Grazie per aver scelto Alesis Micron! Il Micron è uno straordinario sintetizzatore ad 8 voci con modeling analogico basato sul
motore sonoro del fratello maggiore, l’Alesis ION.
Il Micron è stato dotato di tutta la potenza di elaborazione sonora
che ha decretato il successo di ION, con in più alcune caratteristiche proprie che, siamo certi, saranno in grado di renderlo uno
strumento unico. Il pannello frontale del Micron è stato progettato
in maniera molto logica, per consentire un facile accesso alle funzioni principali, sopratutto in quelle situazioni che richiedono la
massima versatilità (ad esempio durante le esibizioni dal vivo). Il
synth è fornito non solo di patch sonore altamente performanti, ma
anche di pattern melodici e drum beat, entrambi richiamabili istantaneamente con la pressione di un pulsante e la rotazione di una
manopola. Ciò permette di creare sofisticati pattern combinando
fino a dieci timbri, e grazie ai Setup, di mixare fino a 26 Programmi insieme a 26 pattern ritmici, tutti disponibili simultaneamente.
E’ un periodo particolarmente eccitante per i synth di questo tipo.
Dopo l’epoca degli strumenti basati sulla riproduzione delle timbriche analogiche mediante il triggering di campioni, l’industria
ha cambiato radicalmente rotta, riscoprendo la vera essenza di un
suono che ha fatto letteralmente la storia della musica. Oggigiorno, molte sonorità basate sul modeling analogico - dalle percussioni ai lead pad - la fanno da padrone in diversi generi
musicali moderni.
Alesis si colloca indubbiamente al centro di questa rinfrescante
“new-wave”. Il primo prodotto del genere è stato l’A6 Andromeda, un vero synth analogico da molti considerato lo strumento
non-modulare più potente mai creato, seguito a ruota dall’Alesis
ION, incensato da critica e pubblico come un sintetizzatore dal
suono straordinario. Ora, con il Micron, Alesis prosegue sulla
linea tracciata portando il modeling analogico verso nuovi traguardi sonori.
Registrate l’acquisto del vostro Micron sul sito internet di Alesis
all’indirizzo: www.alesis.com. Dato che il sistema operativo del
synth può essere aggiornato via MIDI, visitate spesso il sito per
conoscere le ultime novità ed aggiornamenti che di volta in volta
saranno resi disponibili al grande pubblico.
Crediamo fermamente che il Micron si rivelerà uno strumento
capace di ispirare la vostra musica come nessun’altro, ed in grado
di stupirvi continuamente con le numerose funzionalità che ci
siamo presi la briga di includere per voi.
Con affetto,
I ragazzi di Alesis
Per ottenere gli aggiornamenti ed essere messi al corrente delle ultime novità
relative al Micron, registrate
l’acquisto sul sito internet:
http://www.alesis.com/support/warranty.htm
5
Introduzione
Controllo della Confezione
La confezione originale del Micron deve contenere i seguenti
oggetti:
•Il synth Micron (naturalmente!)
•Un alimentatore CA
•Il presente manuale utente
•Una card di garanzia
Visitate il sito internet di Alesis all’indirizzo www.alesis.com e
registrate l’acquisto del Micron. Questo ci permetterà di fornirvi il
miglior supporto possibile per qualsiasi esigenza futura.
Come Usare il Manuale
Dato che molti di voi saranno a questo punto impazienti di iniziare
ad esplorare il Micron, suggeriamo di consultare il Capitolo 1 per
conoscere le informazioni relative ai collegamenti di base dello
strumento, e quindi di passare al Capitolo 2 - “Prima Sessione”. In
questo modo sarete in grado di cominciare a suonare immediatamente ed ottenere gratificazione istantanea. Per qualsiasi dubbio,
fate riferimento alla sezione “Frequently Asked Questions” (FAQ)
dell’Appendice A a pag.111.
Nei Capitoli 3-6 potete trovare gli argomenti delle modalità operative principali, cioè Pattern, Rhythm, Setup e Program.
Per i dettagli su come usare il Micron insieme ad altri dispositivi MIDI, fate riferimento al Capitolo 8 - “MIDI”.
Verso la fine del manuale è possibile consultare la sezione dedicata alla Risoluzione dei Problemi e le Specifiche Tecniche.
I nomi di pulsanti, tasti, manopole e controlli presenti sul Micron
sono stati formattati nel corso del manuale per facilitarne il
riconoscimento, e cioè:
[setup]I tasti del pannello superiore sono indicati in
grassetto tra parentesi quadre
(m1)Wheel, manopole, cursori e jack del pannello
posteriore sono segnalati in grassetto tra parentesi
ParametriI parametri oggetto di editing sono indicati in
grassetto
lengthLe impostazioni dei vari parametri sono indicate
in corsivo
I suggerimenti ed i consigli
sulle diverse procedure
operative sono racchiusi in
box con sfondo grigio come
questo.
I passaggi particolarmente
importanti sono evidenziati
da box descrittivi come
questo, affiancati da un
punto esclamativo come
!
quello a sinistra.
6
1
Collegamenti
Schema esplicativo dei collegamenti
Power Audio Out Headphones Audio In Pedals
Presa di corrente
Cavi audio da 1/4"
Amplificatore stereo
Cuffie stereofoniche
Collegare l’Alimentatore di Rete
Prima di effettuare qualsiasi connessione, spegnere il Micron. Collegare prima il cavetto dell’adattatore al jack sul retro del synth, e
successivamente inserire la spina nella presa di corrente
elettrica.
Connessioni Audio
•Uscita stereo. Utilizzare due cavi per collegare l’uscita
Left e Right del Micron agli ingressi di un amplificatore
stereo o di un mixer
•Cuffie. Inserire il cavo delle cuffie all’uscita Headphones sul retro dello strumento
Collegare i Pedali
Il Micron è fornito di due jack dedicati ai pedali, indicati come
(sustain) ed (expr), che consentono rispettivamente il collegamento di un pedale di sustain e di un pedale di espressione (non
inclusi con lo strumento).
(sustain) Questa presa è compatibile con un qualsiasi switch a
pedale temporaneo. Dato che il Micron calibra automaticamente lo switch, non ha importanza che questo
sia in condizioni ‘aperto’ o ‘chiuso’, purchè se ne effettui il collegamento a strumento spento.
(expr)Presa compatibile con il pedale Roland EV-5 o equiva-
lente.
Pedale di espressione
Strumento esterno
ATTENZIONE: Prima di
collegare i cavi audio, verificare che il volume
dell’amplificatore o del
mixer esterni sia al minimo.
In caso contrario è possibile
che i transienti di picco pos-
!
sano danneggiare i diffusori
acustici.
NOTA: Se il pedale di
sustain opera al contrario
(cioè il sustain è applicato
quando si solleva il piede
dal controller), spegnere il
Micron, collegare il pedale
al jack (sustain) ed accendere lo strumento evitando
di premere il pedale.
Switch a pedale
7
Collegamenti
1
Pagina intenzionalmente lasciata in bianco
8
2
Prima Sessione
Panoramica del Micron
In questa sezione del manuale scopriremo come:
•Esplorare il pannello superiore del Micron
•Chiarire alcuni concetti di base
•Riprodurre alcuni suoni di base (chiamati Programmi)
•Imparare i diversi modi di navigare tra i Programmi del
Micron
•Riprodurre i Pattern incorporati
•Catturare e riprodurre delle frasi musicali
•Esplorare i suoni di batteria e riprodurre i Pattern ritmici
•Conoscere i Setup. I Setup rappresentano delle impostazioni
che racchiudono Programmi e Pattern musicali/ritmici,
ovvero delle potenti e flessibili combinazioni sonore in
grado di adattarsi facilmente a diverse situazioni musicali
Pannello Superiore
volume controller real-time tasti Performance display manopola Control
Volume
La manopola (volume) all’estrema sinistra del pannello superiore
gestisce il volume dello strumento. Nel caso in cui in seguito alla
pressione delle note sulla tastiera il Micron non emetta alcun
suono, verificare che l’impostazione di questo controllo non sia al
minimo.
Controller real-time
I cursori (m1) ed (m2), la (pitch) wheel e le manopole (x/y/z)
nella parte sinistra del pannello superiore costituiscono i controller
con i quali è possibile interagire in tempo reale con i suoni del
Micron.
9
Prima Sessione
2
Tasti Performance
Con questi tasti è possibile selezionare l’ottava, impostare il tempo
ed eseguire diverse altre funzioni connesse all’esecuzione strumentale.
Display
Schermo a cristalli liquidi nel quale sono indicate le informazioni
relative all’operazione corrente.
Manopola Control
La manopola Control - ed i tasti che lo circondano - costituiscono i
controlli più importanti del Micron. Premendo uno dei tasti - [pro-grams], [setups], [config], [patterns] e [rhythms] - è possibile
selezionare una delle modalità operative dello strumento.
Ruotando la manopola si possono quindi alternare le diverse opzioni disponibili, il cui editing può essere ottenuto premendo la
manopola stessa.
Concetti Chiave
I concetti fondamentali alla base della struttura del Micron sono:
Programmi
I Programmi rappresentano i suoni del Micron, e sono il risultato
dell’elaborazione del segnale da parte di oscillatori, filtri, generatori d’inviluppo, matrice di modulazione ed altri componenti di
natura analogica.
Pattern
I pattern non sono altro che motivi melodici riprodotti in loop
(cioè in modo ripetuto). Il Micron è fornito di due tipi di Pattern arpeggi e sequenze (maggiori dettagli possono essere desunti nel
Capitolo 3).
Pattern Ritmici
I pattern ritmici sono costituiti da una combinazione di Programmi
percussivi in sequenza, la cui configurazione ricorda molto da
vicino quella di una batteria elettronica nella quale è possibile
selezionare i suoni e specificarne la posizione all’interno di uno
schema ritmico.
Setup
I Setup sono degli elementi molto sofisticati che racchiudono al
loro interno un mix tra Programmi multipli, Pattern melodici e ritmici.
10
Navigare utilizzando la manopola Control ed
i relativi tasti
Utilizzando la manopola Control ed i relativi tasti sulla destra del
display è possibile navigare tra le diverse opzioni operative del
Micron. La maggior parte delle volte, per l’accesso alle funzioni è
necessario premere uno dei tasti, e quindi premere o ruotare la
manopola Control.
“Luce Verde / Luce Rossa”
I tasti che circondano la manopola Control si accendono in verde
alla prima pressione per segnalare che ci si trova in modalità
“play”, e che il controllo può essere utilizzato per la selezione.
Una volta premuta la manopola Control, il tasto corrispondente si
accende in rosso, per indicare che si è entrati in modalità “edit”, e
che la manopola può essere usata per modificare l’impostazione
del parametro.
E’ possibile accendere un solo tasto per volta, dato che ognuno di
questi segnala l’accesso ad una delle modalità operative principali
del Micron.
Riassumendo:
“Ruotando la manopola Control...”
...è possibile navigare tra le diverse opzioni operative.
Prima Sessione
2
mentre invece “Premendo la manopola Control...”
...si può impostare il valore del parametro indicato sul display. Premendo nuovamente la manopola è possibile uscire dalla modalità
“edit” e tornare alla modalità “play”. La figura in basso mostra un
esempio di come le diverse operazioni permettano di esplorare le
pagine interne dedicate ai parametri.
ruotando
premendo
ruotando
ruotando
premendo
11
Prima Sessione
2
Riprodurre i Programmi
I suoni di base del Micron sono chiamati “Programmi”. In questo
paragrafo descriveremo come riprodurli.
Localizzare e premere il tasto [programs] sulla destra del pannello superiore, dopodichè ruotare la manopola Control. Notare
come i Programmi siano stati organizzati per categoria - prima i
Bassi, poi i suoni Lead, quindi i Pad etc.
Alzare il volume e provare a suonare il synth per ascoltare i diversi
timbri. Utilizzare la (pitch) wheel, i due cursori e le manopole (x/y/z) per interagire in tempo reale con i suoni. Da notare che:
•La luminosità della wheel (pitch) incrementa gradualmente
man mano che la si ruota.
•Le manopole (x/y/z) operano in modo diverso in base al Programma selezionato. Per alcuni suoni possono agire sulla
velocità dell’attacco, mentre per altri sull’intonazione del
timbro mediante la modifica della risonanza del filtro.
•Il cursore (m1) di solito - ma non sempre - consente di
aggiungere l’effetto di vibrato.
•Il cursore (m2) di solito - ma non sempre - permette di effettuare lo ‘sweep’ della frequenza del filtro, in maniera da
modificare radicalmente il tono.
Un classico esempio di come sia possibile riprodurre il tipico “filter sweep” dei synth analogici è quello di premere alcune note
prima, durante e dopo aver usato il cursore (m2).
Navigare tra i Programmi
Ruotare la manopola Control per navigare tra le 13 categorie di
Programmi. Alla fine dell’elenco, tutti i Programmi sono presentati in ordine alfabetico, a prescindere dalla rispettiva categoria di appartenenza.
Il testo in rosso sopra la tastiera mostra le 13 categorie di strumenti, con in più l’opzione all, cioè l’elenco non-categorizzato. Per selezionare istantaneamente una categoria, tenere
premuto il tasto [programs] e premere la nota associata sulla
tastiera (tasto bianco).
12
Per passare direttamente ad
una determinata categoria,
tenere premuto il tasto [pro-grams] e premere la nota
associata sulla tastiera
!
(tasto bianco).
Categorie Speciali
All
Come appena detto, la categoria All raccoglie in ordine alfabetico
tutti i Programmi del Micron.
Recent
Nella categoria Recent sono memorizzati gli ultimi dieci Programmi utilizzati, ordinati sempre sotto le rispettive categorie
principali. Quest’elenco consente di accedere facilmente ai suoni
spesso selezionati, ma non può essere impostata dall’utente. Se si
desidera includere un Programma nella lista, è necessario prima
selezionarlo e suonarlo, dopodichè questo apparirà nell’elenco.
Faves
•Aggiungere Programmi dalla categoria Faves. La categoria Faves (abbreviazione di “Favorites”) permette di memorizzare i Programmi preferiti dall’utente. Per fare ciò,
accedere alla modalità [programs], e premere la manopola
Control per passare alla modalità edit. Sul display apparirà la
richiesta “Add to Faves?” (“Aggiungere alla Categoria
Favorites?”). Premere nuovamente la manopola Control per
includere il Programma nella lista, oppure il tasto [pro-grams] per annullare l’operazione e chiudere la schermata.
Non c’è un limite massimo di Programmi salvabili nella
lista.
•Rimuovere i Programmi dalla categoria Faves. Per cancellare un Programma dai Favorites, richiamare il suono che
si desidera rimuovere, e premere la manopola Control. Sul
display apparirà la richiesta di conferma “Remove Fave?”
(“Rimuovere dalla Categoria Favorites?”). Premere nuovamente la manopola Control per eseguire l’operazione.
Prima Sessione
2
Cambiare Ottava
Anche se il Micron è dotato di una tastiera in scala ridotta, il suo
‘span’ copre tutte e 128 le note MIDI. Utilizzare i tasti [octave]
sulla sinistra del display per trasporre l’estensione della tastiera
verso entrambi i registri acuto o grave, a seconda delle esigenze.
Il grado di intensità luminosa dei tasti [octave] incrementa progressivamente ad ogni singola pressione, e questo per dare un
riferimento visuale dell’ottava correntemente selezionata.
Se si desidera ripristinare l’ottava di default, premere simultaneamente entrambi i tasti [octave].
13
Prima Sessione
2
Riprodurre i Pattern Interni
Il Micron è fornito di numerosi pattern con funzioni di editing
complete e flessibili, delle quali però ci occuperemo più avanti nel
manuale. Per adesso, vediamo come riprodurre alcuni di questi per
sentire come suonano.
Premere il tasto [patterns] sulla destra del display.
Ruotare la manopola Control per navigare tra i pattern preset della
memoria interna, e premere le note della tastiera per riprodurli.
[tap]
Premendo più volte il tasto [tap] è possibile specificare il tempo
(velocità) di riproduzione dei pattern. Il Micron rileva l’intervallo
che intercorre tra ogni singola pressione del tasto ed imposta automaticamente il tempo.
Se si desidera impostare il tempo con maggiore precisione (con
risoluzione minima limite di 1/10 di beat per minuto), tenere premuto il tasto [tap] e ruotare la manopola Control verso sinistra o
destra per - rispettivamente - diminuire o aumentare la velocità. Il
valore di tempo corrente è indicato sul display.
[latch]
Premendo il tasto [latch] sulla sinistra del display è possibile far
continuare la riproduzione dei pattern anche dopo aver rilasciato le
note premute sulla tastiera.
Per interrompere definitivamente il playback, premere nuovamente il tasto [latch].
14
Riprodurre i Pattern Ritmici
I pattern ritmici (“Rhythm”) costituiscono un mix tra Programmi
di batteria/percussioni arrangiati secondo un preciso schema ritmico.
Premere il tasto [rhythms] sulla destra del display, e ruotare la
manopola Control per navigare tra i pattern presenti in memoria.
Riproduzione dei pattern ritmici Riproduzione dei singoli suoni percussivi
(solo tasti bianchi)
•Per riprodurre un pattern ritmico
Tenere premuta una qualsiasi nota della tastiera a partire
dalla prima a sinistra e fino al G# centrale (Sol# centrale),
ovvero l’intervallo compreso tra recent ed all.
•Per riprodurre i singoli suoni di percussione
Premere uno dei tasti bianchi a partire dalla nota A centrale
(La centrale) e fino all’ultimo tasto sulla destra, cioè le note a
partire da voice.
La nota A centrale corrisponde alla percussione Drum A. La nota
successiva B (cioè Si), alla percussione B, e via dicendo. Le note
superiori all’intonazione limite del pattern ritmico non riproducono alcun suono.
Prima Sessione
2
•Per mantenere un pattern in riproduzione anche dopo
aver rilasciato il tasto premuto
Tenere premuta una delle note a partire da G# e verso sinistra
per triggerare il pattern, quindi premere il tasto [latch] e
rilasciare la nota premuta. Per interrompere definitivamente
il playback, premere nuovamente il tasto [latch].
•Per modificare il valore di tempo
Premere più volte il tasto [tap] ad intervalli regolari di
tempo, oppure tenere premuto il tasto [tap] e ruotare la
manopola Control.
Per ciascun suono percussivo è possibile impostare il livello
sonoro, il pan sinistra/destra dell’immagine stereo, la divisione ritmica, la durata, la quantizzazione ed il nome (maggiori dettagli
sulle operazioni di editing sono riportate più avanti nel manuale).
15
Prima Sessione
2
Esplorare i Setup
Premere il tasto [setups] per accedere all’omonima modalità operativa. Ogni singolo Setup rappresenta una combinazione di:
•Programmi multipli
•Pattern
•Pattern ritmici
•Split (ovvero l’assegnazione - ad esempio - di un suono di
batteria al registro grave, di un timbro di basso a quello
medio e di un suono Lead a quello acuto)
•Impostazione dello status on/off di Latch
•Trasposizione dell’intonazione
•Impostazioni di pan L/R e livello audio
•Impostazione degli effetti
•Assegnazione dei controller
Dopo aver premuto il tasto [setups], ruotare la manopola Control
per navigare tra i diversi Setup disponibili e premere le note su
tutta l’estensione della tastiera per sperimentare con le diverse
combinazioni di split, layer e trigger. I preset rappresentano una
buona idea dalla quale partire per costruire i propri Setup personalizzati.
Il Micron è stato progettato in modo tale da consentire un facile
assemblaggio dei propri Setup. L’esempio che segue descrive
come iniziare a costruire un Setup:
1.Accedere alla modalità Program e selezionare un suono di
Basso.
2.Premere la manopola Control e selezionare “start new setup”.
3.Tornare alla modalità Program e scegliere un suono Lead.
4.Premere la manopola Control e scegliere l’opzione “add to setup?”, dopodichè selezionare “Split A high?”.
5.Accedere alla modalità Rhythm e selezionare un pattern.
6.Tenere premuto il tasto [rhythms] e premere il tasto [setups]
per aggiungere il pattern al Setup.
7.Iniziare a suonare.
16
Registrare le Frasi
Non è indispensabile essere in modalità Pattern per crearne uno. Il
Micron è in grado di catturare l’esecuzione strumentale in qualsiasi momento e di inserire gli eventi musicali in un pattern. I pattern creati in questo modo, cioè in tempo reale, sono denominati
“frasi”.
•Frasi in modalità Program
Premere il tasto [programs] per accedere alla modalità corrispondente. Tenere premuto il tasto [phrase] e suonare una
frase musicale. Non appena si preme la prima nota, il tasto
[phrase] inizia a lampeggiare, per indicare che lo strumento
ha cominciato a registrare la frase. Il tasto [phrase] può
essere rilasciato non appena premuta la prima nota.
Una volta registrata la frase, premere nuovamente il tasto
[phrase]. Il tasto rimane acceso per segnalare che il Micron
è ora pronto a riprodurre gli eventi incisi. Premere una qualsiasi nota per riprodurre la frase in base al tempo corrente.
L’ultima frase registrata è salvata in memoria come il pattern
denominato “* Phrase”, ed appare all’inizio dell’elenco dei
pattern. Se si desidera conservare indefinitivamente la frase,
richiamare il pattern ed assegnargli un nome diverso (p.52).
•Frasi in modalità Setup
L’uso delle frasi risulta molto utile in modalità Setup, dato
che in questo modo è possibile costruire dei riff ritmici da
sfruttare come base mentre ci si suona sopra. Qui il concetto
si fa leggermente più complicato, poichè ad ogni parte è possibile assegnare una frase differente. Tuttavia, la procedura
rimane sempre quella di prima - ovvero tenere premuto il
tasto [phrase] e suonare le note.
Per registrare una frase e contemporaneamente cancellare le
altre, tenere premuto il tasto [phrase] ed iniziare a registrare
quando il tasto è spento. Viceversa, per aggiungere una
nuova frase a quelle già esistenti, iniziare a registrare quando
il tasto è acceso.
Le ultime frasi registrate in modalità Setup sono salvate in
memoria come pattern nominati “* Phrase PartA”, “* Phrase
PartB” etc. Anche in questo caso, per conservare le frasi
preferite, richiamare il pattern e modificarne il nome.
Per registrare una frase, richiamare il preset “Bass/Lead
Split” dal menù Setup, e suonare la tastiera. Il registro grave
riprodurrà il suono di Basso, mentre quello acuto il suono
Lead. Una volta registrata la frase, premere una qualsiasi
nota della tastiera per eseguirne la riproduzione.
Prima Sessione
2
Nel caso in cui risulti impossibile salvare la frase, è
probabile che ciò dipenda
dall’impostazione di protezione della memoria. Consultare p.103 per maggiori
dettagli.
Frasi in modalità Setup:
La prima nota suonata
determina sempre la parte
alla quale verrà associata la
frase stessa.
Consideriamo ad esempio
un setup Bass/Lead Split,
con un suono di Basso (Part
A) assegnato al registro
grave della tastiera ed un
suono Lead (Part B) a quello
acuto.
Se la prima nota suonata
appartiene al registro grave,
la frase verrà associata alla
Part A, anche qualora in
seguito si dovessero premere le note de l regis tro
acuto.
Analogamente, se la prima
nota suonata appartiene al
registro acuto, la frase sarà
assegnata alla Part B, anche
nel caso in cui successivamente si dovessero premere
le note del registro grave.
E che succede se il Setup è
impostato in modo tale da
riprodurre più Programmi
alla pressione di una singola
nota? In questo caso, la
frase verrà associata al Programma con la lettera più
bassa.
17
Prima Sessione
2
Collegare Strumenti Esterni
La coppia di jack (audio in) da 1/4 di pollice sul retro del Micron
permette di collegare anche strumenti esterni - come ad esempio
un altro sintetizzatore, una chitarra etc. I jack accettano sia connettori bilanciati, sia sbilanciati.
L’audio esterno in ingresso può essere mixato con i suoni prodotti
internamente dagli oscillatori del Micron, e la combinazione
risultante inviata ai filtri ed agli effetti del synth. Dato che tutto
ciò, comunque, non avviene automaticamente, è necessario
impostare prima alcuni parametri. Maggiori dettagli su filtri ed
effetti possono essere desunti a partire dal pag. 68.
Se si intende collegare una sorgente audio stereo, utilizzare
entrambi i jack d’ingresso. Per sorgenti mono invece, collegare il
solo jack (left). In questo caso, il segnale in ingresso verrà comunque dirottato ad entrambi i canali sinistro e destro.
Il Micron è stato fornito anche di Programmi speciali - come ad
esempio quelli Vocoder - appositamente studiati per l’elaborazione
di un segnale esterno. Questi Programmi sono contraddistinti dal
simbolo “*” per facilitarne il riconoscimento, e sono stati assegnati alla categoria sfx.
Whew!
A questo punto abbiamo coperto una gran mole di argomenti,
quanto meno sufficienti per iniziare a suonare il Micron e a navigare tra le principali funzionalità del synth senza eccessivi mal di
testa. Nei capitoli che seguono descriveremo più in dettaglio le
caratteristiche relative al MIDI ed altre funzioni avanzate.
18
3
Pattern
Riprodurre i Pattern
I Pattern sono delle linee melodiche riprodotte in loop e triggerate
mediante la pressione delle note sulla tastiera.
Premere il tasto [patterns] accanto alla manopola Control, e ruotare la manopola stessa per navigare tra i pattern disponibili presenti in memoria. L’avvicendarsi dei diversi pattern è indicato
dall’apparizione del nome corrispondente sul display.
Premere una nota per riprodurre il pattern selezionato. Il playback
continuerà fin tanto che si manterrà premuta la nota sulla tastiera.
Usare la funzione Latch
Premendo il tasto [latch] è possibile far continuare il playback del
pattern anche dopo aver rilasciato la nota premuta.
Premere nuovamente il tasto [latch] per interrompere definitivamente la riproduzione del pattern.
Usare la funzione Tap
Premendo il tasto [tap] ad intervalli regolari è possibile impostare
il tempo (cioè la velocità) del pattern in riproduzione. Se si intende
specificare con maggiore precisione il tempo, tenere premuto il
tasto [tap] e ruotare la manopola Control. Il valore selezionato
apparirà sul display.
Opzioni Pattern:
19
Pattern
3
Tipi di Pattern: Arpeggi e Sequenze
I Pattern possono essere fondamentalmente suddivisi in due tipi:
“Arpeggi” e “Sequenze”.
Entrambe le tipologie rispondono alla pressione dei tasti generando una serie di note allocate su uno schema ritmico preprogrammato. L’unica differenza tra i due tipi risiede in quali note
vengono riprodotte.
Un arpeggio suona in loop sfruttando le note effettivamente premute sulla tastiera. Tenendo cioè premuto un accordo, il Micron
genererà una melodia in base alle singole note suonate.
Una sequenza, invece, è composta da una linea melodica già
definita. Tutto quello che c’è da fare in questo caso è tenere premuta una singola nota, per dar modo al synth di riprodurre la frase
musicale associata a quel tasto. La pressione di una nota differente
determina la trasposizione della stessa frase in base all’intervallo
in semitoni specificato.
La tipologia di ogni pattern può essere facilmente cambiata da
“arpeggio” a “sequenza” e viceversa. Lo schema ritmico rimane
valido in entrambi i casi - l’unica differenza è che le note generate
apparterranno o ai tasti premuti, o a quelle preregistrate.
Per facilitare la comprensione di quest’ultimo concetto, è sufficiente selezionare un qualsiasi pattern, e provare ad alternare
l’impostazione del parametro “type” tra “arpeggio” e “sequence”
per apprezzare le differenze (vedere anche pag. 24 per ulteriori
dettagli al riguardo).
Frasi contro Pattern
Nelle modalità Program e
Setup, con il tasto [phrase] è
possibile registrare velocemente e riprodurre un riff o
una linea melodica. In
questo senso quindi, le Frasi
sono le più indicate per la
“cattura” di momenti musicali estemporanei, quando
cioè c’è bisogno di fermare
una certa idea prima che
questa prenda definitivamente il volo.
Una Frase in pratica non è
altro che un pattern registrato mediante il tasto
[phrase]. La conferma viene
dal fatto che l’ultima frase
incisa viene salvata in
memoria come un pattern
denominato “* Phrase”.
Questa frase, se necessario,
può essere rinominata e
scritta per un eventuale utilizzo futuro. E’ sufficiente in
questo caso localizzare il
pattern “* Phrase” e rinominarlo secondo le proprie
esigenze.
20
3
Pattern
Editing dei Pattern
Per selezionare il pattern da modificare, premere il tasto [patterns] e ruotare la manopola Control. Tenere premuta una qual-
siasi nota della tastiera per avviare il pattern e verificare che sia
quello desiderato. Se necessario, utilizzare il tasto [tap] per
impostare il tempo (velocità) di riproduzione.
Una volta scelto il pattern, premere la manopola Control per
entrare in modalità edit. Ruotare la manopola Control per navigare tra le diverse opzioni disponibili, e premere la manopola
stessa per selezionare/deselezionare il parametro del quale si
intende modificare l’impostazione.
Le opzioni offerte dalla modalità di edit sono le seguenti:
1. Revert-to-stored? / Unrevert-to-edited?
Con questo comando è possibile annullare le ultime modifiche
apportate al pattern. Premere la manopola Control per richiamare lo status pre-editing.
Premendo la manopola una seconda volta si può viceversa annullare l’operazione di revert, e ripristinare le modifiche apportate
(comando unrevert).
Utilizzando le operazioni revert ed unrevert è possibile in pratica
comparare ogni singola modifica con lo status originale, ed annullare eventualmente le operazioni ritenute insoddisfacenti.
Una volta ottenuto il risultato definitivo, premere il tasto [store]
per salvare definitivamente il pattern in memoria.
Salvataggio dei pattern
Il tasto [store] si accende in
seguito ad ogni operazione
di modifica del pattern, per
segnalare il fatto che gli
eventi o i parametri sono
stati in qualche modo
variati.
Premere il tasto [store] per
salvare in memoria le modi-
!
fiche apportate al pattern.
La mancata attuazione di
questa procedura determina, allo spegnimento del
Micron, la perdita totale ed
irrecuperabile di tutte le
operazioni di editing effettuate dall’ultima scrittura
in memoria.
21
Pattern
3
2. Send to setup?
Premendo la manopola Control quando sul display è visualizzata
questa opzione, è possibile inviare all’ultimo Setup selezionato il
pattern oggetto di editing.
Qualora il Setup sia sprovvisto di parti, il pattern verrà automaticamente assegnato alla Part A.
Se invece il Setup è composto da più parti, è possibile assegnare il
pattern in uno dei seguenti modi:
1.send to part. Opzione con la quale si assegna il pattern alla
Part. Da tenere a mente che questa utilizza sia un Programma, sia un pattern. Se il Programma della Part è stato
impostato su “(pattern’s pgm)”, il pattern suonerà esattamente come se fosse in modalità Pattern. Altrimenti, il Setup
riprodurrà il pattern facendo riferimento al Programma
impostato per il Setup stesso.
2.layer. La Part esistente del Setup viene duplicata, creando
una nuova Part. Il pattern in questo caso è assegnato alla
nuova Part.
3.split low. La Part esistente del Setup viene splittata in due a
partire da una determinata nota.
Per quest’ultima opzione, il Micron richiede all’utente di definire
la nota di split. La successiva esecuzione del comando determina
così l’assegnazione del pattern allo split di sinistra, con il risultato
che tutte le note alla sinistra del punto di split riprodurranno il
nuovo pattern. Le note invece alla destra del punto di split
(inclusa questa), useranno la Part esistente del Setup.
Alla nuova Part viene assegnata la lettera successiva a quella
oggetto di split. Se ad esempio un Setup è composto dalle Part A,
B, C e D, e si decide di splittare la Part B, alla nuova Part verrà
assegnata la lettera C, mentre le Part successive saranno rinominate in avanti di una lettera (la C diventerà D; la D diventerà E,
etc.).
Per selezionare il punto di split, ruotare la manopola Control,
oppure premere una nota sulla tastiera. Se necessario, utilizzare il
tasto [octave] nel caso in cui il punto di split desiderato dovesse
ricadere all’esterno dell’ottava correntemente selezionata.
4.split high. Opzione simile alla split low, ed anche in questo
caso il Micron richiede la scelta del punto di split. Il pattern è
quindi inviato allo split di destra (invece che a quello di sinistra). Il risultato è che tutte le note alla destra del punto di
split riprodurranno il nuovo pattern. Le note invece alla sini-stra del punto di split (inclusa questa), useranno la Part esistente del Setup.
Il comando send to setup
permette soltanto di assegnare il pattern oggetto di
editing al Setup corrente. Se
quest’ultimo non dovesse
corrispondere a quello al
quale si desidera assegnare
il pattern, sarà necessario
uscire dalla modalità edit,
scegliere il Setup, tornare in
modalità edit del pattern e
procedere con l’assegnazione.
Come cambiano le lettere in
base alla scelta delle opzioni
“layer”, “split low” e “split
high”
In seguito alle operazioni di
layer o split, alla nuova Part
viene assegnata la lettera
successiva a quella della
Part splittata. Tutte le lettere
che seguono sono rinominate in avanti di una unità.
Consideriamo ad esempio
un Setup con quattro Part:
A
B
C
D
Splittando ulteriormente la
Part B otterremo:
A
B (low split di B)
C (high split di B)
D (la vecchia Part C)
E (la vecchia Part D)
22
3
Pattern
Per selezionare il punto di split, ruotare la manopola Control,
oppure premere una nota sulla tastiera. Se necessario, utilizzare il
tasto [octave] nel caso in cui il punto di split desiderato dovesse
ricadere all’esterno dell’ottava correntemente selezionata.
5.add part. Opzione che consente di aggiungere il pattern
come una nuova Part. Tutti gli altri parametri della Part sono
automaticamente reinizializzati sui rispettivi valori di
default.
3. Start new setup?
Opzione che permette di creare un nuovo Setup, al quale viene
assegnato lo stesso nome del pattern oggetto di editing ma preceduto dal simbolo matematico “+” (esempio: “+Liner” se il pattern si chiama “Liner”). Qualora in memoria dovesse essere già
presente un nome del genere (cioè “+Liner”), il Micron inserirà un
numero alla fine della stringa (esempio: “+Liner2).
4. Pattern program
Comando che permette di scegliere il Programma che il pattern
utilizzerà per riprodurre le note. Per velocizzare la selezione del
Programma e passare rapidamente da una categoria all’altra,
tenere premuto il tasto [patterns] e premere le note bianche sulla
tastiera corrispondenti alle categorie di suoni.
Un altro valido metodo per la scelta del Programma è quello di
richiamarlo dalla modalità Program. Premere il tasto [programs]
per accedere all’omonima modalità, e selezionare il Programma
desiderato. Quindi, tenere premuto il tasto [programs] e premere
il tasto [patterns] per completare l’assegnazione. Questo tipo di
operazione funziona anche al contrario - tenendo cioè premuto il
tasto [patterns] e premendo [programs] si può richiamare velocemente il Programma del pattern in modalità Program per eventuali
piccole modifiche da apportare al volo.
5. Length
Per la selezione di una tra le opzioni 1/4, 1/2, 1, 2 o 4 battute.
Il pattern viene sempre riprodotto a partire dalla prima nota della
prima battuta. Per cui, se si dovesse selezionare un valore minore
rispetto a quello corrente, la parte finale del pattern sarà automaticamente esclusa dal playback. Impostando invece un valore maggiore e nel caso in cui la sezione finale non dovesse contenere
alcun evento, gli spazi alla fine del segmento saranno mantenuti
vuoti.
Length e quantizzazione
Grid
Il Micron registra gli eventi
musicali con una risoluzione molto alta. Le
impostazioni di Length e
Grid per la riproduzione dei
pattern sono usate in modo
non-distruttivo per la quantizzazione degli eventi incisi.
Questo significa che se si
registra un pattern di 4 battute e successivamente si
modifica la lunghezza ad 1/4
di battuta, il Micron riprodurrà solo una frazione del
segmento originale, ma conserverà comunque in memoria tutti gli eventi, nel caso
in seguito si dovesse decidere di ripristinare il valore
specificato all’inizio.
Analogamente, i pattern ritmici vengono quantizzati in
base all’impostazione di
Grid, ma tutti gli eventi originali rimangono in memoria e preservati così come
inseriti. Alternando le
diverse opzioni di Grid è in
questo caso possibile
ascoltare come le differenti
impostazioni possano dar
luogo a note sincopate, o ad
un “feel” completamente
diverso dall’originale.
Accesso Rapido
Impostazione
del Programma
per il pattern
Selezione del
Programma
del pattern
23
3
Pattern
6. Grid
Comando che consente la selezione tra 8, 12, 14, 16, 20, 24 o 32
step per battuta, oppure dell’opzione unquantized.
A valore minore corrisponde una più bassa risoluzione di quantizzazione, il che potrebbe dar luogo ad una duplicazione delle note o
sincopi.
Con i valori di 8, 16 o 32 step si può ottenere un ‘feel’ piuttosto
regolare, mentre con impostazioni di 12 o 24 è possibile ricreare
un deciso senso di swing o shuffle. Mixando sapientemente valori
di battute frazionati e step inusuali di 14 o 20 si possono creare
pattern imprevedibili e molto personali.
7. Type
Permette la selezione della tipologia del pattern tra le opzioni
“arpeggio” e “sequence”. Consultare pag.20 per maggiori informazioni sulle differenze tra i due tipi.
8. Span (solo arpeggi)
Consente di scegliere l’intervallo di note da riprodurre, da single
note - con la quale si riproduce soltanto la nota premuta sulla tasti-
era - fino ad altre opzioni che permettono di estendere fino a quattro ottave (in modo up, down ed up-and-down) le note generate.
9. Order (solo arpeggi)
Quando si premono due o più note, è possibile specificare in che
modo queste debbano essere arpeggiate dal Micron.
•As played. Le note vengono arpeggiate in base all’ordine con
il quale sono premute sulla tastiera.
•Up. L’arpeggiatore riproduce le note premute a partire da
quella più bassa e verso quella più alta. Una volta giunto
all’ultima nota, l’arpeggiatore ricomincia da capo partendo
sempre dalla nota più bassa.
•Down. L’arpeggiatore riproduce le note premute a partire da
quella più alta e verso quella più bassa. Una volta giunto
all’ultima nota, l’arpeggiatore ricomincia da capo partendo
sempre dalla nota più alta.
•Up+Down Incl. Mix tra le opzioni Up e Down, nel quale le
note premute sono riprodotte in entrambi i sensi con ripetizione delle note iniziali e finali.
•Up+Down Escl. Simile all’opzione precedente, tranne per il
fatto che le note iniziali e finali non vengono ripetute.
•Octave Jump. L’arpeggiatore riproduce la prima nota premuta e la ripete trasposta di una o due ottave prima di passare alla seconda, anch’essa trasposta di una o due ottave
prima di passare alla terza etc.
Quattro Beat per Battuta
Anche se tutti i pattern del
Micron contengono quattro
beat per battuta, è comunque
possibile creare schemi ritmici articolati e personali.
E’ in questo caso necessario
ricorrere a qualche calcolo,
con l’avvertenza di ignorare
l’indicazione del tempo fornito dal tasto [tap].
Ad esempio, per creare un
feel in 3/4, è sufficiente combinare una Length di 1/2
battuta con un Grid di 24
step, il che consente di ottenere un totale di 12 step su
cui lavorare. Basterà solo
pensare al grouping “6+6”
che appare sul display come
ad un “4+4+4”, ed il gioco
è fatto.
Arpeggio o Sequenza?
Gli Arpeggi contengono solo
eventi di rhythm e velocity
(cioè volume relativo), mentre le Sequenze anche informazioni di pitch (ovvero
altezza delle note in termini
di frequenza).
Per cui gli arpeggi sono più
indicati per pattern generati
dal computer, mentre le
sequenze per linee melodiche e di basso.
Octave Jump
Per ottenere l’effetto Octave
Jump, evitare di selezionare
per Span l’opzione “single
note”.
24
3
Pattern
10. Real-time recording
Una volta ‘raggiunto’ il parametro “record” ed aver così attivato il
click del metronomo, il Micron è pronto a registrare gli eventi
musicali. Come al solito, se il tempo non dovesse risultare giusto,
utilizzare il tasto [tap] per impostare un valore adeguato alle proprie esigenze, dopodichè iniziare a suonare.
Il Micron comincia a registrare dalla prima nota del pattern. In
alternativa, se non si intende iniziare l’incisione immediatamente,
premere la manopola Control.
Il pattern viene posto in loop continuo, per cui è possibile aggiungere eventi musicali ad ogni passaggio. Infatti, nella registrazione
real-time (ovvero in tempo reale), le note già incise non vengono
mai cancellate. Se comunque si intende eliminare una parte ritenuta insoddisfacente, è sufficiente tenere premuta la manopola
Control mentre il pattern continua a girare in loop.
Per interrompere la registrazione, premere uno dei tasti di modalità, oppure ruotare la manopola Control.
Se si desidera cancellare l’intero pattern per ricominciare da capo,
mantenere premuta la manopola Control per tutta la durata del
ciclo. Un metodo comunque più rapido consiste nel tenere premuto il tasto [patterns] e premere l’ultima nota della tastiera. Con
questa scorciatoia si accede direttamente al comando “Clear pattern?” (pag.27)
Il Micron registra non solo le note premute, ma anche tutti gli
eventi generati dall’utilizzo di cursori e pitch wheel. I movimenti
dei controlli addirittura possono anche non essere registrati insieme all’esecuzione strumentale, ma incisi più comodamente in un
secondo momento mentre si ascolta la melodia in loop. In questo
caso ci sarà probabilmente bisogno di ricorrere anche al comando
“Clear controllers?” per la cancellazione degli eventi dei controller
ritenuti insoddisfacenti (maggiori dettagli a pag.27)
Display Time
Il display del Micron mostra
il tempo in formato
“bar:beat:tick”, dove ogni
battuta (bar) è composta da
4 beat, e ogni beat da 120
tick.
I beat a tre step ricadono su
0, 40 ed 80.
I beat a quattro step su 0, 20,
60 e 90.
I beat a cinque step su 0, 24,
48, 72 e 96.
Modificare il metronomo
Il metronomo che è possibile
ascoltare in registrazione è,
di fatto, un pattern vero e
proprio, e come tale può
essere modificato a piacimento. Il suo nome corrisponde a “* Metronome”,
ed è listato all’inizio
dell’elenco dei pattern.
E’ ad esempio possibile
scegliere per il click un
suono (Programma) diverso,
oppure decidere di specificare per il click un tempo in
ottavi o terzinato invece
delle solite note da un
quarto.
Un modo rapido per disabilitare in blocco il metronomo
consiste nel rinominare il
pattern e salvarlo in memoria. Se in seguito si dovesse
decidere di riutilizzarlo, sarà
sufficiente riassegnargli il
nome “* Metronome”.
25
Pattern
3
11. Step editing
Per selezionare lo step oggetto di editing, utilizzare la manopola
Control. Tenendo premuto il tasto [patterns] e premendo la nota
A (La) centrale - cioè quella distinta dalla stringa di testo “voice” -
è possibile richiamare direttamente il primo step del pattern.
Il pattern è modificabile in ogni suo aspetto:
Offset di
Nota +
Bar : Beat : Tick
Posizione
cursore
Ottava
Velocity (altezza)
Durata (larghezza)
Step
a. Aggiungere e sostituire note ed accordi
Premere una o più note per aggiungere (o sostituire) l’evento
per lo step selezionato. La registrazione include i parametri di
pitch, velocity e length, così come gli eventi relativi ai movimenti dei cursori e della wheel eseguiti mentre si mantiene
premuta la nota.
Se il pattern è del tipo “arpeggio”, il valore di pitch viene
sempre registrato, ma ignorato in playback, dato che il Micron
in questo caso riprodurrà l’altezza di nota effettivamente premuta in quel momento.
Dopo aver inserito l’evento, il cursore si sposta automaticamente sullo step successivo.
b. Rimuovere le note
Per rimuovere una nota, portare il cursore sullo step interessato, e premere due volte in rapida sequenza la manopola
Control (“doppio click”).
La cancellazione avrà luogo anche per gli eventi dei controller
allocati tra lo step in oggetto ed il seguente.
c. Spostare le note
Per spostare una nota, portare il cursore sullo step interessato,
quindi tenere premuta la manopola Control e ruotarla verso
sinistra o destra in base alla direzione di spostamento desiderata (un pò come si trascinerebbe un oggetto con il cursore del
mouse del computer).
Note
Controller e Step editing
I movimenti dei controller
sono registrati fin tanto che
si mantiene premuta una
nota sulla tastiera.
Per registrare perciò un
pitch bend mentre è in corso
lo step editing, è sufficiente
tenere premuta la nota per lo
step desiderato e muovere la
pitch wheel.
Rimuovere più note
Per rimuovere più note
simultaneamente, portare il
cursore sulla nota più a
destra dell’intervallo
oggetto di cancellazione.
Quindi tenere premuta la
manopola Control e ruotarla
verso sinistra prima di rilasciarla.
26
3
Pattern
d. Editing della velocity
Portare il cursore sotto la nota della quale si intende modificare la velocity, premere la manopola Control per entrare in
modalità di edit e ruotarla per impostare il valore desiderato.
Abbassando il valore di velocity a zero è possibile ottenere il
mute della nota (nessun suono in uscita).
Mentre si sta modificando la velocity, premendo le note sulla
tastiera si può avere un’idea di come il valore impostato
influisca sull’intensità del volume relativo.
Nota: Anche se sul display appare il valore di durata (duration), questo non può essere variato in questa fase di editing.
e. Editing della durata (duration)
Per impostare il valore di duration di una nota, portare il cursore sullo step interessato e premere la nota sulla tastiera per
la durata desiderata.
Il valore di duration non può essere specificato direttamente,
ma sul display è presente un’icona (in alto a destra) che ne
segnala visivamente l’impostazione.
12. Clean controller?
Con questo comando, premendo la manopola Control, è possibile
cancellare gli eventi dei controller. L’operazione non influisce
sulle note, per cui ciò risulta molto utile nel caso in cui si intenda
cancellare questi tipi di eventi (movimenti di pitch wheel e cursori) senza dover a tutti i costi registrare l’intero pattern da capo.
“Pesare” la velocity e la
durata delle note sul display
Non appena si porta il cursore su uno step sul quale è
presente una nota, in alto a
destra sul display appaiono
gli indicatori di velocity e
duration.
Valori di velocity elevati
sono indicati da una barra
verticale più alta
Valori di duration maggiori
sono analogamente segnalati da una barra orizzontale
più larga.
.
13. Clear pattern?
Comando che consente, premendo la manopola Control, la cancellazione di tutte le note e degli eventi dei controller dal pattern,
senza tuttavia influire sui parametri di base. Per accedere velocemente a questo comando, tenere premuto il tasto [patterns] e premere l’ultima nota a destra della tastiera.
27
Pattern
3
14. Pattern name
Poichè i pattern sono elencati alfabeticamente, la modifica dei loro
nomi riveste una discreta importanza nella successiva ricerca e
riconoscimento.
Ruotare la manopola Control per selezionare la posizione (1-14)
oggetto di editing. Premere la manopola per entrare in modalità di
edit, ed inserire la lettera desiderata ruotando la manopola o premendo una delle note sulla tastiera, la cui assegnazione può essere
desunta dalla figura in basso.
Per alternare i caratteri maiuscoli a quelli minuscoli, premere la
nota due volte.
Inserire e cancellare i caratteri
Per inserire uno spazio, accedere alla posizione desiderata,
tenere premuta la manopola Control e ruotarla in senso orario.
Per cancellare un carattere, accedere alla posizione successiva
rispetto a quella occupata dal carattere da eliminare, tenere
premuta la manopola Control e ruotarla in senso antiorario.
In entrambi i casi, la procedura ricorda molto da vicino il
“trascinamento” che si esegue con il mouse del computer.
15. Send MIDI sysex?
Con questo comando è possibile trasmettere dalla porta (MIDI
OUT) del Micron e verso un dispositivo MIDI esterno (computer
etc.), i dati relativi al pattern.
La procedura consente di effettuare copie di sicurezza o back up
dei dati su un personal computer, e quindi (ad esempio) di condividerli su internet con amici o altri musicisti. Fare riferimento a
pag.107 per maggiori dettagli su cosa sia il Sysex e su come usarlo
al meglio.
16. Send syx bundle?
Comando che consente la trasmissione dei dati relativi al pattern e
dei Programmi associati ad un dispositivo MIDI esterno - sempre
dalla porta (MIDI OUT).
17. Delete pattern?
Permette la cancellazione del pattern. Prima dell’esecuzione, il
Micron richiede sempre la conferma da parte dell’utente.
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