FANUC Series 0i-TC OPERATOR'S MANUAL [it]

FANUC Series 0*-TC

MANUALE DELL’OPERATORE

B-64114IT/01

Nessuna parte di questo manuale può essere riprodotta in qualsiasi forma.

Tutte le specifiche e le prestazioni sono soggette a variazione senza preavviso.

L’esportazione di questo prodotto è soggetta all’autorizzazione del governo del paese dal quale il prodotto viene esportato.

In questo manuale abbiamo cercato, nel limite del possibile, di toccare tutti gli argomenti.

Tuttavia, a causa del grande numero di possibilità, non è possibile descrivere tutto ciò che non deve o non può essere fatto.

Pertanto, tutto ciò che questo manuale non dà specificamente come possibile deve essere considerato come “impossibile”.

NORME DI SICUREZZA

Questa sezione descrive le norme di sicurezza per l’uso delle unità CNC. E’ essenziale che queste norme siano osservate dall’utilizzatore per assicurare la sicurezza del funzionamento delle macchine equipaggiate con unità CNC (tutte le descrizioni fornite in questa sezione assumono questa configurazione). Alcune norme si riferiscono a specifiche funzioni e pertanto possono non essere applicabili a certe unità CNC.

Gli utilizzatori devono anche osservare le norme di sicurezza relative alla macchina, così come sono descritte nel corrispondente manuale predisposto dal costruttore della macchina utensile. Prima di far funzionare la macchina o di creare un programma che ne controlli il funzionamento, l’operatore deve avere piena familiarità con il contenuto di questo manuale e del corrispondente manuale fornito dal costruttore della macchina utensile.

Indice

1.

DEFINIZIONE DI DIFFIDA, AVVERTIMENTO E NOTA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

s--2

2.

DIFFIDE E AVVERTENZE DI CARATTERE GENERALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

s--3

3.

DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLA PROGRAMMAZIONE . . . . . . . . . .

s--5

4.

DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLE OPERAZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . .

s--7

5.

DIFFIDE RELATIVE ALLA MANUTENZIONE ORDINARIA . . . . . . . . . . . . . . . . .

s--9

s- 1

 

NORME DI SICUREZZA

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1

DEFINIZIONE DI DIFFIDA, AVVERTIMENTO E NOTA

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo manuale include le norme di sicurezza che devono essere osservate per proteggere l’utilizzatore e per evitare di danneggiare la macchina. Le norme sono suddivise in diffide e avvertenze in base al loro peso in termini di sicurezza. Le informazioni supplementari sono classificate come note. Leggere attentamente le diffide, le avvertenze e le note, prima di tentare di usare la macchina.

DIFFIDA

Questa indicazione viene data quando esiste il pericolo di lesioni dell’operatore o di danneggiamenti della macchina se non viene seguita la procedura indicata.

AVVERTENZA

Questa indicazione viene data quando il mancato rispetto della procedura indicata può danneggiare la macchina.

NOTA

Le note sono usate per fornire informazioni supplementari, diverse dalle diffide e dalle avvertenze.

` Leggere attentamente questo manuale e deporlo in un posto sicuro.

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B--64114IT/01 NORME DI SICUREZZA

2 DIFFIDE E AVVERTENZE DI CARATTERE GENERALE

DIFFIDA

1.Non tentare mai di lavorare un pezzo senza aver prima verificato il funzionamento della macchina. Prima di iniziare una produzione, assicurarsi che la macchina operi correttamente attraverso una lavorazione di prova usando, per esempio, le funzioni blocco a blocco, regolazione della velocità di avanzamento o blocco macchina, o facendo lavorare la macchina senza aver montato né il pezzo né l’utensile. La mancata verifica del corretto funzionamento della macchina può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina stessa, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.

2.Prima di avviare la macchina controllare attentamente i dati specificati.

Il funzionamento della macchina sulla base di dati non corretti può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina stessa, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.

3.Assicurarsi che gli avanzamenti specificati siano appropriati all’operazione da eseguire. Generalmente per ogni macchina esiste una specifica velocità massima di avanzamento. La velocità di avanzamento appropriata dipende dall’operazione che si intende eseguire. Consultare il manuale fornito insieme alla macchina per determinare la velocità massima di avanzamento ammessa. Se la macchina opera con una velocità di avanzamento non appropriata, essa può comportarsi in modo inatteso, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.

4.Se si usa una funzione di compensazione utensile, controllare attentamente l’entità e la direzione della compensazione.

Il funzionamento della macchina sulla base di dati non corretti può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina stessa, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.

5.I parametri del CNC e del PMC sono impostati in fabbrica. Normalmente non è necessario cambiarli. Quando, tuttavia, non esistono alternative alla modifica di un parametro, assicurarsi di averne compreso perfettamente la funzione prima di procedere a qualsiasi variazione.

L’errata impostazione di un parametro può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.

6.Immediatamente dopo l’accensione, non toccare nessuno dei tasti del pannello MDI finché non compaiono lo schermo posizione o lo schermo allarmi.

Alcuni tasti del pannello MDI sono dedicati alla manutenzione o ad altre operazioni speciali. Premere uno di questi tasti può mettere il CNC in uno stato diverso da quello normale. Avviare la macchina in questo stato può dar luogo ad un comportamento inatteso della medesima.

7.Il manuale dell’operatore e il manuale di programmazione forniti insieme al CNC forniscono una descrizione generale delle funzioni della macchina, incluse le funzioni opzionali. Notare che le funzioni opzionali variano da una macchina all’altra. Di conseguenza, alcune delle funzioni descritte nei manuali del CNC possono non essere disponibili su uno specifico modello. In caso di dubbio, controllare le specifiche della macchina.

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DIFFIDA

8.Alcune funzioni possono essere state implementate su richiesta del costruttore della macchina utensile. Prima di usare una di queste funzioni, consultare il manuale predisposto dal costruttore della macchina utensile per i dettagli e le eventuali avvertenze relativi a tale funzione.

NOTA

I programmi, i parametri, e le variabili macro sono registrati nella memoria non volatile del CNC. Normalmente questi dati non vengono persi allo spegnimento del CNC stesso. Tuttavia, essi possono essere cancellati inavvertitamente o può rendersi necessario cancellarli dalla memoria non volatile nell’ambito di una procedura di ripristino dopo un errore.

Per proteggersi da tale situazione e garantire un rapido ripristino dei dati così cancellati, eseguire una copia di sicurezza di tutti i dati vitali e conservarla in un luogo sicuro.

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3 DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLA PROGRAMMAZIONE

Questa sezione fornisce le principali norme di sicurezza relative alla programmazione. Prima di iniziare a scrivere un programma leggere attentamente il manuale dell’operatore e il manuale di programmazione forniti insieme al CNC. E’ necessario avere piena familiarità con il contenuto di questi manuali.

DIFFIDA

1. Impostazione del sistema di coordinate

Se il sistema di coordinate non è impostato correttamente la può comportarsi in modo inaspettato nell’esecuzione di un programma peraltro corretto.

Questo inatteso comportamento può danneggiare l’utensile, la macchina o il pezzo e può causare lesioni all’operatore.

2. Posizionamento con interpolazione non lineare

Quando si usa il posizionamento con interpolazione non lineare (posizionamento con movimento non lineare fra il punto iniziale e il punto finale), è necessario controllare attentamente il percorso utensile.

Il posizionamento comporta movimenti rapidi. Se l’utensile entra in collisione con il pezzo, possono derivarne danni all’utensile, alla macchina o al pezzo e lesioni all’operatore.

3. Funzioni che coinvolgono un asse rotativo

Quando si usa l’interpolazione in coordinate polari, fare molta attenzione alla velocità dell’asse rotativo. Una programmazione non corretta può dar luogo ad una velocità di rotazione dell’asse troppo alta, in grado di provocare il distacco dal mandrino del pezzo o dell’utensile, se questi non sono sufficientemente bloccati. Un incidente di questo genere può facilmente danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.

4. Conversione pollici/millimetri

La commutazione pollici/millimetri non cambia le unità di misura dei dati come lo spostamento dell’origine del pezzo, i parametri e la posizione corrente. Prima di avviare la macchina, quindi, è necessario determinare il tipo delle unità di misura utilizzate. Il tentativo di eseguire un’operazione qualsiasi quando i dati specificati non sono validi può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.

5. Controllo della velocità di taglio costante

Quando un asse soggetto al controllo della velocità di taglio costante si avvicina all’origine del sistema di coordinate del pezzo, la velocità del mandrino può aumentare eccessivamente. Quindi, è necessario specificare la velocità massima ammessa. Una specifica non corretta di questa velocità massima può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.

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DIFFIDA

6. Controllo della corsa

Dopo l’accensione, eseguire un ritorno manuale al punto di riferimento come richiesto. Il controllo della corsa non è possibile prima dell’esecuzione del ritorno manuale al punto di riferimento. Notare che quando il controllo della corsa è disabilitato, non vengono segnalati allarmi nel caso in cui venga superato un fine corsa. Questo può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.

7. Modo assoluto/incrementale

Se un programma creato usando valori assoluti viene eseguito nel modo incrementale o viceversa, La macchina può comportarsi in modo inatteso.

8. Selezione del piano

Se per l’interpolazione circolare o un ciclo fisso la specifica del piano non è corretta, la macchina può comportarsi in modo inatteso. Per i dettagli, fare riferimento alla descrizione delle varie funzioni.

9. Salto al limite di coppia

Prima di specificare un salto al limite di coppia, applicare il limite di coppia. Se viene specificato un salto al limite di coppia senza che sia stato effettivamente applicato il limite di coppia, una comando di movimento verrà eseguito senza eseguire il salto.

10. Funzione di compensazione

Se nel modo compensazione vengono specificati un comando basato sul sistema di coordinate della macchina o un comando di ritorno al punto di riferimento, la compensazione viene temporaneamente cancellata, Questo può provocare un comportamento inatteso della macchina. Prima di specificare uno di questi comandi, quindi, cancellare sempre il modo compensazione.

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4 DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLE OPERAZIONI

Questa sezione presenta le norme di sicurezza relativa alle operazioni della macchina. Prima di operare sulla macchina leggere attentamente il manuale dell’operatore e il manuale di programmazione forniti insieme al CNC. E’ necessario avere piena familiarità con il contenuto di questi manuali.

DIFFIDA

1. Funzionamento manuale

Quando si eseguono operazioni manuali, determinare la posizione corrente dell’utensile e del pezzo e assicurarsi che l’entità, la direzione e la velocità di avanzamento dei movimenti siano state specificate correttamente. Un’operazione non corretta può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.

2. Ritorno manuale al punto di riferimento

Dopo l’accensione, eseguire il ritorno manuale al punto di riferimento come richiesto. Se la macchina viene fatta funzionare senza aver prima eseguito il ritorno manuale al punto di riferimento, essa può comportarsi in modo inatteso. Prima del ritorno manuale al punto di riferimento, il controllo della corsa è disabilitato. Un’operazione inattesa può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.

3. Avanzamento manuale con volantino

Nell’avanzamento manuale con volantino, la rotazione del volantino quando il fattore di scala applicato è grande, ad esempio 100, provoca un movimento rapido dell’utensile o della tavola. La mancanza di attenzione nell’eseguire questa operazione può causare danni al pezzo, all’utensile o alla macchina e può causare ferite all’operatore.

4. Disabilitazione della regolazione

Se durante la filettatura, la maschiatura o la maschiatura rigida la regolazione della velocità è disabilitata (in base al contenuto di una variabile macro), la velocità non può essere prevista, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della macchina e con possibili lesioni dell’operatore.

5. Operazioni di preset/origine

In linea di principio, non tentare mai un’operazione di preset/origine quando la macchina sta funzionando sotto il controllo di un programma. Altrimenti la macchina può comportarsi in modo inatteso, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della macchina e con possibili lesioni dell’operatore.

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NORME DI SICUREZZA

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DIFFIDA

6. Spostamento del sistema di coordinate del pezzo

Gli interventi manuali, il funzionamento nello stato di blocco macchina o l’applicazione dell’immagine speculare possono spostare il sistema di coordinate del pezzo. Prima di far funzionare la macchina sotto il controllo di un programma, controllare attentamente il sistema di coordinate. Se la macchina viene fatta operare sotto il controllo di un programma senza tener conto di un eventuale spostamento del sistema di coordinate del pezzo, la macchina può comportarsi in modo inatteso, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della macchina e con possibili lesioni dell’operatore.

7. Pannello software dell’operatore e commutatori a menu

Se si usano il pannello software dell’operatore e i commutatori a menu, il pannello MDI permette di specificare operazioni non supportate dal pannello dell’operatore di macchina, quali la commutazione del modo, la variazione dei valori di regolazione e i comandi di avanzamento in jog. Però, operando inavvertitamente sui tasti del pannello MDI è possibile causare un comportamento inatteso della macchina, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della macchina e con possibili lesioni dell’operatore.

8. Intervento manuale

Se durante il funzionamento della macchina sotto il controllo del programma viene eseguito un intervento manuale, alla ripartenza della macchina il percorso utensile può variare. Prima di far ripartire la macchina dopo un intervento manuale, quindi, controllare la posizione del commutatore assoluto in manuale, l’impostazione dei parametri e lo stato del modo di comando assoluto/incrementale.

9. Feed hold, regolazione della velocità di avanzamento e blocco singolo

Le funzioni feed hold, regolazione della velocità di avanzamento e blocco singolo possono essere disabilitate tramite la variabile macro di sistema #3004. Quando la macchina opera in queste condizioni fare molta attenzione.

10. Prova a vuoto

Normalmente, la prova a vuoto si usa per verificare il funzionamento della macchina sotto il controllo di un programma. Durante una prova a vuoto, la macchina lavora alla velocità di avanzamento per la prova a vuoto, che è diversa dalla velocità di avanzamento programmata. Notare che la velocità di avanzamento per la prova a vuoto può essere maggiore della velocità di avanzamento programmata.

11. Compensazione raggio utensile nel modo MDI

Mettere una particolare attenzione nella specifica del percorso utensile di un movimento comandato nel modo MDI, perché in questo caso la compensazione raggio utensile non è applicata. Quando viene introdotto un comando in MDI interrompendo il funzionamento automatico nel modo compensazione raggio utensile, fare molta al percorso dell’utensile alla ripresa del funzionamento automatico. Per i dettagli fare riferimento alle corrispondenti sezioni del manuale.

12. Editazione del programma pezzo

Se la macchina viene fermata e viene editato (modifica, inserimento o cancellazione di parole o blocchi) il programma pezzo in esecuzione, quando viene ripresa la lavorazione sotto il controllo del programma la macchina può comportarsi in modo inaspettato. In linea di principio, non modificare, inserire o cancellare i comandi contenuti nel programma in esecuzione.

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5 DIFFIDE RELATIVE ALLA MANUTENZIONE ORDINARIA

DIFFIDA

1. Sostituzione della batteria della memoria

Sostituire la batteria della memoria a CNC acceso, dopo aver messo la macchina nella condizione di arresto in emergenza. Poiché questa operazione deve essere eseguita a CNC acceso e con l’armadio aperto, essa può essere eseguita esclusivamente da personale che abbia ricevuto un addestramento sui temi della sicurezza e della manutenzione ufficialmente accettato.

Durante la sostituzione della batteria fare attenzione a non toccare i circuiti ad alta tensione (contrassegnati con il simbolo e protetti da un coperchio isolante).

Toccare un circuito ad alta tensione scoperto comporta un rischio di scossa elettrica estremamente grave.

NOTA

Il CNC usa la batteria per preservare il contenuto della sua memoria, programmi, correzioni, parametri, ecc., anche quando l’alimentazione esterna non è applicata.

In caso di caduta della tensione della batteria sul pannello dell’operatore o sullo schermo compare un allarme di bassa tensione della batteria.

Se compare questo allarme, sostituire la batteria entro una settimana, o il contenuto della memoria del CNC verrà perso.

Per la descrizione dettagliata della procedura per la sostituzione della batteria fare riferimento alla corrispondente sezione di questo manuale.

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NORME DI SICUREZZA

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DIFFIDA

2. Sostituzione della batteria dell’encoder assoluto

Sostituire la batteria dell’encoder assoluto a CNC acceso, dopo aver messo la macchina nella condizione di arresto in emergenza. Poiché questa operazione deve essere eseguita a CNC acceso e con l’armadio aperto, essa può essere eseguita esclusivamente da personale che abbia ricevuto un addestramento sui temi della sicurezza e della manutenzione ufficialmente accettato.

Durante la sostituzione della batteria fare attenzione a non toccare i circuiti ad alta tensione (contrassegnati con il simbolo e protetti da un coperchio isolante).

Toccare un circuito ad alta tensione scoperto comporta un rischio di scossa elettrica estremamente grave.

NOTA

L’encoder assoluto usa la batteria per preservare la posizione assoluta memorizzata.

In caso di caduta della tensione della batteria sul pannello dell’operatore o sullo schermo compare un allarme di bassa tensione della batteria.

Se compare questo allarme, sostituire la batteria entro una settimana, o la posizione assoluta memorizzata dall’encoder verrà persa.

Per la descrizione dettagliata della procedura per la sostituzione della batteria fare riferimento al manuale di manutenzione dei motori assi GE Fanuc Serie αi.

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NORME DI SICUREZZA

 

 

DIFFIDA

3. Sostituzione dei fusibili

Per alcune unità, il capitolo del manuale dell’operatore relativo alla manutenzione ordinaria descrive la procedura per la sostituzione dei fusibili.

Tuttavia, prima di procedere alla sostituzione di un fusibile è necessario individuare e rimuovere la causa che ne ha provocato la bruciatura.

Per questo motivo, questa operazione può essere eseguita esclusivamente da personale che abbia ricevuto un addestramento sui temi della sicurezza e della manutenzione ufficialmente accettato. Quando si sostituisce un fusibile con l’armadio elettrico aperto fare attenzione a non toccare i circuiti ad alta tensione (contrassegnati con il simbolo e protetti da un coperchio isolante). Toccare un circuito ad alta tensione scoperto comporta un rischio di scossa elettrica estremamente grave.

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Indice Generale

 

 

NORME DI SICUREZZA . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . S-1

I. INTRODUZIONE

1. INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

3

1.1

SCHEMA GENERALE DI UTILIZZO DI UNA MACCHINA UTENSILE . . . . . . . . . . . . . . . .

6

1.2

AVVERTENZE RELATIVE ALLA LETTURA DEL MANUALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

8

1.3

AVVERTENZA RELATIVA A VARI TIPI DI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

8

II. PROGRAMMAZIONE

1. INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

11

1.1

MOVIMENTO DELL’UTENSILE LUNGO IL PROFILO DEL PEZZO - INTERPOLAZIONE

12

1.2

AVANZAMENTO - FUNZIONE AVANZAMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

14

1.3

DISEGNO DEL PEZZO E MOVIMENTO DELL’UTENSILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

15

 

1.3.1

Punto di riferimento (una posizione fissa sulla macchina) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

15

1.3.2Sistema di coordinate del disegno del pezzo e sistema di coordinate specificato dal CNC -

 

 

Sistema di coordinate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

16

 

1.3.3

Programmazione delle quote per il movimento dell’utensile - Comandi assoluti e incrementali . . . .

19

1.4

VELOCITA’ DI TAGLIO - FUNZIONE VELOCITA’ DEL MANDRINO . . . . . . . . . . . . . . . . .

21

1.5SELEZIONE DELL’UTENSILE DA USARE NELLE VARIE LAVORAZIONI -

 

 

FUNZIONE UTENSILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

22

 

1.6

COMANDI PER LEFUNZIONI DELLA MACCHINA - FUNZIONI MISCELLANEE . . . . . .

22

 

1.7

CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

23

 

1.8

GEOMETRIA DELL’UTENSILE E MOVIMENTI PROGRAMMATI DELL’UTENSILE . . . .

26

 

1.9

AMPIEZZA DEL MOVIMENTO DELL’UTENSILE - ZONA DI SICUREZZA . . . . . . . . . . .

27

2.

ASSI CONTROLLATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

28

 

2.1

ASSI CONTROLLATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

29

 

2.2

NOMI DEGLI ASSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

29

 

2.3

SISTEMA DI INCREMENTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

30

 

2.4

CORSA MASSIMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

31

3. FUNZIONI PREPARATORIE (CODICI G) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

32

4.

FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

37

 

4.1

POSIZIONAMENTO (G00) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

38

 

4.2

INTERPOLAZIONE LINEARE (G01) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

40

 

4.3

INTERPOLAZIONE CIRCOLARE (G02, G03) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

41

 

4.4

INTERPOLAZIONE ELICOIDALE (G02, G03) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

45

 

4.5

INTERPOLAZIONE IN COORDINATE POLARI (G12.1, G13.1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

46

 

4.6

INTERPOLAZIONE CILINDRICA (G07.1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

50

 

4.7

FILETTATURA A PASSO COSTANTE (G32) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

54

 

4.8

FILETTATURA A PASSO VARIABILE (G34) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

58

 

4.9

FILETTATURA CONTINUA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

59

c - 1

 

 

 

INDICE GENERALE

B--64114IT/01

 

 

 

 

 

 

4.10

FILETTATURA A PIU’ PRINCIPI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . .

60

 

4.11

FUNZIONE DI SALTO (G31) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . .

62

 

4.12

SALTO MULTIPASSO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . .

64

 

4.13

SALTO ALLA COPPIA LIMITE (G31 P99) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . .

65

5.

FUNZIONI DI AVANZAMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . .

67

 

5.1

INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . .

68

 

5.2

RAPIDO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . .

69

 

5.3

VELOCITA’ DI AVANZAMENTO IN LAVORO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . .

70

 

5.4

SOSTA (G04) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . .

72

6.

PUNTO DI RIFERIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . .

73

 

6.1

RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . .

74

7.

SISTEMA DI COORDINATE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . .

77

 

7.1

SISTEMA DI COORDINATE DELLA MACCHINA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . .

78

 

7.2

SISTEMA DI COORDINATE DEL PEZZO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . .

79

 

 

7.2.1

Impostazione del sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . .

79

 

 

7.2.2

Selezione del sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . .

81

 

 

7.2.3

Cambiamento del sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . .

82

 

 

7.2.4

Preset del sistema di coordinate del pezzo (G92.1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . .

84

 

 

7.2.5

Spostamento del sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . .

86

 

7.3

IMPOSTAZIONE DEL SISTEMA DI COORDINATE LOCALI (G52) . . . . . . . . . . . . . . .

. . . .

87

 

7.4

SELEZIONE DEL PIANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . .

89

8.

VALORI DELLE COORDINATE E DIMENSIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . .

90

 

8.1

PROGRAMMAZIONE ASSOLUTA E INCREMENTALE (G90, G91) . . . . . . . . . . . . . . .

. . . .

91

 

8.2

CONVERSIONE POLLICI/MILLIMETRI (G20, G21) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . .

92

 

8.3

PROGRAMMAZIONE DEL PUNTO DECIMALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . .

93

 

8.4

PROGRAMMAZIONE DIAMETRALE E PROGRAMMAZIONE RADIALE . . . . . . . . .

. . . .

94

9.

FUNZIONE VELOCITA’ MANDRINO (FUNZIONE S) . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . .

95

 

9.1

SPECIFICA DELLA VELOCITA’ DEL MANDRINO CON UN CODICE . . . . . . . . . . . .

. . . .

96

 

9.2

SPECIFICA DIRETTA DELLA VELOCITA’ DEL MANDRINO (COMANDO S-5 CIFRE) . .

96

 

9.3

CONTROLLO DELLA VELOCITA’ DI TAGLIO COSTANTE (G96, G97) . . . . . . . . . . .

. . . .

97

 

9.4

RILEVAZIONE DELL’ERRORE DI VELOCITA’ DEL MANDRINO (G25, G26) . . . . . .

. . . .

101

 

9.5

FUNZIONE DI POSIZIONAMENTO DEL MANDRINO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . .

104

 

 

9.5.1

Orientamento del mandrino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . .

104

 

 

9.5.2

Posizionamento del mandrino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . .

104

 

 

9.5.3

Cancellazione del posizionamento del mandrino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . .

106

10.

FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . .

107

 

10.1

SELEZIONE UTENSILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . .

108

 

10.2

GESTIONE VITA UTENSILI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . .

109

 

 

10.2.1 Programma dei dati della gestione vita utensili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . .

109

 

 

10.2.2

Conteggio della vita utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . .

112

 

 

10.2.3 Specifica di un gruppo di utensili in un programma pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . .

113

c - 2

B--64114IT/01 INDICE GENERALE

11. FUNZIONI AUSILIARIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

114

11.1

FUNZIONI AUSILIARIE (FUNZIONI M) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

115

11.2

PIU’ CODICI M IN UN BLOCCO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

116

11.3

SECONDA FUNZIONE AUSILIARIA (CODICI B) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

117

12. CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

118

12.1

COMPONENTI DEL PROGRAMMA DIVERSE DALLA SEZIONE PROGRAMMA . . . . . .

120

12.2

CONFIGURAZIONE DELLA SEZIONE PROGRAMMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

123

12.3

SOTTOPROGRAMMI (M98, M99) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

129

13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA PROGRAMMAZIONE . . . . . . . . . . . . . . .

132

13.1

CICLI FISSI (G90, G92, G94) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

133

 

13.1.1

Ciclo di tornitura sul diametro esterno/interno (G90) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

133

 

13.1.2

Ciclo di filettatura (G92) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

135

 

13.1.3

Ciclo di sfacciatura (G94) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

138

 

13.1.4

Uso dei cicli fissi G90, G92 e G94 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

141

13.2

CICLI MULTIPLI RIPETITIVI (G70-G76) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

143

 

13.2.1

Asportazione di materiale in tornitura (G71) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

143

 

13.2.2

Asportazione di materiale in sfacciatura (G72) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

147

 

13.2.3

Ripetizione del profilo (G73) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

148

 

13.2.4

Ciclo di finitura (G70) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

149

 

13.2.5

Ciclo di foratura frontale con ritiro intermedio dell’utensile (G74) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

152

 

13.2.6

Ciclo di foratura sul diametro esterno/interno (G75) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

153

 

13.2.7

Ciclo di filettatura in più passate (G76) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

154

 

13.2.8

Note sui cicli fissi ripetitivi (G70-G76) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

158

13.3

CICLI FISSI DI FORATURA (G80-G89) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

159

 

13.3.1

Ciclo di foratura frontale (G83)/ciclo di foratura laterale (G87) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

163

 

13.3.2

Ciclo di maschiatura frontale (G84)/Ciclo di maschiatura laterale (G88) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

166

 

13.3.3

Ciclo di barenatura frontale (G85)/Ciclo di barenatura laterale (G89) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

168

 

13.3.4

Cancellazione del ciclo di foratura (G80) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

169

 

13.3.5

Note per l’operatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

170

13.4

CICLI FISSI DI RETTIFICA (PER RETTIFICATRICI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

171

 

13.4.1

Ciclo di pendolazione senza misuratore (G71) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

171

 

13.4.2

Ciclo di pendolazione con misuratore (G72) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

172

 

13.4.3

Ciclo multituffo senza misuratore (G73) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

173

 

13.4.4

Ciclo multituffo con misuratore (G74) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

174

13.5

SMUSSI E RACCORDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

175

13.6

IMMAGINE SPECULARE PER DOPPIA TORRETTA (G68, G69) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

178

13.7PROGRAMMAZIONE CON IMMISSIONE DIRETTA DELLE QUOTE DEL DISEGNO . . . 179

13.8

MASCHIATURA RIGIDA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

184

 

13.8.1 Ciclo di maschiatura rigida frontale (G84)/ Ciclo di maschiatura rigida laterale (G88) . . . . . . . . . . . .

185

 

13.8.2 Cancellazione del ciclo fisso di maschiatura rigida (G80) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

187

14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

188

14.1

CORREZIONI UTENSILI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

189

 

14.1.1 Correzione geometria utensile e correzione usura utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

189

 

14.1.2 Codici T per le correzioni utensili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

190

 

14.1.3 Selezione utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

190

c - 3

 

INDICE GENERALE

B--64114IT/01

14.1.4

Numero correttore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . 190

14.1.5

Correzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 191

14.1.6

Comandi G53, G28 e G30 quando è applicata la correzione della posizione utensile . . . . . . . .

. . . . . 194

14.2 COMPENSAZIONE RAGGIO UTENSILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 197

14.2.1

Punta immaginaria dell’utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 197

14.2.2

Direzione della punta immaginaria dell’utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 199

14.2.3

Numero correttore e entità della correzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 200

14.2.4

Posizione del pezzo e movimento dell’utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 202

14.2.5

Note sulla compensazione raggio utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 207

14.3 DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA COMPENSAZIONE RAGGIO UTENSILE . .

. . . . 210

14.3.1

Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 210

14.3.2

Movimento dell’utensile all’attivazione della compensazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 212

14.3.3

Movimento dell’utensile nel modo compensazione raggio utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 214

14.3.4

Movimento dell’utensile alla cancellazione della compensazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 227

14.3.5

Controllo di interferenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 230

14.3.6

Sovrataglio causato dalla compensazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 235

14.3.7

Compensazione raggio utensile nell’esecuzione di smussi e raccordi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 236

14.3.8

Comandi da MDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 238

14.3.9

Precauzioni generali per la compensazione raggio utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 239

14.3.10

Comandi G53, G28 e G30 nel modo compensazione raggio utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 240

14.4ENTITA’ DELLE CORREZIONI UTENSILE, NUMERO DI CORRETTORI E IMMISSIONE

DEI DATI DA PROGRAMMA (G10) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

249

14.4.1

Correzioni utensile e numero di correttori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

249

14.4.2

Variazione delle correzioni utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

250

14.5DETERMINAZIONE AUTOMATICA DELLE CORREZIONI UTENSILE (G36, G37) . . . . . 251

15. MACROISTRUZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

254

15.1

VARIABILI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

255

15.2

VARIABILI DI SISTEMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

259

15.3

OPERAZIONI ARITMETICHE E LOGICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

266

15.4

FRASI MACRO E FRASI NC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

271

15.5

SALTI E RIPETIZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

272

 

15.5.1

Salto incondizionato (frase GOTO) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

272

 

15.5.2

Salto condizionato (frase IF) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

273

 

15.5.3

Ripetizioni (frase WHILE) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

274

15.6

RICHIAMO DELLE MACRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

277

 

15.6.1

Richiamo semplice (G65) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

278

 

15.6.2

Richiamo modale (G66) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

282

 

15.6.3

Richiamo di macro tramite codici G . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

284

 

15.6.4

Richiamo di macro tramite codici M . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

285

 

15.6.5

Richiamo di sottoprogrammi tramite codici M . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

286

 

15.6.6

Richiamo di sottoprogrammi tramite codici T . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

287

 

15.6.7

Esempio di programmazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

288

15.7

ELABORAZIONE DELLE FRASI MACRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

290

15.8

REGISTRAZIONE DEI PROGRAMMI MACRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

292

15.9

LIMITAZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

293

15.10 COMANDI DI EMISSIONE DEI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

294

15.11 MACROISTRUZIONI DI TIPO INTERRUPT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

298

 

15.11.1

Metodo di specifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

299

 

15.11.2

Descrizione della funzione di interrupt . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

300

c - 4

B--64114IT/01

INDICE GENERALE

 

 

16. IMMISSIONE PARAMETRI DA PROGRAMMA (G10) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 307 17. FORMATO NASTRO DELLA SERIE 10/11 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 310

17.1INDIRIZZI E INTERVALLI DI SPECIFICA DEI COMANDI PER IL FORMATO NASTRO

 

 

DELLA SERIE 10/11 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

311

 

17.2

FILETTATURA A PASSO COSTANTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

312

 

17.3

RICHIAMO DI SOTTOPROGRAMMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

313

 

17.4

CICLI FISSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

314

 

17.5

CICLI MULTIPLI RIPETITIVI DI TORNITURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

315

 

17.6

CICLI FISSI DI FORATURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

317

18.

FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE AD ALTA VELOCITA’ . . . . . . . . . . . . . . . . .

321

 

18.1

CONTROLLO AVANZATO CON PRELETTURA DEI BLOCCHI (G08) . . . . . . . . . . . . . . . . .

322

19.

FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

327

19.1 TORNITURA POLIGONALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 328 19.2 ROLL-OVER DELL’ASSE ROTATIVO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 333 19.3 CONTROLLO SINCRONO SEMPLICE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 334 19.4 CONTROLLO TANDEM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 336

19.5CONTROLLO DELL’ASSE INCLINATO / CONTROLLO DELL’ASSE INCLINATO

ARBITRARIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 337

20. SCHEMI DI LAVORAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

339

20.1

VISUALIZZAZIONE DEL MENU DEGLI SCHEMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

340

20.2

VISUALIZZAZIONE DEI DATI DEGLI SCHEMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

344

20.3CODICI DEI CARATTERI, SOTTOPROGRAMMI, MACROISTRUZIONI E VARIABILI

DI SISTEMA PER GLI SCHEMI DI LAVORAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

348

III. OPERAZIONI

 

1. INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

353

1.1 OPERAZIONI MANUALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

354

1.2MOVIMENTO DELL’UTENSILE DA PROGRAMMA - FUNZIONAMENTO

 

AUTOMATICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

356

1.3

FUNZIONAMENTO AUTOMATICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

357

1.4

PROVA DEI PROGRAMMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

359

 

1.4.1

Controllo con movimento della macchina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

359

 

1.4.2

Visualizzazione della posizione a macchina ferma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

360

1.5

EDITAZIONE DEL PROGRAMMA PEZZO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

361

1.6

VISUALIZZAZIONE E IMPOSTAZIONE DEI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

362

1.7

VISUALIZZAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

365

 

1.7.1

Visualizzazione programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

365

 

1.7.2

Visualizzazione della posizione corrente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

366

 

1.7.3

Visualizzazione allarmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

366

 

1.7.4

Visualizzazione numero pezzi e ore di funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

367

 

1.7.5

Visualizzazione grafica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

367

1.8

EMISSIONE DEI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

368

c - 5

 

 

 

 

INDICE GENERALE

B--64114IT/01

 

 

 

2.

UNITA’ OPERATIVE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 369

 

2.1

UNITA’ DI IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE DEI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 370

 

 

2.1.1

Unità LCD/MDI monocromatica da 7.2” / a colori da 8.4” (orizzontale) . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 371

 

 

2.1.2

Unità LCD/MDI Monocromatica da 7.2” / a colori da 8.4” (verticale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 372

 

 

2.1.3

Lay-out della tastiera MDI (unità LCD/MDI orizzontale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 373

 

 

2.1.4

Lay-out della tastiera MDI (unità LCD/MDI verticale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 374

 

2.2

DESCRIZIONE DELLA TASTIERA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 375

 

2.3

TASTI FUNZIONE E TASTI SOFTWARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 377

 

 

2.3.1

Schema generale delle operazioni eseguite sulle varie schermate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 377

 

 

2.3.2

Tasti funzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 378

 

 

2.3.3

Tasti software . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 379

 

 

2.3.4

Tastiera e buffer della tastiera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 395

 

 

2.3.5

Messaggi di avvertimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 396

 

2.4

UNITA’ ESTERNE DI IMMISSIONE / EMISSIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 397

 

 

2.4.1

Handy File GE Fanuc . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 399

 

2.5

ACCENSIONE / SPEGNIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 400

 

 

2.5.1

Accensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 400

 

 

2.5.2

Schermata visualizzata all’accensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 401

 

 

2.5.3

Spegnimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 402

3.

OPERAZIONI MANUALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . 403

 

3.1

RITORNO MANUALE AL PUNTO DI RIFERIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 404

 

3.2

AVANZAMENTO IN JOG . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 406

 

3.3

AVANZAMENTO INCREMENTALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 408

 

3.4

AVANZAMENTO CON VOLANTINO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 409

 

3.5

ASSOLUTO IN MANUALE ON E OFF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 412

4.

FUNZIONAMENTO AUTOMATICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . 417

 

4.1

FUNZIONAMENTO DA MEMORIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 418

 

4.2

FUNZIONAMENTO IN MDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 421

 

4.3

FUNZIONAMENTO IN DNC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 424

 

4.4

RIPARTENZA DEL PROGRAMMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 426

 

4.5

FUNZIONE DI SCHEDULAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 434

 

4.6

FUNZIONE DI RICHIAMO DEI SOTTOPROGRAMMI (M198) . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 439

 

4.7

INTERRUPT DEL VOLANTINO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 441

 

4.8

IMMAGINE SPECULARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 444

 

4.9

INTERVENTO MANUALE E RITORNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 446

 

4.10

FUNZIONAMENTO IN DNC CON MEMORY CARD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 448

 

 

4.10.1

Specifiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 448

 

 

4.10.2

Operazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 449

 

 

 

4.10.2.1

Funzionamento in DNC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 449

 

 

 

4.10.2.2

Richiamo di sottoprogramma (M198) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 450

 

 

4.10.3

Limitazioni e note . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 451

 

 

4.10.4

Parametro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 451

 

 

4.10.5

Procedura di fissaggio della memory card . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 451

5.

OPERAZIONI DI TEST . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . 453

 

5.1

BLOCCO MACCHINA E BLOCCO DELLE FUNZIONI AUSILIARIE . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 454

c - 6

B--64114IT/01

INDICE GENERALE

 

5.2

REGOLAZIONE DELLA VELOCITA’ DI AVANZAMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

456

5.3

REGOLAZIONE DELLA VELOCITA’ IN RAPIDO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

457

5.4

PROVA A VUOTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

458

5.5

BLOCCO SINGOLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

459

6. FUNZIONI DI SICUREZZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

462

6.1

ARRESTO IN EMERGENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

463

6.2

SOVRACORSA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

464

6.3

ZONE DI SICUREZZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

465

6.4

PROTEZIONE DELL’AUTOCENTRANTE E DELLA CONTROPUNTA . . . . . . . . . . . . . . . .

469

6.5CONTROLLO DELLE ZONE DI SICUREZZA PRIMA DELL’ESECUZIONE DEL

MOVIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 476

7. ALLARMI E FUNZIONI DI AUTODIAGNOSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

479

7.1

VISUALIZZAZIONE DEGLI ALLARMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

480

7.2

VISUALIZZAZIONE DELLA STORIA DEGLI ALLARMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

482

7.3

CONTROLLO TRAMITE LA SCHERMATA AUTODIAGNOSTICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

483

8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 486

8.1

FILE . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

487

8.2

RICERCA FILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

489

8.3

CANCELLAZIONE DI FILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

491

8.4

IMMISSIONE/ EMISSIONE DI PROGRAMMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

492

 

8.4.1

Immissione di un programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

492

 

8.4.2

Emissione di programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

495

8.5

IMMISSIONE/EMISSIONE DEI VALORI DELLE CORREZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

497

8.5.1Immissione dei valori delle correzioni

8.5.2Emissione dei valori delle correzioni

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 497

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 498

8.6IMMISSIONE/EMISSIONE DEI PARAMETRI E DEI DATI DELLA COMPENSAZIONE

PASSO VITE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

499

8.6.1

Immissione dei parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

499

8.6.2

Emissione dei parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

500

8.6.3

Immissione dei dati della compensazione passo vite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

501

8.6.4

Emissione dei dati della compensazione passo vite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

502

8.7IMMISSIONE/EMISSIONE DELLE VARIABILI COMUNI DELLE MACROISTRUZIONI . 503

 

8.7.1

Immissione delle variabili comuni delle macroistruzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

503

 

8.7.2

Emissione delle variabili comuni delle macroistruzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

504

8.8

VISUALIZZAZIONE DELL’INDIRIZZARIO DEL DISCHETTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

505

 

8.8.1

Visualizzazione dell’indirizzario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

506

 

8.8.2

Lettura di file . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

509

 

8.8.3

Emissione di programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

510

 

8.8.4

Cancellazione di file . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

511

8.9

EMISSIONE DEI PROGRAMMI DI UNO SPECIFICO GRUPPO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

513

8.10 IMMISSIONE / EMISSIONE DI DATI SULLA SCHERMATA I/E GLOBALE . . . . . . . . . . . .

514

 

8.10.1

Impostazione dei parametri relativi all’immissione / emissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

515

 

8.10.2

Immissione/emissione di programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

516

 

8.10.3

Immissione/emissione dei parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

520

 

8.10.4

Immissione/emissione dei valori delle correzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

522

c - 7

 

INDICE GENERALE

B--64114IT/01

8.10.5

Emissione delle variabili comuni delle macroistruzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . 524

8.10.6

Immissione/emissione di file su dischetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 525

8.11 IMMISSIONE / EMISSIONE DEI DATI TRAMITE UNA MEMORY CARD . . . . . . . . . .

. . . . 530

9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . 542

9.1 INSERIMENTO, MODIFICA E CANCELLAZIONE PAROLE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 543

9.1.1

Ricerca parole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 544

9.1.2

Ritorno del cursore all’inizio del programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 546

9.1.3

Inserimento di una parola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 547

9.1.4

Variazione di una parola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 548

9.1.5

Cancellazione di una parola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 549

9.2 CANCELLAZIONE BLOCCHI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 550

9.2.1Cancellazione di un blocco

9.2.2Cancellazione di più blocchi

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 550

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 551

9.3

RICERCA DEL NUMERO DI PROGRAMMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

552

9.4

RICERCA DEL NUMERO DI SEQUENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

553

9.5

CANCELLAZIONE DI PROGRAMMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

555

 

9.5.1

Cancellazione di un programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

555

 

9.5.2

Cancellazione di tutti i programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

555

 

9.5.3

Cancellazione di più programmi in un intervallo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

556

9.6

EDITAZIONE ESTESA DEI PROGRAMMI PEZZO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

557

 

9.6.1

Copia di un intero programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

558

 

9.6.2

Copia di parte di un programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

559

 

9.6.3

Trasferimento di parte di un programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

560

 

9.6.4

Fusione di programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

561

 

9.6.5

Spiegazioni supplementari per la copia, il trasferimento e la fusione di programmi . . . . . . . . . . . . . .

562

 

9.6.6

Sostituzione di parole e indirizzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

564

9.7

EDITAZIONE DELLE MACROISTRUZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

566

9.8

EDITAZIONE IN BACKGROUND . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

567

9.9

FUNZIONE PASSWORD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

568

10. PROGRAMMAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

570

10.1

PROGRAMMAZIONE TRAMITE IL PANNELLO MDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

571

10.2

INSERIMENTO AUTOMATICO DEI NUMERI DI SEQUENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

572

10.3

PROGRAMMAZIONE IN AUTOAPPRENDIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

574

10.4

PROGRAMMAZIONE CONVERSAZIONALE CON FUNZIONE GRAFICA . . . . . . . . . . . . .

577

11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE DEI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

581

11.1 SCHERMATE VISUALIZZATI DAL TASTO FUNZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

590

 

POS

 

 

11.1.1 Visualizzazione della posizione nel sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

590

 

11.1.2 Visualizzazione della posizione nel sistema di coordinate relative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

591

 

11.1.3 Visualizzazione della posizione in tutti i sistemi di coordinate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

593

 

11.1.4 Preset del sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

594

 

11.1.5 Visualizzazione della velocità di avanzamento effettiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

595

 

11.1.6 Visualizzazione del tempo di lavoro e del numero di pezzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

597

 

11.1.7 Schermata di monitoraggio operativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

598

11.2SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE PROG

(NEI MODI MEMORIA O MDI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

600

c - 8

B--64114IT/01

INDICE GENERALE

 

11.2.1

Visualizzazione del contenuto del programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

600

11.2.2

Visualizzazione del blocco corrente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

601

11.2.3

Visualizzazione del blocco successivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

602

11.2.4

Schermata di controllo del programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

603

11.2.5

Schermata programma per il funzionamento in MDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

604

11.3SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE PROG (NEL MODO EDIT) . . . . . 605

 

11.3.1

Visualizzazione della memoria utilizzata e dell’elenco dei programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

605

 

11.3.2

Visualizzazione dell’elenco programmi di uno specifico gruppo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

608

11.4

SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE OFS/SET . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

611

 

11.4.1

Visualizzazione e impostazione delle correzioni utensili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

612

 

11.4.2

Immissione diretta delle correzioni utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

615

 

11.4.3

Immissione diretta B delle correzioni utensile misurate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

617

 

11.4.4

Immissione da contatore delle correzioni utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

619

 

11.4.5

Impostazione dello spostamento del sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

620

 

11.4.6

Correzione utensile lungo l’asse Y . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

622

 

11.4.7

Visualizzazione e immissione dei dati di impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

625

 

11.4.8

Arresto dell’esecuzione ad uno specifico numero di sequenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

627

 

11.4.9

Visualizzazione e impostazione del tempo di lavoro, del numero pezzi e dell’ora . . . . . . . . . . . . . . .

629

 

11.4.10

Visualizzazione e impostazione dell’offset dello zero pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

631

 

11.4.11

Immissione dell’offset dello zero pezzo misurato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

632

 

11.4.12

Visualizzazione e impostazione delle variabili comuni delle macroistruzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

634

 

11.4.13

Visualizzazione dei menu e dei dati degli schemi di lavorazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

635

 

11.4.14

Visualizzazione e impostazione del pannello software dell’operatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

637

 

11.4.15

Visualizzazione e impostazione dei dati della gestione vita utensili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

639

11.5

SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE SYSTEM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

642

 

11.5.1

Visualizzazione e impostazione dei parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

643

 

11.5.2

Visualizzazione e impostazione dei dati della compensazione dell’errore di passo . . . . . . . . . . . . . . .

645

11.6VISUALIZZAZIONE DEL NUMERO DEL PROGRAMMA, DEL NUMERO DI SEQUENZA, DELLO STATO E DEI MESSAGGI DI AVVERTIMENTO PER LE OPERAZIONI DI

 

 

IMPOSTAZIONE DEI DATI O DI IMMISSIONE/EMISSIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

648

 

 

11.6.1 Visualizzazione del numero del programma e del numero di sequenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

648

 

 

11.6.2 Visualizzazione dello stato e dei messaggi di avvertimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

649

 

11.7

SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE MESSAGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

651

 

 

11.7.1 Visualizzazione della storia dei messaggi dall’esterno per l’operatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

651

 

11.8

CANCELLAZIONE DELLO SCHERMO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

653

 

 

11.8.1

Cancellazione dello schermo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

653

 

 

11.8.2

Cancellazione automatica dello schermo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

654

12.

FUNZIONI GRAFICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

655

 

12.1

VISUALIZZAZIONE GRAFICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

656

 

12.2

VISUALIZZAZIONE GRAFICA DINAMICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

661

13.

FUNZIONE DI AIUTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

662

14.

COPIA DELLO SCHERMO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

667

IV. MANUAL GUIDE 0i

1. MANUAL GUIDE 0i . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

673

1.1 PRESENTAZIONE DEL SOFTWARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

674

c - 9

 

 

 

INDICE GENERALE

B--64114IT/01

 

 

 

1.2

INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 675

1.3

PROCEDURE DI PROGRAMMAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 676

 

1.3.1

Avvio . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 676

 

1.3.2

Avvio . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 677

 

1.3.3

Creazione di un nuovo programma pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 678

 

1.3.4

Guida alla definizione del processo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 680

 

1.3.5

Guida dei codici G . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 682

 

1.3.6

Guida dei codici M . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 685

1.4

LAVORAZIONE MEDIANTE CICLI FISSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 687

 

1.4.1

Operazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 688

 

1.4.2

Dati di ciascun ciclo fisso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 690

 

 

1.4.2.1

Blocchi del tipo di lavorazione per la foratura su tornio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 690

 

 

1.4.2.2

Blocchi del tipo di lavorazione per l’asportazione di materiale in tornitura . . . . . . . .

. . . . . 691

 

 

1.4.2.3

Blocchi del tipo di lavorazione per la tornitura di finitura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 691

 

 

1.4.2.4

Blocco della figura per l’asportazione di materiale in tornitura e per la finitura . . . . .

. . . . . 692

 

 

1.4.2.5

Blocchi del tipo di lavorazione per la sgrossatura gole in tornitura . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 693

 

 

1.4.2.6

Blocchi del tipo di lavorazione per la finitura gole in tornitura . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 693

 

 

1.4.2.7

Blocco della figura per l’esecuzione gole in tornitura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 694

 

 

1.4.2.8

Blocco del tipo di lavorazione per la filettatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 695

 

 

1.4.2.9

Blocco della figura per la filettatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 696

1.5

PROGRAMMAZIONE DEL PROFILO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 697

 

1.5.1

Procedure per la programmazione del profilo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 698

 

 

1.5.1.1

Richiamo dello schermo per la programmazione del profilo . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 698

 

 

1.5.1.2

Selezione del metodo di editazione del programma del profilo . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 699

 

 

1.5.1.3

Programmazione del profilo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 700

 

 

1.5.1.4

Controllo degli elementi del profilo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 704

 

 

1.5.1.5

Conversione in programma NC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 705

 

1.5.2

Descrizione dettagliata dei dati degli elementi del profilo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 707

 

 

1.5.2.1

Arco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 707

 

 

1.5.2.2

Raccordo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 707

 

 

1.5.2.3

Smusso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 708

 

 

1.5.2.4

Selezione del punto di intersezione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 708

 

1.5.3

Descrizione dettagliata del calcolo del profilo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 709

 

 

1.5.3.1

Linea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 709

 

 

1.5.3.2

Arco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 712

 

 

1.5.3.3

Linea tangente a due archi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 716

 

 

1.5.3.4

Arco tangente a due linee o archi che si intersecano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 717

 

 

1.5.3.5

Arco tangente ad una linea e ad un arco non intersecantisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 718

 

 

1.5.3.6

Arco tangente a due archi non intersecantisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 719

 

1.5.4

Descrizione dei calcoli ausiliari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 720

 

 

1.5.4.1

Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 720

 

 

1.5.4.2

Punto iniziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 721

 

 

1.5.4.3

Linea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 726

 

 

1.5.4.4

Arco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 728

 

1.5.5

Altre . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 730

 

 

1.5.5.1

Calcoli durante l’introduzione dei dati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 730

 

 

1.5.5.2

Note alle quali prestare attenzione nella programmazione del profilo . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 731

 

 

1.5.5.3

Note relative al Macro Executor alle quali prestare attenzione . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . 731

1.6

PARAMETRI .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 732

1.7

ALLARMI . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . 739

c - 10

B--64114IT/01

INDICE GENERALE

 

V. MANUTENZIONE

 

1. METODO DI SOSTITUZIONE DELLE BATTERIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

743

1.1

BATTERIA DELLA MEMORIA (3VCC) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

744

1.2

BATTERIA PER ENCODER ASSOLUTI SEPARATI (6VCC) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

748

1.3BATTERIA PER L’ENCODER ASSOLUTO INCORPORATO NEL MOTORE (6VCC) . . . . . 749

APPENDICE

 

A. ELENCO DEI CODICI SU NASTRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

753

B. ELENCO DELLE FUNZIONI E DEI FORMATI NASTRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

756

C. VALORI DEI COMANDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

761

D. NOMOGRAMMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

764

D.1

LUNGHEZZA FILETTATURA NON CORRETTA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

765

D.2

CALCOLO SEMPLIFICATO DELLA LUNGHEZZA DELLA FILETTATURA ERRATA . . . .

767

D.3

PERCORSO DELL’UTENSILE SUGLI SPIGOLI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

769

D.4

ERRORE NELLA DIREZIONE DEL RAGGIO DURANTE L’INTERPOLAZIONE

 

 

CIRCOLARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

772

E. STATO ALL’ACCENSIONE, CON CLEAR E CON RESET . . . . . . . . . . . . . . . . .

773

F. CODICI DEI CARATTERI USATI NEI PROGRAMMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

775

G. ELENCO DEGLI ALLARMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

776

c - 11

I. INTRODUZIONE

B--64114IT/01

INTRODUZIONE

1. INTRODUZIONE

1 INTRODUZIONE

Struttura del manuale

Questo manuale è costituito dalle seguenti parti:

 

I. INTRODUZIONE

 

Descrive l’organizzazione in capitoli del manuale, i modelli per i quali

 

esso è applicabile e i manuali correlati. Inoltre, l’introduzione fornisce

 

alcune indicazioni per la lettura del manuale.

 

II. PROGRAMMAZIONE

 

Descrive le funzioni del CNC: formati di programmazione nel

 

linguaggio CNC, caratteristiche e limiti.

 

III. OPERAZIONI

 

Descrive il funzionamento del sistema in manuale e in automatico, le

 

procedure di immissione/emissione dei dati e le procedure di

 

programmazione.

IV. MANUAL GUIDE 0i

Descrive il software MANUAL GUIDE 0i.

V.MANUTENZIONE

Descrive le procedure per la sostituzione delle batterie.

APPENDICE

Fornisce l’elenco dei codici su nastro, gli intervalli entro i quali possono essere specificati i valori dei comandi, i codici di errore ed altre utili informazioni.

Alcune delle funzioni descritte in questo manuale possono non essere valide per alcuni prodotti. Per i dettagli, fare riferimento al manuale DESCRIZIONE (B---64112)

Questo manuale non descrive dettagliatamente i parametri. Per i dettagli relativi ai parametri in esso menzionati, fare riferimento al manuale dei parametri (B---64120).

Questo manuale descrive tutte le funzioni opzionali. Rilevare dal manuale del costruttore della macchina utensile le opzioni incorporate nel sistema utilizzato.

I modelli descritti in questo manuale e le rispettive abbreviazioni sono:

Nome del prodotto

 

Abbreviazione

 

 

 

 

GE FANUC Serie 0i--TC

0i--TC

 

Serie 0i

 

 

 

 

3

1. INTRODUZIONE

INTRODUZIONE

B--64114IT/01

Simboli speciali

Manuali relativi ai CNC Serie 0i-C/0i Mate-C

Questo manuale usa i seguenti simboli:

IP_ : Indica una combinazione come X_ Y_ Z_ (Usato nella parte II, PROGRAMMAZIONE)

;: Indica la fine del blocco. Corrisponde al codice ISO LF o al codice EIA CR.

La tabella che segue elenca i manuali relativi ai CNC Serie 0i---

C e 0i

Mate C Questo manuale è indicato da un asterisco (*).---

 

 

 

Titolo del manuale

Numero di

 

specifica

 

 

 

 

 

 

 

DESCRIZIONE

B--64112

 

 

 

 

 

 

MANUALE CONNESSIONI (HARDWARE)

B--64113

 

 

 

 

 

MANUALE CONNESSIONI (FUNZIONALITA’)

B--64113--1

 

 

 

 

 

MANUALE DELL’OPERATORE (Serie 0i--TC)

B--64114

 

*

 

 

 

 

MANUALE DELL’OPERATORE (Serie 0i--MC)

B--64124

 

 

 

 

 

 

MANUALE DELL’OPERATORE (Serie 0i Mate--TC)

B--64134

 

 

 

 

 

 

MANUALE DELL’OPERATORE (Serie 0i Mate--MC)

B--64144

 

 

 

 

 

 

MANUALE DI MANUTENZIONE

B--64115

 

 

 

 

 

 

MANUALE DEI PARAMETRI

B--64120

 

 

 

 

 

 

MANUALI DI PROGRAMMAZIONE

 

 

 

 

 

MANUALE DI PROGRAMMAZIONE

B--61803--1

 

Macro Compiler/Macro Executor

 

 

 

 

 

 

 

MANUALE DI PROGRAMMAZIONE

B--66102

 

 

GE Fanuc MACRO COMPILER (Per Personal Computer)

 

 

 

 

 

 

 

PMC

 

 

 

 

 

 

 

MANUALE DI PROGRAMMAZIONE PMC in linguaggio

B--61863

 

 

ladder

 

 

 

 

 

 

MANUALE DI PROGRAMMAZIONE PMC in linguaggio C

B--61863--1

 

 

 

 

 

Rete

 

 

 

 

 

 

 

Scheda Profibus--DP -- MANUALE DELL’OPERATORE

B--62924

 

 

 

 

 

 

Scheda Ethernet/Scheda DATA SERVER --

B--63354

 

 

MANUALE DELL’OPERATORE

 

 

 

 

 

 

 

Scheda Fast Ethernet/Scheda FAST DATA SERVER

B--63644

 

 

MANUALE DELL’OPERATORE

 

 

 

 

 

 

 

Scheda DeviceNet -- MANUALE DELL’OPERATORE

B--63404

 

 

 

 

 

 

OPEN CNC

 

 

 

 

 

 

 

GE FANUC OPEN CNC -- MANUALE DELL’OPERATORE

B--62994

 

 

Basic Operation Package (per Windows 95/NT)

 

 

 

 

 

 

 

GE FANUC OPEN CNC -- MANUALE DELL’OPERATORE

B--63214

 

 

(DNC Operation Management Package)

 

 

 

 

 

 

 

4

B--64114IT/01

INTRODUZIONE

1. INTRODUZIONE

Manuali relativi ai SISTEMI DI AZIONAMENTO Serie αis/αi/βis

La tabella che segue elenca i manuali relativi ai sistemi di azionamento della Serie αi

Titolo del manuale

N. di specifica

 

 

MOTORI ASSE GE FANUC IN CA Serie αis/αi

B--65262

DESCRIZIONE

 

 

 

MOTORI ASSE GE Fanuc IN CA Serie βis DESCRIZIONE

B--65302

 

 

MOTORI ASSE GE FANUC IN CA Serie αis/αi/ βis

B--65270

MANUALE DEI PARAMETRI

 

 

 

MOTORI MANDRINO GE FANUC IN CA Serie αi

B--65272

DESCRIZIONE

 

 

 

MOTORI MANDRINO GE Fanuc IN CA Serie βi

B--65312

DESCRIZIONE

 

 

 

MOTORI MANDRINO GE FANUC IN CA Serie αii

B--65280

MANUALE DEI PARAMETRI

 

 

 

AZIONAMENTI ASSE GE FANUC Serie αi DESCRIZIONE

B--65282

 

 

AZIONAMENTI ASSE GE Fanuc Serie βi DESCRIZIONE

B--65322

 

 

MOTORI ASSE GE Fanuc IN CA Serie αis/αi

B--65285

MOTORI MANDRINO GE Fanuc IN CA Serie αi

 

AZIONAMENTI ASSE GE Fanuc Serie αi

 

MANUALE DI MANUTENZIONE

 

 

 

MOTORI ASSE GE Fanuc IN CA Serie βi

B--65325

MOTORI MANDRINO GE Fanuc IN CA Serie βi

 

AZIONAMENTI ASSE GE Fanuc Serie βi

 

MANUALE DI MANUTENZIONE

 

 

 

5

1. INTRODUZIONE

INTRODUZIONE

B--64114IT/01

1.1

SCHEMA GENERALE DI UTILIZZO DI UNA MACCHINA UTENSILE

Nella lavorazione a controllo numerico, viene prima preparato il programma; poi, la macchina opera sotto il controllo del programma.

1)Preparate il programma in base al disegno del pezzo.

La preparazione dei programmi è descritta nel Capitolo II PROGRAMMAZIONE.

2)Registrate il programma nel CNC. Poi, montate sulla macchina il pezzo e gli utensili e fate operare gli utensili come da programma. Infine eseguite la lavorazione effettiva.

Il funzionamento del CNC e le operazioni necessarie sono descritti nel Capitolo III OPERAZIONI.

Disegno

Programma-

 

 

del pezzo

zione

 

 

 

 

CNC

MACCHINA UTENSILE

CAPITOLO II PROGRAMMAZIONE

CAPITOLO III OPERAZIONI

Prima di iniziare la programmazione, pianificate la lavorazione del pezzo. Piano di lavorazione:

1.Determinazione delle lavorazioni da eseguire

2.Metodo di caricamento del pezzo sulla macchina

3.Sequenza delle fasi di ciascun processo di lavorazione

4.Utensili e condizioni di taglio

Decidere il metodo di lavorazione per ciascun processo.

 

Lavorazione

1

2

3

 

 

 

Esecuzione

Metodo

Sfacciatura

Tornitura

gole

 

 

 

 

1.

Tipo di lavorazione:

 

 

 

 

Sgrossatura

 

 

 

 

Semifinitura

 

 

 

 

Finitura

 

 

 

2.

Utensili

 

 

 

3.

Condizioni di taglio:

 

 

 

 

Avanzamenti

 

 

 

 

Profondità di taglio

 

 

 

4.

Percorso dell’utensile

 

 

 

6

B--64114IT/01

INTRODUZIONE

1. INTRODUZIONE

Esecuzione

 

 

gole

Tornitura

Sfacciatura

Pezzo

Programmare il percorso dell’utensile e le condizioni di taglio in base al disegno del pezzo per ciascuna fase di lavorazione.

7

1. INTRODUZIONE

INTRODUZIONE

B--64114IT/01

1.2

AVVERTENZE RELATIVE ALLA LETTURA DEL MANUALE

1.3

AVVERTENZA RELATIVA

A VARI TIPI DI DATI

AVVERTENZE

1 Il funzionamento di una macchina utensile a controllo numerico non dipende soltanto dal CNC, ma dalla combinazione della macchina, del suo armadio elettrico, del servo sistema, del CNC, del pannello dell’operatore, ecc. Descrivere il funzionamento e la programmazione di tutte le possibili combinazioni è praticamente impossibile. Questo manuale si occupa genericamente del funzionamento e della programmazione dal punto di vista del CNC. Per i dettagli relativi ad una specifica macchina utensile, fare riferimento al manuale preparato dal costruttore, che deve avere la precedenza su questo manuale.

2Per facilitare l’accesso del lettore alle informazioni che gli sono necessarie, sul margine sinistro delle pagine sono indicati gli argomenti trattati in ciascun paragrafo.

3In questo manuale, abbiamo cercato di descrivere tutte le varie funzioni di questi sistemi. Però, non possiamo descrivere tutto ciò che non deve essere fatto, né tutto ciò che non può essere fatto, dato l’elevatissimo numero di possibilità. Pertanto, le funzioni e le combinazioni di operazioni che non sono date specificamente come possibili in questo manuale devono essere considerate “impossibili” e non devono essere tentate.

AVVERTENZA

I programmi pezzo, i parametri, le variabili, ecc. sono registrati nella memoria non volatile del CNC. Normalmente, questi dati non vengono persi quando il sistema viene spento. E’ però possibile che questi dati vengano cancellati in seguito a errori operativi. Si raccomanda di eseguirne una copia di sicurezza, per poterli ripristinare rapidamente in caso di necessità.

8

II. PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

1. INTRODUZIONE

 

 

 

1 INTRODUZIONE

11

1. INTRODUZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

1.1

MOVIMENTO DELL’UTENSILE LUNGO IL PROFILO DEL PEZZO ---

INTERPOLAZIONE

Spiegazioni

DMovimento rettilineo dell’utensile

L’utensile si muove sui tratti in linea retta e sugli archi che costituiscono il profilo del pezzo. (Vedere II---4)

X

Utensile

Programma

 

G01 Z ...;

Pezzo

Z

DMovimento dell’utensile lungo un arco

Fig. 1.1 (a) Movimento dell’utensile lungo un linea parallela all’asse Z

X

 

Programma

 

Utensile

 

G01 X ... Z... ;

 

 

 

Pezzo

 

 

 

Z

Fig. 1.1 (b) Movimento dell’utensile lungo una conicità

X

Utensile

Programma

 

 

 

 

G02X ... Z ... R ... ;

 

 

o

 

 

G03X ... Z ... R ... ;

 

Pezzo

 

 

 

Z

Fig. 1.1 (c) Movimento dell’utensile lungo un arco

12

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

1. INTRODUZIONE

 

 

 

Il termine interpolazione si riferisce ad una operazione nella quale l’utensile si muove lungo una linea retta o un arco, nel modo illustrato nelle precedenti figure.

I simboli dei comandi programmati, G01, G02, ..., si dicono funzioni preparatorie e specificano il tipo di interpolazione eseguito nell’unità di controllo.

(a) Movimento rettilineo

(b) Movimento lungo un arco

G01 Z__;

 

G03X----Z----;

X----Z--------

;

 

Unità di Controllo

 

Asse X

Movimento

 

 

Interpolazione

 

dell’utensile

 

 

 

Asse Y

 

a)Movimento rettilineo

b)Movimento lungo un arco

Fig. 1.1 (d) Funzione di interpolazione

NOTA

Benché in certe macchine possa essere il pezzo a muoversi, questo manuale assume che sia sempre l’utensile a muoversi rispetto al pezzo.

D Filettatura

La filettatura si ottiene sincronizzando il movimento dell’utensile con la

 

rotazione del mandrino e si programma con G32.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

X

 

Utensile

Programma

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G32Z----F----;

 

 

 

 

 

 

Pezzo

Z

F

Fig. 1.1 (e) Filettatura parallela

13

1. INTRODUZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

1.2

AVANZAMENTO - FUNZIONE AVANZAMENTO

X

Utensile

 

Programma

G32X----Z----F----;

Pezzo

Z

F

Fig. 1.1 (f) Filettatura conica

Il movimento dell’utensile ad una specifica velocità per la lavorazione del pezzo si dice avanzamento.

Autocentrante

Utensile

Pezzo

Fig. 1.2 Funzione avanzamento

La velocità di avanzamento può essere specificata con un valore numerico. Per esempio, per fare avanzare l’utensile alla velocità di 2 mm al giro, programmare:

F2.0

La funzione che decide la velocità di avanzamento è la funzione avanzamento (Vedere II---5)

14

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

1. INTRODUZIONE

 

 

 

1.3

DISEGNO DEL PEZZO E MOVIMENTO DELL’UTENSILE

1.3.1

Su una macchina a controllo numerico esiste una posizione fissa.

Punto di riferimento

Normalmente, il cambio dell’utensile e la programmazione dello zero

(una posizione fissa

assoluto, descritti più avanti, vengono eseguiti in questa posizione. Questa

posizione si dice punto di riferimento.

 

sulla macchina)

 

 

 

 

 

Torretta

 

Autocentrante

Punto di

 

 

 

 

riferimento

 

Fig. 1.3.1 Punto di riferimento

 

Spiegazioni

L’utensile può essere portato al punto di riferimento in due modi:

1)Ritorno manuale al punto di riferimento (Vedere III---3.1)

Il ritorno al punto di riferimento viene comandato da un pulsante.

2)Ritorno automatico al punto di riferimento (Vedere II---6)

Il ritorno al punto di riferimento viene comandato dal programma. In genere, il ritorno manuale al punto di riferimento viene eseguito subito dopo l’accensione della macchina. Successivamente, per portare l’utensile sul punto di riferimento allo scopo di cambiare l’utensile, viene utilizzata la funzione automatica.

15

1. INTRODUZIONE

PROGRAMMAZIONE

 

B--64114IT/01

1.3.2

 

 

 

 

Sistema di coordinate

X

 

 

 

del disegno del pezzo

 

X

 

 

 

 

e sistema di coordinate

 

 

Programma

 

specificato dal CNC ---

 

Z

 

 

Sistema di coordinate

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Z

 

 

 

Sistema di coordinate

 

 

Disegno del pezzo

CNC

 

 

 

 

 

 

 

 

Comando

 

 

 

X

 

 

 

 

 

Pezzo

 

 

 

 

Z

 

 

 

 

Macchina utensile

 

Spiegazioni

 

Fig. 1.3.2 (a) Sistemi di coordinate

 

 

 

 

 

D Sistemi di coordinate

Esistono due tipi di sistemi di coordinate (Vedere II---7).

 

1)Sistema di coordinate del disegno del pezzo

Il sistema di coordinate è scritto sul disegno del pezzo. Il programma viene scritto usando queste coordinate.

2)Sistema di coordinate specificato dal CNC

Il sistema di coordinate viene generato sulla macchina utensile. Questo si ottiene programmando la distanza tra la posizione attuale dell’utensile e l’origine del sistema di coordinate da impostare.

X

230

300

Zero programma

Posizione attuale dell’utensile

Distanza dall’origine del sistema di coordinate da impostare

Z

Fig. 1.3.2 (b) Sistema di coordinate specificato dal CNC

16

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

1. INTRODUZIONE

 

 

 

L’utensile si muove nel sistema di coordinate specificato dal CNC in accordo con i comandi del programma generati facendo riferimento al sistema di coordinate del disegno del pezzo, e lavora quest’ultimo secondo la forma voluta dal disegno.

Pertanto, per lavorare correttamente il pezzo secondo il disegno, i due sistemi di coordinate devono essere fatti coincidere.

DMetodi per il settaggio dei Su un tornio, le coordinate vengono, di solito, fissate come segue. due sistemi di coordinate

1)Quando lo zero è sul mandrino

nella stessa posizione

X

Pezzo

Z

60 40

40

150

Fig. 1.3.2 (c) Coordinate e quote sul disegno

X

Pezzo

Z

Fig. 1.3.2 (d) Sistema di coordinate sul tornio specificato dal CNC (fatto coincidere con il sistema di coordinate del disegno)

17

1. INTRODUZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

2)Quando lo zero è sull’estremità opposta del pezzo

 

 

X

 

Pezzo

 

60

30

Z

 

30

 

 

80

 

 

100

 

Fig. 1.3.2 (e) Coordinate e quote sul disegno

X

Pezzo

Z

 

Fig. 1.3.2 (f) Sistema di coordinate sul tornio specificato dal CNC (fatto coincidere con il sistema di coordinate del disegno)

18

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

1. INTRODUZIONE

 

 

 

1.3.3

Programmazione delle quote per il movimento dell’utensile ---

Comandi assoluti e incrementali

Spiegazioni

D Programmazione assoluta

I comandi di movimento dell’utensile possono essere specificati in programmazione assoluta o incrementale (vedere II---8.1).

L’utensile si porta sul punto che giace alla distanza specificata rispetto all’origine del sistema di coordinate, cioè, nella posizione indicata dal valore delle coordinate.

Utensile

X

A

B

 

Pezzo

 

Z

 

φ30

 

70

 

110

 

Comando di movimento dal punto A al punto B

 

G90X30.0Z70.0;

 

Coordinate del punto B

Fig. 1.3.3 (a) Comando assoluto

19

1. INTRODUZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

D Coordinate incrementali Specificare la distanza tra la nuova posizione dell’utensile e la posizione corrente.

Utensile

A

X

φ60

B

Z

φ30

40

Comando di movimento dal punto A al punto B

U-30.0W-40.0

Distanza e direzione del movimento lungo ciascun asse

Fig. 1.3.3 (b) Comando incrementale

DProgrammazione diametrale / programmazione radiale

La quota X può essere data come diametro o come raggio. la programmazione diametrale o la programmazione radiale si utilizzano indipendentemente su ciascuna macchina.

1)Programmazione diametrale

Nella programmazione diametrale, specificare come quota dell’asse X il diametro indicato sul disegno.

X

 

B

Pezzo

A

 

φ40

Z

φ30

60

80

Coordinate dei punti A e B

A(30.0, 80.0), B(40.0, 60.0)

Fig. 1.3.3 (c) Programmazione diametrale

20

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

1. INTRODUZIONE

 

 

 

1.4

VELOCITA’ DI TAGLIO ---

FUNZIONE VELOCITA’ DEL MANDRINO

Esempio

2)Programmazione radiale

Nella programmazione radiale, specificare come quota dell’asse X la distanza dal centro del pezzo (il raggio).

X

B

20

A

15

 

Pezzo

Z

 

60

80

Coordinate dei punti A e B

A(15.0, 80.0), B(20.0, 60.0)

Fig. 1.3.3 (d) Programmazione radiale

La velocità dell’utensile rispetto al pezzo durante la lavorazione si dice velocità di taglio.

Nel CNC, la velocità di taglio può essere espressa con la velocità del mandrino in giri/min.

Utensile V: Velocità di taglio v m/min

Pezzo

φD

N giri/min

Fig. 1.4 Velocità di taglio

<Supponiamo di dover lavorare con una velocità di taglio di 300 m/min un pezzo il cui diametro è 200 mm.>

La velocità del mandrino, ottenuta da N = 1000V/πD, è approssimativamente di 478 giri/min. Pertanto, nel programma pezzo deve essere specificato:

S478;

I comandi relativi alla velocità del mandrino costituiscono la funzione velocità del mandrino. (Vedere II---9)

La velocità di taglio v (m/min) può anche essere specificata direttamente con il valore della velocità. Anche nella lavorazione di conicità, quando il diametro del pezzo cambia costantemente, il CNC regola la velocità del mandrino in modo che la velocità di taglio rimanga costante. Questa funzione si dice funzione di controllo della velocità di taglio costante. (Vedere II---9.3)

21

1. INTRODUZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

1.5

SELEZIONE DELL’UTENSILE DA USARE NELLE VARIE LAVORAZIONI ---

FUNZIONE UTENSILE

Esempi

1.6

COMANDI PER LE FUNZIONI DELLA MACCHINA ---

FUNZIONI MISCELLANEE

Per l’esecuzione di sgrossature, semi---finiture, finiture, filettature, gole, ecc. è necessario selezionare l’utensile appropriato. Questo si ottiene assegnando a ciascun utensile un numero e specificando tale numero nel programma.

Numero utensile

01 06

02

05

Torretta

03 04

Fig. 1.5 Utensili usati per varie lavorazioni

Se ad un utensile viene assegnato il numero 01 e l’utensile stesso viene caricato nella posizione 01 della torretta, questo utensile può essere selezionato programmando T0101.

Questa è la funzione utensile (vedere II---10)

Durante la lavorazione, è necessario far ruotare il mandrino, attivare il refrigerante, ecc. A questo scopo, devono essere controllate le operazioni di avvio e arresto del motore del mandrino, di apertura e chiusura della valvola del refrigerante, ecc. (Vedere II---11).

 

Attivazione/disattivazione

Apertura/chiusura

refrigerante

 

autocentrante

 

 

Rotazione mandrino

Pezzo

in senso orario

 

Fig. 1.6 Comandi per i dispositivi della macchina

La funzione che specifica le operazioni di attivazione/disattivazione dei dispositivi della macchina si dice funzione miscellanea. In generale, questa funzione si specifica con un codice M.

Per esempio, quando viene specificato M03, inizia la rotazione in senso orario del mandrino, alla velocità programmata.

22

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

1. INTRODUZIONE

 

 

 

1.7

CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA

L’insieme dei comandi forniti al CNC per il controllo della macchina si dice programma. Specificando i comandi opportuni, si ottiene il movimento dell’utensile lungo linee rette o archi, si attiva e si disattiva il motore del mandrino, ecc. I comandi devono essere specificati nella sequenza in cui devono aver luogo le varie operazioni.

 

Blocco

 

 

Blocco

Sequenza

 

 

delle

 

Blocco

operazioni

 

 

Programma

Blocco

 

Blocco

Fig. 1.7 (a) Configurazione del programma

Il gruppo di comandi di ciascun passo si dice blocco. Il programma consiste in un gruppo di blocchi per l’esecuzione di una serie di operazioni. Il numero che permette di distinguere ciascun blocco è il numero di sequenza; il numero che permette di distinguere ciascun programma è il numero programma (Vedere II---12).

23

1. INTRODUZIONE

PROGRAMMAZIONE

 

B--64114IT/01

Spiegazioni

Il blocco e il programma hanno la seguente configurazione.

D Blocco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Blocco

 

 

 

 

Nfffff

Gff

Xff.f Yff.f Mff

Sff Tff ;

 

 

Numero di

Funzione

Funzione di

Funzione

Funzione Fun-

 

 

sequenza

preparatoria

interpolazione

miscella-

mandrino zione

 

 

 

 

 

nea

uten-

 

 

 

 

 

 

sile

 

 

 

 

 

 

Fine

 

 

 

 

 

 

del

 

 

 

 

 

 

blocco

 

 

 

 

 

 

 

Fig. 1.7 (b) Configurazione del blocco

Un blocco inizia con un numero di sequenza che lo identifica e termina con un codice di fine blocco.

Questo manuale indica il codice di fine blocco con il carattere ; (LF in codice ISO e CR in codice EIA).

D Programma

;

 

 

 

 

Offff;

Numero programma

 

 

 

 

 

Blocco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Blocco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Blocco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

M30 ;

Fine del programma

 

 

 

 

 

 

Fig. 1.7 (c) Configurazione del programma

Normalmente, all’inizio del programma, dopo il codice di fine blocco (;), è specificato il numero del programma, e alla fine del programma si trova un codice di fine del programma (M02, M30).

24

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PROGRAMMAZIONE

1. INTRODUZIONE

 

 

 

DProgramma principale e sottoprogrammi

Quando la stessa lavorazione compare in vari punti di un programma, può venire predisposto un programma specifico per tale lavorazione, che si dice sottoprogramma. Il programma originale, per contro, si dice programma principale. Quando, durante l’esecuzione del programma principale, viene incontrato un comando di esecuzione di un sottoprogramma, vengono eseguiti i comandi contenuti nel sottoprogramma. Terminata l’esecuzione del sottoprogramma, il controllo ritorna al programma principale.

Programma principale

 

Sottoprogramma #1

 

 

 

M98P1001

O1001

Programma

 

 

per il foro #1

 

 

 

 

 

 

 

M99

 

M98P1002

 

 

 

 

 

 

Sottoprogramma #2

M98P1001

O1002

Programma

 

 

 

 

 

per il foro #2

M99

25

1. INTRODUZIONE

PROGRAMMAZIONE

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1.8

GEOMETRIA DELL’UTENSILE E MOVIMENTI PROGRAMMATI DELL’UTENSILE

Spiegazioni

DLavorazione con l’estremità dell’utensile -- Compensazione lunghezza utensile

Generalmente, per lavorare un pezzo sono necessari vari utensili. Gli utensili hanno lunghezze diverse. Modificare il programma a seconda dell’utensile impiegato è molto fastidioso. Quindi, viene scelto un utensile standard, e viene misurata la differenza tra la posizione della punta dell’utensile standard e quella di ciascun utensile utilizzato. Memorizzando nel CNC questa differenza (Visualizzazione e impostazione dei dati: vedere III---11), può essere eseguita la lavorazione senza modificare il programma anche se l’utensile viene sostituito. Questa funzione si dice compensazione lunghezza utensile.

 

Utensile

 

Utensile

Utensile

Utensile

per

Utensile

per

per

standard

sgrossare

per finire

scanalare

filettare

Pezzo

Fig. 1.8 Correzioni utensili

26

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PROGRAMMAZIONE

1. INTRODUZIONE

 

 

 

1.9

AMPIEZZA DEL

MOVIMENTO DELL’UTENSILE ---

ZONA DI SICUREZZA

Alle estremità di ciascun asse della macchina sono installati dei micro di fine corsa che impediscono all’utensile di uscire dalla zona prestabilita. La zona in cui l’utensile può muoversi è la sua corsa.

Tavola

Motore

Fine corsa

Zero macchina

Specificare queste distanze.

Gli utensili non possono entrare in quest’area. L’area è specificata da dati registrati in memoria o inclusi nel programma pezzo.

Oltre alla corsa stabilita per ciascun asse tramite gli interruttori di fine corsa, l’operatore può definire un’area nella quale l’utensile non può entrare. Questa funzione è detta controllo della zona di sicurezza (vedi III---6.3).

27

2. ASSI CONTROLLATI

PROGRAMMAZIONE

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2 ASSI CONTROLLATI

28

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

2. ASSI CONTROLLATI

2.1

ASSI CONTROLLATI

2.2

NOMI DEGLI ASSI

Limitazioni

Nome asse di default

Nomi asse duplicati

Voce

0i-TC

 

 

Assi controllati base

2 assi

 

 

Estensione assi controllati (totale)

Max. 4 assi (Incluso l’asse Cs)

 

 

Assi controllati simultaneamente base

2 assi

 

 

Estensione assi controllabili simulta-

Max. 4 assi

neamente

 

 

 

NOTA

Nelle operazioni manuali (jog, avanzamento incrementale e avanzamento con volantino), il numero di assi controllabili simultaneamente è 1 o 3 (1 se il bit 0 (JAX) del parametro 1002 è 0, 3 se lo stesso bit è 1).

I nomi dei due assi base sono sempre X e Z; i nomi degli assi addizionali possono essere scelti come segue usando il parametro N. 1020.

D Sistema A di codici G: Y, A, B e C

D Sistemi B/C di codici G: Y, U, V, W, A, B e C

Se il parametro N. 1020 contiene 0 o un carattere diverso dalle lettere suddette, il nome dell’asse diventa un numero compreso fra 1 e 4.

Se ad un asse viene assegnato il nome di default (da 1 a 4), il sistema non può operare nei modi MEM o MDI.

Se il parametro specifica un nome asse più volte, sarà operativo solo il primo asse al quale quel nome è assegnato.

NOTA

1Con il sistema A di codici G, non è possibile usare le lettere U, V e W come nomi assi (da qui la limitazione a sei assi controllati), perché queste lettere si usano come comandi incrementali per gli assi X, Y e Z. Per usare le lettere U, V e W come nomi degli assi, il sistema di codici G deve essere B o C. Allo stesso modo, la lettera H è utilizzata per i comandi incrementali dell’asse C, per cui non è possibile specificare comandi incrementali per gli assi A e B.

2In un blocco G76 (filettatura in più passate), l’indirizzo A specifica l’angolo dell’utensile e non un comando dell’asse A.

Se gli indirizzi C o A sono utilizzati come comandi asse, gli indirizzi C o A non possono essere usati come specifica dell’angolo nella programmazione degli smussi o nella programmazione diretta delle quote del disegno. Di conseguenza, C e A devono essere utilizzati come è indicato dal bit 4 (CCR) del parametro N. 3405.

29

2. ASSI CONTROLLATI

PROGRAMMAZIONE

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2.3

SISTEMA DI INCREMENTI

Il sistema di incrementi è costituito dall’incremento minimo di immissione e dall’incremento minimo di comando. L’incremento minimo di immissione è la più piccola unità di movimento programmabile. L’incremento minimo di comando è l’unità minima del movimento dell’utensile. Ambedue gli incrementi si esprimono in millimetri, in pollici o in gradi.

Il sistema di incrementi è classificato in IS---B e IS---C (Tabelle 2.3 (a) e 2.3 (b)). Per selezionare il sistema diincrementi impostare opportunamente il bit 1 (ISC) del parametro N. 1004. L’impostazione di questo bit è valida per tutti gli assi. Ad esempio, se si seleziona IS---C, il sistema di incrementi sarà IS---C per tutti gli assi.

Tabella 2.3 (a) Sistema di incrementi IS-B

 

 

Incremento minimo di

Incremento minimo di

 

 

immissione

comando

 

 

 

 

Macchina

Input

0.001mm(Diametro)

0.0005mm

metrica

in mm

 

 

0.001mm(Raggio)

0.001mm

 

 

 

 

 

 

 

 

0.001gradi

0.001gradi

 

 

 

 

 

Input

0.0001pollici(Diametro)

0.0005mm

 

in pollici

 

 

 

0.0001pollici(Raggio)

0.001mm

 

 

 

 

 

 

 

 

0.001gradi

0.001gradi

 

 

 

 

Macchina

Input

0.001mm(Diametro)

0.00005pollici

in pollici

in mm

 

 

0.001mm(Raggio)

0.0001pollici

 

 

 

 

 

 

 

 

0.001gradi

0.001gradi

 

 

 

 

 

Input

0.0001pollici(Diametro)

0.00005pollici

 

in pollici

 

 

 

0.0001pollici(Raggio)

0.0001pollici

 

 

 

 

 

 

 

 

0.001gradi

0.001gradi

 

 

 

 

 

Tabella 2.3 (b) Sistema di incrementi IS-C

 

 

 

 

 

 

Incremento minimo di

Incremento minimo di

 

 

immissione

comando

 

 

 

 

Macchina

Input

0.0001mm(Diametro)

0.00005mm

metrica

in mm

 

 

0.0001mm(Raggio)

0.0001mm

 

 

 

 

 

 

 

 

0.0001gradi

0.0001gradi

 

 

 

 

 

Input

0.00001pollici(Diametro)

0.00005mm

 

in pollici

 

 

 

0.0001pollici(Raggio)

0.0001mm

 

 

 

 

 

 

 

 

0.0001gradi

0.0001gradi

 

 

 

 

Macchina

Input

0.0001mm(Diametro)

0.000005pollici

in pollici

in mm

 

 

0.0001mm(Raggio)

0.00001pollici

 

 

 

 

 

 

 

 

0.0001gradi

0.0001gradi

 

 

 

 

 

Input

0.00001pollici(Diametro)

0.000005pollici

 

in pollici

 

 

 

0.00001pollici(Raggio)

0.00001pollici

 

 

 

 

 

 

 

 

0.0001gradi

0.0001gradi

 

 

 

 

L’incremento minimo di comando può essere metrico o in pollici a seconda della macchina utensile. Specificare il sistema metrico o il sistema in pollici con il bit 0 (INM) del parametro N. 1001.

La selezione fra programmazione in millimetri e programmazione in pollici si esegue tramite codici G (G20 o G21) o tramite un dato di impostazione.

30

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

2. ASSI CONTROLLATI

2.4

CORSA MASSIMA

Non è consentito l’uso combinato dei sistemi metrico e in pollici. Esistono funzioni che non possono essere usate tra assi con differenti unità di misura (interpolazione circolare, compensazione raggio utensile, ecc.). Per il sistema di incrementi adottato, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.

La corsa massima controllata da questo CNC è indicata nella sottostante tabella ed è data dall’espressione:

Corsa massima = Incremento minimo di comando 99999999

Tabella 2.4 (a) Corsa massima

Sistema di incrementi

Corsa massima

 

 

 

 

Macchina metrica

¦99999.999 mm

 

¦99999.999 gradi

IS-B

 

 

 

Macchina in pollici

¦9999.9999 pollici

 

 

 

¦99999.999 gradi

 

 

 

 

Macchina metrica

¦9999.9999 mm

 

¦9999.9999 gradi

IS-C

 

 

 

Macchina in pollici

¦999.99999 pollici

 

 

 

¦9999.9999 gradi

NOTA

1Le unità della tabella sono valori diametrali in programmazione diametrale e valori radiali in programmazione radiale.

2Non possono essere specificati comandi che eccedano la corsa massima.

3L’effettiva corsa massima dipende dalla macchina utensile.

31

3. FUNZIONI PREPARATORIE

 

 

(CODICI G)

PROGRAMMAZIONE

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3 FUNZIONI PREPARATORIE (CODICI G)

Il significato del comando di un blocco è determinato dal codice G specificato per quel blocco.

I codici G si dividono nei seguenti due tipi.

Tipo

Significato

 

 

Codici G auto-

Il codice G è attivo per il solo blocco in cui è stato

cancellanti

programmato.

 

 

Codici G modali

Il codice G è attivo finché non viene programmato

un altro codice G dello stesso gruppo.

 

 

 

(Esempio)

G01 e G00 sono codici G modali del gruppo 01.

G01X

 

;

 

Z

 

 

 

 

; G01 è attivo in questo intervallo.

 

 

 

 

X

 

 

 

;

 

 

 

G00Z

 

 

;

 

 

Esistono tre sistemi di codici G: A, B e C (Tabella 3). Il sistema di codici G si seleziona con i bit 6 (GSB) e 7 (GSC) del parametro N. 3401. In questo manuale, la programmazione viene normalmente descritta utilizzando il sistema A di codici G, salvo quando la funzione descritta richiede l’uso dei sistemi B o C, nel quale caso viene descritto l’uso dei codici G dei sistemi B o C.

32

 

 

3. FUNZIONI PREPARATORIE

B--64114IT/01

 

PROGRAMMAZIONE

(CODICI G)

Spiegazioni

1.

Se all’accensione o in caso di reset il CNC entra nello stato di clear

 

 

(vedere il bit 6 (CLR) del parametro 3402), i codici G modali cambiano

 

 

come segue.

 

 

 

(1) Sono attivi i codici G contrassegnati da

nella tabella 3.

 

 

(2) Per G20 e G21, è attivo il codice che lo era prima dello spegnimento

 

 

o del reset.

 

 

 

(3) Il bit 7 del parametro N. 3402 permette di specificare se

 

 

all’accensione è attivo G22 o G23. Il reset del CNC nello stato di

 

 

clear, non influenza la selezione di G22 o G23.

 

 

(4) Per G00 e G01, il codice attivo è determinato dallo stato del bit 0

 

 

(G01) del parametro N. 3402.

 

 

 

(5) Quando si usano i sistemi B o C di codici G, per G90 e G91, il codice

 

 

attivo è determinato dallo stato del bit 3 (G91) del parametro N.

 

 

3402.

 

 

2.

I codici G del gruppo 00, eccetto G10 e G11, sono autocancellanti.

 

3.

Se viene specificato un codice G non incluso nell’elenco dei codici G si ha

 

 

l’allarme P/S N. 010. Se viene specificato un codice G opzionale in

 

 

assenza dell’opzione relativa si ha lo stesso allarme.

 

4.

Un blocco può contenere più codici G. Se nel blocco vengono specificati

 

 

più codici G dello stesso gruppo, è attivo quello specificato per ultimo.

 

5.

Se nel modo ciclo fisso viene specificato un codice G del gruppo 01, il

 

 

ciclo fisso viene cancellato (come per G80). I codici G del gruppo 01 non

 

 

sono influenzati dalla programmazione di un ciclo fisso.

 

6.

Quando si usa il sistema A di codici G, la programmazione assoluta o

 

 

incrementale non si specifica con un codice G (G90/G91), ma con gli

 

 

indirizzi dei comandi di movimento (X/U, Z/W, C/H, Y/V) (Vedi

 

 

II-8.1). Con il sistema A di codici G, per i cicli fissi è disponibile solo il

 

 

ritorno al livello iniziale.

 

 

7.

I codici G sono visualizzati per ciascun gruppo.

 

33

3. FUNZIONI PREPARATORIE

 

 

 

 

(CODICI G)

 

 

 

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

 

 

 

 

 

Tabella 3 Elenco dei codici G (1/3)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Codice G

 

Gruppo

Funzione

 

 

 

 

 

 

 

 

A

B

 

C

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G00

G00

 

G00

 

Posizionamento (rapido)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G01

G01

 

G01

01

Interpolazione lineare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G02

G02

 

G02

 

Interpolazione circolare/elicoidale in senso orario

 

 

 

 

 

 

 

 

G03

G03

 

G03

 

Interpolazione circolare/elicoidale in senso antiorario

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G04

G04

 

G04

 

Sosta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G07.1

G07.1

 

G07.1

 

Interpolazione cilindrica

 

 

(G107)

(G107)

 

(G107)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

00

 

 

 

G08

G08

 

G08

Controllo avanzato con prelettura dei blocchi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G10

G10

 

G10

 

Immissione dati da programma

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G11

G11

 

G11

 

Cancella il modo immissione dati da programma

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G12.1

G12.1

 

G12.1

 

Interpolazione in coordinate polari

 

 

(G112)

(G112)

 

(G112)

21

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G13.1

G13.1

 

G13.1

 

Cancella l’interpolazione in coordinate polari

 

 

(G113)

(G113)

 

(G113)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G17

G17

 

G17

 

Selezione piano XpYp

 

 

 

 

 

 

16

 

 

 

G18

G18

 

G18

Selezione piano ZpXp

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G19

G19

 

G19

 

Selezione piano YpZp

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G20

G20

 

G70

06

Programmazione in pollici

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G21

G21

 

G71

Programmazione in millimetri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G22

G22

 

G22

09

Attiva il controllo delle zone di sicurezza

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G23

G23

 

G23

Disattiva il controllo delle zone di sicurezza

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G25

G25

 

G25

08

Disattiva il controllo della velocità del mandrino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G26

G26

 

G26

Attiva il controllo della velocità del mandrino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G27

G27

 

G27

 

Controllo del ritorno al punto di riferimento

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G28

G28

 

G28

00

Ritorno al punto di riferimento

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G30

G30

 

G30

Ritorno al secondo, terzo, quarto punto di riferimento

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G31

G31

 

G31

 

Funzione di salto della lavorazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G32

G33

 

G33

01

Filettatura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G34

G34

 

G34

Filettatura a passo variabile

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G36

G36

 

G36

00

Compensazione automatica utensile (asse X)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G37

G37

 

G37

Compensazione automatica utensile (asse Z)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G40

G40

 

G40

 

Cancella la compensazione raggio utensile

 

 

 

 

 

 

07

 

 

G41

G41

 

G41

Attiva la compensazione raggio utensile a sinistra

 

 

 

 

 

 

 

 

G42

G42

 

G42

 

Attiva la compensazione raggio utensile a destra

 

 

 

 

 

 

 

 

G50

G92

 

G92

 

Impostazione sistema di coordinate o velocità massima

 

 

00

del mandrino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G50.3

G92.1

 

G92.1

 

Preset del sistema di coordinate del pezzo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G50.2

G50.2

 

G50.2

 

Cancella la tornitura poligonale

 

 

(G250)

(G250)

 

(G250)

 

 

 

 

20

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G51.2

G51.2

 

G51.2

Tornitura poligonale

 

 

 

 

 

 

(G251)

(G251)

 

(G251)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

34

 

 

 

 

 

 

3. FUNZIONI PREPARATORIE

B--64114IT/01

 

 

 

PROGRAMMAZIONE

(CODICI G)

 

 

 

 

 

Tabella 3 Elenco dei codici G (2/3)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Codice G

 

Gruppo

Funzione

 

 

 

 

 

 

 

 

A

B

 

C

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G52

G52

 

G52

00

Impostazione del sistema di coordinate locali

 

 

 

 

 

 

 

 

G53

G53

 

G53

Selezione del sistema di coordinate della macchina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G54

G54

 

G54

 

Selezione del sistema di coordinate del pezzo 1

 

 

 

 

 

 

 

 

G55

G55

 

G55

 

Selezione del sistema di coordinate del pezzo 2

 

 

 

 

 

 

 

 

G56

G56

 

G56

14

Selezione del sistema di coordinate del pezzo 3

 

 

 

 

 

 

 

 

G57

G57

 

G57

 

Selezione del sistema di coordinate del pezzo 4

 

 

 

 

 

 

 

 

G58

G58

 

G58

 

Selezione del sistema di coordinate del pezzo 5

 

 

 

 

 

 

 

 

G59

G59

 

G59

 

Selezione del sistema di coordinate del pezzo 6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G65

G65

 

G65

00

Richiamo macroistruzione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G66

G66

 

G66

12

Richiamo macro modale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G67

G67

 

G67

Cancella il richiamo macro modale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G68

G68

 

G68

04

Attiva l’mmagine speculare per doppia torretta

 

 

 

 

 

 

 

 

G69

G69

 

G69

Cancella l’immagine speculare per doppia torretta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G70

G70

 

G72

 

Ciclo di finitura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G71

G71

 

G73

 

Asportazione di materiale in tornitura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G72

G72

 

G74

00

Asportazione di materiale in sfacciatura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G73

G73

 

G75

 

Ripetizione del profilo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G74

G74

 

G76

 

Foratura frontale a tratti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G75

G75

 

G77

 

Foratura sul diametro esterno/interno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G76

G76

 

G78

 

Ciclo di filettatura in più passate

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G71

G71

 

G72

 

Ciclo di pendolazione senza misura (per rettificatrici)

 

 

 

 

 

 

 

 

G72

G72

 

G73

01

Ciclo di pendolazione con misura (per rettificatrici)

 

 

 

 

 

 

 

 

G73

G73

 

G74

Ciclo multituffo senza misura (per rettificatrici)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G74

G74

 

G75

 

Ciclo multituffo con misura (per rettificatrici)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G80

G80

 

G80

 

Cancella il ciclo fisso di foratura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G83

G83

 

G83

 

Ciclo fisso di foratura frontale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G84

G84

 

G84

10

Ciclo fisso di maschiatura frontale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G86

G86

 

G86

Ciclo fisso di barenatura frontale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G87

G87

 

G87

 

Ciclo fisso di foratura laterale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G88

G88

 

G88

 

Ciclo fisso di maschiatura laterale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G89

G89

 

G89

 

Ciclo fisso di barenatura laterale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G90

G77

 

G20

 

Ciclo di tornitura sul diametro esterno/interno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G92

G78

 

G21

01

Ciclo di filettatura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G94

G79

 

G24

 

Ciclo di sfacciatura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G96

G96

 

G96

02

Attiva la velocità di taglio costante

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G97

G97

 

G97

Disattiva la velocità di taglio costante

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

35

3. FUNZIONI PREPARATORIE

 

 

 

 

(CODICI G)

 

 

 

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

 

 

 

 

 

Tabella 3 Elenco dei codici G (3/3)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Codice G

 

Gruppo

Funzione

 

 

 

 

 

 

 

 

A

B

 

C

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G98

G94

 

G94

05

Avanzamento al minuto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G99

G95

 

G95

Avanzamento al giro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G90

 

G90

03

Programmazione assoluta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

G91

 

G91

Programmazione incrementale

 

 

 

 

 

 

G98

 

G98

11

Ritorno al livello iniziale (Vedere Spiegazioni 6)

 

 

G99

 

G99

Ritorno al livello del punto R (Vedere Spiegazioni 6)

 

 

 

36

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

 

4

FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

37

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

4.1

POSIZIONAMENTO (G00)

Formato

Spiegazioni

Il comando G00 muove l’utensile in rapido, nel sistema di coordinate del pezzo, portandolo sulla posizione specificata con un comando assoluto o con un comando incrementale.

Nel comando assoluto, si programmano le coordinate del punto finale. Nel comando incrementale si programma la distanza che deve essere percorsa dall’utensile.

G00 IP_;

IP_: Per un comando assoluto le coordinate del punto finale e per un comando incrementale l’entità del movimento dell’utensile.

Il tipo di percorso dell’utensile può essere scelto tra i seguenti, tramite il bit 1 (LRP) del parametro N. 1401:

Posizionamento senza interpolazione lineare

Il posizionamento viene effettuato per ogni asse separatamente. Il percorso dell’utensile generalmente non è una linea retta.

Posizionamento con interpolazione lineare

Il percorso dell’utensile è come nell’interpolazione lineare (G01). Il posizionamento viene effettuato ad una velocità che permette il tempo minimo di posizionamento senza superare la velocità in rapido di ciascun asse. Il percorso utensile non è identico a quello determinato da G01.

Punto iniziale

Posizionamento con interpolazione lineare

Punto finale

Posizionamento senza interpolazione lineare

La velocità in rapido viene impostata indipendentemente per ciascun asse dal costruttore della macchina utensile (parametro N. 1420). Nel posizionamento G00, l’utensile accelera fino alla velocità predeterminata all’inizio del blocco e decelera alla fine del blocco. Poi l’esecuzione procede con il blocco successivo, dopo aver confermato la condizione di in---posizione.

“In---posizione” significa che la posizione programmata è stata effettivamente raggiunta, entro una certa tolleranza specificata dal costruttore della macchina (parametro N. 1826).

38

B--64114IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

Esempi

X

 

56.0

30.5

 

 

30.0

 

Z

 

φ40.0

< Programmazione radiale >

G00X40.0Z56.0 ; (Comando assoluto)

o

 

G00U--60.0W--30.5; (Comando incrementale)

Limitazioni

La velocità in rapido non può essere specificata programmando un codice F.

 

Anche se è specificato il posizionamento con interpolazione lineare, nei

 

seguenti casi il posizionamento avviene senza interpolazione lineare. Di

 

conseguenza, fare attenzione che l’utensile non urti il pezzo:

 

G28 che specifica il posizionamento fra il riferimento e il punto

 

 

intermedio

 

G53

39

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

4.2

INTERPOLAZIONE LINEARE (G01)

Formato

Spiegazioni

Esempi

D Interpolazione lineare

L’utensile si muove in linea retta.

G01 IP_ F_;

IP_: Per un comando assoluto le coordinate del punto finale e per un comando incrementale l’entità del movimento dell’utensile.

F_: Velocità dell’utensile (velocità di avanzamento)

L’utensile va sulla posizione specificata con un movimento rettilineo eseguito alla velocità di avanzamento specificata con il codice F.

Il codice F è modale e rimane valida finché non viene programmato un altro codice F. Pertanto non è necessario programmare la velocità di avanzamento in tutti i blocchi.

La velocità di avanzamento specificata dal codice F è misurata lungo il percorso dell’utensile.

Se non è mai stato specificato un codice F, la velocità è zero.

Nel modo avanzamento al minuto nella condizione di controllo simultaneo di due assi, la velocità di avanzamento lungo ciascun asse è la seguente:

G01ααββ Ff ;

Velocità di avanzamento lungo l’asse α : Fα = αL ×f

β

Velocità di avanzamento lungo l’asse β : Fβ = L × f

L= α2 + β2

<Programmazione diametrale> G01X40.0Z20.1F20 ; (Comando assoluto) o

G01U20.0W--25.9F20 ; (Comando incrementale)

X

46.0 20.1

Punto finale

φ20.0

Z

 

φ40.0

 

 

 

Punto iniziale

 

40

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

4.3

INTERPOLAZIONE CIRCOLARE (G02, G03)

Formato

L’utensile si muove lungo un arco di cerchio.

Arco nel piano XpYp

 

 

 

G17

G02

Xp_Yp_

I_ J_

F_ ;

 

G03

R_

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arco nel piano ZpXp

 

 

 

G18

G02

 

Xp_ Zp_

I_ K_

F_

G03

 

 

 

 

R_

 

Arco nel piano YpZp

 

 

 

G19

G02

 

Yp_ Zp_

J_ K_

F_

G03

 

R_

 

 

 

 

 

Tabella 4.3 Descrizione dei comandi

 

 

Comando

Descrizione

 

 

G17

Specifica di un arco nel piano XpYp

 

 

G18

Specifica di un arco nel piano ZpXp

 

 

G19

Specifica di un arco nel piano YpZp

 

 

G02

Interpolazione circolare in senso orario

 

 

G03

Interpolazione circolare in senso antiorario

 

 

Xp_

Comando di movimento dell’asse X o di un suo asse parallelo

 

(parametro N. 1022)

 

 

Yp_

Comando di movimento dell’asse Y o di un suo asse parallelo

 

(parametro N. 1022)

 

 

Zp_

Comando di movimento dell’asse Z o di un suo asse parallelo

 

(parametro N. 1022)

 

 

I_

Distanza dal punto iniziale al centro dell’arco lungo l’asse Xp,

 

raggio

 

 

J_

Distanza dal punto iniziale al centro dell’arco lungo l’asse Yp,

 

raggio

 

 

k_

Distanza dal punto iniziale al centro dell’arco lungo l’asse Zp,

 

raggio

 

 

R_

Raggio dell’arco con segno

 

 

F_

Velocità di avanzamento lungo l’arco

 

 

41

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

Spiegazioni

DSenso dell’interpolazione circolare

NOTA

Gli assi U, V e W (paralleli agli assi base) possono essere usati solo con i sistemi B e C di codici G.

Il senso orario (G02) e il senso antiorario (G03) dell’interpolazione circolare nel piano XpYp (piano ZpXp o piano YpZp) è definito guardando il piano XpYp nella direzione da positivo a negativo dell’asse Zp (asse Yp o asse Xp), nel sistema di coordinate cartesiane. Vedere la sottostante figura.

Yp

Xp

 

Zp

G03

 

G03

G03

G02

G02

Zp

G02

Xp

G18

Yp

G17

 

G19

D Comando di movimento

Il punto finale dell’arco si specifica con gli indirizzi Xp, Yp o Zp e si esprime

 

in valori assoluti o incrementali, a seconda dello stato G90/G91. Per i valori

 

incrementali, si specificano le coordinate del punto finale visto dal punto

 

iniziale.

DSpecifica del centro dell’arco

Il centro dell’arco si specifica con gli indirizzi I, J e K, rispettivamente per gli assi Xp, Yp e Zp. I valori che seguono I, J o K sono le componenti di un vettore in cui il centro dell’arco è visto dal punto iniziale, e sono sempre specificati come valori incrementali, indipendentemente da G90/G91 (vedi sotto).

Il segno di I, J e K determina la direzione.

 

Punto finale (x,y)

Punto finale (z,x)

 

Punto finale (y,z)

y

 

 

x

 

z

 

 

x

i

Punto

z

Punto

y

j

Punto

 

iniziale

k

 

 

iniziale

 

iniziale

 

 

j

 

i

 

 

k

Centro

 

Centro

 

Centro

 

DProgrammazione di un cerchio completo

I0, J0 e K0 possono essere omessi.

Se la differenza fra il raggio al punto iniziale e il raggio al punto finale dell’interpolazione circolare supera il valore del parametro N. 3410 si verifica l’allarme P/S N. 020.

Se Xp, Yp e Zp sono tutti omessi (il punto finale coincide con il punto iniziale) e il centro è specificato con I, J e K, viene assunto un arco di 360 gradi (un cerchio completo).

42

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

D Raggio dell’arco

Invece di specificare il centro dell’arco con I, J o K, può essere specificato con

 

l’indirizzo R il raggio del cerchio cui l’arco appartiene.

 

In questo caso, si considerano due tipi di archi: minori di 180 gradi e maggiori

di 180 gradi. Non può essere specificato un arco di 180 gradi o più. Se Xp, Yp e Zp sono tutti omessi (il punto finale coincide con il punto iniziale) e si usa R, risulta programmato un arco di 0 gradi.

G02R; L’utensile non si muove.

Per l’arco (1) (minore di 180°)

G02 W60.0 U10.0 R50.0 F300.0 ; Per l’arco (2) (maggiore di 180°)

Un arco di 180 gradi o più non può essere programmato con un solo blocco.

(2)

Punto iniziale

r=50mm

Punto finale

(1)

r=50mm

X

D Velocità di avanzamento

 

 

 

Z

 

 

 

 

 

 

 

 

La velocità di avanzamento nell’interpolazione circolare è quella specificata

 

dal codice F e la velocità lungo l’arco (la velocità tangenziale dell’arco) viene

 

controllata in modo da mantenerla uguale alla velocità di avanzamento

 

specificata.

 

L’errore tra la velocità programmata e l’effettiva velocità di avanzamento è

 

entro 2%. La velocità di avanzamento viene misurata lungo l’arco dopo

 

aver applicato la compensazione raggio utensile.

Limitazioni

DProgrammazione simultanea di I, J, K e R

DSpecifica di un asse non appartenente al piano selezionato

DDifferenza fra il raggio al punto iniziale e il raggio al punto finale

Se I, J, K e R vengono specificati contemporaneamente, l’arco specificato con R ha la precedenza e I, J e K sono ignorati.

Se viene comandato un asse diverso da quelli che formano il piano specificato, viene visualizzato un allarme.

Per esempio, se con i sistemi B e C di codici G viene selezionato il piano ZX e viene comandato un movimento dell’asse U (parallelo all’asse X), si ha l’allarme P/S N. 028.

Se la differenza fra il raggio al punto iniziale e il raggio al punto finale dell’arco supera il valore specificato con il parametro N. 3410, si ha l’allarme P/S N. 020.

Se il punto finale non è sull’arco, l’utensile completa il comando con un movimento lineare lungo uno degli assi.

43

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

DSpecifica di un semicerchio con R

Esempi

Se un arco il cui angolo al centro è vicino a 180_viene programmato con R, il calcolo delle coordinate del centro può generare un errore. In questo caso, specificare il centro dell’arco con I, J e K.

DProgrammazione dell’interpolazione circolare (X, Z)

G02X_Z_I_K_F_;

 

G03X_Z_I_K_F_;

 

G02X_Z_R_F_;

 

 

 

 

 

 

 

Punto finale

 

 

Punto finale

 

 

Centro dell’arco

Centro dell’arco

 

 

Punto finale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Asse X

(Programmazione

Asse X

 

Asse X

 

 

 

(Programmazione

R

(Programmazione

 

diametrale)

 

 

 

 

 

 

diametrale)

 

diametrale)

 

 

 

 

 

X

Punto iniziale

 

 

Punto iniziale

X

 

 

 

X

 

Punto iniziale

Z

K

 

 

Z

 

 

 

 

 

Asse Z

 

Z

Asse Z

 

Asse Z

 

 

 

K

 

 

 

(Programmazione assoluta)

 

(Programmazione assoluta)

(Programmazione assoluta)

 

X

 

 

 

 

 

 

15.0

R25.0

(Programmazione diametrale)

 

 

 

 

G02X50.0Z30.0I25.0F0.3; o

 

 

 

 

 

G02U20.0W--020.0I25.0F0.3; o

 

100

 

 

G02X50.0Z30.0R25.0F0.3 o

 

 

 

 

G02U20.0W--20.0R25.F0.3;

 

 

φ50.0

 

 

 

 

 

 

30.0

 

 

Z

 

 

 

 

 

 

 

 

 

50.0

 

 

 

 

 

44

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

4.4

INTERPOLAZIONE ELICOIDALE (G02, G03)

Formato

Spiegazioni

Limitazioni

L’interpolazione elicoidale si programma specificando fino a due altri assi che si muovo in sincronia con gli assi dell’interpolazione circolare. In questo modo è possibile comandare un percorso utensile elicoidale.

Movimento sincrono con l’arco nel piano XpYp

G17

G02

Xp_Yp_

I_J_

α_(β_)F_;

 

G03

R_

 

 

 

 

 

 

 

Movimento sincrono con l’arco nel piano ZpXp

G18

G02

Xp_Zp_

I_K_

α_(β_)F_;

 

G03

R_

 

 

 

 

Movimento sincrono con l’arco nel piano YpZp

G19

G02

Yp_Zp_

J_K_

α_(β_)F_;

 

 

 

G03

R_

 

 

 

α, β : Due assi non appartenenti al piano dell’interpolazione circolare.

Possono essere specificati fino a due altri assi.

Il metodo di programmazione consiste nell’aggiungere semplicemente un comando di movimento di un asse diverso da quelli dell’interpolazione circolare.

Il codice F specifica la velocità di avanzamento lungo l’arco. Quindi, la velocità di avanzamento dell’asse lineare e’:

Lunghezza del movimento dell’asse lineare

F x ———————————————————————————————————————

Lunghezza dell’arco

Determinare la velocità di avanzamento in modo che la velocità dell’asse lineare non ecceda alcun limite. Il bit 0 (HFC) del parametro N. 1404 può essere usato per impedire che la velocità di avanzamento dell’asse lineare ecceda vari valori limite.

Z

Percorso utensile

X Y

La velocità di avanzamento lungo l’arco

èla velocità di avanzamento specificata.

La compensazione raggio utensile viene applicata soltanto all’arco.

In un blocco di interpolazione elicoidale non possono essere utilizzate le correzioni utensile né la compensazione lunghezza utensile.

45

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

4.5

INTERPOLAZIONE IN COORDINATE POLARI

(G12.1, G13.1)

Formato

DSpecificare G12.1 e G13.1 in blocchi indipendenti

Spiegazioni

DPiano dell’interpolazione in coordinate polari

La funzione grazie alla quale il controllo del contorno viene eseguito convertendo un comando programmato nel sistema di coordinate cartesiane in un movimento dell’asse lineare (movimento dell’utensile) e in un movimento dell’asse rotativo (rotazione del pezzo) è l’interpolazione in coordinate polari. Si tratta di una funzione utile per la lavorazione di un albero a camme.

G12.1 ;

Attiva il modo interpolazione in coordinate polari

 

 

(abilita l’interpolazione in coordinate polari)

 

Comandare l’interpolazione lineare o circolare nel

 

 

sistema di coordinate cartesiane formato dall’asse

 

lineare e dall’asse rotativo (asse virtuale).

G13.1 ;

Cancella il modo interpolazione in coordinate polari

 

 

(L’interpolazione in coordinate polari non è più ese-

 

 

guita)

Invece di G12.1 1 G13.1 è possibile utilizzare G112 e

G113, rispettivamente.

G12.1 attiva il modo interpolazione in coordinate polari e seleziona il piano nel quale viene eseguita l’interpolazione (piano dell’interpolazione in coordinate polari). Vedere la fig.4.5.

Asse rotativo (asse virtuale) (unità: mm o pollici)

Asse lineare (unità:mm o pollici)

Origine del sistema di coordinate locali

Fig4.5 Piano dell’interpolazione in coordinate polari

All’accensione o dopo un reset, è attivo G13.1 (cancella il modo interpolazione in coordinate polari).

Gli assi (asse lineare e asse rotativo) per i quali verrà eseguita l’interpolazione in coordinate polari devono essere preventivamente impostati tramite parametri (dati N. 5460, 5461).

AVVERTENZA

Il piano usato prima del comando G12.1 (il piano selezionato con G17, G18 o G19) è cancellato e viene ristabilito quando viene comandato G13.1.

Quando il sistema viene resettato, il modo interpolazione in coordinate polari viene cancellato e viene ristabilito il piano specificato da G17, G18 o G19.

46

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

DEntità del movimento e velocità di avanzamento nel modo interpolazione in coordinate polari

Le unità con cui sono espresse le coordinate dell’asse virtuale sono le stesse usate per l’asse lineare (mm/pollici)

Le unità della velocità di avanzamento sono mm/ min o pollici/min

DCodici G che possono essere specificati nel modo interpolazione in coordinate polari

DInterpolazione circolare nel piano dell’interpolazione in coordinate polari

DMovimento lungo gli assi che non appartengono al piano dell’interpolazione in coordinate polari

DVisualizzazione della posizione corrente nel modo interpolazione in coordinate polari

Nel modo interpolazione in coordinate polari i comandi vengono programmati come coordinate cartesiane nel piano dell’interpolazione in coordinate polari. Nei comandi, si usa come indirizzo del secondo asse del piano (l’asse virtuale) l’indirizzo dell’asse rotativo. L’uso della programmazione radiale/diametrale non dipende dalla specifica del primo asse del piano, ma si applica la specifica dell’asse rotativo.

Immediatamente dopo G12.1, la coordinata dell’asse virtuale è 0: l’interpolazione in coordinate polari inizia assumendo un angolo di 0 gradi per la posizione dell’utensile.

Specificare la velocità di avanzamento come la velocità (velocità relativa fra il pezzo e l’utensile) tangenziale al piano dell’interpolazione in coordinate polari (sistema di coordinate cartesiane) usando il codice F.

G01 . . . . . . . . . . . . Interpolazione lineare G02, G03 . . . . . . . . . Interpolazione circolare G04 . . . . . . . . . . . . . . Sosta, arresto esatto

G40, G41, G42 . . . . Compensazione raggio utensile

(L’interpolazione in coordinate polari viene eseguita per il percorso compensato.)

G65, G66, G67 . . . . Comandi macro

G98, G99 . . . . . . . . . Avanzamento al minuto, avanzamento al giro

Gli indirizzi I, J, K da usare quando si comanda l’interpolazione circolare nel piano dell’interpolazione in coordinate polari dipendono da quale asse del sistema base di coordinate è il primo asse del piano dell’interpolazione in coordinate polari (asse lineare).

---Quando l’asse lineare è l’asse X o è parallelo all’asse X, il piano considerato è il piano Xp---Yp e gli indirizzi da usare sono I e J.

---Quando l’asse lineare è l’asse Y o è parallelo all’asse Y, il piano considerato è il piano Yp---Zp e gli indirizzi da usare sono J e K.

---Quando l’asse lineare è l’asse Z o è parallelo all’asse Z, il piano considerato è il piano Zp---Xp e gli indirizzi da usare sono K e I.

E’ anche possibile specificare il raggio dell’arco con R.

NOTA

Gli assi U, V e W (paralleli agli assi base) possono essere usati solo con i sistemi B e C di codici G.

I comandi di movimento degli assi che non formano il piano dell’interpolazione in coordinate polari, vengono eseguiti indipendentemente da quest’ultima.

Sono visualizzate le coordinate effettive. Però, il movimento residuo di un blocco è visualizzato con riferimento al piano dell’interpolazione in coordinate polari (sistema di coordinate cartesiane).

47

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

Limitazioni

DSistema di coordinate per l’interpolazione in coordinate polari

DCompensazione raggio utensile

Prima di comandare G12.1, occorre impostare un sistema di coordinate del pezzo con l’origine sul centro dell’asse rotativo. Quando è attivo il modo G12.1, il sistema di coordinate non deve essere cambiato (G92, G52, G53, reset delle coordinate relative, G54 G59, ecc.).

Nel modo compensazione raggio utensile (G41, G42), non è possibile attivare o disattivare l’interpolazione in coordinate polari. G12.1 e G13.1 devono essere comandati nel modo G40 (cancella la compensazione raggio utensile).

D

Ripartenza del

Nel modo G12.1, non è possibile eseguire la ripartenza del programma.

 

programma

 

D

Velocità di avanzamento

Il movimento programmato nel piano cartesiano viene convertito in un

 

dell’asse rotativo

movimento dell’asse rotativo (asse C) e dell’asse lineare (asse X). La

 

 

componente C della velocità aumenta avvicinandosi al centro del pezzo e

 

 

può superare la velocità di avanzamento massima dell’asse C (parametro N.

 

 

1422) causando un allarme (vedere la sottostante figura). Se questo dovesse

 

 

verificarsi, ridurre la velocità di avanzamento comandata con l’indirizzo F o

 

 

non costruire il programma in modo che l’utensile si avvicini al centro del

 

 

pezzo (o un programma in cui il centro dell’utensile si avvicina al centro del

 

 

pezzo quando viene eseguita la compensazione raggio utensile).

DIFFIDA

X

θ1 L1 θ2 L2

θ3

L3

 

Consideriamo un movimento nel piano cartesiano alla velocità X per unità di tempo programmata con l’indirizzo F lungo le linee L1, L2 e L3. Nel sistema di coordinate cartesiane, per lo stesso movimento X per unità di tempo, l’entità del movimento dell’asse C aumenta da θ1 a θ2 a θ3 via via che ci si avvicina al centro (L1 L2 L3).

L’aumento dell’entità del movimento dell’asse C per unità di tempo significa che la componente C della velocità cresce quando ci si avvicina al centro del pezzo e può accadere che la conversione del movimento dell’utensile dal sistema di coordinate cartesiane ai movimenti dell’asse C e dell’asse X faccia sì che la componente C della velocità di avanzamento superi la velocità di avanzamento massima dell’asse C.

L : Distanza minima (in mm) fra il centro dell’utensile e il centro del pezzo R : Massima velocità di avanzamento (gradi/min) dell’asse C

la formula che segue fornisce il limite della velocità che può essere specificata con il codice F nel modo interpolazione in coordinate polari. Specificare una velocità consentita dalla formula. Il valore fornito dalla formula è teorico. In pratica può essere necessario specificare un valore leggermente più piccolo, a causa degli errori di calcolo.

F < L × R ×

π

(mm/min)

 

180

 

 

 

D Programmazione radiale/

Anche se per l’asse lineare (asse X) si usa la programmazione diametrale, per

diametrale

l’asse rotativo (asse C) si usa la programmazione radiale.

48

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

Esempi

Esempio di programmazione dell’interpolazione in coordinate polari fra

 

l’asse X (asse lineare) e l’asse C (asse rotativo)

 

C’(asse ipotetico)

 

 

Asse C

Percorso compensato

 

 

 

 

Percorso programmato

N204 N203

N205

N202

N201

N200

 

 

Asse X

N208

 

Utensile

N206 N207

Asse Z

L’asse X è in programmazione diametrale, l’asse C è in programmazione radiale.

O0001 ;

N010 T0101

 

 

 

N0100

G00

X120.0 C0 Z_ ;

Posizionamento sul punto iniziale

N0200

G12.1 ;

Inizio dell’interpolazione in coordinate polari

N0201 G42 G01 X40.0 F_ ;

 

 

 

N0202

C10.0 ;

 

 

 

N0203

G03

X20.0 C20.0 R10.0 ;

 

 

 

N0204

G01

X--40.0 ;

 

 

Programmazione della geometria del pezzo

N0205

C--10.0 ;

 

 

(programmazione in coordinate cartesiane

 

 

N0206

G03

X--20.0 C--20.0 I10.0 J0 ;

 

 

nel piano X--C’)

N0207

G01

X40.0 ;

 

 

 

N0208 C0 ;

 

 

 

 

N0209

G40

X120.0 ;

 

 

 

 

 

 

N0210

G13.1 ;

Cancellazione dell’interpolazione in coordinate polari

N0300

Z_ ;

 

 

 

 

N0400 X_ C_ ;

N0900M30 ;

49

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

4.6

INTERPOLAZIONE CILINDRICA (G07.1)

Formato

Spiegazioni

DSelezione del piano (G17, G18, G19)

DProgrammazione della velocità di avanzamento

Nel modo interpolazione cilindrica, il CNC converte l’entità del movimento comandato in gradi per l’asse rotativo in una distanza lineare lungo una circonferenza. Dopo questa conversione, possono essere eseguite l’interpolazione lineare e l’interpolazione circolare con l’ altro asse.

Dopo il calcolo dell’interpolazione, questi dati sono convertiti nuovamente in entità del movimento dell’asse rotativo.

La funzione di interpolazione cilindrica consente di programmare considerando lo sviluppo nel piano della superficie laterale di un cilindro; pertanto, essa risulta particolarmente utile per programmare la scanalatura di camme cilindriche, ecc.

G07.1 IP r ; Stabilisce il modo interpolazione cilindrica

.

.

G07.1 IP 0 ; Cancella il modo interpolazione cilindrica

IP: Indirizzo dell’asse rotativo r : Raggio del cilindro

Specificare G07.1 IP r; e G07.1 IP 0 in blocchi indipendenti. Invece di G07.1 può essere usato G107.

Usare il parametro N. 1002 per specificare se l’asse rotativo è X, Y, Z o un asse parallelo ad uno di essi. Specificare il codice G che seleziona un piano un asse del quale è l’asse rotativo. Per esempio, se l’asse rotativo è un asse parallelo all’asse X, G17 deve definire un piano XpYp, formato dall’asse rotativo e dall’asse Y, o da un asse a questo parallelo.

Per l’interpolazione cilindrica può essere settato un solo asse rotativo.

NOTA

Gli assi U, V e W (paralleli agli assi base) possono essere usati solo con i sistemi B e C di codici G.

Nel modo interpolazione cilindrica, si comanda la velocità di avanzamento nel piano dello sviluppo del cilindro.

50

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

DInterpolazione circolare (G02/G03)

Nel modo interpolazione cilindrica è possibile comandare l’interpolazione circolare fra l’asse rotativo e un asse lineare. Nei comandi si usa il raggio R, come è descritto nella sezione 4.4.

Il raggio deve essere specificato in mm (per la programmazione in millimetri) o in pollici (per la programmazione in pollici) e non in gradi.

<Esempio: Interpolazione circolare tra l’asse Z e l’asse C>

Designare l’asse C come parallelo all’asse X assegnando “5” al parametro 1022 per l’asse C. In questo caso, il comando dell’interpolazione circolare sarà come segue:

G18 Z__C__;

G02 (G03) Z__C__R__;

Il valore assegnato al parametro 1022 dell’asse C può essere “6” (asse parallelo all’asse Y). In questo caso, il comando dell’interpolazione circolare diventa il seguente:

G19 C__ Z__;

G02 (G03) Z__C__R__;

DCompensazione raggio utensile

DPrecisione dell’interpolazione cilindrica

Limitazioni

Prima di comandare il modo interpolazione cilindrica, cancellare il modo compensazione raggio utensile, se è attivo. La compensazione raggio utensile deve essere attivata e cancellata all’interno del modo interpolazione cilindrica.

Nel modo interpolazione cilindrica, l’entità del movimento dell’asse rotativo, specificata in gradi, viene convertita internamente nella distanza lineare lungo la superficie esterna e, dopo l’esecuzione dei calcoli dell’interpolazione lineare o circolare, viene riconvertita in gradi. Nella conversione, l’entità del movimento viene arrotondata all’incremento minimo di immissione.

Quindi, se il raggio del cilindro è piccolo, l’entità effettiva del movimento può essere diversa da quella comandata. In questo caso, però, l’errore non si accumula.

Nello stato di assoluto in manuale on, se un’operazione manuale viene eseguita quando è attivo il modo interpolazione cilindrica, può verificarsi un errore dovuto a quanto detto sopra.

Entità effettiva

 

MOVIM GIRO

 

 

2×2πR

=

 

×Valore specific.×

del movimento

2×2πR

 

MOVIM GIRO

 

 

 

MOVIM GIRO : Entità del movimento al giro dell’asse rotativo (Valore assegnato al parametro N. 1260)

R: Raggio del pezzo

: Arrotondato all’incremento minimo di immissione

DProgrammazione del raggio dell’arco nel modo interpolazione cilindrica

DInterpolazione circolare e compensazione raggio utensile

Nel modo interpolazione cilindrica, non è possibile specificare il centro dell’arco con I, J o K.

Se il modo interpolazione cilindrica viene stabilito mentre è applicata la compensazione raggio utensile, l’interpolazione circolare non è eseguita correttamente.

51

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

D Posizionamenti

DImpostazione dei sistemi di coordinate

DComando del modo interpolazione cilindrica

DCicli fissi di foratura nel modo interpolazione cilindrica

DImmagine speculare per doppia torretta

Nel modo interpolazione cilindrica non possono essere eseguiti posizionamenti (inclusi i movimenti in rapido eseguiti per comandi come G28, G80 G89, ecc.). Dovendo eseguire un posizionamento, cancellare prima l’interpolazione cilindrica. L’interpolazione cilindrica (G07.1) non può essere comandata nel modo posizionamento (G00).

Nel modo interpolazione cilindrica, non può essere specificato il sistema di coordinate del pezzo con G50.

Nel modo interpolazione cilindrica, non è possibile comandare nuovamente lo stesso modo. Prima di comandare di nuovo il modo interpolazione cilindrica, cancellare il modo interpolazione cilindrica attivo.

Nel modo interpolazione cilindrica non è possibile specificare i cicli fissi di foratura (G81 --- G89).

Nel modo interpolazione cilindrica non è possibile specificare l’immagine speculare per doppia torretta (G68, G69).

52

B--64114IT/01

 

 

 

 

PROGRAMMAZIONE

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

Esempi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Esempio di interpolazione cilindrica

C

 

 

 

 

 

O0001 (INTERPOLAZIONE CILINDRICA);

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N01 G00

Z100.0 C0 ;

 

 

 

 

 

 

 

 

N02 G01 G18 W0 H0 ;

 

 

 

 

 

 

 

 

N03 G07.1 H57299 ;

 

Z

 

R

 

 

 

 

N04 G01 G42 Z120.0 D01 F250 ;

 

 

 

 

 

 

 

N05

C30.0 ;

 

 

 

 

 

 

 

 

N06

G03

Z90.0 C60.0 R30.0 ;

 

 

 

 

 

 

 

N07

G01

Z70.0 ;

 

 

 

 

 

 

 

 

N08

G02

Z60.0 C70.0 R10.0 ;

 

 

 

 

 

 

 

N09

G01

C150.0 ;

 

 

 

 

 

 

 

 

N10

G02

Z70.0 C190.0 R75.0 ;

 

 

 

 

 

 

 

N11 G01 Z110.0 C230.0 ;

 

 

 

 

 

 

 

 

N12

G03

Z120.0 C270.0 R75.0 ;

 

 

 

 

 

 

 

N13

G01

C360.0 ;

 

 

 

 

 

 

 

 

N14

G40

Z100.0 ;

 

 

 

 

Z

 

 

 

N15

G07.1 C0 ;

 

 

 

 

 

 

 

N16 M30 ;

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

mm

 

 

 

 

 

 

 

 

N13

 

N05

 

 

 

 

 

 

N12

 

 

120

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

110

 

N06

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

90

 

 

 

 

 

N11

 

 

 

 

 

N07

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

70

 

 

N08

N09

N10

 

 

 

 

60

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

0

30

60

70

 

150

190

230

270

360

C

 

gradi

53

FANUC Series 0i-TC OPERATOR'S MANUAL

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

4.7

FILETTATURA A PASSO COSTANTE (G32)

Con il comando G32 si possono filettature coniche e a spirale, oltre alla filettatura parallela a passo costante.

L’encoder montato sul mandrino legge in tempo reale la velocità del mandrino stesso. Questa velocità viene convertita nella velocità di avanzamento al minuto per il movimento dell’utensile.

 

L

 

L

 

L

 

 

Fig. 4.7 (a) Filettatura parallela

Fig. 4.7 (b) Filettatura conica

Fig. 4.7 (c) Filettatura a spirale

Formato

 

 

G32IP_F_;

Asse X

 

 

Punto finale

 

IP_: Punto finale

 

 

 

 

 

F_:

Passo sull’asse lungo

 

 

 

 

 

 

(sempre in programmazione

X

 

δ2

 

Punto iniziale

 

radiale)

Z

α

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

δ1

Asse Z

 

 

 

 

 

 

 

 

0

 

 

 

Asse Z

 

 

 

 

 

L

 

Fig. 4.7 (d) Esempio di filettatura

Spiegazioni

Generalmente, la filettatura viene eseguita in più passate, dalla sgrossatura alla finitura. Dato che la filettatura inizia quando il dispositivo di retroazione del mandrino rileva il segnale di 1---giro, essa inizia ad un punto fisso e il percorso dell’utensile non muta nelle varie passate. La velocità del mandrino deve rimanere costante per tutte le passate, altrimenti il passo risulterà errato.

54

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

X

Filettatura conica

LX

α

Z

LZ

α 45° → passo LZ

α 45° → passo LX

Fig. 4.7 (e) LZ e LX per la filettatura conica

In generale, l’errore di inseguimento del servo produrrà un errore nel passo all’inizio e alla fine della filettatura. Specificare una filettatura appena più lunga del necessario.

La tabella 4.7 elenca gli intervalli di specifica del passo.

Tabella 4.7 Campi di specifica del passo

 

Incremento minimo di comando

 

 

 

Input in mm

0.0001

.. 500.0000mm

 

 

 

Input in pollici

0.000001

.. 9.999999 pollici

 

 

 

55

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

Spiegazioni

1. Filettatura parallela

 

 

 

Sono impiegati i seguenti valori:

 

 

 

Passo :4mm

 

 

 

δ1=3mm

Asse X

30mm

δ2=1.5mm

 

 

Profondità di taglio :1mm (due passate)

 

 

 

(Programmazione diametrale, in millimetri)

 

δ2

δ1

G00

U--62.0 ;

 

 

 

G32

W--74.5 F4.0 ;

 

 

Asse Z

G00

U62.0 ;

 

 

 

 

W74.5 ;

 

 

 

 

U--64.0 ;

 

 

 

 

(Per la seconda passata, 1 mm in più)

 

 

70

G32 W--74.5 ;

 

 

G00

U64.0 ;

 

 

 

 

 

 

 

W74.5 ;

2.

Filettatura conica

 

 

 

 

 

Sono impiegati i seguenti valori:

 

 

 

Passo : 3.5mm lungo l’asse Z

 

 

 

δ1=2mm

 

 

 

δ2=1mm

Asse X

 

Profondità di taglio lungo l’asse X: 1mm

 

 

 

(due passate)

 

φ50

δ2

(Programmazione diametrale, in millimetri)

 

φ43

 

G00

X 12.0 Z72.0 ;

 

 

δ1

 

 

G32

X 41.0 Z29.0 F3.5 ;

0

 

Asse Z

G00

X 50.0 ;

 

 

Z 72.0 ;

 

 

φ14

 

 

 

 

X 10.0 ;

 

 

 

 

 

 

 

 

(Per la seconda passata, 1mm in più)

 

 

 

G32

X 39.0 Z29.0 ;

 

30

40

G00

X 50.0 ;

 

 

Z 72.0 ;

56

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

DIFFIDA

1Durante la filettatura non è attiva la regolazione della velocità di avanzamento (fissa a 100%).

2Arrestare l’avanzamento del filettatore senza fermare il mandrino è molto pericoloso. Questo aumenterà di colpo la profondità di taglio. Pertanto, durante la filettatura, è esclusa la funzione di feed--hold. Se viene premuto il tasto feed--hold durante la filettatura, l’utensile si fermerà dopo l’esecuzione del primo blocco non di filettatura, come se fosse premuto il tasto SINGLE BLOCK. Però, quando viene premuto il tasto FEED HOLD, si accende la spia feed hold (spia SPL). Poi, quando l’utensile si arresta, la spia viene spenta (stato di arresto in blocco singolo).

3Se il tasto FEED HOLD viene nuovamente premuto durante il primo blocco senza filettatura successivo al blocco di filettatura, o se è stato tenuto costantemente premuto, l’utensile si arresta al blocco senza filettatura.

4Quando la filettatura viene eseguita in blocco singolo, l’utensile si arresta dopo l’esecuzione del primo blocco senza filettatura.

5Quando il modo operativo viene commutato da automatico a manuale durante la filettatura, l’utensile si ferma al primo blocco senza filettatura, come nel caso di attivazione del pulsante FEED HOLD descritto nella nota 3.

Se però il modo passa da uno dei modi del funzionamento automatico ad un altro, l’utensile si arresta dopo l’esecuzione del primo blocco senza filettatura come per il modo in blocco singolo della nota 4.

6In un blocco di filettatura che segue immediatamente un altro blocco di filettatura, la lavorazione inizia immediatamente, senza attendere il segnale di 1--giro.

G32Z_ F_ ;

Z_ ; (Prima di questo blocco non viene atteso il segnale di 1--giro)

G32; (Visto come un blocco di filettatura)

Z_ F_ ;(Anche in questo caso non è atteso il segnale di 1--giro)

7Se durante la filettatura conica o a spirale è attiva la velocità di taglio costante, la velocità del mandrino cambia causando errori nel passo. Pertanto, durante la filettatura non deve essere usato il controllo della velocità di taglio costante.

8Il blocco di movimento che precede la filettatura, non deve specificare smussi o raccordi.

9Un blocco di filettatura non deve specificare smussi o raccordi.

10Durante la filettatura la regolazione della velocità del mandrino è disabilitata (fissa al 100%).

11La funzione di ritiro durante il ciclo di filettatura non è attiva per G32.

57

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

4.8

FILETTATURA A PASSO VARIABILE (G34)

Formato

Specificando un incremento o un decremento del passo al giro, si possono eseguire filettature a passo variabile.

Fig. 4.8 Filettatura a passo variabile

G34 IP_F_K_;

IP: Punto finale

F : Passo in direzione longitudinale al punto iniziale

K : Incremento e decremento del passo al giro del mandrino

Spiegazioni

Gli indirizzi diversi da K sono gli stessi della filettatura con G32.

 

La tabella 4.7 fornisce l’intervallo dei valori che possono essere specificati

 

per K.

 

 

 

 

Tabella 4.8 Intervallo dei valori di K

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Input metrico

¦0.0001 .. ¦500.0000 mm/giro

 

 

 

 

 

 

 

Input in pollici

¦0.000001 .. ¦9.999999 pollici/giro

 

 

 

 

 

 

 

Se il valore di K fa sì che venga superato il passo massimo o che il passo diventi negativo, si verifica l’allarme P/S N. 14.

DIFFIDA

La funzione “ritiro durante il ciclo di filettatura” non è attiva per G34.

Esempio

Passo al punto iniziale: 8.0 mm

Incremento del passo: 0.3 mm/giro

G34 Z--72.0 F8.0 K0.3 ;

58

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

4.9

FILETTATURA CONTINUA

Spiegazioni

E’ disponibile la filettatura continua, grazie alla quale possono essere comandati più blocchi di filettatura consecutivi, attraverso la sovrapposizione degli impulsi fra due blocchi consecutivi.

In questo modo vengono eliminate eventuali discontinuità della lavorazione dovute all’interruzione del movimento durante l’esecuzione di più blocchi di lavorazione consecutivi, rendendo così possibile la programmazione di filettature continue.

Dato che la perdita di sincronismo del mandrino (dovuta al passaggio da un blocco all’altro) viene minimizzata, possono essere eseguite filettature speciali, con variazione del passo o della forma durante il ciclo.

G32

G32

G32

Fig. 4.9 Filettatura continua

Anche se la filettatura viene ripetutamente eseguita nella stessa posizione variando la profondità di taglio, questo sistema permette di eseguire una lavorazione corretta, senza danneggiare il filetto.

NOTA

1La sovrapposizione dei blocchi è effettiva anche per i comandi G01, producendo una eccellente finitura della superficie.

2Nel caso di blocchi continui estremamente brevi, la sovrapposizione dei blocchi non può funzionare.

59

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

4.10

FILETTATURA A PIU’ PRINCIPI

Specificando con l’indirizzo Q l’angolo fra la posizione del segnale di 1 giro del mandrino e l’inizio della filettatura, è possibile realizzare con facilità le filettature a più principi.

Filettature a più principi

Formato

 

 

 

(filettatura a passo costante)

 

 

 

G32 IP_ F_ Q_ ;

IP_ : Punto finale

 

 

 

G32 IP_ Q_ ;

F_ : Passo lungo l’asse longitudinale

 

 

 

 

 

Q_ : Angolo di inizio della filettatura

 

Spiegazioni

 

 

 

 

 

 

 

 

D

Comandi di filettatura

G32: Filettatura a passo costante

 

disponibili

G34: Filettatura a passo variabile

 

 

G76:

Ciclo di filettatura in più passate

 

 

G92:

Ciclo di filettatura

 

 

Limitazioni

 

 

 

 

D

Angolo iniziale

L’angolo iniziale non è un dato modale e deve essere specificato ad ogni

 

 

blocco. Se non è specificato, viene assunto 0.

D

Unità dell’angolo iniziale

Le unità dell’angolo iniziale (Q) sono 0.001 gradi. Non può essere usato il

 

 

punto decimale.

 

 

 

 

Esempio:

 

 

 

 

Per un angolo di 180 gradi, specificare Q180000.

 

 

Non è possibile specificare Q180.000, perché contiene il punto decimale

D

Intervallo di specifica

Può essere specificato un angolo iniziale compreso fra 0 e 360 gradi, in unità

 

dell’angolo iniziale

di 0.001 gradi. Se viene specificato un valore maggiore di 360000 (360

 

 

gradi), questo viene arrotondato a 360000 (360 gradi).

D Ciclo di filettatura in più

Per programmare il ciclo di filettatura in più passate G76, usare sempre il

 

passate (G76)

formato della serie 15.

 

 

60

B--64114IT/01

Esempi

PROGRAMMAZIONE

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

Programma per l’esecuzione di una filettatura a due principi (con angoli iniziali di 0 e 180 gradi))

G00 X40.0 ;

G32 W-38.0 F4.0 Q0 ;

G00 X72.0 ;

W38.0 ;

X40.0 ;

G32 W-38.0 F4.0 Q180000 ;

G00 X72.0 ;

W38.0 ;

61

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

4.11

FUNZIONE DI SALTO (G31)

G31 comanda l’interpolazione lineare come G01. L’immissione di un segnale esterno di salto durante l’esecuzione di questo comando interrompe il resto del blocco e fa eseguire il blocco successivo.

La funzione di salto si usa quando il punto finale non è noto a priori, ma è specificato da un segnale della macchina, come, per esempio, nella rettifica. Questa funzione si usa anche per misurare le dimensioni del pezzo. Per i dettagli relativi all’impiego di questa funzione, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.

Formato

 

 

G31 IP_;

 

 

 

 

G31: Codice G autocancellante (valido solo per il blocco che

 

 

 

 

lo contiene)

 

 

Spiegazioni

 

 

 

 

Le macroistruzioni possono usare i valori delle coordinate del punto cui è

 

pervenuto il segnale di salto in quanto essi vengono memorizzati nelle

 

variabili di sistema #5061 --- #5068 delle macroistruzioni.

 

 

#5061 Valore della coordinata X

 

 

#5062 Valore della coordinata Y

 

 

#5063 Valore della coordinata del terzo asse

 

 

#5064 Valore della coordinata del quarto asse

 

 

 

 

 

 

DIFFIDA

 

 

 

Per migliorare la precisione della posizione dell’utensile

 

 

 

quando perviene il segnale di salto, la regolazione della

 

 

 

velocità di avanzamento, la prova a vuoto e

 

 

 

l’accelerazione/decelerazione automatica sono disabilitate

 

 

 

per la funzione di salto programmata nel modo

 

 

 

avanzamento al minuto. Queste funzioni possono essere

 

 

 

abilitate mettendo a 1 il bit 7 (SKF) del parametro N. 6200.

 

 

 

Nel modo avanzamento al giro, la regolazione della velocità

 

 

 

di avanzamento, la prova a vuoto e l’accelerazione/

 

 

 

decelerazione automatica sono abilitate per la funzione di

 

 

 

salto, indipendentemente dallo stato del bit SKF.

 

 

 

 

 

 

NOTA

1.G31 non può essere usato quando è attiva la compensazione raggio utensile. Prima di specificare il comando G31, cancellare la compensazione raggio utensile con G40, altrimenti si ha l’allarme P/S N. 035.

3.Se si usa la funzione di salto ad alta velocità, l’esecuzione di G31 nel modo avanzamento al giro provoca l’allarme P/S N. 211.

62

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

Esempi

DIl blocco successivo a G31 contiene un comando incrementale

DIl blocco successivo a G31 contiene un comando assoluto di un solo asse

DIl blocco successivo a G31 contiene un comando assoluto di due assi

U50.0

G31 W100.0 F100;

U50.0;

Segnale di salto ricevuto qui

50.0

 

X

 

100.0

Movimento effettivo

Z

 

 

Movimento senza

segnale di salto

Fig. 4.11 (a) Il blocco successivo è un comando incrementale

G31

Z200.00 F100;

X100.0

 

X100.0;

Segnale di salto ricevuto qui

Z200.0

Movimento effettivo

Movimento senza segnale di salto

Fig. 4.11 (b) Il blocco successivo è un comando assoluto per un asse

G31 G90X200.0 F100;

X300.0 Z100.0;

X

Segnale di salto ricevuto qui

100

(300,100)

 

Movimento effettivo

Movimento senza segnale di salto

Z

100 200 300

Fig. 4.11 (c) Il blocco successivo è un comando assoluto per due assi

63

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

4.12

SALTO MULTIPASSO

In un blocco contenente P1, P2, P3 o P4 dopo G31, la funzione di salto multipasso memorizza nelle variabili delle macroistruzioni le coordinate della posizione in cui si alza un segnale di salto (4 punti o 8 punti; 8 punti se si usa il segnale di salto ad alta velocità). Se un blocco di sosta contiene Q1, Q2, Q3 o Q4, la funzione di salto multipasso può interrompere la sosta. I parametri da 6202 a 6205 permettono di selezionare un segnale di salto a 4 punti o a 8 punti (quando si usa un segnale di salto ad alta velocità). Un segnale di salto può essere fatto corrispondere a più Pn o Qn (n = 1 .. 4), oppure a uno specifico Pn o Qn. Per la sosta possono essere usati i parametri da DS1 a DS8 (N. 6206#0---#7).

Con la funzione di salto è possibile utilizzare il segnale emesso da un dispositivo di misura per saltare la lavorazione comandata dal programma. Nella rettifica a tuffo, per esempio, è possibile eseguire automaticamente una serie di operazioni, dalla sgrossatura alla passata di spegnifiamma, alzando un segnale di salto al completamento di ciascuna operazione di sgrossatura, semifinitura, finitura o di spegnifiamma.

Formato

Comando di movimento

G31 IP __ F __ P __ ;

IP_

:

Punto finale

F_

:

Velocità di avanzamento

P_ : P1--P4

Comando di sosta

 

G04 X (U, P)__ (Q__) ;

X(U, P)_ :

Tempo di sosta

Q_

 

:

Q1 -- Q4

 

 

 

 

Spiegazioni

Il salto multipasso si comanda programmando P1, P2, P3 o P4 in un blocco

 

G31. Per la spiegazione di come scegliere P1, P2, P3 o P4, consultare il

 

manuale del costruttore della macchina utensile.

 

La specifica di Q1, Q2, Q3 o Q4 in un blocco G04 (comando di sosta)

 

permette di saltare la sosta allo stesso modo di G31. La sosta può essere

 

saltata anche senza specificare Qn. Per la spiegazione di come scegliere Q1,

 

Q2, Q3 o Q4, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.

D Segnali di salto

I parametri da 6202 a 6205 permettono di specificare se si usa un segnale di

 

salto a 4 punti o a 8 punti (quando si usa il segnale di salto ad alta velocità).

 

La specifica non è limitata alla corrispondenza uno a uno. E’ possibile

 

specificare che un segnale di salto corrisponde a due o più Pn o Qn (n =

 

1..4). Inoltre è possibile usare i bit da 0 (DS1) a 7 (DS8) del parametro N.

 

6206 per specificare la sosta.

 

 

 

 

AVVERTENZA

 

 

Se non è specificato Qn e non sono settati i parametri DS1

 

 

-- DS8 (N. 6206#0--#7), la sosta non viene saltata.

 

 

 

 

64

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

4.13

SALTO ALLA COPPIA LIMITE (G31 P99)

Se viene limitata la coppia del motore (per esempio con un comando di limitazione della coppia emesso dal PMC), un comando di movimento successivo a G31 P99 (o a G31 P98) può generare lo stesso tipo di avanzamento in lavoro specificato da G01 (interpolazione lineare).

Se viene ricevuto un segnale indicante che è stata raggiunta la coppia limite (a causa della pressione applicata o per qualche altra ragione), si verifica un salto della lavorazione.

Per i dettagli relativi all’impiego di questa funzione, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.

Formato

G31 P99IP _ F_ ;

G31 P98IP _ F_ ;

G31: Un codice G autocancellante (codice G valido solo per il blocco nel quale è specificato)

Spiegazioni

D

G31 P99

Se viene raggiunta la coppia limite del motore, o viene ricevuto un segnale

 

 

di salto, durante l’esecuzione di G31 P99, il comando di movimento in corso

 

 

viene cancellato e viene eseguito il blocco successivo.

D

G31 P98

Se viene raggiunta la coppia limite del motore durante l’esecuzione di G31

 

 

P98, il comando di movimento in corso viene cancellato e viene eseguito il

 

 

blocco successivo. Il segnale di salto <X0004#7Torretta 2/X0013#7> non

 

 

influenza G31 P98. Se durante l’esecuzione di G31 P98 il CNC riceve un

 

 

segnale di salto, lo ignora.

D

Comando del limite

Se prima dell’esecuzione di G31 P99/98 non viene specificata la limitazione

 

della coppia

della coppia, il movimento continua; anche se viene raggiunta la coppia

 

 

limite, il salto non viene eseguito.

D

Variabili di sistema

Quando vengono specificati G31 P99 o G31 P98, le variabili macro

 

delle macroistruzioni

contengono le coordinate della posizione raggiunta alla fine del salto

 

 

(vedere la sezione 4.9).

 

 

Se la lavorazione viene saltata in seguito a un segnale di salto, le stesse

 

 

variabili conterranno le coordinate di macchina del punto di fine del salto,

 

 

anziché le coordinate del punto nel quale è pervenuto il segnale.

Limitazioni

 

D

Comando asse

Un blocco G31 P98/P99 può comandare il movimento di un solo asse. Se in

 

 

tale blocco vengono specificati due o più assi, o non viene specificato alcun

 

 

asse, si ha l’allarme P/S N. 015.

D

Errore del servosistema

Se durante l’esecuzione di G31 P98/99 perviene il segnale indicante che è

 

 

stata raggiunta la coppia limite e il grado di errore del servo è maggiore di

 

 

32767, si ha l’allarme P/S N. 244.

D Salto ad alta velocità

Con G31 P99, un segnale di salto può causare un salto, ma non un salto ad

 

 

alta velocità.

65

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

D

Sincronizzazione

G31 P98/99 non può essere usato per gli assi soggetti al controllo sincrono

 

semplificata e controllo

semplice o all’asse X o Z sottoposti al controllo dell’asse inclinato.

 

dell’asse inclinato

 

 

D

Controllo della velocità

Il bit 7 (SKF) del parametro N. 6200 deve essere settato in modo da

 

 

disabilitare la prova a vuoto, le regolazioni, e l’accelerazione/decelerazione

 

 

automatica per i comandi di salto G31.

 

D

Comandi consecutivi

Non usare G31 P98/99 in blocchi consecutivi.

 

DIFFIDA

Specificare sempre la limitazione della coppia prima di comandare G31 P99/98. In caso contrario, G31 P99/98 permetterà l’esecuzione del comando di movimento senza provocare alcun salto.

NOTA

Se G31 viene programmato nel modo compensazione raggio utensile, si ha l’allarme P/S N. 035. Prima di comandare G31, cancellare il modo compensazione raggio utensile programmando G40.

Esempi

O0001 ;

:

:

MJJ ;

:

:

G31 P99 X200. F100 ;

:

G01 X100. F500 ;

:

:

MYY ;

:

:

M30 ;

:

%

Il PMC specifica la limitazione della coppia attraverso la finestra.

Comando di salto alla coppia limite

Comando di movimento per il quale è applicata la limitazione della coppia

Limitazione della coppia cancellata dal PMC

66

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

 

5

FUNZIONI DI AVANZAMENTO

 

 

 

 

 

 

 

 

67

5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

5.1

INTRODUZIONE

D Funzioni di avanzamento

D Regolazione

Le funzioni di avanzamento controllano il movimento dell’utensile. Sono disponibili le seguenti due funzioni:

1.Rapido

Quando viene specificato un comando di posizionamento (G00), l’utensile si muove alla velocità rapida stabilita per il CNC (parametro N. 1420).

2.Avanzamento in lavoro

L’utensile si muove alla velocità di avanzamento programmata.

La velocità dell’utensile può essere regolata, sia in rapido sia in lavoro, usando il selettore che si trova sul pannello dell’operatore.

DAccelerazione e decelerazione automatiche

Allo scopo di ottenere partenze e arresti graduali, all’inizio e alla fine dei movimenti dell’utensile vengono applicate automaticamente l’accelerazione e la decelerazione (Fig. 5.1(a)).

Rapido

 

 

FR

FR : Velocità in rapido

 

TR

: Costante di tempo

 

 

per l’accelerazione

 

 

/decelerazione in

 

 

rapido

0

 

Tempo

TR

TR

 

Avanzamento in lavoro

FC

FC : Velocità di avanzamento

 

TC

: Costante di tempo per

 

 

l’accelerazione/decele--

 

 

razione in lavoro

0

 

Tempo

TC

TC

 

Fig. 5.1 (a) Accelerazione e decelerazione automatiche (esempio)

68

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

DPercorso dell’utensile durante l’avanzamento in lavoro

5.2

RAPIDO

Formato

Spiegazioni

Se fra due blocchi consecutivi di avanzamento in lavoro cambia la direzione del movimento, può derivarne un arrotondamento dello spigolo (Fig.5.1(b)).

X

Percorso utensile programmato Percorso utensile effettivo

0

Z

Fig. 5.1 (b) Esempio di percorso dell’utensile fra due blocchi

In interpolazione circolare, si verifica un errore di raggio (Fig. 5.1 (c)).

X ∆r:Errore

Percorso utensile programmato

Percorso utensile effettivo

r

0

Z

Fig. 5.1 (c) Esempio di errore del raggio dell’interpolazione circolare

L’arrotondamento dello spigolo illustrato dalla fig. 5.1 (b) e l’errore di raggio illustrato nella fig. 5.1 (c) dipendono dalla velocità di avanzamento. Pertanto, se si vuole che l’utensile esegua il percorso programmato occorre controllare la velocità di avanzamento.

G00 IP_ ;

G00 : Codice G (gruppo 01) per il posizionamento in rapido IP_ : Coordinate del punto finale

Il posizionamento in rapido si ottiene con il comando di posizionamento (G00). In rapido, il blocco successivo viene eseguito dopo che la velocità è scesa a 0 e la posizione programmata è stata raggiunta, con una tolleranza stabilita dal costruttore della macchina utensile (controllo in---posizione).

Non è necessario programmare la velocità, dato che questa è impostata per ciascun asse tramite il parametro N. 1420.

La velocità in rapido può essere regolata tramite il selettore che si trova sul pannello dell’operatore: F0, 25%, 50%, 100%

F0 è una velocità fissa impostata con il parametro N. 1421.

Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.

69

5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

5.3

VELOCITA’ DI AVANZAMENTO IN LAVORO

Formato

Spiegazioni

DControllo della velocità tangenziale costante

DAvanzamento al minuto (G98)

La velocità di avanzamento per l’interpolazione lineare (G01), l’interpolazione circolare (G02, G03), ecc. si programma con un valore numerico dopo il codice F.

Nell’avanzamento in lavoro, il blocco successivo è eseguito in modo da minimizzare la variazione della velocità di avanzamento.

Sono disponibili quattro modalità di specifica:

1.Avanzamento al minuto (G98)

Dopo il codice F, specificare l’entità dell’avanzamento al minuto .

2.Avanzamento al giro (G99)

Dopo il codice F, specificare l’entità dell’avanzamento al giro del mandrino.

Avanzamento al minuto

G98 ; Codice G (gruppo 05) per l’avanzamento al minuto F__: Velocità di avanzamento (mm/min o pollici/min)

Avanzamento al giro

G99 ; Codice G (gruppo 05) per l’avanzamento al giro F__: Velocità di avanzamento (mm/giro o pollici/giro)

La velocità di avanzamento è controllata in modo che la velocità nella direzione risultante sia sempre uguale alla velocità programmata.

X

X

Punto iniziale

 

 

Punto finale

 

 

 

F

 

 

F

Punto iniziale

 

Centro

Punto finale

 

 

Z

 

 

Z

Interpolazione lineare

 

Interpolazione circolare

Fig. 5.3 (a) Velocità tangenziale (F)

Nel modo avanzamento al minuto, G98, la velocità di avanzamento dell’utensile al minuto viene direttamente programmata col codice F. G98 è modale, dopo essere stato specificato, rimane valido finché non viene comandato G99 (avanzamento al giro). All’accensione è attivo il modo avanzamento al giro.

Alla velocità di avanzamento al minuto può essere applicata una regolazione da 0 a 254% (con incrementi di 1%) tramite il selettore che si trova sul pannello dell’operatore. Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.

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B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

 

F

Avanzamento al minuto

 

(mm/min o pollici/min)

 

 

DAvanzamento al giro (G99)

DLimite della velocità di avanzamento

Fig. 5.3 (b) Avanzamento al minuto

DIFFIDA

Alcuni comandi, come la filettatura, inibiscono la regolazione della velocità di avanzamento.

Il modo avanzamento al giro si specifica con G99. L’avanzamento dell’utensile al giro del mandrino si specifica direttamente con il codice F. G99 è modale. Una volta programmato, resta attivo finché non viene programmato G98 (avanzamento al minuto).

Alla velocità di avanzamento al giro può essere applicata una regolazione da 0 a 254% (con incrementi di 1%) tramite il selettore che si trova sul pannello dell’operatore. Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.

Se il bit 0 (NPC) del parametro N. 1402 è 1, è possibile specificare l’avanzamento al giro anche se non è utilizzato un encoder. (Il CNC converte i comandi di avanzamento al giro in comandi di avanzamento al minuto.)

F

Avanzamento al giro

 

(mm/giro o pollici/giro)

Fig. 5.3 (c) Avanzamento al giro

AVVERTENZA

1Quando la velocità di rotazione del mandrino è bassa, la velocità di avanzamento non è uniforme. Il grado di non uniformità aumenta con il diminuire della velocità del mandrino.

2Alcuni comandi, come la filettatura, inibiscono la regolazione della velocità di avanzamento.

Con il parametro N. 1422 è possibile stabilire un limite della velocità di avanzamento comune a tutti gli assi. Se la velocità di avanzamento effettiva (dopo l’applicazione delle regolazioni) supera questo limite, viene bloccata in modo da non eccederlo.

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5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

NOTA

Il limite superiore della velocità di avanzamento si specifica in mm/min o in pollici/min.

Eccetto che durante l’accelerazione o la decelerazione, l’errore aritmetico del CNC per il valore comandato della velocità di avanzamento è contenuto entro il 2%. Questo errore si applica al tempo misurato per un movimento dell’utensile di 500 mm o più, dopo aver raggiunto una velocità stazionaria.

Riferimento

Vedere l’appendice C per l’intervallo di specifica della velocità di

 

avanzamento.

5.4

SOSTA (G04)

Formato

Sosta G04 X_ ; o G04 U_; o G04 P_ ;

X_ : Tempo di sosta (punto decimale ammesso)

U_ : Tempo di sosta (punto decimale ammesso)

P_ : Tempo di sosta (punto decimale non ammesso)

Spiegazioni

Quando viene specificata una sosta, l’esecuzione del blocco successivo è

 

ritardata per il tempo specificato.

 

 

Il bit 1 (DWL) del parametro N. 3405 permette di specificare la sosta in giri

 

nel caso dell’avanzamento al giro (G99).

 

 

Tabella 5.4 (a) Intervallo dei valori di comando del tempo di sosta

 

 

(Comando X)

 

 

 

 

 

 

Sistema di incrementi

Intervallo dei valori dei

Unità del tempo

 

comandi

di sosta

 

 

 

 

 

 

 

IS--B

da 0.001 a 99999.999

secondi o giri

 

 

 

 

IS--C

da 0.0001 a 9999.9999

 

 

 

 

 

Tabella 5.4 (b) Intervallo dei valori di comando del tempo di sosta (Comando P)

Sistema di incrementi

Intervallo dei valori dei

Unità del tempo

 

comandi

di sosta

 

 

 

IS--B

da 1 a 99999999

0.001 sec o giri

 

 

 

IS--C

da 1 a 99999999

0.0001 sec o giri

 

 

 

72

B--64114IT/01

PROGRAMMAZIONE

6. PUNTO DI RIFERIMENTO

 

6

PUNTO DI RIFERIMENTO

 

 

 

 

 

 

 

 

Su una macchina utensile a CNC è definita una posizione speciale nella quale, generalmente, viene eseguito il cambio utensile o viene stabilito il sistema di coordinate, come si vedrà più avanti. Questa posizione è detta punto di riferimento.

73

6. PUNTO DI RIFERIMENTO

PROGRAMMAZIONE

B--64114IT/01

6.1

RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO

D Punto di riferimento

Il punto di riferimento è un punto fisso sulla macchina al quale l’utensile può essere portato facilmente con la funzione del ritorno al punto di riferimento.

Per esempio, il punto di riferimento è usato come posizione di cambio utensile automatico.

Possono essere definiti fino a quattro punti di riferimento, specificandone le coordinate nel sistema di coordinate della macchina tramite parametri (da 1240 a 1243).

Y

2˚ punto di riferimento

3˚ punto di riferimento

Punto di riferimento

4˚ punto di

riferimento

X

Zero macchina

Fig. 6.1 (a) Zero macchina e punti di riferimento

74

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