Vox ToneLab SE User manual

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Manuale Utente
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Precauzioni
Posizionamento
Evitare di collocare l’unità:
All’esposizione diretta della luce solare
In ambienti soggetti a forti sbalzi di temperatura o molto umidi
Su superfici sottoposte a forti vibrazioni
In prossimità di campi magnetici
Alimentazione
Utilizzare solo l’alimentatore di rete CA fornito di serie, e collegarlo soltanto a prese di cor­rente compatibili. Evitare di usare l’alimentatore su reti elettriche per le quali non ne è pre­visto l’utilizzo.
Interferenza con altri apparati elettrici
Collocare l’unità ad una distanza ragionevole da radio e televisori per evitare interferenze di natura elettromagnetica.
Cura
Pulire la superficie esterna del dispositivo con un panno asciutto e morbido. Non utilizzare in alcun caso prodotti liquidi come ad esempio il benzene, nè sostanze infiammabili.
Leggere il manuale
Dopo aver letto il presente documento, conservarlo per qualsiasi riferimento futuro.
Non introdurre nulla nell’unità
Non collocare contenitori con liquidi accanto o sopra l’unità. La penetrazione di liquidi all’interno del prodotto potrebbe causarne il danneggiamento, innescare un incendio o indurre una scossa elettrica.
Non introdurre oggetti metallici all’interno dell’unità. Nel caso in cui ciò dovesse verificarsi accidentalmente, disconnettere immediatamente l’alimentatore dalla presa di corrente elettrica, e contattare il distributore Korg più vicino o il negozio presso il quale è stato effet­tuato l’acquisto.

Normativa FCC (solo per gli U.S.A.)

Questo prodotto è stato testato e trovato conforme alle norme che regolano i limiti per i dispositivi digitali di Classe B, così come stabiliti dalla Sezione 15 della normativa FCC. Tali limiti sono stati fissati per fornire un ragionevole grado di sicurezza contro le interferenze dannose in aree residen­ziali. Questo prodotto genera, usa e può emettere energia sotto forma di frequenze radio e, se non installato secondo le direttive fornite, può causare interferenze alle comunicazioni radio. Non vi è, tuttavia, nessuna garanzia che, anche rispettando tali avvertenze, queste interferenze non pos­sano verificarsi. Nel caso in cui ciò accada, il che può essere accertato spegnendo e riaccendendo l’unità, l’utente è incoraggiato ad attuare una o più delle seguenti contromisure:
Riorientare o spostare l’antenna ricevente
Incrementare la distanza tra il prodotto e le unità riceventi
Collegare il presente dispositivo ad una presa di corrente diversa da quella alla quale è con­nesso il resto dell’apparecchiatura
Consultare un tecnico TV/Radio specializzato
Modifiche o variazioni inappropriate e non autorizzate al presente dispositivo possono invalidare i diritti dell’acquirente sull’unità stessa.
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Marchio CE per gli Standard Europei Armonizzati

Il marchio CE, di cui tutti i prodotti elettrici dell’Azienda sono stati forniti fino al 31 Dicembre 1996, ne dimostra la conformità alla direttiva della Comunità Europea (89/336/EEC) e a quella del mar­chio CE (93/68/EEC). Inoltre, il marchio CE di cui i prodotti sono stati forniti dopo il 1° Gennaio 1997, ne dimostra la conformità alle direttive della Comunità Europea (89/336/EEC), CE (93/68/ EEC) e a quella relativa ai dispositivi a basso wattaggio (73/23/EEC). Infine, il marchio CE di cui tutti i prodotti dell’Azienda che operano a batteria sono stati forniti, ne dimostra la conformità alle direttive della Comunità Europea (89/336/EEC) e CE (93/68/EEC).

NOTA IMPORTANTE PER IL CONSUMATORE

Questo prodotto è stato assemblato nel pieno rispetto delle norme che regolano le specifiche tec­niche e di voltaggio applicabili da ciascun paese per il quale ne è prevista la commercializzazione. Nel caso si sia acquistata l’unità via Internet, per posta e/o con un ordine telefonico, l’utente è tenuto ad accertarne la conformità con gli standard di sicurezza richiesti dal paese per il quale ne è previsto l’uso. ATTENZIONE: L’utilizzo del presente prodotto in paesi per i quali non ne è prevista la vendita potrebbe essere pericoloso, ed invalidare la garanzia offerta dal produttore/distributore. Conser­vare la ricevuta di acquisto come prova dell’avvenuta transazione. In caso contrario potrebbe non essere possibile usufruire della garanzia che accompagna il prodotto.
Gestione dei dati
Operazioni errate o malfunzionamenti potrebbero causare la perdita totale/parziale dei dati contenuti in memoria. A tal proposito si consiglia di eseguire regolarmente il salvataggio dei dati più importanti su supporti di memorizzazione esterni (floppy disk etc.). Korg non può in alcun caso essere ritenuta responsabile di eventuali danni derivanti da tali eventualità.
* La tecnologia Valve Reactor ha ottenuto il brevetto in U.S.A., ed è in attesa di essere rila-
sciato anche in altre nazioni (nota del Marzo 2003)
* I nomi delle Aziende, dei prodotti, dei formati etc., che appaiono nel presente manuale
sono tutti marchi registrati dai rispettivi proprietari.
Traduzione dall'Inglese a cura di Gianni Pastore
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Guida Rapida
UNA GUIDA PER COLORO CHE DESIDERANO PROVARE SUBITO L’UNITÀ, E POI LEGGERE IL MANUALE!
Si, lo sappiamo bene. Preferireste di gran lunga iniziare a suonare, piuttosto che leggere il manuale. E chi non lo vorrebbe? Io certamente la penso così, ed ecco perchè con questa Guida Rapida pensiamo di fornirvi abbastanza materiale per cominciare a divertirvi da subito.
Innanzitutto vi spiegheremo come provare i Programmi preset; poi passeremo alla descri­zione di come usare le manopole e gli switch delle sezioni amp/effetti per la creazione di suoni personalizzati.
Una volta soddisfatto il vostro bisogno primario di suonare, vi suggeriamo tuttavia di conce­dere una chance al presente manuale - è stato redatto da un vostro ‘collega chitarrista’ e con­tiene diversi trucchetti e dritte che sicuramente saranno in grado di attirare la vostra attenzione. Vi garantisco che ne vale davvero la pena...promesso!
OK, abbiamo quasi finito...ah, un ultimo suggerimento prima di iniziare: volete facilitarvi la vita? Certo che sì! A tal proposito vi consiglio di aprire la copertina di coda prima di proce­dere oltre. Perchè? Perchè in questo modo avrete sott’occhio lo schema dei pannelli superiore e posteriore dell’unità mentre navigate tra le spiegazioni di questa guida rapida...ecco perchè! Ora collegate la chitarra e tenetevi pronti a partire!
SETUP
1. Se desiderate connettere la ToneLabSE ad un mixer o ad un registratore, collegate i jack OUTPUT (L/MONO ed R) (11.4) agli ingressi del mixer/registratore. Per monitorare i suoni via cuffie, collegate quest’ultime all’uscita PHONES (11.5).
Per usare la ToneLabSE insieme ad uno o due amplificatori per chitarra, collegate i jack OUTPUT L/MONO ed R agli ingressi degli ampli.
NOTA: Quando il dispositivo incaricato di ricevere i suoni della ToneLabSE è dotato solo di un ingresso mono, utilizzate sempre e soltanto l’uscita L/MONO.
SUGGERIMENTO: Aprite la copertina di coda per avere sempre a portata di mano gli schemi dei pannelli della ToneLabSE.
2. Ruotate la manopola LEVEL (11.3) sul retro dell’unità completamente a sinistra fino alla posizione di volume 0 (zero).
3. Collegate il cavetto dell’alimentatore AC nella presa AC9V sul retro della ToneLabSE (10.2), e quindi inserite l’alimentatore in una presa di corrente elettrica.
4. Collegate il jack della chitarra all’ingresso INPUT (11.1) sul pannello posteriore della ToneLabSE.
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5. Prima di accendere la ToneLabSE, abbassate il volume dell’amplificatore o del mixer
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per evitare transienti di picco che potrebbero danneggiare i coni o gli speaker del sistema di monitoraggio. Dopodichè premete lo switch STANDBY (10.1) per accendere l’unità.
6. Se avete collegato la ToneLabSE ad un mixer/registratore, premete il tasto GLOBAL (3.4) per selezionare il menù OUT SEL, ed utilizzate la manopola Value [6] oppure i tasti cursore  e fino a visualizzare “Ln” (LINE). Se invece avete collegato la ToneLabSE ad un amplificatore per chitarra, scegliete l’opzione “AP” (AMP).
7. Alzate il volume dell’ampli/mixer, e ruotate la manopola LEVEL (11.3) sul retro della ToneLabSE per impostare il volume di ascolto desiderato.
NOTA: Dato che la ToneLabSE è dotata di una vera valvola, saranno necessari alcuni secondi di ‘riscaldamento’ prima che l’unità possa essere operativa (cioè prima di poter ascoltare i suoni). Questo non rappresenta certamente un malfunziona­mento...diciamo che è il (piccolo) prezzo da pagare per avere il vero suono valvolare!
PROVARE I PROGRAMMI PRESET
8. Usate gli switch BANK UP, DOWN (6.1) per selezionare uno dei banchi tra 1 e 24. Notate come il numero del banco corrente lampeggi e cambi sul display (5.1).
SUGGERIMENTO: La ToneLabSE è fornita di 96 Programmi, organizzati in 24 banchi da quattro canali ciascuno (24 x 4 = 96). Con le impostazioni di fabbrica, i ban­chi 1-8 contengono 32 Programmi (i Programmi dei banchi 9-16 e 17-24 sono una copia di quelli dei banchi 1-8). I Programmi possono essere selezionati accedendo alla modalità Program Select. La ToneLabSE è inoltre dotata di una modalità Effect ON/ OFF, con la quale potete impostare individualmente lo status di ciascun effetto.
SUGGERIMENTO: Per una figura esplicativa, date uno sguardo al diagramma “Sezione Bank/Program/Channel/Select/Display” accanto alla figura del pannello superiore alla fine del manuale.
9. Usate gli switch a pedale Program Select 1-4 (6.2) per selezionare un Programma. Il LED dello switch premuto si accende, così come il numero richiamato rimane acceso sul display Bank. Suonate pure la chitarra! Se ad esempio desiderate selezionare il Programma 3.1 (Banco 3, Programma 1), premete lo switch BANK UP oppure DOWN fino a visualizzare sul display Bank il numero “3”, dopodichè premete lo switch a pedale Program Select 1 per accendere il LED corrispondente. In sintesi, se intendete selezionare un Programma dello stesso Banco, usate gli switch Program Select 1-4. Se invece volete richiamare un Programma appartenente ad un Banco differente, seguite la procedura appena descritta ai punti 8 e 9.
NOTA: Qualora risulti impossibile selezionare un Programma, ciò è probabilmente dovuto al fatto che non vi trovate in modalità Program Select. Per arrivare a questa, consultate il paragrafo “Modalità Program Select” (p.17).
SUGGERIMENTO: I Programmi Preset coprono una vastissima gamma di sonorità: timbri Lead dallo straordinario spessore, nostalgici suoni puliti ideali per parti rit­miche eseguite con il pick-up al manico, suoni crunch moderni ed aggressivi per riff heavy con il pick-up al ponte, e molti altri ancora. Per conoscere l’elenco completo dei Preset, consultate p.82.
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10. I due pedali di espressione sono stati ideati per controllare i parametri più appropriati per ciascun tipo di Programma, come ad esempio wah, volume, delay, livello d’ingresso del riverbero etc. Lo switch CONTROL è invece stato assegnato a funzioni del tipo TAP Tempo o per la gestione del tempo di delay.
11. Premendo lo switch A/B Ch (6.3) potete alternare istantaneamente le due combinazioni di amp/cabinet assegnabili ad ogni singolo Programma.
12. Utilizzando lo switch FX ON/OFF (TUNER) potete impostare lo status on/off degli effetti, proprio come se si trattasse dei vecchi cari pedali. Gli switch Program Select 1-4 alternano (rispettivamente) lo status on/off delle sezioni Pedal, Modulation, Delay e Reverb, mentre con lo switch BANK DOWN si può impostare lo status on/off dell’effetto Insert.
IMPOSTARE LO STATUS ON/OFF DEGLI EFFETTI
13. I tasti Model Select (1.5 / 1.9) accesi o meno indicano il rispettivo status on/off di cia­scuna sezione (ON = tasto acceso; OFF = tasto spento). Quando premete un tasto spento o ruotate la manopola di selezione, l’effetto si attiva, ed il tasto Model Select inizia a lampeggiare. Premendo nuovamente il tasto Model Select l’effetto verrà disabilitato, ed il tasto si spegnerà.
PERSONALIZZARE I SUONI
14. Per impostare/modificare un determinato suono, utilizzate innanzitutto il selettore AMP per scegliere uno dei sedici modelli di amplificatore disponibili, quindi usate le mano­pole GAIN, TREBLE, MIDDLE, BASS e VR GAIN (2.2; quest’ultima corrisponde al classico controllo MASTER) per aggiustare il timbro secondo le vostre esigenze, proprio come fareste con un ampli convenzionale. Per ottenere un tipo di distorsione valvolare vintage che più si avvicini a quella reale, regolate la manopola VR GAIN al massimo consentito. La manopola CH VOLUME vi permette di impostare il volume di ascolto preferito, senza snaturare il timbro originale e preservando il suono generale, incluso il livello di distorsione creato con il circuito Valve Reactor. Premendo il tasto PRES-NR, potete inoltre usare la manopola Value 3 per regolare il parametro PRESENCE, e la manopola Value 4 per specificare il livello di Noise Reduc­tion (riduzione del rumore di fondo). Quando utilizzate i selettori di AMP MODEL e CABINET MODEL potrete far apparire sotto i vostri occhi (o meglio, orecchie!) tutti i diversi tipi di amplificatori che ci siamo presi la briga di modellare...e vi assicuriamo che se sentirete delle belle! La ToneLabSE è inoltre capace di memorizzare per ciascun Programma ben due combinazioni di Amp/ Cabinet, alternabili con la semplice pressione dello switch a pedale A/B Ch.
SUGGERIMENTO: A pag. 39 è riportato un elenco delle migliori combinazioni tra Ampli e Cabinet, ma nulla ovviamente vi vieta di sperimentare con i vostri set-up!
SUGGERIMENTO: Se desiderate replicare fedelmente i suoni degli amplificatori originali, impostate la manopola [VR GAIN] al massimo per quelle unità vintage sprovviste di Master Volume (come ad esempio AC15, AC15TB, AC30, AC30TB, UK BLUES, UK 68P, BLACK 2x12, TWEED 1x12 e TWEED 4x10). Viceversa, per gli amplificatori dotati di Master Volume, impostare la manopola [VR GAIN] esatta­mente come fareste con le unità originali. Con valori minimi di [VR GAIN] è possi-
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bile saturare la sezione pre-amplificatrice. Aumentando gradualmente il valore di [VR
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GAIN], il pre-amp inizierà a ‘sovraccaricare’ il circuito Valve Reactor, fino al rag­giungimento della tipica distorsione calda e naturale di cui solo le valvole sono capaci.
SUGGERIMENTO: Date uno sguardo alla sezione del pannello superiore a fine manuale per prendere maggiore confidenza con i controlli sopra menzionati.
15. La ToneLabSE è provvista di una sezione effetto PEDAL (posta prima dell’amplifica­tore), e delle sezioni MODULATION, DELAY e REVERB, collocate invece dopo il cabinet. Se ad esempio desiderate usare l’effetto TREBLE BOOST della sezione PEDAL, ruotate il selettore PEDAL in posizione TREBLE BOOST. Il LED PEDAL nella sezione di Edit (2.1) inizierà a lampeggiare per segnalare la linea dei parametri validi. Inoltre, i LED al di sotto delle manopole Value si accenderanno per indicare i con­trolli utilizzabili per l’impostazione dell’effetto TREBLE BOOST (in questo caso, DRIVE, LEVEL e TONE, cioè le manopole Value 1, 2 e 3). Lo stesso tipo di procedura può essere applicato a qualsiasi altro effetto.
SUGGERIMENTO: Alcune impostazioni degli effetti potrebbero causare una inna­turale distorsione del suono. Se ciò dovesse verificarsi, abbassate il livello di CH VOLUME.
SUGGERIMENTO: Date uno sguardo alla sezione del pannello superiore a fine manuale per prendere maggiore confidenza con i controlli sopra menzionati.
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Sommario
Guida Rapida........................................................................... iv
SetUp ...................................................................................................... iv
Provare i Programmi Preset..................................................................... v
Impostare lo status on/off degli Effetti ..................................................... vi
Personalizzare i Suoni ............................................................................ vi
Introduzione ............................................................................. 1
Caratteristiche Principali ..........................................................................1
Tecnologia Valve Reactor......................................................................... 2
Panoramica della ToneLabSE..................................................................4
Percorso del Segnale Audio .......................................................................... 4
Modalità ......................................................................................................... 4
Impostazioni di Amp ed Effetti........................................................................ 4
Pedali di Espressione e Controllo in tempo reale .......................................... 4
Salvataggio dei Programmi............................................................................ 4
MIDI ed Impostazione dell’Uscita................................................................... 4
Guida Dedicata per il Chitarrista ............................................ 5
Pannello Superiore...................................................................................5
Sezione Model Select .................................................................................... 5
Sezione Edit................................................................................................... 7
Sezione Chain/Global/Rename/Write/Exit/Display......................................... 8
Sezione Control Setup ................................................................................... 9
Display Bank/Tuner...................................................................................... 10
Sezione Bank/Program/Channel/Select....................................................... 10
Switch FX ON/OFF ...................................................................................... 10
Sezione Effect Control ..................................................................................11
Valvola...........................................................................................................11
Pannello Posteriore................................................................................ 12
Alimentazione............................................................................................... 12
Ingressi ed Uscite ........................................................................................ 12
MIDI ............................................................................................................. 12
Set Up......................................................................................13
Impostazioni di Output ...........................................................................13
Collegamenti di Base ............................................................................. 13
Usare la ToneLabSE con un mixer/registratore ..................................... 15
Esempi di Collegamento .............................................................................. 15
Usare la ToneLabSE con un ampli per chitarra...................................... 15
Esempi di Collegamento .............................................................................. 15
Usare la ToneLabSE con un Modulo MIDI o un Computer ....................16
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Suonare con la ToneLabSE................................................... 17
Modalità Program Select........................................................................ 17
Selezionare i Programmi.............................................................................. 17
Modalità Effect On/Off............................................................................ 17
Impostare lo Status On/Off degli Effetti ........................................................ 18
A/B Channel Hold ........................................................................................ 18
Attivare o Disabilitare la Funzione Key Lock..........................................19
Attivare la Funzione Key Lock ..................................................................... 19
Disattivare la Funzione Key Lock................................................................. 19
Creare e Salvare i Programmi............................................... 21
Creare i Programmi Personalizzati ........................................................21
Cambiare l’ordine di Collegamento degli Effetti (CHAIN).......................23
Nominare i Programmi ........................................................................... 23
Salvare i Programmi............................................................................... 24
Ripristinare un’Impostazione sui Valori Originali .................................... 24
Descrizione dei Modelli di Ampi, Cabinet ed Effetti ........... 27
A. Modelli di AMPLIFICATORE.............................................................. 27
B. Modelli di CABINET ........................................................................... 37
Abbinamenti Suggeriti.................................................................................. 39
C. Effetti PEDAL.....................................................................................41
D. Effetti MOD (Modulation) ...................................................................47
E. Effetti DELAY ..................................................................................... 53
F. Effetti REVERB .................................................................................. 57
Tuner (Accordatore)............................................................... 61
Accordare lo Strumento .........................................................................61
Calibrare l’Accordatore........................................................................... 62
Usare i Pedali di Espressione............................................... 63
Impostare i Pedali ..................................................................................63
Assegnazione Veloce del Target di Espressione ......................................... 63
Impostare il Target di Espressione ............................................................... 64
Impostazioni d’Inizializzazione per il Pedale di Espressione ....................... 66
Impostare lo Switch CONTROL ............................................................. 66
Impostare lo Status On/Off di ciascun Effetto .............................................. 66
Usare il Tap Tempo per Impostare un Parametro ........................................ 67
Impostazione del Parametro FACTOR per la Manopola Value 2 ................. 67
Controllo dell’Effetto..................................................................................... 67
Impostare la Sensibilità dei Pedali ......................................................... 68
Pedale di Espressione 1 .............................................................................. 68
Pedale di Espressione 2 .............................................................................. 68
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Controllo via MIDI ..................................................................69
Collegare un Modulo MIDI esterno/Computer........................................70
Impostare il Canale MIDI Global (GLOBAL “MIDI CH”) .........................70
Program Change (GLOBAL “PCHG OUT”)............................................ 70
Control Change (GLOBAL “CCHG I/O”) ................................................71
Parameter Change (GLOBAL “SYEX OUT”) ......................................... 72
Back Up e Ripristino dei Programmi (GLOBAL “DUMP CUR”
e “DUMP ALL”)....................................................................................... 73
Back Up ....................................................................................................... 73
Ripristino ...................................................................................................... 74
Ripristinare i Programmi Originali ....................................... 75
Risoluzione dei Problemi ...................................................... 77
Specifiche Tecniche............................................................... 79
Indice Analitico ...................................................................... 81
Elenco dei Programmi...........................................................82
Set Up Personali..................................................................... 83
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Introduzione
BENVENUTI A BORDO!
Grazie per aver scelto di aggiungere la VOX Valvetronix ToneLabSE al vostro arsenale sonoro. Siamo certi che l’unità sarà in grado di deliziarvi con tonnellate di timbriche chitar­ristiche maestose e dal ‘feel’ lussureggiante!
Per garantire il ‘matrimonio perfetto’ tra le vostre capacità tecniche e le doti della ToneLabSE, vi suggeriamo di leggere il presente manuale almeno una volta per intero, e di (come si dice in questi casi), “utilizzare il prodotto secondo le direttive fornite”. Conservate inoltre il manuale anche dopo averlo letto: vi tornerà utile ogni qualvolta avrete bisogno di qualche ‘dritta’ speciale, e che magari vi è sfuggita al primo passaggio.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Circuito basato sulla tecnologia Valve Reactor, in grado di passare da un tipo di amplifi­cazione di Classe A ad uno AB, e dotato di una valvola a doppio triodo 12AX7 (ECC 83) per la precisa riproduzione del suono valvolare e la risposta di un vero ampli del genere.
Sofisticata tecnologia di modeling per la replica fedele di Effetti e timbri di Amplifica­tori/Cabinet. La scelta comprende sedici tipi di Ampli, da quelli classici vintage ai costo­sissimi high-end moderni, ed undici tipologie di cabinet. Combinando il modello di amp a quello di cassa è possibile ricreare un’infinità di timbri, alcuni dei quali mai uditi prima.
La ToneLabSE, grazie ad una sezione effetti di qualità eccelsa, rappresenta l’unità più completa mai apparsa sul mercato, perchè dotata di tutto ciò che possa mai servire per la creazione di sonorità definitive. Sedici tipi di effetti a pedale (allocati prima della sezione Amp), ed in più undici effetti di Modulation, undici di Delay ed undici di River­bero posti dopo la sezione Cabinet. E’ possibile selezionare un effetto per ogni sezione ed usarli contemporaneamente insieme ad un Noise Reduction.
Salvataggio dei suoni personalizzati (impostazioni di Amp ed Effetti) nelle 96 locazioni di memoria (Programmi). La ToneLabSE è anche fornita di 32 Programmi preset pronti all’uso e dalla gratificazione istantanea.
Modalità Manual, con la quale è possibile utilizzare l’unità proprio come un amplifica­tore convenzionale, dato che la risposta timbrica equivale esattamente all’impostazione espressa da switch e manopole. In altre parole...quello che si sente è quello che si vede!
Accordatore cromatico integrato.
Due pedali di espressione utilizzabili per la gestione di wah, volume o per il controllo di diversi parametri degli effetti - per la massima flessibilità nelle esecuzioni ‘live’.
Funzione Quick Assign, per l’assegnazione immediata dei parametri da controllare con il pedale di espressione.
Switch di controllo per la regolazione istantanea del tempo di delay (TAP Tempo), l’impostazione dello status on/off degli effetti o della velocità del rotary speaker etc.
Introduzione
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Utilizzo dei jack Insert per il collegamento di un processore multieffetto o pedale esterno.
Porte MIDI IN e OUT - per la massima espandibilità del sistema audio.
Editing approfondito e dettagliato grazie al ToneLabSE Sound Editor, un software dedi­cato salva-tempo che consente una facile gestione dei Programmi e dei numerosi parametri. Per ottenere il “ToneLabSE Sound Editor”, contattate il distributore VOX locale, oppure scaricatene gli aggiornamenti dal sito “http://www.voxamps.co.uk” o “http://www.valvetronix.com”. Per trovare il vostro rivenditore VOX locale, visitate il sito “http://voxamps.co.uk/dealers/worldwid.htm”
TECNOLOGIA VALVE REACTOR
THE POWER (AMP) AND THE GLORY!
La tecnologia Valve Reactor è stata impiegata per la prima volta sugli amplificatori della serie Valvetronix AD60/120VT. Il circuito adottato sulla ToneLabSE è stato tuttavia ulterior­mente ‘affinato’ per garantire il miglior risultato nelle situazioni ‘live’.
Dato che gli effetti di modeling convenzionali sono stati principalmente progettati per un tipo di registrazione ‘diretta’ (cioè senza il microfonaggio dell’amplificatore), non includono mai un finale di potenza, nè un trasformatore e tanto meno uno speaker. In altre parole, sono for­niti del solo circuito di pre-amplificazione.
Un vero suono valvolare però, è il prodotto non solo del circuito pre, ma anche del timbro e della distorsione armonica proprie del finale di potenza, e delle costanti variazioni d’impe­denza create da quest’ultimo sui coni. La ToneLabSE è stata fornita di un vero finale di potenza a valvole a basso wattaggio, di un trasformatore d’uscita virtuale (brevetto pendente) che sfrutta componenti solid-state per simulare il comportamento di uno reale ed infine di un circuito speaker ‘fantasma’ che riproduce l’impedenza di un vero cabinet. Ciò significa che, a dispetto della bassa potenza di uscita, la ToneLabSE ha una struttura in tutto e per tutto iden­tica a quella di un amplificatore a valvole.
E anche se è vero che la maggior parte dell’elaborazione timbrica è ad appannaggio del dominio digitale, il finale Valve Reactor lavora esclusivamente in analogico. Il percorso audio intrapreso dal segnale della chitarra attraverso lo stage analogico-valvolare assume così un’importanza capitale nel riprodurre nei minimi dettagli il suono ed il feel dei più grandi ampli a valvole che ci siamo presi la briga di ‘modellare’ per voi. Il circuito Valve Reactor rappresenta, in definitiva, un amplificatore a valvole push-pull, solo in scala leggermente ridotta. Esso sfrutta una valvola a doppio triodo 12AX7 (ECC 83) - cioè un dispositivo di tipo “due valvole in una” - accoppiata ad un trasformatore d’uscita, esatta­mente come previsto dai grandi tube-amplifier a cui si ispira.
Il finale di potenza del circuito Valve Reactor è stato progettato per ‘leggere’ le costanti variazioni della curva d’impedenza a cui è soggetto lo speaker ‘fantasma’; tali informazioni sono in seguito reintrodotte nel trasformatore d’uscita virtuale, anche in questo caso simu­lando il comportamento di un vero ampli a valvole. Questo per consentire allo stadio valvo­lare di reagire in base al carico degli speaker (impedenza), il che costituisce un’altra componente fondamentale di quello che tutti conoscono appartenere all’essenza vera e pro­pria di un timbro che ha fatto la storia della musica moderna.
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A parte ciò (e vi garantiamo che non è poco!), il circuito
VOX VALVE REACTOR
riesce a replicare fedelmente altre caratteristiche peculiari che hanno col tempo contraddistinto gli ampli modellati, tra le quali men­zioniamo l’operatività in Classe A o AB, il circuito di controllo per Presence e Resonance (low end ­entrambi appartenenti al cir­cuito di feedback negativo
INVERTITORE DI FASE
PREAMPLIFICATORE
CIRCUITO
FEEDBACK
(CON/SENZA
PRESENZA &
RISONANZA)
IN BASE
AL MODELLO
12AX7 (ECC83)
BIAS
BIAS
12AX7 (ECC83)
12AX7 (DOPPIO TRIODO)
USCITA PUSH–PULL
CLASSE A O AB
IN BASE AL MODELLO
REACTOR
AMP
CORRENTE COSTANTE & FEEDBACK
TRASFORMATORE
DI USCITA VIRTUALE
REATTIVO
SPEAKER 'FANTASMA'
‘di serie’ in molti ma non in tutti gli ampli a valvole) e il finale di potenza. La capacità di aver potuto combinare al meglio tutti questi punti di forza ci permette di garantirvi che ogni minimo dettaglio, ogni più piccola sfumatura timbrica è stata compresa nel ‘modeling’ di ciascun ampli. Tutto il contrario di quello che la moltitudine di effetti ‘digital-only’ commercialmente disponibili sul mercato ha sempre cercato invano di ottenere.
Introduzione
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PANORAMICA DELLA TONELABSE
Diamo ora uno sguardo alla struttura della ToneLabSE.
PERCORSO DEL SEGNALE AUDIO
Una volta entrato, il segnale della chitarra passa attraverso i seguenti stage (date uno sguardo al capitolo “Guida dedicata per il chitarrista” a p.5 per ulteriori spiegazioni).
EFFETTO
INSERT
EFFETTO
PEDAL
A ch
B ch
AMP MODEL
16 TYPE
AMP MODEL
16 TIPI
PRE AMP
PRE AMP
GAIN
VR GAIN
GAIN
VALVE REACTOR
POWER AMP
VALVE REACTOR
VR GAIN
FINALE DI POT.
CLASS A
CLASSE A
CLASS AB
CLASSE AB
CH VOLUME
CH VOLUME
CABINET MODEL
CABINET
10 TYPE
MODEL
11 TIPI
A ch
B ch
PEDALE
DI
VOLUME
EFFETTI
MODULATION
DELAY
REVERB
OUTPUT SELECT
MODALITA’
La ToneLabSE può operare fondamentalmente in due modalità: la Program Select (con la quale potete selezionare direttamente i Programmi preset o utente) e la Effect On/Off, grazie alla quale potete decidere di scegliere le sezioni di effetti/amp/cabinet da utilizzare secondo le vostre esigenze. Per alternare questi due modi operativi, premete lo switch FX ON/OFF.
IMPOSTAZIONI DI AMP ED EFFETTI (EDITING)
Grazie ai sei selettori per i modelli, sei manopole Value e molti altri tasti, l’editing delle impostazioni relative ad ampli ed effetti è davvero un gioco da ragazzi. Potete ad esempio decidere di utilizzare il tasto CHAIN per modificare l’ordine di connessione tra le sezioni Modulation, Delay e Reverb. Per ogni Programma è inoltre prevista la possibilità di impostare due set-up individuali (A e B), in maniera da creare due versioni dello stesso suono da poter richiamare durante l’esecuzione dal vivo.
PEDALI DI ESPRESSIONE E CONTROLLO IN TEMPO REALE
Il pedale di espressione e quello di controllo possono essere usati per la gestione in tempo reale di wah, volume e di molti parametri degli effetti. Utilizzate il tasto EXPRESSION o CONTROL per specificare il parametro da gestire con il pedale corrispondente.
SALVATAGGIO DEI PROGRAMMI
Utilizzando il tasto WRITE è possibile salvare in memoria le impostazioni correnti della ToneLabSE. In questi casi, vi suggeriamo di usare anche il tasto RENAME per attribuire al set-up un nome originale, così da renderlo immediatamente riconoscibile per la successiva selezione con gli switch Program Select (in modalità Program Select).
MIDI ED IMPOSTAZIONE DELL’USCITA
Con il tasto GLOBAL potete effettuare le impostazioni relative al MIDI e specificare la destinazione di uscita in base al dispositivo connesso alla ToneLabSE. Le variazioni appor­tate a questo tipo di parametri sono salvate automaticamente in memoria, per cui non ci sarà bisogno di eseguire l’operazione WRITE.
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Guida Dedicata per il Chitarrista
1
In questo capitolo vi guideremo attraverso il percorso che descrive la funzionalità di mano­pole, tasti e jack dei pannelli superiore e posteriore della ToneLabSE.
SUGGERIMENTO: Aprite la copertina di coda per avere sempre a portata di mano gli schemi dei pannelli e del display della ToneLabSE.
PANNELLO SUPERIORE
SEZIONE MODEL SELECT
Con i controlli di questa sezione potete selezionare i modelli di Amp, Cabinet ed Effetti.
1.1 Tasti MODEL Select
Questi tasti possono essere utilizzati per selezionare l’effetto o il modello i cui parametri si vogliono modificare con le manopole Value 1-6, e per impostarne lo status on/off. L’abilitazione di una sezione è segnalata dall’accensione del corrispondente tasto (lampeggiante durante le operazioni di editing). Lo status OFF è invece indicato dal tasto spento.
Per entrare in condizioni di editing, premete una sola volta il tasto desiderato (che inizia a lampeggiare), ed usate le manopole Value per impostare i singoli parametri secondo necessità.
Se intendete disabilitare una sezione correntemente ON, premete una prima volta il tasto
in oggetto (verificate che inizi a lampeggiare), e quindi una seconda per spegnerlo defini-
tivamente (sul display apparirà l’indicazione [--OFF--]).
La sezione Pedal è collocata a monte della catena audio (prima dell’amp), mentre quelle di Modulation, Delay e Reverb dopo il Cabinet.
NOTA: Mentre il tasto Cabinet Model Select lampeggia è possibile usare le manopole Value 1-6 per impostare i parametri della sezione AMP.
NOTA: Il colore dei tasti relativi alle sezioni Amp e Cabinet cambia in base al canale selezionato: acceso (o lampeggiante) in verde per il canale A; rosso per il canale B.
NOTA: La ragione per la quale gli effetti di Modulation, Delay e Riverbero sono stati forzatamente posti dopo l’amp e non prima (come i Pedali) è piuttosto semplice. Per la maggior parte degli ascoltatori, con questo tipo di configurazione il suono risulta più realistico e naturale. Pensateci bene - il RIVERBERO simula le riflessioni generate dal suono che rimbalza sulle pareti di un ambiente. Per cui, la logica ci dice che il suono viene dapprima emesso da una qualsiasi sorgente, e solo dopo inizia ad essere riflesso in tutte le direzioni. Quindi, più tardi immettiamo il riverbero nella catena audio, più naturale sarà il risultato che otterremo. Lo stesso dicasi per le sezioni DELAY e MODULATION, la cui natura è simile a quella del riverbero. La cosa ha ancora più senso se intendiamo usare effetti come ad esempio ROTARY, ROOM (Reverb) o DELAY con suoni piuttosto saturi (distorti). Voglio dire, avete mai sentito un ambiente riverberante offrire un tipo di riflessione ‘distorta’ delle onde sonore? Personalmente no! Bene, il caso è chiuso...possiamo continuare con le spiegazioni del pannello superiore, allora!
Pannelli
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1.2 Tasto INSERT
Permette l’impostazione dello status on/off dell’effetto Insert. Il tasto acceso segnala lo status ON (spento = OFF). Il segnale dell’effetto Insert è posto prima della sezione Pedal.
1.3 Tasto PRES-NR (Presence/Noise Reduction)
Con questo tasto potete impostare il valore di Presence e di Noise Reduction dell’ampli­ficatore. Con il tasto lampeggiante, usate la manopola Value [3] per specificare la quan­tità di Presence, e la manopola Value [4] per regolare la quantità di Noise Reduction (riduzione del rumore di fondo). Quando il tasto è acceso (o lampeggia) in verde, le impostazioni sono valide per il canale A; in rosso per il canale B.
1.4 Selettore PEDAL
Controllo che consente la scelta tra i sedici effetti a pedale di cui la ToneLabSE è fornita. Quando ruotate la manopola PEDAL in qualsiasi posizione, il tasto PEDAL Select inizia a lampeggiare, per segnalarvi la possibilità di usare le manopole Value 1-6 per l’impostazione dei singoli parametri validi per l’effetto scelto. (Per maggiori dettagli sugli effetti, consultate pag. 41). Così come detto in precedenza, la sezione Pedal è posta a monte di quella Amp.
NOTA: I parametri vengono inizializzati ad ogni selezione di un effetto.
1.5 Selettore AMP MODEL
Controllo con il quale potete selezionare i sedici modelli di amplificatore (come ad esempio il leggendario VOX AC30TB) di cui la ToneLabSE è fornita. Quando ruotate la manopola AMP MODEL in qualsiasi posizione, il tasto AMP MODEL Select inizia a lampeggiare, per indicarvi la possibilità di usare le manopole Value 1-6 per l’imposta­zione dei singoli parametri validi per l’ampli scelto. (Per maggiori dettagli sugli ampli modellati, consultate pag. 27).
Come già detto nella parte introduttiva, ogni modello non replica soltanto il guadagno e le caratteristiche timbriche del circuito preamplificatore originale, ma anche l’importan­tissimo fattore di potenza in termini di continuità operativa (Classe A o AB), e circuita­zione di feedback negativa (o la mancanza di questa).
1.6 Selettore CABINET MODEL
Con questo controllo è possibile scegliere tra gli undici modelli di Cabinet della ToneLabSE, che riproducono la forma e la configurazione di casse ed altoparlanti di altissima qualità sonora (maggiori dettagli a p.32). Quando ruotate la manopola CABI­NET MODEL in qualsiasi posizione, il tasto CABINET MODEL Select inizia a lampeg­giare.
NOTA: Con il tasto CABINET MODEL Select lampeggiante è possibile utilizzare le manopole Value per impostare i parametri relativi alla sezione AMP.
1.7 Selettore MODULATION
Permette la scelta degli undici tipi di effetti di modulazione. Quando ruotate la manopola MODULATION in qualsiasi posizione, il tasto MODULATION Select inizia a lampeg­giare, per indicarvi che potete usare le manopole Value 1-6 per l’impostazione dei singoli parametri validi per l’effetto selezionato (pag. 47).
NOTA: I parametri vengono inizializzati ad ogni selezione di un effetto.
6
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1.8 Selettore DELAY
2
Consente la scelta degli undici tipi di effetti di delay. Quando ruotate la manopola DELAY in qualsiasi posizione, il tasto DELAY Select inizia a lampeggiare, per indicarvi che potete usare le manopole Value 1-6 per l’impostazione dei singoli parametri validi per l’effetto selezionato (pag. 53).
NOTA: I parametri vengono inizializzati ad ogni selezione di un effetto.
1.9 Selettore REVERB
Con questo controllo potete selezionare gli undici tipi di effetti di riverbero. Quando ruo­tate la manopola REVERB in qualsiasi posizione, il tasto REVERB Select inizia a lampeggiare, per indicarvi che potete usare le manopole Value 1-6 per l’impostazione dei singoli parametri validi per l’effetto selezionato (pag. 57).
NOTA: I parametri vengono inizializzati ad ogni selezione di un effetto.
SEZIONE EDIT
2.1 LED di Editing della Categoria
LED che segnalano la categoria di effetti correntemente oggetto di editing. Quando vi apprestate ad impostare un parametro, il LED che inizia a lampeggiare vi segnala la linea di voci che è possibile regolare con le manopole Value 1-6.
2.2 Manopole Value
Con questi controlli potete impostare i singoli parametri dell’effetto o del modello di amplificatore selezionato. Le variazioni apportate influiscono sulla voce relativa alla sezione il cui tasto MODEL Select è stato premuto ed è al momento lampeggiante. I LED accesi al di sotto delle presenti manopole segnalano i parametri validi per l’effetto/ modello di amp scelto. A partire da sinistra, d’ora in poi faremo riferimento a questi con­trolli come Manopole Value 1-6.
Per conoscere in dettaglio i parametri gestibili con ciascun controllo, fate riferimento ai paragrafi a partire da pag. 41.
Quando il tasto EXPRESSION o CONTROL è lampeggiante, queste manopole gesti­scono le funzioni assegnate a tali tasti.
Per le operazioni di RENAME (rinomina) e per le impostazioni della modalità GLO­BAL, la manopola Value 6 può essere usata per la modifica del valore corrente.
Pannelli
7
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SEZIONE CHAIN/GLOBAL/RENAME/WRITE/EXIT/DISPLAY
3
Questa parte del pannello superiore accomoda il display che riporta il nome del Programma, ed il nome/valore del parametro correntemente oggetto di editing per le sezioni Amp o Effetti. I tasti RENAME e WRITE possono essere usati (rispettivamente) per rinominare il Programma e per salvarlo sulla memoria interna.
Il tasto CHAIN permette invece di modificare l’ordine di connessione tra gli effetti delle sezioni Modulation, Delay e Reverb, mentre con quello GLOBAL potete accedere all’ambiente operativo che consente l’impostazione dei parametri MIDI e quelli relativi all’uscita audio della ToneLabSE.
3.1 Tasti ,
Tasti cursore con i quali è possibile modificare il valore del parametro mostrato sul dis­play.
3.2 Tasti ,
Tasti cursore utilizzabili per la selezione del parametro da modificare, oppure per l’edi­ting del nome del Programma.
3.3 Tasto CHAIN
Tasto che consente la modifica dell’ordine di collegamento degli effetti per le sezioni Modulation, Delay e Reverb. Utilizzate la manopola Value 6 oppure i tasti cursore , per impostare il valore desiderato.
3.4 Tasto GLOBAL
Tasto con il quale si può accedere alla modalità Global, che permette l’impostazione dei parametri relativi al MIDI o all’uscita audio della ToneLabSE.
Premete il tasto GLOBAL, ed utilizzate i tasti cursore , per spostarvi tra le voci del menù in base all’ordine mostrato in basso. Una volta scelto il parametro da modificare, usate la manopola Value 6 oppure i tasti cursore , per variarne l’impostazione.
OUT SEL: Determina la destinazione di uscita (p.13)
CH HOLD: Specifica se la selezione di canale (A/B) debba essere mantenuta anche
quando si seleziona un Programma diverso da quello corrente (pag. 18).
MIDI CH: Per l’impostazione del canale MIDI (pag. 70)
PCHG OUT:Per l’impostazione relativa alla trasmissione dei messaggi di Program
Change (pag. 70)
CCHG I/O: Determina l’impostazione per la trasmissione/ricezione dei messaggi di
Control Change (pag. 71)
SYEX OUT: Per l’impostazione della trasmissione dei messaggi di Sistema Esclusivo
(pag. 72)
DUMP CUR:Permette la trasmissione del Programma corrente dalla porta MIDI OUT
(pag. 73)
DUMP ALL:Consente la trasmissione di tutti i Programmi della ToneLabSE dalla porta
MIDI OUT (pag. 73)
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3.5 Tasto RENAME
4
Tasto utilizzabile per l’assegnazione del nome desiderato al Programma oggetto di edi­ting. Utilizzate i tasti cursore , per spostarvi sui caratteri del nome del Programma, e quindi usate i tasti cursore , oppure la manopola Value 6 per specificare la lettera o il numero desiderato.
3.6 Tasto WRITE
Tasto con il quale potete salvare sulla memoria interna tutte le variazioni apportate al Programma correntemente oggetto di editing (pag. 23).
3.7 Tasto EXIT
Usate questo tasto quando intendete abbandonare la procedura di scrittura iniziata, oppure per annullare l’impostazione di un parametro GLOBAL.
Tenendo premuto questo tasto un pò più a lungo è possibile impostare lo status on/off della funzione Key Lock, che permette di disabilitare la funzionalità di tasti, switch e manopole (pag. 19).
3.8 Display Name
Indica il nome del Programma, dell’effetto o del parametro corrente.
3.9 Icona Valvola
Segnala il numero ed il tipo di valvola usato originariamente nel finale di potenza per il tipo di amplificatore correntemente selezionato.
3.10 Display Value
Mostra il valore del parametro correntemente oggetto di editing.
Quando il valore del parametro corrisponde a quello salvato in memoria, sul display appare l’icona ORIG.
L’icona EDIT invece viene mostrata quando si modifica un qualsiasi parametro del Pro­gramma corrente.
Pannelli
SEZIONE CONTROL SETUP
4.1 Tasto di impostazione del Pedale EXPRESSION
Con questo tasto è possibile impostare il Pedale di Espressione. Mentre il tasto lampeg­gia, usate le manopole Value 1-6 per regolare i parametri corrispondenti. L’accensione del tasto durante le operazioni di editing segnala la disponibilità della funzione Quick Assign.
SUGGERIMENTO (Quick Assign): Con la funzione Quick Assign si può assegnare il parametro mostrato sul display Name ai pedali di espressione della ToneLabSE. Per assegnare il parametro al pedale di controllo 1, tenete premuto il tasto 4.1 per circa un secondo. Per assegnare invece il parametro al pedale di controllo 2, tenete premuto il tasto 4.2 per un secondo. Al termine dell’assegnazione, sul display apparirà il messag­gio “COMPLETE”.
4.2 Tasto di impostazione del Pedale CONTROL
Tasto che permette l’impostazione del Pedale di Controllo. Mentre il tasto lampeggia, usate le manopole Value 1-2 per regolare i parametri corrispondenti.
9
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DISPLAY BANK/TUNER
5
6
7
5.1 Display Bank
Mostra il numero del Banco. Quando si attiva l’accordatore, il display indica il nome della nota (pag. 61).
5.2 Display Tuner
Quando l’accordatore cromatico integrato è attivo, questo display segnala l’intonazione (pitch) della nota suonata (pag. 61).
SEZIONE BANK/PROGRAM/CHANNEL/SELECT
6.1 Switch a pedale BANK UP/DOWN
In modalità Program Select, questi switch possono essere usati per incrementare (BANK UP) o decrementare (BANK DOWN) di un’unità il numero del Banco corrente. In modalità Effect On/Off, lo switch BANK DOWN permette di specificare lo status on/off della sezione INSERT (effetto esterno).
6.2 Switch Program Select, LED Program Select
Interruttori utilizzabili per la selezione del Programma appartenente al banco corrente­mente selezionato. Alla pressione di uno switch, il LED in alto a sinistra si accende per indicare la selezione del Programma corrispondente.
In modalità Effect On/Off, questi switch possono essere utilizzati per specificare lo sta­tus on/off delle singole sezioni effetti Pedal, Modulation, Delay e Reverb.
6.3 Switch di selezione del canale A/B, LED Canale
Switch che potete usare per alternare i suoni assegnati ai due canali di ciascun Pro­gramma. Il LED in alto a sinistra si accende a segnalare il canale selezionato (verde: canale A; rosso: canale B).
SWITCH FX ON/OFF
Con questo switch potete specificare lo status on/off della modalità Effect On/Off. Quando passate alla modalità Effect On/Off (LED in alto a sinistra acceso), potete usare liberamente gli switch Program Select per attivare o disabilitare le singole sezioni di Pedal, Modulation, Delay e Reverb, in maniera da poter creare i vostri suoni personali.
Tenendo premuto lo switch per più di mezzo secondo (ma meno di un secondo), l’uscita della ToneLabSE è posta in bypass. Tenendolo premuto per più di un secondo è invece possibile porre in Mute l’uscita audio. In entrambi i casi, l’accordatore si attiva automati­camente per darvi modo di intonare lo strumento.
Per cancellare lo status di bypass/mute (Tuner), premete nuovamente lo switch FX ON/ OFF.
10
Page 21
SEZIONE EFFECT CONTROL
8
9
8.1 CONTROL (Switch Control)
Switch che controlla la funzione dell’effetto specificata dall’impostazione Control.
8.2 EXP 1, EXP 2 (Pedale di Espressione 1 e 2)
Con questi pedali è possibile controllare il parametro dell’effetto corrispondentemente assegnato (es.: wah, volume etc.). Premendo in avanti il pedale fino al termine della corsa si attiva uno switch nascosto, che permette di alternare lo status on/off dell’effetto stesso (ciò non è tuttavia valido qualora il pedale controlli il volume o un parametro dell’amplificatore).
VALVOLA
9.1 Vano Valvola
Alloggiamento della valvola 12AX7 di cui la ToneLabSE è fornita.
NOTA: La capsula in vetro che racchiude la valvola può rompersi facilmente se sog-
getta ad urti o forti impatti. Prestate molta attenzione a non colpirla con oggetti, dato che ciò potrebbe causare anche la rottura della valvola stessa. Qualora la capsula si dovesse danneggiare, fatela riparare immediatamente per evitare di compromettere la funzionalità della valvola o di qualche altro componente interno.
Pannelli
11
Page 22
PANNELLO POSTERIORE
10
11
12
ALIMENTAZIONE
10.1 AC9V
Presa per il collegamento dell’alimentatore di rete AC (incluso).
10.2 Tasto STANDBY
Permette l’accensione e lo spegnimento della ToneLabSE.
INGRESSI ED USCITE
11.1 Jack INPUT
Per il collegamento della chitarra.
11.2 Jack INSERT (SEND/RETURN)
Coppia di connettori utilizzabili per il collegamento di un processore di effetti esterno (pedale, multieffetto etc.).
Collegare il jack SEND all’ingresso del processore esterno, ed il jack RETURN all’uscita di quest’ultimo.
11.3 Manopola LEVEL
Regola il livello del volume in uscita dai jack OUTPUT e PHONE.
11.4 Jack OUTPUT (L/MONO, R)
Uscite analogiche (TRS bilanciate/sbilanciate) utilizzabili per il collegamento di un mixer/amplificatore/sistema di monitoraggio esterno. Per i collegamenti di tipo mono, utilizzate il solo jack L/MONO.
11.5 Jack PHONE (stereo)
Per il collegamento di un paio di cuffie stereofoniche.
MIDI
12.1 Porta MIDI OUT
Porta attraverso la quale la ToneLabSE trasmette all’esterno i messaggi MIDI. Uti­lizzabile per il controllo di unità MIDI esterne.
12.2 Porta MIDI IN
Porta attraverso la quale la ToneLabSE riceve i messaggi MIDI. Utilizzabile per il con­trollo della ToneLabSE da parte di un modulo MIDI esterno.
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Setup
NOTA: Spegnete la ToneLabSE e tutta la strumentazione esterna connessa prima di effettuare qualsiasi tipo di collegamento. In caso contrario potreste danneggiare irri­mediabilmente gli altoparlanti del sistema di monitoraggio, o causare un malfunziona­mento degli apparati elettronici.
IMPOSTAZIONI DI OUTPUT
L’esempio che segue descrive come impostare l’uscita audio della ToneLabSE in base al tipo di strumentazione esterna connessa (mixer/registratore o ampli per chitarra).
1. Premete il tasto GLOBAL, ed usate i tasti cursore , fino a far apparire sul display l’indicazione “OUT SEL”.
2. Utilizzate la manopola Value 6 oppure i tasti cursore , per specificare l’imposta­zione desiderata.
Setup
Per il collegamento di un ampli per chitarra
NOTA: L’impostazione di fabbrica prevede l’opzione “AP”.
Per il collegamento di un mixer/registratore
COLLEGAMENTI DI BASE
1. Usate dei cavi audio per collegare le uscite OUTPUT L/MONO (11.4) della ToneLabSE ad un mixer/registratore oppure un amplificatore per chitarra (pag.14, 15). Se desiderate utilizzare anche un processore di effetti esterno, collegate l’uscita SEND della ToneLabSE all’ingresso del processore, e l’uscita del processore all’ingresso RETURN della ToneLabSE.
NOTA: Usate la sola uscita L/MONO per i collegamenti in mono. Tuttavia, per godere appieno degli straordinari suoni della ToneLabSE, vi suggeriamo caldamente di collegare entrambi i jack OUTPUT per un tipo di set-up in stereo.
Se intendete monitorare i suoni via cuffie, collegate queste all’uscita PHONES (11.5)
NOTA: L’inserimento di un jack nella presa PHONES non uscita dai jack OUTPUT. Se quindi intendete ascoltare i suoni solo attraverso le cuffie, dovrete disconnettere i cavi audio dalle uscite OUTPUT, oppure spegnere/ abbassare il volume dell’equipaggiamento connesso alla ToneLabSE.
2. Ruotate la manopola LEVEL (11.3) sul retro dell’unità completamente verso sinistra (come visto da dietro) per impostare il volume a 0.
3. Collegate dapprima il cavetto dell’alimentatore di rete al jack AC9V (10.2) sul pannello posteriore, dopodichè inserite la spina nella presa di corrente elettrica.
disabilita il segnale in
13
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4. Collegate il cavo della chitarra all’ingresso INPUT (11.1) sul retro della ToneLabSE.

5. Abbassate al minimo il volume del mixer/amplificatore, così da impedire che i transienti di picco all’accensione possano danneggiare i coni. Premete quindi lo switch STANDBY (10.1) per accendere l’unità.
6. Se avete collegato la ToneLabSE ad un mixer/registratore, premete il tasto GLOBAL per accedere al menù OUT SEL, ed usate la manopola Value 6 o i tasti cursore , fino a selezionare l’opzione “Ln” (LINE). Se invece avete connesso l’unità ad un amplificatore per chitarra, scegliete “AP” (AMP).
7. Per impostare il volume di ascolto, alzate il livello audio del mixer/amplificatore e la manopola LEVEL (11.3) sul retro della ToneLabSE.
NOTA: Dato che la ToneLabSE è dotata di una valvola, non sarà possibile udire alcun suono se non dopo qualche secondo, un lasso di tempo indispensabile per il raggiun­gimento della temperatura minima operativa della valvola stessa. Questo è perfetta­mente normale e non indica alcun tipo di malfunzionamento!
Chitarra
al sequencer MIDI/Computer
ToneLabSE
Cuffie
Processore di effetti esterno
RETURN
PHONES
al mixer/registratore o ampli per chitarra
LINE/AMP
SEND
OUTPUT L/MONO
R
Alimentatore AC
~AC9V
Ingresso Mono
INPUT
alla presa di corrente
14
Page 25
USARE LA TONELABSE CON UN MIXER/REGISTRATORE
ESEMPI DI COLLEGAMENTO
Quando intendete usare la ToneLabSE per la registrazione diretta, collegate le uscite OUTPUT L/MONO ed R agli ingressi del mixer o del registratore. Premete quindi il tasto GLOBAL per accedere al menù OUT SEL, ed usate la manopola Value 6 o i tasti cursore , fino a selezionare l’opzione “Ln” (LINE).
SUGGERIMENTO: Per i collegamenti in mono, utilizzate la sola uscita L/MONO.
SUGGERIMENTO: Se intendete utilizzare un tipo di setup in stereo, impostate il
pan dei due canali d’ingresso sul mixer/registratore su posizioni diametralmente opposte.
Setup
Chitarra
ToneLabSE
OUTPUT L/MONO
LINE IN 1
R
PAN L
Ingresso Mono
INPUT
Tape Send
LINE IN 2 PAN R
STEREO AUX RETURNS
MIC4
MIC6
MIC3
MIC5
MIC2
MIC1
BAL OR UNBAL
LINE IN 1
LOW CUT 75Hz 18dB/OCT
B
d
V
0
1
-
G
A
I
C
N
I
M
U
10
60
+10dB
-40dB
TRIM
U
AUX
1
MON/
EFX
+15
U
2
EFX
+15
U
EQ
HI
12kHz
-15 +15
U
MID
2.5kHz
-12 +12
U
LOW
80Hz
+15
-15
PAN
L R
1
MUTE
ALT 3–4
dB
10
SOLO
5
U
5
10
20
30
40 50 60
1
2
LEFT(1/MONO)
RIGHT
BAL
BAL
BAL
BAL
BAL
MONO
OR
OR
OR
OR
OR
UNBAL
UNBAL
UNBAL
UNBAL
UNBAL
L
LINE IN 4
LINE IN 6
LINE IN 3
LINE IN 5
LINE IN 2
BAL
LOW CUT
OR
LOW CUT
LOW CUT
LOW CUT
LOW CUT
75Hz
75Hz
75Hz
75Hz
75Hz
UNBAL
18dB/OCT
18dB/OCT
18dB/OCT
18dB/OCT
18dB/OCT
B
d
V
0
B
B
B
d
d
d
V
B
V
V
d
0
V
1
0
0
0
1
-
1
1
1
-
-
-
-
R
G
A
G
A
G
G
A
A
G
I
C
A
N
I
I
C
I
I
C
C
I
C
N
N
N
I
N
I
I
I
M
M
M
M
M
U
U
U
U
U
LEVEL +4
10
60
10
10
10
60
10
60
60
60
-10
+10dB
-40dB
+10dB
+10dB
+10dB
-40dB
-40dB
-40dB
+10dB
-40dB
TRIM
LINE IN 7-8
TRIM
TRIM
TRIM
TRIM
U
U
U
U
U
U
AUX
AUX
AUX
AUX
AUX
AUX
1
1
1
1
1
1
MON/
MON/
MON/
MON/
MON/
MON/
EFX
EFX
EFX
EFX
EFX
EFX
+15
+15
+15
+15
+15
+15
U
U
U
U
U
U
2
2
2
2
2
2
EFX
EFX
EFX
EFX
EFX
EFX
+15
+15
+15
+15
+15
+15
U
U
U
U
U
U
EQ
EQ
EQ
EQ
EQ
EQ
HI
HI
HI
HI
HI
HI
12kHz
12kHz
12kHz
12kHz
12kHz
12kHz
-15 +15
-15
-15
+15
+15
-15 +15
-15 +15
-15 +15
U
U
U
U
U
U
MID
MID
MID
MID
MID
MID
2.5kHz
2.5kHz
2.5kHz
2.5kHz
2.5kHz
2.5kHz
-12 +12
-12
-12
-12
+12
+12
+12
-12
-12 +12
+12
U
U
U
U
U
U
LOW
LOW
LOW
LOW
LOW
LOW
80Hz
80Hz
80Hz
80Hz
80Hz
80Hz
+15
-15
+15
+15
+15
-15
-15
-15
+15
+15
-15
-15
PAN
PAN
PAN
PAN
PAN
PAN
L R
L
L
L
R
R
R
L
L
R
R
6
7–8
4
5
3
2
MUTE
MUTE
MUTE
MUTE
MUTE
MUTE
ALT 3–4
ALT 3–4
ALT 3–4
ALT 3–4
ALT 3–4
ALT 3–4
dB
dB
dB
dB
dB
dB
10
10
10
10
10
10
SOLO
SOLO
SOLO
SOLO
SOLO
SOLO
5
5
5
5
5
5
U
U
U
U
U
U
5
5
5
5
5
5
10
10
10
10
10
10
20
20
20
20
20
20
30
30
30
30
30
30
40
40
40
40
40
40
50
50
50
50
50
50
60
60
60
60
60
60
Mixer/registratore
LINE IN 9-10
-15
-12
-15
L
9–10
MUTE
ALT 3–4
dB
10
5
U
5
10
20
30
40 50 60
Tape Return
MAIN OUTS
TAPE
TAPE
AUX SEND
OUTPUT
L
INPUT
1
MICRO SERIES 1402-VLZ
L
14-CHANNEL MIC/LINE MIXER
2
R
R
BAL/UNBAL
ALL BAL/UNBAL
MONO
MONO
MONO
L
L
L
BAL
BAL
BAL
OR
OR
OR
UNBAL
UNBAL
UNBAL
R
R
R
LEVEL
LEVEL
LEVEL
+4
+4
+4
PHONES
-10
-10
-10
LINE IN 13-14
LINE IN 11-12
U
U
U
U
U
AUX
AUX
AUX
1
1
1
MON/
MON/
MON/
EFX
EFX
EFX
1
+20
+10
+15
+15
+15
NORMALLED
U
U
U
U
AUX 1 MASTER
2
PRE
2
2
2
POST
EFX
EFX
EFX
AUX
EFX TO
AUX 1
+20
MONITOR
+15
+15
SELECT
+15
RETURNS
U
U
U
SOURCE
EQ
EQ
EQ
LEFT RIGHT
HI
HI
HI
MAIN
CLIP+28
12kHz
12kHz
12kHz
MIX
+10
+15
-15 +15
-15 +15
+7
U
U
U
ALT
+4
3-4
MID
MID
MID
2.5kHz
2.5kHz
2.5kHz
+2
-12
+12
-12
+12
+12
0
TAPE
U
U
U
-2
LOW
LOW
LOW
80Hz
80Hz
80Hz
-4
+15
+15
+15
-15
-15
-7
Cuffie
ASSIGN
PAN
PAN
PAN
-10
TO MAIN MIX
-20
NORMAL(AFL)
-30
LEVEL SET(PFL)
R
L
L
R
R
0dB=0dBu
SOLO
MODE
13–14
11–12
MUTE
MUTE
POWER
RUDE SOLO LIGHT
PHANTOM
ALT 3–4
ALT 3–4
CONTROL
/ PHONES
MAIN MIX
ROOM
dB
dB
dB
dB
10
10
10
10
SOLO
SOLO
SOLO
5
5
5
5
U
U
U
U
5
5
5
5
10
10
10
10
20
20
20
20
30
30
30
30
30
40
40
40
40
40
50
50
50
50
50
60
60
60
60
60
PHONES
USARE LA TONELABSE CON UN AMPLI PER CHITARRA
ESEMPI DI COLLEGAMENTO
Se desiderate utilizzare la ToneLabSE insieme ad uno o più amplificatori per chitarra, collegate le uscite OUTPUT L/MONO ed R agli ingressi di ciascun ampli. Per usare anche un processore di effetti esterno, collegate l’uscita SEND della ToneLabSE all’ingresso del processore, e l’uscita del processore all’ingresso RETURN della ToneLabSE. Premete quindi il tasto GLOBAL per accedere al menù OUT SEL, ed usate la manopola Value 6 o i tasti cursore , fino a selezionare l’opzione “AP” (AMP).
SUGGERIMENTO: Quando collegate la ToneLabSE direttamente ad una testata o ad un amplificatore combo, impostate inizialmente i controlli di tono di questi in posizione centrale, salvo poi modificarne la posizione secondo i vostri gusti personali. Per impedire una distorsione non voluta del segnale audio, tenete premuto lo switch FX ON/OFF per circa 0,5 secondi per bypassare la ToneLabSE, e regolate la mano­pola LEVEL sul retro dell’unità in modo da ottenere un volume identico a quello che avreste con la chitarra collegata direttamente all’amplificatore.
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SUGGERIMENTO: Se siete in possesso di un amplificatore per chitarra fornito di un jack pre-finale di potenza (come ad esempio Return o Main In), collegate la ToneLabSE a questo jack, ed impostate il parametro OUT SEL su “Ln” (LINE). Per sfruttare le caratteristiche timbriche dell’amplificatore (e dei suoi coni), disabilitate la sezione CABINET della ToneLabSE (OFF).
SUGGERIMENTO: Quando il display indica il nome del Programma, premendo il tasto EXIT per più di un secondo potete attivare la funzione Key Lock, che permette di ‘bloccare’ l’operatività di tasti, manopole e switch (sul display Name appare per un secondo l’indicazione KEY LOCK, dopodichè tutti i LED delle manopole Value si spengono). Per disabilitare la funzione Key Lock, tenete premuto nuovamente per circa un secondo il tasto EXIT (sul display Name appare per circa un secondo il mes­saggio LOCK OFF).
Chitarra
ToneLabSE
OUTPUT L/MONO
R
Ingresso Mono
INPUT
INPUT INPUT
Ingresso Mono
Amplificatori per chitarra
Ingresso Mono
USARE LA TONELABSE CON UN MODULO MIDI O UN COMPUTER
Grazie al MIDI, la ToneLabSE può essere controllata da un sequencer/computer esterni, così come è possibile usare l’unità per la gestione dei suddetti apparati. I Programmi creati sulla ToneLabSE possono inoltre essere trasferiti su un MIDI Filer o un sequencer capace di tra­smettere e ricevere messaggi di Sistema Esclusivo. I dati così salvati possono in un secondo momento essere ricaricati sulla ToneLabSE.
SUGGERIMENTO: Per maggiori informazioni sulle funzionalità MIDI, fate riferi­mento a pag. 69.
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Page 27
Suonare con la ToneLabSE
MODALITA’ PROGRAM SELECT
La ToneLabSE è fornita di 96 Programmi, organizzati in 24 banchi da quattro canali ciascuno (24 x 4 = 96), ognuno dei quali può essere modificato secondo le vostre necessità. Con le impostazioni di fabbrica, i banchi 1-8 contengono 32 Programmi (i Programmi dei banchi 9­16 e 17-24 sono una copia di quelli dei banchi 1-8).
Per poter selezionare i Programmi, dovete necessariamente accedere alla modalità Program Select.
SELEZIONARE I PROGRAMMI
L’esempio che segue descrive come selezionare il Programma 2.3 (Banco 2, Programma 3).

1. Accertatevi che la ToneLabSE sia in modalità Program Select.

Se il LED della sezione FX ON/OFF è acceso, ciò significa che siete in modalità Effect On/Off. Premete lo switch FX ON/OFF per tornare in modalità Program Select.

2. Utilizzate gli switch a pedale BANK UP/DOWN (6.1) per selezionare il banco 2.

Notate come il numero del banco scelto lampeggi sul display Bank.

3. Premete lo switch Program Select 3 (6.2)

Il Programma 3 del banco 2 è immediatamente richiamato. Il LED dello switch Program Select ed il numero del banco sul display rimangono accesi.
SUGGERIMENTO: La selezione di un Banco diverso da quello corrente di per sè non è sufficiente a far cambiare il suono. Ciò significa che, se state suonando dal vivo è dovete richiamare il Programma di un banco diverso, potete iniziare a selezionare il banco desiderato pur continuando a suonare con il timbro del vecchio banco. Una volta giunto il momento di cambiare suono, premete semplicemente lo switch Pro­gram Select interessato.
Suonare
MODALITA’ EFFECT ON/OFF
In modalità Effect On/Off potete usare gli switch Program Select per attivare/disabilitare individualmente le sezioni Pedal, Modulation, Delay e Reverb relative al Programma cor­rente. E’ inoltre consentito l’uso dello switch BANK DOWN per impostare lo status on/off del segnale inviato ad un processore effetti esterno e quello di ritorno da quest’ultimo.
Per tornare alla modalità Program Select, premete nuovamente lo switch FX ON/OFF.
NOTA: In modalità Effect On/Off, lo switch BANK UP è inattivo.
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IMPOSTARE LO STATUS ON/OFF DEGLI EFFETTI
In quest’esempio descriveremo come impostare lo status on/off delle diverse sezioni effetti e dell’effetto Insert.
1. Se il LED FX ON/OFF è spento, ciò significa che siete ancora in modalità Program Select. Premete lo switch FX ON/OFF e verificate che il LED in alto a sinistra si accenda.
I LED degli switch Program Select segnalano lo status on/off delle sezioni Pedal, Modu­lation, Delay e Reverb.
2. Se il LED del Program Select 1 è acceso, significa che la sezione Pedal è attiva. Per disa­bilitarla, premete lo switch Program Select 1 (il LED si spegne).
3. Controllate lo status del tasto INSERT. Se è spento, il segnale della chitarra non viene inviato al processore di effetti esterno. Per consentire quindi l’elaborazione del suono da parte di un’unità multieffetto esterna, premete lo switch BANK DOWN per abilitare l’Insert (verificate che il tasto INSERT si accenda).
NOTA: Se non avete collegato alcun effetto esterno ai jack SEND e RETURN della ToneLabSE, il segnale in ingresso nel jack INPUT bypasserà la sezione INSERT, a prescindere dallo status del tasto INSERT.
A/B CHANNEL HOLD
Con la funzione Channel Hold potete stabilire se il canale (A o B) memorizzato per un deter­minato Programma debba essere automaticamente richiamato quando si seleziona quel Pro­gramma (opzione OFF), oppure se invece il canale corrente (A o B) debba essere mantenuto anche quando si sceglie un Programma differente (opzione ON).
1. Premete il tasto GLOBAL, ed utilizzate i tasti cursore , per accedere al menù “CH HOLD”.
2. Usate la manopola Value 6 oppure i tasti cursore , per variare l’impostazione secondo le vostre necessità.
NOTA: L’impostazione originale della fabbrica prevede l’opzione “OFF”.
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ATTIVARE O DISABILITARE LA FUNZIONE KEY LOCK
La funzione Key Lock vi consente di ‘bloccare’ l’operatività di tasti, manopole e controlli della ToneLabSE. Questo impedisce che durante l’esecuzione strumentale la pressione acci­dentale di un tasto possa comportare la modifica inintenzionale di un parametro o la selezione di un Programma diverso da quello corrente.
NOTA: Quando la funzione Key Lock è attiva, non sarete in grado di usare alcun con­trollo, fatta eccezione per gli switch, i pedali ed il tasto EXIT.
NOTA: La funzione Key Lock è automaticamente disabilitata allo spegnimento dell’unità, e rimarrà in tale stato anche alla successiva accensione.
ATTIVARE LA FUNZIONE KEY LOCK
1. Se il display Name indica qualsiasi altra cosa dal nome del Programma, oppure se i caratteri del nome del Programma lampeggiano, premete il tasto EXIT.
2. Una volta richiamato il nome del Programma sul display, tenete premuto il tasto EXIT per almeno un secondo.
Sul display appare per circa un secondo l’indicazione KEY LOCK, dopodichè i LED delle manopole Value si spengono.
DISATTIVARE LA FUNZIONE KEY LOCK

1. Se il display Name indica qualsiasi altra cosa dal nome del Programma, premete il tasto EXIT.

2. Tenete premuto il tasto EXIT per almeno un secondo.

Sul display appare per circa un secondo l’indicazione LOCK OFF, dopodichè i LED delle manopole Value si accendono.
Suonare
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20.21
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Creare e Salvare i Programmi
Sulla ToneLabSE, i Programmi utente possono essere creati fondamentalmente in due modi: modificando i Preset esistenti, oppure ‘partendo da zero’.
CREARE I PROGRAMMI PERSONALIZZATI
Se intendete partire da un Programma esistente, selezionatene innanzitutto uno che si avvi­cini timbricamente a quello che desiderate ottenere, dopodichè usate le sezioni Amp, Cabinet ed Effetti per scegliere i modelli da utilizzare, ed infine sfruttate le manopole Value 1-6 per impostare i singoli parametri.
Potreste ad esempio partire con un bel preset ‘crunch’ moderno ideale per le parti ritmiche, e da lì creare un suono complementare leggermente più saturo che possa andar bene per le parti soliste (magari con un pò più di Gain e frequenze medie).
Se invece desiderate partire ‘da zero’:
NOTA: Prima di proseguire oltre, accertatevi che l’impostazione del parametro OUT SEL della modalità GLOBAL sia stato impostato appropriatamente così come descritto a pag.13.

1. Selezionate un qualsiasi Programma (pag.17).

SUGGERIMENTO: Non ha importanza quale Programma selezionate, perchè co-
munque si parte ‘da zero’.
2. Per le sezioni PEDAL, MODULATION, DELAY e REVERB, premete due volte gli switch accesi per porli in bypass. Questo vi permetterà di ascoltare solo il suono delle sezioni AMP e CABINET.
3. Premete lo switch A/B Ch per scegliere il canale (A o B) che vi apprestate ad impostare (LED verde = canale A; LED rosso = canale B). Nel nostro esempio, selezionate il canale A (LED verde acceso).

4. Utilizzate il selettore AMP MODEL per selezionare il modello di Amp che intendete usare.

SUGGERIMENTO: Per i dettagli sui tipi di Amp, Cabinet ed Effetti disponibili, fate riferimento al capitolo “Descrizione dei modelli di Amp, Cabinet ed Effetti” a pag .27.
5. Usate le manopole Value 1-6 per regolare i parametri di GAIN, VR GAIN, TREBLE, MIDDLE, BASS e CH VOLUME secondo necessità. Notate come con quest’ultima manopola si determini solo l’incremento o la diminuzione del volume, senza influenzare la timbrica ottenuta. Per regolare il parametro PRESENCE, premete il tasto PRES-NR e ruotate la manopola Value 3. Per tornare alla regolazione di GAIN etc., premete il tasto AMP Model Select.
SUGGERIMENTO: Per ottenere la massima fedeltà di riproduzione della classica distorsione vintage, ruotate la manopola VR GAIN al massimo.
NOTA: Alcune impostazioni potrebbero causare una indesiderata distorsione del segnale audio. In questi casi, abbassate il livello di CH VOLUME.

6. Usate il selettore CABINET Model per selezionare il tipo di cassa da abbinare all’amplificatore.

Salvare
Creare e
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SUGGERIMENTO: Per conoscere la combinazione ideale tra ampli e cabinet, date uno sguardo alla tabella di pag. 39.
7. Premete il tasto PRES-NR e regolate la sensibilità di Noise Reduction (manopola Value
4) secondo le vostre esigenze. La sensibilità di soppressione del rumore di fondo è diret­tamente proporzionale al valore scelto (0.2, 0.4...10.0). Con un’impostazione OFF, il Noise Reduction è disabilitato.
NOTA: E’ altamente raccomandato utilizzare il NR quando si utilizzano amplificatori dall’elevato guadagno, come nel caso di RECTO o US HIGAIN. Perchè? Semplice... perchè in questo caso è valida l’equazione High Gain = Noise (fruscio)! Proprio come con gli ampli originali! Attenzione: per alcune chitarre, un valore di NR eccessivo potrebbe causare il ‘taglio’ indesiderato del segmento di decadimento delle note suonate.
SUGGERIMENTO: Il livello di Noise Reduction può essere specificato individual­mente per ciascun canale A e B.
SUGGERIMENTO: Potete anche decidere di assegnare al canale B una combina­zione ampli/cabinet completamente diversa da quella del canale A. Per fare questo, premete lo switch A/B Ch e ripetete i punti 5-7 della procedura.
8. Per ciascuna sezione, scegliete l’effetto da usare. Se ad esempio desiderate usare un tipo di riverbero a molla, usate il selettore REVERB per scegliere SPRING 1 (oppure SPRING 2).
SUGGERIMENTO: Quando fate questo, la sezione REVERB si attiva automatica­mente, il LED della linea REVERB nella sezione di Edit (2.1) inizia a lampeggiare e i LED delle manopole Value si accendono per segnalarvi i controlli validi per l’effetto selezionato. Ad esempio, per l’effetto SPRING 1 sarà possibile usare le manopole Value 1-4 per gestire rispettivamente i parametri TIME, LO DAMP, HI DAMP e PRE DELAY, e la manopola Value 6 per il controllo del parametro MIX.

9. Per specificare il livello di riverbero, usate la manopola Value 6 (MIX).

Così come visto per la sezione REVERB, selezionate gli effetti nelle sezioni PEDAL, MODULATION e DELAY ed impostate i parametri con le manopole Value valide per ciascun effetto.
SUGGERIMENTO: In alcuni casi, potrebbe essere più facile impostare la sezione PEDAL se gli effetti MODULATION, DELAY e REVERB non sono attivi. Inoltre, se desiderate usare un effetto PEDAL, scegliete prima il modello di amplificatore e quello di cabinet, poi passate alla selezione dell’effetto Pedal (che si trova a monte della catena audio rispetto agli altri effetti).
NOTA: Per alcuni modelli, il nome reale del parametro oggetto di editing può diffe­rire da quello stampato nella corrispondente linea della sezione di Edit. In questi casi, il nome effettivo è quello indicato sul display Name.
10. Per continuare ad effettuare le impostazioni, premete il tasto di selezione della sezione desiderata, ed usate le manopole Value per specificare i valori di ciascun parametro.
Quando il tasto EXPRESSION si accende durante le operazioni di editing, avete la pos­sibilità di assegnare quel determinato parametro ad un pedale di espressione (funzione Quick Assign). Tenendo premuto il tasto EXPRESSION per almeno un secondo, il parametro sarà assegnato al pedale di espressione 1 (EXP 1). In questo caso potrete usare il pedale di espressione per controllare il parametro in tempo reale durante l’esecuzione
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strumentale. Lo stesso dicasi per il tasto CONTROL, che permette l’assegnazione del parametro al pedale di espressione 2 (EXP 2). Se ad esempio si è impostato il selettore PEDAL su U-VIBE e si è usato la manopola Value 1 per specificare il valore del parametro SPEED, il tasto EXPRESSION si accenderà ad indicare che è possibile utiliz­zare il metodo sopra descritto per assegnare quel parametro al pedale di espressione 1 (EXP 1). Per ulteriori dettagli consultate pag. 63.
SUGGERIMENTO: Quando si seleziona l’effetto VOX WAH con il selettore PEDAL, il parametro MANUAL è automaticamente assegnato al pedale di espres­sione 1 (EXP 1), per consentirne l’uso come un vero pedale Wah.
CAMBIARE L’ORDINE DI COLLEGAMENTO DEGLI EFFETTI
CHAIN)
(
La ToneLabSE permette di modificare l’ordine di connessione interno degli effetti di Modu­lation, Delay e Reverb.
Tale impostazione può essere specificata e salvata individualmente per ciascun Programma.
1. Premete il tasto CHAIN per visualizzare l’ordine di connessione per il Programma cor­rente.
2. Utilizzate i tasti cursore  e  per modificare l’ordine di connessione secondo le vostre esigenze. Le opzioni disponibili sono:
Display Ordine di Collegamento
MD>DL>RV ModulationÆDelayÆReverb MD>RV>DL ModulationÆReverbÆDelay DL>MD>RV DelayÆModulationÆReverb DL>RV>MD DelayÆReverbÆModulation RV>MD>DL ReverbÆModulationÆDelay RV>DL>MD ReverbÆDelayÆModulation
NOMINARE I PROGRAMMI
L’esempio che segue illustra come assegnare un nome ad un Programma.
NOTA: Il nome assegnato è salvato come parte di un Programma. Se selezionate un Programma diverso da quello a cui avete attribuito il nome o spegnete l’unità, tutte le variazioni apportate andranno irrimediabilmente perse.

1. Premete il tasto RENAME.

2. Usate i tasti , per spostare il cursore sulla posizione che desiderate impostare (il carattere inizia a lampeggiare), ed utilizzate i tasti  e  per selezionare il carattere tra quelli disponibili, e cioè:
Salvare
Creare e
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3. Ripetete il punto 2 della procedura per completare l’assegnazione del nome al Pro­gramma.
4. Al termine dell’operazione, premete il tasto EXIT (3.7) per tornare alla modalità prece­dentemente selezionata.
SALVARE I PROGRAMMI
Una volta modificato un determinato suono, salvatelo in memoria per poterlo riutilizzare anche dopo aver spento e riacceso la ToneLabSE.

1. Premete il tasto WRITE (3.6).

Sul display Name (3.8) appare l’indicazione “*WRITE”, mentre il display Bank (5.1) ed i LED Program Select 1-4 iniziano a lampeggiare.
2. Utilizzate la manopola Value 6 (2.2) oppure i tasti cursore e  (3.1) per selezionare il banco desiderato, ed usate i tasti cursore , per scegliere il Programma di destina­zione per la scrittura (1-4).
Se per esempio volete salvare il Programma nella locazione di destinazione 9-1 (Banco 9, Programma 1), usate la manopola Value 6 o i tasti cursore  e  (3.1) fino a far appa­rire sul display Bank “9”, e quindi utilizzate i tasti cursore , fino a far lampeggiare il LED dello switch Program Select 1.
SUGGERIMENTO: La selezione della locazione di destinazione può anche essere effettuata utilizzando gli switch BANK UP/DOWN o Program Select 1-4.

3. Premete nuovamente il tasto WRITE (3.6).

Sul display Name appare il messaggio “COMPLETE” per segnalare che la scrittura del Programma è andata a buon fine. L’unità torna in seguito automaticamente alla modalità Program Select.
NOTA: Il salvataggio di un Programma è sempre eseguito in sovrascrittura sui dati che occupano la locazione di destinazione. Ciò significa che, nel nostro caso, il Pro­gramma che occupava la posizione scelta al punto 2 della procedura sarà cancellato e sostituito dal nuovo.
NOTA: Se ad un certo punto decidete di abbandonare la procedura di salvataggio, premete il tasto EXIT (3.7).
NOTA: Se selezionate un Programma diverso da quello oggetto di editing o spegnete l’unità, tutte le variazioni apportate andranno irrimediabilmente perse.
RIPRISTINARE UN’IMPOSTAZIONE SUI VALORI ORIGINALI
L’icona Original Value del display Value (3.10) vi permette di rintracciare facilmente il valore salvato in memoria di qualsiasi parametro.
Quando utilizzate una manopola per modificare il valore di un parametro, l’icona Original Value viene mostrata sul display ogni volta che passate sul valore ‘originale’, cioè quell’impostazione salvata in memoria per il Programma corrente.
SUGGERIMENTO: Allora, avete appena passato in rassegna i suoni della ToneLabSE e vi siete imbattuti in un timbro che ritenete ‘leggendario’. Come fate a sapere le impostazioni precise di ogni parametro per poter eventualmente ricreare lo
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stesso suono, magari leggermente modificato? Facilissimo! Basta usare le manopole fino a far accendere l’icona ORIG!
Salvare
Creare e
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26.27
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Descrizione dei Modelli di Ampli, Cabinet ed Effetti
In questa parte del manuale abbiamo riportato le note relative ai sedici modelli di amplifica­tore, undici di cabinet, sedici di effetti a pedale, undici di modulazione, undici di delay ed undici di riverbero.
A. MODELLI DI AMPLIFICATORE
Vi starete a questo punto chiedendo che criterio abbiamo utilizzato per la selezione dei nostri 16 tipi di amplificatore per chitarra. Beh, la cernita non è stata facile perchè, come ben sapete, la fuori ci sono un gran numero di ampli dal suono straordinario. Dopo un lungo periodo di meditazione, discussioni a dir poco animate, telefonate a colleghi ed amici (alcuni profes­sionisti, altri semplici appassionati...ma tutti indistintamente dotati di un orecchio molto musicale!) più, naturalmente, l’ascolto e l’uso pratico degli ampli, la lista dei 16 prescelti è stata finalmente chiusa. Come state per scoprire, gli ampli selezionati non solo rappresentano la ‘creme de la creme’, ma offrono una pletora di timbri chitarristici tale che nessun’altro pro­dotto è mai stato in grado di fornire - da quelli estremamente puliti a quelli dalla distorsione più oltraggiosa, compreso tutto ciò che si trova in mezzo. Prima di proseguire, ecco alcuni dettagli di cui dovreste tener conto...
Fattori di Controllo
Come già detto nel corso di questo manuale, anche se la ToneLabSE è stata dotata delle manopole di GAIN, VR GAIN, TREBLE, MIDDLE, BASS, PRESENCE e CH VOL­UME, non tutti gli ampli modellati erano originariamente forniti di così tanti controlli. In questo caso, piuttosto che lasciare una manopola inattiva (non ne vedevamo proprio la ragione!), abbiamo deciso di sfruttarle tutte e sei, ma senza compromettere l’accuratezza di riproduzione dei suoni. Ciò significa che non solo sarete in grado di simulare fedel­mente l’intero spettro timbrico di ciascun amplificatore che abbiamo modellato per voi...ma anche di espanderne le proprietà sonore grazie ai controlli extra che la ToneLabSE vi mette a disposizione.
Esempio: nel caso di un amplificatore originariamente sprovvisto di una EQ a tre bande completa, abbiamo pensato di assegnare i controlli di tono ‘mancanti’ alle manopole della ToneLabSE, ma di renderle ‘neutrali’ quando queste sono in posizione centrale (ore
12) - in maniera tale da permettervi una maggiore flessibilità timbrica per quella deter­minata area dello spettro armonico. Tanto per mettervi al corrente, gli amplificatori modellati sprovvisti dei controlli di TREBLE, MIDDLE e BASS sono i seguenti:
Ampli/Effetti
Modelli di
AMPLI
AMPLIFICATORE CONTROLLI ORIGINALI PRESENTI
AC15 Top Cut & Switch Bass Cut
AC15TB Treble & Bass
AC30 Solo Top Cut
AC30TB Treble, Bass & Cut
TWEED 1x12 Solo uno, Tone!
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Lo stesso tipo di approccio è stato usato per il controllo di PRESENCE - quando questo non era presente (pessimo gioco di parole, lo ammetto...) sull’ampli originale, nella ToneLabSE funziona come un controllo aggiuntivo. Con la differenza che, in questo caso, la posizione ‘neutra’ è rappresentata dalla manopola completamente ruotata a sini­stra. I due modelli per cui è valida quest’ultima affermazione sono il BLACK 2x12 ed il TWEED 1x12.
NOTA IMPORTANTE: Come descritto più avanti, nel caso dei modelli AC15, AC15TB, AC30 ed AC30TB, la manopola PRESENCE simula il controllo TOP CUT
- anche qualora questo non fosse presente sulle unità originali.
Nota sulle manopole Gain e Volume
La ToneLabSE è stata fornita di tre controlli programmabili di Gain o Volume - GAIN, VR GAIN e CHANNEL VOLUME. Il compito di questi controlli è piuttosto specifico, e la loro impostazione (per ciascun modello di ampli) può influenzare radicalmente il suono finale. Come molti di voi sapranno, la maggior parte degli ampli vintage erano dotati di un solo controllo di VOLUME, mentre quelli più moderni hanno di solito due livelli - il GAIN (o PREAMP VOLUME), che gestisce il livello d’ingresso alla sezione preamp, ed il MASTER VOLUME, che determina la quantità di segnale da far passare dalla sezione preamp a quella del finale di potenza (in pratica, il volume vero e proprio). Gli ampli vintage erano per lo più sprovvisti del MASTER VOLUME, per cui il segnale in uscita dalla sezione preamp era tutto convogliato al finale di potenza, senza alcun tipo di restrizione o controllo possibile.
La ToneLabSE è stata progettata anche per sopperire a tali mancanze:
ToneLabSE GAIN: Sulle unità vintage sprovviste di Master Volume (es.: AC15, AC15TB, AC30, AC30TB, UK BLUES, UK 68P, BLACK 2x12, TWEED 1x12, TWEED 4x10), la manopola di GAIN agisce come quella di VOLUME originale. Per tutti gli altri, il GAIN funziona proprio come previsto (e quindi GAIN o PREAMP VOLUME).
ToneLabSE VR GAIN: MASTER VOLUME che gestisce la quantità di segnale in uscita dalla sezione preamp e ruotata a quella del finale di potenza, nel nostro caso il circuito Valve Reactor.
ToneLabSE CH VOLUME: In soldoni, questo controllo opera più o meno come un attenuatore di potenza collocato tra l’uscita del finale di potenza e l’ingresso del cabinet, e permette in pratica di gestire il livello di mix finale per il bilanciamento di volume tra i diversi tipi di amplificatore.
Esattamente come previsto nei modelli originali, abbiamo tenuto in seria considerazione la stretta relazione che intercorre tra il preamp ed il finale. Di conseguenza, se desiderate avvicinarvi il più possibile ai timbri originali, utilizzate il controllo VR GAIN come se vi trovaste davanti il vero amplificatore oggetto di modeling: cioè, se il modello Vintage era sprovvisto di Master Volume, impostate il VR GAIN al massimo. Con gli ampli più moderni, usate il VR GAIN come fareste con il Master Volume - livelli bassi per pro­durre un tipo di distorsione tipico dello stage di preamplificazione, livelli più alti per consentire al preamp di iniziare a ‘spingere’ il circuito Valve Reactor verso la satura­zione e la produzione di sonorità calde e corpose. Non abbiamo inoltre trascurato il fatto che alcuni degli amplificatori originali erano dotati di switch e controlli unici...ma per la rivelazione di come abbiamo fatto ad implementare anche questi dovrete avere ancora un po’ di pazienza!
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Ah, le vecchie valvole...
In Inghilterra le chiamiamo ‘valve’ (valvole). I nostri cugini americani invece hanno adottato il termine ‘tube’... come recita il detto “Inghilterra ed America sono due nazioni divise dalla stessa lingua!” Comunque, chiamatele come volete, ma queste piccole bot­tigliette di vetro sono alla base del suono di ogni amplificatore che abbiamo modellato. Dato che tutte e 16 le unità provengono da uno dei due Paesi, l’uso dei termini sopra menzionati tiene conto della nazione di origine, per cui per gli ampli inglesi troverete più spesso ‘valve’, mentre per quelli made in USA ‘tube’.
DOMANDA: Che differenza c’è tra una valvola preamplificatrice ECC83 ed una 12AX7? RISPOSTA: Nessuna! Sono esattamente la stessa cosa, e si riferiscono entrambe alla valvola probabilmente più famosa ed adottata dell’universo Ampland. ECC83 è il nome usato in Inghilterra, 12AX7 quello utilizzato in America. L’avevamo detto che sono due nazioni divise dalla stessa lingua, vero?
Accuratezza del Finale di Potenza
Quello che accade nello stage del finale di potenza di qualsiasi ampli a valvole è di importanza vitale ai fini del suono finale e di come un ampli reagisce. Il modo operativo del finale (Classe A o AB), le valvole utilizzate (EL84, EL34, 6L6, 6V6), l’esatta natura del circuito di feedback negativo (o l’assenza di questo) e l’interazione tra il finale di potenza ed i coni (nota come ‘damping’) - tutti questi fattori recitano un ruolo fondamen­tale in quello che noi definiamo timbro. Ecco perchè abbiamo implementato sulla ToneLabSE l’esclusiva Tecnologia Valve Reactor, un tipo di modeling rivoluzionario che ha permesso a di VOX e alla sua gamma di ampli Valvetronix di raggiungere un livello di fedeltà tale ai modelli originali mai udita prima.
Questa tecnologia utilizza una vera valvola per assicurare che tutte le componenti più importanti possano essere riprodotte accuratamente ed in ogni minimo dettaglio. Per esempio: quando selezionate il modello AC30TB - un ampli in Classe A, finale di potenza con valvole EL84 e sprovvisto del circuito di feedback negativo - il circuito Valve Reactor si auto-riconfigura per comportarsi esattamente come previsto nell’unità originale.
Detto ciò, diamo ora uno sguardo ai 16 modelli di ampli che abbiamo scelto per voi...
Ampli/Effetti
Modelli di
AMPLI
1. AC15
Timbro modellato sul famosissimo Channel 2 di un VOX AC15 a due canali del 1962, facente naturalmente parte della nostra collezione. Il combo 1x12” da 15 Watt fu com­mercializzato originariamente per la prima volta nel 1958, ed ha rappresentato l’ingresso di VOX nel mondo musicale. Il motivo per cui fu battezzato AC15 è piuttosto semplice: AC significava Amplifier Combination, mentre 15 indicava il wattaggio. Grazie alle sue dimen­sioni compatte, alla notevole potenza, agli effetti integrati di tremolo/vibrato (solo sul canale
1) ed al timbro leggendario, il combo divenne immediatamente un ‘hit’ tra le più popolari band Inglesi del periodo, inclusi diversi gruppi che stazionavano regolarmente ai primi posti delle charts e che erano più che soddisfatti di sponsorizzare VOX per il solo fatto di poter usare gli amplificatori per i propri scopi musicali.
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Una delle ragioni che hanno fatto del timbro dell’AC15 un suono così ricercato era che il modello originale utilizzava valvole EL84 nello stage finale in pura Classe A e con un circuito senza feedback negativo. Lo stesso tipo di configurazione adottata anche sugli altri tre VOX modellati per la ToneLabSE - AC15TB, AC30 ed AC30TB. In sintesi, il risultato di un design del genere consentiva una potenza di uscita elevata ed un alto grado di distorsione ­quest’ultima via via più ‘spessa’ quanto più si adottavano impostazioni estreme di tono e volume, grazie alla prevalenza delle armoniche di secondo e terzo grado. Con la tecnologia Valve Reactor, la ToneLabSE è capace di configurarsi automaticamente ed istantaneamente in “Classe A, EL84 e senza feedback negativo” nel momento in cui si seleziona uno qualsiasi dei tre modelli VOX.
Come molti amplificatori dell’epoca, l’AC15 era l’essenza della semplicità. Il canale da noi modellato (il 2, ricordate?), aveva solo tre controlli: Volume, Brilliance (in realtà un ‘taglia-bassi’) e Top Cut. Quando selezionate l’AC15, il controllo GAIN della ToneLabSE agisce come Volume, mentre il controllo PRESENCE come quello di Top Cut. *Attenzione: il Top Cut dell’AC15 influenzava le alte frequenze in maniera del tutto diversa da un controllo Treble convenzionale. Un uso abile della manopola vi permetterà di ricreare senza alcun sforzo l’esatta quantità di alti che hanno reso famoso ed immediatamente riconoscibile il timbro dell’AC15. La manopola BASS agisce come il controllo Bass Cut (originariamente nominato Brilliance), ma con una vasta gamma di impostazioni tra cui sce­gliere al posto dello switch a due posizioni presente sull’unità dell’epoca.
E le due manopole restanti TREBLE e MIDDLE cosa fanno? Tutto e niente, ver­rebbe da dire...lasciatele in posizione centrale (ore 12) per renderle ‘neutrali’ (e simulare esattamente il suono dell’AC15 originale), oppure provate a smanettare per ampliare ulterior­mente la flessibilità timbrica del modello!
*NOTA SUL CONTROLLO: Il controllo Top Cut dell’AC15 originale funzionava al contrario di quello che ci si poteva aspettare normalmente - cioè incrementava il taglio delle frequenze acute man mano che si ruotava il controllo verso destra. Sarete felici di sapere che con la ToneLabSE il funzionamento del Top Cut (cioè della manopola PRESENCE) è forse meno fedele ma più pratico: gli alti aumentano ruotando la manopola verso destra.
Configurazione valvolare originale: 1 x EF86, 3 x ECC83, 1 x ECC82 per il preamplificatore; 1 x EZ81 (rettificatrice) e 2 x EL84 nel finale di potenza.
2. AC15TB
Se l’AC15 era nato alla fine degli anni ‘50, l’AC15TB è stata una creatura degli anni ‘90 che combinava le già note caratteristiche sonore del fratello maggiore e la (relativa) bassa potenza d’uscita con la maggiore flessibilità timbrica offerta dal canale Top Boost di un AC30. Per rifinire ulteriormente il tutto, il combo era stato dotato di un cono Celestion “Blue” da 12 pollici (e che altro, sennò?) e di controlli Master Volume e Reverb. Il risultato era un amplificatore valvolare 1x12” da 15 Watt altamente versatile che consentiva l’accesso al leggendario suono vintage VOX con in più caratteristiche moderne che lo rendevano adatto alla scena musicale del periodo.
L’originale era dotato di due controlli: Treble e Bass. Per cui sulla ToneLabSE questi controlli sono ad appannaggio delle manopole TREBLE e BASS, mentre la MIDDLE (neutra in posizione centrale) e la PRESENCE possono essere utilizzate per incrementare la flessibilità timbrica. Per assicurare la massima “Voxatilità”, abbiamo fatto sì che il controllo
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PRESENCE agisca proprio come il Top Cut dell’AC15 originale - ma al contrario (“off” = cut) per rendere il suo funzionamento più logico (vedi il paragrafo relativo a “1. AC15”).
Nel pieno rispetto della tradizione VOX, il modello AC15TB offre un suono pulito e ‘jangly’ a livelli di volume medio-bassi, mentre con un guadagno elevato è possibile otte­nere un deciso senso di overdrive pur mantenendo una curva di distorsione dolce, pulsante e ricca di armonici.
Configurazione valvolare originale: 5 x ECC83 per il preamplificatore; 1 x 5Y3GT (rettificatrice) e 2 x EL84 nel finale di potenza.
3. AC30
Come detto, l’AC15 divenne rapidamente un grosso ‘hit’ tra le band Inglesi degli ultimi anni ‘50. Tuttavia, così come andava incrementando il numero dei gruppi che lo utiliz­zava regolarmente, così aumentava anche la necessità di un amplificatore dalla potenza mag­giore. Certo, l’AC15 era abbastanza potente per essere un 15 Watt - maledettamente potente!
- ma non poteva purtroppo competere con un migliaio di fan che strillavano come ossessi! Ricordate, gente, che negli anni 50/60 gli amplificatori non erano quasi mai microfonati e perciò non passavano dal PA (quello era dedicato alle sole voci del gruppo). Per cui nasceva l’esigenza di avere più volume sonoro, e VOX ovviamente fu felice di imbarcarsi nell’enne­sima sfida progettuale..
Il frutto del lavoro fu svelato nel 1959 - l’AC30, un combo con due coni da 12 pol­lici e 30 Watt di potenza. Diverse top band inglesi lo adottarono immediatamente aggior­nando di fatto l’AC15 ad un livello superiore e, nel giro di pochi mesi, una di queste raggiunse la cima della classifica dei singoli più venduti con un pezzo chitarristico strumen­tale dall’inconfondibile ‘feel’ VOX. Nessuna sorpresa quindi che le altre band seguirono a ruota, facendo dell’AC30 l’amplificatore dietro il cosidetto ‘beat-boom’ dell’epoca. E cosa ancora più importante, l’amplificatore divenne la forza motrice dietro l’ormai leggendaria “British Invasion” - il nome affibbiato all’enorme successo che i gruppi Inglesi riscossero in America durante gli anni ‘60. Come noto, l’orda di ‘barbari’ alla conquista del nuovo mondo era guidata da un certo quartetto di Liverpool, di fatto gli ambasciatori VOX nel mondo più famosi di sempre.
Per la ToneLabSE abbiamo modellato il canale Normal dell’AC30, che tanto ha contribuito al successo delle band di cui sopra. Proprio come il fratellino minore (AC15), l’AC30 era dotato del minimo di controlli indispensabili - Volume e Top Cut (assegnati rispettivamente alle manopole GAIN e PRESENCE*).
*NOTA SUL CONTROLLO: Come già detto, la manopola PRESENCE gestisce il “Top Cut” dell’AC30 originale, ma in senso inverso (“off”= cut) per rendere la sua funzionalità più logica (vedi il paragrafo relativo a “1. AC15”)
Configurazione valvolare originale: 4 x ECC83, 1 x ECC82 per il preamplifica­tore; 1 x GZ34 (rettificatrice) e 4 x EL84 nel finale di potenza.
Ampli/Effetti
Modelli di
AMPLI
4. AC30TB
Anche se l’AC30 ebbe un successo straordinario, diversi artisti espressero il desi­derio di avere un amplificatore un po’ più flessibile timbricamente e con un pizzico di gain extra. VOX reagì rapidamente alla richiesta e ne venne fuori con un circuito supplementare distinto da una valvola ECC83 separata, chiamato “Top Boost”. Il circuito, integrato nell’AC30 di base, incrementò il guadagno del canale Brilliant ed aggiunse due nuovi con­trolli di EQ, portando a tre quelli disponibili (Treble, Bass e Cut). Dire che anche questo
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ampli divenne subito il preferito di un numero incalcolabile di chitarristi è un eufemismo! Sta di fatto che il VOX AC30TB contribuì in modo determinante a rendere famose molte band della metà degli anni ‘60, immediatamente riconoscibili grazie all’inconfondibile timbro chi­tarristico che lo distingueva.
NOTA TECNICO-STORICA PER I ‘NERD’: VOX chiamò inizialmente il circuito “Brilliance Unit”, ma fu subito ribattezzato “Top Boost”. Appena introdotto, il cir­cuito era disponibile solo come modulo aggiuntivo e perciò venduto come opzione. Anche se l’assemblaggio non comportava grandi conoscenze tecniche, era comunque ben oltre le capacità della maggior parte della gente (ehi, non so voi, ma incasinarsi la vita con circuiti elettronici non è esattamente quello che chiamerei ‘divertimento’). Di conseguenza, a partire dal 1964 il circuito Top Boost fu fornito di serie in ogni ampli AC30. Era così nato l’AC30TB.
Nella ToneLabSE, la manopola PRESENCE gestisce il Top Cut originale (ma in senso contrario: “off” = cut), mentre GAIN, TREBLE e BASS simulano il comportamento dei controlli originali di Volume, Treble e Bass. La manopola MIDDLE è l’extra, che in posizione centrale (ore 12) risulta neutra.
Il nostro modello dell’AC30TB è contraddistinto più o meno dalle stesse caratte­ristiche dell’AC30, con suoni puliti e ricchi ma con un top end più dettagliato, e con un glo­rioso, classico overdrive ‘ruggente’...un timbro in Classe A che ha reso l’originale un ‘must’ assoluto da avere per qualsiasi chitarrista serio che si definisca tale.
Configurazione valvolare originale: 5 x ECC83, 1 x ECC82 per il preamplifica­tore; 1 x GZ34 (rettificatrice) e 4 x EL84 nel finale di potenza.
5. UK BLUES
Il nostro UK BLUES è stato modellato sul canale “High Treble” di una testata estremamente rara ed assemblata a mano, costruita in Inghilterra nei primi anni ‘60. Anche se l’amplificatore era basato sul circuito di un TWEED 4x10, furono in realtà apportate diverse varianti (come ad esempio valvole differenti, un altro tipo di trasformatore, un’impedenza d’uscita più alta ed altri modelli di cono per il cabinet a cassa chiusa sul retro) che gli diedero un carattere distintivo ed unico. Quando alzato ‘a manetta’, questo ragazzino di 30 Watt riu­sciva a produrre un timbro ‘crunch’ che cambiò per sempre la storia del rock and roll - ed è questo il motivo che ancora oggi lo rende uno degli ampli più riveriti del music biz.
Configurazione valvolare originale: 3 x ECC83 per il preamplificatore; 1 x GZ34 (rettificatrice) e 2 x KT66 nel finale di potenza.
6. UK 68P
Modello basato sul canale “High Treble” di una testata completamente valvolare da 50 Watt del 1968, riconoscibilissima grazie al pannello frontale in Plexiglass e quattro
ingressi. L’ampli originale era sprovvisto del Master Volume, per cui il miglior modo (e proba-
bilmente l’unico) modo di farlo rendere al massimo era quello di alzare ‘a palla’ il volume e poi correre a comprare un pettine per assestarsi la capigliatura! Ed è esattamente quello che tutti fecero e continuano a fare oggigiorno! Questo ampli è stato selezionato a causa del suo timbro incredibilmente ricco e caldo, un classico davvero! Abbiamo detto che era sprovvisto di Master Volume e che per ottenere il meglio bisognava usarlo sempre al massimo...il che forse non rese molto popolari coloro che abitavano in un condominio! Per vostra fortuna, con la ToneLabSE potrete avere lo stesso timbro ma con volumi decisamente più sopportabili.
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Per ottenere la massima fedeltà, ricordate a tal proposito di impostare la manopola VR GAIN al massimo e far agire la ToneLabSE ESATTAMENTE come la testata originale. Questo con­siglio può essere applicato a tutti gli amplificatori sprovvisti di Master Volume.
Allora, alzate il GAIN ed immergetevi in un suono immediatamente riconoscibile, quell’overdrive capace di rispondere magnificamente ai cambi di dinamica delle plettrate e che ha dominato per anni da indiscusso protagonista la scena “classic rock”. Usando anche il controllo di volume della chitarra potrete ‘arretrare’ ulteriormente e passare all’istante a suoni più puliti.
Configurazione valvolare originale: 3 x ECC83 per il preamplificatore; 2 x EL34 nel finale di potenza.
7. UK 80’s
Modello basato su una testata completamente valvolare da 100 Watt a canale sin­golo e dotata di un controllo Master Volume - caratteristica questa che permetteva di ottenere un bel suono ‘crunch’ senza dover a tutti i costi svegliare l’intero quartiere. Usato invariabil­mente con il Gain del preampli al massimo, questa testata è stata la responsabile per il suono ‘fat’ che ha distinto la scena hard rock ed heavy metal degli anni ‘80. Sissignori, dai vichin­ghi Europei in spandex e fino ai ‘metallici’ freak Americani re dello speed, l’UK’80s rappre­sentò per molti l’unica scelta possibile...e per molti ancora lo è!
Comunque, anche se l’UK’80s divenne famoso per il suo ‘crunch’ spacca-teste, non era in realtà limitato ad un solo tipo di timbro - e neanche lo è il modello della ToneLabSE. Per rendervene conto, provate a giocare con il volume della chitarra, e vedrete come in un attimo sarete trasportati come per incanto in territorio ‘clean’, un tipo di ambiente ideale per l’accompagnamento con accordi e con un suono tale da poter risaltare su qualsiasi tipo di mix, anche i più affollati.
Configurazione valvolare originale: 3 x ECC83 per il preamplificatore; 4 x EL34 nel finale di potenza.
Ampli/Effetti
Modelli di
AMPLI
8. UK 90’s
Modello fondato sul canale ‘lead’ di una testata da 100 Watt a due canali, con un guadagno talmente elevato che il controllo di Gain arrivava fino a 20 (così come suggerito dal grande Nigel Tufnel)! Questo ampli sostituiva l’UK’80s, e fu sviluppato per soddisfare l’insaziabile fame di gain, funzioni e flessibilità dei chitarristi rock in continua evoluzione. Se divenne famoso? A giudicare dal fatto che in poco tempo diventò lo standard di riferimento dell’intera industria musicale, la risposta è un roboante “si!”.
Configurazione valvolare originale: 4 x ECC83 per il preamplificatore; 4 x EL34 nel finale di potenza.
9. UK MODERN (UK MODRN)
Questo modello è basato sul canale High Gain di un ampli a valvole da 100 Watt, in effetti un ibrido tra l’UK’80s e l’UK’90s. L’originale combinava infatti il tono altamente musicale ad elevato guadagno dello stage di preamp dell’UK’90 con il ‘punch’ e lo spessore tipici del finale di potenza dell’UK’80s. Il risultato finale fu un ampli con un suono aggres­sivo, così ricco di guadagno da poterne prestare a profusione ed ancora mantenere un’incre­dibile definizione delle singole note. Con il GAIN della ToneLabSE al massimo, potrete senza sforzo alcuno ricreare quelle linee soliste penetranti fino a farle sfumare in feedback,
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ed al contempo conservare un sottofondo low-end solido e compatto. Sconsigliato ai deboli di cuore!
Configurazione valvolare originale: 4 x ECC83 per il preamplificatore; 4 x EL34 nel finale di potenza.
10. RECTO
Questo ‘ragazzaccio’ è basato sul canale “Modern High Gain” di un brutale ampli da 100 Watt californiano. Grazie al suo low-end estremamente cupo e profondo, agli alti friz­zanti e ad un Gain-monstre, l’amplificatore è stato la scelta principale delle band metal moderne e, in generale, di tutto coloro che amavano accordare la chitarra fino ad un tono sotto o che addirittura usavano strumenti a sette corde.
Con impostazioni basse di GAIN, il RECTO produce sonorità decisamente pulite, ricche di armonici capaci di rendere il suono più pieno. Di certo non l’ideale per il picking “Country and Western”, ma se siete amanti del “nu-metal” e di un tipo di musica così sfac­ciatamente cupa da risultare indigesta persino ai vampiri, il RECTO è quello che fa per voi.
Configurazione valvolare originale: 5 x 12AX7 per il preamplificatore; 2 x 5U4G (rettificatrici) e 4 x 6L6 nel finale di potenza.
11. US HIGAIN (US HI-G)
Questo ampli è modellato sul canale Overdrive di una testata Hi-Gain da 100 Watt a valvole costruita nel 1991 e ricoperta in similpelle di serpente! La testata è stata ideata da un tipo conosciuto anche perchè costruiva e guidava auto Hot Rod, per cui nessuna sorpresa che i controlli originali arrivino a 11 - dopotutto, “11 è di 1 più forte di 10, no?” (copyright by Nigel Tufnel!).
Il modello US HIGAIN è capace di sonorità potenti e pesantemente sature che combinano un low-end aperto ed una decisa compressione delle frequenze medie ed acute. Il risultato è un timbro capace di rimanere ben focalizzato e definito anche con impostazioni estreme di guadagno. Ciò ne ha fatto la scelta principale di numerosi chitarristi solisti dalle straordinarie capacità tecniche, anche perchè la sua versatilità la rende la soluzione ideale per numerose applicazioni e stili musicali.
Configurazione valvolare originale: 4 x 12AX7 per il preamplificatore; 4 x 6L6 nel finale di potenza.
12. BOUTIQUE OD (BTQ OD)
Per questo abbiamo selezionato il canale Overdrive di una testata da 100 Watt veramente rara, parecchio rispettata e (purtroppo per noi) molto, molto costosa, denominata Overdrive Special. Questa bellezza custom, cablata interamente a mano, è dotata di un suono overdrive spettacolare, perfetto per fraseggi in stile sax e ricchi di legato. Con il GAIN com­pletamente aperto, il BOUTIQUE OD è capace di produrre un sustain dolce e pieno di soul ­quasi ‘femminile’.
Configurazione valvolare originale: 3 x 12AX7 per il preamplificatore; 4 x EL34 nel finale di potenza.
13. BOUTIQUE CL (BTQ CL)
Per questo ampli abbiamo modellato il canale Clean di un’unità custom anch’essa molto costosa, cablata a mano dallo stesso costruttore del BOUTIQUE OD. L’ampli è uscito chiaramente vincitore da una selezione che ha coinvolto una vasta gamma di unità top shelf.
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Anche se il suo look sfarzoso (rosso acceso!) probabilmente non ha incontrato i gusti dei chi­tarristi più sobri in fatto di apparenza, certamente il suo timbro ha viceversa soddisfatto pro-
prio tutti! Il rotondo low-end, il delizioso attacco dei transienti medi e le frequenze acute dolci
e musicali lo rendono il partner ideale per i pick-up single coil. E’ anche incredibilmente reat­tivo e sensibile nei confronti dei diversi stili di picking, così come riesce a far fiorire in tutto il loro splendore anche gli accordi eseguiti in strumming.
Configurazione valvolare originale: 3 x 12AX7 per il preamplificatore; 4 x 6L6 nel finale di potenza.
14. BLACK 2x12 (BLK 2X12)
Questo modello, tratto da un combo con 2 coni da 12 pollici a due canali, ‘black­faced’ è considerato un assoluto ‘must’ per i chitarristi country e blues, che all’epoca ne decretarono il successo. E a ragione: dopo tutto, il suo suono pulito è molto solido e ‘twangy’, con dei bassi molto profondi e rigidi, reminescenti del pianoforte e perciò l’ideale per stili walking-bass.
Suoni puliti a parte, il BLACK 2x12 è anche capace di produrre il classico timbro blues di Chicago, specialmente con i pick-up single coil. Avendo cercato di preservare ogni possibile dettaglio dell’originale, se spinto abbastanza sui bassi, il nostro modello tende a ‘sfaldarsi’. Perciò, se desiderate ricreare lo stesso tipo di effetto, impostate i controlli della ToneLabSE come segue: GAIN e VR GAIN al massimo, un pizzico di BASS, MIDDLE al massimo e TREBLE a piacimento. Dato che la sezione di EQ del BLACK 2x12 era collocata prima dello stage principale di guadagno del preamplificatore, spingendo i medi al limite in questo modo sarete in grado di enfatizzarne la distorsione, col risultato di ottenere quel tipico, estremamente musicale, timbro blues.
Così come menzionato prima nel manuale, l’amp originale era sprovvisto del con­trollo Presence, ma aveva invece uno switch Bright. La manopola PRESENCE della ToneLabSE in questo caso agisce come interruttore on/off dello switch, lasciandovi in più tutte le posizioni intermedie da esplorare!
Configurazione valvolare originale: 4 x 12AX7, 2 x 12AT7 (ovvero ECC81) per il preamplificatore; 4 x 6L6 nel finale di potenza.
Ampli/Effetti
Modelli di
AMPLI
15. TWEED 1x12 (TWD 1X12)
L’originale che abbiamo modellato nacque a Fullerton, California, nel 1958 ed era rivestito di tessuto tweed - da qui il nome. Proprio come l’AC15, questo combo valvolare da 18 Watt ed un cono da 12 pollici era sinonimo di semplicità. A parte l’obbligatoria manopola di Volume, c’era solo un controllo di tono denominato (indovinate un po’...) Tone! Questo operava principalmente come Treble Cut e Boost, ed il suo comportamento può essere ripro­dotto usando le manopole TREBLE, MIDDLE e BASS della ToneLabSE così come segue:
Controllo originale Tone tutto a sinistra (OFF): BASS al massimo; TREBLE e MIDDLE ad ore 9 (PRESENCE “Off”).
Controllo originale Tone al massimo (10): TREBLE al massimo; MIDDLE e BASS ad ore 9 (PRESENCE “Off”).
NOTA: Così come l’ampli originale era sprovvisto del controllo Presence, la mano­pola PRESENCE risulta ‘neutrale’ quando è “off”, ma può essere comunque usata per aggiungere quel pizzico di brillantezza extra rispetto all’originale.
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Nel pieno rispetto dell’ampli originale, il modello TWEED 1x12 produce un suono aperto, relativamente neutro con note pulite, ma che inizia a ringhiare non appena si sale verso l’overdrive. Questo tipo di timbro, ricco di armonici, è l’ideale per coloro alla ricerca di quei suoni rockabilly e rock ‘n’ roll in puro stile anni ‘50 e ‘60 (pick-up suggerito: naturalmente i single coil!)
Configurazione valvolare originale: 1 x 12AY7, 1 x 12 AX7 per il preamplifica­tore; 1 x 5Y3GT (rettificatrice) e 2 x 6L6 nel finale di potenza.
16. TWEED 4x10 (TWD 4X10)
Questo combo valvolare con quattro coni da 10 pollici era stato originariamente pensato per i bassisti. I chitarristi però non persero tempo e ci misero subito sopra le mani. L’ampli diventò famoso per il suo overdrive dolce ma al contempo tagliente, e quindi l’ideale per le chitarre rhythm and blues. Il TWEED 4x10 era inoltre molto sensibile ai cambi di dinamica dovuti all’intensità di plettraggio ed ai giochini di volume eseguiti con il controllo della chitarra. Ciò significa che non solo ‘arretrando’ un po’ quando l’ampli è spinto al massimo è possibile ottenere uno stupendo suono pulito e pieno, ma anche che plettrando più o meno forte si possono riprodurre note ed accordi più crunch rispetto ad altri.
Un’altra caratteristica timbrica piuttosto ganza del TWEED 4x10 è quel tipico ‘sag’ valvolare guidato dalla rettificatrice GZ34 che l’ampli produce quando è spinto al limite. Vi starete chiedendo “Cos’è ‘sto sag?”. Beh, provate a mettere al massimo la mano­pole GAIN e VR GAIN, andateci pesante con il plettro e lo scoprirete presto! Sentite come le note dapprima si ‘flettano’ per poi aprirsi completamente? Questo è il sag, compriende amigo?
NOTA TIMBRICA: Nel pieno rispetto del modello originale, i controlli Middle e Treble del modello TWEED 4x10 sono altamente interattive tra loro, per cui valori alti di Middle comportano anche l’incremento delle alte frequenze. Di conseguenza, potreste sentire la necessità di controbilanciare il timbro, abbassando leggermente il controllo Treble. Viceversa, con impostazioni minime di Middle si riducono anche gli acuti, e perciò potrebbe essere necessario agire sulla manopola Treble per incremen­tare un po’ la brillantezza.
Configurazione valvolare originale: 1 x 12AY7, 2 x 12 AX7 per il preamplifica­tore; 1 x GZ34 (rettificatrice) e 2 x 5881 nel finale di potenza.
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B. MODELLI DI CABINET
Diamo ora uno sguardo ai modelli di CABINET.
ACCURATEZZA DI CABINET E SPEAKER
Qual’è il punto di avere modelli di amplificatore incredibilmente accurati se poi quelli di cabinet e speaker non seguono di pari passo? Come ben sapete, nella realtà, lo stage di uscita di un finale di potenza a valvole lavora a stretto contatto con la curva relativa alle variazioni d’impedenza a cui i coni sono soggetti. Questo tipo di rapporto ‘intimo’ e vitale gioca un ruolo fondamentale nella produzione del classico suono caldo, incisivo e piacevole che tutti conosciamo. In altre parole, il modeling di un cabinet speaker non è ristretto alla risposta in frequenza, ma una combinazione di quest’ultima con la risposta dei transienti (cioè di come i coni reagiscono alla dinamica di una nota), e dell’intera­zione tra l’uscita dell’ampli e la curva d’impedenza degli speaker. Altri fattori importan­tissimi che devono essere presi in considerazione sono le dimensioni della cassa, la sua risposta timbrica (che dipende dal tipo di legno e lo spessore delle pannelli) e dalla con­figurazione della parte posteriore (chiusa, semi-chiusa o aperta). La speciale tecnologia di modeling che abbiamo implementato per la ToneLabSE garantisce come tutti questi fattori siano stati accuratamente soppesati per fornire la massima fedeltà di riproduzione del comportamento di ciascun cabinet.
1. TWEED 1x8 (TWD 1X8)
Il cono in Alnico da 8 pollici e 3.2 Ohm d’impedenza di questo modello di cabinet è quello montato originariamente su un semplice amplificatore con una valvola 6V6 di potenza. Il suo timbro inconfondibile ha lasciato il segno su numerosi dischi, anche se non tutti sarebbero in grado di dire di quale amplificatore si tratti. A dispetto delle dimensioni del cono, il suono copre uno spettro armonico piuttosto ampio, con bassi profondi e caldi ed alti brillanti...in pratica esattamente l’opposto di ciò che speaker di queste dimensioni (spesso impiegati sugli ampli per chitarra) generalmente riescono a produrre.
Ampli/Effetti
2. TWEED 1x12 (TWD 1X12)
Ovvero il complemento ideale per l’ampli TWEED 1x12. Dal nome potete capire come si tratti di un singolo cono da 12 pollici in Alnico made in USA da uno dei più rispettati costruttori di speaker.
3. TWEED 4x10 (TWD 4X10)
Restando in ambito di coni in Alnico americani, questo cabinet si associa al modello di ampli TWEED 4x10. E’ costituito da una cassa aperta sul retro che sfrutta quattro speaker da 10 pollici e 8 Ohm cablati in parallelo (impedenza totale: 2 Ohm). Anche se ori­ginariamente progettato per il basso, risponde magnificamente anche con la chitarra e per diversi stili musicali.
4. BLACK 2x10 (BLK 2X10)
Anche se non abbiamo modellato l’ampli di origine, abbiamo deciso di includere questo cabinet, che ci ha colpito per il suo timbro straordinario. Tratto da un ampli della metà degli anni ‘60 costruito a Fullerton, California, il combo originale da 35 Watt di potenza era dotato di due coni da 10 pollici a magneti ceramici (made in USA) e cassa aperta sul retro. Ottimo per il jazz, il blues ed il country. Così come per gli altri tipi di cabinet, potete asso-
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Modelli di
CABINET
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ciarlo a qualsiasi modello di amp per sperimentare le diverse combinazioni timbriche ottenibili, ma tuttavia vi suggeriamo di dare uno sguardo alla tabella alla fine di questo capi­tolo per conoscere gli abbinamenti consigliati.
5. BLACK 2x12 (2X12)
Questo cabinet accompagnava l’ampli che rispondeva al nome BLACK 2x12, da noi modellato. La cassa racchiudeva due coni da 12 pollici con magnete ceramico, anche questi costruiti in America intorno alla metà degli anni ‘60. I coni da 8 Ohm erano cablati in parallelo, il che dava un’impedenza totale di 4 Ohm. Gli speaker sono stati utilizzati per un numero incalcolabile di registrazioni, ma principalmente adottati per un tipo di rock forte­mente influenzato dal country e dal blues.
6. VOX AC15 (AC15)
Cassa aperta sul retro con un cono VOX Blue Alnico da 12 pollici costruito dalla Celestion di Ipswich, Inghilterra. Quello da noi modellato è una riedizione di quello origina­riamente montato sul VOX AC15TB. Lo speaker, 8 Ohm d’impedenza e 15 Watt di potenza, è distinto da un suono straordinariamente pieno e corposo, e consente di esprimere al massimo la filosofia timbrica VOX.
7. VOX AC30 (AC30)
Ovviamente, raddoppiata la potenza, bisognava raddoppiare anche gli speaker. Due coni Blue Alnico da 12 pollici cablati in serie per un’impedenza totale di 16 Ohm, il non plus-ultra per gli amanti del suono VOX. Per questo modello ci siamo attenuti strettamente ad alcune unità originali degli anni ‘60. Data l’età e le variazioni di timbro che l’invecchia­mento dei coni comporta, questa configurazione vi permetterà di ricreare il vero suono vin­tage dell’epoca.
8. VOX AD412 (AD412)
Questo cabinet rappresenta uno degli ultimi prodotti VOX, e lo abbiamo incluso non solo perchè siamo estremamente orgogliosi di averlo creato, ma anche perchè - obiettiva­mente - è dotato di un timbro fantastico. Il cabinet originale è fornito di coni Celestion cus­tom con magneti al Neodimio, una delle prime unità (se non la prima) ad utilizzare questo tipo di tecnologia. Il cabinet trae vantaggio anche da una speciale tecnologia di design acu­stico che VOX ha usato per la prima volta per le sue casse, ed in special modo per le 4x12. Si adatta a qualsiasi amplificatore, ma lo vediamo bene sopratutto con le testate...pensiamo che ne sarete entusiasti!.
9. UK H30 4x12 (UK H30)
Cabinet datato ma molto solido della fine degli anni ‘60 con coni da 30 Watt, costruito dalla stessa azienda inglese responsabile dell’UK T75 4x12. Usato ad-libitum in passato per innumerevoli registrazioni di classic-rock, potete ora metterlo direttamente su nastro con assoluta fedeltà di riproduzione.
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10. UK T75 4x12 (UK T75)
Modello di un famosissimo cabinet inglese 4x12” dotato di moderni coni British da 75 Watt. Tutti lo hanno quasi sempre visto in configurazione ‘stack’ (ovvero due casse sovrapposte, di cui spesso la superiore slant), ed è probabilmente il cabinet più venduto di sempre, ideale per la stragrande maggioranza di stili rock. Come potevano non includerlo?
11. US V30 4x12 (US V30)
Questo mostro proviene dallo stesso luogo di origine dell’ampli RECTO, ed uti­lizza quattro coni da 12 pollici “Vintage” inglesi. Rinomato per i bassi profondi e gli alti estremamente dettagliati, è oggigiorno la scelta principale di numerose band “nu-metal”. Avrete sicuramente capito di cosa stiamo parlando!
ABBINAMENTI SUGGERITI
Di norma, con la ToneLabSE potete abbinare qualsiasi ampli con il tipo di cabinet che preferite, e vi invitiamo certamente a farlo perchè solo così potrete stabilire qual’è il suono che fa per voi. Tuttavia, per fornirvi un punto di partenza, abbiamo pensato di elencare gli accoppiamenti che storicamente risultano corretti:
MODELLO AMPLI MODELLO CABINET STORICAMENTE CORRETTO
TWEED 1x12 TWEED 1x12
TWEED 4x10 TWEED 4x10
BLACK 2x12 BLACK 2x12
AC15 VOX AC15
ACTB VOX AC15
AC30 VOX AC30
AC30TB VOX AC30
UK BLUES UK H30
UK 68P UK H30
UK 80’s UK T75
UK 90’s UK T75
UK MODERN UK T75 oppure US V30
US HiGAIN US V30 oppure UK T75
RECTO US V30
BOUTIQUE OD UK H30 è una buona scelta
BOUTIQUE CLN UK H30 è una buona scelta
Ampli/Effetti
Modelli di
CABINET
ATTENZIONE! Il cabinet VOX AD412 è talmente nuovo che (storicamente) non è possibile abbinarlo a nessuno degli amplificatori modellati per la ToneLabSE (Nota del Settembre 2003).
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ALCUNE RACCOMANDAZIONI
Così come alcuni produttori si dilettavano originariamente a combinare le diverse con­figurazioni di amp/speaker per creare altri modelli, anche voi potete provare gli abbina­menti illustrati nella tabella in basso per ricreare le sonorità degli ampli corrispondenti, e cioè:
Modello Amp Modello Cabinet Modello Equivalente
BLACK 2x12 BLACK 2x10 Combo Blackface Vibrolux
BLACK 2x12 TWEED 4x10 Combo Blackface Super
TWEED 1x12 BLACK 2x10 Combo Tweed Super
UK BLUES VOX AC30 Primi combo Bluesbreaker
VOX AC15 VOX AC30 VOX AC15 Supertwin
Da notare, comunque, che queste combinazioni rappresentano solo un tentativo di riproduzione delle sonorità corrispondenti, dato che la potenza ed il trasformatore di uscita ed i coni usati nelle unità originali potrebbero differire sensibilmente.
Grazie alla flessibilità della ToneLabSE, il mix di amp e cabinet può essere eseguito con la semplice rotazione di una manopola, e senza il rischio di bruciare i coni. Qualcosa che nella vita reale proprio non è possibile fare, a causa delle differenze d’impedenza di cui bisogna tener conto. Questo vi permette di usare la ToneLabSE per creare delle combina­zioni amp/cabinet mai udite prima...alcune di queste potrebbero risultare così peculiari da consentirvi di ottenere suoni assolutamente unici. Di certo il gusto è un fatto estrema­mente soggettivo, e la bellezza della ToneLabSE consiste proprio in questo, nella possi­bilità di esplorare territori sconosciuti e di essere i primi a piantare la bandiera in un nuovo mondo!
NOTA: I nomi dei prodotti che appaiono in questo manuale sono tutti marchi regi­strati dai rispettivi proprietari, e non sono in alcun modo associati o affiliati al marchio VOX (tranne VOX, naturalmente!). I nomi e la descrizione dei prodotti sono stati for­niti solo per consentire una più facile identificazione delle unità analizzate da VOX ai fini dello sviluppo del presente dispositivo.
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C. EFFETTI PEDAL
Gli effetti a pedale sono stati collocati a monte della catena audio (cioè prima dell’amplifica­tore).
(*): L’asterisco indica quei parametri controllabili dal pedale di espressione.
PEDAL DRIVE LEVEL TONE MANUAL TYPE ORDER
COMP
ACOUSTIC
VOX WAH
AUTO WAH
U-VIBE
BLK/ORG
PHASE
OCTAVE
RING
MODULATOR
TREBLE DRIVE LEVEL TONE
BOOST
TUBE OD SUPER OD BOUTIQUE
FAT DIST ORANGE
DIST
FUZZ
OCTAFUZZ
SENS LEVEL ATTACK
1.0...10.0 0.0...10.0 1.0...10.0
BODY BASS TREBLE
1.0...10.0 0.0...10.0 0.0...10.0
CLOSE OPEN MANUAL TYPE ORDER
1.0...10.0 1.0...10.0 1.0...10.0 847/8481 PrE/PoS
SENS POLARITY ATTACK TYPE ORDER
847/8481 PrE/PoS
SPEED DEPTH MIX
1.0...10.0 [Hz]
SPEED DEPTH RESO MANUAL TYPE ORDER
1.0...10.0 [Hz]
DIRECT 1 OCTAVE 2 OCTAVE
0.0...10.0 0.0...10.0 0.0...10.0
DIRECT EFFECT FILTER MANUAL
0.0...10.0 0.0...10.0 1.0...10.0 0.0...10.0
1.0...10.0 0.0...10.0 1.0...10.0
0.0...10.0 0.0...10.0
0.0...10.0 0.0...10.0 1.0...10.0 bL/Or1/Or2 PrE/PoS
Ampli/Effetti
Effetti
PEDAL
1. COMP
Dovete suonare un passaggio bello pulito che necessita di note morbide e vellu­tate? O vi serve un pizzico extra di sustain su una linea solista? Allora, COMP è l’effetto a pedale che fa per voi. Modellato su un compressore estremamente popolare grazie al suo attacco percussivo ed al suono pulito, l’effetto è il complemento ideale per un tipo di lavoro ritmico pop-funk riconducibile agli anni ‘80-’90, così come per gli assoli (puliti o distorti che siano) che necessitano di più sostegno.
[1] “SENS” 1.0...10.0 Regola la sensibilità del compressore (cioè la risposta
dell’effetto alle note in ingresso). A maggiore sensibilità corrisponde una più marcata compressione del segnale e quindi maggiore sustain.
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[2] “LEVEL” 0.0...10.0 Imposta il livello di attacco del compressore. [3] “ATTACK” 1.0...10.0 Determina il livello di uscita.
2. ACOUSTIC
Ovvero, come andare ‘unplugged’ senza la seccatura di dover imbracciare per forza una chitarra acustica. Ecco l’effetto capace di convertire perfettamente il suono di un’elettrica in quello di un’acustica. Funziona al meglio con il pick-up single coil (leggi: bassa potenza d’uscita) al manico, ed in special modo se abbinato con il modello di ampli BLACK 2x12.
[1] “BODY” 1.0...10.0 Regola la risonanza della cassa. Da usare insieme al
parametro BASS per ottenere un buon bilanciamento
generale del timbro. [2] “BASS” 0.0...10.0 Imposta la quantità di basse frequenze. [3] “TREBLE” 0.0...10.0 Determina la quantità di frequenze acute.
3. VOX WAH
Effetto modellato su due leggendari pedali wah: il VOX V847 ed il V848 Clyde McCoy. Grazie al loro timbro ‘di gola’ così unico, questi pedali rappresentano da molti anni l’unica scelta possibile per una marea di professionisti. Se usato diligentemente, sarete in grado di far strillare la vostra chitarra come un bambino in fasce o farla urlare come qualcuno posseduto da qualche forza occulta!
[2] “CLOSE” 1.0...10.0 Imposta il tono quando il pedale è in posizione chiusa. [3] “OPEN” 1.0...10.0 Regola il tono quando il pedale è in posizione aperta. [4] “MANUAL” 1.0...10.0 * Specifica l’apertura (posizione) del wah. [5] “TYPE” 847, 848 Seleziona il pedale V847 o V848 Clyde McCoy come
modello di wah.
[6] “ORDER” PrE...PoS Determina l’ordine di connessione. PrE (PRE)/PoS
(POST) consente di stabilire se il wah debba essere inserito prima/dopo il modello di Amplificatore.
UTILE SUGGERIMENTO TIMBRICO: Un trucchetto spesso utilizzato da molti chitarristi pro è quello di trovare lo ‘sweet spot’ (cioè un punto ideale) all’interno dell’escursione del pedale, e di lasciarlo fisso per tutta la durata dell’esecuzione stru­mentale. Se usato saggiamente, questo tipo d’impostazione permette di produrre sonorità del tutto particolari in grado di emergere con carattere da qualsiasi tipo di mix, anche quelli più ‘affollati’. Con il controllo TONE sarete in grado di richiamare lo ‘sweet spot’ in un istante...provatelo!
4. AUTO WAH
Conosciuto anche come “il wah per i pigroni”! Stiamo scherzando, ovvia­mente...quest’effetto consente di ricreare automaticamente il classico effetto wah in base alla dinamica delle note suonate (cioè in base a quanto piano o forte pizzicate le corde della chi­tarra). Così come per il VOX WAH potete decidere tra il modello V847 e V848 Clyde McCoy.
[1] “SENSE” 0.0...10.0 Imposta la sensibilità con la quale il wah risponde alla
dinamica della chitarra. [2] “POLARITY” uP...dN Determina la direzione operativa del wah. [3] “ATTACK” 1.0...10.0 Regola la velocità di risposta dell’AutoWah.
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[5] “TYPE” 847, 848 Seleziona il pedale V847 o V848 Clyde McCoy come
modello di wah. [6] “ORDER” PrE...PoS (PRE/POST). Determina l’ordine di connessione. PrE/
PoS consente di stabilire se il wah debba essere inserito
prima/dopo il modello di Amplificatore.
5. U-VIBE
Modellato sul famosissimo Univox Uni-Vibe - una combinazione di phaser/ vibrato originariamente pensata per simulare un rotary speaker - quest’effetto produce uno spettacolare e seducente timbro ‘subacqueo’. Interessante anche il fatto che il signore respon­sabile della creazione di questo pedale è lo stesso che ha dato alla luce la tecnologia Valve Reactor utilizzata nello stage finale della ToneLabSE.
[1] “SPEED” 1.0...10.0
[Hz]
* Determina la velocità dell’effetto Uni-Vibe. [2] “DEPTH” 1.0...10.0 Regola l’intensità dell’effetto Uni-Vibe. [3] “MIX” 1.0...10.0 Imposta il mix tra il suono diretto ed il vibrato.
SUGGERIMENTO: Assegnando il parametro SPEED al pedale di espressione potrete controllare la velocità di vibrato proprio come con un pedale Uni-Vibe.
6. BLK/ORG PHASE (B/O PHAS)
Effetto fondato su tre modelli di phaser: uno a quattro stage costruito in Danimarca e distinto da uno chassis nero, un altro sempre a quattro stage famoso per il suo box color giallo banana ed uno a dieci stage dall’effetto piuttosto morbido, variante di quello giallo­banana. Usate il parametro TYPE per selezionare il modello preferito.
[1] “SPEED”
0.100...10.0[Hz]
Imposta la velocità di modulazione. [2] “DEPTH” 1.0...10.0 * Determina l’intensità di modulazione. [3] “RESO” 1.0...10.0 Specifica la quantità di risonanza. [4] “MANUAL” 847, 848 Stabilisce la frequenza centrale di sweep. MANUAL è
inefficace quando DEPTH è impostato su 10. [5] “TYPE” bL, Or1, Or2 Seleziona il tipo di phaser.
bL: Phaser danese con un ampio raggio di estensione.
Or1: Popolare phaser a quattro stage racchiuso in una box
color giallo banana.
Or2: Phaser a dieci stage dal timbro sofisticato, distinto
da una box color giallo-banana. [6] “ORDER” PrE...PoS (PRE/POST). Determina l’ordine di connessione. PrE/
PoS consente di stabilire se l’effetto debba essere inserito
prima/dopo il modello di Amplificatore.
Ampli/Effetti
Effetti
PEDAL
7. OCTAVE
Con quest’effetto è possibile generare una nota di un’ottava o due più bassa rispetto all’originale, il che consente di aggiungere un notevole spessore, peso e profondità alle linee soliste.
[1] “DIRECT” 0.0...10.0 Imposta il livello della nota originale. [2] “1OCTAVE” 0.0...10.0 Determina il livello di mix della nota un’ottava sotto. [3] “2OCTAVE” 0.0...10.0 Stabilisce il livello di mix della nota due ottave sotto.
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ATTENZIONE! Come per tutti gli altri pedali di questo genere, l’OCTAVE funziona a dovere esclusivamente con le note singole...gli accordi incasinano tutto! Questo NON rappresenta un malfunzionamento, è solo la natura del pedale!
8. RING MODULATOR (RING MOD)
Il Ring Modulator è un effetto che utilizza un oscillatore per generare una forma d’onda sinusoidale, che è in seguito moltiplicata con il segnale della chitarra in maniera da produrre armonici al di sopra ed al di sotto delle frequenze dello strumento. Il tutto permette di ottenere note dall’andamento armonico piuttosto imprevedibile. L’effetto è fornito di un filtro allo stadio di uscita, che consente (se necessario), di far passare solo le basse frequenze, in modo da creare un timbro molto cupo.
Assegnando il parametro MANUAL al pedale di espressione è possibile controllare il suono in modo molto originale durante l’esecuzione strumentale.
[1] “DIRECT” 0.0...10.0 * Imposta la quantità del suono originale da mixare a
quello elaborato. [2] “EFFECT” 0.0...10.0 Stabilisce il volume dell’effetto. [3] “FILTER” 1.0...10.0 * Determina la frequenza di taglio del filtro. [4] “MANUAL” 0.0...10.0 * Regola la frequenza dell’oscillatore.
9. TREBLE BOOST (TREB BST)
Effetto modellato su un treble booster originariamente progettato da VOX con in mente il VBM-1. Davvero un valido metodo per far ‘mostrare i denti’ ad un suono già ben guidato in territorio overdrive.
10. TUBE OD
Modello basato su un pedale giapponese passato alla storia per il suo colore ‘verde nausea’, da tutti considerato un classico assoluto per lo straordinario e caldo timbro che riu­sciva a produrre.
11. SUPER OD
Effetto che simula la tipica ‘spinta’ ottenibile con un pedale overdrive giapponese di colore giallo.
12. BOUTIQUE
Modello fondato su un’unità overdrive che prendeva il nome da una creatura della mitologia greca metà uomo e metà cavallo (!). Con impostazioni di Gain basse, quest’effetto può essere utilizzato come un booster che tuttavia non pregiudica il timbro originale della chitarra. Alzando gradualmente il guadagno è possibile incrementare l’overdrive ed ispessire la gamma timbrica dei medi. L’impostazione standard è con la manopola ad ore 12, ma gio­cando aggressivamente con il controllo è possibile ottenere variazioni timbriche notevol­mente più marcate.
13. FAT OD
Modello fondato su un pedale il cui nome ricorda uno dei roditori più disgustosi che abbiano mai calpestato la superficie del pianeta terra! Il risultato è una distorsione ricca e dolce...cattiva, ma dolce.
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14. ORANGE DIST
Effetto basato su un classico distorsore giapponese ‘racchiuso’ in uno chassis aran­cione.
15. FUZZ
Retrò, rude e grezzo... è chiara l’immagine? Il nome dice tutto!
16. OCTAFUZZ
Effetto modellato su un fuzz leggendario che aggiunge un pitch di un’ottava più basso rispetto alla nota originale. Per il migliore risultato possibile, usatelo con il pick up al manico.
[1] “DRIVE” 1.0...10.0 * Determina la quantità di boost (distorsione). [2] “LEVEL” 0.0...10.0 * Imposta il livello di uscita. [3] “TONE” 1.0...10.0 * Regola il tono.
Ampli/Effetti
45
Effetti
PEDAL
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.
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D. EFFETTI MOD (MODULATION)
La sezione MODULATION (posta dopo quella di Cabinet) permette di selezionare gli effetti di modulazione tra gli undici disponibili.
(*): L’asterisco indica quei parametri controllabili dal pedale di espressione.
MODULATION SPEED DEPTH RESONANCE MANUAL OPTION MIX
CLASSIC CHORUS
STEREO
CHORUS
CLASSIC
FLANGER
BI CHORUS
DUO PHASE
TEXTREM
ROTARY
PITCH
SHIFTER
MOD DELAY
FILTRON
TALK MOD
SPEED DEPTH MANUAL MODE
0.100...10.00[hZ]
SPEED DEPTH MANUAL MIX
0.100...10.00[hZ]
SPEED DEPTH RESONANCE MANUAL OFFSET MIX
0.100...10.00[hZ]
SPEED1 DEPTH RESONANCE SPEED2 MODE MIX
0.100...10.00[hZ]
SPEED1 DEPTH RESONANCE SPEED2 MODE
0.100...10.00[hZ]
SPEED DEPTH SPREAD
1.0...10.00[hZ]
SPEED1 DEPTH SPEED2 ACCEL
0.80...10.0[hZ]
PITCH FINE TRACKING DIRECT EFFECT
-24...+24 -50...+50 10...150[ms] 0.0...10.0
SPEED DEPTH FEEDBACK TIME MODE MIX
0.100...10.00[hZ]
ATTACK DEPTH RESONANCE MANUAL POLARITY SENS
1.0...10.0 0.0...10.0 0.0...10.0 1.0...10.0 uP/dN
ATTACK DEPTH TYPE MANUAL POLARITY SENS
1.0...10.0 0.0...10.0 A-E-O-U 1.0...10.0 uP/dN
0.0...10.0 1.0...10.0 1, 2, 3
0.0...10.0 1.0...10.0
0.0...10.0 0.0...10.0 1.0...10.0 0.0...10.0
0.0...10.0 0.0...10.0
0.0...10.0 0.0...10.0
0.0...10.0 0.0...10.0
0.0...10.0
0.0...10.0 0.0...10.0 1.0...10.0 1, 2, 3
0.100...10.00[hZ]
0.100...10.00[hZ]
0.80...10.0[HZ]
S/P1/P2/P3
S1/S2/P1/P2/P3
1.0...10.0
0.0...10.0
0.0...10.0
0.0...10.0
0.0...10.0
0.0...10.0
0.0...10.0
0.0...10.0
Ampli/Effetti
47
Effetti
MODULATION
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1. CLASSIC CHORUS (CL CHORUS) MONO IN/MONO OUT 1 (M
ODE=1, 3) MONO IN/MONO OUT 3 (MODE=2)
Modello che riprende un chorus a due modalità operative (chorus e vibrato), molto conosciuto per essere stato impiegato su un famoso ampli per chitarra. Non è fornito di un vero e proprio switch che permetta di alternare le due modalità, ma potete comunque usare le manopole SPEED e DEPTH per simulare sia i due effetti, sia tutte le combinazioni comprese in mezzo! L’opzione 3 del parametro MODE consente di ottenere il vibrato (modulazione del pitch) inviando all’uscita il solo segnale elaborato.
[1] “SPEED” 0.100-10.00[Hz] * Regola la velocità di modulazione. [2] “DEPTH” 0.0-10.0 * Imposta l’intensità di modulazione. [3] “MANUAL” 1.0-10.0 * Determina la frequenza centrale di sweep. Quando
DEPTH = 10, la manopola MANUAL è inefficace.
[4] “MODE” 1, 2, 3 Seleziona la modalità di uscita.
1: Uscita Mono 2: Modalità Stereo, nella quale il suono elaborato è panpottato a destra, ed il suono dry a sinistra. 3: Modalità Vibrato, nella quale il solo segnale elabo­rato (wet) è inviato all’uscita. Con MANUAL = 10 è possibile minimizzare il delay del suono in uscita.
2. STEREO CHORUS (ST CHORUS) M
ONO IN/STEREO OUT 1
Un classico chorus contraddistinto da uno chassis color giallo. La spazialità stereo è simulata invertendo la fase del suono elaborato in uscita dal canale destro, in maniera da ricreare un tipo di ambientazione diversa da quella offerta dal CLASSIC CHORUS.
[1] “SPEED” 0.100-10.00[Hz] * Regola la velocità di modulazione. [2] “DEPTH” 0.0-10.0 * Imposta l’intensità di modulazione. [3] “MANUAL” 1.0-10.0 * Determina la frequenza centrale di sweep. Quando
DEPTH è impostato su 10, la manopola MANUAL è inefficace.
[6] “MIX” 0.0-10.0 * Specifica la quantità di mix del suono elaborato.
3. CLASSIC FLANGER (CL FLANG) M
ONO IN/MONO OUT 1
Un modello di flanger analogico che ha contribuito al suono di un chitarrista da tutti considerato il ‘padrino del tapping a due mani’.
[1] “SPEED” 0.100-10.00[Hz] * Regola la velocità di modulazione. [2] “DEPTH” 0.0-10.0 * Imposta l’intensità di modulazione. [3] “RESO” 0.0-10.0 * Determina la quantità di risonanza. [4] “MANUAL” 1.0-10.0 * Stabilisce la frequenza centrale di sweep. Quando
DEPTH = 10, la manopola MANUAL è inefficace.
[5] “OFFSET” 0.0-10.0 * Specifica il punto di partenza dell’LFO. Asse-
gnando “FLN TRIG” al pedale di controllo, l’LFO sarà resettato alla posizione di partenza stabilita da OFFSET ogni volta che si userà il pedale. Quando si annulla la condizione di BYPASS, l’LFO inizierà il ciclo dalla posizione impostata con il presente parametro (pag. 63, “Impostare i pedali”).
[6] “MIX” 0.0-10.0 * Imposta la quantità di mix del suono elaborato.
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Pedale CONTROL Assegnando “FLN TRIG” al pedale di controllo,
l’LFO sarà resettato alla posizione di partenza stabi-
lita da OFFSET ogni volta che si userà il pedale. (pag.
63, “Impostare i pedali”).
4. BI CHORUS M (M
ODE=P1, P2, P3)
ONO IN/MONO OUT 1 (MODE=S) STEREO IN/STEREO OUT 1
Un modello di chorus di cui solo la ToneLabSE è fornito. L’effetto è dotato di due unità chorus, CHORUS 1 e CHORUS 2, collegabili non solo in serie o in parallelo, ma anche sincronizzando o de-sincronizzando i due LFO. Il BI CHORUS può creare effetti di spazialità straordinariamente ampi o ‘flanger-type’ bizzarri dalla modulazione piuttosto complessa.
[1] “SPEED1” 0.100-10.00[Hz] * Regola la velocità di modulazione di CHORUS 1. [2] “DEPTH” 0.0-10.0 * Imposta l’intensità di modulazione di CHORUS 1/2. [3] “RESO” 0.0-10.0 * Determina la quantità di risonanza di CHORUS 1/2. [4] “SPEED2” 0.100-10.0[Hz] * Regola la velocità di modulazione di CHORUS 2.
NOTA: Questo parametro è inattivo quando MODE è impostato su P2 o P3.
[5] “MODE” S/P1/P2/P3 Specifica il tipo di collegamento e l’LFO per il CHO-
RUS 1/2. S: I CHORUS 1 e 2 sono connessi in serie. P1: I CHORUS 1 e 2 sono connessi in parallelo. P2: I CHORUS 1 e 2 sono connessi in parallelo e con gli LFO sincronizzati. P3: I CHORUS 1 e 2 sono connessi in parallelo, e gli LFO sono sincronizzati su fasi opposte (modalità Ste­reo)
NOTA: Quando si seleziona la modalità P2 o P3, la velocità è determinata dalla mano-
pola SPEED 1
.
[6] “MIX” 0.0-10.0 * Stabilisce la quantità di mix del suono elaborato.
Ampli/Effetti
5. DUO PHASE (DUO PHAS) M
OUT 2 (MODE=P1, P2, P3)
REO
ONO IN/MONO OUT 2 (MODE=S1, S2) STEREO IN/STE-
Straordinario phaser dotato di due unità da sei stage ciascuno: PHASER 1 e PHASER 2, collegabili in serie (per ottenere uno pseudo-phaser a dodici stage!) oppure in parallelo. E’ anche possibile sincronizzare/desincronizzare i due LFO.
[1] “SPEED1” 0.100-10.00[Hz] * Regola la velocità di modulazione di PHASER 1. [2] “DEPTH” 0.0-10.0 * Imposta l’intensità di modulazione di PHASER 1/2. [3] “RESO” 0.0-10.0 * Determina la quantità di risonanza di PHASER 1/2. [4] “SPEED2” 0.100-10.0[Hz] * Regola la velocità di modulazione di PHASER 2.
NOTA: Questo parametro è inattivo quando MODE è impostato su S2, P2 o P3.
[5] “MODE”
S1, S2, P1, P2, P3
Specifica il tipo di collegamento e l’LFO per il PHASER 1/2. S1: I PHASER 1 e 2 sono connessi in serie. S2: I PHASER 1 e 2 sono collegati in serie, ed i due LFO sincronizzati per creare uno pseudo-phaser a dodici stage P1: I PHASER 1 e 2 sono connessi in parallelo.
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Effetti
MODULATION
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P2: I PHASER 1 e 2 sono connessi in parallelo e con gli LFO sincronizzati (modalità Stereo). P3: I PHASER 1 e 2 sono connessi in parallelo, e gli LFO sono sincronizzati su fasi opposte (modalità Ste­reo)
NOTA: Quando si seleziona la modalità P2 o P3, la velocità è determinata dalla mano-
pola SPEED 1
.
6. TEXTREM S
TEREO IN/STEREO OUT 2
Tipo di tremolo estremamente popolare, il cui circuito era originariamente mon­tato sul BLACK 2x12. Il parametro SPREAD consente di ottenere una decisa separazione del suono elaborato tra il canale sinistro ed il destro.
[1] “SPEED” 1.00-10.00[Hz] * Specifica la velocità del tremolo. [2] “DEPTH” 0.0-10.0 * Imposta l’intensità del tremolo. [3] “SPREAD” 0.0-10.0 * Stabilisce la distribuzione del suono elaborato
sull’intero panorama stereo.
7. ROTARY M
ONO IN/STEREO OUT 2
Effetto modellato su un rotary speaker stereo. Proprio come con l’originale, le variazioni di velocità necessitano di qualche secondo prima di diventare effettive. Questo a causa del tempo richiesto dal rotore per accelerare o rallentare in base alla velocità impostata.
[1] “SPEED1” 0.80-10.00[Hz] * Imposta la velocità di rotazione dello speaker.
Assegnando “ROT SPD” al pedale di controllo, il pre­sente parametro regola la velocità SLOW. La mano­pola rimane in efficacia anche quando non si usa il
pedale di controllo (pag. 63, “Impostare i pedali”). [2] “DEPTH” 0.0-10.0 * Stabilisce l’intensità di modulazione. [4] “SPEED2” 0.80-10.0 * Imposta la velocità di rotazione dello speaker.
Assegnando “ROT SPD” al pedale di controllo, il pre-
sente parametro regola la velocità FAST. La mano-
pola è disattivata quando non si usa il pedale di
controllo (pag. 63, “Impostare i pedali”). [5] “ACCEL” 1.0-10.0 * Specifica il tempo che impiega la velocità di rota-
zione a cambiare. A valore maggiore corrisponde un
tempo più lungo.
Pedale di Controllo
:
ROT SPD: Quando si assegna “ROT SPD” al pedale di controllo,
la velocità di rotazione è alternata tra SLOW e FAST
(SPEED1/SPEED2) ad ogni pressione dello switch
del pedale. Questo permette di usare l’effetto proprio
come avviene con un rotary speaker originale (pag.
63, “Impostare i pedali”).
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8. PITCH SHIFTER (PITCH) MONO IN/MONO OUT 1
Pitch shifter dotato di un range di trasposizione pari a due ottave (in entrambe le direzioni), qualitativamente paragonabile alle più costose e sofisticate unità a rack profes­sionali.
SUGGERIMENTO: Assegnando la manopola PITCH al pedale di espressione potrete utilizzare il controller per la gestione del pitch delle note suonate (pag. 63, “Usare i pedali di espressione”).
[1] “PITCH” -24...+24 * Determina il pitch in unità di semitoni. [2] “FINE” -50...+50 * Regola il pitch in unità di cent. [4] “TRACKING” 10...150[ms] Stabilisce il tempo di tracking del pitch shifter (cioè la
distanza del suono elaborato da quello diretto). Valori minimi sono ideali quando l’impostazione di PITCH è prossima a 0, mentre valori alti di Tracking funzio­nano bene con regolazioni di PITCH vicini a +/-24. Si consiglia di impostare il presente parametro mentre si ascolta il suono trasposto, in maniera da evitare qual-
sivoglia problema durante l’esecuzione strumentale. [5] “DIRECT” 0.0-10.0 * Stabilisce il livello del suono diretto. [6] “EFFECT” 0.0-10.0 * Imposta il livello del suono elaborato.
9. MOD DELAY (MOD DLY) M (M
ODE=2) MONO IN/STEREO OUT (MODE=3)
ONO IN/MONO OUT 2 (MODE=1) MONO IN/MONO OUT 3
Effetto modellato su un delay analogico, con in più la possibilità di aggiungere il vibrato al suono elaborato. L’unità originale consentiva un ritardo massimo di 400ms, ma questo modello ne estende il tempo fino a 1400ms, pur mantenendo lo stesso calore. Può essere utilizzato anche come sub-delay per la sezione DELAY. Lo switch CHORUS/ VIBRATO originale è stato inoltre sostituito da una manopola con range di azione compreso tra 0.1 e 10 Hz, per una versatilità ancora maggiore.
[1] “SPEED” 0.100-10.00[Hz] * Imposta la velocità di modulazione. [2] “DEPTH” 0.0-10.0 * Stabilisce l’intensità di modulazione. [3] “FEEDBACK” 0.0-10.0 * Regola la quantità di feedback. [4] “TIME” 1.0-10.0 * Specifica il tempo di delay. [5] “MODE” 1, 2, 3 Seleziona la modalità di uscita.
1: Uscita mono. 2: Uscita stereo, nella quale il suono elaborato è pan­pottato a destra, e quello originale a sinistra. 3: Modalità stereo reverse, nella quale il suono diretto + effetto è ruotato al canale sinistro, ed il suono diretto - effetto al canale destro.
[6] “MIX” 0.0-10.0 * Determina la quantità di mix del suono elaborato.
Ampli/Effetti
Effetti
MODULATION
51
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10. FILTRON STEREO IN/STEREO OUT 2
Tipo di filtro controllato da una envelope - cioè un filtro che si apre e chiude in base al segnale della chitarra. Assegnando la manopola MANUAL al pedale di controllo è possibile simulare il pedale TRAVELER di Korg (in questo caso, impostate DEPTH su 0).
[1] “ATTACK” 1.0-10.00 * Regola la velocità di risposta del filtro. [2] “DEPTH” 0.0-10.0 * Stabilisce l’intensità dell’effetto. [3] “RESO” 0.0-10.0 * Imposta la quantità di risonanza. [4] “MANUAL” 1.0-10.0 * Determina la frequenza di taglio del filtro. Quando
DEPTH è impostato su 10, la manopola MANUAL è
inefficace. [5] “POLARITY” uP/dN (UP/DOWN) Seleziona la direzione di movimento. [6] “SENS” 0.0-10.0 * Specifica la sensibilità di risposta in base al volume
della chitarra.
11. TALK MOD M
ONO IN/MONO OUT 2
Effetto modellato su un talking modulator controllato da una envelope, nel quale il
carattere vocale varia in base al segnale della chitarra.
SUGGERIMENTO: Assegnando la manopola MANUAL al pedale di espressione potrete utilizzare il controller per la gestione dei suoni vocali (in questo caso, impostate DEPTH su 0).
[1] “ATTACK” 1.0-10.0 * Imposta la velocità di risposta. [2] “DEPTH” 0.0-10.0 * Determina l’intensità operativa. [3] “TYPE” A-E-O-U * Seleziona una delle seguenti transizioni di vocali:
‘A-E’; ‘A-I’; ‘A-O’; ‘A-U’; ‘E-I’; ‘E-O’; ‘E-U’; ‘I-
O’; ‘I-U’; ‘O-U’ [4] “MANUAL” 1.0-10.0 * Specifica il carattere vocale. Inutilizzabile quando si
imposta DEPTH su 10. [5] “POLARITY” uP/dN (UP/DOWN) Regola la direzione di cambio. [6] “SENS” 0.0-10.0 * Stabilisce la sensibilità di risposta in base al volume
della chitarra.
52
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E. EFFETTI DELAY
La sezione DELAY (posta dopo quella di Cabinet) consente di selezionare gli effetti di delay tra gli undici disponibili.
(*): L’asterisco indica quei parametri controllabili dal pedale di espressione.
DELAY TIME FEEDBACK TONE DUCKING OPTION MIX
ECHO
PLUS
MULTI
HEAD
ANALOG
DELAY
MOD
DELAY
SWEEP
DELAY
STEREO
DELAY
CROSS
DELAY
TAP
DELAY
RHYTHM
DELAY
HOLD
DELAY
REVERSE
DELAY
TIME FEEDBACK TONE LODAMP MIX
26...2000[ms]
TIME FEEDBACK TONE MODE MIX
1...2000[ms]
TIME FEEDBACK TONE MIX
1...2000[ms]
TIME FEEDBACK TONE SPEED MIX
3...2000[ms]
TIME FEEDBACK TONE SENS MIX
26...2000[ms]
TIME FEEDBACK TONE DUCKING MIX
1...4000[ms]
TIME FEEDBACK TONE DUCKING MIX
1...4000[ms]
TIME FEEDBACK TONE DUCKING MIX
1...4000[ms]
TIME FEEDBACK TONE DUCKING RHYTHM MIX
1...4000[ms]
TIME FEEDBACK TONE MIX
1...8000[ms]
TIME FEEDBACK TONE MIX
26...4000[ms]
0.0...10.0 1.0...10.0 0.0...10.0 0.0...10.0
0.0...10.0 1.0...10.0 1,2,3,4,5 0.0...10.0
0.0...10.0 1.0...10.0 0.0...10.0
0.0...10.0 1.0...10.0
0.0...10.0 1.0...10.0 0.0...10.0 0.0...10.0
0.0...10.0 1.0...10.0 0.0...10.0 0.0...10.0
0.0...10.0 1.0...10.0 0.0...10.0 0.0...10.0
0.0...10.0 1.0...10.0 0.0...10.0 0.0...10.0
0.0...10.0 1.0...10.0 0.0...10.0 1,2,...11 0.0...10.0
0.0...10.0 1.0...10.0 0.0...10.0
0.0...10.0 1.0...10.0 0.0...10.0
0.100...10.00[Hz]
0.0...10.0
Ampli/Effetti
53
Effetti
DELAY
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1. ECHO PLUS MONO IN/MONO OUT 1
Modello di una delle più rispettate unità echo a nastro analogiche mai prodotte. Nell’originale, l’eco era generato dalla testina di riproduzione, mentre il tempo di delay dalle variazioni di velocità di trascinamento del motore. Quest’effetto, seppure “low-fi” se com­parato alle sofisticate macchine digitali moderne, è ancora il preferito da numerosi profes­sionisti a causa delle sonorità calde e coinvolgenti che riesce a creare.
[1] “TIME” 26-2000 [ms] * Imposta il tempo di delay. [2] “FEEDBACK” 0.0-10.0 * Regola la quantità di feedback. [3] “TONE” 1.0-10.0 * Determina il tono del suono ritardato. [5] “LODAMP” 0.0-10.0 * Specifica la quantità di attenuazione delle basse fre-
quenze
[6] “MIX” 0.0-10.0 * Stabilisce la quantità di mix del suono elaborato.
2. MULTI HEAD (MULTI HD) M
ONO IN/MONO OUT 1
Effetto basato su un’unità echo a nastro dotata di tre testine. L’eco di ciascuna te-
stina era fornito di un proprio feedback loop, e quindi in grado di generare complessi effetti
‘multi-tap’.
[1] “TIME” 1-2000 [ms] Imposta il tempo di delay. [2] “FEEDBACK” 0.0-10.0 * Regola la quantità di feedback. [3] “TONE” 1.0-10.0 * Determina il tono del suono ritardato. [5] “MODE” 1, 2, 3, 4, 5 Specifica la combinazione di testine da usare:
1: Eco convenzionale
2: Il suono ritardato produce un ritmo del tipo “ta-ta-ta-(pausa)”.
3: Il suono ritardato produce un ritmo del tipo “ta-(pausa)-ta-ta”.
4: Il suono ritardato produce un ritmo del tipo “ta-ta-(pausa)-ta”.
5: Il suono ritardato produce un ritmo del tipo “ta-ta-ta-ta”.
[6] “MIX” 0.0-10.0 * Stabilisce la quantità di mix del suono elaborato.
3. ANALOG DELAY (ANLG DL) M
ONO IN/MONO OUT 1
Modello di delay basato su un’unità analogica che usava un dispositivo ‘bucket­brigade’ al posto di un meccanismo a nastro, e ben conosciuto per la sua compattezza ed affi­dabilità. E’ caratterizzato da un suono caldo leggermente saturo.
[1] “TIME” 1-2000 [ms] * Imposta il tempo di delay. [2] “FEEDBACK” 0.0-10.0 * Regola la quantità di feedback. [3] “TONE” 1.0-10.0 * Determina il tono del suono ritardato. [5] “MIX” 0.0-10.0 * Specifica la quantità di mix del suono elaborato.
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4. MOD DELAY (MOD DLY) MONO IN/MONO OUT 1
Effetto che modella il primo delay digitale di Korg, l’SDD-3000. Può essere usato anche per produrre effetti simil-chorus o flanger impostando un valore di TIME breve ed uti­lizzando l’LFO per la modulazione.
[1] “TIME” 3-2000 [ms] * Imposta il tempo di delay. [2] “FEEDBACK” 0.0-10.0 * Regola la quantità di feedback. [3] “TONE” 1.0-10.0 * Determina il tono del suono ritardato. [5] “SPEED” 0.100-10.00 [Hz] * Specifica la velocità di modulazione [6] “MIX” 0.0-10.0 * Stabilisce la quantità di mix del suono elaborato.
5. SWEEP DELAY (SWEEP DL) M
ONO IN/MONO OUT 1
Sempre basato sul leggendario Korg SDD-3000. Con questo modello potete sfrut­tare l’inviluppo del segnale della chitarra per controllare il tempo di delay (DELAY TIME), oppure ricreare effetti di flanger impostando un valore basso di TIME ed alzando quello di FEEDBACK. Tuttavia, anche con valori bassi di TIME è possibile produrre effetti non altri­menti ottenibili con un LFO convenzionale.
[1] “TIME” 26-2000 [ms] * Imposta il tempo di delay. [2] “FEEDBACK” 0.0-10.0 * Regola la quantità di feedback. [3] “TONE” 1.0-10.0 * Determina il tono del suono ritardato. [5] “SENS” 0.0-10.0 * Specifica la sensibilità con la quale l’effetto
risponde al volume della chitarra.
[6] “MIX” 0.0-10.0 * Stabilisce la quantità di mix del suono elaborato.
6. STEREO DELAY (ST DL) S
TEREO IN/STEREO OUT 1
Modello che riprende il circuito del famoso delay digitale Korg DL8000R, fatta eccezione per la frequenza di campionamento ed il controllo della forma d’onda per il DELAY TIME. Data la sua natura stereo, è particolarmente efficace se usato per elaborare il segnale in uscita da un effetto del blocco MOD o REVERB.
7. CROSS DELAY (CROSS DL) S
TEREO IN/STEREO OUT 3
Come sopra, ma con impostazioni che determinano l’incrocio del segnale feed­back dal canale L a quello R e viceversa.
8. 2TAP DELAY (2TAP DL) M
ONO IN/STEREO OUT 1
Sempre fondato sul modello DL8000R di Korg, con due delay tap il cui ritardo (DELAY TIME) è sfalsato di 20 millisecondi, ed assegnati individualmente ai canali sinistro e destro in maniera da rendere stereo un qualsiasi segnale mono in ingresso.
Ampli/Effetti
[1] “TIME” 1-4000 [ms] Imposta il tempo di delay. [2] “FEEDBACK” 0.0-10.0 * Regola la quantità di feedback. [3] “TONE” 1.0-10.0 * Determina il tono del suono ritardato. [4] “DUCKING” 0.0-10.0 * Specifica la sensibilità con la quale l’intensità
dell’effetto decresce (ducking) in risposta al volume
della chitarra. DUCKING: Funzione che consente di abbassare automaticamente il volume del suono ritardato quando si alza il volume o la dinamica della chitarra, in maniera da rendere più evidente e chiaro il suono diretto.
[6] “MIX” 0.0-10.0 * Stabilisce la quantità di mix del suono elaborato.
55
Effetti
DELAY
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9. RHYTHM DELAY (RHYTM DL) MONO IN/MONO OUT 1
Modello di delay fornito di una funzione del DL8000R di Korg, grazie alla quale il tempo (TIME) di due delay tap è impostato automaticamente in base al valore di RHYTHM selezionato.
[1] “TIME” 1-4000 [ms] Imposta il tempo di delay. [2] “FEEDBACK” 0.0-10.0 * Regola la quantità di feedback. [3] “TONE” 1.0-10.0 * Determina il tono del suono ritardato. [4] “DUCKING” 0.0-10.0 * Specifica la sensibilità con la quale l’intensità
dell’effetto decresce (ducking) in risposta al volume della chitarra.
[5] “RHYTHM” 1, 2, ...11 * Stabilisce il ritmo del delay tap quando il tempo di
delay è impostato in note da un quarto. Per alcuni valori, l’effetto utilizza un solo tap.
[6] “MIX” 0.0-10.0 * Stabilisce la quantità di mix del suono elaborato.
10. HOLD DELAY (HOLD DLY) M
ONO IN/MONO OUT 1
Effetto con il quale è possibile, assegnando il parametro “HOLD DLY” al pedale di controllo, mantenere in riproduzione il suono elaborato.
[1] “TIME” 1-8000 [ms] Imposta il tempo di delay. [2] “FEEDBACK” 0.0-10.0 * Regola la quantità di feedback. [3] “TONE” 1.0-10.0 * Determina il tono del suono ritardato. [6] “MIX” 0.0-10.0 * Specifica la quantità di mix del suono elaborato. Pedale di Controllo: HOLD DLY: Assegnando “HOLD DLY” al pedale, il suono ritar-
dato sarà mantenuto in riproduzione a partire dal momento in cui si opera il controller.
11. REVERSE DELAY (REVRS DL) M
ONO IN/MONO OUT 1
Delay digitale nel quale il suono ritardato è riprodotto al contrario. Suonando note lunghe in legato è possibile ottenere effetti del tutto peculiari e molto interessanti.
[1] “TIME” 1-4000 [ms] Imposta il tempo di delay. [2] “FEEDBACK” 0.0-10.0 * Regola la quantità di feedback. [3] “TONE” 1.0-10.0 * Determina il tono del suono ritardato. [6] “MIX” 0.0-10.0 * Specifica il bilanciamento tra il suono ritardato e
quello diretto. Con un’impostazione pari a 10 è possi­bile ascoltare il solo suono elaborato.
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F. EFFETTI REVERB
Con questa sezione (posta dopo quella di Cabinet) potete selezionare ed impostare uno degli undici effetti di riverbero disponibili sulla ToneLabSE.
(*): L’asterisco indica quei parametri controllabili dal pedale di espressione.

REVERB TIME LO DAMP HI DAMP

SPRING 1 TIME LODAMP HIDAMP PREDELAY MIX SPRING 2

PLATE 1

PLATE 2 CHAMBER 1 CHAMBER 2

ROOM 1

ROOM 2

HALL 1 HALL 2

GATE

1. SPRING 1 M

1.0-10.0 0.0-10.0 0.0-10.0

TIME LODAMP HIDAMP PREDELAY SHAPE MIX

5-500 [ms]

ONO IN/STEREO OUT 1

0.0-10.0 0.0-10.0 0-100 [ms] 1, 2 0.0-10.0

PRE
DELAY

0-100 [ms]

SHAPE MIX

0.0-10.0

Modello di riverbero a molla basato su una classica unità spesso rintracciabile
sugli ampli vintage - l’optimum per la surf music!
2. SPRING 2 M
ONO IN/STEREO OUT 1
Tipo di effetto simile al precedente, ma che consente di ricreare una riverberazione
piuttosto densa e consistente.
3. PLATE 1 M
ONO IN/STEREO OUT 1
Modello che riprende la classica unità riverberante, nella quale la molla era sosti­tuita da una piastra di metallo. Può essere impostato su tempi di riverbero piuttosto brevi, ed è caratterizzato da un attacco rapido, perciò ideale per i suoni percussivi.
Ampli/Effetti
4. PLATE 2 M
ONO IN/STEREO OUT 1
Simile al PLATE 1, ma con una densità di riverberazione più accentuata.
5. CHAMBER 1 M
ONO IN/STEREO OUT 1
Agli albori della registrazione, gli studi professionali ricreavano il riverbero utiliz­zando un’apposita stanza (camere eco), nella quale erano collocati un diffusore acustico ed un microfono con cui si registrava il solo riverbero. La sonorità di questo effetto è piuttosto dolce.
57
Effetti

REVERB

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6. CHAMBER 2 MONO IN/STEREO OUT 1
Simile al modello CHAMBER 1, ma dal timbro leggermente più brillante.
7. ROOM 1 M
ONO IN/STEREO OUT 1
Modello di riverbero che simula le numerose riflessioni di una stanza.
8. ROOM 2 M
ONO IN/STEREO OUT 1
Tipo di riverbero modellato sulle riflessioni di una stanza piuttosto ampia.
9. HALL 1 M
ONO IN/STEREO OUT 1
Modello che riprende il riverbero di una sala da concerto con numerosi eco.
10. HALL 2 M
ONO IN/STEREO OUT 1
Simile al riverbero di HALL 1, distinto da riflessioni dolci e dense.
[1] “TIME” 1.0-10.0 * Imposta il tempo di riverbero. La relazione tra
questo parametro e l’effettiva durata del riverbero dif-
ferisce tuttavia in base al tipo di effetto selezionato. [2] “LODAMP” 0.0-10.0 * Determina l’attenuazione delle basse frequenze. [3] “HIDAMP” 0.0-10.0 * Stabilisce l’attenuazione delle alte frequenze. [4] “PREDELAY” 0-100 [ms] Specifica il tempo di ritardo al termine del quale far
iniziare le prime riflessioni. Utilizzabile per rendere
più definito e chiaro il suono originale. [6] “MIX” 0.0-10.0 * Stabilisce la quantità di mix del suono elaborato.
11. GATE M
ONO IN/STEREO OUT 1
Versatile riverbero Gate, ideale per le percussioni. Impostando SHAPE su 2 e MIX
su 10 (wet 100%), è possibile generare soltanto il suono elaborato (ma al contrario).
[1] “TIME” 5-500 [ms] Imposta il tempo di riverbero. [2] “LODAMP” 0.0-10.0 * Determina l’attenuazione delle basse frequenze. [3] “HIDAMP” 0.0-10.0 * Stabilisce l’attenuazione delle alte frequenze. [4] “PREDELAY” 0-100 [ms] Specifica il tempo di ritardo al termine del quale far
iniziare le prime riflessioni. [5] “SHAPE” 1, 2 Regola il tipo di Gate.
1: Gate convenzionale.
2: Tipo di Gate reverse (al contrario) [6] “MIX” 0.0-10.0 * Imposta il mix tra il suono diretto ed il riverbero.
Con un valore pari a 10 si ha solo il segnale elaborato.
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Mono In / Mono Out 1
Mono In / Mono Out 2 Mono In / Mono Out 3
Mono In / Stereo Out 1
Stereo In / Stereo Out 1 Stereo In / Stereo Out 2 Stereo In / Stereo Out 3
Mono In / Stereo Out 2
Ampli/Effetti
59
Effetti
REVERB
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60.61
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Tuner (Accordatore)
La ToneLabSe è stata dotata di un accordatore cromatico integrato, la cui frequenza di riferi­mento (LA) può essere calibrata per un intervallo compreso tra 438 e 445 Hz.
ACCORDARE LO STRUMENTO
1. Tenete premuto lo switch FX ON/OFF (TUNER)
per circa mezzo secondo per bypassare tutti gli effetti ed attivare l’Accordatore Cromatico (sul display Name appare l’indicazione BYPASS).
Se vi trovate sul palco ed intendete accordare lo strumento senza riprodurre alcun suono, selezio­nate la modalità Silent Tuning così come descritto a seguire.
Tenete premuto lo switch FX ON/OFF (TUNER) per circa 1,5 secondi ed abilitare la modalità Silent Tuner. Sul display appare l’indicazione MUTE, che segnala la possibilità di accordare lo strumento senza emettere alcun suono.
2. Pizzicate una corda, e controllate che sul display Bank appaia il nome della nota più
vicina a quella suonata. Contemporaneamente, il display Tuner (5.2) mostra il meter relativo all’intonazione della nota corrente.
Nome Nota #Meter
Intonazione calante
Intonazione crescente
Intonazione corretta
Le note sono così indicate sul display:
C C# D D# E F F# G G# A A# B

3. Controllate il meter ed accordate lo strumento.

4. Una volta terminata l’intonazione della chitarra, premete nuovamente lo switch FX ON/
OFF (TUNER) per tornare alla modalità precedentemente selezionata.
Accordatore
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SUGGERIMENTO: Se avete attivato l’accordatore dalla modalità Program Select, premendo uno degli switch Program potrete al tempo stesso uscire dalla modalità Tuner e cambiare il Programma selezionato.
CALIBRARE L’ACCORDATORE
All’accensione, l’accordatore cromatico integrato della ToneLabSE è automaticamente impostato sul pitch da concerto (LA=440 Hz). Se necessario, tuttavia, potete ricalibrare la frequenza di riferimento per un intervallo compreso tra 438 e 445 Hz.
Mentre l’accordatore è abilitato, il display Value (3.10) mostra la frequenza di riferi-
mento corrente selezionata per la modalità Tuner. Utilizzate i tasti cursore , fino ad ottenere il pitch desiderato.
NOTA: Non è possibile salvare in memoria la nuova frequenza di riferimento dell’accordatore. In altre parole, ad ogni accensione, la ToneLabSE richiama sempre il valore di 440 Hz.
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Usare i pedali di espressione
IMPOSTARE I PEDALI
La ToneLabSE è dotata di due pedali di espressione utilizzabili per il controllo non solo del wah o del volume, ma anche di una vasta gamma di parametri di altri effetti. Per ciascun Pro­gramma potete decidere quale effetto controllare e in che modo.
SUGGERIMENTO: Una volta assegnato un parametro ad un pedale di espressione, l’uso del controller equivarrà alla rotazione della manopola corrispondente per l’edi­ting del parametro stesso. Ciò significa che, spingendo il pedale, sul display apparirà l’icona EDIT, e che quindi con il successivo salvataggio del Programma si determi­nerà la scrittura del suono con il valore del parametro oggetto di controllo così come specificato dalla posizione del pedale. Tuttavia, quando il target di espressione corri­sponde a “--OFF--”, “VOLUME”, “M/PITCH”, “D/INPUT” o “R/INPUT”, non sarà possibile usare il pedale per l’editing del Programma.
ASSEGNAZIONE VELOCE DEL TARGET DI ESPRESSIONE
L’esempio che segue descrive come assegnare in modo rapido il target da controllare con il pedale di espressione.
In questo caso utilizzeremo il selettore MODULATION per selezionare l’effetto PITCH SHIFTER. Per facilitare l’ascolto delle variazioni, inizializzeremo l’effetto stesso. Se perciò il PITCH SHIFTER risulta già selezionato, ruotate la manopola MODULATION su un altro effetto e quindi riportatela su PITCH SHIFTER.
1. Ruotate la manopola Value 1 oppure usate i tasti cursore , fino a far apparire sul dis-
play Name l’indicazione PITCH; notate come il tasto EXPRESSION si accenda. In tale stato, tenendo premuto questo tasto per un secondo, sul display Name apparirà l’indi­cazione COMPLETE. Il parametro PITCH è stato così assegnato al pedale di espressione 1, con il quale sarà d’ora in poi possibile controllare la quantità di trasposizione delle note (pitch shifting). Se tuttavia desiderate impostare con maggiore precisione il target di controllo, premete il tasto EXPRESSION e specificate il valore minimo (“EXP1 MIN”, manopola Value 2) e massimo (“EXP1 MAX”) per fissare l’intervallo di escursione entro il quale variare il parametro.
Allo stesso modo, indipendentemente dall’accensione o meno del tasto EXPRESSION, tenete premuto il tasto CONTROL per circa un secondo ed assegnate il parametro cor­rentemente indicato sul display Name al pedale di espressione 2.
NOTA: Quando si cambia il tipo di effetto o il parametro assegnato al target di espres­sione (per il controllo da parte di uno dei due pedali), il target sarà automaticamente inizializzato su “--OFF--” (fanno eccezione le impostazioni “A/*****”, “D/INPUT” ed “R/INPUT”).
SUGGERIMENTO: Quando selezionate l’effetto “VOX WAH” con il selettore PEDAL, il parametro “P/MANUAL” (posizione del wah) è automaticamente asse­gnato al pedale di espressione 1. Se a questo punto scegliete un effetto PEDAL diffe­rente da VOX WAH senza variare altre impostazioni, i parametri Target, Min e Max
Pedali
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torneranno immediatamente ai valori originali. (Fa eccezione “P/*****”, che sarà ini­zializzato sullo status “--OFF--” e non sul valore originale).
NOTA: I valori MIN e MAX sono inizializzati ogni volta che si modifica il target di espressione.
IMPOSTARE IL TARGET DI ESPRESSIONE
In basso sono riportati i valori impostabili come target di espressione.
Premete il tasto EXPRESSION per farlo lampeggiare, ed impostate i valori utilizzando le manopole Value 1-6.
“*/######”: Target di espressione EXP 1 (il display Value indica E1) Manopola Value 1 “EXP 1 MIN:” Range Target EXP 1 (pedale di espress. 1) (val. min.) Manopola Value 2 “EXP 1 MAX:” Range Target EXP 1 (pedale di espress. 1) (val. max) Manopola Value 3 “*/######”: Target di espressione EXP 2 (il display Value indica E2) Manopola Value 4 “EXP 2 MIN:” Range Target EXP 2 (pedale di espress. 2) (val. min.) Manopola Value 5 “EXP 2 MAX:” Range Target EXP 2 (pedale di espress. 2) (val. max) Manopola Value 6
NOTA: Le voci di cui sopra possono essere impostate individualmente per ciascun Programma. Per tale motivo, se si desidera conservare le selezioni effettuate, salvate il Programma in memoria prima di selezionarne uno differente o spegnere la ToneLabSE.
Riprendendo la procedura descritta per il paragrafo “Assegnazione Veloce del Target di Espressione”, vediamo ora come assegnare il parametro PITCH dell’effetto di modulazione PITCH SHIFTER al pedale di espressione 1.
1. Usate il selettore MODULATION per selezionare l’effetto PITCH SHIFTER. Per facili-
tare l’ascolto delle variazioni, inizializzate l’effetto stesso. Se perciò il PITCH SHIFTER risulta già selezionato, ruotate la manopola MODULATION su un altro effetto e quindi riportatela su PITCH SHIFTER.
NOTA: Quando si cambia il tipo di effetto o il parametro assegnato al target di espres­sione (per il controllo da parte di uno dei due pedali), il target sarà automaticamente inizializzato su “--OFF--” (fanno eccezione le impostazioni “A/*****”, “D/INPUT” ed “R/INPUT”).
SUGGERIMENTO: Quando selezionate l’effetto “VOX WAH” con il selettore PEDAL, il parametro “P/MANUAL” (posizione del wah) è automaticamente asse­gnato al pedale di espressione 1. Se a questo punto scegliete un effetto PEDAL diffe­rente da VOX WAH senza variare altre impostazioni, i parametri Target, Min e Max torneranno immediatamente ai valori originali.

2. Premete il tasto EXPRESSION (il tasto inizia a lampeggiare).

3. Premete il tasto cursore o ruotate la manopola Value 1 fino a leggere sul display Value
l’indicazione “E1”.
4. Utilizzate i tasti cursore , oppure ruotate la manopola Value 1 fino a visualizzare sul
display name l’indicazione “M/PITCH”. Il parametro PITCH dell’effetto PITCH SHIFTER è stato così assegnato al pedale di espressione 1.
NOTA: A differenza di altri parametri, l’editing del PITCH non ha luogo quando si usa il pedale di espressione. Questo per consentire una variazione lineare della traspo-
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sizione anche quando i valori MIN e MAX sono vicini tra loro in termini assoluti (cioè in quei casi in cui si desidera usare il pedale di espressione solo per produrre varia­zioni minime d’intonazione).
NOTA: Il pedale di espressione è inefficace ai fini del controllo quando il target è impostato su “--OFF--”.
Il target di espressione può essere specificato come segue: (“*/######*: Categoria Target, ######: Parametro Target”
• ESEMPI
“--OFF--” ---OFF Nessun Controllo “VOLUME” --- Pedale di Volume “P/DIRECT” --- (*: P (pedal)) DIRECT (quantità di mix del suono
originale) per un effetto PEDAL
(es: OCTAVE) “M/SPEED” --- (*: M (modulation)) SPEED di un effetto di modulazione “D/INPUT” --- (*: D (delay)) Livello d’ingresso del segnale ad un
effetto di delay “R/MIX” --- (*: R (reverb)) MIX (quantità di mix del segnale
elaborato) per un effetto di riverbero “A/VRGN A” --- (*: A (amp)) [VR GAIN] (canale A) di un
modello di amplificatore
Oltre agli esempi appena descritti, è naturalmente possibile assegnare ai due pedali di espressione molti altri parametri per ciascun modello di effetto.
Se necessario, è anche consentito effettuare impostazioni più precise.
NOTA: Per le impostazioni “--OFF--”, “VOLUME”, “M/PITCH”, “D/INPUT” ed “R/INPUT”, l’uso del pedale di espressione non da luogo all’editing del parametro.
5. Ruotate la manopola Value 2 fino a visualizzare sul display Name l’indicazione “EXP 1 MIN”. In questo modo potete specificare il valore di PITCH da assegnare al pedale quando questo è al minimo dell’escursione. Utilizzate la manopola Value 2 oppure i tasti cursore , per impostare il valore desiderato.
6. Ruotate la manopola Value 3 fino a leggere sul display Name l’indicazione “EXP 1 MAX”. In questo modo potete specificare il valore di PITCH da assegnare al pedale quando questo è al massimo dell’escursione. Utilizzate la manopola Value 3 oppure i tasti cursore , per impostare il valore desiderato.
Usate il pedale di espressione, e verificate che l’intonazione delle note cambi in base all’intervallo appena specificato.
Analogamente a quanto appena descritto, usate le manopole Value 4-6 oppure i tasti cur­sore , e , per effettuare le impostazioni desiderate per il parametro target relati­vamente al pedale di espressione 2 (le regolazioni per il pedale di espressione 2 sono valide quando il display Value indica “ES2”).
NOTA: I valori MIN e MAX sono inizializzati ogni volta che si modifica il target di espressione.

7. Premete il tasto EXIT per tornare alla modalità precedentemente selezionata.

Pedali
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NOTA: Per conservare le variazioni apportate, salvate il Programma sulla memoria interna.
IMPOSTAZIONI D’INIZIALIZZAZIONE PER IL PEDALE DI ESPRESSIONE
“EXP1INIT” Impostazioni d’inizializzazione per il pedale di espressione 1 “EXP2INIT” Impostazioni d’inizializzazione per il pedale di espressione 2
Premendo più volte il tasto cursore mentre il tasto EXPRESSION lampeggia, sul dis­play appare l’indicazione “EXP1INIT”.
Premete a questo punto nuovamente il tasto per visualizzare “EXP2INIT”.
“EXP1INIT” permette di stabilire se i dati di controllo per il pedale di espressione 1 (cioè la posizione del pedale) debbano essere mantenuti quando si seleziona un Pro­gramma differente da quello oggetto di editing (“EXP2INIT” consente lo stesso tipo di regolazione per il pedale di espressione 2).
Utilizzate i tasti cursore , per variare l’impostazione secondo le vostre necessità.
Quando il parametro è impostato su “OFF”: Nel momento in cui si seleziona un Pro­gramma diverso, il parametro specificato come target di espressione cambia in base alla posizione corrente del pedale.
Quando il parametro è impostato su “ON”: Il parametro è inizializzato sullo stesso valore salvato in memoria.
Premete il tasto EXIT per uscire dall’operazione di editing e tornare alla modalità opera­tiva precedentemente selezionata.
NOTA: I valori specificati per “EXP1INIT” ed “EXP2INIT” sono validi per tutti i Programmi e non per un singolo Programma. Inoltre, il loro salvataggio in memoria ha luogo automaticamente.
IMPOSTARE LO SWITCH CONTROL
Per ciascun pedale di controllo è possibile effettuare le impostazioni in basso descritte.
Premete lo switch CONTROL (che inizia a lampeggiare), ed utilizzate la manopola Value 1 per selezionare la funzione che desiderate controllare con il pedale.
IMPOSTARE LO STATUS ON/OFF DI CIASCUN EFFETTO
• “I/ON OFF” On/Off dell’effetto Insert
• “P/ON OFF” On/Off dell’effetto Pedal
• “A/ON OFF” On/Off del modello di Amplificatore
• “C/ON OFF” On/Off del modello di Cabinet
• “M/ON OFF” On/Off dell’effetto Modulation
• “D/ON OFF” On/Off dell’effetto Delay
• “R/ON OFF” On/Off dell’effetto Reverb
NOTA: Lo status On/Off è indicato dall’accensione o meno dei LED CONTROL.
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USARE IL TAP TEMPO PER IMPOSTARE UN PARAMETRO
• “MOD TAP” Utilizzo del TAP TEMPO per l’impostazione del parametro
SPEED per gli effetti di modulazione.
• “DLY TAP” Utilizzo del TAP TEMPO per l’impostazione del parametro
TIME per gli effetti di delay.
NOTA: Il LED dello switch CONTROL lampeggia in base al tempo specificato.
IMPOSTAZIONE DEL PARAMETRO FACTOR PER LA MANOPOLA VALUE 2
Quando assegnate il parametro SPEED di un effetto MODULATION o il parametro TIME di uno di DELAY al pedale di espressione, potete impostare i sotto-parametri LFO SPEED (per l’effetto di Modulazione) o DELAY TIME (per l’effetto di Delay) in base all’intervallo com­preso tra due pressioni dello switch Control. In questo caso, tale periodo di tempo viene applicato al parametro in base ad un “fattore” (‘factor’, cioè un multiplo o sottomultiplo) pari a 1/6, 1/4, 1/3, 1/2, 2/3, 3/4, 1, 4/3, 3/2, 2, 3 o 4, e relativamente all’impostazione del parametro FACTOR (manopola Value 2).
NOTA: Il tempo massimo tra ciascuna pressione dello switch non può essere supe­riore a dieci secondi.
NOTA: L’impostazione di FACTOR è inefficace se si seleziona un qualsiasi parametro diverso da MOD TAP o DLY TAP.
CONTROLLO DELL’EFFETTO
• “FLN TRIG” LFO START TRIGGER per l’effetto CLASSIC FLANGER
• “ROT SPD” SPEED SW per l’effetto ROTARY
• “HOLD DLY” Funzione HOLD per l’effetto HOLD DELAY
NOTA: Il controllo è possibile solo nel caso in cui si sia selezionato un effetto valido.

1. Premete lo switch CONTROL (che inizia a lampeggiare).

2. Per selezionare il target di controllo, usate i tasti cursore , oppure la manopola Val ue 1 .
3. Se avete scelto MOD TAP o DLY TAP, premete il tasto cursore o ruotate la manopola Value 2 fino a leggere sul display Name l’indicazione “FACTOR”, e specificate la pro­porzione di SPEED o TIME in relazione all’intervallo delle pressioni sullo switch. Se ad esempio avete selezionato DLY TAP come target, ed impostato FACTOR su “1-4”, il tempo di delay corrisponderà ad un quarto (1/4) dell’intervallo compreso tra le due pres­sioni dello switch.

4. Premete il tasto EXIT per tornare alla modalità precedentemente selezionata.

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Pedali
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IMPOSTARE LA SENSIBILITA’ DEI PEDALI
Se notate che con i pedali della ToneLabSE non riuscite a raggiungere l’effetto o il volume pieno (oppure, viceversa, l’effetto/volume minimo) anche quando i parametri Min e Max sono impostati sull’intervallo massimo consentito, seguite le procedure in basso descritte per calibrare adeguatamente i controller.
NOTA: Durante l’operazione di calibrazione, manovrate i pedali con le mani, dato che in questo modo sarete in grado di ottenere una più precisa impostazione di sensi­bilità.
PEDALE DI ESPRESSIONE 1

1. Spegnete la ToneLabSE.

2. Tenete premuti contemporaneamente i tasti EXPRESSION e CHAIN, ed accendete la ToneLabSE. Sul display Name appare l’indicazione EXP1 MIN.
3. Spingete il pedale completamente indietro (verso di voi) e rila­sciatelo una volta raggiunta l’escursione minima.

4. Premete il tasto GLOBAL. Sul display Name appare l’indicazione EXP1 MAX.

5. Spingete lentamente in avanti il pedale 1, e rilasciatelo una volta raggiunta l’escursione massima.
NOTA: Per annullare la procedura di calibrazione una volta attivata, premete il tasto EXIT.
6. Premete il tasto GLOBAL. Sul display Name apparirà per circa un secondo il messaggio COMPLETE, dopodichè la ToneLabSE tornerà alla modalità operativa normale.
Nel caso in cui la calibrazione non dovesse essere portata a termine correttamente, sul display Name apparirà dapprima il messaggio ERROR, e quindi l’indicazione EXP1 MIN. Ripetete l’operazione a partire dal punto 3 della procedura.
NOTA: Se la calibrazione del pedale dovesse risultare impossibile (messaggio ERROR ripetutamente mostrato ad ogni tentativo), è possibile che la ToneLabSE possa essere stata in qualche modo danneggiata. Contattate al più presto il rivenditore VOX locale o il più vicino centro di assistenza autorizzato.
PEDALE DI ESPRESSIONE 2

1. Spegnete la ToneLabSE.

2. Tenete premuti contemporaneamente i tasti CONTROL e CHAIN, ed accendete la ToneLabSE. Sul display Name appare l’indicazione EXP2 MIN. Eseguite i passi 3-6 della procedura descritta per il pedale di espressione 1 per calibrare il controller.
NOTA: Se la calibrazione del pedale dovesse risultare impossibile (messaggio ERROR ripetutamente mostrato ad ogni tentativo), è possibile che la ToneLabSE possa essere stata in qualche modo danneggiata. Contattate al più presto il rivenditore VOX locale o il più vicino centro di assistenza autorizzato.
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Controllo via MIDI
Il termine MIDI è l’acronimo di Musical Instrument Digital Interface, uno standard mondiale per lo scambio di informazioni tra strumenti musicali elettronici e computer. L’uso di appositi cavi MIDI per il collegamento tra moduli consente la trasmissione/ricezione di messaggi spe­ciali per il la gestione a distanza di eventi musicali e non, anche tra dispositivi appartenenti a produttori diversi tra loro.
La ToneLabSE utilizza il protocollo MIDI per comunicare con altri moduli dello stesso genere. Grazie a questo linguaggio è possibile:
Usare la ToneLabSE per selezionare i Programmi su un’unità MIDI esterna, oppure sfruttare quest’ultima per richiamare i suoni della ToneLabSE. Æ (“Program Change”)
Gestire un modulo MIDI esterno mediante l’uso dei controller (e viceversa, ad es.: Volume, effetti, etc.) Æ (“Control Change”)
Usare il software Sound Editor per l’impostazione e l’editing dei parametri Æ (“Parame­ter Change”)
Eseguire il back-up (salvataggio) ed il ripristino (caricamento) dei Programmi della ToneLabSE. Æ (“Back-up e ripristino dei Programmi”)
NOTA: Per poter eseguire tutte le operazioni sopra descritte, dovrete procurarvi un cavo MIDI e collegarlo tra la ToneLabSE e l’unità MIDI esterna, ed impostare i canali MIDI nel modo più appropriato (Æ “Collegare un modulo MIDI esterno/computer”; “Impostare il canale MIDI”).
NOTA: Le variazioni apportate ai parametri descritti in questa parte del manuale sono automaticamente salvate in memoria. Una volta effettuata l’impostazione, premete semplicemente il tasto EXIT (3.7) per tornare alla modalità precedentemente selezio­nata.
NOTA: Qualora l’unità MIDI esterna non dovesse rispondere a determinati messaggi MIDI, ciò significa che questi non possono essere utilizzati ai fini del controllo. Con­sultate a tal proposito le tabelle di Implementazione MIDI della ToneLabSE e dell’unità MIDI esterna per verificare il grado di compatibilità.
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MIDI/Digital
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COLLEGARE UN MODULO MIDI ESTERNO/COMPUTER
Se desiderate utilizzare la ToneLabSE per la gestione di un modulo MIDI esterno, collegate un’estremità del cavo MIDI alla porta MIDI OUT della ToneLabSE, e l’altro alla porta MIDI IN del modulo esterno. Viceversa, per controllare la ToneLabSE da un modulo MIDI esterno (sequencer, etc.), colle­gate la porta MIDI OUT di quest’ultimo alla porta MIDI IN della ToneLabSE. Quando si collega la ToneLabSE ad un sequencer MIDI esterno o ad un Sound Editor, il flusso dati scorre normalmente in entrambe le direzioni, per cui sarà necessario connettere la porta MIDI OUT della ToneLabSE all’ingresso MIDI IN del modulo esterno, e la porta MIDI OUT di quest’ultimo all’ingresso MIDI IN della ToneLabSE.
Interfaccia MIDI
MIDI OUT
Ad un Sequencer MIDI/Computer
NOTA: Per il collegamento della ToneLabSE ad un computer è indispensabile utilizzare un’inter-
MIDI IN MIDI OUT
MIDI IN
faccia MIDI (vedi figura a lato). Alcune interfacce USB-MIDI potrebbero non essere in grado di trasmettere/ricevere i messaggi di Sistema Esclusivo della
ToneLabSE
ToneLabSE.
IMPOSTARE IL CANALE MIDI (GLOBAL “MIDI CH”)
Per consentire lo scambio di dati tra la ToneLabSE ed un modulo MIDI esterno, è necessario innanzitutto impostare entrambe le unità sullo stesso numero di canale MIDI. Per specificare il numero di canale MIDI sulla ToneLabSE:

1. Premete il tasto GLOBAL (3.4).

2. Sul display Name (3.8) appare l’indicazione “MIDI CH”. Qualora il display dovesse mostrare qualcos’altro, premete i tasti , fino a visualizzare l’indicazione di cui sopra.
3. Utilizzate la manopola Value 3 (2.2) oppure i tasti cursore , (3.1) per impostare il canale MIDI della ToneLabSE.
4. Specificate lo stesso canale MIDI sull’unità esterna. Per i dettagli su come fare questo, consultate il relativo manuale utente.
PROGRAM CHANGE (GLOBAL “PCHG OUT”)
Quando si seleziona un Programma sulla ToneLabSE, l’unità trasmette un messaggio di Pro­gram Change dalla porta MIDI OUT; ciò permette di richiamare lo stesso numero di Pro­gramma sul modulo MIDI esterno connesso alla porta MIDI OUT della ToneLabSE. Analogamente, quando la ToneLabSE riceve un messaggio di Program Change trasmesso da un modulo MIDI esterno, seleziona automaticamente il numero del Programma incorporato nel messaggio ricevuto. La procedura che segue descrive come impostare la ToneLabSE in maniera da consentirle o meno la trasmissione di tali tipi di messaggi.
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NOTA: I numeri di Program Change non utilizzati dalla ToneLabSE sono ignorati. Per conoscere l’intervallo di valori valido, fate riferimento alla “Tabella d’Implemen­tazione MIDI” alla fine del presente manuale.

1. Premete il tasto GLOBAL (3.4).

2. Premete i tasti , (3.2) fino a far apparire sul display Name (3.8) “PCHG OUT”.
3. Utilizzando la manopola Value 6 (2.2) oppure i tasti cursore , (3.1), specificate l’impostazione desiderata:
“OFF”: Impedisce la trasmissione dei messaggi di Program Change. “On”: Consente la trasmissione dei messaggi di Program Change.
CONTROL CHANGE (GLOBAL “CCHG I/O”)
Quando si utilizzano i pedali di espressione 1 o 2, l’unità trasmette i corrispondenti messaggi di Control Change. Ciò significa che è possibile gestire in tempo reale le funzioni equivalenti sul modulo MIDI esterno connesso alla porta MIDI OUT della ToneLabSE. Analogamente, con la trasmissione di tali tipi di messaggio da un modulo MIDI esterno è possibile controllare le funzioni della ToneLabSE esattamente come se l’operazione fosse compiuta dal controller a pedale. Per conoscere l’elenco completo delle funzioni controllabili da un modulo MIDi esterno, consultate il punto 4 della procedura in basso descritta, che illustra come abilitare o meno la ToneLabSE alla trasmissione/ricezione dei messaggi di Control Change.

1. Premete il tasto GLOBAL (3.4).

2. Premete i tasti , (3.2) fino a far apparire sul display Name (3.8) “CCHG I/O”.
3. Utilizzando la manopola Value 6 (2.2) oppure i tasti cursore , (3.1), specificate l’impostazione desiderata:
“OFF”: Impedisce la trasmissione/ricezione dei messaggi di Control Change. “On”: Consente la trasmissione/ricezione dei messaggi di Control Change.
NOTA: L’impostazione OFF impedisce qualsiasi tipo di trasmissione/ricezione dei messaggi di Control Change, anche nel caso in cui si sia specificato un numero di CC valido (punto 4 della presente procedura).
4. Premete simultaneamente i tasti cursore , (3.2) per accedere alla schermata che per­mette di specificare individualmente lo status on/off di trasmissione e ricezione dei mes­saggi di Control Change. Usate sempre i tasti cursore , per selezionare ciascun controller.
L’ordine di visualizzazione sul display è il seguente:
“EXP1 PDL” Pedale di espressione 1 “EXP2 PDL” Pedale di espressione 2 “CTRL PDL” On/Off del pedale di controllo “VOL PDL” Pedale di Volume “TAP SW” On/Off dello switch TAP “PEDAL FX” On/Off effetto PEDAL “MOD FX” On/Off effetto MODULATION “DELAY FX” On/Off effetto DELAY
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“REVRB FX” On/Off effetto REVERB “INSRT FX” On/Off effetto Insert (esterno) “A/B CH” Canale A/B
5. Per ciascun controller, specificate se consentire o meno alla ToneLabSE la trasmissione/ ricezione dei corrispondenti Control Change. Qualora desideraste abilitare la trasmis­sione/ricezione per un determinato controller, impostate il numero di Control Change: selezionate prima il controller, e quindi usate la manopola Value 6 (2.2) oppure i tasti cursore , (3.1) per effettuare l’impostazione desiderata.
“OFF”: Impedisce la trasmissione/ricezione dei messaggi di Control
Change.
“CC00”/ “CC95”: Indica il numero di Control Change trasmesso in risposta all’utilizzo
del controller. Analogamente, la ricezione di uno di questi numeri di Control Change (trasmesso da un’unità MIDI esterna) da parte della ToneLabSE determina l’esecuzione della funzione corrispondente.
6. Per tornare alla schermata precedente, premete contemporaneamente i tasti cursore , (3.2).
PARAMETER CHANGE (GLOBAL “SYEX OUT”)
In seguito all’utilizzo dei tasti e delle manopole della ToneLabSE per l’editing dei valori di un parametro, l’unità trasmette messaggi di sistema esclusivo (Parameter Change). Se desiderate permettere la trasmissione di tali messaggi ad un modulo MIDI esterno, impostate il parametro “SYEX OUT” su “On”. Il parametro dovrebbe essere abilitato ogni qualvolta si intenda utilizzare il Sound Editor. L’esempio che segue descrive come impostare lo status on/off di trasmissione dei messaggi di Parameter Change.

1. Premete il tasto GLOBAL (3.4).

2. Premete i tasti , (3.2) fino a far apparire sul display Name (3.8) “SYEX OUT”.
3. Utilizzando la manopola Value 3 (2.2) oppure i tasti cursore , (3.1), specificate l’impostazione desiderata:
“OFF”: Impedisce la trasmissione dei messaggi di Parameter Change. “On”: Consente la trasmissione dei messaggi di Parameter Change.
NOTA: Quando la ToneLabSE riceve messaggi di Parameter Change o altri tipi di dati SysEx (Sistema Esclusivo), risponde sempre alle richieste incorporate in tali mes­saggi - a prescindere dall’impostazione del parametro “SYEX OUT”.
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BACK UP E RIPRISTINO DEI PROGRAMMI (GLOBAL
“DUMP CUR”, “DUMP ALL”)
Tutti i dati della ToneLabSE (inclusi quelli relativi ai Programmi) possono essere trasmessi e ricevuti sotto forma di messaggi di Sistema Esclusivo. Lo scambio di tali tipi di dati con un’unità MIDI esterna è noto come “data dump”. Eseguendo un data dump è quindi possibile salvare su un filer o sequencer esterno i Programmi creati sulla ToneLabSE, a patto che questi siano in grado di ricevere e trasmettere tali tipi di messaggi. In seguito, se necessario, i Programmi così salvati possono essere ricaricati sulla ToneLabSE per il ripristino; con questo tipo di procedura potete perciò organizzare un gran numero di Programmi, così come trasfe­rire i suoni da una ToneLabSE all’altra. La trasmissione dei dati può avvenire singolarmente (un Programma per volta), oppure per tutti i Programmi simultaneamente. In quest’ultimo caso, nella trasmissione sono inclusi tutti i dati della ToneLabSE, comprese le impostazioni di Dump e quelle MIDI.
NOTA: La trasmissione dei data dump può essere effettuata a prescindere dallo status del parametro “SYEX OUT”. A tal proposito, si suggerisce di disabilitare (Off) il sud­detto parametro qualora si desideri trasferire i dati da una ToneLabSE all’altra. Difatti, lasciando “SYEX OUT” su “On” ed utilizzando i tasti e le manopole di una delle due unità, si determinerà lo stesso tipo di variazione dei parametri anche sulla seconda ToneLab, qualcosa che potrebbe non essere del tutto voluto.
BACK UP
1. Collegate la porta MIDI OUT della ToneLabSE alla porta MIDI IN del dispositivo inca­ricato di ricevere il data dump.
2. Se intendete trasmettere i dati di un solo Programma, utilizzate la modalità Program Select per scegliere il Programma i cui dati desiderate salvare.

3. Premete il tasto GLOBAL (3.4).

4. Premete i tasti cursore , (3.2) fino a far apparire sul display Name (3.8) “DUMP CUR” oppure “DUMP ALL”.
“DUMP CUR”: (Dump current Program Data): Opzione con la quale potete trasmet-
tere solo i dati relativi al Programma correntemente selezionato. Nel caso in cui il Programma corrente sia stato in qualche modo modifi­cato e non si siano ancora salvate le variazioni apportate, il salvatag­gio comprenderà le impostazioni correnti.
“DUMP ALL”: (Dump all Data): Permette la trasmissione di tutti i dati della
ToneLabSE.

5. Impostate l’unità ricevente in modo da consentirle la ricezione e la registrazione dei dati.

NOTA: Per i dettagli al riguardo, fate riferimento al manuale utente dell’unità esterna.
6. Premete il tasto WRITE (3.6) della ToneLabSE per iniziare la trasmissione dei dati. Al termine dell’operazione, sul display appare dapprima il messaggio “COMPLETE”, dopodichè la schermata ritorna a quella del punto 4 della procedura. (Durante l’opera­zione “DUMP ALL”, sul display appare l’indicazione “SEND”).
NOTA: Durante la trasmissione dei dati, evitate di utilizzare i tasti e le manopole della ToneLabSE o dei controller a pedale, così come di spegnere l’unità.
MIDI/Digital
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RIPRISTINO
1. Collegate la porta MIDI IN della ToneLabSE alla porta MIDI OUT del dispositivo inca­ricato di trasmettere i dati.
2. Impostate l’unità ricevente e quella trasmettente sullo stesso numero di canale MIDI. Se possibile, selezionate lo stesso numero che avete scelto originariamente per il salvatag­gio dei dati sull’unità esterna.
3. Eseguite la trasmissione dei dati dall’unità esterna. Durante il periodo di ricezione, il dis­play della ToneLabSE indicherà “RECEIVE”. Al termine dell’operazione (se andata a buon fine), sul display apparirà il messaggio “COMPLETE”. Nel caso in cui invece si dovessero verificare errori di sorta, l’unità mostrerà il messaggio “ERROR”. Qualora ciò dovesse verificarsi, provate a ripetere la trasmissione dei dati.
NOTA: Per maggiori dettagli, fate riferimento al manuale utente dell’unità esterna incaricata di trasmettere i dati.
NOTA: Durante la trasmissione dei dati, evitate di utilizzare i tasti e le manopole della ToneLabSE o dei controller a pedale, così come di spegnere l’unità.
4. Se la trasmissione dei dati ha riguardato un solo Programma, selezionate il banco ed il numero di destinazione in memoria, e salvate il Programma appena caricato (pag. 24).
NOTA: Il Programma caricato deve essere salvato sulla memoria interna della ToneLabSE dopo il caricamento, pena la perdita dei dati ricevuti. La ricezione dei dati in modalità Manual determina la sovrascrittura automatica di tutte le impostazioni (fatta eccezione per quelle della sezione Amp, dato che rimane valida la posizione fisica del controllo), per cui in questo caso non ci sarà bisogno di eseguire la proce­dura di salvataggio sulla memoria interna.
SUGGERIMENTO: Con la ricezione di tutti i dati si determina la sovrascrittura automatica di tutti i parametri, tranne che dell’impostazione della sezione Amp e dei valori correntemente oggetto di editing (cioè di quelli presenti nella memoria buffer).
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Ripristinare i Programmi Originali
La procedura in basso descrive come ripristinare i Programmi ed altri parametri della ToneLabSE così come impostati originariamente dalla fabbrica.
NOTA: Questo tipo di operazione comporta la sovrascrittura di tutti i Programmi utente, così come delle impostazioni MIDI. Se quindi desiderate preservare alcuni dei suoni che nel frattempo avete creato, effettuate un data dump per salvarli su un dispo­sitivo di memorizzazione esterno, oppure utilizzate gli schemi in bianco a fine manuale per prendere nota delle impostazioni dei parametri.
1. Tenete premuti i tasti , (3.1) ed EXIT (3.7), e premete il tasto STANDBY per accendere l’unità. L’indicazione “P” appare sul display Bank (5.1) ed i LED 1-4 (6.2) iniziano a lampeggiare, mentre sul display Name (3.8) appare la richiesta “RELOAD?”. Rilasciare i tre tasti premuti.

2. Se a questo punto decidete di abbandonare l’operazione, premete il tasto EXIT.

3. Premete il tasto WRITE (3.6). Sul display Name (3.8) appare l’indicazione “LOA­DING”, e l’unità inizia così il ripristino dei dati originali. Ad operazione compiuta, sul display Name apparirà il messaggio “COMPLETE”, e la ToneLabSE tornerà automati­camente alla modalità Program Select.
NOTA: Evitate di spegnere l’unità mentre è in corso il ripristino dei Programmi ori­ginali.
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Risoluzione dei Problemi
Nel caso in cui sospettiate un qualsiasi malfunzionamento dell’unità, controllate i punti che seguono per verificare di aver compiuto le operazioni secondo quanto richiesto. Se il pro­blema continua a ripresentarsi, contattate il rivenditore oppure il distributore VOX locale.

1. La ToneLabSE non si accende dopo aver premuto lo switch STANBY

Verificate di aver connesso il cavo dell’alimentatore al jack AC9V sul retro dell’unità.
Controllate di aver inserito l’alimentatore nella presa di corrente elettrica.
Accertatevi di aver effettivamente premuto lo switch STANDBY.
L’alimentatore AC potrebbe essere danneggiato.

2. Nessun suono in uscita

Controllate di aver alzato il volume della chitarra.
Verificate di aver collegato correttamente il cavo della chitarra (sia allo strumento che alla ToneLabSE).
Accertate l’integrità del cavo della chitarra.
Controllate che la manopola OUTPUT LEVEL sul retro della ToneLabSE non sia in posizione minima.
Verificate le impostazioni di GAIN, TREBLE, MIDDLE, BASS, VR GAIN e CH VOLUME (per alcuni tipi di amplificatori, quando tutti i controlli di EQ sono a zero, è possibile che il suono prodotto sia molto basso o del tutto assente, dato che ciò comun­que è quello che si otterrebbe con gli ampli originali!). Se avete usato la manopola PEDAL, controllate le impostazioni di DRIVE [1] e LEVEL [3].
Controllate se il pedale di espressione è nella posizione di volume minima (tutto indi­etro) e se a questo avete assegnato uno tra i parametri DRIVE, LEVEL, VOLUME, GAIN o VR GAIN.
Accertatevi di non aver accidentalmente attivato la funzione Mute. In caso positivo, premete lo switch FX ON/OFF per disabilitare la suddetta funzione.
3. Impossibile ascoltare gli effetti, anche se questi sem­brano essere stati selezionati...
Controllate se il LED dell’effetto selezionato è acceso. La sezione effetti è disabilitata quando il LED corrispondente è spento; in questo caso, premete il tasto MODE Select per attivarla.
Accertatevi che il parametro “DEPTH” della sezione MODULATION o il parametro “MIX” della sezione DELAY/REVERB non sia stato impostato su valori minimi. Premete il tasto MODE Select per scegliere un effetto, ed utilizzate le manopole Value per impostare i parametri secondo necessità.
Verificate che gli effetti non siano stati posti in bypass. Se sì, premete lo switch FX ON/ OFF per annullare lo status di Bypass.
dei
Problemi
Risoluzione
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4. Dopo aver selezionato l’effetto ACOUSTIC della sezione PEDAL, il suono delle alte frequenze risulta innaturalmente distorto
Verificate se l’impostazione di Drive non risulti eccessivamente alta.
Se state usando una chitarra con pick-up humbucking (e quindi con una potenza di uscita elevata), abbassate il volume della chitarra oppure il controllo GAIN.
5. Il suono in uscita dall’amplificatore per chitarra è dis­torto, o comunque è diverso dal previsto
Controllate che il parametro “OUT SEL” non sia stato impostato su “Ln” (LINE).
Accertatevi di non aver alzato eccessivamente il controllo LEVEL sul retro dell’unità. Effettuate le impostazioni così come descritte nel paragrafo “Collegamenti di Base”.
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Specifiche Tecniche
NUMERO DI MODELLI DI AMP: 16
NUMERO DI MODELLI DI CABINET: 11
NUMERO DI EFFETTI
Effetti PEDAL: 16 Effetti MODULATION: 11 Effetti DELAY: 11 Effetti REVERB: 11 Noise Reduction: 1
NUMERO DI PROGRAMMI: 96 (24 Banchi x 4 Canali)
INGRESSI AUDIO
Input x 1 Insert Return x 1
USCITE AUDIO
Output x 2 Insert Send x 1 Phones x 1 Manopola LEVEL (regolazione di OUTPUT e PHONES)
VALVOLA
12AX7 (ECC83) x 1
ELABORAZIONE DEL SEGNALE
Conversione A/D: 20 bit Conversione D/A: 20 bit Frequenza di Campionamento: 44.1 kHz
ACCORDATORE
Intervallo di Riconoscimento: A0-C7 (27,5 - 2.093 Hz) Intervallo di Calibrazione: A = 438-445 Hz
ALTRO
MIDI IN x 1; MIDI OUT x 1; AC9V x 1; switch STANDBY Consumo elettrico: 18W Dimensioni (L x P x A): 710 x 249 x 76 (mm)
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Tecniche
Specifiche
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PESO: 6,2 kg.
ACCESSORI INCLUSI: Alimentatore di Rete CA 9V
* Specifiche tecniche soggette a variazioni senza ulteriore preavviso
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Indice Analitico
Numeri
1OCTAVE 37 2OCTAVE 37
A
AC15 25 AC15TB 26 AC30 26 AC30TB 27 Accordatore Cro-
matico 51 ACOUSTIC 36 ATTA C K 36, 37 AUTO WAH 36
B
Back up 62 BASS 23, 36 BLACK 2x10 32 BLACK 2x12 30,
33
BODY 36 BOUTIQUE CL 30 BOUTIQUE OD 30
C
Cabinet 32 Calibrazione 52 Canale MIDI 60 CC 61 CCHG I/O 60 CH VOLUME 24 CHAIN 21 CLOSE 36 Collegamenti 13,
59
COMP 35 Control Change 60 Controlli di tono
originali 23 Creare i Pro-
grammi 19
D
DELAY 45 DELAY FX 61
DEPTH 37 DIRECT 37 DUMP ALL 63 DUMP CUR 62
E
Effetti DELAY 45 Effetti MOD 39 Effetti REVERB 48 EXP PDL 61
F
FAT OD 38 FUZZ 39
G
GAIN 24
L
LEVEL 36
M
MASTER VOLUME
24
MIDDLE 23 MIDI 59 MIDI CH 60 MIX 37 Mix dei modelli di
Amp e Cabi­net 34
Modalità Effect On/
Off 16
Modalità Program
Select 16
Modalità Silent
Tuning 51
Modelli CABINET
23, 36 Modelli AMP 23 MOD FX 61
N
Nominare 21
O
OCTAVE 37
OPEN 36 Original Value 22
P
Parameter Change
45
PCHG OUT 60 Pedal 36 PEDAL FX 61 Pedale Wah 36 Pedali di Espres-
sione 53 POLARITY 36 PRESENCE 23 Program Change
60
Protezione Val-
vola 10
R
RECTO 29 RELOAD? 64 RENAME 21 REVRB FX 61 Ripristinare i Pro-
grammi Ori-
ginali 64 Ripristino 63
S
Salvataggio 22 SENS 36 SENSE 36 Sound Editor 2, 61 SPEED 37 SYEX OUT 61
T
TAP SW 61 TREBLE 23, 36 TREBLE BOOST
38
TUBE OD 38 Tuner 51 TWEED 1x12 31,
32
TWEED 4x10 31,
32
U
UK ‘80’s 28 UK ‘90s 29 UK 68P 28 UK BLUES 28 UK H30 4x12 33 UK MODERN 29 UK T75 4x12 33 US HIGAIN 29 US V30 4x12 33 U-VIBE 37
V
Valve Reactor 2 VOL PDL 61 VOX AC15 33 VOX AC30 33 VOX AD412 33 VOX WAH 36 VR GAIN 24
W
WRITE 22
81
Page 92
Elenco dei Programmi
NOME
1-1 DIARY
1-2 S-R-V
1-3 SATCH
1-4 JIMIROTO
2-1 TELEBEND
2-2 CRUNCH
2-3 SOLO
2-4 BOOMER
3-1 JAZZMAN
3-2
FUNKYMAN
3-3 FIRE
3-4 AXIS
4-1 TEXAS T
4-2 UK BLUES
4-3 RECTOFLY
4-4 TALKVOX
5-1 ACOUS VH
5-2 PDL REV
5-3 VH
5-4 UNCHAIN
6-1 ECBADGE
6-2 SHOW ME
6-3 TORNADO
6-4 FILTRON
7-1 MR.CLEAN
7-2 PDL ECHO
7-3 UCLA
7-4 THRASH
8-1
SPACEMOD
8-2 ROTOMAN
8-3 VULGAR
8-4 SPOOKY
Ach-AMP Ach-CABINET MOD DELAY REVERBPEDAL Bch-AMP Bch-CABINET EXP1 EXP2 CONTROLINSERT
TWEED 4x10 TWEED 4x10 CLASSIC CHORUS ECHO PLUS CHAMBER 2TUBE OD
UK '80S UK T75 4x12 M/SPEED VOLUME MOD ON/OFFOFF
BLACK 2x12 BLACK 2x12 CLASSIC CHORUS MULTI HEAD ROOM 1TUBE OD
UK 68P UK H30 4x12 R/INPUT VOLUME PDL ON/OFFOFF UK '90S UK T75 4x12 CLASSIC FLANGER ANALOG DELAY PLATE 1VOX WAH UK '90S UK T75 4x12 P/MANUAL VOLUME DLY ON/OFFOFF
BLACK 2x12 BLACK 2x12 CLASSIC FLANGER MULTI HEAD SPRING 2U-VIBE
UK 68P UK H30 4x12 P/SPEED VOLUME MOD ON/OFFOFF TWEED 1x12 TWEED 1x8 PITCH SHIFTER ECHO PLUS PLATE 1COMP TWEED 4x10 TWEED 1x8 M/PITCH VOLUME REV ON/OFFOFF
AC15TB VOX AC15 MOD DELAY ECHO PLUS SPRING 2COMP
AC30TB VOX AC30 D/TIME VOLUME DLY TAPOFF
UK BLUES UK H30 4x12 STEREO CHORUS ECHO PLUS PLATE 2TUBE OD
UK 68P UK H30 4x12 D/INPUT VOLUME DLY TAPOFF TWEED 1x12 TWEED 1x12 CLASSIC CHORUS HOLD DELAY SPRING 1COMP
UK '80S VOX AC15 D/INPUT VOLUME HOLD DLYOFF TWEED 4x10 TWEED 4x10 STEREO CHORUS ECHO PLUS ROOM2COMP
BLACK 2x12 BLACK 2x10 R/MIX VOLUME PDL ON/OFFOFF
TWEED 1x12 TWEED 4x10 FILTRON REVERSE DELAY SPRING 2VOX WAH
AC15 VOX AC15 P/MANUAL VOLUME REV ON/OFFOFF UK '80S UK H30 4x12 DUO PHASE REVERSE DELAY ROOM 2OCTAFUZZ UK '80S UK H30 4x12 D/INPUT VOLUME PDL ON/OFFOFF
AC15 TWEED 1x8 CLASSIC FLANGER REVERSE DELAY SPRING 1OCTAFUZZ
UK 68P UK H30 4x12 D/INPUT VOLUME DLY ON/OFFOFF
BLACK 2x12 BLACK 2x12 TEXTREM RHYTHM DELAY SPRING 2COMP
AC30TB VOX AC30 M/SPEED VOLUME MOD ON/OFFOFF
UK BLUES VOX AD412 STEREO CHORUS ANALOG DELAY SPRING 1BOUTIQUE UK BLUES VOX AD412 R/TIME VOLUME REV ON/OFFOFF
RECTO UK T75 4x12 DUO PHASE ECHO PLUS SPRING 1COMP RECTO US V30 4x12 M/DEPTH VOLUME MOD TAPOFF UK 68P UK H30 4x12 TALK MOD SWEEP DELAY PLATE 2OCTAVE
UK MODERN UK T75 4x12 M/MANUAL VOLUME PDL ON/OFFOFF
AC15 TWEED 1x8 BI CHORUS ECHO PLUS CHAMBER 2ACOUSTIC
BOUTIQUE CL VOX AD412 P/BODY VOLUME REV ON/OFFOFF
AC15TB VOX AC15 MOD DELAY CROSS DELAY HALL 2TREBLE BOOST AC30TB VOX AC30 R/TIME VOLUME DLY ON/OFFOFF UK 68P UK H30 4x12 PITCH SHIFTER ECHO PLUS PLATE 2TREBLE BOOST UK 68P UK H30 4x12 M/PITCH VOLUME PDL ON/OFFOFF
US HIGAIN UK T75 4x12 CLASSIC FLANGER ECHO PLUS ROOM 2TUBE OD
UK MODERN UK H30 4x12 M/RESO VOLUME FLN TRIGOFF
UK 68P UK H30 4x12 ROTARY 2 TAP DELAY SPRING 2FAT DIST UK 68P UK H30 4x12 M/SPEED1 VOLUME ROT SPDOFF UK '80S UK T75 4x12 TALK MOD ECHO PLUS ROOM 2ACOUSTIC UK 68P UK H30 4x12 M/MANUAL VOLUME PDL ON/OFFOFF
AC15 TWEED 1x8 ROTARY MOD DELAY SPRING 2B/O PHAS UK 68P UK H30 4x12 M/SPEED1 VOLUME MOD ON/OFFOFF
BOUTIQUE OD VOX AD412 FILTRON STEREO DELAY PLATE 1OCTAVE
US HIGAIN US V30 4x12 M/DEPTH VOLUME PDL ON/OFFOFF
BOUTIQUE CL VOX AD412 BI CHORUS STEREO DELAY SPRING 2COMP
BLACK 2x12 BLACK 2x12 M/MIX VOLUME PDL ON/OFFOFF
UK 68P UK H30 4x12 CLASSIC CHORUS ECHO PLUS SPRING 1COMP UK '80S UK T75 4x12 D/TIME VOLUME DLY TAPOFF
BLACK 2x12 BLACK 2x12 STEREO CHORUS ANALOG DELAY SPRING 1COMP
BOUTIQUE OD UK H30 4x12 M/MIX VOLUME DLY TAPOFF
UK MODERN UK T75 4x12 STEREO CHORUS ANALOG DELAY ROOM 2AUTO WAH UK MODERN US V30 4x12 D/MIX VOLUME DLY TAPOFF
BOUTIQUE CL VOX AD412 MOD DELAY ECHO PLUS CHAMBER 1COMP
TWEED 4x10 BLACK 2x10 M/MIX VOLUME DLY TAPOFF TWEED 1x12 TWEED 1x12 ROTARY STEREO DELAY SPRING 1SUPER OD
BLACK 2x12 BLACK 2x10 M/SPEED1 VOLUME ROT SPDOFF
US HIGAIN VOX AD412 MOD DELAY STEREO DELAY PLATE 2TREBLE BOOST
RECTO UK H30 4x12 M/MIX VOLUME DLY ON/OFFOFF
BOUTIQUE CL VOX AC30 BI CHORUS ECHO PLUS HALL 1TREBLE BOOST
AC15 VOX AC15 R/INPUT VOLUME MOD ON/OFFOFF
Canale selezionato per default Effetto "On"
82
Page 93
Set Up Personali
83
Page 94
PANNELLO SUPERIORE:
6
1
6.1
1.2
1.4
1.5 1.6 1.7 1.8 1.9
1.3
5.2
5
2.1
2.2
5.1
4
4.1
4.2
2
9
8.1
8.2
8.2
6.3
6.2
PANNELLO POSTERIORE:
10.1
10 11 12
10.2
11.1 11.2 11.4 11.3 11.5
7
12.212.1
8
3
3.2
3.8
3.9
3.1 3.3 3.5 3.4
3.6
3.10
3.7
Page 95
2003 VOX AM
Date : 2003. 9.1
ToneLabSE
Memorizzato
[VOX Valvetronix]
Parameter Control
Program Data Dump
Note
*P: Transmesso se GLOBAL “PCHG OUT” è On.
*C: Trasmesso/ricevuto in base all'impostazione di ciascun controller se GLOBAL “CCHG I/O” è On.
*E:
Tr asmesso se GLOBAL “SYEX OUT” è On. (Risposte ai messaggi di Request sempre trasmessi a prescindere dall'impostaz. di “SYEX OUT”)
*1: Oltre ai messaggi specifici per il presente dispositivo , l'unità supporta anche Device Inquiry
Effect Control
0–95
Tabella d'Implementazione MIDI
Basic
Channel
Default
Changed
Aftertouch
Pitch Bend
Polyphonic (Key)
Monophonic (Channel)
Program
Change
Variable Range
System
Real Time
Clock
Command
System Exclusive
System
Common
Song Position
Song Select
Tune
Modo 1: OMNI ON, POLY Modo 2: OMNI ON, MONO : Si
Modo 3: OMNI OFF, POLY Modo 4: OMNI OFF, MONO : No
Aux
Messages
Local On/Off
All Notes Off
Active Sense
Reset
Velocity
Note On
Note Off
Note
Number:
True Voice
Mode
Memorized
Messages
Altered
Control
Change
Funzio e
n Trasmesso Riconosciuto Note
Consultate il distributore locale Korg per ulteriori informazioni sull'implementazione MIDI.
Page 96
E1
2003 VOX AMPLIFICATION LTD.
Stampato in Italia
Manuale Utente
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