Line6 Bass POD Pilot’s Guide

Manuale del Pilota
Manuale del Pilota
Un'esplorazione approfondita delle rivoluzionarie
tecnologie e dei pulsanti piaceri sonori del
Bass POD, più altre informazioni
dettagliate sui controlli a pedale opzionali
della Line 6: Floor Board e FB4.
Questo apparecchio è stato testato e trovato rispondente alle limitazioni per i dispositivi digitali di Classe B in conformità al Paragrafo 15 della Regolamentazione FCC.. Funzionamento soggetto alle seguenti condizioni: (1) l'apparecchio non può causare inter­ferenze nociv e , e (2) deve accettare possibili interferenze, incluse quelle che possono cau­sare funzionamenti indesiderati.
POD, TubeTone, Line 6 e Amp Farm, i logo TubeTone e Line 6 sono tutti marchi della Line
6. Pro Tools e TDM sono marchi della Digidesign, Emagice SoundDiver sono marchi della Emagic Software. Arbiter, Marshall, Matchless, Mesa Boogie, Soldano, Vox e altri modelli di amplificatori e di effetti sono tutti marchi dei rispettivi proprietari, che non sono in alcun modo affiliati né associati allaLine 6. Questi marchi di altri produttori sono utilizzati al solo scopo di descrivere determinati suoni di amplificatore che sono stati modellati su alcuni dei più popolari suoni di questi classici amplificatori ed effetti.
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CAPITOLO 1 - GUIDA RAPIDA
ovvero:
“Manuale? Non mi serve nessuno schifoso manuale!”
1) Girate l'OUTPUT LEVEL del POD fino allo zero.
2) Collegate l'AMP MODEL OUTPUT del POD all'ingresso del vostro mixer o del vostro registratore, oppure collegate l'AMP MODEL OUTPUT nel return del loop effetti sul vostro amplificatore. O ancora, collegate le cuffie alla presa PHONES del POD.
2) Se vi collegate a un amplificatore, mettete il selettore A.I.R. su ‘AMP.’ Altrimenti mettetelo su ‘DIRECT.’
3) Collegate il cavo di alimentazione nella presa POWER del POD, quindi collegate l'altro capo alla presa a muro della corrente.
4) Collegate il vostro basso alla presa INPUT del POD.
5) Accendete l'interruttore POWER del POD.
6) Selezionate un AMP MODEL.
7) Regolate il CHAN VOL al massimo e BASS, MID e TREBLE a vostro piacimento. OUTPUT LEVEL controlla il livello di uscita (gah,gah!).
8) Scegliete una posizione EFFECTS (effetti) e regolate COMPRESS (compresso­re) quindi EFFECTS TWEAK e avrete il vostro suono.
9) Scorrete i diversi preset usando le frecce UP e DOWN. Potete premere il tasto MANUAL per un giro "Manuale" che vi permette di ascol­tare il suono prodotto dall'effettiva posizione delle manopole.
10) Quale numero 10? State già andando come un treno!
Aspettate un momento, prima di proseguire.Prendete il retro di copertina di questo manua­le e vedrete che si aprirà. L'idea è di tenere questo utile riferimento visivo sempre aperto mentre spulciate il manuale. Se ne fotocopiate il retro, avrete un comodo schema su cui­prendere nota dei vostri setting preferiti. Ora però, prima di scappare...
Registratevi e approfittate della nostra generosità
In questo manuale troverete una comoda cartolina da restituirci per registrare il vostro acquisto e farci sapere qualcosa di voi.È molto importante che compiliate subito questa cartolina di registrazione e ce la inviate per posta. Oppure potete fate un salto in Internet per registrarvi al Line 6 Support Center - www.line6.com.
Saremo così in grado di contattarvi nella eventualirà che siano disponibili nuove versioni del software, altre migliorie tecnologiche e cose del genere.
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On-Line
La nostra missione, qui alla Line 6, è quella di mettere a disposizione dei musicisti nuove potenti tecnologie. Parte dell'impegno di questa missione, riguarda lo sforzo enorme che stiamo compiendo per rendere Internet una valida risorsa per ognuno dei nostri clienti. Probabilmente avete già visitato il sito http://www.line6.com della Line 6 pr ima di decide- re il vostro acquisto, e avete già trovato lì tutte le informazioni sui prodotti e sulle tecnolo­gie della Line 6.
Il sito web della Line 6 rappresenta uno dei modi più efficaci per riuscire a darvi ciò di cui avete bisogno. Attraverso Internet, possiamo darvi accesso immediato e gratuitamente a una gran quantità di materiale d'ogni genere per rendere sempre più bravi voi e il vostro POD. Potete avere facile accesso via e-mail al supporto offerto dai nostri esper ti, a utili trucchi e suggerimenti, a versioni in formato elettronico di questa come di altre documen­tazioni e alle ultime notizie su ciò che accade alla Line 6 e sui prodotti che produciamo per voi, e poi…
Tone Transfer e Forum di discussione della Line 6: visitate il nostro sito web e trovere­te un modo formidabile per mettervi in contatto con gli altri utenti di POD e Flextone. Scambiate suoni, fatevi dare e date consigli, e potrete aver tutto quel che desiderate sul POD dalla vostra comoda sedia davanti al computer.
Siete già in Internet? Bene! Visitateci spesso e date un'occhiata alle ultimissime novità e ad altri servizi. Non siete ancora su Internet? Allora questa può essere l'occasione buona per fare il grande salto e assicurarsi così tutti gli importanti servizi che possiamo offrire a voi e al vostro POD.
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Introduzione - Benvenuto POD…
Grazie per aver invitato il POD a casa vostra. Sia che utilizziate il vostro POD come mira­colo della registrazione in diretta, come effetto a pedale all'ennesima potenza, per f are pra­tica, o come strumento creativo nell' elaborazione digitale del segnale (e, ehm, perché dovrebbe restare da solo?) pensiamo che siate d'accordo sul fatto che il POD sia all'incir­ca la più sorprendente cosa successa al basso elettrico fin... beh, fin dall'aggiunta del Si basso.Il POD fa tesoro dell'eredità sonora della progettazione degli amplificatori per basso negli ultimi quaranta anni e la combina con la ma già del trattamento digitale del segnale ancora in anticipo sui tempi per un secolo intero. Come può il Bass POD aiutarvi a creare suoni fuori dal mondo, e poi mettere a vostra disposizione quei suoni ovunque vi troviate? Facile!È…
Modeling
"Modellazione": bene, che cos'è e perché è tanto importante? (A proposito, avete già spe­dito la scheda di registrazione o vi siete registrati in rete, giusto? Ok, così solo per sapere).
In sostanza, "modellazione" significa la creazione di un sistema sottoforma di software che offra la stessa esperienza di quelli tradizionali basati su elettroniche concrete, legno , e tutto il resto.La Line 6 produce un software che cattura il cuore e l'anima dei componenti degli amplificatori e dei cabinet tradizionali,mettendo a vostra disposizione quella tradizione
sonora nel POD.Tutto iniziò qualche tempo fa in un laboratorio di Los Angeles....
Vedete, i tecnici della Line 6, molto avventurosi e anche totalmente presi da questo pro­blema del suono, hanno deciso di fare rifornimento di caffè, far fondere tutti gli apparecchi di misurazione e mettersi a imparare tutto quanto possibile su amplificatori e speaker cabi­net tradizionali.Cavalcando alta l'onda della caffeina, si sono imbarcati in un progetto di tre anni per analizzare e fare una mappa precisa di come rispondono diversi tipi di v alv ole , cir­cuiti e cabinet nelle condizioni caratteristiche delle varie progettazioni;come le valvole trat­tano un segnale in ingresso, come questo segnale viene colorato e trasformato, a che punto inizia a distorcere, quali sono le qualità e le caratteristiche della distorsione: roba complicata, ma tutta analizzabile sotto forma di dati elettronici.Il segnale in uscita dal pick­up di un basso o di una chitarra, dopo tutto, è un segnale elettronico, e le valvole e il resto del sistema sono in realtà solo una forma complessa di elaborazione del segnale. Una volta indagato il tutto , i tecnici della Line 6 sono quindi stati in gr ado di applicare la loro esperienza digitale allo sviluppo di un software che simulasse le valvole e l'elaborazione del segnale da parte degli altri circuiti, totalmente all'interno del dominio digitale.Forti, eh? Questa rivoluzionaria tecnologia di elaborazione digitale del segnale (DSP)per modella­zione software mette in grado la Line 6 di creare forme di vita superiori a base di silicio, come il POD: una simpatica e meravigliosa scatola multi-effetto musicalmente geniale, di flessibilità impareggiabile, per la creazione di suoni grandiosi...
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Amp & CAB Model
Il know-how della modellazione ha permesso alla Line 6 di creare modelli software di amplificatori e cabinet (Amp e Cab Models), modellati su una serie di amplificatori rico­nosciuti dai musicisti di tutto il mondo come veri "classici del suono". Abbiamo preso tutti questi amplificatori, li abbiamo messi all'opera e abbiamo dato un'occhiata ai dati elettro­nici generati da valvole , tr asf ormatori, condensatori, piastre e tensioni di rete, curve di con­trollo del suono (e l'intera montagna di componenti ed elementi, caratteristica di ciascun progetto di amplificatore). Questa ricerca ha condotto alla creazione degli Amp Model tra­mite il software Tube Tone. Questi Amp Model sono stati accuratamente messi alla prova, attraverso comparazioni scientifiche A/B con gli amplificatori che li hanno ispirati, con un orecchio attento agli effetti determinati dalle variazioni dei livelli di v olume , dei setting e dei controlli di guadagno sul suono degli originali. Le caratteristiche di guadagno ed equaliz­zazione degli amplificatori presi a modello sono state accuratamente misurate, così che le variazioni sulle manopole dei modelli degli ampli rispecchiassero quanto più fedelmente possibile l'effetto di questi cambiamenti sugli originali. Stiamo parlando della massima attenzione ai dettagli. Frequenze centrali di intervento,pendenze ed estensione di taglio/enfasi sui controlli di tono sono stati scrupolosamente analizzati; ci siamo anche dedicati con cura ai selettori del cosiddetto effetto di "presenza", del canale "bright ", e di altri fattori specifici per ciascun modello. Non solo: poiché questi vecchi amplificatori ave­vano circuiti altamente interattivi,abbiamo fatto enorme attenzione al modo in cui le posi­zioni di una manopola avrebbero cambiato il modo in cui un'altra manopola dell'amplifica­tore si sarebbe comportata.Tutto ciò nel tentativo di rendere i nostri Amp Model quanto più simili possibile agli amplificatori presi a modello.
Gli Amp e Cab Model risultanti sono le fondamenta del POD. Ora, ecco dunque un paio di cose che vogliamo siano assolutamente chiare e trasparenti:
1. Il processo di modellazione Tube Tone è una tecnologia digitale software brevet­tata al 100% ed esclusiva della Line 6.
2.Tube Tone non è campionamento, né stato solido; non necessita di bassi, pickup o cavi speciali.
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C’è qualcosa di magico nell’A.I.R.
Il POD produce i suoni modellati Tube Tone attraverso la nostra più recente innovazione: l'uscita diretta per la registrazione A.I.R.(acoustically integrated recording) della Line 6. La tecnologia A.I.R. è il r isultato della ricerca intensiva e dell'attento studio delle caratteristi­che sonore prodotte dalla interazione di amplificatori,cabinet, altoparlanti, microfoni e sala di ripresa durante la fase di registrazione.
L'uscita diretta di molti preamplificatori, amplificatori e sostituti di amplificatori tipo direct box oggi disponibili, offre una f orma limitata di simulazione di cabinet o emulazione di alto­parlante. Quelli che si possono definire come i più sofisticati hanno in realtà poche o pres­soché nulle opzioni di controllo. Queste simulazioni di cabinet non possono riprodurre i suoni marcatamente diversi dei differenti cabinet, che derivano dalla scelta di altoparlanti, legni e di altri elementi costruttivi; non riescono nemmeno a riprodurre il significativo con­tributo acustico del microfono utilizzato per la ripresa del suono e della sua collocazione, e non fanno nulla per riprodurre l'ambiente dello spazio di registrazione.
Il risultato è la solita insoddisfazione verso i prodotti per la registrazione diretta - anche quelli che rendono un suono di base ragionevolmente utilizzabile non riescono a riprodur­re la "vitalità" del suono e lungo la strada perdono quel feeling.Il vostro suono perde così ogni magia.
La combinazione degli Amp Model e della tecnologia A.I.R. nel POD consente di ottenere suoni in uscita diretta di qualità superiore, perché ricrea tutti gli elementi che contribuisco­no alla produzione di un grande suono registrato di basso, e vi dà quel suono con la stes­sa qualità che si ha quando si suona attraverso veri amplificatori e speaker cabinet:
• L'effetto dei circuiti dell'amplificatore viene simulato dall'Amp Model TubeTone che sce­gliete.Ogni modello è stato sviluppato attraverso lo studio estensiv o di un amplificatore tra­dizionale considerato come suono classico.
• In un amplificatore per basso, una volta che il segnale passa attraverso i circuiti, questo esce su uno o più altoparlanti all'interno di un cabinet. La progettazione specifica degli alto­parlanti, il loro numero e il modo in cui sono sistemati, contribuiscono significativamente al vostro suono di basso, unitamente alla costruzione e al suono modificato dal materiale uti­lizzato. Una testata Ampeg SVT che pilota un singolo altoparlante da 15" in un cabinet aperto,per esempio, suonerà terribilmente diverso dalla stessa testata che pilota un cabi­net 8x10"chiuso. La Line 6 ha accuratamente progettato software di cabinet con altopar­lanti virtuali che simulano il contributo dato da veri cabinet con altoparlanti a un grande suono di basso.
• Una volta che il suono esce dal cabinet, il successivo e importante passaggio nel siste­ma di registrazione è il microfono che riceve quel suono.Chi registra il basso è solito sce­gliere fra microfoni diversi, e li posiziona in modi differenti per ottenere dei suoni particola­ri. Un microfono indirizzato direttamente sul cono dell'altoparlante capterà qualcosa di diverso da un microfono posizionato fuori asse rispetto adesso. La Line 6 ha analizzato attentamente le colorazioni che certi microfoni standard aggiungono al suono del basso, come anche gli effetti delle diverse tecniche di posizionamento microfonico, e ha sviluppa­to un set di simulazioni di cabinet che vi dà il suono di un grande sistema cabinet-altopar­lanti con diverse combinazioni microfoniche.
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• Amplificatore, cabinet e microfono non se ne stanno semplicemente in uno spazio vuoto.
La stanza in cui si trovano contribuisce in modo determinante al suono del basso che verrà registrato. Il riverbero può essere impiegato per catturare il carattere di base dello spa­zio,simulando l'eff etto del suono che si riflette sulle pareti della stanza, il pavimento e il sof­fitto.Ma ci sono altri piccoli dettagli che hanno a che fare più che altro con la diffusione del suono nell'aria fra lo speaker e il microfono. Quest'ultima componente è cruciale, in quan­to l'ascoltatore sta in una posizione nella stanza, il suono del basso è in un'altra posizio­ne, ed entrambi sono separati da una massa d'aria attraverso cui il suono si propaga per raggiungere l'ascoltatore. Tutte queste importanti componenti di formazione del suono sono state prese in considera­zione nel POD della Line 6. Ruotate la manopola Amp Model per richiamare l'emulazione d'amplificatore che desiderate.Il POD corrisponderà automaticamente a quell'amplificatore con un appropriato sistema di cabinet e microfono, e vi darà il suono di quel sistema così come viene trasmesso attraverso l'ambiente di uno spazio di registrazione. Potete aggiun­gere riverbero a vostro piacere, e iniziare a registr are incredibili suoni microfonati.L'accluso software MIDI Sound Diver vi permette di usare sia computer Macintosh che Windows per fare l' editing avanzato di questi e altri parametri del POD. Con esso, potrete progettare il vostro impianto personale, in ventando nuo ve combinazioni di Amp Model, e sim ulando cabi­net, microfono e regolando perfino il modo in cui avviene diffusione del suono.
E quando utilizzate il POD dal vivo come preamplificatore, avrete un'uscita diretta fatta su misura con una simulazione di speaker ottimizzata per alimentare il mixer o il P.A.
L'uscita diretta di registrazione A.I.R. è un 'esclusiva della Line 6. In combinazione con gli Amp Model della Line 6, è la chiave del fenomenale e soddisfacente suono di registrazio­ne diretta del POD.
Usciamo...
Durante la ricerca che ha condotto al POD, abbiamo chiesto ai migliori bassisti e tecnici del suono quale fosse il miglior modo per registrare il suono di basso. La loro risposta è stata chiara: occorrono due tracce, una per il suono microfonato dall'ampli, e un'altra per un ingresso diretto in linea di alta qualità.Ecco perché il POD ha due uscite distinte e sepa­rate – entrambe forniscono un grande suono, ognuna per uno scopo diverso.Trovate tutti i dettagli necessari nel Capitolo 3.
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Tone Transfer
Col vostro POD avrete un intero universo di suoni in continua espansione, e la possibilità di utilizzare quei suoni con la serie POD - POD Pro e il POD originale - gli amplificatori della serie Flextone II. Visitate la nostra Tone Transfer Library sul web, la libreria di suoni trasferibili, all'indirizzo www.line6.com, o una delle molte altre risorse disponibili. I suoni che raccogliete sono trasferibili allo stesso modo fra Bass POD e fra Bass POD e qualun­que computer Macintosh o Windows - così che ovunque vi troviate possiate avere i vostri suoni pronti all'uso.
E ora, via!
Così, ora che sapete cosa bolle in pentola, è venuto il momento di fare la vostra esperien­za diretta con il POD. Prendete la vostra "ascia" preferita, collegatela al POD e andate alla comoda Guida Rapida della prima pagina di questo capitolo, se non ci siete già stati. Poi, proseguite nel POD Gran Tour...
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CAPITOLO 2 - CONTROLLI E CONNESSIONI
Se non l'avete ancora fatto, andate al retro di copertina di questo manuale e vedrete che si apre. Che belle illustrazioni! L'idea è di avere questo essenziale riferimento visivo sem­pre aperto mentre spulciate il manuale. E se fotocopiate il retro della copertina, avrete un comodo schema per annotare le vostre impostazioni preferite. I numeri evidenziati che spuntano qua e là nel manuale, corrispondono ai numeri delle illustrazioni nel risvolto pie­ghevole.
1 Power Switch - All'estremità destra del POD.Premendolo darete vita al POD.
2 Input - In basso a destra nell'illustrazione del POD. Collegate qui il vostro basso. (Voi
tecnomani gradirete sapere che questa è una presa mono, sbilanciata).
3 Phones - In basso sulla sinistra dell'illustrazione. Collegate qui le vostre cuffie per fare
pratica in silenzio.Il volume è regolato dalla manopola Output Level. L'amplificazione del­l'uscita cuffie è progettata per darvi un buon suono con qualunque tipo di cuffie. Di conse­guenza, potrete avere un volume molto alto su questa uscita. Fate attenzione a regolare il livello così da non spaccarvi i timpani quando ascoltate il POD con le cuffie.
Nota: quando collegate le cuffie, il suono modellato è sia sull'uscita Amp Model che sulla D.I. 5 , e il trattamento A.I.R. si attiverà automaticamente per riprodurre la cate­na speaker-microfono-ambiente anche nelle vostre cuffie. Dunque se volete usare l'uscita D.I. (diciamo durante la registrazione) o non volete comunque il trattamento A.I.R. (per esempio quando state andando direttamente a un combo), assicuratevi di non lasciare le cuffie collegate.
4 Output Level - La manopola sulla estrema sinistra nell'illustrazione del POD. Controlla
il livello generale di uscita del POD e controlla anche il livello delle cuffie. Questa regola­zione non viene salvata quando memorizzate le impostazioni in una delle locazioni di memoria del POD.Cambiando l'Output Level non viene modificato il suono. Così, qualun­que sia il livello del volume, avrete a disposizione il suono prescelto. Il POD vi garantisce il miglior rapporto segnale/rumore quando il controllo Output Level è al massimo. Con il controllo Output Level regolato basso, potreste avere un eccesso di rumore indesiderato. Per poter regolare l'Output Level più alto possibile durante la regi­strazione, il missaggio, e altre fasi in studio, assicuratevi di collegare le uscite del POD agli ingressi di linea, non a quelli microfonici o per strumenti.Gli ingressi di linea dovreb­bero consentirvi di regolare l'Output Level del POD al massimo(o quasi) ottenendo così il miglior suono possibile. Se la vostra strumentazione ha ingressi che funzionano come ingressi sia microfonici che di linea, provate a regolare il trim di questi ingressi al minimo, e l'Output Level del POD al massimo,quando state facendo i livelli.
5 Amp Model e D.I. Outputs - In alto a sinistra nell'illustrazione. Sono prese TRS bilan-
ciate da 1/4"pronte ad andare con apparecchiature professionali bilanciate a +4 dBu. Andranno altrettanto bene con apparecchiature sbilanciate a -10 dBV e cavi standard. Se avete un solo ingresso a cui collegarvi, usate l'uscita AMP MODEL. Trovare i dettagli nel
Capitolo 3.
6 A.I.R. Mode - Tra le uscite AMP MODEL e DIRECT.Abbiamo già detto dei benefici del-
l'uscita A.I.R. sul POD nel primo capitolo del manuale. Ecco una cosa importante: se state collegando il vostro POD in un amplificatore per basso, come "frontend" che modifichi il suono dell'ampli, mettete il selettore A.I.R.su AMP,
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e regolate il vostro ampli su un suono pulito. Questo disattiva la simulazione della catena speaker-microfono-ambiente dell'A.I.R.processing. In quasi ogni altra configurazione (col­legando il POD direttamente al mixer, al registratore,al PA, a un amplificatore di potenza, ecc.) metterete l'interruttore A.I.R. sulla posizione DIRECT. Quando andate in un amplificatore, assicuratevi di NON lasciar collegate le cuffie , che altri­menti attiveranno il circuito A.I.R.ecosì tutto suonerà bene nelle cuffie, ma male inv ece sul­l'amplificatore.Leggete il Capitolo 3 per sapere come organizzare il set up del vostro POD .
7 Foot Pedal Connector - In alto nell'illustrazione del POD.Sembra una presa telefonica
super.Qui vanno collegati i controlli a pedale opzionali della Line 6:la Floor Board o l'FB4.
8 MIDI In & Out - In alto a destra nell'illustrazione. Collegate il POD alle vostre apparec-
chiature MIDI per selezionare i canali di memoria (con i messaggi diProgram Change) o automatizzare le regolazioni del POD (via controller e/oSysex). Il software Emagic
SoundDiver per l'editing e il salvataggio dei suoni su computer è incluso nel POD T ools CD. Il MIDI OUT del POD si collega al MIDI IN di un altro apparecchio; il suo MIDI IN va al MIDI OUT di un altro apparecchio.Fate riferimento al Capitolo 9, Editing avanzato e con­trolli MIDI, per configurare le vostre apparecchiature MIDI con il POD e scoprire cosa può
fare il MIDI per il POD e per voi.
9 Tasto Manual - Nel mezzo del POD.Premete questo tasto per attivare il modo Manual.
Così facendo,sentirete il suono prodotto dalla esatta posizione delle manopole. Muovetele
e il suono cambierà. Oppure....
10 Tasti Channel Up e Down - Alla sinistra del tasto Manual.
Il POD ha 36 canali di locazione (è come un amplificatore a 36 canali) che conservano una enorme varietà di complete selezioni ampli + effetti, pre-programmate dai maghi del suono alla Line 6 per sconvolgere il mondo della musica.Sono sistemate in nove banchi di quat­tro canali ognuno (chiamati A, B, C e D). Potete immaginare ogni banco come una specie di amplificatore per basso virtuale a quattro canali – e troverete che lo stesso schema è usato è utilizzato sui controlli a pedale opzionali della Line 6 (la Floor Board el'FB4) che verranno trattati a parte nel rispettivo capitolo. Avrete accesso ai canali del POD premendo i tasti Up e Down.Premete l'uno o l'altro tasto per portar vi al canale successivo del banco; premete e tenete premuto i tasti Up o Down per saltare da un banco all'altro. La spia del tasto Manual si spegne per dirvi che non siete più nel modo Manual – quello "dove-sono-le-manopole-così-suona-il-POD". Quando richiamate un canale, le sue impo­stazioni non corrispondono alle attuali posizioni delle manopole – nel senso che potreste aver lasciato la manopola Bass al minimo mentre il canale appena richiamato ha quel con­trollo al massimo.Per fare dei cambiamenti, prendete la manopola che volete modificare. Altre informazioni più avanti.
11 Amp Models - La manopola in basso a sinistra sul POD con tutte le scritte intorno.
Quando ruotate questa manopola, è essenzialmente come cambiare il "circuito" elettroni­co che agisce dentro il POD per far suonare il vostro ampli. (v. anche gli Ampli e i Cab modellati nel Capitolo 4.) Quando scegliete un Amp Model, viene caricato automaticamente anche un Cabinet Model. Per esempio, quando scegliete il modello Rock Classic (basato sulla classica testa Ampeg SVT), viene caricato anche un Cabinet Model basato sull'AMPEG SVT 8x10. Potete scegliere un diverso cabinet attraverso la manopola Effects/Cab (sotto).Infatti, nel
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vostro Bass POD, tutte le regolazioni relative all'amp vengono caricate automaticamente quando ruotate la manopola Amp Models.Drive, Bass , Mid, Treble, Cab, ecc.saranno tutti determinati dall'Amp Model che scegliete – dandovi un suono pronto all'uso con il sempli­ce movimento di una manopola. Una volta che prendete confidenza con il POD, potete cambiare queste impostazioni associate all'Amp per personalizzare le impostazioni di ogni singolo modello secondo il vostro gusto. I dettagli completi si trovano nel Capitolo 6.
12 Drive - La manopola alla sinistra del pannello dei tasti. Questa manopola controllala
forza con cui arrivate all'ingresso dell'Amp Model prescelto. Come il controllo del volume d'ingresso su un volume non master di un ampli per basso, più alto il drive più "sporco" il suono.
13 Controlli di tono - Seguendo l'arco delle manopole in alto verso destra.Bass, Middle,
Treble. Proprio come un normale ampli per basso, solo che quando cambiate Amp Model, cambiano anche la risposta e l'interattività dei controlli – per agire come i controlli di tono dell'ampli originale che ha ispirato il modello selezionato.
14 Chan Vol - Questa manopola controlla il livello del volume relativo del "channel" attra-
verso cui state suonando. Usate questo per bilanciare i livelli tra isuoni memorizzati in due diversi canali del POD (per esempio tra l'arpeggio delle dita e i suoni del pollice). In gene­rale, regolerete il Chan Vol più alto possibile per assicurarvi il miglior rapporto segnale/rumore durante l'esecuzione.
15 Compress - Quanta compressione volete oggi? Ruotate questa manopola per regola-
re il livello di compressione.Poiché la compressione gioca un ruolo tanto vitale nella buona riuscita della registrazione del basso, abbiamo previsto questo impressionante compres­sore programmabile modellato sul leggendario compressore da studio LA-2A. Ruotate verso l'alto per una maggiore compressione; con la manopola al minimo, il com­pressore è spento.Maggiori dettagli nel Capitolo sugli effetti.
16 Effect Tweak - Questa manopola cambia l'effetto prescelto. Verso l'alto e l'effetto
diverrà più profondo, più forte, più veloce, più lungo o solo più semplice. Per tutti i partico­lari date un'occhiata al risvolto pieghevole di copertina, all'Appendice B per i parametri degli Effetti, e al Capitolo sugli effetti.Se regolate la manopola Effects su Bypass, l' Effect Tweak naturalmente non modificherà più nulla.
17 Effects/Cabs - Questa manopola seleziona quale effetto o quale combinazione di
effetti utilizzare (ancora una volta, tutti i dettagli sugli effetti si trovano nel capitolo sugli effetti del POD), e seleziona anche quale cab model ascolterete.Per scegliere un Cabinet Model, premete prima i tasti CABS ed EQ, e poi ruotate questa manopola; i cabinet dispo- nibili sono riportati in grigio intorno alla manopola. Ruotando la manopola Amp Models per scegliere un Amp Model selezionerete automaticamente un cabinet appropriato; potete personalizzare questo abbinamento Amp/Cab, come descritto nel Capitolo 6.
18 Tuner - Il tasto nel mezzo del POD.Premete quel cosino e - shazam! Accordatore digi-
tale cromatico istantaneo.Tutti gli effetti attivi sugli Amp Model del POD vengono by pas­sati così da lasciarvi ascoltare chiaramente quelle corde intonate in modo discutibile, nel caso vogliate farlo. Suonate una nota sul basso e il POD vi mostrerà qual è sul piccolo display a un carattere;tutte le note vengono mostrate come naturali o bemolle, così trove­rete Lab anziché Sol#. Suonate ancora la corda che state cercando di intonare, girate le
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CONTROLLI E CONNESSIONI
meccaniche in modo da andare da diesis a bemolle, e due piccole frecce rosse sotto il tasto Tuner si illumineranno. L'idea è che la freccia sinistra si illuminerà se siete crescen­ti. La destra se siete calanti. Ed entrambe le frecce si illumineranno contemporaneamente quando avrete la giusta intonazione. Premete poi un qualunque tasto del POD e l'accor­dato resparirà con la stessa discrezione con la quale era arrivato lasciandovi di nuov o libe­ri per le normali operazioni.
Volume dell'Accordatore - Potete regolare il volume dell'accordatore del POD girando la manopola Chan Vol mentre è attivo l'accordatore. Quando uscite dall'accordatore può essere necessario resettare questo controllo per ritornare al giusto livello del Chan Vol. In alternativa, se avete collegato una Floor Board,il pedale del volume controllerà anche il volume dell'accordatore.
Frequenza di riferimento dell'Accordatore - E se volete accordarvi a un riferimento diver­so dal La=440 Hz? Quando siete nel modo Tuner, girate la manopola Middle sul POD guardando il display. Hey, sta cambiando! Potete ora fissare la frequenza di riferimento che volete, tra 436 e 445 Hz. Questa regolazione verrà memorizzata, così che non dovrete ripristinarla ogni volta che accendete il POD se decidete di essere diversi (o se il piano della vostra sala prove ha deciso di essere diverso). Siccome c'è un solo carattere nel display del POD, viene mostrato solo l'ultimo numero, così se avete fissato l'accordatore con riferimento a 441 Hz,vedrete solo "1".
19 Effetti sulla D.I. - Questo tasto determina se il gustoso effetto che avete programma-
to deve andare anche all'uscita Direct.(All'uscita AMP MODEL ci va sempre.) Altri dettagli sugli effetti si trovano nel capitolo relativo del POD.
20 Cabs ed EQ - Quando lampeggia questo tasto, si possono fare tre cose:
Selezione del Cab Model (manopola Effects): assicuratevi che il tasto Cabs ed EQ stia lampeggiando, quindi ruotate la manopola Effects/Cab per scegliere uno dei 15 modelli di cabinet per basso.
Post-Modeling EQ (manopole Bass, Middle e Treble): Questa è una equalizzazione extra di tipo parametrico che può essere usata per calibrare finemente il vostro suono. Usatela per togliere frequenze risonanti su un particolare basso, o per aggiungere quel piccolo extra al vostro amp model preferito, oppure semplicemente ignoratelo. In ogni caso, ecco come arrivarci:assicuratevi che il tasto Cabs ed EQ stia lampeggiando, poi usate la mano­pola Bass per scegliere la frequenza di EQ, quella Middle per scegliere un ambito stretto o ampio di frequenze, e Treble per produrre un enfasi fino a +12db, o un'infinita quantità di taglio.Il controllo Treble sulle ore 12 disattiva l'EQ.
FX Lo-cut (Manopola Chan Vol): Siete seduti? Perché si tratta di una di quelle caratteri­stiche che vi faranno un certo effetto. Dopo innumerevoli interviste ai bassisti, abbiamo capito che gli effetti sono una gran cosa, ma non devono mischiarsi con il suono di base del basso.Selezionate l'FX Lo-cut crossover effetti.Questa speciale funzione vi permette di inviare le frequenze più alte agli effetti, lasciando nello stesso tempo le importanti fre­quenze di base invariate e libere di essere ascoltate e sentite senza alcuna modifica degli effetti. È un po' come ser vire il vostro piatto principale (il suono base), e poi aggiungere quella salsa segreta (gli effetti) come f osse una stagionatura – in v ece di affogare ogni cosa nella maionese. Davvero gustoso! Assicuratevi che il tasto Cabs ed EQ stia lampeggian-
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do, poi ruotate la manopola Chan V ol per regolare la frequenza dell'FX Lo-Cut. Mettete la manopola al minimo per non avere alcun taglio sulle frequenze basse (in questo caso tutto il segnale andrà all'effetto).
20 Cabs and EQ "Funzioni Press-and-Hold" - Queste sono le funzioni che risultano
importanti "per alcuni modelli" e "in alcuni casi": Mid Frequency Sweep (premete e tenete premuto Cabs ed EQ, ruotate Effect Tweak):
sei degli ampli che abbiamo preso a modello per il vostro POD includono alcuni tipi di con­trollo Mid "regolabili" o "sweepable".I nostri modelli non andrebbero bene se voi non pote­ste fare lo stesso, e quindi ecco il vostro controllo Mid Sweep! Questa funzione si applica solo ad Adam & Eve, Amp 360, Rock Classic, Session, Stadium, e i modelli SubDub. Dunque non cominciate a telefonare al vostro riv enditore se non funziona sul Flip Top, OK? I dettagli sulle frequenze "sweepable" si trovano con le descrizioni degli Amp Model nel Capitolo sugli Amp Models.
Noise Gate (premete e tenete premuto Cabs ed EQ, ruotate Compress): Il vostro POD ha un noise gate residente, per ridurre il soffio e il rumore che gli ampli producono quan­do non state suonando, specialmente a livelli alti di volume (poiché "alto guadagno" signi­fica che il rumore viene aumentato insieme al vostro tremendo suono).Per attivare il Noise Gate, premete e tenete premuto il tasto Cabs ed EQ, quindi ruotate Compress verso destra fino a oltre l' "1" sull'orologio.Per disattivare il Noise Gate, premete e tenete premuto il tasto Cabs ed EQ, quindi ruotate Compress verso sinistra fino a oltre la posizione delle ore 11.
21 Save - Quando volete salvare il suono che avete appena modificato sul POD, questo
è il tasto chiave. Come funziona esattamente viene spiegato in dettaglio nel capitolo 6: Creazione e Salvataggio di suoni. Ma siete probabilmente impazienti, quindi eccovi l'es­senziale:
Quando state usando uno dei suoni programmati del POD, il display a un carattere sarà acceso indicandovi in quale banco vi trovate - uno dei nove - e sarà anche accesa una delle lettere che indicano i canali, da A a D. Se ruotate una delle manopole del POD,note­rete che si accenderà, alla sinistra del display, la parola"EDITED". È per ricordarvi che avete modificato un canale memorizzato, e che dovete salvarlo se volete che la memoria ricordi ciò che avete modificato .P er salvare i v ostri cambiamenti, premete il tasto Save21. Save inizierà a lampeggiare. Premete i tasti Up e Down 10 e vedrete che state selezio­nando le diverse locazioni di memoria, A, B, C e D in ognuno dei nove banchi numerati del POD .Sceglietene uno per memorizzare il vostro suono e premete il tasto Sav e una secon­da volta. La luce del tasto Save smetterà di lampeggiare e il suono sarà ora memorizzato nella locazione che avete scelto, al posto del suono che era stato lì memorizzato prece­dentemente. Non potrebbe essere più semplice. Dopo che il suono è stato memorizzato, potete richiamarlo ogni volta che volete, semplicemente premendo i tasti Up e Down per ritornare alla locazione in cui il suono è stato memorizzato. (Vedere il Capitolo 7 per sape­re come fare tutto ciò per mezzo della Floor Board).
Se non state utilizzando uno dei suoni pre-programmati del POD - siete nel modo Manual e state solo ottenendo il suono che produce l'attuale posizione delle manopole - potete memorizzare questa configurazione in una locazione di memoria seguendo la stessa pro­cedura. Premete Save, usate i tasti Up e Down per scegliere il posto in cui salvare e pre­mete Save di nuovo.
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CONTROLLI E CONNESSIONI
Se decidete di non salvare il suono dopo aver già iniziato il salvataggio, premete Manual, Tuner o il tasto MIDI per annullare l'operazione.(Il salvataggio verrà ugualmente annullato se non premete alcun tasto per almeno cinque secondi dopo aver premuto Save).
Potreste voler ascoltare i suoni di preset memorizzati sul POD prima di iniziare a salvare qualsiasi cosa. Annotate quelli che volete eliminare in modo da liberare locazioni su cui potrete salvare altro.
Il tasto Save vi permette anche di personalizzare gli Amp Model e gli Effetti a vostro piaci­mento, così che la vostra versione dell'amp o dell'effetto è subito disponibile sulla mano­pola Amp Models o Effects. I dettagli relativi sono al Capitolo 6.
22 MIDI - Questo tasto è usato per i canali MIDI del POD e per scaricare i suoni via MIDI.
I dettagli sono nel Capitolo Editing avanzato e controlli MIDI.
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CAPITOLO 3 - SET UP
I numeri in evidenza si riferiscono all'illustrazione del POD nel risvolto di copertina.
Fondamentali per ogni occasione
Collegate il cavo di alimentazione del POD nella presa a muro, e l'altro capo nell'ingresso Power del POD 1 . Collegate l'uscita del vostro basso all'ingresso del POD 2 . Se vole­te ascoltare il POD con le cuffie, collegatele nella presa Phones 3 . Se dovete lavorare in studio di registrazione, fate riferimento allo scenario Uno. Se usate il POD per esercitarvi o per suonare dal vivo, saltate direttamente allo scenario Due qualche pagina più avanti.
Dual Output
Mentre studiavamo il vostro POD, abbiamo chiesto ai migliori bassisti e tecnici del suono quale fosse il miglior modo per registrare il suono di basso. La loro risposta è stata chiara: occorrono due tracce, una per il suono microfonato dall'ampli, e un'altra per un ingresso diretto in linea di alta qualità.Ecco perché il POD ha due uscite distinte e separate – entrambe forniscono un grande suono, ognuna per uno scopo diverso.
Uscite Dual (non duellanti)
AMP MODEL Output 5 – Qui sta la magia. Suoni succosi, potenti, organici, grassi, dolci (aggiungete i vostri aggettivi preferiti) che sono stati un dono per le vostre orecchie in tutti questi anni. L'uscita AMP MODEL offre tutti i suoni di amp, cabinet ed effetti creati dal vostro POD. Questa è l'uscita che prende il posto di un grande ampli microfonato.I tecnici di studio usano questo canale per la parte del suono di basso più personale e vibrante.
D.I. Output 5 – questa uscita agisce come una Direct Box di alta qualità, e può andare direttamente al vostro mixer o al vostro registratore con o senza effetti (grazie al controllo "Apply FX to D.I."19). questo secondo canale funziona come riferimento e/o supporto per i suoi amplificati più "creativi" che escono dall'altrauscita.
Mixando l'uscita AMP MODEL e la D.I., potete ottenere praticamente qualunque grande suono di basso che l'uomo conosca, più alcuni altri nuovi che possono forse esser creati solo dal POD.
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SET UP
SCENARIO 1 - IN STUDIO
Se state usando il POD in studio di registrazione, ecco quel che vi serve per esser pronti:
Montaggio
Quando cercate il posto ideale dove mettere il POD, sarà bene che sappiate dell'esisten­za dello stand opzionale con adattatore per POD creato appositamente dalla Line 6 – descritto nel CD allegato e sul sito web (dove può anche esser acquistato).Sappiamo che si tratta di un modo spudorato per farvi acquistare altra roba, ma insomma – potreste av er­ne voglia! E la borsa da viaggio per POD…
Un poco d'A.I.R.
Se state collegando l'uscita del POD in qualunque altra cosa che non sia l'ingresso o l'ef­fects return di un amplificatore per basso, mettete il selettore A.I.R. 6 sulla posizione DIRECT. In questo modo il dispositivo A.I.R. è attivo, e avrete una versione virtuale della catena speaker-cabinet-ambiente-microfono tanto soddisfacente da poter desiderare di non usare mai più un vero amplificatore. Le uscite da 1/4' del POD sono versatili, felici di mandare i loro suoni sia a ingressi bilanciati a +4dBu che sbilanciati a-10dBu. Per un migliore risultato raccomandiamo naturalmente di usare cavi di qualità.
Prendete gli ingressi giusti
Se state collegando il vostro POD a un registratore, un mixer, altre apparecchiature, assi­curatevi di collegare le sue uscite agli ingressi di linea di quelle apparecchiature, e non a quelli microfonici o per strumenti. Questo vi garantirà il miglior rapporto segnale/disturbo (suoni gustosi, senza troppo rumore). Alcune apparecchiature usano gli stessi ingressi sia per segnali di linea che microfonici, consentendovi di regolare il trim per i segnali a basso livello (come quelli microfonici) fino ad avere un livello sufficiente in ingresso. Se state col­legando il POD a uno di questi ingressi, iniziate con il trim al minimo e portate il livello di uscita del POD al minimo e il controllo Chan Vol al massimo. Se le vostre apparecchiature hanno solo un paio di ingressi di linea aperti, sarà probabilmente meglio che vi colleghia­te a questi, piuttosto che a quelli mic/line con il trim.
Pronti a suonare ovunque
Il POD fa amicizia facilmente .Si trova a suo agio con un mixer SSL da centinaia di migliaia di dollari e farà felicemente il proprio lavoro con il vostro registratore a cassette portatile. Ecco come fare i collegamenti, iniziando dalle cose più semplici risalendo poi la catena ali­mentare dei sistemi di registrazione:
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SET UP
Piccoli studi portatili
Collegate l'uscita AMP MODEL del POD 5 all'ingresso del vostro sistema. Assicuratevi che il selettore A.I.R. 6 sia su DIRECT, collegate il vostro basso all'ingresso
2 , e siete pronti a partire. Regolate il livello di uscita (Output Level) 4 del POD in modo
da mandare molto segnale alle altre apparecchiature, ma non così tanto da sovralimenta­re il sistema e distorcere.Provate con il controllo Amp Models 11 su Eighties, il Drive 12 sulle ore 11, e Chan Vol 14 al massimo. Ora muovete l'Output Level del POD e i controlli dei volumi d'ingresso sul vostro sistema, così da avere il massimo livello sonoro dal POD senza andar troppo oltre e sovralimentare gli ingressi causando distorsioni indesiderate. Se avete delle cuffie a portata di mano, potete collegarle alla uscita cuffie del POD e assi­curarvi che il suono sia lo stesso che sentite dall'impianto. Pr ima di strappar vi via le cuffie dalle orecchie,guardate che non siano troppo alte, dato che anche il loro livello è control­lato dal livello di uscita (Output Level) generale del POD.
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SET UP
Nelle grandi occasioni
In configurazioni più grandi che comprendano un mixer e un registratore multitraccia, o in sistemi più recenti basati su computer e W orkstation di audio digitale stand-alone, a vete un paio di scelte. Se usate un computer MIDI, vi sarà utile dare un'occhiata al Capitolo Editing avanzato e controlli MIDI per conoscere tutti i controlli MIDI disponibili con il POD, incluso il programma editor/librarian Sound Diver contenuto nel POD Tools CD.
Registrare da professionisti
È qui che usate quelle uscite sofisticate, e impressionate i vostri amici con la vostra enor­me conoscenza sulla registrazione!Assicuratevi che il selettore A.I.R. 6 sia su DIRECT. La cosa "normale" da fare è collegare il basso al POD, e poi collegare le uscite TRS da 1/4" a +4 dBu AMP MODEL e DIRECT agli ingressi del vostro sistema (le uscite del POD vanno perfettamente anche con impianti sbilanciati a -10 dBV). Il POD tratterà il vostro basso mentre suonate, e potete fissare il tutto su nastro (o su disco) mentre eseguite le parti. Per la maggior parte delle situazioni,questo è tutto quel che ser ve. Andate a guada­gnarvi il vostro disco d'oro.
Cambiare la Storia
Se vi interessa, c'è anche un altro tipo di collegamento,che può darvi la possibilità di torna­re indietro nel tempo e cambiare amplificatore ed effetti molte settimane dopo aver registra­to le vostre tracce di basso, dandovi la flessibilità e il controllo in fase di missaggio che non avreste mai potuto avere con un tradizionale impianto di amplificazione. Va così: il semplice setup descritto nel paragrafo precedente è fondamentalmente come prendere un riverbero, farci passare la parte di voce preamplificata microfonicamente, e fis­sare il suono riverberato sulla traccia del registratore. Ora avete quella performance vocale, con quel tipo di riverbero, su nastro (o disco).Solitamente in studio si registra la voce pulita (dry) su nastro, poi si usa una mandata effetti su un canale del mixer con il ritorno del nastro per mandare la voce con un riverbero in ascolto e sentire l'effetto mentre si registra la voce. Infine, quando è il momento di fare il missaggio, si possono prendere le decisioni critiche sul riverbero per assicurarsi che stia bene con il resto delle tracce. Si può anche utilizzare un riverbero completamente diverso, o nessuno del tutto - Tutte le possibilità sono aperte. Potete usare il POD in questo modo - in un setup di mandata e ritorno effetti - e trarre gran­di vantaggi di flessibilità.Ecco come funziona questa configurazione, più altri dettagli:
Presa diretta
Prima di fare il gioco send/return occorre fare in modo che il vostro basso invii un segnale direttamente all'ingresso del registratore o del mixer, o all'ingresso del vostro sistema audio su computer.Che succede se colleghiamo il basso direttamente all'ingresso del mixer? Ai pickup del basso piace alimentare ingressi ad alta impedenza– almeno 300 KOhms; 1 MOhm sarebbe l'ideale. Gli ingressi di certi mixer sono a impedenza relativamente bassa, e perciò non mandano un segnale molto buono.Otterrete un suono scuro, spappolato, se collegate il basso direttamente in questi ingressi a bassa impedenza.
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SET UP
Per evitare ciò, raccomandiamo di far passare il segnale del vostro basso prima di andare al mixer attraverso una Direct Box di qualità o un preamplificatore per strumenti di tipo "tra­sparente".Cercatene uno che garantisca un suono pulito, non colorato.State alla larga dai simulatori di ampli. Potete usare un preampli per basso, a patto che sia pulito, con una risposta di frequenza piatta – che non modifichi il suono. Detto questo, potete a vere un risultato a volte accettabile a un canale di linea del mixer se avete un basso con pic kup attivi, caldi (poiché le uscite di elettroniche attive possono a v ere un'impedeza relativamente bassa).Per esempio , ab biamo collegato a volte un basso diret­tamente nel canale di un Mackie 1202 VLZ, alzato il trim, e ottenuto risultati accettabili.
Restituire al mittente
A questo punto, diamo un' occhiata a come collegare il POD a una mandata e a un ritor­no sul vostro mixer. Che non è necessario, ma che vi offre la flessibilità di cui abbiamo detto nella sezione “Cambiare la Storia” qualche pagina fa. Configurate tutto come fareste con un riverbero:si tratta di registrare il basso pulito, senza modifiche, e sentire l'effetto del POD mentre stiamo andando al registratore. Così, per esempio, se avete un mixer con uscite dirette su alcuni o su tutti i canali, insieme a un regi­stratore su nastro o su disco separati, farete qualcosa del genere:
nastro multitraccia o registratore su hard disk
selettore
A.I.R. su
“Direct”
Vedere il capitolo “edi­ting avanza­to e control-
lo MIDI”
l’audio dal
registratore
va al Pod
il basso
diretto va
all’ingresso
del
registratore
collegate qui
il basso con
una Direct
Box (D.I.)
l’uscita dal
registratore
va al tape
return
le uscite del
Pod vanno
al mixer
Illustrazione “restituire al mittente”
Collegamento del POD alla mandata/ritorno di un mixer
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SET UP
Collegate il basso nella Direct Box.Collegate la Direct Box nel canale del mixer con l'usci­ta diretta. Regolate il trim sul canale in modo che il livello vi sembri buono. Collegate l'u­scita diretta del canale del mixer all'ingresso di una delle tracce del registratore, e fate in modo di monitorare sul registratore l'ingresso di quella traccia.Collegate l'uscita della trac­cia del registratore all'ingresso di un altro canale del mixer che abbia un' uscita diretta. Collegate l'uscita diretta all'ingresso del POD, e collegate le uscite del POD agli ingressi di due canali del mixer. Assicuratevi che il selettore A.I.R. del POD 6 sia su DIRECT. Dovreste esser pronti a suonare il vostro basso e ascoltarlo modificato dal POD, regi­strando una traccia sul registratore. Quindi potete riascoltare la traccia e attivare amp, effetti, qualunque cosa – benvenuti nella rivoluzione del software digitale! E per un'espe­rienza ancora più rivoluzionaria, date un'occhiata alla sezione MIDI Mania qui di seguito, oltre al capitolo Editing avanzato e controlli MIDI per imparare ad automatizzare il tutto. A proposito: non monitorate il segnale pre-POD e quello post-POD contemporaneamente, o avrete un filtro a pettine che incasinerà tutto il vostro suono. (Spaventoso, eh?)
3•7
3•7
SET UP
Su i livelli
Quando fate i livelli in uno degli scenari di cui abbiamo detto, fate attenzione all'indicatore di CLIP sul POD (appena sotto i tasti Up e Down 10). Questo vi avverte quando c'è un clip sull'ingresso del POD e dovete dunque abbassare il segnale in arrivo.Dovete anche fare attenzione che non arrivi troppo poco segnale al POD . In qualunque apparecchio audio, questo produrrebbe un risultato povero.
Attenti alle radiazioni
Se avete un computer nel vostro studio, questo importante avviso è per voi.Specialmente se state usando una chitarra con pickup single con il, scoprirete che è molto facile capta­re fastidiose interferenze da qualunque monitor di computer abbiate vicino alla chitarra. I display CRT sono, dopotutto,speciali pistole a raggi che sparano fotoni tutto il giorno. I vostri pickup per chitarra ricev ono e amplificano i campi elettromagnetici che i v ostri display irradiano, e questo lo ascoltate nel vostro segnale audio sotto forma di buzz e hum. Allontanandovi dai CRT e v oltando la vostr a chitarra in modo da non stare di fronte al moni­tor del computer minimizzerete questo problema.Ma se vi trovate in uno studio un po' stret­to e avete bisogno di buttar giù velocemente qualche traccia potete provare a fare ciò che noi stessi qualche volta abbiamo fatto: predisponete la vostra traccia per la registrazione e cominciate col pre-roll (la parte precedente a quella incui registrerete la vostra esecuzio­ne). Poco prima di arrivare al punto da registrare spegnete il monitor del computer, regi­strate la vostra parte, quindi fermate la registrazione, riaccendete il monitor e riascoltate la vostra registrazione libera da ogni interferenza.
Pedal Power
Il POD ha un paio di pedali di controllo opzionali:la Floor Board e l'FB4 della Line 6. Mentre scenderemo più in dettaglio nel prossimo capitolo, per adesso è utile sapere che l'FB4 è un interruttore a pedale a quattro pulsanti, che vi permette di selezionare tra le memorie del POD e controllare velocità e tempo degli effetti con il controllo Tap. Il suo fratello mag­giore, la Floor Board, permette di selezionare senza usare le mani qualunque suono pro­grammato nei canali del POD, più un pedale Wah, un pedale di Volume, il controllo di effet­ti del POD in stile pedaliera a più dispositivi, con On e Off individuali, e accordatore. Qualunque controllo a pedale della Line 6 scegliate, dovrete collegarlo alla presa P edal del POD 7 . Potete controllare il POD anche con una pedaliera MIDI standard.
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SET UP
Nelle occasioni meno grandi
Potete usare il POD nella configurazione send/return anche con un più "ragionevolmente" sofisticato registratore a quattro (o più)tracce o un normale sistema audio su computer. (Avrete bisogno di più di due canali in ingresso e in uscita sul vostro computer se volete mixare il basso con altri strumenti.)
Per chi utilizza il computer: Collegate il basso all'ingresso del computer (preferibilmente usando una Direct Box per avere un buon livello di segnale). Assicuratevi che il selettore
A.I.R. del POD 6 sia su DIRECT. Collegate l'uscita del computer all'ingresso del POD e mandate il segnale del vostro basso dal computer attrav erso quell'uscita, e ascoltate come il POD manda fuori grandi suoni di basso amplificato mentre suonate. Ricordate di con­trollare la spia del CLIP 10 per esser cer ti di non sovralimentare l'ingresso.
Per chi utilizza un multi-traccia: Collegate il vostro basso all'ingresso del multi-traccia (preferibilmente usando una Direct Box per avere un buon livello di segnale).Assicuratevi
che il selettore A.I.R. del POD 6 sia su DIRECT. Prendete l'uscita della traccia sul vostro registratore e mandatela al POD, regolando il livello in uscita verso il POD così che non si illumini l'indicatore di CLIP 10. Per poter monitorare il POD attraverso il multi-traccia, il segnale di basso registrato deve poter andare dal nastro (o disco) al POD senza che voi dobbiate sentirlo; altrimenti ascolterete allo stesso tempo sia il segnale diretto che quello modificato dal POD, che non va bene. Avrete bisogno di un multi-traccia che abbia uscite dirette su uno o più canali, o mandate di effetto pre-fader(che significa che potrete abbas­sare il livello di monitor del canale completamente, mentre il segnale continua ad andare al POD attraverso la mandata effetti).
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SET UP
MIDI mania
E per ancora più controllo (chi ne ha mai abbastanza?) quelli familiari con gli studi MIDI troveranno che il POD permette di controllare ogni cosa via MIDI. Questo risulta par tico­larmente utile per la configurazione send/return appena descritta. Usando il MIDI, potete automatizzare qualunque parametro del POD. Così, per esempio, potreste iniziare a regi­strare una traccia (col basso che va direttamente su nastro, e l'uscita MIDI del POD che registra sul sequencer MIDI), e, mentre registrate, andate da una memoria del POD all'al­tra sul pannello frontale o con il controllo a pedale,alzate un po' il compressore, modifica­te i controlli di tono, andate da un amplificatore a un altro – qualunque cosa. Fermate la registrazione, e riascoltate la traccia con il POD che riceve indietro il MIDI dal vostro sequencer, e il POD farà esattamente le stesse cose che voi avete fatto durante la regi­strazione. Potete anche rimandare la traccia, questa volta con la sola traccia MIDI in registrazione e quella del basso in playback, e fare tutti i cambiamenti da automatizzare direttamente sui controlli del POD o dal controllo a pedale.O ancora, potete entrare a modificare i messaggi MIDI e lasciar fare al POD qualcos'altro. Grande, eh? Date un'occhiata al Capitolo sull'Editing avanzato e i controlli MIDI se volete avventurarvi in questo reame.
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