Yamaha AW2816 User Manual [it]

PROFESSIONAL AUDIO WORKSTATION
PROFESSIONAL AUDIO WORKSTATION
Tutorial
Tutorial
Introduzione
Benvenuti nel mondo dell’AW2816!
Se siete interessati alla produzione musicale, proba­bilmente sapete che le song degli artisti che vedete in televisione o sulle riviste sono prodotte in sofisticati studi di registrazione e mixaggio dove si utilizzano tanti strumenti costosi e le song passano attraverso numerosi processi sotto la guida attenta di tecnici del suono professionisti con conoscenze molto approfon­dite del loro settore.
Nell’AW2816 è praticamente compresa la funziona­lità utilizzata per ogni processo che viene eseguito in questi studi enormi e sofisticati. Se è installato il drive opzionale CD-RW, può essere eseguito l’intero pro­cesso dalla registrazione alla produzione del CD completamente con l’AW2816, e tutto con una ele­vata qualità professionale.
A partire dalla disponibilità di un mixer digitale e potente, di qualità equivalente alla consolle di mixag­gio 02R Yamaha (che rappresenta, in pratica, lo stan­dard per la registrazione digitale) l’AW2816 include una funzione automix che registra e riproduce le ope­razioni della sezione mixer, due unità digitali multi­effetto con una vasta gamma di funzioni, un registra­tore a 16 tracce completamente non compresso che supporta non solo la qualità CD a 16 bit, ma anche la registrazione/playback a 24 bit che cattura perfino le più sottili sfumature, e molte altre funzioni.
Se avete già esperienza con una consolle di mixaggio digitale o un registratore digitale, lavorare con l’AW2816 vi sembrerà immediatamente naturale e sarete subito stupiti dall’incredibile quantità di fun­zioni che questa piccola unità racchiude. D’altra parte, se siete nuovi a questo tipo di attrezzatura, ras­sicuratevi: l’AW2816 è progettato per facilitare l’impiego dell’utilizzatore per poter sfruttare ogni bit della sua potente funzionalità.
Sebbene questo “tutorial” vi guidi attraverso una gamma completa di operazioni effettive, esso rappre­senta soltanto il primo step nella comprensione del grande potenziale dell’AW2816. Ci auguriamo che, lavorando con questo tutorial, acquisirete la vostra esperienza personale che contribuirà a farvi sfruttare appieno l’AW2816.
Informazioni su questo tutorial
Questa pubblicazione è stata redatta per le persone che hanno interesse nella registrazione e nei mixdown, ma che non hanno mai usato un’attrezza­tura come l’AW2816 prima d’ora e spiega il processo dalla registrazione al mixdown sull’AW2816, condu­cendo attraverso effettivi step operativi.
Una volta che avrete lavorato con questo tutorial, avrete imparato ad operare con le funzionalità base dell’AW2816. Per una spiegazione più dettagliata di ciascuna funzione, consultate il manuale di istruzioni dell’AW2816. Alla fine di questo tutorial, abbiamo preparato un glossario di termini specialistici, partico­larmente relativi all’AW2816, alle consolle di mixag­gio ed ai registratori digitali. Se incontrate un termine che non vi è familiare, fate riferimento a questo glos­sario.
Tutorial
1
Sommario
Sommario
Introduzione....................................... 1
Informazioni su questo tutorial .....................1
Sommario ........................................... 2
Registrare sull’AW2816 ...................... 3
Creare una nuova song.................................. 3
Registrare la sezione del ritmo ...................... 3
Usare due microfoni per registrare il ritmo... 3
Collegare i microfoni all’AW2816 ............... 3
Registrare il suono dei microfoni
sull’hard disk ............................................. 4
Playback del suono registrato....................... 4
Registrare il suono di un programmatore
digitale di ritmi............................................5
Che cosa sono i dati “tempo” sull’AW2816. 5
Registrare suoni che avete registrato a step
nel vostro sequencer ................................... 6
Registrare le voci e strumenti acustici........... 6
Cambiare le memorie di scena..................... 6
Suggerimenti – registrazione della voce ....... 6
Overdubbing ................................................. 7
Uso delle tracce virtuali............................... 7
Suggerimenti - è bene o male registrare
con gli effetti? ............................................ 7
Applicare gli effetti solo al suono che viene
monitorato................................................. 7
Restore della demo song.................... 8
Recupero nell’hard disk................................. 8
Caricare la demo song dall’hard disk............. 8
Mixdown............................................. 9
Step 1. Ascoltate le tracce registrate e fate
i vostri programmi....................................... 9
Cominciamo................................................ 9
Step 2. Preparazione di un “rough mix”...... 10
Cominciate con il colpo della cassa
e il rullante .............................................. 10
Aggiungere le tracce degli altri elementi
di batteria ................................................ 10
Aggiungere il charleston ............................ 10
Aggiungere il basso acustico...................... 10
Aggiungere le percussioni.......................... 10
Aggiungere la chitarra acustica.................. 10
Aggiungere il piano.................................... 11
Aggiungere il sintetizzatore........................ 11
Aggiungere l’organo................................... 11
Aggiunta della chitarra elettrica ................. 11
Aggiunta della voce solista......................... 11
Aggiunta del coro ...................................... 11
Ascoltare il rough mix................................ 11
Salvare la song........................................... 11
Salvare la scena..........................................11
Step 3. Assemblare il mix per ciascuna parte...12
Canali 1/2: Cassa e rullante ........................12
Canali 3/4: Microfoni per la batteria
(suono prelevato dall’alto) ........................13
Canale 5: Hi-hat.........................................14
Canale 6: Basso acustico ............................14
Canale 7: Percussioni .................................15
Canale 8: Chitarra acustica.........................16
Canale 9: Piano..........................................16
Canale 10: Sintetizzatore............................17
Canale 11: Organo.....................................17
Canale 12: Chitarra elettrica.......................18
Canali 13/14/15: Coro................................18
Canale 16: Voce solista ..............................19
Salvare la song............................................19
Step 4. Aggiunta dell’ambientazione............20
Impiego di effect 1 send (mandata effetto 1)
e selezione di un effetto............................20
Aggiunta di ambientazione alle tracce,
secondo la necessità.................................20
Canali 1/2: Cassa e rullante ........................21
Canali 3 e 4: Microfoni sopraelevati
sulla batteria.............................................21
Canale 7: Percussioni .................................21
Canale 8: Chitarra acustica.........................21
Canale 9: Piano..........................................21
Canale 10: Sintetizzatore............................21
Canale 11: Organo.....................................21
Canale 12: Chitarra elettrica.......................21
Canali 13/14/15: Cori.................................21
Canale 16: Voce solista ..............................21
Step 5. Completare il mix ed effettuare
le impostazioni per l’automazione.............22
Automix...................................................22
Ascoltate l’automix registrato ......................22
Il contenuto dell’automix “Can you feel it” .22
Contenuto principale dell’automix ..........23
Masterizzazione ............................... 24
Il monitoraggio è un elemento essenziale...24
Impostazione dei master EQ e dinamiche ....24
Equalizzatore (EQ)......................................24
Compressor ................................................25
Impostazioni master compressor per
la demo song............................................25
Registrare la song sulla traccia stereo ..........25
Scrivere la song su un disco CD-R................25
Il passo successivo ............................ 26
Glossario........................................... 27
2
Tutorial
Registrare sull’AW2816
Incredibile per le sue dimensioni, l’AW2816 rac­chiude un potenziale che può gareggiare con le con­solle di mixaggio presenti solitamente in ampi studi di registrazione.
Sebbene voi possiate naturalmente registrare una per­formance dal vivo in un’unica passata, potete anche usare la registrazione multitraccia per sfruttare appieno le 16 x 8 tracce dell’AW2816, pari a 128 tracce.
Questo tutorial vi guida attraverso un reale processo di registrazione, per cui potrete imparare ad utilizzare perfettamente l’AW2816.
Creare una nuova song
Nella sezione WORK NAVIGATE, premete il tasto [SONG]. Quando appare la videata Song List, spo­state il cursore verso il basso e premete [ENTER] sul pulsante NEW SONG. Vi verrà chiesto “Save current song?”, per cui rispondete YES o NO. Quindi specifi­cate la velocità di campionamento (Fs) e il numero di bit di registrazione (Recbit) che la song creata ex nov o dovrà usare, e premete [ENTER]. Quindi vi verrà chie­sto se intendete importare i dati del mixer (per i detta­gli fate riferimento al “Manuale di istruzioni AW2816”, sezione Reference), ma in questo caso non dovrete selezionare alcunché.
Ora potete inserire un nome per la song che verrà creata. Premete [ENTER] su OK e apparirà la videata per l’immissione del commento. A meno che voi vogliate assegnare un commento, selezionate sempli­cemente OK. Ora sull’hard disk dell’AW2816 è stata creata una nuova song.
Registrare la sezione del ritmo
Usare due microfoni per regi­strare il ritmo
Poiché l’AW2816 possiede due canali di ingresso microfonico XLR, potete inserire due microfoni per la registrazione, e registrare in stereo. Noi partiremo dal presupposto che voi registriate usando due microfoni.
Collegate i microfoni all’AW2816
Procurate due microfoni con le stesse caratteristiche (per quanto possibile, due microfoni dello stesso pro­duttore e dello stesso modello) e collegatene i cavi ai jack INPUT 1 e 2 XLR dell’AW2816. Se state usando microfoni a condensatore, attivate l’alimentazione PHANTOM +48V mediante l’interruttore situato sul pannello posteriore. (Se state usando microfoni dina­mici, lasciate spento questo interruttore. Altrimenti, il microfono potrebbe venire danneggiato.)
Ora controlliamo che il suono dal microfono venga effettivamente trasmesso all’AW2816. Agite innanzi­tutto sui controlli gain (del guadagno) dell’ingresso per apportare le regolazioni. Registrare al più alto livello possibile apporterà i migliori vantaggi ai fini del potenziale dell’AW2816 e vi darà il suono migliore. Tuttavia, se il livello è troppo alto, è proba­bile che il suono venga distorto e che assieme al suono venga registrato un rumore di fruscìo, per cui usate cautela. Regolate il guadagno in modo che l’indicatore PEAK situato nella parte superiore destra del controllo gain sia acceso solo saltuariamente quando suonate in maniera molto forte. Se l’indica­tore PEAK non si accende anche quando il controllo gain è ruotato completamente a destra, controllate i collegamenti e, se sono OK, usate la procedura seguente per verificare se i misuratori di livello si muovono.
Quando si registra una nuova song, di solito si parte registrando prima la sezione del ritmo, per poter stabi­lire la velocità del tempo e il groove (l’accento o senso ritmico) della song. Dopo che av ete creato la struttura e il ritmo dell’intera song o brano, potete aggiungere le voci, la chitarra e le altre parti di accompagnamento e supporto per completare la song.
In questa fase, avete bisogno soltanto delle parti di batteria, del basso e delle percussioni. In particolare, registrando preliminarmente il basso, nel processo produttivo viene chiarita la progressione degli accordi della song, e ciò renderà più semplice sovrapporre successivamente le altre esecuzioni. Le parti che con­tribuiscono al feel ritmico della song, come il sotto­fondo di tastiera e gli accordi della chitarra, dovrebbero anch’esse essere registrate prima.
Nelle pagine che seguono, vi daremo parecchi esempi di come possa essere registrato il ritmo. Fate riferimento alle spiegazioni per il metodo che inten­dete usare effettivamente.
Tutorial
3
Registrare sull’AW2816
Registrare il suono dai microfoni sull’hard disk
Quando avete completato la regolazione del li vello di ingresso, collegate l’ingresso alle tracce su cui il suono verrà registrato. Nella sezione WORK NAVI­GATE, premete il tasto [QUICK REC]. Sul lato sinistro vi sono i suoni che vengono immessi nell’AW2816 e sul lato destro vi sono le tracce 1–16 (un totale di 16 tracce) su cui voi potete registrare. Provate a premere [ENTER] sul cerchio per il CH1 di sinistra. Sullo schermo (o display), verrà effettuata una connessione fra CH1 e TR1. Allo stesso modo, collegate CH2 e TR2. Nell’area CH SETTING, selezionate [FLAT] per selezionare le impostazioni di default quando regi­strate per la prima volta.
Quando avete completato queste preparazioni, pre­mete [ENTER] su EXECUTE, situato all’estrema destra in basso. Vi verrà chiesto se siete sicuri dell’opera­zione, per cui selezionate OK. Se gli indicatori REC TRACK SELECT 1 e 2 nella parte superiore destra dell’AW2816 lampeggiano, siete pronti.
Premete il tasto [ON] situato immediatamente sopra al fader del canale di ingresso 1, facendolo accendere. (A questo punto, si accende anche il tasto [ON] del canale 2 se è stato abilitato l’abbinamento.) Un misura­tore di volume verrà visualizzato nella parte superiore destra della videata CH View, per cui regolate il fader e controllate se il suono viene immesso da ogni micro­fono nell’AW2816. Sarete in grado di registrare il suono della migliore qualità se il livello è regolato il più alto possibile senza permettere l’accensione dell’indicatore OVER nel misuratore di livello quando vengono eseguiti i suoni più forti. Se siete stati in grado di regolare bene il controllo del guadagno all’inizio di questo processo, una posizione del fader di circa 0 dB dovrebbe essere proprio quella giusta.
Ora possiamo procedere e registrare. Quando siete pronti per iniziare a suonare, tenete premuto il tasto [REC] e premete il tasto [PLAY]. Quando avete finito di suonare, premete il tasto [STOP].
Sebbene voi possiate registrare immediatamente, abbiniamo i due ingressi in modo da avere la registra­zione in stereo.
Nella sezione MIXING LAYER, premete INPUT [1–8] e quindi premete il tasto [SEL] del canale 1 per far sì che si accenda. Ora, nella sezione MIXER, premete [VIEW] e quindi premete [F1] per accedere alla videata CH View. Usate i tasti [CURSOR] per spostarvi sull’area MONO x 2 oltre PAIR e premete [ENTER]. Vi verrà chiesto come volete abbinare i canali adiacenti, per cui, per questo esempio, premete [ENTER] su INPUT 1 neamente le impostazioni per i due canali di input o ingressi 1 e 2. Per provare questa configurazione, spostate su e giù il fader del canale di input 1. Il fader del canale adiacente dovrebbe muoversi assieme ad esso.
2. Ciò vi permette di controllare simulta-
Playback del suono registrato
Ascoltiamo il suono che è stato registrato. Se a v ete usato in stereo i due microfoni, premete il tasto [P AN] della sezione MIXER e quindi premete [F2] per aprire la videata Pan MONI. Se vi siete limitati a creare la song (e non avete modificato le impostazioni) tutte e 16 le tracce dovrebbero essere udibili dalla posizione centrale (CENTER). Nella videata, spostate il cursore sul controllo Pan per la traccia 1 e ruotate completamente a sinistra (L16) il dial [DATA/ JOG]. Allo stesso modo, impostate la traccia 2 completa­mente a destra (R16). Cosa accadrebbe se aveste registrato il microfono destro sulla traccia 1? In tal caso, invertite sem­plicemente le impostazioni sinistra/destra delle due tracce. Tuttavia, poiché i canali di ingresso e le tracce sono abbi­nate come 1–2, 3–4, ... ecc., dovreste usare il canale di numero dispari per inserire il suono di sinistra.
Dopo che avete effettuato le regolazioni di Pan, premete il tasto 0 [RTZ] del keypad per ritornare all’inizio della song, e premete il tasto [PLAY] per avere il playback. Se non udite alcun suono, premete il tasto RECORDER [1– 8] della sezione MIXING LAYER, fate accendere il tasto [ON] per le tracce 1 e 2 del recorder (registratore) ed accertatevi che i fader siano alzati. Accertatevi anche che il fader rosso STEREO sia alzato e che il controllo PHONES (se state usando le cuffie) o il controllo MONI­TOR OUT (se state usando casse monitor collegate) non siano abbassati al minimo. Se ancora non sentite alcun suono, è possibile che abbiate commesso qualche errore
4
Tutorial
al momento della registrazione, per cui provate ancora una volta la procedura sopra descritta, controllando ogni step mentre lo eseguite.
Il suono è stato registrato correttamente? Se il suono è distorto o “scricchiolante”, regolate il controllo del gua­dagno e provate ancora una volta a registrare. Se il suono è stato registrato sull’hard disk in una condizione distorta, sarà impossibile aggiustarlo successivamente.
Dovreste fare attenzione anche alla posizione dei microfoni. Cambiando la direzione dei microfoni e la loro distanza dallo strumento vuol dire tanto per il suono registrato. Poiché l’AW2816 vi permette di ri­registrare tutte le volte che volete, provate le varie posizioni dei microfoni fin quando sarete soddisfatti del suono registrato ottenuto. È anche utile leggere riviste e osservare quello che fanno gli altri ma, a meno che voi non siate un tecnico di registrazione professionista e di vasta esperienza, è difficile posizio­nare i microfoni nella posizione perfetta, senza alcun margine di errore e senza tentativi. Vi r accomandiamo di leggere pubblicazioni specifiche e professionali e di fare vari esperimenti con l’AW2816.
Registrare il suono di un pro­grammatore digitale di ritmi
In alternativa all’esempio precedente, ecco come una sezione di ritmo creata su un programmatore digitale di ritmi con incorporata la funzione sequencer può essere registrata sull’AW2816. Sebbene possiate semplicemente premere il pulsante PLAY del programmatore di ritmi nel momento in cui iniziate a registrare, quasi tutte le mac­chine di questo tipo supportano l’MTC o MIDI Clock, per cui provate a sincronizzare l’AW2816 con il vostro pro­grammatore digitale di ritmi. In questo esempio, useremo l’AW2816 come MTC o MIDI Clock master, e faremo in modo che il programmatore di ritmi lo segua.
Premete innanzitutto MIDI e quindi il tasto [F1] per acce­dere alla videata MIDI Setup 1. Accertatevi c he MTC SYNC sia impostato su MASTER. Quindi, accertatevi che il vostro programmatore di ritmi sia in grado di ricevere messaggi MTC o MIDI Clock e di funzionare in sincronismo. (Sul nostro programmatore di ritmi, questa può essere un’impo­stazione dal nome SYNC o qualche cosa di simile.) Le impostazioni e i collegamenti differiscono secondo il tipo di messaggio usato per la sincronizzazione.
Se state usando l’MTC, usate un cavo MIDI per colle­gare il connettore MTC OUT dell’AW2816 alla porta MIDI IN del vostro programmatore di ritmi (oppure, se ce n’è uno, al suo connettore MTC IN).
Se state usando MIDI Clock, premete [F2] per accedere alla videata MIDI Setup 2. Attivate (ON) l’impostazione MIDI CLK, impostate MIDI/HOST su MIDI, e posizio­nate OUT/THRU su OUT. Per ognuna di queste opera­zioni, spostate il cursore sull’impostazione e premete [ENTER] per cambiare l’impostazione. Quindi usate un cavo MIDI per collegare la porta MIDI OUT dell’AW2816 alla porta MIDI IN del vostro program­matore digitale di ritmi. Se state usando MIDI Clock, avrete bisogno anche di effettuare le regolazioni “tempo” come spiegato qui di seguito.
Quindi, cambiate le impostazioni sul vostro programmatore di ritmi in modo che esso funzioni in sincronismo con l’MTC o con il MIDI Clock, e mettete il programmatore di ritmi in un modo in cui attenda i messaggi di sincronizzazione in arrivo. Ora, quando premete il pulsante PLAY dell’AW2816, il programmatore di ritmi dovrebbe cominciare a funzionare in sincronismo. Funziona? Nel caso dell’MTC, su entrambi i dispositivi lo stesso parametro, chiamato “Frame Rate”, deve essere messo sulla stessa impostazione, per cui consultate il manuale di istruzioni dell’AW2816 e il manuale del pro­grammatore di ritmi, e controllate anche queste imposta­zioni.
Che cosa sono i dati “tempo” sull’AW2816
Sull’AW2816, i dati tempo vengono mantenuti indipen­denti per ciascuna song. Quando viene creata una nuova song, essa verrà impostata con una divisione del tempo (time signature) di 4/4 ed una velocità del tempo di 120. Se volete cambiare queste impostazioni oppure se volete cam­biare questi valori nel corso della song, premete [SONG] e quindi premete [F4] per accedere alla videata Tempo Map costituita da due cornici: la sinistra rappresenta time signa­ture (METER) e quella destra rappresenta la velocità del tempo (TEMPO). Per sperimentare questa funzione, spo­state il cursore su NEW nell’area TEMPO e premete [ENTER]. V errà creato un nuovo dato di tempo. Or a provate a cambiare la misura (MEASURE) su 5 nella regolazione STEP 2 e il TEMPO su 130.0. Con queste impostazioni, il tempo sarà ad un valore STEP 1 (120) per le prime quattro misure e cambierà a 130 alla quinta misura.
Se il vostro programmatore di ritmi ha soltanto un con­nettore che trasmette l’MTC, o se a v ete già immesso dati di tempo dettagliati nel vostro programmatore di ritmi e sarebbe troppo faticoso rispecificarlo per l’AW2816, fate riferimento al manuale di istruzioni dell’AW2816 ed impostatelo in modo che funzioni come MTC slav e.
Ora che abbiamo fatto funzionare i due dispositivi in sincronismo, siamo pronti per registrare. Collegate le uscite audio del ritmo agli ingressi dell’AW2816, accertatevi che il suono venga immesso correttamente e quindi registrate. Potete risparmiare molte opzioni di mixdown se registrate suoni separati dal v ostro pro­grammatore di ritmi su tracce separate dell’AW2816 per cui, essendo consapevoli dell’eventuale struttura della vostra song, fatelo se avete abbastanza tracce di registrazione sull’AW2816.
Tutorial
5
Registrare sull’AW2816
Registrare suoni che avete regi­strato a step nel vostro sequencer
L’idea base in questo caso è la stessa di quando usate un programmatore di ritmi, di cui abbiamo parlato precedentemente. Tuttavia, l’AW2816 non ha una funzionalità di generazione suono, per cui dovete disporre di un modulo di generazione suono MIDI separato, usare il software del sequencer per suonarlo e quindi registrare l’audio sull’AW2816.
Registrare le voci e strumenti acustici
Quando avete completato la registrazione della sezione ritmica, registriamo le voci, la chitarra solista e gli stru­menti acustici. La nostra spiegazione parte dal presuppo­sto che abbiate collegato un microfono all’INPUT 1 (o 2) dell’AW2816 e che v ogliate registr are una voce.
Quando registrate una voce, il cantante ovviamente avrà bisogno di cantare sulla base delle tracce regi­strate precedentemente, ascoltandole. Nessuno farebbe l’errore di avere il cantante che ascolta le tracce esistenti attraverso gli altoparlanti monitor, mentre canta nel microfono, ma è il caso di notare che se il vocalist o cantante utilizza cuffie del tipo aperto per il monitoraggio, il suono che fuoriesce dalle cuffie può rientrare nel microfono e quindi può essere registrato. Vi raccomandiamo moltissimo di usare cuffie del tipo completamente sigillato per il monitoraggio, quando registrate in un microfono.
Quando si registra una voce, è efficace usare un monitor mix che è differente dal mix reale. Per esem­pio, volete enfatizzare il volume delle parti ritmiche specifiche oppure avere una voce base pre-registrata che il cantante può seguire come guida. L’AW2816 ha una funzione chiamata “scene memory”, per cui immagazzinate innanzitutto le impostazioni correnti della sezione MIXER, e quindi create un mix separato per il monitoraggio da parte del cantante e memoriz­zatelo in una memoria di scena differente. In questo modo, sarete sempre in grado di ritornare alla stessa condizione ogni volta che dovrete ri-registrare la voce in un punto successivo.
Cambiare le memorie di scena
Proviamo effettivamente a cambiare la scena. Usiamo innanzitutto i tasti [ ]/[ ] della sezione SCENE MEMORY per cambiare il numero, in modo che sia diverso da 00. (Il numero di scena 00 contiene impo­stazioni di default che non possono essere editate.) Il numero di scena viene visualizzato nella parte supe­riore dello schermo o display, leggermente spostato sul lato destro. Per questo esempio, ipotizziamo che abbiate selezionato 01. Premete il tasto [STORE] della sezione SCENE MEMORY. Vi verrà chiesto di inserire un nome per la scena, per cui assegnate un nome appropriato e selezionate OK. Quindi, effettuate il playback delle tracce registrate precedentemente, alzate il volume della batteria e degli altri strumenti
ritmici in modo che il cantante o vocalist abbia un chiaro senso del ritmo della song (mentre riducete il volume delle altre parti). Cambiate l’impostazione su Scene Memory 02 e premete STORE, assegnate un nome appropriato, e selezionate OK per salvare la scena. Ora richiamate le scene che avete salvato. Cambiate il numero di scena in 01 e premete RECALL. Il messaggio “W ill Recall – ARE YOU SURE?” vi chiederà se siete sicuri di voler ric hiamare. Premete [ENTER] su OK e ritornerete alle impostazioni che erano in vigore prima che modificaste il volume di ciascuna traccia per il monitoraggio da parte del vocalist. Allo stesso modo, selezionate scene 02 e premete [RECALL]. Ora il mixer ha le impostazioni che avevate salvato per il monitoraggio della voce.
Le memorie di scena sono comode, ma se richiamate una scena differente senza ricordarvi di salvare le impo­stazioni precedenti, esse non possono essere recuperate, per cui vi raccomandiamo di usare attenzione.
Suggerimenti – registrazione della voce
Per la musica odierna, registrare la voce è l’elemento più importante della registrazione. La regolazione del volume all’ingresso dell’AW2816 naturalmente è importante, ma dovete anche fare molta attenzione all’altezza e alla direzione del microfono, ricordarvi di usare uno “schermo”, e siate consapevoli del volume e del carattere timbrico della voce. È impor­tante anche la scelta della posizione della registra­zione. Il suono differisce drasticamente se registrate in una sala da pranzo o nella doccia.
Le impostazioni migliori sono quelle che vi danno una registrazione che valorizzi la potenza di quel cantante. Provate qualsiasi cosa vi venga in mente che possa aiutare il vocalist ad eseguire la sua perfor­mance al picco della sua abilità. Probabilmente non otterrete una buona registrazione nemmeno se il can­tante è molto teso o nervoso. Se create un’atmosfera ben rilassata per il vostro cantante, avrete una buona registrazione che si avvantaggia completamente dell’ampia gamma dinamica offerta dall’AW2816 (molto ampia, poiché potete usare perfino una regi­strazione a 24 bit).
6
Tutorial
Overdubbing
La procedura di overdubbing (sovrapposizione) è fon­damentalmente la stessa che av ete usato per registrare la sezione ritmica e la voce. Registrate ogni traccia di supporto mentre ascoltate le tracce registrate prece­dentemente.
Raccomandiamo che, durante la fase di registrazione, voi registriate tutte le parti che volete per la song. Potete sempre eliminare le parti non necessarie durante il mixdown e, per esempio, potete registrare differenti assolo di chitarra e scambiarli per vedere quale vi piace di più. L’AW2816 possiede 128 tracce virtuali per cui, se registrate e fate più registrazioni o versioni della voce, avrete una maggiore flessibilità durante la fase di mixdown.
Uso delle tracce virtuali
Quando intendete attivare le tracce virtuali, premete il tasto [TRACK] della sezione RECORDER e quindi pre­mete il tasto [F2] per accedere alla videata V.Track. Per provate, passate all’area virtual track per la traccia 1 (la linea superiore) e premete [ENTER] su 2. Il “2” si illuminerà. Ora premete [F1] per ritornare alla videata TR View. Per ciascuna traccia a destra della colonna NAME vi è una colonna denominata “V” e per la trac­cia 1 questa dovrebbe indicare “2”. Mostra la traccia virtuale che è selezionata in quel momento per cia­scuna traccia.
quantità di tecnica per cui, fin quando non acquisite questa esperienza, vi raccomandiamo di osservare in pratica il misuratore di livello e di usare il controllo gain o il fader del volume per regolare il livello in modo che quella distorsione venga evitata.
Applicare gli effetti solo al suono che viene monitorato
Quando registrate una voce, spesso il cantante trova più facile cantare se viene applicato un effetto spa­ziale tipo riverbero. In questo caso, è utile applicare l'effetto usando AUX SEND dall’ingresso, in modo che il suono viene registrato senza l’effetto il quale viene applicato soltanto al suono monitorato.
Con riferimento ai metodi di cui abbiamo parlato finora, immettete il suono dal microfono nel canale di ingresso 1, ed usate [QUICK REC] per preparare la registrazione sulla traccia 1. Quindi, premete [A UX 5] nella sezione FADER MODE. Tutti i fader dovrebbero abbassarsi, e dovrebbe apparire la videata Eff.Edit. Qui, innalzate il fader del canale di ingresso 1, ed ascoltate il suono dal microfono sull’AW2816. Se è selezionato un effetto di tipo riverbero, al suono dovrebbe essere applicato appunto il riverbero. A questo punto, il suono dell’effetto viene fatto uscire dall’uscita stereo (che è l’uscita finale dell’AW2816), ma non viene registrato sulla traccia 1. Registrate effettivamente l’input e verificate che l’effetto non venga applicato al suono registrato.
Suggerimenti – è bene o male registrare con gli effetti?
L’AW2816 possiede una vasta gamma di effetti, ma dovreste essere consapevoli che, se applicate un effetto durante la registrazione di modo che venga registrato il suono elaborato, sarà impossibile effet­tuare cambiamenti su quell’effetto in un momento successivo. In particolare, l’applicazione di effetti equalizer (EQ) o di tipo spaziale durante la registra­zione può limitare la vostra libertà durante la fase di mixdown.
In alcuni casi, viene usato un limiter in fase di regi­strazione della batteria o del basso per evitare la distorsione del suono, ma ciò richiede una certa
Tutorial
7
Restore della demo song
Restore della demo song
Il capitolo seguente spiega la procedura di mixdown usando la demo song inclusa nell’AW2816. Pertanto, cominceremo a spiegare come caricare nell’hard disk dell’AW2816 la demo song dal CD-ROM incluso.
In questa pubblicazione, partiamo dal presupposto che nell’AW2816 sia stato già installato un drive CD­RW collegato ATAPI. Tuttavia, è anche possibile usare un drive CD-RW SCSI esterno. Per i dettagli su come installare il drive CD-RW, fate riferimento al “Manuale di istruzioni” dell’AW2816.
Restore nell’hard disk
Premete il tasto [FILE].
1
Premete il tasto [F2] per accedere alla
2
pagina Restore. Accertatevi che nell’area SOURCE, il para-
3
metro DRIVE sia impostato su ATAPI.
(Se desiderate usare un drive esterno CD-R W con presa SCSI, spostate il cursore sull’area SOURCE e ruotate il dial [DATA/JOG] per selezionare il numero appropriato SCSI ID, e quindi premete il tasto [ENTER].)
Quando il display indica “COMPLETE”,
7
vuol dire che l’operazione Restore è stata completata.
L’operazione Restore impiega circa dieci minuti. Una volta eseguita l’operazione Restore, non è possibile annullare l’operazione.
Caricare la demo song dall’hard disk
Tenete premuto il tasto [SHIFT] e premete
4
il tasto [F2] (CD UNLOAD) per aprire la slitta del CD.
Collocate il CD-ROM demo incluso con l’eti­chetta verso l’alto. Quindi tenete premuto il tasto [SHIFT] e premete il tasto [F1] (CD LOAD) per chiudere la slitta e caricare il CD.
Sull’elenco a video appare la demo song
5
“Can you feel it?”.
Spostate il cursore sull’area RESTORE SONG e premete il tasto [ENTER]. Il pulsante RESTORE SONG cambia da DISABLE a ENABLE.
Spostate il cursore sul pulsante EXECUTE
6
sullo schermo, e premete il tasto [ENTER]. Un messaggio “ARE YOU SURE” vi chiederà di confermare, per cui spostate il cursore su “OK” e premete il tasto [ENTER] per dare inizio all’operazione Restore.
Premete il tasto [SONG]. (Se non appare la
1
pagina Song List, premete il tasto [F1].) Usate il dial [DATA/JOG] per selezionare
2
“Can you feel it?”. Spostate il cursore sul pulsante LOAD sul
3
video, e premete il tasto [ENTER]. Apparirà un messaggio “Will Save Current Song. ARE YOU SURE?”, per cui spostate il cur­sore su “YES” o “NO” e premete il tasto [ENTER] per iniziare a caricare i dati.
Quando sparisce l’indicatore del progresso
4
dell’operazione, la demo song ha termi­nato il caricamento.
Se intendete ascoltare la versione pre-mix della demo song prima di effettuare il mixing voi stessi: Premete il tasto [PLAY]. La demo song verrà cari­cata con l’automix attivato, e verrà eseguita in playback secondo questo mix.
8
Tutorial
Mixdown
Il “mixdown” sembra che si riferisca ad un’operazione singola, ma in realtà è una sequenza di vari processi. Acquisendo più esperienza, i vari step si fonderanno in un unico grande processo. È importante ricordare questo perché dovete essere al corrente dell’effetto che anche l’operazione più piccola può avere sul suono generale. Per esempio, se usate l’equalizzatore per modificare leg­germente il carattere tonale o timbrico di uno strumento, esso influenzerà il modo in cui vengono percepiti gli altri strumenti. Con l’esperienza, acquisirete l’abilità di prevedere il risultato di tali cambiamenti. Più mix create e più diventerete abili in questo tipo di operazione.
Step 1. Ascoltate le tracce regi­strate e fate i vostri programmi
Lo step più importante nel mixaggio è fare un piano preciso nella vostra mente prima di iniziare effettiva­mente il mixaggio. Considerate i punti seguenti.
• Pensate al tipo di musica che intendete produrre. Qual è il contenuto del testo? Che atmosfera deve convogliare? Come creare un mix che esalti la musica stessa?
• Qual è la caratteristica che definisce la song? Le parole? La voce del cantante? Il ritmo? Uno stru­mento o un suono specifico? Voi dovreste enfatiz­zare l’elemento che è più importante. Per esempio, se le parole sono importanti, dovreste evitare che la voce si perda nel background o sottofondo oppure venga oscurata da un riverbero eccessivo.
• Vi sono degli strumenti posizionati nel campo ste­reo? Intendete ricreare il campo sonoro di una per­formance dal vivo? Oppure state tentando di creare un’impressione più astratta?
• In che tipo di spazio volete collocare la musica? Uno spazio aperto e spento? Uno spazio ampio e ricco di riverbero? Stretto e angusto? Distante? Vicino?
• Vi sono strumenti che condividono una gamma di frequenza simile e che possono entrare in conflitto reciproco? Un ottimo esempio di quello che abbiamo detto può essere la chitarra elettrica distorta e l’organo. Tali strumenti possono essere separati mediante pannelli a sinistra e a destra, oppure potete usare l’equalizzatore per dare a ciascuno strumento la propria identità, esaltando intelligentemente il carattere esclusivo di ciascuno strumento.
• Avrete bisogno di cambiare l’atmosfera o le scene per creare dei salti significativi di livello, di equa­lizzatore o effetti durante il mix? Usando l’automa­zione, possono essere eseguiti anche dei mix molto complessi.
Cominciamo
Ora che la song è stata recuperata sull’hard disk, ascoltiamo la song “unmixed” cioè senza il mix.
Prima di procedere, dovete accertarvi di escludere AUTOMIX. Nella sezione AUTOMATION, premete il tasto [AUTOMIX]. Nell’area AUTOMIX, spostate il cursore sul pulsante ENABLE e premete il tasto [ENTER] per impostare AUTOMIX su DISABLE (off).
Accertatevi che sia selezionato “1–8” o “9–
1
16” nella sezione MIXING LAYER. Richiamate il numero di scena 01 “FADERS
2
NOMINAL” per impostare i fader 1–16 sul livello nominale. (Premete il tasto [SCENE], ed usate il dial [DATA/JOG] per selezionare il numero di scena 01 “FADER NOMINAL”, spo­state il cursore sul pulsante RECALL e premete il tasto [ENTER]. Quindi selezionate “OK” e premete il tasto [ENTER] per confermare.)
Premete il tasto [VIEW] della sezione MIXER
3
per accedere ai parametri per il canale monitor selezionato. Premete [F1] per accedere alla pagina CH View.
Premete il tasto [PLAY] ed ascoltate le
4
tracce.
Il prospetto seguente mostra il contenuto della traccia della demo song inclusa.
1234
Kick Snare
5678
Hi-hat
9 101112
Piano Synth Organ
13 14 15 16
Acoustic
bass
(Chorus) 16 Vocal
Overhead (L) Overhead (R)
Percussion
Acoustic
guitar
Electric
guitar
Questi sono solo alcuni esempi ma, acquisendo espe­rienza, imparerete a fare degli ottimi piani di mixing per ciascuna song.
Tutorial
9
Mixdown
Step 2. Preparazione di un “rough mix”
Il rough mix (cioè un mix grossolano) è solo un punto di partenza per il mix finale e non deve essere per­fetto. Lo scopo della sua creazione regolando soltanto il livello e il pan è quello di avere un punto di riferi­mento da cui potete fare regolazioni più dettagliate ed applicare effetti ed automazione, in modo da non impiegare troppo tempo su questo punto. Natural­mente, se le regolazioni di fader o pan vi influenzano al punto da alterare il vostro giudizio durante la restante parte del processo di mixaggio, proseguite e fate le regolazioni opportune. Il mixing o mixaggio è un processo di tentativi ed errori, per cui fate tutte le regolazioni che volete, tutte le volte che riterrete opportuno, fin quando siete soddisfatti.
• Il rough mix preset
Se non volete fare un vostro “rough mix” oppure se intendete ascoltare quello esistente, richiamate la scena numero 02 “STEP 2 MIX”. Premete il tasto [SCENE] ed usate il dial [DATA/JOG] per selezionare il numero di scena 02 “STEP MIX”. Quindi, spostate il cursore su “RECALL” e premete il tasto [ENTER]. Quando appare il messaggio di conferma, selezionate “OK” e premete il tasto [ENTER]. Per ritornare alla videata VIEW, premete il tasto [VIEW] della sezione MIXER.
Se intendete uscire dalla videata VIEW visualizzata durante questa operazione, usate i tasti [ ]/[ ] della sezione SCENE MEMORY per selezionare la scena che intendete richiamare. (Nella parte superiore destra dello schermo verrà visualizzato il numero della scena e il suo titolo.) Quindi premete il tasto [RECALL] e, quando appare il messaggio che chiede la vostra conferma, selezionate “OK” e premete il tasto [ENTER].
Potete effettuare le regolazioni in modo che l’intera song o una parte di essa continui ad essere ripetuta ciclicamente quando impostate il rough mix. Ciò faci­lita il compito di regolare il livello e il pan.
Usate i punti MARK A e B per specificare l’inizio e la fine del loop (la parte ciclica) e premete il tasto [REPEAT] per avere la ripetizione del playback. (Per i dettagli, consultate il “Manuale di istruzioni” dell’AW2816.)
Cominciate con il colpo della cassa e il rullante
Usate i tasti [ON] del canale per escludere tutte le tracce tranne la grancassa e il rullante (tracce 1 e 2). Lasciate il canale STEREO attivo (on). Il colpo di cassa e il rullante vengono registrati rispettivamente sulla traccia 1 e 2.
Aggiungere le tracce degli altri elementi di batteria
Usate la procedura seguente per abbinare i canali monitor.
T enete premuto il tasto [SEL] del canale 3 e
1
premete il tasto [SEL] del canale 4. Quando appare la finestra CHANNEL PAI-
2
RING, selezionate “MONITOR 3 mete il tasto [ENTER].
Così verranno abbinati i due canali in modo che azionando il fader di uno si muoverà nello stesso senso anche l’altro. La videata MIXER VIEW mostrerà i controlli pan e routing di entrambi i canali.
Quindi applicheremo il pan alle tracce stereo drum (di batteria) a sinistra e a destra per creare un’imma­gine stereo del suono. Usate la procedura seguente per impostare le regolazioni di pan dei canali 3 e 4.
Usate il tasto [SEL] per selezionare il canale di
1
cui intendete regolare il pan. (Poiché i canali sono “abbinati”, selezionando un canale lampeggia il tasto [SEL] dell’altro canale.
Mentre osservate il controllo pan sul
2
display, usate il controllo [PAN] nella parte superiore destra del display per fare le regolazioni.
4” e pre-
Aggiungere il charleston
Attivate (“ON”) il canale 5 ed ascoltate. Questo suo­nerebbe meglio con il pan regolato verso destra. Se il charleston (hi-hat) è un po’ invadente quando i fader della cassa e del rullante, nonché quelli della traccia “overhead” sono sul livello nominale, possiamo usare i fader 5 per abbassare il livello del charleston di circa 5 dB (sul video il fader indicherà –5.0).
Aggiungere il basso acustico
Attivate (“ON”) il canale 6 ed ascoltate. Non vi è alcun bisogno di regolare il pan, poiché il basso normalmente è situato al centro, ma se è troppo forte rispetto alla bat­teria quando i fader della traccia della batteria sono al livello nominale, usate il fader 6 per abbassare il livello del basso di 5 dB (il fader indicherà sul video –5.0).
Aggiungere le percussioni
Attivate (“ON”) il canale 7 ed ascoltate. Se le percus­sioni (nel nostro caso il battito delle mani) sono troppo forti per i set di batteria e il basso acustico, usate il fader 7 per abbassare il livello di circa 5 dB (sul video il fader indicherà -5.0).
10
Aggiungere la chitarra acustica
Attivate (“ON”) il canale 8. Se la chitarra è troppo forte per le altre tracce, usate il fader 8 per abbassare il livello di circa 10 dB.
Tutorial
Aggiungere il piano
Attivate (“ON”) il canale 9. Se il piano è troppo forte per le altre tracce, usate il fader 9 per abbassare il livello di circa 5 dB.
Aggiungere il sintetizzatore
Attivate (“ON”) il canale 10. Se il synth è troppo forte per le altre tracce, usate il fader 10 per abbassare il livello di 5 dB.
Aggiungere l’organo
Attivate (“ON”) il canale 11. Fate regolazioni fini del fader in modo che il suono non emerga rispetto alle altre tracce.
Aggiunta della chitarra elettrica
Attivate (“ON”) il canale 11. La chitarra comparata con le altre tracce non deve emergere perc hé di per se stessa ha un senso di volume più intenso, per cui usate il fader 12 per abbassare il livello di circa 10 dB .
Aggiunta della voce solista
Qualcuno di voi probabilmente si aspetterebbe di aggiungere il coro (tracce 13/14/15) prima di aggiun­gere la voce solista ma, per poter separare gli appro­priati livelli per il coro, è importante ascoltarlo in rapporto al livello della voce solista.
Attivate il canale 16, e con il pan lasciato in posizione centrale (è la posizione solita per la voce solista) impostate il fader approssimativamente sul livello nominale (0 dB).
Salvare la scena
Salviamo il rough mix completato. Premete il tasto SCENE ed usate il dial [DATA/JOG] per selezionare una scena vuota che venga visualizzata come “No Data!” quindi portate il cursore su STORE e premete il tasto [ENTER]. Appare la finestra popup TITLE EDIT, per cui potete assegnare un nome (oppure lasciarlo senza nome), selezionate “OK” e premete il tasto [ENTER].
Potete selezionare alternativamente questa scena e un’altra per confrontare il rough mix pre-arrangiato con quello vostro.
Aggiunta del coro
Nell’introduzione, il coro entra prima della voce soli­sta, e nel mix finale sarà necessaria una certa quantità di automazione. Ma, per il momento, ascoltiamo una sezione della song in cui la voce solista si sente assieme al coro e regoliamo il livello della sezione coro. Attivate i canali 13/14/15 e aumentate i livelli dei fader in un punto in cui essi non interferiscano con la voce solista della traccia 16.
Ascoltare il rough mix
Sebbene abbiate già ascoltato numerose volte la song mentre stavate creando il rough mix, ora l’ascolterete per intero, anziché per parti singole. Se volete, appor­tate delle regolazioni.
Salvare la song
Per salvare la song, premete il tasto [SONG] della sezione WORK NAVIGATE per accedere alla videata SONG. Se necessario, premete il tasto [F1] per visua­lizzare la pagina Song List. Spostate il cursore sulla videata su “SAVE” e premete il tasto [ENTER]. Quando appare la finestra che chiede la vostra con­ferma, spostate il cursore su “OK” e premete il tasto [ENTER]. In tal modo la song è stata salvata.
Tutorial
11
Mixdown
Step 3. Assemblare il mix per ciascuna parte
Per poter creare un mix bilanciato, ora abbiamo biso­gno di fare un po’ più di attenzione ai dettagli di cia­scuna traccia.
• Scena preset
Potete richiamare una scena preset che contiene tutte le impostazioni indicate fino allo step 3, sotto. Pre­mete il tasto [SCENE] (premete il tasto [F1] per sele­zionare la pagina Scene Mem se necessario), ed usate il dial [DATA/JOG] per selezionare il numero di scena 03 “STEP3 MIX”. Spostate il cursore su “RECALL” e premete il tasto [ENTER]. Quando appare il messag­gio di conferma, selezionate “OK” e premete il tasto [ENTER]. Per ritornare alla videata VIEW, premete il tasto [VIEW] della sezione MIXER.
Se volete lasciare la videata VIEW visualizzata mentre fate questa operazione, usate i tasti [ ]/[ ] della sezione SCENE MEMORY per selezionare la scena che intendete richiamare. (Nella parte superiore destra dello schermo appare il numero e il titolo della scena). Quindi, premete il tasto [RECALL] e, quando appare il messaggio che chiede la vostra conferma, selezionate “OK” e premete il tasto [ENTER].
Durante il processo del mix, voi inserirete e disinseri­rete frequentemente i canali in modo da poter ascol­tare una certa parte singolarmente oppure assieme ad altre tracce specifiche. Potete fare questa operazione anche usando la funzione Solo ma, in questo caso, ciò richiederebbe da parte vostra il cambiamento delle impostazioni della funzione Solo accedendo alla pagina Solo Setup della videata SET UP, e l’impo­stazione di ST ATUS su MIXDOWN SOLO e LISTEN su AFTER PAN. A questo stadio del mixdown, dovete ascoltare le tracce con l’EQ, le dinamiche e l’applica­zione di altri effetti. Normalmente, quando usate la funzione Solo per monitorare, ascolterete soltanto il suono “dry” di una traccia. In questa fase, l’ascolto del suono non elaborato potrebbe non essere di molto aiuto.
Premete il tasto [EQ] della sezione MIXER.
2
(Ciò mostra i dettagli delle regolazioni del parametro EQ.)
Accertatevi che l’EQ sia attivato per il
3
canale selezionato. (Se è escluso, spostate il cursore sul pulsante EQ ON e premete il tasto [ENTER] per attivarlo.)
Usate i tasti cursore per impostare i vari
4
parametri EQ.
• Canale 1: Kick (colpo della cassa)
DYNAMICS Gate
Threshold
–23 dB –57 dB 0ms 34.8 dB 110 ms
EQ (ATT –4 dB)
Range Attack Hold Decay
LOW L-MID H-MID HIGH
Q L.SHLF 6.3 0.9 H.SHLF
F 70 Hz 223 Hz 4.23 kHz 10.0 kHz
G +3.5 dB –4.5 dB 4.5 dB 0.0 dB
Canali 1/2: Cassa e rullante
Applicando un aumento di 3.5 dB alla regione LOW sotto 70 Hz, irrobustiremo la risonanza della cassa per il colpo di grancassa. Quindi, aumenteremo di
4.5 dB la regione HI-MID 4.23 kHz per enfatizzare il carattere della pelle della cassa. Dopo di ciò, abbas­seremo la regione L-MID 223 Hz di 4.5 dB per tagliare le vibrazioni del colpo della cassa (per simpa­tia), minimizzando una risonanza non desiderata. Quindi è la volta del rullante. Aggiungendo un’enfasi di 5.5 dB alla regione HIGH 10.0 kHz incremente­remo il senso della sensazione dell’aria. Abbasseremo la regione 187 Hz di 4.0 dB per creare un senso di separazione nel mix. Tutto ciò produce un suono di rullante con un tocco leggero.
Premete il tasto [SEL] del canale 1. (Ese-
1
guite le stesse operazioni per il canale 2.)
12
Tutorial
• Canale 2: Snare (rullante)
DYNAMICS Comp
Threshold
–18dB 2.5:1 3.0dB 19ms 87ms 2
EQ (ATT –8 dB)
Q L.SHLF 0.70 0.70 H.SHLF
F 187 Hz 1.00 kHz 2.11 kHz 10.0 kHz
G –4.5 dB 0.0 dB +2.0 dB 5.5 dB
Ratio
Out Gain
LOW L-MID H-MID HIGH
Attack Release Knee
ed attivate (“ON”) le dinamiche per il canale selezionato.
Usate i tasti CURSOR e il dial [DATA/JOG]
4
per effettuare le seguenti impostazioni delle dinamiche per i canali dei microfoni sopraelevati sulla batteria. (Poiché i canali 3 e 4 sono abbinati, regolando l’EQ sulla traccia 3 si otterrà automaticamente la stessa impostazione sulla traccia 4.)
• Canali 3 e 4: Piatti e tom
Compander-Soft
Threshold
–10 dB 5:1 –3.5 dB 0 ms 139 ms 21 dB
Ratio
Out Gain
Attack Release Width
Canali 3/4: Microfoni per la bat-
teria (suono prelevato dall’alto)
Queste tracce contengono i piatti e i tom. Aggiun­gendo un’enfasi di 3.5 dB alla regione HIGH 14.2 kHz schiariremo il timbro metallico. Abbassando di
6.5 dB la regione H-MID 157 Hz daremo un tocco
leggero al rullante che viene registrato anche su que­ste tracce.
Premete il tasto [SEL] del canale 3 per sele-
1
zionare il canale dei microfoni per il pre­lievo del suono dall’alto.
EQ (ATT –7 dB)
LOW L-MID H-MID HIGH
Q L.SHLF 0.70 9.0 H.SHLF
F 125 Hz 1.00 kHz 157 Hz 14.2 kHz
G 0.0 dB 0.0 dB –6.5 dB 3.5 dB
Premete il tasto [DYN] nella sezione MIXER
2
per accedere ai parametri delle dinamiche. Nell’area TYPE, dovrebbe essere selezio-
3
nato “Compander-Soft” (l’impostazione di default). Spostate il cursore su “ON/OFF”
Tutorial
13
Mixdown
Canale 5: Hi-hat
Usando un filtro passa alto (HPF) per tagliare il suono al di sotto del punto LOW 125 Hz, toglieremo simul­taneamente i suoni diversi dal charleston. Aggiun­gendo un’enfasi di 2.5 dB alla regione L-MID 595 Hz, enfatizzeremo la brillantezza del charleston, chia­rendo il senso del beat.
Premete il tasto [SEL] del canale 5 per sele-
1
zionare il canale del charleston (hi-hat). Premete il tasto [EQ] della sezione MIXER.
2
Accertatevi che l’EQ sia attivato (on) per il
3
canale selezionato. Usate i tasti CURSOR e il dial [DATA/JOG]
4
per impostare l’EQ come segue.
EQ (ATT –7 dB)
LOW L-MID H-MID HIGH
Q HPF 0.70 0.70 H.SHLF
F 125 Hz 595 Hz 4.00 kHz 16.0 kHz
G ON 2.5 dB 0.0 dB –3.5 dB
DYNAMICS Comp
Threshold
–24 dB 2:1 6.5 dB 12ms 70 ms hard
Ratio
Out Gain
Attack Release Knee
Canale 6: Basso acustico
Abbasseremo la regione LOW 35 Hz di –7.5 dB per aggiungere calore al suono. Abbassando la regione L­MID 111 Hz di 2.5 dB chiariremo il senso del pitch e applicando un aumento di 5.5 dB alla regione H-MID
2.82 kHz enfatizzeremo il rumore delle dita sulla tastiera per esaltare la caratteristica di un basso acu­stico.
Premete il tasto [DYN] della sezione MIXER
5
per accedere ai parametri delle dinamiche. Nell’area TYPE, dovrebbe essere già sele-
6
zionato “COMP” (l’impostazione di default). Spostate il cursore su “ON/OFF” ed inserite (“ON”) le dinamiche per il canale selezionato.
Usate i tasti CURSOR e il dial [DATA/JOG]
7
per effettuare le seguenti impostazioni di dinamiche.
Premete il tasto [SEL] del canale 6 per sele-
1
zionare il canale del basso. Premete il tasto [EQ] della sezione MIXER.
2
Accertatevi che l’EQ del canale selezionato
3
sia inserito. Usate i tasti CURSOR e il dial [DATA/JOG]
4
oppure i controlli EQ a destra del display per apportare le seguenti impostazioni EQ per il basso.
EQ (ATT –8 dB)
LOW L-MID H-MID HIGH
Q L.SHLF 5.0 2.5 H.SHLF
F 35 Hz 111 Hz 2.82 kHz 4.00 kHz
G –7.5 dB 2.5 dB 5.5 dB 0.0 dB
14
Tutorial
Premete il tasto [DYN] della sezione MIXER
5
per accedere ai parametri delle dinamiche. Premete il pulsante DYN e quindi premete
6
il tasto [F2] situato sotto al display.
In questo display, caricate una library il cui campo TYPE sia visualizzato come “EXP”. Spo­state il cursore su “ON/OFF” e inserite (“ON”) le dinamiche per la traccia selezionata.
Usate i tasti CURSOR e il dial [DATA/JOG]
7
per apportare le seguenti impostazioni di dinamiche.
DYNAMICS Expander
Threshold
–14 dB 3.5:1 3.5 dB 0 ms 70 ms 2
Ratio
Out Gain
Attack Release Knee
Canale 7: Percussioni
Per il canale delle percussioni, taglieremo di –8.0 dB la regione 125 Hz per ridurre il peso della gamma bassa, rendendo il suono un po’ più leggero. Nella sezione delle dinamiche, useremo un compander per aumentare il volume percepito per compensare la riduzione nella gamma bassa.
EQ (ATT –7 dB)
LOW L-MID H-MID HIGH
Q L.SHELF 0.50
F 125 Hz 1.00 kHz
G –8.0 dB 1.0 dB 0.0 0.0
Type Compander soft
Threshold
–13 dB 3:1 0.0 dB 14 ms 87 ms 1 dB
Ratio
Out Gain
Attack Release Width
Tutorial
15
Mixdown
Canale 8: Chitarra acustica
Non faremo alcun cambio per il feel rilassato nella gamma alta della chitarra acustica, ma applicheremo una leggera enfasi per irrobustire la gamma low-mid ed useremo un compander per unificare il volume.
EQ (ATT –11 dB)
LOW L-MID H-MID HIGH
Q HPF 6.3 0.70
F 35 Hz 2.24 kHz 140 Hz
G ON –2.0 dB 3.5 dB
Canale 9: Piano
Poiché questo è un suono di per sé familiare, lo lasce­remo essenzialmente inalterato. Un leggero irrobusti­mento nella regione 500 Hz esalterà il cuore o nucleo del suono.
DYNAMICS OFF EQ (ATT –7 dB)
LOW L-MID H-MID HIGH
Q 0.5
F 500 Hz
G 3.0 dB
Type Compander Soft
Threshold
–14 dB 4:1 0.0 dB 0 ms 145 ms 15 dB
Ratio
Out Gain
Attack Release Width
16
Tutorial
Canale 10: Sintetizzatore
Useremo l’EQ per esaltare la gamma alta, enfatiz­zando le caratteristiche di durezza timbrica dei synth. Per rendere più brillante il fr aseggio, applicheremo un compander marcato (hard).
Type Compander Hard
Threshold
–17 dB 2.5:1 –6.5 dB 0 ms 70 ms 7 dB
EQ (ATT –7 dB)
Q L.SHELF 0.45 0.40
F 99 Hz 1.26 kHz 5.99 kHz
G –11.5 dB 2.0 dB 5.5 dB
Ratio
Out Gain
LOW L-MID H-MID HIGH
Attack Release Width
Canale 11: Organo
Enfatizzeremo la gamma “mid” che aggiunge un carattere distintivo al suono dell’organo.
DYNAMICS OFF EQ (ATT –7 dB)
LOW L-MID H-MID HIGH
Q 1.6
F 749 Hz
G 5.5 dB
Tutorial
17
Mixdown
Canale 12: Chitarra elettrica
Tenendo presente il bilanciamento con le altre parti, abbasseremo la gamma dei bassi ed enfatizzeremo la gamma dei medi della chitarra elettrica, per avere un suono più brillante. Per contenere il volume, appli­cheremo un compander soft con un’impostazione RATIO elevata.
• Impostazione delle dinamiche per la chi­tarra elettrica: Compander soft
Threshold
–11 dB 20:1 0.0 dB 38 ms 180 ms 10 dB
Ratio
Out Gain
Attack Release Width
Canali 13/14/15: Coro
Il coro nei canali 13 e 14 sono le tracce high (stereo) + low (mono). “High” è distribuito come pan su L ed R, e “low” (i bassi) è distribuito leggermente a sinistra. Effettuate gli appropriati aggiustamenti di livello e di panning per creare un buon mix con il coro 3 (mid­dle/mono) del canale 15.
Affinché non interferisca con la voce solista, enfatiz­zeremo la parte della gamma mid (media) in modo che la voce si distingua sufficientemente. Inoltre, use­remo un compander sul coro 1 e 2 per contenere le variazioni di dinamiche, “stringendo” il suono ed eli­minando il rumore.
• Coro 1 e 2 (high e Low)
EQ (ATT –7 dB)
LOW L-MID H-MID HIGH
Q 0.70 0.35
F 2.11 kHz 5.99 kHz
G 1.0 dB 3.5 dB
• Impostazioni EQ per la chitarra elettrica: ATT –7 dB
LOW L-MID H-MID HIGH
Q L.SHELF 0.70
F 125 Hz 1.88 kHz
G –3.0 dB 4.5 dB
• Coro 3 (middle)
EQ (ATT –6 dB)
LOW L-MID H-MID HIGH
Q L.SHELF 0.70 H.SHELF
F 105 Hz 2.52 kHz 10.0 kHz
G –7.0 dB 3.5 dB 0.0
18
Tutorial
• Impostazioni delle dinamiche per coro 1 e 2 (Compander Hard)
Threshold
–26 dB 2:1 –1.0 dB 0 ms 122 ms 8 dB
Ratio
Out Gain
Attack Release Width
• Impostazioni delle dinamiche (Com­pander Soft)
Threshold
–23 dB 2.5:1 0 dB 26 ms 180 ms 4 dB
Ratio
Out Gain
Attack Release Width
• Impostazioni delle dinamiche per coro 3: OFF
Canale 16: Voce solista
La voce solista su questo canale ha una gamma low­mid forte e ricca ma, per poter avere una maggiore definizione del suono, imposteremo L-Mid su 236 Hz e lo taglieremo di –5.0 dB. Inoltre, useremo un com­pander soft sulla voce solista per eliminare il rumore ed applicare compressione per enfatizzare la forza vocale e creare una sensazione di “hi-fi”.
EQ (ATT –14dB)
LOW L-MID H-MID HIGH
Q 0.11 10.0 1.2 H.SHELF
F 198 Hz 236 Hz 5.04 kHz 7.55 kHz
G 3.0 dB –5.0 dB 4.5 dB 4.0 dB
Quando si regolano l’EQ o le dinamiche, dovreste anche regolare il livello del fader in modo appro­priato. Poiché il livello viene influenzato anche quando regolate l’EQ o le dinamiche, troverete neces­sario aggiustare anche questo livello.
Salvare la song
Per salvare la song, premete il tasto [SONG] della sezione WORK NAVIGATE per accedere alla videata SONG. Se necessario, premete il tasto [F1] per visua­lizzare la pagina Song List. Spostate il cursore nella videata su “SAVE” e premete il tasto [ENTER]. Quando appare il messaggio che chiede la vostra conferma, spostate il cursore sul pulsante “OK” e pre­mete il tasto [ENTER]. A questo punto la song è stata salvata.
Tutorial
19
Mixdown
Step 4: Aggiunta dell’ambienta­zione
Per aggiungere il senso di spazio e calore possono essere usati effetti di tipo ambientazione come il river­bero, il delay e l’echo. Fino a questo punto del pro­cesso, avete lavorato con il suono “dry”, cioè non elaborato ancora dagli effetti, ma vi sono molti tecnici ed artisti che preferiscono lavorare direttamente con l’applicazione degli effetti di questo tipo. Molti artisti gradiscono anche monitorare il suono “wet” (cioè quello con l’effetto) mentre registrano. Non vi sono delle regole precise di quando dovrebbe essere aggiunta l’ambientazione nel processo di mixaggio, ma in questo “tutorial” lo tratteremo come un pro­cesso separato. Ciò è dovuto al fatto che, a differenza dell’EQ o del compressor, gli effetti di ambientazione non incidono direttamente sul suono effettivo delle tracce. L’ambientazione non modifica il suono, ma piuttosto aggiunge suono.
Per creare un senso di unità, applicheremo soltanto un tipo di riverbero a tutta la song. Poiché l’AW2816 contiene due unità di effetti interni, è facile applicare due riverberi differenti o altri effetti a tracce separate, ma per convogliare la “vitalità” di questa song, impo­stazioni più semplici dell’effetto saranno più efficaci.
L’applicazione di troppo riverbero a tutte le tr acce è la cosa peggiore che voi possiate fare. Usate gli effetti di ambientazione con un tocco molto discreto. Poiché il riverbero si accumula, l’applicazione anche di una piccola quantità a ciascuna traccia produce una quantità significativa quando viene eseguito il play­back dell’intero mix. All’inizio, dovrete mantenere ripetutamente sotto controllo la mandata di riverbero di ciascuna traccia ma, con l’esperienza, imparerete a dosarlo bene.
• Scene preset
Richiamando il numero di scena preset 04 “STEP4 MIX”, potete ascoltare il riverbero e le altre imposta­zioni che spiegheremo sotto. Per ora, probabilmente sapete come richiamare una scena, ma se non siete sicuri, ritornate al paragrafo precedente.
Impiego di effect 1 send (man-
data effetto 1) e selezione di un effetto
Premete il tasto [AUX5] nella sezione
1
FADER MODE.
Ora i fader agiranno come i controlli AUX send (mandata ausiliaria) per la traccia corrispon­dente. Sull’AW2816, AUX5 è assegnato all’effetto interno 1 e AUX6 è assegnato all’effetto interno 2. Qui useremo soltanto AUX5 send.
Premete il tasto [F2] per accedere alla
2
pagina Effect Library.
L’effetto Reverb Hall di default è esagerato, per cui selezioneremo l’effetto Reverb PLATE che ha un calore e una presenza che sono proprio adatti per questa song.
Dall’elenco della libreria degli effetti (effect
3
library), usate il dial [DATA/JOG] per sele­zionare Reverb PLATE. Quindi spostate il cursore sul pulsante RECALL e premete il tasto [ENTER].
Un messaggio vi chiederà conferma, per cui spo­state il cursore su “OK” e premete il tasto [ENTER].
Premete il tasto [F1] per accedere alla
4
pagina Effect Edit ed accertatevi che l’impostazione “BYPASS” sia OFF. (Se non lo è, spostate il cursore su “BYPASS” e met­tetelo su OFF.)
Effetti usati in “Can you feel it?”
EFFECT 1
Reverb PLATE Reverb time 0.8s
EFFECT 2
Symphonic
20
Aggiunta di ambientazione alle
tracce, secondo la necessità
Nel modo AUX5, usate i fader per aggiungere la quantità necessaria di effetto Reverb PLATE a cia­scuna traccia. Come accade negli altri stadi del pro­cesso di mixaggio, dovrete inserire e disinserire frequentemente ogni canale per ascoltare come una certa traccia suona con l’effetto oppure come essa suona in combinazione con le altre tracce. Come abbiamo già detto prima, dovreste usare i tasti [ON] di canale per inserirli e disinserirli, anziché usate la funzione Solo.
Tutorial
Canali 1/2: Cassa e rullante
Quando si registra la batteria, dovete registrare il suono “dry” (senza effetti) come sulle tracce della demo song. L’aggiunta di un pizzico di riverbero crea un senso di spazio incredibilmente ampio. Tuttavia, state attenti a non applicarne troppo. Talvolta per una “ballade” ci andrete piuttosto pesante con il riverbero sulla batteria, ma anche in questo caso è applicato solo ad un compo­nente specifico della batteria (ad esempio il rullante). A tale scopo è ovviamente necessario registrare il rullante su una propria traccia. D’altra parte, va benissimo lasciare il suono della batteria completamente “dry” (cioè senza effetto). Nella demo song, imposteremo il tempo di riverbero su 0.8 secondi per creare un river­bero leggero che non renda “cupi” gli elementi di batte­ria e che applichi leggermente il riverbero soltanto al rullante e alle percussioni. Aumentate i fader del canale 2 e l’AUX5 del canale 7 su circa –25 dB .
Nella videata MIXER VIEW (a cui si accede mediante il tasto [VIEW] della sezione MIXER), potete vedere e fare regolazioni fini alle impostazioni dei fader del canale selezionato. Il fader AUX5 nella parte inferiore destra del display indica il li vello corrente. Potete spo­stare il cursore qui e ruotare il dial [DATA/JOG] per apportare regolazioni accurate. Se intendete ritornare al fader di canale e apportare ulteriori regolazioni di riverbero, premete il tasto [AUX5] della sezione FADER MODE.
e una sensazione stereo (diffusione orizzontale) ai suoni del synth. Incrementando il parametro EQ.G renderemo il suono più brillante e quindi aumente­remo FREQ per dare al suono un senso maggiore di velocità.
Canale 11: Organo
È difficile decidere la quantità appropriata di riverbero per uno strumento tipo un organo. Poiché il suono è sostenuto, si manifesta una grande quantità di river­bero prima che ve ne possiate rendere conto, rovi­nando il vostro mix. Nel caso di questa song, simuleremo uno spazio ristretto (ad esempio un garage) non applicando un effetto.
Canale 12: Chitarra elettrica
Poiché la chitarra elettrica esegue un assolo, aggiun­geremo una certa quantità di riverbero per arricchire il suono.
Canali 13/14/15: Cori
Applicheremo la quantità di riverbero sufficiente per rendere ben amalgamato il supporto delle voci. State attenti, poiché una maggiore quantità di riverbero renderà il suono più ricco ma farà anche capire meno le parole, e in generale “sporcherà” il mix generale. Non esagerate con il riverbero per i canali 12/14/15.
Canali 3 e 4: Microfoni sopraele-
vati sulla batteria
Queste tracce combinano i tom e il charleston del set di batteria. Questa è una traccia stereo. Per non spor­care il suono ottenuto del charleston, non appliche­remo alcun effetto.
Canale 7: Percussioni
Il tamburello e il battito delle mani vengono registrati su questo canale. Può essere gradevole applicare un effetto al battito delle mani, ma poiché non vogliamo prevaricare il ruolo del tamburello nella sezione del ritmo, non applicheremo effetti nemmeno a questa traccia.
Canale 8: Chitarra acustica
Per dare un senso di spazio alle frasi suonate dalla chitarra acustica, applicheremo un leggero riverbero. Porteremo il fader 8 della traccia AUX5 su circa –25 dB.
Canale 9: Piano
Aggiungeremo una certa quantità di riverbero al piano per rendere il suono più ricco.
Canale 10: Sintetizzatore
Ci asterremo intenzionalmente dall’applicare il river­bero al sintetizzatore. Useremo invece “Symphonic” per l’effetto 2. Questo effetto viene usato principal­mente per aggiungere profondità, un senso di velocità
Canale 16: Voce solista
È consuetudine applicare una certa quantità di river­bero alla voce solista, ma vi raccomandiamo di ascol­tare con attenzione il risultato. Meno riverbero usate, più sarete in grado di ascoltare il risultato. Applicate il riverbero gradualmente, e fermatevi quando sentite che il suono è diventato un po’ più caldo e pastoso. In particolare, il dettaglio e l’espressività del riverbero “24 bit high-quality” dell’AW2816 può essere apprez­zato meglio quando è applicato con moderazione.
Poiché ogni regolazione eseguita durante il mix influenza il bilanciamento udibile, regolate, se neces­sario, i livelli del fader.
• Salvare la song
È importante salvare la song frequentemente mentre ci state lavorando. Se avete lavorato sodo per parec­chie ore e accidentalmente il cavo di alimentazione viene scollegato oppure se manca la corrente, o se qualcuno tocca un tasto o un fader, avrete lavorato per niente.
Per salvare la song, premete il tasto [SONG] della sezione WORK NAVIGATE per accedere alla videata SONG. Se necessario, premete il tasto [F1] per visua­lizzare la pagina Song List. Spostate il cursore sul display portandolo su “SAVE” e premete il tasto [ENTER]. Quando appare il messaggio che chiede la vostra conferma, spostate il cursore su “OK” e pre­mete il tasto [ENTER] per salvare la song.
Tutorial
21
Mixdown
Step 5. Completare il mix ed effettuare le impostazioni per l’automazione
Il mix base ora è quasi completo. Sono stati aggiunti gli effetti ed ora è tempo di ascoltare attentamente l’intero brano e apportare i ritocchi finali. Mentre ascoltate il mix, potreste non essere soddisfatti di avere un unico mix “medio” di tutta la song. Ed ecco dove interviene il concetto di automazione. Prima che fosse disponibile l’automazione, un tecnico di registrazione doveva fare manualmente questo tipo di regolazione mentre la registrazione master effettiva veniva creata. Se i cambi implicavano più fader o controlli, talvolta era necessario ottenere l’aiuto di altre persone. Naturalmente, la tempistica è un fattore cruciale, per cui se i cambi non venivano fatti nel momento giusto, il processo di mixaggio doveva essere ripetuto più volte fin quando era perfetto. Sull’AW2816, i fader, i canali on/off, il pan e l’EQ possono essere tutti automatizzati, per cui è facile creare un automix perfetto.
L’automix nella demo song utilizza una combina­zione di operazioni automatizzate con i fader, inseri­mento/disinserimento canali e pan. Per i dettagli sulla registrazione e l’automazione di editing, potete con­trollare la Guida operativa. Qui vi forniremo una breve spiegazione dei cambiamenti che abbiamo fatto ai preset e le ragioni di tali cambiamenti. Attivate l’automix, e osservate come i fader e i tasti [ON] di canale cambiano mentre la song “progredisce”.
Usate la seguente procedura per attivare l’automix.
• Automix
Vi spiegheremo il progresso dell’automix secondo il contatore di tempo assoluto. Sappiate che i tempi sono approssimativi.
Ascoltate l’automix registrato
Questo automix è memorizzato con un titolo di “Can you feel it”, per cui premete il pulsante “AUTOMIX” per accedere alla videata omonima. Quindi premete parecchie volte il tasto “AUTOMIX” per accedere alla videata “MEMORY” e richiamate “Can you feel it”.
Quindi, mettete l’impostazione “AUTOMIX” su “ENA­BLE” in modo che nel playback venga riflesso l’auto­mix.
Il contenuto dell’automix “Can you feel it”
Ad ogni punto nella demo song, l’automix spinge in avanti “il suono che è più importante in quel punto” regolando il livello di ciascuna parte (i fader si muo­vono).
Durante l’assolo della chitarra elettrica, l’automix regolerà anche la profondità dell’effetto (Reverb PLATE).
L’automix viene registrato secondo la seguente linea temporale. Ascoltate il suono effettivo mentre leggete, ed usatelo come sorgente di idee per i vostri automix.
Nella sezione AUTOMATION, premete il
1
tasto [AUTOMIX]. Se necessario, premete il tasto [F1] per visualizzare la pagina Main.
Spostate il cursore su AUTOMIX, e premete
2
il tasto [ENTER] per selezionare ENABLE. Come abbiamo già spiegato, ritornate alla
3
videata VIEW o su un’altra videata.
22
Tutorial
• Contenuto principale dell’automix
1) Scena automix iniziale
L’automix parte con la memoria di scena “AUTO­MIX”.
2) Chitarra
“0:10–0:45”: I fader vengono regolati per far risaltare l’accompagnamento e la melodia della chitarra.
3) Piano
Per i primi 40 secondi circa della song, il livello è regolato aumentando brevemente il fader per enfatiz­zare l’accompagnamento nel registro più basso.
4) Synth
Approssimativamente sul tempo di 1:30 della song, il fader verrà inserito “ON”. Quindi sulla posizione di circa 2:25 il fader verrà abbassato, creando il silenzio durante il break. All’incir ca su 2:40, il fader viene rial­zato.
5) Chitarra acustica
“1:35–”: Durante la frase di assolo della chitarra acu­stica, l’automix controlla il livello di mandata effetti per regolare la brillantezza e la risonanza del suono.
6) Battito delle mani
Dalla posizione 2:40, il senso di vitalità è enfatizzato aumentando leggermente il fader del battito delle mani.
Tutorial
23
Masterizzazione
Masterizzazione
Una volta completato il mixdown, dovrete eseguire la masterizzazione prima di scrivere la song su un disco CD-R. La masterizzazione è il processo con il quale tutte le regolazioni globali della song vengono mixate su una traccia stereo. Può sembrare che la song stessa sia essen­zialmente completa quando avete finito il mixdown. Tuttavia, ciò non garantisce che suonerà esattamente bene quando eseguite il playback su un lettore CD. Per esempio, può darsi che il volume generale sia basso, per cui dovrete aumentare ulteriormente il volume quando ascoltate altre song sul CD, oppure può darsi che il tono generale sia ovattato oppure vi può essere una gamma eccessiva di bassi per cui l’altoparlante distorce quando aumentate leggermente il volume.
Anziché scrivere semplicemente il mix sul CD-R, voi ese­guite il processo di masterizzazione per regolare il bilancia­mento globale in modo che la song sia più “ascoltabile”. Sebbene questa operazione venga interpretata come un ulteriore apporto di ritocchi, in realtà è uno step molto importante che determina la qualità generale del suono.
Generalmente, l’EQ e il compressore vengono usati per regolare il suono durante la masterizzazione. Talvolta i tecnici professionisti aggiungono anche un pizzico di riverbero al suono globale per creare più profondità oppure fanno passare il suono registrato digitalmente attraverso un dispositi v o analogico per dargli la caratteri­stica del calore tipica di una elaborazione analogica.
Quando su un solo CD sono registrate più song, significative differenze di volume e di carattere tonale tra le song rendono sgradevole ascoltare il CD . P ertanto, il processo di “masteriz­zazione” comprende anche le regolazioni di volume di cia­scuna song e determina l’intervallo fra le song.
In questa sezione della guida Tutorial vi spiegheremo il pro­cesso che parte dalle impostazioni per la masterizzazione fino alla scrittura della song su un disco CD-R per creare un CD che possa essere suonato su un lettore CD tradizionale.
Il monitoraggio è un elemento
essenziale
Sebbene questo sia particolarmente vero per il processo di mixaggio, un buon monitoraggio è essenziale anche per l’operazione di masterizzazione. Ciò è dovuto non solo al fatto che il suono viene influenzato dall’amplifi­cazione e dagli altoparlanti, ma anche dalla stanza e da tutto ciò che essa contiene. Se volessimo essere più spe­cifici, bisognerebbe dire ancora parecchie cose su que­sto argomento. Se usate differenti dispositivi ed una stanza diversa per il monitoraggio, vi sarà ovviamente differenza nel suono che ascoltate. Per esempio, nel vostro studio privato di casa, potreste avvertire che il basso è debole e quindi amplificate la gamma dei bassi, ma poi potreste essere sorpresi di non ascoltare nient’altro che il basso quando effettuate il playback della song a casa di qualcun altro.
L’ambiente ideale per la masterizzazione è quello in cui c’è meno riverbero possibile, e in cui il suono registrato e gli effetti vengono riprodotti fedelmente (il termine tec-
nico è “con una risposta in frequenza piatta”). Tuttavia in realtà, soltanto i veri professionisti sono in grado di fare le loro masterizzazioni in grandi studi di registrazione.
Pertanto, come potete creare il migliore suono durante la masterizzazione? Grazie alla loro esperienza nel mixdown e nella masterizzazione in studi particolari, i tecnici professionisti hanno acquisito il senso di come la musica ascoltata in quello studio suonerà attraverso un sistema stereo medio e con altre casse. In altre parole, la migliore masterizzazione è quella che produce una song che suona bene quando viene eseguita in playback su qualsiasi sistema. Dovreste fare uno sforzo per ascoltare la vostra song in varie condizioni e luoghi. Ascoltatela su sistemi stereo costosi, sui lettori di cassette a buon mer­cato, su dispositivi audio portatili, sullo stereo dell’auto e comincerete a vedere in che cosa eccede la vostr a maste­rizzazione o in che cosa è carente.
Impostazione dei master EQ e dinamiche
Non vi è una regola per cui siete obbligati ad usare l’EQ e la compressione quando effettuate la masterizzazione. In questo esempio, applicheremo soltanto un compressore per regolare il suono e non applicheremo l’EQ.
Premete il tasto [SEL] del canale STEREO ed usate il tasto [DYN] della sezione MIXER per accedere ai parametri delle dinamiche. Sull’AW2816, potete regolare il master EQ e le impostazioni delle dinamiche mentre ascoltate il loro effetto sul suono globale.
Mentre masterizzate, potrete avere la tentazione di ritor­nare al mixdown e cambiare qualche cosa. P er la registr a­zione normale non è possibile rifare il mixdown una volta che siete al livello del processo di masterizzazione, ma sull’AW2816 potete richiamare le memorie di scene e le impostazioni di automix per andare av anti e indietro fr a il mixdown e la masterizzazione, fin quando vi pare.
In generale, come abbiamo già detto, la masterizza­zione è una questione di “regolazioni fini”, per cui se il vostro mixdown è stato portato ad elevato livello di completamento, dovrete fare meno durante la maste­rizzazione. Se, d’altra parte, la masterizzazione causa un cambio drastico nel suono, è probabile che vogliate riconsiderare il mixdown.
Equalizzatore (EQ)
Masterizzare l’EQ è un’operazione “di riserva” nei casi in cui intendete regolare il profilo generale del suono dopo che è stato mixato oppure se la gamma dei bassi non è sufficiente. Per contro, potreste voler tagliare l’appropriata gamma di frequenza per rendere il suono più pulito se la gamma dei bassi era eccessiv a oppure se il suono della gamma media vi sembra esagerato.
In questo esempio, non applicheremo l’EQ alla demo song, ma vi raccomandiamo di regolare i parametri men­tre la song effettua il playback, e notare come il suono cambia quando regolate ogni regione di frequenza.
24
Tutorial
Compressor
Usando il compressore durante la masterizzazione, potete soltanto migliorare il bilanciamento generale della song, ma talvolta potete dare al suono una mag­giore incisività e velocità oppure enfatizzare quello che viene definito il groove (cioè il senso o accento musicale). T alvolta questo può essere difficile fino allo stremo ma, una volta che lo fate, sarete in grado di far suonare meglio il vostro mix.
Le impostazioni del compressore per la demo song non sono niente di estremo ma, anche qui, potete imparare provando le varie impostazioni come ave­vate fatto per l’EQ, e cercando di notare come il suono viene influenzato.
Impostazioni master compressor
per la demo song
Threshold
–35 dB 3:1 0.0 dB 0 ms 110 ms 2
Ratio
Out Gain
Attack Release Knee
Registrare la song sulla traccia stereo
Sull’AW2816, dovete prima registrare la song mixata sulla traccia stereo e quindi scrivere quella tr accia ste­reo sul CD. Una volta soddisfatti delle impostazioni EQ e compressor master, usate la seguente procedura per registrare la song sulla traccia stereo.
Premete il tasto [ST] per entrare nel modo
1
di registrazione della traccia STEREO.
(L’indicatore del tasto lampeggia.)
Ritornate all’inizio della song e cominciate
2
a registrare.
(Premete simultaneamente il tasto [REC] e il tasto [PLAY].)
Quando la song termina, premete il tasto
3
[STOP].
Scrivere la song su un disco CD-R
Questa procedura è spiegata dettagliatamente nel “Manuale di istruzioni” dell’AW2816, per cui fate riferimento alle pagine appropriate.
Siete soddisfatti del vostro nuovo CD?
Tutorial
25
Il passo successivo
Il passo successivo
Se avete lavorato bene nelle pagine precedenti, ora avrete una buona comprensione del processo.
L’AW2816 supporta molti altri metodi di registrazione e funzioni mixdown che non potevamo presentarvi in queste pagine. Speriamo che utilizzerete completa­mente le possibilità di questo strumento e che pos­siate sviluppare tecniche non menzionate nel “Manuale di istruzioni” dell’AW2816.
Investendo il vostro tempo con l’AW2816, sicura­mente esso diventerà il vostro partner favorito per la produzione musicale.
Speriamo che l’AW2816 continui a rendere la vostra vita musicale ancora più meravigliosa!
26
Tutorial
Glossario
A/D converter (convertitore A/D)
Un circuito che converte un segnale audio analogico con un segnale audio digitale.
AD/DA
Conversione di un segnale audio da analogico a digitale o da digitale in analogico. Tutti i processi all’interno dell’AW2816 vengono eseguiti in forma digitale, ma quando viene immesso un segnale audio analogico, passa attraverso la conversione AD e quando il suono dall’AW2816 viene monitorato (* vedere voce), passa attra­verso la conversione DA.
AES/EBU
Questo è uno dei formati professionali per scambiare segnali audio digitali ed è un formato versatile usato su molti dispositivi. L’MY8-AE (un’opzione da acquistare sepa­ratamente) che può essere installata nello slot YGDAI forni­sce un connettore D-sub a 25 pin che può simultaneamente trasmettere e ricevere otto canali di segnali audio digitali.
ATAPI
Una specifica per i drive CD-RW che può essere installata nell’AW2816. La specifica è la stessa di IDE, ma sull’AW2816 questo termine viene usato per distinguerlo dall’hard disk interno.
Automix
Una funzione con cui le operazioni dei parametri del mixer, come manopole e fader, vengono registrate lungo l’asse del tempo definito dal codice temporale interno dell’AW2816 o da un MTC ricevuto esternamente (* vedere voce) e può produrre questi movimenti durante il playback.
AUX
È l’abbreviazione di “auxiliary”. Destinazioni dell’uscita del segnale utilizzate quando si usano due effetti interni dell’AW2816 o quando si usa un processore di effetti esterno.
Banda di frequenza
Si riferisce ad un punto o ad un’area sull’asse della fre­quenza del suono, dalle gamme bassa fino a quella alta. Questo termine viene usato quando si specifica il punto in cui un equalizzatore (* vedere voce) regola il suono.
Bus
Un percorso del segnale audio all’interno della sezione mixer dell’AW2816, usato per combinare più canali (*vedere voce). Solitamente non avete bisogno di essere a conoscenza dei bus se usate la funzione QUICK REC per preparare la registra­zione. Tuttavia potete anche usare i bus per eseguire tecniche di registrazione o mixdown più sofisticate.
Canale
Un’unità di convogliamento del segnale attraverso il quale un suono viene immesso alla sezione mixer e che viene regolato nel volume e nel pan (* vedere voce) e quindi emesso. La sezione mixer dell’AW2816 fornisce un totale di 28 canali, compresi il playback del registratore e l’uscita dei due effetti.
Chase
Una condizione in cui l’AW2816 riceve l’MTC (*vedere voce) da un dispositivo esterno e funziona in sincronizza­zione con esso. Una condizione di standby, in cui l’opera­zione di sincronizzazione è possibile, talvolta è chiamata “chase on” o “chase standby”.
Coassiale
Si riferisce ad un tipo di connettore che trasporta segnali audio digitali in formato S/P DIF (IEC 60958).
Compressor
Un effetto che abbassa il volume quando il suono immesso supera il livello specificato di soglia, o amplifica il suono quando esso si trova al di sotto di questo livello, rendendo in tal modo il volume generale più continuo e costante.
Connettore XLR
Questo è un tipo di connettore a tre pin usato per i micro­foni. Ha un meccanismo di bloccaggio che previene l’espul­sione accidentale del cavo.
Convertitore D/A
Un circuito che converte un segnale audio digitale in un segnale audio analogico.
Dithering
Quando un segnale audio digitale viene trasmesso ad un dispositivo con una quantizzazione più bassa (* vedere voce), il dithering combina alcune delle porzioni arroton­date con i dati conservati (cioè anziché scartare semplice­mente i bit con valori più bassi) per poter ridurre il rumore che viene generato mediante questa conversione. Poiché questo cambia i dati stessi, vi sono situazioni in cui è meglio non applicare il dithering.
Dinamiche
Si riferisce ai cambiamenti di volume; per esempio se il volume varia drasticamente fra l’alto e il basso, si può dire che vi sono parecchie variazioni nelle dinamiche. Gli effetti come compressor (* vedere voce) o limiter (* vedere voce) possono essere usati per compensare il volume e possono essere quindi citati come “effetti di dinamiche”.
Equalizer o equalizzatore
Una funzione che regola il suono amplificando/tagliando una banda specifica di frequenza (* vedere voce) del suono che viene immesso in quel canale. Sull’AW2816, un equa­lizzatore parametrico a quattro bande con frequenza regola­bile e l’AW2816 (* vedere voce) lo prevede su ogni canale.
Fader mobili
I fader che si spostano automaticamente su una posizione che corrisponde al valore dei parametri richiamati, per esempio quando cambiate la sele­zione della sezione MIXING LAYER o quando richiamate un’altra scena dalla memoria di scena. Sull’AW2816, tutti e nove i fader (compreso il canale ST) sono fader mobili. Ciò è molto comodo, poiché i fader si muovono secondo i cambiamenti di parametri durante l’automix, dando una con­ferma visiva della condizione di mixdown.
Gain (guadagno)
Una manopola che regola la sensibilità dell’am­plificatore nella sezione di input dell’AW2816. Se questo controllo viene regolato per mantenere costanti a questo punto i volumi di ingresso, sarà più facile usare i fader di ciascun canale per creare un bilanciamento.
Gamma dinamica
La gamma dal massimo volume al silenzio, espressa in decibel (dB). Questo è un aspetto dal quale potete determinare la precisione con cui un certo dispositivo può gestire i segnali audio.
Head amp (HA)
Un circuito posizionato prima del convertitore A/D (* vedere voce) di un jack di ingresso dell’AW2816, usato per regolare il segnale di ingresso analogico su un livello adatto per la con-
Tutorial
27
Glossario
versione digitale. (Viene chiamato anche mic pre­amp.)
Impedenza
Resistenza alla corrente alternata. In generale, si riferisce al carico di un ingresso o di un’uscita di un segnale. I jack di ingresso/uscita dell’AW2816 hanno impedenze specifiche che dipendono dal loro tipo o dal segnale immesso/emesso, e devono essere collegati ad un dispositivo della stessa impedenza o simile. Anche se il connettore del suo cavo ha la stessa forma dell’ingresso della linea, una sorgente ad alta impedenza come una chitarra deve essere collegata ad un jack ad alta impedenza e non ad un ingresso regolare.
Impostazione di default
Una condizione di impostazione tipica di quando un dispo­sitivo viene acquistato o acceso per la prima volta. Viene chiamato anche “impostazione della fabbrica” o “imposta­zione iniziale”. L ’AW2816 può essere riportato alle imposta­zioni di default richiamando la memoria di scena 00.
Jitter
Quando i segnali audio digitali vengono trasferiti, bisogna che il word clock (* vedere voce) dei dispositivi corri­sponda. Se questo word clock non viene generato accurata­mente, si manifesta un tipo di rumore definito “jitter”. Meno variazione nella velocità di word clock, rispetto ad un’onda quadra con spaziatura precisa (cioè un clock più stabile), comporterà meno jitter e quindi una migliore qualità audio.
Library o libreria
Impostazione preset per l’equalizzatore dell’AW2816 (* vedere voce), processori di dinamiche (* vedere voce) e le due unità di effetti, creato con una vasta gamma di impieghi possibili.
Limiter
Un effetto che limita il volume per prevenire il sovraccarico quando il suono immesso supera una soglia specifica.
Livello nominale
Il “livello nominale” riferito ad un mixer o ad un registratore indica l’impostazione di livello standard per quel disposi­tivo. Quando tutti i parametri sono impostati sul livello nominale, la qualità audio sarà la più vicina possibile alle specifiche fornite nel catalogo.
Masterizzazione
Il processo di regolazione del suono e del volume generale della song che è stata soggetta a mixdown. Sull’AW2816, questo termine viene usato in riferimento al processo di creazione di un audio CD.
Mini YGDAI
Lo slot di espansione di ingresso/uscita YGDAI che si ritrova sul pannello posteriore dell’AW2816.
Mixdown
Definito anche “track down”. È il processo di combinazione di più tracce sonore in un mix finale a due tracce che pos­sono essere suonate su un lettore audio CD, ecc.
MMC (MIDI Machine Control)
Un gruppo di messaggi MIDI usato per controllare le opera­zioni del registratore come Play, Stop e Record.
Monitor
Le cuffie o gli altoparlanti usati per riprodurre il suono che viene emesso dall’AW2816. Usato anche per indicare l’azione di ascolto del playback via cuffia o via altoparlanti.
MTC (MIDI Time Code)
Un tipo di messaggio MIDI usato per convogliare in tempo reale i dati di tempo su un cavo MIDI, per poter sincroniz­zare il funzionamento dell’AW2816 a quello di dispositivi come programmatori digitali di ritmi, software di sequencer o altri registratori.
Optical
Si riferisce ad un tipo di connettore al quale è collegato un cavo ottico. Per il settore audio consumer, viene usato un formato chiamato IEC60958 (S/P DIF). Tuttavia, l’opzione MYB-AT (venduta separatamente) che può essere installata nello slot YGDAI dell’AW2816 possiede un connettore ottico che utilizza il formato ALESIS ADAT, e permette di immettere o emettere otto canali di audio digitale quando sono collegati ad un dispositivo compatibile.
Overdubbing (sovrapposizione)
Una tecnica che può essere usata su registratori multitraccia come l’AW2816, in cui (per esempio) vengono registrati prima i componenti di batteria, e quindi altri strumenti come chitarra e basso vengono registrati su altre tracce men­tre il musicista ascolta le tracce registrate precedentemente, accumulando in questo modo un maggior numero di tracce.
Pan
Un termine derivato da “panorama” riferito ad un parametro che specifica la posizione di un suono nell’immagine ste­reo. Normalmente se un suono che è originalmente stereo viene assegnato a due canali mono, i controlli pan dei due canali sono impostati all’estrema sinistra e all’estrema destra in modo che il suono possa essere monitorato nella sua con­dizione spaziale originale.
Phantom power (alimentazione phantom)
L’alimentazione che viene fornita via cavo ad un microfono, ed è normalmente richiesta quando si usa un microfono a condensatore. Viene definita come 48 volts.
Pop guard
Un sottile schermo a trama fine situato tra la bocca del can­tante e il microfono per ridurre il rumore del “fiato” o il “pop” quando si registra la voce. Talvolta si usa anche un fazzoletto di carta.
Precisione aritmetica interna (bit)
La precisione aritmetica con cui i segnali digitali vengono elaborati all’interno di un dispositivo. L’AW2816 utilizza 32 bit aritmetici internamente, garantendo un’eccellente gamma dinamica (* vedere voce) di 192 dB.
Punch-in/punch-out
Quando volete ri-registrare soltanto un’area specifica di una traccia già registrata, l’azione di partire dal playback per arrivare al modo di registrazione all’inizio di quell’area viene chiamata “punch-in”, mentre la commutazione fra il modo di registrazione nuovamente nel playback alla fine di quell’aria, viene chiamata “punch-out”.
Q
Un parametro degli equalizzatori (*vedere voce) di tipo parametrico previsto nell’AW2816. Q specifica la larghezza della banda di frequenza (* vedere voce) che verrà amplifi­cata o tagliata. Alte impostazioni di Q renderanno la banda più stretta, producendo una curva più ripida nel cambio.
Quantizzazione (numero di bit)
La risoluzione dei dati quando un segnale di ingresso analo­gico viene convertito in digitale.
28
Tutorial
Restore
L’azione di richiamare una song di cui si è fatto il backup precedente da un CD-R/CD-RW riversandola nuovamente nell’hard disk interno.
SCSI (Small Computer System Interface)
Questa è originalmente la specifica usata per trasferire i dati da un computer o da un dispositivo di memorizzazione esterna, ma l’AW2816 usa anche questo connettore per col­legare hard disk esterni o drive CD-R/RW esterni. (* Non collegate i connettori SCSI dell’AW2816 direttamente ad un computer. In tal caso danneggereste entrambi i dispositivi.)
S/N
Il rapporto fra segnale audio e rumore. Espresso in unità dB (decibel), indica il livello di rumore residuo che viene pro­dotto quando non viene emesso assolutamente alcun suono.
S/P DIF
È l’abbreviazione di Sony/Philips Digital Audio Interface. La specifica è formalmente chiamata IEC60958, ma è più gene­ralmente conosciuta come S/P DIF. È un formato consumer per il trasferimento di segnali audio digitali e trasmette o riceve simultaneamente due canali audio (una coppia ste­reo).
Scene memory (memoria di scena)
Una funzione che salva collettivamente le impostazioni dei parametri della sezione mixer dell’AW2816. Una scena che avete salvato può essere richiamata in qualsiasi momento per riprodurre quelle impostazioni.
Solo
Una funzione che vi consente di ascoltare solo il suono del canale desiderato durante il mixdown.
Sorgente audio
Un termine collettivo per i segnali che vengono immessi in un mixer o in un registratore. Nel campo della registrazione, termini simili come “generatore di suono” o “modulo di suono” solitamente indicano uno strumento elettronico che produce un suono, come un sintetizzatore.
Time code (codice temporale)
I dati di tempo usati quando si fa funzionare l’AW2816 in sincronismo con un programmatore di ritmi, un programma di un sequencer o un altro registratore. L ’AW2816 è in grado di trasmettere e ricevere l’MTC (* vedere voce).
Traccia virtuale
Sebbene l’AW2816 possa effettuare il playback simultaneo di 16 tracce, ogni traccia ha in pratica otto tracce, e potete selezionare una di queste tracce per il playback. Le otto tracce che possono essere selezionate per ognuna di quelle base vengono definite “tracce virtuali”.
Track (traccia)
Un numero assegnato ad un segnale audio che viene regi­strato o eseguito in playback da un registratore. L’AW2816 possiede 16 tracce x 8 tracce virtuali, per un totale di 128 tracce.
Velocità di campionamento
Chiamata anche frequenza di campionamento. Il numero di volte al secondo che un suono analogico viene convertito in dati digitali. Una frequenza di campionamento di 44.1 kHz significa che ogni secondo vengono eseguite 44.100 con­versioni digitali. Se questo numero è più alto, può essere catturata come dati una più ampia gamma di frequenze.
Word clock
Un segnale di sincronizzazione utilizzato quando si trasferi­scono i dati audio digitali, che vengono usati per assicurare che i dati audio vengano ricevuti alla stessa velocità con cui vengono trasmessi. Quando sono collegati due o più dispo-
sitivi in modo digitale, i dispositivi devono usare lo stesso word clock. Altrimenti, non sarà possibile trasferire i segnali audio oppure nel segnale si può manifestare del rumore.
YGDAI
È l’acronimo di Yamaha General Digital Audio Interface. I mixer digitali o i registratori digitali che hanno lo slot YGDAI vi consentono di installare le schede I/O da acquistare sepa­ratamente, che supportano vari formati audio digitali o che danno la funzionalità AD/DA. Vi sono due tipi di card o schede; le YGDAI (serie CD) che possono essere usate dallo 02R o 03D Yamaha, e le Mini YGDAI (serie MY) che pos­sono essere usate dallo 01V, D24 e AW4416 Yamaha. Nell’AW2816 può essere installata una scheda opzionale Mini YGDAI.
Tutorial
29
YAMAHA MUSICA ITALIA S.p.A.
Viale Italia, 88 — 20020 Lainate (MI)
e-mail: yline@eu.post.yamaha.co.jp
YAMAHA Line:
da luned a gioved dalle ore 14.15 alle ore 17.15,
venerd dalle ore 9.30 alle ore 12.30
Loading...