Steinberg Cubase Essential 5 Operation Manual

Manuale Operativo
Cristina Bachmann, Heiko Bischoff, Marion Bröer, Sabine Pfeifer, Heike Schilling Traduzione di Filippo Manfredi Le informazioni contenute in questo manuale sono soggette a variazioni senza preavviso e non rappresentano un obbligo
da parte di Steinberg Media Technologies GmbH. Il software descritto in questo manuale è soggetto ad un Contratto di Licenza e non può essere copiato su altri supporti multimediali, tranne quelli specificamente consentiti dal Contratto di Licenza. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere copiata, riprodotta o in altro modo trasmessa o registrata, per qualsiasi motivo, senza un consenso scritto da parte di Steinberg Media Technologies GmbH.
Data di pubblicazione: 30 Giugno 2009 © Steinberg Media Technologies GmbH, 2009. Tutti i diritti riservati.

Indice

7 Informazioni sul manuale
8 Benvenuti!
9 Connessioni VST: Configurazione dei
bus di ingresso e uscita
10 Presentazione 10 Configurare i bus 12 Uso dei bus 13 Monitoraggio
14 Finestra Progetto
15 Introduzione 17 Panoramica della finestra 22 Operazioni 42 Opzioni
45 Riproduzione e Barra di Trasporto
46 Introduzione 47 Operazioni 49 Opzioni e impostazioni 50 La Tastiera Virtuale
52 Registrazione
53 Introduzione 53 Metodi di registrazione elementari 55 Specifiche di registrazione audio 59 Specifiche di registrazione MIDI 64 Opzioni e impostazioni 67 Recupero delle registrazioni audio dopo un blocco
del sistema
68 Dissolvenze (fade), dissolvenze
incrociate (crossfade) e inviluppi
69 Creazione delle dissolvenze 71 Finestre di dialogo delle Dissolvenze 72 Creare le dissolvenze incrociate 73 Finestra di dialogo Dissolvenza Incrociata 75 Dissolvenze e dissolvenze Incrociate automatiche
76 La Traccia Arranger
77 Introduzione 77 Configurare la Traccia Arranger 78 Lavorare con gli Eventi Arranger 80 Uniformare la Catena Arranger 81 Modalità Live 82 Arrangiare la propria musica per dei video
83 Il Mixer
84 Presentazione 84 Panoramica 85 Configurare il Mixer 88 Strisce di canale relative all’audio 89 Strisce di canale MIDI 89 I canali di uscita 89 Procedure di missaggio elementari 91 Procedure specifiche per l’audio 96 Procedure specifiche per il MIDI 97 Utility
100 Effetti audio
101 Presentazione 101 Panoramica 102 Effetti in Insert 106 Effetti in Send (in mandata) 110 Editing degli effetti 110 Preset degli Effetti 113 Installare e gestire gli effetti plug-in
116 VST Instrument e Tracce Instrument
117 Introduzione 117 Canali VST Instrument e Tracce Instrument 117 Canali VST Instrument 119 Tracce Instrument 121 Di cosa ho bisogno? Di un Canale Instrument o di
una Traccia Instrument?
121 Freeze Instrument 123 VST instrument e carico sul processore 123 Usare i preset per configurare i VSTi 126 La latenza
128 Automazione
129 Introduzione 129 Abilitare e disabilitare la scrittura dei dati di
automazione
131 Cosa può essere automatizzato? 131 Suggerimenti e altre opzioni 132 Operazioni con le Tracce di Automazione 135 Lavorare con le Curve di automazione 137 Dati delle parti MIDI e Automazione delle tracce
138 Processamento e funzioni audio
139 Introduzione 139 Processamento Audio 144 Finestra Storia del Processing Offline 145 Freeze delle Modifiche
4
Indice
146 L’Editor dei Campioni
147 Introduzione 148 Panoramica della finestra 150 Operazioni Generali 154 Opzioni e impostazioni 155 AudioWarp: Far coincidere l’audio al tempo del
progetto
156 Lavorare con gli hitpoint e gli slice
161 Editor delle Parti Audio
162 Introduzione 162 Aprire l’Editor delle Parti Audio 162 Panoramica della finestra 164 Operazioni 165 Metodi comuni 166 Opzioni e impostazioni
167 Il Pool
168 Introduzione 168 Panoramica della finestra 170 Operazioni
180 MediaBay
181 Introduzione 183 Panoramica della finestra 183 Navigazione dei file multimediali (sezione Browser) 186 Cercare i file nella sezione Viewer 189 Anteprima file nella sezione Scope
192 Lavorare con i Preset Traccia
193 Introduzione 193 Tipi di Preset Traccia 194 Applicare i Preset Traccia 196 Creare un Preset Traccia 197 Creare tracce da Preset Traccia o da Preset VST 198 Anteprima di Preset MIDI, Instrument e VST in
maniera indipendente dalle tracce
199 Controllare Cubase Essential in
remoto
200 Introduzione 200 Configurazione 201 Operazioni 203 La Superficie di controllo remoto generica 205 Apple Remote (solo Macintosh)
206 Parametri ed effetti MIDI in tempo
reale
207 Introduzione 207 L’Inspector – Gestione generale 207 Le sezioni dell’Inspector 211 Effetti MIDI 213 Gestione dei plug-in
214 Processamento e quantizzazione MIDI
215 Introduzione 215 Le funzioni di Quantizzazione 219 Impostazioni permanenti con la funzione Freeze
Parametri MIDI
220 Dissolvi Parte 221 Altre funzioni MIDI
224 Editor MIDI
225 Introduzione 225 Aprire un editor MIDI 227 Editor dei Tasti – Panoramica 229 Operazioni nell’Editor dei Tasti 243 Editor delle Percussioni – Panoramica 244 Operazioni nell’Editor delle Percussioni 246 Lavorare con le drum map 249 L’elenco di suoni di batteria 250 Editor Elenco – Panoramica 251 Operazioni nell’Editor Elenco 254 System Exclusive 255 Registrare le variazioni dei parametri System
Exclusive
256 Editing dei messaggi System Exclusive 257 L’Editor delle Partiture – Panoramica 258 Operazioni con l’Editor delle Partiture
266 Editing del tempo e della metrica
267 Introduzione 267 Visualizzazione del tempo e della metrica 268 Editing del tempo e della metrica 270 Calcolatore del Tempo
272 Esporta Mixdown Audio
273 Introduzione 273 Mixdown su file audio 274 Formati file disponibili
5
Indice
279 Sincronizzazione
280 Introduzione 280 Segnali di sync 281 Sincronizzare il trasporto e sincronizzare l’audio 282 Impostazioni e connessioni di base 283 Impostazioni di sincronizzazione 287 Opzioni Sync 287 Lavorare con VST System Link 288 Preparazione 290 Attivare VST System Link 294 Alcuni esempi pratici
296 Video
297 Introduzione 297 Prima di iniziare 299 Operazioni
302 ReWire
303 Introduzione 303 Avvio e uscita 304 Attivare i canali ReWire 304 Utilizzo dei controlli di trasporto e tempo 305 Gestione dei canali ReWire in Cubase Essential 305 Assegnare il MIDI tramite ReWire2 305 Considerazioni e limitazioni
306 Gestione dei file
307 Lavorare con i progetti 310 Importare l’audio 313 Esportare e importare file MIDI standard 315 Riordina
316 Personalizzazione
317 Introduzione 317 Usare le opzioni delle Impostazioni 318 Personalizzare i controlli traccia 320 Aspetto 320 Applicare i colori traccia ed evento 322 Dove sono salvate le impostazioni?
323 Comandi da Tastiera
324 Introduzione 324 Configurare i comandi rapidi da tastiera 328 Definire i tasti di modifica per gli strumenti della
toolbar
328 I comandi da tastiera di default
332 Indice analitico
6
Indice
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Informazioni sul manuale

Benvenuti!

Questo è il Manuale Operativo di Cubase Essential di Steinberg, contenente informazioni dettagliate su tutte le funzioni e caratteristiche del programma.
Versioni del programma
La documentazione si riferisce a due diversi sistemi opera­tivi o “piattaforme”; Windows e Mac OS X.
Alcune funzioni e impostazioni sono specifiche per una delle due piattaforme. Ove possibile, ciò è chiaramente indicato. In altre parole:
Ö Se non è presente alcuna indicazione tutte le descri­zioni e le procedure indicate nella documentazione valgono sia per Windows che per Mac OS X.
Gli screenshot fanno riferimento alla versione Windows di Cubase Essential.
Convenzioni dei Comandi rapidi
Molti dei comandi da tastiera (comandi rapidi) in Cubase Essential fanno uso dei tasti modificatori, alcuni dei quali variano a seconda del sistema operativo. Ad esempio, il comando rapido di default per la funzione Undo è [Ctrl]-[Z] in Windows e [Command]-[Z] in Mac OS X.
Quando in questo manuale vengono descritti i comandi da tastiera con i tasti modificatori, questi vengono visualizzati con prima i tasti modificatori per Windows, nella maniera seguente:
[Tasto modificatore per Windows]/[Tasto modificatore per Mac]-[tasto]
Ad esempio, [Ctrl]/[Command]-[Z] significa “premere [Ctrl] in Windows o [Command] in Mac OS X, quindi premere [Z]”.
Analogamente, [Alt]/[Option]-[X] significa “premere [Alt] in Windows o [Option] in Mac OS X, quindi premere [X]”.
Ö Si noti che in questo manuale si fa spesso riferimento al clic-destro, ad esempio per aprire i menu contestuali. Se si sta usando un Mac con un mouse a pulsante sin­golo, tenere premuto [Ctrl] e fare clic.
Informazioni sul manuale
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2
Connessioni VST: Configurazione dei
bus di ingresso e uscita

Presentazione

Per trasferire l’audio all’hardware audio, Cubase Essential utilizza un sistema di bus di ingresso e uscita.
• I bus d’ingresso consentono di inviare l’audio dagli ingressi dell’hardware audio al programma; ciò significa che quando si registra l’audio, ciò avviene sempre tramite uno o più bus d’in­gresso.
• I bus d’uscita permettono d’inviare l’audio dal programma alle uscite dell’hardware audio. quando si riproduce l’audio, ciò avviene sempre tramite uno o più bus d’uscita.
I bus d’ingresso e uscita sono quindi di vitale importanza in Cubase Essential. Questo è il motivo per cui il presente capitolo si trova all’inizio del Manuale Operativo – una volta compreso il sistema dei bus e le corrette modalità di confi­gurazione, sarà semplice procedere con la registrazione, la riproduzione e il missaggio.

Configurare i bus

Alcune strategie
In Cubase Essential, si possono creare fino a 16 bus ste­reo o 32 bus mono.
Ö La configurazione dei bus viene salvata col progetto – è comunque un’ottima idea aggiungere e configurare i bus necessari e salvarli in un progetto modello (vedere “Salva
come Modello” a pag. 308).
Quando si inizia a lavorare su nuovi progetti si può partire da questo mo­dello. In questo modo si ha sempre una configurazione dei bus standard senza eseguirne ogni volta una nuova per un nuovo progetto. Per lavo­rare con diverse configurazioni dei bus in vari progetti, si possono creare più modelli diversi, oppure memorizzare le proprie configurazioni in pre­set (vedere “Altre operazioni coi bus” a pag. 12). Naturalmente, i modelli possono contenere anche altre impostazioni che si usano regolarmente – frequenza di campionamento, formato di registrazione, struttura tracce di base, ecc.
Bus d’ingresso
• Servirà almeno un bus d’ingresso stereo assegnato ad una coppia di ingressi analogici, in modo da poter registrare mate­riale stereo. Per registrare in stereo anche da altre coppie di ingressi analogici, si possono aggiungere anche altri bus d’in­gresso stereo.
• Sebbene sia possibile registrare tracce mono da uno degli ingressi stereo, si consiglia di aggiungere un bus d’ingresso mono dedicato, da assegnare ad esempio a un ingresso ana­logico al quale è collegato un pre-amplificatore microfonico specifico. Anche in questo caso è possibile avere più bus mono diversi.
• Servirà probabilmente anche un bus d’ingresso stereo dedi­cato, assegnato all’ingresso stereo digitale, per i trasferimenti audio digitali.
Bus d’uscita
• Si ha probabilmente bisogno di uno o più bus stereo di uscita per il monitoraggio e l’ascolto di mix stereo.
• Per trasferimenti in digitale, è necessario un bus stereo asse­gnato all’uscita stereo digitale.
Preparazione
Prima di configurare i bus è bene assegnare i nomi a in­gressi e uscite sull’hardware audio.
La ragione di ciò è la compatibilità – in tal modo infatti si semplifica il trasferimento dei progetti tra diversi computer e configurazioni. Ad esempio, portando il progetto in un altro studio, l’hardware audio utilizzato potrebbe essere di un al­tro tipo. Se però i due studi hanno assegnato a ingressi e uscite gli stessi nomi in base alla configurazione (piuttosto che nomi basati sul tipo di hardware audio), Cubase Essen­tial trova automaticamente gli ingressi e le uscite corretti per i bus e può riprodurre e registrare senza bisogno di cambiare le impostazioni.
Usare la finestra di dialogo Impostazioni Periferiche per as­segnare i nomi ad ingressi ed uscite dell’hardware audio:
1. Aprire la finestra di dialogo Impostazioni Periferiche dal
menu Periferiche.
2. Assicurarsi che nella pagina VST Audio System sia
selezionato il driver corretto per l’hardware audio, in modo che la scheda audio appaia nell’elenco Periferiche.
3. Selezionare la scheda audio dall’elenco.
Le porte d’ingresso e uscita disponibili sull’hardware audio sono elen­cate sulla destra.
4. Per rinominare una porta, fare clic sul suo nome nella
colonna “Mostra” e digitare un nuovo nome.
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Connessioni VST: Configurazione dei bus di ingresso e uscita
Se necessario, si possono anche disabilitare le porte, facendo clic nella colonna “Visibile”.
Le porte disabilitate non appaiono nella finestra “Connessioni VST” quando si impostano i bus. Se si tenta di disabilitare una porta usata da un bus, un messaggio di avviso chiede conferma dell’operazione – si noti che in questo modo viene rimossa la porta dal bus!
5. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Im­postazioni Periferiche.
Ö Se si apre un progetto creato su un altro computer e i nomi delle porte non coincidono (o la configurazione delle porte non è la stessa), appare la finestra di dialogo Porte Mancanti.
Essa permette di ri-assegnare manualmente le porte usate nel progetto a quelle disponibili sul proprio sistema.
Solo Mac OS X: Ricavare i nomi dei canali
Per alcune schede audio è possibile ricavare automatica­mente i nomi dei canali ASIO per le porte del proprio hard­ware audio:
1. Aprire la finestra di dialogo Impostazioni Periferiche dal menu Periferiche.
2. Nella pagina VST Audio System, selezionare la propria scheda audio dal menu a tendina “ASIO Driver”.
3. Nell’elenco Periferiche sulla sinistra, selezionare la propria scheda audio.
Vengono visualizzate le impostazioni disponibili.
4. Nella sezione delle impostazioni sulla destra, fare clic sul pulsante Control Panel.
Si apre il pannello di controllo del proprio hardware audio.
5. Attivare l’opzione “Use CoreAudio Channel Names”.
6. Quando ora si apre la finestra Connessioni VST per
impostare i bus nel proprio sistema, si può notare che i nomi delle porte nella colonna Porta Periferica corrispon­dono ai nomi che sono usati dai driver CoreAudio.
Ö Per poter utilizzare successivamente il progetto su una versione precedente di Cubase Essential, sarà necessario riassegnare le connessioni delle porte nella finestra Con­nessioni VST (vedere sotto).
Solo Mac OS X: Selezione e attivazione porte
Nella pagina delle impostazioni della scheda audio utilizzata (che si apre tramite la finestra di dialogo Impostazioni Peri­feriche, vedere sopra), è possibile specificare le porte di in­gresso e di uscita che devono essere attive. Ciò consente, ad esempio, di usare l’ingresso Microfonico al posto dell’in­gresso di Linea, oppure anche di disattivare completamente l’ingresso o l’uscita della scheda audio, se necessario.
Ö Questa funzione è disponibile solamente per disposi­tivi audio integrati, periferiche audio USB standard e per un determinato numero di altre schede audio (adesempio Pinnacle CineWave).
Finestra Connessioni VST
I bus vengono aggiunti e configurati nella finestra Connes­sioni VST che si apre dal menu Periferiche.
Questa finestra contiene le pagine Ingressi e Uscite con cui è possibile visualizzare i bus di ingresso e di uscita.
A seconda della pagina selezionata, la finestra elenca i bus d’ingresso e uscita correnti, con le seguenti colonne:
Colonna Descrizione
Nome Bus Elenca i bus; facendo clic in questa colonna si possono
Altoparlanti Indica la configurazione degli altoparlanti (mono, stereo)
Periferica Audio
Porta Periferica
Click E’ possibile assegnare il click a uno specifico bus di
selezionare e rinominare i bus.
di ogni bus. Indica il driver ASIO corrente selezionato.
Una volta “aperto” un bus (facendo clic sul relativo pul­sante + nella colonna Nome Bus) questa colonna visua­lizza gli ingressi/uscite fisiche dell’hardware audio usati dal bus.
uscita.
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Connessioni VST: Configurazione dei bus di ingresso e uscita
Aggiungere un bus
!
1. Fare clic sulla pagina Ingressi o Uscite (dipende da cosa si vuole aggiungere).
2. Fare clic sul pulsante “Aggiungi Bus”.
Si apre una finestra di dialogo.
3. Selezionare la configurazione desiderata.
E’ possibile aggiungere dei bus stereo e mono.
In alternativa, fare clic-destro nella finestra Connessioni e aggiungere un bus nel formato desiderato dal menu contestuale.
Appare il nuovo bus con le porte visibili.
4. Fare clic nella colonna “Porta Periferica” per selezionare una porta ingresso/uscita per il canale nel bus.
Il menu a tendina che appare elenca le porte con i nomi assegnati nella finestra di dialogo Porta Periferica. Ripetere l’operazione per tutti i canali nel bus.
Definire il bus Main Mix (bus d’uscita di default)
Main Mix è il bus d’uscita al quale nel Mixer viene assegnato ogni nuovo canale creato.
Uno qualsiasi dei bus di uscita nella finestra Connessioni VST può essere usato come bus di uscita di default. Con un clic-destro del mouse sul nome di un bus d’uscita lo si può configurare come bus Main Mix.
Preset
Nelle pagine Ingressi e Uscite, si trova un menu Preset. Si trovano qui tre tipi diversi di preset:
Diverse configurazioni di bus standard.
Preset creati automaticamente su misura per la propria
specifica configurazione hardware.
A ogni avvio, Cubase Essential analizza le uscite e gli ingressi fisici di cui è dotato l’hardware audio utilizzato e crea diversi preset su misura, con le seguenti possibili configurazioni:
• un bus stereo
• diverse combinazioni di bus stereo e mono
•più bus mono
E’ anche possibile salvare le proprie configurazioni per-
sonalizzate come preset.
Per memorizzare la configurazione corrente in un preset, fare clic sul pul­sante “+” (Salva) ed inserire un nome per il preset. In seguito si può se­lezionare in ogni momento la configurazione memorizzata direttamente dal menu a tendina Preset. Per rimuovere un preset, selezionarlo e fare clic sul pulsante “-”.
Altre operazioni coi bus
Per modificare l’assegnazione delle porte per un bus,
procedere come quando queste sono state aggiunte: assi­curarsi che i canali siano visibili (facendo clic sul pulsante “+” a fianco del bus, oppure facendo clic sul pulsante “+ Tutto” in cima alla finestra) e fare clic nella colonna Porta Periferica per selezionare le porte.
Per rimuovere un bus superfluo, selezionarlo nell’elenco,
clic-destro del mouse e scegliere “Rimuovi Bus” dal menu a tendina, oppure premere il tasto [Backspace].

Uso dei bus

Questa sezione descrive brevemente l’uso dei bus d’in­gresso e uscita creati; per i dettagli consultare i capitoli “Il
Mixer” a pag. 83 e “Registrazione” a pag. 52.
Definire il bus d’uscita di default nella finestra Connessioni VST.
Quando nel Mixer si creano nuovi canali Audio, Gruppo o FX, essi sono assegnati automaticamente al bus di default.
Assegnazione
Quando si riproduce una traccia audio (o qualsiasi altro canale relativo all’audio nel mixer), la si assegna a un bus
di uscita. Analogamente, quando si registra su una traccia Nella finestra Connessioni VST il bus di default è in­dicato da un’icona altoparlante arancio accanto al
audio si sceglie il bus d’ingresso al quale inviare l’audio da
registrare. nome.
12
Connessioni VST: Configurazione dei bus di ingresso e uscita
I bus d’ingresso e uscita si selezionano nell’Inspector dai
!
Nascondi Canali di Uscita
menu a tendina Assegnazione Ingresso e Assegnazione Uscita.
Ö Per i canali audio di tipo diverso dalle tracce audio (cioè canali VST Instrument, ReWire, Canali Gruppo e Canali FX), è disponibile solamente il menu a tendina As­segnazione Uscita.
Quando si seleziona un bus d’ingresso per una traccia è possibile selezionare solo i bus che corrispondono alla configurazione canale della traccia. Ecco alcuni dettagli sui bus d’ingresso:
• Le tracce mono possono essere assegnate a bus d’ingresso mono o a canali individuali all’interno di un bus d’ingresso stereo.
• Le tracce stereo possono essere assegnate a bus d’ingresso mono o stereo.
Per i bus d’uscita è possibile qualsiasi assegnazione.
Canali di uscita
Le assegnazioni che generano un feedback non sono disponibili nel menu a tendina. Ciò viene anche indi­cato da un simbolo di senso unico.
Per annullare delle assegnazioni dei bus di ingresso o uscita, selezionare “Nessun Bus” dal menu a tendina corrispondente.
Visualizzare i bus nel Mixer
Nel Mixer i canali d’uscita si trovano a destra. E’ possibile eseguire le seguenti operazioni:
Regolare il livello d’uscita dei bus con i fader.
Aprire la finestra Impostazioni Canale per aggiungere ef-
fetti o EQ.
Essi agiscono sull’intero bus. Tra gli effetti che è possibile aggiungere si possono citare ad esempio compressori, limiter ed effetti di dithering, ve­dere il capitolo “Effetti audio” a pag. 100.
Ö Si noti che nel mixer sono disponibili solamente i bus d’uscita – non i bus d’ingresso.
I bus di uscita disponibili sono rappresentati come strisce di canale di uscita nel mixer (visualizzati in un pannello se­parato sulla destra). Per visualizzare/nascondere i canali di uscita fare clic sul pulsante corrispondente nel pannello comune del mixer:
Connessioni VST: Configurazione dei bus di ingresso e uscita

Monitoraggio

Il bus Main Mix (il bus di uscita di default) viene usato per il monitoraggio (vedere “Definire il bus Main Mix (bus d’uscita
di default)” a pag. 12).
Nel Mixer è possibile regolare il livello del monitoraggio.
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3

Finestra Progetto

Introduzione

La Finestra Progetto è la finestra principale di Cubase Es­sential. Essa offre una panoramica del progetto consen­tendo navigazione ed editing su larga scala; ogni progetto ha la propria Finestra Progetto.
Tracce
La Finestra Progetto è divisa verticalmente in tracce, con una linea tempo (timeline) che si muove in orizzontale da sinistra a destra. Sono disponibili i seguenti tipi di tracce:
Tipo di traccia Descrizione
Audio Qui si registrano e riproducono eventi e parti audio. Ogni
Cartella Le tracce Cartella sono dei contenitori per altre tracce e
Canale FX Le tracce Canale FX servono per aggiungere gli effetti in
Canale Gruppo
Instrument Crea una traccia per un instrument dedicato, rendendo
traccia audio ha un canale audio corrispondente nel Mixer. Una traccia audio può avere una traccia di automazione per automatizzare i parametri dei canali del mixer, le im­postazioni degli effetti, ecc.
facilitano l’organizzazione e la gestione della struttura della traccia. Esse consentono inoltre l’editing simultaneo di più tracce, vedere “Tracce Cartella” a pag. 39.
Send (in mandata). Ogni traccia Canale FX può contenere fino a otto processori d’effetti – inviando i Send dell’effetto da un canale audio a un Canale FX, si invia l’audio dal ca­nale audio all’effetto(i) sulla traccia Canale FX. Ciascun Canale FX possiede una striscia di canale corrispondente nel mixer – in sostanza un canale return effetto, vedere il capitolo “Effetti audio” a pag. 100. Tutte le tracce Canale FX vengono posizionate automati­camente in una speciale cartella Canale FX nell’Elenco Tracce, per una più semplice gestione. Un Canale FX può anche avere una traccia di automazione per automatizzare i parametri dei canali del mixer, le impo­stazioni degli effetti, ecc.
Assegnando più canali audio a una traccia Canale Gruppo, si può eseguire un submix, per poi applicare gli stessi effetti, ecc. (Vedere “Utilizzo dei canali Gruppo” a
pag. 95).
Una traccia Canale Gruppo non contiene eventi veri e pro­pri, ma visualizza impostazioni e curve d’automazione del rispettivo Canale Gruppo. Ogni traccia Canale Gruppo ha una striscia di canale corrispondente nel Mixer. Nella Fine­stra Progetto le tracce Canale Gruppo sono organizzate in tracce in una speciale cartella Tracce Gruppo.
più facile e intuitiva la gestione dei VST Instrument. Le tracce Instrument hanno la rispettiva striscia di canale nel Mixer. Ciascuna traccia instrument può avere una traccia di automazione nella Finestra Progetto. Tuttavia, Volume e Pan sono automatizzati nel Mixer. Per maggiori informa­zioni sulle Tracce Instrument, vedere il capitolo “VST In-
strument e Tracce Instrument” a pag. 116.
Tipo di traccia Descrizione
MIDI Qui si registrano e riproducono parti MIDI. Ogni traccia
Marker La traccia Marker visualizza i marker, che possono essere
Arranger La traccia Arranger serve per arrangiare il progetto, evi-
Video Qui sono riprodotti gli eventi video. Ogni progetto può
MIDI ha la rispettiva striscia di canale MIDI nel Mixer. Una traccia MIDI può avere una traccia di automazione per automatizzare i parametri dei canali del mixer, le im­postazioni degli effetti, ecc.
spostati e rinominati direttamente nella Finestra Progetto (vedere “Marker” a pag. 40). Ogni progetto può avere solo una traccia Marker.
denziando sezioni nel progetto e determinandone l’ordine di riproduzione. Vedere il capitolo “La Traccia Arranger” a
pag. 76 per maggiori dettagli.
avere solo una traccia Video.
Parti ed eventi
Le tracce nella Finestra Progetto contengono parti e/o eventi. In Cubase Essential gli eventi sono le unità di base. I vari tipi di eventi sono gestiti in modo diverso nella Fine­stra Progetto:
• Gli eventi video e gli eventi di automazione (punti curva) sono sempre visualizzati e ri-arrangiati direttamente nella Finestra Progetto.
• Gli eventi MIDI si trovano sempre nelle parti MIDI, le quali sono dei contenitori per uno o più eventi MIDI. Le parti MIDI vengono ri-arrangiate e manipolate nella Finestra Progetto. Per modifi­care i singoli eventi MIDI in una parte, è necessario aprire la parte in un editor MIDI (vedere “Editor MIDI” a pag. 224).
• Gli eventi audio possono essere visualizzati e modificati diret­tamente nella Finestra Progetto, ma si può lavorare anche con parti audio contenenti più eventi. Ciò è utile se nel progetto si ha un certo numero di eventi da trattare come un’unica entità. Le parti audio contengono anche informazioni relative alla po­sizione di tempo nel progetto.
Un evento audio e una parte audio
15
Finestra Progetto
Gestione dell’Audio
Quando si lavora con dei file audio, è fondamentale capire come l’audio viene gestito in Cubase Essential.
Quando si eseguono operazioni di editing o di processa­mento (detto anche processing) su materiale audio, si la­vora sempre con una clip audio, creata automaticamente in fase di importazione o durante la registrazione. Questa clip audio si riferisce a un file audio sull’hard disk che rimane in­tegro. Ciò significa che l’editing e il processamento audio sono “non-distruttivi”, nel senso che è sempre possibile an­nullare le modifiche (undo) o ritornare alle versioni originali dei file.
Una clip audio non si riferisce necessariamente a un solo file originale! Se si applica ad esempio il processamento a una sezione specifica di una clip audio, verrà creato un nuovo file audio contenente solo la sezione in questione. Il processamento verrà quindi applicato solo al nuovo file au­dio, lasciando il file audio originale immutato. Infine, la clip audio viene modificata automaticamente in modo che que­sta faccia riferimento sia al file originale, che al file nuovo processato. Durante la riproduzione, il programma passa dal file originale al file processato, alle corrette posizioni. Come risultato si avrà una singola registrazione, con il pro­cessamento applicato solamente a una sezione. Questa caratteristica consente di annullare il processamento (undo) in seguito e di applicare diversi processi a diverse clip audio che fanno riferimento allo stesso file originale.
L’evento audio è l’oggetto che viene posizionato in una posizione di tempo in Cubase Essential. Se si effettuano delle copie di un evento audio e si spostano a posizioni dif­ferenti nel progetto, queste faranno riferimento sempre alla stessa clip audio. Inoltre, ciascun evento audio ha un va­lore di Offset e un valore di lunghezza. Questi determinano a quale posizione nella clip l’evento inizia e finisce, cioè quale sezione della clip audio verrà riprodotta dall’evento audio. Ad esempio, se si ridimensiona l’evento audio, si modifica solamente la relativa posizione di inizio e/o fine nella clip audio – la clip vera e propria non verrà modificata.
Ö Se si intende usare un file audio in diversi contesti o se si desidera creare numerosi loop da un file audio, si consi­glia di convertire le regioni corrispondenti della clip audio in eventi e dividerle in file audio separati. Ciò si rende ne­cessario poiché diversi eventi che fanno riferimento alla stessa clip, accedono alle stesse informazioni della clip.
Finestra Progetto
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Panoramica della finestra

Inspector
Righello
Linea Info
Toolbar
Elenco tracce con i vari tipi di traccia
Visualizzazione Eventi. Visualizza parti audio ed eventi, parti MIDI, d’automazione, marker, ecc.
Mute e Solo
Abilita la Registra­zione & Monitor
Nome Traccia
Mostra/ Nascondi Automazione
Indicano se per la traccia sono attivi effetti in Send, Insert o EQ. Fare clic per il bypass.
Pulsante Blocca Traccia
Lettura/Scrittura Au­tomazione
Indicatore at­tività traccia
Configurazione Canale
Freeze Traccia Audio
Lettura/Scrittura Automazione
Parametro Automazione (fare clic per selezionare il parametro)
Mute Blocca
Traccia
Abilita la Registrazione & Monitor
Nome Traccia
Uscita MIDI
Banco
Patch
Canale MIDI
Pulsanti Drum map e Blocca Traccia
Lettura/Scrittura Automazione
Configurazione Canale
Mute e Solo
Indicatori Effetti Send/ Effetti in Insert e bypass
Indicatore attività traccia
L’Elenco Tracce
L’elenco tracce visualizza tutte le tracce utilizzate in un progetto. Essa contiene i campi nomi e le impostazioni delle tracce. I vari tipi di traccia dispongono di controlli diversi nell’elenco tracce. Per vedere tutti i controlli può essere necessario ridimensionare la traccia nell’elenco tracce (vedere “Ridimensionare le tracce nell’Elenco
tracce” a pag. 24).
Area dell’elenco tracce di una traccia audio:
Area dell’elenco tracce di una traccia di automazione (si
apre facendo clic sul pulsante Mostra/Nascondi Automa­zione):
Area dell’elenco tracce di una traccia MIDI:
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Finestra Progetto
L’Inspector
A sinistra dell’elenco tracce si trova l’Inspector, il quale of­fre controlli e parametri aggiuntivi per la traccia selezionata nell’elenco tracce. Se ci sono più tracce selezionate (ve­dere “Gestione delle tracce” a pag. 26) l’Inspector visua­lizza le impostazioni della prima traccia selezionata (quella più in alto).
Per mostrare o nascondere l’Inspector, fare clic sull’icona Inspector nella toolbar.
Icona Inspector
Per quasi tutte le tracce, l’Inspector è diviso in una serie di sezioni, ciascuna delle quali contiene vari controlli per la traccia. E’ possibile mostrare o nascondere le sezioni fa­cendo clic sui relativi nomi.
Facendo clic sul nome di una sezione, la si visualizza nascondendo le altre. Facendo [Ctrl]/[Command]-clic sul nome di una sezione, la si nasconde o visualizza senza influenzare le altre. Con un [Alt]/[Option]-clic sul nome di una sezione, si mostrano o nascondono tutte le sezioni dell’Inspector.
Per vedere le varie sezioni dell’Inspector si possono an­che usare i tasti di comando rapido.
Questi vengono configurati nella finestra di dialogo Comandi da Tastiera (“Configurare i comandi rapidi da tastiera” a pag. 324).
Ö Nascondendo una sezione non se ne influenza la fun­zionalità.
Ad esempio, se è stato impostato un parametro per una traccia o attivato un effetto, le impostazioni saranno ancora attive anche se si andrà a na­scondere la rispettiva sezione dell’Inspector.
Le sezioni disponibili nell’Inspector dipendono dalla traccia selezionata.
Ö Si noti che non tutte le pagine dell’Inspector sono vi­sualizzate di default. Per mostrare/nascondere le sezione dell’Inspector, fare clic-destro su una pagina dell’Inspector e attivare/disattivare l’opzione(i) desiderata.
Assicurarsi di fare clic-destro su una pagina dell’inspector e non nell’area vuota sotto l’Inspector, poiché in questo modo si apre invece il menu ra­pido contestuale.
Menu contestuale Impostazioni dell’Inspector
Sezioni dell’Inspector
L’Inspector contiene i controlli che si trovano nell’elenco tracce, oltre ad alcuni pulsanti e parametri aggiuntivi. La tabella seguente elenca queste impostazioni aggiuntive e le diverse sezioni. Le sezioni che sono disponibili in base al tipo di traccia sono descritte nei paragrafi successivi.
Parametro Descrizione
Pulsante Impostazioni Dissolvenze Automatiche
Configurazione Canale
Volume Regola il livello della traccia. Modificando questo valore si
Pan Regola il bilanciamento stereo della traccia. Come per il
Ritardo Regola la temporizzazione della traccia audio. Valori posi-
Assegnazione Ingresso
Apre una finestra di dialogo in cui è possibile regolare delle impostazioni separate di Fade Automatico per una traccia audio, vedere “Impostazioni Dissolvenze Automa-
tiche per una traccia separata” a pag. 75.
Apre la finestra Configurazione Canale della traccia, che permette di vedere e regolare impostazioni d’EQ, effetti, ecc. Vedere “Uso della finestra Impostazioni Canale” a
pag. 91.
muove anche il fader della traccia nella finestra mixer, e viceversa. Per maggiori informazioni sui livelli vedere “Im-
postare il volume nel Mixer” a pag. 89.
Volume corrisponde al Pan nel Mixer.
tivi ritardano la riproduzione, mentre con valori negativi la traccia è riprodotta in anticipo. I valori si definiscono in millisecondi.
Consente di specificare quale bus di Ingresso o ingresso MIDI deve essere utilizzato dalla traccia. Vedere “Confi-
gurare i bus” a pag. 10 per maggiori informazioni sui bus
di Ingresso.
18
Finestra Progetto
Parametro Descrizione
Assegnazione Uscita
Sezione Insert Consente di aggiungere effetti in insert alla traccia, ve-
Sezione Equalizzatori
Sezione Curva di EQ
Sezione Mandate
Sezione Canale
Qui si decide a quale uscita è assegnata la traccia. Per le tracce audio si può selezionare un bus di uscita (vedere
“Configurare i bus” a pag. 10) o un Canale Gruppo, per
le tracce MIDI si può selezionare un’uscita MIDI, mentre per le Tracce Instrument viene selezionato l’Instrument a cui esse sono assegnate.
dere i capitoli “Effetti audio” a pag. 100 e “Parametri ed
effetti MIDI in tempo reale” a pag. 206. Il pulsante Edit in
cima alla sezione apre i pannelli di controllo degli effetti aggiunti in Insert.
Permette di regolare l’EQ della traccia. Si possono avere fino a quattro bande d’EQ per ogni traccia (vedere “Im-
postazioni di Equalizzazione” a pag. 93). Il pulsante Edit
in cima alla sezione apre la finestra Configurazione Ca­nale della traccia.
Consente di regolare graficamente l’EQ della traccia, fa­cendo clic e trascinando con il mouse i punti d’EQ nel di­splay della curva d’EQ.
Permette di assegnare una traccia audio a uno o più Ca­nali FX (fino a otto); vedere il capitolo “Effetti audio” a
pag. 100. Per le tracce MIDI, qui si assegnano gli effetti
MIDI in Send (mandate). Il pulsante Edit in cima alla se­zione apre il pannello di controllo del primo effetto in cia­scun Canale FX.
Mostra un duplicato della striscia di canale corrispon­dente nel Mixer. La striscia di panoramica canale a sini­stra consente di attivare e disattivare effetti in Insert, Send ed EQ.
Tracce audio
Per le tracce audio sono disponibili tutte le impostazioni e le sezioni elencate in precedenza.
Tracce Instrument
Come spiegato nel capitolo “VST Instrument e Tracce In-
strument” a pag. 116, l’Inspector di una traccia Instrument
visualizza alcune delle sezioni che si trovano per i Canali VST Instrument e per le Tracce MIDI.
Tracce MIDI
Quando viene selezionata una Traccia MIDI, l’Inspector contiene numerose sezioni e parametri aggiuntivi, che agiscono in tempo reale sugli eventi MIDI (ad es. in ripro­duzione). Le sezioni disponibili per le tracce MIDI sono descritte nel capitolo “Parametri ed effetti MIDI in tempo
reale” a pag. 206.
Traccia Arranger
Per la Traccia Arranger, l’Inspector visualizza l’elenco delle Catene Arranger e degli Eventi Arranger disponibili. Per i dettagli, vedere “La Traccia Arranger” a pag. 76.
Tracce Cartella
Quando è selezionata una traccia Cartella, l’Inspector mo­stra la cartella con le tracce in essa contenute (in modo si­mile alla struttura a cartelle di Windows Explorer o Mac OS X Finder).
Ö Facendo clic su una delle tracce visualizzate sotto la cartella nell’Inspector, quest’ultimo visualizza le imposta­zioni della rispettiva traccia. In questo modo, non è neces­sario “aprire” una traccia cartella per regolare le imposta­zioni delle tracce in essa contenute.
Tracce Canale FX
Quando è selezionata una traccia Canale FX sono disponi­bili i seguenti controlli e sezioni:
• Pulsante Edit
• Controllo Volume
• Controllo Pan
• Menu a tendina Assegnazione Uscita
•Sezione Insert
• Sezione Equalizzatori
•Sezione Curva di EQ
• Sezione Mandate
• Sezione Canale
Le tracce Canale FX sono collocate automaticamente in una speciale cartella, per una più facile gestione. Quando è selezionata questa traccia cartella, l’Inspector visualizza la cartella e le tracce Canale FX in essa contenute. E’ possi­bile fare clic su uno dei Canali FX visualizzati nella cartella, per fare in modo che l’Inspector visualizzi le impostazioni per quel Canale FX – in questo modo, non è necessario “aprire” una traccia cartella per avere accesso alle imposta­zioni dei Canali FX in essa contenuti.
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Finestra Progetto
Tracce Canale Gruppo
Indicatore Progetto Attivo
Mostra/Nascondi Inspector
Nascondi/mostra linea info
Apri Mixer
Apri Pool
Forza Compensazione Ritardo (vedere “Forzare la
Compensazione del Ritardo” a pag. 127).
Strumenti Finestra Progetto
Controlli di Trasporto (Marker precedente/successivo, Ciclo, Ferma, Riproduci e Registra)
Snap acceso/spento Modalità
Snap
Menu a tendina Griglia
Valore Quantizzazione
Menu a ten­dina Colore
Taglia sui punti di Zero
Scorrimento Automatico e Interrompi Scorrimento Automatico durante l’Editing
Quando è selezionata una traccia Canale Gruppo sono disponibili i seguenti controlli e sezioni:
• Pulsante Edit
• Controllo Volume
• Controllo Pan
• Menu a tendina Assegnazione Uscita
• Sezione Insert
• Sezione Equalizzatori
• Sezione Curva di EQ
• Sezione Mandate
• Sezione Canale Come per le tracce Canale FX, anche tutte le tracce Ca-
nale Gruppo sono collocate in una cartella separata – quando questa viene selezionata, l’Inspector mostra la Cartella e i Canali Gruppo in essa contenuti. E’ possibile fare clic su uno dei Canali Gruppo visualizzati nella cartella, per fare in modo che l’Inspector visualizzi le impostazioni per quel Canale Gruppo – in questo modo, non è neces­sario “aprire” una traccia cartella per avere accesso alle impostazioni dei Canali Gruppo in essa contenuti.
Tracce Marker
Quando è selezionata la traccia Marker, l’Inspector mostra l’elenco dei marker. Per maggiori informazioni, vedere la sezione “Marker” a pag. 40
Tracce Video
Quando si seleziona una traccia video, l’Inspector con­tiene un pulsante di blocco per bloccare le tracce (vedere
“Blocco degli eventi” a pag. 35) e un pulsante Mute per
interrompere la riproduzione video.
La toolbar
La toolbar presenta strumenti e comandi rapidi per aprire varie impostazioni e funzioni del progetto:
Ö La toolbar può inoltre contenere una serie di altri stru­menti e comandi rapidi non visibili di default. Per sapere come configurare la toolbar e specificare gli strumenti da mostrare o nascondere, vedere “Usare le opzioni delle Im-
postazioni” a pag. 317.
La Linea Info
La linea Info visualizza le informazioni sull’evento o parte corrente selezionata nella Finestra Progetto. Nella linea Info si possono modificare quasi tutti i valori con le normali procedure di editing dei valori. I valori Lunghezza e Posi­zione sono indicati nel formato corrente selezionato per il righello (vedere “Il righello” a pag. 21).
Per nascondere o visualizzare la Linea Info, fare clic sul
pulsante Mostra Evento Linea Info nella toolbar.
20
Finestra Progetto
Sulla linea Info è possibile selezionare i seguenti elementi da visualizzare e modificare:
•Eventi audio
•Parti Audio
•Parti MIDI
•Eventi Video
•Marker
• Punti delle curve di automazione
• Eventi Arranger
Ottenere informazioni immediate con lo strumento Freccia
Se l’opzione “Strumento Freccia: Mostra Info Extra” è attiva nelle Preferenze (pagina Editing–Strumenti), viene visualiz­zato un tooltip per lo Strumento Freccia, che riporta diverse informazioni in base a dove lo si punta. Ad esempio, nel di­splay eventi della Finestra Progetto lo strumento Freccia in­dicherà la posizione corrente del puntatore e nome della traccia e dell’evento ai quali si punta.
Quando sono selezionati più elementi
Se ci sono più elementi selezionati, la linea Info mostra le informazioni relative al primo elemento della selezione. I valori sono visualizzati in giallo, a indicare che sono sele­zionati più elementi.
Modificando un valore sulla linea Info, la variazione del va­lore è applicata a tutti gli elementi selezionati, in relazione ai valori correnti.
Se ci sono due eventi audio selezionati, il primo dei quali dura una misura e l’altro due, la linea Info mostra la durata del primo evento (una misura). Portando questo valore a 3 misure nella linea Info, l’altro evento è ridi­mensionato della stesso quantitativo – diventa quindi di 4 misure.
Premendo [Ctrl]/[Command] durante le operazioni di editing nella linea Info, i valori sono invece assoluti. Nell’esempio precedente, entrambi gli eventi verrebbero ridimensionati di 3 misure. Si noti che [Ctrl]/[Command] è il tasto modifica di default – Si può cambiarlo nella finestra Preferenze (pagina Editing–Modificatori per gli Strumenti, categoria Linea Info).
Modificare Trasposizione e Velocity per le parti MIDI
Quando sono selezionate una o più parti MIDI, la linea Info presenta i campi Trasposizione e Velocity.
Regolando il campo Trasposizione si trasporta la parte selezionata in semitoni.
Si noti che questa trasposizione non modifica effettivamente le note nella parte – si tratta solamente di un “parametro di riproduzione”, che agisce sulle note riprodotte. La trasposizione specificata per una parte sulla linea Linea Info, viene aggiunta alla trasposizione definita per l’intera traccia.
Regolando il campo Velocity si ritocca la velocity per le parti selezionate – il valore specificato viene aggiunto alle velocity delle note nelle parti.
Anche qui, questa velocity influenza solo le note in riproduzione e il valore specificato si aggiunge al valore Cambia Velocity stabilito per l’intera traccia MIDI nell’Inspector.
Il righello
Il righello in cima al display eventi indica la linea del tempo (timeline). Inizialmente, il righello della Finestra Progetto utilizza il formato di visualizzazione specificato nella fine­stra di dialogo Impostazioni Progetto (vedere “La finestra
Impostazioni Progetto” a pag. 22), usato da tutti gli altri ri-
ghelli e display di posizione nel progetto. Tuttavia, è possi­bile selezionare un formato di visualizzazione indipendente per il righello, facendo clic sul pulsante a forma di freccia alla sua destra e selezionando un’opzione dal menu a ten­dina (si può far comparire questo menu a tendina anche facendo clic-destro in qualsiasi punto del righello).
Opzione Posizioni e durate visualizzate in
Misure Misure, quarti, note da un sedicesimo e tick. Di default si
Secondi Ore, minuti, secondi e millisecondi. Timecode Questo formato visualizza ore, minuti, secondi e foto-
Campioni Campioni. Tempo Lineare Selezionando questa opzione, il righello è lineare rispetto
Misure Lineari Selezionando questa opzione, il righello è lineare rispetto
hanno 120 tick per ciascuna nota da 1/16.
grammi. Il numero di fotogrammi al secondo (fps) viene definito nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto (vedere “La finestra Impostazioni Progetto” a pag. 22). Si può scegliere tra 24, 25, 29.97 e 30fps o 29.97 e 30dfps (“drop frame”).
al tempo. Ciò significa che se vi sono modifiche di tempo nella traccia tempo, la distanza tra le misure varierà in modalità Misure.
alle posizioni metriche (Misure). Ciò significa che se vi sono modifiche di tempo nella traccia tempo, ci sarà sem­pre la stessa distanza tra le misure in modalità Misure. Se il righello è impostato in una modalità basata sul tempo, la distanza tra i secondi varierà a seconda delle variazioni del tempo.
21
Finestra Progetto
La selezione effettuata qui agisce sul righello, sulla Linea Info e sui valori posizione del tooltip (che compare quando si trascina un evento nella Finestra Progetto).
Si possono anche selezionare formati indipendenti per altri righelli e dis­play di posizione.
Per impostare un formato di visualizzazione globale (per tutte le finestre), usare il menu a tendina relativo alla visua­lizzazione primaria sulla Barra di Trasporto o tenere premuto [Ctrl]/[Command] e selezionare un formato di visualizza­zione in ogni righello.
Se si usa l’opzione “Timecode” e se l’opzione “Mostra Subframe del Timecode” è attiva nella Preferenze (pagina Trasporto), i fotogrammi visualizzeranno anche i sub-foto­grammi (sub-frame).
Ciascun fotogramma include 80 sub-frame.

Operazioni

Creare un nuovo progetto
Si può creare un nuovo progetto in vari modi:
1. Selezionando “Nuovo Progetto” dal menu File.
Compare una finestra di dialogo che elenca numerosi modelli per il pro­getto, inclusi tutti gli eventuali modelli personalizzati che sono stati creati (vedere “Salva come Modello” a pag. 308).
2. Selezionare un modello (o “Vuoto”) e fare clic su OK.
Si apre una finestra di dialogo che permette di specificare una destina­zione per la cartella di progetto, la quale conterrà tutti i file del progetto.
3. Selezionare una cartella esistente o crearne una nuova. Fare quindi clic su OK.
Si apre una Finestra Progetto. Se si seleziona un modello, il nuovo pro­getto si baserà su di esso e includerà tracce, eventi e impostazioni corri­spondenti.
La finestra Impostazioni Progetto
Le impostazioni generali del progetto possono essere de­finite nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto, che si apre selezionando “Impostazioni Progetto…” dal menu Progetto.
Ö Se l’opzione “Lancia Impostazioni quando si crea un Nuovo Progetto” è attiva nella finestra di dialogo Preferenze (pagina Generale), si apre automaticamente la finestra di dialogo Impostazioni Progetto ogni volta che viene creato un nuovo progetto.
Nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto sono dispo­nibili le seguenti impostazioni:
Imposta­zione
Inizio Il tempo di inizio del progetto. Consente di far iniziare il
Lunghezza La lunghezza del progetto. Fotogrammi al
Secondo
Formato Visualizzazione
Offset Visualizzazione
Fr. Campiona­mento
Descrizione
progetto da un tempo diverso da zero. Si usa anche per l’inizio della posizione di sync quando Cubase Essential si sincronizza ai dispositivi esterni (vedere “Configurare
Cubase Essential per un sync timecode esterno” a pag.
284). Cambiando questo valore il programma chiede se
si vuole tenere il progetto alle posizioni timecode. “Si” significa che tutti gli eventi restano alle loro posizioni timecode – cioè sono spostati in relazione all’inizio del progetto. Scegliendo “No”, tutti gli eventi restano alle posizioni relative all’inizio del progetto.
Si usa per sincronizzare Cubase Essential ai dispositivi esterni. Se Cubase Essential è slave, questo valore è im­postato automaticamente al valore di fotogrammi al se­condo del segnale di sync entrante. Se Cubase Essential è il master, questo valore determina il valore di foto­grammi al secondo del segnale di sync trasmesso, ve­dere “Impostare i Fotogrammi al Secondo” a pag. 282.
E’ il formato di visualizzazione globale usato per visualiz­zare tutti i righelli e i display di posizione del programma. Tuttavia, se si desidera è possibile selezionare formati di visualizzazione indipendenti per i singoli righelli e display. Per le descrizioni sulle varie opzioni dei formati di visualiz­zazione vedere “Il righello” a pag. 21.
Sposta le posizioni tempo visualizzate nel righello, ecc., permettendo di compensare il valore della posizione di Inizio. Solitamente, se si sincronizza Cubase Essential a una sorgente esterna che inizia a un fotogramma diverso da zero, si imposta la posizione di Inizio a questo valore. Tuttavia, se si desidera che la visualizzazione in Cubase Essential inizi a zero, è possibile impostare l’opzione “Of­fset Visualizzazione” allo stesso valore.
La frequenza di campionamento alla quale Cubase Es­sential registra e riproduce l’audio.
22
Finestra Progetto
!
Imposta-
!
zione
Formato di Registrazione/ Tipo dei File Registrati
Modalità Pano­rama Stereo
Descrizione
Quando si registra dell’audio in Cubase Essential, i file creati saranno di questa risoluzione e tipo, vedere “Sele-
zionare un formato file di registrazione” a pag. 55.
Stabilisce se il panning usa la compensazione d’energia o meno, vedere “L’impostazione “Modalità Panorama
Stereo” (solo canali audio)” a pag. 91.
Mentre la maggior parte delle Impostazioni di Progetto possono essere modificate in qualsiasi momento, la frequenza di campionamento va scelta una volta per tutte, quando si inizia a lavorare con un nuovo pro­getto! In questo modo tutti i file audio saranno ripro­dotti correttamente.
Opzioni di Ingrandimento e visive
L’ingrandimento (zoom) della Finestra Progetto si esegue con le normali tecniche d’ingrandimento, ma con le se­guenti eccezioni:
Quando si usa lo strumento Ingrandimento (icona a forma di lente d’ingrandimento) il risultato dipende dall’op­zione “Strumento Ingrand. Standard: Zoom Solo Orizzon­tale” della finestra Preferenze (pagina Editing–Strumenti).
Se è attiva e si traccia un rettangolo di selezione con lo strumento In­grandimento, la finestra si ingrandisce solo in senso orizzontale (l’altezza della traccia non cambia). Se l’opzione non è attiva la finestra si ingrandi­sce in orizzontale e verticale.
Quando si usano i cursori di ingrandimento verticali, le tracce vengono scalate in modalità relativa.
In altre parole, se è stata eseguita una qualsiasi regolazione sull’altezza della traccia (vedere di seguito), sono mantenute le differenze d’altezza relative.
Nel sotto-menu Ingrandimento del menu Edit sono disponi­bili le seguenti opzioni:
Opzione Descrizione
Aumenta Ingrandimento
Riduci Ingrandimento
Massimo Ingrandimento
Ingrandisci Selezione
Ingrandimento di uno step, centrato sul cursore di pro­getto.
Riduzione di uno step, centrata sul cursore di progetto.
Riduce l’immagine rendendo visibile l’intero progetto. “Intero progetto” significa la linea del tempo dall’inizio del progetto alla durata stabilita nella finestra di dia­logo Impostazioni Progetto (vedere in precedenza).
Ingrandisce l’immagine in orizzontale e verticale in modo che la selezione corrente occupi lo schermo.
Opzione Descrizione
Zoom su Sele­zione (Oriz.)
Ingrandisci sull’Evento
Aumenta Ingrandimento Verticale
Riduci Ingrandi­mento Verticale
Aumenta Ingrandimento Tracce
Riduci Ingrandi­mento Tracce
Ingrandisci Tracce Selezionate
Ingrandisce l’immagine in orizzontale in modo che la selezione corrente occupi tutto lo schermo.
Questa opzione è disponibile solo nell’Editor dei Cam­pioni (“Ingrandimento” a pag. 150).
Ingrandisce l’immagine di uno step in verticale.
Riduce l’immagine di uno step in verticale.
Ingrandisce l’immagine delle tracce selezionate di uno step in verticale.
Riduce l’immagine della traccia(e) selezionata di uno step in verticale.
Ingrandisce in verticale l’immagine delle tracce sele­zionate e minimizza l’altezza delle altre tracce.
Se nella finestra Preferenze (pagina Trasporto) è attiva
l’opzione “Ingrandisci durante il posizionamento nella Scala Temporale”, si può anche eseguire un ingrandimento fa­cendo clic nel righello principale e trascinando in alto o in basso il mouse con il pulsante premuto.
Trascinare in alto per ridurre ed in basso per ingrandire l’immagine.
Il contenuto di parti ed eventi si può zoomare in verticale
usando il cursore di ingrandimento della forma d’onda si­tuato nell’angolo in alto a destra del display eventi.
E’ utile per vedere meglio passaggi audio a basso volume.
Per avere una lettura approssimativa del livello sugli eventi audio osservando le forme d’onda, questo cursore deve essere tutto in basso, altrimenti, forme d’onda ingrandite possono essere scambiate per au­dio in clipping.
Attivando l’opzione Ingrandimento Rapido nella finestra
Preferenze (pagina Editing), il contenuto di parti ed eventi non verrà continuamente riscritto quando si esegue un in­grandimento manuale.
Al contrario, il contenuto di parti ed eventi viene riscritto solamente una volta terminato lo l’ingrandimento. Attivare questa opzione se la riscrittura sullo schermo è lenta nel sistema utilizzato.
23
Finestra Progetto
Ridimensionare le tracce nell’Elenco tracce
!
Per cambiare l’altezza di una traccia, fare clic sul suo bordo inferiore nell’elenco tracce e trascinare in alto o in basso.
Per cambiare simultaneamente l’altezza di tutte le tracce, tenere premuto [Ctrl]/[Command] e ridimensionare una delle tracce. Se nel menu a ten­dina Scala traccia è attiva l’opzione “Approssima altezza tracce” (vedere di seguito), l’altezza della traccia cambia di incrementi fissi quando la si ridimensiona.
Si noti che questo comportamento è diverso quando nel menu Edit è attiva l’opzione “Allarga Traccia Se­lezionata” (vedere di seguito).
Si può anche modificare la larghezza dell’elenco tracce trascinando il bordo tra l’elenco tracce e il display eventi.
Di default, i controlli visualizzati per le tracce nell’elenco tracce si adattano alla dimensione della traccia. Quando si cambia l’altezza o la larghezza di una traccia, quindi, essi sono collocati in modo da “riempire” in maniera ottimizzata lo spazio disponibile.
Se si preferisce avere i controlli in posizioni fisse, disattivare l’opzione “Regola Controlli” nella finestra di dialogo delle impostazioni Controlli di Traccia (vedere “Personalizzare i controlli traccia” a pag. 318).
Per ciascun tipo di traccia è possibile decidere quali controlli verranno visualizzati nell’Elenco Tracce – vedere
“Personalizzare i controlli traccia” a pag. 318.
Si può usare il menu a tendina Scala traccia (che si apre facendo clic sul pulsante freccia situato sopra il controllo di ingrandimento verticale) per impostare il numero di tracce da visualizzare nella Finestra Progetto corrente.
L’altezza della traccia viene regolata in modo da visualizzare solo il numero di tracce specificate nel menu a tendina. Selezionando l’opzione “Ingrandi­mento N Tracce” si può stabilire manualmente il numero di tracce che de­vono riempire la Finestra Progetto.
Opzione Allarga Traccia Selezionata
Attivando questa opzione nel menu Edit (o nella finestra Preferenze, pagina Editing–Progetto & Mixer), la traccia selezionata si allarga automaticamente. Ciò è utile se si stanno scorrendo le tracce nell’Elenco Tracce, per verifi­care o editare le impostazioni. Le tracce tornano alla di­mensione che avevano prima di essere de-selezionate. Si può regolarne la dimensione direttamente nell’elenco tracce, se il fattore di allargamento di default non si adatta alle proprie esigenze.
Anche se spesso questa funzione risulta molto utile, ci possono essere degli svantaggi cambiando l’altezza della traccia iniziale (cioè l’altezza originale, prima che fosse at­tivata l’opzione Allarga Traccia Selezionata) per una o più tracce. Non appena si ridimensiona una traccia, essa viene automaticamente selezionata e allargata. Invece di disattivare “Allarga Traccia Selezionata”, ridimensionando la traccia(e) e attivando di nuovo “Allarga Traccia Selezio­nata”, si può ridimensionare una traccia nell’elenco tracce senza selezionarla:
Procedere come segue:
1. Collocare il puntatore del mouse sul bordo inferiore
della traccia (non selezionata) da ridimensionare.
Il puntatore del mouse si trasforma in un simbolo divisore.
2. Tenere premuto [Alt]/[Option] e trascinare il bordo in-
feriore della traccia fino all’altezza desiderata.
Ora, selezionando questa traccia (con “Allarga Traccia Selezionata” at­tiva) essa viene allargata; selezionando una traccia diversa, torna invece alla dimensione modificata.
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Finestra Progetto
Preset Ingrandimento e Marker Ciclo
Fare clic qui…
…per aprire il menu contestuale.
!
!
Il menu a tendina a sinistra del controllo di zoom orizzontale consente di selezionare, creare e organizzare preset ingran­dimento, utili per passare tra varie impostazioni di ingrandi­mento (ad esempio, una in cui l’intero progetto appare nella Finestra Progetto e un altra con un alto fattore di ingrandi­mento per operazioni di editing di precisione). Con questo menu a tendina si può anche ingrandire la zona nel progetto compresa tra i marker ciclo.
Per rinominare un preset selezionare “Organizza…” dal
menu a tendina.
Nella finestra di dialogo che si apre selezionare nell’elenco il preset desi­derato e fare clic sul pulsante Rinomina. Appare una seconda finestra di dialogo nella quale è possibile digitare il nuovo nome del preset. Fare clic su OK per chiudere le finestre di dialogo.
I preset Ingrandimento sono globali per tutti i pro­getti, sono cioè disponibili in tutti i progetti che si aprono o si creano.
La parte centrale del menu a tendina elenca gli eventuali marker ciclo aggiunti nel progetto:
Selezionando un marker ciclo da questo menu, il display
eventi è ingrandito intorno alla zona dei marker (vedere
“Marker” a pag. 40).
Non è possibile modificare i marker in questo menu. Per
informazioni sull’editing dei marker vedere il capitolo “Edi-
ting dei marker nella finestra Marker” a pag. 40.
Nel menu sono disponibili solo i marker ciclo creati nel progetto corrente.
La parte superiore del menu elenca i preset di ingrandi­mento disponibili:
Per memorizzare l’impostazione di ingrandimento cor­rente in un preset, selezionare Aggiungi dal menu a tendina.
Si apre una finestra di dialogo, nella quale è possibile digitare un nome per il preset.
Per selezionare e applicare un preset, selezionarlo dal menu a tendina.
Il preset “Massimo Ingrandimento” è sempre disponi­bile. Selezionando questa opzione si riduce l’immagine e l’intero progetto risulta visibile. Con intero progetto si in­tende la linea del tempo dall’inizio del progetto, fino alla durata definita nella Finestra Impostazioni Progetto (ve­dere “La finestra Impostazioni Progetto” a pag. 22).
Per eliminare un preset selezionare “Organizza…” dal menu a tendina.
Nella finestra di dialogo che si apre, selezionare il preset nell’elenco e fare clic sul pulsante Cancella; il preset viene così rimosso dall’elenco.
Finestra Progetto
Regolare la visualizzazione di parti ed eventi
La finestra Preferenze nel menu File (menu Cubase Es­sential, in Mac OS X) presenta varie impostazioni per la personalizzazione visiva nella Finestra Progetto.
La pagina Visualizzazione Eventi contiene le impostazioni comuni a tutti i tipi di traccia:
Opzione Descrizione
Colora Sfondo dell’Evento
Mostra Nomi degli Eventi
Eventi Trasparenti
Mostra Dati su Tracce Ridotte
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Determina se gli sfondi o i “contenuti” (forme d’onda, ecc.) di parti ed eventi sono colorati, vedere “Gestione delle
tracce” a pag. 26.
Determina se i nomi di parti ed eventi sono visualizzati nella Finestra Progetto.
Se attiva, gli eventi e le parti sono trasparenti, e vengono mostrate solamente le forme d’onda e gli eventi MIDI.
Se attiva, i contenuti degli eventi e delle parti vengono mo­strati anche se l’altezza di una traccia è molto ridotta.
La pagina Visualizzazione Eventi–Audio contiene le impo­stazioni per gli eventi audio:
Opzione Descrizione
Interpolazione Immagini Audio
Stile dell’Immagine della Forma d’Onda
Mostra sempre le curve di Volume degli Eventi
Maniglie delle dissolvenze sempre in primo piano
Linee delle dissolvenze spesse
Mostra Forme d’onda
Modula Colori in Background
Se l’opzione è disattivata, i valori dei singoli campioni vengono visualizzati come “gradini”. Se è attiva essi sono interpolati a formare delle “curve”.
Determina se le forme d’onda audio sono rappresentate da immagini solide, frame o immagini “invertite” (solide+ frame). Questa scelta influenza tutte le immagini delle forme d’onda nelle finestre Progetto, Editor dei Campioni ed Editor delle Parti Audio. Si noti che gli stili “In Frame” e “Completa con Margini” consumano più risorse del computer. Se usando queste opzioni il sistema rallenta, passare allo stile d’immagine “Completa”.
Se attiva, le “curve volume” con le maniglie di volume e fade sono sempre visualizzate, altrimenti, le curve sono visualizzate solo per gli eventi selezionati.
Quando questa opzione è attiva, le maniglie delle dissol­venze stanno in cima all’evento e delle linee di aiuto verti­cali indicano i punti esatti di inizio e fine delle dissolvenze.
Se questa opzione è attiva, le linee delle dissolvenze e le curve di volume sono più spesse, aumentando così la loro visibilità.
Determina se le forme d’onda audio sono visualizzate o meno.
Se attiva, gli sfondi delle forme d’onda audio sono vi­sualizzati in modo diverso e riflettono le dinamiche della forma d’onda. Ciò è particolarmente utile per una panora­mica quando si lavora con tracce di altezza particolar­mente ridotta.
La pagina Visualizzazione Eventi–MIDI contiene le imposta­zioni per le parti MIDI:
Opzione Descrizione
Azione di Edit di Default
Modalità Parte Dati
Mostra Controller
Determina l’editor che viene aperto quando si fa doppio­clic su una parte MIDI o quando la si seleziona e si preme [Ctrl]/[Command]-[E]: l’Editor dei Tasti, Elenco, delle Percussioni o delle Partiture. Si noti che se l’op­zione “Edit come Percussioni quando é assegnata una Drum Map” è attiva (vedere di seguito), questa imposta­zione è ignorata sulle tracce con drum map.
Determina se e come gli eventi nelle parti MIDI vengono visualizzati nella Finestra Progetto: come note in nota­zione musicale, come note di batteria, oppure come li­nee. Selezionando “Nessun Dato” gli eventi non sono visualizzati del tutto. Si noti che se l’opzione “Edit come Percussioni quando é assegnata una Drum Map” è attiva (vedere di seguito), questa impostazione è ignorata sulle tracce con drum map.
Stabilisce se gli eventi non-nota (controller, ecc.) sono visualizzati in parti MIDI nella Finestra Progetto.
Opzione Descrizione
Edit come Per­cussioni quando é assegnata una Drum Map
Stile del Nome della Nota
Se questa opzione è attiva, le parti sulle tracce MIDI con assegnate drum map sono visualizzate nella Finestra Progetto con i simboli delle note di batteria. Inoltre, le parti si apriranno automaticamente nell’Editor delle Per­cussioni quando si fa doppio clic su di esse (sovrascri­vendo l’impostazione Azione di Edit di Default descritta sopra).
Determina il modo in cui vengono visualizzati i nomi delle note MIDI (pitch o altezza note) negli editor, ecc.
La pagina Visualizzazione Eventi–Video contiene le impo­stazioni per gli eventi video:
Opzione Descrizione
Mostra Ante­prima Video
Dimensioni Cache Video
Se attiva, le miniature dei contenuti video sono visualiz­zate sulla traccia Video.
Determina la quantità di memoria disponibile per le minia­ture video. Con lunghe clip video e/o lavorando con alti fattori di ingrandimento (per visualizzare molti fotogrammi nelle miniature) è consigliabile aumentare questo valore.
Gestione delle tracce
Per aggiungere una traccia al progetto selezionare “Ag­giungi Traccia” dal menu Progetto e scegliere un tipo di traccia dal sotto-menu che appare. La nuova traccia è ag­giunta sotto la traccia corrente selezionata nell’elenco tracce.
Le voci del sotto-menu “Aggiungi Traccia” sono dispo-
nibili anche nel menu contestuale.
Si accede a questo menu con un clic-destro nell’elenco tracce.
Selezionando Audio, MIDI, Canale Gruppo o Instrument
dal sotto-menu Aggiungi Traccia, appare una finestra di dialogo che consente l’inserimento di più tracce con una sola operazione.
Basta inserire il numero di tracce desiderato nel campo valori.
Per tracce audio e tracce canale gruppo, la configura-
zione dei canali – mono o stereo – può essere effettuata nel menu a tendina Configurazione.
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Finestra Progetto
L’opzione Sfoglia Suoni nella finestra di dialogo Aggiungi
Questa traccia è selezionata.
Traccia è descritta nel capitolo “Lavorare con i Preset Trac-
cia” a pag. 192.
Nella finestra Preferenze (pagina Editing–Progetto & Mixer) si trova l’opzione “Colore Traccia Auto”.
Questa funzione consente di impostare le numerose opzioni per l’asse­gnazione automatica dei colori alle tracce che sono aggiunte al progetto:
Una volta create, le tracce si possono gestire e arrangiare in vari modi:
Per rinominare una traccia, fare doppio-clic del mouse nel campo nome e digitare un nuovo nome.
Premendo un qualsiasi tasto di modifica quando si preme [Invio] per chiudere il campo nome, tutti gli eventi sulla traccia assumeranno lo stesso nome.
Per selezionare una traccia cliccarci sopra.
Nell’elenco tracce una traccia selezionata è di colore grigio chiaro.
Per rimuovere una traccia, fare clic-destro nell’elenco
tracce e selezionare “Rimuovi Tracce Selezionate” dal menu contestuale.
E’ anche possibile rimuovere più tracce selezionate, selezionando “Rimuovi Tracce Selezionate”, sia dal menu contestuale, che dal menu Progetto.
Per cambiare l’altezza di una traccia, fare clic sul bordo
inferiore nell’elenco tracce e trascinare in alto o in basso (vedere “Ridimensionare le tracce nell’Elenco tracce” a
pag. 24).
Ö Si noti che è possibile anche allargare automaticamente la traccia selezionata (vedere “Opzione Allarga Traccia Se-
lezionata” a pag. 24).
Disabilitare le Tracce Audio
Per disabilitare una traccia audio scegliere “Disattiva Trac­cia” dal menu contestuale dell’elenco tracce: è come met­terla in Mute (vedere “Mettere gli eventi in Mute” a pag. 35), poiché una traccia disabilitata non viene riprodotta. Tuttavia non solo se ne azzera il volume d’uscita, ma s’interrompe tutta l’attività dell’hard-disk sulla traccia. Per maggiori infor­mazioni, vedere “Traccia disabilitata/abilitata” a pag. 49.
Per selezionare più tracce, cliccarci sopra premendo [Ctrl]/[Command]. Per selezionare un intervallo continuo di tracce eseguire uno [Shift]-clic.
Per spostare una traccia, fare clic e trascinarla in alto o in basso nell’elenco tracce.
Per duplicare una traccia (completa di contenuti e impo­stazioni canale) fare clic-destro nell’elenco tracce e selezio­nare “Duplica Tracce” dal menu contestuale o scegliere “Duplica Tracce” dal menu Progetto.
La traccia duplicata appare sotto quella originale.
Per selezionare un colore traccia di default attivare “Mo­stra/Nascondi Colori Tracce” sopra l’elenco tracce e sce­gliere un colore dal menu a tendina dei colori sulla toolbar. Questo colore sarà usato per tutti gli eventi sulla traccia e apparirà anche nel Mixer. Si può ignorare il colore traccia di default per singoli eventi e parti usando lo strumento Colore o il menu a tendina Selettore Colori. Per maggiori informazioni, vedere “Applicare i colori traccia ed evento” a pag. 320.
L’opzione “Colora Sfondo dell’Evento” nella finestra Preferenze (pagina Visualizzazione Eventi) stabilisce se sono colorati sfondi o forme d’onda ed eventi.
Finestra Progetto
Aggiungere eventi a una traccia
Ci sono molti modi per aggiungere eventi a una traccia:
Registrandoli (vedere “Metodi di registrazione elemen-
tari” a pag. 53).
Trascinando i file e rilasciandoli alla posizione desiderata
sulla traccia. Si possono creare eventi con un drag&drop prelevandoli
da:
•Il desktop
• MediaBay e le relative finestre (vedere il capitolo “MediaBay” a pag. 180)
• Il Pool
• La finestra di dialogo “Trova Media”
• La Finestra Progetto di un altro progetto aperto
• L’Editor delle Parti Audio di qualsiasi progetto aperto
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• L’Editor dei Campioni – premere [Ctrl]/[Command] e trascinare per creare un evento della selezione corrente.
Mentre si trascina la clip nella Finestra Progetto, la sua posizione è indi­cata da una linea marker e da un box numerico di posizione (vedere an­che “Usare il drag & drop” a pag. 171).
Selezionando “File Audio…” o “File Video…” dal sotto-
menu Importa del menu File.
Si apre una finestra di dialogo, che consente di individuare il file da im­portare. Quando si importa un file con questo metodo, viene creata una clip per il file ed un evento che riproduce l’intera clip è inserito sulla trac­cia selezionata, alla posizione del cursore di progetto. Con il sotto-menu Importa si possono importare anche i file MIDI, ma l’operazione è leggermente diversa (vedere “Esportare e importare file
MIDI standard” a pag. 313).
Trascinando le tracce da un CD e convertendole in file
audio (vedere “Importare tracce audio da CD” a pag. 310).
Con i comandi Copia e Incolla del menu Edit.
Si possono copiare tutti i tipi di eventi tra i progetti. Si possono anche copiare eventi all’interno del progetto, ad es. dall’Editor dei Campioni.
Disegnandoli.
Alcuni tipi d’eventi (eventi marker e d’automazione) possono essere dise­gnati direttamente nella Finestra Progetto. Per le tracce Audio e MIDI si possono disegnare le parti (vedere “Creare le parti” a pag. 28).
Opzioni di importazione dei file audio
Quando si importano i file audio, una serie di opzioni de­termina come essi sono gestiti da Cubase Essential:
• Si può scegliere di copiare il file nella cartella Audio del pro­getto e fare in modo che il progetto faccia riferimento al file copiato invece che a quello originale. In questo modo il pro­getto è autonomo.
• Inoltre, si può fare in modo che tutti i file del progetto abbiano la stessa frequenza di campionamento e risoluzione in bit.
La finestra di dialogo Preferenze (pagina Editing–Audio) contiene un’impostazione che consente di scegliere l’op­zione da utilizzare. Selezionare una delle opzioni seguenti dal menu a tendina “Durante l’importazione del File Audio”:
Apri Finestra Opzioni
Quando si importa un file appare la Finestra Opzioni con le opzioni di apertura; essa permette di scegliere se copiare i file nella cartella Audio e/o convertirli alle impostazioni del progetto. Si noti che: – Quando si importa un singolo file di un formato diverso dalle imposta­zioni di progetto, è possibile specificare le proprietà (Frequenza di Cam­pionamento e/o risoluzione) da modificare. – Quando si importano più file contemporaneamente, si può scegliere di convertire automaticamente i file importati, se necessario (cioè se la fre­quenza di campionamento è diversa da quella del progetto o la risolu­zione bit è inferiore).
Usa Impostazioni
Quando si importa un file non appare alcuna finestra di dialogo. Piutto­sto, si può scegliere di usare una delle opzioni del menu a tendina sotto le operazioni standard. Attivando un numero qualsiasi delle opzioni se­guenti, queste sono eseguite automaticamente ogni volta che si impor­tano dei file audio:
Opzione Descrizione
Copia File nella Cartella di Lavoro
Converti e Copia nel Progetto se Necessario
Se i file non sono già nella cartella Audio del progetto, questi sono copiati prima di essere importati.
Se i file non sono già nella cartella Audio del progetto, questi sono copiati prima di essere importati. Inoltre, se i file hanno una frequenza di campionamento diversa o una risoluzione bit inferiore rispetto a quelle del progetto, sono convertiti automaticamente alle impostazioni di progetto.
Creare le parti
Le parti sono contenitori di eventi MIDI o audio. Quando si registra in MIDI, il programma crea automaticamente una parte MIDI contenente gli eventi registrati. Si possono an­che creare parti audio o MIDI vuote ed aggiungere gli eventi in seguito.
Ci sono due modi per farlo:
Disegnare una parte su una traccia MIDI o audio con lo strumento Disegna.
Si possono anche disegnare le parti premendo [Alt]/[Option] e usando lo strumento Freccia.
28
Finestra Progetto
Doppio-clic con lo strumento Freccia su una traccia
!
MIDI o audio, tra i locatori sinistro e destro.
Per aggiungere eventi a una parte MIDI si usano gli stru­menti e le funzioni di un editor MIDI (Vedere “Editor dei
Tasti – Panoramica” a pag. 227). Per aggiungere eventi
alle parti audio si usa invece l’Editor delle Parti Audio (ve­dere “Panoramica della finestra” a pag. 162), incollandoli o usando la funzionalità drag&drop.
Si possono anche riunire gli eventi audio esistenti in una
parte con la funzione “Converti Eventi in Parte” del menu Audio.
Si crea una parte audio che contiene tutti gli eventi audio selezionati sulla stessa traccia. Per rimuovere la parte e far apparire di nuovo sulla traccia gli eventi come oggetti indipendenti, selezionare la parte ed usare la fun­zione “Dissolvi Parte” del menu Audio.
Ascoltare parti ed eventi audio
Parti ed eventi audio possono essere ascoltati nella Fine­stra Progetto con lo strumento Riproduci:
In fase di ascolto, viene usato il bus Main Mix.
1. Selezionare lo strumento Riproduci.
Si noti che gli strumenti Riproduci e Scrub condividono lo stesso pulsante. Se l’icona dello strumento nella toolbar non visualizza un simbolo altopar­lante, fare clic sull’icona per selezionarla, quindi fare clic nuovamente e se­lezionare “Riproduci” dal menu a tendina.
Scrub
Lo strumento Scrub consente di individuare posizioni nell’audio, riproducendolo (avanti o indietro) a qualsiasi velocità:
1. Selezionare lo strumento Scrub.
Si noti che gli strumenti Riproduci e Scrub condividono lo stesso pul­sante. Se l’icona dello strumento nella toolbar non visualizza un “simbolo di Scrub”, fare clic sull’icona per selezionarla, quindi fare clic nuova­mente e selezionare “Scrub” dal menu a tendina.
2. Fare clic alla posizione desiderata e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse.
Il cursore del progetto si porta alla posizione di clic.
3. Trascinare a sinistra o destra.
Il cursore del progetto segue il puntatore del mouse e l’audio viene ripro­dotto. Velocità e intonazione della riproduzione dipendono dalla velocità con la quale si muove il puntatore.
La sensibilità della funzione Scrub si può regolare nella fine­stra Preferenze (pagina Trasporto–Scrub).
Si noti che le operazioni di scrub possono appesantire il sistema. Per evitare problemi di riproduzione, la finestra Preferenze (pagina Trasporto–Scrub) presenta l’opzione “Scrub con risparmio CPU”.
Attivando questa opzione, lo scrubbing diventa meno pesante per il pro­cessore; ciò può essere molto utile per lo scrubbing di progetti grandi, in cui lo scrub “normale” tende a consumare molte risorse. Con l’opzione “Scrub con risparmio CPU” attiva, è disabilitato lo scrubbing degli effetti e la qualità del ricampionamento è inferiore.
Editing di parti ed eventi
Questo paragrafo descrive le tecniche di editing nella Fine­stra Progetto. Se non espressamente indicato, tutte le de­scrizioni valgono per eventi e parti, sebbene, per comodità, si utilizzerà sempre il termine “evento”.
Ö Quando si usano gli strumenti di editing, spesso è
2. Fare clic nella posizione dalla quale si desidera avviare
la riproduzione e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse.
E’ riprodotta solo la traccia sulla quale si fa clic, iniziando dalla posizione di clic.
3. Per fermare la riproduzione rilasciare il pulsante del
mouse.
Finestra Progetto
possibile eseguire funzioni aggiuntive premendo i tasti di modifica (ad esempio, premendo [Alt]/[Option] e trasci­nando con lo strumento Freccia per creare una copia dell’evento trascinato).
Nelle pagine seguenti sono descritti i tasti di modifica di default – è pos­sibile personalizzarli nella finestra Preferenze (pagina Editing–Modifica­tori per gli Strumenti). Vedere “Definire i tasti di modifica per gli strumenti
della toolbar” a pag. 328.
29
Selezione degli eventi
!
Gli eventi si selezionano con uno dei seguenti metodi:
Usando lo strumento Freccia.
Si applicano le tecniche di selezione standard.
Usando il sotto-menu Seleziona del menu Edit.
Le opzioni sono:
Opzione Descrizione
Tutto Seleziona tutti gli eventi nella Finestra Progetto. Niente Toglie la selezione a tutti gli eventi. Contenuto nel
Loop Dall’Inizio al
Cursore Dal Cursore alla
Fine Tutto sulle Tracce
Selezionate Seleziona Evento Questa opzione è disponibile nell’Editor dei Cam-
Lato Sinistro/Destro della Selezione al Cursore
Seleziona tutti gli eventi parzialmente o completa­mente compresi tra i locatori sinistro e destro.
Seleziona tutti gli eventi che iniziano a sinistra del cursore di progetto.
Seleziona tutti gli eventi che terminano a destra del cursore di progetto.
Seleziona tutti gli eventi sulla traccia selezionata.
pioni (“Panoramica della finestra” a pag. 148). Queste due funzioni si usano solo per l’editing di un
intervallo selezionato (vedere “Creare una Selezione
d’Intervallo” a pag. 36).
Si noti che queste funzioni operano diversamente quando è selezionato lo strumento Selezione Inter­vallo (vedere “Creare una Selezione d’Intervallo” a
pag. 36).
Selezionare tutti gli eventi in una traccia, cliccandoci so-
pra col tasto destro nell’Elenco Tracce e selezionando “Se­leziona Tutti gli Eventi” dal menu contestuale.
Si possono usare anche i tasti freccia sulla tastiera del
computer per selezionare l’evento più vicino a sinistra, de­stra, sotto o sopra.
Premendo [Shift] ed usando i tasti freccia è mantenuta la selezione cor­rente ed è possibile selezionare più eventi.
Se nella finestra Preferenze (pagina Editing) è attiva l’op-
zione “Seleziona Automaticamente gli Eventi sotto al Cur­sore”, tutti gli eventi sulla traccia(e) selezionata “toccati” dal cursore di progetto sono selezionati automaticamente.
Ciò è utile quando si riarrangia il progetto, poiché si possono selezionare intere sezioni (su tutte le tracce) selezionando tutte le tracce e muovendo il cursore di progetto.
E’ possibile inoltre selezionare intervalli, indipendente­mente dai limiti di evento e traccia.
Per farlo si usa lo strumento Selezione Intervallo (vedere “Editing sugli In-
tervalli” a pag. 36).
Si noti che nella finestra Preferenze (pagina Editing) si trova l’opzione “Usa Comandi Navigazione Alto/Basso solo per Selezione Tracce”.
Di default, le tracce si selezionano con i tasti freccia su/giù sulla tastiera del computer. Tuttavia, essi sono utilizzati anche per selezionare gli eventi (ve­dere in precedenza); in alcuni casi, ciò può generare confusione. Dato che la selezione traccia è l’operazione più importante durante l’editing ed il mis­saggio, si ha la possibilità di usare i controlli di navigazione solamente per la selezione delle tracce. Si applicano le seguenti regole:
• Se questa opzione non è attiva e nella Finestra Progetto non è selezionato alcun evento/parte, con i tasti freccia su/giù sulla tastiera del computer si scorrono le tracce nell’elenco tracce – la funzionalità normale prevista.
• Se questa opzione non è attiva e nella Finestra Progetto c’è un evento/parte selezionata, i tasti freccia su/giù continuano a scorrere le tracce nell’elenco tracce, ma sulla traccia corrente selezionata viene automaticamente selezionato anche il primo evento/parte. Se non è questa la funzionalità desiderata, si deve attivare l’opzione “Usa Comandi Navigazione Alto/Basso solo per Selezione Tracce”.
• Quando questa opzione è attiva, i tasti freccia su/giù si usano solamente per la selezione delle tracce – la selezione corrente evento/parte nella Finestra Progetto non cambia.
Inoltre, nella finestra Preferenze (pagina Editing–Stru-
menti) si trova la sezione con le opzioni Cursore Reticolo.
Questa funzione consente di visualizzare un cursore reticolo quando si lavora nella Finestra Progetto e negli editor, il che facilita la navigazione e l’editing, specialmente quando si arrangiano grandi progetti. Si possono stabilire i colori per la linea e la mascherina del cursore reticolo, oltre a definirne la larghezza. Il cursore reticolo funziona come segue:
• Quando è selezionato lo strumento di selezione (o uno dei suoi sotto-strumenti), il cursore reticolo appare quando s’inizia a muovere/copiare una parte/evento, o quando si usano le maniglie.
• Quando sono selezionati gli strumenti Disegna, Separa o qualsiasi altro strumento che utilizza questa funzione, il cur­sore reticolo appare non appena si muove il mouse sopra il display eventi.
• Il cursore reticolo è disponibile solo dove la sua funzione ha senso. Lo Strumento Mute, ad esempio, non utilizza il cursore reticolo, poiché per silenziare un evento bisogna cliccarci di­rettamente sopra.
30
Finestra Progetto
Spostare gli eventi
!
!
!
Per spostare gli eventi nella Finestra Progetto, usare i se­guenti metodi:
Fare clic e trascinare a una nuova posizione.
Tutti gli eventi selezionati sono spostati e mantengono le loro posizioni re­lative. Gli eventi si possono trascinare solo su tracce dello stesso tipo. Se è attiva la funzione Snap, essa determina a quali posizioni è possibile spo­stare gli eventi (vedere “La funzione Snap” a pag. 42). Si noti inoltre che è possibile limitare il movimento solo in orizzontale o ver­ticale tenendo premuto [Ctrl]/[Command] durante il trascinamento.
Uso dei pulsanti Smussa nella toolbar.
Questi pulsanti spostano gli eventi selezionati a sinistra o destra. L’entità dello spostamento dipende dal formato di visualizzazione selezionato (vedere “La finestra Impostazioni Progetto” a pag. 22) e dal valore stabi­lito nel menu a tendina della Griglia.
La risposta è leggermente ritardata quando si muove un evento trascinandolo; ciò evita di spostare acci­dentalmente gli eventi cliccandoci sopra nella Fine­stra Progetto. Questo ritardo si può regolare con il parametro Ritardo nel Trascinamento nella finestra Preferenze (pagina Editing).
Selezionare l’evento e modificare la posizione di Inizio nella linea Info.
Usare le opzioni “Sposta in” nel menu Edit.
Sono disponibili le seguenti opzioni:
Opzione Descrizione
Cursore Sposta l’evento selezionato alla posizione del cursore di
Origine Sposta gli eventi selezionati alle loro posizioni di origine
Primo Piano/ In Fondo
progetto. Se vi sono più eventi selezionati sulla stessa traccia, il primo evento inizia in corrispondenza del cur­sore e quelli successivi sono allineati inizio/fine dopo il primo.
(cioè a quelle posizioni alle quali sono stati registrati). Questa funzione in realtà non cambia la posizione degli
eventi, ma sposta gli eventi selezionati rispettivamente in primo o secondo piano. E’ utile se ci sono eventi sovrap­posti e se ne vuole visualizzare uno che è parzialmente coperto. Per gli eventi audio questa è una funzione molto impor­tante, poiché sono riprodotte solo le sezioni visibili degli eventi. Spostando un evento audio coperto in primo piano (o portandolo sullo sfondo) si può sentire l’intero evento in riproduzione (vedere anche “Eventi sovrappo-
sti” a pag. 163).
Si noti che per fare ciò è anche possibile usare la fun­zione “In Primo Piano” nel menu contestuale dell’evento.
Quando si usa lo strumento Selezione Intervallo, i pulsanti Smussa spostano l’intervallo di selezione (vedere “Spostamento e duplicazione” a pag. 38).
Ö Di default, i pulsanti Smussa non sono visibili nella toolbar.
Per decidere le voci da rendere visibili, fare clic-destro nella toolbar e at­tivare l’opzione corrispondente dal menu contestuale. Per maggiori infor­mazioni, vedere “I menu contestuali delle impostazioni” a pag. 317.
Duplicare gli eventi
Gli eventi si possono duplicare come segue:
Tenere premuto [Alt]/[Option] e trascinare l’evento in
una nuova posizione.
Se la funzione Snap è attiva, essa determina a quali posizioni è possibile copiare gli eventi (vedere “La funzione Snap” a pag. 42).
Tenendo premuto anche [Ctrl]/[Command], la dire­zione del movimento è limitata in orizzontale o verti­cale; se si trascina un evento in verticale, non è possibile muoverlo anche orizzontalmente nello stesso momento.
Le parti audio e MIDI possono anche essere duplicate,
premendo [Alt]/[Option]-[Shift] e trascinando.
Questa operazione crea una copia condivisa della parte. Modificando il contenuto di una copia condivisa, anche tutte le altre copie condivise della stessa parte sono modificate automaticamente allo stesso modo.
Le copie condivise sono indicate dal nome in corsivo e da un’icona nell’angolo destro della parte.
31
Finestra Progetto
Si noti:
Quando si duplicano eventi audio, le copie sono sem­pre condivise. Ciò significa che le copie condivise fanno sempre riferimento alla stessa clip audio (vedere “Proces-
samento Audio” a pag. 139).
Si può convertire una copia condivisa in una copia reale selezionando “Converti in Copia Reale” dal menu Edit. Si crea una nuova versione della clip (che può essere editata in modo indipendente) che è aggiunta nel Pool. Si noti che questa operazione non crea nuovi file audio – per farlo si deve usare la funzione “Esporta Selezione” del menu Audio.
Selezionando “Duplica” dal menu Edit si crea una copia dell’evento selezionato, che è collocata subito dopo quello originale.
Se sono selezionati più eventi, questi vengono tutti copiati come un’unica entità e sono mantenute le distanze relative tra gli eventi.
Selezionando “Ripeti…” dal menu Edit si apre una fine­stra di dialogo che consente di creare una serie di copie (normali o condivise) degli eventi selezionati.
E’ come la funzione Duplica, ma si può specificare il numero di copie.
La funzione Ripeti si può eseguire anche trascinando il mouse: selezionare l’evento da ripetere, premere [Alt]/ [Option], fare clic sulla maniglia nell’angolo inferiore de­stro dell’ultimo evento selezionato e trascinare a destra.
Più a destra si trascina, più copie sono create (come indica il tooltip).
Selezionando “Riempi Loop” dal menu Edit si crea una serie di copie che inizia al locatore sinistro e termina al lo­catore destro.
L’ultima copia viene automaticamente accorciata in modo che termini alla posizione del locatore destro.
Uso dei comandi Taglia, Copia e Incolla
Con le funzioni del menu Edit è possibile tagliare o copiare gli eventi selezionati ed incollarli.
Quando si incolla un evento audio, questo viene inserito
nella traccia selezionata e posizionato in modo che il rela­tivo Punto di Snap sia allineato con la posizione del cursore.
Se la traccia selezionata è del tipo sbagliato, l’evento è inserito sulla sua traccia originale. Per maggiori informazioni sul punto di Snap vedere “La
funzione Snap” a pag. 42.
Usando la funzione “Incolla all’Origine”, l’evento è incol-
lato alla sua posizione originaria (quella dalla quale è stato tagliato o copiato).
Rinominare gli eventi
Di default, gli eventi audio indicano il nome delle rispettive clip, ma si può inserire un nome descrittivo distinto per eventi separati. Per fare ciò, selezionare l’evento e inserire un nuovo nome nel campo “Descrizione” nella Linea Info.
Si può anche dare a tutti gli eventi lo stesso nome della
traccia sulla quale sono collocati cambiando il nome della traccia, tenendo premuto un tasto di modifica e premendo [Invio].
Vedere “Gestione delle tracce” a pag. 26.
Separare gli eventi
Ci sono vari modi per separare gli eventi nella Finestra Progetto:
Facendo clic con lo strumento Separa sull’evento da
separare.
Se la funzione Snap è attiva, essa determina l’esatta posizione di separa­zione (vedere “La funzione Snap” a pag. 42). Si possono separare gli eventi anche premendo [Alt]/[Option] e facendo clic con lo strumento Freccia.
Selezionando “Separa al Cursore” dal menu Edit.
Gli eventi selezionati sono separati alla posizione del cursore di progetto. Se non ci sono eventi selezionati, sono separati tutti gli eventi (su tutte le tracce) intersecati dal cursore di progetto.
Selezionando “Separa Loop” dal menu Edit.
Gli eventi sono separati su tutte le tracce alle posizioni dei locatori sini­stro e destro.
32
Finestra Progetto
Ö Se si separa una parte MIDI e la posizione di separa­zione interseca una o più note MIDI, il risultato dell’opera­zione dipende dall’opzione “Separa Eventi MIDI” definita nella finestra Preferenze (pagina Editing–MIDI).
Se l’opzione è attiva, le note intersecate sono separate (e si creano nuove note all’inizio della seconda parte). Se non è attiva, le note restano nella prima parte, ma “sporgono” alla fine della parte.
Incollare tra loro gli eventi
Lo strumento Incolla, incolla tra loro gli eventi. Ci sono tre possibilità:
Facendo clic su un evento con lo strumento Incolla lo s’incolla con l’evento successivo sulla traccia. Gli eventi non devono toccarsi l’un l’altro.
Si ottiene una parte contenente i due eventi, con un’eccezione: se prima si separa un evento e poi s’incollano di nuovo tra loro le due sezioni (senza prima spostarle o editarle), esse diventano ancora un evento singolo.
Si possono selezionare più eventi sulla stessa traccia e fare clic su uno di essi con lo strumento Incolla.
Si crea una singola parte.
Tenendo premuto [Alt]/[Option] mentre si fa clic su un evento con lo strumento Incolla, l’evento è incollato agli eventi successivi sulla rispettiva traccia.
Si può cambiare il tasto di comando rapido di default nella finestra Prefe­renze (pagina Editing–Modificatori per gli Strumenti).
Ridimensionare gli eventi
Ridimensionare gli eventi significa spostare individualmente le loro posizioni d’inizio e fine. In Cubase Essential, ci sono tre tipi di ridimensionamento possibili:
Tipo Descrizione
Dimensioni Normali
Cambio di Di­mensioni Con Spostamento del Contenuto
Cambio di Di­mensioni con Modifica durata
Il contenuto dell’evento rimane fisso ed il suo punto d’ini­zio o fine si sposta per “rivelare” più o meno il proprio contenuto.
Il contenuto segue l’inizio o la fine spostati dell’evento (vedere la figura seguente).
Il contenuto è allungato o accorciato per adattarsi alla nuova durata dell’evento (vedere la sezione separata “Ridi-
mensionare gli eventi con la modifica di durata” a pag. 34).
Per scegliere una delle modalità di ridimensionamento, se­lezionare lo strumento Freccia quindi fare clic di nuovo sull’icona dello strumento Freccia nella toolbar: si apre un menu a tendina dal quale si può selezionare una delle op­zioni di ridimensionamento.
L’icona sulla toolbar cambia, indicando la modalità selezionata.
Il ridimensionamento vero e proprio avviene facendo clic e trascinando l’angolo inferiore sinistro o destro dell’evento. Se è attiva la funzione Snap, il valore Snap determina la durata risultante (vedere “La funzione Snap” a pag. 42).
Dimensioni Normali
Ridimensionamento che sposta il contenuto dell’evento.
Se sono selezionati più eventi, tutti saranno ridimensio-
nati allo stesso modo.
E’ possibile ridimensionare gli eventi anche con lo stru-
mento Scrub.
E’ come quando si ridimensiona con lo strumento Freccia, ma l’audio sotto il puntatore è riprodotto (in scrubbing) mentre si trascina.
33
Finestra Progetto
E’ possibile anche ridimensionare gli eventi con i pulsanti
!
Trim (situati nella zona Smussa sulla toolbar).
La posizione d’inizio o fine degli eventi selezionati si sposta della quantità definita nel menu a tendina Griglia. Anche il tipo di ridimensionamento corrente selezionato si applica a questo metodo, a parte l’opzione “Cam­bio di Dimensioni con Modifica durata” che non è possibile con questo metodo. Si possono usare anche i tasti di comando rapido (di default, premere [Ctrl]/[Command] ed usare i tasti freccia sinistro e destro).
Ö Di default la zona Smussa non è visibile sulla toolbar. Per sapere come mostrare e nascondere gli elementi sulla toolbar vedere “I menu contestuali delle impostazioni” a
pag. 317.
Ö Quando si ridimensionano gli eventi, tutti i dati di auto­mazione non verranno presi in considerazione.
Ridimensionare gli eventi con la modifica di durata
Per ridimensionare una parte e adattarne il contenuto alla nuova durata si deve usare questa funzione. Procedere come segue:
1. Fare clic sull’icona Freccia nella toolbar e selezionare l’opzione “Cambio di Dimensioni con Modifica durata” dal menu a tendina che appare.
2. Puntare il mouse vicino al punto di fine della parte di cui si desidera modificare la durata.
3. Fare clic e trascinare a sinistra o destra.
Quando si muove il mouse, un tooltip indica la posizione corrente del mouse e la durata della parte. Si noti che si applica il valore Snap, come con qualsiasi operazione sulla parte.
4. Rilasciare il pulsante del mouse.
La parte viene “allungata” o “compressa” per adattarla alla nuova durata.
Per le parti MIDI ciò significa che è stata modificata la
durata degli eventi nota (spostati e ridimensionati).
I dati Controller sono spostati.
Per le parti audio, ciò significa che gli eventi sono spo-
stati e la durata dei file audio di riferimento viene modifi­cata in modo da adattarsi alla nuova lunghezza.
Compare una finestra di dialogo che mostra il progresso dell’operazione di modifica della durata.
Scorrere il contenuto di un evento o parte
Si può spostare il contenuto di un evento o parte senza cambiarne la posizione nella Finestra Progetto. Di default, ciò avviene premendo [Alt]/[Option]-[Shift], facendo clic nell’evento o nella parte e trascinando verso sinistra o destra.
Quando si scorre il contenuto di un evento audio, non è possibile farlo scorrere oltre l’inizio o la fine della clip audio vera e propria. Se l’evento riproduce l’intera clip, non si può scorrere l’audio del tutto.
34
Finestra Progetto
Raggruppare gli eventi
Il simbolo del lucchetto indica che per l’evento sono state attivate una o più opzioni di blocco.
Talvolta è utile gestire più eventi come un’unica entità; per farlo è possibile raggrupparli: selezionare gli eventi (sulla stessa traccia o su tracce diverse) e scegliere “Raggruppa” dal menu Edit.
Per specificare quali sono le proprietà influenzate dalla
funzione Blocca usare il menu a tendina “Blocca Attributi degli Eventi” nella finestra Preferenze (pagina Editing).
Gli eventi raggruppati sono indicati da un’icona Gruppo nell’angolo destro.
Modificando uno degli eventi raggruppati nella Finestra Progetto, si modificano gli altri eventi nello stesso gruppo (se applicabile).
Le operazioni di editing di un Gruppo includono:
• Selezionare gli eventi.
• Spostare e duplicare gli eventi.
• Ridimensionare gli eventi.
• Regolare fade-in e fade-out (solo per gli eventi audio, vedere
“Creazione delle dissolvenze” a pag. 69).
• Separare gli eventi (separando un evento si separano automa­ticamente anche tutti gli altri eventi raggruppati che interse­cano la posizione di separazione).
• Bloccare gli eventi.
• Mute degli eventi (vedere di seguito).
• Cancellare gli eventi.
Blocco degli eventi
Per non rischiare di modificare o spostare un evento per sbaglio, è possibile bloccarlo. Il blocco può riguardare una (o una qualsiasi combinazione) delle seguenti proprietà:
Opzioni Blocca
Posizione Se viene applicato il comando “Blocca”, l’evento non può
Formato Se viene applicato il comando “Blocca”, l’evento non può
Altro Se viene applicato il comando “Blocca”, tutte le altre
Descrizione
essere mosso.
essere ridimensionato.
azioni di editing dell’evento vengono disabilitate. Sono in­cluse anche le modifiche al volume delle dissolvenze e degli eventi, il processing, ecc.
Per bloccare gli eventi, selezionarli e scegliere “Blocca…” dal menu Edit.
Gli eventi sono bloccati secondo le opzioni stabilite nella finestra Preferenze.
Per regolare le opzioni di blocco di un evento bloccato selezionarlo e scegliere di nuovo “Blocca…” dal menu Edit.
Si apre una finestra di dialogo nella quale è possibile attivare o disattivare le opzioni di blocco desiderate.
Per sbloccare un evento (togliere tutte le opzioni di blocco) selezionarlo e scegliere “Sblocca” dal menu Edit.
E’ possibile anche bloccare un’intera traccia facendo clic sul simbolo del lucchetto nell’elenco tracce o nell’Inspector.
Si disabilita così qualsiasi tipo di editing su tutti gli eventi della traccia.
Mettere gli eventi in Mute
Per silenziare (mettere in mute) singoli eventi nella Finestra Progetto, procedere come segue:
Per silenziare o togliere dal mute singoli eventi, fare clic sull’evento con lo strumento Mute.
Per silenziare o togliere dal mute più eventi, selezionarli (con le tecniche di selezione standard, oppure usando una delle opzioni del sotto-menu Seleziona nel menu Edit) e fare clic su uno degli eventi selezionati con lo strumento Mute.
Sono silenziati tutti gli eventi selezionati.
35
Finestra Progetto
Si può anche fare clic in una zona vuota con lo strumento
Mute e trascinare un rettangolo di selezione attorno a più eventi da silenziare o togliere dal mute e poi fare clic con lo strumento Mute.
Si possono silenziare gli eventi selezionandoli e sce-
gliendo “Mute” dal menu Edit.
Analogamente, si possono toglier dal mute gli eventi selezionati sce­gliendo “Togli Mute” dal menu Edit.
Si può inoltre modificare la condizione di mute degli
eventi selezionati sulla linea Info. Gli eventi silenziati possono essere editati come al solito
(ad eccezione delle dissolvenze), ma non sono riprodotti.
Gli eventi in mute sono sfumati in grigio.
Si può anche silenziare intere tracce facendo clic sui
rispettivi pulsanti Mute (“M”) nell’elenco tracce, nell’Ins­pector o nel Mixer.
Facendo clic sul pulsante Solo (“S”) di una traccia si silenziano tutte le altre. Si noti che sono disponibili due modalità per la funzione di Solo per le tracce: Se l’opzione “Attiva Solo su Traccia Selezionata” è attiva nelle Prefe­renze (pagina Editing–Progetto & Mixer) ed è stata messa in solo una traccia, se si seleziona un’altra traccia nell’Elenco Tracce, anche quella traccia viene messa in solo – lo stato di solo quindi si “sposta” con la se­lezione della traccia. Se l’opzione non è attiva, la traccia che viene messa in solo rimane in questo stato, indipendentemente dalla selezione.
Rimuovere gli eventi
Per rimuovere un evento dalla Finestra Progetto usare uno dei metodi seguenti:
Fare clic sull’evento con lo strumento Cancella.
Si noti che premendo [Alt]/[Option] mentre si fa clic, si cancellano tutti gli eventi successivi sulla stessa traccia (tranne l’evento sul quale si è fatto clic) e tutti gli eventi che lo precedono.
Selezionare l’evento(i) e premere [Backspace], oppure
scegliere “Cancella” dal menu Edit.
Creare nuovi file dagli eventi
Un evento audio riproduce una sezione di una clip audio, che, a sua volta, fa riferimento ad uno o più file audio sull’hard-disk. In alcune situazioni, tuttavia è necessario creare un nuovo file costituito solamente dalla sezione ri­prodotta dall’evento. Per farlo, si usa la funzione “Esporta Selezione” del menu Audio:
1. Selezionare uno o più eventi audio.
2. Configurare a piacere fade-in, fade-out e volume
dell’evento (sulla linea Info o usando la maniglia volume).
Queste impostazione sono applicate al nuovo file. Per i dettagli su dis­solvenze e volume dell’evento vedere “Creazione delle dissolvenze” a
pag. 69.
3. Selezionare “Esporta Selezione” dal menu Audio.
Un messaggio d’avviso chiede se si vuole sostituire o meno l’evento selezionato.
Scegliendo “Sostituisci” si crea un nuovo file contenente solo l’audio dell’evento originale. Nel Pool è aggiunta una clip per il nuovo file e l’evento originale è sostituito da un nuovo evento che riproduce la nuova clip.
Scegliendo “No” si crea un nuovo file e nel Pool è ag­giunta una clip per il nuovo file.
L’evento originale non è sostituito.
Si può applicare la funzione Esporta Selezione anche ad una parte audio. In tal caso, l’audio di tutti gli eventi conte­nuti nella parte è riunito in un singolo file audio. Scegliendo “Sostituisci” nel messaggio d’avviso, la parte è sostituita da un singolo evento audio che riproduce una clip del nuovo file.
Editing sugli Intervalli
L’editing nella Finestra Progetto non è necessariamente li­mitato alla gestione di intere parti ed eventi. Si può anche lavorare con selezioni d’intervallo, che sono indipendenti dai limiti di evento/parte e traccia.
Creare una Selezione d’Intervallo
Per eseguire la selezione di un intervallo trascinare il mouse con lo strumento Selezione Intervallo.
36
Finestra Progetto
Quando è selezionato lo strumento Selezione Intervallo, il
!
sotto-menu Seleziona del menu Edit presenta le seguenti opzioni:
Opzione Descrizione
Tutto Esegue una selezione che comprende tutte le tracce,
Niente Rimuove la selezione dell’intervallo corrente. Contenuto nel
Loop Dall’Inizio al
Cursore Dal Cursore
alla Fine Tutto sulle
Tracce Selezionate
Seleziona Evento
Lato Sinistro della Selezione sul Cursore
Lato Destro della Selezione al Cursore
dall’inizio alla fine del progetto (definiti nella finestra di dia­logo Impostazioni Progetto dall’impostazione Lunghezza).
Esegue una selezione su tutte le tracce tra i locatori sini­stro e destro.
Esegue una selezione su tutte le tracce dall’inizio del pro­getto alla posizione del cursore di progetto.
Esegue una selezione su tutte le tracce, dalla posizione del cursore di progetto alla fine del progetto.
Si usa solo per la selezione dell’evento (vedere “Sele-
zione degli eventi” a pag. 30).
Questa opzione è disponibile nell’Editor dei Campioni (“Usare il menu Seleziona” a pag. 153).
Sposta il lato sinistro dell’intervallo di selezione corrente alla posizione del cursore di progetto.
Sposta il lato destro dell’intervallo di selezione corrente alla posizione del cursore di progetto.
Un doppio-clic del mouse su un evento con lo strumento
Selezione Intervallo crea una selezione d’intervallo che cir­conda l’evento.
Tenendo premuto [Shift] si può eseguire un doppio-clic su più eventi di una fila: la selezione d’intervallo si estende per comprenderli tutti. Con un secondo doppio-clic l’evento si apre per l’editing nell’Editor dei Campioni.
Regolare la dimensione della selezione di un intervallo
Ci sono vari modi per regolare la dimensione della sele­zione di un intervallo:
Trascinandone i bordi con il mouse.
Il puntatore assume la forma di una doppia freccia quando si trova su un bordo della selezione di un intervallo.
Tenendo premuto [Shift] e cliccando con il mouse.
Il bordo più vicino della selezione d’intervallo si sposta alla posizione di clic.
Regolando le posizioni Inizio o Fine della selezione d’in-
tervallo sulla linea Info.
Usando i pulsanti Trim sulla toolbar.
I pulsanti Trim a sinistra spostano l’inizio della selezione d’intervallo e quelli a destra ne spostano la fine. I bordi si spostano della quantità spe­cificata nella griglia (menu a tendina Griglia).
Facendo clic su questo pulsante Trim …
…si sposta a destra di 1 quarto l’inizio della selezione d’intervallo.
Usando i pulsanti Smussa sulla toolbar.
L’intera selezione d’intervallo si sposta a sinistra o destra. L’entità del movimento dipende dal formato di visualizzazione selezionato (vedere
“La finestra Impostazioni Progetto” a pag. 22) e dal valore specificato
nella griglia.
Si noti che il contenuto della selezione non si sposta – l’utilizzo dei pulsanti Smussa corrisponde a regolare inizio e fine della selezione d’intervallo nello stesso momento e della stessa quantità.
Ö I pulsanti Trim e Smussa sono situati nella zona Smussa, che di default non è visibile nella toolbar.
Per sapere come mostrare e nascondere gli elementi sulla toolbar vedere
“I menu contestuali delle impostazioni” a pag. 317.
Eseguire selezioni d’intervallo per più tracce non contigue
E’ possibile creare intervalli di selezione che includono più tracce, premendo [Alt]/[Option]-[Shift]. Tuttavia, è possibile anche escludere le tracce da una selezione d’intervallo.
37
Finestra Progetto
1. Creare una selezione d’intervallo dalla prima all’ultima
traccia desiderata.
2. Premere [Alt]/[Option] e fare clic nella selezione d’in-
tervallo sulle tracce da escludere dalla selezione.
3. Con lo stesso metodo, si può aggiungere una traccia
alla selezione d’intervallo con un [Alt]/[Option]-clic nella zona della selezione d’intervallo sulla traccia.
Spostamento e duplicazione
Per spostare una selezione d’intervallo, fare clic e trasci-
narla con il mouse ad una nuova posizione.
Il contenuto della selezione d’intervallo si sposta alla nuova posizione. Se l’intervallo interseca eventi o parti, esse sono separate prima dello spo­stamento, in modo che siano influenzate solo le sezioni all’interno della selezione d’intervallo.
Per duplicare una selezione d’intervallo tenere premuto
[Alt]/[Option] e trascinare il mouse.
Si possono anche usare le funzioni Duplica, Ripeti e Riempi Loop, come quando si duplicano gli eventi (vedere “Duplicare gli eventi” a pag. 31).
Uso dei comandi Taglia, Copia e Incolla
Con le selezioni d’intervallo si possono usare i comandi Taglia, Copia e Incolla del menu Edit o le funzioni “Taglia Tempo” e “Incolla Tempo” nel sotto-menu Intervallo del menu Edit. Queste ultime funzioni sono diverse dai co­mandi del menu Edit:
Funzione Descrizione
Taglia Taglia i dati della selezione d’intervallo e li colloca nella
Copia Copia i dati della selezione d’intervallo nella clipboard. Incolla Incolla i dati della clipboard alla posizione d’inizio nella
clipboard. Nella Finestra Progetto, la selezione d’inter­vallo è sostituita da uno spazio traccia vuoto (gli eventi a destra della selezione d’intervallo mantengono le loro po­sizioni).
traccia della selezione corrente. Gli eventi esistenti non si spostano per far spazio ai dati incollati.
Funzione Descrizione
Incolla all’Origine
Taglia Tempo Taglia l’intervallo di selezione e lo colloca nel clipboard.
Incolla Tempo Incolla i dati della clipboard alla posizione d’inizio nella
Incolla Tempo all’Origine
Incolla i dati della clipboard alle loro posizioni originali. Gli eventi esistenti non si spostano per far spazio ai dati incollati.
Gli eventi a destra dell’intervallo rimosso si spostano a si­nistra per riempire il vuoto.
traccia della selezione corrente. Gli eventi esistenti si spostano per far spazio ai dati incollati.
Incolla i dati della clipboard alle loro posizioni originali. Gli eventi esistenti si spostano per far spazio ai dati incollati.
Cancellare le selezioni d’intervallo
Si può usare il comando Cancella “regolare” o “Elimina Tempo”:
Usando la funzione Cancella del menu Edit (o premendo [Backspace]) i dati nella selezione d’intervallo sono sostitu­iti da uno spazio traccia vuoto.
Gli eventi a destra dell’intervallo mantengono le rispettive posizioni.
Usando “Elimina Tempo” nel sotto-menu Intervallo del menu Edit la selezione d’intervallo è rimossa e gli eventi a destra si spostano a sinistra per colmare il vuoto.
Altre funzioni
Il sotto-menu Intervallo del menu Edit presenta altre tre funzioni per l’editing della selezione d’intervallo:
Funzione Descrizione
Separa Separa tutti gli eventi o le parti che sono intersecati dall’in-
Ritaglia Tutti gli eventi o parti parzialmente compresi nella sele-
Inserisci Silenzio
tervallo di selezione, alle posizioni degli estremi dell’inter­vallo di selezione.
zione d’intervallo sono troncati; le sezioni fuori dall’inter­vallo sono rimosse. Gli eventi completamente all’interno o fuori dalla selezione d’intervallo non sono influenzati.
Inserisce spazi traccia vuoti dall’inizio della selezione d’intervallo. La durata del silenzio equivale a quella della selezione d’intervallo. Gli eventi a destra della posizione d’inizio dell’intervallo di selezione si spostano a sinistra per fare spazio. Gli eventi intersecati dall’inizio dell’inter­vallo di selezione sono separati e la sezione di destra si sposta verso destra.
38
Finestra Progetto
La finestra di dialogo Preferenze
Una traccia cartella
Tracce nella cartella
Quando si apre il menu File (Win) o il menu Cubase Es­sential (Mac) e si seleziona “Preferenze…”, viene aperta la finestra di dialogo Preferenze. Questa finestra contiene numerose opzioni e impostazioni che determinano il com­portamento generale di Cubase Essential.
Essa è suddivisa in numerose pagine, ciascuna delle quali contiene opzioni e impostazioni appartenenti a un partico­lare argomento.
Nell’elenco sulla sinistra, fare clic su una delle voci per
aprire la pagina corrispondente.
Si possono trovare delle descrizioni dettagliate di tutte
le opzioni delle Preferenze nella finestra di dialogo di aiuto che si apre facendo clic sul pulsante Aiuto nella parte infe­riore sinistra della finestra di dialogo.
Tracce Cartella
Spostare le tracce in una cartella è un modo per strutturare ed organizzare le tracce nella Finestra Progetto. Raggrup­pando le tracce nelle Tracce Cartella, è possibile metterle in solo e in mute con maggiore rapidità e semplicità ed ese­guire operazioni di editing su più tracce come se fossero un’unica entità. Le tracce Cartella possono contenere qual­siasi tipo di traccia, incluse altre tracce Cartella.
Gestire le tracce Cartella
Creare una traccia Cartella
Selezionare “Aggiungi Traccia” dal menu Progetto e selezionare “Car­tella” dal sotto-menu che compare, oppure fare clic-destro nell’Elenco Tracce e selezionare “Aggiungi Traccia Cartella” dal menu contestuale per creare una traccia cartella.
Spostare le tracce in una Cartella
Nell’elenco tracce, fare clic sulla traccia da spostare in una Cartella e tra­scinarla su una traccia Cartella. Quando si trascina una traccia dall’elenco tracce alla traccia Cartella, appare una freccia verde che punta ad una Cartella. La traccia viene inserita nella traccia cartella e tutte le parti ed eventi nella traccia verranno rappresentati da una parte della cartella cor­rispondente (vedere di seguito). Per creare sotto-cartelle, spostare una traccia cartella in un’altra. Ad esempio, si potrebbe avere una cartella con­tenente tutte le parti vocali di un progetto e ciascuna parte vocale po­trebbe avere una cartella contenente tutte le relative take, in modo da semplificare la gestione complessiva del progetto, ecc.
Rimuovere le tracce da una Cartella
Trascinare una traccia fuori dalla cartella e rilasciarla nell’Elenco Tracce per eliminarla dalla cartella.
Nascondere/mostrare le tracce in un Cartella
Fare clic sul pulsante “Apri/Chiudi Cartella” (l’icona cartella) per nascon­dere o visualizzare le tracce che si trovano in una cartella. Le tracce nasco­ste vengono riprodotte come al solito.
Muto e Solo di tracce Cartella
Fare clic sui pulsanti Mute o Solo della traccia Cartella per mettere in mute o in solo tutte le tracce della traccia come se si trattasse di una sola entità.
Lavorare con parti Cartella
Una parte Cartella indica graficamente eventi e parti sulle tracce nella Cartella. Le parti Cartella visualizzano posizione e durata di eventi e parti, oltre alla traccia sulla quale si tro­vano (le posizioni verticali). La parte Cartella mostra anche i colori usati per le parti.
39
Finestra Progetto
Qualsiasi operazione di editing eseguita nella Finestra Progetto su una parte Cartella agisce su tutti gli eventi e le parti che essa contiene. Si possono selezionare più parti Cartella, se si desidera – per gestirle ed editarle insieme. L’editing comprende:
• Spostamento di una parte Cartella. Si spostano eventi e parti in essa contenuti (eventualmente creando altre parti Cartella: dipende da come si sovrappongono le parti).
• Uso dei comandi Taglia, Copia e Incolla.
• Eliminazione di una parte Cartella (si eliminano anche eventi e parti che contiene).
• Divisione di una parte Cartella con lo strumento Separa.
• Incollaggio delle parti Cartella con lo strumento Incolla. Ciò funziona solo se le parti Cartella adiacenti contengono eventi o parti sulla stessa traccia.
• Ridimensionamento di una parte Cartella (vengono ridimen­sionati gli eventi e le parti in essa contenuti, in base al metodo di ridimensionamento selezionato), vedere “Ridimensionare gli
eventi” a pag. 33.
• Mute di una parte Cartella; sono silenziati eventi e parti in essa contenuti.
Le tracce contenute in una cartella possono essere editate come un’unica entità, eseguendo le operazioni di editing di­rettamente nella parte cartella che contiene le tracce. Si possono anche editare le singole tracce nella Cartella vi­sualizzando le tracce in essa contenute, selezionando parti ed aprendo gli editor come al solito.
Un doppio-clic su una parte Cartella apre gli editor per i ri­spettivi tipi di traccia contenuti nella Cartella. Si applicano le seguenti regole:
Tutte le parti MIDI situate sulle tracce nella Cartella
sono visualizzate come se fossero sulla stessa traccia, proprio come quando si apre l’Editor dei Tasti con più parti MIDI selezionate.
Per distinguere meglio le varie tracce nell’editor è opportuno applicare ad esse colori diversi nella Finestra Progetto ed usare l’opzione “Colori Eventi” nell’editor (vedere “Colorare note ed eventi” a pag. 231).
Se la Cartella contiene tracce con eventi e/o parti au-
dio, per ogni evento si apre l’Editor dei Campioni e/o l’Edi­tor delle Parti Audio, con ogni evento e parte audio in una finestra separata.
Marker
I marker si usano per trovare velocemente determinate po­sizioni. Se in un progetto si salta spesso ad una posizione specifica è utile inserire un marker a quella posizione. Ci sono due tipi di marker:
Marker Ciclo: consentono di memorizzare le posizioni d’inizio e fine di un intervallo.
Nella traccia Marker, vengono visualizzati come due marker uniti da una linea orizzontale. Sono l’ideale per definire delle sezioni di una song, ad esempio “Intro”, “Strofa” e “Ritornello”; il loro impiego consente di rag­giungere rapidamente le diverse sezioni e anche di ripetere eventual­mente una di esse (attivando il comando Ciclo nella Barra di Trasporto). I marker Ciclo possono sovrapporsi liberamente.
Marker Standard: memorizzano una posizione specifica.
Ö I locatori sinistro e destro si gestiscono a parte – ve­dere “Locatori sinistro e destro” a pag. 48.
Editing dei marker nella finestra Marker
La finestra Marker riporta l’elenco dei marker, nell’ordine in cui questi sono disposti nel progetto. Per aprire la finestra Marker, selezionare “Marker” dal menu Progetto, fare clic sul pulsante “Mostra” nella sezione Marker della Barra di Trasporto, oppure usare il rispettivo comando da tastiera (di default [Ctrl]/[Command]-[M]).
40
Finestra Progetto
La finestra Marker è divisa in sei colonne:
Marker CicloMarker
Locatori
Pulsanti Aggiungi Marker/Aggiungi Marker Ciclo
Colonna Descrizione
Individua (colonna più a sinistra)
ID In questa colonna, è possibile modificare i numeri di ID dei
Posizione In questa colonna è possibile visualizzare e modificare le
Fine In questa colonna è possibile visualizzare e modificare le
Lunghezza In questa colonna è possibile visualizzare e modificare la
Descrizione E’ qui possibile inserire un nome o una descrizione per i
Facendo clic su questa colonna, il cursore di progetto verrà spostato alla posizione del marker corrispondente. Una freccia blu indica il marker alla posizione del cursore di progetto (o quello più vicino prima del cursore di progetto).
marker. Ogni volta che si aggiunge un marker gli viene as­segnato automaticamente un numero ID progressivo, ini­ziando da ID 1. Gli ID dei marker Ciclo sono indicati in parentesi quadra, iniziando da [1]. I primi nove marker (da 1 a 9) possono essere richiamati usando i comandi da ta­stiera (di default [Shift]-[1] a [9] nel tastierino numerico della tastiera).
posizioni tempo dei marker (o le posizioni di inizio dei marker ciclo).
posizioni di fine dei marker ciclo.
lunghezza dei marker ciclo.
marker.
Fare clic sull’intestazione di una colonna per ordinare l’elenco dei marker in base a quella colonna. Le colonne della finestra Marker si possono ordinare anche trasci­nando e rilasciando con il mouse le intestazioni colonna.
Nella finestra Marker possono essere eseguite le seguenti azioni:
Aggiungere dei Marker
Fare clic sul pulsante Aggiungi o premere [Ins] (solo Windows) sulla ta­stiera del computer per aggiungere dei marker di posizione alla posizione corrente del cursore di progetto. Selezionare “Marker Ciclo” dal menu a tendina Mostra e fare clic sul pul­sante Aggiungi per aggiungere un marker ciclo tra i locatori sinistro e destro.
Rimuovere dei Marker
Per rimuovere un marker, selezionarlo e fare clic sul pulsante Elimina.
Spostare la posizione dei Marker
Impostare il cursore di progetto alla posizione alla quale si desidera spo­stare (o riprogrammare) un marker, selezionare il marker che si desidera modificare nella finestra Marker e fare clic sul pulsante Sposta. Se viene selezionato un marker ciclo, l’operazione Sposta agisce sulla posizione di inizio del marker; la lunghezza dell’intervallo non viene influenzata. E’ possi­bile spostare i marker anche modificandone le posizioni numericamente nella colonna Posizione.
Editing dei marker nella Traccia Marker
Nella traccia Marker si visualizzano e modificano i marker. Tutte le modifiche eseguite sulla Traccia Marker si riflettono nella finestra Marker e viceversa. Le posizioni standard dei marker sono visualizzate come linee verticali con a fianco il nome del marker (se assegnato) e un numero. Se si sele­ziona la Traccia Marker, tutti i marker vengono visualizzati nell’Inspector.
Per aggiungere la traccia Marker al Progetto selezionare “Marker” dal sotto-menu Aggiungi Traccia del menu Pro­getto (o clic-destro nell’elenco tracce e scegliere “Aggiungi Traccia Marker”). Ogni progetto può avere una sola traccia Marker.
Le seguenti operazioni di editing possono essere eseguite direttamente sulla Traccia Marker:
Aggiungere dei Marker
Premere il tasto [Ins] (Win) o il pulsante “Aggiungi Marker” nell’elenco Elenco Tracce, per aggiungere un marker di posizione alla posizione cor­rente del cursore di progetto durante la riproduzione. Fare clic sul pulsante “Aggiungi Marker Ciclo” nell’Elenco Tracce, per aggiungere un marker ciclo alla posizione dei locatori sinistro e destro.
Seleziona marker
Usare le tecniche standard.
Disegnare i marker
Usare lo strumento Disegna (o premere [Alt]/[Option] e usare lo stru­mento Freccia) per disegnare dei marker di posizione. Viene considerata anche la funzione Snap. Tenere premuto [Ctrl]/[Command] mentre si usano gli strumenti Disegna o Freccia, per tracciare dei Marker Ciclo. Viene considerata anche la fun­zione Snap.
Ridimensionare
Selezionare e trascinare un Marker Ciclo tramite le maniglie che compa­iono in fondo agli eventi inizio e fine per ridimensionarli. Ciò può anche essere eseguito numericamente nella linea Info.
41
Finestra Progetto
Spostare
Per spostare un marker fare clic e trascinare, oppure editare le posizioni sulla linea info. Si tiene conto della funzione Snap (se attivata).
Rimuovere
Per eliminare un marker posizione, selezionarlo e premere [Canc] oppure usare lo strumento Cancella. Fare clic con lo strumento Cancella per cancellare un marker Ciclo. Te­nendo premuto [Alt]/[Option] mentre si fa clic, vengono cancellati anche tutti i marker consecutivi.
Assegnare un nome
Selezionare un marker e inserire un nome nella linea info.
Spostare i locatori sinistro e destro
Fare doppio-clic su un marker ciclo o selezionarlo dal menu a tendina Ci­clo nell’Elenco Tracce per spostare i locatori sinistro e destro in modo da includere il marker ciclo. Nel tastierino numerico, usare i tasti [1] e [2] per spostare la posizione del cursore di progetto all’inizio o alla fine del Marker Ciclo. Si possono usare anche i tasti di comando rapido – vedere “Editing dei marker tra-
mite i comandi da tastiera” a pag. 42.
Ingrandimento
Selezionare un marker ciclo dal menu a tendina Ingrandimento, per in­grandire la visualizzazione dell’evento in modo da includere solamente l’intervallo selezionato (vedere la sezione “Preset Ingrandimento e Marker
Ciclo” a pag. 25).
Si può anche premere [Alt]/[Option] ed eseguire un doppio-clic sul marker Ciclo nel display eventi.
Tracciare intervalli di selezione nella Finestra Progetto
Fare doppio-clic con lo strumento Selezione Intervallo tra due marker qualsiasi, per creare un intervallo di selezione, che includa tutte le tracce nel progetto. Questo è un modo rapido di spostare o copiare (tenere premuto [Alt]/[Option]) sezioni complete del progetto (su tutte le tracce).
Editing dei marker tramite i comandi da tastiera
Si possono usare anche comandi da tastiera per le opera­zioni coi marker, vedere “Categoria Trasporto” a pag. 330.

Opzioni

La funzione Snap
La funzione Snap serve per trovare posizioni precise du­rante l’editing nella Finestra Progetto. Per farlo, viene limi­tato il movimento orizzontale e il posizionamento a determi­nate posizioni della griglia. Le operazioni influenzate dalla funzione Snap comprendono spostamento, copia, disegno, dimensionamento, separazione, selezione d’intervallo, ecc.
La funzione Snap s’attiva o disattiva facendo clic sull’icona Snap nella toolbar.
Funzione Snap attiva.
Quando si spostano eventi audio con l’opzione Snap attiva, non viene necessariamente usato l’inizio dell’evento come posizione Snap di riferimento. Piuttosto, ogni evento audio ha un punto di Snap che si può impostare ad una posizione audio significativa (come ad es. un attacco, ecc.).
E’ preferibile stabilire il punto di Snap nell’Editor dei Cam­pioni poiché il grado di precisione è maggiore (vedere “Re-
golare i punti di snap” a pag. 152); tuttavia, si può anche
impostarlo direttamente nella Finestra Progetto. Procedere come segue:
1. Selezionare un evento.
2. Collocare il cursore di progetto all’interno dell’evento
audio selezionato nella posizione desiderata.
3. Scorrere il menu Audio e selezionare “Imposta punto di Snap sul Cursore”.
Il punto di Snap è impostato alla posizione del cursore.
Nella Finestra Progetto il punto Snap di un evento è indicato da una linea blu.
42
Finestra Progetto
Il funzionamento esatto della funzione Snap dipende dalla
12345
52431
Trascinando l’evento 2 oltre l’evento 4…
…cambia l’ordine degli eventi 2, 3 e 4.
modalità selezionata nel menu a tendina Snap.
I paragrafi seguenti descrivono le varie modalità Snap:
Griglia
In questa modalità, le posizioni di Snap si stabiliscono con il menu a tendina Tipo Griglia a destra. Le opzioni dipendono dal formato di visualizzazione selezionato per il righello. Per esempio, se il righello è in misure, la griglia può essere im­postata in misure, quarti o al valore di quantizzazione stabi­lito nel menu a tendina accanto (a destra). Se per il righello è selezionato un formato basato sul tempo o sui fotogrammi (frame), il menu a tendina Tipo Griglia presenta solamente opzioni griglia basate su tempo, frame, ecc.
Ciò vale solamente quando si trascinano eventi o parti esistenti – quando si creano nuovi eventi o parti, questa modalità funziona come quella Griglia.
Eventi
In questa modalità, posizioni d’inizio e fine di eventi e parti diventano “magnetiche”. Quindi, trascinando un evento ad una posizione vicina a inizio o fine di un altro evento, il primo è allineato automaticamente a inizio o fine del secondo. An­che per gli eventi audio la posizione del punto di Snap è magnetica (vedere “Regolare i punti di snap” a pag. 152).
Si noti che sono inclusi gli eventi marker sulla traccia Marker.
Ciò consente di far scattare gli eventi alle posizioni dei marker, e viceversa.
Shuffle
La modalità Shuffle è utile per cambiare l’ordine di eventi adiacenti. Se ci sono due eventi adiacenti e si trascina il primo a destra oltre il secondo, i due eventi si scambiano di posto.
Quando si seleziona Secondi come formato del righello, il menu a ten­dina Tipo Griglia contiene le opzioni della griglia basate sul tempo.
Relativa alla Griglia
In questa modalità, quando si spostano eventi e parti essi, questi non saranno “magnetici” verso la griglia. Piuttosto, la griglia determina la dimensione degli step per lo sposta­mento degli eventi. Ciò significa che un evento spostato mantiene la sua posizione originale rispetto alla griglia.
Ad esempio, se un evento inizia alla posizione 3.04.01 (un quarto prima della misura 4), Snap è impostato in modalità “Relativa alla Griglia” e il menu a tendina Tipo Griglia è re­golato su “Misure”, l’evento si può spostare in step di una misura – alle posizioni 4.04.01, 5.04.01 e così via. L’evento mantiene la propria posizione relativa in griglia (rimane cioè un quarto prima della stanghetta di misura).
Lo stesso concetto vale quando si cambia l’ordine di più di due eventi:
Cursore Magnetico
Selezionando questa modalità, il cursore di progetto di­venta “magnetico”. Trascinando un evento vicino al cur­sore esso si allinea alla posizione del cursore.
43
Finestra Progetto
Griglia + Cursore
E’ una combinazione delle modalità “Griglia” e “Cursore Magnetico”.
Eventi + Cursore
E’ una combinazione delle modalità “Eventi” e “Cursore Magnetico”.
Eventi + Griglia + Cursore
E’ una combinazione delle modalità “Eventi”, “Griglia” e “Cursore Magnetico”.
Taglia sui punti di Zero
Quando questa opzione è attiva nella toolbar o nelle Prefe­renze (pagina Editing–Audio), la separazione e il ridimensio­namento degli eventi audio avviene alla posizione di “zero crossing” (posizione nell’audio con ampiezza pari a zero). E’ così possibile evitare pop e clic che potrebbero essere altri­menti causati da modifiche improvvise di ampiezza.
Scorrimento Automatico
Le funzioni “Scorrimento Automatico” e “Interrompi Scorrimento Auto­matico durante l’Editing” sono attive
Attivando l’opzione Scorrimento Automatico nella toolbar, la finestra scorre durante la riproduzione e il cursore di pro­getto rimane visibile nella finestra. Il pulsante Scorrimento Automatico si trova nelle toolbar della Finestra Progetto e di tutti gli editor.
Se nella finestra Preferenze (pagina Trasporto) è attiva
l’opzione “Cursori Fissi”, il cursore di progetto è collocato al centro dello schermo (ove possibile).
Questo pulsante si trova di fianco al pulsante Scorrimento Automatico. Quando è attiva questa opzione, lo scorri­mento automatico viene interrotto non appena si fa clic in qualsiasi punto del progetto, durante la riproduzione.
Procedere come segue:
1. Aprire un progetto che contiene parti/eventi audio o MIDI.
2. Abilitare entrambi i pulsanti “Scorrimento Automatico” e “Interrompi Scorrimento Automatico durante l’Editing” (i pulsanti diventano blu).
3. Avviare la riproduzione.
4. Editare una parte/evento audio o MIDI del progetto
(ad esempio facendo clic e trascinando la parte/evento in una posizione diversa della stessa traccia).
Il pulsante Scorrimento Automatico diventa arancione.
Lo Scorrimento Automatico viene quindi interrotto, perciò quando il cursore di progetto si sposta verso il bordo de­stro della Finestra Progetto, la visualizzazione non seguirà il cursore.
Appena viene fermata la riproduzione o quando si fa nuova­mente clic sul pulsante Scorrimento Automatico (in modo che questo diventi blu), Cubase Essential ritornerà al nor­male comportamento di Scorrimento Automatico.
Interrompere lo Scorrimento Automatico
Quando si eseguono delle operazioni di editing su parti o eventi durante la riproduzione, con la funzione Scorrimento Automatico attivata, è possibile che si “perda di vista” il materiale editato, poiché la visualizzazione segue il cursore di progetto.
Per fare in modo che la visualizzazione della Finestra Pro­getto non cambi durante la riproduzione mentre sono in corso operazioni di editing, è possibile attivare il pulsante “Interrompi Scorrimento Automatico durante l’Editing”.
Finestra Progetto
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4

Riproduzione e Barra di Trasporto

Introduzione

Offset Ottava
Livello Velocity Note
Modifica Tipo di Visualizza­zione della Tastiera Virtuale
Attivazione Auto Quantizzazione
Il menu a ten­dina Modalità di Registrazione
Il menu a ten­dina Registra­zione in Ciclo
Indicatori Carico CPU e Carico Cache Disco
Locatore Destro
Punch In
Locatore Sinistro
Postroll: valore e acceso/spento
Preroll: valore e acceso/spento
Punch Out
Display Tempo Primario
Cursore Posizione
Registra
Riproduci
FF (avanza­mento rapido)
Vai al marker successivo/fine del progetto
Posizione Smussa destra/sinistra
Vai al marker prece­dente/ inizio del progetto
Display Tempo Secondario
Cambia Formati Tempo
Ciclo On/Off
Ferma
Indietro
Catena Arranger attivata
Attiva Modalità Arranger
Prima/Ultima ripetizione dell’Evento Arranger corrente
Evento Arranger Precedente/Successivo
Selettore Arranger
Evento Arranger corrente
Traccia Tempo accesa/spenta
Sincronizzazione accesa/spenta
Display Tempo e Display Indicazione Tempo
Click del metro­nomo on/off
Mostra Marker (apre la finestra Marker)
Saltare al Marker
Preconteggio acceso/spento
Attività MIDI In/Out (sini­stra/destra)
Controllo Livello di Uscita
Indicatori di clipping
Attività audio in ingresso/uscita
Questo capitolo descrive i vari metodi per controllare le fun­zioni di riproduzione e trasporto in Cubase Essential.
Barra di Trasporto
Viene riportata di seguito una breve descrizione degli og­getti presenti sulla Barra di Trasporto.
Le figure qui sotto mostrano la Barra di Trasporto con tutti i controlli visibili. La Barra di Trasporto è suddivisa nelle seguenti sezioni, da sinistra verso destra.
Ö Si noti che gli indicatori di Attività in Uscita e di Clip­ping, così come il Controllo Livello di Uscita si riferiscono al Bus di Uscita Main Mix, come definito nella pagina Uscite della finestra Connessioni VST.
Le funzioni principali di Trasporto (Ciclo/Ferma/Ripro­duci/Registra) si possono visualizzare anche sulla toolbar.
Anche il menu Trasporto contiene varie opzioni di Tra­sporto.
Mostrare e nascondere la Barra di Trasporto
La Barra di Trasporto viene automaticamente visualizzata al lancio di un nuovo progetto. Per nasconderla o visualiz­zarla, selezionare “Barra di Trasporto” dal menu Trasporto (o usare il tasto di comando rapido – di default [F2]).
Pre-roll e Post-roll
Queste funzioni sono descritte nel capitolo “Registrazione” (vedere “Pre-roll e Post-roll” a pag. 64).
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Riproduzione e Barra di Trasporto
Modificare la configurazione della Barra di Trasporto
E’ possibile personalizzare l’aspetto della Barra di Tra­sporto, facendo clic-destro in qualsiasi punto del pannello e selezionando/deselezionando le opzioni corrispondenti dal menu contestuale.
Ciò è descritto nel dettaglio nella sezione “I menu conte-
stuali delle impostazioni” a pag. 317.
Il tastierino numerico
Nelle impostazioni di default dei comandi rapidi, molte ope­razioni della Barra di Trasporto sono assegnate al tastierino numerico sulla tastiera del computer. I tastierini numerici sono leggermente diversi sui computer PC e Macintosh.
Tasto numerico Funzione
[Invio] Riproduci [+] FF (avanzamento rapido) [-] Indietro [*] Registra [÷] (Win)/[/] (Mac) Ciclo On/Off [,] Ritorna a Zero [0] Ferma [1] Vai al Locatore Sinistro [2] Vai al Locatore Destro [3–9] Vai ai marker da 3 a 9
Modificando il valore in uno dei display di posizione.
Usando il cursore di posizione situato sopra i pulsanti di
trasporto nella Barra di Trasporto.
L’intervallo del cursore dipende dal valore Lunghezza impostato nella fi­nestra di dialogo Impostazioni Progetto. Spostando il cursore completa­mente a destra, quindi, ci si porta alla fine del progetto.
Usando i marker (vedere “Marker” a pag. 40).
Usando le funzioni di riproduzione (vedere “Funzioni di
riproduzione” a pag. 49).
Usando la funzione Arranger (vedere “La Traccia Arran-
ger” a pag. 76).
Usando le funzioni del menu Trasporto. Sono disponibili le seguenti funzioni:
Funzione Descrizione
Individua Sele­zione/Individua Fine Selezione
Individua Marker Precedente/ Successivo
Individua Evento Precedente/ Successivo
Sposta il cursore di progetto all’inizio o alla fine della se­lezione corrente. E’ disponibile solo se sono selezionati uno o più eventi o parti (o un intervallo di selezione).
Sposta il cursore di progetto al marker più vicino a de­stra o sinistra (vedere “Tracce Marker” a pag. 20).
Sposta il cursore di progetto rispettivamente avanti o indietro, all’inizio o alla fine più vicini di un qualsiasi evento sulla traccia(e) selezionata.
Ö Se è attiva l’opzione Snap, quando si trascina il cursore di progetto il suo valore è tenuto in considerazione; è utile per trovare rapidamente posizioni precise nel progetto.

Operazioni

Impostare la posizione del cursore di progetto
Ci sono molti modi per spostare la posizione del cursore di progetto:
Con i controlli Avanti Veloce e Indietro.
Trascinando il cursore di progetto con il mouse nella
parte bassa del righello.
Facendo clic nel righello.
Un doppio-clic nel righello sposta il cursore e avvia/ferma la riproduzione.
Se nella pagina Trasporto della finestra di dialogo Pre-
ferenze è attiva l’opzione “Sposta il Trasporto con un Clic in uno Spazio Vuoto” si può fare clic in una qualsiasi zona vuota della Finestra Progetto per cambiare la posizione del cursore.
Riproduzione e Barra di Trasporto
Ö Per muovere il cursore di progetto ci sono anche molti tasti di comando rapido (finestra di dialogo Comandi da Tastiera, categoria Trasporto).
Per esempio, è possibile assegnare comandi rapidi alle funzioni “Step Mi­sura” e “Misura Indietro”, per muovere il cursore di progetto di una misura avanti e indietro rispettivamente.
Formati di visualizzazione della Barra di Trasporto
Il Display Tempo Primario (a sinistra) e il Display Tempo Secondario (a destra)
L’unità di tempo indicata nel righello può essere indipen­dente da quella visualizzata nel display del tempo princi­pale della Barra di Trasporto. Ciò significa che si può ad esempio visualizzare il tempo in timecode nel display della
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Barra di Trasporto e in misure nel righello. Inoltre, a destra del Display Tempo Primario si trova un Display Tempo Se­condario che è anch’esso indipendente; si hanno quindi a disposizione tre diverse unità di tempo visualizzate con­temporaneamente.
Si applicano le seguenti regole:
Cambiando il formato tempo del display primario nella
Barra di Trasporto, il formato tempo del righello verrà anch’esso modificato.
E’ come cambiare il formato di visualizzazione in Impostazioni Progetto. Per avere diversi formati di visualizzazione nel righello e nel display del tempo, quindi, si deve cambiare il formato nel righello.
Il formato nel display del tempo primario si stabilisce nel
menu a tendina a destra nel display di posizione principale.
Questa impostazione determina anche il formato tempo
indicato per i locatori sinistro e destro sulla Barra di Tra­sporto.
Il display del tempo secondario è completamente indi-
pendente ed il suo formato si stabilisce nel menu a ten­dina a destra nel display del tempo secondario.
Per scambiare i formati tempo tra i due display fare clic
sul simbolo della doppia freccia che li divide.
Locatori sinistro e destro
I locatori sinistro e destro sono una coppia di marker di po­sizione usati per specificare i punti di punch-in e punch-out durante la registrazione e per indicare i limiti di registrazione e riproduzione in Ciclo.
Ö Se nella Barra di Trasporto è attiva la modalità Ciclo, la zona compresa tra il locatore sinistro e quello destro è ri­prodotta in continuazione.
Se però il locatore destro si trova prima di quello sinistro, si ottiene la modalità “salto” o “salta”: quando il cursore di progetto raggiunge il loca­tore destro salta al locatore sinistro e continua da lì la riproduzione.
Ci sono molti modi per impostare la posizione dei locatori:
Per impostare il locatore sinistro premere [Ctrl]/[Com­mand] e fare clic nel righello alla posizione desiderata.
Analogamente, premendo [Alt]/[Option] e facendo clic nel righello si de­finisce la posizione del locatore destro. Si possono anche trascinare le “maniglie” dei locatori direttamente nel righello.
Nel righello i locatori sono indicati dai flag (bandierine). L’area tra i loca­tori è evidenziata sia nel righello che nella Finestra Progetto (vedere
“Aspetto” a pag. 320). Si noti che se il locatore destro è collocato
prima di quello sinistro, il colore del righello nella zona tra i locatori cambia (da blu a rosso).
Fare clic e trascinare il mouse nella parte alta del righello per disegnare un intervallo tra i locatori.
Facendo clic su un intervallo esistente lo si può trascinare con il mouse.
Premendo il tasto [Ctrl]/[Command] e [1] o [2] sul ta­stierino numerico, si imposta il locatore sinistro o destro alla posizione del cursore di progetto.
Analogamente, premendo [1] o [2] sul tastierino numerico (senza [Ctrl]/ [Command]), si colloca il cursore di progetto alla posizione del locatore sinistro o destro; si tratta di comandi rapidi di default (è possibile cam­biarli a piacere).
Creando marker Ciclo si può memorizzare un numero qualsiasi di posizioni del locatore sinistro o destro che in seguito possono essere richiamate con un semplice dop­pio-clic del mouse sul rispettivo marker (vedere “Editing
dei marker nella Traccia Marker” a pag. 41).
L’opzione “Locatori sulla Selezione” nel menu Trasporto (comando rapido di default [P]) imposta i locatori intorno alla selezione corrente.
Questa opzione è disponibile solamente se sono stati selezionati uno o più eventi o se è stata effettuata una selezione di un intervallo.
I locatori si possono anche definire numericamente nella Barra di Trasporto.
Facendo clic sui pulsanti L/R nella sezione locatore nella Barra di Tra­sporto, si colloca il cursore di progetto al rispettivo locatore. Premendo [Alt]/[Option] e facendo clic sul pulsante L o R, il locatore corrispondente è collocato alla posizione corrente del cursore di progetto.
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Riproduzione e Barra di Trasporto

Opzioni e impostazioni

!
La Preferenza “Ritorna al Punto di Partenza sullo Stop”
Questa opzione si trova nella pagina Trasporto della fine­stra Preferenze (menu File in Windows o menu Cubase Essential in Mac OS X).
Se l’opzione “Ritorna al Punto di Partenza sullo Stop” è
attiva, quando si ferma la riproduzione il cursore di progetto torna automaticamente all’ultima posizione dalla quale è ini­ziata la riproduzione.
Se l’opzione “Ritorna al Punto di Partenza sullo Stop”
non è attiva, quando si ferma la riproduzione, il cursore di progetto rimane in posizione.
Premendo nuovamente Stop il cursore di progetto si porta all’ultima po­sizione in cui è iniziata la registrazione o la riproduzione.
Funzioni di riproduzione
Oltre ai controlli di trasporto standard nella Barra di Tra­sporto, si trovano molte altre funzioni nel menu Trasporto, che possono essere usate per controllare la riproduzione. Queste sono:
Opzione Descrizione
Riproduci dalla Fine/ Inizio della Selezione
Riproduci fino all’Inizio/Fine della Selezione
Riproduci fino al Marker successivo
Riproduci Selezione Attiva la riproduzione dall’inizio della selezione cor-
Selezione in Loop Attiva la riproduzione dall’inizio della selezione cor-
Attiva la riproduzione da inizio o fine della selezione corrente.
Attiva la riproduzione due secondi prima dell’inizio o della fine della selezione corrente, fermandola ri­spettivamente a inizio o fine della selezione.
Attiva la riproduzione dalla posizione del cursore di progetto, fermandola al marker successivo.
rente, fermandola alla fine della selezione.
rente e continua ancora la riproduzione una volta raggiunta la fine della selezione.
Traccia disabilitata/abilitata
Per le tracce audio, il menu contestuale della traccia con­tiene l’opzione “Disattiva Traccia”, la quale interrompe l’at­tività dell’hard-disk sulla traccia (al contrario del Mute che toglie semplicemente il volume in uscita). Registrando spesso “take alternativi” si ottengono molti take (dette an­che riprese) su tracce diverse che, sebbene silenziate, nel corso della riproduzione sono in realtà ancora “suonate” dall’hard-disk; l’hard-disk quindi, lavora inutilmente. In que­ste situazioni è meglio attivare l’opzione Disattiva Traccia.
Selezionare “Disattiva Traccia” per le tracce da conser-
vare nel progetto ma da non riprodurre ora.
Il colore della traccia cambia, ad indicare che la traccia è disabilitata.
Per abilitare di nuovo le tracce disabilitate selezionare
“Attiva Traccia” dal menu contestuale traccia.
Le opzioni elencate sopra (tranne “Riproduci fino al Marker successivo”) sono disponibili solo se sono selezionati uno o più eventi o se è stato definito un intervallo di selezione.
Ö Nella finestra di dialogo Preferenze (pagina Editing– Audio) si trova l’opzione “Gestisci Eventi Audio in Mute come eventi Cancellati”. Se si attiva, tutti gli eventi sovrap­posti da un evento in mute diventano udibili.
Funzione Insegui
La funzione Insegui garantisce che gli strumenti MIDI suonino correttamente quando si colloca il cursore di pro­getto in una nuova posizione e si avvia la riproduzione. Per farlo, il programma trasmette agli strumenti MIDI una serie di messaggi MIDI ogni volta che nel progetto ci si sposta ad una nuova posizione, assicurando così che tutti i dispo­sitivi MIDI siano configurati opportunamente per quanto ri­guarda eventi Program Change, Controller (come il Volume MIDI), ecc.
Per esempio, supponiamo di avere una traccia MIDI con un evento Program Change inserito all’inizio. Questo evento cambia il suono del synth in un suono di piano.
All’inizio del primo ritornello c’è un altro evento Program Change che cambia il suono dello stesso synth in archi.
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Riproduzione e Barra di Trasporto
A questo punto si riproduce la song. Essa inizia con un
!
suono di piano, il quale poi diventa un suono di archi. A metà del ritornello si ferma e si riavvolge ad un punto com­preso tra l’inizio ed il secondo Program Change. Il synth continua a suonare gli archi, mentre in realtà in questa se­zione dovrebbe esserci il piano!
La funzione “Insegui Eventi” si occupa proprio di questo. Se gli eventi Program Change sono “inseguiti”, Cubase Essential segue la musica fin dall’inizio, trova il primo evento Program Change e lo trasmette al synth, impostan­dolo al suono corretto.
La stessa cosa avviene anche per altri tipi di eventi. Le impostazioni Insegui Eventi nella finestra di dialogo Prefe­renze, (pagina MIDI) determinano i tipi di eventi che ver­ranno “inseguiti” quando ci si porta a una nuova posizione e si avvia la riproduzione.
Ö Sono ricercati i tipi di eventi per i quali è inserita la spunta nel rispettivo box.
In questa sezione della finestra di dialogo, si trova anche
l’opzione “Insegui non limitato a Confini Parte”.
Attivando questa opzione, sono inseguiti anche i controller MIDI fuori dai li­miti della parte (la funzione Insegui, cioè, è applicata alle parti toccate dal cursore e a tutte le parti alla sua sinistra). Per progetti molto grandi, tutta­via, si consiglia di disattivare questa opzione, poiché essa rallenta notevol­mente le operazioni di posizionamento e Solo. Quando questa opzione non è attiva, i controller MIDI sono inseguiti solamente all’interno delle parti che si trovano sotto la posizione del cursore.

La Tastiera Virtuale

La Tastiera Virtuale può essere visualizzata nella Barra di Trasporto. Essa consente di riprodurre e registrare note MIDI, tramite l’utilizzo della tastiera del computer o di un mouse. Ciò è utile se non si dispone di un dispositivo MIDI esterno e se non si intende inserire le note con lo strumento Disegna. La Tastiera Virtuale è in grado di eseguire tutte le funzioni che sono normalmente controllabili con delle ta­stiere MIDI esterne, come ad esempio riprodurre e regi­strare note MIDI.
Quando viene visualizzata la Tastiera Virtuale, i co­mandi da tastiera soliti vengono bloccati, poiché que­sti sono ora riservati per la Tastiera Virtuale. Le sole eccezioni sono: [Ctrl]/[Command]-[S] (Salva), Num [*] (Avvia/Ferma Registrazione), [Barra Spaziatrice] (Av­via/Ferma Riproduzione), Num [1] (Salta al locatore si­nistro), [Canc] o [Backspace] (Canc), Num [/] (Ciclo acceso/spento), [F2] (Mostra/Nascondi Barra di Tra­sporto), e [Alt]/[Option]-[K] (Mostra/Nascondi Tastiera Virtuale).
E’ possibile scegliere tra due diverse modalità di visua­lizzazione della tastiera virtuale: tastiera del computer e ta­stiera di pianoforte. Per passare da una modalità all’altra, fare clic sul pulsante “Modifica Tipo di Visualizzazione della Tastiera Virtuale” o usare il tasto [Tab].
La Tastiera Virtuale nella modalità di visualizzazione tastiera del computer
La Tastiera Virtuale nella modalità di visualizzazione tastiera di pianoforte
50
Riproduzione e Barra di Trasporto
Per registrare usando la Tastiera Virtuale, procedere come segue:
1. Creare o selezionare una traccia MIDI o instrument e
attivare per la stessa il pulsante “Abilita la Registrazione”.
2. Aprire la Tastiera Virtuale selezionando “Tastiera Vir-
tuale” dal menu Periferiche oppure premendo [Alt]/[Op­tion]-[K]. E’ anche possibile aprire la Tastiera Virtuale facendo clic-destro sulla Barra di Trasporto e selezio­nando “Tastiera Virtuale” dal menu contestuale.
La Tastiera Virtuale viene visualizzata nella Barra di Trasporto.
3. Attivare il pulsante Registra e premere un tasto sulla
tastiera del proprio computer per inserire una nota.
Per inserire delle note è anche possibile fare clic sui tasti della Tastiera Virtuale.
Si possono anche premere più tasti contemporanea-
mente per inserire parti polifoniche. Il numero massimo di note che può essere riprodotto in una volta sola dipende dal sistema operativo e dalla configurazione hardware.
4. Usare il fader “Livello Velocity Note” a destra della ta-
stiera virtuale per regolare il volume.
Per fare ciò è anche possibile usare i tasti freccia su/giù.
5. Inserire in questo modo le note desiderate.
6. Una volta terminato, premere il pulsante Ferma e chiu-
dere la Tastiera Virtuale.
Quando la Tastiera Virtuale è nascosta, saranno nuovamente disponibili tutti i comandi da tastiera.
Si hanno a disposizione sette ottave complete. Usare i pulsanti “Offset Ottava” in fondo alla tastiera virtuale, per spostare l’intervallo di ottave della tastiera.
E’ anche possibile usare le frecce direzionali sinistra e destra per portare l’intervallo della tastiera ad un’ottava rispettivamente più bassa o più alta.
Nella modalità tastiera di pianoforte, si possono usare i due cursori a sinistra della tastiera, per inserire effetti di pi­tchbend (cursore sinistro) o modulazione (cursore destro).
E’ anche possibile fare clic su un tasto, tenere premuto il pulsante del mouse finché il puntatore diventa a forma di reticolo e trascinare verso l’alto/basso per inserire un effetto di modulazione, oppure sinistra/destra per creare un pitchbend.
Opzioni e impostazioni
Nella modalità tastiera di pianoforte, si ha a disposizione
un’ampia gamma di tasti, grazie ai quali è possibile inserire due voci simultaneamente, ad esempio basso e linea soli­sta, oppure cassa e charleston di una batteria.
Nella modalità tastiera del computer, per inserire le note si possono usare le due file di tasti che sono visualizzate sulla Tastiera Virtuale. Anche nella modalità tastiera di pianoforte è possibile utilizzare le due file di tasti.
Riproduzione e Barra di Trasporto
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5

Registrazione

Introduzione

Questo capitolo descrive i vari metodi di registrazione in Cubase Essential. poiché è possibile registrare sia tracce audio che MIDI, sono descritti entrambi i metodi.
Prima di iniziare
Prima di affrontare questo capitolo si presume che siano chiari alcuni concetti elementari di registrazione e che si­ano state eseguite le seguenti operazioni:
Sia stato configurato, collegato e regolato correttamente
il proprio hardware audio.
Sia stato aperto e configurato un progetto con i para-
metri e le impostazioni desiderate.
I parametri di configurazione del progetto determinano il formato di regi­strazione, la frequenza di campionamento, la durata del progetto ecc.; questi parametri influenzano le registrazioni audio eseguite nel corso del progetto stesso, vedere “La finestra Impostazioni Progetto” a pag. 22.
Se si registra materiale MIDI, le periferiche MIDI devono
essere collegate e configurate correttamente.

Metodi di registrazione elementari

Questo capitolo descrive i metodi generali usati per regi­strare. Tuttavia, vi sono preparazioni e procedure specifiche rispettivamente per la registrazione audio e MIDI. Prima di iniziare a registrare si consiglia di consultare i capitoli “Spe-
cifiche di registrazione audio” a pag. 55 e “Specifiche di re- gistrazione MIDI” a pag. 59.
Abilitare le tracce alla registrazione
Cubase Essential può registrare su una singola traccia o su più tracce (audio e/o MIDI) simultaneamente. Per preparare una traccia alla registrazione, fare clic sul suo pulsante Abi­lita la Registrazione nell’elenco tracce, nell’Inspector o nel Mixer. Una volta attivo, il pulsante s’illumina in rosso, indi­cando che la modalità di registrazione è pronta.
Pulsante Abilita la Registrazione nell’Inspector, elenco tracce e Mixer
Ö Se nella finestra Preferenze (pagina Editing–Progetto& Mixer) è attiva l’opzione “Abilita Registrazione sulla Traccia Selezionata”, le tracce sono automaticamente abilitate alla registrazione quando le si seleziona nell’elenco tracce.
Ö E’ possibile impostare dei comandi da tastiera per abi­litare o per disabilitare alla registrazione tutte le tracce au­dio contemporaneamente (Opzione Attiva/Disattiva per la registrazione tutte le Tracce Audio). Questi comandi si trovano nella finestra di dialogo Comandi da Tastiera, nella categoria Mixer (vedere “Configurare i comandi rapidi da
tastiera” a pag. 324).
Ö Il numero preciso di tracce audio registrabili simulta­neamente dipende dalle prestazioni di CPU e hard-disk.
Nella finestra Preferenze (pagina VST) c’è l’opzione “Avvisa Sovraccarico Processi”. Attivandola, quando in registrazione l’indicatore di risorse della CPU (sulla Barra di Trasporto) si illumina, appare un messaggio d’allerta.
Attivazione manuale della registrazione
Per avviare la registrazione, fare clic sul pulsante Registra nella Barra di Trasporto o sulla toolbar (o con il tasto di comando rapido corrispondente, di default [*] sul tastie­rino numerico).
La registrazione può essere avviata in modalità Stop (dalla posizione corrente del cursore di progetto o dal locatore sinistro) oppure nel corso della riproduzione:
Attivando la registrazione in Stop con l’opzione “Avvia Registrazione dal Locatore Sinistro” del menu Trasporto attiva, essa inizia dal locatore sinistro.
Verranno applicate le impostazioni di pre-roll del conteggio del metronomo (vedere “Pre-roll e Post-roll” a pag. 64).
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Registrazione
Attivando la registrazione in Stop con l’opzione “Avvia
Registrazione dal Locatore Sinistro” non attiva, essa inizia dalla posizione corrente del cursore di progetto.
Attivando la registrazione in riproduzione, Cubase Es-
sential passa subito in modalità Registrazione e inizia a re­gistrare dalla posizione corrente del cursore di progetto.
Questa funzionalità è nota come “punch in manuale”.
Attivare la registrazione in modalità Sync
Se si sta sincronizzando Cubase Essential a un disposi­tivo esterno (pulsante Sync attivo sulla Barra di Trasporto) e si avvia la registrazione, il programma entra in modalità “pronto per la registrazione” (si illumina il pulsante Regi­stra sulla Barra di Trasporto). In questo caso, la registra­zione avrà inizio quando viene ricevuto un valido segnale di timecode (o quando si fa clic sul pulsante Riproduci). Per maggiori informazioni, vedere il capitolo “Sincronizza-
zione” a pag. 279.
Attivazione automatica della registrazione
Cubase Essential può passare automaticamente dalla ri­produzione alla registrazione ad una determinata posi­zione. Si tratta del così detto “punch in automatico”. Un classico impiego di questa funzionalità si ha quando biso­gna sostituire una sezione della registrazione ma si vuole sentire il materiale già registrato fino alla posizione d’inizio registrazione.
1. Collocare il locatore sinistro alla posizione in cui si de-
sidera iniziare la registrazione.
2. Attivare il pulsante Punch In sulla Barra di Trasporto.
Pulsante Punch In attivo
3. Iniziare la riproduzione da una posizione qualsiasi
prima del locatore sinistro.
Quando il cursore di progetto arriva al locatore sinistro la registrazione inizia automaticamente.
Fermare la registrazione
Anche questa operazione può essere eseguita automati­camente o manualmente:
Facendo clic sul pulsante Stop nella Barra di Trasporto (o usando il tasto di comando rapido corrispondente, di default [0] sul tastierino numerico), la registrazione si ferma e Cubase Essential passa in modalità Stop.
Facendo clic sul pulsante Registra (o usando il tasto di comando rapido per la registrazione, di default [*]), la regi­strazione si disattiva ma la riproduzione continua.
Questa funzionalità è nota come “punch out manuale”.
Attivando il pulsante Punch Out sulla Barra di Trasporto, la registrazione si ferma quando il cursore di progetto arriva al locatore destro.
Si tratta del “punch out automatico”; combinando questa funzione col punch in automatico è possibile impostare una sezione specifica da regi­strare – utile ancora una volta se si desidera sostituire una determinata parte di una registrazione (vedere anche “Stop dopo il Punch Out Auto-
matico” a pag. 64).
Punch In e Punch Out attivati
Registrazione ciclica
Cubase Essential può registrare e riprodurre in ciclo – eseguendo cioè un “loop”. Si specifica inizio e e fine del ci­clo impostando i locatori sinistro e destro. Quando il ciclo è attivo, la sezione selezionata è ripetuta in modo omoge­neo fino a quando si preme Stop o si disattiva la modalità ciclica.
Per attivare la modalità ciclica, fare clic sul pulsante Ciclo sulla Barra di Trasporto.
Modalità Ciclo attiva
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Registrazione
Per registrare in Ciclo, si può iniziare la registrazione dal
locatore sinistro, da prima dei locatori o dall’interno del ci­clo, in Stop o durante la riproduzione.
Non appena il cursore di progetto raggiunge il locatore destro, questo torna indietro al locatore sinistro e continua a registrare un nuovo ciclo.
I risultati della registrazione ciclica dipendono dalla mo-
dalità di registrazione Ciclo e sono diversi per l’audio e il MIDI (vedere “Registrazione MIDI in modalità Ciclo” a pag.
61 e “Registrazione audio in modalità Ciclo” a pag. 59).
Funzione Audio Pre-Registrazione
Questa funzione permette di catturare fino a 1 minuto di audio entrante che si riproduce “dopo il fatto” in modalità Stop o durante la riproduzione. Ciò è possibile perché Cubase Essential cattura l’audio entrante in un buffer di memoria anche quando non è in registrazione.
Procedere come segue:
1. Aprire la finestra Preferenze (pagina Registra–Audio).
2. Specificare un tempo (fino a 60 secondi) nel campo
“Secondi Audio Pre-Registrazione”.
Ciò attiva il buffer d’ingresso audio per la funzione Pre-Registrazione.
3. Assicurarsi che una traccia audio sia abilitata per la re-
gistrazione e che riceva l’audio dalla sorgente di segnale.
4. Quando è stato riprodotto del materiale audio da cat-
turare (in modalità Stop o durante la riproduzione) fare clic sul pulsante Registra.
5. Dopo alcuni secondi fermare la registrazione.
Si crea un evento audio che inizia alla posizione in cui si trovava il cursore di progetto quando è stata attivata la registrazione. Ciò significa che se ci si trovava in modalità Stop ed il cursore era all’inizio del progetto, il passo successivo sarà quello di spostare l’evento a destra; se invece si stava suonando insieme al progetto, l’evento deve essere lasciato dove si trova.
6. Selezionare lo strumento Freccia e collocare il cursore sul lato sinistro in basso dell’evento, in modo che appaia una doppia freccia, quindi fare clic e trascinare a sinistra il mouse.
L’evento è esteso e viene inserito l’audio riprodotto prima dell’attivazione della registrazione – se stava suonando durante la riproduzione, le note catturate sono collocate esattamente dove sono state suonate rispetto al progetto.
La registrazione è stata attivata all’inizio della misura 9. Ciò è indicato da un segmento blu nell’evento audio.

Specifiche di registrazione audio

Selezionare un formato file di registrazione
Il formato dei file registrati viene impostato nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto del menu Progetto. Sono disponibili tre impostazioni: Fr.Campionamento, Formato di Registrazione e Tipo dei File Registrati. La frequenza di campionamento si stabilisce una volta per sempre quando s’inizia un nuovo progetto, mentre formato di registrazione e tipo di file si possono modificare in ogni momento.
Tipo dei File Registrati
Tipo dei File Registrati definisce i tipi di file creati quando si registra:
Tipo di file Descrizione
File Wave I file Wave hanno estensione “.wav” e sono un formato
File AIFF “Audio Interchange File Format” è uno standard svilup-
file comune su piattaforma PC.
pato da Apple Inc. I file AIFF hanno estensione “.aif” e sono usati con la maggior parte delle piattaforme. I file AIFF possono contenere delle strisce di testo al loro in­terno (vedere più avanti).
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Registrazione
Formato di registrazione (risoluzione in bit)
!
Fare clic qui per selezionare un bus d’ingresso per la traccia.
Fare clic qui per mostrare/ nascondere l’Inspector.
Le opzioni disponibili sono 16 bit e 24 bit. Si consiglia di usare i seguenti criteri:
Come regola generale, selezionare il formato di registra-
zione in base alla risoluzione bit consentita dall’hardware audio.
Per esempio, se l’hardware audio ha convertitori A/D (ingressi) a 20 bit, è meglio registrare ad una risoluzione di 24 bit per sfruttare tutti i bit dispo­nibili, ma se l’hardware audio ha ingressi a 16 bit non ha senso registrare ad una risoluzione bit superiore – si ottengono solamente file audio più grandi ma non c’è differenza nella qualità audio,
Più alta è la risoluzione in bit, più grandi sono i file e
maggiore è il consumo di risorse dell’hard-disk.
Se ciò è un problema, diminuire il valore del parametro Formato di Registrazione.
Per maggiori informazioni sulle opzioni nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto vedere “La finestra
Impostazioni Progetto” a pag. 22.
Configurare la traccia
Creare una traccia e scegliere la configurazione canale
Le tracce audio possono essere configurate come tracce mono o stereo. Ciò consente di registrare o importare un file multi-canale e gestirlo come un’unica entità, senza bi­sogno di scomporlo in più file mono, ecc.; il percorso del segnale di una traccia audio mantiene la propria configu­razione canale dal bus d’ingresso, all’EQ, al livello, fino alle impostazioni del Mixer sul bus d’uscita.
La configurazione canale per una traccia si specifica quando questa viene creata:
1. Selezionare “Aggiungi Traccia Audio” dal menu conte-
stuale dell’Elenco Tracce o del menu Progetto (oppure, se è già stata selezionata una traccia audio, fare doppio-clic in un’area vuota dell’Elenco Tracce).
Appare una finestra di dialogo con il menu a tendina di configurazione.
2. Selezionare il formato desiderato dal menu a tendina.
Si può scegliere tra mono e stereo.
Il Browser in questa finestra di dialogo consente di sfo-
gliare l’hard-disk alla ricerca dei Preset, che possono es­sere usati come base (o modello) per le tracce.
Ciò è descritto nel dettaglio nel capitolo “Lavorare con i Preset Traccia” a pag. 192.
3. Fare clic su OK.
Appare una traccia, impostata con la configurazione canale specificata. Nel Mixer appare una striscia di canale corrispondente. Non è possibile modificare la configurazione canale di una traccia.
Selezionare un bus d’ingresso per la traccia
Si presume che a questo punto siano stati aggiunti e con­figurati i bus d’ingresso necessari (vedere “Configurare i
bus” a pag. 10). Prima di registrare bisogna specificare da
quale bus d’ingresso la traccia effettuerà la registrazione. Ciò è impostabile dall’Inspector.
Selezionare un bus d’ingresso nel menu a tendina As­segnazione Ingresso nella sezione superiore.
Come descritto nel paragrafo “L’Inspector” a pag. 18, l’Inspector visua­lizza le impostazioni della traccia selezionata; per mostrare o nascondere l’Inspector, fare clic sul pulsante “Mostra/Nascondi Inspector” nella tool­bar della Finestra Progetto.
Impostare i livelli d’ingresso
Quando si registra il suono in digitale è importante rego­lare correttamente i livelli d’ingresso – abbastanza alti, per ridurre il rumore di fondo e ottenere un’alta qualità audio, ma non troppo elevati per evitare il clipping (distorsione digitale).
In genere, il clipping si verifica nell’hardware audio, quando un segnale analogico con un livello troppo elevato viene convertito in digitale dai convertitori A/D dell’hardware.
E’ necessario verificare il livello nella striscia di canale della traccia sulla quale si sta registrando:
1. Individuare la striscia canale della traccia che sta per essere registrata.
2. Attivare il monitoraggio del canale facendo clic sul pul­sante altoparlante accanto al fader.
Con il monitoraggio attivo, l’indicatore mostra il livello del segnale audio entrante.
56
Registrazione
3. Suonare la sorgente audio da registrare e controllare
l’indicatore di livello del canale.
4. Regolare il livello d’uscita della sorgente audio in modo
che gli indicatori salgano, ma senza arrivare a 0dB.
Osservare l’indicatore numerico del livello di picco, situato sotto l’indica­tore nella striscia del canale bus. Per resettare l’indicatore del livello di picco, cliccarci sopra con il mouse.
Ö E’ necessario regolare il livello di uscita della sorgente audio – non è possibile usare i fader in Cubase Essential per regolare il livello in ingresso!
Ö Un altro metodo per verificare i livelli d’ingresso consi­ste nell’utilizzare il pannello di controllo dell’hardware audio (sempre che disponga di indicatori del livello d’ingresso); in tal modo potrebbe anche essere possibile regolare il livello d’ingresso.
Per i dettagli, consultare la documentazione relativa all’hardware audio.
Monitoraggio
In questo contesto, “monitorare” significa ascoltare il se­gnale d’ingresso durante la registrazione. Sono disponibili fondamentalmente tre modi per farlo: in Cubase Essential, esternamente (ascoltando il segnale prima che entri in Cubase Essential) o usando la funzione ASIO Direct Mo­nitoring (una combinazione degli altri due metodi – vedere di seguito).
Monitoraggio in Cubase Essential
Monitorando in Cubase Essential, il segnale d’ingresso viene missato con la riproduzione audio. Il vantaggio è che si possono regolare il livello di monitoraggio e il panning nel Mixer e aggiungere effetti ed EQ al segnale monitorato come in registrazione (usando la striscia di canale della traccia – non il bus d’ingresso!).
Lo svantaggio del monitoraggio in Cubase Essential è che il segnale monitorato è ritardato dal valore della latenza (che dipende da hardware audio e dai driver). Per il monitoraggio in Cubase Essential, serve quindi un hardware audio a bassa latenza. La latenza hardware si può vedere nella fine­stra di dialogo Impostazioni Periferiche (pagina VST Audio System).
Ö Usando effetti plug-in con alte latenze interne, la fun­zione di compensazione automatica del ritardo in Cubase Essential aumenta la latenza.
Se ciò è un problema, si può usare la funzione Forza Compensazione Ri­tardo mentre si registra; vedere “Forzare la Compensazione del Ritardo” a pag. 127
Monitorando in Cubase Essential, si può scegliere una delle quattro modalità di Monitoraggio nella finestra Prefe­renze (pagina VST):
• Manuale
Consente di attivare/disattivare il monitoraggio in ingresso facendo clic sul pulsante Monitor nell’Inspector, nell’elenco tracce o nel Mixer.
• Quando la Registrazione è Attiva
Si può sentire la sorgente audio collegata al canale d’ingresso ogni volta che la traccia è abilitata alla registrazione.
•Durante la Registrazione
Attiva il monitoraggio in ingresso solo durante la registrazione.
• Stile Macchina a Nastro
Simula il funzionamento standard di una piastra a nastro: monitoraggio in ingresso in Stop e durante la registrazione, ma non in riproduzione.
Monitoraggio esterno
Per il monitoraggio esterno (l’ascolto del segnale d’in­gresso prima che entri in Cubase Essential) serve un mixer esterno che misceli l’audio riprodotto con il segnale d’in­gresso. Si può usare un mixer hardware separato o un’ap­plicazione mixer per l’hardware audio, se esso è dotato di una modalità in cui l’ingresso audio viene inviato di nuovo in uscita (chiamata in genere “Thru”, “Direct Thru” o simili).
Usando il monitoraggio esterno, non si può controllare il li­vello del segnale monitor dall’interno di Cubase Essential, nè aggiungere effetti VST o EQ al segnale monitorato. In questa modalità, però, la latenza dell’hardware audio non influenza il segnale monitorato.
57
Registrazione
Ö Per usare il monitoraggio esterno, inoltre, bisogna assicurarsi che non sia attivo il monitoraggio in Cubase Essential.
Nella finestra Preferenze (pagina VST) selezionare la modalità di monito­raggio “Manuale” e non attivare i pulsanti Monitor.
ASIO Direct Monitoring
Se l’hardware audio utilizzato è ASIO 2.0 compatibile, esso può supportare la funzionalità ASIO Direct Monitoring (que­sta funzione può essere disponibile anche con hardware audio che impiega driver per Mac OS X). In questa moda­lità, il monitoraggio vero e proprio avviene nell’hardware au­dio che invia il segnale d’ingresso in uscita. Il monitoraggio, tuttavia, si controlla da Cubase Essential. La funzione di monitoraggio dell’hardware audio, quindi, può essere atti­vata o disattivata automaticamente da Cubase Essential, proprio come quando si utilizza il monitoraggio interno.
Per attivare l’ASIO Direct Monitoring, aprire la finestra di
dialogo Impostazioni Periferiche nel menu Periferiche e at­tivare il Monitoraggio Diretto alla pagina di configurazione del proprio hardware audio.
Se il box di spunta è sfumato in grigio, l’hardware audio utilizzato (o il re­lativo driver) non supporta la funzionalità ASIO Direct Monitoring. Per i dettagli contattare il costruttore dell’hardware audio.
Se la funzione ASIO Direct Monitoring è attiva, si può
scegliere una modalità di monitoraggio nella finestra Prefe­renze (pagina VST), come quando si esegue il monitorag­gio in Cubase Essential (vedere “Monitoraggio in Cubase
Essential” a pag. 57).
A seconda dell’hardware audio utilizzato potrebbe an-
che essere possibile regolare il livello del monitoraggio e del panning dal mixer usando i fader del volume e i con­trolli di guadagno d’ingresso.
Consultare la documentazione tecnica dell’hardware audio.
In questa modalità, Effetti VST ed EQ non possono es-
sere applicati al segnale monitorato, poiché quest’ultimo non passa in Cubase Essential.
In base all’hardware audio, ci potrebbero essere parti-
colari restrizioni relativamente alle uscite audio utilizzabili per il monitoraggio diretto.
Per i dettagli sulle assegnazioni dell’hardware audio consultare la docu­mentazione tecnica specifica.
La latenza dell’hardware audio non influenza il segnale monitorato quando si usa l’ASIO Direct Monitoring.
Quando si usano periferiche hardware di Steinberg (serie MR816) in combinazione con l’ASIO Direct Monitoring, il monitoraggio sarà virtualmente senza latenza.
Ö Se si sta usando una periferica RME Audio Hammerfall DSP, assicurarsi che la voce “pan law” nelle preferenze della periferica sia impostata su -3dB.
Registrazione
La registrazione si esegue usando un qualsiasi metodo standard di registrazione (vedere “Metodi di registrazione
elementari” a pag. 53). Al termine della registrazione, si
crea un file audio nella cartella Audio all’interno della car­tella di progetto. Nel Pool, si crea una clip audio per il file audio e sulla traccia di registrazione appare un evento au­dio che riproduce l’intera clip. Infine, viene calcolata un’im­magine per la forma d’onda dell’evento. Se la registrazione è stata lunga, tutto ciò può richiedere parecchio tempo.
Ö Se nella finestra Preferenze (pagina Registrazione– Audio) è attiva l’opzione “Crea Immagine Audio in Regi­strazione”, l’immagine della forma d’onda è calcolata e visualizzata in tempo reale durante il processo di registra­zione.
Questi calcoli in tempo reale sfruttano molta potenza di calcolo – se il processore utilizzato è piuttosto lento o se si sta lavorando a un progetto che comporta un carico elevato sulla CPU, si dovrebbe considerare di disabilitare questa opzione.
Annullare una registrazione
Se il materiale registrato non piace lo si può cancellare se­lezionando Undo dal menu Edit. Ecco cosa avviene:
• L’evento appena creato viene rimosso dalla Finestra Progetto.
• Le clip audio nel Pool sono collocate nella cartella Cestino.
• Il file audio registrato non viene rimosso dall’hard-disk. Tuttavia, poiché le clip corrispondenti sono state spostate
nella cartella Cestino, è possibile cancellare i file aprendo il Pool e selezionando “Svuota il Cestino” del menu Media, vedere “Eliminazione dall’hard-disk” a pag. 171.
58
Registrazione
Registrare eventi sovrapposti
Pulsante Abilita la Registrazione
Pulsante Monitor
La regola di base per le tracce audio è che ognuna di esse può riprodurre un solo evento audio alla volta. Se ci sono uno o più eventi sovrapposti, quindi, se ne può sentire so­lamente uno in un determinato istante.
Ciò che avviene quando si registrano eventi sovrapposti (registrando cioè in una zona della traccia dove ci sono già eventi) dipende dall’impostazione Modalità di Regi­strazione Lineare sulla Barra di Trasporto:
In modalità “Normale” o “Unifica”, se si registra dove è
già stato registrato qualcosa, si crea un nuovo evento au­dio che si sovrappone a quello esistente.
Quando si registra l’audio, non c’è differenza tra le modalità “Normale” e “Unifica” – l’unica differenza riguarda la registrazione MIDI (vedere “So-
vrapposizione e impostazione della Modalità di Registrazione” a pag. 61).
In modalità “Sostituisci”, gli eventi esistenti (o porzioni di
eventi) che vengono sovrapposti dalla nuova registrazione sono rimossi.
Ciò significa che se si registra una sezione nel mezzo di una registrazione esistente più lunga, l’evento originale verrà tagliato in due eventi con uno spazio vuoto per il nuovo evento.
Registrazione audio in modalità Ciclo
Se si sta registrando materiale audio in modalità ciclo, l’ul­tima “take” completa (cioè l’ultimo turno di registrazione completato) viene mantenuta come evento audio.

Specifiche di registrazione MIDI

MIDI Thru
In linea generale, lavorando in MIDI, si lascia attiva l’op­zione MIDI Thru in Cubase Essential e si seleziona Local Off sullo strumento MIDI. In questa modalità, tutto ciò che si suona durante la registrazione viene “inviato indietro” di nuovo sull’uscita MIDI e sul canale selezionato per la trac­cia di registrazione.
1. Assicurarsi che nella finestra Preferenze (pagina MIDI) sia attiva l’opzione “MIDI Thru Attivo”.
2. Abilitare alla registrazione la traccia(e) sulla quale si vuole registrare.
I dati MIDI entranti sono così “inviati indietro” nuovamente per tutte le tracce MIDI abilitate alla registrazione.
Quale evento si sente?
Se due o più eventi si sovrappongono, si sentiranno sol­tanto gli eventi (o porzioni di eventi) visibili. Gli eventi o se­zioni sovrapposti (nascosti) non sono riprodotti.
Le funzioni “Sposta in Primo Piano” e “Sposta in Fondo”
del menu Edit (sotto-menu Sposta, vedere “Spostare gli
eventi” a pag. 31) sono utili per la gestione degli eventi
sovrapposti, come lo è anche la funzione “In Primo Piano” (vedere più avanti).
Ö Per usare la funzione Thru di una traccia MIDI senza registrare, attivare invece il pulsante monitor della traccia.
Ciò è utile ad esempio se si desidera provare diversi suoni o riprodurre un VST instrument in tempo reale, senza registrare ciò che si sta suonando.
Impostare canale, ingresso e uscita MIDI
Impostare il canale MIDI nello strumento
La maggior parte dei synth MIDI sono in grado di ripro­durre più suoni contemporaneamente, ciascuno su un ca­nale MIDI diverso; questo è il segreto per riprodurre più suoni (basso, piano ecc.) dallo stesso strumento. Alcuni dispositivi (come i moduli sonori compatibili General MIDI) ricevono sempre i dati su tutti e i 16 canali MIDI. Su uno strumento del genere non occorre eseguire particolari im­postazioni. In altri strumenti, invece, si devono usare i con­trolli del pannello frontale per configurare “Parti”, “Timbri” o simili in modo che ricevano i dati su un canale MIDI cia­scuno. Per maggiori informazioni, consultare il manuale fornito col proprio strumento MIDI.
59
Registrazione
Assegnare nomi alle porte MIDI in Cubase Essential
Spesso, ingressi e uscite MIDI sono visualizzati con nomi inutilmente lunghi e complicati. Tuttavia, si possono rino­minare le proprie porte MIDI con nomi più descrittivi:
1. Aprire la finestra di dialogo Impostazioni Periferiche dal
menu Periferiche.
2. Nell’elenco Periferiche scegliere Configurazione Porte
MIDI.
Sono elencati ingressi e uscite MIDI disponibili. In Windows, il dispositivo da scegliere dipende dal sistema.
3. Per cambiare il nome di una porta MIDI, fare clic nella
colonna “Mostra” e digitare un nuovo nome.
Alla chiusura della finestra di dialogo, il nuovo nome appare nei menu a tendina Assegnazione Ingresso e Assegnazione Uscita.
Impostare l’ingresso MIDI nell’Inspector
Gli ingressi MIDI delle tracce si selezionano nell’Inspector (l’area a sinistra dell’elenco tracce nella Finestra Progetto):
1. Se l’Inspector è nascosto, fare clic sul pulsante Mostra
Inspector nella toolbar.
2. Selezionare la traccia facendo clic nell’elenco tracce.
Per selezionare più tracce, premere [Shift] o [Ctrl]/[Command] e fare clic. L’Inspector visualizza le impostazioni della prima traccia selezionata (per i dettagli vedere “L’Inspector” a pag. 18).
3. Fare clic sul nome della traccia nell’Inspector per es-
sere sicuri che sia visibile la parte alta.
Selezionando “All MIDI Inputs” la traccia riceve i dati MIDI da tutti gli ingressi MIDI disponibili.
Se si tiene premuto [Shift]-[Alt]/[Option] e si seleziona un ingresso MIDI, questo verrà usato per tutte le tracce MIDI selezionate.
Impostare canale e uscita MIDI
Le impostazioni di canale e uscita MIDI determinano dove viene inviato il materiale MIDI registrato durante la riprodu­zione; esse sono anche importanti per l’opzione MIDI Thru in Cubase Essential. Canale e uscita MIDI si possono sele­zionare nell’elenco tracce o nell’Inspector. La procedura che segue spiega come eseguire le impostazioni nell’Ins­pector, ma in linea generale si può fare la stessa cosa nell’elenco tracce.
1. Per selezionare la traccia e visualizzare le impostazioni nell’Inspector, procedere come quando si seleziona un in­gresso MIDI (vedere in precedenza).
2. Scorrere il menu a tendina Assegnazione Uscita e se­lezionare un’uscita.
Appaiono le uscite MIDI disponibili. Gli elementi del menu dipendono dal tipo di interfaccia MIDI impiegata, ecc.
4. Scorrere il menu a tendina Assegnazione Ingresso e
selezionare un ingresso.
Appaiono gli ingressi MIDI disponibili. Gli elementi del menu dipendono dal tipo di interfaccia MIDI impiegata, ecc.
Registrazione
Se si tiene premuto [Shift]-[Alt]/[Option] e si seleziona un’uscita MIDI, questa verrà selezionata per tutte le tracce MIDI selezionate.
3. Usare il menu a tendina Canale per selezionare un ca­nale MIDI per la traccia.
Impostando la traccia al canale MIDI “Qualsiasi”, ogni evento MIDI sulla traccia è inviato in uscita sul canale me­morizzato nell’evento stesso.
In altre parole, il materiale MIDI è riprodotto sul canale utilizzato dalla pe­riferica di ingresso MIDI (lo strumento MIDI suonato in registrazione).
60
Selezionare un suono
E’ possibile selezionare i suoni da Cubase Essential istruendo il programma per l’invio dei messaggi Program Change e Bank Select alla propria periferica MIDI. Per farlo, usare i campi “Selettore Patch” e “Selettore Banco” nell’Inspector o nell’elenco tracce.
I messaggi Program Change consentono di accedere a 128 locazioni di programmi diverse. Se lo strumento MIDI utilizzato dispone di più di 128 programmi, i messaggi Bank Select (definiti nel campo “Selettore Banco”) con­sentono di scegliere vari banchi, ciascuno contenente 128 programmi.
Ö I messaggi Bank Select sono riconosciuti in modo di­verso dai vari strumenti MIDI. Anche struttura e numera­zione dei banchi può variare. Per i dettagli consultare la documentazione tecnica dello strumento MIDI impiegato.
Registrazione
La registrazione MIDI segue i metodi di registrazione di base (vedere “Metodi di registrazione elementari” a pag.
53). Al termine della registrazione, nella Finestra Progetto
si crea una parte contenente eventi MIDI.
• Se la modalità di registrazione è impostata su “Unifica”, gli eventi sovraincisi si aggiungono alla parte esistente.
• Se la modalità di registrazione è impostata su “Sostituisci”, la nuova registrazione sostituisce tutti gli eventi esistenti in quell’area della traccia.
Punch in e Punch out su tracce MIDI
Le procedure di impostazione ed esecuzione dei comandi di punch in/punch out manuali e automatici per le tracce MIDI, sono esattamente uguali a quelle per le tracce audio. Tuttavia, va osservato che:
L’esecuzione dei comandi di Punch in e out sulle regi-
strazioni con dati di Pitchbend o controller (modulation wheel, pedale sustain, volume ecc.) potrebbe causare strani effetti (note apparentemente sospese, vibrato co­stante, ecc.).
In tal caso, eseguire il comando Ripristina dal menu MIDI (vedere “Fun-
zione Ripristina” a pag. 63).
Funzione Quantizzazione Automatica Registrazione MIDI
Se è attiva la funzione Quantizzazione Automatica Regi­strazione MIDI (pulsante “Auto Q”) sulla Barra di Trasporto, le note in registrazione vengono quantizzate automatica­mente secondo le impostazioni di quantizzazione correnti. Per maggiori informazioni sulla quantizzazione vedere “Le
funzioni di Quantizzazione” a pag. 215
Sovrapposizione e impostazione della Modalità di Registrazione
Per quanto riguarda le parti sovrapposte, le tracce MIDI sono diverse da quelle audio:
Ö Tutti gli eventi nelle parti sovrapposte vengono sempre riprodotti.
Registrando più parti alle stesse posizioni (o spostando le parti in modo che si sovrappongano) in riproduzione si sentono tutte le parti, anche se nella Finestra Progetto alcune appaiono oscurate.
Quando si registrano parti sovrapposte, il risultato dipende dall’impostazione Modalità di Registrazione Lineare sulla Barra di Trasporto:
• Se la modalità di registrazione è impostata su “Normale”, la re­gistrazione di tipo “overdub” (sovraincisione) funziona come nelle tracce audio: registrando di nuovo su materiale già regi­strato, si ottiene una nuova parte che si sovrappone a quella precedente.
Registrazione
Registrazione MIDI in modalità Ciclo
Quando si registra materiale MIDI in modalità ciclo, il risul­tato dipende dalla modalità di Registrazione in Ciclo sele­zionata sulla Barra di Trasporto:
Registrazione in Ciclo: Mix (MIDI)
Ad ogni turno completato, tutto ciò che è stato registrato viene aggiunto alla registrazione precedente sulla stessa parte. Ciò è utile ad esempio per realizzare pattern ritmici (si registra una parte di charleston al primo ciclo, la cassa al secondo ciclo, ecc.).
61
Registrazione in Ciclo: Sovrascrivi (MIDI)
!
Non appena si suona una nota MIDI (o si invia un qualsiasi messaggio MIDI), tutto il materiale MIDI registrato nei ciclo precedenti viene sostituito da quel punto in poi nella parte. Un esempio:
1. Si avvia la registrazione in ciclo di otto misure.
2. La prima take non è abbastanza buona – si inizia diret-
tamente con una nuova take sul turno ciclico successivo, sostituendo la prima take.
3. Dopo aver registrato la seconda take, si lascia conti-
nuare la registrazione e si resta in ascolto, senza suonare niente.
Si ritiene buona la take fino alla misura sette, ad esempio.
4. Al ciclo successivo, si attende fino alla misura sette,
quindi si inizia a suonare.
In questo modo si sostituiscono solo le ultime due misure.
5. Smettere di suonare prima che inizi l’ultimo turno –
altrimenti si sostituisce l’intera take!
Registrazione in Ciclo: Tieni Ultimo
Ogni turno completato sostituisce quello registrato in pre­cedenza. Si noti che:
Il turno in ciclo deve essere completato – se si disattiva
la registrazione o si preme Stop prima che il cursore arrivi al locatore destro, viene conservata la take precedente.
Se non si suona o inserisce alcun dato MIDI durante un
ciclo, non succede niente (viene conservata la take prece­dente).
Registrare diversi tipi di messaggi MIDI
Con i filtri MIDI si possono scegliere con precisione i tipi di eventi da registrare – vedere “Filtri MIDI” a
pag. 64.
Note
Quando si preme e rilascia un tasto sul proprio synth o su un’altra tastiera MIDI, vengono inviati in uscita i messaggi Note On (tasto premuto) e Note Off (tasto rilasciato). Il messaggio di nota MIDI contiene anche l’informazione del canale MIDI utilizzato. Normalmente, tale informazione è sostituita dall’impostazione di canale MIDI della traccia, ma se s’imposta la traccia sul canale MIDI “Qualsiasi”, le note sono riprodotte sui rispettivi canali originali.
Messaggi continui (MIDI CC)
Pitchbend, aftertouch e controller (come modulation wheel, pedale sustain, volume ecc.) sono considerati eventi MIDI continui (l’opposto dei messaggi momentanei tasto su/giù). Se in fase di registrazione si muove la rotel­lina del Pitchbend sul proprio sintetizzatore, questo movi­mento viene registrato insieme al tasto (messaggi di Note On e Note Off), esattamente come ci si aspetterebbe. I messaggi continui, però, possono essere registrati anche dopo la registrazione delle note (perfino prima). Inoltre, si possono registrare anche su tracce a parte, diverse dalle note alle quali appartengono.
Supponiamo, ad esempio, di registrare una o più parti di basso sulla traccia 2. Se si imposta ora un’altra traccia, come la traccia 55, sulla stessa uscita e canale MIDI della traccia 2, è possibile effettuare una registrazione separata dei soli pitchbend, per le parti di basso nella traccia 55. Ciò significa che si attiva la registrazione come al solito e si muove solamente la rotellina del pitchbend durante la ripresa. Fino a quando le due tracce sono impostate sulla stessa uscita e canale MIDI, per lo strumento MIDI è come se le due registrazioni fossero eseguite nello stesso mo­mento.
Messaggi Program Change
Normalmente, quando si passa da un programma ad un altro sulla tastiera MIDI (o qualsiasi altro dispositivo impie­gato per la registrazione), viene inviato in uscita via MIDI un numero come messaggio Program Change corrispon­dente a quel programma. Questi messaggi possono es­sere registrati al volo con la musica, o in seguito su una traccia separata oppure inseriti manualmente nell’Editor dei Tasti o nell’Editor Elenco.
Messaggi System Exclusive (SysEx)
Si tratta di un tipo di messaggi MIDI speciali, usati per tra­smettere dati che hanno senso solo per i dispositivi di un certo modello o marca. I messaggi SysEx possono essere usati per trasmettere un elenco di numeri che in un synth definiscono uno o più suoni. Per maggiori dettagli sulla vi­sualizzazione e l’editing dei messaggi SysEx, consultare la sezione “System Exclusive” a pag. 254.
62
Registrazione
Funzione Ripristina
Questa funzione del menu MIDI trasmette messaggi Note Off e resetta i controller su tutti i canali MIDI; serve se ci sono note bloccate, effetti di vibrato continuo, ecc.
Sono presenti altre due opzioni per eseguire un ripristino (reset):
Cubase Essential può eseguire un reset MIDI automatico
sullo stop.
Questa funzione si attiva/disattiva nella finestra Preferenze (pagina MIDI).
Cubase Essential può inserire automaticamente un
evento di reset alla fine di una parte registrata.
Aprire le Preferenze (pagina MIDI) e attivare l’opzione “Inserisci Eventi Re­set dopo Registrazione”. L’evento di Reset inserito eseguirà il ripristino dei dati dei controller quali Sustain, Aftertouch, Pitchbend, Modulation, Breath Control, ecc.; ciò è utile ad esempio se viene registrata una parte MIDI e il pedale del sustain è ancora premuto dopo l’interruzione della registrazione. Generalmente, in questi casi tutte le parti che seguono sono riprodotte col Sustain, poiché il comando “Pedal Off” non è stato registrato. E’ possibile evitare ciò attivando l’opzione “Inserisci Eventi Reset dopo Registrazione”.
Registrazione Retrospettiva
Questa funzione consente di catturare le note MIDI che si suonano in modalità Stop o durante la riproduzione e tra­sformarle in una parte MIDI “dopo il fatto”. Cubase Essen­tial, infatti, cattura l’ingresso MIDI e lo salva in un buffer di memoria anche quando non è in registrazione.
Procedere come segue:
1. Abilitare l’opzione Registrazione Retrospettiva nella fi-
nestra Preferenze (pagina Registrazione–MIDI).
Si attiva così il buffering d’ingresso MIDI per la registrazione retrospettiva.
2. Assicurarsi che una traccia MIDI sia abilitata alla regi-
strazione.
3. Dopo aver riprodotto un pò del materiale MIDI che si
vuole catturare (sia in modalità Stop che durante la ripro­duzione), selezionare l’opzione Registrazione Retrospet­tiva dal menu Trasporto (o usare il rispettivo comando da tastiera, di default [Shift]-Num[*]).
Il contenuto del buffer MIDI (il materiale appena suonato) viene trasformato in una parte MIDI sulla traccia abilitata alla registrazione. La parte appare alla posizione in cui si trovava il cursore di progetto nel momento in cui si è iniziato a suo­nare – quindi suonando insieme alla riproduzione, le note catturate sono collocate esattamente dove sono state suo­nate rispetto al progetto.
Il parametro Buffer Registrazione Retrospettiva nella fi­nestra Preferenze (pagina Registra-MIDI), determina la quantità di dati che può essere catturata nel buffer MIDI.
Preferenze MIDI
Nella finestra Preferenze sono disponibili altre opzioni e im­postazioni per la registrazione e per la riproduzione MIDI:
Pagina MIDI
Regola Durata
Regola la durata delle note in modo che ci sia sempre un breve margine di tempo tra la fine di una nota e l’inizio dell’altra (della stessa altezza e sullo stesso canale MIDI). Il tempo si definisce in tick. Di default si hanno 120 tick per ciascuna nota da 1/16.
Pagina Registrazione–MIDI
Snap Parti MIDI in Misure
Se attiva, le parti MIDI registrate vengono allungate automaticamente in modo da iniziare e finire a posizioni misura intere. Lavorando in un contesto in Misure, ciò rende più semplici le operazioni di editing (spostamento, du­plicazione, ripetizione, ecc.).
Solo Record negli Editor MIDI
Se questa opzione è attiva e si apre una parte per eseguire operazioni di editing in un editor MIDI, la rispettiva traccia viene abilitata automatica­mente alla registrazione. Inoltre, l’opzione “Abilita la Registrazione” è di­sabilitata per tutte le altre tracce MIDI fino a quando si chiude di nuovo l’editor. Ciò facilita la registrazione di dati MIDI in fase di editing di una parte – si è infatti sempre sicuri che i dati registrati sono collocati nella parte edi­tata e non su una qualsiasi altra traccia.
Intervallo di Cattura MIDI in ms
Quando si registra iniziando dal locatore sinistro, questa opzione garanti­sce che viene registrato anche l’inizio. Talvolta, infatti, capita di registrare una “ripresa perfetta” ma ci si accorge che la primissima nota non è stata inclusa nella registrazione, perché si è iniziato a suonare leggermente in anticipo – cosa assai frustrante! Aumentando il valore Intervallo di Cattura MIDI, Cubase Essential “cattura” gli eventi suonati appena prima dell’inizio della registrazione, eliminando questo problema.
Per una descrizione delle altre opzioni, fare clic sul pulsante Aiuto nella finestra Preferenze.
63
Registrazione
Filtri MIDI
Campo valore Post-roll e interruttore acceso/spento.
Campo valore Pre-roll e interruttore acceso/spento.
La pagina MIDI–Filtri MIDI nella finestra Preferenze, con­sente di evitare la registrazione e/o il thruput (dovuto alla funzione MIDI Thru) di alcuni messaggi MIDI.
La finestra di dialogo è divisa in quattro sezioni:
Sezione Descrizione
Registra Attivando una di queste opzioni si evita che quel tipo di
Thru Attivando una di queste opzioni si evita che quel tipo di
Canali Attivando un pulsante Canale, nessun messaggio MIDI su
Controller Consente di evitare che alcuni tipi di controller MIDI si-
messaggio MIDI sia registrato. Può anche essere in thruput e se è già stato registrato, verrà riprodotto nor­malmente.
messaggio MIDI passi in thruput. Può anche essere regi­strato e riprodotto normalmente.
quel canale MIDI viene registrato o passa in thruput. I mes­saggi già registrati, tuttavia, sono riprodotti normalmente.
ano registrati o passino in thruput. Per filtrare un tipo di controller, selezionarlo dall’elenco in cima alla sezione Controller e fare clic su “Aggiungi”. Esso appare nell’elenco sottostante. Per rimuovere un tipo di controller dall’elenco (per per­mettere che sia registrato o passi in thruput) selezionarlo nell’elenco inferiore e fare clic su “Elimina”.

Opzioni e impostazioni

Preferenze di trasporto per la registrazione
Nella finestra Preferenze (pagina Trasporto) sono disponi­bili un paio di opzioni importanti per la registrazione. Impo­starle in base al proprio metodo di lavoro preferito:
Disattiva Punch In Allo Stop
Se attiva, il Punch In sulla Barra di Trasporto si disattiva automaticamente quando si passa in modalità Stop.
Stop dopo il Punch Out Automatico
Se attiva, la riproduzione si ferma automaticamente dopo un Punch Out automatico (quando il cursore di progetto arriva al locatore destro ed è attivo il Punch Out sulla Barra di Trasporto). Se il valore di post-roll nella Barra di Trasporto è impostato su un valore diverso da zero, la ri­produzione continuerà per il tempo impostato prima di fer­marsi (vedere sotto).
Pre-roll e Post-roll
I campi di valore pre-roll e post-roll (sotto i campi dei loca­tori sinistro/destro) nella Barra di Trasporto possiedono le seguenti funzionalità:
Impostando un valore di pre-roll, Cubase Essential viene istruito in modo da “andare indietro” di una breve sezione ogni volta che viene attivata la registrazione.
Ciò avviene ogni volta che si avvia la riproduzione, ma è più significativo quando si registra dal locatore sinistro (Punch In attivo sulla Barra di Tra­sporto) come descritto in seguito.
Impostando un valore di post-roll, Cubase Essential viene istruito in modo da riprodurre una breve sezione dopo il punch out automatico, prima di fermarsi.
Ciò ha senso solo quando è attivo il Punch Out sulla Barra di Trasporto e nella finestra Preferenze (pagina Trasporto) è attiva l’opzione “Stop dopo il Punch Out Automatico”.
Per attivare o disattivare le funzioni di pre-roll o post-roll, fare clic sul pulsante corrispondente nella Barra di Tra­sporto (vicino al valore pre/post-roll) o usare le opzioni “Usa Pre-Roll e “Usa Post-Roll” nel menu Trasporto.
64
Registrazione
Un esempio:
Click attivato/
disattivato
Preconteggio acceso/ spento
1. Impostare i locatori alle posizioni nelle quali si desidera
iniziare e terminare la registrazione.
2. Attivare Punch in e Punch out sulla Barra di Trasporto.
3. Attivare l’opzione “Stop dopo il Punch Out Automatico”
nella finestra Preferenze (pagina Trasporto).
4. Impostare dei tempi appropriati di pre-roll e post-roll,
facendo clic sui campi corrispondenti nella Barra di Tra­sporto e inserendo i valori di tempo desiderati.
5. Attivare pre-roll e post-roll facendo clic sui pulsante a
fianco dei tempi di pre-roll e post-roll in modo che si illu­minino.
6. Avviare la registrazione.
Il cursore di progetto “va indietro” del tempo specificato nel campo pre-roll e ha inizio la riproduzione. Quando il cursore arriva al locatore sinistro, la registrazione si attiva automaticamente. Quando il cursore raggiunge il lo­catore destro, la registrazione viene disattivata, ma la riproduzione continua per il tempo impostato nel campo prima di fermarsi.
Impostazioni metronomo
Le impostazioni per il metronomo si trovano nella finestra di dialogo Impostazioni Metronomo che si apre dal menu Trasporto.
Utilizzo del metronomo
Il metronomo genera un click in uscita da usare come rife­rimento di tempo. I due parametri che regolano la tempo­rizzazione del metronomo sono il tempo e l’indicazione tempo, così come impostato nell’Editor Traccia Tempo (vedere “Editing della curva tempo” a pag. 268).
Il metronomo si può usare per avere un click di riferimento in registrazione e/o riproduzione, oppure per un precon­teggio (count-in) da sentire quando si avvia la registra­zione dalla modalità Stop. Click e preconteggio si attivano separatamente:
Per attivare il metronomo, fare clic sul pulsante Click
nella Barra di Trasporto.
Si può anche attivare l’opzione “Metronomo Attivo” nel menu Trasporto o usare il tasto di comando rapido corrispondente (di default [C]).
Per attivare il preconteggio, fare clic sul pulsante Pre-
conteggio nella Barra di Trasporto.
Si può anche attivare l’opzione “Preconteggio/Click” nel menu Trasporto o definire un tasto di comando rapido per questa opzione.
Il metronomo può usare un click audio riprodotto dall’hard­ware audio, oppure trasmettere dei dati MIDI ad un disposi­tivo collegato che riproduce il click, o entrambi.
La finestra di dialogo Impostazioni Metronomo presenta le seguenti opzioni:
Opzioni Metronomo
Metronomo in Registrazione/ Riproduzione
Durata del Click
Opzioni Preconteggio
Preconteggio Misure
Usa Indic. Tempo come Avvio Registra­zione
Descrizione
Specifica se il metronomo si sente in riproduzione, regi­strazione o entrambi (quando è attivo il pulsante “Click” sulla Barra di Trasporto).
Se attiva, appare un campo valore a destra nel quale specificare il “ritmo” del metronomo. Normalmente, il me­tronomo genera un “click” per quarto, ma impostandolo a “1/8”, ad esempio, genera degli ottavi (due “click” per quarto). Si possono creare anche ritmi di metronomo particolari (terzine, ecc.).
Descrizione
Stabilisce le misure di count-in del metronomo prima che inizi la registrazione (se nella Barra di Trasporto è attivo il pulsante Preconteggio).
Se attiva, il preconteggio utilizza automaticamente Indi­cazione Tempo e Tempo impostati alla posizione in cui inizia la registrazione.
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Registrazione
Opzioni Preconteggio
Usa Indic. Tempo per Tempo Progetto
Usa Indica­zione Tempo
Click MIDI Descrizione
Attiva Click MIDI
Canale/Porta MIDI
Nota Hi/ Velocity
Note Lo/ Velocity
Click Audio Descrizione
Attiva Click Audio
Descrizione
Se attiva, il preconteggio utilizza l’indicazione tempo im­postata nella traccia tempo. Inoltre, verrà applicata qualsi­asi modifica alla traccia tempo effettuata durante il preconteggio.
Consente di stabilire un’Indicazione Tempo per il precon­teggio. In questa modalità, le modifiche di tempo nella traccia tempo non avranno effetto sul preconteggio.
Stabilisce se il metronomo suona via MIDI o meno.
Qui si sceglie un’uscita e canale MIDI per il “click” del metronomo. Si noti che è possibile selezionare un VST Instrument impostato in precedenza nella finestra VST Instrument da questo menu, consentendo così di poter utilizzare un suono di un VST Instrument per riprodurre il click del metronomo.
Stabilisce numero di nota MIDI e valore di velocity per la “nota high” (il primo quarto della misura).
Stabilisce numero di nota MIDI e valore di velocity per le “note low” (gli altri quarti della misura).
Stabilisce se il metronomo suona tramite l’hardware audio o meno. Con il cursore si può regolare il livello del click.
Bloccare e Sbloccare la Registrazione
Durante la registrazione può capitare di disattivare acciden­talmente la registrazione, ad es. premendo la [Barra Spazia­trice]. Per evitare che ciò accada, è possibile impostare un apposito comando da tastiera nella finestra di dialogo Co­mandi da Tastiera.Se si usa il comando Blocca Registra­zione, il pulsante Registra diventerà grigio e la modalità di registrazione verrà bloccata fino a che non si utilizza il co­mando da tastiera per la funzione Sblocca Registrazione o si entra in modalità Stop.
Se è attiva l’opzione Blocca Registrazione e si desidera
fermare la registrazione (facendo clic su Ferma nella Barra di Trasporto o premendo la [Barra Spaziatrice]), compare una finestra di dialogo, in cui è necessario confermare l’operazione. Si può anche usare prima il comando da ta­stiera Sblocca Registrazione e quindi entrare in modalità Stop, come al solito.
Di default, non vengono assegnati comandi da tastiera a queste funzioni. Nella finestra di dialogo Comandi da Ta­stiera, si trovano le voci dei comandi rapidi corrispondenti nella categoria Trasporto (vedere il capitolo “Comandi da
Tastiera” a pag. 323 per maggiori informazioni su come
impostare i comandi da tastiera).
Ö Questi comandi rapidi sono utili in particolare se combi­nati con altri comandi (ad es. con Registra/Ferma) usando le funzioni macro. In questo modo si ottengono delle macro molto potenti, ottime per migliorare il flusso di lavoro.
Ö Si noti che in modalità Blocca Registrazione, un punch-out automatico alla posizione del locatore destro che potrebbe essere stato impostato sulla Barra di Tra­sporto, verrà ignorato.
Visualizzazione del Tempo di Registrazione rimanente
L’opzione Visualizzazione del Tempo di Registrazione rima­nente consente di vedere il tempo disponibile rimasto per la registrazione. Il tempo disponibile dipende dalla configu­razione corrente, ad esempio dal numero di tracce abilitate alla registrazione, dalle impostazioni del progetto (ad es. dalla frequenza di campionamento), e dalla quantità di spa­zio su hard disk disponibile.
E’ possibile visualizzare o nascondere il display usando l’opzione Visualizzazione del Tempo di Registrazione rima­nente nel menu Periferiche.
Ö Il tempo di registrazione rimanente viene mostrato an­che nella barra di stato sotto l’Elenco Tracce.
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Registrazione
Recupero delle registrazioni audio
!
!
dopo un blocco del sistema
Normalmente, quando un computer si blocca, tutte le modi­fiche eseguite nel progetto corrente dall’ultimo salvataggio vanno perse. Di solito, non esiste un metodo facile e veloce per recuperare il proprio lavoro.
In Cubase Essential, quando il sistema si blocca in fase di registrazione (per mancanza di alimentazione o altri pro­blemi), la registrazione sarà ancora disponibile dal mo­mento in cui è iniziata a quello del blocco.
Se il computer si blocca durante una registrazione, basta riavviare il sistema e controllare la cartella Record del pro­getto (di default si trova nella sotto-cartella Audio all’in­terno della cartella di progetto). Essa contiene il file audio che si stava registrando al momento del blocco.
Questa funzione non costituisce una “regola certa” garantita da Steinberg. Nonostante il programma sia stato migliorato in modo da recuperare le registra­zioni audio in caso di problemi del sistema, è sempre possibile che un crash del computer, una mancanza di alimentazione, ecc., possano danneggiare altri componenti del computer, rendendo impossibile sal­vataggio o recupero dei dati.
Si prega di non provocare volontariamente una situa­zione simile per testare questa funzione. Sebbene i processi interni del programma siano stati perfezio­nati per far fronte a queste situazioni, Steinberg non garantisce che in seguito a tali anomalie altri compo­nenti del computer non siano stati danneggiati.
67
Registrazione
6
Dissolvenze (fade), dissolvenze
incrociate (crossfade) e inviluppi

Creazione delle dissolvenze

In Cubase Essential, per gli eventi audio sono disponibili due tipi principali di dissolvenze (chiamate anche fade-in e fade-out): dissolvenze create usando le maniglie delle dis­solvenze (vedere di seguito) e dissolvenze create da un processo audio (vedere “Dissolvenze create da un pro-
cesso audio” a pag. 70).
Dissolvenze create con le maniglie delle dissolvenze
Gli eventi audio selezionati possiedono delle maniglie di colore blu agli angoli superiori sinistro e destro che pos­sono essere trascinate per creare rispettivamente fade-in o fade-out.
Creazione di un fade-in. La dissolvenza si riflette automaticamente nella forma d’onda dell’evento, fornendo così un’indicazione visiva del risul­tato ottenuto col trascinamento della maniglia della dissolvenza.
Le dissolvenze create con le maniglie non vengono appli­cate alle clip audio direttamente, ma vengono calcolate in tempo reale durante la riproduzione. Quindi, più eventi che fanno riferimento alla stessa clip audio possono avere curve di dissolvenza diverse. Questo però significa anche che molte dissolvenze consumano molte risorse del pro­cessore.
Selezionando più eventi e trascinando le maniglie delle
dissolvenze su uno di essi, si applica la stessa dissolvenza a tutti gli eventi selezionati.
Una dissolvenza si può editare nella finestra di dialogo
delle Dissolvenze, come descritto in seguito.
La finestra di dialogo si apre con un doppio-clic del mouse nella zona so­pra la curva di dissolvenza, oppure selezionando l’evento e scegliendo “Apri Editor delle Dissolvenze” dal menu Audio (si noti che se l’evento presenta entrambe le curve di fade-in e fade-out, si aprono due finestre di dialogo). La forma della curva di dissolvenza si regola nella finestra di dialogo delle Dissolvenze (tale forma è mantenuta quando poi si regola la durata di una dissolvenza).
Si può allungare o accorciare la dissolvenza in ogni mo­mento, trascinando la rispettiva maniglia.
In realtà, lo si può fare anche senza prima selezionare l’evento, cioè senza le maniglie visibili; basta muovere il puntatore del mouse lungo la curva di dissolvenza fino a quando il cursore diventa una freccia bidire­zionale, poi fare clic e trascinare il mouse.
Se nella finestra Preferenze (pagina Visualizzazione Eventi–Audio) si attiva l’opzione “Maniglie delle dissol­venze sempre in primo piano”, le maniglie delle dissolvenze stanno in cima all’evento e delle linee di aiuto verticali indicano l’esatto punto di inizio e fine delle dissolvenze.
Ciò è utile in situazioni in cui si vuole tenere molto basso il volume dell’evento (questa opzione consente infatti di vedere comunque le maniglie delle dissolvenze).
Se l’opzione “Mostra sempre le curve di Volume degli Eventi” è attiva nella finestra di dialogo Preferenze (pagina Visualizzazione Eventi–Audio), le curve di dissolvenza ver­ranno visualizzate in tutti gli eventi, indipendentemente dal fatto che siano o meno selezionate.
Se l’opzione non è attiva, le curve di dissolvenza sono visualizzate solo negli eventi selezionati.
Se l’opzione Linee delle dissolvenze spesse è attiva nella finestra di dialogo Preferenze (pagina Visualizzazione Eventi–Audio), le linee delle dissolvenze e la curva di vo­lume sono più spesse, risultando così più visibili.
Le maniglie delle dissolvenze in cima all’evento e le linee spesse di fade e volume consentono di editare e visualizzare le dissolvenze anche in si­tuazioni in cui il volume dell’evento è molto basso.
Quando l’opzione “Usa Rotella Mouse per Eventi Vo­lumi e Dissolvenze” è attiva nella finestra di dialogo Prefe­renze (pagina Editing–Audio) è possibile usare la rotellina del mouse per spostare verso l’alto o il basso la curva di volume. Tenendo premuto il tasto [Shift] mentre si muove la rotellina del mouse, vengono modificate le curve delle dissolvenze. Ciò è utile in situazioni in cui le maniglie delle dissolvenze non sono visibili (ad esempio a causa di un elevato fattore di zoom).
Quando si posiziona il puntatore del mouse in qualsiasi punto della metà sinistra dell’evento, viene spostato il punto finale del fade-in. Quando il puntatore del mouse si trova invece in qualsiasi punto della metà destra dell’evento, viene spostato il punto iniziale del fade-out.
69
Dissolvenze (fade), dissolvenze incrociate (crossfade) e inviluppi
Ö E’ possibile impostare comandi rapidi per modificare
!
!
!
Per modificare il volume dell’evento trascinare in alto o in basso la maniglia.
La variazione di volume è indicata numericamente sulla linea Info.
La forma d’onda dell’evento riflette le variazioni di volume.
la curva di volume dell’evento e tutte le curve delle dissol­venze, se si preferisce non usare il mouse per questo.
Questi comandi si trovano nella finestra di dialogo Comandi da Tastiera, nella categoria Audio, vedere “Comandi da Tastiera” a pag. 323.
Creare e regolare le dissolvenze con lo strumento Selezione Intervallo
Le dissolvenze “tipo-maniglia” si possono creare e rego­lare anche con lo strumento Selezione Intervallo:
1. Selezionare una sezione dell’evento audio con lo stru-
mento Selezione Intervallo.
Il risultato dipende dalla selezione effettuata:
• Selezionando un intervallo dall’inizio dell’evento, si crea un fade-in all’interno dell’intervallo selezionato.
• Selezionando un intervallo che arriva alla fine di un evento, si crea un fade-out nell’intervallo selezionato.
• Selezionando un intervallo che comprende la sezione centrale di un evento ma non ne raggiunge l’inizio o la fine, si creano un fade-in e un fade-out fuori dall’intervallo selezionato. In altre parole, il fade-in copre la zona compresa tra l’inizio dell’evento e l’inizio dell’intervallo selezionato, mentre il fade-out copre la zona compresa tra la fine dell’intervallo selezionato e la fine dell’evento.
2. Scorrere il menu Audio e selezionare “Sposta i Cursori
nella Selezione”.
Le zone di dissolvenza sono regolate in base all’intervallo di selezione.
Con lo strumento Selezione Intervallo è possibile selezionare più eventi audio su tracce separate ed applicare la dissolvenza a tutti gli eventi contempora­neamente.
Maniglie volume
Un evento audio selezionato presenta anche una maniglia blu nella metà superiore; si tratta della maniglia di volume che consente di variare rapidamente il volume di un evento direttamente nella Finestra Progetto. Essa è collegata diret­tamente all’impostazione del volume sulla linea Info (trasci­nando la maniglia di volume cambia il valore anche sulla linea Info).
Rimuovere le dissolvenze
Per rimuovere le dissolvenze da un evento selezionare l’evento e scegliere “Rimuovi Dissolvenze” dal menu Audio.
In questo modo è anche possibile utilizzare lo strumento Selezione Intervallo per eliminare dissolvenze e dissol­venze incrociate all’interno dell’intervallo selezionato.
Dissolvenze create da un processo audio
Se è stato selezionato un evento audio o la sezione di un evento audio (con lo strumento Selezione Intervallo), si può applicare un fade-in o un fade-out alla selezione usando le funzioni “Fade-In” o “Fade-Out” nel sotto-menu Processa del menu Audio. Queste funzioni aprono la finestra di dia­logo delle Dissolvenze corrispondente, consentendo di specificare una curva di dissolvenza.
Si noti che la durata della zona di dissolvenza di­pende dalla selezione effettuata. In altre parole, la durata della dissolvenza viene specificata prima di aprire la finestra di dialogo delle Dissolvenze.
Inoltre è possibile selezionare più eventi ed applicare a tutti lo stesso processo contemporaneamente.
Le dissolvenze create in questo modo sono applicate alla clip audio invece che all’evento. Si noti che:
• Se in seguito si creano nuovi eventi che fanno riferimento alla stessa clip, questi presenteranno tutti le stesse dissolvenze.
• E’ possibile rimuovere o modificare le dissolvenze in ogni mo­mento nella finestra di dialogo Storia del Processing Offline (vedere “Finestra Storia del Processing Offline” a pag. 144).
Se altri eventi fanno riferimento alla stessa clip audio, un messaggio d’avviso chiede se si vuole processare o meno anche questi eventi.
• L’opzione Continua processa tutti gli eventi che fanno riferi­mento alla clip audio.
70
Dissolvenze (fade), dissolvenze incrociate (crossfade) e inviluppi
• L’opzione Nuova Versione crea una nuova versione separata della clip audio per l’evento selezionato.
E’ anche possibile attivare l’opzione “Non mostrare più
questo messaggio”. Indipendentemente dalla scelta “Con­tinua” o “Nuova Versione”, tutti i processi audio successivi saranno conformi all’opzione scelta.
Si può modificare questa impostazione in ogni momento nella finestra Preferenze (pagina Editing–Audio) con l’opzione “Durante il Processing di Clip Condivise”.

Finestre di dialogo delle Dissolvenze

Display di dissolvenza
Il display di dissolvenza visualizza la forma della curva di dissolvenza. La forma d’onda risultante è di colore grigio scuro, quella corrente è grigio chiaro.
Si può fare clic sulla curva per aggiungere punti oppure fare clic e trascinare i punti esistenti per cambiare la forma della curva. Per rimuovere un punto dalla curva, trascinarlo fuori dal display.
Pulsanti Forma Curva
Questi pulsanti permettono di impostare rapidamente le curve di dissolvenza più comuni.
Le finestre di dialogo delle Dissolvenze appaiono quando si modifica una dissolvenza esistente o quando si usano le funzioni Fade-In/Fade-Out nel sotto-menu Processa del menu Audio. La figura seguente mostra la finestra di dia­logo Fade-In; la finestra di dialogo Fade-Out ha le stesse funzioni ed impostazioni.
Se si apre una finestra di dialogo delle Dissolvenze con
più eventi selezionati, si possono regolare le curve di dis­solvenza di tutti gli eventi nello stesso momento.
E’ utile ad esempio per applicare lo stesso tipo di fade-in a più di un evento.
Tipo di Curva
Queste opzioni determinano se la curva di dissolvenza deve essere costituita da segmenti concavi (pulsante sinistro), convessi (pulsante centrale) o lineari (pulsante destro).
Pulsante Ripristina
Il pulsante Ripristina (sopra il display di dissolvenza a de­stra) è disponibile solo quando si modificano le dissol­venze trascinando le maniglie. Fare clic qui per annullare tutte le modifiche eseguite dall’ultima apertura della fine­stra di dialogo.
Pulsante Come Default
Anche il pulsante “Come Default” è disponibile solo quando si modificano le dissolvenze trascinando le mani­glie. Fare clic su questo pulsante per memorizzare le impo­stazioni correnti come dissolvenza di default. Questa forma sarà usata ogni volta che si creano nuove dissolvenze.
Il valore Lunghezza Dissolvenza
Il valore Lunghezza Dissolvenza è disponibile solo quando si modificano le dissolvenze trascinando le maniglie. Non può essere usato per inserire lunghezze per le dissolvenze in forma numerica. Il formato dei valori indicati qui è deter­minato dal Display Tempo primario nella Barra di Trasporto.
Attivando l’opzione “Applica Durata”, il valore inserito nel campo Lunghezza Dissolvenza sarà usato quando si fa clic su “Applica” o “OK.” Di default, questa opzione non è attiva.
Impostando la dissolvenza corrente come Dissolvenza di Default, il valore “Lunghezza Dissolvenza” diventa parte delle impostazioni di default.
71
Dissolvenze (fade), dissolvenze incrociate (crossfade) e inviluppi
Preset
!
Finestra di dialogo Modifica Dissolvenza
Finestra di dialogo Processa Dissolvenza
Zona di sovrapposizione
Se è stata creata una curva di fade-in o fade-out che si desidera applicare ad altri eventi o clip, si può memoriz­zarla in un preset facendo clic sul pulsante Salva.
Per applicare un preset salvato, selezionarlo dal menu a
tendina.
Per rinominare il preset selezionato, fare doppio-clic sul
nome e digitarne uno nuovo.
Per rimuovere un preset, selezionarlo nel menu a tendina
e fare clic su “Elimina”.
I preset fade-in memorizzati appaiono solo nella fine­stra di dialogo Fade-In, e i preset fade-out appaiono solo nella finestra di dialogo Fade-Out.
Pulsanti Anteprima, Applica e Processa
I pulsanti sulla fila inferiore sono diversi a seconda che l’editing sia stato eseguito con le maniglie o applicato con un processo audio:
Le finestre Modifica Dissolvenza hanno i seguenti pulsanti:
Pulsante Funzione
OK Applica all’evento la curva di dissolvenza impostata e chiude la
Annulla Chiude la finestra di dialogo. Applica Applica all’evento la curva di dissolvenza impostata senza
finestra di dialogo.
chiudere la finestra di dialogo.

Creare le dissolvenze incrociate

Quando sulla stessa traccia si sovrappone del materiale audio è opportuno applicare una dissolvenza incrociata. Si crea una dissolvenza incrociata selezionando due eventi audio consecutivi e scegliendo il comando Dissolvenza In­crociata dal menu Audio o usando il tasto di comando ra­pido corrispondente (di default [X]). Il risultato dipende dal tipo di sovrapposizione dei due eventi:
Se gli eventi si sovrappongono, si crea una dissolvenza incrociata nella zona di sovrapposizione.
La dissolvenza incrociata ha la forma di default – inizialmente lineare e simmetrica, ma che può essere modificata (come descritto in seguito).
Se gli eventi non si sovrappongono ma sono contigui (allineati fine/inizio senza interruzioni) è comunque possi­bile applicare una dissolvenza incrociata – sempre che le rispettive clip audio si sovrappongano! In questo caso, i due eventi sono ridimensionati in modo che si sovrappon­gano ed è applicata una dissolvenza incrociata di durata e forma di default.
Durata e forma della dissolvenza incrociata di default si impostano nella finestra di dialogo Dissolvenza Incrociata (vedere “Pulsanti Default” a
pag. 74).
Le finestre Processa Dissolvenza hanno i seguenti pulsanti:
Pulsante Funzione
Anteprima Riproduce la zona di dissolvenza. La riproduzione si ripete
Processa Applica alla clip la curva di dissolvenza impostata e chiude
Annulla Chiude la finestra di dialogo senza applicare alcuna dissol-
fino a quando si fa clic di nuovo sul pulsante (durante la ri­produzione il pulsante si chiama “Ferma”).
la finestra di dialogo.
venza.
Dissolvenze (fade), dissolvenze incrociate (crossfade) e inviluppi
72
Un esempio:
Clip Audio
Eventi audio
Gli eventi non si sovrappongono, ma le rispettive clip sì. Gli eventi pos­sono quindi essere ridimensionati in modo da sovrapporsi (condizione indispensabile per la creazione di una dissolvenza incrociata).
Selezionando la funzione Dissolvenza Incrociata, i due eventi sono ridimen­sionati in modo da sovrapporsi, quindi si crea una dissolvenza incrociata di default nella zona di sovrapposizione.
Se gli eventi non si sovrappongono nè possono essere
ridimensionati a sufficienza in modo da sovrapporsi, la dis­solvenza incrociata non può essere creata.
Una volta creata una dissolvenza incrociata si può modi-
ficarla selezionando uno o entrambi gli eventi in dissol­venza e scegliendo ancora “Dissolvenza Incrociata” dal menu Audio (o con un doppio-clic del mouse nella zona di dissolvenza).
Si apre la finestra di dialogo Dissolvenza Incrociata (vedere di seguito).
Rimuovere le dissolvenze incrociate
Per rimuovere una dissolvenza incrociata, procedere come segue:
Selezionare gli eventi e scegliere “Rimuovi Dissolvenze”
dal menu Audio.
E’ anche possibile usare lo strumento Selezione Intervallo: trascinare lo strumento Selezione Intervallo in modo tale che la selezione racchiuda tutte le dissolvenze e le dissolvenze incrociate che si intende eliminare e selezionare quindi “Rimuovi Dissolvenze” dal menu Audio.
E’ anche possibile eliminare una dissolvenza incrociata
facendo clic e trascinandola al di fuori della traccia.

Finestra di dialogo Dissolvenza Incrociata

La finestra di dialogo Dissolvenza Incrociata ha sezioni di­stinte ma identiche per le impostazioni delle curve di fade­in e fade-out nella dissolvenza incrociata (a sinistra) e im­postazioni comuni a destra.
Display di Dissolvenza
Mostra rispettivamente la forma della curva di Fade-Out e di Fade-In. Si può fare clic sulla curva per aggiungere punti oppure fare clic e trascinare i punti esistenti per cambiare la forma della curva. Per rimuovere un punto dalla curva, trascinarlo fuori dal display.
Pulsanti Tipo di Curva
Questi pulsanti determinano se la curva di dissolvenza è costituita da segmenti curvilinei (pulsante sinistro) seg­menti curvilinei smussati (pulsante centrale) o segmenti li­neari (pulsante destro).
Pulsanti Forma Curva
Questi pulsanti permettono di impostare rapidamente le curve di dissolvenza più comuni.
Stesso Guadagno e Stessa Potenza
Attivando l’opzione “Stesso Guadagno”, le curve di dis­solvenza sono regolate in modo tale che la somma delle ampiezze di fade-in e fade-out sia uguale lungo tutta l’area di dissolvenza incrociata. Questa funzione spesso è adatta per brevi dissolvenze incrociate.
73
Dissolvenze (fade), dissolvenze incrociate (crossfade) e inviluppi
Attivando l’opzione “Stessa Potenza” le curve di dissol-
!
!
venza sono regolate in modo che l’energia (potenza) della dissolvenza incrociata sia costante lungo tutta l’area di dissolvenza.
Le curve “Stessa Potenza” hanno un solo punto curva modificabile. Quando è selezionata questa modalità non si possono usare i pulsanti “Tipo di Curva” o i preset.
Pulsanti di Riproduzione
I pulsanti “Riproduci Fade-Out” e “Riproduci Fade-In”
permettono di ascoltare solo il Fade-In o il Fade-Out, senza ascoltare la dissolvenza incrociata.
Il pulsante “Riproduci Dissolvenza Incrociata” riproduce
tutta la dissolvenza incrociata. E’ anche possibile utilizzare i controlli della Barra di Tra-
sporto per riprodurre gli eventi audio sui quali è stata eseguita una dissolvenza incrociata. Tuttavia, con questo metodo sono riprodotti anche tutti gli eventi audio non si­lenziati sulle altre tracce.
Pre-roll e Post-roll
Quando si effettua l’ascolto in anteprima con i pulsanti di Riproduzione, si possono attivare il Pre-roll e/o Post-roll. Il “Pre-roll” consente di attivare la riproduzione prima dell’area di dissolvenza, mentre il “Post-roll” consente di in­terrompere la riproduzione dopo l’area di dissolvenza. Ciò è molto utile per ascoltare la dissolvenza in un contesto.
Per specificare la lunghezza di pre-roll e post-roll, fare
clic nei campi di tempo e inserire il tempo desiderato (in secondi e in millisecondi).
Per attivare pre-roll e post-roll, fare clic sui rispettivi pul-
santi. Per disattivarli, fare nuovamente clic sui pulsanti.
Impostazioni Lunghezza
E’ possibile regolare numericamente la durata dell’area di dissolvenza incrociata, nel campo valore “Lunghezza”. Se possibile, la modifica di lunghezza viene applicata equa­mente a “entrambi i lati” della dissolvenza incrociata (Cu­base Essential prova a “centrare” la dissolvenza incrociata).
Per poter ridimensionare la dissolvenza incrociata in questo modo, deve essere possibile ridimensionare l’evento corrispondente. Per esempio, se l’evento si­nistro della dissolvenza incrociata riproduce già fino alla fine la propria clip audio, il suo punto di fine non può essere ulteriormente spostato a destra.
Preset
Se è stato configurato un tipo di dissolvenza incrociata da applicare ad altri eventi, lo si può memorizzare in un preset facendo clic sul pulsante “Salva”.
Per applicare un preset salvato, selezionarlo dal menu a tendina.
Per rinominare il preset selezionato, fare doppio-clic sul nome e digitarne uno nuovo.
Per rimuovere un preset, selezionarlo nel menu a ten­dina e fare clic su “Elimina”.
Pulsanti Default
Facendo clic sul pulsante “Come Default”, tutte le im­postazioni correnti sono memorizzate in una dissolvenza incrociata di default. Sono poi applicate alle nuove dissol­venze incrociate create.
L’impostazione “Lunghezza” della dissolvenza incrociata è inclusa nelle impostazioni di default. Tuttavia, essa viene applicata solamente se gli eventi sui quali si intende ese­guire la dissolvenza incrociata non si sovrappongono, altri­menti questa si troverà nell’area di sovrapposizione (vedere
“Creare le dissolvenze incrociate” a pag. 72).
Facendo sul pulsante “Usa Default”, curve e imposta­zioni della dissolvenza incrociata di Default sono copiate nella finestra di dialogo Dissolvenza Incrociata.
74
Dissolvenze (fade), dissolvenze incrociate (crossfade) e inviluppi
Dissolvenze e dissolvenze
!
!
Incrociate automatiche
Cubase Essential dispone di una funzione Dissolvenze Au­tomatiche che può essere impostata globalmente (cioè per l’intero progetto) e separatamente per ogni traccia audio. Lo scopo della funzione Dissolvenze Automatiche è quello di creare passaggi graduali tra gli eventi, applicando brevi fade-in e fade-out (da 1 a 500ms).
Come citato in precedenza, le dissolvenze vengono calcolate in tempo reale durante la riproduzione. Que­sto significa che in un progetto, più sono le tracce au­dio con la funzione Dissolvenze Automatiche attiva, maggiore è il consumo di risorse del processore.
Si noti che le dissolvenze automatiche non sono indi­cate dalle linee di dissolvenze!
3. Nel campo valore Lunghezza, specificare la durata di Dissolvenze Automatiche o Dissolvenze Incrociate Auto­matiche (da 1 a 500ms).
4. Per regolare la forma delle curve di Fade-In Automatico e Fade-Out Automatico selezionare la pagina “Dissolvenze” ed eseguire le impostazioni come nelle normali finestre di dialogo delle Dissolvenze.
5. Per regolare la forma della curva di Dissolvenza Incro­ciata Automatica, selezionare la pagina “Dissolvenze In­crociate” ed eseguire le impostazioni come nella normale finestra di dialogo Dissolvenze Incrociate.
6. Per usare le impostazioni eseguite in progetti futuri, fare clic sul pulsante “Come Default”.
La prossima volta che si crea un nuovo progetto, esso utilizzerà queste im­postazioni di default.
7. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo.
Impostazioni Dissolvenze Automatiche globali
1. Per eseguire impostazioni delle dissolvenze automati-
che globali, selezionare “Impostazioni Dissolvenze Auto­matiche…” dal menu Progetto.
Si apre la finestra di dialogo Dissolvenze Automatiche del progetto.
2. Usare i box di spunta nell’angolo in alto a destra per
attivare o disattivare rispettivamente le funzioni Fade-In Automatico, Fade-Out Automatico e Dissolvenze Incro­ciate Automatiche.
Impostazioni Dissolvenze Automatiche per una traccia separata
Di default, tutte le tracce audio usano le impostazioni pre­senti nella finestra di dialogo Dissolvenze Automatiche del progetto. Tuttavia, dato che la funzione Dissolvenze Auto­matiche utilizza molte risorse di calcolo della CPU è me­glio disattivarla globalmente ed attivarla solo sulle singole tracce, secondo le necessità:
1. Clic-destro sulla traccia nell’elenco tracce e scegliere “Impostazioni Dissolvenze Automatiche…” dal menu con­testuale (o selezionare la traccia e fare clic sul pulsante “Impostazioni Dissolvenze Automatiche” nell’Inspector).
Si apre la finestra di dialogo Dissolvenze Automatiche della traccia; è identica a quella del progetto, ma con l’aggiunta dell’opzione “Usa le Im­postazioni del Progetto”.
2. Disattivare l’opzione “Usa le Impostazioni del Progetto”.
A questo punto, tutte le impostazioni che si eseguono sono applicate so­lamente alla traccia.
3. Configurare a piacere le Impostazioni Dissolvenze Automatiche e chiudere la finestra di dialogo.
Tornare alla impostazioni del progetto
Per fare in modo che una traccia utilizzi le Impostazioni Dissolvenze Automatiche globali, aprire la finestra di dia­logo Dissolvenze Automatiche per la traccia e attivare l’opzione “Usa le Impostazioni del Progetto”.
75
Dissolvenze (fade), dissolvenze incrociate (crossfade) e inviluppi
7

La Traccia Arranger

Introduzione

La traccia Arranger permette di lavorare con le sezioni del progetto in modo non lineare, per semplificare al massimo la fase di arrangiamento. Anziché spostare, copiare e in­collare gli eventi nella Finestra Progetto per creare un pro­getto lineare, è possibile definire il modo in cui devono essere riprodotte le diverse sezioni, come in una playlist.
Per fare ciò, è possibile definire degli Eventi Arranger, or­dinarli in un elenco e quindi aggiungere le ripetizioni desi­derate. Si tratta di un metodo di lavoro innovativo e più orientato sui pattern, a complemento dei normali metodi di editing lineari nella Finestra Progetto.
Si possono creare diverse Catene Arranger, in modo da memorizzare versioni diverse di una song nel progetto senza sacrificare la versione originale. Una volta creata una catena Arranger soddisfacente, è possibile “unire” l’elenco, creando un normale progetto lineare basato sulla catena Arranger.
E’ anche possibile usare la Traccia Arranger per perfor­mance dal vivo sul palco, nei club o a delle feste.

Configurare la Traccia Arranger

Supponiamo di avere preparato vari file audio che costitui­scono la base di una tipica song pop (intro, strofa, ritornello e inciso). A questo punto si vogliono ordinare questi file.
Il primo passo consiste nel creare una traccia Arranger. Sulla traccia Arranger si definiscono sezioni specifiche del progetto creando eventi Arranger, i quali possono avere una durata qualsiasi, si possono sovrapporre e non sono limitati da inizio o fine di eventi e parti esistenti. Procedere come segue:
1. Aprire il progetto per il quale si intende creare gli eventi
Arranger.
2. Aprire il menu Progetto e selezionare Arranger dal
sotto-menu Aggiungi Traccia (oppure fare clic-destro nell’elenco tracce e scegliere Aggiungi Traccia Arranger).
Viene aggiunta una traccia Arranger. In un progetto ci può essere solo una traccia Arranger, ma è possibile configurare più di una catena Arran­ger per questa traccia (vedere “Gestire le Catene Arranger” a pag. 79).
3. Assicurarsi che sulla toolbar della Finestra Progetto sia attiva la funzione Snap e che l’opzione Tipo Snap sia impostata in modo da consentire agli eventi Arranger di scattare a posizioni appropriate nel progetto.
E’ attiva la risoluzione Snap su Eventi, quindi nella Finestra Progetto i nuovi eventi disegnati scattano verso gli eventi esistenti.
4. Nella traccia Arranger usare lo strumento Disegna per disegnare un evento della durata desiderata.
Viene aggiunto un evento Arranger, denominato “A” di default. Tutti gli eventi successivi sono nominati in ordine alfabetico.
Per rinominare un evento Arranger, selezionarlo e cam­biarne il nome nella linea Info della Finestra Progetto, o te­nendo premuto [Alt]/[Option], eseguendo un doppio-clic sul nome nella catena Arranger (vedere di seguito) e inse­rendo un nuovo nome.
Si consiglia di assegnare i nomi agli eventi Arranger seguendo la strut­tura del progetto (ad esempio, Strofa, Ritornello, ecc.).
5. Creare tutti gli eventi necessari per il progetto.
In questo esempio sono stati creati eventi Arranger che seguono la strut­tura di una classica song pop. Si noti che nel progetto non si ha una linea tempo reale: la sequenza musicale è determinata dagli eventi arranger.
Gli eventi possono essere spostati, ridimensionati e can­cellati con le tecniche di editing standard. Si noti che:
Per modificare la lunghezza di un evento, selezionare lo strumento Freccia, fare clic e trascinare gli angoli inferiori dell’evento nella direzione desiderata.
Se si copia un evento Arranger (con un [Alt]/[Option]­trascinamento o i comandi Copia/Incolla), si crea un nuovo evento con lo stesso nome di quello originale.
Questo nuovo evento tuttavia, sarà completamente indipendente dall’evento originale.
Facendo doppio-clic su un evento arranger, lo si ag­giunge alla catena Arranger corrente.
77
La Traccia Arranger

Lavorare con gli Eventi Arranger

Fare clic sul pulsante “e”…
…per aprire l’Editor Arranger.
A questo punto si hanno vari eventi arranger che costitui­scono i mattoni costruttivi principali dell’arrangiamento. Il prossimo passo consiste nell’organizzare questi eventi usando le funzioni dell’Editor Arranger.
Creare una catena Arranger
La catena Arranger si configura nell’Editor Arranger o nell’Inspector della traccia Arranger. L’Editor Arranger si apre facendo clic sul pulsante “e” dell’Inspector o dell’Elenco Tracce.
A destra dell’Editor Arranger, sono elencati gli eventi Arran­ger disponibili, nell’ordine in cui questi appaiono sulla linea del tempo. A sinistra si trova la catena Arranger vera e pro­pria, che indica l’ordine di riproduzione degli eventi (dall’alto in basso) e quante volte questi devono essere ripetuti.
Inizialmente la Catena Arranger è vuota – la si configura aggiungendo gli eventi dall’elenco alla catena stessa. Esistono molti modi per aggiungere eventi alla catena Arranger.
Facendo doppio-clic sul nome di un evento nella se-
zione della finestra sulla destra (o nella Finestra Progetto).
Quando si seleziona un evento nella catena Arranger sulla sinistra, l’evento viene aggiunto sopra quello selezionato. Se non vengono sele­zionati degli eventi nella Catena Arranger, l’evento verrà aggiunto alla fine dell’elenco.
Selezionando uno o più eventi nell’elenco, facendo clic­destro e scegliendo “Aggiungi Selezionato nella Catena Arranger”.
In questo modo vengono aggiunti gli eventi selezionati alla fine dell’elenco.
Eseguendo un drag & drop degli eventi Arranger dall’elenco sulla destra alla Catena Arranger sulla sinistra.
Una linea blu di inserimento mostra dove va a finire l’evento trascinato.
Un evento viene trascinato nella Catena Arranger.
Trascinando gli eventi Arranger dalla Finestra Progetto alla Catena Arranger.
A questo punto si dovrebbero avere gli eventi Arranger or­ganizzati nella sequenza tipica di una song pop. Tuttavia, sono stati usati file audio lunghi solo poche misure – per trasformare la sequenza in un “brano” (o almeno in una bozza di struttura della song), questi file devono essere ri­prodotti in loop; ecco a cosa serve la funzione Ripetizioni.
Per ripetere più volte un evento procedere come segue:
Fare clic nel campo Ripetizioni dell’evento, digitare il nu­mero di ripetizioni desiderate e premere [Invio].
Quando si riproduce la catena Arranger, la colonna Contatore indica quale ripetizione dell’evento è riprodotta in quel momento.
78
La Traccia Arranger
Fare clic nel campo Modalità per un evento e selezio-
Prima Ripetizione dello step corrente della Catena
Step Catena Precedente
Step Catena Successivo Ultima Ripetizione dello step
corrente della Catena
nare l’opzione di ripetizione desiderata.
Opzione Pulsante Descrizione
Normale In questo modo, la Catena Arranger verrà ripro-
Ripeti Sempre
Pausa Dopo Ripetizioni
dotta nel modo in cui è stata impostata.
In questa modalità, l’evento Arranger corrente viene ripetuto in loop finché non si fa clic su un al­tro evento nell’Editor Arranger o si preme Ripro­duci nuovamente.
In questa modalità, la riproduzione della catena Ar­ranger viene fermata dopo che sono state ripro­dotte tutte le ripetizioni dell’evento Arranger corrente.
Riproducendo la catena Arranger si potrà ora ascoltare l’arrangiamento completo. Procedere come segue:
1. Assicurarsi che sia attiva la modalità Arranger.
In modalità Arranger, il progetto viene riprodotto usando le impostazioni Arranger.
2. Posizionare la finestra dell’Editor Arranger in modo da
riuscire a vedere la traccia Arranger nella Finestra Pro­getto e fare clic nella colonna Freccia dell’evento in cima all’elenco, così che la freccia diventi blu.
Il cursore di progetto dovrebbe di conseguenza saltare all’inizio del primo evento specificato nella catena Arranger.
3. Attivare la riproduzione (dall’Editor Arranger o sulla
Barra di Trasporto).
Gli eventi sono riprodotti nell’ordine specificato.
Trascinare gli eventi tenendo premuto [Alt]/[Option] per creare delle copie degli oggetti selezionati.
Il punto d’inserzione per le operazioni di spostamento e copia è indicato nell’elenco da una linea blu o rossa. Una linea blu indica che lo sposta­mento o la copia sono possibili; una linea rossa indica che lo sposta­mento o la copia degli eventi alla posizione corrente non sono consentiti.
Usare la colonna Ripetizioni per specificare quante volte deve essere ripetuto ogni evento.
Fare clic sulla freccia a sinistra di un evento nella catena Arranger per spostare la posizione di riproduzione all’inizio di quell’evento.
Per eliminare un evento dall’elenco, cliccarci sopra col tasto destro e selezionare “Rimuovi Toccato” dal menu contestuale. Per rimuovere più eventi, selezionarli, fare clic-destro e scegliere “Rimuovi Selezionato”.
Navigazione
Per navigare tra gli eventi arranger, si usano i pulsanti di tra­sporto Arranger:
Questi controlli sono disponibili nell’Editor Arranger, nella toolbar della Finestra Progetto e nella Barra di Trasporto.
Nell’Editor Arranger, l’evento corrente riprodotto è indicato da una freccia nella colonna più a sinistra e gli indicatori nella colonna Contatore.
Editing della Catena Arranger
Nella Catena Arranger sulla sinistra, è possibile eseguire le seguenti operazioni:
Selezionare gli eventi con [Ctrl]/[Command]-clic o
[Shift]-clic.
Trascinare gli eventi per spostarli nell’elenco.
Gestire le Catene Arranger
Si possono creare più catene Arranger, in modo da avere versioni diverse da riprodurre. Nell’Editor Arranger, i pul­santi sulla toolbar a destra hanno le seguenti funzioni:
Pulsante Descrizione
Fare clic qui per rinominare la catena Arranger corrente.
Crea una nuova catena Arranger vuota.
79
La Traccia Arranger
!
Pulsante Descrizione
Crea un duplicato della catena Arranger corrente contenente gli stessi eventi.
Rimuove la catena Arranger corrente selezionata. E’ disponi­bile solo se è stata creata più di una catena Arranger.
Nell’Inspector, queste funzioni sono accessibili dal menu
a tendina Arranger (che si apre facendo clic sul campo nome Arranger).
Le catene Arranger create sono elencate nel menu a tendina Nome, situato a sinistra dei pulsanti nell’Editor Arranger, in cima alla traccia Arranger nell’Inspector, e nell’elenco tracce. Si noti che per poter selezionare un’al­tra Catena Arranger dal menu a tendina, deve essere at­tiva la modalità Arranger.

Uniformare la Catena Arranger

Una volta trovata una catena Arranger desiderata, si può uniformarla (cioè convertire la catena in un progetto line­are). Procedere come segue:
1. Fare clic sul pulsante Appiattisci (o selezionare Appiat-
tisci Catena dal menu a tendina nell’Inspector della traccia Arranger).
Eventi e parti nel progetto vengono riordinati, ripetuti, ridimensionati, spostati e/o eliminati (se non appartengono ad un evento Arranger utiliz­zato) in modo da corrispondere esattamente alla catena Arranger.
Pulsante Appiattisci
2. Attivare la riproduzione.
Il progetto viene riprodotto esattamente come nella modalità Arranger, ma si può vederlo e lavorarci come al solito.
Opzioni di Appiattimento
Talvolta potrebbe essere utile mantenere gli eventi Arran­ger originali anche dopo aver uniformato la traccia Arran­ger. Usando le opzioni di appiattimento, è possibile definire la catena da uniformare, dove questa deve essere salvata e come deve essere chiamata, oltre ad altre opzioni.
1. Fare clic sul pulsante delle opzioni di Appiattimento.
2. Nella finestra che compare, selezionare le opzioni
desiderate.
Nella sezione Originale è possibile specificare la Catena Arranger che deve essere uniformata. Le opzioni disponi­bili sono:
Opzione Descrizione
Catena Attuale Se attiva, solo la catena attuale verrà uniformata. Catene Verificate Se attiva, è possibile selezionare la catena Arranger
Tutte le catene Se attiva, tutte le catene Arranger del progetto cor-
che si intende uniformare nell’elenco sulla sinistra.
rente verranno uniformate.
Uniformando la catena Arranger è possibile che eventi e parti siano rimossi dal progetto. Usare la funzione Appiattisci solo quando non si desidera più modificare la traccia/catena Arranger. Se non si è si­curi, salvare una copia del progetto prima di unifor­mare la catena Arranger.
80
La Traccia Arranger
La sezione Destinazione consente di decidere dove deve essere salvato il risultato dell’operazione di uniformazione (appiattimento). Le opzioni disponibili sono:
Opzione Descrizione
Progetto Attuale
Nuovo Progetto
Questa opzione è disponibile solo se è stata selezionata “Catena Attuale” come opzione Originale. Se si attiva questa opzione, il risultato dell’uniformazione della catena corrente verrà salvato nel progetto corrente.
Se attiva, è possibile uniformare una o più catene in un nuovo progetto. In questo caso potrebbe essere utile usare le opzioni di rinomina. Se si attiva l’opzione “Aggiungi Nome Catena”, i nomi delle catene verranno messi tra parentesi vi­cino al nome del progetto. Se si attiva l’opzione “Usa Nome Catena”, i nuovi progetti prenderanno il nome delle catene Arranger attuali. Se si attiva l’opzione “Aggiungi Numero”, i nuovi progetti prenderanno il nome di quelli vecchi, con un numero aggiunto tra parentesi.
Nella sezione Opzioni è possibile regolare altre imposta­zioni. Le opzioni disponibili sono:
Opzione Descrizione
Mantieni Traccia Arranger
Crea Copie Eventi Reali
Non Separare Eventi
Apri Nuovi Progetti
Se si attiva questa opzione, la traccia Arranger viene mantenuta quando si uniforma la catena Arranger. Atti­vare “Rinomina Eventi Arranger” per affiancare un numero agli eventi, in base al loro utilizzo. Se ad esempio si usa l’evento Arranger “A” per due volte, la prima volta che compare viene rinominato “A 1” mentre la seconda “A 2”.
Normalmente, si hanno copie condivise quando si uni­forma la traccia Arranger. Se si attiva questa opzione, vengono invece create copie reali.
Se questa opzione è attiva, le note MIDI che iniziano prima o che sono più lunghe dell’evento Arranger non saranno incluse. Solo le note MIDI che iniziano e fini­scono all’interno dei bordi dell’evento Arranger vengono prese in considerazione.
Se attiva, viene creato un nuovo progetto per ciascuna catena Arranger uniformata. Se si attiva l’opzione “Nuovi Progetti in Cascata” i progetti aperti vengono disposti a cascata.

Modalità Live

Se è stata impostata un traccia Arranger e questa viene ri­prodotta, si ha anche la possibilità di influenzare l’ordine di riproduzione “dal vivo”. Si noti che la modalità Arranger deve essere attivata per poter usare la modalità Live.
1. Aggiungere una traccia Arranger selezionando “Arran­ger” dal sotto-menu Aggiungi Traccia del menu Progetto.
2. Creare gli eventi Arranger desiderati disegnando con lo strumento Disegna nella traccia Arranger.
3. Impostare una catena Arranger nell’Inspector della traccia Arranger o nell’Editor Arranger, attivare la modalità Arranger e riprodurre il progetto.
A questo punto è possibile usare gli eventi Arranger elen­cati nella sezione inferiore dell’Inspector per riprodurre il proprio progetto in modalità Live.
4. Passare in modalità Live facendo clic sulla piccola freccia nell’elenco in basso dell’Inspector, a sinistra dell’evento Arranger che si intende triggerare.
L’evento Arranger verrà ripetuto in loop in maniera continua, finché non si fa clic su un altro evento Arranger. Ciò può essere utile se si desidera ad esempio eseguire in loop un solo di chitarra con una lunghezza flessibile.
Per fermare la modalità Live, fare clic sul pulsante Ferma o tornare alla riproduzione “normale” in modalità Arranger, facendo clic su qualsiasi evento arranger nell’elenco in alto.
In quest’ultimo caso, la riproduzione continuerà dall’evento Arranger in cui si è fatto clic. Verrà sempre preso in considerazione il menu a tendina Modalità Jump. Se la griglia è impostata su “1 Misura” e si fa clic sul pul­sante Ferma, la riproduzione verrà interrotta dopo la misura successiva.
3. E’ ora possibile uniformare la traccia Arranger facendo
clic sul pulsante Appiattisci.
Se si desidera effettuare ulteriori arrangiamenti, fare clic sul pulsante “In­dietro” e apportare le necessarie modifiche. Le impostazioni di uniforma­zione verranno mantenute.
4. Fare clic sul pulsante “Indietro” per tornare all’Editor
Arranger o chiudere la finestra facendo clic sul pulsante Chiudi.
La Traccia Arranger
81
L’evento Arranger attivo verrà riprodotto secondo quanto definito, prima di saltare a quello successivo.
Opzione Descrizione
Niente Salta immediatamente alla sezione successiva. 4 Misure,
2Misue
1 Misura Salta alla sezione successiva alla linea della misura successiva. 1 Quarto Salta alla sezione successiva al quarto successivo. Fine Riproduce la sezione corrente fino alla fine, quindi salta alla se-
Quando viene selezionata una di queste modalità, viene posi­zionata una griglia di 4 o 2 misure (a seconda dell’impostazione) sull’evento Arranger attivo. Ogni volta che si raggiunge la rispet­tiva linea della griglia, la riproduzione salterà all’evento Arranger successivo. Un esempio: Si immagini di avere un evento Arranger lungo 8 misure, con la griglia impostata su 4 misure. Quando il cursore si trova in qual­siasi punto all’interno delle prime 4 misure dell’evento Arranger nel momento in cui si raggiunge l’evento Arranger successivo, la riproduzione salterà all’evento successivo quando viene rag­giunta la fine della quarta misura dell’evento Arranger. Quando il cursore si trova in qualsiasi punto all’interno delle ultime 4 mi­sure dell’evento Arranger, la riproduzione salterà all’evento suc­cessivo alla fine dell’evento. Quando un evento è più breve di 4 (o 2) misure ed è selezio­nata questa modalità, la riproduzione salterà alla sezione suc­cessiva alla fine dell’evento.
zione successiva.

Arrangiare la propria musica per dei video

Il tempo relativo della propria traccia Arranger può essere preso come riferimento al posto del tempo del progetto. Ciò è utile se si intende usare la traccia Arranger per com­porre musica per dei video e adattare ad esempio una se­zione specifica di video con la musica, ripetendo il numero corrispondente di eventi Arranger.
Se si posiziona il proprio dispositivo master esterno di sincronizzazione in una posizione che non coincide con il tempo di inizio del progetto, Cubase Essential salterà au­tomaticamente alla posizione corretta nella traccia Arran­ger e inizierà da lì la riproduzione (viene cioè trovata la posizione relativa corretta e non il tempo assoluto del progetto). Il riferimento per il timecode esterno può essere il MIDI o qualsiasi altro Timecode che può essere interpre­tato/letto da Cubase Essential.
Un esempio:
1. Impostare un progetto con una traccia MIDI e tre parti MIDI. La prima dovrebbe iniziare alla posizione 00:00:00:00 e finire alla posizione 00:01:00:00, la seconda dovrebbe ini­ziare alla posizione 00:01:00:00 e finire alla posizione 00:02:00:00 e la terza dovrebbe iniziare alla posizione 00:02:00:00 e finire alla posizione 00:03:00:00.
2. Attivare il pulsante Sync nella Barra di Trasporto.
3. Aggiungere una traccia Arranger e creare eventi Ar-
ranger che coincidono con le parti MIDI.
4. Impostare una catena Arranger “A-A-B-B-C-C”, atti­vare la modalità Arranger e riprodurre il progetto.
5. Far partire il Timecode esterno alla posizione 00:00:10:00 (all’interno dell’intervallo di “A”).
Nel progetto, viene individuata la posizione 00:00:10:00 e si potrà ascol­tare la sezione A in riproduzione. Niente di speciale!
A questo punto, si andrà a vedere cosa accade se il pro­prio dispositivo master esterno di sincronizzazione inizia a una posizione che non coincide con il tempo di inizio del progetto:
6. Iniziare alla posizione 00:01:10:00 (all’interno dell’in­tervallo di quella che in origine era la sezione “B”).
Nel progetto, viene individuata la posizione 00:01:10:00 e si potrà ascol­tare la sezione “A” in riproduzione, poiché essa suona due volte nelle traccia Arranger.
7. Far partire il Timecode esterno alla posizione 00:02:10:00 (all’interno dell’intervallo di quella che in ori­gine era la sezione “C”).
Nel progetto, viene individuata la posizione 00:01:10:00 e si potrà ascol­tare la sezione “B” in riproduzione, poiché suona “più avanti” nella traccia Arranger.
Ö Se la modalità Arranger non è attiva o se non esiste una traccia Arranger, Cubase Essential funzionerà come sempre.
82
La Traccia Arranger
8

Il Mixer

Presentazione

Questo capitolo contiene informazioni dettagliate sugli elementi usati per missare materiale audio e MIDI, e sulle varie configurazioni del Mixer.
Alcune funzioni del Mixer non sono descritte in questo ca­pitolo; esse sono:
Configurazione e utilizzo degli Effetti audio.
Vedere il capitolo “Effetti audio” a pag. 100.
Configurazione e utilizzo degli effetti MIDI.
Vedere il capitolo “Parametri ed effetti MIDI in tempo reale” a pag. 206.
Automazione di tutti i parametri del Mixer.
Vedere il capitolo “Automazione” a pag. 128.
Mixdown di più tracce audio (completo di automazione
ed effetti, se si desidera) su un singolo file audio.
Vedere il capitolo “Esporta Mixdown Audio” a pag. 272.

Panoramica

Il Mixer è un normale ambiente di controllo di livelli, pan, Solo/Mute, ecc., per canali MIDI e audio.
Aprire il Mixer
Il Mixer si apre in vari modi:
Selezionando Mixer dal menu Periferiche.
Facendo clic sull’icona Mixer nella toolbar.
Con un tasto di comando rapido (di default [F3]).
Facendo clic sul pulsante Mixer nel pannello Periferiche.
Il pannello Periferiche si apre selezionando Mostra Pannelli dal menu Pe­riferiche.
Quali tipi di canale è possibile visualizzare nel Mixer?
Nel Mixer si possono visualizzare i seguenti tipi di canale traccia:
•Audio
•MIDI
• Canali Return effetti (Canale FX nella Finestra Progetto)
• Canali Gruppo
• Canali Tracce Instrument Nel Mixer, l’ordine delle strisce di canale Audio, MIDI, In-
strument, Gruppo ed Effect Return (da sinistra a destra) corrisponde a quello dell’elenco tracce (dall’alto in basso) nella Finestra Progetto. Riordinando questi tipi di traccia nell’elenco tracce, il nuovo ordine si riflette nel Mixer.
Inoltre, nel Mixer sono visualizzati anche i seguenti tipi di canali:
• Canali ReWire attivi (vedere il capitolo “ReWire” a pag. 302).
• Canali VST Instrument (vedere il capitolo “VST Instrument e
Tracce Instrument” a pag. 116).
I canali ReWire non possono essere riordinati e, nel pan­nello principale del Mixer, appaiono sempre a destra degli altri canali (vedere di seguito). I canali VST Instrument (VSTi) si possono riordinare nell’elenco tracce; il nuovo ordine si riflette poi nel Mixer.
Nel Mixer non sono visualizzati gli altri tipi di tracce.
84
Il Mixer
Bus di Uscita nel mixer
Pulsanti Leggi/Scrivi Tutta l’Automazione
Pulsanti Memorizza/Ri­muovi Viste (+/-) e menu Seleziona Viste Canale, vedere “Set Viste Canale” a pag. 86
Con questi pulsanti indica­tori, è possibile selezionare i tipi di canali che vengono visualizzati nel mixer (vedere
“Definire i tipi di canale da visualizzare/nascondere” a pag. 85) e/o che verranno
influenzati dai comandi (ve­dere “Destinazione Co-
mando” a pag. 86).
Alterna le strisce di canale nel mixer, tra “Tutti gli obiet­tivi impostati su ‘Largo’” e “Tutti gli obiettivi impostati su ‘Stretto’”.
Apre la finestra Connes­sioni VST, vedere “Fine-
stra Connessioni VST” a pag. 11.
Reset Mixer/ Reset Canali
Copia/incolla imposta­zioni canale, vedere
“Copia impostazioni tra canali audio” a pag. 95
Pulsanti Mute e Solo Globale
Canali Audio
Canali Gruppo
Canali ReWire
Canale MIDI
Canali VST Instrument
Canali FX
Canali di uscita
Opzioni “Nascondibile” – vedere sotto
Mostra tutti i Canali
Opzioni “Destinazione Co­mando” – vedere “Destina-
zione Comando” a pag. 86.
I Bus di Uscita sono rappresentati da canali di uscita nel mixer. Essi vengono visualizzati in un “pannello” a sè stante, separato da un divisore mobile e con una propria barra di scorrimento orizzontale, vedere “I canali di uscita” a pag. 89.

Configurare il Mixer

La finestra del mixer può essere configurata in diversi modi, per adattarsi alle proprie esigenze e per ottimizzare lo spa­zio su schermo. Viene di seguito riportata una panoramica delle diverse opzioni di visualizzazione (le descrizioni se­guenti danno per assunto che si ha un progetto attivo con­tenente alcune tracce).
Il mixer visualizza i fader dei canali per le diverse tracce del proprio progetto. A destra del pannello dei fader si trova il fader del canale di uscita. Sulla sinistra si trova il pannello comune che consente di definire delle impostazioni globali che interessano tutti i canali.
Definire i tipi di canale da visualizzare/ nascondere
Si può specificare quali tipi di canale visualizzare o na­scondere nel Mixer. Nella parte bassa del pannello co­mune si trova una fila verticale di vari pulsanti indicatori; ogni indicatore rappresenta un tipo di canale da visualiz­zare o nascondere nel Mixer.
Pannello comune
Il pannello comune si trova a sinistra nella finestra del Mixer e contiene le impostazioni per modificare aspetto e funzio­nalità del Mixer stesso, oltre che le impostazioni globali per tutti i canali.
Per mostrare/nascondere un tipo di canale, fare clic sul
rispettivo pulsante.
Se un indicatore è scuro, nel Mixer è visualizzato il tipo di canale corri­spondente; se è arancio il tipo di canale corrispondente è nascosto.
Visualizzare/nascondere i singoli canali (opzione “Nascondibile”)
Nel Mixer è possibile anche visualizzare/nascondere sin­goli canali di qualsiasi tipo. Per farlo, si deve assegnare ai canali la condizione “Nascondibile”, che consente di na­scondere quel tipo di canali in maniera collettiva. Proce­dere come segue:
1. Facendo [Alt]/[Option]-clic nella sezione in alto al centro
della striscia di canale si attiva l’opzione “Nascondibile”.
Viene visualizzata l’icona “/” se è attiva l’opzione “Nascondibile” per una striscia di canale.
2. Ripetere l’operazione per tutti i canali da nascondere.
85
Il Mixer
3. Fare clic sul pulsante “Nascondi Canali impostati su
Controlli Destinazione Comando sul pannello comune
!
‘Nascondibile’” nel pannello comune.
Sono nascosti tutti i canali impostati su “Nascondibile”. Per visualizzarli nuovamente, fare clic un’altra volta sul pulsante, oppure fare clic sul pul­sante “Mostra tutti i Canali” in fondo al pannello comune.
Sotto il pulsante “Nascondi Canali impostati su ‘Nascon­dibile’”, si trovano tre pulsanti aggiuntivi.
Essi possiedono le seguenti funzionalità:
Opzione Descrizione
Imposta canali selezionati su ‘Nascondibile’
Rimuovi condizione ‘Nascondibile’ da Canali Selezionati
Rimuovi ‘Nascondi­bile’ da ogni Canale
Attiva “Nascondibile” per tutti i canali specificati come “Destinazione Comando”, vedere sotto.
Disattiva “Nascondibile” per tutti i canali specificati come “Destinazione Comando”, vedere sotto.
Disattiva la condizione “Nascondibile” su tutti i ca­nali del Mixer.
Destinazione Comando
Le funzioni Destinazione Comando consentono di specifi­care quali canali sono influenzati dai “comandi” (in pratica tutte le funzioni che si possono assegnare a tasti di co­mando rapido) quando si lavora nel Mixer, ad esempio la larghezza delle strisce di canale, ecc. Le funzioni Destina­zione Comando si definiscono nel pannello comune o nel menu contestuale del Mixer.
Set Viste Canale
I Set Viste Canale sono configurazioni della finestra del Mixer che permettono di scegliere rapidamente vari layout del Mixer. Procedere come segue:
1. Configurare il Mixer a piacere per salvarlo in un Set di
Viste.
Sono memorizzate le seguenti impostazioni:
• Opzioni per le singole strisce di canale, ad esempio, Stretto o Largo e se la striscia di canale è (o può essere) nascosta o meno.
• Condizione nascondi/mostra per i vari tipi di canale.
2. Fare clic sul pulsante “Memorizza Viste” (il segno +)
alla base del pannello comune.
3. Appare una finestra di dialogo che consente di dare
un nome al Set Viste Canale.
4. Fare clic su OK per memorizzare il Set Viste Canale
corrente.
Si può tornare a questa configurazione del Mixer in ogni
momento facendo clic sul pulsante “Seleziona Viste Ca­nale” (la freccia verso il basso a sinistra del pulsante “Me­morizza Viste”) e selezionandola dal menu a tendina.
Per rimuovere un Set Viste Canale canale memorizzato,
selezionarlo e fare clic sul pulsante “Rimuovi Viste” (il segno -).
Sono disponibili le seguenti opzioni:
• Tutti i Canali – Selezionarla se si vuole che i comandi agiscano su tutti i canali.
• Solo Selezionato – Selezionarla se si vuole che i comandi agi­scano solo sui canali selezionati.
• Escludi Uscite – Selezionarla se non si vuole che i comandi agiscano sui canali di uscita.
Alcune periferiche di controllo remoto (come Houston di Steinberg) possiedono questa funzione, quindi si possono usare per selezionare i vari Set Viste Canale.
86
Il Mixer
Impostare la larghezza delle strisce di canale
Ogni striscia di canale può essere impostata in modalità “Largo” o “Stretto” usando il pulsante Canale Stretto/ Largo sopra il fader a sinistra.
Pulsante Canale Stretto/Largo
Le strisce di canale strette presentano un fader stretto,
pulsanti in miniatura e il menu a tendina delle opzioni delle Viste.
Strisce di canale stretta e larga
Selezionando “Tutti gli obiettivi impostati su ‘Stretto’” o
“Tutti gli obiettivi impostati su ‘Largo’” nel pannello comune, sono influenzate tutte le strisce di canale selezionate come Destinazione Comando (vedere “Destinazione Comando” a
pag. 86).
87
Il Mixer

Strisce di canale relative all’audio

Pannello comune (vedere “Pannello
comune” a pag. 85)
Controlli Automazione del canale
Pulsanti Abilita la Registrazione e Monitor
Si apre il pannello di controllo del VST Instrument.
Indicatore di livello
Fader di livello
Pulsante Edit (apre la finestra Impostazioni Canale)
Indicatori Insert/EQ/Send e pulsanti bypass (vedere di seguito)
Nome del canale
Condizione Nascondi­bile del canale
Pulsante Stretto/Largo
Controllo Pan
Tutti i tipi di canale relativi all’audio (Audio, traccia Instru­ment, canali di uscita, Gruppo, Return effetto, VST Instru­ment e ReWire) in pratica presentano lo stesso tipo di striscia di canale, con le seguenti differenze:
• Solo i canali delle tracce Audio e Instrument possiedono un pulsante Monitor e Abilita la Registrazione.
• I canali di Uscita non dispongono di mandate (send).
• I canali delle tracce Instrument e VST Instrument possiedono un pulsante aggiuntivo per l’apertura del pannello di controllo dello strumento.
• I canali di Uscita possiedono indicatori di clipping.
Indicatori di Insert/EQ/Send e pulsanti bypass
I tre pulsanti indicatori in ogni striscia di canale audio pos­siedono le seguenti funzionalità:
Se in un canale è attivo un effetto in Insert o Send, op­pure un modulo EQ, si illumina il rispettivo pulsante.
Gli indicatori degli effetto sono blu, quello dell’EQ è verde.
Facendo clic su questi pulsanti quando sono illuminati, la rispettiva sezione d’EQ o effetti viene bypassata.
Il bypass è indicato da pulsanti gialli; facendo nuovamente clic sul pul­sante, si disattiva il bypass.
88
Il Mixer

Strisce di canale MIDI

Fader di livello (Volume MIDI)
Indicatore di livello (Velocity)
Controlli Automazione del canale
Controllo Pan
Pulsanti Monitor ed Abi­lita la Registrazione
Pulsante Edit
Mute e Solo
Indicatori Insert/Send e pulsanti bypass
Pulsante Canale Stretto/Largo
Condizione Nascondibile
Indicatore di livello del bus
Lettura/Scrittura Automazione
Indicatore di clipping, vedere “Impostare i livelli
d’ingresso” a pag. 56.
Pulsante Edit
Indicatori Insert/EQ e pulsanti bypass
Controllo Pan
Pulsanti Mute e Solo
Fader volume del bus
Le strisce di canale MIDI permettono di controllare volume e pan del proprio strumento MIDI (sempre che siano confi­gurate per ricevere i corrispondenti messaggi MIDI). Que­ste impostazioni sono disponibili anche nell’Inspector delle tracce MIDI.

I canali di uscita

I bus di uscita configurati nella finestra Connessioni VST sono rappresentati da canali di uscita nel mixer. Essi sono visualizzati in un “pannello” separato (a destra delle strisce di canale regolari), con i propri divisori e barre di scorri­mento orizzontali. La striscia del canale di uscita è molto simile a quella degli altri canali audio.
Per maggiori informazioni su come impostare i bus di in­gresso e uscita, consultare il capitolo “Connessioni VST:
Configurazione dei bus di ingresso e uscita” a pag. 9.
Le procedure di assegnazione dei canali audio ai bus sono descritte nella sezione “I canali di uscita” a pag. 89.
Il bus Main Mix (il bus di uscita di default) viene usato per il monitoraggio. Per informazioni sul monitoraggio, ve­dere “Monitoraggio” a pag. 13.

Procedure di missaggio elementari

Impostare il volume nel Mixer
Nel mixer, ciascuna striscia di canale è dotata di un fader del volume.
Per i canali audio, i fader controllano il volume dei canali prima che questi vengano assegnati (direttamente o tra­mite un gruppo) a un bus di uscita.
Un fader su un canale d’uscita determina il livello d’uscita master di tutti i canali audio inviati a quel bus d’uscita.
I canali MIDI gestiscono le variazioni di volume del fader nel Mixer trasmettendo in uscita messaggi MIDI di volume agli strumenti collegati.
Perché ciò funzioni correttamente, gli strumenti collegati devono essere configurati per rispondere ai messaggi MIDI (in questo caso, un volume MIDI).
Le impostazioni dei fader sono indicate numericamente sotto i fader, in dB per i canali audio e in volume MIDI (da 0 a 127) per i canali MIDI.
Si può fare clic nei campi valore dei fader ed inserire un valore numerico digitandolo sulla tastiera del computer.
Per regolazioni di precisione tenere premuto [Shift] mentre si muovono i fader.
Tenendo premuto [Ctrl]/[Command] e facendo clic su un fader, lo si riporta al valore di default (0.0dB per i canali, o un volume MIDI di 100 per i canali MIDI).
Questo reset ai valori di default vale per quasi tutti i parametri del Mixer.
89
Il Mixer
Si possono usare i fader per equilibrare il volume tra i ca-
!
!
Un canale in Mute nel Mixer.
L’indicatore Mute Globale illuminato sul pannello comune indica che sono silenziati uno o più canali.
nali audio e MIDI ed eseguire un mix manuale muovendo i fader ed altri controlli durante la riproduzione. Con la fun­zione Scrittura (vedere “Abilitare e disabilitare la scrittura
dei dati di automazione” a pag. 129) si possono automa-
tizzare i livelli e la maggior parte delle operazioni nel Mixer.
E’ anche possibile definire impostazioni di volume statiche per un evento nella linea info o con la mani­glia di volume (vedere “Maniglie volume” a pag. 70).
Indicatori di livello dei canali audio
In Cubase Essential, quando si riproduce l’audio, gli indi­catori di livello nel Mixer visualizzano il livello di ogni canale audio.
Direttamente sotto all’indicatore di livello si trova un pic-
colo campo dati che mostra il livello più alto registrato nel segnale.
Fare clic su quest’area per resettare i livelli di picco.
Se il livello di picco del segnale audio supera 0dB, l’indi­catore di livello numerico indica un valore positivo (cioè sopra 0dB).
Ö Cubase Essential usa un processing interno a 32 bit a virgola mobile; virtualmente perciò il margine di livello è il­limitato – i segnali possono cioè oltrepassare i 0dB senza clipping. Un livello superiore di 0dB per canali audio indi­viduali non cosituisce infatti un problema in sé (la qualità audio non si degrada per questo).
Tuttavia, quando molti segnali ad alto livello sono missati su un bus d’uscita, potrebbe essere necessario abbassare di molto il livello del canale d’uscita (vedere di seguito). Di conseguenza, è bene mantenere i livelli massimi per i canali audio individuali a circa 0dB.
Indicatori di livello dei canali di uscita
Per i canali di uscita le cose sono diverse; questi canali possiedono indicatori di clipping.
Quando si registra, il clipping si può verificare durante la
conversione analogico/digitale nell’hardware audio.
E’ anche possibile che si verifichi il clipping nel segnale che è stato regi­strato sul disco. Per maggiori informazioni, vedere “Impostare i livelli d’in-
gresso” a pag. 56.
Nei bus d’uscita, l’audio a virgola mobile è convertito alla risoluzione dell’hardware audio. Nel dominio audio a cifra intera, il livello massimo è 0dB – a livelli superiori s’illumina l’indicatore di clipping su ogni bus.
Gli indicatori di clipping illuminati su un bus indicano un clipping vero e proprio – una distorsione digitale che dovrebbe sempre essere evitata.
Se si illumina l’indicatore di clipping su un canale d’uscita, resettare l’indicatore cliccandoci sopra ed abbassare il livello fino a quando l’indicatore non si illumina più.
Indicatori di livello dei canali MIDI
Gli indicatori di livello dei canali MIDI non visualizzano livelli di volume veri e propri, ma indicano i valori di velocity delle note riprodotte sulle tracce MIDI.
Tracce MIDI impostate sullo stesso canale MIDI e sulla stessa uscita
Se si hanno più tracce MIDI impostate sullo stesso canale MIDI (e assegnate alla stessa uscita MIDI), eseguendo le regolazioni di volume e pan per una di queste tracce MIDI/ canali Mixer, si influenzano anche tutti gli altri canali del Mixer impostati alla stessa combinazione canale/uscita MIDI.
Solo e Mute
Pulsanti Mute e Solo
I pulsanti Mute e Solo si usano per silenziare uno o più ca­nali. Si applicano le seguenti regole:
Il pulsante Mute silenzia il canale selezionato.
Facendo nuovamente clic sul pulsante Mute, il canale viene tolto dallo stato di mute. E’ possibile silenziare più canali contemporaneamente. Mettendo in mute i Canali Gruppo si possono ottenere due risultati di­versi, a seconda di come sono state impostate le Preferenze (vedere “Im-
postazioni dei canali Gruppo” a pag. 95). Un canale in mute è indicato
dal pulsante Mute illuminato, oltre che dall’indicatore Mute Globale sul pannello comune.
90
Il Mixer
Facendo clic sul pulsante Solo di un canale si silenziano
[Alt]/[Option]-clic su un pulsante Solo…
…per attivare Annulla Solo per quel canale.
tutti gli altri canali.
Un canale in Solo è indicato dal pulsante Solo illuminato, oltre che dall’in­dicatore Solo Globale sul pannello comune. Per disattivare il Solo fare clic di nuovo sul pulsante Solo.
Si possono mettere in Solo più canali contemporanea-
mente.
Tuttavia, premendo [Ctrl]/[Command] e facendo clic sul pulsante Solo di un canale, tutti gli altri canali in Solo sono automaticamente tolti dal Solo (questa modalità Solo, cioè, è esclusiva).
Con un [Alt]/[Option]-clic su un pulsante Solo, si attiva
l’“Annulla Solo” per quel canale.
In questa modalità, il canale non è silenziato se si mette in Solo un altro canale. Per disattivare Annulla Solo, eseguire di nuovo un [Alt]/[Option]­clic sul pulsante Solo.
Per togliere dal Mute o dal Solo tutti i canali fare clic su-
gli indicatori Mute o Solo sul pannello comune.
Impostare il Pan nel Mixer
Il controllo Pan (panorama)
Nel Mixer i controlli Pan servono per collocare un canale tra i lati sinistro e destro del campo sonoro stereo. Di default, sui canali audio stereo il Pan controlla il bilanciamento tra i canali sinistro e destro. Ciò si può cambiare nella finestra Preferenze; scegliendo una delle altre modalità Pan (vedere di seguito), si può impostare il Pan in modo indipendente per il canale sinistro e quello destro.
Per regolazioni Pan di precisione tenere premuto [Shift]
mentre si muove il controllo Pan.
Per selezionare la posizione Pan centrale (default), tenere
premuto [Ctrl]/[Command] e fare clic sul controllo Pan.
Nei canali MIDI, il controllo Pan trasmette messaggi pan
MIDI.
Il risultato dipende da come lo strumento MIDI è configurato per rispon­dere ai messaggi pan – consultare la documentazione dello strumento.
L’impostazione “Modalità Panorama Stereo” (solo canali audio)
Nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto si trova il menu a tendina Modalità Panorama Stereo dal quale si può selezionare una tra diverse modalità Pan. Il concetto è che senza una compensazione d’energia, l’energia data dalla somma dei lati sinistro e destro è più alta (forte) se un ca­nale è bilanciato al centro piuttosto che a sinistra o destra.
Per rimediare a questo, il valore Modalità Panorama Stereo permette di attenuare i segnali bilanciati al centro di -6, -4.5 o -3dB (default). Selezionando l’opzione 0dB si disattiva il panning ad energia costante. Sperimentare queste tre mo­dalità per trovare quella che offre i risultati migliori in una determinata situazione. Si può anche scegliere l’opzione “Stessa Potenza” grazie alla quale l’energia del segnale ri­mane la stessa indipendentemente dal panning.

Procedure specifiche per l’audio

Questo capitolo descrive opzioni e procedure di base nel Mixer relative ai canali audio.
Uso della finestra Impostazioni Canale
Per ogni striscia di canale audio nel Mixer e nell’Inspector e per ogni traccia audio nell’elenco tracce è disponibile il pul­sante Edit (“e”).
Facendo clic su questo pulsante si apre la finestra Impo­stazioni Canale Audio VST; di default essa contiene:
• Una sezione con otto slot per gli effetti in Insert (vedere “Effetti
audio” a pag. 100).
• Quattro moduli EQ con il relativo display della curva d’EQ (ve­dere “Impostazioni di Equalizzazione” a pag. 93).
• Una sezione con otto mandate (vedere “Effetti audio” a pag.
100).
• Un duplicato della striscia di canale del mixer
Si può personalizzare la finestra Impostazioni Canale MIDI visualizzando/nascondendo i vari pannelli e/o cambiandone l’ordine:
• Per specificare i pannelli da visualizzare/nascondere, fare clic­destro nella finestra Impostazioni Canale e attivare/disattivare le rispettive opzioni nel sotto-menu Definisci Vista del menu contestuale.
91
Il Mixer
• Per cambiare l’ordine dei pannelli selezionare “Impostazioni”
!
Fare clic sul pulsante Edit per aprire la finestra Impostazioni Canale.
nel menu a tendina Definisci Vista e usare i pulsanti “Sposta Su” e “Sposta Giù”.
Per ulteriori informazioni consultare il capitolo “Personaliz-
zazione” a pag. 316.
Ciascun canale possiede la propria finestra di impostazioni per i canali (è comunque possibile visualizzarli tutti nella stessa finestra se si desidera – vedere sotto).
La finestra Impostazioni Canale si usa per le seguenti ope­razioni:
• Applicare l’equalizzazione (vedere “Impostazioni di Equalizza-
zione” a pag. 93).
• Applicare effetti in Send (vedere “Effetti audio” a pag. 100).
• Applicare effetti in Insert (vedere “Effetti audio” a pag. 100).
• Copiare le impostazioni canale per applicarle ad un altro ca­nale (vedere “Copia impostazioni tra canali audio” a pag. 95).
Cambiare i canali nella finestra Impostazioni Canale
E’ possibile visualizzare tutte le impostazioni canale da una singola finestra.
Se nella finestra Preferenze (pagina Editing–Progetto & Mixer) è attiva l’opzione “Sync Progetto e Selezione Mixer” ciò può essere eseguito “automaticamente”:
Aprire la finestra Impostazioni Canale di una traccia e collocarla in modo da vedere sia la Finestra Progetto che quella Impostazioni Canale.
Selezionando una traccia nella Finestra Progetto, automati­camente si seleziona il rispettivo canale nel Mixer (e vice­versa). Se una finestra Impostazioni Canale è aperta, essa mostra immediatamente le impostazioni del canale selezio­nato. Ciò consente di avere una singola finestra Imposta­zioni Canale aperta in una comoda posizione sullo schermo, da usare per tutte le impostazioni d’EQ ed effetti sul canale.
Si può anche selezionare un canale manualmente (cam­biando quindi quello visualizzato nella finestra Impostazioni Canale). Procedere come segue:
1. Aprire la finestra Impostazioni Canale di un qualsiasi canale.
2. Aprire il menu a tendina Seleziona Canale da Editare, facendo clic sul pulsante freccia a sinistra del numero ca­nale in cima al fader.
Tutte le impostazioni canale sono applicate a en­trambi i lati di un canale stereo.
3. Selezionare un canale dal menu a tendina per visualiz­zare le impostazioni canale nella finestra Impostazioni Ca­nale aperta.
In alternativa, si può selezionare un canale nel Mixer fa­cendo clic sulla rispettiva striscia di canale (assicurarsi di non fare clic su un controllo, altrimenti si cambia il valore del rispettivo parametro).
Si seleziona il canale e viene aggiornata la finestra Impostazioni Canale.
Per aprire più finestre Impostazioni Canale contempora­neamente premere [Alt]/[Option] e fare clic sui pulsanti Edit (e) dei rispettivi canali.
92
Il Mixer
Impostazioni di Equalizzazione
In Cubase Essential, ciascun canale audio possiede un EQ parametrico interno che presenta fino a quattro bande. Ci sono vari modi per visualizzare e regolare gli equalizzatori:
Selezionando le pagine “Equalizzatori” o “Curva di EQ”
nell’Inspector.
La sezione “Equalizzatori” è simile alla sezione “Equalizzatori” della fine­stra Impostazioni Canale, mentre la sezione “Curva di EQ” visualizza un display in cui è possibile “disegnare” una curva di EQ. Nell’Inspector è possibile impostare l’EQ solo per i canali basati su tracce audio.
Ö Si noti che di default appare solo la pagina Equalizza­tori. Per vedere la pagina Curva di EQ, fare clic-destro su una pagina dell’Inspector (non nella zona vuota sotto l’Ins­pector) e attivare l’opzione “Curva di EQ”.
Usando la finestra Impostazioni Canale.
Essa offre sia i cursori dei parametri che un display curva nel quale è possibile fare clic con il mouse (la finestrella Equalizzatori + Curve); esso permette anche di memorizzare e richiamare i preset d’EQ.
Verrà più avanti descritto come impostare l’EQ nella finestra Impostazioni Canale; i parametri sono comunque gli stessi di quelli presenti nel mixer.
Il pannello EQ + Curve nella finestra Impostazioni Canale dispone di quattro moduli di EQ con i cursori dei parametri, un display curva EQ e alcune funzioni aggiuntive in alto.
Usare i controlli dei parametri
1. Attivare un modulo di EQ, facendo clic sul rispettivo pulsante acceso/spento.
Sebbene i moduli abbiano diverse frequenze di default e diversi nomi, essi possiedono lo stesso intervallo di frequenze (da 20Hz a 20kHz). L’unica differenza tra i moduli è che si possono specificare diversi tipi di filtri per ciascun modulo individuale (vedere di seguito).
2. Impostare l’enfasi o l’attenuazione con il controllo Gain – il cursore superiore.
L’intervallo dei valori è ± 24dB.
3. Impostare la frequenza con il cursore Frequenza.
Si tratta della frequenza centrale dell’intervallo di frequenze (da 20 Hz a 20kHz) da attenuare o enfatizzare.
4. Fare clic sul cursore inferiore a sinistra per aprire il menu a tendina Tipo Filtro e scegliere il filtro desiderato.
Le bande “eq1” e “eq4” possono agire da filtri shelving o passa alto/passa basso, mentre “eq2” ed “eq3” agiscono solo come filtri parametrici.
5. Impostare il valore di Q con il cursore inferiore sulla destra.
Questo valore determina la larghezza della banda di frequenza influenzata dal filtro. Valori alti corrispondono a intervalli di frequenza più stretti.
6. Se necessario, è possibile attivare e impostare fino a quattro moduli di EQ.
Si noti che è possibile anche modificare i parametri numericamente, facendo clic in un campo valore ed inse­rendo i valori desiderati di guadagno, frequenza o Q.
Uso del display curva
Quando si attivano i moduli d’EQ e si eseguono le impo­stazioni, queste si riflettono automaticamente nel display curva sopra. Si possono regolare le impostazioni diretta­mente nella curva (o combinare a piacere i due metodi):
1. Per attivare un modulo EQ fare clic nel display curva.
Viene aggiunto un punto curva e si attiva uno dei moduli EQ sottostanti.
2. Impostare l’EQ trascinando il punto curva nel display.
Si può regolare il guadagno (trascinando in alto o in basso) e la fre­quenza (trascinando a sinistra o destra).
3. Per impostare il parametro Q, premere [Shift] e trasci­nare il punto curva in alto o in basso.
La curva EQ si restringe o si allarga mentre si trascina il punto curva.
Si può anche limitare l’editing premendo [Ctrl]/[Com­mand] (s’imposta solo il guadagno) o [Alt]/[Option] (s’im­posta solo la frequenza) mentre si trascina il punto curva.
93
Il Mixer
4. Per attivare un altro modulo EQ, fare clic da qualche
altra parte nel display e procedere come descritto sopra.
5. Per spegnere un modulo EQ, fare doppio-clic sul ri-
spettivo punto curva (o trascinarlo fuori dal display).
6. Per riflettere (“invertire”) la curva di EQ sull’asse x, fare
clic sul pulsante a destra del display della curva.
Il pulsante Inverti Equalizzatori
Bypassare l’EQ
Ogni volta che su un canale si attivano uno o più moduli EQ, il pulsante EQ nella striscia di canale del Mixer, nell’In­spector (sezioni Equalizzatori e Canale), nell’elenco tracce e nella finestra Impostazioni Canale (in alto a destra nella sezione EQ) s’illumina in verde.
E’ possibile anche bypassare tutti i moduli EQ; ciò è utile per confrontare il suono con e senza EQ. Procedere come segue:
Nel Mixer, elenco tracce e sezione Canale dell’Inspector,
fare clic sul pulsante di stato dell’EQ in modo che s’illumini in giallo.
Per disattivare il bypass dell’EQ, fare clic di nuovo sul pulsante, in modo che torni ad illuminarsi in verde.
Nell’Inspector (pagina Equalizzatori) e nella finestra Im-
postazioni Canale fare clic sul pulsante Bypass (accanto al pulsante EQ) in modo che s’illumini in giallo.
Fare clic di nuovo per disattivare il bypass dell’EQ.
Uso dei Preset EQ
Alcuni utili preset di base sono inclusi nel programma. Si possono usare come sono oppure come punto di partenza per ulteriori regolazioni.
Per richiamare un preset, scorrere il menu a tendina Pre­set nella finestra Impostazioni Canale o nell’Inspector e se­lezionare uno dei preset disponibili.
Per memorizzare le impostazioni d’EQ correnti in un pre­set, selezionare “Salva Preset” nei menu a tendina Preset e inserire il nome desiderato per il preset nella finestra di dia­logo che compare.
Per rinominare il preset selezionato, scegliere “Rinomina Preset” dal menu a tendina ed inserire un nuovo nome.
Per eliminare il preset selezionato, scegliere “Rimuovi Preset” dal menu a tendina.
Ö E’ possibile anche applicare impostazioni EQ (e Insert) dai preset traccia (vedere “Applicare le impostazioni di In-
sert ed EQ dai preset traccia” a pag. 195).
EQ nella panoramica del canale
Se nell’Inspector viene selezionata la sezione “Canale”, si ottiene una panoramica di quali moduli EQ, effetti in insert e in send sono attivati per quel canale.
Facendo clic sul rispettivo indicatore (da1 a 4), si accende o spegne il modulo EQ corrispondente.
Bypass dell’EQ nel mixer, nella finestra Impostazioni Canale e nell’Ins­pector
Ripristina EQ
Nel menu a tendina Preset, nella finestra Impostazioni Ca­nale e nell’Inspector, si trova il comando Ripristina. Selezio­narlo per disattivare tutti i moduli di EQ e riportare tutti i parametri di EQ ai loro valori di default.
La panoramica del canale nell’Inspector
94
Il Mixer
Copia impostazioni tra canali audio
E’ possibile copiare tutte le impostazioni canale di un ca­nale audio e incollarle su uno o più canali diversi. Ciò vale per tutti i tipi di canale basati sull’audio. Per esempio, si possono copiare le impostazioni d’EQ da una traccia audio ed applicarle ad un canale Gruppo o VST Instrument, se si desidera che queste abbiano lo stesso suono.
Procedere come segue:
1. Nel Mixer, selezionare il canale dal quale copiare le im-
postazioni.
2. Fare clic sul pulsante “Copia Impostazioni del Primo
Canale Selezionato” nel pannello comune.
3. Selezionare il canale sul quale copiare le impostazioni e
fare clic sul pulsante “Incolla Impostazioni su Canali Sele­zionati” (sotto il pulsante “Copia Impostazioni del Primo Ca­nale Selezionato”).
Le impostazioni sono applicate al canale selezionato.
E’ possibile copiare le impostazioni tra diversi tipi di canali, ma saranno usate solo quelle disponibili nel canale di de­stinazione:
• Ad esempio, poiché i canali di uscita non dispongono di effetti in Send, copiando da questi, le impostazioni dei Send nel ca­nale di destinazione rimangono inalterate.
Pulsanti Inizializza Canale e Reset Mixer
Il pulsante Inizializza Canale si trova nella parte inferiore della sezione Striscia di Controllo nella finestra Impostazioni Canale (se questa sezione della finestra Impostazioni Ca­nale non è visibile, aprire il menu contestuale e selezionare “Striscia di Controllo” nel sotto-menu Definisci Vista). Il pul­sante Inizializza Canale resetta il canale selezionato alle im­postazioni di default.
Analogamente, il pannello comune del Mixer presenta un pulsante Reset Mixer/Reset Canali – cliccandoci sopra, un messaggio d’avviso chiede se si vogliono resettare tutti i canali o solo quelli selezionati.
Le impostazioni di default sono:
• Tutta l’EQ, le impostazioni degli effetti in Insert e in Send sono disattivate e resettate.
• I pulsanti Solo/Mute sono disattivati.
• Il fader è impostato a 0dB.
• Il Pan è collocato in posizione centrale.
Utilizzo dei canali Gruppo
E’ possibile inviare le uscite di più canali audio ad un gruppo. Ciò consente di controllare i livelli dei canali con un fader, applicare a tutti gli stessi effetti ed EQ, ecc. Per creare un canale Gruppo procedere come segue:
1. Selezionare Aggiungi Traccia dal menu Progetto e
scegliere “Canale Gruppo” dal sotto-menu che compare.
2. Scegliere la configurazione canale desiderata e fare
clic su OK.
Un canale Gruppo s’aggiunge all’elenco tracce e la rispettiva striscia di canale viene aggiunta nel Mixer. Di default la prima striscia di canale Gruppo si chiama “Gruppo 1”, ma si può rinominarla come si fa con un qualsiasi altro canale nel Mixer.
3. Aprire il menu a tendina Assegnazione Uscita per un
canale che si vuole assegnare al canale gruppo e selezio­nare il canale gruppo.
L’uscita del canale audio viene ora inviata al gruppo selezionato.
4. Eseguire la stessa operazione per gli altri canali che si
desidera assegnare al gruppo.
Impostazioni dei canali Gruppo
Nel Mixer le strisce di canale Gruppo sono (quasi) identi­che a quelle dei canali audio. Le funzioni del Mixer descritte in precedenza in questo capitolo valgono anche per i ca­nali Gruppo. Tuttavia si osservi che:
E’ possibile assegnare l’uscita di un gruppo a un bus di
uscita o a un altro gruppo.
Non si può assegnare un gruppo a sé stesso. L’assegnazione avviene tramite il menu a tendina Assegnazione Uscita nell’Inspector (selezionare la sotto-traccia per il Gruppo nell’Elenco Tracce).
I canali Gruppo non hanno menu a tendina Assegnazione
Ingresso, pulsanti Monitor o Abilita la Registrazione.
Gli ingressi, infatti, non sono mai collegati direttamente a un gruppo.
95
Il Mixer
Il Solo è automaticamente vincolato per i canali asse-
!
gnati ad un gruppo e per il canale Gruppo stesso.
Mettendo in Solo un canale Gruppo, anche tutti i canali assegnati al gruppo sono posti automaticamente in Solo. Analogamente, mettendo in Solo un canale assegnato ad un gruppo si pone automaticamente in Solo il canale Gruppo.
Il Mute dipende dall’opzione “Canali Gruppo: anche sor­genti in Mute” della finestra Preferenze (pagina VST).
Di default, silenziando un Canale Gruppo, l’audio non passa attraverso il gruppo. Tuttavia, altri canali assegnati direttamente a quel Canale Gruppo non sono silenziati. Se uno di questi canali ha gli Aux Send assegnati ad al­tri canali Gruppo, FX o bus d’uscita, questi si sentono comunque. Se è attiva l’opzione “Canali Gruppo: anche sorgenti in Mute” nella finestra Preferenze (pagina VST), silenziando un canale Gruppo, anche tutti gli altri canali assegnati direttamente ad esso sono silenziati. Premendo di nuovo il pulsante “Mute” si toglie dal Mute il Canale Gruppo e tutti gli altri canali as­segnati direttamente ad esso. I canali che erano in Mute prima che venisse silenziato il Canale Gruppo non “ricordano” il loro stato di Mute ed escono dal Mute quando il Canale Gruppo viene tolto dal Mute.
L’opzione “Canali Gruppo: anche sorgenti in Mute” non influenza la scrittura del Mute in automazione. Scrivendo l’automazione del Mute su un canale Gruppo s’influenza solo il canale Gruppo, non i ca­nali ad esso assegnati. Mentre si scrive l’automa­zione, gli altri canali si silenziano quando questa opzione è attiva. Tuttavia, in riproduzione, solo il Canale Gruppo risponde all’automazione.
Un’applicazione dei canali Gruppo è il loro impiego come “rack effetti” – vedere il capitolo “Effetti audio” a pag. 100.
Bus d’uscita
Cubase Essential usa un sistema di bus d’ingresso/uscita configurabili nella finestra Connessioni VST. Questo è de­scritto nel capitolo “Connessioni VST: Configurazione dei
bus di ingresso e uscita” a pag. 9.
I bus d’uscita permettono d’inviare l’audio dal programma alle uscite dell’hardware audio.
Visualizzazione dei bus d’uscita nel Mixer
Nel Mixer i bus d’uscita sono visualizzati come canali d’uscita in un pannello separato a destra del Mixer. Per vi­sualizzare/nascondere questo pannello, fare clic sul pul­sante Nascondi Canali di Uscita nel pannello comune del Mixer.
Ogni canale d’uscita è come una normale striscia di ca­nale audio. E’ possibile eseguire le seguenti operazioni:
• Regolare i livelli master di tutti i bus d’uscita configurati con i fader di livello.
• Aggiungere effetti o EQ sui canali d’uscita (vedere il capitolo
“Effetti audio” a pag. 100).

Procedure specifiche per il MIDI

Questo capitolo descrive le procedure di base per i canali MIDI nel Mixer.
Uso della finestra Impostazioni Canale
Per ogni striscia di canale MIDI nel Mixer (e per ogni trac­cia MIDI nell’elenco tracce o nell’Inspector) è disponibile un pulsante Edit (“e”).
Cliccandoci sopra si apre la finestra Impostazioni Canale MIDI. Di default, essa presenta un duplicato della striscia di canale nel Mixer, una sezione con quattro Insert MIDI e una con quattro effetti MIDI in Send.
Si può personalizzare la finestra Impostazioni Canale MIDI visualizzando/nascondendo i vari pannelli e/o cambian­done l’ordine:
• Per specificare i pannelli da visualizzare/mostrare, fare clic­destro nella finestra Impostazioni Canale MIDI e attivare/disat­tivare le rispettive opzioni nel sotto-menu Definisci Vista del menu contestuale.
• Per cambiare l’ordine dei pannelli selezionare “Impostazioni” nel menu a tendina Definisci Vista e usare i pulsanti “Sposta Su” e “Sposta Giù” nella finestra di dialogo che si apre.
96
Il Mixer
Ciascun canale MIDI possiede la propria finestra Imposta­zioni Canale.
Finestra Impostazioni Canale MIDI

Utility

Collega/Scollega Canali
Questa funzione si usa per “collegare” (mettere in link) i ca­nali selezionati nel Mixer, in modo che qualsiasi modifica eseguita su un canale si rifletta sugli altri canali del gruppo. Si possono collegare tutti i canali quanti desiderati ed an­che creare tutti i gruppi di canali collegati che si vuole. Per il collegamento dei canali nel Mixer procedere come segue:
1. Premere [Ctrl]/[Command] e fare clic su tutti i canali da vincolare.
Uno [Shift]-clic consente di selezionare un intervallo continuo di canali.
3. Selezionare “Collega Canali” dal menu contestuale.
Per scollegare i canali, selezionarne uno in collegamento
e scegliere “Scollega Canali” dal menu contestuale del Mixer.
I canali sono scollegati. Si noti che non è necessario selezionare tutti i canali in collegamento; basta selezionarne uno.
Ö Non è possibile togliere i singoli canali dalla condizione “Collegato”.
Per eseguire impostazioni individuali su un canale collegato, premere [Alt]/[Option] quando si cambia l’impostazione.
Cosa viene collegato?
Per i canali collegati si applicano i seguenti criteri:
Tra i canali sono collegati solo i controlli di livello, Mute,
Solo, selezione, Monitor e Abilita la Registrazione.
Impostazioni effetti/EQ/pan/assegnazione ingresso e uscita non sono collegati.
Qualsiasi impostazione eseguita sui singoli canali prima
del collegamento resta fino a quando si altera la stessa impostazione su uno dei canali collegati.
Per esempio, se si collegano tre canali, ed uno di essi era silenziato nel momento in cui è stata applicata la funzione Collega Canali, tale canale ri­mane in muto dopo il collegamento. Tuttavia, silenziando un altro canale, sono silenziati anche tutti quelli collegati. Quindi, la singola impostazione su un canale si perde non appena si modifica lo stesso parametro su uno dei canali collegati.
I livelli dei fader si muovono insieme.
L’Offset relativo di livello tra i canali è mantenuto muovendo il fader di un canale collegato.
2. Fare clic-destro in una zona grigia qualsiasi del pan­nello del Mixer.
Appare il menu contestuale del Mixer.
Questi tre canali sono collegati. Abbassando un fader cambiano i livelli su tutti i tre canali, ma il livello relativo del mix viene conservato.
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Il Mixer
Premendo [Alt]/[Option] è possibile regolare imposta-
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zioni e variazioni individuali sui canali collegati.
Ö I canali collegati presentano tracce d’automazione in­dividuali. Queste sono completamente indipendenti e non sono influenzate dalla funzione di Collegamento.
Salvare le impostazioni del Mixer
E’ possibile salvare le impostazioni complete del mixer per tutti i canali o per i canali relativi all’audio selezionati nel mixer. Queste possono essere caricate in seguito in qualsi­asi progetto. Le impostazioni canale sono salvate come file d’impostazioni Mixer e hanno estensione “.vmx”.
Facendo clic-destro in qualsiasi punto del pannello del Mixer o nella finestra Impostazioni Canale, si apre il menu contestuale in cui sono disponibili le seguenti opzioni di salvataggio:
“Salva Canali Selezionati” salva tutte le impostazioni dei canali selezionati.
“Salva Tutte le Impostazioni del Mixer” salva tutte le im­postazioni di tutti i canali.
Selezionando una di queste due opzioni, si apre una fine­stra di dialogo standard nella quale è possibile scegliere
nome e destinazione del file sull’hard-disk.
Caricare le impostazioni del Mixer
Caricare i Canali Selezionati
Per caricare le impostazioni del Mixer salvate per i canali selezionati procedere come segue:
1. Nel nuovo progetto selezionare lo stesso numero di
canali di quello dei canali nel progetto per i quali sono state salvate le impostazioni.
Per esempio, se sono state salvate le impostazioni per sei canali, selezio­nare sei canali nel Mixer del nuovo progetto.
Le impostazioni del Mixer sono applicate nello stesso
ordine che avevano nel Mixer dell’altro progetto.
Quindi, se sono state salvate le impostazioni dei canali 4, 6, 8 e si appli­cano queste ai canali 1, 2 e 3 del nuovo progetto, le impostazioni salvate del canale 4 saranno applicate al canale 1, quelle salvate per il canale 6 al canale 2, e così via.
2. Clic-destro nel Mixer per aprire il menu contestuale e
selezionare “Carica Canali Selezionati”.
Appare una finestra di dialogo standard, ove individuare il file salvato.
3. Selezionare il file e fare clic su “Apri”.
Le impostazioni del canale sono applicate ai canali selezionati.
Il caricamento delle impostazioni del mixer non si ap­plica ai canali MIDI nel mixer – solo i canali relativi all’audio (gruppo, audio, instrument, return effetto, VSTi e ReWire) vengono salvati e possono essere caricati tramite questa funzione!
Applicando le impostazioni del Mixer a meno canali di quelli salvati, nel Mixer viene seguito l’ordine dei canali salvati – cioè i canali salvati che “avanzano” e non sono usati, avranno i numeri canale più alti (o più a destra nel Mixer).
Il salvataggio delle impostazioni del mixer non si ap­plica ai canali MIDI nel Mixer – solo i canali relativi all’audio (gruppo, audio, instrument, return effetto, VSTi e ReWire) vengono salvati con questa funzione!
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Caricare Tutte le Impostazioni del Mixer
Selezionando “Carica Tutte le Impostazioni del Mixer” dal menu contestuale, si apre un file con le impostazioni sal­vate del Mixer e tutte le impostazioni memorizzate sono applicate a tutti i canali per i quali si ha la relativa informa­zione inclusa nel file. Tutti i canali, le impostazioni delle uscite, i VST Instrument, le mandate e gli effetti “master” ne verranno influenzati.
Ö Si noti che se le impostazioni del Mixer salvate sono per 24 canali, ad esempio, ed il Mixer al quale le si applica contiene in quel momento 16 canali, sono applicate solo le impostazioni dei canali da 1 a 16 – questa funzione non aggiunge automaticamente i canali.
Finestra Performance VST
La finestra Performance VST si apre dal menu Periferiche; La finestra visualizza due indicatori di livello: l’indicatore ASIO, che indica il carico sulla CPU e l’indicatore del Di­sco, che mostra la velocità di trasferimento dell’hard disk. Si raccomanda di controllarla periodicamente o tenerla sempre aperta. Anche se sono stati attivati con successo numerosi canali audio nel progetto senza ricevere alcun messaggio di allerta, si potrebbe incorrere in problemi di performance quando si vanno ad aggiungere EQ o effetti.
L’indicatore ASIO (in alto) visualizza il Tempo di utilizzo ASIO, cioèil tempo necessario per completare le opera­zioni di processing correnti. Maggiore è il numero di tracce, effetti, EQ, ecc., impiegati nel progetto, maggiore sarà il tempo necessario per il completamento del processing, e maggiore sarà l’attività segnalata dall’indicatore ASIO.
Se l’indicatore rosso Sovraccarico s’illumina, bisogna ridurre il numero di moduli EQ, effetti attivi e/o canali audio riprodotti in contemporanea.
La barra inferiore indica le prestazioni dell’hard-disk.
Se l’indicatore rosso Sovraccarico s’illumina, l’hard-disk non trasferisce abbastanza velocemente i dati al computer. Si può provare a ridurre il nu­mero di tracce in riproduzione con la funzione Disattiva Traccia (vedere
“Traccia disabilitata/abilitata” a pag. 49); se ciò non è sufficiente, serve un
hard-disk più veloce. Si noti che occasionalmente l’indicatore Sovraccarico può lampeggiare (ad esempio quando si cambia posizione in riproduzione). Non è un pro­blema: avviene poiché al programma serve un attimo perché tutti i canali carichino i dati relativi alla nuova posizione di riproduzione.
Ö Gli indicatori ASIO e Carico su Disco possono essere visualizzati anche nella Barra di Trasporto (come “Perfor­mance”) e nella toolbar della Finestra Progetto (come “In­dicatore Performance”).
Essi appaiono come due indicatori verticali in miniatura (di default sul lato sinistro della Barra di Trasporto/toolbar).
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Effetti audio

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