richiede il rispetto di alcune precauzioni, tra cui le
seguenti:
1. Leggete tutte le istruzioni prima di usare il prodotto.
2.Non usate questo prodotto vicino all’acqua – per
esempio, vicino a una vasca da bagno, lavandino,
in una cantina umida, vicino a una piscina o simili.
3.Questo prodotto dev’essere usato solo col carrello
o supporto raccomandato dal produttore.
4.Questo prodotto, da solo o in combinazione con un
amplificatore, cuffie o altoparlanti, è in grado di
generare livelli sonori che possono causare la perdita permanente dell’udito. Non tenetelo troppo a
lungo a volume elevato, o comunque ad un volume
che avvertite come fastidioso. Se avver tite cali di
udito o ronzio nelle orecchie, consultate un audiologo.
5.Collocate il prodotto in modo tale che ne sia garantita una corretta ventilazione.
6.Il prodotto va collocato lontano da sorgenti di
calore quali radiatori, stufe o altri dispositivi che
generano calore.
7.Il prodotto va collegato ad una presa di corrente
elettrica del tipo descritto nelle istruzioni o indicato
sul prodotto stesso.
8.La spina del cavo di alimentazione de v’essere scollegata dalla presa quando il prodotto non viene
usato per lunghi periodi di tempo.
9.Non fate cadere oggetti o liquidi all’interno del prodotto.
10. Rivolgetevi a un centro di assistenza autorizzato
quando:
a) Il cavo di alimentazione o la spina sono danneggiati, oppure
b) Oggetti o liquidi sono caduti all’interno del prodotto, oppure
c) Il prodotto è stato esposto alla pioggia, oppure
d) Il prodotto non sembra funzionare normalmente
o mostra un evidente cambiamento nelle prestazioni, oppure
e) Il prodotto è caduto, o il suo involucro è stato
danneggiato.
11. Non effettuate operazioni di manutenzione al prodotto che non siano indicati dalle istruzioni come
eseguibili dall’utente. Ogni altro tipo di assistenza
va eseguita solo da centri di assistenza autorizzati.
PULIRE SOLO CON UN PANNO ASCIUTTO
Il simbolo del fulmine con la freccia
all’interno di un triangolo equilatero,
avverte l’utente della presenza
all’interno del prodotto di una “tensione pericolosa” non isolata, di
potenza sufficiente a costituire pericolo di scossa elettrica.
Il punto esclamativo all’interno di un
triangolo equilatero, avverte l’utente
delle presenza di importanti istruzioni di funzionamento e di manutenzione (assistenza) nella
documentazione che accompagna
il prodotto.
ISTRUZIONI PER LA MESSA A TERRA
Questo prodotto deve essere messo a terra. In caso di
malfunzionamento o guasto, la messa a terra for nisce
un percorso a bassa resistenza per la corrente elettrica,
riducendo il rischio di scossa elettrica. Questo prodotto
è dotato di un cavo di alimentazione munito di un conduttore e uno spinotto per la messa a terra. La spina va
collegata a una presa di corrente elettrica di tipo appropriato, correttamente installata e dotata di terra, conformemente alle norme vigenti.
Marchio CE per l’Armonizzazione degli Standard Europei
Il marchio CE apposto sui prodotti della nostra
azienda per gli apparati funzionanti in CA sino al 31
Dicembre 1996 ne indica la conformità alla Direttiva
EMC (89/336/EEC) e alla Direttiva sul marchio CE
(93/68/EEC).
Il marchio CE apposto dopo il 1° Gennaio 1997 ne
indica la conformità alla Direttiva EMC (89/336/EEC),
alla Direttiva sul marchio CE (93/68/EEC) e alla
Direttiva sulle Basse Tensioni (73/23/EEC).
Inoltre, il marchio CE apposto sui prodotti della
nostra azienda per gli apparati funzionanti a Batteria
ne indica la conformità alla Direttiva EMC (89/336/
EEC) e alla Direttiva sul marchio CE (93/68/EEC).
Problemi e soluzioni ...................................................................... 50
Un po’ di terminologia tecnica (sbadiglio!):
Specifiche generali del Valvetronix ............................................ 53
ii
Introduzione
ENVENUTI A BORDO
B
nnanzitutto, vi ringraziamo per aver dotato il vostro arsenale sonoro di un amplificatore VOX Valvetronix. Siamo certi che offrirà a voi e alla vostra chitarra lunghe ore di
emozionanti piaceri musicali. Prima di mostrarvi come utilizzare al meglio questo
I
nuovo combo (credeteci: usarlo è facile come bere un bicchier d’acqua), diamo insieme
un rapido sguardo alle caratteristiche che rendono il Valvetronix così diverso da qualsiasi
altro amplificatore a “modelli digitali”.
Come saprete certamente, ci sono molti amplificatori a “modelli digitali” in circolazione. È
inevitabile che vengano tutti presentati come se f ossero l’in venzione più geniale dai tempi
della ruota. Siccome siamo chitarristi anche noi, li abbiamo provati tutti, e possiamo affermare che nessuno dei tanti riesce a mantenere le promesse stampate a caratteri cubitali
sulle loro réclame. Il problema di questi amplificatori a “modelli digitali” è che rientrano
sempre in una delle due seguenti categorie: o sono prodotti da aziende che costruiscono
accessori digitali per chitarra, quindi prive di esperienza nel campo degli amplificatori tradizionali; oppure sono opera di produttori storici di amplificatori, che in un paio di anni (se
non meno!) hanno cercato di imparare a progettare apparecchiature digitali. P ensateci un
attimo… non è una cosa bizzarra?
!
Non è necessario essere dei geni per capire che, per realizzare un buon amplificatore
per chitarra a “modelli digitali”, occorre possedere una grande esperienza e competenza
in due settori complementari: quello della progettazione e modellazione di circuiti digitali,
e quello della progettazione e costruzione di amplificatori. La mancanza di conoscenze in
uno dei due settori rende il prodotto finale distante dalle intenzioni di partenza, con il
risultato di compromettere sia il suono che la facilità d’uso (volete un amplificatore per
chitarra, e non un complicato computer, no?). Siamo lieti di informarvi che il nostro Valvetronix è stato progettato e costruito da una squadra di esperti con una lunghissima esperienza in entrambi i settori. Ed il risultato è…
MEGLIO DEI DUE MONDI
IL
alvetronix è il frutto della fusione fra l’esperienza del team ToneW orks di K org (una
congrega di chitarristi fanatici, che ha trascorso gli ultimi dieci anni vivendo, respi-
V
mondo degli ampli per chitarra: VOX. Come certamente saprete, l’amplificatore valvolare
VOX AC30 è stato il beniamino, negli ultimi quarant’anni, di un numero incalcolabile di
professionisti della musica. È impossibile elencare i successi discografici nei quali potete
ascoltare il suo inconfondibile suono.
Dal canto suo, il team ToneWorks di Korg possiede un altro invidiabile primato: per oltre
un decennio, i suoi prodotti digitali per chitarra sono stati tra i più apprezzati dalla stampa
specializzata e dal popolo dei chitarristi. Inoltre, è stata ToneWorks la prima ditta a far
suonare “vera” la distorsione digitale, eliminando (con la tecnica del sovracampionamento) quei terribili armonici dissonanti (noti come aliasing), che fanno ritenere ad ogni
rando e sognando in digitale), ed i guru di uno dei marchi più prestigiosi nel
1
chitarrista il concetto di “distorsione digitale” un puro controsenso. L’ultimo gioiello di casa
ToneWorks è la tecnologia proprietaria REMs (
Modeling System
migliori chitarristi del pianeta.
Il risultato di questa perfetta fusione è un amplificatore a “modelli digitali” che suona e si
comporta in tutto e per tutto come un vero amplificatore per chitarra… (non è un’idea
meravigliosa?). Non si tratta di un banale multieffetto seguito da un finale di potenza a
stato solido dal suono esilino, che pilota degli altoparlanti così così, del tutto incapaci di
farsi sentire nella band anche con il volume a “11”. E non si tratta nemmeno di un amplificatore per chitarra con un po’ di circuiteria digitale progettata alla buona. Nossignori, Valvetronix è realmente il meglio dei due mondi, racchiuso in un solo dispositivo.
Che cos’è la ?
(Resonant structure and Electronic circuit Modeling System) è la tecnologia di
modellazione del suono di Korg, che permette di riprodurre perfettamente le complesse caratteristiche timbriche e la natura degli strumenti acustici ed elettrici, come
pure il comportamento dei circuiti elettronici. La tecnologia emula perfettamente
una lunga serie di elementi della generazione sonora, tra cui il corpo risonante degli
strumenti, gli altoparlanti, il cabinet, i microfoni, le valvole, i transistor, ecc..
ALVE REACTOR TECHNOLOGY
V
), accolta da una valanga di consensi e da cori di giubilo da parte dei
Resonant Structure and Electronic circuit
:
POTENZA E LA GLORIA (DELL’AMPLI
LA
n linea con l’intrepido spirito pionieristico che da sempre caratterizza VOX, il finale di
potenza del Valvetronix si basa sulla circuiteria
I
dinariamente innovativa. Senza far scivolare troppo il discorso sul versante tecnico,
ecco, in sintesi, che cosa succede al suo interno…
Sebbene in questo amplificatore gran parte dei processi di generazione e modellazione
del suono avvenga nel dominio digitale, il suo finale di potenza
100% nel dominio analogico. Il fatto che il segnale della chitarra compia un percorso
all’interno di un mondo analogico, gioca un ruolo fondamentale nel ricreare il feeling e le
caratteristiche sonore degli amplificatori originali che abbiamo modellato.
Lo stadio di amplificazione
fase, ma in formato ridotto. C’è una valvola 12AX7 (un modello a doppio triodo – in pratica, due valvole in una), e c’è un trasf ormatore in uscita, proprio come in un amplificatore
a valvole tradizionale. Ma invece di essere collegato direttamente all’altoparlante, il trasformatore è collegato allo speciale circuito di amplificazione
di uscita del trasformatore da 1 Watt, alla massima potenza di uscita dell’amplificatore
(cioè 60 Watt per canale).
Dato che lo stadio di amplificazione
non colora in alcun modo il segnale), il suono che ne esce è puro suono valvolare. Questo circuito si incarica inoltre di garantire che il Valvetronix, a differenza degli amplificatori
Valve Reactor
VariAmp
)
Valve Reactor
è un vero finale di potenza valvolare in contro-
è completamente trasparente (nossignori:
, una tecnologia straor-
Valve Reactor
VariAmp
, che porta il livello
opera al
2
solid-state, conservi l’elevato range dinamico dei tradizionali amplificatori a valvole, una
delle caratteristiche più importanti che li rende, a parità di volume, più “vivi” e presenti dei
loro cugini a transistor.
Inoltre, lo stadio di uscita del finale
denza variabile del sistema di altoparlanti a cui è collegata, e ne “riferisce” il valore al trasformatore di uscita, esattamente come fanno i grandi amplificatori a valvole. Questo
flusso di informazioni permette allo stadio valvolare del finale di cambiare continuamente
comportamento, sulla base del carico (o impedenza) degli altoparlanti: altra componente
importante del “vero” suono valvolare.
Oltre a garantire un autentico suono valvolare, l’ingegnosa architettura del finale permette di ricreare diverse caratteristiche di funzionamento comuni a tutti i finali di potenza
interamente valvolari degli ampli modellati. Queste caratteristiche comprendono: funzionamento in Classe A o Classe A/B; circuiteria di controllo della Risonanza (bassi) e della
Presenza (entrambi presenti nel circuito di feedback negativo di alcuni ampli valvolari); e
infine, potenza di uscita. La capacità di riprodurre con precisione caratteristiche così
essenziali (con l’eccezione della potenza di uscita, che è definibile dall’utente) rende i
nostri modelli estremamente realistici dal punto di vista sonoro – cosa che non capita con
la media degli altri amplificatori a “modelli digitali”, che “sembrano, ma non sono esattamente”. Non a caso, la tecnologia impiegata nel nostro finale di potenza è brevettata
negli USA, ed è appannaggio unico ed esclusivo dei VOX Valvetronix.
Ok, bando alle ciance, la prova di tutto quello che vi stiamo dicendo è nel suono
dell’amplificatore… Quindi, che aspettate? Prendete la chitarra, e godetevi un po’ di sana
musica!
V alv e Reactor
“legge” costantemente la curva di impe-
3
Troppe chiacchiere… zitti tutti, e
A
lasciatemi suonare in pace!!!
ovvero
“Guida rapida”
vete perfettamente ragione: leggere i manuali è interessante quanto guardare la
vernice che si asciuga, mentre sappiamo benissimo che non vedete l’ora di infi-
lare il jack nel nuov o ampli, e f arci un bel discorsetto nell’intimità della vostr a bella
casetta. Ecco quindi la “Guida rapida”, che vi permetterà di essere operativi in un batter
d’occhio.
Una volta soddisfatto il bisogno fondamentale di suonare, è però davvero importante che diate un’occhiata a questo manuale – è stato scritto da un compare chitarrista
che sa di cosa sta parlando. Inoltre, questo amplificatore nasconde miriadi di cosine che
attireranno sicuramente la vostra attenzione. Insomma, giuriamo di non rubarvi tempo
prezioso! Detto questo, ecco a voi la “Guida rapida” – è tutta vostra! In seguito cercheremo di approfondire la nostra conoscenza con questo amplificatore, ma per ora dobbiamo impegnarci con i preliminari…
SUGGERIMENTO:
parte interna del retro di copertina di questa “Guida del chitarrista”. In questo modo,
potrete tenere sempre sotto gli occhi i bei prospetti dei pannelli di controllo dell’amplificatore, senza dover saltare avanti e indietro tra le pagine della guida!
ROVIAMO I
P
1. Abbassate completamente il controllo di volume MASTER
2. Inserite un’estremità del cavo di alimentazione (fornito di serie con l’amplificatore) nel connettore AC POWER posto nel retro dell’ampli, e l’altra estremità in una presa di corrente.
3. Assicuratevi che alla presa arrivi corrente!
4. Mentre siete ancora dietro l’ampli, contr ollate l’interruttore PO WER SELECT
e selezionate la potenza di uscita con la quale volete cominciare a fare le
prove… già, siete liberi di scegliere anche questo! Niente male, eh?
32
Volete semplificarvi la vita? Prima di preseguire la lettura, aprite la
PRESET DI FABBRICA
4
5. Collegate la fida chitarra ad uno dei due connettori INPUT: HIGH (livello elevato) oppure LOW (livello basso) - a voi la scelta. Se non siete del tutto
sicuri di cosa fare, vi consigliamo di scegliere subito HIGH.
Bene, a questo punto potete seguire due strade: ascoltare i preset di fabbrica (32 programmi assolutamente mostruosi, con cui avrete un assaggio
delle infinite possibilità timbriche del Valvetronix), oppure cominciare subito
a creare i vostri preset. Noi prendiamo la strada più semplice (in realtà, sono
entrambe molto semplici) e cominciamo ad esplorare i preset. Se però preferite mettervi subito a creare nuove sonorità, saltate a piè pari queste
pagine, e correte a leggere la sezione “Partire da zero” a pagina 24.
6. Cominciamo dall’inizio, con il programma 1-1 “Flying High”, un suono solista a guadagno molto elevato, di grande spessore e facile da suonare. Ma,
prima di ogni altra cosa, nel caso qualcuno avesse messo le mani sull’ampli
prima di voi, recuperiamo le impostazioni iniziali e portiamo l’ampli alle condizioni in cui si trovava non appena uscito di fabbrica… e niente paura,
l’operazione è facile come bere un bicchier d’acqua!
AVVERTENZA:
modifiche apportate ai preset. Assicuratevi di non stare per perdere dati importanti,
poiché una volta eseguito il ripristino non sarà più possibile tornare sui propri passi.
ALTRA AVVERTENZA:
prima di cancellare la memoria dell’amplificatore segnate la posizione dei controlli
nella “Tabella dei parametri”, che trovate nella parte pieghevole del retro di copertina.
Per sapere come fare, date un’occhiata alla sezione “Led Original Value: Cosa succede qui, ragazzi?” a pagina 25.
Il ripristino dei preset di fabbrica cancella definitivamente tutte le
Se volete conservare alcuni dei programmi memorizzati,
7. Tenete premuti i tasti cursore Up (▲) e Down (▼) (si trovano vicino al displa y
BANK) ed il tasto TUNER/CANCEL, proprio lì accanto. Mentre li tenete premuti tutti e tre, mettete l’interruttore POWER in posizione “ON”. Se avete
compiuto correttamente queste operazioni, nel display BANK ora dovrebbe
lampeggiare il simbolo “”, cosa che ci permetterebbe di procedere al
passo 8.
8. Se nel display non c’è il simbolo “” lampeggiante, non allarmatevi. Spegnete l’amplificatore e prov ateci di nuovo, assicurandovi, questa volta, che i
tre pulsanti siano tenuti ben premuti mentre si aziona l’interruttore di accensione. Ora il simbolo “” lampeggia? Perfetto!
9. Premete il tasto WRITE (subito sopra il tasto TUNER/CANCEL) ed osservate i
led dei pulsanti BANK e CHANNEL lampeggiare freneticamente. Non appena
5
si fermano, la missione è compiuta: l’ampli è resettato, pronto all’azione, e
con il preset 1-1 (che stavamo cercando) già selezionato. (Non avevamo
detto che si trattava di un’operazione facile?) Quindi, selezionate il pic kup al
ponte e preparatevi a suonare un assolo, con volume e controlli di tono
regolati al massimo. Avanti con “Flying High”, fratelli!
ATTENZIONE:
preset. I preset sono organizzati in 8 banchi, ogn uno dei quali costituito da 4 canali (8
x 4 = 32). Il n umero del banco appare nel displa y BANK, mentre il n umero del canale
è indicato dal led acceso sopra uno dei quattro tasti CHANNEL. Questo significa che
quando è selezionato il programma 1-1, nel display BANK appare il numero “1”, ed è
acceso il led posto sopra il tasto CHANNEL 1. Claro?
Come già sapete, il vostro combo Valvetronix contiene 32 progr ammi
10.Portate il volume MASTER al livello desiderato - e via!
COMINCIARE
PER
…
11.Quando vi sarete stufati del programma “Flying High” (ci potrebbe volere un
po’, visto che è un preset che può dare dipendenza…) p r ovate il programma
1-2. Si chiama “Def Tone” ed è perfetto per le parti ritmiche pulite, da suonare con il pickup al manico. Come fare per selezionare questo preset?
Semplice, premete il tasto CHANNEL 2, e ci siete! Visto con che rapidità si
passa dal program 1-1 al program 1-2, senza quei terribili “momenti di
vuoto” che affliggono tanti aggeggi digitali? Questo signorino commuta
all’istante!
12.Per passare al pr ogramma successivo (1-3) basta premere il tasto CHANNEL
3… ed è fatta! Prima di selezionarlo, però, attenzione: come suggerisce il
nome (“Breakin’ Stuff”, che potremmo tradurre liberamente come “Frantumazione”), questo preset non è adatto ai deboli di cuore, trattandosi di un
moderno suono crunch pesante e aggressivo. Quindi, tornate al pickup da
solista (quello al ponte), partite con un bel riff vigoroso, e godetevi lo spettacolo sotto il palco!
13.Gasp! In confronto alla brutalità diabolica di “Breakin’ Stuff”, il programma
1-4 è uno zuccherino. Per selezionarlo, basta premere il tasto CHANNEL 4.
6
Amorevolmente chiamato “Tie Mama Down”, si tratta di un maestoso crunch
da VOX AC30, che recita “rock classico” ad ogni passo.
ELEZIONARE I BANCHI
S
…
14.Esatto, una volta testati i programmi 1-1, 1-2, 1-3 e 1-4, il passo successivo è
selezionare il banco 2 e ripetere le procedure già viste. Quindi, passiamo dal
programma 1-4 al programma 2-… su, non fate quella faccia spaventata: è
una cosa semplicissima. Premete una volta il tasto Up (▲) (che si trova
accanto al display BANK, ricordate?), e il numero “2” inizierà a lampeggiare
nel display. Dopo questa operazione, per selezionare il programma 2-1
(“Clean Edge”) è sufficiente premere il tasto del canale CHANNEL 1.
NOTA:
Mentre il “2” lampeggiava nel display, avete notato che il programma 1-4 era
ancora selezionato e funzionante? In questo modo potete passare da un programma
all’altro cambiando tranquillamente banco - il programma successivo non verrà selezionato finché non premerete il tasto del canale.
USATE I PIEDI!
selezionare con la massima rapidità tutti e 32 i programmi disponibili. Quindi, cosa
aspettate? Andate a comprarla!
Se vi regalaste la pedaliera opzionale VC-4, potreste utilizzarla per
15.Niente passo 15, amigos. Per il momento basta così. Ora sapete come selezionare i canali e cambiare banco, quindi sapete come cavarvela! Ci sono
ancora altri 27 programmi da provare, perciò date un’occhiata all’elenco dei
preset nella parte pieghevole del retro di copertina, e selezionateli tutti.
Buon divertimento!
7
Introduzione ai pannelli di controllo
N
elle 13 pagine che seguono daremo un rapido sguardo ai pannelli superiore e
posteriore del Valvetronix. Se non ci avete ancora fatto caso, vi renderete conto
che i controlli di questo amplificatore sono disposti in una successione che
richiama direttamente quella di un setup tradizionale da chitarrista. Insomma, niente di
più semplice, concettualmente. Ecco uno schema del percorso del segnale:
Loop effetti virtuale
pedale a
scelta fra 10
Per rendere quanto più possibile semplice questa “Guida del chitarrista”, abbiamo
incluso nel retro di copertina una pagina pieghevole che potete aprire in qualsiasi
momento. Quando la pagina è aperta, potete vedere belle immagini del pannello superiore, del pannello posteriore, ed altro. Perché lo abbiamo fatto? Perché in questo modo
potete avere le immagini di entrambi i pannelli che vi fissano dritto negli occhi mentre leggete di loro, ed e vitare di dov er continuamente passare da una pagina all’altra come nella
maggior parte dei manuali - in cui lo schema del pannello non è mai nella stessa pagina
che si sta leggendo! Quindi, aprite questa benedetta pagina pieghevole, e procediamo…
modello di preampli-
ficatore a scelta fra 16
Modulazione
Delay
Riverbero
Loop effetti
Vol.Master
Modello di finale
Classe A
Classe A/B
a seconda del modello di
preamplificatore selezionato
Altoparlante/i per
chitarra Celestion
A. Il pannello superiore
EZIONE INPUT
1. S
La chitarra va collegata ad uno di questi ingressi. Si può scegliere tra due (2) connettori
jack: High & Low…
HIGH (sensibilità elevata)
In termini generali, sarebbe consigliabile utilizzare un ingresso a sensibilità ele-
vata per collegare una chitarra dotata di pickup a basso livello di uscita, per esem-
pio dei single-coil. Detto questo, bisogna ricordare che la maggior parte dei
chitarristi ignora bellamente questa raccomandazione (ne avreste dubitato?) e
usa questo ingresso per chitarre con pickup ad elevato livello di uscita. Perché
fanno così? Perché in questo modo il segnale in uscita dalla chitarra è sempre
“spesso” e “corposo” come dovrebbe essere… o almeno, con noi funziona!
ATTENZIONE:
Se si collega all’ingresso HIGH una chitarra dotata di pickup ad ele-
8
vato livello di uscita, e si seleziona il modello di pedale Acoustic, occorre abbassare
di molto il volume della chitarra per evitare di avere una distorsione non desiderata
sulle alte frequenze. Questo non significa che ci sia un guasto nel Valvetronix - semplicemente, il pedale Acoustic rischia di ricevere un segnale di livello troppo alto. A
titolo di informazione, tutti i pedali che simulano una chitarra acustica si comportano
allo stesso modo se usati (o abusati) in questo modo. Perché? Per fare in modo che
una chitarra elettrica suoni come una chitarra acustica, occorre enfatizzare enormemente le alte frequenze. Quindi, se inserite un segnale con livello troppo alto, la
distorsione è inevitabile. Compreso? Bene…
LOW (bassa sensibilità)
Ancora una volta, gli “esperti” vi diranno che un ingresso a bassa sensibilità è più
adatto a pickup ad elevato livello di uscita - come dei potenti humbucker o dei
pickup attivi. Lasciateci dire che sono tutte sciocchezze. Non ci sono regole fisse,
quindi provateli tutti e due, e lasciate giudicare alle orecchie quale è meglio!
EZIONE PEDAL
2. S
Questa sezione permette di aggiungere un pedale al setup, se lo desiderate. I dieci (10)
effetti offerti da questa sezione sono modellati su pedali classici e, di conseguenza, sono
concepiti per intervenire sul segnale della chitarra prima che esso entri nell’ampli vero e
proprio. Quando un pedale è selezionato, il led rosso nell’angolo in alto a sinistra della
sezione si accende. Quindi, se richiamate un progr amma e questo led è spento, significa
che la sezione Pedal è disattiv ata (cioè è in bypass). Nel caso le sigle che abbiamo usato
non siano del tutto chiare, i dieci pedali disponibili sono:
COMP: CompressoreOCTAVE: Octave Divider
ACOUSTIC: Simulazione di acustica TREBLE BOOST: Treble Booster
Questo selettore permette di selezionare uno dei dieci pedali disponibili, o di met-
tere in bypass l’intera sezione (OFF). A pagina 35 trovate maggiori informazioni
su ognuno dei pedali modellati.
USATE I PIEDI!
nare in modo “individuale” e usarla per attivare/disattivare il pedale selezionato. E,
come scoprirete presto, la VC-4 vi permetterà di f are parecchie altre cosine - un v ero
“must have” per ogni chitarrista!
USATE I PIEDI!
trollare l’effetto (rispettivamente, v elocità di modulazione del wah-w ah e dell’Uni-vibe)
utilizzando il pedale della VC-4. Forte!
Se avete acquistato la pedaliera opzionale VC-4, potete farla funzio-
Quando vengono selezionati VOX WAH oppure U-VIBE, potete con-
Controllo DRIVE
Quando sono selezionati TREBLE BOOST, TUBE OD, FAT OD o FUZZ, questo
controllo regola il livello del DRIVE. Quando è selezionato uno degli altri sei (6)
9
pedali, la funzione svolta da questa manopola dipende dall’effetto selezionato.
L’elenco è nella seguente tabella.
TIPO DI PEDALEDRIVE LEVEL
COMP
ACOUSTIC
VOX WAH
AUTO WAH
U-VIBE
OCTAVE
TREBLE BOOST
TUBE OD
FAT OD
FUZZ
SensibilitàLivello
AcutiBassi
Pedale(non utilizzato)
AttaccoSensibilità
VelocitàMix
Livello della direttaLivello dell’ottava
DriveLivello
DriveLivello
DriveLivello
DriveLivello
Controllo LEVEL
Questa manopola permette di regolare il livello generale di COMP, TREBLE
BOOST, TUBE OD, FAT OD e FUZZ. È disattivato (cioè non fa nulla!) con VOX
WAH. Vedi la tabella precedente per capire che cosa fa con gli altri cinque modelli
di pedale.
3. S
EZIONE PREAMP
Come suggerisce il suo nome (incredibile, vero?), questa sezione controlla il “preamplificatore” del combo Valvetronix. E, sempre per parlare di quello che si suppone dovrebbe
fare, sembra e si comporta come (tenetevi f orte) …un amplificatore! Inoltre, nella migliore
tradizione VOX, esibisce le nostre (immediatamente riconoscibili) manopole a “testa di
gallina”… niente tasti a sfioramento, superfici di controllo, o tasti cursore ad invadere
quest’area sacra dedicata alla modellazione del suono… Ehi, stiamo parlando di un
amplificatore per chitarra, mica di un giocattolo!
Selettore AMP TYPE
Questa manopola consente di selezionare uno dei sedici (16) accuratissimi
modelli di amplificatore, ognuno dei quali basato su un amplificatore valvolare
ormai riconosciuto come “classico”, compreso il leggendario VOX AC30TBX.
Come accennato nell’introduzione al manuale, i nostri modelli non si limitano a
riprodurre esattamente le qualità timbriche e le caratteristiche di amplificazione
del preamplificatore originale, ma ricrea anche l’importantissima sezione del finale
di potenza - in termini di Classe (A oppure A/B) e circuito di feedback negativo
(eventualmente, della sua mancanza). Non si tratta solo di una specifica interes-
sante: a nostro a vviso, è una caratteristica essenziale! Dopotutto, come avremmo
potuto affermare di aver modellato un amplificatore, se ci fossimo concentrati
semplicemente sul preamplificatore, ignorando il finale di potenza? Ma andiamo!
Da sola, la marmellata (per quanto buona possa essere) non fa un panino se
manca il pane! Non commettete mai l’errore di ritenere il finale di potenza di
secondaria importanza - è di
vitale
importanza. E comunque…
10
Ecco i tipi di amplificatore disponibili:
VOX AC15UK MODERN
VOX AC15TBRECTO
VOX AC30US HIGAIN
VOX AC30TBBOUTIQUE OD
UK BLUESBOUTIQUE CL
UK ’70SBLACK 2x12
UK ’80STWEED 1x12
UK ’90STWEED 4x10
Per maggiori informazioni su ognuno degli amplificatori modellati, vedi la sezione
“B. Modelli di amplificatore” a pagina 38.
Controllo GAIN
Questo controllo regola il guadagno del modello di amplificatore selezionato.
NOTA: Alcuni modelli di amplificatore (per esempio, UK MODERN, RECTO, US
HIGAIN) possono raggiungere livelli estremi di guadagno, mentre altri (per esempio,
BOUTIQUE CLEAN, TWEED 1x12, AC15) sono più tranquilli, pur suonando sempre
alla grande.
Controllo V OLUME
Anche se la cosa può apparire sorprendente, questo controllo regola il volume del
modello di amplificatore selezionato.
Controlli TREBLE, MIDDLE, BASS
Questo terzetto di manopole a “testa di gallina” permette di scegliere liberamente
la quantità di frequenze alte, medie e basse che si desidera a vere . Inoltre, come vi
sareste aspettati (e avreste sperato!), il modo esatto in cui ognuno di questi con-
trolli agisce ed interagisce con gli altri è legato al modello di amplificatore selezio-
nato. Ancora una volta, vedi la sezione “B. Modelli di amplificatore” a pagina 38
per maggiori informazioni.
NOTA: In conformità agli originali, alcuni modelli riducono il livello del suono al
minimo, quando questi tre controlli di tono sono completamente azzerati (ruotati in
verso antiorario).
NOTA: Non tutti gli ampli originali che abbiamo modellato dispongono di controlli di
Treble, Middle e Bass. Per esempio, l’ampli su cui abbiamo modellato il TWEED 1x12
dispone di un solo controllo di toni chiamato - come è facile immaginare - TONE! In
questo caso, piuttosto che simulare questa manopola con una sola delle tre manopole disponibili, lasciando le altre due inutilizzate, abbiamo preferito consentire l’uso
di tutte e tre le manopole per rendere il modello più flessibile dell’originale. E, natur almente, oltre alla maggiore flessibilità avete sempre l’intero range di variazioni timbriche consentite dall’originale. Vedi pagina 38 per maggiori informazioni.
11
4. CONTROLLIDELFINALEDIPOTENZA
Controllo PRESENCE
Questo controllo consente di regolare la quantità di presenza (lo “scintillio” delle
frequenze alte). Come le manopole del preamplificatore che abbiamo esaminato
finora, anche il controllo di PRESENCE è programmabile.
NOTA: La presenza è una funzione dei finali di potenza che contengono un circuito di
feedback negativo. Non tutti gli amplificatori modellati ne contengono uno - ad esempio, nessuno dei quattro modelli VOX (A C15, AC15TB, AC30 e AC30TB) dispongono
di questo circuito. Inoltre, non tutti gli amplificatori che integrano un circuito di feedback negativo dispongono necessariamente di un controllo di presenza. Prendiamo
ad esempio il BLACK 2x12 originale - c’è il circuito di feedback negativo nel finale di
potenza? Certo. E il controllo di presenza? Ma nemmeno a parlarne!
Nel caso un amplificatore modellato non disponga del controllo di presenza,
piuttosto che avere una manopola che non f a assolutamente nulla, ab biamo pref erito
usarla per simulare il comportamento di un’altra funzione dell’ampli - come l’interruttore BRIGHT di un BLACK 2x12 o il controllo CUT degli originali VOX. Vedi pagina 38
per maggiori informazioni su che cosa faccia esattamente il controllo PRESENCE in
ogni modello.
Controllo MASTER (Volume)
Come accade con tutti i controlli di Master Volume, questa manopola permette di
regolare il volume generale del combo Valvetronix.
ATTENZIONE: Il controllo MASTER (Volume) NON è programmabile.
APRIAMOUNAPARENTESI: Il loop effetti virtuale del Valvetronix.
e tre sezioni successive dell’ampli, che ora esamineremo, sono MODULATION,
DELAY e REVERB. Può interessarvi sapere che tutte e tre sono inserite in un
L
Perché? Perchéè quello il punto in cui sono situati nella grande maggioranza di sistemi
professionali di amplificazione per chitarra - nel loop effetti, ecco perché! Ne volete
sapere di più? Bene, continuate a leggere…
preamplificatore come accade con i pedali, è semplice. La maggior parte dei musicisti
ritiene che essi suonino meglio e più realistici nel loop. Pensateci un attimo: il riverbero
(REVERB) simula il suono generato da una stanza o una sala da concerto. Quindi, è
logico ritenere che suonerà più vero e naturale, quanto più vicino alla fine del percorso
del segnale verrà posizionato. Lo stesso dicasi del ritardo (DELAY) e di molti effetti di
modulazione (MODULATION) - la loro stessa natura stabilisce che devono essere posti
verso la fine del percorso del segnale, e non all’inizio. Chiaro?
“loop effetti virtuale” - per intenderci, tra il preamplificatore e il finale di potenza.
La ragione per cui questi effetti sono sempre inseriti nel loop, in v ece che prima del
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Inoltre, se ci pensate un attimo, se state usando un suono crunch o un solo ad alto
guadagno, ha più senso aggiungere eff etti come R O TARY, ROOM (riverbero) o DELAY al
segnale dopo che il segnale è stato distorto, invece che prima. Insomma, che senso ha
usare un effetto come il riverbero, e poi spiaccicarlo con la distorsione? Non ha un gran
senso, no? Bene, caso chiuso. Possiamo tornare all’argomento principale, e continuare
con l’esame del pannello frontale…
USATE I PIEDI! Se possedete la pedaliera opzionale VC-4, potete attivare o disattivare con il piede le sezioni MODULATION, DELAY e REVERB. Questa utilissima funzione è solo una delle numerose ragioni per cui si dovrebbe avere una VC-4.
Rimanete sintonizzati su questo canale per altre informazioni…
5. SEZIONE MODULATION
Questa sezione consente, per ciascun programma, di inserire a piacere un effetto di
modulazione nel già citato “loop effetti virtuale” (posto fra il preamplificatore e il finale di
potenza, ricordate?). Consente inoltre di assegnare un controllo esterno al parametro
SPEED e utilizzare la riduzione di rumore (NR).
i) MODULATION
T asto TYPE
Questo tasto permette di selezionare un effetto di modulazione - o di non selezio-
nare niente! Quando si sceglie un particolare effetto, il led rosso alla sua sinistra si
accende. Se non è selezionato nessun tipo di effetto (cioè nessuno dei cinque led
è acceso), la sezione Modulation è completamente disattivata (cioè in bypass).
USATE I PIEDI! Se possedete la pedaliera opzionale VC-4, potete usare il suo
pedale a controllo continuo per cambiare la velocità (Speed) di ognuna delle cinque
modulazioni disponibili. Caspita! Le (im)possibilità offerte dalla VC-4 sono infinite prendetene subito una!
I cinque effetti di modulazione tra cui scegliere sono:
CHORUS: Modello basato su un chorus analogico dal suono pieno, che molti con-
siderano lo standard di fatto. Nell’AD120VT l’effetto è stereo.
FLANGER: Modello basato su un vero, classico flanger analogico, che ha caratte-
rizzato il suono di un chitarrista molto influente, considerato da molti il “grande
padre del tapping a due mani”.
PHASER: Modello basato su un celebre e molto apprezzato phaser analogico,
alloggiato in un contenitore giallo a forma di banana!
TREMOLO: Questo effetto si basa sul circuito di tremolo, molto apprezzato, del
BLACK 2x12.
ROTARY: Modello estremamente realistico di rotary speaker (stereo
nell’AD120VT).
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NOTA: Quando si regola il controllo di “Speed” del ROTARY (attraverso il pannello di
controllo o la pedaliera opzionale VC-4) l’effetto ha bisogno di alcuni istanti per reagire - esattamente come capita ad un vero altoparlante rotante. Perché? Perché ad
un motore occorrono uno o due secondi per accelerare o rallentare la rotazione di un
altoparlante - ecco perché!
Controllo SPEED
Questa manopola permette di regolare la velocità di modulazione dell’effetto sele-
zionato.
Controllo DEPTH
Questa manopola regola la profondità d’azione della modulazione in CHORUS,
TREMOLO e ROTARY, e il feedback di FLANGER e PHASER, come mostrato
nella tabella seguente.
TIPO DI MODULAZIONESPEEDDEPTH
ChorusVelocitàProfondità
FlangerVelocitàFeedback
PhaserVelocitàFeedback
TremoloVelocitàProfondità
RotaryVelocitàProfondità
SUGGERIMENTO: Se avete aggiunto un effetto di MODULATION ad un programma,
ma non riuscite a sentirlo, assicuratevi che il tasto BYPASS (8) non sia inserito. Se lo
è, il led ORIGINAL VALUE (che si trova subito sopra il tasto) è acceso, ad indicare
che qualsiasi cosa inserita nel “loop effetti virtuale” (Modulation, Dela y e Reverb) è in
bypass. In questo caso, per - ehm - “bypassare il bypass”, premete il tasto BYPASS.
Il led si spegnerà e tutto tornerà a funzionare nel mondo del “loop effetti virtuale”!
ii) CONTROLLOESTERNODELLAVELOCITÀDIMODULAZIONE
Tasto EX CON (External Control)
Come già suggerito, quando questo tasto è inserito (led sopra il tasto acceso),
potete regolare la velocità (Speed) dell’effetto di MODULATION selezionato,
mediante il pedale a controllo continuo della pedaliera opzionale VC-4. Ve lo ave-
vamo detto che questa pedaliera era forte… quindi, che aspettate? Smettete di
fare quello che state facendo, e andate a comprarne una SUBITO!
iii) RIDUZIONEDIRUMOREPROGRAMMABILE (NR)
Tasto NR (Noise Reduction)
Volete aggiungere un riduttore di rumore (NR) ad un programma? Nessun pro-
blema, amigos! Basta premere il tasto EX CTL e, mentre si continua a tenerlo pre-
muto, ruotare la manopola SPEED. Il gr ado di riduzione del rumore aumenta man
mano che si ruota la manopola in senso orario. Facile… ma non dimenticatevi di
continuare a tenere premuto il tasto EX CTL mentre ruotate la manopola SPEED.
Se rilasciate il tasto, viene cambiata la velocità di modulazione dell’effetto conte-
nuto nel programma che state modificando.
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NOTA: Quando si usano elevati valori di guadagno in un amplificatore come il
RECTO o l’US HIGAIN, il ricorso alla riduzione di rumore è fortemente consigliato. E
perché mai? Perché guadagno ele vato = rumore (sibilo)! Esattamente come negli originali!
6. SEZIONE DELAY
In questa sezione potete inserire un delay, a scelta fra tre (3), nel “loop eff etti virtuale” del
Valvetronix. In tutti e tre i casi, il massimo tempo possibile di ritardo è di due (esatto, 2!)
secondi.
T asto TYPE
Questo tasto permette di selezionare il tipo di delay che preferite usare. Una volta
selezionato il tipo di delay, il led rosso alla sua sinistra si accende. Se non è sele-
zionato nessun tipo di delay (cioè nessuno dei tre led è acceso), la sezione Dela y
è in bypass (cioè disattivata).
Ecco i tre tipi di delay tra cui si può scegliere:
DELAY: Quando si usa questo effetto di delay digitale di alta qualità, il timbro
di ogni ripetizione è così buono che è impossibile distinguerlo da quello della
nota o delle note originali.
TAPE ECHO: Si tratta di un modello eccezionalmente accurato di uno dei più
apprezzati echi a nastro analogici mai realizzati. Nell’originale, l’eco è creato
da una testina di lettura, e l’esatto “tempo di ritardo” è selezionato cambiando
la velocità del motore di trascinamento. Molti professionisti preferiscono questo tipo di unità a “bassa qualità” per via del suono caldo e scuro che per-
mette di ottenere.
MULTI HEAD: Modello basato su un eco a nastro dotato di due testine di lettura usate contemporaneamente. Oltre a questo, ognuno dei due echi risultanti (uno per testina) ha un proprio circuito di feedback. Il risultato? Un
effetto di eco multitap dal suono caldo e articolato.
T asto T AP
Questo tasto permette di impostare il tempo di ritardo semplicemente battendo le
dita al tempo desiderato. Battete due o più volte sul tasto TAP per impostare il
tempo di ritardo.
SUGGERIMENTO: Per impostare un tempo di ritardo che coincida precisamente con
il tempo del brano, battete a tempo il dito sul tasto TAP.
USATE I PIEDI! La pedaliera opzionale VC-4 permette di impostare il tempo di
ritardo battendo il piede.
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