Manuale Operativo Cubase 4 - Versione originale realizzata da:
Cristina Bachmann, Heiko Bischoff, Birgit Grossmann, Sabine Pfeifer, Claudia Schomburg
Traduzione dall’inglese per Midiware a cura di Massimo Grazioli: maxiflip@tiscali.it
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14Presentazione
14Configurare i bus
17Uso dei bus
19Configurare canali Group e FX
20Monitoring
20Strumenti/effetti esterni (solo Cubase)
25Finestra Project
26Presentazione
27Panoramica della finestra
34Operazioni
55Opzioni
57Riproduzione e pannello di Trasporto
58Presentazione
60Operazioni
62Opzioni ed Impostazioni
64Registrazione
65Presentazione
65Metodi di registrazione elementari
67Specifiche di registrazione audio
77Specifiche di registrazione MIDI
82Opzioni e Impostazioni
84Recupero di registrazioni audio dopo un blocco del
sistema
85Fade, crossfade e inviluppi
86Creazione dei fades
87Finestre di dialogo Fade
89Creare i crossfade
90Finestra di dialogo Crossfade
91Auto Fade e Crossfade
92Inviluppi evento
93Traccia play order
94Introduzione
94Configurare la traccia play order
95Lavorare con le parti play order
97Uniformare l’ordine di riproduzione
98Tracce Cartella
99Descrizione tracce Cartella
99Gestire le tracce Cartella
100Lavorare con parti Cartella
102 Uso dei Marker
103Descrizione dei marker
103Finestra Marker
104Traccia Marker
106Comandi rapidi per i marker
106Editing dei marker nel Project Browser
107 Il Mixer
108Presentazione capitolo
109Panoramica
111Configurare il Mixer
115Strisce canale relative all’audio
116Strisce canale MIDI
116Pannello comune
117Canali d’ingresso e uscita
117Procedure di mixaggio elementari
121Procedure audio specifiche
128Procedure specifiche MIDI
129Utility
132Diagrammi Mixer VST
135 Control Room
(solo Cubase)
136Presentazione capitolo
137Configurare la Control Room
140Finestra Control Room Overview
140Mixer della Control Room
142Operazioni Control Room
147Send Studios e Studio
150Direct Monitoring e latenza
151 Surround
(solo Cubase)
152Presentazione capitolo
154Operazioni
4
Indice
159 Automazione
160Presentazione capitolo
161Operazioni d’automazione traccia
164Automazione Write/Rea
167Curve d’automazione
170Consigli e metodi comuni
170Opzioni ed Impostazioni
171 Processi e funzioni audio
172Presentazione capitolo
172Processo Audio
181Applicare i plug-in (solo Cubase)
182Finestra Offline Process History
183Funzione Freeze Edits
184Detect Silence
185Spectrum Analyzer (solo Cubase)
187Funzione Statistics (solo Cubase)
188 Sample Editor
189Presentazione capitolo
189Aprire il Sample Editor
189Panoramica della finestra
191Operazioni
197Opzioni ed impostazioni
198 Audio Part Editor
199Presentazione capitolo
199Aprire l’Audio Part Editor
199Panoramica della finestra
201Operazioni
202Metodi comuni
203Opzioni ed Impostazioni
204 Audio warp
205Presentazione capitolo
205Tool Audio Tempo Definition
208Etichette Warp e il tool Warp Samples
212Quantizzazione audio
213Pitch shift in tempo reale di eventi audio
213Freezing processo in tempo reale
215 Hitpoint e slice
216Presentazione capitolo
216Uso degli hitpoint
218Editing degli hitpoint
220Q-points
221Creare gli slice
221Creare mappature groove quantizzate
222Altre funzioni hitpoint
224 Il Pool
225Presentazione capitolo
225Panoramica della finestra
228Operazioni
238 SoundFrame
239Introduzione
241 MediaBay
242Introduzione
243Panoramica della finestra
244Browsing dei file multimediali
246Trovare i files nella sezione Viewer
249Preview file nella sezione Scope
250Tag Editor
252Preferenze MediaBay
252Gestione multimediale giornaliera
254 Tracce Instrument
255Introduzione
257Creare una traccia Instrument
257Editing di una traccia/canale Instrument
257Tracce Instrument e preset Track
258Tracce Instrument e MIDI
259 Preset Track
260Introduzione
260Tipi di preset Track
262Preset VST
263Cercare i preset
265Creare un preset Track
265Creare tracce da preset Track o VST
266Applicare i preset Track
268Preview dei preset Track e VST
269Insert ed impostazioni EQ dai preset Track
270 Parametri ed effetti MIDI
271Introduzione
271L’Inspector – Gestione generale
271Impostazioni traccia principali
273Modifier MIDI
275Effetti MIDI
277Gestione dei plug-in
5
Indice
278 Processo e quantizzazione MIDI
279Introduzione
280Funzioni Quantize
285Impostazioni permanenti con Freeze MIDI Modifi-
ers e Merge MIDI in Loop
286Dissolve Part
287Conversione O-Note
287Repeat Loop
287Altre funzioni MIDI
291 Editor MIDI
292Editing MIDI
292Aprire un editor MIDI
294Key Editor – Panoramica
297Operazioni nel Key Editor
310Edit In-Place
311Drum Editor – Panoramica
312Operazioni nel Drum Editor
314Lavorare con drum map
317Drum name list
318List Editor – Panoramica
319Operazioni nel List Editor
322 Logical Editor, Transformer e Input
Transformer
323Introduzione
323Aprire Logical Editor
324Panoramica della finestra
324Selezionare un preset
324Configurare le condizioni di filtro
329Selezionare una funzione
330Specificare le azioni
332Applicare le azioni definite
332Lavorare con i preset
332Input Transformer
334 System Exclusive
335Introduzione
335Bulk dump
336Registrare le variazioni dei parametri System Exclu-
sive
336Editing dei messaggi System Exclusive
338 Traccia Tempo
339Presentazione capitolo
339Editor Tempo Track – Panoramica
341Operazioni
344Process Tempo (solo Cubase)
344Finestra Process Bars (solo Cubase)
345Opzioni e impostazioni
345Beat Calculator
346Merge Tempo From Tapping
346Tool Time Warp
352 Project Browser
353Panoramica della finestra
354Editing delle tracce
359 Export Audio Mixdown
360Introduzione
360Mixdown su un file audio
361Formati file disponibili
367 Sincronizzazione
368Presentazione capitolo
368Segnali di sync
369Sincronizzare il trasporto e sincronizzare l’audio
370Impostazioni e connessioni principali
371Impostazioni di sincronizzazione
375MIDI Machine Control
377Sync Options
377Lavorare con VST System Link
386 Video
387Presentazione capitolo
387Prima di iniziare (solo Windows)
388Operazioni
392 ReWire
393Introduzione
393Lancio e uscita
394Attivare i canali ReWire
394Uso dei controlli di trasporto e tempo
395Gestione dei canali ReWire in Cubase
395Routing MIDI in ReWire2
395Considerazioni e limitazioni
6
Indice
396 Gestione file
397Lavorare con i progetti
400Lavorare con le librerie (solo Cubase)
400Revert
400Importare l’audio
403Esportare ed importare file OMF (solo Cubase)
404Esportare ed importare i file MIDI
406Esportare ed importare tracce (solo Cubase)
407Altre funzioni Import/Export
407Cleanup
409 Personalizzazione
410Presentazione capitolo
410Workspaces
412Finestre di dialogo Setup
413Personalizzare i controlli traccia
415Preset preference (solo Cubase)
416Aspetto
417Applicare i colori traccia ed evento
419Dove sono salvate le impostazioni?
422 Comandi rapidi
423Presentazione capitolo
423Configurare i tasti di comando
426Definire i tasti di modifica dei tool
427I tasti di comando di default
430 Parte II:
Gestione e stampa delle partiture
431 Score Editor
432Presentazione capitolo
432Benvenuti!
432Come funziona Score Editor
432Note MIDI e note sullo spartito
433Display quantize
435Inserire note a mano e registrarle
436 Operazioni principali
437Presentazione capitolo
437Preparazioni
437Aprire Score Editor
437Cursore di progetto
438Page Mode
439Cambiare il fattore di Zoom
439Rigo attivo
439Impostazioni di configurazione pagina
440Definire il proprio spazio di lavoro
442Menu contestuali in Score Editor
442Finestre di dialogo in Score Editor
442Impostare key, clef e time signature
446Trasporre gli strumenti
447Ordine di lavoro
447Force update
448 Trascrivere registrazioni MIDI
449Presentazione capitolo
449Trascrizione
449Preparare le parti
449Strategie: preparare le parti per la stampa dello
459Presentazione capitolo
459Impostazioni spartito
460Valori e posizioni nota
462Inserire ed editare le note
464Selezionare le note
464Spostare le note
466Duplicare le note
466Spostare misure con le "maniglie"
466Cut, copy e paste
467Editare le altezze di note singole
468Cambiare la durata della note
469Dividere una nota in due
469Lavorare con il tool Display Quantize
469Pentagrammi separati (piano)
470Strategie: Pentagrammi multipli
470Inserire ed editare clef, key o time signature
472Cancellare le note
473 Impostazioni pentagramma
474Presentazione capitolo
474Impostazioni del pentagramma
474Eseguire le impostazioni
475Preset Staff
475Nomi del pentagramma
475Tonalità e chiave (Key e Clef)
476Display quantize ed opzioni Interpretation
476Display transpose
477Pagina Options
477Pagine Polyphonic e Tablature
478 Voci polifoniche
479Presentazione capitolo
479Premessa: voci polifoniche
480Configurare le voci
481Strategie: quante voci mi servono?
482Inserire le note nelle voci
482Verificare a quale voce appartiene una nota
482Spostare le note tra le voci
483Gestire le pause
484Voci e display quantize
484Creare voci incrociate
486Voci polifoniche automatiche – Merge All Staves
486Convertire le voci in tracce – Extract Voices
487 Note aggiuntive e formattazione pause
488Presentazione capitolo
488Premessa: gambi nota
488Impostare la direzione del gambo
489Lunghezza gambo
490Alterazioni e shift enarmonico
490Cambiare la forma della testa nota
491Altri dettagli nota
492Colorare le note
492Copiare le impostazioni tra le note
492Gestire i tratti d’unione
497Note legate
498Spostamento grafico delle note
498Note ausiliarie
499Ornamenti
500Gruppi irregolari (Tuplet)
502 Lavorare con i simboli
503Presentazione capitolo
503Premessa: i vari layer
504Inspector dei simboli
507Importante! – Simboli, pentagrammi e voci
508Inserire i simboli nello spartito
513Selezionare i simboli
515Spostare e duplicare simboli
518Modificare durata e forma
518Click-destro del mouse sui simboli
518Doppio-click del mouse sui simboli
518Cancellare i simboli
519Copia e incolla
519Allineamento
519Dettagli dei simboli
525 Lavorare con gli accordi
526Presentazione capitolo
526Inserire i simboli accordo
528Impostazioni accordo globali
529 Lavorare con i simboli di testo
530Presentazione capitolo
530Inserire ed editare simboli di testo
532Vari tipi di scritta
536Funzioni di testo
8
Indice
539 Lavorare con i layout
540Presentazione capitolo
540Premessa: Layout
540Creare un layout
540Aprire un layout
540Operazioni nel layout
541Uso dei layout – un esempio
541Marker Track to Form
542 Sviluppare lo spartito: tecniche ag-
giuntive
543Presentazione capitolo
543Impostazioni Layout
544Staff size
544Nascondere/mostrare oggetti
545Colorare le note
546Pause multiple
546Editing delle stanghette misura
547Creare gli upbeat
548Impostare il numero di misure nella pagina
548Spostare le stanghette
549Trascinare i pentagrammi
551Inserire parentesi e graffe
551Auto Layout
553Reset Layout
553Stanghette misura interrotte
566 Stampa ed export delle pagine
567Stampa
567Export delle pagine in file immagine
568 Domande Frequenti (FAQ)
569Come usare questo capitolo
569Inserire ed editare le note
570Simboli e layout
571 Trucchi e suggerimenti
572Tecniche utili di editing
573Se si sperava di avere un computer più veloce...
574 Indice analitico
555 Partiture di batteria
556Presentazione capitolo
556Premessa: Drum map in Score Editor
556Configurare la drum map
558Impostare un rigo per una partitura di batteria
558Inserire ed editare le note
558“Single Line Drum Staff”
559 Creare tablature
560Presentazione capitolo
560Creare la tablatura in automatico
561Creare le tablature a mano
561Aspetto dei numeri nella tablatura
561Editing
562Forma della testa nota
563 Partitura e riproduzione MIDI
564Presentazione capitolo
564Spartiti e modalità Play Order
564Funzione MIDI Meaning
565Simboli di crescendo dinamici
9
Indice
Parte I:
Manuale di riferimento
1
Descrizione del Manuale
Benvenuti!
Questo è il Manuale Operativo di Cubase 4 - Steinberg
che contiene informazioni dettagliate su tutte le funzioni e
caratteristiche del programma.
Versioni del programma
Questo manuale descrive due versioni: Cubase e Cubase
Studio per due sistemi operativi o "piattaforme" diverse:
Windows e Mac OS X.
Alcune funzioni sono presenti solo nella versione Cubase.
In questi casi ciò è chiaramente indicato nel titolo del rispettivo argomento.
Analogamente, alcune funzioni ed impostazioni sono
specifiche per una sola delle due piattaforme (Windows o
Mac OS X). Ove possibile, ciò è chiaramente indicato. In
altre parole:
Ö Se non c’è alcuna indicazione tutte le descrizioni e le
procedure indicate nella documentazione valgono sia per
Cubase che per Cubase Studio, in Windows e Mac OS
X.
Le figure e i riferimenti dei menu sono quelle della versione Windows di
Cubase localizzata in inglese.
Convenzioni dei comandi rapidi
In Cubase molti comandi rapidi di default utilizzano tasti di
modifica, alcuni dei quali variano in base al sistema operativo impiegato. Per esempio, il comando rapido di default
per la funzione Undo è [Ctrl]+[Z] in Windows e [Command]+[Z] in Mac OS X.
I comandi rapidi con i tasti di modifica descritti in questo
manuale sono indicati prima con il tasto di modifica Windows, come segue:
[tasto di modifica Win]/[tasto di modifica Mac]+[tasto]
Per esempio, [Ctrl]/[Command]+[Z] significa: “premere
[Ctrl] in Windows o [Command] in Mac OS X e premere
[Z]”.
Analogamente, [Alt]/[Option]+[X] significa: “premere [Alt] in
Windows o [Option] in Mac OS X e premere [X]”.
Ö Si noti inoltre che questo manuale fa spesso riferimento al “click-destro” del mouse (ad esempio, per aprire
i menu contestuali, ecc.). In un computer Macintosh con il
mouse ad un solo pulsante, tenere premuto il tasto [Ctrl] e
cliccare.
12
Descrizione del Manuale
2
Connessioni VST: Configurazione bus
ingresso e uscita
Presentazione
Per trasferire l’audio all’hardware audio Cubase utilizza un
sistema di bus di ingresso e di uscita.
• I bus d’ingresso consentono d’inviare l’audio dagli ingressi
dell’hardware audio a Cubase; quando si registra l’audio si
devono sempre usare uno o più bus d’ingresso.
• I bus d’uscita permettono d’inviare l’audio da Cubase alle uscite dell’hardware audio; quando si riproduce l’audio, bisogna
sempre farlo da uno o più bus d’uscita.
I bus d’ingresso e uscita sono di vitale importanza in Cubase (ecco perchè questo capitolo è all’inizio del Manuale
Operativo). Una volta compreso il sistema dei bus e la sua
corretta configurazione è più facile procedere con registrazione, riproduzione, mixaggio e surround (solo Cubase).
Configurare i bus
Bus d’ingresso
• Serve almeno un bus d’ingresso stereo assegnato ad una
coppia d’ingresso, in modo da poter registrare materiale stereo. Per registrare in stereo anche da altre coppie d’ingressi
analogici, si possono aggiungere altri bus d’ingresso.
• Sebbene sia possibile registrare tracce mono da un lato di un
ingresso stereo si consiglia di aggiungere un bus d’ingresso
mono dedicato, da assegnare ad un ingresso analogico al
quale è collegato un pre-amplificatore microfonico, ad esempio. Anche in questo caso è possibile avere più bus mono diversi.
• Servirà anche un bus d’ingresso stereo assegnato all’ingresso
stereo digitale, per i trasferimenti audio digitali.
• Per trasferire materiale audio surround direttamente ad una
traccia (per esempio, da dispositivi di registrazione configurati
in surround) serve un bus d’ingresso che supporti il formato
surround impiegato (solo Cubase) – ad esempio, un bus d’ingresso 5.1.
Strategie
In Cubase è possibile creare un numero qualsiasi di bus,
virtualmente in qualsiasi configurazione di canale: mono,
stereo o diversi formati surround.
Ö La configurazione dei bus è salvata con i progetti – si
consiglia quindi di aggiungere e configurare i bus necessari per poi salvarli in un progetto Template (vedere "Salvataggio Template" a pag. 398).
Quando s’inizia a lavorare su nuovi progetti si può partire da questo Template. In questo modo si ha sempre una configurazione bus standard
senza eseguirne ogni volta una nuova per un nuovo progetto. Per
lavorare con diverse configurazioni bus in vari progetti, si possono creare
più Template diversi, oppure memorizzare le proprie configurazioni in
preset (vedere "Altre operazioni sui bus" a pag. 17). Naturalmente, i Template possono contenere anche altre impostazioni che si usano regolarmente – frequenza di campionamento, formato di registrazione, struttura
tracce di base, ecc..
Che tipo di bus servono quindi? Questo dipende
dall’hardware audio impiegato, dalla configurazione audio
generale (un sistema d’altoparlanti surround, ad esempio)
e dal tipo di progetti con i quali si lavora.
Un esempio:
Supponiamo di avere un hardware audio con otto ingressi
analogici e digitali e connessioni digitali stereo (in tutto 10
ingressi e uscite). Inoltre, c’è una configurazione surround
5.1 (solo Cubase). Ecco un elenco dei bus necessari:
Bus d’uscita
• Per il monitoraggio e l’ascolto di mix stereo sono necessari
uno o più bus d’uscita stereo per l’ascolto e il monitoring.
• Anche per i trasferimenti audio digitali serve un bus stereo assegnato all’uscita audio digitale stereo.
• Bisogna avere inoltre un bus nel formato della configurazione
surround (5.1) assegnato alle opportune uscite (collegate a
loro volta ai rispettivi altoparlanti). Ciò si può fare solo in Cubase.
• Se si lavora con vari formati surround si dovranno aggiungere
più bus surround.
!
Bus diversi possono usare gli stessi ingressi/uscite
sull’hardware audio! Per esempio, si può avere un
bus d’uscita stereo assegnato alle stesse uscite dei
canali stereo frontali del bus surround – si possono
così ascoltare i mix stereo senza dovere ricollegare
gli altoparlanti.
Preparazioni
Prima di configurare i bus è bene nominare ingressi e uscite sull’hardware audio. Per esempio, impiegando una
configurazione d’altoparlanti surround 5.1, nominare le uscite in base agli altoparlanti alle quali sono collegate (Left,
Right, Center, e così via).
14
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
La ragione è la compatibilità – si semplifica il trasferimento
dei progetti tra diversi computer e configurazioni. Per esempio, portando il progetto in un altro studio, l’altro hardware audio potrebbe essere di un altro tipo; se però i due
studi hanno dato ad ingressi e uscite gli stessi nomi in
base al formato surround (piuttosto di nomi basati sul tipo
di hardware audio) Cubase trova automaticamente ingressi e uscite corretti per i bus e può riprodurre e registrare senza bisogno di cambiare le impostazioni.
Usare la finestra di dialogo Device Setup per assegnare i
nomi ad ingressi ed uscite dell’hardware audio:
1. Dal menu Devices aprire la finestra di dialogo Device
Setup.
2. Assicurarsi che nella pagina VST Audio System sia
selezionato il driver corretto per l’hardware audio, in modo
che la scheda audio appaia nell’elenco Devices.
3. Selezionare la scheda audio dall’elenco.
Le porte d’ingresso e uscita disponibili sull’hardware audio sono elencate sulla destra.
4. Per rinominare una porta, cliccare sul suo nome nella
colonna “Show as” e digitare un nuovo nome.
• Se necessario, si possono anche disabilitare le porte,
cliccando nella colonna “Visible”.
Le porte disabilitate non appaiono nella finestra VST Connections
quando s’impostano i bus; se si tenta di disabilitare una porta usata da
un bus un messaggi o di avviso chiede se si desidera farlo veramente –
si noti che questa operazione rimuove la porta dal bus!
5. Cliccare OK per chiudere la finestra di dialogo Device
Setup.
Ö Se si apre un progetto creato su un altro computer ed
i nomi delle porte non coincidono (o la configurazione
della porta non è la stessa – per esempio, il progetto è
stato creato su un sistema I/O multi-canale e lo si apre su
un sistema I/O stereo) appare la finestra Pending Connections.
Essa permette di ri-assegnare manualmente le porte usate nel progetto a
quelle disponibili sul proprio sistema.
Finestra VST Connections
I bus si aggiungono e configurano nella finestra VST Connections che si apre dal menu Devices.
Questa finestra contiene le seguenti pagine:
• Inputs e Outputs: visualizzano rispettivamente i bus d’ingresso
o uscita.
• Group/FX: permette di creare canali/tracce Group e FX ed
eseguire le rispettive assegnazioni. Vedere "Configurare
Gruppi e canali FX" a pag. 19.
• External FX (solo Cubase): consente di creare bus effetti
send/return per collegare effetti esterni che poi possono essere selezionati nei menu a tendina Effect di Cubase. Per
maggiori informazioni vedere "Strumenti/effetti esterni (solo
Cubase)" a pag. 20 ed il manuale Plug-in Reference.
• External Instruments (solo Cubase): permette di creare bus ingresso/uscita per il collegamento di strumenti esterni. Per
maggiori informazioni vedere "Strumenti/effetti esterni (solo
Cubase)" a pag. 20 ed il manuale Plug-in Reference.
• Studio tab (solo Cubase): qui si abilita e configura Control
Room. Vedere il capitolo "Control Room (solo Cubase)" a
pag. 135.
Per ora vediamo come configurare i bus d’ingresso e uscita.
In base alla pagina selezionata (Inputs o Outputs) la
finestra elenca i bus d’ingresso e uscita correnti, con le
seguenti colonne:
ColonnaDescrizione
Bus NameElenca i bus; cliccando in questa colonna si possono
SpeakersIndica la configurazione degli altoparlanti (mono, stereo,
Audio DeviceIndica il driver ASIO corrente selezionato.
selezionare e rinominare i bus.
formati surround) di ogni bus.
15
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
ColonnaDescrizione
Device PortUna volta “aperto” un bus (cliccando sul suo pulsante "+"
ClickSi può assegnare il click ad un bus d’uscita VST speci-
nella colonna Bus Name) questa colonna indica l’ingresso/uscita fisico dell’hardware audio usato dal bus.
fico, indipendentemente dalle impostazioni Control Room
vere e proprie, o, per meglio dire, quando la Control
Room è disabilitata
Aggiungere un bus
1. Cliccare sulla pagina Inputs o Outputs (dipende da
cosa si vuole aggiungere).
2. Cliccare sul pulsante Add Bus.
Appare una finestra di dialogo.
3. Selezionare la configurazione (channel) desiderata.
Il menu a tendina presenta le opzioni Mono e Stereo, oltre a vari formati
surround (solo Cubase). Per scegliere un altro formato surround usare il
submenu “More...”.
• Altrimenti si può eseguire un click-destro del mouse
nella finestra VST Connections ed aggiungere un bus nel
formato desiderato direttamente dal menu contestuale
che appare.
Appare il nuovo bus con le porte visibili.
4. Cliccare nella colonna Device Port per selezionare una
porta ingresso/uscita per il canale nel bus.
Il menu a tendina che appare elenca le porte con i nomi assegnati nella
finestra di dialogo Device Setup. Ripetere l’operazione per tutti i canali
nel bus.
Aggiunta di un bus "child" (solo Cubase)
In pratica, in bus surround bus è costituito da una serie di
canali mono – 6 canali nel caso del formato 5.1. Se nel
progetto c’è una traccia mono, si può assegnarla ad un
canale altoparlante separato nel bus (o assegnarlo all’intero bus surround ed usare poi il surround panner per posizionarlo nell’immagine surround). Cosa fare però se si ha
una traccia stereo da assegnare ad una coppia stereo del
bus (Left e Right o Left Surround e Right Surround, ad esempio)? Bisogna creare un bus "child".
1. Selezionare il bus surround nell’elenco ed eseguire un
click-destro del mouse su di esso.
Appare un menu a tendina.
2. Dal submenu “Add Child Bus” selezionare una config-
urazione canale.
Come si può vedere è possibile creare bus "child" stereo (assegnati a
varie coppie di canali altoparlante nel bus surround) oppure altri formati
di bus surround (con meno canali del bus "genitore").
Il "child" bus creato è disponibile per un’assegnazione
diretta nel Mixer. E’ parte del bus surround "genitore",
quindi non ha una striscia canale separata.
Sebbene in genere i bus "child" siano più utili nei bus
d’uscita, si possono creare bus "child" in un bus d’ingresso surround – ad esempio, per registrare una coppia
di canale stereo (per esempio, Front Left-Right) nel bus
surround su una traccia stereo separata.
Definire il bus Main Mix (bus uscita di default)
Main Mix è il bus d’uscita al quale nel Mixer è assegnato
ogni nuovo canale creato.
Qualsiasi bus d’uscita nella finestra VST Connections può
essere il bus d’uscita di default. Con un click-destro del
mouse sul nome di un bus d’uscita lo si può configurare
come bus Main Mix.
Definire il bus d’uscita di default nella finestra VST Connections.
16
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Quando nel Mixer si creano nuovi canali Audio, Group o
FX, essi sono assegnati automaticamente al bus di default.
!
Nella finestra VST Connections il bus di default è indicato da un’icona altoparlante arancio accanto al
nome.
Altre operazioni sui bus
• Per cambiare l’assegnazione porta ad un bus, si procede come quando lo si aggiunge – assicurarsi che i
canali siano visibili (cliccando sul pulsante “+” accanto al
bus o sul pulsante “+ All” in cima alla finestra) e cliccare
nella colonna Device Port per selezionare le porte.
• Per rimuovere un bus superfluo, selezionarlo nell’elenco,
click-destro del mouse e scegliere “Remove Bus” dal
menu a tendina, oppure premere il tasto [Backspace].
• I preset bus si possono memorizzare e richiamare con il
menu a tendina in cima alla finestra.
Per memorizzare la configurazione corrente in un preset cliccare sul pulsante “+” (Store) ed inserire un nome per il preset. In seguito si può
selezionare in ogni momento la configurazione memorizzata direttamente
dal menu a tendina Presets. Per rimuovere un preset memorizzato selezionarlo e cliccare sul pulsante “-”.
Uso dei bus
• I bus d’ingresso e uscita si selezionano nell’Inspector
dai menu a tendina Input Routing e Output Routing.
Per i canali di tipo audio diversi dalle tracce audio (cioè
canali VST Instrument, ReWire, Group e FX) è disponibile
solamente il menu a tendina Output Routing; per aprirlo
selezionare una delle sue sotto-tracce nell’elenco Track.
• I bus si possono selezionare anche nel pannello Routing
situato in cima ad ogni striscia canale nel Mixer.
Anche in questo caso, per i canali VST Instrument, ReWire, Group e FX
è possibile selezionare solamente i bus d’uscita.
Questo capitolo descrive brevemente l’uso dei bus d’ingresso e uscita creati; per i dettagli vedere i capitoli "Registrazione" a pag. 64 e "Il Mixer" a pag. 107.
Routing
Quando si riproduce una traccia audio (o qualsiasi altro
canale audio nel Mixer – canali VST Instrument, ReWire,
ecc.), la si assegna ad un bus d’uscita. Analogamente,
quando si registra su una traccia audio si sceglie il bus
d’ingresso al quale inviare l’audio da registrare.
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
• Solo Cubase: Premendo [Alt]/[Option] e selezionando
un bus d’ingresso o uscita nella veduta routing del Mixer,
esso è scelto per tutti i canali selezionati.
E’ possibile quindi assegnare rapidamente a più canali lo stesso ingresso o uscita. Analogamente, premendo [Shift] e selezionando un bus,
i canali successivi selezionati sono assegnati all’uso di bus incrementali
(il secondo canale selezionato utilizza il secondo bus, il terzo usa il terzo
bus, e così via).
17
Ö Sei il pannello Routing non è visibile, cliccare sul pulsante Show Routing situato nel pannello comune esteso,
oppure aprire il menu contestuale del Mixer e selezionare
“Show Routing View” dal submenu Window.
Pulsante “Show Routing”nel pannello comune del Mixer.
Quando si seleziona un bus d’ingresso per una traccia è
possibile selezionare solo i bus che corrispondono alla
configurazione canale della traccia. Ecco alcuni dettagli
sui bus d’ingresso:
• Le tracce mono si possono assegnare a bus d’ingresso mono,
a singoli canali di un bus d’ingresso stereo o surround input,
oppure a tutti gli oggetti d’ingresso configurati nella pagina
Studio della finestra VST Connections (Talkback and External
Inputs).
• Le tracce stereo si possono assegnare a bus stereo o a bus
child stereo in un bus surround, a bus surround usando un
panner surround stereo e a bus mono usando quello che appare come un normale controllo di pan ma è in realtà un controllo "balance" tra i canali sinistro e destro. Si possono poi
anche assegnare tutti gli oggetti d’ingresso configurati nella
pagina Studio della finestra VST Connections (Talkback and
External Inputs).
• Le tracce Surround si possono assegnare a bus d’ingresso
con lo stesso numero di canali altoparlante della traccia (o a
bus "child" corrispondenti contenuti in un bus surround "più
grande"), oppure a tutti gli oggetti d’ingresso configurati nella
pagina Studio della finestra VST Connections (Talkback and
External Inputs). Se una traccia surround viene assegnata ad
un bus con un diverso numero di canali, i controlli di pan verranno sostituiti dal plugin Mixconvert. Fate riferimento al documento in pdf "Audio Effects and VST Instrument" per ulteriori
dettagli.
Per i bus d’uscita è possibile qualsiasi assegnazione.
Vedere i bus nel Mixer
Nel Mixer (solo Cubase), i bus sono rappresentati da
canali d’ingresso e uscita (visualizzati in finestrelle a sinistra e destra nella finestra Mixer). Si possono mostrare o
nascondere in modo indipendente cliccando sui pulsanti
Hide Input Channels e Hide Output Channels del pannello comune:
Nasconde canali Ingresso
Nasconde canali Us-
Ö In Cubase Studio, nel Mixer sono visibili solamente i
bus d’uscita!
I bus d’ingresso creati nella finestra VST Connections sono disponibili
per la selezione nei menu a tendina routing d’ingresso, ma non si può eseguire alcuna impostazione mixer specifica sui bus d’ingresso.
18
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Canali d’ingresso (solo Cubase)
Canali d’uscita
Nel Mixer i canali d’ingresso sono a sinistra. Come si può
vedere, ogni canale d’ingresso è simile alla normale striscia canale di un mixer hardware. Qui si possono eseguire
le seguenti operazioni:
• Controllare e regolare il livello di registrazione con i con-
trolli Input Gain e/o il fader di livello.
Vedere "Impostare i livelli d’ingresso" a pag. 69.
• Invertire la fase del segnale d’ingresso.
Per farlo, cliccare sul pulsante Input Phase accanto al controllo Input
Gain.
• Aggiungere effetti o EQ al bus d’ingresso.
Vedere "Registrare con effetti (solo Cubase)" a pag, 75 per un esempio
su come aggiungere effetti alla registrazione sul bus d’ingresso.
!
Le impostazioni eseguite sulla striscia del canale
d’ingresso diventano parte integrante del file audio
registrato!
Nel Mixer i canali d’uscita si trovano a destra. Qui è possibile eseguire le seguenti operazioni:
• Regolare il livello d’uscita dei bus con i fader.
• Aggiungere effetti o EQ.
Essi influenzano l’intero bus. Esempi d’effetti che si possono aggiungere
qui comprendono compressori, limiter e dithering. Vedere il capitolo "Effetti Audio" nel manuale Plug-in Reference.
• Usando le mandate (Sends), vengono inviati quantitativi
variabili di un bus di uscita su qualsiasi altro bus di uscita
che sia alla destra del bus di uscite selezionato nel Mixer.
Configurare canali Group e FX
La pagina Group/FX nella finestra VST Connections mostra tutti i canali Group e FX del progetto. E’ possibile
creare nuovi canali Group o FX cliccando sul rispettivo
pulsante Add; è come creare tracce canale Group o FX
nella finestra Project (vedere "Uso dei canali Group" a
pag. 127 ed il capitolo “Effetti Audio” nel manuale Plug-in
Reference).
Tuttavia, la finestra VST Connections consente anche la
creazione di bus "child" per canali Group e FX (solo Cubase). Ciò è utile se, ad esempio, ci sono canali Group o
FX in formato surround ai quali assegnare canali stereo a
coppie di canale specifiche.
19
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Per creare il bus "child" di un canale Group o FX in formato surround procedere come segue:
1. Aprire la finestra VST Connections e selezionare la pa-
gina Groups/FX.
2. Selezionare il canale Group o FX nell’elenco ed es-
eguire un click-destro del mouse su di esso.
3. Selezionare una configurazione canale dal submenu
“Add Child Bus”.
Il bus "child" creato è disponibile per il routing diretto nel
Mixer. E’ parte del canale Group o FX "genitore", quindi
non ha una striscia canale separata nel Mixer.
Monitoring
Di default, il monitoraggio si esegue dalla Control Room
(vedere il capitolo "Control Room (solo Cubase) a pag.
135. Quando nella pagina Studio della finestra VST Con-
nections la Control Room è disabilitata, per il monitoraggio è usato il bus Main Mix (l’uscita di default). Vedere
"Definire il bus Main Mix (bus uscita di default) a pag. 16.
Ö In Cubase Studio il bus Main Mix viene sempre usato
per il monitoring
Impostare il livello di monitoraggio
Quando per il monitoraggio si usa la Control Room, essa
si configura nel Mixer della Control Room; vedere il capitolo "Control Room (solo Cubase)" a pag. 135. Quando si
monitora dal bus Main Mix, il livello di monitoraggio si regola nel Mixer principale della finestra Project.
Quando si esegue il monitoraggio o lo "scrubbing" nel
Sample Editor, si può regolare il livello di monitoraggio
con il piccolo fader sulla toolbar del Sample Editor.
Requisiti
• Per usare effetti esterni serve un hardware con ingressi
e uscite multiple, mentre per impiegare strumenti esterni si
deve collegare al computer un’interfaccia MIDI.
Un effetto esterno richiede almeno un ingresso ed un’uscita (oppure
coppie ingresso/uscita per gli effetti stereo) – oltre alle porte ingresso/
uscita che servono per registrazione e monitoraggio.
• Come sempre è bene avere un hardware audio con
driver a bassa latenza.
Cubase compensa la latenza ingresso/uscita, garantendo che l’audio
processato dagli effetti esterni non si sposti nel tempo.
Collegare un effetto/strumento esterno
Per configurare un effetto o strumento esterno, procedere
come segue:
1. Collegare una coppia libera d’uscita dell’hardware audio alla coppia d’ingresso del dispositivo hardware esterno.
In questo esempio si presume che il dispositivo hardware esterno abbia
ingressi e uscite stereo.
2. Collegare una coppia d’ingresso libera dell’hardware
audio alla coppia d’uscita del dispositivo hardware.
!
Per effetti/strumenti esterni è possibile selezionare
porte d’ingresso/uscita già usate (cioè che sono
state selezionate come ingressi/uscite nella finestra
VST Connections). Se per un effetto/strumento esterno si seleziona una porta già utilizzata, l’assegnazione della porta esistente s’interrompe. Si noti che
non c’è un messaggio d’avviso!
Una volta che il dispositivo esterno è stato collegato
all’hardware audio del computer è necessario configurare
i bus d’ingresso/uscita in Cubase.
Strumenti/effetti esterni (solo
Cubase)
Cubase supporta l’integrazione di effetti e strumenti esterni, (ad esempio synth hardware) nel flusso di segnale
del sequencer.
Per definire le porte Send e Return necessarie ed accedere a strumenti/effetti nella finestra VST Instruments usare
le pagine External Instruments ed External FX nella finestra
VST Connections.
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
20
Configurare effetti esterni
1. Dal menu Devices aprire la finestra VST Connections.
2. Aprire la pagina External FX e cliccare su “Add Exter-
nal FX”.
3. Nella finestra di dialogo che appare inserire un nome
per l’effetto esterno e specificare le configurazioni Send e
Return. Per configurare un dispositivo MIDI che corrisponda all’effetto esterno cliccare sul pulsante “Associate
MIDI Device”.
In base al tipo d’effetto, si possono specificare le configurazioni mono, stereo o surround. Quando si clicca su “Associate MIDI Device” è possibile
usare le funzioni MIDI Device Manager per creare un nuovo dispositivo
MIDI per l’effetto. Si noti che quando si usano i dispositivi MIDI, all’effetto è
applicata la compensazione del ritardo (delay compensation). Per informazioni sul MIDI Device Manager ed i pannelli utente del dispositivo vedere il capitolo "MIDI Devices" nel documento pdf separato “Working with
MIDI".
4. Cliccare OK. E’ aggiunto un nuovo bus External FX.
5. Cliccare nella colonna Device Port delle porte Send
Bus “Left” e “Right”, quindi selezionare le uscite sull’hardware audio collegate al punto 1. nel paragrafo "Collegare
un effetto/strumento esterno" a pag. 20.
6. Cliccare nella colonna Device Port delle porte Return
Bus “Left” e “Right”, quindi selezionare gli ingressi
sull’hardware audio collegati al punto 2. nel paragrafo
"Collegare un effetto/strumento esterno" a pag. 20.
7. Se si desidera, eseguire altre impostazioni per il bus.
Esse si trovano nelle colonne a destra. Si noti, tuttavia, che è possibile
regolarle mentre si usa l’effetto esterno vero e proprio – è più facile,
poichè si sente il risultato delle regolazioni. Le opzioni sono:
Impostazione Descrizione
DelaySe l’effetto hardware ha un ritardo interno (latenza), si
Send GainPermette di regolare il livello del segnale inviato all’effetto
Return GainConsente di regolare il livello del segnale proveniente
MIDI DeviceCliccando in questa colonna si apre un menu a tendina
UsedOgni volta che s’inserisce un effetto esterno in una trac-
può inserirne il valore qui, in modo da permettere a Cubase di compensare tale ritardo durante la registrazione.
Si può lasciare al programma il compito di determinare il
valore del ritardo con un click-destro nella colonna Delay
dell’effetto e selezionando “Check User Delay”. Si noti
che non bisogna tener conto della latenza introdotta
dall’hardware audio – essa è gestita automaticamente
dal programma.
esterno.
dall’effetto esterno.
Si noti tuttavia che livelli d’uscita eccessivi in arrivo da un
effetto esterno possono provocare un clipping nell’hardware audio. Il valore Return Gain non si può usare per
compensare tale anomalia – si deve invece abbassare il
livello d’uscita proveniente dall’effetto esterno.
grazie al quale è possibile scollegare l’effetto dal dispositivo MIDI ad esso associato, selezionare un dispositivo
MIDI, crearne uno nuovo o aprire il MIDI Device Manager
in Cubase per editare il dispositivo MIDI. Se è installato
Studio Manager 2 si può anche selezionare un editor
OPT per accedere all’effetto esterno.
cia audio, questa colonna visualizza un segno “x” ad indicare che l’effetto è in uso.
8. Al termine, chiudere la finestra VST Connections.
Ö Si noti che le porte per i dispositivi esterni sono esclusive Vedere il paragrafo "Collegare un effetto/strumento
esterno" a pag. 20.
Come usare l’effetto esterno
A questo punto, cliccando su uno slot effetto in Insert per
ogni canale ed osservando il menu a tendina dell’effetto, si
troverà il nuovo bus External FX nel submenu “External
Plugins”.
Selezionandolo ecco cosa avviene:
• Il bus External FX è caricato nello slot dell’effetto, proprio
come un normale plug-in effetto.
• Il segnale audio proveniente dal canale è inviato alle uscite
dell’hardware attraverso l’effetto esterno e torna a Cubase dagli ingressi dell’hardware audio.
21
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
• Appare una finestra parametri che mostra le impostazioni Delay, Send Gain e Return Gain per il bus External FX. Si possono regolare a piacere durante la riproduzione. La finestra
parametri presenta inoltre il pulsante “Measure Effect’s Loop
Delay for Delay Compensation”. Si tratta della stessa opzione
“Check User Delay” della finestra VST Connections; fornisce
a Cubase un valore Delay da usare per la compensazione del
ritardo. Una volta definito un dispositivo MIDI per l’effetto, si
apre la rispettiva finestra Device. Se è installato Studio Manager 2 ed è stato configurato l’editor OPT corrispondente,
quest’ultimo sarà visualizzato.
Finestra parametri di default per un effetto esterno
Come qualsiasi effetto, si può usare il bus External FX
come effetto Insert o Send (un effetto in insert su una traccia canale FX). L’effetto esterno si può disattivare o bypassare con i soliti controlli.
Configurare gli strumenti esterni
1. Dal menu Devices aprire la finestra VST Connections.
2. Aprire la pagina the External Instrument e cliccare su
“Add External Instrument”.
3. Nella finestra di dialogo che appare, inserire un nome
per lo strumento esterno e specificare il numero di Return
mono e/o stereo richiesti. Per configurare un dispositivo
MIDI corrispondente allo strumento esterno, cliccare sul
pulsante Associate MIDI Device.
In base al tipo di strumento, serve un numero specifico di canali Return
mono e/o stereo. Cliccando su “Associate MIDI Device”, si possono usare le funzioni di MIDI Device Manager per creare un nuovo dispositivo
MIDI. Per informazioni sul MIDI Device Manager ed i pannelli utente del
dispositivo vedere il capitolo "MIDI Devices" nel documento pdf separato
“Working with MIDI".
4. Cliccare OK. E’ aggiunto un nuovo bus External Instrument.
5. Cliccare nella colonna Device Port delle porte Return
Bus “Left” e “Right” quindi selezionare gli ingressi
sull’hardware audio ai quali è collegato lo strumento esterno.
6. Se si desidera, eseguire altre impostazioni per il bus.
Esse si trovano nelle colonne a destra. Si noti, tuttavia, che è possibile
regolarle mentre si usa lo strumento esterno vero e proprio – è più facile,
poichè si sente il risultato delle regolazioni. Le opzioni sono:
Impostazione Descrizione
DelaySe l’effetto hardware ha un ritardo interno (latenza), si
Return GainConsente di regolare il livello del segnale proveniente
MIDI DeviceCliccando in questa colonna si apre un menu a tendina
UsedOgni volta che s’inserisce lo strumento in uno slot VST
può inserirne il valore qui, in modo da permettere a Cubase di compensare tale ritardo durante la registrazione.
Si noti che non bisogna tener conto della latenza introdotta dall’hardware audio – essa è gestita automaticamente dal programma.
dallo strumento esterno.
Si noti tuttavia che livelli d’uscita eccessivi in arrivo da un
dispositivo esterno possono provocare un clipping
nell’hardware audio. Il valore Return Gain non si può usare per compensare tale anomalia – si deve invece abbassare il livello d’uscita proveniente dispositivo esterno.
grazie al quale è possibile scollegare lo strumento dal
dispositivo MIDI ad esso associato, selezionare un dispositivo MIDI, crearne uno nuovo o aprire il MIDI Device
Manager in Cubase per editare il dispositivo MIDI. Se è
installato Studio Manager 2 si può anche selezionare un
editor OPT per accedere allo strumento esterno.
Instrument, questa colonna mostra un segno “x” ad indicare che lo strumento è in uso.
7. Al termine, chiudere la finestra VST Connections.
Ö Si noti che le porte dei dispositivi esterni sono esclusive. Vedere il paragrafo "Collegare un effetto/strumento
esterno" a pag. 20.
22
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Come usare lo strumento esterno
Una volta configurato lo strumento esterno nella finestra
VST Connections lo si può usare come un VST Instrument. Aprire la finestra VST Instruments e cliccare su uno
slot Instrument vuoto. Nel menu a tendina Instrument lo
strumento esterno appare nel submenu External Instruments:
Quando si seleziona lo strumento esterno nella finestra
VST Instruments ecco cosa avviene:
• Si apre automaticamente una finestra parametri per il dispositivo esterno. Può essere la finestra Device, che consente di
creare il pannello di un dispositivo generico, la finestra di un
editor OPT o un editor di default. Per informazioni sulla
finestra Device, il MIDI Device Manager ed i pannelli utente del
dispositivo, vedere il capitolo "MIDI devices" nel documento in
pdf “Working with MIDI.
• Per trasmettere le note MIDI allo strumento esterno, aprire il
menu a tendina Output della traccia MIDI corrispondente
nell’Inspector e selezionare il dispositivo MIDI al quale è collegato lo strumento esterno. Ciò assicura l’impiego della compensazione di ritardo. A questo punto, lo strumento suona
tutte le note MIDI che riceve da questa traccia e le invia a Cubase attraverso il canale(i) Return configurato.
In Cubase lo strumento esterno si comporta come un
qualsiasi VST Instrument.
Pulsanti Favorites
Nella finestra VST Connections, sia la pagina External FX
che quella External Instruments hanno un pulsante Favorites.
Pulsante Favorites nella pagina External FX
I Favorites (Preferiti) sono configurazioni del dispositivo
che si possono richiamare in ogni momento, come una libreria di dispositivi non collegati costantemente al computer. Consentono inoltre di salvare configurazioni diverse
per lo stesso dispositivo (per esempio, una pedaliera
multi-effetto o un effetto con entrambe le modalità mono e
stereo).
Per salvare una configurazione del dispositivo come
preferita procedere come segue:
• Una volta aggiunto un nuovo dispositivo nella finestra
VST Connections, selezionarlo nella colonna Bus Name e
cliccare sul pulsante Favorites.
appare un menu contestuale che mostra un’opzione per aggiungere l’effetto o strumento selezionato ai Preferiti.
• Si può richiamare la configurazione memorizzata in ogni
momento cliccando sul pulsante Favorites e selezionando
il nome del dispositivo dal menu contestuale.
Messaggio “plug-in could not be found”
Quando si apre un progetto che utilizza un effetto/strumento esterno, può apparire il messaggio “plug-in could
not be found”. Ciò avviene ogni volta che si rimuove un
dispositivo esterno dalla finestra VST Connections
sebbene esso sia usato in un progetto salvato, oppure
quando si trasferisce un progetto ad un altro computer sul
quale il dispositivo esterno non è definito. Si può vedere
questo messaggio anche aprendo un progetto salvato in
una versione 3.0 di Cubase.
Nella finestra VST Connections, la connessione mancante
ad un dispositivo esterno è indicata da un’icona nella colonna Bus Name:
23
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Per ristabilire la connessione mancante al dispositivo esterno basta eseguire un click-destro sul nome del dispositivo nella colonna Bus Name e selezionare “Connect
External Effect”. L’icona è rimossa si può usare il dispositivo esterno all’interno del proprio progetto come prima.
!
Si noti che i bus configurati per gli effetti o strumenti
esterni sono salvati “globalmente”, cioè per la configurazione particolare del proprio computer.
Freeze di effetti e strumenti esterni
Come quando si lavora con VST Instruments ed effetti, si
può eseguire un "freeze" di effetti e strumenti esterni. La
procedura generale è descritta in dettaglio nei capitoli “Effetti Audio" e “VST Instruments” del manuale Plug-In Reference e nel capitolo "VST Instruments" del documento
separato in pdf "Working with MIDI"
!
Si noti che la funzione Freeze deve essere eseguita in
tempo reale, altrimenti gli effetti esterni non sono presi
in considerazione.
Quando si esegue il "freeze" di strumenti o effetti esterni,
si può regolare il valore della coda (tail) corrispondente
nella finestra di dialogo Freeze Channel Options:
• Usare i pulsanti freccia accanto al campo valore Tail Size per
impostare la durata della coda desiderata (cioè l’intervallo oltre i limiti della parte che deve essere incluso nel "freeze"). Si
può anche cliccare con il mouse direttamente nel campo valore Tail Size ed inserire manualmente il valore desiderato (il
valore massimo è 60 sec.).
• Quando Tail Size è 0 (default), la funzione Freeze tiene conto
solamente dei dati all’interno dei limiti della parte.
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
24
3
Finestra Project
Presentazione
La finestra Project è quella principale di Cubase. Offre
una panoramica del progetto consentendo navigazione ed
editing su larga scala; ogni progetto ha la propria finestra
Project.
Tracce
La finestra Project è divisa verticalmente in tracce, con
una linea tempo (timeline) che si muove in orizzontale da
sinistra a destra. Sono disponibili i seguenti tipi di tracce:
Tipo tracciaDescrizione
AudioQui si registrano e riproducono eventi e parti audio. Ogni
FolderLe tracce Cartella sono dei contenitori per altre tracce e
FX ChannelLe tracce dei FX Channel servono aggiungere gli effetti in
Group Channel Assegnando più canali audio ad una traccia Group
InstrumentCrea una traccia per uno strumento dedicato, rendendo
traccia audio ha una canale audio corrispondente nel
Mixer.
Una traccia audio può avere un numero qualsiasi di
"sotto-tracce" d’automazione per automatizzare i
parametri dei canali sul Mixer, le impostazioni degli effetti,
ecc..
facilitano l’organizzazione e la gestione della struttura
traccia. Esse permettono inoltre l’editing simultaneo di
più tracce. Vedere "Tracce Cartella" a pag. 98.
Send. Ogni traccia FX Channel può contenere fino a otto
processori d’effetti – inviando i Send dell’effetto da un
canale audio ad un FX Channel, s’invia l’audio dal canale
audio all’effetto(i) sulla traccia FX Channel. Ogni FX
Channel ha la sua striscia canale nel Mixer – in pratica,
un canale Return dell’effetto. Vedere il capitolo “Effetti
Audio” nel manuale Plug-in Reference.
Una traccia FX Channel può avere anche un numero
qualsiasi di sotto-tracce d’automazione per automatizzare i parametri canale del Mixer, le impostazioni degli effetti, ecc.. Tutte le tracce FX Channel sono collocate
automaticamente in una speciale cartella FX Channel
nella Track list, per una facile gestione.
Channel, si può eseguire un submix, per poi applicare gli
stessi effetti, ecc.. (Vedere "Uso dei canali Group" a pag.
127). Una traccia Group Channel non contiene eventi
veri e propri, ma visualizza impostazioni e curve d’automazione del rispettivo Group Channel. Ogni traccia
Group Channel ha una striscia corrispondente nel Mixer.
Nella finestra Project le tracce Group Channel sono organizzate in sotto-tracce in una speciale cartella Group
Tracks.
più facile e intuitiva la gestione dei VST Instrument. Le
tracce Instrument hanno la rispettiva striscia canale nel
Mixer. Ogni traccia Instrument può avere un numero qualsiasi di sotto-tracce d’automazione nella finestra Project.
Tuttavia, Volume e Pan sono automatizzati nel Mixer. Con
la funzione Edit In-Place è possibile editare le tracce Instrument direttamente nella finestra Project (vedere "Funzione Edit In-Place" a pag. 310). Per informazioni sulle
tracce Instrument vedere "Tracce Instrument" a pag. 254.
Tipo tracciaDescrizione
MIDIQui si registrano e riproducono parti MIDI. Ogni traccia
MarkerLa traccia Marker visualizza i marker, che possono essere
Play OrderLa traccia Play Order serve per arrangiare il progetto, ev-
Ruler
(solo Cubase)
VideoQui sono riprodotti gli eventi video. Ogni progetto può
MIDI ha la rispettiva striscia canale MIDI nel Mixer. Con la
funzione Edit In-Place si possono editare le tracce MIDI
direttamente nella finestra Project (vedere "Funzione Edit
In-Place" a pag. 310). Una traccia MIDI può avere un numero qualsiasi di sotto-tracce d’automazione per automatizzare parametri canale del Mixer, impostazioni effetto
Insert e Send ecc..
spostati e rinominati direttamente nella finestra Project
(vedere "Uso della traccia Marker" a pag. 104). Ogni progetto può avere solo una traccia Marker.
idenziando sezioni nel progetto e determinandone l’ordine di riproduzione. Vedere "Arrangiamento con la
traccia Play Order" a pag. 93.
Le tracce Ruler contengono righelli aggiuntivi che visualizzano la timeline da sinistra a destra. Si può usare un numero qualsiasi di tracce Ruler, ciascuna con un diverso
formato display, se si desidera. Per maggiori informazioni
su righello e formati display vedere "Il righello" a pag. 32.
avere solo una traccia Video.
Parti ed eventi
In Cubase gli eventi sono i mattoni costruttivi. Vari tipi di
eventi sono gestiti in modo diverso nella finestra Project:
• Gli eventi video e d’automazione (punti curva) sono sempre visualizzati e ri-arrangiati direttamente nella finestra Project.
• Gli eventi MIDI sono sempre riuniti in parti MIDI costituite da
uno o più eventi MIDI. Le parti MIDI si ri-arrangiano e manipolano nella finestra Project. Per modificare i singoli eventi MIDI
aprire la parte in un editor MIDI (vedere "Editing MIDI" a pag.
292).
• Gli eventi audio possono essere visualizzati e modificati direttamente nella finestra Project, ma si può lavorare anche con
parti audio contenenti più eventi. Ciò è utile se nel progetto
c’è un certo numero di eventi da trattare come un’unica unità.
Un evento audio ed una parte audio.
26
Finestra Project
Panoramica della finestra
Inspector
Panoramica Progetto
Track list con i vari
tipi di traccia
RighelloLinea InfoToolbar
Display eventi: visualizza parti audio ed eventi, parti MIDI, automazione, marker, ecc..
La Track list
La Track list visualizza tutte le tracce usate in un progetto.
Essa contiene i campi nomi e le impostazioni delle tracce. I
vari tipi di traccia hanno controlli diversi nella Track list. Per
vedere tutti i controlli può essere necessario ridimensionare
la traccia nella Track list (vedere "Ridimensionare le tracce
nella Track list" a pag. 35).
Finestra Project
• Area Track list di una traccia audio:
Edit impostazioni canale
Pulsanti automazione Read/Write
Mute & Solo
Mostra/nascondi
automazione
Indica se per la traccia sono
attivi effetti in Send, Insert o
EQ. Cliccare per il bypass.
27
Nome traccia
Pulsanti Record
Enable e Monitor
Base tempo Musicale/Lineare
Pulsante di
blocco traccia
Freeze traccia Audio
Lane display
type
Indicatore
attività
traccia
• Track list di una sotto-traccia d’automazione (si apre
cliccando sul pulsante Mostra/Nascondi Automazione):
Append traccia d’automazione
Mute
Pulsante di
blocco traccia
Pulsanti automazione Read/Write
Parametro d’automazione (cliccare
per selezionare il parametro)
• Track list di una traccia MIDI:
Drum map, blocco traccia e
Lane display type
Nome traccia
Mute & Solo
Banco
Pulsanti Record
Enable & Monitor
Patch Canale MIDI
Edit impostazioni canale
Indicatori effetti Send e Insert
e pulsanti bypass
Pulsanti
Read/Write
Edit In-Place
Uscita MIDI
Indicatore attività
traccia
L’ Inspector
A sinistra della Track list c’è l’Inspector, che contiene controlli e parametri aggiuntivi della traccia selezionata nella
Track list. Se ci sono più tracce selezionate (vedere "Gestione delle tracce" a pag. 38) l’Inspector visualizza le impostazioni della prima traccia selezionata (quella più in alto).
Per mostrare o nascondere l’Inspector, cliccare sull’icona
Inspector nella toolbar.
• Per vedere le varie impostazioni dell’Inspector si pos-
sono anche usare i tasti di comando rapido.
Essi si configurano nella finestra di dialogo Key Commands (vedere
"Configurazione dei comandi rapidi" a pag. 423).
Ö Nascondendo una sezione non se ne influenza la funzionalità.
Se, ad esempio, è stato configurato un parametro traccia o attivato un effetto, le impostazioni rimangono attive anche nascondendo la rispettiva
sezione nell’Inspector.
Le sezioni disponibili nell’Inspector dipendono dalla traccia selezionata.
Ö Si noti che non tutte le pagine dell’Inspector sono
mostrate di default. Si può nascondere/mostrare le sezioni
dell’Inspector con un click-destro del mouse su una pagina dell’Inspector e attivando/disattivando l’opzione(i) desiderata.
Assicurarsi di eseguire il click-destro su una pagina dell’Inspector e non
in una zona vuota sotto l’Inspector, poichè questa operazione apre invece il menu rapido contestuale (Quick).
Icona Inspector.
• Per quasi tutte le tracce l’Inspector è diviso in una serie
di sezioni, ciascuna delle quali contiene vari controlli per la
traccia. Tali sezioni si mostrano o nascondono cliccando
con il mouse sui rispettivi nomi.
Cliccando sul nome di una sezione la si visualizza nascondendo le altre.
Un [Ctrl]/[Command]-click sul nome di una sezione la nasconde o visualizza senza influenzare le altre. Infine, un [Alt]/[Option]-click sul nome di
una sezione mostra o nasconde tutte le sezioni dell’Inspector.
Finestra Project
Menu contestuale Setup dell’Inspector.
28
Sezioni dell’Inspector
L’Inspector presenta i controlli che si trovano nella Track
list, oltre ad alcuni pulsanti e parametri aggiuntivi. La tabella seguente elenca queste impostazioni aggiuntive e le
sezioni disponibili. Le sezioni disponibili in base al tipo di
traccia sono descritte nei paragrafi seguenti.
ParametroDescrizione
Auto Fades
Settings button
Edit Channel
settings
VolumeRegola il livello della traccia; cambiando questo
PanRegola il bilanciamento della traccia; come per il Volume
DelayRegola la temporizzazione della traccia audio. Valori pos-
Input RoutingSpecifica il bus d’ingresso o l’ingresso MIDI utilizzato
Output Routing Qui si decide a quale uscita è assegnata la traccia. Per le
Apre una finestra di dialogo nella quale eseguire impostazioni Auto Fade separate per la traccia. Vedere "Eseguire impostazioni Auto Fade separate per la traccia" a
pag. 92.
Apre la finestra Channel Settings della traccia, che permette di vedere e regolare impostazioni d’EQ, effetti,
ecc.. Vedere "Uso della finestra Channel Settings" a pag.
122.
parametro si muove il fader della traccia nella finestra
Mixer, e viceversa. Per maggiori informazioni sui livelli vedere "Impostare il volume nel Mixer" a pag. 117.
corrisponde al Pan nel Mixer.
itivi ritardano la riproduzione, mentre con valori negativi la
traccia è riprodotta in anticipo. I valori sono in millisecondi.
dalla traccia (per maggiori informazioni sui bus d’ingresso
vedere il capitolo "Configurare i bus" a pag. 14).
tracce audio si seleziona un bus d’uscita (vedere "Configurare i bus" a pag. 14) o un Group Channel, per le
tracce MIDI si seleziona un’uscita MIDI.
ParametroDescrizione
Inserts section Permette di aggiungere effetti in Insert sulla traccia (ved-
Equalizers
section
Equalizer Curve
section
Sends section Permette di assegnare una traccia audio ad uno o più FX
Studio Sends
(solo Cubase)
Surround Pan
(solo Cubase)
Channel section Mostra un duplicato della striscia canale corrispondente
Notepad section E’ un normale Notepad di testo nel quale si possono scri-
Network section Contiene tutti i controlli relativi alle funzioni di networking
User Panel
(Cubase only)
ere il capitolo “Effetti Audio” nel manuale Plug-in Reference. Il pulsante Edit in cima alla sezione apre i pannelli di
controllo degli effetti aggiunti in Insert.
Permette di regolare l’EQ della traccia. Si possono avere
fino a quattro bande d’EQ per ogni traccia (vedere "Impostazioni d’EQ" a pag. 123). Il pulsante Edit in cima alla
sezione apre la finestra Channel Settings della traccia.
Consente di regolare graficamente l’EQ della traccia,
cliccando e trascinando con il mouse i punti d’EQ nel
display della curva d’EQ.
Channel (fino a otto); vedere il capitolo “Effetti Audio" nel
manuale Plug-in Reference. Per le tracce MIDI, qui si assegnano gli effetti MIDI in Send. Il pulsante Edit in cima
alla sezione apre il pannello di controllo del primo effetto
in ogni FX Channel.
Gli Studio Sends si usano per assegnare i mix ai Control
Room Studios. Per una descrizione dettagliata di Studios
e Studio Sends vedere "Control Room (solo Cubase)" a
pag. 135.
Quando in una traccia si usa il Surround Panner quest’ultimo è disponibile anche nell’Inspector. Per maggiori informazioni vedere "Uso del Surround Panner" a pag. 155.
nel Mixer. La striscia di panoramica canale a sinistra consente di attivare e disattivare effetti in Insert, Send ed EQ.
vere appunti sulla traccia.
Se sono state inserite osservazioni su una traccia, l’icona
accanto alla scritta “Notepad” s’illumina. Collocando il
puntatore sopra l’icona il testo del Notepad appare in un
tool tip.
del programma. Per ulteriori dettagli, fate riferimento al
documento separato Networking.
Qui è possibile vedere i pannelli di dispositivi MIDI,
tracce audio o pannelli degli effetti VST in Insert. Per informazioni su come creare o importare le configurazioni
dei dispositivi MIDI vedere il manuale in pdf “Dispositivi
MIDI”.
Tracce audio
Per le tracce audio sono disponibili tutte le impostazioni e
le sezioni elencate in precedenza.
• I pannelli utente per le tracce audio (solo Cubase) pos-
sono visualizzare i pannelli con i controlli canale (come la
fase d’ingresso o l’opzione in link del panner) oppure
quello degli effetti VST correnti inseriti nel canale.
29
Finestra Project
• Ai pannelli utente per le tracce audio (solo Cubase) si accede cliccando sul pulsante Open Device Panels (che si
trova nella parte più alta della sezione Inspector, accanto ai
pulsanti Read/Write).
Si apre un menu che elenca tutti i pannelli dei dispositivi disponibili per la
traccia audio. Se i pannelli non sono stati ancora creati, nel menu si vedranno i pannelli “Setup”. Un doppio-click del mouse su uno di essi apre la
finestra Device della rispettiva traccia audio. Qui è possibile creare i pannelli utente per ogni parametro della traccia audio, compresi gli effetti
VST inseriti. Per maggiori informazioni su come creare i pannelli dei dispositivi e utente vedere il manuale in pdf “Dispositivi MIDI”.
Il browser device panel.
Una volta creati i pannelli, essi sono disponibili nella sezione User Panel dell’Inspector. Cliccare sul pulsante freccia in alto a destra nella sezione User Panel per vedere i
pannelli disponibili.
Tracce MIDI
Quando è selezionata una traccia MIDI, l’Inspector presenta una serie di sezioni e parametri aggiuntivi che influenzano gli eventi MIDI in tempo reale (in riproduzione, ad
esempio). Le sezioni disponibili per le tracce MIDI sono descritte nel capitolo "Parametri ed effetti MIDI in tempo reale"
a pag. 270.
Tracce Marker
Quando è selezionata la traccia Marker, l’Inspector mostra
l’elenco dei marker. Vedere "Finestra Marker" a pag. 103.
Tracce Video
Quando è selezionata una traccia Video, l’Inspector presenta un pulsante di blocco per bloccare la traccia (vedere "Bloccare gli eventi" a pag. 49), un pulsante Mute per
interrompere la riproduzione video e due opzioni di visualizzazione dei thumbnails: Show Frame Numbers e Snap
Thumbnails (vedere "Riproduzione di un file video" a pag.
390).
Tracce Cartella
Quando è selezionata una traccia Cartella, l’Inspector
mostra la cartella con le tracce in essa contenute (in modo
simile alla struttura cartella di Windows Explorer o Mac
OS X Finder).
Ö Cliccando su una delle tracce visualizzate sotto la cartella nell’Inspector, quest’ultimo visualizza le impostazioni
della rispettiva traccia.
In questo modo, non è necessario “aprire” una traccia Cartella per eseguire le impostazioni delle tracce in essa contenute.
Menu User Panel nell’Inspector
!
Perchè i pannelli utente (user panels) siano disponibili nell’Inspector, si devono creare pannelli a misura d’Inspector. Pannelli di dimensioni superiori
nono sono disponibili nell’Inspector.
Qui è selezionata una traccia audio di una Cartella.
30
Finestra Project
Tracce FX Channel
Quando è selezionata una traccia FX Channel sono disponibili i seguenti controlli e sezioni:
• Pulsante Edit.
• Controllo Volume.
• Controllo Pan.
• Menu a tendina Output routing.
• Sezione Inserts.
• Sezione EQ.
• Sezione Curva EQ.
• Sezione Sends.
• Sezione Surround Pan (solo Cubase).
• Sezione Studio Sends (solo Cubase).
• Sezione Channel.
• Sezione Notepad.
Tracce Cartella FX Channel
Le tracce FX Channel sono collocate automaticamente in
una speciale cartella, per una più facile gestione. Quando
è selezionata questa traccia cartella, l’Inspector mostra la
cartella e le tracce FX Channels che contiene. Cliccando
su una delle tracce FX Channels visualizzate nella cartella,
l’Inspector mostra le impostazioni della rispettiva traccia
FX Channel – non è quindi necessario “aprire” una traccia
Cartella per accedere alle impostazioni delle tracce FX
Channels in essa contenute.
Tracce Group Channel
Quando è selezionata una traccia Group Channel sono
disponibili i seguenti controlli e sezioni:
• Pulsante Edit.
• Controllo Volume.
• Controllo Pan.
• Menu a tendina Output routing.
• Sezione Inserts.
• Sezione EQ.
• Sezione Sends.
• Sezione Surround Pan (solo Cubase).
• Sezione Channel.
• Sezione Notepad.
Tracce Cartella Group Channel
Come le tracce FX Channel anche tutte le tracce Group
Channel sono collocate in una cartella separata – quando è
selezionata, l’Inspector mostra la Cartella e le tracce Group
Channels che contiene. Cliccando su una delle tracce
Group Channels visualizzate nella Cartella, l’Inspector indica le impostazioni della rispettiva traccia Group Channel
– non è necessario quindi “aprire” una traccia Cartella per
accedere alle impostazioni delle tracce Group Channels in
essa contenute.
Tracce Righello (solo Cubase)
Per le tracce Righello l’Inspector non si usa.
La toolbar
La toolbar presenta tool e comandi rapidi per aprire varie
impostazioni e funzioni del progetto:
Constrain delay compensation (vedere il capitolo
“VST Instruments” nel manuale Plug-in Reference).
Mostra/nasconde
linea Info
Indicatore
progetto
attivo
Controlli di Trasporto
(Marker Prec/Succ, Cycle, Stop, Play e Record)
Snap on/off
Scorrimento automatico on/off
Mostra/nasconde
Inspector
Mostra/nasconde panoramica
Tools finestra Project
Menu a tendina Griglia
Modalità Snap
Automazione (solo Cubase)
Apre Mixer
Apre Pool
Valore
Quantize
Snap to Zero
Crossing
Menu a tendina
colori
31
Finestra Project
Ö Inoltre, la toolbar può contenere una serie di altri tool e
comandi rapidi non visibili di default. Per sapere come
configurare la toolbar e specificare i tool da mostrare o
nascondere vedere "Finestre di dialogo Setup" a pag.
412.
La linea Info
La linea Info visualizza le informazioni sull’evento o parte
corrente selezionata nella finestra Project. Nella linea Info
si possono modificare quasi tutti i valori con le normali procedure di editing valore. I valori Length e Position sono indicati nel formato corrente selezionato per il righello
(vedere "Il righello" a pag. 32).
• Per mostrare o nascondere la linea Info cliccare sul pulsante Show Event Infoline nella toolbar.
Sulla linea Info è possibile selezionare i seguenti elementi
da vedere e modificare:
•Eventi Audio.
•Parti Audio.
•Parti MIDI.
•Eventi Video.
•Marker.
• Punti curva d’automazione.
Modificare Transpose e Velocity per le parti MIDI
Quando sono selezionate una o più parti MIDI la linea Info
presenta i campi Transpose e Velocity.
• Regolando il campo Transpose si trasporta la parte(i)
selezionata in semitoni.
Si noti che questo transpose non cambia le note della parte – è solo un
“parametro play”, che influenza le note in riproduzione. Il transpose specificato per una parte sulla linea Info line è aggiunto al transpose definito
per l’intera traccia con il parametro Transpose nell’Inspector.
• Regolando il campo Velocity si ritocca la velocity per la
parte(i) selezionata – il valore specificato è aggiunto alle
velocity delle note nella parte(i).
Anche qui, questa velocity influenza solo le note in riproduzione e il valore
specificato s’aggiunge al valore Vel.Shift. stabilito per l’intera traccia
MIDI nell’Inspector.
!
Il transpose si applica anche agli eventi audio – vedere "Pitch shift in tempo reale degli eventi audio" a
pag. 213.
Info "immediata" con il tool Arrow
Se nella finestra Preferences (Editing–pagina Tools) è attiva l’opzione “Select Tool: Show Extra Info” appare un
tool tip per il tool Arrow che fornisce informazioni in base a
dove è puntato. Per esempio, nel display eventi della
finestra Project il tool indica la posizione corrente del puntatore e nome traccia ed evento ai quali si punta.
Quando sono selezionati più elementi
• Se ci sono più elementi selezionati, la linea Info mostra
le informazioni sul primo elemento della selezione. I valori
sono visualizzati in giallo, ad indicare che sono selezionati
più elementi.
• Modificando un valore sulla linea Info, la variazione del
valore è applicata a tutti gli elementi selezionati, in relazione ai valori correnti.
Se ci sono due eventi audio selezionati dei quali il primo dura una misura
e l’altro due, la linea Info mostra la durata del primo evento (una misura).
Portando questo valore a 3 misure nella line Info, l’altro evento è ridimensionato della stessa quantità – diventa quindi di 4 misure.
• Premendo [Ctrl]/[Command] durante la modifica nella
linea Info i valori sono assoluti. Nell’esempio precedente,
entrambi gli eventi si ridimensionano di 3 misure. Si noti
che [Ctrl]/[Command] è il tasto modifica di default – Si
può cambiarlo nella finestra Preferences (pagina Editing Tool Modifiers, categoria Info Line).
Finestra Project
Il righello
Il righello in cima al display eventi indica la timeline. Inizialmente, il righello della finestra Project utilizza il formato
display specificato nella finestra di dialogo Project Setup
(vedere "Finestra Project Setup" a pag. 34) come tutti gli
altri righelli e display di posizione nel progetto. Tuttavia, si
può selezionare un formato display indipendente per il
righello cliccando sul pulsante freccia a destra e scegliendo un’opzione del menu a tendina che appare (questo
menu si apre anche con un click-destro nel righello).
OpzionePosizioni e durate visualizzate in
Bars+BeatsMisure, movimenti, sedicesimi nota e tick. In default ci
32
sono 120 tick sedicesimo ma si può regolare questo valore con il parametro “MIDI Display Resolution” della
finestra Preferences (pagina MIDI).
OpzionePosizioni e durate visualizzate in
SecondsOre, minuti, secondi e millisecondi.
TimecodeOre, minuti, secondi e frame. Il numero di frame al sec-
Feet+Frames
16mm
Feet+Frames
35mm
SamplesCampioni.
UserOre, minuti, secondi e frame, con un numero di frame al
Time LinearSelezionando questa opzione, il righello è lineare rispetto
Bars+Beats
Linear
ondo (fps) si stabilisce nella finestra di dialogo Project
Setup (vedere "Finestra Project Setup" a pag. 34). Si può
scegliere tra 24, 25, 29.97 e 30 fps o 29.97 e 30 dfps
(“drop frame”).
Piedi (feet) e frames, con 40 frame per foot.
Piedi (feet), frame e 1/4 frame, con 16 frames per foot.
.
secondo definibili dall’utente. Il numero di fps desiderato
s’imposta nella finestra Preferences (pagina Transport).
al tempo. Se quindi sulla traccia Tempo ci sono delle
variazioni, la distanza tra le misure cambia in modalità
Bars+Beats.
Selezionando questa opzione, il righello è lineare rispetto
alle posizioni metriche (bars & beats). Se quindi sulla
traccia Tempo ci sono delle variazioni c’è la stessa distanza tra le misure in modalità Bars+Beats. Se il righello
è impostato in una modalità basata sul tempo, la distanza
tra i secondi cambia secondo le variazioni del tempo.
• La selezione eseguita qui influenza il righello, la linea
Info ed i valori di posizione del tool tip (che appare quando
si trascina un evento nella finestra Project).
Si possono anche selezionare formati indipendenti per altri righelli e display di posizione.
• Per impostare un formato display globale (per tutte le
finestre), usare il menu a tendina del display primario sul
pannello di Trasporto o tenere premuto [Ctrl]/[Command]
e selezionare un formato display in ogni righello.
• Se si usano le opzioni “Timecode” o “User” e nella
finestra Preferences (pagina Transport) è attiva l’opzione
“Show Timecode Subframes” i frame visualizzano anche i
sub-frame.
In ogni frame ci sono 80 sub-frame.
• Per le impostazioni "Feet+Frames" esiste un’opzione
nelle Preferenze (pagina Transport) denominata
"Feet’n’Frames Count from Project Start“.
Se attivata i display del tempo e i righelli nel formato Feet+Frames inizieranno sempre con 0’00 all’inizio del progetto - a prescindere dalle impostazioni di offset Start del riquadro Project Setup.
Usare più righelli – tracce Righello (solo Cubase)
Come osservato in precedenza, la finestra Project di Cubase ha un righello principale in cima al display eventi, che
visualizza la timeline da sinistra a destra.
Se necessario, nella finestra Project è possibile avere più
righelli aggiungendo tracce Righello al progetto. Ogni
traccia Righello contiene un righello aggiuntivo.
• Per aggiungere una traccia Righello, selezionare “Add
Track” dal menu Project e poi selezionare “Ruler”.
Alla Track list s’aggiunge una traccia Righello aggiuntiva.
Traccia Righello impostata nel formato display “Seconds”.
Si può aggiungere un numero qualsiasi di tracce Righello
ad un progetto e posizionarle a piacere trascinandole in
alto o in basso nella Track list. Ciascun righello può indicare un formato display indipendente:
• Per selezionare il formato display di una traccia Righello
cliccare sul suo nome nella Track list e selezionare un’opzione dal menu a tendina che appare.
I vari formati display sono stati descritti in precedenza.
Si noti che le tracce Righello sono indipendenti dal
righello principale del display, così come dai righelli e display di posizione delle altre finestre. Questo significa che:
• Le tracce Righello possono avere tutte formati display indipendenti.
• Le tracce Righello non sono influenzate dall’impostazione del
formato display nella finestra di dialogo Project Setup (vedere
"Finestra Project Setup" a pag. 34).
• Le tracce Righello non sono influenzate se s’imposta il formato
display globalmente sul display del tempo primario nel pannello di Trasporto.
Ö Le tracce Righello, però, sono influenzate dall’opzione
“Show Timecode Subframes” che si trova nella finestra
Preferences (vedere in precedenza).
33
Finestra Project
Operazioni
Creare un nuovo progetto
Si può creare un nuovo progetto in vari modi:
1. Selezionando “New Project” dal menu File.
Appare una finestra di dialogo che elenca una serie di Template progetto, compresi quelli personalizzati creati (vedere "Salvare un Template"
a pag. 398).
2. Selezionando un Template e cliccando OK.
Si apre una finestra di dialogo file che permette di specificare una destinazione per la cartella di progetto che conterrà tutti i file del progetto.
3. Selezionando una cartella esistente o digitando il
nome di una nuova. Cliccare OK.
Appare una finestra Project. Il nuovo progetto si basa sul Template selezionato ed include tracce, eventi ed impostazioni del Template.
Finestra Project Setup
Le impostazioni generali del progetto si eseguono nella
finestra di dialogo Project Setup che si apre selezionando
“Project Setup...” dal menu Project.
Da Project Setup avete le seguenti impostazioni::
Impostazione Descrizione
StartInizio del progetto. Consente di far iniziare il progetto da
LengthDurata del progetto. Cubase è in grado di gestire durate
Frame RateSi usa per sincronizzare Cubase ai dispositivi esterni. Se
Display Format E’ il formato display globale utilizzato da tutti i righelli e
Display Offset Sposta le posizioni tempo visualizzate nel righello, ecc.,
Bar OffsetCome l’impostazione “Display Offset”, sposta le posizioni
Sample RateFrequenza di campionamento alla quale Cubase registra
Sample RateFrequenza di campionamento alla quale Cubase registra
Pull-up/Pulldown
Stereo Pan Law Stabilisce se il panning usa la compensazione d’energia
un tempo diverso da zero. Si usa anche per il sync della
posizione Start quando si sincronizza Cubase ai dispositivi esterni (vedere "Configurare Cubase per il sync esterno in timecode" a pag. 372). Il formato di questo valore
è sempre in timecode. Cambiando questo valore Cubase
chiede se si vuole tenere il progetto alle posizioni timecode. “Yes” significa che tutti gli eventi restano alle loro
posizioni timecode – cioè sono spostati rispetto all’inizio
del progetto. Scegliendo “No” tutti gli eventi restano alle
posizioni relative all’inizio del progetto.
superiori alle 24 ore (campo ’day’ del timecode). La durata massima è di 10 giorni.
Cubase è "slave", questo valore è impostato automaticamente al frame rate del segnale di sync entrante. Se Cubase è il "master", questo valore determina il frame rate
del segnale di sync trasmesso. Vedere "Impostare il
Frame Rate" a pag. 370.
display di posizione del programma, tranne le tracce
Righello (solo Cubase); vedere "Tracce Righello (solo
Cubase)" a pag. 31. Tuttavia, se si desidera è possibile
eseguire selezioni di formati display indipendenti per i
singoli righelli e display. Per le descrizioni sulle varie opzioni dei formati display vedere "Il Righello" a pag. 32.
permettendo di compensare il valore della posizione
Start. Solitamente, se si sincronizza Cubase ad una sorgente esterna che inizia ad un frame diverso da zero, si
imposta la posizione Start a questo valore. Tuttavia, se si
desidera che il display di Cubase inizi a zero, impostare
anche Display Offset allo stesso valore.
tempo nel righello di un certo numero di misure, consentendo di compensare il valore posizione Start. La differenza è che Bar Offset si usa solo quando è selezionato il
formato “Bars+Beats” (vedere "Il Righello" a pag. 32).
e riproduce l’audio.
e riproduce l’audio.
Lavorando con trasferimenti di pellicola, questa opzione
viene utilizzata per sincronizzare correttamente il suono e
le immagini.
o meno (Vedere "Opzione Stereo Pan Law (solo canali
audio)" a pag. 121.
34
Finestra Project
!
Quasi tutte le impostazioni Project Setup si possono
modificare in ogni momento, ma la frequenza di campionamento deve essere stabilita una volta per tutte
quando s’inizia con un nuovo progetto, in modo che
tutti i file audio siano riprodotti correttamente!
Opzioni Zoom e visive
Lo zoom nella finestra Project si esegue con le normali
tecniche d’ingrandimento, ma con le seguenti eccezioni:
• Quando si usa il tool Zoom (lente d’ingrandimento) il
risultato dipende dall’opzione “Zoom Tool Standard
Mode: Horizontal Zooming Only” della finestra Preferences (pagina Editing–Tools).
Se è attiva e si trascina un rettangolo di selezione con il tool Zoom, la
finestra s’ingrandisce solo in orizzontale (l’altezza della traccia non cambia).
Se l’opzione non è attiva la finestra s’ingrandisce in orizzontale e verticale.
• Quando si usano i cursori di zoom verticali, le tracce
sono scalate in modo relativo.
In altre parole, se è stata eseguita una qualsiasi regolazione sull’altezza
della traccia (vedere in seguito) sono mantenute le differenze d’altezza
relative.
Nel submenu Zoom del menu Edit sono disponibili le seguenti opzioni:
OpzioneDescrizione
Zoom InIngrandisce di uno step, centrato sul cursore di progetto.
Zoom OutRiduce di uno step, centrato sul cursore di progetto.
Zoom to Event Questa opzione è disponibile solo nel Sample Editor (ve-
Zoom In
Vertical
Zoom Out
Vertical
Zoom In
Tracks
Zoom Out
Tracks
tero progetto” significa la timeline dall’inizio del progetto
alla durata stabilita nella finestra di dialogo Project Setup
(vedere in precedenza).
Ingrandisce l’immagine in orizzontale e verticale in modo
che la selezione corrente occupi lo schermo.
Ingrandisce l’immagine in orizzontale in modo che la
selezione corrente occupi lo schermo.
dere "Ingrandimento" a pag 191).
Ingrandisce l’immagine di uno step in verticale.
Riduce l’immagine di uno step in verticale.
Ingrandisce l’immagine della traccia(e) selezionata di uno
step in verticale.
Riduce l’immagine della traccia(e) selezionata di uno step
in verticale.
OpzioneDescrizione
Zoom Selected
Tracks
Undo/Redo
Zoom
Ingrandisce in verticale l’immagine della traccia(e) selezionata e minimizza l’altezza delle altre tracce.
Queste opzioni permettono di eseguire l’undo/redo
dell’ultima operazione di zoom.
• Se nella finestra Preferences (pagina Transport) è attiva
l’opzione “Zoom while Locating in Time Scale” si può
anche zoomare cliccando nel righello principale e trascinando in alto o in basso il mouse con il pulsante premuto.
Trascinare in alto per ridurre ed in basso per ingrandire l’immagine.
• Il contenuto di parti ed eventi si può zoomare in verticale
usando il cursore di zoom della forma d’onda situato
nell’angolo in alto a destra del display eventi.
Può essere utile per vedere meglio passaggi audio a basso volume.
!
Per avere una lettura approssimativa del livello sugli
eventi audio guardando le forme d’onda, il cursore
deve essere tutto in basso, altrimenti, forme d’onda
ingrandite possono essere scambiate per audio in
clipping.
• Attivando l’opzione Quick Zoom nella finestra Prefer-
ences (pagina Editing) il contenuto di parti ed eventi non è
continuamente riscritto eseguendo lo zoom manuale.
Il contenuto di parti ed eventi è riscritto quando termina lo zoom – attivare questa opzione se la scrittura sullo schermo è lenta.
Ridimensionare le tracce nella Track list
• Per cambiare l’altezza di una traccia, cliccare sul suo
bordo inferiore nella Track list e trascinare in alto o in
basso.
Per cambiare simultaneamente l’altezza di tutte le tracce, tenere premuto
[Ctrl]/[Command] e ridimensionare una delle tracce. Se nel menu a tendina Track Scale è attiva l’opzione “Snap Track Heights” (vedere in seguito), l’altezza della traccia cambia in incrementi fissi.
!
Si noti che il comportamento è diverso quando nel
menu Edit è attiva l’opzione “Enlarge Selected
Track” (vedere in seguito).
• Si può anche modificare la larghezza della Track list
trascinando il bordo tra la Track list ed il display eventi.
35
Finestra Project
• Di default, i controlli visualizzati per le tracce nella Track
list si adattano alla dimensione della traccia. Quando si
cambia altezza o larghezza di una traccia, quindi, essi
sono collocati in modo da “riempire” opportunamente lo
spazio disponibile.
Se si preferisce avere i controlli in posizioni fisse disattivare l’opzione
“Wrap Controls” nella finestra di dialogo delle impostazioni Track Controls (vedere "Personalizzare i controlli traccia" a pag. 413).
• Si può decidere per ogni tipo di traccia i controlli da visualizzare nella Track list – vedere "Personalizzare i controlli traccia" a pag. 413.
• Si può usare il menu a tendina Track scale (si apre cliccando sul pulsante freccia situato sopra il controllo di
zoom verticale) per impostare il numero di tracce da visualizzare nella finestra Project corrente.
L’altezza della traccia è regolata per visualizzare solo il numero di tracce
specificate nel menu a tendina. Selezionando l’opzione “Zoom N Tracks”
si può stabilire manualmente il numero di tracce che riempiano la finestra
Project.
Anche se spesso questa opzione è utile, ci possono essere degli svantaggi cambiando l’altezza della traccia con
la quale si era iniziato su una o più tracce (le loro altezze
"originali" prima di attivare l’opzione "Enlarge Selected
Track"). Non appena si ridimensiona una traccia, essa è
automaticamente selezionata e allargata. Invece di disattivare “Enlarge Selected Track”, ridimensionare la traccia(e)
ed attivare di nuovo “Enlarge Selected Track”, si può ridimensionare una traccia nella Track list senza selezionarla:
1. Collocare il puntatore del mouse sul bordo inferiore
della traccia (non selezionata) da ridimensionare.
Il puntatore del mouse si trasforma in un simbolo divisore.
2. Tenere premuto [Alt]/[Option] e trascinare il bordo in-
feriore della traccia fino all’altezza desiderata.
Ora, selezionando questa traccia (“Enlarge Selected Track” attiva) essa
è allargata e selezionando una traccia diversa torna alla dimensione
modificata.
Preset Zoom e marker Cycle
Il menu a tendina a sinistra del controllo di zoom orizzontale consente di selezionare, creare e organizzare zoom
preset, utili per passare tra varie impostazioni zoom (ad
esempio, una in cui l’intero progetto appare nella finestra
Project e un altra con un alto fattore di zoom per l’editing
dettagliato). Con questo menu a tendina si può anche ingrandire la zona nel progetto compresa tra i marker Cycle.
• Le tracce si possono dividere anche verticalmente in
corsie – vedere "Editing in modalità Lane Display" a pag.
51.
Opzione "Enlarge Selected Track"
Attivando questa opzione nel menu Edit (o nella finestra
Preferences, pagina Editing–Project & Mixer), la traccia
selezionata si allarga automaticamente. Ciò è utile quando
si passano in rassegna le tracce nella Track list, per verificare o modificare le impostazioni. Le tracce tornano alla
dimensione che avevano prima di essere de-selezionate.
Si può regolarne la dimensione direttamente nella Track
list, se il fattore d’allargamento di default non piace.
Finestra Project
Cliccate qui…… per aprire il menu contestuale
La parte superiore del menu elenca gli zoom preset:
• Per memorizzare l’impostazione di zoom corrente in un
preset selezionare "Add" dal menu a tendina.
Appare una finestra di dialogo nella quale digitare un nome per il preset.
36
• Per selezionare ed applicare un preset selezionarlo dal
menu a tendina.
• Il preset “Zoom Full” c’è sempre. Selezionando questa
opzione si riduce l’immagine e l’intero progetto è visibile.
“Intero progetto” significa la timeline dall’inizio del progetto alla durata definita nella finestra Project Setup (vedere "Finestra di dialogo Project Setup" a pag. 34).
• Per eliminare un preset selezionare “Organize…” dal
menu a tendina.
Nella finestra di dialogo che si apre selezionare il preset nell’elenco e
cliccare sul pulsante Delete; il preset è rimosso dall’elenco.
• Per rinominare un preset selezionare “Organize…” dal
menu a tendina.
Nella finestra di dialogo che si apre selezionare nell’elenco il preset desiderato e cliccare sul pulsante Rename. Appare una seconda finestra di
dialogo nella quale digitare il nuovo nome del preset. Cliccare OK per
chiudere le finestre di dialogo.
Come parti ed eventi sono visualizzati
La finestra Preferences nel menu File (menu Cubase, in
Mac OS X) presenta varie impostazioni per la personalizzazione visiva nella finestra Project.
La pagina Event Display contiene le impostazioni comuni a
tutti i tipi di traccia:
OpzioneDescrizione
Colorize Event
Background
Show Event
Names
Transparent
Events
Show Data on
Small Track
Heights
Determina se gli sfondi o i "contenuti"“ (forme d’onda,
ecc.) di parti ed eventi sono colorati. Vedere "Gestione
delle tracce " a pag. 39.
Determina se i nomi di parti ed eventi sono visualizzati nella
finestra Project.
Se attiva eventi e parti sono trasparenti (visualizzano solo
forme d’onda ed eventi MIDI).
Se attiva sono visualizzati i contenuti di eventi e parti,
anche se l’altezza della traccia è molto piccola.
!
I preset Zoom sono globali per tutti i progetti: sono
disponibili in tutti i progetti che si aprono o creano.
La parte centrale del menu a tendina elenca gli eventuali
marker Cycle aggiunti nel progetto:
• Selezionando un marker Cycle da questo menu, il display eventi è ingrandito intorno alla zona dei marker (vedere "Zoom sui marker Cycle" a pag. 105).
• Non è possibile modificare i marker in questo menu. Per
informazioni sull’editing dei marker vedere il capitolo
"Finestra Marker" a pag. 103.
!
Nel menu sono disponibili solo i marker Cycle creati
nel progetto corrente.
Zoom history
Cubase conserva una storia dei passaggi zoom più recenti, consentendo "undo" e "redo" delle operazioni di
zoom. Si può quindi tranquillamente ingrandire più volte e
tornare facilmente al fattore di zoom dal quale si è iniziato.
Ci sono due modi per eseguire un Undo Zoom ed un
Redo Zoom:
• Usando i comandi del submenu Zoom (menu Edit).
Si possono anche assegnare tasti di comando rapido.
• Doppio-click con il tool Zoom (lente d’ingrandimento)
per un Undo Zoom.
Premere [Alt]/[Option] e doppio-click per eseguire un Redo Zoom.
La pagina Event Display–Video contiene le impostazioni
per gli eventi video:
OpzioneDescrizione
Show Video
Thumbnails
Video Cache
Size
Se attiva i frame thumbnail dei contenuti video sono visualizzati sulla traccia Video.
Determina la memoria disponibile per i thumbnail video.
Con lunghe clip video e/o lavorando con un alto fattore di
zoom (in modo che nei thumbnail siano contenuti molti
frame) bisogna aumentare questo valore.
La pagina Event Display–Audio contiene le impostazioni
per gli eventi audio:
OpzioneDescrizione
Interpolate
Audio Images
Wave Image
Style
Show Event
Volume Curves
Always
Se non è attiva i singoli valori del campioni sono disegnati
in forma di “gradini”. Se è attiva i valori sono interpolati
sotto forma di "curve”.
Determina se le forme d’onda audio sono rappresentate
da immagini solide, frame o immagini “invertite”
(solide+frame). Questa scelta influenza tutte le immagini
delle forme d’onda nelle finestre Project, Sample Editor e
Audio Part Editor.
Si noti che gli stili “Framed” e “Solid and Framed” consumano più risorse del computer. Se usando queste opzioni il sistema rallenta, passare allo stile d’immagine
“Solid”.
Se attivo le “curve volume” con le "maniglie" di volume e
fade sono sempre visualizzate – altrimenti, le curve sono
visualizzate solo per gli eventi selezionati.
37
Finestra Project
OpzioneDescrizione
Show
Waveforms
Background
Color
Modulation
Determina se le forme d’onda audio sono visualizzate o
meno.
Se attiva gli sfondi delle forme d’onda audio sono visualizzati in modo diverso e riflettono le dinamiche della forma
d’onda. Ciò è particolarmente utile per una panoramica
quando si lavora con tracce basse.
La pagina Event Display–MIDI contiene le impostazioni
per le parti MIDI:
OpzioneDescrizione
Default Edit
Action
Part Data
Mode
Show
Controllers
Edit as Drums
when Drum Map
is assigned
Note Name
Style
Determina quale editor si apre con un doppio-click su
una parte MIDI o selezionandola e premendo [Ctrl]/
[Command]-[E]: Key, Drum, List o Score Editor. Si noti
che se l’opzione “Edit as Drums when Drum Map is assigned” è attiva (vedere in seguito), questa impostazione
è ignorata sulle tracce con mappatura di batteria (drum
map).
Determina se e come gli eventi delle parti MIDI sono visualizzati nella finestra Project: linee, note della partitura o
note di batteria. Selezionando “No Data” gli eventi non
sono visualizzati per niente. Si noti che sulle tracce con
drum map questa impostazione è ignorata se è attiva
l’opzione “Edit as Drums when Drum Map is assigned”
(vedere in seguito).
Stabilisce se gli eventi non-nota (controller, ecc.) sono visualizzati in parti MIDI nella finestra Project.
Se attiva le parti sulle tracce MIDI con drum map assegnate sono visualizzate con i simboli delle note di batteria
nella finestra Project. Inoltre, le parti si aprono automaticamente nel Drum Editor con un doppio-click del mouse
(ignorando l’opzione Default Edit Action descritta sopra).
Determina se sono indicati i nomi delle note MIDI (pitch)
negli editor, ecc..
Nella linea Panoramica, eventi e parti su tutte le tracce
sono indicati in box. Si può usare la linea Panoramica per
ingrandire o ridurre e per spostarsi in altre sezioni del progetto. Per farlo si muove e ridimensiona il rettangolo della
veduta traccia nella linea Panoramica:
Rettangolo veduta traccia
• Il rettangolo della veduta traccia indica la sezione cor-
rente del progetto visualizzata nel display eventi.
• S’ingrandisce o riduce l’immagine in orizzontale ridi-
mensionando il rettangolo.
Ridimensionarlo trascinandone i lati.
• Si può trascinare l’intero rettangolo della veduta traccia
track per visualizzare altre sezione del progetto.
Si può anche cliccare con il mouse in una zona qualsiasi nella parte alta
della Panoramica – il rettangolo di veduta traccia si sposta nel punto di
click. Il numero delle tracce visualizzate non cambia.
Zoom e navigazione nella linea Panoramica
Cliccando sul pulsante Show Overview nella toolbar,
sotto la toolbar appare una finestrella extra: la linea Panoramica del progetto.
Pulsante Show Overview
Finestra Project
38
Gestione delle tracce
Per aggiungere una traccia al progetto selezionare “Add
Track” dal menu Project e scegliere un tipo di traccia dal
submenu che appare. La nuova traccia è aggiunta sotto la
traccia corrente selezionata nella Track list.
• Gli elementi del submenu “Add Track” sono disponibili
anche nel menu rapido (Quick).
Si accede a questo menu con un click-destro nella Track list.
• Selezionando Audio, MIDI, Group Channel o Instrument
dal submenu Add Track appare una finestra di dialogo che
consente l’inserimento di più tracce con una sola operazione.
Basta inserire il numero di tracce desiderato nel campo Value.
• Per le tracce Audio e Group Channel, la configurazione
canale – mono, stereo o surround (solo Cubase) – si può
configurare nel menu a tendina Configuration.
• L’opzione Browse Presets nella finestra di dialogo Add
Track è descritta nel capitolo "Preset traccia" a pag. 259.
• Nella finestra Preferences (pagina Editing–Project &
Mixer) c’è l’opzione “Auto Track Color Mode”.
Essa offre molte opzioni per l’assegnazione automatica dei colori alle
tracce aggiunte al progetto.
Una volta create, le tracce si possono gestire e arrangiare
in vari modi:
• Per rinominare una traccia, doppio-click del mouse nel
campo nome e digitare un nuovo nome.
Premendo un qualsiasi tasto di modifica quando si preme [Invio] per chiudere il campo nome tutti gli eventi sulla traccia avranno lo stesso nome.
• Per selezionare una traccia cliccarci sopra.
Nella Track list una traccia selezionata è di colore grigio chiaro.
Questa traccia è
selezionata.
Per selezionare più tracce, cliccarci sopra premendo [Ctrl]/[Command].
Per selezionare un intervallo continuo di tracce eseguire uno [Shift]-click.
• Per spostare una traccia, cliccare e trascinarla in alto o
in basso nella Track list.
• Per duplicare una traccia (completa di contenuti e im-
postazioni canale) click-destro nella Track list e selezionare “Duplicate track” dal menu contestuale o scegliere
“Duplicate track” dal menu Project.
La traccia duplicata appare sotto quella originale.
• Per selezionare un colore traccia di default attivare
“Show Track Colors” sopra la Track list e scegliere un colore dal menu a tendina Color sulla toolbar. Questo colore
sarà usato per tutti gli eventi sulla traccia e apparirà anche
nel Mixer. Si può ignorare il colore traccia di default per
singoli eventi e parti usando il tool Color o il menu a tendina Color Selector.
L’opzione “Colorize Event Background” nella finestra Preferences (pagina
Event Display) stabilisce se sono colorati sfondi o forme d’onda ed eventi.
• Per rimuovere una traccia click-destro nella Track list e
selezionare “Remove Track” dal menu contestuale.
E’ possibile anche rimuovere più tracce selezionate scegliendo “Remove
Selected Tracks” dal menu Project o da quello contestuale. Inoltre, si
possono rimuovere trecce prive d’eventi selezionando “Remove Empty
Tracks” dal menu Project.
• Per cambiare l’altezza di una traccia, cliccare sul bordo
inferiore nella Track list e trascinare in alto o basso (vedere "Ridimensionare le tracce nella Track list" a pag. 35).
Ö Si noti che è possibile anche allargare automaticamente la traccia selezionata (vedere"Opzione Enlarge Selected Track" a pag. 36).
39
Finestra Project
Disabilitare le tracce
Per disabilitare una traccia scegliere “Disable Track” dal
menu contestuale della Track list: è come silenziarla (vedere "Silenziare gli eventi" a pag. 50), poichè una traccia
disabilitata non è riprodotta. Tuttavia non solo se ne
"azzera" il volume d’uscita, ma s’interrompe tutta l’attività
dell’hard-disk sulla traccia. Per maggiori informazioni vedere "Abilitare/disabilitare una traccia" a pag. 62.
Submenu Track folding
Nel menu Project il submenu Track Folding consente di
mostrare, nascondere o invertire ciò che è visualizzato nel
display eventi della finestra Project. Questo permette, ad
esempio, di suddividere il progetto in varie parti (creando
più tracce Cartella per i vari elementi del progetto) e mostrare/nascondere i rispettivi contenuti selezionando una
funzione del menu (o usando un tasto di comando rapido).
E’ possibile anche "richiudere" sotto-tracce d’automazione. Sono disponibili le seguenti opzioni:
• Toggle Selected Track
La condizione della traccia selezionata è invertita; se la traccia era "richiusa" con i propri elementi (sotto-tracce) nascosti, ora è "schiusa" (tutte
le sotto-tracce sono visualizzate), e viceversa.
• Fold Tracks
"Richiude" tutte le tracce Cartella aperte nella finestra Project. Si noti
che il comportamento preciso di questa funzione dipende dall’impostazione “Deep Track Folding” nella finestra Preferences (vedere in seguito).
• Unfold Tracks
"Schiude" tutte le tracce Cartella nella finestra Project. Si noti che il comportamento preciso di questa funzione dipende dall’impostazione “Deep
Track Folding” nella finestra Preferences (vedere in seguito).
• Flip Fold States
Scambia la condizione "richiusa" delle tracce nella finestra Project: tutte
le tracce "richiuse" sono "schiuse" mentre tutte quelle "schiuse" sono
"richiuse".
Ö Si possono assegnare comandi rapidi a queste opzioni nella finestra Key Commands (categoria Project).
Nella finestra Preferences (pagina Editing–Project & Mixer)
l’opzione seguente condiziona la "richiusura" della traccia:
• Deep Track Folding
Se è attiva, qualsiasi impostazione di "richiusura" eseguita nel submenu
Track Folding del menu Project influenza anche i sub-elementi delle
tracce; se si "richiude" una traccia Cartella che contiene 10 tracce audio,
5 delle quali hanno più sotto-tracce d’automazione aperte, anche tutte
queste tracce audio nella traccia Cartella saranno "richiuse".
Dividere la Track list (solo Cubase)
E’ possibile dividere la Track list in due parti. Le due sezioni avranno controlli di zoom e scorrimento indipendenti
(se necessario), ma ridimensionando la finestra in verticale
s’influenza solo la sezione inferiore (ove possibile). Ciò è
utile, ad esempio, quando si lavora con una traccia Video
insieme a molte tracce audio; si può collocare la traccia
Video nella parte alta della Track list e scorrere le tracce
audio separatamente nella parte bassa della Track list,
riferendole alla traccia Video.
• Per dividere la Track list cliccare sul pulsante “Divide
Track List” nell’angolo in alto a destra della Track list.
Pulsante “Divide Track List”.
• Per tornare alla singola Track list cliccare di nuovo sul
pulsante “Divide Track List”.
Con la Track list divisa in due parti:
• Aggiungendo tracce dal submenu Add Track del menu
Project, tracce Video, Marker e Play Order, esse sono collocate automaticamente nella parte alta della Track list.
Se la Track list contiene già tracce di tipo Video, Marker o Play Order,
queste sono spostate automaticamente nella parte alta quando si divide la
Track list. Tutti gli altri tipi di tracce sono collocati nella parte bassa.
• Usando il menu contestuale (che si apre con un click-
destro nella Track list) le tracce sono aggiunte alla parte
della Track list nella quale si clicca con il mouse.
• Si può spostare qualsiasi tipo di traccia dalla parte inferi-
ore della Track list a quella superiore (e viceversa) con un
click-destro nella Track list e selezionando l’opzione “Toggle Track List” dal menu contestuale che appare.
40
Finestra Project
• Per ridimensionare la parte alta cliccare e trascinare il
p
divisore tra le due sezioni della Track list.
L’uso di una base "musicale" o "lineare" dipende dal tipo di
progetto e dalla situazione di registrazione. Si può sempre
cambiare questa impostazione singolarmente per ogni
traccia cliccando sul pulsante del tempo base musicale/
lineare nell’Inspector o nella Track list. La base tempo "musicale" è indicata da un simbolo nota, quella "lineare" dal
simbolo dell’orologio.
Selezionare una base tempo musicale e lineare
Le tracce possono avere una base tempo “musicale”
(tempo in chiave o Time Signature) o “lineare” (tempo).
• Su una traccia che utilizza una base tempo "lineare", gli
eventi sono collocati a specifiche posizioni temporali –
cambiando il tempo di riproduzione non s’influenza la posizione temporale degli eventi.
• Su una traccia che utilizza una base tempo "musicale", le
posizioni degli eventi sono rappresentate in valori metrici
(misure, movimenti, note da 1/16 e tick, con 120 tick per
nota da 1/16). Cambiando il tempo di riproduzione, gli
eventi sono riprodotti in anticipo o in ritardo.
• La finestra Preferences (pagina Editing) presenta l’opzione “Default Track Time Type” (solo Cubase).
Essa permette di specificare il tipo di tempo di default per le nuove
tracce (Audio, Group/FX, MIDI e Marker). Quando si modifica questa impostazione, tutte le nuove tracce utilizzano il tipo di tempo selezionato. Si
può scegliere tra “Musical”, “Time Linear” e “Follow Transport Main Display”. Selezionando “Musical” tutte le tracce aggiunte sono impostate ad
una base tempo "musicale", mentre quando si seleziona “Time Linear”,
tutte le nuove tracce usano una base tempo "lineare". La terza opzione
utilizza il valore del formato tempo primario impostato sul pannello di
controllo: quando è in “Bars+Beats”, sono aggiunte tracce con una base
tempo "musicale"; se è impostato ad una qualsiasi delle altre opzioni
(Seconds, Timecode, Samples, ecc.), tutte le nuove tracce impiegano
una base tempo "lineare".
Base tempo "lineare".
!
Si noti che internamente gli eventi sulle tracce a base
Base tem
o "musicale".
tempo "musicale" impiegano per il posizionamento la
stessa alta precisione (valori a 64 bit floating point)
degli eventi basati sul tempo "lineare". Tuttavia, passando tra le basi tempo "lineari" e "musicali" si ha una
leggera perdita di precisione (introdotta dai calcoli
matematici necessari alla scalatura dei valori nei due
diversi formati). Si consiglia quindi di evitare un passaggio ripetuto tra i due formati.
Per maggiori informazioni sulle modifiche al tempo vedere
"Presentazione" a pag. 339.
Aggiungere eventi ad una traccia
Ci sono molti modi per aggiungere eventi ad una traccia:
• Registrandoli (vedere "Principali metodi di registrazi-
one" a pag. 65).
Ciò è possibile per tracce Audio e MIDI.
• Selezionando “Audio File...” o “Video File...” dal sub-
menu Import del menu File.
Si pare una finestra di dialogo, che consente d’individuare il file da importare. Quando s’importa un file con questo metodo è creata una clip
per il file ed un evento che riproduce l’intera clip è inserito sulla traccia
selezionata, alla posizione del cursore di progetto.
Con il submenu Import si possono importare anche i file MIDI, ma l’operazione è leggermente diversa (vedere "Esportare ed Importare i file MIDI"
a pag. 404).
• Trascinando le tracce da un CD e convertendole in file
audio (vedere "Importare le tracce da un CD" a pag. 400).
• Importando solo la porzione audio di un file video e con-
vertendola in un file audio (vedere "Estrarre l’audio da un
file video" a pag. 390).
41
Finestra Project
• Con i comandi Copy e Paste del menu Edit.
Si possono copiare tutti i tipi d’eventi tra i progetti. E’ possibile anche copiare eventi all’interno del progetto dall’Audio Part Editor o dal Sample
Editor.
• Disegnando.
Alcuni tipi d’eventi (eventi marker e d’automazione) possono essere disegnati direttamente nella finestra Project. Per le tracce Audio e MIDI si
possono disegnare le parti (vedere "Creare le parti" a pag. 43).
• Trascinando i file e rilasciandoli alla posizione desiderata sulla traccia.
Si possono creare eventi con un drag&drop prelevandoli da:
•Il desktop.
•Il MediaBay.
• Il Pool.
• Una libreria (un file Pool non allegato al progetto).
• La finestra di dialogo “Find media”.
• La finestra Project di un altro progetto aperto.
• L’Audio Part Editor di qualsiasi progetto aperto.
• Il Sample Editor di qualsiasi progetto aperto – premere [Ctrl]/
[Command] e trascinare per creare un evento dalla selezione
corrente, oppure cliccare nella colonna sinistra della Region
list e trascinare per creare un evento da una regione.
Quando si trascina la clip nella finestra Project, la sua posizione è indicata da una linea marker e un box numerico di posizione. Vedere anche
"Uso della funzionalità drag&drop" a pag. 228.
Opzioni Import dei file Audio
Quando s’importano i file audio una serie di opzioni determina come essi sono gestiti da Cubase:
• Si può scegliere di copiare il file nella cartella Audio del progetto e fare in modo che il progetto faccia riferimento al file
copiato invece che a quello originale. In questo modo il progetto è "autonomo".
• Si possono scomporre i file stereo e multi-canale in una serie
di file mono.
• Inoltre, si può fare in modo che tutti i file del progetto abbiano
la stessa frequenza di campionamento e risoluzione bit.
La finestra Preferences (pagina Editing–Audio) ha un’impostazione che consente di decidere quali opzioni usare.
Selezionare quella desiderata dal menu a tendina “On Import Audio Files”:
• Open Options Dialog.
Quando s’importa un file appare la finestra Options con le opzioni di apertura; essa permette di scegliere se copiare i file nella cartella Audio e/o
convertirli alle impostazioni del progetto. Nota:
– Quando s’importa un singolo file di un formato diverso da quello delle impostazioni di progetto è possibile specificare quali proprietà (frequenza
possibile di campionamento e/o risoluzione bit) modificare.
– Quando s’importano file multipli nello stesso momento, si può scegliere
di convertire automaticamente i file importati, se necessario (cioè se la frequenza di campionamento è diversa da quella del progetto o la risoluzione
bit è inferiore rispetto a quella del progetto.
• Use Settings.
Quando s’importa non appare alcuna finestra di dialogo. Piuttosto, si può
scegliere di usare una delle opzioni del menu a tendina sotto le operazioni standard. Attivando un numero qualsiasi delle opzioni seguenti esse
sono eseguite automaticamente ogni volta che s’importano i file audio:
OpzioneDescrizione
Copy Files to
Working
Directory
Convert and
Copy to Project
If Needed
Split multi
channel files
Se i file non sono già nella cartella Audio del progetto,
essi sono nella cartella Audio prima di essere importati.
Se i file non sono già nella cartella Audio del progetto
sono copiati prima di essere importati. Inoltre, se i file
hanno una frequenza di campionamento diversa o una
risoluzione bit inferiore rispetto a quelle del progetto sono
convertiti automaticamente alle impostazioni di progetto.
Se s’importa un file audio multi-canale (anche un file stereo a due canali) esso è suddiviso in una serie di file
mono – uno per ogni canale – collocati su tracce mono
separate create automaticamente.
42
Finestra Project
Creare le parti
Le parti sono "contenitori" di eventi MIDI o audio. Quando
si registra in MIDI, Cubase crea automaticamente una
parte MIDI contenente gli eventi registrati. Si può anche
creare parti audio o MIDI vuote ed aggiungere gli eventi in
seguito. Ci sono due modi per farlo:
• Disegnare una parte su una traccia MIDI o audio con il
tool Pencil.
Si può anche disegnare le parti premendo [Alt]/[Option] ed usando il tool
Arrow.
• Doppio-click con il tool Arrow su una traccia MIDI o au-
dio, tra i locatori sinistro e destro.
Per aggiungere eventi ad una parte MIDI si usano i tool e
le funzioni di un editor MIDI (Vedere "Key Editor - Panoramica" a pag. 294). Per aggiungere eventi alle parti audio si usa invece l’Audio Part Editor (vedere "Panoramica
finestra" a pag. 199), incollandoli o usando la funzionalità
drag&drop.
• Si possono anche riunire gli eventi audio esistenti in una
parte con la funzione “Events to Part” del menu Audio.
Si crea una parte audio che contiene tutti gli eventi audio selezionati sulla
stessa traccia. Per rimuovere la parte e far apparire di nuovo sulla traccia
gli eventi come oggetti indipendenti selezionare la parte ed usare la funzione “Dissolve Part” del menu Audio.
1. Selezionare il tool Play.
Si noti che i tool Play e Scrub condividono lo stesso pulsante. Se l’icona
del tool sulla toolbar non indica il simbolo dell’altoparlante, prima cliccare
sull’icona per selezionarla, poi cliccare di nuovo e selezionare “Play” dal
menu a tendina che appare.
2. Cliccare nella posizione dalla quale iniziare la riproduzione e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse.
E’ riprodotta solo la traccia sulla quale si clicca, iniziando dalla posizione
di click.
3. Per fermare la riproduzione rilasciare i pulsante del
mouse.
Scrubbing
Il tool Scrub consente di individuare posizioni nell’audio
riproducendolo (avanti o indietro) a qualsiasi velocità:
1. Selezionare il tool Scrub.
Si noti che i tool Play e Scrub condividono lo stesso pulsante. Se l’icona
del tool sulla toolbar non indica un "simbolo scrub”, prima cliccare
sull’icona per selezionarla, poi cliccare di nuovo e selezionare “Scrub”
dal menu a tendina che appare.
Ascoltare parti ed eventi audio
Per ascoltare parti ed eventi audio nella finestra Project
usare il tool altoparlante (Speaker):
!
Durante l’ascolto, l’audio è inviato direttamente alla
Control Room - solo in Cubase (se attiva).
Se la Control Room non è attiva, l’audio è inviato al
bus d’uscita di default, bypassando impostazioni, effetti ed EQ del canale. In Cubase Studio il bus Main
Mix viene sempre usato per il monitoring.
Finestra Project
2. Cliccare alla posizione desiderata e tenere premuto il
pulsante sinistro del mouse.
Il cursore del progetto si porta alla posizione di click.
3. Trascinare a sinistra o destra.
Il cursore del progetto segue il puntatore del mouse e l’audio è riprodotto. Velocità e intonazione della riproduzione dipendono dalla velocità
con la quale si muove il puntatore.
La sensibilità della funzione Scrub si può regolare nella
finestra Preferences (pagina VST–Scrub).
Ö E’ possibile inoltre eseguire lo “scrub” dell’intero progetto con la Jog Wheel sul pannello di Trasporto (solo
Cubase).
Vedere "Scrubbing del progetto - la Jog Wheel" a pag. 61.
43
• Si noti che lo "scrubbing" può diventare pesante per il
sistema. Per evitare problemi di riproduzione, la finestra
Preferences (pagina VST–Scrub) presenta l’opzione
“CPU Saving Scrub Mode”.
Attivando questa opzione, lo "scrubbing" diventa meno pesante per il
processore; può essere molto utile per lo "scrubbing" di progetti grandi,
ove quello “normale” tende a consumare molte risorse. Con l’opzione
“CPU Saving Scrub Mode” attiva, è disabilitato lo "scrubbing" degli effetti e la qualità del ricampionamento è inferiore.
Editing di parti ed eventi
Questo paragrafo descrive le tecniche di editing nella
finestra Project. Se non espressamente indicato, tutte le
descrizioni valgono per eventi e parti, sebbene, per comodità, si utilizzerà sempre il termine “evento”.
Ö Quando si usano i tool di editing, spesso è possibile
eseguire funzioni aggiuntive premendo i tasti di modifica
(ad esempio, premendo [Alt]/[Option] e trascinando con il
tool Arrow per creare una copia dell’evento trascinato).
Nelle pagine seguenti sono descritti i tasti di modifica di default – è possibile personalizzarli nella finestra Preferences (pagina Editing–Tool
Modifiers). Vedere "Configurare i tasti di modifica dei tool" a pag. 426.
Selezione degli eventi
Gli eventi si selezionano con uno dei seguenti metodi:
• Usando il tool Arrow.
Si applicano le tecniche di selezione standard.
• Usando il submenu Select del menu Edit.
Le opzioni sono:
OpzioneDescrizione
AllSeleziona tutti gli eventi nella finestra Project.
NoneToglie la selezione a tutti gli eventi.
InvertInverte la selezione: a tutti gli eventi selezionati è tolta
In LoopSeleziona tutti gli eventi parzialmente o completa-
From Start
to Cursor
From Cursor
to End
Equal PitchDisponibile negli editor MIDI (vedere "Selezione delle
Select Controllers
in Note Range
la selezione e tutti gli eventi non selezionati sono invece selezionati.
mente compresi tra i locatori sinistro e destro.
Seleziona tutti gli eventi che iniziano a sinistra del
cursore di progetto.
Seleziona tutti gli eventi che finiscono alla destra del
cursore di progetto.
note" a pag. 300).
Disponibile negli editor MIDI (vedere "Selezione dei
controller nell’intervallo nota" a pag. 301).
OpzioneDescrizione
All on Selected
Tracks
Select EventDisponibile nel Sample Editor (vedere "Panoramica
Left/Right Selection
Side to Cursor
!
Si noti che queste funzioni operano diversamente
Seleziona tutti gli eventi sulla traccia selezionata.
finestra" a pag. 189).
Queste due funzioni si usano solo per l’editing di un
intervallo selezionato (vedere "Creare un intervallo di
selezione" a pag. 52).
quando è selezionato il tool Range Selection (vedere
"Creare un intervallo di selezione" a pag. 52).
• Per selezionare tutti gli eventi su una traccia, click-destro su di essa nella Track list e scegliere l’opzione “Select
All Events” dal menu a tendina che appare.
• Si possono usare anche i tasti freccia sulla tastiera del
computer per selezionare l’evento più vicino a sinistra, destra, sotto o sopra.
Premendo [Shift] ed usando i tasti freccia è mantenuta la selezione corrente ed è possibile selezionare più eventi.
• Se nella finestra Preferences (pagina Editing) è attiva
l’opzione “Auto Select Events under Cursor”, tutti gli
eventi sulla traccia(e) selezionata “toccati” dal cursore di
progetto sono selezionati automaticamente.
Ciò è utile quando si riarrangia il progetto, poichè si possono selezionare
intere sezioni (su tutte le tracce) selezionando tutte le tracce e muovendo
il cursore di progetto.
• E’ possibile inoltre selezionare intervalli, indipendentemente dai limiti di evento e traccia.
Per farlo si usa il tool Range Selection (vedere "Editing di un intervallo" a
pag. 52).
• Si noti che nella finestra Preferences (pagina Editing)
c’è l’opzione “Use Up/Down Navigation Commands for
selecting Tracks only”.
In default, le tracce si selezionano con i tasti freccia su/giù sulla tastiera
del computer. Tuttavia, essi sono utilizzati anche per selezionare gli
eventi (vedere in precedenza); in alcuni casi, ciò può generare confusione. Dato che la selezione traccia è l’operazione più importante durante
l’editing ed il mixaggio, si ha la possibilità di usare i controlli di navigazione solamente per la selezione traccia. Le regole sono:
• Se questa opzione non è attiva e nella finestra Project non è
selezionato alcun evento/parte, con i tasti freccia su/giù sulla
tastiera del computer si scorrono le tracce nella Track list – la
funzionalità normale prevista.
44
Finestra Project
• Se questa opzione non è attiva e nella finestra Project c’è un
evento/parte selezionata, i tasti freccia su/giù continuano a
scorrere le tracce nella Track list, ma sulla traccia corrente
selezionata è automaticamente selezionato anche il primo
evento/parte. Se non è questa la funzionalità desiderata, si
deve attivare l’opzione “Use Up/Down Navigation Commands
for selecting Tracks only”.
• Quando questa opzione è attiva, i tasti freccia su/giù si usano
solamente per la selezione traccia – la selezione corrente
evento/parte nella finestra Project non cambia.
• Inoltre, nella finestra Preferences (pagina Editing–
Tools) c’è la sezione con le opzioni Cross Hair Cursor.
Essa consente di visualizzare un cursore cross hair quando si lavora nella
finestra Project e negli editor che facilita la navigazione e l’editing, specialmente quando s’arrangiano grandi progetti. Si possono stabilire i colori per la linea e la mascherina del cursore cross hair, oltre a definirne la
larghezza. Il cursore cross hair funziona come segue:
• Quando è selezionato il tool di selezione (o uno dei suoi subtool), il cursore cross hair appare quando s’inizia a muovere/
copiare una parte/evento, o si usano le "maniglie".
• Quando sono selezionati i tool Pencil, Scissors o qualsiasi altro tool che utilizza questa funzione, il cursore cross hair appare non appena si muove il mouse sopra il display eventi.
• Il cursore cross hair è disponibile solo dove la sua funzione ha
senso. Il tool Mute, ad esempio, non utilizza il cursore cross
hair, poichè bisogna cliccare direttamente sull’evento per
silenziarlo.
• Usare le funzioni “Move to” del menu Edit.
Sono disponibili le seguenti funzioni:
FunzioneDescrizione
Move to Cursor Sposta l’evento selezionato alla posizione del cursore di
Move to Origin Sposta gli eventi selezionati alle loro posizioni originali
Move to Front,
Move to Back
progetto. Se ci sono più eventi selezionati sulla stessa
traccia, il primo evento inizia in corrispondenza del cursore e quelli successivi sono allineati inizio/fine dopo il
primo.
(cioè a quelle alle quali sono stati registrati).
Questa funzione in realtà non cambia la posizione degli
eventi, ma sposta gli eventi selezionati rispettivamente in
primo o secondo piano. E’ utile se ci sono eventi sovrapposti e si deve vederne uno parzialmente coperto.
Per gli eventi audio è una funzione molto importante,
poichè sono riprodotte solo le sezioni visibili degli eventi.
Spostando un evento audio coperto in primo piano (o
portandolo sullo sfondo) si può sentire l’intero evento in
riproduzione.
Si noti che è possibile anche usare la funzione “To Front”
nel menu contestuale dell’evento (sebbene operi in modo
diverso). Vedere "Modalità Create Events (Preferences)"
a pag. 73).
• Uso dei pulsanti Nudge nella toolbar.
Questi pulsanti spostano gli eventi selezionati a sinistra o destra. L’entità
dello spostamento dipende dal formato display selezionato (vedere
"Finestra di dialogo Project Setup" a pag 34) e dal valore stabilito nel
menu a discesa della griglia (Grid).
Spostare gli eventi
Per spostare gli eventi nella finestra Project, usare i seguenti metodi:
• Cliccare e trascinare alla nuova posizione.
Tutti gli eventi selezionati sono spostati e mantengono le loro posizioni
relative. Gli eventi si possono trascinare solo su tracce dello stesso tipo.
Se è attiva la funzione Snap, essa determina a quali posizioni è possibile
spostare gli eventi (vedere "Funzione Snap" a pag. 55).
Si noti inoltre che è possibile limitare il movimento solo in orizzontale o
verticale tenendo premuto [Ctrl]/[Command] durante il trascinamento.
!
La risposta è leggermente ritardata quando si muove
un evento trascinandolo; ciò evita di spostare accidentalmente gli eventi cliccandoci sopra nella
finestra Project. Questo ritardo si può regolare con il
parametro Drag Delay nella finestra Preferences (pagina Editing).
• Selezionare l’evento e modificare la posizione Start nella
linea Info.
Finestra Project
Cliccando su questo pulsante l’evento si sposta a destra di 2 frame.
!
Quando si usa il tool Range Selection, i pulsanti
Nudge spostano l’intervallo di selezione (vedere
"Spostamento e duplicazione" a pag. 53).
Ö In default, i pulsanti Nudge non sono visibili nella toolbar.
Si può decidere quali elementi visualizzare con un click-destro nella toolbar ed inserendo il segno di spunta nel menu a tendina che appare. Per
maggiori informazioni vedere "Finestre di dialogo Setup" a pag. 412.
45
Duplicare gli eventi
Gli eventi si possono duplicare come segue:
• Tenere premuto [Alt]/[Option] e trascinare l’evento in
una nuova posizione.
Se la funzione Snap è attiva, essa determina a quali posizioni è possibile
copiare gli eventi (vedere "Funzione Snap" a pag. 55).
!
Tenendo premuto anche [Ctrl]/[Command], la direzione del movimento è limitata in orizzontale o verticale; se si trascina un evento in verticale, non è
possibile muoverlo anche orizzontalmente nello
stesso momento.
• Anche le parti audio e MIDI possono essere duplicate
premendo [Alt]/[Option] + [Shift] e trascinando il mouse.
Questa operazione crea una copia condivisa della parte. Modificando il
contenuto di una copia condivisa, anche tutte le altre copie condivise
della stessa parte sono modificate automaticamente allo stesso modo.
Le copie condivise sono indicate dal nome in corsivo e da un’icona
nell’angolo destro della parte.
Nota:
• Quando si duplicano eventi audio, le copie sono sem-
pre condivise. Ciò significa che le copie condivise fanno
sempre riferimento alla stessa clip audio (vedere "Processo Audio" a pag. 172).
• Si può convertire una copia condivisa in una copia reale
selezionando “Convert to Real Copy” dal menu Edit. Si
crea una nuova versione della clip (che può essere editata
in modo indipendente) che è aggiunta nel Pool. Si noti che
questa operazione non crea nuovi file audio – per farlo si
deve usare la funzione “Bounce Selection” del menu Audio
(vedere "Esportare le regioni in file audio" a pag. 234").
• Selezionando “Duplicate” dal menu Edit si crea una co-
pia dell’evento selezionato, che è collocata subito dopo
quello originale.
Se sono selezionati più eventi, essi sono tutti copiati come "una unità" e
sono mantenute le distanze relative tra gli eventi.
• Selezionando “Repeat...” dal menu Edit si apre una
finestra di dialogo che consente di creare una serie di
copie (normali o condivise) dell’evento(i) selezionato.
E’ come la funzione Duplicate, ma si può specificare il numero di copie.
• La funzione Repeat si può eseguire anche trascinando il
mouse: selezionare l’evento(i) da ripetere, premere [Alt]/
[Option], cliccare sulla "maniglia" nell’angolo inferiore destro dell’ultimo evento selezionato e trascinarlo a destra.
Più a destra si trascina, più copie sono create (come indica il tooltip).
• Selezionando “Fill Loop” dal menu Edit si crea una serie
di copie che inizia al locatore sinistro e termina al locatore
destro.
L’ultima copia è automaticamente accorciata in modo che finisca alla posizione del locatore destro.
Uso dei comandi Cut, Copy e Paste
Con le funzioni del menu Edit è possibile tagliare o copiare gli eventi selezionati ed incollarli.
• Quando s’incolla un evento, esso è inserito sulla traccia
selezionata e collocato in modo che il rispettivo punto di
Snap sia allineato alla posizione del cursore.
Se la traccia selezionata è del tipo sbagliato, l’evento è inserito sulla sua
traccia originale. Per maggiori informazioni sul punto di Snap vedere "Funzione Snap" a pag. 55.
• Usando la funzione “Paste at Origin”, l’evento è incollato alla sua posizione originale (quella dalla quale è stato
tagliato o copiato).
46
Finestra Project
Rinominare gli eventi
Di default, gli eventi audio indicano il nome delle rispettive
clip, ma si può inserire un nome descrittivo distinto per
eventi separati. Per farlo, selezionare l’evento e digitare un
nuovo nome nel campo “Description” sulla linea Info, o usando la voce "Rename Objects" dal menu Edit.
• Si può anche dare a tutti gli eventi lo stesso nome della
traccia sulla quale sono collocati cambiando il nome della
traccia, tenendo premuto un tasto di modifica e premendo
[Invio].
Vedere "Gestione delle tracce" a pag. 39.
• Il comando "Rename Objects" è utile per rinominare in
una sola volta diversi eventi, selezionando "Rename..." dal
menu Edit. Da qui avete diverse opzioni a disposizione.
• Cliccando su un evento con il tool Glue Tube lo s’incolla
con l’evento successivo sulla traccia. Gli eventi non devono toccarsi l’un l’altro.
Si ottiene una parte contenente i due eventi, con un’eccezione: Se prima
si separa un evento e poi s’incollano di nuovo tra loro le due sezioni
(senza prima spostarle o editarle), esse diventano ancora un evento singolo.
• Si possono selezionare più eventi sulla stessa traccia e
cliccare su uno di essi con il tool Glue Tube.
Si crea una singola parte.
• Tenendo premuto [Alt]/[Option] mentre si clicca su un
evento con il tool Glue Tube, l’evento è incollato agli
eventi successivi sulla rispettiva traccia.
Si può cambiare il tasto di comando rapido di default nella finestra Preferences (pagina Editing–Tool Modifiers).
Separare gli eventi
Ci sono vari modi per separare gli eventi nella finestra
Project:
• Cliccando con il tool Scissors sull’evento da separare.
Se la funzione Snap è attiva, essa determina l’esatta posizione di separazione (vedere "Funzione Snap" a pag. 55). Si possono separare gli
eventi anche premendo [Alt]/[Option] e cliccando con il tool Arrow.
• Selezionando “Split at Cursor” dal menu Edit.
Gli eventi selezionati sono separati alla posizione del cursore di progetto.
Se non ci sono eventi selezionati, sono separati tutti gli eventi (su tutte le
tracce) intersecati dal cursore di progetto.
• Selezionando “Split Loop” dal menu Edit.
Gli eventi sono separati su tutte le tracce alle posizioni dei locatori sinistro e destro.
Ö Se si separa una parte MIDI e la posizione di separazione interseca una o più note MIDI, il risultato dell’operazione dipende dall’opzione “Split MIDI Events” definita nella
finestra Preferences (pagina Editing–MIDI).
Se l’opzione è attiva, le note intersecate sono separate (e si creano
nuove note all’inizio della seconda parte). Se non è attiva, le note restano
nella prima parte, ma “sporgono” alla fine della parte.
Incollare tra loro gli eventi
Il tool Glue Tube si incolla tra loro gli eventi. Ci sono tre
possibilità:
Ridimensionare gli eventi
Ridimensionare gli eventi significa spostare individualmente le loro posizioni d’inizio e fine. In Cubase, ci sono
tre tipi di ridimensionamento:
TipoDescrizione
Normal Sizing Il contenuto dell’evento rimane fisso ed il suo punto d’in-
Sizing Moves
Contents
Sizing Applies
Time Stretch
izio o fine si sposta per “rivelare” più o meno il proprio
contenuto.
Il contenuto segue inizio o fine spostata dell’evento (vedere la figura seguente).
Il contenuto è allungato o accorciato per adattarsi alla
nuova durata dell’evento (vedere la descrizione separata
separate in "Ridimensionare gli eventi con il time stretch"
a pag. 48).
Per scegliere una delle modalità di ridimensionamento
selezionare il tool Arrow quindi cliccare di nuovo sull’icona
del tool Arrow nella toolbar: si apre un menu a tendina dal
quale si può selezionare una delle opzioni di ridimensionamento.
L’icona sulla toolbar cambia, indicando la modalità selezionata.
47
Finestra Project
Il ridimensionamento vero e proprio avviene cliccando e
trascinando l’angolo inferiore sinistro o destro dell’evento.
Se è attiva la funzione Snap, il valore Snap determina la
durata risultante (vedere "Funzione Snap" a pag. 55).
Dimensionamento normale.
• E’ possibile anche ridimensionare gli eventi con i pulsanti Trim (situati nella zona Nudge sulla toolbar).
La posizione d’inizio o fine dell’evento(i) selezionato si sposta della quantità definita nel menu a tendina Grid. Anche il tipo di dimensionamento
corrente selezionato si applica a questo metodo, a parte l’opzione “Sizing Applies Time Stretch” che non è possibile con questo metodo. Si
possono usare anche i tasti di comando rapido (di default, premere
[Ctrl]/[Command] ed usare i tasti freccia sinistro e destro).
Ö Di default la zona Nudge non è visibile sulla toolbar.
Per sapere come mostrare e nascondere gli elementi sulla
toolbar vedere "Finestre di dialogo Setup" a pag. 412.
Dimensionamento che sposta il contenuto dell’evento.
• Se sono selezionati più eventi, tutti saranno ridimen-
sionati allo stesso modo.
• E’ possibile ridimensionare gli eventi anche con il tool
Scrub.
E’ come quando si ridimensiona con il tool Arrow, ma l’audio sotto il puntatore è riprodotto (in "scrubbing") mentre si trascina.
Finestra Project
Ridimensionare gli eventi con il time stretch
Per ridimensionare una parte e "adattarne" il contenuto
alla nuova durata si deve usare questa funzione:
1. Cliccare sull’icona Arrow nella toolbar e selezionare
l’opzione “Sizing Applies Time Stretch” dal menu a tendina
che appare.
2. Puntare il mouse vicino al punto di fine della parte da
allungare/accorciare.
3. Cliccare e trascinare a sinistra o destra.
Quando si muove il mouse, un tooltip indica la posizione corrente del
mouse e la durata della parte. Si noti che si applica il valore Snap, come
con qualsiasi operazione sulla parte.
48
4. Rilasciare il pulsante del mouse.
La parte è “allungata” o “accorciata” per adattarla alla nuova durata.
• Per le parti MIDI ciò significa che gli eventi nota sono al-
lungati/accorciati (spostati e ridimensionati).
I dati Controller sono spostati.
• Per le parti audio, ciò significa che gli eventi sono
spostati, ed i file audio di riferimento sono allungati/accorciati nel tempo per adattarsi alla nuova durata.
Un box di dialogo indica il progresso dell’operazione di "time stretch".
Ö Si può regolare l’algoritmo usato per il "time stretch"
nella finestra Preferences (pagina Editing-Audio).
Per maggiori informazioni sulla funzione time stretch vedere "Funzione
Time Stretch" a pag. 180.
Scorrere il contenuto di un evento o parte
Si può spostare il contenuto di un evento o parte senza
cambiarne la posizione nella finestra Project. Di default,
premere [Ctrl]/[Command]+[Alt]/[Option], cliccando
nell’evento o parte e trascinando a sinistra o destra.
!
Quando si scorre il contenuto di un evento audio,
non è possibile farlo scorrere oltre l’inizio o la fine
della clip audio vera e propria. Se l’evento riproduce
l’intera clip, non si può scorrere l’audio per niente.
Modificando uno degli eventi raggruppati nella finestra
Project, si modificano gli altri eventi nello stesso gruppo
(se applicabile). Le operazioni di editing Gruppo sono:
• Selezione degli eventi.
• Spostare e duplicare gli eventi.
• Ridimensionare gli eventi.
• Regolare fade-in e fade-out (solo per gli eventi audio, vedere
"Creazione di fade" a pag. 86).
• Separazione degli eventi (separando un evento si separano automaticamente anche tutti gli altri eventi raggruppati che intersecano la posizione di separazione).
• Blocco degli eventi.
• Muto degli eventi (vedere in seguito).
• Cancellazione degli eventi.
Blocco degli eventi
Per non editare o spostare accidentalmente un evento si
può bloccarlo. Il blocco può riguardare una (o una qualsiasi combinazione) delle seguenti proprietà:
Opzioni
blocco
PositionL’evento non può essere spostato.
SizeL’evento non può essere ridimensionato.
OtherTutte le altre operazioni di editing sull’evento sono dis-
Descrizione
abilitate (fade e volume dell’evento, processo, ecc.).
• Per specificare quali sono le proprietà influenzate dalla
funzione Lock usare il menu a tendina “Lock Event Attributes” nella finestra Preferences (pagina Editing).
Raggruppare gli eventi
Talvolta è utile gestire più eventi come una unità; per farlo
è possibile raggrupparli: selezionare gli eventi (sulla
stessa traccia o su tracce diverse) e scegliere “Group” dal
menu Edit.
Gli eventi raggruppati sono indicati da un’icona Gruppo nell’angolo destro.
Finestra Project
• Per bloccare gli eventi, selezionarli e scegliere “Lock...”
dal menu Edit.
Gli eventi sono bloccati secondo le opzioni stabilite nella finestra Preferences.
Il simbolo del lucchetto indica che
per l’evento sono state attivate
una o più opzioni di blocco.
49
• Per regolare le opzioni di blocco di un evento bloccato
selezionarlo e scegliere i nuovo “Lock...” dal menu Edit.
Si apre una finestra di dialogo nella quale è possibile attivare o disattivare
le opzioni di blocco desiderate.
• Per sbloccare un evento (togliere tutte le opzioni di
blocco) selezionarlo e scegliere “Unlock” dal menu Edit.
• E’ possibile anche bloccare un’intera traccia cliccando
sul simbolo del lucchetto nella the Track list o nell’Inspector.
Si disabilita qualsiasi tipo di editing su tutti gli eventi della traccia.
Silenziare gli eventi
Per silenziare singoli eventi nella finestra Project, procedere come segue:
• To mute or unmute a single event, click on it with the
Mute tool.
• Per silenziare o togliere dal muto singoli eventi, selezionarli (con le tecniche di selezione standard, oppure usando una delle opzioni del submenu Select nel menu Edit)
e cliccare su uno degli eventi selezionati con il tool Mute.
Sono silenziati tutti gli eventi selezionati.
• Si può anche cliccare in una zona vuota con il tool Mute
e trascinare un rettangolo di selezione attorno a più eventi
da silenziare o togliere dal muto e poi cliccare con il tool
Mute.
• Si possono silenziare gli eventi selezionandoli e scegliendo “Mute” dal menu Edit.
Analogamente, si possono toglier dal muto gli eventi selezionati scegliendo “Unmute” dal menu Edit.
• Si può inoltre modificare la condizione di muto degli
eventi selezionati sulla linea Info.
Gli eventi silenziati possono essere editati come al solito
(ad eccezione dei fade), ma non sono riprodotti.
Gli eventi in muto sono "sfumati in grigio".
• Si può anche silenziare intere tracce cliccando sui ris-
pettivi pulsanti Mute (“M”) nella Track list, nell’Inspector o
nel Mixer.
Cliccando sul pulsante Solo (“S”) di una traccia si silenziano tutte le altre. Si noti che la funzione Solo della traccia ha due modalità:
Se nella finestra Preferences (pagina Editing–Project & Mixer) è attiva
l’opzione “Enable Solo on Selected Track” e c’è una sola traccia in Solo,
selezionando un’altra traccia nella Track quest’ultima è automaticamente
posta in Solo– la condizione di Solo si “muove” con selezione traccia.
Se l’opzione non è attiva, la traccia in Solo rimane in Solo, indipendentemente dalla selezione.
Rimuovere gli eventi
Per rimuovere un evento dalla finestra Project usare uno
dei metodi seguenti:
• Cliccare sull’evento con il tool Eraser.
Si noti che premendo [Alt]/[Option] mentre si clicca si cancellano tutti gli
eventi successivi sulla stessa traccia (tranne l’evento sul quale si è cliccato) e tutti gli eventi che lo precedono.
• Selezionare l’evento(i) e premere [Backspace], oppure
scegliere “Delete” dal menu Edit.
Creare nuovi file dagli eventi
Un evento audio riproduce una sezione di una clip audio,
che, a sua volta, fa riferimento ad uno o più file audio
sull’hard-disk. In alcune situazioni, tuttavia è necessario
creare un nuovo file costituito solamente dalla sezione
riprodotta dall’evento. Per farlo, si usa la funzione “Bounce
Selection” del menu Audio:
1. Selezionare uno o più eventi audio.
2. Configurare a piacere fade in, fade out e volume
dell’evento (sulla linea Info o usando la "maniglia" volume).
Queste impostazione sono applicate al nuovo file. Per i dettagli su fade e
volume dell’evento vedere "Creazione dei fade" a pg. 86.
3. Selezionare “Bounce Selection” dal menu Audio.
Un messaggio d’avviso chiede se si vuole sostituire o meno l’evento
selezionato.
• Scegliendo “Replace” si crea un nuovo file contenente
solo l’audio dell’evento originale. Nel Pool è aggiunta una
clip per il nuovo file e l’evento originale è sostituito da un
nuovo evento che riproduce la nuova clip.
• Scegliendo “No” si crea un nuovo file e nel Pool è ag-
giunta una clip per il nuovo file.
L’evento originale non è sostituito.
50
Finestra Project
Si può applicare la funzione Bounce Selection anche ad
una parte audio. In tal caso, l’audio di tutti gli eventi contenuti nella parte è riunito in un singolo file audio. Scegliendo “Replace” nel messaggio d’avviso la parte è
sostituita da un singolo evento audio che riproduce una
clip del nuovo file.
Editing in modalità Lane Display
Quando si registra in modalità ciclica Stacked, ogni take è
collocato sulla traccia in una corsia separata sulla traccia - .
vedere "Registrazione audio in modalità Stacked" a pag. 75
e "Modalità Cycle Rec: Stacked/Stacked 2 (No Mute) a
pag. 80. Tuttavia, si può anche selezionare manualmente
questa modalità corsia, ed usarla per l’editing nella finestra
Project; si facilita così visione e gestione d’eventi e parti
sovrapposti.
• Si noti che c’è sempre una corsia extra vuota alla base
della traccia – spostandoci sopra un evento s’aggiunge
sempre un’altra corsia.
In base al numero di corsie impiegato è necessario regolare lo zoom verticale della traccia – basta trascinare i bordi della traccia nella Track list.
3. Una volta sistemati gli eventi sovrapposti in modo di
sentire ciò che si desidera selezionare tutti gli eventi e
scegliere “Delete Overlaps” dal submenu Advanced del
menu Audio.
Questa operazione colloca tutti gli eventi nella corsia in alto e li ridimensiona in modo da rimuovere le sezioni sovrapposte.
4. Per uscire dalla modalità Lanes selezionare “Lanes
Off” dal menu a tendina Lane Display Type.
Facendolo senza usare la funzione “Delete Overlaps” sono conservate
tutte le sezioni sovrapposte. Tuttavia, le sezioni di colore verde ora sono
visibili (“in cima”), quindi si possono sentire.
Tracce Audio
1. Nella Track list o nell’Inspector della traccia selezionata
cliccare sul pulsante Lane Display Type e selezionare
“Lanes Fixed” dal menu a tendina che appare.
La traccia audio è divisa verticalmente in due corsie. Di default, tutti gli
eventi audio sono collocati nella prima corsia in alto.
2. A questo punto è possibile spostare eventi o parti tra
le corsie, sia trascinandole che usando i comandi “Move
to Next Lane/Previous Lane” del menu Edit o Quick.
Si noti che se ci sono eventi audio sovrapposti, l’audio sulla corsia inferiore ha la priorità di riproduzione – spostando gli eventi tra le corsie cambia ciò che si sente!
Tracce MIDI
1. Nella Track list o nell’Inspector della traccia selezionata
cliccare sul pulsante Lane Display Type e selezionare
“Lanes Auto” o “Lanes Fixed”.
2. Cliccare sul pulsante Lane Display Type e selezionare
“Lanes Auto” o “Lanes Fixed”.
• In modalità Lanes Auto le corsie extra sono aggiunte au-
tomaticamente, ove necessario – se due parti MIDI si
sovrappongono, esse sono collocate automaticamente su
corsie separate.
• In modalità Lanes Fixed si devono spostare manual-
mente le parti MIDI tra le corsie (trascinandole o usando i
comandi “Move to Next Lane/Previous Lane” del menu
Edito o Quick).
In questa modalità ci sarà sempre una corsia extra vuota alla base della
traccia – spostandoci sopra una parte è aggiunta un’altra corsia, e così
via.
Se il fattore verticale di zoom è sufficientemente elevato, le sezioni che
si sentono in riproduzione sono indicate in colore verde.
Finestra Project
51
3. Le parti sovrapposte si possono editare come al solito
– tagliando, eliminando o silenziando sezioni nella finestra
Project, oppure aprendole in un editor MIDI.
In un editor, le parti su corsie diverse sono trattate come parti su tracce
diverse – si può usare il menu a tendina della parte per selezionare una
parte attiva da editare, ecc..
Si noti che su una traccia MIDI non c’è priorità di riproduzione tra le
corsie – durante la riproduzione si sentono tutte le parti non silenziate.
4. Per unire tutte le parti sovrapposti in una sola parte,
assicurarsi che la traccia MIDI sia selezionata, collocare i
locatori sinistro e destro intorno alla parte e selezionare
“Merge MIDI in Loop” dal menu MIDI.
Nella finestra di dialogo che appare attivare l’opzione Erase Destination e
cliccare OK. Tutto il MIDI non silenziato compreso tra i locatori si unisce
a formare una singola parte.
5. Per uscire dalla modalità Lanes selezionare “Lanes
Off” dal menu a tendina Lane Display Type.
Editing di un intervallo
L’editing nella finestra Project non si limita necessariamente alla gestione di interi eventi o parti. Si può anche
lavorare con selezioni d’intervallo, che sono indipendenti
dai limiti di evento/parte e traccia.
Creare una selezione d’intervallo
Per eseguire la selezione di un intervallo trascinare il
mouse con il tool Range Selection.
Quando è selezionato il tool Range Selection, il submenu
Select del menu Edit presenta le seguenti opzioni:
OpzioneDescrizione
AllEsegue una selezione che comprende tutte le tracce,
NoneRimuove la selezione dell’intervallo corrente.
InvertSi usa solo per la selezione dell’evento (vedere "Selezi-
In LoopEsegue una selezione su tutte le tracce tra i locatori sin-
From Start
to Cursor
From Cursor
to End
dall’inizio alla fine del progetto (definiti nella finestra di dialogo Project Setup dall’impostazione Length ).
onare gli eventi" a pag. 44).
istro e destro.
Esegue una selezione su tutte le tracce dall’inizio del progetto alla posizione del cursore di progetto.
Esegue una selezione su tutte le tracce, dalla posizione
del cursore di progetto alla fine del progetto.
OpzioneDescrizione
All on Selected
Tracks
Select EventE’ disponibile nel Sample Editor (vedere "Uso del sub-
Left Selection
Side to Cursor
Right Selection
Side to Cursor
Si usa solo per la selezione dell’evento (vedere "Selezionare gli eventi" a pag. 44).
menu Select" a pag. 193).
Sposta il lato sinistro della selezione d’intervallo corrente
alla posizione del cursore di progetto.
Sposta il lato destro della selezione d’intervallo corrente
alla posizione del cursore di progetto.
• Un doppio-click del mouse su un evento con il tool
Range Selection crea una selezione d’intervallo che circonda l’evento.
Tenendo premuto [Shift] si può eseguire un doppio-click su più eventi di
una fila: la selezione d’intervallo si estende per comprenderli tutti. Con un
secondo doppio-click l’evento si apre per l’editing nel Sample Editor.
Regolare la dimensione della selezione d’intervallo
Ci sono vari modi per regolare la dimensione della selezione di un intervallo:
• Trascinandone i bordi con il mouse.
Il puntatore assume la forma di una doppia freccia quando si trova su un
bordo della selezione di un intervallo.
• Tenendo premuto [Shift] e cliccando con il mouse.
Il bordo più vicino della selezione d’intervallo si sposta alla posizione di
click.
• Regolando le posizioni Start o End della selezione d’in-
tervallo sulla linea Info.
• Usando i pulsanti Trim sulla toolbar.
I pulsanti Trim a sinistra spostano l’inizio della selezione d’intervallo e
quelli a destra ne spostano la fine. I bordi si spostano della quantità
specificata nella griglia (menu a tendina Grid).
Cliccando su questo pulsante Trim …
52
Finestra Project
…si sposta a destra di 1 Beat l’inizio della selezione d’intervallo.
• Usando i pulsanti Nudge sulla toolbar.
L’intera selezione d’intervallo si sposta a sinistra o destra. L’entità del
movimento dipende dal formato display selezionato (vedere "Finestra di
dialogo Project Setup" a pag. 34) e dal valore specificato nella griglia.
!
Si noti che il contenuto della selezione non si sposta
– usare i pulsanti Nudge è come regolare inizio e fine
della selezione d’intervallo nello stesso momento e
della stessa quantità.
Ö I pulsanti Trim e Nudge sono situati nella zona Nudge,
che di default non è visibile nella toolbar.
Per sapere come mostrare e nascondere gli elementi sulla toolbar vedere
"Finestre di dialogo Setup" a pag. 412.
Eseguire selezioni d’intervallo per più tracce non
contigue
Come descritto in precedenza, le selezioni d’intervallo
possono riguardare più tracce. Tuttavia, è possibile anche
escludere le tracce da una selezione d’intervallo.
1. Creare una selezione d’intervallo dalla prima all’ultima
traccia desiderata.
2. Premere [Ctrl]/[Command] e cliccare nella selezione
d’intervallo sulle tracce da escludere dalla selezione.
3. Con lo stesso metodo, si può aggiungere una traccia
alla selezione d’intervallo con un [Ctrl]/[Command]-click
nella zona della selezione d’intervallo sulla traccia.
Spostamento e duplicazione
• Per spostare una selezione d’intervallo cliccare e trasci-
narla con il mouse ad una nuova posizione.
Il contenuto della selezione d’intervallo si sposta alla nuova posizione. Se
l’intervallo interseca eventi o parti, esse sono separate prima dello spostamento, in modo che siano influenzate solo le sezioni all’interno della
selezione d’intervallo.
• Per duplicare una selezione d’intervallo tenere premuto
[Alt]/[Option] e trascinare il mouse.
Si possono anche usare le funzioni Duplicate, Repeat e Fill Loop, come
quando si duplicano gli eventi (vedere "Duplicare gli eventi" a pag. 46).
53
Finestra Project
Uso dei comandi Cut, Copy e Paste
Con le selezioni d’intervallo si possono usare i comandi
Cut, Copy e Paste del menu Edit o le funzioni “Cut Time”
e “Paste Time” nel submenu Range del menu Edit. Queste
ultime funzioni sono diverse dai comandi del menu Edit:
FunzioneDescrizione
CutTaglia i dati della selezione d’intervallo e li colloca nel
CopyCopia i dati della selezione d’intervallo nel clipboard.
PasteIncolla i dati del clipboard alla posizione d’inizio e traccia
Paste at Origin Incolla i dati del clipboard alle loro posizioni originali. Gli
Cut TimeTaglia la selezione d’intervallo e la colloca nel clipboard.
Paste TimeIncolla i dati del clipboard alla posizione d’inizio e traccia
Paste Time at
Origin
clipboard. Nella finestra Project, la selezione d’intervallo è
sostituita da uno spazio traccia vuoto (gli eventi a destra
della selezione d’intervallo mantengono le loro posizioni).
della selezione corrente. Gli eventi esistenti non si
spostano per far spazio ai dati incollati.
eventi esistenti non si spostano per far spazio ai dati incollati.
Gli eventi a destra dell’intervallo rimosso si spostano a
sinistra per riempire il vuoto.
della selezione corrente. Gli eventi esistenti si spostano
per far spazio ai dati incollati.
Incolla di nuovo i dati del clipboard alle rispettive posizioni
originali. Gli eventi esistenti si spostano per far spazio ai
dati incollati.
Cancellare le selezioni d’intervallo
Si può usare il comando Delete “regolare” o “Delete Time”:
• Usando la funzione Delete del menu Edit (o premendo
[Backspace]) i dati nella selezione d’intervallo sono sostituiti da uno spazio traccia vuoto.
Gli eventi a destra dell’intervallo mantengono le rispettive posizioni.
• Usando “Delete Time” nel submenu Range del menu
Edit la selezione d’intervallo è rimossa e gli eventi a destra
si spostano a sinistra per colmare il vuoto.
FunzioneDescrizione
CropTutti gli eventi o parti parzialmente compresi nella selezi-
Insert Silence Inserisce spazi traccia vuoti dall’inizio della selezione
one d’intervallo sono "troncati"; le sezioni fuori dall’intervallo sono rimosse. Gli eventi completamente all’interno o
fuori dalla selezione d’intervallo non sono influenzati.
d’intervallo. La durata del silenzio equivale a quella della
selezione d’intervallo. Gli eventi a destra della posizione
d’inizio della selezione d’intervallo si spostano a sinistra
per "fare spazio". Gli eventi intersecati dall’inizio della
selezione d’intervallo sono separati e la sezione a destra
si sposta a destra.
Operazioni sulle regioni
Le regioni sono sezioni all’interno di una clip, con vari impieghi. Anche se le regioni si creano e modificano meglio
nel Sample Editor (vedere "Lavorare con le regioni" a pag.
195), il submenu Advanced del menu Audio presenta le
seguenti funzioni regione:
FunzioneDescrizione
Event or Range
as Region
Events from
Regions
E’ disponibile quando sono selezionati uno o più eventi
audio o selezioni d’intervallo. Crea una regione nella clip
corrispondente le cui posizioni d’inizio e fine sono determinate dalle posizioni d’inizio e fine dell’evento o della
selezione d’intervallo nella clip.
E’ disponibile se è selezionato un evento audio le cui clip
contengono regioni all’interno dei limiti dell’evento.
Questa funzione rimuove l’evento originale sostituendolo
con un evento(i) posizionato e dimensionato in base alla
regione(i).
Altre funzioni
Il submenu Range del menu Edit presenta altre tre funzioni
per l’editing della selezione d’intervallo:
FunzioneDescrizione
SplitSepara tutti gli eventi o parti intersecati dalla selezione
d’intervallo alle posizioni dei bordi della selezione d’intervallo.
Finestra Project
54
Opzioni
Funzione Snap
La funzione Snap serve per trovare posizioni precisi durante l’editing nella finestra Project. Per farlo, limita il movimento in orizzontale ed il posizionamento a determinate
posizioni. Le operazioni influenzate dalla funzione Snap
comprendono spostamento, copia, disegno, dimensionamento, separazione, selezione d’intervallo, ecc..
• La funzione Snap s’attiva o disattiva cliccando sull’icona
Snap nella toolbar.
Funzione Snap attiva.
Ö Quando si spostano gli eventi audio con la funzione
Snap attiva, non è necessariamente l’inizio dell’evento che
è usato come punto Snap di riferimento. Piuttosto, ogni
evento audio ha un punto di Snap che si può impostare ad
una posizione audio significativa (come un movimento in
battere, ecc.).
E’ preferibile stabilire il punto di Snap nel Sample Editor poichè il grado
di precisione è maggiore (vedere "Regolare il punto di Snap" a pag.
192); tuttavia, si può anche impostarlo direttamente nella finestra
Project. Procedere come segue:
1. Selezionare un evento.
2. Collocare il cursore di progetto all’interno dell’evento
audio selezionato nella posizione desiderata.
3. Scorrere il menu Audio selezionare “Snap Point To
Cursor”.
Il punto di Snap è impostato alla posizione del cursore.
Nella finestra Project il punto Snap di un evento è indicato da una linea
blu.
Il funzionamento esatto della funzione Snap dipende dalla
modalità selezionata nel menu a tendina Snap.
I paragrafi seguenti descrivono le varie modalità Snap:
Grid
In questa modalità, le posizioni di Snap si stabiliscono con
il menu a tendina Grid (griglia) a destra. Le opzioni dipendono dal formato display selezionato per il righello. Per esempio, se il righello è in "bars and beats", la griglia può
essere impostata in "bars", "beats" o al valore "quantize"
stabilito nel menu a tendina accanto (a destra). Se per il
righello è selezionato un formato basato sul tempo (time) o
sui frame, il menu a tendina Grid presenta solamente opzioni griglia basate su tempo, frame, ecc..
Quando per il righello è selezionato il formato Seconds, il menu a tendina Grid presenta opzioni griglia basate sul tempo.
Grid Relative
In questa modalità, quando si spostano eventi e parti essi
no sono "magnetici" in griglia. Piuttosto, la griglia determina
la dimensione degli step per lo spostamento degli eventi.
Ciò significa che un evento spostato mantiene la sua posizione originale rispetto alla griglia.
Per esempio, se un evento inizia alla posizione 3.04.01
(un beat prima della misura 4), Snap è impostato in Grid
Relative ed il menu a tendina Grid in “Bar”, l’evento si può
spostare in step di una misura – alle posizioni 4.04.01,
5.04.01 e così via. L’evento mantiene la propria posizione
relativa in griglia (rimane cioè un beat prima della stanghetta della misura).
55
Finestra Project
• ciò vale solamente quando si trascinano eventi o parti
esistenti – quando si creano nuovi eventi o parti questa
modalità funziona come quella Grid.
Events
In questa modalità, posizioni d’inizio e fine di eventi e parti
diventano “magnetiche”. Quindi, trascinando un evento ad
una posizione vicina ad inizio o fine di un altro evento, il
primo è allineato automaticamente ad inizio o fine del secondo. Anche per gli eventi audio la posizione del punto di
Snap è magnetica (vedere "Regolare il punto di Snap" a
pag. 192).
• Si noti che sono inclusi gli eventi marker sulla traccia
Marker.
Ciò consente di far scattare gli eventi alle posizioni dei marker, e viceversa.
Shuffle
La modalità Shuffle è utile per cambiare l’ordine di eventi
adiacenti. Se ci sono due eventi adiacenti e si trascina il
primo a destra oltre il secondo, i due eventi si scambiano
di posto.
Magnetic Cursor
Selezionando questa modalità, il cursore di progetto diventa “magnetico”. Trascinando un evento vicino al cursore esso si allinea alla posizione del cursore.
Grid + Cursor
E’ una combinazione delle modalità “Grid” e “Magnetic
Cursor”.
Events + Cursor
E’ una combinazione delle modalità “Events” e “Magnetic
Cursor”.
Events + Grid + Cursor
E’ una combinazione delle modalità “Events”, “Grid” e
“Magnetic Cursor”.
Snap to Zero Crossing
Quando nella finestra Preferences (pagina Editing–Audio)
è attiva questa funzione, separazioni e dimensionamento
degli eventi audio avvengono a "zero crossing" (posizioni
nella forma d’onda audio alle quali l’ampiezza è zero). Ciò
consente di evitare rumori e interruzioni provocate da improvvise variazioni d’ampiezza.
!
Questa opzione tutte le finestre in tutti i progetti aperti – ad eccezione del Sample Editor (che ha il
proprio pulsante Snap to Zero Crossing).
Lo stesso concetto vale quando si cambia l’ordine di più
di due eventi:
12345
Trascinando l’evento 2 oltre l’evento 4...
52431
...cambia l’ordine degli eventi 2, 3 e 4.
Finestra Project
Autoscroll
Opzione Autoscroll attiva.
Quando questa opzione è attiva, il display delle forma
d’onda scorre durante la riproduzione, mantenendo sempre visibile il cursore di progetto nella finestra.
• Se nella finestra Preferences (pagina Transport) è attiva
l’opzione “Stationary Cursor”, il cursore di progetto è collocato al centro dello schermo (ove possibile).
56
4
Riproduzione e pannello di Trasporto
Presentazione
Posizi
Questo capitolo descrive i vari metodi per controllare le
funzioni di riproduzione e Trasporto in Cubase.
Pannello di Trasporto
In seguito c’è una breve descrizione degli oggetti presenti
sul pannello di Trasporto.
Le figure seguenti indicano il pannello di Trasporto con
tutti i controlli visibili nelle rispettive posizioni di default (si
noti il controllo Jog/Shuttle disponibile solo in Cubase). Il
pannello di Trasporto è diviso in varie sezioni (da sinistra a
destra).
Indicatori risorse CPU e Disk Cache
Attivazione Auto Quantize
Valore Preroll e selettore on/off
Locatore sinistro: punto d’inizio registrazione, punch in e inizio Cycle
Attivazione
punch in
Attivazione
punch out
Menu a tendina Record Mode
Menu a tendina Cycle Record Mode
Nudge +/- 1 Frame
Velocità
Shuttle
one
Nudge
Cursore di
posizione
Và a marker
precedente o
inizio progetto
Ordine di riproduzione attivo
Oggetto
corrente in
riproduzione
Oggetti Precedenti/Successivi
in riproduzione
Click metronomo on/off
Traccia
Tempo on/off
Display Tempo Primario e menu formato
Fast forwardRewind
Pre-conteggio on/off
Modifica formati tempo
Display Tempo Secondario e menu formato
Và a marker
successivo o
fine progetto
Selettore ordine di riproduzione
Prima/ultima ripetizione
dell’oggetto corrente
nell’ordine di riproduzione
Stop
Cycle on/off
Mostra Marker (apre
la finestra Marker)
Play
Attivazione
modalità
Play Order
Record
Locatore destro: punto di
punch out e fine Cycle
Valore Postroll e
selettore on/off
Jog Wheel
(scrubbing progetto)
Riproduzione e pannello di Trasporto
Sincronizzazione on/off
Attività MIDI In (indicatore sinistro) e
MIDI Out
Indicatori attività ingresso
Audio e Clipping
(Default: canale Ingresso)
58
Display Tempo e
Time signature
Controllo Livello Uscita del canale Control Room (se abilitato) o del bus d’uscita Main Mix (vedere in seguito).
Attività uscita Audio e indicatore di Clipping (in alto)
Scatta al Marker
Ö Si noti che se la Control Room è attiva gli indicatori
d’attività uscita e Clipping (così come il controllo del livello
d’uscita) si riferiscono al canale Control Room. Se la Control Room è disabilitata questi controlli si riferiscono al bus
d’uscita Main Mix (nella pagina Outputs della finestra VST
Connections). Per informazioni sulla Control Room vedere
il capitolo "Control Room (solo Cubase)" a pag. 135.
Ö In Cubase Studio il bus Main Mix viene sempre utilizzato per il monitoring.
• Le funzioni principali di Trasporto (Cycle/Stop/Play/
Record) si possono visualizzare anche sulla toolbar.
Anche il menu Transport contiene varie opzioni di
Trasporto.
Mostrare e nascondere il pannello di Trasporto
Il pannello di Trasporto appare di default quando si lancia
un nuovo progetto. Per nasconderlo o mostrarlo selezionare “Transport Panel” dal menu Transport (o usare il tasto
di comando rapido – di default [F2]).
Preroll e Postroll
Queste funzioni sono descritte nel capitolo “Registrazione” (vedere "Preroll e PostRoll" a pag. 82).
Tasto numericoFunzione
[-]Rewind (riavvolgimento)
[*]Record
[÷] (Win)/[/] (Mac)Cycle On/Off
[,]Torna a Zero
[0]Stop
[1]Và al Locatore Sinistro
[2]Và al Locatore Destro
[3-9]Và ai marker da 3 a 9
Modificare la configurazione del pannello di Trasporto
Per personalizzare l’aspetto del pannello Trasporto, clickdestro del mouse in una zona qualsiasi del pannello e
scegliere una delle opzioni del menu a tendina che appare.
Per i dettagli vedere il paragrafo "Personalizzare con i
menu contestuali Setup" a pag. 412.
Il pad numerico
Nelle impostazioni di default dei comandi rapidi, molte operazioni del pannello di Trasporto sono assegnate al pad
numerico sulla tastiera del computer. I pad numerici sono
leggermente diversi sui computer PC e Macintosh.
Tasto numericoFunzione
[Invio]Play
[+]FF (avanzamento rapido)
Riproduzione e pannello di Trasporto
59
Operazioni
Impostare la posizione del cursore di progetto
Ci sono molti modi per spostare la posizione del cursore
di progetto:
• Con i controlli FF e Rewind.
• Con i controlli Jog/Shuttle/Nudge sul pannello di
Trasporto (solo Cubase – vedere "Controllo velocità
Shuttle (solo Cubase)" a pag. 61.
• Trascinando il cursore di progetto con il mouse nella
parte bassa del righello.
• Cliccando nel righello.
Un doppio-click nel righello sposta il cursore e avvia/ferma la riproduzione.
• Se nella pagina Transport della finestra di dialogo Preferences è attiva l’opzione “Locate when Clicked in Empty
Space” si può cliccare in una qualsiasi zona vuota della
finestra Project per cambiare la posizione del cursore.
• Modificando il valore in uno dei display di posizione.
• Usando il cursore di posizione situato sopra i pulsanti di
trasporto nel pannello di Trasporto.
L’intervallo del cursore dipende dal valore Length impostato nella finestra
di dialogo Project Setup. Spostando il cursore completamente a destra,
quindi, ci si porta alla fine del progetto.
• Usando i marker (vedere "Marker" a pag. 103).
• Usando le opzioni di riproduzioni (vedere "Funzioni di
riproduzione" a pag. 62).
• Usando la funzione Play Order (vedere "Introduzione" a
pag. 94).
• Usando le funzioni del menu Transport.
Sono disponibili le seguenti funzioni:
FunzioneDescrizione
Locate Selection/
Locate Selection
End
Locate Next/
Previous Marker
Locate Next/
Previous Event
Sposta il cursore di progetto a inizio o fine della selezione corrente. E’ disponibile solo se sono selezionati
uno o più eventi o parti (o un intervallo di selezione).
Sposta il cursore di progetto al marker più vicino a destra o sinistra (vedere "Marker" a pag. 103).
Sposta il cursore di progetto avanti o indietro ad inizio
o fine più vicini di un qualsiasi evento sulla traccia/e
selezionata.
Ö Se è attiva l’opzione Snap, quando si trascina il cursore di progetto il suo valore è tenuto in considerazione; è
utile per trovare rapidamente posizioni precise nel progetto.
Ö Per muovere il cursore di progetto ci sono anche molti
tasti di comando rapido (finestra di dialogo Key Commands categoria Transport).
Per esempio, è possibile assegnare comandi rapidi alle funzioni “Step
Bar” e “Step Back Bar”, per muovere il cursore di progetto di una misura
avanti e indietro rispettivamente.
Formati display del pannello di Trasporto
Display tempo primario (sinistra) e secondario (destra).
L’unità di tempo indicata nel righello può essere indipendente da quella visualizzata nel display del tempo principale sul pannello di Trasporto; si può quindi visualizzare
"timecode" nel display del pannello di Trasporto e "bars
and beats" nel righello, ad esempio. Inoltre, a destra del
display tempo primario c’è quello del tempo secondario,
anch’esso indipendente; si hanno quindi tre unità di
tempo diverse time indicate nello stesso momento (nella
finestra Project, si possono creare anche tracce righello
aggiuntive– vedere "Uso di righelli multipli - tracce righello
(solo Cubase)" a pag. 33.
Si applicano le seguenti regole:
• Cambiando il formato tempo del display primario nel
pannello di Trasporto, cambia anche il formato tempo del
righello.
E’ come cambiare il formato display in Project Setup. Per avere diversi
formati display nel righello e nel display del tempo principale, quindi, si
deve cambiare il formato nel righello.
• Il formato nel display del tempo primario si stabilisce nel
menu a tendina a destra nel display di posizione principale.
60
Riproduzione e pannello di Trasporto
• Questa impostazione determina anche il formato tempo
indicato per i locatori sinistro e destro sul pannello di
Trasporto.
• Il display del tempo secondario è completamente indipendente ed il suo formato si stabilisce nel menu a tendina a destra nel display del tempo secondario.
• Per scambiare i formati tempo tra i due display cliccare
sul simbolo della doppia freccia che li divide.
Locatori sinistro e destro
I locatori sinistro e destro sono una coppia di marker di
posizione usati per specificare i punti di punch-in e
punch-out durante la registrazione ed indicare i limiti di
registrazione e riproduzione in Cycle.
Ö Se nel pannello di Trasporto è attiva la modalità Cycle,
la zona compresa tra il locatore sinistro e quello destro è
riprodotta in continuazione.
Se però il locatore destro è prima di quello sinistro, si ottiene la modalità
“jump” o “skip”: quando il cursore di progetto raggiunge il locatore destro salta al locatore sinistro e continua da lì la riproduzione.
Ci sono molti modi per impostare la posizione dei locatori:
• Per impostare il locatore sinistro premere [Ctrl]/[Command] e cliccare nel righello alla posizione desiderata.
Analogamente, premendo [Alt]/[Option] e cliccando nel righello si definisce la posizione del locatore destro. Si possono anche trascinare le
“maniglie” dei locatori direttamente nel righello.
Nel righello i locatori sono indicati dai “flag". L’area tra i locatori è evidenziata sia nel righello che nella finestra Project (vedere "Aspetto" a
pag. 416). Si noti che se il locatore destro è collocato prima di quello
sinistro, il colore del righello nella zona tra i locatori cambia (da blu a
rosso).
• Cliccare e trascinare il mouse nella parte alta del
righello per "disegnare" un intervallo tra i locatori.
Cliccando su un intervallo esistente lo si può trascinare con il mouse.
• Premendo il tasto [Ctrl]/[Command] e [1] o [2] sul pad
numerico s’imposta il locatore sinistro o destro alla posizione del cursore di progetto.
Analogamente, premendo [1] o [2] sul pad numerico (senza [Ctrl]/[Command]) si colloca il cursore di progetto alla posizione del locatore sinistro
o destro; sono comandi rapidi di default (è possibile cambiarli a piacere).
• Creando marker Cycle si può memorizzare un numero
qualsiasi di posizioni del locatore sinistro o destro che in
seguito possono essere richiamate con un semplice doppio-click del mouse sul rispettivo marker (vedere "Marker
Cycle" a pag. 104).
• L’opzione “Locators to Selection” nel menu Transport
(comando rapido di default [P]) imposta i locatori intorno
alla selezione corrente.
Questa opzione è disponibile se sono selezionati uno o più eventi, oppure è stato eseguito un intervallo di selezione.
• I locatori si possono anche regolare numericamente nel
pannello di Trasporto.
Cliccando sui pulsanti L/R nella sezione locatore del pannello di
Trasporto si colloca il cursore di progetto al rispettivo locatore. Premendo [Alt]/[Option] e cliccando il pulsante L o R, il locatore corrispondente è collocato alla posizione corrente del cursore di progetto.
Controllo velocità Shuttle (solo Cubase)
Il controllo velocità Shuttle (la rotellina esterna sul pannello di Trasporto) consente di riprodurre il progetto avanti
e indietro a qualsiasi velocità; è comodo per individuare un
punto particolare o “entrare” in qualsiasi posizione nel
progetto.
• Per avviare la riproduzione ruotare a destra la rotellina di
velocità Shuttle .
Più a destra si muove, maggiore è la velocità di riproduzione.
• Ruotandola a sinistra il progetto è riprodotto al con-
trario.
Anche in questo caso la velocità di riproduzione dipende da quanto si
ruota a sinistra la rotellina di velocità Shuttle.
61
Riproduzione e pannello di Trasporto
Scrubbing progetto – Jog Wheel (solo Cubase)
La rotellina centrale sul pannello di Trasporto si chiama
Jog Wheel. Cliccandola e trascinandola a destra o sinistra
si muove manualmente la posizione di riproduzione avanti
o indietro – come lo "scrubbing" su un nastro magnetico.
Ciò consente di individuare posizioni precise nel progetto.
• Si noti che la Jog Wheel è una "manopola senza fine” –
si può ruotarla tante volte quante servono per spostarsi
alla posizione desiderata.
Più velocemente si muove la rotellina maggiore è la velocità di riproduzione.
• Cliccando sulla Jog Wheel durante la riproduzione,
quest’ultima si ferma automaticamente.
Pulsanti di posizione nudge (solo Cubase)
Con i pulsanti "+" e "–" al centro della sezione Shuttle/Jog
si può "ritoccare" la posizione del cursore di progetto a
sinistra o destra rispettivamente. Ogni volta che si clicca
su un pulsante nudge, il cursore di progetto si sposta di
un frame.
Opzioni ed Impostazioni
Opzione “Return to Start Position on Stop”
Questa opzione si trova nella pagina Transport della
finestra Preferences (menu File in Windows o menu Cubase in Mac OS X).
• Se l’opzione “Return to Start Position on Stop” è attiva,
quando si ferma la riproduzione il cursore di progetto
torna automaticamente all’ultima posizione dalla quale è
iniziata la riproduzione.
• Se l’opzione “Return to Start Position on Stop” non è
attiva, quando si ferma la riproduzione il cursore di progetto rimane in posizione .
Premendo nuovamente Stop il cursore di progetto si porta all’ultima posizione in cui è iniziata la registrazione o riproduzione.
Traccia disabilitata/abilitata
Per le tracce audio, il menu contestuale traccia contiene
l’opzione “Disable Track”, la quale interrompe l’attività
dell’hard-disk sulla traccia (al contrario del Mute che toglie
semplicemente il volume in uscita). Registrando spesso
“take alternativi” si ottengono molti take su tracce diverse
che, sebbene silenziate, nel corso della riproduzione in realtà sono ancora “suonate” dall’hard-disk; l’hard-disk,
quindi, lavora inutilmente. In queste situazioni è meglio attivare l’opzione “Disable Track".
• Selezionare “Disable Track” per le tracce da conservare
nel progetto (ma da non riprodurre ora).
Per abilitare di nuovo le tracce disabilitate selezionare “Enable Track” dal
menu contestuale traccia.
Funzioni di riproduzione
Oltre ai controlli di trasporto standard nel pannello di
Trasporto, anche il menu Transport presenta varie opzioni
che controllano la riproduzione; esse sono:
OpzioneDescrizione
Postroll from
Selection Start/End
Preroll to Selection
Start/End
Play from Selection
Start/End
Play until Selection
Start/End
Play until Next Marker Attiva la riproduzione dalla posizione del cursore di
Play Selection Range Attiva la riproduzione dall’inizio della selezione cor-
Loop SelectionAttiva la riproduzione dall’inizio della selezione cor-
!
Le opzioni elencate sopra (tranne “Play until Next
Marker”) sono disponibili solo se sono selezionati
uno o più eventi, oppure c’è un intervallo di selezione.
Avvia la riproduzione da inizio o fine dell’intervallo
selezionato corrente, fermandola dopo il tempo
stabilito nel campo Postroll sul pannello di
Trasporto.
Avvia la riproduzione da una posizione prima o
dopo l’intervallo corrente selezionato, fermandola
rispettivamente a inizio o fine della selezione. La
posizione d’inizio riproduzione si definisce nel
campo Preroll sul pannello di Trasporto.
Attiva la riproduzione da inizio o fine della selezione
corrente.
Attiva la riproduzione due secondi prima inizio o
fine della selezione corrente, fermandola rispettivamente a inizio o fine della selezione.
progetto, fermandola al marker successivo.
rente, fermandola alla fine della selezione.
rente, ripetendola quando ne raggiunge la fine.
62
Riproduzione e pannello di Trasporto
Funzione Chase
La funzione Chase garantisce che gli strumenti MIDI
suonino correttamente quando si colloca il cursore di progetto in una nuova posizione e s’avvia la riproduzione. Per
farlo, il programma trasmette agli strumenti MIDI una serie
di messaggi MIDI ogni volta che nel progetto ci si sposta
ad una nuova posizione, assicurando così che tutti i dispositivi MIDI siano configurati opportunamente per quanto
riguarda eventi Program Change, Controller (come il Volume MIDI), ecc..
Per esempio, supponiamo di avere una traccia MIDI con
un evento Program Change inserito all’inizio. Questo
evento cambia il suono del synth in un piano.
All’inizio del primo chorus c’è un altro evento Program
Change che cambia il suono dello stesso synth in archi.
A questo punto si riproduce la song, che inizia con un
suono di piano e poi diventa il suono d’archi. A metà del
chorus si ferma e riavvolge ad un punto compreso tra l’inizio ed il secondo Program Change. Il synth continua a
suonare gli archi, mentre in realtà in questa sezione
dovrebbe esserci il piano!
La funzione Chase si occupa di questo: se gli eventi Program Change sono "inseguiti" (chased), Cubase segue la
musica fin dall’inizio, trova il primo evento Program
Change e lo trasmette al synth, impostandolo al suono
corretto.
La stessa cosa avviene anche per altri tipi d’eventi. Il
parametro Chase Events nella finestra Preferences (pagina MIDI ) determina i tipi d’eventi "inseguiti"quando ci si
colloca ad una nuova posizione e s’avvia la riproduzione.
Ö Sono "inseguiti" i tipi d’eventi per i quali è inserita la
spunta nel rispettivo box.
• Nella sezione Chase Events della finestra Preferences
(pagina MIDI) c’è anche l’opzione “Chase not limited to
Part Boundaries”.
Attivando questa opzione, sono "inseguiti" anche i controller MIDI fuori
dai limiti della parte (la funzione Chase, cioè, è applicata alle parti toccate dal cursore e a tutte le parti alla sua sinistra). Per progetti molto
grandi, tuttavia, si consiglia di disattivare questa opzione, poichè essa
rallenta notevolmente le operazioni di posizionamento e Solo. Quando
questa opzione non è attiva, i controller MIDI sono "inseguiti" solamente
all’intero delle parti che si trovano sotto la posizione del cursore.
63
Riproduzione e pannello di Trasporto
5
Registrazione
Presentazione
Questo capitolo descrive i vari metodi di registrazione in
Cubase. Poichè è possibile registrare sia tracce audio che
MIDI, sono descritti entrambi i metodi.
Prima di iniziare
Questo capitolo presume che siano familiari alcuni concetti elementari di registrazione e che siano state eseguite
le seguenti operazioni:
• Hardware audio configurato, collegato e regolato correttamente.
• Progetto aperto e configurato con i parametri e le impostazioni desiderate.
I parametri di configurazione del progetto determinano formato di registrazione, frequenza di campionamento, durata del progetto, che influenzano le registrazioni audio eseguite. Vedere "Finestra di dialogo Project
Setup" a pag. 34.
• Se si registra il MIDI, i dispositivi MIDI devono essere
collegati e configurati correttamente.
Metodi di registrazione elementari
Questo capitolo descrive i metodi generali usati per registrare. Tuttavia, ci sono preparazioni e procedure specifiche rispettivamente per la registrazione audio e MIDI.
Prima d’iniziare a registrare si consiglia di consultare i
capitoli "Specifiche di registrazione audio" a pag. 67 e
"Specifiche di registrazione MIDI a pag. 77.
Abilitare una traccia alla registrazione
Cubase può registrare su una singola traccia o su più
tracce (audio e/o MIDI) simultaneamente. Per preparare
una traccia alla registrazione, cliccare sul suo pulsante
Record Enable nella Track list, nell’Inspector o nel Mixer.
Una volta attivo, il pulsante(i) s’illumina in rosso, indicando
che la modalità di registrazione è pronta.
Pulsante Record Enable nell’Inspector, Track list e Mixer.
Ö Se nella finestra Preferences (pagina Editing–Project
& Mixer) è attiva l’opzione “Enable Record on Selected
Track”, le tracce sono automaticamente abilitate alla registrazione quando le si seleziona nella Track list.
Ö Il numero preciso di tracce audio registrabili simultaneamente dipende dalle prestazioni di CPU e hard-disk.
Nella finestra Preferences (pagina VST) c’è l’opzione “Warn on Processing Overloads”. Attivandola, quando in registrazione l’indicatore di
risorse della CPU (sul pannello di Trasporto) s’illumina appare un messaggio d’avviso.
Attivazione della registrazione manuale
La registrazione inizia cliccando sul pulsante Record nel
pannello di Trasporto o sulla toolbar (o con il tasto di comando rapido corrispondente, di default [*] sul pad numerico); si può avviare in Stop (dalla posizione corrente
del cursore di progetto o dal locatore sinistro) oppure nel
corso della riproduzione:
• Attivando la registrazione in Stop con l’opzione “Start
Record at Left Locator” del menu Transport attiva, essa inizia da locatore sinistro.
E’ applicato il valore Preroll o il count-in del metronomo (vedere "Preroll e
Postroll" a pag. 82).
• Attivando la registrazione in Stop con l’opzione “Start
Record at Left Locator” non attiva, essa inizia dalla posizione corrente del cursore di progetto.
• Attivando la registrazione in riproduzione, Cubase
passa subito in modalità Record ed inizia a registrare dalla
posizione corrente del cursore di progetto.
Questa funzionalità è nota come "punch in manuale".
65
Registrazione
Attivare la registrazione in modalità Sync
Sincronizzando Cubase ad un dispositivo esterno (pulsante Sync attivo sul pannello di Trasporto) ed attivando la
registrazione, il programma entra in modalità “registrazione pronta" (s’illumina il pulsante Record sul pannello di
Trasporto). La registrazione inizia quando Cubase riceve
un segnale timecode valido (o cliccando manualmente sul
pulsante Play). Per maggiori informazioni vedere il capitolo
"Sincronizzazione" a pag. 367.
• Attivando il pulsante Punch Out sul pannello di
Trasporto, la registrazione si ferma quando il cursore di
progetto arriva al locatore destro.
Si tratta del “punch out automatico”; combinandolo con il punch in automatico si può definire una sezione specifica da registrare – molto utile
per sostituire una determinata parte della registrazione. Vedere anche
"Stop dopo un Punch Out automatico" a pag. 82.
Attivazione registrazione automatica
Cubase può passare automaticamente dalla riproduzione
alla registrazione ad una determinata posizione. Si tratta
del “punch in automatico”. Un classico impiego di questa
funzionalità si ha quando bisogna sostituire una sezione
della registrazione ma si vuole sentire il materiale già registrato fino alla posizione d’inizio registrazione.
1. Collocare il locatore sinistro alla posizione in cui si desidera iniziare la registrazione.
2. Attivare il pulsante Punch In sul pannello di Trasporto.
Pulsante Punch In attivo.
3. Iniziare la riproduzione da una posizione qualsiasi
prima del locatore sinistro.
Quando il cursore di progetto arriva al locatore sinistro la registrazione
inizia automaticamente.
Fermare la registrazione
Anche questo si può fare automaticamente o manualmente:
• Ciccando sul pulsante Stop nel pannello di Trasporto (o
usando il tasto di comando rapido corrispondente key, di
default [0] sul pad numerico), la registrazione si ferma e
Cubase passa in modalità Stop.
• Cliccando sul pulsante Record (o usando il tasto di comando rapido per la registrazione, di default [*]), la registrazione si disattiva ma la riproduzione continua.
Questa funzionalità è nota come “punch out manuale”.
Punch In e Punch Out attivi.
Registrazione in Cycle
Cubase può registrare e riprodurre in Cycle – un loop. Si
specifica inizio e e fine del ciclo impostando i locatori sinistro e destro. Quando il ciclo è attivo, la sezione selezionata è ripetuta in modo omogeneo fino a quando si preme
Stop o si disattiva la modalità ciclica.
• Per attivare la modalità ciclica, cliccare sul pulsante Cy-
cle sul pannello di Trasporto.
A questo punto, avviando la riproduzione, la sezione compresa tra i locatori sinistro e destro si ripete continuamente fino a quando la si ferma.
Modalità Cycle attiva
• Per registrare in Cycle, si può iniziare la registrazione
dal locatore sinistro, da prima dei locatori o dall’interno del
ciclo, in Stop o durante la riproduzione.
Non appena il cursore del progetto raggiunge il locatore destro, questo
torna indietro al locatore sinistro e continua a registrare un nuovo giro.
• I risultati della registrazione ciclica dipendono dalla mo-
dalità di registrazione Cycle e sono diversi per l’audio e il
MIDI (vedere "Registrazione audio in Cycle" a pag. 73 e
"Registrazione MIDI in Cycle" a pag. 79).
66
Registrazione
Funzione Audio pre-record
Questa funzione permette di "catturare" fino ad 1 minuto di
audio entrante che si riproduce “dopo il fatto” in Stop o durante la riproduzione. Ciò è possibile perchè Cubase "cattura" l’audio entrante in un buffer di memoria anche quando
non è in registrazione.
Procedere come segue:
1. Aprire la finestra Preferences.
2. Nell’elenco a sinistra selezionare “Record” per aprire
la pagina Record.
3. Specificare un tempo (fino a 60 secondi) nel campo
“Audio Pre-Record Seconds”.
Ciò attiva il buffer d’ingresso audio per la funzione Pre-Record.
4. Assicurarsi che una traccia audio sia abilitata per la
registrazione e riceva l’audio dalla sorgente di segnale.
5. Quando è stato riprodotto del materiale audio da "catturare" (in Stop mode o durante la riproduzione) cliccare
sul pulsante Record.
6. Dopo alcuni secondi fermare la registrazione.
Si crea un evento audio che inizia alla posizione in cui si trovava il cursore
di progetto quando è stata attivata la registrazione. Ciò significa che se
ci si trovava in Stop ed il cursore era all’inizio del progetto, il passo successivo sarà quello di spostare l’evento a destra; se invece si stava suonando insieme al progetto, l’evento deve essere lasciato dove si trova.
7. Selezionare il tool Arrow e collocare il cursore sul lato
sinistro in basso dell’evento, in modo che appaia una doppia freccia, quindi cliccare e trascinare a sinistra il mouse.
L’evento è esteso ed è inserito l’audio riprodotto prima dell’attivazione
della registrazione – se si suonava durante la riproduzione, le note "catturate" sono collocate esattamente dove sono state suonate rispetto al
progetto.
La registrazione è stata attivata all’inizio della misura 9. Ciò è indicato
da un segmento blu nell’evento audio.
Specifiche di registrazione audio
Selezionare un formato file di registrazione
Il formato dei file registrati s’imposta nella finestra di dialogo Project Setup del menu Project. Ci sono tre impostazioni: "Sample rate", "Record format (bit depth)" e
"Record file type". La frequenza di campionamento si stabilisce una volta per sempre quando s’inizia un nuovo progetto, mentre formato di registrazione e tipo di file si
possono modificare in ogni momento.
Record file type
Record File Type definisce i tipi di file creati quando si
registra:
Tipo fileDescrizione
Wave FileI file Wave hanno estensione “.wav” e sono un formato
Wave 64 File
(solo Cubase)
Broadcast
Wave File
AIFF FileAudio Interchange File Format è uno standard sviluppato
• Selezionando i formati Broadcast Wave File o AIFF è
possibile specificare Autore, Descrizioni e Riferimenti in
stringhe di testo incluse nel file registrato.
Si usa la pagina Record–Broadcast Wave nella finestra Preferences.
Record format (bit depth)
Le opzioni disponibili sono 16 bit, 24 bit e 32 bit a virgola
mobile. Si consiglia di usare i seguenti criteri:
• Normalmente, selezionare il formato di registrazione in
base alla risoluzione bit offerta dall’hardware audio.
Per esempio, se l’hardware audio ha convertitori A/D (ingressi) a 20 bit,
è meglio registrare ad una risoluzione di 24 bit per sfruttare tutti i bit disponibili, ma se l’hardware audio ha ingressi a 16 bit non ha senso registrare ad una risoluzione bit superiore – si ottengono solamente file audio
più grandi ma non c’è differenza nella qualità audio, a meno che si registri
con gli effetti – vedere "Registrare con effetti (solo Cubase)" a pag. 75.
file comune su piattaforma PC.
Wave64 è un formato di Sonic Foundry Inc. Come audio
è identico al formato Wave, ma la struttura interna del file
ne rende possibile dimensioni molto più grandi. E’ utile
per lunghe registrazioni dal vivo in surround, ad esempio,
ove i file audio possono diventare enormi.
In termini di contenuto audio è uguale ai normali file
Wave, ma contiene stringhe di testo che forniscono informazioni aggiuntive sul file (vedere in seguito).
da Apple Computer Inc. I file AIFF hanno estensione “.aif”
e sono usati con la maggior parte delle piattaforme.
Come i file Broadcast Wave, anche i file AIFF possono
contenere stringhe di testo (vedere in seguito).
67
Registrazione
• Più alta è la risoluzione bit, più grandi sono i file e maggiore è il consumo di risorse dell’hard-disk.
Se ciò è un problema, diminuire il valore del parametro Record format.
!
Per maggiori informazioni sulle opzioni nella finestra
di dialogo Project Setup vedere "Finestra di dialogo
Project Setup" a pag. 34.
Configurare la traccia
Creare una traccia e scegliere la configurazione canale
Le tracce audio si possono configurare in mono, stereo o
surround (solo Cubase) con praticamente qualsiasi combinazione di canali (CRS, 5.1, 7.1, 10.2, ecc.). Ciò consente di registrare o importare un file con canali multipli e
gestirlo come un’unica entità, senza bisogno di scomporlo
in più file mono, ecc.. Il percorso del segnale di una traccia
audio mantiene la propria configurazione canale dal bus
d’ingresso, all’EQ, al livello, fino alle impostazioni del Mixer
sul bus d’uscita.
La configurazione canale si specifica creando la traccia:
1. Selezionare “Add Audio Track” dal menu contestuale
della Track list o dal menu Project (o doppio-click in una
zona vuota della Track list quando è selezionata una traccia audio – se è selezionata una traccia MIDI, un doppio
click nella Track list crea una nuova traccia MIDI).
Appare una finestra di dialogo con il menu a tendina di configurazione.
2. Selezionare il formato desiderato dal menu a tendina.
In Cubase Studio, si può scegliere tra mono e stereo. In Cubase, i formati
più comuni sono indicati direttamente nel menu a tendina, ed i rimanenti
formati surround nel submenu “More...”. Per un elenco dei formati surround
disponibili vedere "Configurazione del bus d’uscita" a pag. 154.
• Il Browse in questa finestra di dialogo consente di
sfogliare l’hard-disk alla ricerca dei Preset, che possono
essere usati come base (o template) per le tracce.
Ciò è descritto in dettaglio nel capitolo "Preset traccia" a pag. 259.
3. Cliccare OK.
Appare una traccia, impostata alla configurazione canale specificata. Nel
Mixer appare una striscia canale corrispondente. non è possibile modificare la configurazione canale di una traccia.
• Nell’Inspector si seleziona un bus d’ingresso dal menu a
tendina Input Routing in alto.
Come descritto nel capitolo "L’Inspector" a pag. 28, l’Inspector visualizza
le impostazioni della traccia selezionata; per mostrare o nascondere l’Inspector cliccare sul pulsante “Show/Hide Inspector” nella toolbar della
finestra Project.
Cliccare qui per mostrare/nascondere l’Inspector.
Cliccare qui per selezionare
un bus d’ingresso per la
traccia.
• Nel Mixer si seleziona un bus d’ingresso nel menu a ten-
dina Input Routing in cima alla striscia canale della traccia.
Se questo menu non è visibile, si deve aprire la veduta routing del Mixer
cliccando sul pulsante “Show Routing” nel pannello comune esteso del
Mixer, oppure selezionando “Show Routing View” dal submenu Window
nel menu contestuale del Mixer. Per maggiori informazioni sul Mixer vedere "Configurare il Mixer" a pag. 111.
Cliccare qui per mostrare o
nascondere le impostazioni
d’ingresso e uscita.
Cliccare qui per
selezionare un
bus d’ingresso
per la traccia.
Selezionare un bus d’ingresso per la traccia
Si presume che siano stati aggiunti e configurati i bus d’ingresso necessari (vedere "Configurare i bus" a pag. 14).
Prima di registrare bisogna specificare nell’Inspector o nel
Mixer da quale bus d’ingresso registra la traccia:
Registrazione
68
Selezionare una cartella per i file audio registrati
(solo Cubase)
Ogni progetto di Cubase ha la propria cartella progetto
contenente (tra le altre cose) una cartella “Audio”. Di default, qui sono salvati i file audio registrati . Tuttavia, si può
selezionare cartelle indipendenti per ogni traccia audio, se
necessario:
1. Per selezionare la stessa cartella di registrazione per
più tracce audio, selezionare le tracce con uno [Shift] o
[Ctrl]/[Command]-click su di esse nella Track list.
2. Click-destro nella Track list su una delle tracce per
aprire il menu contestuale della traccia.
3. Selezionare “Set Record Folder”.
4. Con la finestra di dialogo che appare individuare la
cartella desiderata (o crearne una nuova con il pulsante
Create).
Consiglio: per avere cartelle separate in base al tipo di materiale audio
(parlato, suoni d’ambiente, musica, ecc.) si possono creare sotto-cartelle
nella cartella "Audio" del progetto ed assegnare le varie tracce alle diverse sotto-cartelle. In questo modo, tutti i file audio restano nella cartella
del progetto, facilitandone la gestione nel progetto stesso.
• Si possono avere tracce diverse registrate in destinazioni completamente diverse, perfino su hard-disk. Tuttavia,
in caso di spostamento o archiviazione del progetto si rischia di perdere alcuni file. La soluzione è usare la funzione
“Prepare Archive” nel Pool per riunire tutti i file esterni
nella cartella di progetto (vedere "Funzione Prepare Archive" a pag. 235).
La procedura per controllare il livello del segnale in arrivo
all’hardware audio è leggermente diversa, dipende se si
usa Cubase o Cubase Studio:
Cubase
In Cubase, il livello d’ingresso si controlla sul canale d’ingresso.
Per verificare il livello del segnale "non processato" che
arriva all’hardware audio bisogna commutare gli indicatori
di livello in modalità “Meter Input”. In questa modalità, gli
indicatori di livello del canale d’ingresso mostrano il livello
del segnale all’ingresso del bus, prima di qualsiasi regolazione (guadagno d’ingresso, EQ, effetti, livello o pan):
1. Click-destro nella finestra Mixer.
Appare il menu contestuale del Mixer.
2. Selezionare il submenu Global Meter Settings ed ass-
icurarsi che sia attiva l’opzione “Meter Input”.
3. Riprodurre l’audio ed osservare l’indicatore di livello
del canale d’ingresso.
Il segnale deve essere il più alto possibile senza superare 0 dB (l’indicatore Clip del bus d’ingresso non si deve illuminare).
Impostare i livelli d’ingresso
Quando si registra il suono in digitale è importante regolare correttamente i livelli d’ingresso – abbastanza alti, per
un basso rumore di fondo e un’alta qualità audio, ma non
troppo elevati per evitare il clipping (distorsione digitale).
In genere, il clipping si ha nell’hardware audio, quando un
segnale analogico a livello troppo elevato è convertito in
digitale dai convertitori A/D hardware.
• In Cubase, si può avere un clipping quando il segnale in
arrivo dal bus d’ingresso è scritto in un file sull’hard-disk.
Questo perchè in Cubase si possono eseguire impostazioni sul bus d’ingresso, aggiungere EQ, effetti, ecc. al segnale da registrare. Ciò può aumentare il livello del segnale, provocando un clipping nel file audio
registrato.
Registrazione
Indicatore Clip.
4. Se necessario, regolare il livello d’ingresso con uno
dei seguenti metodi:
• Regolando il livello d’uscita della sorgente sonora o del
mixer esterno.
• Usando il programma d’applicazione dell’hardware au-
dio per impostare i livelli d’ingresso (se possibile).
Vedere la documentazione tecnica dell’hardware audio.
• Se l’hardware audio supporta la funzionalità ASIO Con-
trol Panel è possibile impostare il livello d’ingresso.
Per accedere al pannello di controllo ASIO aprire la finestra di dialogo
Device Setup dal menu Devices e nell’elenco a sinistra (sotto "VST Audio System”) selezionare la propria scheda audio. Una volta selezionata
la scheda audio aprire il pannello di controllo ASIO cliccando sul pulsante Control Panel nella sezione delle impostazioni a destra.
69
Il passo successivo è verificare il livello dell’audio scritto
nel file sull’hard-disk. Ciò è necessario solo se sono state
eseguite regolazioni sul canale d’ingresso input channel
(livello, EQ, effetti in Insert, ecc.). Si noti inoltre che:
• Registrando nel formato 32 bit a virgola mobile, la
risoluzione bit non è ridotta – non c’è quindi rischio di clipping in questa fase.
Inoltre, si conserva perfettamente la qualità audio. Si consiglia quindi di
usare il formato 32 bit a virgola mobile quando si registra con effetti. Vedere "Registrare con effetti (solo Cubase) a pag. 75.
• Registrando nei formati a 16 o 24 bit, il margine disponibile è inferiore, quindi si può avere un clipping se il
segnale è troppo elevato. Per evitarlo, regolare il livello del
segnale nel modo seguente:
1. Aprire il menu contestuale del Mixer e selezionare
“Meter Post-Fader” dal submenu Global Meter Settings.
2. Configurare il canale d’ingresso, aggiungendo l’EQ e/
o gli effetti desiderati.
Per alcuni effetti si dovrà regolare il livello del segnale inviato all’effetto –
per farlo usare la manopola Input Gain. Si noti che bisogna premere
[Shift] o [Alt]/[Option] per regolare il guadagno d’ingresso.
3. Riprodurre l’audio e controllare l’indicatore di livello
del canale d’ingresso.
Il segnale deve essere ragionevolmente alto senza raggiungere però 0
dB (non deve illuminarsi l’indicatore Clip del bus d’ingresso ).
4. Se necessario, regolare il livello del segnale con il
fader del canale d’ingresso.
Cubase Studio
In Cubase Studio, i canali d’ingresso non sono visibili nel
Mixer; il livello quindi si controlla sulla striscia di canale
della traccia sulla quale si sta registrando:
1. Individuare la striscia canale della traccia che sta per
essere registrata.
2. Attivare il monitoraggio del canale cliccando sul pulsante altoparlante accanto al fader.
Con il monitoraggio attivo, l’indicatore mostra il livello del segnale audio
entrante.
3. Suonare la sorgente audio da registrare e controllare
l’indicatore di livello del canale.
4. Regolare il livello d’uscita della sorgente audio in
modo che gli indicatori salgano, ma senza arrivare a 0 dB.
Osservare l’indicatore numerico del livello di picco, situato sotto l’indicatore nella striscia del canale bus. Per resettare l’indicatore del livello di
picco, cliccarci sopra con il mouse.
Ö Si deve regolare il livello d’uscita della sorgente audio
– in Cubase Studio non si possono usare i fader per regolare il livello d’ingresso!
Ö Un altro metodo per osservare i livelli d’ingresso è usare il pannello di controllo dell’hardware audio (se ha gli
indicatori del livello d’ingresso); potrebbe essere possibile
anche regolare il livello d’ingresso.
Per i dettagli vedere la documentazione dell’hardware audio.
Monitoraggio
In questo contesto, “monitorare” significa ascoltare il segnale d’ingresso durante la registrazione. Ci sono tre modi
per farlo: in Cubase, esternamente (ascoltando il segnale
prima che entri in Cubase) o usando la funzione ASIO Direct Monitoring (una combinazione degli altri due metodi)
- vedere in seguito.
Monitoraggio in Cubase
Monitorando in Cubase, il segnale d’ingresso è mixato
con la riproduzione audio. Il vantaggio è che si possono
regolare livello di monitoraggio e panning nel Mixer ed aggiungere effetti ed EQ al segnale monitor come in registrazione (usando la striscia canale della traccia – non il
bus d’ingresso!).
Lo svantaggio del monitoraggio in Cubase è che il segnale monitorato è ritardato dal valore della latenza (che
dipende da hardware audio e driver). Per il monitoraggio
in Cubase, quindi, serve un hardware audio a bassa
latenza. La latenza hardware si può vedere nella finestra di
dialogo Device Setup (pagina VST Audio System).
Ö Usando plug-in effetti con alte latenze interne, la funzione di compensazione automatica del ritardo in Cubase
aumenta la latenza.
Se ciò è un problema, si può usare la funzione Constrain Delay Compensation mentre si registra; vedere il capitolo "Strumenti VST" nel documento in pdf separato "Working with MIDI".
70
Registrazione
Monitorando in Cubase, si può scegliere una delle quattro
modalità Monitor nella finestra Preferences (pagina VST):
• Manual.
Consente di attivare/disattivare il monitoraggio in ingresso cliccando sul
pulsante Monitor nell’Inspector, nella Track list o nel Mixer.
• While Record Enabled.
Si può sentire la sorgente audio collegata al canale d’ingresso ogni volta
che la traccia è abilitata alla registrazione.
• While Record Running.
Attiva il monitoraggio in ingresso solo durante la registrazione.
• Tapemachine Style.
Simula il funzionamento standard di una piastra a nastro: monitoraggio in
ingresso in Stop e durante la registrazione, ma non in riproduzione.
• Solo Cubase: nella finestra Preferences (pagina VST–
Metering) c’è l’opzione “Map Input Bus Metering to Audio
Track (in Direct Monitoring)”.
Se nella finestra di dialogo Device Setup è attivo il Direct Monitoring,
questa opzione consente di "mappare" l’indicatore del bus d’ingresso
sulle tracce audio abilitate al monitoraggio. Ciò permette di osservare i
livelli d’ingresso delle tracce audio quando si lavora nella finestra Project.
Quando nella finestra di dialogo Device Setup è attivo il
Direct Monitoring, questa funzione opera così:
• Se l’opzione “Map Input Bus Metering to Audio Track (in Direct Monitoring)” è attiva, le tracce audio mostrano l’indicazione del segnale proveniente dal bus d’ingresso al quale sono
assegnate non appena la traccia è abilitata alla registrazione.
Si noti che le tracce rispecchiano il segnale al bus d’ingresso
(cioè si vede lo stesso segnale in entrambi i posti). Quando si
usa l’indicazione "mappata", tutte le funzioni (ad esempio, il
trimming) che si applicano alla traccia audio non si riflettono
sui propri indicatori.
• Se l’opzione “Map Input Bus Metering to Audio Track (in Direct Monitoring)” non è attiva, gli indicatori funzionano come al
solito
• In Cubase Studio, le tracce audio mostrano sempre l’in-
dicazione del bus d’ingresso, vedere "Cubase Studio" a
pag. 70.
Monitoraggio esterno
Per il monitoraggio esterno (l’ascolto del segnale d’ingresso prima che entri in Cubase) serve un mixer esterno
che misceli la riproduzione audio con il segnale d’ingresso. si può usare un mixer hardware o un’applicazione
mixer per l’hardware audio, se ha una modalità per cui l’ingresso audio è inviato di nuovo in uscita (in genere si chiama “Thru”, “Direct Thru” o simili).
Usando il monitoraggio esterno, non si può controllare il
livello del segnale monitor dall’interno di Cubase, nè aggiungere effetti VST o EQ al segnale monitor. In questa
modalità, però, la latenza dell’hardware audio non influenza il segnale monitor.
Ö Per usare il monitoraggio esterno, inoltre, bisogna assicurarsi che non sia attivo il monitoraggio in Cubase.
Nella finestra Preferences (pagina VST) selezionare la modalità di monitoraggio “Manual” e non attivare i pulsanti Monitor.
ASIO Direct Monitoring
Se l’hardware audio è ASIO 2.0 compatibile, può supportare l’ASIO Direct Monitoring. In questa modalità, il
monitoraggio vero e proprio avviene nell’hardware audio (il
segnale d’ingresso è inviato di nuovo in uscita). Il monitoraggio, tuttavia, si controlla da Cubase. La funzione di monitoraggio dell’hardware audio, quindi, può essere attivata o
disattivata automaticamente da Cubase, proprio come
quando si utilizza il monitoraggio interno.
• Per attivare l’ASIO Direct Monitoring, aprire la finestra di
dialogo Device Setup nel menu Devices ed inserire la
spunta nel box Direct Monitoring alla pagina VST Audio
System.
Se il box di spunta è sfumato in grigio, l’hardware audio (o il driver) non
supporta la funzionalità ASIO Direct Monitoring. Per i dettagli consultare
il costruttore dell’hardware audio.
• Se ASIO Direct Monitoring è attiva, si può scegliere una
modalità di monitoraggio nella finestra Preferences (pagina VST), come quando si monitora in Cubase (vedere
"Monitoraggio in Cubase" a pag. 70).
• In base all’hardware audio, può essere possibile regolare livello di monitoraggio e panning dal mixer.
Consultare la documentazione tecnica dell’hardware audio.
• In questa modalità, Effetti VST ed EQ non possono essere applicati al segnale monitor, poichè quest’ultimo non
passa in Cubase.
71
Registrazione
• In base all’hardware audio, ci potrebbero essere parti-
colari limiti sulle uscite audio utilizzabili per il monitoraggio
diretto.
Per i dettagli sul routing dell’hardware audio vedere la documentazione
tecnica specifica.
• La latenza dell’hardware audio non influenza il segnale
monitor quando si usa l’ASIO Direct Monitoring.
Registrazione
La registrazione si esegue usando un qualsiasi metodo
standard di registrazione (vedere "Metodi di registrazione
elementari" a pag. 65). Al termine della registrazione, si
crea un file audio nella cartella Audio all’interno della cartella di progetto. Nel Pool, si crea una clip audio per il file
audio e sulla traccia di registrazione appare un evento audio che riproduce l’intera clip. Infine, è calcolata un’immagine per la forma d’onda dell’evento. Se la registrazione
è stata lunga, tutto ciò può richiedere molto tempo.
Ö Se nella finestra Preferences (pagina Record) è attiva
l’opzione “Create Audio Images During Record”, l’immagine della forma d’onda è calcolata e visualizzata in tempo
reale durante il processo di registrazione.
Questi calcoli in tempo reale consumano risorse di processo – se il processore è lento o si lavora su un progetto che consuma molte risorse
della CPU è meglio disattivare questa opzione.
Registrare eventi sovrapposti
La regola di base per le tracce audio è che ognuna di esse
può riprodurre un solo evento audio alla volta. Se ci sono
uno o più eventi sovrapposti, quindi, se ne può sentire solamente uno in un determinato istante.
Ciò che avviene quando si registrano eventi sovrapposti
(registrando cioè in una zona della traccia dove ci sono
già eventi) dipende dall’impostazione Linear Record Mode
sul pannello di Trasporto:
• In “Normal” o “Merge”, registrando dove è già stato registrato qualcosa si crea un nuovo evento audio che si
sovrappone a quello(i) esistente.
Quando si registra l’audio, non c’è differenza tra le modalità “Normal” e
“Merge” – l’unica differenza riguarda la registrazione MIDI (vedere
"Sovrapposizione ed impostazione Rec Mode" a pag. 79).
• In “Replace”, gli eventi esistenti (o porzioni degli eventi)
coperti dalla nuova registrazione sono rimossi.
Registrando una sezione in mezzo ad una lunga registrazione esistente,
l’evento originale si separa in due creando lo spazio per il nuovo evento.
Annullare una registrazione
Se il materiale registrato non piace lo si può cancellare
selezionando Undo dal menu Edit. Ecco cosa avviene:
• L’evento(i) appena creato è rimosso dalla finestra
Project.
• La(e) clip audio nel Pool sono collocate nella cartella
Trash (Cestino).
• Il(i) file audio registrato non è rimosso dall’hard-disk.
Tuttavia, poichè le clip corrispondenti sono state spostate nella cartella
Trash è possibile cancellare i file aprendo il Pool e selezionando “Empty
Trash” del menu Pool, vedere "Eliminazione dall’hard-disk" a pag. 229.
Registrazione
Quale evento si sente?
Se due o più eventi si sovrappongono, si sentiranno
soltanto gli eventi (o porzioni d’eventi) visibili. Gli eventi o
sezioni sovrapposti (nascosti) non sono riprodotti.
• Le funzioni “Move to Front” e “Move to Back” nel menu
Edit (vedere "Spostare gli eventi" a pag. 45) sono utili per
gestire gli eventi sovrapposti, così come la funzione “To
Front” (vedere in seguito).
72
Registrazione audio in modalità Cycle
Registrando l’audio in modalità Cycle, il risultato dipende
da due fattori:
• “Cycle Record Mode” nel pannello di Trasporto.
• “Audio Cycle Record Mode” nella finestra Preferences
(pagina Record).
Cycle Record Modes (pannello di Trasporto)
Sul pannello di Trasporto ci sono cinque modalità diverse,
ma le prime due si applicano sola alla registrazione MIDI.
Per la registrazione in Cycle i criteri sono:
• Se è selezionata la modalità “Keep Last”, l’ultimo take
completo (cioè l’ultimo turno completamente registrato) è
conservato come un evento audio.
In realtà, tutti i turni registrati sono salvati in un file audio diviso in regioni
– una per ogni take. Si può scegliere di riprodurre un take precedente –
Si fa come quando si registra in modalità “Create Regions”. Vedere "Modalità Create Regions (Preferences)" a pag. 74.
• Se è selezionata la modalità “Stacked”, ogni take ap-
pare in un evento su una "corsia" separata “lane” della
traccia.
E’ utile per visualizzare e modificare i vari takes ed infine combinarli in una
registrazione. In questa modalità, la preferenza Audio Cycle Record
Mode non conta. La modalità Stacked 2 (No Mute) è come quella
Stacked, tranne per il fatto che si possono sentire tutti i take. Vedere
"Registrazione audio in modalità Stacked" a pag. 75.
• Selezionando una qualsiasi delle altre modalità di regis-
trazione in Cycle, il risultato dipende interamente dall’impostazione “Audio Cycle Record Mode” nella finestra
Preferences.
Le opzioni sono descritte in seguito.
Create Events mode (finestra Preferences)
Se nella finestra Preferences (pagina Record) “Audio Cycle Record Mode” è in “Create Events”, ecco cosa avviene registrando l’audio in modalità Cycle:
• Nel corso dell’intero processo di registrazione è creato
un file audio continuo.
• Per ogni turno di registrazione in Cycle si crea un
evento audio.
Gli eventi prendono il nome del file audio e la scritta “Take *”, ove “*” indica il numero del take.
• L’ultimo take (l’ultimo turno registrato) è collocato in alto
(quindi è quello che si sente quando si attiva la riproduzione).
Per scegliere un altro take da riprodurre:
1. Click-destro del mouse sull’evento e selezionare “To
Front” dal menu a tendina che appare.
Si apre un submenu che elenca tutti gli altri eventi (oscurati).
2. Selezionare il take desiderato.
L’evento corrispondente si porta in primo piano.
73
Registrazione
Questo metodo consente di unire rapidamente le parti
migliori di ogni take. Procedere come segue:
1. Usare il tool Scissors per separare gli eventi in più sez-
ioni, una per ogni parte del take.
Per esempio, se sono state registrate quattro linee di voce (in ogni take)
si possono separare gli eventi in modo che ogni linea abbia un evento
separato.
Eventi dopo la separazione. Si noti che poichè gli eventi del take originale
si sovrappongono l’un l’altro, cliccando con il tool Scissors tutti i take si
separano alla stessa posizione.
2. Per ogni sezione del take usare la funzione “To Front”
per portare in primo piano il take migliore.
Si possono così unire facilmente le sezioni migliori d i ogni take usando la
prima linea vocale di un take, la seconda linea da un altro take, e così via.
Si può anche costruire un "take perfetto" nell’Audio Part
Editor, vedere "Costruire un "take perfetto"" a pag. 202.
Create Regions mode (finestra Preferences)
Se nella finestra Preferences (pagina Record) "Audio Cycle Record Mode" è in “Create Regions”, ecco cosa avviene registrando l’audio in modalità Cycle:
• Nel corso dell’intero processo di registrazione è creato
un file audio continuo.
• Nella finestra Project, l’evento audio ha il nome del file
audio con la scritta “Take *” (ove “*” è il numero dell’ultimo
turno di registrazione in Cycle completato).
• Riproducendo l’evento registrato, si sente solamente il
materiale registrato nel corso dell’ultimo turno di registrazione in Cycle.
I take precedenti registrati in Cycle, tuttavia, sono ancora disponibili.
• La clip audio è suddivisa in regioni (denominate take),
una per ogni turno di ciclo registrato.
Individuando il file audio appena registrato nel pool e cliccando sul
segno "+" accanto ad esso, si possono vedere le regioni create, una per
ogni turno di ciclo completato durante la registrazione.
Regioni "take" nella finestra Pool.
Per riprodurre i vari take procedere come segue:
1. Nella finestra Project, click-destro sull’evento durante
la registrazione in Cycle.
Appare il menu rapido (Quick).
2. Selezionare il comando “Set To Region”.
Appare un submenu con i take registrati in Cycle.
3. A questo punto, si può selezionare uno dei take dal
submenu, che sostituirà l’evento take precedente nella
finestra Project.
Usare questo metodo per ascoltare i vari take. Selezionare
il miglior take singolo, oppure costruire un "take perfetto"
tagliando le porzioni migliori di ogni take e unendole tra
loro (vedere "costruire un "take perfetto"" a pag. 202).
Create Events + Regions mode (finestra Preferences)
In questa modalità, vengono creati sia gli eventi che le regioni. Lavorando in questa modalità con le takes come
eventi, potete modificare gli eventi liberamente (ad esempio suddividendoli). Tuttavia, nel caso in cui vogliate tornare alle takes originali, saranno sempre disponibili come
regioni (dal submenu “Set To Region”, accessibile dal
Pool o dal Sample Editor).
74
Registrazione
Registrazione audio in modalità Stacked
Quando si registra l’audio in Cycle e sul pannello di
Trasporto è selezionata la modalità “Stacked", ecco cosa
avviene:
• Ogni turno completo registrato in Cycle è trasformato in un
evento audio separato.
• La traccia è divisa in "corsie" (una per ogni turno in Cycle).
• Gli eventi sono ordinati uno sopra l’altro (stacked), ciascuno
su una corsia diversa.
E’ facile quindi costruire un "take perfetto" unendo le varie
parti dei diversi turni in Cycle:
1. Ingrandire l’immagine in modo da lavorare meglio con
gli eventi "stacked".
Riproducendo la sezione registrata, si sente solo il take inferiore (l’ultimo).
2. Per ascoltare un altro take, silenziare il(i) take inferiore
con il tool Mute o spostare i take sulle corsie.
Si può fare trascinando i take o usando le funzioni Move to Next Lane/
Previous Lane del menu Quick o Edit.
3. Modificare i take in modo da sentire solo le parti da
conservare.
Si possono tagliare gli eventi con il tool Scissors, ridimensionarli, silenziarli o cancellarli.
Le sezioni udibili sono indicate in colore verde.
4. Quando si è soddisfatti del risultato, selezionare tutti gli
eventi su tutte le corsie e scegliere “Delete Overlaps” dal
submenu Advanced del menu Audio.
Questo comando colloca di nuovo tutti gli eventi su una sola corsia e li ridimensiona in modo da rimuovere le sezioni sovrapposte.
5. Per disattivare la modalità visiva "corsie" della traccia,
cliccare sul pulsante Lane Display Type nella Track list e
selezionare “Lanes Off”.
Se il pulsante è nascosto, lo si può rendere visibile nella finestra di dialogo Track Controls Settings – vedere "Personalizzare i controlli traccia"
a pag. 413.
Pulsante Lane Display Type.
Registrare con effetti (solo Cubase)
Normalmente, si registra il segnale audio "pulito" ("dry")
aggiungendo effetti in modo non distruttivo durante la
riproduzione (come descritto nel capitolo “Effetti audio"
del manuale Plug-in Reference). Tuttavia, Cubase permette anche d’aggiungere effetti (e/o EQ) direttamente in
registrazione. Per farlo, bisogna aggiungere effetti in Insert
e/o eseguire impostazioni d’EQ sul canale d’ingresso nel
Mixer. Nota:
Ö In questo modo gli effetti diventano parte integrante
dei file audio – non è possibile cambiare le impostazioni
dell’effetto dopo la registrazione.
Formato di registrazione
Quando si registra con effetti è meglio impostare il formato di registrazione (risoluzione bit) a 32 bit virgola mobile. Ciò si esegue nella finestra di dialogo Project Setup
nel menu Project. Si noti che non è assolutamente indispensabile – si può registrare con effetti anche a 24 o 16
bit; tuttavia il formato 32 Bit Float ha alcuni vantaggi:
• Registrando a 32 Bit Float, non si rischia il clipping (distorsione digitale) nei file registrati.
Ovviamente, ciò può essere evitato anche registrando a 24 o16 bit, ma
occorre prestare più attenzione ai livelli.
75
Registrazione
• Internamente, Cubase processa l’audio a 32 Bit Float –
registrando con lo stesso formato significa mantenere assolutamente intatta la qualità audio.
Questo perchè il processo nel canale d’ingresso (oltre a tutte le impostazioni di livello o EQ eseguite in esso) avviene a 32 Bit Float. Registrando a
16 o 24 bit, l’audio è convertito a quella risoluzione inferiore quando è
scritto su file – con una possibile degradazione della qualità audio.
Si noti, inoltre, che non importa a quale risoluzione audio
reale lavora l’hardware audio. Anche se il segnale proveniente dall’hardware audio è a 16 bit, il segnale sarà a 32
Bit Float una volta aggiunti gli effetti sul canale d’ingresso.
5. Scorrere il menu a tendina View Options del canale
d’ingresso e selezionare “Inserts”.
Un esempio
Questo esempio mostra come applicare l’effetto “SoftClipper” in registrazione; è solo un esempio. Il concetto, tuttavia, è lo stesso per tutti gli effetti (o combinazioni d’effetti).
1. Configurare una traccia audio per la registrazione e
selezionare il bus d’ingresso desiderato.
E’ meglio attivare anche il monitoraggio, per sentire e verificare le impostazioni eseguite prima d’iniziare a registrare. Vedere "Monitoraggio in
Cubase" a pag. 70.
2. Aprire il Mixer ed assicurarsi che sia visualizzata la
veduta estesa.
Per visualizzare la veduta estesa del Mixer, cliccare sull’icona freccia
(“Show Extended Mixer”) nel Pannello Comune, scegliere “Show Extended View” dal submenu Window nel menu contestuale del Mixer o
usare un tasto di comando rapido (si può definire nella finestra di dialogo
Key Commands; vedere "Configurare i tasti di comandi rapido" a pag.
423).
3. Trovare il canale d’ingresso (bus) dal quale si registra.
Se i canali d’ingresso sono nascosti cliccare sul pulsante Show/Hide Input Channels a sinistra.
Il menu a tendina View Options si apre cliccando sul pulsante freccia
situato tra il fader del pannello ed il pannello esteso.
Il pannello esteso del canale d’ingresso visualizza ora gli
slot Insert.
6. Cliccare su uno slot Insert e selezionare un effetto dal
menu a tendina che appare.
Gli effetti disponibili sono ordinati in submenu – l’effetto SoftClipper è
nel subemenu “Distortion”.
L’effetto è caricato ed attivato; inoltre, si apre automaticamente il pannello di controllo dell’effetto.
7. Regolare a piacere i parametri dell’effetto.
Per informazioni dettagliate sui parametri degli effetti vedere il manuale
Plug-in Reference.
8. Una volta configurato l’effetto, si può verificare il livello
del canale d’ingresso impostando gli indicatori in postfader (vedere "Impostare i livelli d’ingresso" a pag. 69).
Regolare il livello con il fader del canale d’ingresso (se necessario).
9. Attivare la registrazione.
10. Al termine è possibile riprodurre la traccia audio regis-
trata.
Come si può sentire, l’effetto applicato fa ora parte del file audio vero e
proprio.
11. Per non registrare altro con lo stesso plug-in, disattivarlo cliccando nello slot Insert e scegliendo “No Effect”.
4. Verificare il livello d’ingresso (del segnale che entra
nell’hardware audio) come descritto nel paragrafo "Impostare i livelli d’ingresso" a pag. 69 e regolare il livello
della sorgente audio (se necessario).
76
Registrazione
Specifiche di registrazione MIDI
MIDI Thru
Normalmente, lavorando in MIDI, si lascia attiva l’opzione
MIDI Thru in Cubase e si seleziona Local Off sullo strumento(i) MIDI. In questo modo, tutto ciò che si suona
mentre si registra si “riflette” di nuovo su uscita MIDI e canale selezionato per la traccia di registrazione.
1. Assicurarsi che nella finestra Preferences (pagina MI-
DI) sia attiva l’opzione “MIDI Thru Active”.
2. Abilitare alla registrazione la traccia(e) sulla quale si
vuole registrare.
I dati MIDI entranti sono “riflessi” di nuovo in uscita su tutte le tracce MIDI
abilitata alla registrazione.
Pulsante Record Enable.Pulsante Monitor.
Ö Per usare la funzione Thru di una traccia MIDI senza
registrare, attivare invece il pulsante monitor della traccia.
Ciò è utile, ad esempio, per provare vari suoni o suonare uno strumento
VST in tempo reale senza registrare ciò che si sta suonando.
Canale MIDI, ingresso e uscita
1. Aprire la finestra di dialogo Device Setup dal menu Devices.
2. Nell’elenco Device scegliere MIDI Port Setup.
Sono elencati ingressi ed uscite MIDI disponibili. In Windows, il dispositivo da scegliere dipende dal sistema.
3. Per cambiare il nome di una porta MIDI cliccare nella
colonna “Show As” e digitare un nuovo nome.
Alla chiusura della finestra di dialogo, il nuovo nome appare nei menu a
tendina MIDI Input e Output Routing.
Impostare l’ingresso MIDI nell’Inspector
Gli ingressi MIDI delle tracce si selezionano nell’Inspector
(la zona a sinistra della Track list nella finestra Project):
1. Se l’Inspector è nascosto, cliccare sul pulsante Show
Inspector nella toolbar.
2. Selezionare la traccia(e) cliccando nella Track list.
Per selezionare più tracce, premere [Shift] o [Ctrl]/[Command] e cliccare.
L’Inspector mostra le impostazioni della prima traccia selezionata (per i
dettagli vedere "L’Inspector" a pag. 28).
3. Cliccare sul nome traccia nell’Inspector per essere sicuri che sia visibile la parte alta.
Impostare il canale MIDI nello strumento
La maggior parte dei synth MIDI possono riprodurre più
suoni nello stesso momento, ciascuno su un canale MIDI
diverso; è il segreto per riprodurre più suoni (basso, piano
ecc.) dallo stesso strumento. Alcuni dispositivi (come i
moduli sonori compatibili General MIDI) ricevono sempre i
dati su tutti i 16 canali MIDI. Su uno strumento del genere
non occorre eseguire particolari impostazioni. In altri strumenti, invece, si devono usare i controlli del pannello frontale per configurare “Parti”, “Timbri” o simili in modo che
ricevano i dati su un canale MIDI ciascuno. Per maggiori
informazioni vedere il manuale dello strumento MIDI.
Nominare le porte MIDI in Cubase
Spesso ingressi e uscite MIDI sono visualizzati con nomi
inutilmente lunghi e complicati. Tuttavia, si possono rinominare le proprie porte MIDI con nomi più descrittivi:
Registrazione
4. Scorrere il menu a tendina Input Routing e selezionare
un ingresso.
Appaiono gli ingressi MIDI disponibili. Gli elementi del menu dipendono
dal tipo d’interfaccia MIDI impiegata, ecc..
77
• Selezionando “All MIDI Inputs” la traccia riceve i dati MIDI da
tutti gli ingressi MIDI disponibili.
• Tenendo premuto [Alt]/[Option] e selezionando un ingresso
MIDI, esso è selezionato per tutte le tracce MIDI.
• Tenendo premuto [Shift] e selezionando un ingresso MIDI,
esso è selezionato per tutte le tracce MIDI selezionate.
• Tenendo premuto [Ctrl]/[Command] e selezionando un ingresso MIDI, esso è selezionato per tutte le tracce MIDI nella
stessa traccia Cartella (vedere "Tracce Cartella" a pag. 30).
Impostare canale e uscita MIDI
Le impostazioni di canale e uscita MIDI determinano dove
è inviato il MIDI registrato durante la riproduzione, ma
sono anche importanti per l’opzione MIDI Thru in Cubase.
Canale e uscita MIDI si possono selezionare nella Track
list o nell’Inspector. La procedura che segue spiega come
eseguire le impostazioni nell’Inspector, ma grosso modo si
può fare la stessa cosa nella Track list.
1. Per selezionare la traccia(e) e visualizzare le impostazi-
oni nell’Inspector, procedere come quando si seleziona un
ingresso MIDI (vedere in precedenza).
2. Scorrere il menu a tendina Output routing e selezion-
are un’uscita.
Appaiono le uscite MIDI disponibili. Gli elementi del menu dipendono dal
tipo d’interfaccia MIDI impiegata, ecc..
3. Per selezionare un canale MIDI per la traccia usare il
menu a tendina channel.
• Impostando la traccia al canale MIDI “Any”, ogni evento
MIDI sulla traccia è inviato in uscita sul canale memorizzato nell’evento stesso.
In altre parole, il materiale MIDI è riprodotto sul canale(i) utilizzato dal dispositivo d’ingresso MIDI (lo strumento MIDI suonato in registrazione).
Selezionare una suono
E’ possibile selezionare i suoni da Cubase istruendo il
programma per l’invio dei messaggi Program Change e
Bank Select al proprio dispositivo MIDI. Per farlo, usare i
campi “Patch Selector” e “Bank Selector” nell’Inspector o
nella Track list.
• Tenendo premuto [Alt]/[Option] e selezionando un’uscita
MIDI, essa è selezionata per tutte le tracce MIDI.
• Tenendo premuto [Shift] e selezionando un’uscita MIDI, essa
è selezionata per tutte le tracce MIDI selezionate.
• Tenendo premuto [Ctrl]/[Command] e selezionando un’uscita
MIDI, essa è selezionata per tutte le tracce MIDI nella stessa
traccia Cartella (vedere "Tracce Cartella" a pag. 30).
Registrazione
I messaggi Program Change consentono di accedere a
128 locazioni programma diverse. Se lo strumento MIDI
impiegato ha più di 128 programmi, i messaggi Bank Select (definiti nel campo “Bank Selector”) consentono di
scegliere vari banchi, ciascuno contenente 128 programmi.
Ö I messaggi Bank Select sono riconosciuti in modo diverso dai vari strumenti MIDI. Anche struttura e numerazione dei banchi può variare. Per i dettagli consultare la
documentazione tecnica dello strumento MIDI impiegato.
Ö Si noti che è possibile selezionare i suoni anche per
nome. Per sapere come farlo vedere il documento in pdf
“Working with MIDI”..
78
Registrazione
La registrazione MIDI segue i metodi di registrazione di
base (vedere "Metodi di registrazione elementari" a pag.
65). Al termine della registrazione nella finestra Project si
crea una parte contenente eventi MIDI.
Sovrapposizione e impostazione Rec Mode
Per quanto riguarda le parti sovrapposte, le tracce MIDI
sono diverse da quelle audio:
Ö Tutti gli eventi nelle parti sovrapposte sono sempre
riprodotti.
Registrando più parti alle stesse posizioni (o spostando le parti in modo
che si sovrappongano) in riproduzione si sentono tutte le parti, anche se
nella finestra Project alcune appaiono oscurate.
Quando si registrano parti sovrapposte, il risultato
dipende dall’impostazione Rec Mode sul pannello di
Trasporto:
• Se Rec Mode è “Normal”, la registrazione "overdub" (sovraincisione) funziona come nelle tracce audio: registrando di
nuovo su materiale già registrato, si ottiene una nuova parte
che si sovrappone a quella(e) precedente.
• Se Rec Mode è “Merge”, gli eventi sovraincisi si aggiungono
alla parte esistente.
• Se Rec Mode è “Replace”, la nuova registrazione sostituisce
tutti gli eventi esistenti in quella zona sulla traccia.
Punch in e Punch out su tracce MIDI
La Configurazione e l’esecuzione della registrazione manuale e automatica in punch in/punch out per le tracce MIDI
sono esattamente uguali a quelli per le tracce audio. Tuttavia, si osserva che:
• Il Punch in e Punch out su registrazioni con dati Pitch
Bend o controller (Mod Wheel, pedale sustain, volume,
ecc.) può provocare strani effetti (note apparentemente
sospese, vibrato continuo, ecc.).
In tal caso, eseguire il comando Reset del menu MIDI (vedere "Funzione
Reset" a pag. 81).
Funzione Auto Quantize MIDI in registrazione
Se è attiva la funzione Auto Quantize (pulsante “Auto Q”
sul pannello di Trasporto), le note in registrazione sono
quantizzate automaticamente secondo le impostazioni
Quantize correnti. Per maggiori informazioni sulla quantizzazione vedere il capitolo MIDI Devices nel documento in
pdf separato "Working with MIDI"..
Registrazione MIDI in modalità Cycle
Quando si registra il MIDI in modalità Cycle, il risultato
dipende dalla modalità Cycle Record selezionata sul pannello di Trasporto:
Cycle Rec mode: Mix (MIDI)
Ad ogni turno completato, qualsiasi cosa registrata è aggiunta alla registrazione precedente sulla stessa parte.
Ciò è utile per realizzare pattern ritmici, ad esempio (si
registra una parte di charleston al primo turno, la cassa al
secondo turno, ecc.).
Cycle Rec mode: Overwrite (MIDI)
Non appena si suona una nota MIDI (o s’invia un qualsiasi
messaggio MIDI), tutto il MIDI registrato nei turni precedenti è sostituito da quel punto in poi nella parte. Un esempio:
1. Si avvia la registrazione in Cycle di otto misure.
2. Il primo take non è abbastanza buono – s’inizia diretta-
mente con un nuovo take sul turno ciclico successivo,
sostituendo il primo take.
3. Dopo aver registrato il secondo take si lascia continuare la registrazione e si resta in ascolto, senza suonare
niente.
Si ritiene buono il take fino alla misura sette, ad esempio.
4. Al turno successivo, si attende fino alla misura sette,
quindi s’inizia a suonare.
In questo modo si sostituiscono solo le ultime due misure.
5. Smettere di suonare prima che inizi l’ultimo turno – altrimenti si sostituisce l’intero take!
Cycle Rec mode: Keep Last
Ogni turno completato sostituisce quello registrato in precedenza. Nota:
• Il turno in Cycle deve essere completato – disattivando
la registrazione o premendo Stop prima che il cursore arrivi al locatore destro, è conservato il take precedente.
• Se non si suona o inserisce alcun dato MIDI durante un
turno, non succede niente (è conservato il take precedente).
79
Registrazione
Cycle Rec mode: Stacked/Stacked 2 (No Mute)
Ecco cosa avviene in questa modalità:
• Ogni turno registrato in Cycle è trasformato in una parte MIDI
separata.
• La traccia è divisa in “corsie” (una per ogni turno in Cycle).
• Le parti sono collocate una sopra l’altra (stacked), ciascuna su
una corsia diversa.
• Sono silenziati tutti i take tranne l’ultimo (modalità Stacked).
• Con la modalità Stacked 2 selezionata non è silenziato niente.
Si può quindi costruire un "take perfetto" unendo le parti
migliori dei vari turni in Cycle; è possibile editare le parti
nella finestra Project (tagliando, ridimensionando e cancellando) o usare un editor MIDI, come nell’esempio che
segue:
1. Togliere il muto dai take silenziati cliccando sulle parti
con il tool Mute.
2. Selezionare tutti i take (parti) ed aprirli nel Key Editor,
ad esempio.
3. Usare il menu a tendina Part list sulla the toolbar per
scegliere la parte da editare.
Vedere Gestione di più parti" a pag. 293.
4. Rimuovere o modificare a piacere le note.
5. Quando il risultato è soddisfacente chiudere l’editor.
6. Per trasformare tutto in una parte MIDI (contenente il
"take perfetto") selezionare tutte le parti e scegliere
“Merge MIDI in Loop” dal menu MIDI.
7. Nella finestra di dialogo che appare, attivare l’opzione
Erase Destination e cliccare OK.
Gli eventi rimanenti nelle parti sono miscelati tra loro in una singola parte.
Registrare vari tipi di messaggi MIDI
!
Con i filtri MIDI si possono scegliere con precisione i
tipi d’eventi da registrare – vedere "Filtri MIDI" a pag.
82.
Note
Quando si preme e rilascia un tasto sul proprio synth o
un’altra tastiera MIDI sono inviati in uscita i messaggi Note
On (tasto premuto) e Note Off (tasto rilasciato). Il messaggio di nota MIDI contiene anche l’informazione sul canale MIDI utilizzato. Normalmente, tale informazione è
sostituita dall’impostazione di canale MIDI della traccia,
ma se s’imposta la traccia sul canale MIDI “Any”, le note
sono riprodotte sui rispettivi canali originali.
Messaggi continui (MIDI CC)
Pitch bend, aftertouch e controller (Mod Wheel, pedale
sustain, volume, ecc.) sono considerati eventi continui
MIDI (al contrario dei messaggi momentanei di tasto premuto e tasto rilasciato). Muovendo la Pitch bend Wheel
sul synth durante la registrazione, il movimento è registrato
insieme ai dati del tasto (messaggi Note On e Note Off)
proprio come previsto. I messaggi continui, però, possono
essere registrati anche dopo la registrazione delle note
(perfino prima). Inoltre, si possono registrare anche su
tracce a parte, diverse dalle note alle quali appartengono.
Supponiamo, ad esempio, di registrare una o più parti di
basso sulla traccia 2. Impostando ora un’altra traccia (ad
esempio la traccia 55) sulla stessa uscita e canale MIDI
della traccia 2, si può eseguire una registrazione separata
dei soli pitch bend per le parti di basso sulla traccia 55. In
pratica, ciò significa attivare la registrazione come di consueto e muovere solo la Pitch Bend Wheel durante il take.
Fino a quando le due tracce sono impostate sulla stessa
uscita e canale MIDI, per lo strumento MIDI è come se le
due registrazioni fossero eseguite nello stesso momento.
Messaggi Program Change
Normalmente, quando si passa da un programma ad un
altro sulla tastiera MIDI (o qualsiasi altro dispositivo impiegato per la registrazione) è inviato in uscita via MIDI un numero come messaggio Program Change corrispondente a
quel programma. Questi messaggi possono essere registrati "al volo" con la musica, in seguito su una traccia separata o inseriti manualmente in Key Editor o List Editor.
80
Registrazione
Messaggi System Exclusive (SysEx)
E’ un tipo di messaggio MIDI speciale usato per trasmettere dati che hanno senso solo per i dispositivi di un certo
modello o marca. SysEx può essere usato per trasmettere
un elenco di numeri che in un synth definiscono uno o più
suoni. Per maggiori informazioni su visualizzazione ed editing dei messaggi SysEx vedere il capitolo "Lavorare con i
messaggi System Exclusive" a pag. 334.
Funzione Reset
Questa funzione del menu MIDI trasmette messaggi Note
Off e resetta i controller su tutti i canali MIDI; serve se ci
sono note bloccate, vibrato continuo, ecc..
• Cubase può eseguire anche un reset MIDI automatico
in Stop.
Questa funzione si attiva/disattiva nella finestra Preferences (pagina
MIDI).
• Nella finestra Preferences (pagina MIDI) c’è anche
l’opzione “Insert Reset Events after Record”.
E’ una funzione molto comoda per la registrazione MIDI: alla fine di ogni
parte registrata inserisce un evento Reset che resetta i dati controller
(Sustain, Aftertouch, Pitchbend, Modulation, Breath Control, ecc.). E’
utile se è registrata una parte MIDI e, ad esempio, il pedale Sustain è ancora premuto quando la registrazione si ferma. Di solito, in questi casi
tutte le parti che seguono sono riprodotte in sustain, poichè il comando
Pedal Off non è stato registrato. Per evitare questa anomalia attivare
l’opzione “Insert Reset Events after Record”.
Registrazione retrospettiva
Questa funzione consente di " catturare" le note MIDI che
si suonano in modalità Stop o durante la riproduzione e
trasformarle in una parte MIDI “dopo il fatto”. Cubase, infatti, "cattura" l’ingresso MIDI lo salva in un buffer di memoria anche quando non è in registrazione.
Procedere come segue:
1. Abilitare la funzione Retrospective Record nella
finestra Preferences (pagina Record).
Si attiva il buffering d’ingresso MIDI per la registrazione retrospettiva.
2. Assicurarsi che una traccia MIDI sia abilitata per la
registrazione.
3. Una volta suonato del materiale MIDI da "catturare" (in
Stop o durante la riproduzione) selezionare Retrospective
Record dal menu Transport o usare il tasto di comando
rapido (di default [Shift]-[Pad*]).
Il contenuto del buffer MIDI (il materiale appena suonato)
è trasformato in una parte MIDI sulla traccia abilitata alla
registrazione. La parte appare alla posizione del cursore di
progetto quando si è iniziato a suonare – quindi suonando
insieme alla riproduzione le note "catturate" sono collocate esattamente dove sono state suonate rispetto al progetto.
• Il parametro Retrospective Record Buffer Size nella
finestra Preferences (pagina Record) determina la quantità di dati che può essere "catturata" nel buffer MIDI.
Preferenze MIDI
Nella finestra Preferences ci sono altre opzioni ed impostazioni per la registrazione e per la riproduzione MIDI:
Pagina MIDI
• Length Adjustment
Regola la durata delle note in modo che ci sia sempre un breve margine
di tempo tra la fine di una nota e l’inizio di un’altra (alla stessa altezza e
sullo stesso canale MIDI). Il tempo si definisce in tick. Di default ci sono
120 tick per nota da 1/16, ma si può regolare anche questo valore con il
parametro MIDI Display Resolution nella stessa pagina.
Pagina Record
• Snap MIDI Parts to Bars
Se attiva, le parti MIDI registrate sono allungate automaticamente per iniziare e finire a posizioni misura intere. Lavorando in un contesto Bars +
Beats si facilita l’editing (spostamento, duplicazione, ripetizione, ecc.).
• Solo Record in MIDI Editors
Se questa opzione è attiva e si apre una parte per l’editing in un editor
MIDI, la rispettiva traccia è abilitata automaticamente alla registrazione.
Inoltre, si disattiva il pulsante Record Enable su tutte le altre tracce MIDI
fino a quando si chiude di nuovo l’editor.
Ciò facilita la registrazione di dati MIDI quando si edita una parte – si è
sempre sicuri che i dati registrati sono collocati nella parte editata e non
su una qualsiasi altra traccia.
• MIDI Record Catch Range in ms
Quando si registra iniziando dal locatore sinistro, questa opzione garantisce che è registrato anche l’inizio. Talvolta, infatti, si è registrato un "take
perfetto" ma ci si accorge che la primissima nota non è stata inclusa nella
registrazione – perchè si è iniziato a suonare leggermente in anticipo! Aumentando il valore Record Catch Range, Cubase afferra gli eventi suonati
appena prima dell’inizio della registrazione, eliminando questo problema.
Per una descrizione delle altre opzioni, cliccare sul pulsante Help nella finestra Preferences.
81
Registrazione
Filtri MIDI
La pagina MIDI–MIDI Filter nella finestra Preferences consente di evitare la registrazione e/o il "thruput" (dovuto alla
funzione MIDI Thru) di alcuni messaggi MIDI.
La finestra di dialogo è divisa in quattro sezioni:
SezioneDescrizione
Record Attivando una di queste opzioni si evita che quel tipo di
Thru Attivando una di queste opzioni si evita che quel tipo di
ChannelsAttivando un pulsante channel, nessun messaggio MIDI
Controller Consente di evitare che alcuni tipi di controller MIDI
messaggio MIDI sia registrato. Esso, tuttavia, passa in
"thruput" e, se già registrato, è riprodotto normalmente.
messaggio MIDI passi in "thruput". Esso, tuttavia, è registrato e riprodotto normalmente.
su quel canale MIDI è registrato o passa in "thruput". I
messaggi già registrati, tuttavia, sono riprodotti normalmente.
siano registrati o passino in "thruput".
Per filtrare un tipo di controller, selezionarlo dall’elenco in
cima alla sezione Controller e cliccare “Add”. Esso appare nell’elenco sottostante.
Per rimuovere un tipo di controller dall’elenco (per permettere che sia registrato o passi in "thruput") selezionarlo nell’elenco inferiore e cliccare “Remove”.
Opzioni e Impostazioni
Preferenze di trasporto per la registrazione
Nella finestra Preferences (pagina Transport) ci sono un
paio di opzioni importanti per la registrazione. Impostarle
in base al proprio metodo di lavoro preferito:
Deactivate Punch In on Stop
Se attiva, il Punch In sul pannello di Trasporto si disattiva
automaticamente quando si passa in modalità Stop.
Stop after Automatic Punch Out
Se attiva, la riproduzione si ferma automaticamente dopo
un Punch Out automatico (quando il cursore di progetto
arriva al locatore destro ed è attivo il Punch Out sul pannello di Trasporto). Se il valore Postroll sul pannello di
Trasporto è impostato diverso da zero, la riproduzione
continua per il tempo stabilito prima di fermarsi (vedere in
seguito).
Preroll e Postroll
Campo valore Preroll e
selettore on/off.
Campo valore Postroll e
selettore on/off.
I campi valore Preroll e Postroll (sotto i campi locatori sinistro/destro) sul pannello di Trasporto hanno la seguente
funzionalità:
• Definendo un valore Preroll, Cubase “scorre indietro”
leggermente ogni volta che s’attiva la riproduzione.
Ciò avviene ogni volta che s’inizia la riproduzione, ma è più significativo
quando si registra dal locatore sinistro (Punch In attivo sul pannello di
Trasporto) come descritto in seguito.
• Inserendo un valore Postroll, Cubase riproduce una
breve sezione dopo il Punch Out prima di fermarsi.
Ciò ha senso solo quando è attivo il Punch Out sul pannello di Trasporto
e nella finestra Preferences (pagina Transport) è attiva l’opzione “Stop
after Automatic Punch Out”.
• Per attivare/disattivare Preroll e Postroll cliccare sul rispettivo pulsante nel pannello di Trasporto (accanto al valore Pre/Postroll) oppure usare le opzioni “Use Preroll” e
“Use Postroll” del menu Transport.
82
Registrazione
Un esempio:
1. Impostare i locatori alle posizioni nelle quali si desidera
iniziare e finire la registrazione.
2. Attivare Punch in e Punch out sul pannello di
Trasporto.
3. Attivare l’opzione “Stop after Automatic Punch Out”
nella finestra Preferences (pagina Transport).
4. Impostare tempi di Preroll e Postroll adeguati clic-
cando nei rispettivi campi valore sul pannello di Trasporto
e digitare i tempi.
5. Attivare Preroll e Postroll cliccando sui pulsanti ac-
canto ai tempi Preroll e Postroll in modo che s’illuminino.
6. Attivare la registrazione.
Il cursore di progetto “scorre indietro” del tempo specificato nel campo
Preroll, quindi inizia la riproduzione. Quando il cursore arriva al locatore
sinistro, la registrazione s’attiva automaticamente. Quando il cursore raggiunge il locatore destro, la registrazione finisce, ma la riproduzione
continua per il tempo stabilito nel campo Postroll e poi si ferma.
Impostazioni metronomo
Le impostazioni per il metronomo sono nella finestra di dialogo Metronome Setup che si apre dal menu Transport.
Uso del metronomo
Il metronomo genera un "click" in uscita da usare come
riferimento tempo. I due parametri che regolano il tempo
del metronomo sono Tempo e Time Signature che si modificano nella finestra Tempo Track (vedere "Editing della
curva tempo" a pag. 341).
Il metronomo si può usare per un "click" in registrazione e/
o riproduzione, oppure per un pre-conteggio (count-in) da
sentire quando si avvia la registrazione dalla modalità
Stop. "Click" e count-in si attivano separatamente:
• Per attivare il metronomo, cliccare sul pulsante Click nel
pannello di Trasporto.
Si può anche attivare l’opzione “Metronome On” nel menu Transport o
usare il tasto di comando rapido corrispondente (di default [C]).
• Per attivare il count-in cliccare sul pulsante Precount
nel pannello di Trasporto.
Si può anche attivare l’opzione “Precount On” nel menu Transport o
definire un tasto di comando rapido per questa opzione.
Click on/offPrecount on/off
Il metronomo può usare un "click" audio riprodotto
dall’hardware audio, trasmettere un dato MIDI ad un dispositivo collegato che riproduce il "click" o entrambi.
La finestra di dialogo Metronome Setup presenta le seguenti opzioni::
Opzioni Metronomo
Metronome in
Record / Play
Use
Count Base
Opzioni Precount
Precount Bars Stabilisce le misure di count-in del metronomo prima che
Use Time Signature at Record
Start Time
Descrizione
Specifica se il metronomo si sente in riproduzione, registrazione o entrambi (quando è attivo il pulsante Click sul
pannello di Trasporto).
Se attiva, appare un campo valore a destra nel quale
specificare il “ritmo” del metronomo. Normalmente, il
metronomo genera un "click" per beat, ma impostandolo
a “1/8”, ad esempio, genera gli ottavi (due "click" per
beat). Si possono creare anche ritmi di metronomo particolari (terzine, ecc.).
Descrizione
inizi la registrazione (se nel pannello di Trasporto è attivo
il pulsante Precount).
Se attiva, il pre-conteggio utilizza automaticamente Time
Signature e Tempo stabiliti alla posizione in cui inizia la
registrazione.
83
Registrazione
Opzioni Precount
Use Time
Signature at
Project Time
Use Signature… Consente di stabilire un Time Signature per il Precount.
MIDI ClickDescrizione
Activate MIDI
Click
MIDI Port/
Channel
Hi Note/
Velocity
Lo Note/
Velocity
Audio ClickDescription
Activate Audio
Click
BeepsAttivando questa opzione, i "click" audio sono dei "beep"
SoundsAttivando questa opzione è possibile cliccare nei campi
Descrizione
Se attiva, il Precount è al Time Signature impostato nella
traccia Tempo. Inoltre, durante il Precount si applica
qualsiasi variazione tempo eseguita nella traccia Tempo.
In questo caso, le variazioni tempo nella traccia Tempo
non influiscono sul Precount.
Stabilisce se il metronomo suona via MIDI o meno.
Qui si sceglie un uscita e canale MIDI per il "click" del
metronomo.
Stabilisce numero di nota MIDI e valore di velocity "high
note" (il primo beat della misura).
Stabilisce numero di nota MIDI e valore di velocity "low
notes" (gli altri beat della misura).
Stabilisce se il metronomo suona via hardware audio o
meno.
generati da Cubase. Livello e altezza dei "beep" per i beat
"Hi" (il primo) e “Lo” (gli altri) si regolano con i cursori in
basso.
“Sound” sotto per caricare dei file audio file da usare
come suoni “Hi” e “Lo” per il metronomo. Con i cursori si
stabilisce il livello del "click".
Recupero di registrazioni audio
dopo un blocco del sistema
Normalmente, quando un computer si blocca tutte le
modifiche eseguite nel progetto corrente dall’ultimo salvataggio vanno perse. Di solito, non esiste un metodo facile e veloce per recuperare il proprio lavoro.
In Cubase, quando il sistema si blocca mentre si registra
(per mancanza d’alimentazione o altri problemi) la registrazione è ancora disponibile dal momento in cui è iniziata
a quello del blocco.
Se il computer si blocca durante una registrazione basta
riavviare il sistema e controllare la cartella Record del progetto (di default si trova nella sotto-cartella Audio all’interno della cartella di progetto). Essa contiene il file audio
che si stava registrando al momento del blocco.
!
Nota: Questa funzione non è una garanzia "totale" offerta da Steinberg. Nonostante il programma sia
stato migliorato in modo da recuperare le registrazioni audio in caso di avaria del sistema, è sempre
possibile che un "crash" del computer, una mancanza d’alimentazione, ecc.. possano danneggiare
altri componenti del computer, rendendo impossibile
salvataggio o recupero dei dati.
!
Avvertenza: Si prega di non creare volutamente una
situazione di blocco per verificare questa funzione di
Cubase. Sebbene i processi interni del programma
siano stati perfezionati per far fronte a queste situazioni, Steinberg non garantisce che in seguito a tali
anomalie altri componenti del computer non siano
danneggiati.
84
Registrazione
6
Fade, crossfade e inviluppi
Creazione dei fades
In Cubase, per gli eventi audio ci sono due tipi principali di
fade-in e fade-out: fade creati usando le "maniglie" (vedere in seguito) e fade creati da un processo audio (vedere
"Fade creati da un processo audio" a pag. 87).
Fade creati con le "maniglie" fade
Gli eventi audio selezionati hanno delle "maniglie" blu agli
angoli superiori sinistro e destro che possono essere trascinate per creare rispettivamente fade-in o fade-out.
• Se nella finestra Preferences (pagina Event Display–
Audio) si attiva l’opzione “Show Event Volume Curves Always”, le curve di fade sono visualizzate in tutti gli eventi,
selezionati o meno.
Se l’opzione non è attiva, le curve di fade appaiono solo negli eventi
selezionati.
Ö Per creare i fade, invece di trascinare le "maniglie" di
fade si possono usare i comandi “Fade In to Cursor” e
“Fade Out to Cursor” del menu Audio (solo Cubase).
Collocare il cursore di progetto su un evento audio nel punto in cui si
vuole che finisca un fade-in o inizi un fade-out e selezionare la rispettiva
opzione del menu Audio. Si crea una fade che si estende da inizio o fine
dell’evento alla posizione del cursore di progetto.
Creare e regolare i fade con il tool Range Selection
Creare un fade-in. Il fade si riflette automaticamente nella forma d’onda
dell’evento, offrendo un’indicazione visiva sul trascinamento della "maniglia" di fade.
I fade creati con le "maniglie" non sono applicati alla clip
audio vera e propria, ma sono calcolati in tempo reale durante la riproduzione. Quindi, più eventi riferiti alla stessa
clip audio possono avere curve di fade diverse. Questo
però significa anche che molti fade consumano molte
risorse del processore.
• Selezionando più eventi e trascinando le "maniglie" di
fade su uno di essi, si applica lo stesso fade a tutti gli
eventi selezionati.
• Un fade si può editare nella finestra di dialogo Fade,
come descritto in seguito.
La finestra di dialogo si apre con un doppio-click del mouse nella zona
sopra la curva di fade, oppure selezionando l’evento e scegliendo “Open
Fade Editor(s)” dal menu Audio (si noti che se l’evento ha entrambe le
curve fade-in e fade-out, si aprono due finestre di dialogo).
La forma della curva di fade si regola nella finestra di dialogo Fade (tale
forma è mantenuta quando poi si regola la durata di un fade).
• Si può allungare o accorciare il fade in ogni momento
trascinando la rispettiva "maniglia".
In realtà, lo si può fare anche senza prima selezionare l’evento, cioè
senza le "maniglie" visibili; basta muovere il puntatore del mouse lungo al
curva di fade fino a quando il cursore diventa una freccia bidirezionale,
poi cliccare e trascinare il mouse.
I fade “tipo-maniglia” si possono creare e regolare anche
con il tool Range Selection:
1. Selezionare una sezione dell’evento audio con il tool
Range Selection.
Il risultato dipende dalla selezione, in questo senso:
• Selezionando un intervallo dall’inizio dell’evento, si crea un
fade-in all’interno dell’intervallo selezionato.
• Selezionando un intervallo che arriva alla fine di un evento, si
crea un fade-out nell’intervallo selezionato.
• Selezionando un intervallo che comprende la sezione centrale
di un evento ma non ne raggiunge inizio o fine, si creano un
fade-in e un fade-out fuori dall’intervallo selezionato. In altre
parole, il fade-in copre la zona compresa tra l’inizio dell’evento
e l’inizio dell’intervallo selezionato, mentre il fade-out copre la
zona compresa tra la fine dell’intervallo selezionato e la fine
dell’evento.
2. Scorrere il menu Audio e selezionare “Adjust Fades to
Range”.
Le zone di fade sono regolate in base all’intervallo di selezione.
!
Con il tool Range Selection è possibile selezionare
più eventi audio su tracce separate ed applicare il
fade a tutti gli eventi contemporaneamente.
86
Fade, crossfade e inviluppi
Maniglia volume
Un evento audio selezionato presenta anche una "maniglia" blu a metà in alto; è la "maniglia" di volume che consente di variare rapidamente il volume di un evento
direttamente nella finestra Project. E’ legato all’impostazione di volume sulla linea Info (trascinando la "maniglia" di
volume cambia il valore anche sulla linea Info).
La variazione di volume è indicata
numericamente sulla linea Info.
La forma d’onda dell’evento riflette le variazioni di volume.
Per cambiare il volume
dell’evento trascinare in alto
o in basso la "maniglia".
Rimuovere i fade
Per rimuovere i fade da un evento selezionare l’evento e
scegliere “Remove Fades” dal menu Audio.
Per rimuovere fade e crossfade all’interno di un intervallo
selezionato si può usare anche il tool Range Selection:
1. Trascinare il tool Range Selection nella finestra Project
in modo che la selezione comprenda tutti i fade e crossfade da rimuovere.
2. Selezionare “Remove Fades” dal menu Audio.
• Se in seguito si creano nuovi eventi che fanno riferimento alla
stessa clip, essi avranno tutti gli stessi fade.
• E’ possibile rimuovere o modificare i fade in ogni momento
nella finestra di dialogo Offline Process History (vedere
"Finestra di dialogo Offline Process History" a pag. 182).
Se altri eventi fanno riferimento alla stessa clip audio, un
messaggio d’avviso chiede se si vuole processare anche
questi eventi o meno.
• "Continue" processa tutti gli eventi che fanno riferimento alla
clip audio.
• "New Version" crea una nuova versione distinta della clip audio per l’evento selezionato.
• Si può anche scegliere d’inserire un segno di spunta nel box
“Do not show this message again”. Indipendentemente dalla
scelta “Continue” o “New Version”, tutti i processi audio successivi saranno conformi all’opzione scelta..
!
Si può modificare questa impostazione in ogni momento nella finestra Preferences (pagina Editing–
Audio) con l’opzione “On Processing Shared Clips”.
Finestre di dialogo Fade
Le finestre di dialogo Fade appaiono quando si modifica
un fade esistente o si usano le funzioni “Fade In”/”Fade
Out” nel submenu Process del menu Audio. La figura seguente mostra la finestra di dialogo Fade In; la finestra di dialogo Fade Out ha le stesse funzioni ed impostazioni.
Fade creati da un processo audio
Se è stato selezionato un evento audio o la sezione di un
evento audio (con il tool Range Selection) si può applicare
un fade-in o un fade-out alla selezione usando le funzioni
“Fade In” o “Fade Out” nel submenu Process del menu
Audio. Esse aprono la finestra di dialogo Fade corrispondente, consentendo di specificare una curva di fade.
!
Si noti che la durata della zona di fade dipende dalla
selezione eseguita. In altre parole, la durata del fade
si specifica prima d’aprire la finestra di dialogo Fade.
!
Inoltre è possibile selezionare più eventi ed applicare a
tutti lo stesso processo contemporaneamente.
I fade creati in questo modo sono applicati alla clip audio
invece che all’evento. Questo comporta che:
Fade, crossfade e inviluppi
• Se si apre la finestra(e) di dialogo Fade con più eventi
selezionati, si possono regolare le curve di fade di tutti gli
eventi nello stesso momento.
E’ utile per applicare lo stesso tipo di fade-in a più di un evento, ecc..
87
Curve Kind
Queste opzioni determinano se la curva di fade è costituita da segmenti concavi (pulsante sinistro), convessi (pulsante centrale) o lineari (pulsante destro).
Display fade
Indica la forma della curva di fade. La forma d’onda risultante è di colore grigio scuro, quella corrente in grigio
chiaro.
Cliccando con il mouse sulla curva s’aggiungono punti;
cliccando e trascinando quelli esistenti si cambia la forma
della curva. Per rimuovere un punto dalla curva trascinarlo
fuori dal display.
Pulsanti Curve shape
Questi pulsanti consentono di accedere ad alcune delle
forme di curva più comuni.
Pulsante Restore
Preset
Se è stata creata una curva di fade-in o fade-out che si
vuole applicare ad altri eventi o clip, si può memorizzarla in
un preset cliccando sul pulsante Store.
• Per applicare un preset memorizzato, selezionarlo dal
menu a tendina.
• Per rinominare il preset selezionato, doppio-click sul
nome e digitarne uno nuovo.
• Per rimuovere un preset memorizzato, selezionarlo dal
menu a tendina e cliccare sul pulsante Remove.
!
I preset fade-in memorizzati appaiono solo nella
finestra di dialogo Fade In, ed i preset fade-out appaiono solo nella finestra di dialogo Fade Out.
Pulsanti Preview, Apply e Process
I pulsanti sulla fila inferiore sono diversi in base al fatto che
l’editing sia stato eseguito con le "maniglie" o applicato
con un processo audio:
Il pulsante Restore (sopra il display fade a destra) è disponibile solo quando si modificano i fade trascinando le
"maniglie". Cliccare qui per annullare tutte le modifiche
eseguite dall’ultima apertura della finestra di dialogo.
Pulsante As Default
Anche il pulsante “As Default” è disponibile solo quando
si modificano i fade trascinando le "maniglie". Cliccare su
questo pulsante per memorizzare le impostazioni correnti
come fade di default. Questa forma sarà usata ogni volta
che si creano nuovi fade.
Campo valore Fade Length
Il campo valore Fade Length può essere usato per inserire
numericamente le durate dei fade. Il formato dei valori indicati qui è determinato dal display del tempo primario nel
pannello di Trasporto.
Attivando l’opzione “Apply Length”, il valore inserito nel
campo Fade Length sarà usato quando si clicca “Apply” o
“OK.” Di default, questa opzione non è attiva.
Impostando il Fade corrente come Default, il valore Fade
Length diventa parte delle impostazioni di default.
Fade, crossfade e inviluppi
Finestra di dialogo Edit Fade.
Finestra di dialogo Process Fade.
Le finestre Edit Fade hanno i seguenti pulsanti:
PulsanteFunzione
OKApplica all’evento la curva di fade impostata e chiude la
CancelChiude la finestra di dialogo.
ApplyApplica all’evento la curva di fade impostata senza chiud-
finestra di dialogo.
ere la finestra di dialogo.
Le finestre Process Fade hanno i seguenti pulsanti:
PulsanteFunzione
PreviewRiproduce la zona di fade, ripetendola fino a quando si
ProcessApplica alla clip la curva di fade impostata e chiude la
CancelChiude la finestra di dialogo senza applicare alcun fade.
88
clicca di nuovo sul pulsante (durante la riproduzione il
pulsante si chiama “Stop”).
finestra di dialogo.
Creare i crossfade
Quando sulla stessa traccia si sovrappone del materiale
audio è opportuno applicare un "crossfade". Si crea un
crossfade selezionando due eventi audio consecutivi e
scegliendo il comando Crossfade dal menu Audio o usando il tasto di comando rapido corrispondente (di default
[X]). Il risultato dipende dal tipo di sovrapposizione dei due
eventi:
• Se gli eventi si sovrappongono, si crea un crossfade
nella zona di sovrapposizione.
Il crossfade ha la forma di default – inizialmente lineare e simmetrica, ma
che si può cambiare (come descritto in seguito).
Un esempio:
Eventi audio.
Clip audio.
Gli eventi non sono sovrapposti, ma le rispettive clip lo sono. Gli eventi
possono quindi essere ridimensionati in modo che si sovrappongano
(condizione indispensabile per la creazione di un crossfade).
Zona di sovrapposizione
• Se gli eventi non si sovrappongono ma sono contigui
(allineati fine/inizio senza vuoto) è possibile comunque applicare un crossfade – sempre che le rispettive clip audio
si sovrappongano! In questo caso, i due eventi sono ridimensionati in modo che si sovrappongano ed è applicato
un crossfade della durata e forma di default.
Durata e forma del crossfade di default s’impostano nella finestra di dialogo Crossfade (vedere "Pulsanti Default" a pag. 91).
Selezionando la funzione Crossfade, i due eventi sono ridimensionati in
modo che si sovrappongano, quindi si crea un crossfade di default nella
zona di sovrapposizione.
• Se gli eventi non si sovrappongono nè possono essere
ridimensionati a sufficienza per sovrapporsi il crossfade
non può essere creato.
• Solo Cubase: Si può specificare la durata del crossfade
con il tool Range Selection: disegnare un intervallo di
selezione che copra la zona di crossfade desiderata ed
eseguire il comando Crossfade.
Il crossfade è applicato nell’intervallo selezionato (sempre che gli eventi
o le rispettive clip si sovrappongano, come descritto in precedenza). Si
può anche disegnare un intervallo di selezione dopo la creazione del
crossfade ed usare la funzione “Adjust fades to Range” del menu Audio.
• Una volta creato un crossfade si può modificarlo selezi-
onando uno o entrambi gli eventi in crossfade e scegliendo ancora “Crossfade” dal menu Audio (o con un
doppio-click del mouse nella zona di crossfade).
Si apre la finestra di dialogo Crossfade (vedere in seguito).
Rimuovere i crossfade
Per rimuovere un crossfade selezionare gli eventi e scegliere “Remove Fades” dal menu Audio o usare il tool
Range Selection:
1. Trascinare il tool Range Selection nella finestra Project
in modo che la selezione comprenda tutti i fade e crossfade da rimuovere.
2. Selezionare “Remove Fades” dal meni Audio.
89
Fade, crossfade e inviluppi
Finestra di dialogo Crossfade
La finestra di dialogo Crossfade ha sezioni distinte ma
identiche per le impostazioni delle curve di fade-in e fadeout nel crossfade (a sinistra) e impostazioni comuni a destra.
Display Fade
Visualizzano rispettivamente la forma della curva di fadeout e fade-in. Si può cliccare sulla curva per aggiungere
punti oppure cliccare e trascinare i punti esistenti per
cambiare la forma della curva. Per rimuovere un punto
dalla curva, trascinarlo fuori dal display con il mouse.
Pulsanti Curve kind
Questi pulsanti determinano se la curva di fade corrispondente è costituita da segmenti concavi (pulsante sinistro),
convessi (pulsante centrale) o lineari (pulsante destro).
Pulsanti Curve shape
Questi pulsanti consentono di accedere ad alcune delle
forme di curva più comuni.
Equal Power ed Equal Gain
• Inserendo il segno di spunta nel box “Equal Gain", le
curve di fade sono regolate in modo che la somma delle
ampiezze fade-in e fade-out sia la stessa lungo tutta la
zona di crossfade; è utile per crossfade brevi.
• Inserendo il segno di spunta nel box “Equal Power", le
curve di fade sono regolate in modo che l’energia (potenza) del crossfade sia costante lungo tutta la zona di
crossfade.
!
Le curve Equal Power hanno un solo punto curva editabile. Quando è attiva questa modalità non è possibile usare i pulsanti Curve kind o i preset.
Pulsanti Play
• I pulsanti “Play Fade Out” e “Play Fade In” consentono
di ascoltare solo il fade-out o il fade-in, senza crossfade.
• Il pulsante “Play Crossfade” riproduce tutto il crossfade.
Per riprodurre gli eventi audio in crossfade si possono usare anche i controlli di riproduzione sul pannello di
Trasporto. Tuttavia, con questo metodo sono riprodotti
anche tutti gli eventi audio non silenziati sulle altre tracce.
Pre-roll e Post-roll
Quando si effettua l’ascolto con i pulsanti Play, si possono
attivare il pre-roll e/o post-roll. Il Pre-roll consente di attivare la riproduzione prima dell’area di fade, mentre il postroll consente di interrompere la riproduzione dopo l’area di
fade. Molto utile per ascoltare il fade in un contesto.
• Per specificare la lunghezza di pre- e post-roll, cliccare
sui campi del tempo e inserite il valore desiderato (in secondi e millisecondi).
• Per attivare il pre- e post-roll, cliccare sul rispettivo pul-
sante. Per disattivare, cliccare di nuovo sul pulsante.
90
Fade, crossfade e inviluppi
Impostazioni Length
Si può regolare numericamente la durata della zona di
crossfade nel campo “Length”. Ove possibile, la variazione è applicata equamente a “entrambi i lati” del crossfade (Cubase, cioè, prova a “centrare” il crossfade).
!
Per poter ridimensionare un crossfade in questo
modo, deve essere possibile ridimensionare l’evento
corrispondente. Per esempio, se l’evento a sinistra
nel crossfade riproduce la propria clip audio fino alla
fine, il suo punto di fine non può essere spostato ancora più a destra.
Auto Fade e Crossfade
Cubase ha una funzione Auto Fade che può essere impostata globalmente (cioè per l’intero progetto) e separatamente per ogni traccia audio. Lo scopo della funzione
Auto Fade è creare passaggi graduali tra gli eventi, applicando brevi fade-in e fade-out (da 1 a 500 ms).
!
Come accennato in precedenza, i fade sono calcolati
in tempo reale durante la riproduzione. Questo significa che in un progetto più sono le tracce audio con
la funzione Auto Fades attiva, maggiore è il consumo
di risorse del processore.
Preset
Se è stata creata una forma di crossfade che si vuole applicare ad altri eventi, si può memorizzarla in un preset
cliccando sul pulsante Store.
• Per applicare un preset memorizzato, selezionarlo dal
menu a tendina.
• Per rinominare il preset selezionato, doppio-click sul
nome e digitarne uno nuovo.
• Per rimuovere un preset memorizzato, selezionarlo dal
menu a tendina e cliccare sul pulsante Remove.
Pulsanti Default
• Cliccando sul pulsante “As Default” si memorizzano
tutte le impostazioni correnti in un crossfade Default.
Queste impostazioni saranno poi usate ogni volta che si
creano nuovi crossfade.
• Il valore Crossfade Length è incluso nelle impostazioni
Default. Tuttavia, è applicato solamente se gli eventi ai quali
si applica il crossfade non si sovrappongono – altrimenti il
crossfade si ha nella zona di sovrapposizione (vedere
"Creare i crossfade" a pag. 89).
• Cliccando sul pulsante “Recall Default” curve ed impostazioni del crossfade Default sono copiate nella
finestra di dialogo Crossfade.
Impostazioni Auto Fade globali
1. Per eseguire impostazioni Auto Fades globali, selezi-
onare “Auto Fades Settings...” dal menu Project.
Si apre la finestra di dialogo Auto Fades del progetto.
2. Usare i box di spunta nell’angolo in alto a destra per
attivare o disattivare rispettivamente le funzioni Auto Fade
In, Auto Fade Out e Auto Crossfades.
3. Nel campo valore Length specificare la durata di Auto
Fade o Crossfade (da 1 a 500 ms).
4. Per regolare la forma delle curve Auto Fade In e Auto
Fade Out selezionare la pagina “Fades” ed eseguire le impostazioni come nelle normali finestre di dialogo Fade.
91
Fade, crossfade e inviluppi
5. Per regolare la forma della curva Auto Crossfade,
selezionare la pagina “Crossfades” ed eseguire le impostazioni come nella normale finestra di dialogo Crossfade.
6. Per usare le impostazioni eseguite in progetti futuri
cliccare sul pulsante “As Default”.
La prossima volta che si crea un nuovo progetto, esso utilizzerà queste
impostazioni di default.
7. Cliccare OK per chiudere la finestra di dialogo.
Impostazioni Auto Fade per una traccia
separata
Di default, tutte le tracce audio usano le impostazioni presenti nella finestra di dialogo Auto Fades del progetto.
Tuttavia, dato che la funzione Auto Fades utilizza molte
risorse di calcolo della CPU è meglio disattivarla globalmente ed attivarla solo sulle singole tracce, secondo le
necessità:
1. Click-destro sulla traccia nella Track list e scegliere
“Auto Fades Settings...” dal menu contestuale (o selezionare la traccia e cliccare sul pulsante “Auto Fades Settings”
nell’Inspector).
Si apre la finestra di dialogo Auto Fades della traccia; è identica a quella
del progetto, ma con l’aggiunta dell’opzione “Use Project Settings”.
2. Disattivare l’opzione “Use Project Settings”.
A questo punto, tutte le impostazioni che si eseguono sono applicate solamente alla traccia.
3. Configurare a piacere le impostazioni Auto Fades e chiudere la finestra di dialogo.
1. Ingrandire l’evento in modo da vedere bene la sua for-
ma d’onda.
2. Selezionare il tool Pencil.
Collocando il tool Pencil su un evento audio, appare il simbolo di una
piccola curva di volume accanto al tool.
3. Per aggiungere un punto d’inviluppo cliccare
nell’evento con il tool Pencil.
Appaiono una curva d’inviluppo ed un punto d’inviluppo blu.
4. Trascinare il punto curva per regolare la forma dell’invi-
luppo.
L’immagine della forma d’onda riflette la curva di volume.
• Si può aggiungere un numero qualsiasi di punti curva.
• Per rimuovere un punto curva dall’inviluppo, cliccarci
sopra e trascinarlo fuori dall’evento.
• La curva d’inviluppo è parte integrante dell’evento audio
– lo segue quando l’evento è spostato o copiato.
Una volta copiato un evento con il suo inviluppo si possono eseguire regolazioni indipendenti sugli inviluppi nell’evento originale e nella copia.
Ö Inoltre è possibile applicare un inviluppo alla clip audio
usando la funzione Envelope nel submenu Process del
menu Audio.
Vedere "Inviluppo" a pag. 173.
Tornare alla impostazioni del progetto
Per fare in modo che una traccia utilizzi le impostazioni
Auto Fade globali, aprire la finestra di dialogo Auto Fades
della traccia ed attivare l’opzione “Use Project Settings”.
Inviluppi evento
Un inviluppo è una curva di volume per un evento audio,
simile ai fade in tempo reale, ma che consente di creare
variazioni di volume all’interno dell’evento, non solo all’inizio o alla fine. Per creare un inviluppo di volume per un
evento audio procedere come segue:
Fade, crossfade e inviluppi
92
7
Traccia play order
Introduzione
La traccia play order permette di lavorare con sezioni del
progetto in modo "libero", par semplificarne al massimo la
gestione. Invece di spostare, copiare ed incollare eventi
nel display eventi della finestra Project per creare un progetto "lineare" si può stabilire l’ordine di riproduzione delle
varie sezioni, come in una playlist.
Per questo si possono definire le parti "play order", definendo l’ordine di riproduzione delle parti (play order), ordinando le parti in un elenco ed aggiungere le ripetizioni
desiderate. Ciò offre un metodo di lavoro più orientato in
una determinata direzione che integra i normali metodi di
editing "lineari" nella finestra Project.
Si possono creare più elenchi play order lists, in modo da
memorizzare versioni diverse di una song nel progetto
senza sacrificare la versione originale. Una volta creato
l’elenco play order desiderato, è possibile “appiattire”
l’elenco, creando un normale progetto "lineare" in base
all’elenco play order e rimuovendo la traccia play order.
Configurare la traccia play order
Supponiamo di avere preparato vari file audio che costituiscono la base di una tipica song pop (introduzione,
strofa, ritornello e inciso). A questo punto si vogliono ordinare questi file con la funzione play order.
Il primo passo è creare la traccia play order. Sulla traccia
play order si definiscono sezioni specifiche del progetto
creando parti play order, che possono avere una durata
qualsiasi, si possono sovrapporre e non sono limitate da
inizio o fine di eventi e parti esistenti. Procedere come
segue:
1. Aprire il progetto per il quale creare le parti play order.
2. Selezionare “Play Order” dal submenu Add Track del
menu Project (oppure click-destro nella Track list e scegliere Add Play Order Track).
S’aggiunge una traccia play order. In un progetto ci può essere solo una
traccia play order, ma è possibile configurare più di un elenco play order
per questa traccia (vedere "Gestire la traccia play order" a pag. 96).
3. Assicurarsi che sulla toolbar della finestra Project sia
attiva la funzione Snap e che la risoluzione della griglia
(Grid) consenta alle parti play order di scattare a posizioni
appropriate nel progetto.
E’ attiva la risoluzione "Snap to events" quindi nella finestra Project le
nuove parti disegnate scattano tagli eventi esistenti.
4. Sulla traccia play order usare il Pencil per disegnare
una parte della durata desiderata.
S’aggiunge una parte play order, denominata “A” di default. Tutte le parti
successive sono nominate in ordine alfabetico.
• Per rinominare una parte play order, selezionarla e cam-
biarne il nome nella linea Info della finestra Project, o
tenendo premuto [Alt]/[Option], eseguendo un doppioclick sul nome nell’elenco play order (vedere in seguito)
ed inserendo un nuovo nome.
Si consiglia di nominare le parti play order seguendo la struttura del progetto (ad esempio, Strofa, Ritornello, ecc.).
5. Creare tutte le parti necessarie per il progetto.
In questo esempio sono state create parti play order che seguono la
struttura di una classica song pop. Si noti che nel progetto non c’è una
timeline: la sequenza musicale è stabilita dalle parti play order.
Le parti possono essere spostate, ridimensionate e cancellate con le tecniche di editing standard. Nota:
6. Per modificare la durata di una parte selezionare il tool
Arrow quindi cliccare e trascinare gli angoli inferiori della
parte nella direzione desiderata, per accorciarla o allungarla.
• Copiando un parte play order (con un [Alt]/[Option]-
trascinamento o i comandi Copy/Paste), si crea una nuova
parte con lo stesso nome di quella originale.
Essa, tuttavia, è completamente indipendente dalla parte originale.
• Doppio-click su una parte play order per aggiungerla
all’elenco play order corrente.
94
Traccia play order
Lavorare con le parti play order
A questo punto si hanno varie parti play order che costituiscono i mattoni costruttivi principali dell’arrangiamento.
I prossimo passo consiste nell’organizzare queste parti
usando le funzioni del Play Order Editor.
Creare un ordine di riproduzione (play order)
L’ordine di riproduzione si configura nel Play Order Editor
o nell’Inspector della traccia play order. Il Play Order Editor si apre cliccando sul pulsante “e” nell’Inspector o nella
traccia play order.
Cliccare nell’ Inspector…
…o nella Track list…
…per aprire il Play Order Editor.
A destra del Play Order Editor, sono elencate le parti play
order disponibili, nell’ordine in cui appaiono sulla timeline.
A sinistra c’è l’elenco play order vero e proprio, che indica
l’ordine di riproduzione delle parti (dall’alto in basso) e
quante volte sono ripetute.
Inizialmente l’elenco play order è vuoto – si stabilisce l’ordine di riproduzione aggiungendo le parti dall’elenco a destra a quello play order. Ci sono molti modi per
aggiungere parti all’elenco play order.
• Doppio-click sul nome di una parte nella sezione
finestra a destra (o nella finestra Project)…
• …quando una parte è selezionata, nell’elenco play order a sinistra la parte è aggiunta sopra la parte selezionata.
• Quando nessuna parte è selezionata, nell’elenco play
order cliccando a sinistra verrà aggiunta la parte alla fine
dell’elenco.
• Selezionando una o più parti nell’elenco a destra, click-
destro e scegliendo “Append Selected In Play Order”.
• Trascinando e rilasciando le parti play order dall’elenco
a destra in quello a sinistra. Una linea blue d’inserzione indica dove la parte trascinata è collocata nell’elenco.
In questo esempio, la parte Strofa è trascinata nell’elenco play order e
collocata dopo il primo Ritornello.
A questo punto si dovrebbero avere le parti play order organizzate nella sequenza tipica di una song pop. Tuttavia,
sono stati usati file audio di poche misure – per trasformare la sequenza in un “brano” (o almeno in una bozza di
struttura della song), questi file devono essere riprodotti in
loop; ecco a cosa serve la funzione Repeats.
Per ripetere più volte una parte procedere come segue:
• Cliccare nel campo Repeats della parte, digitare il nu-
mero di ripetizioni desiderate e premere [Invio].
Quando si riproduce l’ordine di riproduzione, la colonna Counter indica
quale ripetizione della parte è riprodotta in quel momento.
Riproducendo l’ordine di riproduzione si sentirà ora l’arrangiamento completo. Procedere come segue:
95
Traccia play order
1. Assicurarsi che sia attiva la modalità Play Order.
Quando è attiva, il progetto è riprodotto secondo le impostazioni play order.
Navigazione
Per navigare tra le parti play order, si usano i pulsanti di
trasporto play order:
Il pulsante Play Order deve essere attivo.
2. Posizionare la finestra Play Order Editor in modo da riuscire a vedere la traccia play order nella finestra Project e
cliccare nella colonna Arrow della parte in cima all’elenco,
in modo che la freccia diventi blu.
Il cursore di progetto salta all’inizio della prima parte specificata
nell’elenco play order.
3. Attivare la riproduzione (dal Play Order Editor o sul
pannello di Trasporto).
Le parti sono riprodotte nell’ordine specificato.
Editing dell’ordine di riproduzione
Nell’elenco play order a sinistra è possibile:
• Selezionare le parti con un click o [Shift]-click.
Le parti selezionate possono non fare parte di una selezione continua.
• Trascinare le parti per spostarle nell’elenco.
• Trascinare le parti tenendo premuto [Alt]/[Option] per
creare copie degli oggetti selezionati.
Il punto d’inserzione per le operazioni di spostamento e copia è indicato
nell’elenco da una linea blu o rossa. La linea blu indica che il movimento
o la copia sono possibili; una linea rossa indica che se la posizione corrente è già usata il movimento o la copia non sono consentiti.
• Usare la colonna Repeats per specificare quante volte
deve essere ripetuta ogni parte.
• Cliccare sulla freccia a sinistra di una parte nell’elenco
play order per spostare la posizione di riproduzione all’inizio di quella parte.
• Per rimuovere una parte dall’elenco, click-destro su di
essa e scegliere “Remove Touched” dal menu a tendina
che appare. Per rimuovere più parti, selezionarle, click-destro del mouse e scegliere “Remove Selected”.
Oggetto Play Order precedente
Oggetto Play Order successivo
Prima ripetizione oggetto
Play Order corrente
Ultima ripetizione oggetto
Play Order corrente
Questi controlli si trovano nel Play Order Editor, nella toolbar delle finestra Project e sul pannello di Trasporto.
Nel Play Order Editor, la parte corrente riprodotta è indicata da una freccia nella colonna più a sinistra e gli indicatori nella colonna Counter. Durante la riproduzione è
possibile cambiare i play order usando il menu a tendina
nel Play Order Editor, nell’Inspector o nella Track list.
Gestire gli ordini di riproduzione
Si possono creare più elenchi play order, in modo d’avere
versioni diverse da riprodurre. Nel Play Order Editor, i pulsanti sulla toolbar a destra hanno le seguenti funzioni:
PulsanteDescrizione
Cliccare qui per rinominare l’elenco play order corrente.
Crea un nuovo elenco play order vuoto.
Crea un duplicato dell’elenco play order corrente contenente le stesse parti.
Rimuove l’elenco play order corrente selezionato. E’ disponibile solo se è stato creato più di un ordine di riproduzione.
Gli elenchi play order creati sono elencati nel menu a tendina Name, situato a sinistra dei pulsanti nel Play Order
Editor, in cima alla traccia play order nell’Inspector, e nella
Track list. Si noti che per poter selezionare un altro play
order dal menu a tendina, deve essere attiva la modalità
Play Order.
• Dall’Inspector, queste funzioni sono accessibili dal
menu a tendina Play Order (che si apre cliccando sul
campo del nome play order).
96
Traccia play order
Uniformare l’ordine di riproduzione
Una volta trovato l’ordine di riproduzione desiderato, si può
"uniformarlo" (cioè convertire l’elenco play order in un progetto lineare). Procedere come segue:
1. Cliccare sul pulsante Flatten Play Order (o selezionare
Flatten Play Order dal menu a tendina nell’Inspector della
traccia play order).
Eventi e parti nel progetto sono riordinati, ripetuti, ridimensionati, spostati
e/o eliminati (se non appartengono ad una parte play order utilizzata) in
modo da corrispondere esattamente all’ordine di riproduzione. La modalità Play Order si disattiva ed è rimossa la traccia Play Order.
Pulsante Flatten Play Order
2. Attivare la riproduzione.
Il progetto è riprodotto esattamente come nella modalità Play Order, ma
si può vederlo e lavorarci come al solito.
!
Uniformando l’ordine di riproduzione è possibile che
eventi e parti siano rimosse dal progetto. Usare la
funzione Flatten solo quando non è più necessario
cambiare l’ordine di riproduzione. Se non si è sicuri,
salvare una copia del progetto prima di uniformare
l’ordine di riproduzione.
97
Traccia play order
8
Tracce Cartella
Descrizione tracce Cartella
Traccia Cartella
Tracce nella
Cartella
Come indica il nome, una traccia Cartella è una cartella
che contiene altre tracce. Spostare le tracce in una cartella è un modo per strutturare ed organizzare le tracce
nella finestra Project. Per esempio, raggruppando più
tracce in una traccia Cartella si possono “nascondere”
tracce (liberando spazio sullo schermo). Si può facilmente
mettere in Solo e Mute più tracce e/o editarle come se
fossero un’unica entità. Le tracce Cartella possono contenere qualsiasi tipo di traccia, incluse altre tracce Cartella.
Gestire le tracce Cartella
2. Rilasciare il pulsante sinistro del mouse.
La traccia è collocata nella traccia Cartella e tutte le parti e gli eventi sulla
traccia sono rappresentati da una corrispondente parte della Cartella
(vedere "Lavorare con le parti della Cartella" a pag. 100) che rappresenta graficamente tutte le parti e gli eventi contenuti nella Cartella.
Poichè in una traccia Cartella si può collocare qualsiasi
tipo di traccia, è possibile creare sotto-cartelle spostando
una traccia Cartella in un’altra. Questa operazione si chiama “nesting”. Per esempio, ci potrebbe essere una Cartella contenente tutte le voci di un progetto, ed ogni parte
vocale potrebbe avere a sua volta una Cartella "nesting"
che contiene tutti i take, per una gestione più comoda,
ecc..
Creare una traccia Cartella
Le tracce Cartella si creano come una qualsiasi altra traccia: selezionare “Add Track” dal menu Project e “Folder”
dal submenu che appare (o click-destro nella Track list e
selezionare “Add Folder Track” dal menu contestuale).
Spostare le tracce in una Cartella
Con un drag&drop del mouse si può spostare qualsiasi
tipo di traccia in una Cartella:
1. Nella Track list, cliccare sulla traccia da spostare in una
Cartella e trascinarla su una traccia Cartella.
Quando si trascina una traccia dalla Track list alla traccia Cartella, appare una freccia verde che punta ad una Cartella.
Tracce Cartella
Rimuovere le tracce da una Cartella
Per rimuovere una traccia da una Cartella, basta trascinarla fuori dalla Cartella e rilasciarla nella Track list.
Nascondere/mostrare le tracce in un Cartella
Per nascondere o mostrare le tracce in una Cartella cliccare sul pulsante “Expand/Collapse Folder” (l’icona cartella). Le tracce nascoste sono riprodotte normalmente.
"Chiudendo" una Cartella in questo modo, le sue parti offrono comunque una rappresentazione grafica di parti ed
eventi contenuti nella Cartella.
• Nel submenu Track Folding del menu Project ci sono
varie opzioni per nascondere/mostrare gli elementi contenuti nella Cartella; esse sono descritte in dettaglio nel
paragrafo "Submenu Track folding" a pag. 40.
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Muto e Solo di tracce Cartella
Uno dei più grandi vantaggi usando le tracce Cartella è la
possibilità di mettere in Muto e Solo più tracce come se
fossero un’unità. Muto e Solo di una traccia Cartella influenza tutte le tracce contenute nella Cartella stessa. E’ possibile anche mettere in Muto o Solo singole tracce
contenute nella Cartella.
Muto di una traccia Cartella
Si silenzia una traccia Cartella (quindi tutte le tracce in
essa contenute) allo stesso modo delle altre tracce, cliccando sul pulsante Mute (“M”) nella Track list.
Solo di una traccia Cartella
Si mette in Solo una traccia Cartella (silenziando quindi
tutte le tracce fuori dalla Cartella, tranne quelle già in
Solo) allo stesso modo delle altre tracce, selezionandola e
cliccando sul pulsante Solo ("S").
Solo o Muto di tracce nella Cartella
Mostrare le tracce nella Cartella ed usare i pulsanti Mute e
Solo nella Track list come al solito, per ogni traccia nella
Cartella.
Lavorare con parti Cartella
Una parte Cartella indica graficamente eventi e parti sulle
tracce nella Cartella. Le parti Cartella visualizzano posizione e durata di eventi e parti, oltre che la traccia sulla
quale si trovano (le posizioni verticali). La parte Cartella
mostra anche i colori usati per le parti.
Le parti Cartella si creano automaticamente quando ci
sono parti ed eventi sulle tracce nella Cartella. Si applicano i seguenti criteri:
• Se c’è un vuoto tra parti/eventi sulle tracce, si hanno
due parti Cartella separate.
• Parto o eventi sovrapposti nella Cartella possono es-
sere rappresentati dalla stessa parte Cartella o da due
parti Cartella diverse – dipende da quanto si sovrappongono.
Se una parte/evento si sovrappone per metà o meno della sua durata,
esso è collocato in una nuova parte Cartella.
L’evento “LeadGuit” copre
l’evento “Bassline” per più di
metà della sua durata, quindi è incluso nella stessa parte Cartella.
L’evento “SoloGuit” non copre
nessun altro evento; si crea
quindi una nuova parte Cartella.
Gestire ed editare le parti Cartella
La maggior parte dell’editing che si esegue nella finestra
Project si può applicare anche alle parti Cartella.
Qualsiasi editing eseguito su una parte Cartella nella
finestra Project influenza tutti gli eventi e parti che contiene (quegli elementi sulla traccia nella Cartella rappresentati dalla parte Cartella). Si possono selezionare più
parti Cartella, se si desidera – per gestirle ed editarle insieme. L’editing comprende:
• Spostamento di una parte Cartella. Si spostano eventi e parti
in essa contenuti (eventualmente creando altre parti Cartella,
dipende da come si sovrappongono le parti).
• Uso dei comandi Cut, Copy e Paste.
• Eliminazione di una parte Cartella (si eliminano anche eventi e
parti che contiene).
• Separazione di una parte Cartella con il tool Scissors (vedere
l’esempio seguente).
• Incollaggio delle parti Cartella con il tool Glue. Ciò funziona
solo se le parti Cartella adiacenti contengono eventi o parti
sulla stessa traccia.
• Ridimensionamento di una parte Cartella: si ridimensionano
eventi e parti in essa contenute secondo i metodi di ridimensionamento selezionati. Ciò si stabilisce cliccando sul tool Arrow nella toolbar e scegliendo “Normal Sizing”, “Sizing Moves
Contents” o “Sizing Applies Time Stretch” dal menu a tendina
– vedere "Ridimensionare gli eventi" a pag. 47. Si noti che
scegliendo “Sizing Applies Time Stretch” non sono tenuti in
considerazione i dati d’automazione.
• Mute di una parte Cartella; sono silenziati eventi e parti che
contiene.
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