Cristina Bachmann, Heiko Bischoff, Marion Bröer, Sabine Pfeifer, Heike Schilling
Traduzione di Filippo Manfredi
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10Presentazione
10Configurare i bus
12Uso dei bus
13Monitoraggio
14Finestra Progetto
15Introduzione
17Panoramica della finestra
22Operazioni
42Opzioni
45Riproduzione e Barra di Trasporto
46Introduzione
47Operazioni
49Opzioni e impostazioni
50La Tastiera Virtuale
52Registrazione
53Introduzione
53Metodi di registrazione elementari
55Specifiche di registrazione audio
59Specifiche di registrazione MIDI
64Opzioni e impostazioni
67Recupero delle registrazioni audio dopo un blocco
del sistema
68Dissolvenze (fade), dissolvenze
incrociate (crossfade) e inviluppi
69Creazione delle dissolvenze
71Finestre di dialogo delle Dissolvenze
72Creare le dissolvenze incrociate
73Finestra di dialogo Dissolvenza Incrociata
75Dissolvenze e dissolvenze Incrociate automatiche
76La Traccia Arranger
77Introduzione
77Configurare la Traccia Arranger
78Lavorare con gli Eventi Arranger
80Uniformare la Catena Arranger
81Modalità Live
82Arrangiare la propria musica per dei video
83Il Mixer
84Presentazione
84Panoramica
85Configurare il Mixer
88Strisce di canale relative all’audio
89Strisce di canale MIDI
89I canali di uscita
89Procedure di missaggio elementari
91Procedure specifiche per l’audio
96Procedure specifiche per il MIDI
97Utility
100 Effetti audio
101Presentazione
101Panoramica
102Effetti in Insert
106Effetti in Send (in mandata)
110Editing degli effetti
110Preset degli Effetti
113Installare e gestire gli effetti plug-in
116 VST Instrument e Tracce Instrument
117Introduzione
117Canali VST Instrument e Tracce Instrument
117Canali VST Instrument
119Tracce Instrument
121Di cosa ho bisogno? Di un Canale Instrument o di
una Traccia Instrument?
121Freeze Instrument
123VST instrument e carico sul processore
123Usare i preset per configurare i VSTi
126La latenza
128 Automazione
129Introduzione
129Abilitare e disabilitare la scrittura dei dati di
automazione
131Cosa può essere automatizzato?
131Suggerimenti e altre opzioni
132Operazioni con le Tracce di Automazione
135Lavorare con le Curve di automazione
137Dati delle parti MIDI e Automazione delle tracce
138 Processamento e funzioni audio
139Introduzione
139Processamento Audio
144Finestra Storia del Processing Offline
145Freeze delle Modifiche
4
Indice
146 L’Editor dei Campioni
147Introduzione
148Panoramica della finestra
150Operazioni Generali
154Opzioni e impostazioni
155AudioWarp: Far coincidere l’audio al tempo del
progetto
156Lavorare con gli hitpoint e gli slice
161 Editor delle Parti Audio
162Introduzione
162Aprire l’Editor delle Parti Audio
162Panoramica della finestra
164Operazioni
165Metodi comuni
166Opzioni e impostazioni
167 Il Pool
168Introduzione
168Panoramica della finestra
170Operazioni
180 MediaBay
181Introduzione
183Panoramica della finestra
183Navigazione dei file multimediali (sezione Browser)
186Cercare i file nella sezione Viewer
189Anteprima file nella sezione Scope
192 Lavorare con i Preset Traccia
193Introduzione
193Tipi di Preset Traccia
194Applicare i Preset Traccia
196Creare un Preset Traccia
197Creare tracce da Preset Traccia o da Preset VST
198Anteprima di Preset MIDI, Instrument e VST in
maniera indipendente dalle tracce
199 Controllare Cubase Essential in
remoto
200Introduzione
200Configurazione
201Operazioni
203La Superficie di controllo remoto generica
205Apple Remote (solo Macintosh)
206 Parametri ed effetti MIDI in tempo
reale
207Introduzione
207L’Inspector – Gestione generale
207Le sezioni dell’Inspector
211Effetti MIDI
213Gestione dei plug-in
214 Processamento e quantizzazione MIDI
215Introduzione
215Le funzioni di Quantizzazione
219Impostazioni permanenti con la funzione Freeze
Parametri MIDI
220Dissolvi Parte
221Altre funzioni MIDI
224 Editor MIDI
225Introduzione
225Aprire un editor MIDI
227Editor dei Tasti – Panoramica
229Operazioni nell’Editor dei Tasti
243Editor delle Percussioni – Panoramica
244Operazioni nell’Editor delle Percussioni
246Lavorare con le drum map
249L’elenco di suoni di batteria
250Editor Elenco – Panoramica
251Operazioni nell’Editor Elenco
254System Exclusive
255Registrare le variazioni dei parametri System
Exclusive
256Editing dei messaggi System Exclusive
257L’Editor delle Partiture – Panoramica
258Operazioni con l’Editor delle Partiture
266 Editing del tempo e della metrica
267Introduzione
267Visualizzazione del tempo e della metrica
268Editing del tempo e della metrica
270Calcolatore del Tempo
272 Esporta Mixdown Audio
273Introduzione
273Mixdown su file audio
274Formati file disponibili
5
Indice
279 Sincronizzazione
280Introduzione
280Segnali di sync
281Sincronizzare il trasporto e sincronizzare l’audio
282Impostazioni e connessioni di base
283Impostazioni di sincronizzazione
287Opzioni Sync
287Lavorare con VST System Link
288Preparazione
290Attivare VST System Link
294Alcuni esempi pratici
296 Video
297Introduzione
297Prima di iniziare
299Operazioni
302 ReWire
303Introduzione
303Avvio e uscita
304Attivare i canali ReWire
304Utilizzo dei controlli di trasporto e tempo
305Gestione dei canali ReWire in Cubase Essential
305Assegnare il MIDI tramite ReWire2
305Considerazioni e limitazioni
306 Gestione dei file
307Lavorare con i progetti
310Importare l’audio
313Esportare e importare file MIDI standard
315Riordina
316 Personalizzazione
317Introduzione
317Usare le opzioni delle Impostazioni
318Personalizzare i controlli traccia
320Aspetto
320Applicare i colori traccia ed evento
322Dove sono salvate le impostazioni?
323 Comandi da Tastiera
324Introduzione
324Configurare i comandi rapidi da tastiera
328Definire i tasti di modifica per gli strumenti della
toolbar
328I comandi da tastiera di default
332 Indice analitico
6
Indice
1
Informazioni sul manuale
Benvenuti!
Questo è il Manuale Operativo di Cubase Essential di
Steinberg, contenente informazioni dettagliate su tutte le
funzioni e caratteristiche del programma.
Versioni del programma
La documentazione si riferisce a due diversi sistemi operativi o “piattaforme”; Windows e Mac OS X.
Alcune funzioni e impostazioni sono specifiche per una
delle due piattaforme. Ove possibile, ciò è chiaramente
indicato. In altre parole:
Ö Se non è presente alcuna indicazione tutte le descrizioni e le procedure indicate nella documentazione valgono
sia per Windows che per Mac OS X.
Gli screenshot fanno riferimento alla versione Windows di Cubase
Essential.
Convenzioni dei Comandi rapidi
Molti dei comandi da tastiera (comandi rapidi) in Cubase
Essential fanno uso dei tasti modificatori, alcuni dei quali
variano a seconda del sistema operativo. Ad esempio, il
comando rapido di default per la funzione Undo è [Ctrl]-[Z]
in Windows e [Command]-[Z] in Mac OS X.
Quando in questo manuale vengono descritti i comandi da
tastiera con i tasti modificatori, questi vengono visualizzati
con prima i tasti modificatori per Windows, nella maniera
seguente:
[Tasto modificatore per Windows]/[Tasto modificatore per
Mac]-[tasto]
Ad esempio, [Ctrl]/[Command]-[Z] significa “premere
[Ctrl] in Windows o [Command] in Mac OS X, quindi
premere [Z]”.
Analogamente, [Alt]/[Option]-[X] significa “premere [Alt] in
Windows o [Option] in Mac OS X, quindi premere [X]”.
Ö Si noti che in questo manuale si fa spesso riferimento
al clic-destro, ad esempio per aprire i menu contestuali.
Se si sta usando un Mac con un mouse a pulsante singolo, tenere premuto [Ctrl] e fare clic.
Informazioni sul manuale
8
2
Connessioni VST: Configurazione dei
bus di ingresso e uscita
Presentazione
Per trasferire l’audio all’hardware audio, Cubase Essential
utilizza un sistema di bus di ingresso e uscita.
• I bus d’ingresso consentono di inviare l’audio dagli ingressi
dell’hardware audio al programma; ciò significa che quando si
registra l’audio, ciò avviene sempre tramite uno o più bus d’ingresso.
• I bus d’uscita permettono d’inviare l’audio dal programma alle
uscite dell’hardware audio. quando si riproduce l’audio, ciò
avviene sempre tramite uno o più bus d’uscita.
I bus d’ingresso e uscita sono quindi di vitale importanza in
Cubase Essential. Questo è il motivo per cui il presente
capitolo si trova all’inizio del Manuale Operativo – una volta
compreso il sistema dei bus e le corrette modalità di configurazione, sarà semplice procedere con la registrazione, la
riproduzione e il missaggio.
Configurare i bus
Alcune strategie
In Cubase Essential, si possono creare fino a 16 bus stereo o 32 bus mono.
Ö La configurazione dei bus viene salvata col progetto –
è comunque un’ottima idea aggiungere e configurare i bus
necessari e salvarli in un progetto modello (vedere “Salva
come Modello” a pag. 308).
Quando si inizia a lavorare su nuovi progetti si può partire da questo modello. In questo modo si ha sempre una configurazione dei bus standard
senza eseguirne ogni volta una nuova per un nuovo progetto. Per lavorare con diverse configurazioni dei bus in vari progetti, si possono creare
più modelli diversi, oppure memorizzare le proprie configurazioni in preset (vedere “Altre operazioni coi bus” a pag. 12). Naturalmente, i modelli
possono contenere anche altre impostazioni che si usano regolarmente
– frequenza di campionamento, formato di registrazione, struttura tracce
di base, ecc.
Bus d’ingresso
• Servirà almeno un bus d’ingresso stereo assegnato ad una
coppia di ingressi analogici, in modo da poter registrare materiale stereo. Per registrare in stereo anche da altre coppie di
ingressi analogici, si possono aggiungere anche altri bus d’ingresso stereo.
• Sebbene sia possibile registrare tracce mono da uno degli
ingressi stereo, si consiglia di aggiungere un bus d’ingresso
mono dedicato, da assegnare ad esempio a un ingresso analogico al quale è collegato un pre-amplificatore microfonico
specifico. Anche in questo caso è possibile avere più bus
mono diversi.
• Servirà probabilmente anche un bus d’ingresso stereo dedicato, assegnato all’ingresso stereo digitale, per i trasferimenti
audio digitali.
Bus d’uscita
• Si ha probabilmente bisogno di uno o più bus stereo di uscita
per il monitoraggio e l’ascolto di mix stereo.
• Per trasferimenti in digitale, è necessario un bus stereo assegnato all’uscita stereo digitale.
Preparazione
Prima di configurare i bus è bene assegnare i nomi a ingressi e uscite sull’hardware audio.
La ragione di ciò è la compatibilità – in tal modo infatti si
semplifica il trasferimento dei progetti tra diversi computer e
configurazioni. Ad esempio, portando il progetto in un altro
studio, l’hardware audio utilizzato potrebbe essere di un altro tipo. Se però i due studi hanno assegnato a ingressi e
uscite gli stessi nomi in base alla configurazione (piuttosto
che nomi basati sul tipo di hardware audio), Cubase Essential trova automaticamente gli ingressi e le uscite corretti
per i bus e può riprodurre e registrare senza bisogno di
cambiare le impostazioni.
Usare la finestra di dialogo Impostazioni Periferiche per assegnare i nomi ad ingressi ed uscite dell’hardware audio:
1. Aprire la finestra di dialogo Impostazioni Periferiche dal
menu Periferiche.
2. Assicurarsi che nella pagina VST Audio System sia
selezionato il driver corretto per l’hardware audio, in modo
che la scheda audio appaia nell’elenco Periferiche.
3. Selezionare la scheda audio dall’elenco.
Le porte d’ingresso e uscita disponibili sull’hardware audio sono elencate sulla destra.
4. Per rinominare una porta, fare clic sul suo nome nella
colonna “Mostra” e digitare un nuovo nome.
10
Connessioni VST: Configurazione dei bus di ingresso e uscita
• Se necessario, si possono anche disabilitare le porte,
facendo clic nella colonna “Visibile”.
Le porte disabilitate non appaiono nella finestra “Connessioni VST”
quando si impostano i bus. Se si tenta di disabilitare una porta usata da
un bus, un messaggio di avviso chiede conferma dell’operazione – si noti
che in questo modo viene rimossa la porta dal bus!
5. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Impostazioni Periferiche.
Ö Se si apre un progetto creato su un altro computer e i
nomi delle porte non coincidono (o la configurazione delle
porte non è la stessa), appare la finestra di dialogo Porte
Mancanti.
Essa permette di ri-assegnare manualmente le porte usate nel progetto a
quelle disponibili sul proprio sistema.
Solo Mac OS X: Ricavare i nomi dei canali
Per alcune schede audio è possibile ricavare automaticamente i nomi dei canali ASIO per le porte del proprio hardware audio:
1. Aprire la finestra di dialogo Impostazioni Periferiche dal
menu Periferiche.
2. Nella pagina VST Audio System, selezionare la propria
scheda audio dal menu a tendina “ASIO Driver”.
3. Nell’elenco Periferiche sulla sinistra, selezionare la
propria scheda audio.
Vengono visualizzate le impostazioni disponibili.
4. Nella sezione delle impostazioni sulla destra, fare clic
sul pulsante Control Panel.
Si apre il pannello di controllo del proprio hardware audio.
6. Quando ora si apre la finestra Connessioni VST per
impostare i bus nel proprio sistema, si può notare che i
nomi delle porte nella colonna Porta Periferica corrispondono ai nomi che sono usati dai driver CoreAudio.
Ö Per poter utilizzare successivamente il progetto su una
versione precedente di Cubase Essential, sarà necessario
riassegnare le connessioni delle porte nella finestra Connessioni VST (vedere sotto).
Solo Mac OS X: Selezione e attivazione porte
Nella pagina delle impostazioni della scheda audio utilizzata
(che si apre tramite la finestra di dialogo Impostazioni Periferiche, vedere sopra), è possibile specificare le porte di ingresso e di uscita che devono essere attive. Ciò consente,
ad esempio, di usare l’ingresso Microfonico al posto dell’ingresso di Linea, oppure anche di disattivare completamente
l’ingresso o l’uscita della scheda audio, se necessario.
Ö Questa funzione è disponibile solamente per dispositivi audio integrati, periferiche audio USB standard e per
un determinato numero di altre schede audio (adesempio
Pinnacle CineWave).
Finestra Connessioni VST
I bus vengono aggiunti e configurati nella finestra Connessioni VST che si apre dal menu Periferiche.
Questa finestra contiene le pagine Ingressi e Uscite con
cui è possibile visualizzare i bus di ingresso e di uscita.
A seconda della pagina selezionata, la finestra elenca i bus
d’ingresso e uscita correnti, con le seguenti colonne:
ColonnaDescrizione
Nome BusElenca i bus; facendo clic in questa colonna si possono
AltoparlantiIndica la configurazione degli altoparlanti (mono, stereo)
Periferica
Audio
Porta
Periferica
ClickE’ possibile assegnare il click a uno specifico bus di
selezionare e rinominare i bus.
di ogni bus.
Indica il driver ASIO corrente selezionato.
Una volta “aperto” un bus (facendo clic sul relativo pulsante + nella colonna Nome Bus) questa colonna visualizza gli ingressi/uscite fisiche dell’hardware audio usati
dal bus.
uscita.
11
Connessioni VST: Configurazione dei bus di ingresso e uscita
Aggiungere un bus
!
1. Fare clic sulla pagina Ingressi o Uscite (dipende da
cosa si vuole aggiungere).
2. Fare clic sul pulsante “Aggiungi Bus”.
Si apre una finestra di dialogo.
3. Selezionare la configurazione desiderata.
E’ possibile aggiungere dei bus stereo e mono.
• In alternativa, fare clic-destro nella finestra Connessioni
e aggiungere un bus nel formato desiderato dal menu
contestuale.
Appare il nuovo bus con le porte visibili.
4. Fare clic nella colonna “Porta Periferica” per selezionare
una porta ingresso/uscita per il canale nel bus.
Il menu a tendina che appare elenca le porte con i nomi assegnati nella
finestra di dialogo Porta Periferica. Ripetere l’operazione per tutti i canali
nel bus.
Definire il bus Main Mix (bus d’uscita di default)
Main Mix è il bus d’uscita al quale nel Mixer viene assegnato
ogni nuovo canale creato.
Uno qualsiasi dei bus di uscita nella finestra Connessioni
VST può essere usato come bus di uscita di default. Con
un clic-destro del mouse sul nome di un bus d’uscita lo si
può configurare come bus Main Mix.
Preset
Nelle pagine Ingressi e Uscite, si trova un menu Preset. Si
trovano qui tre tipi diversi di preset:
• Diverse configurazioni di bus standard.
• Preset creati automaticamente su misura per la propria
specifica configurazione hardware.
A ogni avvio, Cubase Essential analizza le uscite e gli ingressi fisici di cui
è dotato l’hardware audio utilizzato e crea diversi preset su misura, con le
seguenti possibili configurazioni:
• un bus stereo
• diverse combinazioni di bus stereo e mono
•più bus mono
• E’ anche possibile salvare le proprie configurazioni per-
sonalizzate come preset.
Per memorizzare la configurazione corrente in un preset, fare clic sul pulsante “+” (Salva) ed inserire un nome per il preset. In seguito si può selezionare in ogni momento la configurazione memorizzata direttamente
dal menu a tendina Preset. Per rimuovere un preset, selezionarlo e fare
clic sul pulsante “-”.
Altre operazioni coi bus
• Per modificare l’assegnazione delle porte per un bus,
procedere come quando queste sono state aggiunte: assicurarsi che i canali siano visibili (facendo clic sul pulsante
“+” a fianco del bus, oppure facendo clic sul pulsante “+
Tutto” in cima alla finestra) e fare clic nella colonna Porta
Periferica per selezionare le porte.
• Per rimuovere un bus superfluo, selezionarlo nell’elenco,
clic-destro del mouse e scegliere “Rimuovi Bus” dal menu
a tendina, oppure premere il tasto [Backspace].
Uso dei bus
Questa sezione descrive brevemente l’uso dei bus d’ingresso e uscita creati; per i dettagli consultare i capitoli “Il
Mixer” a pag. 83 e “Registrazione” a pag. 52.
Definire il bus d’uscita di default nella finestra Connessioni VST.
Quando nel Mixer si creano nuovi canali Audio, Gruppo o
FX, essi sono assegnati automaticamente al bus di default.
Assegnazione
Quando si riproduce una traccia audio (o qualsiasi altro
canale relativo all’audio nel mixer), la si assegna a un bus
di uscita. Analogamente, quando si registra su una traccia
Nella finestra Connessioni VST il bus di default è indicato da un’icona altoparlante arancio accanto al
audio si sceglie il bus d’ingresso al quale inviare l’audio da
registrare.
nome.
12
Connessioni VST: Configurazione dei bus di ingresso e uscita
• I bus d’ingresso e uscita si selezionano nell’Inspector dai
!
Nascondi Canali di Uscita
menu a tendina Assegnazione Ingresso e Assegnazione
Uscita.
Ö Per i canali audio di tipo diverso dalle tracce audio
(cioè canali VST Instrument, ReWire, Canali Gruppo e
Canali FX), è disponibile solamente il menu a tendina Assegnazione Uscita.
Quando si seleziona un bus d’ingresso per una traccia è
possibile selezionare solo i bus che corrispondono alla
configurazione canale della traccia. Ecco alcuni dettagli
sui bus d’ingresso:
• Le tracce mono possono essere assegnate a bus d’ingresso
mono o a canali individuali all’interno di un bus d’ingresso
stereo.
• Le tracce stereo possono essere assegnate a bus d’ingresso
mono o stereo.
Per i bus d’uscita è possibile qualsiasi assegnazione.
Canali di uscita
Le assegnazioni che generano un feedback non sono
disponibili nel menu a tendina. Ciò viene anche indicato da un simbolo di senso unico.
Per annullare delle assegnazioni dei bus di ingresso o
uscita, selezionare “Nessun Bus” dal menu a tendina
corrispondente.
Visualizzare i bus nel Mixer
Nel Mixer i canali d’uscita si trovano a destra. E’ possibile
eseguire le seguenti operazioni:
• Regolare il livello d’uscita dei bus con i fader.
• Aprire la finestra Impostazioni Canale per aggiungere ef-
fetti o EQ.
Essi agiscono sull’intero bus. Tra gli effetti che è possibile aggiungere si
possono citare ad esempio compressori, limiter ed effetti di dithering, vedere il capitolo “Effetti audio” a pag. 100.
Ö Si noti che nel mixer sono disponibili solamente i bus
d’uscita – non i bus d’ingresso.
I bus di uscita disponibili sono rappresentati come strisce
di canale di uscita nel mixer (visualizzati in un pannello separato sulla destra). Per visualizzare/nascondere i canali di
uscita fare clic sul pulsante corrispondente nel pannello
comune del mixer:
Connessioni VST: Configurazione dei bus di ingresso e uscita
Monitoraggio
Il bus Main Mix (il bus di uscita di default) viene usato per il
monitoraggio (vedere “Definire il bus Main Mix (bus d’uscita
di default)” a pag. 12).
Nel Mixer è possibile regolare il livello del monitoraggio.
13
3
Finestra Progetto
Introduzione
La Finestra Progetto è la finestra principale di Cubase Essential. Essa offre una panoramica del progetto consentendo navigazione ed editing su larga scala; ogni progetto
ha la propria Finestra Progetto.
Tracce
La Finestra Progetto è divisa verticalmente in tracce, con
una linea tempo (timeline) che si muove in orizzontale da
sinistra a destra. Sono disponibili i seguenti tipi di tracce:
Tipo di traccia Descrizione
AudioQui si registrano e riproducono eventi e parti audio. Ogni
CartellaLe tracce Cartella sono dei contenitori per altre tracce e
Canale FXLe tracce Canale FX servono per aggiungere gli effetti in
Canale
Gruppo
InstrumentCrea una traccia per un instrument dedicato, rendendo
traccia audio ha un canale audio corrispondente nel Mixer.
Una traccia audio può avere una traccia di automazione
per automatizzare i parametri dei canali del mixer, le impostazioni degli effetti, ecc.
facilitano l’organizzazione e la gestione della struttura della
traccia. Esse consentono inoltre l’editing simultaneo di più
tracce, vedere “Tracce Cartella” a pag. 39.
Send (in mandata). Ogni traccia Canale FX può contenere
fino a otto processori d’effetti – inviando i Send dell’effetto
da un canale audio a un Canale FX, si invia l’audio dal canale audio all’effetto(i) sulla traccia Canale FX. Ciascun
Canale FX possiede una striscia di canale corrispondente
nel mixer – in sostanza un canale return effetto, vedere il
capitolo “Effetti audio” a pag. 100.
Tutte le tracce Canale FX vengono posizionate automaticamente in una speciale cartella Canale FX nell’Elenco
Tracce, per una più semplice gestione.
Un Canale FX può anche avere una traccia di automazione
per automatizzare i parametri dei canali del mixer, le impostazioni degli effetti, ecc.
Assegnando più canali audio a una traccia Canale
Gruppo, si può eseguire un submix, per poi applicare gli
stessi effetti, ecc. (Vedere “Utilizzo dei canali Gruppo” a
pag. 95).
Una traccia Canale Gruppo non contiene eventi veri e propri, ma visualizza impostazioni e curve d’automazione del
rispettivo Canale Gruppo. Ogni traccia Canale Gruppo ha
una striscia di canale corrispondente nel Mixer. Nella Finestra Progetto le tracce Canale Gruppo sono organizzate in
tracce in una speciale cartella Tracce Gruppo.
più facile e intuitiva la gestione dei VST Instrument. Le
tracce Instrument hanno la rispettiva striscia di canale nel
Mixer. Ciascuna traccia instrument può avere una traccia
di automazione nella Finestra Progetto. Tuttavia, Volume
e Pan sono automatizzati nel Mixer. Per maggiori informazioni sulle Tracce Instrument, vedere il capitolo “VST In-
strument e Tracce Instrument” a pag. 116.
Tipo di traccia Descrizione
MIDIQui si registrano e riproducono parti MIDI. Ogni traccia
MarkerLa traccia Marker visualizza i marker, che possono essere
ArrangerLa traccia Arranger serve per arrangiare il progetto, evi-
VideoQui sono riprodotti gli eventi video. Ogni progetto può
MIDI ha la rispettiva striscia di canale MIDI nel Mixer.
Una traccia MIDI può avere una traccia di automazione
per automatizzare i parametri dei canali del mixer, le impostazioni degli effetti, ecc.
spostati e rinominati direttamente nella Finestra Progetto
(vedere “Marker” a pag. 40). Ogni progetto può avere
solo una traccia Marker.
denziando sezioni nel progetto e determinandone l’ordine
di riproduzione. Vedere il capitolo “La Traccia Arranger” a
pag. 76 per maggiori dettagli.
avere solo una traccia Video.
Parti ed eventi
Le tracce nella Finestra Progetto contengono parti e/o
eventi. In Cubase Essential gli eventi sono le unità di base.
I vari tipi di eventi sono gestiti in modo diverso nella Finestra Progetto:
• Gli eventi video e gli eventi di automazione (punti curva) sono
sempre visualizzati e ri-arrangiati direttamente nella Finestra
Progetto.
• Gli eventi MIDI si trovano sempre nelle parti MIDI, le quali sono
dei contenitori per uno o più eventi MIDI. Le parti MIDI vengono
ri-arrangiate e manipolate nella Finestra Progetto. Per modificare i singoli eventi MIDI in una parte, è necessario aprire la
parte in un editor MIDI (vedere “Editor MIDI” a pag. 224).
• Gli eventi audio possono essere visualizzati e modificati direttamente nella Finestra Progetto, ma si può lavorare anche con
parti audio contenenti più eventi. Ciò è utile se nel progetto si
ha un certo numero di eventi da trattare come un’unica entità.
Le parti audio contengono anche informazioni relative alla posizione di tempo nel progetto.
Un evento audio e una parte audio
15
Finestra Progetto
Gestione dell’Audio
Quando si lavora con dei file audio, è fondamentale capire
come l’audio viene gestito in Cubase Essential.
Quando si eseguono operazioni di editing o di processamento (detto anche processing) su materiale audio, si lavora sempre con una clip audio, creata automaticamente in
fase di importazione o durante la registrazione. Questa clip
audio si riferisce a un file audio sull’hard disk che rimane integro. Ciò significa che l’editing e il processamento audio
sono “non-distruttivi”, nel senso che è sempre possibile annullare le modifiche (undo) o ritornare alle versioni originali
dei file.
Una clip audio non si riferisce necessariamente a un solo
file originale! Se si applica ad esempio il processamento a
una sezione specifica di una clip audio, verrà creato un
nuovo file audio contenente solo la sezione in questione. Il
processamento verrà quindi applicato solo al nuovo file audio, lasciando il file audio originale immutato. Infine, la clip
audio viene modificata automaticamente in modo che questa faccia riferimento sia al file originale, che al file nuovo
processato. Durante la riproduzione, il programma passa
dal file originale al file processato, alle corrette posizioni.
Come risultato si avrà una singola registrazione, con il processamento applicato solamente a una sezione. Questa
caratteristica consente di annullare il processamento
(undo) in seguito e di applicare diversi processi a diverse
clip audio che fanno riferimento allo stesso file originale.
L’evento audio è l’oggetto che viene posizionato in una
posizione di tempo in Cubase Essential. Se si effettuano
delle copie di un evento audio e si spostano a posizioni differenti nel progetto, queste faranno riferimento sempre alla
stessa clip audio. Inoltre, ciascun evento audio ha un valore di Offset e un valore di lunghezza. Questi determinano
a quale posizione nella clip l’evento inizia e finisce, cioè
quale sezione della clip audio verrà riprodotta dall’evento
audio. Ad esempio, se si ridimensiona l’evento audio, si
modifica solamente la relativa posizione di inizio e/o fine
nella clip audio – la clip vera e propria non verrà modificata.
Ö Se si intende usare un file audio in diversi contesti o se
si desidera creare numerosi loop da un file audio, si consiglia di convertire le regioni corrispondenti della clip audio
in eventi e dividerle in file audio separati. Ciò si rende necessario poiché diversi eventi che fanno riferimento alla
stessa clip, accedono alle stesse informazioni della clip.
Finestra Progetto
16
Panoramica della finestra
Inspector
Righello
Linea Info
Toolbar
Elenco tracce con i vari tipi di traccia
Visualizzazione Eventi. Visualizza parti audio ed eventi, parti MIDI, d’automazione, marker, ecc.
Mute e
Solo
Abilita la Registrazione & Monitor
Nome
Traccia
Mostra/
Nascondi
Automazione
Indicano se per la traccia sono attivi effetti in Send, Insert o EQ. Fare
clic per il bypass.
Pulsante
Blocca Traccia
Lettura/Scrittura Automazione
Indicatore attività traccia
Configurazione
Canale
Freeze Traccia
Audio
Lettura/Scrittura Automazione
Parametro Automazione (fare clic
per selezionare il parametro)
Mute Blocca
Traccia
Abilita la Registrazione & Monitor
Nome
Traccia
Uscita MIDI
Banco
Patch
Canale MIDI
Pulsanti Drum map e Blocca Traccia
Lettura/Scrittura
Automazione
Configurazione Canale
Mute e
Solo
Indicatori Effetti Send/
Effetti in Insert e bypass
Indicatore
attività
traccia
L’Elenco Tracce
L’elenco tracce visualizza tutte le tracce utilizzate in un
progetto. Essa contiene i campi nomi e le impostazioni
delle tracce. I vari tipi di traccia dispongono di controlli
diversi nell’elenco tracce. Per vedere tutti i controlli può
essere necessario ridimensionare la traccia nell’elenco
tracce (vedere “Ridimensionare le tracce nell’Elenco
tracce” a pag. 24).
• Area dell’elenco tracce di una traccia audio:
• Area dell’elenco tracce di una traccia di automazione (si
apre facendo clic sul pulsante Mostra/Nascondi Automazione):
• Area dell’elenco tracce di una traccia MIDI:
17
Finestra Progetto
L’Inspector
A sinistra dell’elenco tracce si trova l’Inspector, il quale offre controlli e parametri aggiuntivi per la traccia selezionata
nell’elenco tracce. Se ci sono più tracce selezionate (vedere “Gestione delle tracce” a pag. 26) l’Inspector visualizza le impostazioni della prima traccia selezionata (quella
più in alto).
Per mostrare o nascondere l’Inspector, fare clic sull’icona
Inspector nella toolbar.
Icona Inspector
• Per quasi tutte le tracce, l’Inspector è diviso in una serie
di sezioni, ciascuna delle quali contiene vari controlli per la
traccia. E’ possibile mostrare o nascondere le sezioni facendo clic sui relativi nomi.
Facendo clic sul nome di una sezione, la si visualizza nascondendo le altre.
Facendo [Ctrl]/[Command]-clic sul nome di una sezione, la si nasconde o
visualizza senza influenzare le altre. Con un [Alt]/[Option]-clic sul nome di
una sezione, si mostrano o nascondono tutte le sezioni dell’Inspector.
• Per vedere le varie sezioni dell’Inspector si possono anche usare i tasti di comando rapido.
Questi vengono configurati nella finestra di dialogo Comandi da Tastiera
(“Configurare i comandi rapidi da tastiera” a pag. 324).
Ö Nascondendo una sezione non se ne influenza la funzionalità.
Ad esempio, se è stato impostato un parametro per una traccia o attivato
un effetto, le impostazioni saranno ancora attive anche se si andrà a nascondere la rispettiva sezione dell’Inspector.
Le sezioni disponibili nell’Inspector dipendono dalla traccia
selezionata.
Ö Si noti che non tutte le pagine dell’Inspector sono visualizzate di default. Per mostrare/nascondere le sezione
dell’Inspector, fare clic-destro su una pagina dell’Inspector
e attivare/disattivare l’opzione(i) desiderata.
Assicurarsi di fare clic-destro su una pagina dell’inspector e non nell’area
vuota sotto l’Inspector, poiché in questo modo si apre invece il menu rapido contestuale.
Menu contestuale Impostazioni dell’Inspector
Sezioni dell’Inspector
L’Inspector contiene i controlli che si trovano nell’elenco
tracce, oltre ad alcuni pulsanti e parametri aggiuntivi. La
tabella seguente elenca queste impostazioni aggiuntive e
le diverse sezioni. Le sezioni che sono disponibili in base
al tipo di traccia sono descritte nei paragrafi successivi.
ParametroDescrizione
Pulsante
Impostazioni
Dissolvenze
Automatiche
Configurazione
Canale
VolumeRegola il livello della traccia. Modificando questo valore si
PanRegola il bilanciamento stereo della traccia. Come per il
RitardoRegola la temporizzazione della traccia audio. Valori posi-
Assegnazione
Ingresso
Apre una finestra di dialogo in cui è possibile regolare
delle impostazioni separate di Fade Automatico per una
traccia audio, vedere “Impostazioni Dissolvenze Automa-
tiche per una traccia separata” a pag. 75.
Apre la finestra Configurazione Canale della traccia, che
permette di vedere e regolare impostazioni d’EQ, effetti,
ecc. Vedere “Uso della finestra Impostazioni Canale” a
pag. 91.
muove anche il fader della traccia nella finestra mixer, e
viceversa. Per maggiori informazioni sui livelli vedere “Im-
postare il volume nel Mixer” a pag. 89.
Volume corrisponde al Pan nel Mixer.
tivi ritardano la riproduzione, mentre con valori negativi la
traccia è riprodotta in anticipo. I valori si definiscono in
millisecondi.
Consente di specificare quale bus di Ingresso o ingresso
MIDI deve essere utilizzato dalla traccia. Vedere “Confi-
gurare i bus” a pag. 10 per maggiori informazioni sui bus
di Ingresso.
18
Finestra Progetto
ParametroDescrizione
Assegnazione
Uscita
Sezione Insert Consente di aggiungere effetti in insert alla traccia, ve-
Sezione
Equalizzatori
Sezione Curva
di EQ
Sezione
Mandate
Sezione
Canale
Qui si decide a quale uscita è assegnata la traccia. Per le
tracce audio si può selezionare un bus di uscita (vedere
“Configurare i bus” a pag. 10) o un Canale Gruppo, per
le tracce MIDI si può selezionare un’uscita MIDI, mentre
per le Tracce Instrument viene selezionato l’Instrument a
cui esse sono assegnate.
dere i capitoli “Effetti audio” a pag. 100 e “Parametri ed
effetti MIDI in tempo reale” a pag. 206. Il pulsante Edit in
cima alla sezione apre i pannelli di controllo degli effetti
aggiunti in Insert.
Permette di regolare l’EQ della traccia. Si possono avere
fino a quattro bande d’EQ per ogni traccia (vedere “Im-
postazioni di Equalizzazione” a pag. 93). Il pulsante Edit
in cima alla sezione apre la finestra Configurazione Canale della traccia.
Consente di regolare graficamente l’EQ della traccia, facendo clic e trascinando con il mouse i punti d’EQ nel display della curva d’EQ.
Permette di assegnare una traccia audio a uno o più Canali FX (fino a otto); vedere il capitolo “Effetti audio” a
pag. 100. Per le tracce MIDI, qui si assegnano gli effetti
MIDI in Send (mandate). Il pulsante Edit in cima alla sezione apre il pannello di controllo del primo effetto in ciascun Canale FX.
Mostra un duplicato della striscia di canale corrispondente nel Mixer. La striscia di panoramica canale a sinistra consente di attivare e disattivare effetti in Insert,
Send ed EQ.
Tracce audio
Per le tracce audio sono disponibili tutte le impostazioni e
le sezioni elencate in precedenza.
Tracce Instrument
Come spiegato nel capitolo “VST Instrument e Tracce In-
strument” a pag. 116, l’Inspector di una traccia Instrument
visualizza alcune delle sezioni che si trovano per i Canali
VST Instrument e per le Tracce MIDI.
Tracce MIDI
Quando viene selezionata una Traccia MIDI, l’Inspector
contiene numerose sezioni e parametri aggiuntivi, che
agiscono in tempo reale sugli eventi MIDI (ad es. in riproduzione). Le sezioni disponibili per le tracce MIDI sono
descritte nel capitolo “Parametri ed effetti MIDI in tempo
reale” a pag. 206.
Traccia Arranger
Per la Traccia Arranger, l’Inspector visualizza l’elenco delle
Catene Arranger e degli Eventi Arranger disponibili. Per i
dettagli, vedere “La Traccia Arranger” a pag. 76.
Tracce Cartella
Quando è selezionata una traccia Cartella, l’Inspector mostra la cartella con le tracce in essa contenute (in modo simile alla struttura a cartelle di Windows Explorer o Mac
OS X Finder).
Ö Facendo clic su una delle tracce visualizzate sotto la
cartella nell’Inspector, quest’ultimo visualizza le impostazioni della rispettiva traccia. In questo modo, non è necessario “aprire” una traccia cartella per regolare le impostazioni delle tracce in essa contenute.
Tracce Canale FX
Quando è selezionata una traccia Canale FX sono disponibili i seguenti controlli e sezioni:
• Pulsante Edit
• Controllo Volume
• Controllo Pan
• Menu a tendina Assegnazione Uscita
•Sezione Insert
• Sezione Equalizzatori
•Sezione Curva di EQ
• Sezione Mandate
• Sezione Canale
Le tracce Canale FX sono collocate automaticamente in
una speciale cartella, per una più facile gestione. Quando è
selezionata questa traccia cartella, l’Inspector visualizza la
cartella e le tracce Canale FX in essa contenute. E’ possibile fare clic su uno dei Canali FX visualizzati nella cartella,
per fare in modo che l’Inspector visualizzi le impostazioni
per quel Canale FX – in questo modo, non è necessario
“aprire” una traccia cartella per avere accesso alle impostazioni dei Canali FX in essa contenuti.
19
Finestra Progetto
Tracce Canale Gruppo
Indicatore
Progetto Attivo
Mostra/Nascondi
Inspector
Nascondi/mostra linea info
Apri Mixer
Apri Pool
Forza Compensazione Ritardo (vedere “Forzare la
Compensazione del Ritardo” a pag. 127).
Strumenti Finestra Progetto
Controlli di Trasporto
(Marker precedente/successivo, Ciclo, Ferma, Riproduci e Registra)
Snap acceso/spento Modalità
Snap
Menu a tendina Griglia
Valore
Quantizzazione
Menu a tendina Colore
Taglia sui punti
di Zero
Scorrimento Automatico e Interrompi
Scorrimento Automatico durante l’Editing
Quando è selezionata una traccia Canale Gruppo sono
disponibili i seguenti controlli e sezioni:
• Pulsante Edit
• Controllo Volume
• Controllo Pan
• Menu a tendina Assegnazione Uscita
• Sezione Insert
• Sezione Equalizzatori
• Sezione Curva di EQ
• Sezione Mandate
• Sezione Canale
Come per le tracce Canale FX, anche tutte le tracce Ca-
nale Gruppo sono collocate in una cartella separata –
quando questa viene selezionata, l’Inspector mostra la
Cartella e i Canali Gruppo in essa contenuti. E’ possibile
fare clic su uno dei Canali Gruppo visualizzati nella cartella,
per fare in modo che l’Inspector visualizzi le impostazioni
per quel Canale Gruppo – in questo modo, non è necessario “aprire” una traccia cartella per avere accesso alle
impostazioni dei Canali Gruppo in essa contenuti.
Tracce Marker
Quando è selezionata la traccia Marker, l’Inspector mostra
l’elenco dei marker. Per maggiori informazioni, vedere la
sezione “Marker” a pag. 40
Tracce Video
Quando si seleziona una traccia video, l’Inspector contiene un pulsante di blocco per bloccare le tracce (vedere
“Blocco degli eventi” a pag. 35) e un pulsante Mute per
interrompere la riproduzione video.
La toolbar
La toolbar presenta strumenti e comandi rapidi per aprire
varie impostazioni e funzioni del progetto:
Ö La toolbar può inoltre contenere una serie di altri strumenti e comandi rapidi non visibili di default. Per sapere
come configurare la toolbar e specificare gli strumenti da
mostrare o nascondere, vedere “Usare le opzioni delle Im-
postazioni” a pag. 317.
La Linea Info
La linea Info visualizza le informazioni sull’evento o parte
corrente selezionata nella Finestra Progetto. Nella linea
Info si possono modificare quasi tutti i valori con le normali
procedure di editing dei valori. I valori Lunghezza e Posizione sono indicati nel formato corrente selezionato per il
righello (vedere “Il righello” a pag. 21).
• Per nascondere o visualizzare la Linea Info, fare clic sul
pulsante Mostra Evento Linea Info nella toolbar.
20
Finestra Progetto
Sulla linea Info è possibile selezionare i seguenti elementi
da visualizzare e modificare:
•Eventi audio
•Parti Audio
•Parti MIDI
•Eventi Video
•Marker
• Punti delle curve di automazione
• Eventi Arranger
Ottenere informazioni immediate con lo strumento
Freccia
Se l’opzione “Strumento Freccia: Mostra Info Extra” è attiva
nelle Preferenze (pagina Editing–Strumenti), viene visualizzato un tooltip per lo Strumento Freccia, che riporta diverse
informazioni in base a dove lo si punta. Ad esempio, nel display eventi della Finestra Progetto lo strumento Freccia indicherà la posizione corrente del puntatore e nome della
traccia e dell’evento ai quali si punta.
Quando sono selezionati più elementi
• Se ci sono più elementi selezionati, la linea Info mostra
le informazioni relative al primo elemento della selezione. I
valori sono visualizzati in giallo, a indicare che sono selezionati più elementi.
• Modificando un valore sulla linea Info, la variazione del valore è applicata a tutti gli elementi selezionati, in relazione ai
valori correnti.
Se ci sono due eventi audio selezionati, il primo dei quali dura una misura
e l’altro due, la linea Info mostra la durata del primo evento (una misura).
Portando questo valore a 3 misure nella linea Info, l’altro evento è ridimensionato della stesso quantitativo – diventa quindi di 4 misure.
• Premendo [Ctrl]/[Command] durante le operazioni di
editing nella linea Info, i valori sono invece assoluti.
Nell’esempio precedente, entrambi gli eventi verrebbero
ridimensionati di 3 misure. Si noti che [Ctrl]/[Command] è
il tasto modifica di default – Si può cambiarlo nella finestra
Preferenze (pagina Editing–Modificatori per gli Strumenti,
categoria Linea Info).
Modificare Trasposizione e Velocity per le parti MIDI
Quando sono selezionate una o più parti MIDI, la linea Info
presenta i campi Trasposizione e Velocity.
• Regolando il campo Trasposizione si trasporta la parte
selezionata in semitoni.
Si noti che questa trasposizione non modifica effettivamente le note nella
parte – si tratta solamente di un “parametro di riproduzione”, che agisce
sulle note riprodotte. La trasposizione specificata per una parte sulla linea
Linea Info, viene aggiunta alla trasposizione definita per l’intera traccia.
• Regolando il campo Velocity si ritocca la velocity per le
parti selezionate – il valore specificato viene aggiunto alle
velocity delle note nelle parti.
Anche qui, questa velocity influenza solo le note in riproduzione e il valore
specificato si aggiunge al valore Cambia Velocity stabilito per l’intera
traccia MIDI nell’Inspector.
Il righello
Il righello in cima al display eventi indica la linea del tempo
(timeline). Inizialmente, il righello della Finestra Progetto
utilizza il formato di visualizzazione specificato nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto (vedere “La finestra
Impostazioni Progetto” a pag. 22), usato da tutti gli altri ri-
ghelli e display di posizione nel progetto. Tuttavia, è possibile selezionare un formato di visualizzazione indipendente
per il righello, facendo clic sul pulsante a forma di freccia
alla sua destra e selezionando un’opzione dal menu a tendina (si può far comparire questo menu a tendina anche
facendo clic-destro in qualsiasi punto del righello).
OpzionePosizioni e durate visualizzate in
MisureMisure, quarti, note da un sedicesimo e tick. Di default si
SecondiOre, minuti, secondi e millisecondi.
TimecodeQuesto formato visualizza ore, minuti, secondi e foto-
CampioniCampioni.
Tempo Lineare Selezionando questa opzione, il righello è lineare rispetto
Misure Lineari Selezionando questa opzione, il righello è lineare rispetto
hanno 120 tick per ciascuna nota da 1/16.
grammi. Il numero di fotogrammi al secondo (fps) viene
definito nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto
(vedere “La finestra Impostazioni Progetto” a pag. 22). Si
può scegliere tra 24, 25, 29.97 e 30fps o 29.97 e
30dfps (“drop frame”).
al tempo. Ciò significa che se vi sono modifiche di tempo
nella traccia tempo, la distanza tra le misure varierà in
modalità Misure.
alle posizioni metriche (Misure). Ciò significa che se vi
sono modifiche di tempo nella traccia tempo, ci sarà sempre la stessa distanza tra le misure in modalità Misure. Se
il righello è impostato in una modalità basata sul tempo, la
distanza tra i secondi varierà a seconda delle variazioni del
tempo.
21
Finestra Progetto
• La selezione effettuata qui agisce sul righello, sulla Linea
Info e sui valori posizione del tooltip (che compare quando
si trascina un evento nella Finestra Progetto).
Si possono anche selezionare formati indipendenti per altri righelli e display di posizione.
• Per impostare un formato di visualizzazione globale (per
tutte le finestre), usare il menu a tendina relativo alla visualizzazione primaria sulla Barra di Trasporto o tenere premuto
[Ctrl]/[Command] e selezionare un formato di visualizzazione in ogni righello.
• Se si usa l’opzione “Timecode” e se l’opzione “Mostra
Subframe del Timecode” è attiva nella Preferenze (pagina
Trasporto), i fotogrammi visualizzeranno anche i sub-fotogrammi (sub-frame).
Ciascun fotogramma include 80 sub-frame.
Operazioni
Creare un nuovo progetto
Si può creare un nuovo progetto in vari modi:
1. Selezionando “Nuovo Progetto” dal menu File.
Compare una finestra di dialogo che elenca numerosi modelli per il progetto, inclusi tutti gli eventuali modelli personalizzati che sono stati creati
(vedere “Salva come Modello” a pag. 308).
2. Selezionare un modello (o “Vuoto”) e fare clic su OK.
Si apre una finestra di dialogo che permette di specificare una destinazione per la cartella di progetto, la quale conterrà tutti i file del progetto.
3. Selezionare una cartella esistente o crearne una nuova.
Fare quindi clic su OK.
Si apre una Finestra Progetto. Se si seleziona un modello, il nuovo progetto si baserà su di esso e includerà tracce, eventi e impostazioni corrispondenti.
La finestra Impostazioni Progetto
Le impostazioni generali del progetto possono essere definite nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto, che si
apre selezionando “Impostazioni Progetto…” dal menu
Progetto.
Ö Se l’opzione “Lancia Impostazioni quando si crea un
Nuovo Progetto” è attiva nella finestra di dialogo Preferenze
(pagina Generale), si apre automaticamente la finestra di
dialogo Impostazioni Progetto ogni volta che viene creato
un nuovo progetto.
Nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto sono disponibili le seguenti impostazioni:
Impostazione
InizioIl tempo di inizio del progetto. Consente di far iniziare il
LunghezzaLa lunghezza del progetto.
Fotogrammi al
Secondo
Formato
Visualizzazione
Offset
Visualizzazione
Fr. Campionamento
Descrizione
progetto da un tempo diverso da zero. Si usa anche per
l’inizio della posizione di sync quando Cubase Essential
si sincronizza ai dispositivi esterni (vedere “Configurare
Cubase Essential per un sync timecode esterno” a pag.
284). Cambiando questo valore il programma chiede se
si vuole tenere il progetto alle posizioni timecode. “Si”
significa che tutti gli eventi restano alle loro posizioni
timecode – cioè sono spostati in relazione all’inizio del
progetto. Scegliendo “No”, tutti gli eventi restano alle
posizioni relative all’inizio del progetto.
Si usa per sincronizzare Cubase Essential ai dispositivi
esterni. Se Cubase Essential è slave, questo valore è impostato automaticamente al valore di fotogrammi al secondo del segnale di sync entrante. Se Cubase Essential
è il master, questo valore determina il valore di fotogrammi al secondo del segnale di sync trasmesso, vedere “Impostare i Fotogrammi al Secondo” a pag. 282.
E’ il formato di visualizzazione globale usato per visualizzare tutti i righelli e i display di posizione del programma.
Tuttavia, se si desidera è possibile selezionare formati di
visualizzazione indipendenti per i singoli righelli e display.
Per le descrizioni sulle varie opzioni dei formati di visualizzazione vedere “Il righello” a pag. 21.
Sposta le posizioni tempo visualizzate nel righello, ecc.,
permettendo di compensare il valore della posizione di
Inizio. Solitamente, se si sincronizza Cubase Essential a
una sorgente esterna che inizia a un fotogramma diverso
da zero, si imposta la posizione di Inizio a questo valore.
Tuttavia, se si desidera che la visualizzazione in Cubase
Essential inizi a zero, è possibile impostare l’opzione “Offset Visualizzazione” allo stesso valore.
La frequenza di campionamento alla quale Cubase Essential registra e riproduce l’audio.
22
Finestra Progetto
!
Imposta-
!
zione
Formato di
Registrazione/
Tipo dei File
Registrati
Modalità Panorama Stereo
Descrizione
Quando si registra dell’audio in Cubase Essential, i file
creati saranno di questa risoluzione e tipo, vedere “Sele-
zionare un formato file di registrazione” a pag. 55.
Stabilisce se il panning usa la compensazione d’energia
o meno, vedere “L’impostazione “Modalità Panorama
Stereo” (solo canali audio)” a pag. 91.
Mentre la maggior parte delle Impostazioni di Progetto
possono essere modificate in qualsiasi momento, la
frequenza di campionamento va scelta una volta per
tutte, quando si inizia a lavorare con un nuovo progetto! In questo modo tutti i file audio saranno riprodotti correttamente.
Opzioni di Ingrandimento e visive
L’ingrandimento (zoom) della Finestra Progetto si esegue
con le normali tecniche d’ingrandimento, ma con le seguenti eccezioni:
• Quando si usa lo strumento Ingrandimento (icona a
forma di lente d’ingrandimento) il risultato dipende dall’opzione “Strumento Ingrand. Standard: Zoom Solo Orizzontale” della finestra Preferenze (pagina Editing–Strumenti).
Se è attiva e si traccia un rettangolo di selezione con lo strumento Ingrandimento, la finestra si ingrandisce solo in senso orizzontale (l’altezza
della traccia non cambia). Se l’opzione non è attiva la finestra si ingrandisce in orizzontale e verticale.
• Quando si usano i cursori di ingrandimento verticali, le
tracce vengono scalate in modalità relativa.
In altre parole, se è stata eseguita una qualsiasi regolazione sull’altezza
della traccia (vedere di seguito), sono mantenute le differenze d’altezza
relative.
Nel sotto-menu Ingrandimento del menu Edit sono disponibili le seguenti opzioni:
OpzioneDescrizione
Aumenta
Ingrandimento
Riduci
Ingrandimento
Massimo
Ingrandimento
Ingrandisci
Selezione
Ingrandimento di uno step, centrato sul cursore di progetto.
Riduzione di uno step, centrata sul cursore di progetto.
Riduce l’immagine rendendo visibile l’intero progetto.
“Intero progetto” significa la linea del tempo dall’inizio
del progetto alla durata stabilita nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto (vedere in precedenza).
Ingrandisce l’immagine in orizzontale e verticale in
modo che la selezione corrente occupi lo schermo.
OpzioneDescrizione
Zoom su Selezione (Oriz.)
Ingrandisci
sull’Evento
Aumenta
Ingrandimento
Verticale
Riduci Ingrandimento Verticale
Aumenta
Ingrandimento
Tracce
Riduci Ingrandimento Tracce
Ingrandisci
Tracce
Selezionate
Ingrandisce l’immagine in orizzontale in modo che la
selezione corrente occupi tutto lo schermo.
Questa opzione è disponibile solo nell’Editor dei Campioni (“Ingrandimento” a pag. 150).
Ingrandisce l’immagine di uno step in verticale.
Riduce l’immagine di uno step in verticale.
Ingrandisce l’immagine delle tracce selezionate di uno
step in verticale.
Riduce l’immagine della traccia(e) selezionata di uno
step in verticale.
Ingrandisce in verticale l’immagine delle tracce selezionate e minimizza l’altezza delle altre tracce.
• Se nella finestra Preferenze (pagina Trasporto) è attiva
l’opzione “Ingrandisci durante il posizionamento nella Scala
Temporale”, si può anche eseguire un ingrandimento facendo clic nel righello principale e trascinando in alto o in
basso il mouse con il pulsante premuto.
Trascinare in alto per ridurre ed in basso per ingrandire l’immagine.
• Il contenuto di parti ed eventi si può zoomare in verticale
usando il cursore di ingrandimento della forma d’onda situato nell’angolo in alto a destra del display eventi.
E’ utile per vedere meglio passaggi audio a basso volume.
Per avere una lettura approssimativa del livello sugli
eventi audio osservando le forme d’onda, questo
cursore deve essere tutto in basso, altrimenti, forme
d’onda ingrandite possono essere scambiate per audio in clipping.
• Attivando l’opzione Ingrandimento Rapido nella finestra
Preferenze (pagina Editing), il contenuto di parti ed eventi
non verrà continuamente riscritto quando si esegue un ingrandimento manuale.
Al contrario, il contenuto di parti ed eventi viene riscritto solamente una
volta terminato lo l’ingrandimento. Attivare questa opzione se la riscrittura
sullo schermo è lenta nel sistema utilizzato.
23
Finestra Progetto
Ridimensionare le tracce nell’Elenco tracce
!
• Per cambiare l’altezza di una traccia, fare clic sul suo
bordo inferiore nell’elenco tracce e trascinare in alto o in
basso.
Per cambiare simultaneamente l’altezza di tutte le tracce, tenere premuto
[Ctrl]/[Command] e ridimensionare una delle tracce. Se nel menu a tendina Scala traccia è attiva l’opzione “Approssima altezza tracce” (vedere
di seguito), l’altezza della traccia cambia di incrementi fissi quando la si
ridimensiona.
Si noti che questo comportamento è diverso quando
nel menu Edit è attiva l’opzione “Allarga Traccia Selezionata” (vedere di seguito).
• Si può anche modificare la larghezza dell’elenco tracce
trascinando il bordo tra l’elenco tracce e il display eventi.
• Di default, i controlli visualizzati per le tracce nell’elenco
tracce si adattano alla dimensione della traccia. Quando si
cambia l’altezza o la larghezza di una traccia, quindi, essi
sono collocati in modo da “riempire” in maniera ottimizzata
lo spazio disponibile.
Se si preferisce avere i controlli in posizioni fisse, disattivare l’opzione
“Regola Controlli” nella finestra di dialogo delle impostazioni Controlli di
Traccia (vedere “Personalizzare i controlli traccia” a pag. 318).
• Per ciascun tipo di traccia è possibile decidere quali
controlli verranno visualizzati nell’Elenco Tracce – vedere
“Personalizzare i controlli traccia” a pag. 318.
• Si può usare il menu a tendina Scala traccia (che si apre
facendo clic sul pulsante freccia situato sopra il controllo di
ingrandimento verticale) per impostare il numero di tracce
da visualizzare nella Finestra Progetto corrente.
L’altezza della traccia viene regolata in modo da visualizzare solo il numero
di tracce specificate nel menu a tendina. Selezionando l’opzione “Ingrandimento N Tracce” si può stabilire manualmente il numero di tracce che devono riempire la Finestra Progetto.
Opzione Allarga Traccia Selezionata
Attivando questa opzione nel menu Edit (o nella finestra
Preferenze, pagina Editing–Progetto & Mixer), la traccia
selezionata si allarga automaticamente. Ciò è utile se si
stanno scorrendo le tracce nell’Elenco Tracce, per verificare o editare le impostazioni. Le tracce tornano alla dimensione che avevano prima di essere de-selezionate. Si
può regolarne la dimensione direttamente nell’elenco
tracce, se il fattore di allargamento di default non si adatta
alle proprie esigenze.
Anche se spesso questa funzione risulta molto utile, ci
possono essere degli svantaggi cambiando l’altezza della
traccia iniziale (cioè l’altezza originale, prima che fosse attivata l’opzione Allarga Traccia Selezionata) per una o più
tracce. Non appena si ridimensiona una traccia, essa
viene automaticamente selezionata e allargata. Invece di
disattivare “Allarga Traccia Selezionata”, ridimensionando
la traccia(e) e attivando di nuovo “Allarga Traccia Selezionata”, si può ridimensionare una traccia nell’elenco tracce
senza selezionarla:
Procedere come segue:
1. Collocare il puntatore del mouse sul bordo inferiore
della traccia (non selezionata) da ridimensionare.
Il puntatore del mouse si trasforma in un simbolo divisore.
2. Tenere premuto [Alt]/[Option] e trascinare il bordo in-
feriore della traccia fino all’altezza desiderata.
Ora, selezionando questa traccia (con “Allarga Traccia Selezionata” attiva) essa viene allargata; selezionando una traccia diversa, torna invece
alla dimensione modificata.
24
Finestra Progetto
Preset Ingrandimento e Marker Ciclo
Fare clic qui…
…per aprire il
menu contestuale.
!
!
Il menu a tendina a sinistra del controllo di zoom orizzontale
consente di selezionare, creare e organizzare preset ingrandimento, utili per passare tra varie impostazioni di ingrandimento (ad esempio, una in cui l’intero progetto appare nella
Finestra Progetto e un altra con un alto fattore di ingrandimento per operazioni di editing di precisione). Con questo
menu a tendina si può anche ingrandire la zona nel progetto
compresa tra i marker ciclo.
• Per rinominare un preset selezionare “Organizza…” dal
menu a tendina.
Nella finestra di dialogo che si apre selezionare nell’elenco il preset desiderato e fare clic sul pulsante Rinomina. Appare una seconda finestra di
dialogo nella quale è possibile digitare il nuovo nome del preset. Fare clic
su OK per chiudere le finestre di dialogo.
I preset Ingrandimento sono globali per tutti i progetti, sono cioè disponibili in tutti i progetti che si
aprono o si creano.
La parte centrale del menu a tendina elenca gli eventuali
marker ciclo aggiunti nel progetto:
• Selezionando un marker ciclo da questo menu, il display
eventi è ingrandito intorno alla zona dei marker (vedere
“Marker” a pag. 40).
• Non è possibile modificare i marker in questo menu. Per
informazioni sull’editing dei marker vedere il capitolo “Edi-
ting dei marker nella finestra Marker” a pag. 40.
Nel menu sono disponibili solo i marker ciclo creati
nel progetto corrente.
La parte superiore del menu elenca i preset di ingrandimento disponibili:
• Per memorizzare l’impostazione di ingrandimento corrente in un preset, selezionare Aggiungi dal menu a tendina.
Si apre una finestra di dialogo, nella quale è possibile digitare un nome
per il preset.
• Per selezionare e applicare un preset, selezionarlo dal
menu a tendina.
• Il preset “Massimo Ingrandimento” è sempre disponibile. Selezionando questa opzione si riduce l’immagine e
l’intero progetto risulta visibile. Con intero progetto si intende la linea del tempo dall’inizio del progetto, fino alla
durata definita nella Finestra Impostazioni Progetto (vedere “La finestra Impostazioni Progetto” a pag. 22).
• Per eliminare un preset selezionare “Organizza…” dal
menu a tendina.
Nella finestra di dialogo che si apre, selezionare il preset nell’elenco e
fare clic sul pulsante Cancella; il preset viene così rimosso dall’elenco.
Finestra Progetto
Regolare la visualizzazione di parti ed eventi
La finestra Preferenze nel menu File (menu Cubase Essential, in Mac OS X) presenta varie impostazioni per la
personalizzazione visiva nella Finestra Progetto.
La pagina Visualizzazione Eventi contiene le impostazioni
comuni a tutti i tipi di traccia:
OpzioneDescrizione
Colora Sfondo
dell’Evento
Mostra Nomi
degli Eventi
Eventi
Trasparenti
Mostra Dati su
Tracce Ridotte
25
Determina se gli sfondi o i “contenuti” (forme d’onda, ecc.)
di parti ed eventi sono colorati, vedere “Gestione delle
tracce” a pag. 26.
Determina se i nomi di parti ed eventi sono visualizzati
nella Finestra Progetto.
Se attiva, gli eventi e le parti sono trasparenti, e vengono
mostrate solamente le forme d’onda e gli eventi MIDI.
Se attiva, i contenuti degli eventi e delle parti vengono mostrati anche se l’altezza di una traccia è molto ridotta.
La pagina Visualizzazione Eventi–Audio contiene le impostazioni per gli eventi audio:
OpzioneDescrizione
Interpolazione
Immagini Audio
Stile
dell’Immagine
della Forma
d’Onda
Mostra sempre
le curve di
Volume degli
Eventi
Maniglie delle
dissolvenze
sempre in
primo piano
Linee delle
dissolvenze
spesse
Mostra Forme
d’onda
Modula Colori
in Background
Se l’opzione è disattivata, i valori dei singoli campioni
vengono visualizzati come “gradini”. Se è attiva essi sono
interpolati a formare delle “curve”.
Determina se le forme d’onda audio sono rappresentate
da immagini solide, frame o immagini “invertite” (solide+
frame). Questa scelta influenza tutte le immagini delle
forme d’onda nelle finestre Progetto, Editor dei Campioni
ed Editor delle Parti Audio.
Si noti che gli stili “In Frame” e “Completa con Margini”
consumano più risorse del computer. Se usando queste
opzioni il sistema rallenta, passare allo stile d’immagine
“Completa”.
Se attiva, le “curve volume” con le maniglie di volume e
fade sono sempre visualizzate, altrimenti, le curve sono
visualizzate solo per gli eventi selezionati.
Quando questa opzione è attiva, le maniglie delle dissolvenze stanno in cima all’evento e delle linee di aiuto verticali indicano i punti esatti di inizio e fine delle dissolvenze.
Se questa opzione è attiva, le linee delle dissolvenze e le
curve di volume sono più spesse, aumentando così la
loro visibilità.
Determina se le forme d’onda audio sono visualizzate o
meno.
Se attiva, gli sfondi delle forme d’onda audio sono visualizzati in modo diverso e riflettono le dinamiche della
forma d’onda. Ciò è particolarmente utile per una panoramica quando si lavora con tracce di altezza particolarmente ridotta.
La pagina Visualizzazione Eventi–MIDI contiene le impostazioni per le parti MIDI:
OpzioneDescrizione
Azione di Edit
di Default
Modalità Parte
Dati
Mostra
Controller
Determina l’editor che viene aperto quando si fa doppioclic su una parte MIDI o quando la si seleziona e si
preme [Ctrl]/[Command]-[E]: l’Editor dei Tasti, Elenco,
delle Percussioni o delle Partiture. Si noti che se l’opzione “Edit come Percussioni quando é assegnata una
Drum Map” è attiva (vedere di seguito), questa impostazione è ignorata sulle tracce con drum map.
Determina se e come gli eventi nelle parti MIDI vengono
visualizzati nella Finestra Progetto: come note in notazione musicale, come note di batteria, oppure come linee. Selezionando “Nessun Dato” gli eventi non sono
visualizzati del tutto. Si noti che se l’opzione “Edit come
Percussioni quando é assegnata una Drum Map” è attiva
(vedere di seguito), questa impostazione è ignorata sulle
tracce con drum map.
Stabilisce se gli eventi non-nota (controller, ecc.) sono
visualizzati in parti MIDI nella Finestra Progetto.
OpzioneDescrizione
Edit come Percussioni quando
é assegnata una
Drum Map
Stile del Nome
della Nota
Se questa opzione è attiva, le parti sulle tracce MIDI con
assegnate drum map sono visualizzate nella Finestra
Progetto con i simboli delle note di batteria. Inoltre, le
parti si apriranno automaticamente nell’Editor delle Percussioni quando si fa doppio clic su di esse (sovrascrivendo l’impostazione Azione di Edit di Default descritta
sopra).
Determina il modo in cui vengono visualizzati i nomi delle
note MIDI (pitch o altezza note) negli editor, ecc.
La pagina Visualizzazione Eventi–Video contiene le impostazioni per gli eventi video:
OpzioneDescrizione
Mostra Anteprima Video
Dimensioni
Cache Video
Se attiva, le miniature dei contenuti video sono visualizzate sulla traccia Video.
Determina la quantità di memoria disponibile per le miniature video. Con lunghe clip video e/o lavorando con alti
fattori di ingrandimento (per visualizzare molti fotogrammi
nelle miniature) è consigliabile aumentare questo valore.
Gestione delle tracce
Per aggiungere una traccia al progetto selezionare “Aggiungi Traccia” dal menu Progetto e scegliere un tipo di
traccia dal sotto-menu che appare. La nuova traccia è aggiunta sotto la traccia corrente selezionata nell’elenco
tracce.
• Le voci del sotto-menu “Aggiungi Traccia” sono dispo-
nibili anche nel menu contestuale.
Si accede a questo menu con un clic-destro nell’elenco tracce.
• Selezionando Audio, MIDI, Canale Gruppo o Instrument
dal sotto-menu Aggiungi Traccia, appare una finestra di
dialogo che consente l’inserimento di più tracce con una
sola operazione.
Basta inserire il numero di tracce desiderato nel campo valori.
• Per tracce audio e tracce canale gruppo, la configura-
zione dei canali – mono o stereo – può essere effettuata
nel menu a tendina Configurazione.
26
Finestra Progetto
• L’opzione Sfoglia Suoni nella finestra di dialogo Aggiungi
Questa traccia è
selezionata.
Traccia è descritta nel capitolo “Lavorare con i Preset Trac-
cia” a pag. 192.
• Nella finestra Preferenze (pagina Editing–Progetto &
Mixer) si trova l’opzione “Colore Traccia Auto”.
Questa funzione consente di impostare le numerose opzioni per l’assegnazione automatica dei colori alle tracce che sono aggiunte al progetto:
Una volta create, le tracce si possono gestire e arrangiare
in vari modi:
• Per rinominare una traccia, fare doppio-clic del mouse
nel campo nome e digitare un nuovo nome.
Premendo un qualsiasi tasto di modifica quando si preme [Invio] per
chiudere il campo nome, tutti gli eventi sulla traccia assumeranno lo
stesso nome.
• Per selezionare una traccia cliccarci sopra.
Nell’elenco tracce una traccia selezionata è di colore grigio chiaro.
• Per rimuovere una traccia, fare clic-destro nell’elenco
tracce e selezionare “Rimuovi Tracce Selezionate” dal
menu contestuale.
E’ anche possibile rimuovere più tracce selezionate, selezionando “Rimuovi
Tracce Selezionate”, sia dal menu contestuale, che dal menu Progetto.
• Per cambiare l’altezza di una traccia, fare clic sul bordo
inferiore nell’elenco tracce e trascinare in alto o in basso
(vedere “Ridimensionare le tracce nell’Elenco tracce” a
pag. 24).
Ö Si noti che è possibile anche allargare automaticamente
la traccia selezionata (vedere “Opzione Allarga Traccia Se-
lezionata” a pag. 24).
Disabilitare le Tracce Audio
Per disabilitare una traccia audio scegliere “Disattiva Traccia” dal menu contestuale dell’elenco tracce: è come metterla in Mute (vedere “Mettere gli eventi in Mute” a pag. 35),
poiché una traccia disabilitata non viene riprodotta. Tuttavia
non solo se ne azzera il volume d’uscita, ma s’interrompe
tutta l’attività dell’hard-disk sulla traccia. Per maggiori informazioni, vedere “Traccia disabilitata/abilitata” a pag. 49.
Per selezionare più tracce, cliccarci sopra premendo [Ctrl]/[Command].
Per selezionare un intervallo continuo di tracce eseguire uno [Shift]-clic.
• Per spostare una traccia, fare clic e trascinarla in alto o
in basso nell’elenco tracce.
• Per duplicare una traccia (completa di contenuti e impostazioni canale) fare clic-destro nell’elenco tracce e selezionare “Duplica Tracce” dal menu contestuale o scegliere
“Duplica Tracce” dal menu Progetto.
La traccia duplicata appare sotto quella originale.
• Per selezionare un colore traccia di default attivare “Mostra/Nascondi Colori Tracce” sopra l’elenco tracce e scegliere un colore dal menu a tendina dei colori sulla toolbar.
Questo colore sarà usato per tutti gli eventi sulla traccia e
apparirà anche nel Mixer. Si può ignorare il colore traccia
di default per singoli eventi e parti usando lo strumento
Colore o il menu a tendina Selettore Colori. Per maggiori
informazioni, vedere “Applicare i colori traccia ed evento”
a pag. 320.
L’opzione “Colora Sfondo dell’Evento” nella finestra Preferenze (pagina
Visualizzazione Eventi) stabilisce se sono colorati sfondi o forme d’onda
ed eventi.
Finestra Progetto
Aggiungere eventi a una traccia
Ci sono molti modi per aggiungere eventi a una traccia:
• Registrandoli (vedere “Metodi di registrazione elemen-
tari” a pag. 53).
• Trascinando i file e rilasciandoli alla posizione desiderata
sulla traccia.
Si possono creare eventi con un drag&drop prelevandoli
da:
•Il desktop
• MediaBay e le relative finestre (vedere il capitolo “MediaBay”
a pag. 180)
• Il Pool
• La finestra di dialogo “Trova Media”
• La Finestra Progetto di un altro progetto aperto
• L’Editor delle Parti Audio di qualsiasi progetto aperto
27
• L’Editor dei Campioni – premere [Ctrl]/[Command] e trascinare
per creare un evento della selezione corrente.
Mentre si trascina la clip nella Finestra Progetto, la sua posizione è indicata da una linea marker e da un box numerico di posizione (vedere anche “Usare il drag & drop” a pag. 171).
• Selezionando “File Audio…” o “File Video…” dal sotto-
menu Importa del menu File.
Si apre una finestra di dialogo, che consente di individuare il file da importare. Quando si importa un file con questo metodo, viene creata una
clip per il file ed un evento che riproduce l’intera clip è inserito sulla traccia selezionata, alla posizione del cursore di progetto.
Con il sotto-menu Importa si possono importare anche i file MIDI, ma
l’operazione è leggermente diversa (vedere “Esportare e importare file
MIDI standard” a pag. 313).
• Trascinando le tracce da un CD e convertendole in file
audio (vedere “Importare tracce audio da CD” a pag. 310).
• Con i comandi Copia e Incolla del menu Edit.
Si possono copiare tutti i tipi di eventi tra i progetti. Si possono anche
copiare eventi all’interno del progetto, ad es. dall’Editor dei Campioni.
• Disegnandoli.
Alcuni tipi d’eventi (eventi marker e d’automazione) possono essere disegnati direttamente nella Finestra Progetto. Per le tracce Audio e MIDI si
possono disegnare le parti (vedere “Creare le parti” a pag. 28).
Opzioni di importazione dei file audio
Quando si importano i file audio, una serie di opzioni determina come essi sono gestiti da Cubase Essential:
• Si può scegliere di copiare il file nella cartella Audio del progetto e fare in modo che il progetto faccia riferimento al file
copiato invece che a quello originale. In questo modo il progetto è autonomo.
• Inoltre, si può fare in modo che tutti i file del progetto abbiano
la stessa frequenza di campionamento e risoluzione in bit.
La finestra di dialogo Preferenze (pagina Editing–Audio)
contiene un’impostazione che consente di scegliere l’opzione da utilizzare. Selezionare una delle opzioni seguenti
dal menu a tendina “Durante l’importazione del File Audio”:
• Apri Finestra Opzioni
Quando si importa un file appare la Finestra Opzioni con le opzioni di
apertura; essa permette di scegliere se copiare i file nella cartella Audio
e/o convertirli alle impostazioni del progetto. Si noti che:
– Quando si importa un singolo file di un formato diverso dalle impostazioni di progetto, è possibile specificare le proprietà (Frequenza di Campionamento e/o risoluzione) da modificare.
– Quando si importano più file contemporaneamente, si può scegliere di
convertire automaticamente i file importati, se necessario (cioè se la frequenza di campionamento è diversa da quella del progetto o la risoluzione bit è inferiore).
• Usa Impostazioni
Quando si importa un file non appare alcuna finestra di dialogo. Piuttosto, si può scegliere di usare una delle opzioni del menu a tendina sotto
le operazioni standard. Attivando un numero qualsiasi delle opzioni seguenti, queste sono eseguite automaticamente ogni volta che si importano dei file audio:
OpzioneDescrizione
Copia File
nella Cartella
di Lavoro
Converti e
Copia nel
Progetto se
Necessario
Se i file non sono già nella cartella Audio del progetto,
questi sono copiati prima di essere importati.
Se i file non sono già nella cartella Audio del progetto,
questi sono copiati prima di essere importati. Inoltre, se i
file hanno una frequenza di campionamento diversa o una
risoluzione bit inferiore rispetto a quelle del progetto, sono
convertiti automaticamente alle impostazioni di progetto.
Creare le parti
Le parti sono contenitori di eventi MIDI o audio. Quando si
registra in MIDI, il programma crea automaticamente una
parte MIDI contenente gli eventi registrati. Si possono anche creare parti audio o MIDI vuote ed aggiungere gli eventi
in seguito.
Ci sono due modi per farlo:
• Disegnare una parte su una traccia MIDI o audio con lo
strumento Disegna.
Si possono anche disegnare le parti premendo [Alt]/[Option] e usando lo
strumento Freccia.
28
Finestra Progetto
• Doppio-clic con lo strumento Freccia su una traccia
!
MIDI o audio, tra i locatori sinistro e destro.
Per aggiungere eventi a una parte MIDI si usano gli strumenti e le funzioni di un editor MIDI (Vedere “Editor dei
Tasti – Panoramica” a pag. 227). Per aggiungere eventi
alle parti audio si usa invece l’Editor delle Parti Audio (vedere “Panoramica della finestra” a pag. 162), incollandoli
o usando la funzionalità drag&drop.
• Si possono anche riunire gli eventi audio esistenti in una
parte con la funzione “Converti Eventi in Parte” del menu
Audio.
Si crea una parte audio che contiene tutti gli eventi audio selezionati sulla
stessa traccia. Per rimuovere la parte e far apparire di nuovo sulla traccia
gli eventi come oggetti indipendenti, selezionare la parte ed usare la funzione “Dissolvi Parte” del menu Audio.
Ascoltare parti ed eventi audio
Parti ed eventi audio possono essere ascoltati nella Finestra Progetto con lo strumento Riproduci:
In fase di ascolto, viene usato il bus Main Mix.
1. Selezionare lo strumento Riproduci.
Si noti che gli strumenti Riproduci e Scrub condividono lo stesso pulsante.
Se l’icona dello strumento nella toolbar non visualizza un simbolo altoparlante, fare clic sull’icona per selezionarla, quindi fare clic nuovamente e selezionare “Riproduci” dal menu a tendina.
Scrub
Lo strumento Scrub consente di individuare posizioni
nell’audio, riproducendolo (avanti o indietro) a qualsiasi
velocità:
1. Selezionare lo strumento Scrub.
Si noti che gli strumenti Riproduci e Scrub condividono lo stesso pulsante. Se l’icona dello strumento nella toolbar non visualizza un “simbolo
di Scrub”, fare clic sull’icona per selezionarla, quindi fare clic nuovamente e selezionare “Scrub” dal menu a tendina.
2. Fare clic alla posizione desiderata e tenere premuto il
pulsante sinistro del mouse.
Il cursore del progetto si porta alla posizione di clic.
3. Trascinare a sinistra o destra.
Il cursore del progetto segue il puntatore del mouse e l’audio viene riprodotto. Velocità e intonazione della riproduzione dipendono dalla velocità
con la quale si muove il puntatore.
La sensibilità della funzione Scrub si può regolare nella finestra Preferenze (pagina Trasporto–Scrub).
• Si noti che le operazioni di scrub possono appesantire il
sistema. Per evitare problemi di riproduzione, la finestra
Preferenze (pagina Trasporto–Scrub) presenta l’opzione
“Scrub con risparmio CPU”.
Attivando questa opzione, lo scrubbing diventa meno pesante per il processore; ciò può essere molto utile per lo scrubbing di progetti grandi, in
cui lo scrub “normale” tende a consumare molte risorse. Con l’opzione
“Scrub con risparmio CPU” attiva, è disabilitato lo scrubbing degli effetti e
la qualità del ricampionamento è inferiore.
Editing di parti ed eventi
Questo paragrafo descrive le tecniche di editing nella Finestra Progetto. Se non espressamente indicato, tutte le descrizioni valgono per eventi e parti, sebbene, per comodità,
si utilizzerà sempre il termine “evento”.
Ö Quando si usano gli strumenti di editing, spesso è
2. Fare clic nella posizione dalla quale si desidera avviare
la riproduzione e tenere premuto il pulsante sinistro del
mouse.
E’ riprodotta solo la traccia sulla quale si fa clic, iniziando dalla posizione
di clic.
3. Per fermare la riproduzione rilasciare il pulsante del
mouse.
Finestra Progetto
possibile eseguire funzioni aggiuntive premendo i tasti di
modifica (ad esempio, premendo [Alt]/[Option] e trascinando con lo strumento Freccia per creare una copia
dell’evento trascinato).
Nelle pagine seguenti sono descritti i tasti di modifica di default – è possibile personalizzarli nella finestra Preferenze (pagina Editing–Modificatori per gli Strumenti). Vedere “Definire i tasti di modifica per gli strumenti
della toolbar” a pag. 328.
29
Selezione degli eventi
!
Gli eventi si selezionano con uno dei seguenti metodi:
• Usando lo strumento Freccia.
Si applicano le tecniche di selezione standard.
• Usando il sotto-menu Seleziona del menu Edit.
Le opzioni sono:
OpzioneDescrizione
TuttoSeleziona tutti gli eventi nella Finestra Progetto.
NienteToglie la selezione a tutti gli eventi.
Contenuto nel
Loop
Dall’Inizio al
Cursore
Dal Cursore alla
Fine
Tutto sulle Tracce
Selezionate
Seleziona EventoQuesta opzione è disponibile nell’Editor dei Cam-
Lato Sinistro/Destro
della Selezione al
Cursore
Seleziona tutti gli eventi parzialmente o completamente compresi tra i locatori sinistro e destro.
Seleziona tutti gli eventi che iniziano a sinistra del
cursore di progetto.
Seleziona tutti gli eventi che terminano a destra del
cursore di progetto.
Seleziona tutti gli eventi sulla traccia selezionata.
pioni (“Panoramica della finestra” a pag. 148).
Queste due funzioni si usano solo per l’editing di un
intervallo selezionato (vedere “Creare una Selezione
d’Intervallo” a pag. 36).
Si noti che queste funzioni operano diversamente
quando è selezionato lo strumento Selezione Intervallo (vedere “Creare una Selezione d’Intervallo” a
pag. 36).
• Selezionare tutti gli eventi in una traccia, cliccandoci so-
pra col tasto destro nell’Elenco Tracce e selezionando “Seleziona Tutti gli Eventi” dal menu contestuale.
• Si possono usare anche i tasti freccia sulla tastiera del
computer per selezionare l’evento più vicino a sinistra, destra, sotto o sopra.
Premendo [Shift] ed usando i tasti freccia è mantenuta la selezione corrente ed è possibile selezionare più eventi.
• Se nella finestra Preferenze (pagina Editing) è attiva l’op-
zione “Seleziona Automaticamente gli Eventi sotto al Cursore”, tutti gli eventi sulla traccia(e) selezionata “toccati” dal
cursore di progetto sono selezionati automaticamente.
Ciò è utile quando si riarrangia il progetto, poiché si possono selezionare
intere sezioni (su tutte le tracce) selezionando tutte le tracce e muovendo
il cursore di progetto.
• E’ possibile inoltre selezionare intervalli, indipendentemente dai limiti di evento e traccia.
Per farlo si usa lo strumento Selezione Intervallo (vedere “Editing sugli In-
tervalli” a pag. 36).
• Si noti che nella finestra Preferenze (pagina Editing) si
trova l’opzione “Usa Comandi Navigazione Alto/Basso
solo per Selezione Tracce”.
Di default, le tracce si selezionano con i tasti freccia su/giù sulla tastiera del
computer. Tuttavia, essi sono utilizzati anche per selezionare gli eventi (vedere in precedenza); in alcuni casi, ciò può generare confusione. Dato che
la selezione traccia è l’operazione più importante durante l’editing ed il missaggio, si ha la possibilità di usare i controlli di navigazione solamente per
la selezione delle tracce. Si applicano le seguenti regole:
• Se questa opzione non è attiva e nella Finestra Progetto non è
selezionato alcun evento/parte, con i tasti freccia su/giù sulla
tastiera del computer si scorrono le tracce nell’elenco tracce
– la funzionalità normale prevista.
• Se questa opzione non è attiva e nella Finestra Progetto c’è un
evento/parte selezionata, i tasti freccia su/giù continuano a
scorrere le tracce nell’elenco tracce, ma sulla traccia corrente
selezionata viene automaticamente selezionato anche il primo
evento/parte. Se non è questa la funzionalità desiderata, si deve
attivare l’opzione “Usa Comandi Navigazione Alto/Basso solo
per Selezione Tracce”.
• Quando questa opzione è attiva, i tasti freccia su/giù si usano
solamente per la selezione delle tracce – la selezione corrente
evento/parte nella Finestra Progetto non cambia.
• Inoltre, nella finestra Preferenze (pagina Editing–Stru-
menti) si trova la sezione con le opzioni Cursore Reticolo.
Questa funzione consente di visualizzare un cursore reticolo quando si
lavora nella Finestra Progetto e negli editor, il che facilita la navigazione e
l’editing, specialmente quando si arrangiano grandi progetti. Si possono
stabilire i colori per la linea e la mascherina del cursore reticolo, oltre a
definirne la larghezza. Il cursore reticolo funziona come segue:
• Quando è selezionato lo strumento di selezione (o uno dei
suoi sotto-strumenti), il cursore reticolo appare quando s’inizia
a muovere/copiare una parte/evento, o quando si usano le
maniglie.
• Quando sono selezionati gli strumenti Disegna, Separa o
qualsiasi altro strumento che utilizza questa funzione, il cursore reticolo appare non appena si muove il mouse sopra il
display eventi.
• Il cursore reticolo è disponibile solo dove la sua funzione ha
senso. Lo Strumento Mute, ad esempio, non utilizza il cursore
reticolo, poiché per silenziare un evento bisogna cliccarci direttamente sopra.
30
Finestra Progetto
Spostare gli eventi
!
!
!
Per spostare gli eventi nella Finestra Progetto, usare i seguenti metodi:
• Fare clic e trascinare a una nuova posizione.
Tutti gli eventi selezionati sono spostati e mantengono le loro posizioni relative. Gli eventi si possono trascinare solo su tracce dello stesso tipo. Se
è attiva la funzione Snap, essa determina a quali posizioni è possibile spostare gli eventi (vedere “La funzione Snap” a pag. 42).
Si noti inoltre che è possibile limitare il movimento solo in orizzontale o verticale tenendo premuto [Ctrl]/[Command] durante il trascinamento.
• Uso dei pulsanti Smussa nella toolbar.
Questi pulsanti spostano gli eventi selezionati a sinistra o destra. L’entità
dello spostamento dipende dal formato di visualizzazione selezionato
(vedere “La finestra Impostazioni Progetto” a pag. 22) e dal valore stabilito nel menu a tendina della Griglia.
La risposta è leggermente ritardata quando si muove
un evento trascinandolo; ciò evita di spostare accidentalmente gli eventi cliccandoci sopra nella Finestra Progetto. Questo ritardo si può regolare con il
parametro Ritardo nel Trascinamento nella finestra
Preferenze (pagina Editing).
• Selezionare l’evento e modificare la posizione di Inizio
nella linea Info.
• Usare le opzioni “Sposta in” nel menu Edit.
Sono disponibili le seguenti opzioni:
OpzioneDescrizione
CursoreSposta l’evento selezionato alla posizione del cursore di
OrigineSposta gli eventi selezionati alle loro posizioni di origine
Primo Piano/
In Fondo
progetto. Se vi sono più eventi selezionati sulla stessa
traccia, il primo evento inizia in corrispondenza del cursore e quelli successivi sono allineati inizio/fine dopo il
primo.
(cioè a quelle posizioni alle quali sono stati registrati).
Questa funzione in realtà non cambia la posizione degli
eventi, ma sposta gli eventi selezionati rispettivamente in
primo o secondo piano. E’ utile se ci sono eventi sovrapposti e se ne vuole visualizzare uno che è parzialmente
coperto.
Per gli eventi audio questa è una funzione molto importante, poiché sono riprodotte solo le sezioni visibili degli
eventi. Spostando un evento audio coperto in primo
piano (o portandolo sullo sfondo) si può sentire l’intero
evento in riproduzione (vedere anche “Eventi sovrappo-
sti” a pag. 163).
Si noti che per fare ciò è anche possibile usare la funzione “In Primo Piano” nel menu contestuale dell’evento.
Quando si usa lo strumento Selezione Intervallo, i
pulsanti Smussa spostano l’intervallo di selezione
(vedere “Spostamento e duplicazione” a pag. 38).
Ö Di default, i pulsanti Smussa non sono visibili nella
toolbar.
Per decidere le voci da rendere visibili, fare clic-destro nella toolbar e attivare l’opzione corrispondente dal menu contestuale. Per maggiori informazioni, vedere “I menu contestuali delle impostazioni” a pag. 317.
Duplicare gli eventi
Gli eventi si possono duplicare come segue:
• Tenere premuto [Alt]/[Option] e trascinare l’evento in
una nuova posizione.
Se la funzione Snap è attiva, essa determina a quali posizioni è possibile
copiare gli eventi (vedere “La funzione Snap” a pag. 42).
Tenendo premuto anche [Ctrl]/[Command], la direzione del movimento è limitata in orizzontale o verticale; se si trascina un evento in verticale, non è
possibile muoverlo anche orizzontalmente nello
stesso momento.
• Le parti audio e MIDI possono anche essere duplicate,
premendo [Alt]/[Option]-[Shift] e trascinando.
Questa operazione crea una copia condivisa della parte. Modificando il
contenuto di una copia condivisa, anche tutte le altre copie condivise
della stessa parte sono modificate automaticamente allo stesso modo.
Le copie condivise sono indicate dal nome in corsivo e da un’icona
nell’angolo destro della parte.
31
Finestra Progetto
Si noti:
• Quando si duplicano eventi audio, le copie sono sempre condivise. Ciò significa che le copie condivise fanno
sempre riferimento alla stessa clip audio (vedere “Proces-
samento Audio” a pag. 139).
• Si può convertire una copia condivisa in una copia reale
selezionando “Converti in Copia Reale” dal menu Edit. Si
crea una nuova versione della clip (che può essere editata
in modo indipendente) che è aggiunta nel Pool. Si noti che
questa operazione non crea nuovi file audio – per farlo si
deve usare la funzione “Esporta Selezione” del menu Audio.
• Selezionando “Duplica” dal menu Edit si crea una copia
dell’evento selezionato, che è collocata subito dopo quello
originale.
Se sono selezionati più eventi, questi vengono tutti copiati come
un’unica entità e sono mantenute le distanze relative tra gli eventi.
• Selezionando “Ripeti…” dal menu Edit si apre una finestra di dialogo che consente di creare una serie di copie
(normali o condivise) degli eventi selezionati.
E’ come la funzione Duplica, ma si può specificare il numero di copie.
• La funzione Ripeti si può eseguire anche trascinando il
mouse: selezionare l’evento da ripetere, premere [Alt]/
[Option], fare clic sulla maniglia nell’angolo inferiore destro dell’ultimo evento selezionato e trascinare a destra.
Più a destra si trascina, più copie sono create (come indica il tooltip).
• Selezionando “Riempi Loop” dal menu Edit si crea una
serie di copie che inizia al locatore sinistro e termina al locatore destro.
L’ultima copia viene automaticamente accorciata in modo che termini alla
posizione del locatore destro.
Uso dei comandi Taglia, Copia e Incolla
Con le funzioni del menu Edit è possibile tagliare o copiare
gli eventi selezionati ed incollarli.
• Quando si incolla un evento audio, questo viene inserito
nella traccia selezionata e posizionato in modo che il relativo Punto di Snap sia allineato con la posizione del cursore.
Se la traccia selezionata è del tipo sbagliato, l’evento è inserito sulla sua
traccia originale. Per maggiori informazioni sul punto di Snap vedere “La
funzione Snap” a pag. 42.
• Usando la funzione “Incolla all’Origine”, l’evento è incol-
lato alla sua posizione originaria (quella dalla quale è stato
tagliato o copiato).
Rinominare gli eventi
Di default, gli eventi audio indicano il nome delle rispettive
clip, ma si può inserire un nome descrittivo distinto per
eventi separati. Per fare ciò, selezionare l’evento e inserire
un nuovo nome nel campo “Descrizione” nella Linea Info.
• Si può anche dare a tutti gli eventi lo stesso nome della
traccia sulla quale sono collocati cambiando il nome della
traccia, tenendo premuto un tasto di modifica e premendo
[Invio].
Vedere “Gestione delle tracce” a pag. 26.
Separare gli eventi
Ci sono vari modi per separare gli eventi nella Finestra
Progetto:
• Facendo clic con lo strumento Separa sull’evento da
separare.
Se la funzione Snap è attiva, essa determina l’esatta posizione di separazione (vedere “La funzione Snap” a pag. 42). Si possono separare gli
eventi anche premendo [Alt]/[Option] e facendo clic con lo strumento
Freccia.
• Selezionando “Separa al Cursore” dal menu Edit.
Gli eventi selezionati sono separati alla posizione del cursore di progetto.
Se non ci sono eventi selezionati, sono separati tutti gli eventi (su tutte le
tracce) intersecati dal cursore di progetto.
• Selezionando “Separa Loop” dal menu Edit.
Gli eventi sono separati su tutte le tracce alle posizioni dei locatori sinistro e destro.
32
Finestra Progetto
Ö Se si separa una parte MIDI e la posizione di separazione interseca una o più note MIDI, il risultato dell’operazione dipende dall’opzione “Separa Eventi MIDI” definita
nella finestra Preferenze (pagina Editing–MIDI).
Se l’opzione è attiva, le note intersecate sono separate (e si creano
nuove note all’inizio della seconda parte). Se non è attiva, le note restano
nella prima parte, ma “sporgono” alla fine della parte.
Incollare tra loro gli eventi
Lo strumento Incolla, incolla tra loro gli eventi. Ci sono tre
possibilità:
• Facendo clic su un evento con lo strumento Incolla lo
s’incolla con l’evento successivo sulla traccia. Gli eventi
non devono toccarsi l’un l’altro.
Si ottiene una parte contenente i due eventi, con un’eccezione: se prima si
separa un evento e poi s’incollano di nuovo tra loro le due sezioni (senza
prima spostarle o editarle), esse diventano ancora un evento singolo.
• Si possono selezionare più eventi sulla stessa traccia e
fare clic su uno di essi con lo strumento Incolla.
Si crea una singola parte.
• Tenendo premuto [Alt]/[Option] mentre si fa clic su un
evento con lo strumento Incolla, l’evento è incollato agli
eventi successivi sulla rispettiva traccia.
Si può cambiare il tasto di comando rapido di default nella finestra Preferenze (pagina Editing–Modificatori per gli Strumenti).
Ridimensionare gli eventi
Ridimensionare gli eventi significa spostare individualmente
le loro posizioni d’inizio e fine. In Cubase Essential, ci sono
tre tipi di ridimensionamento possibili:
TipoDescrizione
Dimensioni
Normali
Cambio di Dimensioni Con
Spostamento
del Contenuto
Cambio di Dimensioni con
Modifica durata
Il contenuto dell’evento rimane fisso ed il suo punto d’inizio o fine si sposta per “rivelare” più o meno il proprio
contenuto.
Il contenuto segue l’inizio o la fine spostati dell’evento
(vedere la figura seguente).
Il contenuto è allungato o accorciato per adattarsi alla
nuova durata dell’evento (vedere la sezione separata “Ridi-
mensionare gli eventi con la modifica di durata” a pag. 34).
Per scegliere una delle modalità di ridimensionamento, selezionare lo strumento Freccia quindi fare clic di nuovo
sull’icona dello strumento Freccia nella toolbar: si apre un
menu a tendina dal quale si può selezionare una delle opzioni di ridimensionamento.
L’icona sulla toolbar cambia, indicando la modalità selezionata.
Il ridimensionamento vero e proprio avviene facendo clic e
trascinando l’angolo inferiore sinistro o destro dell’evento.
Se è attiva la funzione Snap, il valore Snap determina la
durata risultante (vedere “La funzione Snap” a pag. 42).
Dimensioni Normali
Ridimensionamento che sposta il contenuto dell’evento.
• Se sono selezionati più eventi, tutti saranno ridimensio-
nati allo stesso modo.
• E’ possibile ridimensionare gli eventi anche con lo stru-
mento Scrub.
E’ come quando si ridimensiona con lo strumento Freccia, ma l’audio
sotto il puntatore è riprodotto (in scrubbing) mentre si trascina.
33
Finestra Progetto
• E’ possibile anche ridimensionare gli eventi con i pulsanti
!
Trim (situati nella zona Smussa sulla toolbar).
La posizione d’inizio o fine degli eventi selezionati si sposta della quantità
definita nel menu a tendina Griglia. Anche il tipo di ridimensionamento
corrente selezionato si applica a questo metodo, a parte l’opzione “Cambio di Dimensioni con Modifica durata” che non è possibile con questo
metodo. Si possono usare anche i tasti di comando rapido (di default,
premere [Ctrl]/[Command] ed usare i tasti freccia sinistro e destro).
Ö Di default la zona Smussa non è visibile sulla toolbar.
Per sapere come mostrare e nascondere gli elementi sulla
toolbar vedere “I menu contestuali delle impostazioni” a
pag. 317.
Ö Quando si ridimensionano gli eventi, tutti i dati di automazione non verranno presi in considerazione.
Ridimensionare gli eventi con la modifica di durata
Per ridimensionare una parte e adattarne il contenuto alla
nuova durata si deve usare questa funzione. Procedere
come segue:
1. Fare clic sull’icona Freccia nella toolbar e selezionare
l’opzione “Cambio di Dimensioni con Modifica durata” dal
menu a tendina che appare.
2. Puntare il mouse vicino al punto di fine della parte di
cui si desidera modificare la durata.
3. Fare clic e trascinare a sinistra o destra.
Quando si muove il mouse, un tooltip indica la posizione corrente del
mouse e la durata della parte. Si noti che si applica il valore Snap, come
con qualsiasi operazione sulla parte.
4. Rilasciare il pulsante del mouse.
La parte viene “allungata” o “compressa” per adattarla alla nuova durata.
• Per le parti MIDI ciò significa che è stata modificata la
durata degli eventi nota (spostati e ridimensionati).
I dati Controller sono spostati.
• Per le parti audio, ciò significa che gli eventi sono spo-
stati e la durata dei file audio di riferimento viene modificata in modo da adattarsi alla nuova lunghezza.
Compare una finestra di dialogo che mostra il progresso dell’operazione
di modifica della durata.
Scorrere il contenuto di un evento o parte
Si può spostare il contenuto di un evento o parte senza
cambiarne la posizione nella Finestra Progetto. Di default,
ciò avviene premendo [Alt]/[Option]-[Shift], facendo clic
nell’evento o nella parte e trascinando verso sinistra o
destra.
Quando si scorre il contenuto di un evento audio, non
è possibile farlo scorrere oltre l’inizio o la fine della clip
audio vera e propria. Se l’evento riproduce l’intera clip,
non si può scorrere l’audio del tutto.
34
Finestra Progetto
Raggruppare gli eventi
Il simbolo del lucchetto indica che
per l’evento sono state attivate una o
più opzioni di blocco.
Talvolta è utile gestire più eventi come un’unica entità; per
farlo è possibile raggrupparli: selezionare gli eventi (sulla
stessa traccia o su tracce diverse) e scegliere “Raggruppa”
dal menu Edit.
• Per specificare quali sono le proprietà influenzate dalla
funzione Blocca usare il menu a tendina “Blocca Attributi
degli Eventi” nella finestra Preferenze (pagina Editing).
Gli eventi raggruppati sono indicati da un’icona Gruppo nell’angolo
destro.
Modificando uno degli eventi raggruppati nella Finestra
Progetto, si modificano gli altri eventi nello stesso gruppo
(se applicabile).
Le operazioni di editing di un Gruppo includono:
• Selezionare gli eventi.
• Spostare e duplicare gli eventi.
• Ridimensionare gli eventi.
• Regolare fade-in e fade-out (solo per gli eventi audio, vedere
“Creazione delle dissolvenze” a pag. 69).
• Separare gli eventi (separando un evento si separano automaticamente anche tutti gli altri eventi raggruppati che intersecano la posizione di separazione).
• Bloccare gli eventi.
• Mute degli eventi (vedere di seguito).
• Cancellare gli eventi.
Blocco degli eventi
Per non rischiare di modificare o spostare un evento per
sbaglio, è possibile bloccarlo. Il blocco può riguardare una
(o una qualsiasi combinazione) delle seguenti proprietà:
Opzioni
Blocca
PosizioneSe viene applicato il comando “Blocca”, l’evento non può
FormatoSe viene applicato il comando “Blocca”, l’evento non può
AltroSe viene applicato il comando “Blocca”, tutte le altre
Descrizione
essere mosso.
essere ridimensionato.
azioni di editing dell’evento vengono disabilitate. Sono incluse anche le modifiche al volume delle dissolvenze e
degli eventi, il processing, ecc.
• Per bloccare gli eventi, selezionarli e scegliere
“Blocca…” dal menu Edit.
Gli eventi sono bloccati secondo le opzioni stabilite nella finestra
Preferenze.
• Per regolare le opzioni di blocco di un evento bloccato
selezionarlo e scegliere di nuovo “Blocca…” dal menu Edit.
Si apre una finestra di dialogo nella quale è possibile attivare o disattivare
le opzioni di blocco desiderate.
• Per sbloccare un evento (togliere tutte le opzioni di
blocco) selezionarlo e scegliere “Sblocca” dal menu Edit.
• E’ possibile anche bloccare un’intera traccia facendo clic
sul simbolo del lucchetto nell’elenco tracce o nell’Inspector.
Si disabilita così qualsiasi tipo di editing su tutti gli eventi della traccia.
Mettere gli eventi in Mute
Per silenziare (mettere in mute) singoli eventi nella Finestra
Progetto, procedere come segue:
• Per silenziare o togliere dal mute singoli eventi, fare clic
sull’evento con lo strumento Mute.
• Per silenziare o togliere dal mute più eventi, selezionarli
(con le tecniche di selezione standard, oppure usando
una delle opzioni del sotto-menu Seleziona nel menu Edit)
e fare clic su uno degli eventi selezionati con lo strumento
Mute.
Sono silenziati tutti gli eventi selezionati.
35
Finestra Progetto
• Si può anche fare clic in una zona vuota con lo strumento
Mute e trascinare un rettangolo di selezione attorno a più
eventi da silenziare o togliere dal mute e poi fare clic con lo
strumento Mute.
• Si possono silenziare gli eventi selezionandoli e sce-
gliendo “Mute” dal menu Edit.
Analogamente, si possono toglier dal mute gli eventi selezionati scegliendo “Togli Mute” dal menu Edit.
• Si può inoltre modificare la condizione di mute degli
eventi selezionati sulla linea Info.
Gli eventi silenziati possono essere editati come al solito
(ad eccezione delle dissolvenze), ma non sono riprodotti.
Gli eventi in mute sono sfumati in grigio.
• Si può anche silenziare intere tracce facendo clic sui
rispettivi pulsanti Mute (“M”) nell’elenco tracce, nell’Inspector o nel Mixer.
Facendo clic sul pulsante Solo (“S”) di una traccia si silenziano tutte le
altre. Si noti che sono disponibili due modalità per la funzione di Solo per
le tracce:
Se l’opzione “Attiva Solo su Traccia Selezionata” è attiva nelle Preferenze (pagina Editing–Progetto & Mixer) ed è stata messa in solo una
traccia, se si seleziona un’altra traccia nell’Elenco Tracce, anche quella
traccia viene messa in solo – lo stato di solo quindi si “sposta” con la selezione della traccia.
Se l’opzione non è attiva, la traccia che viene messa in solo rimane in
questo stato, indipendentemente dalla selezione.
Rimuovere gli eventi
Per rimuovere un evento dalla Finestra Progetto usare uno
dei metodi seguenti:
• Fare clic sull’evento con lo strumento Cancella.
Si noti che premendo [Alt]/[Option] mentre si fa clic, si cancellano tutti gli
eventi successivi sulla stessa traccia (tranne l’evento sul quale si è fatto
clic) e tutti gli eventi che lo precedono.
• Selezionare l’evento(i) e premere [Backspace], oppure
scegliere “Cancella” dal menu Edit.
Creare nuovi file dagli eventi
Un evento audio riproduce una sezione di una clip audio,
che, a sua volta, fa riferimento ad uno o più file audio
sull’hard-disk. In alcune situazioni, tuttavia è necessario
creare un nuovo file costituito solamente dalla sezione riprodotta dall’evento. Per farlo, si usa la funzione “Esporta
Selezione” del menu Audio:
1. Selezionare uno o più eventi audio.
2. Configurare a piacere fade-in, fade-out e volume
dell’evento (sulla linea Info o usando la maniglia volume).
Queste impostazione sono applicate al nuovo file. Per i dettagli su dissolvenze e volume dell’evento vedere “Creazione delle dissolvenze” a
pag. 69.
3. Selezionare “Esporta Selezione” dal menu Audio.
Un messaggio d’avviso chiede se si vuole sostituire o meno l’evento
selezionato.
• Scegliendo “Sostituisci” si crea un nuovo file contenente
solo l’audio dell’evento originale. Nel Pool è aggiunta una
clip per il nuovo file e l’evento originale è sostituito da un
nuovo evento che riproduce la nuova clip.
• Scegliendo “No” si crea un nuovo file e nel Pool è aggiunta una clip per il nuovo file.
L’evento originale non è sostituito.
Si può applicare la funzione Esporta Selezione anche ad
una parte audio. In tal caso, l’audio di tutti gli eventi contenuti nella parte è riunito in un singolo file audio. Scegliendo
“Sostituisci” nel messaggio d’avviso, la parte è sostituita
da un singolo evento audio che riproduce una clip del
nuovo file.
Editing sugli Intervalli
L’editing nella Finestra Progetto non è necessariamente limitato alla gestione di intere parti ed eventi. Si può anche
lavorare con selezioni d’intervallo, che sono indipendenti
dai limiti di evento/parte e traccia.
Creare una Selezione d’Intervallo
Per eseguire la selezione di un intervallo trascinare il
mouse con lo strumento Selezione Intervallo.
36
Finestra Progetto
Quando è selezionato lo strumento Selezione Intervallo, il
!
sotto-menu Seleziona del menu Edit presenta le seguenti
opzioni:
OpzioneDescrizione
TuttoEsegue una selezione che comprende tutte le tracce,
NienteRimuove la selezione dell’intervallo corrente.
Contenuto nel
Loop
Dall’Inizio al
Cursore
Dal Cursore
alla Fine
Tutto sulle
Tracce
Selezionate
Seleziona
Evento
Lato Sinistro
della Selezione
sul Cursore
Lato Destro
della Selezione
al Cursore
dall’inizio alla fine del progetto (definiti nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto dall’impostazione Lunghezza).
Esegue una selezione su tutte le tracce tra i locatori sinistro e destro.
Esegue una selezione su tutte le tracce dall’inizio del progetto alla posizione del cursore di progetto.
Esegue una selezione su tutte le tracce, dalla posizione
del cursore di progetto alla fine del progetto.
Si usa solo per la selezione dell’evento (vedere “Sele-
zione degli eventi” a pag. 30).
Questa opzione è disponibile nell’Editor dei Campioni
(“Usare il menu Seleziona” a pag. 153).
Sposta il lato sinistro dell’intervallo di selezione corrente
alla posizione del cursore di progetto.
Sposta il lato destro dell’intervallo di selezione corrente
alla posizione del cursore di progetto.
• Un doppio-clic del mouse su un evento con lo strumento
Selezione Intervallo crea una selezione d’intervallo che circonda l’evento.
Tenendo premuto [Shift] si può eseguire un doppio-clic su più eventi di
una fila: la selezione d’intervallo si estende per comprenderli tutti. Con un
secondo doppio-clic l’evento si apre per l’editing nell’Editor dei Campioni.
Regolare la dimensione della selezione di un intervallo
Ci sono vari modi per regolare la dimensione della selezione di un intervallo:
• Trascinandone i bordi con il mouse.
Il puntatore assume la forma di una doppia freccia quando si trova su un
bordo della selezione di un intervallo.
• Tenendo premuto [Shift] e cliccando con il mouse.
Il bordo più vicino della selezione d’intervallo si sposta alla posizione di clic.
• Regolando le posizioni Inizio o Fine della selezione d’in-
tervallo sulla linea Info.
• Usando i pulsanti Trim sulla toolbar.
I pulsanti Trim a sinistra spostano l’inizio della selezione d’intervallo e
quelli a destra ne spostano la fine. I bordi si spostano della quantità specificata nella griglia (menu a tendina Griglia).
Facendo clic su questo pulsante Trim …
…si sposta a destra di 1 quarto l’inizio della selezione d’intervallo.
• Usando i pulsanti Smussa sulla toolbar.
L’intera selezione d’intervallo si sposta a sinistra o destra. L’entità del
movimento dipende dal formato di visualizzazione selezionato (vedere
“La finestra Impostazioni Progetto” a pag. 22) e dal valore specificato
nella griglia.
Si noti che il contenuto della selezione non si sposta –
l’utilizzo dei pulsanti Smussa corrisponde a regolare
inizio e fine della selezione d’intervallo nello stesso
momento e della stessa quantità.
Ö I pulsanti Trim e Smussa sono situati nella zona
Smussa, che di default non è visibile nella toolbar.
Per sapere come mostrare e nascondere gli elementi sulla toolbar vedere
“I menu contestuali delle impostazioni” a pag. 317.
Eseguire selezioni d’intervallo per più tracce non
contigue
E’ possibile creare intervalli di selezione che includono più
tracce, premendo [Alt]/[Option]-[Shift]. Tuttavia, è possibile
anche escludere le tracce da una selezione d’intervallo.
37
Finestra Progetto
1. Creare una selezione d’intervallo dalla prima all’ultima
traccia desiderata.
2. Premere [Alt]/[Option] e fare clic nella selezione d’in-
tervallo sulle tracce da escludere dalla selezione.
3. Con lo stesso metodo, si può aggiungere una traccia
alla selezione d’intervallo con un [Alt]/[Option]-clic nella
zona della selezione d’intervallo sulla traccia.
Spostamento e duplicazione
• Per spostare una selezione d’intervallo, fare clic e trasci-
narla con il mouse ad una nuova posizione.
Il contenuto della selezione d’intervallo si sposta alla nuova posizione. Se
l’intervallo interseca eventi o parti, esse sono separate prima dello spostamento, in modo che siano influenzate solo le sezioni all’interno della
selezione d’intervallo.
• Per duplicare una selezione d’intervallo tenere premuto
[Alt]/[Option] e trascinare il mouse.
Si possono anche usare le funzioni Duplica, Ripeti e Riempi Loop, come
quando si duplicano gli eventi (vedere “Duplicare gli eventi” a pag. 31).
Uso dei comandi Taglia, Copia e Incolla
Con le selezioni d’intervallo si possono usare i comandi
Taglia, Copia e Incolla del menu Edit o le funzioni “Taglia
Tempo” e “Incolla Tempo” nel sotto-menu Intervallo del
menu Edit. Queste ultime funzioni sono diverse dai comandi del menu Edit:
FunzioneDescrizione
TagliaTaglia i dati della selezione d’intervallo e li colloca nella
CopiaCopia i dati della selezione d’intervallo nella clipboard.
IncollaIncolla i dati della clipboard alla posizione d’inizio nella
clipboard. Nella Finestra Progetto, la selezione d’intervallo è sostituita da uno spazio traccia vuoto (gli eventi a
destra della selezione d’intervallo mantengono le loro posizioni).
traccia della selezione corrente. Gli eventi esistenti non si
spostano per far spazio ai dati incollati.
FunzioneDescrizione
Incolla
all’Origine
Taglia TempoTaglia l’intervallo di selezione e lo colloca nel clipboard.
Incolla Tempo Incolla i dati della clipboard alla posizione d’inizio nella
Incolla Tempo
all’Origine
Incolla i dati della clipboard alle loro posizioni originali.
Gli eventi esistenti non si spostano per far spazio ai dati
incollati.
Gli eventi a destra dell’intervallo rimosso si spostano a sinistra per riempire il vuoto.
traccia della selezione corrente. Gli eventi esistenti si
spostano per far spazio ai dati incollati.
Incolla i dati della clipboard alle loro posizioni originali. Gli
eventi esistenti si spostano per far spazio ai dati incollati.
Cancellare le selezioni d’intervallo
Si può usare il comando Cancella “regolare” o “Elimina
Tempo”:
• Usando la funzione Cancella del menu Edit (o premendo
[Backspace]) i dati nella selezione d’intervallo sono sostituiti da uno spazio traccia vuoto.
Gli eventi a destra dell’intervallo mantengono le rispettive posizioni.
• Usando “Elimina Tempo” nel sotto-menu Intervallo del
menu Edit la selezione d’intervallo è rimossa e gli eventi a
destra si spostano a sinistra per colmare il vuoto.
Altre funzioni
Il sotto-menu Intervallo del menu Edit presenta altre tre
funzioni per l’editing della selezione d’intervallo:
FunzioneDescrizione
SeparaSepara tutti gli eventi o le parti che sono intersecati dall’in-
RitagliaTutti gli eventi o parti parzialmente compresi nella sele-
Inserisci
Silenzio
tervallo di selezione, alle posizioni degli estremi dell’intervallo di selezione.
zione d’intervallo sono troncati; le sezioni fuori dall’intervallo sono rimosse. Gli eventi completamente all’interno o
fuori dalla selezione d’intervallo non sono influenzati.
Inserisce spazi traccia vuoti dall’inizio della selezione
d’intervallo. La durata del silenzio equivale a quella della
selezione d’intervallo. Gli eventi a destra della posizione
d’inizio dell’intervallo di selezione si spostano a sinistra
per fare spazio. Gli eventi intersecati dall’inizio dell’intervallo di selezione sono separati e la sezione di destra si
sposta verso destra.
38
Finestra Progetto
La finestra di dialogo Preferenze
Una traccia cartella
Tracce nella cartella
Quando si apre il menu File (Win) o il menu Cubase Essential (Mac) e si seleziona “Preferenze…”, viene aperta la
finestra di dialogo Preferenze. Questa finestra contiene
numerose opzioni e impostazioni che determinano il comportamento generale di Cubase Essential.
Essa è suddivisa in numerose pagine, ciascuna delle quali
contiene opzioni e impostazioni appartenenti a un particolare argomento.
• Nell’elenco sulla sinistra, fare clic su una delle voci per
aprire la pagina corrispondente.
• Si possono trovare delle descrizioni dettagliate di tutte
le opzioni delle Preferenze nella finestra di dialogo di aiuto
che si apre facendo clic sul pulsante Aiuto nella parte inferiore sinistra della finestra di dialogo.
Tracce Cartella
Spostare le tracce in una cartella è un modo per strutturare
ed organizzare le tracce nella Finestra Progetto. Raggruppando le tracce nelle Tracce Cartella, è possibile metterle in
solo e in mute con maggiore rapidità e semplicità ed eseguire operazioni di editing su più tracce come se fossero
un’unica entità. Le tracce Cartella possono contenere qualsiasi tipo di traccia, incluse altre tracce Cartella.
Gestire le tracce Cartella
• Creare una traccia Cartella
Selezionare “Aggiungi Traccia” dal menu Progetto e selezionare “Cartella” dal sotto-menu che compare, oppure fare clic-destro nell’Elenco
Tracce e selezionare “Aggiungi Traccia Cartella” dal menu contestuale
per creare una traccia cartella.
• Spostare le tracce in una Cartella
Nell’elenco tracce, fare clic sulla traccia da spostare in una Cartella e trascinarla su una traccia Cartella. Quando si trascina una traccia dall’elenco
tracce alla traccia Cartella, appare una freccia verde che punta ad una
Cartella. La traccia viene inserita nella traccia cartella e tutte le parti ed
eventi nella traccia verranno rappresentati da una parte della cartella corrispondente (vedere di seguito). Per creare sotto-cartelle, spostare una
traccia cartella in un’altra. Ad esempio, si potrebbe avere una cartella contenente tutte le parti vocali di un progetto e ciascuna parte vocale potrebbe avere una cartella contenente tutte le relative take, in modo da
semplificare la gestione complessiva del progetto, ecc.
• Rimuovere le tracce da una Cartella
Trascinare una traccia fuori dalla cartella e rilasciarla nell’Elenco Tracce
per eliminarla dalla cartella.
• Nascondere/mostrare le tracce in un Cartella
Fare clic sul pulsante “Apri/Chiudi Cartella” (l’icona cartella) per nascondere o visualizzare le tracce che si trovano in una cartella. Le tracce nascoste vengono riprodotte come al solito.
• Muto e Solo di tracce Cartella
Fare clic sui pulsanti Mute o Solo della traccia Cartella per mettere in mute
o in solo tutte le tracce della traccia come se si trattasse di una sola entità.
Lavorare con parti Cartella
Una parte Cartella indica graficamente eventi e parti sulle
tracce nella Cartella. Le parti Cartella visualizzano posizione
e durata di eventi e parti, oltre alla traccia sulla quale si trovano (le posizioni verticali). La parte Cartella mostra anche i
colori usati per le parti.
39
Finestra Progetto
Qualsiasi operazione di editing eseguita nella Finestra
Progetto su una parte Cartella agisce su tutti gli eventi e le
parti che essa contiene. Si possono selezionare più parti
Cartella, se si desidera – per gestirle ed editarle insieme.
L’editing comprende:
• Spostamento di una parte Cartella. Si spostano eventi e parti
in essa contenuti (eventualmente creando altre parti Cartella:
dipende da come si sovrappongono le parti).
• Uso dei comandi Taglia, Copia e Incolla.
• Eliminazione di una parte Cartella (si eliminano anche eventi e
parti che contiene).
• Divisione di una parte Cartella con lo strumento Separa.
• Incollaggio delle parti Cartella con lo strumento Incolla. Ciò
funziona solo se le parti Cartella adiacenti contengono eventi
o parti sulla stessa traccia.
• Ridimensionamento di una parte Cartella (vengono ridimensionati gli eventi e le parti in essa contenuti, in base al metodo
di ridimensionamento selezionato), vedere “Ridimensionare gli
eventi” a pag. 33.
• Mute di una parte Cartella; sono silenziati eventi e parti in essa
contenuti.
Le tracce contenute in una cartella possono essere editate
come un’unica entità, eseguendo le operazioni di editing direttamente nella parte cartella che contiene le tracce. Si
possono anche editare le singole tracce nella Cartella visualizzando le tracce in essa contenute, selezionando parti
ed aprendo gli editor come al solito.
Un doppio-clic su una parte Cartella apre gli editor per i rispettivi tipi di traccia contenuti nella Cartella. Si applicano
le seguenti regole:
• Tutte le parti MIDI situate sulle tracce nella Cartella
sono visualizzate come se fossero sulla stessa traccia,
proprio come quando si apre l’Editor dei Tasti con più
parti MIDI selezionate.
Per distinguere meglio le varie tracce nell’editor è opportuno applicare
ad esse colori diversi nella Finestra Progetto ed usare l’opzione “Colori
Eventi” nell’editor (vedere “Colorare note ed eventi” a pag. 231).
• Se la Cartella contiene tracce con eventi e/o parti au-
dio, per ogni evento si apre l’Editor dei Campioni e/o l’Editor delle Parti Audio, con ogni evento e parte audio in una
finestra separata.
Marker
I marker si usano per trovare velocemente determinate posizioni. Se in un progetto si salta spesso ad una posizione
specifica è utile inserire un marker a quella posizione. Ci
sono due tipi di marker:
• Marker Ciclo: consentono di memorizzare le posizioni
d’inizio e fine di un intervallo.
Nella traccia Marker, vengono visualizzati come due marker uniti da una
linea orizzontale. Sono l’ideale per definire delle sezioni di una song, ad
esempio “Intro”, “Strofa” e “Ritornello”; il loro impiego consente di raggiungere rapidamente le diverse sezioni e anche di ripetere eventualmente una di esse (attivando il comando Ciclo nella Barra di Trasporto).
I marker Ciclo possono sovrapporsi liberamente.
• Marker Standard: memorizzano una posizione specifica.
Ö I locatori sinistro e destro si gestiscono a parte – vedere “Locatori sinistro e destro” a pag. 48.
Editing dei marker nella finestra Marker
La finestra Marker riporta l’elenco dei marker, nell’ordine in
cui questi sono disposti nel progetto. Per aprire la finestra
Marker, selezionare “Marker” dal menu Progetto, fare clic
sul pulsante “Mostra” nella sezione Marker della Barra di
Trasporto, oppure usare il rispettivo comando da tastiera
(di default [Ctrl]/[Command]-[M]).
40
Finestra Progetto
La finestra Marker è divisa in sei colonne:
Marker CicloMarker
Locatori
Pulsanti Aggiungi Marker/Aggiungi Marker Ciclo
ColonnaDescrizione
Individua
(colonna più
a sinistra)
IDIn questa colonna, è possibile modificare i numeri di ID dei
PosizioneIn questa colonna è possibile visualizzare e modificare le
FineIn questa colonna è possibile visualizzare e modificare le
Lunghezza In questa colonna è possibile visualizzare e modificare la
DescrizioneE’ qui possibile inserire un nome o una descrizione per i
Facendo clic su questa colonna, il cursore di progetto
verrà spostato alla posizione del marker corrispondente.
Una freccia blu indica il marker alla posizione del cursore di
progetto (o quello più vicino prima del cursore di progetto).
marker. Ogni volta che si aggiunge un marker gli viene assegnato automaticamente un numero ID progressivo, iniziando da ID 1. Gli ID dei marker Ciclo sono indicati in
parentesi quadra, iniziando da [1]. I primi nove marker (da
1 a 9) possono essere richiamati usando i comandi da tastiera (di default [Shift]-[1] a [9] nel tastierino numerico
della tastiera).
posizioni tempo dei marker (o le posizioni di inizio dei
marker ciclo).
posizioni di fine dei marker ciclo.
lunghezza dei marker ciclo.
marker.
Fare clic sull’intestazione di una colonna per ordinare
l’elenco dei marker in base a quella colonna. Le colonne
della finestra Marker si possono ordinare anche trascinando e rilasciando con il mouse le intestazioni colonna.
Nella finestra Marker possono essere eseguite le seguenti
azioni:
• Aggiungere dei Marker
Fare clic sul pulsante Aggiungi o premere [Ins] (solo Windows) sulla tastiera del computer per aggiungere dei marker di posizione alla posizione
corrente del cursore di progetto.
Selezionare “Marker Ciclo” dal menu a tendina Mostra e fare clic sul pulsante Aggiungi per aggiungere un marker ciclo tra i locatori sinistro e
destro.
• Rimuovere dei Marker
Per rimuovere un marker, selezionarlo e fare clic sul pulsante Elimina.
• Spostare la posizione dei Marker
Impostare il cursore di progetto alla posizione alla quale si desidera spostare (o riprogrammare) un marker, selezionare il marker che si desidera
modificare nella finestra Marker e fare clic sul pulsante Sposta. Se viene
selezionato un marker ciclo, l’operazione Sposta agisce sulla posizione di
inizio del marker; la lunghezza dell’intervallo non viene influenzata. E’ possibile spostare i marker anche modificandone le posizioni numericamente
nella colonna Posizione.
Editing dei marker nella Traccia Marker
Nella traccia Marker si visualizzano e modificano i marker.
Tutte le modifiche eseguite sulla Traccia Marker si riflettono
nella finestra Marker e viceversa. Le posizioni standard dei
marker sono visualizzate come linee verticali con a fianco il
nome del marker (se assegnato) e un numero. Se si seleziona la Traccia Marker, tutti i marker vengono visualizzati
nell’Inspector.
Per aggiungere la traccia Marker al Progetto selezionare
“Marker” dal sotto-menu Aggiungi Traccia del menu Progetto (o clic-destro nell’elenco tracce e scegliere “Aggiungi
Traccia Marker”). Ogni progetto può avere una sola traccia
Marker.
Le seguenti operazioni di editing possono essere eseguite
direttamente sulla Traccia Marker:
• Aggiungere dei Marker
Premere il tasto [Ins] (Win) o il pulsante “Aggiungi Marker” nell’elenco
Elenco Tracce, per aggiungere un marker di posizione alla posizione corrente del cursore di progetto durante la riproduzione.
Fare clic sul pulsante “Aggiungi Marker Ciclo” nell’Elenco Tracce, per
aggiungere un marker ciclo alla posizione dei locatori sinistro e destro.
• Seleziona marker
Usare le tecniche standard.
• Disegnare i marker
Usare lo strumento Disegna (o premere [Alt]/[Option] e usare lo strumento Freccia) per disegnare dei marker di posizione. Viene considerata
anche la funzione Snap.
Tenere premuto [Ctrl]/[Command] mentre si usano gli strumenti Disegna
o Freccia, per tracciare dei Marker Ciclo. Viene considerata anche la funzione Snap.
• Ridimensionare
Selezionare e trascinare un Marker Ciclo tramite le maniglie che compaiono in fondo agli eventi inizio e fine per ridimensionarli. Ciò può anche
essere eseguito numericamente nella linea Info.
41
Finestra Progetto
• Spostare
Per spostare un marker fare clic e trascinare, oppure editare le posizioni
sulla linea info. Si tiene conto della funzione Snap (se attivata).
• Rimuovere
Per eliminare un marker posizione, selezionarlo e premere [Canc] oppure
usare lo strumento Cancella.
Fare clic con lo strumento Cancella per cancellare un marker Ciclo. Tenendo premuto [Alt]/[Option] mentre si fa clic, vengono cancellati anche
tutti i marker consecutivi.
• Assegnare un nome
Selezionare un marker e inserire un nome nella linea info.
• Spostare i locatori sinistro e destro
Fare doppio-clic su un marker ciclo o selezionarlo dal menu a tendina Ciclo nell’Elenco Tracce per spostare i locatori sinistro e destro in modo da
includere il marker ciclo.
Nel tastierino numerico, usare i tasti [1] e [2] per spostare la posizione
del cursore di progetto all’inizio o alla fine del Marker Ciclo. Si possono
usare anche i tasti di comando rapido – vedere “Editing dei marker tra-
mite i comandi da tastiera” a pag. 42.
• Ingrandimento
Selezionare un marker ciclo dal menu a tendina Ingrandimento, per ingrandire la visualizzazione dell’evento in modo da includere solamente
l’intervallo selezionato (vedere la sezione “Preset Ingrandimento e Marker
Ciclo” a pag. 25).
Si può anche premere [Alt]/[Option] ed eseguire un doppio-clic sul
marker Ciclo nel display eventi.
• Tracciare intervalli di selezione nella Finestra Progetto
Fare doppio-clic con lo strumento Selezione Intervallo tra due marker
qualsiasi, per creare un intervallo di selezione, che includa tutte le tracce
nel progetto. Questo è un modo rapido di spostare o copiare (tenere
premuto [Alt]/[Option]) sezioni complete del progetto (su tutte le tracce).
Editing dei marker tramite i comandi da tastiera
Si possono usare anche comandi da tastiera per le operazioni coi marker, vedere “Categoria Trasporto” a pag. 330.
Opzioni
La funzione Snap
La funzione Snap serve per trovare posizioni precise durante l’editing nella Finestra Progetto. Per farlo, viene limitato il movimento orizzontale e il posizionamento a determinate posizioni della griglia. Le operazioni influenzate dalla
funzione Snap comprendono spostamento, copia, disegno,
dimensionamento, separazione, selezione d’intervallo, ecc.
• La funzione Snap s’attiva o disattiva facendo clic
sull’icona Snap nella toolbar.
Funzione Snap attiva.
Quando si spostano eventi audio con l’opzione Snap attiva,
non viene necessariamente usato l’inizio dell’evento come
posizione Snap di riferimento. Piuttosto, ogni evento audio
ha un punto di Snap che si può impostare ad una posizione
audio significativa (come ad es. un attacco, ecc.).
E’ preferibile stabilire il punto di Snap nell’Editor dei Campioni poiché il grado di precisione è maggiore (vedere “Re-
golare i punti di snap” a pag. 152); tuttavia, si può anche
impostarlo direttamente nella Finestra Progetto. Procedere
come segue:
1. Selezionare un evento.
2. Collocare il cursore di progetto all’interno dell’evento
audio selezionato nella posizione desiderata.
3. Scorrere il menu Audio e selezionare “Imposta punto
di Snap sul Cursore”.
Il punto di Snap è impostato alla posizione del cursore.
Nella Finestra Progetto il punto Snap di un evento è indicato da una
linea blu.
42
Finestra Progetto
Il funzionamento esatto della funzione Snap dipende dalla
12345
52431
Trascinando l’evento 2 oltre l’evento 4…
…cambia l’ordine degli eventi 2, 3 e 4.
modalità selezionata nel menu a tendina Snap.
I paragrafi seguenti descrivono le varie modalità Snap:
Griglia
In questa modalità, le posizioni di Snap si stabiliscono con il
menu a tendina Tipo Griglia a destra. Le opzioni dipendono
dal formato di visualizzazione selezionato per il righello. Per
esempio, se il righello è in misure, la griglia può essere impostata in misure, quarti o al valore di quantizzazione stabilito nel menu a tendina accanto (a destra). Se per il righello
è selezionato un formato basato sul tempo o sui fotogrammi
(frame), il menu a tendina Tipo Griglia presenta solamente
opzioni griglia basate su tempo, frame, ecc.
• Ciò vale solamente quando si trascinano eventi o parti
esistenti – quando si creano nuovi eventi o parti, questa
modalità funziona come quella Griglia.
Eventi
In questa modalità, posizioni d’inizio e fine di eventi e parti
diventano “magnetiche”. Quindi, trascinando un evento ad
una posizione vicina a inizio o fine di un altro evento, il primo
è allineato automaticamente a inizio o fine del secondo. Anche per gli eventi audio la posizione del punto di Snap è
magnetica (vedere “Regolare i punti di snap” a pag. 152).
• Si noti che sono inclusi gli eventi marker sulla traccia
Marker.
Ciò consente di far scattare gli eventi alle posizioni dei marker, e viceversa.
Shuffle
La modalità Shuffle è utile per cambiare l’ordine di eventi
adiacenti. Se ci sono due eventi adiacenti e si trascina il
primo a destra oltre il secondo, i due eventi si scambiano
di posto.
Quando si seleziona Secondi come formato del righello, il menu a tendina Tipo Griglia contiene le opzioni della griglia basate sul tempo.
Relativa alla Griglia
In questa modalità, quando si spostano eventi e parti essi,
questi non saranno “magnetici” verso la griglia. Piuttosto,
la griglia determina la dimensione degli step per lo spostamento degli eventi. Ciò significa che un evento spostato
mantiene la sua posizione originale rispetto alla griglia.
Ad esempio, se un evento inizia alla posizione 3.04.01 (un
quarto prima della misura 4), Snap è impostato in modalità
“Relativa alla Griglia” e il menu a tendina Tipo Griglia è regolato su “Misure”, l’evento si può spostare in step di una
misura – alle posizioni 4.04.01, 5.04.01 e così via. L’evento
mantiene la propria posizione relativa in griglia (rimane cioè
un quarto prima della stanghetta di misura).
Lo stesso concetto vale quando si cambia l’ordine di più
di due eventi:
Cursore Magnetico
Selezionando questa modalità, il cursore di progetto diventa “magnetico”. Trascinando un evento vicino al cursore esso si allinea alla posizione del cursore.
43
Finestra Progetto
Griglia + Cursore
E’ una combinazione delle modalità “Griglia” e “Cursore
Magnetico”.
Eventi + Cursore
E’ una combinazione delle modalità “Eventi” e “Cursore
Magnetico”.
Eventi + Griglia + Cursore
E’ una combinazione delle modalità “Eventi”, “Griglia” e
“Cursore Magnetico”.
Taglia sui punti di Zero
Quando questa opzione è attiva nella toolbar o nelle Preferenze (pagina Editing–Audio), la separazione e il ridimensionamento degli eventi audio avviene alla posizione di “zero
crossing” (posizione nell’audio con ampiezza pari a zero). E’
così possibile evitare pop e clic che potrebbero essere altrimenti causati da modifiche improvvise di ampiezza.
Scorrimento Automatico
Le funzioni “Scorrimento Automatico” e “Interrompi Scorrimento Automatico durante l’Editing” sono attive
Attivando l’opzione Scorrimento Automatico nella toolbar, la
finestra scorre durante la riproduzione e il cursore di progetto rimane visibile nella finestra. Il pulsante Scorrimento
Automatico si trova nelle toolbar della Finestra Progetto e di
tutti gli editor.
• Se nella finestra Preferenze (pagina Trasporto) è attiva
l’opzione “Cursori Fissi”, il cursore di progetto è collocato
al centro dello schermo (ove possibile).
Questo pulsante si trova di fianco al pulsante Scorrimento
Automatico. Quando è attiva questa opzione, lo scorrimento automatico viene interrotto non appena si fa clic in
qualsiasi punto del progetto, durante la riproduzione.
Procedere come segue:
1. Aprire un progetto che contiene parti/eventi audio o
MIDI.
2. Abilitare entrambi i pulsanti “Scorrimento Automatico”
e “Interrompi Scorrimento Automatico durante l’Editing”
(i pulsanti diventano blu).
3. Avviare la riproduzione.
4. Editare una parte/evento audio o MIDI del progetto
(ad esempio facendo clic e trascinando la parte/evento in
una posizione diversa della stessa traccia).
Il pulsante Scorrimento Automatico diventa arancione.
Lo Scorrimento Automatico viene quindi interrotto, perciò
quando il cursore di progetto si sposta verso il bordo destro della Finestra Progetto, la visualizzazione non seguirà
il cursore.
Appena viene fermata la riproduzione o quando si fa nuovamente clic sul pulsante Scorrimento Automatico (in modo
che questo diventi blu), Cubase Essential ritornerà al normale comportamento di Scorrimento Automatico.
Interrompere lo Scorrimento Automatico
Quando si eseguono delle operazioni di editing su parti o
eventi durante la riproduzione, con la funzione Scorrimento
Automatico attivata, è possibile che si “perda di vista” il
materiale editato, poiché la visualizzazione segue il cursore
di progetto.
Per fare in modo che la visualizzazione della Finestra Progetto non cambi durante la riproduzione mentre sono in
corso operazioni di editing, è possibile attivare il pulsante
“Interrompi Scorrimento Automatico durante l’Editing”.
Finestra Progetto
44
4
Riproduzione e Barra di Trasporto
Introduzione
Offset Ottava
Livello Velocity Note
Modifica Tipo di Visualizzazione della Tastiera Virtuale
Questo capitolo descrive i vari metodi per controllare le funzioni di riproduzione e trasporto in Cubase Essential.
Barra di Trasporto
Viene riportata di seguito una breve descrizione degli oggetti presenti sulla Barra di Trasporto.
Le figure qui sotto mostrano la Barra di Trasporto con
tutti i controlli visibili. La Barra di Trasporto è suddivisa
nelle seguenti sezioni, da sinistra verso destra.
Ö Si noti che gli indicatori di Attività in Uscita e di Clipping, così come il Controllo Livello di Uscita si riferiscono al
Bus di Uscita Main Mix, come definito nella pagina Uscite
della finestra Connessioni VST.
• Le funzioni principali di Trasporto (Ciclo/Ferma/Riproduci/Registra) si possono visualizzare anche sulla toolbar.
Anche il menu Trasporto contiene varie opzioni di Trasporto.
Mostrare e nascondere la Barra di Trasporto
La Barra di Trasporto viene automaticamente visualizzata
al lancio di un nuovo progetto. Per nasconderla o visualizzarla, selezionare “Barra di Trasporto” dal menu Trasporto
(o usare il tasto di comando rapido – di default [F2]).
Pre-roll e Post-roll
Queste funzioni sono descritte nel capitolo “Registrazione”
(vedere “Pre-roll e Post-roll” a pag. 64).
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Riproduzione e Barra di Trasporto
Modificare la configurazione della Barra di Trasporto
E’ possibile personalizzare l’aspetto della Barra di Trasporto, facendo clic-destro in qualsiasi punto del pannello
e selezionando/deselezionando le opzioni corrispondenti
dal menu contestuale.
Ciò è descritto nel dettaglio nella sezione “I menu conte-
stuali delle impostazioni” a pag. 317.
Il tastierino numerico
Nelle impostazioni di default dei comandi rapidi, molte operazioni della Barra di Trasporto sono assegnate al tastierino
numerico sulla tastiera del computer. I tastierini numerici
sono leggermente diversi sui computer PC e Macintosh.
Tasto numericoFunzione
[Invio]Riproduci
[+]FF (avanzamento rapido)
[-]Indietro
[*]Registra
[÷] (Win)/[/] (Mac)Ciclo On/Off
[,]Ritorna a Zero
[0]Ferma
[1]Vai al Locatore Sinistro
[2]Vai al Locatore Destro
[3–9]Vai ai marker da 3 a 9
• Modificando il valore in uno dei display di posizione.
• Usando il cursore di posizione situato sopra i pulsanti di
trasporto nella Barra di Trasporto.
L’intervallo del cursore dipende dal valore Lunghezza impostato nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto. Spostando il cursore completamente a destra, quindi, ci si porta alla fine del progetto.
• Usando i marker (vedere “Marker” a pag. 40).
• Usando le funzioni di riproduzione (vedere “Funzioni di
riproduzione” a pag. 49).
• Usando la funzione Arranger (vedere “La Traccia Arran-
ger” a pag. 76).
• Usando le funzioni del menu Trasporto.
Sono disponibili le seguenti funzioni:
FunzioneDescrizione
Individua Selezione/Individua
Fine Selezione
Individua Marker
Precedente/
Successivo
Individua Evento
Precedente/
Successivo
Sposta il cursore di progetto all’inizio o alla fine della selezione corrente. E’ disponibile solo se sono selezionati
uno o più eventi o parti (o un intervallo di selezione).
Sposta il cursore di progetto al marker più vicino a destra o sinistra (vedere “Tracce Marker” a pag. 20).
Sposta il cursore di progetto rispettivamente avanti o
indietro, all’inizio o alla fine più vicini di un qualsiasi
evento sulla traccia(e) selezionata.
Ö Se è attiva l’opzione Snap, quando si trascina il cursore
di progetto il suo valore è tenuto in considerazione; è utile
per trovare rapidamente posizioni precise nel progetto.
Operazioni
Impostare la posizione del cursore di progetto
Ci sono molti modi per spostare la posizione del cursore di
progetto:
• Con i controlli Avanti Veloce e Indietro.
• Trascinando il cursore di progetto con il mouse nella
parte bassa del righello.
• Facendo clic nel righello.
Un doppio-clic nel righello sposta il cursore e avvia/ferma la riproduzione.
• Se nella pagina Trasporto della finestra di dialogo Pre-
ferenze è attiva l’opzione “Sposta il Trasporto con un Clic
in uno Spazio Vuoto” si può fare clic in una qualsiasi zona
vuota della Finestra Progetto per cambiare la posizione
del cursore.
Riproduzione e Barra di Trasporto
Ö Per muovere il cursore di progetto ci sono anche molti
tasti di comando rapido (finestra di dialogo Comandi da
Tastiera, categoria Trasporto).
Per esempio, è possibile assegnare comandi rapidi alle funzioni “Step Misura” e “Misura Indietro”, per muovere il cursore di progetto di una misura
avanti e indietro rispettivamente.
Formati di visualizzazione della Barra di
Trasporto
Il Display Tempo Primario (a sinistra) e il Display Tempo Secondario (a
destra)
L’unità di tempo indicata nel righello può essere indipendente da quella visualizzata nel display del tempo principale della Barra di Trasporto. Ciò significa che si può ad
esempio visualizzare il tempo in timecode nel display della
47
Barra di Trasporto e in misure nel righello. Inoltre, a destra
del Display Tempo Primario si trova un Display Tempo Secondario che è anch’esso indipendente; si hanno quindi a
disposizione tre diverse unità di tempo visualizzate contemporaneamente.
Si applicano le seguenti regole:
• Cambiando il formato tempo del display primario nella
Barra di Trasporto, il formato tempo del righello verrà
anch’esso modificato.
E’ come cambiare il formato di visualizzazione in Impostazioni Progetto.
Per avere diversi formati di visualizzazione nel righello e nel display del
tempo, quindi, si deve cambiare il formato nel righello.
• Il formato nel display del tempo primario si stabilisce nel
menu a tendina a destra nel display di posizione principale.
• Questa impostazione determina anche il formato tempo
indicato per i locatori sinistro e destro sulla Barra di Trasporto.
• Il display del tempo secondario è completamente indi-
pendente ed il suo formato si stabilisce nel menu a tendina a destra nel display del tempo secondario.
• Per scambiare i formati tempo tra i due display fare clic
sul simbolo della doppia freccia che li divide.
Locatori sinistro e destro
I locatori sinistro e destro sono una coppia di marker di posizione usati per specificare i punti di punch-in e punch-out
durante la registrazione e per indicare i limiti di registrazione
e riproduzione in Ciclo.
Ö Se nella Barra di Trasporto è attiva la modalità Ciclo, la
zona compresa tra il locatore sinistro e quello destro è riprodotta in continuazione.
Se però il locatore destro si trova prima di quello sinistro, si ottiene la
modalità “salto” o “salta”: quando il cursore di progetto raggiunge il locatore destro salta al locatore sinistro e continua da lì la riproduzione.
Ci sono molti modi per impostare la posizione dei locatori:
• Per impostare il locatore sinistro premere [Ctrl]/[Command] e fare clic nel righello alla posizione desiderata.
Analogamente, premendo [Alt]/[Option] e facendo clic nel righello si definisce la posizione del locatore destro. Si possono anche trascinare le
“maniglie” dei locatori direttamente nel righello.
Nel righello i locatori sono indicati dai flag (bandierine). L’area tra i locatori è evidenziata sia nel righello che nella Finestra Progetto (vedere
“Aspetto” a pag. 320). Si noti che se il locatore destro è collocato
prima di quello sinistro, il colore del righello nella zona tra i locatori
cambia (da blu a rosso).
• Fare clic e trascinare il mouse nella parte alta del righello
per disegnare un intervallo tra i locatori.
Facendo clic su un intervallo esistente lo si può trascinare con il mouse.
• Premendo il tasto [Ctrl]/[Command] e [1] o [2] sul tastierino numerico, si imposta il locatore sinistro o destro
alla posizione del cursore di progetto.
Analogamente, premendo [1] o [2] sul tastierino numerico (senza [Ctrl]/
[Command]), si colloca il cursore di progetto alla posizione del locatore
sinistro o destro; si tratta di comandi rapidi di default (è possibile cambiarli a piacere).
• Creando marker Ciclo si può memorizzare un numero
qualsiasi di posizioni del locatore sinistro o destro che in
seguito possono essere richiamate con un semplice doppio-clic del mouse sul rispettivo marker (vedere “Editing
dei marker nella Traccia Marker” a pag. 41).
• L’opzione “Locatori sulla Selezione” nel menu Trasporto
(comando rapido di default [P]) imposta i locatori intorno
alla selezione corrente.
Questa opzione è disponibile solamente se sono stati selezionati uno o
più eventi o se è stata effettuata una selezione di un intervallo.
• I locatori si possono anche definire numericamente nella
Barra di Trasporto.
Facendo clic sui pulsanti L/R nella sezione locatore nella Barra di Trasporto, si colloca il cursore di progetto al rispettivo locatore. Premendo
[Alt]/[Option] e facendo clic sul pulsante L o R, il locatore corrispondente
è collocato alla posizione corrente del cursore di progetto.
48
Riproduzione e Barra di Trasporto
Opzioni e impostazioni
!
La Preferenza “Ritorna al Punto di Partenza
sullo Stop”
Questa opzione si trova nella pagina Trasporto della finestra Preferenze (menu File in Windows o menu Cubase
Essential in Mac OS X).
• Se l’opzione “Ritorna al Punto di Partenza sullo Stop” è
attiva, quando si ferma la riproduzione il cursore di progetto
torna automaticamente all’ultima posizione dalla quale è iniziata la riproduzione.
• Se l’opzione “Ritorna al Punto di Partenza sullo Stop”
non è attiva, quando si ferma la riproduzione, il cursore di
progetto rimane in posizione.
Premendo nuovamente Stop il cursore di progetto si porta all’ultima posizione in cui è iniziata la registrazione o la riproduzione.
Funzioni di riproduzione
Oltre ai controlli di trasporto standard nella Barra di Trasporto, si trovano molte altre funzioni nel menu Trasporto,
che possono essere usate per controllare la riproduzione.
Queste sono:
OpzioneDescrizione
Riproduci dalla Fine/
Inizio della Selezione
Riproduci fino
all’Inizio/Fine della
Selezione
Riproduci fino al
Marker successivo
Riproduci Selezione Attiva la riproduzione dall’inizio della selezione cor-
Selezione in LoopAttiva la riproduzione dall’inizio della selezione cor-
Attiva la riproduzione da inizio o fine della selezione
corrente.
Attiva la riproduzione due secondi prima dell’inizio
o della fine della selezione corrente, fermandola rispettivamente a inizio o fine della selezione.
Attiva la riproduzione dalla posizione del cursore di
progetto, fermandola al marker successivo.
rente, fermandola alla fine della selezione.
rente e continua ancora la riproduzione una volta
raggiunta la fine della selezione.
Traccia disabilitata/abilitata
Per le tracce audio, il menu contestuale della traccia contiene l’opzione “Disattiva Traccia”, la quale interrompe l’attività dell’hard-disk sulla traccia (al contrario del Mute che
toglie semplicemente il volume in uscita). Registrando
spesso “take alternativi” si ottengono molti take (dette anche riprese) su tracce diverse che, sebbene silenziate, nel
corso della riproduzione sono in realtà ancora “suonate”
dall’hard-disk; l’hard-disk quindi, lavora inutilmente. In queste situazioni è meglio attivare l’opzione Disattiva Traccia.
• Selezionare “Disattiva Traccia” per le tracce da conser-
vare nel progetto ma da non riprodurre ora.
Il colore della traccia cambia, ad indicare che la traccia è disabilitata.
• Per abilitare di nuovo le tracce disabilitate selezionare
“Attiva Traccia” dal menu contestuale traccia.
Le opzioni elencate sopra (tranne “Riproduci fino al
Marker successivo”) sono disponibili solo se sono
selezionati uno o più eventi o se è stato definito un
intervallo di selezione.
Ö Nella finestra di dialogo Preferenze (pagina Editing–
Audio) si trova l’opzione “Gestisci Eventi Audio in Mute
come eventi Cancellati”. Se si attiva, tutti gli eventi sovrapposti da un evento in mute diventano udibili.
Funzione Insegui
La funzione Insegui garantisce che gli strumenti MIDI
suonino correttamente quando si colloca il cursore di progetto in una nuova posizione e si avvia la riproduzione. Per
farlo, il programma trasmette agli strumenti MIDI una serie
di messaggi MIDI ogni volta che nel progetto ci si sposta
ad una nuova posizione, assicurando così che tutti i dispositivi MIDI siano configurati opportunamente per quanto riguarda eventi Program Change, Controller (come il
Volume MIDI), ecc.
Per esempio, supponiamo di avere una traccia MIDI con
un evento Program Change inserito all’inizio. Questo
evento cambia il suono del synth in un suono di piano.
All’inizio del primo ritornello c’è un altro evento Program
Change che cambia il suono dello stesso synth in archi.
49
Riproduzione e Barra di Trasporto
A questo punto si riproduce la song. Essa inizia con un
!
suono di piano, il quale poi diventa un suono di archi. A
metà del ritornello si ferma e si riavvolge ad un punto compreso tra l’inizio ed il secondo Program Change. Il synth
continua a suonare gli archi, mentre in realtà in questa sezione dovrebbe esserci il piano!
La funzione “Insegui Eventi” si occupa proprio di questo.
Se gli eventi Program Change sono “inseguiti”, Cubase
Essential segue la musica fin dall’inizio, trova il primo
evento Program Change e lo trasmette al synth, impostandolo al suono corretto.
La stessa cosa avviene anche per altri tipi di eventi. Le
impostazioni Insegui Eventi nella finestra di dialogo Preferenze, (pagina MIDI) determinano i tipi di eventi che verranno “inseguiti” quando ci si porta a una nuova posizione
e si avvia la riproduzione.
Ö Sono ricercati i tipi di eventi per i quali è inserita la
spunta nel rispettivo box.
• In questa sezione della finestra di dialogo, si trova anche
l’opzione “Insegui non limitato a Confini Parte”.
Attivando questa opzione, sono inseguiti anche i controller MIDI fuori dai limiti della parte (la funzione Insegui, cioè, è applicata alle parti toccate dal
cursore e a tutte le parti alla sua sinistra). Per progetti molto grandi, tuttavia, si consiglia di disattivare questa opzione, poiché essa rallenta notevolmente le operazioni di posizionamento e Solo. Quando questa opzione non
è attiva, i controller MIDI sono inseguiti solamente all’interno delle parti che
si trovano sotto la posizione del cursore.
La Tastiera Virtuale
La Tastiera Virtuale può essere visualizzata nella Barra di
Trasporto. Essa consente di riprodurre e registrare note
MIDI, tramite l’utilizzo della tastiera del computer o di un
mouse. Ciò è utile se non si dispone di un dispositivo MIDI
esterno e se non si intende inserire le note con lo strumento
Disegna. La Tastiera Virtuale è in grado di eseguire tutte le
funzioni che sono normalmente controllabili con delle tastiere MIDI esterne, come ad esempio riprodurre e registrare note MIDI.
Quando viene visualizzata la Tastiera Virtuale, i comandi da tastiera soliti vengono bloccati, poiché questi sono ora riservati per la Tastiera Virtuale. Le sole
eccezioni sono: [Ctrl]/[Command]-[S] (Salva), Num [*]
(Avvia/Ferma Registrazione), [Barra Spaziatrice] (Avvia/Ferma Riproduzione), Num [1] (Salta al locatore sinistro), [Canc] o [Backspace] (Canc), Num [/] (Ciclo
acceso/spento), [F2] (Mostra/Nascondi Barra di Trasporto), e [Alt]/[Option]-[K] (Mostra/Nascondi Tastiera
Virtuale).
• E’ possibile scegliere tra due diverse modalità di visualizzazione della tastiera virtuale: tastiera del computer e tastiera di pianoforte. Per passare da una modalità all’altra,
fare clic sul pulsante “Modifica Tipo di Visualizzazione
della Tastiera Virtuale” o usare il tasto [Tab].
La Tastiera Virtuale nella modalità di visualizzazione tastiera del computer
La Tastiera Virtuale nella modalità di visualizzazione tastiera di pianoforte
50
Riproduzione e Barra di Trasporto
Per registrare usando la Tastiera Virtuale, procedere come
segue:
1. Creare o selezionare una traccia MIDI o instrument e
attivare per la stessa il pulsante “Abilita la Registrazione”.
2. Aprire la Tastiera Virtuale selezionando “Tastiera Vir-
tuale” dal menu Periferiche oppure premendo [Alt]/[Option]-[K]. E’ anche possibile aprire la Tastiera Virtuale
facendo clic-destro sulla Barra di Trasporto e selezionando “Tastiera Virtuale” dal menu contestuale.
La Tastiera Virtuale viene visualizzata nella Barra di Trasporto.
3. Attivare il pulsante Registra e premere un tasto sulla
tastiera del proprio computer per inserire una nota.
Per inserire delle note è anche possibile fare clic sui tasti della Tastiera
Virtuale.
• Si possono anche premere più tasti contemporanea-
mente per inserire parti polifoniche. Il numero massimo di
note che può essere riprodotto in una volta sola dipende
dal sistema operativo e dalla configurazione hardware.
4. Usare il fader “Livello Velocity Note” a destra della ta-
stiera virtuale per regolare il volume.
Per fare ciò è anche possibile usare i tasti freccia su/giù.
5. Inserire in questo modo le note desiderate.
6. Una volta terminato, premere il pulsante Ferma e chiu-
dere la Tastiera Virtuale.
Quando la Tastiera Virtuale è nascosta, saranno nuovamente disponibili
tutti i comandi da tastiera.
• Si hanno a disposizione sette ottave complete. Usare i
pulsanti “Offset Ottava” in fondo alla tastiera virtuale, per
spostare l’intervallo di ottave della tastiera.
E’ anche possibile usare le frecce direzionali sinistra e destra per portare
l’intervallo della tastiera ad un’ottava rispettivamente più bassa o più alta.
• Nella modalità tastiera di pianoforte, si possono usare i
due cursori a sinistra della tastiera, per inserire effetti di pitchbend (cursore sinistro) o modulazione (cursore destro).
E’ anche possibile fare clic su un tasto, tenere premuto il pulsante del
mouse finché il puntatore diventa a forma di reticolo e trascinare verso
l’alto/basso per inserire un effetto di modulazione, oppure sinistra/destra
per creare un pitchbend.
Opzioni e impostazioni
• Nella modalità tastiera di pianoforte, si ha a disposizione
un’ampia gamma di tasti, grazie ai quali è possibile inserire
due voci simultaneamente, ad esempio basso e linea solista, oppure cassa e charleston di una batteria.
Nella modalità tastiera del computer, per inserire le note si possono usare
le due file di tasti che sono visualizzate sulla Tastiera Virtuale. Anche nella
modalità tastiera di pianoforte è possibile utilizzare le due file di tasti.
Riproduzione e Barra di Trasporto
51
5
Registrazione
Introduzione
Questo capitolo descrive i vari metodi di registrazione in
Cubase Essential. poiché è possibile registrare sia tracce
audio che MIDI, sono descritti entrambi i metodi.
Prima di iniziare
Prima di affrontare questo capitolo si presume che siano
chiari alcuni concetti elementari di registrazione e che siano state eseguite le seguenti operazioni:
• Sia stato configurato, collegato e regolato correttamente
il proprio hardware audio.
• Sia stato aperto e configurato un progetto con i para-
metri e le impostazioni desiderate.
I parametri di configurazione del progetto determinano il formato di registrazione, la frequenza di campionamento, la durata del progetto ecc.;
questi parametri influenzano le registrazioni audio eseguite nel corso del
progetto stesso, vedere “La finestra Impostazioni Progetto” a pag. 22.
• Se si registra materiale MIDI, le periferiche MIDI devono
essere collegate e configurate correttamente.
Metodi di registrazione elementari
Questo capitolo descrive i metodi generali usati per registrare. Tuttavia, vi sono preparazioni e procedure specifiche
rispettivamente per la registrazione audio e MIDI. Prima di
iniziare a registrare si consiglia di consultare i capitoli “Spe-
cifiche di registrazione audio” a pag. 55 e “Specifiche di re-
gistrazione MIDI” a pag. 59.
Abilitare le tracce alla registrazione
Cubase Essential può registrare su una singola traccia o su
più tracce (audio e/o MIDI) simultaneamente. Per preparare
una traccia alla registrazione, fare clic sul suo pulsante Abilita la Registrazione nell’elenco tracce, nell’Inspector o nel
Mixer. Una volta attivo, il pulsante s’illumina in rosso, indicando che la modalità di registrazione è pronta.
Pulsante Abilita la Registrazione nell’Inspector, elenco tracce e Mixer
Ö Se nella finestra Preferenze (pagina Editing–Progetto&
Mixer) è attiva l’opzione “Abilita Registrazione sulla Traccia
Selezionata”, le tracce sono automaticamente abilitate alla
registrazione quando le si seleziona nell’elenco tracce.
Ö E’ possibile impostare dei comandi da tastiera per abilitare o per disabilitare alla registrazione tutte le tracce audio contemporaneamente (Opzione Attiva/Disattiva per la
registrazione tutte le Tracce Audio). Questi comandi si
trovano nella finestra di dialogo Comandi da Tastiera, nella
categoria Mixer (vedere “Configurare i comandi rapidi da
tastiera” a pag. 324).
Ö Il numero preciso di tracce audio registrabili simultaneamente dipende dalle prestazioni di CPU e hard-disk.
Nella finestra Preferenze (pagina VST) c’è l’opzione “Avvisa Sovraccarico
Processi”. Attivandola, quando in registrazione l’indicatore di risorse della
CPU (sulla Barra di Trasporto) si illumina, appare un messaggio d’allerta.
Attivazione manuale della registrazione
Per avviare la registrazione, fare clic sul pulsante Registra
nella Barra di Trasporto o sulla toolbar (o con il tasto di
comando rapido corrispondente, di default [*] sul tastierino numerico).
La registrazione può essere avviata in modalità Stop (dalla
posizione corrente del cursore di progetto o dal locatore
sinistro) oppure nel corso della riproduzione:
• Attivando la registrazione in Stop con l’opzione “Avvia
Registrazione dal Locatore Sinistro” del menu Trasporto
attiva, essa inizia dal locatore sinistro.
Verranno applicate le impostazioni di pre-roll del conteggio del metronomo
(vedere “Pre-roll e Post-roll” a pag. 64).
53
Registrazione
• Attivando la registrazione in Stop con l’opzione “Avvia
Registrazione dal Locatore Sinistro” non attiva, essa inizia
dalla posizione corrente del cursore di progetto.
• Attivando la registrazione in riproduzione, Cubase Es-
sential passa subito in modalità Registrazione e inizia a registrare dalla posizione corrente del cursore di progetto.
Questa funzionalità è nota come “punch in manuale”.
Attivare la registrazione in modalità Sync
Se si sta sincronizzando Cubase Essential a un dispositivo esterno (pulsante Sync attivo sulla Barra di Trasporto)
e si avvia la registrazione, il programma entra in modalità
“pronto per la registrazione” (si illumina il pulsante Registra sulla Barra di Trasporto). In questo caso, la registrazione avrà inizio quando viene ricevuto un valido segnale
di timecode (o quando si fa clic sul pulsante Riproduci).
Per maggiori informazioni, vedere il capitolo “Sincronizza-
zione” a pag. 279.
Attivazione automatica della registrazione
Cubase Essential può passare automaticamente dalla riproduzione alla registrazione ad una determinata posizione. Si tratta del così detto “punch in automatico”. Un
classico impiego di questa funzionalità si ha quando bisogna sostituire una sezione della registrazione ma si vuole
sentire il materiale già registrato fino alla posizione d’inizio
registrazione.
1. Collocare il locatore sinistro alla posizione in cui si de-
sidera iniziare la registrazione.
2. Attivare il pulsante Punch In sulla Barra di Trasporto.
Pulsante Punch In attivo
3. Iniziare la riproduzione da una posizione qualsiasi
prima del locatore sinistro.
Quando il cursore di progetto arriva al locatore sinistro la registrazione
inizia automaticamente.
Fermare la registrazione
Anche questa operazione può essere eseguita automaticamente o manualmente:
• Facendo clic sul pulsante Stop nella Barra di Trasporto
(o usando il tasto di comando rapido corrispondente, di
default [0] sul tastierino numerico), la registrazione si ferma
e Cubase Essential passa in modalità Stop.
• Facendo clic sul pulsante Registra (o usando il tasto di
comando rapido per la registrazione, di default [*]), la registrazione si disattiva ma la riproduzione continua.
Questa funzionalità è nota come “punch out manuale”.
• Attivando il pulsante Punch Out sulla Barra di Trasporto,
la registrazione si ferma quando il cursore di progetto arriva
al locatore destro.
Si tratta del “punch out automatico”; combinando questa funzione col
punch in automatico è possibile impostare una sezione specifica da registrare – utile ancora una volta se si desidera sostituire una determinata
parte di una registrazione (vedere anche “Stop dopo il Punch Out Auto-
matico” a pag. 64).
Punch In e Punch Out attivati
Registrazione ciclica
Cubase Essential può registrare e riprodurre in ciclo –
eseguendo cioè un “loop”. Si specifica inizio e e fine del ciclo impostando i locatori sinistro e destro. Quando il ciclo
è attivo, la sezione selezionata è ripetuta in modo omogeneo fino a quando si preme Stop o si disattiva la modalità
ciclica.
• Per attivare la modalità ciclica, fare clic sul pulsante Ciclo
sulla Barra di Trasporto.
Modalità Ciclo attiva
54
Registrazione
• Per registrare in Ciclo, si può iniziare la registrazione dal
locatore sinistro, da prima dei locatori o dall’interno del ciclo, in Stop o durante la riproduzione.
Non appena il cursore di progetto raggiunge il locatore destro, questo
torna indietro al locatore sinistro e continua a registrare un nuovo ciclo.
• I risultati della registrazione ciclica dipendono dalla mo-
dalità di registrazione Ciclo e sono diversi per l’audio e il
MIDI (vedere “Registrazione MIDI in modalità Ciclo” a pag.
61 e “Registrazione audio in modalità Ciclo” a pag. 59).
Funzione Audio Pre-Registrazione
Questa funzione permette di catturare fino a 1 minuto di
audio entrante che si riproduce “dopo il fatto” in modalità
Stop o durante la riproduzione. Ciò è possibile perché
Cubase Essential cattura l’audio entrante in un buffer di
memoria anche quando non è in registrazione.
Procedere come segue:
1. Aprire la finestra Preferenze (pagina Registra–Audio).
2. Specificare un tempo (fino a 60 secondi) nel campo
“Secondi Audio Pre-Registrazione”.
Ciò attiva il buffer d’ingresso audio per la funzione Pre-Registrazione.
3. Assicurarsi che una traccia audio sia abilitata per la re-
gistrazione e che riceva l’audio dalla sorgente di segnale.
4. Quando è stato riprodotto del materiale audio da cat-
turare (in modalità Stop o durante la riproduzione) fare clic
sul pulsante Registra.
5. Dopo alcuni secondi fermare la registrazione.
Si crea un evento audio che inizia alla posizione in cui si trovava il cursore
di progetto quando è stata attivata la registrazione. Ciò significa che se ci
si trovava in modalità Stop ed il cursore era all’inizio del progetto, il passo
successivo sarà quello di spostare l’evento a destra; se invece si stava
suonando insieme al progetto, l’evento deve essere lasciato dove si trova.
6. Selezionare lo strumento Freccia e collocare il cursore
sul lato sinistro in basso dell’evento, in modo che appaia
una doppia freccia, quindi fare clic e trascinare a sinistra il
mouse.
L’evento è esteso e viene inserito l’audio riprodotto prima dell’attivazione
della registrazione – se stava suonando durante la riproduzione, le note
catturate sono collocate esattamente dove sono state suonate rispetto al
progetto.
La registrazione è stata attivata all’inizio della misura 9. Ciò è indicato
da un segmento blu nell’evento audio.
Specifiche di registrazione audio
Selezionare un formato file di registrazione
Il formato dei file registrati viene impostato nella finestra di
dialogo Impostazioni Progetto del menu Progetto. Sono
disponibili tre impostazioni: Fr.Campionamento, Formato
di Registrazione e Tipo dei File Registrati. La frequenza di
campionamento si stabilisce una volta per sempre quando
s’inizia un nuovo progetto, mentre formato di registrazione
e tipo di file si possono modificare in ogni momento.
Tipo dei File Registrati
Tipo dei File Registrati definisce i tipi di file creati quando
si registra:
Tipo di fileDescrizione
File WaveI file Wave hanno estensione “.wav” e sono un formato
File AIFF“Audio Interchange File Format” è uno standard svilup-
file comune su piattaforma PC.
pato da Apple Inc. I file AIFF hanno estensione “.aif” e
sono usati con la maggior parte delle piattaforme. I file
AIFF possono contenere delle strisce di testo al loro interno (vedere più avanti).
55
Registrazione
Formato di registrazione (risoluzione in bit)
!
Fare clic qui per selezionare un
bus d’ingresso per la traccia.
Fare clic qui per mostrare/
nascondere l’Inspector.
Le opzioni disponibili sono 16 bit e 24 bit. Si consiglia di
usare i seguenti criteri:
• Come regola generale, selezionare il formato di registra-
zione in base alla risoluzione bit consentita dall’hardware
audio.
Per esempio, se l’hardware audio ha convertitori A/D (ingressi) a 20 bit, è
meglio registrare ad una risoluzione di 24 bit per sfruttare tutti i bit disponibili, ma se l’hardware audio ha ingressi a 16 bit non ha senso registrare
ad una risoluzione bit superiore – si ottengono solamente file audio più
grandi ma non c’è differenza nella qualità audio,
• Più alta è la risoluzione in bit, più grandi sono i file e
maggiore è il consumo di risorse dell’hard-disk.
Se ciò è un problema, diminuire il valore del parametro Formato di
Registrazione.
Per maggiori informazioni sulle opzioni nella finestra
di dialogo Impostazioni Progetto vedere “La finestra
Impostazioni Progetto” a pag. 22.
Configurare la traccia
Creare una traccia e scegliere la configurazione canale
Le tracce audio possono essere configurate come tracce
mono o stereo. Ciò consente di registrare o importare un
file multi-canale e gestirlo come un’unica entità, senza bisogno di scomporlo in più file mono, ecc.; il percorso del
segnale di una traccia audio mantiene la propria configurazione canale dal bus d’ingresso, all’EQ, al livello, fino alle
impostazioni del Mixer sul bus d’uscita.
La configurazione canale per una traccia si specifica
quando questa viene creata:
1. Selezionare “Aggiungi Traccia Audio” dal menu conte-
stuale dell’Elenco Tracce o del menu Progetto (oppure, se
è già stata selezionata una traccia audio, fare doppio-clic
in un’area vuota dell’Elenco Tracce).
Appare una finestra di dialogo con il menu a tendina di configurazione.
2. Selezionare il formato desiderato dal menu a tendina.
Si può scegliere tra mono e stereo.
• Il Browser in questa finestra di dialogo consente di sfo-
gliare l’hard-disk alla ricerca dei Preset, che possono essere usati come base (o modello) per le tracce.
Ciò è descritto nel dettaglio nel capitolo “Lavorare con i Preset Traccia”
a pag. 192.
3. Fare clic su OK.
Appare una traccia, impostata con la configurazione canale specificata.
Nel Mixer appare una striscia di canale corrispondente. Non è possibile
modificare la configurazione canale di una traccia.
Selezionare un bus d’ingresso per la traccia
Si presume che a questo punto siano stati aggiunti e configurati i bus d’ingresso necessari (vedere “Configurare i
bus” a pag. 10). Prima di registrare bisogna specificare da
quale bus d’ingresso la traccia effettuerà la registrazione.
Ciò è impostabile dall’Inspector.
• Selezionare un bus d’ingresso nel menu a tendina Assegnazione Ingresso nella sezione superiore.
Come descritto nel paragrafo “L’Inspector” a pag. 18, l’Inspector visualizza le impostazioni della traccia selezionata; per mostrare o nascondere
l’Inspector, fare clic sul pulsante “Mostra/Nascondi Inspector” nella toolbar della Finestra Progetto.
Impostare i livelli d’ingresso
Quando si registra il suono in digitale è importante regolare correttamente i livelli d’ingresso – abbastanza alti, per
ridurre il rumore di fondo e ottenere un’alta qualità audio,
ma non troppo elevati per evitare il clipping (distorsione
digitale).
In genere, il clipping si verifica nell’hardware audio, quando
un segnale analogico con un livello troppo elevato viene
convertito in digitale dai convertitori A/D dell’hardware.
E’ necessario verificare il livello nella striscia di canale
della traccia sulla quale si sta registrando:
1. Individuare la striscia canale della traccia che sta per
essere registrata.
2. Attivare il monitoraggio del canale facendo clic sul pulsante altoparlante accanto al fader.
Con il monitoraggio attivo, l’indicatore mostra il livello del segnale audio
entrante.
56
Registrazione
3. Suonare la sorgente audio da registrare e controllare
l’indicatore di livello del canale.
4. Regolare il livello d’uscita della sorgente audio in modo
che gli indicatori salgano, ma senza arrivare a 0dB.
Osservare l’indicatore numerico del livello di picco, situato sotto l’indicatore nella striscia del canale bus. Per resettare l’indicatore del livello di
picco, cliccarci sopra con il mouse.
Ö E’ necessario regolare il livello di uscita della sorgente
audio – non è possibile usare i fader in Cubase Essential
per regolare il livello in ingresso!
Ö Un altro metodo per verificare i livelli d’ingresso consiste nell’utilizzare il pannello di controllo dell’hardware audio
(sempre che disponga di indicatori del livello d’ingresso); in
tal modo potrebbe anche essere possibile regolare il livello
d’ingresso.
Per i dettagli, consultare la documentazione relativa all’hardware audio.
Monitoraggio
In questo contesto, “monitorare” significa ascoltare il segnale d’ingresso durante la registrazione. Sono disponibili
fondamentalmente tre modi per farlo: in Cubase Essential,
esternamente (ascoltando il segnale prima che entri in
Cubase Essential) o usando la funzione ASIO Direct Monitoring (una combinazione degli altri due metodi – vedere
di seguito).
Monitoraggio in Cubase Essential
Monitorando in Cubase Essential, il segnale d’ingresso
viene missato con la riproduzione audio. Il vantaggio è che
si possono regolare il livello di monitoraggio e il panning
nel Mixer e aggiungere effetti ed EQ al segnale monitorato
come in registrazione (usando la striscia di canale della
traccia – non il bus d’ingresso!).
Lo svantaggio del monitoraggio in Cubase Essential è che il
segnale monitorato è ritardato dal valore della latenza (che
dipende da hardware audio e dai driver). Per il monitoraggio
in Cubase Essential, serve quindi un hardware audio a
bassa latenza. La latenza hardware si può vedere nella finestra di dialogo Impostazioni Periferiche (pagina VST Audio
System).
Ö Usando effetti plug-in con alte latenze interne, la funzione di compensazione automatica del ritardo in Cubase
Essential aumenta la latenza.
Se ciò è un problema, si può usare la funzione Forza Compensazione Ritardo mentre si registra; vedere “Forzare la Compensazione del Ritardo”
a pag. 127
Monitorando in Cubase Essential, si può scegliere una
delle quattro modalità di Monitoraggio nella finestra Preferenze (pagina VST):
• Manuale
Consente di attivare/disattivare il monitoraggio in ingresso facendo clic
sul pulsante Monitor nell’Inspector, nell’elenco tracce o nel Mixer.
• Quando la Registrazione è Attiva
Si può sentire la sorgente audio collegata al canale d’ingresso ogni volta
che la traccia è abilitata alla registrazione.
•Durante la Registrazione
Attiva il monitoraggio in ingresso solo durante la registrazione.
• Stile Macchina a Nastro
Simula il funzionamento standard di una piastra a nastro: monitoraggio in
ingresso in Stop e durante la registrazione, ma non in riproduzione.
Monitoraggio esterno
Per il monitoraggio esterno (l’ascolto del segnale d’ingresso prima che entri in Cubase Essential) serve un mixer
esterno che misceli l’audio riprodotto con il segnale d’ingresso. Si può usare un mixer hardware separato o un’applicazione mixer per l’hardware audio, se esso è dotato di
una modalità in cui l’ingresso audio viene inviato di nuovo
in uscita (chiamata in genere “Thru”, “Direct Thru” o simili).
Usando il monitoraggio esterno, non si può controllare il livello del segnale monitor dall’interno di Cubase Essential,
nè aggiungere effetti VST o EQ al segnale monitorato. In
questa modalità, però, la latenza dell’hardware audio non
influenza il segnale monitorato.
57
Registrazione
Ö Per usare il monitoraggio esterno, inoltre, bisogna
assicurarsi che non sia attivo il monitoraggio in Cubase
Essential.
Nella finestra Preferenze (pagina VST) selezionare la modalità di monitoraggio “Manuale” e non attivare i pulsanti Monitor.
ASIO Direct Monitoring
Se l’hardware audio utilizzato è ASIO 2.0 compatibile, esso
può supportare la funzionalità ASIO Direct Monitoring (questa funzione può essere disponibile anche con hardware
audio che impiega driver per Mac OS X). In questa modalità, il monitoraggio vero e proprio avviene nell’hardware audio che invia il segnale d’ingresso in uscita. Il monitoraggio,
tuttavia, si controlla da Cubase Essential. La funzione di
monitoraggio dell’hardware audio, quindi, può essere attivata o disattivata automaticamente da Cubase Essential,
proprio come quando si utilizza il monitoraggio interno.
• Per attivare l’ASIO Direct Monitoring, aprire la finestra di
dialogo Impostazioni Periferiche nel menu Periferiche e attivare il Monitoraggio Diretto alla pagina di configurazione
del proprio hardware audio.
Se il box di spunta è sfumato in grigio, l’hardware audio utilizzato (o il relativo driver) non supporta la funzionalità ASIO Direct Monitoring. Per i
dettagli contattare il costruttore dell’hardware audio.
• Se la funzione ASIO Direct Monitoring è attiva, si può
scegliere una modalità di monitoraggio nella finestra Preferenze (pagina VST), come quando si esegue il monitoraggio in Cubase Essential (vedere “Monitoraggio in Cubase
Essential” a pag. 57).
• A seconda dell’hardware audio utilizzato potrebbe an-
che essere possibile regolare il livello del monitoraggio e
del panning dal mixer usando i fader del volume e i controlli di guadagno d’ingresso.
Consultare la documentazione tecnica dell’hardware audio.
• In questa modalità, Effetti VST ed EQ non possono es-
sere applicati al segnale monitorato, poiché quest’ultimo
non passa in Cubase Essential.
• In base all’hardware audio, ci potrebbero essere parti-
colari restrizioni relativamente alle uscite audio utilizzabili
per il monitoraggio diretto.
Per i dettagli sulle assegnazioni dell’hardware audio consultare la documentazione tecnica specifica.
La latenza dell’hardware audio non influenza il segnale
monitorato quando si usa l’ASIO Direct Monitoring.
Quando si usano periferiche hardware di Steinberg (serie
MR816) in combinazione con l’ASIO Direct Monitoring, il
monitoraggio sarà virtualmente senza latenza.
Ö Se si sta usando una periferica RME Audio Hammerfall
DSP, assicurarsi che la voce “pan law” nelle preferenze
della periferica sia impostata su -3dB.
Registrazione
La registrazione si esegue usando un qualsiasi metodo
standard di registrazione (vedere “Metodi di registrazione
elementari” a pag. 53). Al termine della registrazione, si
crea un file audio nella cartella Audio all’interno della cartella di progetto. Nel Pool, si crea una clip audio per il file
audio e sulla traccia di registrazione appare un evento audio che riproduce l’intera clip. Infine, viene calcolata un’immagine per la forma d’onda dell’evento. Se la registrazione
è stata lunga, tutto ciò può richiedere parecchio tempo.
Ö Se nella finestra Preferenze (pagina Registrazione–
Audio) è attiva l’opzione “Crea Immagine Audio in Registrazione”, l’immagine della forma d’onda è calcolata e
visualizzata in tempo reale durante il processo di registrazione.
Questi calcoli in tempo reale sfruttano molta potenza di calcolo – se il
processore utilizzato è piuttosto lento o se si sta lavorando a un progetto
che comporta un carico elevato sulla CPU, si dovrebbe considerare di
disabilitare questa opzione.
Annullare una registrazione
Se il materiale registrato non piace lo si può cancellare selezionando Undo dal menu Edit. Ecco cosa avviene:
• L’evento appena creato viene rimosso dalla Finestra Progetto.
• Le clip audio nel Pool sono collocate nella cartella Cestino.
• Il file audio registrato non viene rimosso dall’hard-disk.
Tuttavia, poiché le clip corrispondenti sono state spostate
nella cartella Cestino, è possibile cancellare i file aprendo
il Pool e selezionando “Svuota il Cestino” del menu Media,
vedere “Eliminazione dall’hard-disk” a pag. 171.
58
Registrazione
Registrare eventi sovrapposti
Pulsante Abilita
la Registrazione
Pulsante Monitor
La regola di base per le tracce audio è che ognuna di esse
può riprodurre un solo evento audio alla volta. Se ci sono
uno o più eventi sovrapposti, quindi, se ne può sentire solamente uno in un determinato istante.
Ciò che avviene quando si registrano eventi sovrapposti
(registrando cioè in una zona della traccia dove ci sono
già eventi) dipende dall’impostazione Modalità di Registrazione Lineare sulla Barra di Trasporto:
• In modalità “Normale” o “Unifica”, se si registra dove è
già stato registrato qualcosa, si crea un nuovo evento audio che si sovrappone a quello esistente.
Quando si registra l’audio, non c’è differenza tra le modalità “Normale” e
“Unifica” – l’unica differenza riguarda la registrazione MIDI (vedere “So-
vrapposizione e impostazione della Modalità di Registrazione” a pag. 61).
• In modalità “Sostituisci”, gli eventi esistenti (o porzioni di
eventi) che vengono sovrapposti dalla nuova registrazione
sono rimossi.
Ciò significa che se si registra una sezione nel mezzo di una registrazione
esistente più lunga, l’evento originale verrà tagliato in due eventi con uno
spazio vuoto per il nuovo evento.
Registrazione audio in modalità Ciclo
Se si sta registrando materiale audio in modalità ciclo, l’ultima “take” completa (cioè l’ultimo turno di registrazione
completato) viene mantenuta come evento audio.
Specifiche di registrazione MIDI
MIDI Thru
In linea generale, lavorando in MIDI, si lascia attiva l’opzione MIDI Thru in Cubase Essential e si seleziona Local
Off sullo strumento MIDI. In questa modalità, tutto ciò che
si suona durante la registrazione viene “inviato indietro” di
nuovo sull’uscita MIDI e sul canale selezionato per la traccia di registrazione.
1. Assicurarsi che nella finestra Preferenze (pagina MIDI)
sia attiva l’opzione “MIDI Thru Attivo”.
2. Abilitare alla registrazione la traccia(e) sulla quale si
vuole registrare.
I dati MIDI entranti sono così “inviati indietro” nuovamente per tutte le
tracce MIDI abilitate alla registrazione.
Quale evento si sente?
Se due o più eventi si sovrappongono, si sentiranno soltanto gli eventi (o porzioni di eventi) visibili. Gli eventi o sezioni sovrapposti (nascosti) non sono riprodotti.
• Le funzioni “Sposta in Primo Piano” e “Sposta in Fondo”
del menu Edit (sotto-menu Sposta, vedere “Spostare gli
eventi” a pag. 31) sono utili per la gestione degli eventi
sovrapposti, come lo è anche la funzione “In Primo Piano”
(vedere più avanti).
Ö Per usare la funzione Thru di una traccia MIDI senza
registrare, attivare invece il pulsante monitor della traccia.
Ciò è utile ad esempio se si desidera provare diversi suoni o riprodurre un
VST instrument in tempo reale, senza registrare ciò che si sta suonando.
Impostare canale, ingresso e uscita MIDI
Impostare il canale MIDI nello strumento
La maggior parte dei synth MIDI sono in grado di riprodurre più suoni contemporaneamente, ciascuno su un canale MIDI diverso; questo è il segreto per riprodurre più
suoni (basso, piano ecc.) dallo stesso strumento. Alcuni
dispositivi (come i moduli sonori compatibili General MIDI)
ricevono sempre i dati su tutti e i 16 canali MIDI. Su uno
strumento del genere non occorre eseguire particolari impostazioni. In altri strumenti, invece, si devono usare i controlli del pannello frontale per configurare “Parti”, “Timbri”
o simili in modo che ricevano i dati su un canale MIDI ciascuno. Per maggiori informazioni, consultare il manuale
fornito col proprio strumento MIDI.
59
Registrazione
Assegnare nomi alle porte MIDI in Cubase Essential
Spesso, ingressi e uscite MIDI sono visualizzati con nomi
inutilmente lunghi e complicati. Tuttavia, si possono rinominare le proprie porte MIDI con nomi più descrittivi:
1. Aprire la finestra di dialogo Impostazioni Periferiche dal
menu Periferiche.
2. Nell’elenco Periferiche scegliere Configurazione Porte
MIDI.
Sono elencati ingressi e uscite MIDI disponibili. In Windows, il dispositivo
da scegliere dipende dal sistema.
3. Per cambiare il nome di una porta MIDI, fare clic nella
colonna “Mostra” e digitare un nuovo nome.
Alla chiusura della finestra di dialogo, il nuovo nome appare nei menu a
tendina Assegnazione Ingresso e Assegnazione Uscita.
Impostare l’ingresso MIDI nell’Inspector
Gli ingressi MIDI delle tracce si selezionano nell’Inspector
(l’area a sinistra dell’elenco tracce nella Finestra Progetto):
1. Se l’Inspector è nascosto, fare clic sul pulsante Mostra
Inspector nella toolbar.
2. Selezionare la traccia facendo clic nell’elenco tracce.
Per selezionare più tracce, premere [Shift] o [Ctrl]/[Command] e fare clic.
L’Inspector visualizza le impostazioni della prima traccia selezionata (per
i dettagli vedere “L’Inspector” a pag. 18).
3. Fare clic sul nome della traccia nell’Inspector per es-
sere sicuri che sia visibile la parte alta.
• Selezionando “All MIDI Inputs” la traccia riceve i dati
MIDI da tutti gli ingressi MIDI disponibili.
• Se si tiene premuto [Shift]-[Alt]/[Option] e si seleziona
un ingresso MIDI, questo verrà usato per tutte le tracce
MIDI selezionate.
Impostare canale e uscita MIDI
Le impostazioni di canale e uscita MIDI determinano dove
viene inviato il materiale MIDI registrato durante la riproduzione; esse sono anche importanti per l’opzione MIDI Thru
in Cubase Essential. Canale e uscita MIDI si possono selezionare nell’elenco tracce o nell’Inspector. La procedura
che segue spiega come eseguire le impostazioni nell’Inspector, ma in linea generale si può fare la stessa cosa
nell’elenco tracce.
1. Per selezionare la traccia e visualizzare le impostazioni
nell’Inspector, procedere come quando si seleziona un ingresso MIDI (vedere in precedenza).
2. Scorrere il menu a tendina Assegnazione Uscita e selezionare un’uscita.
Appaiono le uscite MIDI disponibili. Gli elementi del menu dipendono dal
tipo di interfaccia MIDI impiegata, ecc.
4. Scorrere il menu a tendina Assegnazione Ingresso e
selezionare un ingresso.
Appaiono gli ingressi MIDI disponibili. Gli elementi del menu dipendono
dal tipo di interfaccia MIDI impiegata, ecc.
Registrazione
• Se si tiene premuto [Shift]-[Alt]/[Option] e si seleziona
un’uscita MIDI, questa verrà selezionata per tutte le tracce
MIDI selezionate.
3. Usare il menu a tendina Canale per selezionare un canale MIDI per la traccia.
• Impostando la traccia al canale MIDI “Qualsiasi”, ogni
evento MIDI sulla traccia è inviato in uscita sul canale memorizzato nell’evento stesso.
In altre parole, il materiale MIDI è riprodotto sul canale utilizzato dalla periferica di ingresso MIDI (lo strumento MIDI suonato in registrazione).
60
Selezionare un suono
E’ possibile selezionare i suoni da Cubase Essential
istruendo il programma per l’invio dei messaggi Program
Change e Bank Select alla propria periferica MIDI. Per
farlo, usare i campi “Selettore Patch” e “Selettore Banco”
nell’Inspector o nell’elenco tracce.
I messaggi Program Change consentono di accedere a
128 locazioni di programmi diverse. Se lo strumento MIDI
utilizzato dispone di più di 128 programmi, i messaggi
Bank Select (definiti nel campo “Selettore Banco”) consentono di scegliere vari banchi, ciascuno contenente
128 programmi.
Ö I messaggi Bank Select sono riconosciuti in modo diverso dai vari strumenti MIDI. Anche struttura e numerazione dei banchi può variare. Per i dettagli consultare la
documentazione tecnica dello strumento MIDI impiegato.
Registrazione
La registrazione MIDI segue i metodi di registrazione di
base (vedere “Metodi di registrazione elementari” a pag.
53). Al termine della registrazione, nella Finestra Progetto
si crea una parte contenente eventi MIDI.
• Se la modalità di registrazione è impostata su “Unifica”, gli
eventi sovraincisi si aggiungono alla parte esistente.
• Se la modalità di registrazione è impostata su “Sostituisci”, la
nuova registrazione sostituisce tutti gli eventi esistenti in
quell’area della traccia.
Punch in e Punch out su tracce MIDI
Le procedure di impostazione ed esecuzione dei comandi
di punch in/punch out manuali e automatici per le tracce
MIDI, sono esattamente uguali a quelle per le tracce audio.
Tuttavia, va osservato che:
• L’esecuzione dei comandi di Punch in e out sulle regi-
strazioni con dati di Pitchbend o controller (modulation
wheel, pedale sustain, volume ecc.) potrebbe causare
strani effetti (note apparentemente sospese, vibrato costante, ecc.).
In tal caso, eseguire il comando Ripristina dal menu MIDI (vedere “Fun-
zione Ripristina” a pag. 63).
Funzione Quantizzazione Automatica Registrazione
MIDI
Se è attiva la funzione Quantizzazione Automatica Registrazione MIDI (pulsante “Auto Q”) sulla Barra di Trasporto,
le note in registrazione vengono quantizzate automaticamente secondo le impostazioni di quantizzazione correnti.
Per maggiori informazioni sulla quantizzazione vedere “Le
funzioni di Quantizzazione” a pag. 215
Sovrapposizione e impostazione della Modalità di
Registrazione
Per quanto riguarda le parti sovrapposte, le tracce MIDI
sono diverse da quelle audio:
Ö Tutti gli eventi nelle parti sovrapposte vengono sempre
riprodotti.
Registrando più parti alle stesse posizioni (o spostando le parti in modo
che si sovrappongano) in riproduzione si sentono tutte le parti, anche se
nella Finestra Progetto alcune appaiono oscurate.
Quando si registrano parti sovrapposte, il risultato dipende
dall’impostazione Modalità di Registrazione Lineare sulla
Barra di Trasporto:
• Se la modalità di registrazione è impostata su “Normale”, la registrazione di tipo “overdub” (sovraincisione) funziona come
nelle tracce audio: registrando di nuovo su materiale già registrato, si ottiene una nuova parte che si sovrappone a quella
precedente.
Registrazione
Registrazione MIDI in modalità Ciclo
Quando si registra materiale MIDI in modalità ciclo, il risultato dipende dalla modalità di Registrazione in Ciclo selezionata sulla Barra di Trasporto:
Registrazione in Ciclo: Mix (MIDI)
Ad ogni turno completato, tutto ciò che è stato registrato
viene aggiunto alla registrazione precedente sulla stessa
parte. Ciò è utile ad esempio per realizzare pattern ritmici
(si registra una parte di charleston al primo ciclo, la cassa
al secondo ciclo, ecc.).
61
Registrazione in Ciclo: Sovrascrivi (MIDI)
!
Non appena si suona una nota MIDI (o si invia un qualsiasi
messaggio MIDI), tutto il materiale MIDI registrato nei ciclo
precedenti viene sostituito da quel punto in poi nella parte.
Un esempio:
1. Si avvia la registrazione in ciclo di otto misure.
2. La prima take non è abbastanza buona – si inizia diret-
tamente con una nuova take sul turno ciclico successivo,
sostituendo la prima take.
3. Dopo aver registrato la seconda take, si lascia conti-
nuare la registrazione e si resta in ascolto, senza suonare
niente.
Si ritiene buona la take fino alla misura sette, ad esempio.
4. Al ciclo successivo, si attende fino alla misura sette,
quindi si inizia a suonare.
In questo modo si sostituiscono solo le ultime due misure.
5. Smettere di suonare prima che inizi l’ultimo turno –
altrimenti si sostituisce l’intera take!
Registrazione in Ciclo: Tieni Ultimo
Ogni turno completato sostituisce quello registrato in precedenza. Si noti che:
• Il turno in ciclo deve essere completato – se si disattiva
la registrazione o si preme Stop prima che il cursore arrivi
al locatore destro, viene conservata la take precedente.
• Se non si suona o inserisce alcun dato MIDI durante un
ciclo, non succede niente (viene conservata la take precedente).
Registrare diversi tipi di messaggi MIDI
Con i filtri MIDI si possono scegliere con precisione i
tipi di eventi da registrare – vedere “Filtri MIDI” a
pag. 64.
Note
Quando si preme e rilascia un tasto sul proprio synth o su
un’altra tastiera MIDI, vengono inviati in uscita i messaggi
Note On (tasto premuto) e Note Off (tasto rilasciato). Il
messaggio di nota MIDI contiene anche l’informazione del
canale MIDI utilizzato. Normalmente, tale informazione è
sostituita dall’impostazione di canale MIDI della traccia,
ma se s’imposta la traccia sul canale MIDI “Qualsiasi”, le
note sono riprodotte sui rispettivi canali originali.
Messaggi continui (MIDI CC)
Pitchbend, aftertouch e controller (come modulation
wheel, pedale sustain, volume ecc.) sono considerati
eventi MIDI continui (l’opposto dei messaggi momentanei
tasto su/giù). Se in fase di registrazione si muove la rotellina del Pitchbend sul proprio sintetizzatore, questo movimento viene registrato insieme al tasto (messaggi di Note
On e Note Off), esattamente come ci si aspetterebbe. I
messaggi continui, però, possono essere registrati anche
dopo la registrazione delle note (perfino prima). Inoltre, si
possono registrare anche su tracce a parte, diverse dalle
note alle quali appartengono.
Supponiamo, ad esempio, di registrare una o più parti di
basso sulla traccia 2. Se si imposta ora un’altra traccia,
come la traccia 55, sulla stessa uscita e canale MIDI della
traccia 2, è possibile effettuare una registrazione separata
dei soli pitchbend, per le parti di basso nella traccia 55.
Ciò significa che si attiva la registrazione come al solito e
si muove solamente la rotellina del pitchbend durante la
ripresa. Fino a quando le due tracce sono impostate sulla
stessa uscita e canale MIDI, per lo strumento MIDI è come
se le due registrazioni fossero eseguite nello stesso momento.
Messaggi Program Change
Normalmente, quando si passa da un programma ad un
altro sulla tastiera MIDI (o qualsiasi altro dispositivo impiegato per la registrazione), viene inviato in uscita via MIDI
un numero come messaggio Program Change corrispondente a quel programma. Questi messaggi possono essere registrati al volo con la musica, o in seguito su una
traccia separata oppure inseriti manualmente nell’Editor
dei Tasti o nell’Editor Elenco.
Messaggi System Exclusive (SysEx)
Si tratta di un tipo di messaggi MIDI speciali, usati per trasmettere dati che hanno senso solo per i dispositivi di un
certo modello o marca. I messaggi SysEx possono essere
usati per trasmettere un elenco di numeri che in un synth
definiscono uno o più suoni. Per maggiori dettagli sulla visualizzazione e l’editing dei messaggi SysEx, consultare la
sezione “System Exclusive” a pag. 254.
62
Registrazione
Funzione Ripristina
Questa funzione del menu MIDI trasmette messaggi Note
Off e resetta i controller su tutti i canali MIDI; serve se ci
sono note bloccate, effetti di vibrato continuo, ecc.
Sono presenti altre due opzioni per eseguire un ripristino
(reset):
• Cubase Essential può eseguire un reset MIDI automatico
sullo stop.
Questa funzione si attiva/disattiva nella finestra Preferenze (pagina MIDI).
• Cubase Essential può inserire automaticamente un
evento di reset alla fine di una parte registrata.
Aprire le Preferenze (pagina MIDI) e attivare l’opzione “Inserisci Eventi Reset dopo Registrazione”. L’evento di Reset inserito eseguirà il ripristino dei
dati dei controller quali Sustain, Aftertouch, Pitchbend, Modulation, Breath
Control, ecc.; ciò è utile ad esempio se viene registrata una parte MIDI e il
pedale del sustain è ancora premuto dopo l’interruzione della registrazione.
Generalmente, in questi casi tutte le parti che seguono sono riprodotte col
Sustain, poiché il comando “Pedal Off” non è stato registrato. E’ possibile
evitare ciò attivando l’opzione “Inserisci Eventi Reset dopo Registrazione”.
Registrazione Retrospettiva
Questa funzione consente di catturare le note MIDI che si
suonano in modalità Stop o durante la riproduzione e trasformarle in una parte MIDI “dopo il fatto”. Cubase Essential, infatti, cattura l’ingresso MIDI e lo salva in un buffer di
memoria anche quando non è in registrazione.
Procedere come segue:
1. Abilitare l’opzione Registrazione Retrospettiva nella fi-
nestra Preferenze (pagina Registrazione–MIDI).
Si attiva così il buffering d’ingresso MIDI per la registrazione retrospettiva.
2. Assicurarsi che una traccia MIDI sia abilitata alla regi-
strazione.
3. Dopo aver riprodotto un pò del materiale MIDI che si
vuole catturare (sia in modalità Stop che durante la riproduzione), selezionare l’opzione Registrazione Retrospettiva dal menu Trasporto (o usare il rispettivo comando da
tastiera, di default [Shift]-Num[*]).
Il contenuto del buffer MIDI (il materiale appena suonato)
viene trasformato in una parte MIDI sulla traccia abilitata alla
registrazione. La parte appare alla posizione in cui si trovava
il cursore di progetto nel momento in cui si è iniziato a suonare – quindi suonando insieme alla riproduzione, le note
catturate sono collocate esattamente dove sono state suonate rispetto al progetto.
• Il parametro Buffer Registrazione Retrospettiva nella finestra Preferenze (pagina Registra-MIDI), determina la
quantità di dati che può essere catturata nel buffer MIDI.
Preferenze MIDI
Nella finestra Preferenze sono disponibili altre opzioni e impostazioni per la registrazione e per la riproduzione MIDI:
Pagina MIDI
• Regola Durata
Regola la durata delle note in modo che ci sia sempre un breve margine di
tempo tra la fine di una nota e l’inizio dell’altra (della stessa altezza e sullo
stesso canale MIDI). Il tempo si definisce in tick. Di default si hanno 120
tick per ciascuna nota da 1/16.
Pagina Registrazione–MIDI
• Snap Parti MIDI in Misure
Se attiva, le parti MIDI registrate vengono allungate automaticamente in
modo da iniziare e finire a posizioni misura intere. Lavorando in un contesto
in Misure, ciò rende più semplici le operazioni di editing (spostamento, duplicazione, ripetizione, ecc.).
• Solo Record negli Editor MIDI
Se questa opzione è attiva e si apre una parte per eseguire operazioni di
editing in un editor MIDI, la rispettiva traccia viene abilitata automaticamente alla registrazione. Inoltre, l’opzione “Abilita la Registrazione” è disabilitata per tutte le altre tracce MIDI fino a quando si chiude di nuovo
l’editor.
Ciò facilita la registrazione di dati MIDI in fase di editing di una parte – si
è infatti sempre sicuri che i dati registrati sono collocati nella parte editata e non su una qualsiasi altra traccia.
• Intervallo di Cattura MIDI in ms
Quando si registra iniziando dal locatore sinistro, questa opzione garantisce che viene registrato anche l’inizio. Talvolta, infatti, capita di registrare
una “ripresa perfetta” ma ci si accorge che la primissima nota non è stata
inclusa nella registrazione, perché si è iniziato a suonare leggermente in
anticipo – cosa assai frustrante! Aumentando il valore Intervallo di Cattura
MIDI, Cubase Essential “cattura” gli eventi suonati appena prima dell’inizio
della registrazione, eliminando questo problema.
Per una descrizione delle altre opzioni, fare clic sul pulsante
Aiuto nella finestra Preferenze.
63
Registrazione
Filtri MIDI
Campo valore Post-roll e interruttore
acceso/spento.
Campo valore Pre-roll e interruttore
acceso/spento.
La pagina MIDI–Filtri MIDI nella finestra Preferenze, consente di evitare la registrazione e/o il thruput (dovuto alla
funzione MIDI Thru) di alcuni messaggi MIDI.
La finestra di dialogo è divisa in quattro sezioni:
SezioneDescrizione
Registra Attivando una di queste opzioni si evita che quel tipo di
Thru Attivando una di queste opzioni si evita che quel tipo di
CanaliAttivando un pulsante Canale, nessun messaggio MIDI su
Controller Consente di evitare che alcuni tipi di controller MIDI si-
messaggio MIDI sia registrato. Può anche essere in
thruput e se è già stato registrato, verrà riprodotto normalmente.
messaggio MIDI passi in thruput. Può anche essere registrato e riprodotto normalmente.
quel canale MIDI viene registrato o passa in thruput. I messaggi già registrati, tuttavia, sono riprodotti normalmente.
ano registrati o passino in thruput.
Per filtrare un tipo di controller, selezionarlo dall’elenco in
cima alla sezione Controller e fare clic su “Aggiungi”.
Esso appare nell’elenco sottostante.
Per rimuovere un tipo di controller dall’elenco (per permettere che sia registrato o passi in thruput) selezionarlo
nell’elenco inferiore e fare clic su “Elimina”.
Opzioni e impostazioni
Preferenze di trasporto per la registrazione
Nella finestra Preferenze (pagina Trasporto) sono disponibili un paio di opzioni importanti per la registrazione. Impostarle in base al proprio metodo di lavoro preferito:
Disattiva Punch In Allo Stop
Se attiva, il Punch In sulla Barra di Trasporto si disattiva
automaticamente quando si passa in modalità Stop.
Stop dopo il Punch Out Automatico
Se attiva, la riproduzione si ferma automaticamente dopo
un Punch Out automatico (quando il cursore di progetto
arriva al locatore destro ed è attivo il Punch Out sulla
Barra di Trasporto). Se il valore di post-roll nella Barra di
Trasporto è impostato su un valore diverso da zero, la riproduzione continuerà per il tempo impostato prima di fermarsi (vedere sotto).
Pre-roll e Post-roll
I campi di valore pre-roll e post-roll (sotto i campi dei locatori sinistro/destro) nella Barra di Trasporto possiedono le
seguenti funzionalità:
• Impostando un valore di pre-roll, Cubase Essential viene
istruito in modo da “andare indietro” di una breve sezione
ogni volta che viene attivata la registrazione.
Ciò avviene ogni volta che si avvia la riproduzione, ma è più significativo
quando si registra dal locatore sinistro (Punch In attivo sulla Barra di Trasporto) come descritto in seguito.
• Impostando un valore di post-roll, Cubase Essential
viene istruito in modo da riprodurre una breve sezione
dopo il punch out automatico, prima di fermarsi.
Ciò ha senso solo quando è attivo il Punch Out sulla Barra di Trasporto e
nella finestra Preferenze (pagina Trasporto) è attiva l’opzione “Stop dopo
il Punch Out Automatico”.
• Per attivare o disattivare le funzioni di pre-roll o post-roll,
fare clic sul pulsante corrispondente nella Barra di Trasporto (vicino al valore pre/post-roll) o usare le opzioni
“Usa Pre-Roll e “Usa Post-Roll” nel menu Trasporto.
64
Registrazione
Un esempio:
Click attivato/
disattivato
Preconteggio acceso/
spento
1. Impostare i locatori alle posizioni nelle quali si desidera
iniziare e terminare la registrazione.
2. Attivare Punch in e Punch out sulla Barra di Trasporto.
3. Attivare l’opzione “Stop dopo il Punch Out Automatico”
nella finestra Preferenze (pagina Trasporto).
4. Impostare dei tempi appropriati di pre-roll e post-roll,
facendo clic sui campi corrispondenti nella Barra di Trasporto e inserendo i valori di tempo desiderati.
5. Attivare pre-roll e post-roll facendo clic sui pulsante a
fianco dei tempi di pre-roll e post-roll in modo che si illuminino.
6. Avviare la registrazione.
Il cursore di progetto “va indietro” del tempo specificato nel campo pre-roll
e ha inizio la riproduzione. Quando il cursore arriva al locatore sinistro, la
registrazione si attiva automaticamente. Quando il cursore raggiunge il locatore destro, la registrazione viene disattivata, ma la riproduzione continua
per il tempo impostato nel campo prima di fermarsi.
Impostazioni metronomo
Le impostazioni per il metronomo si trovano nella finestra
di dialogo Impostazioni Metronomo che si apre dal menu
Trasporto.
Utilizzo del metronomo
Il metronomo genera un click in uscita da usare come riferimento di tempo. I due parametri che regolano la temporizzazione del metronomo sono il tempo e l’indicazione
tempo, così come impostato nell’Editor Traccia Tempo
(vedere “Editing della curva tempo” a pag. 268).
Il metronomo si può usare per avere un click di riferimento
in registrazione e/o riproduzione, oppure per un preconteggio (count-in) da sentire quando si avvia la registrazione dalla modalità Stop. Click e preconteggio si attivano
separatamente:
• Per attivare il metronomo, fare clic sul pulsante Click
nella Barra di Trasporto.
Si può anche attivare l’opzione “Metronomo Attivo” nel menu Trasporto o
usare il tasto di comando rapido corrispondente (di default [C]).
• Per attivare il preconteggio, fare clic sul pulsante Pre-
conteggio nella Barra di Trasporto.
Si può anche attivare l’opzione “Preconteggio/Click” nel menu Trasporto
o definire un tasto di comando rapido per questa opzione.
Il metronomo può usare un click audio riprodotto dall’hardware audio, oppure trasmettere dei dati MIDI ad un dispositivo collegato che riproduce il click, o entrambi.
La finestra di dialogo Impostazioni Metronomo presenta le
seguenti opzioni:
Opzioni
Metronomo
Metronomo in
Registrazione/
Riproduzione
Durata del
Click
Opzioni
Preconteggio
Preconteggio
Misure
Usa Indic.
Tempo come
Avvio Registrazione
Descrizione
Specifica se il metronomo si sente in riproduzione, registrazione o entrambi (quando è attivo il pulsante “Click”
sulla Barra di Trasporto).
Se attiva, appare un campo valore a destra nel quale
specificare il “ritmo” del metronomo. Normalmente, il metronomo genera un “click” per quarto, ma impostandolo a
“1/8”, ad esempio, genera degli ottavi (due “click” per
quarto). Si possono creare anche ritmi di metronomo
particolari (terzine, ecc.).
Descrizione
Stabilisce le misure di count-in del metronomo prima che
inizi la registrazione (se nella Barra di Trasporto è attivo il
pulsante Preconteggio).
Se attiva, il preconteggio utilizza automaticamente Indicazione Tempo e Tempo impostati alla posizione in cui
inizia la registrazione.
65
Registrazione
Opzioni
Preconteggio
Usa Indic.
Tempo per
Tempo
Progetto
Usa Indicazione Tempo
Click MIDIDescrizione
Attiva Click
MIDI
Canale/Porta
MIDI
Nota Hi/
Velocity
Note Lo/
Velocity
Click AudioDescrizione
Attiva Click
Audio
Descrizione
Se attiva, il preconteggio utilizza l’indicazione tempo impostata nella traccia tempo. Inoltre, verrà applicata qualsiasi modifica alla traccia tempo effettuata durante il
preconteggio.
Consente di stabilire un’Indicazione Tempo per il preconteggio. In questa modalità, le modifiche di tempo nella
traccia tempo non avranno effetto sul preconteggio.
Stabilisce se il metronomo suona via MIDI o meno.
Qui si sceglie un’uscita e canale MIDI per il “click” del
metronomo. Si noti che è possibile selezionare un VST
Instrument impostato in precedenza nella finestra VST
Instrument da questo menu, consentendo così di poter
utilizzare un suono di un VST Instrument per riprodurre il
click del metronomo.
Stabilisce numero di nota MIDI e valore di velocity per la
“nota high” (il primo quarto della misura).
Stabilisce numero di nota MIDI e valore di velocity per le
“note low” (gli altri quarti della misura).
Stabilisce se il metronomo suona tramite l’hardware audio
o meno. Con il cursore si può regolare il livello del click.
Bloccare e Sbloccare la Registrazione
Durante la registrazione può capitare di disattivare accidentalmente la registrazione, ad es. premendo la [Barra Spaziatrice]. Per evitare che ciò accada, è possibile impostare un
apposito comando da tastiera nella finestra di dialogo Comandi da Tastiera.Se si usa il comando Blocca Registrazione, il pulsante Registra diventerà grigio e la modalità di
registrazione verrà bloccata fino a che non si utilizza il comando da tastiera per la funzione Sblocca Registrazione o
si entra in modalità Stop.
• Se è attiva l’opzione Blocca Registrazione e si desidera
fermare la registrazione (facendo clic su Ferma nella Barra
di Trasporto o premendo la [Barra Spaziatrice]), compare
una finestra di dialogo, in cui è necessario confermare
l’operazione. Si può anche usare prima il comando da tastiera Sblocca Registrazione e quindi entrare in modalità
Stop, come al solito.
• Di default, non vengono assegnati comandi da tastiera a
queste funzioni. Nella finestra di dialogo Comandi da Tastiera, si trovano le voci dei comandi rapidi corrispondenti
nella categoria Trasporto (vedere il capitolo “Comandi da
Tastiera” a pag. 323 per maggiori informazioni su come
impostare i comandi da tastiera).
Ö Questi comandi rapidi sono utili in particolare se combinati con altri comandi (ad es. con Registra/Ferma) usando
le funzioni macro. In questo modo si ottengono delle macro
molto potenti, ottime per migliorare il flusso di lavoro.
Ö Si noti che in modalità Blocca Registrazione, un
punch-out automatico alla posizione del locatore destro
che potrebbe essere stato impostato sulla Barra di Trasporto, verrà ignorato.
Visualizzazione del Tempo di Registrazione
rimanente
L’opzione Visualizzazione del Tempo di Registrazione rimanente consente di vedere il tempo disponibile rimasto per
la registrazione. Il tempo disponibile dipende dalla configurazione corrente, ad esempio dal numero di tracce abilitate
alla registrazione, dalle impostazioni del progetto (ad es.
dalla frequenza di campionamento), e dalla quantità di spazio su hard disk disponibile.
E’ possibile visualizzare o nascondere il display usando
l’opzione Visualizzazione del Tempo di Registrazione rimanente nel menu Periferiche.
Ö Il tempo di registrazione rimanente viene mostrato anche nella barra di stato sotto l’Elenco Tracce.
66
Registrazione
Recupero delle registrazioni audio
!
!
dopo un blocco del sistema
Normalmente, quando un computer si blocca, tutte le modifiche eseguite nel progetto corrente dall’ultimo salvataggio
vanno perse. Di solito, non esiste un metodo facile e veloce
per recuperare il proprio lavoro.
In Cubase Essential, quando il sistema si blocca in fase di
registrazione (per mancanza di alimentazione o altri problemi), la registrazione sarà ancora disponibile dal momento in cui è iniziata a quello del blocco.
Se il computer si blocca durante una registrazione, basta
riavviare il sistema e controllare la cartella Record del progetto (di default si trova nella sotto-cartella Audio all’interno della cartella di progetto). Essa contiene il file audio
che si stava registrando al momento del blocco.
Questa funzione non costituisce una “regola certa”
garantita da Steinberg. Nonostante il programma sia
stato migliorato in modo da recuperare le registrazioni audio in caso di problemi del sistema, è sempre
possibile che un crash del computer, una mancanza
di alimentazione, ecc., possano danneggiare altri
componenti del computer, rendendo impossibile salvataggio o recupero dei dati.
Si prega di non provocare volontariamente una situazione simile per testare questa funzione. Sebbene i
processi interni del programma siano stati perfezionati per far fronte a queste situazioni, Steinberg non
garantisce che in seguito a tali anomalie altri componenti del computer non siano stati danneggiati.
67
Registrazione
6
Dissolvenze (fade), dissolvenze
incrociate (crossfade) e inviluppi
Creazione delle dissolvenze
In Cubase Essential, per gli eventi audio sono disponibili
due tipi principali di dissolvenze (chiamate anche fade-in e
fade-out): dissolvenze create usando le maniglie delle dissolvenze (vedere di seguito) e dissolvenze create da un
processo audio (vedere “Dissolvenze create da un pro-
cesso audio” a pag. 70).
Dissolvenze create con le maniglie delle
dissolvenze
Gli eventi audio selezionati possiedono delle maniglie di
colore blu agli angoli superiori sinistro e destro che possono essere trascinate per creare rispettivamente fade-in
o fade-out.
Creazione di un fade-in. La dissolvenza si riflette automaticamente nella
forma d’onda dell’evento, fornendo così un’indicazione visiva del risultato ottenuto col trascinamento della maniglia della dissolvenza.
Le dissolvenze create con le maniglie non vengono applicate alle clip audio direttamente, ma vengono calcolate in
tempo reale durante la riproduzione. Quindi, più eventi che
fanno riferimento alla stessa clip audio possono avere
curve di dissolvenza diverse. Questo però significa anche
che molte dissolvenze consumano molte risorse del processore.
• Selezionando più eventi e trascinando le maniglie delle
dissolvenze su uno di essi, si applica la stessa dissolvenza
a tutti gli eventi selezionati.
• Una dissolvenza si può editare nella finestra di dialogo
delle Dissolvenze, come descritto in seguito.
La finestra di dialogo si apre con un doppio-clic del mouse nella zona sopra la curva di dissolvenza, oppure selezionando l’evento e scegliendo
“Apri Editor delle Dissolvenze” dal menu Audio (si noti che se l’evento
presenta entrambe le curve di fade-in e fade-out, si aprono due finestre
di dialogo).
La forma della curva di dissolvenza si regola nella finestra di dialogo delle
Dissolvenze (tale forma è mantenuta quando poi si regola la durata di una
dissolvenza).
• Si può allungare o accorciare la dissolvenza in ogni momento, trascinando la rispettiva maniglia.
In realtà, lo si può fare anche senza prima selezionare l’evento, cioè
senza le maniglie visibili; basta muovere il puntatore del mouse lungo la
curva di dissolvenza fino a quando il cursore diventa una freccia bidirezionale, poi fare clic e trascinare il mouse.
• Se nella finestra Preferenze (pagina Visualizzazione
Eventi–Audio) si attiva l’opzione “Maniglie delle dissolvenze sempre in primo piano”, le maniglie delle dissolvenze
stanno in cima all’evento e delle linee di aiuto verticali
indicano l’esatto punto di inizio e fine delle dissolvenze.
Ciò è utile in situazioni in cui si vuole tenere molto basso il volume
dell’evento (questa opzione consente infatti di vedere comunque le
maniglie delle dissolvenze).
• Se l’opzione “Mostra sempre le curve di Volume degli
Eventi” è attiva nella finestra di dialogo Preferenze (pagina
Visualizzazione Eventi–Audio), le curve di dissolvenza verranno visualizzate in tutti gli eventi, indipendentemente dal
fatto che siano o meno selezionate.
Se l’opzione non è attiva, le curve di dissolvenza sono visualizzate solo
negli eventi selezionati.
• Se l’opzione Linee delle dissolvenze spesse è attiva
nella finestra di dialogo Preferenze (pagina Visualizzazione
Eventi–Audio), le linee delle dissolvenze e la curva di volume sono più spesse, risultando così più visibili.
Le maniglie delle dissolvenze in cima all’evento e le linee spesse di fade
e volume consentono di editare e visualizzare le dissolvenze anche in situazioni in cui il volume dell’evento è molto basso.
• Quando l’opzione “Usa Rotella Mouse per Eventi Volumi e Dissolvenze” è attiva nella finestra di dialogo Preferenze (pagina Editing–Audio) è possibile usare la rotellina
del mouse per spostare verso l’alto o il basso la curva di
volume. Tenendo premuto il tasto [Shift] mentre si muove
la rotellina del mouse, vengono modificate le curve delle
dissolvenze. Ciò è utile in situazioni in cui le maniglie delle
dissolvenze non sono visibili (ad esempio a causa di un
elevato fattore di zoom).
Quando si posiziona il puntatore del mouse in qualsiasi punto della metà
sinistra dell’evento, viene spostato il punto finale del fade-in. Quando il
puntatore del mouse si trova invece in qualsiasi punto della metà destra
dell’evento, viene spostato il punto iniziale del fade-out.
69
Dissolvenze (fade), dissolvenze incrociate (crossfade) e inviluppi
Ö E’ possibile impostare comandi rapidi per modificare
!
!
!
Per modificare il volume
dell’evento trascinare in
alto o in basso la maniglia.
La variazione di volume è indicata numericamente sulla linea Info.
La forma d’onda dell’evento riflette le variazioni di volume.
la curva di volume dell’evento e tutte le curve delle dissolvenze, se si preferisce non usare il mouse per questo.
Questi comandi si trovano nella finestra di dialogo Comandi da Tastiera,
nella categoria Audio, vedere “Comandi da Tastiera” a pag. 323.
Creare e regolare le dissolvenze con lo strumento
Selezione Intervallo
Le dissolvenze “tipo-maniglia” si possono creare e regolare anche con lo strumento Selezione Intervallo:
1. Selezionare una sezione dell’evento audio con lo stru-
mento Selezione Intervallo.
Il risultato dipende dalla selezione effettuata:
• Selezionando un intervallo dall’inizio dell’evento, si crea un
fade-in all’interno dell’intervallo selezionato.
• Selezionando un intervallo che arriva alla fine di un evento, si
crea un fade-out nell’intervallo selezionato.
• Selezionando un intervallo che comprende la sezione centrale
di un evento ma non ne raggiunge l’inizio o la fine, si creano un
fade-in e un fade-out fuori dall’intervallo selezionato. In altre
parole, il fade-in copre la zona compresa tra l’inizio dell’evento
e l’inizio dell’intervallo selezionato, mentre il fade-out copre la
zona compresa tra la fine dell’intervallo selezionato e la fine
dell’evento.
2. Scorrere il menu Audio e selezionare “Sposta i Cursori
nella Selezione”.
Le zone di dissolvenza sono regolate in base all’intervallo di selezione.
Con lo strumento Selezione Intervallo è possibile
selezionare più eventi audio su tracce separate ed
applicare la dissolvenza a tutti gli eventi contemporaneamente.
Maniglie volume
Un evento audio selezionato presenta anche una maniglia
blu nella metà superiore; si tratta della maniglia di volume
che consente di variare rapidamente il volume di un evento
direttamente nella Finestra Progetto. Essa è collegata direttamente all’impostazione del volume sulla linea Info (trascinando la maniglia di volume cambia il valore anche sulla
linea Info).
Rimuovere le dissolvenze
Per rimuovere le dissolvenze da un evento selezionare
l’evento e scegliere “Rimuovi Dissolvenze” dal menu Audio.
In questo modo è anche possibile utilizzare lo strumento
Selezione Intervallo per eliminare dissolvenze e dissolvenze incrociate all’interno dell’intervallo selezionato.
Dissolvenze create da un processo audio
Se è stato selezionato un evento audio o la sezione di un
evento audio (con lo strumento Selezione Intervallo), si può
applicare un fade-in o un fade-out alla selezione usando le
funzioni “Fade-In” o “Fade-Out” nel sotto-menu Processa
del menu Audio. Queste funzioni aprono la finestra di dialogo delle Dissolvenze corrispondente, consentendo di
specificare una curva di dissolvenza.
Si noti che la durata della zona di dissolvenza dipende dalla selezione effettuata. In altre parole, la
durata della dissolvenza viene specificata prima di
aprire la finestra di dialogo delle Dissolvenze.
Inoltre è possibile selezionare più eventi ed applicare a
tutti lo stesso processo contemporaneamente.
Le dissolvenze create in questo modo sono applicate alla
clip audio invece che all’evento. Si noti che:
• Se in seguito si creano nuovi eventi che fanno riferimento alla
stessa clip, questi presenteranno tutti le stesse dissolvenze.
• E’ possibile rimuovere o modificare le dissolvenze in ogni momento nella finestra di dialogo Storia del Processing Offline
(vedere “Finestra Storia del Processing Offline” a pag. 144).
Se altri eventi fanno riferimento alla stessa clip audio, un
messaggio d’avviso chiede se si vuole processare o meno
anche questi eventi.
• L’opzione Continua processa tutti gli eventi che fanno riferimento alla clip audio.
70
Dissolvenze (fade), dissolvenze incrociate (crossfade) e inviluppi
• L’opzione Nuova Versione crea una nuova versione separata
della clip audio per l’evento selezionato.
• E’ anche possibile attivare l’opzione “Non mostrare più
questo messaggio”. Indipendentemente dalla scelta “Continua” o “Nuova Versione”, tutti i processi audio successivi
saranno conformi all’opzione scelta.
Si può modificare questa impostazione in ogni momento nella finestra
Preferenze (pagina Editing–Audio) con l’opzione “Durante il Processing di
Clip Condivise”.
Finestre di dialogo delle
Dissolvenze
Display di dissolvenza
Il display di dissolvenza visualizza la forma della curva di
dissolvenza. La forma d’onda risultante è di colore grigio
scuro, quella corrente è grigio chiaro.
Si può fare clic sulla curva per aggiungere punti oppure
fare clic e trascinare i punti esistenti per cambiare la forma
della curva. Per rimuovere un punto dalla curva, trascinarlo
fuori dal display.
Pulsanti Forma Curva
Questi pulsanti permettono di impostare rapidamente le
curve di dissolvenza più comuni.
Le finestre di dialogo delle Dissolvenze appaiono quando si
modifica una dissolvenza esistente o quando si usano le
funzioni Fade-In/Fade-Out nel sotto-menu Processa del
menu Audio. La figura seguente mostra la finestra di dialogo Fade-In; la finestra di dialogo Fade-Out ha le stesse
funzioni ed impostazioni.
• Se si apre una finestra di dialogo delle Dissolvenze con
più eventi selezionati, si possono regolare le curve di dissolvenza di tutti gli eventi nello stesso momento.
E’ utile ad esempio per applicare lo stesso tipo di fade-in a più di un
evento.
Tipo di Curva
Queste opzioni determinano se la curva di dissolvenza deve
essere costituita da segmenti concavi (pulsante sinistro),
convessi (pulsante centrale) o lineari (pulsante destro).
Pulsante Ripristina
Il pulsante Ripristina (sopra il display di dissolvenza a destra) è disponibile solo quando si modificano le dissolvenze trascinando le maniglie. Fare clic qui per annullare
tutte le modifiche eseguite dall’ultima apertura della finestra di dialogo.
Pulsante Come Default
Anche il pulsante “Come Default” è disponibile solo
quando si modificano le dissolvenze trascinando le maniglie. Fare clic su questo pulsante per memorizzare le impostazioni correnti come dissolvenza di default. Questa forma
sarà usata ogni volta che si creano nuove dissolvenze.
Il valore Lunghezza Dissolvenza
Il valore Lunghezza Dissolvenza è disponibile solo quando
si modificano le dissolvenze trascinando le maniglie. Non
può essere usato per inserire lunghezze per le dissolvenze
in forma numerica. Il formato dei valori indicati qui è determinato dal Display Tempo primario nella Barra di Trasporto.
Attivando l’opzione “Applica Durata”, il valore inserito nel
campo Lunghezza Dissolvenza sarà usato quando si fa clic
su “Applica” o “OK.” Di default, questa opzione non è attiva.
Impostando la dissolvenza corrente come Dissolvenza di
Default, il valore “Lunghezza Dissolvenza” diventa parte
delle impostazioni di default.
71
Dissolvenze (fade), dissolvenze incrociate (crossfade) e inviluppi
Preset
!
Finestra di dialogo Modifica
Dissolvenza
Finestra di dialogo Processa
Dissolvenza
Zona di
sovrapposizione
Se è stata creata una curva di fade-in o fade-out che si
desidera applicare ad altri eventi o clip, si può memorizzarla in un preset facendo clic sul pulsante Salva.
• Per applicare un preset salvato, selezionarlo dal menu a
tendina.
• Per rinominare il preset selezionato, fare doppio-clic sul
nome e digitarne uno nuovo.
• Per rimuovere un preset, selezionarlo nel menu a tendina
e fare clic su “Elimina”.
I preset fade-in memorizzati appaiono solo nella finestra di dialogo Fade-In, e i preset fade-out appaiono
solo nella finestra di dialogo Fade-Out.
Pulsanti Anteprima, Applica e Processa
I pulsanti sulla fila inferiore sono diversi a seconda che
l’editing sia stato eseguito con le maniglie o applicato con
un processo audio:
Le finestre Modifica Dissolvenza hanno i seguenti pulsanti:
Pulsante Funzione
OKApplica all’evento la curva di dissolvenza impostata e chiude la
AnnullaChiude la finestra di dialogo.
ApplicaApplica all’evento la curva di dissolvenza impostata senza
finestra di dialogo.
chiudere la finestra di dialogo.
Creare le dissolvenze incrociate
Quando sulla stessa traccia si sovrappone del materiale
audio è opportuno applicare una dissolvenza incrociata. Si
crea una dissolvenza incrociata selezionando due eventi
audio consecutivi e scegliendo il comando Dissolvenza Incrociata dal menu Audio o usando il tasto di comando rapido corrispondente (di default [X]). Il risultato dipende dal
tipo di sovrapposizione dei due eventi:
• Se gli eventi si sovrappongono, si crea una dissolvenza
incrociata nella zona di sovrapposizione.
La dissolvenza incrociata ha la forma di default – inizialmente lineare e
simmetrica, ma che può essere modificata (come descritto in seguito).
• Se gli eventi non si sovrappongono ma sono contigui
(allineati fine/inizio senza interruzioni) è comunque possibile applicare una dissolvenza incrociata – sempre che le
rispettive clip audio si sovrappongano! In questo caso, i
due eventi sono ridimensionati in modo che si sovrappongano ed è applicata una dissolvenza incrociata di durata e
forma di default.
Durata e forma della dissolvenza incrociata di default si impostano nella
finestra di dialogo Dissolvenza Incrociata (vedere “Pulsanti Default” a
pag. 74).
Le finestre Processa Dissolvenza hanno i seguenti pulsanti:
PulsanteFunzione
AnteprimaRiproduce la zona di dissolvenza. La riproduzione si ripete
ProcessaApplica alla clip la curva di dissolvenza impostata e chiude
AnnullaChiude la finestra di dialogo senza applicare alcuna dissol-
fino a quando si fa clic di nuovo sul pulsante (durante la riproduzione il pulsante si chiama “Ferma”).
la finestra di dialogo.
venza.
Dissolvenze (fade), dissolvenze incrociate (crossfade) e inviluppi
72
Un esempio:
Clip Audio
Eventi audio
Gli eventi non si sovrappongono, ma le rispettive clip sì. Gli eventi possono quindi essere ridimensionati in modo da sovrapporsi (condizione
indispensabile per la creazione di una dissolvenza incrociata).
Selezionando la funzione Dissolvenza Incrociata, i due eventi sono ridimensionati in modo da sovrapporsi, quindi si crea una dissolvenza incrociata di
default nella zona di sovrapposizione.
• Se gli eventi non si sovrappongono nè possono essere
ridimensionati a sufficienza in modo da sovrapporsi, la dissolvenza incrociata non può essere creata.
• Una volta creata una dissolvenza incrociata si può modi-
ficarla selezionando uno o entrambi gli eventi in dissolvenza e scegliendo ancora “Dissolvenza Incrociata” dal
menu Audio (o con un doppio-clic del mouse nella zona di
dissolvenza).
Si apre la finestra di dialogo Dissolvenza Incrociata (vedere di seguito).
Rimuovere le dissolvenze incrociate
Per rimuovere una dissolvenza incrociata, procedere
come segue:
• Selezionare gli eventi e scegliere “Rimuovi Dissolvenze”
dal menu Audio.
E’ anche possibile usare lo strumento Selezione Intervallo: trascinare lo
strumento Selezione Intervallo in modo tale che la selezione racchiuda
tutte le dissolvenze e le dissolvenze incrociate che si intende eliminare e
selezionare quindi “Rimuovi Dissolvenze” dal menu Audio.
• E’ anche possibile eliminare una dissolvenza incrociata
facendo clic e trascinandola al di fuori della traccia.
Finestra di dialogo Dissolvenza
Incrociata
La finestra di dialogo Dissolvenza Incrociata ha sezioni distinte ma identiche per le impostazioni delle curve di fadein e fade-out nella dissolvenza incrociata (a sinistra) e impostazioni comuni a destra.
Display di Dissolvenza
Mostra rispettivamente la forma della curva di Fade-Out e
di Fade-In. Si può fare clic sulla curva per aggiungere punti
oppure fare clic e trascinare i punti esistenti per cambiare
la forma della curva. Per rimuovere un punto dalla curva,
trascinarlo fuori dal display.
Pulsanti Tipo di Curva
Questi pulsanti determinano se la curva di dissolvenza è
costituita da segmenti curvilinei (pulsante sinistro) segmenti curvilinei smussati (pulsante centrale) o segmenti lineari (pulsante destro).
Pulsanti Forma Curva
Questi pulsanti permettono di impostare rapidamente le
curve di dissolvenza più comuni.
Stesso Guadagno e Stessa Potenza
• Attivando l’opzione “Stesso Guadagno”, le curve di dissolvenza sono regolate in modo tale che la somma delle
ampiezze di fade-in e fade-out sia uguale lungo tutta l’area
di dissolvenza incrociata. Questa funzione spesso è adatta
per brevi dissolvenze incrociate.
73
Dissolvenze (fade), dissolvenze incrociate (crossfade) e inviluppi
• Attivando l’opzione “Stessa Potenza” le curve di dissol-
!
!
venza sono regolate in modo che l’energia (potenza) della
dissolvenza incrociata sia costante lungo tutta l’area di
dissolvenza.
Le curve “Stessa Potenza” hanno un solo punto curva
modificabile. Quando è selezionata questa modalità
non si possono usare i pulsanti “Tipo di Curva” o i
preset.
Pulsanti di Riproduzione
• I pulsanti “Riproduci Fade-Out” e “Riproduci Fade-In”
permettono di ascoltare solo il Fade-In o il Fade-Out,
senza ascoltare la dissolvenza incrociata.
• Il pulsante “Riproduci Dissolvenza Incrociata” riproduce
tutta la dissolvenza incrociata.
E’ anche possibile utilizzare i controlli della Barra di Tra-
sporto per riprodurre gli eventi audio sui quali è stata
eseguita una dissolvenza incrociata. Tuttavia, con questo
metodo sono riprodotti anche tutti gli eventi audio non silenziati sulle altre tracce.
Pre-roll e Post-roll
Quando si effettua l’ascolto in anteprima con i pulsanti di
Riproduzione, si possono attivare il Pre-roll e/o Post-roll. Il
“Pre-roll” consente di attivare la riproduzione prima
dell’area di dissolvenza, mentre il “Post-roll” consente di interrompere la riproduzione dopo l’area di dissolvenza. Ciò
è molto utile per ascoltare la dissolvenza in un contesto.
• Per specificare la lunghezza di pre-roll e post-roll, fare
clic nei campi di tempo e inserire il tempo desiderato (in
secondi e in millisecondi).
• Per attivare pre-roll e post-roll, fare clic sui rispettivi pul-
santi. Per disattivarli, fare nuovamente clic sui pulsanti.
Impostazioni Lunghezza
E’ possibile regolare numericamente la durata dell’area di
dissolvenza incrociata, nel campo valore “Lunghezza”. Se
possibile, la modifica di lunghezza viene applicata equamente a “entrambi i lati” della dissolvenza incrociata (Cubase Essential prova a “centrare” la dissolvenza incrociata).
Per poter ridimensionare la dissolvenza incrociata in
questo modo, deve essere possibile ridimensionare
l’evento corrispondente. Per esempio, se l’evento sinistro della dissolvenza incrociata riproduce già fino
alla fine la propria clip audio, il suo punto di fine non
può essere ulteriormente spostato a destra.
Preset
Se è stato configurato un tipo di dissolvenza incrociata da
applicare ad altri eventi, lo si può memorizzare in un preset
facendo clic sul pulsante “Salva”.
• Per applicare un preset salvato, selezionarlo dal menu a
tendina.
• Per rinominare il preset selezionato, fare doppio-clic sul
nome e digitarne uno nuovo.
• Per rimuovere un preset, selezionarlo nel menu a tendina e fare clic su “Elimina”.
Pulsanti Default
• Facendo clic sul pulsante “Come Default”, tutte le impostazioni correnti sono memorizzate in una dissolvenza
incrociata di default. Sono poi applicate alle nuove dissolvenze incrociate create.
• L’impostazione “Lunghezza” della dissolvenza incrociata
è inclusa nelle impostazioni di default. Tuttavia, essa viene
applicata solamente se gli eventi sui quali si intende eseguire la dissolvenza incrociata non si sovrappongono, altrimenti questa si troverà nell’area di sovrapposizione (vedere
“Creare le dissolvenze incrociate” a pag. 72).
• Facendo sul pulsante “Usa Default”, curve e impostazioni della dissolvenza incrociata di Default sono copiate
nella finestra di dialogo Dissolvenza Incrociata.
74
Dissolvenze (fade), dissolvenze incrociate (crossfade) e inviluppi
Dissolvenze e dissolvenze
!
!
Incrociate automatiche
Cubase Essential dispone di una funzione Dissolvenze Automatiche che può essere impostata globalmente (cioè per
l’intero progetto) e separatamente per ogni traccia audio.
Lo scopo della funzione Dissolvenze Automatiche è quello
di creare passaggi graduali tra gli eventi, applicando brevi
fade-in e fade-out (da 1 a 500ms).
Come citato in precedenza, le dissolvenze vengono
calcolate in tempo reale durante la riproduzione. Questo significa che in un progetto, più sono le tracce audio con la funzione Dissolvenze Automatiche attiva,
maggiore è il consumo di risorse del processore.
Si noti che le dissolvenze automatiche non sono indicate dalle linee di dissolvenze!
3. Nel campo valore Lunghezza, specificare la durata di
Dissolvenze Automatiche o Dissolvenze Incrociate Automatiche (da 1 a 500ms).
4. Per regolare la forma delle curve di Fade-In Automatico
e Fade-Out Automatico selezionare la pagina “Dissolvenze”
ed eseguire le impostazioni come nelle normali finestre di
dialogo delle Dissolvenze.
5. Per regolare la forma della curva di Dissolvenza Incrociata Automatica, selezionare la pagina “Dissolvenze Incrociate” ed eseguire le impostazioni come nella normale
finestra di dialogo Dissolvenze Incrociate.
6. Per usare le impostazioni eseguite in progetti futuri,
fare clic sul pulsante “Come Default”.
La prossima volta che si crea un nuovo progetto, esso utilizzerà queste impostazioni di default.
7. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo.
Impostazioni Dissolvenze Automatiche globali
1. Per eseguire impostazioni delle dissolvenze automati-
che globali, selezionare “Impostazioni Dissolvenze Automatiche…” dal menu Progetto.
Si apre la finestra di dialogo Dissolvenze Automatiche del progetto.
2. Usare i box di spunta nell’angolo in alto a destra per
attivare o disattivare rispettivamente le funzioni Fade-In
Automatico, Fade-Out Automatico e Dissolvenze Incrociate Automatiche.
Impostazioni Dissolvenze Automatiche per una
traccia separata
Di default, tutte le tracce audio usano le impostazioni presenti nella finestra di dialogo Dissolvenze Automatiche del
progetto. Tuttavia, dato che la funzione Dissolvenze Automatiche utilizza molte risorse di calcolo della CPU è meglio disattivarla globalmente ed attivarla solo sulle singole
tracce, secondo le necessità:
1. Clic-destro sulla traccia nell’elenco tracce e scegliere
“Impostazioni Dissolvenze Automatiche…” dal menu contestuale (o selezionare la traccia e fare clic sul pulsante
“Impostazioni Dissolvenze Automatiche” nell’Inspector).
Si apre la finestra di dialogo Dissolvenze Automatiche della traccia; è
identica a quella del progetto, ma con l’aggiunta dell’opzione “Usa le Impostazioni del Progetto”.
2. Disattivare l’opzione “Usa le Impostazioni del Progetto”.
A questo punto, tutte le impostazioni che si eseguono sono applicate solamente alla traccia.
3. Configurare a piacere le Impostazioni Dissolvenze
Automatiche e chiudere la finestra di dialogo.
Tornare alla impostazioni del progetto
Per fare in modo che una traccia utilizzi le Impostazioni
Dissolvenze Automatiche globali, aprire la finestra di dialogo Dissolvenze Automatiche per la traccia e attivare
l’opzione “Usa le Impostazioni del Progetto”.
75
Dissolvenze (fade), dissolvenze incrociate (crossfade) e inviluppi
7
La Traccia Arranger
Introduzione
La traccia Arranger permette di lavorare con le sezioni del
progetto in modo non lineare, per semplificare al massimo
la fase di arrangiamento. Anziché spostare, copiare e incollare gli eventi nella Finestra Progetto per creare un progetto lineare, è possibile definire il modo in cui devono
essere riprodotte le diverse sezioni, come in una playlist.
Per fare ciò, è possibile definire degli Eventi Arranger, ordinarli in un elenco e quindi aggiungere le ripetizioni desiderate. Si tratta di un metodo di lavoro innovativo e più
orientato sui pattern, a complemento dei normali metodi di
editing lineari nella Finestra Progetto.
Si possono creare diverse Catene Arranger, in modo da
memorizzare versioni diverse di una song nel progetto
senza sacrificare la versione originale. Una volta creata
una catena Arranger soddisfacente, è possibile “unire”
l’elenco, creando un normale progetto lineare basato sulla
catena Arranger.
E’ anche possibile usare la Traccia Arranger per performance dal vivo sul palco, nei club o a delle feste.
Configurare la Traccia Arranger
Supponiamo di avere preparato vari file audio che costituiscono la base di una tipica song pop (intro, strofa, ritornello
e inciso). A questo punto si vogliono ordinare questi file.
Il primo passo consiste nel creare una traccia Arranger.
Sulla traccia Arranger si definiscono sezioni specifiche del
progetto creando eventi Arranger, i quali possono avere
una durata qualsiasi, si possono sovrapporre e non sono
limitati da inizio o fine di eventi e parti esistenti. Procedere
come segue:
1. Aprire il progetto per il quale si intende creare gli eventi
Arranger.
2. Aprire il menu Progetto e selezionare Arranger dal
sotto-menu Aggiungi Traccia (oppure fare clic-destro
nell’elenco tracce e scegliere Aggiungi Traccia Arranger).
Viene aggiunta una traccia Arranger. In un progetto ci può essere solo
una traccia Arranger, ma è possibile configurare più di una catena Arranger per questa traccia (vedere “Gestire le Catene Arranger” a pag. 79).
3. Assicurarsi che sulla toolbar della Finestra Progetto
sia attiva la funzione Snap e che l’opzione Tipo Snap sia
impostata in modo da consentire agli eventi Arranger di
scattare a posizioni appropriate nel progetto.
E’ attiva la risoluzione Snap su Eventi, quindi nella Finestra Progetto i
nuovi eventi disegnati scattano verso gli eventi esistenti.
4. Nella traccia Arranger usare lo strumento Disegna per
disegnare un evento della durata desiderata.
Viene aggiunto un evento Arranger, denominato “A” di default. Tutti gli
eventi successivi sono nominati in ordine alfabetico.
• Per rinominare un evento Arranger, selezionarlo e cambiarne il nome nella linea Info della Finestra Progetto, o tenendo premuto [Alt]/[Option], eseguendo un doppio-clic
sul nome nella catena Arranger (vedere di seguito) e inserendo un nuovo nome.
Si consiglia di assegnare i nomi agli eventi Arranger seguendo la struttura del progetto (ad esempio, Strofa, Ritornello, ecc.).
5. Creare tutti gli eventi necessari per il progetto.
In questo esempio sono stati creati eventi Arranger che seguono la struttura di una classica song pop. Si noti che nel progetto non si ha una linea
tempo reale: la sequenza musicale è determinata dagli eventi arranger.
Gli eventi possono essere spostati, ridimensionati e cancellati con le tecniche di editing standard. Si noti che:
• Per modificare la lunghezza di un evento, selezionare lo
strumento Freccia, fare clic e trascinare gli angoli inferiori
dell’evento nella direzione desiderata.
• Se si copia un evento Arranger (con un [Alt]/[Option]trascinamento o i comandi Copia/Incolla), si crea un nuovo
evento con lo stesso nome di quello originale.
Questo nuovo evento tuttavia, sarà completamente indipendente
dall’evento originale.
• Facendo doppio-clic su un evento arranger, lo si aggiunge alla catena Arranger corrente.
77
La Traccia Arranger
Lavorare con gli Eventi Arranger
Fare clic sul
pulsante “e”…
…per aprire l’Editor Arranger.
A questo punto si hanno vari eventi arranger che costituiscono i mattoni costruttivi principali dell’arrangiamento. Il
prossimo passo consiste nell’organizzare questi eventi
usando le funzioni dell’Editor Arranger.
Creare una catena Arranger
La catena Arranger si configura nell’Editor Arranger o
nell’Inspector della traccia Arranger. L’Editor Arranger si
apre facendo clic sul pulsante “e” dell’Inspector o
dell’Elenco Tracce.
A destra dell’Editor Arranger, sono elencati gli eventi Arranger disponibili, nell’ordine in cui questi appaiono sulla linea
del tempo. A sinistra si trova la catena Arranger vera e propria, che indica l’ordine di riproduzione degli eventi (dall’alto
in basso) e quante volte questi devono essere ripetuti.
Inizialmente la Catena Arranger è vuota – la si configura
aggiungendo gli eventi dall’elenco alla catena stessa.
Esistono molti modi per aggiungere eventi alla catena
Arranger.
• Facendo doppio-clic sul nome di un evento nella se-
zione della finestra sulla destra (o nella Finestra Progetto).
Quando si seleziona un evento nella catena Arranger sulla sinistra,
l’evento viene aggiunto sopra quello selezionato. Se non vengono selezionati degli eventi nella Catena Arranger, l’evento verrà aggiunto alla fine
dell’elenco.
• Selezionando uno o più eventi nell’elenco, facendo clicdestro e scegliendo “Aggiungi Selezionato nella Catena
Arranger”.
In questo modo vengono aggiunti gli eventi selezionati alla fine
dell’elenco.
• Eseguendo un drag & drop degli eventi Arranger
dall’elenco sulla destra alla Catena Arranger sulla sinistra.
Una linea blu di inserimento mostra dove va a finire l’evento trascinato.
Un evento viene trascinato nella Catena Arranger.
• Trascinando gli eventi Arranger dalla Finestra Progetto
alla Catena Arranger.
A questo punto si dovrebbero avere gli eventi Arranger organizzati nella sequenza tipica di una song pop. Tuttavia,
sono stati usati file audio lunghi solo poche misure – per
trasformare la sequenza in un “brano” (o almeno in una
bozza di struttura della song), questi file devono essere riprodotti in loop; ecco a cosa serve la funzione Ripetizioni.
Per ripetere più volte un evento procedere come segue:
• Fare clic nel campo Ripetizioni dell’evento, digitare il numero di ripetizioni desiderate e premere [Invio].
Quando si riproduce la catena Arranger, la colonna Contatore indica
quale ripetizione dell’evento è riprodotta in quel momento.
78
La Traccia Arranger
• Fare clic nel campo Modalità per un evento e selezio-
Prima Ripetizione dello
step corrente della Catena
Step Catena Precedente
Step Catena SuccessivoUltima Ripetizione dello step
corrente della Catena
nare l’opzione di ripetizione desiderata.
Opzione Pulsante Descrizione
NormaleIn questo modo, la Catena Arranger verrà ripro-
Ripeti
Sempre
Pausa Dopo
Ripetizioni
dotta nel modo in cui è stata impostata.
In questa modalità, l’evento Arranger corrente
viene ripetuto in loop finché non si fa clic su un altro evento nell’Editor Arranger o si preme Riproduci nuovamente.
In questa modalità, la riproduzione della catena Arranger viene fermata dopo che sono state riprodotte tutte le ripetizioni dell’evento Arranger
corrente.
Riproducendo la catena Arranger si potrà ora ascoltare
l’arrangiamento completo. Procedere come segue:
1. Assicurarsi che sia attiva la modalità Arranger.
In modalità Arranger, il progetto viene riprodotto usando le impostazioni
Arranger.
2. Posizionare la finestra dell’Editor Arranger in modo da
riuscire a vedere la traccia Arranger nella Finestra Progetto e fare clic nella colonna Freccia dell’evento in cima
all’elenco, così che la freccia diventi blu.
Il cursore di progetto dovrebbe di conseguenza saltare all’inizio del primo
evento specificato nella catena Arranger.
3. Attivare la riproduzione (dall’Editor Arranger o sulla
Barra di Trasporto).
Gli eventi sono riprodotti nell’ordine specificato.
• Trascinare gli eventi tenendo premuto [Alt]/[Option] per
creare delle copie degli oggetti selezionati.
Il punto d’inserzione per le operazioni di spostamento e copia è indicato
nell’elenco da una linea blu o rossa. Una linea blu indica che lo spostamento o la copia sono possibili; una linea rossa indica che lo spostamento o la copia degli eventi alla posizione corrente non sono consentiti.
• Usare la colonna Ripetizioni per specificare quante volte
deve essere ripetuto ogni evento.
• Fare clic sulla freccia a sinistra di un evento nella catena
Arranger per spostare la posizione di riproduzione all’inizio
di quell’evento.
• Per eliminare un evento dall’elenco, cliccarci sopra col
tasto destro e selezionare “Rimuovi Toccato” dal menu
contestuale. Per rimuovere più eventi, selezionarli, fare
clic-destro e scegliere “Rimuovi Selezionato”.
Navigazione
Per navigare tra gli eventi arranger, si usano i pulsanti di trasporto Arranger:
Questi controlli sono disponibili nell’Editor Arranger, nella
toolbar della Finestra Progetto e nella Barra di Trasporto.
Nell’Editor Arranger, l’evento corrente riprodotto è indicato
da una freccia nella colonna più a sinistra e gli indicatori
nella colonna Contatore.
Editing della Catena Arranger
Nella Catena Arranger sulla sinistra, è possibile eseguire
le seguenti operazioni:
• Selezionare gli eventi con [Ctrl]/[Command]-clic o
[Shift]-clic.
• Trascinare gli eventi per spostarli nell’elenco.
Gestire le Catene Arranger
Si possono creare più catene Arranger, in modo da avere
versioni diverse da riprodurre. Nell’Editor Arranger, i pulsanti sulla toolbar a destra hanno le seguenti funzioni:
PulsanteDescrizione
Fare clic qui per rinominare la catena Arranger corrente.
Crea una nuova catena Arranger vuota.
79
La Traccia Arranger
!
PulsanteDescrizione
Crea un duplicato della catena Arranger corrente contenente
gli stessi eventi.
Rimuove la catena Arranger corrente selezionata. E’ disponibile solo se è stata creata più di una catena Arranger.
• Nell’Inspector, queste funzioni sono accessibili dal menu
a tendina Arranger (che si apre facendo clic sul campo
nome Arranger).
Le catene Arranger create sono elencate nel menu a
tendina Nome, situato a sinistra dei pulsanti nell’Editor
Arranger, in cima alla traccia Arranger nell’Inspector, e
nell’elenco tracce. Si noti che per poter selezionare un’altra Catena Arranger dal menu a tendina, deve essere attiva la modalità Arranger.
Uniformare la Catena Arranger
Una volta trovata una catena Arranger desiderata, si può
uniformarla (cioè convertire la catena in un progetto lineare). Procedere come segue:
1. Fare clic sul pulsante Appiattisci (o selezionare Appiat-
tisci Catena dal menu a tendina nell’Inspector della traccia
Arranger).
Eventi e parti nel progetto vengono riordinati, ripetuti, ridimensionati,
spostati e/o eliminati (se non appartengono ad un evento Arranger utilizzato) in modo da corrispondere esattamente alla catena Arranger.
Pulsante Appiattisci
2. Attivare la riproduzione.
Il progetto viene riprodotto esattamente come nella modalità Arranger,
ma si può vederlo e lavorarci come al solito.
Opzioni di Appiattimento
Talvolta potrebbe essere utile mantenere gli eventi Arranger originali anche dopo aver uniformato la traccia Arranger. Usando le opzioni di appiattimento, è possibile definire
la catena da uniformare, dove questa deve essere salvata e
come deve essere chiamata, oltre ad altre opzioni.
1. Fare clic sul pulsante delle opzioni di Appiattimento.
2. Nella finestra che compare, selezionare le opzioni
desiderate.
Nella sezione Originale è possibile specificare la Catena
Arranger che deve essere uniformata. Le opzioni disponibili sono:
OpzioneDescrizione
Catena AttualeSe attiva, solo la catena attuale verrà uniformata.
Catene Verificate Se attiva, è possibile selezionare la catena Arranger
Tutte le cateneSe attiva, tutte le catene Arranger del progetto cor-
che si intende uniformare nell’elenco sulla sinistra.
rente verranno uniformate.
Uniformando la catena Arranger è possibile che
eventi e parti siano rimossi dal progetto. Usare la
funzione Appiattisci solo quando non si desidera più
modificare la traccia/catena Arranger. Se non si è sicuri, salvare una copia del progetto prima di uniformare la catena Arranger.
80
La Traccia Arranger
La sezione Destinazione consente di decidere dove deve
essere salvato il risultato dell’operazione di uniformazione
(appiattimento). Le opzioni disponibili sono:
OpzioneDescrizione
Progetto
Attuale
Nuovo
Progetto
Questa opzione è disponibile solo se è stata selezionata
“Catena Attuale” come opzione Originale. Se si attiva questa
opzione, il risultato dell’uniformazione della catena corrente
verrà salvato nel progetto corrente.
Se attiva, è possibile uniformare una o più catene in un
nuovo progetto. In questo caso potrebbe essere utile usare
le opzioni di rinomina. Se si attiva l’opzione “Aggiungi Nome
Catena”, i nomi delle catene verranno messi tra parentesi vicino al nome del progetto. Se si attiva l’opzione “Usa Nome
Catena”, i nuovi progetti prenderanno il nome delle catene
Arranger attuali. Se si attiva l’opzione “Aggiungi Numero”, i
nuovi progetti prenderanno il nome di quelli vecchi, con un
numero aggiunto tra parentesi.
Nella sezione Opzioni è possibile regolare altre impostazioni. Le opzioni disponibili sono:
OpzioneDescrizione
Mantieni
Traccia
Arranger
Crea Copie
Eventi Reali
Non Separare
Eventi
Apri Nuovi
Progetti
Se si attiva questa opzione, la traccia Arranger viene
mantenuta quando si uniforma la catena Arranger. Attivare “Rinomina Eventi Arranger” per affiancare un numero
agli eventi, in base al loro utilizzo. Se ad esempio si usa
l’evento Arranger “A” per due volte, la prima volta che
compare viene rinominato “A 1” mentre la seconda “A 2”.
Normalmente, si hanno copie condivise quando si uniforma la traccia Arranger. Se si attiva questa opzione,
vengono invece create copie reali.
Se questa opzione è attiva, le note MIDI che iniziano
prima o che sono più lunghe dell’evento Arranger non
saranno incluse. Solo le note MIDI che iniziano e finiscono all’interno dei bordi dell’evento Arranger vengono
prese in considerazione.
Se attiva, viene creato un nuovo progetto per ciascuna
catena Arranger uniformata. Se si attiva l’opzione “Nuovi
Progetti in Cascata” i progetti aperti vengono disposti a
cascata.
Modalità Live
Se è stata impostata un traccia Arranger e questa viene riprodotta, si ha anche la possibilità di influenzare l’ordine di
riproduzione “dal vivo”. Si noti che la modalità Arranger
deve essere attivata per poter usare la modalità Live.
1. Aggiungere una traccia Arranger selezionando “Arranger” dal sotto-menu Aggiungi Traccia del menu Progetto.
2. Creare gli eventi Arranger desiderati disegnando con
lo strumento Disegna nella traccia Arranger.
3. Impostare una catena Arranger nell’Inspector della
traccia Arranger o nell’Editor Arranger, attivare la modalità
Arranger e riprodurre il progetto.
A questo punto è possibile usare gli eventi Arranger elencati nella sezione inferiore dell’Inspector per riprodurre il
proprio progetto in modalità Live.
4. Passare in modalità Live facendo clic sulla piccola
freccia nell’elenco in basso dell’Inspector, a sinistra
dell’evento Arranger che si intende triggerare.
L’evento Arranger verrà ripetuto in loop in maniera continua, finché non si
fa clic su un altro evento Arranger. Ciò può essere utile se si desidera ad
esempio eseguire in loop un solo di chitarra con una lunghezza flessibile.
• Per fermare la modalità Live, fare clic sul pulsante Ferma
o tornare alla riproduzione “normale” in modalità Arranger,
facendo clic su qualsiasi evento arranger nell’elenco in alto.
In quest’ultimo caso, la riproduzione continuerà dall’evento Arranger in
cui si è fatto clic. Verrà sempre preso in considerazione il menu a tendina
Modalità Jump. Se la griglia è impostata su “1 Misura” e si fa clic sul pulsante Ferma, la riproduzione verrà interrotta dopo la misura successiva.
3. E’ ora possibile uniformare la traccia Arranger facendo
clic sul pulsante Appiattisci.
Se si desidera effettuare ulteriori arrangiamenti, fare clic sul pulsante “Indietro” e apportare le necessarie modifiche. Le impostazioni di uniformazione verranno mantenute.
4. Fare clic sul pulsante “Indietro” per tornare all’Editor
Arranger o chiudere la finestra facendo clic sul pulsante
Chiudi.
La Traccia Arranger
81
L’evento Arranger attivo verrà riprodotto secondo quanto
definito, prima di saltare a quello successivo.
Opzione Descrizione
NienteSalta immediatamente alla sezione successiva.
4 Misure,
2Misue
1 MisuraSalta alla sezione successiva alla linea della misura successiva.
1 Quarto Salta alla sezione successiva al quarto successivo.
FineRiproduce la sezione corrente fino alla fine, quindi salta alla se-
Quando viene selezionata una di queste modalità, viene posizionata una griglia di 4 o 2 misure (a seconda dell’impostazione)
sull’evento Arranger attivo. Ogni volta che si raggiunge la rispettiva linea della griglia, la riproduzione salterà all’evento Arranger
successivo. Un esempio:
Si immagini di avere un evento Arranger lungo 8 misure, con la
griglia impostata su 4 misure. Quando il cursore si trova in qualsiasi punto all’interno delle prime 4 misure dell’evento Arranger
nel momento in cui si raggiunge l’evento Arranger successivo,
la riproduzione salterà all’evento successivo quando viene raggiunta la fine della quarta misura dell’evento Arranger. Quando il
cursore si trova in qualsiasi punto all’interno delle ultime 4 misure dell’evento Arranger, la riproduzione salterà all’evento successivo alla fine dell’evento.
Quando un evento è più breve di 4 (o 2) misure ed è selezionata questa modalità, la riproduzione salterà alla sezione successiva alla fine dell’evento.
zione successiva.
Arrangiare la propria musica per dei
video
Il tempo relativo della propria traccia Arranger può essere
preso come riferimento al posto del tempo del progetto.
Ciò è utile se si intende usare la traccia Arranger per comporre musica per dei video e adattare ad esempio una sezione specifica di video con la musica, ripetendo il numero
corrispondente di eventi Arranger.
Se si posiziona il proprio dispositivo master esterno di
sincronizzazione in una posizione che non coincide con il
tempo di inizio del progetto, Cubase Essential salterà automaticamente alla posizione corretta nella traccia Arranger e inizierà da lì la riproduzione (viene cioè trovata la
posizione relativa corretta e non il tempo assoluto del
progetto). Il riferimento per il timecode esterno può essere
il MIDI o qualsiasi altro Timecode che può essere interpretato/letto da Cubase Essential.
Un esempio:
1. Impostare un progetto con una traccia MIDI e tre parti
MIDI. La prima dovrebbe iniziare alla posizione 00:00:00:00
e finire alla posizione 00:01:00:00, la seconda dovrebbe iniziare alla posizione 00:01:00:00 e finire alla posizione
00:02:00:00 e la terza dovrebbe iniziare alla posizione
00:02:00:00 e finire alla posizione 00:03:00:00.
2. Attivare il pulsante Sync nella Barra di Trasporto.
3. Aggiungere una traccia Arranger e creare eventi Ar-
ranger che coincidono con le parti MIDI.
4. Impostare una catena Arranger “A-A-B-B-C-C”, attivare la modalità Arranger e riprodurre il progetto.
5. Far partire il Timecode esterno alla posizione
00:00:10:00 (all’interno dell’intervallo di “A”).
Nel progetto, viene individuata la posizione 00:00:10:00 e si potrà ascoltare la sezione A in riproduzione. Niente di speciale!
A questo punto, si andrà a vedere cosa accade se il proprio dispositivo master esterno di sincronizzazione inizia a
una posizione che non coincide con il tempo di inizio del
progetto:
6. Iniziare alla posizione 00:01:10:00 (all’interno dell’intervallo di quella che in origine era la sezione “B”).
Nel progetto, viene individuata la posizione 00:01:10:00 e si potrà ascoltare la sezione “A” in riproduzione, poiché essa suona due volte nelle
traccia Arranger.
7. Far partire il Timecode esterno alla posizione
00:02:10:00 (all’interno dell’intervallo di quella che in origine era la sezione “C”).
Nel progetto, viene individuata la posizione 00:01:10:00 e si potrà ascoltare la sezione “B” in riproduzione, poiché suona “più avanti” nella traccia
Arranger.
Ö Se la modalità Arranger non è attiva o se non esiste
una traccia Arranger, Cubase Essential funzionerà come
sempre.
82
La Traccia Arranger
8
Il Mixer
Presentazione
Questo capitolo contiene informazioni dettagliate sugli
elementi usati per missare materiale audio e MIDI, e sulle
varie configurazioni del Mixer.
Alcune funzioni del Mixer non sono descritte in questo capitolo; esse sono:
• Configurazione e utilizzo degli Effetti audio.
Vedere il capitolo “Effetti audio” a pag. 100.
• Configurazione e utilizzo degli effetti MIDI.
Vedere il capitolo “Parametri ed effetti MIDI in tempo reale” a pag. 206.
• Automazione di tutti i parametri del Mixer.
Vedere il capitolo “Automazione” a pag. 128.
• Mixdown di più tracce audio (completo di automazione
ed effetti, se si desidera) su un singolo file audio.
Vedere il capitolo “Esporta Mixdown Audio” a pag. 272.
Panoramica
Il Mixer è un normale ambiente di controllo di livelli, pan,
Solo/Mute, ecc., per canali MIDI e audio.
Aprire il Mixer
Il Mixer si apre in vari modi:
• Selezionando Mixer dal menu Periferiche.
• Facendo clic sull’icona Mixer nella toolbar.
• Con un tasto di comando rapido (di default [F3]).
• Facendo clic sul pulsante Mixer nel pannello Periferiche.
Il pannello Periferiche si apre selezionando Mostra Pannelli dal menu Periferiche.
Quali tipi di canale è possibile visualizzare nel
Mixer?
Nel Mixer si possono visualizzare i seguenti tipi di canale
traccia:
•Audio
•MIDI
• Canali Return effetti (Canale FX nella Finestra Progetto)
• Canali Gruppo
• Canali Tracce Instrument
Nel Mixer, l’ordine delle strisce di canale Audio, MIDI, In-
strument, Gruppo ed Effect Return (da sinistra a destra)
corrisponde a quello dell’elenco tracce (dall’alto in basso)
nella Finestra Progetto. Riordinando questi tipi di traccia
nell’elenco tracce, il nuovo ordine si riflette nel Mixer.
Inoltre, nel Mixer sono visualizzati anche i seguenti tipi di
canali:
• Canali ReWire attivi (vedere il capitolo “ReWire” a pag. 302).
• Canali VST Instrument (vedere il capitolo “VST Instrument e
Tracce Instrument” a pag. 116).
I canali ReWire non possono essere riordinati e, nel pannello principale del Mixer, appaiono sempre a destra degli
altri canali (vedere di seguito). I canali VST Instrument
(VSTi) si possono riordinare nell’elenco tracce; il nuovo
ordine si riflette poi nel Mixer.
Nel Mixer non sono visualizzati gli altri tipi di tracce.
84
Il Mixer
Bus di Uscita nel mixer
Pulsanti Leggi/Scrivi
Tutta l’Automazione
Pulsanti Memorizza/Rimuovi Viste (+/-) e menu
Seleziona Viste Canale,
vedere “Set Viste Canale”
a pag. 86
Con questi pulsanti indicatori, è possibile selezionare i
tipi di canali che vengono
visualizzati nel mixer (vedere
“Definire i tipi di canale da
visualizzare/nascondere” a
pag. 85) e/o che verranno
influenzati dai comandi (vedere “Destinazione Co-
mando” a pag. 86).
Alterna le strisce di canale
nel mixer, tra “Tutti gli obiettivi impostati su ‘Largo’” e
“Tutti gli obiettivi impostati
su ‘Stretto’”.
Apre la finestra Connessioni VST, vedere “Fine-
stra Connessioni VST” a
pag. 11.
Reset Mixer/
Reset Canali
Copia/incolla impostazioni canale, vedere
“Copia impostazioni tra
canali audio” a pag. 95
Pulsanti Mute e Solo
Globale
Canali Audio
Canali Gruppo
Canali ReWire
Canale MIDI
Canali VST Instrument
Canali FX
Canali di uscita
Opzioni “Nascondibile”
– vedere sotto
Mostra tutti i Canali
Opzioni “Destinazione Comando” – vedere “Destina-
zione Comando” a pag. 86.
I Bus di Uscita sono rappresentati da canali di uscita nel
mixer. Essi vengono visualizzati in un “pannello” a sè
stante, separato da un divisore mobile e con una propria
barra di scorrimento orizzontale, vedere “I canali di uscita”
a pag. 89.
Configurare il Mixer
La finestra del mixer può essere configurata in diversi modi,
per adattarsi alle proprie esigenze e per ottimizzare lo spazio su schermo. Viene di seguito riportata una panoramica
delle diverse opzioni di visualizzazione (le descrizioni seguenti danno per assunto che si ha un progetto attivo contenente alcune tracce).
Il mixer visualizza i fader dei canali per le diverse tracce del
proprio progetto. A destra del pannello dei fader si trova il
fader del canale di uscita. Sulla sinistra si trova il pannello
comune che consente di definire delle impostazioni globali
che interessano tutti i canali.
Definire i tipi di canale da visualizzare/
nascondere
Si può specificare quali tipi di canale visualizzare o nascondere nel Mixer. Nella parte bassa del pannello comune si trova una fila verticale di vari pulsanti indicatori;
ogni indicatore rappresenta un tipo di canale da visualizzare o nascondere nel Mixer.
Pannello comune
Il pannello comune si trova a sinistra nella finestra del Mixer
e contiene le impostazioni per modificare aspetto e funzionalità del Mixer stesso, oltre che le impostazioni globali per
tutti i canali.
• Per mostrare/nascondere un tipo di canale, fare clic sul
rispettivo pulsante.
Se un indicatore è scuro, nel Mixer è visualizzato il tipo di canale corrispondente; se è arancio il tipo di canale corrispondente è nascosto.
Visualizzare/nascondere i singoli canali
(opzione “Nascondibile”)
Nel Mixer è possibile anche visualizzare/nascondere singoli canali di qualsiasi tipo. Per farlo, si deve assegnare ai
canali la condizione “Nascondibile”, che consente di nascondere quel tipo di canali in maniera collettiva. Procedere come segue:
1. Facendo [Alt]/[Option]-clic nella sezione in alto al centro
della striscia di canale si attiva l’opzione “Nascondibile”.
Viene visualizzata l’icona “/” se è attiva l’opzione “Nascondibile” per una
striscia di canale.
2. Ripetere l’operazione per tutti i canali da nascondere.
85
Il Mixer
3. Fare clic sul pulsante “Nascondi Canali impostati su
Controlli Destinazione
Comando sul pannello
comune
!
‘Nascondibile’” nel pannello comune.
Sono nascosti tutti i canali impostati su “Nascondibile”. Per visualizzarli
nuovamente, fare clic un’altra volta sul pulsante, oppure fare clic sul pulsante “Mostra tutti i Canali” in fondo al pannello comune.
Sotto il pulsante “Nascondi Canali impostati su ‘Nascondibile’”, si trovano tre pulsanti aggiuntivi.
Essi possiedono le seguenti funzionalità:
OpzioneDescrizione
Imposta canali
selezionati su
‘Nascondibile’
Rimuovi condizione
‘Nascondibile’ da
Canali Selezionati
Rimuovi ‘Nascondibile’ da ogni Canale
Attiva “Nascondibile” per tutti i canali specificati
come “Destinazione Comando”, vedere sotto.
Disattiva “Nascondibile” per tutti i canali specificati
come “Destinazione Comando”, vedere sotto.
Disattiva la condizione “Nascondibile” su tutti i canali del Mixer.
Destinazione Comando
Le funzioni Destinazione Comando consentono di specificare quali canali sono influenzati dai “comandi” (in pratica
tutte le funzioni che si possono assegnare a tasti di comando rapido) quando si lavora nel Mixer, ad esempio la
larghezza delle strisce di canale, ecc. Le funzioni Destinazione Comando si definiscono nel pannello comune o nel
menu contestuale del Mixer.
Set Viste Canale
I Set Viste Canale sono configurazioni della finestra del
Mixer che permettono di scegliere rapidamente vari layout
del Mixer. Procedere come segue:
1. Configurare il Mixer a piacere per salvarlo in un Set di
Viste.
Sono memorizzate le seguenti impostazioni:
• Opzioni per le singole strisce di canale, ad esempio, Stretto o
Largo e se la striscia di canale è (o può essere) nascosta o
meno.
• Condizione nascondi/mostra per i vari tipi di canale.
2. Fare clic sul pulsante “Memorizza Viste” (il segno +)
alla base del pannello comune.
3. Appare una finestra di dialogo che consente di dare
un nome al Set Viste Canale.
4. Fare clic su OK per memorizzare il Set Viste Canale
corrente.
• Si può tornare a questa configurazione del Mixer in ogni
momento facendo clic sul pulsante “Seleziona Viste Canale” (la freccia verso il basso a sinistra del pulsante “Memorizza Viste”) e selezionandola dal menu a tendina.
• Per rimuovere un Set Viste Canale canale memorizzato,
selezionarlo e fare clic sul pulsante “Rimuovi Viste” (il
segno -).
Sono disponibili le seguenti opzioni:
• Tutti i Canali – Selezionarla se si vuole che i comandi agiscano
su tutti i canali.
• Solo Selezionato – Selezionarla se si vuole che i comandi agiscano solo sui canali selezionati.
• Escludi Uscite – Selezionarla se non si vuole che i comandi
agiscano sui canali di uscita.
Alcune periferiche di controllo remoto (come Houston
di Steinberg) possiedono questa funzione, quindi si
possono usare per selezionare i vari Set Viste Canale.
86
Il Mixer
Impostare la larghezza delle strisce di canale
Ogni striscia di canale può essere impostata in modalità
“Largo” o “Stretto” usando il pulsante Canale Stretto/
Largo sopra il fader a sinistra.
Pulsante Canale Stretto/Largo
• Le strisce di canale strette presentano un fader stretto,
pulsanti in miniatura e il menu a tendina delle opzioni delle
Viste.
Strisce di canale stretta e larga
• Selezionando “Tutti gli obiettivi impostati su ‘Stretto’” o
“Tutti gli obiettivi impostati su ‘Largo’” nel pannello comune,
sono influenzate tutte le strisce di canale selezionate come
Destinazione Comando (vedere “Destinazione Comando” a
pag. 86).
87
Il Mixer
Strisce di canale relative all’audio
Pannello comune
(vedere “Pannello
comune” a pag. 85)
Controlli Automazione
del canale
Pulsanti Abilita
la Registrazione
e Monitor
Si apre il pannello di controllo
del VST Instrument.
Indicatore di livello
Fader di livello
Pulsante Edit (apre la
finestra Impostazioni
Canale)
Indicatori Insert/EQ/Send e pulsanti
bypass (vedere di seguito)
Nome del canale
Condizione Nascondibile del canale
Pulsante Stretto/Largo
Controllo Pan
Tutti i tipi di canale relativi all’audio (Audio, traccia Instrument, canali di uscita, Gruppo, Return effetto, VST Instrument e ReWire) in pratica presentano lo stesso tipo di
striscia di canale, con le seguenti differenze:
• Solo i canali delle tracce Audio e Instrument possiedono un
pulsante Monitor e Abilita la Registrazione.
• I canali di Uscita non dispongono di mandate (send).
• I canali delle tracce Instrument e VST Instrument possiedono
un pulsante aggiuntivo per l’apertura del pannello di controllo
dello strumento.
• I canali di Uscita possiedono indicatori di clipping.
Indicatori di Insert/EQ/Send e pulsanti bypass
I tre pulsanti indicatori in ogni striscia di canale audio possiedono le seguenti funzionalità:
• Se in un canale è attivo un effetto in Insert o Send, oppure un modulo EQ, si illumina il rispettivo pulsante.
Gli indicatori degli effetto sono blu, quello dell’EQ è verde.
• Facendo clic su questi pulsanti quando sono illuminati,
la rispettiva sezione d’EQ o effetti viene bypassata.
Il bypass è indicato da pulsanti gialli; facendo nuovamente clic sul pulsante, si disattiva il bypass.
88
Il Mixer
Strisce di canale MIDI
Fader di livello
(Volume MIDI)
Indicatore di livello
(Velocity)
Controlli Automazione
del canale
Controllo Pan
Pulsanti Monitor ed Abilita la Registrazione
Pulsante Edit
Mute e Solo
Indicatori Insert/Send
e pulsanti bypass
Pulsante Canale
Stretto/Largo
Condizione
Nascondibile
Indicatore di livello
del bus
Lettura/Scrittura
Automazione
Indicatore di clipping,
vedere “Impostare i livelli
d’ingresso” a pag. 56.
Pulsante Edit
Indicatori Insert/EQ
e pulsanti bypass
Controllo Pan
Pulsanti Mute e Solo
Fader volume del bus
Le strisce di canale MIDI permettono di controllare volume
e pan del proprio strumento MIDI (sempre che siano configurate per ricevere i corrispondenti messaggi MIDI). Queste impostazioni sono disponibili anche nell’Inspector delle
tracce MIDI.
I canali di uscita
I bus di uscita configurati nella finestra Connessioni VST
sono rappresentati da canali di uscita nel mixer. Essi sono
visualizzati in un “pannello” separato (a destra delle strisce
di canale regolari), con i propri divisori e barre di scorrimento orizzontali. La striscia del canale di uscita è molto
simile a quella degli altri canali audio.
• Per maggiori informazioni su come impostare i bus di ingresso e uscita, consultare il capitolo “Connessioni VST:
Configurazione dei bus di ingresso e uscita” a pag. 9.
• Le procedure di assegnazione dei canali audio ai bus
sono descritte nella sezione “I canali di uscita” a pag. 89.
• Il bus Main Mix (il bus di uscita di default) viene usato
per il monitoraggio. Per informazioni sul monitoraggio, vedere “Monitoraggio” a pag. 13.
Procedure di missaggio elementari
Impostare il volume nel Mixer
Nel mixer, ciascuna striscia di canale è dotata di un fader
del volume.
• Per i canali audio, i fader controllano il volume dei canali
prima che questi vengano assegnati (direttamente o tramite un gruppo) a un bus di uscita.
• Un fader su un canale d’uscita determina il livello d’uscita
master di tutti i canali audio inviati a quel bus d’uscita.
• I canali MIDI gestiscono le variazioni di volume del fader
nel Mixer trasmettendo in uscita messaggi MIDI di volume
agli strumenti collegati.
Perché ciò funzioni correttamente, gli strumenti collegati devono essere
configurati per rispondere ai messaggi MIDI (in questo caso, un volume
MIDI).
• Le impostazioni dei fader sono indicate numericamente
sotto i fader, in dB per i canali audio e in volume MIDI (da
0 a 127) per i canali MIDI.
Si può fare clic nei campi valore dei fader ed inserire un valore numerico
digitandolo sulla tastiera del computer.
• Per regolazioni di precisione tenere premuto [Shift]
mentre si muovono i fader.
• Tenendo premuto [Ctrl]/[Command] e facendo clic su
un fader, lo si riporta al valore di default (0.0dB per i canali,
o un volume MIDI di 100 per i canali MIDI).
Questo reset ai valori di default vale per quasi tutti i parametri del Mixer.
89
Il Mixer
Si possono usare i fader per equilibrare il volume tra i ca-
!
!
Un canale in Mute
nel Mixer.
L’indicatore Mute Globale illuminato
sul pannello comune indica che
sono silenziati uno o più canali.
nali audio e MIDI ed eseguire un mix manuale muovendo i
fader ed altri controlli durante la riproduzione. Con la funzione Scrittura (vedere “Abilitare e disabilitare la scrittura
dei dati di automazione” a pag. 129) si possono automa-
tizzare i livelli e la maggior parte delle operazioni nel Mixer.
E’ anche possibile definire impostazioni di volume
statiche per un evento nella linea info o con la maniglia di volume (vedere “Maniglie volume” a pag. 70).
Indicatori di livello dei canali audio
In Cubase Essential, quando si riproduce l’audio, gli indicatori di livello nel Mixer visualizzano il livello di ogni canale
audio.
• Direttamente sotto all’indicatore di livello si trova un pic-
colo campo dati che mostra il livello più alto registrato nel
segnale.
Fare clic su quest’area per resettare i livelli di picco.
Se il livello di picco del segnale audio supera 0dB, l’indicatore di livello numerico indica un valore positivo (cioè
sopra 0dB).
Ö Cubase Essential usa un processing interno a 32 bit a
virgola mobile; virtualmente perciò il margine di livello è illimitato – i segnali possono cioè oltrepassare i 0dB senza
clipping. Un livello superiore di 0dB per canali audio individuali non cosituisce infatti un problema in sé (la qualità
audio non si degrada per questo).
Tuttavia, quando molti segnali ad alto livello sono missati su un bus
d’uscita, potrebbe essere necessario abbassare di molto il livello del
canale d’uscita (vedere di seguito). Di conseguenza, è bene mantenere i
livelli massimi per i canali audio individuali a circa 0dB.
Indicatori di livello dei canali di uscita
Per i canali di uscita le cose sono diverse; questi canali
possiedono indicatori di clipping.
• Quando si registra, il clipping si può verificare durante la
E’ anche possibile che si verifichi il clipping nel segnale che è stato registrato sul disco. Per maggiori informazioni, vedere “Impostare i livelli d’in-
gresso” a pag. 56.
• Nei bus d’uscita, l’audio a virgola mobile è convertito alla
risoluzione dell’hardware audio. Nel dominio audio a cifra
intera, il livello massimo è 0dB – a livelli superiori s’illumina
l’indicatore di clipping su ogni bus.
Gli indicatori di clipping illuminati su un bus indicano un clipping vero e
proprio – una distorsione digitale che dovrebbe sempre essere evitata.
Se si illumina l’indicatore di clipping su un canale
d’uscita, resettare l’indicatore cliccandoci sopra ed
abbassare il livello fino a quando l’indicatore non si
illumina più.
Indicatori di livello dei canali MIDI
Gli indicatori di livello dei canali MIDI non visualizzano livelli
di volume veri e propri, ma indicano i valori di velocity delle
note riprodotte sulle tracce MIDI.
Tracce MIDI impostate sullo stesso canale MIDI e sulla
stessa uscita
Se si hanno più tracce MIDI impostate sullo stesso canale
MIDI (e assegnate alla stessa uscita MIDI), eseguendo le
regolazioni di volume e pan per una di queste tracce MIDI/
canali Mixer, si influenzano anche tutti gli altri canali del
Mixer impostati alla stessa combinazione canale/uscita
MIDI.
Solo e Mute
Pulsanti Mute e Solo
I pulsanti Mute e Solo si usano per silenziare uno o più canali. Si applicano le seguenti regole:
• Il pulsante Mute silenzia il canale selezionato.
Facendo nuovamente clic sul pulsante Mute, il canale viene tolto dallo
stato di mute. E’ possibile silenziare più canali contemporaneamente.
Mettendo in mute i Canali Gruppo si possono ottenere due risultati diversi, a seconda di come sono state impostate le Preferenze (vedere “Im-
postazioni dei canali Gruppo” a pag. 95). Un canale in mute è indicato
dal pulsante Mute illuminato, oltre che dall’indicatore Mute Globale sul
pannello comune.
90
Il Mixer
• Facendo clic sul pulsante Solo di un canale si silenziano
[Alt]/[Option]-clic su un
pulsante Solo…
…per attivare Annulla Solo per quel canale.
tutti gli altri canali.
Un canale in Solo è indicato dal pulsante Solo illuminato, oltre che dall’indicatore Solo Globale sul pannello comune. Per disattivare il Solo fare clic
di nuovo sul pulsante Solo.
• Si possono mettere in Solo più canali contemporanea-
mente.
Tuttavia, premendo [Ctrl]/[Command] e facendo clic sul pulsante Solo di
un canale, tutti gli altri canali in Solo sono automaticamente tolti dal Solo
(questa modalità Solo, cioè, è esclusiva).
• Con un [Alt]/[Option]-clic su un pulsante Solo, si attiva
l’“Annulla Solo” per quel canale.
In questa modalità, il canale non è silenziato se si mette in Solo un altro
canale. Per disattivare Annulla Solo, eseguire di nuovo un [Alt]/[Option]clic sul pulsante Solo.
• Per togliere dal Mute o dal Solo tutti i canali fare clic su-
gli indicatori Mute o Solo sul pannello comune.
Impostare il Pan nel Mixer
Il controllo Pan (panorama)
Nel Mixer i controlli Pan servono per collocare un canale tra
i lati sinistro e destro del campo sonoro stereo. Di default,
sui canali audio stereo il Pan controlla il bilanciamento tra i
canali sinistro e destro. Ciò si può cambiare nella finestra
Preferenze; scegliendo una delle altre modalità Pan (vedere
di seguito), si può impostare il Pan in modo indipendente
per il canale sinistro e quello destro.
• Per regolazioni Pan di precisione tenere premuto [Shift]
mentre si muove il controllo Pan.
• Per selezionare la posizione Pan centrale (default), tenere
premuto [Ctrl]/[Command] e fare clic sul controllo Pan.
• Nei canali MIDI, il controllo Pan trasmette messaggi pan
MIDI.
Il risultato dipende da come lo strumento MIDI è configurato per rispondere ai messaggi pan – consultare la documentazione dello strumento.
Nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto si trova il
menu a tendina Modalità Panorama Stereo dal quale si può
selezionare una tra diverse modalità Pan. Il concetto è che
senza una compensazione d’energia, l’energia data dalla
somma dei lati sinistro e destro è più alta (forte) se un canale è bilanciato al centro piuttosto che a sinistra o destra.
Per rimediare a questo, il valore Modalità Panorama Stereo
permette di attenuare i segnali bilanciati al centro di -6, -4.5
o -3dB (default). Selezionando l’opzione 0dB si disattiva il
panning ad energia costante. Sperimentare queste tre modalità per trovare quella che offre i risultati migliori in una
determinata situazione. Si può anche scegliere l’opzione
“Stessa Potenza” grazie alla quale l’energia del segnale rimane la stessa indipendentemente dal panning.
Procedure specifiche per l’audio
Questo capitolo descrive opzioni e procedure di base nel
Mixer relative ai canali audio.
Uso della finestra Impostazioni Canale
Per ogni striscia di canale audio nel Mixer e nell’Inspector e
per ogni traccia audio nell’elenco tracce è disponibile il pulsante Edit (“e”).
Facendo clic su questo pulsante si apre la finestra Impostazioni Canale Audio VST; di default essa contiene:
• Una sezione con otto slot per gli effetti in Insert (vedere “Effetti
audio” a pag. 100).
• Quattro moduli EQ con il relativo display della curva d’EQ (vedere “Impostazioni di Equalizzazione” a pag. 93).
• Una sezione con otto mandate (vedere “Effetti audio” a pag.
100).
• Un duplicato della striscia di canale del mixer
Si può personalizzare la finestra Impostazioni Canale MIDI
visualizzando/nascondendo i vari pannelli e/o cambiandone
l’ordine:
• Per specificare i pannelli da visualizzare/nascondere, fare clicdestro nella finestra Impostazioni Canale e attivare/disattivare
le rispettive opzioni nel sotto-menu Definisci Vista del menu
contestuale.
91
Il Mixer
• Per cambiare l’ordine dei pannelli selezionare “Impostazioni”
!
Fare clic sul pulsante Edit per aprire
la finestra Impostazioni Canale.
nel menu a tendina Definisci Vista e usare i pulsanti “Sposta
Su” e “Sposta Giù”.
Per ulteriori informazioni consultare il capitolo “Personaliz-
zazione” a pag. 316.
Ciascun canale possiede la propria finestra di impostazioni
per i canali (è comunque possibile visualizzarli tutti nella
stessa finestra se si desidera – vedere sotto).
La finestra Impostazioni Canale si usa per le seguenti operazioni:
• Applicare l’equalizzazione (vedere “Impostazioni di Equalizza-
zione” a pag. 93).
• Applicare effetti in Send (vedere “Effetti audio” a pag. 100).
• Applicare effetti in Insert (vedere “Effetti audio” a pag. 100).
• Copiare le impostazioni canale per applicarle ad un altro canale (vedere “Copia impostazioni tra canali audio” a pag. 95).
Cambiare i canali nella finestra Impostazioni Canale
E’ possibile visualizzare tutte le impostazioni canale da una
singola finestra.
Se nella finestra Preferenze (pagina Editing–Progetto &
Mixer) è attiva l’opzione “Sync Progetto e Selezione Mixer”
ciò può essere eseguito “automaticamente”:
• Aprire la finestra Impostazioni Canale di una traccia e
collocarla in modo da vedere sia la Finestra Progetto che
quella Impostazioni Canale.
Selezionando una traccia nella Finestra Progetto, automaticamente si seleziona il rispettivo canale nel Mixer (e viceversa). Se una finestra Impostazioni Canale è aperta, essa
mostra immediatamente le impostazioni del canale selezionato. Ciò consente di avere una singola finestra Impostazioni Canale aperta in una comoda posizione sullo schermo,
da usare per tutte le impostazioni d’EQ ed effetti sul canale.
Si può anche selezionare un canale manualmente (cambiando quindi quello visualizzato nella finestra Impostazioni
Canale). Procedere come segue:
1. Aprire la finestra Impostazioni Canale di un qualsiasi
canale.
2. Aprire il menu a tendina Seleziona Canale da Editare,
facendo clic sul pulsante freccia a sinistra del numero canale in cima al fader.
Tutte le impostazioni canale sono applicate a entrambi i lati di un canale stereo.
3. Selezionare un canale dal menu a tendina per visualizzare le impostazioni canale nella finestra Impostazioni Canale aperta.
• In alternativa, si può selezionare un canale nel Mixer facendo clic sulla rispettiva striscia di canale (assicurarsi di
non fare clic su un controllo, altrimenti si cambia il valore
del rispettivo parametro).
Si seleziona il canale e viene aggiornata la finestra Impostazioni Canale.
• Per aprire più finestre Impostazioni Canale contemporaneamente premere [Alt]/[Option] e fare clic sui pulsanti
Edit (e) dei rispettivi canali.
92
Il Mixer
Impostazioni di Equalizzazione
In Cubase Essential, ciascun canale audio possiede un EQ
parametrico interno che presenta fino a quattro bande. Ci
sono vari modi per visualizzare e regolare gli equalizzatori:
• Selezionando le pagine “Equalizzatori” o “Curva di EQ”
nell’Inspector.
La sezione “Equalizzatori” è simile alla sezione “Equalizzatori” della finestra Impostazioni Canale, mentre la sezione “Curva di EQ” visualizza un
display in cui è possibile “disegnare” una curva di EQ. Nell’Inspector è
possibile impostare l’EQ solo per i canali basati su tracce audio.
Ö Si noti che di default appare solo la pagina Equalizzatori. Per vedere la pagina Curva di EQ, fare clic-destro su
una pagina dell’Inspector (non nella zona vuota sotto l’Inspector) e attivare l’opzione “Curva di EQ”.
• Usando la finestra Impostazioni Canale.
Essa offre sia i cursori dei parametri che un display curva nel quale è
possibile fare clic con il mouse (la finestrella Equalizzatori + Curve); esso
permette anche di memorizzare e richiamare i preset d’EQ.
Verrà più avanti descritto come impostare l’EQ nella finestra
Impostazioni Canale; i parametri sono comunque gli stessi
di quelli presenti nel mixer.
Il pannello EQ + Curve nella finestra Impostazioni Canale
dispone di quattro moduli di EQ con i cursori dei parametri,
un display curva EQ e alcune funzioni aggiuntive in alto.
Usare i controlli dei parametri
1. Attivare un modulo di EQ, facendo clic sul rispettivo
pulsante acceso/spento.
Sebbene i moduli abbiano diverse frequenze di default e diversi nomi,
essi possiedono lo stesso intervallo di frequenze (da 20Hz a 20kHz).
L’unica differenza tra i moduli è che si possono specificare diversi tipi di
filtri per ciascun modulo individuale (vedere di seguito).
2. Impostare l’enfasi o l’attenuazione con il controllo Gain
– il cursore superiore.
L’intervallo dei valori è ± 24dB.
3. Impostare la frequenza con il cursore Frequenza.
Si tratta della frequenza centrale dell’intervallo di frequenze (da 20 Hz a
20kHz) da attenuare o enfatizzare.
4. Fare clic sul cursore inferiore a sinistra per aprire il
menu a tendina Tipo Filtro e scegliere il filtro desiderato.
Le bande “eq1” e “eq4” possono agire da filtri shelving o passa alto/passa
basso, mentre “eq2” ed “eq3” agiscono solo come filtri parametrici.
5. Impostare il valore di Q con il cursore inferiore sulla
destra.
Questo valore determina la larghezza della banda di frequenza influenzata
dal filtro. Valori alti corrispondono a intervalli di frequenza più stretti.
6. Se necessario, è possibile attivare e impostare fino a
quattro moduli di EQ.
• Si noti che è possibile anche modificare i parametri
numericamente, facendo clic in un campo valore ed inserendo i valori desiderati di guadagno, frequenza o Q.
Uso del display curva
Quando si attivano i moduli d’EQ e si eseguono le impostazioni, queste si riflettono automaticamente nel display
curva sopra. Si possono regolare le impostazioni direttamente nella curva (o combinare a piacere i due metodi):
1. Per attivare un modulo EQ fare clic nel display curva.
Viene aggiunto un punto curva e si attiva uno dei moduli EQ sottostanti.
2. Impostare l’EQ trascinando il punto curva nel display.
Si può regolare il guadagno (trascinando in alto o in basso) e la frequenza (trascinando a sinistra o destra).
3. Per impostare il parametro Q, premere [Shift] e trascinare il punto curva in alto o in basso.
La curva EQ si restringe o si allarga mentre si trascina il punto curva.
• Si può anche limitare l’editing premendo [Ctrl]/[Command] (s’imposta solo il guadagno) o [Alt]/[Option] (s’imposta solo la frequenza) mentre si trascina il punto curva.
93
Il Mixer
4. Per attivare un altro modulo EQ, fare clic da qualche
altra parte nel display e procedere come descritto sopra.
5. Per spegnere un modulo EQ, fare doppio-clic sul ri-
spettivo punto curva (o trascinarlo fuori dal display).
6. Per riflettere (“invertire”) la curva di EQ sull’asse x, fare
clic sul pulsante a destra del display della curva.
Il pulsante Inverti Equalizzatori
Bypassare l’EQ
Ogni volta che su un canale si attivano uno o più moduli
EQ, il pulsante EQ nella striscia di canale del Mixer, nell’Inspector (sezioni Equalizzatori e Canale), nell’elenco tracce
e nella finestra Impostazioni Canale (in alto a destra nella
sezione EQ) s’illumina in verde.
E’ possibile anche bypassare tutti i moduli EQ; ciò è utile
per confrontare il suono con e senza EQ. Procedere come
segue:
• Nel Mixer, elenco tracce e sezione Canale dell’Inspector,
fare clic sul pulsante di stato dell’EQ in modo che s’illumini
in giallo.
Per disattivare il bypass dell’EQ, fare clic di nuovo sul pulsante, in modo
che torni ad illuminarsi in verde.
• Nell’Inspector (pagina Equalizzatori) e nella finestra Im-
postazioni Canale fare clic sul pulsante Bypass (accanto
al pulsante EQ) in modo che s’illumini in giallo.
Fare clic di nuovo per disattivare il bypass dell’EQ.
Uso dei Preset EQ
Alcuni utili preset di base sono inclusi nel programma. Si
possono usare come sono oppure come punto di partenza
per ulteriori regolazioni.
• Per richiamare un preset, scorrere il menu a tendina Preset nella finestra Impostazioni Canale o nell’Inspector e selezionare uno dei preset disponibili.
• Per memorizzare le impostazioni d’EQ correnti in un preset, selezionare “Salva Preset” nei menu a tendina Preset e
inserire il nome desiderato per il preset nella finestra di dialogo che compare.
• Per rinominare il preset selezionato, scegliere “Rinomina
Preset” dal menu a tendina ed inserire un nuovo nome.
• Per eliminare il preset selezionato, scegliere “Rimuovi
Preset” dal menu a tendina.
Ö E’ possibile anche applicare impostazioni EQ (e Insert)
dai preset traccia (vedere “Applicare le impostazioni di In-
sert ed EQ dai preset traccia” a pag. 195).
EQ nella panoramica del canale
Se nell’Inspector viene selezionata la sezione “Canale”, si
ottiene una panoramica di quali moduli EQ, effetti in insert
e in send sono attivati per quel canale.
Facendo clic sul rispettivo indicatore (da1 a 4), si accende
o spegne il modulo EQ corrispondente.
Bypass dell’EQ nel mixer, nella finestra Impostazioni Canale e nell’Inspector
Ripristina EQ
Nel menu a tendina Preset, nella finestra Impostazioni Canale e nell’Inspector, si trova il comando Ripristina. Selezionarlo per disattivare tutti i moduli di EQ e riportare tutti i
parametri di EQ ai loro valori di default.
La panoramica del canale nell’Inspector
94
Il Mixer
Copia impostazioni tra canali audio
E’ possibile copiare tutte le impostazioni canale di un canale audio e incollarle su uno o più canali diversi. Ciò vale
per tutti i tipi di canale basati sull’audio. Per esempio, si
possono copiare le impostazioni d’EQ da una traccia audio
ed applicarle ad un canale Gruppo o VST Instrument, se si
desidera che queste abbiano lo stesso suono.
Procedere come segue:
1. Nel Mixer, selezionare il canale dal quale copiare le im-
postazioni.
2. Fare clic sul pulsante “Copia Impostazioni del Primo
Canale Selezionato” nel pannello comune.
3. Selezionare il canale sul quale copiare le impostazioni e
fare clic sul pulsante “Incolla Impostazioni su Canali Selezionati” (sotto il pulsante “Copia Impostazioni del Primo Canale Selezionato”).
Le impostazioni sono applicate al canale selezionato.
E’ possibile copiare le impostazioni tra diversi tipi di canali,
ma saranno usate solo quelle disponibili nel canale di destinazione:
• Ad esempio, poiché i canali di uscita non dispongono di effetti
in Send, copiando da questi, le impostazioni dei Send nel canale di destinazione rimangono inalterate.
Pulsanti Inizializza Canale e Reset Mixer
Il pulsante Inizializza Canale si trova nella parte inferiore
della sezione Striscia di Controllo nella finestra Impostazioni
Canale (se questa sezione della finestra Impostazioni Canale non è visibile, aprire il menu contestuale e selezionare
“Striscia di Controllo” nel sotto-menu Definisci Vista). Il pulsante Inizializza Canale resetta il canale selezionato alle impostazioni di default.
Analogamente, il pannello comune del Mixer presenta un
pulsante Reset Mixer/Reset Canali – cliccandoci sopra,
un messaggio d’avviso chiede se si vogliono resettare tutti
i canali o solo quelli selezionati.
Le impostazioni di default sono:
• Tutta l’EQ, le impostazioni degli effetti in Insert e in Send sono
disattivate e resettate.
• I pulsanti Solo/Mute sono disattivati.
• Il fader è impostato a 0dB.
• Il Pan è collocato in posizione centrale.
Utilizzo dei canali Gruppo
E’ possibile inviare le uscite di più canali audio ad un
gruppo. Ciò consente di controllare i livelli dei canali con
un fader, applicare a tutti gli stessi effetti ed EQ, ecc. Per
creare un canale Gruppo procedere come segue:
1. Selezionare Aggiungi Traccia dal menu Progetto e
scegliere “Canale Gruppo” dal sotto-menu che compare.
2. Scegliere la configurazione canale desiderata e fare
clic su OK.
Un canale Gruppo s’aggiunge all’elenco tracce e la rispettiva striscia di
canale viene aggiunta nel Mixer. Di default la prima striscia di canale
Gruppo si chiama “Gruppo 1”, ma si può rinominarla come si fa con un
qualsiasi altro canale nel Mixer.
3. Aprire il menu a tendina Assegnazione Uscita per un
canale che si vuole assegnare al canale gruppo e selezionare il canale gruppo.
L’uscita del canale audio viene ora inviata al gruppo selezionato.
4. Eseguire la stessa operazione per gli altri canali che si
desidera assegnare al gruppo.
Impostazioni dei canali Gruppo
Nel Mixer le strisce di canale Gruppo sono (quasi) identiche a quelle dei canali audio. Le funzioni del Mixer descritte
in precedenza in questo capitolo valgono anche per i canali Gruppo. Tuttavia si osservi che:
• E’ possibile assegnare l’uscita di un gruppo a un bus di
uscita o a un altro gruppo.
Non si può assegnare un gruppo a sé stesso. L’assegnazione avviene
tramite il menu a tendina Assegnazione Uscita nell’Inspector (selezionare
la sotto-traccia per il Gruppo nell’Elenco Tracce).
• I canali Gruppo non hanno menu a tendina Assegnazione
Ingresso, pulsanti Monitor o Abilita la Registrazione.
Gli ingressi, infatti, non sono mai collegati direttamente a un gruppo.
95
Il Mixer
• Il Solo è automaticamente vincolato per i canali asse-
!
gnati ad un gruppo e per il canale Gruppo stesso.
Mettendo in Solo un canale Gruppo, anche tutti i canali assegnati al
gruppo sono posti automaticamente in Solo. Analogamente, mettendo in
Solo un canale assegnato ad un gruppo si pone automaticamente in
Solo il canale Gruppo.
• Il Mute dipende dall’opzione “Canali Gruppo: anche sorgenti in Mute” della finestra Preferenze (pagina VST).
Di default, silenziando un Canale Gruppo, l’audio non passa attraverso il
gruppo. Tuttavia, altri canali assegnati direttamente a quel Canale Gruppo
non sono silenziati. Se uno di questi canali ha gli Aux Send assegnati ad altri canali Gruppo, FX o bus d’uscita, questi si sentono comunque.
Se è attiva l’opzione “Canali Gruppo: anche sorgenti in Mute” nella finestra
Preferenze (pagina VST), silenziando un canale Gruppo, anche tutti gli altri
canali assegnati direttamente ad esso sono silenziati. Premendo di nuovo il
pulsante “Mute” si toglie dal Mute il Canale Gruppo e tutti gli altri canali assegnati direttamente ad esso. I canali che erano in Mute prima che venisse
silenziato il Canale Gruppo non “ricordano” il loro stato di Mute ed escono
dal Mute quando il Canale Gruppo viene tolto dal Mute.
L’opzione “Canali Gruppo: anche sorgenti in Mute”
non influenza la scrittura del Mute in automazione.
Scrivendo l’automazione del Mute su un canale
Gruppo s’influenza solo il canale Gruppo, non i canali ad esso assegnati. Mentre si scrive l’automazione, gli altri canali si silenziano quando questa
opzione è attiva. Tuttavia, in riproduzione, solo il
Canale Gruppo risponde all’automazione.
Un’applicazione dei canali Gruppo è il loro impiego come
“rack effetti” – vedere il capitolo “Effetti audio” a pag. 100.
Bus d’uscita
Cubase Essential usa un sistema di bus d’ingresso/uscita
configurabili nella finestra Connessioni VST. Questo è descritto nel capitolo “Connessioni VST: Configurazione dei
bus di ingresso e uscita” a pag. 9.
I bus d’uscita permettono d’inviare l’audio dal programma
alle uscite dell’hardware audio.
Visualizzazione dei bus d’uscita nel Mixer
Nel Mixer i bus d’uscita sono visualizzati come canali
d’uscita in un pannello separato a destra del Mixer. Per visualizzare/nascondere questo pannello, fare clic sul pulsante Nascondi Canali di Uscita nel pannello comune del
Mixer.
Ogni canale d’uscita è come una normale striscia di canale audio. E’ possibile eseguire le seguenti operazioni:
• Regolare i livelli master di tutti i bus d’uscita configurati con i
fader di livello.
• Aggiungere effetti o EQ sui canali d’uscita (vedere il capitolo
“Effetti audio” a pag. 100).
Procedure specifiche per il MIDI
Questo capitolo descrive le procedure di base per i canali
MIDI nel Mixer.
Uso della finestra Impostazioni Canale
Per ogni striscia di canale MIDI nel Mixer (e per ogni traccia MIDI nell’elenco tracce o nell’Inspector) è disponibile
un pulsante Edit (“e”).
Cliccandoci sopra si apre la finestra Impostazioni Canale
MIDI. Di default, essa presenta un duplicato della striscia
di canale nel Mixer, una sezione con quattro Insert MIDI e
una con quattro effetti MIDI in Send.
Si può personalizzare la finestra Impostazioni Canale MIDI
visualizzando/nascondendo i vari pannelli e/o cambiandone l’ordine:
• Per specificare i pannelli da visualizzare/mostrare, fare clicdestro nella finestra Impostazioni Canale MIDI e attivare/disattivare le rispettive opzioni nel sotto-menu Definisci Vista del
menu contestuale.
• Per cambiare l’ordine dei pannelli selezionare “Impostazioni”
nel menu a tendina Definisci Vista e usare i pulsanti “Sposta
Su” e “Sposta Giù” nella finestra di dialogo che si apre.
96
Il Mixer
Ciascun canale MIDI possiede la propria finestra Impostazioni Canale.
Finestra Impostazioni Canale MIDI
Utility
Collega/Scollega Canali
Questa funzione si usa per “collegare” (mettere in link) i canali selezionati nel Mixer, in modo che qualsiasi modifica
eseguita su un canale si rifletta sugli altri canali del gruppo.
Si possono collegare tutti i canali quanti desiderati ed anche creare tutti i gruppi di canali collegati che si vuole. Per il
collegamento dei canali nel Mixer procedere come segue:
1. Premere [Ctrl]/[Command] e fare clic su tutti i canali da
vincolare.
Uno [Shift]-clic consente di selezionare un intervallo continuo di canali.
3. Selezionare “Collega Canali” dal menu contestuale.
• Per scollegare i canali, selezionarne uno in collegamento
e scegliere “Scollega Canali” dal menu contestuale del
Mixer.
I canali sono scollegati. Si noti che non è necessario selezionare tutti i
canali in collegamento; basta selezionarne uno.
Ö Non è possibile togliere i singoli canali dalla condizione
“Collegato”.
Per eseguire impostazioni individuali su un canale collegato, premere
[Alt]/[Option] quando si cambia l’impostazione.
Cosa viene collegato?
Per i canali collegati si applicano i seguenti criteri:
• Tra i canali sono collegati solo i controlli di livello, Mute,
Solo, selezione, Monitor e Abilita la Registrazione.
Impostazioni effetti/EQ/pan/assegnazione ingresso e uscita non sono
collegati.
• Qualsiasi impostazione eseguita sui singoli canali prima
del collegamento resta fino a quando si altera la stessa
impostazione su uno dei canali collegati.
Per esempio, se si collegano tre canali, ed uno di essi era silenziato nel
momento in cui è stata applicata la funzione Collega Canali, tale canale rimane in muto dopo il collegamento. Tuttavia, silenziando un altro canale,
sono silenziati anche tutti quelli collegati. Quindi, la singola impostazione
su un canale si perde non appena si modifica lo stesso parametro su uno
dei canali collegati.
• I livelli dei fader si muovono insieme.
L’Offset relativo di livello tra i canali è mantenuto muovendo il fader di un
canale collegato.
2. Fare clic-destro in una zona grigia qualsiasi del pannello del Mixer.
Appare il menu contestuale del Mixer.
Questi tre canali sono collegati. Abbassando un fader cambiano i livelli
su tutti i tre canali, ma il livello relativo del mix viene conservato.
97
Il Mixer
• Premendo [Alt]/[Option] è possibile regolare imposta-
!
!
!
zioni e variazioni individuali sui canali collegati.
Ö I canali collegati presentano tracce d’automazione individuali. Queste sono completamente indipendenti e non
sono influenzate dalla funzione di Collegamento.
Salvare le impostazioni del Mixer
E’ possibile salvare le impostazioni complete del mixer per
tutti i canali o per i canali relativi all’audio selezionati nel
mixer. Queste possono essere caricate in seguito in qualsiasi progetto. Le impostazioni canale sono salvate come file
d’impostazioni Mixer e hanno estensione “.vmx”.
Facendo clic-destro in qualsiasi punto del pannello del
Mixer o nella finestra Impostazioni Canale, si apre il menu
contestuale in cui sono disponibili le seguenti opzioni di
salvataggio:
• “Salva Canali Selezionati” salva tutte le impostazioni dei
canali selezionati.
• “Salva Tutte le Impostazioni del Mixer” salva tutte le impostazioni di tutti i canali.
Selezionando una di queste due opzioni, si apre una finestra di dialogo standard nella quale è possibile scegliere
nome e destinazione del file sull’hard-disk.
Caricare le impostazioni del Mixer
Caricare i Canali Selezionati
Per caricare le impostazioni del Mixer salvate per i canali
selezionati procedere come segue:
1. Nel nuovo progetto selezionare lo stesso numero di
canali di quello dei canali nel progetto per i quali sono state
salvate le impostazioni.
Per esempio, se sono state salvate le impostazioni per sei canali, selezionare sei canali nel Mixer del nuovo progetto.
• Le impostazioni del Mixer sono applicate nello stesso
ordine che avevano nel Mixer dell’altro progetto.
Quindi, se sono state salvate le impostazioni dei canali 4, 6, 8 e si applicano queste ai canali 1, 2 e 3 del nuovo progetto, le impostazioni salvate
del canale 4 saranno applicate al canale 1, quelle salvate per il canale 6 al
canale 2, e così via.
2. Clic-destro nel Mixer per aprire il menu contestuale e
selezionare “Carica Canali Selezionati”.
Appare una finestra di dialogo standard, ove individuare il file salvato.
3. Selezionare il file e fare clic su “Apri”.
Le impostazioni del canale sono applicate ai canali selezionati.
Il caricamento delle impostazioni del mixer non si applica ai canali MIDI nel mixer – solo i canali relativi
all’audio (gruppo, audio, instrument, return effetto,
VSTi e ReWire) vengono salvati e possono essere
caricati tramite questa funzione!
Applicando le impostazioni del Mixer a meno canali
di quelli salvati, nel Mixer viene seguito l’ordine dei
canali salvati – cioè i canali salvati che “avanzano” e
non sono usati, avranno i numeri canale più alti (o più
a destra nel Mixer).
Il salvataggio delle impostazioni del mixer non si applica ai canali MIDI nel Mixer – solo i canali relativi
all’audio (gruppo, audio, instrument, return effetto,
VSTi e ReWire) vengono salvati con questa funzione!
98
Il Mixer
Caricare Tutte le Impostazioni del Mixer
Selezionando “Carica Tutte le Impostazioni del Mixer” dal
menu contestuale, si apre un file con le impostazioni salvate del Mixer e tutte le impostazioni memorizzate sono
applicate a tutti i canali per i quali si ha la relativa informazione inclusa nel file. Tutti i canali, le impostazioni delle
uscite, i VST Instrument, le mandate e gli effetti “master”
ne verranno influenzati.
Ö Si noti che se le impostazioni del Mixer salvate sono
per 24 canali, ad esempio, ed il Mixer al quale le si applica
contiene in quel momento 16 canali, sono applicate solo
le impostazioni dei canali da 1 a 16 – questa funzione non
aggiunge automaticamente i canali.
Finestra Performance VST
La finestra Performance VST si apre dal menu Periferiche;
La finestra visualizza due indicatori di livello: l’indicatore
ASIO, che indica il carico sulla CPU e l’indicatore del Disco, che mostra la velocità di trasferimento dell’hard disk.
Si raccomanda di controllarla periodicamente o tenerla
sempre aperta. Anche se sono stati attivati con successo
numerosi canali audio nel progetto senza ricevere alcun
messaggio di allerta, si potrebbe incorrere in problemi di
performance quando si vanno ad aggiungere EQ o effetti.
• L’indicatore ASIO (in alto) visualizza il Tempo di utilizzo
ASIO, cioèil tempo necessario per completare le operazioni di processing correnti. Maggiore è il numero di tracce,
effetti, EQ, ecc., impiegati nel progetto, maggiore sarà il
tempo necessario per il completamento del processing, e
maggiore sarà l’attività segnalata dall’indicatore ASIO.
Se l’indicatore rosso Sovraccarico s’illumina, bisogna ridurre il numero di
moduli EQ, effetti attivi e/o canali audio riprodotti in contemporanea.
• La barra inferiore indica le prestazioni dell’hard-disk.
Se l’indicatore rosso Sovraccarico s’illumina, l’hard-disk non trasferisce
abbastanza velocemente i dati al computer. Si può provare a ridurre il numero di tracce in riproduzione con la funzione Disattiva Traccia (vedere
“Traccia disabilitata/abilitata” a pag. 49); se ciò non è sufficiente, serve un
hard-disk più veloce.
Si noti che occasionalmente l’indicatore Sovraccarico può lampeggiare
(ad esempio quando si cambia posizione in riproduzione). Non è un problema: avviene poiché al programma serve un attimo perché tutti i canali
carichino i dati relativi alla nuova posizione di riproduzione.
Ö Gli indicatori ASIO e Carico su Disco possono essere
visualizzati anche nella Barra di Trasporto (come “Performance”) e nella toolbar della Finestra Progetto (come “Indicatore Performance”).
Essi appaiono come due indicatori verticali in miniatura (di default sul lato
sinistro della Barra di Trasporto/toolbar).
99
Il Mixer
9
Effetti audio
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