FANUC Series 0i-TC OPERATOR'S MANUAL [it]

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FANUC Series 0 -TC
MANUALE DELL’OPERATORE
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Nessuna parte di questo manuale può essere riprodotta in qualsiasi forma.
Tutte le specifiche e le prestazioni sono soggette a variazione senza preavviso.
L’esportazione di questo prodotto è soggetta all’autorizzazione del governo del paese dal quale il prodotto viene esportato.
In questo manuale abbiamo cercato, nel limite del possibile, di toccare tutti gli argomenti. Tuttavia, a causa del grande numero di possibilità, non è possibile descrivere tutto ciò che non deve o non può essere fatto. Pertanto, tutto ciò che questo manuale non dà specificamente come possibile deve essere considerato come “impossibile”.
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NORME DI SICUREZZA

Questa sezione descrive le norme di sicurezza per l’uso delle unità CNC. E’ essenziale che queste norme siano osservate dall’utilizzatore per assicurare la sicurezza del funzionamento delle macchine equipaggiate con unità CNC (tutte le descrizioni fornite in questa sezione assumono questa configurazione). Alcune norme si riferiscono a specifiche funzioni e pertanto possono non essere applicabili a certe unità CNC. Gli utilizzatori devono anche osservare le norme di sicurezza relative alla macchina, così come sono descritte nel corrispondente manuale predisposto dal costruttore della macchina utensile. Prima di far funzionare la macchina o di creare un programma che ne controlli il funzionamento, l’operatore deve avere piena familiarità con il contenuto di questo manuale e del corrispondente manuale fornito dal costruttore della macchina utensile.
Indice
1. DEFINIZIONE DI DIFFIDA, AVVERTIMENTO E NOTA s--2.....................
2. DIFFIDE E AVVERTENZE DI CARATTERE GENERALE s--3...................
3. DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLA PROGRAMMAZIONE s--5..........
4. DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLE OPERAZIONI s--7.................
5. DIFFIDE RELATIVE ALLA MANUTENZIONE ORDINARIA s--9.................
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DEFINIZIONE DI DIFFIDA, AVVERTIMENTO E NOTA

Questo manuale include le norme di sicurezza che devono essere osservate per proteggere l’utilizzatore e per evitare di danneggiare la macchina. Le norme sono suddivise in diff ide e avvertenze in base al loro peso in termini di sicurezza. Le informazioni supplementari sono classificate come note. Leggere attentamente le diffide, le avvertenze e le note, prima di tentare di usare la macchina.
DIFFIDA
Questa indicazione viene data quando esiste il pericolo di lesioni dell’operatore o di danneggiamenti della macchina se non viene seguita la procedura indicata.
AVVERTENZA
Questa indicazione viene data quando il mancato rispetto della procedura indicata può danneggiare la macchina.
NOTA
Le note sono usate per fornire informazioni supplementari, diverse dalle diffide e dalle avvertenze.
` Leggere attentamente questo manuale e deporlo in un posto sicuro.
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DIFFIDE E AVVERTENZE DI CARATTERE GENERALE

DIFFIDA
1. Non tentare mai di lavorare un pezzo senza aver prima verificato il funzionamento della
macchina. Prima di iniziare una produzione, assicurarsi che la macchina operi correttamente attraverso una lavorazione di prova usando, per esempio, le funzioni blocco a blocco, regolazione della velocità di avanzamento o blocco macchina, o facendo lavorare la macchina senza aver montato né il pezzo né l’utensile. La mancata verifica del corretto funzionamento della macchina può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina stessa, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.
2. Prima di avviare la macchina controllare attentamente i dati specificati.
Il funzionamento della macchina sulla base di dati non corretti può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina stessa, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.
3. Assicurarsi che gli avanzamenti specificati siano appropriati all’operazione da eseguire.
Generalmente per ogni macchina esiste una specifica velocità massima di avanzamento. La velocità di avanzamento appropriata dipende dall’operazione che si intende eseguire. Consultare il manuale fornito insieme alla macchina per determinare la velocità massima di avanzamento ammessa. Se la macchina opera con una velocità di avanzamento non appropriata, essa può comportarsi in modo inatteso, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.
4. Se si usa una funzionedi compensazioneutensile, controllare attentamentel’entità e la direzione
della compensazione. Il funzionamento della macchina sulla base di dati non corretti può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina stessa, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.
5. I parametri del CNC e del PMC sono impostati in fabbrica. Normalmente non è necessario
cambiarli. Quando, tuttavia, non esistono alternative alla modifica di un parametro, assicurarsi di averne compreso perfettamente la funzione prima di procedere a qualsiasi variazione. L’errata impostazione di un parametro può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.
6. Immediatamente dopo l’accensione, non toccare nessuno dei tasti del pannello MDI finché non
compaiono lo schermo posizione o lo schermo allarmi. Alcuni tasti del pannello MDI sono dedicati alla manutenzione o ad altre operazioni speciali. Premere uno di questi tasti può mettere il CNC in uno stato diverso da quello normale. Avviare la macchina in questo stato può dar luogo ad un comportamento inatteso della medesima.
7. Il manuale dell’operatore e il manuale di programmazione forniti insieme al CNC forniscono
una descrizione generale delle funzioni della macchina, incluse le funzioni opzionali. Notare che le funzioni opzionali variano da una macchina all’altra. Di conseguenza, alcune delle funzioni descritte nei manuali del CNC possono non essere disponibili su uno specifico modello. In caso di dubbio, controllare le specifiche della macchina.
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DIFFIDA
8. Alcune funzioni possono essere state implementate su richiesta del costruttore della macchina
utensile. Prima di usare una di queste funzioni, consultare il manuale predisposto dal costruttore della macchina utensile per i dettagli e le eventuali avvertenze relativi a tale funzione.
NOTA
I programmi, i parametri, e le variabili macro sono registrati nella memoria non volatile del CNC. Normalmente questi dati non vengono persi allo spegnimento del CNC stesso. Tuttavia, essi possono essere cancellati inavvertitamente o può rendersi necessario cancellarli dalla memoria non volatile nell’ambito di una procedura di ripristino dopo un errore. Per proteggersi da tale situazione e garantire un rapido ripristino dei dati così cancellati, eseguire una copia di sicurezza di tutti i dati vitali e conservarla in un luogo sicuro.
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DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLA PROGRAMMAZIONE

Questa sezione fornisce le principali norme di sicurezza relative alla programmazione. Prima di iniziare a scrivere un programma leggere attentamente il manuale dell’operatore e il manuale di programmazione forniti insieme al CNC. E’ necessario avere piena familiarità con il contenuto di questi manuali.
DIFFIDA
1. Impostazione del sistema di coordinate
Se il sistema di coordinate non è impostato correttamentela può comportarsiin modo inaspettato nell’esecuzione di un programma peraltro corretto. Questo inatteso comportamento può danneggiare l’utensile, la macchina o il pezzo e può causare lesioni all’operatore.
2. Posizionamento con interpolazione non lineare
Quando si usa i l posizionamento con interpolazione non lineare (posizionamento con movimento non lineare fra il punto iniziale e il punto finale), è necessario controllare attentamente il percorso utensile. Il posizionamento comporta movimenti rapidi. Se l’utensile entra in collisione con il pezzo, possono derivarne danni all’utensile, alla macchina o al pezzo e lesioni all’operatore.
3. Funzioni che coinvolgono un asse rotativo
Quando si usa l’interpolazione in coordinate polari, fare molta attenzione alla velocità dell’asse rotativo. Una programmazione non corretta può dar luogo ad una velocità di rotazione dell’asse troppo alta, in grado di provocare il distacco dal mandrino del pezzo o dell’utensile, se questi non sono sufficientemente bloccati. Un incidente di questo genere può facilmente danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
4. Conversione pollici/millimetri
La commutazione pollici/millimetri non cambia le unità di misura dei dati come lo spostamento dell’origine del pezzo, i parametri e la posizione corrente. Prima di avviare la macchina, quindi, è necessario determinare il tipo delle unità di misura utilizzate. Il tentativo di eseguire un’operazione qualsiasi quando i dati specificati non sono validi può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
5. Controllo della velocità di taglio costante
Quando un asse soggetto al controllo della velocità di taglio costante si avvicina all’origine del sistema di coordinate del pezzo, la velocità del mandrino può aumentare eccessivamente. Quindi, è necessario specificare la velocità massima ammessa. Una specifica non corretta di questa velocità massima può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
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DIFFIDA
6. Controllo della corsa
Dopo l’accensione, eseguire un ritorno manuale al punto di riferimento come richiesto. Il controllo della corsa non è possibile prima dell’esecuzione del ritorno manuale al punto di riferimento. Notare che quando il controllo della corsa è disabilitato, non vengono segnalati allarmi nel caso in cui venga superato un fine corsa. Questo può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
7. Modo assoluto/incrementale
Se un programma creato usando valori assoluti viene eseguito nel modo incrementale o viceversa, La macchina può comportarsi in modo inatteso.
8. Selezione del piano
Se per l’interpolazione circolare o un ciclo fisso la specifica del piano non è corretta, la macchina può comportarsi in m odo inatteso. Per i dettagli, fare riferimento alla descrizione delle varie funzioni.
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9. Salto al limite di coppia
Prima di specificare un salto al limite di coppia, applicare il limite di coppia. Se viene specificato un salto al limite di coppia senza che sia stato effettivamente applicato il limite di coppia, una comando di movimento verrà eseguito senza eseguire il salto.
10. Funzione di compensazione
Se nel modo compensazione vengono specificati un comando basato sul sistema di coordinate della macchina o un comando di ritorno al punto di riferimento, la compensazione viene temporaneamente cancellata, Questo può provocare un comportamento inatteso della macchina. Prima di specificare uno di questi comandi, quindi, cancellare sempre il modo compensazione.
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DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLE OPERAZIONI

Questa sezione presenta le norme di sicurezza relativa alle operazioni della macchina. Prima di operare sulla macchina leggere attentamente il manuale dell’operatore e il manuale di programmazione forniti insieme al CNC. E’ necessario avere piena familiarità con il contenuto di questi manuali.
DIFFIDA
1. Funzionamento manuale
Quando si eseguono operazioni manuali, determinare la posizione corrente dell’utensile e del pezzo e assicurarsi che l’entità, la direzione e la velocità di avanzamento dei movimenti siano state specificate correttamente. Un’operazione non corretta può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
2. Ritorno manuale al punto di riferimento
Dopo l’accensione, eseguire il ritorno manuale al punto di riferimento come richiesto. Se la macchina viene fatta funzionare senza aver prima eseguito il ritorno manuale al punto di riferimento, essa può comportarsi in modo inatteso. Prima del ritorno manuale al punto di riferimento, il controllo della corsa è disabilitato. Un’operazione inattesa può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
3. Avanzamento manuale con volantino
Nell’avanzamento manuale con volantino, la rotazione del volantino quando il fattore di scala applicato è grande, ad esempio 100, provoca un movimento rapido dell’utensile o della tavola. La mancanza di attenzione nell’eseguire questa operazione può causare danni al pezzo, all’utensile o alla macchina e può causare ferite all’operatore.
4. Disabilitazione della regolazione
Se durante la filettatura, la maschiatura o la maschiatura rigida la regolazione della velocità è disabilitata (in base al contenuto di una variabile macro), la velocità non può essere prevista, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della macchina e con possibili lesioni dell’operatore.
5. Operazioni di preset/origine
In linea di principio, non tentare mai un’operazione di preset/origine quando la macchina sta funzionando sotto il controllo di un programma. Altrimenti la macchina può comportarsi in modo inatteso, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della macchina e con possibili lesioni dell’operatore.
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DIFFIDA
6. Spostamento del sistema di coordinate del pezzo
Gli interventi manuali, il funzionamento nello stato di blocco macchina o l’applicazione dell’immagine speculare possono spostare il sistema di coordinate del pezzo. Prima di far funzionare la macchina sotto il controllo di un programma, controllare attentamente il sistema di coordinate. Se la macchina viene fatta operare sotto il controllo di un programma senza tener conto di un eventuale spostamento del sistema di coordinate del pezzo, la macchina può comportarsi in modo inatteso, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della macchina e con possibili lesioni dell’operatore.
7. Pannello software dell’operatore e commutatori a menu
Se si usano il pannello software dell’operatoree i commutatori a menu, il pannello MDI permette di specificare operazioni non supportate dal pannello dell’operatore di macchina, quali la commutazione del modo, la variazione dei valori di regolazione e i comandi di avanzamento in jog. Però, operando inavvertitamente sui tasti del pannello MDI è possibile causare un comportamento inatteso della macchina, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della macchina e con possibili lesioni dell’operatore.
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8. Intervento manuale
Se durante il funzionamento della macchina sotto il controllo del programma viene eseguito un intervento manuale, alla ripartenza della macchina il percorso utensile può variare. Prima di far ripartire la macchina dopo un intervento manuale, quindi, controllare la posizione del commutatore assoluto in manuale, l’impostazione dei parametri e lo stato del modo di comando assoluto/incrementale.
9. Feed hold, regolazione della velocità di avanzamento e blocco singolo
Le funzioni feedhold, regolazione della velocitàdi avanzamentoe blocco singolo possono essere disabilitate tramite la variabile macro di sistema #3004. Quando la macchina opera in queste condizioni fare molta attenzione.
10. Prova a vuoto
Normalmente, la prova a vuoto si usa per verificare il funzionamento della macchina sotto il controllo di un programma. Durante una prova a vuoto, la macchina lavora alla velocità di avanzamento per la prova a vuoto, che è diversa dalla velocità di avanzamento programmata. Notare che la velocità di avanzamento per la prova a vuoto può essere maggiore della velocità di avanzamento programmata.
11. Compensazione raggio utensile nel modo MDI
Mettere una particolare attenzione nella specifica del percorso utensile di un movimento comandato nel modo MDI, perché in questo caso la compensazione raggio utensile non è applicata. Quando viene introdotto un comando in MDI interrompendo il funzionamento automatico nel modo compensazione raggio utensile, fare molta al percorso dell’utensile alla ripresa del funzionamento automatico. Per i dettagli fare riferimento alle corrispondenti sezioni del manuale.
12. Editazione del programma pezzo
Se la macchina viene fermata e viene editato (modifica, inserimento o cancellazione di parole o blocchi) il programma pezzo in esecuzione, quando viene ripresa la lavorazione sotto il controllo del programma la macchina può comportarsi in modo inaspettato. In linea di principio, non modificare, inserire o cancellare i comandi contenuti nel programma in esecuzione.
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DIFFIDE RELATIVE ALLA MANUTENZIONE ORDINARIA

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1. Sostituzione della batteria della memoria
Sostituire labatteria della memoriaa CNC acceso, dopo aver messo la macchina nella condizione di arresto in emergenza. Poiché questa operazione deve essere eseguita a CNC acceso e con l’armadio aperto, essa può essere eseguita esclusivamente da personale che abbia ricevuto un addestramento sui temi della sicurezza e della manutenzione ufficialmente accettato. Durante la sostituzione della batteria fare attenzione a non toccare i circuiti ad alta tensione (contrassegnati con il simbolo Toccare un circuito ad alta tensione scoperto comporta un rischio di scossa elettrica estremamente grave.
e protetti da un coperchio isolante).
NOTA
Il CNC usa la batteria per preservare il contenuto della sua memoria, programmi, correzioni, parametri, ecc., anche quando l’alimentazione esterna non è applicata. In caso di caduta della tensione della batteria sul pannello dell’operatore o sullo schermo compare un allarme di bassa tensione della batteria. Se compare questo allarme, sostituire la batteria entro una settimana, o il contenuto della memoria del CNC verrà perso. Per la descrizione dettagliata della procedura per la sostituzione della batteria fare riferimento alla corrispondente sezione di questo manuale.
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2. Sostituzione della batteria dell’encoder assoluto
Sostituire la batteria dell’encoder assoluto a CNC acceso, dopo aver messo la macchina nella condizione di arresto in emergenza. Poiché questa operazione deve essere eseguita a CNC acceso e con l’armadio aperto, essa può essere eseguita esclusivamente da personale che abbia ricevuto un addestramento sui temi della sicurezza e della manutenzione ufficialmente accettato. Durante la sostituzione della batteria fare attenzione a non toccare i circuiti ad alta tensione (contrassegnati con il simbolo Toccare un circuito ad alta tensione scoperto comporta un rischio di scossa elettrica estremamente grave.
e protetti da un coperchio isolante).
NOTA
L’encoder assoluto usa la batteria per preservare la posizione assoluta memorizzata. In caso di caduta della tensione della batteria sul pannello dell’operatore o sullo schermo compare un allarme di bassa tensione della batteria. Se compare questo allarme, sostituire la batteria entro una settimana, o la posizione assoluta memorizzata dall’encoder verrà persa. Per la descrizione dettagliata della procedura per la sostituzione della batteria fare riferimento al manuale di manutenzione dei motori assi GE Fanuc Serie αi.
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NORME DI SICUREZZA
DIFFIDA
3. Sostituzione dei fusibili
Per alcune unità, il capitolo del manuale dell’operatore relativo alla manutenzione ordinaria descrive la procedura per la sostituzione dei fusibili. Tuttavia, prima di procedere alla sostituzione di un fusibile è necessario individuare e rimuovere la causa che ne ha provocato la bruciatura. Per questo motivo, questa operazione può essere eseguita esclusivamente da personale che abbia ricevuto un addestramento sui temi della sicurezza e della manutenzione ufficialmente accettato. Quando si sostituisce un fusibile con l’armadio elettrico aperto fare attenzione a non toccare i circuiti ad alta tensione (contrassegnati con il simbolo Toccare un circuito ad alta tensione scoperto comporta un rischio di scossa elettrica estremamente grave.
e protetti da un coperchio isolante).
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Indice Generale

NORME DI SICUREZZA S--1..................................................
I. INTRODUZIONE
1. INTRODUZIONE 3......................................................
1.1 SCHEMA GENERALE DI UTILIZZO DI UNA MACCHINA UTENSILE 6................
1.2 AVVERTENZE RELATIVE ALLA LETTURA DEL MANUALE 8.......................
1.3 AVVERTENZA RELATIVA A VARI TIPI DI DATI 8..................................
II. PROGRAMMAZIONE
1. INTRODUZIONE 11......................................................
1.1 MOVIMENTO DELL’UTENSILE LUNGO IL PROFILO DEL PEZZO -- INTERPOLAZIONE 12
1.2 A VANZAMENTO -- FUNZIONE AVANZAMENTO 14.................................
1.3 DISEGNO DEL PEZZO E MOVIMENTO DELL’UTENSILE 15..........................
1.3.1 Punto di riferimento (una posizione fissa sulla macchina) 15.................................
1.3.2 Sistema di coordinate del disegno del pezzo e sistema di coordinate specificato dal CNC --
Sistema di coordinate 16.............................................................
1.3.3 Programmazione delle quote per il movimento dell’utensile -- Comandi assoluti e incrementali 19....
1.4 VELOCITA’ DI TAGLIO -- FUNZIONE VELOCITA’ DEL MANDRINO 21.................
1.5 SELEZIONE DELL’UTENSILE DA USARE NELLE VARIE LAVORAZIONI --
FUNZIONE UTENSILE 22........................................................
1.6 COMANDI PER LEFUNZIONI DELLA MACCHINA -- FUNZIONI MISCELLANEE 22......
1.7 CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA 23.........................................
1.8 GEOMETRIA DELL’UTENSILE E MOVIMENTI PROGRAMMATI DELL’UTENSILE 26....
1.9 AMPIEZZA DEL MOVIMENTO DELL’UTENSILE -- ZONA DI SICUREZZA 27...........
2. ASSI CONTROLLATI 28.................................................
2.1 ASSI CONTROLLATI 29..........................................................
2.2 NOMI DEGLI ASSI 29............................................................
2.3 SISTEMA DI INCREMENTI 30....................................................
2.4 CORSA MASSIMA 31............................................................
3. FUNZIONI PREPARATORIE (CODICI G) 32................................
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE 37.......................................
4.1 POSIZIONAMENTO (G00) 38.....................................................
4.2 INTERPOLAZIONE LINEARE (G01) 40.............................................
4.3 INTERPOLAZIONE CIRCOLARE (G02, G03) 41......................................
4.4 INTERPOLAZIONE ELICOIDALE (G02, G03) 45.....................................
4.5 INTERPOLAZIONE IN COORDINATE POLARI (G12.1, G13.1) 46.......................
4.6 INTERPOLAZIONE CILINDRICA (G07.1) 50........................................
4.7 FILETTATURA A PASSO COSTANTE (G32) 54.......................................
4.8 FILETTATURA A PASSO VARIABILE (G34) 58......................................
4.9 FILETTATURA CONTINUA 59....................................................
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INDICE GENERALE
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4.10 FILETTATURA A PIU’ PRINCIPI 60................................................
4.11 FUNZIONE DI SALT O (G31) 62....................................................
4.12 SALTO MULTIPASSO 64.........................................................
4.13 SALTO ALLA COPPIA LIMITE (G31 P99) 65........................................
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO 67.........................................
5.1 INTRODUZIONE 68.............................................................
5.2 RAPIDO 69.....................................................................
5.3 VELOCITA’ DI A VANZAMENTO IN LAVORO 70.....................................
5.4 SOSTA (G04) 72.................................................................
6. PUNTO DI RIFERIMENTO 73.............................................
6.1 RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO 74.........................................
7. SISTEMA DI COORDINATE 77............................................
7.1 SISTEMA DI COORDINATE DELLA MACCHINA 78.................................
7.2 SISTEMA DI COORDINATE DEL PEZZO 79........................................
7.2.1 Impostazione del sistema di coordinate del pezzo 79.......................................
7.2.2 Selezione del sistema di coordinate del pezzo 81..........................................
7.2.3 Cambiamento del sistema di coordinate del pezzo 82.......................................
7.2.4 Preset del sistema di coordinate del pezzo (G92.1) 84......................................
7.2.5 Spostamento del sistema di coordinate del pezzo 86.......................................
7.3 IMPOSTAZIONE DEL SISTEMA DI COORDINATE LOCALI (G52) 87...................
7.4 SELEZIONE DEL PIANO 89......................................................
8. VALORI DELLE COORDINATE E DIMENSIONI 90..........................
8.1 PROGRAMMAZIONE ASSOLUTA E INCREMENTALE (G90, G91) 91...................
8.2 CONVERSIONE POLLICI/MILLIMETRI (G20, G21) 92................................
8.3 PROGRAMMAZIONE DEL PUNTO DECIMALE 93...................................
8.4 PROGRAMMAZIONE DIAMETRALE E PROGRAMMAZIONE RADIALE 94.............
9. FUNZIONE VELOCITA’ MANDRINO (FUNZIONE S) 95......................
9.1 SPECIFICA DELLA VELOCITA’ DEL MANDRINO CON UN CODICE 96................
9.2 SPECIFICA DIRETTA DELLA VELOCITA’ DEL MANDRINO (COMANDO S--5 CIFRE) 96..
9.3 CONTROLLO DELLA VELOCITA’ DI TAGLIO COSTANTE (G96, G97) 97...............
9.4 RILEVAZIONE DELL ’ERRORE DI VELOCITA’ DEL MANDRINO (G25, G26) 101..........
9.5 FUNZIONE DI POSIZIONAMENTO DEL MANDRINO 104..............................
9.5.1 Orientamento del mandrino 104........................................................
9.5.2 Posizionamento del mandrino 104......................................................
9.5.3 Cancellazione del posizionamento del mandrino 106........................................
10. FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T) 107..................................
10.1 SELEZIONE UTENSILE 108.......................................................
10.2 GESTIONE VITA UTENSILI 109....................................................
10.2.1 Programma dei dati della gestione vita utensili 109.........................................
10.2.2 Conteggio della vita utensile 112.......................................................
10.2.3 Specifica di un gruppo di utensili in un programma pezzo 113.................................
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INDICE GENERALE
11. FUNZIONI AUSILIARIE 114...............................................
11.1 FUNZIONI AUSILIARIE (FUNZIONI M) 115..........................................
11.2 PIU’ CODICI M IN UN BLOCCO 116................................................
11.3 SECONDA FUNZIONE AUSILIARIA (CODICI B) 117..................................
12. CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA 118................................
12.1 COMPONENTI DEL PROGRAMMA DIVERSE DALLA SEZIONE PROGRAMMA 120......
12.2 CONFIGURAZIONE DELLA SEZIONE PROGRAMMA 123.............................
12.3 SOTTOPROGRAMMI (M98, M99) 129...............................................
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA PROGRAMMAZIONE 132...............
13.1 CICLI FISSI (G90, G92, G94) 133....................................................
13.1.1 Ciclo di tornitura sul diametro esterno/interno (G90) 133.....................................
13.1.2 Ciclo di filettatura (G92) 135..........................................................
13.1.3 Ciclo di sfacciatura (G94) 138.........................................................
13.1.4 Uso dei cicli fissi G90, G92 e G94 141...................................................
13.2 CICLI MULTIPLI RIPETITIVI (G70--G76) 143.........................................
13.2.1 Asportazione di materiale in tornitura (G71) 143...........................................
13.2.2 Asportazione di materiale in sfacciatura (G72) 147..........................................
13.2.3 Ripetizione del profilo (G73) 148.......................................................
13.2.4 Ciclo di finitura (G70) 149............................................................
13.2.5 Ciclo di foratura frontale con ritiro intermedio dell’utensile (G74) 152..........................
13.2.6 Ciclo di foratura sul diametro esterno/interno (G75) 153.....................................
13.2.7 Ciclo di filettatura in più passate (G76) 154...............................................
13.2.8 Note sui cicli fissi ripetitivi (G70--G76) 158...............................................
13.3 CICLI FISSI DI FORATURA (G80--G89) 159...........................................
13.3.1 Ciclo di foratura frontale (G83)/ciclo di foratura laterale (G87) 163.............................
13.3.2 Ciclo di maschiatura frontale (G84)/Ciclo di maschiatura laterale (G88) 166......................
13.3.3 Ciclo di barenatura frontale (G85)/Ciclo di barenatura laterale (G89) 168........................
13.3.4 Cancellazione del ciclo di foratura (G80) 169..............................................
13.3.5 Note per l’operatore 170.............................................................
13.4 CICLI FISSI DI RETTIFICA (PER RETTIFICATRICI) 171...............................
13.4.1 Ciclo di pendolazione senza misuratore (G71) 171..........................................
13.4.2 Ciclo di pendolazione con misuratore (G72) 172...........................................
13.4.3 Ciclo multituffo senza misuratore (G73) 173..............................................
13.4.4 Ciclo multituffo con misuratore (G74) 174................................................
13.5 SMUSSI E RACCORDI 175.........................................................
13.6 IMMAGINE SPECULARE PER DOPPIA TORRETTA (G68, G69) 178.....................
13.7 PROGRAMMAZIONE CON IMMISSIONE DIRETTA DELLE QUOTE DEL DISEGNO 179...
13.8 MASCHIATURA RIGIDA 184......................................................
13.8.1 Ciclo di maschiatura rigida frontale (G84)/ Ciclo di maschiatura rigida laterale (G88) 185............
13.8.2 Cancellazione del ciclo fisso di maschiatura rigida (G80) 187.................................
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE 188.......................................
14.1 CORREZIONI UTENSILI 189.......................................................
14.1.1 Correzione geometria utensile e correzione usura utensile 189.................................
14.1.2 Codici T per le correzioni utensili 190...................................................
14.1.3 Selezione utensile 190...............................................................
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INDICE GENERALE
14.1.4 Numero correttore 190...............................................................
14.1.5 Correzioni 191.....................................................................
14.1.6 Comandi G53, G28 e G30 quando è applicata la correzione della posizione utensile 194.............
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14.2 COMPENSAZIONE RAGGIO UTENSILE 197.........................................
14.2.1 Punta immaginaria dell’utensile 197.....................................................
14.2.2 Direzione della punta immaginaria dell’utensile 199........................................
14.2.3 Numero correttore e entità della correzione 200............................................
14.2.4 Posizione del pezzo e movimento dell’utensile 202.........................................
14.2.5 Note sulla compensazione raggio utensile 207.............................................
14.3 DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA COMPENSAZIONE RAGGIO UTENSILE 210......
14.3.1 Introduzione 210...................................................................
14.3.2 Movimento dell’utensile all’attivazione della compensazione 212..............................
14.3.3 Movimento dell’utensile nel modo compensazione raggio utensile 214..........................
14.3.4 Movimento dell’utensile alla cancellazione della compensazione 227...........................
14.3.5 Controllo di interferenza 230..........................................................
14.3.6 Sovrataglio causato dalla compensazione 235.............................................
14.3.7 Compensazione raggio utensile nell’esecuzione di smussi e raccordi 236.........................
14.3.8 Comandi da MDI 238................................................................
14.3.9 Precauzioni generali per la compensazione raggio utensile 239................................
14.3.10 Comandi G53, G28 e G30 nel modo compensazione raggio utensile 240........................
14.4 ENTITA’ DELLE CORREZIONI UTENSILE, NUMERO DI CORRETTORI E IMMISSIONE
DEI DATI DA PROGRAMMA (G10) 249..............................................
14.4.1 Correzioni utensile e numero di correttori 249.............................................
14.4.2 Variazione delle correzioni utensile 250..................................................
14.5 DETERMINAZIONE AUTOMATICA DELLE CORREZIONI UTENSILE (G36, G37) 251.....
15. MACROISTRUZIONI 254..................................................
15.1 VARIABILI 255..................................................................
15.2 VARIABILI DI SISTEMA 259.......................................................
15.3 OPERAZIONI ARITMETICHE E LOGICHE 266.......................................
15.4 FRASI MACRO E FRASI NC 271....................................................
15.5 SALTI E RIPETIZIONI 272.........................................................
15.5.1 Salto incondizionato (frase GOTO) 272..................................................
15.5.2 Salto condizionato (frase IF) 273.......................................................
15.5.3 Ripetizioni (frase WHILE) 274.........................................................
15.6 RICHIAMO DELLE MACRO 277...................................................
15.6.1 Richiamo semplice (G65) 278.........................................................
15.6.2 Richiamo modale (G66) 282..........................................................
15.6.3 Richiamo di macro tramite codici G 284.................................................
15.6.4 Richiamo di macro tramite codici M 285.................................................
15.6.5 Richiamo di sottoprogrammi tramite codici M 286..........................................
15.6.6 Richiamo di sottoprogrammi tramite codici T 287..........................................
15.6.7 Esempio di programmazione 288.......................................................
15.7 ELABORAZIONE DELLE FRASI MACRO 290........................................
15.8 REGISTRAZIONE DEI PROGRAMMI MACRO 292....................................
15.9 LIMITAZIONI 293................................................................
15.10 COMANDI DI EMISSIONE DEI DATI 294............................................
15.11 MACROISTRUZIONI DI TIPO INTERRUPT 298.......................................
15.11.1 Metodo di specifica 299..............................................................
15.11.2 Descrizione della funzione di interrupt 300...............................................
c-4
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B--64114IT/01
INDICE GENERALE
16. IMMISSIONE PARAMETRI DA PROGRAMMA (G10) 307.....................
17. FORMATO NASTRO DELLA SERIE 10/11 310...............................
17.1 INDIRIZZI E INTERVALLI DI SPECIFICA DEI COMANDI PER IL FORMA TO NASTRO
DELLA SERIE 10/11 311...........................................................
17.2 FILETTATURA A PASSO COSTANTE 312............................................
17.3 RICHIAMO DI SOTTOPROGRAMMI 313............................................
17.4 CICLI FISSI 314..................................................................
17.5 CICLI MULTIPLI RIPETITIVI DI TORNITURA 315....................................
17.6 CICLI FISSI DI FORATURA 317....................................................
18. FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE AD ALTA VELOCITA’ 321.................
18.1 CONTROLLO AVANZATO CON PRELETTURA DEI BLOCCHI (G08) 322.................
19. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI 327......................................
19.1 TORNITURA POLIGONALE 328....................................................
19.2 ROLL--OVER DELL’ASSE ROTATIVO 333...........................................
19.3 CONTROLLO SINCRONO SEMPLICE 334...........................................
19.4 CONTROLLO TANDEM 336.......................................................
19.5 CONTROLLO DELL’ASSE INCLINATO / CONTROLLO DELL’ASSE INCLINATO
ARBITRARIO 337................................................................
20. SCHEMI DI LAVORAZIONE 339............................................
20.1 VISUALIZZAZIONE DEL MENU DEGLI SCHEMI 340.................................
20.2 VISUALIZZAZIONE DEI DATI DEGLI SCHEMI 344...................................
20.3 CODICI DEI CARATTERI, SOTTOPROGRAMMI, MACROISTRUZIONI E VARIABILI
DI SISTEMA PER GLI SCHEMI DI LAVORAZIONE 348...............................
III. OPERAZIONI
1. INTRODUZIONE 353......................................................
1.1 OPERAZIONI MANUALI 354......................................................
1.2 MOVIMENTO DELL’UTENSILE DA PROGRAMMA -- FUNZIONAMENTO
AUTOMATICO 356...............................................................
1.3 FUNZIONAMENTO AUTOMATICO 357.............................................
1.4 PROVA DEI PROGRAMMI 359.....................................................
1.4.1 Controllo con movimento della macchina 359.............................................
1.4.2 Visualizzazione della posizione a macchina ferma 360.......................................
1.5 EDITAZIONE DEL PROGRAMMA PEZZO 361........................................
1.6 VISUALIZZAZIONE E IMPOSTAZIONE DEI DATI 362.................................
1.7 VISUALIZZAZIONE 365..........................................................
1.7.1 Visualizzazione programmi 365........................................................
1.7.2 Visualizzazione della posizione corrente 366..............................................
1.7.3 Visualizzazione allarmi 366...........................................................
1.7.4 Visualizzazione numero pezzi e ore di funzionamento 367....................................
1.7.5 Visualizzazione grafica 367...........................................................
1.8 EMISSIONE DEI DATI 368.........................................................
c-5
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INDICE GENERALE
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2. UNITA’ OPERATIVE 369...................................................
2.1 UNITA’ DI IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE DEI DA TI 370.......................
2.1.1 Unità LCD/MDI monocromatica da 7.2” / a colori da 8.4” (orizzontale) 371......................
2.1.2 Unità LCD/MDI Monocromatica da 7.2” / a colori da 8.4” (verticale) 372........................
2.1.3 Lay--out della tastiera MDI (unità LCD/MDI orizzontale) 373.................................
2.1.4 Lay--out della tastiera MDI (unità LCD/MDI verticale) 374...................................
2.2 DESCRIZIONE DELLA TASTIERA 375..............................................
2.3 TASTI FUNZIONE E TASTI SOFTWARE 377.........................................
2.3.1 Schema generale delle operazioni eseguite sulle varie schermate 377...........................
2.3.2 Tasti funzione 378..................................................................
2.3.3 Tasti software 379...................................................................
2.3.4 Tastiera e buffer della tastiera 395.......................................................
2.3.5 Messaggi di avvertimento 396.........................................................
2.4 UNITA’ ESTERNE DI IMMISSIONE / EMISSIONE 397.................................
2.4.1 Handy File GE Fanuc 399............................................................
2.5 ACCENSIONE / SPEGNIMENTO 400................................................
2.5.1 Accensione 400....................................................................
2.5.2 Schermata visualizzata all’accensione 401................................................
2.5.3 Spegnimento 402...................................................................
3. OPERAZIONI MANUALI 403...............................................
3.1 RITORNO MANUALE AL PUNTO DI RIFERIMENTO 404..............................
3.2 A VANZAMENTO IN JOG 406.......................................................
3.3 A VANZAMENTO INCREMENTALE 408.............................................
3.4 A VANZAMENTO CON VOLANTINO 409............................................
3.5 ASSOLUTO IN MANUALE ON E OFF 412............................................
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO 417.....................................
4.1 FUNZIONAMENTO DA MEMORIA 418..............................................
4.2 FUNZIONAMENTO IN MDI 421....................................................
4.3 FUNZIONAMENTO IN DNC 424....................................................
4.4 RIPARTENZA DEL PROGRAMMA 426..............................................
4.5 FUNZIONE DI SCHEDULAZIONE 434...............................................
4.6 FUNZIONE DI RICHIAMO DEI SOTTOPROGRAMMI (M198) 439.......................
4.7 INTERRUPT DEL VOLANTINO 441.................................................
4.8 IMMAGINE SPECULARE 444......................................................
4.9 INTERVENTO MANUALE E RITORNO 446..........................................
4.10 FUNZIONAMENTO IN DNC CON MEMORY CARD 448................................
4.10.1 Specifiche 448.....................................................................
4.10.2 Operazioni 449.....................................................................
4.10.2.1 Funzionamento in DNC 449....................................................
4.10.2.2 Richiamo di sottoprogramma (M198) 450.........................................
4.10.3 Limitazioni e note 451...............................................................
4.10.4 Parametro 451.....................................................................
4.10.5 Procedura di fissaggio della memory card 451.............................................
5. OPERAZIONI DI TEST 453................................................
5.1 BLOCCO MACCHINA E BLOCCO DELLE FUNZIONI AUSILIARIE 454..................
c-6
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INDICE GENERALE
5.2 REGOLAZIONE DELLA VELOCITA’ DI AVANZAMENTO 456..........................
5.3 REGOLAZIONE DELLA VELOCITA’ IN RAPIDO 457..................................
5.4 PROVA A VUOTO 458............................................................
5.5 BLOCCO SINGOLO 459...........................................................
6. FUNZIONI DI SICUREZZA 462.............................................
6.1 ARRESTO IN EMERGENZA 463....................................................
6.2 SOVRACORSA 464...............................................................
6.3 ZONE DI SICUREZZA 465.........................................................
6.4 PROTEZIONE DELL’AUTOCENTRANTE E DELLA CONTROPUNTA 469................
6.5 CONTROLLO DELLE ZONE DI SICUREZZA PRIMA DELL’ESECUZIONE DEL
MOVIMENTO 476................................................................
7. ALLARMI E FUNZIONI DI AUTODIAGNOSI 479.............................
7.1 VISUALIZZAZIONE DEGLI ALLARMI 480..........................................
7.2 VISUALIZZAZIONE DELLA STORIA DEGLI ALLARMI 482...........................
7.3 CONTROLLO TRAMITE LA SCHERMATA AUTODIAGNOSTICA 483....................
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI 486......................................
8.1 FILE 487........................................................................
8.2 RICERCA FILE 489...............................................................
8.3 CANCELLAZIONE DI FILE 491....................................................
8.4 IMMISSIONE/ EMISSIONE DI PROGRAMMI 492.....................................
8.4.1 Immissione di un programma 492......................................................
8.4.2 Emissione di programmi 495..........................................................
8.5 IMMISSIONE/EMISSIONE DEI VALORI DELLE CORREZIONI 497......................
8.5.1 Immissione dei valori delle correzioni 497...............................................
8.5.2 Emissione dei valori delle correzioni 498................................................
8.6 IMMISSIONE/EMISSIONE DEI PARAMETRI E DEI DATI DELLA COMPENSAZIONE
PASSO VITE 499.................................................................
8.6.1 Immissione dei parametri 499..........................................................
8.6.2 Emissione dei parametri 500...........................................................
8.6.3 Immissione dei dati della compensazione passo vite 501.....................................
8.6.4 Emissione dei dati della compensazione passo vite 502......................................
8.7 IMMISSIONE/EMISSIONE DELLE VARIABILI COMUNI DELLE MACROISTRUZIONI 503.
8.7.1 Immissione delle variabili comuni delle macroistruzioni 503..................................
8.7.2 Emissione delle variabili comuni delle macroistruzioni 504...................................
8.8 VISUALIZZAZIONE DELL’INDIRIZZARIO DEL DISCHETTO 505.......................
8.8.1 Visualizzazione dell’indirizzario 506....................................................
8.8.2 Lettura di file 509...................................................................
8.8.3 Emissione di programmi 510..........................................................
8.8.4 Cancellazione di file 511.............................................................
8.9 EMISSIONE DEI PROGRAMMI DI UNO SPECIFICO GRUPPO 513.......................
8.10 IMMISSIONE / EMISSIONE DI DATI SULLA SCHERMATA I/E GLOBALE 514............
8.10.1 Impostazione dei parametri relativi all’immissione / emissione 515.............................
8.10.2 Immissione/emissione di programmi 516.................................................
8.10.3 Immissione/emissione dei parametri 520.................................................
8.10.4 Immissione/emissione dei valori delle correzioni 522........................................
c-7
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INDICE GENERALE
8.10.5 Emissione delle variabili comuni delle macroistruzioni 524...................................
8.10.6 Immissione/emissione di file su dischetto 525.............................................
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8.11 IMMISSIONE / EMISSIONE DEI DATI TRAMITE UNA MEMORY CARD 530..............
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO 542.................................
9.1 INSERIMENTO, MODIFICA E CANCELLAZIONE PAROLE 543.........................
9.1.1 Ricerca parole 544..................................................................
9.1.2 Ritorno del cursore all’inizio del programma 546...........................................
9.1.3 Inserimento di una parola 547.........................................................
9.1.4 Variazione di una parola 548..........................................................
9.1.5 Cancellazione di una parola 549........................................................
9.2 CANCELLAZIONE BLOCCHI 550..................................................
9.2.1 Cancellazione di un blocco 550........................................................
9.2.2 Cancellazione di più blocchi 551.......................................................
9.3 RICERCA DEL NUMERO DI PROGRAMMA 552......................................
9.4 RICERCA DEL NUMERO DI SEQUENZA 553........................................
9.5 CANCELLAZIONE DI PROGRAMMI 555............................................
9.5.1 Cancellazione di un programma 555....................................................
9.5.2 Cancellazione di tutti i programmi 555...................................................
9.5.3 Cancellazione di più programmi in un intervallo 556........................................
9.6 EDITAZIONE ESTESA DEI PROGRAMMI PEZZO 557.................................
9.6.1 Copia di un intero programma 558......................................................
9.6.2 Copia di parte di un programma 559....................................................
9.6.3 Trasferimento di parte di un programma 560..............................................
9.6.4 Fusione di programmi 561............................................................
9.6.5 Spiegazioni supplementari per la copia, il trasferimento e la fusione di programmi 562..............
9.6.6 Sostituzione di parole e indirizzi 564....................................................
9.7 EDITAZIONE DELLE MACROISTRUZIONI 566......................................
9.8 EDITAZIONE IN BACKGROUND 567...............................................
9.9 FUNZIONE PASSWORD 568.......................................................
10. PROGRAMMAZIONE 570.................................................
10.1 PROGRAMMAZIONE TRAMITE IL PANNELLO MDI 571..............................
10.2 INSERIMENTO AUTOMATICO DEI NUMERI DI SEQUENZA 572.......................
10.3 PROGRAMMAZIONE IN AUTOAPPRENDIMENTO 574................................
10.4 PROGRAMMAZIONE CONVERSAZIONALE CON FUNZIONE GRAFICA 577.............
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE DEI DATI 581........................
11.1 SCHERMATE VISUALIZZATI DAL TASTO FUNZIONE
11.1.1 Visualizzazione della posizione nel sistema di coordinate del pezzo 590.........................
11.1.2 Visualizzazione della posizione nel sistema di coordinate relative 591...........................
11.1.3 Visualizzazione della posizione in tutti i sistemi di coordinate 593..............................
11.1.4 Preset del sistema di coordinate del pezzo 594.............................................
11.1.5 Visualizzazione della velocità di avanzamento effettiva 595...................................
11.1.6 Visualizzazione del tempo di lavoro e del numero di pezzi 597................................
11.1.7 Schermata di monitoraggio operativo 598................................................
11.2 SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE
(NEI MODI MEMORIA O MDI) 600.................................................
c-8
POS
PROG
590......................
Page 23
B--64114IT/01
INDICE GENERALE
11.2.1 Visualizzazione del contenuto del programma 600..........................................
11.2.2 Visualizzazione del blocco corrente 601..................................................
11.2.3 Visualizzazione del blocco successivo 602................................................
11.2.4 Schermata di controllo del programma 603...............................................
11.2.5 Schermata programma per il funzionamento in MDI 604.....................................
11.3 SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE
11.3.1 Visualizzazione della memoria utilizzata e dell’elenco dei programmi 605........................
11.3.2 Visualizzazione dell’elenco programmi di uno specifico gruppo 608............................
11.4 SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE
11.4.1 Visualizzazione e impostazione delle correzioni utensili 612..................................
11.4.2 Immissione diretta delle correzioni utensile 615............................................
11.4.3 Immissione diretta B delle correzioni utensile misurate 617...................................
11.4.4 Immissione da contatore delle correzioni utensile 619.......................................
11.4.5 Impostazione dello spostamento del sistema di coordinate del pezzo 620.........................
11.4.6 Correzione utensile lungo l’asse Y 622...................................................
11.4.7 Visualizzazione e immissione dei dati di impostazione 625...................................
11.4.8 Arresto dell’esecuzione ad uno specifico numero di sequenza 627..............................
11.4.9 Visualizzazione e impostazione del tempo di lavoro, del numero pezzi e dell’ora 629...............
11.4.10 Visualizzazione e impostazione dell’offset dello zero pezzo 631................................
11.4.11 Immissione dell’offset dello zero pezzo misurato 632........................................
11.4.12 Visualizzazione e impostazione delle variabili comuni delle macroistruzioni 634...................
11.4.13 Visualizzazione dei menu e dei dati degli schemi di lavorazione 635............................
11.4.14 Visualizzazione e impostazione del pannello software dell’operatore 637.........................
11.4.15 Visualizzazione e impostazione dei dati della gestione vita utensili 639..........................
11.5 SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE
11.5.1 Visualizzazione e impostazione dei parametri 643..........................................
11.5.2 Visualizzazione e impostazione dei dati della compensazione dell’errore di passo 645...............
(NEL MODO EDIT) 605.....
PROG
OFS/SET
SYSTEM
11.6 VISUALIZZAZIONE DEL NUMERO DEL PROGRAMMA, DEL NUMERO DI SEQUENZA, DELLO STATO E DEI MESSAGGI DI AVVERTIMENTO PER LE OPERAZIONI DI
IMPOSTAZIONE DEI DATI O DI IMMISSIONE/EMISSIONE 648.........................
11.6.1 Visualizzazione del numero del programma e del numero di sequenza 648.......................
11.6.2 Visualizzazione dello stato e dei messaggi di avvertimento 649................................
611......................
642......................
11.7 SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE
11.7.1 Visualizzazione della storia dei messaggi dall’esterno per l’operatore 651........................
MESSAGE
11.8 CANCELLAZIONE DELLO SCHERMO 653..........................................
11.8.1 Cancellazione dello schermo 653.......................................................
11.8.2 Cancellazione automatica dello schermo 654..............................................
12. FUNZIONI GRAFICHE 655................................................
12.1 VISUALIZZAZIONE GRAFICA 656.................................................
12.2 VISUALIZZAZIONE GRAFICA DINAMICA 661......................................
13. FUNZIONE DI AIUTO 662.................................................
14. COPIA DELLO SCHERMO 667............................................
IV. MANUAL GUIDE 0i
1. MANUAL GUIDE 0i 673...................................................
1.1 PRESENTAZIONE DEL SOFTWARE 674.............................................
c-9
651......................
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INDICE GENERALE
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1.2 INTRODUZIONE 675.............................................................
1.3 PROCEDURE DI PROGRAMMAZIONE 676..........................................
1.3.1 Avvio 676.........................................................................
1.3.2 Avvio 677.........................................................................
1.3.3 Creazione di un nuovo programma pezzo 678.............................................
1.3.4 Guida alla definizione del processo 680..................................................
1.3.5 Guida dei codici G 682...............................................................
1.3.6 Guida dei codici M 685..............................................................
1.4 LAVORAZIONE MEDIANTE CICLI FISSI 687........................................
1.4.1 Operazioni 688.....................................................................
1.4.2 Dati di ciascun ciclo fisso 690.........................................................
1.4.2.1 Blocchi del tipo di lavorazione per la foratura su tornio 690............................
1.4.2.2 Blocchi del tipo di lavorazione per l’asportazione di materiale in tornitura 691.............
1.4.2.3 Blocchi del tipo di lavorazione per la tornitura di finitura 691..........................
1.4.2.4 Blocco della figura per l’asportazione di materiale in tornitura e per la finitura 692..........
1.4.2.5 Blocchi del tipo di lavorazione per la sgrossatura gole in tornitura 693....................
1.4.2.6 Blocchi del tipo di lavorazione per la finitura gole in tornitura 693.......................
1.4.2.7 Blocco della figura per l’esecuzione gole in tornitura 694..............................
1.4.2.8 Blocco del tipo di lavorazione per la filettatura 695..................................
1.4.2.9 Blocco della figura per la filettatura 696...........................................
1.5 PROGRAMMAZIONE DEL PROFILO 697............................................
1.5.1 Procedure per la programmazione del profilo 698..........................................
1.5.1.1 Richiamo dello schermo per la programmazione del profilo 698........................
1.5.1.2 Selezione del metodo di editazione del programma del profilo 699......................
1.5.1.3 Programmazione del profilo 700.................................................
1.5.1.4 Controllo degli elementi del profilo 704...........................................
1.5.1.5 Conversione in programma NC 705..............................................
1.5.2 Descrizione dettagliata dei dati degli elementi del profilo 707.................................
1.5.2.1 Arco 707...................................................................
1.5.2.2 Raccordo 707...............................................................
1.5.2.3 Smusso 708................................................................
1.5.2.4 Selezione del punto di intersezione 708...........................................
1.5.3 Descrizione dettagliata del calcolo del profilo 709..........................................
1.5.3.1 Linea 709..................................................................
1.5.3.2 Arco 712...................................................................
1.5.3.3 Linea tangente a due archi 716..................................................
1.5.3.4 Arco tangente a due linee o archi che si intersecano 717...............................
1.5.3.5 Arco tangente ad una linea e ad un arco non intersecantisi 718..........................
1.5.3.6 Arco tangente a due archi non intersecantisi 719.....................................
1.5.4 Descrizione dei calcoli ausiliari 720.....................................................
1.5.4.1 Introduzione 720.............................................................
1.5.4.2 Punto iniziale 721............................................................
1.5.4.3 Linea 726..................................................................
1.5.4.4 Arco 728...................................................................
1.5.5 Altre 730.........................................................................
1.5.5.1 Calcoli durante l’introduzione dei dati 730.........................................
1.5.5.2 Note alle quali prestare attenzione nella programmazione del profilo 731..................
1.5.5.3 Note relative al Macro Executor alle quali prestare attenzione 731.......................
1.6 PARAMETRI 732.................................................................
1.7 ALLARMI 739...................................................................
c-10
Page 25
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INDICE GENERALE
V. M ANUTENZIONE
1. METODO DI SOSTITUZIONE DELLE BATTERIE 743.........................
1.1 BATTERIA DELLA MEMORIA (3VCC) 744..........................................
1.2 BATTERIA PER ENCODER ASSOLUTI SEPARATI (6VCC) 748..........................
1.3 BATTERIA PER L’ENCODER ASSOLUTO INCORPORATO NEL MOTORE (6VCC) 749.....
APPENDICE
A. ELENCO DEI CODICI SU NASTRO 753.....................................
B. ELENCO DELLE FUNZIONI E DEI FORMATI NASTRO 756...................
C. VALORI DEI COMANDI 761...............................................
D. NOMOGRAMMI 764......................................................
D.1 LUNGHEZZA FILETTATURA NON CORRETTA 765...................................
D.2 CALCOLO SEMPLIFICATO DELLA LUNGHEZZA DELLA FILETTATURA ERRATA 767....
D.3 PERCORSO DELL’UTENSILE SUGLI SPIGOLI 769....................................
D.4 ERRORE NELLA DIREZIONE DEL RAGGIO DURANTE L’INTERPOLAZIONE
CIRCOLARE 772.................................................................
E. STATO ALL’ACCENSIONE, CON CLEAR E CON RESET 773.................
F. CODICI DEI CARATTERI USATI NEI PROGRAMMI 775......................
G. ELENCO DEGLI ALLARMI 776............................................
c-11
Page 26
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I. INTRODUZIONE

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1
INTRODUZIONE 1. INTRODUZIONE

INTRODUZIONE

Struttura del manuale
Questo manuale è costituito dalle seguenti parti:
I. INTRODUZIONE
Descrive l’organizzazione in capitoli del manuale, i modelli per i quali esso è applicabile e i manuali correlati. Inoltre, l’introduzione fornisce alcune indicazioni per la lettura del manuale.
II. PROGRAMMAZIONE
Descrive le funzioni del CNC: formati di programmazione nel linguaggio CNC, caratteristiche e limiti.
III. OPERAZIONI
Descrive il funzionamento del sistema in manuale e in aut omatico, le procedure di immissione/emissione dei dati e le procedure di programmazione.
IV. MANUAL GUIDE 0i
Descrive il software MANUAL GUIDE 0i.
V. MANUTENZIONE
Descrive le procedure per la sostituzione delle batterie.
APPENDICE
Fornisce l’elenco dei codici su nastro, gli intervalli entro i quali possonoesserespecificatiivalorideicomandi,icodicidierroreed altre utili informazioni.
Alcune delle funzioni descritte in questo manuale possono non essere valide per alcuni prodotti. Per i dettagli, fare riferimento al manuale DESCRIZIONE (B--- 64112)
Questo manuale non descrive dettagliatamente i parametri. Per i dettagli relativi ai parametri in esso menzionati, fare riferimento al manuale dei parametri (B ---64120).
Questo manuale descrive tutte le funzioni opzionali. Rilevare dal manuale del costruttore della macchina utensile le opzioni incorporate nel sistema utilizzato.
I modelli descritti in questo manuale e le rispettive abbreviazioni sono:
Nome del prodotto Abbreviazione
GE FANUC Serie 0i-- T C 0i-- T C Serie 0i
3
Page 30
INTRODUZIONE1. INTRODUZIONE
B--64114IT/01
Simboli speciali
Manuali relativi ai CNC Serie 0i-- C/0i Mate--C
Questo manuale usa i seguenti simboli:
IP_ : Indica una combinazione come X_ Y_ Z_ (Usato nella parte II,
PROGRAMMAZIONE)
; : Indica la fine del blocco. Corrisponde al codice ISO LF o al codice
EIA CR.
La tabella che segue elenca i manuali relativi ai CNC Serie 0i--- C e 0i Mate--- C Questo manuale è indicato da un asterisco (*).
Titolo del manuale
DESCRIZIONE B-- 64112
MANUALE CONNESSIONI (HARDWARE) B--64113
MANUALE CONNESSIONI (FUNZIONALITA’) B-- 64113-- 1
MANUALE DELL’OPERATORE (Serie 0i-- T C ) B--64114 *
MANUALE DELL’OPERATORE (Serie 0i-- M C ) B--64124
MANUALE DELL’OPERATORE (Serie 0i Mate--TC ) B--64134
MANUALE DELL’OPERATORE (Serie 0i Mate--MC) B--64144
MANUALE DI MANUTENZIONE B--64115
Numero di
specifica
MANUALE DEI PARAMETRI B--64120
MANUALI DI PROGRAMMAZIONE
MANUALE DI PROGRAMMAZIONE Macro Compiler/Macro Executor
MANUALE DI PROGRAMMAZIONE GE Fanuc MACRO COMPILER (Per Personal Computer)
PMC
MANUALE DI PROGRAMMAZIONE PMC in linguaggio ladder
MANUALE DI PROGRAMMAZIONE PMC in linguaggio C B -- 61863--1
Rete
Scheda Profibus-- DP -- MANUALE DELL’OPERATORE B--62924
Scheda Ethernet/Scheda DATA SERVER -­MANUALE DELL’OPERATORE
Scheda Fast Ethernet/Scheda FAST DATA SERVER MANUALE DELL’OPERATORE
Scheda DeviceNet -- MANUALE DELL’OPERATORE B--63404
B--61803--1
B--66102
B--61863
B--63354
B--63644
OPEN CNC
GE FANUC OPEN CNC -- MANUALE DELL’OPERATORE Basic Operation Package (per Windows 95/NT)
GE FANUC OPEN CNC -- MANUALE DELL’OPERATORE (DNC Operation Management Package)
4
B--62994
B--63214
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B--64114IT/01
INTRODUZIONE 1. INTRODUZIONE
Manuali relativi ai SISTEMI DI AZIONAMENTO Serie α is/αi/βis
La tabella che segue elenca i manuali relativi ai sistemi di azionamento della Serie αi
Titolo del manuale N. di specifica
MOTORI ASSE GE FANUC IN CA Serie αis/αi DESCRIZIONE
MOTORI ASSE GE Fanuc IN CA Serie βis DESCRIZIONE B--65302
MOTORI ASSE GE FANUC IN CA Serie αis/αi/ βis MANUALE DEI PARAMETRI
MOTORI MANDRINO GE FANUC IN CA Serie αi DESCRIZIONE
MOTORI MANDRINO GE Fanuc IN CA Serie βi DESCRIZIONE
MOTORI MANDRINO GE FANUC IN CA Serie αi/βi MANUALE DEI PARAMETRI
AZIONAMENTI ASSE GE FANUC Serie αi DESCRIZIONE B-- 65282
AZIONAMENTI ASSE GE Fanuc Serie βi DESCRIZIONE B--65322
MOTORI ASSE GE Fanuc IN CA Serie αis/αi MOTORI MANDRINO GE Fanuc IN CA Serie αi AZIONAMENTI ASSE GE Fanuc Serie αi MANUALE DI MANUTENZIONE
MOTORI ASSE GE Fanuc IN CA Serie βi MOTORI MANDRINO GE Fanuc IN CA Serie βi AZIONAMENTI ASSE GE Fanuc Serie βi MANUALE DI MANUTENZIONE
B--65262
B--65270
B--65272
B--65312
B--65280
B--65285
B--65325
5
Page 32
INTRODUZIONE1. INTRODUZIONE
Lavorazione
B--64114IT/01
1.1

SCHEMA GENERALE DI UTILIZZO DI UNA MACCHINA UTENSILE

Nella lavorazione a controllo numerico, viene prima preparato il programma; poi, la macchina opera sotto il controllo del programma.
1) Preparate i l programma in base al disegno del pezzo. La preparazione dei programmi è descritta nel Capitolo II PROGRAMMAZIONE.
2) Registrate il programmanel CNC. Poi, montate sulla macchina il pezzo egliutensiliefateoperaregliutensilicomedaprogramma.Infine eseguite la lavorazione effettiva. Il funzionamento del CNC e le operazioni necessarie sono descritti nel Capitolo III OPERAZIONI.
Disegno del pezzo
CAPITOLO II PROGRAMMAZIONE CAPITOLO III OPERAZIONI
Prima di iniziare la programmazione, pianificate la lavorazione del pezzo. Piano di lavorazione:
1. Determinazione delle lavorazioni da eseguire
2. Metodo di caricamento del pezzo sulla macchina
3. Sequenza delle fasi di ciascun processo di lavorazione
4. Utensili e condizioni di taglio
Programma­zione
CNC
MACCHINA UTENSILE
Decidere il metodo di lavorazione per ciascun processo.
1 2 3
Metodo
1. Tipo di lavorazione: Sgrossatura Semifinitura Finitura
2. Utensili
3. Condizioni di taglio: Avanzamenti Profondità di taglio
4. Percorso dell’utensile
Sfacciatura Torn i t u ra
Esecuzione
gole
6
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B--64114IT/01
INTRODUZIONE 1. INTRODUZIONE
Esecuzione gole
Tornitura Sfacciatura
Pezzo
Programmare il percorso dell’utensile e le condizioni di t aglio in base al disegno del pezzo per ciascuna fase di lavorazione.
7
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1.2
INTRODUZIONE1. INTRODUZIONE
B--64114IT/01

AVVERTENZE RELATIVE ALLA LETTURA DEL MANUALE

AVVERTENZE
1 Il funzionamento di una macchina utensile a controllo
numerico non dipende soltanto dal CNC, ma dalla combinazionedella macchina, del suo armadio elettrico,del servo sistema, del CNC, del pannello dell’operatore, ecc. Descrivere il funzionamento e la programmazione di tutte le possibili combinazioni è praticamente impossibile. Questo manuale si occupa genericamente del funzionamento e della programmazione dal punto di vista del CNC. Per i dettagli relativi ad una specifica macchina utensile, fare riferimento al manuale preparato dal costruttore, che deve avere la precedenza su questo manuale.
2 Per facilitare l’accesso del lettore alle informazioni che gli
sono necessarie, sul margine sinistro delle pagine sono indicati gli argomenti trattati in ciascun paragrafo.
3 In questo manuale, abbiamo cercato di descrivere tutte le
varie funzioni di questi sistemi. Però, non possiamo descrivere tutto ciò che non deve essere fatto, né tutto ciò che non può essere fatto, dato l’elevatissimo numero di possibilità. Pertanto, le funzioni e le combinazioni di operazioni che non sono date specificamente come possibili in questo manuale devono essere considerate “impossibili” e non devono essere tentate.
1.3

AVVERTENZA RELATIVA A VARI TIPI DI DATI

AVVERTENZA
I programmi pezzo, i parametri, le variabili, ecc. sono registrati nella memoria non volatile del CNC. Normalmente, questi dati non vengono persi quando il sistema viene spento. E’ però possibile che questi dati vengano cancellati in seguito a errori operativi. Si raccomanda di eseguirne una copia di sicurezza, per poterli ripristinare rapidamente in caso di necessità.
8
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II. PROGRAMMAZIONE

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B--64114IT/01
1
PROGRAMMAZIONE 1. INTRODUZIONE

INTRODUZIONE

11
Page 38
PROGRAMMAZIONE1. INTRODUZIONE
B--64114IT/01
1.1
MOVIMENTO DELL’UTENSILE LUNGO IL PROFILO DEL PEZZO --­INTERPOLAZIONE
Spiegazioni
D Movimento rettilineo
dell’utensile
L’utensile si muove sui tratti in linea retta e sugli archi che costituiscono il profilo del pe zzo. (Vedere II---4)
X
Utensile
Pezzo
Programma G01 Z ...;
Z
D Movimento dell’utensile
lungo un arco
Fig. 1.1 (a) Movimento dell’utensile lungo un linea parallela all’asse Z
X
Utensile
Pezzo
Fig. 1.1 (b) Movimento dell’utensile lungo una conicità
X
Pezzo
Utensile
Programma G01 X ... Z... ;
Z
Programma G02X ... Z ... R ... ; o G03X ... Z ... R ... ;
Z
Fig. 1.1 (c) Movimento dell’utensile lungo un arco
12
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B--64114IT/01
PROGRAMMAZIONE 1. INTRODUZIONE
Il termine interpolazione si riferisce ad una operazione nella quale l’utensile si muove lungo una linea retta o un arco, nel modo illustrato nelle precedenti figure. I simboli dei comandi programmati, G01, G02, ..., si dicono funzioni preparatorie e specificano il tipo di interpolazione eseguito nell’unità di controllo.
(a) Movimento rettilineo
G01 Z__; X -- -- Z -- -- -- -- ;
Unità di Controllo
Interpolazione
a) Movimento
rettilineo
b) Movimento
lungo un arco
Fig. 1.1 (d) Funzione di interpolazione
(b) Movimento lungo un arco
G 0 3 X -- -- Z -- -- ;
Asse X
Asse Y
Movimento dell’utensile
NOTA
Benché in certe macchine possa essere il pezzo a muoversi, questo manuale assume che sia sempre l’utensile a muoversi rispetto al pezzo.
D Filettatura
La filettatura si ottiene sincronizzando il movimento dell’utensile con la rotazione del mandrino e si programma con G32.
X
Pezzo
Fig. 1.1 (e) Filettatura parallela
F
Utensile
Programma G 3 2 Z -- -- F -- -- ;
Z
13
Page 40
PROGRAMMAZIONE1. INTRODUZIONE
B--64114IT/01
1.2
AVANZAMENTO -­FUNZIONE AVANZAMENTO
X
Pezzo
Fig. 1.1 (f) Filettatura conica
Utensile
Programma G 3 2 X -- -- Z -- -- F -- -- ;
Z
F
Il movimento dell’utensile ad una specifica velocità per la lavorazione del pezzo si dice avanzamento.
Autocentrante
Pezzo
Utensile
Fig. 1.2 Funzione avanzamento
La velocità di avanzamento può essere specificata con un valore numerico. Per esempio, per fare avanzare l’utensile alla velocità di 2 mm al giro, programmare:
F2.0
La funzione che decide la velocità di avanzamento è la funzione avanzamento (Vedere II--- 5)
14
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B--64114IT/01
1.3

DISEGNO DEL PEZZO E MOVIMENTO DELL’UTENSILE

PROGRAMMAZIONE 1. INTRODUZIONE
1.3.1
Punto di riferimento (una posizione fissa sulla macchina)
Spiegazioni
Su una macchina a controllo numerico esiste una posizione fissa. Normalmente, il cambio dell’utensile e la programmazione dello zero assoluto, descritti più avanti, vengono eseguiti in questa posizione. Questa posizionesidicepuntodiriferimento.
Torretta
Autocentrante
Fig. 1.3.1 Punto di riferimento
L’utensile può essere portato al punto di riferimento in due modi:
Punto di riferimento
1) Ritorno manuale al punto di riferimento (Vedere III--- 3.1) Il ritorno al punto di riferimento viene comandato da un pulsante.
2) Ritorno automatico al punto di riferimento (Vedere II---6) Il ritorno al punto di riferimento viene comandato dal programma. In genere, il ritorno manuale al punto di riferimento viene eseguito subito dopo l’accensione della macchina. Successivamente, per portare l’utensile sul punto di riferimento allo scopo di cambiare l’utensile, viene utilizzata la funzione automatica.
15
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1.3.2
Sistema di coordinate del disegno del pezzo e sistema di coordinate specificato dal CNC --­Sistema di coordinate
PROGRAMMAZIONE1. INTRODUZIONE
X
Disegno del pezzo
B--64114IT/01
X
Programma
Z
Z
Sistema di coordinate
CNC
Comando
X
Pezzo
Z
Spiegazioni
D Sistemidicoordinate
Macchina utensile
Fig. 1.3.2 (a) Sistemi di coordinate
Esistono due tipi di sistemi di coordinate (Vedere II--- 7).
1) Siste ma di coordinate del disegno del pezzo Il sistema di coordinate è scritto sul disegno del pezzo. Il programma viene scritto usando queste coordinate.
2) Siste ma di coordinate specificato dal CNC Il sistema di coordinate viene generato sulla macchina utensile. Questo si ottiene programmando la distanza tra la posizione attuale dell’utensile e l’origine del sistema di coordinate da impostare.
X
230
300
Zero programma
Posizione attuale dell’utensile
Distanza dall’origine del sistema di coordinate da impostare
Z
Fig. 1.3.2 (b) Sistema di coordinate specificato dal CNC
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B--64114IT/01
PROGRAMMAZIONE 1. INTRODUZIONE
L’utensile si muove nel sistema di coordinate specificato dal CNC in accordo con i comandi del programma generati facendo riferimento al sistema di coordinate del disegno del pezzo, e lavora quest’ultimo secondo laformavolutadaldisegno. Pertanto, per lavorare correttamente il pezzo secondo il disegno, i due sistemi di coordinate devono essere fatti coincidere.
D Metodi per il settaggio dei
due sistemi di coordinate nella stessa posizione
Su un tornio, le coordinate vengono, di solito, fissate come segue.
1) Quando lo zero è sul mandrino
X
Pezzo
60
40
150
Fig. 1.3.2 (c) Coordinate e quote sul disegno
X
40
Z
Pezzo
Z
Fig. 1.3.2 (d) Sistema di coordinate sul tornio specificato dal CNC
(fatto coincidere con il sistema di coordinate del disegno)
17
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PROGRAMMAZIONE1. INTRODUZIONE
2) Quando lo zero è sull’estremità opposta del pezzo
X
Pezzo
60 30
30
80
100
Fig. 1.3.2 (e) Coordinate e quote sul disegno
X
Z
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Pezzo
Fig. 1.3.2 (f) Sistema di coordinate sul tornio specificato dal CNC
(fatto coincidere con il sistema di coordinate del disegno)
Z
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1.3.3
Programmazione delle quote per il movimento dell’utensile --­Comandi assoluti e incrementali
PROGRAMMAZIONE 1. INTRODUZIONE
Spiegazioni
D Programmazione assoluta
I comandi di movimento dell’utensile possono essere specificati in programmazione assoluta o incrementale (vedere II--- 8.1).
L’utensile si porta sul punto che giace alla distanza specificata rispetto all’origine del sistema di coordinate, cioè, nella posizione indicata dal valore delle coordinate.
Utensile
X
B
Pezzo
φ30
70
110
A
Z
Comando di movimento dal punto A al punto B
G90X30.0Z70.0;
Coordinate del punto B
Fig. 1.3.3 (a) Comando assoluto
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Page 46
PROGRAMMAZIONE1. INTRODUZIONE
B--64114IT/01
D Coordinate incrementali
Specificare la distanza tra la nuova posizione dell’utensile e la posizione corrente.
Utensile
A
X
φ60
B
Z
φ30
40
Comando di movimento dal punto A al punto B
U--30.0W-- 40.0
Distanza e direzione del movimento lungo ciascun asse
D Programmazione
diametrale / programmazione radiale
Fig. 1.3.3 (b) Comando incrementale
La quota X può essere data come diametro o come raggio. la programmazione diametrale o la programmazione radiale si utilizzano indipendentemente su ciascuna macchina.
1) Programmazione diametrale Nella programmazione diametrale, specificare come quota dell’asse X il diametro indicato sul disegno.
X
B
Pezzo
φ40
60
Coordinate dei punti A e B
A(30.0, 80.0), B(40.0, 60.0)
φ30
80
A
Z
Fig. 1.3.3 (c) Programmazione diametrale
20
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B--64114IT/01
PROGRAMMAZIONE 1. INTRODUZIONE
2) Programmazione radiale Nella programmazione radiale, specificare come quota dell’asse X la distanza dal centro del pezzo (il raggio).
X
B
20
Pezzo
60
80
Coordinate dei punti A e B
A(15.0, 80.0), B(20.0, 60.0)
Fig. 1.3.3 (d) Programmazione radiale
A
15
Z
1.4
VELOCITA’ DI T A G L I O --­FUNZIONE VELOCITA’ DEL MANDRINO
Esempio
La velocità dell’utensile rispetto al pezzo durante la lavorazione si dice velocità di taglio. Nel CNC, la velocità di taglio può essere espressa con la velocità del mandrino in giri/min.
Utensile
Pezzo
Fig. 1.4 Velocità di taglio
V: Velocità di taglio
vm/min
φD
N giri/min
<Supponiamo di dove r lavorare con una velocità di taglio di 300 m/min un pezzo il cui diametro è 200 mm.>
La velocità del mandrino, ottenuta da N = 1000V/πD, è approssimativamente di 478 giri/min. Pertanto, nel programma pezzo deve essere specificato:
S478;
I comandi relativi alla velocità del mandrino costituiscono la funzione velocità del mandrino. (Vedere II--- 9) La velocità di taglio v (m/min) può anche essere specificata direttamente con il valore della velocità. Anche nella lavorazione di conicità, quando il diametro del pezzo cambia costantemente, il CNC regola la velocità del mandrino in modo che la velocità di taglio rimanga costante. Questa funzione si dice funzione di controllo della velocità di taglio costante. (Vedere II---9.3)
21
Page 48
PROGRAMMAZIONE1. INTRODUZIONE
B--64114IT/01
1.5
SELEZIONE DELL’UTENSILE DA USARE NELLE VARIE L A V O R A Z I O N I --­FUNZIONE UTENSILE
Esempi
1.6
COMANDI PER LE FUNZIONI DELLA MACCHINA --­FUNZIONI MISCELLANEE
Per l’esecuzione di sgrossature, semi---finiture, finiture, filettature, gole, ecc. è necessario selezionare l’utensile appropriato. Questo si ottiene assegnando a ciascun utensile un numero e specificando tale numero nel programma.
Numero utensile
01
06
02 05
04
03
Fig. 1.5 Utensili usati per varie lavorazioni
Se ad un utensile viene assegnato il numero 01 e l’utensile stesso viene caricato nella posizione 01 della torretta, questo utensile può essere selezionato programmando T0101. Questaèlafunzioneutensile(vedereII---10)
Durante la lavorazione, è necessario far ruotare il mandrino, attivare il refrigerante, ecc. A questo scopo, devono essere controllate le operazioni di avvio e arresto del motore del mandrino, di apertura e chiusura della valvola del refrigerante, ecc. (Vedere II---11).
Apertura/chiusura autocentrante
Torretta
Attivazione/disattivazione refrigerante
Rotazione mandrino
Pezzo
Fig. 1.6 Comandi per i dispositivi della macchina
La funzione che specifica le operazioni di attivazione/disattivazione dei dispositivi della macchina si dice funzione miscellanea. In generale, questa funzione si specifica con un codice M. Per esempio, quando viene specificato M03, inizia la rotazione in senso orario del mandrino, alla velocità programmata.
in senso orario
22
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B--64114IT/01
PROGRAMMAZIONE 1. INTRODUZIONE
1.7

CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA

L’insieme dei comandi forniti al CNC per il controllo della macchina si dice programma. Specifi cando i comandi opportuni, si ottiene il movimento dell’utensile lungo linee rette o archi, si attiva e si disattiva il motore del mandrino, ecc. I comandi devono essere specificati nella sequenza in cui devono aver luogo le varie operazioni.
Blocco
Blocco
Blocco
Programma
Fig. 1.7 (a) Configurazione del programma
Blocco
Blocco
Sequenza delle operazioni
Il gruppo di comandi di ciascun passo si dice blocco. Il programma consiste in un gruppo di blocchi per l’esecuzione di una serie di operazioni. Il numeroche permette di distinguereciascun blocco è il numero di sequenza; il numero che permette di distinguere ciascun programma è il numero programma (Vedere II---12).
23
Page 50
PROGRAMMAZIONE1. INTRODUZIONE
B--64114IT/01
Spiegazioni
D Blocco
D Programma
Il blocco e il programma hanno la seguente configurazione.
Blocco
Nfffff Gff Xff.f Yff.f Mff ;TffSff
Numero di sequenza
Funzione preparatoria
Fig. 1.7 (b) Configurazione del blocco
Funzione di interpolazione
Funzione miscella­nea
Funzione mandrino
Fun­zione uten­sile
Fine del blocco
Un blocco inizia con un numero di sequenza che lo identifica e termina con un codice di fine blocco. Questo manuale indica il codice di fine blocco con il carattere ; (LF in codice ISO e CR in codice EIA).
;
Offff;
M30 ;
Fig. 1.7 (c) Configurazione del programma
Numero programma
Blocco
Blocco
Blocco
Fine del programma
Normalmente, all’inizio del programma, dopo il codice di fine blocco (;), è specificato il numero del programma, e alla fine del programma si trova un codice di fine del programma (M02, M30).
24
Page 51
B--64114IT/01
PROGRAMMAZIONE 1. INTRODUZIONE
D Programma principale
e sottoprogrammi
Quando la stessa lavorazione compare in vari punti di un programma, può venire predisposto un programma specifico per tale lavorazione, che si dice sottoprogramma. Il programma originale, per contro, si dice programma principale. Quando, durante l’esecuzione del programma principale, viene incontrato un comando di esecuzione di un sottoprogramma, vengono eseguiti i comandi contenuti nel sottoprogramma. Terminata l’esecuzione del sottoprogramma, il controllo ritorna al programma principale.
Programma principale
M98P1001
M98P1002
M98P1001
Sottoprogramma #1
O1001
M99
Sottoprogramma #2
O1002
Programma per il foro #1
Programma per il foro #2
M99
25
Page 52
1.8

GEOMETRIA DELL’UTENSILE E MOVIMENTI PROGRAMMATI DELL’UTENSILE

Spiegazioni
PROGRAMMAZIONE1. INTRODUZIONE
B--64114IT/01
D Lavorazione con
l’estremità dell’utensile -­Compensazione lunghezza utensile
Generalmente, per lavorare un pezzo sono necessari vari utensili. Gli utensili hanno lunghezze diverse. Modificare il programma a seconda dell’utensile impiegato è molto fastidioso. Quindi, viene scelto un utensile standard, e viene misurata la differenza tra la posizione della punta dell’utensile standard e quella di ciascun utensile utilizzato. Memorizzando nel CNC questa differenza (Visualizzazione e impostazione dei dati: vedere III--- 11), può essere eseguita la lavorazione senza modificare il programma anche se l’utensile viene sostituito. Questa funzione si dice compensazione lunghezza utensile.
Utensile per filettare
Pezzo
Utensile standard
Fig. 1.8 Correzioni utensili
Utensile per sgrossare
Utensile per finire
Utensile per scanalare
26
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B--64114IT/01
PROGRAMMAZIONE 1. INTRODUZIONE
1.9
AMPIEZZA DEL MOVIMENTO DELL’UTENSILE --­ZONA DI SICUREZZA
Alle estremità di ciascun asse della macchina sono installati dei micro di fine corsa che impediscono all’utensile di uscire dalla zona prestabilita. La zona in cui l’utensile può muoversi è la sua corsa.
Tav o la
Motore
Fine corsa
Zero macchina
Specificare queste distanze.
Gli utensili non possono entrare in quest’area. L’area è specificata da dati registrati in memoria o inclusi nel programma pezzo.
Oltre alla corsa stabilita per ciascun asse tramite gli interruttori di fine corsa, l’operatore può definire un’area nella quale l’utensile non può entrare. Questa funzione è detta controllo della zona di sicurezza (vedi III--- 6. 3).
27
Page 54
2
PROGRAMMAZIONE2. ASSI CONTROLLATI

ASSI CONTROLLATI

B--64114IT/01
28
Page 55
B--64114IT/01
2.1
2. ASSI CONTROLLATIPROGRAMMAZIONE

ASSI CONTROLLATI

2.2

NOMI DEGLI ASSI

Limitazioni
Voce 0i-- T C
Assi controllati base 2 assi
Estensione assi controllati (totale) Max. 4 assi (Incluso l’asse Cs)
Assi controllati simultaneamente base 2 assi
Estensione assi controllabili simulta­neamente
Max. 4 assi
NOTA
Nelle operazioni manuali (jog, avanzamento incrementale e avanzamento con volantino), il numero di assi controllabili simultaneamenteè1o3(1seilbit0(JAX)delparametro 1002 è 0, 3 se lo stesso bit è 1).
I nomi dei due assi base sono sempre X e Z; i nomi degli assi addizionali possono essere scelti come segue usando il parametro N. 1020.
D Sistema A di codici G: Y, A, B e C D Sistemi B/C di codici G: Y, U, V, W, A, B e C
•••• Nome asse di default
•••• Nomi asse duplicati
Se il parametro N. 1020 contiene 0 o un carattere diverso dalle lettere suddette, il nome dell’asse diventa un numero compreso fra 1 e 4. Se ad unasse viene asse gnato il nome di default (da 1 a 4), il sistema non può operare nei modi MEM o MDI.
Se il parametro specifica un nome asse più volte, sarà operativo solo il primo asse al quale quel nome è assegnato.
NOTA
1 Con il sistema A di codici G, non è possibile usare le lettere
U, V e W come nomi assi (da qui la limitazione a sei assi controllati), perché queste lettere si usano come comandi incrementali per gli assi X, Y e Z. Per usare le lettere U, V e W come nomi degli assi, il sistema di codici G deve essere B o C. Allo stesso modo, la lettera H è utilizzata per i comandi incrementali dell’asse C, per cui non è possibile specificare comandi incrementali per gli assi A e B.
2 In un blocco G76 (filettatura in più passate), l’indirizzo A
specifica l’angolo dell’utensile e non un comando dell’asse A. Se gli indirizzi C o A sono utilizzati come comandi asse, gli indirizzi C o A non possono essere usati come specifica dell’angolo nella programmazione degli smussi o nella programmazione diretta delle quote del disegno. Di conseguenza, C e A devono essere utilizzati come è indicato dal bit 4 (CCR) del parametro N. 3405.
29
Page 56
PROGRAMMAZIONE2. ASSI CONTROLLATI
B--64114IT/01
2.3

SISTEMA DI INCREMENTI

Il sistema di incrementi è costituito dall’incremento minimo di immissione e dall’incremento minimo di comando. L’incremento minimo di immissione è la più piccola unità di movimento programmabile. L’incremento minimo di comando è l’unità minima del movimento dell’utensile. Ambedue gli incrementi si esprimono in millimetri, in pollici o in gradi. Il sistema di incrementi è classificato in IS--- B e IS--- C (Tabelle 2.3 (a) e 2.3 (b)). Per selezionare il sistema diincrementi impostare opportunamente il bit 1 (ISC) del parametro N. 1004. L’i mpostazione di questo bit è valida per tutti gli assi. Ad esempio, se si seleziona IS--- C, il sistema di incrementi sarà IS---C per tutti gli assi.
Tabella 2.3 (a) Sistema di incrementi IS -- B
Macchina metrica in mm
Macchina in pollici in mm
Input
Input in pollici
Input
Input in pollici
Incremento minimo di
immissione
0.001mm(Diametro) 0.0005mm
0.001mm(Raggio) 0.001mm
0.001gradi 0.001gradi
0.0001pollici(Diametro) 0.0005mm
0.0001pollici(Raggio) 0.001mm
0.001gradi 0.001gradi
0.001mm(Diametro) 0.00005pollici
0.001mm(Raggio) 0.0001pollici
0.001gradi 0.001gradi
0.0001pollici(Diametro) 0.00005pollici
0.0001pollici(Raggio) 0.0001pollici
0.001gradi 0.001gradi
Incremento minimo di
comando
Tabella 2.3 (b) Sistema di incrementi IS -- C
Macchina metrica in mm
Macchina in pollici in mm
Input
Input in pollici
Input
Input in pollici
Incremento minimo di
immissione
0.0001mm(Diametro) 0.00005mm
0.0001mm(Raggio) 0.0001mm
0.0001gradi 0.0001gradi
0.00001pollici(Diametro) 0.00005mm
0.0001pollici(Raggio) 0.0001mm
0.0001gradi 0.0001gradi
0.0001mm(Diametro) 0.000005pollici
0.0001mm(Raggio) 0.00001pollici
0.0001gradi 0.0001gradi
0.00001pollici(Diametro) 0.000005pollici
0.00001pollici(Raggio) 0.00001pollici
0.0001gradi 0.0001gradi
Incremento minimo di
comando
L’incremento minimo di comando può essere metrico o in pollici a seconda della macchina utensile. Specificare il sistema metrico o il sistema in pollici con il bit 0 (INM) del parametro N. 1001. La selezione fra programmazione in millimetri e programmazione in pollici si esegue tramite codici G (G20 o G21) o tramite un dato di impostazione.
30
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B--64114IT/01
I
S--B
I
S--C
2. ASSI CONTROLLATIPROGRAMMAZIONE
Non è consentito l’uso combinato dei sistemi metrico e in pollici. Esistono funzioni che non possono essere usate tra assi con differenti unità di misura (interpolazione circolare, compensazione raggio utensile, ecc.). Per il sistema di i ncrementi adottato, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
2.4

CORSA MASSIMA

La corsa massima controllata da questo CNC è indicata nella sottostante tabella ed è data dall’espressione:
Corsa massima = Incremento minimo di comando 99999999
Tabella 2.4 (a) Corsa massima
Sistema di incrementi
Macchina metrica
Macchina in pollici
Macchina metrica
Macchina in pollici
¦99999.999 mm ¦99999.999 gradi
¦9999.9999 pollici ¦99999.999 gradi
¦9999.9999 mm ¦9999.9999 gradi
¦999.99999 pollici ¦9999.9999 gradi
Corsa massima
NOTA
1 Le unità della tabella sono valori diametrali in programma-
zione diametrale e valori radiali in programmazione radiale.
2 Non possono essere specificati comandi che eccedano la
corsa massima.
3 L’effettiva corsa massima dipende dalla macchina utensile.
31
Page 58
3. FUNZIONI PREPARATORIE (CODICI G)

FUNZIONI PREPARATORIE (CODICI G)

3
PROGRAMMAZIONE
Il significato del comando di un blocco è determinato dal codice G specificato per quel blocco. I codici G si dividono nei seguenti due tipi.
Tipo Significato
Codici G auto­cancellanti
Codici G modali
(Esempio) G01 e G00 sono codici G modali del gruppo 01.
Il codice G è attivo per il solo blocco in cui è stato programmato.
Il codice G è attivo finché non viene programmato un altro codice G dello stesso gruppo.
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G01X ;
Z ; X ;
G00Z ;
Esistono tre sistemi di codici G: A, B e C (Tabella 3). Il sistema di codici G si seleziona con i bit 6 (GSB) e 7 (GSC) del paramet ro N. 3401. In questo manuale, la programmazione viene normalmente descritta utilizzando il sistema A di codici G, salvo quando la funzione descritta richiede l’uso dei sistemi B o C, nel quale caso viene descritto l’uso dei codici G dei sistemi B o C.
G01 è attivo in questo intervallo.
32
Page 59
B--64114IT/01
PROGRAMMAZIONE (CODICI G)
3. FUNZIONI PREPARATORIE
Spiegazioni
1. Se all’accensione o in caso di reset il CNC entra nello stato di clear (vedere il bit 6 (CLR) del parametro 3402), i codici G modali cambiano come segue.
(1) SonoattiviicodiciGcontrassegnatida
(2) Per G20 e G21, è attivo il codice che lo era prima dello spegnimento
odelreset.
(3) Il bit 7 del parametro N. 3402 permette di specificare se
all’accensione è attivo G22 o G23. Il reset del CNC nello stato di clear, non influenza la selezione di G22 o G23.
(4) Per G00 e G01, il codice attivo è determinato dallo stato del bit 0
(G01) del parametro N. 3402.
(5) QuandosiusanoisistemiBoCdicodiciG,perG90eG91,ilcodice
attivo è determinato dallo stato del bit 3 (G91) del parametro N.
3402.
2. I codici G del gruppo 00, eccetto G10 e G11, sono autocancellanti.
3. Se viene specificato un codice G non incluso nell’elenco dei codici G si ha l’allarme P/S N. 010. Se viene specificato un codice G opzionale in assenzadell’opzionerelativasihalostessoallarme.
4. Un blocco può contenere più codici G. Se nel blocco vengono specificati più codici G dello stesso gruppo, è attivo quello specificato per ultimo.
5. Se nel modo ciclo fisso viene specificato un codice G del gruppo 01, il ciclo fisso viene cancellato (come per G80). I codici G del gruppo 01 non sono influenzati dalla programmazione di un ciclo fisso.
6. Quando si usa il sistema A di codici G, la programmazione assoluta o incrementale non si specifica con un codice G (G90/G91), ma con gli indirizzi dei comandi di movimento
II--8.1).
ritorno al livello iniziale.
7. I codici G sono visualizzati per ciascun gruppo.
Con il sistema A di codici G, per i cicli fissi è disponibile solo il
(X/U, Z/W, C/H, Y/V) (Vedi
nella tabella 3.
33
Page 60
3. FUNZIONI PREPARATORIE
G
F
0
1
2
1
0
9
0
8
0
0
2
0
(CODICI G)
Codice G
A B C
G00 G00 G00
G01 G01 G01
G02 G02 G02
G03 G03 G03 Interpolazione circolare/elicoidale in senso antiorario
G04 G04 G04 Sosta
G07.1
(G107)
G08 G08 G08
G10 G10 G10
G11 G11 G11
G12.1
(G112)
G13.1
(G113)
G17 G17 G17
G18 G18 G18
G19 G19 G19 Selezione piano YpZp
G20 G20 G70
G21 G21 G71
G22 G22 G22
G23 G23 G23
G25 G25 G25
G26 G26 G26
G27 G27 G27 Controllo del ritorno al punto di riferimento
G28 G28 G28
G30 G30 G30
G31 G31 G31 Funzione di salto della lavorazione
G32 G33 G33
G34 G34 G34
G36 G36 G36
G37 G37 G37
G40 G40 G40
G41 G41 G41
G42 G42 G42 Attiva la compensazione raggio utensile a destra
G50 G92 G92
G50.3 G92.1 G92.1
G07.1
(G107)
G12.1
(G112)
G13.1
(G113)
G07.1
(G107)
G12.1
(G112)
G13.1
(G113)
PROGRAMMAZIONE
Tabella 3 Elenco dei codici G (1/3)
ruppo
Posizionamento (rapido)
01
00
21
16
06
00
01
00
07
00
Interpolazione lineare
Interpolazione circolare/elicoidale in senso orario
Interpolazione cilindrica
Controllo avanzato con prelettura dei blocchi
Immissione dati da programma
Cancella il modo immissione dati da programma
Interpolazione in coordinate polari
Cancella l’interpolazione in coordinate polari
Selezione piano XpYp
Selezione piano ZpXp
Programmazione in pollici
Programmazione in millimetri
Attiva il controllo delle zone di sicurezza
Disattiva il controllo delle zone di sicurezza
Disattiva il controllo della velocità del mandrino
Attiva il controllo della velocità del mandrino
Ritorno al punto di riferimento
Ritorno al secondo, terzo, quarto punto di riferimento
Filettatura
Filettatura a passo variabile
Compensazione automatica utensile (asse X)
Compensazione automatica utensile (asse Z)
Cancella la compensazione raggio utensile
Attiva la compensazione raggio utensile a sinistra
Impostazione sistema di coordinate o velocità massima del mandrino
Preset del sistema di coordinate del pezzo
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unzione
G50.2
(G250)
G51.2
(G251)
G50.2
(G250)
G51.2
(G251)
G50.2
(G250)
G51.2
(G251)
Cancella la tornitura poligonale
Tornitura poligonale
34
Page 61
B--64114IT/01
G
F
1
4
PROGRAMMAZIONE (CODICI G)
3. FUNZIONI PREPARATORIE
Tabella 3 Elenco dei codici G (2/3)
Codice G
A B C
G52 G52 G52
G53 G53 G53
G54 G54 G54
G55 G55 G55
G56 G56 G56
G57 G57 G57
G58 G58 G58 Selezione del sistema di coordinate del pezzo 5
G59 G59 G59 Selezione del sistema di coordinate del pezzo 6
G65 G65 G65 00 Richiamo macroistruzione
G66 G66 G66
G67 G67 G67
G68 G68 G68
G69 G69 G69
G70 G70 G72 Ciclo di finitura
G71 G71 G73 Asportazione di materiale in tornitura
G72 G72 G74
G73 G73 G75 Ripetizione del profilo
G74 G74 G76 Foratura frontale a tratti
G75 G75 G77 Foratura sul diametro esterno/interno
G76 G76 G78 Ciclo di filettatura in più passate
G71 G71 G72 Ciclo di pendolazione senza misura (per rettificatrici)
G72 G72 G73
G73 G73 G74
G74 G74 G75 Ciclo multituffo con misura (per rettificatrici)
G80 G80 G80
G83 G83 G83 Ciclo fisso di foratura frontale
G84 G84 G84
G86 G86 G86
G87 G87 G87 Ciclo fisso di foratura laterale
G88 G88 G88 Ciclo fisso di maschiatura laterale
G89 G89 G89 Ciclo fisso di barenatura laterale
G90 G77 G20 Ciclo di tornitura sul diametro esterno/interno
G92 G78 G21
G94 G79 G24 Ciclo di sfacciatura
G96 G96 G96
G97 G97 G97
ruppo
00
12
04
00
01
10
01
02
unzione
Impostazione del sistema di coordinate locali
Selezione del sistema di coordinate della macchina
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 1
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 2
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 3
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 4
Richiamo macro modale
Cancella il richiamo macro modale
Attiva l’mmagine speculare per doppia torretta
Cancella l’immagine speculare per doppia torretta
Asportazione di materiale in sfacciatura
Ciclo di pendolazione con misura (per rettificatrici)
Ciclo multituffo senza misura (per rettificatrici)
Cancella il ciclo fisso di foratura
Ciclo fisso di maschiatura frontale
Ciclo fisso di barenatura frontale
Ciclo di filettatura
Attiva la velocità di taglio costante
Disattiva la velocità di taglio costante
35
Page 62
3. FUNZIONI PREPARATORIE
G
F
0
3
(CODICI G)
Codice G
A B C
G98 G94 G94
G99
G95 G95
PROGRAMMAZIONE
Tabella 3 Elenco dei codici G (3/3)
ruppo
Avanzamento al minuto
05
Avanzamento al giro
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unzione
G91 G91
G98 G98
G99 G99
G90 G90
11
Programmazione assoluta
Programmazione incrementale
Ritorno al livello iniziale (Vedere Spiegazioni 6)
Ritorno al livello del punto R (Vedere Spiegazioni 6)
36
Page 63
B--64114IT/01
4
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONEPROGRAMMAZIONE

FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

37
Page 64
PROGRAMMAZIONE4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
B--64114IT/01
4.1

POSIZIONAMENTO (G00)

Formato
Spiegazioni
Il comando G00 muove l’utensile in rapido, nel sistema di coordinate del pezzo, portandolo sulla posizione specificatacon un comando assoluto o con un comando incrementale. Nel comando assoluto, si programmano le coordinate del punto finale. Nel comando incrementale si programma la distanza che deve essere percorsa dall’utensile.
G00 IP_; IP_: Per un comando assoluto le coordinate del punto
finale e per un comando incrementale l’entità del movimento dell’utensile.
Il tipo di percorso dell’utensile può essere scelto tra i seguenti, tramite il bit 1 (LRP) del parametro N. 1401:
•••• Posizionamento senza interpolazione lineare
Il posizionamento viene effettuato per ogni asse separatamente. Il percorso dell’utensile generalmente non è una linea retta.
•••• Posizionamento con interpolazione lineare
Il percorso dell’utensile è come nell’interpolazione lineare (G01). Il posizionamento viene effettuato ad una velocità che permette il tempo minimo di posizionamento senza superare la velocità in rapido di ciascun asse. Il percorso utensile non è identico a quello determinato da G01.
Punto iniziale
Posizionamento con interpolazione lineare
Punto finale
La velocità in rapido viene impostata indipendentemente per ciascun asse dal costruttore della macchina utensile (parametro N. 1420). Nel posizionamento G00, l’utensile accelera fino alla velocità predeterminata all’inizio del blocco e decelera alla fine del blocco. Poi l’esecuzione procede con il blocco successivo, dopo aver confermato la condizione di i n --- p o s i z i o n e . “In--- posizione” significa che la posizione programmata è st ata effettivamente raggiunta, entro una certa tolleranza specificata dal costruttore della macchina (parametro N. 1826).
Posizionamento senza interpolazione lineare
38
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B--64114IT/01
Esempi
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONEPROGRAMMAZIONE
X
56.0
30.5
30.0
Limitazioni
φ40.0
Z
< Programmazione radiale >
G00X40.0Z56.0 ; (Comando assoluto)
o
G00U--60.0W--30.5; (Comando incrementale)
La velocità in rapido non può essere specificata programmando un codice F. Anche se è specificato il posizionamento con interpolazione lineare, nei seguenti casi il posizionamento avviene senza interpolazione lineare. Di conseguenza, fare attenzione che l’utensile non urti il pezzo:
G28 che specifica il posizionamento fra il riferimento e il punto
intermedio
G53
39
Page 66
PROGRAMMAZIONE4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
B--64114IT/01
4.2

INTERPOLAZIONE LINEARE (G01)

Formato
Spiegazioni
L’utensile si muove in linea retta.
G01 IP_ F_;
IP_: Per un comando assoluto le coordinate del punto finale
e per un comando incrementale l’entità del movimento dell’utensile.
F_: Velocità dell’utensile (velocità di avanzamento)
L’utensile va sulla posizione specificata con un movimento rettilineo eseguito alla velocità di avanzamento specificata con il codice F. Il codice F è modale e rimane valida finché non viene programmato un altro codice F. Pertanto non è necessario programmare la velocità di avanzamento in tutti i blocchi. La velocità di avanzamento specificata dal codice F è misurata lungo il percorso dell’utensile. Se non è mai stato specificato un codice F, la velocità è zero. Nel modo avanzamento al minuto nella condizione di controllo simultaneo di due assi, la velocità di avanzamento lungo ciascun asse è la seguente:
Esempi
D Interpolazione lineare
G01ααββ
Velocità di avanzamento lungo l’asse α :
Velocità di avanzamento lungo l’asse β :
< Programmazione diametrale>
G01X40.0Z20.1F20 ; (Comando assoluto) o G01U20.0W-- 25.9F20 ; (Comando incrementale)
Ff ;
L = α
2
+ β
α
Fα =
L
β
=
F
β
L
2
X
46.0
20.1
Punto finale
φ40.0
× f
× f
Punto iniziale
φ20.0
Z
40
Page 67
B--64114IT/01
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONEPROGRAMMAZIONE
4.3

INTERPOLAZIONE CIRCOLARE (G02, G03)

Formato
L’utensile si muove lungo un arco di cerchio.
Arco nel piano XpYp
G17
Arco nel piano ZpXp
G18
Arco nel piano YpZp
G19
G02
G03
G02
G03
G02 G03
Xp_Yp_
Xp_ Zp_
Yp_ Zp_
I_ J_
R_
I_ K_ R_
J_ K_
R_
F_ ;
F_
F_
Tabella 4.3 Descrizione dei comandi
Comando
G17 Specifica di un arco nel piano XpYp
G18 Specifica di un arco nel piano ZpXp
G19 Specifica di un arco nel piano YpZp
G02 Interpolazione circolare in senso orario
G03 Interpolazione circolare in senso antiorario
X
p_
Y
p_
Z
p_
I_ Distanza dal punto iniziale al centro dell’arco lungo l’asse Xp,
J_ Distanza dal punto iniziale al centro dell’arco lungo l’asse Yp,
k_ Distanza dal punto iniziale al centro dell’arco lungo l’asse Zp,
Comando di movimento dell’asse X o di un suo asse parallelo (parametro N. 1022)
Comando di movimento dell’asse Y o di un suo asse parallelo (parametro N. 1022)
Comando di movimento dell’asse Z o di un suo asse parallelo (parametro N. 1022)
raggio
raggio
raggio
Descrizione
R_ Raggio dell’arco con segno
F_ Velocità di avanzamento lungo l’arco
41
Page 68
Spiegazioni
PROGRAMMAZIONE4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
B--64114IT/01
NOTA
Gli assi U, V e W (paralleli agli assi base) possono essere usati solo con i sistemi B e C di codici G.
D Senso dell’interpolazione
circolare
D Comando di movimento
D Specifica del centro
dell’arco
Il senso orario (G02) e il senso antiorario (G03) dell’interpolazione circolare nel piano XpYp (piano ZpXp o piano YpZp) è definito guardando il piano XpYp nella direzione da positivo a negativo dell’asse Zp (asse Yp o asse Xp), nel sistema di coordinate cartesiane. Vedere la sottostante figura.
Yp Xp Zp
G02
G18
G03
Zp
G03
G02
Yp
G19
G03
G02
Xp
G17
Il punto finale dell’arco si specifica con gli indirizzi Xp, Yp o Zp e si esprime in valori assoluti o incrementali, a seconda dello stato G90/G91. Per i valori incrementali, si specificano le coordinate del punto finale visto dal punto iniziale.
Il centro dell’arco si specifica con gli indirizzi I, J e K, rispettivamente per gli assi Xp, Yp e Zp. I valori che seguono I, J o K sono le componenti di un vettore in cui il centro dell’arco è visto dal punto iniziale, e sono sempre specificati come valori incrementali, indipendentemente da G90/G91 (vedi sotto). Il segno di I, J e K determina la direzione.
D Programmazione di un
cerchio completo
Punto finale (x,y)
yx
x
Centro
i
Punto iniziale
j
Punto finale (z,x)
z
Centro
Punto finale (y,z)
z
k
Punto iniziale
i
y
Centro
Punto
j
iniziale
k
I0, J0 e K0 possono essere omessi. Se la differenza fra il raggio al punto iniziale e il raggio al punto finale dell’interpolazione circolare supera il valore del parametro N. 3410 si verifica l’allarme P/S N. 020.
Se Xp, Yp e Zp sono tutti omessi (il punto finale coincide con il punto iniziale) e il centro è specificato con I, J e K, viene assunto un arco di 360 gradi (un cerchio completo).
42
Page 69
B--64114IT/01
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONEPROGRAMMAZIONE
D Raggio dell’arco
Invece di specificareil centro dell’arcocon I, J o K, può essere specificatocon l’indirizzo R il raggio del cerchio cui l’arco appartiene. Inquestocaso,siconsideranoduetipidiarchi:minoridi180gradiemaggiori di 180 gradi. Non può essere specificato un arco di 180 gradi o più. Se Xp, Yp e Zp sono tutti omessi (il punto finale coincide con il punto iniziale) e si usa R, risulta programmato un arco di 0 gradi. G02R; L’utensile non si muove.
Per l’arco (1) (minore di 180°)
G02 W60.0 U10.0 R50.0
Per l’arco (2) (maggiore di 180°)
Un arco di 180 gradi o più non può essere programmato con un solo blocco.
F300.0 ;
(2)
Punto iniziale
r=50mm
X
Punto finale
(1)
r=50mm
D Velocità di avanzamento
Limitazioni
D Programmazione
simultanea di I, J, K e R
D Specifica di un asse non
appartenente al piano selezionato
D Differenza fra il raggio al
punto iniziale e il raggio al punto finale
Z
La velocità di avanzamento nell’interpolazione circolare è quella specificata dal codice F e la velocità lungo l’arco(la velocità tangenziale dell’arco) viene controllata in modo da mantenerla uguale alla velocità di avanzamento specificata. L’errore tra la velocità programmata e l’effettiva velocità di avanzamento è entro 2%. La velocità di avanzamento viene misurata lungo l’arco dopo aver applicato la compensazione raggio utensile.
Se I, J, K e R vengono specificati contemporaneamente, l’arco specificato con R ha la precedenza e I, J e K sono ignorati.
Se viene comandato un asse diverso da quelli che formano il piano specificato, viene visualizzato un allarme. Per esempio, se con i sistemiB e C di codici G viene selezionato il piano ZX e viene comandato un movimento dell’asse U (parallelo all’asse X), si ha l’allarme P/S N. 028.
Se la differenza fra il raggio al punto iniziale e il raggio al punto finale dell’arco supera il valore specificato con il parametro N. 3410, si ha l’allarme P/S N. 020. Se il punto finale non è sull’arco, l’utensile completa il comando con un movimento lineare lungo uno degli assi.
43
Page 70
PROGRAMMAZIONE4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
B--64114IT/01
D Specifica di un
semicerchio con R
Se un arco il cui angolo al centro è vicino a 180_ viene programmato con R, il calcolo delle coordinate del centro può generare un errore. In questo caso, specificare il centro dell’arco con I, J e K.
Esempi
D Programmazione
dell’interpolazione circolare (X, Z)
G02X_Z_I_K_F_; G03X_Z_I_K_F_;
Punto finale
Asse X
X
Z
Centro dell’arco
(Programmazione diametrale)
Punto iniziale
K
(Programmazione assoluta)
Asse Z Asse Z Asse Z
Punto finale
Asse X Asse X
X
Z
(Programmazione assoluta)
G02X_Z_R_F_;
Centro dell’arco
Punto finale
(Programmazione diametrale)
Punto iniziale
K
R
X
Z
(Programmazione diametrale)
Punto iniziale
(Programmazione assoluta)
X
15.0
R25.0
(Programmazione diametrale)
G02X50.0Z30.0I25.0F0.3; o G02U20.0W-- 020.0I25.0F0.3; o G02X50.0Z30.0R25.0F0.3 o
100
G02U20.0W-- 20.0R25.F0.3;
φ50.0
30.0
Z
50.0
44
Page 71
B--64114IT/01
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONEPROGRAMMAZIONE
4.4

INTERPOLAZIONE ELICOIDALE (G02, G03)

Formato
L’interpolazione elicoidale si programma specificando fino a due altri assi chesi muovoin sincroniacon gliassi dell’interpolazionecircolare. In questo modoèpossibilecomandareunpercorsoutensileelicoidale.
Movimento sincrono con l’arco nel piano XpYp
G17
Movimento sincrono con l’arco nel piano ZpXp
G18
Movimento sincrono con l’arco nel piano YpZp
G19
α, β :
G02
G03
G02
G03
G02
G03
Due assi non appartenenti al piano dell’interpolazione circolare. Possono essere specificati fino a due altri assi.
Xp_Yp_
Xp_Zp_
Yp_Zp_
I_J_
R_
I_K_
R_
J_K_
R_
α_(β_)F_;
α_(β_)F_;
α_(β_)F_;
Spiegazioni
Il metodo di programmazione consiste nell’aggiungere semplicemente un comando di movimento di un asse diverso da quelli dell’interpolazio ne circolare. Il codice F specifica la velocità di avanzamento lungo l’arco. Quindi, la velocità di avanzamento dell’asse lineare e’:
Lunghezza del movimento dell’asse lineare
Fx ———————————————————————————————————————
Lunghezza dell’arco
Determinare la velocità di avanzamento in modo che la velocità dell’asse lineare non ecceda alcun limite. Il bit 0 (HFC) del parametro N. 1404 può essere usato per i mpedire che la velocità di avanzamento dell’asse lineare ecceda vari valori limite.
Z
Percorso utensile
Limitazioni
YX
La velocità di avanzamento lungo l’arco è la velocità di avanzamento specificata.
La compensazi one raggio utensile viene applicata soltanto all’arco.
Inun blocco di interpolazione elicoidalenon possonoessere utilizzate le
correzioni utensile né la compensazione lunghezza utensile.
45
Page 72
PROGRAMMAZIONE4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
B--64114IT/01
4.5

INTERPOLAZIONE IN COORDINATE POLARI (G12.1, G13.1)

Formato
D Specificare G12.1 e
G13.1 in blocchi indipendenti
Spiegazioni
La funzione grazie alla quale il controllo del contorno viene eseguito convertendo un comando programmato ne l sistema di coordinate cartesiane in un movimento dell’asse lineare (movimento dell’utensile) e in un movimento dell’asse rotativo (rotazione del pezzo) è l’interpolazione in coordinate polari. Si tratta di una funzione utile pe r la lavorazione di un albero a camme.
G12.1 ;
G13.1 ;
Attiva il modo interpolazione in coordinate polari (abilita l’interpolazione in coordinate polari)
Comandare l’interpolazione lineare o circolare nel
sistema di coordinate cartesiane formato dall’asse lineare e dall’asse rotativo (asse virtuale).
Cancella il modo interpolazione in coordinate polari (L’interpolazione in coordinate polari non è più ese­guita)
Invece di G12.1 1 G13.1 è possibile utilizzare G112 e G113, rispettivamente.
D Piano dell’interpolazione
in coordinate polari
G12.1 attiva il modo interpolazione in coordinatepolari eseleziona ilpiano nel quale viene eseguita l’interpolazione (piano dell’interpolazione in coordinate polari). Vedere la fig.4.5.
Asse rotativo (asse virtuale) (unità: mm o pollici)
Asse lineare (unità:mm o pollici)
Origine del sistema di coordinate locali
Fig4.5 Piano dell’interpolazione in coordinate polari
All’accensione o dopo un reset, è attivo G13.1 (cancella il modo interpolazione in coordinate polari). Gli assi (asse lineare e asse rotativo) per i quali verrà eseguita l’interpolazione in coordinate polari devono essere preventivamente impostati tramite parametri (dati N. 5460, 5461).
AVVERTENZA
Il piano usato prima del comando G12.1 (il piano selezionato con G17, G18 o G19) è cancellato e viene ristabilito quando viene comandato G13.1. Quando il sistema viene resettato, il modo interpolazione in coordinate polari viene cancellato e viene ristabilito il piano specificato da G17, G18 o G19.
46
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4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONEPROGRAMMAZIONE
D Entità del movimento e
velocità di avanzamento nel modo interpolazione in coordinate polari
Le unità con cui sono espresse le coo rdinate dell’asse virtuale sono le stesse usate per l’asse lineare (mm/pollici)
Le unità della velocità di avanzamento sono mm/ min o pollici/min
D Codici G che possono
essere specificati nel modo interpolazione in coordinate polari
D Interpolazione circolare
nel piano dell’interpola­zione in coordinate polari
Nel modo interpolazione in coordinate polari i comandi vengono programmati come coordina te cartesiane nel piano dell’interpolazione in coordinate polari. Nei comandi, si usa come indirizzo del secondo asse del piano (l’asse virtuale) l’indirizzo dell’asse rotativo. L’uso della programmazione radiale/diametrale non dipende dalla specifica del primo asse del piano, ma si applica la specifica dell’asse rotativo. Immediatamente dopo G12.1, la coordinata dell’asse virtuale è 0: l’interpolazione in coordinate polari inizia assumendo un angolo di 0 gradi per la posizione dell’utensile. Specificare la velocità di avanzamento come la velocità (velocità relativa fra il pezzo e l’utensile) tangenziale al piano dell’interpolazione in coordinate polari (sistema di coordinate cartesiane) usando il codice F.
G01 Interpolazione lineare............
G02, G03 Interpolazione circolare.........
G04 Sosta, arresto esatto..............
G40, G41, G42 Compensazione raggio utensile....
(L’interpolazione in coordinate polari viene eseguita per il percorso compensato.)
G65, G66, G67 Comandi macro....
G98, G99 Avanzamento al minuto, avanzamento al giro.........
Gli indirizzi I, J, K da usare quando si comanda l’interpolazione circolare nel piano dell’interpolazione in coordinate polari dipendono da quale asse del sistema base di coordinate è il primo asse del piano dell’interpolazione in coordinate polari (asse lineare).
--- Quando l’asse lineare è l’asse X o è parallelo all’asse X, il piano considerato è il piano Xp--- Yp e gli indirizzi da usare sono I e J.
--- Quando l’asse lineare è l’asse Y o è parallelo all’asse Y, il piano considerato è il piano Yp--- Zp e gli indirizzi da usare sono J e K.
--- Quando l’asse lineare è l’asse Z o è parallelo all’asse Z, il piano considerato è il piano Zp--- Xp e gli indirizzi da usare sono K e I.
E’ anche possibile specificare il raggio dell’arco con R.
D Movimento lungo gli assi
che non appartengono al piano dell’interpolazione in coordinate polari
D Visualizzazione della
posizionecorrentenel modo interpolazione in coordinate polari
NOTA
Gli assi U, V e W (paralleli agli assi base) possono essere usati solo con i sistemi B e C di codici G.
I comandi di movimento degli assi che non formano il piano dell’interpolazione in coordinate polari, vengono eseguiti indipendentemente da quest’ultima.
Sono visualizzate le coordinate effettive. Però, il movimento residuo di un blocco è visualizzato con riferimento al piano dell’interpolazione in coordinate polari (sistema di coordinate cartesiane).
47
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Limitazioni
PROGRAMMAZIONE4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
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D Sistema di coordinate
per l’interpolazione in coordinate polari
D Compensazione raggio
utensile
D Ripartenza del
programma
D Velocità di avanzamento
dell’asse rotativo
Prima di comandare G12.1, occorre impostare un sistema di coordinate del pezzo con l’origine sul centro dell’asse rotativo. Quando è attivo il modo G12.1, il sistema di coordinate non deve essere cambiato (G92, G52, G53, reset delle coordinate relative, G54 G59, ecc.).
Nel modo compensazione raggio utensile (G41, G42), non è possibile attivare o disattivare l’interpolazione in coordinate polari. G12.1 e G13.1 devono essere comandati nel modo G40 (cancella la compensazione raggio utensile).
Nel modo G12.1, non è possibile eseguire la ripartenza del programma.
Il movimento programmato nel p iano cartesiano viene convertito in un movimento dell’asse rotativo (asse C) e dell’asse lineare (asse X). La componente C della velocità aumenta avvicinandosi al centro del pezzo e può superare la velocità di avanzamento massima dell’asse C (parametro N.
1422) causando un allarme (vedere la sottostan te figura). Se questo dovesse verificarsi, ridurre la velocità di avanzamento comandata con l’indirizzo F o non costruire il programma in modo che l’utensile si avvicini al centro del pezzo (o un programma in cui il centro dell’utensile si avvicina al centro del pezzo quando viene eseguita la compensazione raggio utensile).
DIFFIDA
X
θ1
θ2
θ3
L : Distanza minima (in mm) fra il centro dell’utensile e il centro del pezzo R : Massima velocità di avanzamento (gradi/min) dell’asse C la formula che segue fornisce il limite della velocità che può essere specificata con il codice F nel modo interpo­lazione in coordinate polari. Specificare una velocità consentita dalla formula. Il valore fornito dalla formula è teorico. In pratica può essere necessario specificare un valore leggermente più piccolo, a causa degli errori di calcolo.
L1
F<L× R ×
D Programmazione radia le/
diametrale
Consideriamo un movimento nel piano cartesiano alla velocità X per unità di tempo programmata con l’indirizzo F lungo le linee L1, L2 e L3. Nel sistema di coordinate cartesiane, per lo stesso movimento X per unità di tempo, l’entità del movimento dell’asse C aumenta da θ1aθ2aθ3viavia
L2
che ci si avvicina al centro (L1 L2 L3).
L3
L’aumentodell’entitàdel movimento dell’asse C per unità di temposignifica che la componente C della velocità cresce quando ci si avvicina al centro del pezzo e può accadere che la conversione del movimento dell’utensile dal sistema di coordinate cartesiane ai movimenti dell’asse C e dell’asse X faccia sì che la componente C della velocità di avanzamento superi la velo­cità di avanzamento massima dell’asse C.
π
(mm/min)
180
Anche se per l’asse lineare (asse X) si usa la programmazione diametrale, per l’asse rotativo (asse C) si usa la programmazione radiale.
48
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4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONEPROGRAMMAZIONE
Esempi
Esempio di programmazione dell’interpolazione in coordinate polari fra l’asse X (asse lineare) e l’asse C (asse rotativo)
C’(asse ipotetico)
N204
N205
N206
Asse C
N203
N202
N208
N207
Percorso compensato
Percorso programmato
N201
N200
Asse X
Utensile
Asse Z
L’asse X è in programmazione diametrale, l’asse C è in programmazione radiale. O0001 ;
N010 T0101
N0100 G00 X120.0 C0 Z_ ; Posizionamento sul punto iniziale N0200 G12.1 ; Inizio dell’interpolazione in coordinate polari N0201 G42 G01 X40.0 F_ ; N0202 C10.0 ; N0203 G03 X20.0 C20.0 R10.0 ; N0204 G01 X--40.0 ; Programmazione della geometria del pezzo N0205 C--10.0 ; (programmazione in coordinate cartesiane N0206 G03 X--20.0 C--20.0 I10.0 J0 ; nel piano X--C’) N0207 G01 X40.0 ; N0208 C0 ; N0209 G40 X120.0 ; N0210 G13.1 ; Cancellazione dell’interpolazione in coordinate polari N0300 Z_ ; N0400 X_ C_ ;
N0900M30 ;
49
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PROGRAMMAZIONE4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
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4.6

INTERPOLAZIONE CILINDRICA (G07.1)

Formato
Nelmodointerpolazionecilindrica,il CNC converte l’entità delmovimento comandato in gradi per l’asse rotativo in una distanza lineare lungo una circonferenza. Dopo questa conversione, possono essere eseguite l’interpolazione lineare e l’interpolazione circolare con l’ altro asse.
Dopo il calcolo dell’interpolazione, questi dati sono convertiti nuovamente in entità del movimento dell’asse rotativo. La funzione di interpolazione cilindrica consente di programmare considerando lo sviluppo ne l piano della superficie laterale di un ci lindro; pertanto, essa risulta particolarmente utile per programmare la scanalatura di camme cilindriche, ecc.
G07.1 IP r ; Stabilisce il modo interpolazione cilindrica
. .
G07.1 IP 0 ; Cancella il modo interpolazione cilindrica
IP: Indirizzo dell’asse rotativo
r : Raggio del cilindro
Specificare G07.1 IP r; e G07.1 IP 0 in blocchi indipendenti. Invece di G07.1 può essere usato G107.
Spiegazioni
D Selezione del piano
(G17, G18, G19)
D Programmazione della
velocità di avanzamento
Usare il parametro N. 1002 per specificare se l’asse rotativo è X, Y, Z o un asse parallelo ad uno di essi. Specificare il codice G che seleziona un piano un asse del quale è l’asse rotativo. Per esempio, se l’asse rotativo è un asse parallelo all’asse X, G17 deve definire un piano XpYp, formato dall’asse rotativo e dall’asse Y, o da un asse a questo parallelo. Per l’interpolazione cilindrica può essere settato un solo asse rotativo.
NOTA
Gli assi U, V e W (paralleli agli assi base) possono essere usati solo con i sistemi B e C di codici G.
Nel modo interpolazi one cilindrica, si comanda la velocità di avanzamento nel piano dello sviluppo del cilindro.
50
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4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONEPROGRAMMAZIONE
D Interpolazione circolare
(G02/G03)
D Compensazione raggio
utensile
D Precisione
dell’interpolazione cilindrica
Nel modo interpolazione cilindrica è possibile comandare l’interpolazione circolare fra l’asse rotativo e un asse lineare. Nei comandi si usa il raggio R, comeèdescrittonellasezione4.4. Ilraggiodeve essere specificato in mm (perla programmazionein millimetri) o in pollici (per la programmazione in pollici) e non in gradi. <Esempio: Interpolazione circolare tra l’asse Z e l’asse C> Designare l’asse C come parallelo all’asse X assegnando “5” al parametro 1022 per l’asse C. In questo caso, il comando dell’interpolazione circolare sarà come segue:
G18 Z__C__;
G02 (G03) Z__C__R__; Il valore assegnato al parametro 1022 dell’asse C può essere “6” (asse parallelo all’asse Y). In questo caso, il comando dell’interpolazione circolare diventa il seguente:
G19 C__ Z__;
G02 (G03) Z__C__R__;
Prima di comandare il modo interpolazione cilindrica, cancellare il modo compensazione raggio utensile, se è attivo. La compensazione raggio utensile deve essere attivata e cancellataall’interno del modo interpolazione cilindrica. Nel modo interpolazione cilindrica, l’entità del movimento dell’asse rotativo, specificata in gradi, viene convertita internamente nella distanza lineare lungo la superficie esterna e, dopo l’esecuzione dei calcoli dell’interpolazione lineare o circolare, viene riconvertita in gradi. Nella conversione, l’entità del movimento viene arrotondata all’incremento minimo di immissione. Quindi, se il raggio del cilindro è piccolo, l’entità effettiva del movimento può essere diversa da quella comandata. In questo caso, però, l’errore non si accumula. Nello stato di assoluto in manuale on, se un’operazione manuale viene eseguita quando è attivo il modo interpolazione cilindrica, può verificarsi un errore dovuto a quanto detto sopra.
Limitazioni
D Programmazione del
raggio dell’arco nel modo interpolazione cilindrica
D Interpolazione circolare
e compensazione raggio utensile
Entità effettiva del movimento
MOVIM GIRO
MOVIM GIRO
=
2×2πR
Entità del movimento al giro dell’asse rotativo (Valore
:
assegnato al parametro N. 1260)
R
:
Raggio del pezzo
: Arrotondato all’incremento minimo di immissione
×
Valore specific.
2×2πR
×
MOVIM GIRO
Nel modo interpolazione cilindrica, non è possibile specificare il centro dell’arco con I, J o K.
Se il modo interpolazione cilindrica viene stabilito mentre è applicata la compensazione raggio utensile, l’interpolazione circolare non è eseguita correttamente.
51
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PROGRAMMAZIONE4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
B--64114IT/01
D Posizionamenti
D Impostazione dei sistemi
di coordinate
D Comando del modo
interpolazione cilindrica
D Cicli fissi di foratura nel
modo interpolazione cilindrica
D Immagine speculare per
doppia torretta
Nel modo interpolazione cilindrica non possono essere eseguiti posizionamenti (inclusi i movimenti in rapido eseguiti per comandi come G28, G80G89, ecc.). Dovendo eseguire un posizionamento, cancellare prima l’interpolazione cilindrica. L’interpolazione cilindrica (G07.1) non può essere comandata nel modo posizionamento (G00).
Nel modo interpolazione cilindrica, non può essere specificato il sistema di coordinate del pezzo con G50.
Nel modo interpolazione cilindrica, non è possibile comandare nuovamente lo stesso modo. Prima di comandare di nuovo il modo interpolazione cilindrica, cancellare il modo interpolazione cilindrica attivo.
Nel modo interpolazione cilindrica non è possibile specificare i cicli fissi di foratura (G81 --- G89).
Nel modo interpolazione cilindrica non è possibile specificare l’immagine speculare per doppia torretta (G68, G69).
52
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B--64114IT/01
Esempi
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONEPROGRAMMAZIONE
mm
120 110
70
60
Z
90
N05
N06
N07
N08
Esempio di interpolazione cilindrica
O0001 (INTERPOLAZIONE CILINDRICA); N01 G00 Z100.0 C0 ; N02G01G18W0H0; N03 G07.1 H57299 ; N04 G01 G42 Z120.0 D01 F250 ; N05C30.0; N06 G03 Z90.0 C60.0 R30.0 ; N07 G01 Z70.0 ; N08 G02 Z60.0 C70.0 R10.0 ; N09 G01 C150.0 ; N10 G02 Z70.0 C190.0 R75.0 ; N11 G01 Z110.0 C230.0 ; N12 G03 Z120.0 C270.0 R75.0 ; N13 G01 C360.0 ; N14 G40 Z100.0 ; N15G07.1C0; N16 M30 ;
N12
N11
N09
N10
C
RZ
N13
0
30 60 70
150
53
230190
270
360
C
gradi
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PROGRAMMAZIONE4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
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4.7

FILETTATURA A PASSO COSTANTE (G32)

L
Fig. 4.7 (a) Filettatura parallela
Formato
Con il comando G32 si possono filettature coniche e a spirale, oltre alla filettatura parallela a passo costante. L’encoder montato sul mandrino legge in tempo reale la velocità del mandrino stesso. Questa velocità viene convertita nella velocità di avanzamento al minuto per il movimento dell’utensile.
L
L
Fig. 4.7 (b) Filettatura conica
Fig. 4.7 (c) Filettatura a spirale
G32IP_F_;
IP_: Punto finale
F_: Passo sull’asse lungo
(sempre in programmazione radiale)
Spiegazioni
Asse X
Punto finale
δ
X
0
Fig. 4.7 (d) Esempio di filettatura
2
Z
α
δ
1
L
Punto iniziale
Asse Z
Asse Z
Generalmente, la filettatura viene eseguita in più passate, dalla sgrossatura allafinitura. Datoche la filettatura iniziaquando il dispositivo di retroazione del mandrino rileva il segnale di 1--- giro, essa inizia ad un punto fisso e il percorso dell’utensile non muta nelle varie passate. La velocità del mandrino deve rimanere costante per tutte le passate, altrimenti il passo risulterà errato.
54
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4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONEPROGRAMMAZIONE
X
Filettatura conica
LX
α
Z
LZ
α45°→passo LZ α45°→passo LX
Fig. 4.7 (e) LZ e LX per la filettatura conica
In generale, l’errore di inseguimento del servo produrrà un errore nel passo all’inizio e alla fine della filettatura. Specificare una filettatura appena più lunga del necessario. La tabella 4.7 elenca gli intervalli di specifica del passo.
Tabella 4.7 Campi di specifica del passo
Incremento minimo di comando
Input in mm 0.0001 .. 500.0000mm
Input in pollici 0.000001 .. 9.999999 pollici
55
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Spiegazioni
1. Filettatura parallela
Asse X
PROGRAMMAZIONE4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
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Sono impiegati i seguenti valori: Passo :4mm
δ
=3mm
1
δ
=1.5mm
30mm
2
Profondità di taglio :1mm (due passate) (Programmazione diametrale, in millimetri)
δ
2
2. Filettatura conica
Asse X
δ
φ50
2
φ43
0
30
70
40
δ
1
G00 U--62.0 ; G32 W--74.5 F4.0 ;
Asse Z
G00 U62.0 ;
W74.5 ; U--64.0 ;
(Per la seconda passata, 1 mm in più) G32 W--74.5 ; G00 U64.0 ;
W74.5 ;
Sono impiegati i seguenti valori: Passo : 3.5mm lungo l’asse Z
δ
=2mm
1
δ
=1mm
2
Profondità di taglio lungo l’asse X: 1mm (due passate) (Programmazione diametrale, in millimetri)
δ
1
Asse Z
φ14
G00 X 12.0 Z72.0 ; G32 X 41.0 Z29.0 F3.5 ; G00 X 50.0 ;
Z 72.0 ; X 10.0 ;
(Per la seconda passata, 1mm in più) G32 X 39.0 Z29.0 ; G00 X 50.0 ;
Z 72.0 ;
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B--64114IT/01
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONEPROGRAMMAZIONE
DIFFIDA
1 Durante la filettatura non è attiva la regolazione della velocità di avanzamento (fissa a 100%). 2 Arrestare l’avanzamento del filettatore senza fermare il mandrino è molto pericoloso. Questo
aumenterà di colpo la profondità di taglio. Pertanto, durante la filettatura, è esclusa la funzione di feed--hold. Se viene premuto il tasto feed--hold durante la filettatura, l’utensilesi fermerà dopo l’esecuzionedel primo blocco non di filettatura, come se fosse premuto il tasto SINGLE BLOCK. Però, quando viene premuto il tasto FEED HOLD, si accende la spia feed hold (spia SPL). Poi, quando l’utensile si arresta, la spia viene spenta (stato di arresto in blocco singolo).
3 Se il tasto FEED HOLD viene nuovamente premuto durante il primo blocco senza filettatura
successivo al blocco di filettatura, o se è stato tenuto costantemente premuto, l’utensile si arresta al blocco senza filettatura.
4 Quando la filettatura viene eseguita in blocco singolo, l’utensile si arresta dopo l’esecuzione del
primo blocco senza filettatura.
5 Quando il modo operativo viene commutato da automatico a manuale durante la filettatura,
l’utensile si ferma al primo blocco senza filettatura, come nel caso di attivazione del pulsante FEED HOLD descritto nella nota 3. Se però il modo passa da uno dei modi del funzionamento automatico ad un altro, l’utensile si arresta dopo l’esecuzione del primo blocco senza filettatura come per il modo in blocco singolo della nota 4.
6 In un blocco di filettatura che segue immediatamente un altro blocco di filettatura, la lavorazione
inizia immediatamente, senza attendere il segnale di 1--giro.
G32Z_F_; Z_ ; (Prima di questo blocco non viene atteso il segnale di 1 --giro) G32; (Visto come un blocco di filettatura) Z_ F_ ;(Anche in questo caso non è atteso il segnale di 1--giro)
7 Sedurantelafilettaturaconicaoaspiraleèattivalavelocitàditagliocostante,lavelocitàdel
mandrino cambia causando errori nel passo. Pertanto, durante la filettatura non deve essere
usato il controllo della velocità di taglio costante. 8 Il blocco di movimento che precede la filettatura, non deve specificare smussi o raccordi. 9 Un blocco di filettatura non deve specificare smussi o raccordi. 10 Durante la filettatura la regolazione della velocità del mandrino è disabilitata (fissa al 100%). 11 La funzione di ritiro durante il ciclo di filettatura non è attiva per G32.
57
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PROGRAMMAZIONE4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
B--64114IT/01
4.8

FILETTATURA A PASSO VARIABILE (G34)

Formato
Spiegazioni
Specificando un incremento o un decremento del passo al giro, si possono eseguire filettature a passo variabile.
Fig. 4.8 Filettatura a passo variabile
G34 IP_F_K_;
IP: Punto finale F : Passo in direzione longitudinale al punto iniziale K : Incremento e decremento del passo al giro del mandrino
Gli indirizzi diversi da K sono gli stessi della filettatura con G32. La tabella 4.7 fornisce l’intervallo dei valori che possono essere specificati per K.
Tabella 4.8 Intervallo dei valori di K
Esempio
Input metrico
Input in pollici
Se il valore di K fa sì che venga superato il passo massimo o che il passo diventi negativo, si verifica l’allarme P/S N. 14.
¦0.0001 .. ¦500.0000 mm/giro
¦0.000001 .. ¦9.999999 pollici/giro
DIFFIDA
La funzione “ritiro durante il ciclo di filettatura” non è attiva per G34.
Passo al punto iniziale: 8.0 mm Incremento del passo: 0.3 mm/giro
G34Z--72.0F8.0K0.3;
58
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4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONEPROGRAMMAZIONE
4.9

FILETTATURA CONTINUA

Spiegazioni
E’ disponibile la filettatura continua, grazie alla quale possono essere comandati più blocchi di filettatura consecutivi, attraverso la sovrapposizione degli impulsi fra due blocchi consecutivi . In questo modo vengono eliminate eventuali discontinuità dellalavorazione dovute all’interruzione del movimento durante l’esecuzione di più blocchi di lavorazione consecutivi, rendendo così possibile la programmazione di filettature continue.
Dato che la perdita di sincronismo del mandrino (dovuta al passaggio da un blocco all’altro) viene minimizzata, possono essere eseguite filettature speciali, con variazione del passo o della forma durante il ciclo.
G32
G32
Fig. 4.9 Filettatura continua
Anche se la filettatura viene ripetutamente eseguita nella stessa posizione variando la profondità di taglio, questo sistema permette di eseguire una lavorazione corretta, senza danneggiare il filetto.
G32
NOTA
1 La sovrapposizione dei blocchi è effettiva anche per i
comandi G01, producendo una eccellente finitura della superficie.
2 Nel caso di blocchi continui estremamente brevi, la
sovrapposizione dei blocchi non può funzionare.
59
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PROGRAMMAZIONE4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
B--64114IT/01
4.10

FILETTATURAAPIU’ PRINCIPI

Formato
Spiegazioni
Specificando con l’indirizzo Q l’angolo fra la posizione del segnale di 1 giro del mandrino e l’inizio della filettatura, è possibile realizzare con facilità le filettature a più principi.
Filettature a più principi
(filettatura a passo costante)
G32 IP_F_Q_; G32 IP_Q_;
IP_ : Punto finale
F_ : Passo lungo l’asse longitudinale
Q_ : Angolo di inizio della filettatura
D Comandi di filettatura
disponibili
Limitazioni
D Angolo iniziale
D Unità dell’angolo iniziale
D Intervallo di specifica
dell’angolo iniziale
D Ciclo di filettatura in più
passate (G76)
G32: Filettatura a passo costante G34: Filettatura a passo variabile G76: Ciclo di filettatura in più passate G92: Ciclo di filettatura
L’angolo iniziale non è un dato modale e deve essere specificato ad ogni blocco. Se non è specificato, viene assunto 0.
Le unità dell’angolo iniziale (Q) sono 0.001 gradi. Non può essere usato il punto decimale. Esempio:
Per un angolo di 180 gradi, specificare Q180000. Non è possibile specificare Q180.000, perché contiene il punto decimale
Puòessere specificato un angoloiniziale compreso fra 0 e 360 gradi,in unità di 0.001 gradi. Se viene specificato un valore maggiore di 360000 (360 gradi), questo viene arrotondato a 360000 (360 gradi).
Per programmare il ciclo di filettatura in più passate G76, usare sempre il formato della serie 15.
60
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Esempi
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONEPROGRAMMAZIONE
Programma per l’esecuzione di una filettatura a due principi (con angoli iniziali di 0 e 180 gradi))
G00 X40.0 ; G32W--38.0F4.0Q0; G00 X72.0 ;
W38.0 ;
X40.0 ; G32 W--38.0 F4.0 Q180000 ; G00 X72.0 ;
W38.0 ;
61
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PROGRAMMAZIONE4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
B--64114IT/01
4.11

FUNZIONE DI SALTO (G31)

Formato
Spiegazioni
G31 comanda l’interpolazione lineare come G01. L’immissione di un segnale esterno di salto durante l’esecuzione di questo comando interrompe il resto del blocco e fa eseguire il blocco successivo.
La funzione di salto si usa quando il punto finale non è noto a priori, ma è specificato da un segnale della macchina, come, per esempio, nella rettifica. Questa funzione si usa anche per misurare le dimensioni del pezzo. Per i dettagli relativi all’i mpiego di questa funzione, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
G31 IP_;
G31: CodiceG autocancellante (valido solo per il blocco che
lo contiene)
Le macroistruzioni possono usare i valori delle coordinate del punto cui è pervenuto il segnale di salto in quanto essi vengono memorizzati nelle variabili di sistema #5061 --- #5068 delle macroistruzioni.
#5061 Valore della coordinata X #5062 Valore della coordinata Y #5063 Valore della coordinata del terzo asse #5064 Valore della coordinata del quarto asse
DIFFIDA
Per migliorare la precisione della posizione dell’utensile quando perviene il segnale di salto, la regolazione della velocità di avanzamento, la prova a vuoto e l’accelerazione/decelerazione automatica sono disabilitate per la funzione di salto programmata nel modo avanzamento al minuto. Queste funzioni possono essere abilitate mettendoa1ilbit7(SKF)delparametroN.6200. Nel modo avanzamento al giro, la regolazione della velocità di avanzamento, la prova a vuoto e l’accelerazione/ decelerazione automatica sono abilitate per la funzione di salto, indipendentemente dallo stato del bit SKF.
NOTA
1. G31 non può essere usato quando è attiva la compensazione raggio utensile. Prima di specificare il comando G31, cancellare la compensazione raggio utensile con G40, altrimenti si ha l’allarme P/S N. 035.
3. Se si usa la funzione di salto ad alta velocità, l’esecuzione di G31 nel modo avanzamento al giro provoca l’allarme P/S N. 211.
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Esempi
D Il blocco successivo a
G31 contiene un comando incrementale
G31 W100.0 F100;
U50.0;
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONEPROGRAMMAZIONE
U50.0
D Il blocco successivo a
G31 contiene un comando assoluto di un solo asse
Segnale di salto ricevuto qui
X
100.0
Z
Fig. 4.11 (a) Il blocco successivo è un comando incrementale
G31 Z200.00 F100;
X100.0;
Segnale di salto ricevuto qui
X100.0
50.0
Movimento effettivo Movimento senza segnale di salto
Z200.0
Movimento effettivo
Movimento senza segnale di salto
D Il blocco successivo a
G31 contiene un comando assoluto di due assi
Fig. 4.11 (b) Il blocco successivo è un comando assoluto per un asse
G31 G90X200.0 F100;
X300.0 Z100.0;
X
Segnale di salto ricevuto qui
100
100 200 300
Fig. 4.11 (c) Il blocco successivo è un comando assoluto per due assi
(300,100)
Movimento effettivo
Movimento senza segnale di salto
Z
63
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PROGRAMMAZIONE4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
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4.12

SALTO MULTIPASSO

Formato
In un blocco contenente P1, P2, P3 o P4 dopo G31, la funzione di salto multipasso memorizza nelle variabili delle macroistruzioni le coordinate della posizione in cui si alza un segnale di salto (4 punti o 8 punti; 8 punti se si usa il segnale di salto ad alta velocità). Se un blocco di sosta contiene Q1, Q2, Q3 o Q4, la funzione di salto multipasso può interrompere la sosta. I parametri da 6202 a 6205 permettono di selezionare un segnale di salto a 4 punti o a 8 punti (quando si usa un segnale di salto ad alta velocità). Un segnale di salto può essere fatto corrispondere a più Pn o Qn (n = 1 .. 4), oppure a uno specifico Pn o Qn. Per la sosta possono essere usati i parametri da DS1 a DS8 (N. 6206#0 ---#7). Con la funzione di salto è possibile utilizzare il segnale emesso da un dispositivo di misura per saltare la lavorazione comandata dal programma. Nella rettifica a tuffo, per esempio, è possibile eseguire automaticamente una serie di operazioni, dalla sgrossatura alla passata di spegnifiamma, alzando un segnale di salto al completamento di ciascuna operazione di sgrossatura, semifinitura, finitura o di spegnifiamma.
Comando di movimento
G31 IP __ F __ P __ ;
IP_ : Punto finale F_ : Velocità di avanzamento P_ : P1-- P4
Spiegazioni
D Segnalidisalto
Comando di sosta
G04 X (U, P)__ (Q__) ;
X(U, P)_ : Tempo di sosta Q_ : Q1 -- Q4
Il salto multipasso si comanda programmando P1, P2, P3 o P4 in un blocco G31. Per la spiegazione di come scegliere P1, P2, P3 o P4, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile. La specifica di Q1, Q2, Q3 o Q4 in un blocco G04 (comando di sosta) permette di saltare la sosta allo stesso modo di G31. La sosta può essere saltata anche senza specif icare Qn. Per la spiegazione di come scegliere Q1, Q2, Q3 o Q4, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
I parametri da 6202 a 6205 permettono di specificare se si usa un segnale di salto a 4 punti o a 8 punti (quando si usa il segnale di salto ad alta velocità). La specifica non è limitata alla corrispondenza uno a uno. E’ possibile specificare che un segnale di salto corrisponde a due o più Pn o Qn (n =
1..4). Inoltre è possibile usare i bit da 0 (DS1) a 7 (DS8) del parametro N. 6206 per specificare la sosta.
AVVERTENZA
Se non è specificato Qn e non sono settati i parametri DS1
-- DS8 (N. 6206#0--#7), la sosta non viene saltata.
64
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4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONEPROGRAMMAZIONE
4.13

SALTO ALLA COPPIA LIMITE (G31 P99)

Formato
Spiegazioni
D G31 P99
Se viene limitata la coppia del motore (per esempio con un comando di limitazione della coppia emesso dal PMC), un comando di movimento successivo a G31 P99 (o a G31 P98) può generare lo stesso tipo di avanzamento in lavoro specificato da G01 (interpolazione lineare). Se viene ricevuto un segnale indicante che è stata raggiuntala coppia limite (a causa della pressione applicata o per qualche altra ragione), si verifica un salto della lavorazione. Peridettaglirelativiall’impiegodiquestafunzione,consultareilmanuale del costruttore della macchina utensile.
G31 P99 F_ ;
G31 P98 F_ ;P_I
G31: Un codice G autocancellante (codice G valido solo per il
Se viene raggiunta la coppia limite del motore, o viene ricevuto un segnale di salto, durante l’esecuzione di G31 P99, il comando di movimento in corso viene cancellato e viene eseguito il blocco successivo.
P_I
blocco nel quale è specificato)
D G31 P98
D Comando del limite
della coppia
D Variabilidisistema
delle macroistruzioni
Limitazioni
D Comando asse
Se viene raggiunta la coppia limite del motore durante l’esecuzione di G31 P98, il comando di movimento in corso viene cancellato e viene eseguito il blocco successivo. Il segnale di salto <X0004#7Torretta 2/X0013#7> non influenza G31 P98. Se durante l’esecuzione di G31 P98 il CNC riceve un segnale di salto, lo ignora.
Se primadell’esecuzione di G31 P99/98 non viene specificata la limitazione della coppia, il movimento continua; anche se viene raggiunta la coppia limite, il salto non viene eseguito.
Quando vengono specificati G31 P99 o G31 P98, le variabili macro contengono le coordinate della posizione raggiunta alla fine del salto (vedere la sezione 4.9). Se la lavorazione viene saltata in seguito a un segnale di salto, le stesse variabili conterranno le coordinate di macchina del punto di fine del salto, anzichélecoordinatedelpuntonelqualeèpervenutoilsegnale.
Un blocco G31 P98/P99 può comandare il movimento di un solo asse. Se in tale blocco vengono specificati due o più assi, o non viene specificato alcun asse, si ha l’allarme P/S N. 015.
D Errore del servosistema
D Salto ad alta velocità
Se durante l’esecuzione di G31 P98/99 perviene il segnale indicante che è stata raggiunta la coppia limite e il grado di errore del servo è maggiore di 32767, si ha l’allarme P/S N. 244.
Con G31 P99, un segnale di salto può causare un salto, ma non un salto ad alta velocità.
65
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PROGRAMMAZIONE4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
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D Sincronizzazione
semplificata e controllo dell’asse inclinato
D Controllo della velocità
D Comandi consecutivi
G31 P98/99 non può essere usato per gli assi soggetti al controllo sincrono semplice o all’asse X o Z sottoposti al controllo dell’asse inclinato.
Il bit 7 (SKF) del parametro N. 6200 deve essere settato in modo da disabilitare la prova a vuoto, le regolazioni, e l’accelerazione/decelerazione automatica per i comandi di salto G31.
Non usare G31 P98/99 in blocchi consecutivi.
DIFFIDA
Specificare sempre la limitazione della coppia prima di comandare G31 P99/98. In caso contrario, G31 P99/98 permetterà l’esecuzione del comando di movimento senza provocare alcun salto.
NOTA
Se G31 viene programmato nel modo compensazione raggio utensile, si ha l’allarme P/S N. 035. Prima di comandare G31, cancellare il modo compensazione raggio utensile programmando G40.
Esempi
O0001 ;
: : MJJ ; : : G31 P99 X200. F100 ; : G01 X100. F500 ; : : MYY ; : : M30 ; : %
Il PMC specifica la limitazione della coppia attraverso la finestra.
Comando di salto alla coppia limite
Comando di movimento per il quale è applicata la limitazione della coppia
Limitazione della coppia cancellata dal PMC
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5
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTOPROGRAMMAZIONE

FUNZIONI DI AVANZAMENTO

67
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PROGRAMMAZIONE5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
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5.1

INTRODUZIONE

D Funzioni di avanzamento
D Regolazione
D Accelerazione e
decelerazione automatiche
Le funzioni di avanzamento controllano il movimento dell’utensile. Sono disponibili le seguenti due funzioni:
1. Rapido Quando viene specificato un comando di posizionamento (G00), l’utensile si muove alla velocità rapida stabilita per il CNC (parametro N.
1420).
2. Avanzamento in lavoro L’utensile si muove alla velocità di avanzamento programmata.
La velocità dell’utensile può essere regolata, sia in rapido sia in lavoro, usando il selettore che si trova sul pannello dell’operatore.
Allo scopo di ottenere partenze e arresti graduali, all’inizio e alla fine dei movimenti dell’utensile vengono applicate automaticamente l’accelerazione e la decelerazione (Fig. 5.1(a)).
Rapido
F
R
F
: Velocità in rapido
R
: Costante di tempo
T
R
per l’accelerazione /decelerazione in rapido
0
T
R
Avanzamento in lavoro
F
C
0
T
C
Fig. 5.1 (a) Accelerazione e decelerazione automatiche (esempio)
T
R
F
C
T
C
T
C
Tem p o
: Velocità di avanzamento
: Costante di tempo per
l’accelerazione/decele-­razione in lavoro
Tem p o
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5. FUNZIONI DI AVANZAMENTOPROGRAMMAZIONE
D Percorso dell’utensile
durante l’avanzamento in lavoro
Se fra due blocchi consecutivi di avanzamento in lavoro cambia la direzione del movimento, può derivarne un arrotondamento dello spigolo (Fig.5.1(b)).
X
Percorso utensile programmato
Percorso utensile effettivo
0
Fig. 5.1 (b) Esempio di percorso dell’utensile fra due blocchi
Z
In interpolazione circolare, si verifica un errore di raggio (Fig. 5.1 (c)).
X
0
r:Errore
Percorso utensile programmato
Percorso utensile effettivo
r
Z
5.2

RAPIDO

Formato
Spiegazioni
Fig. 5.1 (c) Esempio di errore del raggio dell’interpolazione circolare
L’arrotondamento dello spigolo illustrato dalla fig. 5.1 (b) e l’errore di raggio illustrato nella fig. 5.1 (c) dipendono dalla velocità di avanzamento. Pertanto, se si vuole che l’utensile esegua il percorso programmato occorre controllare la velocità di avanzamento.
G00 IP_ ;
G00 : Codice G (gruppo 01) per il posizionamento in rapido IP_ : Coordinate del punto finale
Il posizionamento in rapido si ottiene con il comando di posizionamento (G00). In rapido, il blocco successivo viene eseguito dopo che la velocità è scesa a 0 e la posizione programma ta è stata raggiunta, con una tolleranza stabilita dal costruttore della macchina utensile (controllo in---posizione). Non è necessario programmare la velocità, dato che questa è impostata per ciascun asse tramite il parametro N. 1420. La velocità in rapido può essere regolata tramite il selettore che si trova sul pannello dell’operatore: F0, 25%, 50%, 100% F0 è una velocità fissa impostata con il parametro N. 1421. Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
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PROGRAMMAZIONE5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
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5.3

VELOCITA’ DI AVANZAMENTO IN LAVORO

Formato
Spiegazioni
La velocità di avanzamento per l’interpolazione lineare (G01), l’interpolazione circolare (G02, G03), ecc. si programma con un valore numerico dopo il codice F.
Nell’avanzamento in lavoro, il blocco successivo è eseguito in modo da minimizzare la variazione della velocità di avanzamento. Sono disponibili quattro modalità di specifica:
1. Avanzamento al minuto (G98) Dopo il codice F, specificare l’entità dell’avanzamento al minuto .
2. Avanzamento al giro (G99) Dopo il codice F, specificare l’entità dell’avanzamento al giro del mandrino.
Avanzamento al minuto
G98 ; Codice G (gruppo 05) per l’avanzamento al minuto F__: Velocità di avanzamento (mm/min o po l lici/min)
Avanzamento al giro
G99 ; Codice G (gruppo 05) per l’avanzamento al giro F__: Velocità di avanzamento (mm/giro o pollici/giro)
D Controllo della velocità
tangenziale costante
D Avanzamento al minuto
(G98)
La velocità di avanzamento è controllata in modo che la velocità nella direzione risultante sia sempre uguale alla velocità programmata.
XX
Punto finale
F
Punto iniziale
Z
Interpolazione lineare
Fig. 5.3 (a) Velocità tangenziale (F)
Nel modo avanzamento al minuto, G98, la velocità di avanzamento dell’utensile al minuto viene direttamente programmata col codice F. G98 è modale, dopo essere stato specificato, rimane valido finché non viene comandato G99 (avanzamento al giro). All’accensione è attivo il modo avanzamento al giro. Allavelocità di avanzamentoal minuto può essere applicata una regolazione da 0 a 254% (con incrementi di 1%) tramite il selettore che si trova sul pannello dell’operatore. Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
Punto iniziale
Centro
Interpolazione circolare
Punto finale
F
Z
70
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5. FUNZIONI DI AVANZAMENTOPROGRAMMAZIONE
D Avanzamento al giro
(G99)
F
Fig. 5.3 (b) Avanzamento al minuto
Avanzamento al minuto (mm/min o p o llici/min)
DIFFIDA
Alcuni comandi, come la filettatura, inibiscono la regolazione della velocità di avanzamento.
Il modo avanzamento al giro si specifica con G99. L’avanzamento dell’utensile al giro del mandrino si specifica direttamente con il codice F. G99 è modale. Una volta programmato, resta attivo finché non viene programmato G98 (avanzamento al minuto). Alla velocità di avanzamento al giro può essere applicata una regolazioneda 0 a 254% (con incrementi di 1%) tramite il selettore che si trova sul pannello dell’operatore. Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile. Se il bit 0 (NPC) del parametro N. 1402 è 1, è possibile specificare l’avanzamento al giro anche se non è utilizzato un encoder. (Il CNC converte i comandi di avanzamento al giro in comandi di avanzamento al minuto.)
F
Avanzamento al giro (mm/giro o pollici/giro)
D Limite della velocità
di avanzamento
Fig. 5.3 (c) Avanzamento al giro
AVVERTENZA
1 Quando la velocità di rotazione del mandrino è bassa, la
velocità di avanzamento non è uniforme. Il grado di non uniformità aumenta con il diminuire della velocità del mandrino.
2 Alcuni comandi, come la filettatura, inibiscono la
regolazione della velocità di avanzamento.
Con il parametro N. 1422 è possibile stabilire un limite della velocità di avanzamento comune a tutti gli a ssi. Se la velocità di avanzamento effettiva (dopo l’applicazione delle regolazioni) supera questo limite, viene bloccata in modo da non eccederlo.
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PROGRAMMAZIONE5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO
secondiogir
i
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NOTA
Il limite superiore della velocità di avanzamento si specifica in mm/min o in pollici/min. Eccetto che durante l’accelerazione o la decelerazione, l’errore aritmetico del CNC per il valore comandato della velocità di avanzamento è contenuto entro il 2%. Questo errore si applica al tempo misurato per un movimento dell’utensile di 500 mm o più, dopo aver raggiunto una velocità stazionaria.
Riferimento
5.4

SOSTA (G04)

Formato
Spiegazioni
Vedere l’appendice C per l’intervallo di specifica della velocità di avanzamento.
Sosta G04 X_ ; o G04 U_; o G04 P_ ;
X_ : Tempo di sosta (punto decimale ammesso) U_ : Tempo di sosta (punto decimale ammesso) P_ : Tempo di sosta (punto decimale non ammesso)
Quando viene specificata una sosta, l’esecuzione del blocco successivo è ritardata per il tempo specificato. Il bit 1 (DWL) del parametro N. 3405 permette di specificare la sosta in giri nel caso dell’avanzamento al giro (G99).
Tabella 5.4 (a) Intervallo dei valori di comando del tempo di sosta
(Comando X)
Sistema di incrementi
IS--B da 0.001 a 99999.999
IS--C
Tabella 5.4 (b) Intervallo dei valori di comando del tempo di sosta
Sistema di incrementi
IS--B da 1 a 99999999 0.001 sec o giri
IS--C da 1 a 99999999 0.0001 sec o giri
Intervallo dei valori dei
comandi
da 0.0001 a 9999.9999
(Comando P)
Intervallo dei valori dei
comandi
Unità del tempo
di sosta
Unità del tempo
di sosta
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6
6. PUNTO DI RIFERIMENTOPROGRAMMAZIONE

PUNTO DI RIFERIMENTO

Su una macchina utensile a CNC è definita una posizione speciale nella quale, generalmente, viene eseguito il cambio utensile o viene stabilito il sistema di coordinate, come si vedrà più avanti. Questa posizi one è detta punto di riferimento.
73
Page 100
6.1

RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO

PROGRAMMAZIONE6. PUNTO DI RIFERIMENTO
B--64114IT/01
D Punto di riferimento
Il punto di riferimento è un punto fisso sulla macchina al quale l’utensile può essere portato facilmente con la funzione del ritorno al punt o di riferimento. Per esempio, il punto di riferimento è usato come posizione di cambio utensile automatico. Possono essere definiti fino a quattro punti di riferimento, specificandone le coordinate nel sistema di coordinate della macchina tramite parametri (da 1240 a 1243).
Y
2˚ punto di riferimento
3˚ punto di riferimento
Punto di riferimento
4˚ punto di riferimento
Zero macchina
Fig. 6.1 (a) Zero macchina e punti di riferimento
X
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