STEINBERG Cubase Studio 4 User Manual [it]

Manuale Operativo
Manuale Operativo Cubase 4 - Versione originale realizzata da: Cristina Bachmann, Heiko Bischoff, Birgit Grossmann, Sabine Pfeifer, Claudia Schomburg
Traduzione dall’inglese per Midiware a cura di Massimo Grazioli: maxiflip@tiscali.it
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© Steinberg Media Technologies GmbH, 2006.
Tutti i diritti riservati.

Indice

3 Indice

10 Parte I:
Manuale di riferimento

11 Descrizione del Manuale

12 Benvenuti!
13 Connessioni VST: Configurazione bus
ingresso e uscita
14 Presentazione 14 Configurare i bus 17 Uso dei bus 19 Configurare canali Group e FX 20 Monitoring 20 Strumenti/effetti esterni (solo Cubase)

25 Finestra Project

26 Presentazione 27 Panoramica della finestra 34 Operazioni 55 Opzioni

57 Riproduzione e pannello di Trasporto

58 Presentazione 60 Operazioni 62 Opzioni ed Impostazioni

64 Registrazione

65 Presentazione 65 Metodi di registrazione elementari 67 Specifiche di registrazione audio 77 Specifiche di registrazione MIDI 82 Opzioni e Impostazioni 84 Recupero di registrazioni audio dopo un blocco del
sistema

85 Fade, crossfade e inviluppi

86 Creazione dei fades 87 Finestre di dialogo Fade 89 Creare i crossfade 90 Finestra di dialogo Crossfade 91 Auto Fade e Crossfade 92 Inviluppi evento

93 Traccia play order

94 Introduzione 94 Configurare la traccia play order 95 Lavorare con le parti play order 97 Uniformare l’ordine di riproduzione

98 Tracce Cartella

99 Descrizione tracce Cartella 99 Gestire le tracce Cartella 100 Lavorare con parti Cartella

102 Uso dei Marker

103 Descrizione dei marker 103 Finestra Marker 104 Traccia Marker 106 Comandi rapidi per i marker 106 Editing dei marker nel Project Browser

107 Il Mixer

108 Presentazione capitolo 109 Panoramica 111 Configurare il Mixer 115 Strisce canale relative all’audio 116 Strisce canale MIDI 116 Pannello comune 117 Canali d’ingresso e uscita 117 Procedure di mixaggio elementari 121 Procedure audio specifiche 128 Procedure specifiche MIDI 129 Utility 132 Diagrammi Mixer VST
135 Control Room
(solo Cubase)
136 Presentazione capitolo 137 Configurare la Control Room 140 Finestra Control Room Overview 140 Mixer della Control Room 142 Operazioni Control Room 147 Send Studios e Studio 150 Direct Monitoring e latenza
151 Surround
(solo Cubase)
152 Presentazione capitolo 154 Operazioni
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159 Automazione

160 Presentazione capitolo 161 Operazioni d’automazione traccia 164 Automazione Write/Rea 167 Curve d’automazione 170 Consigli e metodi comuni 170 Opzioni ed Impostazioni

171 Processi e funzioni audio

172 Presentazione capitolo 172 Processo Audio 181 Applicare i plug-in (solo Cubase) 182 Finestra Offline Process History 183 Funzione Freeze Edits 184 Detect Silence 185 Spectrum Analyzer (solo Cubase) 187 Funzione Statistics (solo Cubase)

188 Sample Editor

189 Presentazione capitolo 189 Aprire il Sample Editor 189 Panoramica della finestra 191 Operazioni 197 Opzioni ed impostazioni

198 Audio Part Editor

199 Presentazione capitolo 199 Aprire l’Audio Part Editor 199 Panoramica della finestra 201 Operazioni 202 Metodi comuni 203 Opzioni ed Impostazioni

204 Audio warp

205 Presentazione capitolo 205 Tool Audio Tempo Definition 208 Etichette Warp e il tool Warp Samples 212 Quantizzazione audio 213 Pitch shift in tempo reale di eventi audio 213 Freezing processo in tempo reale

215 Hitpoint e slice

216 Presentazione capitolo 216 Uso degli hitpoint 218 Editing degli hitpoint 220 Q-points 221 Creare gli slice 221 Creare mappature groove quantizzate 222 Altre funzioni hitpoint

224 Il Pool

225 Presentazione capitolo 225 Panoramica della finestra 228 Operazioni

238 SoundFrame

239 Introduzione

241 MediaBay

242 Introduzione 243 Panoramica della finestra 244 Browsing dei file multimediali 246 Trovare i files nella sezione Viewer 249 Preview file nella sezione Scope 250 Tag Editor 252 Preferenze MediaBay 252 Gestione multimediale giornaliera

254 Tracce Instrument

255 Introduzione 257 Creare una traccia Instrument 257 Editing di una traccia/canale Instrument 257 Tracce Instrument e preset Track 258 Tracce Instrument e MIDI

259 Preset Track

260 Introduzione 260 Tipi di preset Track 262 Preset VST 263 Cercare i preset 265 Creare un preset Track 265 Creare tracce da preset Track o VST 266 Applicare i preset Track 268 Preview dei preset Track e VST 269 Insert ed impostazioni EQ dai preset Track

270 Parametri ed effetti MIDI

271 Introduzione 271 L’Inspector – Gestione generale 271 Impostazioni traccia principali 273 Modifier MIDI 275 Effetti MIDI 277 Gestione dei plug-in
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278 Processo e quantizzazione MIDI

279 Introduzione 280 Funzioni Quantize 285 Impostazioni permanenti con Freeze MIDI Modifi-
ers e Merge MIDI in Loop
286 Dissolve Part 287 Conversione O-Note 287 Repeat Loop 287 Altre funzioni MIDI

291 Editor MIDI

292 Editing MIDI 292 Aprire un editor MIDI 294 Key Editor – Panoramica 297 Operazioni nel Key Editor 310 Edit In-Place 311 Drum Editor – Panoramica 312 Operazioni nel Drum Editor 314 Lavorare con drum map 317 Drum name list 318 List Editor – Panoramica 319 Operazioni nel List Editor
322 Logical Editor, Transformer e Input
Transformer
323 Introduzione 323 Aprire Logical Editor 324 Panoramica della finestra 324 Selezionare un preset 324 Configurare le condizioni di filtro 329 Selezionare una funzione 330 Specificare le azioni 332 Applicare le azioni definite 332 Lavorare con i preset 332 Input Transformer

334 System Exclusive

335 Introduzione 335 Bulk dump 336 Registrare le variazioni dei parametri System Exclu-
sive
336 Editing dei messaggi System Exclusive

338 Traccia Tempo

339 Presentazione capitolo 339 Editor Tempo Track – Panoramica 341 Operazioni 344 Process Tempo (solo Cubase) 344 Finestra Process Bars (solo Cubase) 345 Opzioni e impostazioni 345 Beat Calculator 346 Merge Tempo From Tapping 346 Tool Time Warp

352 Project Browser

353 Panoramica della finestra 354 Editing delle tracce

359 Export Audio Mixdown

360 Introduzione 360 Mixdown su un file audio 361 Formati file disponibili

367 Sincronizzazione

368 Presentazione capitolo 368 Segnali di sync 369 Sincronizzare il trasporto e sincronizzare l’audio 370 Impostazioni e connessioni principali 371 Impostazioni di sincronizzazione 375 MIDI Machine Control 377 Sync Options 377 Lavorare con VST System Link

386 Video

387 Presentazione capitolo 387 Prima di iniziare (solo Windows) 388 Operazioni

392 ReWire

393 Introduzione 393 Lancio e uscita 394 Attivare i canali ReWire 394 Uso dei controlli di trasporto e tempo 395 Gestione dei canali ReWire in Cubase 395 Routing MIDI in ReWire2 395 Considerazioni e limitazioni
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Indice

396 Gestione file

397 Lavorare con i progetti 400 Lavorare con le librerie (solo Cubase) 400 Revert 400 Importare l’audio 403 Esportare ed importare file OMF (solo Cubase) 404 Esportare ed importare i file MIDI 406 Esportare ed importare tracce (solo Cubase) 407 Altre funzioni Import/Export 407 Cleanup

409 Personalizzazione

410 Presentazione capitolo 410 Workspaces 412 Finestre di dialogo Setup 413 Personalizzare i controlli traccia 415 Preset preference (solo Cubase) 416 Aspetto 417 Applicare i colori traccia ed evento 419 Dove sono salvate le impostazioni?

422 Comandi rapidi

423 Presentazione capitolo 423 Configurare i tasti di comando 426 Definire i tasti di modifica dei tool 427 I tasti di comando di default
430 Parte II:
Gestione e stampa delle partiture

431 Score Editor

432 Presentazione capitolo 432 Benvenuti! 432 Come funziona Score Editor 432 Note MIDI e note sullo spartito 433 Display quantize 435 Inserire note a mano e registrarle

436 Operazioni principali

437 Presentazione capitolo 437 Preparazioni 437 Aprire Score Editor 437 Cursore di progetto 438 Page Mode 439 Cambiare il fattore di Zoom 439 Rigo attivo 439 Impostazioni di configurazione pagina 440 Definire il proprio spazio di lavoro 442 Menu contestuali in Score Editor 442 Finestre di dialogo in Score Editor 442 Impostare key, clef e time signature 446 Trasporre gli strumenti 447 Ordine di lavoro 447 Force update

448 Trascrivere registrazioni MIDI

449 Presentazione capitolo 449 Trascrizione 449 Preparare le parti 449 Strategie: preparare le parti per la stampa dello
spartito
450 Impostazioni pentagramma 450 Pagina Main 453 Pagina Options 454 Pagina Polyphonic 454 Pagina Tablature 454 Situazioni che richiedono tecniche aggiuntive 455 Inserire modifiche display quantize 456 Strategie: Aggiungere modifiche display quantize 456 Funzione Explode 457 Funzione “Scores Notes To MIDI”
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458 Inserire ed editare le note

459 Presentazione capitolo 459 Impostazioni spartito 460 Valori e posizioni nota 462 Inserire ed editare le note 464 Selezionare le note 464 Spostare le note 466 Duplicare le note 466 Spostare misure con le "maniglie" 466 Cut, copy e paste 467 Editare le altezze di note singole 468 Cambiare la durata della note 469 Dividere una nota in due 469 Lavorare con il tool Display Quantize 469 Pentagrammi separati (piano) 470 Strategie: Pentagrammi multipli 470 Inserire ed editare clef, key o time signature 472 Cancellare le note

473 Impostazioni pentagramma

474 Presentazione capitolo 474 Impostazioni del pentagramma 474 Eseguire le impostazioni 475 Preset Staff 475 Nomi del pentagramma 475 Tonalità e chiave (Key e Clef) 476 Display quantize ed opzioni Interpretation 476 Display transpose 477 Pagina Options 477 Pagine Polyphonic e Tablature

478 Voci polifoniche

479 Presentazione capitolo 479 Premessa: voci polifoniche 480 Configurare le voci 481 Strategie: quante voci mi servono? 482 Inserire le note nelle voci 482 Verificare a quale voce appartiene una nota 482 Spostare le note tra le voci 483 Gestire le pause 484 Voci e display quantize 484 Creare voci incrociate 486 Voci polifoniche automatiche – Merge All Staves 486 Convertire le voci in tracce – Extract Voices

487 Note aggiuntive e formattazione pause

488 Presentazione capitolo 488 Premessa: gambi nota 488 Impostare la direzione del gambo 489 Lunghezza gambo 490 Alterazioni e shift enarmonico 490 Cambiare la forma della testa nota 491 Altri dettagli nota 492 Colorare le note 492 Copiare le impostazioni tra le note 492 Gestire i tratti d’unione 497 Note legate 498 Spostamento grafico delle note 498 Note ausiliarie 499 Ornamenti 500 Gruppi irregolari (Tuplet)

502 Lavorare con i simboli

503 Presentazione capitolo 503 Premessa: i vari layer 504 Inspector dei simboli 507 Importante! – Simboli, pentagrammi e voci 508 Inserire i simboli nello spartito 513 Selezionare i simboli 515 Spostare e duplicare simboli 518 Modificare durata e forma 518 Click-destro del mouse sui simboli 518 Doppio-click del mouse sui simboli 518 Cancellare i simboli 519 Copia e incolla 519 Allineamento 519 Dettagli dei simboli

525 Lavorare con gli accordi

526 Presentazione capitolo 526 Inserire i simboli accordo 528 Impostazioni accordo globali

529 Lavorare con i simboli di testo

530 Presentazione capitolo 530 Inserire ed editare simboli di testo 532 Vari tipi di scritta 536 Funzioni di testo
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539 Lavorare con i layout

540 Presentazione capitolo 540 Premessa: Layout 540 Creare un layout 540 Aprire un layout 540 Operazioni nel layout 541 Uso dei layout – un esempio 541 Marker Track to Form
542 Sviluppare lo spartito: tecniche ag-
giuntive
543 Presentazione capitolo 543 Impostazioni Layout 544 Staff size 544 Nascondere/mostrare oggetti 545 Colorare le note 546 Pause multiple 546 Editing delle stanghette misura 547 Creare gli upbeat 548 Impostare il numero di misure nella pagina 548 Spostare le stanghette 549 Trascinare i pentagrammi 551 Inserire parentesi e graffe 551 Auto Layout 553 Reset Layout 553 Stanghette misura interrotte

566 Stampa ed export delle pagine

567 Stampa 567 Export delle pagine in file immagine

568 Domande Frequenti (FAQ)

569 Come usare questo capitolo 569 Inserire ed editare le note 570 Simboli e layout

571 Trucchi e suggerimenti

572 Tecniche utili di editing 573 Se si sperava di avere un computer più veloce...

574 Indice analitico

555 Partiture di batteria

556 Presentazione capitolo 556 Premessa: Drum map in Score Editor 556 Configurare la drum map 558 Impostare un rigo per una partitura di batteria 558 Inserire ed editare le note 558 “Single Line Drum Staff”

559 Creare tablature

560 Presentazione capitolo 560 Creare la tablatura in automatico 561 Creare le tablature a mano 561 Aspetto dei numeri nella tablatura 561 Editing 562 Forma della testa nota

563 Partitura e riproduzione MIDI

564 Presentazione capitolo 564 Spartiti e modalità Play Order 564 Funzione MIDI Meaning 565 Simboli di crescendo dinamici
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Parte I:
Manuale di riferimento
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Descrizione del Manuale

Benvenuti!

Questo è il Manuale Operativo di Cubase 4 - Steinberg che contiene informazioni dettagliate su tutte le funzioni e caratteristiche del programma.
Versioni del programma
Questo manuale descrive due versioni: Cubase e Cubase Studio per due sistemi operativi o "piattaforme" diverse: Windows e Mac OS X.
Alcune funzioni sono presenti solo nella versione Cubase. In questi casi ciò è chiaramente indicato nel titolo del ris­pettivo argomento.
Analogamente, alcune funzioni ed impostazioni sono specifiche per una sola delle due piattaforme (Windows o Mac OS X). Ove possibile, ciò è chiaramente indicato. In altre parole:
Ö Se non c’è alcuna indicazione tutte le descrizioni e le procedure indicate nella documentazione valgono sia per Cubase che per Cubase Studio, in Windows e Mac OS X.
Le figure e i riferimenti dei menu sono quelle della versione Windows di Cubase localizzata in inglese.
Convenzioni dei comandi rapidi
In Cubase molti comandi rapidi di default utilizzano tasti di modifica, alcuni dei quali variano in base al sistema opera­tivo impiegato. Per esempio, il comando rapido di default per la funzione Undo è [Ctrl]+[Z] in Windows e [Com­mand]+[Z] in Mac OS X.
I comandi rapidi con i tasti di modifica descritti in questo manuale sono indicati prima con il tasto di modifica Win­dows, come segue:
[tasto di modifica Win]/[tasto di modifica Mac]+[tasto]
Per esempio, [Ctrl]/[Command]+[Z] significa: “premere [Ctrl] in Windows o [Command] in Mac OS X e premere [Z]”.
Analogamente, [Alt]/[Option]+[X] significa: “premere [Alt] in Windows o [Option] in Mac OS X e premere [X]”.
Ö Si noti inoltre che questo manuale fa spesso riferi­mento al “click-destro” del mouse (ad esempio, per aprire i menu contestuali, ecc.). In un computer Macintosh con il mouse ad un solo pulsante, tenere premuto il tasto [Ctrl] e cliccare.
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Descrizione del Manuale
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Connessioni VST: Configurazione bus
ingresso e uscita

Presentazione

Per trasferire l’audio all’hardware audio Cubase utilizza un sistema di bus di ingresso e di uscita.
• I bus d’ingresso consentono d’inviare l’audio dagli ingressi dell’hardware audio a Cubase; quando si registra l’audio si devono sempre usare uno o più bus d’ingresso.
• I bus d’uscita permettono d’inviare l’audio da Cubase alle us­cite dell’hardware audio; quando si riproduce l’audio, bisogna sempre farlo da uno o più bus d’uscita.
I bus d’ingresso e uscita sono di vitale importanza in Cu­base (ecco perchè questo capitolo è all’inizio del Manuale Operativo). Una volta compreso il sistema dei bus e la sua corretta configurazione è più facile procedere con regis­trazione, riproduzione, mixaggio e surround (solo Cubase).

Configurare i bus

Bus d’ingresso
• Serve almeno un bus d’ingresso stereo assegnato ad una coppia d’ingresso, in modo da poter registrare materiale ste­reo. Per registrare in stereo anche da altre coppie d’ingressi analogici, si possono aggiungere altri bus d’ingresso.
• Sebbene sia possibile registrare tracce mono da un lato di un ingresso stereo si consiglia di aggiungere un bus d’ingresso mono dedicato, da assegnare ad un ingresso analogico al quale è collegato un pre-amplificatore microfonico, ad esem­pio. Anche in questo caso è possibile avere più bus mono di­versi.
• Servirà anche un bus d’ingresso stereo assegnato all’ingresso stereo digitale, per i trasferimenti audio digitali.
• Per trasferire materiale audio surround direttamente ad una traccia (per esempio, da dispositivi di registrazione configurati in surround) serve un bus d’ingresso che supporti il formato surround impiegato (solo Cubase) – ad esempio, un bus d’in­gresso 5.1.
Strategie
In Cubase è possibile creare un numero qualsiasi di bus, virtualmente in qualsiasi configurazione di canale: mono, stereo o diversi formati surround.
Ö La configurazione dei bus è salvata con i progetti – si consiglia quindi di aggiungere e configurare i bus neces­sari per poi salvarli in un progetto Template (vedere "Sal­vataggio Template" a pag. 398).
Quando s’inizia a lavorare su nuovi progetti si può partire da questo Tem­plate. In questo modo si ha sempre una configurazione bus standard senza eseguirne ogni volta una nuova per un nuovo progetto. Per lavorare con diverse configurazioni bus in vari progetti, si possono creare più Template diversi, oppure memorizzare le proprie configurazioni in preset (vedere "Altre operazioni sui bus" a pag. 17). Naturalmente, i Tem­plate possono contenere anche altre impostazioni che si usano regolar­mente – frequenza di campionamento, formato di registrazione, struttura tracce di base, ecc..
Che tipo di bus servono quindi? Questo dipende dall’hardware audio impiegato, dalla configurazione audio generale (un sistema d’altoparlanti surround, ad esempio) e dal tipo di progetti con i quali si lavora.
Un esempio:
Supponiamo di avere un hardware audio con otto ingressi analogici e digitali e connessioni digitali stereo (in tutto 10 ingressi e uscite). Inoltre, c’è una configurazione surround
5.1 (solo Cubase). Ecco un elenco dei bus necessari:
Bus d’uscita
• Per il monitoraggio e l’ascolto di mix stereo sono necessari uno o più bus d’uscita stereo per l’ascolto e il monitoring.
• Anche per i trasferimenti audio digitali serve un bus stereo as­segnato all’uscita audio digitale stereo.
• Bisogna avere inoltre un bus nel formato della configurazione surround (5.1) assegnato alle opportune uscite (collegate a loro volta ai rispettivi altoparlanti). Ciò si può fare solo in Cu­base.
• Se si lavora con vari formati surround si dovranno aggiungere più bus surround.
!
Bus diversi possono usare gli stessi ingressi/uscite sull’hardware audio! Per esempio, si può avere un bus d’uscita stereo assegnato alle stesse uscite dei canali stereo frontali del bus surround – si possono così ascoltare i mix stereo senza dovere ricollegare gli altoparlanti.
Preparazioni
Prima di configurare i bus è bene nominare ingressi e us­cite sull’hardware audio. Per esempio, impiegando una configurazione d’altoparlanti surround 5.1, nominare le us­cite in base agli altoparlanti alle quali sono collegate (Left, Right, Center, e così via).
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Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
La ragione è la compatibilità – si semplifica il trasferimento dei progetti tra diversi computer e configurazioni. Per es­empio, portando il progetto in un altro studio, l’altro hard­ware audio potrebbe essere di un altro tipo; se però i due studi hanno dato ad ingressi e uscite gli stessi nomi in base al formato surround (piuttosto di nomi basati sul tipo di hardware audio) Cubase trova automaticamente in­gressi e uscite corretti per i bus e può riprodurre e regis­trare senza bisogno di cambiare le impostazioni.
Usare la finestra di dialogo Device Setup per assegnare i nomi ad ingressi ed uscite dell’hardware audio:
1. Dal menu Devices aprire la finestra di dialogo Device Setup.
2. Assicurarsi che nella pagina VST Audio System sia selezionato il driver corretto per l’hardware audio, in modo che la scheda audio appaia nell’elenco Devices.
3. Selezionare la scheda audio dall’elenco.
Le porte d’ingresso e uscita disponibili sull’hardware audio sono elen­cate sulla destra.
4. Per rinominare una porta, cliccare sul suo nome nella colonna “Show as” e digitare un nuovo nome.
Se necessario, si possono anche disabilitare le porte, cliccando nella colonna “Visible”.
Le porte disabilitate non appaiono nella finestra VST Connections quando s’impostano i bus; se si tenta di disabilitare una porta usata da un bus un messaggi o di avviso chiede se si desidera farlo veramente – si noti che questa operazione rimuove la porta dal bus!
5. Cliccare OK per chiudere la finestra di dialogo Device Setup.
Ö Se si apre un progetto creato su un altro computer ed i nomi delle porte non coincidono (o la configurazione della porta non è la stessa – per esempio, il progetto è stato creato su un sistema I/O multi-canale e lo si apre su un sistema I/O stereo) appare la finestra Pending Con­nections.
Essa permette di ri-assegnare manualmente le porte usate nel progetto a quelle disponibili sul proprio sistema.
Finestra VST Connections
I bus si aggiungono e configurano nella finestra VST Con­nections che si apre dal menu Devices.
Questa finestra contiene le seguenti pagine:
• Inputs e Outputs: visualizzano rispettivamente i bus d’ingresso o uscita.
• Group/FX: permette di creare canali/tracce Group e FX ed eseguire le rispettive assegnazioni. Vedere "Configurare Gruppi e canali FX" a pag. 19.
• External FX (solo Cubase): consente di creare bus effetti send/return per collegare effetti esterni che poi possono es­sere selezionati nei menu a tendina Effect di Cubase. Per maggiori informazioni vedere "Strumenti/effetti esterni (solo Cubase)" a pag. 20 ed il manuale Plug-in Reference.
• External Instruments (solo Cubase): permette di creare bus in­gresso/uscita per il collegamento di strumenti esterni. Per maggiori informazioni vedere "Strumenti/effetti esterni (solo Cubase)" a pag. 20 ed il manuale Plug-in Reference.
• Studio tab (solo Cubase): qui si abilita e configura Control Room. Vedere il capitolo "Control Room (solo Cubase)" a pag. 135.
Per ora vediamo come configurare i bus d’ingresso e us­cita.
In base alla pagina selezionata (Inputs o Outputs) la finestra elenca i bus d’ingresso e uscita correnti, con le seguenti colonne:
Colonna Descrizione
Bus Name Elenca i bus; cliccando in questa colonna si possono
Speakers Indica la configurazione degli altoparlanti (mono, stereo,
Audio Device Indica il driver ASIO corrente selezionato.
selezionare e rinominare i bus.
formati surround) di ogni bus.
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Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Colonna Descrizione
Device Port Una volta “aperto” un bus (cliccando sul suo pulsante "+"
Click Si può assegnare il click ad un bus d’uscita VST speci-
nella colonna Bus Name) questa colonna indica l’in­gresso/uscita fisico dell’hardware audio usato dal bus.
fico, indipendentemente dalle impostazioni Control Room vere e proprie, o, per meglio dire, quando la Control Room è disabilitata
Aggiungere un bus
1. Cliccare sulla pagina Inputs o Outputs (dipende da cosa si vuole aggiungere).
2. Cliccare sul pulsante Add Bus.
Appare una finestra di dialogo.
3. Selezionare la configurazione (channel) desiderata.
Il menu a tendina presenta le opzioni Mono e Stereo, oltre a vari formati surround (solo Cubase). Per scegliere un altro formato surround usare il submenu “More...”.
Altrimenti si può eseguire un click-destro del mouse nella finestra VST Connections ed aggiungere un bus nel formato desiderato direttamente dal menu contestuale che appare.
Appare il nuovo bus con le porte visibili.
4. Cliccare nella colonna Device Port per selezionare una porta ingresso/uscita per il canale nel bus.
Il menu a tendina che appare elenca le porte con i nomi assegnati nella finestra di dialogo Device Setup. Ripetere l’operazione per tutti i canali nel bus.
Aggiunta di un bus "child" (solo Cubase)
In pratica, in bus surround bus è costituito da una serie di canali mono – 6 canali nel caso del formato 5.1. Se nel progetto c’è una traccia mono, si può assegnarla ad un canale altoparlante separato nel bus (o assegnarlo all’in­tero bus surround ed usare poi il surround panner per po­sizionarlo nell’immagine surround). Cosa fare però se si ha una traccia stereo da assegnare ad una coppia stereo del bus (Left e Right o Left Surround e Right Surround, ad es­empio)? Bisogna creare un bus "child".
1. Selezionare il bus surround nell’elenco ed eseguire un
click-destro del mouse su di esso.
Appare un menu a tendina.
2. Dal submenu “Add Child Bus” selezionare una config-
urazione canale.
Come si può vedere è possibile creare bus "child" stereo (assegnati a varie coppie di canali altoparlante nel bus surround) oppure altri formati di bus surround (con meno canali del bus "genitore").
Il "child" bus creato è disponibile per un’assegnazione diretta nel Mixer. E’ parte del bus surround "genitore", quindi non ha una striscia canale separata.
Sebbene in genere i bus "child" siano più utili nei bus d’uscita, si possono creare bus "child" in un bus d’in­gresso surround – ad esempio, per registrare una coppia di canale stereo (per esempio, Front Left-Right) nel bus surround su una traccia stereo separata.
Definire il bus Main Mix (bus uscita di default)
Main Mix è il bus d’uscita al quale nel Mixer è assegnato ogni nuovo canale creato.
Qualsiasi bus d’uscita nella finestra VST Connections può essere il bus d’uscita di default. Con un click-destro del mouse sul nome di un bus d’uscita lo si può configurare come bus Main Mix.
Definire il bus d’uscita di default nella finestra VST Connections.
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Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Quando nel Mixer si creano nuovi canali Audio, Group o FX, essi sono assegnati automaticamente al bus di de­fault.
!
Nella finestra VST Connections il bus di default è in­dicato da un’icona altoparlante arancio accanto al nome.
Altre operazioni sui bus
Per cambiare l’assegnazione porta ad un bus, si pro­cede come quando lo si aggiunge – assicurarsi che i canali siano visibili (cliccando sul pulsante “+” accanto al bus o sul pulsante “+ All” in cima alla finestra) e cliccare nella colonna Device Port per selezionare le porte.
Per rimuovere un bus superfluo, selezionarlo nell’elenco, click-destro del mouse e scegliere “Remove Bus” dal menu a tendina, oppure premere il tasto [Backspace].
I preset bus si possono memorizzare e richiamare con il menu a tendina in cima alla finestra.
Per memorizzare la configurazione corrente in un preset cliccare sul pul­sante “+” (Store) ed inserire un nome per il preset. In seguito si può selezionare in ogni momento la configurazione memorizzata direttamente dal menu a tendina Presets. Per rimuovere un preset memorizzato selez­ionarlo e cliccare sul pulsante “-”.

Uso dei bus

I bus d’ingresso e uscita si selezionano nell’Inspector
dai menu a tendina Input Routing e Output Routing.
Per i canali di tipo audio diversi dalle tracce audio (cioè canali VST Instrument, ReWire, Group e FX) è disponibile solamente il menu a tendina Output Routing; per aprirlo selezionare una delle sue sotto-tracce nell’elenco Track.
I bus si possono selezionare anche nel pannello Routing
situato in cima ad ogni striscia canale nel Mixer.
Anche in questo caso, per i canali VST Instrument, ReWire, Group e FX è possibile selezionare solamente i bus d’uscita.
Questo capitolo descrive brevemente l’uso dei bus d’in­gresso e uscita creati; per i dettagli vedere i capitoli "Regis­trazione" a pag. 64 e "Il Mixer" a pag. 107.
Routing
Quando si riproduce una traccia audio (o qualsiasi altro canale audio nel Mixer – canali VST Instrument, ReWire, ecc.), la si assegna ad un bus d’uscita. Analogamente, quando si registra su una traccia audio si sceglie il bus d’ingresso al quale inviare l’audio da registrare.
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Solo Cubase: Premendo [Alt]/[Option] e selezionando
un bus d’ingresso o uscita nella veduta routing del Mixer, esso è scelto per tutti i canali selezionati.
E’ possibile quindi assegnare rapidamente a più canali lo stesso in­gresso o uscita. Analogamente, premendo [Shift] e selezionando un bus, i canali successivi selezionati sono assegnati all’uso di bus incrementali (il secondo canale selezionato utilizza il secondo bus, il terzo usa il terzo bus, e così via).
17
Ö Sei il pannello Routing non è visibile, cliccare sul pul­sante Show Routing situato nel pannello comune esteso, oppure aprire il menu contestuale del Mixer e selezionare “Show Routing View” dal submenu Window.
Pulsante “Show Routing”nel pannello comune del Mixer.
Quando si seleziona un bus d’ingresso per una traccia è possibile selezionare solo i bus che corrispondono alla configurazione canale della traccia. Ecco alcuni dettagli sui bus d’ingresso:
• Le tracce mono si possono assegnare a bus d’ingresso mono, a singoli canali di un bus d’ingresso stereo o surround input, oppure a tutti gli oggetti d’ingresso configurati nella pagina Studio della finestra VST Connections (Talkback and External Inputs).
• Le tracce stereo si possono assegnare a bus stereo o a bus child stereo in un bus surround, a bus surround usando un panner surround stereo e a bus mono usando quello che ap­pare come un normale controllo di pan ma è in realtà un con­trollo "balance" tra i canali sinistro e destro. Si possono poi anche assegnare tutti gli oggetti d’ingresso configurati nella pagina Studio della finestra VST Connections (Talkback and External Inputs).
• Le tracce Surround si possono assegnare a bus d’ingresso con lo stesso numero di canali altoparlante della traccia (o a bus "child" corrispondenti contenuti in un bus surround "più grande"), oppure a tutti gli oggetti d’ingresso configurati nella pagina Studio della finestra VST Connections (Talkback and External Inputs). Se una traccia surround viene assegnata ad un bus con un diverso numero di canali, i controlli di pan verr­anno sostituiti dal plugin Mixconvert. Fate riferimento al docu­mento in pdf "Audio Effects and VST Instrument" per ulteriori dettagli.
Per i bus d’uscita è possibile qualsiasi assegnazione.
Vedere i bus nel Mixer
Nel Mixer (solo Cubase), i bus sono rappresentati da canali d’ingresso e uscita (visualizzati in finestrelle a sinis­tra e destra nella finestra Mixer). Si possono mostrare o nascondere in modo indipendente cliccando sui pulsanti Hide Input Channels e Hide Output Channels del pan­nello comune:
Nasconde canali In­gresso
Nasconde canali Us-
Ö In Cubase Studio, nel Mixer sono visibili solamente i bus d’uscita!
I bus d’ingresso creati nella finestra VST Connections sono disponibili per la selezione nei menu a tendina routing d’ingresso, ma non si può es­eguire alcuna impostazione mixer specifica sui bus d’ingresso.
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Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Canali d’ingresso (solo Cubase)
Canali d’uscita
Nel Mixer i canali d’ingresso sono a sinistra. Come si può vedere, ogni canale d’ingresso è simile alla normale stris­cia canale di un mixer hardware. Qui si possono eseguire le seguenti operazioni:
Controllare e regolare il livello di registrazione con i con-
trolli Input Gain e/o il fader di livello.
Vedere "Impostare i livelli d’ingresso" a pag. 69.
Invertire la fase del segnale d’ingresso.
Per farlo, cliccare sul pulsante Input Phase accanto al controllo Input Gain.
Aggiungere effetti o EQ al bus d’ingresso.
Vedere "Registrare con effetti (solo Cubase)" a pag, 75 per un esempio su come aggiungere effetti alla registrazione sul bus d’ingresso.
!
Le impostazioni eseguite sulla striscia del canale d’ingresso diventano parte integrante del file audio registrato!
Nel Mixer i canali d’uscita si trovano a destra. Qui è possi­bile eseguire le seguenti operazioni:
Regolare il livello d’uscita dei bus con i fader.
Aggiungere effetti o EQ.
Essi influenzano l’intero bus. Esempi d’effetti che si possono aggiungere qui comprendono compressori, limiter e dithering. Vedere il capitolo "Ef­fetti Audio" nel manuale Plug-in Reference.
Usando le mandate (Sends), vengono inviati quantitativi variabili di un bus di uscita su qualsiasi altro bus di uscita che sia alla destra del bus di uscite selezionato nel Mixer.

Configurare canali Group e FX

La pagina Group/FX nella finestra VST Connections mos­tra tutti i canali Group e FX del progetto. E’ possibile creare nuovi canali Group o FX cliccando sul rispettivo pulsante Add; è come creare tracce canale Group o FX nella finestra Project (vedere "Uso dei canali Group" a pag. 127 ed il capitolo “Effetti Audio” nel manuale Plug-in Reference).
Tuttavia, la finestra VST Connections consente anche la creazione di bus "child" per canali Group e FX (solo Cu­base). Ciò è utile se, ad esempio, ci sono canali Group o FX in formato surround ai quali assegnare canali stereo a coppie di canale specifiche.
19
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Per creare il bus "child" di un canale Group o FX in for­mato surround procedere come segue:
1. Aprire la finestra VST Connections e selezionare la pa-
gina Groups/FX.
2. Selezionare il canale Group o FX nell’elenco ed es-
eguire un click-destro del mouse su di esso.
3. Selezionare una configurazione canale dal submenu
“Add Child Bus”.
Il bus "child" creato è disponibile per il routing diretto nel Mixer. E’ parte del canale Group o FX "genitore", quindi non ha una striscia canale separata nel Mixer.

Monitoring

Di default, il monitoraggio si esegue dalla Control Room (vedere il capitolo "Control Room (solo Cubase) a pag.
135. Quando nella pagina Studio della finestra VST Con-
nections la Control Room è disabilitata, per il monitorag­gio è usato il bus Main Mix (l’uscita di default). Vedere "Definire il bus Main Mix (bus uscita di default) a pag. 16.
Ö In Cubase Studio il bus Main Mix viene sempre usato per il monitoring
Impostare il livello di monitoraggio
Quando per il monitoraggio si usa la Control Room, essa si configura nel Mixer della Control Room; vedere il capi­tolo "Control Room (solo Cubase)" a pag. 135. Quando si monitora dal bus Main Mix, il livello di monitoraggio si re­gola nel Mixer principale della finestra Project.
Quando si esegue il monitoraggio o lo "scrubbing" nel Sample Editor, si può regolare il livello di monitoraggio con il piccolo fader sulla toolbar del Sample Editor.
Requisiti
Per usare effetti esterni serve un hardware con ingressi e uscite multiple, mentre per impiegare strumenti esterni si deve collegare al computer un’interfaccia MIDI.
Un effetto esterno richiede almeno un ingresso ed un’uscita (oppure coppie ingresso/uscita per gli effetti stereo) – oltre alle porte ingresso/ uscita che servono per registrazione e monitoraggio.
Come sempre è bene avere un hardware audio con driver a bassa latenza.
Cubase compensa la latenza ingresso/uscita, garantendo che l’audio processato dagli effetti esterni non si sposti nel tempo.
Collegare un effetto/strumento esterno
Per configurare un effetto o strumento esterno, procedere come segue:
1. Collegare una coppia libera d’uscita dell’hardware au­dio alla coppia d’ingresso del dispositivo hardware ester­no.
In questo esempio si presume che il dispositivo hardware esterno abbia ingressi e uscite stereo.
2. Collegare una coppia d’ingresso libera dell’hardware audio alla coppia d’uscita del dispositivo hardware.
!
Per effetti/strumenti esterni è possibile selezionare porte d’ingresso/uscita già usate (cioè che sono state selezionate come ingressi/uscite nella finestra VST Connections). Se per un effetto/strumento es­terno si seleziona una porta già utilizzata, l’assegnazi­one della porta esistente s’interrompe. Si noti che non c’è un messaggio d’avviso!
Una volta che il dispositivo esterno è stato collegato all’hardware audio del computer è necessario configurare i bus d’ingresso/uscita in Cubase.

Strumenti/effetti esterni (solo Cubase)

Cubase supporta l’integrazione di effetti e strumenti es­terni, (ad esempio synth hardware) nel flusso di segnale del sequencer.
Per definire le porte Send e Return necessarie ed acced­ere a strumenti/effetti nella finestra VST Instruments usare le pagine External Instruments ed External FX nella finestra VST Connections.
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
20
Configurare effetti esterni
1. Dal menu Devices aprire la finestra VST Connections.
2. Aprire la pagina External FX e cliccare su “Add Exter-
nal FX”.
3. Nella finestra di dialogo che appare inserire un nome
per l’effetto esterno e specificare le configurazioni Send e Return. Per configurare un dispositivo MIDI che corri­sponda all’effetto esterno cliccare sul pulsante “Associate MIDI Device”.
In base al tipo d’effetto, si possono specificare le configurazioni mono, ste­reo o surround. Quando si clicca su “Associate MIDI Device” è possibile usare le funzioni MIDI Device Manager per creare un nuovo dispositivo MIDI per l’effetto. Si noti che quando si usano i dispositivi MIDI, all’effetto è applicata la compensazione del ritardo (delay compensation). Per infor­mazioni sul MIDI Device Manager ed i pannelli utente del dispositivo ved­ere il capitolo "MIDI Devices" nel documento pdf separato “Working with MIDI".
4. Cliccare OK. E’ aggiunto un nuovo bus External FX.
5. Cliccare nella colonna Device Port delle porte Send
Bus “Left” e “Right”, quindi selezionare le uscite sull’hard­ware audio collegate al punto 1. nel paragrafo "Collegare un effetto/strumento esterno" a pag. 20.
6. Cliccare nella colonna Device Port delle porte Return
Bus “Left” e “Right”, quindi selezionare gli ingressi sull’hardware audio collegati al punto 2. nel paragrafo "Collegare un effetto/strumento esterno" a pag. 20.
7. Se si desidera, eseguire altre impostazioni per il bus.
Esse si trovano nelle colonne a destra. Si noti, tuttavia, che è possibile regolarle mentre si usa l’effetto esterno vero e proprio – è più facile, poichè si sente il risultato delle regolazioni. Le opzioni sono:
Impostazione Descrizione
Delay Se l’effetto hardware ha un ritardo interno (latenza), si
Send Gain Permette di regolare il livello del segnale inviato all’effetto
Return Gain Consente di regolare il livello del segnale proveniente
MIDI Device Cliccando in questa colonna si apre un menu a tendina
Used Ogni volta che s’inserisce un effetto esterno in una trac-
può inserirne il valore qui, in modo da permettere a Cu­base di compensare tale ritardo durante la registrazione. Si può lasciare al programma il compito di determinare il valore del ritardo con un click-destro nella colonna Delay dell’effetto e selezionando “Check User Delay”. Si noti che non bisogna tener conto della latenza introdotta dall’hardware audio – essa è gestita automaticamente dal programma.
esterno.
dall’effetto esterno. Si noti tuttavia che livelli d’uscita eccessivi in arrivo da un effetto esterno possono provocare un clipping nell’hard­ware audio. Il valore Return Gain non si può usare per compensare tale anomalia – si deve invece abbassare il livello d’uscita proveniente dall’effetto esterno.
grazie al quale è possibile scollegare l’effetto dal dispos­itivo MIDI ad esso associato, selezionare un dispositivo MIDI, crearne uno nuovo o aprire il MIDI Device Manager in Cubase per editare il dispositivo MIDI. Se è installato Studio Manager 2 si può anche selezionare un editor OPT per accedere all’effetto esterno.
cia audio, questa colonna visualizza un segno “x” ad indi­care che l’effetto è in uso.
8. Al termine, chiudere la finestra VST Connections.
Ö Si noti che le porte per i dispositivi esterni sono esclu­sive Vedere il paragrafo "Collegare un effetto/strumento esterno" a pag. 20.
Come usare l’effetto esterno
A questo punto, cliccando su uno slot effetto in Insert per ogni canale ed osservando il menu a tendina dell’effetto, si troverà il nuovo bus External FX nel submenu “External Plugins”.
Selezionandolo ecco cosa avviene:
• Il bus External FX è caricato nello slot dell’effetto, proprio come un normale plug-in effetto.
• Il segnale audio proveniente dal canale è inviato alle uscite dell’hardware attraverso l’effetto esterno e torna a Cubase da­gli ingressi dell’hardware audio.
21
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
• Appare una finestra parametri che mostra le impostazioni De­lay, Send Gain e Return Gain per il bus External FX. Si pos­sono regolare a piacere durante la riproduzione. La finestra parametri presenta inoltre il pulsante “Measure Effect’s Loop Delay for Delay Compensation”. Si tratta della stessa opzione “Check User Delay” della finestra VST Connections; fornisce a Cubase un valore Delay da usare per la compensazione del ritardo. Una volta definito un dispositivo MIDI per l’effetto, si apre la rispettiva finestra Device. Se è installato Studio Man­ager 2 ed è stato configurato l’editor OPT corrispondente, quest’ultimo sarà visualizzato.
Finestra parametri di default per un effetto esterno
Come qualsiasi effetto, si può usare il bus External FX come effetto Insert o Send (un effetto in insert su una trac­cia canale FX). L’effetto esterno si può disattivare o by­passare con i soliti controlli.
Configurare gli strumenti esterni
1. Dal menu Devices aprire la finestra VST Connections.
2. Aprire la pagina the External Instrument e cliccare su
“Add External Instrument”.
3. Nella finestra di dialogo che appare, inserire un nome per lo strumento esterno e specificare il numero di Return mono e/o stereo richiesti. Per configurare un dispositivo MIDI corrispondente allo strumento esterno, cliccare sul pulsante Associate MIDI Device.
In base al tipo di strumento, serve un numero specifico di canali Return mono e/o stereo. Cliccando su “Associate MIDI Device”, si possono us­are le funzioni di MIDI Device Manager per creare un nuovo dispositivo MIDI. Per informazioni sul MIDI Device Manager ed i pannelli utente del dispositivo vedere il capitolo "MIDI Devices" nel documento pdf separato “Working with MIDI".
4. Cliccare OK. E’ aggiunto un nuovo bus External Instru­ment.
5. Cliccare nella colonna Device Port delle porte Return Bus “Left” e “Right” quindi selezionare gli ingressi sull’hardware audio ai quali è collegato lo strumento es­terno.
6. Se si desidera, eseguire altre impostazioni per il bus.
Esse si trovano nelle colonne a destra. Si noti, tuttavia, che è possibile regolarle mentre si usa lo strumento esterno vero e proprio – è più facile, poichè si sente il risultato delle regolazioni. Le opzioni sono:
Impostazione Descrizione
Delay Se l’effetto hardware ha un ritardo interno (latenza), si
Return Gain Consente di regolare il livello del segnale proveniente
MIDI Device Cliccando in questa colonna si apre un menu a tendina
Used Ogni volta che s’inserisce lo strumento in uno slot VST
può inserirne il valore qui, in modo da permettere a Cu­base di compensare tale ritardo durante la registrazione. Si noti che non bisogna tener conto della latenza intro­dotta dall’hardware audio – essa è gestita automatica­mente dal programma.
dallo strumento esterno. Si noti tuttavia che livelli d’uscita eccessivi in arrivo da un dispositivo esterno possono provocare un clipping nell’hardware audio. Il valore Return Gain non si può us­are per compensare tale anomalia – si deve invece ab­bassare il livello d’uscita proveniente dispositivo esterno.
grazie al quale è possibile scollegare lo strumento dal dispositivo MIDI ad esso associato, selezionare un dis­positivo MIDI, crearne uno nuovo o aprire il MIDI Device Manager in Cubase per editare il dispositivo MIDI. Se è installato Studio Manager 2 si può anche selezionare un editor OPT per accedere allo strumento esterno.
Instrument, questa colonna mostra un segno “x” ad indi­care che lo strumento è in uso.
7. Al termine, chiudere la finestra VST Connections.
Ö Si noti che le porte dei dispositivi esterni sono esclu­sive. Vedere il paragrafo "Collegare un effetto/strumento esterno" a pag. 20.
22
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Come usare lo strumento esterno
Una volta configurato lo strumento esterno nella finestra VST Connections lo si può usare come un VST Instru­ment. Aprire la finestra VST Instruments e cliccare su uno slot Instrument vuoto. Nel menu a tendina Instrument lo strumento esterno appare nel submenu External Instru­ments:
Quando si seleziona lo strumento esterno nella finestra VST Instruments ecco cosa avviene:
• Si apre automaticamente una finestra parametri per il disposi­tivo esterno. Può essere la finestra Device, che consente di creare il pannello di un dispositivo generico, la finestra di un editor OPT o un editor di default. Per informazioni sulla finestra Device, il MIDI Device Manager ed i pannelli utente del dispositivo, vedere il capitolo "MIDI devices" nel documento in pdf “Working with MIDI.
• Per trasmettere le note MIDI allo strumento esterno, aprire il menu a tendina Output della traccia MIDI corrispondente nell’Inspector e selezionare il dispositivo MIDI al quale è colle­gato lo strumento esterno. Ciò assicura l’impiego della com­pensazione di ritardo. A questo punto, lo strumento suona tutte le note MIDI che riceve da questa traccia e le invia a Cu­base attraverso il canale(i) Return configurato.
In Cubase lo strumento esterno si comporta come un qualsiasi VST Instrument.
Pulsanti Favorites
Nella finestra VST Connections, sia la pagina External FX che quella External Instruments hanno un pulsante Favor­ites.
Pulsante Favorites nella pagina External FX
I Favorites (Preferiti) sono configurazioni del dispositivo che si possono richiamare in ogni momento, come una li­breria di dispositivi non collegati costantemente al com­puter. Consentono inoltre di salvare configurazioni diverse per lo stesso dispositivo (per esempio, una pedaliera multi-effetto o un effetto con entrambe le modalità mono e stereo).
Per salvare una configurazione del dispositivo come preferita procedere come segue:
Una volta aggiunto un nuovo dispositivo nella finestra VST Connections, selezionarlo nella colonna Bus Name e cliccare sul pulsante Favorites.
appare un menu contestuale che mostra un’opzione per aggiungere l’ef­fetto o strumento selezionato ai Preferiti.
Si può richiamare la configurazione memorizzata in ogni momento cliccando sul pulsante Favorites e selezionando il nome del dispositivo dal menu contestuale.
Messaggio “plug-in could not be found”
Quando si apre un progetto che utilizza un effetto/stru­mento esterno, può apparire il messaggio “plug-in could not be found”. Ciò avviene ogni volta che si rimuove un dispositivo esterno dalla finestra VST Connections sebbene esso sia usato in un progetto salvato, oppure quando si trasferisce un progetto ad un altro computer sul quale il dispositivo esterno non è definito. Si può vedere questo messaggio anche aprendo un progetto salvato in una versione 3.0 di Cubase.
Nella finestra VST Connections, la connessione mancante ad un dispositivo esterno è indicata da un’icona nella col­onna Bus Name:
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Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Per ristabilire la connessione mancante al dispositivo es­terno basta eseguire un click-destro sul nome del dispos­itivo nella colonna Bus Name e selezionare “Connect External Effect”. L’icona è rimossa si può usare il disposi­tivo esterno all’interno del proprio progetto come prima.
!
Si noti che i bus configurati per gli effetti o strumenti esterni sono salvati “globalmente”, cioè per la con­figurazione particolare del proprio computer.
Freeze di effetti e strumenti esterni
Come quando si lavora con VST Instruments ed effetti, si può eseguire un "freeze" di effetti e strumenti esterni. La procedura generale è descritta in dettaglio nei capitoli “Ef­fetti Audio" e “VST Instruments” del manuale Plug-In Ref­erence e nel capitolo "VST Instruments" del documento separato in pdf "Working with MIDI"
!
Si noti che la funzione Freeze deve essere eseguita in tempo reale, altrimenti gli effetti esterni non sono presi in considerazione.
Quando si esegue il "freeze" di strumenti o effetti esterni, si può regolare il valore della coda (tail) corrispondente nella finestra di dialogo Freeze Channel Options:
• Usare i pulsanti freccia accanto al campo valore Tail Size per impostare la durata della coda desiderata (cioè l’intervallo ol­tre i limiti della parte che deve essere incluso nel "freeze"). Si può anche cliccare con il mouse direttamente nel campo va­lore Tail Size ed inserire manualmente il valore desiderato (il valore massimo è 60 sec.).
• Quando Tail Size è 0 (default), la funzione Freeze tiene conto solamente dei dati all’interno dei limiti della parte.
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
24
3

Finestra Project

Presentazione

La finestra Project è quella principale di Cubase. Offre una panoramica del progetto consentendo navigazione ed editing su larga scala; ogni progetto ha la propria finestra Project.
Tracce
La finestra Project è divisa verticalmente in tracce, con una linea tempo (timeline) che si muove in orizzontale da sinistra a destra. Sono disponibili i seguenti tipi di tracce:
Tipo traccia Descrizione
Audio Qui si registrano e riproducono eventi e parti audio. Ogni
Folder Le tracce Cartella sono dei contenitori per altre tracce e
FX Channel Le tracce dei FX Channel servono aggiungere gli effetti in
Group Channel Assegnando più canali audio ad una traccia Group
Instrument Crea una traccia per uno strumento dedicato, rendendo
traccia audio ha una canale audio corrispondente nel Mixer. Una traccia audio può avere un numero qualsiasi di "sotto-tracce" d’automazione per automatizzare i parametri dei canali sul Mixer, le impostazioni degli effetti, ecc..
facilitano l’organizzazione e la gestione della struttura traccia. Esse permettono inoltre l’editing simultaneo di più tracce. Vedere "Tracce Cartella" a pag. 98.
Send. Ogni traccia FX Channel può contenere fino a otto processori d’effetti – inviando i Send dell’effetto da un canale audio ad un FX Channel, s’invia l’audio dal canale audio all’effetto(i) sulla traccia FX Channel. Ogni FX Channel ha la sua striscia canale nel Mixer – in pratica, un canale Return dell’effetto. Vedere il capitolo “Effetti Audio” nel manuale Plug-in Reference. Una traccia FX Channel può avere anche un numero qualsiasi di sotto-tracce d’automazione per automatiz­zare i parametri canale del Mixer, le impostazioni degli ef­fetti, ecc.. Tutte le tracce FX Channel sono collocate automaticamente in una speciale cartella FX Channel nella Track list, per una facile gestione.
Channel, si può eseguire un submix, per poi applicare gli stessi effetti, ecc.. (Vedere "Uso dei canali Group" a pag.
127). Una traccia Group Channel non contiene eventi veri e propri, ma visualizza impostazioni e curve d’au­tomazione del rispettivo Group Channel. Ogni traccia Group Channel ha una striscia corrispondente nel Mixer. Nella finestra Project le tracce Group Channel sono or­ganizzate in sotto-tracce in una speciale cartella Group Tracks.
più facile e intuitiva la gestione dei VST Instrument. Le tracce Instrument hanno la rispettiva striscia canale nel Mixer. Ogni traccia Instrument può avere un numero qual­siasi di sotto-tracce d’automazione nella finestra Project. Tuttavia, Volume e Pan sono automatizzati nel Mixer. Con la funzione Edit In-Place è possibile editare le tracce In­strument direttamente nella finestra Project (vedere "Fun­zione Edit In-Place" a pag. 310). Per informazioni sulle tracce Instrument vedere "Tracce Instrument" a pag. 254.
Tipo traccia Descrizione
MIDI Qui si registrano e riproducono parti MIDI. Ogni traccia
Marker La traccia Marker visualizza i marker, che possono essere
Play Order La traccia Play Order serve per arrangiare il progetto, ev-
Ruler (solo Cubase)
Video Qui sono riprodotti gli eventi video. Ogni progetto può
MIDI ha la rispettiva striscia canale MIDI nel Mixer. Con la funzione Edit In-Place si possono editare le tracce MIDI direttamente nella finestra Project (vedere "Funzione Edit In-Place" a pag. 310). Una traccia MIDI può avere un nu­mero qualsiasi di sotto-tracce d’automazione per autom­atizzare parametri canale del Mixer, impostazioni effetto Insert e Send ecc..
spostati e rinominati direttamente nella finestra Project (vedere "Uso della traccia Marker" a pag. 104). Ogni pro­getto può avere solo una traccia Marker.
idenziando sezioni nel progetto e determinandone l’or­dine di riproduzione. Vedere "Arrangiamento con la traccia Play Order" a pag. 93.
Le tracce Ruler contengono righelli aggiuntivi che visual­izzano la timeline da sinistra a destra. Si può usare un nu­mero qualsiasi di tracce Ruler, ciascuna con un diverso formato display, se si desidera. Per maggiori informazioni su righello e formati display vedere "Il righello" a pag. 32.
avere solo una traccia Video.
Parti ed eventi
In Cubase gli eventi sono i mattoni costruttivi. Vari tipi di eventi sono gestiti in modo diverso nella finestra Project:
• Gli eventi video e d’automazione (punti curva) sono sempre vi­sualizzati e ri-arrangiati direttamente nella finestra Project.
• Gli eventi MIDI sono sempre riuniti in parti MIDI costituite da uno o più eventi MIDI. Le parti MIDI si ri-arrangiano e manipo­lano nella finestra Project. Per modificare i singoli eventi MIDI aprire la parte in un editor MIDI (vedere "Editing MIDI" a pag.
292).
• Gli eventi audio possono essere visualizzati e modificati diret­tamente nella finestra Project, ma si può lavorare anche con parti audio contenenti più eventi. Ciò è utile se nel progetto c’è un certo numero di eventi da trattare come un’unica unità.
Un evento audio ed una parte audio.
26
Finestra Project

Panoramica della finestra

Inspector
Panoramica Progetto
Track list con i vari tipi di traccia
RighelloLinea Info Toolbar
Display eventi: visualizza parti au­dio ed eventi, parti MIDI, automazi­one, marker, ecc..
La Track list
La Track list visualizza tutte le tracce usate in un progetto. Essa contiene i campi nomi e le impostazioni delle tracce. I vari tipi di traccia hanno controlli diversi nella Track list. Per vedere tutti i controlli può essere necessario ridimensionare la traccia nella Track list (vedere "Ridimensionare le tracce nella Track list" a pag. 35).
Finestra Project
Area Track list di una traccia audio:
Edit impostazioni canale
Pulsanti automazione Read/Write
Mute & Solo
Mostra/nascondi automazione
Indica se per la traccia sono attivi effetti in Send, Insert o EQ. Cliccare per il bypass.
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Nome traccia
Pulsanti Record Enable e Monitor
Base tempo Mu­sicale/Lineare
Pulsante di blocco traccia
Freeze trac­cia Audio
Lane display type
Indicatore attività traccia
Track list di una sotto-traccia d’automazione (si apre cliccando sul pulsante Mostra/Nascondi Automazione):
Append traccia d’automazione
Mute
Pulsante di blocco traccia
Pulsanti automazione Read/Write
Parametro d’automazione (cliccare per selezionare il parametro)
Track list di una traccia MIDI:
Drum map, blocco traccia e Lane display type
Nome traccia
Mute & Solo
Banco
Pulsanti Record Enable & Monitor
Patch Canale MIDI
Edit impostazioni canale
Indicatori effetti Send e Insert e pulsanti bypass
Pulsanti Read/Write
Edit In-Place
Uscita MIDI
Indicatore attività traccia
L’ Inspector
A sinistra della Track list c’è l’Inspector, che contiene con­trolli e parametri aggiuntivi della traccia selezionata nella Track list. Se ci sono più tracce selezionate (vedere "Ges­tione delle tracce" a pag. 38) l’Inspector visualizza le im­postazioni della prima traccia selezionata (quella più in alto).
Per mostrare o nascondere l’Inspector, cliccare sull’icona Inspector nella toolbar.
Per vedere le varie impostazioni dell’Inspector si pos-
sono anche usare i tasti di comando rapido.
Essi si configurano nella finestra di dialogo Key Commands (vedere "Configurazione dei comandi rapidi" a pag. 423).
Ö Nascondendo una sezione non se ne influenza la fun­zionalità.
Se, ad esempio, è stato configurato un parametro traccia o attivato un ef­fetto, le impostazioni rimangono attive anche nascondendo la rispettiva sezione nell’Inspector.
Le sezioni disponibili nell’Inspector dipendono dalla trac­cia selezionata.
Ö Si noti che non tutte le pagine dell’Inspector sono mostrate di default. Si può nascondere/mostrare le sezioni dell’Inspector con un click-destro del mouse su una pag­ina dell’Inspector e attivando/disattivando l’opzione(i) de­siderata.
Assicurarsi di eseguire il click-destro su una pagina dell’Inspector e non in una zona vuota sotto l’Inspector, poichè questa operazione apre in­vece il menu rapido contestuale (Quick).
Icona Inspector.
Per quasi tutte le tracce l’Inspector è diviso in una serie di sezioni, ciascuna delle quali contiene vari controlli per la traccia. Tali sezioni si mostrano o nascondono cliccando con il mouse sui rispettivi nomi.
Cliccando sul nome di una sezione la si visualizza nascondendo le altre. Un [Ctrl]/[Command]-click sul nome di una sezione la nasconde o visual­izza senza influenzare le altre. Infine, un [Alt]/[Option]-click sul nome di una sezione mostra o nasconde tutte le sezioni dell’Inspector.
Finestra Project
Menu contestuale Setup dell’Inspector.
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Sezioni dell’Inspector
L’Inspector presenta i controlli che si trovano nella Track list, oltre ad alcuni pulsanti e parametri aggiuntivi. La ta­bella seguente elenca queste impostazioni aggiuntive e le sezioni disponibili. Le sezioni disponibili in base al tipo di traccia sono descritte nei paragrafi seguenti.
Parametro Descrizione
Auto Fades Settings button
Edit Channel settings
Volume Regola il livello della traccia; cambiando questo
Pan Regola il bilanciamento della traccia; come per il Volume
Delay Regola la temporizzazione della traccia audio. Valori pos-
Input Routing Specifica il bus d’ingresso o l’ingresso MIDI utilizzato
Output Routing Qui si decide a quale uscita è assegnata la traccia. Per le
Apre una finestra di dialogo nella quale eseguire im­postazioni Auto Fade separate per la traccia. Vedere "Es­eguire impostazioni Auto Fade separate per la traccia" a pag. 92.
Apre la finestra Channel Settings della traccia, che per­mette di vedere e regolare impostazioni d’EQ, effetti, ecc.. Vedere "Uso della finestra Channel Settings" a pag.
122.
parametro si muove il fader della traccia nella finestra Mixer, e viceversa. Per maggiori informazioni sui livelli ve­dere "Impostare il volume nel Mixer" a pag. 117.
corrisponde al Pan nel Mixer.
itivi ritardano la riproduzione, mentre con valori negativi la traccia è riprodotta in anticipo. I valori sono in millisec­ondi.
dalla traccia (per maggiori informazioni sui bus d’ingresso vedere il capitolo "Configurare i bus" a pag. 14).
tracce audio si seleziona un bus d’uscita (vedere "Con­figurare i bus" a pag. 14) o un Group Channel, per le tracce MIDI si seleziona un’uscita MIDI.
Parametro Descrizione
Inserts section Permette di aggiungere effetti in Insert sulla traccia (ved-
Equalizers section
Equalizer Curve section
Sends section Permette di assegnare una traccia audio ad uno o più FX
Studio Sends (solo Cubase)
Surround Pan (solo Cubase)
Channel section Mostra un duplicato della striscia canale corrispondente
Notepad section E’ un normale Notepad di testo nel quale si possono scri-
Network section Contiene tutti i controlli relativi alle funzioni di networking
User Panel (Cubase only)
ere il capitolo “Effetti Audio” nel manuale Plug-in Refer­ence. Il pulsante Edit in cima alla sezione apre i pannelli di controllo degli effetti aggiunti in Insert.
Permette di regolare l’EQ della traccia. Si possono avere fino a quattro bande d’EQ per ogni traccia (vedere "Im­postazioni d’EQ" a pag. 123). Il pulsante Edit in cima alla sezione apre la finestra Channel Settings della traccia.
Consente di regolare graficamente l’EQ della traccia, cliccando e trascinando con il mouse i punti d’EQ nel display della curva d’EQ.
Channel (fino a otto); vedere il capitolo “Effetti Audio" nel manuale Plug-in Reference. Per le tracce MIDI, qui si as­segnano gli effetti MIDI in Send. Il pulsante Edit in cima alla sezione apre il pannello di controllo del primo effetto in ogni FX Channel.
Gli Studio Sends si usano per assegnare i mix ai Control Room Studios. Per una descrizione dettagliata di Studios e Studio Sends vedere "Control Room (solo Cubase)" a pag. 135.
Quando in una traccia si usa il Surround Panner quest’ul­timo è disponibile anche nell’Inspector. Per maggiori in­formazioni vedere "Uso del Surround Panner" a pag. 155.
nel Mixer. La striscia di panoramica canale a sinistra con­sente di attivare e disattivare effetti in Insert, Send ed EQ.
vere appunti sulla traccia. Se sono state inserite osservazioni su una traccia, l’icona accanto alla scritta “Notepad” s’illumina. Collocando il puntatore sopra l’icona il testo del Notepad appare in un tool tip.
del programma. Per ulteriori dettagli, fate riferimento al documento separato Networking.
Qui è possibile vedere i pannelli di dispositivi MIDI, tracce audio o pannelli degli effetti VST in Insert. Per in­formazioni su come creare o importare le configurazioni dei dispositivi MIDI vedere il manuale in pdf “Dispositivi MIDI”.
Tracce audio
Per le tracce audio sono disponibili tutte le impostazioni e le sezioni elencate in precedenza.
I pannelli utente per le tracce audio (solo Cubase) pos-
sono visualizzare i pannelli con i controlli canale (come la fase d’ingresso o l’opzione in link del panner) oppure quello degli effetti VST correnti inseriti nel canale.
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Finestra Project
Ai pannelli utente per le tracce audio (solo Cubase) si ac­cede cliccando sul pulsante Open Device Panels (che si trova nella parte più alta della sezione Inspector, accanto ai pulsanti Read/Write).
Si apre un menu che elenca tutti i pannelli dei dispositivi disponibili per la traccia audio. Se i pannelli non sono stati ancora creati, nel menu si vedr­anno i pannelli “Setup”. Un doppio-click del mouse su uno di essi apre la finestra Device della rispettiva traccia audio. Qui è possibile creare i pan­nelli utente per ogni parametro della traccia audio, compresi gli effetti VST inseriti. Per maggiori informazioni su come creare i pannelli dei dis­positivi e utente vedere il manuale in pdf “Dispositivi MIDI”.
Il browser device panel.
Una volta creati i pannelli, essi sono disponibili nella sezi­one User Panel dell’Inspector. Cliccare sul pulsante frec­cia in alto a destra nella sezione User Panel per vedere i pannelli disponibili.
Tracce MIDI
Quando è selezionata una traccia MIDI, l’Inspector pre­senta una serie di sezioni e parametri aggiuntivi che influen­zano gli eventi MIDI in tempo reale (in riproduzione, ad esempio). Le sezioni disponibili per le tracce MIDI sono de­scritte nel capitolo "Parametri ed effetti MIDI in tempo reale" a pag. 270.
Tracce Marker
Quando è selezionata la traccia Marker, l’Inspector mostra l’elenco dei marker. Vedere "Finestra Marker" a pag. 103.
Tracce Video
Quando è selezionata una traccia Video, l’Inspector pre­senta un pulsante di blocco per bloccare la traccia (ved­ere "Bloccare gli eventi" a pag. 49), un pulsante Mute per interrompere la riproduzione video e due opzioni di visual­izzazione dei thumbnails: Show Frame Numbers e Snap Thumbnails (vedere "Riproduzione di un file video" a pag.
390).
Tracce Cartella
Quando è selezionata una traccia Cartella, l’Inspector mostra la cartella con le tracce in essa contenute (in modo simile alla struttura cartella di Windows Explorer o Mac OS X Finder).
Ö Cliccando su una delle tracce visualizzate sotto la car­tella nell’Inspector, quest’ultimo visualizza le impostazioni della rispettiva traccia.
In questo modo, non è necessario “aprire” una traccia Cartella per es­eguire le impostazioni delle tracce in essa contenute.
Menu User Panel nell’Inspector
!
Perchè i pannelli utente (user panels) siano dis­ponibili nell’Inspector, si devono creare pannelli a mi­sura d’Inspector. Pannelli di dimensioni superiori nono sono disponibili nell’Inspector.
Qui è selezionata una traccia audio di una Cartella.
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Finestra Project
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