Tuttigli articoli prodotti da FLIR Systems sono garantiti contro difetti nei materiali e di mano d'opera per un periodo di un (1) anno dalla data di spedizione
dell'acquisto originale. Tale garanzia è valida solo nel caso in cui il prodotto
sia stato conservato, utilizzato ed oggetto di manutenzione in accordo con le
istruzioni fornite da FLIR Systems.
Le termocamere ad infrarossi senza raffreddamento prodotte da FLIR Systems sono garantite contro difetti nei materiali e di mano d'opera per un periodo di due (2) anni dalla data di consegna delprodotto originale. Tale
garanzia è valida solo nel caso in cui il prodotto sia stato conservato, utilizzato ed oggetto di manutenzione in accordo con le istruzioni fornite da FLIR Systems e che sia stato registrato entro 60 giorni dalla data di acquisto
originale.
I rilevatori per le termocamere ad infrarossi senza raffreddamento prodotti da
FLIR Systems sono coperti da garanzia per un periodo di dieci (10) anni dalla
data di consegna del prodotto originale; la finalità di talegaranzia è quella di
tutelare l'acquirente nel caso in cui i materiali e la lavorazione del prodotto acquistato risultino difettosi, purché si dimostri che il prodotto sia stato correttamente conservato ed utilizzato, che siano state effettuate le opportune
procedure di manutenzione in conformità alle istruzioni fornite da FLIR Systems e che sia stato registrato entro 60 giorni dalla data di acquisto
originale.
Gli articoli non prodotti da FLIR Systems ma inclusi neisistemi spediti da
FLIR Systems all'acquirente originale, mantengono esclusivamente l'eventuale garanzia del fornitore. FLIR Systems non si assume alcuna responsabilità in relazione a detti prodotti.
Poiché la garanzia vale esclusivamente per l'acquirente originale, non è in alcun modo possibile trasferirla. Inoltre, tale garanzia non è valida in caso di
danni causati da uso improprio, incuria, incidente o condizioni anomale di
funzionamento. Le parti di ricambio sono escluse dalla garanzia.
Nell'eventualità in cui si riscontrino difetti in uno dei prodotti copertidalla presente garanzia, sospendere l'utilizzo del prodotto in modo da impedire che si
verifichino ulteriori danni. L'acquirente è tenuto a comunicare prontamente a
FLIR Systems la presenza di eventuali difetti o malfunzionamenti; in caso
contrario, la presente garanzia non verrà applicata.
FLIR Systems ha la facoltà di decidere, a sua esclusiva discrezione, se riparare o sostituire gratuitamente un prodotto nell'eventualità in cui, dopo aver
effettuato i debiti accertamenti, il prodotto risulti realmente difettoso nei materiali o nella lavorazione e purché esso venga restituito a FLIR Systems entro
il suddetto periodo di un anno.
Gli obblighi e le responsabilità di FLIR Systems in relazione a eventuali difetti
sono da intendersi limitati alle clausole sopra enunciate.
Pertanto, nessun'altra garanzia è da considerarsi espressao implicita. FLIR
Systems disconosce specificamente qualunque garanzia implicita di commerciabilità ed idoneità del prodotto per usi particolari.
FLIR Systems non è da ritenersi in alcun modo responsabile di eventuali danni diretti, indiretti, particolari, accidentali o conseguenti, siano essi basati su
contratto, illecito civile o altri fondamenti giuridici.
Questa garanzia è disciplinata dalla legge svedese.
Le eventuali vertenze, controversie o rivendicazioni originate dao collegate a
questa garanzia, verranno risolte in modo definitivo tramite arbitrato in conformità con le Regole dell'Arbitration Institute della Camera di Commercio di
Stoccolma. La sede dell'arbitrato sarà Stoccolma e la lingua da utilizzare nel
procedimento arbitrale sarà l'inglese.
1.2 Statistiche di utilizzo
FLIR Systems si riserva il diritto di raccogliere statistiche di utilizzo anonime
per consentire il mantenimento ed il miglioramento della qualità dei suoi software e servizi.
1.3 Modifiche al registro
La voce del registro HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet
\Control\Lsa\LmCompatibilityLevel verrà modificata automaticamente al livello 2 qualora il servizio FLIR Camera Monitor rilevi una termocamera FLIR collegata al computer con un cavo USB. La modifica verrà eseguita solo se la
termocamera implementa un servizio direte remoto che supporta gli accessi
di rete.
1.4 Regolamenti governativi degli Stati Uniti
Questo prodotto potrebbe essere soggetto ai regolamenti sulle esportazioni
degli Stati Uniti. Inviare eventuali richieste a exportquestions@flir.com.
La presente documentazione non può essere, né in toto né in parte, copiata,
fotocopiata, riprodotta, tradotta o trasmessa in forma leggibile su qualsiasi
supporto o dispositivo elettronico senza previo consenso scritto da parte di
FLIR Systems.
I nomi e i marchi visibili sui prodotti qui menzionatisono marchi registrati o
marchi di proprietà di FLIR Systems e/o relative filiali. Tutti gli altri marchi, nomi commerciali o di società citati nel presente documento sono usati unicamente a scopo di identificazione ed appartengono ai rispettivi proprietari.
1.6 Certificazione di qualità
Il Sistema per la gestione della qualità in base al quale vengono sviluppati e
realizzati questi prodotti ha ottenuto la certificazione ISO 9001.
FLIR Systems è impegnata a perseguire una politica di continuo sviluppo,
pertanto l'azienda si riserva il diritto di apportare modifiche e migliorie a tutti i
prodotti, senza previa notifica.
• Youhave acquired adevice (“INFRARED CAMERA”) that includes software licensed by FLIR Systems AB from Microsoft Licensing, GP or its
affiliates (“MS”). Those installed software products of MS origin, as well
as associated media, printed materials, and “online” or electronic documentation (“SOFTWARE”) are protected by international intellectual
property laws and treaties. The SOFTWARE is licensed, not sold. All
rights reserved.
• IF YOU DO NOT AGREE TO THIS END USER LICENSE AGREEMENT
(“EULA”), DO NOT USE THE DEVICE OR COPY THE SOFTWARE. INSTEAD, PROMPTLY CONTACT FLIR Systems AB FOR INSTRUCTIONS ON RETURN OF THE UNUSED DEVICE(S) FOR A REFUND.
ANY USE OF THE SOFTWARE, INCLUDING BUT NOT LIMITED TO
USE ON THE DEVICE, WILL CONSTITUTE YOUR AGREEMENT TO
THIS EULA (OR RATIFICATION OFANY PREVIOUS CONSENT).
• GRANT OF SOFTWARE LICENSE. This EULA grants you the following
license:
◦ Youmay use the SOFTWARE only on the DEVICE.
◦ NOT FAULT TOLERANT. THE SOFTWARE IS NOT FAULT TOLE-
RANT.FLIR SystemsAB HAS INDEPENDENTLYDETERMINED
HOW TO USE THE SOFTWARE IN THE DEVICE, AND MS HAS
RELIED UPON FLIR Systems AB TO CONDUCT SUFFICIENT
TESTING TO DETERMINE THAT THE SOFTWARE IS SUITABLE
FOR SUCH USE.
◦ NO WARRANTIES FOR THE SOFTWARE. THE SOFTWARE is
provided “AS IS” and with all faults. THE ENTIRE RISK AS TO SATISFACTORY QUALITY, PERFORMANCE, ACCURACY,AND EFFORT (INCLUDING LACK OF NEGLIGENCE) IS WITH YOU.
ALSO, THERE IS NO WARRANTY AGAINST INTERFERENCE
WITH YOUR ENJOYMENT OF THE SOFTWARE OR AGAINST
INFRINGEMENT.IF YOU HAVE RECEIVED ANY WARRANTIES
REGARDING THE DEVICE OR THE SOFTWARE, THOSE WARRANTIES DO NOT ORIGINATE FROM, AND ARE NOT BINDING
ON, MS.
◦ No Liability for Certain Damages. EXCEPTAS PROHIBITED BY
LAW,MS SHALL HAVE NO LIABILITY FOR ANY INDIRECT,
SPECIAL, CONSEQUENTIAL OR INCIDENTAL DAMAGES ARISING FROM OR IN CONNECTION WITH THE USE OR PERFORMANCE OF THE SOFTWARE. THIS LIMITATION SHALL
APPLYEVEN IF ANY REMEDY FAILSOF ITSESSENTIAL PURPOSE. IN NO EVENT SHALL MS BE LIABLE FOR ANY
AMOUNT IN EXCESS OF U.S. TWO HUNDRED FIFTY DOLLARS (U.S.$250.00).
◦ Limitations on Reverse Engineering, Decompilation, and Di-
sassembly. You may not reverse engineer, decompile, or disas-
semble the SOFTWARE, except and only to the extent that such
activity is expressly permitted by applicable lawnotwithstanding
this limitation.
◦ SOFTWARE TRANSFER ALLOWED BUT WITH RESTRIC-
TIONS. Youmay permanently transfer rights under this EULA only
as part of a permanent sale or transfer of the Device, and only if
the recipient agrees to this EULA. If the SOFTWARE is an upgrade, any transfer must also include all prior versions of the
SOFTWARE.
◦ EXPORT RESTRICTIONS. Youacknowledge that SOFTWARE is
subject to U.S. export jurisdiction. You agree to comply with all applicable international and national laws that apply to the SOFTWARE, including the U.S. Export Administration Regulations, as
well as end-user, end-use and destination restrictions issued by U.
S. and other governments. For additional information see http://
www.microsoft.com/exporting/.
PURPOSE. See the GNU Lesser General Public License, http://www.gnu.org/licenses/lgpl-2.1.html. The source code forthe libraries Qt4 Core and
Qt4 GUI may be requested fromFLIR Systems AB.
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Informazioni sulla sicurezza
AVVERTENZA
Applicabilità: dispositivi digitali di Classe B
Questa apparecchiatura è stata testata ed è risultata conforme ai limiti stabiliti per i dispositivi digitali di
Classe B ai sensi della Parte 15 delle Normative FCC. Tali limiti intendono fornire una protezione ragionevole da interferenze dannose in un'installazione residenziale. Questa apparecchiatura genera, utilizza e può irradiare energia in radiofrequenza e, se non viene installata ed utilizzata in conformità al
manuale di istruzioni, può causare interferenze dannose alle comunicazioni radio. Tuttavia non esiste
alcuna garanzia che tali interferenze non possano verificarsi in una particolare installazione. Se l'apparecchiatura dovesse causare interferenze dannose per la ricezione radio o televisiva, determinabili spegnendo e riaccendendo il dispositivo, l'utente è invitato a correggere il problema adottando una o più
delle seguenti misure:
• Riorientare o riposizionare l'antenna ricevente.
• Aumentare la distanza tra l'apparecchiatura ed il ricevitore.
• Collegare l'apparecchiatura ad una presa su un circuito diverso da quello al quale è collegato il
ricevitore.
• Richiedere assistenza al rivenditore o ad un tecnico specializzato in apparecchiature radiotelevisive.
AVVERTENZA
Applicabilità: dispositivi digitali soggetti all'articolo 15.19 ed allo standard RSS-210.
NOTA: questo dispositivo è conforme alla Parte 15 delle Normative FCC ed allo standard Industry Ca-
nada RSS-210. Il funzionamento è soggetto alle seguenti due condizioni:
1. l'apparecchio non deve provocare interferenze dannose
2. e deve accettare eventuali interferenze, comprese quelle che possono provocare un funzionamen-
to indesiderato.
AVVERTENZA
Applicabilità: dispositivi digitali soggetti all'articolo 15.21.
NOTA: qualsiasi cambiamento o modifica al presente prodotto non espressamente approvata da FLIR
Systems può annullare l'autorizzazione FCC all'utilizzo dello stesso.
AVVERTENZA
Applicabilità: dispositivi digitali soggetti allo standard OET Bulletin 65 2.1091/2.1093.
Informazioni sull'esposizione alle radiazioni di radiofrequenza: la potenza di uscita irradiata dal di-
spositivo è al di sotto dei limiti di esposizione alla radiofrequenza stabiliti dalla FCC/IC. Ciononostante,
il dispositivo deve essere utilizzato in modo da ridurre al minimo la possibilità di contatto durante il normale funzionamento.
AVVERTENZA
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non disassemblare né apportare modifiche alla batteria. Quest'ultima è provvista di dispositivi di sicurezza e protezione che, se danneggiati, possono provocarne il surriscaldamento oppure causare un'esplosione o un incendio.
AVVERTENZA
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non sfregare gli occhi, qualora venissero a contatto con il liquido eventualmente fuoriuscito dalla batteria. Sciacquare abbondantemente con acqua e consultare immediatamente un medico, altrimenti si
corre il rischio di gravi lesioni agli occhi.
AVVERTENZA
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non continuare a tentare di caricare la batteria nel caso in cui la ricarica non venga completata nei tempi previsti. Se si insiste nell'operazione, la batteria può surriscaldarsi, con il rischio di un'esplosione o di
un incendio, causando lesioni alle persone.
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Informazioni sulla sicurezza
AVVERTENZA
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Per scaricare la batteria, utilizzare esclusivamente il dispositivo appropriato; in caso contrario, si rischia
di compromettere le prestazioni o la durata della batteria. Se non si utilizza il dispositivo appropriato, la
batteria può ricevere un flusso di corrente inadeguato che può provocarne il surriscaldamento o provocare un'esplosione e lesioni alle persone.
AVVERTENZA
Prima di utilizzare un liquido, leggere attentamente tutte le relative schede con i dati di sicurezza del
materiale (MSDS, Material Safety Data Sheets) e le etichette con le avvertenze applicate sui contenitori.
I liquidi possono essere pericolosi e provocare lesioni gravi alle persone.
ATTENZIONE
Non puntare la termocamera, con o senza copriobiettivo, verso fonti ad intensa emissione di energia,
ad esempio apparecchiature che emettono radiazioni laser o il sole. Ciò potrebbe compromettere la
precisione del rilevamento dei dati da parte della termocamera e danneggiare il sensore.
ATTENZIONE
Non utilizzare la termocamera a una temperatura superiore a +50 °C , salvo diversamente indicato nella
documentazione utente o nei dati tecnici. Le temperature elevate possono danneggiarla.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non collegare le batterie direttamente alla presa per l'accendisigari dell'automobile, a meno che non si
adotti l'apposito adattatore fornito da FLIR Systems. La batteria potrebbe danneggiarsi.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non collegare tra loro i terminali positivo e negativo della batteria utilizzando un oggetto metallico (ad
esempio un filo elettrico) poiché la batteria potrebbe danneggiarsi.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non versare acqua dolce o salata sulla batteria ed evitare che la batteria si bagni, altrimenti potrebbe
danneggiarsi.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non praticare fori nella batteria utilizzando oggetti perché potrebbe danneggiarsi.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non colpire la batteria con un martello perché potrebbe danneggiarsi.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non calpestare o colpire la batteria perché potrebbe danneggiarsi.
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Informazioni sulla sicurezza
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non avvicinare la batteria al fuoco né esporla alla luce solare diretta. Quando la batteria si surriscalda,
il dispositivo di sicurezza incorporato si attiva e può interrompere il processo di ricarica. In caso di surriscaldamento, il dispositivo di sicurezza può danneggiarsi, pertanto la batteria rischia di surriscaldarsi ulteriormente, danneggiarsi o incendiarsi.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non incendiare la batteria o aumentarne la temperatura esponendola a fonti di calore. La batteria può
danneggiarsi e provocare lesioni alle persone.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non avvicinare la batteria al fuoco, stufe o altre fonti di calore.La batteria potrebbe danneggiarsi e provocare lesioni alle persone.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non effettuare saldature direttamente sulla batteria perché potrebbe danneggiarsi.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non utilizzare la batteria se, durante il funzionamento, la ricarica o la conservazione, si percepisce un
odore insolito, la batteria è calda, cambia colore o forma oppure è in una condizione inconsueta. Se si
riscontrano uno o più problemi di questo tipo, contattare l'ufficio vendita locale. La batteria potrebbe
danneggiarsi e provocare lesioni alle persone.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Quando si ricarica la batteria, utilizzare esclusivamente il caricabatteria specificato. In caso contrario, la
batteria potrebbe danneggiarsi.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Utilizzare esclusivamente il caricabatteria specificato per la termocamera. In caso contrario, la batteria
e la termocamera potrebbero subire dei danni.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Per caricare la batteria, l'intervallo di temperatura previsto è compreso tra ±0 e +45°C. Se la batteria
viene caricata a temperature non comprese in questo intervallo, può surriscaldarsi o danneggiarsi oppure possono risultarne pregiudicate le prestazioni o la durata.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Per scaricare la batteria, l'intervallo di temperatura previsto è compreso tra −15 e +50 °C, salvo diversamente indicato nella documentazione utente o nei dati tecnici. Se si utilizza la batteria a temperature
non comprese in questo intervallo, possono risultarne compromesse le prestazioni o la durata.
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Informazioni sulla sicurezza
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Se la batteria è usurata, prima di procedere allo smaltimento, isolare i terminali con nastro adesivo o
materiale equivalente. In caso contrario, la batteria potrebbe danneggiarsi e provocare lesioni alle
persone.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Prima di installare la batteria, rimuovere eventuale acqua o umidità. In caso contrario, la batteria potrebbe danneggiarsi.
ATTENZIONE
Non utilizzare solventi o liquidi simili sulla termocamera, sui cavi o altri elementi. La batteria potrebbe
danneggiarsi e provocare lesioni alle persone.
ATTENZIONE
Quando si pulisce l'obiettivo ad infrarossi, procedere con cautela. L'obiettivo è dotato di un rivestimento
antiriflesso che si danneggia facilmente, causando il danneggiamento dell'obiettivo.
ATTENZIONE
Durante la pulizia dell'obiettivo ad infrarossi, non esercitare una forza eccessiva perché potrebbe danneggiare il rivestimento antiriflesso.
Nota La classe di protezione è valida solo quando tutte le aperture della termocamera
sono sigillate dagli appositi coperchi, sportellini e cappucci. Ciò vale per i vani della memoria, delle batterie e dei connettori.
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Nota per l'utente
3.1Forum degli utenti
Nei forum degli utenti è possibile scambiare idee, problemi e soluzioni termografiche con
altri operatori di tutto il mondo. Per accedere ai forum, visitare il sito:
http://forum.infraredtraining.com/
3.2Calibrazione
Si consiglia di inviare la termocamera per la calibrazione una volta all'anno. Rivolgersi all'ufficio commerciale locale per l'indirizzo a cui inviare la termocamera.
3.3Accuratezza
Per ottenere risultati precisi si consiglia di attendere 5 minuti dopo l'avvio della termocamera prima di misurare la temperatura.
3.4Smaltimento di materiale elettronico
Come per la maggior parte dei prodotti elettronici, è necessario predisporre lo smaltimento di questa apparecchiatura in conformità alle norme esistenti in materia di tutela
ambientale e gestione dei rifiuti elettronici.
Per ulteriori informazioni, contattare il rappresentante FLIR Systems.
3.5Formazione
Per informazioni sui corsi disponibili relativi alla termografia, visitare il sito:
• http://www.infraredtraining.com
• http://www.irtraining.com
• http://www.irtraining.eu
3.6Aggiornamenti della documentazione
I manuali FLIR vengono aggiornati più volte all'anno. Inoltre pubblichiamo regolarmente
notifiche relative alle modifiche di prodotto.
Per accedere ai manuali, alle loro traduzioni ed alle notifiche più recenti, andare alla
scheda Download all'indirizzo:
http://support.flir.com
La registrazione online richiede solo pochi minuti. Nell'area Download sono inoltre dispo-
nibili le versioni più recenti dei manuali di tutti i prodotti FLIR attuali, storici ed obsoleti.
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Nota per l'utente3
3.7Nota importante sul manuale
FLIR Systems pubblica manuali generici relativi a diverse termocamere all'interno di una
linea di modelli.
Nel presente manuale potrebbero pertanto essere presenti descrizioni e spiegazioni non
applicabili ad una termocamera particolare.
3.8Nota relativa alle versioni ufficiali
La versione ufficiale della presente pubblicazione è in inglese. Nel caso in cui siano presenti divergenze dovute ad errori di traduzione, il testo in inglese ha la precedenza.
Tutte le modifiche più recenti vengono implementate prima in inglese.
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4
Assistenza ai clienti
4.1Info generali
Per ottenere l'assistenza clienti, visitare il sito:
http://support.flir.com
4.2Invio di una domanda
Per sottoporre una domanda al team dell'assistenza clienti è necessario essere un utente registrato. La registrazione online richiede solo pochi minuti e non è obbligatoria invece per cercare domande e risposte esistenti nella knowledge base.
Quando si desidera sottoporre una domanda, tenere a portata di mano le seguenti
informazioni:
• Modello di termocamera
• Numero di serie della termocamera
• Il protocollo di comunicazione o tipo di collegamento fra la termocamera ed il dispositivo (ad esempio lettore scheda SD, HDMI, Ethernet, USB o FireWire)
• Tipo di dispositivo (PC/Mac/iPhone/iPad/dispositivo Android, ecc.)
• Versione di tutti i programmi di FLIR Systems
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Assistenza ai clienti4
• Nome completo, numero di pubblicazione e versione del manuale
4.3Download
Dal sito dell'assistenza clienti è inoltre possibile scaricare quanto segue, quando applicabile per il prodotto:
• Aggiornamenti del firmware per la termocamera.
• Aggiornamenti del programma per il software del PC/Mac.
• Freeware e versioni di valutazione di software per PC/Mac
• Documentazione utente per prodotti correnti, obsoleti e storici.
• Disegni meccanici (in formato *.dxf e *.pdf).
• Modelli di dati Cad (in formato *.stp).
• Esempi di applicazioni.
• Schede tecniche.
• Cataloghi di prodotti.
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Guida introduttiva
5.1Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Caricare la batteria per circa un'ora e mezza, utilizzando l'alimentazione FLIR.
2. Premere il pulsante di accensione/spegnimento
termocamera.
3. Puntare la termocamera verso il soggetto desiderato.
4. Premere il pulsante Salva per salvare l'immagine.
(Passaggi opzionali)
5. Download di FLIR Tools da http://support.flir.com/tools.
6. Installare FLIR Tools nel computer in uso.
7. Avviare FLIR Tools.
8. Collegare la termocamera ad un computer mediante il cavo USB.
9. Importare le immagini in FLIR Tools.
10. Creare un report in formato PDF in FLIR Tools.
per accendere la
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Descrizione
6.1Vista anteriore
1. Lampada termocamera.
2. Obiettivo termocamera digitale.
3. Obiettivo ad infrarossi.
4. Punto di aggancio.
6.2Vista posteriore
1. Pulsante di accensione/spegnimento.
2. Pulsante Salva.
3. Schermo termocamera.
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Descrizione6
6.3Connettore
Lo scopo di questo connettore USB Micro-B è il seguente:
• Caricamento della batteria mediante l'alimentazione FLIR.
• Spostamento delle immagini dalla termocamera a un computer per ulteriori analisi in
FLIR Tools.
Nota Installare FLIR Tools sul computer prima di spostare le immagini.
6.4Elementi del display
1. Barra degli strumenti del menu principale.
2. Barra degli strumenti del sottomenu.
3. Tabella dei risultati.
4. Icone di stato.
5. Scala temperatura.
6. Puntatore.
6.5Orientamento automatico
La termocamera è dotata di una funzionalità di orientamento automatico, pertanto le informazioni di misurazione sul display vengono regolate automaticamente in base alla posizione verticale o orizzontale della termocamera.
Nota La funzione di orientamento automatico deve essere attivata tramite un'impostazione. Selezionare Impostazioni > Impostazioni dispositivo > Orientamento automatico >
Attivo.
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Descrizione6
6.6Spostamento nel sistema di menu
La termocamera è dotata di touchscreen. È possibile utilizzare il dito indice o una penna
stilo creata appositamente per l'utilizzo del touch capacitivo per navigare nel sistema di
menu.
Toccare lo schermo della termocamera per visualizzare il sistema di menu.
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Funzionamento
7.1Ricarica della batteria
AVVERTENZA
Assicurarsi di installare la presa il più vicino possibile alle apparecchiature e in un punto a cui si acceda
agevolmente.
Attenersi alla procedura seguente:
1. Collegare l'alimentazione FLIR a una presa a muro.
2. Collegare l'alimentazione al connettore USB della termocamera.
7.2Accensione e spegnimento della
termocamera
• Premere il pulsante di accensione/spegnimentoper accendere la
termocamera.
• Per impostare la modalità standby della termocamera, tenere premuto il pulsante di
accensione/spegnimento
gne. La termocamera si spegne automaticamente dopo 2 ore.
• Tenere premuto il pulsante di accensione/spegnimento
per spegnere la termocamera.
(non oltre 5 secondi) finché lo schermo non si spe-
per più di 5 secondi
7.3Salvataggio di un'immagine
7.3.1 Info generali
È possibile salvare le immagini nella memoria interna della termocamera.
La termocamera salva contemporaneamente sia un'immagine termica sia un'immagine
visiva.
7.3.2 Capacità di memorizzazione delle immagini
Nella memoria interna della termocamera è possibile salvare circa 500 immagini.
7.3.3 Convenzione di denominazione
La convenzione di denominazione delle immagini è FLIRxxxx.jpg, dove xxxx è un contatore univoco.
7.3.4 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Per salvare un'immagine, premere il pulsante Salva.
7.4Richiamo di un'immagine
7.4.1 Info generali
Quando si salva un'immagine, quest'ultima viene memorizzata nella memoria interna
della termocamera. Per visualizzare di nuovo l'immagine, è possibile richiamarla dalla
memoria interna della termocamera.
7.4.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
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Funzionamento
1. Toccare lo schermo della termocamera. Viene visualizzata la barra degli strumenti
del menu principale.
2. Selezionare Immagini
3. Per visualizzare l'immagine precedente o successiva, effettuare una delle seguenti
operazioni:
• Scorrere a destra o a sinistra.
• Toccare la freccia sinistra
4. Per passare da un'immagine termica ad un'immagine visiva, scorrere verso l'alto o il
basso.
5. Toccare lo schermo della termocamera. Viene visualizzata una barra degli strumenti.
• Selezionare Schermo intero
passare da una vista all'altra.
• Selezionare Anteprime
passare da un'anteprima all'altra, scorrere verso l'alto/il basso. Per visualizzare
un'immagine, toccare la relativa anteprima.
• Per eliminare un'immagine, selezionare Elimina
• Per visualizzare le informazioni relative all'immagine, selezionare Informazioni
• Per tornare alla modalità live, selezionare Termocamera
. Viene visualizzata un'immagine nell'archivio immagini.
o la freccia destra.
o Chiudi visualizzazione schermo interoper
per visualizzare la panoramica delle anteprime. Per
.
.
7.5Eliminazione di un'immagine
.
7.5.1 Info generali
È possibile eliminare un'immagine dalla memoria interna della termocamera.
7.5.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Toccare lo schermo della termocamera. Viene visualizzata la barra degli strumenti
del menu principale.
2. Selezionare Immagini
3. Per visualizzare l'immagine precedente o successiva, effettuare una delle seguenti
operazioni:
• Scorrere a destra o a sinistra.
• Toccare la freccia sinistra
4. Quando viene visualizzata l'immagine da eliminare, toccare lo schermo della termocamera. Viene visualizzata una barra degli strumenti.
5. Sulla barra degli strumenti, selezionare Elimina
di dialogo.
6. All'interno della finestra di dialogo, selezionare Elimina.
7. Per tornare alla modalità live, toccare lo schermo della termocamera, quindi scegliere
Termocamera
.
. Viene visualizzata un'immagine nell'archivio immagini.
o la freccia destra.
. Viene visualizzata una finestra
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Funzionamento
7.6Eliminazione di tutte le immagini
7.6.1 Info generali
È possibile eliminare tutte le immagini dalla memoria interna della termocamera.
7.6.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Toccare lo schermo della termocamera. Viene visualizzata la barra degli strumenti
del menu principale.
2. Selezionare Impostazioni
3. Nella finestra di dialogo, selezionare Impostazioni dispositivo. Viene visualizzata una
finestra di dialogo.
4. Nella finestra di dialogo, selezionare Opzioni di ripristino. Viene visualizzata una finestra di dialogo.
5. Nella finestra di dialogo, selezionare Elimina tutte le immagini salvate. Viene visualizzata una finestra di dialogo.
6. All'interno della finestra di dialogo, selezionare Elimina.
7. Per tornare alla modalità live, toccare più volte la freccia in alto a sinistra
che possibile premere il pulsante Salva una volta.
. Viene visualizzata una finestra di dialogo.
. È an-
7.7Misurazione della temperatura con un
puntatore
7.7.1 Info generali
È possibile misurare la temperatura utilizzando un puntatore. In tal modo sullo schermo
verrà visualizzato il valore relativo alla posizione del puntatore.
7.7.1.1 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Toccare lo schermo della termocamera. Viene visualizzata la barra degli strumenti
del menu principale.
2. Selezionare Misurazione
sottomenu.
3. Sulla barra degli strumenti del sottomenu, selezionare Punto centrale
La temperatura sulla posizione del puntatore verrà visualizzata nell'angolo in alto a si-
nistra dello schermo.
. Viene visualizzata una barra degli strumenti del
.
7.8Per nascondere gli strumenti di
misurazione
7.8.1 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Toccare lo schermo della termocamera. Viene visualizzata la barra degli strumenti
del menu principale.
2. Selezionare Misurazione
sottomenu.
3. Sulla barra degli strumenti del sottomenu, selezionare Nessuna misurazione
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. Viene visualizzata una barra degli strumenti del
.
17
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7
Funzionamento
7.9Cambio della tavolozza dei colori
7.9.1 Info generali
È possibile modificare la tavolozza dei colori utilizzata dalla termocamera per visualizzare le differenti temperature. Con una tavolozza diversa è possibile semplificare l'analisi di
un'immagine.
7.9.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Toccare lo schermo della termocamera. Viene visualizzata la barra degli strumenti
del menu principale.
2. Selezionare Colore
3. Sulla barra degli strumenti del sottomenu, selezionare il tipo di tavolozza dei colori:
• Ferro.
• Arcobaleno.
• Arcobaleno: contrasto elevato.
• Grigio.
. Viene visualizzata una barra degli strumenti del sottomenu.
7.10Modifica della modalità immagine
7.10.1 Info generali
La termocamera acquisisce contemporaneamente l'immagine termica e quella visiva. In
base alla scelta della modalità immagine, l'utente decide il tipo di immagine da visualizzare sullo schermo.
La termocamera supporta le seguenti modalità immagine:
• MSX (Multi Spectral Dynamic Imaging): sulla termocamera vengono visualizzate im-
magini termiche in cui i contorni degli oggetti sono ottimizzati con dettagli dell'immagine visiva.
• Immagine termica: sulla termocamera viene visualizzata un'immagine completamente
termica.
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7
Funzionamento
• Videocamera digitale: sulla termocamera viene visualizzata solo l'immagine visiva ac-
quisita dalla videocamera digitale.
Per visualizzare un'immagine di fusione di buona qualità (modalità MSX), la termocamera deve effettuare delle regolazioni per compensare la lieve differenza di posizione tra l'obiettivo della videocamera digitale e l'obiettivo ad infrarossi. Per regolare l'immagine in
maniera precisa, la termocamera richiede una distanza di allineamento (cioè la distanza
dall'oggetto).
7.10.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Toccare lo schermo della termocamera. Viene visualizzata la barra degli strumenti
del menu principale.
2. Selezionare Modalità immagine
sottomenu.
3. Sulla barra degli strumenti del sottomenu, selezionare una delle seguenti opzioni:
• MSX
• Immagine termica
• Videocamera digitale
4. Se si sceglie la modalità MSX, impostare anche la distanza dall'oggetto in uno dei seguenti modi:
• Sulla barra degli strumenti del sottomenu, selezionare Distanza di allineamento
• Nella finestra di dialogo, selezionare la distanza dall'oggetto:
.
.
. Viene visualizzata una finestra di dialogo.
. Viene visualizzata una barra degli strumenti del
.
7.11Modifica della modalità di scala della
temperatura
7.11.1 Info generali
La termocamera può funzionare in due diverse modalità di scala della temperatura:
• Modalità Automatico: la termocamera viene continuamente regolata in modo automa-
tico per ottenere immagini con i migliori valori di contrasto e luminosità.
• Modalità Blocca: la termocamera blocca l'intervallo di temperatura ed il livello della
temperatura.
7.11.2 Quando utilizzare la modalità Blocca
Una situazione tipica in cui è opportuno utilizzare la modalità Blocca è quando si osservano anomalie di temperatura su due oggetti di tipo o costruzione simile.
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Funzionamento
Supponiamo che si disponga di due cavi e si sospetti il surriscaldamento di uno di essi.
In modalità Automatico, orientare la termocamera in direzione del cavo con temperatura
normale, quindi attivare la modalità Blocca. Se si orienta la termocamera, in modalità
Blocca, verso il cavo con possibile surriscaldamento, tale cavo avrà un colore più chiaro
nell'immagine termica se la relativa temperatura è più alta rispetto al primo cavo.
Se invece si utilizza la modalità Automatico, il colore dei due oggetti potrebbe essere
identico, sebbene le temperature siano diverse.
7.11.3 Procedura
Per passare dalla modalità Automatico alla modalità Blocca, toccare il valore della temperatura in alto o in basso nella scala di temperatura.
L'icona di colore grigio a forma di lucchetto indica che la modalità Blocca è attiva.
7.12Impostazione dell'emissività
7.12.1 Info generali
Per misurare le temperature con precisione, la termocamera deve conoscere il tipo di superficie da analizzare. È possibile scegliere fra le seguenti proprietà della superficie:
• Opaco.
• Semiopaco.
• Semilucido.
In alternativa, impostare un valore di emissività personalizzato.
Per ulteriori informazioni sull'emissività, vedere la sezione 15 Tecniche di misurazione
termografica, pagina 58.
7.12.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Toccare lo schermo della termocamera. Viene visualizzata la barra degli strumenti
del menu principale.
2. Selezionare Impostazioni
3. Nella finestra di dialogo, selezionare Parametri di misurazione. Viene visualizzata
una finestra di dialogo.
4. Nella finestra di dialogo, selezionare Emissività. Viene visualizzata una finestra di
dialogo.
5. Nella finestra di dialogo, selezionare una delle seguenti opzioni:
• Opaco.
• Semiopaco.
• Semilucido.
• Valore personalizzato. Viene visualizzata una finestra di dialogo in cui impostare
un valore personalizzato.
. Viene visualizzata una finestra di dialogo.
6. Per tornare alla modalità live, toccare più volte la freccia in alto a sinistra
che possibile premere il pulsante Salva una volta.
. È an-
7.13Modifica della temperatura apparente
riflessa
7.13.1 Info generali
Questo parametro viene utilizzato per compensare la radiazione riflessa dall'oggetto. Se
l'emissività è bassa e la temperatura dell'oggetto è molto diversa da quella riflessa,
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7
Funzionamento
risulta particolarmente importante impostare e compensare correttamente per la temperatura apparente riflessa.
Per ulteriori informazioni sulla temperatura apparente riflessa, vedere la sezione 15 Tec-niche di misurazione termografica, pagina 58.
7.13.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Toccare lo schermo della termocamera. Viene visualizzata la barra degli strumenti
del menu principale.
2. Selezionare Impostazioni
3. Nella finestra di dialogo, selezionare Measurement parameters. Viene visualizzata
una finestra di dialogo.
4. Nella finestra di dialogo, selezionare Temperatura riflessa. Viene visualizzata una fi-
nestra di dialogo in cui impostare un valore personalizzato.
5. Per tornare alla modalità live, toccare più volte la freccia in alto a sinistra
che possibile premere il pulsante Salva una volta.
. Viene visualizzata una finestra di dialogo.
. È an-
7.14Modifica della distanza
7.14.1 Info generali
Per distanza si intende la distanza esistente tra l'oggetto e l'obiettivo della termocamera.
Questo parametro viene utilizzato per ovviare alle due condizioni seguenti:
• La radiazione del soggetto viene assorbita dall'atmosfera compresa fra l'oggetto e la
termocamera.
• La termocamera rileva la radiazione dell'atmosfera stessa.
Per ulteriori informazioni, vedere la sezione 15 Tecniche di misurazione termografica, pagina 58.
7.14.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Toccare lo schermo della termocamera. Viene visualizzata la barra degli strumenti
del menu principale.
2. Selezionare Impostazioni
3. Nella finestra di dialogo, selezionare Measurement parameters. Viene visualizzata
una finestra di dialogo.
4. Nella finestra di dialogo, selezionare Distanza. Viene visualizzata una finestra di dialogo in cui impostare un valore personalizzato.
5. Per tornare alla modalità live, toccare più volte la freccia in alto a sinistra
che possibile premere il pulsante Salva una volta.
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. Viene visualizzata una finestra di dialogo.
. È an-
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7
Funzionamento
7.15Esecuzione di una correzione di non
uniformità
7.15.1 In cosa consiste una correzione di non uniformità?
Una correzione di non uniformità (o NUC) è una correzione dell'immagine effettuata dal
software della termocamera per compensare eventuali differenze di sensibilità degli elementi del rilevatore ed altri difetti ottici e geometrici
7.15.2 Quando eseguire una correzione di non uniformità
Il processo di correzione di non uniformità deve essere eseguito ogni volta che l'immagine riprodotta risulta spazialmente disturbata. Questa può essere spazialmente disturbata
al variare della temperatura dell'ambiente (ad esempio quando si passa da un ambiente
interno a uno esterno e viceversa).
7.15.3 Procedura
1
.
Per eseguire una correzione di non uniformità, tenere premuta l'icona
mo, viene visualizzato il messaggio Calibrazione in corso....
. Sullo scher-
7.16Utilizzo della lampada della termocamera
7.16.1 Info generali
È possibile utilizzare la lampada della termocamera come torcia o come flash durante
l'acquisizione di un'immagine.
7.16.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Toccare lo schermo della termocamera. Viene visualizzata la barra degli strumenti
del menu principale.
2. Selezionare Lampada
3. Toccare una delle opzioni seguenti:
• Flash (per utilizzare la lampada come flash durante l'acquisizione di un'immagine).
• Attivo (per accendere la lampada ed utilizzarla come torcia).
• Disattivo (per spegnere la lampada).
.
7.17Configurazione Wi-Fi
A seconda della configurazione della termocamera, è possibile collegare la termocamera ad una rete WLAN tramite Wi-Fi o lasciare che sia la termocamera a fornire un accesso Wi-Fi ad un altro dispositivo.
La termocamera può essere connessa in due modi diversi:
• Utilizzo più diffuso: impostazione di una connessione peer-to-peer (anche detta con-
nessione ad hoc o P2P). Questo metodo viene utilizzato principalmente con altri dispositivi, ad esempio iPhone o iPad.
• Utilizzo meno diffuso: connessione della termocamera ad una rete WLAN.
1. Definizione dell'imminente adozione a livello internazionale dello standard DIN 54190-3 (Non-destructive
testing - Thermographic testing - Part 3: Terms and definitions) (Test non distruttivi - Test termografici - Parte 3:
termini e definizioni)
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7
Funzionamento
7.17.1 Impostazione di una connessione peer-to-peer (utilizzo più diffuso)
Attenersi alla procedura seguente:
1. Toccare lo schermo della termocamera. Viene visualizzata la barra degli strumenti
del menu principale.
2. Selezionare Impostazioni
3. Selezionare Impostazioni dispositivo.
4. Selezionare Wi-Fi.
5. Selezionare Condividi.
6. (Passaggio opzionale). Per visualizzare e modificare i parametri, selezionare
Impostazioni.
• Per modificare il canale (cioè il canale utilizzato dalla termocamera per la trasmis-
sione dei dati), selezionare Canale.
• Per attivare WEP (algoritmo di crittografia), selezionare WEP, in modo da selezio-
nare la casella di controllo WEP.
• Per cambiare la password WEP, selezionare Password.
Nota Questi parametri vengono impostati per la rete in uso dalla termocamera. Essi
saranno utilizzati dal dispositivo esterno per connettere quel dispositivo alla rete.
7.17.2 Connessione della termocamera ad una rete WLAN (utilizzo meno
diffuso)
Attenersi alla procedura seguente:
1. Toccare lo schermo della termocamera. Viene visualizzata la barra degli strumenti
del menu principale.
2. Selezionare Impostazioni
3. Selezionare Impostazioni dispositivo.
4. Selezionare Wi-Fi.
5. Selezionare Connetti alla rete.
6. Per visualizzare un elenco di reti disponibili, selezionare Reti.
7. Selezionare una delle reti disponibili.
Le reti protette da password vengono contrassegnate da un'icona a forma di lucchetto. Per accedervi, è necessario inserire una password.
Nota Alcune reti non sono visibili. Per connettersi a queste reti, selezionare Aggiungi
rete... e impostare manualmente tutti i parametri necessari.
. Viene visualizzata una finestra di dialogo.
. Viene visualizzata una finestra di dialogo.
7.18Modifica delle impostazioni
7.18.1 Info generali
È possibile cambiare numerose impostazioni della termocamera.
Il menu Impostazioni include quanto segue:
• Parametri di misurazione.
• Opzioni di salvataggio.
• Impostazioni dispositivo.
7.18.1.1 Parametri di misurazione
• Emissività.
• Temperatura riflessa.
• Distanza.
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7
Funzionamento
7.18.1.2 Opzioni di salvataggio
• Photo as separate JPEG: quando questo comando di menu viene selezionato, la foto
digitale della videocamera viene salvata con il campo di visione massimo come immagine JPEG separata. Potrebbe essere necessario attivare questa opzione se non si
utilizza il software FLIR Tools.
7.18.1.3 Impostazioni dispositivo
• Lingua, ora e unità:
◦ Lingua.
◦ Unità di misura temp..
◦ Unità distanza.
◦ Data e ora.
◦ Formato data e ora.
• Opzioni di ripristino:
◦ Ripristina modalità predefinita termocamera.
◦ Ripristina impostazioni predefinite dispositivo.
◦ Elimina tutte le immagini salvate.
• Spegnimento autom..
• Orientamento automatico.
• Intensità display.
• Informazioni sulla termocamera: questo comando di menu consente di visualizzare di-
verse informazioni sulla termocamera, tra cui il modello, il numero di serie e la versione del software.
7.18.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Toccare lo schermo della termocamera. Viene visualizzata la barra degli strumenti
del menu principale.
2. Selezionare Impostazioni
. Viene visualizzata una finestra di dialogo.
3. Nella finestra di dialogo, toccare l'impostazione da modificare.
4. Per tornare alla modalità live, toccare più volte la freccia in alto a sinistra. È anche possibile premere il pulsante Salva una volta.
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7
Funzionamento
7.19Aggiornamento della termocamera
7.19.1 Info generali
Per sfruttare il più recente firmware della termocamera, è importante mantenere aggiornata la termocamera. È possibile aggiornare la termocamera mediante FLIR Tools.
7.19.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Avviare FLIR Tools.
2. Avviare la termocamera.
3. Collegare la termocamera al computer mediante il cavo USB.
4. FLIR Tools consente di visualizzare una schermata di benvenuto non appena la termocamera viene identificata. Sulla schermata di benvenuto, fare clic su Cercaaggiornamenti.
È possibile selezionare l'opzione Cerca aggiornamenti anche dal menu Guida in
FLIR Tools.
5. Seguire le istruzioni visualizzate sullo schermo.
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8
Dati tecnici
Sommario
8.1Calcolatore del campo visivo online ........ .. .............................. .......... 26
8.2Nota relativa ai dati tecnici........ .. ............... ............... ............... ......... 26
8.3Nota relativa alle versioni ufficiali ................... ............... .................... 26
Visitare il sito Web http://support.flir.com e fare clic sulla foto della serie di termocamere
per visualizzare le tabelle del campo visivo di tutte le combinazioni di obiettivi e
termocamere.
8.2Nota relativa ai dati tecnici
FLIR Systems si riserva il diritto di modificare le specifiche in qualsiasi momento e senza
preavviso. Per conoscere le modifiche più recenti, consultare il sito Web http://support.flir.
com.
8.3Nota relativa alle versioni ufficiali
La versione ufficiale della presente pubblicazione è in inglese. Nel caso in cui siano presenti divergenze dovute ad errori di traduzione, il testo in inglese ha la precedenza.
Tutte le modifiche più recenti vengono implementate prima in inglese.
EAN-134743254002067
UPC-12
Paese di origineEstonia
• Termocamera ad infrarossi
• Cordino
• Alimentatore/caricabatteria con spine UE, UK,
US, CN ed AU
• Documentazione stampata
• Attacco per treppiede
• Scheda del kit di formazione FLIR C2 con collegamenti per il download di FLIR Tools+, FLIR
ResearchIR Standard (compresa la chiave di
licenza stampata) e risorse educative.
Aggiornamenti software della termocameraUtilizzo di FLIR Tools
Memorizzazione delle immagini
Supporto di memorizzazioneLa memoria interna contiene almeno 500 set di
Formato file immagine
Streaming di video
Riproduzione video in tempo reale di filmati termici non radiometrici
Streaming di video visibiliSì
Termocamera digitale
Termocamera digitale640 × 480 pixel
Termocamera digitale, messa a fuocoMessa a fuoco fissa
Interfacce di comunicazione dati
Wi-FiPeer-to-peer (ad hoc) o infrastruttura (rete)
USB, tipo connettoreUSB Micro-B: trasferimento dati da e su PC
USB, standardUSB 2.0
60°
immagini
• JPEG standard
• A 14 bit, inclusi dati di misurazione
Sì
Radio
Wi-Fi
Sistema di alimentazione
Tipo di batteriaBatteria ai polimeri Li-Ion ricaricabile
Tensione batteria3,7 V
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• Standard: 802.11 b/g/n
• Gamma di frequenza:
◦ 2400-2480 MHz
◦ 5150-5260 MHz
• Max potenza di uscita: 15 dBm
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Dati tecnici8
Sistema di alimentazione
Autonomia della batteria2 ore
Sistema di ricarica
Tempo di ricarica1,5 ore
Funzionamento con alimentazione esterna
Funzione di risparmio energeticoSpegnimento automatico
Dati ambientali
Intervallo della temperatura di funzionamento–10 °C – +50°C (14 °F – 122°F)
Intervallo della temperatura di immagazzinamento
Umidità (funzionamento ed immagazzinamento)IEC 60068-2-30/24 h 95% di umidità relativa tra
Umidità relativa95% di umidità relativa tra +25 °C e +40 °C (+77 °
EMC
Banda radio
Campi magnetici
Norme relative alla batteriaUL 1642
IsolamentoRivestimento esterno ed obiettivo: IP 40 (IEC
Urto25 g (IEC 60068-2-27)
Vibrazioni2 g (IEC 60068-2-6)
Caduta2 m (6,6 piedi)
Ricarica all'interno della termocamera
• Adattatore CA, 90-260 VCA in ingresso
• Uscita 5 V alla termocamera
–40 °C – +70 °C (–40 °F – 158 °F)
+25 °C e +40 °C (+77 °F e +104 °F)/2 cicli
F e +104 °F) senza condensa
• WEEE 2012/19/EC
• RoHs 2011/65/EC
• C-Tick
• EN 61000-6-3
• EN 61000-6-2
• FCC 47 CFR Parte 15 Classe B
• ETSI EN 300 328
• FCC 47 CSR Parte 15
• RSS-247 Articolo 1
EN 61000-4-8
60529)
Dati fisici
Peso (incl. batteria)0,13 kg (0,29 libbre)
Dimensioni (L × P × A)125 × 80 × 24 mm (4,9 × 3,1 × 0,94 pollici)
Attacco per treppiedeNo
Materiale del corpo
ColoreNero e grigio
Informazioni di spedizione
Tipo di confezioneScatola di cartone
Elenco del contenuto
Confezione, pesoDa definire
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• PC ed ABS, con copertura parziale in TPE
• Alluminio
• Alimentatore/caricabatteria con spine UE, UK,
US, CN ed AU
• Attacco per treppiede
• Cavo USB
• Cordino
• Custodia
• Documentazione stampata
• Scheda del kit di formazione FLIR C3 con collegamenti per il download di FLIR Tools+, FLIR
ResearchIR Standard (compresa la chiave di
licenza stampata) e risorse educative.
without written permission from FLIR Systems, Inc. Specifications subject to change without further notice. Dimensional data is based on nominal values. Products may be subject to regional market considerations. License procedures may apply.
Product may be subject to US Export Regulations. Please refer to exportquestions@flir.com with any questions. Diversion contrary to US law is prohibited.
without written permission from FLIR Systems, Inc. Specifications subject to change without further notice. Dimensional data is based on nominal values. Products may be subject to regional market considerations. License procedures may apply.
Product may be subject to US Export Regulations. Please refer to exportquestions@flir.com with any questions. Diversion contrary to US law is prohibited.
without written permission from FLIR Systems, Inc. Specifications subject to change without further notice. Dimensional data is based on nominal values. Products may be subject to regional market considerations. License procedures may apply.
Product may be subject to US Export Regulations. Please refer to exportquestions@flir.com with any questions. Diversion contrary to US law is prohibited.
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Dichiarazione di conformità CE
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Pulizia della termocamera
11.1Rivestimento esterno, cavi ed altri
componenti della termocamera
11.1.1 Liquidi
Utilizzare uno dei liquidi seguenti:
• Acqua calda
• Una soluzione detergente non aggressiva
11.1.2 Dotazione necessaria
Un panno morbido
11.1.3 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Immergere il panno nel liquido.
2. Strizzare il panno per rimuovere il liquido in eccesso.
3. Con il panno, pulire la parte desiderata.
ATTENZIONE
Non utilizzare solventi o liquidi simili su termocamera, cavi e altri componenti in quanto potrebbero
danneggiarsi.
11.2Obiettivo ad infrarossi
11.2.1 Liquidi
Utilizzare uno dei liquidi seguenti:
• Un liquido per la pulizia dell'obiettivo comunemente in commercio con oltre il 30% di
alcol isopropilico.
• 96% di alcol etilico (C
11.2.2 Dotazione necessaria
Batuffolo di cotone
ATTENZIONE
Se si utilizza un panno per la pulizia dell'obiettivo, deve essere asciutto. Non utilizzare il panno per la
pulizia dell'obiettivo con i liquidi indicati nella sezione 11.2.1 sopra riportata. Questi liquidi possono provocare l'ammorbidimento del materiale del panno per la pulizia dell'obiettivo. Questo potrebbe avere effetti indesiderati sulla superficie dello stesso.
11.2.3 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Immergere un batuffolo di cotone nel liquido.
2. Strizzare il batuffolo di cotone per rimuovere il liquido in eccesso.
3. Pulire l'obiettivo solo una volta e gettare il batuffolo di cotone.
2H5
OH).
AVVERTENZA
Prima di utilizzare un liquido, leggere attentamente tutte le relative schede con i dati di sicurezza del
materiale (MSDS, Material Safety Data Sheets) e le etichette con le avvertenze applicate sui contenitori.
I liquidi possono essere pericolosi.
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Pulizia della termocamera11
ATTENZIONE
• Quando si pulisce l'obiettivo ad infrarossi, procedere con cautela. L'obiettivo è dotato di un rivestimento antiriflesso.
• Non eccedere nella pulizia dell'obiettivo ad infrarossi. Il rivestimento antiriflesso potrebbe rovinarsi.
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12
Esempi di applicazioni
12.1Infiltrazioni di acqua ed umidità
12.1.1 Info generali
È spesso possibile rilevare infiltrazioni di acqua ed umidità nelle abitazioni mediante una
termocamera ad infrarossi, in quanto l'area interessata presenta una proprietà di conduzione del calore differente, nonché una capacità di immagazzinare calore diversa rispetto al materiali circostante.
La possibilità di rilevare infiltrazioni di acqua ed umidità mediante un'immagine termica
dipende da vari fattori.
Il riscaldamento ed il raffreddamento delle aree interessate avviene ad esempio con velocità diverse a seconda del materiale e dell'ora del giorno. È pertanto importante utilizzare anche altri metodi per rilevare le infiltrazioni di acqua ed umidità.
12.1.2 Figura
Nell'immagine seguente viene illustrata un'infiltrazione di acqua estesa su una parete
esterna in cui l'acqua è penetrata oltre la facciata esterna a causa di un davanzale non
installato correttamente.
12.2Contatto difettoso in una presa
12.2.1 Info generali
A seconda del tipo di presa, un cavo collegato in modo non corretto può determinare un
aumento locale della temperatura. Tale aumento di temperatura è dovuto alla riduzione
dell'area di contatto tra il punto di collegamento del cavo e la presa. Questo problema
può causare incendi.
La struttura di una presa può risultare molto diversa a seconda del produttore. Diversi tipi
di problemi possono pertanto produrre immagini termiche dall'aspetto analogo.
L'aumento locale della temperatura può inoltre essere determinato dal contatto improprio tra cavo e presa o da una differenza di carico.
12.2.2 Figura
Nell'immagine seguente viene illustrato il collegamento difettoso di un cavo ad una presa
che ha determinato un aumento locale della temperatura.
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Esempi di applicazioni12
12.3Presa ossidata
12.3.1 Info generali
A seconda del tipo di presa e delle condizioni ambientali in cui si trova, è possibile che si
verifichi un'ossidazione delle superfici di contatto. Questo problema può determinare un
aumento locale della resistenza quando la presa viene caricata, il che si riflette nell'immagine termica sotto forma di aumento della temperatura.
La struttura di una presa può risultare molto diversa a seconda del produttore. Diversi tipi
di problemi possono pertanto produrre immagini termiche dall'aspetto analogo.
L'aumento locale della temperatura può inoltre essere determinato dal contatto improprio tra cavo e presa o da una differenza di carico.
12.3.2 Figura
Nell'immagine seguente viene illustrata una serie di fusibili, di cui uno presente un aumento della temperatura sulle superfici di contatto con il relativo contenitore. A causa del
materiale metallico con cui è fatta la zona di attacco dei fusibili, l’aumento di temperatura
non è visibile. Al contrario risulta visibile sul materiale di ceramica di cui è costituito il corpo del fusibile.
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Esempi di applicazioni12
12.4Carenze d'isolamento
12.4.1 Info generali
I problemi di isolamento derivano dalla perdita di volume del materiale isolante nel tempo, il quale non è quindi più in grado di riempire la cavità nell'intelaiatura della parete.
Con una termocamera ad infrarossi è possibile rilevare i problemi di isolamento poiché
presentano una proprietà di conduzione del calore diversa rispetto al materiale isolante
installato correttamente, nonché individuare l'area in cui l'aria penetra all'interno dell'intelaiatura dell'edificio.
Quando si controlla un edificio, le differenza di temperatura tra interno ed esterno dovrebbe essere di almeno 10 °C . Montanti, tubature dell'acqua, colonne in calcestruzzo e
componenti simili possono apparire simili a problemi di isolamento in un'immagine termica. Possono inoltre verificarsi altre differenze di minore entità.
12.4.2 Figura
Nell'immagine seguente viene illustrato un problema di isolamento nell'intelaiatura del
tetto. A causa dell'assenza di isolamento, l'aria è penetrata nella struttura del tetto il cui
aspetto risulta pertanto diverso nell'immagine termica.
12.5Corrente d'aria
12.5.1 Info generali
Infiltrazioni d'aria possono trovarsi in corrispondenza di battiscopa, porte, infissi e controsoffitti. Questo tipo di corrente d'aria risulta spesso rilevabile con una termocamera ad infrarossi e viene indicata come un flusso di aria più fredda che lambisce la superficie
circostante.
Quando si cercano le correnti d'aria in un'abitazione, è inoltre possibile che sia presente
una pressione subatmosferica. Chiudere tutte le porte, le finestre e i condotti di ventilazione ed accendere la cappa della cucina per un certo periodo di tempo prima di acquisire le immagini termiche.
In un'immagine termica di una corrente d'aria viene indicato da un modello di flusso tipico, illustrato chiaramente nella figura seguente.
Tenere inoltre presente che le correnti d'aria possono essere nascoste dal calore emesso dal sistema di riscaldamento.
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Esempi di applicazioni12
12.5.2 Figura
Nell'immagine viene illustrato un portello del controsoffitto la cui installazione non corretta determina una forte corrente d'aria.
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Informazioni su FLIR Systems
FLIR Systems è stata fondata nel 1978 con l'obiettivo di sviluppare innovativi sistemi di
imaging termico ad elevate prestazioni e si è affermata come leader internazionale nel
settore della progettazione, produzione e distribuzione di tali sistemi per un'ampia gamma di applicazioni commerciali, industriali ed istituzionali. FLIR Systems include oggi cinque delle maggiori società che vantano straordinari risultati nel settore della tecnologia
termica, dal 1958: la svedese AGEMA Infrared Systems (precedentemente nota come
AGA Infrared Systems), le tre aziende statunitensi Indigo Systems, FSI e Inframetrics,
nonché la società francese Cedip.
Nel 2007, FLIR Systems ha acquisito diverse società con esperienza a livello mondiale
nel settore delle tecnologie dei sensori:
• Extech Instruments (2007)
• Ifara Tecnologías (2008)
• Salvador Imaging (2009)
• OmniTech Partners (2009)
• Directed Perception (2009)
• Raymarine (2010)
• ICx Technologies (2010)
• TackTick Marine Digital Instruments (2011)
• Aerius Photonics (2011)
• Lorex Technology (2012)
• Traficon (2012)
• MARSS (2013)
• DigitalOptics (azienda nel settore della microottica) (2013)
• DVTEL (2015)
• Point Grey Research (2016)
• Prox Dynamics (2016)
Figura 13.1 Documenti di brevetto dagli inizi degli anni 1960
FLIR Systems dispone di tre stabilimenti produttivi negli Stati Uniti (Portland, OREGON,
Boston, MASSACHUSSETS, Santa Barbara, CALIFORNIA) e uno in Svezia (Stoccolma).
Dal 2007 ha uno stabilimento produttivo anche a Tallinn, Estonia. È inoltre presente con
uffici commerciali in Belgio, Brasile, Cina, Francia, Germania, Gran Bretagna, Hong
Kong, Italia, Giappone, Corea, Svezia e USA, i quali, coadiuvati da una rete mondiale di
agenti e distributori, supportano la base di clienti internazionali della società.
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Informazioni su FLIR Systems
FLIR Systems è una società innovativa nel settore delle termocamere ad infrarossi in
grado di anticipare la domanda del mercato migliorando costantemente i prodotti esistenti e sviluppandone di nuovi. La storia della società è costellata di importanti innovazioni che hanno segnato tappe fondamentali nella progettazione e nello sviluppo del
prodotto, quali, ad esempio, l'introduzione della prima termocamera portatile a batteria
per le ispezioni industriali e della prima termocamera ad infrarossi senza raffreddamento,
solo per citarne un paio.
Figura 13.2 1969: Thermovision Modello 661. La
termocamera pesava circa 25 kg, l'oscilloscopio
20 kg e lo stativo 15 kg. L'operatore inoltre doveva
procurarsi un gruppo elettrogeno da 220 VCA ed
un contenitore da 10 litri con azoto liquido. Alla sinistra dell'oscilloscopio è visibile l'attacco Polaroid
(6 kg).
FLIR Systems produce autonomamente i principali componenti meccanici ed elettronici
delle proprie termocamere. Tutte le fasi della produzione, dalla progettazione dei rilevatori alla produzione delle lenti e dell'elettronica di sistema, fino alla calibrazione ed al collaudo finali, vengono eseguite sotto la supervisione di tecnici specializzati in tecnologie
ad infrarossi, la cui elevata competenza garantisce la precisione e l'affidabilità di tutti i
componenti cruciali assemblati nella termocamera.
Figura 13.3 2015: FLIR One, un accessorio per
telefoni cellulari iPhone e Android. Peso: 90 g.
13.1Molto di più di una semplice termocamera
ad infrarossi
L'obiettivo di FLIR Systems non consiste semplicemente nella produzione dei migliori sistemi per termocamere. Ci impegniamo infatti per migliorare la produttività di tutti gli
utenti dei nostri sistemi offrendo loro una combinazione di eccezionale potenza di software e termocamere. Il nostro software è specificatamente progettato per consentire la
manutenzione preventiva, mentre il monitoraggio dei processi di ricerca e sviluppo viene
realizzato internamente all'azienda. La maggior parte del software è disponibile in più
lingue.
A corredo delle termocamere prodotte dall'azienda, viene fornita un'ampia gamma di accessori che consentono di adattare l'apparecchiatura acquistata a qualunque tipo di
utilizzo.
13.2Le competenze della società a
disposizione del cliente
Nonostante le termocamere prodotte da Flir Systems siano progettate per essere di
semplice utilizzo, la termografia è un settore molto complesso e non è sufficiente saper
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Informazioni su FLIR Systems
utilizzare la termocamera. FLIR Systems ha pertanto creato il centro di addestramento
ITC (Infrared Training Center), un'unità operativa distinta che si occupa di fornire corsi di
formazione certificati. Partecipando ad uno dei corsi organizzati dall'ITC, gli operatori acquisiscono l'esperienza pratica necessaria.
Il personale dell'ITC fornisce inoltre il supporto applicativo necessario per passare dalla
teoria alla pratica.
13.3Una società dedicata al supporto dei
clienti
FLIR Systems gestisce una rete mondiale di servizi volti a mantenere sempre operative
le termocamere fornite. Se si verifica un problema, i centri di assistenza locali dispongono delle attrezzature e del know-how necessari per risolverlo nel più breve tempo possibile. Non è pertanto necessario inviare lontano la termocamera o parlare con operatori
che non capiscono l'italiano.
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Termini, leggi e definizioni
TermineDefinizione
Assorbimento ed emissione
Calibrazione termicaIl processo di collocazione dei colori dell'immagine sull'og-
CaloreEnergia termica trasferita tra due oggetti (sistemi) a causa
ConduzioneIl trasferimento diretto dell'energia termica da una molecola
Conservazione dell'energia
ConvezioneScambio termico in cui un fluido viene posto in movimento
DiagnosticaEsame di sintomi e sindromi finalizzato a determinare la na-
Direzione del trasferimento di calore
EmissivitàIl rapporto tra l'energia irradiata da un corpo reale e quella ir-
Energia termicaL'energia cinetica totale delle molecole che compongono
Gradiente termicoVariazione graduale della temperatura al variare della
IsotermaSostituisce alcuni colori nella scala con un colore contra-
Radiazione incidenteRadiazione che colpisce un oggetto dall'ambiente
Radiazione uscenteLa radiazione che lascia la superficie di un oggetto, indipen-
Risoluzione spaziale
Tasso di trasferimento del calore
Tavolozza coloriAssegna colori diversi per indicare livelli specifici di tempera-
2
La capacità di un oggetto di assorbire l'energia irradiata incidente è sempre uguale alla capacità di emettere la propria
energia come radiazione.
getto dell'analisi, per ottenere il massimo del contrasto.
della loro differenza di temperatura.
all'altra, dovuto alle collisioni tra le molecole.
3
La somma dell'energia totale contenuta in un sistema chiuso
è costante.
per gravità o tramite altre forze, trasferendo il calore da un
posto ad un altro.
tura di guasti o errori.
5
Il calore passa spontaneamente dal corpo più caldo a quello
più freddo, trasferendo quindi l'energia termica da un posto
ad un altro.
6
radiata da un corpo nero alla stessa temperatura e alla stessa lunghezza d'onda.
8
l'oggetto.
7
distanza.
stante. Segna un intervallo di temperatura apparente
9
uguale.
4
7
circostante.
dentemente dalle sue sorgenti originali.
Capacità di una termocamera ad infrarossi di risolvere piccoli oggetti o dettagli.
10
Il tasso di trasferimento del calore in condizioni di equilibrio
stabile è direttamente proporzionale alla conducibilità termica dell'oggetto, all'area della sezione trasversale dell'oggetto
attraverso il quale passa il calore e alla differenza di temperatura tra le due estremità dell'oggetto. È inversamente proporzionale alla lunghezza o allo spessore dell'oggetto.
11
tura apparente. Le tavolozze possono offrire un contrasto alto o basso, a seconda dei colori utilizzati.
2. Legge di Kirchhoff per la radiazione termica.
3. Prima legge della termodinamica
4. Basata su ISO 13372:2004 (en).
5. Seconda legge della termodinamica
6. Questa è una conseguenza della seconda legge della termodinamica, di per sé più complessa.
7. Basata su ISO 16714-3:2016 (en).
8. L'energia termica fa parte dell'energia interna di un oggetto.
9. Basata su ISO 18434-1:2008 (en)
10.Legge di Fourier
11.Si tratta di una forma monodimensionale della legge di Fourier, valida per condizioni di equilibrio stabile.
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Termini, leggi e definizioni
TermineDefinizione
TemperaturaLa misura dell'energia cinetica media delle molecole e degli
Temperatura apparenteLettura non compensata di uno strumento ad infrarossi, con-
Temperatura apparente riflessaTemperatura apparente dell'ambiente riflessa dalla destina-
Termografia ad infrarossiIl processo di acquisizione e analisi dei dati termici ottenuti
Termografia qualitativaLa termografia che si basa sull'analisi di modelli termici per
Termografia quantitativaLa termografia che utilizza la misurazione della temperatura
Trasferimento radiativo del caloreTrasferimento del calore tramite emissione e assorbimento
atomi che compongono la sostanza.
tenente tutta la radiazione incidente sullo strumento, indipendentemente dalle sue sorgenti
zione nella termocamera ad infrarossi.
12
13
da dispositivi di imaging termico senza contatto.
rilevare l'esistenza di anomalie e per localizzarle.
per determinare la gravità di un'anomalia, al fine di stabilire
le priorità delle riparazioni.
14
14
della radiazione termica.
12.Basata su ISO 18434-1:2008 (en).
13.Basata su ISO 16714-3:2016 (en).
14.Basata su ISO 10878-2013 (en).
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Tecniche di misurazione
termografica
15.1Introduzione
La termocamera consente di misurare e rappresentare la radiazione infrarossa emessa
da un oggetto. La radiazione è una funzione della temperatura superficiale di un oggetto
e la termocamera è in grado di calcolare e visualizzare tale temperatura.
Tuttavia, la radiazione rilevata dalla termocamera non dipende soltanto dalla temperatura
dell'oggetto, ma è anche una funzione dell'emissività. La radiazione ha origine anche
nelle zone circostanti l'oggetto e viene riflessa sull'oggetto stesso. La radiazione emessa
dall'oggetto e quella riflessa variano anche in base all'assorbimento atmosferico.
Per rilevare la temperatura con precisione, è opportuno ovviare agli effetti provocati dalla
presenza di diverse sorgenti di radiazione. Questa procedura viene eseguita automaticamente in tempo reale dalla termocamera. Tuttavia, è necessario che la termocamera disponga dei seguenti parametri che si riferiscono agli oggetti.
• L'emissività dell'oggetto
• La temperatura apparente riflessa
• La distanza tra l'oggetto e la termocamera
• L'umidità relativa
• La temperatura dell'atmosfera
15.2Emissività
Poiché l'emissività è il parametro più importante dell'oggetto, è necessario che venga impostato correttamente. In breve, l'emissività è una misura che si riferisce alla quantità di
radiazione termica emessa da un oggetto, comparata a quella emessa da un corpo nero
perfetto alla stessa temperatura.
Generalmente, i materiali di cui sono composti gli oggetti e i trattamenti effettuati sulle
superfici presentano emissività comprese tra 0,1 e 0,95. Una superficie particolarmente
lucida, ad esempio uno specchio, presenta un valore inferiore a 0,1, mentre una superficie ossidata o verniciata ha un livello di emissività superiore. Una vernice a base di olio
ha un'emissività superiore a 0,9 nello spettro infrarosso, indipendentemente dal suo colore nello spettro visivo. La pelle umana è caratterizzata da un livello di emissività compreso fra 0,97 e 0,98.
I metalli non ossidati rappresentano un caso estremo di opacità perfetta e di elevata riflessività, la quale non subisce variazioni rilevanti al variare della lunghezza d'onda. Di
conseguenza, l'emissività dei metalli è bassa: aumenta infatti solo con la temperatura.
Per i non metalli, l'emissività tende ad essere elevata e a diminuire con la temperatura.
15.2.1 Come stabilire l'emissività di un campione
15.2.1.1 Passaggio 1: determinazione della temperatura apparente riflessa
Utilizzare uno dei due metodi seguenti per determinare la temperatura apparente
riflessa:
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Tecniche di misurazione termografica
15.2.1.1.1 Metodo 1: metodo diretto
Attenersi alla procedura seguente:
1. Individuare possibili fonti di riflettività, tenendo in considerazione che l'angolo di incidenza = angolo di riflessione (a = b).
Figura 15.1 1 = Fonte di riflettività
2. Se la fonte di riflettività è una fonte puntiforme, modificare la fonte coprendola con un
pezzo di cartone.
Figura 15.2 1 = Fonte di riflettività
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Tecniche di misurazione termografica
3. Misurare l'intensità di radiazione (uguale alla temperatura apparente) della sorgente
di riflettività adottando le seguenti impostazioni:
• Emissività: 1.0
• D
: 0
obj
È possibile misurare l'intensità di radiazione adottando uno dei due metodi seguenti:
Figura 15.3 1 = Fonte di riflettivitàFigura 15.4 1 = Fonte di riflettività
Non è possibile utilizzare una termocoppia per misurare la temperatura apparente riflessa, dato che una termocoppia misura la temperatura, ma la temperatura apparente è la
l'intensità di radiazione.
15.2.1.1.2 Metodo 2: metodo del riflettore
Attenersi alla procedura seguente:
1. Stropicciare un grosso pezzo di foglio d'alluminio.
2. Distenderlo ed attaccarlo ad un pezzo di cartone delle stesse dimensioni.
3. Posizionare il pezzo di cartone di fronte all'oggetto da sottoporre a misurazione. Verificare che il lato rivestito di foglio d'alluminio sia rivolto verso la termocamera.
4. Impostare l'emissività su 1,0.
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Tecniche di misurazione termografica
5. Misurare la temperatura apparente del foglio d'alluminio e prendere nota del valore. Il
foglio viene considerato un riflettore perfetto, pertanto la relativa temperatura apparente corrisponde alla temperatura dell'ambiente circostante.
Figura 15.5 Misurazione della temperatura apparente del foglio d'alluminio.
1. Selezionare un luogo per posizionare il campione.
2. Determinare ed impostare la temperatura apparente riflessa secondo la procedura
indicata in precedenza.
3. Posizionare sul campione un pezzo di nastro elettrico con un'accertata emissività
elevata.
4. Riscaldare il campione ad almeno 20 K oltre la temperatura ambiente. Il processo di
riscaldamento deve essere abbastanza regolare.
5. Mettere a fuoco e regolare automaticamente la termocamera, quindi congelare
l'immagine.
6. Regolare Livello e Campo per ottenere immagini con i migliori valori di contrasto e
luminosità.
7. Impostare l'emissività come quella del nastro (solitamente 0,97).
8. Misurare la temperatura del nastro utilizzando una delle seguenti funzioni di
misurazione:
• Isoterma (consente di determinare sia la temperatura sia la regolarità di riscalda-
mento del campione)
• Puntatore (più semplice)
• Riquadro Media(adatto a superfici con emissività variabile).
9. Prendere nota della temperatura.
10. Spostare la funzione di misurazione sulla superficie del campione.
11. Modificare l'impostazione dell'emissività finché non si legge la stessa temperatura
della misurazione precedente.
12. Prendere nota dell'emissività.
Nota
• Evitare la convezione forzata.
• Cercare un ambiente termicamente stabile che non generi riflettività puntiforme.
• Utilizzare un nastro di alta qualità, non trasparente e di emissività elevata accertata.
• Con questo metodo, si presuppone che la temperatura del nastro e della superficie
del campione siano uguali. In caso contrario, la misurazione dell'emissività risulterebbe errata.
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Tecniche di misurazione termografica
15.3Temperatura apparente riflessa
Questo parametro viene utilizzato per bilanciare la radiazione riflessa nell'oggetto. Se l'emissività è bassa ed la temperatura dell'oggetto sensibilmente diversa da quella riflessa,
risulta particolarmente importante impostare e bilanciare correttamente la temperatura
apparente riflessa.
15.4Distanza
Per distanza si intende la distanza esistente tra l'oggetto e l'obiettivo della termocamera.
Questo parametro viene utilizzato per ovviare alle due condizioni seguenti:
• La radiazione del soggetto viene assorbita dall'atmosfera compresa fra l'oggetto e la
termocamera.
• La termocamera rileva la radiazione dell'atmosfera stessa.
15.5Umidità relativa
La termocamera consente anche di ovviare al fatto che la trasmittanza dipende in una
certa misura dall'umidità relativa dell'atmosfera. Pertanto, è necessario impostare l'umidità relativa sul valore corretto. Per brevi distanze ed un'umidità normale, è in genere possibile utilizzare il valore predefinito dell'umidità relativa pari al 50%.
15.6Altri parametri
Alcune termocamere e programmi di analisi di FLIR Systems consentono anche di effettuare compensazioni per i seguenti parametri:
• Temperatura atmosferica, ossia la temperatura atmosferica tra la termocamera e
l'oggetto.
• Temperatura ottiche esterne, ossia la temperatura di obiettivi esterni o finestre utilizza-
ti nella parte anteriore della termocamera.
• Trasmittanza ottiche esterne, ossia la trasmissione di obiettivi esterni o finestre utiliz-
zati nella parte anteriore della termocamera
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Informazioni sulla calibrazione
16.1Introduzione
La calibrazione di una termocamera è un prerequisito per la misurazione della temperatura. In particolare, la calibrazione fornisce il rapporto tra il segnale di ingresso e la quantità fisica che l'utente desidera misurare. Tuttavia, nonostante il suo frequente e diffuso
utilizzo, il termine "calibrazione" è spesso mal interpretato e viene utilizzato in maniera
errata. Le differenze locali e nazionali, nonché i problemi di traduzione creano un'ulteriore confusione.
Una terminologia poco chiara può portare a difficoltà di comunicazione e a traduzioni erronee, quindi anche a misurazioni incorrette dovute ad incomprensioni e, nel peggiore
dei casi, ad azioni legali.
16.2Definizione: che cos'è la calibrazione?
L'International Bureau of Weights and Measures (Ufficio internazionale dei pesi e delle
misure)
an operation that, under specified conditions, in a first step, establishes a relation between the quantity values with measurement uncertainties provided by measurement
standards and corresponding indications with associated measurement uncertainties
and, in a second step, uses this information to establish a relation for obtaining a measurement result from an indication.
La calibrazione stessa può essere espressa in diversi formati: può essere un'istruzione,
una funzione di calibrazione, un diagramma di calibrazione,
ne
Spesso, inoltre, il solo primo passo della definizione sopra riportata è percepito ed indicato come "calibrazione". Tuttavia, ciò non è (sempre) sufficiente.
Prendendo in considerazione la procedura di calibrazione di una termocamera, il primo
passo stabilisce un rapporto tra la radiazione emessa (il valore della quantità) ed il segnale di uscita elettrico (l'indicazione). Questo primo passo della procedura di calibrazione consiste nell'ottenere una risposta omogenea (o uniforme) quando la termocamera
viene posta di fronte ad una fonte di radiazione estesa.
Una volta conosciuta la temperatura della fonte di riferimento che emette la radiazione,
nel secondo passaggio il segnale di uscita ottenuto (l'indicazione) può essere rapportato
alla temperatura della fonte di riferimento (il risultato della misurazione). Il secondo passaggio include misurazione e compensazione della deriva.
Per essere corretti, la calibrazione di una termocamera non viene strettamente espressa
attraverso la temperatura. Le termocamere sono infatti sensibili alla radiazione ad infrarosso: pertanto, in primo luogo si ottiene una corrispondenza di radianza, quindi una relazione tra la radianza e la temperatura. Nel caso delle camere bolometriche non
utilizzate per Ricerca e Sviluppo, la radianza non viene espressa, ma viene fornita solo
la temperatura.
15
definisce la calibrazione16nel modo seguente:
18
o una tabella di calibrazione.
17
una curva di calibrazio-
16.3Calibrazione della termocamera presso
FLIR Systems
Senza la calibrazione, una termocamera ad infrarossi non sarebbe in grado di misurare
né la radianza né la temperatura. Presso FLIR Systems, la calibrazione delle camere
15.http://www.bipm.org/en/about-us/ [consultato il 31-01-2017]
16.http://jcgm.bipm.org/vim/en/2.39.html [consultato il 31-01-2017]
17.http://jcgm.bipm.org/vim/en/4.30.html [riportato al 31-01-2017].
18.http://jcgm.bipm.org/vim/en/4.31.html [riportato al 31-01-2017].
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Informazioni sulla calibrazione
microbolometriche non raffreddate con funzione di misurazione viene effettuata durante
la produzione ed il servizio di assistenza tecnica. Le camere raffreddate con rilevatori di
fotoni vengono spesso calibrate dall'utente utilizzando un software speciale. Con questo
tipo di software, in teoria, le comuni termocamere portatili non raffreddate potrebbero essere calibrate anche dall'utente. Tuttavia, poiché questo software non è adatto per le finalità di reportistica, la maggior parte degli utenti non lo possiede. I dispositivi
d'immagine termica non finalizzati alla misurazione non richiedono la calibrazione della
temperatura. Talvolta ciò si riflette anche nella terminologia relativa alle termocamere
quando si parla di termocamere ad infrarossi o per imaging termico mettendole a confronto con le camere per termografia, dove queste ultime costituiscono dei dispositivi di
misurazione.
Le informazioni di calibrazione, indipendentemente dal fatto che la calibrazione sia effettuata da FLIR Systems o dall'utente, vengono memorizzate in curve di calibrazione, a loro volta espresse tramite funzioni matematiche. Poiché l'intensità della radiazione varia
con la temperatura e la distanza tra l'oggetto e la camera, vengono generate curve diverse per i diversi campi di temperatura e lenti intercambiabili.
16.4Differenze tra la calibrazione eseguita
dall'utente e quella eseguita direttamente
presso FLIR Systems
Innanzitutto, le fonti di riferimento utilizzate da FLIR Systems sono state esse stesse calibrate e risultano tracciabili. Ciò significa che, presso ogni sito FLIR Systems in cui viene
eseguita la calibrazione, le fonti vengono controllate da un'autorità nazionale indipendente. Il certificato di calibrazione della termocamera ne è la conferma. Questo documento
non solo è la prova che la calibrazione è stata eseguita da FLIR Systems, ma anche che
è stata effettuata utilizzando riferimenti calibrati. Alcuni utenti possiedono o hanno accesso a sorgenti di riferimento accreditate, ma sono davvero pochi.
In secondo luogo, è presente una differenza tecnica. Quando la calibrazione viene eseguita dall'utente, spesso (ma non sempre) non viene applicata la compensazione della
deriva. Ciò significa che i valori non tengono conto di una possibile variazione dell'uscita
della termocamera al variare della sua temperatura interna e ciò genera una maggiore
incertezza. La compensazione della deriva utilizza i dati ottenuti in camere con controllo
climatico. Tutte le termocamere FLIR Systems vengono sottoposte alla compensazione
della deriva prima di essere consegnate al cliente e quando vengono nuovamente calibrate dai centri di assistenza clienti di FLIR Systems
16.5Calibrazione, verifica e regolazione
La calibrazione viene spesso confusa con la verifica o la regolazione. Di fatto, la calibrazione è un prerequisito per la verifica, l'operazione che conferma che i requisiti specificati
siano stati soddisfatti. La verifica offre prove oggettive che un dato elemento soddisfi i requisiti specificati. Per completare una verifica, vengono misurate le temperature definite
(radiazione emessa) di sorgenti di riferimento calibrate e tracciabili. I risultati della misurazione, che includono la deviazione, vengono annotati in una tabella. Il certificato della
verifica attesta quindi che i risultati della misurazione soddisfino i requisiti specificati. Alle
volte, le aziende o le organizzazioni offrono e commercializzano questo certificato di verifica come se si trattasse di un "certificato di calibrazione".
Una corretta verifica (e per estensione, una corretta calibrazione e/o ricalibrazione) può
essere ottenuta solo quando si rispetta un protocollo convalidato. Il processo prevede
molto più che il semplice posizionamento della termocamera di fronte ad un corpo nero
(sorgente di riferimento) ed il controllo della corrispondenza tra l'uscita della termocamera (come ad esempio, la temperatura) e la tabella di calibrazione originale. Spesso si dimentica infatti che una termocamera non è sensibile alla temperatura, ma alla radiazione.
Inoltre, una termocamera è un sistema di imaging non un unico sensore. Di
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Informazioni sulla calibrazione
conseguenza, se la configurazione ottica che consente alla termocamera la "raccolta"
della radiazione è di scarsa qualità o non allineata correttamente, la verifica (o la calibrazione/ricalibrazione) è del tutto inutile.
In particolare, è opportuno assicurarsi che la distanza tra il corpo nero e termocamera
ed il diametro della cavità del corpo nero vengano selezionati in modo da ridurre la radiazione diffusa e l'effetto "dimensioni sorgente".
Per riassumere: un protocollo convalidato deve soddisfare le leggi fisiche relative alla ra-dianza e non solo quelle relative alla temperatura.
La calibrazione rappresenta un prerequisito anche per la regolazione, che è l'insieme
delle operazioni effettuate su un sistema di misurazione affinché questo fornisca le indicazioni previste corrispondenti a determinati valori di quantità da misurare, che vengono
tipicamente ricavati da standard di misurazione. In parole semplici, la regolazione è una
manipolazione che conduce la strumentazione a misurare correttamente entro le specifiche tecniche. Nel linguaggio di tutti i giorni, il termine "calibrazione" è ampiamente utilizzato al posto di "regolazione" per i dispositivi di misura.
16.6Correzione di non uniformità
Quando sulla termocamera viene visualizzato il messaggio "Calibrating..." ("Calibrazione
in corso..."), di fatto sta eseguendo la regolazione della deviazione in risposta di ogni singolo elemento rilevatore (pixel). In termografia, questa operazione viene chiamata "correzione di non uniformità" (NUC). Si tratta di un aggiornamento di offset, ed il guadagno
rimane invariato.
Lo standard europeo EN 16714-3, Non-destructive Testing—Thermographic Testing—
Part 3: Terms and Definitions, definisce una NUC come una "correzione dell'immagine
effettuata dal software della termocamera per compensare eventuali differenze di sensibilità degli elementi del rilevatore ed altri disturbi ottici e geometrici".
Durante un'operazione NUC (aggiornamento offset), un otturatore (paletta interna) viene
posizionata nel percorso ottico e tutti gli elementi del rilevatore vengono esposti alla stessa quantità di radiazione originata dall'otturatore. Pertanto, in una situazione ideale, tutti
gli elementi dovrebbero produrre lo stesso segnale di uscita. Tuttavia, ogni elemento ha
una propria risposta e quindi l'uscita non è uniforme. Questa deviazione rispetto al risultato ideale è calcolata ed utilizzata per eseguire matematicamente una correzione dell'immagine, che è fondamentalmente una correzione del segnale di radiazione
visualizzato. Alcune termocamere non dispongono di paletta interna. In questi casi, l'aggiornamento dell'offset deve essere eseguito manualmente utilizzando un software speciale ed una fonte di radiazione uniforme esterna.
Una NUC può essere eseguita, ad esempio, all'avvio, quando si modifica un campo di
misurazione o quando la temperatura ambientale cambia. Alcune termocamere consentono inoltre all'utente di attivarla manualmente. Ciò è particolarmente utile quando si deve eseguire una misurazione critica con il minimo disturbo dell'immagine possibile.
16.7Regolazione termica dell'immagine (o
Thermal Tuning)
Alcuni utilizzano impropriamente il termine "calibrazione dell'immagine" per riferirsi alla
regolazione del contrasto termico e della luminosità dell'immagine finalizzata all'ottimizzazione di dettagli specifici. Durante questa operazione, l'intervallo di temperatura è impostato in modo che tutti i colori disponibili siano utilizzati per mostrare solo (o
principalmente) le temperature nell'area di interesse. Il termine corretto per questo tipo
di manipolazione è "regolazione termica dell'immagine" o "sintonizzazione termica" (in
alcuni paesi, si utilizza anche il termine "ottimizzazione termica dell'immagine"). Per eseguire questa operazione, è necessario essere in modalità manuale; in caso contrario, la
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Informazioni sulla calibrazione
termocamera imposta automaticamente il limite inferiore e superiore dell'intervallo di
temperatura visualizzato alle temperature più basse ed alte nella scena.
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Storia della tecnologia ad
infrarossi
Fino a 200 anni fa circa, non si sospettava neanche l'esistenza della porzione ad infrarossi dello spettro elettromagnetico. Il significato originale dello spettro infrarosso o, come spesso viene chiamato, semplicemente "infrarosso", come forma di irradiazione di
calore è forse meno ovvio oggi di quanto non lo fosse ai tempi in cui è stato scoperto da
Herschel, nel 1800.
Figura 17.1 Sir William Herschel (1738–1822)
La scoperta avvenne accidentalmente durante la ricerca di un nuovo materiale ottico. Sir
William Herschel, astronomo reale del re Giorgio III d'Inghilterra e già famoso per aver
scoperto il pianeta Urano, era alla ricerca di un filtro ottico in grado di ridurre la luminosità
dell'immagine del sole nei telescopi durante le osservazioni. Mentre provava diversi
campioni di vetro colorato che fornivano analoghe riduzioni di luminosità, fu attratto dalla
constatazione che alcuni di questi campioni filtravano quantità ridotte del calore del sole,
mentre altri ne filtravano così tanto che egli rischiò di ferirsi gli occhi dopo solo pochi secondi di osservazione.
Herschel si convinse presto della necessità di condurre un esperimento sistematico, con
l'obiettivo di individuare un unico materiale in grado di ridurre la luminosità ai valori desiderati ed allo stesso tempo di ridurre al massimo il calore. All'inizio, i suoi esperimenti si
basarono sull'esperimento del prisma condotto da Newton, ma furono rivolti più all'effetto
termico che alla distribuzione visiva dell'intensità nello spettro. Herschel annerì con inchiostro il bulbo di un termometro sensibile contenente mercurio e lo utilizzò come rilevatore di radiazioni per studiare l'effetto termico dei vari colori dello spettro, definiti in base
ad una tabella, mediante il passaggio di luce solare attraverso un prisma di vetro. Altri
termometri, collocati al riparo dai raggi del sole, servivano da elementi di controllo.
Man mano che il termometro annerito veniva spostato lentamente lungo i colori dello
spettro, i valori della temperatura mostravano un aumento costante passando dal violetto
al rosso. Il risultato non era del tutto imprevisto, considerato che il ricercatore italiano
Landriani aveva osservato lo stesso effetto in un esperimento analogo condotto nel 1777.
Fu Herschel, tuttavia, il primo a riconoscere l'esistenza di un punto in cui l'effetto termico
raggiunge un massimo e che le misurazioni limitate alla porzione visibile dello spettro
non erano in grado di individuare questo punto.
Figura 17.2 Marsilio Landriani (1746–1815)
Spostando il termometro nella regione scura, oltre l'estremità rossa dello spettro, Herschel ebbe la conferma che il calore continuava ad aumentare. Il punto massimo venne
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Storia della tecnologia ad infrarossi
individuato da Herschel ben oltre l'estremità rossa, in quelle che oggi chiamiamo le “lunghezze d'onda degli infrarossi”.
Quando Herschel compì la sua scoperta, denominò questa nuova porzione dello spettro
elettromagnetico “spettro termometrico”,. Definì la radiazione stessa a volte come “calore nero”, a volte semplicemente come “raggi invisibili”. Paradossalmente, e contrariamente a quanto si pensa, non fu Herschel ad introdurre il termine “infrarosso”. La parola
cominciò a comparire nei testi circa 75 anni più tardi e non è stato ancora chiarito a chi
attribuirne la paternità.
L'uso del vetro nel prisma fatto da Herschel nel suo primo esperimento originale sollevò
alcune dispute tra i suoi contemporanei sull'esistenza effettiva delle lunghezze d'onda
degli infrarossi. Diversi ricercatori, nel tentativo di confermare i risultati del suo lavoro, utilizzarono indiscriminatamente vari tipi di vetro, ottenendo trasparenze diverse nell'infrarosso. Nei suoi esperimenti successivi, Herschel si rese conto della trasparenza limitata
del vetro rispetto alla radiazione termica recentemente scoperta e fu costretto a concludere che l'ottica per l'infrarosso era probabilmente determinata esclusivamente dall'uso
di elementi riflessivi, quali specchi piani o curvati. Fortunatamente, ciò si dimostrò vero
solo fino al 1830, quando il ricercatore italiano Melloni fece una scoperta molto importante: il salgemma presente in natura (NaCl), contenuto nei cristalli naturali sufficientemente
grandi per produrre lenti e prismi, è notevolmente trasparente all'infrarosso. Il risultato fu
che il salgemma divenne il principale materiale ottico infrarosso nei successivi cento anni, fino a quando non si perfezionò la produzione di cristalli sintetici negli anni '30 del XX
secolo.
Figura 17.3 Macedonio Melloni (1798–1854)
I termometri utilizzati come rilevatori di radiazioni rimasero immutati fino al 1829, anno in
cui Nobili inventò la termocoppia. (Il termometro di Herschel poteva segnare fino a 0,2 °
C di temperatura, i modelli successivi fino a 0,05 °C). Grazie a Melloni, che collegò una
serie di termocoppie in sequenza per formare la prima termopila, si realizzò una svolta
decisiva. Il nuovo dispositivo era almeno 40 volte più sensibile del miglior termometro disponibile allora per il rilevamento dell'irradiazione di calore, in grado di rilevare il calore
di una persona a tre metri di distanza.
La prima cosiddetta “immagine del calore” fu possibile nel 1840, frutto del lavoro di Sir
John Herschel, figlio dello scopritore dell'infrarosso e già famoso astronomo. In base all'evaporazione differenziale di una sottile pellicola di olio esposta ad un modello termico,
l'immagine termica poteva essere visualizzata dalla luce riflessa, laddove l'interferenza
della pellicola di olio rendeva l'immagine visibile all'occhio umano. Sir John riuscì inoltre
ad ottenere un primitivo risultato di immagine termica su carta, che denominò
“termografia”.
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Storia della tecnologia ad infrarossi
Figura 17.4 Samuel P. Langley (1834–1906)
Il perfezionamento della sensibilità del rilevatore di raggi infrarossi proseguì lentamente.
Un'altra scoperta importante, il cui autore fu Langley nel 1880, fu l'invenzione del bolometro. Questo strumento era costituito da una sottile striscia annerita di platino collegata
ad un ramo di un circuito a ponte Wheatstone, esposta alle radiazioni dei raggi infrarossi
e collegata ad un galvanometro sensibile. Allo strumento era stata attribuita la capacità
di rilevare il calore di una mucca ad una distanza di 400 metri.
Lo scienziato inglese Sir James Dewar fu il primo ad introdurre l'uso di gas liquefatti come agenti di raffreddamento, come l'azoto liquido ad una temperatura di -196°C nella ricerca sulle basse temperature. Nel 1892 inventò un contenitore a chiusura ermetica in
cui era possibile conservare gas liquefatti per giorni interi. Il comune "thermos", utilizzato
per conservare bevande calde o fredde, si basa su questa invenzione.
Tra il 1900 e il 1920, venne “scoperto” l'infrarosso. Furono concessi molti brevetti per dispositivi in grado di rilevare individui, artiglieria, velivoli, navi e perfino iceberg. Il primo sistema operativo, nel senso moderno, venne sviluppato durante la prima guerra
mondiale, quando entrambe le parti in conflitto conducevano programmi di ricerca dedicati allo sfruttamento militare dell'infrarosso. Questi programmi includevano sistemi sperimentali per il rilevamento di intrusioni nemiche, il rilevamento della temperatura di
oggetti lontani, le comunicazioni sicure e la guida dei “missili guidati”. Un sistema di ricerca ad infrarossi collaudato durante questo periodo era in grado di rilevare un velivolo in
avvicinamento ad una distanza di 1,5 km o una persona a più di 300 metri.
In questo periodo, i sistemi più sensibili furono tutti basati su variazioni dell'idea di bolometro, ma fu nel periodo tra le due guerre che si assistette allo sviluppo di due nuovi rilevatori di raggi infrarossi rivoluzionari: il convertitore di immagini e il rilevatore di fotoni.
All'inizio, il convertitore di immagini ricevette un'estrema attenzione da parte del settore
militare, perché consentì per la prima volta nella storia, letteralmente, di “vedere nel
buio”. Tuttavia, la sensibilità del convertitore di immagini era limitata alle lunghezze d'onda degli infrarossi vicini e gli obiettivi militari più interessanti, i soldati nemici, dovevano
essere illuminati da raggi di ricerca ad infrarossi. Considerato che ciò comportava il rischio di annullare il vantaggio dell'osservatore perché il nemico poteva essere analogamente equipaggiato, è comprensibile che l'interesse militare per il convertitore di
immagini alla fine diminuì.
Gli svantaggi militari tattici dei cosiddetti sistemi di imaging termico “attivi”, vale a dire attrezzati con raggi di ricerca, fornirono l'occasione dopo la seconda guerra mondiale per
ulteriori ricerche sugli infrarossi coperte da segreto militare, mirati allo sviluppo di sistemi
“passivi”, privi di raggi di ricerca, basati sul rilevatore di fotoni particolarmente sensibile.
Durante questo periodo, i regolamenti sul segreto militare impedirono la diffusione della
tecnologia di imaging ad infrarossi. Solo alla metà degli anni '50 il segreto fu rimosso e i
dispositivi di imaging termico cominciarono ad essere disponibili per la scienza e l'industria civili.
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Teoria della termografia
18.1Introduzione
Gli argomenti riguardanti le radiazioni infrarosse e la relativa tecnica termografica sono
spesso poco noti a molti utilizzatori di termocamere ad infrarossi. In questa sezione viene fornita una descrizione della teoria che sottende il concetto di termografia.
18.2Lo spettro elettromagnetico
Lo spettro elettromagnetico è suddiviso arbitrariamente in un certo numero di regioni
classificate in base alla lunghezza d'onda e denominate bande, distinte a seconda dei
metodi utilizzati per emettere e rilevare le radiazioni. Non esiste alcuna differenza sostanziale tra le radiazioni presenti nelle diverse bande dello spettro elettromagnetico: tutte sono governate dalle stesse leggi e le sole differenze sono quelle determinate dalle
diverse lunghezze d'onda.
Figura 18.1 Lo spettro elettromagnetico. 1: raggi X; 2: ultravioletto; 3: luce visibile; 4: infrarosso; 5: microonde; 6: onde radio.
La termografia utilizza la banda spettrale dell'infrarosso. Il confine delle onde corte è situato al limite della percezione visiva, nella parte rossa dello spettro. Il confine delle onde
lunghe si fonde con la lunghezza d'onda delle microonde radio, nell'intervallo delle onde
millimetriche.
La banda dell'infrarosso è spesso ulteriormente suddivisa in quattro bande più piccole, i
cui confini vengono anch'essi scelti in modo arbitrario. Le bande comprendono: infraros-
so vicino (0,75–3 μm), infrarosso medio (3–6 μm), infrarosso lontano (6–15 μm) e infrarosso estremo (15–100 μm). Anche se le lunghezze d'onda sono espresse in μm
(micrometri), per misurare la lunghezza d'onda in questa regione dello spettro è spesso
possibile utilizzare anche altre unità di misura, ad esempio nanometri (nm) ed Ångström
(Å).
Il rapporto tra le diverse unità di misura della lunghezza d'onda è:
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Teoria della termografia
18.3Radiazione del corpo nero
Per corpo nero si intende un oggetto che assorbe tutte le radiazioni che lo colpiscono ad
una lunghezza d'onda qualsiasi. L'utilizzo dell'apparente termine improprio nero, riferito
ad un oggetto che emette radiazioni, è spiegato dalla legge di Kirchhoff (Gustav RobertKirchhoff, 1824–1887) la quale afferma che un corpo in grado di assorbire tutte le radiazioni ad una lunghezza d'onda qualsiasi è ugualmente in grado di emettere radiazioni.
Figura 18.2 Gustav Robert Kirchhoff (1824–1887)
La costruzione della sorgente di un corpo nero è, in linea di massima, molto semplice.
Le caratteristiche delle radiazioni dell'apertura di una cavità isotermica costituita da un
materiale opaco assorbente, rappresentano quasi esattamente le proprietà di un corpo
nero. Un'applicazione pratica del principio per la costruzione di un perfetto assorbitore di
radiazioni, è rappresentata da una scatola nascosta alla luce ad eccezione di un'apertura su uno dei lati. Qualsiasi tipo di radiazione entri successivamente all'interno del foro
viene diffuso ed assorbito da ripetute riflessioni, in modo che solo una frazione infinitesimale possa sfuggire. L'oscurità ottenuta in corrispondenza dell'apertura è quasi simile
ad un corpo nero e pressoché perfetta per tutte le lunghezze d'onda.
Se la cavità isotermica viene riscaldata adeguatamente, questa diventa ciò che si definisce un radiatore a cavità. Una cavità isotermica riscaldata ad una temperatura uniforme
genera la radiazione di un corpo nero, le cui caratteristiche vengono stabilite unicamente
in base alla temperatura della cavità. Tali radiatori di cavità vengono comunemente usati
in laboratorio come sorgenti di radiazione negli standard di riferimento della temperatura
per la calibrazione di strumenti termografici, quali ad esempio le termocamere FLIR
Systems.
Se la temperatura della radiazione del corpo nero aumenta raggiungendo un valore superiore a 525 °C, la sorgente comincia a diventare visibile in modo da non apparire più
nera all'occhio umano. Questo rappresenta la temperatura del radiatore che inizialmente
è rossa e successivamente diventa arancione o gialla quando aumenta ulteriormente. Infatti, per temperatura di colore di un oggetto si intende la temperatura che un corpo nero
dovrebbe raggiungere per avere lo stesso aspetto.
Si considerino ora tre espressioni che descrivono la radiazione emessa da un corpo
nero.
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Teoria della termografia
18.3.1 La legge di Planck
Figura 18.3 Max Planck (1858–1947)
Max Planck (1858–1947) fu in grado di descrivere la distribuzione spettrale della radiazione emessa da un corpo nero mediante la formula seguente:
dove:
W
λb
c
h
k
TTemperatura assoluta (K) di un corpo nero.
λLunghezza d'onda (μm).
Emittanza energetica spettrale del corpo nero alla lunghezza d'onda
λ.
Velocità della luce = 3 × 10
Costante di Planck = 6,6 × 10
Costante di Boltzmann = 1,4 × 10
8
m/s
-34
Joule sec.
-23
Joule/K.
Nota Il fattore 10-6viene utilizzato poiché l'emittanza spettrale sulle curve è espressa
in Watt/m
2
, μm.
La formula di Planck, se rappresentata graficamente per le diverse temperature, genera
una famiglia di curve. Seguendo una qualsiasi curva di Planck, l'emittanza spettrale è zero per λ = 0, successivamente aumenta rapidamente fino a raggiungere il massimo in
corrispondenza della lunghezza d'onda λ
e, dopo averla raggiunta, si avvicina nuova-
max
mente a zero per lunghezze d'onda elevate. Maggiore è la temperatura, minore è la lunghezza d'onda alla quale si raggiunge il massimo.
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Teoria della termografia
Figura 18.4 Emittanza energetica spettrale di un corpo nero, secondo la legge di Planck, rappresentata
graficamente per diverse temperature assolute. 1:Emittanza energetica spettrale (W/cm
Lunghezza d'onda (μm)
2
× 103(μm)); 2:
18.3.2 La legge di spostamento di Wien
Differenziandosi dalla formula di Planck relativamente a λ, e trovando il massimo, si
ottiene:
La formula di Wien (Wilhelm Wien, 1864-1928) descritta precedentemente rappresenta
matematicamente l'osservazione comune in base alla quale i colori variano dal rosso all'arancione o al giallo con l'aumentare della temperatura di un radiatore termico. La lunghezza d'onda del colore è la stessa lunghezza calcolata per λ
approssimazione del valore di λ
per una data temperatura del corpo nero si ottiene
max
. Una buona
max
applicando la regola empirica 3 000/T μm. Per questo, una stella molto calda come Sirio
(11.000 K), che emette una luce bianca tendente al blu, irradia con il picco di emittanza
energetica spettrale che si sviluppa all'interno dello spettro invisibile dell'ultravioletto, alla
lunghezza d'onda di 0,27 μm.
Figura 18.5 Wilhelm Wien (1864–1928)
Il sole (circa 6.000°K) emette luce gialla, raggiungendo il picco a circa 0,5 μm nella parte
centrale dello spettro di luce visibile.
A temperatura ambiente (300 °K), il picco di emittanza spettrale si trova a 9,7 μm, negli
infrarossi lontani, mentre alla temperatura dell'azoto liquido (77 °K) il massimo della
quantità di emittanza spettrale, peraltro pressoché insignificante, si raggiunge a 38 μm,
nelle lunghezze d'onda degli infrarossi estremi.
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Teoria della termografia
Figura 18.6 Curve di Planck rappresentate graficamente su scale semilogaritmiche da 100 °K a 1000 °K.
La linea tratteggiata rappresenta il punto di massima emittanza spettrale per ogni valore di temperatura,
come descritto dalla legge di Wien. 1: Emittanza energetica spettrale (W/cm
(μm).
2
(μm)); 2: Lunghezza d'onda
18.3.3 Legge di Stefan-Boltzmann
Integrando la formula di Planck da λ = 0 a λ = ∞, è possibile ottenere l'emittanza radiante
totale (W
) di un corpo nero:
b
La formula di Stefan-Boltzmann (Josef Stefan, 1835–1893 e Ludwig Boltzmann, 1844–
1906), descritta precedentemente afferma che la quantità totale di energia emessa da
un corpo nero è proporzionale alla temperatura assoluta elevata alla quarta potenza.
Graficamente, W
rappresenta l'area al di sotto della curva di Planck relativa a una data
b
temperatura. È possibile dimostrare che l'emittanza radiante compresa nell'intervallo da
λ = 0 to λ
è solo il 25% del totale, il che rappresenta quasi la quantità della radiazione
max
solare presente nello spettro di luce visibile.
Figura 18.7 Josef Stefan (1835–1893) e Ludwig Boltzmann (1844–1906)
Se si utilizza la formula di Stefan-Boltzmann per calcolare l'energia irradiata dal corpo
umano, a una temperatura di 300 K ed una superficie esterna di circa 2 m
2
, è possibile
ottenere 1 kW. Questa perdita di energia non potrebbe essere sostenuta se non esistesse l'assorbimento di compensazione della radiazione dalle superfici circostanti, a temperature ambiente che non variano troppo drasticamente rispetto alla temperatura
corporea, oppure, naturalmente, dall'aggiunta di indumenti.
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Teoria della termografia
18.3.4 Emettitori diversi dai corpi neri
Finora sono stati descritti solo i radiatori di corpo nero e la radiazione emessa da un corpo nero. Tuttavia, su una regione di lunghezza d'onda estesa, gli oggetti reali non rispettano quasi mai le leggi sopra illustrate – anche se tali oggetti, in taluni intervalli spettrali,
potrebbero comportarsi come un corpo nero. Ad esempio, un dato tipo di vernice bianca
può apparire perfettamente bianca nello spettro di luce visibile, ma diventa distintamente
grigia a circa 2 μm, mentre oltre i 3 μm è pressoché nera.
Tre sono i processi che possono verificarsi e che impediscono a un oggetto reale di comportarsi come un corpo nero: una frazione della radiazione incidente α può essere assorbita, una frazione ρ può essere riflessa, mentre un'altra τ può essere trasmessa. Poiché
tali fattori dipendono più o meno dalla lunghezza d'onda, l'indice λ viene utilizzato per
stabilire la dipendenza spettrale delle loro definizioni. Pertanto:
• Assorbimento spettrale α
= rapporto tra il flusso radiante spettrale assorbito da un og-
λ
getto e quello incidente;
• Riflessione spettrale ρ
= il rapporto tra il flusso radiante spettrale riflesso da un ogget-
λ
to e quello incidente;
• Trasmissione spettrale τ
= il rapporto tra il flusso radiante spettrale trasmesso da un
λ
oggetto e quello incidente;
La somma di questi tre fattori va sempre aggiunta al totale a qualsiasi lunghezza d'onda,
in modo da ottenere la seguente relazione:
Per i materiali opachi τλ= 0 quindi la relazione si semplifica in:
Un altro fattore, denominato emissività, è necessario per descrivere la frazione ε dell'emittanza radiante di un corpo nero prodotta da un oggetto a una data temperatura. Si ottiene quindi la definizione seguente:
L'emissività spettrale ε
= il rapporto tra il flusso energetico spettrale emesso da un og-
λ
getto e quello emesso da un corpo nero alla stessa temperatura e lunghezza d'onda.
Il rapporto tra l'emittanza spettrale di un oggetto e quella di un corpo nero può essere de-
scritto mediante la seguente formula matematica:
In generale, esistono tre tipi di sorgenti di radiazione, distinti in base alle modalità in cui
l'emittanza spettrale di ciascuno varia con il variare della lunghezza d'onda.
• Un corpo nero, per cui ε
• Un corpo grigio, per cui ε
= ε = 1
λ
= ε = costante inferiore a 1
λ
• Un radiatore selettivo per cui ε varia in base alla lunghezza d'onda
In base alla legge di Kirchhoff, per qualsiasi materiale, l'emissività e l'assorbimento spet-
trali di un corpo sono uguali per qualsiasi temperatura e lunghezza d'onda specificate. In
formula:
Da questo si ottiene, per un materiale opaco (poiché αλ+ ρλ= 1):
Per i materiali particolarmente lucidi ελtende a zero in modo che, per un materiale perfettamente riflettente (ad esempio uno specchio) si avrà:
Per il radiatore di un corpo grigio, la formula di Stefan-Boltzmann diventa:
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Teoria della termografia
La formula dimostra che il potere emissivo totale di un corpo grigio è identico a quello di
un corpo nero alla stessa temperatura ridotta in proporzione al valore di ε del corpo
grigio.
Figura 18.8 Emittanza energetica spettrale di tre tipi di radiatori. 1: emittanza energetica spettrale; 2: lunghezza d'onda; 3: corpo nero; 4: radiatore selettivo; 5: corpo grigio.
Figura 18.9 Emissività spettrale di tre tipi di radiatori. 1: emissività spettrale; 2: lunghezza d'onda; 3: corpo nero; 4: corpo grigio; 5: radiatore selettivo.
18.4Materiali semitrasparenti agli infrarossi
Si consideri ora un corpo non metallico semitrasparente, ad esempio una spessa lastra
di materiale plastico. Quando la lastra viene riscaldata, la radiazione generata al suo interno si propaga attraverso il materiale fino a raggiungere le superfici in cui la radiazione
viene parzialmente assorbita. Inoltre, quando la radiazione raggiunge la superficie, una
parte di essa viene nuovamente riflessa verso l'interno e parzialmente assorbita, ma una
parte di questa radiazione raggiunge l'altra superficie attraverso cui fuoriesce in gran
parte, mentre un'altra sua parte viene nuovamente riflessa. Anche se le riflessioni progressive diventano sempre più deboli, è necessario sommarle quando si calcola l'emittanza totale della lastra. Quando viene eseguita la somma della serie geometrica
ottenuta, l'emissività effettiva di una lastra semitrasparente è data da:
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Teoria della termografia
Quando la lastra diventa opaca questa formula viene così semplificata:
Quest'ultima relazione risulta particolarmente utile, poiché spesso è più semplice misurare direttamente la riflettanza piuttosto che l'emissività.
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La formula di misurazione
Come illustrato in precedenza, quando è in azione, la termocamera riceve radiazioni anche da sorgenti diverse dall'oggetto sotto osservazione. Le radiazioni provengono inoltre
dall'area circostante l'oggetto, riflessa tramite la superficie dell'oggetto stesso. Queste
radiazioni vengono attenuate, in qualche misura, dall'atmosfera nel percorso di misurazione. A queste deve aggiungersi un terzo tipo proveniente dall'atmosfera stessa.
La descrizione della situazione di misurazione, come illustrata nella figura seguente, è
sufficientemente fedele alle condizioni reali. È possibile che siano stati trascurati alcuni
elementi, come la dispersione di luce solare nell'atmosfera o le radiazioni vaganti provenienti da sorgenti di radiazione intensa, esterne al campo visivo. Tali interferenze sono
difficili da quantificare e comunque, nella maggior parte dei casi, sono talmente piccole
da poter essere trascurate. Qualora non fossero così trascurabili, la configurazione della
misurazione sarebbe probabilmente tale da causare rischi di interferenze, quanto meno
all'occhio di un operatore esperto. È quindi responsabilità dell'operatore modificare la situazione di misurazione per evitare interferenze, modificando ad esempio la direzione di
visualizzazione, schermando le sorgenti di radiazione intensa e così via.
In base a quanto chiarito, è possibile utilizzare la figura sotto riportata per ottenere una
formula per il calcolo della temperatura di un oggetto in base al segnale di uscita della
termocamera calibrata.
Figura 19.1 Una rappresentazione schematica della situazione di misurazione termografica generale.1:
area circostante; 2: oggetto; 3: atmosfera; 4: termocamera
Si supponga che l'energia irradiata ricevuta W dalla sorgente di un corpo nero di temperatura T
proporzionale all'energia in entrata (termocamera ad energia lineare). È quindi possibile
scrivere (Equazione 1):
o con notazione semplificata:
dove C è una costante.
Se la sorgente è un corpo grigio con emittanza ε, la radiazione ricevuta sarà di conse-
guenza εW
È ora possibile scrivere i tre termini dell'energia irradiata ricevuta:
1. Emissione dall'oggetto = ετW
za dell'atmosfera. La temperatura dell'oggetto è T
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su distanze corte generi un segnale di uscita della termocamera U
source
.
source
, dove ε è l'emittanza dell'oggetto e τ è la trasmittan-
obj
.
obj
source
,
78
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19
La formula di misurazione
2. Emissione riflessa dalle sorgenti ambiente = (1 – ε)τW
dell'oggetto. Le sorgenti ambiente hanno la temperatura T
Questo esempio suppone che la temperatura T
refl
, dove (1 – ε) è la riflettanza
refl
.
refl
sia la stessa per tutte le superficie
emittenti interne alla semisfera, viste da un punto sulla superficie dell'oggetto. Si tratta ovviamente di una semplificazione della situazione reale. Tuttavia, la semplificazione è necessaria per ottenere una formula operativa e T
, almeno teoricamente, è
refl
possibile assegnarle un valore che rappresenti una temperatura valida per un'area
complessa.
Si noti inoltre che, per ipotesi, l'emittanza dell'area circostante l'oggetto è = 1, rispettando in tal modo la legge di Kirchhoff, secondo la quale tutte le radiazioni che urtano
le superfici dell'area circostante un oggetto verranno alla fine assorbite dalle superfici
stesse. Quindi, l'emittanza è = 1. (Si noti tuttavia che l'ultimo punto suppone che si
prenda in considerazione tutta la sfera intorno all'oggetto).
3. Emissione dall'atmosfera = (1 – τ)τW
temperatura dell'atmosfera è T
atm
, dove (1 – τ) è l'emittanza dell'atmosfera. La
atm
.
È ora possibile scrivere l'energia irradiata totale ricevuta (Equazione 2):
Moltiplicare ciascun termine per la costante C dell'Equazione 1 e sostituire i prodotti CW
con il valoreU corrispondente, in base alla medesima equazione, quindi ricavare (Equazione 3):
Risolvere l'Equazione 3 per U
(Equazione 4):
obj
Questa è la formula di misurazione generale utilizzata da tutte le apparecchiature termografiche FLIR Systems. I valori di tensione della formula sono:
Tabella 19.1 Tensioni
U
obj
U
tot
U
refl
U
atm
Tensione di uscita calcolata della termocamera per un corpo nero di
temperatura T
nella temperatura reale dell'oggetto desiderato.
Tensione di uscita misurata della termocamera per il caso specifico.
Tensione di uscita teorica della termocamera per un corpo nero di
temperatura T
Tensione di uscita teorica della termocamera per un corpo nero di
temperatura T
, vale a dire una tensione direttamente convertibile
obj
in base alla calibrazione.
refl
in base alla calibrazione.
atm
L'operatore deve fornire i valori di una serie di parametri per il calcolo:
• l'emittanza dell'oggetto ε
• l'umidità relativa
• T
atm
• la distanza dell'oggetto (D
obj
)
• la temperatura (effettiva) dell'area circostante l'oggetto o la temperatura ambientale ri-
flessa T
• la temperatura dell'atmosfera T
refl
atm
A volte, tale compito può risultare oneroso per l'operatore, poiché in genere non è facile
ricavare i valori precisi dell'emittanza e della trasmittanza atmosferica per il caso specifico. In genere, le due temperature non costituiscono un problema, ammesso che l'area
circostante l'oggetto non contenga sorgenti di radiazione intensa e di grandi dimensioni.
A questo punto, è naturale domandarsi quanto sia importante conoscere i valori corretti
di tali parametri. Potrebbe quindi essere interessante avere subito un'idea del problema,
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La formula di misurazione
osservando diversi casi di misurazione e confrontando le grandezze relative dei tre termini di radiazione. Ciò fornirà indicazioni utili per determinare quando è importante utilizzare i valori corretti di questi parametri.
Le figure seguenti illustrano le grandezze relative dei tre tipi di radiazione per le temperature di tre diversi oggetti, due emittanze e due intervalli spettrali: SW e LW. Gli altri parametri hanno i seguenti valori fissi:
• τ: 0,88
• T
= +20°C
refl
• T
= +20°C
atm
Ovviamente, la misurazione di temperature basse è più delicata della misurazione di
quelle alte, in quanto le sorgenti di radiazione di disturbo sono relativamente più forti nel
primo caso. Se anche il valore dell'emittanza dell'oggetto fosse basso, la situazione sarebbe ancora più difficile.
Infine, è necessario chiarire l'importanza dell'uso della curva di taratura sul punto di taratura più alto, chiamato anche estrapolazione. Si supponga che in una determinata circostanza U
sia = 4,5 volt. Il punto di taratura più elevato per la termocamera era
tot
nell'ordine di 4,1 volt, un valore sconosciuto all'operatore. Quindi, anche se l'oggetto era
un corpo nero, come U
obj
= U
, in realtà si esegue un'estrapolazione della curva di tara-
tot
tura, convertendo i 4,5 volt nella temperatura.
Si supponga ora che l'oggetto non sia nero, abbia un'emittanza pari a 0,75 ed una tra-
smittanza di 0,92. Si supponga inoltre che la somma dei due secondi termini dell'Equazione 4 dia 0,5 volt. Calcolando U
tramite l'Equazione 4 si ottiene come risultato U
obj
obj
=
4,5 / 0,75 / 0,92 - 0,5 = 6,0. Questa è un'estrapolazione piuttosto estrema, in particolare
se si considera che l'amplificatore video può limitare il segnale di uscita a 5 volt! Si noti
tuttavia che l'applicazione della curva di taratura è una procedura teorica che non prevede alcun limite elettronico o di altra natura. Se non fossero stati imposti limiti di segnale
nella termocamera e se questa fosse stata calibrata su un valore superiore a 5 volt, la
curva risultante sarebbe stata molto simile alla curva effettiva estrapolata oltre i 4,1 volt,
a condizione che l'algoritmo di calibrazione fosse basato sulla fisica delle radiazioni, come l'algoritmo FLIR Systems. Naturalmente, deve esistere un limite per questo tipo di
estrapolazioni.
Figura 19.2 Grandezze relative delle sorgenti di radiazione in condizioni variabili di misurazione (termocamera SW). 1: Temperatura dell'oggetto; 2: Emittanza; Obj: Radiazione dell'oggetto; Refl: Radiazione riflessa; Atm: radiazione dell'atmosfera. Parametri fissi: τ = 0,88; T
#T559918; r. AN/42292/42303; it-IT
= 20°C; T
refl
atm
= 20°C.
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La formula di misurazione
Figura 19.3 Grandezze relative delle sorgenti di radiazione in condizioni variabili di misurazione (termoca-
14. Schuster, Norbert and Kolobrodov, Valentin G. Infrarotthermographie. Berlin: Wiley-
VCH, 2000.
Nota I valori di emissività riportati nella tabella seguente sono stati registrati utilizzando
una termocamera a onde corte. Devono pertanto essere considerati come valori raccomandati ed utilizzati con cautela.