Guida all’Uso: Steve Kostrey, Michael Baggley
Revisione e controllo qualità:
Cristina Bachmann, Heiko Bischoff, Sabine Pfeifer
Le informazioni contenute in questo manuale sono soggette a variazioni senza preavviso e non rappresentano un obbligo
da parte di Steinberg Media Technologies GmbH. Il software descritto in questo manuale è soggetto ad un Contratto di
Licenza e non può essere copiato su altri supporti multimediali, tranne quelli specificamente consentiti dal Contratto di
Licenza. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere copiata, riprodotta o in altro modo trasmessa o registrata,
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marchio registrato Microsoft Corporation. Il logo Mac è un marchio registrato usato su licenza. Macintosh e Power
Macintosh sono marchi registrati.
7Benvenuti!
7Informazioni sul manuale
7Convenzioni per i comandi da tastiera
8Requisiti di sistema e installazione
9Introduzione
9Requisiti minimi
9Installazione di Sequel
9Attivazione di Sequel
9Registrate il vostro software
10Nei prossimi capitoli...
11Tutorial 1: Registrazione
12I tutorial
12Registrazione audio
17Registrazione di parti strumentali
19Tutorial 2: Editing
20Introduzione
20Editing di eventi audio
24Editing di parti strumentali
26Tutorial 3: Mixaggio
27Introduzione
27Impostazione dei livelli
27Impostazione del Pan
28Mute e Solo
28Aggiunta dell’EQ
29Effetti audio
31Aggiunta dell’automazione
32Esportazione
34Tutorial 4: Modalità Live e
Riproduzione in sequenza
35Introduzione
35Parti Arranger
35Modalità Live
36Modalità Riproduzione in sequenza
38La zona Pilota
39Introduzione
39Il menu Sequel (solo per Mac)
39I menu File e Edit
40Come ridurre a icona, ingrandire e chiudere la
finestra del programma
40Il pulsante/menu File
42Il pulsante/menu Edit
43Pulsanti relativi a Progetto, Automazione e Edit
45La zona Righello
46Il Tuner
46I controlli di trasporto
47Il Metronomo
48Utilizzo Computer
48Il display de la zona Pilota
50La zona Arrange
51Introduzione
51Ridimensionamento della zona Arrange
51Tracce e controlli delle tracce
54Linea temporale e griglia
55Ingrandimento o riduzione della zona Arrange
55Utilizzo dello Smart Tool
57La Multizona
58Introduzione
59Il Mixer
60La sezione Inspector – Traccia
64La sezione Media Bay
67La sezione Editor
73La sezione Arranger
74La sezione Impostazioni Programma
76Funzionalità avanzate
77Introduzione
77Inserimento del silenzio
78Quantizzazione audio e Warp
80Smart Transpose (Trasposizione fine)
82Registra con un pulsante
(One Button Record)
4
Sommario
83Configurazione del sistema
84Introduzione
84Note generali sulla configurazione del sistema
84Deframmentazione dell’hard disk (solo Windows)
84Requisiti MIDI
84Hardware audio
86Configurazione dell’audio
89Configurazione MIDI
90Ottimizzazione delle prestazioni audio
92Comandi da tastiera
93Introduzione
93I comandi da tastiera predefiniti
Anzitutto desideriamo ringraziarvi per aver scelto Sequel
di Steinberg. Siete entrati così a fare parte della più
grande comunità internazionale di utenti di software per la
produzione musicale. In oltre 20 anni di innovazioni che
hanno caratterizzato la produzione di computer music,
Steinberg è stata sempre la forza trainante nell’evoluzione
tecnologica del software.
Sequel è il nuovo sequencer entry-level di Steinberg, concepito come piattaforma di uso intuitivo e dotato di tutte le
funzionalità necessarie alla produzione musicale. Sequel
mette a disposizione tutti gli strumenti per la registrazione,
l'editing e il mixaggio audio.
Sequel può essere utilizzato in modo ‘tradizionale’ per incidere, rielaborare e mixare sia l'audio che gli strumenti virtuali. Ad esempio, un musicista può registrare la propria
esecuzione canora o strumentale, usando uno strumento
acustico o virtuale. Con Sequel potete anche collegare la
chitarra elettrica direttamente all'interfaccia audio e registrarla con gli effetti integrati di cui dispone il programma.
Per gli appassionati di musica che hanno un approccio del
tutto diverso alla creazione, Sequel mette a disposizione
un'ampia libreria di loop e frasi musicali con cui è possibile
assemblare brani partendo direttamente dai loop, senza
bisogno di suonare alcuna nota sulla tastiera o sullo strumento. Questo approccio, tipico dei DJ, è molto in voga
soprattutto fra gli amanti di musica elettronica e da discoteca.
Inoltre Sequel può essere utilizzato per l’esecuzione dal
vivo, una modalità di impiego molto creativa ed estemporanea: oggigiorno quasi tutti hanno una certa familiarità
con i mixaggi e gli arrangiamenti, divenuti ormai veri e propri atti creativi, spesso del tutto separati dalla composizione di nuovi brani musicali. Sequel mette a disposizione
tutti gli strumenti occorrenti per mixare e arrangiare brani
musicali.
L'uso del computer per l'esecuzione estemporanea di
composizioni musicali è sempre più frequente sia sul palcoscenico che nei club. Sequel asseconda coloro che
amano esibirsi sul palcoscenico suonando musica al computer: Sequel si differenzia dai sequencer di tipo tradizionale proprio perché privilegia l'aspetto del fare musica dal
vivo. Il programma offre apposite funzioni che permettono
di eseguire ed interagire, mixando e ricombinando fra loro
sezioni di una song o di un progetto, anziché riprodurle in
modo lineare.
Una volta registrato Sequel on-line, consultate sul sito
www.steinberg.net la sezione dedicata alla comunità.
Qui troverete informazioni preziose e potrete conoscere
molti altri utenti dei nostri forum di discussione. Registrandovi sul sito www.mysteinberg.com potrete usufruire di future promozioni offerte da Steinberg.
E adesso, divertitevi a creare la vostra musica!
Il team Steinberg Sequel
Informazioni sul manuale
Il presente manuale è diviso in due sezioni principali. La
prima sezione descrive una serie di esercitazioni che guidano, passo dopo passo, all'uso di Sequel.
La seconda sezione fornisce una breve descrizione delle
singole funzionalità offerte da Sequel. L’ultima parte del
manuale fornisce suggerimenti e consigli per lavorare con
Sequel e informazioni sulla configurazione del sistema.
Una volta completate le due sezioni potrete iniziare autonomamente l'appassionante e divertente avventura della
produzione musicale.
Convenzioni per i comandi da
tastiera
Molti comandi da tastiera in Sequel si eseguono con tasti
funzione standard, alcuni dei quali variano a seconda del
sistema operativo usato. Ad esempio, il comando da tastiera di default per la funzione Undo è [Ctrl]+[Z] in Windows, mentre è [Command]+[Z] in Mac OS X.
Quando in questo manuale si fa riferimento ai comandi da
tastiera associati a tasti funzione, per primo viene indicato
il tasto per Windows, nella forma seguente:
[Tasto Funzione Win]/[Tasto Funzione Mac]+[tasto]
Ad esempio, [Ctrl]/[Command]+[Z] significa “premere
[Ctrl] in Windows o [Command] in Mac OS X, quindi premere [Z]”. Allo stesso modo, [Alt]/[Option]+[X] significa
“premere [Alt] in Windows o [Option] in Mac OS X, quindi
premere [X]”.
7
Introduzione
2
Requisiti di sistema e installazione
Introduzione
Installazione di Sequel
Questo capitolo indica i requisiti di sistema e le procedure
di installazione per le versioni Windows e Mac di Sequel.
Requisiti minimi
La misurazione delle prestazioni si basa su un tipico progetto con 12 tracce (comprensivo di 3-5 tracce strumentali), effetti globali, compressore e EQ per ogni traccia,
con un buffer da 512 campioni. Si possono usare anche
computer più lenti, ma con un numero di tracce inferiore
e/o un buffer di dimensioni superiori.
Per potere utilizzare Sequel il computer deve soddisfare i
seguenti requisiti minimi:
Windows
• Windows XP Home (SP2) o Windows Vista Home Basic
• Pentium/Athlon desktop da 2 GHz, 1,7 GHz mobile o Dual
Core 1,6 GHz
•1 GB di RAM
• 6 GB di spazio libero sul disco rigido
• Hardware audio compatibile con Windows DirectX; hardware
audio compatibile ASIO, raccomandato per prestazioni a
bassa latenza.
• Risoluzione dello schermo: 1280x800 pixel
• Un drive DVD-ROM per l'installazione
• Connessione Internet per l'attivazione della licenza
Macintosh
• Mac OS X 10.4
• Power Mac G5 da 1.8 GHz o Intel Core Solo da 1.5 GHz
•1 GB di RAM
• 6 GB di spazio libero sul disco rigido
• Risoluzione dello schermo: 1280x800 pixel
• Hardware audio compatibile CoreAudio
• Un drive DVD-ROM per l'installazione
• Connessione Internet per l'attivazione della licenza
Durante la procedura d'installazione tutti i file del programma vengono copiati automaticamente nella corretta
posizione.
Windows
1. Inserite il DVD di Sequel nell'apposito drive del
computer.
2. Sfogliate e fate doppio click sul file “Setup.exe”
contenuto nel DVD di installazione di Sequel.
3. Seguite le istruzioni sullo schermo.
Macintosh
1. Fate doppio click sul file “Sequel.mpkg”.
2. Seguite le istruzioni sullo schermo.
Sia che installiate Sequel su Mac o su un computer Windows, dovrete comunque attivare il programma Sequel.
Attivazione di Sequel
Dopo avere installato Sequel occorre attivare il programma sul computer.
• Al termine dell’installazione, si attiva il Syncrosoft License Control Center. Appare la procedura guidata “License Download Wizard”.
• Seguite le istruzioni e digitate il vostro codice di attivazione di Sequel.
Registrate il vostro software
Vi raccomandiamo vivamente di registrare il vostro
software: potrete usufruire del supporto tecnico ed essere
informati sulle ultime novità e gli aggiornamenti relativi a
Sequel. Vi sono due modalità di registrazione:
• In Sequel, aprite il menu File e attivate la funzione “Registrazione Utente...”.
Si attiva così il collegamento a Internet per accedere direttamente alla
pagina di registrazione sul sito web di Steinberg. Seguite le istruzioni
sullo schermo per effettuare la registrazione. Quando lanciate Sequel il
programma chiederà di avviare la procedura di registrazione.
9
Requisiti di sistema e installazione
• Il DVD di installazione di Sequel contiene un modulo di
registrazione in formato pdf. Per registrarsi basta stampare
il modulo, inserire i dati richiesti e inviarlo a Steinberg.
Nei prossimi capitoli...
... è descritto l'uso di Sequel:
• Nella prima parte di questo manuale troverete i tutorial
che introducono rapidamente alle principali funzioni del
programma.
I tutorial si riferiscono a progetti contenuti nella cartella predefinita dei
progetti, e a un file video contenuti nel DVD del programma.
• Per una descrizione dettagliata di tutte le funzioni del
programma si rimanda ai capitoli dedicati alle varie “zone”
in cui è suddivisa l'interfaccia di Sequel.
• Alla fine del manuale troverete utili informazioni sulle
funzionalità e tecniche più avanzate, suggerimenti sulla
configurazione del sistema per le funzioni audio, una panoramica degli effetti e la lista dei comandi da tastiera utilizzati all'interno di Sequel.
10
Requisiti di sistema e installazione
3
Tutorial 1: Registrazione
I tutorial
I capitoli che seguono forniscono una rapida introduzione
a Sequel. Prima di iniziare le esercitazioni è opportuno familiarizzare con la seguente figura che fornisce una panoramica dell'interfaccia utente di Sequel:
La zona Pilota è descritta
nel capitolo “La zona Pilota”
a pagina 38.
Per dettagli sulla zona Arrange si rimanda al capitolo “La
zona Arrange” a pagina 50.
La Multizona con le relative sezioni è descritta nel capitolo
“La Multizona” a pagina 57.
Questo primo tutorial spiega come interagiscono le tre
aree in cui è suddivisa l’interfaccia - la zona Pilota, la zona
Arrange e la Multizona - quando si registrano eventi audio
e parti strumentali.
Registrazione audio
In questa sezione spiegheremo come registrare la chitarra
e inserire la traccia nel progetto, aggiungere un loop di
batteria ed eseguire il risultato ottenuto. Assicuratevi di
avere configurato la scheda audio. Per informazioni sulla
configurazione audio si rimanda al capitolo “Configurazio-
ne del sistema” a pagina 83.
Tutorial 1: Registrazione
Creazione di un nuovo progetto
All'avvio, Sequel crea sempre un nuovo progetto. Questa
impostazione predefinita può essere cambiata nella sezione “Impostazioni Programma”. Per maggiori informazioni,
vedere “La sezione Impostazioni Programma” a pagina 74.
Come creare un progetto nuovo quando c'è già un progetto aperto
• Cliccate sul pulsante “Nuovo Progetto” nella zona Pilota.
12
In questo modo il programma genera un progetto vuoto
chiudendo quello già aperto. Se quello aperto contiene
modifiche che non avete ancora salvato, il programma
chiederà se salvarle o meno.
!
Attenzione: per ora avete solo creato un progetto Sequel vuoto. A questo punto dovete salvare il progetto.
Impostazione della cartella di salvataggio predefinita
Per salvare i progetti di Sequel è fondamentale definire il
percorso in cui saranno memorizzati.
1. Aprite la scheda relativa alle Impostazioni Programma.
2. Cliccate sul pulsante “Cartella Progetto”.
3. Appare una finestra di dialogo che vi permette di cer-
care la cartella desiderata sul computer. Durante l'installazione del programma, Sequel ha creato un'apposita
cartella per il salvataggio dei progetti.
4. Cliccando su “Crea” potete definire una nuova cartella
in cui salvare i vostri progetti.
5. In questo caso lasceremo la cartella predefinita che
Sequel ha creato in precedenza. Cliccate su “OK”.
Aggiunta di una traccia audio
Ö Le sezioni seguenti fanno riferimento a progetti tutorial
contenuti nella cartella predefinita dei progetti Sequel.
!
Caricate il progetto “Recording” contenuto nella cartella “Sequel Tutorial 1”.
Aggiungiamo adesso una traccia audio su cui registreremo. Ad esempio, registriamo la chitarra o un altro strumento a piacere; il metodo è sempre lo stesso per qualsiasi
strumento.
1. Cliccate sul pulsante “Aggiungi Nuova Traccia” nella
zona Pilota.
2. Nella finestra di dialogo che appare, selezionate il pulsante “Audio”.
3. Selezionate “empty” (vuoto) e cliccate su “OK” per inserire la traccia audio nel progetto.
Come salvare un progetto
1. Cliccate sul pulsante “Salva Progetto” nella zona Pilota.
2. Digitate il nome del vostro progetto, ad esempio: “Il
mio primo progetto Sequel”.
3. Cliccate su “OK”.
Il progetto verrà memorizzato automaticamente nella cartella che avete specificato nella scheda Impostazioni Programma.
Tutorial 1: Registrazione
4. Fate doppio click sul nome della traccia e rinominatela
“Guitar”.
13
5. Scegliete l'ingresso desiderato per la traccia all'interno
del menu a tendina “Selezione Ingresso”.
Per potere visualizzare gli ingressi disponibili occorre avere impostato
l’altezza delle tracce su Media, premendo il rispettivo pulsante visibile in
basso, sotto all’elenco delle tracce.
Cliccate qui per scegliere l'ingresso.
Attivazione del click del metronomo
Mentre registriamo la chitarra è utile sentire il metronomo in
sottofondo; il suo click ci aiuta a suonare a tempo e restare
allineati alle misure e ai movimenti visualizzati nel righello.
• Premiamo il pulsante Metronomo nella zona Pilota.
Per impostazione predefinita, il metronomo parte con 2 misure di preconteggio, dopo le quali ha inizio la registrazione.
Adesso dobbiamo stabilire la velocità o il tempo del progetto. Questo fattore influenza direttamente la velocità del
click del metronomo. Se desiderate, potete cambiare il
tempo nell'apposito campo. Per ulteriori informazioni su
come modificare il tempo, si rimanda a “Il Tempo (TEM-
PO)” a pagina 48.
L'impostazione predefinita è 120, pari a 120 BPM (battiti
al minuto). Lasciamo questo valore.
Aggiunta di un loop di batteria
Aggiungiamo adesso la batteria al progetto.
Ö Inserendo un loop di batteria otterrete diversi vantaggi:
potrete rafforzare l’impulso del metronomo mentre state
registrando il basso o la chitarra o inserire il suono della
batteria nella vostra produzione, anche se non siete abili
batteristi o non disponete di una batteria.
1. Aprite la sezione Media Bay nella Multizona.
2. Nella colonna della “Category” (categoria), selezionate
“Drum&Perc”.
3. Nella colonna della “Sub Category” (sottocategoria),
selezionate “Beats”.
4. Nella colonna dello “Style” (stile) scegliete uno stile
adatto alla chitarra che desiderate registrare.
5. Attivate il pulsante di Anteprima e sfogliate le opzioni
disponibili per trovare quella più adatta.
14
Tutorial 1: Registrazione
6. Trascinate il loop di batteria selezionato e rilasciatelo
nella zona Arrange; allineatelo alla misura 1, subito sotto
alla traccia della chitarra.
Scegliete un loop di batteria.Trascinate il loop nella zona Arrange.
7. Usate la funzione Ripeti per ottenere un loop lungo 4
misure.
Cliccate al centro, sul bordo destro dell’evento e trascinatelo a destra per
ripetere il loop fino all'inizio della misura 5. Per ulteriori dettagli sulla funzione di ripetizione si rimanda a “Ripetizione degli eventi” a pagina 56.
Impostazione dei livelli
Nel nostro esempio abbiamo una chitarra che suona attraverso un amplificatore, con un microfono posizionato di
fronte al cono. Il microfono è collegato direttamente all'ingresso microfono Steinberg MI|4. Abbiamo regolato il livello su MI|4 in modo da avere abbastanza volume senza
clipping (distorsioni).
Premendo il pulsante “Pronto per la Registrazione” potremo udire la chitarra, vedere ed ascoltare l'audio che entra
sulla parte destra della traccia.
Inviate il massimo volume possibile agli ingressi della scheda audio evitando però di produrre distorsioni. La maggior
parte delle schede audio fornisce un'indicazione del livello
o del volume; in caso contrario possiamo comunque modificare il livello agendo sul cursore di volume della traccia.
Accordatura dello strumento
Sequel è dotato di un accordatore che consente di accordare gli strumenti, quali la chitarra o il basso.
1. Accertatevi di avere selezionato la traccia della chitarra
e attivato il pulsante “Pronto per la Registrazione” per poter ascoltare il segnale in ingresso.
2. Attiviamo adesso il Tuner nella zona Pilota.
8. Rinominate la traccia “Drums”.
Ö Noterete adesso che il tempo di progetto è cambiato
per adattarsi al loop di batteria. Se il file rilasciato nel progetto è il primo file inserito, il progetto prenderà il tempo di
questo file.
Per ulteriori informazioni sulla definizione o modifica del tempo di progetto
si rimanda alla sezione “Il Tempo (TEMPO)” a pagina 48.
Tutorial 1: Registrazione
L'indicatore si sposta verso
sinistra e verso destra
Nota e ottava
3. Pizzicate una corda della chitarra.
L'accordatore individua automaticamente quale corda avete
pizzicato, a condizione che sia piuttosto intonata. L'indicatore di accordatura si sposta verso sinistra o verso destra: se
si sposta a sinistra, significa che la nota è calante, se si sposta verso destra, è crescente.
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Il Tuner visualizza anche la nota e l'ottava su cui è intonata
la corda. Nell'esempio, la corda del re (“d”) è leggermente
calante e pertanto il tuner indica il valore “d 2”.
4. Accordate una per una tutte le corde.
5. Disattivate il tuner.
Adesso siete pronti per la registrazione!
Registrazione della chitarra
1. Cliccate ripetutamente sul pulsante “Salta a Marker
Precedente” della zona Pilota per essere sicuri di iniziare
la registrazione alla misura 1.
2. Assicuratevi che la modalità ciclica sia non attiva.
3. Premete il pulsante “Registra” per iniziare a registrare la
chitarra: il programma prevede due misure di preconteggio.
4. Quando avete finito di suonare, premete la barra spa-
ziatrice per interrompere la registrazione.
Riproduzione
Adesso potete riascoltare quanto avete appena registrato
lanciando la riproduzione, una funzione molto pratica e
semplice in Sequel; ci sono però alcuni accorgimenti che
conviene seguire per riprodurre l'audio con maggiore precisione.
!
Caricate il progetto “Playback” contenuto nella cartella “Sequel Tutorial 1”.
Per avviare la riproduzione
Vi sono più modi per avviare la riproduzione in Sequel.
• Cliccate sul pulsante Riproduci.
• Premete la barra spaziatrice sulla tastiera del computer per avviare o fermare la riproduzione.
• Premete il tasto [Enter] (Invio) sul tastierino numerico del computer.
• Fate doppio click sulla parte inferiore della zona del righello.
Per fermare la riproduzione
• Cliccate sul pulsante Riproduci mentre è in corso la riproduzione.
• Premete la barra spaziatrice sulla tastiera del computer per avviare o fermare la riproduzione.
• Premete il tasto [0] sul tastierino numerico del computer.
Congratulazioni! Avete appena registrato la vostra prima
parte audio in Sequel. Adesso potete passare alla prossima sezione che descrive la riproduzione audio.
Tutorial 1: Registrazione
Riproduzione ciclica
Sequel può eseguire un loop (o “ciclo”) di una sezione del
progetto. Per definire la parte audio da riprodurre ciclicamente, occorre impostare il locatore destro e quello sinistro.
1. Definiamo adesso una regione che va dalla misura 2
alla misura 3. In questo modo Sequel sa che deve eseguire
un loop tra le misure 2 e 3. Attiviamo la funzione Snap per
definire la regione in modo più preciso.
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2. Spostate il cursore del mouse sul bordo superiore del
righello. Il cursore assume la forma di una matita. Cliccate
e trascinate dalla misura 2 alla 3.
3. Assicuratevi che il pulsante Ciclo sia attivo.
4. Cliccate sui pulsanti “Salta a Marker Precedente” e
“Salta a Marker Successivo” finché il cursore di posizione
della song non è posizionato direttamente sulla misura 2.
5. Premete la barra spaziatrice per avviare la riproduzione; Sequel continuerà ad eseguire il brano finché non premete di nuovo la barra spaziatrice.
Registrazione di parti strumentali
In questa sezione registreremo parti strumentali all'interno
di un progetto, usando tracce strumentali.
!
Caricate il progetto “Recording MIDI” contenuto nella cartella “Sequel Tutorial 1”.
Creazione di una traccia strumentale
Anzitutto aggiungiamo una traccia strumentale al progetto.
1. Cliccate sul pulsante “Aggiungi Nuova Traccia” nella
zona Pilota.
2. Nella finestra di dialogo che appare, selezionate il pulsante “Strumento”.
3. Usate il filtro “Category” per scegliere il suono più
adatto alla vostra song. Nel nostro esempio scegliamo
“Synth Pad”.
4. Rinominate la traccia “Synth”. Se avete scelto un altro
tipo di suono, potrete ovviamente assegnare un nome diverso alla traccia.
Registrazione
Adesso che abbiamo una traccia e il suono, possiamo procedere a registrare quanto abbiamo scelto. La registrazione
di parti strumentali è molto simile alla registrazione di eventi
audio. Se necessario, leggete o rileggete la parte iniziale di
questo capitolo che descrive la registrazione audio.
Ö Sequel rileva automaticamente ed utilizza le periferiche
MIDI installate sul computer.
Ö L'ingresso MIDI alla traccia strumentale è sempre impostato su “tutti gli ingressi”.
1. Premete il pulsante “Pronto per la Registrazione” per la
traccia; premete alcuni tasti della tastiera MIDI. A questo
punto dovreste vedere e sentire i segnali MIDI che entrano
nella parte destra della traccia.
2. Assicuratevi che il pulsante Ciclo sia disattivato.
17
Tutorial 1: Registrazione
3. Premete il tasto [.] sul tastierino numerico per regolare
la posizione della song sulla misura 1; in questo modo sarete sicuri di iniziare la registrazione proprio all'inizio della
song.
4. Premete il tasto [*] sul tastierino numerico per avviare
la registrazione. Registrate 4 misure.
5. Quando avete finito, premete la barra spaziatrice.
6. Disattivate il pulsante “Pronto per la Registrazione” in
modo da silenziare l'ingresso.
Congratulazioni! Avete appena registrato la vostra prima
parte strumentale con Sequel.
!
Caricate il progetto “MIDI Playback” contenuto nella
cartella “Sequel Tutorial 1”.
Premete il tasto [.] sul tastierino numerico per regolare la
posizione della song sulla misura 1; premete la barra spaziatrice per riascoltare.
Adesso potete passare al prossimo capitolo che descrive
come modificare gli eventi audio e le parti strumentali che
avete appena registrato.
Tutorial 1: Registrazione
18
4
Tutorial 2: Editing
Introduzione
Questo capitolo spiega come le varie zone – Pilota, Arrange e Multizona – interagiscono quando si editano
eventi audio e parti strumentali. Per maggiori dettagli sulle
specifiche funzioni è opportuno consultare i capitoli “La
zona Pilota” a pagina 38, “La zona Arrange” a pagina 50 e
“La Multizona” a pagina 57.
Ö Le sezioni seguenti fanno riferimento a progetti tutorial
contenuti nella cartella predefinita dei progetti Sequel.
Editing di eventi audio
Questa sezione descrive alcune delle funzioni di editing
audio messe a disposizione da Sequel.
Anzitutto vediamo alcune operazioni di modifica degli
eventi: Rinomina, Ridimensiona, Sposta, Copia, Ripeti e
Cancella.
!
Caricate il progetto “Event Operations” contenuto
nella cartella “Sequel Tutorial 2”.
Rinomina
Rinominare gli eventi è un'operazione semplicissima in
Sequel. Assegnare il nome corretto ai file audio è fondamentale per organizzare il progetto in modo preciso e
chiaro. Nell'esempio rinomineremo l'evento audio nella
traccia della batteria assegnandogli il nome “Drums”:
1. Fate doppio click sul campo con il nome dell'evento.
2. Digitate “Drums” e poi premete [Enter]/[Return] (In-
vio).
Ridimensionamento
Il ridimensionamento consiste nel modificare l’inizio e la
fine dell’evento. In genere le operazioni di editing necessarie sono limitate a: ridimensionamento, divisione e ripetizione.
1. Cliccate sull’evento da ridimensionare. In questo caso
ridimensioniamo gli eventi “Guitar” e “Synth”.
2. Spostate il cursore su uno dei triangoli visibili in basso
a sinistra o a destra dell'evento. Cliccate e trascinate il
mouse per regolare gli eventi “Guitar” e “Synth” in modo
da ridurre lo spazio vuoto a sinistra e a destra dell'evento.
Adesso viene visualizzato il nuovo nome “Drums”.
20
Tutorial 2: Editing
Divisione
Lo strumento forbici serve a dividere gli eventi.
Potete dividere o tagliare un evento in un punto qualsiasi,
oppure in posizioni definite in base alla griglia visualizzata
nella zona Arrange, in corrispondenza di specifiche misure
e movimenti.
Divisione con la funzione Snap disattivata
Quando si divide l’evento con la funzione Snap disattivata,
si può tagliare l’evento in qualsiasi punto, senza essere
vincolati alla griglia di riferimento.
5. Per annullare le operazioni eseguite basta premere il
pulsante “Annulla Ultima Azione” visibile nella zona Pilota.
Controllate che le divisioni siano state tutte rimosse
dall'evento “Synth”.
Divisione con la funzione Snap attiva
Se attivate il pulsante Snap, potete eseguire divisioni e tagli più precisi, in corrispondenza di specifiche misure o
movimenti.
1. Assicuratevi che il pulsante Snap sia attivo.
2. Adesso divideremo l’evento “Drums” in corrispon-
denza del terzo battito di ciascuna misura.
3. Se non vedete i battiti sulla griglia, potete ingrandire
l'immagine premendo il tasto [H] della tastiera.
4. Tagliate in corrispondenza della misura 1 al terzo bat-
tito, alla misura 2 al terzo battito, alla misura 3 al terzo battito e alla misura 4 al terzo battito.
5. Per annullare le operazioni eseguite basta premere il
pulsante “Annulla Ultima Azione” visibile nella zona Pilota.
Controllate che le divisioni siano state tutte rimosse
dall'evento “Drums”.
1. Assicuratevi che la funzione di aggancio alla griglia sia
disattivata. A questo punto potete dividere o tagliare
l'evento nel punto che preferite.
2. Selezionate l'evento “Synth”.
3. Spostate il cursore in basso sull’evento. Il cursore as-
sume la forma di un paio di forbici.
4. Cliccate in un punto a piacere in basso sull’evento,
eseguendo tutti i tagli che desiderate.
Tutorial 2: Editing
21
Spostamento
Spostiamo adesso tutti gli eventi del progetto in modo che
tutti gli eventi di tutte le tracce siano allineati alla misura 2.
1. Assicuratevi che la funzione Snap sia attiva.
2. Cliccate e tenete premuto il mouse su una zona vuota
della finestra del progetto. Trascinate il cursore per creare
una selezione di tutti gli eventi. Al rilascio del mouse tutti
gli eventi appaiono selezionati.
3. Mentre gli eventi sono selezionati, cliccate e trascinateli alla misura 2.
1. Spostate il cursore sull'evento che desiderate mettere
in mute. Il pulsante Mute è visualizzato sull'evento, nell'angolo superiore destro.
2. Cliccate sul pulsante Mute: l'evento assume il colore
grigio che sta ad indicare che l'evento è silenziato.
3. Per rendere di nuovo udibile l'evento basta premere di
nuovo il pulsante “Mute”.
Ripetizione
Questa funzione è ideale per ripetere in continuazione un
elemento collocandolo subito dopo l'evento che si desidera ripetere. Questa funzione è concepita proprio per gli
eventi in Sequel.
Ripetiamo adesso l'evento “Drums”:
1. Cliccate sulla maniglia di ripetizione centrale, visibile
sul margine destro dell'evento, e trascinate fino a che non
appaiono visualizzate 3 “Ripetizioni”.
4. Cliccate su una zona vuota della finestra del progetto
in modo che non vi siano eventi selezionati.
Tutti gli eventi sono stati spostati assieme e collocati nella
stessa posizione relativa.
5. Riselezionate tutti gli eventi e rilasciateli alla misura 1.
Mute
Quando mettete un evento in mute, l’evento viene silenziato e non è più udibile. Si possono silenziare alcuni
eventi in modo che la traccia continui a suonare tutto, eccetto gli eventi in mute.
Ö Attenzione: silenziare gli eventi non è come silenziare
una traccia.
Tutorial 2: Editing
2. Abbiamo ottenuto così cinque eventi “Drums”, di cui
due originali e tre ripetizioni.
Copia
Il comando può essere usato per copiare un evento in
un'altra area della finestra del progetto.
Uso delle funzioni Copia e Incolla
1. Per copiare un evento audio cliccate su quello deside-
rato e selezionate “Copia” dal menu Edit. In questo caso
scegliamo l'evento “Guitar”.
2. Posizionate il cursore nel punto del progetto in cui de-
siderate eseguire la copia. Spostate il cursore alla misura
5, al secondo battito.
22
3. Assicuratevi di cliccare sulla traccia in cui desiderate
incollare l’evento copiato.
4. Dal menu Edit selezionate la funzione “Incolla”.
Ö È possibile che ci sia già una seconda traccia
selezionata. In tal caso, la funzione incolla l'evento sull'altra
traccia. Per questo prima di selezionare la funzione
“Incolla”, occorre controllare quale traccia è stata
selezionata.
5. A questo punto abbiamo due eventi “Guitar”.
Uso dei tasti [Ctrl]/[Command]
1. Spostate il cursore al centro dell'evento Synth; tenete
premuto [Ctrl]/[Command].
2. Adesso copiate l'evento “Synth”: cliccate e tenete
premuto il mouse sull'evento, quindi trascinatelo fino alla
posizione in cui volete eseguire la copia. In questo caso,
trascinate fino ad allineare la copia alla misura 5.
3. A questo punto rilasciate il pulsante del mouse.
4. Adesso abbiamo due eventi “Synth”.
Cancella
1. Selezionate l'evento da rimuovere.
2. Premete il tasto [Delete] (Canc) o [Backspace] per ri-
muovere l'evento.
In alternativa potete anche scegliere l’analoga funzione dal menu Edit.
1. Per aprire il Sample Editor, selezionate un evento audio
e attivate la sezione Editor nella Multizona.
2. L'evento audio selezionato appare visualizzato al cen-
tro della sezione Editor: qui appare in dettaglio la forma
dell'onda del file audio.
Le funzioni che appaiono a sinistra della finestra (Volume,
Mute, Trasposizione, Blocco trasposizione) sono descritte
nella sezione “La sezione Editor” a pagina 67.
L'editor dei campioni - Sample Editor
L'editor dei campioni (Sample Editor) permette operazioni
di editing molto precise. Può essere usato per le seguenti
funzioni:
• Quantizzazione
•Time Warp
• Inserimento del silenzio
Queste funzioni sono descritte in dettaglio nel capitolo
“Funzionalità avanzate” a pagina 76.
Tutorial 2: Editing
23
Editing di parti strumentali
Questa sezione descrive alcune delle funzioni di editing
delle parti strumentali fornite da Sequel.
Key Editor
All'interno del Key Editor si possono apportare modifiche
ai dati MIDI all'interno delle tracce strumentali.
!
Caricate il progetto “Key Editor” contenuto nella
cartella “Sequel Tutorial 2”.
Cancellazione delle note
Selezionate l'evento “Synth” e, nella sezione Editor della
Multizona, visualizzate il Key Editor. L'editor visualizza le
note del synth allineate ad una tastiera virtuale, visibile a
sinistra. In basso è visibile la velocity di ciascuna nota, in
alto il righello del tempo.
Cancelliamo tutte le note della misura 1.
1. Clicchiamo e teniamo premuto il pulsante del mouse
per creare la selezione sulla prima misura.
Con questa tecnica è come se prendessimo le note al “laccio”.
1. Prendiamo al “laccio” tutte le note della misura 2.
2. Teniamo premuto [Ctrl]/[Command] e trasciniamo le
note selezionate dalla misura 2 alla 1. In questo modo le
note verranno copiate.
Ridimensionamento delle note
Possiamo allungare o abbreviare le note usando il Key
Editor. Trasformiamo tutti gli ottavi delle prime due misure
in quarti.
1. Prendiamo al “laccio” tutte le note delle prime due
misure.
2. Spostiamo il cursore all’estremità di una delle note
prese al laccio. Il puntatore del mouse assume la forma di
una doppia freccia.
2. Premiamo ora il tasto [Delete] (Canc) o [Backspace]
della tastiera del computer per rimuovere tutte le note
contenute nella prima misura.
Copia delle note
Adesso copiamo tutte le note della seconda misura inserendole nella prima misura.
Tutorial 2: Editing
3. Clicchiamo e trasciniamo verso destra per ridimensio-
nare le note.
24
Creazione o disegno di note
Possiamo ricorrere al Key Editor anche per disegnare le
note. In questo modo possiamo creare arrangiamenti strumentali che abbiamo difficoltà a suonare.
Aggiungiamo adesso alcune note alle prime due misure
della song:
1. Ingrandiamo il Key Editor cliccando sulla barra superiore nella Multizona e trascinando il cursore verso l'alto.
2. Ingrandiamo le note nel Key Editor agendo sul cursore
di ingrandimento, a destra del Key Editor.
3. Disegniamo adesso un G (Sol) sul primo C della misura 1 in modo che vengano suonate due note invece di
una.
4. Teniamo premuto [Alt]/[Option]; il cursore si trasforma
in matita.
5. Clicchiamo e trasciniamo per inserire un G (Sol) da un
ottavo.
6. Continuate a disegnare altre note sopra alle restanti
note, nella misura 1 e 2.
E adesso, provate a sperimentare inserendo le note da
soli.
La Corsia Controller
La Corsia Controller permette di aggiungere o modificare
dati MIDI, come la velocity e i dati relativi ai controller. In
genere questa sezione viene usata per editare velocity o
pitch bend. Se alcune note MIDI hanno velocity troppo
alte o basse è possibile visualizzarle e modificarle nella sezione inferiore del Key Editor.
La sezione Controller Menu a tendina
1. Potete scegliere l’informazione MIDI da visualizzare o
modificare dal menu a tendina; nel nostro esempio scegliamo “Velocity”.
In basso sono visibili le impostazioni di velocity delle singole note
contenute nella parte MIDI.
2. Tenete premuto [Alt]/[Option] ed il cursore si tra-
sforma in matita.
3. Cliccate e trascinate per spostare verso l'alto o il
basso i dati di velocity di una nota.
4. Potete anche cliccare e spostare il cursore sulla Cor-
sia Controller in modo da disegnare curve o rampe di velocity.
Passiamo adesso al prossimo capitolo che descrive il
mixaggio, l’equalizzazione, l'automazione, gli effetti e
l'esportazione.
!
Premendo il tasto [Alt]/[Option] accedete al strumento Matita che vi permette di disegnare parti strumentali nella zona Arrange, o gli eventi nel Key Editor!
25
Tutorial 2: Editing
5
Tutorial 3: Mixaggio
Introduzione
Questo capitolo spiega come realizzare un mixaggio con
gli opportuni livelli, EQ ed effetti: alla fine aggiungeremo
anche l’automazione ed esporteremo l’audio.
Ö Le sezioni seguenti fanno riferimento a progetti tutorial
contenuti nella cartella predefinita dei progetti Sequel.
Impostazione dei livelli
Anzitutto dobbiamo dosare i livelli per il nostro progetto, in
modo da ottenere già un primo mixaggio equilibrato a cui
aggiungeremo poi EQ ed effetti.
!
Caricate il progetto “Mixing 1” contenuto nella cartella “Sequel Tutorial 3”.
1. Selezionate il Mixer nella Multizona.
2. Premete la barra spaziatrice della tastiera del compu-
ter per riprodurre il progetto e ascoltare il mixaggio.
3. Spostate i fader di ogni traccia finché il mixaggio non
vi soddisfa.
Ö Se per qualche ragione dovete riportare il fader sulla
posizione predefinita pari a 100, eseguite [Ctrl]/[Command]-click direttamente nell’area del fader.
Ö Siate cauti nell’aumentare i fader e assicuratevi di
mantenere i livelli a un buon volume, senza che si producano distorsioni (clipping) o suoni sgradevoli. Se il volume
delle tracce è eccessivo, il fader Master diventa di colore
rosso. In questo caso occorre abbassare i livelli e cliccare
sull’indicatore di Sovraccarico Audio per resettarlo.
Per i livelli è tutto; vediamo ora il Pan.
Impostazione del Pan
!
Caricate il progetto “Mixing 2” contenuto nella cartella “Sequel Tutorial 3”.
Impostando il Pan si sposta la posizione della rispettiva
traccia nel mix stereo. Potete tenere il segnale bilanciato al
centro del campo stereo, leggermente a sinistra o a destra, oppure completamente a sinistra o destra.
Manteniamo la traccia “Drums” al centro, spostando la
traccia “Bass” un po’ a sinistra; spostiamo la traccia “Guitar” completamente a sinistra, e la traccia “Synth” tutta a
destra. In questo modo avremo aggiunto al mixaggio una
maggiore spazialità.
Ö Per riportare il panner al centro basta eseguire il comando [Ctrl]/[Command]-click direttamente nell’area del
panner.
È tutto per quanto riguarda il Pan; passiamo a Mute e
Solo.
27
Tutorial 3: Mixaggio
Mute e Solo
!
Caricate il progetto “Mixing 3” contenuto nella cartella “Sequel Tutorial 3”.
Ogni traccia ha un pulsante “Mute” e un pulsante “Solo”: il
primo silenzia la traccia, il secondo invece consente la riproduzione della traccia o delle tracce per le quali è stato
attivato il pulsante “Solo”.
Ö Si possono avere contemporaneamente più tracce in
Mute o Solo.
Ö Quando una traccia è impostata in Solo, le altre vengono silenziate.
Per disattivare le funzioni Solo o Mute basta premere di
nuovo il rispettivo pulsante.
Se desiderate silenziare una traccia che è in Solo, e contemporaneamente mettere in Solo un’altra traccia, dovete
eseguire [Ctrl]/[Command]-click sul pulsante Solo della
traccia che desiderate mettere in Solo.
È tutto per quanto riguarda Mute e Solo; passiamo
adesso all’EQ.
1. Selezionate la traccia “Drums” nella zona Arrange.
2. Mettete in solo la traccia Drums e selezionate la se-
zione Inspector - Traccia nella Multizona.
3. Cliccate sulla scheda “Equalizzatori”.
Ö Assicuratevi che una sezione del progetto riproduca la
traccia della batteria in modo da percepire distintamente i
cambiamenti di EQ che state applicando.
In Sequel ogni traccia dispone di un equalizzatore con tre
bande di frequenza. L’equalizzatore “lo” (low shelf) opera
sulle basse frequenze, l’equalizzatore parametrico “mid”
sulle frequenze medie, l’equalizzatore “hi” (high shelf)
opera invece sulle alte frequenze.
EQ: Lo, Mid e Hi
Aggiunta dell’EQ
!
Caricate il progetto “Mixing 4” contenuto nella cartella “Sequel Tutorial 3”.
Con l’equalizzatore (EQ) potete modificare il suono del segnale attenuando o enfatizzando le frequenze in modo che
tutti gli elementi si miscelino al meglio, e gli strumenti trovino la giusta collocazione nello spettro delle frequenze. Le
impostazioni di equalizzazione sono molto soggettive e in
gran parte influenzate dal tipo di musica che si sta mixando.
Adesso vedremo alcune delle funzioni di equalizzazione
offerte da Sequel; vi invitiamo comunque a sperimentare
vari preset nei vostri mixaggi per trovare quelli di volta in
volta più adatti.
Tutorial 3: Mixaggio
Potete regolare la frequenza di ogni EQ cliccando sul cursore della frequenza e trascinandolo verso sinistra o destra.
La frequenza esatta su cui opera l’equalizzatore è riprodotta nella finestra delle impostazioni di equalizzazione.
28
Ö Mentre apportate le modifiche potete anche osservare
la rappresentazione grafica delle impostazioni di equalizzazione.
Ö Potete regolare i livelli EQ agendo sul cursore del guadagno che enfatizza o attenua la banda dei bassi, medi o
degli acuti, cliccando e trascinando il cursore verso l’alto o
verso il basso.
L’equalizzatore medio è un EQ parametrico e, pertanto, è
possibile ampliare o ridurre il range di frequenze di questo
EQ: basta cliccare sulla larghezza di banda media o sul
cursore “Q” e trascinarlo verso destra per ampliare il
range, o verso sinistra per ridurlo.
Per bypassare l’equalizzatore, premete il pulsante Bypass.
Effetti audio
!
Caricate il progetto “Mixing 6” contenuto nella cartella “Sequel Tutorial 3”.
Inseriamo adesso alcuni effetti nel progetto. Sequel prevede tre tipi di effetti che possiamo manipolare:
• Effetti Traccia
• Effetti Globali
• Effetti Output
Per maggiori informazioni sui singoli effetti e i relativi parametri si rimanda al capitolo “Panoramica degli effetti” a pa-
gina 95.
• Potete aggiungere gli effetti anche alle parti strumentali.
Per una descrizione si rimanda alla sezione “La scheda Ef-
fetti Evento (solo tracce strumentali)” a pagina 60.
Effetti Traccia
Gli Effetti Traccia sono comunemente chiamati Effetti in
Insert perché vengono inseriti nel flusso del segnale.
1. Selezionate la traccia “Bass”.
2. Assicuratevi di avere aperto l’Inspector; cliccate sulla
scheda “Effetti Traccia”.
Potete resettare qualsiasi cursore facendo [Ctrl]/[Command]-click sul cursore. Oppure potete resettare l’equalizzatore dal menu a tendina Preset Equalizzatore, cliccando
sul campo dei preset, quindi selezionando l’opzione Reset.
Vi suggeriamo di continuare a sperimentare l’uso degli EQ
su tutte le tracce.
Ö In genere quando si usa l’EQ è meglio attenuare (abbassare il guadagno) piuttosto che enfatizzare.
!
Per ascoltare e apprezzare le modifiche che abbiamo
apportato all’EQ, caricate il progetto “Mixing 5” contenuto nella cartella “Sequel Tutorial 3”.
Passiamo adesso agli effetti.
Tutorial 3: Mixaggio
La scheda Effetti Traccia
3. Iniziate la riproduzione e mettete in loop (o ciclo) una
sezione di musica, in modo da sentire tutto.
Il progetto che usiamo nel tutorial ha i locatori ed il ciclo già impostati, ma
potete modificarli, se lo desiderate.
4. Applichiamo la compressione, ossia l’effetto in Insert
fisso, alla traccia “Bass” per renderla più omogenea.
29
5. Regoliamo il cursore “Threshold” (Soglia) in modo che
i bassi suonino più omogenei e risulti attenuata la differenza fra le note eseguite a volume più o meno alto.
6. Aumentiamo il “Livello Canale” per compensare la riduzione di guadagno che la compressione ha operato
sulla traccia “Bass”.
7. A questo punto aggiungiamo un po’ di effetto Flanger
alla traccia “Synth” perché risalti di più. Selezionate la
traccia “Synth” nella zona Arrange.
8. Cliccate sul primo slot di effetto in insert e scegliete
“Flanger” dal sottomenu Modulation.
Preset Effetto
Per maggiori informazioni sui singoli effetti e i relativi parametri si rimanda al capitolo “Panoramica degli effetti” a pa-
gina 95.
Terminata questa sezione potete caricare il prossimo tutorial che contiene tutte le modifiche che abbiamo eseguito.
Effetti Globali
!
Caricate il progetto “Mixing 7” contenuto nella cartella “Sequel Tutorial 3”.
Ogni progetto può avere due effetti in mandata (“Send Effects”), chiamati anche Effetti Globali.
1. Assicuratevi di avere aperto l’Inspector e cliccate sulla
scheda “Effetti Globali”.
Come effetti in mandata predefiniti abbiamo Reverb, ossia
un effetto riverbero, e StereoDelay. Se desiderate, potete
modificarli, tenendo comunque presente che disponete
solo di due slot che saranno usati per tutte le tracce.
Aggiungiamo adesso un effetto di riverbero alla traccia
della batteria:
2. Selezionate la traccia “Drums” e assicuratevi di avere
attivato “Quantità 1”. In questo modo possiamo inviare la
traccia della batteria all’effetto “Reverb” che si trova nello
slot Send 1.
9. Potete apportare le modifiche in modo manuale o scegliere un preset dal menu “Preset Effetto”.
Tutorial 3: Mixaggio
Attiva/disattiva Quantità 1
Effetto Send 1
Effetto Send 2
3. Spostate la quantità “Send 1” finché l’effetto “Reverb”
non raggiunge l’intensità desiderata.
Per maggiori informazioni sui singoli effetti e i relativi para-
metri si rimanda al capitolo “Panoramica degli effetti” a pa-
gina 95.
30
Effetti Output
Come gli Effetti Traccia, anche gli Effetti Output sono
usati come effetti in Insert, applicati però sul canale Master. Cliccando sulla scheda “Effetti Output” potete accedere a due effetti fissi e due modificabili.
I due effetti fissi sono Maximizer e StereoEnhancer, entrambi regolabili mediante cursori e un pulsante di bypass.
Usiamo adesso l’effetto “Maximizer” per aumentare il volume globale del progetto, e l’effetto “StereoEnhancer”
per creare un effetto di mixaggio più diffuso.
1. Spostate il cursore “Maximizer” finché l’effetto non ha
raggiunto il livello desiderato.
2. Potete anche bypassare l’effetto cliccando sull’apposito pulsante visibile al di sopra del cursore.
3. Aumentate leggermente lo “StereoEnhancer” per
creare nel progetto un effetto più diffuso.
Per maggiori informazioni sui singoli effetti e i relativi parametri si rimanda al capitolo “Panoramica degli effetti” a pa-
gina 95.
Abbiamo terminato con gli effetti; passiamo adesso all’automazione.
Creiamo un fade out per l’intera song, modificando l’automazione del volume sulla traccia Master.
1. Attivate il pulsante “Modifica/Scrivi automazione” nella
zona Pilota.
La traccia Master appare nella zona Arrange.
Modifica/Scrivi automazione
Controllate che qui sia selezionato il Volume
2. Assicuratevi che nel menu a tendina dell’automazione
sia selezionata l’opzione “Volume”.
Adesso inserite un fade-out nell’ultima misura del progetto.
3. Create due punti di ancoraggio cliccando sulla linea di
automazione del volume: uno all’inizio e l’altro alla fine
dell’ultima misura.
Se avete creato un punto di ancoraggio per errore, potete eliminarlo selezionandolo e premendo il tasto [Delete] (Canc) o [Backspace] della tastiera del computer.
Aggiunta dell’automazione
L’automazione ci permette di regolare fader, pan, manopole ed effetti in modo automatico. Questa funzione è
molto comoda, soprattutto se abbiamo molte tracce nel
progetto; tutte le variazioni che apportiamo verranno memorizzate dal programma e non avremo più bisogno di occuparcene perchè saranno applicate di nuovo in modo
automatico.
!
Caricate il progetto “Mixing 8” contenuto nella cartella “Sequel Tutorial 3”.
Tutorial 3: Mixaggio
31
4. Trascinate il punto di ancoraggio alla fine della song,
tutto verso il basso.
Se l’automazione applicata non vi piace, basta premere
[Ctrl]/[Command]+[Z] per annullarla.
Vi suggeriamo di continuare a sperimentare questo
strumento che può davvero trasformare i vostri progetti in
capolavori. Tenete presente che con Sequel potete automatizzare quasi tutto: manopole, cursori, fader, ecc.
Ascoltate adesso l’automazione di fade-out che avete appena creato.
Ö Potete anche creare automazioni durante la riproduzione o la registrazione, spostando rapidamente un fader o
una manopola.
Adesso invece vedremo come automatizzare un parametro.
In questo caso useremo il “Panner” nella traccia “Synth”.
1. Controllate di avere attivato il pulsante “Modifica/Scrivi
automazione”.
2. Dal menu a tendina dell’automazione, selezionate “Panner Sinistra-Destra” nella traccia Synth in modo da poter
vedere l’automazione mentre viene scritta sulla traccia.
3. Lanciate la riproduzione premendo la barra spaziatrice
e spostate il panner avanti e indietro.
Esportazione
Una volta mixato il progetto è venuto il momento di esportarlo per condividerlo, masterizzarlo o riascoltarlo sul vostro iPod.
!
Caricate il progetto “Mixing 9” contenuto nella cartella “Sequel Tutorial 3”.
Esportazione in iTunes
Per esportare il progetto in iTunes, basta aprire il menu
File e scegliere il comando “Esporta il progetto in iTunes”.
L’intero progetto viene esportato direttamente e convertito
in file AAC, il formato standard di iTunes. A questo punto
verrà lanciato iTunes; vedrete che il progetto appena
esportato figura già nella vostra libreria, pronto per essere
trasferito su iPod.
4. Quando avete terminato, fermate la riproduzione.
Ö Sequel provvederà automaticamente a smussare l’automazione.
Tutorial 3: Mixaggio
Ö Per usufruire di questa funzione è necessario avere installato iTunes sul computer.
Esportazione di file audio
1. Se volete esportare il progetto in un altro formato, apri-
te il menu File e selezionate la funzione “Esporta Progetto
come File Audio”.
2. Nella finestra di dialogo che si apre potete assegnare
un nome al file, ad esempio: “First Mixdown”.
32
Ö Nel campo “Cartella Export” potete specificare il percorso e la cartella in cui verrà salvato il file. Vi suggeriamo
di scegliere un percorso facile da ricordare. Salvando il file
nella cartella Progetti (scelta raccomandata) il file non andrà perso o cancellato accidentalmente.
Ö In genere nel campo “Formato File” si seleziona il formato “File Wave” perché è il formato audio più compatibile. Nel menu a tendina potete scegliere anche formati
differenti, a seconda dell’applicazione con cui verrà riprodotto poi il file.
3. Per la masterizzazione su CD si preferisce di solito una
risoluzione di 16 bit. Anche noi sceglieremo questa risoluzione.
Selezionando 24 bit si avrà una qualità migliore dell’audio sul CD, ma il
file occuperà molto più spazio sul disco rigido.
4. Una volta effettuate le impostazioni desiderate, premete su “Esporta” per dare avvio all’esportazione del file.
L’indicatore di avanzamento in basso mostra il progresso dell’esportazione.
!
Caricate il progetto “Mixing 10” contenuto nella cartella “Sequel Tutorial 3” per ascoltare i risultati di
questa esportazione.
33
Tutorial 3: Mixaggio
6
Tutorial 4: Modalità Live e
Riproduzione in sequenza
Introduzione
Modalità Live
In questo capitolo vedremo come usare Sequel per eseguire performance dal vivo, in modo facile e divertente. Imparerete a creare parti Arranger e ad usare la sezione
Arranger.
Parti Arranger
Ö Le sezioni seguenti fanno riferimento a progetti tutorial
contenuti nella cartella predefinita dei progetti Sequel.
!
Caricate il progetto “Live Mode 1” contenuto nella
cartella “Sequel Tutorial 4”.
Creeremo adesso le parti Arranger e separeremo l’introduzione, la strofa, il ritornello e la coda in differenti sezioni.
1. Attivate la traccia Arranger nella zona Pilota.
2. Posizionate il cursore sulla traccia Arranger; tenete
premuto [Alt]/[Option] sulla tastiera del computer. Il cursore assume la forma di una matita.
3. Cliccate e trascinate il cursore per creare una parte
Arranger, dalla misura 1 alla 5.
4. Create altre tre parti: dalla misura 5 alla 13, dalla 13
alla 17 e dalla 17 alla 25. Le parti verranno numerate in ordine alfabetico, dalla A alla Z.
Potete creare fino a 26 parti, una per ciascuna lettera dell'alfabeto.
Se desiderate usare un progetto diverso, potete creare tutte le parti
Arranger che volete.
!
Caricate il progetto “Live Mode 2” contenuto nella
cartella “Sequel Tutorial 4”.
Ora che avete preparato le parti Arranger, potrete usarle
per riprodurre il vostro progetto.
1. Nella Multizona selezionate la sezione Arranger.
2. Verificate che la modalità Modo Pad sia impostata in
modalità “Live”. In questo caso dovranno essere visibili
quattro piccoli tasti disposti a formare un quadrato.
3. Sotto al pulsante di selezione della modalità Pad sono
visibili una serie di pulsanti che permettono di attivare la
modalità “Salto”. Verificate che sia selezionata l’opzione
“End” (Fine).
4. Cliccate sul “Pad A”: inizierà la riproduzione in loop
dell'introduzione.
Potete anche premere il tasto [A] sulla tastiera del computer. Noterete
che il pad appare evidenziato: ciò significa che il pad è in fase di
riproduzione, o è attivo.
5. Cliccate sul “Pad B”.
Noterete che il pad inizia a lampeggiare: ciò significa che questo sarà il
prossimo pad ad essere riprodotto.
35
Tutorial 4: Modalità Live e Riproduzione in sequenza
L’ordine in cui saranno riprodotti i pad ed il momento esatto
in cui saranno eseguiti dipende dalle impostazioni selezionate con gli appositi pulsanti, visibili a sinistra dei pad.
Opzione Descrizione
NowSalta subito alla sezione successiva.
4 Bars,
2 Bars
1 BarSalta alla sezione successiva, allineata alla misura più vicina.
1 BeatSalta alla sezione successiva, allineata al beat più vicino.
EndEsegue la sezione corrente fino alla fine, poi salta alla sezione
Quando si seleziona una di queste modalità di salto, sulla parte
Arranger attiva viene posizionata una griglia di 4 o 2 misure (a
seconda dell’impostazione). Quando viene raggiunta la rispettiva misura sulla griglia, la riproduzione salta alla parte Arranger
successiva. Ecco un esempio:
Supponiamo di avere una parte Arranger lunga 8 misure e di
avere impostato la modalità di salto su 4 Misure. Quando il cursore viene a trovarsi in un punto compreso fra le prime 4 misure
della parte Arranger, e si preme il pad successivo, l’esecuzione
salterà alla parte successiva, non appena viene raggiunta la fine
della quarta misura della parte Arranger. Quando il cursore è
posizionato in un punto compreso fra le ultime 4 misure della
parte Arranger, la riproduzione salterà alla successiva parte
quando viene raggiunta la fine della parte.
Se si seleziona questa modalità e la parte è più breve di 4 (o 2)
misure, la riproduzione salterà alla sezione successiva, una volta
raggiunta la fine della parte.
successiva.
Modalità Riproduzione in sequenza
!
Caricate il progetto “Live Mode 3” contenuto nella
cartella “Sequel Tutorial 4”.
Quando usate la modalità “Live Pads”, dovete cliccare su
ogni singolo pad per poterlo riprodurre nell’ordine desiderato. Questa modalità è adatta per un'esecuzione estemporanea, ma se volete pianificarla un po' vi conviene usare
la modalità di riproduzione in sequenza.
1. Attivate adesso la modalità di riproduzione in sequen-
za, rappresentata da tre piccoli tasti con una freccia sottostante.
6. Fate [Alt]-click sul pad A in basso; assegnate il nome
“Intro” (Introduzione).
7. Chiamate il pad B “Verse” (Strofa), pad C “Chorus”
(Ritornello) e pad D “Extro” (Coda).
8. Cliccate sul pad “Stop” per fermare la riproduzione.
9. A questo punto potete usare i pad per la vostra perfor-
mance dal vivo: basta cliccare su un pad per riprodurlo e
poi su un altro pad per inserirlo nella coda di riproduzione.
Potete usare i pulsanti visibili a sinistra dei pad e divertirvi
a creare vari arrangiamenti per il vostro progetto.
Tutorial 4: Modalità Live e Riproduzione in sequenza
2. Cliccate sul “Pad A”. Noterete che nella Sequenza
Corrente appare una “A”.
Sequenza
Corrente
3. Aggiungete B, C e D alla Sequenza Corrente.
Potete anche trascinare le parti dalla traccia Arranger e rilasciarle sulla
traccia corrente.
4. Premete la barra spaziatrice sulla tastiera del computer
per avviare la riproduzione. Ogni parte Arranger viene eseguita nell'ordine visualizzato nella “Sequenza Corrente”.
In questo momento la sequenza corrente sta riproducendo il vostro progetto con l'arrangiamento originale.
Adesso cercheremo di modificarlo un po'.
5. Cliccate sul pulsante di esecuzione per fermare la ri-
produzione.
36
6. Cliccate sul pulsante di ripristino per azzerare la “Sequenza Corrente”.
Potete anche spostare il cursore di inserimento all’inizio della “Sequenza
Corrente” e premere [Delete] (Canc) o [Backspace] (Mac) finché la
sequenza non appare vuota.
7. Usate i pad per inserire un pattern. Useremo A, B, C,
C, B, C, C, D.
Ovviamente potete anche cambiare il pattern a vostro piacimento!
8. Cliccate sul pulsante di riproduzione nella zona Pilota
per avviare l'esecuzione.
9. Premete il pulsante Ciclo
Se il ciclo è attivo, la Sequenza Corrente andrà in loop, una volta arrivata
alla fine. Se la modalità ciclica è disattivata, la riproduzione si interrompe
quando giunge alla fine.
• Cliccate e trascinate per modificare l’ordine delle parti
nella sequenza corrente.
• Per eliminare una parte potete usare il tasto [Backspace] o [Delete] (Canc) della tastiera del computer, facendo attenzione a posizionare il cursore nel punto da cui
desiderate rimuovere la parte.
37
Tutorial 4: Modalità Live e Riproduzione in sequenza
7
La zona Pilota
Introduzione
Il menu Sequel (solo per Mac)
La finestra di Sequel è divisa in tre sezioni principali: la
“zona Pilota” (descritta in questo capitolo), la “zona Arrange”(cfr. il capitolo “La zona Arrange” a pagina 50) e la
“Multizona” (cfr. il capitolo “La Multizona” a pagina 57).
Dalla zona Pilota di Sequel potete pilotare e tenere sotto
controllo tutte le funzioni principali di Sequel.
In questo capitolo sono descritte l'interfaccia e le funzioni
della zona Pilota.
Zona PilotaZona Arrange
Multizona
Il menu Sequel appare solo nella versione di Sequel per
Macintosh e contiene alcune opzioni relative a questo sistema operativo.
Informazioni su Sequel
Questa funzione permette di visualizzare la versione di Sequel installata e l'elenco delle persone che hanno contribuito a svilupparlo.
Preferenze
La funzione non è in uso. Le preferenze principali di Sequel sono accessibili nella sezione Impostazioni del programma; cfr. “La sezione Impostazioni Programma” a
pagina 74.
Le restanti funzioni di questo menu sono riferite a Mac OS
e corrispondono alle opzioni comuni a tutti i programmi
eseguiti usando il sistema operativo Mac.
I menu File e Edit
In Mac, i menu File e Edit sono visualizzati sullo schermo in
alto a sinistra.
Vi consigliamo di consultare questo capitolo se avete
dubbi sulle funzioni svolte dai singoli pulsanti della zona
Pilota.
Con il PC questi menu sono accessibili premendo i rispettivi pulsanti, visibili sullo schermo in alto a sinistra.
Menu FileMenu Edit
39
La zona Pilota
Come ridurre a icona, ingrandire e
chiudere la finestra del programma
Queste operazioni si eseguono con modalità differenti, a
seconda che si lavori con Windows o Macintosh:
Windows
I pulsanti per ridurre, ingrandire e chiudere Sequel sono
disposti nella finestra del programma, in alto a destra.
Il pulsante/menu File
Il menu File, a cui si accede premendo il pulsante File
nell'angolo superiore sinistro della finestra di Sequel per
Windows, offre le seguenti funzioni:
Riduci a icona
IngrandisciChiudi
• Premendo il pulsante Riduci a icona, la finestra sarà ridotta a icona e visualizzata nella barra delle applicazioni.
• Premendo il pulsante di ingrandimento, la finestra del
programma viene ingrandita a schermo intero.
Premendo di nuovo il pulsante Ingrandisci, la finestra viene rimpicciolita;
per ridimensionare la finestra basta cliccare sull'angolo inferiore destro
della finestra e trascinarla fino ad ottenere la dimensione desiderata.
Macintosh
I pulsanti per ridurre, ingrandire e chiudere Sequel sono
disposti nella finestra del programma, in alto a sinistra.
Chiudi
• Premendo il pulsante Riduci a icona, la finestra sarà ridotta a icona e visualizzata nel dock.
• Premendo il pulsante di ingrandimento, la finestra del
programma viene ingrandita a schermo intero.
Premendo di nuovo il pulsante Ingrandisci, la finestra viene rimpicciolita;
per ridimensionare la finestra basta cliccare sull'angolo inferiore destro
della finestra e trascinarla fino ad ottenere la dimensione desiderata.
Riduci a icona
Ingrandisci
Nuovo Progetto
Selezionando questa opzione potete creare un nuovo progetto vuoto.
• In alternativa potete anche utilizzare il comando da ta-
stiera [Ctrl]/[Command]+[N].
Apri Progetto...
Selezionando questa opzione potete aprire un progetto
preesistente.
• In alternativa potete anche utilizzare il comando da ta-
stiera [Ctrl]/[Command]+[O].
Salva Progetto
Selezionando questa opzione potete salvare il vostro progetto.
• In alternativa potete anche utilizzare il comando da ta-
stiera [Ctrl]/[Command]+[S].
Salva Come...
Selezionando questa opzione potete salvare il vostro progetto assegnandogli un nome differente.
• In alternativa potete anche utilizzare il comando da ta-
stiera [Ctrl]/[Command]+[Maiuscole]+[S].
40
La zona Pilota
Gestione Progetti...
Con questa opzione si attiva la finestra di dialogo per la
gestione di tutti i progetti Sequel.
In fondo alla finestra di dialogo è visibile il menu a tendina
per la selezione della cartella che contiene i progetti. Tutti
i progetti contenuti nella cartella selezionata appaiono
elencati nel riquadro sinistro della finestra di dialogo. A
questo punto potete cliccare sul progetto per selezionarlo
e eseguire le seguenti funzioni.
OpzioneDescrizione
Rinomina…Consente di cambiare il nome al progetto.
Elimina...Cliccando questo pulsante il progetto viene definitiva-
Comprimi…Consente di comprimere tutti i componenti del progetto
Decomprimi… Consente di aprire i file compressi e ripristinare la strut-
ApriApre il progetto selezionato.
mente rimosso dalla posizione specificata.
in un unico file destinato al trasferimento o al backup.
tura delle directory per apportare modifiche.
• In alternativa potete anche utilizzare il comando da tastiera [Ctrl]/[Command]+[Maiuscole]+[M] per accedere
alla finestra Gestione Progetti.
Esporta Progetto come File Audio
Scegliendo questa funzione si apre una finestra di dialogo
che permette di esportare il progetto, ad esempio, per
masterizzarlo su CD. Per la masterizzazione è necessario
che sul computer sia installata l'apposita applicazione. In
questa finestra potete indicare il nome del file, la cartella, il
formato di esportazione del file e la risoluzione bit. Cfr. anche “Esportazione” a pagina 32.
Esporta il Progetto in iTunes
Questa funzione permette di esportare il progetto in un
formato compatibile con iTunes in modo da poterlo caricare facilmente sull'iPod; vedi “Esportazione” a pagina 32.
Progetti Recenti
La funzione consente di accedere velocemente agli ultimi
progetti su cui stavate lavorando.
Aiuto
Scegliendo questa opzione si apre il manuale che state
leggendo adesso.
• In alternativa potete premere il tasto funzione [F1] per
accedere in qualsiasi momento alla guida in linea.
Info su Sequel (solo Windows)
Questa funzione permette di visualizzare la versione di Sequel installata e l'elenco delle persone che hanno contribuito a svilupparlo.
Registrazione Utente…
Selezionando questa funzione si attiva il browser web
installato sul computer che si collega con il servizio di registrazione on-line di Steinberg. Vi raccomandiamo vivamente di registrare il vostro software: potrete usufruire del
supporto tecnico ed essere informati sulle ultime novità e
gli aggiornamenti relativi a Sequel.
41
La zona Pilota
Esci
Selezionando questa opzione si chiude la sessione; prima
della chiusura, il programma vi richiederà di salvare il progetto se non l'avete ancora fatto.
• Cliccate su “Salva” per memorizzare il progetto prima di uscire
dal programma.
• Cliccate su “Non salvare” per uscire senza salvare.
• In caso di dubbio premete su “Annulla”.
• In alternativa potete utilizzare il comando da tastiera
[Ctrl]/[Command]+[Q].
Il pulsante/menu Edit
Il menu Edit, a cui si accede in Windows premendo il pulsante con la chiave inglese nell'angolo superiore sinistro
della finestra di Sequel, offre le seguenti funzioni:
Taglia
Il comando può essere usato per spostare un evento, o
gruppo di eventi, in un'altra area della “zona Arrange”.
• In alternativa potete usare il comando da tastiera [Ctrl]/
[Command]+[X].
Copia
Il comando può essere usato per copiare un evento, o
gruppo di eventi, in un'altra area della “zona Arrange”.
• In alternativa potete usare il comando da tastiera [Ctrl]/
[Command]+[C].
Incolla
Il comando serve per spostare il materiale tagliato o copiato e inserirlo in una nuova posizione.
• In alternativa potete usare il comando da tastiera [Ctrl]/
[Command]+[V].
Cancella
Il comando consente di eliminare un evento, o gruppo di
eventi, dal progetto.
• In alternativa potete usare il comando da tastiera [Delete] (Canc) o [Backspace].
Undo
Con questa opzione potete annullare l'ultima operazione
effettuata. Potete annullare qualsiasi operazione eseguita,
a partire dal momento in cui si avete il progetto.
• In alternativa potete anche utilizzare il comando da ta-
stiera [Ctrl]/[Command]+[Z].
Ripristina
Con questa opzione potete ripristinare qualsiasi azione
abbiate precedentemente annullato. Se non ci sono più
azioni da ripristinare, la funzione appare in grigio (non disponibile).
• In alternativa potete anche utilizzare il comando da ta-
stiera [Ctrl]/[Command]+[Maiuscole]+[Z].
La zona Pilota
Duplica
Il comando consente di creare velocemente una copia
dell'evento e di copiarla nel progetto, subito dopo l'evento
originale.
• In alternativa potete usare il comando da tastiera [Ctrl]/
[Command]+[D].
Dividi al Cursore
Usando questo comando l'evento selezionato viene diviso
in corrispondenza del cursore.
Se non ci sono eventi selezionati, verranno divisi tutti gli
eventi (su tutte le tracce) che sono intersecati dal cursore
del progetto.
• In alternativa potete usare il comando da tastiera [Ctrl]/
[Command]+[T].
42
Seleziona Tutto
Questa opzione permette di selezionare tutti gli eventi
all'interno della “zona Arrange”. La funzione è molto comoda per eseguire operazioni di editing su larga scala.
• In alternativa potete usare il comando da tastiera [Ctrl]/
[Command]+[A].
Annulla Selezione
Questa opzione consente di annullare qualsiasi selezione
abbiate fatto nella zona Arrange.
• In alternativa potete usare il comando da tastiera [Ctrl]/
[Command]+[Maiuscole]+[A].
Aggiungi Traccia
Con questa opzione si attiva la finestra di dialogo con cui
potrete aggiungere tracce al progetto. Potrete creare
tracce sia audio che strumentali.
• In alternativa potete usare il comando da tastiera [Ctrl]/
[Command]+[+].
Pulsanti relativi a Progetto,
Automazione e Edit
Pulsanti relativi al
Progetto (Gestione file)
Pulsanti di
Automazione
I pulsanti relativi a Progetto, Automazione e Edit forniscono l'accesso comodo e veloce ad alcune delle funzioni
di uso più frequente in Sequel.
I pulsanti relativi al Progetto
Nuovo Progetto
Pulsanti
di Edit
Rimuovi Tracce Selezionate
Questa opzione permette di eliminare tutte le tracce selezionate dalla zona Arrange.
• Per selezionare più tracce, tenete premuto [Ctrl]/[Com-
mand] cliccando sulle tracce.
• In alternativa potete usare il comando da tastiera [Ctrl]/
Premendo questo pulsante chiudete il progetto corrente e
ne aprite uno nuovo.
Apri Progetto
Premendo questo pulsante potete aprire un progetto preesistente.
Salva Progetto
Premendo questo pulsante potete salvare il vostro progetto. Vi raccomandiamo di salvare il progetto ad intervalli
regolari.
I pulsanti di Automazione
Mostra Automazione
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Modifica/Scrivi Automazione
Mostra Automazione
Premendo questo pulsante si abilita o si disattiva la visualizzazione dell’automazione del progetto.
• In alternativa potete usare il comando da tastiera [A].
Modifica/Scrivi Automazione
Attivando questo pulsante è possibile modificare e registrare i dati di automazione. Disattivando il pulsante, l'automazione viene bloccata e non sarà possibile eseguire
l'editing.
!
Occorre tenere presente che l'automazione creata
viene comunque eseguita in fase di riproduzione, anche se i due pulsanti di automazione sono disattivati.
Se non volete riprodurre l'automazione, dovete eliminare tutti i dati di automazione precedentemente registrati/scritti nelle tracce.
I pulsanti di Edit
Aggiungi Nuova Traccia
Annulla Ultima
Azione
Ripeti Ultima
Operazione
Mostra Traccia Trasposizione
La traccia di trasposizione consente di impostare dei cambiamenti globali di tonalità. Attivando il pulsante “Mostra
Traccia Trasposizione” la traccia di trasposizione viene visualizzata proprio sotto la zona del righello.
Cliccate qui per visualizzare la traccia di trasposizione.
La traccia di trasposizione con i valori di trasposizione.
• Fate [Alt]/[Option]-click per inserire uno o più cambiamenti di trasposizione globali.
• Per modificare un valore di trasposizione basta cliccare
sul campo con il valore di trasposizione e trascinare il cursore verso l'alto o verso il basso.
• Per nascondere la traccia di trasposizione, disattivate il
pulsante “Mostra Traccia Trasposizione”.
Mostra Traccia Trasposizione
Mostra Traccia Arranger
Aggiungi Nuova Traccia
Premendo questo pulsante si apre la finestra di dialogo
Aggiungi Traccia (cfr. “Aggiungi Traccia” a pagina 43).
Ö La traccia di trasposizione influenza sempre il progetto, anche quando non è visibile.
Se non volete che la trasposizione impostata abbia effetto sul progetto,
dovete rimuovere tutte le parti di trasposizione nella traccia di
trasposizione.
Mostra Traccia Arranger
Premendo il pulsante “Mostra Traccia Arranger” la traccia
Arranger appare visualizzata proprio sotto la zona del righello.
• Per aggiungere una parte Arrange, mantenete premuto
[Alt]/[Option] e cliccate.
Ö La traccia Arranger influenza sempre il progetto, anche quando non è visibile.
Se non volete che la traccia Arranger abbia effetto sul progetto, dovete
rimuovere tutte le parti dalla traccia Arranger.
Per maggiori informazioni si rimanda al capitolo “Tutorial
4: Modalità Live e Riproduzione in sequenza” a pagina 34.
44
La zona Pilota
Annulla Ultima Azione
Cliccando su questo pulsante potete annullare l'ultima
operazione effettuata.
Ripeti Ultima Operazione
Premendo questo pulsante potete ripristinare le azioni
precedentemente annullate.
La zona Righello
La zona del righello si trova proprio sopra alla zona Arrange
e visualizza la linea temporale del progetto: i numeri corrispondono alle battute e ai movimenti della vostra song.
• Potete anche creare una regione di loop per la modalità
ciclica; basta spostare il mouse sul bordo superiore della
zona del righello.
Noterete che il cursore del mouse ha assunto la forma di una matita. A
questo punto, cliccate e trascinate per creare una regione di loop.
Zona Righello
La zona del righello è utilissima sia per le informazioni visualizzate dal display che come strumento di editing.
• Nella zona del righello potete spostare il cursore in
qualsiasi posizione desideriate, cliccando sulla parte inferiore della barra del righello.
• Potete ridurre o ingrandire il progetto per visualizzarne
meglio i dettagli: basta tenere premuto il mouse nella
parte inferiore della barra del righello e trascinarlo verso
l'alto o verso il basso.
Trascinate il cursore verso l'alto per rimpicciolire i dettagli, oppure verso
il basso per ingrandirli.
Il nome del progetto
Il nome del progetto è visualizzato a sinistra della zona del
righello.
Nome del
progetto
Stato Snap Griglia
Lo stato di attivazione della funzione Snap (aggancio alla
griglia) è visualizzato a destra della zona del righello.
45
La zona Pilota
Se l'icona è verde, significa che la funzione Snap è attiva e
qualsiasi operazione di editing eseguiate verrà agganciata
alla griglia. La risoluzione della griglia dipende dal fattore
di ingrandimento o riduzione. Per maggiori informazioni,
vedere “Ingrandimento o riduzione della zona Arrange” a
pagina 55.
Per disattivare la funzione di aggancio alla griglia occorre
cliccare sull'icona “Stato Snap Griglia”. L'icona diventa di
colore rosso indicando lo stato “Libero”: in questa modalità sia gli eventi che l'editing degli eventi non sono più vincolati alla griglia.
Il Tuner
Sequel è dotato di un accordatore integrato che permette
di accordare gli strumenti, ad esempio la chitarra o il
basso, prima della registrazione.
Se per la traccia selezionata è stato attivato il Tuner, la
traccia verrà messa in solo: tutti gli effetti della traccia vengono bypassati, le mandate vengono disattivate, ed al posto del display de la zona Pilota appare il display del Tuner.
Quando il Tuner è disabilitato, la modalità Solo è annullata, gli strumenti, l’EQ e gli effetti ritornano normali.
Ö Vedi “Accordatura dello strumento” a pagina 15 per
maggiori informazioni sul funzionamento del Tuner.
I controlli di trasporto
I controlli di trasporto in Sequel
I controlli di trasporto sono simili a quelli di un comune videoregistratore o lettore DVD.
Il pulsante Riproduci
Il pulsante Riproduci
Selezionando questo pulsante potete riascoltare il vostro
progetto.
Per avviare la riproduzione
• Cliccate sul pulsante Riproduci.
• Premete la barra spaziatrice sulla tastiera del computer
per avviare o fermare la riproduzione.
• Premete il tasto [Enter] (Invio) sul tastierino numerico
del computer.
• Fate doppio click sulla parte inferiore della zona del
righello.
Per fermare la riproduzione
• Cliccate sul pulsante Riproduci mentre è in corso la riproduzione.
• Premete la barra spaziatrice sulla tastiera del computer
per avviare o fermare la riproduzione.
• Premete il tasto [0] sul tastierino numerico del
computer.
46
La zona Pilota
Il pulsante Registra
Il pulsante Registra
Il modo Ciclo
Il pulsante Ciclo
Premendo questo pulsante potete registrare gli eventi
audio o le parti strumentali da inserire nel progetto.
Per avviare la registrazione
• Cliccate sul pulsante Registra in qualsiasi momento
mentre è in corso l'esecuzione.
• Premete il tasto [*] sul tastierino numerico del computer
mentre è in corso, o è stata fermata l'esecuzione.
Per fermare la registrazione
• Cliccate sul pulsante Registra mentre è in corso la
registrazione.
• Premete il tasto [*] sul tastierino numerico del computer.
I pulsanti Salta a Marker Precedente/
Successivo
I pulsanti Salta a Marker Precedente/Successivo
Questi pulsanti consentono di saltare da un marker all'altro
oppure di posizionarsi all'inizio o alla fine di un progetto.
Premendo il pulsante Ciclo si attiva o disattiva la modalità
ciclica che consente di riprodurre ciclicamente (loop) una
sezione per poterla riascoltare ripetutamente.
• Per creare una regione della song a cui applicare la modalità ciclica, spostate il cursore sul bordo superiore della
zona del righello (il cursore si trasforma in matita), cliccate
e trascinate.
Per attivare/disattivare la modalità ciclica
• Cliccate sul pulsante Ciclo.
• Premete il tasto [/] sul tastierino numerico del computer.
• Premete il tasto [-] sulla tastiera del computer.
Il Metronomo
Premendo il pulsante Metronomo, il programma attiva il
click del metronomo durante la riproduzione e/o registrazione (a seconda della configurazione scelta nella sezione
delle Impostazioni programma, vedi “La sezione Imposta-
zioni Programma” a pagina 74). Il metronomo si basa sul
tempo del progetto e sul tempo in chiave.
Disattivando questo pulsante si spegne il click del metro-
nomo.
Per localizzare il marcatore precedente o posizionarsi
all'inizio del progetto
• Cliccate sul pulsante “Salta a Marker Precedente”.
• Premete [Maiuscole]+[B] sulla tastiera del computer.
Per localizzare il marcatore successivo o posizionarsi
alla fine del progetto
• Cliccate sul pulsante “Salta a Marker Successivo”.
• Premete [Maiuscole]+[N] sulla tastiera del computer.
La zona Pilota
47
Utilizzo Computer
L'indicatore dello stato di utilizzo del computer è visibile
sul lato destro della zona Pilota. Il computer può essere
sovraccarico se sta eseguendo troppe operazioni contemporaneamente; questo stato è segnalato dall'indicatore acceso. Cliccate sull'indicatore per resettarlo.
Il Tempo (TEMPO)
L'indicatore del tempo mostra il tempo attuale del progetto, in corrispondenza della posizione del cursore.
Vi sono più modi per cambiare il tempo:
• Fate doppio click sul campo relativo al tempo e digitate
il valore desiderato.
• Cliccate sul campo del tempo, tenete il pulsante del
mouse premuto e trascinate il cursore verso l'alto o il
basso.
• Selezionate un loop del progetto che abbia il tempo desiderato e trascinatelo nel campo Tempo.
In questo modo verrà utilizzato il tempo impostato nel loop.
Il display de la zona Pilota
Il display de la zona Pilota visualizza importanti informazioni sul progetto. Da sinistra verso destra sono indicati: la
Posizione della Song, il Tempo, la Metrica (tempo in
chiave) e la Tonalità Fondamentale del Progetto (KEY).
Il display de la zona Pilota
La Song Position (POS)
La posizione della song indica la posizione attuale del cursore all'interno del progetto.
La Song position può essere visualizzata nel formato “misure e movimenti” oppure in “secondi”. Per impostare il
formato del tempo basta cliccare nell'angolo superiore destro del campo Song Position.
Vi sono più modi per cambiare la posizione della song:
• Fate doppio click sul campo relativo alla posizione della
song e digitate il valore desiderato.
• Cliccate e tenete premuto il pulsante del mouse sul
campo della Song position, trascinando il cursore verso
l'alto o verso il basso.
• Cliccate nella parte inferiore della zona del righello in
corrispondenza della posizione desiderata.
Uso del tempo di Prova
Se registrate uno strumento in Sequel e vi rendete conto
che in alcuni momenti non riuscite a seguire il tempo del
progetto, potete provare ad attivare la modalità Rehearsal
(Prova). In questo modo il tempo del progetto viene ridotto
per consentirvi di registrare anche le parti più difficili con
Sequel.
• Per attivare il tempo di Prova, cliccate nell'angolo superiore destro del campo Tempo.
Il tempo di Prova è attivato.
• Per tornare al tempo normale di progetto, basta cliccare
di nuovo nell'angolo superiore destro del campo Tempo.
Il Tempo in chiave (T.SIGN)
Questo campo indica il tempo in chiave (la metrica) usato
nel progetto.
Vi sono più modi per cambiare il tempo in chiave:
• Fate doppio click sul campo relativo al tempo in chiave
e digitate il valore desiderato.
• Cliccate sul campo della metrica; tenete il pulsante del
mouse premuto e trascinate il cursore verso l'alto o il
basso.
48
La zona Pilota
La Tonalità Fondamentale del Progetto (KEY)
Questo campo indica la tonalità base del progetto. Vi
sono due modi per modificare la tonalità base del progetto:
• Per cambiare la tonalità del progetto basta cliccare sul
valore e selezionare la tonalità desiderata dal menu a tendina.
• Selezionate un loop del vostro progetto che contenga la
tonalità desiderata e rilasciatelo sul campo KEY.
Questo metodo funziona solo se l’informazione relativa alla tonalità era
stata salvata nel loop originale.
Ö Quando create un nuovo progetto, il primo evento audio che trascinate nel progetto definisce anche la tonalità,
a condizione che la tonalità base sia contenuta nei dati
dell’evento audio.
49
La zona Pilota
8
La zona Arrange
Introduzione
Tracce e controlli delle tracce
Tracce
Eventi audio e parti strumentali
Dalla zona Arrange potete accedere agli elementi principali del progetto ed eseguire le operazioni di registrazione,
editing e arrangiamento.
A sinistra della finestra del programma è visualizzata la lista delle tracce. Al centro, la zona Arrange mostra le parti
strumentali e gli eventi audio del progetto ordinati lungo la
linea temporale.
Ridimensionamento della zona
Arrange
Potete modificare la dimensione della zona Arrange cliccando sul bordo inferiore della zona e trascinando il cursore del mouse verso l'alto o verso il basso.
Quando il cursore cambia forma potete ridimensionare
l'area secondo le vostre esigenze.
Cliccate qui per ridimensionare la zona Arrange.
Sequel prevede due tipi di traccia: la traccia audio e
quella strumentale. Tutte le tracce sono visualizzate nella
parte sinistra della zona Arrange. Nella versione retail di
Sequel non è previsto alcun limite al numero di tracce che
potete creare.
Nome della traccia
Numero della traccia
Selezione delle tracce
Per selezionare la traccia basta cliccare sul suo nome. Per
selezionare più tracce contemporaneamente, fate [Ctrl]/
[Command]-click sulle singole tracce da includere nella
selezione.
Rinominare le tracce
Per rinominare una traccia, occorre fare doppio click sul
campo con il nome della traccia e digitare il nuovo nome.
Numerazione della traccia
Le tracce vengono numerate automaticamente in base
all'ordine in cui sono state inserite. Per modificare l'ordine
basta cliccare e tenere premuto il cursore sul campo con il
nome della traccia; quindi trascinare il cursore verso l'alto
o verso il basso.
Quando spostate la traccia, il numero cambierà a seconda
della posizione in cui viene inserita.
51
La zona Arrange
Altezza della traccia
Nella zona Arrange in basso a sinistra, sotto all’elenco
delle tracce, sono visibili quattro pulsanti che permettono
di regolare l'altezza della traccia.
Pulsanti di regolazione dell'altezza della traccia
• Premendo il primo pulsante, tutte le tracce verranno ridotte in
altezza, mentre la traccia selezionata apparirà ingrandita. Per
disattivare la funzione, premete uno degli altri pulsanti.
• Il secondo pulsante “Tracce Basse” riduce tutte le tracce in
altezza.
• Il terzo pulsante “Tracce Medie” regola tutte le tracce su
un'altezza media.
• Il quarto pulsante “Tracce Larghe” regola tutte le tracce
allargandole.
Controlli delle tracce
!
Cliccate sul pulsante “Tracce Larghe” per
visualizzare tutti i controlli delle tracce disponibili.
Ogni traccia è dotata di una serie di controlli, di seguito
descritti.
Pronto per la Registrazione
Premendo il pulsante Pronto per la Registrazione si abilita
la registrazione della traccia scelta. Si possono registrare
fino ad 8 tracce in contemporanea.
Vi sono più modi per attivare la registrazione:
• Premete il pulsante Pronto per la Registrazione.
• Scegliete la traccia su cui registrare e premete il tasto
[R] della tastiera del computer per attivare o disattivare la
modalità di registrazione.
Mute
Attivando questo controllo, tutte le uscite della traccia selezionata vengono silenziate.
Vi sono più modi per silenziare una traccia:
• Premete il pulsante “Mute”.
• Selezionate la traccia da silenziare e premete il tasto [M]
della tastiera del computer.
Solo
Attivando questo controllo, si udrà solo il segnale della
traccia selezionata, mentre tutte le altre sono mute.
Vi sono più modi per mettere una traccia in Solo:
• Premete il pulsante “Solo”.
• Selezionate la traccia da mettere in Solo e premete il ta-
sto [S] della tastiera del computer.
Pronto per la Registrazione
MuteSolo
52
La zona Arrange
Dissolvenze automatiche (solo tracce audio)
Il pulsante “Dissolvenze Automatiche”, visibile sotto al numero della traccia, inserisce una breve dissolvenza (fade)
ad inizio e fine di tutti gli eventi contenuti nella traccia.
La dissolvenza consente di eliminare clic o disturbi che
possono essere udibili nella fase di passaggio da un
evento all'altro.
Dissolvenze AutomaticheIngresso della traccia
Ö I fade creati con la funzione “Dissolvenze Automatiche” non saranno visualizzati negli eventi. Quanto utilizzate
questa funzione, il simbolo del pulsante cambia aspetto.
Il volume e il pan in uscita della traccia possono essere
controllati direttamente a partire dalla traccia. Il controllo
del volume ha la forma di un triangolo allungato, mentre il
controllo del pan è rappresentato da due triangoli simmetrici. Spostando il mouse sul controllo del volume o del
pan, i rispettivi valori verranno visualizzati a sinistra.
Regolazione del volume o del pan
• Per regolare volume o pan basta cliccare e tenere premuto il cursore del mouse, trascinandolo verso sinistra o
destra.
• Cliccate sui valori di volume o pan per inserire un valore:
per il volume l'intervallo è compreso fra 0 e 120, per il pan
fra -100 e 100. I valori negativi si riferiscono ai valori di posizionamento a sinistra, quelli positivi ai valori di posizionamento a destra. Potete anche digitare C per la posizione
centrale, oppure L o R per posizionare il suono tutto a sinistra o a destra.
• Fate [Ctrl]/[Command]-click per impostare il volume a
100, o il pan a 0 (corrispondente al centro, ovvero a C).
Selezione dell'ingresso (solo tracce audio)
Il menu a tendina Selezione Ingresso permette di commutare fra i vari ingressi disponibili sulla vostra interfaccia audio. Per aprire il menu a tendina, cliccate sul campo
relativo all'ingresso della traccia. Appare così l'elenco di
tutti gli ingressi disponibili sull'interfaccia audio.
Per ulteriori informazioni sulla configurazione dell'interfaccia, si rimanda al capitolo “Configurazione del sistema” a
pagina 83.
Per le tracce strumentali non è disponibile un menu a tendina per la selezione degli ingressi.
Volume della traccia e Pan
Indicatore livello tracciaPan della tracciaVolume della traccia
Indicatore grafico del livello della traccia
L'indicatore a destra dei controlli della traccia visualizza
graficamente il livello dell'audio in uscita.
Automazione della traccia
Con questa funzione è possibile regolare in modo automatico determinate impostazioni, come le regolazioni del
volume, del pan, ecc. mentre il progetto è in riproduzione.
Ad esempio, con Sequel potete automatizzare la traccia in
modo che il livello della batteria, inizialmente basso, aumenti nel finale della song.
53
La zona Arrange
Se premete il pulsante “Mostra automazione” nella “zona
Pilota” vedrete apparire alcuni nuovi controlli della traccia:
sono i controlli per l'automazione della traccia.
Controlli di automazione traccia
Cliccando sul controllo in alto si apre un menu a tendina in
cui potete scegliere le impostazioni da automatizzare. Potete automatizzare più impostazioni per la traccia, ma il
programma visualizza un solo set di parametri di automazione alla volta.
Menu a tendina Automazione
Ö Dopo questa breve introduzione alle funzioni di automazione di Sequel vi raccomandiamo di leggere la sezione
“Aggiunta dell’automazione” a pagina 31 per approfondire
la creazione e l'editing dell'automazione.
Linea temporale e griglia
La linea temporale e la griglia sono strumenti che consentono operazioni di editing più precise, vincolando gli eventi
al tempo.
La risoluzione della griglia dipende dal fattore di ingrandimento o riduzione selezionato.
Linea
temporale
Griglia
A questo livello di ingrandimento possiamo dividere in corrispondenza dei quarti. Se ingrandiamo maggiormente, possiamo dividere in corrispondenza di ottavi e sedicesimi.
A questo punto appare visualizzata anche la traccia Master in basso nella zona Arrange; anche qui potete automatizzare i parametri desiderati. Il volume è uno dei
parametri che si automatizzano più spesso; ad es. si può
inserire un fade out come dissolvenza alla fine della song.
Automazione della traccia Master
La zona Arrange
54
Ingrandimento o riduzione della
zona Arrange
Vi sono più modi per ingrandire o rimpicciolire all'interno di
Sequel.
• Cliccate e tenete premuto il mouse nella parte inferiore
della barra del righello: trascinate il cursore verso l'alto o
verso il basso, rispettivamente, per ridurre o ingrandire.
• Oppure cliccate sui pulsanti “+” o “-” visibili in basso a
destra, nella zona Arrange. “+” ingrandisce, mentre “-” riduce l'ingrandimento.
Scorrimento dell'immagine visualizzata
Una volta ingrandita l'immagine, potete scorrerla usando
le barre di scorrimento.
Barra di scorrimento orizzontaleBarra di scorrimento verticale
Ingrandimento
Riduzione
Comandi di zoom
• Premete il tasto [H] della tastiera del computer per in-
grandire, oppure [G] per ridurre l'ingrandimento.
Comandi di Zoom
A destra dei pulsanti “+” e “-” è visibile il menu a tendina
dei comandi di zoom che fornisce accesso a tre veloci impostazioni:
OpzioneDescrizione
Massimo
Ingrandimento
Ingrandimento
Parte
Reset Ultimo
Zoom
Attivando questa impostazione vengono visualizzati tutti gli
eventi della zona Arrange.
Questa opzione permette di ingrandire e centrare l'evento
che avete selezionato nella zona Arrange.
Questa opzione consente di tornare all'ultima impostazione
di zoom che avete usato.
• La barra di scorrimento verticale è disposta sul bordo
destro della zona Arrange. Vi consente di scorrere il progetto verso l'alto e il basso.
• La barra di scorrimento orizzontale è disposta sul bordo
inferiore della zona Arrange. Vi consente di scorrere il progetto verso destra e sinistra.
• In alternativa potete anche agire sulla rotellina del
mouse per scorrere l'immagine verso l'alto e il basso, oppure premere [Maiuscole]+la rotellina del mouse per scorrere verso sinistra e destra.
Utilizzo dello Smart Tool
In Sequel gli eventi sono associati ad una serie di funzioni,
dette Smart Tool. Basta posizionarsi con il cursore del
mouse su un evento per rendere visibili le varie funzioni.
Modifica del nome dell'evento
Il nome dell'evento è visualizzato in alto. Per modificarlo,
basta fare doppio click sul nome e digitarne uno nuovo.
55
La zona Arrange
Come silenziare gli eventi
Osservando l'evento noterete in alto a destra un pulsante
che assomiglia al comune pulsante “pausa”. Se cliccate
su questo pulsante, l'evento verrà silenziato (messo in
Mute) e assumerà il colore grigio. Cliccate di nuovo sul
pulsante per rendere di nuovo udibile l'evento.
Cliccate qui
per silenziare
l’evento
Ripetizione degli eventi
Subito sotto al pulsante Mute è visibile il pulsante di ripetizione. Cliccate e tenete premuto il cursore, quindi trascinatelo verso destra per creare copie multiple dell'evento
selezionato.
Pulsante Ripeti
Cliccate e tenete premuto il pulsante Ripeti sull'evento.
Ridimensionamento degli eventi
All'angolo inferiore sinistro e destro dell'evento sono visibili le maniglie per allungare o accorciare l'evento. Cliccate e tenete premuta una delle maniglie; trascinatela
verso sinistra o destra per allungare o accorciare l'evento.
Maniglie per ridimensionare l'evento
Mentre ridimensionate l'evento, a destra del cursore viene visualizzata la
posizione della misura e la durata dell'evento.
Non potete allungare l'evento oltre la sua durata originale.
Divisione degli eventi
Noterete una linea che attraversa, in basso, l'evento. Se
spostate il cursore del mouse sulla linea, assumerà la
forma di un paio di forbici. Cliccate per dividere l'evento.
Mentre tenete premuto il cursore, trascinatelo per ripetere l'evento.
Quando rilasciate il pulsante sinistro del mouse, l'evento verrà ripetuto.
La zona Arrange
Spostando il mouse sulla linea, il cursore si
trasforma nello strumento forbici
Usando lo strumento forbici si ottengono 2 eventi
56
9
La Multizona
Introduzione
La Multizona è l'area di lavoro in cui si eseguono tutte le
operazioni di mixaggio del progetto, il processamento degli effetti e l'editing più avanzato. La Multizona dà accesso
ad un browser per la ricerca dei file audio e MIDI, e alla sezione Arranger che vi permette di eseguire il vostro progetto dal vivo. Nella Multizona troverete inoltre tutte impostazioni riferite al vostro progetto.
Mixer
Inspector – Traccia
Media Bay
Ridimensionamento della Multizona
Potete modificare la dimensione della Multizona cliccando
sulla barra in alto e trascinando il cursore del mouse verso
l'alto o il basso.
Editor
Arranger
Impostazioni Programma
Lungo il bordo sinistro della Multizona sono visibili sei pulsanti. Potete attivare un solo pulsante alla volta. L'interfaccia della Multizona varia a seconda del pulsante che è
stato di volta in volta premuto. Per attivare un pulsante basta cliccarlo.
Cliccate qui per ridimensionare la Multizona.
• Potete anche disattivare completamente la visualizzazione della Multizona, cliccando sul pulsante centrale, visibile sul bordo inferiore della finestra di programma di
Sequel. Per riattivare la visualizzazione della Multizona basta premere di nuovo il pulsante.
58
La Multizona
Il Mixer
Nella sezione Mixer si eseguono la maggior parte delle
operazioni di mixaggio in Sequel. Quando si attiva la sezione del Mixer, la Multizona si trasforma in un mixer orizzontale. Tutte le tracce che avete inserito nel progetto
saranno rappresentate nel Mixer.
Canali
Ogni traccia ha un proprio canale, dotato dei seguenti pulsanti: Pronto per la Registrazione, Mute e Solo. Questi
pulsanti eseguono le stesse funzioni dei rispettivi pulsanti
per il controllo della traccia, accessibili nell'area Arrange.
Pronto per la Registrazione
Mute
Livello del canale (volume) e Pan
Ogni canale è dotato di un fader per il controllo del volume
e di un panner. Questi controlli funzionano in parallelo ai
rispettivi pulsanti di controllo della traccia. Pertanto, se
abbassate il volume qui, la diminuzione avrà effetto anche
sul controllo della traccia, e viceversa. Ricordatevi che potete resettare questi controlli sui valori predefiniti, facendo
[Ctrl]/[Command]-click sul rispettivo controllo.
Impostazione del colore
Quando impostate una traccia, trascinando un loop o un
preset strumentale nella zona Arrange, Sequel assegna
automaticamente un colore alla traccia. Ad ogni strumento
viene assegnato un colore diverso, ad es. un colore alla
batteria, uno alla chitarra, ecc.
Ogni canale nella sezione Mixer è dotato dell'opzione che
consente di cambiare colore alla traccia. Per modificare il
colore, basta posizionare il cursore del mouse a destra del
canale.
Posizionate qui il cursore per
attivare il selettore dei colori.
Solo
Livello del canale (volume)
Nome della traccia
Numero della traccia
Panner
Ogni canale è visualizzato con il nome e con il numero,
corrispondente a quello delle tracce visualizzate nella zona
Arrange.
La Multizona
Nella piccola finestra che appare, selezionate il colore desiderato: tutti gli eventi della traccia cambieranno colore.
59
Scorrimento dell'immagine visualizzata
Se il progetto contiene numerose tracce, potreste non riuscire a visualizzarle tutte nella sezione Mixer. Potete agire
sulla barra di scorrimento in basso per scorrere a destra o
sinistra e trovare la traccia desiderata.
Il canale Master
Il canale Master è l’uscita di tutte le tracce assieme. Il canale, visibile sul lato destro della sezione Mixer, è dotato di
un fader e di un panner.
Il canale Master
con livelli normali
Il canale Master
con livelli eccessivi
(clipping)
La sezione Inspector – Traccia
Nella sezione Inspector vengono processati tutti gli effetti
in Sequel. La sezione Inspector visualizza sul lato destro il
canale Master (così come la sezione Mixer), sotto forma
però di striscia di canale che rappresenta la traccia selezionata nella zona Arrange.
Si può editare un solo effetto della traccia, e due soli effetti
globali per volta. Per modificare le impostazioni di una determinata traccia, occorre selezionarla nella zona Arrange
in modo che le impostazioni appaiano nell'Inspector.
La sezione Inspector – Traccia dispone di sei schede. Potete cliccare su una scheda per accedere ai relativi controlli oppure spostare il cursore del mouse sulla scheda
per vedere quali impostazioni avete già applicato.
Se i livelli del canale Master sono troppo elevati, si può verificare una distorsione dell'audio; in questo caso il canale
Master appare di colore rosso. Abbassate il fader per normalizzare il livello del canale, oppure regolate tutti i fader
delle tracce allo stesso modo per ridurre il livello in ingresso nel canale Master. Cliccate sul pulsante Sovraccarico Audio per resettare l’indicatore di clipping.
La Multizona
La scheda Effetti Evento (solo tracce
strumentali)
La scheda Effetti Evento funziona solo con le tracce strumentali ed include due effetti: Chorder e Arpeggiator.
Potete attivare il chorder o l'arpeggiatore premendo il pulsante a destra dell'effetto. A questo punto potete regolare
l'effetto fino ad ottenere il risultato desiderato.
60
Chorder
Il Chorder suona automaticamente gli accordi quando eseguite una nota sulla tastiera MIDI. Questo effetto vi faciliterà molto se avete difficoltà a eseguire parti alla tastiera.
Premete il pulsante “Bypass Chorder” per attivare o
bypassare l'effetto. Il menu a tendina vi consente di
scegliere il tipo di accordi da generare.
Arpeggiator
Questo effetto genera automaticamente arpeggi, sequenze di note o pattern basati sulle note che state eseguendo; potete creare così tessiture ritmiche e sonore di
grande impatto. L'arpeggiatore crea il pattern finché la nota
è tenuta; una volta rilasciata, il pattern si interrompe.
Con la funzione “Transpose Play Direction” specificate se
la tonalità del pattern sarà crescente o calante, o una
combinazione di entrambi.
Con l'opzione “Arpeggiator Play Mode” specificate il tipo
di pattern che verrà riprodotto. Se l'arpeggiatore è in modalità Frase, quando suonate una nota verrà riprodotta una
scala, e l'arpeggiatore non riconoscerà gli accordi.
La scheda Strumento (solo tracce strumentali)
La scheda Strumento funziona solo con le tracce strumentali. Fornisce otto controlli che sono fissi per ciascuno
preset.
Cliccate qui per accedere ai preset.
• Per modificare i valori dei controlli basta cliccare e trascinare il cursore verso sinistra o destra.
Per informazioni sulle funzioni dei singoli parametri, si rimanda al capitolo
“Panoramica degli effetti” a pagina 95.
• Potete applicare un preset cliccando sull'apposito pulsante che apre il menu a tendina dei preset.
Premete il pulsante “Bypass Arpeggiator” per attivare o
disattivare l'effetto.
Modificando il valore Quantizza potete impostare la risoluzione dei pattern creati dall'arpeggiatore.
Regolando l'estensione d'ottava potete definire il range su
cui si muovono i timbri dell'arpeggiatore, al di sopra o al di
sotto della nota che state eseguendo.
“Transpose Step” consente di trasporre un arpeggio
passo per passo; qui potete definire quanti step cambierà
il pattern, ogni volta che ricomincia.
La Multizona
• A questo punto potete usare i filtri “Category” e “Sub
Category” per scegliere il preset più adatto. Una volta
scelto il preset, visualizzato a destra, potete cliccare sul
pulsante “Chiudi” per uscire dal menu.
Per ulteriori informazioni sui filtri di categoria, si rimanda alla sezione “La
sezione Media Bay” a pagina 64.
61
Con il pulsante di ripristino potete resettare lo strumento
sul preset originario e sulle impostazioni effettuate prima
di aprire il menu a tendina.
La scheda Effetti Traccia
Ogni traccia può avere due effetti in Insert, di tipo “pre-fader”; dal momento che il segnale audio viene inviato all'effetto prima del fader, la regolazione del fader non influisce
sulla quantità di segnale audio inviata all'effetto.
duce (comprime) il segnale. La compressione aumenta,
via via che si sposta il cursore verso destra. La riduzione
del guadagno indica di quanto viene attenuato il guadagno o il volume.
Ö Potete anche selezionare un preset all’interno del
menu a tendina dei preset del Compressore.
Il Compressore può essere bypassato premendo il pulsante “Bypass Compressore”.
Bypass Effetto
Preset effettoSelezione Tipo EffettoElenco degli effetti
Parametri degli effetti
Il menu a tendina “Selezione Tipo Effetto” consente di
scegliere l'effetto desiderato e di applicarlo alla traccia.
Ogni effetto è dotato di preset; per accedervi basta cliccare sul campo dei preset. Dal menu potete scegliere il
preset e poi cliccare sul pulsante “Chiudi” per uscire dalla
finestra.
Premendo il pulsante “Bypass Effetto” si può bypassare
l'effetto della traccia.
Ogni traccia è dotata anche di un compressore integrato,
anch'esso di tipo pre-fader, ma “post EQ”: significa che
l'audio passa prima attraverso i due effetti in Insert, poi arriva all'EQ e infine al compressore.
Bypass Compressore
La scheda Equalizzatori
La scheda consente di accedere ad un equalizzatore con
tre bande di frequenza. L’equalizzatore “lo” (low shelf)
opera sulle basse frequenze (toni bassi), l’equalizzatore parametrico “mid” sulle frequenze medie, l’equalizzatore “hi”
(high shelf) opera invece sulle alte frequenze (toni acuti).
Toni acuti (Hi EQ)
Frequenze medie (Parametric Mid EQ)
Toni bassi (Low EQ)
Regolazione della frequenza
Per regolare la frequenza dei singoli equalizzatori basta
cliccare sul cursore della frequenza e trascinarlo verso sinistra o destra.
Il cursore della Compressione consente di regolare l'intensità della compressione che verrà aggiunta al segnale.
Con il cursore si definisce un valore soglia (Threshold). Se
il segnale supera questo valore soglia, il Compressore ri-
La Multizona
62
Regolazione del livello (guadagno)
I livelli degli equalizzatori possono essere regolati agendo
sui cursori “lo”, “mid”, “hi” del guadagno.
Basta cliccare e trascinare il cursore verso l'alto o il basso.
Regolazione della larghezza di banda
L'equalizzatore medio è di tipo parametrico e, pertanto, è
possibile ampliare o ridurre la sua gamma di frequenza.
Cliccate sul cursore Larghezza Banda Media e trascinatelo
verso destra o sinistra per ampliare o ridurre l'ampiezza.
Preset Equalizzatore e Bypass Equalizzatori
Sequel fornisce una serie di preset di equalizzazione integrati; per accedervi basta cliccare sul campo dei preset e
scegliere quello desiderato nel menu a tendina. Premendo
il pulsante di reset si ripristinano tutte le impostazioni
dell'equalizzatore.
Per bypassare l'equalizzatore basta cliccare sul pulsante
“Bypass Equalizzatori”.
La scheda Effetti Globali
Ogni progetto può avere due effetti in mandata (send), i
cosiddetti “Effetti Globali” che potete modificare a vostro
piacere.
Usando gli effetti globali potete ridurre il carico della CPU
del computer. Se ad es. avete intenzione di applicare lo
stesso effetto riverbero su tutte le tracce, potete creare un
effetto riverbero “globale” e usare il cursore di Quantità
(come descritto più avanti) per inviare il segnale al effetto.
Ogni effetto globale è dotato di preset; per accedervi basta cliccare sul campo “Preset Effetto”.
Dal menu potete scegliere il preset e poi cliccare sul pulsante “Chiudi” per uscire dalla finestra dei preset.
Ö Nota bene: gli effetti globali sono unici per il progetto;
gli effetti in questa scheda non cambiano se passate ad
un'altra traccia.
Per informazioni sui singoli effetti e relativi parametri, si ri-
manda al capitolo “Panoramica degli effetti” a pagina 95.
Il cursore Quantità
Per regolare la quantità di segnale da applicare alla mandata potete usare il cursore Quantità. Potete disattivare
una mandata per una particolare traccia cliccando sul relativo pulsante Bypass.
Bypass Equalizzatori
63
La Multizona
La scheda Effetti Output
Potete applicare due effetti personalizzati e due effetti output fissi al canale Master. Analogamente agli effetti traccia, anche questi sono effetti di tipo “pre-fader”.
I due effetti fissi sono Maximizer e StereoEnhancer, entrambi controllabili tramite una manopola di regolazione e
un interruttore di bypass.
L'effetto “Maximizer” aumenta il volume totale senza provocare distorsioni in uscita.
La sezione Media Bay
Media Bay è un browser per i loop audio e strumentali, per
i preset degli strumenti e delle tracce. Il browser è estremamente utile perché consente di digitare il nome da cercare nell'apposito campo in alto nella sezione e, inoltre, di
definire i tag, ossia gli attributi per i file multimediali, in
modo da poter restringere la ricerca.
Ricerca di file multimediali
Fra i tag predefiniti per i file multimediali figurano i seguenti
attributi: categoria/sottocategoria, stile/stile secondario,
character, valutazione, tempo, metrica, ecc.
“StereoEnhancer” diffonde l'immagine stereo dando al
progetto un senso di maggiore spazio.
Per informazioni sui singoli effetti e relativi parametri, si rimanda al capitolo “Panoramica degli effetti” a pagina 95.
La Multizona
La sezione Media Bay presenta cinque colonne (ovvero
“filtri”) per circoscrivere la ricerca. Per restringere ulteriormente la ricerca, cliccate su una voce elencata nella colonna: i risultati appaiono sul lato destro della sezione
Media Bay.
64
In alto a sinistra nella sezione Media Bay è visibile il menu
a tendina per la selezione dei contenuti. Dal menu potete
scegliere il contenuto all’interno del quale effettuare la ricerca.
Accanto a questo campo si trova il filtro di valutazione.
Con il filtro potete scremare automaticamente loop e patch che avete valutato come scadenti. Tutti i file con una
valutazione inferiore a quella selezionata saranno ignorati.
Visualizzazione di loop, suoni e tracce
Premendo i pulsanti Mostra loop, Suoni e Tracce potete
decidere quale tipo di file ricercare.
Mostra Suoni
Selezionando l'opzione “Contenuto Utente” appariranno
visualizzati solo i file che avete aggiunto alla rispettiva cartella sul disco rigido. Per potere accedere ai vostri loop
dalla sezione “Media Bay”, dovete prima inserirli nella Cartella Contenuto creata sul disco rigido. Potete definire la
posizione della Cartella Contenuto nella sezione relativa
alle Impostazioni Programma; cfr. “La sezione Imposta-
zioni Programma” a pagina 74.
Per effettuare una ricerca basata sugli attributi, cliccate
sulle colonne dei tag per il file visualizzato nella parte destra della sezione Media Bay; scegliete un valore per l'attributo fra quelli visualizzati.
Potete inserire una stringa di ricerca nell'apposito campo,
visibile a destra del menu a tendina per la selezione dei
contenuti. Premete [Return] (Invio) per vedere i risultati
della ricerca nel riquadro a destra.
Campo per la stringa di ricercaRisultati della ricerca
Mostra
Loop
Mostra Tracce
Il pulsante “Mostra Loop” permette di cercare i loop audio
e strumentali. Il pulsante “Mostra Suoni” permette di cercare i preset di strumenti e delle tracce strumentali, mentre il pulsante “Mostra Tracce” cerca i preset delle tracce
audio.
65
La Multizona
Mostra Famiglia
Quando selezionate un loop, appare il pulsante “Mostra
Famiglia”. Premendo questo pulsante, verranno cercati
solo i loop appartenenti ad una stessa famiglia.
Reset Filtri
Per azzerare tutti i filtri, premete il pulsante “Reset Filtri” visibile in alto a sinistra nella pagina.
Aggiunta di media al progetto
Una volta trovato il media desiderato, potete cliccare sul
risultato della ricerca e rilasciarlo direttamente nella zona
Arrange; se lo desiderate, potete anche attivare il preascolto (cfr. più avanti).
Appare anche il menu con i nomi delle varie famiglie; potete scorrere tutte le famiglie di loop presenti in Sequel.
Mostra Famiglia
IndietroNome Famiglia
Premendo il pulsante Indietro, visibile in alto a sinistra
nella sezione, potete ritornare al menu precedente.
Elimina media selezionati
Accanto al pulsante “Mostra Famiglia” è visibile il pulsante
“Elimina media selezionati”. Per rimuovere un file multimediale, basta selezionare il loop, il preset della traccia o
dell'effetto e premere questo pulsante. Nella finestra di
dialogo che appare, potete confermare se intendete rimuovere definitivamente il file. Confermate la rimozione o
premete “Annulla” per chiudere la finestra di dialogo
senza cancellare il file.
Anteprima dei media
Nella sezione Media Bay in alto a destra è visibile un pulsante “Preview” e il cursore per il volume di anteprima. Se
è attiva la modalità di anteprima (pulsante di colore verde)
potete cliccare sul loop o sul suono per ascoltarlo in anteprima. Se attivate il preascolto mentre state riproducendo
il progetto, per l'anteprima verrà usato il tempo e la tonalità
del progetto. Se invece desiderate ascoltare il file in anteprima con il suo tempo e la tonalità originale, dovete prima
fermare la riproduzione. Con il cursore “Volume Anteprima” potete regolare il livello di preascolto. Per aumentare o diminuire il volume basta cliccare e trascinare il
cursore del mouse.
Cursore Volume AnteprimaPulsante Modo Anteprima
66
La Multizona
Modifica degli attributi dei file multimediali
Potete anche cambiare gli attributi associati ad un determinato file, quali la categoria, lo stile, ecc. oppure assegnare una valutazione al file. Basta cliccare sui metadati
da cambiare e scegliere un'altra voce dal menu a tendina,
oppure impostare un altro valore per la valutazione. Si
possono anche selezionare più file contemporaneamente
e cambiare i loro attributi con una sola operazione.
Aggiunta di contenuti
Potete trascinare eventi e parti e rilasciarli nella sezione
Media Bay; in questo modo verranno aggiunti alla Cartella
Contenuto.
Selezionate un evento e rilasciatelo nella sezione Media
Bay. Se trascinate un evento audio, appare la finestra
“Salva Loop Audio”. Se trascinate una parte strumentale,
appare la finestra “Salva Loop MIDI”.
Nella finestra potete selezionare i metadati da applicare al
loop, in base agli attributi elencati a sinistra della finestra.
Cliccate accanto all'attributo e scegliete un valore nel
menu a tendina che appare. Impostando gli attributi sarà
molto più facile per voi organizzare e ritrovare i file in seguito.
Potete anche assegnare un nome al loop inserendolo nel
campo visibile in fondo alla finestra.
Cliccate su “OK” per aggiungerlo al vostro Contenuto
Utente.
La sezione Editor
La sezione Editor vi permette di modificare gli eventi audio
e le parti strumentali con funzioni di editing avanzato, fra
cui l'audio warp e la quantizzazione. La sezione Editor appare vuota finché non selezionate un evento nella zona Arrange. Una volta selezionato l'evento audio, la sezione si
trasforma in un editor (di campioni) audio. Se avete selezionato una parte strumentale, comparirà il Key Editor.
67
La Multizona
L'editor dei campioni – Sample Editor
L'editor dei campioni consente di manipolare i file audio
correggendo o adattando il tempo, o di inserire il silenzio.
L'evento audio selezionato appare visualizzato al centro
della sezione dell'Editor: il file audio appare rappresentato
in dettaglio con la relativa forma dell'onda.
Ingrandimento e riduzione
Potete ingrandire o ridurre la forma dell'onda premendo i
pulsanti “+” o “-” visibili in basso a destra. Oppure potete
cliccare sul righello, sul bordo superiore della finestra
dell'editor; trascinate il cursore verso l'alto per rimpicciolire i dettagli, verso il basso per ingrandirli. Una volta ingrandita l'immagine potete usare la barra di scorrimento
sul bordo inferiore della finestra per scorrere l'immagine
verso sinistra o destra.
Inserimento del silenzio
Per inserire il silenzio in un evento dovete selezionare una
sezione dell'evento (cliccate e trascinate per creare la selezione); quindi premete il tasto [Delete] (Canc) o [Backspace] della tastiera del computer. Questa modifica non è
distruttiva e non influisce in alcun modo sull'evento.
Volume
Mute
Volume
Potete regolare il volume dell'evento. Questa regolazione
è indipendente dal volume della traccia.
• Per modificare il volume basta cliccare e trascinare il
cursore verso l'alto o il basso.
• Oppure fate doppio click e inserite un valore compreso
fra -64 e 24. Il valore predefinito è zero.
Mute
Potete silenziare l'evento premendo il pulsante “Mute”.
Premete di nuovo il pulsante per rendere di nuovo udibile
l'evento.
Trasposizione
Potete modificare la tonalità dell'evento regolando il valore
di trasposizione.
• Per modificare la tonalità basta cliccare e trascinare il
cursore verso l'alto o il basso.
• Oppure fate doppio click e inserite un valore compreso
fra -24 e 24. Il valore predefinito è zero.
Blocco trasposizione
Attivando questa funzione, il valore originale di trasposizione dell'evento verrà “congelato”; l'evento non seguirà
più le modifiche di trasposizione globali nel progetto.
Modalità Stretch
Con questa funzione potete attivare la modalità di stretch
preferita: “Tempo Song” o “Originale”; per passare da una
modalità all'altra basta cliccare.
Se attivate l'opzione “Tempo Song” il tempo dell'evento
viene vincolato al tempo del progetto. Questa funzione
non quantizza l'audio, ma adatta la dimensione dell'evento
in modo che venga riprodotto a tempo di progetto.
Blocco trasposizione
Trasposizione
68
La Multizona
Con l'opzione “Originale” l'evento mantiene il tempo originario. Cliccando su “Originale” qualsiasi modifica apportata al file con la modalità di stretch “Tempo Song” viene
azzerata. Se riattivate la modalità “Tempo Song” le modifiche apportate vengono ripristinate.
Modalità Stretch
Ottimizzazione
Adatta Beat (modalità “Tempo Song”)
La funzione Adatta Beat esegue una quantizzazione automatica dell'evento audio rispetto al tempo di progetto, basata sul valore di quantizzazione. Per maggiori informazioni,
si rimanda al capitolo “Funzionalità avanzate” a pagina 76.
Swing (modalità “Tempo Song”)
Funzione Adatta
Beat attivata
Ottimizzazione
A seconda del tipo di strumento registrato nel file audio,
potete scegliere diverse opzioni per ottenere i migliori risultati di stretch possibili. Ad esempio, scegliete l'opzione
“Drums” per gli strumenti a percussione o l'opzione “Solo”
per un assolo di strumenti a fiato. “Mix” è l'opzione predefinita ma può convenire provare anche le altre opzioni se i
risultati non vi soddisfano.
Quantizzazione (modalità “Tempo Song”)
Scegliete un valore di quantizzazione dal menu a tendina
da usare per tutte le funzioni correlate alla quantizzazione,
quali swing e terzine. Questo valore determina anche la risoluzione della griglia nell'editor audio.
Quantizza
Adatta Beat
Swing
L’opzione Swing appare se è stata attivata la funzione
“Adatta Beat”. Con questa opzione potete aggiungere un
ritmo “swing” all'evento audio. Per aggiungere più o meno
swing, basta cliccare e trascinare il cursore verso sinistra
o destra. Il risultato dipende dal valore di quantizzazione
che avete scelto. Se, ad esempio, avete scelto un valore di
quantizzazione basato su note di ottavi, la regolazione d'intensità dello swing avrà effetto solo sugli ottavi.
Tonalità Fondamentale
69
La Multizona
Regolazione Manuale Beat (modalità “Tempo Song”)
Numero Misure
Reset Battiti
!
Questa funzione ha effetto solo sull'audio che avete
registrato o “trascinato e rilasciato” all'interno di
Sequel.
La funzione “Regolazione Manuale Beat” è disponibile
solo se è stato premuto il pulsante Adatta Beat. Con questa funzione potete regolare manualmente l'allineamento
dell'audio a misure e movimenti e, di fatto, correggere l'audio per adattarlo al tempo. Sull'evento appaiono attivati
appositi punti che potete spostare verso sinistra o destra
per adattare l'audio al tempo. Il numero di punti visualizzati
dipende dal valore di quantizzazione che avete scelto. Per
maggiori informazioni, si rimanda al capitolo “Funzionalità
avanzate” a pagina 76.
Numero Misure
Qui potete inserire direttamente la durata dell'evento audio, espresso in misure. La funzione è molto utile se la durata dell'evento audio non è stata rilevata, ma sapete per
certo che è espressa in misure.
Reset Battiti
Con la funzione “Reset Battiti” potrete azzerare tutte le
modifiche apportate quando era attiva la funzione “Regolazione Manuale Beat”. In questo modo misure e movimenti verranno resettati sul tempo originale, basato sul
tempo del progetto.
Root Key (Tonalità Fondamentale)
Indica la tonalità (la, si bemolle, do diesis, ecc.) dell'evento.
La tonalità non apparirà visualizzata qui se l'informazione
non è contenuta nei metadati.
Il Key Editor
Questo editor consente di apportare varie modifiche alla
parte strumentale. La parte strumentale selezionata nella
zona Arrange appare visualizzata al centro del Key Editor.
Qui potrete spostare, modificare e persino disegnare i dati.
Zoom orizzontaleZoom verticale
Potete ingrandire o ridurre la parte premendo i pulsanti
“+” o “-” visibili in basso a destra. Oppure potete cliccare
sul righello visibile sul bordo superiore della finestra
dell'Editor; trascinate il cursore verso l'alto per rimpicciolire i dettagli, o verso il basso per ingrandirli. Una volta ingrandita l'immagine potete usare la barra di scorrimento in
basso per scorrere l'immagine verso sinistra o destra, e la
piccola barra di scorrimento sul bordo destro per scorrere
verso l'alto o il basso. In alternativa potete anche agire
sulla rotellina del mouse per scorrere l'immagine verso
l'alto e il basso, e premere [Maiuscole] + la rotellina del
mouse per scorrere verso sinistra e destra.
Il cursore sul bordo destro della finestra permette di zoomare il Key Editor. Potete così ingrandire o ridurre la visualizzazione delle note e della tastiera del pianoforte
virtuale, visibile sul lato sinistro.
Potete cliccare sulla tastiera del pianoforte virtuale per riprodurre uno specifico pitch (altezza del suono).
Le più importanti funzioni di editing che si possono eseguire con questo editor sono descritte nella sezione “Key
Editor” a pagina 24.
70
La Multizona
Mute
Potete silenziare la parte strumentale premendo il pulsante “Mute”. Premete di nuovo il pulsante per rendere di
nuovo udibile la parte.
Mute
Blocco trasposizione
Trasposizione
Valore di quantizzazione
Scegliete un valore di quantizzazione dal menu a tendina
da usare per tutte le funzioni correlate alla quantizzazione,
quali swing e terzine. Questo valore determina anche la risoluzione della griglia nel Key Editor.
Quantizza
Attiva Terzine
Esegui
Quantizzazione
Swing
Cursore di Legato
Trasposizione
Potete modificare la tonalità dell'evento regolando il valore
di trasposizione.
Per modificare la tonalità basta cliccare e trascinare il cursore verso l'alto o il basso.
Oppure fate doppio click e inserite un valore compreso fra
-24 e 24. Il valore predefinito è zero.
Blocco trasposizione
Attivando questa funzione, il valore di trasposizione originale dell'evento verrà “congelato”; l'evento non seguirà più
le modifiche di trasposizione globali nel progetto.
Attiva Terzine
Se la funzione è attiva, potete inserire le terzine in una
parte strumentale. La risoluzione delle terzine che possono essere inserite dipende dal valore di quantizzazione
specificato.
Esegui Quantizzazione
Attivando la funzione “Esegui Quantizzazione” tutte le note
verranno spostate alla misura o al movimento più vicino, in
base al valore di quantizzazione impostato. Se, ad esempio, avete scelto un valore di quantizzazione basato sui
quarti, tutte le note saranno spostate alla più vicina nota
da un quarto.
Swing
Il cursore Swing permette di aggiungere un andamento
ritmico swing alle parti strumentali. Per spostare le note
basta cliccare e trascinare il cursore verso sinistra o destra. Le note interessate da questa funzione dipendono
dal valore di quantizzazione che avete scelto. Se, ad
esempio, avete scelto un valore di quantizzazione basato
su note di ottavi, la regolazione d'intensità dello swing avrà
effetto solo sugli ottavi.
71
La Multizona
Cursore Legato
Questo cursore consente di regolare l'effetto Legato nella
parte strumentale selezionata. Con il Legato si ottiene
un’esecuzione morbida e priva di interruzioni percettibili
fra le note. Quando si aumenta il Legato, ogni nota è allungata in modo da rendere impercettibile l'attacco fra le due
note consecutive. Diminuendo l'intensità del legato si creano note più brevi, con un effetto più “staccato”.
Registrazione Step Attivata
Questa funzione consente di inserire i dati strumentali,
nota per nota, movimento per movimento, utilizzando la tastiera MIDI o il controller. La funzione è molto utile per inserire rapidamente le parti strumentali.
Quando la funzione è attiva, il pulsante abilita la modalità
di registrazione passo-passo di Sequel. Appare così una
linea blu verticale che indica la posizione: ogni volta che
premete un tasto, una nuova nota viene inserita in corrispondenza della linea blu verticale. La durata della nota è
definita dal valore di quantizzazione.
Potete usare i tasti cursore sinistro/destro della tastiera
per spostare la linea verticale.
Sposta a sinistra
Il pulsante sposta la nota selezionata verso sinistra; l'entità
del movimento dipende dal valore di quantizzazione.
Root Key (Tonalità Fondamentale)
Indica la tonalità (la, si bemolle, do diesis, ecc.) della parte.
Se l'informazione non è disponibile (ad es. non figura fra
gli attributi), non apparirà visualizzata qui. Per le parti che
sono state appena registrate dovrebbe apparire visualizzata la tonalità definita per il progetto.
Corsia Controller (Velocity, Pitch Bend, ecc.)
La Corsia Controller permette di aggiungere o modificare
dati MIDI, come la velocity, e i dati dei controller. In genere
questa sezione viene usata per editare la velocity, il pitch
bend e i numeri dei controlli per sustain, ecc.
Cliccando sul menu a tendina della Corsia Controller potete decidere quali dati controller visualizzare o modificare.
Menu a tendina Corsia ControllerCorsia Controller
Per maggiori informazioni sulla modifica dei dati controller,
si rimanda al capitolo “La Corsia Controller” a pagina 25.
Registrazione Step
Attivata
Sposta a sinistra
Sposta a destra
Tonalità Fondamentale
Sposta a destra
Il pulsante sposta la nota selezionata verso destra; l'entità
del movimento dipende dal valore di quantizzazione.
La Multizona
72
La sezione Arranger
La sezione Arranger consente di modificare il progetto
creando vari arrangiamenti. Potrete eseguire il progetto in
modo non lineare e sbizzarrirvi così nelle vostre performance dal vivo.
Anzitutto dovrete creare parti che contengano gli arrangiamenti. Controllate che nella zona Arrange sia attivo il
pulsante “Mostra Traccia Arranger”; cfr. la sezione “Mo-
stra Traccia Arranger” a pagina 44.
Mostra Traccia
Arranger
Traccia Arranger parte “A”
Pad “A”
I Pad
I 16 tasti di forma rettangolare visibili al centro della sezione Arranger sono chiamati “pad”. Ogni parte con l’arrangiamento che create nella traccia Arranger può essere
rappresentata da uno di questi pad. Potete accedere al
massimo a 16 parti di arrangiamento per volta, dal momento che vi sono solo 16 pad disponibili.
Assegnazione Pad
Fate [Alt]-click sul bordo superiore del pad per attivare un
menu a tendina; qui potete scegliere quale parte di arrangiamento collegare a questo pad. Potete decidere di non
assegnare alcun pad o di cliccare su “Stop”.
Nome del Pad
Fate [Alt]-click in fondo al pad e assegnate il nome desiderato.
Modalità di arrangiamento
Sequel prevede due modalità di arrangiamento. Potete
anche passare da una modalità all'altra durante la riproduzione e scegliere fra “Live Pads” e “Riproduzione in sequenza” (per una descrizione più dettagliata di queste
modalità, si rimanda al capitolo “Tutorial 4: Modalità Live e
Riproduzione in sequenza” a pagina 34).
Premete e tenete premuto il tasto [Alt]/[Option] mentre
spostate il mouse nella traccia Arranger. Il cursore assume
la forma di una matita. A questo punto, cliccate e trascinate per creare una parte con l'arrangiamento.
La Multizona
73
Live Pads (Modalità Live)
Menu Storia
Con il menu Storia potete salvare le varie sequenze create
per usarle in seguito. Cliccate per attivare il menu a tendina. A questo punto potete selezionare un numero e inserire una sequenza. Selezionate un altro numero: la
sequenza precedente viene memorizzata.
In questa modalità di esecuzione potete cliccare su un
qualsiasi pad per riprodurlo. La parte di arrangiamento verrà
eseguita in loop finché non cliccherete su un altro pad o
premete il tasto Stop. Per attivare il pad potete anche premere il corrispondente tasto sulla tastiera del computer.
Modalità Riproduzione in sequenza
Pulsanti di scorrimento: sinistra/destra
In modalità di riproduzione in sequenza, potete definire
l'ordine in cui verranno riprodotti gli arrangiamenti.
Basta selezionare i singoli pad nell'ordine in cui desiderate
eseguirli. Per attivare il pad potete anche premere il corrispondente tasto sulla tastiera del computer ed aggiungerlo così alla Sequenza Corrente. Via via che selezionate
i pad, la sequenza corrente si riempie. La “Sequenza Corrente” appare in alto nella sezione Arranger, ed è attiva
solo nella modalità “Riproduzione in sequenza”.
Menu Storia
Reset
Reset
Premendo il pulsante di reset potete azzerare la sequenza
corrente.
Per maggiori informazioni sulla sezione Arranger e sulle
parti di arrangiamento si rimanda al capitolo “Tutorial 4:
Modalità Live e Riproduzione in sequenza” a pagina 34.
La sezione Impostazioni
Programma
La sezione Impostazioni Programma vi permette di definire
tutte le principali impostazioni in Sequel.
Pulsanti di scorrimento: sinistra/destra
Potete scorrere la sequenza corrente con gli appositi pulsanti visibili a sinistra.
Cursore di inserimento
Con il cursore di inserimento potete inserire un arrangiamento all'interno della “Sequenza Corrente”. Cliccate e
trascinare il cursore verso sinistra o destra nella posizione
desiderata; cliccate su un pad per inserirlo nella sequenza
corrente, in corrispondenza del cursore.
La Multizona
74
Progetti Sequel
Cartella Progetto
Cliccate su questo campo per selezionare la directory del
disco rigido in cui salvare i progetti. Appare una finestra di
dialogo che vi permette di cercare la cartella desiderata
sul disco rigido, o di creare una nuova cartella.
Contenuto Utente
Cliccate su questo campo per specificare dove salvare i
contenuti da voi creati. Appare una finestra di dialogo che
vi permette di cercare la cartella desiderata sul disco rigido, o di creare una nuova cartella.
Una volta definito questo percorso, tutti i contenuti da voi
creati verranno memorizzati in questa cartella. Se avete
dei file multimediali che desiderate usare in Sequel, potete
copiarli in questa cartella; i file appariranno visualizzati
all'interno di Media Bay.
Azione all'avvio
Con questo menu a tendina decidete quale funzione dovrà
eseguire Sequel all'avvio: creare un nuovo progetto o caricare l'ultimo progetto su cui stavate lavorando.
Impostazioni Audio
Selettore Uscite
Cliccando qui si attiva un menu a tendina in cui potete
scegliere l'uscita desiderata sull'interfaccia che desiderate
usare per il progetto.
Formato Registraz(ione)
Qui potete scegliere il bit rate da usare per la registrazione. Due sono le opzioni disponibili:
• 16 Bit è il formato usato per i CD.
• 24 Bit assicura una qualità superiore rispetto al formato
16 Bit, ma richiede più spazio sul disco rigido.
Interfaccia Utente
Colore Pannello
Potete usare l'apposito cursore per cambiare i colori della
finestra principale di Sequel.
Mostra Consigli
Attivando questa funzione verranno visualizzate informazioni relative al pulsante o all'oggetto su cui è stato posizionato il cursore del mouse.
Opzioni
Connessione Audio
Cliccando qui si apre un menu a tendina in cui potete scegliere il driver ASIO da usare per la riproduzione audio.
• Cliccate sul pulsante “Setup…” per visualizzare il pan-
nello di controllo dell'interfaccia audio.
• Cliccate su “Ripristina” per resettare le impostazioni del
driver ASIO.
La Multizona
Auto Quantiz.
Se attivate questa opzione, tutto ciò che registrerete nella
traccia verrà automaticamente quantizzato.
Impostazioni relative al metronomo
Potete attivare o disattivare i pulsanti relativi al Metronomo
in modo che il click sia attivo solo durante la registrazione,
l'esecuzione, oppure durante entrambe.
75
10
Funzionalità avanzate
Introduzione
In questo capitolo presentiamo alcune funzionalità avanzate messe a disposizione da Sequel. Prima di affrontare
questo capitolo è necessario avere familiarizzato con i
contenuti dei capitoli precedenti.
Ö Le sezioni seguenti fanno riferimento a progetti tutorial
contenuti nella cartella predefinita dei progetti Sequel.
Inserimento del silenzio
Questa funzione consente di inserire il silenzio o di mettere in mute alcune sezioni di un evento audio per eliminare disturbi o click indesiderati. In questo modo potrete,
ad esempio, sostituire con il silenzio quelle parti degli
eventi audio che contengono rumori.
Ö Il processo non è distruttivo e rende muta solo la sezione audio selezionata.
!
Caricate il progetto “Adding Silence 1” contenuto
nella cartella “Sequel Tutorial 5”.
In questo semplice progetto abbiamo una traccia di batteria, una di chitarra e una di organo.
La traccia della chitarra è stata registrata con il microfono
collocato davanti all'amplificatore; per questo motivo si
percepisce del rumore negli istanti in cui il chitarrista non
suona. Provvediamo adesso ad eliminare questo rumore.
1. Selezionate l'evento “Guitar”.
2. Nella Multizona selezionate la sezione Editor.
3. Quando spostate il mouse sull'editor audio, il cursore
assume la forma dello strumento di selezione.
4. Cercate un'area in cui il chitarrista non stava suonando: un'area è proprio all'inizio, e l’altra è compresa fra
la prima e la seconda misura. Cliccate e trascinate il cursore per evidenziare la sezione dell'evento. Se necessario,
potete anche ingrandire la sezione.
Noterete che la sezione è divenuta di colore grigio.
Controllate che la selezione non contenga materiale audio
che desiderate conservare.
5. Spostate il cursore sul margine sinistro e destro della
selezione. Il cursore si trasforma: adesso potete cliccare e
trascinare il cursore per regolare con maggiore precisione
l'ampiezza della selezione.
Adattate la selezione in modo che sia più vicina possibile all'audio che
desiderate conservare.
6. Al termine, premete il tasto [Delete] (Canc) o [Backspace] della tastiera del computer per eliminare la selezione e inserire il silenzio.
77
Funzionalità avanzate
Potete continuare ad inserire il silenzio in altre sezioni
dell'evento Guitar, se lo ritenete necessario.
!
Caricate il progetto “Adding Silence 2” contenuto
nella cartella “Sequel Tutorial 5” per ascoltare il progetto in cui è stato inserito il silenzio.
3. Cliccate due volte sull'evento “Drums” per visualizzarlo nell'Editor Audio.
4. Passiamo dalla modalità Stretch a “Tempo Sync” e
scegliamo come ottimizzazione “Mix”.
Quantizzazione audio e Warp
Le funzioni Quantizzazione e Warp consentono di vincolare gli eventi al tempo del progetto e correggere le parti
audio che non sono perfettamente a tempo.
La funzione Quantizzazione di Sequel è automatica ed è
molto utile per sincronizzare le tracce della batteria al
tempo del progetto.
!
Caricate il progetto “Audio Quantize” contenuto
nella cartella “Sequel Tutorial 5”.
In questo progetto abbiamo un evento “Drums” leggermente fuori tempo.
Attivate il metronomo per ascoltare le imprecisioni di esecuzione.
1. Avviate la riproduzione premendo la barra spaziatrice
per sentire la batteria che suona fuori tempo.
2. Inserite il metronomo per percepire meglio le impreci-
sioni di esecuzione.
• Anzitutto verificate che sia impostato il numero di misure
corretto e che le linee della griglia siano posizionate in
corrispondenza dei beat visibili.
Nel nostro esempio le impostazioni sono corrette, quindi lasciamole inalterate.
5. Verificate che il valore di quantizzazione sia impostato
su “1/4”.
Vedrete che il file audio è vincolato alla più vicina nota da un quarto.
6. Cliccate sul pulsante “Adatta Beat”
In questo modo l’audio sarà automaticamente vincolato al valore di quantizzazione selezionato.
Quantizzazione
impostata su 1/4
78
Funzionalità avanzate
7. Riproducendo il progetto sentirete che adesso è per-
fettamente a tempo.
!
Caricate il progetto “Audio Quantize 2” contenuto
nella cartella “Sequel Tutorial 5” per ascoltare i cambiamenti.
Regolazione Manuale Beat
Talvolta può essere necessario apportare qualche lieve
modifica manuale ad un evento. In questi casi si rivela
molto pratica la funzione di regolazione manuale dei beat
con cui potete allungare l'audio e farlo corrispondere a
tempo.
Ö Questa funzione è utilizzabile solo sui vostri loop, mentre i file forniti dal produttore non possono essere regolati
con questa funzione manuale.
Ö Prima di procedere vi raccomandiamo di leggere attentamente la sezione “Quantizzazione audio e warp”.
!
Caricate il progetto “Manual Adjust Beats 1” contenuto nella cartella “Sequel Tutorial 5”.
1. Fate doppio click sull'evento “Drums” per visualizzarlo
nell'Editor Audio.
2. Premete il pulsante “Regolazione Manuale Beat”.
4. Se desiderate eseguire una nuova quantizzazione au-
tomatica con un nuovo valore, dovete modificare il valore,
disattivare il pulsante Adatta Beat e poi riattivarlo.
La quantizzazione automatica non può avere luogo se le linee della griglia
sono state cambiate in precedenza (in modo automatico o manuale): ciò
è indicato dalle linee di colore rosso.
Quantizza
In questa modalità potete regolare il tempo del file audio,
trascinando direttamente i punti della griglia in modo da
ottenere un perfetto allineamento.
5. Il numero di punti della griglia regolabili dipende dal
valore di quantizzazione che avete scelto. Verificate che il
valore sia impostato su 1/4.
Le linee della griglia appaiono in colori diversi. Le linee della griglia selezionate sono di colore blu; le linee gialle (o arancioni, se in corrispondenza delle note da un quarto) possono essere modificate. Una volta
modificate, le linee della griglia appaiono di colore rosso.
3. Se necessario, cliccate su “Reset Battiti” per rimuo-
vere i risultati di eventuali quantizzazioni automatiche precedenti.
Funzionalità avanzate
79
!
Prima dell’editing assicuratevi di ingrandire la Multizona in modo che tutte le linee della griglia siano visibili. A seconda del fattore di ingrandimento, le linee
possono apparire di colore più chiaro, o si possono
trovare altre linee ausiliarie che non possono essere
modificate. Se cambiate un beat, le linee della griglia
più vicine appariranno in colore rosso (come le linee
modificate).
6. L'obiettivo adesso è trascinare la griglia in modo da al-
linearla ai colpi della batteria. Cliccate su un punto della
griglia e trascinatelo fino al più vicino colpo di batteria.
7. Ripetete la procedura per ogni colpo di batteria fuori
tempo. Ascoltate per verificare se il risultato vi soddisfa.
!
Caricate il progetto “Manual Adjust Beats 2” contenuto nella cartella “Sequel Tutorial 5” per ascoltare i
risultati finali.
Congratulazioni! Avete eseguito correttamente la funzione
warp; il file audio ora corrisponde ai beat e alle misure del
vostro progetto. Non preoccupatevi quindi se qualche
volta l'audio è fuori tempo perché con questa funzione potete sempre risincronizzarlo.
Smart Transpose (Trasposizione
fine)
Quando nella zona Pilota si seleziona la Tonalità Fondamentale del Progetto, questa diventa il riferimento per tutti
gli altri file audio o i loop MIDI inseriti nel progetto. Pertanto quando aggiungete un file al progetto in cui avete
già definito la tonalità base, la tonalità del file cambierà
adeguandosi alla tonalità fondamentale del progetto.
In sostanza questa funzione consente di trasportare il loop
sull’intervallo o pitch più vicino. In questo modo i loop non
verranno mai trasportati più di sei semitoni, e non suoneranno innaturali per effetto di un eccessivo incremento o
diminuzione dell'intonazione.
Vediamo adesso un esempio concreto.
!
Caricate il progetto “Smart Transpose” contenuto
nella cartella “Sequel Tutorial 5”.
1. Aprite la sezione Media Bay nella Multizona.
2. Come stringa di ricerca, inserite “Bb guitar”. Premete
il tasto [Enter]/[Return] (Invio) della tastiera del computer.
Sequel filtrerà i risultati.
Inserite Bb nel campo di ricercaRisultati della ricerca
3. Trascinate il loop “03 105 Bb Guitar” e rilasciatelo alla
misura 1.
80
Funzionalità avanzate
4. Noterete adesso che il tempo di progetto e la tonalità
fondamentale (KEY) sono variati per adattarsi al loop. La
nota fondamentale del progetto è adesso “A#” (la diesis)
che è l'equivalente enarmonica di “Bb” (si bemolle).
8. Cliccate adesso sull'evento “02 112 D horns”. Noterete che la Root Key è “D” ed il valore di trasposizione è
“-4”. Smart Transpose ha trasportato automaticamente il
loop “02 112 D horns” sull'intervallo più vicino.
Trasposizione = -4
Tonalità Fondamentale del Progetto
5. Tornate adesso a “Media Bay”. Inserite “D horns” nel
campo di ricerca.
6. Trascinate il loop “02 112 D horns” e rilasciatelo alla
misura 1, sotto alla chitarra.
7. Cliccate sull'evento “03 105 Bb Guitar” e andate alla
sezione Editor. Noterete che la Root Key è “A#” ed il valore di trasposizione è “0”.
Trasposizione = 0
Root Key = A#
Root Key = D
9. Riproducete l'esempio e ascoltate attentamente: sia la
chitarra che i corni hanno la stessa tonalità senza trasposizioni innaturali.
Aggiungiamo adesso un loop di batteria al progetto. La tonalità fondamentale e la funzione Smart Transpose non
operano sul loop di batteria. Questi loop possono essere
trasportati solo con la funzione di “Trasposizione” fornita
dall'Editor Audio.
1. Tornate a Media Bay e digitate “Bb drums” nel campo di
ricerca. Trascinate “03 105 Bb drums 03” nel progetto e rilasciatelo alla misura 1, sotto all'evento “02 112 D horns”.
2. Selezionate l'evento “03 105 Bb drums 03” e premete
il tasto [P] della tastiera del computer per creare una regione con la modalità ciclica, che abbia esattamente la
stessa durata dell'evento.
81
Funzionalità avanzate
3. Attivate il pulsante Ciclo e premete il pulsante di ripro-
duzione per ascoltare il progetto. Noterete che l'evento
“03 105 Bb drums 03” non è stato trasposto – tutto merito di Smart Transpose!
Ö Smart Transpose offre un altro grande vantaggio:
quando usate la traccia di trasposizione per la trasposizione globale (cfr. la sezione “Mostra Traccia Trasposi-
zione” a pagina 44) o cambiate la tonalità fondamentale
del progetto, i loop non vengono tutti trasportati in parallelo; il risultato è una trasposizione molto più naturale.
4. Continuate a riprodurre il progetto in loop, sperimen-
tando varie modifiche della tonalità base del progetto.
Ö Ricordatevi che potete trasportare un loop anche manualmente con la funzione Trasposizione dell'Editor audio
che non opera in modo selettivo, ma assoluto.
Blocco della trasposizione
Potete anche vincolare la tonalità del loop usando la funzione “Blocco Trasposizione”.
Blocco trasposizione
Trasposizione
• Per impostazione predefinita, i loop di batteria, percus-
sioni e FX hanno il blocco della trasposizione.
Registra con un pulsante
(One Button Record)
Normalmente per registrare occorre abilitare la traccia per
l’incisione, e poi cliccare sull’apposito pulsante di registrazione della zona Pilota. La registrazione ha inizio dopo due
misure di preconteggio e termina quando si disattiva il pulsante Registra o si interrompe la riproduzione.
Sequel mette a disposizione un’altra modalità di registrazione che consente di registrare solo sull’area delimitata
dai marcatori di ciclo. Questa modalità è molto comoda,
soprattutto se si desidera incidere una piccola sezione per
sostituirne un’altra che presenta qualche inesattezza esecutiva. In questo modo non sarete costretti a registrare
tutto da capo, ma solo la sezione che vi interessa.
1. Definite la traccia su cui desiderate registrare e abilitate la registrazione.
2. Impostate un ciclo che corrisponda esattamente
all’area su cui volete incidere.
3. Premete [Ctrl]/[Command]+[R].
Il cursore del progetto si posiziona esattamente due misure prima del locatore sinistro; la riproduzione ha inizio.
4. Terminato il preconteggio, la registrazione si avvia automaticamente non appena il cursore del progetto raggiunge il locatore sinistro, e si ferma quando il cursore
raggiunge il locatore destro.
La riproduzione continua finché non la interrompete.
• Avete tre possibilità per attivare questa modalità di registrazione:
• Premendo [Ctrl]/[Command]+[R]
• Premendo [Ctrl]/[Command]+[*] (tasto di “moltiplicazione” sul
tastierino numerico)
• Facendo [Ctrl]/[Command]-click sul pulsante Registra.
82
Funzionalità avanzate
11
Configurazione del sistema
Introduzione
Requisiti MIDI
Questo capitolo fornisce informazioni sulla configurazione
di base del computer (scheda audio, driver, ecc.) e su
configurazioni più avanzate per i sistemi audio e MIDI.
Note generali sulla configurazione
del sistema
!
La pagina “Support-DAW Components” sul sito
web di Steinberg fornisce informazioni dettagliate su
ciò che è importante considerare quando si configura un computer destinato a processare l’audio.
• RAM – C’è una relazione diretta tra la quantità di memoria RAM disponibile e il numero di canali audio che il sistema può gestire.
La quantità di RAM specificata è un requisito minimo, ma in generale vale
la regola “più ce n’è, meglio è”.
• Dimensione dell’hard disk – La dimensione del disco
rigido determina i minuti di audio registrabili.
Per registrare un minuto di audio stereo in qualità CD servono 10 MB di
spazio su disco rigido. In Sequel otto tracce stereo occupano almeno 80
MB di spazio per ogni minuto di registrazione.
• Velocità dell’hard disk – Anche la velocità del disco
rigido determina il numero di tracce audio gestibili.
Si tratta della quantità d’informazioni che il disco rigido riesce a leggere
(espressa in genere come “velocità di trasferimento”). Anche in questo
caso vale la regola “più alta è, meglio è”.
• Rotellina del mouse – Si raccomanda l’uso di un mouse
dotato di rotellina.
Ciò velocizza notevolmente l’inserimento dei valori e lo scorrimento
dell’immagine visualizzata.
Deframmentazione dell’hard disk
(solo Windows)
Se si prevede di registrare l’audio su un disco rigido che
contiene già altri file è opportuno eseguire una deframmentazione del disco per ottimizzare le prestazioni del disco rigido. Si raccomanda di eseguire l’apposita utilità di
deframmentazione di Windows.
Per utilizzare le funzioni MIDI di Sequel servono:
• Un’interfaccia MIDI per collegare i dispositivi MIDI esterni al
computer.
• Uno strumento MIDI.
• Un dispositivo audio per l’ascolto del suono proveniente dai
dispositivi MIDI.
Installazione di un’interfaccia MIDI/scheda
sintetizzatore
Le istruzioni per l’installazione di un’interfaccia MIDI dovrebbero essere allegate al prodotto. Ecco comunque in
sintesi i passaggi necessari:
1. Installare l’interfaccia (o una scheda con sintetizzatore
MIDI ) nel computer o collegarla ad una “porta” (connettore) del computer.
La procedura esatta dipende dal tipo di interfaccia utilizzata.
2. Attivare l’alimentatore e/o l’interruttore di alimenta-
zione, se presente sull’interfaccia.
3. Installare il driver dell’interfaccia seguendo le istruzioni
fornite con il prodotto.
Si raccomanda di consultare il sito web del produttore per verificare se
sono disponibili driver più aggiornati.
Hardware audio
Sequel funziona con l’hardware audio che soddisfa i seguenti requisiti:
•Stereo.
•16 bit.
• Frequenza di campionamento: 44.1kHz.
• Windows – L’hardware audio deve essere dotato di apposito
driver ASIO, o di driver compatibile DirectX, cfr. più sotto.
• Mac – L’hardware audio deve disporre di driver compatibili
per Mac OS X (CoreAudio o ASIO).
84
Configurazione del sistema
Uso dell’hardware audio interno di Macintosh
Al momento della stesura di questo manuale tutti i modelli
Macintosh sul mercato hanno un hardware audio interno
stereo almeno da 16 bit. Per informazioni dettagliate consultare la documentazione tecnica del computer.
L’hardware audio interno può essere sufficiente per l’impiego con Sequel, a seconda dei requisiti e delle esigenze
dell’utente; questo hardware può essere selezionato
all’interno di Sequel (senza necessità di installare driver
aggiuntivi).
!
Alcuni modelli Macintosh hanno uscite audio ma
sono privi d’ingressi; in questo caso si può solo riprodurre l’audio (ma non è possibile registrare senza
un hardware audio aggiuntivo).
Driver
Il driver è il software che consente ad un programma di
comunicare con i dispositivi hardware. In questo caso, il
driver permette a Sequel di utilizzare l’hardware audio. Per
quanto riguarda l’hardware audio ci sono due casi diversi
che richiedono due configurazioni diverse del driver:
L’hardware audio utilizza uno specifico driver ASIO
Spesso le schede audio professionali hanno un driver
ASIO dedicato; ciò consente una comunicazione diretta
tra Sequel e la scheda audio. Le schede audio con i driver
ASIO offrono una bassa latenza (ritardo ingresso-uscita),
caratteristica cruciale quando si monitora l’audio in Sequel, ad esempio. Inoltre, il driver ASIO può supportare ingressi e uscite multiple, routing, sincronizzazione, ecc.
I driver ASIO specifici per le varie schede sono forniti dai
costruttori delle schede audio. Si raccomanda di visitare
periodicamente il sito web del produttore per scaricare le
ultime versioni dei driver.
!
Se l’hardware audio è fornito di driver ASIO specifico si raccomanda di usarlo.
La scheda audio comunica tramite DirectX (solo
Windows)
DirectX è un “pacchetto” Microsoft per la gestione dei vari
tipi di dati multimediali in Windows. Sequel supporta DirectX è un “pacchetto” Microsoft per la gestione dei vari
tipi di dati multimediali in Windows. Sequel supporta DirectX o, più precisamente, DirectSound che è una parte
del “pacchetto” DirectX impiegato per la riproduzione e
registrazione audio. Esso richiede due tipi di driver:
• Un driver DirectX per la scheda audio che consenta la comunicazione con il protocollo DirectX; se la scheda audio supporta DirectX il driver è fornito dal produttore della scheda. Se
non è installato con la scheda audio, occorre consultare il sito
web del produttore per maggiori informazioni.
• Il driver ASIO DirectX Full Duplex che permette a Sequel di
comunicare con DirectX. Questo driver è incluso in Sequel e
non richiede alcuna installazione particolare.
Installazione dell’hardware audio e dei
rispettivi driver
1. Installare la scheda audio con i relativi accessori nel
computer (come indicato nella documentazione della
scheda).
2. Installare il driver per la scheda.
In base al sistema operativo del computer si possono usare vari tipi di
driver: driver ASIO specifici, DirectX (Windows) o Mac OS X (Mac):
Driver ASIO specifico
Se la scheda audio ha un driver ASIO specifico, in genere è
fornito con la scheda; tuttavia è sempre buona norma visitare periodicamente il sito web del produttore per scaricare
ed installare il driver più recente. Per i dettagli sull’installazione dei driver seguire le istruzioni fornite dal produttore.
Driver DirectX (solo Windows)
Se la scheda audio è compatibile con DirectX, i rispettivi
driver dovrebbero essere stati installati al momento dell’installazione della scheda. Se sono stati scaricati driver DirectX specifici per la scheda audio, occorre seguire le
istruzioni fornite dal produttore.
Driver Mac OS X (Mac)
Se si usa un computer Macintosh, occorre assicurarsi di
utilizzare per l’hardware audio i driver Mac OS X più recenti.
Per installare i driver seguire le istruzioni del produttore.
85
Configurazione del sistema
Prova della scheda
Per assicurarsi che la scheda audio funzioni correttamente
occorre eseguire i due test seguenti:
• Usare il software fornito con la scheda audio per assicurarsi di riuscire a registrare e riprodurre l’audio senza
problemi.
• Se si accede alla scheda audio con un driver standard
del sistema operativo, occorre provare a riprodurre l’audio
con l’applicazione audio standard del computer (ad esempio, Windows Media Player o Apple iTunes).
Configurazione dell’audio
!
Eseguire sempre qualsiasi connessione con tutti i dispositivi spenti!
Collegamenti audio
La corretta configurazione del sistema dipende da molti
fattori: il tipo di progetto da creare, i dispositivi esterni impiegati, l’hardware del computer disponibile, ecc. I paragrafi seguenti, quindi, descrivono solamente alcuni
esempi.
Anche il collegamento (digitale o analogico) dei dispositivi
dipende dalle singole configurazioni.
Si tratta della configurazione più semplice – una volta
configurati i bus interni d’ingresso e uscita, si può collegare la sorgente audio (un microfono, ad esempio) all’interfaccia audio ed iniziare la registrazione.
Ingresso e uscita multi-canale
Spesso si dispone di altri dispositivi audio da integrare e
collegare a Sequel, utilizzando più canali d’ingresso e
uscita. In base ai dispositivi disponibili si può procedere in
due direzioni: mixare da un banco esterno o con il Mixer di
Sequel.
• Mixare dall’esterno significa disporre di un mixer hard-
ware con un sistema di gruppi o bus usato per alimentare
gli ingressi dell’hardware audio.
Nell’esempio seguente si usano quattro bus per inviare i segnali
agli ingressi dell’hardware audio. Le quattro uscite tornano poi al
mixer per il monitoraggio e la riproduzione. Gli altri ingressi del
mixer si possono usare per collegare le varie sorgenti audio (microfoni, strumenti, ecc.
).
Ingresso e uscita Stereo – La connessione più semplice
Se si usa solo un ingresso e un’uscita stereo da Sequel, si
può collegare l’hardware audio (ad esempio, gli ingressi
della scheda o interfaccia audio) direttamente alla sorgente d’ingresso, e le uscite ad un amplificatore ed un altoparlante.
Una semplice configurazione audio stereo.
Configurazione del sistema
Configurazione audio multi-canale con un mixer esterno.
Ö Quando si collega una sorgente d’ingresso (come un
mixer) all’hardware audio, si devono usare bus d’uscita,
mandate (send) o simili indipendenti dall’uscita master del
mixer (per evitare di registrare nuovamente l’audio in riproduzione). Inoltre è meglio avere un hardware di mixaggio
che supporti la connessione FireWire.
86
Quando si usa il Mixer di Sequel, si possono usare gli ingressi dell’hardware audio per collegare microfoni e/o dispositivi esterni. Utilizzare le uscite per collegare i dispositivi
di monitoraggio.
Mixaggio interno a Sequel
Registrazione da un lettore CD
Quasi tutti i computer hanno un drive CD-ROM che può
essere usato anche come normale lettore CD. In alcuni
casi il lettore CD è collegato internamente all’hardware
audio per registrare direttamente l’uscita del lettore CD in
Sequel (in caso di dubbi, consultare la documentazione
relativa all’hardware audio).
• Tutte le regolazioni di routing e livello per la registrazione da
un CD (se disponibili) si eseguono nell’applicazione di configurazione dell’hardware audio (vedere più avanti).
Livelli di registrazione e ingressi
Quando si collegano i vari dispositivi occorre assicurarsi
che impedenze e livelli di sorgenti audio e ingressi coincidano. In genere, per i microfoni ci sono ingressi diversi:
con livelli di linea di consumo (-10 dBV) o professionali
(+4dBV); altrimenti è possibile regolare le caratteristiche
d’ingresso dell’interfaccia audio o nel rispettivo pannello
di controllo. Per i dettagli consultare la documentazione
tecnica dell’hardware audio.
Impostazioni per l’hardware audio
Quasi tutte le schede audio hanno una o più applicazioni
che permettono di configurare gli ingressi hardware secondo le proprie esigenze. Generalmente le opzioni sono:
• Selezione ingressi/uscite attivi.
• Impostazione della sincronizzazione word clock (se disponibile).
• Impostazione livelli di ogni ingresso (molto importante!).
• Impostazione livelli delle uscite (in modo che si adattino ai dispositivi utilizzati per il monitoraggio).
• Selezione dei formati digitali d’ingresso e uscita.
• Impostazioni dei buffer audio.
Quasi sempre tutte le impostazioni disponibili per l’hardware audio sono raggruppate in un pannello di controllo
che si apre da Sequel (come descritto in seguito) o separatamente (quando Sequel non è in esecuzione). In alcuni
casi ci possono essere più applicazioni e pannelli diversi –
per i dettagli vedere la documentazione tecnica dell’hardware audio.
Selezione di un driver e impostazioni audio di Sequel
La prima cosa da fare è selezionare in Sequel il driver più
opportuno, per assicurarsi che il programma comunichi
correttamente con l’hardware audio:
1. Avviare Sequel.
2. Selezionare la sezione Impostazioni Programma nella
Multizona.
Ö È importante usare ingressi corretti, per evitare registrazioni distorte o rumorose.
!
Sequel non ha una regolazione del livello d’ingresso
per i segnali che arrivano all’hardware audio (poiché
sono gestiti in modo diverso dalle varie schede). La
regolazione dei livelli d’ingresso si esegue da un’applicazione particolare inclusa nell’hardware o dal pannello di controllo della scheda audio (cfr. più avanti).
Configurazione del sistema
La sezione Impostazioni Audio delle Impostazioni Programma.
87
3. Cliccare nel campo Connessione Audio per aprire il
menu a tendina dei driver; selezionare il driver per
l’hardware.
!
In Windows, si raccomanda di accedere all’hardware
con un driver ASIO dedicato (se disponibile). Se non
è installato alcun driver ASIO, si consiglia di verificare presso il produttore la disponibilità dei driver
ASIO (scaricabili da Internet, ad esempio).
Aprire il pannello di controllo dell’hardware audio e regolare le impostazioni in base alle indicazioni fornite dal produttore.
• In Windows, il pannello di controllo si apre cliccando sul
pulsante “Setup…”.
Il pannello di controllo che appare cliccando su questo pulsante è quello
del produttore hardware, non di Sequel (a meno che si usi un driver DirectX, vedere in seguito); sarà quindi diverso per ogni marca e modello di
scheda audio.
Il pannello di controllo del driver ASIO DirectX rappresenta un’eccezione
(poiché fornito da Steinberg) ed è descritto nella finestra di dialogo
Aiuto, che si apre cliccando sul pulsante Aiuto (cfr. più avanti).
• In Mac OS X, il pannello di controllo per l’hardware audio è accessibile dalle Preferenze di Sistema, tramite il
menu Apple o dal Dock.
Se si usa l’hardware audio integrato di Macintosh,
pannello di controllo “Suono” in Preferenze di Sistema per impostare livelli,
bilanciamento, ecc. Se si usa l’hardware audio ASIO, occorre cliccare sul
pulsante Pannello di Controllo per aprire il pannello di controllo.
occorre aprire
il
4. Cliccare su Applica e su OK per chiudere la finestra di
dialogo.
Hardware audio con un driver DirectX (solo Windows)
!
Se l’hardware audio in Windows non dispone di un
driver ASIO specifico, l’alternativa migliore è un driver DirectX.
Sequel è dotato di un driver ASIO DirectX Full Duplex che
può essere selezionato nel menu a tendina Connessione
Audio, nella sezione Impostazioni Programma.
Ö Per sfruttare appieno il driver ASIO DirectX Full Duplex è necessario che l’hardware audio supporti il protocollo WDM (Windows Driver Model) in combinazione con
DirectX 8.1 o superiore.
In tutti gli altri casi, gli ingressi audio sono emulati da DirectX (per i dettagli vedere la finestra di dialogo Aiuto, nella finestra Impostazioni ASIO
DirectX Full Duplex).
Ö Installando Sequel, sul computer viene installata l’ultima versione del driver DirectX.
Se il driver ASIO DirectX Full Duplex è selezionato nel
menu a tendina della Connessione Audio, occorre cliccare su “Setup...” per aprire il pannello di controllo Impostazioni ASIO Direct Sound Full Duplex e regolare i
seguenti parametri:
• Direct Sound - Porte di Output e di Input
Nell’elenco a sinistra della finestra, appaiono le porte d’ingresso e uscita
Direct Sound disponibili. In molti casi, ci sarà solo una porta in ogni
elenco. Per attivare o disattivare una porta nell’elenco, cliccare con il
mouse nella casella di controllo della colonna sinistra; se è inserito il segno di spunta, significa che la porta è attiva.
• Se necessario, in questo elenco si possono modificare
le impostazioni Dimensione Buffer e Offset: fare doppio
click su un valore e digitare quello nuovo dalla tastiera del
computer.
Nella maggior parte dei casi i valori di default vanno bene. I buffer audio
sono usati per lo scambio dei dati audio tra Sequel e la scheda audio.
Buffer grandi assicurano una riproduzione audio priva d’interruzioni, ma
la latenza (il tempo che trascorre dal momento in cui Sequel invia i dati a
quello in cui raggiungono effettivamente l’uscita) è superiore.
• Offset
Se durante la riproduzione di registrazioni Audio e MIDI si sente un offset
costante, si può regolare il tempo di latenza in uscita o ingresso agendo
su questo valore.
Configurazione delle porte d’ingresso e
d’uscita
Le impostazioni degli ingressi e delle uscite dipende fondamentalmente dalla configurazione della scheda audio.
Per visualizzare la configurazione basta cliccare su
“Setup...” nella sezione Impostazioni Programma.
Se si dispone di una scheda audio stereo in/out la configurazione dovrebbe essere già impostata in modo automatico.
Ingressi
L’impostazione dell’ingresso di registrazione in Sequel è
descritta nella sezione “Aggiunta di una traccia audio” a
pagina 13.
88
Configurazione del sistema
Uscite
Le uscite audio possono essere selezionate nella sezione
Impostazioni Programma, dal menu a tendina Selettore
Uscite.
Monitoraggio
In Sequel, “monitorare” significa ascoltare il segnale d’ingresso mentre si prepara la registrazione o nel corso della
registrazione stessa. Sequel effettua il monitoraggio del
segnale sempre in tempo reale.
L’audio entra dall’ingresso in Sequel, attraversando eventuali effetti e l’EQ, ed arriva poi all’uscita. Il monitoraggio si
controlla con le impostazioni effettuate in Sequel. In questo
modo si può controllare il livello di monitoraggio da Sequel
ed aggiungere gli effetti solo al segnale monitorato.
Configurazione MIDI
!
Eseguire sempre qualsiasi connessione con tutti i dispositivi spenti!
Questo capitolo descrive connessione e configurazione
dei dispositivi MIDI; se non vi sono dispositivi MIDI si può
saltare questo capitolo. Si noti che questo è soltanto un
esempio – i dispositivi potrebbero essere configurati in
modo diverso!
Collegamento dei dispositivi MIDI
In questo esempio si presuppone l’uso di una tastiera
MIDI. La tastiera si usa per inviare al computer messaggi
MIDI per la registrazione. La funzione MIDI Thru di Sequel
(decritta in seguito) consente di ascoltare il suono proveniente dalla traccia strumentale mentre si suona la tastiera
o si registra.
Una tipica configurazione MIDI.
Configurazione delle porte MIDI in Sequel
Sequel rileva automaticamente gli eventuali dispositivi
MIDI presenti sul computer e consente di rendere gli ingressi MIDI attivi per la registrazione.
89
Configurazione del sistema
Ottimizzazione delle prestazioni
audio
Questo capitolo presenta alcuni consigli per ottenere il meglio da Sequel per quanto riguarda le prestazioni del sistema. Alcuni suggerimenti riguardano le proprietà
hardware e si possono usare come guida quando si aggiorna il sistema.
Due aspetti relativi alle prestazioni
Ai fini delle prestazioni occorre distinguere due aspetti:
Tracce ed effetti
Semplificando: più veloce è il computer, più tracce, effetti
ed EQ si possono riprodurre. I fattori che concorrono a ottenere un “computer veloce e performante” sono piuttosto
complessi; ecco comunque alcuni consigli:
Tempi brevi di risposta (latenza)
Un altro aspetto fondamentale per le prestazioni è il tempo
di risposta del sistema. Il termine “latenza” è paragonabile
al “buffering”, cioè la memorizzazione temporanea di piccole porzioni di dati audio nel corso delle varie operazioni
necessarie al processo di registrazione e riproduzione sul
computer. Più grandi e numerose sono queste porzioni
audio, maggiore è la latenza.
La latenza elevata diventa un problema quando si suonano
gli strumenti e si monitora con il computer (cioè si ascolta
una sorgente audio live attraverso il Mixer e gli effetti di Sequel). Tuttavia, tempi di latenza molto lunghi (diverse centinaia di millisecondi) possono influenzare anche altri
processi, come il mixaggio (per esempio, quando lo spostamento di un fader si sente solo dopo un evidente ritardo).
Un sistema che risponde velocemente è sempre la scelta
più opportuna poiché permette di lavorare meglio.
• A seconda dell’hardware audio, si possono limitare i
tempi di latenza (in genere, diminuendo la dimensione ed il
numero dei buffer audio).
Per i dettagli, consultare la documentazione dell’hardware audio, oppure,
se si usa un driver DirectX in Windows, la finestra di dialogo Aiuto.
Fattori che influenzano le prestazioni del
sistema
CPU e cache del processore
Naturalmente è preferibile un computer con il processore
più veloce possibile, ma ci sono molti fattori che influenzano la velocità apparente di un computer: tipo e velocità
dei bus (PCI è raccomandato), dimensione cache del processore, marca e modello del processore stesso. Sequel
esegue molti calcoli a virgola mobile (floating point).
Quando si sceglie un processore occorre assicurarsi di
acquistarne uno con ottime prestazioni matematiche per
questo tipo di calcoli.
Si noti inoltre che le funzioni di Sequel supportano sistemi
multi-processore. Con un computer che ha più di un processore, Sequel è in grado di sfruttarne al meglio la capacità totale, distribuendo equamente il carico di processo su
tutti i processori disponibili.
Hard disk e controller
Il numero di tracce sul disco rigido che si possono registrare e riprodurre nello stesso momento dipende anche
dalla velocità dell’hard disk e dal relativo controller.
Usando dischi e controller E-IDE, occorre assicurarsi che
la modalità di trasferimento sia DMA Busmaster. In Windows, si può conoscere la modalità corrente lanciando
Gestione Periferiche e verificando le proprietà dei canali
Controller IDE ATA/ATAPI primario e secondario. La modalità di trasferimento DMA è attivata di default, ma potrebbe essere disattivata dal sistema in caso di problemi
hardware.
Hardware audio e driver
L’hardware ed relativo driver possono influire sulle normali
prestazioni. Un pessimo driver può ridurre le prestazioni
del computer, ma la differenza più evidente tra i vari driver
emerge con la latenza.
!
Si raccomanda di usare sempre hardware audio dotato di un driver ASIO dedicato!
Questo è particolarmente vero quando si usa Sequel in
Windows:
• In Windows, i driver ASIO scritti specificamente per un
determinato hardware audio sono più efficienti di un driver
DirectX e danno luogo a tempi di latenza inferiori.
90
Configurazione del sistema
• In Mac OS X, l’hardware audio con i driver scritti per
Mac OS X (Core Audio) è molto efficiente e dà luogo a latenze molto basse.
Impostazioni che migliorano le prestazioni
Scelta di un driver per il proprio hardware audio
Come descritto nella sezione “Selezione di un driver e im-
postazioni audio di Sequel” a pagina 87, si raccomanda
d’installare ed usare un driver ASIO standard (se disponibile per il proprio hardware audio specifico). Visitare il sito
web del produttore per scaricare gli ultimi driver, ecc.
Impostazioni del buffer audio
I buffer audio determinano il modo in cui l’audio è inviato e
ricevuto al/dall’hardware audio. La dimensione dei buffer
audio influenza sia la latenza che le prestazioni audio. In generale, più piccolo è il buffer, minore è la latenza. D’altro
canto, però, con i buffer piccoli aumenta il consumo di risorse del processore; se i buffer audio sono troppo piccoli
ci possono essere rumori, interruzioni o altri problemi di riproduzione audio.
• La dimensione dei buffer si regola nel pannello di controllo dell’hardware audio che si apre cliccando sul pulsante “Setup...” nella sezione Impostazione Programma.
Ottimizzazione del lavoro del processore (solo
Windows)
Per avere le latenze più basse possibili con i driver ASIO
in Windows XP (su un sistema a singola CPU), occorre
ottimizzare le “prestazioni di sistema” per i servizi in background:
1. Dal menu Start aprire il Pannello di Controllo di
Windows e selezionare Sistema.
2. Selezionare la scheda Avanzate e cliccare sul pulsante
Impostazioni nella sezione Prestazioni.
Appare la finestra di dialogo Opzioni Prestazioni.
3. Selezionare la scheda Avanzate.
4. Nella sezione Pianificazione Processore, selezionare
l’opzione “Regola per ottenere migliori prestazioni di: Servizi in background”.
5. Cliccare su OK per chiudere le finestre di dialogo.
Configurazione del sistema
91
12
Comandi da tastiera
Introduzione
Questo capitolo fornisce un elenco dei comandi da
tastiera disponibili in Sequel, suddiviso in base alle
differenti categorie di editing del programma.
Questo capitolo descrive gli effetti e gli strumenti inclusi in
Sequel. Le modalità di uso sono descritte nella sezione
“La sezione Inspector – Traccia” a pagina 60.
Distortion
Questo effetto funge da distorsore delle tracce. L'effetto è
di uso molto intuitivo, dotato di due parametri molto efficaci. “Boost” intensifica la distorsione. “Output” aumenta
o diminuisce il segnale in uscita dall'effetto.
Effetti Traccia/Globali
Effetti Delay
PingPongDelay
Con questo effetto, il segnale rimbalza da sinistra a destra.
“SyncNote” permette di sincronizzare l'effetto rimbalzo al
tempo. “Feedback” determina la durata del ritardo (delay).
Il parametro “Spatial” consente di aumentare la distanza
fra i rimbalzi. Per apprezzare meglio questo effetto, conviene applicarlo agli assoli. Il parametro “Mix” consente il
bilanciamento fra il suono processato e quello originale.
StereoDelay
Con l'effetto StereoDelay si aggiunge alla traccia una prospettiva di spazio. L'effetto prevede due ritardi: uno per il
canale sinistro e uno per quello destro. Con “SyncNote”
potete impostare un valore di nota per sincronizzare l’effetto di ritardo al tempo. Il valore di “Feedback” determina
la durata del ritardo (delay). Il parametro “Mix” consente il
bilanciamento fra il suono processato e quello originale.
Effetti di Distorsione
AmpSimulator
Applicando questo effetto, le tracce suoneranno come registrate attraverso un amplificatore per chitarra elettrica o
basso.
“Drive” enfatizza il segnale simulando il pedale di overdrive. “Bass” enfatizza le frequenze basso del segnale.
“Mid” enfatizza le frequenze medie del segnale. “Treble”
enfatizza le frequenze acuto del segnale. “Volume” permette di aumentare ancora il volume del segnale senza
aggiungere distorsioni.
• Provate i vari preset messi a disposizione dall'effetto
AmpSimulator per trovare quello più adatto.
Effetti Dinamici
Gate
Applicando l'effetto Gate (in inglese: cancello), vengono
fatti passare solo i segnali audio che superano una certa
soglia di ampiezza. “Threshold” è la soglia, ossia il livello di
volume che il segnale deve raggiungere per essere udibile. “Release” regola la velocità con cui il “gate” viene richiuso.
Maximizer
Questi effetti sono usati di solito nella fase del mastering
per aumentare il livello globale del mixaggio. La funzione
Optimize aumenta il livello globale delle tracce senza provocare distorsioni in uscita. Per le tracce di batteria usate
nella musica elettronica questo parametro viene spesso
regolato sul valore più elevato possibile.
DualFilter
Questo effetto filtra alcune frequenze, consentendo ad altre di passare. Spostando il cursore Position si varia la frequenza su cui agisce il filtro. A seconda se il cursore è in
posizione alta o bassa, si udranno frequenze più elevate o
più basse. “Resonance” aggiunge un effetto di risonanza
al suono filtrato.
Effetti di Modulazione
AutoPan
AutoPan crea un movimento continuo del suono sul fronte
stereo: da sinistra verso destra. “Rate” determina la velocità con cui si muove il segnale. “Width” regola l'ampiezza
di movimento del segnale (a sinistra e a destra).
96
Panoramica degli effetti
Chorus
Con questo effetto il segnale in ingresso viene sdoppiato:
il segnale originario viene miscelato con la copia, leggermente stonata. “Rate” modifica la velocità di modulazione
dell'effetto chorus. “Width” regola l'intensità di stonatura
del segnale. Il parametro “Mix” consente il bilanciamento
fra il suono originale e quello processato (“dry/wet mix”).
Flanger
Flanger assomiglia all'effetto Chorus in quanto divide in
due il segnale in ingresso, ma anziché stonare il segnale,
lo ritarda leggermente, aumentando gradualmente l'intensità. Il parametro “Rate” regola la velocità della sfasatura.
“Feedback” determina l’intensità del tipico effetto Flanger.
Il parametro “Mix” consente il bilanciamento fra il suono
processato e quello originale.
Phaser
L'effetto applica al segnale filtri multipli. “Rate” modifica la
velocità dell'effetto. “Feedback” determina l’intensità del
tipico effetto di sfasamento. Il parametro “Mix” consente il
bilanciamento fra il suono processato e quello originale.
Rotary
Rotary simula un altoparlante che gira; é un effetto usato
spesso per gli organi elettronici, ma è molto adatto anche
per la chitarra. Il parametro “Speed” regola la velocità
della rotazione.
Tremolo
Il tremolo produce una rapida variazione periodica del
guadagno, come una sorta di manopola di regolazione automatica del volume. “Rate” modifica la velocità delle variazioni di guadagno. “Depth” determina l'ampiezza delle
variazioni di guadagno.
Vibrato
L'effetto crea una rapida e lieve variazione di tono. Il suono
che si produce è simile a quello che si ottiene suonando
una nota sulla chitarra e spostando rapidamente il dito
avanti e indietro sulla corda. “Rate” modifica la velocità
dell'effetto. “Depth” determina l'ampiezza delle variazioni
di tono.
Altri effetti
Reverb
Reverb produce un effetto di riverbero. L'effetto simula la
riflessione del suono all’interno di una grande sala o in una
chiesa. Il parametro “Mix” consente il bilanciamento fra il
suono processato e quello originale. “Time” determina la
durata del riverbero, aggiungendo la prospettiva di spazio
e profondità.
StereoEnhancer
StereoEnhancer consente di diffondere l'immagine stereo
del progetto. In questo modo si crea un senso di maggiore
spazio soprattutto se i mixaggi sono molto affollati.
“Width” determina l'ampiezza di diffusione dell'immagine.
Parametri strumentali
La tabella seguente riepiloga i parametri di uso più
comune.
OpzioneDescrizione
CutoffDetermina la frequenza di taglio del segnale.
ResonanceAggiunge un effetto di risonanza al segnale.
DCF AmountDetermina l'intensità del filtro applicato alla singola nota.
AttackRegola la velocità con cui si percepisce l'attacco di una
DCA DecayRegola il decadimento (dissolvenza) della singola nota.
DCA SustainRegola il tempo in cui la nota suonata resta udibile.
DCA ReleaseRegola il tempo in cui la nota è tenuta dopo il rilascio.
DriveIl parametro incrementa il livello di volume del segnale.
LFO Frequency La sigla LFO significa “low frequency oscillation”. Le
LFO LevelIl parametro aumenta o diminuisce il volume dell’LFO.
FXSe lo strumento è dotato di un effetto integrato, il para-
Ö Nota bene: alcuni effetti, suoni, ecc. potrebbero disporre di ulteriori parametri predefiniti. Data la grande
quantità di preset è pressoché impossibile descrivere tutti
i parametri disponibili.
nota.
oscillazioni LFO servono a modulare e modificare il segnale. Il parametro regola la frequenza su cui interviene
l’LFO.
metro FX regola la quantità di effetto udibile.
97
Panoramica degli effetti
Indice analitico
A
Accordatura 15
Aggiungi Nuova Traccia 43, 44
Aggiunta di una traccia audio 13
AmpSimulator 96
Annulla ultima azione 45
Anteprima dei media 66
Apri
Progetto 40
Arpeggiator 61
Arranger
Informazioni su 73
Mostra traccia 44
Arrangiamento
Informazioni su 35
Live 35
Riproduzione in sequenza 36
Attiva Terzine 71
Attivazione
Sequel 9
Attributi dei media 67
Audio
Collegamenti 86
Auto Quantiz. 75
Automazione
Aggiunta 31
Modifica/Scrivi Automazione 44
Mostra 44
AutoPan 96
Azione all'avvio 75
B
Blocco trasposizione
Audio 68
Parti strumentali 71
C
Canale
Informazioni su 59
Livello e Pan 59
Canale Master
Informazioni su 60
Cancella 42
Cartella Progetto 75
Chorder 61
Chorus 97
Colore
Pannello 75
Traccia 59
Comandi da tastiera
Convenzioni 7
Edit 93
File 93
Informazioni su 93
Ingrandimento (Zoom) 93
Navigazione 93
Progetto 93
Trasporto 94
Configurazione
Audio 86
MIDI 89
Configurazione del sistema 84
Contenuto Utente 75
Controlli di Trasporto 46
Copia 42
Corsia Controller 25
Informazioni su 72
Creazione di un nuovo progetto 12
Tonalità Fondamentale 49
Display de la zona Pilota 48
Dissolvenze automatiche 53
Distortion 96
Dividi al Cursore 42
Divisione degli eventi 56
Driver 85
ASIO 85
DirectX 85
Mac OS X 85
Selezione e impostazioni audio 87
Dual Filter 96
Duplica 42