I prodotti OMRON devono essere utilizzati da tecnici qualificati secondo le procedure indicate e soltanto per le applicazioni descritte nel presente manuale.
Le seguenti convenzioni vengono utilizzate per indicare e classificare le diverse precauzioni del
manuale. È necessario prestare attenzione alle informazioni contenute. Il mancato rispetto di tali precauzioni può provocare lesioni a persone o danni al prodotto.
PERICOLO Indica una situazione di pericolo imminente che, se non scongiurato, potrebbe risultare letale
!
o procurare gravi lesioni.
AVVERTENZAIndica una situazione di potenziale pericolo che, se non scongiurato, potrebbe risultare letale
!
o procurare gravi lesioni.
Attenzione Indica una situazione di potenziale pericolo che, se non scongiurato, potrebbe provocare
!
lesioni più o meno gravi o danneggiare il prodotto.
Riferimenti ai prodotti OMRON
Tutti i prodotti OMRON all’interno del manuale vengono riportati in maiuscolo. Anche la parola
”Modulo” viene riportata in maiuscolo quando si riferisce a un prodotto OMRON, indipendentemente
dalla presenza nel nome del prodotto.
L’abbreviazione “Ch” che appare in alcune pagine e su alcuni prodotti OMRON, spesso significa
”canale” e viene abbreviata in ”Wd” quando assume questo significato all’interno della documentazione.
Aiuti visivi
Le seguenti intestazioni appaiono nella colonna sinistra del manuale e consentono di individuare rapidamente i diversi tipi di informazioni.
OMRON, 2000
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo manuale può essere riprodotta, memorizzata in
un sistema di recupero dati o trasmessa per via meccanica, elettronica, fotocopie, registrazioni
senza la precedente autorizzazione scritta di OMRON.
L’osservanza delle informazioni contenute non scarica alcuna responsabilità su OMRON. Inoltre,
poiché OMRON tende costantemente a migliorare i suoi prodotti, le informazioni contenute in questo
manuale sono soggette a modifiche senza preavviso. Nonostante l’estrema accuratezza del
manuale, OMRON non assume responsabilità in caso di eventuali errori o omissioni né per i danni
provocati dall’uso improprio delle informazioni contenute.
NotaIndica le informazioni di particolare interesse per il corretto funzionamento del
prodotto.
1, 2, 3...
1.Indica elenchi di vario tipo come procedure, liste di controllo, ecc.
Il CPM2A è un controllore programmabile compatto ad alta velocità designato alle operazioni di controllo
nei sistemi che richiedono da 20 a 120 punti I/O per PC. I due manuali disponibili descrivono le procedure
di installazione e il funzionamento del CPM2A: il
Manuale di programmazione (W353) CPM1/CPM1A/CPM2A/CPM2C/SRM1(-V2)
grammazione CPM1/CPM1A/CPM2A/CPM2C/SRM1(-V2)
grammazione
Questo manuale descrive l’installazione e la configurazione di sistema del CPM2A e fornisce le nozioni di
base sulle procedure di funzionamento delle console di programmazione. Introduce inoltre le funzioni di
Sysmac Support Software (SSS) e del SYSMAC-CPT Support Software. Fare riferimento a questo
manuale per acquisire le informazioni preliminari sul CPM2A.
Manuale di programmazione
Il
zione del CPM2A.
Si consiglia di leggere attentamente questo manuale ed essere sicuri di aver compreso le diverse informazioni prima di avviare l’installazione e il funzionamento del CPM2A.
all’interno di questo manuale).
(W353) fornisce la descrizione dettagliata delle funzioni di programma-
Manuale operativo CPM2A
si riferisce semplicemente al
(manuale in oggetto) e il
. Il
Manuale di pro-
Manuale di pro-
Sezione 1
descrive le possibili configurazioni di sistema insieme alle funzioni e alle caratteristiche del CPM2A.
Sezione 2
descrive i componenti principali dei moduli.
Sezione 3
Sezione 4
zioni di programmazione.
Sezione 5
dware e software che possono verificarsi durante il funzionamento del PC.
Sezione 6
del modulo è necessario seguire le procedure e le precauzioni di intervento.
Appendice A
Appendice B
fornisce una breve descrizione sui passi relativi allo sviluppo di un sistema CPM2A. Inoltre
fornisce le caratteristiche tecniche dell’insieme dei moduli che creano un PLC CPM2A e
descrive le procedure di installazione e cablaggio di un PLC CPM2A.
descrive il collegamento della console di programmazione e l’esecuzione delle diverse fun-
descrive l’esecuzione di un test di funzionamento e il rilevamento e la correzione di errori har-
descrive l’utilizzo del modulo di espansione memoria CPM1-EMU01-V1. Per il corretto utilizzo
fornisce le tabelle dei moduli del CPM2A e i relativi prodotti.
fornisce le dimensioni dei moduli del CPM2A.
!
AVVERTENZA La mancata lettura e comprensione delle informazioni riportate in questo manuale può
avere conseguenze letali o causare lesioni fisiche, danni o guasti al prodotto. Leggere
ogni capitolo accuratamente in modo da avere una comprensione approfondita del
contenuto del capitolo e di quelli correlati prima di tentare qualsiasi procedura o
operazione descritta.
ix
x
PRECAUZIONI
Il seguente capitolo indica le precauzioni di carattere generale relative all’utilizzo dei controllori programmabili (PLC) e dei
relativi dispositivi.
Le informazioni contenute in questo capitolo sono indispensabili per l’applicazione sicura e affidabile dei controllori
programmabili. Leggere il capitolo attentamente per una perfetta comprensione delle informazioni contenute prima
di installare o attivare un sistema PLC.
Il seguente manuale intende rivolgersi al personale indicato di seguito a cui
sono anche richieste conoscenze in materia di sistemi elettrici (qualifica di perito
elettrotecnico o titolo equivalente).
• Personale incaricato dell’installazione dei sistemi FA.
• Personale incaricato della progettazione dei sistemi FA.
• Personale incaricato della gestione delle strutture e dei sistemi FA.
2Precauzioni di carattere generale
E’ necessario che l’utente utilizzi il prodotto in base alle caratteristiche delle prestazioni riportate nei manuali operativi.
Consultare il proprio rivenditore OMRON prima di utilizzare il prodotto in condizioni non previste dal manuale o di applicarlo a sistemi di controllo nucleare,
sistemi ferroviari e aviatori, mezzi di trasporto, sistemi di combustione, attrezzature mediche, macchine per il divertimento, apparecchiature di sicurezza e qualsiasi altro sistema, macchina o apparecchiatura il cui utilizzo improprio possa
recare danni gravissimi a persone o cose.
Accertarsi che il grado di protezione e le caratteristiche relative alle prestazioni
del prodotto siano adeguati a sistemi, macchine o apparecchiature; assicurarsi
inoltre che i sistemi, le macchine o le apparecchiature siano dotati di doppi meccanismi di sicurezza.
Il seguente manuale fornisce informazioni utili per la programmazione e il funzionamento del modulo. È necessario consultarlo attentamente prima di utilizzare il modulo per la prima volta ed è opportuno tenerlo sempre a portata di
mano come riferimento durante le operazioni.
AVVERTENZAE’ di fondamentale importanza che il PLC e tutti i moduli PLC vengano utilizzati
!
per uno scopo specifico e in condizioni specifiche, soprattutto durante
l’esecuzione delle applicazioni che implicano rischi diretti o indiretti per la vita
umana. Consultare sempre il rappresentante OMRON di fiducia prima di
applicare un sistema PLC alle applicazioni sopra riportate.
3Precauzioni di sicurezza
AVVERTENZAEvitare di rimuovere qualsiasi modulo se l’alimentazione è attiva altrimenti
!
potrebbero verificarsi scosse elettriche.
AVVERTENZAEvitare di toccare i terminali o le morsettiere se l’alimentazione è attiva altrimenti
!
potrebbero verificarsi scosse elettriche.
AVVERTENZAEvitare di smontare, riparare o modificare i moduli. Tentativi di questo genere
!
possono causare malfunzionamenti, incendi o scosse elettriche.
AVVERTENZAAl fine di garantire la sicurezza del sistema in caso di anomalie dovute ad un
!
malfunzionamento o ad eventuali fattori esterni che compremettono il
funzionamento del PLC, occorre dotare i circuiti esterni di misure di sicurezza
(controllore programmabile escluso) che comprendano gli accorgimenti
riportati di seguito. Eventuali negligenze potrebbero causare gravi incidenti.
xii
• È necessario dotare i circuiti di controllo esterni con circuiti di emergenza, circuiti a interblocchi, circuiti limitatori ed altre misure di sicurezza simili.
• Quando la funzione di autodiagnostica rileva un errore oppure quando viene
eseguita una istruzione di allarme per un guasto grave (F ALS), il PLC disattiva
Precauzioni
!
tutte le uscite. Per evitare tali errori, è necessario dotare il sistema di misure di
sicurezza esterna.
• È possibile che le uscite del PLC restino in posizione ON o OFF per la formazione di depositi, bruciatura di uscite a relè o rottura di transistor di uscita. Per
evitare tali problemi, è necessario dotare il sistema di misure di sicurezza
esterna.
• Quando si verifica il sovraccarico o il corto circuito dell’uscita a 24 Vc.c. (alimentazione di servizio per il PLC), è possibile che la tensione scenda e provochi la disattivazione delle uscite. Per evitare tali problemi, è necessario dotare
il sistema di misure di sicurezza esterna.
AVVERTENZAQuando si trasferiscono i programmi ad altri nodi oppure quando si eseguono
modifiche alla memoria di I/O, verificare, prima del trasferimento, la sicurezza
del nodo di destinazione altrimenti si potrebbero riportare lesioni.
AttenzioneEseguire l’editing in linea soltanto dopo aver confermato che, estendendo il
!
tempo di ciclo, non si avranno effetti negativi. In caso contrario, i segnali di
ingresso potrebbero non essere leggibili.
AttenzioneStringere le viti sulla morsettiera del modulo di alimentazione c.a. per la coppia
!
specificata nel manuale operativo altrimenti potrebbero verificarsi incendi o malfunzionamenti.
4Precauzioni per l’ambiente operativo
AttenzioneEvitare di installare il sistema di controllo in:
!
• ambienti esposti alla luce diretta dei raggi solari
• ambienti esposti a temperature o umidità fuori dai limiti specificati nelle carat-
teristiche
• ambienti soggetti a condensa causata da forti sbalzi di temperatura
• ambienti sottoposti a gas corrosivi o infiammabili
• ambienti soggetti ad accumulo di polvere (soprattutto polvere di ferro) o sali
• ambienti esposti ad acqua, olio o agenti chimici
• ambienti sottoposti ad urti o vibrazioni.
AttenzioneDotare il sistema delle misure di prevenzione adeguate quando si esegue l’in-
!
stallazione in:
• ambienti sottoposti ad elettricità statica o altre forme di disturbo
• ambienti sottoposti a forti campi elettromagnetici
• ambienti esposti ad elementi radioattivi
• ambienti situati nei pressi di alimentatori.
AttenzioneL’ambiente operativo del sistema PLC può influenzare in modo notevole la
!
durata di utilizzo e l’affidabilità del sistema. Ambienti operativi non adeguati possono determinare malfunzionamenti, guasti ed altri problemi imprevisti per il
sistema PLC. Assicurarsi che l’ambiente operativo sia conforme alle condizioni
specificate al momento dell’installazione e che resti tale per l’intera durata di
utilizzo del sistema.
xiii
Precauzioni
5Precauzioni per le applicazioni
Quando si utilizza il sistema PLC, osservare le precauzioni riportate di seguito.
AVVERTENZAAttenersi sempre alle precauzioni riportate di seguito. Il mancato rispetto di tali
• Quando vengono installati i moduli, eseguire sempre collegamenti a terra in
modo che la resistenza di terra non risulti superiore a 100 Ω altrimenti potrebbero verificarsi scosse elettriche.
• Prima di eseguire le operazioni riportate di seguito, disattivare l’alimentazione
del PLC altrimenti potrebbero verificarsi malfunzionamenti o scosse elettriche.
• Installazione o rimozione di moduli I/O, moduli CPU, cartucce di memoria
e altri moduli.
• Assemblaggio dei moduli.
• Impostazione di commutatori DIP o rotanti.
• Collegamento o cablaggio dei cavi.
• Collegamento o scollegamento dei connettori.
AttenzioneIl mancato rispetto delle precauzioni riportate di seguito potrebbe causare il fun-
!
zionamento non corretto del PLC o del sistema oppure danneggiare il PLC o i
moduli PLC. Attenersi sempre a tali precauzioni.
• E’ necessario che l’utente predisponga misure tali da garantire la massima
sicurezza in caso di segnali errati, mancanti o anomali causati da linee di
segnale interrotte, interruzioni di alimentazione temporanee o altro.
• Installare un circuito di controllo in modo che l’alimentazione dei circuiti di I/O
non venga disattivata prima dell’alimentazione del modulo. Se l’alimentazione
dei circuiti di I/O viene attivata prima dell’alimentazione del modulo, è possibile
che il funzionamento venga temporaneamente interrotto.
• Se si passa dalla modalità RUN o MONITOR alla modalità PROGRAM, con il
bit di mantenimento IOM in posizione ON, l’uscita conserva lo stato più
recente. In questo caso, accertarsi che il carico esterno non superi i valori delle
caratteristiche. (Se si verifica un errore che determina l’arresto del funzionamento (istruzioni F ALS incluse), i valori della memoria interna del modulo CPU
verranno salvati e le uscite disattivate).
• Utilizzare sempre le tensioni di alimentazione specificate nei manuali operativi
altrimenti potrebbero verificarsi malfunzionamenti o incendi.
• Predisporre misure tali da garantire che venga fornita l’alimentazione specificata con tensione e frequenza nominali. Prestare particolare attenzione ai
punti in cui l’alimentazione risulta instabile. Un’alimentazione non adeguata
potrebbe causare malfunzionamenti.
• Installare interruttori esterni e predisporre ulteriori misure di sicurezza contro
eventuali corto circuiti del cablaggio esterno altrimenti potrebbero verificarsi
incendi.
• Non applicare ai terminali di ingresso tensioni superiori rispetto alla tensione
nominale di ingresso altrimenti potrebbero verificarsi incendi.
• Non applicare tensioni o collegare carichi ai terminali di uscita oltre la capacità
di commutazione massima altrimenti potrebbero verificarsi incendi.
• Quando si effettuano test di resistenza alla tensione, scollegare il terminale di
terra in funzione altrimenti potrebbero verificarsi incendi.
• Installare il modulo in modo corretto così come specificato nel manuale operativo altrimenti potrebbero verificarsi malfunzionamenti.
• Accertarsi che le viti di montaggio, le viti dei terminali e le viti del connettore del
cavo siano strette con la coppia di serraggio specificata nei manuali principali
altrimenti potrebbero verificarsi malfunzionamenti.
xiv
Precauzioni
• Durante il cablaggio, non rimuovere l’etichetta del modulo installata su CPM1
o CPM2 al momento della spedizione in modo da evitare che spezzoni di filo
possano entrare nel modulo.
• Rimuovere l’etichetta dopo il completamento del cablaggio per assicurare la
corretta dispersione di calore altrimenti potrebbero verificarsi malfunzionamenti.
• Accertarsi di eseguire il cablaggio secondo le procedure indicate nel manuale
principale altrimenti potrebbero verificarsi incendi.
• Per il cablaggio, utilizzare i terminali a crimpare. Non collegare cavi intrecciati
scoperti direttamente al terminale altrimenti potrebbero verificarsi incendi.
• Prima di attivare l’alimentazione, eseguire un doppio controllo del cablaggio.
L’eventuale esecuzione non corretta del cablaggio potrebbe causare incendi.
• Accertarsi che morsettiere, moduli di memoria, cavi di espansione ed altri
dispositivi siano opportunamente bloccati in posizione altrimenti potrebbero
verificarsi malfunzionamenti.
• Accertarsi che morsettiere e connettori vengano collegati nella direzione specificata con la corretta polarità altrimenti potrebbero verificarsi malfunzionamenti.
• Controllare la corretta esecuzione del programma utente prima di eseguirlo
realmente sul modulo altrimenti potrebbe verificarsi un funzionamento non
previsto.
• Prima di iniziare una delle operazioni riportate di seguito, controllare che tali
operazioni non avranno conseguenze negative per il sistema altrimenti
potrebbe verificarsi un funzionamento non previsto.
• Modifica della modalità operativa del PLC.
• Forzatura di set/reset dei bit della memoria.
• Modifica del valore corrente di canali o valori impostati in memoria.
• Riavviare il funzionamento soltanto dopo aver eseguito il trasferimento del
contenuto delle aree DM e HR al nuovo modulo CPU necessario per riavviare il
funzionamento. Se questa operazione non viene eseguita potrebbe verificarsi
un funzionamento non previsto.
• Evitare di tirare o piegare eccessivamente i cavi altrimenti potrebbero rompersi.
• Evitare di poggiare oggetti sui cavi altrimenti potrebbero rompersi.
• Evitare assolutamente di cortocircuitare i terminali positivi (+) e negativi (–)
della batteria e di caricare, smontare, riscaldare o incenerire la batteria.
• Durante il ricambio dei componenti, verificare che il grado di protezione del
nuovo componente sia quello giusto altrimenti potrebbero verificarsi malfunzionamenti o incendi.
• Prima di prendere il modulo, toccare un oggetto metallico messo a terra per
scaricare qualsiasi accumulo di energia statica altrimenti potrebbero verificarsi danni o malfunzionamenti.
• Se l’alimentazione è attiva, è necessario evitare di toccare il cavo di collegamento del modulo di espansione I/O per prevenire eventuali malfunzionamenti
dovuti all’elettricità statica.
6Direttive CE
6-1Direttive applicabili
• Direttive EMC
• Direttive sulla bassa tensione
6-2Principi
Direttive EMC
I dispositivi OMRON conformi alle direttive CE sono conformi anche agli stan-
xv
Precauzioni
dard EMC, ed è quindi più agevole utilizzarli per costruire altri dispositivi o l’intera struttura macchina. Per essere conformi agli standard EMC i prodotti vengono controllati (vedere nota successiva), tuttavia, questi prodotti conformi
impiegati nel sistema utilizzato dall’utente devono essere verificati dall’utente
stesso.
Le prestazioni relative agli EMC dei dispositivi OMRON conformi alle direttive
CE variano a seconda della configurazione, del cablaggio e di altre condizioni
dell’apparecchiatura o del pannello di controllo su cui vengono installati i dispositivi OMRON. L’utente deve quindi eseguire il controllo finale per confermare
che i dispositivi e l’intera macchina sono conformi agli standard EMC.
Nota Gli standard EMC (Electromagnetic Compatibility, Compatibilità elettromagne-
tica) applicabili sono riportati di seguito:
EMS (Electromagnetic Susceptibility, Sensibilità elettromagnetica ):EN
Accertarsi sempre che i dispositivi che funzionano ad una tensione compresa
tra 50 e 1000 Vc.a. e tra 75 e 1500 Vc.c. siano conformi agli standard di sicurezza imposti per il PLC (EN61131-2).
6-3Conformità alle Direttive CE
I PLC CPM2A sono conformi alle Direttive CE. Per avere la certezza che la struttura o il dispositivo in cui viene utilizzato il PLC CPM2A sia conforme alle direttive CE, il PLC deve essere installato così come indicato di seguito:
1, 2, 3...
1. Il PLC CPM2A deve essere installato all’interno di un pannello di controllo.
2. E’ necessario che l’alimentazione c.c. impiegata per comunicazioni e I/O
utilizzi un isolamento rinforzato o un isolamento doppio.
3. I PLC CPM2A conformi alle direttive CE sono conformi anche agli Standard
comuni di emissione (Common Emission Standards) (EN50081-2). Le
caratteristiche dell’emissione irradiata (regolazioni 10-m) possono variare
in base alla configurazione del pannello di controllo utilizzato, agli altri
dispositivi collegati al pannello di controllo, al cablaggio e ad altre condizioni. E’ quindi necessario verificare che l’intera macchina o l’apparecchiatura siano conformi alle direttive CE.
6-4Metodi di riduzione del rumore dell’uscita a relè
I PLC CPM2A sono conformi agli Standard comuni di emissione (EN50081-2)
delle direttive EMC. Tuttavia, i rumori generati dalla commutazione ON/OFF del
PLC tramite l’uscita a relè potrebbero non rispettare questi standard. In tal caso,
è necessario collegare un filtro antirumore sul lato del carico o adottare altre
contromisure adeguate esterne al PLC.
Le contromisure adottate per soddisfare gli standard variano a seconda dei
dispositivi sul lato del carico, del cablaggio, della configurazione delle macchine
ecc. Di seguito sono riportati esempi di contromisure per ridurre il rumore generato.
Contromisure
xvi
(Per ulteriori informazioni, fare riferimento a EN50081-2)
Non sono necessarie contromisure se la frequenza di commutazione del carico
dell’intero sistema, incluso il PLC, è inferiore a 5 volte al minuto.
Le contromisure sono necessarie se la frequenza di commutazione del carico
dell’intero sistema, incluso il PLC, è superiore a 5 volte al minuto.
Precauzioni
Esempi di contromisure
CircuitoCorrenteCaratteristicaElemento necessario
c.a.c.c.
Metodo CR
Alimentatore
Metodo a diodo
Alimentatore
Metodo a varistore
Alimentatore
SiSiSe il carico è un relè o un solenoide,
Carico
induttivo
NoSiIl diodo collegato in parallelo con il
Carico
induttivo
SiSiIl metodo a varistore impedisce
Carico
induttivo
Quando viene commutato un carico induttivo, collegare una protezione contro le
sovratensioni, diodi ecc. parallelamente al carico o al contatto come riportato di
seguito.
si verifica un ritardo tra il momento in
cui il circuito si apre e il momento in
cui il carico viene resettato.
Se la tensione di alimentazione fornita
è di 24 o 48 V, inserire la protezione
contro le sovratensioni parallelamente
al carico. Se la tensione di alimentazione fornita è di 100/200 V, inserire la
protezione contro le sovratensioni tra i
contatti.
carico modifica l’energia accumulata
dalla bobina in una corrente che,
scorrendo nella bobina, viene
convertita in calore Joule dalla
resistenza del carico induttivo.
Il ritardo di tempo causato da questo
metodo, tra il momento in cui il
circuito viene aperto e il momento in
cui il carico viene reimpostato, è
superiore al ritardo causato dal
metodo CR.
l’imposizione di alta tensione tra i
contatti utilizzando la tensione
costante caratteristica del varistore.
Tra il momento in cui il circuito viene
aperto e il momento in cui il carico
viene resettato si verifica un ritardo.
Se la tensione di alimentazione fornita
è di 24 o 48 V, inserire il varistore in
parallelo al carico. Se la tensione è di
100/200 V, inserire il varistore tra i
contatti.
La capacità del condensatore deve
essere di 1/0,5 µF per corrente di contatto di 1A e la resistenza del resistore
deve essere di 0,5/1 Ω per tensione di
contatto di 1 V. Tuttavia questi valori
variano con il carico e le caratteristiche
del relè. Stabilire questi valori dagli
esperimenti e considerare che la capacità elimina la scintilla quando i contatti
vengono separati e la resistenza limita
la corrente che scorre nel carico
quando il circuito viene richiuso.
La rigidità dielettrica del condensatore
deve essere di 200/300 V. Se il
circuito è di tipo c.a., utilizzare un
condensatore senza polarità.
Il valore inverso della rigidità
dielettrica del diodo deve essere
maggiore di almeno 10 volte rispetto
al valore della tensione del circuito. La
corrente diretta del diodo deve essere
uguale o maggiore rispetto alla
corrente di carico.
Il valore inverso della rigidità
dielettrica del diodo può essere di due
o tre volte maggiore rispetto alla
tensione fornita se la protezione
contro le sovratensioni viene applicata
ai circuiti elettronici con basse tensioni
circuitali.
---
xvii
Precauzioni
6-5Conformità del CPM1A-MAD01 alle direttive EMC
Le condizioni di controllo dell’immunità quando si utilizzano gli I/O di corrente del
CPM1A-MAD01 sono riportate di seguito.
• Precisione totale: +10%/-1%
• Inserire il core seguente in ogni linea così come indicato di seguito.
Il seguente capitolo descrive le caratteristiche e le funzioni speciali del CPM2A, illustra le possibili configurazioni di sistema
e indica le procedure necessarie per il funzionamento. Fare riferimento a questa sezione in caso si utilizzi il CPM2A per la
prima volta.
Per ulteriori dettagli sulle operazioni di programmazione, fare riferimento al Manuale di programmazione del CPM2A
(W353).
I PLC CPM2A dispongono di una serie di funzioni in un modulo compatto che
comprende il controllo impulsivo sincronizzato, ingressi ad interrupt, uscite a
impulsi, impostazioni analogiche ed una funzione di clock. Inoltre, il modulo
CPU del CPM2A è un modulo autonomo in grado di gestire una vasta gamma di
applicazioni per il controllo delle macchine e rappresenta quindi l’ideale per un
impiego come modulo di controllo incorporato nelle apparecchiature.
La gamma delle funzioni di comunicazione consente di comunicare con personal computer, altri PLC OMRON e terminali programmabili OMRON. Tali funzioni di comunicazione permettono all’utente di strutturare un sistema di produzione distribuito a costi ridotti.
Il modulo CPU contiene 20, 30, 40, o 60 punti I/O
ed è possibile aggiungere moduli di espansione
I/O in modo da garantire una capacità di I/O totale
fino a 120 punti I/O. È possibile collegare anche i
moduli I/O analogici e i moduli di collegamento I/O
CompoBus/S.
Porta periferica
I dispositivi di programmazione sono compatibili
con altri modelli PLC OMRON. Questa porta può
anche essere utilizzata per comunicazioni host
link o a protocollo libero.
Funzioni di base
Variazioni modulo CPU
Moduli di espansione I/O
Moduli I/O analogici
Porta RS232-C
Questa porta può essere utilizzata per comunicazioni host link, a protocollo libero, collegamenti PLC 1 a 1 o collegamenti NT 1 a 1.
I PLC CPM2A sono PLC compatti con 20, 30, 40 o 60 terminali di I/O incorporati.
Sono disponibili 3 tipi di uscite (uscita a relè, uscita a transistor di afflusso e
uscita a transistor di origine) e due tipi di alimentazione disponibili
(100/240 Vc.a. o 24 Vc.c.).
Per aumentare la capacità di I/O del PLC fino a 120 punti I/O, è possibile collegare al modulo CPU massimo 3 moduli di espansione I/O. Sono disponibili 3 tipi
di moduli di espansione I/O: un modulo con 20 punti I/O, un modulo di ingresso 8
punti e un modulo di uscita 8 punti. La capacità massima di I/O pari a 120 punti
I/O viene ottenuta collegando tre moduli con 20 punti di I/O ad un modulo CPU
con 60 terminali di I/O incorporati.
Per fornire ingressi e uscite analogici, è possibile collegare un massimo di 3
moduli I/O analogici. Ogni modulo fornisce 2 ingressi analogici e una uscita analogica per un massimo di 6 ingressi analogici 3 uscite analogiche quando si collegano 3 moduli I/O analogici. (Il controllo proporzionale del tempo può essere
eseguito combinando i punti I/O analogici con le istruzioni PID(––) e PWM(––) ).
• Il r ange d i i ngresso a nalogico p uò e ssere i mpostato d a 0 a 10 Vc.c., da 1 a 5 V c.c.
o da 4 a 2 0 m A c on u na r isoluzione d i 1 /256. (È possibile utilizzare la funzione di
rilevamento circuito aperto con le impostazioni da 1 a 5 Vc.c. e da 4 a 20 mA).
• Il range dell’uscita analogica può essere impostato da 0 a 10 Vc.c., da –10 a 10
Vc.c. o da 4 a 20 mA con una risoluzione di 1/256.
2
Caratteristiche e funzioni del CPM2ACapitolo 1-1
Moduli di collegamento
I/O CompoBus/S
Dispositivi di
programmazione
condivisi
È possibile collegare i moduli di link I/O CompoBus/S in modo che il CPM2A
diventi un dispositivo slave in una rete CompoBus/S. Il modulo di link I/O
dispone di 8 bit di ingresso (interni) e 8 bit di uscita (interni).
La rete CompoBus/S è dotata così di controllo della CPU distribuito basata su
una configurazione “PLC + PLC compatto”, rappresenta un miglioramento del
precedente controllo di I/O distribuito che si basa su una configurazione “PLC +
I/O remoto”. Il controllo della CPU distribuito consente di ottenere apparecchiature modulari i cui modelli possono essere standardizzati, le eventuali necessità
indirizzate e i moduli sostituiti con facilità in caso di guasto.
Modulo CompoBus/S master
(o modulo di controllo SRM1 CompoBus/S master)
PLC master
CPM2A (Slave)
CompoBus/S
Controllo CPU distribuito
Modulo di collegamento
CompoBus/S
Per i PLC C200H, C200HS, C200HX/HG/HE, CQM1, CPM1, CPM1A, CPM2C e
SRM1 (-V2) è possibile utilizzare gli stessi dispositivi di programmazione come
console di programmazione e software di supporto che consentono l’utilizzo
effettivo delle risorse del programma a relè disponibili.
Funzione controllo motore incorporata
Controllo sincronizzato
degli impulsi
(solo per uscite a
transistor)
Interrupt e contatori
veloci
Il controllo sincronizzato degli impulsi consente, in modo semplice, di sincronizzare il funzionamento del dispositivo periferico di un’apparecchiatura con l’apparecchiatura principale. La frequenza di impulsi di uscita può essere controllata come multiplo della frequenza di impulsi d’ingresso e consente, alla velocità
del dispositivo periferico dell’apparecchiatura (come ad esempio un trasportatore di alimentazione), di essere sincronizzato con la velocità del dispositivo
principale dell’apparecchiatura.
Codificatore
Impulsi emessi come multiplo fisso della frequenza d’ingresso.
Il CPM2A d ispone d i u n t otale d i c inque i ngressi p er c ontatori v eloci. U n i ngresso p er
contatore veloce ha u na f requenza d i r isposta d i 2 0 k Hz/5 k Hz e i quattro ingressi ad
interrupt (in modalità contatore) hanno una frequenza di risposta di 2 kHz.
Il contatore veloce può essere utilizzato per ognuna delle quattro modalità d’ingresso: modalità a fasi differenziali (5 kHz), modalità di ingresso impulso e direzione (20 k Hz), m odalità i mpulsiva a i ncremento e d ecremento ( 20 k Hz) o m odalità
a incremento (20 kHz). È possibile eseguire il trigger degli interrupt quando il conteggio corrisponde a d u n v alore i mpostato o s e è c ompreso i n u n range specificato.
Gli ingressi ad interrupt (modalità contatore) possono essere utilizzati per incrementare o decrementare i contatori (2 kHz) ed eseguire il trigger di un interrupt
(esecuzione del programma ad interrupt) quando il conteggio corrisponde al
valore target.
CPM2A
Driver motore
Motore
Controllo facile della
posizione con uscite ad
impulsi
(solo per uscite a
transistor)
I PLC CPM2A con uscite a transistor dispongono di due uscite in grado di produrre impulsi da 10 Hz a 10 kHz (uscite a fase singola).
Quando vengono u tilizzate c ome u scite a d i mpulsi a fase singola, è possibile che
siano disponibili due uscite con un range di f requenza d a 1 0 Hz a 1 0 k Hz e r apporto di l avoro u tile f isso o d a 0 ,1 a 9 99,9 H z e d uty c ycle ( duty cycle da 0 a 100%).
3
Caratteristiche e funzioni del CPM2ACapitolo 1-1
Quando vengono utilizzate come uscite di impulso e direzione o di impulso a
incremento e decremento, è possibile che sia disponibile una sola uscita con
range di frequenza da 10 Hz a 10 kHz.
Funzioni di ingresso ad alta velocità per comando macchina
Funzioni di ingresso ad
interrupt veloci
Sono disponibili quattro ingressi utilizzati come ingressi ad interrupt (condivisi
con ingressi ad interrupt ed ingressi a risposta rapida in modalità contatore) con
una larghezza minima del segnale di ingresso di 50 µs e tempo di risposta pari a
0,3 ms. Quando un ingresso ad interrupt si trova in posizione ON, il programma
principale si arresta e viene eseguito il programma ad interrupt.
Funzione di ingresso a
risposta rapida
Funzione filtro di
ingresso stabilizzante
Altre funzioni
Interrupt temporizzatori
di intervallo
Impostazioni analogiche
Calendario/orologio
Temporizzatore a lungo
termine
Sono disponibili quattro ingressi utilizzati come ingressi a risposta rapida (condivisi con ingressi ad interrupt e ingressi ad interrupt in modalità contatore) in
grado di leggere con affidabilità i segnali di ingresso con larghezza pari a 50 µs.
Il parametro del tempo di ingresso può essere impostato per tutti gli ingressi su
1 ms, 2 ms, 3 ms, 5 ms, 10 ms, 20 ms, 40 ms o 80 ms. Aumentando il parametro del tempo di ingresso è possibile ridurre le vibrazioni e i rumori esterni.
Il temporizzatore di intervallo può essere impostato tra 0,5 e 319,968 ms e in
modo da generare un solo interrupt (modalità monodirezionale) o interrupt
periodici (modalità interrupt a tempo).
Sul modulo CPU sono disponibili due comandi che possono essere regolati per
modificare le impostazioni analogiche (0... 200 BCD) in IR 250 e IR 251. È possibile utilizzare questi comandi per modificare in modo semplice o regolare con
precisione le impostazioni della macchina come il tempo di pausa di un nastro
trasportatore o la velocità di alimentazione.
L’orologio incorporato (precisione di 1 minuto/mese) può essere configurato dal
programma in modo da visualizzare ora, giorno della settimana, giorno, mese e
anno corrente. È possibile impostare l’orologio attraverso un dispositivo di programmazione (console di programmazione) o regolare l’ora arrotondando in un
senso o nell’altro il minuto più vicino.
TIML(––) è un temporizzatore a lungo termine che adatta i valori impostati fino a
99990 secondi (27 ore, 46 minuti e 30 secondi). Quando è associato all’istruzione di conversione SECONDI IN ORE (HMS(––)), il temporizzatore a lungo
termine consente di controllare i tempi dell’apparecchiatura in modo semplice.
Controllo PID analogico
L’istruzione PID(––) può essere utilizzata con un modulo di I/O analogico per
controllare I/O analogici.
4
Caratteristiche e funzioni del CPM2ACapitolo 1-1
Funzioni di comunicazione
Host link
Un collegamento host link può essere eseguito attraverso la porta RS232-C del
PLC o la porta periferica. È possibile utilizzare un personal computer o un terminale programmabile collegati in modalità host link per eseguire operazioni di lettura/scrittura dei dati nella memoria di I/O del PLC o di lettura/scrittura della
modalità operativa del PLC.
Comunicazioni a
protocollo libero
Comunicazioni host link 1 a 1
CPM1-CIF01
Azionamenti
CPM2A (collegamento porta periferica*)
*Per il collega,mento alla porta periferica
è necessario un adattatore RS232-C.
Le istruzioni TXD(48) e RXD(47) possono essere utilizzate in modalità a protocollo libero per lo scambio di dati con dispositivi seriali standard. Ad esempio, è
possibile ricevere dati da un lettore di codici a barra o trasmetterli ad una stampante seriale. I dispositivi seriali possono essere collegati alla porta RS232-C o
alla porta periferica.
Immissione dati da un
lettore di codici a barra
Comandi
Comunicazioni host link 1 a N
Convertitore RS232-C
RS422/485
Comandi
CPM2A
(collegamento porta RS232-C)
Azionamenti
Adattatore RS232-C/RS-422A
(è possibile collegare fino a 32 PLC)
Emissione dati ad una
stampante seriale
Comunicazioni con
collegamento NT
1 a 1 ad alta velocità
Collegamento PLC
uno a uno
PLC Link
Lettore codici a
barra
CPM2A
(collegamento porta RS232-C*)
*È necessario un adattatore RS232-C per il collegamento alla porta periferica.
Stampante
seriale
CPM2A
(collegamento porta RS232-C*)
In un collegamento NT 1 a 1, un terminale programmabile OMRON (PT) può
essere collegato direttamente al CPM2A. Il PT deve essere collegato alla porta
RS232-C e non alla porta periferica.
PT OMRON
(collegamento porta RS232-C)
CPM2A
Un CPM2A può essere collegato direttamente ad un altro CPM2A, CQM1,
CPM1, CPM1A, CPM2C, SRM1(-V2) oppure ad un PLC C200HS o C200HX/
HE/HG. Il collegamento PLC 1 a 1 consente la connessione automatica per lo
5
Caratteristiche e funzioni del CPM2ACapitolo 1-1
scambio di dati. Il PLC deve essere collegato attraverso la porta RS232-C e non
tramite la porta periferica.
Modulo di memoria ad
espansione
(collegamento porta RS232-C)
CPM2A
(collegamento porta RS232-C)
CPM2A
Il modulo di memoria ad espansione CPM1-EMU01-V1 è un caricatore di programma per PLC micro o di dimensioni ridotte. Utilizzando il CPM1-EMU01-V1,
è possibile eseguire con il PLC il semplice trasferimento locale di programmi
utente e memoria di dati.
Caricamento
Scaricamento
SYSMAC
EEPROM
6
g
Caratteristiche e funzioni del CPM2ACapitolo 1-1
1-1-2Panoramica sulle funzioni del CPM2A
Funzione principaleVariazioni/Dettagli
Interrupt
Contatori velociContatore veloce
Uscite ad impulsi2 uscite:
Controllo sincronizzato
degli impulsi
Ingresso risposta rapida4 ingressi, vedere nota 1.
Impostazioni analogiche2 controlli (range impostazioni: 0... 200 BCD)
Parametro tempo di
ingresso
Calendario/orologioIndica secondi, minuti, ora, giorno del mese, giorno della settimana, mese e anno
Funzioni del modulo di
espansione
Ingressi ad interrupt
4 ingressi, vedere nota 1.
Tempo di risposta: 0,3 ms
Interrupt temporizzatori di intervallo
1 ingresso
Valore impostato: 0,5... 319,968 ms
Precisione: 0,1 ms
1 ingresso, vedere nota 2.
Modalità variazione di fase (5 kHz)
Modalità di ingresso impulso e direzione (20
kHz)
Modalità di ingresso a incremento e
decremento (20 kHz)
Modalità a incremento (20 kHz)
Ingressi ad interrupt (modalità contatore)
4 ingressi, vedere nota 1.
Contatore a incremento (2 kHz)
Contatore a decremento (2 kHz)
Uscite ad impulsi monofase senza accelerazione/decelerazione (Vedere nota 3).
10 Hz... 10 kHz
2 uscite:
Uscita ad impulsi con duty cycle (Vedere nota 3).
0,1... 999,9 Hz, duty cycle da 0 a 100%
1 uscita:
Uscita ad impulsi con accelerazione/decelerazione trapezioidale (Vedere nota 3).
Uscita impulso e direzione, uscita impulso a incremento e decremento, da 10 Hz a 10 kHz
1 punto, vedere note 2 e 3.
Range frequenza di ingresso: 10... 500 Hz, 20 Hz... 1 kHz o 300 Hz... 20 kHz
Range frequenza di uscita: 10 Hz... 10 kHz
Larghezza minima del segnale di ingresso: 50 µs
Determina il parametro del tempo di ingresso per tutti gli ingressi. (Impostazioni: 1, 2, 3, 5,
10, 20, 40 o 80 ms)
corrente.
Funzioni del modulo di I/O analogico
Due ingressi analogici: range di ingresso 0... 10 V, 1... 5 V o 4... 20 mA
Una uscita analogica: range di uscita 0... 10 V, –10... 10 V o 4... 20 mA
Funzioni CompoBus/S slave
Scambia 8 bit di ingresso e 8 bit di uscita dati con il modulo master.
Interrupt a tempo
Interrupt monodirezionale
Nessun interrupt
Interrupt di controllo conteggio
(Un interrupt può essere generato
quando il conteggio corrisponde al
valore impostato o è compreso in un
range preimpostato)
Nessun interrupt
Interrupt di conteggio
Note1. Questi quattro ingressi sono condivisi da ingressi ad interrupt, ingressi ad
interrupt in modalità contatore e ingressi a risposta rapida, ma ogni ingresso
può essere utilizzato soltanto per uno scopo.
2. Questo ingresso è condiviso dalle funzioni relative ai contatori veloci e al
controllo sincronizzato degli impulsi.
3. Questa uscita è condivisa dalle funzioni relative alle uscite ad impulsi e al
controllo sincronizzato degli impulsi. Tali funzioni possono essere utilizzate
soltanto con uscite a transistor.
7
Configurazioni base del sistema
1-2Configurazioni base del sistema
1-2-1Modulo CPU autonomo
Modulo CPU con 20/30 punti I/OModulo CPU con 40 punti I/OModulo CPU con 60 punti I/O
Numero di punti I/OAlimentazioneIngressiUsciteModello
È possibile collegare un massimo di 3 moduli di espansione al connettore di
espansione con cavi di collegamento I/O a espansione.
Sono disponibili tre modelli di moduli di espansione: modulo di espansione I/O,
modulo I/O analogico e modulo di collegamento I/O CompoBus/S.
Connettore di espansione
Cavo di collegamento I/O a espansione
È possibile assemblare un PLC con 120 punti I/O (numero massimo) collegando
tre moduli di espansione I/O ad un modulo CPU con 60 punti I/O.
CPM2A-60CDR-A
(36 ingressi, 24 uscite)
È possibile assemblare un PLC con 6 ingressi analogici e 3 uscite analogiche
(numero massimo) collegando tre moduli I/O analogici.
× 1 modulo+
(12 ingressi, 8 uscite)
Modulo di espansione
(modulo di espansione I/O, modulo
I/O analogico o modulo di collegamento I/O CompoBus/S)
CPM1A-20EDR1
× 3 moduli = 72 ingressi, 48 uscite
8
I/O
g
Configurazioni base del sistema
I moduli di collegamento I/O CompoBus/S (moduli slave) possono essere collegati ad un modulo CPU. I dati di I/O (8 ingressi e 8 uscite) vengono trasferiti al
modulo CPU e nell’area relativa al CompoBus/S slave. (I dati di I/O scambiati
con lo slave sono dati interni, infatti non sono disponibili ingressi esterni né terminali di uscita).
Nota È possibile collegare diversi tipi di moduli di espansione contemporaneamente.
Ad esempio, un modulo di espansione I/O, un modulo I/O analogico e un modulo
di collegamento I/O CompoBus/S possono essere tutti collegati al modulo CPU.
Moduli di espansione
Modulo di ingresso 8 punti
Modulo di collegamento I/O CompoBus/SModulo I/O analogico
Il diagramma seguente indica la struttura interna del modulo CPU.
Capitolo 1-3
Memoria I/O
Memoria I/O
Programma
Dispositivi
di ingresso
esterni
Circuiti di ingresso
Impostazioni
Porta
periferica
Programma
Elaborazione
comunicazioni
Impostazioni
Setup PLC
Impostazioni
Selettore di
comunicazione
Porta
RS232-C
Durante l’esecuzione il programma legge e scrive i dati nell’area di memoria.
Una parte della memoria di I/O contiene i bit relativi allo stato degli ingressi e
delle uscite del PLC. Quando viene attivato il PLC, alcune parti della memoria di
I/O vengono cancellate mentre altre vengono conservate.
Nota Per ulteriori dettagli sulla memoria di I/O, fare riferimento alla
memoria
all’interno del
Manuale di programmazione
(W353).
Si tratta del programma scritto dall’utente. Il CPM2A esegue il programma ciclicamente. (Per ulteriori dettagli, fare riferimento a
mento ciclico
).
1-3-5 Interrupt e funziona-
Il programma può essere generalmente diviso in due parti: il “programma principale” che viene eseguito ciclicamente e i “programmi di interrupt” che sono eseguiti solo quando viene generato l’interrupt corrispondente.
Dispositivi
di uscita
esterni
Circuiti di uscita
Sezione 3 Aree di
Setup PLC
Selettore di
comunicazione
10
Il setup del PLC contiene diversi parametri di avvio e funzionamento. I parametri
di setup del PLC possono essere modificati solo da un dispositivo di programmazione e non dal programma.
È possibile accedere ad alcuni parametri solo quando viene attivato il PLC,
mentre per altri è sufficiente che il PLC sia in funzione. Se l’accesso al parametro
è avvenuto durante il funzionamento, è necessario disattivare e poi riattivare il
PLC per abilitare le nuove impostazioni.
Nota Per ulteriori dettagli, fare riferimento alla
Manuale di programmazione
(W353).
Sezione 1 Setup PLC
Il selettore di comunicazione determina se la porta periferica e la porta RS232-C
funzionano con le impostazioni di comunicazione standard o con le impostazioni di comunicazione di setup del PLC.
all’interno del
programmazione
programmazione
Struttura e funzionamento
1-3-2Modalità operative
I moduli CPU del CPM2A dispongono di 3 modalità operative: PROGRAM,
MONITOR e RUN.
Capitolo 1-3
Modalità PROGRAM
Il programma non può essere eseguito in modalità PROGRAM. Questa modalità viene utilizzata per eseguire le seguenti operazioni di preparazione all’esecuzione del programma.
• Modifica dei parametri di avvio/funzionamento come quelli relativi al setup del
PLC.
• Lettura, trasferimento o controllo del programma.
• Controllo cablaggio mediante set e reset forzato dei bit di I/O.
Modalità MONITOR
Il programma viene eseguito in modalità MONITOR mentre le operazioni riportate di seguito possono essere eseguite da un dispositivo di programmazione.
In generale, la modalità MONITOR viene utilizzata per eseguire il debug del programma, controllare il funzionamento ed eseguire regolazioni.
• Editing in linea.
• Monitoraggio della memoria di I/O durante il funzionamento.
• Set e reset forzato dei bit di I/O, modifica dei valori impostati e modifica dei
valori presenti durante il funzionamento.
Modalità RUN
In modalità RUN il programma viene eseguito a velocità normale. In modalità
RUN non è possibile eseguire le operazioni di editing in linea, set e reset forzato
dei bit di I/O e modifica dei valori impostati/presenti, ma si può monitorare lo
stato dei bit di I/O.
1-3-3Modalità operativa all’avvio
La modalità operativa del CPM2A, durante il funzionamento, dipende dalle
impostazioni del setup del PLC e, se è collegata una console di programmazione, dall’impostazione del selettore di modalità della console di programmazione.
Impostazioni setup PLC
CanaleBit
DM6600 08... 15
00... 07
Impost.
00Modalità di avvio
01La modalità di avvio è uguale alla modalità operativa
02La modalità di avvio viene determinata dai bit 00...
00Modalità PROGRAM
01Modalità MONITOR
02Modalità RUN
Console di
collegata
determinata dalla
impostazione del
selettore di modalità.
prima della disattivazione.
07.
Console di
non collegata
La modalità di avvio
corrisponde alla modalità
RUN. (Vedi nota).
Nota L’impostazione predefinità è 00. Con questa impostazione, e se è collegata una
console di programmazione alla porta periferica, la modalità operativa all’avvio
viene determinata dall’impostazione del selettore di modalità della console di
programmazione. Se non è collegata alcuna console di programmazione, il PLC
si troverà automaticamente in modalità RUN.
11
Struttura e funzionamento
1-3-4Funzionamento del PLC all’avvio
Capitolo 1-3
Tempo richiesto per
l’inizializzazione
Funzionamento in caso
di caduta
dell’alimentazione
Il tempo richiesto per l’inizializzazione della fase di avvio dipende da diversi fattori come le condizioni operative (incluse la tensione dell’alimentazione, la configurazione del sistema e la temperatura ambiente) e il contenuto del programma.
Tensione minima dell’alimentazione
Se la tensione dell’alimentazione scende al di sotto di 85% del valore nominale,
il PLC si arresta e le uscite vengono disattivate.
Interruzione momentanea dell’alimentazione
Le interruzioni dell’alimentazione inferiori a 10 ms per l’alimentazione c.a. o a 2
ms per quella c.c. non vengono rilevate e il funzionamento del modulo CPU non
viene interrotto.
Le interruzioni dell’alimentazione superiori a 10 ms per l’alimentazione c.a. o a 2
ms per quella c.c. possono essere rilevate o meno.
Quando viene rilevata una interruzione dell’alimentazione, il funzionamento del
modulo CPU si arresta e tutte le uscite vengono disattivate.
Reset automatico
Quando viene ripristinata la tensione dell’alimentazione oltre 85% della tensione nominale, il funzionamento si riavvia automaticamente.
Grafico dei t empi d i f unzionamento i n c aso d i m ancanza d ell’alimentazione
Il tempo di rilevamento di interruzione dell’alimentazione corrisponde al tempo
necessario per rilevare un’interruzione dell’alimentazione quando la tensione
dell’alimentazione scende al di sotto di 85% del valore nominale.
1, 2, 3...
1. Tempo minimo per il rilevamento di interruzioni dell’alimentazione
Le interruzioni dell’alimentazione inferiori a 10 ms (alimentazione c.a.) o
2 ms (alimentazione c.c.) non vengono rilevate.
2. Tempo aggiuntivo indeterminato
Le interruzioni dell’alimentazione solo di poco superiori al tempo minimo di
interruzione dell’alimentazione non vengono rilevate.
85% della tensione
nominale
Esecuzione programma
Segnale reimpostazione CPU
Il funzionamento del modulo
CPU continua se viene ripristinata la tensione in questa zona.
1. Tempo minimo2. Tempo
In esecuzioneBloccato
Rilevamento
interruzione alimentazione
aggiuntivo
Il funzionamento del modulo CPU
può continuare se viene ripristinata
la tensione in questa zona.
Nota Se la tensione dell’alimentazione si aggira intorno al 85% della tensione nomi-
nale del PLC, è possibile che il PLC venga arrestato e riavviato a più riprese.
Quando il ripetersi di arresti ed avvii causa problemi con il sistema controllato, è
necessario installare un circuito protettivo tale da sospendere l’erogazione di
energia elettrica nelle apparecchiature sensibili finché la tensione dell’alimentazione non ritorni al valore nominale.
1-3-5Funzionamento ciclico e interrupt
Funzionamento di base
della CPU
12
Il processo di inizializzazione viene eseguito quando si attiva l’alimentazione.
Se non si presentano errori di inizializzazione, i processi di supervisione, l’ese-
Struttura e funzionamento
Capitolo 1-3
cuzione del programma, il refresh di I/O e l’assistenza della porta di comunicazione verranno eseguiti in modo ripetuto (ciclicamente).
Controllo hardware.
Avvio inizializzazione
Processi di
supervisione
Controllo memoria.
Lettura dati dalla memoria lampo (programma,
dati DM di sola lettura e impostazioni di setup
del PLC).
Controllo errore batteria.
Preselezione tempo di ciclo (massimo)
dell’orologio.
Controllo memoria programma.
Refresh dei bit per funzioni di espansione.
Esecuzione del
programma durante il
funzionamento ciclico
Esecuzione
programma
Calcolo
Tempo di ciclo del PC
tempo di ciclo
Refresh di I/O
Assistenza porta
RS232-C
Assistenza porta
periferica
Esecuzione del programma.
Per ulteriori informazioni sul tempo di ciclo e i
tempi di azionamento di I/O, fare riferimento al
Manuale di programmazione (W353).
Attesa del tempo di ciclo minimo se, nel setup
del PLC (DM 6619), è stato impostato il tempo
di ciclo minimo.
Calcolo tempo di ciclo.
Lettura dati di ingresso dai bit di ingresso.
Scrittura dati di uscita nei bit di uscita.
Esecuzione processo di comunicazione porta
RS232-C. (Può essere modificata in DM 6616).
Esecuzione processo di comunicazione porta
periferica. (Può essere modificata in DM 6617).
Il tempo di ciclo può essere letto da un dispositivo di programmazione.
AR 14 contiene il tempo di ciclo massimo e AR 15 contiene il tempo di ciclo
disponibile in multipli di 0,1 ms.
Il tempo di c iclo v aria l eggermente a s econda d el p rocesso e seguito i n o gni c iclo
per cui i l t empo d i c iclo c alcolato n on s empre c orrisponde al tempo d i c iclo a ttuale.
La figura riportata di seguito indica il funzionamento ciclico del CPM2A quando il
programma viene eseguito normalmente.
In genere, i risultati sull’esecuzione del programma vengono trasferiti alla
memoria di I/O subito dopo l’esecuzione del programma (durante il refresh di
I/O), ma IORF(97) può essere utilizzato per eseguire, durante l’esecuzione del
programma, il refresh su un numero specificato di canali di I/O. Quando si esegue IORF(97) verrà effettuato il refresh del numero specificato di canali di I/O.
Il tempo di ciclo rappresenta la somma del tempo necessario all’esecuzione del
programma, al refresh di I/O e all’assistenza della porta di comunicazione.
Un tempo di ciclo minimo (1 a 9,999 ms) può essere impostato nel setup del PLC
(DM 6619). Quando viene impostato un tempo di ciclo minimo, il funzionamento
della CPU viene interrotto dopo l’esecuzione del programma finché non sarà
trascorso il tempo impostato. Il funzionamento della CPU non verrà interrotto se
il tempo di ciclo corrente è superiore al tempo di ciclo minimo impostato in
DM 6619.
Nota Se nel setup del PLC (DM 6618) è stato impostato un tempo di ciclo massimo e il
tempo di ciclo corrente supera quello già impostato, si verificherà un errore irreversibile e il funzionamento del PLC verrà arrestato.
Le impostazioni predefinite per l’assistenza della porta RS232-C e della porta
periferica sono pari al 5% del tempo di ciclo, ma queste impostazioni possono
essere modificate (tra 1% e 99%) nel setup del PLC. L ’impostazione della porta
RS232-C si trova in DM 6616 e quella della porta periferica in DM 6617.
13
Struttura e funzionamento
Capitolo 1-3
Per ulteriori informazioni e precauzioni relative al tempo di ciclo, fare riferimento
alla
Sezione 7 Tempo di elaborazione e funzionamento del PLC
Manuale di programmazione
Processi di supervisione
Tempo
di ciclo
(W353).
Programma principale
all’interno del
Esecuzione del
programma ad interrupt
Se in DM 6619 viene impostato un tempo di
ciclo minimo in DM 6619, il funzionamento
della CPU verrà interrotto finché il tempo
impostato non sarà trascorso.
Refresh di I/O
Assistenza porta RS232-C
Assistenza porta periferica
Il tempo di assistenza può essere impostato
in DM 6616.
Il tempo di assistenza può essere impostato
in DM 6617.
Quando viene generato un interrupt durante l’esecuzione del programma principale, l’esecuzione del programma viene immediatamente interrotta e il programma ad interrupt viene eseguito. La figura riportata di seguito indica il funzionamento ciclico del CPM2A quando viene eseguito un programma ad interrupt.
Normalmente, i risultati relativi all’esecuzione del programma ad interrupt vengono trasferiti alla memoria di I/O subito dopo l’esecuzione del programma
(durante il refresh di I/O), ma IORF(97) può essere utilizzato per eseguire,
durante l’esecuzione del programma ad interrupt, il refresh su un numero specificato di canali di I/O. Quando si esegue IORF(97) verrà effettuato il refresh del
numero specificato di canali di I/O.
Il tempo di ciclo normale viene esteso grazie al tempo necessario all’esecuzione
del programma ad interrupt.
14
Struttura e funzionamento
Capitolo 1-3
Per ulteriori informazioni e precauzioni relative al tempo di ciclo, fare riferimento
alla
Sezione 7 Tempo di elaborazione e funzionamento del PLC
Manuale di programmazione
Processi di supervisione
Tempo
di ciclo
(W353).
Programma principale
Interrupt generato
Programma ad interrupt
all’interno del
Refresh immediato
Refresh di I/O
Assistenza porta RS232-C
Assistenza porta periferica
Per effettuare il refresh di un numero specificato di canali di I/O si può eseguire
IORF(97). Quando si esegue IORF(97) viene effettuato il refresh dei canali di
I/O specificati.
È possibile utilizzare IORF(97) per eseguire il refresh di I/O dal programma principale o dal programma ad interrupt.
15
Funzioni elencate in base all’uso
Quando viene utilizzato IORF(97), il tempo di ciclo viene esteso dal tempo
necessario all’esecuzione del refresh dei canali di I/O specificati.
Tempo
di ciclo
Capitolo 1-4
Processi di supervisione
Programma principale
IORF(97) eseguito
Refresh immediato
Refresh di I/O
Refresh di I/O
Assistenza porta RS232-C
Assistenza porta periferica
AttenzioneAnche se è possibile utilizzare IORF (97) in subroutine ad interrupt, è necessa-
!
rio prestare attenzione al tempo di intervallo delle esecuzioni di IORF (97). Se
IORF (97) viene eseguito troppo frequentemente, è probabile che si verifichi un
errore di sistema irreversibile (FALS 9F) e che il funzionamento venga arrestato
(FALS 9F). L’intervallo delle esecuzioni di IORF (97) deve essere di almeno 1,3
ms + il tempo di esecuzione totale della subroutine ad interrupt.
1-4Funzioni elencate in base all’uso
Funzioni di comando macchina
UsoFunzioneRif.
Ricevere ingressi di conteggio ad alta velocità
(Ad esempio, calcolo della
lunghezza o della posizione tramite codificatore).
Generare un’uscita ad impulsi sulla base di un multiplo di un impulso d’ingresso in modo da sincronizzare il comando di un processo periferico con
quello principale.
Il multiplo del processo periferico (velocità di alimentazione strumenti)
può essere modificato durante il funzionamento calcolando il multiplo da
un altro valore d’ingresso (codificatore) nel processo periferico.
Questo metodo può essere utilizzato per modificare il processo di diversi
prodotti o modelli senza arrestare l’apparecchiatura.
Frequenza massima di conteggio 2 kHz
(monofase).
Frequenza massima di conteggio 5 kHz
(variazione di fase) o 20 kHz (monofase).
Utilizzare ingressi ad interrupt
(modalità contatore) per leggere il
valore corrente senza interrupt.
Utilizzare contatori ad alta velocità per
leggere il valore corrente senza
interrupt.
Sincronizzazione ad impulsi.
W353
16
Funzioni elencate in base all’uso
UsoRif.Funzione
Moltiplicare la frequenza degli impulsi di ingresso da un contatore veloce
mediante un multiplo fisso, convertire il valore fornito in valore analogico
ed emettere come uscita analogica.
Ad esempio, la sincronizzazione della velocità di un trasportatore di alimentazione con la posizione rotazionale dell’elemento principale dell’apparecchiatura (dispositivo per inserimento di etichette) misurata da un
ingresso analogico.
Ricevere impulsi di ingresso in modo affidabile con un tempo di attivazione inferiore rispetto al tempo di ciclo (ingressi da un fotomicrosensore).
Funzioni ad interrupt
Eseguire un posizionamento semplice emettendo impulsi ad un driver del
motore che accetta gli ingressi ad impulsi.
Utilizzare un’uscita con rapporto di lavoro utile variabile per eseguire il
controllo della temperatura per il tempo assegnato.
Regolare in modo semplice ed accurato impostazioni come la velocità
d’alimentazione a bassa velocità quando un trasportatore viene arrestato
temporaneamente.
Ricevere un ingresso analogico ed emettere un’uscita analogica.Modulo di I/O analogico
Ridurre il carico PLC, spazio e cablaggio richiesti controllando l’apparecchiatura con alcuni PLC a bassa capacità disposti vicino all’apparecchiatura piuttosto che con un unico e ingombrante PLC centralizzato.
(Creare un collegamento di I/O remoto con un CompoBus/S master e
CompoBus/S slave).
Eseguire un processo speciale molto rapidamente quando viene attivato un ingresso.
(Ad esempio, attivare una fresa quando un
ingresso ad interrupt viene ricevuto da un
Interruttore a prossimità o da un Interruttore
fotoelettrico).
Conteggiare gli impulsi ON d’ingresso ed
eseguire un processo speciale molto rapidamente quando il conteggio raggiunge il
valore preimpostato.
(Ad esempio, arrestare l’avanzamento
dell’alimentazione quando viene superato
un numero preimpostato di elementi in funzione nel sistema).
Eseguire un processo speciale su un valore
di conteggio preimpostato.
(Ad esempio, tagliare materiali con assoluta
precisione ad una determinata lunghezza).
Eseguire un processo speciale quando il
conteggio resta compreso in un range preimpostato.
(Ad esempio, emettere materiali molto rapidamente quando si resta all’interno di un
determinato range di lunghezza).
Eseguire un processo speciale quando il
tempo del temporizzatore è scaduto.
(Ad esempio, arrestare un trasportatore in
un momento preciso (indipendente dal
tempo di ciclo) dopo che viene rilevato l’elemento in funzione).
Ripetere un processo speciale ad intervalli
regolari.
(Ad esempio, la velocità dell’alimentatore di
lamiere può essere controllata misurando il
segnale d’ingresso da un codificatore ad
intervalli regolari e calcolando la velocità).
Funzione di uscita analogica e
sincronizzazione ad impulsi.
Funzione di ingresso a risposta
rapida.
Ingresso ad interrupt (modalità
ingresso ad interrupt).
Ingresso ad interrupt (modalità
contatore).
Interrupt di contatori veloci generato
quando il conteggio corrisponde al
valore impostato.
Interrupt di contatori ad alta velocità
quando il conteggio resta all’interno
del range impostato.
Interrupt temporizzatore di intervallo
(Modalità monodirezionale).
Interrupt temporizzatore di intervallo
(Modalità interrupt a tempo)
Funzione uscita ad impulsi.
Ingresso analogico + funzione ad
impulsi di uscita con rapporto di lavoro
utile variabile (PWM(––)).
Controlli analogici
(Collegare il modulo di I/O analogico
al modulo CPU).
Modulo di collegamento I/O
CompoBus/S
(Collegare il modulo di collegamento
I/O CompoBus/S al modulo CPU).
Capitolo 1-4
W353
17
esecuzione
Confronto con CPM1A
Capitolo 1-5
Funzioni base
UsoFunzioneRif.
Impostare il tempo di ciclo su un intervallo fisso.Impostare un tempo di ciclo minimo (fisso) nel setup
del PLC.
Arrestare il funzionamento del PLC quando il tempo di
ciclo supera l’impostazione massima.
Mantenere le uscite in posizione ON quando si arresta
il funzionamento del PLC.
Conservare il contenuto della memoria di I/O all’avvio
del funzionamento.
Conservare il contenuto della memoria di I/O quando
viene attivato il PLC.
Eliminare gli effetti di vibrazioni e rumori esterni.Impostare un parametro di tempo di ingresso più lungo
Impostare un tempo di ciclo massimo (orologio) nel
setup del PLC.
Attivare il bit di mantenimento IOM (SR 25212).
Attivare il bit di mantenimento IOM (SR 25212).
Attivare il bit di mantenimento IOM (SR 25212) e impostare il setup del PLC (DM 6601) in modo che lo stato
del bit di mantenimento IOM venga conservato all’avvio.
nel setup del PLC.
Funzioni di manutenzione
UsoFunzioneRif.
Registrare i dati con indicatore tempo.Funzione di clock/calendario.
Individuare gli errori indicati dall’utente per le
condizioni d’ingresso richieste. (È possibile definire gli
errori reversibili ed irreversibili).
Leggere il numero delle interruzioni dell’alimentazione.Il numero delle interruzioni dell’alimentazione viene
Impostare la modalità di funzionamento all’avvio.Impostare la modalità di funzionamento all’avvio nel
FAL(06) definisce gli errori reversibili (il funzionamento
del PLC continua).
FALS(07) definisce gli errori irreversibili (il funzionamento del PLC viene interrotto).
memorizzato in AR 23.
setup del PLC (DM 6600).
W353
W353
Funzioni di comunicazione
UsoFunzioneRif.
Leggere/scrivere i dati della memoria di I/O e
modificare la modalità di funzionamento da un
computer.
Collegare ad un dispositivo seriale come un lettore di
codici a barra o una stampante seriale.
Eseguire un collegamento ad alta velocità con un
terminale programmabile OMRON.
Eseguire un collegamento per scambio dati tra PLC e
PLC con un altro CPM2A o con un PLC CPM1A,
SRM1, CQM1 o C200HX/HG/HE.
Collegare una console di programmazione.Collegare la console di programmazione alla porta
Controllare l’apparecchiatura con un terminale
programmabile e programmare il PLC con un
dispositivo di programmazione.
Comunicazione host link. (Impostare la modalità di
comunicazione su Host link nel setup del PLC).
Comunicazioni a protocollo libero. (Impostare la
modalità di comunicazione su a protocollo libero nel
setup del PLC).
Collegamento NT 1 a 1. (Impostare la modalità di
comunicazione su Collegamento NT 1 a 1 nel setup
del PLC).
Collegamento PLC 1 a 1. (Impostare la modalità di
comunicazione su Collegamento PLC 1 a 1 nel setup
del PLC).
periferica. (Le impostazioni del selettore di
comunicazione del modulo CPU non hanno effetto sul
collegamento).
La porta RS232-C e la porta periferica possono essere
utilizzate contemporaneamente.
Ingressi ad interrupt (modalità d’ingresso ad
interrupt)
Ingressi ad
interrupt
(modalità
Temporizzavallo
Ingressi a
risposta
rapida
Modulo CPU autonomo20, 30, 40, o 60 punti10, 20, 30 o 40 punti
Moduli CPU con moduli di
espansione I/O
Numero massimo di moduliA ciascun modulo CPU è possibile
Modelli disponibiliModuli di espansione I/O,
Bit di ingressoIR 00000... IR 00915Uguale al CPM2A
Bit di uscitaIR 01000... IR 01915Uguale al CPM2A
Bit di lavoro928 bit: IR 02000... IR 04915,
Area SR (relè speciale)448 bit: SR 22800... SR 25515384 bit: SR 23200... SR 25515
Area TR (relè temporaneo)8 bit:TR0... TR7Uguale al CPM2A
Area HR (relè di ritenuta)320 bit: HR 0000... HR 1915Uguale al CPM2A
Area AR (relè ausiliario)384 bit: AR 0000... AR 2315256 bit:
Area LR (relè di collegamento) 256 bit: LR 0000... LR 1515Uguale al CPM2A
Area temporizzatore/contatore 256 bit: TIM/CNT 0... TIM/CNT
Area DM
(memoria
dati)
Area programma, area DM di
sola lettura
Area DM di lettura/scrittura,
area HR, area AR e contatori
Modalità contatoreContatore di incremento
Limite superiore del contatore2 kHz1 kHz
SR 244... SR 247Contiene il PV del contatoreContiene il PV–1 del contatore
Metodo/i di lettura PV del
contatore
Metodo di modifica PV del
contatore
Modalità monodirezionaleSìSì
Modalità interrupt a tempoSìSì
Impostazione della funzione a
risposta rapida
INT(89) (maschera)Non è supportato (ignorato)Supportato
INT(89) (lettura maschera)Lettura stato mascheraLettura del risultato delle
INT(89) (cancellazione)Non è supportato (ignorato)Supportato
Larghezza di impulsi minima50 µs min.200 µs min.
Area lettura/
scrittura
Area di sola
lettura
Setup PLC56 canali (DM 6600... DM 6655)Uguale al CPM2A
Capitolo 1-5
CPM1ACPM2A
Massimo 80, 90, 100 o 120 puntiMassimo 90 o 100 punti
Ai moduli CPU da 30 e 40 punti è
collegare un massimo di 3 moduli.
moduli I/O analogici e moduli di
collegamento I/O CompoBus/S.
Modalità variazione di fase
(bidirezionale)
Modalità incremento
2,5 kHz in modalità variazione di
fase differenziale (bidirezionale),
5 kHz in modalità incremento
–32768... 32767 in modalità
variazione di fase (bidirezionale)
0... 65535 in modalità incremento
Uguale direzione, è possibile che
SV sia uguale
Confronto in base all’ordine di
apparizione nella tabella
Controllo da AR 1 100 a AR 1107
---
Non supportata
uscita ad impulsi
Non supportata
Stato uscita impulsi
Uguale al CPM2A.
Capitolo 1-5
CPM1ACPM2A
20
Confronto con CPM1A
Comunicazioni CompoBus/SÈ possibile collegare un modulo di
collegamento I/O CompoBus/S per
fornire le funzioni CompoBus/S
slave.
Selettore di comunicazioneQuesto selettore determina se le
comunicazioni vengono governate
dalle impostazioni standard o dalle
impostazioni di setup del PLC.
Batteria
Comunicazioni (modulo
CPU)
Parametro tempo di ingressoPuò essere impostato su 1, 2, 3,
BatteriaLitioNessuna (solo backup
Sostituzione batteriaPossibile--Durata/backupDurata di 5 anni a 25°CBackup di 20 giorni a 25°C
Rilevamento errore batteriaSupportato--Porta perifericaConsole di programmazione
(autorilevamento)
Bus periferico (autorilevamento)
Host link a protocollo libero (con
comunicazioni ad inizio slave)
Console di programmazione
(autorilevamento)
Bus periferico (autorilevamento)
Host link
Collegamento PLC 1 a 1
Collegamento NT 1 a 1
Nessuna
Può essere impostato su 1, 2, 4,
8, 16, 32, 64 o 128 ms. (valore
predefinito: 8 ms)
Differenze nel set di istruzioni
Instruzioni aggiunte al CPM2A
MnemonicoNome
TXD(48)TRASFERIMENTO
RXD(47)RICEZIONE
SCL(66)DIMENSIONAMENTO
SCL2(––)VALORE BINARIO SEGNALATO PER DIMENSIONAMENTO BCD
SCL3(––)BCD PER DIMENSIONAMENTO VALORE BINARIO SEGNALATO
SRCH(––)RICERCA DATI
MAX(––)RICERCA MASSIMO
MIN(––)RICERCA MINIMO
SUM(––)CALCOLO SOMMA
FCS(––)FCS CALCULATE
HEX(––)ASCII-IN-ESADECIMALE
AVG(––)VALORE MEDIO
PWM(––)IMPULSO CON RAPPORTO DI LAVORO UTILE VARIABILE
PID(––)CONTROLLO PID
ZCP(––)CONFRONTO DEI RANGE DELLE AREE
ZCPL(––)DOPPIO CONFRONTO DEI RANGE DELLE AREE
NEG(––)COMPLEMENTO 2’S
ACC(––)CONTROLLO ACCELERAZIONE
STUP(––)MODIFICA SETUP DI RS232-C
SYNC(––)CONTROLLO SINCRONIZZATO DEGLI IMPULSI
BINL(58)BCD DOPPIO PER VALORE BINARIO DOPPIO
BCDL(59)VALORE BINARIO DOPPIO PER BCD DOPPIO
TMHH(––)TEMPORIZZATORE A VELOCITA’ MOLTO ALTA
TIML(––)TEMPORIZZATORE LUNGO
SEC(––)ORE IN SECONDI
HMS(––)SECONDI IN ORE
21
Confronto con CPM1A
Capitolo 1-5
Istruzioni con caratteristiche modificate
MnemonicoNomeCPM2ACPM1A
INI(61)CONTROLLO
MODALITA’
PRV(62)LETTURA PV DEL
CONTATORE AD ALTA
VELOCITA’
CTBL(63)CARICAMENTO
TABELLA DI
CONFRONTO
PULS(65)IMPULSI IMPOSTATISupporta caratteristiche di impulsi assoluti, ma il
INT(89)CONTROLLO
INTERRUPT
Supporta le operazioni di modifica del PV di
ingresso (modalità contatore) ad interrupt.
Supporta le operazioni di modifica del PV di uscita
ad impulsi.
Supporta le operazioni di arresto del controllo di
sincronizzazione ad impulsi.
Supporta le operazioni di lettura del PV di ingresso
(modalità contatore) ad interrupt.
Supporta le operazioni di lettura del PV di uscita ad
impulsi.
Il conteggio viene confrontato con i valori di arrivo
nella apposita tabella di confronto.
sistema di coordinate deve essere impostato su
coordinate assolute.
Supporta un interrupt di conteggio per il contatore di
incremento.
Non supporta q ueste o perazioni.
Non supporta q ueste o perazioni.
Il conteggio viene confrontato con i valori di
arrivo in base all’ordine i n
cui tali valori vengono
visualizzati nella apposita
tabella di confronto.
Non supporta caratteristiche di impulsi assoluti.
Non supporta questa funzione di interrupt.
AttenzionePrima di utilizzare un programma del CPM1A contenente una o più istruzioni
!
Assegnazione codici
funzioni aggiunte
della tabella sopra riportata, controllare il programma per accertarsi che funzionerà correttamente e modificare il programma se necessario. Il CPM2A
potrebbe non funzionare correttamente se un programma del CPM1A con queste istruzioni viene trasferito ed eseguito senza essere stato modificato.
Le tre istruzioni riportate di seguito rappresentano codici di funzioni assegnate e
non utilizzate nel CPM1A.
La tabella seguente indica le differenze all’interno dell’area SR. (PV rappresenta l’abbreviazione di valore corrente).
PV dell’uscita ad impulsi uguale a 0SR 228... SR 229
PV dell’uscita ad impulsi uguale a 1SR 230... SR 231
Bit di reset del PV dell’uscita ad impulsi
uguale a 0
Bit di reset del PV dell’uscita ad impulsi
uguale a 1
Bit di reset della porta RS232-CSR 25209
Flag di errore batteriaSR 25308
Modifica del flag di setup della porta
RS232-C
Capitolo 1-5
FunzioneCPM2ACPM1A
Non
supportato
SR 25204
SR 25205
SR 25312
Differenze area AR
La tabella seguente indica le differenze all’interno dell’area AR.
FunzioneCPM2ACPM1A
Dati clock/calendarioAR 17... AR 21
Codice errore di comunicazione RS232-CAR 0800... AR 0803
Flag di errore RS232-CAR 0804
Flag attivato di trasmissione RS232-CAR 0805
Flag completato di ricezione RS232-CAR 0806
Flag overflow di ricezione RS232-CAR 0807
Flag completato di ricezione porta perifericaAR 0814
Flag overflow di ricezione porta perifericaAR 0815
Contatore di ricezione RS232-CAR 09
Flag di confronto contatori rapidiAR 1108
Flag overflow/underflow di contatori rapidiAR 1109
Condizione 0 dell’uscita ad impulsiAR 1111
Flag overflow/underflow con PV dell’uscita ad
impulsi uguale a 0
Flag impostato su quantità di impulsi
dell’uscita ad impulsi uguale a 0
Flag completato di uscita 0 dell’uscita ad
impulsi
Flag overflow/underflow con PV dell’uscita ad
impulsi uguale a 1
Flag impostato su quantità di impulsi
dell’uscita ad impulsi uguale a 1
Flag completato di uscita 1 dell’uscita ad
impulsi
Stato di uscita 1 dell’uscita ad impulsiAR 1215
Contatore di alimentazione su OFFAR 23 (Vedi nota)AR 10
AR 1112
AR 1113
AR 1114
AR 1212
AR 1213
AR 1214
Non
supportato
Nota I programmi del CPM1A che utilizzano AR 10 (contatore di alimentazione su
OFF) non possono essere utilizzati dal CPM2A senza modificare il programma.
Nel CPM2A, il contatore di alimentazione su OFF si trova in AR 23.
23
Confronto con CPM1A
Capitolo 1-5
Differenze area DM
La tabella seguente indica le differenze all’interno dell’area DM diverse da
quelle relative al setup del PLC.
FunzioneCPM2ACPM1A
Area del registro di erroreDM 2000... DM 2021DM 1000... DM 1021
Nota I programmi del CPM1A che utilizzano l’area del registro di errore non possono
essere utilizzati dal CPM2A senza modificare il programma quando si cambia la
posizione dell’area del registro di errore.
La tabella seguente indica le differenze di setup del PLC.
FunzioneCPM2ACPM1A
Impostazione assistenza porta RS232-CDM 6616 bit 00... 07
Attivazione tempo di assistenza porta
RS232-C
Sistema di coordinate dell’uscita ad impulsi
uguale a 0
Sistema di coordinate dell’uscita ad impulsi
uguale a 1
Selettore impostazioni di comunicazione
RS232-C
Impostazioni di controllo CTS della porta
RS232-C
Canali di collegamento porta RS232-C per
collegamento PLC 1 a 1
Modalità di comunicazione porta RS232-CDM 6645 bit 12... 15
Velocità di trasmissione porta RS232-CDM 6646 bit 00... 07
Formato trama della porta RS232-CDM 6646 bit 08... 15
Ritardo trasmissione della porta RS232-CDM 6647
Numero di nodo host link della porta RS232-CDM 6648 bit 00... 07
Attivazione codice di avvio a protocollo libero
della porta RS232-C
Attivazione codice di fine a protocollo libero
della porta RS232-C
Impostazioni codice di avvio a protocollo libero
della porta RS232-C
Impostazioni codice di fine a protocollo libero
della porta RS232-C o numero di byte ricevuti
Attivazione codice di avvio a protocollo libero
della porta periferica
Attivazione codice di fine a protocollo libero
della porta periferica
Impostazione codice di avvio a protocollo
libero della porta periferica
Impostazioni codice di fine a protocollo libero
della porta periferica o numero di byte ricevuti
Impostazioni rilevamento di errore batteriaDM 6655 bit 12... 15
DM 6616 bit 08... 15
DM 6629 bit 00... 03
DM 6629 bit 04... 07
DM 6645 bit 00... 03
DM 6645 bit 04... 07
DM 6645 bit 08... 11
DM 6648 bit 08... 11
DM 6648 bit 12... 15
DM 6649 bit 00... 07
DM 6649 bit 08... 15
DM 6653 bit 08... 11
DM 6653 bit 12... 15
DM 6654 bit 00... 07
DM 6654 bit 08... 15
Non sup–
portato
Non sup–
portato
1-6Preparazione al funzionamento
Quando si imposta un sistema CPM2A, è necessario seguire le procedure riportate di seguito.
1, 2, 3...
24
1. Programmazione del sistema
• Selezionare un modulo CPU e i moduli di espansione del CPM2A con le
caratteristiche richieste dal sistema di controllo.
• Programmare i circuiti di sicurezza esterni come circuiti a interblocco e circuiti limitatori.
Per ulteriori informazioni, fare riferimento a
cauzioni di programmazione
2. Installazione
2-1 Caratteristiche e 3-1 Pre-
.
Confronto con CPM1A
Capitolo 1-5
• Installare il modulo CPU. (Montaggio superficiale o installazione guida
DIN).
• Installazione modulo/i di espansione.
Per ulteriori informazioni, fare riferimento a
3-4 Cablaggio e collegamenti
3. Cablaggio
• Cablare l’alimentazione e i dispositivi di I/O.
• Collegare, se necessario, i dispositivi di comunicazione.
• Collegare la console di programmazione.
Per ulteriori informazioni, fare riferimento a
4. Impostazioni iniziali
• Posizionare su OFF il selettore di comunicazione del modulo CPU, se
necessario (con il selettore in posizione OFF, le comunicazioni con i dispositivi ad eccezione della console di programmazione vengono governati
dalle impostazioni di setup del PLC).
• Collegare la console di programmazione, impostare il selettore di modalità in modalità PROGRAM e attivare il PLC.
• Controllare gli indicatori LED del modulo CPU e il display della console di
programmazione.
• Cancellare la memoria del PLC (cancellazione completa).
• Eseguire le impostazioni di setup del PLC.
Per ulteriori informazioni, fare riferimento a
5. Creazione di un programma a relè
• Creare un programma a relè per controllare il sistema.
Per ulteriori informazioni, fare riferimento al
6. Scrittura del programma a relè nel PLC
• Scrivere il programma a relè nel PLC mediante la console di programmazione o trasferire il programma al PLC dal software di supporto.
Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla
tivi di programmazione
7. Esecuzione test
• Controllare il cablaggio di I/O in modalità PROGRAM.
• Controllare l’esecuzione del programma di debug in modalità MONITOR.
Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla
elaborazione errori
.
.
.
3-3 Installazione del CPM2A
3-4 Cablaggio e collegamenti
3-3 Installazione CPM2A
Manuale di programmazione
Sezione 4 Utilizzo dei disposi-
Sezione 5 Esecuzione test ed
e
.
.
.
25
Confronto con CPM1A
Capitolo 1-5
26
CAPITOLO 2
Caratteristiche e componenti dei moduli
Il seguente capitolo descrive le caratteristiche tecniche dei moduli che costituiscono un PLC CPM2A e illustra i principali
componenti dei moduli.
Resistenza di isolamento 20 MΩ min. (a 500 Vc.c.) tra i terminali esterni c.a. e i terminali di protezione terra
Rigidità dielettrica 2300 Vc.a. 50/60 Hz per 1 minuto tra i terminali di protezione di terra e i terminali
Immunità ai disturbi1500 Vp-p, larghezza impulso: 0,1...1 µs, tempo di salita: 1 ns (mediante
Resistenza alle vibrazioni10... 57 Hz, 0,075-mm in ampiezza, 57... 150 Hz, accelerazione: 9,8 m/s2 in X, Y, e Z
Resistenza agli urti147 m/s2 tre volte nelle direzioni X, Y e Z
Temperatura ambienteOperativa: 0°... 55°C
Umidità10%... 90% (senza condensa)
AtmosferaLibera da gas corrosivi
Dimensioni vite terminaleM3
Risposta interrupt di
alimentazione
Peso modulo
CPU
Peso modulo di espansione I/OModuli con 20 punti I/O:300 g max.
c.a.100... 240 Vc.a., 50/60 Hz
c.c.24 Vc.c.
c.a.85... 264 Vc.a.
c.c.20,4... 26,4 Vc.c.
c.a.60 VA max.
c.c.20 W max.
c.a.60 A max.
c.c.20 A max.
Tensione
alimentazione
Capacità di
uscita
c.a.650 g max.700 g max.800 g max.1000 g max.
c.c.550 g max.600 g max.700 g max.900 g max.
24 Vc.c.
300 mA: Utilizzo solo per i dispositivi di ingresso. Non può essere utilizzata da uscite
di azionamento
(quando la tensione esterna fornisce una corrente eccessiva o subisce un corto circuito,
la tensione dell’alimentazione esterna diminuisce e il PLC smette di funzionare).
esterni c.a., corrente di fuga: 10 mA max.
simulazione disturbi)
per 80 minuti per ciascuna direzione
(coefficiente di tempo; 8 minuti × coefficiente 10 = tempo totale 80 minuti)
Di stoccaggio: –20° ... 75°C
c.a.: 10 ms min.
c.c.: 2 ms min.
(si verifica un’interruzione dell’alimentazione se l’alimentazione scende sotto l’85%
della tensione nominale per un periodo superiore alla risposta dell’interrupt di
alimentazione)
Moduli con 8 punti di uscita: 250 g max.
Moduli con 8 punti di uscita: 200 g max.
Moduli I/O analogici:150 g max.
Moduli coll. I/O CompoBus/S:200 g max.
Moduli CPU con
30 punti I/O
Moduli CPU con
40 punti I/O
Moduli CPU con
60 punti I/O
28
CaratteristicheSezione 2-1
2-1-2Caratteristiche
Caratteristiche
Metodo di controlloMetodo programma memorizzato
Metodo di controllo I/OScansione ciclica con uscita diretta; è possibile eseguire il refresh immediato con IORF(97)
Linguaggio di programmazione Diagramma a relè
Lunghezza istruzione
Istruzioni
Tempo di esecuzioneIstruzioni di base: 0,64 µs (istruzione LD)
Capacità del programma4096 canali
Capacità
max. di
I/O
Bit di ingressoIR 00000... IR 00915 (i canali non utilizzati come bit di ingresso possono essere utilizzati
Bit di uscitaIR 01000... IR 01915 (i canali non utilizzati come bit di uscita possono essere utilizzati
Bit di lavoro928 bit: IR 02000... IR 04915 e IR 20000... IR 22715
Bit speciali (area SR)448 bit: SR 22800... SR 25515
Bit temporanei (area TR)8 bit (TR0... TR7)
Bit di mantenimento (area HR)320 bit: HR 0000... HR 1915 (canali HR 00... HR 19)
Bit ausiliari (area AR)384 bit: AR 0000... AR 2315 (canali AR 00... AR 23)
Link relè (area LR)256 bit: LR 0000... LR 1515 (canali LR 00... LR 15)
Temporizzatori/contatori256 temporizzatori/contatori (TIM/CNT 000... TIM/CNT 255)
Gestione degli interruptInterrupt esterni: 4 (condivisi da ingressi ad interrupt esterni (modalità contatore) e
Interrupt temporizzatore di
intervallo
Contatore veloceUn contatore veloce: 20 kHz monofase o 5 kHz bifase (metodo di conteggio lineare)
Ingressi ad interrupt
(modalità contatore)
Uscita ad impulsiDue punti senza accelelerazione/decelerazione, 10 Hz... 10 kHz ciascuno e controllo
Controllo sincronizzato degli
impulsi
Ingressi a risposta rapidaQuattro punti (larghezza minima impulsi d’ingresso: 50 µs max.)
Controlli analogici2 controlli, range impostazioni: 0... 200
Parametro tempo d’ingresso
(tempo di risposta ON =
tempo di risposta OFF)
CPU20 punti30 punti40 punti60 punti
Con moduli di
espansione I/O
1 step per istruzione, 1... 5 canali per istruzione
Istruzioni base:14
Sola lettura: 456 canali (DM 6144... DM 6599)
Setup PLC: 56 canali (DM 6600... DM 6655)
*Il Registro di errori si trova in DM 2000... DM 2021.
ingressi a risposta rapida)
1 (in modalità interrupt programmato o in modalità interrupt singolo)
Interrupt del contatore: 1 (confronto del valore impostato o confronto del range di valore
impostato)
4 ingressi (condivisi da ingressi ad interrupt esterni (modalità contatore) e ingressi a
risposta rapida)
Interrupt contatore: 4 (condivisi da ingressi ad interrupt esterni e ingressi a risposta
rapida)
direzionale.
Un punto con accel./decel. trapezioidale, 10 Hz... 10 kHz e controllo direzionale.
Due punti con uscite di rapporto lavoro utile variabile (le uscite ad impulsi possono essere
utilizzate solo con uscite a transistor e non con uscite a relè).
Un punto: un’uscita ad impulsi può essere creata associando il contatore veloce alle
uscite ad impulsi e moltiplicando la frequenza degli impulsi di uscita dal contatore veloce
tramite un fattore fisso (questa uscita diventa possibile solo con le uscite a transistor e
non è utilizzabile con le uscite a relè).
Può essere impostato su tutti i punti di ingresso.
(1 ms, 2 ms, 3 ms, 5 ms, 10 ms, 20 ms, 40 ms o 80 ms)
29
CaratteristicheSezione 2-1
Caratteristiche
Funzione di clockIndica secondi, minuti, giorno, giorno della settimana, mese e anno.
(Backup eseguito dalla batteria)
Funzioni di comunicazionePorta periferica incorporata: Supporta connessioni host link a protocollo libero, bus
periferici o console di programmazione.
Porta RS232-C incorporata: Supporta connessioni host hink, senza protocollo, di
collegamento modulo slave 1 a 1, modulo master 1 a 1 o NT 1 a 1.
Funzioni fornite dai moduli di
espansione
Protezione memoria (note 1
e 2)
Backup memoria (note 1 e 2) Memoria flash: programma, area DM di sola lettura e setup del PLC.
Funzioni di autodiagnosticaErrore modulo CPU (watchdog timer), errore bus I/O, errore batteria e errore memoria.
Controlli programmaIstruzioni senza END, errori di programmazione (controllati all’avvio del funzionamento).
Modulo I/O analogico: È dotato di 2 ingressi analogici e 1 uscita analogica.
Modulo di collegamento I/O CompoBus/S: È dotato di 8 ingressi e 8 uscite CompoBus/S slave.
Il contenuto dell’area HR, dell’area AR, del programma, dell’area DM di lettura/scrittura e i
valori del contatore memorizzati durante le interruzioni dell’alimentazione.
Backup batteria: il backup dell’area DM di lettura/scrittura, delle area HR, dell’area AR e
dei valori del contatore viene eseguito da una batteria (la durata della batteria è di circa 5
anni a 25°C)
Note1. Il backup dell’area DM, dell’area HR, dell’area AR e dei valori del contatore
viene eseguito dalla batteria incorporata nel modulo CPU. Se la batteria è
scarica, il contenuto delle aree verrà perso e i valori dei dati saranno ripristinati sui valori predefiniti.
2. Il contenuto dell’area del programma, dell’area DM di sola lettura (DM 6144
a DM 6599) e del setup del PLC (DM 6600 a DM 6655) viene memorizzato
nella memoria flash. Il contenuto di queste aree verrà letto dalla memoria
flash alla successiva accensione anche se la batteria di backup è scarica.
Quando vengono apportate delle modifiche in una di queste aree, scrivere i
nuovi valori nella memoria flash passando il CPM2A in modalità MONITOR
o RUN oppure spegnendo e riaccendendo il sistema.
30
CaratteristicheSezione 2-1
2-1-3Caratteristiche I/O
Caratteristiche di ingresso del modulo CPU
IngressiCaratteristiche
Tensione di ingressoTutti24 Vc.c.
Impedenza di ingresso
IN00000... IN000012,7 kΩ
IN00002... IN000063,9 kΩ
IN00007 e successivi4,7 kΩ
Corrente di ingresso
IN00000... IN000018 mA tipico
IN00002... IN000066 mA tipico
IN00007 e successivi5 mA tipico
Tensione/corrente ON
IN00000... IN0000117 Vc.c. min., 5 mA
IN00002 e successivi14,4 Vc.c. min., 3 mA
Tensione/corrente OFFTutti5,0 Vc.c. max., 1 mA
Ritardo all’eccitazioneTutti1... 80 ms max. Impostazione predefinita: 10 ms (nota)
Ritardo alla diseccitazione Tutti1... 80 ms max. Impostazione predefinita: 10 ms (nota)
Configurazione circuito
IN00000... IN00001
+10%
/
–15%
COM
IN
IN
2,7 kΩ
0,01 µF
680 Ω
LED ingresso
Circuiti
interni
IN00002... IN00006
IN00007 e successivi
COM
COM
IN
IN
750 Ω
3,9 kΩ
IN
IN
750 Ω
4,7 kΩ
LED ingresso
LED ingresso
Circuiti
interni
circuiti
interni
Nota Il parametro del tempo di ingresso può essere impostato su 1, 2, 3, 5, 10, 20, 40,
o 80 ms nel setup del PLC.
Ingressi contatore veloce
Gli ingressi IN00000... IN00002 possono e ssere u tilizzati c ome i ngressi del c ontatore veloce c osì c ome i ndicato n ella t abella s eguente. L a f requenza m assima di
conteggio è d i 5 k Hz i n m odalità a f asi d ifferenziali e d i 2 0 k Hz nelle altre m odalità.
Ingressi
Modalità a fasi
differenziali
Modalità di ingresso
impulso e direzione
IN00000 Ingresso impulsivo fase A Ingresso impulsivoIngresso impulsivo a
IN00001 Ingresso impulsivo fase B Ingresso direzioneIngresso impulsivo in
IN00002 Ingresso impulsivo fase Z oppure ingresso di reset hardware (IN00002 può essere utilizzato come un
ingresso normale quando non è usato come ingresso del contatore veloce)
Function
Modalità di ingresso a
incremento e
decremento
incremento
decremento
Modalità incremento
Ingresso impulsivo a
incremento
Ingresso normale
31
CaratteristicheSezione 2-1
I tempi di ampiezza impulsiva minima per gli ingressi IN00000 (ingresso fase A)
e IN00001 (ingresso fase B) sono i seguenti:
Modalità di ingresso impulso e direzione,
modalità di ingresso a incremento e
decremento, modalità incremento
50 µs min.
12,5 µs
min.
12,5 µs
min.
Fase A
Fase B
Modalità a fasi differenziali
100 µs min.
T1T2T3T
T
4
T
T
T
2
3
: 12,5 µs min.
4
1
Il tempo di ampiezza impulsiva minima per l’ingresso IN00002 (ingresso fase Z)
è il seguente:
50 µs min.
Fase Z
500 µs min.
Ingressi ad interrupt
Gli ingressi IN00003... IN00006 possono essere utilizzati come ingressi ad
interrupt (modalità di ingresso ad interrupt o modalità contatore) e ingressi a
risposta rapida. Il tempo di ampiezza impulsiva minima per questi ingressi è 50
µs.
Caratteristiche di ingresso dei moduli di espansione
Caratteristiche
Tensione d’ingresso24 Vc.c.
Impedenza d’ingresso4,7 kΩ
Corrente d’ingresso5 mA tipico
Tensione ON14,4 Vc.c. min.
Tensione OFF5,0 Vc.c. max.
Ritardo all’eccitazione1... 80 ms max. Impostazione predefinita: 10 ms (nota)
Ritardo alla diseccitazione1... 80 ms max. Impostazione predefinita: 10 ms (nota)
Configurazione circuito
Nota Il parametro del tempo di ingresso può essere impostato su 1, 2, 3, 5, 10, 20, 40,
AttenzioneNon applicare al terminale d’ingresso una tensione superiore alla tensione
!
+10%
/
–15%
COM
IN
IN
750 Ω
4,7 kΩ
LED ingresso
o 80 ms nel setup del PLC.
nominale. Potrebbe causare danni al prodotto oppure un incendio.
circuiti
interni
32
CaratteristicheSezione 2-1
Caratteristiche di uscita del modulo CPU e del modulo di espansione I/O
Uscite a relè
Caratteristiche
20CDR-30CDR-40CDR-60CDR-
Capacità massima di
commutazione
Capacità di commutazione
2 A, 250 Vc.a. (cosϕ = 1)
2 A, 24 Vc.c. (4 A/comune)
OUT01000... OUT01001:20 µs max.
OUT01002 e successivi:0,1 ms max.
OUT01000... OUT01001:40 µs max. per 4,5... 26,4 V, 10... 100 mA
alla
disecc.
OUT01002 e successivi:1 ms max.
Fusible1 fusibile/uscita (non sostituibile dall’utente)1 fusibile/comune
Configu–
Uscite di NPN
razione
circuito
circuiti
interni
30CDT-D
30CDT1-D
0,8 A/comune
2,4 A/modulo
(nota 2)
LED
uscita
40CDT-D
40CDT1-D
0,8 A/comune
3,2 A/modulo
(nota 2)
60CDT-D
60CDT1-D
0,8 A/comune
4,8 A/modulo
(nota 2)
0,1 ms max. per 4,5... 30 V, 10... 200 mA
Uscite di PNP
OUT
OUT
COM (–)
24 Vc.c.
Circuiti
interni
LED
uscita
8ET
8ET1
0,9 A/comune
1,8 A/modulo
(nota 2)
COM (+)
24 Vc.c.
OUT
20EDT
20EDT1
24 Vc.c.
+10%
0,3 A/uscita
0,9 A/comune
1,8 A/modulo
0,1 ms max.
1 ms max.
(24 Vc.c.
+10%
5... 300 mA)
(non sostibuile
dall’utente)
/
–5%
/
–5%
,
OUT
Note1. Quando si utilizza OUT01000 o OUT01001 come uscita ad impulsi, colle-
gare resistenze fittizie come richiesto per portare la corrente di carico tra
0,01 e 0,1 A. Se la corrente di carico è inferiore a 0,1 A, il tempo di risposta
ON-OFF sarà inferiore e non verranno emessi impulsi veloci (uscite a transistor di tipo origine). Se la corrente di carico è superiore a 0,1 A, il transistor
genererà più calore e potrebbe danneggiare i componenti.
2. Il totale per OUT01000... OUT 01003 deve essere di 0,8 A massimo. Se la
temperatura ambiente viene mantenuta al di sotto di 50 °C, è tuttavia possibile utilizzare fino a 0,9 A/comuni.
AttenzioneNon applicare al terminale di uscita una tensione superiore alla capacità di com-
!
mutazione massima. Potrebbe causare danni al prodotto o incendi.
34
Descrizione dei moduli
2-2Descrizione dei moduli
2-2-1Descrizione delle CPU
Moduli CPU con 20 o 30 terminali I/O
2. Terminale di terra operativo
(solo per alimentazioni c.a.)
1. Terminali ingresso alimentazione
Sezione 2-2
3. Terminale di protezione terra
5. Terminali di ingresso
10. Controlli analogici
11. Porta periferica
7. Indicatori stato PLC
14. Vano batteria
4. Terminali esterni di alimentazione
(solo per alimentazioni c.a.)
Moduli CPU con 40 terminali I/O
8. Indicatori di ingresso
(0CH solo per moduli
CPU 16 punti)
12. Porta RS232-C
15. Copertura
connettore di
espansione
13. Selettore comunicazione
9. Indicatori di uscita
(10CH solo per moduli
CPU 20 punti)
6. Terminali di uscita
Moduli CPU con 60 terminali I/O
Descrizione dei componenti delle CPU
1, 2, 3...
1. Terminali di ingresso alimentazione
Consentono il collegamento all’alimentazione (100... 240 Vc.a. o 24 Vc.c.).
2. Terminale di terra operativo ()
Accertarsi che il terminale sia messo a terra (solo PLC tipo c.a.) per aumen-
tare l’immunità al rumore e ridurre i rischi di scosse elettriche.
35
Descrizione dei moduli
Sezione 2-2
3. Terminale di protezione terra ()
Accertarsi che il terminale sia messo a terra per ridurre i rischi di scosse elet-
triche.
4. Terminali esterni di alimentazione
I PLC CPM2A sono dotati di terminali di uscita alimentazione a 24-Vc.c. per
fornire l’alimentazione ai dispositivi di ingresso (solo PLC tipo c.a.).
5. Terminali di ingresso
Collegano il modulo CPU ai dispositivi di ingresso esterni.
6. Terminali di uscita
Collegano il modulo CPU ai dispositivi di uscita esterni.
7. Indicatori stato PLC
Questi indicatori indicano lo stato operativo del PLC così come riportato
nella tabella seguente.
IndicatoreStatoSignificato
PWR
(verde)
RUN
(verde)
COMM
(giallo)
ERR/ALARM
(rosso)
8. Indicatori di ingresso
Gli indicatori di ingresso si accendono quando il terminale d’ingresso corri-
spondente si trova in posizione ON. Si accendono ugualmente durante il
refresh di I/O.
In caso di errore irreversibile, gli indicatori d’ingresso verranno modificati:
ONL’alimentazione viene fornita al PLC.
OFFL’alimentazione non viene fornita al PLC.
ONIl PLC funziona in modalità RUN o MONITOR.
OFFIl PLC si trova in modalità PROGRAM oppure si è
verificato un errore irreversibile.
AttivoI dati vengono trasferiti attraverso la porta periferica
o la porta RS232-C.
OFFI dati non vengono trasferiti attraverso la porta
periferica o la porta RS232-C.
ONSi è verificato un errore irreversibile (il
funzionamento del PLC si arresta).
AttivoSi è verificato un errore non irreversibile (il
funzionamento del PLC continua).
OFFIndica il funzionamento normale.
Errore irreversibileIndicatori di ingresso
Errore modulo CPU, errore bus
I/O o eccesso di moduli I/O
Errore di memoria o errore
FALS (irreversibile)
Posizione OFF.
Gli indicatori assumono lo stato del segnale di
ingresso, ma lo stato di ingresso non verrà
aggiornato nella memoria.
Note a) Quando gli ingressi ad interrupt vengono utilizzati in modalità di
ingresso ad interrupt, è possibile che l’indicatore non si accenda
anche quando vengono soddisfatte le condizioni di interrupt se la
permanenza dell’ingresso in posizione ON non è sufficiente.
b) Quando vengono utilizzati i contatori veloci, è possibile che l’indi-
catore d’ingresso non si accenda se l’impulso d’ingresso risulta
troppo rapido.
9. Indicatori di uscita
Gli indicatori di uscita si accendono quando il terminale di uscita corrispon-
dente si trova in posizione ON. Gli indicatori vengono modificati solo
durante il refresh di I/O. Quando vengono utilizzate le uscite ad impulsi, l’indicatore resterà sempre acceso durante l’emissione degli impulsi.
10. Controlli analogici
Regolare questi controlli per modificare le impostazioni analogiche (0...
200) in IR 250 e IR 251.
36
Descrizione dei moduli
Sezione 2-2
11. Porta periferica
Collega il PLC ad un dispositivo di programmazione (incluse le console di
programmazione), computer host o dispositivo esterno standard.
12. Porta RS232-C
Collega il PLC ad un dispositivo di programmazione (escluse le console di
programmazione), computer host, terminale programmabile o dispositivo
esterno standard.
Assegnazione dei pin della
porta RS232-C
FG
1
SD
2
RD
3
RTS
4
CTS
5
13. Selettore di comunicazione
Questo selettore determina se la porta periferica o la porta RS232-C utiliz-
zeranno le impostazioni di comunicazione di setup del PLC oppure le impostazioni standard.
6
7
8
9
DCD
DSR
DTR
SG
(Impostazione predefinita su OFF)
OFFLa porta periferica e la porta RS232-C funzionano in base alle
ONLa porta periferica e la porta RS232-C funzionano in base alle
impostazioni di comunicazione di setup del PLC, fatta eccezione per
una console di programmazione collegata alla porta periferica.
impostazioni di comunicazione standard, fatta eccezione per le
console di programmazione collegate alla porta periferica.
Nota Le impostazioni del selettore non influenzano le comunicazioni con
una console programmabile collegata alla porta periferica, ma la
porta RS232-C.
14. Batteria
La batteria esegue il backup della memoria nel modulo CPU.
15. Connettore di espansione
Collega il m odulo C PU d el P LC a d u n m odulo d i e spansione ( modulo d i e span-
sione I/O, modulo I/O analogico o modulo di collegamento I /O CompoBus/S).
È possibile collegare fino a 3 moduli di espansione ad un modulo CPU.
2-2-2Componenti del modulo di espansione I/O
Modulo di espansione I/O con 20 terminali I/O
1. Terminali di ingresso
3. Indicatori di ingresso
5. Cavo di collegamento del modulo di
espansione I/O
6. Connettore di espansione
4. Indicatori di uscita
2. Terminali di uscita
37
Descrizione dei moduli
Sezione 2-2
Modulo di espansione I/O con 8 terminali di ingresso
1. Terminali di ingresso
5. Cavo di collegamento del modulo di
espansione I/O
Modulo di espansione I/O con 8 terminali di uscita
5. Cavo di collegamento del modulo di
espansione I/O
1, 2, 3...
1. Terminali di ingresso
Collegano il modulo CPU ai dispositivi di ingresso esterni.
2. Terminali di uscita
Collegano il modulo CPU ai dispositivi di uscita esterni.
3. Indicatori di ingresso
Gli indicatori di ingresso si accendono quando il corrispondente terminale di
ingresso si trova su ON.
4. Indicatori di uscita
Gli indicatori di uscita si accendono quando il corrispondente terminale di
uscita si trova su ON.
5. Cavo di collegamento del modulo di espansione I/O
Collega il modulo di espansione I/O al connettore di espansione del modulo
CPU del PLC o ad un altro modulo di espansione.
04 05 06 07
3. Indicatori di ingresso
6. Connettore di espansione
1. Terminali di ingresso
2. Terminali di uscita
4. Indicatori di uscita
04 05 06 07
6. Connettore di espansione
2. Terminali di uscita
38
AttenzioneNon toccare il cavo di collegamento del modulo di espansione I/O quando il
!
sistema è acceso in m odo d a e vitare m alfunzionamenti d ovuti a ll’elettricità s tatica.
6. Connettore di espansione
Collega ad un altro modulo di espansione (modulo di espansione I/O,
modulo I/O analogici o modulo di collegamento I/O CompoBus/S). È possibile collegare ad un modulo CPU un massimo di 3 moduli di espansione.
Descrizione dei moduli
2-2-3Componenti del modulo I/O analogico
Sezione 2-2
3. Connettore di espansione
2. Cavo di collegamento del modulo di
espansione I/O
1, 2, 3...
AttenzioneNon toccare il cavo di collegamento del modulo di espansione I/O quando il
!
1. Terminali I/O analogici
Collegano il modulo ai dispositivi di ingresso analogico e ai dispositivi di
uscita analogica.
2. Cavo di collegamento del modulo di espansione I/O
Collega il modulo di espansione I/O analogici o un altro modulo di espansione al connettore di espansione sul modulo CPU. Il cavo viene collegato al
modulo I/O analogici e non può essere rimosso.
sistema è acceso in m odo d a e vitare m alfunzionamenti d ovuti a ll’elettricità s tatica.
3. Connettore di espansione
Collega ad un altro modulo di espansione (modulo di espansione I/O,
modulo I/O analogici o modulo di collegamento I/O CompoBus/S). È possibile collegare ad un modulo CPU un massimo di 3 moduli di espansione.
1. Terminali I/O analogici
39
Descrizione dei moduli
Sezione 2-2
2-2-4Componenti del modulo di collegamento I/O CompoBus/S
2. Commutatore DIP
3. Indicatori LED
4. Cavo di collegamento
del modulo di espansione
I/O
5. Connettore di
espansione
1. Terminali CompoBus/S
INDIRIZZO NODO
124
ON
8
DR
HOLD
1, 2, 3...
1. Terminali CompoBus/S
Sono compresi il terminale di livello dati di comunicazione CompoBus/S, i
terminali +/– alimentazione di comunicazione e i terminali NC. L’alimentazione viene fornita dal modulo internamente.
2. DIP Switch
Il banco di DIP switch imposta l’indirizzo di nodo del modulo, la modalità di
comunicazione e determina se le uscite verranno cancellate in caso si verifichi un errore di comunicazione.
PinFunzione
1... 4
(indicati
da 1, 2,
4 e 8)
SW1
DRON: Modalità di comunicazione a lunga distanza
HOLDON: Mantiene le uscite quando si verifica un errore di comunicazione.
Questi pin impostano l’indirizzo nodo del modulo utilizzando i pin del
commutatore DIP come cifre binarie. (1 = ON)
OFF: Cancella le uscite quando si verifica un errore di comunicazione.
Nota La modalità di comunicazione a lunga distanza può essere utilizzata solo
quando si è collegati ad uno dei moduli master seguenti: C200HW -SRM21-V1,
CQM1-SRM21-V1 o SRM1-C0-V2.
3. Indicatori LED
Questi indicatori indicano lo stato di comunicazione CompoBus/S.
IndicatoreStatoSignificato
COMM
(giallo)
ERR (rosso)
ONComunicazione in corso.
OFFErrore di comunicazione o comunicazione interrotta.
ONErrore di comunicazione.
OFFComunicazione regolare o assente.
4. Cavo di collegamento del modulo di espansione I/O
Collega il modulo di collegamento I/O CompoBus/S al connettore di espansione o ad un altro modulo di espansione sul modulo CPU del PLC.
AttenzioneNon toccare il cavo di collegamento del modulo di espansione I/O quando il
!
sistema è acceso in m odo d a e vitare m alfunzionamenti d ovuti a ll’elettricità s tatica.
5. Connettore di espansione
Collega ad un altro modulo di espansione (modulo di espansione I/O,
modulo I/O analogici o modulo di collegamento I/O CompoBus/S). È possibile collegare ad un modulo CPU un massimo di 3 moduli di espansione.
40
CAPITOLO 3
Installazione e cablaggio
Il seguente capitolo contiene informazioni sull’installazione ed il cablaggio di un PLC CPM2A. Seguire attentamente le procedure e le precauzioni riportate per installare il CPM2A in un pannello o un cabinet, per collegare l’alimentazione o eseguire
il cablaggio di I/O.
Precauzioni relative alla progettazioneCapitolo 3-1
3-1Precauzioni relative alla progettazione
Nella configurazione di un sistema che comprende un PLC CPM2A, occorre
osservare le seguenti precauzioni.
3-1-1Collegamento dell’alimentazione
Tenere separata l’alimentazione dal sistema di controllo, dal sistema CPM2A e
dal cablaggio del sistema di I/O a c.c.. Separare i circuiti di controllo che alimentano l’unità centrale dai circuiti principali utilizzando appositi circuiti di protezione e fusibili.
3-1-2Tensione di alimentazione
AttenzioneApplicare le tensioni indicate nella
!
. Se non vengono rispettate le specifiche indicate si potrebbe verificare
moduli
un incendio.
Se la tensione di alimentazione scende al di sotto di 85% della tensione nominale, il CPM2A si arresta e le uscite verranno a trovarsi in posizione OFF. Se la
bassa tensione influenza l’apparecchiatura, è necessario installare un circuito di
protezione che chiuda l’uscita finché la tensione di alimentazione non sarà ritornata al valore nominale.
In posti dove le condizioni di alimentazione non corrispondono, prendere provvedimenti per assicurarsi che la tensione fornita corrisponda alla tensione nominale. Attenersi alle precauzioni di sicurezza installando interruttori per prevenire
cortocircuiti nel cablaggio esterno.
Quando si esegue una qualsiasi delle seguenti operazioni, il PLC deve essere
spento, altrimenti si possono causare scariche elettriche, danni al prodotto e
malfunzionamenti.
• Collegare o scollegare i moduli CPU di espansione I/O.
• Assemblaggio dei moduli.
• Collegamento dei cavi e cablaggio.
3-1-3Circuiti limitatori e a interblocco
AVVERTENZAÈ necessario d otare i circuiti d i c ontrollo e sterni c on c ircuiti d i e mergenza, c ircuiti a
!
interblocco, circuiti limitatori e misure di emergenza simili per assicurare la
sicurezza del sistema in caso s i v erifichino a nomalie d ovute a m alfunzionamenti
del PLC o si presentino altri fattori esterni che compromettono il funzionamento
del PLC. S enza a deguate misure d i s icurezza s i p ossono c ausare g ravi i ncidenti.
Capitolo 2 Caratteristiche e componenti dei
42
Lo schema seguente indica un esempio di circuito a interblocco.
Circuito a interblocco
CPM2A
01005
MC2
01006
MC1
MC1
Motore diretto
MC2
Motore inverso
Nel circuito a interblocco sopra indicato, MC1 e MC2 non possono trovarsi contemporaneamente su ON anche se le uscite 01005 e 01006 del CPM2A sono
entrambe in posizione ON (funzionamento non corretto del PLC).
Come scegliere il luogo di installazione
3-2Come scegliere il luogo di installazione
Il CPM2A è molto affidabile ed è in grado di funzionare in condizioni difficili. L’installazione del PLC in un luogo favorevole, tuttavia, ne aumenterà le prestazioni
e la durata operativa.
AttenzioneAssicurarsi che il CPM2A venga installato correttamente secondo le procedure
!
del manuale. Errori durante l’installazione possono causare malfunzionamenti
del modulo.
3-2-1Caratteristiche del luogo di installazione
Nota Non installare il CPM2A:
• in un luogo con esposizione diretta ai raggi solari,
• in un luogo con temperatura ambiente inferiore a 0°C o superiore a 55°C,
• in un luogo con umidità relativa inferiore al 10% o superiore al 90%,
• in un luogo con condensa generata da improvvisi sbalzi di temperatura,
• in un luogo dove siano presenti gas corrosivi o infiammabili,
• in un luogo dove siano presenti polveri (in particolare la polvere di ferro) o sali,
• in un luogo sottoposto a urti o vibrazioni,
• in un luogo esposto ad acqua, olio o agenti chimici.
Controllare che le condizioni di installazione siano conformi alle norme generali
del CPM2A. Per ulteriori informazioni, fare riferimento a
generali
.
Capitolo 3-2
2-1-1 Caratteristiche
Nota Fornire la schermatura adeguata quando l’installazione viene eseguita in uno
dei luoghi seguenti:
• luoghi interessati da elettricità statica o da altre sorgenti di rumore,
• luoghi interessati da forti campi magnetici,
• luoghi esposti a radiazioni,
• luoghi vicini a linee di alimentazione elettrica.
3-2-2Installazione in pannello/cabinet
Per l’installazione del CPM2A in un pannello o cabinet, è opportuno considerare
le condizioni di funzionamento, di manutenzione e le condizioni ambientali del
PLC.
SurriscaldamentoLa temperatura di funzionamento del CPM2A va da 0C a 55C. Controllare che
sia presente una ventilazione adeguata per il raffreddamento.
• Lasciare uno spazio sufficiente per la circolazione dell’aria.
• Non installare il CPM2A su apparecchiature che generano grandi quantità di
calore come riscaldatori, trasformatori o grandi resistori.
• Installare una ventola o un sistema di raffreddamento quando la temperatura
ambiente supera i 55C.
Pannello
di controllo
CPM2A
Apertura per l’aria
Ventola
43
Installazione del CPM2A
Disturbi elettriciLe linee elettriche e le apparecchiature ad alta tensione possono provocare
disturbi elettrici nel PLC.
• Non installare il CPM2A in pannelli o cabinet con apparecchiature ad alta tensione.
• Lasciare almeno 200 mm tra il CPM2A e le linee elettriche.
200 mm min.
CPM2A
200 mm min.
AccessibilitàControllare che il CPM2A sia accessibile per le operazioni normali e per la
manutenzione.
• Assicurare l’accessibilità del CPM2A. Le apparecchiature ad alta tensione o le
linee elettriche potrebbero essere pericolose se rappresentano un ostacolo
durante le operazioni abituali.
• L’installazione ottimale del PLC si otterrà ponendo il pannello o il cabinet a
circa 1... 1,5 metri dal pavimento.
Capitolo 3-3
3-3Installazione del CPM2A
Questa sezione descrive le procedure di installazione del CPM2A e collegamento dei moduli di espansione. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla
Appendice B
e consultare le figure con le dimensioni dei moduli.
3-3-1Orientamento del CPM2A
Per ottenere un raffreddamento adeguato, il CPM2A deve essere installato
come indicato nella figura seguente.
Corretto
Non installare il CPM2A in una delle seguenti posizioni.
ScorrettoScorretto
44
Installazione del CPM2A
Capitolo 3-3
3-3-2Installazione del CPM2A
Il CPM2A può essere installato su una superficie orizzontale o su una guida DIN.
Installazione su superficieQuando si installa una CPU CPM2A o un modulo di espansione su una superfi-
cie verticale, utilizzare lo schema seguente. (Utilizzare viti diametro M4 x 15).
4 fori M4
100 mm
Modulo
8 mmA
La larghezza (A) tra i fori di montaggio dipende dal tipo di modulo.
ModuloLarghezza (A)
(tolleranza: ±0.2 mm)
Modulo CPU con 20/30 terminali I/O120 mm
Modulo CPU con 40 terminali I/O140 mm
Modulo CPU con 60 terminali I/O185 mm
Modulo di espansione I/O con 20 terminali I/O76 mm
Modulo di espansione I/O con 8 terminali d’ingresso56 mm
Modulo di espansione I/O con 8 terminali di uscita56 mm
Modulo I/O analogici56 mm
Modulo di collegamento I/O CompoBus/S56 mm
Adattatore RS232-C21 mm
Adattatore RS-42221 mm
Quando si installa un modulo di espansione o un adattatore di comunicazione
accanto al modulo CPU, lasciare da 10 a 15 mm di spazio tra i moduli.
21 mm
81 mm
Adattatore di
comunicazione
Modulo CPU
10... 15 mm10... 15 mm
Modulo di
espansione
100 mm
Installazione su guida DINIl CPM2A può essere installato su una guida DIN da 35 mm.
Guida DIN
PFP-100N (1 m)
PFP-50N (50 cm)
Piastre
(PFP-M)
PFP-100N2 (1 m)
45
Installazione del CPM2A
Capitolo 3-3
Installazione
Abbassare il CPM2A in modo che la fessura sul retro del PLC sia rivolta verso la
parte superiore della guida DIN. Spingere il PLC fino a bloccarlo sulla guida.
Rimozione
Per la rimozione, fare leva sulla chiusura con un cacciavite a lama piatta e spingere il PLC verso l’alto.
Cacciavite
3-3-3Collegamento dei moduli di espansione I/O
Al modulo CPU del CPM2A è possibile collegare un massimo di tre moduli di
espansione I/O. Per collegare i moduli di espansione I/O, fare riferimento alla
procedura seguente.
1, 2, 3...
1. Rimuovere i l c operchio d al c onnettore d el m odulo C PU o d al c onnettore m odulo
di espansione I/O del modulo di espansione I/O. Per rimuovere il coperchio del
connettore di espansione I/O, utilizzare un cacciavite a lama piatta.
Coperchio del
connettore
modulo di
espansione I/O
46
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
2. Inserire il cavo di collegamento del modulo di espansione I/O nel modulo di
espansione CPU o nel connettore modulo di espansione I/O del modulo di
espansione I/O.
3. Sistemare nuovamente il coperchio sul modulo CPU o sul connettore
modulo di espansione I/O del modulo di espansione I/O.
3-4Collegamenti e cablaggio
Questa sezione contiene le informazioni di base sul cablaggio del modulo di alimentazione e dei moduli di espansione I/O e sul collegamento dei dispositivi di
programmazione.
3-4-1Precauzioni generali per il cablaggio
AttenzioneDurante il cablaggio, lasciare l’etichetta protettiva in posizione. È possibile che
!
si verifichino malfunzionamenti se frammenti di filo cadono all’interno del
modulo. Per prevenire fenomeni di surriscaldamento, rimuovere l’etichetta dopo
aver completato il cablaggio.
Etichetta protettiva
47
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
Disturbi sulle linee di I/OLe linee di I/O del CPM2A, a differenza delle linee elettriche, non possono
essere inserite nella stessa canalina o nello stesso tubo.
Canaline verticali
Lasciare almeno 300 mm di spazio tra i cavi di alimentazione e il cablaggio di I/O
o di controllo così come indicato nella figura seguente.
Linee di I/O del CPM2A
300 mm min.
Cavi di comando e
linee elettriche del
CPM2A
Cavi di alimentazione
300 mm min.
Canaline orizzontali
Lasciare almeno 200 mm di spazio tra il cablaggio e la parte superiore della
canalina così come indicato nella figura seguente.
Linee di I/O del CPM2A
Cavi di comando e
linee elettriche del
CPM2A
Cavi di alimentazione
Piastra metallica
(acciaio)
200 mm min.
Tubi
Separare le linee di I/O del CPM2A, le linee elettriche e di comando e cavi elettrici così come indicato nella figura seguente.
Linee di I/O del CPM2A
Cavi di comando e
linee elettriche del
CPM2A
Cavi di alimentazione
48
Collegamenti e cablaggio
3-4-2Rimozione della morsettiera
La morsettiera sul modulo CPU del CPM2A può essere rimossa. Seguire la procedura riportata di seguito.
Le morsettiere sui moduli di espansione I/O, moduli I/O analogici e modulo di
collegamento I/O CompoBus/S I/O non possono essere rimosse.
Capitolo 3-4
1, 2, 3...
1. Svitare le viti nere situate sulle estremità della morsettiera così come indicato nella figura seguente.
Viti nere
Viti nere
2. Estrarre la morsettiera dal modulo CPU.
49
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
3-4-3Collegamento a terra
Messa a terraAccertarsi che il collegamento a terra del terminale di terra sia inferiore a 100 Ω
in modo da evitare scosse elettriche e il non corretto funzionamento a causa di
disturbi elettrici. Utilizzare un cavo di almeno 1,25 mm
AVVERTENZADurante l’installazione, accertarsi che la messa a terra sia inferiore a 100 Ω
!
Terra da 100 Ω max.Terra da 100 Ω max.
2
.
Modulo con ali-
mentazione c.a.
Nota Scollegare il t erminale d i t erra o perativo p rima d i e seguire i l c ollaudo d ella t ensione.
Connettori a crimpare
AttenzioneUtilizzare sempre connettori a crimpare per le linee di terra del CPM2A oppure un
!
cavo a filo u nico ( invece c he a f ili i ntrecciati). E vitare d i c ollegare f ili i ntrecciati s coperti
direttamente ai terminali. I refoli liberi potrebbero causare cortocircuiti o incendi.
Utilizzare terminali a crimpare M3 e stringere le viti del terminale con una coppia
di 0,5 N m.
Terminale a forcellaTerminale ad anello
6,2 mm max.6,2 mm max.
La dimensione consigliata per i cavi a filo unico è di 0,4... 1,2 mm (AWG26...
AWG18).
3-4-4Collegamento dell’alimentazione
Alimentazione a
100... 240 Vc.a.
Cablare un circuito separato per l’alimentazione del CPM2A in modo che non si
presenti una caduta di tensione dovuta alla corrente di picco che fluisce quando
vengono accese altre apparecchiature.
Quando vengono utilizzati diversi PLC CPM2A, si consiglia di cablare i PLC su
circuiti separati per evitare una caduta di tensione dovuta a corrente di picco o al
non corretto funzionamento dell’interruttore automatico.
Utilizzare fili intrecciati per evitare i disturbi provenienti dalle linee di alimentazione. La presenza di un trasformatore di isolamento 1 a 1 riduce ulteriormente i
disturbi elettrici.
Modulo con alimentazione c.c.
50
Collegamenti e cablaggio
Note1. Prima di collegare l’alimentazione, accertarsi che il modulo CPU richieda
Capitolo 3-4
Considerando la possibilità di cadute di tensione e la corrente ammessa,
occorre utilizzare linee maggiorate.
Intrecciare i fili. La sezione di ogni filo
deve essere almeno di 1,25 mm
Alimentazione c.a.
Trasformatore
di isolamento
Interruttore
un’alimentazione c.a. e non c.c.. Lo schema elettrico del modulo CPU verrà
danneggiato se, per errore, si fornisce alimentazione c.a. al modulo CPU
invece dell’alimentazione c.c. necessaria.
2. I terminali di ingresso dell’alimentazione si trovano nella parte superiore del
modulo CPU; i terminali situati nella parte inferiore del modulo CPU erogano
alimentazione 24 Vc.c. ai dispositivi esterni. Lo schema elettrico interno del
modulo CPU verrà danneggiato se, per errore, si fornisce alimentazione
c.a. ai terminali di uscita dell’alimentazione di un modulo CPU.
2
min.
AttenzioneStringere le viti della morsettiera dell’alimentazione c.a. con una coppia di
!
0,5 N m. Viti allentate possono causare incendi o malfunzionamenti.
Terminali a crimpare
AttenzioneUtilizzare sempre connettori a crimpare per le linee di terra del CPM2A oppure un
!
cavo a filo u nico ( invece c he a f ili i ntrecciati). E vitare d i c ollegare f ili i ntrecciati s coperti
direttamente ai terminali. I refoli liberi potrebbero causare cortocircuiti o incendi.
Utilizzare terminali a crimpare M3 e stringere le viti del terminale con una coppia
di 0,5 N m.
Terminale a forcellaTerminale ad anello
6,2 mm max.6,2 mm max.
La dimensione consigliata per i cavi a filo unico è di 0,4... 1,2 mm (AWG26...
AWG18).
Alimentazione 24 Vc.c.Utilizzare alimentazione c.c. con capacità sufficiente e bassa ondulazione.
24 Vc.c.
Note1. Non eseguire test dielettrici sui terminali di alimentazione c.c. del modulo
CPU. I test potrebbero danneggiare i componenti interni del PLC.
2. Quando è necessario che l’apparecchiatura sia conforme alle norme CE
(norme di bassa tensione), utilizzare alimentazione a doppio isolamento o a
isolamento rinforzato.
51
Collegamenti e cablaggio
Terminali a crimpare
AttenzioneUtilizzare sempre connettori a crimpare per le linee di terra del CPM2A oppure un
!
cavo a filo u nico ( invece c he a f ili i ntrecciati). E vitare d i c ollegare f ili i ntrecciati s coperti
direttamente ai terminali. I refoli liberi potrebbero causare cortocircuiti o incendi.
Utilizzare terminali a crimpare M3 e stringere le viti del terminale con una coppia
di 0,5 N m.
6,2 mm max.6,2 mm max.
La dimensione consigliata per i cavi a filo unico è di 0,4... 1,2 mm (AWG26...
AWG18).
3-4-5Cablaggio di ingresso
Cablare gli ingressi nel modulo CPU del CPM2A e nel modulo di espansione I/O
come indicato nelle figure seguenti. Utilizzare terminali a crimpare o cavi a filo
unico (non a fili intrecciati) per eseguire il collegamento al PLC. I terminali di alimentazione dei sensori esterni sono sisponibili solo sulle CPU in c.a..
Nota Quando è necessario che l’apparecchiatura sia conforme alle norme CE (norme
di bassa tensione), utilizzare alimentazione a doppio isolamento o a isolamento
rinforzato.
Capitolo 3-4
Terminale a forcellaTerminale ad anello
Configurazione di ingressoLe figure seguenti indicano le configurazioni di ingresso.
Nota Per ulteriori informazioni s ulla a ssegnazione d ei bit di ingresso n el PLC CPM2A, f are
24 Vc.c.
riferimento alla
CPM2A-20CDR-, CPM2A-20CDT-D e CPM2A-20CDT1-D
I terminali 00... 11 di “0CH” corrispondono ai bit IR 00000... IR 00011.
Capitolo 3 Aree d i m emoria
nel
Manuale di p rogrammazione
Dispositivi di
ingresso
(W353).
52
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
CPM2A-30CDR-, CPM2A-30CDT-D e CPM2A-30CDT1-D
I terminali 00... 11 di “0CH” corrispondono ai bit IR 00000... IR 00011, i terminali
00... 05 di “1CH” corrispondono ai bit IR 00100... IR 00105.
24 Vc.c.
24 Vc.c.
Dispositivi di
ingresso
CPM2A-40CDR-, CPM2A-40CDT-D e CPM2A-40CDT1-D
I terminali 00... 11 di “0CH” corrispondono ai bit IR 00000... IR 00011, i terminali
00... 11 di “1CH” corrispondono ai bit IR 00100... IR 00111.
Dispositivi di
ingresso
53
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
CPM2A-60CDR-, CPM2A-60CDT-D e CPM2A-60CDT1-D
I terminali 00... 11 di “0CH” corrispondono ai bit IR 00000... IR 00011, i terminali
00... 11 di “1CH” corrispondono ai bit IR 00100... IR 00111, i terminali 00... 11 di
“2CH” corrispondono ai bit IR 00200... IR 00211.
Dispositivi
di ingresso
54
24 Vc.c.
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
CPM1A-20EDR1, CPM1A-20EDT e CPM1A-20EDT1
I terminali 00... 11 di “mCH” corrispondono ai bit 00... 11 di canale IR m.
24 Vc.c.
Dispositivi
di ingresso
CPM1A-8ED
I terminali 00... 07 di “mCH” corrispondono ai bit 00... 07 di canale IR m.
24 Vc.c.
Dispositivi
di ingresso
040506
07
Nota Anche se comuni vengono collegati internamente e devono essere cablati.
55
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
Esempi cablaggio di ingresso La figura indica un modulo CPU con alimentazione c.a.. I moduli CPU con ali-
mentazione c.c. non dispongono di uscite di alimentazione.
Dispositivi di ingresso
Uscita alimentazione esterna:
AVVERTENZAQuando l’uscita 24 Vc.c. (alimentazione di servizio del PLC) viene
!
300 mA a 24 Vc.c. per moduli CPU con 20, 30, 40 o 60 punti I/O
(Moduli CPU solo con un ingresso di alimentazione c.a.)
sovraccaricata o subisce un corto circuito, è possibile che la tensione si abbassi
determinando il passaggio delle uscite in posizione OFF. Al fine di garantire la
sicurezza del sistema, è necessario dotarsi di misure di sicurezza esterne.
L’assenza di tali misure potrebbe causare gravi incidenti.
56
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
Dispositivi di ingressoLa tabella seguente indica la procedura di collegamento dei diversi dispositivi di
ingresso.
Tipo di uscitaCircuito
Uscita a relè
Collettore aperto
NPN
Uscita di corrente
NPN
Uscita di corrente
PNP
Uscita di tensione
Circuito
corrente
costante
5 mA/12 mA
Uscita
5 mA/12 mA
0 V
Uscita
5 mA/12 mA
0 V
5 mA/12 mA
Uscita
0 V
Uscita
0 V
Alimentazione
sensore
Alimentazione
sensore
Alimentazione
sensore
IN
COM (+)
IN
COM (+)
Utilizzare la stessa alimentazione per ingresso e sensore.
IN
+
COM (+)
IN
COM (–)
COM (+)
IN
CPM2A
CPM2A
CPM2A
CPM2A
CPM2A
Nota Non utilizzare il seguente cablaggio con dispositivi di uscita di tensione:
Uscita
0 V
Alimentazione
sensore
Cablaggio non
corretto
IN
COM(+)
CPM2A
57
ingressi normali
ingressi del
er il controllo di im ulsi
Collegamenti e cablaggio
Ingressi del contatore veloce
Modalità a fasi differenziali
(frequenza di conteggio:5 kHz)
Capitolo 3-4
Utilizzo di IR 00000... IR 00002 come ingressi del contatore veloce
Negli esempi seguenti vengono collegati i codificatori con uscita a collettore
aperto 24 Vc.c. esterna.
Modalità d’ingresso impulso e direzione
(frequenza di conteggio: 20 kHz)
CPM2ACPM2A
Sensore
Sensore
Sensore o
commutatore
Encoder
24 Vc.c.
Modalità a incremento e decremento
(frequenza di conteggio: 20 kHz)
24 Vc.c.
00000 ingresso fase A
00001 ingresso fase B
00002 ingresso fase Z
COM
Nota *CW rappresenta il senso orario e CCW il senso antiorario.
Sensore o
commutatore
Sensore o
commutatore
CPM2A
00000 ingresso CW*
00001 ingresso CCW*
00002 ingresso reset
COM
Encoder
Encoder
00000 ingresso impulso
00001 ingresso direzione
00002 ingresso reset
COM
24 Vc.c.
Modalità incremento
(frequenza di conteggio: 20 kHz)
CPM2A
00000 ingresso impulso
00001 ingresso normale
00002 ingresso normale
COM
24 Vc.c.
Impostazioni setup PLC
Utilizzo di IR 00003... IR 00006 c ome i ngressi ad interrupt ( modalità contatore)
Negli esempi seguenti viene collegato un codificatore con uscita a collettore
aperto 24 Vc.c. esterna.
Incremento o decremento
(frequenza di conteggio: 2 kHz)
Encoder
24 Vc.c.
CPM2A
Ingresso (00003... 00006)
COM
I bit di ingresso indicati nelle tabelle seguenti possono operare come ingressi
normali o svolgere funzioni speciali nel setup del PLC.
Le funzioni speciali per i bit IR 00000... IR 00002 sono impostate in DM 6642:
Indirizzo
bit
IR 00000
Utilizzati come
IR 00001
IR 00002Utilizzato come ingresso
Impostazioni setup PLC (DM 6642 bit 08... 15)
000102, 03 o 04
Utilizzati come
.
contatore veloce.
Utilizzati come ingressi
p
sincronizzati.
normale.
p
Le funzioni speciali per i bit di ingresso IR 00003... IR 00006 sono impostate in
DM 6628:
58
ingressi normali
ingressi ad
ingressi a risposta
modalità
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
Indirizzo
Bit in
bitDM 6628
IR 0000300... 03
IR 0000404... 07
IR 0000508... 11
IR 0000612... 15
Utilizzati come
Impostazioni setup PLC (in DM 6628)
012
Utilizzati come
Utilizzati come
.
interrupt
rapida.
(includendo la
contatore).
p
Esempi di collegamenti dell’ingresso contatore veloce
Corrente di fugaLa corrente di fuga può provocare falsi ingressi quando si utilizzano sensori a 2
cavi (interruttori di prossimità o fotocellule) o finecorsa con LED. Non si verificheranno falsi ingressi se la corrente di fuga è inferiore a 1,0 mA (2,5 mA per
IN00000... IN00002), ma se la corrente di fuga supera tali valori, inserire nel circuito una resistenza di dispersione per ridurre l’impedenza di ingresso così
come indicato nelle figura seguente.
Alimentazione di ingresso
Sensore a 2 fili, ecc.
R
Resistenza di dispersione
: Impedenza di ingresso del CPM2A (kΩ)
I: Corrente di fuga dei dispositivi (mA)
R: Resistenza di dispersione (kΩ)
W: Velocità alimentazione resistenza di
dispersione (W)
5, 0
L
C
R
Queste equazioni derivano dalle equazioni seguenti:
R
I
R
Tensione di ingresso (24)
W
Per ulteriori informazioni sui valori L
I/O
. L’impedenza di ingresso, la corrente di ingresso e la tensione OFF possono variare
a seconda dell’ingresso utilizzato. (IN00000... IN00002 presentano valori differenti).
–5,0
I L
C
Tensione di ingresso (24)
Corrente di ingresso (IC)
Tensione di ingresso (24)
Corrente di ingresso (I
R
L
C
I
: Corrente di ingresso del CPM2A (mA)
C
E
: Tensione OFF del CPM2A (V) = 5.0 V
C
k max.
, IC e EC., fare riferimento a
C
W
Tensione OFF (EC:5.0)
)
C
Tensione di ingresso (24) tolleranza (4)
2,3
R
CPM2A
Wmin.
2-1-3 Caratteristiche di
Carichi induttiviQuando si collega un carico induttivo ad un ingresso, è necessario collegare un
diodo in parallelo al carico. Il diodo deve avere i requisiti seguenti:
1, 2, 3...
1. La tensione inversa di breakdown deve essere pari ad almeno 3 volte la tensione del carico induttivo.
59
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
2. La corrente raddrizzata media deve essere di 1 A.
IN
Terminali a crimpare
AttenzioneUtilizzare sempre connettori a crimpare per le linee di terra del CPM2A oppure un
!
cavo a filo u nico ( invece c he a f ili i ntrecciati). E vitare d i c ollegare f ili i ntrecciati s coperti
direttamente ai terminali. I refoli liberi potrebbero causare cortocircuiti o incendi.
Utilizzare terminali a crimpare M3 e stringere le viti del terminale con una coppia
di 0,5 N m.
6,2 mm max.6,2 mm max.
La dimensione consigliata per i cavi a filo unico è di 0,4... 1,2 mm (AWG26...
AWG18).
3-4-6Cablaggio di uscita
Cablaggio di uscita a relè
Cablare le uscite del modulo CPU del CPM2A e del modulo di espansione I/O
come indicato nelle figure seguenti. Per il collegamento del PLC, utilizzare terminali a crimpare o cavi a filo unico (non fili intrecciati). I terminali di uscita
dell’alimentazione possono essere utilizzati con i moduli CPU alimentati da c.a..
• Utilizzare sempre cavi a filo unico o collegare i terminali a crimpare se vengono
utilizzati fili intrecciati.
• Non superare la capacità di uscita o la corrente massima comune. Per ulteriori
informazioni, fare riferimento a
Diodo
Terminale a forcellaTerminale ad anello
CPM2A
COM
2-1-3 Caratteristiche I/O
.
Uscite a relèUscite a transistor, NPN o PNP
Capacità di uscita2 A (250 Vc.a. o 24 Vc.c.) 01000 e 01001: 200 mA (30 Vc.c.)
01002 e successive: 300 mA (30 Vc.c.)
Capacita massima
comune
4 A/comune0,8 A/comune
Nota Per ulteriori informazioni sull’assegnazione dei bit di uscita nel PLC CPM2A,
fare riferimento alla
Capitolo 3 Aree di memoria
nel
Manuale di programmazione
(W353).
AVVERTENZALe uscite del PLC possono rimanere in posizione ON o OFF a causa di
!
formazione di depositi o bruciature dei relè di uscita oppure per la rottura dei
transistor di uscita. Al fine di garantire la sicurezza, è necessario dotare il
sistema di misure di sicurezza esterna. L’assenza di adeguate misure di
sicurezza può essere causa di gravi incidenti.
60
Collegamenti e cablaggio
Configurazione di uscita
Capitolo 3-4
CPM2A-20CDR-
I terminali 00... 07 di “10CH” corrispondono a IR 01000... IR 01007.
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
250 Vc.a./
24 Vc.c.
250 Vc.a./
24 Vc.c.
250 Vc.a./
24 Vc.c.
250 Vc.a./
24 Vc.c.
CPM2A-30CDR-
I terminali 00... 07 di “10CH” corrispondono a IR 01000... IR 01007. I terminali
00... 03 di “11CH” corrispondono a IR 01100... IR 01103.
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
250 Vc.a./
24 Vc.c.
Load
250 Vc.a./
24 Vc.c.
250 Vc.a./
24 Vc.c.
250 Vc.a./
24 Vc.c.
250 Vc.a./
24 Vc.c.
Load
Load
Load
Load
CPM2A-40CDR-
I terminali 00... 07 di “10CH” corrispondono a IR 01000... IR 01007. I terminali
00... 07 di “11CH” corrispondono a IR 01100... IR 01107.
Load
250 Vc.a./
24 Vc.c.
Load
250 Vc.a./
24 Vc.c.
Load
250 Vc.a./
24 Vc.c.
Load
Load
250 Vc.a./
24 Vc.c.
Load
Load
Load
Load
Load
250 Vc.a./
24 Vc.c.
Load
Load
Load
250 Vc.a./
24 Vc.c.
Load
Load
Load
Load
61
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
CPM2A-60CDR-
I terminali 00... 07 di “10CH” corrispondono a IR 01000... IR 01007. I terminali
00... 07 di “11CH” corrispondono a IR 01100... IR 01107. I terminali 00... 07 di
“12CH” corrispondono a IR 01200... IR 01207.
Load
Load
Load
250 Vc.a./
Load
Load
Load
24 Vc.c.
250 Vc.a./
24 Vc.c.
250 Vc.a./
24 Vc.c.
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
250 Vc.a./
24 Vc.c.
250 Vc.a./
24 Vc.c.
250 Vc.a./
24 Vc.c.
250 Vc.a./
24 Vc.c.
250 Vc.a./
24 Vc.c.
62
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
CPM1A-20EDR1
I terminali 00... 07 di “1nCH” corrispondono ai bit 00... 07 di canale IR 1n.
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
250 Vc.a./
24 Vc.c.
250 Vc.a./
24 Vc.c.
250 Vc.a./
24 Vc.c.
250 Vc.a./
24 Vc.c.
CPM1A-8ER
I terminali 00... 07 di “1nCH” corrispondono ai bit 00... 07 di canale IR 1n.
250 Vc.a./
24 Vc.c.
Load
Load
040506
Load
Load
07
250 Vc.a./
24 Vc.c.
Load
Cablaggio di uscita a transistor (NPN)
Cablare le uscite del modulo CPU del CPM2A e del modulo di espansione I/O
come indicato nelle figure seguenti.
• Utilizzare sempre cavi a filo singolo o collegare i terminali a crimpare se vengono utilizzati cavi a fili intrecciati.
• Non superare la capacità di uscita o la corrente massima comune. Per ulteriori
informazioni, fare riferimento a
Capacità di uscitaOUT01000 e OUT01001: 200 mA (30 Vc.c.)
Capacità massima comune0,8 A/comune
Nota Per ulteriori i nformazioni s ull’assegnazione dei b it di uscita nel PLC C PM2A, f are r ife-
rimento alla
Capitolo 3 Aree di memoria
Load
Load
Load
2-1-3 Caratteristiche I/O
.
Caratteristica
OUT01002 e successive: 300 mA (30 Vc.c.)
nel
Manuale di programmazione
(W353).
63
Collegamenti e cablaggio
AttenzioneControllare accuratamente la polarità dell’alimentazione per il carico prima
!
Configurazioni di uscita
Capitolo 3-4
dell’accensione. Se la polarità è inversa, il carico potrebbe causare malfunzionamenti o danni ai componenti interni.
CPM2A-20CDT-D
I terminali 00... 07 di “10CH” corrispondono a IR 01000... IR 01007.
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
4,5... 30
Vc.c.
4,5... 30
Vc.c.
4,5... 30
Vc.c.
4,5... 30 Vc.c.
CPM2A-30CDT-D
I terminali 00... 07 di “10CH” corrispondono a IR 01000... IR 01007. I terminali
00... 03 di “11CH” corrispondono a IR 01100... IR 01103.
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
4,5... 30
Vc.c.
Load
4,5... 30
Vc.c.
4,5... 30
Vc.c.
4,5... 30 Vc.c.4,5... 30 Vc.c.
Load
Load
Load
Load
CPM2A-40CDT-D
I terminali 00... 07 di “10CH” corrispondono a IR 01000... IR 01007. I terminali
00... 07 di “11CH” corrispondono a IR 01100... IR 01107.
64
Load
4,5... 30
Vc.c.
Load
4,5... 30
Vc.c.
Load
4,5... 30
Vc.c.
Load
4,5... 30 Vc.c.4,5... 30 Vc.c.4,5... 30 Vc.c.
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
CPM2A-60CDT-D
I terminali 00... 07 di “10CH” corrispondono a IR 01000... IR 01007. I terminali
00... 07 di “11CH” corrispondono a IR 01100... IR 01107. I terminali 00... 07 di
“12CH” corrispondono IR 01200... IR 01207.
Load
Load
4,5... 30 Vc.c.
Load
Load
Load
Load
Load
4,5... 30 Vc.c.
Load
Load
Load
4,5... 30 Vc.c.
Load
Load
Load
Load
Load
4,5... 30 Vc.c.
Load
Load
Load
4,5... 30 Vc.c.
Load
Load
Load
4,5... 30 Vc.c.
Load
Load
4,5... 30 Vc.c.
Load
4,5... 30 Vc.c.
CPM1A-20EDT
I terminali 00... 07 di “1nCH” corrispondono ai bit 00... 07 di canale IR 1n.
24 Vc.c. +10%/–15%
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
65
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
CPM1A-8ET
I terminali 00... 07 di “1nCH” corrispondono ai bit 00... 07 di canale IR 1n.
4,5... 30 Vc.c.
4,5... 30 Vc.c.
Load
Load
040506
Load
Load
Load
Load
Load
07
Load
Cablaggio di uscita a transistor (PNP)
Cablare le uscite del modulo CPU del CPM2A e del modulo di espansione I/O
come indicato nelle figure seguenti.
• Utilizzare sempre cavi a filo singolo o collegare i terminali a crimpare se vengono utilizzati cavi a fili intrecciati.
• Non superare la capacità di uscita o la corrente massima comune. Per ulteriori
informazioni, fare riferimento a
Capacità di uscitaOUT01000 e OUT01001: 200 mA (30 Vc.c.)
Capacità massima
comune
Nota Per ulteriori informazioni sull’assegnazione dei bit di uscita nel PLC CPM2A,
fare riferimento alla
(W353).
AttenzioneControllare accuratamente la polarità dell’alimentazione per il carico prima
!
dell’accensione. Se la polarità è inversa, il carico potrebbe causare malfunzionamenti o danni ai componenti interni.
2-1-3 Caratteristiche I/O
Caratteristica
OUT01002 e successive: 300 mA (30 Vc.c.)
0,8 A/comune
Capitolo 3 Aree di memoria
.
nel
Manuale di programmazione
66
Collegamenti e cablaggio
Configurazioni di uscita
Capitolo 3-4
CPM2A-20CDT1-D
I terminali 00... 07 di “10CH” corrispondono a IR 01000... IR 01007.
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
4,5... 30
Vc.c.
4,5... 30
Vc.c.
4,5... 30
Vc.c.
4,5... 30 Vc.c.
CPM2A-30CDT1-D
I terminali 00... 07 di “10CH” corrispondono a IR 01000... IR 01007. I terminali
00... 03 di “11CH” corrispondono a IR 01100... IR 01103.
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
4,5... 30
Vc.c.
Load
4,5... 30
Vc.c.
4,5... 30
Vc.c.
4,5... 30 Vc.c.4,5... 30 Vc.c.
Load
Load
Load
Load
CPM2A-40CDT1-D
I terminali 00... 07 di “10CH” corrispondono a IR 01000... IR 01007. I terminali
00... 07 di “11CH” corrispondono a IR 01100... IR 01107.
Load
4,5... 30
Vc.c.
Load
4,5... 30
Vc.c.
Load
4,5... 30
Vc.c.
Load
4,5... 30 Vc.c.4,5... 30 Vc.c.4,5... 30 Vc.c.
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
67
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
CPM2A-60CDT1-D
I terminali 00... 07 di “10CH” corrispondono a IR 01000... IR 01007. I terminali
00... 07 di “11CH” corrispondono a IR 01100... IR 01107. I terminali 00... 07 di
“12CH” corrispondono a IR 01200... IR 01207.
Load
Load
4,5... 30 Vc.c.
Load
Load
Load
Load
Load
4,5... 30 Vc.c.
Load
Load
Load
Load
4,5... 30 Vc.c.
Load
Load
Load
Load
4,5... 30 Vc.c.
Load
Load
Load
Load
4,5... 30 Vc.c.
Load
Load
4,5... 30 Vc.c.
Load
Load
4,5... 30 Vc.c.
Load
4,5... 30 Vc.c.
CPM1A-20EDT1
I terminali 00... 07 di “1nCH” corrispondono ai bit 00... 07 di canale IR 1n.
68
24 Vc.c. +10%/–15%
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Load
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
CPM1A-8ET1
I terminali 00... 07 di “1nCH” corrispondono ai bit 00... 07 di canale IR 1n.
4,5... 30 Vc.c.
4,5... 30 Vc.c.
Load
Load
040506
Load
Load
Load
Load
Load
07
Load
Utilizzo uscite ad impulsi
Nelle figure seguenti sono riportati esempi di applicazioni relative ad uscite a
transistor di tipo PNP utilizzando i bit di uscita IR 01000 e IR 01001. Utilizzare le
istruzioni PULS(65), SPED(––), ACC(––), PWM(––) e SYNC(––) per generare
uscite ad impulsi (invece di uscite normali) dai bit di uscita IR 01000 e IR 01001.
Uscita ad impulsi monofase
(rapporto lavoro utile fisso)
CPM2A
Uscita impulso 0: 01000
COM
Uscita impulso 1: 01001
COM
Uscita impulso e direzione
CPM2A
Uscita impulso 0: 01000
COM
Uscita direzione: 01001
Driver motore
Uscita impulso 0: 01000
Driver motore
Uscita impulso 1: 01001
Driver motore
Ingresso
direzione
Uscita ad impulsi monofase
(rapporto lavoro utile variabile)
CPM2A
COM
COM
Uscita ad impulsi di incremento
CPM2A
Uscita impulso
CW*: 01000
COM
Uscita impulso
CCW*: 01001
Relè
Relè
Driver motore
Ingresso
CW
Ingresso
CCW
COM
Nota *CW rappresenta il senso orario e CCW quello antiorario.
COM
69
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
Precauzioni cablaggio uscita Osservare le seguenti precauzioni al fine di proteggere i componenti interni del
PLC.
Protezione contro i corto circuiti di uscita
Il circuito interno o di uscita potrebbe danneggiarsi quando il carico collegato a
un’uscita subisce un corto circuito per cui si consiglia di installare un fusibile di
protezione in ciascun circuito di uscita.
Carichi induttivi
Quando si collega un carico induttivo ad un ingresso, collegare una protezione
contro le sovratensioni o un diodo in parallelo al carico.
I componenti di protezione contro le sovratensioni devono essere dotati dei
livelli di protezione seguenti:
CPM2A
Uscita a relè
OUT
Protezione sovratensioni
COM
Uscita a transistor
uscita a relè (NPN)
OUT
CPM2A
COM
Diodo
Uscita a transistor
uscita a relè (PNP)
OUT
CPM2A
COM
Diodo
Il diodo deve soddisfare i requisiti seguenti:
La tensione di picco a breakdown inverso deve essere pari ad almeno 3
volte la tensione di carico.
La corrente raddrizzata media deve essere di 1 A.
Terminali a crimpare
AttenzioneUtilizzare sempre connettori a crimpare per le linee di terra del CPM2A oppure un
!
Considerazioni sulla corrente di punta
Quando si commuta un carico con una elevata corrente di punta sulle uscite a
relè o sulle uscite a transistor del CPM2A come per le lampade ad incandescenza, sopprimere la corrente di punta così come indicato di seguito.
Contromisura 1
OUT
R
COM
Fornisce, attraverso la lampada ad
incandescenza, una corrente nera pari
circa ad un terzo del valore nominale
Contromisura 2
OUT
COM
R
Fornisce una resistenza limitativa
Inserimento fusibili
Il CPM2A con uscita a transistor può bruciare se il carico subisce un corto circuito, di conseguenza occorre inserire un fusibile di protezione in serie al carico.
cavo a filo u nico ( invece c he a f ili i ntrecciati). E vitare d i c ollegare f ili i ntrecciati s coperti
direttamente ai terminali. I refoli liberi potrebbero causare cortocircuiti o incendi.
Utilizzare terminali a crimpare M3 e stringere le viti del terminale con una coppia
di 0,5 N m.
70
Terminale a forcellaTerminale ad anello
6,2 mm max.6,2 mm max.
La dimensione consigliata per i cavi a filo unico è di 0,4... 1,2 mm (AWG26...
AWG18).
Collegamenti e cablaggio
3-4-7Collegamento dei dispositivi di programmazione
Il modulo CPU del CPM2A può essere collegato ad una console di programmazione o ad un computer con il programma SYSWIN 3.3 o superiore.
Capitolo 3-4
Console di
programmazione
Collegamento
CQM1-PRO01-E
CQM1-PRO01-E
Software di supporto
Il modulo CPU del CPM2A può essere collegato ad una console di programmazione C200H-PRO27-E con un cavo di collegamento C200H-CN222 (2 m) standard o con un cavo di collegamento C200H-CN422 (4 m). Il modulo CPU del
CPM2A può essere anche collegato ad un CQM1-PRO01-E mediante un cavo
di collegamento da 2 m.
Modulo CPU del CPM2A
Collegamento
C200H-PRO27-E
Porta periferica
C200H-PRO27-E
Modulo CPU del CPM2A
Porta periferica
Cavi di collegamento
C200H-CN222 (2 m)
C200H-CN422 (4 m)
Collegare la console di programmazione alla porta periferica del modulo CPU;
una console di programmazione non può essere collegata alla porta RS232-C. Il
PLC comunica automaticamente con la console di programmazione in modalità
console di programmazione senza tenere conto del metodo di comunicazione
selezionato dal selettore di comunicazione del modulo CPU.
Un personal computer IBM compatibile con il programma SYSWIN può essere
collegato alla porta RS232-C o alla porta periferica del modulo CPU. La porta
periferica può funzionare in modalità peripheral bus o in modalità host link. La
porta RS232-C funziona solo in modalità host link.
L’impostazione del selettore di comunicazione del modulo CPU determina se la
porta RS232-C funzionerà con le impostazioni di comunicazione di setup del
PLC o con le impostazioni standard come indicato nella tabella seguente.
Impost.
selettore
ONImpostazioni standard (le impostazioni standard e quelle predefinite di
OFFImpostazioni di setup del PLC in
Eseguire il collegamento alla porta periferica quando ci si collega in peripheral
bus al PLC. La modalità di comunicazione sarà host link, ma il CPM2A passerà
automaticamente ad una comunicazione in peripheral bus se è stato selezionato il peripheral bus nel software di supporto.
Collegamento porta periferica
Un personal computer può essere collegato alla porta periferica del modulo
CPU con un adattatore RS232-C di CQM1-CIF02 o CPM1-CIF01.
Utilizzando CQM1-CIF02
CQM1-CIF02
PC/AT o computer
IBM compatibili
Impostazioni di comunicazione
Porta perifericaPorta RS232-C
setup del PLC sono comunicazioni host link a 9600 bps con 1 bit di start,
7 bit di dati, 2 bi di stop e parità pari).
Impostazioni di setup del PLC in
DM 6650 e DM 6651
CPM2A
Porta periferica
PC/AT o computer
IBM compatibili
DM 6645 e DM 6646
Utilizzando CPM1-CIF01
CPM2A
CPM1-CIF01
Porta periferica
XW2Z-00S
71
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
Collegamento alla porta RS232-C
Un personal computer può essere collegato alla porta RS232-C del modulo
CPU con un cavo di collegamento RS232-2CN221.
Utilizzando un cavo RS232-2CN221
CPM2A
PC/AT o computer
IBM compatibli
Software di supporto
NomeNumero
SYSWINSYSWIN 3.3Per PC/AT o computer IBM compatibili
Cavi e adattatori
Porta
CPM2A
Periferica
RS232-C2 mRS232-2CN221Per porta seriale di computer a 9
3-4-8Collegamenti host link
Host link è u n s istema d i comunicazione a c omando/risposta i n cui i c omandi v engono trasmessi dal computer h ost e l e relative r isposte sono r estituite d ai P LC d i
destinazione. I comandi host link possono essere utilizzati p er l a l ettura/scrittura
di dati nelle aree dati del PLC e la lettura/scrittura delle impostazioni del PLC.
Porta RS232-C
modello
(disco floppy da 3,5 pollici e 1,44 MB o
unità CD-ROM)
Lunghezza
cavi
3,3 mCQM1-CIF02
3,3 mCPM1-CIF01 +
Numero modelliCommenti
RS232-2CN221
Commenti
Per porta seriale di computer a 9
pin
pin
Collegamento host link uno
a uno
Utilizzando CQM1-CIF
PC/AT o computer
IBM compatibili
Il modulo CPU del CPM2A può essere collegato ad un PC/AT o computer IBM
compatibili oppure ad un terminale programmabile tramite la porta periferica del
modulo CPU o la porta RS232-C così come indicato nelle figure seguenti.
Collegamento alla porta periferica
Eseguire il collegamento alla porta periferica del modulo CPU con un adattatore
RS232-C CQM1-CIF02 o CPM1-CIF01.
CQM1-CIF02
CPM2A
Porta periferica
Utilizzando CPM1-CIF01
PC/AT o computer
IBM compatibili
CPM1-CIF01
RS232-2CN221
CPM2A
Porta periferica
Collegamento alla porta RS232-C
Eseguire il collegamento alla porta RS232-C del modulo CPU con un cavo di
collegamento RS232-2CN221.
Utilizzando un cavo RS232-2CN221
CPM2A
72
PC/AT o computer
IBM compatibili
Porta RS232-C
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
Cavi e adattatori
Nota Le impostazioni standard sono l e s eguenti: h ost l ink, 9 600 b ps, 7 b it d i d ati, 1 b it d i
Collegamento host link uno
a uno
Porta
CPM2A
Periferica
Lunghezza
cavi
Numero
modello
3,3 mCQM1-CIF02
Commenti
Per porta seriale di computer a 9 pin
3,3 mCPM1-CIF01 +
RS232-2CN22
RS232-C2 mRS232-2CN22Per porta seriale di computer a 9 pin
Impostazioni di comunicazione
Quando si utilizzano le impostazioni
1
di comunicazione standard, impostare il
selettore di comunicazione del modulo CPU su ON. Per utilizzare le impostazioni di setup del PLC impostare il selettore su OFF.
start, 2 b it d i s top e p arità p ari. P er u lteriori i nformazioni s ulle i mpostazioni, f are r iferimento alla
Capitolo 1 Setup del PLC
nel
Manuale di programmazione
(W353).
Da un computer host è possibile controllare fino a 32 PLC OMRON, CPM2A
inclusi. Gli schemi seguenti indicano le configurazioni della porta periferica e
della porta RS232-C in modo separato anche se possono essere utilizzate
entrambe contemporaneamente.
Collegamento alla porta RS232-C
Convertitore RS232–RS422/485 (nota 1)
Cavo RS232-C
RS-422A/485 (lunghezza totale: 500 m max.)
PC/AT o computer
IBM compatibili
XW2Z-00S
Cavo RS232-C
PC/AT o computer
IBM compatibili
Convertitore
RS232–RS422/485
CPM2A
Convertitore
RS232–RS422/485
CPM2ACPM2A
Porta
RS232-C
Collegamento alla porta periferica
Convertitore RS232–RS422/485 (nota 1)
RS-422A/485 (lunghezza totale: 500 m max.)
CPM2A
CPM1-CIF11
CPM2ACPM2A
Porta periferica
CPM1-CIF11
Fino a 32 PLC
Fino a 32 PLC
Porta periferica
Convertitore
RS232–RS422/485
Porta
RS232-C
CPM1-CIF11
Porta periferica
Porta
RS232-C
73
Collegamenti e cablaggio
3-4-9Comunicazioni a protocollo libero
Le istruzioni TXD(48) e RXD(47) possono essere utilizzate in modalità a protocollo libero per lo scambio di dati con i dispositivi seriali standard. Ad esempio, i
dati possono essere ricevuti da un lettore di codici a barra o trasmessi ad una
stampante seriale. I dispositivi seriali possono essere collegati alla porta
RS232-C o alla porta periferica come indicato negli schemi seguenti.
Dispositivi RS232-C
Lettore codici a barra
Stampante seriale
Altri dispositivi seriali
Capitolo 3-4
Modulo CPU CPM2A
Porta RS232-C
Dispositivi RS232-C
Lettore codici a barra
Stampante seriale
Altri dispositivi seriali
Nota Impostare il selettore di comunicazione del modulo CPU su OFF in modo da uti-
lizzare le impostazioni di setup del PLC e selezionare la modalità di comunicazione a protocollo libero per la porta utilizzata. Per ulteriori informazioni sulle
impostazioni, fare riferimento alla
grammazione
(W353).
3-4-10Collegamento NT uno a uno
In un collegamento NT 1 a 1, il CPM2A può essere collegato direttamente ad un
terminale programmabile. È necessario che il terminale programmabile sia collegato alla porta RS232-C e non alla porta periferica.
Terminale programmabile OMRON
Adattatore
RS232-C
CPM1-CIF11
Capitolo 1 Setup del PLC
Modulo CPU CPM2A
Modulo CPU CPM2A
Porta periferica
nel
Manuale di pro-
74
Cavo RS232-C
RS232-2CN22
Porta RS232-C
Nota Impostare il selettore di comunicazione del modulo CPU su OFF in modo da uti-
lizzare le impostazioni di setup del PLC e selezionare il collegamento NT 1 a 1
come modalità di comunicazione per la porta RS232-C. Per ulteriori informazioni sulle impostazioni, fare riferimento alla
Manuale di programmazione
(W353).
Capitolo 1 Setup del PLC
nel
Collegamenti e cablaggio
3-4-11 Collegamento PLC uno a uno
Il CPM2A può essere collegato ad un altro CPM2A, ai PLC CQM1, CPM1,
CPM1A, CPM2C, SRM1, C200HS o C200HX/HE/HG. Il PLC deve essere collegato mediante la porta RS232-C e non attraverso la porta periferica.
In un collegamento di PLC 1 a 1, un PLC viene specificato come master e l’altro
come slave nei relativi setup del PLC.
Modulo CPU del CPM2A
Capitolo 3-4
Modulo CPU del CPM2A
Collegamento
PLC 1 a 1 master
Porta RS232-C
Nota Impostare il selettore di comunicazione del modulo CPU su OFF in modo da uti-
lizzare le impostazioni di setup del PLC e selezionare il collegamento PLC 1 a 1
master come modalità di comunicazione della porta RS232-C. Per ulteriori informazioni sulle impostazioni, fare riferimento alla
Manuale di programmazione
3-4-12Collegamento I/O CompoBus/S
Il collegamento I/O CompoBus/S può essere utilizzato per creare un collegamento I/O (I/O remoti) di 8 punti di ingresso e 8 punti di uscita con un modulo
master CompoBus/S o un PLC SRM1. Il collegamento viene eseguito tramite un
modulo di collegamento I/O CompoBus/S.
Per il modulo CPU del CPM2A, l’area assegnata al modulo di collegamento I/O
CompoBus/S I/O può essere considerata come l’area assegnata al modulo di
espansione I/O. La differenza è che i bit non rappresentano punti di I/O attuali,
ma bit di I/O del modulo master.
Modulo master CompoBus/S (o PLC SRM1)
(W353).
Collegamento
PLC 1 a 1 slave
Cavo RS232-C
RS232-2CN22
Capitolo 1 Setup del PLC
Porta RS232-C
nel
C200HX/HG/HE PLC
Modulo CPU del CPM2A
Modulo di collegamento
I/O CompoBus/S (slave)
Cavi
Utilizzare cavi piatti speciali o cavi VCTF per collegare i nodi del collegamento
I/O CompoBus/S. (I cavi piatti speciali e i cavi VCTF non possono essere associati allo stesso sistema).
NomeCaratteristiche
Cavo piattoCavo piatto core 4 da 0,75 mm
Cavo VCTFCore 2 x 0,75 mm
2
2
75
Collegamenti e cablaggio
Capitolo 3-4
76
CAPITOLO 4
Utilizzo della console di programmazione
Il seguente capitolo descrive le operazioni effettuabili con la console di programmazione.
Per ulteriori informazioni sul collegamento della console di programmazione o di un personal computer con il CPM2A, fare
riferimento a 3-4-7 Collegamenti del dispositivo di programmazione e 4-1-3 Collegamento della console d i p rogrammazione.
e monitoraggio dello stato dei bit di I/O87. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
77
Utilizzo della console di programmazioneCapitolo 4-1
4-1Utilizzo della console di programmazione
Questo paragrafo descrive il collegamento e l’utilizzo di una console di programmazione. Per ulteriori dettagli sugli errori che possono verificarsi durante le operazioni della console di programmazione fare riferimento a
Errori operativi della console di programmazione
4-1-1Console di programmazione compatibili
Con il CPM2A è possibile utilizzare due diversi tipi di console di programmazione: CQM1-PRO01-E e C200H-PRO27-E. I tasti funzione di queste due console di programmazione sono identici.
Tenere premuto il tasto SHIFT per inserire una lettera mostrata nell’angolo in
alto a sinistra del tasto o per inserire la funzione superiore di un tasto che ha due
funzioni. Per esempio, il tasto AR/HR di CQM1–PRO01–E può specificare
l’area AR o HR. Premere e rilasciare il tasto SHIFT, quindi premere il tasto AR/
HR per specificare l’area AR.
CQM1-PRO01-E
.
SENZA CODICE
C200H-PRO27-E
Dotato di cavo di collegamento (2 m)
Display LCD
Selettore
modalità
Tasti di funzionamento
Display LCD
Selettore
di modalità
Tasti di funzionamento
78
Jack registratore a cassetta
(non utilizzabile con il CPM2A).
Cavi di collegamento
C200H-CN222 (2 m)
C200H-CN422 (4 m)
Utilizzo della console di programmazioneCapitolo 4-1
Tasti differenti
Selettore modalità
I seguenti tasti vengono indicati in modo differente su CQM1-PRO01-E e
C200H-PRO27-E, ma il funzionamento è uguale.
Tasti CQM1-PRO01-ETasti C200H-PRO27-E
AR
HR
SET
RESET
HR
PLAY
SET
REC
RESET
Nota Per specificare l’area AR, utilizzare i tasti SHIFT + HR per C200H-PRO27-E e
SHIFT + AR/HR per CQM1-PRO01-E.
Quando viene premuto il tasto Shift, un simbolo di shift verrà visualizzato
nell’angolo in alto a destra dello schermo. Questo simbolo di immissione shift
può essere cancellato premendo nuovamente il tasto Shift.
SHIFT
^
Simbolo di
immissione
shift
Il selettore della modalità controlla la modalità operativa del CPM2A. Il tasto può
essere disattivato quando il selettore è impostato su RUN o MONITOR ma non
quando è impostato su PROGRAM.
Regolatore contrasto
Volume del segnale
acustico
Il contrasto del diplay può essere modificato con l’apposito regolatore situato
sulla parte destra della console di programmazione.
Regolatore
contrasto
Il volume del segnale acustico di C200H-PRO27-E può essere regolato con la
leva situata sulla parte destra della console di programmazione. Il volume del
segnale acustico di CQM1-PRO01-E non può essere regolato.
Volume basso
Volume alto
C200H-PRO27-E
Nota Il volume del segnale acustico può essere attivato e disattivato mediante i tasti.
Per ulteriori informazioni, fare riferimento a
acustico
.
4-4-4 Funzionamento del segnale
79
Utilizzo della console di programmazioneCapitolo 4-1
4-1-2Modifica della modalità del CPM2A con il selettore di modalità
Dopo il collegamento della console di programmazione, si può modificare la
modalità del CPM2A. Il display con le modalità (<PROGRAM>, <MONITOR> o
<RUN>) verrà visualizzato sulla console di programmazione.
• Non possono essere eseguite operazioni con i tasti durante la visualizzazione
della modalità sulla console di programmazione. Premere CLR per cancellare
la visualizzazione e per consentire l’esecuzione delle operazioni con i tasti.
• Se viene premuto il tasto SHIFT mentre viene attivato il selettore di modalità,
la visualizzazione originale resterà sulla schermata della console di programmazione e la visualizzazione della modalità non apparirà.
• Il CPM2A immetterà automaticamente la modalità RUN se non è collegata una
console di programmazione quando viene attivato il CPM2A.
MONITOR
RUN
Visualizzazione
modalità
<PROGRAM> BZ
Modalità operative
PROGRAMRUN
MONITOR
PROGRAM
<MONITOR> BZ<RUN> BZ
OperationOperation
Visualizzazione
iniziale
CLRSHIFTCLR
00000
Modalità PROGRAM
Il programma CPM2A non viene eseguito in modalità PROGRAM. Usare la
modalità PROGRAM per creare e modificare il programma, cancellare la
memoria o verificare gli errori del programma.
Modalità MONITOR
Il programma CPM2A viene eseguito in modalità MONITOR e I/O vengono
gestiti come se si trovassero in modalità RUN. Utilizzare la modalità MONITOR
per verificare le operazioni del sistema come il controllo dello stato operativo del
CPM2A, la forzatura di set e reset dei bit di I/O, la modifica di SV/PV di temporizzatori e contatori, la modifica dei dati di canale e l’editing in linea.
Modalità RUN
Questa è la modalità operativa normale del CPM2A. Lo stato operativo del
CPM2A può essere controllato da un dispositivo di programmazione, ma i bit
non possono essere sottoposti a set/reset forzato e lo SV/PV dei temporizzatori
e dei contatori non può essere modificato.
MONITOR
PROGRAMRUN
80
AttenzionePrima di modificare la modalità operativa del PLC, controllare accuratamente il
!
sistema per evitare il verificarsi di incidenti quando il programma viene avviato
per la prima volta.
AttenzioneNon modificare mai la modalità mentre vengono utilizzati i tasti.
!
Utilizzo della console di programmazioneCapitolo 4-1
Modalità operativa
all’avvio
Quando si attiva l’alimentazione, la modalità operativa all’avvio del CPM2A
dipende dalle impostazioni di setup del PLC in DM 6600 e dalle impostazioni del
selettore di modalità della console di programmazione se collegata.
Impostazioni
setup PLC
(DM 6600)
0000Modalità di avvio
0100La modalità di avvio è uguale alla modalità operativa prima che
0200Modalità PROGRAM
0201Modalità MONITOR
0202Modalità RUN
Console di
programmazione
collegata
determinata dalle
impostazioni del
selettore di modalità
venga disattivata l’alimentazione
Console di programmazione
Modalità RUN se non sono collegati
dispositivi di programmazione
Modalità PROGRAM se è collegato
un altro dispositivo di
programmazione
Nota L’impostazione predefinita è 0000. Se non è collegata la console di programma-
zione, il PLC inserirà automaticamente la modalità RUN. Prima di attivare il PLC
senza console di programmazione collegata, accertarsi che il funzionamento
del PLC sia sicuro.
4-1-3Collegamento della console di programmazione
Collegare il cavo di comunicazione della console di programmazione alla porta
periferica del CPM2A così come indicato di seguito.
non collegata
4-1-4Preparazione al funzionamento
Questa sezione descrive le procedure necessarie per avviare il funzionamento
della console di programmazione.
AttenzioneAccertarsi sempre che la console di programmazione si trovi in modalità PRO-
!
GRAM quando si attiva il PLC con la console di programmazione collegata a
meno che non sia richiesta un’altra modalità per scopi specifici. Se la console di
programmazione si trova in modalità RUN quando il PLC viene attivato, verranno eseguiti tutti i programmi nella memoriao.
Questa sezione d escrive l e p rocedure n ecessarie a d a vviare i l f unzionamento d ella
console di programmazione quando ne viene utilizzata una per la prima volta.
La sequenza di operazioni riportata di seguito deve essere eseguita prima di
avviare l’ingresso del programma iniziale.
1, 2, 3...
1. Accertarsi che il PLC sia disattivato.
2. Collegare la console di programmazione alla porta periferica del modulo
CPU. Per ulteriori informazioni, fare riferimento a
console di programmazione
(Le impostazioni del selettore di comunicazione del modulo CPU non sono
effettive sulle comunicazioni con la console di programmazione).
3. Impostare il selettore di modalità su PROGRAM.
4-3-3 Collegamento della
.
81
Utilizzo della console di programmazioneCapitolo 4-1
4. Attivare il PLC.
5. Immettere la password. Per ulteriori informazioni, fare riferimento a
Immissione della password
6. Cancellare (cancellazione completa) la memoria del PLC. Per ulteriori informazioni, fare riferimento a
7. Leggere e cancellare gli errori e i messaggi. Per ulteriori informazioni, fare
riferimento a
8. Avviare la programmazione.
4-4-3 Lettura/cancellazione dei messaggi di errore
.
4-4-2 Cancellazione della memoria
4-3-5
.
.
4-1-5Immissione della password
Per accedere alle funzioni di programmazione del PLC, è necessario innanzitutto immettere la password. La password evita accessi non autorizzati al programma.
La password viene richiesta quando il PLC viene attivato oppure, se il PLC è già
stato attivato, dopo il collegamento della console di programmazione al PLC.
Per poter accedere al sistema quando viene visualizzato il messaggio “Password!”, premere CLR e quindi MONTR. Premere CLR per cancellare i dati dal
display.
Se la console di programmazione viene collegata al PLC quando il PLC è già
attivato, il primo display posto sulla parte inferiore indicherà la modalità in cui il
PLC si trovava prima del collegamento alla console di programmazione. Accer-
tarsi che il PLC si trovi in modalità PROGRAM prima di immettere la password. Una volta immessa la password, il PLC passa alla modalità impostata
nel selettore di modalità consentendo l’avvio del PLC se la modalità è impostata
su RUN o MONITOR. Dopo l’immissione della password, la modalità può essere
modificata in RUN o MONITOR con il selettore di modalità.
<PROGRAM>
PASSWORD!
<PROGRAM> BZ
Indica la modalità impostata dal selettore di modalità
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