FANUC Series 0*-TC
MANUALE DELL’OPERATORE
B-64114IT/01
•Nessuna parte di questo manuale può essere riprodotta in qualsiasi forma.
•Tutte le specifiche e le prestazioni sono soggette a variazione senza preavviso.
L’esportazione di questo prodotto è soggetta all’autorizzazione del governo del paese dal quale il prodotto viene esportato.
In questo manuale abbiamo cercato, nel limite del possibile, di toccare tutti gli argomenti.
Tuttavia, a causa del grande numero di possibilità, non è possibile descrivere tutto ciò che non deve o non può essere fatto.
Pertanto, tutto ciò che questo manuale non dà specificamente come possibile deve essere considerato come “impossibile”.
NORME DI SICUREZZA
Questa sezione descrive le norme di sicurezza per l’uso delle unità CNC. E’ essenziale che queste norme siano osservate dall’utilizzatore per assicurare la sicurezza del funzionamento delle macchine equipaggiate con unità CNC (tutte le descrizioni fornite in questa sezione assumono questa configurazione). Alcune norme si riferiscono a specifiche funzioni e pertanto possono non essere applicabili a certe unità CNC.
Gli utilizzatori devono anche osservare le norme di sicurezza relative alla macchina, così come sono descritte nel corrispondente manuale predisposto dal costruttore della macchina utensile. Prima di far funzionare la macchina o di creare un programma che ne controlli il funzionamento, l’operatore deve avere piena familiarità con il contenuto di questo manuale e del corrispondente manuale fornito dal costruttore della macchina utensile.
Indice
1. |
DEFINIZIONE DI DIFFIDA, AVVERTIMENTO E NOTA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
s--2 |
2. |
DIFFIDE E AVVERTENZE DI CARATTERE GENERALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
s--3 |
3. |
DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLA PROGRAMMAZIONE . . . . . . . . . . |
s--5 |
4. |
DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLE OPERAZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . |
s--7 |
5. |
DIFFIDE RELATIVE ALLA MANUTENZIONE ORDINARIA . . . . . . . . . . . . . . . . . |
s--9 |
s- 1
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NORME DI SICUREZZA |
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DEFINIZIONE DI DIFFIDA, AVVERTIMENTO E NOTA |
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Questo manuale include le norme di sicurezza che devono essere osservate per proteggere l’utilizzatore e per evitare di danneggiare la macchina. Le norme sono suddivise in diffide e avvertenze in base al loro peso in termini di sicurezza. Le informazioni supplementari sono classificate come note. Leggere attentamente le diffide, le avvertenze e le note, prima di tentare di usare la macchina.
DIFFIDA
Questa indicazione viene data quando esiste il pericolo di lesioni dell’operatore o di danneggiamenti della macchina se non viene seguita la procedura indicata.
AVVERTENZA
Questa indicazione viene data quando il mancato rispetto della procedura indicata può danneggiare la macchina.
NOTA
Le note sono usate per fornire informazioni supplementari, diverse dalle diffide e dalle avvertenze.
` Leggere attentamente questo manuale e deporlo in un posto sicuro.
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2 DIFFIDE E AVVERTENZE DI CARATTERE GENERALE
DIFFIDA
1.Non tentare mai di lavorare un pezzo senza aver prima verificato il funzionamento della macchina. Prima di iniziare una produzione, assicurarsi che la macchina operi correttamente attraverso una lavorazione di prova usando, per esempio, le funzioni blocco a blocco, regolazione della velocità di avanzamento o blocco macchina, o facendo lavorare la macchina senza aver montato né il pezzo né l’utensile. La mancata verifica del corretto funzionamento della macchina può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina stessa, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.
2.Prima di avviare la macchina controllare attentamente i dati specificati.
Il funzionamento della macchina sulla base di dati non corretti può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina stessa, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.
3.Assicurarsi che gli avanzamenti specificati siano appropriati all’operazione da eseguire. Generalmente per ogni macchina esiste una specifica velocità massima di avanzamento. La velocità di avanzamento appropriata dipende dall’operazione che si intende eseguire. Consultare il manuale fornito insieme alla macchina per determinare la velocità massima di avanzamento ammessa. Se la macchina opera con una velocità di avanzamento non appropriata, essa può comportarsi in modo inatteso, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.
4.Se si usa una funzione di compensazione utensile, controllare attentamente l’entità e la direzione della compensazione.
Il funzionamento della macchina sulla base di dati non corretti può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina stessa, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.
5.I parametri del CNC e del PMC sono impostati in fabbrica. Normalmente non è necessario cambiarli. Quando, tuttavia, non esistono alternative alla modifica di un parametro, assicurarsi di averne compreso perfettamente la funzione prima di procedere a qualsiasi variazione.
L’errata impostazione di un parametro può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.
6.Immediatamente dopo l’accensione, non toccare nessuno dei tasti del pannello MDI finché non compaiono lo schermo posizione o lo schermo allarmi.
Alcuni tasti del pannello MDI sono dedicati alla manutenzione o ad altre operazioni speciali. Premere uno di questi tasti può mettere il CNC in uno stato diverso da quello normale. Avviare la macchina in questo stato può dar luogo ad un comportamento inatteso della medesima.
7.Il manuale dell’operatore e il manuale di programmazione forniti insieme al CNC forniscono una descrizione generale delle funzioni della macchina, incluse le funzioni opzionali. Notare che le funzioni opzionali variano da una macchina all’altra. Di conseguenza, alcune delle funzioni descritte nei manuali del CNC possono non essere disponibili su uno specifico modello. In caso di dubbio, controllare le specifiche della macchina.
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DIFFIDA
8.Alcune funzioni possono essere state implementate su richiesta del costruttore della macchina utensile. Prima di usare una di queste funzioni, consultare il manuale predisposto dal costruttore della macchina utensile per i dettagli e le eventuali avvertenze relativi a tale funzione.
NOTA
I programmi, i parametri, e le variabili macro sono registrati nella memoria non volatile del CNC. Normalmente questi dati non vengono persi allo spegnimento del CNC stesso. Tuttavia, essi possono essere cancellati inavvertitamente o può rendersi necessario cancellarli dalla memoria non volatile nell’ambito di una procedura di ripristino dopo un errore.
Per proteggersi da tale situazione e garantire un rapido ripristino dei dati così cancellati, eseguire una copia di sicurezza di tutti i dati vitali e conservarla in un luogo sicuro.
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3 DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLA PROGRAMMAZIONE
Questa sezione fornisce le principali norme di sicurezza relative alla programmazione. Prima di iniziare a scrivere un programma leggere attentamente il manuale dell’operatore e il manuale di programmazione forniti insieme al CNC. E’ necessario avere piena familiarità con il contenuto di questi manuali.
DIFFIDA
1. Impostazione del sistema di coordinate
Se il sistema di coordinate non è impostato correttamente la può comportarsi in modo inaspettato nell’esecuzione di un programma peraltro corretto.
Questo inatteso comportamento può danneggiare l’utensile, la macchina o il pezzo e può causare lesioni all’operatore.
2. Posizionamento con interpolazione non lineare
Quando si usa il posizionamento con interpolazione non lineare (posizionamento con movimento non lineare fra il punto iniziale e il punto finale), è necessario controllare attentamente il percorso utensile.
Il posizionamento comporta movimenti rapidi. Se l’utensile entra in collisione con il pezzo, possono derivarne danni all’utensile, alla macchina o al pezzo e lesioni all’operatore.
3. Funzioni che coinvolgono un asse rotativo
Quando si usa l’interpolazione in coordinate polari, fare molta attenzione alla velocità dell’asse rotativo. Una programmazione non corretta può dar luogo ad una velocità di rotazione dell’asse troppo alta, in grado di provocare il distacco dal mandrino del pezzo o dell’utensile, se questi non sono sufficientemente bloccati. Un incidente di questo genere può facilmente danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
4. Conversione pollici/millimetri
La commutazione pollici/millimetri non cambia le unità di misura dei dati come lo spostamento dell’origine del pezzo, i parametri e la posizione corrente. Prima di avviare la macchina, quindi, è necessario determinare il tipo delle unità di misura utilizzate. Il tentativo di eseguire un’operazione qualsiasi quando i dati specificati non sono validi può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
5. Controllo della velocità di taglio costante
Quando un asse soggetto al controllo della velocità di taglio costante si avvicina all’origine del sistema di coordinate del pezzo, la velocità del mandrino può aumentare eccessivamente. Quindi, è necessario specificare la velocità massima ammessa. Una specifica non corretta di questa velocità massima può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
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DIFFIDA
6. Controllo della corsa
Dopo l’accensione, eseguire un ritorno manuale al punto di riferimento come richiesto. Il controllo della corsa non è possibile prima dell’esecuzione del ritorno manuale al punto di riferimento. Notare che quando il controllo della corsa è disabilitato, non vengono segnalati allarmi nel caso in cui venga superato un fine corsa. Questo può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
7. Modo assoluto/incrementale
Se un programma creato usando valori assoluti viene eseguito nel modo incrementale o viceversa, La macchina può comportarsi in modo inatteso.
8. Selezione del piano
Se per l’interpolazione circolare o un ciclo fisso la specifica del piano non è corretta, la macchina può comportarsi in modo inatteso. Per i dettagli, fare riferimento alla descrizione delle varie funzioni.
9. Salto al limite di coppia
Prima di specificare un salto al limite di coppia, applicare il limite di coppia. Se viene specificato un salto al limite di coppia senza che sia stato effettivamente applicato il limite di coppia, una comando di movimento verrà eseguito senza eseguire il salto.
10. Funzione di compensazione
Se nel modo compensazione vengono specificati un comando basato sul sistema di coordinate della macchina o un comando di ritorno al punto di riferimento, la compensazione viene temporaneamente cancellata, Questo può provocare un comportamento inatteso della macchina. Prima di specificare uno di questi comandi, quindi, cancellare sempre il modo compensazione.
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4 DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLE OPERAZIONI
Questa sezione presenta le norme di sicurezza relativa alle operazioni della macchina. Prima di operare sulla macchina leggere attentamente il manuale dell’operatore e il manuale di programmazione forniti insieme al CNC. E’ necessario avere piena familiarità con il contenuto di questi manuali.
DIFFIDA
1. Funzionamento manuale
Quando si eseguono operazioni manuali, determinare la posizione corrente dell’utensile e del pezzo e assicurarsi che l’entità, la direzione e la velocità di avanzamento dei movimenti siano state specificate correttamente. Un’operazione non corretta può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
2. Ritorno manuale al punto di riferimento
Dopo l’accensione, eseguire il ritorno manuale al punto di riferimento come richiesto. Se la macchina viene fatta funzionare senza aver prima eseguito il ritorno manuale al punto di riferimento, essa può comportarsi in modo inatteso. Prima del ritorno manuale al punto di riferimento, il controllo della corsa è disabilitato. Un’operazione inattesa può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
3. Avanzamento manuale con volantino
Nell’avanzamento manuale con volantino, la rotazione del volantino quando il fattore di scala applicato è grande, ad esempio 100, provoca un movimento rapido dell’utensile o della tavola. La mancanza di attenzione nell’eseguire questa operazione può causare danni al pezzo, all’utensile o alla macchina e può causare ferite all’operatore.
4. Disabilitazione della regolazione
Se durante la filettatura, la maschiatura o la maschiatura rigida la regolazione della velocità è disabilitata (in base al contenuto di una variabile macro), la velocità non può essere prevista, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della macchina e con possibili lesioni dell’operatore.
5. Operazioni di preset/origine
In linea di principio, non tentare mai un’operazione di preset/origine quando la macchina sta funzionando sotto il controllo di un programma. Altrimenti la macchina può comportarsi in modo inatteso, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della macchina e con possibili lesioni dell’operatore.
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DIFFIDA
6. Spostamento del sistema di coordinate del pezzo
Gli interventi manuali, il funzionamento nello stato di blocco macchina o l’applicazione dell’immagine speculare possono spostare il sistema di coordinate del pezzo. Prima di far funzionare la macchina sotto il controllo di un programma, controllare attentamente il sistema di coordinate. Se la macchina viene fatta operare sotto il controllo di un programma senza tener conto di un eventuale spostamento del sistema di coordinate del pezzo, la macchina può comportarsi in modo inatteso, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della macchina e con possibili lesioni dell’operatore.
7. Pannello software dell’operatore e commutatori a menu
Se si usano il pannello software dell’operatore e i commutatori a menu, il pannello MDI permette di specificare operazioni non supportate dal pannello dell’operatore di macchina, quali la commutazione del modo, la variazione dei valori di regolazione e i comandi di avanzamento in jog. Però, operando inavvertitamente sui tasti del pannello MDI è possibile causare un comportamento inatteso della macchina, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della macchina e con possibili lesioni dell’operatore.
8. Intervento manuale
Se durante il funzionamento della macchina sotto il controllo del programma viene eseguito un intervento manuale, alla ripartenza della macchina il percorso utensile può variare. Prima di far ripartire la macchina dopo un intervento manuale, quindi, controllare la posizione del commutatore assoluto in manuale, l’impostazione dei parametri e lo stato del modo di comando assoluto/incrementale.
9. Feed hold, regolazione della velocità di avanzamento e blocco singolo
Le funzioni feed hold, regolazione della velocità di avanzamento e blocco singolo possono essere disabilitate tramite la variabile macro di sistema #3004. Quando la macchina opera in queste condizioni fare molta attenzione.
10. Prova a vuoto
Normalmente, la prova a vuoto si usa per verificare il funzionamento della macchina sotto il controllo di un programma. Durante una prova a vuoto, la macchina lavora alla velocità di avanzamento per la prova a vuoto, che è diversa dalla velocità di avanzamento programmata. Notare che la velocità di avanzamento per la prova a vuoto può essere maggiore della velocità di avanzamento programmata.
11. Compensazione raggio utensile nel modo MDI
Mettere una particolare attenzione nella specifica del percorso utensile di un movimento comandato nel modo MDI, perché in questo caso la compensazione raggio utensile non è applicata. Quando viene introdotto un comando in MDI interrompendo il funzionamento automatico nel modo compensazione raggio utensile, fare molta al percorso dell’utensile alla ripresa del funzionamento automatico. Per i dettagli fare riferimento alle corrispondenti sezioni del manuale.
12. Editazione del programma pezzo
Se la macchina viene fermata e viene editato (modifica, inserimento o cancellazione di parole o blocchi) il programma pezzo in esecuzione, quando viene ripresa la lavorazione sotto il controllo del programma la macchina può comportarsi in modo inaspettato. In linea di principio, non modificare, inserire o cancellare i comandi contenuti nel programma in esecuzione.
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5 DIFFIDE RELATIVE ALLA MANUTENZIONE ORDINARIA
DIFFIDA
1. Sostituzione della batteria della memoria
Sostituire la batteria della memoria a CNC acceso, dopo aver messo la macchina nella condizione di arresto in emergenza. Poiché questa operazione deve essere eseguita a CNC acceso e con l’armadio aperto, essa può essere eseguita esclusivamente da personale che abbia ricevuto un addestramento sui temi della sicurezza e della manutenzione ufficialmente accettato.
Durante la sostituzione della batteria fare attenzione a non toccare i circuiti ad alta tensione (contrassegnati con il simbolo e protetti da un coperchio isolante).
Toccare un circuito ad alta tensione scoperto comporta un rischio di scossa elettrica estremamente grave.
NOTA
Il CNC usa la batteria per preservare il contenuto della sua memoria, programmi, correzioni, parametri, ecc., anche quando l’alimentazione esterna non è applicata.
In caso di caduta della tensione della batteria sul pannello dell’operatore o sullo schermo compare un allarme di bassa tensione della batteria.
Se compare questo allarme, sostituire la batteria entro una settimana, o il contenuto della memoria del CNC verrà perso.
Per la descrizione dettagliata della procedura per la sostituzione della batteria fare riferimento alla corrispondente sezione di questo manuale.
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DIFFIDA
2. Sostituzione della batteria dell’encoder assoluto
Sostituire la batteria dell’encoder assoluto a CNC acceso, dopo aver messo la macchina nella condizione di arresto in emergenza. Poiché questa operazione deve essere eseguita a CNC acceso e con l’armadio aperto, essa può essere eseguita esclusivamente da personale che abbia ricevuto un addestramento sui temi della sicurezza e della manutenzione ufficialmente accettato.
Durante la sostituzione della batteria fare attenzione a non toccare i circuiti ad alta tensione (contrassegnati con il simbolo e protetti da un coperchio isolante).
Toccare un circuito ad alta tensione scoperto comporta un rischio di scossa elettrica estremamente grave.
NOTA
L’encoder assoluto usa la batteria per preservare la posizione assoluta memorizzata.
In caso di caduta della tensione della batteria sul pannello dell’operatore o sullo schermo compare un allarme di bassa tensione della batteria.
Se compare questo allarme, sostituire la batteria entro una settimana, o la posizione assoluta memorizzata dall’encoder verrà persa.
Per la descrizione dettagliata della procedura per la sostituzione della batteria fare riferimento al manuale di manutenzione dei motori assi GE Fanuc Serie αi.
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DIFFIDA
3. Sostituzione dei fusibili
Per alcune unità, il capitolo del manuale dell’operatore relativo alla manutenzione ordinaria descrive la procedura per la sostituzione dei fusibili.
Tuttavia, prima di procedere alla sostituzione di un fusibile è necessario individuare e rimuovere la causa che ne ha provocato la bruciatura.
Per questo motivo, questa operazione può essere eseguita esclusivamente da personale che abbia ricevuto un addestramento sui temi della sicurezza e della manutenzione ufficialmente accettato. Quando si sostituisce un fusibile con l’armadio elettrico aperto fare attenzione a non toccare i circuiti ad alta tensione (contrassegnati con il simbolo e protetti da un coperchio isolante). Toccare un circuito ad alta tensione scoperto comporta un rischio di scossa elettrica estremamente grave.
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Indice Generale |
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NORME DI SICUREZZA . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . S-1 |
I. INTRODUZIONE
1. INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
3 |
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1.1 |
SCHEMA GENERALE DI UTILIZZO DI UNA MACCHINA UTENSILE . . . . . . . . . . . . . . . . |
6 |
1.2 |
AVVERTENZE RELATIVE ALLA LETTURA DEL MANUALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
8 |
1.3 |
AVVERTENZA RELATIVA A VARI TIPI DI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
8 |
II. PROGRAMMAZIONE
1. INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
11 |
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1.1 |
MOVIMENTO DELL’UTENSILE LUNGO IL PROFILO DEL PEZZO - INTERPOLAZIONE |
12 |
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1.2 |
AVANZAMENTO - FUNZIONE AVANZAMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
14 |
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1.3 |
DISEGNO DEL PEZZO E MOVIMENTO DELL’UTENSILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
15 |
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1.3.1 |
Punto di riferimento (una posizione fissa sulla macchina) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
15 |
1.3.2Sistema di coordinate del disegno del pezzo e sistema di coordinate specificato dal CNC -
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Sistema di coordinate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
16 |
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1.3.3 |
Programmazione delle quote per il movimento dell’utensile - Comandi assoluti e incrementali . . . . |
19 |
1.4 |
VELOCITA’ DI TAGLIO - FUNZIONE VELOCITA’ DEL MANDRINO . . . . . . . . . . . . . . . . . |
21 |
1.5SELEZIONE DELL’UTENSILE DA USARE NELLE VARIE LAVORAZIONI -
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FUNZIONE UTENSILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
22 |
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1.6 |
COMANDI PER LEFUNZIONI DELLA MACCHINA - FUNZIONI MISCELLANEE . . . . . . |
22 |
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1.7 |
CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
23 |
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1.8 |
GEOMETRIA DELL’UTENSILE E MOVIMENTI PROGRAMMATI DELL’UTENSILE . . . . |
26 |
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1.9 |
AMPIEZZA DEL MOVIMENTO DELL’UTENSILE - ZONA DI SICUREZZA . . . . . . . . . . . |
27 |
2. |
ASSI CONTROLLATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
28 |
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2.1 |
ASSI CONTROLLATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
29 |
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2.2 |
NOMI DEGLI ASSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
29 |
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2.3 |
SISTEMA DI INCREMENTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
30 |
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2.4 |
CORSA MASSIMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
31 |
3. FUNZIONI PREPARATORIE (CODICI G) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
32 |
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4. |
FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
37 |
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4.1 |
POSIZIONAMENTO (G00) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
38 |
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4.2 |
INTERPOLAZIONE LINEARE (G01) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
40 |
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4.3 |
INTERPOLAZIONE CIRCOLARE (G02, G03) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
41 |
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4.4 |
INTERPOLAZIONE ELICOIDALE (G02, G03) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
45 |
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4.5 |
INTERPOLAZIONE IN COORDINATE POLARI (G12.1, G13.1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
46 |
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4.6 |
INTERPOLAZIONE CILINDRICA (G07.1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
50 |
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4.7 |
FILETTATURA A PASSO COSTANTE (G32) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
54 |
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4.8 |
FILETTATURA A PASSO VARIABILE (G34) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
58 |
|
4.9 |
FILETTATURA CONTINUA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
59 |
c - 1
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INDICE GENERALE |
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4.10 |
FILETTATURA A PIU’ PRINCIPI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . |
60 |
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4.11 |
FUNZIONE DI SALTO (G31) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . |
62 |
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4.12 |
SALTO MULTIPASSO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . |
64 |
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4.13 |
SALTO ALLA COPPIA LIMITE (G31 P99) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . |
65 |
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5. |
FUNZIONI DI AVANZAMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . |
67 |
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5.1 |
INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
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68 |
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5.2 |
RAPIDO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . |
69 |
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5.3 |
VELOCITA’ DI AVANZAMENTO IN LAVORO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . |
70 |
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5.4 |
SOSTA (G04) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . |
72 |
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6. |
PUNTO DI RIFERIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . |
73 |
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6.1 |
RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
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74 |
|
7. |
SISTEMA DI COORDINATE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . |
77 |
||
|
7.1 |
SISTEMA DI COORDINATE DELLA MACCHINA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . |
78 |
|
|
7.2 |
SISTEMA DI COORDINATE DEL PEZZO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . |
79 |
|
|
|
7.2.1 |
Impostazione del sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . |
79 |
|
|
7.2.2 |
Selezione del sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . |
81 |
|
|
7.2.3 |
Cambiamento del sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . |
82 |
|
|
7.2.4 |
Preset del sistema di coordinate del pezzo (G92.1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . |
84 |
|
|
7.2.5 |
Spostamento del sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . |
86 |
|
7.3 |
IMPOSTAZIONE DEL SISTEMA DI COORDINATE LOCALI (G52) . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . |
87 |
|
|
7.4 |
SELEZIONE DEL PIANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . |
89 |
|
8. |
VALORI DELLE COORDINATE E DIMENSIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . |
90 |
||
|
8.1 |
PROGRAMMAZIONE ASSOLUTA E INCREMENTALE (G90, G91) . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . |
91 |
|
|
8.2 |
CONVERSIONE POLLICI/MILLIMETRI (G20, G21) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . |
92 |
|
|
8.3 |
PROGRAMMAZIONE DEL PUNTO DECIMALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . |
93 |
|
|
8.4 |
PROGRAMMAZIONE DIAMETRALE E PROGRAMMAZIONE RADIALE . . . . . . . . . |
. . . . |
94 |
|
9. |
FUNZIONE VELOCITA’ MANDRINO (FUNZIONE S) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . |
95 |
||
|
9.1 |
SPECIFICA DELLA VELOCITA’ DEL MANDRINO CON UN CODICE . . . . . . . . . . . . |
. . . . |
96 |
|
|
9.2 |
SPECIFICA DIRETTA DELLA VELOCITA’ DEL MANDRINO (COMANDO S-5 CIFRE) . . |
96 |
||
|
9.3 |
CONTROLLO DELLA VELOCITA’ DI TAGLIO COSTANTE (G96, G97) . . . . . . . . . . . |
. . . . |
97 |
|
|
9.4 |
RILEVAZIONE DELL’ERRORE DI VELOCITA’ DEL MANDRINO (G25, G26) . . . . . . |
. . . . |
101 |
|
|
9.5 |
FUNZIONE DI POSIZIONAMENTO DEL MANDRINO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . |
104 |
|
|
|
9.5.1 |
Orientamento del mandrino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . |
104 |
|
|
9.5.2 |
Posizionamento del mandrino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . |
104 |
|
|
9.5.3 |
Cancellazione del posizionamento del mandrino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . |
106 |
10. |
FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . |
107 |
||
|
10.1 |
SELEZIONE UTENSILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . |
108 |
|
|
10.2 |
GESTIONE VITA UTENSILI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . |
109 |
|
|
|
10.2.1 Programma dei dati della gestione vita utensili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . |
109 |
|
|
|
10.2.2 |
Conteggio della vita utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . |
112 |
|
|
10.2.3 Specifica di un gruppo di utensili in un programma pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . |
113 |
c - 2
B--64114IT/01 INDICE GENERALE
11. FUNZIONI AUSILIARIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
114 |
|
11.1 |
FUNZIONI AUSILIARIE (FUNZIONI M) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
115 |
11.2 |
PIU’ CODICI M IN UN BLOCCO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
116 |
11.3 |
SECONDA FUNZIONE AUSILIARIA (CODICI B) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
117 |
12. CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
118 |
|
12.1 |
COMPONENTI DEL PROGRAMMA DIVERSE DALLA SEZIONE PROGRAMMA . . . . . . |
120 |
12.2 |
CONFIGURAZIONE DELLA SEZIONE PROGRAMMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
123 |
12.3 |
SOTTOPROGRAMMI (M98, M99) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
129 |
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA PROGRAMMAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . |
132 |
||
13.1 |
CICLI FISSI (G90, G92, G94) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
133 |
|
|
13.1.1 |
Ciclo di tornitura sul diametro esterno/interno (G90) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
133 |
|
13.1.2 |
Ciclo di filettatura (G92) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
135 |
|
13.1.3 |
Ciclo di sfacciatura (G94) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
138 |
|
13.1.4 |
Uso dei cicli fissi G90, G92 e G94 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
141 |
13.2 |
CICLI MULTIPLI RIPETITIVI (G70-G76) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
143 |
|
|
13.2.1 |
Asportazione di materiale in tornitura (G71) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
143 |
|
13.2.2 |
Asportazione di materiale in sfacciatura (G72) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
147 |
|
13.2.3 |
Ripetizione del profilo (G73) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
148 |
|
13.2.4 |
Ciclo di finitura (G70) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
149 |
|
13.2.5 |
Ciclo di foratura frontale con ritiro intermedio dell’utensile (G74) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
152 |
|
13.2.6 |
Ciclo di foratura sul diametro esterno/interno (G75) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
153 |
|
13.2.7 |
Ciclo di filettatura in più passate (G76) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
154 |
|
13.2.8 |
Note sui cicli fissi ripetitivi (G70-G76) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
158 |
13.3 |
CICLI FISSI DI FORATURA (G80-G89) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
159 |
|
|
13.3.1 |
Ciclo di foratura frontale (G83)/ciclo di foratura laterale (G87) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
163 |
|
13.3.2 |
Ciclo di maschiatura frontale (G84)/Ciclo di maschiatura laterale (G88) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
166 |
|
13.3.3 |
Ciclo di barenatura frontale (G85)/Ciclo di barenatura laterale (G89) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
168 |
|
13.3.4 |
Cancellazione del ciclo di foratura (G80) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
169 |
|
13.3.5 |
Note per l’operatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
170 |
13.4 |
CICLI FISSI DI RETTIFICA (PER RETTIFICATRICI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
171 |
|
|
13.4.1 |
Ciclo di pendolazione senza misuratore (G71) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
171 |
|
13.4.2 |
Ciclo di pendolazione con misuratore (G72) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
172 |
|
13.4.3 |
Ciclo multituffo senza misuratore (G73) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
173 |
|
13.4.4 |
Ciclo multituffo con misuratore (G74) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
174 |
13.5 |
SMUSSI E RACCORDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
175 |
|
13.6 |
IMMAGINE SPECULARE PER DOPPIA TORRETTA (G68, G69) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
178 |
13.7PROGRAMMAZIONE CON IMMISSIONE DIRETTA DELLE QUOTE DEL DISEGNO . . . 179
13.8 |
MASCHIATURA RIGIDA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
184 |
|
13.8.1 Ciclo di maschiatura rigida frontale (G84)/ Ciclo di maschiatura rigida laterale (G88) . . . . . . . . . . . . |
185 |
|
13.8.2 Cancellazione del ciclo fisso di maschiatura rigida (G80) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
187 |
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
188 |
|
14.1 |
CORREZIONI UTENSILI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
189 |
|
14.1.1 Correzione geometria utensile e correzione usura utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
189 |
|
14.1.2 Codici T per le correzioni utensili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
190 |
|
14.1.3 Selezione utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
190 |
c - 3
|
INDICE GENERALE |
B--64114IT/01 |
14.1.4 |
Numero correttore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . . 190 |
14.1.5 |
Correzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 191 |
14.1.6 |
Comandi G53, G28 e G30 quando è applicata la correzione della posizione utensile . . . . . . . . |
. . . . . 194 |
14.2 COMPENSAZIONE RAGGIO UTENSILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 197 |
|
14.2.1 |
Punta immaginaria dell’utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 197 |
14.2.2 |
Direzione della punta immaginaria dell’utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 199 |
14.2.3 |
Numero correttore e entità della correzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 200 |
14.2.4 |
Posizione del pezzo e movimento dell’utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 202 |
14.2.5 |
Note sulla compensazione raggio utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 207 |
14.3 DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA COMPENSAZIONE RAGGIO UTENSILE . . |
. . . . 210 |
|
14.3.1 |
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 210 |
14.3.2 |
Movimento dell’utensile all’attivazione della compensazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 212 |
14.3.3 |
Movimento dell’utensile nel modo compensazione raggio utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 214 |
14.3.4 |
Movimento dell’utensile alla cancellazione della compensazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 227 |
14.3.5 |
Controllo di interferenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 230 |
14.3.6 |
Sovrataglio causato dalla compensazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 235 |
14.3.7 |
Compensazione raggio utensile nell’esecuzione di smussi e raccordi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 236 |
14.3.8 |
Comandi da MDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 238 |
14.3.9 |
Precauzioni generali per la compensazione raggio utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 239 |
14.3.10 |
Comandi G53, G28 e G30 nel modo compensazione raggio utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 240 |
14.4ENTITA’ DELLE CORREZIONI UTENSILE, NUMERO DI CORRETTORI E IMMISSIONE
DEI DATI DA PROGRAMMA (G10) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
249 |
|
14.4.1 |
Correzioni utensile e numero di correttori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
249 |
14.4.2 |
Variazione delle correzioni utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
250 |
14.5DETERMINAZIONE AUTOMATICA DELLE CORREZIONI UTENSILE (G36, G37) . . . . . 251
15. MACROISTRUZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
254 |
||
15.1 |
VARIABILI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
255 |
|
15.2 |
VARIABILI DI SISTEMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
259 |
|
15.3 |
OPERAZIONI ARITMETICHE E LOGICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
266 |
|
15.4 |
FRASI MACRO E FRASI NC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
271 |
|
15.5 |
SALTI E RIPETIZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
272 |
|
|
15.5.1 |
Salto incondizionato (frase GOTO) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
272 |
|
15.5.2 |
Salto condizionato (frase IF) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
273 |
|
15.5.3 |
Ripetizioni (frase WHILE) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
274 |
15.6 |
RICHIAMO DELLE MACRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
277 |
|
|
15.6.1 |
Richiamo semplice (G65) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
278 |
|
15.6.2 |
Richiamo modale (G66) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
282 |
|
15.6.3 |
Richiamo di macro tramite codici G . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
284 |
|
15.6.4 |
Richiamo di macro tramite codici M . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
285 |
|
15.6.5 |
Richiamo di sottoprogrammi tramite codici M . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
286 |
|
15.6.6 |
Richiamo di sottoprogrammi tramite codici T . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
287 |
|
15.6.7 |
Esempio di programmazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
288 |
15.7 |
ELABORAZIONE DELLE FRASI MACRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
290 |
|
15.8 |
REGISTRAZIONE DEI PROGRAMMI MACRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
292 |
|
15.9 |
LIMITAZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
293 |
|
15.10 COMANDI DI EMISSIONE DEI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
294 |
||
15.11 MACROISTRUZIONI DI TIPO INTERRUPT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
298 |
||
|
15.11.1 |
Metodo di specifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
299 |
|
15.11.2 |
Descrizione della funzione di interrupt . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
300 |
c - 4
B--64114IT/01 |
INDICE GENERALE |
|
|
16. IMMISSIONE PARAMETRI DA PROGRAMMA (G10) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 307 17. FORMATO NASTRO DELLA SERIE 10/11 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 310
17.1INDIRIZZI E INTERVALLI DI SPECIFICA DEI COMANDI PER IL FORMATO NASTRO
|
|
DELLA SERIE 10/11 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
311 |
|
17.2 |
FILETTATURA A PASSO COSTANTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
312 |
|
17.3 |
RICHIAMO DI SOTTOPROGRAMMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
313 |
|
17.4 |
CICLI FISSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
314 |
|
17.5 |
CICLI MULTIPLI RIPETITIVI DI TORNITURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
315 |
|
17.6 |
CICLI FISSI DI FORATURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
317 |
18. |
FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE AD ALTA VELOCITA’ . . . . . . . . . . . . . . . . . |
321 |
|
|
18.1 |
CONTROLLO AVANZATO CON PRELETTURA DEI BLOCCHI (G08) . . . . . . . . . . . . . . . . . |
322 |
19. |
FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
327 |
19.1 TORNITURA POLIGONALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 328 19.2 ROLL-OVER DELL’ASSE ROTATIVO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 333 19.3 CONTROLLO SINCRONO SEMPLICE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 334 19.4 CONTROLLO TANDEM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 336
19.5CONTROLLO DELL’ASSE INCLINATO / CONTROLLO DELL’ASSE INCLINATO
ARBITRARIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 337
20. SCHEMI DI LAVORAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
339 |
|
20.1 |
VISUALIZZAZIONE DEL MENU DEGLI SCHEMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
340 |
20.2 |
VISUALIZZAZIONE DEI DATI DEGLI SCHEMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
344 |
20.3CODICI DEI CARATTERI, SOTTOPROGRAMMI, MACROISTRUZIONI E VARIABILI
DI SISTEMA PER GLI SCHEMI DI LAVORAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
348 |
III. OPERAZIONI |
|
1. INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
353 |
1.1 OPERAZIONI MANUALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
354 |
1.2MOVIMENTO DELL’UTENSILE DA PROGRAMMA - FUNZIONAMENTO
|
AUTOMATICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
356 |
|
1.3 |
FUNZIONAMENTO AUTOMATICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
357 |
|
1.4 |
PROVA DEI PROGRAMMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
359 |
|
|
1.4.1 |
Controllo con movimento della macchina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
359 |
|
1.4.2 |
Visualizzazione della posizione a macchina ferma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
360 |
1.5 |
EDITAZIONE DEL PROGRAMMA PEZZO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
361 |
|
1.6 |
VISUALIZZAZIONE E IMPOSTAZIONE DEI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
362 |
|
1.7 |
VISUALIZZAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
365 |
|
|
1.7.1 |
Visualizzazione programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
365 |
|
1.7.2 |
Visualizzazione della posizione corrente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
366 |
|
1.7.3 |
Visualizzazione allarmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
366 |
|
1.7.4 |
Visualizzazione numero pezzi e ore di funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
367 |
|
1.7.5 |
Visualizzazione grafica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
367 |
1.8 |
EMISSIONE DEI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
368 |
c - 5
|
|
|
|
INDICE GENERALE |
B--64114IT/01 |
|
|
|
|||
2. |
UNITA’ OPERATIVE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 369 |
|||
|
2.1 |
UNITA’ DI IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE DEI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 370 |
||
|
|
2.1.1 |
Unità LCD/MDI monocromatica da 7.2” / a colori da 8.4” (orizzontale) . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 371 |
|
|
|
2.1.2 |
Unità LCD/MDI Monocromatica da 7.2” / a colori da 8.4” (verticale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 372 |
|
|
|
2.1.3 |
Lay-out della tastiera MDI (unità LCD/MDI orizzontale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 373 |
|
|
|
2.1.4 |
Lay-out della tastiera MDI (unità LCD/MDI verticale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 374 |
|
|
2.2 |
DESCRIZIONE DELLA TASTIERA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 375 |
||
|
2.3 |
TASTI FUNZIONE E TASTI SOFTWARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 377 |
||
|
|
2.3.1 |
Schema generale delle operazioni eseguite sulle varie schermate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 377 |
|
|
|
2.3.2 |
Tasti funzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 378 |
|
|
|
2.3.3 |
Tasti software . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 379 |
|
|
|
2.3.4 |
Tastiera e buffer della tastiera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 395 |
|
|
|
2.3.5 |
Messaggi di avvertimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 396 |
|
|
2.4 |
UNITA’ ESTERNE DI IMMISSIONE / EMISSIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 397 |
||
|
|
2.4.1 |
Handy File GE Fanuc . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 399 |
|
|
2.5 |
ACCENSIONE / SPEGNIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 400 |
||
|
|
2.5.1 |
Accensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 400 |
|
|
|
2.5.2 |
Schermata visualizzata all’accensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 401 |
|
|
|
2.5.3 |
Spegnimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 402 |
|
3. |
OPERAZIONI MANUALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . 403 |
|||
|
3.1 |
RITORNO MANUALE AL PUNTO DI RIFERIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 404 |
||
|
3.2 |
AVANZAMENTO IN JOG . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 406 |
||
|
3.3 |
AVANZAMENTO INCREMENTALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 408 |
||
|
3.4 |
AVANZAMENTO CON VOLANTINO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 409 |
||
|
3.5 |
ASSOLUTO IN MANUALE ON E OFF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 412 |
||
4. |
FUNZIONAMENTO AUTOMATICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . 417 |
|||
|
4.1 |
FUNZIONAMENTO DA MEMORIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 418 |
||
|
4.2 |
FUNZIONAMENTO IN MDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 421 |
||
|
4.3 |
FUNZIONAMENTO IN DNC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 424 |
||
|
4.4 |
RIPARTENZA DEL PROGRAMMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 426 |
||
|
4.5 |
FUNZIONE DI SCHEDULAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 434 |
||
|
4.6 |
FUNZIONE DI RICHIAMO DEI SOTTOPROGRAMMI (M198) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 439 |
||
|
4.7 |
INTERRUPT DEL VOLANTINO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 441 |
||
|
4.8 |
IMMAGINE SPECULARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 444 |
||
|
4.9 |
INTERVENTO MANUALE E RITORNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 446 |
||
|
4.10 |
FUNZIONAMENTO IN DNC CON MEMORY CARD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 448 |
||
|
|
4.10.1 |
Specifiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 448 |
|
|
|
4.10.2 |
Operazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 449 |
|
|
|
|
4.10.2.1 |
Funzionamento in DNC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 449 |
|
|
|
4.10.2.2 |
Richiamo di sottoprogramma (M198) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 450 |
|
|
4.10.3 |
Limitazioni e note . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 451 |
|
|
|
4.10.4 |
Parametro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 451 |
|
|
|
4.10.5 |
Procedura di fissaggio della memory card . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 451 |
|
5. |
OPERAZIONI DI TEST . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . 453 |
|||
|
5.1 |
BLOCCO MACCHINA E BLOCCO DELLE FUNZIONI AUSILIARIE . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 454 |
c - 6
B--64114IT/01 |
INDICE GENERALE |
|
5.2 |
REGOLAZIONE DELLA VELOCITA’ DI AVANZAMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
456 |
5.3 |
REGOLAZIONE DELLA VELOCITA’ IN RAPIDO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
457 |
5.4 |
PROVA A VUOTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
458 |
5.5 |
BLOCCO SINGOLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
459 |
6. FUNZIONI DI SICUREZZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
462 |
|
6.1 |
ARRESTO IN EMERGENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
463 |
6.2 |
SOVRACORSA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
464 |
6.3 |
ZONE DI SICUREZZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
465 |
6.4 |
PROTEZIONE DELL’AUTOCENTRANTE E DELLA CONTROPUNTA . . . . . . . . . . . . . . . . |
469 |
6.5CONTROLLO DELLE ZONE DI SICUREZZA PRIMA DELL’ESECUZIONE DEL
MOVIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 476
7. ALLARMI E FUNZIONI DI AUTODIAGNOSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
479 |
|
7.1 |
VISUALIZZAZIONE DEGLI ALLARMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
480 |
7.2 |
VISUALIZZAZIONE DELLA STORIA DEGLI ALLARMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
482 |
7.3 |
CONTROLLO TRAMITE LA SCHERMATA AUTODIAGNOSTICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
483 |
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 486
8.1 |
FILE . . |
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
487 |
8.2 |
RICERCA FILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
489 |
|
8.3 |
CANCELLAZIONE DI FILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
491 |
|
8.4 |
IMMISSIONE/ EMISSIONE DI PROGRAMMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
492 |
|
|
8.4.1 |
Immissione di un programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
492 |
|
8.4.2 |
Emissione di programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
495 |
8.5 |
IMMISSIONE/EMISSIONE DEI VALORI DELLE CORREZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
497 |
8.5.1Immissione dei valori delle correzioni
8.5.2Emissione dei valori delle correzioni
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 497
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 498
8.6IMMISSIONE/EMISSIONE DEI PARAMETRI E DEI DATI DELLA COMPENSAZIONE
PASSO VITE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
499 |
|
8.6.1 |
Immissione dei parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
499 |
8.6.2 |
Emissione dei parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
500 |
8.6.3 |
Immissione dei dati della compensazione passo vite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
501 |
8.6.4 |
Emissione dei dati della compensazione passo vite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
502 |
8.7IMMISSIONE/EMISSIONE DELLE VARIABILI COMUNI DELLE MACROISTRUZIONI . 503
|
8.7.1 |
Immissione delle variabili comuni delle macroistruzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
503 |
|
8.7.2 |
Emissione delle variabili comuni delle macroistruzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
504 |
8.8 |
VISUALIZZAZIONE DELL’INDIRIZZARIO DEL DISCHETTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
505 |
|
|
8.8.1 |
Visualizzazione dell’indirizzario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
506 |
|
8.8.2 |
Lettura di file . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
509 |
|
8.8.3 |
Emissione di programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
510 |
|
8.8.4 |
Cancellazione di file . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
511 |
8.9 |
EMISSIONE DEI PROGRAMMI DI UNO SPECIFICO GRUPPO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
513 |
|
8.10 IMMISSIONE / EMISSIONE DI DATI SULLA SCHERMATA I/E GLOBALE . . . . . . . . . . . . |
514 |
||
|
8.10.1 |
Impostazione dei parametri relativi all’immissione / emissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
515 |
|
8.10.2 |
Immissione/emissione di programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
516 |
|
8.10.3 |
Immissione/emissione dei parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
520 |
|
8.10.4 |
Immissione/emissione dei valori delle correzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
522 |
c - 7
|
INDICE GENERALE |
B--64114IT/01 |
8.10.5 |
Emissione delle variabili comuni delle macroistruzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . . 524 |
8.10.6 |
Immissione/emissione di file su dischetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 525 |
8.11 IMMISSIONE / EMISSIONE DEI DATI TRAMITE UNA MEMORY CARD . . . . . . . . . . |
. . . . 530 |
|
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . 542 |
|
9.1 INSERIMENTO, MODIFICA E CANCELLAZIONE PAROLE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 543 |
|
9.1.1 |
Ricerca parole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 544 |
9.1.2 |
Ritorno del cursore all’inizio del programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 546 |
9.1.3 |
Inserimento di una parola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 547 |
9.1.4 |
Variazione di una parola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 548 |
9.1.5 |
Cancellazione di una parola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 549 |
9.2 CANCELLAZIONE BLOCCHI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 550 |
9.2.1Cancellazione di un blocco
9.2.2Cancellazione di più blocchi
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 550
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 551
9.3 |
RICERCA DEL NUMERO DI PROGRAMMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
552 |
|
9.4 |
RICERCA DEL NUMERO DI SEQUENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
553 |
|
9.5 |
CANCELLAZIONE DI PROGRAMMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
555 |
|
|
9.5.1 |
Cancellazione di un programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
555 |
|
9.5.2 |
Cancellazione di tutti i programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
555 |
|
9.5.3 |
Cancellazione di più programmi in un intervallo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
556 |
9.6 |
EDITAZIONE ESTESA DEI PROGRAMMI PEZZO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
557 |
|
|
9.6.1 |
Copia di un intero programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
558 |
|
9.6.2 |
Copia di parte di un programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
559 |
|
9.6.3 |
Trasferimento di parte di un programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
560 |
|
9.6.4 |
Fusione di programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
561 |
|
9.6.5 |
Spiegazioni supplementari per la copia, il trasferimento e la fusione di programmi . . . . . . . . . . . . . . |
562 |
|
9.6.6 |
Sostituzione di parole e indirizzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
564 |
9.7 |
EDITAZIONE DELLE MACROISTRUZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
566 |
|
9.8 |
EDITAZIONE IN BACKGROUND . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
567 |
|
9.9 |
FUNZIONE PASSWORD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
568 |
10. PROGRAMMAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
570 |
|
10.1 |
PROGRAMMAZIONE TRAMITE IL PANNELLO MDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
571 |
10.2 |
INSERIMENTO AUTOMATICO DEI NUMERI DI SEQUENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
572 |
10.3 |
PROGRAMMAZIONE IN AUTOAPPRENDIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
574 |
10.4 |
PROGRAMMAZIONE CONVERSAZIONALE CON FUNZIONE GRAFICA . . . . . . . . . . . . . |
577 |
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE DEI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
581 |
|
11.1 SCHERMATE VISUALIZZATI DAL TASTO FUNZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
590 |
|
|
POS |
|
|
11.1.1 Visualizzazione della posizione nel sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
590 |
|
11.1.2 Visualizzazione della posizione nel sistema di coordinate relative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
591 |
|
11.1.3 Visualizzazione della posizione in tutti i sistemi di coordinate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
593 |
|
11.1.4 Preset del sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
594 |
|
11.1.5 Visualizzazione della velocità di avanzamento effettiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
595 |
|
11.1.6 Visualizzazione del tempo di lavoro e del numero di pezzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
597 |
|
11.1.7 Schermata di monitoraggio operativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
598 |
11.2SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE PROG
(NEI MODI MEMORIA O MDI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
600 |
c - 8
B--64114IT/01 |
INDICE GENERALE |
|
11.2.1 |
Visualizzazione del contenuto del programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
600 |
11.2.2 |
Visualizzazione del blocco corrente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
601 |
11.2.3 |
Visualizzazione del blocco successivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
602 |
11.2.4 |
Schermata di controllo del programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
603 |
11.2.5 |
Schermata programma per il funzionamento in MDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
604 |
11.3SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE PROG (NEL MODO EDIT) . . . . . 605
|
11.3.1 |
Visualizzazione della memoria utilizzata e dell’elenco dei programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
605 |
|
11.3.2 |
Visualizzazione dell’elenco programmi di uno specifico gruppo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
608 |
11.4 |
SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE OFS/SET . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
611 |
|
|
11.4.1 |
Visualizzazione e impostazione delle correzioni utensili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
612 |
|
11.4.2 |
Immissione diretta delle correzioni utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
615 |
|
11.4.3 |
Immissione diretta B delle correzioni utensile misurate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
617 |
|
11.4.4 |
Immissione da contatore delle correzioni utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
619 |
|
11.4.5 |
Impostazione dello spostamento del sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
620 |
|
11.4.6 |
Correzione utensile lungo l’asse Y . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
622 |
|
11.4.7 |
Visualizzazione e immissione dei dati di impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
625 |
|
11.4.8 |
Arresto dell’esecuzione ad uno specifico numero di sequenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
627 |
|
11.4.9 |
Visualizzazione e impostazione del tempo di lavoro, del numero pezzi e dell’ora . . . . . . . . . . . . . . . |
629 |
|
11.4.10 |
Visualizzazione e impostazione dell’offset dello zero pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
631 |
|
11.4.11 |
Immissione dell’offset dello zero pezzo misurato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
632 |
|
11.4.12 |
Visualizzazione e impostazione delle variabili comuni delle macroistruzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
634 |
|
11.4.13 |
Visualizzazione dei menu e dei dati degli schemi di lavorazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
635 |
|
11.4.14 |
Visualizzazione e impostazione del pannello software dell’operatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
637 |
|
11.4.15 |
Visualizzazione e impostazione dei dati della gestione vita utensili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
639 |
11.5 |
SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE SYSTEM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
642 |
|
|
11.5.1 |
Visualizzazione e impostazione dei parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
643 |
|
11.5.2 |
Visualizzazione e impostazione dei dati della compensazione dell’errore di passo . . . . . . . . . . . . . . . |
645 |
11.6VISUALIZZAZIONE DEL NUMERO DEL PROGRAMMA, DEL NUMERO DI SEQUENZA, DELLO STATO E DEI MESSAGGI DI AVVERTIMENTO PER LE OPERAZIONI DI
|
|
IMPOSTAZIONE DEI DATI O DI IMMISSIONE/EMISSIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
648 |
|
|
|
11.6.1 Visualizzazione del numero del programma e del numero di sequenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
648 |
|
|
|
11.6.2 Visualizzazione dello stato e dei messaggi di avvertimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
649 |
|
|
11.7 |
SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE MESSAGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
651 |
|
|
|
11.7.1 Visualizzazione della storia dei messaggi dall’esterno per l’operatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
651 |
|
|
11.8 |
CANCELLAZIONE DELLO SCHERMO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
653 |
|
|
|
11.8.1 |
Cancellazione dello schermo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
653 |
|
|
11.8.2 |
Cancellazione automatica dello schermo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
654 |
12. |
FUNZIONI GRAFICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
655 |
||
|
12.1 |
VISUALIZZAZIONE GRAFICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
656 |
|
|
12.2 |
VISUALIZZAZIONE GRAFICA DINAMICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
661 |
|
13. |
FUNZIONE DI AIUTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
662 |
||
14. |
COPIA DELLO SCHERMO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
667 |
IV. MANUAL GUIDE 0i
1. MANUAL GUIDE 0i . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
673 |
1.1 PRESENTAZIONE DEL SOFTWARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
674 |
c - 9
|
|
|
INDICE GENERALE |
B--64114IT/01 |
|
|
|
||
1.2 |
INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 675 |
||
1.3 |
PROCEDURE DI PROGRAMMAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 676 |
||
|
1.3.1 |
Avvio . . |
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 676 |
|
1.3.2 |
Avvio . . |
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 677 |
|
1.3.3 |
Creazione di un nuovo programma pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 678 |
|
|
1.3.4 |
Guida alla definizione del processo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 680 |
|
|
1.3.5 |
Guida dei codici G . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 682 |
|
|
1.3.6 |
Guida dei codici M . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 685 |
|
1.4 |
LAVORAZIONE MEDIANTE CICLI FISSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 687 |
||
|
1.4.1 |
Operazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 688 |
|
|
1.4.2 |
Dati di ciascun ciclo fisso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 690 |
|
|
|
1.4.2.1 |
Blocchi del tipo di lavorazione per la foratura su tornio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 690 |
|
|
1.4.2.2 |
Blocchi del tipo di lavorazione per l’asportazione di materiale in tornitura . . . . . . . . |
. . . . . 691 |
|
|
1.4.2.3 |
Blocchi del tipo di lavorazione per la tornitura di finitura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 691 |
|
|
1.4.2.4 |
Blocco della figura per l’asportazione di materiale in tornitura e per la finitura . . . . . |
. . . . . 692 |
|
|
1.4.2.5 |
Blocchi del tipo di lavorazione per la sgrossatura gole in tornitura . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 693 |
|
|
1.4.2.6 |
Blocchi del tipo di lavorazione per la finitura gole in tornitura . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 693 |
|
|
1.4.2.7 |
Blocco della figura per l’esecuzione gole in tornitura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 694 |
|
|
1.4.2.8 |
Blocco del tipo di lavorazione per la filettatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 695 |
|
|
1.4.2.9 |
Blocco della figura per la filettatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 696 |
1.5 |
PROGRAMMAZIONE DEL PROFILO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 697 |
||
|
1.5.1 |
Procedure per la programmazione del profilo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 698 |
|
|
|
1.5.1.1 |
Richiamo dello schermo per la programmazione del profilo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 698 |
|
|
1.5.1.2 |
Selezione del metodo di editazione del programma del profilo . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 699 |
|
|
1.5.1.3 |
Programmazione del profilo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 700 |
|
|
1.5.1.4 |
Controllo degli elementi del profilo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 704 |
|
|
1.5.1.5 |
Conversione in programma NC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 705 |
|
1.5.2 |
Descrizione dettagliata dei dati degli elementi del profilo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 707 |
|
|
|
1.5.2.1 |
Arco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 707 |
|
|
1.5.2.2 |
Raccordo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 707 |
|
|
1.5.2.3 |
Smusso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 708 |
|
|
1.5.2.4 |
Selezione del punto di intersezione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 708 |
|
1.5.3 |
Descrizione dettagliata del calcolo del profilo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 709 |
|
|
|
1.5.3.1 |
Linea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 709 |
|
|
1.5.3.2 |
Arco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 712 |
|
|
1.5.3.3 |
Linea tangente a due archi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 716 |
|
|
1.5.3.4 |
Arco tangente a due linee o archi che si intersecano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 717 |
|
|
1.5.3.5 |
Arco tangente ad una linea e ad un arco non intersecantisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 718 |
|
|
1.5.3.6 |
Arco tangente a due archi non intersecantisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 719 |
|
1.5.4 |
Descrizione dei calcoli ausiliari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 720 |
|
|
|
1.5.4.1 |
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 720 |
|
|
1.5.4.2 |
Punto iniziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 721 |
|
|
1.5.4.3 |
Linea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 726 |
|
|
1.5.4.4 |
Arco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 728 |
|
1.5.5 |
Altre . . |
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 730 |
|
|
1.5.5.1 |
Calcoli durante l’introduzione dei dati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 730 |
|
|
1.5.5.2 |
Note alle quali prestare attenzione nella programmazione del profilo . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 731 |
|
|
1.5.5.3 |
Note relative al Macro Executor alle quali prestare attenzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . . 731 |
1.6 |
PARAMETRI . |
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 732 |
|
1.7 |
ALLARMI . . . |
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
. . . . 739 |
c - 10
B--64114IT/01 |
INDICE GENERALE |
|
V. MANUTENZIONE |
|
|
1. METODO DI SOSTITUZIONE DELLE BATTERIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
743 |
|
1.1 |
BATTERIA DELLA MEMORIA (3VCC) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
744 |
1.2 |
BATTERIA PER ENCODER ASSOLUTI SEPARATI (6VCC) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
748 |
1.3BATTERIA PER L’ENCODER ASSOLUTO INCORPORATO NEL MOTORE (6VCC) . . . . . 749
APPENDICE |
|
|
A. ELENCO DEI CODICI SU NASTRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
753 |
|
B. ELENCO DELLE FUNZIONI E DEI FORMATI NASTRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
756 |
|
C. VALORI DEI COMANDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
761 |
|
D. NOMOGRAMMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
764 |
|
D.1 |
LUNGHEZZA FILETTATURA NON CORRETTA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
765 |
D.2 |
CALCOLO SEMPLIFICATO DELLA LUNGHEZZA DELLA FILETTATURA ERRATA . . . . |
767 |
D.3 |
PERCORSO DELL’UTENSILE SUGLI SPIGOLI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
769 |
D.4 |
ERRORE NELLA DIREZIONE DEL RAGGIO DURANTE L’INTERPOLAZIONE |
|
|
CIRCOLARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
772 |
E. STATO ALL’ACCENSIONE, CON CLEAR E CON RESET . . . . . . . . . . . . . . . . . |
773 |
|
F. CODICI DEI CARATTERI USATI NEI PROGRAMMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
775 |
|
G. ELENCO DEGLI ALLARMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . |
776 |
c - 11
I. INTRODUZIONE
B--64114IT/01 |
INTRODUZIONE |
1. INTRODUZIONE |
1 INTRODUZIONE
Struttura del manuale |
Questo manuale è costituito dalle seguenti parti: |
|
I. INTRODUZIONE |
|
Descrive l’organizzazione in capitoli del manuale, i modelli per i quali |
|
esso è applicabile e i manuali correlati. Inoltre, l’introduzione fornisce |
|
alcune indicazioni per la lettura del manuale. |
|
II. PROGRAMMAZIONE |
|
Descrive le funzioni del CNC: formati di programmazione nel |
|
linguaggio CNC, caratteristiche e limiti. |
|
III. OPERAZIONI |
|
Descrive il funzionamento del sistema in manuale e in automatico, le |
|
procedure di immissione/emissione dei dati e le procedure di |
|
programmazione. |
IV. MANUAL GUIDE 0i
Descrive il software MANUAL GUIDE 0i.
V.MANUTENZIONE
Descrive le procedure per la sostituzione delle batterie.
APPENDICE
Fornisce l’elenco dei codici su nastro, gli intervalli entro i quali possono essere specificati i valori dei comandi, i codici di errore ed altre utili informazioni.
Alcune delle funzioni descritte in questo manuale possono non essere valide per alcuni prodotti. Per i dettagli, fare riferimento al manuale DESCRIZIONE (B---64112)
Questo manuale non descrive dettagliatamente i parametri. Per i dettagli relativi ai parametri in esso menzionati, fare riferimento al manuale dei parametri (B---64120).
Questo manuale descrive tutte le funzioni opzionali. Rilevare dal manuale del costruttore della macchina utensile le opzioni incorporate nel sistema utilizzato.
I modelli descritti in questo manuale e le rispettive abbreviazioni sono:
Nome del prodotto |
|
Abbreviazione |
|
|
|
|
|
GE FANUC Serie 0i--TC |
0i--TC |
|
Serie 0i |
|
|
|
|
3
1. INTRODUZIONE |
INTRODUZIONE |
B--64114IT/01 |
Simboli speciali
Manuali relativi ai CNC Serie 0i-C/0i Mate-C
Questo manuale usa i seguenti simboli:
IP_ : Indica una combinazione come X_ Y_ Z_ (Usato nella parte II, PROGRAMMAZIONE)
;: Indica la fine del blocco. Corrisponde al codice ISO LF o al codice EIA CR.
La tabella che segue elenca i manuali relativi ai CNC Serie 0i--- |
C e 0i |
||
Mate C Questo manuale è indicato da un asterisco (*).--- |
|
|
|
Titolo del manuale |
Numero di |
|
|
specifica |
|
||
|
|
||
|
|
|
|
DESCRIZIONE |
B--64112 |
|
|
|
|
|
|
MANUALE CONNESSIONI (HARDWARE) |
B--64113 |
|
|
|
|
|
|
MANUALE CONNESSIONI (FUNZIONALITA’) |
B--64113--1 |
|
|
|
|
|
|
MANUALE DELL’OPERATORE (Serie 0i--TC) |
B--64114 |
|
* |
|
|
|
|
MANUALE DELL’OPERATORE (Serie 0i--MC) |
B--64124 |
|
|
|
|
|
|
MANUALE DELL’OPERATORE (Serie 0i Mate--TC) |
B--64134 |
|
|
|
|
|
|
MANUALE DELL’OPERATORE (Serie 0i Mate--MC) |
B--64144 |
|
|
|
|
|
|
MANUALE DI MANUTENZIONE |
B--64115 |
|
|
|
|
|
|
MANUALE DEI PARAMETRI |
B--64120 |
|
|
|
|
|
|
MANUALI DI PROGRAMMAZIONE |
|
|
|
|
|
||
MANUALE DI PROGRAMMAZIONE |
B--61803--1 |
|
|
Macro Compiler/Macro Executor |
|
|
|
|
|
|
|
MANUALE DI PROGRAMMAZIONE |
B--66102 |
|
|
GE Fanuc MACRO COMPILER (Per Personal Computer) |
|
|
|
|
|
|
|
PMC |
|
|
|
|
|
|
|
MANUALE DI PROGRAMMAZIONE PMC in linguaggio |
B--61863 |
|
|
ladder |
|
|
|
|
|
|
|
MANUALE DI PROGRAMMAZIONE PMC in linguaggio C |
B--61863--1 |
|
|
|
|
|
|
Rete |
|
|
|
|
|
|
|
Scheda Profibus--DP -- MANUALE DELL’OPERATORE |
B--62924 |
|
|
|
|
|
|
Scheda Ethernet/Scheda DATA SERVER -- |
B--63354 |
|
|
MANUALE DELL’OPERATORE |
|
|
|
|
|
|
|
Scheda Fast Ethernet/Scheda FAST DATA SERVER |
B--63644 |
|
|
MANUALE DELL’OPERATORE |
|
|
|
|
|
|
|
Scheda DeviceNet -- MANUALE DELL’OPERATORE |
B--63404 |
|
|
|
|
|
|
OPEN CNC |
|
|
|
|
|
|
|
GE FANUC OPEN CNC -- MANUALE DELL’OPERATORE |
B--62994 |
|
|
Basic Operation Package (per Windows 95/NT) |
|
|
|
|
|
|
|
GE FANUC OPEN CNC -- MANUALE DELL’OPERATORE |
B--63214 |
|
|
(DNC Operation Management Package) |
|
|
|
|
|
|
|
4
B--64114IT/01 |
INTRODUZIONE |
1. INTRODUZIONE |
Manuali relativi ai SISTEMI DI AZIONAMENTO Serie αis/αi/βis
La tabella che segue elenca i manuali relativi ai sistemi di azionamento della Serie αi
Titolo del manuale |
N. di specifica |
|
|
MOTORI ASSE GE FANUC IN CA Serie αis/αi |
B--65262 |
DESCRIZIONE |
|
|
|
MOTORI ASSE GE Fanuc IN CA Serie βis DESCRIZIONE |
B--65302 |
|
|
MOTORI ASSE GE FANUC IN CA Serie αis/αi/ βis |
B--65270 |
MANUALE DEI PARAMETRI |
|
|
|
MOTORI MANDRINO GE FANUC IN CA Serie αi |
B--65272 |
DESCRIZIONE |
|
|
|
MOTORI MANDRINO GE Fanuc IN CA Serie βi |
B--65312 |
DESCRIZIONE |
|
|
|
MOTORI MANDRINO GE FANUC IN CA Serie αi/βi |
B--65280 |
MANUALE DEI PARAMETRI |
|
|
|
AZIONAMENTI ASSE GE FANUC Serie αi DESCRIZIONE |
B--65282 |
|
|
AZIONAMENTI ASSE GE Fanuc Serie βi DESCRIZIONE |
B--65322 |
|
|
MOTORI ASSE GE Fanuc IN CA Serie αis/αi |
B--65285 |
MOTORI MANDRINO GE Fanuc IN CA Serie αi |
|
AZIONAMENTI ASSE GE Fanuc Serie αi |
|
MANUALE DI MANUTENZIONE |
|
|
|
MOTORI ASSE GE Fanuc IN CA Serie βi |
B--65325 |
MOTORI MANDRINO GE Fanuc IN CA Serie βi |
|
AZIONAMENTI ASSE GE Fanuc Serie βi |
|
MANUALE DI MANUTENZIONE |
|
|
|
5
1. INTRODUZIONE |
INTRODUZIONE |
B--64114IT/01 |
1.1
SCHEMA GENERALE DI UTILIZZO DI UNA MACCHINA UTENSILE
Nella lavorazione a controllo numerico, viene prima preparato il programma; poi, la macchina opera sotto il controllo del programma.
1)Preparate il programma in base al disegno del pezzo.
La preparazione dei programmi è descritta nel Capitolo II PROGRAMMAZIONE.
2)Registrate il programma nel CNC. Poi, montate sulla macchina il pezzo e gli utensili e fate operare gli utensili come da programma. Infine eseguite la lavorazione effettiva.
Il funzionamento del CNC e le operazioni necessarie sono descritti nel Capitolo III OPERAZIONI.
Disegno |
Programma- |
|
|
del pezzo |
zione |
|
|
|
|
CNC |
MACCHINA UTENSILE |
CAPITOLO II PROGRAMMAZIONE |
CAPITOLO III OPERAZIONI |
Prima di iniziare la programmazione, pianificate la lavorazione del pezzo. Piano di lavorazione:
1.Determinazione delle lavorazioni da eseguire
2.Metodo di caricamento del pezzo sulla macchina
3.Sequenza delle fasi di ciascun processo di lavorazione
4.Utensili e condizioni di taglio
Decidere il metodo di lavorazione per ciascun processo.
|
Lavorazione |
1 |
2 |
3 |
|
|
|
|
Esecuzione |
||
Metodo |
Sfacciatura |
Tornitura |
|||
gole |
|||||
|
|
|
|
||
1. |
Tipo di lavorazione: |
|
|
|
|
|
Sgrossatura |
|
|
|
|
|
Semifinitura |
|
|
|
|
|
Finitura |
|
|
|
|
2. |
Utensili |
|
|
|
|
3. |
Condizioni di taglio: |
|
|
|
|
|
Avanzamenti |
|
|
|
|
|
Profondità di taglio |
|
|
|
|
4. |
Percorso dell’utensile |
|
|
|
6
B--64114IT/01 |
INTRODUZIONE |
1. INTRODUZIONE |
Esecuzione |
|
|
gole |
Tornitura |
Sfacciatura |
Pezzo
Programmare il percorso dell’utensile e le condizioni di taglio in base al disegno del pezzo per ciascuna fase di lavorazione.
7
1. INTRODUZIONE |
INTRODUZIONE |
B--64114IT/01 |
1.2
AVVERTENZE RELATIVE ALLA LETTURA DEL MANUALE
1.3
AVVERTENZA RELATIVA
A VARI TIPI DI DATI
AVVERTENZE
1 Il funzionamento di una macchina utensile a controllo numerico non dipende soltanto dal CNC, ma dalla combinazione della macchina, del suo armadio elettrico, del servo sistema, del CNC, del pannello dell’operatore, ecc. Descrivere il funzionamento e la programmazione di tutte le possibili combinazioni è praticamente impossibile. Questo manuale si occupa genericamente del funzionamento e della programmazione dal punto di vista del CNC. Per i dettagli relativi ad una specifica macchina utensile, fare riferimento al manuale preparato dal costruttore, che deve avere la precedenza su questo manuale.
2Per facilitare l’accesso del lettore alle informazioni che gli sono necessarie, sul margine sinistro delle pagine sono indicati gli argomenti trattati in ciascun paragrafo.
3In questo manuale, abbiamo cercato di descrivere tutte le varie funzioni di questi sistemi. Però, non possiamo descrivere tutto ciò che non deve essere fatto, né tutto ciò che non può essere fatto, dato l’elevatissimo numero di possibilità. Pertanto, le funzioni e le combinazioni di operazioni che non sono date specificamente come possibili in questo manuale devono essere considerate “impossibili” e non devono essere tentate.
AVVERTENZA
I programmi pezzo, i parametri, le variabili, ecc. sono registrati nella memoria non volatile del CNC. Normalmente, questi dati non vengono persi quando il sistema viene spento. E’ però possibile che questi dati vengano cancellati in seguito a errori operativi. Si raccomanda di eseguirne una copia di sicurezza, per poterli ripristinare rapidamente in caso di necessità.
8
II. PROGRAMMAZIONE
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
1. INTRODUZIONE |
|
|
|
1 INTRODUZIONE
11
1. INTRODUZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
1.1
MOVIMENTO DELL’UTENSILE LUNGO IL PROFILO DEL PEZZO ---
INTERPOLAZIONE
Spiegazioni
DMovimento rettilineo dell’utensile
L’utensile si muove sui tratti in linea retta e sugli archi che costituiscono il profilo del pezzo. (Vedere II---4)
X
Utensile |
Programma |
|
G01 Z ...; |
Pezzo
Z
DMovimento dell’utensile lungo un arco
Fig. 1.1 (a) Movimento dell’utensile lungo un linea parallela all’asse Z
X |
|
Programma |
|
Utensile |
|
|
G01 X ... Z... ; |
|
|
|
|
|
Pezzo |
|
|
|
Z |
Fig. 1.1 (b) Movimento dell’utensile lungo una conicità
X |
Utensile |
Programma |
|
|
|
|
|
G02X ... Z ... R ... ; |
|
|
o |
|
|
G03X ... Z ... R ... ; |
|
Pezzo |
|
|
|
Z |
Fig. 1.1 (c) Movimento dell’utensile lungo un arco
12
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
1. INTRODUZIONE |
|
|
|
Il termine interpolazione si riferisce ad una operazione nella quale l’utensile si muove lungo una linea retta o un arco, nel modo illustrato nelle precedenti figure.
I simboli dei comandi programmati, G01, G02, ..., si dicono funzioni preparatorie e specificano il tipo di interpolazione eseguito nell’unità di controllo.
(a) Movimento rettilineo |
(b) Movimento lungo un arco |
|
G01 Z__; |
|
G03X----Z----; |
X----Z-------- |
; |
|
Unità di Controllo
|
Asse X |
Movimento |
|
|
|
Interpolazione |
|
dell’utensile |
|
|
|
|
Asse Y |
|
a)Movimento rettilineo
b)Movimento lungo un arco
Fig. 1.1 (d) Funzione di interpolazione
NOTA
Benché in certe macchine possa essere il pezzo a muoversi, questo manuale assume che sia sempre l’utensile a muoversi rispetto al pezzo.
D Filettatura |
La filettatura si ottiene sincronizzando il movimento dell’utensile con la |
||||
|
rotazione del mandrino e si programma con G32. |
|
|
||
|
|
|
|
|
|
|
X |
|
Utensile |
Programma |
|
|
|
|
|||
|
|
|
|
||
|
|
|
|
G32Z----F----; |
|
|
|
|
|
|
|
Pezzo
Z
F
Fig. 1.1 (e) Filettatura parallela
13
1. INTRODUZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
1.2
AVANZAMENTO - FUNZIONE AVANZAMENTO
X |
Utensile |
|
Programma
G32X----Z----F----;
Pezzo
Z
F
Fig. 1.1 (f) Filettatura conica
Il movimento dell’utensile ad una specifica velocità per la lavorazione del pezzo si dice avanzamento.
Autocentrante |
Utensile |
Pezzo
Fig. 1.2 Funzione avanzamento
La velocità di avanzamento può essere specificata con un valore numerico. Per esempio, per fare avanzare l’utensile alla velocità di 2 mm al giro, programmare:
F2.0
La funzione che decide la velocità di avanzamento è la funzione avanzamento (Vedere II---5)
14
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
1. INTRODUZIONE |
|
|
|
1.3
DISEGNO DEL PEZZO E MOVIMENTO DELL’UTENSILE
1.3.1 |
Su una macchina a controllo numerico esiste una posizione fissa. |
|
Punto di riferimento |
Normalmente, il cambio dell’utensile e la programmazione dello zero |
|
(una posizione fissa |
assoluto, descritti più avanti, vengono eseguiti in questa posizione. Questa |
|
posizione si dice punto di riferimento. |
|
|
sulla macchina) |
|
|
|
|
|
|
|
Torretta |
|
Autocentrante |
Punto di |
|
|
|
|
|
riferimento |
|
Fig. 1.3.1 Punto di riferimento |
|
Spiegazioni |
L’utensile può essere portato al punto di riferimento in due modi: |
1)Ritorno manuale al punto di riferimento (Vedere III---3.1)
Il ritorno al punto di riferimento viene comandato da un pulsante.
2)Ritorno automatico al punto di riferimento (Vedere II---6)
Il ritorno al punto di riferimento viene comandato dal programma. In genere, il ritorno manuale al punto di riferimento viene eseguito subito dopo l’accensione della macchina. Successivamente, per portare l’utensile sul punto di riferimento allo scopo di cambiare l’utensile, viene utilizzata la funzione automatica.
15
1. INTRODUZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
|
B--64114IT/01 |
|
1.3.2 |
|
|
|
|
Sistema di coordinate |
X |
|
|
|
del disegno del pezzo |
|
X |
|
|
|
|
|
||
e sistema di coordinate |
|
|
Programma |
|
specificato dal CNC --- |
|
Z |
|
|
Sistema di coordinate |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Z |
|
|
|
Sistema di coordinate |
|
|
|
Disegno del pezzo |
CNC |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Comando |
|
|
|
X |
|
|
|
|
|
Pezzo |
|
|
|
|
Z |
|
|
|
|
Macchina utensile |
|
Spiegazioni |
|
Fig. 1.3.2 (a) Sistemi di coordinate |
|
|
|
|
|
|
|
D Sistemi di coordinate |
Esistono due tipi di sistemi di coordinate (Vedere II---7). |
|
1)Sistema di coordinate del disegno del pezzo
Il sistema di coordinate è scritto sul disegno del pezzo. Il programma viene scritto usando queste coordinate.
2)Sistema di coordinate specificato dal CNC
Il sistema di coordinate viene generato sulla macchina utensile. Questo si ottiene programmando la distanza tra la posizione attuale dell’utensile e l’origine del sistema di coordinate da impostare.
X
230
300
Zero programma
Posizione attuale dell’utensile
Distanza dall’origine del sistema di coordinate da impostare
Z
Fig. 1.3.2 (b) Sistema di coordinate specificato dal CNC
16
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
1. INTRODUZIONE |
|
|
|
L’utensile si muove nel sistema di coordinate specificato dal CNC in accordo con i comandi del programma generati facendo riferimento al sistema di coordinate del disegno del pezzo, e lavora quest’ultimo secondo la forma voluta dal disegno.
Pertanto, per lavorare correttamente il pezzo secondo il disegno, i due sistemi di coordinate devono essere fatti coincidere.
DMetodi per il settaggio dei Su un tornio, le coordinate vengono, di solito, fissate come segue. due sistemi di coordinate
1)Quando lo zero è sul mandrino
nella stessa posizione
X
Pezzo
Z
60 40
40
150
Fig. 1.3.2 (c) Coordinate e quote sul disegno
X
Pezzo
Z
Fig. 1.3.2 (d) Sistema di coordinate sul tornio specificato dal CNC (fatto coincidere con il sistema di coordinate del disegno)
17
1. INTRODUZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
2)Quando lo zero è sull’estremità opposta del pezzo
|
|
X |
|
Pezzo |
|
60 |
30 |
Z |
|
30 |
|
|
80 |
|
|
100 |
|
Fig. 1.3.2 (e) Coordinate e quote sul disegno
X
Pezzo |
Z |
|
Fig. 1.3.2 (f) Sistema di coordinate sul tornio specificato dal CNC (fatto coincidere con il sistema di coordinate del disegno)
18
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
1. INTRODUZIONE |
|
|
|
1.3.3
Programmazione delle quote per il movimento dell’utensile ---
Comandi assoluti e incrementali
Spiegazioni
D Programmazione assoluta
I comandi di movimento dell’utensile possono essere specificati in programmazione assoluta o incrementale (vedere II---8.1).
L’utensile si porta sul punto che giace alla distanza specificata rispetto all’origine del sistema di coordinate, cioè, nella posizione indicata dal valore delle coordinate.
Utensile
X |
A |
B |
|
Pezzo |
|
Z |
|
φ30 |
|
70 |
|
110 |
|
Comando di movimento dal punto A al punto B |
|
G90X30.0Z70.0; |
|
Coordinate del punto B
Fig. 1.3.3 (a) Comando assoluto
19
1. INTRODUZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
D Coordinate incrementali Specificare la distanza tra la nuova posizione dell’utensile e la posizione corrente.
Utensile |
A |
X |
φ60 |
B |
Z |
φ30 |
40 |
Comando di movimento dal punto A al punto B
U-30.0W-40.0
Distanza e direzione del movimento lungo ciascun asse
Fig. 1.3.3 (b) Comando incrementale
DProgrammazione diametrale / programmazione radiale
La quota X può essere data come diametro o come raggio. la programmazione diametrale o la programmazione radiale si utilizzano indipendentemente su ciascuna macchina.
1)Programmazione diametrale
Nella programmazione diametrale, specificare come quota dell’asse X il diametro indicato sul disegno.
X
|
B |
Pezzo |
A |
|
|
φ40 |
Z |
φ30 |
60
80
Coordinate dei punti A e B
A(30.0, 80.0), B(40.0, 60.0)
Fig. 1.3.3 (c) Programmazione diametrale
20
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
1. INTRODUZIONE |
|
|
|
1.4
VELOCITA’ DI TAGLIO ---
FUNZIONE VELOCITA’ DEL MANDRINO
Esempio
2)Programmazione radiale
Nella programmazione radiale, specificare come quota dell’asse X la distanza dal centro del pezzo (il raggio).
X
B
20 |
A |
|
15 |
||
|
||
Pezzo |
Z |
|
|
60
80
Coordinate dei punti A e B
A(15.0, 80.0), B(20.0, 60.0)
Fig. 1.3.3 (d) Programmazione radiale
La velocità dell’utensile rispetto al pezzo durante la lavorazione si dice velocità di taglio.
Nel CNC, la velocità di taglio può essere espressa con la velocità del mandrino in giri/min.
Utensile V: Velocità di taglio v m/min
Pezzo |
φD |
N giri/min |
Fig. 1.4 Velocità di taglio
<Supponiamo di dover lavorare con una velocità di taglio di 300 m/min un pezzo il cui diametro è 200 mm.>
La velocità del mandrino, ottenuta da N = 1000V/πD, è approssimativamente di 478 giri/min. Pertanto, nel programma pezzo deve essere specificato:
S478;
I comandi relativi alla velocità del mandrino costituiscono la funzione velocità del mandrino. (Vedere II---9)
La velocità di taglio v (m/min) può anche essere specificata direttamente con il valore della velocità. Anche nella lavorazione di conicità, quando il diametro del pezzo cambia costantemente, il CNC regola la velocità del mandrino in modo che la velocità di taglio rimanga costante. Questa funzione si dice funzione di controllo della velocità di taglio costante. (Vedere II---9.3)
21
1. INTRODUZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
1.5
SELEZIONE DELL’UTENSILE DA USARE NELLE VARIE LAVORAZIONI ---
FUNZIONE UTENSILE
Esempi
1.6
COMANDI PER LE FUNZIONI DELLA MACCHINA ---
FUNZIONI MISCELLANEE
Per l’esecuzione di sgrossature, semi---finiture, finiture, filettature, gole, ecc. è necessario selezionare l’utensile appropriato. Questo si ottiene assegnando a ciascun utensile un numero e specificando tale numero nel programma.
Numero utensile
01 06
02 |
05 |
Torretta |
03 04
Fig. 1.5 Utensili usati per varie lavorazioni
Se ad un utensile viene assegnato il numero 01 e l’utensile stesso viene caricato nella posizione 01 della torretta, questo utensile può essere selezionato programmando T0101.
Questa è la funzione utensile (vedere II---10)
Durante la lavorazione, è necessario far ruotare il mandrino, attivare il refrigerante, ecc. A questo scopo, devono essere controllate le operazioni di avvio e arresto del motore del mandrino, di apertura e chiusura della valvola del refrigerante, ecc. (Vedere II---11).
|
Attivazione/disattivazione |
Apertura/chiusura |
refrigerante |
|
|
autocentrante |
|
|
Rotazione mandrino |
Pezzo |
in senso orario |
|
Fig. 1.6 Comandi per i dispositivi della macchina
La funzione che specifica le operazioni di attivazione/disattivazione dei dispositivi della macchina si dice funzione miscellanea. In generale, questa funzione si specifica con un codice M.
Per esempio, quando viene specificato M03, inizia la rotazione in senso orario del mandrino, alla velocità programmata.
22
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
1. INTRODUZIONE |
|
|
|
1.7
CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
L’insieme dei comandi forniti al CNC per il controllo della macchina si dice programma. Specificando i comandi opportuni, si ottiene il movimento dell’utensile lungo linee rette o archi, si attiva e si disattiva il motore del mandrino, ecc. I comandi devono essere specificati nella sequenza in cui devono aver luogo le varie operazioni.
|
Blocco |
|
|
Blocco |
Sequenza |
|
|
delle |
|
Blocco |
operazioni |
|
|
|
Programma |
Blocco |
|
Blocco
Fig. 1.7 (a) Configurazione del programma
Il gruppo di comandi di ciascun passo si dice blocco. Il programma consiste in un gruppo di blocchi per l’esecuzione di una serie di operazioni. Il numero che permette di distinguere ciascun blocco è il numero di sequenza; il numero che permette di distinguere ciascun programma è il numero programma (Vedere II---12).
23
1. INTRODUZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
|
B--64114IT/01 |
|||
Spiegazioni |
Il blocco e il programma hanno la seguente configurazione. |
|||||
D Blocco |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Blocco |
|
|
|
|
Nfffff |
Gff |
Xff.f Yff.f Mff |
Sff Tff ; |
|
|
|
Numero di |
Funzione |
Funzione di |
Funzione |
Funzione Fun- |
|
|
sequenza |
preparatoria |
interpolazione |
miscella- |
mandrino zione |
|
|
|
|
|
nea |
uten- |
|
|
|
|
|
|
sile |
|
|
|
|
|
|
Fine |
|
|
|
|
|
|
del |
|
|
|
|
|
|
blocco |
|
|
|
|
|
|||
|
|
Fig. 1.7 (b) Configurazione del blocco |
Un blocco inizia con un numero di sequenza che lo identifica e termina con un codice di fine blocco.
Questo manuale indica il codice di fine blocco con il carattere ; (LF in codice ISO e CR in codice EIA).
D Programma
; |
|
|
|
|
|
Offff; |
Numero programma |
||||
|
|
|
|
|
Blocco |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Blocco |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Blocco |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
||||
|
|
|
|||
|
|
|
|||
M30 ; |
Fine del programma |
||||
|
|
|
|
|
|
Fig. 1.7 (c) Configurazione del programma
Normalmente, all’inizio del programma, dopo il codice di fine blocco (;), è specificato il numero del programma, e alla fine del programma si trova un codice di fine del programma (M02, M30).
24
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
1. INTRODUZIONE |
|
|
|
DProgramma principale e sottoprogrammi
Quando la stessa lavorazione compare in vari punti di un programma, può venire predisposto un programma specifico per tale lavorazione, che si dice sottoprogramma. Il programma originale, per contro, si dice programma principale. Quando, durante l’esecuzione del programma principale, viene incontrato un comando di esecuzione di un sottoprogramma, vengono eseguiti i comandi contenuti nel sottoprogramma. Terminata l’esecuzione del sottoprogramma, il controllo ritorna al programma principale.
Programma principale
|
Sottoprogramma #1 |
|
|
|
|
M98P1001 |
O1001 |
Programma |
|
|
per il foro #1 |
|
|
|
|
|
|
|
M99 |
|
M98P1002 |
|
|
|
|
|
|
Sottoprogramma #2 |
|
M98P1001 |
O1002 |
Programma |
|
|
|
|
|
per il foro #2 |
M99
25
1. INTRODUZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
1.8
GEOMETRIA DELL’UTENSILE E MOVIMENTI PROGRAMMATI DELL’UTENSILE
Spiegazioni
DLavorazione con l’estremità dell’utensile -- Compensazione lunghezza utensile
Generalmente, per lavorare un pezzo sono necessari vari utensili. Gli utensili hanno lunghezze diverse. Modificare il programma a seconda dell’utensile impiegato è molto fastidioso. Quindi, viene scelto un utensile standard, e viene misurata la differenza tra la posizione della punta dell’utensile standard e quella di ciascun utensile utilizzato. Memorizzando nel CNC questa differenza (Visualizzazione e impostazione dei dati: vedere III---11), può essere eseguita la lavorazione senza modificare il programma anche se l’utensile viene sostituito. Questa funzione si dice compensazione lunghezza utensile.
|
Utensile |
|
Utensile |
Utensile |
Utensile |
per |
Utensile |
per |
per |
standard |
sgrossare |
per finire |
scanalare |
filettare |
Pezzo
Fig. 1.8 Correzioni utensili
26
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
1. INTRODUZIONE |
|
|
|
1.9
AMPIEZZA DEL
MOVIMENTO DELL’UTENSILE ---
ZONA DI SICUREZZA
Alle estremità di ciascun asse della macchina sono installati dei micro di fine corsa che impediscono all’utensile di uscire dalla zona prestabilita. La zona in cui l’utensile può muoversi è la sua corsa.
Tavola
Motore
Fine corsa
Zero macchina
Specificare queste distanze.
Gli utensili non possono entrare in quest’area. L’area è specificata da dati registrati in memoria o inclusi nel programma pezzo.
Oltre alla corsa stabilita per ciascun asse tramite gli interruttori di fine corsa, l’operatore può definire un’area nella quale l’utensile non può entrare. Questa funzione è detta controllo della zona di sicurezza (vedi III---6.3).
27
2. ASSI CONTROLLATI |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
2 ASSI CONTROLLATI
28
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
2. ASSI CONTROLLATI |
2.1
ASSI CONTROLLATI
2.2
NOMI DEGLI ASSI
Limitazioni
•Nome asse di default
•Nomi asse duplicati
Voce |
0i-TC |
|
|
Assi controllati base |
2 assi |
|
|
Estensione assi controllati (totale) |
Max. 4 assi (Incluso l’asse Cs) |
|
|
Assi controllati simultaneamente base |
2 assi |
|
|
Estensione assi controllabili simulta- |
Max. 4 assi |
neamente |
|
|
|
NOTA
Nelle operazioni manuali (jog, avanzamento incrementale e avanzamento con volantino), il numero di assi controllabili simultaneamente è 1 o 3 (1 se il bit 0 (JAX) del parametro 1002 è 0, 3 se lo stesso bit è 1).
I nomi dei due assi base sono sempre X e Z; i nomi degli assi addizionali possono essere scelti come segue usando il parametro N. 1020.
D Sistema A di codici G: Y, A, B e C
D Sistemi B/C di codici G: Y, U, V, W, A, B e C
Se il parametro N. 1020 contiene 0 o un carattere diverso dalle lettere suddette, il nome dell’asse diventa un numero compreso fra 1 e 4.
Se ad un asse viene assegnato il nome di default (da 1 a 4), il sistema non può operare nei modi MEM o MDI.
Se il parametro specifica un nome asse più volte, sarà operativo solo il primo asse al quale quel nome è assegnato.
NOTA
1Con il sistema A di codici G, non è possibile usare le lettere U, V e W come nomi assi (da qui la limitazione a sei assi controllati), perché queste lettere si usano come comandi incrementali per gli assi X, Y e Z. Per usare le lettere U, V e W come nomi degli assi, il sistema di codici G deve essere B o C. Allo stesso modo, la lettera H è utilizzata per i comandi incrementali dell’asse C, per cui non è possibile specificare comandi incrementali per gli assi A e B.
2In un blocco G76 (filettatura in più passate), l’indirizzo A specifica l’angolo dell’utensile e non un comando dell’asse A.
Se gli indirizzi C o A sono utilizzati come comandi asse, gli indirizzi C o A non possono essere usati come specifica dell’angolo nella programmazione degli smussi o nella programmazione diretta delle quote del disegno. Di conseguenza, C e A devono essere utilizzati come è indicato dal bit 4 (CCR) del parametro N. 3405.
29
2. ASSI CONTROLLATI |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
2.3
SISTEMA DI INCREMENTI
Il sistema di incrementi è costituito dall’incremento minimo di immissione e dall’incremento minimo di comando. L’incremento minimo di immissione è la più piccola unità di movimento programmabile. L’incremento minimo di comando è l’unità minima del movimento dell’utensile. Ambedue gli incrementi si esprimono in millimetri, in pollici o in gradi.
Il sistema di incrementi è classificato in IS---B e IS---C (Tabelle 2.3 (a) e 2.3 (b)). Per selezionare il sistema diincrementi impostare opportunamente il bit 1 (ISC) del parametro N. 1004. L’impostazione di questo bit è valida per tutti gli assi. Ad esempio, se si seleziona IS---C, il sistema di incrementi sarà IS---C per tutti gli assi.
Tabella 2.3 (a) Sistema di incrementi IS-B
|
|
Incremento minimo di |
Incremento minimo di |
|
|
|
immissione |
comando |
|
|
|
|
|
|
Macchina |
Input |
0.001mm(Diametro) |
0.0005mm |
|
metrica |
in mm |
|
|
|
0.001mm(Raggio) |
0.001mm |
|||
|
|
|||
|
|
|
|
|
|
|
0.001gradi |
0.001gradi |
|
|
|
|
|
|
|
Input |
0.0001pollici(Diametro) |
0.0005mm |
|
|
in pollici |
|
|
|
|
0.0001pollici(Raggio) |
0.001mm |
||
|
|
|||
|
|
|
|
|
|
|
0.001gradi |
0.001gradi |
|
|
|
|
|
|
Macchina |
Input |
0.001mm(Diametro) |
0.00005pollici |
|
in pollici |
in mm |
|
|
|
0.001mm(Raggio) |
0.0001pollici |
|||
|
|
|||
|
|
|
|
|
|
|
0.001gradi |
0.001gradi |
|
|
|
|
|
|
|
Input |
0.0001pollici(Diametro) |
0.00005pollici |
|
|
in pollici |
|
|
|
|
0.0001pollici(Raggio) |
0.0001pollici |
||
|
|
|||
|
|
|
|
|
|
|
0.001gradi |
0.001gradi |
|
|
|
|
|
|
|
Tabella 2.3 (b) Sistema di incrementi IS-C |
|||
|
|
|
|
|
|
|
Incremento minimo di |
Incremento minimo di |
|
|
|
immissione |
comando |
|
|
|
|
|
|
Macchina |
Input |
0.0001mm(Diametro) |
0.00005mm |
|
metrica |
in mm |
|
|
|
0.0001mm(Raggio) |
0.0001mm |
|||
|
|
|||
|
|
|
|
|
|
|
0.0001gradi |
0.0001gradi |
|
|
|
|
|
|
|
Input |
0.00001pollici(Diametro) |
0.00005mm |
|
|
in pollici |
|
|
|
|
0.0001pollici(Raggio) |
0.0001mm |
||
|
|
|||
|
|
|
|
|
|
|
0.0001gradi |
0.0001gradi |
|
|
|
|
|
|
Macchina |
Input |
0.0001mm(Diametro) |
0.000005pollici |
|
in pollici |
in mm |
|
|
|
0.0001mm(Raggio) |
0.00001pollici |
|||
|
|
|||
|
|
|
|
|
|
|
0.0001gradi |
0.0001gradi |
|
|
|
|
|
|
|
Input |
0.00001pollici(Diametro) |
0.000005pollici |
|
|
in pollici |
|
|
|
|
0.00001pollici(Raggio) |
0.00001pollici |
||
|
|
|||
|
|
|
|
|
|
|
0.0001gradi |
0.0001gradi |
|
|
|
|
|
L’incremento minimo di comando può essere metrico o in pollici a seconda della macchina utensile. Specificare il sistema metrico o il sistema in pollici con il bit 0 (INM) del parametro N. 1001.
La selezione fra programmazione in millimetri e programmazione in pollici si esegue tramite codici G (G20 o G21) o tramite un dato di impostazione.
30
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
2. ASSI CONTROLLATI |
2.4
CORSA MASSIMA
Non è consentito l’uso combinato dei sistemi metrico e in pollici. Esistono funzioni che non possono essere usate tra assi con differenti unità di misura (interpolazione circolare, compensazione raggio utensile, ecc.). Per il sistema di incrementi adottato, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
La corsa massima controllata da questo CNC è indicata nella sottostante tabella ed è data dall’espressione:
Corsa massima = Incremento minimo di comando 99999999
Tabella 2.4 (a) Corsa massima
Sistema di incrementi |
Corsa massima |
||
|
|
|
|
|
Macchina metrica |
¦99999.999 mm |
|
|
¦99999.999 gradi |
||
IS-B |
|
||
|
|
||
Macchina in pollici |
¦9999.9999 pollici |
||
|
|||
|
|
¦99999.999 gradi |
|
|
|
|
|
|
Macchina metrica |
¦9999.9999 mm |
|
|
¦9999.9999 gradi |
||
IS-C |
|
||
|
|
||
Macchina in pollici |
¦999.99999 pollici |
||
|
|||
|
|
¦9999.9999 gradi |
NOTA
1Le unità della tabella sono valori diametrali in programmazione diametrale e valori radiali in programmazione radiale.
2Non possono essere specificati comandi che eccedano la corsa massima.
3L’effettiva corsa massima dipende dalla macchina utensile.
31
3. FUNZIONI PREPARATORIE |
|
|
(CODICI G) |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
3 FUNZIONI PREPARATORIE (CODICI G)
Il significato del comando di un blocco è determinato dal codice G specificato per quel blocco.
I codici G si dividono nei seguenti due tipi.
Tipo |
Significato |
|
|
|
|
Codici G auto- |
Il codice G è attivo per il solo blocco in cui è stato |
|
cancellanti |
programmato. |
|
|
|
|
Codici G modali |
Il codice G è attivo finché non viene programmato |
|
un altro codice G dello stesso gruppo. |
||
|
||
|
|
(Esempio)
G01 e G00 sono codici G modali del gruppo 01.
G01X |
|
; |
|||
|
|||||
Z |
|
|
|
|
; G01 è attivo in questo intervallo. |
|
|
|
|
||
X |
|
|
|
; |
|
|
|
|
|||
G00Z |
|
|
; |
||
|
|
Esistono tre sistemi di codici G: A, B e C (Tabella 3). Il sistema di codici G si seleziona con i bit 6 (GSB) e 7 (GSC) del parametro N. 3401. In questo manuale, la programmazione viene normalmente descritta utilizzando il sistema A di codici G, salvo quando la funzione descritta richiede l’uso dei sistemi B o C, nel quale caso viene descritto l’uso dei codici G dei sistemi B o C.
32
|
|
3. FUNZIONI PREPARATORIE |
|
B--64114IT/01 |
|
PROGRAMMAZIONE |
(CODICI G) |
Spiegazioni |
1. |
Se all’accensione o in caso di reset il CNC entra nello stato di clear |
|
|
|
(vedere il bit 6 (CLR) del parametro 3402), i codici G modali cambiano |
|
|
|
come segue. |
|
|
|
(1) Sono attivi i codici G contrassegnati da |
nella tabella 3. |
|
|
(2) Per G20 e G21, è attivo il codice che lo era prima dello spegnimento |
|
|
|
o del reset. |
|
|
|
(3) Il bit 7 del parametro N. 3402 permette di specificare se |
|
|
|
all’accensione è attivo G22 o G23. Il reset del CNC nello stato di |
|
|
|
clear, non influenza la selezione di G22 o G23. |
|
|
|
(4) Per G00 e G01, il codice attivo è determinato dallo stato del bit 0 |
|
|
|
(G01) del parametro N. 3402. |
|
|
|
(5) Quando si usano i sistemi B o C di codici G, per G90 e G91, il codice |
|
|
|
attivo è determinato dallo stato del bit 3 (G91) del parametro N. |
|
|
|
3402. |
|
|
2. |
I codici G del gruppo 00, eccetto G10 e G11, sono autocancellanti. |
|
|
3. |
Se viene specificato un codice G non incluso nell’elenco dei codici G si ha |
|
|
|
l’allarme P/S N. 010. Se viene specificato un codice G opzionale in |
|
|
|
assenza dell’opzione relativa si ha lo stesso allarme. |
|
|
4. |
Un blocco può contenere più codici G. Se nel blocco vengono specificati |
|
|
|
più codici G dello stesso gruppo, è attivo quello specificato per ultimo. |
|
|
5. |
Se nel modo ciclo fisso viene specificato un codice G del gruppo 01, il |
|
|
|
ciclo fisso viene cancellato (come per G80). I codici G del gruppo 01 non |
|
|
|
sono influenzati dalla programmazione di un ciclo fisso. |
|
|
6. |
Quando si usa il sistema A di codici G, la programmazione assoluta o |
|
|
|
incrementale non si specifica con un codice G (G90/G91), ma con gli |
|
|
|
indirizzi dei comandi di movimento (X/U, Z/W, C/H, Y/V) (Vedi |
|
|
|
II-8.1). Con il sistema A di codici G, per i cicli fissi è disponibile solo il |
|
|
|
ritorno al livello iniziale. |
|
|
7. |
I codici G sono visualizzati per ciascun gruppo. |
|
33
3. FUNZIONI PREPARATORIE |
|
|
|
|
|||
(CODICI G) |
|
|
|
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
||
|
|
|
|
|
Tabella 3 Elenco dei codici G (1/3) |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Codice G |
|
Gruppo |
Funzione |
|
|
|
|
|
|
|
|
||
|
A |
B |
|
C |
|
||
|
|
|
|
|
|||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G00 |
G00 |
|
G00 |
|
Posizionamento (rapido) |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G01 |
G01 |
|
G01 |
01 |
Interpolazione lineare |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G02 |
G02 |
|
G02 |
|
Interpolazione circolare/elicoidale in senso orario |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G03 |
G03 |
|
G03 |
|
Interpolazione circolare/elicoidale in senso antiorario |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G04 |
G04 |
|
G04 |
|
Sosta |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G07.1 |
G07.1 |
|
G07.1 |
|
Interpolazione cilindrica |
|
|
(G107) |
(G107) |
|
(G107) |
|
|
|
|
|
|
|
|
|||
|
|
|
|
|
00 |
|
|
|
G08 |
G08 |
|
G08 |
Controllo avanzato con prelettura dei blocchi |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G10 |
G10 |
|
G10 |
|
Immissione dati da programma |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G11 |
G11 |
|
G11 |
|
Cancella il modo immissione dati da programma |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G12.1 |
G12.1 |
|
G12.1 |
|
Interpolazione in coordinate polari |
|
|
(G112) |
(G112) |
|
(G112) |
21 |
|
|
|
|
|
|
||||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G13.1 |
G13.1 |
|
G13.1 |
|
Cancella l’interpolazione in coordinate polari |
|
|
(G113) |
(G113) |
|
(G113) |
|
|
|
|
|
|
|
|
|||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G17 |
G17 |
|
G17 |
|
Selezione piano XpYp |
|
|
|
|
|
|
16 |
|
|
|
G18 |
G18 |
|
G18 |
Selezione piano ZpXp |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G19 |
G19 |
|
G19 |
|
Selezione piano YpZp |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G20 |
G20 |
|
G70 |
06 |
Programmazione in pollici |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G21 |
G21 |
|
G71 |
Programmazione in millimetri |
|
|
|
|
|
|
||||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G22 |
G22 |
|
G22 |
09 |
Attiva il controllo delle zone di sicurezza |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G23 |
G23 |
|
G23 |
Disattiva il controllo delle zone di sicurezza |
|
|
|
|
|
|
||||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G25 |
G25 |
|
G25 |
08 |
Disattiva il controllo della velocità del mandrino |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G26 |
G26 |
|
G26 |
Attiva il controllo della velocità del mandrino |
|
|
|
|
|
|
||||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G27 |
G27 |
|
G27 |
|
Controllo del ritorno al punto di riferimento |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G28 |
G28 |
|
G28 |
00 |
Ritorno al punto di riferimento |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G30 |
G30 |
|
G30 |
Ritorno al secondo, terzo, quarto punto di riferimento |
||
|
|
|
|||||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G31 |
G31 |
|
G31 |
|
Funzione di salto della lavorazione |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G32 |
G33 |
|
G33 |
01 |
Filettatura |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G34 |
G34 |
|
G34 |
Filettatura a passo variabile |
|
|
|
|
|
|
||||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G36 |
G36 |
|
G36 |
00 |
Compensazione automatica utensile (asse X) |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G37 |
G37 |
|
G37 |
Compensazione automatica utensile (asse Z) |
|
|
|
|
|
|
||||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G40 |
G40 |
|
G40 |
|
Cancella la compensazione raggio utensile |
|
|
|
|
|
|
07 |
|
|
|
G41 |
G41 |
|
G41 |
Attiva la compensazione raggio utensile a sinistra |
||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G42 |
G42 |
|
G42 |
|
Attiva la compensazione raggio utensile a destra |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G50 |
G92 |
|
G92 |
|
Impostazione sistema di coordinate o velocità massima |
|
|
|
00 |
del mandrino |
|
|||
|
|
|
|
|
|
||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G50.3 |
G92.1 |
|
G92.1 |
|
Preset del sistema di coordinate del pezzo |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G50.2 |
G50.2 |
|
G50.2 |
|
Cancella la tornitura poligonale |
|
|
(G250) |
(G250) |
|
(G250) |
|
|
|
|
|
20 |
|
|
|||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G51.2 |
G51.2 |
|
G51.2 |
Tornitura poligonale |
|
|
|
|
|
|
||||
|
(G251) |
(G251) |
|
(G251) |
|
|
|
|
|
|
|
|
|||
|
|
|
|
|
|
|
|
34
|
|
|
|
|
|
3. FUNZIONI PREPARATORIE |
|
B--64114IT/01 |
|
|
|
PROGRAMMAZIONE |
(CODICI G) |
||
|
|
|
|
|
Tabella 3 Elenco dei codici G (2/3) |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Codice G |
|
Gruppo |
Funzione |
|
|
|
|
|
|
|
|
||
|
A |
B |
|
C |
|
||
|
|
|
|
|
|||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G52 |
G52 |
|
G52 |
00 |
Impostazione del sistema di coordinate locali |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G53 |
G53 |
|
G53 |
Selezione del sistema di coordinate della macchina |
||
|
|
|
|||||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G54 |
G54 |
|
G54 |
|
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 1 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G55 |
G55 |
|
G55 |
|
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 2 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G56 |
G56 |
|
G56 |
14 |
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 3 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G57 |
G57 |
|
G57 |
|
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 4 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G58 |
G58 |
|
G58 |
|
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 5 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G59 |
G59 |
|
G59 |
|
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 6 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G65 |
G65 |
|
G65 |
00 |
Richiamo macroistruzione |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G66 |
G66 |
|
G66 |
12 |
Richiamo macro modale |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G67 |
G67 |
|
G67 |
Cancella il richiamo macro modale |
|
|
|
|
|
|
||||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G68 |
G68 |
|
G68 |
04 |
Attiva l’mmagine speculare per doppia torretta |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G69 |
G69 |
|
G69 |
Cancella l’immagine speculare per doppia torretta |
||
|
|
|
|||||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G70 |
G70 |
|
G72 |
|
Ciclo di finitura |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G71 |
G71 |
|
G73 |
|
Asportazione di materiale in tornitura |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G72 |
G72 |
|
G74 |
00 |
Asportazione di materiale in sfacciatura |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G73 |
G73 |
|
G75 |
|
Ripetizione del profilo |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G74 |
G74 |
|
G76 |
|
Foratura frontale a tratti |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G75 |
G75 |
|
G77 |
|
Foratura sul diametro esterno/interno |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G76 |
G76 |
|
G78 |
|
Ciclo di filettatura in più passate |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G71 |
G71 |
|
G72 |
|
Ciclo di pendolazione senza misura (per rettificatrici) |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G72 |
G72 |
|
G73 |
01 |
Ciclo di pendolazione con misura (per rettificatrici) |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G73 |
G73 |
|
G74 |
Ciclo multituffo senza misura (per rettificatrici) |
||
|
|
|
|||||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G74 |
G74 |
|
G75 |
|
Ciclo multituffo con misura (per rettificatrici) |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G80 |
G80 |
|
G80 |
|
Cancella il ciclo fisso di foratura |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G83 |
G83 |
|
G83 |
|
Ciclo fisso di foratura frontale |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G84 |
G84 |
|
G84 |
10 |
Ciclo fisso di maschiatura frontale |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G86 |
G86 |
|
G86 |
Ciclo fisso di barenatura frontale |
|
|
|
|
|
|
||||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
G87 |
G87 |
|
G87 |
|
Ciclo fisso di foratura laterale |
|
|
|
|
|
|
|
|
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G88 |
G88 |
|
G88 |
|
Ciclo fisso di maschiatura laterale |
|
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G89 |
G89 |
|
G89 |
|
Ciclo fisso di barenatura laterale |
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G90 |
G77 |
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G20 |
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Ciclo di tornitura sul diametro esterno/interno |
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G92 |
G78 |
|
G21 |
01 |
Ciclo di filettatura |
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|
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G94 |
G79 |
|
G24 |
|
Ciclo di sfacciatura |
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|
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|
|
G96 |
G96 |
|
G96 |
02 |
Attiva la velocità di taglio costante |
|
|
|
|
|
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|
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|
G97 |
G97 |
|
G97 |
Disattiva la velocità di taglio costante |
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|
||||
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|
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|
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|
|
35
3. FUNZIONI PREPARATORIE |
|
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|||
(CODICI G) |
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|
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
||
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Tabella 3 Elenco dei codici G (3/3) |
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|
Codice G |
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Gruppo |
Funzione |
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A |
B |
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C |
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|
|
|||
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G98 |
G94 |
|
G94 |
05 |
Avanzamento al minuto |
|
|
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G99 |
G95 |
|
G95 |
Avanzamento al giro |
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|
||||
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|
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− |
G90 |
|
G90 |
03 |
Programmazione assoluta |
|
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|
|
|
|
|
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|
|
− |
G91 |
|
G91 |
Programmazione incrementale |
|
|
|
|
|
|
||||
|
− |
G98 |
|
G98 |
11 |
Ritorno al livello iniziale (Vedere Spiegazioni 6) |
|
|
− |
G99 |
|
G99 |
Ritorno al livello del punto R (Vedere Spiegazioni 6) |
||
|
|
|
36
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
|
4 |
FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
37
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
4.1
POSIZIONAMENTO (G00)
Formato
Spiegazioni
Il comando G00 muove l’utensile in rapido, nel sistema di coordinate del pezzo, portandolo sulla posizione specificata con un comando assoluto o con un comando incrementale.
Nel comando assoluto, si programmano le coordinate del punto finale. Nel comando incrementale si programma la distanza che deve essere percorsa dall’utensile.
G00 IP_;
IP_: Per un comando assoluto le coordinate del punto finale e per un comando incrementale l’entità del movimento dell’utensile.
Il tipo di percorso dell’utensile può essere scelto tra i seguenti, tramite il bit 1 (LRP) del parametro N. 1401:
•Posizionamento senza interpolazione lineare
Il posizionamento viene effettuato per ogni asse separatamente. Il percorso dell’utensile generalmente non è una linea retta.
•Posizionamento con interpolazione lineare
Il percorso dell’utensile è come nell’interpolazione lineare (G01). Il posizionamento viene effettuato ad una velocità che permette il tempo minimo di posizionamento senza superare la velocità in rapido di ciascun asse. Il percorso utensile non è identico a quello determinato da G01.
Punto iniziale
Posizionamento con interpolazione lineare
Punto finale |
Posizionamento senza interpolazione lineare |
La velocità in rapido viene impostata indipendentemente per ciascun asse dal costruttore della macchina utensile (parametro N. 1420). Nel posizionamento G00, l’utensile accelera fino alla velocità predeterminata all’inizio del blocco e decelera alla fine del blocco. Poi l’esecuzione procede con il blocco successivo, dopo aver confermato la condizione di in---posizione.
“In---posizione” significa che la posizione programmata è stata effettivamente raggiunta, entro una certa tolleranza specificata dal costruttore della macchina (parametro N. 1826).
38
B--64114IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Esempi
X |
|
56.0 |
30.5 |
|
|
|
30.0 |
|
Z |
|
φ40.0 |
< Programmazione radiale > |
|
G00X40.0Z56.0 ; (Comando assoluto) |
|
o |
|
G00U--60.0W--30.5; (Comando incrementale) |
Limitazioni |
La velocità in rapido non può essere specificata programmando un codice F. |
|
|
Anche se è specificato il posizionamento con interpolazione lineare, nei |
|
|
seguenti casi il posizionamento avviene senza interpolazione lineare. Di |
|
|
conseguenza, fare attenzione che l’utensile non urti il pezzo: |
|
|
• |
G28 che specifica il posizionamento fra il riferimento e il punto |
|
|
intermedio |
|
• |
G53 |
39
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
4.2
INTERPOLAZIONE LINEARE (G01)
Formato
Spiegazioni
Esempi
D Interpolazione lineare
L’utensile si muove in linea retta.
G01 IP_ F_;
IP_: Per un comando assoluto le coordinate del punto finale e per un comando incrementale l’entità del movimento dell’utensile.
F_: Velocità dell’utensile (velocità di avanzamento)
L’utensile va sulla posizione specificata con un movimento rettilineo eseguito alla velocità di avanzamento specificata con il codice F.
Il codice F è modale e rimane valida finché non viene programmato un altro codice F. Pertanto non è necessario programmare la velocità di avanzamento in tutti i blocchi.
La velocità di avanzamento specificata dal codice F è misurata lungo il percorso dell’utensile.
Se non è mai stato specificato un codice F, la velocità è zero.
Nel modo avanzamento al minuto nella condizione di controllo simultaneo di due assi, la velocità di avanzamento lungo ciascun asse è la seguente:
G01ααββ Ff ;
Velocità di avanzamento lungo l’asse α : Fα = αL ×f
β
Velocità di avanzamento lungo l’asse β : Fβ = L × f
L= α2 + β2
<Programmazione diametrale> G01X40.0Z20.1F20 ; (Comando assoluto) o
G01U20.0W--25.9F20 ; (Comando incrementale)
X
46.0 20.1
Punto finale |
φ20.0 |
Z |
|
||
φ40.0 |
|
|
|
|
|
Punto iniziale |
|
40
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
4.3
INTERPOLAZIONE CIRCOLARE (G02, G03)
Formato
L’utensile si muove lungo un arco di cerchio.
Arco nel piano XpYp |
|
|
|
|||
G17 |
G02 |
Xp_Yp_ |
I_ J_ |
F_ ; |
||
|
||||||
G03 |
R_ |
|||||
|
|
|
|
|||
|
|
|
|
|
||
Arco nel piano ZpXp |
|
|
|
|||
G18 |
G02 |
|
Xp_ Zp_ |
I_ K_ |
F_ |
|
G03 |
|
|||||
|
|
|
R_ |
|
||
Arco nel piano YpZp |
|
|
|
|||
G19 |
G02 |
|
Yp_ Zp_ |
J_ K_ |
F_ |
|
G03 |
|
R_ |
||||
|
|
|
|
|
Tabella 4.3 Descrizione dei comandi |
|
|
Comando |
Descrizione |
|
|
G17 |
Specifica di un arco nel piano XpYp |
|
|
G18 |
Specifica di un arco nel piano ZpXp |
|
|
G19 |
Specifica di un arco nel piano YpZp |
|
|
G02 |
Interpolazione circolare in senso orario |
|
|
G03 |
Interpolazione circolare in senso antiorario |
|
|
Xp_ |
Comando di movimento dell’asse X o di un suo asse parallelo |
|
(parametro N. 1022) |
|
|
Yp_ |
Comando di movimento dell’asse Y o di un suo asse parallelo |
|
(parametro N. 1022) |
|
|
Zp_ |
Comando di movimento dell’asse Z o di un suo asse parallelo |
|
(parametro N. 1022) |
|
|
I_ |
Distanza dal punto iniziale al centro dell’arco lungo l’asse Xp, |
|
raggio |
|
|
J_ |
Distanza dal punto iniziale al centro dell’arco lungo l’asse Yp, |
|
raggio |
|
|
k_ |
Distanza dal punto iniziale al centro dell’arco lungo l’asse Zp, |
|
raggio |
|
|
R_ |
Raggio dell’arco con segno |
|
|
F_ |
Velocità di avanzamento lungo l’arco |
|
|
41
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
Spiegazioni
DSenso dell’interpolazione circolare
NOTA
Gli assi U, V e W (paralleli agli assi base) possono essere usati solo con i sistemi B e C di codici G.
Il senso orario (G02) e il senso antiorario (G03) dell’interpolazione circolare nel piano XpYp (piano ZpXp o piano YpZp) è definito guardando il piano XpYp nella direzione da positivo a negativo dell’asse Zp (asse Yp o asse Xp), nel sistema di coordinate cartesiane. Vedere la sottostante figura.
Yp |
Xp |
|
Zp |
G03 |
|
G03 |
G03 |
G02 |
G02 |
Zp |
G02 |
Xp |
G18 |
Yp |
|
G17 |
|
G19 |
D Comando di movimento |
Il punto finale dell’arco si specifica con gli indirizzi Xp, Yp o Zp e si esprime |
|
in valori assoluti o incrementali, a seconda dello stato G90/G91. Per i valori |
|
incrementali, si specificano le coordinate del punto finale visto dal punto |
|
iniziale. |
DSpecifica del centro dell’arco
Il centro dell’arco si specifica con gli indirizzi I, J e K, rispettivamente per gli assi Xp, Yp e Zp. I valori che seguono I, J o K sono le componenti di un vettore in cui il centro dell’arco è visto dal punto iniziale, e sono sempre specificati come valori incrementali, indipendentemente da G90/G91 (vedi sotto).
Il segno di I, J e K determina la direzione.
|
Punto finale (x,y) |
Punto finale (z,x) |
|
Punto finale (y,z) |
|||
y |
|
|
x |
|
z |
|
|
x |
i |
Punto |
z |
Punto |
y |
j |
Punto |
|
iniziale |
k |
|
||||
|
iniziale |
|
iniziale |
||||
|
|
j |
|
i |
|
|
k |
Centro |
|
Centro |
|
Centro |
|
DProgrammazione di un cerchio completo
I0, J0 e K0 possono essere omessi.
Se la differenza fra il raggio al punto iniziale e il raggio al punto finale dell’interpolazione circolare supera il valore del parametro N. 3410 si verifica l’allarme P/S N. 020.
Se Xp, Yp e Zp sono tutti omessi (il punto finale coincide con il punto iniziale) e il centro è specificato con I, J e K, viene assunto un arco di 360 gradi (un cerchio completo).
42
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
D Raggio dell’arco |
Invece di specificare il centro dell’arco con I, J o K, può essere specificato con |
|
|
l’indirizzo R il raggio del cerchio cui l’arco appartiene. |
|
|
In questo caso, si considerano due tipi di archi: minori di 180 gradi e maggiori |
di 180 gradi. Non può essere specificato un arco di 180 gradi o più. Se Xp, Yp e Zp sono tutti omessi (il punto finale coincide con il punto iniziale) e si usa R, risulta programmato un arco di 0 gradi.
G02R; L’utensile non si muove.
Per l’arco (1) (minore di 180°)
G02 W60.0 U10.0 R50.0 F300.0 ; Per l’arco (2) (maggiore di 180°)
Un arco di 180 gradi o più non può essere programmato con un solo blocco.
(2)
Punto iniziale
r=50mm
Punto finale
(1)
r=50mm
X
D Velocità di avanzamento |
|
|
|
Z |
|
|
|
|
|||
|
|
|
|
|
|
La velocità di avanzamento nell’interpolazione circolare è quella specificata |
|||||
|
dal codice F e la velocità lungo l’arco (la velocità tangenziale dell’arco) viene |
||||
|
controllata in modo da mantenerla uguale alla velocità di avanzamento |
||||
|
specificata. |
||||
|
L’errore tra la velocità programmata e l’effettiva velocità di avanzamento è |
||||
|
entro 2%. La velocità di avanzamento viene misurata lungo l’arco dopo |
||||
|
aver applicato la compensazione raggio utensile. |
Limitazioni
DProgrammazione simultanea di I, J, K e R
DSpecifica di un asse non appartenente al piano selezionato
DDifferenza fra il raggio al punto iniziale e il raggio al punto finale
Se I, J, K e R vengono specificati contemporaneamente, l’arco specificato con R ha la precedenza e I, J e K sono ignorati.
Se viene comandato un asse diverso da quelli che formano il piano specificato, viene visualizzato un allarme.
Per esempio, se con i sistemi B e C di codici G viene selezionato il piano ZX e viene comandato un movimento dell’asse U (parallelo all’asse X), si ha l’allarme P/S N. 028.
Se la differenza fra il raggio al punto iniziale e il raggio al punto finale dell’arco supera il valore specificato con il parametro N. 3410, si ha l’allarme P/S N. 020.
Se il punto finale non è sull’arco, l’utensile completa il comando con un movimento lineare lungo uno degli assi.
43
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
DSpecifica di un semicerchio con R
Esempi
Se un arco il cui angolo al centro è vicino a 180_viene programmato con R, il calcolo delle coordinate del centro può generare un errore. In questo caso, specificare il centro dell’arco con I, J e K.
DProgrammazione dell’interpolazione circolare (X, Z)
G02X_Z_I_K_F_; |
|
G03X_Z_I_K_F_; |
|
G02X_Z_R_F_; |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Punto finale |
|
|
Punto finale |
|
|
Centro dell’arco |
Centro dell’arco |
|
|
Punto finale |
|
||
|
|
|
|
|
||
|
|
|
|
|
|
|
Asse X |
(Programmazione |
Asse X |
|
Asse X |
|
|
|
|
(Programmazione |
R |
(Programmazione |
||
|
diametrale) |
|
|
|
||
|
|
|
diametrale) |
|
diametrale) |
|
|
|
|
|
|
||
X |
Punto iniziale |
|
|
Punto iniziale |
X |
|
|
|
X |
|
Punto iniziale |
||
Z |
K |
|
|
Z |
||
|
|
|
|
|||
|
Asse Z |
|
Z |
Asse Z |
|
Asse Z |
|
|
|
K |
|
|
|
(Programmazione assoluta) |
|
(Programmazione assoluta) |
(Programmazione assoluta) |
|||
|
X |
|
|
|
|
|
|
15.0 |
R25.0 |
(Programmazione diametrale) |
|
||
|
|
|
G02X50.0Z30.0I25.0F0.3; o |
|
||
|
|
|
|
G02U20.0W--020.0I25.0F0.3; o |
||
|
100 |
|
|
G02X50.0Z30.0R25.0F0.3 o |
|
|
|
|
|
G02U20.0W--20.0R25.F0.3; |
|
||
|
φ50.0 |
|
|
|
|
|
|
30.0 |
|
|
Z |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
50.0 |
|
|
|
|
|
44
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
4.4
INTERPOLAZIONE ELICOIDALE (G02, G03)
Formato
Spiegazioni
Limitazioni
L’interpolazione elicoidale si programma specificando fino a due altri assi che si muovo in sincronia con gli assi dell’interpolazione circolare. In questo modo è possibile comandare un percorso utensile elicoidale.
Movimento sincrono con l’arco nel piano XpYp
G17 |
G02 |
Xp_Yp_ |
I_J_ |
α_(β_)F_; |
|
|
|||||
G03 |
R_ |
||||
|
|
|
|||
|
|
|
|
||
Movimento sincrono con l’arco nel piano ZpXp |
|||||
G18 |
G02 |
Xp_Zp_ |
I_K_ |
α_(β_)F_; |
|
|
|||||
G03 |
R_ |
||||
|
|||||
|
|
|
|||
Movimento sincrono con l’arco nel piano YpZp |
|||||
G19 |
G02 |
Yp_Zp_ |
J_K_ |
α_(β_)F_; |
|
|
|
||||
|
G03 |
R_ |
|||
|
|
|
α, β : Due assi non appartenenti al piano dell’interpolazione circolare.
Possono essere specificati fino a due altri assi.
Il metodo di programmazione consiste nell’aggiungere semplicemente un comando di movimento di un asse diverso da quelli dell’interpolazione circolare.
Il codice F specifica la velocità di avanzamento lungo l’arco. Quindi, la velocità di avanzamento dell’asse lineare e’:
Lunghezza del movimento dell’asse lineare
F x ———————————————————————————————————————
Lunghezza dell’arco
Determinare la velocità di avanzamento in modo che la velocità dell’asse lineare non ecceda alcun limite. Il bit 0 (HFC) del parametro N. 1404 può essere usato per impedire che la velocità di avanzamento dell’asse lineare ecceda vari valori limite.
Z
Percorso utensile
X Y
La velocità di avanzamento lungo l’arco
èla velocità di avanzamento specificata.
•La compensazione raggio utensile viene applicata soltanto all’arco.
•In un blocco di interpolazione elicoidale non possono essere utilizzate le correzioni utensile né la compensazione lunghezza utensile.
45
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
4.5
INTERPOLAZIONE IN COORDINATE POLARI
(G12.1, G13.1)
Formato
DSpecificare G12.1 e G13.1 in blocchi indipendenti
Spiegazioni
DPiano dell’interpolazione in coordinate polari
La funzione grazie alla quale il controllo del contorno viene eseguito convertendo un comando programmato nel sistema di coordinate cartesiane in un movimento dell’asse lineare (movimento dell’utensile) e in un movimento dell’asse rotativo (rotazione del pezzo) è l’interpolazione in coordinate polari. Si tratta di una funzione utile per la lavorazione di un albero a camme.
G12.1 ; |
Attiva il modo interpolazione in coordinate polari |
|
|
|
(abilita l’interpolazione in coordinate polari) |
|
Comandare l’interpolazione lineare o circolare nel |
|
|
||
|
sistema di coordinate cartesiane formato dall’asse |
|
|
lineare e dall’asse rotativo (asse virtuale). |
|
G13.1 ; |
Cancella il modo interpolazione in coordinate polari |
|
|
|
(L’interpolazione in coordinate polari non è più ese- |
|
|
guita) |
Invece di G12.1 1 G13.1 è possibile utilizzare G112 e
G113, rispettivamente.
G12.1 attiva il modo interpolazione in coordinate polari e seleziona il piano nel quale viene eseguita l’interpolazione (piano dell’interpolazione in coordinate polari). Vedere la fig.4.5.
Asse rotativo (asse virtuale) (unità: mm o pollici)
Asse lineare (unità:mm o pollici)
Origine del sistema di coordinate locali
Fig4.5 Piano dell’interpolazione in coordinate polari
All’accensione o dopo un reset, è attivo G13.1 (cancella il modo interpolazione in coordinate polari).
Gli assi (asse lineare e asse rotativo) per i quali verrà eseguita l’interpolazione in coordinate polari devono essere preventivamente impostati tramite parametri (dati N. 5460, 5461).
AVVERTENZA
Il piano usato prima del comando G12.1 (il piano selezionato con G17, G18 o G19) è cancellato e viene ristabilito quando viene comandato G13.1.
Quando il sistema viene resettato, il modo interpolazione in coordinate polari viene cancellato e viene ristabilito il piano specificato da G17, G18 o G19.
46
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
DEntità del movimento e velocità di avanzamento nel modo interpolazione in coordinate polari
Le unità con cui sono espresse le coordinate dell’asse virtuale sono le stesse usate per l’asse lineare (mm/pollici)
Le unità della velocità di avanzamento sono mm/ min o pollici/min
DCodici G che possono essere specificati nel modo interpolazione in coordinate polari
DInterpolazione circolare nel piano dell’interpolazione in coordinate polari
DMovimento lungo gli assi che non appartengono al piano dell’interpolazione in coordinate polari
DVisualizzazione della posizione corrente nel modo interpolazione in coordinate polari
Nel modo interpolazione in coordinate polari i comandi vengono programmati come coordinate cartesiane nel piano dell’interpolazione in coordinate polari. Nei comandi, si usa come indirizzo del secondo asse del piano (l’asse virtuale) l’indirizzo dell’asse rotativo. L’uso della programmazione radiale/diametrale non dipende dalla specifica del primo asse del piano, ma si applica la specifica dell’asse rotativo.
Immediatamente dopo G12.1, la coordinata dell’asse virtuale è 0: l’interpolazione in coordinate polari inizia assumendo un angolo di 0 gradi per la posizione dell’utensile.
Specificare la velocità di avanzamento come la velocità (velocità relativa fra il pezzo e l’utensile) tangenziale al piano dell’interpolazione in coordinate polari (sistema di coordinate cartesiane) usando il codice F.
G01 . . . . . . . . . . . . Interpolazione lineare G02, G03 . . . . . . . . . Interpolazione circolare G04 . . . . . . . . . . . . . . Sosta, arresto esatto
G40, G41, G42 . . . . Compensazione raggio utensile
(L’interpolazione in coordinate polari viene eseguita per il percorso compensato.)
G65, G66, G67 . . . . Comandi macro
G98, G99 . . . . . . . . . Avanzamento al minuto, avanzamento al giro
Gli indirizzi I, J, K da usare quando si comanda l’interpolazione circolare nel piano dell’interpolazione in coordinate polari dipendono da quale asse del sistema base di coordinate è il primo asse del piano dell’interpolazione in coordinate polari (asse lineare).
---Quando l’asse lineare è l’asse X o è parallelo all’asse X, il piano considerato è il piano Xp---Yp e gli indirizzi da usare sono I e J.
---Quando l’asse lineare è l’asse Y o è parallelo all’asse Y, il piano considerato è il piano Yp---Zp e gli indirizzi da usare sono J e K.
---Quando l’asse lineare è l’asse Z o è parallelo all’asse Z, il piano considerato è il piano Zp---Xp e gli indirizzi da usare sono K e I.
E’ anche possibile specificare il raggio dell’arco con R.
NOTA
Gli assi U, V e W (paralleli agli assi base) possono essere usati solo con i sistemi B e C di codici G.
I comandi di movimento degli assi che non formano il piano dell’interpolazione in coordinate polari, vengono eseguiti indipendentemente da quest’ultima.
Sono visualizzate le coordinate effettive. Però, il movimento residuo di un blocco è visualizzato con riferimento al piano dell’interpolazione in coordinate polari (sistema di coordinate cartesiane).
47
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
Limitazioni
DSistema di coordinate per l’interpolazione in coordinate polari
DCompensazione raggio utensile
Prima di comandare G12.1, occorre impostare un sistema di coordinate del pezzo con l’origine sul centro dell’asse rotativo. Quando è attivo il modo G12.1, il sistema di coordinate non deve essere cambiato (G92, G52, G53, reset delle coordinate relative, G54 ¶ G59, ecc.).
Nel modo compensazione raggio utensile (G41, G42), non è possibile attivare o disattivare l’interpolazione in coordinate polari. G12.1 e G13.1 devono essere comandati nel modo G40 (cancella la compensazione raggio utensile).
D |
Ripartenza del |
Nel modo G12.1, non è possibile eseguire la ripartenza del programma. |
|
programma |
|
D |
Velocità di avanzamento |
Il movimento programmato nel piano cartesiano viene convertito in un |
|
dell’asse rotativo |
movimento dell’asse rotativo (asse C) e dell’asse lineare (asse X). La |
|
|
componente C della velocità aumenta avvicinandosi al centro del pezzo e |
|
|
può superare la velocità di avanzamento massima dell’asse C (parametro N. |
|
|
1422) causando un allarme (vedere la sottostante figura). Se questo dovesse |
|
|
verificarsi, ridurre la velocità di avanzamento comandata con l’indirizzo F o |
|
|
non costruire il programma in modo che l’utensile si avvicini al centro del |
|
|
pezzo (o un programma in cui il centro dell’utensile si avvicina al centro del |
|
|
pezzo quando viene eseguita la compensazione raggio utensile). |
DIFFIDA
∆ X
θ1 L1 θ2 L2
θ3 |
L3 |
|
Consideriamo un movimento nel piano cartesiano alla velocità ∆X per unità di tempo programmata con l’indirizzo F lungo le linee L1, L2 e L3. Nel sistema di coordinate cartesiane, per lo stesso movimento ∆X per unità di tempo, l’entità del movimento dell’asse C aumenta da θ1 a θ2 a θ3 via via che ci si avvicina al centro (L1 → L2 → L3).
L’aumento dell’entità del movimento dell’asse C per unità di tempo significa che la componente C della velocità cresce quando ci si avvicina al centro del pezzo e può accadere che la conversione del movimento dell’utensile dal sistema di coordinate cartesiane ai movimenti dell’asse C e dell’asse X faccia sì che la componente C della velocità di avanzamento superi la velocità di avanzamento massima dell’asse C.
L : Distanza minima (in mm) fra il centro dell’utensile e il centro del pezzo R : Massima velocità di avanzamento (gradi/min) dell’asse C
la formula che segue fornisce il limite della velocità che può essere specificata con il codice F nel modo interpolazione in coordinate polari. Specificare una velocità consentita dalla formula. Il valore fornito dalla formula è teorico. In pratica può essere necessario specificare un valore leggermente più piccolo, a causa degli errori di calcolo.
F < L × R × |
π |
(mm/min) |
|
||
180 |
||
|
|
|
D Programmazione radiale/ |
Anche se per l’asse lineare (asse X) si usa la programmazione diametrale, per |
|
diametrale |
l’asse rotativo (asse C) si usa la programmazione radiale. |
48
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
Esempi |
Esempio di programmazione dell’interpolazione in coordinate polari fra |
|
|
l’asse X (asse lineare) e l’asse C (asse rotativo) |
|
|
C’(asse ipotetico) |
|
|
Asse C |
Percorso compensato |
|
|
|
|
|
Percorso programmato |
N204 N203
N205
N202 |
N201 |
N200 |
|
|
Asse X |
N208 |
|
Utensile |
N206 N207
Asse Z
L’asse X è in programmazione diametrale, l’asse C è in programmazione radiale.
O0001 ;
N010 T0101 |
|
|
|
||
N0100 |
G00 |
X120.0 C0 Z_ ; |
Posizionamento sul punto iniziale |
||
N0200 |
G12.1 ; |
Inizio dell’interpolazione in coordinate polari |
|||
N0201 G42 G01 X40.0 F_ ; |
|
|
|
||
N0202 |
C10.0 ; |
|
|
|
|
N0203 |
G03 |
X20.0 C20.0 R10.0 ; |
|
|
|
N0204 |
G01 |
X--40.0 ; |
|
|
Programmazione della geometria del pezzo |
N0205 |
C--10.0 ; |
|
|
(programmazione in coordinate cartesiane |
|
|
|
||||
N0206 |
G03 |
X--20.0 C--20.0 I10.0 J0 ; |
|
|
nel piano X--C’) |
N0207 |
G01 |
X40.0 ; |
|
|
|
N0208 C0 ; |
|
|
|
|
|
N0209 |
G40 |
X120.0 ; |
|
|
|
|
|
|
|||
N0210 |
G13.1 ; |
Cancellazione dell’interpolazione in coordinate polari |
|||
N0300 |
Z_ ; |
|
|
|
|
N0400 X_ C_ ;
N0900M30 ;
49
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
4.6
INTERPOLAZIONE CILINDRICA (G07.1)
Formato
Spiegazioni
DSelezione del piano (G17, G18, G19)
DProgrammazione della velocità di avanzamento
Nel modo interpolazione cilindrica, il CNC converte l’entità del movimento comandato in gradi per l’asse rotativo in una distanza lineare lungo una circonferenza. Dopo questa conversione, possono essere eseguite l’interpolazione lineare e l’interpolazione circolare con l’ altro asse.
Dopo il calcolo dell’interpolazione, questi dati sono convertiti nuovamente in entità del movimento dell’asse rotativo.
La funzione di interpolazione cilindrica consente di programmare considerando lo sviluppo nel piano della superficie laterale di un cilindro; pertanto, essa risulta particolarmente utile per programmare la scanalatura di camme cilindriche, ecc.
G07.1 IP r ; Stabilisce il modo interpolazione cilindrica
.
.
G07.1 IP 0 ; Cancella il modo interpolazione cilindrica
IP: Indirizzo dell’asse rotativo r : Raggio del cilindro
Specificare G07.1 IP r; e G07.1 IP 0 in blocchi indipendenti. Invece di G07.1 può essere usato G107.
Usare il parametro N. 1002 per specificare se l’asse rotativo è X, Y, Z o un asse parallelo ad uno di essi. Specificare il codice G che seleziona un piano un asse del quale è l’asse rotativo. Per esempio, se l’asse rotativo è un asse parallelo all’asse X, G17 deve definire un piano XpYp, formato dall’asse rotativo e dall’asse Y, o da un asse a questo parallelo.
Per l’interpolazione cilindrica può essere settato un solo asse rotativo.
NOTA
Gli assi U, V e W (paralleli agli assi base) possono essere usati solo con i sistemi B e C di codici G.
Nel modo interpolazione cilindrica, si comanda la velocità di avanzamento nel piano dello sviluppo del cilindro.
50
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
DInterpolazione circolare (G02/G03)
Nel modo interpolazione cilindrica è possibile comandare l’interpolazione circolare fra l’asse rotativo e un asse lineare. Nei comandi si usa il raggio R, come è descritto nella sezione 4.4.
Il raggio deve essere specificato in mm (per la programmazione in millimetri) o in pollici (per la programmazione in pollici) e non in gradi.
<Esempio: Interpolazione circolare tra l’asse Z e l’asse C>
Designare l’asse C come parallelo all’asse X assegnando “5” al parametro 1022 per l’asse C. In questo caso, il comando dell’interpolazione circolare sarà come segue:
G18 Z__C__;
G02 (G03) Z__C__R__;
Il valore assegnato al parametro 1022 dell’asse C può essere “6” (asse parallelo all’asse Y). In questo caso, il comando dell’interpolazione circolare diventa il seguente:
G19 C__ Z__;
G02 (G03) Z__C__R__;
DCompensazione raggio utensile
DPrecisione dell’interpolazione cilindrica
Limitazioni
Prima di comandare il modo interpolazione cilindrica, cancellare il modo compensazione raggio utensile, se è attivo. La compensazione raggio utensile deve essere attivata e cancellata all’interno del modo interpolazione cilindrica.
Nel modo interpolazione cilindrica, l’entità del movimento dell’asse rotativo, specificata in gradi, viene convertita internamente nella distanza lineare lungo la superficie esterna e, dopo l’esecuzione dei calcoli dell’interpolazione lineare o circolare, viene riconvertita in gradi. Nella conversione, l’entità del movimento viene arrotondata all’incremento minimo di immissione.
Quindi, se il raggio del cilindro è piccolo, l’entità effettiva del movimento può essere diversa da quella comandata. In questo caso, però, l’errore non si accumula.
Nello stato di assoluto in manuale on, se un’operazione manuale viene eseguita quando è attivo il modo interpolazione cilindrica, può verificarsi un errore dovuto a quanto detto sopra.
Entità effettiva |
|
MOVIM GIRO |
|
|
2×2πR |
= |
|
×Valore specific.× |
|||
del movimento |
2×2πR |
|
MOVIM GIRO |
||
|
|
|
MOVIM GIRO : Entità del movimento al giro dell’asse rotativo (Valore assegnato al parametro N. 1260)
R: Raggio del pezzo
: Arrotondato all’incremento minimo di immissione
DProgrammazione del raggio dell’arco nel modo interpolazione cilindrica
DInterpolazione circolare e compensazione raggio utensile
Nel modo interpolazione cilindrica, non è possibile specificare il centro dell’arco con I, J o K.
Se il modo interpolazione cilindrica viene stabilito mentre è applicata la compensazione raggio utensile, l’interpolazione circolare non è eseguita correttamente.
51
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
D Posizionamenti
DImpostazione dei sistemi di coordinate
DComando del modo interpolazione cilindrica
DCicli fissi di foratura nel modo interpolazione cilindrica
DImmagine speculare per doppia torretta
Nel modo interpolazione cilindrica non possono essere eseguiti posizionamenti (inclusi i movimenti in rapido eseguiti per comandi come G28, G80 G89, ecc.). Dovendo eseguire un posizionamento, cancellare prima l’interpolazione cilindrica. L’interpolazione cilindrica (G07.1) non può essere comandata nel modo posizionamento (G00).
Nel modo interpolazione cilindrica, non può essere specificato il sistema di coordinate del pezzo con G50.
Nel modo interpolazione cilindrica, non è possibile comandare nuovamente lo stesso modo. Prima di comandare di nuovo il modo interpolazione cilindrica, cancellare il modo interpolazione cilindrica attivo.
Nel modo interpolazione cilindrica non è possibile specificare i cicli fissi di foratura (G81 --- G89).
Nel modo interpolazione cilindrica non è possibile specificare l’immagine speculare per doppia torretta (G68, G69).
52
B--64114IT/01 |
|
|
|
|
PROGRAMMAZIONE |
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
||||
Esempi |
|
|
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|
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|
|
|
|
|
|
|
Esempio di interpolazione cilindrica |
C |
|
||||
|
|
|
|
O0001 (INTERPOLAZIONE CILINDRICA); |
|
|||||
|
|
|
|
|
|
|||||
|
|
|
|
N01 G00 |
Z100.0 C0 ; |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
N02 G01 G18 W0 H0 ; |
|
|
|
|
||
|
|
|
|
N03 G07.1 H57299 ; |
|
Z |
|
R |
||
|
|
|
|
N04 G01 G42 Z120.0 D01 F250 ; |
|
|
|
|||
|
|
|
|
N05 |
C30.0 ; |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
N06 |
G03 |
Z90.0 C60.0 R30.0 ; |
|
|
|
|
|
|
|
|
N07 |
G01 |
Z70.0 ; |
|
|
|
|
|
|
|
|
N08 |
G02 |
Z60.0 C70.0 R10.0 ; |
|
|
|
|
|
|
|
|
N09 |
G01 |
C150.0 ; |
|
|
|
|
|
|
|
|
N10 |
G02 |
Z70.0 C190.0 R75.0 ; |
|
|
|
|
|
|
|
|
N11 G01 Z110.0 C230.0 ; |
|
|
|
|
||
|
|
|
|
N12 |
G03 |
Z120.0 C270.0 R75.0 ; |
|
|
|
|
|
|
|
|
N13 |
G01 |
C360.0 ; |
|
|
|
|
|
|
|
|
N14 |
G40 |
Z100.0 ; |
|
|
|
|
Z |
|
|
|
N15 |
G07.1 C0 ; |
|
|
|
|
|
|
|
|
N16 M30 ; |
|
|
|
|
|||
|
|
|
|
|
|
|
|
|||
mm |
|
|
|
|
|
|
|
|
N13 |
|
N05 |
|
|
|
|
|
|
N12 |
|
|
|
120 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
110 |
|
N06 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
||
90 |
|
|
|
|
|
N11 |
|
|
|
|
|
N07 |
|
|
|
|
|
|
|
||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
||
70 |
|
|
N08 |
N09 |
N10 |
|
|
|
|
|
60 |
|
|
|
|
|
|
||||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
0 |
30 |
60 |
70 |
|
150 |
190 |
230 |
270 |
360 |
C |
|
gradi |
53
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
4.7
FILETTATURA A PASSO COSTANTE (G32)
Con il comando G32 si possono filettature coniche e a spirale, oltre alla filettatura parallela a passo costante.
L’encoder montato sul mandrino legge in tempo reale la velocità del mandrino stesso. Questa velocità viene convertita nella velocità di avanzamento al minuto per il movimento dell’utensile.
|
L |
|
L |
|
L |
|
|
|
Fig. 4.7 (a) Filettatura parallela |
Fig. 4.7 (b) Filettatura conica |
Fig. 4.7 (c) Filettatura a spirale |
Formato |
|
|
G32IP_F_; |
Asse X |
|
|
Punto finale |
|
IP_: Punto finale |
|
|
|
|
|
|
F_: |
Passo sull’asse lungo |
|
|
|
|
|
|
(sempre in programmazione |
X |
|
δ2 |
|
Punto iniziale |
|
radiale) |
Z |
α |
|
||
|
|
|
|
|
||
|
|
|
|
|
δ1 |
Asse Z |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
0 |
|
|
|
Asse Z |
|
|
|
|
|
L |
|
Fig. 4.7 (d) Esempio di filettatura
Spiegazioni
Generalmente, la filettatura viene eseguita in più passate, dalla sgrossatura alla finitura. Dato che la filettatura inizia quando il dispositivo di retroazione del mandrino rileva il segnale di 1---giro, essa inizia ad un punto fisso e il percorso dell’utensile non muta nelle varie passate. La velocità del mandrino deve rimanere costante per tutte le passate, altrimenti il passo risulterà errato.
54
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
X |
Filettatura conica |
LX |
α |
Z |
LZ |
α 45° → passo LZ |
α 45° → passo LX |
Fig. 4.7 (e) LZ e LX per la filettatura conica
In generale, l’errore di inseguimento del servo produrrà un errore nel passo all’inizio e alla fine della filettatura. Specificare una filettatura appena più lunga del necessario.
La tabella 4.7 elenca gli intervalli di specifica del passo.
Tabella 4.7 Campi di specifica del passo
|
Incremento minimo di comando |
|
|
|
|
Input in mm |
0.0001 |
.. 500.0000mm |
|
|
|
Input in pollici |
0.000001 |
.. 9.999999 pollici |
|
|
|
55
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
Spiegazioni
1. Filettatura parallela
|
|
|
Sono impiegati i seguenti valori: |
|
|
|
|
Passo :4mm |
|
|
|
|
δ1=3mm |
|
Asse X |
30mm |
δ2=1.5mm |
||
|
|
Profondità di taglio :1mm (due passate) |
||
|
|
|
(Programmazione diametrale, in millimetri) |
|
|
δ2 |
δ1 |
G00 |
U--62.0 ; |
|
|
|
G32 |
W--74.5 F4.0 ; |
|
|
Asse Z |
G00 |
U62.0 ; |
|
|
|
|
W74.5 ; |
|
|
|
|
U--64.0 ; |
|
|
|
|
(Per la seconda passata, 1 mm in più) |
|
|
70 |
G32 W--74.5 ; |
|
|
|
G00 |
U64.0 ; |
|
|
|
|
||
|
|
|
|
W74.5 ; |
2. |
Filettatura conica |
|
|
|
|
|
|
Sono impiegati i seguenti valori: |
|
|
|
|
Passo : 3.5mm lungo l’asse Z |
|
|
|
|
δ1=2mm |
|
|
|
|
δ2=1mm |
|
Asse X |
|
Profondità di taglio lungo l’asse X: 1mm |
||
|
|
|
(due passate) |
|
|
φ50 |
δ2 |
(Programmazione diametrale, in millimetri) |
|
|
φ43 |
|
G00 |
X 12.0 Z72.0 ; |
|
|
δ1 |
||
|
|
G32 |
X 41.0 Z29.0 F3.5 ; |
|
0 |
|
Asse Z |
G00 |
X 50.0 ; |
|
|
Z 72.0 ; |
||
|
|
φ14 |
|
|
|
|
|
X 10.0 ; |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
(Per la seconda passata, 1mm in più) |
|
|
|
G32 |
X 39.0 Z29.0 ; |
|
30 |
40 |
G00 |
X 50.0 ; |
|
|
Z 72.0 ; |
56
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
DIFFIDA
1Durante la filettatura non è attiva la regolazione della velocità di avanzamento (fissa a 100%).
2Arrestare l’avanzamento del filettatore senza fermare il mandrino è molto pericoloso. Questo aumenterà di colpo la profondità di taglio. Pertanto, durante la filettatura, è esclusa la funzione di feed--hold. Se viene premuto il tasto feed--hold durante la filettatura, l’utensile si fermerà dopo l’esecuzione del primo blocco non di filettatura, come se fosse premuto il tasto SINGLE BLOCK. Però, quando viene premuto il tasto FEED HOLD, si accende la spia feed hold (spia SPL). Poi, quando l’utensile si arresta, la spia viene spenta (stato di arresto in blocco singolo).
3Se il tasto FEED HOLD viene nuovamente premuto durante il primo blocco senza filettatura successivo al blocco di filettatura, o se è stato tenuto costantemente premuto, l’utensile si arresta al blocco senza filettatura.
4Quando la filettatura viene eseguita in blocco singolo, l’utensile si arresta dopo l’esecuzione del primo blocco senza filettatura.
5Quando il modo operativo viene commutato da automatico a manuale durante la filettatura, l’utensile si ferma al primo blocco senza filettatura, come nel caso di attivazione del pulsante FEED HOLD descritto nella nota 3.
Se però il modo passa da uno dei modi del funzionamento automatico ad un altro, l’utensile si arresta dopo l’esecuzione del primo blocco senza filettatura come per il modo in blocco singolo della nota 4.
6In un blocco di filettatura che segue immediatamente un altro blocco di filettatura, la lavorazione inizia immediatamente, senza attendere il segnale di 1--giro.
G32Z_ F_ ;
Z_ ; (Prima di questo blocco non viene atteso il segnale di 1--giro)
G32; (Visto come un blocco di filettatura)
Z_ F_ ;(Anche in questo caso non è atteso il segnale di 1--giro)
7Se durante la filettatura conica o a spirale è attiva la velocità di taglio costante, la velocità del mandrino cambia causando errori nel passo. Pertanto, durante la filettatura non deve essere usato il controllo della velocità di taglio costante.
8Il blocco di movimento che precede la filettatura, non deve specificare smussi o raccordi.
9Un blocco di filettatura non deve specificare smussi o raccordi.
10Durante la filettatura la regolazione della velocità del mandrino è disabilitata (fissa al 100%).
11La funzione di ritiro durante il ciclo di filettatura non è attiva per G32.
57
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
4.8
FILETTATURA A PASSO VARIABILE (G34)
Formato
Specificando un incremento o un decremento del passo al giro, si possono eseguire filettature a passo variabile.
Fig. 4.8 Filettatura a passo variabile
G34 IP_F_K_;
IP: Punto finale
F : Passo in direzione longitudinale al punto iniziale
K : Incremento e decremento del passo al giro del mandrino
Spiegazioni |
Gli indirizzi diversi da K sono gli stessi della filettatura con G32. |
|||
|
La tabella 4.7 fornisce l’intervallo dei valori che possono essere specificati |
|||
|
per K. |
|
|
|
|
Tabella 4.8 Intervallo dei valori di K |
|||
|
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|
|
|
|
|
|
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|
|
Input metrico |
¦0.0001 .. ¦500.0000 mm/giro |
|
|
|
|
|
|
|
|
Input in pollici |
¦0.000001 .. ¦9.999999 pollici/giro |
|
|
|
|
|
|
|
Se il valore di K fa sì che venga superato il passo massimo o che il passo diventi negativo, si verifica l’allarme P/S N. 14.
DIFFIDA
La funzione “ritiro durante il ciclo di filettatura” non è attiva per G34.
Esempio
Passo al punto iniziale: 8.0 mm
Incremento del passo: 0.3 mm/giro
G34 Z--72.0 F8.0 K0.3 ;
58
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
4.9
FILETTATURA CONTINUA
Spiegazioni
E’ disponibile la filettatura continua, grazie alla quale possono essere comandati più blocchi di filettatura consecutivi, attraverso la sovrapposizione degli impulsi fra due blocchi consecutivi.
In questo modo vengono eliminate eventuali discontinuità della lavorazione dovute all’interruzione del movimento durante l’esecuzione di più blocchi di lavorazione consecutivi, rendendo così possibile la programmazione di filettature continue.
Dato che la perdita di sincronismo del mandrino (dovuta al passaggio da un blocco all’altro) viene minimizzata, possono essere eseguite filettature speciali, con variazione del passo o della forma durante il ciclo.
G32 |
G32 |
G32
Fig. 4.9 Filettatura continua
Anche se la filettatura viene ripetutamente eseguita nella stessa posizione variando la profondità di taglio, questo sistema permette di eseguire una lavorazione corretta, senza danneggiare il filetto.
NOTA
1La sovrapposizione dei blocchi è effettiva anche per i comandi G01, producendo una eccellente finitura della superficie.
2Nel caso di blocchi continui estremamente brevi, la sovrapposizione dei blocchi non può funzionare.
59
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
4.10
FILETTATURA A PIU’ PRINCIPI
Specificando con l’indirizzo Q l’angolo fra la posizione del segnale di 1 giro del mandrino e l’inizio della filettatura, è possibile realizzare con facilità le filettature a più principi.
Filettature a più principi
Formato
|
|
|
(filettatura a passo costante) |
|
|
|
|
G32 IP_ F_ Q_ ; |
IP_ : Punto finale |
|
|
|
|
G32 IP_ Q_ ; |
F_ : Passo lungo l’asse longitudinale |
|
|
|
|
|
|
Q_ : Angolo di inizio della filettatura |
|
Spiegazioni |
|
|
|
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|
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||
D |
Comandi di filettatura |
G32: Filettatura a passo costante |
|||
|
disponibili |
G34: Filettatura a passo variabile |
|||
|
|
G76: |
Ciclo di filettatura in più passate |
||
|
|
G92: |
Ciclo di filettatura |
|
|
Limitazioni |
|
|
|
|
|
D |
Angolo iniziale |
L’angolo iniziale non è un dato modale e deve essere specificato ad ogni |
|||
|
|
blocco. Se non è specificato, viene assunto 0. |
|||
D |
Unità dell’angolo iniziale |
Le unità dell’angolo iniziale (Q) sono 0.001 gradi. Non può essere usato il |
|||
|
|
punto decimale. |
|
|
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|
Esempio: |
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|
|
Per un angolo di 180 gradi, specificare Q180000. |
|||
|
|
Non è possibile specificare Q180.000, perché contiene il punto decimale |
|||
D |
Intervallo di specifica |
Può essere specificato un angolo iniziale compreso fra 0 e 360 gradi, in unità |
|||
|
dell’angolo iniziale |
di 0.001 gradi. Se viene specificato un valore maggiore di 360000 (360 |
|||
|
|
gradi), questo viene arrotondato a 360000 (360 gradi). |
|||
D Ciclo di filettatura in più |
Per programmare il ciclo di filettatura in più passate G76, usare sempre il |
||||
|
passate (G76) |
formato della serie 15. |
|
|
60
B--64114IT/01
Esempi
PROGRAMMAZIONE |
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
Programma per l’esecuzione di una filettatura a due principi (con angoli iniziali di 0 e 180 gradi))
G00 X40.0 ;
G32 W-38.0 F4.0 Q0 ;
G00 X72.0 ;
W38.0 ;
X40.0 ;
G32 W-38.0 F4.0 Q180000 ;
G00 X72.0 ;
W38.0 ;
61
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
4.11
FUNZIONE DI SALTO (G31)
G31 comanda l’interpolazione lineare come G01. L’immissione di un segnale esterno di salto durante l’esecuzione di questo comando interrompe il resto del blocco e fa eseguire il blocco successivo.
La funzione di salto si usa quando il punto finale non è noto a priori, ma è specificato da un segnale della macchina, come, per esempio, nella rettifica. Questa funzione si usa anche per misurare le dimensioni del pezzo. Per i dettagli relativi all’impiego di questa funzione, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
Formato
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|
G31 IP_; |
|
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|
G31: Codice G autocancellante (valido solo per il blocco che |
|
|
|
|
lo contiene) |
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Spiegazioni |
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|
|
|
Le macroistruzioni possono usare i valori delle coordinate del punto cui è |
||||
|
pervenuto il segnale di salto in quanto essi vengono memorizzati nelle |
|||
|
variabili di sistema #5061 --- #5068 delle macroistruzioni. |
|||
|
|
#5061 Valore della coordinata X |
||
|
|
#5062 Valore della coordinata Y |
||
|
|
#5063 Valore della coordinata del terzo asse |
||
|
|
#5064 Valore della coordinata del quarto asse |
||
|
|
|
|
|
|
|
DIFFIDA |
|
|
|
|
Per migliorare la precisione della posizione dell’utensile |
|
|
|
|
quando perviene il segnale di salto, la regolazione della |
|
|
|
|
velocità di avanzamento, la prova a vuoto e |
|
|
|
|
l’accelerazione/decelerazione automatica sono disabilitate |
|
|
|
|
per la funzione di salto programmata nel modo |
|
|
|
|
avanzamento al minuto. Queste funzioni possono essere |
|
|
|
|
abilitate mettendo a 1 il bit 7 (SKF) del parametro N. 6200. |
|
|
|
|
Nel modo avanzamento al giro, la regolazione della velocità |
|
|
|
|
di avanzamento, la prova a vuoto e l’accelerazione/ |
|
|
|
|
decelerazione automatica sono abilitate per la funzione di |
|
|
|
|
salto, indipendentemente dallo stato del bit SKF. |
|
|
|
|
|
|
|
NOTA
1.G31 non può essere usato quando è attiva la compensazione raggio utensile. Prima di specificare il comando G31, cancellare la compensazione raggio utensile con G40, altrimenti si ha l’allarme P/S N. 035.
3.Se si usa la funzione di salto ad alta velocità, l’esecuzione di G31 nel modo avanzamento al giro provoca l’allarme P/S N. 211.
62
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
Esempi
DIl blocco successivo a G31 contiene un comando incrementale
DIl blocco successivo a G31 contiene un comando assoluto di un solo asse
DIl blocco successivo a G31 contiene un comando assoluto di due assi
U50.0
G31 W100.0 F100;
U50.0;
Segnale di salto ricevuto qui |
50.0 |
|
X
|
100.0 |
Movimento effettivo |
Z |
|
|
|
Movimento senza |
segnale di salto
Fig. 4.11 (a) Il blocco successivo è un comando incrementale
G31 |
Z200.00 F100; |
X100.0 |
|
X100.0; |
Segnale di salto ricevuto qui
Z200.0
Movimento effettivo
Movimento senza segnale di salto
Fig. 4.11 (b) Il blocco successivo è un comando assoluto per un asse
G31 G90X200.0 F100;
X300.0 Z100.0;
X
Segnale di salto ricevuto qui
100 |
(300,100) |
|
Movimento effettivo
Movimento senza segnale di salto
Z
100 200 300
Fig. 4.11 (c) Il blocco successivo è un comando assoluto per due assi
63
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
4.12
SALTO MULTIPASSO
In un blocco contenente P1, P2, P3 o P4 dopo G31, la funzione di salto multipasso memorizza nelle variabili delle macroistruzioni le coordinate della posizione in cui si alza un segnale di salto (4 punti o 8 punti; 8 punti se si usa il segnale di salto ad alta velocità). Se un blocco di sosta contiene Q1, Q2, Q3 o Q4, la funzione di salto multipasso può interrompere la sosta. I parametri da 6202 a 6205 permettono di selezionare un segnale di salto a 4 punti o a 8 punti (quando si usa un segnale di salto ad alta velocità). Un segnale di salto può essere fatto corrispondere a più Pn o Qn (n = 1 .. 4), oppure a uno specifico Pn o Qn. Per la sosta possono essere usati i parametri da DS1 a DS8 (N. 6206#0---#7).
Con la funzione di salto è possibile utilizzare il segnale emesso da un dispositivo di misura per saltare la lavorazione comandata dal programma. Nella rettifica a tuffo, per esempio, è possibile eseguire automaticamente una serie di operazioni, dalla sgrossatura alla passata di spegnifiamma, alzando un segnale di salto al completamento di ciascuna operazione di sgrossatura, semifinitura, finitura o di spegnifiamma.
Formato
Comando di movimento |
|||
G31 IP __ F __ P __ ; |
|||
IP_ |
: |
Punto finale |
|
F_ |
: |
Velocità di avanzamento |
|
P_ : P1--P4 |
|||
Comando di sosta |
|
||
G04 X (U, P)__ (Q__) ; |
|||
X(U, P)_ : |
Tempo di sosta |
||
Q_ |
|
: |
Q1 -- Q4 |
|
|
|
|
Spiegazioni |
Il salto multipasso si comanda programmando P1, P2, P3 o P4 in un blocco |
|
|
G31. Per la spiegazione di come scegliere P1, P2, P3 o P4, consultare il |
|
|
manuale del costruttore della macchina utensile. |
|
|
La specifica di Q1, Q2, Q3 o Q4 in un blocco G04 (comando di sosta) |
|
|
permette di saltare la sosta allo stesso modo di G31. La sosta può essere |
|
|
saltata anche senza specificare Qn. Per la spiegazione di come scegliere Q1, |
|
|
Q2, Q3 o Q4, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile. |
|
D Segnali di salto |
I parametri da 6202 a 6205 permettono di specificare se si usa un segnale di |
|
|
salto a 4 punti o a 8 punti (quando si usa il segnale di salto ad alta velocità). |
|
|
La specifica non è limitata alla corrispondenza uno a uno. E’ possibile |
|
|
specificare che un segnale di salto corrisponde a due o più Pn o Qn (n = |
|
|
1..4). Inoltre è possibile usare i bit da 0 (DS1) a 7 (DS8) del parametro N. |
|
|
6206 per specificare la sosta. |
|
|
|
|
|
AVVERTENZA |
|
|
Se non è specificato Qn e non sono settati i parametri DS1 |
|
|
-- DS8 (N. 6206#0--#7), la sosta non viene saltata. |
|
|
|
|
64
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
4.13
SALTO ALLA COPPIA LIMITE (G31 P99)
Se viene limitata la coppia del motore (per esempio con un comando di limitazione della coppia emesso dal PMC), un comando di movimento successivo a G31 P99 (o a G31 P98) può generare lo stesso tipo di avanzamento in lavoro specificato da G01 (interpolazione lineare).
Se viene ricevuto un segnale indicante che è stata raggiunta la coppia limite (a causa della pressione applicata o per qualche altra ragione), si verifica un salto della lavorazione.
Per i dettagli relativi all’impiego di questa funzione, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
Formato
G31 P99IP _ F_ ;
G31 P98IP _ F_ ;
G31: Un codice G autocancellante (codice G valido solo per il blocco nel quale è specificato)
Spiegazioni
D |
G31 P99 |
Se viene raggiunta la coppia limite del motore, o viene ricevuto un segnale |
|
|
di salto, durante l’esecuzione di G31 P99, il comando di movimento in corso |
|
|
viene cancellato e viene eseguito il blocco successivo. |
D |
G31 P98 |
Se viene raggiunta la coppia limite del motore durante l’esecuzione di G31 |
|
|
P98, il comando di movimento in corso viene cancellato e viene eseguito il |
|
|
blocco successivo. Il segnale di salto <X0004#7Torretta 2/X0013#7> non |
|
|
influenza G31 P98. Se durante l’esecuzione di G31 P98 il CNC riceve un |
|
|
segnale di salto, lo ignora. |
D |
Comando del limite |
Se prima dell’esecuzione di G31 P99/98 non viene specificata la limitazione |
|
della coppia |
della coppia, il movimento continua; anche se viene raggiunta la coppia |
|
|
limite, il salto non viene eseguito. |
D |
Variabili di sistema |
Quando vengono specificati G31 P99 o G31 P98, le variabili macro |
|
delle macroistruzioni |
contengono le coordinate della posizione raggiunta alla fine del salto |
|
|
(vedere la sezione 4.9). |
|
|
Se la lavorazione viene saltata in seguito a un segnale di salto, le stesse |
|
|
variabili conterranno le coordinate di macchina del punto di fine del salto, |
|
|
anziché le coordinate del punto nel quale è pervenuto il segnale. |
Limitazioni |
|
|
D |
Comando asse |
Un blocco G31 P98/P99 può comandare il movimento di un solo asse. Se in |
|
|
tale blocco vengono specificati due o più assi, o non viene specificato alcun |
|
|
asse, si ha l’allarme P/S N. 015. |
D |
Errore del servosistema |
Se durante l’esecuzione di G31 P98/99 perviene il segnale indicante che è |
|
|
stata raggiunta la coppia limite e il grado di errore del servo è maggiore di |
|
|
32767, si ha l’allarme P/S N. 244. |
D Salto ad alta velocità |
Con G31 P99, un segnale di salto può causare un salto, ma non un salto ad |
|
|
|
alta velocità. |
65
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
|
D |
Sincronizzazione |
G31 P98/99 non può essere usato per gli assi soggetti al controllo sincrono |
|
|
semplificata e controllo |
semplice o all’asse X o Z sottoposti al controllo dell’asse inclinato. |
|
|
dell’asse inclinato |
|
|
D |
Controllo della velocità |
Il bit 7 (SKF) del parametro N. 6200 deve essere settato in modo da |
|
|
|
disabilitare la prova a vuoto, le regolazioni, e l’accelerazione/decelerazione |
|
|
|
automatica per i comandi di salto G31. |
|
D |
Comandi consecutivi |
Non usare G31 P98/99 in blocchi consecutivi. |
|
DIFFIDA
Specificare sempre la limitazione della coppia prima di comandare G31 P99/98. In caso contrario, G31 P99/98 permetterà l’esecuzione del comando di movimento senza provocare alcun salto.
NOTA
Se G31 viene programmato nel modo compensazione raggio utensile, si ha l’allarme P/S N. 035. Prima di comandare G31, cancellare il modo compensazione raggio utensile programmando G40.
Esempi
O0001 ;
:
:
MJJ ;
:
:
G31 P99 X200. F100 ;
:
G01 X100. F500 ;
:
:
MYY ;
:
:
M30 ;
:
%
Il PMC specifica la limitazione della coppia attraverso la finestra.
Comando di salto alla coppia limite
Comando di movimento per il quale è applicata la limitazione della coppia
Limitazione della coppia cancellata dal PMC
66
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO |
|
5 |
FUNZIONI DI AVANZAMENTO |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
67
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
5.1
INTRODUZIONE
D Funzioni di avanzamento
D Regolazione
Le funzioni di avanzamento controllano il movimento dell’utensile. Sono disponibili le seguenti due funzioni:
1.Rapido
Quando viene specificato un comando di posizionamento (G00), l’utensile si muove alla velocità rapida stabilita per il CNC (parametro N. 1420).
2.Avanzamento in lavoro
L’utensile si muove alla velocità di avanzamento programmata.
La velocità dell’utensile può essere regolata, sia in rapido sia in lavoro, usando il selettore che si trova sul pannello dell’operatore.
DAccelerazione e decelerazione automatiche
Allo scopo di ottenere partenze e arresti graduali, all’inizio e alla fine dei movimenti dell’utensile vengono applicate automaticamente l’accelerazione e la decelerazione (Fig. 5.1(a)).
Rapido |
|
|
FR |
FR : Velocità in rapido |
|
|
TR |
: Costante di tempo |
|
|
per l’accelerazione |
|
|
/decelerazione in |
|
|
rapido |
0 |
|
Tempo |
TR |
TR |
|
Avanzamento in lavoro
FC |
FC : Velocità di avanzamento |
|
|
TC |
: Costante di tempo per |
|
|
l’accelerazione/decele-- |
|
|
razione in lavoro |
0 |
|
Tempo |
TC |
TC |
|
Fig. 5.1 (a) Accelerazione e decelerazione automatiche (esempio)
68
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO |
DPercorso dell’utensile durante l’avanzamento in lavoro
5.2
RAPIDO
Formato
Spiegazioni
Se fra due blocchi consecutivi di avanzamento in lavoro cambia la direzione del movimento, può derivarne un arrotondamento dello spigolo (Fig.5.1(b)).
X
Percorso utensile programmato
Percorso utensile effettivo
0
Z
Fig. 5.1 (b) Esempio di percorso dell’utensile fra due blocchi
In interpolazione circolare, si verifica un errore di raggio (Fig. 5.1 (c)).
X ∆r:Errore
Percorso utensile programmato
Percorso utensile effettivo
r
0 |
Z |
Fig. 5.1 (c) Esempio di errore del raggio dell’interpolazione circolare
L’arrotondamento dello spigolo illustrato dalla fig. 5.1 (b) e l’errore di raggio illustrato nella fig. 5.1 (c) dipendono dalla velocità di avanzamento. Pertanto, se si vuole che l’utensile esegua il percorso programmato occorre controllare la velocità di avanzamento.
G00 IP_ ;
G00 : Codice G (gruppo 01) per il posizionamento in rapido IP_ : Coordinate del punto finale
Il posizionamento in rapido si ottiene con il comando di posizionamento (G00). In rapido, il blocco successivo viene eseguito dopo che la velocità è scesa a 0 e la posizione programmata è stata raggiunta, con una tolleranza stabilita dal costruttore della macchina utensile (controllo in---posizione).
Non è necessario programmare la velocità, dato che questa è impostata per ciascun asse tramite il parametro N. 1420.
La velocità in rapido può essere regolata tramite il selettore che si trova sul pannello dell’operatore: F0, 25%, 50%, 100%
F0 è una velocità fissa impostata con il parametro N. 1421.
Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
69
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
5.3
VELOCITA’ DI AVANZAMENTO IN LAVORO
Formato
Spiegazioni
DControllo della velocità tangenziale costante
DAvanzamento al minuto (G98)
La velocità di avanzamento per l’interpolazione lineare (G01), l’interpolazione circolare (G02, G03), ecc. si programma con un valore numerico dopo il codice F.
Nell’avanzamento in lavoro, il blocco successivo è eseguito in modo da minimizzare la variazione della velocità di avanzamento.
Sono disponibili quattro modalità di specifica:
1.Avanzamento al minuto (G98)
Dopo il codice F, specificare l’entità dell’avanzamento al minuto .
2.Avanzamento al giro (G99)
Dopo il codice F, specificare l’entità dell’avanzamento al giro del mandrino.
Avanzamento al minuto
G98 ; Codice G (gruppo 05) per l’avanzamento al minuto F__: Velocità di avanzamento (mm/min o pollici/min)
Avanzamento al giro
G99 ; Codice G (gruppo 05) per l’avanzamento al giro F__: Velocità di avanzamento (mm/giro o pollici/giro)
La velocità di avanzamento è controllata in modo che la velocità nella direzione risultante sia sempre uguale alla velocità programmata.
X |
X |
Punto iniziale |
|
|
|
||
Punto finale |
|
|
|
F |
|
|
F |
Punto iniziale |
|
Centro |
Punto finale |
|
|
||
Z |
|
|
Z |
Interpolazione lineare |
|
Interpolazione circolare |
Fig. 5.3 (a) Velocità tangenziale (F)
Nel modo avanzamento al minuto, G98, la velocità di avanzamento dell’utensile al minuto viene direttamente programmata col codice F. G98 è modale, dopo essere stato specificato, rimane valido finché non viene comandato G99 (avanzamento al giro). All’accensione è attivo il modo avanzamento al giro.
Alla velocità di avanzamento al minuto può essere applicata una regolazione da 0 a 254% (con incrementi di 1%) tramite il selettore che si trova sul pannello dell’operatore. Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
70
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO |
|
F |
Avanzamento al minuto |
|
(mm/min o pollici/min) |
|
|
|
DAvanzamento al giro (G99)
DLimite della velocità di avanzamento
Fig. 5.3 (b) Avanzamento al minuto
DIFFIDA
Alcuni comandi, come la filettatura, inibiscono la regolazione della velocità di avanzamento.
Il modo avanzamento al giro si specifica con G99. L’avanzamento dell’utensile al giro del mandrino si specifica direttamente con il codice F. G99 è modale. Una volta programmato, resta attivo finché non viene programmato G98 (avanzamento al minuto).
Alla velocità di avanzamento al giro può essere applicata una regolazione da 0 a 254% (con incrementi di 1%) tramite il selettore che si trova sul pannello dell’operatore. Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
Se il bit 0 (NPC) del parametro N. 1402 è 1, è possibile specificare l’avanzamento al giro anche se non è utilizzato un encoder. (Il CNC converte i comandi di avanzamento al giro in comandi di avanzamento al minuto.)
F |
Avanzamento al giro |
|
(mm/giro o pollici/giro) |
Fig. 5.3 (c) Avanzamento al giro
AVVERTENZA
1Quando la velocità di rotazione del mandrino è bassa, la velocità di avanzamento non è uniforme. Il grado di non uniformità aumenta con il diminuire della velocità del mandrino.
2Alcuni comandi, come la filettatura, inibiscono la regolazione della velocità di avanzamento.
Con il parametro N. 1422 è possibile stabilire un limite della velocità di avanzamento comune a tutti gli assi. Se la velocità di avanzamento effettiva (dopo l’applicazione delle regolazioni) supera questo limite, viene bloccata in modo da non eccederlo.
71
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
NOTA
Il limite superiore della velocità di avanzamento si specifica in mm/min o in pollici/min.
Eccetto che durante l’accelerazione o la decelerazione, l’errore aritmetico del CNC per il valore comandato della velocità di avanzamento è contenuto entro il 2%. Questo errore si applica al tempo misurato per un movimento dell’utensile di 500 mm o più, dopo aver raggiunto una velocità stazionaria.
Riferimento |
Vedere l’appendice C per l’intervallo di specifica della velocità di |
|
avanzamento. |
5.4
SOSTA (G04)
Formato
Sosta G04 X_ ; o G04 U_; o G04 P_ ;
X_ : Tempo di sosta (punto decimale ammesso)
U_ : Tempo di sosta (punto decimale ammesso)
P_ : Tempo di sosta (punto decimale non ammesso)
Spiegazioni |
Quando viene specificata una sosta, l’esecuzione del blocco successivo è |
||
|
ritardata per il tempo specificato. |
|
|
|
Il bit 1 (DWL) del parametro N. 3405 permette di specificare la sosta in giri |
||
|
nel caso dell’avanzamento al giro (G99). |
|
|
|
Tabella 5.4 (a) Intervallo dei valori di comando del tempo di sosta |
||
|
|
(Comando X) |
|
|
|
|
|
|
Sistema di incrementi |
Intervallo dei valori dei |
Unità del tempo |
|
comandi |
di sosta |
|
|
|
||
|
|
|
|
|
IS--B |
da 0.001 a 99999.999 |
secondi o giri |
|
|
|
|
|
IS--C |
da 0.0001 a 9999.9999 |
|
|
|
|
|
Tabella 5.4 (b) Intervallo dei valori di comando del tempo di sosta (Comando P)
Sistema di incrementi |
Intervallo dei valori dei |
Unità del tempo |
|
comandi |
di sosta |
|
|
|
IS--B |
da 1 a 99999999 |
0.001 sec o giri |
|
|
|
IS--C |
da 1 a 99999999 |
0.0001 sec o giri |
|
|
|
72
B--64114IT/01 |
PROGRAMMAZIONE |
6. PUNTO DI RIFERIMENTO |
|
6 |
PUNTO DI RIFERIMENTO |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Su una macchina utensile a CNC è definita una posizione speciale nella quale, generalmente, viene eseguito il cambio utensile o viene stabilito il sistema di coordinate, come si vedrà più avanti. Questa posizione è detta punto di riferimento.
73
6. PUNTO DI RIFERIMENTO |
PROGRAMMAZIONE |
B--64114IT/01 |
6.1
RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO
D Punto di riferimento
Il punto di riferimento è un punto fisso sulla macchina al quale l’utensile può essere portato facilmente con la funzione del ritorno al punto di riferimento.
Per esempio, il punto di riferimento è usato come posizione di cambio utensile automatico.
Possono essere definiti fino a quattro punti di riferimento, specificandone le coordinate nel sistema di coordinate della macchina tramite parametri (da 1240 a 1243).
Y
2˚ punto di riferimento
3˚ punto di riferimento |
Punto di riferimento |
4˚ punto di |
riferimento |
X |
Zero macchina
Fig. 6.1 (a) Zero macchina e punti di riferimento
74