Vox Valvetronix AD60VT User manual

ISTRUZIONI SU RISCHIO DI
CONSERVARE LE ISTRUZIONI
INCENDIO, SCOSSA ELETTRICA,
DANNI ALLE PERSONE
PRECAUZIONI
ATTENZIONE – L’uso di apparecchiature elettriche
richiede il rispetto di alcune precauzioni, tra cui le seguenti:
1. Leggete tutte le istruzioni prima di usare il prodotto.
3. Questo prodotto dev’essere usato solo col carrello o supporto raccomandato dal produttore.
4. Questo prodotto, da solo o in combinazione con un amplificatore, cuffie o altoparlanti, è in grado di generare livelli sonori che possono causare la per­dita permanente dell’udito. Non tenetelo troppo a lungo a volume elevato, o comunque ad un volume che avvertite come fastidioso. Se avver tite cali di udito o ronzio nelle orecchie, consultate un audio­logo.
5. Collocate il prodotto in modo tale che ne sia garan­tita una corretta ventilazione.
6. Il prodotto va collocato lontano da sorgenti di calore quali radiatori, stufe o altri dispositivi che generano calore.
8. La spina del cavo di alimentazione de v’essere scol­legata dalla presa quando il prodotto non viene usato per lunghi periodi di tempo.
9. Non fate cadere oggetti o liquidi all’interno del pro­dotto.
10. Rivolgetevi a un centro di assistenza autorizzato quando:
a) Il cavo di alimentazione o la spina sono danneg­giati, oppure
b) Oggetti o liquidi sono caduti all’interno del pro­dotto, oppure
c) Il prodotto è stato esposto alla pioggia, oppure d) Il prodotto non sembra funzionare normalmente
o mostra un evidente cambiamento nelle presta­zioni, oppure
e) Il prodotto è caduto, o il suo involucro è stato danneggiato.
11. Non effettuate operazioni di manutenzione al pro­dotto che non siano indicati dalle istruzioni come eseguibili dall’utente. Ogni altro tipo di assistenza va eseguita solo da centri di assistenza autorizzati.
PULIRE SOLO CON UN PANNO ASCIUTTO
Il simbolo del fulmine con la freccia all’interno di un triangolo equilatero, avverte l’utente della presenza all’interno del prodotto di una “ten­sione pericolosa” non isolata, di potenza sufficiente a costituire peri­colo di scossa elettrica.
Il punto esclamativo all’interno di un triangolo equilatero, avverte l’utente delle presenza di importanti istru­zioni di funzionamento e di manu­tenzione (assistenza) nella documentazione che accompagna il prodotto.
ISTRUZIONI PER LA MESSA A TERRA
Questo prodotto deve essere messo a terra. In caso di malfunzionamento o guasto, la messa a terra for nisce un percorso a bassa resistenza per la corrente elettrica, riducendo il rischio di scossa elettrica. Questo prodotto è dotato di un cavo di alimentazione munito di un con­duttore e uno spinotto per la messa a terra. La spina va collegata a una presa di corrente elettrica di tipo appro­priato, correttamente installata e dotata di terra, confor­memente alle norme vigenti.
Marchio CE per l’Armonizzazione degli Standard Europei
Il marchio CE apposto sui prodotti della nostra azienda per gli apparati funzionanti in CA sino al 31 Dicembre 1996 ne indica la conformità alla Direttiva EMC (89/336/EEC) e alla Direttiva sul marchio CE (93/68/EEC). Il marchio CE apposto dopo il 1° Gennaio 1997 ne indica la conformità alla Direttiva EMC (89/336/EEC), alla Direttiva sul marchio CE (93/68/EEC) e alla Direttiva sulle Basse Tensioni (73/23/EEC). Inoltre, il marchio CE apposto sui prodotti della nostra azienda per gli apparati funzionanti a Batteria ne indica la conformità alla Direttiva EMC (89/336/ EEC) e alla Direttiva sul marchio CE (93/68/EEC).
Sommario
Introduzione ..................................................................................... 1
Benvenuti a bordo! ......................................................................... 1
Il meglio dei due mondi .................................................................. 1
Valve Reactor Technology: ............................................................ 2
“Guida rapida” ................................................................................. 4
Introduzione ai pannelli di controllo .............................................. 8
A. Il pannello superiore ........................................................................... 8
1. Sezione Input ............................................................................. 8
2. Sezione Pedal ............................................................................ 9
3. Sezione Preamp ....................................................................... 10
4. Controlli del finale di potenza ................................................... 12
5. Sezione Modulation .................................................................. 13
i) Modulation ........................................................................ 13
ii) Controllo esterno della velocità di modulazione ............... 14
iii) Riduzione di rumore programmabile (NR) ....................... 14
6. Sezione Delay .......................................................................... 15
7. Sezione Reverb ........................................................................ 16
8. Sezione Bypass e Original Value ............................................. 17
9. Sezione Bank/Manual/Write/Tuner/Channel ............................ 17
10. Interruttore di accensione ....................................................... 18
B. Il pannello posteriore ........................................................................ 19
Memorizzare i dati e altre funzioni… ........................................... 21
Modo Selezione Programmi ......................................................... 21
Richiamare un programma ........................................................... 22
Passare da un programma all’altro .............................................. 23
Salvare i programmi personalizzati .............................................. 23
Modificare un programma preesistente ............................... 23
Partire da zero ..................................................................... 24
Led Original Value: Cosa succede qui, ragazzi? .......................... 25
Modo Manuale: Quel che vedete è quel che ottenete! ................. 27
Modo Accordatore ......................................................................... 29
Accordate la chitarra con l’ampli! ................................................. 29
Accordatura Silenziosa ................................................................. 30
Calibrare l’accordatore ................................................................. 30
i
Preset di fabbrica .......................................................................... 31
Cosa c’è nel menu dei preset? ..................................................... 31
Ricettario di programmi preset ..................................................... 33
Richiamare i preset di fabbrica ..................................................... 34
Comportamento dei modelli:
Che cosa sono, e che
cosa fanno? ................................................................................... 35
EDALI
A. P
B. Modelli di amplificatore .................................................................... 38
................................................................................................. 35
Problemi e soluzioni ...................................................................... 50
Un po’ di terminologia tecnica (sbadiglio!):
Specifiche generali del Valvetronix ............................................ 53
ii
Introduzione
ENVENUTI A BORDO
B
nnanzitutto, vi ringraziamo per aver dotato il vostro arsenale sonoro di un amplifica­tore VOX Valvetronix. Siamo certi che offrirà a voi e alla vostra chitarra lunghe ore di emozionanti piaceri musicali. Prima di mostrarvi come utilizzare al meglio questo
I
nuovo combo (credeteci: usarlo è facile come bere un bicchier d’acqua), diamo insieme un rapido sguardo alle caratteristiche che rendono il Valvetronix così diverso da qualsiasi altro amplificatore a “modelli digitali”.
Come saprete certamente, ci sono molti amplificatori a “modelli digitali” in circolazione. È inevitabile che vengano tutti presentati come se f ossero l’in venzione più geniale dai tempi della ruota. Siccome siamo chitarristi anche noi, li abbiamo provati tutti, e possiamo affer­mare che nessuno dei tanti riesce a mantenere le promesse stampate a caratteri cubitali sulle loro réclame. Il problema di questi amplificatori a “modelli digitali” è che rientrano sempre in una delle due seguenti categorie: o sono prodotti da aziende che costruiscono accessori digitali per chitarra, quindi prive di esperienza nel campo degli amplificatori tra­dizionali; oppure sono opera di produttori storici di amplificatori, che in un paio di anni (se non meno!) hanno cercato di imparare a progettare apparecchiature digitali. P ensateci un attimo… non è una cosa bizzarra?
!
Non è necessario essere dei geni per capire che, per realizzare un buon amplificatore per chitarra a “modelli digitali”, occorre possedere una grande esperienza e competenza in due settori complementari: quello della progettazione e modellazione di circuiti digitali, e quello della progettazione e costruzione di amplificatori. La mancanza di conoscenze in uno dei due settori rende il prodotto finale distante dalle intenzioni di partenza, con il risultato di compromettere sia il suono che la facilità d’uso (volete un amplificatore per chitarra, e non un complicato computer, no?). Siamo lieti di informarvi che il nostro Valve­tronix è stato progettato e costruito da una squadra di esperti con una lunghissima espe­rienza in entrambi i settori. Ed il risultato è…
MEGLIO DEI DUE MONDI
IL
alvetronix è il frutto della fusione fra l’esperienza del team ToneW orks di K org (una congrega di chitarristi fanatici, che ha trascorso gli ultimi dieci anni vivendo, respi-
V
mondo degli ampli per chitarra: VOX. Come certamente saprete, l’amplificatore valvolare VOX AC30 è stato il beniamino, negli ultimi quarant’anni, di un numero incalcolabile di professionisti della musica. È impossibile elencare i successi discografici nei quali potete ascoltare il suo inconfondibile suono.
Dal canto suo, il team ToneWorks di Korg possiede un altro invidiabile primato: per oltre un decennio, i suoi prodotti digitali per chitarra sono stati tra i più apprezzati dalla stampa specializzata e dal popolo dei chitarristi. Inoltre, è stata ToneWorks la prima ditta a far suonare “vera” la distorsione digitale, eliminando (con la tecnica del sovracampiona­mento) quei terribili armonici dissonanti (noti come aliasing), che fanno ritenere ad ogni
rando e sognando in digitale), ed i guru di uno dei marchi più prestigiosi nel
1
chitarrista il concetto di “distorsione digitale” un puro controsenso. L’ultimo gioiello di casa ToneWorks è la tecnologia proprietaria REMs (
Modeling System
migliori chitarristi del pianeta. Il risultato di questa perfetta fusione è un amplificatore a “modelli digitali” che suona e si
comporta in tutto e per tutto come un vero amplificatore per chitarra… (non è un’idea meravigliosa?). Non si tratta di un banale multieffetto seguito da un finale di potenza a stato solido dal suono esilino, che pilota degli altoparlanti così così, del tutto incapaci di farsi sentire nella band anche con il volume a “11”. E non si tratta nemmeno di un amplifi­catore per chitarra con un po’ di circuiteria digitale progettata alla buona. Nossignori, Val­vetronix è realmente il meglio dei due mondi, racchiuso in un solo dispositivo.
Che cos’è la ?
(Resonant structure and Electronic circuit Modeling System) è la tecnologia di modellazione del suono di Korg, che permette di riprodurre perfettamente le com­plesse caratteristiche timbriche e la natura degli strumenti acustici ed elettrici, come pure il comportamento dei circuiti elettronici. La tecnologia emula perfettamente una lunga serie di elementi della generazione sonora, tra cui il corpo risonante degli strumenti, gli altoparlanti, il cabinet, i microfoni, le valvole, i transistor, ecc..
ALVE REACTOR TECHNOLOGY
V
), accolta da una valanga di consensi e da cori di giubilo da parte dei
Resonant Structure and Electronic circuit
:
POTENZA E LA GLORIA (DELL’AMPLI
LA
n linea con l’intrepido spirito pionieristico che da sempre caratterizza VOX, il finale di potenza del Valvetronix si basa sulla circuiteria
I
dinariamente innovativa. Senza far scivolare troppo il discorso sul versante tecnico,
ecco, in sintesi, che cosa succede al suo interno… Sebbene in questo amplificatore gran parte dei processi di generazione e modellazione
del suono avvenga nel dominio digitale, il suo finale di potenza 100% nel dominio analogico. Il fatto che il segnale della chitarra compia un percorso all’interno di un mondo analogico, gioca un ruolo fondamentale nel ricreare il feeling e le caratteristiche sonore degli amplificatori originali che abbiamo modellato.
Lo stadio di amplificazione fase, ma in formato ridotto. C’è una valvola 12AX7 (un modello a doppio triodo – in pra­tica, due valvole in una), e c’è un trasf ormatore in uscita, proprio come in un amplificatore a valvole tradizionale. Ma invece di essere collegato direttamente all’altoparlante, il tra­sformatore è collegato allo speciale circuito di amplificazione di uscita del trasformatore da 1 Watt, alla massima potenza di uscita dell’amplificatore (cioè 60 Watt per canale).
Dato che lo stadio di amplificazione non colora in alcun modo il segnale), il suono che ne esce è puro suono valvolare. Que­sto circuito si incarica inoltre di garantire che il Valvetronix, a differenza degli amplificatori
Valve Reactor
VariAmp
)
Valve Reactor
è un vero finale di potenza valvolare in contro-
è completamente trasparente (nossignori:
, una tecnologia straor-
Valve Reactor
VariAmp
, che porta il livello
opera al
2
solid-state, conservi l’elevato range dinamico dei tradizionali amplificatori a valvole, una delle caratteristiche più importanti che li rende, a parità di volume, più “vivi” e presenti dei loro cugini a transistor.
Inoltre, lo stadio di uscita del finale denza variabile del sistema di altoparlanti a cui è collegata, e ne “riferisce” il valore al tra­sformatore di uscita, esattamente come fanno i grandi amplificatori a valvole. Questo flusso di informazioni permette allo stadio valvolare del finale di cambiare continuamente comportamento, sulla base del carico (o impedenza) degli altoparlanti: altra componente importante del “vero” suono valvolare.
Oltre a garantire un autentico suono valvolare, l’ingegnosa architettura del finale per­mette di ricreare diverse caratteristiche di funzionamento comuni a tutti i finali di potenza interamente valvolari degli ampli modellati. Queste caratteristiche comprendono: funzio­namento in Classe A o Classe A/B; circuiteria di controllo della Risonanza (bassi) e della Presenza (entrambi presenti nel circuito di feedback negativo di alcuni ampli valvolari); e infine, potenza di uscita. La capacità di riprodurre con precisione caratteristiche così essenziali (con l’eccezione della potenza di uscita, che è definibile dall’utente) rende i nostri modelli estremamente realistici dal punto di vista sonoro – cosa che non capita con la media degli altri amplificatori a “modelli digitali”, che “sembrano, ma non sono esatta­mente”. Non a caso, la tecnologia impiegata nel nostro finale di potenza è brevettata negli USA, ed è appannaggio unico ed esclusivo dei VOX Valvetronix.
Ok, bando alle ciance, la prova di tutto quello che vi stiamo dicendo è nel suono dell’amplificatore… Quindi, che aspettate? Prendete la chitarra, e godetevi un po’ di sana musica!
V alv e Reactor
“legge” costantemente la curva di impe-
3
Troppe chiacchiere… zitti tutti, e
A
lasciatemi suonare in pace!!!
ovvero
“Guida rapida”
vete perfettamente ragione: leggere i manuali è interessante quanto guardare la vernice che si asciuga, mentre sappiamo benissimo che non vedete l’ora di infi-
lare il jack nel nuov o ampli, e f arci un bel discorsetto nell’intimità della vostr a bella casetta. Ecco quindi la “Guida rapida”, che vi permetterà di essere operativi in un batter d’occhio.
Una volta soddisfatto il bisogno fondamentale di suonare, è però davvero impor­tante che diate un’occhiata a questo manuale – è stato scritto da un compare chitarrista che sa di cosa sta parlando. Inoltre, questo amplificatore nasconde miriadi di cosine che attireranno sicuramente la vostra attenzione. Insomma, giuriamo di non rubarvi tempo prezioso! Detto questo, ecco a voi la “Guida rapida” – è tutta vostra! In seguito cerche­remo di approfondire la nostra conoscenza con questo amplificatore, ma per ora dob­biamo impegnarci con i preliminari…
SUGGERIMENTO:
parte interna del retro di copertina di questa “Guida del chitarrista”. In questo modo, potrete tenere sempre sotto gli occhi i bei prospetti dei pannelli di controllo dell’amplifica­tore, senza dover saltare avanti e indietro tra le pagine della guida!
ROVIAMO I
P
1. Abbassate completamente il controllo di volume MASTER
2. Inserite un’estremità del cavo di alimentazione (fornito di serie con l’amplifi­catore) nel connettore AC POWER posto nel retro dell’ampli, e l’altra estre­mità in una presa di corrente.
3. Assicuratevi che alla presa arrivi corrente!
4. Mentre siete ancora dietro l’ampli, contr ollate l’interruttore PO WER SELECT e selezionate la potenza di uscita con la quale volete cominciare a fare le prove… già, siete liberi di scegliere anche questo! Niente male, eh?
32
Volete semplificarvi la vita? Prima di preseguire la lettura, aprite la
PRESET DI FABBRICA
4
5. Collegate la fida chitarra ad uno dei due connettori INPUT: HIGH (livello ele­vato) oppure LOW (livello basso) - a voi la scelta. Se non siete del tutto sicuri di cosa fare, vi consigliamo di scegliere subito HIGH.
Bene, a questo punto potete seguire due strade: ascoltare i preset di fab­brica (32 programmi assolutamente mostruosi, con cui avrete un assaggio delle infinite possibilità timbriche del Valvetronix), oppure cominciare subito a creare i vostri preset. Noi prendiamo la strada più semplice (in realtà, sono entrambe molto semplici) e cominciamo ad esplorare i preset. Se però pre­ferite mettervi subito a creare nuove sonorità, saltate a piè pari queste pagine, e correte a leggere la sezione “Partire da zero” a pagina 24.
6. Cominciamo dall’inizio, con il programma 1-1 “Flying High”, un suono soli­sta a guadagno molto elevato, di grande spessore e facile da suonare. Ma, prima di ogni altra cosa, nel caso qualcuno avesse messo le mani sull’ampli prima di voi, recuperiamo le impostazioni iniziali e portiamo l’ampli alle con­dizioni in cui si trovava non appena uscito di fabbrica… e niente paura, l’operazione è facile come bere un bicchier d’acqua!
AVVERTENZA:
modifiche apportate ai preset. Assicuratevi di non stare per perdere dati importanti, poiché una volta eseguito il ripristino non sarà più possibile tornare sui propri passi.
ALTRA AVVERTENZA:
prima di cancellare la memoria dell’amplificatore segnate la posizione dei controlli nella “Tabella dei parametri”, che trovate nella parte pieghevole del retro di copertina. Per sapere come fare, date un’occhiata alla sezione “Led Original Value: Cosa suc­cede qui, ragazzi?” a pagina 25.
Il ripristino dei preset di fabbrica cancella definitivamente tutte le
Se volete conservare alcuni dei programmi memorizzati,
7. Tenete premuti i tasti cursore Up (▲) e Down (▼) (si trovano vicino al displa y BANK) ed il tasto TUNER/CANCEL, proprio lì accanto. Mentre li tenete pre­muti tutti e tre, mettete l’interruttore POWER in posizione “ON”. Se avete compiuto correttamente queste operazioni, nel display BANK ora dovrebbe lampeggiare il simbolo “ ”, cosa che ci permetterebbe di procedere al passo 8.
8. Se nel display non c’è il simbolo “ ” lampeggiante, non allarmatevi. Spe­gnete l’amplificatore e prov ateci di nuovo, assicurandovi, questa volta, che i tre pulsanti siano tenuti ben premuti mentre si aziona l’interruttore di accen­sione. Ora il simbolo “ ” lampeggia? Perfetto!
9. Premete il tasto WRITE (subito sopra il tasto TUNER/CANCEL) ed osservate i led dei pulsanti BANK e CHANNEL lampeggiare freneticamente. Non appena
5
si fermano, la missione è compiuta: l’ampli è resettato, pronto all’azione, e con il preset 1-1 (che stavamo cercando) già selezionato. (Non avevamo detto che si trattava di un’operazione facile?) Quindi, selezionate il pic kup al ponte e preparatevi a suonare un assolo, con volume e controlli di tono regolati al massimo. Avanti con “Flying High”, fratelli!
ATTENZIONE:
preset. I preset sono organizzati in 8 banchi, ogn uno dei quali costituito da 4 canali (8 x 4 = 32). Il n umero del banco appare nel displa y BANK, mentre il n umero del canale è indicato dal led acceso sopra uno dei quattro tasti CHANNEL. Questo significa che quando è selezionato il programma 1-1, nel display BANK appare il numero “1”, ed è acceso il led posto sopra il tasto CHANNEL 1. Claro?
Come già sapete, il vostro combo Valvetronix contiene 32 progr ammi
10.Portate il volume MASTER al livello desiderato - e via!
COMINCIARE
PER
11.Quando vi sarete stufati del programma “Flying High” (ci potrebbe volere un po’, visto che è un preset che può dare dipendenza…) p r ovate il programma 1-2. Si chiama “Def Tone” ed è perfetto per le parti ritmiche pulite, da suo­nare con il pickup al manico. Come fare per selezionare questo preset? Semplice, premete il tasto CHANNEL 2, e ci siete! Visto con che rapidità si passa dal program 1-1 al program 1-2, senza quei terribili “momenti di vuoto” che affliggono tanti aggeggi digitali? Questo signorino commuta all’istante!
12.Per passare al pr ogramma successivo (1-3) basta premere il tasto CHANNEL 3… ed è fatta! Prima di selezionarlo, però, attenzione: come suggerisce il nome (“Breakin’ Stuff”, che potremmo tradurre liberamente come “Frantu­mazione”), questo preset non è adatto ai deboli di cuore, trattandosi di un moderno suono crunch pesante e aggressivo. Quindi, tornate al pickup da solista (quello al ponte), partite con un bel riff vigoroso, e godetevi lo spetta­colo sotto il palco!
13.Gasp! In confronto alla brutalità diabolica di “Breakin’ Stuff”, il programma 1-4 è uno zuccherino. Per selezionarlo, basta premere il tasto CHANNEL 4.
6
Amorevolmente chiamato “Tie Mama Down”, si tratta di un maestoso crunch da VOX AC30, che recita “rock classico” ad ogni passo.
ELEZIONARE I BANCHI
S
14.Esatto, una volta testati i programmi 1-1, 1-2, 1-3 e 1-4, il passo successivo è selezionare il banco 2 e ripetere le procedure già viste. Quindi, passiamo dal programma 1-4 al programma 2-… su, non fate quella faccia spaventata: è una cosa semplicissima. Premete una volta il tasto Up (▲) (che si trova accanto al display BANK, ricordate?), e il numero “2” inizierà a lampeggiare nel display. Dopo questa operazione, per selezionare il programma 2-1 (“Clean Edge”) è sufficiente premere il tasto del canale CHANNEL 1.
NOTA:
Mentre il “2” lampeggiava nel display, avete notato che il programma 1-4 era ancora selezionato e funzionante? In questo modo potete passare da un programma all’altro cambiando tranquillamente banco - il programma successivo non verrà sele­zionato finché non premerete il tasto del canale.
USATE I PIEDI!
selezionare con la massima rapidità tutti e 32 i programmi disponibili. Quindi, cosa aspettate? Andate a comprarla!
Se vi regalaste la pedaliera opzionale VC-4, potreste utilizzarla per
15.Niente passo 15, amigos. Per il momento basta così. Ora sapete come sele­zionare i canali e cambiare banco, quindi sapete come cavarvela! Ci sono ancora altri 27 programmi da provare, perciò date un’occhiata all’elenco dei preset nella parte pieghevole del retro di copertina, e selezionateli tutti. Buon divertimento!
7
Introduzione ai pannelli di controllo
N
elle 13 pagine che seguono daremo un rapido sguardo ai pannelli superiore e posteriore del Valvetronix. Se non ci avete ancora fatto caso, vi renderete conto
che i controlli di questo amplificatore sono disposti in una successione che richiama direttamente quella di un setup tradizionale da chitarrista. Insomma, niente di più semplice, concettualmente. Ecco uno schema del percorso del segnale:
Loop effetti virtuale
pedale a
scelta fra 10
Per rendere quanto più possibile semplice questa “Guida del chitarrista”, abbiamo incluso nel retro di copertina una pagina pieghevole che potete aprire in qualsiasi momento. Quando la pagina è aperta, potete vedere belle immagini del pannello supe­riore, del pannello posteriore, ed altro. Perché lo abbiamo fatto? Perché in questo modo potete avere le immagini di entrambi i pannelli che vi fissano dritto negli occhi mentre leg­gete di loro, ed e vitare di dov er continuamente passare da una pagina all’altra come nella maggior parte dei manuali - in cui lo schema del pannello non è mai nella stessa pagina che si sta leggendo! Quindi, aprite questa benedetta pagina pieghevole, e procediamo…
modello di preampli-
ficatore a scelta fra 16
Modulazione
Delay
Riverbero
Loop effetti
Vol.Master
Modello di finale
Classe A
Classe A/B
a seconda del modello di
preamplificatore selezionato
Altoparlante/i per
chitarra Celestion
A. Il pannello superiore
EZIONE INPUT
1. S
La chitarra va collegata ad uno di questi ingressi. Si può scegliere tra due (2) connettori jack: High & Low…
HIGH (sensibilità elevata)
In termini generali, sarebbe consigliabile utilizzare un ingresso a sensibilità ele-
vata per collegare una chitarra dotata di pickup a basso livello di uscita, per esem-
pio dei single-coil. Detto questo, bisogna ricordare che la maggior parte dei
chitarristi ignora bellamente questa raccomandazione (ne avreste dubitato?) e
usa questo ingresso per chitarre con pickup ad elevato livello di uscita. Perché
fanno così? Perché in questo modo il segnale in uscita dalla chitarra è sempre
“spesso” e “corposo” come dovrebbe essere… o almeno, con noi funziona!
ATTENZIONE:
Se si collega all’ingresso HIGH una chitarra dotata di pickup ad ele-
8
vato livello di uscita, e si seleziona il modello di pedale Acoustic, occorre abbassare di molto il volume della chitarra per evitare di avere una distorsione non desiderata sulle alte frequenze. Questo non signica che ci sia un guasto nel Valvetronix - sem­plicemente, il pedale Acoustic rischia di ricevere un segnale di livello troppo alto. A titolo di informazione, tutti i pedali che simulano una chitarra acustica si comportano allo stesso modo se usati (o abusati) in questo modo. Perché? Per fare in modo che una chitarra elettrica suoni come una chitarra acustica, occorre enfatizzare enorme­mente le alte frequenze. Quindi, se inserite un segnale con livello troppo alto, la distorsione è inevitabile. Compreso? Bene
LOW (bassa sensibilità)
Ancora una volta, gli “esperti” vi diranno che un ingresso a bassa sensibilità è più
adatto a pickup ad elevato livello di uscita - come dei potenti humbucker o dei
pickup attivi. Lasciateci dire che sono tutte sciocchezze. Non ci sono regole sse,
quindi provateli tutti e due, e lasciate giudicare alle orecchie quale è meglio!
EZIONE PEDAL
2. S
Questa sezione permette di aggiungere un pedale al setup, se lo desiderate. I dieci (10) effetti offerti da questa sezione sono modellati su pedali classici e, di conseguenza, sono concepiti per intervenire sul segnale della chitarra prima che esso entri nellampli vero e proprio. Quando un pedale è selezionato, il led rosso nellangolo in alto a sinistra della sezione si accende. Quindi, se richiamate un progr amma e questo led è spento, significa che la sezione Pedal è disattiv ata (cioè è in bypass). Nel caso le sigle che abbiamo usato non siano del tutto chiare, i dieci pedali disponibili sono:
COMP: Compressore OCTAVE: Octave Divider
ACOUSTIC: Simulazione di acustica TREBLE BOOST: Treble Booster
VOX WAH: Un classico V847 TUBE OD: Overdrive valvolare
AUTO WAH: Auto wah-wah FAT OD: Overdrive “corposo”
U-VIBE: Uni-Vibe FUZZ: Brutale e selvaggio!
Selettore PEDAL
Questo selettore permette di selezionare uno dei dieci pedali disponibili, o di met-
tere in bypass lintera sezione (OFF). A pagina 35 trovate maggiori informazioni
su ognuno dei pedali modellati.
USATE I PIEDI!
nare in modo individuale” e usarla per attivare/disattivare il pedale selezionato. E, come scoprirete presto, la VC-4 vi permetterà di f are parecchie altre cosine - un v ero must have per ogni chitarrista!
USATE I PIEDI!
trollare leffetto (rispettivamente, v elocità di modulazione del wah-w ah e dell’Uni-vibe) utilizzando il pedale della VC-4. Forte!
Se avete acquistato la pedaliera opzionale VC-4, potete farla funzio-
Quando vengono selezionati VOX WAH oppure U-VIBE, potete con-
Controllo DRIVE
Quando sono selezionati TREBLE BOOST, TUBE OD, FAT OD o FUZZ, questo
controllo regola il livello del DRIVE. Quando è selezionato uno degli altri sei (6)
9
pedali, la funzione svolta da questa manopola dipende dalleffetto selezionato.
L’elenco è nella seguente tabella.
TIPO DI PEDALE DRIVE LEVEL COMP ACOUSTIC VOX WAH AUTO WAH U-VIBE OCTAVE TREBLE BOOST TUBE OD FAT OD FUZZ
Sensibilità Livello Acuti Bassi Pedale (non utilizzato) Attacco Sensibilità Velocità Mix Livello della diretta Livello dellottava Drive Livello Drive Livello Drive Livello Drive Livello
Controllo LEVEL
Questa manopola permette di regolare il livello generale di COMP, TREBLE
BOOST, TUBE OD, FAT OD e FUZZ. È disattivato (cioè non fa nulla!) con VOX
WAH. Vedi la tabella precedente per capire che cosa fa con gli altri cinque modelli
di pedale.
3. S
EZIONE PREAMP
Come suggerisce il suo nome (incredibile, vero?), questa sezione controlla il preampli­catore del combo Valvetronix. E, sempre per parlare di quello che si suppone dovrebbe fare, sembra e si comporta come (tenetevi f orte) un amplicatore! Inoltre, nella migliore tradizione VOX, esibisce le nostre (immediatamente riconoscibili) manopole a testa di gallina”… niente tasti a soramento, superci di controllo, o tasti cursore ad invadere questarea sacra dedicata alla modellazione del suono Ehi, stiamo parlando di un amplicatore per chitarra, mica di un giocattolo!
Selettore AMP TYPE
Questa manopola consente di selezionare uno dei sedici (16) accuratissimi
modelli di amplicatore, ognuno dei quali basato su un amplicatore valvolare
ormai riconosciuto come classico, compreso il leggendario VOX AC30TBX.
Come accennato nellintroduzione al manuale, i nostri modelli non si limitano a
riprodurre esattamente le qualità timbriche e le caratteristiche di amplicazione
del preamplicatore originale, ma ricrea anche limportantissima sezione del finale
di potenza - in termini di Classe (A oppure A/B) e circuito di feedback negativo
(eventualmente, della sua mancanza). Non si tratta solo di una specica interes-
sante: a nostro a vviso, è una caratteristica essenziale! Dopotutto, come avremmo
potuto affermare di aver modellato un amplicatore, se ci fossimo concentrati
semplicemente sul preamplicatore, ignorando il nale di potenza? Ma andiamo!
Da sola, la marmellata (per quanto buona possa essere) non fa un panino se
manca il pane! Non commettete mai lerrore di ritenere il nale di potenza di
secondaria importanza - è di
vitale
importanza. E comunque
10
Ecco i tipi di amplicatore disponibili:
VOX AC15 UK MODERN VOX AC15TB RECTO VOX AC30 US HIGAIN VOX AC30TB BOUTIQUE OD UK BLUES BOUTIQUE CL UK ’70S BLACK 2x12 UK ’80S TWEED 1x12 UK ’90S TWEED 4x10
Per maggiori informazioni su ognuno degli amplicatori modellati, vedi la sezione
B. Modelli di amplificatore” a pagina 38.
Controllo GAIN
Questo controllo regola il guadagno del modello di amplicatore selezionato.
NOTA: Alcuni modelli di amplicatore (per esempio, UK MODERN, RECTO, US HIGAIN) possono raggiungere livelli estremi di guadagno, mentre altri (per esempio, BOUTIQUE CLEAN, TWEED 1x12, AC15) sono più tranquilli, pur suonando sempre alla grande.
Controllo V OLUME
Anche se la cosa può apparire sorprendente, questo controllo regola il volume del
modello di amplicatore selezionato.
Controlli TREBLE, MIDDLE, BASS
Questo terzetto di manopole a testa di gallina” permette di scegliere liberamente
la quantità di frequenze alte, medie e basse che si desidera a vere . Inoltre, come vi
sareste aspettati (e avreste sperato!), il modo esatto in cui ognuno di questi con-
trolli agisce ed interagisce con gli altri è legato al modello di amplicatore selezio-
nato. Ancora una volta, vedi la sezione B. Modelli di amplicatore a pagina 38
per maggiori informazioni.
NOTA: In conformità agli originali, alcuni modelli riducono il livello del suono al minimo, quando questi tre controlli di tono sono completamente azzerati (ruotati in verso antiorario).
NOTA: Non tutti gli ampli originali che abbiamo modellato dispongono di controlli di Treble, Middle e Bass. Per esempio, lampli su cui abbiamo modellato il TWEED 1x12 dispone di un solo controllo di toni chiamato - come è facile immaginare - TONE! In questo caso, piuttosto che simulare questa manopola con una sola delle tre mano­pole disponibili, lasciando le altre due inutilizzate, abbiamo preferito consentire luso di tutte e tre le manopole per rendere il modello più flessibile delloriginale. E, natur al­mente, oltre alla maggiore essibilità avete sempre lintero range di variazioni timbri­che consentite dalloriginale. Vedi pagina 38 per maggiori informazioni.
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4. CONTROLLI DEL FINALE DI POTENZA
Controllo PRESENCE
Questo controllo consente di regolare la quantità di presenza (lo scintillio” delle
frequenze alte). Come le manopole del preamplicatore che abbiamo esaminato
nora, anche il controllo di PRESENCE è programmabile.
NOTA: La presenza è una funzione dei nali di potenza che contengono un circuito di feedback negativo. Non tutti gli amplicatori modellati ne contengono uno - ad esem­pio, nessuno dei quattro modelli VOX (A C15, AC15TB, AC30 e AC30TB) dispongono di questo circuito. Inoltre, non tutti gli amplicatori che integrano un circuito di feed­back negativo dispongono necessariamente di un controllo di presenza. Prendiamo ad esempio il BLACK 2x12 originale - c’è il circuito di feedback negativo nel nale di potenza? Certo. E il controllo di presenza? Ma nemmeno a parlarne!
Nel caso un amplicatore modellato non disponga del controllo di presenza, piuttosto che avere una manopola che non f a assolutamente nulla, ab biamo pref erito usarla per simulare il comportamento di unaltra funzione dellampli - come linterrut­tore BRIGHT di un BLACK 2x12 o il controllo CUT degli originali VOX. Vedi pagina 38 per maggiori informazioni su che cosa faccia esattamente il controllo PRESENCE in ogni modello.
Controllo MASTER (Volume)
Come accade con tutti i controlli di Master Volume, questa manopola permette di regolare il volume generale del combo Valvetronix.
ATTENZIONE: Il controllo MASTER (Volume) NON è programmabile.
APRIAMO UNA PARENTESI: Il loop effetti virtuale del Valvetronix.
e tre sezioni successive dellampli, che ora esamineremo, sono MODULATION, DELAY e REVERB. Può interessarvi sapere che tutte e tre sono inserite in un
L
Perché? Perché è quello il punto in cui sono situati nella grande maggioranza di sistemi professionali di amplicazione per chitarra - nel loop effetti, ecco perché! Ne volete sapere di più? Bene, continuate a leggere
preamplicatore come accade con i pedali, è semplice. La maggior parte dei musicisti ritiene che essi suonino meglio e più realistici nel loop. Pensateci un attimo: il riverbero (REVERB) simula il suono generato da una stanza o una sala da concerto. Quindi, è logico ritenere che suonerà più vero e naturale, quanto più vicino alla ne del percorso del segnale verrà posizionato. Lo stesso dicasi del ritardo (DELAY) e di molti effetti di modulazione (MODULATION) - la loro stessa natura stabilisce che devono essere posti verso la ne del percorso del segnale, e non allinizio. Chiaro?
loop effetti virtuale - per intenderci, tra il preamplicatore e il nale di potenza.
La ragione per cui questi effetti sono sempre inseriti nel loop, in v ece che prima del
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Inoltre, se ci pensate un attimo, se state usando un suono crunch o un solo ad alto guadagno, ha più senso aggiungere eff etti come R O TARY, ROOM (riverbero) o DELAY al segnale dopo che il segnale è stato distorto, invece che prima. Insomma, che senso ha usare un effetto come il riverbero, e poi spiaccicarlo con la distorsione? Non ha un gran senso, no? Bene, caso chiuso. Possiamo tornare allargomento principale, e continuare con lesame del pannello frontale
USATE I PIEDI! Se possedete la pedaliera opzionale VC-4, potete attivare o disatti­vare con il piede le sezioni MODULATION, DELAY e REVERB. Questa utilissima fun­zione è solo una delle numerose ragioni per cui si dovrebbe avere una VC-4. Rimanete sintonizzati su questo canale per altre informazioni
5. SEZIONE MODULATION
Questa sezione consente, per ciascun programma, di inserire a piacere un effetto di modulazione nel già citato loop effetti virtuale (posto fra il preamplicatore e il nale di potenza, ricordate?). Consente inoltre di assegnare un controllo esterno al parametro SPEED e utilizzare la riduzione di rumore (NR).
i) MODULATION
T asto TYPE
Questo tasto permette di selezionare un effetto di modulazione - o di non selezio-
nare niente! Quando si sceglie un particolare effetto, il led rosso alla sua sinistra si
accende. Se non è selezionato nessun tipo di effetto (cioè nessuno dei cinque led
è acceso), la sezione Modulation è completamente disattivata (cioè in bypass).
USATE I PIEDI! Se possedete la pedaliera opzionale VC-4, potete usare il suo pedale a controllo continuo per cambiare la velocità (Speed) di ognuna delle cinque modulazioni disponibili. Caspita! Le (im)possibilità offerte dalla VC-4 sono innite ­prendetene subito una!
I cinque effetti di modulazione tra cui scegliere sono:
CHORUS: Modello basato su un chorus analogico dal suono pieno, che molti con-
siderano lo standard di fatto. NellAD120VT leffetto è stereo.
FLANGER: Modello basato su un vero, classico anger analogico, che ha caratte-
rizzato il suono di un chitarrista molto inuente, considerato da molti il grande
padre del tapping a due mani.
PHASER: Modello basato su un celebre e molto apprezzato phaser analogico,
alloggiato in un contenitore giallo a forma di banana!
TREMOLO: Questo effetto si basa sul circuito di tremolo, molto apprezzato, del
BLACK 2x12.
ROTARY: Modello estremamente realistico di rotary speaker (stereo
nellAD120VT).
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NOTA: Quando si regola il controllo di “Speed del ROTARY (attraverso il pannello di controllo o la pedaliera opzionale VC-4) leffetto ha bisogno di alcuni istanti per rea­gire - esattamente come capita ad un vero altoparlante rotante. Perché? Perché ad un motore occorrono uno o due secondi per accelerare o rallentare la rotazione di un altoparlante - ecco perché!
Controllo SPEED
Questa manopola permette di regolare la velocità di modulazione delleffetto sele-
zionato.
Controllo DEPTH
Questa manopola regola la profondità dazione della modulazione in CHORUS,
TREMOLO e ROTARY, e il feedback di FLANGER e PHASER, come mostrato
nella tabella seguente.
TIPO DI MODULAZIONE SPEED DEPTH Chorus Velocità Profondità Flanger Velocità Feedback Phaser Velocità Feedback Tremolo Velocità Profondità Rotary Velocità Profondità
SUGGERIMENTO: Se avete aggiunto un effetto di MODULATION ad un programma,
ma non riuscite a sentirlo, assicuratevi che il tasto BYPASS (8) non sia inserito. Se lo è, il led ORIGINAL VALUE (che si trova subito sopra il tasto) è acceso, ad indicare che qualsiasi cosa inserita nel loop effetti virtuale (Modulation, Dela y e Reverb) è in bypass. In questo caso, per - ehm - bypassare il bypass, premete il tasto BYPASS. Il led si spegnerà e tutto tornerà a funzionare nel mondo del loop effetti virtuale!
ii) CONTROLLO ESTERNO DELLA VELOCITÀ DI MODULAZIONE
Tasto EX CON (External Control)
Come già suggerito, quando questo tasto è inserito (led sopra il tasto acceso),
potete regolare la velocità (Speed) delleffetto di MODULATION selezionato,
mediante il pedale a controllo continuo della pedaliera opzionale VC-4. Ve lo ave-
vamo detto che questa pedaliera era forte quindi, che aspettate? Smettete di
fare quello che state facendo, e andate a comprarne una SUBITO!
iii) RIDUZIONE DI RUMORE PROGRAMMABILE (NR)
Tasto NR (Noise Reduction)
Volete aggiungere un riduttore di rumore (NR) ad un programma? Nessun pro-
blema, amigos! Basta premere il tasto EX CTL e, mentre si continua a tenerlo pre-
muto, ruotare la manopola SPEED. Il gr ado di riduzione del rumore aumenta man
mano che si ruota la manopola in senso orario. Facile ma non dimenticatevi di
continuare a tenere premuto il tasto EX CTL mentre ruotate la manopola SPEED.
Se rilasciate il tasto, viene cambiata la velocità di modulazione delleffetto conte-
nuto nel programma che state modicando.
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NOTA: Quando si usano elevati valori di guadagno in un amplicatore come il RECTO o lUS HIGAIN, il ricorso alla riduzione di rumore è fortemente consigliato. E perché mai? Perché guadagno ele vato = rumore (sibilo)! Esattamente come negli ori­ginali!
6. SEZIONE DELAY
In questa sezione potete inserire un delay, a scelta fra tre (3), nel loop eff etti virtuale del Valvetronix. In tutti e tre i casi, il massimo tempo possibile di ritardo è di due (esatto, 2!) secondi.
T asto TYPE
Questo tasto permette di selezionare il tipo di delay che preferite usare. Una volta
selezionato il tipo di delay, il led rosso alla sua sinistra si accende. Se non è sele-
zionato nessun tipo di delay (cioè nessuno dei tre led è acceso), la sezione Dela y
è in bypass (cioè disattivata).
Ecco i tre tipi di delay tra cui si può scegliere:
DELAY: Quando si usa questo effetto di delay digitale di alta qualità, il timbro di ogni ripetizione è così buono che è impossibile distinguerlo da quello della nota o delle note originali.
TAPE ECHO: Si tratta di un modello eccezionalmente accurato di uno dei più apprezzati echi a nastro analogici mai realizzati. Nell’originale, l’eco è creato da una testina di lettura, e l’esatto “tempo di ritardo” è selezionato cambiando la velocità del motore di trascinamento. Molti professionisti preferiscono que­sto tipo di unità a bassa qualità” per via del suono caldo e scuro che per- mette di ottenere.
MULTI HEAD: Modello basato su un eco a nastro dotato di due testine di let­tura usate contemporaneamente. Oltre a questo, ognuno dei due echi risul­tanti (uno per testina) ha un proprio circuito di feedback. Il risultato? Un effetto di eco multitap dal suono caldo e articolato.
T asto T AP
Questo tasto permette di impostare il tempo di ritardo semplicemente battendo le
dita al tempo desiderato. Battete due o più volte sul tasto TAP per impostare il
tempo di ritardo.
SUGGERIMENTO: Per impostare un tempo di ritardo che coincida precisamente con il tempo del brano, battete a tempo il dito sul tasto TAP.
USATE I PIEDI! La pedaliera opzionale VC-4 permette di impostare il tempo di ritardo battendo il piede.
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