONE 371......................................................
1.1 OPERAZIONI MANUALI 372......................................................
1.2 MOVIMENTO DELL’UTENSILE DA PROGRAMMA -- FUNZIONAMENTO
AUTOMATICO 374...............................................................
1.3 FUNZIONAMENTO AUTOMATICO 375.............................................
1.4 PROVA DEI PROGRAMMI 377.....................................................
1.4.1 Controllo con movimento della macchina 377.............................................
1.4.2 Visualizzazione della posizione a macchina ferma 378.......................................
1.5 EDITAZIONE DEL PROGRAMMA PEZZO 379........................................
1.6 VISUALIZZAZIONE E IMPOSTAZIONE DEI DATI 380.................................
1.7 VISUALIZZAZIONE 383..........................................................
1.7.1 Visualizzazione programmi 383........................................................
1.7.2 Visualizzazione della posizione corrente 384..............................................
1.7.3 Visualizzazione allarmi 384...........................................................
1.7.4 Visualizzazione numero pezzi e ore di funzionamento 385....................................
1.7.5 Visualizzazione grafica 385...........................................................
1.8 IMMISSIONE/EMISSIONE DEI DATI 386............................................
2. UNITA’ OPERATIVE 387...................................................
2.1 UNITA’ DI IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE DEI DATI 388.......................
2.1.1 Unità LCD/MDI monocromatica da 7.2” (orizzontale) 389...................................
2.1.2 Unità LCD/MDI Monocromatica da 7.2” (verticale) 390.....................................
2.1.3 Lay--out della tastiera MDI (unità LCD/MDI orizzontale) 391.................................
2.1.4 Lay--out della tastiera MDI (unità LCD/MDI verticale) 392...................................
2.2 DESCRIZIONE DELLA TASTIERA 393..............................................
2.3 TASTI FUNZIONE E TASTI SOFTWARE 395.........................................
2.3.1 Schema generale delle operazioni eseguite sulle varie schermate 395...........................
2.3.2 Tasti funzione 396..................................................................
2.3.3 Tasti software 397...................................................................
2.3.4 Tastiera e buffer della tastiera 413.......................................................
2.3.5 Messaggi di avvertimento 414.........................................................
2.4 UNITA’ ESTERNE DI IMMISSIONE/EMISSIONE 415..................................
2.4.1 Handy File GE Fanuc 417............................................................
2.5 ACCENSIONE E SPEGNIMENTO 418...............................................
2.5.1 Accensione 418....................................................................
2.5.2 Schermata visualizzata all’accensione 419................................................
2.5.3 Spegnimento 420...................................................................
3. OPERAZIONI MANUALI 421...............................................
3.1 RITORNO MANUALE AL PUNTO DI RIFERIMENTO 422..............................
3.2 AVANZAMENTO IN JOG 424.......................................................
3.3 AVANZAMENTO INCREMENTALE 426.............................................
3.4 AVANZAMENTO CON VOLANTINO 427............................................
3.5 ASSOLUTO IN MANUALE ON E OFF 430............................................
c--5
INDICE GENERALE
B--64144IT/01
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO 435.....................................
4.1 FUNZIONAMENTO DA MEMORIA 436..............................................
4.2 FUNZIONAMENTO IN MDI 439....................................................
4.3 FUNZIONAMENTO IN DNC 443....................................................
4.4 RIPARTENZA DEL PROGRAMMA 446..............................................
4.5 FUNZIONE DI SCHEDULAZIONE 453...............................................
4.6 FUNZIONE DI RICHIAMO DEI SOTTOPROGRAMMI (M198) 458.......................
4.7 INTERRUPT DEL VOLANTINO 460.................................................
4.8 IMMAGINE SPECULARE 463......................................................
4.9 INTERVENTO MANUALE E RITORNO 465..........................................
4.10 FUNZIONAMENTO IN DNC CON MEMORY CARD 467................................
4.10.1 Specifiche 467.....................................................................
4.10.2 Operazioni 468.....................................................................
4.10.2.1 Funzionamento in DNC 468....................................................
4.10.2.2 Richiamo di sottoprogramma (M198) 469.........................................
4.10.3 Limitazioni e note 470...............................................................
4.10.4 Parametro 470.....................................................................
4.10.5 Procedura di fissaggio della memory card 470.............................................
5. OPERAZIONI DI TEST 472................................................
5.1 BLOCCO MACCHINA E BLOCCO DELLE FUNZIONI AUSILIARIE 473..................
5.2 REGOLAZIONE DELLA VELOCITA’ DI AVANZAMENTO 475..........................
5.3 REGOLAZIONE DELLA VELOCITA’ IN RAPIDO 476..................................
5.4 PROVA A VUOTO 477............................................................
5.5 BLOCCO SINGOLO 478...........................................................
6. FUNZIONI DI SICUREZZA 480.............................................
6.1 ARRESTO IN EMERGENZA 481....................................................
6.2 SOVRACORSA 482...............................................................
6.3 ZONE DI SICUREZZA 483.........................................................
6.4 CONTROLLO DELLE ZONE DI SICUREZZA PRIMA DELL’ESECUZIONE DEL
MOVIMENTO 487................................................................
7. ALLARMI E FUNZIONI DI AUTODIAGNOSI 490.............................
7.1 VISUALIZZAZIONE DEGLI ALLARMI 491..........................................
7.2 VISUALIZZAZIONE DELLA STORIA DEGLI ALLARMI 493...........................
7.3 CONTROLLO TRAMITE LA SCHERMATA AUTODIAGNOSTICA 494....................
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI 497......................................
8.1 FILE 498........................................................................
8.2 RICERCA FILE 500...............................................................
8.3 CANCELLAZIONE DI FILE 502....................................................
8.4 IMMISSIONE/EMISSIONE DI PROGRAMMI 503......................................
8.4.1 Immissione di un programma 503......................................................
8.4.2 Emissione di programmi 506..........................................................
8.5 IMMISSIONE/EMISSIONE DEI VALORI DELLE CORREZIONI 508......................
8.5.1 Immissione dei valori delle correzioni 508................................................
8.5.2 Emissione dei valori delle correzioni 509.................................................
c--6
B--64144IT/01
8.6 IMMISSIONE/EMISSIONE DEI PARAMETRI E DEI DATI DI COMPENSAZIONE PASSO
8.7 IMMISSIONE/EMISSIONE DELLE VARIABILI COMUNI DELLE MACROISTRUZIONI 514.
8.8 VISUALIZZAZIONE DELL’INDIRIZZARIO DEL DISCHETTO 516.......................
8.9 EMISSIONE DEI PROGRAMMI DI UNO SPECIFICO GRUPPO 524.......................
8.10 IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI SULLA SCHERMATA I/E GLOBALE 525.............
8.11 IMMISSIONE/EMISSIONE DEI DATI TRAMITE UNA MEMORY CARD 542...............
INDICE GENERALE
VITE 510........................................................................
8.6.1 Immissione dei parametri 510..........................................................
8.6.2 Emissione dei parametri 511...........................................................
8.6.3 Immissione dei dati di compensazione passo vite 512.......................................
8.6.4 Emissione dei dati di compensazione passo vite 513........................................
8.7.1 Immissione delle variabili comuni delle macroistruzioni 514..................................
8.7.2 Emissione delle variabili comuni delle macroistruzioni 515...................................
8.8.1 Visualizzazione dell’indirizzario 517....................................................
8.8.2 Lettura di file 520...................................................................
8.8.3 Emissione di programmi 521..........................................................
8.8.4 Cancellazione di file 522.............................................................
8.10.1 Impostazione dei parametri relativi all’immissione/emissione 526..............................
8.10.2 Immissione/emissione di programmi 527.................................................
8.10.3 Immissione/emissione dei parametri 532.................................................
8.10.4 Immissione/emissione dei valori delle correzioni 534........................................
8.10.5 Emissione delle variabili comuni delle macroistruzioni 536...................................
8.10.6 Immissione/emissione di file su dischetto 537.............................................
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO 554.................................
9.1 INSERIMENTO, MODIFICA E CANCELLAZIONE PAROLE 555.........................
9.1.1 Ricerca parole 556..................................................................
9.1.2 Ritorno del cursore all’inizio del programma 558...........................................
9.1.3 Inserimento di una parola 559.........................................................
9.1.4 Variazione di una parola 560..........................................................
9.1.5 Cancellazione di una parola 561........................................................
9.2 CANCELLAZIONE BLOCCHI 562..................................................
9.2.1 Cancellazione di un blocco 562........................................................
9.2.2 Cancellazione di più blocchi 563.......................................................
9.3 RICERCA DEL NUMERO DI PROGRAMMA 564......................................
9.4 RICERCA DEL NUMERO DI SEQUENZA 565........................................
9.5 CANCELLAZIONE DI PROGRAMMI 567............................................
9.5.1 Cancellazione di un programma 567....................................................
9.5.2 Cancellazione di tutti i programmi 567...................................................
9.5.3 Cancellazione di più programmi in un intervallo 568........................................
9.6 EDITAZIONE ESTESA DEI PROGRAMMI PEZZO 569.................................
9.6.1 Copia di un intero programma 570......................................................
9.6.2 Copia di parte di un programma 571....................................................
9.6.3 Trasferimento di parte di un programma 572..............................................
9.6.4 Fusione di programmi 573............................................................
9.6.5 Spiegazioni supplementari per la copia, il trasferimento e la fusione di programmi 574..............
9.6.6 Sostituzione di parole e indirizzi 576....................................................
9.7 EDITAZIONE DELLE MACROISTRUZIONI 578......................................
9.8 EDITAZIONE IN BACKGROUND 579...............................................
9.9 FUNZIONE PASSWORD 580.......................................................
c--7
INDICE GENERALE
B--64144IT/01
10. PROGRAMMAZIONE 582.................................................
10.1 PROGRAMMAZIONE TRAMITE IL PANNELLO MDI 583..............................
10.2 INSERIMENTO AUTOMATICO DEI NUMERI DI SEQUENZA 584.......................
10.3 PROGRAMMAZIONE IN AUTOAPPRENDIMENTO 586................................
10.4 PROGRAMMAZIONE CONVERSAZIONALE CON FUNZIONE GRAFICA 589.............
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE DEI DATI 593........................
11.1 SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE
11.1.1 Visualizzazione della posizione nel sistema di coordinate del pezzo 602.........................
11.1.2 Visualizzazione della posizione nel sistema di coordinate relative 603...........................
11.1.3 Visualizzazione della posizione in tutti i sistemi di coordinate 605..............................
11.1.4 Preset del sistema di coordinate del pezzo 606.............................................
11.1.5 Visualizzazione della velocità di avanzamento effettiva 607...................................
11.1.6 Visualizzazione del tempo di lavoro e del numero di pezzi 609................................
11.1.7 Schermata di monitoraggio operativo 610................................................
11.2 SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE
POS
PROG
(NEI NODI MEMORIA O MDI) 612..................................................
11.2.1 Visualizzazione del contenuto del programma 613..........................................
11.2.2 Visualizzazione del blocco corrente 614..................................................
11.2.3 Visualizzazione del blocco successivo 615................................................
11.2.4 Schermata di controllo del programma 616...............................................
11.2.5 Schermata programma per il funzionamento in MDI 617.....................................
11.3 SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE
11.3.1 Visualizzazione della memoria utilizzata e dell’elenco dei programmi 618........................
11.3.2 Visualizzazione dell’elenco programmi di uno specifico gruppo 621............................
11.4 SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE
(NEL MODO EDIT) 618.....
PROG
OFS/SET
601......................
624......................
11.4.1 Visualizzazione e impostazione delle correzioni utensili 625..................................
11.4.2 Misura della lunghezza utensile 627.....................................................
11.4.3 Visualizzazione e immissione dei dati di impostazione 629...................................
11.4.4 Arresto dell’esecuzione ad uno specifico numero di sequenza 631..............................
11.4.5 Visualizzazione e impostazione del tempo di lavoro, del numero pezzi e dell’ora 633...............
11.4.6 Visualizzazione e impostazione dell’offset dello zero pezzo 635................................
11.4.7 Immissione diretta dell’offset dello zero pezzo misurato 636..................................
11.4.8 Visualizzazione e impostazione delle variabili comuni delle macroistruzioni 638...................
11.4.9 Visualizzazione dei menu e dei dati degli schemi di lavorazione 639............................
11.4.10 Visualizzazione e impostazione del pannello software dell’operatore 641.........................
11.4.11 Visualizzazione e impostazione dei dati della gestione vita utensili 643..........................
11.4.12 Gestione vita utensili estesa 646........................................................
11.5 SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE
11.5.1 Visualizzazione e impostazione dei parametri 652..........................................
11.5.2 Visualizzazione e impostazione dei dati della compensazione passo vite 654......................
SYSTEM
11.6 VISUALIZZAZIONE DEL NUMERO DEL PROGRAMMA, DEL NUMERO DI SEQUENZA, DELLO STATO E DEI MESSAGGI DI AVVERTIMENTO PER LE OPERAZIONI DI
IMPOSTAZIONE DEI DATI O DI IMMISSIONE/EMISSIONE 656.........................
11.6.1 Visualizzazione del numero del programma e del numero di sequenza 656.......................
11.6.2 Visualizzazione dello stato e dei messaggi di avvertimento 657................................
651......................
c--8
B--64144IT/01
INDICE GENERALE
11.7 SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE
11.7.1 Visualizzazione della storia dei messaggi dall’esterno per l’operatore 659........................
MESSAGE
11.8 CANCELLAZIONE DELLO SCHERMO 661..........................................
11.8.1 Cancellazione dello schermo visualizzato 661.............................................
11.8.2 Cancellazione automatica dello schermo visualizzato 662....................................
12. FUNZIONI GRAFICHE 663................................................
12.1 VISUALIZZAZIONE GRAFICA 664.................................................
12.2 VISUALIZZAZIONE GRAFICA DINAMICA 670......................................
12.2.1 Funzione “Path graphic” 670..........................................................
12.2.2 Funzione “Solid graphics” 679.........................................................
13. FUNZIONE DI AIUTO 691.................................................
14. COPIA DELLO SCHERMO 696............................................
IV. MANUAL GUIDE 0i
1. MANUAL GUIDE 0i 701...................................................
1.1 PRESENTAZIONE DEL SOFTWARE 702.............................................
1.2 INTRODUZIONE 703.............................................................
1.3 PROCEDURE DI PROGRAMMAZIONE 704..........................................
1.3.1 Avvio 704.........................................................................
1.3.2 Avvio 705.........................................................................
1.3.3 Creazione di un nuovo programma pezzo 706.............................................
1.3.4 Guida alla definizione del processo 708..................................................
1.3.5 Guida dei codici G 710...............................................................
1.3.6 Guida dei codici M 713..............................................................
1.4 LAVORAZIONE MEDIANTE CICLI FISSI 715........................................
1.4.1 Operazioni 716.....................................................................
1.4.2 Dati di ciascun ciclo fisso 718.........................................................
1.5 PROGRAMMAZIONE DEL PROFILO 733............................................
1.5.1 Procedure per la programmazione del profilo 734..........................................
1.5.2 Descrizione dettagliata dei dati degli elementi del profilo 743.................................
1.5.3 Descrizione dettagliata del calcolo del profilo 745..........................................
1.5.4 Descrizione dei calcoli ausiliari 756.....................................................
1.5.5 Altre 766.........................................................................
1.6 PARAMETRI 768.................................................................
1.7 ALLARMI 769...................................................................
659......................
V. MANUTENZIONE
1. METODO DI SOSTITUZIONE DELLE BATTERIE 773.........................
1.1 BATTERIA DELLA MEMORIA (3VCC) 774..........................................
1.2 BATTERIA PER ENCODER ASSOLUTI SEPARATI (6VCC) 778..........................
1.3 BATTERIA PER L’ENCODER ASSOLUTO INCORPORATO NEL MOTORE (6VCC) 779.....
c--9
INDICE GENERALE
APPENDICE
A. ELENCO DEI CODICI SU NASTRO 783.....................................
B. ELENCO DELLE FUNZIONI E DEI FORMATI NASTRO 786...................
C. VALORI DEI COMANDI 791...............................................
D. NOMOGRAMMI 794......................................................
D.1 LUNGHEZZA FILETTATURA NON CORRETTA 795...................................
D.2 CALCOLO SEMPLIFICATO DELLA LUNGHEZZA DELLA FILETTATURA ERRATA 797....
D.3 PERCORSO DELL’UTENSILE SUGLI SPIGOLI 799....................................
D.4 ERRORE NELLA DIREZIONE DEL RAGGIO DURANTE L’INTERPOLAZIONE
CIRCOLARE 802.................................................................
E. STATO ALL’ACCENSIONE, CON CLEAR E CON RESET 803.................
B--64144IT/01
F. CODICI DEI CARATTERI USA TI NEI PROGRAMMI 805......................
G. ELENCO DEGLI ALLARMI 806............................................
c--10

I. INTRODUZIONE

B--64144IT/01
1

INTRODUZIONE

INTRODUZIONE
1. INTRODUZIONE
Struttura del manuale
Questo manuale è costituito dalle seguenti parti:
I. INTRODUZIONE
Descrive l’organizzazione in capitoli del manuale, i modelli per i quali esso è applicabile e i manuali correlati. Inoltre, l’introduzione fornisce alcune indicazioni per la lettura del manuale.
II. PROGRAMMAZIONE
Descrive le funzioni del CNC: formati di programmazione nel linguaggio CNC, caratteristiche e limiti. Riguardo alla creazione dei programmi attraverso la funzione di programmazione automatica conversazionale, fare riferimento al manuale relativo a questa funzione (vedere la tabella 1).
III. OPERAZIONI
Descrive il funzionamento del sistema in manuale e in automatico, le procedure di immissione/emissione dei dati e le procedure di programmazione.
IV.MANUAL GUIDE 0i
Descrive il software MANUAL GUIDE 0i.
V. MANUTENZIONE
Descrive le procedure per la sostituzione delle batterie
APPENDICE
Fornisce l’elenco dei codici su nastro, gli intervalli entro i quali possono essere specificati i valori dei comandi, i codici di errore ed altre utili informazioni.
Alcune delle funzioni descritte in questo manuale possono non essere valide per alcuni prodotti. Per i dettagli, fare riferimento al manuale DESCRIZIONE (B--64112)
Questo manuale non descrive dettagliatamente i parametri. Per i dettagli relativi ai parametri in esso menzionati, fare riferimento al manuale dei parametri (B--6120).
Questo manualedescrive tutte le funzioni opzionali. Rilevare dal manuale del costruttore della macchina utensile le opzioni incorporate nel sistema utilizzato.
I modelli descritti in questo manuale e le rispettive abbreviazioni sono:
Nome del p rodotto Abbreviazione
FANUC Series 0i Mate--MC 0i Mate--MC Serie 0i Mate
3
1. INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
B--64144IT/01
Simboli speciali
Manuali relativi ai CNC Series 0i-- C/0i Mate--C
Questo manuale usa i seguenti simboli: IP_ : Indica una combinazione come X_ Y_ Z_ (Usato nella parte II,
PROGRAMMAZIONE)
; : Indica la fine del blocco. Corrisponde al codice ISO LF o al codice
EIA CR.
La tabella che segue elenca i manuali relativi ai CNC Serie 0i-- C e 0 i Mate--C. Questo manuale è indicato da un asterisco (*).
Titolo del manuale
DESCRIZIONE B--64112
MANUALE CONNESSIONI (HARDWARE) B--64113
MANUALE CONNESSIONI (FUNZIONALITA’) B--64113--1
MANUALE DELL’OPERATORE (Serie 0i-- T C ) B--64114
MANUALE DELL’OPERATORE (Serie 0i-- M C ) B--64124
MANUALE DELL’OPERATORE (Serie 0i Mate--TC) B--64134
MANUALE DELL’OPERATORE (Serie 0i Mate--MC) B--64144 *
MANUALE DI MANUTENZIONE B--64115
MANUALE DEI PARAMETRI B--64120
Numero di
specifica
Manuali relativi ai SISTEMI DI AZIONAMENTO Serie βis
Manuali relativi ai SISTEMI DI AZIONAMENTO serie β
La tabella che segue elenca i manuali relativi ai sistemi di azionamento Serie βis
Titolo del manuale N. di specifica
MOTORI ASSE GE Fanuc IN CA Serie βis DESCRIZIONE B --65302
MOTORI ASSE GE Fanuc IN CA Serie αi/αis/ βis MANUALE DEI PARAMETRI
MOTORI MANDRINO GE Fanuc IN CA Serie βi DESCRIZIONE
MOTORI MANDRINO GE Fanuc IN CA Serie αi / βi MANUALE DEI PARAMETRI
AZIONAMENTI ASSE GE Fanuc Serie βi DESCRIZIONE B--65322 MOTORI ASSE GE Fanuc IN CA Serie βi
MOTORI MANDRINO GE Fanuc IN CA Serie βi AZIONAMENTI ASSE GE Fanuc Serie βi MANUALE DI MANUTENZIONE
B--65270
B--65312
B--65280
B--65325
La tabella che segue elenca i manuali relativi ai sistemi di azionamento della serie β
Titolo del manuale N. di specifica
MOTORI ASSE FANUC serie β DESCRIZIONE B-- 65232EN MOTORI ASSE FANUC serie β
MANUALE DI MANUTENZIONE
MOTORI ASSE FANUC serie β (Opzione I/O Link) DESCRIZIONE
4
B--65235EN
B--65245EN
B--64144IT/01
Lavorazione
INTRODUZIONE
1. INTRODUZIONE

1.1 SCHEMA GENERALE DI UTILIZZO DI UNA MACCHINA UTENSILE

Nella lavorazione a controllo numerico, viene prima preparato il programma; poi, la macchina opera sotto il controllo del programma.
1) Preparate il programma in base al disegno del pezzo. La preparazione dei programmi è descritta nel Capitolo II
PROGRAMMAZIONE.
2) Registrate il programma nel CNC. Poi, montate sulla macchina il pezzo e gli utensili e fate operare gli utensili come da programma. Infine eseguite la lavorazione effettiva.
Il funzionamento del CNC e le operazioni necessarie sono descritti nel Capitolo III OPERAZIONI.
Disegno del pezzo
CAPITOLO II PROGRAMMAZIONE CAPITOLO III OPERAZIONI
Programma zione
CNC MACCHINA UTENSILE
Prima di iniziare la programmazione, pianificate la lavorazione del pezzo. Piano di lavorazione:
1. Determinazione delle lavorazioni da eseguire
2. Metodo di caricamento del pezzo sulla macchina
3. Sequenza delle fasi di ciascun processo di lavorazione
4. Utensili e condizioni di taglio
Decidere il metodo di lavorazione per ciascun processo.
1 2 3
Metodo
1. Tipo di lavorazione: Sgrossatura
Semifinitura Finitura
2. Utensili
3. Condizioni di taglio:
Avanzamenti Profondità di taglio
4. Percorso dell’utensile
Lavorazione
frontale
Lavorazione
laterale
Foratura
5
1. INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
Utensile
Lavorazione laterale
B--64144IT/01
Lavorazione frontale
Foratura
Programmare il percorso dell’utensile e le condizioni di taglio in base al disegno del pezzo per ciascuna fase di lavorazione.
6
B--64144IT/01

1.2 AVVERTENZE RELATIVE ALLA LETTURA DEL MANUALE

INTRODUZIONE
AVVERTENZE
1 Il funzionamento di una macchina utensile a controllo
numerico non dipende soltanto dal CNC, ma dalla combinazionedella macchina, del suo armadio elettrico,del servo sistema, del CNC, del pannello dell’operatore, ecc. Descrivere il funzionamento e la programmazione di tutte le possibili combinazioni è praticamente impossibile. Questo manuale si occupa genericamente del funzionamento e della programmazione dal punto di vista del CNC. Per i dettagli relativi ad una specifica macchina utensile, fare riferimento al manuale preparato dal costruttore, che deve avere la precedenza su questo manuale.
2 Per facilitare l’accesso del lettore alle informazioni che gli
sono necessarie, sul margine sinistro delle pagine sono indicati gli argomenti trattati in ciascun paragrafo.
3 In questo manuale, abbiamo cercato di descrivere tutte le
varie funzioni di questi sistemi. Però, non possiamo descrivere tutto ciò che non deve essere fatto, né tutto ciò che non può essere fatto, dato l’elevatissimo numero di possibilità. Pertanto, le funzioni e le combinazioni di operazioni che non sono date specificamente come possibili in questo manuale devono essere considerate “impossibili” e non devono essere tentate.
1. INTRODUZIONE

1.3 AVVERTENZA RELATIVA A VARI TIPI DI DATI

AVVERTENZA
I programmi pezzo, i parametri, le variabili, ecc. sono registrati nella memoria non volatile del CNC. Normalmente, questi dati non vengono persi quando il sistema viene spento. E’ però possibile che questi dati vengano cancellati in seguito a errori operativi. Si raccomandadi eseguirne una copia di sicurezza, per poterli ripristinare rapidamente in caso di necessità.
7

II. PROGRAMMAZIONE

B--64144IT/01
1

INTRODUZIONE

PROGRAMMAZIONE
1. INTRODUZIONE
11
1. INTRODUZIONE
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
1.1 MOVIMENTO DELL’UTENSILE LUNGO IL PROFILO DEL PEZZO -­INTERPOLAZIONE
Spiegazioni
D Movimento rettilineo
dell’utensile
L’utensile si muove sui tratti in linea retta e sugli archi che costituiscono il profilo del pezzo. (Vedere II-4)
Il movimento dell’utensile in linea retta o lungo un arco si dice interpolazione.
Utensile
Pezzo
Programma G01X__Y__; X__;
D Movimento dell’utensile
lungo un arco
Fig. 1.1 (a) Movimento rettilineo dell’utensile
Programma G03X_ _Y_ _R_ _;
Utensile
Pezzo
Fig. 1.1 (b) Movimento dell’utensile lungo un arco
12
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
1. INTRODUZIONE
I simboli dei comandi programmati, G01, G02, ..., si dicono funzioni preparatorie e specificano il tipo di interpolazione eseguito nell’unità di controllo.
(a) Movimento rettilineo
G01 Y__; X--Y----;
Unità di Controllo
Interpolazione
a) Movimento
rettilineo
b) Movimento
lungo un arco
Fig. 1.1 (c) Funzione di interpolazione
(b) Movimento lungo un arco
G03X--Y--R--;
Asse X
Asse Y
Movimento dell’utensile
NOTA
Benché in certe macchine possa essere il pezzo a muoversi, questo manuale assume che sia sempre l’utensile a muoversi rispetto al pezzo.
13
1. INTRODUZIONE
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
1.2 AVANZAMENTO -­FUNZIONE AVANZAMENTO
Il movimento dell’utensile ad una specifica velocità per la lavorazionedel pezzo si dice avanzamento.
mm/min
F
Pezzo
Tavola
Fig. 1.2 Funzione avanzamento
Utensile
La velocità di avanzamento può essere specificata con un valore numerico. Per esempio, per fare avanzare l’utensile alla velocità di 150mm/min, specificare: F150.0 La funzione che decide la velocità di avanzamento è la funzione avanzamento (Vedere II-5)
14
B--64144IT/01

1.3 DISEGNO DEL PEZZO E MOVIMENTO DELL’UTENSILE

PROGRAMMAZIONE
1. INTRODUZIONE
1.3.1
Punto di riferimento (una posizione fissa sulla macchina)
Spiegazioni
Su una macchina a controllo numerico esiste una posizione fissa. Normalmente, il cambio dell’utensile e la programmazione dello zero assoluto, descritti più avanti, vengono eseguiti in questa posizione. Questa posizione si dice punto di riferimento.
Punto di riferimento
Utensile
Pezzo
Tavola
Fig. 1.3.1 Punto di riferimento
L’utensile può essere portato al punto di riferimento in due modi:
1) Ritorno manuale al punto di riferimento (Vedere III-3.1.) Il ritorno al punto di riferimento viene comandato da un pulsante.
2) Ritorno automatico al punto di riferimento (Vedere II-6) Il ritorno al punto di riferimento viene comandato dal programma. In genere, il ritorno manuale al punto di riferimento viene eseguito subito dopo l’accensione della macchina. Successivamente, per portare l’utensile sul punto di riferimento allo scopo di cambiare l’utensile, viene utilizzata la funzione automatica.
15
1. INTRODUZIONE
1.3.2
Sistema di coordinate del disegno del pezzo e sistema di coordinate specificato dal CNC -­Sistema di coordinate
PROGRAMMAZIONE
Z
Y
X
Programma
B--64144IT/01
Z
Y
X
Sistema di coordinate
Spiegazioni
D Sistemi di coordinate
Disegno del pezzo
Fig. 1.3.2 (a) Sistemi di coordinate
Comando
Uten-
Z
Macchina utensile
sile
Y
Pezzo
X
CNC
Esistono due tipi di sistemi di coordinate (Vedere II-7).
1) Sistema di coordinate del disegno del pezzo Il sistema di coordinate è scritto sul disegno del pezzo. Il programma viene scritto usando queste coordinate.
2) Sistema di coordinate specificato dal CNC Il sistema di coordinate viene generato sulla macchina utensile. Questo si ottiene programmando la distanza tra la posizione attuale dell’utensile e l’origine del sistema di coordinate da impostare.
Y
230
300
Zero programma
Fig. 1.3.2 (b) Sistema di coordinate specificato dal CNC
Posizione attuale dell’utensile
Distanza dall’origine del sistema di coordinate da impostare
X
16
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
1. INTRODUZIONE
Quando il pezzo è montato sulla tavola, i due sistemi di coordinate giacciono come segue:
Sistema di coordinate del disegno stabilito
Sistema di coordinate specificato dal CNC stabilito sulla tavola
Tav o l a
Fig. 1.3.2 (c) Sistema di coordinate specificato dal CNC e sistema di
coordinate del disegno
Y
Y
Pezzo
sul pezzo
X
X
D Metodi per il settaggio dei
due sistemi di coordinate nella stessa posizione
L’utensile si muove nel sistema di coordinate specificato dal CNC in accordo con i comandi del programma generati facendo riferimento al sistema di coordinate del disegno del pezzo, e lavora quest’ultimo secondo la forma voluta dal disegno.
Pertanto, per lavorare correttamente il pezzo secondo il disegno, i due sistemi di coordinate devono essere fatti coincidere.
Questo si ottiene tenendo conto della forma e del numero dei pezzi da lavorare, con i metodi descritti qui sotto.
1) Usando un punto standard del pezzo
Y
Distanza fissa
Zero pro­gramma
Portare il centro dell’utensile sul punto standard e impostare il sistema di coordinate specificato dal CNC in questa posizione.
Punto standard del pezzo
Distanza fissa
X
17
1. INTRODUZIONE
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
(2) Montando il pezzo direttamente contro la maschera.
Zero programma
Maschera
Portare il centro dell’utensile sul punto diriferimentoe impostareil sistema dicoordinate specificato dal CNC in questa posizione.(La mascheradeve essere montata in una posizione predeterminata rispetto al punto di riferimento).
3) Montando un pallet portapezzo contro la maschera.
Pallet
Maschera
Pezzo
Comportarsi come nel precedente punto 2).
18
B--64144IT/01
1.3.3
Programmazione delle quote per il movimento dell’utensile -­Comandi assoluti e incrementali
Spiegazioni
PROGRAMMAZIONE
1. INTRODUZIONE
I valori delle coordinate per i comandi di movimento dell’utensile possono essere specificati in modo assoluto o incrementale (Vedere II-8.1).
D Comando assoluto
D Comando incrementale
L’utensile si porta sul punto che giace alla distanza specificata rispetto all’origine del sistema di coordinate, cioè, nella posizione indicata dal valore delle coordinate.
Z
X
Comando di movimento dal punto A al punto B
Y
B(10.0, 30.0, 20.0)
G90 X10.0 Y30.0 Z20.0 ;
Coordinate del punto B
Utensile
A
Specificare la distanza tra la nuova posizione dell’utensile e la posizione corrente.
Z
B
X
Comando di movimento dal punto A al punto B
Y=-30.0
19
Utensile
A
X=40.0
Y
Z=-10.0
G91 X40.0 Y-30.0 Z-10.0
Distanza e direzione del movimento lungo ciascun asse
;
1. INTRODUZIONE
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
1.4 VELOCITA’ DI TAGLIO -­FUNZIONE VELOCITA’ DEL MANDRINO
Esempi
La velocità dell’utensile rispetto al pezzo durante la lavorazione si dice velocità di taglio. Nel CNC, la velocità di taglio può essere espressa la velocità del mandrino in
Velocità del mandrino N
giri/min
giri/min.
Utensile
Diametro utensile
φDmm
V: Velocità di taglio
mm/min
Pezzo
con
<Supponiamo di dover lavorare un pezzo con una velocità di taglio di 80m/min usando un utensile con un diametro di 100mm.> La velocità del mandrino è approssimativamente 250 giri/min, che si ottiene da N = 1000v/πD. Pertanto, nel programma pezzo deve essere specificato:
S250;
I comandi relativi alla velocità del mandrino costituiscono la funzione velocità mandrino (Vedere II-9).
20
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
1. INTRODUZIONE
1.5 SELEZIONE DELL’UTENSILE DA USARE NELLE VARIE LAVORAZIONI -­FUNZIONE UTENSILE
Esempi
Per l’esecuzione di forature, maschiature, alesature, o fresature, ecc. è necessario selezionare l’utensile appropriato. Questo si ottiene assegnando a ciascun utensile un numero e specificando tale numero nel programma.
Numero utensile
01
02
<Supponiamo di aver assegnato ad un utensile il numero 01> Se l’utensile viene caricato nella posizione 01 del magazzino utensili, l’utensile viene selezionato specificando: T01. Questa è la funzione utensile (Vedere II-10).
Magazzino ATC
21
1. INTRODUZIONE
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
1.6 COMANDI PER LE FUNZIONI DELLA MACCHINA -­FUNZIONI MISCELLANEE
Durante la lavorazione, è necessario far ruotare il mandrino, attivare il refrigerante, ecc. A questo scopo, devono essere controllate le operazioni di avvio e arresto del motore del mandrino, di apertura e chiusura della valvola del refrigerante, ecc. .
Utensile
Refrigerante
Pezzo
La funzione che specifica le operazioni di attivazione/disattivazione dei dispositivi della macchina si dice funzione miscellanea. In generale, questa funzione si specifica con un codice M (Vedere II-11). Per esempio, quando viene specificato M03, inizia la rotazione in senso orario del mandrino, alla velocità programmata.
22
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
1. INTRODUZIONE

1.7 CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA

L’insieme dei comandi forniti al CNC per il controllo della macchina si dice programma. Specificando i comandi opportuni, si ottiene il movimento dell’utensile lungo linee rette o archi, si attiva e si disattiva il motore del mandrino, ecc. I comandi devono essere specificati nella sequenza in cui devono aver luogo le varie operazioni.
Blocco
Blocco
Blocco
Programma
Fig. 1.7 (a) Configurazione del programma
Blocco
Blocco
Sequenza delle operazioni
Il gruppo di comandi di ciascun passo si dice blocco. Il programma consiste in un gruppo di blocchi per l’esecuzione di una serie di operazioni. Il numero che permette di distinguere ciascun blocco è il numero di sequenza; il numero che permette di distinguere ciascun programma è il numero programma (Vedere II-12).
23
1. INTRODUZIONE
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
Spiegazioni
D Blocco
Il blocco e il programma hanno la seguente configurazione.
Blocco
Nfffff Gff Xff.f Yff.f Mff ;TffSff
Numero di sequenza
Funzione preparatoria
Fig. 1.7 (b) Configurazione del blocco
Funzione di interpolazione
Funzione miscella­nea
Funzione mandrino
Fun­zione uten­sile
Fine del blocco
I blocchi iniziano con un numero di sequenza che specifica la sequenza delle operazioni e terminano con un codice di fine blocco. Questo manuale indica il codice di fine blocco con il carattere ; (LF in codice ISO e CR in codice EIA). Il contenuto delle parole dimensionali dipende dalla funzione preparatoria. In questo manuale, le parole dimensionali sono spesso rappresentate dal simbolo IP_.
D Programma
; Offff;
M30 ;
Fig. 1.7 (c) Configurazione del programma
Numero programma
Blocc o Blocc o Blocc
o
Fine del programma
Normalmente, all’inizio del programma, dopo il codice di fine blocco (;), è specificato il numero del programma, e alla fine del programma si trova un codice di fine del programma (M02, M30).
24
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
1. INTRODUZIONE
D Programma principale
e sottoprogrammi
Quando la stessa lavorazione compare in vari punti di un programma,può venire predisposto un programma specifico per tale lavorazione, che si dice sottoprogramma. Il programma originale, per contro, si dice programma principale. Quando, durante l’esecuzione del programma principale, viene incontrato un comando di esecuzione di un sottoprogramma, vengono eseguiti i comandi contenuti nel sottoprogramma. Terminata l’esecuzione del sottoprogramma, il controllo ritorna al programma principale.
Programma principale
M98P1001
M98P1002
M98P1001
Sottoprogramma #1
O1001
M99
Sottoprogramma #2
O1002
Programma per il foro #1
Programma per il foro #2
M99
Foro #1
Foro #1
Foro #2
Foro #2
25
1. INTRODUZIONE

1.8 GEOMETRIA DELL’UTENSILE E MOVIMENTI PROGRAMMATI DELL’UTENSILE

Spiegazioni
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
D Lavorazione con
l’estremità dell’utensile ­Compensazione lunghezza utensile
D Lavorazione con il
lato dell’utensile ­Compensazione raggio utensile
Generalmente, per lavorare un pezzo sono necessari vari utensili. Gli utensili hanno lunghezze diverse. Modificare il programma a seconda dell’utensile impiegato è molto fastidioso. Quindi, viene scelto un utensile standard, e viene misurata la differenza tra la posizione della punta dell’utensile standard e quella di ciascun utensile utilizzato. Memorizzando nel CNC questa differenza (Visualizzazione e impostazione dei dati: III-11), può essere eseguita la lavorazione senza modificare il programma anche se l’utensile viene sostituito. Questa funzione è la compensazione lunghezza utensile. (Vedere II-14.1)
Utensile standard
H1
H2
Pezzo
H3 H4
Il centro dell’utensile contorna il pezzo passando ad una distanza da esso pari alla lunghezza del raggio.
Percorso dell’utensile con la compensazione raggio utensile
Profilo del pezzo
Pezzo
Utensile
Memorizzando il raggio dell’utensile (Visualizzazione e impostazione dei dati: III-11), il movimento dell’utensile viene spostato, rispetto al profilo del pezzo, di un distanza pari a tale raggio. Questa funzione si dice compensazione raggio utensile. (Vedere II-14.4, 14.5)
26
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
1. INTRODUZIONE
1.9 AMPIEZZA DEL MOVIMENTO DELL’UTENSILE -­ZONA DI SICUREZZA
Alle estremità di ciascun asse della macchina sono installati dei micro di fine corsa che impediscono all’utensile di uscire dalla zona prestabilita. La zona in cui l’utensile può muoversi è la sua corsa.
Tavola
Motore
Fine corsa
Zero macchina
Specificare queste distanze.
Gli utensili non possono entrare in quest’area. L’area è specificata da dati registrati in memoria o inclusi nel programma pezzo.
Oltre alla corsa stabilita per ciascun asse tramite i micro, l’operatore può definire, da programma o usando dati registrati in memoria, un’areanella quale l’utensile non può entrare. Questa funzione è detta controllo della zona di sicurezza (Vedere III-6.3).
27

2. ASSI CONTROLLATI

ASSI CONTROLLATI
2
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
28
B--64144IT/01
2.1

ASSI CONTROLLATI

PROGRAMMAZIONE
Voce 0i Mate--MC
Assi controllati base 3 assi Assi controllati simultaneamente base 3 assi
NOTA
Il numero degli assi controllabili simultaneamente per l’avanzamento manuale, il ritorno manuale al punto di riferimento, o per il movimento rapido in manuale, è 1 o 3 (1 quando il bit 0 (JAX) del parametro 1002 è 0 e 3 quando lo stesso bit è 1).
2. ASSI CONTROLLATI
2.2

NOMI DEGLI AS SI

Limitazioni
D Nome asse di default
I nomi dei tre assi base sono sempre X, Y e Z.
Se questo parametro è 0, o se gli viene assegnato un carattere non valido, il nome dell’asse viene assunto di default nell’intervallo 1..3. Quando viene usato uno dei nomi asse (1 .. 3) assegnati di default, il funzionamento nei modi memoria e MDI è disabilitato.
29
2. ASSI CONTROLLATI
I
S--B
I
S--C
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
2.3

SISTEMA DI INCREMENTI

Il sistema di incrementi è costituito dall’incremento minimo di immissione e dall’incremento minimo di comando. L’incremento minimo di immissione è la più piccola unità di movimento che può essere programmata. L’incremento minimo di comando è l’unità minima del movimento dell’utensile. Ambedue gli incrementi si esprimono in millimetri, in pollici o in gradi. Per selezionare il sistema di incrementi impostare opportunamente il bit 1 (ISC) del parametro N. 1004. L’impostazione di questo bit è valida per tutti gli assi. Ad esempio, se si seleziona IS--C, il sistema di incrementi sarà IS--C per tutti gli assi.
Nome del sistema
di incrementi
IS--B
IS--C
Incremento minimo
di immissione
0.001mm
0.0001pollici
0.001gradi
0.0001mm
0.00001pollici
0.0001gradi
Incremento minimo
di comando
0.001mm
0.0001pollici
0.001gradi
0.0001mm
0.00001pollici
0.0001gradi
Corsa massima
99999.999mm
9999.9999pollici
99999.999gradi
9999.9999mm
999.99999pollici
9999.9999gradi
L’incremento minimo di comando può essere metrico o in pollici a seconda della macchina utensile. Specificare il sistema metrico o il sistema in pollici con il bit 0 (INM) del parametro N. 100. La selezione fra programmazione in millimetri e programmazione in pollici si esegue tramite codici G (G20 o G21) o tramite un dato di impostazione.

2.4 CORSA MASSIMA

Non è consentito l’uso combinato dei sistemi metrico e in pollici. Esistono funzioni che non possono essere usate tra assi con differenti sistemi di unità (interpolazione circolare, compensazione raggio utensile, ecc.). Per il sistema di incrementi adottato, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
Corsa massima = Incremento minimo di immissione x 99999999 Vedere 2.3, Sistema di incrementi.
Tabella 2.4 Corsa massima
Sistema di incrementi
Macchina metrica
Macchina in pollici
Macchina metrica
Macchina in pollici
¦99999.999 mm ¦99999.999 gradi
¦9999.9999 po llici ¦99999.999 gradi
¦9999.9999 mm ¦9999.9999 gradi
¦999.99999 po llici ¦9999.9999 gradi
Corsa massima
NOTA
1 Non possono essere specificati comandi che eccedano la
corsa massima.
2 L’effettiva corsa massima dipende dalla macchina u tensile.
30
B--64144IT/01
3
PROGRAMMAZIONE

FUNZIONI PREPARATORIE (CODICI G)

Il significato del comando di un blocco è determinato dal codice G specificato per quel blocco. I codici G si dividono nei seguenti due tipi.
Tipo Significato
Codici G auto­cancellanti
Codici G modali Il codice G è attivo finché non viene programmato
(Esempio) G01 e G00 sono codici G modali del gruppo 01.
Il codice G è attivo per il solo blocco in cui è stato programmato.
un altro codice G dello stesso gruppo.
3. FUNZIONI PREP ARATORIE (CODICI G)
G01X ;
Z ; X ;
G00Z ;
G01 è attivo in questo intervallo.
31
3. FUNZIONI PREP ARATORIE (CODICI G)
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
Spiegazioni
1. Quando all’accensione o dopo un reset viene stabilito lo stato di clear (bit 6 (CLR) del parametro N. 3402), i codici G vengono messi negli stati descritti qui sotto.
1) I codici G modali sono messi nello stato indicato da
nella tabella
3.
2) Quando all’accensione o dopo un reset viene stabilito lo stato di
clear, G20 e G21 non cambiano.
3) Il modo G22 o G23 attivo all’accensione si seleziona con il bit 7
(G23) del parametro N. 3402. Tuttavia G22 e G23 non cambiano quando lo stato di clear viene stabilito da un reset.
4) Il bit 0 (G01) del parametro N. 3402 permette di selezionare G00
o G01.
5) Il bit 3 (G91) del parametro N. 3402 permette di selezionare G90
o G91.
6) I bit ”G18” e ”G19” del parametro N. 3402 permettono di
selezionare G17, G18 o G19.
2. I codici G del gruppo 00, salvo G10 e G11, sono codici G autocancellanti.
3. Se viene specificato un codice G non compreso nella tabella o un codice G opzionale non previsto dal sistema, si ha un allarme (N. 010).
4. Un blocco può contenere piu’ codici G, se sono dello stesso gruppo il codice G attivo è l’ultimo.
5. Se quando è attivo il modo ciclo fisso viene specificato un codice G del gruppo 01, il ciclo fisso viene automaticamente cancellato, entrando nel modo G80. Per contro, i codici G del gruppo 01 non sono influenzati dai codici G dei cicli fissi.
6. I codici G sono elencati per gruppo.
7. Il gruppo al quale appartiene G60 è determinato dall’impostazione del bit MDL (bit 0 del parametro N. 5431). (Quando MDL è 0, è selezionato il gruppo 00. Quando MDL è 1, è selezionato il gruppo
01.)
32
B--64144IT/01
0
1
1
7
0
4
1
1
2
2
PROGRAMMAZIONE
Tabella 3 Elenco dei codici G (1/2)
3. FUNZIONI PREP ARATORIE (CODICI G)
Codice G
G00
G01
G02 G03 Interpolazione circolare/elicoidale in senso antiorario G04 Sosta, arresto esatto G09 G10 G11 Cancella il modo immissione dati da programma
G15
G16 G17
G18
G19 Selezione piano YZ G20 G21
G22
G23 G27 Controllo del ritorno al punto di riferimento G28 Ritorno al punto di riferimento G29 G30 Ritorno al secondo, terzo o quarto punto di riferimento G31 Funzione di salto della lavorazione G33 01 Filettatura G37 G39
G40
G41
G42 Attiva la compensazione raggio utensile a destra G43 G44 G45 Incremento correzione utensile G46
G47 G48 Doppio decremento correzione utensile
G49
Gruppo Funzione
Posizionamento (rapido)
01
00
02
06
00
00
07
08
00
08 Cancella la compensazione lunghezza utensile
Interpolazione lineare Interpolazione circolare/elicoidale in senso orario
Arresto esatto Immissione dati da programma
Cancella i comandi in coordinate polari Comandi in coordinate polari Selezione piano XY
Selezione piano ZX
Programmazione in pollici Programmazione in millimetri
Attiva il controllo delle zone di sicurezza Disattiva il controllo delle zone di sicurezza
Ritorno dal punto di riferimento
Misura automatica lunghezza utensile Interpolazione circolare sugli spigoli Cancella la compensazione raggio utensile/Cancella la compensa-
zione tridimensionale Compensazione raggio utensile a sinistra/Compensazione tridimen-
sionale
Compensazione lunghezza utensile, direzione positiva Compensazione lunghezza utensile, direzione negativa
Decremento correzione utensile Doppio incremento correzione utensile
Xp: Asse X o suo asse parallelo
Yp: Asse Y o suo asse parallelo
Zp: Asse Z o suo asse parallelo
G50 G51 G50G50.1 G51.1
G52 G53
00
Cancella la scala Attiva la scala Cancella l’immagine speculare programmabile Attiva l’immagine speculare programmabile
Impostazione del sistema di coordinate locali Selezione del sistema di coordinate della macchina
33
3. FUNZIONI PREP ARATORIE
0
0
0
5
1
0
(CODICI G)
PROGRAMMAZIONE
Tabella 3 Elenco dei codici G (2/2)
B--64144IT/01
Codice G
G54 G54.1 Selezione del sistema addizionale di coordinate del pezzo G55 G56
G57 Selezione del sistema di coordinate del pezzo 4 G58 Selezione del sistema di coordinate del pezzo 5 G59 Selezione del sistema di coordinate del pezzo 6 G60 00/01 Posizionamento unidirezionale G61 Modo arresto esatto G62 G63
G64 G65 00 Richiamo macro
G66
G67
G68
G69
G73 Ciclo di foratura a tratti G74 Ciclo di contromaschiatura G76 Barenatura fine
G80 Cancella il ciclo fisso
Gruppo Funzione
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 1
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 2
14
15
12
16
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 3
Regolazione automatica velocità sugli spigoli Modo maschiatura
Modo lavorazione normale
Richiamo macro modale Cancella richiamo macro modale Rotazione coordinate Cancella rotazione coordinate
G81 G82 Ciclo di foratura G83 G84 Ciclo di maschiatura G85 Ciclo di barenatura G86 Ciclo di barenatura G87 Ciclo di barenatura posteriore G88 Ciclo di barenatura G89 Ciclo di barenatura
G90
G91
G92
G92.1 G94
G95 G96
G97
G98 G99
09
03
00
13
Ciclo di foratura o comando operazione esterna
Ciclo di foratura a tratti
Programmazione assoluta
Programmazione incrementale Impostazione del sistema di coordinate del pezzo o limitazione della
velocità del mandrino Preset del sistema di coordinate del pezzo
Avanzamento al minuto Avanzamento al giro
Velocità di taglio costante Cancella la velocità di taglio costante
Ritorno al livello iniziale Ritorno al livello del punto R
34

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
4
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
35
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

4.1 POSIZIONAMENTO (G00)

Formato
Spiegazioni
Il comando G00 muove l’utensile in rapido, nel sistema di coordinate del pezzo, portandolo sulla posizione specificata con un comando assoluto o con un comando incrementale.
Nel comando assoluto, si programmano le coordinate del punto finale. Nel comando incrementale si programma la distanza che deve essere percorsa dall’utensile.
G00 IP_; IP_: Per un comando assoluto le coordinate del punto
finale e per un comando incrementale l’entità del movimento dell’utensile.
Il tipo di percorso dell’utensile può essere scelto tra i seguenti, tramite il bit 1 (LRP) del parametro N. 1401:
D Posizionamento senza interpolazione lineare
Il posizionamento viene effettuato per ogni asse separatamente. Il percorso dell’utensile generalmente non è una linea retta.
D Posizionamento con interpolazione lineare
Il percorso dell’utensile è come nell’interpolazione lineare (G01). Il posizionamento viene effettuato ad una velocità che minimizza il tempo di posizionamento senza superare la velocità in rapido di ciascun asse. Il percorso utensile non è identico a quello determinato da G01.
Punto iniziale
Posizionamento con interpolazione lineare
Punto finale
Posizionamento senza interpolazione lineare
La velocità in rapido viene impostata indipendentemente per ciascun asse dal costruttore della macchina (parametro N. 1420). Nel posizionamento G00, l’utensile accelera fino alla velocità predeterminata all’inizio del blocco e decelera alla fine del blocco. Poi l’esecuzione procede con il blocco successivo, dopo aver confermato la condizione di in--posizione. “In--posizione” significa che la posizione programmata è stata effettivamente raggiunta, entro una certa tolleranza specificata dal costruttore della macchina (parametro N. 1826). Il controllo in--posizione per ciascun blocco può essere disabilitato tramite il bit 5 (NCI) del parametro N. 1601.
36
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
Limitazioni
La velocità in rapido non può essere specificata programmando un codice F. Anche se è specificato il posizionamento con interpolazione lineare, nei seguenti casi il posizionamento avviene senza interpolazione lineare. Di conseguenza, fare attenzione che l’utensile non urti il pezzo:
D G28 che specifica il posizionamento fra il punto di riferimento e il
punto intermedio
D G53
37
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

4.2 POSIZIONAMENTO UNIDIREZIONALE (G60)

Formato
Per ottenere un posizionamento accurato, senza gioco, è disponibile il posizionamento finale unidirezionale.
Sovracorsa
Punto iniziale
Punto iniziale
Punto finale
G 6 0 I P --- ; IP--- : Per un comando assoluto le coordinate del punto finale e
per un comando incrementale l’entità del movimento dell’utensile.
Arresto temporaneo
Spiegazioni
Esempi
Sovracorsa e direzione di posizionamento sono impostate tramite il parametro N. 5440. Quando la direzione comandata coincide con la direzione impostata dal parametro, l’utensile si arresta temporaneamente prima di raggiungere il punto finale. G60, che è un codice G autocancellante, può essere usato come codice G modale del gruppo 01 mettendo a 1 il parametro MDL (N. 5431#0)., eliminando così la necessità di specificarlo per tutti i blocchi. Le altre specifiche rimangono le stesse. Il codice G60 modale viene cancellato dalla programmazione di un altro codice G del gruppo 01.
Uso di G60 come codice G autocancellante.
G90; G60 X0Y0; G60 X100; G60 Y100; G04 X10; G00 X0Y0;
Posizionamento unidirezionale
Uso di G60 come codice G modale
G90G60; X0Y0; X100; Y100; G04X10; G00X0Y0;
Inizio modo posiziona-­mento unidirezionale
Posizionamento unidirezionale
Sosta Cancellazione modo
posizionamento unidirezionale
38
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
Limitazioni
D Nei cicli fissi di foratura, non si ha avvicinamento unidirezionale per
l’asse Z.
D Se non viene impostata tramite parametro la sovracorsa di un asse, per
quell’asse non si ha posizionamento unidirezionale.
D Quando la distanza comandata è uguale a 0, non viene eseguito il
posizionamento unidirezionale.
D La direzione impostata dal parametro non è influenzata dall’immagine
speculare.
D Il posizionamento unidirezionale non si applica al movimento di
allontanamento nei cicli fissi G76 e G87.
39
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

4.3 INTERPOLAZIONE LINEARE (G01)

Formato
Spiegazioni
L’utensile si muove in linea retta.
G01 IP_ F_; IP_: Per un comando assoluto le coordinatedel punto finalee per
un comando incrementale l’entità del movimento dell’uten­sile.
F_: Velocità dell’utensile (velocità di avanzamento)
L’utensile va sulla posizione specificata con un movimento rettilineo eseguito alla velocità di avanzamento specificata con il codice F. Il codice F è modale e rimane valida finché non viene programmato un altro codice F. Pertanto non è necessario programmare la velocità di avanzamento in tutti i blocchi. La velocità di avanzamento specificata dal codice F è misurata lungo il percorso dell’utensile. Se non è mai stato specificato un codice F, la velocità è zero. La velocità di avanzamento su ciascun asse è la seguente:
Esempi
D Interpolazione lineare
G01ααββγγ
Velocità avanzamento asse α :
Velocità avanzamento asse Β :
Velocità avanzamento asse Γ :
L = α2+ β2+ γ
Ff ;
α
Fα =
× f
L
β
=
× f
F
β
L
γ
Fγ =
× f
L
2
Nel controllo simultaneo di 3 assi, la velocità di avanzamento viene calcolata come nel controllo di 2 assi.
(G91) G01X200.0Y100.0F200.0 ;
Asse Y
100.0
(Punto finale)
(Punto iniziale)
40
200.00
Asse X
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
4.4

INTERPOLAZIONE CIRCOLARE (G02, G03)

Formato
L’utensile si muove lungo un arco di cerchio.
Arco nel piano XpYp
G17
Arco nel piano ZpXp
G18
Arco nel piano YpZp
G19
G02
G03
G02
G03
G02 G03
Xp_Yp_
Zp_ Xp_
Yp_ Zp_
I_ J_
R_
I_ K_ R_
J_ K_
R_
F_ ;
F_
F_
Tabella 4.4 Descrizione dei comandi
Comando
G17 Specifica di un arco nel piano XpYp
G18 Specifica di un arco nel piano ZpXp
G19 Specifica di un arco nel piano YpZp
G02 Interpolazione circolare in senso orario
G03 Interpolazione circolare in senso antiorario
X
p_
Y
p_
Z
p_
I_ Distanza dal punto iniziale al centro dell’arco lungo l’asse
J_ Distanza dal punto iniziale al centro dell’arco lungo l’asse
k_ Distanza dal punto iniziale al centro dell’arco lungo l’asse
Comando di movimento dell’asse X o di un suo asse paral­lelo (parametro N. 1022)
Comando di movimento dell’asse Y o di un suo asse paral­lelo (parametro N. 1022)
Comando di movimento dell’asse Z o di un suo asse paral­lelo (parametro N. 1022)
Xp
Yp
Zp
Descrizione
R_ Raggio dell’arco con s egno
F_ Velocità di avanzamento lungo l’arco
41
B--64144IT/01
Spiegazioni
PROGRAMMAZIONE
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
D Senso dell’interpolazione
circolare
D Comando di movimento
D Specifica del centro
dell’arco
Il senso orario (G02) e il senso antiorario (G03) dell’interpolazione circolare nel piano XpYp (piano ZpXp o piano YpZp) è definito guardando il piano XpYp nella direzione da positivo a negativo dell’asse Zp (asse Yp o asse Xp), nel sistema di coordinate cartesiane. Vedere la sottostante figura.
Yp Xp Zp
G18
G03
Zp
G03
G02
Yp
G19
G02
G17
G03
G02
Xp
Il punto finale dell’arco si specifica con gli indirizzi Xp, Yp o Zp e si esprime in valori assoluti o incrementali, a seconda dello stato G90/G91. Per i valori incrementali,si specificano le coordinatedel punto finale visto dal punto iniziale.
Il centro dell’arco si specifica con gli indirizzi I, J e K, rispettivamente per gli assi Xp, Yp e Zp. I valori che seguono I, J o K sono le componenti di un vettore in cui il centro dell’arco è visto dal punto iniziale, e sono sempre specificati come valori incrementali, indipendentemente da G90/G91 (vedi sotto).
Il segno di I, J e K determina la direzione.
Punto finale (x,y)
yx
x
Centro
i
Punto iniziale
j
Punto finale (z,x)
z
Centro
Punto finale (y,z)
z
k
Punto iniziale
i
y
Centro
Punto
j
iniziale
k
I0, J0 e K0 possono essere omessi. Se Xp, Yp e Zp sono tutti omessi (il punto finale coincide con il punto iniziale) e il centro è specificato con I, J e K, viene assunto un arco di 360 gradi (un cerchio completo). G02I; Comanda un cerchio completo Se la differenza fra il raggio al punto iniziale e il raggio al punto finale dell’interpolazione circolare supera il valore del parametro N. 3410 si verifica l’allarme N. 020.
42
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
D Raggio dell’arco
Invece di specificare il centro dell’arco con I, J o K, può essere specificato, con l’indirizzo R, il raggio del cerchio cui l’arco appartiene. In questo caso, si considerano due tipi di archi:minori di 180 gradi e maggiori di 180 gradi. Per gli archi maggiori di 180 gradi, il raggio deve essere specificato come valore negativo. Se Xp, Yp e Zp sono tutti omessi(il punto finale coincide con il punto iniziale) e si usa R, risulta programmato un arco di 0 gradi. G02R; L’utensile non si muove.
Per l’arco (1) (minore di 180°)
G91 G02 X
Per l’arco (2) (maggiore di 180°)
G91 G02 X
60.0 YP20.0 R50.0 F300.0 ;
P
60.0 YP20.0 R--50.0 F300.0 ;
P
2
r=50mm
Punto iniziale
Y
Punto finale
1
r=50mm
D Velocità di avanzamento
Limitazioni
X
La velocità di avanzamento nell’interpolazione circolare è quella specificata dal codice F e la velocità lungo l’arco (la velocità tangenziale dell’arco) viene controllata in modo da mantenerla uguale alla velocità di avanzamento specificata. L’errore tra la velocità programmata e l’effettiva velocità di avanzamento è entro #2%. La velocità di avanzamento viene misurata lungo l’arcodopo aver applicato la compensazione raggio utensile.
Se I, J, K e R sono specificati contemporaneamente, l’arco specificato con R ha la precedenza e I, J e K sono ignorati. Se è comandato un asse diverso da quelli che formano il piano specificato, viene visualizzato un allarme. Per esempio, se l’asse U è specificato come parallelo all’asse X quando è specificato il piano XY, vi verifica l’allarme P/S N. 028. Se un arco il cui angolo al centro è vicino a 180° viene programmato con R, il calcolo delle coordinate del centro può generare un errore. In questo caso, specificare il centro dell’arco con I, J e K.
43
B--64144IT/01
Esempi
PROGRAMMAZIONE
Asse Y
100
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
50R
140
60R
200
Asse X
60 40
0
90 120
Il percorso utensile della figura qui sopra si programma come segue:
(1) In programmazione assoluta
G92X200.0 Y40.0 Z0 ; G90 G03 X140.0 Y100.0R60.0 F300.; G02 X120.0 Y60.0R50.0 ;
o
G92X200.0 Y40.0Z0 ; G90 G03 X140.0 Y100.0I--60.0 F300.; G02 X120.0 Y60.0I--50.0 ;
(2) In programmazione incrementale
G91 G03 X--60.0 Y60.0 R60.0 F300.; G02 X--20.0 Y--40.0 R50.0 ;
o
G91 G03 X--60.0 Y60.0 I--60.0 F300. ; G02 X--20.0 Y--40.0 I--50.0 ;
44
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01

4.5 INTERPOLAZIONE ELICOIDALE (G02, G03)

Formato
Spiegazioni
L’interpolazioneelicoidale si programma specificando fino a due altriassi che si muovo in sincronia con gli assi dell’interpolazione circolare. In questo modo è possibile comandare un percorso utensile elicoidale.
Movimento sincrono con l’arco nel piano XpYp
G17
Movimento sincrono con l’arco nel piano ZpXp
G18
Movimento sincrono con l’arco nel piano YpZp
G19
α,β:Due assi non appartenenti al piano dell’interpolazione circolare.
G02
G03
G02
G03
G02
G03
Possono essere specificati fino a due altri assi.
Xp_Yp_
Xp_Zp_
Yp_Zp_
I_J_
R_
I_K_
R_
J_K_
R_
α_(β_)F_;
α_(β_)F_;
α_(β_)F_;
Il metodo di programmazioneconsiste nell’aggiungeresemplicementeun comando di movimento di un asse diverso da quelli dell’interpolazione circolare. (Sezione II--4.4) Il codice F specifica la velocità di avanzamento lungo l’arco. Quindi, la velocità di avanzamento dell’asse lineare e’:
Limitazioni
Lunghezza del movimento dell’asse lineare
Fx ———————————————————————————————————————
Lunghezza dell’arco
Determinare la velocità di avanzamento in modo che la velocità dell’asse lineare non ecceda alcun limite. Il bit 0 (HFC) del parametro N. 1404 può essere usato per impedire che la velocità di avanzamento dell’asse lineare ecceda vari valori limite.
Z
Percorso utensile
YX
La velocità di avanzamento lungo l’arco è la velocità di avanzamento specificata.
La compensazione raggio utensile viene applicata soltanto all’arco. La correzione utensile e la compensazione lunghezza utensile non
possono essere usate in un blocco nel quale è comandata l’interpolazione elicoidale.
45
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

4.6 FILETTATURA (G33)

Formato
Con il comando G33 si possono eseguire filettature parallele a passo costante. l’encoder montato sul mandrino legge in tempo reale la velocità del mandrino. Questa velocità viene convertita nella velocità di avanzamento al minuto per il movimento dell’utensile.
I
P
G33 _ F_ ;
F : Passo sull’asse lungo
Z
Pezzo
X
Spiegazioni
Generalmente, la filettatura viene eseguita in più passate, dalla sgrossaturaalla finitura. Dato che la filettatura inizia quando il dispositivo di retroazione del mandrino rileva il segnale di 1--giro, essa inizia ad un punto fisso e il percorso dell’utensile non muta nelle varie passate. La velocità del mandrino deve rimanere costante per tutte le passate, altrimenti il passo risulterà errato. In generale, l’errore di inseguimento del servo produrrà un errore nel passo all’inizio e alla fine della filettatura. Per compensare questo errore specificare una filettatura appena più lunga del necessario. La tabella 4.6 elenca gli intervalli di specifica del passo.
Tabella 4.6 Intervalli di specifica del passo
Program-
mazione
in mm
Program-
mazione
in pollici
Incremento minimo di
comando
0.001 mm da F1 a F50000 (da 0.01 a 500.00mm)
0.0001 mm da F1 a F50000 (da 0.01 a 500.00mm)
0.0001 pollici da F1 a F99999 (da 0.0001 a 9.9999pollici)
0.00001 pollici da F1 a F99999 (da 0.0001 a 9.9999pollici)
Passo specificabile
46
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
NOTA
1. La velocità del mandrino è limitata come segue: Max velocità avanzamento
1 Velocità del mandrino
Passo della filettatura
Velocità del mandrino : giri/min Passo : mm o pollici Max velocità di avanzamento: mm/min o pollici/min; il minore tra il valore massimo programmabile e la massima velocità di avanzamento consentita dai motori e dalla macchina utensile.
2. La regolazione della velocità di avanzamento non viene applicata alla velocità di
avanzamento convertita in nessuna passata, dalla sgrossatura alla finitura. La velocità di avanzamento è fissa al 100%.
3. Alla velocità di avanzamento convertitaviene applicato il limite della velocità di avanzamento.
4. Durante la filettatura, il feed hold è disabilitato. Se il tasto feed hold viene premuto durante
la filettatura, l’utensile si arresta alla fine del blocco senza filettatura successivo all’ultimo blocco di filettatura (cioè, dopo che è stato cancellato il modo G33).
Esempi
Esecuzione di una filettatura con un passo di 1.5mm G33 Z10. F1.5 ;
47
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

4.7 FUNZIONE DI SALTO (G31)

Formato
Spiegazioni
G31 comanda l’interpolazione lineare come G01. L’immissione di un segnale esterno di salto durante l’esecuzione di questo comando interrompe il resto del blocco e fa eseguire il blocco successivo. La funzione di salto si usa quando il punto finale non è noto a priori, ma è specificato da un segnale della macchina, come, per esempio, nella rettifica. Questa funzione si usa anche per misurare le dimensioni del pezzo.
G31 IP_;
G31: Codice G autocancellante (valido solo per il blocco che
lo contiene)
Le macroistruzioni possono usare i valori delle coordinate del punto cui è pervenuto il segnale di salto in quanto essi vengono memorizzati nelle variabili di sistema #5061 -- #5063 delle macroistruzioni.
#5061 Valore della coordinata X #5062 Valore della coordinata Y #5063 Valore della coordinata Z
DIFFIDA
Quando la velocità di avanzamento è al minuto, disabilitare la regolazione della velocità di avanzamento, la prova a vuoto e l’accelerazione/decelerazione automatica usando i parametri N. 6200 e successivi (però, queste funzioni diventano disponibili se viene messo a 1 il bit 7 (SKF) del parametroN. 6200.), allo scopo di evitareerroridi posizione quando perviene il segnale di salto. Queste funzioni sono abilitate quando è specificata la velocità di avanzamento al giro.
NOTA
G31 non può essere usato quando è attiva la compensazione raggio utensile. Prima di specificare il comando G31, cancellare la compensazione raggio utensile con G40, altrimenti si ha l’allarme P/S N. 035.
48
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Esempi
D Il blocco successivo
a G31 contiene un comando incrementale
PROGRAMMAZIONE
G31 G91X100.0 F100;
Y50.0;
B--64144IT/01
D Il blocco successivo
a G31 contiene un comando assoluto per un solo asse
Segnale di salto ricevuto qui
Y
100.0
X
Fig. 4.7 (a) Il blocco successivo è un comando incrementale
G31 G90X200.00 F100;
Y100.0;
Segnale di salto ricevuto qui
50.0
Movimento effettivo Movimento senza segnale di salto
Y100.0
X200.0
Movimento effettivo Movimento senza segnale di salto
D Il blocco successivo
a G31 contiene un comando assoluto per due assi
Fig. 4.7 (b) Il blocco successivo è un comando assoluto per un asse
G31 G90X200.0 F100;
X300.0 Y100.0;
Y
Segnale di salto ricevuto qui
100
100 200 300
Fig. 4.7 (c) Il blocco successivo è un comando assoluto per due assi
(300,100)
Movimento effettivo Movimento senza
segnale di salto
X
49
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
4.8 SEGNALE DI SALTO AD ALTA VELOCITA’ (G31)
Formato
La funzione di salto opera in base ad un segnale di salto ad alta velocità (collegato direttamente al CNC, senza passare per il PMC), invece che con un segnale di salto normale. In questo caso, possono esistere fino a 8 segnali in ingresso. Il ritardo e l’errore dell’ingresso del segnale di salto variano da 0 a 2 msec dal lato NC (senza considerare quelli del lato PMC). Questa funzione mantiene il suddetto valore entro 0.1 msec, aumentando così la precisione della misura.
Per i dettagli consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
G31 IP_;
IP
G31: Codice G autocancellante (valido solo per il blocco nel quale è
specificato)
50
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
4.9

SALTO ALLA COPPIA LIMITE (G31 P99)

Formato
Spiegazioni
D G31 P99
Se viene limitata la coppia del motore (per esempio con un comando di limitazione della coppia emesso dal PMC), un comando di movimento successivo a G31 P99 (o a G31 P98) può generare lo stesso tipo di avanzamento in lavoro specificato da G01 (interpolazione lineare). Se viene ricevuto un segnale indicante che è stata raggiunta la coppia limite (a causa della pressione applicata o per qualche altra ragione), si verifica un salto della lavorazione. Per i dettagli relativi all’impiego di questa funzione, consultareil manuale del costruttore della macchina utensile.
G31 P99 F_ ;P_I
G31 P98 F_ ;
G31: Un codice G autocancellante (codice G valido solo per il
P_I
blocco nel quale è specificato)
Se viene raggiunta la coppia limite del motore, o viene ricevuto un segnale di salto, durante l’esecuzione di G31 P99, il comando di movimento in corso viene cancellato e viene eseguito il blocco successivo.
D G31 P98
D Comando del limite
della coppia
D Variabili di sistema
delle macroistruzioni
Limitazioni
D Comando asse
D Errore del servosistema
Se viene raggiunta la coppia limite del motore durante l’esecuzione di G31 P98, il comando di movimento in corso viene cancellato e viene eseguito il blocco successivo. Il segnale di salto <X0004#7> non influenza G31 P98. Se durante l’esecuzione di G31 P98 il CNC riceve un segnale di salto, lo ignora.
Se prima dell’esecuzione di G31 P99/98 non viene specificata la limitazionedella coppia, il movimento continua; anche se viene raggiunta la coppia limite, il salto non viene eseguito.
Quando vengono specificati G31 P99 o G31 P98, le variabili macro contengono le coordinate della posizione raggiunta alla fine del salto (vedere la sezione 4.7). Se la lavorazione viene saltata in seguito a un segnale di salto, le stesse variabili conterranno le coordinate di macchina del punto di fine del salto, anziché le coordinate del punto nel quale è pervenuto il segnale.
Un blocco G31 P98/P99 può comandare il movimento di un solo asse. Se in tale blocco vengono specificati due o più assi, o non viene specificato alcun asse, si ha l’allarme P/S N. 015.
Se durante l’esecuzione di G31 P98/99 perviene il segnale indicante che è stata raggiunta la coppia limite e il grado di erroredel servo è maggiore di 32767, si ha l’allarme P/S N. 244.
D Salto ad alta velocità
D Controllo della velocità
Con G31 P99, un segnale di salto può causare un salto, ma non un salto ad alta velocità.
Il bit 7 (SKF) del parametro N. 6200 deve essere impostato in modo da disabilitare la prova a vuoto, le regolazioni, e l’accelerazione/ decelerazione automatica per i comandi di salto G31.
51
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
D Comandi consecutivi
Esempi
Non usare G31 P98/99 in blocchi consecutivi.
DIFFIDA
Specificare sempre la limitazione della coppia prima di comandare G31 P99/98. In caso contrario, G31 P99/98 permetterà l’esecuzione del comando di movimento senza provocare alcun salto.
NOTA
Se G31 viene programmato nel modo compensazione raggio utensile, si ha l’allarme P/S N. 035. Prima di comandare G31, cancellare il modo compensazione raggio utensile programmando G40.
O0001 ;
: : MJJ ; : : G31 P99 X200. F100 ; : G01 X100. F500 ; : : MYY ; : : M30 ; : %
Il PMC specifica la limitazione della coppia attraverso la finestra.
Comando di salto alla coppia limite
Comando di movimento per il quale è applicata la limitazione della coppia
Limitazione della coppia cancellata dal PMC
52
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
4.10

SALTO MULTIPASSO (G31)

Formato
In un blocco contenente P1, P2, P3 o P4 dopo G31, la funzione di salto multipasso memorizza nelle variabili delle macroistruzioni le coordinate della posizione in cui si alza un segnale di salto (4 punti o 8 punto; 8 punti se si usa il segnale di salto ad alta velocità). I parametri da 6202 a 6205 permettono di selezionare un segnale di salto a 4 punti o a 8 punti (quando si usa un segnale di salto ad alta velocità). Un segnale di salto può essere fatto corrispondere a più Pn o Qn (n = 1, 2, 3, 4), oppure a uno specifico Pn o Qn. Per la sosta possono essere usati i parametri da DS1 a DS8 (N. 6206#0--#7). Con la funzione di salto è possibile utilizzare il segnale emesso da un dispositivo di misura per saltare la lavorazione comandata dal programma. Nella rettifica a tuffo, ad esempio, è possibile eseguire automaticamente una serie di operazioni, dalla sgrossatura alla passata di spegnifiamma, alzando un segnale di salto al completamento di ciascuna operazione di sgrossatura, semifinitura, finitura o di spegnifiamma.
Comando di movimento
G31IP__F__P__;
IP_ : Punto finale F_ : Velocità di avanzamento P_ : P1 --P4
Spiegazioni
D Segnali di salto
Comando di sosta
G04 X (U, P)__ (Q__) ;
X(U, P)_ : Tempo di sosta Q_ : Q1 -- Q4
Il salto multipasso si comanda programmando P1, P2, P3 o P4 in un blocco G31. Per la spiegazione di come scegliere P1, P2, P3 o P4, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile. La specifica di Q1, Q2, Q3 o Q4 in un blocco G04 (comando di sosta) permette di saltare la sosta allo stesso modo di G31. La sosta può essere saltata anche senza specificare Qn. Consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
I parametri da 6202 a 6205 permettono di specificare se si usa un segnale di salto a 4 punti o a 8 punti (quando si usa il segnale di salto ad alta velocità). La specifica non è limitata alla corrispondenza uno a uno. E’ possibile specificare che un segnale di salto corrisponde a due o più Pn o Qn (n = 1..4). Inoltre è possibile usare i bit da 0 (DS1) a 7 (DS8) del parametro N. 6206 per specificare la sosta.
AVVERTENZA
Se non è specificato Qn e non sono settati i parametri DS1
-- DS8 (N. 6206#0--#7), la sosta non viene saltata.
53

5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

FUNZIONI DI AVANZAMENTO
5
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
54
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
5.1

INTRODUZIONE

D Funzioni di avanzamento
D Regolazione
D Accelerazione e decelera-
zione automatiche
Le funzioni di avanzamentocontrollano il movimento dell’utensile.Sono disponibili le seguenti due funzioni:
1. Rapido Quando viene specificato un comando di posizionamento (G00),
l’utensile si muove alla velocità rapida stabilita nel CNC (parametro N. 1420).
2. Avanzamento in lavoro L’utensile si muove alla velocità di avanzamento programmata.
La velocità dell’utensile può essere regolata, sia in rapido sia in lavoro, usando il selettore che si trova sul pannello dell’operatore.
Allo scopo di ottenere partenze e arresti graduali, all’inizio e alla fine dei movimenti dell’utensile vengono applicate automaticamente l’accelerazione e la decelerazione (Fig. 5.1(a)).
Rapido
F
R
F
: Velocità in rapido
R
: Costante di tempo
T
R
per l’accelerazione /decelerazione in rapido
0
T
R
Avanzamento in lavoro
F
C
0
T
C
Fig. 5.1 (a) Accelerazione e decelerazione automatiche (esempio)
T
R
F
C
T
C
T
C
Tempo
: Velocità di avanzamento
: Costante di tempo per
l’accelerazione/decele-­razione in lavoro
Tempo
55
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
D Percorso dell’utensile
durante l’avanzamento in lavoro
Se fra due blocchi consecutivi di avanzamento in lavoro cambia la direzione del movimento, può derivarne un arrotondamento dello spigolo (Fig. 5.1 (b)).
Y
Percorso utensile programmato Percorso utensile effettivo
0
Fig. 5.1 (b) Esempio di percorso dell’utensile fra due blocchi
X
In interpolazione circolare, si verifica un errore di raggio (Fig. 5.1 (c)).
Y
0
Fig. 5.1 (c) Esempio di errore del raggio dell’interpolazione circolare
r:Errore
r
Percorso utensile
programmato
Percorso utensile effettivo
X
L’arrotondamento dello spigolo illustrato dalla fig. 5.1 (b) e l’errore di raggio illustrato nella fig. 5.1 (c) dipendono dalla velocità di avanzamento. Pertanto, se si vuole che l’utensile esegua il percorso programmato occorre controllare la velocità di avanzamento.
56
B--64144IT/01
5.2

RAPIDO

Formato
PROGRAMMAZIONE
G00 IP_ ;
G00 : Codice G (gruppo 01) per il posizionamento in rapido IP_ : Coordinate del punto finale
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
Spiegazioni
Il posizionamento in rapido si ottiene con il comando di posizionamento (G00). In rapido, il blocco successivo viene eseguito dopo che la velocità è scesa a 0 e la posizione programmata è stata raggiunta, con una tolleranza stabilita dal costruttore della macchina utensile (controllo in--posizione). Non è necessarioprogrammare la velocità, dato che questa è impostataper ciascun asse tramite il parametro N. 1420. La velocità in rapido può essere regolata tramite il selettore che si trova sul pannello dell’operatore: Fo, 25%, 50%, 100% F0 è una velocità fissa impostata con il parametro N. 1421. Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
57
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
5.3

AVANZAMENTO IN LAVORO

Formato
La velocità di avanzamento per l’interpolazione lineare (G01), l’interpolazione circolare (G02, G03), ecc. si programma come valore numerico dopo il codice F. Nell’avanzamento in lavoro, il blocco successivo è eseguito in modo da minimizzare la variazione della velocità di avanzamento. Sono disponibili quattro modalità di specifica:
1. Avanzamento al minuto (G94) Dopo il codice F, specificare l’entità dell’avanzamento al minuto .
2. Avanzamento al giro (G95) Dopo il codice F, specificare l’entità dell’avanzamento al giro del mandrino.
3. F--1 cifra Dopo il codice F specificare il numero di 1 cifra corrispondente alla velocità memorizzata nel CNC che si vuole comandare.
Avanzamento al minuto
G94 ; Codice G (gruppo 05) per l’avanzamento al minuto F__: Velocità di avanzamento (mm/min o pollici/min)
Spiegazioni
D Controllo della velocità
tangenziale costante
Avanzamento al giro
G95 ; Codice G (gruppo 05) per l’avanzamento al giro F__: Velocità di avanzamento (mm/giro o pollici/giro)
F--1 cifra
FN ; N: Numeroda1a9
La velocità di avanzamento è controllata in modo che la velocità nella direzione risultante sia sempre uguale alla velocità programmata.
YY
Punto finale
F
Punto iniziale
F
Punto iniziale
Interpolazione lineare
Fig. 5.3 (a) Velocità tangenziale (F)
58
Centro Punto
X
Interpolazione circolare
finale
X
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
D Avanzamento al minuto
(G94)
Nel modo avanzamento al minuto, G94, la velocità di avanzamento dell’utensileal minuto viene direttamenteprogrammata col codice F. G94 è modale, dopo essere stato specificato, rimane valido finché non viene comandato un altro codice G dello stesso gruppo. All’accensione è attivo il modo avanzamento al minuto. Alla velocità di avanzamento al minuto può essere applicata una regolazione da 0 a 254% (con incrementi di 1%) tramite il selettore che si trova sul pannello dell’operatore. Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
Avanzamento al minuto (mm/min o pollici/min)
Utensile
Pezzo
Tavola
Fig. 5.3 (b) Avanzamento al minuto
DIFFIDA
Alcuni comandi, come la filettatura, inibiscono la regolazione della velocità di avanzamento.
D Avanzamento al giro
(G95)
Il modo avanzamento al giro si specifica con G95. L’avanzamento dell’utensile al giro del mandrino si specifica direttamente con il codice F. G95 è modale. Una volta programmato, resta attivo finché non viene programmato un altro codice G dello stesso gruppo. Alla velocità di avanzamento al minuto può essere applicata una regolazione da 0 a 254% (con incrementi di 1%) tramite il selettore che si trova sul pannello dell’operatore. Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
F
Avanzamento al giro (mm/min o pollici/min)
Fig. 5.3 (c) Avanzamento al giro
AVVERTENZA
Quando la velocità di rotazione del mandrino è bassa, la velocità di avanzamento non è uniforme. Il grado di non uniformità aumenta con il diminuire della velocità del mandrino.
59
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
D Codice F1 cifra della velo-
cità di avanzamento
Fmax : massima velocità di avanzamento per F1--F4 (Parametro N. 1460), o
X : Un valore compreso tra 1 e 127 (Parametro N. 1450)
D Limitazione della velocità
di avanzamento
Programmando il codice F seguito da un numero di una cifra (da 1 a 9), è possibile comandare la velocità di avanzamento preimpostata tramite parametro (da 1451 a 1459) per il numero specificato. F0 specifica la velocità rapida. La velocità di avanzamento corrispondente al numero specificato può essere variata ruotando il generatore manuale di impulsi dopo aver messo in ON il commutatore “variazione della velocità di avanzamento F1 cifra”, che si trova sul pannello dell’operatore. L’aumento o la riduzione della velocità di avanzamento per grado del generatore manuale di impulsi sono dati da:
Fmax
nF=——————
100X
massima velocità di avanzamento per F5--F9 (Parametro N. 1461)
La velocità di avanzamento impostata, o modificata, non viene persa spegnendo il sistema. La velocità di avanzamento corrente viene visualizzata sul CRT.
Con il parametro N. 1422 può essere impostato il limite superiore della velocità di avanzamento, valido per tutti gli assi. Se la velocità di avanzamento effettiva (velocità programmata più regolazione) supera questo limite, essa viene limitata in modo da non eccederlo. Il parametro N. 1430 permette di specificare il limite massimo della velocità di avanzamento per ciascun asse solo per l’interpolazione lineare e l’interpolazione circolare. Se, in seguito all’interpolazione, la velocità di avanzamento lungo un asse eccede il massimo stabilito per quell’asse, la velocità di avanzamento è limitata a tale massimo.
Riferimento
NOTA
Il limite superiore della velocità di avanzamento si specifica in mm/min o in pollici/min.
Eccetto che durante l’accelerazione o la decelerazione, l’errore aritmetico del CNC rispetto al valore comandato della velocità di avanzamento è entro il ”2%. Questo errore si applica al tempo misurato per un movimento dell’utensile di 500 mm o più, dopo aver raggiunto una velocità stazionaria.
L’intervallo dei valori specificabili per la velocità di avanzamento è fornito nell’appendice C.
60
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
5.4 CONTROLLO DEL­LA VELOCITA’ DI AVANZAMENTO
Nome della funzione
Arresto esatto G09
Arresto esatto G61
Modo lavorazione normale G64
Modo maschiatura G63
Auto
Regolazione automatica della velocità sugli spigoli interni
Riduzione della velocità di avanzamento nell’inter­polazione circolare interna
Codice G Validità del codice G Descrizione
G62
--
La velocità di avanzamento può essere controllata come è indicato nella tabella 5.4.
Tabella 5.4 Controllo della velocità di avanzamento
Questa funzione è valida solo per i blocchi specificati.
Una volta specificata questa funzione rimane valida finché non vengono specificati G62, G63 o G64.
Una volta specificata questa funzione rimane valida finché non vengono specificati G61, G62 o G63.
Una volta specificata questa funzione rimane valida finché non vengono specificati G61, G62 o G64.
Una volta specificata questa funzione rimane valida finché non vengono specificati G61, G63 o G64.
Questa funzione è valida nel modo compensazione raggio utensile, indipendentemente dal codice G.
Alla fine del blocco l’utensile decelera e viene eseguito il controllo di in posi­zione. Poi viene eseguito il blocco suc­cessivo.
Alla fine del blocco l’utensile decelera e viene eseguito il controllo di in posi­zione. Poi viene eseguito il blocco suc­cessivo.
Alla fine del blocco, l’utensile non dece­lera e il blocco successivo viene ese­guito immediatamente.
Alla fine del blocco, l’utensile non dece­lera e il blocco successivo viene ese­guito immediatamente. La regolazione della velocità di avanzamento e feed hold sono disabilitati.
Quando l’utensile si muove lungo uno spigolo interno nel modo compensa­zione raggio utensile, viene applicata una regolazione della velocità di avan­zamento allo scopo di ridurre la quan­tità di materiale asportato per unità di tempo in modo da produrre una buona finitura della superficie.
La velocità di avanzamento per la lavo­razione interna in interpolazione circo­lare viene ridotta.
NOTA
1. Lo scopo del controllo di in posizione è di controllare che la posizione comandata sia stata raggiunta, entro un certo intervallo stabilito dal costruttore della macchina utensile tramite un parametro. Il controllo di in posizione non viene eseguito quando il bit 5 (NCI) del parametro N. 1601 è 1.
2. Angolo di uno spigolo interno θ:2° < θ α ≦ 178°
(α èunvaloreprestabilito)
Pezzo
θ
Utensile
61
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
Formato
5.4.1
Arresto esatto (G09, G61) Modo lavorazione (G64) Modo maschiatura (G63)
PROGRAMMAZIONE
Arresto esatto G09 IP_ ; Modo arresto esatto G61 ; Modo lavorazione normale G64 ;
Modo maschiatura G63 ;
Regolazione automatica della velocità sugli spigoli G62 ;
B--64144IT/01
Spiegazioni
Il percorso dell’utensile all’intersezione di due blocchi è diverso a seconda del modo arresto esatto, lavorazione normale o maschiatura (Fig.
5.4.1).
Y
(2)
(1)
0
Fig. 5.4.1 Esempi di percorso utensile all’intersezione dei blocchi (1) e (2)
Controllo posizione
Percorso utensile nel modo arresto esatto
Percorso utensile nel modo lavorazione normale e nel modo maschiatura
X
AVVERTENZA
All’accensione o in caso di clear, è stabilito il modo lavorazione normale (G64).
62
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
5.4.2
Regolazione automa­tica della velocità sugli spigoli
5.4.2.1
Riduzione della velocità sugli spigoli interni (G62)
Spiegazioni
D Condizioni di applica-
zione della regolazione
Quando è attiva la compensazione raggio utensile, il movimento dell’utensile viene automaticamente decelerato sugli spigoli interni e nell’interpolazione circolare interna. Questo riduce il carico sull’utensile e produce superfici più regolari.
Quando viene specificato G62, se l’utensile lavora uno spigolo interno ed è applicata la compensazione raggio utensile, la velocità di avanzamento viene automaticamente ridotta ai due lati dello spigolo. I quattro tipi di spigoli interni possibili sono illustrati nella figura
5.4.2.1(a). Uno spigolo è interno quando: 2 θ θp 178 (vedere la figura 5.4.2.1 (a)). θp è un valore specificato con il parametro N. 1711. Quando θ è approssimativamente uguale a θp, lo spigolo interno è determinato con un errore non superiore a 0.001.
1. Linea retta -- linea retta 2. Linea retta -- arco
θ
3. Arco -- linea retta
θ
Fig. 5.4.2.1 (a) Spigoli interni
:Utensile
:Percorso utensile
programmato
:Percorso centro
utensile
4. Arco -- arco
θ
θ
63
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
D Applicazione della
regolazione
Quando uno spigolo è considerato interno, la velocità di avanzamento viene ridotta prima e dopo l’intersezione dei due movimenti. Ls e Le sono distanze lineari fra il centro dell’utensile e il punto di intersezione (Fig.
5.4.2.1 (b), (c) e (d)). Queste distanze sono prestabilite rispettivamente con i parametri N. 1713 e 1714.
Percorso utensile
programmato
Percorso centro utensile
La velocità di avanzamento viene ridotta nel tratto dal punto a al punto b.
Fig. 5.4.2.1 (b) Applicazione della regolazione (lineare -- lineare)
Le
a
Ls
b
Quando il percorso programmato è costituito da due archi, la regolazione è applicata se i punti iniziale e finale sono nello stesso quadrante o in quadranti adiacenti (Fig. 5.4.2.1 (c)).
Le
Ls
a
Percorso utensile
programmato
b
Percorso centro utensile
La velocità di avanzamento viene ridotta nel tratto dal punto a al punto b.
Fig. 5.4.2.1 (c) Applicazione della regolazione (circolare -- circolare)
64
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
La velocitàdi avanzamento lungo l’arco (2) è regolata dal punto a al punto b e dal punto c al punto d (Fig. 5.4.2.1 (d)).
Percorso utensile
d a
programmato
D Entità della regolazione
Limitazioni
D Accelerazione/
decelerazione prima dell’interpolazione
Ls Le
c
Utensile
Fig. 5.4.2.1 (d) Applicazione della regolazione
(lineare -- circolare, circolare --lineare)
LsLe
b
(2)
Percorso centro utensile
L’entità della regolazione è stabilita dal parametro N. 1712 ed è valida anche per la prova a vuoto e per la specifica F--1 cifra. Nel modo avanzamento al minuto, la velocità effettiva è la seguente:
F
¢ (regolazione automatica per gli spigoli interni) ¢ (regolazione
della velocità di avanzamento)
La regolazione automatica della velocità di avanzamento sugli spigoli interni è disabilitata durante il controllo dell’accelerazione/decelerazione prima dell’interpolazione.
D Attivazione della
compensazione raggio utensile/G41, G42
D Entità della correzione
Quando il blocco che precede lo spigolo è un blocco di attivazione della compensazione raggio utensile o il blocco che segue lo spigolo include G41 o G42, questa regolazione è disabilitata.
Se l’entità della correzione è 0, questa funzione è disabilitata.
65
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
5.4.2.2
Riduzione della velocità nell’interpolazione circolare interna
Nella lavorazione interna in interpolazione circolare, la velocità di avanzamento specificata con F è la velocità lungo il percorso programmato e non lungo il percorso compensato (Fig. 5.4.2.2). La velocità di avanzamento lungo il percorso compensato viene calcolata con l’espressione
Rc
Fx——
Rp
Rc: Raggio del percorso del centro dell’utensile Rp: Raggio programmato
Questa funzione è valida nel modo compensazione raggio utensile, indipendentemente dalla programmazione di G62, ed è valida anche per la prova a vuoto e per la specifica F--1 cifra.
Percorso utensile
programmato
Percorso centro
Rc
Rp
utensile
Fig. 5.4.2.2 Riduzione della velocità di avanzamento nell’interpolazione
circolare interna
Se Rc è molto più piccolo di Rp, Rc/Rp tende a zeroe l’utensile si ferma. Il parametro N. 1710 permette di fissare un tasso minimo di decelerazione (MDR). Se Rc/Rp è minore di MDR, la velocità di avanzamento diventa (FxMDR).
NOTA
Se l’interpolazione circolare interna viene eseguita nel modo G62 (regolazione automatica della velocità sugli spigoli interni) la velocità di avanzamento effettiva dell’utensile diventa:
Rc
F
X
5.4.3
Decelerazione automatica sugli spigoli
X (Regolazione per gli spigoli interni) X (Regolazione della velocità di avanzamento)
Rp
Questa funzione controlla automaticamente la velocità di avanzamento sugli spigoli in base all’angolo formato dai due movimenti o in base alla differenza fra le velocità di avanzamento di due blocchi consecutivi, lungo ciascun asse. Questa funzione è effettiva quando il bit 6 del parametro N. 1601 (ADC) è 1, il sistema è nel modo G64 (lavorazione normale) e un blocco di taglio (blocco A) è seguito da un altro blocco di taglio (blocco B). La scelta fra i due metodi di controllo (in base all’angolo o in base alla differenza di velocità) si esegue con il bit 4 del parametro N. 1602 (CSD).
66
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
5.4.3.1
Decelerazione sugli spigoli in base all’angolo
Spiegazioni
D Schema di flusso del
controllo della velocità di avanzamento
Questa funzione attua la decelerazione quando l’angolo formato dai blocchi A e B nel piano selezionato è minore dell’angolo specificato con il parametro N. 1740. La funzione esegue il blocco B quando le velocità di avanzamento del primo e del secondo asse sono minori della velocità specificatacon il parametro N. 1741. In questo caso, la funzione considera che il numero degli impulsi accumulati sia zero.
Lo schema di flusso del controllo della velocità di avanzamento è presentato qui sotto.
INIZIO
L’angolo dello spigolo è minore dell’angolo specificato con il parametro N. 1740?
Si
Le velocità di avanzamento lungo gli assi X e Y sono minoridi quella specificata con il parame­tro N. 1741?
No
No
Ulteriore decelerazione nel blocco A.
D Velocità di avanzamento
etempo
Si
Il numero di impulsi accumulati è considerato uguale a zero e viene eseguito il blocco B.
FINE
La relazione fra la velocità di avanzamento e il tempo quando l’angolo dello spigolo è minore dell’angolo specificato dal parametro è illustrata qui sotto. Benché al tempo t rimangano gli impulsi accumulati equivalenti all’areatratteggiata, viene eseguito il blocco successivoperché la velocità di avanzamento del circuito di accelerazione/decelerazione è minore di quella stabilita dal parametro. Questa funzione è effettiva solo per i movimenti nel piano selezionato.
Velocità di avanzamento V
Blocco A
Blocco B
Velocità da parametro
67
t
Tempo t
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
D Angolo fra i due blocchi
1. Fra due movimenti lineari
θ
D Piano selezionato
L’angolo θ fra i blocchi A e B è illustrato nella seguente figura.
2. Fra un movimento lineare e un movi-­mento circolare (angolo fra il movi-­mento lineare e la tangente al movi-­mento circolare)
θ
θ
3. Fra due movimenti circolari (Angolo fra le tangenti ai due movimenti circolari)
θ
La comparazione fra l’angolo formato dai due blocchi e l’angolo specificato con il parametro N. 1740 viene eseguita solo per i movimenti nel piano selezionato. Le velocità di avanzamento confrontate con la velocità specificata dal parametro N. 1741 sono solo quelle del primo e del secondo asse dello stesso piano. Questo significa che quando sono comandati movimenti di tre o più assi, sono considerati solo i movimenti del primo e del secondo asse del piano selezionato.
D Arrotondamento degli
spigoli
D Arresto esatto
Limitazioni
L’arrotondamentodegli spigoli è determinato dall’angolo e dalla velocità di avanzamentodei parametri N. 1740 e 1741. Per ottenere sempre spigoli vivi, specificare 0 per l’angolo e 180000 (equivalente a 180 gradi) per la velocità di avanzamento.
Quando è specificato G90 (arresto esatto), l’arresto esatto viene sempre eseguito, indipendentemente dai valori assegnati ai parametri (N. 1740 (angolo) e 1741 (velocità di avanzamento)).
Questa funzione è disabilitata nei modi blocco singolo e prova a vuoto.
68
B--64144IT/01
PROGRAMMAZIONE
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
5.4.3.2
Decelerazione sugli spigoli in base alla differenza di velocità fra gli assi
Spiegazioni
D Schema di flusso del
controllo della velocità di avanzamento
Questa funzione riduce la velocità di avanzamento quando la differenza fra le velocità di avanzamento di ciascun asse comandate nei due blocchi A e B è maggiore del valore specificato con il parametro N. 1781. La funzione esegue il blocco B quando le velocità di avanzamento di tutti gli assi sono minori del valore specificatocon il parametro N. 1741. In questo caso, la funzione considera che il numero degli impulsi accumulati sia zero.
Lo schema di flusso del controllo della velocità di avanzamento è presentato qui sotto.
INIZIO
La differenzafra le velocità di avan­zamento lungo ciascun asse nei due blocchi è maggiore del valore del parametro (N. 1781)?
Si
Le velocità di avanzamento lungo tutti gli assi sono minori di quella specificata con il parametro (N.
1741)? Si
No
No
Ulteriore decelerazione nel blocco A
D Velocità di avanzamento
etempo
Il numero di impulsi accumulati è considerato uguale a zero e viene eseguito il blocco B.
FINE
La relazione fra la velocità di avanzamento e il tempo quando la differenza fra le velocità di avanzamento di ciascun asse è maggiore del valore specificato con il parametro N. 1781 è illustrata qui sotto. Benché al tempo t rimangano gli impulsi accumulati equivalenti all’area tratteggiata, viene eseguito il blocco successivo perché la velocità di avanzamento del circuito di accelerazione/decelerazione è minore di quella stabilita dal parametro N. 1741.
Velocità di avanzamento V
Blocco A
Velocità da parametro
t
Blocco B
Tempo t
69
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
Senza decelerazione Con decelerazione
Velocità di avanzamento lungo l’asse X
Velocità di avanzamento lungo l’asse Y
Velocità di avanzamento lungo la tangente allo spigolo
1
F¢
Rmax
Vmax
Vc [X]
Vc [Y]
Vmax
Vmax
D Specifica della differenza
accettabile fra le velocità di avanzamento di ciascun asse
D Controllo della differenza
fra le velocità di avanza­mento
D Arresto esatto
D Regolazione
Limitazioni
N1 N2 t
La differenza accettabile fra le velocità di avanzamento può essere specificata per ciascun asse con il parametro N. 1783.
La differenza fra le velocità di avanzamento è controllata anche nel modo prova a vuoto o durante la decelerazione causata da un segnale esterno, usando i comandi della velocità di avanzamento specificati dal programma.
Quando è specificato G90 (arresto esatto), l’arresto esatto è eseguito indipendentemente dall’impostazione dei parametri.
Se interviene una variazione della regolazione della velocità di avanzamento, la differenza fra le velocità di avanzamento non può essere controllata correttamente.
Questa funzione è disabilitata nei modi blocco a blocco, avanzamento al giro, comando F--1 cifra e maschiatura rigida.
70
B--64144IT/01
sogir
i

5.5 SOSTA (G04)

Formato
PROGRAMMAZIONE
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
Sosta G04 X_ ; oppure G04 P_ ;
X_ : Tempo di sosta (punto decimale ammesso) P_ : Tempo di sosta (punto decimale non ammesso)
Spiegazioni
Quando viene specificata una sosta, l’esecuzione del blocco successivo è ritardata per il tempo specificato. Specificando una sosta, è possibile eseguire un controllo esatto nel modo lavorazione normale (modo G62). Se non sono specificati né P né X, viene eseguito l’arresto esatto. Il bit 1 (DWL) del parametro N. 3405 può specificare la sosta in giri nel caso dell’avanzamento al giro (G95).
Tabella 5.5 (a) Intervallo dei valori di comando del tempo di sosta
(Comando X)
Sistema di incrementi
IS--B da 0.001 a 99999.999
IS--C da 0.0001 a 9999.9999
Tabella 5.5 (b) Intervallo dei valori di comando del tempo di sosta
Sistema di incrementi
IS--B da 1 a 99999999 0.001 s o giri
IS--C da 1 a 99999999 0.0001 s o giri
Intervallo dei valori dei
comandi
(Comando P)
Intervallo dei valori dei
comandi
Unità del tempo
di sosta
Unità del tempo
di sosta
71

6. PUNTO DI RIFERIMENTO

PUNTO DI RIFERIMENTO
6
PROGRAMMAZIONE
Su una macchina utensile a CNC è definita una posizione speciale nella quale, generalmente, viene eseguito il cambio utensile o viene stabilito il sistema di coordinate, come si vedrà più avanti. Questa posizione è detta punto di riferimento.
B--64144IT/01
72
B--64144IT/01

6.1 RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO

Introduzione
PROGRAMMAZIONE
6. PUNTO DI RIFERIMENTO
D Punto di riferimento
Il punto di riferimento è un punto fisso sulla macchina al quale l’utensile può essere portato facilmente con la funzione del ritorno al punto di riferimento. Per esempio, il punto di riferimento è usato come posizione di cambio utensile automatico. Possono essere definiti fino a quattro punti di riferimento, specificandone le coordinate nel sistema di coordinate della macchina tramite parametri (da 1240 a 1243).
Y
2˚ punto di riferimento
3˚ punto di riferimento
Punto di riferimento
4˚ punto di riferimento
Zero macchina
Fig. 6.1 (a) Zero macchina e punti di riferimento
X
73
6. PUNTO DI RIFERIMENTO
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
D Ritorno al punto di
riferimento e movimento dal punto di riferimento
D Controllo del ritorno al
punto di riferimento
L’utensile può essere portato automaticamente sul punto di riferimento passando per un punto intermedio lungo l’asse specificato. Oppure, l’utensile può essere portato automaticamente dal punto di riferimento a un punto specificato passando per il punto intermedio lungo l’asse specificato. Al completamento del ritorno al punto di riferimento si accende la spia corrispondente.
Ritorno al punto di riferimento A→B→ R Ritorno dal punto di riferimento R→B→ C
B (Punto
intermedio)
A (Posizione di partenza del ritorno al punto di riferimento)
Fig. 6.1 (b) Ritorno al punto di riferimento e ritorno dal punto di riferimento
C (Destinazione del ritorno dal punto di riferimento)
R (Punto di riferimento)
Il controllo del ritorno al punto di riferimento (G27) è la funzione che controlla se l’utensile è ritornato correttamente al punto di riferimento come specificato dal programma. Se l’utensile è ritornato correttamente al punto di riferimento lungo l’asse specificato, la spia dell’asse si accende.
Formato
D Ritorno al punto
di riferimento
D Ritorno dal punto
di riferimento
D Controllo del ritorno al
punto di riferimento
G28 IP_ ; Ritorno al punto di riferimento
G30 P2 IP_ ; Ritorno al secondo punto di riferimento
(P2 può essere omesso) G30 P3 IP_ ; Ritorno al terzo punto di riferimento
G30 P4 IP_ ; Ritorno al quarto punto di riferimento
IP_: Comando che specifica la posizione del punto intermedio
(comando assoluto o incrementale)
G29 IP_ ;
IP_: Comando che specifica la destinazione del ritorno dal punto di
riferimento (comando assoluto o incrementale)
G27 IP_ ;
IP_: Comando che specifica la posizione del punto di riferimento
(comando assoluto o incrementale)
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B--64144IT/01
Spiegazioni
PROGRAMMAZIONE
6. PUNTO DI RIFERIMENTO
D Ritorno al punto di
riferimento (G28)
D Ritorno al secondo,
terzo e quarto punto di riferimento (G30)
D Ritorno dal punto di
riferimento (G29)
Il posizionamento sul punto intermedio e il posizionamento sul punto di riferimento sono eseguiti alla velocità in rapido specificata per ciascun asse. Quindi, per sicurezza, la compensazione raggio utensile e la compensazione lunghezza utensile devono essere cancellate prima di eseguire questo comando. Le coordinate del punto intermedio vengono memorizzate dal CNC solo per gli assi specificati nel blocco G28. Per gli altri assi vengono usate le coordinate precedentemente specificate.
Esempio: N1 G28 X40.0 ; Punto intermedio (X40.0)
N2 G28 Y60.0 ; Punto intermedio (X40.0, Y60.0)
In un sistema senza trasduttore di posizione assoluto, il ritorno al secondo, terzoo quarto punto di riferimentopuò essere eseguito solo dopo il ritorno al punto di riferimento con G28 o il ritorno manuale al punto di riferimento (vedere III--3.1). Il comando G30 si usa quando la posizione del cambio utensile automatico (ATC) è diversa dal punto di riferimento.
In generale, viene programmato immediatamente dopo un G28 o un G30. In programmazione incrementale, i valori comandati rappresentano la distanza dal punto intermedio. Il posizionamento è eseguito alla velocità in rapido di ciascun asse. Se, dopo che l’utensile è ritornato al punto di riferimento passando per il punto intermedio in seguito ad un comando G28, viene cambiato il sistema di coordinate del pezzo, anche il punto intermedio viene traslato nel nuovo sistema di coordinate. Se poi viene comandato G29, l’utensile va sulla posizione comandata passando per il punto intermedio traslato nel nuovo sistema di coordinate. Le stesse operazioni sono eseguite anche per il comando G30.
D Controllo del ritorno al
punto di riferimento (G27)
D Impostazione della
velocità di avanzamento per il ritorno al punto di riferimento
Il comando G27 posiziona l’utensile in rapido. Se l’utensile raggiunge il punto di riferimento, si accende la spia del ritorno al punto di riferimento e viene eseguito il blocco successivo. Se la posizione raggiunta dall’utensile non è il punto di riferimento, viene visualizzato un allarme (N. 092).
Dopo l’accensione, prima del primo ritorno manuale al punto di riferimento, che stabilisce il sistema di coordinate della macchina, le velocità di avanzamento per il ritorno manuale e per il ritorno automatico al punto di riferimento e la velocità in rapido corrispondono alla velocità specificata per ciascun asse con il parametro N. 1428. La velocità di avanzamento per il ritorno manuale al punto di riferimento è quella indicata da questo parametro anche dopo che è stato stabilito il sistema di coordinate della macchina con il primo ritorno manuale al punto di riferimento.
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6. PUNTO DI RIFERIMENTO
PROGRAMMAZIONE
B--64144IT/01
NOTA
1 A questa velocità di avanzamento viene applicata la
regolazionedella velocità in rapido (F0,25, 50, 100%), la cui impostazione è 100%.
2 Dopo che è stato stabilito il sistema di coordinate della
macchina con il primo ritorno al punto di riferimento, la velocità di avanzamento per il ritorno automatico al punto di riferimento corrisponde alla normale velocità in rapido.
3 Per la velocità rapida in manuale usata quando il sistema di
coordinate della macchina non è ancora stato stabilito (prima del primo ritorno manuale al punto di riferimento) è possibile scegliere con il bit 0 (RPD) del parametro N. 1401 fra la velocità di avanzamento in jog e la velocità rapida in manuale.
Quando il sistema
di coordinate non è
ancora stato stabilito
Ritorno automatico al punto di riferimento (G28)
Velocità in rapido (G00) N. 1428 N. 1420 Ritorno manuale al
punto di riferimento Rapido in manuale N. 1423 *1 N. 1424
N. 1428 N. 1420
N. 1428 N. 1428
Dopo che è stato
stabilito il sistema
di coordinate
NOTA
Se il parametro N. 1428 è 0, le velocità di avanzamento sono conformi ai valori dei parametri elencati nella seguente tabella.
Quando il sistema
di coordinate non è
ancora stato stabilito
Ritorno automatico al punto di riferimento (G28)
Velocità in rapido (G00) N. 1420 N. 1420 Ritorno manuale al
punto di riferimento Rapido in manuale N. 1423 *1 N. 1424
N. 1420 N. 1420
N. 1424 N. 1424
Dopo che è stato
stabilito il sistema
di coordinate
1420 : Velocità in rapido 1423 : Velocità di avanzamento in jog 1424 : Velocità rapida in manuale
*1 Valore del parametro N. 1424 quando il bit 0 (RPD) del parametro N.
1401 è 1.
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