1.3.1Parametri di esecuzione degli script ............................................................................................................ 31
Struttura degli script ..................................................................................................................................... 32
1.3.2
Esempi di utilizzo degli script ........................................................................................................................ 33
1.3.3
2Modalità console in Linux..................................................................................................... 34
2.1 Backup, ripristino e altre operazioni (trueimagecmd) .............................................................34
Acronis Backup & Recovery 10 supporta la modalità riga di comando e attiva gli automatismi dei
backup eseguendo gli script XML.
Acronis Backup & Recovery 10 si avvale dell'utilità della riga di comando Acronis True Image Echo con
le seguenti aggiunte:
1. possibilità di utilizzare i comandi pre/post acquisizione dati;
2. possibilità di utilizzare l'opzione di supporto VSS;
3. possibilità di verificare una licenza sul server licenze con il comando /ls_check;
4. possibilità di utilizzare l'esclusione dei file al momento del backup del disco;
5. possibilità di esportare archivi e backup.
Il resto dei comandi e delle opzioni sono esattamente gli stessi. Per tale ragione, il riferimento della
riga di comando utilizza la terminologia accettata in Acronis True Image Echo.
I registri della riga di comando vengono salvati nel vecchio formato (Echo) e non possono essere
convertiti in registri di Acronis Backup & Recovery 10.
Limiti della modalità a riga di comando
Le funzioni della modalità a riga di comando presentano qualche limite rispetto alla modalità ad
interfaccia grafica (GUI). Non è possibile eseguire operazioni che richiedono:
il riavvio del sistema, come il ripristino di un volume di sistema o la clonazione di un disco di
sistema;
l'interazione dell'utente, come l'inserimento di un supporto riavviabile (CD, DVD o nastro);
l'operazione fallisce se non sono presenti supporti nell'unità o se il supporto inserito è pieno.
Queste operazioni possono essere effettuate soltanto attraverso la GUI.
L'utilizzo degli script è destinato esclusivamente al backup.
1.1 Utilità da riga di comando di Agent for Windows
In alcune situazioni un amministratore può avere bisogno di un'interfaccia console. Acronis Backup &
Recovery 10 supporta questa modalità con l'utilità TrueImageCmd.exe. Il file è posizionato in una
cartella in cui è installato Acronis Backup & Recovery 10 Agent for Windows, che per impostazione
predefinita è C:\Programmi\Acronis\BackupAndRecovery.
Questa utilità è disponibile anche quando si utilizza il supporto riavviabile basato su PE.
I comandi possono essere accompagnati da opzioni. Alcune opzioni sono comuni alla maggior parte
dei comandi trueimagecmd, mentre altre sono specifiche per singoli comandi. Di seguito è riportato
un elenco dei comandi supportati e delle opzioni compatibili.
Comando Opzioni comuni Opzioni specifiche
create
Crea un'immagine dei dischi
e delle partizioni specificati.
/harddisk:[numero disco]
/partition:[numero partizione]
/file_partition:[lettera partizione]
/raw
/exclude_names:[nomi]
/exclude_masks:[maschere]
/exclude_system
/exclude_hidden
/before:[comando pre acquisizione dati]
/after:[comando post acquisizione dati]
/use_vss
/include:[nomi]
/exclude_names:[nomi]
/exclude_masks:[maschere]
/exclude_system
/exclude_hidden
/before:[comando pre acquisizione dei dati]
/after:[comando post acquisizione dei dati]
/use_vss
deploy
Ripristina dischi e partizioni a
partire da un'immagine,
escluso il MBR.
Converte un'immagine in
formato disco virtuale da
usare con una macchina
virtuale.
list
Elenca le unità e le partizioni
disponibili. Se utilizzato con
l'opzione filename, elenca il
contenuto dell'immagine.
Quando utilizzato con
l'opzione vault, elenca gli
archivi che si trovano nella
posizione specificata.
Quando viene aggiunta
l'opzione arc o arc_id, elenca
tutti i backup contenuti
nell'archivio.
Controlla la presenza sul
server licenze di licenze
assegnate alla macchina
locale.
1.1.2 Opzioni com uni
Access o agl i arc hivi
filename:[nome file]
a) Nome file di backup (se la posizione dell'archivio è diversa da ASZ).
b) Nome archivio (durante il ripristino o l'eliminazione di file da ASZ). Può essere ottenuto con
asz_files.
Se viene specificata l'opzione vault, l'opzione filename viene ignorata.
password:[password]
a) Password per l'archivio, se la posizione dell'archivio è diversa dalla zona ASZ.
b) Password per ASZ, se la posizione dell'archivio è la zona ASZ.
asz:[numero archivio]
Indirizza alla zona ASZ e seleziona l'archivio (un backup completo con o senza incrementi).
Per richiamare il numero dell'archivio utilizzare asz_content.
index:N
N = Numero del backup in un archivio:
1 = backup completo di base
2 = 1° incremento... e via di seguito
0 (preimpostato) = incremento più recente
Seleziona un backup in una sequenza di backup incrementali all'interno dell'archivio.
Per ottenere un indice dei backup dalla zona ASZ, utilizzare asz_content.
Specifica i backup (pit) da includere nella copia d'archivio. Per ottenere i numeri dei pit, utilizzare
pit_info. In caso di più valori, separarli con una virgola, ad esempio:
/include_pits:2,4,5
Il valore "0" indica l'ultimo backup dell'archivio, ad esempio:
/include_pits:0
Se non specificato, viene selezionato l'intero archivio.
net_user:[nome utente]
Specifica un nome utente per l'accesso all'unità di rete.
net_password:[password]
Specifica una password per l'accesso all'unità di rete.
ftp_user:[nome utente]
Specificare un nome utente per accedere a un server FTP.
ftp_password:[password]
Specificare una password per accedere a un server FTP.
Opzioni di backup
incrementale
Impostare il tipo di backup come incrementale.
In assenza di indicazioni o di un backup completo di base viene creato un backup completo.
differenziale
Impostare il tipo di backup come differenziale.
In assenza di indicazioni o di un backup completo di base viene creato un backup completo.
compression:[0…9]
Specifica il livello di compressione dei dati.
Può variare tra 0 e 9 ed è impostato su 3 come valore predefinito.
split:[dimensioni in MB]
Divide il backup in sezioni di dimensioni specificate (se la posizione dell'archivio è diversa dalla zona
ASZ).
Dichiara che i numeri delle partizioni nell'opzione /partizioni sono adattati alla tavola di partizione
MBR invece di essere semplicemente numeri ascendenti. Ciò significa che le partizioni primarie
recano i numeri 1-1, 1-2, 1-3, 1-4; le partizioni logiche incominciano con 1-5. Ad esempio, se il disco
presenta una partizione primaria e due partizioni logiche, i rispettivi numeri appariranno come
segue:
/partition:1-1,1-2,1-3
o
/oss_numbers /partition:1-1,1-5,1-6
reboot
Riavvia il server dopo aver completato l'operazione.
log:[nome file]
Crea un file di registro dell'operazione corrente con il nome file specificato.
log_net_user:[u tente rem oto]
Se si crea un file di registro in una condivisione di rete, includere il nome utente per l'accesso alla
condivisione.
log_net_password:[password]
Se si crea un file di registro in una condivisione di rete, includere la password per l'accesso alla
condivisione.
1.1.3 Opzioni specifiche
create
harddisk:[numero disco]
Specifica quale disco fisso includere nel file immagine. L'elenco dei dischi rigidi disponibili si ottiene
con il comando /list. Un'immagine può contenere dati di più dischi rigidi. In questo caso, separare i
numeri dei dischi mediante virgole, ad esempio
/harddisk:1,3
Specificando
/harddisk:DYN
si esegue il backup di tutti i volumi dinamici presenti nel sistema..
Specifica quali partizioni includere nel file immagine. L'elenco delle partizioni disponibili si ottiene col
comando /list. I numeri delle partizioni sono specificati come <numero disco>-<numero partizione>,
ad esempio:
/partition:1-1,1-2,3-1
I volumi dinamici sono specificati con il prefisso DYN, ad es.:
/partition:DYN1,DYN2
Sia le partizioni di base che i volumi dinamici possono essere specificati con la rispettiva lettera, ad
esempio:
/partition:"C"
È accettata anche la notazione mista, ad esempio:
/partition:1-1,"D"
file_partition:[lettera partizione]
Specifica la partizione in cui il file di immagine verrà memorizzato (per lettera o numero).
Quest'opzione è usata con filename:[nome_file]. In questo caso il nome file deve essere specificato
senza lettera di unità o cartella root. Ad esempio:
/file_partition:D /filename: “\1,tib”
I volumi dinamici sono specificati con il prefisso DYN, ad es.:
/file_partition:DYN1 /filename: “\1,tib”
raw
Servirsi di questa opzione per creare un'immagine di disco (partizione) con un sistema di file non
riconosciuto o non supportato. In questo modo tutto il contenuto del disco o della partizione verrà
copiato settore per settore. Senza questa opzione soltanto i settori che contengono dati di sistema e
utente utili sono oggetto di immagine (per i sistemi di file supportati).
progress:[attivo|disattivato]
Mostra o nasconde le informazioni di avanzamento (percentuale completata). visualizzate per
impostazione predefinita.
exclude_names:[nomi]
File e cartelle da escludere dal backup (separati da virgola). Ad esempio:
Applica delle maschere per selezionare i file da escludere dal backup. Utilizzare le regoli di maschera
comuni di Windows. Ad esempio, per escludere tutti i file con estensione .exe, aggiungere *.exe.
My???.exe esclude tutti i file .exe che presentano nomi costituiti da cinque simboli e che iniziano con
"my".
Permette di definire il comando che può essere automaticamente eseguito prima dell'acquisizione
dei dati all'inizio della procedura di backup. Ad esempio:
/before:"net stop MSSQLSERVER"
dopo:[comando pos t a cqu isizi one dei dat i]
Permette di definire il comando che può essere eseguito automaticamente dopo l'acquisizione dei
dati all'inizio della procedura di backup. Ad esempio:
/after:"net start MSSQLSERVER"
use_vss
Notifica alle applicazioni VSS che il backup sta per essere avviato. Ciò garantisce lo stato di coerenza
di tutti i dati utilizzati dalle applicazioni, in particolare il completamento di tutte le transazioni del
database al momento della creazione di un'istantanea dei dati. La coerenza dei dati a turno
garantisce che l'applicazione venga ripristinata nello stato corretto e che subito dopo il ripristino
diventi operativa.
filebackup
include:[nomi]
File e cartelle da includere nel backup (separati da virgola). Ad esempio:
/include:E:\Area di lavoro\Progetto
exclude_names:[nomi]
File e cartelle da escludere dal backup (separati da virgola). Ad esempio:
Applica delle maschere per selezionare i file da escludere dal backup. Utilizzare le regoli di maschera
comuni di Windows. Ad esempio, per escludere tutti i file con estensione .exe, aggiungere *.exe.
My???.exe esclude tutti i file .exe che presentano nomi costituiti da cinque simboli e che iniziano con
"my".
Permette di definire il comando che può essere automaticamente eseguito prima dell'acquisizione
dei dati all'inizio della procedura di backup. Ad esempio:
/before:"net stop MSSQLSERVER"
dopo:[comando post acquisizione dei dati]
Permette di definire il comando che può essere eseguito automaticamente dopo l'acquisizione dei
dati all'inizio della procedura di backup. Ad esempio:
/after:"net start MSSQLSERVER"
use_vss
Notifica alle applicazioni VSS che il backup sta per essere avviato. Ciò garantisce lo stato di coerenza
di tutti i dati utilizzati dalle applicazioni, in particolare il completamento di tutte le transazioni del
database al momento della creazione di un'istantanea dei dati. La coerenza dei dati a turno
garantisce che l'applicazione venga ripristinata nello stato corretto e che subito dopo il ripristino
diventi operativa.
deploy
file_partition:[lettera partizione]
Specifica la partizione in cui il file di immagine verrà memorizzato (per lettera o numero).
Quest'opzione è usata con filename:[nome_file]. In questo caso il nome file deve essere specificato
senza lettera di unità o cartella root. Ad esempio:
/file_partition:D /filename: “\1,tib”
I volumi dinamici sono specificati con il prefisso DYN, ad es.:
/file_partition:DYN1 /filename: “\1,tib”
harddisk:[numero disco]
Specifica i dischi fissi di base da ripristinare.
partition:[numero partizione]
Specifica le partizioni da ripristinare.
I volumi dinamici sono specificati con il prefisso DYN, ad es.:
/partition:DYN1
target_harddisk:[numero disco]
Specifica il numero del disco rigido in cui l'immagine verrà ripristinata.
Specificando
/target_harddisk:DYN
si seleziona dello spazio non allocato in tutti i dischi dinamici presenti nel sistema.
Specifica il numero della partizione di destinazione per il ripristino di una partizione su quella
esistente. Se questa opzione non è specificata, il programma presuppone che il numero della
partizione di destinazione sia lo stesso di quello specificato nell'opzione /partition.
I volumi dinamici sono specificati con il prefisso DYN, ad es.:
/target_partition:DYN1
start:[settore iniziale]
Imposta il settore di inizio per il ripristino di una partizione nello spazio non allocato del disco rigido.
size:[dimensione della partizione in settori]
Imposta le nuove dimensione della partizione (in settori).
fat16_32
Abilita la conversione del file system da FAT16 a FAT32 se si prevede che la dimensione della
partizione dopo il ripristino possa superare i 2 GB. In assenza di quest'opzione la partizione
ripristinata eredita il sistema file dell'immagine.
type:[attiva | primaria | logica]
Imposta la partizione ripristinata come attiva, primaria o logica, se possibile (ad esempio, in un disco
non possono essere presenti più di quattro partizioni primarie). Impostando una partizione attiva,
questa è considerata primaria, mentre una partizione impostata come primaria può rimanere
inattiva.
Se il tipo non viene specificato, il programma tenta di conservare il tipo di partizione di destinazione.
Se la partizione di destinazione è attiva, la partizione ripristinata è impostata come attiva. Se la
partizione di destinazione è primaria ed esistono altre partizioni primarie nel disco, una di queste
sarà impostata come attiva, mentre la partizione ripristinata diventa primaria. Se non rimangono
altre partizioni nel disco, la partizione ripristinata è impostata come attiva.
Quando ripristina una partizione in uno spazio non allocato, il programma estrae dall'immagine il tipo
di partizione. Per la partizione primaria, il tipo verrà impostato come segue:
- se il disco di destinazione è il 1° in riferimento a BIOS e non dispone di altre partizioni primarie,
la partizione ripristinata viene impostata come attiva
- se il disco di destinazione è il 1° in riferimento a BIOS e dispone di altre partizioni primarie, la
partizione ripristinata viene impostata come logica
- se il disco di destinazione non è il 1°, la partizione ripristinata viene impostata come logica.
preserve_mbr
Quando una partizione è ripristinata su un'altra preesistente, la partizione di destinazione viene
eliminata dal disco insieme alla relativa registrazione nel disco MBR di destinazione. Quindi, con
l'opzione preserve_mbr, la registrazione della partizione ripristinata occuperà la posizione vuota più
in alto nel disco MBR di destinazione. Di conseguenza, il MBR del disco di destinazione viene
conservato. In assenza di istruzioni particolari, la registrazione della partizione ripristinata occuperà
la stessa posizione che ha nel disco MBR di origine salvato nell'immagine. Se la posizione non è
vuota, la voce esistente verrà spostata in un'altra posizione.
Opzioni specifiche per Universal Restore
Le seguenti opzioni sono disponibili quando si usa il componente aggiuntivo Universal Restore su
Acronis Backup & Recovery 10.
ur_path:[percorso]
Specifica l'uso di Acronis Universal Restore e il percorso per l'archiviazione dei driver.
ur_username:[nome utente]
Specifica l'uso di Acronis Universal Restore e un nome utente.
Quando si ottiene l'accesso a una posizione situata su un computer remoto, il nome utente dipende
dal servizio utilizzato per effettuare l'accesso alla risorsa remota. Ad esempio, se la risorsa remota è
una cartella condivisa posizionata su un computer gruppo di lavoro, il nome utente deve contenere il
nome del computer remoto ("nome_computer/nome_utente"). Se la risorsa è collocata su un server
FTP, il nome del computer non è obbligatorio. Se il computer di destinazione e quello locale sono
membri di domini diversi, il nome utente deve contenere il nome del dominio di cui è membro il
computer di destinazione (ad es. "nome_dominio\nome_utente").
ur_password:[password]
Specifica l'uso diAcronis Universal Restore e una password associata al valore dell'opzione
ur_username.
ur_driver:[inf-nome file]
Specifica l'uso di Acronis Universal Restore e la periferica di archiviazione di massa da installare.
deploy_mbr
harddisk:[numero disco]
Specifica i dischi fissi di base da cui ripristinare MBR.
target_harddisk:[numero disco]
Specifica il disco rigido di destinazione in cui verrà implementato l'MBR.
filerestore
target_folder:[cartella destinazione]
Specifica la cartella in cui saranno ripristinati i file/cartelle (una cartella di destinazione). In assenza di
istruzioni particolari, viene ricreato dall'archivio il percorso originale.
overwrite:[più vecchio | mai | sempre]
Questa opzione permette di mantenere le modifica utili dei dati eseguite dalla realizzazione del
backup che si sta ripristinando. Scegliere cosa fare se la cartella di destinazione contiene un file con
lo stesso nome di uno nell'archivio:
più vecchio – questo dà priorità alla modifica più recente del file, sia che si trovi nell’archivio, sia
nel disco rigido.
mai – questo dà priorità incondizionata al file sul disco rigido rispetto al file in archivio.
sempre – questo dà al file archiviato una priorità incondizionata sul file del disco rigido.
In assenza di specificazione, i file sul disco sono sempre sostituiti da quelli archiviati.
restore_security:[attivo|disattivato]
Specifica se ripristinare gli attributi di sicurezza dei file (preimpostati) o lasciare che i file ereditino le
impostazioni di sicurezza della cartella dove verranno ripristinati.
original_date:[attivo|disattivato]
Specifica se ripristinare la data e ora originali dei file dall'archivio o assegnare ai file ripristinati data e
ora correnti. In assenza di specificazione sono assegnate la data e l'ora correnti.
consolidate
target_filename:[nome file]
Specifica il percorso ed il nome della copia d'archivio da creare. Se la copia contiene due o più backup
(pit), i numeri saranno aggiunti ai nomi.
net_src_user:[nome utente]
Specifica il nome utente per l'accesso alla condivisione di rete per accedere all'archivio sorgente.
net_src_password:[password]
Specifica la password per l'accesso alla condivisione di rete per accedere all'archivio sorgente.
net_user:[nome utente]
Specifica il nome utente per l'accesso alla condivisione di rete per salvare l'archivio risultante.
net_password:[password]
Specifica la password per l'accesso alla condivisione di rete per salvare l'archivio risultante.
export
vault:[percorso]
Specifica il percorso della posizione che contiene l'archivio. Utilizzato in combinazione con l'opzione
arc o l'opzione arc_id.
Sono supportate le seguenti posizioni:
Cartelle locali, ad es.: /vault:C:\Prova o /vault:"C:\Prova 1"
Cartelle di rete, ad es.: /vault:\\ServerA\Condivisione\
Depositi gestiti (solo per le edizioni avanzate del prodotto), ad es.:
FTP e SFTP, ad es.: /vault:ftp://ServerA/Cartella1
CD, DVD, specificando il percorso come un percorso locale, ad es.: /vault:F:\
Acronis Secure Zone, ad es.: /vault:atis:///asz
Nastri, ad es.: /vault:atis:///nastro?0
I depositi non gestiti vengono specificati attraverso il rispettivo percorso. Ad esempio, se un
deposito si trova in una cartella, specificare il percorso della cartella.
Se viene specificata l'opzione vault, l'opzione filename viene ignorata.
arc:[nome archivio]
Il nome dell'archivio. Se non specificato, viene utilizzata l'opzione arc_id. Se sono specificate sia
l'opzione arc che arc_id, viene utilizzata l'opzione arc_id.
arc_id:[id archivio]
Specifica l'UUID (Universally Unique Identifier) dell'archivio, ad es.:
/arc_id:183DE307-BC97-45CE-9AF7-60945A568BE8
Se non specificato, viene utilizzata l'opzione arc. Se sono specificate entrambe le opzioni, viene
utilizzata l'opzione arc_id.
net_src_user:[nome utente]
Specifica il nome utente per l'accesso alla condivisione di rete per accedere all'archivio sorgente.
net_src_password:[password]
Specifica la password per l'accesso alla condivisione di rete per accedere all'archivio sorgente.
ftp_src_user:[nome utente]
Specifica il nome utente per l'accesso al server FTP/SFTP per accedere all'archivio di origine.
ftp_src_password:[password]
Specifica la password per l'accesso al server FTP/SFTP per accedere all'archivio di origine.
target_vault:[per corso des tin az ione]
Specifica il percorso della posizione di destinazione in cui esportare l'archivio.
Sono supportate le seguenti posizioni di destinazione:
Cartelle locali, ad es.: /target_vault:C:\Prova o /vault:"C:\Prova 1"
Cartelle di rete, ad es.: /target_vault:\\ServerA\Condivisione\
Depositi gestiti (solo per le edizioni avanzate del prodotto), ad es.:
FTP e SFTP, ad es.: /target_vault:ftp://ServerA/Cartella1
CD, DVD, specificando il percorso come un percorso locale, ad es.: /target_vault:F:\
Acronis Secure Zone, ad es.: /target_vault:atis:///asz
Nastri, ad es.: /target_vault:atis:///nastro?0
I depositi non gestiti vengono specificati attraverso il rispettivo percorso. Ad esempio, se un
deposito si trova in una cartella, specificare il percorso della cartella.
target_arc:[nom e arch ivio d esti nazion e]
Il nome dell'archivio di destinazione. Deve essere univoco nella cartella di destinazione. Se è presente
un archivio con lo stesso nome, l'operazione non verrà completata.
net_user:[nome utente]
Specifica il nome utente per l'accesso alla condivisione di rete per salvare l'archivio risultante.
net_password:[password]
Specifica la password per l'accesso alla condivisione di rete per salvare l'archivio risultante.
convert
target_filename:[nome file]
Specifica il percorso e il nome del file di disco virtuale da creare. L'estensione del file corrisponde al
tipo di macchina virtuale a cui il disco virtuale verrà aggiunto:
Specifica tramite numeri i dischi rigidi da convertire. Per ciascun disco, verrà creato un disco virtuale
distinto.
Specificando
/harddisk:DYN
si esegue il backup di tutti i volumi dinamici presenti nel sistema.
vm_type:[vmware|esx|Microsoft|parallels]
Il tipo di macchina virtuale a cui il disco virtuale verrà aggiunto.
ur
Da utilizzare per la conversione di un'immagine su un disco contenente Windows, se il disco virtuale
risultante deve essere riavviabile. Con questa chiave, il programma aggiungerà al disco virtuale
risultante i driver necessari per il tipo di macchina virtuale selezionata con la chiave vm_type. Di
norma, se l'immagine è stata ottenuta da una macchina virtuale dello stesso tipo, la chiave non è
necessaria.
I driver per la macchina virtuale si trovano nell'area di archiviazione definita dalla chiave di registro
HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Acronis\UniversalRestore\DriversPackPath. Qualora tale area sia
stata spostata, modificare la chiave o utilizzare il comando ur_path:[percorso].
Stessa funzione di ur con percorso personalizzato per l'area di archiviazione dei driver della macchina
virtuale.
list
filename:[nome file]
Questa opzione permette di visualizzare il contenuto dell'immagine.
Quando viene elencato il contenuto dell'immagine, i numeri delle partizioni possono non coincidere
con quelli riportati negli elenchi delle unità/partizioni se l'immagine non contiene tutte le partizioni
del disco. Ad esempio, se l'immagine contiene le partizioni 2-3 e 2-5, queste saranno elencate come
2-1 e 2-2.
Se il comando deploy /partition non riesce a trovare una partizione nell'immagine attraverso il suo
numero fisico, utilizzare le chiavi partition:<numero nell'immagine> /target_partition:<numero fisico della partizione di destinazione>. Per l'esempio precedente, per ripristinare la partizione 2-5
nella sua posizione originale usare:
/partition:2-2 /target_partition:2-5
Se viene specificata l'opzione vault, l'opzione filename viene ignorata.
vault:[percorso]
Specifica il percorso della posizione di cui si desidera elencare gli archivi. Assieme ai nomi degli
archivi, elenca gli UUID (Universally Unique Identifier) utilizzati con l'opzione arc_id.
Sono supportate le seguenti posizioni:
Cartelle locali, ad es.: /vault:C:\Prova, o /vault:"C:\Prova 1"
Cartelle di rete, ad es.: /vault:\\ServerA\Condivisione\
Depositi gestiti (solo per le edizioni avanzate del prodotto), ad es.:
/vault:bsp://NodoArchiviazione/NomeDeposito
FTP e SFTP, ad es.: /vault:ftp://ServerA/Cartella1
CD, DVD, specificando il percorso come un percorso locale, ad es.: /vault:F:\
Acronis Secure Zone, ad es.: /vault:atis:///asz
Nastri, ad es.: /vault:atis:///nastro?0
I depositi non gestiti vengono specificati attraverso il rispettivo percorso. Ad esempio, se un
deposito si trova in una cartella, specificare il percorso della cartella.
Se viene specificata l'opzione vault, l'opzione filename viene ignorata.
explore
partition:[numero partizione]
Specifica un elenco di partizioni da montare come unità virtuali. Senza questa opzione, verranno
montate tutte le partizioni archiviate nell'immagine.
Per ottenere il numero delle partizioni per questa opzione, elencare il contenuto dell'immagine con il
comando /list/filename e utilizzare il numero della colonna ldx.
Assegna lettere alle unità montate. Questa opzione si usa unicamente con l'opzione partition.
unplug
letter:X
Specifica con una lettera l'unità virtuale da disconnettere.
letter:all
Disconnette tutte le unità virtuali.
asz_create
harddisk:X
Specifica il numero di disco rigido in cui Acronis Secure Zone verrà creata.
partition:[numero partizione]
Specifica le partizioni da cui verrà prelevato lo spazio libero per Acronis Secure Zone.
dimensioni:[dimensioni ASZ in settori | non allocato]
Imposta le dimensioni di Acronis Secure Zone in settori.
In assenza di istruzioni particolari, la dimensione impostata equivale alla media tra i valori massimo
(spazio non allocato più spazio libero, su tutte le partizioni selezionate con l'opzione partizione) e
minimo (circa 35MB).
In qualunque caso il programma usa prima lo spazio non allocato. Se non si dispone di sufficiente
spazio non allocato, le partizioni selezionate saranno ridotte. Il ridimensionamento delle partizioni
bloccate esige un riavvio del sistema.
Con “non allocato”, la zona userà tutto lo spazio non allocato nel disco. Le partizioni vengono
spostate se necessario, ma non ridimensionate. Lo spostamento delle partizioni bloccate esige un
riavvio del sistema. L'opzione partizione è ignorata.
asz_delete
partition:[numero partizione]
Specifica le partizioni in cui verrà aggiunto lo spazio libero dopo l'eliminazione di Acronis Secure
Zone. Se si specificano più partizioni, lo spazio verrà distribuito proporzionalmente rispetto alle
dimensioni di ogni partizione.
clone
harddisk:[numero disco]
Specifica un disco rigido di origine che verrà clonato nel nuovo disco rigido.
L'immagine verrà salvata nella cartella C:\Test\, protetta con la password "qwerty", suddivisa in
parti da 640 MB, e conterrà tutti i dati del cluster. Il livello di compressione è impostato su 5. Il
server verrà riavviato dopo il completamento dell'operazione.
Con questo comando verrà creata un'immagine della partizione 2-1 denominata arc.tib nella
Il file di registro operazioni log1.log verrà salvato in un'altra condivisione \\server2\dir\. Vengono
fornite le credenziali per entrambe le condivisioni.
Con questo comando verrà creata un'immagine della partizione 2-1 nel file archive.tib situato sul
Con questo comando verrà eseguito nel file Myproject.tib, che sarà salvato nella cartella
E:\Backups, il backup dei file della cartella MyProject, situata in D:\Workarea, ad eccezione dei
file contenuti nella sottocartella Old e di quelli nascosti.
Con questo comando verrà creato sul disco D: un archivio composto da tre file Kons_new.tib, (pit
2 dell'archivio \\smbsrv\Archives\Kons.tib, già \\smbsrv\Archives\Kons2.tib) Kons_new2.tib (pit
4, già \\smbsrv\Archives\Kons4.tib) e Kons_new3.tib (pit 5, già \\smbsrv\Archives\Kons5.tib):
Il seguente comando controllerà la presenza di licenze assegnate alla macchina locale sul server
licenze.
trueimagecmd /ls_check
Viene visualizzato un elenco di licenze utilizzate per la macchina locale nel seguente formato:
SKU | (prova)/vuoto | valida/non valida
Se il campo "prova" è vuoto vuol dire che alla macchina è stata assegnata una licenza standard.
Esempio:
Acronis Backup & Recovery 10 Advanced Server (prova) non valido
Acronis Backup & Recovery 10 Advanced Server valido
Acronis Secure Zone: gestio ne dei backup tramite i numer i di archivi o
Il comando seguente consente di visualizzare le dimensioni, lo spazio libero e il contenuto di
Acronis Secure Zone:
trueimagecmd /asz_content
Si supponga che il contenuto di Acronis Secure Zone sia il seguente:
C:\Program Files\Acronis\BackupAndRecovery>trueimagecmd /asz_content
Dimensioni ASZ: 34.439 GB:
Spazio libero su ASZ: 34.409 GB
Numero di ARCHIVIO: 1
indice: 1; tipo: file, base; ora di creazione: 02/04/09 15.52
Numero di ARCHIVIO: 2
indice: 1; tipo: file, base; ora di creazione: 02/04/09 16.04
indice: 2; tipo: file, incrementale; ora creazione: 04/04/09 18.31
indice: 3; tipo: file, incrementale; ora creazione: 04/04/09 18.32
Nell'esempio, in Acronis Secure Zone sono contenuti due archivi. L'archivio N.1, più vecchio, è
composto da un backup completo (di base) a livello di file creato il
02/04/09 alle 3.52
. Il secondo
archivio contiene un backup di base a livello di file con due incrementi. È possibile ripristino dati da
qualsiasi backup nel modo seguente:
Questo comando consente di elencare il contenuto del terzo backup creato nell'archivio numero 2,
posizionato in Acronis Secure Zone e protetto dalla password "aszpw".
Con questo comando verranno ripristino nella cartella principale della partizione E file e cartelle con i
loro percorsi originali dal solo backup di base FAAA.
C:\Program Files\Acronis\BackupAndRecovery>trueimagecmd /asz_files
/password: aaa:
Dimensioni ASZ: 5.387 GB:
Spazio libero su ASZ: 4.363 GB:
Nome FILE: AAA2.TIB; dimensioni: 56414317 byte
tipo: immagine, base; ora di creazione: 16/02/09 15.43.34
tipo: immagine, incrementale; ora di creazione: 25/04/09 11.44.47
Nome FILE: FAAA.TIB; dimensioni: 3125550 byte
tipo: file, base; ora di creazione: 22/08/09 12.28.40 PM
Nome FILE: FAAB2.TIB; dimensioni: 5147 byte
tipo: file, base; ora di creazione: 14/08/09 14.17.45
tipo: file, incrementale; ora creazione: 15/08/09 02.19.43
Con il comando precedente verrà eliminato il backup incrementale creato il 15/08/09 alle 2.19.
L'esecuzione successiva dello stesso comando determinerà l'eliminazione del backup di base FAAB.
Continuando con i nomi FAAA e AAA, è possibile svuotare Acronis Secure Zone, ad eccezione
dell'ultimo backup di base rimasto, che non può essere eliminato.
Clonazione
Con questo comando verrà clonato il disco rigido 2 nel disco rigido 3:
1.2 Utilità da riga di comando del nodo di archiviazione
L'utilità da riga di comando StorageNodeCmd fornisce strumenti per la visualizzazione e
l'esportazione di archivi memorizzati in depositi gestiti centralizzati e per l'importazione degli archivi
in tali depositi.
Questa utilità funziona solo su una macchina su cui è installato un nodo di archiviazione e solo con
depositi centralizzati gestiti da tale nodo di archiviazione, chiamato nodo di archiviazione locale nel
corso di questa sezione.
A differenza dell'utilità trueimagecmd, che fornisce una funzionalità simile, l'utilità StorageNodeCmd
non richiede che l'agente sia installato sulla macchina.
Elenca il contenuto di un
deposito gestito
centralizzato o di un archivio
memorizzato al suo interno
export
Esporta un archivio (o uno o
più backup memorizzati al
suo interno) da un deposito
gestito centralizzato a una
cartella locale o di rete
import
Importa un archivio da una
cartella locale o di rete ad
un deposito gestito
centralizzato
/vault:Deposito_Gestito Sia /arc:Nome_Archivio
che /arc id:UUID_Archivio
/password:Password
/credentials:Nome_Utente:Password
/vault:Deposito_Gestito
Sia /arc:Nome_Archivio che/arc
id:UUID_Archivio
/target_vault:Nome_Cartella
/include_pits:Elenco_Numeri_Backup
/password:Password
/credentials:Nome_Utente:Password
/target_arc:Nome_Archivio
/target_credentials:Nome_Utente:Password
/progress:{on|off}
/log:Nome_File_Registro
/log_net_user:Nome_Utente
/log_net_password:Password
/vault:Nome_Cartella
Sia /arc:Nome_Archivio che/arc
id:UUID_Archivio
/target_vault:Deposito_Gestito
/password:Password
/credentials:Nome_Utente:Password
/target_credentials:Nome_Utente:Password
/progress:{on|off}
/log:Nome_File_Registro
/log_net_user:Nome_Utente
/log_net_password:Password
help
Nessuna Nessuna
Mostra le informazioni
sull'utilizzo
1.2.2 Opzioni
Questa sezione elenca le opzioni utilizzate dall'utilità da riga di comando StorageNodeCmd.
arc e arc_id
L'opzione arc specifica il nome dell'archivio, ad esempio: /arc:"Archivio personale"
Se il deposito contiene più di un archivio con questo nome, l'utilità utilizza il primo archivio che trova
tra questi, non necessariamente il più vecchio o il più nuovo. Quando sono presenti diversi archivi
con lo stesso nome, prendere in considerazione l'utilizzo dell'opzione arc_id.
Specificare solo una di queste opzioni. Se sono specificate entrambe le opzioni, viene utilizzata
l'opzione arc_id.
credentials
Specifica il nome utente e la password per accedere alla posizione (deposito gestito o cartella) il cui
nome è indicato dall'opzione vault, ad esempio: /credentials:"DominioPersonale\Utente A":"PasswordPersonale123"
include_pits
Per gli archivi il cui nome è indicato dall'opzione arc o arc_id, specifica l'elenco dei backup (a volte
chiamati pit) da esportare, ad esempio: /include_pits:0,4,5
Il numero 0 identifica il backup più recente nell'archivio.
Utilizzare le virgole per separare i numeri dei backup. Per visualizzare l'elenco dei numeri di backup di
un archivio, utilizzare il comando list, ad esempio:
Specifica il nome dell'archivio esportato, ad esempio: /target_arc:"Archivio Esportato"
Senza questa opzione, l'archivio esportato avrà lo stesso nome dell'archivio originale.
target_credentials
Specifica il nome utente e la password per accedere alla posizione (deposito gestito o cartella) il cui
nome è indicato dall'opzione target_vault, ad esempio:
/target_credentials:"DominioPersonale\Utente A":"PasswordPersonale123"
target_vault
Quando utilizzato con il comando export, specifica la cartella locale o di rete in cui esportare
l'archivio, ad esempio: /target_vault:\\Server\Condivisione
Quando utilizzato con il comando import, specifica il deposito centralizzato gestito in cui posizionare
l'archivio importato. Il deposito deve essere gestito dal nodo di archiviazione locale. Il nome del
deposito è indicato come URI (Uniform Resource Identifier), ad esempio: /target_vault:"bsp://Nodo di archiviazione personale/DepositoPersonale"
vault
Quando utilizzato con il comando list, specifica il deposito gestito centralizzato di cui si desidera
elencare gli archivi (o il contenuto di un singolo archivio).
Quando utilizzato con il comando export, specifica il deposito gestito centralizzato che contiene
l'archivio da esportare.
In entrambi i casi, il deposito deve essere gestito dal nodo di archiviazione locale. Il nome del
deposito è indicato come URI (Uniform Resource Identifier), ad esempio: /vault:"bsp://Nodo di archiviazione personale/DepositoPersonale"
Quando utilizzato con il comando import, specifica la cartella locale o di rete che contiene l'archivio
da importare, ad esempio: /vault:\\Server\Condivisione
1.2.3 Esempi
Questi esempi partono dai seguenti presupposti:
Si sta eseguendo l'utilità StorageNodeCmd su una macchina in cui è installato un nodo di
archiviazione.
Il nome del nodo di archiviazione è Nodo Personale.
Il nodo di archiviazione gestisce un deposito centralizzato il cui nome è Deposito Personale.
Elenco degli archivi del deposito
Il seguente comando mostra l'elenco degli archivi memorizzati nel deposito.
Il seguente comando mostra l'elenco dei backup contenuti in Archivio Personale. L'archivio è
specificato dal suo UUID (Universally Unique Identifier) anziché dal nome; vedere l'output
dell'esempio precedente.
Il numero di pit identifica un backup all'interno dell'archivio. Utilizzando i numeri di pit, è possibile
esportare singoli backup di un archivio anziché esportarli tutti insieme.
Esportazione di un archivio
Il seguente comando esporta l'archivio Archivio Personale nella cartella C:\Archivi.
Esportazione del backup più recente di un archivio
Il seguente comando esporta il backup più recente dell'archivio Archivio Personale. Questo backup è
identificato dal numero di pit 0 oltre al relativo numero di pit. Il backup esportato viene salvato nella
cartella C:\Archivi nell'archivio Archivio Esportato.
1.2.4 Espor tazione di de positi e import azione di archi vi dive rsi
Per esportare tutti gli archivi memorizzati in un deposito gestito o per importare tutti gli archivi da
una cartella a un deposito gestito, è possibile utilizzare gli script forniti con Acronis Backup &
Recovery 10 Storage Node.
Gli script si trovano nella cartella in cui viene installato il nodo di archiviazione, che per impostazione
predefinita è C:\Programmi\Acronis\StorageNode.
Gli archivi protetti da password verranno ignorati durante l'esportazione o l'importazione.
Per esportare tutti gli archivi da un deposito gestito in una cartella
1. Passare alla cartella contenente gli script.
2. Eseguire lo script VaultExport.js come segue, specificando il deposito i cui archivi devono essere
esportati e la cartella locale o di rete in cui esportarli:
Le opzioni dello script VaultExport.js sono: source_vault, source_credentials, target_vault e
target_credentials.
Le opzioni dello script VaultImport.js sono: source_folder, source_credentials, target_vault e
target_credentials.
Per entrambi gli script, queste opzioni equivalgono rispettivamente alle opzioni vault,credentials,
target_vault e target_credentials dell'utilità StorageNodeCmd.
1.3 Scripting
Lo scripting è destinato esclusivamente al backup.
1.3.1 Parametri di esecuzione degli script
Gli script sono eseguiti dall'utilità TrueImageTerminal.exe posizionata nella cartella di installazione di
Acronis Backup & Recovery 10 (ad es. C:\Programmi\Acronis\BackupAndRecovery). Questa utilità
viene anche utilizzata per monitorare l'avanzamento del backup.
Parametri di esecuzione di TrueImageTerminal:
TrueImageTerminal.exe [argomenti]
Gli argomenti includono:
/help – emette informazioni della guida sui parametri TrueImageTerminal.exe.
/progress – il corso degli output delle operazioni di backup avviate dalle interfacce grafiche
dell'utente diAcronis Backup & Recovery 10 o dagli script.
/execute: [nome file di script] – esegue uno script. Se sono presenti più script da eseguire, vengono
accodati. Di seguito è fornito un esempio di esecuzione dello script MyBackup.tis:
TrueImageTerminal.exe /execute:C:\MyBackup.tis
/nowait – argomento di esecuzione script opzionale. Consente di terminare TrueImageTerminal
prima del completamento del backup. Esempio:
Specifica le partizioni o i dischi di cui creare l'immagine. Le lettere assegnate alle partizioni devono
essere usate senza virgola. I numeri di disco corrispondono ai relativi numeri di sistema. Per creare
immagini di più partizioni o dischi, utilizzare il tag SOURCE per ognuno di essi, ad esempio:
<source letter =”C” />
<source letter =”D” />
<source disk =”1” />
<source disk =”2” />
Destinazione
Speciifica il nome e il percorso di un file di immagine, ad esempio:
<file di destinazione=“E:\Mybackup2.tib” username=”username”
password=”password” />
I parametri username e password sono opzionali. Vengono utilizzati per accedere alle risorse di rete.
Come destinazione per i file di immagine, è possibile indicare un CD-R/RW o un'unità a nastro.
Opzioni
Questo tag può essere utilizzato con vari parametri aggiuntivi:
Compressione
specifica il livello di compressione del backup. Le opzioni possibili sono None, Low, Normal, High.
Incrementale
specifica se è necessario creare un file di immagine incrementale. Se è uguale a “false” (o “0”),
verrà creato un file di immagine completo. Se è già presente un file con il nome specificato, verrà
sostituito senza avvisi. Se è uguale a "true" (o "1") ed è già presente un file con il nome
specificato, verrà creata un'immagine incrementale. In caso contrario il programma creerà un file
di immagine completo. Il valore predefinito per questo parametro è “true”.
Descrizione
aggiunge una descrizione a un file di immagine. Il commento deve essere un'unica stringa (la cui
lunghezza non è tuttavia limitata).
Split
suddivide un file di immagine grande in vari file della dimensione specificata, che può essere
indicata in byte, kilobyte, megabyte e così via.
Password
protegge tramite password un file di immagine.
1.3.3 Esempi di utilizzo degli script
L'esempio riportato di seguito illustra l'utilizzo di uno script per il backup di due partizioni (unità
logiche), C e F. mybackup2.tib è specificato come file di immagine incrementale. Viene selezionato il
livello di compressione alta e l'immagine deve essere suddivisa in parti da 650 MB per la
registrazione su supporti CD-R/RW. Viene inoltre aggiunta protezione tramite password. L'intero
script deve essere compreso tra i tag <backup> e </backup>.
<? xml version="1,0" encoding="utf-8" ?>
<backup>
<source letter ="c" />
<source letter ="f" />
<target file="e:\mybackup2.tib" />
<options compression="high" incremental="true" description="this is my backup"
split="650 Mb" password="" />
</backup>
Script per il backup su nastro (tapeN specifica i numeri dei nastri):
<? xml version="1,0" encoding="utf-8" ?>
<backup>
<source letter =”c” />
<source letter ="f" />
<target cdrw="\taperecorder\\\.\tape0|||” />
<target cdrw="\taperecorder\\\.\tape1|||” />
<options compression="high" incremental="true"
description="this is my backup" />
</backup>
La console fa parte integrante del sistema operativo Linux. Acronis Backup & Recovery 10 la supporta
con lo strumento da riga di comando trueimagecmd. Offre un modo per avviare le operazioni di
backup e ripristino di dati. trueimagecmd permette anche di automatizzare il backup con il servizio
"cron".
La funzionalità trueimagecmd è abbastanza limitata, se messa a confronto con la modalità GUI.
trueimagecmd non supporta operazioni che richiedono:
il riavvio del sistema, come il ripristino di una partizione di sistema o la clonazione di un'unità di
sistema;
l'interazione dell'utente, come l'inserimento di un secondo supporto come CD, DVD o nastro
quando il primo è pieno. Allo stesso modo, se non sono presenti supporti inseriti nell'unità,
l'operazione fallisce.
Come risultato in condizioni complesse, raccomandiamo di utilizzare la più potente modalità
operativa acronis_console in X Window System.
Un altro strumento utile, trueimagemnt, permette di estrarre file o directory dalle immagini,
montando le immagini come se fossero dispositivi di blocco kernel in Linux. Consultare anche man trueimagecmd o man trueimagemnt.
Queste utilità sono disponibili anche quando si utilizza il supporto riavviabile basato su Linux.
2.1 Backup, ripristi no e alt re ope razi oni (trueim agecm d)
2.1.1 Coman di suppo rtati
trueimagecmd presenta il seguente formato:
trueimagecmd --comando --opzione1 --opzione2…
I comandi possono essere accompagnati da opzioni. Alcune opzioni sono comuni alla maggior parte
dei comandi trueimagecmd, mentre altre sono specifiche per singoli comandi. Di seguito è riportato
un elenco dei comandi supportati e delle opzioni compatibili.
Comando Opzioni comuni Opzioni specifiche
create
Crea un'immagine dei dischi e delle partizioni
specificati.
parte autosufficiente di un archivio nella
posizione specificata.
--arc_id:[id archivio]
--include_pits:[numeri
pit]
--password:[password]
--progress:[on | off]
--log:[nome file]
--net_user:[nome utente]
-net_password:[password]
--ftp_user:[nome utente]
-ftp_password:[password]
--target_arc:[nome archivio
destinazione]
list
Elenca le unità e le partizioni disponibili. Se
utilizzato con l'opzione filename, elenca il
contenuto dell'immagine.
Quando utilizzato con l'opzione vault, elenca
gli archivi presenti nella posizione specificata.
Quando viene aggiunta l'opzione arc o arc_id,
elenca tutti i backup contenuti nell'archivio.
asz_create
Crea Acronis Secure Zone nell'unità
selezionata.
asz_content
Visualizza le dimensioni, lo spazio libero e il
contenuto di Acronis Secure Zone.
asz_files
Visualizza le dimensioni, lo spazio libero e il
contenuto di Acronis Secure Zone utilizzando i
nomi dei file generati.
asz_delete
Elimina Acronis Secure Zone.
--password:[password]
--index:N
--asz:[numero archivio]
--password:[password]
--oss_numbers
--log:[nome file]
--password:[password]
--password:[password]
--password:[password]
--oss_numbers
--log:[nome file]
--filename:[nome file]
--vault:[percorso]
--arc:[nome archivio]
--arc_id:[id archivio]
--harddisk:X
--partition:[numero partizione]
--size:[dimensioni ASZ in settori]
--partition:[numero partizione]
asrm_activate
Attiva Acronis Startup Recovery Manager.
asrm_deactivate
Disattiva Acronis Startup Recovery Manager.
clone
Clona un disco rigido.
help
--harddisk:[numero disco]
--target_harddisk:[numero disco]
Mostra l'utilizzo.
ls_check
Controlla la presenza sul server licenze di
licenze assegnate alla macchina locale.
Seleziona un backup in una sequenza di backup incrementali all'interno dell'archivio.
Per ottenere un indice dei backup dalla zona ASZ, utilizzare asz_content.
ftp_user:[nome utente]
Specificare un nome utente per accedere a un server FTP.
ftp_password:[password]
Specificare una password per accedere a un server FTP.
net_user:[nome utente]
Specifica il nome utente per l'accesso alla condivisione di rete per salvare l'archivio risultante.
net_password:[password]
Specifica la password per l'accesso alla condivisione di rete per salvare l'archivio risultante.
include_pits:[numeri pit]
Specifica i backup (pit) da includere nella copia d'archivio. Per ottenere i numeri dei pit, utilizzare
pit_info. In caso di più valori, separarli con una virgola, ad esempio:
--include_pits:2,4,5
Opzioni di backup
incrementale
Impostare il tipo di backup come incrementale.
In assenza di indicazioni o di un backup completo di base viene creato un backup completo.
differenziale
Impostare il tipo di backup come differenziale.
In assenza di indicazioni o di un backup completo di base viene creato un backup completo.
compression:[0…9]
Specifica il livello di compressione dei dati.
Può variare tra 0 e 9 ed è impostato su 3 come valore predefinito.
split:[dimensioni in MB]
Divide il backup in sezioni di dimensioni specificate (se la posizione dell'archivio è diversa dalla zona
ASZ).
Dichiara che i numeri delle partizioni nell'opzione partizioni sono adattati alla tavola di partizione
MBR invece di essere semplicemente numeri ascendenti. Ciò significa che le partizioni primarie
recano i numeri 1-1, 1-2, 1-3, 1-4; le partizioni logiche incominciano con 1-5. Ad esempio, se il disco
presenta una partizione primaria e due partizioni logiche, i rispettivi numeri appariranno come
segue:
--partition:1-1,1-2,1-3
o
--oss_numbers --partition:1-1,1-5,1-6
log:[nome file]
Crea un file di registro dell'operazione corrente con il nome file specificato.
2.1.3 Opzioni specifiche
create
harddisk:[numero disco]
Specifica i numeri dei dischi fissi di cui eseguire l'immagine (separati da virgole). Ad esempio:
--harddisk:1,3
Si può ottenere l'elenco dei dischi disponibili che usano il comando --list.
partition:[numero partizione]
Specifica le partizioni da includere nel file di immagine mediante i loro numeri. L'elenco delle
partizioni disponibili si ottiene tramite il comando --list. I numeri delle partizioni sono specificati
come <numero disco>-<numero partizione>, ad esempio:
--partition:1-1,1-2,3-1
raw
Servirsi di questa opzione per creare un'immagine di disco (partizione) con un sistema di file non
riconosciuto o non supportato. In questo modo tutto il contenuto del disco o della partizione verrà
copiato settore per settore. Senza questa opzione soltanto i settori che contengono dati di sistema e
utente utili sono oggetto di immagine (per i sistemi di file supportati).
progress:[attivo|disattivato]
Mostra o nasconde le informazioni di avanzamento (percentuale completata). visualizzate per
impostazione predefinita.
Specifica file e cartelle da escludere dal backup (separati da virgola). I nomi degli oggetti devono
essere specificati in relazione alla voce root delle partizioni degli oggetti.
Ad esempio, se la partizione "boot" è montata nella directory /boot ed è necessario escludere la
directory "grub" da un backup, è necessario specificare /grub/. Se questa directory è posizionata in
una partizione root, è necessario specificare /boot/grub/ per escluderla dal backup.
exclude_masks:[maschere]
Applica delle maschere per selezionare i file da escludere dal backup. Utilizzare le regoli di maschera
comuni di Linux. Ad esempio, per escludere tutti i file con estensione .sh, aggiungere *.sh. My???.sh
esclude tutti i file .sh che presentano nomi costituiti da cinque simboli e che iniziano con "my".
exclude_hidden
Esclude tutti i file nascosti dal backup.
In Linux, un file è considerato nascosto se il primo simbolo del nome del file è un punto.
prima:[comando pre acquisizione dei dati]
Permette di definire il comando che può essere automaticamente eseguito prima dell'acquisizione
dei dati.
dopo:[comando pos t a cqu isizi one dei dat i]
Permette di definire il comando che può essere eseguito automaticamente dopo l'acquisizione dei
dati.
filebackup
include:[nomi]
File e cartelle da includere nel backup (separati da virgola). Ad esempio:
Applica delle maschere per selezionare i file da escludere dal backup. Utilizzare le regoli di maschera
comuni di Linux. Ad esempio, per escludere tutti i file con estensione .sh, aggiungere *.sh. My???.sh
esclude tutti i file .sh che presentano nomi costituiti da cinque simboli e che iniziano con "my".
In Linux, un file è considerato nascosto se il primo simbolo del nome del file è un punto.
prima:[comando pre acquisizione dei dati]
Permette di definire il comando che può essere automaticamente eseguito prima dell'acquisizione
dei dati.
dopo:[comando pos t a cqu isizi one dei dat i]
Permette di definire il comando che può essere eseguito automaticamente dopo l'acquisizione dei
dati.
progress:[attivo|disattivato]
Mostra o nasconde le informazioni di avanzamento (percentuale completata). visualizzate per
impostazione predefinita.
restore
harddisk:[numero disco]
Specifica i dischi rigidi da ripristinare per numero.
partition:[numero partizione]
Specifica le partizioni da ripristinare per numero.
target_harddisk:[numero disco]
Specifica il numero del disco rigido in cui l'immagine verrà ripristinata.
target_partition:[numero partizione]
Specifica il numero della partizione di destinazione per il ripristino di una partizione su quella
esistente. Se questa opzione non è specificata, il programma presuppone che il numero della
partizione di destinazione sia lo stesso di quello specificato nell'opzione di partizione.
start:[settore iniziale]
Imposta il settore di inizio per il ripristino di una partizione nello spazio non allocato del disco rigido.
fat16_32
Abilita la conversione del file system da FAT16 a FAT32 se si prevede che la dimensione della
partizione dopo il ripristino possa superare i 2 GB. In assenza di quest'opzione la partizione
ripristinata eredita il sistema file dell'immagine.
size:[dimensione della partizione in settori]
Imposta le nuove dimensione della partizione (in settori).
Imposta la partizione ripristinata come attiva, primaria o logica, se possibile (ad esempio, in un disco
non possono essere presenti più di quattro partizioni primarie). Impostando una partizione attiva,
questa è considerata primaria, mentre una partizione impostata come primaria può rimanere
inattiva.
Se il tipo non viene specificato, il programma tenta di conservare il tipo di partizione di destinazione.
Se la partizione di destinazione è attiva, la partizione ripristinata è impostata come attiva. Se la
partizione di destinazione è primaria ed esistono altre partizioni primarie nel disco, una di queste
sarà impostata come attiva, mentre la partizione ripristinata diventa primaria. Se non rimangono
altre partizioni nel disco, la partizione ripristinata è impostata come attiva.
Quando ripristina una partizione in uno spazio non allocato, il programma estrae dall'immagine il tipo
di partizione. Per la partizione primaria, il tipo verrà impostato come segue:
- se il disco di destinazione è il 1° in riferimento a BIOS e non dispone di altre partizioni primarie,
la partizione ripristinata viene impostata come attiva
- se il disco di destinazione è il 1° in riferimento a BIOS e dispone di altre partizioni primarie, la
partizione ripristinata viene impostata come logica
- se il disco di destinazione non è il 1°, la partizione ripristinata viene impostata come logica.
preserve_mbr
Quando una partizione è ripristinata su un'altra preesistente, la partizione di destinazione viene
eliminata dal disco insieme alla relativa registrazione nel disco MBR di destinazione. Quindi, con
l'opzione preserve_mbr, la registrazione della partizione ripristinata occuperà la posizione vuota più
in alto nel disco MBR di destinazione. Di conseguenza, il MBR del disco di destinazione viene
conservato. In assenza di istruzioni particolari, la registrazione della partizione ripristinata occuperà
la stessa posizione che ha nel disco MBR di origine salvato nell'immagine. Se la posizione non è
vuota, la voce esistente verrà spostata in un'altra posizione.
filerestore
target_folder:[cartella destinazione]
Specifica la cartella in cui saranno ripristinati i file/cartelle (una cartella di destinazione). In assenza di
istruzioni particolari, viene ricreato dall'archivio il percorso originale.
overwrite:[più vecchio | mai | sempre]
Questa opzione permette di mantenere le modifica utili dei dati eseguite dalla realizzazione del
backup che si sta ripristinando. Scegliere cosa fare se la cartella di destinazione contiene un file con
lo stesso nome di uno nell'archivio:
più vecchio – questo dà priorità alla modifica più recente del file, sia che si trovi nell’archivio, sia
nel disco rigido.
mai – questo dà priorità incondizionata al file sul disco rigido rispetto al file in archivio.
sempre – questo dà al file archiviato una priorità incondizionata sul file del disco rigido.
In assenza di specificazione, i file sul disco sono sempre sostituiti da quelli archiviati.
Specifica se ripristinare gli attributi di sicurezza dei file (preimpostati) o lasciare che i file ereditino le
impostazioni di sicurezza della cartella dove verranno ripristinati.
original_date:[attivo|disattivato]
Specifica se ripristinare la data e ora originali dei file dall'archivio o assegnare ai file ripristinati data e
ora correnti. In assenza di specificazione sono assegnate la data e l'ora correnti.
deploy_mbr
harddisk:[numero disco]
Specifica i dischi fissi di base da cui ripristinare MBR.
target_harddisk:[numero disco]
Specifica il disco rigido di destinazione in cui verrà implementato l'MBR.
consolidate
target_filename:[nome file]
Specifica il percorso ed il nome della copia d'archivio da creare. Se la copia contiene due o più backup
(pit), i numeri saranno aggiunti ai nomi.
export
vault:[percorso]
Specifica il percorso della posizione che contiene l'archivio. Utilizzato in combinazione con l'opzione
arc o l'opzione arc_id.
Sono supportate le seguenti posizioni:
Cartelle locali, ad es.: --vault:/cartella, oppure --vault:"/Cartella 1"
Cartelle di rete, ad es.: --vault:smb://Server/Condivisione/
Depositi gestiti (solo per le edizioni avanzate del prodotto), ad es.: --
/vault:bsp://NodoArchiviazione/NomeDeposito
FTP e SFTP, ad es.: --vault:ftp://ServerA/Cartella1
CD, DVD, specificando il percorso come un percorso locale, ad es.: --vault:/mnt/cdrom
Acronis Secure Zone, ad es.: --vault:atis:///asz
Nastri, ad es.: --vault:atis:///nastro?0
I depositi non gestiti vengono specificati attraverso il rispettivo percorso. Ad esempio, se un
deposito si trova in una cartella, specificare il percorso della cartella.
Se viene specificata l'opzione vault, l'opzione filename viene ignorata.
arc:[nome archivio]
Il nome dell'archivio. Se non specificato, viene utilizzata l'opzione arc_id. Se sono specificate sia
l'opzione arc che arc_id, viene utilizzata l'opzione arc_id.
Specifica l'UUID (Universally Unique Identifier) dell'archivio, ad es.:
--arc_id:183DE307-BC97-45CE-9AF7-60945A568BE8
Se non specificato, viene utilizzata l'opzione arc. Se sono specificate sia l'opzione arc che arc_id,
viene utilizzata l'opzione arc_id.
target_vault:[per corso des tin az ione]
Specifica il percorso della posizione di destinazione in cui esportare l'archivio.
Sono supportate le seguenti posizioni di destinazione:
Cartelle locali e depositi non gestiti, ad es.: --vault:/cartella, oppure --
vault:"/Cartella 1"
Depositi gestiti (solo per le edizioni avanzate del prodotto), ad es.: --
/vault:bsp://NodoArchiviazione/NomeDeposito
Cartelle di rete, ad es.: --vault:smb://Server/Condivisione/
FTP e SFTP, ad es.: --vault:ftp://ServerA/Cartella1
CD, DVD, specificando il percorso come un percorso locale, ad es.: --vault:/mnt/cdrom
Acronis Secure Zone, ad es.: --vault:atis:///asz
Nastri, ad es.: --vault:atis:///nastro?0
I depositi non gestiti vengono specificati attraverso il rispettivo percorso. Ad esempio, se un
deposito si trova in una cartella, specificare il percorso della cartella.
target_arc:[nom e arch ivio d esti nazion e]
Il nome dell'archivio di destinazione. Deve essere univoco nella cartella di destinazione. Se è presente
un archivio con lo stesso nome, l'operazione non verrà completata.
list
filename:[nomefile]
Questa opzione permette di visualizzare il contenuto dell'immagine.
Quando viene elencato il contenuto dell'immagine, i numeri delle partizioni possono non coincidere
con quelli riportati negli elenchi delle unità/partizioni, se l'immagine non contiene tutte le partizioni
del disco. Ad esempio, se l'immagine contiene le partizioni 2-3 e 2-5, queste saranno elencate come
2-1 e 2-2.
Se il comando --deploy --partition non riesce a trovare una partizione nell'immagine attraverso il suo
numero fisico, utilizzare le chiavi --partition:<numero nell'immagine> /target_partition:<numero fisico della partizione di destinazione>. Per l'esempio precedente, per ripristinare la partizione 2-5
nella sua posizione originale usare:
--partition:2-2 --target partition:2-5
Se viene specificata l'opzione vault, l'opzione filename viene ignorata.
Specifica il percorso della posizione di cui si desidera elencare gli archivi. Assieme ai nomi degli
archivi, elenca gli UUID (Universally Unique Identifier) utilizzati con l'opzione arc_id.
Sono supportate le seguenti posizioni:
Cartelle locali, ad es.: --vault:/cartella, oppure --vault:"/Cartella 1"
Cartelle di rete, ad es.: --vault:smb://Server/Condivisione/
Depositi gestiti (solo per le edizioni avanzate del prodotto), ad es.: --
/vault:bsp://NodoArchiviazione/NomeDeposito
FTP e SFTP, ad es.: --vault:ftp://ServerA/Cartella1
CD, DVD, specificando il percorso come un percorso locale, ad es.: --vault:/mnt/cdrom
Acronis Secure Zone, ad es.: --vault:atis:///asz
Nastri, ad es.: --vault:atis:///nastro?0
I depositi non gestiti vengono specificati attraverso il rispettivo percorso. Ad esempio, se un
deposito si trova in una cartella, specificare il percorso della cartella.
Se viene specificata l'opzione vault, l'opzione filename viene ignorata.
asz_create
password:[password]
a) Password per l'archivio, se la posizione dell'archivio è diversa dalla zona ASZ.
b) Password per ASZ, se la posizione dell'archivio è la zona ASZ.
harddisk:X
Specifica il numero di disco rigido in cui Acronis Secure Zone verrà creata.
partition:[numero partizione]
Specifica le partizioni da cui verrà prelevato lo spazio libero per Acronis Secure Zone.
dimensioni:[dimensioni ASZ in settori | non allocato]
Imposta le dimensioni di Acronis Secure Zone in settori.
In assenza di istruzioni particolari, la dimensione impostata equivale alla media tra i valori massimo
(spazio non allocato più spazio libero, su tutte le partizioni selezionate con l'opzione partizione) e
minimo (circa 35MB).
In qualunque caso il programma usa prima lo spazio non allocato. Se non si dispone di sufficiente
spazio non allocato, le partizioni selezionate saranno ridotte. Il ridimensionamento delle partizioni
bloccate esige un riavvio del sistema.
Con “non allocato”, la zona userà tutto lo spazio non allocato nel disco. Le partizioni vengono
spostate se necessario, ma non ridimensionate. Lo spostamento delle partizioni bloccate esige un
riavvio del sistema. L'opzione partizione è ignorata.
Specifica le partizioni in cui verrà aggiunto lo spazio libero dopo l'eliminazione di Acronis Secure
Zone. Se si specificano più partizioni, lo spazio verrà distribuito proporzionalmente rispetto alle
dimensioni di ogni partizione.
clone
harddisk:[numero disco]
Specifica un disco rigido di origine che verrà clonato nel nuovo disco rigido.
target_harddisk:[numero disco]
Specifica il disco rigido di destinazione in cui il disco rigido di destinazione verrà clonato.
2.1.4 Esempi d'uso di true imagemnt
Il seguente comando consente di elencate le partizioni disponibili:
trueimagecmd --list
Con il seguente comando vengono elencate le partizioni (e i loro indici) salvate in backup.tib:
trueimagecmd --list --filename:backup.tib
Il seguente comando controllerà la presenza sul server licenze di licenze assegnate alla macchina
locale:
trueimagecmd --ls_check
Viene visualizzato un elenco di licenze utilizzate. Ad esempio:
Acronis Backup & Recovery 10 Advanced Server (valutazione) non valida
Acronis Backup & Recovery 10 Advanced Server valida
Con il seguente comando viene creata un'immagine della partizione 1-1 chiamata backup.tib:
Con il seguente comando viene creato nella cartella /usr/backup un archivio formato da due file:
kons.tib, (pit 2 dell'archivio /usr/backup/backup.tib) e kons2.tib (pit 3 dell'archivio
/usr/backup/backup.tib). Di conseguenza, l'archivio "kons" è una copia dell'archivio "backup"
senza pit 1. Utilizzare questo comando per eliminare i backup che non servono più, conservando
l'archivio:
2.2 Creazione automatica d'immagine tramite il servizio
cron
Di regola le immagini di disco/partizione sono create periodicamente, spesso quotidianamente. Per
rendere automatica l'operazione è possibile usare il servizio cron, ben noto a molti utenti UNIX.
A titolo di esempio, prendiamo in considerazione una situazione in cui l'utente (amministratore di
sistema) deve eseguire periodicamente il backup di una o più partizioni di dischi.
Utilizzare il comando --list per ottenere il numero di partizione necessario:
Occorre eseguire il backup della partizione 2-1. Supponiamo che occorra creare un'immagine
completa ogni settimana, supportata da immagini incrementali create quotidianamente.
Per questo, collocare i rispettivi file esecutivi (ossia trueimage.cron) nelle cartelle /etc/cron.daily e
/etc/cron.weekly.
Per avviare la creazione settimanale di un'immagine completa della partizione 2-1, aggiungere al file
citato la linea seguente:
Se occorre, l'utente ha la possibilità di realizzare la propria programmazione di backup. Per ulteriori
informazioni consultare la guida di cron.
2.3 Ripristino di file tramite trueimagemnt
Lo strumento trueimagemnt è progettato per il ripristino di file a partire da immagini di
partizione/disco. Monta archivi Acronis Backup & Recovery 10 come se fossero periferiche a blocchi
dello spazio kernel. Il programma implementa la parte a livello utente del servizio Acronis Backup &
Recovery 10della periferica a blocchi in modalità utente. Gran parte della funzionalità è gestita dal
modulo kernel snumbd.
Elenca le periferiche a blocchi in modalità utente già montate.
-m|--mount puntodimontaggio
Monta l'immagine archivio specificata con l'opzione -f|--filename nella cartella specificata con
l'opzione puntodimontaggio. L'indice partizione dovrebbe essere specificato con l'opzione -i|--index. I contenuti del file immagine (partizioni e relativi indici) possono essere elencati con il
comando trueimagecmd --list --filename:nomefile.
Per montare un'immagine incrementale, è necessario disporre di tutte le immagini incrementali precedenti e
dell'immagine completa iniziale. Se non è presente una qualsiasi delle immagini della sequenza, è impossibile
eseguire il montaggio.
-u|--unmount puntodimontaggio
Smonta la periferica montata in puntodimontaggio, distrugge la periferica a blocchi dello spazio
kernel e arresta lo spazio utente daemon.
-s|--stop pid
Distrugge la periferica a blocchi dello spazio kernel e arresta lo spazio utente daemon specificato
con il pid. Questo comando dovrebbe essere utilizzato quando si verifica un errore durante il
montaggio e la coppia daemon dello spazio utente non montato/dispositivo a blocchi dello
spazio del kernel sopravvive. Detta coppia è elencata con il comando -l|--list con il campo
puntodimontaggio vuoto.
-o|--loop
Un comando di prova. Monta un file, specificato nell'opzione -f|--filename, che contiene un file
system Linux valido, come l'archivio Acronis Backup & Recovery 10. Si può usare questo
comando, ad esempio, per valutare il livello di compressione di un'immagine, confrontando il
tempo necessario per copiare un file dall'immagine con il tempo che occorre per copiare il file
montato (non compresso).
trueimagemnt supporta le seguenti opzioni di comando:
-f|--filename nome file archivio
Nome file di immagine trueimagemnt supporta in modo trasparente l'accesso alle reti NFS e
Samba. Per accedere a un'unità di rete NFS, specificare il nome file immagine come segue:
nfs://nomehost/nome condivisione:/nomefile remoto
Ad esempio:
trueimagemnt -m /mnt/md1 -f nfs://dhcp6-
223.acronis.com/sdb3/nfs_root:/mike/md1.tib -i 2
monta l'archivio/mike/md1.tib trova nel nodo dhcp6-223.acronis.com nella directory
/sdb3/nfs_root esportata da NFS.
Per ottenere accesso alla rete Samba, specificare il nome file immagine come segue:
nfs://nomehost/nome condivisione:/nomefile remoto
Il nome host può essere specificato con nome utente e password come:
username:password@nomehost, a meno che il nome utente o la password contengano i simboli
@ o /.
monta l'archivio/mike/md1.tib trova nel nodo dhcp6-223.acronis.com nella
directory/sdb3/nfs_root esportata da NFS.
-p|--password password
Specifica la password per esplorare le immagini protetta da password.
-t|--fstype tipo sistema di file
Specifica il tipo di file system esplicito da trasferire al comando "mount" standard. Si tratta di
un'opzione utile se il comando "mount" standard non riesce a identificare, per qualche motivo, il
tipo di file system.
-i|--index indice partizione
Indice della partizione.
-w|--read-write
Apre l'immagine in modalità lettura-scrittura. Dopo lo smontaggio, tutti i dati modificati sono
salvati nell'archivio con un nuovo indice.
-d|--description descrizione archivio
Se si monta un'immagine in modalità lettura/scrittura, il programma dà per scontato che
l'immagine debba essere modificata e crea un file di archivio incrementale per memorizzare le
modifiche. L'opzione permette di elencare i cambiamenti successivi, nei commenti relativi a
questo file.
-k|--keepdev
Preserva la periferica a blocchi dello spazio kernel e il daemon dello spazio utente se si verifica un
errore durante il montaggio. Quest'opzione può essere usata per ottenere l'accesso in modalità
lettura/scrittura ai dati della partizione di cui è stata eseguita l'immagine.
2.3.2 Esempi d'uso di true imagemnt
Con il seguente comando vengono elencati gli archivi montati:
trueimagemnt --list
Con il seguente comando viene montato l'archivio backup.tib della partizione con indice 2 nel