Daikin UATYA-BBAY1, UATYA-BBC2Y1, UATYA-BBC3Y1 Installation manuals [it]

Manuale installazione uso e
manutenzione
Rooftop unità monoblocco
R-32 serie rooftop - versione base 2 -, 3 e 4 serrande:
Per modelli a stock
UATYA-BBAY1 UATYA-BBC2Y1 UATYA-BBC3Y1
Per modelli ad ordine
BASE FC2 FC3 FC4
Manuale installazione uso e manutenzione
Rooftop unità monoblocco
Italiano
Sommario
1 Introduzione 7
1.1 Conformità 7
1.2 Descrizione 7
1.2.1 Simboli 7
1.2.2 Etichette 8
2 Sicurezza 9
2.1 Avvertenze generali 9
2.1.1 Scarico delle valvole di sicurezza 10
2.1.2 Arresto di emergenza 10
2.2 Regole fondamentali 11
2.2.1 Limiti d'uso – Minima area dell'ambiente climatizzato e massima carica di refrigerante 12
2.2.2 Rilevatore di perdite di refrigerante 14
2.2.3 Portata d’acqua agli scambiatori 15
2.2.4 Composizione dell’acqua 15
2.2.5 Avvertenze per i refrigeranti inammabili 16
2.3 Rumore 22
2.4 Rischi residui 22
2.5 Informazioni di sicurezza riguardanti il uido frigorigeno 23
2.5.1 Pericoli e conseguenze per la salute 23
3 Ricevimento del prodotto e stoccaggio 24
3.1 Ricevimento 24
3.2 Trasporto 24
3.3 Movimentazione 25
4 Descrizione prodotto 27
4.1 Uso previsto 27
4.2 Uso non previsto 27
4.3 Dispositivi di controllo e sicurezza 28
4.4 Principi di funzionamento 28
4.5 Struttura 28
4.6 Caratteristiche tecniche 28
4.7 Circuito aeraulico 29
4.7.1 Ventilatori aria interna 29
4.7.2 Sensore portata per i ventilatori 29
4.7.3 Sensore ltri sporchi 30
4.7.4 Filtri aria 30
4.7.5 Umidicatore 30
4.8 Pannello comandi 31
4.8.1 Accendere e spegnere l'unità da display 31
4.8.2 Accendere e spegnere l'unità da consenso esterno 31
4.8.3 Cambio dei setpoint 31
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4.8.4 Impostazione fasce orarie 32
4.8.5 Cambio lingua 32
4.8.6 Cambio ora e data 32
4.9 Schema elettrico 32
5 Installazione 33
5.1 Dimensioni e peso 33
5.2 Luogo di installazione 33
5.3 Montaggio 34
5.3.1 Posizionamento esterno 34
5.3.2 Montaggio cue antipioggia 35
5.3.3 Antivibranti 35
5.3.4 Attenuazione rumore 36
5.3.5 Distanze minime 36
5.4 Collegamenti idraulici 37
5.4.1 Collegamento batteria acqua calda 37
5.4.2 Scarico condensa della batteria aria interna 37
5.4.3 Scarico condensa della batteria aria esterna 38
5.4.4 Collegamento all’umidicatore 38
5.5 Collegamenti elettrici 39
5.6 Collegamenti aeraulici 41
5.6.1 Canali di ripresa e mandata 41
5.6.2 Collegamento dei canali 42
6 Messa in servizio 43
6.1 Operazioni preliminari 43
6.2 Prima messa in funzione 44
6.2.1 Veriche preliminari 44
6.2.2 Veriche funzionali 44
6.3 Taratura organi sicurezza 45
6.4 Veriche durante il funzionamento 45
6.5 Allarmi e malfunzionamenti 46
6.5.1 Troubleshooting generale 46
6.6 Arresto temporaneo 48
6.7 Arresto per lunghi periodi 48
7 Manutenzione 49
7.1 Regolazioni 49
7.2 Pulizia esterna 50
7.2.1 Pulizia batterie con alette tradizionali in Cu/Al 50
7.2.2 Pulizia luogo d'installazione 51
7.3 Pulizia interna 51
7.3.1 Pulizia dell'unità 51
7.4 Controlli periodici 52
7.5 Manutenzione straordinaria 53
7.5.1 Interventi particolari 53
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8 Messa fuori servizio 54
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GRAZIE La ringraziamo per aver scelto un nostro prodotto. Esso è frutto di pluriennale esperienza e di accurata progettazione, ed è stato costruito con materiali di prima scelta
e con tecnologie avanzate.
La dichiarazione o il certicato di conformità, inoltre, garantisce che gli apparecchi rispondano ai requisiti della Direttiva Macchine Europea in materia di sicurezza.
Il livello qualitativo è sotto costante sorveglianza, pertanto i nostri prodotti sono sinonimo di Sicurezza, Qualità e A󰀩dabilità.
I dati riportati possono subire modiche necessarie per il miglioramento del prodotto, in qualsiasi momento senza
obbligo di preavviso. Nuovamente grazie
Leggere attentamente questo manuale prima di installare, provare o avviare questa unità. Consegnare questo manuale e tutta la documentazione complementare al conduttore dell’impianto
che si assumerà la responsabilità per la conservazione a󰀩nché siano sempre a disposizione in caso di
necessità.
Le immagini e i disegni riportati nel presente documento sono a solo scopo esemplicativo.
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1 INTRODUZIONE

1.1 Conformità

Riguardo norme e direttive di riferimento, vedere la dichiarazione di conformità che è parte integrante del manuale.

1.2 Descrizione

1.2.1 Simboli

Di seguito la descrizione della principale simbologia riportata nel presente manuale e nelle etichette presenti sull’unità.
Simbolo di pericolo; prestare molta attenzione.
Simbolo di pericolo; organi meccanici in movimento.
Simbolo di pericolo; organi sotto tensione elettrica.
Simbolo di attenzione; informazioni importanti.
Simbolo della nota; suggerimenti e consigli.
Simbolo di pericolo; presenza di gas inammabile
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1.2.2 Etichette

Per le caratteristiche costruttive, i modelli disponibili e i dati tecnici riferirsi al Quaderno Tecnico. Il modello, la matricola, le caratteristiche, la tensione di alimentazione, ecc. sono rilevabili dalle etichette apposte
sull'unità (le immagini che seguono sono solo a titolo di esempio).
Il Costruttore adotta una politica di continuo sviluppo e in quest’ottica si riserva il diritto di e󰀨ettuare modiche e miglioramenti alla documentazione e alle unità senza preavviso.
Il quaderno tecnico, le etichette apposte direttamente sull'unità e i vari schemi ai quali di seguito si fa riferimento, sono da considerarsi parte integrante di questo manuale.
E' vietato rimuovere o alterare le etichette apposte sull'unità.
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2 SICUREZZA

2.1 Avvertenze generali

L’accesso alla zona circostante all'unità deve essere interdetto da una apposita protezione nel caso sia posizionata in luoghi non protetti e raggiungibili da persone non qualicate.
L’operatore dell’apparecchiatura è responsabile del rispetto degli obblighi normativi. L’operatore dell’apparecchiatura è colui che ha l’e󰀨ettivo controllo sul funzionamento tecnico, il libero accesso, che
comporta la possibilità di sorvegliarne i componenti e il loro funzionamento e la possibilità di concedere l’accesso a
terzi.
L’operatore dell’apparecchiatura ha facoltà di decidere in merito a modiche tecniche, controlli e riparazioni. L’operatore dell’apparecchiatura può impartire istruzioni ai dipendenti o ad imprese esterne per l’esecuzione di
operazioni di manutenzione e riparazione.
Solo tecnici autorizzati dall'operatore dell'apparecchiatura devono poter accedere all'unità. Installazione e manutenzione o riparazione dell’apparecchiatura devono essere eseguite da personale e imprese in
possesso di un certicato rilasciato da un organo certicatore. In ambito europeo tale organo deve essere designato da uno stato membro che attesti i requisiti contenuti nel regolamento CE n° 517/2014 del Parlamento Europeo e del consiglio del 16 aprile 2014 sui gas uororati a e󰀨etto serra.
L'operatore che accede all'unità deve essere autorizzato e qualicato secondo quanto prescritto dall’Annex HH della
IEC 60335-2-40:2018, dalle normative locali e, in ambito europeo, dalla norma EN378-4 e dalla norma EN13313 ", oltre ad avere un grado di conoscenza adeguato per svolgere le varie attività durante le fasi della vita tecnica della
macchina. La rimozione dei pannelli di chiusura "ove presenti" consente l'accesso all'interno dell'unità. Per nessun motivo si deve permettere l’accesso all’interno dell'unità a personale non qualicato e prima di aver tolto
tensione.
L’utilizzatore può interagire con l’unità solo attraverso il controllo e i consensi esterni. Qualsiasi accesso all’unità è permesso solo a personale autorizzato a conoscenza ed in applicazione delle prescrizioni
riguardanti la sicurezza nei luoghi di lavoro. In ambito europeo fare riferimento alla direttiva 89/391/CEE del Consiglio,
del 12 giugno 1989, concernente l'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro.
Inoltre, la conoscenza e la comprensione del manuale costituiscono un indispensabile strumento per la riduzione dei
rischi, per la sicurezza e per la salute dei lavoratori. L’operatore deve essere istruito di fronte al manifestarsi di possibili anomalie, disfunzioni o condizioni di pericolo per
sé o per gli altri, ed in ogni caso deve ottemperare alle seguenti prescrizioni:
Fermare immediatamente l'unità agendo sull’organo di emergenza.
Non eseguire interventi che esulino dai propri compiti e conoscenze tecniche.
Informare immediatamente il superiore responsabile, evitando di prendere iniziative personali.
Prima di e󰀨ettuare qualsiasi intervento sull’unità, assicurarsi di aver tolto l’alimentazione elettrica.
Fare riferimento al paragrafo riguardante gli interventi di manutenzione.
Prima di e󰀨ettuare qualsiasi intervento sull'unità, assicurarsi che non vi siano atmosfere potenzialmente inammabili; assicurarsi che non vi siano sorgenti di innesco; attenersi alle prescrizioni dall’Annex HH della IEC 60335-2-40:2018, dalle normative locali e, in ambito europeo,
dalla norma EN378-4 e dalla norma EN13313 "e alle disposizioni locali vigenti.
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Nell'unità dove sono presenti condensatori e/o inverter, alcuni componenti possono restare in tensione per alcuni minuti anche dopo aver aperto l'interruttore generale.
Attendere 10 minuti prima di accedere alle parti elettriche dell'unità.
I circuiti alimentati da sorgenti esterne (realizzati con cavo color arancio) possono essere in tensione anche dopo aver tolto l'alimentazione elettrica all'unità.
Operare sull’unità solamente con un livello d’illuminazione adeguato al tipo d’intervento da e󰀨ettuare.
Il mancato rispetto delle istruzioni riportate in questo manuale e qualsiasi modica dell’unità non preventivamente autorizzata per iscritto, provocano l’immediato decadimento della garanzia.
La legge sulla regolamentazione dell’impiego delle sostanze lesive dell’ozono stratosferico stabilisce il divieto di disperdere i gas refrigeranti nell’ambiente e ne obbliga i detentori a recuperarli ed a
riconsegnarli, al termine della loro durata operativa, al rivenditore o presso appositi centri di raccolta. Il refrigerante contenuto nel circuito frigorifero è menzionato tra le sostanze sottoposte a particolare
regime di controllo previsto dalla legge e deve sottostare quindi agli obblighi sopra riportati. Si raccomanda una particolare attenzione durante le operazioni di manutenzione al ne di ridurre il più
possibile le fughe di refrigerante.

2.1.1 Scarico delle valvole di sicurezza

Se presenti sul circuito del refrigerante, esigenze d’installazione e/o normative nazionali prescrivono che lo scarico delle valvole di sicurezza sia convogliato all’esterno.
Il convogliamento deve essere fatto con un tubo che deve avere il diametro almeno pari allo scarico della valvola ed
il peso del tubo non deve gravare sulla valvola.
Convogliare sempre lo scarico in zone nelle quali il getto non possa recare danno alle persone.
Pericolo di ustioni in seguito al contatto con parti calde e fredde.
Lo scarico delle valvole di sicurezza deve essere convogliato tramite tubazione conforme alle direttive
nazionali e/o europee facendo in modo che lo scarico non risulti in prossimità di caditoie, tombini e qualsiasi altra apertura che possa contenere del refrigerante; non convogliare lo scarico in prossimità
di prese d'aria di rinnovo, porte o aperture similari; non convogliare lo scarico in prossimità di fonti di
innesco così come denite dalla EN378-2. E' responsabilità dell'installatore eseguire una valutazione di inammabilità e classicazione dell'area
di pericolo per il sito di installazione così come richiesto dalla norma EN378-3 e/o dalle direttive
nazionali vigenti.

2.1.2 Arresto di emergenza

In caso di emergenza, l’arresto immediato si e󰀨ettua per mezzo del sezionatore/interruttore generale di colore rosso sul quadro elettrico ruotandolo nella posizione 0. Ruotandolo nella posizione 0, il sezionatore toglie l’alimentazione
elettrica a tutta l'unità.
L’utilizzo del sezionatore/interruttore generale, oltre ad isolare elettricamente l’unità, è previsto come organo d’emergenza e solo per questo motivo deve essere utilizzato per il suo arresto.
Quando non ci sono le condizioni d’emergenza, l’arresto del funzionamento dell’unità deve avvenire
tramite il software di controllo dell'unità.
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2.2 Regole fondamentali

Tutte le unità sono progettate e costruite in accordo con la direttiva 2014/68/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio del 15 maggio 2014, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di attrezzature a pressione.
Per garantire la massima sicurezza, al ne di evitare possibili rischi, attenersi alle seguenti disposizioni:
- questo prodotto contiene recipienti in pressione, componenti in tensione, parti meccaniche in movimento, superci ad elevata e bassa temperatura che possono in talune situazioni costituire un pericolo: qualsiasi intervento deve essere e󰀨ettuato da personale qualicato e munito delle necessarie abilitazioni secondo le norme vigenti. Prima di e󰀨ettuare qualunque operazione, assicurarsi che il personale preposto abbia la piena conoscenza della documentazione a corredo dell’unità;
- avere sempre una copia della documentazione in prossimità dell’unità;
- le operazioni indicate nel presente manuale devono essere integrate con le procedure indicate nei manuali di
istruzione d’uso degli altri sistemi e dispositivi incorporati nell'unità. I manuali contengono tutte le informazioni
necessarie per gestire in sicurezza i dispositivi e i modi di funzionamento possibili;
- utilizzare le adeguate protezioni (guanti, elmetto, occhiali protettivi, calzature di sicurezza ecc.) per qualunque
operazione sia di manutenzione che di controllo e󰀨ettuata sull’unità;
- non indossare indumenti larghi, cravatte, catenine, orologi che possano impigliarsi nelle parti in movimento dell'unità;
- utilizzare strumenti e protezioni sempre in ottimo stato;
- i compressori ed i tubi del gas di mandata sono a temperatura elevata. Prestare pertanto attenzione quando si
operi nelle immediate vicinanze a non toccare nessun componente dell’unità senza le adeguate protezioni;
- non operare nella traiettoria di scarico delle valvole di sicurezza;
- se i gruppi sono posizionati in luoghi non protetti e facilmente raggiungibili da persone non qualicate è obbligatorio installare adeguate protezioni;
- l’utilizzatore dell’impianto è obbligato a consultare i manuali di installazione ed uso dei sistemi incorporati ed allegati al presente manuale;
- possono esserci rischi potenziali non evidenti. Sono previste pertanto nell'unità avvertenze e segnalazioni;
- è vietato rimuovere le avvertenze.
È fatto espressamente divieto di:
- asportare o rendere ine󰀩caci i ripari previsti per la sicurezza delle persone;
- manomettere e/o modicare, anche parzialmente, i dispositivi di sicurezza installati sull'unità.
In caso di segnalazioni di allarme e di conseguente intervento delle sicurezze, l’utilizzatore deve richiedere l’intervento immediato dei tecnici qualicati addetti alla manutenzione.
Un eventuale incidente può comportare lesioni serie o morte.
I dispositivi di sicurezza devono essere vericati secondo le indicazioni contenute nel presente manuale.
Il Costruttore non si assume alcuna responsabilità per danni a persone, animali domestici o cose derivanti dal
riutilizzo di singole parti dell'unità per funzioni o situazioni di montaggio di󰀨erenti da quelle originali. È vietata la manomissione /sostituzione non autorizzata di una o più parti dell'unità.
L’uso di accessori, di utensili o di materiali di consumo diversi da quelli raccomandati dal Costruttore esonerano quest’ultimo da responsabilità civili e penali.
Le operazioni di disattivazione e demolizione dell'unità devono essere a󰀩date solo a personale adeguatamente addestrato ed equipaggiato.
Le unità non rientrano nel campo di applicazione della Direttiva 2014/34/UE del Parlamento europeo
e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati
membri relative agli apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera
potenzialmente esplosiva.
L'operatore che accede all'unità deve essere autorizzato e qualicato secondo quanto prescritto dall’Annex HH della IEC 60335-2-40:2018, dalle normative locali e, in ambito europeo, dalla norma
EN378-4 e dalla norma EN13313, oltre ad avere un grado di conoscenza adeguato per svolgere le
varie attività durante le fasi della vita tecnica della macchina.
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2.2.1 Limiti d'uso – Minima area dell'ambiente climatizzato e massima carica di
[m²]
m
[kg]
refrigerante
La clausola GG.9 dell'Annex GG della norma IEC 60335-2-40:2018 (Household and similar electrical appliances ­Safety - Part 2-40: Particular requirements for electrical heat pumps, air-conditioners and dehumidiers) denisce i livelli massimi di carica permessi in funzione dell'area dell'ambiente climatizzato e i requisiti di ventilazione per
l'utilizzo dei refrigeranti A2L nel caso di unità canalizzate. Far riferimento alla norma IEC 60335-2-40:2018 per tutti i dettagli.
L’area minima totale dell’ambiente climatizzato "TA (kg) deve essere in accordo con la seguente tabella:
Per unità senza opzione di post riscaldamento a gas
Unità
Circuit 1 Circuit 2 Circuit 1 Circuit 2
UATYA25 7 - 20,7 8,3 - 24,4 UATYA30 10 - 29,6 11,3 - 33,5 UATYA40 12 - 35,5 13,7 - 40,6 UATYA50 15 - 44,4 17 - 50,4 UATYA60 18 - 53,3 21 - 62 UATYA70 18 - 53,3 21 - 62 UATYA80 23 - 68,1 26,9 - 79,6
UATYA90 24 - 71,1 28 - 83 UATYA100 28 - 82,9 32,3 - 95,7 UATYA110 30 - 88,8 34,7 - 102,8 UATYA120 36 - 106,6 41,2 - 122,1 UATYA140 19 19 56,3 23,1 23,1 68,4 UATYA150 19 19 56,3 23,1 23,1 68,4 UATYA160 23 23 68,1 27,9 27,9 82,6 UATYA180 25 25 74 25 25 74 UATYA190 25 25 74 25 25 74
m
[kg]
caldo
c
" servito dall’unità installata e dotata di carica refrigerante "mc"
min
Per unità con opzione di post riscaldamento a gas caldo
TA
min
2
m
m
[kg]
c
TA
min
2
m
Nessuna serranda di zona deve essere installata nelle stanze considerate nel calcolo dell'area
minima, a meno che queste serrande possano essere completamente aperte dal segnale di controllo dell’unità in caso di perdita.
Se la carica verrà variata, l’area minima deve essere rivalutata in modo da risultare sempre superiore al risultato
ottenuto tramite la seguente formula:
Dove:
- m
è la carica di refrigerante in chilogrammi aggiunta durante l’installazione.
added
La somma "mc+m
" deve essere minore di 79,8 kg per ciascun circuito.
added
Di seguito è riportata l’area minima in funzione dell’area dell’ambiente condizionato
90 80 70
c
60 50 40 30 20 10
0
50
Fig. 1 Totale area minima di installazione
100 150 200 2500
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L’unità è dotata di un sistema per il rilevamento delle perdite di refrigerante in accordo con l’Annex LL della norma IEC 60335-2-40:2018, il cui posizionamento è stato vericato secondo l’Annex MM della norma IEC 60335-2-40:2018.
Nel caso in cui il sistema di rilevamento delle perdite di refrigerante rilevi una perdita l'unità procederà a:
• spegnere i compressori;
impostare la ventilazione di mandata e di ritorno (se presente) in regolazione portata costante ad un valore sso.
Sarà disabilitato lo spegnimento dei ventilatori per mezzo delle fasce orarie. Questo al ne di evitare che la portata dell’aria scenda al di sotto di “Q
” (vedi sotto);
min
eccitare un relè presente all’interno del quadro elettrico per aprire eventuali serrande di zona esterne;
gestire le serrande (se instalalte sull'unità) in modo da avere una piena immissione di aria esterna e una completa espulsione dell'aria di ritorno.
Se sono presenti delle serrande di zona esterne, queste devono essere collegate al relè riportato nell’ultimo punto, in modo da poter essere aperte in caso di fuga di refrigerante.
Le serrande di zona installate nei locali inclusi nel calcolo dell’area minima di installazione, devono essere sempre alimentate elettricamente dopo l’installazione, eccetto che in caso di interventi di manutenzione, al ne di garantire la sicurezza del sistema.
Il controllore manterrà attive le azioni sopra descritte per ulteriori 5 minuti dopo che il livello di refrigerante, misurato
dal sistema di rilevamento perdite, sarà ritornato al di sotto della soglia di intervento. I sistemi antincendio e antifumo
dell’impianto possono avere precedenza su questa funzione.
Se il rilevatore di perdite rileva una perdita, le operazioni di cui sopra verranno avviate anche se l'unità
viene spenta per mezzo del controllore, BMS o ingresso digitale.
Oltre a quanto sopra, nel quadro elettrico dell’unità è presente un relè collegato al rilevatore di fughe. Questo relè può essere utilizzato per monitorare l'allarme del rilevatore di fughe anche in caso di guasto della scheda di controllo dell'unità.
La portata d'aria minima (Q
) elaborata dall'unità nell'ambiente climatizato, espressa in m3⁄h, è in accordo con i
min
valori riportati nella seguente tabella:
Per unità senza opzione di post riscaldamento a gas
Unità
UATYA25 7 - 1368 8,3 - 1613 UATYA30 10 - 1954 11,3 - 2208 UATYA40 12 - 2345 13,7 - 2680 UATYA50 15 - 2932 17 - 3326 UATYA60 18 - 3518 21 - 4095 UATYA70 18 - 3518 21 - 4095 UATYA80 23 - 4495 26,9 - 5255
UATYA90 24 - 4691 28 - 5479 UATYA100 28 - 5472 32,3 - 6315 UATYA110 30 - 5863 34,7 - 6783 UATYA120 36 - 7036 41,2 - 8059 UATYA140 19 19 3713 23,1 23,1 4515 UATYA150 19 19 3713 23,1 23,1 4515 UATYA160 23 23 4495 27,9 27,9 5453 UATYA180 25 25 4886 25 25 4886 UATYA190 25 25 4886 25 25 4886
m
[kg] m3/h [kg] m3/h
caldo
c
Q
min
Per unità con opzione di post riscaldamento a gas caldo
m
c
Nel caso in cui il usso aria misurato dall’unità, tramite trasduttore di󰀨erenziale di pressione, scenda al di sotto dei valori sopra riportati, l'allarme di usso d'aria da trasduttore di pressione di󰀨erenziale
verrà visualizzato sull'interfaccia utente dell'unità e l'unità stessa verrà spenta.
Q
min
I canali dell'aria di mandata e di ritorno devono essere connessi direttamente all'ambiente climatizzato. Le aree
aperte come i controso󰀩tti non devono essere utilizzate come condotto dell'aria di ritorno.
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2.2.2 Rilevatore di perdite di refrigerante

Questa unità è dotata di un rilevatore di gas refrigerante. Perché il rilevatore sia e󰀩cace, l'unità, dopo l’installazione, deve essere sempre alimentata
elettricamente, tranne in caso di interventi di manutenzione.
Il rilevatore di perdite di refrigerante è installato nell’unità tra la batteria aria interna e il/i ventilatore/i di mandata.
Questo dispositivo consente la rilevazione immediata delle fughe di refrigerante al ne di poter applicare quanto riportato al paragrafo precedente “Limiti d’uso - Minima area d’installazione e massima carica di refrigerate”.
Il rilevatore ha una routine di autoverica interna. Se questa routine rileva un guasto, il controllore dell’unità provvederà ad impostare la ventilazione di mandata e di ritorno (se presente) in regolazione portata costante ad un valore sso. Questo al ne di non far scendere la portata dell’aria al di sotto di “Q
” come denito nel paragrafo “Limiti d’uso - Minima area d’installazione e massima carica
min
di refrigerate". Sarà inoltre disabilitato lo spegnimento del ventilatore di mandata e di ripresa (se
presente) tramite le fasce orarie per avere sempre la minima portata d’aria richiesta.
Nel caso in cui il sistema di rilevamento perdite di refrigerante segnali un guasto e il usso d’aria non riesca a raggiungere il valore minimo “Q
”, sarà attivato un relè dedicato, presente all’interno
min
del quadro elettrico. Questo segnale deve essere utilizzato per avvertire l’utente che il usso dell’aria è ridotto (per esempio per mezzo di un segnale acustico e una luce lampeggiante).
Nel caso in cui il sensore rilevi una perdita di refrigerante lo stato di allarme non si resetta
automaticamente una volta che il valore misurato scende al di sotto dei valori di soglia. Una volta identicata e riparata la perdita, si potrà procedere a resettare manualmente l’allarme di perdita refrigerante. Per resettare l’allarme si deve togliere e ridare tensione al sensore di perdita refrigerante (scollegando e ricollegando il suo cavo), se l’allarme non si dovesse resettare nemmeno dopo questa operazione, signica che la perdita ha superato i 10000 ppm e il sensore dovrà essere sostituito.
Il sensore del rilevatore di perdite ha una vista prevista di 10 anni. Un conto alla rovescia è impostato all’interno del rilevatore e letto dal controllore dell’unità.
Sei mesi prima della scadenza del conto alla rovescia apparirà una segnalazione sull’interfaccia utente dell’unità. Se la calibrazione non sarà eseguita in tempo, apparirà un nuovo messaggio sull’interfaccia utente e l’unità funzionerà come nel caso di guasto del rilevatore di perdite di
refrigerante sopra descritto.
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2.2.3 Portata d’acqua agli scambiatori

E' necessario garantire che la portata d’acqua in funzionamento non sia superiore a 1,5 volte e non inferiore a 0,5 volte la portata nominale dell’unità riportata nel Quaderno Tecnico.
Fare in ogni caso riferimento al Quaderno Tecnico specico per le condizioni ammesse di ingresso e uscita acqua dagli scambiatori.

2.2.4 Composizione dell’acqua

La presenza di sostanze disciolte nell’acqua può creare fenomeni di corrosione agli scambiatori. È obbligatorio accertarsi che i parametri dell’acqua rientrino nella tabella seguente:
Descrizione Valori
Durezza Totale 2,0 ÷ 6,0 °f Indice di Langelier - 0,4 ÷ 0,4 pH 7,5 ÷ 8,5 Conducibilità elettrica 10÷500 µS/cm Elementi organici -
Idrogenocarbonato (HCO3- ) 70 ÷ 300 ppm Solfati (SO42- ) < 50 ppm Idrogenocarbonato / Solfati (HCO3-/SO42- ) > 1 Cloruri ( Cl- ) < 50 ppm Nitrati (NO3- ) < 50 ppm Acido soldrico (H2S) < 0,05 ppm Ammoniaca (NH3) < 0,05 ppm Solti (SO3), cloro libero (Cl2) < 1 ppm Anidride carbonica (CO2) < 5 ppm
Cationi metallici < 0,2 ppm
Ioni Manganese ( Mn++) < 0,2 ppm Ioni Ferro ( Fe2+ , Fe3+) < 0,2 ppm
Ferro + Manganese < 0,4 ppm Fosfati (PO43-) < 2 ppm Ossigeno < 0,1 ppm
ppm = mg/l L’utilizzo di acqua con valori al di sopra dei limiti riportati nella tabella fa decadere immediatamente la garanzia. È obbligatorio prevedere un sistema di eliminazione delle possibili sostanze organiche presenti nell’acqua e non
trattenute dal ltro, che possono depositarsi in tal modo negli scambiatori portando nel tempo a malfunzionamenti e/o rotture.
L’utilizzo di acqua con la presenza di sostanze organiche fa decadere immediatamente la garanzia.
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2.2.5 Avvertenze per i refrigeranti inammabili
L’installazione di unità con refrigeranti leggermente inammabili (A2L), come R32, deve essere e󰀨ettuata in accordo alle normative e regolamenti europei e normative locali, laddove applicabili.
Le informazioni seguenti sono riportate in accordo alla norma IEC 60335-2-40:2018 e ai suoi allegati
(nel seguito “Annex”) e sono state tradotte in lingua dalla versione inglese della normativa, che resta comunque il riferimento da utilizzare.
(Annex DD.2) Non utilizzare sistemi per accelerare il processo di sbrinamento o per pulire l’unità diversi da quelli raccomandati dal costruttore.
L’unità esterna deve essere stoccata in un ambiente senza fonti di innesco in funzionamento continuo (ad esempio: amme libere, un bruciatore a gas o un riscaldatore elettrico).
Non perforare o bruciare.
Tenere presente che i refrigeranti potrebbero non contenere odori.
(Annex DD.3.3) Qualica dei lavoratori
Qualsiasi operazione di installazione, manutenzione, riparazione, disinstallazione e smantellamento sull’unità deve essere condotta da personale qualicato in accordo all’Annex HH della IEC 60335-2-40:2018 e in possesso dei requisiti previsti dalle normative vigenti.
Esempi di operazioni sono:
• apertura del circuito frigorifero;
• apertura di componenti sigillati;
• apertura di vani ventilati.
(Annex DD.4) Informazioni per le operazioni
(Annex DD.4.2) Controlli sul sito
Prima di e󰀨ettuare qualsiasi operazione su sistemi contenenti refrigeranti inammabili, è necessario e󰀨ettuare alcune veriche di sicurezza sul sito per assicurarsi che il rischio di accensione sia minimizzato. Per la riparazione dei sistemi di condizionamento, i punti da DD.4.3 a DD.4.7 compresi devono essere completati prima di e󰀨ettuare qualsiasi operazione.
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(Annex DD.4.3) Procedura operativa
Ogni operazione deve essere condotta secondo una procedura controllata, così da minimizzare il rischio che un gas o un vapore inammabile siano presenti mentre l’operazione viene e󰀨ettuata.
(Annex DD.4.4) Zona di lavoro generale
Tutto il personale che opera sull’unità e che opera nella zona di lavoro deve essere istruito sulla natura del lavoro che deve essere e󰀨ettuato. I lavori in spazi connati devono essere evitati.
(Annex DD.4.5) Veriche per la presenza di refrigerante
L’area deve essere controllata con un appropriato rilevatore di refrigerante prima e durante le operazioni, per assicurarsi che i tecnici siano consapevoli dell’eventuale presenza di atmosfere potenzialmente inammabili.
Assicurarsi che il rilevatore di refrigerante o cercafughe utilizzato sia adatto per l’utilizzo con il refrigerante dell’unità, ad esempio che non produca scintille, che sia adeguatamente sigillato o intrinsecamente sicuro.
(Annex DD.4.6) Presenza di sistemi di estinzione
Se deve essere condotto qualsiasi lavoro sull’unità che richieda l’innalzamento di temperatura di parti dell’unità stessa (ad es. saldobrasatura), un appropriato sistema di estinzione deve essere a portata di mano. È obbligatorio avere
un sistema di estinzione a polveri oppure a CO2 adiacente alla zona dove viene e󰀨ettuata la carica di refrigerante.
(Annex DD.4.7) No fonti di innesco
Nessun operatore che conduce operazioni sull’unità deve usare alcuna fonte di innesco in modo tale da causare il rischio di incendio o di esplosione. Tutte le possibili fonti di innesco, incluse le sigarette, devono essere tenute su󰀩cientemente lontane dal sito di installazione, riparazione, rimozione o smaltimento dell’unità, in quanto durante tali fasi il refrigerante potrebbe essere rilasciato nello spazio circostante. Prima di iniziare qualsiasi operazione, l’area attorno all’unità deve essere analizzata in modo tale da essere sicuri che non vi siano rischi di innesco o di presenza di amme libere. Il cartello “Vietato fumare” deve essere esposto.
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