Grazie per aver scelto Alesis Fusion Digital Audio Workstation! Fusion rappresenta uno dei prodotti più potenti e completi che Alesis abbia mai concepito, e
siamo certi che potrà soddisfare pienamente le vostre aspettative, qualunque esse
siano.
Nessuno può negare che Alesis non abbia lasciato il segno nella storia della sintesi.
In oltre quindici anni di attività, abbiamo costruito alcune delle tastiere più rispettate e di successo dell’industria musicale. Con Fusion, Alesis ha sfruttato l’enorme
conoscenza acquisita con i prodotti passati per consentire al nuovo strumento di
essere all’avanguardia anche nel prossimo futuro. La nostra speranza è che Fusion
possa essere riconosciuta come una delle tastiere più riuscite della storia della
musica.
Non dimenticate di registrare la vostra Fusion sul nostro sito internet (www.alesis.com), in maniera da consentirci di potervi fornire il miglior supporto possibile.
E dato che il sistema operativo di Fusion è aggiornabile, visitate spesso il sito per
conoscere le ultime novità e per scaricare nuove versioni dell’OS, che potranno
comprendere sia funzionalità espressamente richieste dagli utenti, sia miglioramenti delle caratteristiche esistenti che via via saranno resi disponibili al grande
pubblico. Per non menzionare i nuovi banchi di Programmi e suoni che di sicuro
sarete ansiosi di integrare nel vostro strumento!
Siamo certi che questo vostro investimento sarà in grado di ripagarvi creativamente negli anni a venire, consentendovi di avvicinarvi quanto più possibile ai
vostri sogni musicali.
Con affetto,
I ragazzi di Alesis
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Introduzione
Controllo della Confezione
Controllate che la confezione di Fusion contenga i seguenti oggetti:
•La workstation Fusion 6HD o 8HD (ovviamente!)
•Cavo di alimentazione elettrica AC
•Il presente manuale di riferimento
•Una guida rapida
•Informazioni relative alla garanzia e alla sicurezza
•Una card per la registrazione del prodotto
Collegatevi al sito internet di Alesis www.alesis.com e registrate il vostro nuovo
synth Fusion. Questo ci permetterà di fornirvi il miglior supporto possibile.
Come Usare il Presente Manuale
Siamo certi che sarete ansiosi di salire a bordo dell’ammiraglia Fusion per apprezzarne subito le sue immense potenzialità. Per fare questo, date uno sguardo alla
Guida Rapida, un manuale separato che contiene tutto ciò che serve per “avviare
subito il motore”.
Una volta familiarizzato con lo strumento, date una chance al presente manuale.
Contiene tutte le informazioni dettagliate su ogni singola funzione e parametro di
Fusion, ed è il documento nel quale potrete trovare le risposte a tutte le vostre
domande e dubbi.
Verso la fine del manuale è inoltre presente la sezione relativa alle FAQ (Domande
più Frequenti), che può tornare utile per l’individuazione dei problemi più comuni.
Prima di rivolgervi al nostro supporto tecnico, consultate la sezione... potreste trovare la soluzione ai vostri problemi risparmiando così un sacco di tempo che
potrete dedicare invece allo studio e al divertimento!
Suggerimenti e consigli sono evidenziati
da riquadri in grigio come questo.
I riquadri in grigio con accanto un punto
esclamativo (come quello a sinistra)
segnalano all’utente passaggi di particolare importanza ed eventuali avvertenze.
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Caratteristiche Principali
La workstation Fusion straripa letteralmente di funzionalità estremamente “musician-friendly”. Diamo uno sguardo a questi punti di forza per apprezzarne la loro
importanza.
Integrazione Totale
Fusion è stata dotata di un elevatissimo numero di funzionalità, forse uno
dei più grandi riscontrabili oggigiorno su qualsiasi strumento disponibile
sul mercato. Detto ciò, la cosa migliore non è in realtà la quantità di caratteristiche che la rendono così unica nel suo genere, ma piuttosto la perfetta
integrazione tra queste. Tutte le diverse parti (synth, registratore hard disk,
campionatore, arranger, mixer etc.), sono in grado di dialogare tra loro in
maniera intelligente, così da consentire all’utente di focalizzare la propria
attenzione sul processo creativo, piuttosto che lasciarlo navigare per ore in
mezzo a menu e sottomenu dispersivi.
Nella modalità Song, ad esempio, è possibile visualizzare sullo schermo
sia le tracce MIDI, sia le tracce audio. Non c’è bisogno cioè di sincronizzare un arranger MIDI e un registratore hard disk separati, perchè Fusion si
occupa di tutto questo senza il minimo sforzo. Una volta organizzate le
tracce, queste appaiono sulla schermata del mixer per un facile e veloce
missaggio, proprio come avverrebbe con un modulo hardware dedicato. Il
tutto organizzato in maniera intuitiva, come cioè la logica musicale imporrebbe. Persino il salvataggio, il caricamento e la getione delle song e dei
Programmi (che spesso si tramutano in veri rompicapo) sono stati resi
immediati e straordinariamente facili da attuare - il caricamento dei brani
infatti può avvenire da hard disk o dal supporto compact flash... Fusion
“nasconde” tutte queste complicatissime funzioni per permettere ad ogni
utente di concentrarsi solo su quello che più gli sta a cuore, cioè la musica!
Introduzione
Interfaccia Intuitiva
Alesis ha analizzato attentamente il modo di lavorare comunemente adottato dai musicisti nel processo di songwriting. L’attivazione delle funzioni,
ad esempio, è principalmente ad appannaggio di “shortcut” (scorciatoie) e
tasti di accesso rapido, e ciò per fornire all’utente la possibilità di trovare
immediatamente quello di cui ha bisogno al momento.
L’interfaccia è stata accuratamente progettata per venire incontro sia ai
principianti e sia ai professionisti navigati che già conoscono l’universo
synth. Questo obiettivo è stato raggiunto strutturando l’interfaccia su due
livelli: nel primo, dedicato ai principianti, è possibile trovare tutte le funzioni principali che servono per iniziare a produrre la propria musica in
modo facile e veloce; nel secondo, pensato per gli “smanettoni”, sono
invece presenti tutte le voci che consentono una più approfondita analisi e
modifica dei singoli parametri in base alle più svariate esigenze. In pratica,
una versatilità seconda a nessun altro strumento che permette a chiunque di
sfruttare al massimo la tastiera per il raggiungimento dei propri obiettivi
musicali, qualunque essi siano.
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Introduzione
Il Motore di Sintesi Fusion
La workstation Fusion è basata su quattro tipi di sintesi: Sample Playback, Virtual
Analog, FM e Physical Modeling. Il suo nuovissimo motore “Dynamic DSP Synthesis” consente di caricare ed utilizzare una qualsiasi combinazione di “engine”.
Non ci sono praticamente limiti imposti dalla polifonia - l’utente è libero di dar
sfogo alla propria creatività e spingere il motore di sintesi di Fusion al massimo
delle possibilità fisiche (e con ben otto processori interni stiamo parlando di un
limite davvero lontano!).
Sintesi Sample Playback
La sintesi Sample Playback permette di utilizzare i suoni registrati da strumenti reali (o qualsiasi altro tipo di suono). Il Programma “Grand Piano”
di Fusion, ad esempio, è un campione accuratamente registrato da un vero
pianoforte acustico gran coda da concerto. In generale, la sintesi Sample
Playback offre un eccellente modo per riprodurre timbri e sonorità derivati
direttamente dagli strumenti acustici o elettronici reali.
Sintesi Virtual Analog (VA)
Con la sintesi Virtual Analog è possibile ricreare sonorità estremamente
complesse sfruttando tuttavia poche (e semplici) forme d’onda audio, inviluppi ed LFO (Oscillatori a Bassa Frequenza).
Cosa significa ciò in termini musicali? Significa bassi profondi, pad lussureggianti e moltissimi altri sound per i quali i sintetizzatori analogici
sono ben conosciuti, ma senza dover a tutti costi imbarcarsi in complicate
operazioni di programmazione che i vecchi synth richiedevano.
Sintesi FM
La sintesi FM fu creata negli anni ‘70, e divenne in breve tempo lo standard di settore a cui tutti si ispirarono per la produzione di strumenti capaci
di generare timbri di piano elettrico, campane e suoni percussivi melodici
(marimba e vibrafono, tanto per citarne due). La tecnologia su cui si basava
questo tipo di sintesi era quella di sfruttare sorgenti sonore e stravolgerle
modulando le frequenze di base.
La programmazione in FM rappresentava tuttavia una sfida non da poco,
dato che era difficile concettualizzare e visualizzare il modo in cui le
diverse forme d’onda interagivano tra loro per la creazione del timbro
finale. Il router di segnale FM grafico integrato in Fusion, invece, permette
all’utente di tenere tutto sotto controllo, e allo stesso tempo evita di scendere troppo in profondità per dar modo a chiunque di scolpire il proprio
sound a seconda delle esigenze. Tutti i dettagli possono essere desunti nelle
sotto-pagine relative alla Sintesi FM.
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Physical Modeling
La sintesi Physical Modeling rappresenta un processo allo stato dell’arte
con il quale si descrive in maniera matematica il comportamento di
un’onda sonora generata da uno strumento acustico reale. Con Fusion,
questo si traduce non solo nella possibilità di ricreare virtualmente numerosi timbri dall’estrema naturalezza, ma anche di crearne altri che in realtà
non esistono (o non possono esistere per evidenti limiti dovuti alla fisica),
e questo impostando a dovere determinati parametri. Per fare un esempio,
Fusion rende possibile “inventare” un flauto lungo 10 metri e suonato con
un soffio da far invidia ad un uragano... non ci sono davvero limiti a quello
che si può fare!
I modelli fisici richiedono una potenza di calcolo piuttosto notevole, e i
parametri che li compongono sono spesso davvero complicati da comprendere. Per questo, Alesis ha posto un impegno supplementare nella progettazione di un’interfaccia a cui i musicisti potessero relazionarsi senza
troppi problemi - il tutto per consentire un agevole modifica delle
impostazioni dei parametri in tempo reale e far apprezzare così le differenze timbriche che è possibile ottenere semplicemente ruotando qualche
manopola. Fusion è stata dotata di due modelli fisici utilizzabili per la
fedele (o “infedele”, dipende dal risultato che si desidera ottenere!) simulazione di strumenti a fiato ed ance che nessun’altra workstation è in grado
di offrire.
Introduzione
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Introduzione
Otto Canali di Registrazione su Hard Disk
La maggior parte dei tastieristi che si diletta con il songwriting spesso finisce con il
riversare le proprie tracce synth su un registratore multitraccia digitale, insieme
con altri strumenti “live” (chitarre, batteria, etc.). Avendo in passato realizzato
alcuni registratori multitraccia già entrati di diritto nella leggenda, tra i quali
ADAT e HD24, con Fusion abbiamo pensato di integrare un hard disk recorder a 8
canali e 24-bit di risoluzione.
Ci sono diversi vantaggi nel poter disporre di un registratore multitraccia integrato
in una tastiera, rispetto a due unità distinte. Innanzitutto, la questione economica,
per non menzionare il fatto di dover trasportare meno roba in giro riducendo al
contempo il rischio di furto o danneggiamento. Fusion permette di contenere
l’intero processo creativo - dalla registrazione al mixing - in una sola unità, un
indubbio vantaggio per coloro che desiderano incidere le loro performance dal
vivo durante i concerti. In secondo luogo, dato che synth, sequencer e registratore
sono stati progettati per lavorare insieme integrandosi alla perfezione, non c’è il
rischio di perdere tempo prezioso per cercare di capire quale anello della catena
causa quegli annosi problemi che spesso interrompono il flusso creativo. Infine,
poichè tutte le tracce (audio e MIDI) sono visualizzate sullo stesso schermo, la
composizione e il mixing risultano estremamente più semplici e veloci.
Gli ingressi della sezione registratore offrono convertitori A/D con risoluzione a
24-bit e frequenza di campionamento a 44.1 kHz, e possono essere tutti sfruttati
contemporaneamente per la registrazione di otto canali separati. Tutti gli ingressi
sono di tipo bilanciato e il registratore è fornito dei classici controlli di trasporto
con punti di locate per l’accesso rapido alle diverse sezioni del brano musicale.
Funzioni di Campionamento
Con Fusion è anche possibile creare i propri Programmi custom utilizzando suoni
campionati. Il campionatore della workstation è fornito di un ingresso stereo con
manopola di Trim per la regolazione dei livelli d’ingresso. I campioni registrati
(file mono o stereo) possono essere salvati su hard disk o sulla card Compact
Flash.
che permettono di selezionare le diverse modalità operative di Fusion.
2. Tasti Soft (senza indicazione letterale): Tasti corrispondenti alle icone che
appaiono sul display LCD, e che consentono di navigare agevolmente nell’interfaccia utente.
3. Controllo Contrast: Manopola che regola il contrasto dello schermo LCD.
4. Tasti Category e Bank (Category, Bank indietro e Bank avanti): Il tasto Cate-
gory permette di richiamare sul display la funzione Categoria. I tasti Bank di navigare velocemente tra i Banchi di suoni di Fusion.
5. Tasti Quick Access (A-P, 1-8): Tasti per l’accesso rapido ai Banchi e ai relativi
Programmi.
6. Controlli di Trasporto (Locate, Set Locate, Rewind, Fast Forward, Stop, Play e
Record): Tasti utilizzabili per la consuete operazioni di trasporto per i brani musicali e per l’impostazione dei punti di Locate, così come per diverse altre funzioni
in varie modalità operative.
7. Control Wheel e Tasti Edit (Edit, Prev, Next, Inc, Dec, Store ed Undo): La
Control Wheel può essere usata per modificare velocemente il valore di un
parametro evidenziato dal cursore sul display. Il tasto Edit permette di “entrare”
fisicamente all’interno della modalità correntemente selezionata per una modifica
dettagliata dei parametri. Con il tasto Undo è possibile annullare l’ultima operazione di editing effettuata e tornare al valore precedentemente specificato. Il tasto
Store serve per assegnare il nome e salvare i lavori svolti. I tasti Prev e Next consentono di navigare tra i parametri di una pagina. Infine, i tasti Inc e Dec permettono di modificare in singoli step (unità) il valore di un parametro evidenziato sul
display.
8. Schermo LCD (Liquid Crystal Display): Lo schermo a cristalli liquidi rappresenta l’interfaccia grafica di Fusion, grazie alla quale l’utente può controllare e
modificare i parametri relativi alla modalità operativa correntemente selezionata.
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Capitolo 1: Hardware
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Pannello Performance
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Il Pannello Performance è fornito di numerosi controller real-time (wheel, manopole, tasti, e switch) che è possibile assegnare a tutta una serie di funzioni. I controller permettono di modificare i timbri in tempo reale mentre si sta suonando, per
la massima versatilità timbrica.
Il pannello è composto da:
1. PITCH BEND WHEEL: Controller che consente di variare il pitch (intonazione) del Programma verso l’alto o il basso (registro acuto o grave). Spingere la
Wheel in avanti per incrementare il pitch del suono, oppure tirarla indietro per
abbassarlo. Il controller è dotato di una molla, e ritorna autonomamente in
posizione centrale una volta rilasciato.
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L’intervallo di variazione attuabile può essere specificato liberamente e individualmente per ciascun Programma accedendo alla pagina Program/Pitch del menu Program. Consultare il parametro “Pitch Bend Range” a pag. 41 per ulteriori
informazioni al riguardo.
2. MODULATION WHEEL: La Mod Wheel può essere assegnata al controllo di
una serie di parametri, come ad esempio vibrato, tremolo, FM amount, etc. Il controller è generalmente mappato per default all’effetto di vibrato, ma l’utente è tuttavia libero di cambiare l’assegnazione specificando il parametro desiderato.
Per assegnare la funzione di controllo alla Mod Wheel, utilizzare la Modulation
Matrix (pag. 236).
3. GRIGLIA PERFORMANCE: Questa griglia consente l’assegnazione dei
parametri da gestire con le quattro manopole Control (vedere il punto 5 per maggiori dettagli). Essendo presenti quattro file di parametri, le manopole possono virtualmente gestire fino a 16 elementi differenti. La fila della griglia correntemente
selezionata è indicata da un’illuminazione più intensa rispetto alle altre tre. Per
selezionare una fila nella griglia, premere i tasti ARP, FILTER, EQ ed ASSIGN
(vedere pag. seguente) sulla destra.
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Capitolo 1: Hardware
4. ARP, FILTER, EQ, ASSIGN: Tasti che permettono di selezionare la fila di
parametri da attivare nel pannello Performance. ARP, FILTER, ed EQ sono assegnati in modo fisso alle funzioni Arpeggiatore, Filtro ed Equalizzatore, mentre
ASSIGN consente di gestire con le manopole Control numerosi parametri assegnabili. Da notare come i nomi delle manopole (nella parte bassa dello schermo)
cambino in conseguenza della fila di parametri selezionata. Se ad esempio si è premuto il tasto “EQ”, sul display i nomi dei parametri oggetto di controllo corrisponderanno a Low, Low-Mid, High-Mid ed High.
L’assegnazione delle manopole può essere specificata in dettaglio mediante la
Modulation Matrix. Consultare pag. 236 per maggiori informazioni.
5. MANOPOLE CONTROL: Queste manopole possono essere utilizzate per la
gestione di quasi tutti i parametri di Fusion, come ad esempio le frequenze dei filtri, risonanza, modulazione e persino il tempo. Controllando la Griglia Performance (punto n° 3 nella pagina precedente) è possibile capire quali manopole sono
state assegnate per la gestione dei parametri. La rotazione di una di queste manopole si riflette sulla corrispondente icona mostrata sul display, che ruoterà di conseguenza (livello superiore delle modalità Program, Mix e Song).
Le manopole operano in tempo reale, per cui le variazioni sonore possono essere
monitorate in diretta durante l’esecuzione strumentale.
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6. ARP On/Off, S1, S2: Il tasto ARP On/Off (Arpeggiatore) attiva e disabilita
l’arpeggiatore di Fusion. I tasti S1 ed S2 sono due switch con compiti di ON/OFF
che possono essere impostati in maniera da poter controllare l’attivazione o meno
di una serie di funzioni, come ad esempio i filtri o le mandate effetti. L’assegnazione degli switch può essere effettuata sempre dalla Modulation Matrix (pag.
236). Per ulteriori informazioni sull’Arpeggiatore, consultare pag. 213.
7. TRIGGER 1-4: Serie di quattro tasti assegnabili a funzioni di trigger (attivazione) per le envelope (inviluppi), LFO ed altro ancora. A differenza dei tasti S1 ed
S2, questi tasti attivano la funzione fin tanto che rimangono premuti. Una volta
rilasciati, cioè, il trigger viene automaticamente disabilitato. Come sempre,
l’assegnazione delle funzioni può essere stabilita nella Modulation Matrix (pag.
236).
8. MASTER VOLUME: Controllo che gestisce il volume audio master di Fusion.
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Capitolo 1: Hardware
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Schema dei Collegamenti
Cuffia Stereo
Sorgente da
Campionare
Chitarra,
Microfono DInamico,
Tastiera o sorgente
+4dB
Cavi Audio 1/4"
Switch a
Pedale
Amplificatore Stereo
Pedale di Espressione
S/PDIF Coassiale
Cavo ADAT
Ingressi Multi-traccia
da -10 a +4dB
La figura sopra mostra un esempio di come sia possibile collegare Fusion al resto
dell’equipaggiamento dello studio. Iniziando dalla sinistra dell’illustrazione,
vediamo di approfondire le caratteristiche di ingressi ed uscite audio.
Ingressi Sampling (Campionamento): Questi ingressi - etichettati “Left/Mono” e
“Right” - permettono il collegamento di una sorgente sonora esterna per il campionamento su Fusion. I suoni campionati possono successivamente essere sfruttati
per creare Programmi personalizzati. La tastiera consente di campionare segnali in
mono o stereo, mentre con il controllo Gain si può specificare il livello d’ingresso
per una registrazione ottimale.
Da notare che questi ingressi possono essere usati per ruotare (ad esempio) il
segnale di un microfono (o qualsiasi altro apparato audio) al motore di sintesi o
agli effetti, per cui la tastiera può operare anche come un potente processore FX a
sè stante.
Uscita Headphone (Cuffia): Per il collegamento di una cuffia stereofonica. Da qui
Fusion invia lo stesso segnale in uscita dai jack Main Output. In altre parole, se si è
ruotato un qualsiasi segnale alle uscite Aux, questo non potrà essere monitorato
dalla cuffie, proprio perchè assente dall’uscita Main.
Nota su Ingressi ed Uscite:
Tutti gli ingressi e le uscite audio di
Fusion utilizzano connettori TRS
bilanciati da un quarto di pollice,
anche se accettano anche jack sbilanciati dello stesso formato. È consigliabile tuttavia usare connettori
bilanciati per preservare la massima
trasparenza del segnale e per mantenere al minimo il rumore di fondo.
Ciò è ancora più importante se si
considera la lunghezza dei cavi, dato
che la qualità del segnale di un cavo
sbilanciato è inversamente
proporzionale alla sua lunghezza.
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Capitolo 1: Hardware
Uscite Main (Principale): Queste sono le uscite audio principali di Fusion, alle
quali la tastiera per default invia tutte le tracce del registratore hard disk e del
synth. Collegare queste uscite all’ingresso stereo di un amplificatore (o mixer).
Uscite Aux (Ausiliarie): Seconda coppia di uscite che consente di inviare separatamente (rispetto alle uscite Main) due segnali all’esterno per un’eventuale elaborazione individuale delle tracce hard disk o synth.
Uscita S/P DIF: Uscita digitale dedicata al trasferimento del segnale ad un dispositivo in grado di supportare lo standard S/P DIF. Il segnale in uscita è una copia
digitale di quello trasmesso dagli output Main del synth.
Uscita Optical (Ottica): Quest’uscita digitale in formato ottico supporta il formato
ADAT ad otto canali. Lo schema di riferimento è il seguente:
Canale ADATUscita
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Main Out Left
Main Out Right
Aux Out Left
Aux Out Right
Insert 1 Send Left
Insert 2 Send Left
Insert 3 Send Left
Insert 4 Send Left
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Perchè due set di uscite?
Supponiamo di aver impostato un
set-up composto da due suoni - Bass
e Lead in configurazione split - e si
desideri elaborare con l’EQ e un
processore i due timbri individualmente utilizzando dei moduli esterni.
Nessun problema! In questo caso
basterà ruotare il suono Bass ad
un’uscita (per es.: Main o Aux L) e il
Lead all’altra (es.: Aux R), per avere
i timbri in uscita da due jack separati.
Nota sul collegamento S/P DIF
L’uscita S/P DIF sul retro di Fusion
appare come un connettore RCA
standard, ma non è possibile usare
un cavo RCA audio normale. Lo
standard S/P DIF richiede un cavo
da 75 ohm “digital audio” per operare correttamente. Un cavo “normale” può provocare la produzione
di rumore bianco (white noise). Se si
dovessero verificare rumori di
“pop” o “click”, verificare il collegamento e la qualità del cavo, che
probabilmente sarà la causa
dell’inconveniente.
Ingressi Foot Pedals (Pedali): Questi tre ingressi permettono di collegare dei
pedali per il controllo di diverse funzioni. EXPRESSION (Pedal) serve per la connessione di un pedale di espressione di tipo continuo, che può essere assegnato al
controllo (ad esempio) del volume.
L’ingresso FOOTSWITCH è configurabile e consente di triggerare envelope (inviluppi), LFO ed altri tipi di eventi. La sua funzione è simile a quella offerta dai tasti
Trigger presenti sul pannello Performance. A differenza dell’ingresso EXPRESSION, quest’input è di tipo “binario”, e determina solo lo status “On” oppure “Off”
di una funzione, senza alcun controllo intermedio.
L’ingresso SUSTAIN offre la possibilità di collegare un pedale per le funzioni
standard di sustain (damper) per il mantenimento delle note. A differenza
dell’ingresso EXPRESSION, quest’input è di tipo “binario”, e determina solo lo
status “On” oppure “Off” di una funzione, senza alcun controllo intermedio.
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Capitolo 1: Hardware
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Ingressi Multitrack (Multitraccia): Serie di otto ingressi collegati direttamente al
registratore hard disk di Fusion, e che permettono l’incisione di strumenti “live”
(come ad esempio chitarra, basso, batteria etc.), così come la connessione di un
mixer, CD player, giradischi e molto altro ancora. Da notare che questi ingressi
operano correttamente solo con segnali di linea per cui, dato che la maggior parte
degli strumenti sopra menzionati ne è sprovvista (es.: microfoni a condensatore,
chitarre, giradischi) sarà necessario utilizzare un preamplificatore a monte del
segnale per poterne incrementare l’intensità prima di inserirli in Fusion.
Gli ingressi possono essere impostati per accogliere segnali a -10 o +4dB in modo
da renderli adatti ad una vasta gamma di sorgenti audio, da quelle di tipo “consumer” a quelle “professionali” (maggiori dettagli a pag. 202). Il registratore hard
disk interno campiona il segnale con una frequenza di campionamento a 44.1 kHz
e risoluzione a 24-bit, il che permette di effettuare registrazioni con un elevato
grado di fedeltà senza dover far ricorso ad apparati esterni.
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Collegamenti MIDI
M
M
odulo Sonoro MIDI
odulo Sonoro MIDI
Computer
Capitolo 1: Hardware
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La figura sopra mostra un esempio di come sia possibile collegare Fusion al resto
dell’equipaggiamento MIDI dello studio.
MIDI IN: A questa porta è possibile collegare l’uscita MIDI OUT di un modulo
MIDI esterno. Ci sono due ragioni per voler fare ciò:
1. In tutti quei casi in cui si desidera controllare Fusion da un’altra tastiera, un tipo
di opzione che i tasteristi sfruttano spesso sul palco quando utilizzano uno strumento “master” per gestire tutte le altre tastiere.
2. Quando ad esempio si intende arrangiare un brano musicale su un sequencer
MIDI (anche su computer) e si desidera riprodurre i suoni registrati con i timbri di
Fusion.
MIDI OUT: Porta utilizzabile per la connessione di Fusion alla porta MIDI IN di
un dispositivo MIDI esterno, per il controllo di uno strumento o la trasmissione di
eventi MIDI a un sequencer.
MIDI THRU: I messaggi MIDI ricevuti da Fusion dalla porta MIDI IN vengono
ritrasmessi immutati da questa uscita. È una caratteristica molto utile in tutti quei
casi in cui si desidera utilizzare più strumenti/moduli MIDI collegandoli a catena,
dato che così facendo è possibile trasmettere da un’unità Master determinate informazioni MIDI a tutti i dispositivi connessi.
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Capitolo 1: Hardware
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Collegamenti Computer/USB
Porta USB Computer
Pannello Posteriore Fusion 6/8HD
Cavo USB
USB: Per la connessione di Fusion a un personal computer (PC o Mac) e il trasferimento dei file. Fusion supporta lo standard USB 2.0, ma è anche compatibile con
le versioni USB 1.1 e 1.0. Tuttavia, è consigliabile utilizzare lo standard 2.0 poichè
i file audio sono di dimensioni generalmente molto grandi, e con una velocità 1.0
oppure 1.1 il trasferimento potrebbe risultare lento.
Fusion è stata progettata per operare con qualsiasi computer in grado di supportare
dispositivi “USB Mass Storage” (Supporti di Memorizzazione USB) che utilizzano
un tipo di formattazione FAT32 del file system. La maggior parte dei computer
odierni supporta pienamente questa caratteristica.
Per ulteriori informazioni sulla
memorizzazione e il salvataggio dei
file, consultare la sezione “Salvataggio delle Variazioni” a partire da
pag. 31.
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Capitolo 1: Hardware
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Accensione di Fusion
Prima di collegare il cavo di alimentazione, accertarsi che l’interruttore di accensione di Fusion sia in posizione “off” (spento). Non è necessario verificare la tensione di rete dell’impianto elettrico (110V o 220V) dato che Fusion è fornita di un
alimentatore interno che si autoconfigura in base al tipo di corrente in ingresso.
1. Collegare il connettore femmina del cavo di alimentazione alla presa di corrente
sul pannello posteriore di Fusion.
2. Inserire la spina del cavo di alimentazione in una presa di corrente elettrica.
Evitare di accendere e spegnere
ripetutamente la tastiera! Questo
potrebbe danneggiare irrimediabilmente lo strumento, visto che così si
sottopongono i sensibili componenti
interni (in special modo hard disk,
memoria e processore) ad uno stress
inutile, e con il rischio di accorciarne la normale funzionalità. Se
utilizzata secondo le istruzioni fornite, Fusion è in grado di garantire
anni di funzionamento senza problemi di sorta.
È consigliabile considerare Fusion
alla stregua di un computer: quando
è necessario spegnere e riaccendere
la tastiera, attendere circa 10
secondi prima di far ripartire lo strumento. Ciò per dargli modo di scaricare i componenti interni e la
memoria.
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Capitolo 1: Hardware
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Reset dello Strumento (Factory Reset)
Fusion consente di ripristinare le impostazioni Global in base a come previsto inizialmente dalla fabbrica. È l’opzione da utilizzare nel caso in cui si sia cambiata
accidentalmente qualche impostazione Global e ci sia la necessità di far tornare
velocemente lo strumento alle condizioni operative normali.
Il reset di Fusion è facile da attuare: a tastiera spenta, tenere premuti entrambi i
tasti Play e Record e accendere lo strumento. Attendere il caricamento del sistema
operativo. Una volta apparsa la schermata Program, Fusion ripristina le impostazioni Global di default, e si può iniziare a suonare.
Da notare che con questa operazione si agisce solo sulle impostazioni Global. In
altre parole, i Programmi, le Song, i Campioni e l’Arpeggiatore non vengono resettati, e rimangono nello stato in cui erano prima del ripristino (cioè con le eventuali
modifiche apportate dall’utente).
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Capitolo 2: Le Basi di Fusion
Fusion “one-on-one”: Le Basi
Questa parte del manuale è dedicata a tutti coloro non esperti in workstation, o
comunque a chiunque desideri approfondire l’argomento sulle diverse funzionalità
del synth. Vediamo innanzitutto di approfondire la conoscenza su alcuni concetti di
base, e cioé:
Cos’è un Programma?
I suoni di Fusion sono denominati “Programmi”. Ogni Programma contiene tutte le
impostazioni relative a campioni, routing e altri tipi di dati necessari a poter riprodurre un determinato timbro strumentale. Ad esempio, il Programma “Grand
Piano” contiene tutti i campioni individuali, i punti di loop, parametri dei filtri e
altre impostazioni che permettono di riprodurre il suono di pianoforte alla pressione delle note sulla tastiera.
Cos’è un Mix?
Il “Mix” non è altro che una collezione di Programmi. Ogni Mix può contenere
fino a 16 Programmi, organizzabili in configurazione split, layer o impostati in altri
modi per permettere all’utente di creare il proprio suono. L’organizzazione dei Programmi consente di generare sonorità e timbri altrimenti impossibile da ottenere
con un singolo sound. Per avere un’idea della struttura di Fusion, consultare lo
scherma “Struttura di Fusion” alla pagina seguente.
Perchè non chiamarli semplicemente “Strumenti”?
L’utente potrebbe lecitamente chiedersi perchè i suoni di Fusion non
vengano chiamati semplicemente
“strumenti, invece di “Programmi”.
Questa scelta è stata fatta principalmente per evitare confusione. Il termine “strumento” è piuttosto
ambiguo, e potenzialmente confondibile con altre cose (come ad
esempio l’hardware di Fusion, o le
sorgenti sonore dei campioni). Il termine “Programma”, invece, è dotato
di caratteristiche che lo rendono
peculiare e specifico, quindi meno
confondibile con altri elementi.
Cos’è una Song?
Una “Song” è un arrangiamento completo (che include parti synth e audio) che può
essere creato utilizzando il sequencer MIDI di Fusion e il registratore hard disk
interno. Ogni Song può essere composta da fino a 32 tracce synth e 8 tracce di
audio digitale. Ciò significa che con Fusion è possibile comporre e mixare brani
musicali completi, senza dover far ricorso ad equipaggiamento esterno.
Cos’è un Sampler?
Un “Sampler” (campionatore) è un dispositivo capace di registrare o catturare un
suono (detto “campione”) e di riprodurlo o manipolarlo con diversi metodi. Il campionatore interno di Fusion consente di registrare strumenti acustici reali, loop di
batteria e altro ancora, e di utilizzare questi suoni per creare i propri Programmi
personalizzati. Ciò significa che l’utente non è limitato ai suoni integrati in Fusion,
ma che può liberamente creare i propri, espandendo di fatto all’infinito le possibilità timbriche del sintetizzatore.
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Capitolo 2: Le Basi di Fusion
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Struttura di Fusion
Modalità Fusion
Modalità Mix
(Multitimbrica)
Modalità Program
(Singolo Strumento)
Modalità Song
Modalità Sampler
Modalità Mixer
Modalità Global
Funzioni
Sintetizzatore
Sampler
(Creazione Multisample)
Arpeggiatore
Sequencer MIDI
Registrazione
Hard Disk
Funzioni di
Sistema
Effetti
Mixer
Uscita
Audio
Fusion straripa letteralmente di funzionalità, e può essere facile a volte lasciarsi
travolgere dalle sue immense potenzialità. Prendiamoci perciò qualche istante per
comprendere meglio come le diverse parti interagiscono tra loro per produrre il
suono finale.
Facendo riferimento alla figura sopra, notare come le frecce indichino il flusso
lineare dei segnali da una sezione all’altra. Qualora ci si trovi in difficoltà nel
capire come organizzare il percorso di un determinato segnale, consultando la presente struttura è possibile “tornare alle radici” per analizzare le fondamenta di
Fusion.
Sulla colonna sinistra sono indicate le diverse modalità operative di Fusion. Le
modalità sono illustrate nello stesso ordine con cui appaiono sulla sinistra dello
schermo LCD della workstation.
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Capitolo 2: Le Basi di Fusion
Conoscere Fusion
I tasti Modalità
Fusion è stata fornita di sei modalità operative: Mix, Program, Song, Sampler,
Mixer e Global, ciascuna delle quali appositamente strutturata per affrontare
compiti specifici, descritti più in basso.
Da notare che le modalità Mix, Program, Song e Sampler offrono parametri impostabili liberamente dall’utente (editing). Per accedere a questi parametri, premere il
tasto EDIT allocato sulla sinistra in alto rispetto alla Data Wheel. Una volta impostato il parametro desiderato, premere nuovamente il tasto di modalità in oggetto
per uscire dall’editing.
Modalità Program
Questa è la modalità probabilmente più usata, nella quale è possibile caricare e riprodurre uno strumento per volta ed esplorare le migliaia di timbri
di cui Fusion è stata fornita. Supponiamo ad esempio di voler suonare un
Piano a coda (Gran Piano). In questo caso, è sufficiente entrare in modalità
Program, richiamare il suono in oggetto e... è tutto!
Il tasto Category sulla destra del display permette di accedere inoltre ad
una “libreria” speciale, grazie alla quale la ricerca dei suoni desiderati
risulta notevolmente più semplice.
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La modalità Program può altresì essere utilizzata per la creazione dei propri Programmi personalizzati.
Modalità Mix
La modalità Mix rappresenta il modo “multitimbrico” di Fusion, che consente di assemblare, organizzare e riprodurre più Programmi contemporaneamente. La modalità Mix è in genere usata in uno dei seguenti tre
contesti:
1. Suoni in Layer. La configurazione Layer è quella in cui due
suoni sono posti su livelli diversi, venendo riprodotti simultaneamente con la pressione di una sola nota sulla tastiera. Un esempio
comune è fornito da un sound composto da pianoforte e archi.
2. Suoni in Split. Con questa configurazione è possibile assegnare
un suono alla parte sinistra della tastiera, e un altro timbro alla
parte destra, in modo da poter suonare due strumenti distinti con le
due mani. L’esempio classico è fornito da quei tastieristi che
amano suonare con la sinistra una parte di basso, e con la destra
una parte di synth solista. La modalità Mix è la maniera più facile
per poter ottenere tutto questo.
3. Sequencing esterno. Se si desidera utilizzare un sequencer, e si
intende sfruttare Fusion come modulo sonoro, in questo caso è possibile caricare fino a 16 Programmi ed assegnare ad ognuno di
questi un canale MIDI. Così facendo, le note trasmesse dal
sequencer riprodurranno un timbro diverso in base alle impostazioni definite dall’utente.
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Capitolo 2: Le Basi di Fusion
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Modalità Song
La modalità Song integra sequencer MIDI e tracce audio, e per tale motivo
è il metodo ideale per avere sempre sott’occhio le proprie composizioni
musicali. In modalità Song si può registrare, arrangiare e modificare le singole parti strumentali fino ad ottenere il mix finale desiderato. Questa
modalità controlla sia le tracce del sequencer MIDI, sia le tracce audio
registrate sull’hard disk interno. Per ogni Song ci sono a disposizione 32
tracce MIDI e 8 audio.
Modalità Sampler
La modalità Sampler offre tutto ciò di cui si possa aver bisogno per la creazione dei propri Programmi custom (personalizzati), dato che sono presenti
funzioni di campionamento ed editing della forma d’onda audio complete
ed esaurienti. Per accedere a queste funzioni, entrare in modalità Sampler,
premere il tasto EDIT e notare come sullo schermo appaiano le pagine tab
Multi, Zone, Sample, Process ed Utility, che consentono di entrare in dettaglio nell’editing del campione selezionato.
Una volta campionato un suono, lo si può utilizzare per creare un Programma personalizzato (in modalità Program) e gestirlo alla stessa stregua
dei Programmi preset di Fusion.
Modalità Mixer
La modalità Mixer è stata pensata per consentire all’utente di mixare i
suoni synth e quelli audio utilizzando una sola schermata, dove è possibile
gestire i livelli di volume, posizione del pan etc. per ciascuna traccia MIDI
o audio, così come controllare i livelli di mandata o abilitare la funzione di
“solo”, proprio come accadrebbe con un mixer convenzionale.
Da sottolineare che il mixer è disponibile soltanto in modalità Mix o Song,
dato che queste sono le uniche modalità che permettono l’uso simultaneo
di Programmi o tracce audio multiple. Nelle modalità Program e Sample,
infatti, è consentito suonare un solo timbro/campione alla volta, e il mixer
è per tale motivo inutile (visto che non c’è nulla da mixare).
Modalità Global
La modalità Global è fornita di tutti quei parametri le cui impostazioni
influiscono sull’intera workstation Fusion, come ad esempio l’intonazione
Master (Master Tuning) e la Velocity Scaling.
La pagina tab SETTINGS permette di accedere alle impostazioni relative
alla tastiera, ai parametri MIDI e ai controller; MEDIA consente l’accesso
all’hard drive e alla card Compact Flash; infine, con SYSTEM si può visualizzare ed aggiornare le informazioni correnti relative al sistema operativo
di Fusion.
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Capitolo 2: Le Basi di Fusion
I Menu di Fusion
Tutta la “navigazione” tra i diversi menu di Fusion ha luogo sul Pannello Centrale.
Vediamo di analizzarne in dettaglio le singole sezioni per saperne un pò di più:
1. Tasti MODE SELECT: Permettono l’accesso alle diverse modalità
operative di Fusion: Mix, Program, Song, Sampler, Mixer e Global.
Se si è premuto il tasto EDIT per l’impostazione dei parametri e si
desidera tornare indietro al livello superiore, premere nuovamente il
tasto della modalità corrispondente.
2. CONTROL WHEEL & tasti di contorno: La Control Wheel permette
di navigare velocemente tra i diversi suoni e parametri di Fusion.
Ruotandola in senso orario si ottiene lo stesso risultato che si avrebbe
premendo ripetutamente il tasto “Inc” (Incremento). Viceversa, ruotandola in senso antiorario, il risultato equivale alla pressione ripetuta del
tasto “Dec” (Decremento).
Generalmente, la Wheel dovrebbe essere utilizzata quando si intende
modificare radicalmente l’impostazione di un parametro (come ad
esempio passare da 0% a 100%), mentre invece i tasti Inc/Dec quando
si desidera specificare variazioni più piccole (es.: passare dal 10% al
12%).
3. I tasti EDIT, UNDO, STORE, PREV, NEXT, DEC e INC intorno alla
Control Wheel hanno le seguenti funzioni:
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Annullare le Azioni:
Il tasto UNDO si accende per segnalare che è possibile annullare
l’azione intrapresa.
•EDIT: Con questo tasto si apre “il cofano motore” di Fusion, e
si accede alle impostazioni dettagliate per le modalità Mix, Program, Song e Sampler.
•UNDO: Consente di annullare l’operazione più recente nel
caso in cui si sia rimasti insoddisfatti della modifica apportata. La
funzione Undo è fornita di ben 100 livelli per la maggior parte
delle operazioni.
•STORE: Tasto che consente di salvare le modifiche apportate
al Programma, al Mix o alla Song.
•PREV, NEXT: Con questi tasti si può selezionare il parametro
precedente o successivo in ciascuna pagina di edit.
•DEC, INC: Permettono il decremento o l’incremento del
valore del parametro selezionato, in singoli step (un’unità per
volta).
Salvare le Modifiche:
Prima di passare a un altro Programma/Song/Mix, ricordarsi sempre di salvare le modifiche
apportate. In caso contrario, tutte le
variazioni specificate andranno irrimediabilmente perse a vantaggio
dell’impostazione originale presente
in memoria.
L’icona che appare in alto a
destra nello schermo segnala il fatto
che qualche impostazione è stata
modificata (Programma, Mix o
Song) rispetto all’ultimo salvataggio. Qualora si dovesse reputare tale
cambiamento di una certa importanza, salvare le modifiche apportate
prima di selezionare un Programma/
Mix/Song diverso da quello corrente.
Ripristinare le Impostazioni di
Default:
Premendo contemporaneamente i
tasti INC e DEC è possibile richiamare (per il parametro oggetto di
editing) il corrispondente valore di
default. Questo può tornare utile in
tutti quei casi in cui si è “giocato”
un pò troppo con un valore e si
desidera tornare velocemente al
punto di partenza.
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Capitolo 2: Le Basi di Fusion
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4. Tasti SOFT: Questi 12 tasti senza etichetta ai lati del display permettono di accedere alle diverse sezioni dell’interfaccia utente. I tasti sulla
sinistra dello schermo corrispondono ai pulsanti “menu” virtuali, con i
quali si possono selezionare le diverse pagine tab in ciascuna modalità
operativa di Fusion. Quelli sulla destra permettono di visualizzare le
sottopagine, i sottomenu, le finestre di dialogo etc. all’interno di ogni
pagina tab.
Una volta apertasi una finestra di dialogo, è necessario premere uno dei
pulsanti tra “OK”, “Cancel” oppure “Exit” per poterla chiudere e
tornare all’editing di altri parametri.
Infine, nel caso in cui si sia “persa la strada” mentre ci si addentrava tra
i diversi menu e sottomenu di una modalità, basterà premere nuovamente il tasto Soft sulla sinistra per tornare rapidamente alla pagina
iniziale del menu stesso.
5. Tasti CATEGORY e BANK: Il tasto CATEGORY consente di accedere
ad una libreria speciale di Fusion, nella quale sono raccolti i Programmi (o i Mix se si è in modalità MIX) suddivisi in base alla rispettiva categoria di appartenenza. Ad esempio, se ci si trova in modalità
PROGRAM, la pressione di questo tasto fa aprire una schermata riportante le categorie in cui sono organizzati i Programmi. Ciò rende più
facile la ricerca di un determinato suono.
Nota sui Tasti Soft:
Alcuni dei tasti Soft sono distinti da
un puntino nell’angolo basso sinistro, mentre altri da un piccolo triangolo. Il puntino sta a significare
che un’azione sarà eseguita non
appena si premerà il tasto Soft in
oggetto (tasti “azione”).
La pressione dei tasti con il triangolo (noti come tasti “livello”)
determina invece l’apertura di una
nuova pagina di menu, cioè di un
nuovo “livello” al si sopra della
pagina corrente, che dovrà essere
chiusa prima di poter tornare al
livello inferiore. Per chiudere la
pagina menu aperta in sovrapposizione, premere uno tra i pulsanti
“OK”, “Cancel” oppure “Exit”.
I tasti BANK permettono invece di richiamare i diversi banchi di
memoria relativi a Programmi e Mix residenti all’interno di Fusion.
6. Tasti QUICK ACCESS: Fusion è stata dotata di ben 24 tasti QUICK
ACCESS per una più facile selezione di suoni, parametri e altre importanti funzioni. I 16 tasti superiori sono etichettati A-P, mentre l’ultima
fila è distinta da numeri. Questi tasti permettono di accedere ai primi
128 timbri memorizzati in ciascun banco (16 x 8 = 128). Una volta
approfondita la conoscenza di Fusion, è possibile utilizzare queste
scorciatoie per richiamare istantaneamente dalla modalità Program i
suoni desiderati. Se ad esempio si volesse selezionare il suono di
Grand Piano (Programma A-1), sarà sufficiente premere prima il tasto
“A” e poi il tasto “1”.
I tasti QUICK ACCESS 1-8 possono essere impostati in maniera da
farli operare come più si desidera, per esempio assegnandogli la funzione di abilitazione/disabilitazione dell’oscillatore mentre si sta modificando o disegnando i suoni in modalità Program. Maggiori dettagli su
questi tasti saranno comunque trattati nel manuale via via che se ne
presenterà l’occasione.
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Capitolo 2: Le Basi di Fusion
7. Tasti CONTROLLI DI TRASPORTO: Questi sette pulsanti consentono il controllo delle funzioni di trasporto per il sequencer MIDI e il
registratore multitraccia su hard disk interno. Il tasto SET LOC permette l’impostazione di un punto di Locate (punto di memoria) al quale
è possibile accedere direttamente premendo il tasto LOCATE. I tasti
rimanenti eseguono le tipiche funzioni di registrazione e trasporto,
equivalenti a quelle che è possibile trovare in qualsiasi registratore a
nastro (o un sequencer per PC).
Proprio come i tasti QUICK ACCESS 1-8, il tasto LOCATE può operare in diversi modi a seconda del menu in cui ci si trova, e il suo scopo
principale è quello di facilitare la vita in condizioni di editing particolari (come ad esempio l’impostazione di Key Range o Key Zone).
Maggiori dettagli su questi tasti saranno comunque trattati nel manuale
via via che se ne presenterà l’occasione.
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Capitolo 2: Le Basi di Fusion
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Utili Scorciatoie per la Navigazione
Fusion offre la possibilità di utilizzare delle comode “scorciatoie” per navigare più
velocemente tra i menu disponibili, il che permette di risparmiare tempo quando si
è alla ricerca di una determinata funzione.
Locazioni Interfaccia Utente (UI)
[Tenere premuto SET LOC + tasti 1-8 per impostare un punto di Locate]
[Tenere premuto LOCATE + tasti 1-8 per saltare a un punto di Locate]
I punti di locazione per l’interfaccia utente (UI) consentono di saltare
immediatamente a una pagina qualsiasi di Fusion utilizzando una combinazione di tasti. Molti utenti trovano questa funzione estremamente utile,
dato in questo modo riescono a memorizzare delle scorciatoie per le otto
pagine più spesso selezionate, per un più facile e rapido accesso.
Tenere premuto il tasto SET LOC e premere uno dei tasti 1-8 per impostare
un punto di Locate per l’interfaccia utente. Successivamente, per tornare
alla pagina così marcata, tenere premuto il tasto LOCATE e premere il
tasto numerico in precedenza attribuito.
Punti di Locate
[Tenere premuto SET LOC + tasti A-P per impostare un punto di Locate]
[Tenere premuto LOCATE + tasti A-P per saltare a un punto di Locate]
I punti di Locate risultano estremamente utili in modalità Song, dato che
con questi è possibile contraddistinguere le diverse sezioni di un brano
musicale. A tali punti è poi possibile accedere istantaneamente utilizzando
una combinazione di tasti. Ad esempio, assegnando un punto di Locate
all’inizio di un verso o del chorus di una Song, sarà successivamente possibile accedere a tali punti premendo una combinazione di tasti, piuttosto che
dover far ricorso ai tasti di trasporto REW e FFWD del sequencer.
Per impostare un punto di Locate, tenere premuto il tasto SET LOC e premere uno dei tasti A-P (dato che ci sono sedici tasti, è possibile specificare
fino a 16 punti di Locate per ciascuna Song).
Per accedere a un punto di Locate precedentemente specificato, tenere premuto il tasto LOCATE e premere uno dei tasti A-P per richiamare il punto
desiderato.
Quando si preme solamente il tasto SET LOC (senza cioè abbinare alcun
tasto A-P), Fusion imposterà come punto di Locate il valore specificato dal
parametro “Current Loc” nella pagina Song/Song/General. Analogamente,
premendo il solo tasto LOCATE, Fusion richiamerà il punto di Locate
specificato per il parametro “Current Loc”.
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