R-32 serie rooftop - versione
base 2 -, 3 e 4 serrande:
Per modelli a stock
UATYA-BBAY1
UATYA-BBC2Y1
UATYA-BBC3Y1
Per modelli ad ordine
BASE
FC2
FC3
FC4
Manuale installazione uso e manutenzione
Rooftop unità monoblocco
Italiano
Sommario
1 Introduzione 7
1.1 Conformità 7
1.2 Descrizione 7
1.2.1 Simboli 7
1.2.2 Etichette 8
2 Sicurezza 9
2.1 Avvertenze generali 9
2.1.1Scarico delle valvole di sicurezza10
2.1.2 Arresto di emergenza10
2.2 Regole fondamentali 11
2.2.1Limiti d'uso – Minima area dell'ambiente climatizzato e massima carica di refrigerante12
2.2.2 Rilevatore di perdite di refrigerante14
2.2.3 Portata d’acqua agli scambiatori15
2.2.4Composizione dell’acqua15
2.2.5 Avvertenze per i refrigeranti inammabili16
2.3 Rumore 22
2.4 Rischi residui22
2.5 Informazioni di sicurezza riguardanti il uido frigorigeno23
2.5.1Pericoli e conseguenze per la salute23
3 Ricevimento del prodotto e stoccaggio 24
3.1 Ricevimento 24
3.2 Trasporto 24
3.3 Movimentazione 25
4 Descrizione prodotto 27
4.1 Uso previsto 27
4.2 Uso non previsto 27
4.3 Dispositivi di controllo e sicurezza 28
4.4 Principi di funzionamento 28
4.5 Struttura 28
4.6 Caratteristiche tecniche28
4.7 Circuito aeraulico 29
4.7.1 Ventilatori aria interna 29
4.7.2 Sensore portata per i ventilatori 29
4.7.3 Sensore ltri sporchi 30
4.7.4 Filtri aria 30
4.7.5 Umidicatore 30
4.8 Pannello comandi 31
4.8.1 Accendere e spegnere l'unità da display 31
4.8.2 Accendere e spegnere l'unità da consenso esterno 31
4.8.3 Cambio dei setpoint 31
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4.8.4 Impostazione fasce orarie 32
4.8.5 Cambio lingua 32
4.8.6 Cambio ora e data 32
4.9 Schema elettrico32
5 Installazione 33
5.1 Dimensioni e peso 33
5.2 Luogo di installazione 33
5.3 Montaggio 34
5.3.1Posizionamento esterno34
5.3.2 Montaggio cue antipioggia35
5.3.3 Antivibranti35
5.3.4Attenuazione rumore36
5.3.5 Distanze minime36
5.4 Collegamenti idraulici 37
5.4.1Collegamento batteria acqua calda37
5.4.2 Scarico condensa della batteria aria interna37
5.4.3 Scarico condensa della batteria aria esterna38
5.4.4Collegamento all’umidicatore38
5.5 Collegamenti elettrici 39
5.6 Collegamenti aeraulici 41
5.6.1Canali di ripresa e mandata41
5.6.2 Collegamento dei canali42
6 Messa in servizio 43
6.1 Operazioni preliminari 43
6.2 Prima messa in funzione 44
6.2.1Veriche preliminari44
6.2.2 Veriche funzionali44
6.3 Taratura organi sicurezza 45
6.4 Veriche durante il funzionamento45
6.5 Allarmi e malfunzionamenti 46
6.5.1Troubleshooting generale 46
6.6 Arresto temporaneo 48
6.7 Arresto per lunghi periodi48
7 Manutenzione 49
7.1 Regolazioni 49
7.2 Pulizia esterna 50
7.2.1 Pulizia batterie con alette tradizionali in Cu/Al 50
7.2.2 Pulizia luogo d'installazione 51
7.3 Pulizia interna 51
7.3.1Pulizia dell'unità51
7.4 Controlli periodici 52
7.5 Manutenzione straordinaria 53
7.5.1Interventi particolari53
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8 Messa fuori servizio 54
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GRAZIE
La ringraziamo per aver scelto un nostro prodotto.
Esso è frutto di pluriennale esperienza e di accurata progettazione, ed è stato costruito con materiali di prima scelta
e con tecnologie avanzate.
La dichiarazione o il certicato di conformità, inoltre, garantisce che gli apparecchi rispondano ai requisiti della
Direttiva Macchine Europea in materia di sicurezza.
Il livello qualitativo è sotto costante sorveglianza, pertanto i nostri prodotti sono sinonimo di Sicurezza, Qualità e
Adabilità.
I dati riportati possono subire modiche necessarie per il miglioramento del prodotto, in qualsiasi momento senza
obbligo di preavviso.
Nuovamente grazie
Leggere attentamente questo manuale prima di installare, provare o avviare questa unità.
Consegnare questo manuale e tutta la documentazione complementare al conduttore dell’impianto
che si assumerà la responsabilità per la conservazione anché siano sempre a disposizione in caso di
necessità.
Le immagini e i disegni riportati nel presente documento sono a solo scopo esemplicativo.
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1 INTRODUZIONE
1.1 Conformità
Riguardo norme e direttive di riferimento, vedere la dichiarazione di conformità che è parte integrante del manuale.
1.2 Descrizione
1.2.1 Simboli
Di seguito la descrizione della principale simbologia riportata nel presente manuale e nelle etichette presenti sull’unità.
Simbolo di pericolo; prestare molta attenzione.
Simbolo di pericolo; organi meccanici in movimento.
Simbolo di pericolo; organi sotto tensione elettrica.
Simbolo di attenzione; informazioni importanti.
Simbolo della nota; suggerimenti e consigli.
Simbolo di pericolo; presenza di gas inammabile
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1.2.2 Etichette
Per le caratteristiche costruttive, i modelli disponibili e i dati tecnici riferirsi al Quaderno Tecnico.
Il modello, la matricola, le caratteristiche, la tensione di alimentazione, ecc. sono rilevabili dalle etichette apposte
sull'unità (le immagini che seguono sono solo a titolo di esempio).
Il Costruttore adotta una politica di continuo sviluppo e in quest’ottica si riserva il diritto di eettuare
modiche e miglioramenti alla documentazione e alle unità senza preavviso.
Il quaderno tecnico, le etichette apposte direttamente sull'unità e i vari schemi ai quali di seguito si fa
riferimento, sono da considerarsi parte integrante di questo manuale.
E' vietato rimuovere o alterare le etichette apposte sull'unità.
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2 SICUREZZA
2.1 Avvertenze generali
L’accesso alla zona circostante all'unità deve essere interdetto da una apposita protezione nel caso sia posizionata
in luoghi non protetti e raggiungibili da persone non qualicate.
L’operatore dell’apparecchiatura è responsabile del rispetto degli obblighi normativi.
L’operatore dell’apparecchiatura è colui che ha l’eettivo controllo sul funzionamento tecnico, il libero accesso, che
comporta la possibilità di sorvegliarne i componenti e il loro funzionamento e la possibilità di concedere l’accesso a
terzi.
L’operatore dell’apparecchiatura ha facoltà di decidere in merito a modiche tecniche, controlli e riparazioni.
L’operatore dell’apparecchiatura può impartire istruzioni ai dipendenti o ad imprese esterne per l’esecuzione di
operazioni di manutenzione e riparazione.
Solo tecnici autorizzati dall'operatore dell'apparecchiatura devono poter accedere all'unità.
Installazione e manutenzione o riparazione dell’apparecchiatura devono essere eseguite da personale e imprese in
possesso di un certicato rilasciato da un organo certicatore. In ambito europeo tale organo deve essere designato
da uno stato membro che attesti i requisiti contenuti nel regolamento CE n° 517/2014 del Parlamento Europeo e del
consiglio del 16 aprile 2014 sui gas uororati a eetto serra.
L'operatore che accede all'unità deve essere autorizzato e qualicato secondo quanto prescritto dall’Annex HH della
IEC 60335-2-40:2018, dalle normative locali e, in ambito europeo, dalla norma EN378-4 e dalla norma EN13313 ",
oltre ad avere un grado di conoscenza adeguato per svolgere le varie attività durante le fasi della vita tecnica della
macchina.
La rimozione dei pannelli di chiusura "ove presenti" consente l'accesso all'interno dell'unità.
Per nessun motivo si deve permettere l’accesso all’interno dell'unità a personale non qualicato e prima di aver tolto
tensione.
L’utilizzatore può interagire con l’unità solo attraverso il controllo e i consensi esterni.
Qualsiasi accesso all’unità è permesso solo a personale autorizzato a conoscenza ed in applicazione delle prescrizioni
riguardanti la sicurezza nei luoghi di lavoro. In ambito europeo fare riferimento alla direttiva 89/391/CEE del Consiglio,
del 12 giugno 1989, concernente l'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della
salute dei lavoratori durante il lavoro.
Inoltre, la conoscenza e la comprensione del manuale costituiscono un indispensabile strumento per la riduzione dei
rischi, per la sicurezza e per la salute dei lavoratori.
L’operatore deve essere istruito di fronte al manifestarsi di possibili anomalie, disfunzioni o condizioni di pericolo per
sé o per gli altri, ed in ogni caso deve ottemperare alle seguenti prescrizioni:
Fermare immediatamente l'unità agendo sull’organo di emergenza.
Non eseguire interventi che esulino dai propri compiti e conoscenze tecniche.
Informare immediatamente il superiore responsabile, evitando di prendere iniziative personali.
Prima di eettuare qualsiasi intervento sull’unità, assicurarsi di aver tolto l’alimentazione elettrica.
Fare riferimento al paragrafo riguardante gli interventi di manutenzione.
Prima di eettuare qualsiasi intervento sull'unità, assicurarsi che non vi siano atmosfere
potenzialmente inammabili; assicurarsi che non vi siano sorgenti di innesco; attenersi alle
prescrizioni dall’Annex HH della IEC 60335-2-40:2018, dalle normative locali e, in ambito europeo,
dalla norma EN378-4 e dalla norma EN13313 "e alle disposizioni locali vigenti.
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Nell'unità dove sono presenti condensatori e/o inverter, alcuni componenti possono restare in tensione
per alcuni minuti anche dopo aver aperto l'interruttore generale.
Attendere 10 minuti prima di accedere alle parti elettriche dell'unità.
I circuiti alimentati da sorgenti esterne (realizzati con cavo color arancio) possono essere in tensione
anche dopo aver tolto l'alimentazione elettrica all'unità.
Operare sull’unità solamente con un livello d’illuminazione adeguato al tipo d’intervento da eettuare.
Il mancato rispetto delle istruzioni riportate in questo manuale e qualsiasi modica dell’unità non preventivamente
autorizzata per iscritto, provocano l’immediato decadimento della garanzia.
La legge sulla regolamentazione dell’impiego delle sostanze lesive dell’ozono stratosferico stabilisce
il divieto di disperdere i gas refrigeranti nell’ambiente e ne obbliga i detentori a recuperarli ed a
riconsegnarli, al termine della loro durata operativa, al rivenditore o presso appositi centri di raccolta.
Il refrigerante contenuto nel circuito frigorifero è menzionato tra le sostanze sottoposte a particolare
regime di controllo previsto dalla legge e deve sottostare quindi agli obblighi sopra riportati.
Si raccomanda una particolare attenzione durante le operazioni di manutenzione al ne di ridurre il più
possibile le fughe di refrigerante.
2.1.1 Scarico delle valvole di sicurezza
Se presenti sul circuito del refrigerante, esigenze d’installazione e/o normative nazionali prescrivono che lo scarico
delle valvole di sicurezza sia convogliato all’esterno.
Il convogliamento deve essere fatto con un tubo che deve avere il diametro almeno pari allo scarico della valvola ed
il peso del tubo non deve gravare sulla valvola.
Convogliare sempre lo scarico in zone nelle quali il getto non possa recare danno alle persone.
Pericolo di ustioni in seguito al contatto con parti calde e fredde.
Lo scarico delle valvole di sicurezza deve essere convogliato tramite tubazione conforme alle direttive
nazionali e/o europee facendo in modo che lo scarico non risulti in prossimità di caditoie, tombini e
qualsiasi altra apertura che possa contenere del refrigerante; non convogliare lo scarico in prossimità
di prese d'aria di rinnovo, porte o aperture similari; non convogliare lo scarico in prossimità di fonti di
innesco così come denite dalla EN378-2.
E' responsabilità dell'installatore eseguire una valutazione di inammabilità e classicazione dell'area
di pericolo per il sito di installazione così come richiesto dalla norma EN378-3 e/o dalle direttive
nazionali vigenti.
2.1.2 Arresto di emergenza
In caso di emergenza, l’arresto immediato si eettua per mezzo del sezionatore/interruttore generale di colore rosso
sul quadro elettrico ruotandolo nella posizione 0. Ruotandolo nella posizione 0, il sezionatore toglie l’alimentazione
elettrica a tutta l'unità.
L’utilizzo del sezionatore/interruttore generale, oltre ad isolare elettricamente l’unità, è previsto come
organo d’emergenza e solo per questo motivo deve essere utilizzato per il suo arresto.
Quando non ci sono le condizioni d’emergenza, l’arresto del funzionamento dell’unità deve avvenire
tramite il software di controllo dell'unità.
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2.2 Regole fondamentali
Tutte le unità sono progettate e costruite in accordo con la direttiva 2014/68/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio del 15 maggio 2014, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di attrezzature a
pressione.
Per garantire la massima sicurezza, al ne di evitare possibili rischi, attenersi alle seguenti disposizioni:
- questo prodotto contiene recipienti in pressione, componenti in tensione, parti meccaniche in movimento, superci
ad elevata e bassa temperatura che possono in talune situazioni costituire un pericolo: qualsiasi intervento
deve essere eettuato da personale qualicato e munito delle necessarie abilitazioni secondo le norme vigenti.
Prima di eettuare qualunque operazione, assicurarsi che il personale preposto abbia la piena conoscenza della
documentazione a corredo dell’unità;
- avere sempre una copia della documentazione in prossimità dell’unità;
- le operazioni indicate nel presente manuale devono essere integrate con le procedure indicate nei manuali di
istruzione d’uso degli altri sistemi e dispositivi incorporati nell'unità. I manuali contengono tutte le informazioni
necessarie per gestire in sicurezza i dispositivi e i modi di funzionamento possibili;
- utilizzare le adeguate protezioni (guanti, elmetto, occhiali protettivi, calzature di sicurezza ecc.) per qualunque
operazione sia di manutenzione che di controllo eettuata sull’unità;
- non indossare indumenti larghi, cravatte, catenine, orologi che possano impigliarsi nelle parti in movimento
dell'unità;
- utilizzare strumenti e protezioni sempre in ottimo stato;
- i compressori ed i tubi del gas di mandata sono a temperatura elevata. Prestare pertanto attenzione quando si
operi nelle immediate vicinanze a non toccare nessun componente dell’unità senza le adeguate protezioni;
- non operare nella traiettoria di scarico delle valvole di sicurezza;
- se i gruppi sono posizionati in luoghi non protetti e facilmente raggiungibili da persone non qualicate è obbligatorio
installare adeguate protezioni;
- l’utilizzatore dell’impianto è obbligato a consultare i manuali di installazione ed uso dei sistemi incorporati ed
allegati al presente manuale;
- possono esserci rischi potenziali non evidenti. Sono previste pertanto nell'unità avvertenze e segnalazioni;
- è vietato rimuovere le avvertenze.
È fatto espressamente divieto di:
- asportare o rendere inecaci i ripari previsti per la sicurezza delle persone;
- manomettere e/o modicare, anche parzialmente, i dispositivi di sicurezza installati sull'unità.
In caso di segnalazioni di allarme e di conseguente intervento delle sicurezze, l’utilizzatore deve richiedere l’intervento
immediato dei tecnici qualicati addetti alla manutenzione.
Un eventuale incidente può comportare lesioni serie o morte.
I dispositivi di sicurezza devono essere vericati secondo le indicazioni contenute nel presente manuale.
Il Costruttore non si assume alcuna responsabilità per danni a persone, animali domestici o cose derivanti dal
riutilizzo di singole parti dell'unità per funzioni o situazioni di montaggio dierenti da quelle originali. È vietata la
manomissione /sostituzione non autorizzata di una o più parti dell'unità.
L’uso di accessori, di utensili o di materiali di consumo diversi da quelli raccomandati dal Costruttore esonerano
quest’ultimo da responsabilità civili e penali.
Le operazioni di disattivazione e demolizione dell'unità devono essere adate solo a personale adeguatamente
addestrato ed equipaggiato.
Le unità non rientrano nel campo di applicazione della Direttiva 2014/34/UE del Parlamento europeo
e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati
membri relative agli apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera
potenzialmente esplosiva.
L'operatore che accede all'unità deve essere autorizzato e qualicato secondo quanto prescritto
dall’Annex HH della IEC 60335-2-40:2018, dalle normative locali e, in ambito europeo, dalla norma
EN378-4 e dalla norma EN13313, oltre ad avere un grado di conoscenza adeguato per svolgere le
varie attività durante le fasi della vita tecnica della macchina.
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2.2.1 Limiti d'uso – Minima area dell'ambiente climatizzato e massima carica di
[m²]
m
[kg]
refrigerante
La clausola GG.9 dell'Annex GG della norma IEC 60335-2-40:2018 (Household and similar electrical appliances Safety - Part 2-40: Particular requirements for electrical heat pumps, air-conditioners and dehumidiers) denisce
i livelli massimi di carica permessi in funzione dell'area dell'ambiente climatizzato e i requisiti di ventilazione per
l'utilizzo dei refrigeranti A2L nel caso di unità canalizzate. Far riferimento alla norma IEC 60335-2-40:2018 per tutti i
dettagli.
L’area minima totale dell’ambiente climatizzato "TA
(kg) deve essere in accordo con la seguente tabella:
Per unità senza opzione di post riscaldamento a gas
" servito dall’unità installata e dotata di carica refrigerante "mc"
min
Per unità con opzione di post riscaldamento a gas caldo
TA
min
2
m
m
[kg]
c
TA
min
2
m
Nessuna serranda di zona deve essere installata nelle stanze considerate nel calcolo dell'area
minima, a meno che queste serrande possano essere completamente aperte dal segnale di controllo
dell’unità in caso di perdita.
Se la carica verrà variata, l’area minima deve essere rivalutata in modo da risultare sempre superiore al risultato
ottenuto tramite la seguente formula:
Dove:
- m
è la carica di refrigerante in chilogrammi aggiunta durante l’installazione.
added
La somma "mc+m
" deve essere minore di 79,8 kg per ciascun circuito.
added
Di seguito è riportata l’area minima in funzione dell’area dell’ambiente condizionato
90
80
70
c
60
50
40
30
20
10
0
50
Fig. 1 Totale area minima di installazione
1001502002500
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L’unità è dotata di un sistema per il rilevamento delle perdite di refrigerante in accordo con l’Annex LL della norma IEC
60335-2-40:2018, il cui posizionamento è stato vericato secondo l’Annex MM della norma IEC 60335-2-40:2018.
Nel caso in cui il sistema di rilevamento delle perdite di refrigerante rilevi una perdita l'unità procederà a:
• spegnere i compressori;
• impostare la ventilazione di mandata e di ritorno (se presente) in regolazione portata costante ad un valore sso.
Sarà disabilitato lo spegnimento dei ventilatori per mezzo delle fasce orarie. Questo al ne di evitare che la
portata dell’aria scenda al di sotto di “Q
” (vedi sotto);
min
• eccitare un relè presente all’interno del quadro elettrico per aprire eventuali serrande di zona esterne;
• gestire le serrande (se instalalte sull'unità) in modo da avere una piena immissione di aria esterna e una completa
espulsione dell'aria di ritorno.
Se sono presenti delle serrande di zona esterne, queste devono essere collegate al relè riportato
nell’ultimo punto, in modo da poter essere aperte in caso di fuga di refrigerante.
Le serrande di zona installate nei locali inclusi nel calcolo dell’area minima di installazione, devono
essere sempre alimentate elettricamente dopo l’installazione, eccetto che in caso di interventi di
manutenzione, al ne di garantire la sicurezza del sistema.
Il controllore manterrà attive le azioni sopra descritte per ulteriori 5 minuti dopo che il livello di refrigerante, misurato
dal sistema di rilevamento perdite, sarà ritornato al di sotto della soglia di intervento. I sistemi antincendio e antifumo
dell’impianto possono avere precedenza su questa funzione.
Se il rilevatore di perdite rileva una perdita, le operazioni di cui sopra verranno avviate anche se l'unità
viene spenta per mezzo del controllore, BMS o ingresso digitale.
Oltre a quanto sopra, nel quadro elettrico dell’unità è presente un relè collegato al rilevatore di fughe.
Questo relè può essere utilizzato per monitorare l'allarme del rilevatore di fughe anche in caso di
guasto della scheda di controllo dell'unità.
La portata d'aria minima (Q
) elaborata dall'unità nell'ambiente climatizato, espressa in m3⁄h, è in accordo con i
min
valori riportati nella seguente tabella:
Per unità senza opzione di post riscaldamento a gas
Per unità con opzione di post riscaldamento a gas caldo
m
c
Nel caso in cui il usso aria misurato dall’unità, tramite trasduttore dierenziale di pressione, scenda
al di sotto dei valori sopra riportati, l'allarme di usso d'aria da trasduttore di pressione dierenziale
verrà visualizzato sull'interfaccia utente dell'unità e l'unità stessa verrà spenta.
Q
min
I canali dell'aria di mandata e di ritorno devono essere connessi direttamente all'ambiente climatizzato. Le aree
aperte come i controsotti non devono essere utilizzate come condotto dell'aria di ritorno.
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2.2.2 Rilevatore di perdite di refrigerante
Questa unità è dotata di un rilevatore di gas refrigerante.
Perché il rilevatore sia ecace, l'unità, dopo l’installazione, deve essere sempre alimentata
elettricamente, tranne in caso di interventi di manutenzione.
Il rilevatore di perdite di refrigerante è installato nell’unità tra la batteria aria interna e il/i ventilatore/i di mandata.
Questo dispositivo consente la rilevazione immediata delle fughe di refrigerante al ne di poter applicare quanto
riportato al paragrafo precedente “Limiti d’uso - Minima area d’installazione e massima carica di refrigerate”.
Il rilevatore ha una routine di autoverica interna. Se questa routine rileva un guasto, il controllore
dell’unità provvederà ad impostare la ventilazione di mandata e di ritorno (se presente) in regolazione
portata costante ad un valore sso. Questo al ne di non far scendere la portata dell’aria al di sotto
di “Q
” come denito nel paragrafo “Limiti d’uso - Minima area d’installazione e massima carica
min
di refrigerate". Sarà inoltre disabilitato lo spegnimento del ventilatore di mandata e di ripresa (se
presente) tramite le fasce orarie per avere sempre la minima portata d’aria richiesta.
Nel caso in cui il sistema di rilevamento perdite di refrigerante segnali un guasto e il usso d’aria
non riesca a raggiungere il valore minimo “Q
”, sarà attivato un relè dedicato, presente all’interno
min
del quadro elettrico. Questo segnale deve essere utilizzato per avvertire l’utente che il usso dell’aria è ridotto (per esempio per mezzo di un segnale acustico e una luce lampeggiante).
Nel caso in cui il sensore rilevi una perdita di refrigerante lo stato di allarme non si resetta
automaticamente una volta che il valore misurato scende al di sotto dei valori di soglia. Una volta
identicata e riparata la perdita, si potrà procedere a resettare manualmente l’allarme di perdita
refrigerante. Per resettare l’allarme si deve togliere e ridare tensione al sensore di perdita refrigerante
(scollegando e ricollegando il suo cavo), se l’allarme non si dovesse resettare nemmeno dopo questa
operazione, signica che la perdita ha superato i 10000 ppm e il sensore dovrà essere sostituito.
Il sensore del rilevatore di perdite ha una vista prevista di 10 anni. Un conto alla rovescia è impostato
all’interno del rilevatore e letto dal controllore dell’unità.
Sei mesi prima della scadenza del conto alla rovescia apparirà una segnalazione sull’interfaccia
utente dell’unità. Se la calibrazione non sarà eseguita in tempo, apparirà un nuovo messaggio
sull’interfaccia utente e l’unità funzionerà come nel caso di guasto del rilevatore di perdite di
refrigerante sopra descritto.
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2.2.3 Portata d’acqua agli scambiatori
E' necessario garantire che la portata d’acqua in funzionamento non sia superiore a 1,5 volte e non inferiore a 0,5
volte la portata nominale dell’unità riportata nel Quaderno Tecnico.
Fare in ogni caso riferimento al Quaderno Tecnico specico per le condizioni ammesse di ingresso e
uscita acqua dagli scambiatori.
2.2.4 Composizione dell’acqua
La presenza di sostanze disciolte nell’acqua può creare fenomeni di corrosione agli scambiatori.
È obbligatorio accertarsi che i parametri dell’acqua rientrino nella tabella seguente:
DescrizioneValori
Durezza Totale2,0 ÷ 6,0 °f
Indice di Langelier- 0,4 ÷ 0,4
pH7,5 ÷ 8,5
Conducibilità elettrica10÷500 µS/cm
Elementi organici-
ppm = mg/l
L’utilizzo di acqua con valori al di sopra dei limiti riportati nella tabella fa decadere immediatamente la garanzia.
È obbligatorio prevedere un sistema di eliminazione delle possibili sostanze organiche presenti nell’acqua e non
trattenute dal ltro, che possono depositarsi in tal modo negli scambiatori portando nel tempo a malfunzionamenti
e/o rotture.
L’utilizzo di acqua con la presenza di sostanze organiche fa decadere immediatamente la garanzia.
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2.2.5 Avvertenze per i refrigeranti inammabili
L’installazione di unità con refrigeranti leggermente inammabili (A2L), come R32, deve essere
eettuata in accordo alle normative e regolamenti europei e normative locali, laddove applicabili.
Le informazioni seguenti sono riportate in accordo alla norma IEC 60335-2-40:2018 e ai suoi allegati
(nel seguito “Annex”) e sono state tradotte in lingua dalla versione inglese della normativa, che resta
comunque il riferimento da utilizzare.
(Annex DD.2) Non utilizzare sistemi per accelerare il processo di sbrinamento o per pulire l’unità
diversi da quelli raccomandati dal costruttore.
L’unità esterna deve essere stoccata in un ambiente senza fonti di innesco in funzionamento continuo
(ad esempio: amme libere, un bruciatore a gas o un riscaldatore elettrico).
Non perforare o bruciare.
Tenere presente che i refrigeranti potrebbero non contenere odori.
(Annex DD.3.3) Qualica dei lavoratori
Qualsiasi operazione di installazione, manutenzione, riparazione, disinstallazione e smantellamento sull’unità deve
essere condotta da personale qualicato in accordo all’Annex HH della IEC 60335-2-40:2018 e in possesso dei
requisiti previsti dalle normative vigenti.
Esempi di operazioni sono:
• apertura del circuito frigorifero;
• apertura di componenti sigillati;
• apertura di vani ventilati.
(Annex DD.4) Informazioni per le operazioni
(Annex DD.4.2) Controlli sul sito
Prima di eettuare qualsiasi operazione su sistemi contenenti refrigeranti inammabili, è necessario eettuare alcune
veriche di sicurezza sul sito per assicurarsi che il rischio di accensione sia minimizzato. Per la riparazione dei
sistemi di condizionamento, i punti da DD.4.3 a DD.4.7 compresi devono essere completati prima di eettuare
qualsiasi operazione.
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Prima di eettuare qualsiasi operazione su sistemi contenenti refrigeranti inammabili, è necessario eettuare alcune
veriche di sicurezza sul sito per assicurarsi che il rischio di accensione sia minimizzato. Per la riparazione dei
sistemi di condizionamento, i punti da DD.4.3 a DD.4.7 compresi devono essere completati prima di eettuare
qualsiasi operazione.
(Annex DD.4.3) Procedura operativa
Ogni operazione deve essere condotta secondo una procedura controllata, così da minimizzare il rischio che un gas
o un vapore inammabile siano presenti mentre l’operazione viene eettuata.
(Annex DD.4.4) Zona di lavoro generale
Tutto il personale che opera sull’unità e che opera nella zona di lavoro deve essere istruito sulla natura del lavoro che
deve essere eettuato. I lavori in spazi connati devono essere evitati.
(Annex DD.4.5) Veriche per la presenza di refrigerante
L’area deve essere controllata con un appropriato rilevatore di refrigerante prima e durante le operazioni, per
assicurarsi che i tecnici siano consapevoli dell’eventuale presenza di atmosfere potenzialmente inammabili.
Assicurarsi che il rilevatore di refrigerante o cercafughe utilizzato sia adatto per l’utilizzo con il refrigerante dell’unità,
ad esempio che non produca scintille, che sia adeguatamente sigillato o intrinsecamente sicuro.
(Annex DD.4.6) Presenza di sistemi di estinzione
Se deve essere condotto qualsiasi lavoro sull’unità che richieda l’innalzamento di temperatura di parti dell’unità stessa
(ad es. saldobrasatura), un appropriato sistema di estinzione deve essere a portata di mano. È obbligatorio avere
un sistema di estinzione a polveri oppure a CO2 adiacente alla zona dove viene eettuata la carica di refrigerante.
(Annex DD.4.7) No fonti di innesco
Nessun operatore che conduce operazioni sull’unità deve usare alcuna fonte di innesco in modo tale da causare
il rischio di incendio o di esplosione. Tutte le possibili fonti di innesco, incluse le sigarette, devono essere tenute
sucientemente lontane dal sito di installazione, riparazione, rimozione o smaltimento dell’unità, in quanto durante
tali fasi il refrigerante potrebbe essere rilasciato nello spazio circostante. Prima di iniziare qualsiasi operazione, l’area
attorno all’unità deve essere analizzata in modo tale da essere sicuri che non vi siano rischi di innesco o di presenza
di amme libere. Il cartello “Vietato fumare” deve essere esposto.
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