STEINBERG Cubase 4 User Manual [it]

Manuale Operativo
Revisione e Controllo Qualità: Cristina Bachmann, Heiko Bischoff, Marion Bröer, Sabine Pfeifer
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Data di pubblicazione: 15 febbraio 2008
© Steinberg Media Technologies GmbH, 2008.
Tutti i diritti riservati.

Indice

10 Parte I:
Manuale di riferimento
11 Descrizione del Manuale
12 Benvenuti!
13 Connessioni VST: Configurazione bus
ingresso e uscita
14 Presentazione 14 Configurare i bus 17 Uso dei bus 19 Configurare canali Gruppo e FX 20 Monitoraggio 20 Strumenti/effetti esterni (solo Cubase)
25 Finestra Progetto
26 Presentazione 28 Panoramica della finestra 35 Operazioni 56 Opzioni
59 Riproduzione e Barra di Trasporto
60 Presentazione 61 Operazioni 63 Opzioni ed Impostazioni
66 Registrazione
67 Presentazione 67 Metodi di registrazione elementari 69 Specifiche di registrazione audio 79 Specifiche di registrazione MIDI 84 Opzioni e Impostazioni 86 Recupero di registrazioni audio dopo un blocco del
sistema
87 Fade, crossfade e inviluppi
88 Creazione dei fade 90 Finestre di dialogo Fade 91 Creare i crossfade (dissolvenze incrociate) 92 Finestra di dialogo Dissolvenza Incrociata 93 Auto Fade e Dissolvenze Incrociate Automatiche 94 Inviluppi evento
96 Traccia Arranger
97 Introduzione 97 Configurare la traccia Arranger 98 Lavorare con gli eventi Arranger 100 Uniformare la Catena Arranger 101 Modalità Live 102 Arrangiare la propria musica per il video
104 Tracce Cartella
105 Descrizione tracce Cartella 105 Gestire le tracce Cartella 106 Lavorare con parti Cartella
108 Uso dei Marker
109 Descrizione dei marker 109 Finestra Marker 110 Traccia Marker 112 Comandi rapidi per i marker 112 Editing dei marker nella sezione Browser Progetto
114 Funzioni di Trasposizione
115 Introduzione 115 Trasporre la propria musica 119 Altre funzioni
122 Il Mixer
123 Presentazione capitolo 124 Panoramica 126 Configurare il Mixer 130 Strisce canale relative all’audio 131 Strisce canale MIDI 131 Pannello comune 132 Canali d’ingresso e uscita 132 Procedure di missaggio elementari 136 Procedure audio specifiche 143 Procedure specifiche MIDI 145 Utility 148 Diagrammi Mixer VST
151 Control Room (solo Cubase)
152 Presentazione capitolo 153 Configurare la Control Room 156 Finestra Panoramica Control Room 156 Mixer della Control Room 158 Operazioni Control Room 163 Studio e Send Studio 166 Direct Monitoring e latenza
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Indice
167 Effetti Audio
168 Presentazione 168 Panoramica 170 Effetti in Insert 175 Effetti in Send (in mandata) 176 Impostare Effetti in Send 180 Usare l’Ingresso Side-Chain 182 Usare gli effetti esterni (solo Cubase) 182 Regolare gli effetti 183 Preset degli Effetti 186 Installare e gestire effetti plug-in
241 L’Editor dei Campioni
242 Introduzione 243 Panoramica della finestra 248 Operazioni Generali 254 Opzioni e impostazioni 255 Processing Audio Warp in tempo reale/Far corri-
spondere il tempo dell’audio al tempo del progetto
261 Lavorare con gli hitpoint e gli slice 268 Warp Libero 271 Pitch-shift in tempo reale di eventi audio 272 Unire il processing in tempo reale
189 VST Instrument e Tracce Instrument
190 Introduzione 190 Canali VST Instrument e Tracce Instrument 190 Canali VST Instrument 192 Tracce Instrument 194 Confronto 195 Considerazioni sull’Automazione 195 Di cosa ho bisogno? Di un Canale Instrument o di
una Traccia Instrument?
196 Freeze Instrument 197 VST instrument e carico sul processore 197 Usare i preset per configurare i VSTi 201 La latenza 202 Strumenti Esterni (solo Cubase)
203 Surround (solo Cubase)
204 Presentazione capitolo 206 Operazioni
211 Automazione
212 Presentazione capitolo 214 Operazioni d’automazione traccia 217 Automazione Write/Read 219 Curve d’automazione 222 Consigli e metodi comuni 223 Opzioni ed Impostazioni
224 Processi e funzioni audio
225 Presentazione capitolo 225 Processing Audio 234 Applicare i plug-in (solo Cubase) 235 Finestra Storia del Processing Offline 236 Funzione Rendi permanenti gli Edit 237 Individua Silenzio 238 Analisi Spettrale (solo Cubase) 239 Funzione Statistiche (solo Cubase)
274 Editor delle Parti Audio
275 Presentazione capitolo 275 Aprire l’Editor delle Parti Audio 275 Panoramica della finestra 277 Operazioni 278 Metodi comuni 279 Opzioni e Impostazioni
280 Il Pool
281 Presentazione capitolo 281 Panoramica della finestra 284 Operazioni
294 SoundFrame
295 Introduzione
297 MediaBay
298 Introduzione 299 Panoramica della finestra 300 Navigazione dei file multimediali 302 Trovare i file nella sezione Viewer 306 Anteprima file nella sezione Scope 307 Tag Editor (solo Cubase) 309 Gestione file multimediali
311 Preset Traccia
312 Introduzione 312 Tipi di Preset Traccia 314 Preset VST 315 Cercare i preset 317 Creare un Preset Traccia 317 Creare tracce da Preset Traccia o VST 318 Applicare i Preset Traccia 320 Anteprima dei Preset Traccia e VST 321 Insert ed impostazioni EQ dai Preset Traccia
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Indice
322 Controlli Rapidi per le tracce
323 Introduzione 323 Impostare la pagina “Controlli Rapidi” 324 Opzioni e impostazioni 325 Impostare i Controlli Rapidi su un controller remoto
esterno
326 Parametri ed effetti MIDI
327 Introduzione 327 L’Inspector – Gestione generale 328 Impostazioni traccia principali 329 Modificatori MIDI 332 Effetti MIDI 334 Gestione dei plug-in
335 Processo e quantizzazione MIDI
336 Introduzione 336 Funzioni Quantizzazione 341 Rendere le impostazioni permanenti 343 Dissolvi Parte 344 Conversione Nota-O 344 Ripeti Loop 344 Altre funzioni MIDI
348 Editor MIDI
349 Editing MIDI 349 Aprire un editor MIDI 351 Editor Key – Panoramica 353 Operazioni nell’Editor Key 366 Edit In-Place 368 Drum Editor – Panoramica 369 Operazioni nel Drum Editor 371 Lavorare con drum map 374 Drum name list 375 Editor Elenco – Panoramica 376 Operazioni nell’Editor Elenco
379 Editor Logico, Transformer e Trasfor-
mazione Ingresso
380 Introduzione 380 Aprire l’Editor Logico 381 Panoramica della finestra 381 Selezionare un preset 381 Configurare le condizioni di filtro 386 Selezionare una funzione 387 Specificare le azioni 389 Applicare le azioni definite 389 Lavorare con i preset 389 Trasformazione Ingresso
391 Logical Editor Progetto
392 Introduzione 392 Aprire il Logical Editor Progetto 392 Panoramica della finestra 393 Selezionare un preset 393 Impostare le condizioni di filtro 398 Selezionare una funzione 398 Specificare le azioni 400 Applicare le azioni definite 400 Lavorare coi preset
401 System Exclusive
402 Introduzione 402 Bulk dump 403 Registrare le variazioni dei parametri
System Exclusive
403 Editing dei messaggi System Exclusive
405 Traccia Tempo
406 Presentazione capitolo 406 Editor Traccia Tempo – Panoramica 408 Operazioni 410 Processa Tempo (solo Cubase) 411 Finestra Processa Misure (solo Cubase) 412 Opzioni e impostazioni 412 Calcolatore Tempo 413 Calcola Tempo dal Tapping 413 Strumento Time Warp
419 Browser Progetto
420 Panoramica della finestra 421 Editing delle tracce
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Indice
426 Esporta Mixdown Audio
427 Introduzione 427 Mixdown su un file audio 428 Formati file disponibili
434 Sincronizzazione
435 Presentazione capitolo 435 Segnali di sync 436 Sincronizzare il trasporto e sincronizzare l’audio 437 Impostazioni e connessioni principali 438 Impostazioni di sincronizzazione 443 Machine Control 444 Opzioni Sync 445 Lavorare con VST System Link 445 Preparazioni 448 Attivare VST System Link 451 Esempi applicativi
453 Video
454 Presentazione capitolo 454 Prima di iniziare 455 Operazioni
460 ReWire
461 Introduzione 461 Lancio e uscita 462 Attivare i canali ReWire 462 Uso dei controlli di trasporto e tempo 463 Gestione dei canali ReWire in Cubase 463 Routing MIDI in ReWire2 463 Considerazioni e limitazioni
464 Gestione file
465 Lavorare con i progetti 467 Opzioni d’avvio 468 Lavorare con le librerie (solo Cubase) 468 Ripristina 469 Importare l’audio 472 Esportare ed importare file OMF (solo Cubase) 473 Esportare ed importare i file MIDI standard 475 Esportare ed importare loop MIDI 475 Esportare ed importare tracce
(solo Cubase)
476 Altre funzioni Importa/Esporta 476 Riordina
477 Personalizzazione
478 Presentazione capitolo 478 AreeLavoro 480 Finestre di dialogo Impostazioni 481 Personalizzare i controlli traccia 482 Preset Preferenze (solo Cubase) 483 Aspetto 484 Applicare i colori traccia ed evento 487 Dove sono salvate le impostazioni?
489 Comandi rapidi via Tastiera
490 Introduzione 490 Configurare i tasti di comando via tastiera 493 Definire i tasti di modifica dei tool 494 I tasti di comando di default
498 Parte II:
Gestione e stampa delle partiture
499 Editor delle Partiture
500 Presentazione capitolo 500 Benvenuti! 500 Come funziona l’Editor delle Partiture 500 Note MIDI e note sullo spartito 501 Mostra Quantizzazione 503 Inserire note a mano e registrarle
504 Operazioni principali
505 Presentazione capitolo 505 Preparazioni 505 Aprire l’Editor delle Partiture 505 Cursore di progetto 506 Modo Pagina 507 Cambiare il fattore di Ingrandimento 507 Rigo attivo 507 Impostazioni di configurazione pagina 508 Definire il proprio spazio di lavoro 510 Menu contestuali nell’Editor delle Partiture 510 Finestre di dialogo nell’Editor delle Partiture 510 Impostare Tonalità, Chiave e Indicazione Tempo 515 Trasporre gli strumenti 515 Ordine di lavoro 516 Forza Aggiornamento
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Indice
517 Trascrivere le Registrazioni MIDI
518 Presentazione capitolo 518 Trascrizione 518 Preparare le parti 518 Strategie: preparare le parti per la stampa dello
spartito
519 Impostazioni pentagramma 519 Pagina Principale 522 Pagina Opzioni 523 Pagina Polifonico 523 Pagina Tab 523 Situazioni che richiedono tecniche aggiuntive 524 Inserire modifiche mostra quantizzazione 525 Strategie: Aggiungere modifiche mostra
quantizzazione
525 Funzione Esplodi 526 Funzione “Note di Partitura -> MIDI”
527 Inserire ed editare le note
528 Presentazione capitolo 528 Impostazioni spartito 529 Valori e posizioni nota 531 Inserire ed editare le note 533 Selezionare le note 533 Spostare le note 535 Duplicare le note 535 Taglia, copia e incolla 536 Editare le altezze di note singole 536 Cambiare la durata della note 538 Dividere una nota in due 538 Lavorare con lo strumento Mostra Quantizzazione 538 Pentagrammi separati (piano) 539 Strategie: Pentagrammi multipli 539 Inserire ed editare tonalità, chiave o indicazione
tempo
541 Cancellare le note
542 Impostazioni pentagramma
543 Presentazione capitolo 543 Impostazioni del pentagramma 543 Eseguire le impostazioni 544 Preset Rigo 544 Nomi del pentagramma 545 Tonalità e chiave 545 Mostra Quantizzazione e opzioni Interpretazione 546 Mostra trasposizione 546 Pagina Opzioni 547 Pagine Polifonico e Tab
548 Voci polifoniche
549 Presentazione capitolo 549 Premessa: voci polifoniche 550 Configurare le voci 551 Strategie: quante voci mi servono? 552 Inserire le note nelle voci 552 Verificare a quale voce appartiene una nota 552 Spostare le note tra le voci 553 Gestire le pause 554 Voci e Mostra Quantizzazione 554 Creare voci incrociate 556 Voci polifoniche automatiche – Unisci Tutti i Righi 556 Convertire le voci in tracce – Estrai Voci
557 Note aggiuntive e formattazione pause
558 Presentazione capitolo 558 Premessa: gambi nota 558 Impostare la direzione del gambo 559 Lunghezza gambo 560 Alterazioni e Trasposizione Enarmonica 561 Cambiare la forma della testa nota 561 Altri dettagli nota 562 Colorare le note 563 Copiare le impostazioni tra le note 563 Gestire i tratti d’unione 567 Note legate 569 Spostamento grafico delle note 569 Note ausiliarie 570 Ornamenti 571 Gruppi irregolari
573 Lavorare con i simboli
574 Presentazione capitolo 574 Premessa: i vari layer 575 Inspector dei simboli 579 Importante! – Simboli, pentagrammi e voci 579 Inserire i simboli nello spartito 585 Selezionare i simboli 586 Spostare e duplicare simboli 589 Modificare durata, dimensione e forma 590 Cancellare i simboli 590 Copia e incolla 590 Allineamento 591 Dettagli dei simboli
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Indice
598 Lavorare con gli accordi
599 Presentazione capitolo 599 Inserire i simboli accordo 601 Impostazioni accordo globali
602 Lavorare con i simboli di testo
603 Presentazione capitolo 603 Inserire ed editare simboli di testo 605 Vari tipi di scritta 609 Funzioni di testo
612 Lavorare con i layout
613 Presentazione capitolo 613 Premessa: Layout 613 Creare un layout 613 Aprire un layout 614 Operazioni nel layout 614 Uso dei layout – un esempio 615 Traccia Marker -> Formato
616 Lavorare col formato MusicXML
617 Introduzione 618 Importare ed esportare file MusicXML
620 Sviluppare lo spartito: tecniche
aggiuntive
621 Presentazione capitolo 621 Impostazioni Layout 622 Dimensione rigo 622 Nascondere/mostrare oggetti 623 Colorare le note 624 Pause multiple 624 Editing delle stanghette misura 625 Creare gli upbeat 626 Impostare il numero di misure nella pagina 627 Spostare le stanghette 627 Trascinare i pentagrammi 629 Inserire parentesi e graffe 630 Layout Automatico 631 Reset Layout 632 Stanghette misura interrotte
633 Partiture di batteria
634 Presentazione capitolo 634 Premessa: Drum map nell’Editor delle Partiture 634 Configurare la drum map 636 Impostare un rigo per una partitura di batteria 636 Inserire ed editare le note 636 Rigo Percussioni 1 Linea
637 Creare tablature
638 Presentazione capitolo 638 Creare la tablatura in automatico 639 Creare le tablature a mano 639 Aspetto dei numeri nella tablatura 640 Editing 640 Forma della testa nota
641 Partitura e riproduzione MIDI
642 Presentazione capitolo 642 Spartiti e modalità Arranger 642 Funzione Interpretazione MIDI 643 Simboli di crescendo dinamici
644 Stampa ed esportazione delle pagine
645 Stampa 645 Esportare le pagine in file immagine
646 Domande Frequenti (FAQ)
647 Come usare questo capitolo 647 Inserire ed editare le note 648 Simboli e layout
649 Trucchi e suggerimenti
650 Tecniche utili di editing 651 Se si sperava di avere un computer più veloce…
652 Indice analitico
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Indice
Parte I:
Manuale di riferimento
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Descrizione del Manuale

Benvenuti!

Questo è il Manuale Operativo di Cubase - Steinberg che contiene informazioni dettagliate su tutte le funzioni e ca­ratteristiche del programma.
Versioni del programma
Questo manuale descrive due versioni: Cubase e Cubase Studio per due sistemi operativi o “piattaforme” diverse: Windows e Mac OS X.
Alcune funzioni sono presenti solo nella versione Cubase. In questi casi ciò è chiaramente indicato nel titolo del ri­spettivo argomento.
Analogamente, alcune funzioni ed impostazioni sono speci­fiche per una sola delle due piattaforme (Windows o Mac OS X). Ove possibile, ciò è chiaramente indicato. In altre parole:
Ö Se non c’è alcuna indicazione tutte le descrizioni e le procedure indicate nella documentazione valgono sia per Cubase che per Cubase Studio, in Windows e Mac OS X.
Le figure e i riferimenti dei menu sono quelle della versione Windows.
Convenzioni dei comandi rapidi
In Cubase molti comandi rapidi di default utilizzano tasti di modifica, alcuni dei quali variano in base al sistema opera­tivo impiegato. Per esempio, il comando rapido di default per la funzione Undo è [Ctrl]+[Z] in Windows e [Com­mand]+[Z] in Mac OS X.
I comandi rapidi con i tasti di modifica descritti in questo manuale sono indicati prima con il tasto di modifica Win­dows, come segue:
[tasto di modifica Win]/[tasto di modifica Mac]+[tasto]
Per esempio, [Ctrl]/[Command]+[Z] significa: “premere [Ctrl] in Windows o [Command] in Mac OS X e premere [Z]”.
Analogamente, [Alt]/[Option]+[X] significa: “premere [Alt] in Windows o [Option] in Mac OS X e premere [X]”.
Ö Si noti inoltre che questo manuale fa spesso riferi­mento al “clic-destro” del mouse (ad esempio, per aprire i menu contestuali, ecc.). In un computer Macintosh con il mouse ad un solo pulsante, tenere premuto il tasto [Ctrl] e cliccare.
Descrizione del Manuale
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Connessioni VST: Configurazione bus
ingresso e uscita

Presentazione

Per trasferire l’audio all’hardware audio Cubase utilizza un sistema di bus di ingresso e di uscita.
• I bus d’ingresso consentono d’inviare l’audio dagli ingressi
dell’hardware audio a Cubase; quando si registra l’audio si devono sempre usare uno o più bus d’ingresso.
• I bus d’uscita permettono d’inviare l’audio da Cubase alle uscite
dell’hardware audio; quando si riproduce l’audio, bisogna sem­pre farlo da uno o più bus d’uscita.
I bus d’ingresso e uscita sono di vitale importanza in Cu­base (ecco perchè questo capitolo è all’inizio del Manuale Operativo). Una volta compreso il sistema dei bus e la sua corretta configurazione è più facile procedere con registra­zione, riproduzione, mixaggio e surround (solo Cubase).

Configurare i bus

Strategie
In Cubase è possibile creare un numero qualsiasi di bus. Sono supportati numerosi formati surround (solo Cu­base). In Cubase Studio, i bus sono in mono o in stereo.
Ö La configurazione dei bus è salvata con i progetti – si consiglia quindi di aggiungere e configurare i bus neces­sari per poi salvarli in un progetto Modello (detto anche Template) (vedere “Salva come Modello” a pag. 466).
Quando s’inizia a lavorare su nuovi progetti si può partire da questo mo­dello. In questo modo si ha sempre una configurazione bus standard senza eseguirne ogni volta una nuova per un nuovo progetto. Per lavorare con di­verse configurazioni bus in vari progetti, si possono creare più modelli di­versi, oppure memorizzare le proprie configurazioni in preset (vedere “Altre
operazioni sui bus” a pag. 17). Naturalmente, i modelli possono contenere
anche altre impostazioni che si usano regolarmente – frequenza di campio­namento, formato di registrazione, struttura tracce di base, ecc.
Che tipo di bus servono quindi? Questo dipende dall’hardware audio impiegato, dalla configurazione audio generale (un sistema d’altoparlanti surround, ad esempio) e dal tipo di progetti con i quali si lavora.
Un esempio:
Supponiamo di avere un hardware audio con otto ingressi analogici e digitali e connessioni digitali stereo (in tutto 10 ingressi e uscite). Inoltre, c’è una configurazione surround
5.1 (solo Cubase).
Ecco un elenco dei bus necessari:
Bus d’ingresso
• Serve almeno un bus d’ingresso stereo assegnato ad una coppia d’ingresso, in modo da poter registrare materiale ste­reo. Per registrare in stereo anche da altre coppie d’ingressi analogici, si possono aggiungere altri bus d’ingresso.
• Sebbene sia possibile registrare tracce mono da un lato di un ingresso stereo si consiglia di aggiungere un bus d’ingresso mono dedicato, da assegnare ad un ingresso analogico al quale è collegato un pre-amplificatore microfonico, ad esem­pio. Anche in questo caso è possibile avere più bus mono di­versi.
• Servirà anche un bus d’ingresso stereo assegnato all’ingresso stereo digitale, per i trasferimenti audio digitali.
• Per trasferire materiale audio surround direttamente ad una traccia (per esempio, da dispositivi di registrazione configurati in surround) serve un bus d’ingresso che supporti il formato surround impiegato (solo Cubase) – ad esempio, un bus d’in­gresso 5.1.
Bus d’uscita
• Per il monitoraggio e l’ascolto di mix stereo si avrà probabil­mente bisogno di uno o più bus d’uscita stereo.
• Anche per i trasferimenti audio digitali serve un bus stereo as­segnato all’uscita audio digitale stereo.
• Bisogna avere inoltre un bus nel formato della configurazione surround (in questo esempio, 5.1) assegnato alle opportune uscite (collegate a loro volta ai rispettivi altoparlanti). Ciò si può fare solo in Cubase.
• Se si lavora con vari formati surround si dovranno aggiungere più bus surround.
!
Bus diversi possono usare gli stessi ingressi/uscite sull’hardware audio! Per esempio, si può avere un bus d’uscita stereo assegnato alle stesse uscite dei canali stereo frontali del bus surround – si possono così ascoltare i mix stereo senza dovere ricollegare gli altoparlanti.
Preparazioni
Prima di configurare i bus è bene nominare ingressi e uscite sull’hardware audio. Per esempio, impiegando una configurazione d’altoparlanti surround 5.1, nominare le uscite in base agli altoparlanti alle quali sono collegate (Left, Right, Center, e così via).
14
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
La ragione è la compatibilità – si semplifica il trasferimento dei progetti tra diversi computer e configurazioni. Per esempio, portando il progetto in un altro studio, l’altro hardware audio potrebbe essere di un altro tipo; se però i due studi hanno dato ad ingressi e uscite gli stessi nomi in base al formato surround (piuttosto di nomi basati sul tipo di hardware audio) Cubase trova automaticamente in­gressi e uscite corretti per i bus e può riprodurre e regi­strare senza bisogno di cambiare le impostazioni.
Usare la finestra di dialogo Impostazioni Periferica per as­segnare i nomi ad ingressi ed uscite dell’hardware audio:
1. Dal menu Periferiche aprire la finestra di dialogo Impo­stazioni Periferiche.
2. Assicurarsi che nella pagina VST Audio System sia selezionato il driver corretto per l’hardware audio, in modo che la scheda audio appaia nell’elenco Periferiche.
3. Selezionare la scheda audio dall’elenco.
Le porte d’ingresso e uscita disponibili sull’hardware audio sono elen­cate sulla destra.
4. Per rinominare una porta, cliccare sul suo nome nella colonna “Mostra ” e digitare un nuovo nome.
Se necessario, si possono anche disabilitare le porte, cliccando nella colonna “Visibile”.
Le porte disabilitate non appaiono nella finestra Connessioni VST quando s’impostano i bus; se si tenta di disabilitare una porta usata da un bus un messaggi o di avviso chiede se si desidera farlo veramente – si noti che questa operazione rimuove la porta dal bus!
5. Cliccare OK per chiudere la finestra di dialogo Impo­stazioni Periferica.
Ö Se si apre un progetto creato su un altro computer ed i nomi delle porte non coincidono (o la configurazione della porta non è la stessa – per esempio, il progetto è stato creato su un sistema I/O multi-canale e lo si apre su un sistema I/O stereo) appare la finestra Connessione Sospesa.
Essa permette di ri-assegnare manualmente le porte usate nel progetto a quelle disponibili sul proprio sistema.
Finestra Connessioni VST
I bus si aggiungono e configurano nella finestra Connes­sioni VST che si apre dal menu Periferiche.
Questa finestra contiene le seguenti pagine:
• Ingressi e Uscite: visualizzano rispettivamente i bus d’ingresso o uscita.
• Gruppo/FX: permette di creare canali/tracce Gruppo e FX ed eseguire le rispettive assegnazioni. Vedere “Configurare ca-
nali Gruppo e FX” a pag. 19.
• FX Esterni (solo Cubase): consente di creare bus effetti send/ return per collegare effetti esterni che poi possono essere se­lezionati nei menu a tendina Effetto di Cubase. Per maggiori informazioni vedere “Strumenti/effetti esterni (solo Cubase)” a
pag. 20 e il manuale Using External Effects a pagina 178.
• Strumenti Esterni (solo Cubase): permette di creare bus in­gresso/uscita per il collegamento di strumenti esterni. Per maggiori informazioni vedere “Strumenti/effetti esterni (solo
Cubase)” a pag. 20 e il capitolo“VST Instrument e Tracce In­strument” a pag. 189.
• Studio (solo Cubase): qui si abilita e configura Control Room. Vedere il capitolo “Control Room (solo Cubase)” a pag. 151.
Per ora vediamo come configurare i bus d’ingresso e uscita.
In base alla pagina selezionata (Ingressi o Uscite) la fine­stra elenca i bus d’ingresso e uscita correnti, con le se­guenti colonne:
Colonna Descrizione
Nome Bus Elenca i bus; cliccando in questa colonna si possono se-
Speakers Indica la configurazione degli altoparlanti (mono, stereo,
Periferica Audio Indica il driver ASIO corrente selezionato.
lezionare e rinominare i bus.
formati surround) di ogni bus.
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Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Colonna Descrizione
Porta Periferica Una volta “aperto” un bus (cliccando sul suo pulsante +
Click Si può assegnare il click ad un bus d’uscita VST speci-
nella colonna Nome Bus) questa colonna indica l’in­gresso/uscita fisico dell’hardware audio usato dal bus.
fico, indipendentemente dall’uscita Control Room vera e propria, o, per meglio dire, quando la Control Room è di­sabilitata
Aggiungere un bus
1. Cliccare sulla pagina Ingressi o Uscite (dipende da cosa si vuole aggiungere).
2. Cliccare sul pulsante Agg. Bus.
Appare una finestra di dialogo.
3. Selezionare la configurazione desiderata.
Il menu a tendina presenta le opzioni Mono e Stereo, oltre a vari formati surround (solo Cubase). Per scegliere un altro formato surround usare il submenu “Altro…”.
Altrimenti si può eseguire un clic-destro del mouse nella finestra Connessioni VST ed aggiungere un bus nel for­mato desiderato direttamente dal menu contestuale che appare.
Appare il nuovo bus con le porte visibili.
4. Cliccare nella colonna Porta Periferica per selezionare una porta ingresso/uscita per il canale nel bus.
Il menu a tendina che appare elenca le porte con i nomi assegnati nella finestra di dialogo Porta Periferica. Ripetere l’operazione per tutti i canali nel bus.
Aggiunta di un bus child (solo Cubase)
In pratica, in bus surround bus è costituito da una serie di canali mono – 6 canali nel caso del formato 5.1. Se nel progetto c’è una traccia mono, si può assegnarla ad un canale altoparlante separato nel bus (o assegnarlo all’in­tero bus surround ed usare poi il surround panner per po­sizionarlo nell’immagine surround). Cosa fare però se si ha una traccia stereo da assegnare ad una coppia stereo del bus (Left e Right o Left Surround e Right Surround, ad esempio)? Bisogna creare un bus child.
1. Selezionare il bus surround nell’elenco ed eseguire un
clic-destro del mouse su di esso.
Appare un menu a tendina.
2. Dal submenu “Agg. Bus Child” selezionare una confi-
gurazione canale.
Come si può vedere è possibile creare bus child stereo (assegnati a va­rie coppie di canali altoparlante nel bus surround) oppure altri formati di bus surround (con meno canali del bus genitore).
Il child bus creato è disponibile per un’assegnazione di­retta nel Mixer. E’ parte del bus surround genitore, quindi non ha una striscia canale separata.
Sebbene in genere i bus child siano più utili nei bus d’uscita, si possono creare bus child in un bus d’ingresso surround – ad esempio, per registrare una coppia di ca­nale stereo (per esempio, Front Left-Right) nel bus sur­round su una traccia stereo separata.
Definire il bus Main Mix (bus uscita di default)
Main Mix è il bus d’uscita al quale nel Mixer è assegnato ogni nuovo canale creato.
Qualsiasi bus d’uscita nella finestra Connessioni VST può essere il bus d’uscita di default. Con un clic-destro del mouse sul nome di un bus d’uscita lo si può configurare come bus Main Mix.
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Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Definire il bus d’uscita di default nella finestra Connessioni VST.
Quando nel Mixer si creano nuovi canali Audio, Gruppo o FX, essi sono assegnati automaticamente al bus di default.
!
Nella finestra Connessioni VST il bus di default è in­dicato da un’icona altoparlante arancio accanto al nome.
Altre operazioni sui bus
Per cambiare l’assegnazione porta ad un bus, si procede come quando lo si aggiunge – assicurarsi che i canali siano visibili (cliccando sul pulsante “+” accanto al bus o sul pul­sante “+ Tutto” in cima alla finestra) e cliccare nella colonna Porta Periferica per selezionare le porte.
Per rimuovere un bus superfluo, selezionarlo nell’elenco, clic-destro del mouse e scegliere “Rimuovi Bus” dal menu a tendina, oppure premere il tasto [Barra Spaziatrice].
I preset bus si possono memorizzare e richiamare con il menu a tendina in cima alla finestra.
Per memorizzare la configurazione corrente in un preset cliccare sul pul­sante “+” (Salva) ed inserire un nome per il preset. In seguito si può se­lezionare in ogni momento la configurazione memorizzata direttamente dal menu a tendina Preset. Per rimuovere un preset memorizzato selezio­narlo e cliccare sul pulsante “-”.

Uso dei bus

Questo capitolo descrive brevemente l’uso dei bus d’in­gresso e uscita creati; per i dettagli vedere i capitoli “Re-
gistrazione” a pag. 66 e “Il Mixer” a pag. 122.
Routing
Quando si riproduce una traccia audio (o qualsiasi altro canale audio nel Mixer – canali VST Instrument, ReWire, ecc.), la si assegna ad un bus d’uscita. Analogamente, quando si registra su una traccia audio si sceglie il bus d’ingresso al quale inviare l’audio da registrare.
I bus d’ingresso e uscita si selezionano nell’Inspector
dai menu a tendina Routing Ingresso e Routing Uscita.
Per i canali di tipo audio diversi dalle tracce audio (cioè ca­nali VST Instrument, ReWire, Gruppo e FX) è disponibile solamente il menu a tendina Routing Uscita; per aprirlo se­lezionare una delle sue sotto-tracce nell’elenco tracce.
I bus si possono selezionare anche nel pannello Routing
situato in cima ad ogni striscia canale nel Mixer.
Anche in questo caso, per i canali VST Instrument, ReWire, Gruppo e FX è possibile selezionare solamente i bus d’uscita.
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Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Solo Cubase: Premendo [Alt]/[Option] e selezionando un bus d’ingresso o uscita nella veduta routing del Mixer, esso è scelto per tutti i canali selezionati.
E’ possibile quindi assegnare rapidamente a più canali lo stesso in­gresso o uscita. Analogamente, premendo [Shift] e selezionando un bus, i canali successivi selezionati sono assegnati all’uso di bus incrementali (il secondo canale selezionato utilizza il secondo bus, il terzo usa il terzo bus, e così via).
Ö Se il pannello Routing non è visibile, cliccare sul pul­sante Mostra Routing situato nel pannello comune esteso, oppure aprire il menu contestuale del Mixer e selezionare “Mostra Vista Routing” dal submenu Finestra.
Pulsante “Mostra Routing”nel pannello comune del Mixer.
Quando si seleziona un bus d’ingresso per una traccia è possibile selezionare solo i bus che corrispondono alla configurazione canale della traccia. Ecco alcuni dettagli sui bus d’ingresso:
• Le tracce mono si possono assegnare a bus d’ingresso mono o a singoli canali di un bus d’ingresso stereo o ingressi sur­round (solo Cubase).
• Le tracce mono si possono assegnare a Ingressi Esterni con­figurati nella pagina Studio della finestra Connessioni VST. Questi possono essere ingressi mono o singoli canali di un bus d’ingresso stereo o surround (solo Cubase). Questi pos­sono anche essere assegnati all’ingresso Talkback.
• Le tracce mono possono anche essere assegnate a bus d’uscita mono, bus gruppi mono, o bus d’uscita canale FX mono, sempre che questi non generino un problema di feed­back.
• Le tracce stereo si possono assegnare a bus d’ingresso mono, a bus d’ingresso stereo o a bus child stereo in un bus surround (solo Cubase).
• Le tracce stereo si possono assegnare a Ingressi Esterni con­figurati nella pagina Studio della finestra Connessioni VST. Questi possono essere bus d’ingresso mono o stereo e pos­sono anche essere assegnati all’ingresso Talkback.
• Le tracce stereo possono anche essere assegnate a bus d’uscita mono, bus gruppi mono, o bus d’uscita canale FX mono, sempre che questi non generino un problema di feed­back.
• Le tracce Surround si possono assegnare a bus d’ingresso surround (solo Cubase).
• Le tracce Surround si possono assegnare a Ingressi Esterni configurati nella pagina Studio della finestra Connessioni VST, sempre che questi abbiano la stessa configurazione de­gli ingressi.
• Le tracce Surround si possono anche assegnare a bus d’uscita, sempre che questi abbiano la stessa configurazione degli ingressi e non generino problemi di feedback.
Per i bus d’uscita è possibile qualsiasi assegnazione.
!
Le assegnazioni che generano un feedback non sono disponibili nel menu a tendina. Ciò viene anche indi­cato da un simbolo di senso unico.
Per scollegare bus d’ingresso o uscita, selezionare Nes­sun Bus dal menu a tendina corrispondente.
Vedere i bus nel Mixer
Nel Mixer (solo Cubase), i bus sono rappresentati da ca­nali d’ingresso e uscita (visualizzati in finestrelle a sinistra e destra nella finestra Mixer). Si possono mostrare o na­scondere in modo indipendente facendo clic sui pulsanti Nascondi Canali Ingresso e Nascondi Canali Uscita del pannello comune:
Nasconde canali Ingresso
Nasconde canali Uscita
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Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Ö In Cubase Studio, nel Mixer sono visibili solamente i bus d’uscita!
I bus d’ingresso creati nella finestra Connessioni VST sono disponibili per la selezione nei menu a tendina routing d’ingresso, ma non si può eseguire alcuna impostazione mixer specifica sui bus d’ingresso.
Canali d’ingresso (solo Cubase)
Nel Mixer i canali d’ingresso sono a sinistra. Come si può vedere, ogni canale d’ingresso è simile alla normale stri­scia canale di un mixer hardware. Qui si possono eseguire le seguenti operazioni:
Controllare e regolare il livello di registrazione con i con­trolli Guadagno Ingr. e/o il fader di livello.
Vedere “Impostare i livelli d’ingresso” a pag. 71.
Invertire la fase del segnale d’ingresso.
Per farlo, cliccare sul pulsante Fase Ingr. accanto al controllo Guadagno Ingr.
Aggiungere effetti o EQ al bus d’ingresso.
Vedere “Registrare con effetti (solo Cubase)” a pag. 78 per un esempio su come aggiungere effetti alla registrazione sul bus d’ingresso.
!
Le impostazioni eseguite sulla striscia del canale d’ingresso diventano parte integrante del file audio registrato!
Canali d’uscita
Nel Mixer i canali d’uscita si trovano a destra. Qui è possi­bile eseguire le seguenti operazioni:
Regolare il livello d’uscita dei bus con i fader.
Aggiungere effetti o EQ.
Essi influenzano l’intero bus. Esempi d’effetti che si possono aggiungere qui comprendono compressori, limiter e dithering. Vedere il capitolo “Ef-
fetti Audio” a pag. 167

Configurare canali Gruppo e FX

La pagina Gruppo/FX nella finestra Connessioni VST mo­stra tutti i canali Gruppo e FX del progetto. E’ possibile creare nuovi canali Gruppo o FX cliccando sul rispettivo pulsante Agg.; è come creare tracce canale Gruppo o FX nella Finestra Progetto (vedere “Uso dei canali Gruppo” a
pag. 142 e il capitolo “Effetti Audio” a pag. 167).
Tuttavia, la finestra Connessioni VST consente anche la creazione di bus child per canali Gruppo e FX (solo Cu­base). Ciò è utile se, ad esempio, ci sono canali Gruppo o FX in formato surround ai quali assegnare canali stereo a coppie di canale specifiche.
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Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Per creare il bus child di un canale Gruppo o FX in for­mato surround procedere come segue:
1. Aprire la finestra Connessioni VST e selezionare la pa­gina Gruppo/FX.
2. Selezionare il canale Gruppo o FX nell’elenco ed ese­guire un clic-destro del mouse su di esso.
3. Selezionare una configurazione canale dal submenu “Agg. Bus Child”.
Il bus child creato è disponibile per il routing diretto nel Mixer. E’ parte del canale Gruppo o FX genitore, quindi non ha una striscia canale separata nel Mixer.

Monitoraggio

Di default, il monitoraggio si esegue dalla Control Room (vedere il capitolo “Control Room (solo Cubase)” a pag.
151. Quando nella pagina Studio della finestra Connes-
sioni VST la Control Room è disabilitata, per il monitorag­gio è usato il bus Main Mix. Vedere “Definire il bus Main
Mix (bus uscita di default)” a pag. 16.
Ö In Cubase Studio il bus Main Mix viene sempre usato per il monitoring.
Impostare il livello di monitoraggio
Quando per il monitoraggio si usa la Control Room, essa si configura nel Mixer della Control Room; vedere il capi­tolo “Control Room (solo Cubase)” a pag. 151. Quando si monitora dal bus Main Mix, il livello di monitoraggio si re­gola nel Mixer principale della Finestra Progetto.
Quando si esegue il monitoraggio o lo scrubbing nell’Edi­tor dei Campioni, si può regolare il livello di monitoraggio con il piccolo fader sulla toolbar dell’Editor dei Campioni.

Strumenti/effetti esterni (solo Cubase)

Cubase supporta l’integrazione di effetti e strumenti esterni, (ad esempio synth hardware) nel flusso di segnale del sequencer.
Per definire le porte Send e Return necessarie ed acce­dere a strumenti/effetti nella finestra VST Instrument usare le pagine Strumenti Esterni ed FX Esterni nella finestra
Connessioni VST.
!
Strumenti Esterni ed effetti sono indicati da un’icona “x” nell’elenco a fianco dei relativi nomi, nei rispettivi menu a tendina.
Requisiti
Per usare effetti esterni serve un hardware con ingressi
e uscite multiple, mentre per impiegare strumenti esterni si deve collegare al computer un’interfaccia MIDI.
Un effetto esterno richiede almeno un ingresso ed un’uscita (oppure coppie ingresso/uscita per gli effetti stereo) – oltre alle porte ingresso/ uscita che servono per registrazione e monitoraggio.
Come sempre è bene avere un hardware audio con dri-
ver a bassa latenza.
Cubase compensa la latenza ingresso/uscita, garantendo che l’audio processato dagli effetti esterni non si sposti nel tempo.
Collegare un effetto/strumento esterno
Per configurare un effetto o strumento esterno, procedere come segue:
1. Collegare una coppia libera d’uscita dell’hardware au-
dio alla coppia d’ingresso del dispositivo hardware ester­no.
In questo esempio si presume che il dispositivo hardware esterno abbia ingressi e uscite stereo.
2. Collegare una coppia d’ingresso libera dell’hardware
audio alla coppia d’uscita del dispositivo hardware.
!
Per effetti/strumenti esterni è possibile selezionare porte d’ingresso/uscita già usate (cioè che sono state selezionate come ingressi/uscite nella finestra Connessioni VST). Se per un effetto/strumento esterno si seleziona una porta già utilizzata, l’asse­gnazione della porta esistente s’interrompe. Si noti che non c’è un messaggio d’avviso!
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Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Una volta che il dispositivo esterno è stato collegato all’hardware audio del computer è necessario configurare i bus d’ingresso/uscita in Cubase.
Configurare effetti esterni
1. Dal menu Periferiche aprire la finestra Connessioni VST.
2. Aprire la pagina FX Esterni e fare clic su “Agg. FX
Esterni”.
3. Nella finestra di dialogo che appare inserire un nome per l’effetto esterno e specificare le configurazioni Send e Return. Per configurare un dispositivo MIDI che corri­sponda all’effetto esterno cliccare sul pulsante “Associa Device MIDI”.
In base al tipo d’effetto, si possono specificare le configurazioni mono, stereo o surround. Quando si clicca su “Associa Device MIDI” è possi­bile usare le funzioni Gestore Periferiche MIDI per creare un nuovo di­spositivo MIDI per l’effetto. Si noti che quando si usano i dispositivi MIDI, all’effetto è applicata la compensazione del ritardo (delay compensation). Per informazioni sul Gestore Periferiche MIDI ed i pannelli utente del di­spositivo vedere il documento separato MIDI Devices.
4. Cliccare OK. E’ aggiunto un nuovo bus FX Esterni.
5. Cliccare nella colonna Porta Periferica delle porte
Send Bus “Sinistra” e “Destra”, quindi selezionare le uscite sull’hardware audio collegate al punto 1 sopra.
6. Cliccare nella colonna Porta Periferica delle porte Re­turn Bus “Sinistra” e “Destra”, quindi selezionare gli in­gressi sull’hardware audio collegati al punto 2 sopra.
7. Se si desidera, eseguire altre impostazioni per il bus.
Esse si trovano nelle colonne a destra. Si noti, tuttavia, che è possibile regolarle mentre si usa l’effetto esterno vero e proprio – è più facile, poi­chè si sente il risultato delle regolazioni. Le opzioni sono:
Impostazione Descrizione
Delay Se l’effetto hardware ha un ritardo interno (latenza), si
Guadagno Send
Guadagno Return
Dispositivo MIDI
Utilizzato Ogni volta che s’inserisce un effetto esterno in una trac-
può inserirne il valore qui, in modo da permettere a Cu­base di compensare tale ritardo durante la registrazione. Si può lasciare al programma il compito di determinare il valore del ritardo con un clic-destro nella colonna Delay dell’effetto e selezionando “Check Delay Utente”. Si noti che non bisogna tener conto della latenza introdotta dall’hardware audio – essa è gestita automaticamente dal programma.
Permette di regolare il livello del segnale inviato all’effetto esterno.
Consente di regolare il livello del segnale proveniente dall’effetto esterno. Si noti tuttavia che livelli d’uscita eccessivi in arrivo da un effetto esterno possono provocare un clipping nell’hard­ware audio. Il valore Guadagno Return non si può usare per compensare tale anomalia – si deve invece abbas­sare il livello d’uscita proveniente dall’effetto esterno.
Cliccando in questa colonna si apre un menu a tendina grazie al quale è possibile scollegare l’effetto dal disposi­tivo MIDI ad esso associato, selezionare un dispositivo MIDI, crearne uno nuovo o aprire il Gestore Periferiche MIDI in Cubase per editare il dispositivo MIDI. Se è installato Studio Manager 2 si può anche selezio­nare un editor OPT per accedere all’effetto esterno.
cia audio, questa colonna visualizza un segno “x” ad indi­care che l’effetto è in uso.
8. Al termine, chiudere la finestra Connessioni VST.
Ö Si noti che le porte per i dispositivi esterni sono esclu­sive. Vedere il paragrafo “Collegare un effetto/strumento
esterno” a pag. 20.
Come usare l’effetto esterno
A questo punto, cliccando su uno slot effetto in Insert per ogni canale ed osservando il menu a tendina dell’effetto, si troverà il nuovo bus FX Esterni nel submenu “Plug-in Esterni”.
Selezionandolo ecco cosa avviene:
• Il bus FX Esterni è caricato nello slot dell’effetto, proprio come un normale plug-in effetto.
• Il segnale audio proveniente dal canale è inviato alle uscite dell’hardware attraverso l’effetto esterno e torna a Cubase da­gli ingressi dell’hardware audio.
21
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
• Appare una finestra parametri che mostra le impostazioni De­lay, Guadagno Send e Guadagno Return Gain per il bus FX Esterno. Si possono regolare a piacere durante la riprodu­zione. La finestra parametri presenta inoltre il pulsante “Misura dell’effetto delay loop per compensazione delay”. Si tratta della stessa opzione “Check Delay Utente” della finestra Con­nessioni VST; fornisce a Cubase un valore Delay da usare per la compensazione del ritardo. Una volta definito un dispositivo MIDI per l’effetto, si apre la rispettiva finestra Periferica. Se è installato Studio Manager 2 ed è stato configurato l’editor OPT corrispondente, quest’ultimo sarà visualizzato.
Finestra parametri di default per un effetto esterno
Come qualsiasi effetto, si può usare il bus FX Esterni come effetto Insert o Send (un effetto in insert su una traccia ca­nale FX). L’effetto esterno si può disattivare o bypassare con i soliti controlli.
Configurare gli strumenti esterni
1. Dal menu Periferiche aprire la finestra Connessioni VST.
2. Aprire la pagina Strumento Esterno e cliccare su
“Agg. Strumento Esterno”.
3. Nella finestra di dialogo che appare, inserire un nome per lo strumento esterno e specificare il numero di Return mono e/o stereo richiesti. Per configurare un dispositivo MIDI corrispondente allo strumento esterno, cliccare sul pulsante Associa Device MIDI.
In base al tipo di strumento, serve un numero specifico di canali Return mono e/o stereo. Cliccando su “Associa Device MIDI”, si possono usare le funzioni di Gestore Periferiche MIDI per creare un nuovo dispositivo MIDI. Per informazioni sul Gestore Periferiche MIDI ed i pannelli utente del dispositivo vedere il capitolo MIDI Devices nel documento pdf separato “Working with MIDI.
4. Cliccare OK. E’ aggiunto un nuovo bus Strumenti Esterni.
5. Cliccare nella colonna Porta Periferica delle porte Re­turn Bus “Sinistra” e “Destra” quindi selezionare gli in­gressi sull’hardware audio ai quali è collegato lo strumento esterno.
6. Se si desidera, eseguire altre impostazioni per il bus.
Esse si trovano nelle colonne a destra. Si noti, tuttavia, che è possibile regolarle mentre si usa lo strumento esterno vero e proprio – è più facile, poichè si sente il risultato delle regolazioni. Le opzioni sono:
Impostazione Descrizione
Delay Se l’effetto hardware ha un ritardo interno (latenza), si
Guadagno Re­turn
Dispositivo MIDI Cliccando in questa colonna si apre un menu a tendina
Utilizzato Ogni volta che s’inserisce lo strumento in uno slot VST
può inserirne il valore qui, in modo da permettere a Cu­base di compensare tale ritardo durante la registrazione. Si noti che non bisogna tener conto della latenza intro­dotta dall’hardware audio – essa è gestita automatica­mente dal programma.
Consente di regolare il livello del segnale proveniente dallo strumento esterno. Si noti tuttavia che livelli d’uscita eccessivi in arrivo da un dispositivo esterno possono provocare un clipping nell’hardware audio. Il valore Guadagno Return non si può usare per compensare tale anomalia – si deve invece ab­bassare il livello d’uscita proveniente dispositivo esterno.
grazie al quale è possibile scollegare lo strumento dal di­spositivo MIDI ad esso associato, selezionare un disposi­tivo MIDI, crearne uno nuovo o aprire il Gestore Periferiche MIDI in Cubase per editare il dispositivo MIDI. Se è installato Studio Manager 2 si può anche selezio­nare un editor OPT per accedere allo strumento esterno.
Instrument, questa colonna mostra un segno “x” ad indi­care che lo strumento è in uso.
7. Al termine, chiudere la finestra Connessioni VST.
Ö Si noti che le porte dei dispositivi esterni sono esclu­sive. Vedere il paragrafo “Collegare un effetto/strumento
esterno” a pag. 20.
22
Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Come usare lo strumento esterno
Una volta configurato lo strumento esterno nella finestra Connessioni VST lo si può usare come un VST Instrument. Aprire la finestra VST Instrument e cliccare su uno slot In­strument vuoto. Nel menu a tendina Instrument lo strumento esterno appare nel submenu Strumento Esterno:
Quando si seleziona lo strumento esterno nella finestra VST Instruments ecco cosa avviene:
• Si apre automaticamente una finestra parametri per il disposi­tivo esterno. Può essere la finestra Periferica, che consente di creare il pannello di un dispositivo generico, la finestra di un editor OPT o un editor di default. Per informazioni sulla fine­stra Periferica, il Gestore Periferiche MIDI ed i pannelli utente del dispositivo, vedere il documento separato MIDI Devices. Per trasmettere le note MIDI allo strumento esterno, aprire il menu a tendina Uscita della traccia MIDI corrispondente nell’Inspector e selezionare il dispositivo MIDI al quale è colle­gato lo strumento esterno. Ciò assicura l’impiego della com­pensazione di ritardo. A questo punto, lo strumento suona tutte le note MIDI che riceve da questa traccia e le invia a Cu­base attraverso il canale(i) Return configurato.
In Cubase lo strumento esterno si comporta come un qualsiasi VST Instrument.
Pulsanti Preferiti
Nella finestra Connessioni VST, sia la pagina FX Esterni che quella Strumenti Esterni hanno un pulsante Preferiti.
I Preferiti sono configurazioni del dispositivo che si possono richiamare in ogni momento, come una libreria di dispositivi non collegati costantemente al computer. Consentono inol­tre di salvare configurazioni diverse per lo stesso dispositivo (per esempio, una pedaliera multi-effetto o un effetto con entrambe le modalità mono e stereo).
Per salvare una configurazione del dispositivo come pre­ferita procedere come segue:
Una volta aggiunto un nuovo dispositivo nella finestra Connessioni VST, selezionarlo nella colonna Nome Bus e cliccare sul pulsante Preferiti.
Appare un menu contestuale che mostra un’opzione per aggiungere l’ef­fetto o strumento selezionato ai Preferiti.
Si può richiamare la configurazione memorizzata in ogni momento cliccando sul pulsante Preferiti e selezionando il nome del dispositivo dal menu contestuale.
Messaggio “impossibile trovare il plug-in”
Quando si apre un progetto che utilizza un effetto/stru­mento esterno, può apparire il messaggio “impossibile trovare il plug-in”. Ciò avviene quando si rimuove un di­spositivo esterno dalla finestra Connessioni VST sebbene esso sia usato in un progetto salvato, oppure quando si trasferisce un progetto ad un altro computer sul quale il dispositivo esterno non è definito. Si può vedere questo messaggio anche aprendo un progetto salvato in una ver­sione 3.0 di Cubase.
Nella finestra Connessioni VST, la connessione mancante ad un dispositivo esterno è indicata da un’icona nella co­lonna Nome Bus.
Per ristabilire la connessione mancante al dispositivo esterno basta eseguire un clic-destro sul nome del dispo­sitivo nella colonna Nome Bus e selezionare “Collega Ef­fetto Esterno”. L’icona è rimossa si può usare il dispositivo esterno all’interno del proprio progetto come prima.
!
Si noti che i bus configurati per gli effetti o strumenti esterni sono salvati “globalmente”, cioè per la confi­gurazione particolare del proprio computer.
Pulsante Favorites nella pagina FX Esterni
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Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
Freeze di effetti e strumenti esterni
Come quando si lavora con VST Instruments ed effetti, si può eseguire un freeze di effetti e strumenti esterni. La procedura generale è descritta in dettaglio nei capitoli “Ef-
fetti Audio” a pag. 167 e “VST Instrument e Tracce Instru­ment” a pag. 189
!
Si noti che la funzione Freeze deve essere eseguita in tempo reale, altrimenti gli effetti esterni non sono presi in considerazione.
Quando si esegue il freeze di strumenti o effetti esterni, si può regolare il valore della coda corrispondente nella fine­stra di dialogo Freeze Opzioni Canale:
• Usare i pulsanti freccia accanto al campo valore Dim. Coda per impostare la durata della coda desiderata (cioè l’intervallo oltre i limiti della parte che deve essere incluso nel freeze). Si può anche cliccare con il mouse direttamente nel campo va­lore Dim. Coda ed inserire manualmente il valore desiderato (il valore massimo è 60 sec.).
• Quando Dim. Coda è 0 (default), la funzione Freeze tiene conto solamente dei dati all’interno dei limiti della parte.
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Connessioni VST: Configurazione bus ingresso e uscita
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Finestra Progetto

Presentazione

La Finestra Progetto è quella principale di Cubase. Offre una panoramica del progetto consentendo navigazione ed editing su larga scala; ogni progetto ha la propria Finestra Progetto.
Tracce
La Finestra Progetto è divisa verticalmente in tracce, con una linea tempo (timeline) che si muove in orizzontale da sinistra a destra. Sono disponibili i seguenti tipi di tracce:
Tipo traccia Descrizione
Audio Qui si registrano e riproducono eventi e parti audio. Ogni
Cartella Le tracce Cartella sono dei contenitori per altre tracce e
Canale FX Le tracce Canale FX servono per aggiungere gli effetti in
Canale Gruppo Assegnando più canali audio ad una traccia Canale
Instrument Crea una traccia per uno strumento dedicato, rendendo
traccia audio ha una canale audio corrispondente nel Mixer. Una traccia audio può avere un numero qualsiasi di sotto-tracce d’automazione per automatizzare i parametri dei canali sul Mixer, le impostazioni degli effetti, ecc.
facilitano l’organizzazione e la gestione della struttura traccia. Esse permettono inoltre l’editing simultaneo di più tracce. Vedere “Tracce Cartella” a pag. 31.
Send. Ogni traccia Canale FX può contenere fino a otto processori d’effetti – inviando i Send dell’effetto da un canale audio ad un Canale FX, s’invia l’audio dal canale audio all’effetto(i) sulla traccia Canale FX. Ogni Canale FX ha la sua striscia canale nel Mixer – in pratica, un ca­nale Return dell’effetto. Vedere il capitolo “Effetti Audio” nel manuale Plug-in Reference. Una traccia Canale FX può avere anche un numero qual­siasi di sotto-tracce d’automazione per automatizzare i parametri canale del Mixer, le impostazioni degli effetti, ecc. Tutte le tracce Canale FX sono collocate automati­camente in una speciale cartella Canale FX nell’elenco tracce, per una facile gestione.
Gruppo, si può eseguire un submix, per poi applicare gli stessi effetti, ecc. (Vedere “Uso dei canali Gruppo” a
pag. 142). Una traccia Canale Gruppo non contiene
eventi veri e propri, ma visualizza impostazioni e curve d’automazione del rispettivo Canale Gruppo. Ogni trac­cia Canale Gruppo ha una striscia corrispondente nel Mixer. Nella Finestra Progetto le tracce Canale Gruppo sono organizzate in sotto-tracce in una speciale cartella Group Tracks.
più facile e intuitiva la gestione dei VST Instrument. Le tracce Instrument hanno la rispettiva striscia canale nel Mixer. Ogni traccia Instrument può avere un numero qual­siasi di sotto-tracce d’automazione nella Finestra Pro­getto. Tuttavia, Volume e Pan sono automatizzati nel Mixer. Con la funzione Edit In-Place è possibile editare le tracce Instrument direttamente nella Finestra Progetto (vedere “Edit In-Place” a pag. 366). Per informazioni sulle tracce Instrument vedere “Tracce Instrument” a pag. 192.
Tipo traccia Descrizione
MIDI Qui si registrano e riproducono parti MIDI. Ogni traccia
Marker La traccia Marker visualizza i marker, che possono essere
Arranger La traccia Arranger serve per arrangiare il progetto, evi-
Righello (solo Cubase)
Video Qui sono riprodotti gli eventi video. Ogni progetto può
MIDI ha la rispettiva striscia canale MIDI nel Mixer. Con la funzione Edit In-Place si possono editare le tracce MIDI direttamente nella Finestra Progetto (vedere “Edit In-
Place” a pag. 366). Una traccia MIDI può avere un nu-
mero qualsiasi di sotto-tracce d’automazione per auto­matizzare parametri canale del Mixer, impostazioni effetto Insert e Send ecc.
spostati e rinominati direttamente nella Finestra Progetto (vedere “Traccia Marker” a pag. 110). Ogni progetto può avere solo una traccia Marker.
denziando sezioni nel progetto e determinandone l’ordine di riproduzione. Vedere “Traccia Arranger” a pag. 96.
Le tracce Righello contengono righelli aggiuntivi che vi­sualizzano la timeline da sinistra a destra. Si può usare un numero qualsiasi di tracce Righello, ciascuna con un di­verso formato display, se si desidera. Per maggiori infor­mazioni su righello e formati display vedere “Il righello” a
pag. 34.
avere solo una traccia Video.
Parti ed eventi
In Cubase gli eventi sono i mattoni costruttivi. Vari tipi di eventi sono gestiti in modo diverso nella Finestra Pro­getto:
• Gli eventi video e d’automazione (punti curva) sono sempre vi­sualizzati e ri-arrangiati direttamente nella Finestra Progetto.
• Gli eventi MIDI sono sempre riuniti in parti MIDI costituite da uno o più eventi MIDI. Le parti MIDI si ri-arrangiano e manipo­lano nella Finestra Progetto. Per modificare i singoli eventi MIDI aprire la parte in un editor MIDI (vedere “Editor MIDI” a
pag. 348).
• Gli eventi audio possono essere visualizzati e modificati diret­tamente nella Finestra Progetto, ma si può lavorare anche con parti audio contenenti più eventi. Ciò è utile se nel progetto c’è un certo numero di eventi da trattare come un’unica unità. Le parti audio contengono anche informazioni relative alla po­sizione di tempo nel progetto.
Un evento audio ed una parte audio.
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Finestra Progetto
Gestione dell’Audio
Quando si lavora con file audio, è fondamentale capire come l’audio viene gestito in Cubase.
Quando si edita o si processa dell’audio nella Finestra Progetto, si lavora sempre con una clip audio che viene automaticamente creata quando si importa o si registra l’audio. La clip audio si riferisce al file audio nell’hard disk che rimane integro. Ciò significa che l’editing e il proces­sing audio sono non-distruttivi, nel senso che è sempre possibile annullare le modifiche (undo) o ritornare alla ver­sione originale.
La clip audio non si riferisce necessariamente a solo un file originale! Se si applica ad esempio il processing a una sezione di una clip audio, verrà creato un nuovo file audio contenente solo la sezione in questione. Il processing verrà quindi applicato solo al nuovo file audio, lasciando il file audio originale immutato. Infine, la clip audio viene mo­dificata automaticamente in modo da riferirsi sia al file ori­ginale si al file nuovo processato. Questa caratteristica rende possibile annullare il processing (undo) in un pas­saggio successivo e di applicare diversi processing a di­verse clip audio che si riferiscono allo stesso file originale.
L’evento audio è l’oggetto che viene posizionato in una posizione di tempo in Cubase. Se si effettuano delle copie di un evento audio e si spostano a posizioni differenti nel progetto, queste si riferiranno sempre alla stessa clip au­dio. Inoltre, ciascun evento audio ha un valore di Offset e un valore di lunghezza. Questi determinano a quale posi­zione nella clip l’evento inizia e finisce, cioè quale sezione della clip audio verrà riprodotta dall’evento audio. Ad esempio, se si ridimensiona l’evento audio, si modifica so­lamente la relativa posizione di inizio e/o fine nella clip au­dio - la clip vera e propria non verrà modificata.
Una regione audio è una sezione all’interno di una clip con un valore di lunghezza, un tempo d’inizio e uno snap point. Le regioni audio sono mostrate nel pool e vengono create ed editate al meglio nell’Editor dei Campioni.
Ö Se si intende usare un file audio in diversi contesti o se si desidera creare numerosi loop da un file audio, si consi­glia di convertire le regioni corrispondenti della clip audio in eventi e dividerle in file audio separati. Ciò si rende ne­cessario poichè diversi eventi che si riferiscono alla stessa clip, accedono alla stessa informazione della clip.
Finestra Progetto
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Panoramica della finestra

Inspector
Panoramica Progetto
Elenco tracce con i vari tipi di traccia
RighelloLinea Info Toolbar
Display eventi: visualizza parti au­dio ed eventi, parti MIDI, automa­zione, marker, ecc.
L’Elenco Tracce
L’elenco tracce visualizza tutte le tracce usate in un pro­getto. Essa contiene i campi nomi e le impostazioni delle tracce. I vari tipi di traccia hanno controlli diversi nell’elenco tracce. Per vedere tutti i controlli può essere necessario ridimensionare la traccia nell’elenco tracce (vedere “Ridimensionare le tracce nell’Elenco tracce” a
pag. 37).
Finestra Progetto
Elenco tracce di una traccia audio:
Edit impostazioni canale
Pulsanti automazione Read/Write
Pulsanti Abilita
Mute & Solo
Mostra/nascondi automazione
Indica se per la traccia sono attivi effetti in Send, Insert o EQ. Cliccare per il bypass.
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Nome traccia
Registrazione e Monitor
Base tempo Mu­sicale/Lineare
Pulsante di blocco traccia
Freeze trac­cia Audio
Tipo Vista Sezione
Indicatore attività traccia
Elenco tracce di una sotto-traccia d’automazione (si apre cliccando sul pulsante Mostra/Nascondi Automa­zione):
Aggiungi traccia d’automazione
Pulsanti automazione Read/Write
Per quasi tutte le tracce l’Inspector è diviso in una serie
di sezioni, ciascuna delle quali contiene vari controlli per la traccia. Tali sezioni si mostrano o nascondono cliccando con il mouse sui rispettivi nomi.
Cliccando sul nome di una sezione la si visualizza nascondendo le altre. Un [Ctrl]/[Command]-clic sul nome di una sezione la nasconde o visua­lizza senza influenzare le altre. Infine, un [Alt]/[Option]-clic sul nome di una sezione mostra o nasconde tutte le sezioni dell’Inspector.
Mute
Pulsante di blocco traccia
Parametro d’automazione (cliccare per selezionare il parametro)
Elenco tracce di una traccia MIDI:
Drum map, blocco traccia e Tipo Vista Sezione
Nome traccia
Mute & Solo
Banco
Pulsanti Abilita Registrazione e Monito
Patch Canale MIDI
Edit impostazioni canale
Indicatori effetti Send e Insert e pulsanti bypass
Pulsanti Read/Write
Edit In-Place
Uscita MIDI
Indicatore attività traccia
L’ Inspector
A sinistra dell’elenco tracce c’è l’Inspector, che contiene controlli e parametri aggiuntivi della traccia selezionata nell’elenco tracce. Se ci sono più tracce selezionate (ve­dere “Gestione delle tracce” a pag. 40) l’Inspector visua­lizza le impostazioni della prima traccia selezionata (quella più in alto).
Per mostrare o nascondere l’Inspector, cliccare sull’icona Inspector nella toolbar.
Per vedere le varie sezioni dell’Inspector si possono an-
che usare i tasti di comando rapido.
Essi si configurano nella finestra di dialogo Comandi Via Tastiera (“Con-
figurare i tasti di comando via tastiera” a pag. 490).
Ö Nascondendo una sezione non se ne influenza la fun­zionalità.
Se, ad esempio, è stato configurato un parametro traccia o attivato un ef­fetto, le impostazioni rimangono attive anche nascondendo la rispettiva sezione nell’Inspector.
Le sezioni disponibili nell’Inspector dipendono dalla trac­cia selezionata.
Icona Inspector.
29
Finestra Progetto
Ö Si noti che non tutte le pagine dell’Inspector sono mo­strate di default. Si può nascondere/mostrare le sezioni dell’Inspector con un clic-destro del mouse su una pagina dell’Inspector e attivando/disattivando l’opzioni desiderati.
Assicurarsi di eseguire il clic-destro su una pagina dell’Inspector e non in una zona vuota sotto l’Inspector, poichè questa operazione apre invece il menu rapido contestuale.
Menu contestuale Impostazioni dell’Inspector.
Sezioni dell’Inspector
L’Inspector presenta i controlli che si trovano nell’elenco tracce, oltre ad alcuni pulsanti e parametri aggiuntivi. La tabella seguente elenca queste impostazioni aggiuntive e le sezioni disponibili. Le sezioni disponibili in base al tipo di traccia sono descritte nei paragrafi seguenti.
Parametro Descrizione
Pulsante Impo­stazioni Auto­Fade
Apre una finestra di dialogo nella quale eseguire impo­stazioni Auto Fade separate per la traccia. Vedere “Impo-
stazioni Auto Fade per una traccia separata” a pag. 94.
Parametro Descrizione
Configurazione Canale
Volume Regola il livello della traccia; cambiando questo parame-
Pan Regola il bilanciamento della traccia; come per il Volume
Delay Regola la temporizzazione della traccia audio. Valori posi-
Routing IngressoSpecifica il bus d’ingresso o l’ingresso MIDI utilizzato
Routing Uscita Qui si decide a quale uscita è assegnata la traccia. Per le
Sezioni Insert Permette di aggiungere effetti in Insert sulla traccia (ve-
Sezioni Equalizzatori
Sezione Curva di EQ
Sezioni Mandate Permette di assegnare una traccia audio ad uno o più
Studio Sends (solo Cubase)
Surround Pan (solo Cubase)
Sezione Canale Mostra un duplicato della striscia canale corrispondente
Sezione Blocco Note
Apre la finestra Configurazione Canale della traccia, che permette di vedere e regolare impostazioni d’EQ, effetti, ecc. Vedere “Uso della finestra Impostazioni Canale” a
pag. 137.
tro si muove il fader della traccia nella finestra Mixer, e vi­ceversa. Per maggiori informazioni sui livelli vedere
“Impostare il volume nel Mixer” a pag. 132.
corrisponde al Pan nel Mixer.
tivi ritardano la riproduzione, mentre con valori negativi la traccia è riprodotta in anticipo. I valori sono in millise­condi.
dalla traccia (per maggiori informazioni sui bus d’ingresso vedere il capitolo“Configurare i bus” a pag. 14).
tracce audio si seleziona un bus d’uscita (vedere “Confi-
gurare i bus” a pag. 14) o un Canale Gruppo, per le
tracce MIDI si seleziona un’uscita MIDI.
dere il capitolo “Effetti Audio” nel manuale Plug-in Refe­rence. Il pulsante Edit in cima alla sezione apre i pannelli di controllo degli effetti aggiunti in Insert.
Permette di regolare l’EQ della traccia. Si possono avere fino a quattro bande d’EQ per ogni traccia (vedere “Im-
postazioni d’EQ” a pag. 138). Il pulsante Edit in cima alla
sezione apre la finestra Configurazione Canale della trac­cia.
Consente di regolare graficamente l’EQ della traccia, cliccando e trascinando con il mouse i punti d’EQ nel di­splay della curva d’EQ.
Canali FX (fino a otto); vedere il capitolo “Effetti Audio” a
pag. 167. Per le tracce MIDI, qui si assegnano gli effetti
MIDI in Send. Il pulsante Edit in cima alla sezione apre il pannello di controllo del primo effetto in ogni Canale FX.
Gli Studio Send si usano per assegnare i mix ai Control Room Studios. Per una descrizione dettagliata di Studios e Studio Send vedere “Control Room (solo Cubase)” a
pag. 151.
Quando in una traccia si usa il Surround Panner quest’ul­timo è disponibile anche nell’Inspector. Per maggiori in­formazioni vedere “Uso del Surround Panner” a pag. 207.
nel Mixer. La striscia di panoramica canale a sinistra con­sente di attivare e disattivare effetti in Insert, Send ed EQ.
E’ un normale Blocco Note di testo nel quale si possono scrivere appunti sulla traccia. Se sono state inserite osservazioni su una traccia, l’icona accanto alla scritta “Blocco Note” s’illumina. Collocando il puntatore sopra l’icona il testo del Blocco Note appare in un tool tip.
30
Finestra Progetto
Parametro Descrizione
Pannello Utente (Cubase only)
Controlli Rapidi Qui è possibile configurare i comandi rapidi, ad esempio
Qui è possibile vedere i pannelli di dispositivi MIDI, tracce audio o pannelli degli effetti VST in Insert. Per in­formazioni su come creare o importare le configurazioni dei dispositivi MIDI vedere il manuale in pdf “Dispositivi MIDI”.
per utilizzare dispositivi remoti. Vedere il capitolo “Con-
trolli Rapidi per le tracce” a pag. 322
Tracce audio
Per le tracce audio sono disponibili tutte le impostazioni e le sezioni elencate in precedenza.
I pannelli utente per le tracce audio (solo Cubase) pos­sono visualizzare i pannelli con i controlli canale (come la fase d’ingresso o l’opzione in link del panner) oppure quello degli effetti VST correnti inseriti nel canale.
Ai pannelli utente per le tracce audio (solo Cubase) si accede cliccando sul pulsante Apri Pannelli Dispositivo (che si trova nella parte più alta della sezione Inspector, accanto ai pulsanti Read/Write).
Si apre un menu che elenca tutti i pannelli dei dispositivi disponibili per la traccia audio. Se i pannelli non sono stati ancora creati, nel menu si ve­dranno i pannelli “Impostazioni”. Un doppio-clic del mouse su uno di essi apre la finestra Device della rispettiva traccia audio. Qui è possibile cre­are i pannelli utente per ogni parametro della traccia audio, compresi gli effetti VST inseriti. Per maggiori informazioni su come creare i pannelli dei dispositivi e utente vedere il manuale in pdf “Dispositivi MIDI”.
Una volta creati i pannelli, essi sono disponibili nella se­zione Utente dell’Inspector. Cliccare sul pulsante freccia in alto a destra nella sezione Utente per vedere i pannelli disponibili.
Menu User Panel nell’Inspector
!
L’Inspector può visualizzare solamente i pannelli utente a misura d’Inspector. Pannelli di dimensioni superiori nono sono disponibili nell’Inspector.
Tracce MIDI
Quando è selezionata una traccia MIDI, l’Inspector pre­senta una serie di sezioni e parametri aggiuntivi che influen­zano gli eventi MIDI in tempo reale (in riproduzione, ad esempio). Le sezioni disponibili per le tracce MIDI sono de­scritte nel capitolo “Parametri ed effetti MIDI” a pag. 326.
Tracce Marker
Quando è selezionata la traccia Marker, l’Inspector mostra l’elenco dei marker. Vedere “Finestra Marker” a pag. 109.
Il browser Pannelli Dispositivo.
Tracce Video
Quando è selezionata una traccia Video, l’Inspector pre­senta un pulsante di blocco per bloccare la traccia (vedere
“Blocco degli eventi” a pag. 51), un pulsante Mute per in-
terrompere la riproduzione video e due opzioni di visualizza­zione dei thumbnails: Mostra Numeri Frame e Snap Thumbnails (vedere ).
Le tracce video fanno uso delle pagine Blocco Note dell’Inspector.
Tracce Cartella
Quando è selezionata una traccia Cartella, l’Inspector mo­stra la cartella con le tracce in essa contenute (in modo si­mile alla struttura cartella di Windows Explorer o Mac OS X Finder).
31
Finestra Progetto
Ö Cliccando su una delle tracce visualizzate sotto la car­tella nell’Inspector, quest’ultimo visualizza le impostazioni della rispettiva traccia.
In questo modo, non è necessario “aprire” una traccia Cartella per ese­guire le impostazioni delle tracce in essa contenute.
Qui è selezionata una traccia audio di una Cartella.
Tracce Canale FX
Quando è selezionata una traccia Canale FX sono dispo­nibili i seguenti controlli e sezioni:
• Pulsante Edit.
• Controllo Volume.
• Controllo Pan.
• Menu a tendina Routing Uscita.
• Sezione Insert.
• Sezione Equalizzatori.
• Sezione Curva di EQ.
• Sezione Mandate.
• Sezione Studio Sends (solo Cubase)
• Sezione Surround Pan (solo Cubase).
• Sezione Canale.
• Sezione Blocco Note.
Tracce Cartella Canale FX
Le tracce Canale FX sono collocate automaticamente in una speciale cartella, per una più facile gestione. Quando è selezionata questa traccia cartella, l’Inspector mostra la cartella e le tracce Canale FX che contiene. Cliccando su una delle tracce Canale FX visualizzate nella cartella, l’Ins­pector mostra le impostazioni della rispettiva traccia Ca­nale FX – non è quindi necessario “aprire” una traccia Cartella per accedere alle impostazioni delle tracce Ca­nale FX in essa contenute.
Tracce Canale Gruppo
Quando è selezionata una traccia Canale Gruppo sono disponibili i seguenti controlli e sezioni:
• Pulsante Edit.
• Controllo Volume.
• Controllo Pan.
• Menu a tendina Routing Uscita.
•Sezione Insert.
• Sezione Equalizzatori.
•Sezione Curva di EQ.
• Sezione Mandate.
• Sezione Studio Sends (solo Cubase).
• Sezione Surround Pan (solo Cubase).
• Sezione Canale.
• Sezione Blocco Note.
Tracce Cartella Canale Gruppo
Come le tracce Canale FX anche tutte le tracce Canale Gruppo sono collocate in una cartella separata – quando è selezionata, l’Inspector mostra la Cartella e le tracce Ca­nale Gruppo che contiene. Cliccando su una delle tracce Canale Gruppo visualizzate nella Cartella, l’Inspector in­dica le impostazioni della rispettiva traccia Canale Gruppo – non è necessario quindi “aprire” una traccia Cartella per accedere alle impostazioni delle tracce Canale Gruppo in essa contenute.
Tracce Righello (solo Cubase)
Per le tracce Righello l’Inspector non si usa.
Tracce Trasposizione
Quando viene selezionata una traccia trasposizione, sono disponibili i seguenti controlli e sezioni:
• Pulsante Mute.
• Mantieni Trasposizione nell'Intervallo di Ottava.
• Pulsante Seleziona Base dei Tempi.
• Pulsante Blocca.
• Sezione Blocco Note.
I controlli Traccia trasoposizione sono descritti nel detta­glio nel capitolo “Funzioni di Trasposizione” a pag. 114.
32
Finestra Progetto
La toolbar
La toolbar presenta tool e comandi rapidi per aprire varie impostazioni e funzioni del progetto:
Forza Compensazione Delay (vedere il capitolo
“VST Instrument e Tracce Instrument” a pag. 189).
Mostra/na­sconde linea Info
Indicatore progetto attivo
Controlli di Trasporto (Marker Prec/Succ, Ciclo, Stop, Play e Record)
Tonalità fonda­mentale progetto
Mostra/na­sconde Inspector
Snap on/off
Menu a tendina Griglia
Scorrimento au­tomatico on/off
Modalità Automazione (solo Cubase)
Mostra/nasconde panoramica
Apre Mixer
Apre Pool
Strumenti Finestra Progetto
Valore Quantize
Moda­lità Snap
Taglia sui punti di Zero
Menu a ten­dina colori
Ö Inoltre, la toolbar può contenere una serie di altri stru­menti (detti anche tool) e comandi rapidi non visibili di de­fault. Per sapere come configurare la toolbar e specificare i tool da mostrare o nascondere vedere “Finestre di dia-
logo Impostazioni” a pag. 480.
La linea Info
La linea Info visualizza le informazioni sull’evento o parte corrente selezionata nella Finestra Progetto. Nella linea Info si possono modificare quasi tutti i valori con le normali procedure di editing valore. I valori Lunghezza e Posizione sono indicati nel formato corrente selezionato per il ri­ghello (vedere “Il righello” a pag. 34).
Per mostrare o nascondere la linea Info cliccare sul pul-
sante Mostra Informazioni Evento nella toolbar.
Sulla linea Info è possibile selezionare i seguenti elementi da vedere e modificare:
•Eventi Audio.
•Parti Audio.
•Parti MIDI.
•Eventi Video.
•Marker.
• Punti curva d’automazione.
• Eventi trasposizione.
• Eventi arranger
Quando sono selezionati più elementi
Se ci sono più elementi selezionati, la linea Info mostra
le informazioni sul primo elemento della selezione. I valori sono visualizzati in giallo, ad indicare che sono selezionati più elementi.
Modificando un valore sulla linea Info, la variazione del
valore è applicata a tutti gli elementi selezionati, in rela­zione ai valori correnti.
Se ci sono due eventi audio selezionati dei quali il primo dura una misura e l’altro due, la linea Info mostra la durata del primo evento (una misura). Portando questo valore a 3 misure nella line Info, l’altro evento è ridimen­sionato della stessa quantità – diventa quindi di 4 misure.
Premendo [Ctrl]/[Command] durante la modifica nella li-
nea Info i valori sono assoluti. Nell’esempio precedente, entrambi gli eventi si ridimensionano di 3 misure. Si noti che [Ctrl]/[Command] è il tasto modifica di default – Si può cambiarlo nella finestra Preferenze (pagina Editing ­Modificatori per gli Strumenti, categoria Info Line).
Modificare Trasposizione e Velocity per le parti MIDI
Quando sono selezionate una o più parti MIDI la linea Info presenta i campi Trasposizione e Velocity.
Regolando il campo Trasposizione si trasporta la
parte(i) selezionata in semitoni.
Si noti che questo transpose non cambia le note della parte – è solo un “parametro play”, che influenza le note in riproduzione. La traspozizione specificata per una parte sulla linea Linea Info è aggiunto al transpose definito per l’intera traccia. Per maggiori informazioni sulla trasposizione vedere il capitolo “Funzioni di Trasposizione” a pag. 114.
33
Finestra Progetto
Regolando il campo Velocity si ritocca la velocity per la parte(i) selezionata – il valore specificato è aggiunto alle velocity delle note nella parte(i).
Anche qui, questa velocity influenza solo le note in riproduzione e il valore specificato s’aggiunge al valore Vel.Shift. stabilito per l’intera traccia MIDI nell’Inspector.
!
Il transpose si applica anche agli eventi audio – ve­dere “Pitch-shift in tempo reale di eventi audio” a
pag. 271.
Info immediata con lo strumento Freccia
Se nella finestra Preferenze (Editing–pagina Strumenti) è attiva l’opzione “Tool Selez.:Mostra Info Extra” appare un tool tip per lo strumento Freccia che fornisce informazioni in base a dove è puntato. Per esempio, nel display eventi della Finestra Progetto lo strumento indica la posizione corrente del puntatore e nome traccia ed evento ai quali si punta.
Il righello
Il righello in cima al display eventi indica la timeline. Inizial­mente, il righello della Finestra Progetto utilizza il formato display specificato nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto (vedere “Finestra Impostazioni Progetto” a pag.
35) come tutti gli altri righelli e display di posizione nel
progetto. Tuttavia, si può selezionare un formato display indipendente per il righello cliccando sul pulsante freccia a destra e scegliendo un’opzione del menu a tendina che appare (questo menu si apre anche con un clic-destro nel righello).
Opzione Posizioni e durate visualizzate in
Misure Misure, movimenti, sedicesimi nota e tick. In default ci
Secondi Ore, minuti, secondi e millisecondi.
Timecode Ore, minuti, secondi e frame. Il numero di frame al se-
Campioni Campioni.
sono 120 tick sedicesimo ma si può regolare questo va­lore con il parametro “Risoluzione Display MIDI: 1/16” della finestra Preferenze (pagina MIDI).
condo (fps) si stabilisce nella finestra di dialogo Imposta­zioni Progetto (vedere “Finestra Impostazioni Progetto” a
pag. 35). Si può scegliere tra 24, 25, 29.97 e 30 fps o
29.97 e 30 dfps (“drop frame”).
Opzione Posizioni e durate visualizzate in
Utente Ore, minuti, secondi e frame, con un numero di frame al
Tempo Lineare Selezionando questa opzione, il righello è lineare rispetto
Misure Lineari Selezionando questa opzione, il righello è lineare rispetto
secondo definibili dall’utente. Il numero di fps desiderato s’imposta nella finestra Preferenze (pagina Trasporto).
al tempo. Se quindi sulla traccia Tempo ci sono delle va­riazioni, la distanza tra le misure cambia in modalità Mi­sure.
alle posizioni metriche (bars & beats). Se quindi sulla traccia Tempo ci sono delle variazioni c’è la stessa di­stanza tra le misure in modalità Misure. Se il righello è im­postato in una modalità basata sul tempo, la distanza tra i secondi cambia secondo le variazioni del tempo.
La selezione eseguita qui influenza il righello, la linea
Info ed i valori di posizione del tool tip (che appare quando si trascina un evento nella Finestra Progetto).
Si possono anche selezionare formati indipendenti per altri righelli e di­splay di posizione.
Per impostare un formato display globale (per tutte le fi-
nestre), usare il menu a tendina del display primario sulla Barra di Trasporto o tenere premuto [Ctrl]/[Command] e selezionare un formato display in ogni righello.
Se si usano le opzioni “Timecode” o “Utente” e nella fi-
nestra Preferenze (pagina Trasporto) è attiva l’opzione “Mostra Subframe del Timecode” i frame visualizzano an­che i sub-frame.
In ogni frame ci sono 80 sub-frame.
Usare più righelli – tracce Righello (solo Cubase)
Come osservato in precedenza, la Finestra Progetto di Cubase ha un righello principale in cima al display eventi, che visualizza la timeline da sinistra a destra.
Se necessario, nella Finestra Progetto è possibile avere più righelli aggiungendo tracce Righello al progetto. Ogni traccia Righello contiene un righello aggiuntivo.
Per aggiungere una traccia Righello, selezionare “Ag-
giungi Traccia” dal menu Progetto e poi selezionare “Ri­ghello”.
All’elenco tracce s’aggiunge una traccia Righello aggiuntiva.
Traccia Righello impostata nel formato display “Secondi”.
34
Finestra Progetto
Si può aggiungere un numero qualsiasi di tracce Righello ad un progetto e posizionarle a piacere trascinandole in alto o in basso nell’elenco tracce. Ciascun righello può in­dicare un formato display indipendente:
Per selezionare il formato display di una traccia Righello cliccare sul suo nome nell’elenco tracce e selezionare un’opzione dal menu a tendina che appare.
I vari formati display sono stati descritti in precedenza.

Operazioni

Creare un nuovo progetto
Si può creare un nuovo progetto in vari modi:
1. Selezionando “Nuovo Progetto” dal menu File.
Appare una finestra di dialogo , compresi quelli personalizzati creati (ve­dere “Salva come Modello” a pag. 466).
2. Selezionando un Modello e facendo clic su OK.
Si apre una finestra di dialogo file che permette di specificare una desti­nazione per la cartella di progetto che conterrà tutti i file del progetto.
3. Selezionando una cartella esistente o digitando il
nome di una nuova. Cliccare OK.
Appare una Finestra Progetto. Il nuovo progetto si basa sul Modello se­lezionato ed include tracce, eventi ed impostazioni del Modello.
Si noti che le tracce Righello sono indipendenti dal ri­ghello principale del display, così come dai righelli e di­splay di posizione delle altre finestre. Questo significa che:
• Le tracce Righello possono avere tutte formati display indi­pendenti.
• Le tracce Righello non sono influenzate dall’impostazione del formato display nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto (vedere “Finestra Impostazioni Progetto” a pag. 35).
• Le tracce Righello non sono influenzate se s’imposta il formato display globalmente sul display del tempo primario nella Barra di Trasporto.
Ö Le tracce Righello sono influenzate dall’opzione “Mo­stra Subframe del Timecode” che si trova nella finestra Preferenze (vedere in precedenza).
Finestra Impostazioni Progetto
Le impostazioni generali del progetto si eseguono nella fi­nestra di dialogo Impostazioni Progetto che si apre sele­zionando “Impostazioni Progetto…” dal menu Progetto.
35
Finestra Progetto
Da Impostazioni Progetto avete le seguenti impostazioni::
Impostazione Descrizione
Posizione di Inizio
Lunghezza Durata del progetto.
Fotogrammi al secondo
Formato Visualizzazione
Offset Visualizzazione
Offset Misura Come l’impostazione “Offset Visualizzazione”, sposta le
Fr. Campiona­mento
Formato di Registrazione/ Tipo File
Modalità Pano­rama Stereo
!
Quasi tutte le impostazioni Impostazioni Progetto si
Inizio del progetto. Consente di far iniziare il progetto da un tempo diverso da zero. Si usa anche per il sync della posizione Inizio quando si sincronizza Cubase ai disposi­tivi esterni (vedere “Configurare Cubase per un sync
timecode esterno” a pag. 440). Cambiando questo va-
lore Cubase chiede se si vuole tenere il progetto alle po­sizioni timecode. “Si” significa che tutti gli eventi restano alle loro posizioni timecode – cioè sono spostati rispetto all’inizio del progetto. Scegliendo “No” tutti gli eventi re­stano alle posizioni relative all’inizio del progetto.
Si usa per sincronizzare Cubase ai dispositivi esterni. Se Cubase è slave, questo valore è impostato automatica­mente al frame rate del segnale di sync entrante. Se Cu­base è il master, questo valore determina il frame rate del segnale di sync trasmesso. Vedere “Impostare i Foto-
grammi al Secondo” a pag. 437.
E’ il formato display globale utilizzato da tutti i righelli e di­splay di posizione del programma, tranne le tracce Ri­ghello (solo Cubase); vedere “Tracce Righello (solo
Cubase)” a pag. 32. Tuttavia, se si desidera è possibile
eseguire selezioni di formati display indipendenti per i singoli righelli e display. Per le descrizioni sulle varie op­zioni dei formati display vedere “Il righello” a pag. 34.
Sposta le posizioni tempo visualizzate nel righello, ecc., permettendo di compensare il valore della posizione Start. Solitamente, se si sincronizza Cubase ad una sor­gente esterna che inizia ad un frame diverso da zero, si imposta la posizione di Inizio a questo valore. Tuttavia, se si desidera che il display di Cubase inizi a zero, impostare anche Offset Visualizzazione allo stesso valore.
posizioni tempo nel righello di un certo numero di misure, consentendo di compensare il valore posizione Start. La differenza è che Offset Misura si usa solo quando è sele­zionato il formato “Bars+Beats” (vedere “Il righello” a
pag. 34).
Frequenza di campionamento alla quale Cubase registra e riproduce l’audio.
Quando si registra audio in Cubase, i file creati saranno di questa risoluzione e tipo. Vedere “Tipo dei File Regi-
strati” a pag. 69
Stabilisce se il panning usa la compensazione d’energia o meno (Vedere “Preferenza “Modalità Panorama Stereo”
(solo canali audio)” a pag. 136.
possono modificare in ogni momento, ma la frequenza di campionamento deve essere stabilita una volta per tutte quando s’inizia con un nuovo progetto, in modo che tutti i file audio siano riprodotti correttamente!
Opzioni Ingrandimento e visive
L’ingrandimento (zoom) ella Finestra Progetto si esegue con le normali tecniche d’ingrandimento, ma con le se­guenti eccezioni:
Quando si usa lo strumento Ingrandimento (icona a forma di lente d’ingrandimento) il risultato dipende dall’op­zione “Tool Zoom Standard: Zoom Solo Orizzontale” della finestra Preferenze (pagina Editing–Strumenti).
Se è attiva e si trascina un rettangolo di selezione con lo strumento In­grandimento, la finestra s’ingrandisce solo in orizzontale (l’altezza della traccia non cambia). Se l’opzione non è attiva la finestra s’ingrandisce in orizzontale e verticale.
Quando si usano i cursori di zoom verticali, le tracce sono scalate in modo relativo.
In altre parole, se è stata eseguita una qualsiasi regolazione sull’altezza della traccia (vedere in seguito) sono mantenute le differenze d’altezza relative.
Nel submenu Ingrandimento del menu Edit sono disponi­bili le seguenti opzioni:
Opzione Descrizione
Aumenta Ingrandimento
Riduci Ingrandimento
Massimo Ingrandimento
Ingrandisci Selezione
Zoom su Sele­zione (Oriz.)
Ingrandisci sull'Evento
Aumenta Ingrandimento Verticale
Riduci Ingrandi­mento Verticale
Aumenta Ingran­dimento Tracce
Riduci Ingrandi­mento Tracce
Zoom Tracce Selezionate
Undo/Redo Zoom
Ingrandisce di uno step, centrato sul cursore di progetto.
Riduce di uno step, centrato sul cursore di progetto.
Riduce l’immagine rendendo visibile l’intero progetto. “In­tero progetto” significa la timeline dall’inizio del progetto alla durata stabilita nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto (vedere in precedenza).
Ingrandisce l’immagine in orizzontale e verticale in modo che la selezione corrente occupi lo schermo.
Ingrandisce l’immagine in orizzontale in modo che la sele­zione corrente occupi lo schermo.
Questa opzione è disponibile solo nell’Editor dei Cam­pioni (“Ingrandimento” a pag. 248).
Ingrandisce l’immagine di uno step in verticale.
Riduce l’immagine di uno step in verticale.
Ingrandisce l’immagine della traccia(e) selezionata di uno step in verticale.
Riduce l’immagine della traccia(e) selezionata di uno step in verticale.
Ingrandisce in verticale l’immagine della traccia(e) sele­zionata e minimizza l’altezza delle altre tracce.
Queste opzioni permettono di eseguire l’undo/redo dell’ultima operazione di zoom.
36
Finestra Progetto
Se nella finestra Preferenze (pagina Trasporto) è attiva
l’opzione “Ingrandisci Durante lo Spostamento nel Ri­ghello” si può anche zoomare cliccando nel righello princi­pale e trascinando in alto o in basso il mouse con il pulsante premuto.
Trascinare in alto per ridurre ed in basso per ingrandire l’immagine.
Il contenuto di parti ed eventi si può zoomare in verticale
usando il cursore di zoom della forma d’onda situato nell’angolo in alto a destra del display eventi.
E’ utile per vedere meglio passaggi audio a basso volume.
!
Per avere una lettura approssimativa del livello sugli eventi audio guardando le forme d’onda, questo cur­sore deve essere tutto in basso, altrimenti, forme d’onda ingrandite possono essere scambiate per au­dio in clipping.
Attivando l’opzione Ingrandimento Rapido nella finestra
Preferenze (pagina Editing) il contenuto di parti ed eventi non è continuamente riscritto eseguendo lo zoom manuale.
Il contenuto di parti ed eventi è riscritto quando termina lo zoom – atti­vare questa opzione se la scrittura sullo schermo è lenta.
Di default, i controlli visualizzati per le tracce nell’elenco tracce si adattano alla dimensione della traccia. Quando si cambia altezza o larghezza di una traccia, quindi, essi sono collocati in modo da “riempire” opportunamente lo spazio disponibile.
Se si preferisce avere i controlli in posizioni fisse disattivare l’opzione “Regola Controlli” nella finestra di dialogo delle impostazioni Controlli di Traccia (vedere “Personalizzare i controlli traccia” a pag. 481).
Si può decidere per ogni tipo di traccia i controlli da vi­sualizzare nell’elenco tracce – vedere “Personalizzare i
controlli traccia” a pag. 481.
Si può usare il menu a tendina Scala traccia (si apre cliccando sul pulsante freccia situato sopra il controllo di zoom verticale) per impostare il numero di tracce da visua­lizzare nella Finestra Progetto corrente.
L’altezza della traccia è regolata per visualizzare solo il numero di tracce specificate nel menu a tendina. Selezionando l’opzione “Ingrandimento N Tracce” si può stabilire manualmente il numero di tracce che riempiano la Finestra Progetto.
Ridimensionare le tracce nell’Elenco tracce
Per cambiare l’altezza di una traccia, cliccare sul suo
bordo inferiore nell’elenco tracce e trascinare in alto o in basso.
Per cambiare simultaneamente l’altezza di tutte le tracce, tenere premuto [Ctrl]/[Command] e ridimensionare una delle tracce. Se nel menu a ten­dina Scala traccia è attiva l’opzione “Approssima altezza tracce” (vedere in seguito), l’altezza della traccia cambia in incrementi fissi.
!
Si noti che questo comportamento è diverso quando nel menu Edit è attiva l’opzione “Allarga Traccia Se­lezionata” (vedere in seguito).
Si può anche modificare la larghezza della elenco tracce
trascinando il bordo tra l’elenco tracce ed il display eventi.
Finestra Progetto
Le tracce si possono dividere anche verticalmente in cor­sie – vedere “Editing in modalità Vista Sezione” a pag. 52.
Opzione Allarga Traccia Selezionata
Attivando questa opzione nel menu Edit (o nella finestra Preferenze, pagina Editing–Progetto & Mixer), la traccia se­lezionata si allarga automaticamente. Ciò è utile quando si passano in rassegna le tracce nell’elenco tracce, per verifi­care o modificare le impostazioni. Le tracce tornano alla di­mensione che avevano prima di essere de-selezionate. Si può regolarne la dimensione direttamente nell’elenco tracce, se il fattore d’allargamento di default non piace.
37
Anche se spesso questa opzione è utile, ci possono essere degli svantaggi cambiando l’altezza della traccia con la quale si era iniziato su una o più tracce (le loro altezze origi­nali prima di attivare l’opzione Allarga Traccia Selezionata). Non appena si ridimensiona una traccia, essa è automatica­mente selezionata e allargata. Invece di disattivare “Allarga Traccia Selezionata”, ridimensionare la traccia(e) ed attivare di nuovo “Allarga Traccia Selezionata”, si può ridimensio­nare una traccia nell’elenco tracce senza selezionarla:
1. Collocare il puntatore del mouse sul bordo inferiore
della traccia (non selezionata) da ridimensionare.
Il puntatore del mouse si trasforma in un simbolo divisore.
2. Tenere premuto [Alt]/[Option] e trascinare il bordo in-
feriore della traccia fino all’altezza desiderata.
Ora, selezionando questa traccia (“Allarga Traccia Selezionata” attiva) essa è allargata e selezionando una traccia diversa torna alla dimensione modificata.
Preset Ingrandimento e Marker Ciclo
Il menu a tendina a sinistra del controllo di zoom orizzon­tale consente di selezionare, creare e organizzare preset ingrandimento, utili per passare tra varie impostazioni di ingrandimento (ad esempio, una in cui l’intero progetto appare nella Finestra Progetto e un altra con un alto fat­tore di zoom per l’editing dettagliato). Con questo menu a tendina si può anche ingrandire la zona nel progetto com­presa tra i marker ciclo.
Per selezionare ed applicare un preset selezionarlo dal menu a tendina.
Il preset “Massimo Ingrandimento” c’è sempre. Selezio­nando questa opzione si riduce l’immagine e l’intero pro­getto è visibile. Con intero progetto si intende la timeline dall’inizio del progetto alla durata definita nella Finestra Impostazioni Progetto (vedere “Finestra Impostazioni Pro-
getto” a pag. 35).
Per eliminare un preset selezionare “Organizza…” dal menu a tendina.
Nella finestra di dialogo che si apre selezionare il preset nell’elenco e cliccare sul pulsante Delete; il preset è rimosso dall’elenco.
Per rinominare un preset selezionare “Organizza…” dal menu a tendina.
Nella finestra di dialogo che si apre selezionare nell’elenco il preset desi­derato e cliccare sul pulsante Rinomina. Appare una seconda finestra di dialogo nella quale digitare il nuovo nome del preset. Cliccare OK per chiudere le finestre di dialogo.
!
I preset Ingrandimento sono globali per tutti i pro­getti: sono disponibili in tutti i progetti che si aprono o creano.
La parte centrale del menu a tendina elenca gli eventuali marker ciclo aggiunti nel progetto:
Selezionando un marker ciclo da questo menu, il display eventi è ingrandito intorno alla zona dei marker (vedere
“Zoom sui marker Ciclo” a pag. 111).
Non è possibile modificare i marker in questo menu. Per informazioni sull’editing dei marker vedere il capitolo “Fi-
nestra Marker” a pag. 109.
Cliccate qui… … per aprire il menu contestuale
La parte superiore del menu elenca gli zoom preset:
Per memorizzare l’impostazione di zoom corrente in un
preset selezionare Aggiungi dal menu a tendina.
Appare una finestra di dialogo nella quale digitare un nome per il preset.
Finestra Progetto
!
Nel menu sono disponibili solo i marker ciclo creati nel progetto corrente.
Storia dell’ingrandimento
Cubase conserva una storia dei passaggi zoom più re­centi, consentendo undo e redo delle operazioni di zoom. Si può quindi tranquillamente ingrandire più volte e tornare facilmente al fattore di zoom dal quale si è iniziato.
Ci sono due modi per eseguire un Undo Zoom ed un Redo Zoom:
Usando i comandi del submenu Ingrandimento (menu Edit).
Si possono anche assegnare tasti di comando rapido.
38
Doppio-clic con lo strumento Ingrandimento per un
Undo Zoom.
Premere [Alt]/[Option] e doppio-clic per eseguire un Redo Zoom.
Come parti ed eventi sono visualizzati
La finestra Preferenze nel menu File (menu Cubase, in Mac OS X) presenta varie impostazioni per la personaliz­zazione visiva nella Finestra Progetto.
La pagina Visualizzazione Eventi contiene le impostazioni comuni a tutti i tipi di traccia:
Opzione Descrizione
Colora Sfondo dell'Evento
Mostra Nomi degli Eventi
Eventi Trasparenti
Mostra Dati su Tracce Ridotte
Determina se gli sfondi o i contenuti“ (forme d’onda, ecc.) di parti ed eventi sono colorati. Vedere “Gestione delle
tracce” a pag. 40.
Determina se i nomi di parti ed eventi sono visualizzati nella Finestra Progetto.
Se attiva eventi e parti sono trasparenti (visualizzano solo forme d’onda ed eventi MIDI).
Se attiva sono visualizzati i contenuti di eventi e parti, an­che se l’altezza della traccia è molto piccola.
La pagina Visualizzazione Eventi–Video contiene le impo­stazioni per gli eventi video:
Opzione Descrizione
Mostra Ante­prima Video
Dimensioni Cache Video
Se attiva i frame thumbnail dei contenuti video sono vi­sualizzati sulla traccia Video.
Determina la memoria disponibile per i thumbnail video. Con lunghe clip video e/o lavorando con un alto fattore di zoom (in modo che nei thumbnail siano contenuti molti frame) bisogna aumentare questo valore.
La pagina Visualizzazione Eventi–Audio contiene le impo­stazioni per gli eventi audio:
Opzione Descrizione
Interpolazione Immagini Audio
Stile dell'Imma­gine della Forma d'Onda
Mostra sempre le curve di Vo­lume degli Eventi
Se non è attiva i singoli valori del campioni sono disegnati in forma di gradini. Se è attiva i valori sono interpolati sotto forma di curve”.
Determina se le forme d’onda audio sono rappresentate da immagini solide, frame o immagini “invertite” (so­lide+frame). Questa scelta influenza tutte le immagini delle forme d’onda nelle finestre Progetto, Editor dei Campioni e Editor delle Parti Audio. Si noti che gli stili “In Frame” e “Completa con Margini” consumano più risorse del computer. Se usando queste opzioni il sistema rallenta, passare allo stile d’immagine “Completa”.
Se attivo le “curve volume” con le maniglie di volume e fade sono sempre visualizzate – altrimenti, le curve sono visualizzate solo per gli eventi selezionati.
Opzione Descrizione
Maniglie Fade sempre in primo piano
Linee Fade Spesse
Mostra Forme d'onda
Modula Colori in Background
Quando questa opzione è attiva, le maniglie di fade stanno in cima all’evento e linee di help verticali indicano i punti esatti di inizio e fine dei fade.
Se questa opzione è attiva, le linee di fade e le curve di volume sono più spesse, aumentando così la loro visibi­lità.
Determina se le forme d’onda audio sono visualizzate o meno.
Se attiva gli sfondi delle forme d’onda audio sono visua­lizzati in modo diverso e riflettono le dinamiche della forma d’onda. Ciò è particolarmente utile per una panora­mica quando si lavora con tracce basse.
La pagina Visualizzazione Eventi–MIDI contiene le impo­stazioni per le parti MIDI:
Opzione Descrizione
Azione di Edit di Default
Modalità Parte Dati
Mostra Controlli Stabilisce se gli eventi non-nota (controller, ecc.) sono vi-
Edit come Per­cussioni quando é assegnata una Drummap
Stile del Nome della Nota
Determina quale editor si apre con un doppio-clic su una parte MIDI o selezionandola e premendo [Ctrl]/[Com­mand]-[E]: Key, Elenco, Drum, o delle Partiture. Si noti che se l’opzione “Edit come Percussioni quando é asse­gnata una Drummap” è attiva (vedere in seguito), questa impostazione è ignorata sulle tracce con mappatura di batteria (drum map).
Determina se e come gli eventi delle parti MIDI sono vi­sualizzati nella Finestra Progetto: come note della parti­tura o note di batteria. Selezionando “No Data” gli eventi non sono visualizzati per niente. Si noti che sulle tracce con drum map questa impostazione è ignorata se è attiva l’opzione “Edit come Percussioni quando é assegnata una Drummap” (vedere in seguito).
sualizzati in parti MIDI nella Finestra Progetto.
Se attiva le parti sulle tracce MIDI con drum map asse­gnate sono visualizzate con i simboli delle note di batteria nella Finestra Progetto. Inoltre, le parti si aprono automa­ticamente nel Drum Editor con un doppio-clic del mouse (ignorando l’opzione Azione di Edit di Default descritta sopra).
Determina se sono indicati i nomi delle note MIDI (pitch) negli editor, ecc.
39
Finestra Progetto
Ingrandimento e navigazione nella linea Panoramica
Cliccando sul pulsante Mostra Vista d'Insieme nella tool­bar, sotto la toolbar appare una finestrella extra: la linea Panoramica del progetto.
Pulsante Mostra Vista d'Insieme
Nella linea Panoramica, eventi e parti su tutte le tracce sono indicati in box. Si può usare la linea Panoramica per ingrandire o ridurre e per spostarsi in altre sezioni del pro­getto. Per farlo si muove e ridimensiona il rettangolo della veduta traccia nella linea Panoramica:
Rettangolo veduta traccia
Il rettangolo della veduta traccia indica la sezione cor-
rente del progetto visualizzata nel display eventi.
S’ingrandisce o riduce l’immagine in orizzontale ridi-
mensionando il rettangolo.
Ridimensionarlo trascinandone i lati.
Si può trascinare l’intero rettangolo della veduta traccia
per visualizzare altre sezione del progetto.
Si può anche cliccare con il mouse in una zona qualsiasi nella parte alta della Panoramica – il rettangolo di veduta traccia si sposta nel punto di clic. Il numero delle tracce visualizzate non cambia.
Gestione delle tracce
Per aggiungere una traccia al progetto selezionare “Ag­giungi Traccia” dal menu Progetto e scegliere un tipo di traccia dal submenu che appare. La nuova traccia è ag­giunta sotto la traccia corrente selezionata nell’elenco tracce.
Gli elementi del submenu “Aggiungi Traccia” sono di­sponibili anche nel menu rapido.
Si accede a questo menu con un clic-destro nell’elenco tracce.
Selezionando Audio, MIDI, Canale Gruppo o Instrument dal submenu Aggiungi Traccia appare una finestra di dia­logo che consente l’inserimento di più tracce con una sola operazione.
Basta inserire il numero di tracce desiderato nel campo valori.
Per le tracce Audio e Canale Gruppo, la configurazione canale – mono, stereo o surround (solo Cubase) – si può configurare nel menu a tendina Configuration.
L’opzione Sfoglia Suoni nella finestra di dialogo Aggiungi Traccia è descritta nel capitolo “Preset Traccia” a pag. 311.
Nella finestra Preferenze (pagina Editing–Progetto & Mixer) c’è l’opzione “Colore Traccia Auto”.
Essa offre molte opzioni per l’assegnazione automatica dei colori alle tracce aggiunte al progetto.
Una volta create, le tracce si possono gestire e arrangiare in vari modi:
Per rinominare una traccia, doppio-clic del mouse nel campo nome e digitare un nuovo nome.
Premendo un qualsiasi tasto di modifica quando si preme [Invio] per chiu­dere il campo nome tutti gli eventi sulla traccia avranno lo stesso nome.
40
Finestra Progetto
Per selezionare una traccia cliccarci sopra.
Nell’elenco tracce una traccia selezionata è di colore grigio chiaro.
Questa traccia è se­lezionata.
Per selezionare più tracce, cliccarci sopra premendo [Ctrl]/[Command]. Per selezionare un intervallo continuo di tracce eseguire uno [Shift]-clic.
Per spostare una traccia, cliccare e trascinarla in alto o
in basso nell’elenco tracce.
Per duplicare una traccia (completa di contenuti e im-
postazioni canale) clic-destro nell’elenco tracce e selezio­nare “Duplica Tracce” dal menu contestuale o scegliere “Duplica Tracce” dal menu Progetto.
La traccia duplicata appare sotto quella originale.
Per selezionare un colore traccia di default attivare “Mo-
stra/Nascondi Colori Tracce” sopra l’elenco tracce e sce­gliere un colore dal menu a tendina Color sulla toolbar. Questo colore sarà usato per tutti gli eventi sulla traccia e apparirà anche nel Mixer. Si può ignorare il colore traccia di default per singoli eventi e parti usando il tool Colore o il menu a tendina Selettore Colori.
L’opzione “Colora Sfondo dell'Evento” nella finestra Preferenze (pagina Visualizzazione Eventi) stabilisce se sono colorati sfondi o forme d’onda ed eventi.
Per rimuovere una traccia clic-destro nell’elenco tracce
e selezionare “Rimuovi Tracce Selezionate” dal menu con­testuale.
E’ possibile anche rimuovere più tracce selezionate scegliendo “Rimuovi Tracce Selezionate” dal menu Progetto o da quello contestuale. Inoltre, si possono rimuovere trecce prive d’eventi selezionando “Rimuovi Tracce Vuote” dal menu Progetto.
Per cambiare l’altezza di una traccia, cliccare sul bordo
inferiore nell’elenco tracce e trascinare in alto o basso (ve­dere “Ridimensionare le tracce nell’Elenco tracce” a pag.
37).
Ö Si noti che è possibile anche allargare automatica­mente la traccia selezionata (vedere “Opzione Allarga
Traccia Selezionata” a pag. 37).
Disabilitare le tracce
Per disabilitare una traccia scegliere “Disattiva Traccia” dal menu contestuale dell’elenco tracce: è come silen­ziarla (vedere “Silenziare gli eventi (Mute)” a pag. 51), poi­chè una traccia disabilitata non è riprodotta. Tuttavia non solo se ne azzera il volume d’uscita, ma s’interrompe tutta l’attività dell’hard-disk sulla traccia. Per maggiori informa­zioni vedere “Traccia disabilitata/abilitata” a pag. 64.
Submenu Folding Traccia
Nel menu Progetto il submenu Folding Traccia consente di mostrare, nascondere o invertire ciò che è visualizzato nel display eventi della Finestra Progetto. Questo permette, ad esempio, di suddividere il progetto in varie parti (creando più tracce Cartella per i vari elementi del progetto) e mo­strare/nascondere i rispettivi contenuti selezionando una funzione del menu (o usando un tasto di comando rapido). E’ possibile anche richiudere sotto-tracce d’automazione. Sono disponibili le seguenti opzioni:
Cambia Traccia Selezionata
La condizione della traccia selezionata è invertita; se la traccia era ri­chiusa con i propri elementi (sotto-tracce) nascosti, ora è schiusa (tutte le sotto-tracce sono visualizzate), e viceversa.
Richiudere Tracce
Richiude tutte le tracce Cartella aperte nella Finestra Progetto. Si noti che il comportamento preciso di questa funzione dipende dall’impostazione “Folding Traccia Deep” nella finestra Preferenze (vedere in seguito).
Schiudere Tracce
Schiude tutte le tracce Cartella nella Finestra Progetto. Si noti che il comportamento preciso di questa funzione dipende dall’impostazione “Richiusura tracce estesa” nella finestra Preferenze (vedere in seguito).
Cambia Stato di richiusura/schiusura
Scambia la condizione richiusa delle tracce nella Finestra Progetto: tutte le tracce richiuse sono schiuse mentre tutte quelle schiuse sono richiuse.
Ö Si possono assegnare comandi rapidi a queste opzioni nella finestra Comandi Via Tastiera (categoria Progetto).
Nella finestra Preferenze (pagina Editing–Progetto & Mixer) l’opzione seguente condiziona la richiusura della traccia:
Richiusura tracce espansa
Se è attiva, qualsiasi impostazione di richiusura eseguita nel submenu Folding Traccia del menu Progetto influenza anche i sub-elementi delle tracce; se si richiude una traccia Cartella che contiene 10 tracce audio, 5 delle quali hanno più sotto-tracce d’automazione aperte, anche tutte queste tracce audio nella traccia Cartella saranno richiuse.
41
Finestra Progetto
Dividere l’Elenco tracce (solo Cubase)
E’ possibile dividere l’elenco tracce in due parti. Le due sezioni avranno controlli di zoom e scorrimento indipen­denti (se necessario), ma ridimensionando la finestra in verticale s’influenza solo la sezione inferiore (ove possi­bile). Ciò è utile, ad esempio, quando si lavora con una traccia Video insieme a molte tracce audio; si può collo­care la traccia Video nella parte alta dell’elenco tracce e scorrere le tracce audio separatamente nella parte bassa dell’elenco tracce, riferendole alla traccia Video.
Per dividere l’elenco tracce cliccare sul pulsante “Dividi
Elenco Tracce” nell’angolo in alto a destra dell’elenco tracce.
Pulsante “Dividi Elenco Tracce”.
Per tornare al singolo elenco tracce cliccare di nuovo
sul pulsante “Dividi Elenco Tracce”.
Con l’elenco tracce diviso in due parti:
Aggiungendo tracce dal submenu Aggiungi Traccia del
menu Progetto, tracce Video, Marker e Arranger, esse sono collocate automaticamente nella parte alta dell’elenco tracce.
Se l’elenco tracce contiene già tracce di tipo Video, Marker o Arranger, queste sono spostate automaticamente nella parte alta quando si divide l’elenco tracce. Tutti gli altri tipi di tracce sono collocati nella parte bassa.
Usando il menu contestuale (che si apre con un clic-de-
stro nell’elenco tracce) le tracce sono aggiunte alla parte dell’elenco tracce nel quale si clicca con il mouse.
Si può spostare qualsiasi tipo di traccia dalla parte infe-
riore dell’elenco tracce a quella superiore (e viceversa) con un clic-destro nell’elenco tracce e selezionando l’op­zione “Sposta Elenco Tracce” dal menu contestuale che appare.
Per ridimensionare la parte alta cliccare e trascinare il divisore tra le due sezioni dell’elenco tracce.
Selezionare una base tempo musicale e lineare
Le tracce possono avere una base tempo “musicale” (tempo in chiave o Indicazione Tempo) o “lineare” (tempo).
Su una traccia che utilizza una base tempo lineare, gli eventi sono collocati a specifiche posizioni temporali – cambiando il tempo di riproduzione non s’influenza la po­sizione temporale degli eventi.
Su una traccia che utilizza una base tempo musicale, le posizioni degli eventi sono rappresentate in valori metrici (misure, movimenti, note da 1/16 e tick, con 120 tick per nota da 1/16). Cambiando il tempo di riproduzione, gli eventi sono riprodotti in anticipo o in ritardo.
La finestra Preferenze (pagina Editing) presenta l’op­zione “Tipo Traccia tempo di default” (solo Cubase).
Essa permette di specificare il tipo di tempo di default per le nuove tracce (Audio, Gruppo/FX, MIDI e Marker). Quando si modifica questa impostazione, tutte le nuove tracce utilizzano il tipo di tempo selezionato. Si può scegliere tra “Musicale”, “Tempo Lineare” e “Segui Display Tra­sporto Principale”. Selezionando “Musicale” tutte le tracce aggiunte sono impostate ad una base tempo musicale, mentre quando si sele­ziona “Tempo Lineare”, tutte le nuove tracce usano una base tempo line­are. La terza opzione utilizza il valore del formato tempo primario impostato sul pannello di controllo: quando è in “Misure”, sono aggiunte tracce con una base tempo musicale; se è impostato ad una qualsiasi delle altre opzioni (Secondi, Timecode, Campioni, ecc.), tutte le nuove tracce impiegano una base tempo lineare.
42
Finestra Progetto
L’uso di una base musicale o lineare dipende dal tipo di
p
progetto e dalla situazione di registrazione. Si può sempre cambiare questa impostazione singolarmente per ogni traccia cliccando sul pulsante del tempo base musicale/li­neare nell’Inspector o nell’elenco tracce. La base tempo musicale è indicata da un simbolo nota, quella lineare dal simbolo dell’orologio.
Base tempo lineare.
!
Internamente gli eventi sulle tracce a base tempo
Base tem
o musicale.
musicale impiegano per il posizionamento la stessa alta precisione (valori a 64 bit floating point) degli eventi basati sul tempo lineare. Tuttavia, passando tra le basi tempo lineari e musicali si ha una leggera perdita di precisione (introdotta dai calcoli matema­tici necessari alla scalatura dei valori nei due diversi formati). Si consiglia quindi di evitare un passaggio ripetuto tra i due formati.
Per maggiori informazioni sulle modifiche al tempo vedere
“Presentazione” a pag. 67.
Aggiungere eventi ad una traccia
Ci sono molti modi per aggiungere eventi ad una traccia:
Registrandoli (vedere “Metodi di registrazione elemen-
tari” a pag. 67).
Ciò è possibile per tracce Audio e MIDI.
Selezionando “File Audio…” o “File Video…” dal sub-
menu Importa del menu File.
Si pare una finestra di dialogo, che consente d’individuare il file da im­portare. Quando s’importa un file con questo metodo è creata una clip per il file ed un evento che riproduce l’intera clip è inserito sulla traccia selezionata, alla posizione del cursore di progetto. Con il submenu Importa si possono importare anche i file MIDI, ma l’ope­razione è leggermente diversa (vedere “Esportare ed importare i file MIDI
standard” a pag. 473).
Trascinando le tracce da un CD e convertendole in file
audio (vedere “Importare tracce audio da CD” a pag. 469).
Importando solo la porzione audio di un file video e con-
vertendola in un file audio (vedere “Estrarre l’audio da un
file video” a pag. 457).
Con i comandi Copia e Incolla del menu Edit.
Si possono copiare tutti i tipi d’eventi tra i progetti. E’ possibile anche co­piare eventi all’interno del progetto dall’Editor delle Parti Audio o dal Edi­tor dei Campioni.
Disegnando.
Alcuni tipi d’eventi (eventi marker e d’automazione) possono essere dise­gnati direttamente nella Finestra Progetto. Per le tracce Audio e MIDI si possono disegnare le parti (vedere “Creare le parti” a pag. 44).
Trascinando i file e rilasciandoli alla posizione deside­rata sulla traccia.
Si possono creare eventi con un drag&drop prelevandoli da:
• Il desktop.
•MediaBay.
• Il Pool.
• Una libreria (un file Pool non allegato al progetto).
• La finestra di dialogo “Trova Media”.
• La Finestra Progetto di un altro progetto aperto.
• L’Editor delle Parti Audio di qualsiasi progetto aperto.
• Il Editor dei Campioni di qualsiasi progetto aperto – premere [Ctrl]/[Command] e trascinare per creare un evento dalla sele­zione corrente, oppure cliccare nella colonna sinistra dell’elenco regioni e trascinare per creare un evento da una regione.
Quando si trascina la clip nella Finestra Progetto, la sua posizione è in­dicata da una linea marker e un box numerico di posizione. Vedere an­che “Con un drag & drop” a pag. 284.
Opzioni di importazione dei file audio
Quando s’importano i file audio una serie di opzioni deter­mina come essi sono gestiti da Cubase:
• Si può scegliere di copiare il file nella cartella Audio del pro­getto e fare in modo che il progetto faccia riferimento al file copiato invece che a quello originale. In questo modo il pro­getto è autonomo.
• Si possono scomporre i file stereo e multi-canale in una serie di file mono.
• Inoltre, si può fare in modo che tutti i file del progetto abbiano la stessa frequenza di campionamento e risoluzione bit.
43
Finestra Progetto
La finestra Preferenze (pagina Editing–Audio) ha un’impo­stazione che consente di decidere quali opzioni usare. Se­lezionare quella desiderata dal menu a tendina “Durante l'importazione del File Audio”:
Apri Finestra Opzioni.
Quando s’importa un file appare la finestra Opzioni con le opzioni di apertura; essa permette di scegliere se copiare i file nella cartella Audio e/o convertirli alle impostazioni del progetto. Nota: – Quando s’importa un singolo file di un formato diverso da quello delle impostazioni di progetto è possibile specificare quali proprietà (fre­quenza possibile di campionamento e/o risoluzione bit) modificare. – Quando s’importano file multipli nello stesso momento, si può sce­gliere di convertire automaticamente i file importati, se necessario (cioè se la frequenza di campionamento è diversa da quella del progetto o la risoluzione bit è inferiore rispetto a quella del progetto.
Usa Impostazioni.
Quando s’importa non appare alcuna finestra di dialogo. Piuttosto, si può scegliere di usare una delle opzioni del menu a tendina sotto le opera­zioni standard. Attivando un numero qualsiasi delle opzioni seguenti esse sono eseguite automaticamente ogni volta che s’importano i file audio:
Opzione Descrizione
Copia File nella Cartella di La­voro
Converti e Copia nel Progetto se Necessario
Suddividi file multi canale
Se i file non sono già nella cartella Audio del progetto, essi sono nella cartella Audio prima di essere importati.
Se i file non sono già nella cartella Audio del progetto sono copiati prima di essere importati. Inoltre, se i file hanno una frequenza di campionamento diversa o una ri­soluzione bit inferiore rispetto a quelle del progetto sono convertiti automaticamente alle impostazioni di progetto.
Se s’importa un file audio multi-canale (anche un file ste­reo a due canali) esso è suddiviso in una serie di file mono – uno per ogni canale – collocati su tracce mono separate create automaticamente.
Creare le parti
Le parti sono contenitori di eventi MIDI o audio. Quando si registra in MIDI, Cubase crea automaticamente una parte MIDI contenente gli eventi registrati. Si può anche creare parti audio o MIDI vuote ed aggiungere gli eventi in seguito.
Ci sono due modi per farlo:
Disegnare una parte su una traccia MIDI o audio con lo
strumento Disegna.
Si può anche disegnare le parti premendo [Alt]/[Option] ed usando lo strumento Freccia.
Doppio-clic con lo strumento Freccia su una traccia
MIDI o audio, tra i locatori sinistro e destro.
Per aggiungere eventi ad una parte MIDI si usano i tool e le funzioni di un editor MIDI (Vedere “Editor Key – Panora-
mica” a pag. 351). Per aggiungere eventi alle parti audio si
usa invece l’Editor delle Parti Audio (vedere “Panoramica
della finestra” a pag. 275), incollandoli o usando la funzio-
nalità drag&drop.
Si possono anche riunire gli eventi audio esistenti in una
parte con la funzione “Converti Eventi in Parte” del menu Audio.
Si crea una parte audio che contiene tutti gli eventi audio selezionati sulla stessa traccia. Per rimuovere la parte e far apparire di nuovo sulla traccia gli eventi come oggetti indipendenti selezionare la parte ed usare la fun­zione “Dissolvi Parte” del menu Audio.
Ascoltare parti ed eventi audio
Per ascoltare parti ed eventi audio nella Finestra Progetto usare lo strumento Riproduci (icona a forma di altopar­lante):
!
Durante l’ascolto, l’audio è inviato direttamente alla Control Room (solo Cubase) se attiva. Se la Control Room non è attiva, l’audio è inviato al bus d’uscita di default, bypassando impostazioni, ef­fetti ed EQ del canale. In Cubase Studio il bus Main Mix viene sempre usato per il monitoring.
44
Finestra Progetto
1. Selezionare lo strumento Riproduci.
Si noti che gli strumenti Riproduci e Scrub condividono lo stesso pul­sante. Se l’icona dello strumento sulla toolbar non indica il simbolo dell’altoparlante, prima cliccare sull’icona per selezionarla, poi cliccare di nuovo e selezionare “Riproduci” dal menu a tendina che appare.
Si noti che lo scrubbing può diventare pesante per il si-
stema. Per evitare problemi di riproduzione, la finestra Preferenze (pagina Trasporto–Scrub) presenta l’opzione “Scrub con risparmio CPU”.
Attivando questa opzione, lo scrubbing diventa meno pesante per il pro­cessore; può essere molto utile per lo scrubbing di progetti grandi, ove quello “normale” tende a consumare molte risorse. Con l’opzione “Scrub con risparmio CPU” attiva, è disabilitato lo scrubbing degli effetti e la qualità del ricampionamento è inferiore.
2. Cliccare nella posizione dalla quale iniziare la riprodu­zione e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse.
E’ riprodotta solo la traccia sulla quale si clicca, iniziando dalla posizione di clic.
3. Per fermare la riproduzione rilasciare i pulsante del mouse.
Scrub
Lo strumento Scrub consente di individuare posizioni nell’audio riproducendolo (avanti o indietro) a qualsiasi ve­locità:
1. Selezionare lo strumento Scrub.
Si noti che gli strumenti Riproduci e Scrub condividono lo stesso pul­sante. Se l’icona del tool sulla toolbar non indica un simbolo scrub, prima cliccare sull’icona per selezionarla, poi cliccare di nuovo e selezionare “Scrub” dal menu a tendina che appare.
2. Cliccare alla posizione desiderata e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse.
Il cursore del progetto si porta alla posizione di clic.
3. Trascinare a sinistra o destra.
Il cursore del progetto segue il puntatore del mouse e l’audio è ripro­dotto. Velocità e intonazione della riproduzione dipendono dalla velocità con la quale si muove il puntatore.
La sensibilità della funzione Scrub si può regolare nella fi­nestra Preferenze (pagina Trasporto–Scrub).
Ö E’ possibile inoltre eseguire lo “scrub” dell’intero pro­getto con la Jog Wheel sulla Barra di Trasporto (solo Cu­base).
Vedere “Scrub progetto – Jog Wheel (solo Cubase)” a pag. 63.
Editing di parti ed eventi
Questo paragrafo descrive le tecniche di editing nella Fi­nestra Progetto. Se non espressamente indicato, tutte le descrizioni valgono per eventi e parti, sebbene, per como­dità, si utilizzerà sempre il termine “evento”.
Ö Quando si usano i tool di editing, spesso è possibile eseguire funzioni aggiuntive premendo i tasti di modifica (ad esempio, premendo [Alt]/[Option] e trascinando con lo strumento Freccia per creare una copia dell’evento tra­scinato).
Nelle pagine seguenti sono descritti i tasti di modifica di default – è pos­sibile personalizzarli nella finestra Preferenze (pagina Editing–Modifica­tori per gli Strumenti). Vedere “Definire i tasti di modifica dei tool” a pag.
493.
Selezione degli eventi
Gli eventi si selezionano con uno dei seguenti metodi:
Usando lo strumento Freccia.
Si applicano le tecniche di selezione standard.
Usando il submenu Seleziona del menu Edit.
Le opzioni sono:
Opzione Descrizione
Tutto Seleziona tutti gli eventi nella Finestra Progetto.
No Toglie la selezione a tutti gli eventi.
Inverti Inverte la selezione: a tutti gli eventi selezionati è tolta
Contenuto nel Loop Seleziona tutti gli eventi parzialmente o completa-
Dall'Inizio al Cursore Seleziona tutti gli eventi che iniziano a sinistra del
Dal Cursore alla FineSeleziona tutti gli eventi che finiscono alla destra del
Pitch Uguale Disponibile negli editor MIDI (vedere “Selezionare le
la selezione e tutti gli eventi non selezionati sono in­vece selezionati.
mente compresi tra i locatori sinistro e destro.
cursore di progetto.
cursore di progetto.
note” a pag. 533).
45
Finestra Progetto
Opzione Descrizione
Selez. Controller in Range Nota
Tutto sulle Tracce Selezionate
Seleziona Evento Disponibile nell’Editor dei Campioni (vedere “Panora-
Lato Sinistro/Destro della Selezione al Cursore
!
Si noti che queste funzioni operano diversamente
Disponibile negli editor MIDI (vedere “Selezionare i
controller all’interno dell’intervallo nota” a pag. 357).
Seleziona tutti gli eventi sulla traccia selezionata.
mica della finestra” a pag. 243).
Queste due funzioni si usano solo per l’editing di un intervallo selezionato (vedere “Creare una Selezione
d’Intervallo” a pag. 54).
quando è selezionato lo strumento Selezione Inter­vallo (vedere “Creare una Selezione d’Intervallo” a
pag. 54).
Per selezionare tutti gli eventi su una traccia, clic-destro su di essa nell’elenco tracce e scegliere l’opzione “Sele­ziona Tutti gli Eventi” dal menu a tendina che appare.
Si possono usare anche i tasti freccia sulla tastiera del computer per selezionare l’evento più vicino a sinistra, de­stra, sotto o sopra.
Premendo [Shift] ed usando i tasti freccia è mantenuta la selezione cor­rente ed è possibile selezionare più eventi.
Se nella finestra Preferenze (pagina Editing) è attiva l’opzione “Seleziona Automaticamente gli Eventi sotto al Cursore”, tutti gli eventi sulla traccia(e) selezionata “toc­cati” dal cursore di progetto sono selezionati automatica­mente.
Ciò è utile quando si riarrangia il progetto, poichè si possono selezionare intere sezioni (su tutte le tracce) selezionando tutte le tracce e muovendo il cursore di progetto.
E’ possibile inoltre selezionare intervalli, indipendente­mente dai limiti di evento e traccia.
Per farlo si usa lo strumento Selezione Intervallo (vedere “Editing di un
intervallo” a pag. 54).
Si noti che nella finestra Preferenze (pagina Editing) c’è l’opzione “Usa Comandi Navigazione Alto/Basso solo per Selezione Tracce”.
In default, le tracce si selezionano con i tasti freccia su/giù sulla tastiera del computer. Tuttavia, essi sono utilizzati anche per selezionare gli eventi (vedere in precedenza); in alcuni casi, ciò può generare confu­sione. Dato che la selezione traccia è l’operazione più importante durante l’editing ed il mixaggio, si ha la possibilità di usare i controlli di naviga­zione solamente per la selezione traccia. Le regole sono:
• Se questa opzione non è attiva e nella Finestra Progetto non è selezionato alcun evento/parte, con i tasti freccia su/giù sulla tastiera del computer si scorrono le tracce nell’elenco tracce – la funzionalità normale prevista.
• Se questa opzione non è attiva e nella Finestra Progetto c’è un evento/parte selezionata, i tasti freccia su/giù continuano a scorrere le tracce nell’elenco tracce, ma sulla traccia corrente selezionata è automaticamente selezionato anche il primo evento/parte. Se non è questa la funzionalità desiderata, si deve attivare l’opzione “Usa Comandi Navigazione Alto/Basso solo per Selezione Tracce”.
• Quando questa opzione è attiva, i tasti freccia su/giù si usano solamente per la selezione traccia – la selezione corrente evento/parte nella Finestra Progetto non cambia.
Inoltre, nella finestra Preferenze (pagina Editing–Stru-
menti) c’è la sezione con le opzioni Cursore Cross Hair.
Essa consente di visualizzare un cursore cross hair quando si lavora nella Finestra Progetto e negli editor che facilita la navigazione e l’editing, spe­cialmente quando s’arrangiano grandi progetti. Si possono stabilire i co­lori per la linea e la mascherina del cursore cross hair, oltre a definirne la larghezza. Il cursore cross hair funziona come segue:
• Quando è selezionato lo strumento di selezione (o uno dei suoi subtool), il cursore cross hair appare quando s’inizia a muovere/copiare una parte/evento, o si usano le maniglie.
• Quando sono selezionati gli strumenti Disegna, Separa o qualsiasi altro strumento che utilizza questa funzione, il cur­sore cross hair appare non appena si muove il mouse sopra il display eventi.
• Il cursore cross hair è disponibile solo dove la sua funzione ha senso. Lo strumento Mute, ad esempio, non utilizza il cursore cross hair, poichè bisogna cliccare direttamente sull’evento per silenziarlo.
46
Finestra Progetto
Spostare gli eventi
Per spostare gli eventi nella Finestra Progetto, usare i se­guenti metodi:
Cliccare e trascinare alla nuova posizione.
Tutti gli eventi selezionati sono spostati e mantengono le loro posizioni relative. Gli eventi si possono trascinare solo su tracce dello stesso tipo. Se è attiva la funzione Snap, essa determina a quali posizioni è possibile spostare gli eventi (vedere “Funzione Snap” a pag. 56). Si noti inoltre che è possibile limitare il movimento solo in orizzontale o verticale tenendo premuto [Ctrl]/[Command] durante il trascinamento.
!
La risposta è leggermente ritardata quando si muove un evento trascinandolo; ciò evita di spostare acci­dentalmente gli eventi cliccandoci sopra nella Fine­stra Progetto. Questo ritardo si può regolare con il parametro Ritardo nel Trascinamento nella finestra Preferenze (pagina Editing).
Selezionare l’evento e modificare la posizione di Inizio nella linea Info.
Usare le funzioni “Sposta in” del menu Edit.
Sono disponibili le seguenti funzioni:
Funzione Descrizione
Sposta sul Cursore
Sposta all'Origine
Sposta in Primo Piano, Sposta in Fondok
Sposta l’evento selezionato alla posizione del cursore di progetto. Se ci sono più eventi selezionati sulla stessa traccia, il primo evento inizia in corrispondenza del cur­sore e quelli successivi sono allineati inizio/fine dopo il primo.
Sposta gli eventi selezionati alle loro posizioni originali (cioè a quelle alle quali sono stati registrati).
Questa funzione in realtà non cambia la posizione degli eventi, ma sposta gli eventi selezionati rispettivamente in primo o secondo piano. E’ utile se ci sono eventi sovrap­posti e si deve vederne uno parzialmente coperto. Per gli eventi audio è una funzione molto importante, poi­chè sono riprodotte solo le sezioni visibili degli eventi. Spostando un evento audio coperto in primo piano (o portandolo sullo sfondo) si può sentire l’intero evento in riproduzione (vedere anche “Eventi sovrapposti” a pag.
276).
Si noti che è possibile anche usare la funzione “In Primo Piano” nel menu contestuale dell’evento (sebbene operi in modo diverso). Vedere “Crea Eventi (finestra Prefe-
renze)” a pag. 75).
Uso dei pulsanti Smussa nella toolbar.
Questi pulsanti spostano gli eventi selezionati a sinistra o destra. L’entità dello spostamento dipende dal formato display selezionato (vedere “Fi-
nestra Impostazioni Progetto” a pag. 35) e dal valore stabilito nel menu a
discesa della Griglia.
Cliccando su questo pulsante l’evento si sposta a destra di 2 frame.
!
Quando si usa lo strumento Selezione Intervallo, i pulsanti Smussa spostano l’intervallo di selezione (vedere “Spostamento e duplicazione” a pag. 55).
Ö In default, i pulsanti Smussa non sono visibili nella toolbar.
Si può decidere quali elementi visualizzare con un clic-destro nella toolbar ed inserendo il segno di spunta nel menu a tendina che appare. Per mag­giori informazioni vedere “Finestre di dialogo Impostazioni” a pag. 480.
Duplicare gli eventi
Gli eventi si possono duplicare come segue:
Tenere premuto [Alt]/[Option] e trascinare l’evento in
una nuova posizione.
Se la funzione Snap è attiva, essa determina a quali posizioni è possibile copiare gli eventi (vedere “Funzione Snap” a pag. 56).
!
Tenendo premuto anche [Ctrl]/[Command], la dire­zione del movimento è limitata in orizzontale o verti­cale; se si trascina un evento in verticale, non è possibile muoverlo anche orizzontalmente nello stesso momento.
Anche le parti audio e MIDI possono essere duplicate
premendo [Alt]/[Option] + [Shift] e trascinando il mouse.
Questa operazione crea una copia condivisa della parte. Modificando il contenuto di una copia condivisa, anche tutte le altre copie condivise della stessa parte sono modificate automaticamente allo stesso modo.
Le copie condivise sono indicate dal nome in corsivo e da un’icona nell’angolo destro della parte.
47
Finestra Progetto
Nota:
Quando si duplicano eventi audio, le copie sono sem­pre condivise. Ciò significa che le copie condivise fanno sempre riferimento alla stessa clip audio (vedere “Pro-
cessi e funzioni audio” a pag. 224).
Si può convertire una copia condivisa in una copia reale selezionando “Converti in Copia Reale” dal menu Edit. Si crea una nuova versione della clip (che può essere editata in modo indipendente) che è aggiunta nel Pool. Si noti che questa operazione non crea nuovi file audio – per farlo si deve usare la funzione “Esporta Selezione” del menu Au­dio (vedere “Esportare le regioni in file audio” a pag. 290).
Selezionando “Duplica” dal menu Edit si crea una copia dell’evento selezionato, che è collocata subito dopo quello originale.
Se sono selezionati più eventi, essi sono tutti copiati come una unità e sono mantenute le distanze relative tra gli eventi.
Selezionando “Ripeti…” dal menu Edit si apre una fine­stra di dialogo che consente di creare una serie di copie (normali o condivise) dell’evento(i) selezionato.
E’ come la funzione Duplica, ma si può specificare il numero di copie.
La funzione Ripeti si può eseguire anche trascinando il mouse: selezionare l’evento(i) da ripetere, premere [Alt]/ [Option], cliccare sulla maniglia nell’angolo inferiore de­stro dell’ultimo evento selezionato e trascinarlo a destra.
Più a destra si trascina, più copie sono create (come indica il tooltip).
Selezionando “Riempi Loop” dal menu Edit si crea una serie di copie che inizia al locatore sinistro e termina al lo­catore destro.
L’ultima copia è automaticamente accorciata in modo che finisca alla po­sizione del locatore destro.
Uso dei comandi Taglia, Copia e Incolla
Con le funzioni del menu Edit è possibile tagliare o co­piare gli eventi selezionati ed incollarli.
Quando s’incolla un evento, esso è inserito sulla traccia
selezionata e collocato in modo che il rispettivo punto di Snap sia allineato alla posizione del cursore.
Se la traccia selezionata è del tipo sbagliato, l’evento è inserito sulla sua traccia originale. Per maggiori informazioni sul punto di Snap vedere
“Funzione Snap” a pag. 56.
Usando la funzione “Incolla all'Origine”, l’evento è incol-
lato alla sua posizione originale (quella dalla quale è stato tagliato o copiato).
Rinominare gli eventi
Di default, gli eventi audio indicano il nome delle rispettive clip, ma si può inserire un nome descrittivo distinto per eventi separati. Per farlo, selezionare l’evento e digitare un nuovo nome nel campo “Descrizione” sulla linea Info, o usando la voce Rinomina Oggetti dal menu Edit.
Si può anche dare a tutti gli eventi lo stesso nome della
traccia sulla quale sono collocati cambiando il nome della traccia, tenendo premuto un tasto di modifica e premendo [Invio].
Vedere “Gestione delle tracce” a pag. 40.
Separare gli eventi
Ci sono vari modi per separare gli eventi nella Finestra Progetto:
Cliccando con lo strumento Separa sull’evento da se-
parare.
Se la funzione Snap è attiva, essa determina l’esatta posizione di separa­zione (vedere “Funzione Snap” a pag. 56). Si possono separare gli eventi anche premendo [Alt]/[Option] e cliccando con lo strumento Freccia.
Selezionando “Dividi al Cursore” dal menu Edit.
Gli eventi selezionati sono separati alla posizione del cursore di progetto. Se non ci sono eventi selezionati, sono separati tutti gli eventi (su tutte le tracce) intersecati dal cursore di progetto.
Selezionando “Separa Loop” dal menu Edit.
Gli eventi sono separati su tutte le tracce alle posizioni dei locatori sini­stro e destro.
48
Finestra Progetto
Ö Se si separa una parte MIDI e la posizione di separa­zione interseca una o più note MIDI, il risultato dell’opera­zione dipende dall’opzione “Separa Eventi MIDI” definita nella finestra Preferenze (pagina Editing–MIDI).
Se l’opzione è attiva, le note intersecate sono separate (e si creano nuove note all’inizio della seconda parte). Se non è attiva, le note restano nella prima parte, ma “sporgono” alla fine della parte.
Incollare tra loro gli eventi
Lo strumento Incolla, incolla tra loro gli eventi. Ci sono tre possibilità:
Cliccando su un evento con lo strumento Incolla lo s’in­colla con l’evento successivo sulla traccia. Gli eventi non devono toccarsi l’un l’altro.
Si ottiene una parte contenente i due eventi, con un’eccezione: Se prima si separa un evento e poi s’incollano di nuovo tra loro le due sezioni (senza prima spostarle o editarle), esse diventano ancora un evento singolo.
Si possono selezionare più eventi sulla stessa traccia e cliccare su uno di essi con lo strumento Incolla.
Si crea una singola parte.
Tenendo premuto [Alt]/[Option] mentre si clicca su un evento con lo strumento Incolla, l’evento è incollato agli eventi successivi sulla rispettiva traccia.
Si può cambiare il tasto di comando rapido di default nella finestra Prefe­renze (pagina Editing–Modificatori per gli Strumenti).
Per scegliere una delle modalità di ridimensionamento se­lezionare lo strumento Freccia quindi cliccare di nuovo sull’icona dello strumento Freccia nella toolbar: si apre un menu a tendina dal quale si può selezionare una delle op­zioni di ridimensionamento.
L’icona sulla toolbar cambia, indicando la modalità selezionata.
Il ridimensionamento vero e proprio avviene cliccando e trascinando l’angolo inferiore sinistro o destro dell’evento. Se è attiva la funzione Snap, il valore Snap determina la durata risultante (vedere “Funzione Snap” a pag. 56).
Ridimensionare gli eventi
Ridimensionare gli eventi significa spostare individual­mente le loro posizioni d’inizio e fine. In Cubase, ci sono tre tipi di ridimensionamento:
Tipo Descrizione
Dimensioni Normali
Cambio di Di­mensioni Con Spostamento del Contenuto
Cambio di Di­mensioni con Time Stretching
Il contenuto dell’evento rimane fisso ed il suo punto d’ini­zio o fine si sposta per “rivelare” più o meno il proprio contenuto.
Il contenuto segue inizio o fine spostata dell’evento (ve­dere la figura seguente).
Il contenuto è allungato o accorciato per adattarsi alla nuova durata dell’evento (vedere la descrizione separata separate in “Ridimensionare gli eventi con il time stretch” a pag. 50).
Finestra Progetto
Dimensionamento normale.
Dimensionamento che sposta il contenuto dell’evento.
49
Se sono selezionati più eventi, tutti saranno ridimensio­nati allo stesso modo.
E’ possibile ridimensionare gli eventi anche con il tool Scrub.
E’ come quando si ridimensiona con lo strumento Freccia, ma l’audio sotto il puntatore è riprodotto (in scrubbing) mentre si trascina.
E’ possibile anche ridimensionare gli eventi con i pul­santi Trim (situati nella zona Smussa sulla toolbar).
La posizione d’inizio o fine dell’evento(i) selezionato si sposta della quan­tità definita nel menu a tendina Griglia. Anche il tipo di dimensionamento corrente selezionato si applica a questo metodo, a parte l’opzione “Cam­bio di Dimensioni con Time Stretching” che non è possibile con questo metodo. Si possono usare anche i tasti di comando rapido (di default, premere [Ctrl]/[Command] ed usare i tasti freccia sinistro e destro).
3. Cliccare e trascinare a sinistra o destra.
Quando si muove il mouse, un tooltip indica la posizione corrente del mouse e la durata della parte. Si noti che si applica il valore Snap, come con qualsiasi operazione sulla parte.
4. Rilasciare il pulsante del mouse.
La parte è “allungata” o “accorciata” per adattarla alla nuova durata.
Per le parti MIDI ciò significa che gli eventi nota sono al-
lungati/accorciati (spostati e ridimensionati).
I dati Controller sono spostati.
Per le parti audio, ciò significa che gli eventi sono spo-
stati, ed i file audio di riferimento sono allungati/accorciati nel tempo per adattarsi alla nuova durata.
Un box di dialogo indica il progresso dell’operazione di time stretch.
Ö Si può regolare l’algoritmo usato per il time stretch nella finestra Preferenze (pagina Editing-Audio).
Per maggiori informazioni sulla funzione time stretch vedere “Time
Stretch” a pag. 233.
Ö Di default la zona Smussa non è visibile sulla toolbar. Per sapere come mostrare e nascondere gli elementi sulla toolbar vedere “Finestre di dialogo Impostazioni” a pag.
480.
Ridimensionare gli eventi con il time stretch
Per ridimensionare una parte e adattarne il contenuto alla nuova durata si deve usare questa funzione:
1. Cliccare sull’icona Freccia nella toolbar e selezionare l’opzione “Cambio di Dimensioni con Time Stretching” dal menu a tendina che appare.
2. Puntare il mouse vicino al punto di fine della parte da allungare/accorciare.
Finestra Progetto
Scorrere il contenuto di un evento o parte
Si può spostare il contenuto di un evento o parte senza cambiarne la posizione nella Finestra Progetto. Di default, premere [Alt]/[Option]+[Shift], cliccando nell’evento o parte e trascinando a sinistra o destra.
!
Quando si scorre il contenuto di un evento audio, non è possibile farlo scorrere oltre l’inizio o la fine della clip audio vera e propria. Se l’evento riproduce l’intera clip, non si può scorrere l’audio per niente.
50
Raggruppare gli eventi
Talvolta è utile gestire più eventi come una unità; per farlo è possibile raggrupparli: selezionare gli eventi (sulla stessa traccia o su tracce diverse) e scegliere “Gruppo” dal menu Edit.
Per specificare quali sono le proprietà influenzate dalla
funzione Blocca usare il menu a tendina “Blocca Attributi degli Eventi” nella finestra Preferenze (pagina Editing).
Gli eventi raggruppati sono indicati da un’icona Gruppo nell’angolo destro.
Modificando uno degli eventi raggruppati nella Finestra Progetto, si modificano gli altri eventi nello stesso gruppo (se applicabile).
Le operazioni di editing Gruppo includono:
• Selezione degli eventi.
• Spostare e duplicare gli eventi.
• Ridimensionare gli eventi.
• Regolare fade-in e fade-out (solo per gli eventi audio, vedere
“Creazione dei fade” a pag. 88).
• Separazione degli eventi (separando un evento si separano automaticamente anche tutti gli altri eventi raggruppati che in­tersecano la posizione di separazione).
• Blocco degli eventi.
• Mute degli eventi (vedere in seguito).
• Cancellazione degli eventi.
Blocco degli eventi
Per non editare o spostare accidentalmente un evento si può bloccarlo (funzione Blocca). Il blocco può riguardare una (o una qualsiasi combinazione) delle seguenti pro­prietà:
Opzioni blocco
Posizione L’evento non può essere spostato.
Formato L’evento non può essere ridimensionato.
Altro Tutte le altre operazioni di editing sull’evento sono disabi-
Descrizione
litate (fade e volume dell’evento, processo, ecc.).
Per bloccare gli eventi, selezionarli e scegliere “Blocca…” dal menu Edit.
Gli eventi sono bloccati secondo le opzioni stabilite nella finestra Prefe­renze.
Il simbolo del lucchetto indica che per l’evento sono state attivate una o più opzioni di blocco.
Per regolare le opzioni di blocco di un evento bloccato selezionarlo e scegliere i nuovo “Blocca…” dal menu Edit.
Si apre una finestra di dialogo nella quale è possibile attivare o disattivare le opzioni di blocco desiderate.
Per sbloccare un evento (togliere tutte le opzioni di blocco) selezionarlo e scegliere “Sblocca” dal menu Edit.
E’ possibile anche bloccare un’intera traccia cliccando sul simbolo del lucchetto nell’elenco tracce o nell’Ins­pector.
Si disabilita qualsiasi tipo di editing su tutti gli eventi della traccia.
Silenziare gli eventi (Mute)
Per silenziare singoli eventi nella Finestra Progetto, proce­dere come segue:
Per silenziare o togliere dal mute singoli eventi, selezio­narli (con le tecniche di selezione standard, oppure usando una delle opzioni del submenu Seleziona nel menu Edit) e cliccare su uno degli eventi selezionati con lo strumento Mute.
Sono silenziati tutti gli eventi selezionati.
.
51
Finestra Progetto
Si può anche cliccare in una zona vuota con lo stru-
mento Mute e trascinare un rettangolo di selezione attorno a più eventi da silenziare o togliere dal muto e poi cliccare con lo strumento Mute.
Si possono silenziare gli eventi selezionandoli e sce-
gliendo “Mute” dal menu Edit.
Analogamente, si possono toglier dal muto gli eventi selezionati sce­gliendo “Togli Mute” dal menu Edit.
Si può inoltre modificare la condizione di muto degli
eventi selezionati sulla linea Info.
Gli eventi silenziati possono essere editati come al solito (ad eccezione dei fade), ma non sono riprodotti.
Gli eventi in muto sono sfumati in grigio.
Si può anche silenziare intere tracce cliccando sui ri-
spettivi pulsanti Mute (“M”) nell’elenco tracce, nell’Ins­pector o nel Mixer.
Cliccando sul pulsante Solo (“S”) di una traccia si silenziano tutte le al­tre. Si noti che la funzione Solo della traccia ha due modalità: Se nella finestra Preferenze (pagina Editing–Progetto & Mixer) è attiva l’opzione “Attiva Solo su Traccia Selezionata” e c’è una sola traccia in Solo, selezionando un’altra traccia nella Track quest’ultima è automatica­mente posta in Solo– la condizione di Solo si “muove” con selezione traccia. Se l’opzione non è attiva, la traccia in Solo rimane in Solo, indipendente­mente dalla selezione.
Rimuovere gli eventi
Per rimuovere un evento dalla Finestra Progetto usare uno dei metodi seguenti:
Cliccare sull’evento con lo strumento Elimina.
Si noti che premendo [Alt]/[Option] mentre si clicca si cancellano tutti gli eventi successivi sulla stessa traccia (tranne l’evento sul quale si è clic­cato) e tutti gli eventi che lo precedono.
Selezionare l’evento(i) e premere [Backspace], oppure
scegliere “Cancella” dal menu Edit.
Creare nuovi file dagli eventi
Un evento audio riproduce una sezione di una clip audio, che, a sua volta, fa riferimento ad uno o più file audio sull’hard-disk. In alcune situazioni, tuttavia è necessario creare un nuovo file costituito solamente dalla sezione ri­prodotta dall’evento. Per farlo, si usa la funzione “Esporta Selezione” del menu Audio:
1. Selezionare uno o più eventi audio.
2. Configurare a piacere fade in, fade out e volume
dell’evento (sulla linea Info o usando la maniglia volume).
Queste impostazione sono applicate al nuovo file. Per i dettagli su fade e volume dell’evento vedere “Creazione dei fade” a pag. 88.
3. Selezionare “Esporta Selezione” dal menu Audio.
Un messaggio d’avviso chiede se si vuole sostituire o meno l’evento se­lezionato.
Scegliendo “Sostituisci” si crea un nuovo file conte­nente solo l’audio dell’evento originale. Nel Pool è ag­giunta una clip per il nuovo file e l’evento originale è sostituito da un nuovo evento che riproduce la nuova clip.
Scegliendo “No” si crea un nuovo file e nel Pool è ag­giunta una clip per il nuovo file.
L’evento originale non è sostituito.
Si può applicare la funzione Esporta Selezione anche ad una parte audio. In tal caso, l’audio di tutti gli eventi conte­nuti nella parte è riunito in un singolo file audio. Sce­gliendo “Sostituisci” nel messaggio d’avviso la parte è sostituita da un singolo evento audio che riproduce una clip del nuovo file.
Editing in modalità Vista Sezione
Quando si registra in modalità ciclica stacked, ogni take è collocato sulla traccia in una corsia separata sulla traccia – vedere “Registrazione audio in modalità Stacked” a pag.
77 e “Registrazione Ciclica: Stacked/Stacked 2 (No Mute)” a pag. 82. Tuttavia, si può anche selezionare ma-
nualmente questa modalità corsia, ed usarla per l’editing nella Finestra Progetto; si facilita così visione e gestione d’eventi e parti sovrapposti.
52
Finestra Progetto
Tracce Audio
1. Nell’elenco tracce o nell’Inspector della traccia sele-
zionata cliccare sul pulsante Tipo Vista Sezione e selezio­nare “Sezioni Fisse” dal menu a tendina che appare.
La traccia audio è divisa verticalmente in due corsie. Di default, tutti gli eventi audio sono collocati nella prima corsia in alto.
2. A questo punto è possibile spostare eventi o parti tra le
corsie, sia trascinandole che usando i comandi “Sposta alla Sezione Successiva/Precedente” del menu Edit o rapido.
Si noti che se ci sono eventi audio sovrapposti, l’audio sulla corsia infe­riore ha la priorità di riproduzione – spostando gli eventi tra le corsie cambia ciò che si sente!
Se il fattore verticale di zoom è sufficientemente elevato, le sezioni che si sentono in riproduzione sono indicate in colore verde.
Si noti che c’è sempre una corsia extra vuota alla base
della traccia – spostandoci sopra un evento s’aggiunge sempre un’altra corsia.
In base al numero di corsie impiegato è necessario regolare lo zoom verti­cale della traccia – basta trascinare i bordi della traccia nell’elenco tracce.
3. Una volta sistemati gli eventi sovrapposti in modo di
sentire ciò che si desidera selezionare tutti gli eventi e scegliere “Elimina Sovrapposizioni” dal submenu Avan­zato del menu Audio.
Questa operazione colloca tutti gli eventi nella corsia in alto e li ridimen­siona in modo da rimuovere le sezioni sovrapposte.
4. Per uscire dalla modalità Sezioni selezionare “Sezioni
Off” dal menu a tendina Tipo Vista Sezione.
Facendolo senza usare la funzione “Elimina Sovrapposizioni” sono con­servate tutte le sezioni sovrapposte. Tuttavia, le sezioni di colore verde ora sono visibili (“in cima”), quindi si possono sentire.
Tracce MIDI
1. Nell’elenco tracce o nell’Inspector della traccia sele­zionata cliccare sul pulsante Tipo Vista Sezione e selezio­nare “Sezioni Auto” o “Sezioni Fisse”.
2. Cliccare sul pulsante Tipo Vista Sezione e selezionare “Sezioni Auto” o “Sezioni Fisse”.
In modalità Sezioni Auto le corsie extra sono aggiunte automaticamente, ove necessario – se due parti MIDI si sovrappongono, esse sono collocate automaticamente su corsie separate.
In modalità Sezioni Fisse si devono spostare manual­mente le parti MIDI tra le corsie (trascinandole o usando i comandi “Sposta alla Sezione Successiva/Precedente” del menu Edit o rapido).
In questa modalità ci sarà sempre una corsia extra vuota alla base della traccia – spostandoci sopra una parte è aggiunta un’altra corsia, e così via.
3. Le parti sovrapposte si possono editare come al solito – tagliando, eliminando o silenziando sezioni nella Finestra Progetto, oppure aprendole in un editor MIDI.
In un editor, le parti su corsie diverse sono trattate come parti su tracce diverse – si può usare il menu a tendina della parte per selezionare una parte attiva da editare, ecc. Si noti che su una traccia MIDI non c’è priorità di riproduzione tra le cor­sie – durante la riproduzione si sentono tutte le parti non silenziate.
4. Per unire tutte le parti sovrapposti in una sola parte, assicurarsi che la traccia MIDI sia selezionata, collocare i locatori sinistro e destro intorno alla parte e selezionare “Unisci MIDI nel Loop” dal menu MIDI.
Nella finestra di dialogo che appare attivare l’opzione Elimina Destina­zione e cliccare OK. Tutto il MIDI non silenziato compreso tra i locatori si unisce a formare una singola parte.
5. Per uscire dalla modalità Sezioni selezionare “Sezioni Off” dal menu a tendina Tipo Vista Sezione.
53
Finestra Progetto
Editing di un intervallo
L’editing nella Finestra Progetto non si limita necessaria­mente alla gestione di interi eventi o parti. Si può anche la­vorare con selezioni d’intervallo, che sono indipendenti dai limiti di evento/parte e traccia.
Creare una Selezione d’Intervallo
Per eseguire la selezione di un intervallo trascinare il mouse con lo strumento Selezione Intervallo.
Quando è selezionato lo strumento Selezione Intervallo, il submenu Seleziona del menu Edit presenta le seguenti opzioni:
Opzione Descrizione
Tutto Esegue una selezione che comprende tutte le tracce,
No Rimuove la selezione dell’intervallo corrente.
Inverti Si usa solo per la selezione dell’evento (vedere “Sele-
Contenuto nel Loop
Dall'Inizio al Cursore
Dal Cursore alla Fine
Tutto sulle Tracce Selezionate
Seleziona Evento
Lato Sinistro della Selezione sul Cursore
Lato Destro della Selezione al Cursore
Un doppio-clic del mouse su un evento con lo stru-
mento Selezione Intervallo crea una selezione d’intervallo che circonda l’evento.
Tenendo premuto [Shift] si può eseguire un doppio-clic su più eventi di una fila: la selezione d’intervallo si estende per comprenderli tutti. Con un secondo doppio-clic l’evento si apre per l’editing nell’Editor dei Campioni.
dall’inizio alla fine del progetto (definiti nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto dall’impostazione Length ).
zione degli eventi” a pag. 45).
Esegue una selezione su tutte le tracce tra i locatori sini­stro e destro.
Esegue una selezione su tutte le tracce dall’inizio del pro­getto alla posizione del cursore di progetto.
Esegue una selezione su tutte le tracce, dalla posizione del cursore di progetto alla fine del progetto.
Si usa solo per la selezione dell’evento (vedere “Sele-
zione degli eventi” a pag. 45.
E’ disponibile nell’Editor dei Campioni (vedere “Usare il
menu Seleziona” a pag. 251).
Sposta il lato sinistro della selezione d’intervallo corrente alla posizione del cursore di progetto.
Sposta il lato destro della selezione d’intervallo corrente alla posizione del cursore di progetto.
Regolare la dimensione della selezione d’intervallo
Ci sono vari modi per regolare la dimensione della sele­zione di un intervallo:
Trascinandone i bordi con il mouse.
Il puntatore assume la forma di una doppia freccia quando si trova su un bordo della selezione di un intervallo.
Tenendo premuto [Shift] e cliccando con il mouse.
Il bordo più vicino della selezione d’intervallo si sposta alla posizione di clic.
Regolando le posizioni Inizio o Fine della selezione d’in­tervallo sulla linea Info.
Usando i pulsanti Trim sulla toolbar.
I pulsanti Trim a sinistra spostano l’inizio della selezione d’intervallo e quelli a destra ne spostano la fine. I bordi si spostano della quantità spe­cificata nella griglia (menu a tendina Griglia).
Cliccando su questo pulsante Trim …
…si sposta a destra di 1 beat l’inizio della selezione d’intervallo.
Usando i pulsanti Smussa sulla toolbar.
L’intera selezione d’intervallo si sposta a sinistra o destra. L’entità del movimento dipende dal formato display selezionato (vedere “Finestra Im-
postazioni Progetto” a pag. 35) e dal valore specificato nella griglia.
!
Si noti che il contenuto della selezione non si sposta – usare i pulsanti Smussa è come regolare inizio e fine della selezione d’intervallo nello stesso momento e della stessa quantità.
Ö I pulsanti Trim e Smussa sono situati nella zona Smussa, che di default non è visibile nella toolbar.
Per sapere come mostrare e nascondere gli elementi sulla toolbar vedere
“Finestre di dialogo Impostazioni” a pag. 480.
54
Finestra Progetto
Eseguire selezioni d’intervallo per più tracce non contigue
E’ possibile creare selezioni d’intervallo riguardanti più tracce, premendo [Alt]/[Option]+[Shift]. Tuttavia, è possi­bile anche escludere le tracce da una selezione d’intervallo.
1. Creare una selezione d’intervallo dalla prima all’ultima
traccia desiderata.
2. Premere [Alt]/[Option] e cliccare nella selezione d’in-
tervallo sulle tracce da escludere dalla selezione.
Uso dei comandi Taglia, Copia e Incolla
Con le selezioni d’intervallo si possono usare i comandi Taglia, Copia e Incolla del menu Edit o le funzioni “Taglia Tempo” e “Incolla Tempo” nel submenu Intervallo del menu Edit. Queste ultime funzioni sono diverse dai co­mandi del menu Edit:
Funzione Descrizione
Taglia Taglia i dati della selezione d’intervallo e li colloca nel cli-
Copia Copia i dati della selezione d’intervallo nel clipboard.
Incolla Incolla i dati del clipboard alla posizione d’inizio e traccia
Incolla all'Origine
Taglia Tempo Taglia la selezione d’intervallo e la colloca nel clipboard.
Incolla Tempo Incolla i dati del clipboard alla posizione d’inizio e traccia
Incolla Tempo all'Origine
pboard. Nella Finestra Progetto, la selezione d’intervallo è sostituita da uno spazio traccia vuoto (gli eventi a destra della selezione d’intervallo mantengono le loro posizioni).
della selezione corrente. Gli eventi esistenti non si spo­stano per far spazio ai dati incollati.
Incolla i dati del clipboard alle loro posizioni originali. Gli eventi esistenti non si spostano per far spazio ai dati in­collati.
Gli eventi a destra dell’intervallo rimosso si spostano a si­nistra per riempire il vuoto.
della selezione corrente. Gli eventi esistenti si spostano per far spazio ai dati incollati.
Incolla di nuovo i dati del clipboard alle rispettive posi­zioni originali. Gli eventi esistenti si spostano per far spa­zio ai dati incollati.
3. Con lo stesso metodo, si può aggiungere una traccia
alla selezione d’intervallo con un [Alt]/[Option]-clic nella zona della selezione d’intervallo sulla traccia.
Spostamento e duplicazione
Per spostare una selezione d’intervallo cliccare e trasci-
narla con il mouse ad una nuova posizione.
Il contenuto della selezione d’intervallo si sposta alla nuova posizione. Se l’intervallo interseca eventi o parti, esse sono separate prima dello spo­stamento, in modo che siano influenzate solo le sezioni all’interno della selezione d’intervallo.
Per duplicare una selezione d’intervallo tenere premuto
[Alt]/[Option] e trascinare il mouse.
Si possono anche usare le funzioni Duplica, Ripeti e Fill Loop, come quando si duplicano gli eventi.
Finestra Progetto
Cancellare le selezioni d’intervallo
Si può usare il comando Cancella “regolare” o “Elimina Tempo”:
Usando la funzione Cancella del menu Edit (o pre­mendo [Backspace]) i dati nella selezione d’intervallo sono sostituiti da uno spazio traccia vuoto.
Gli eventi a destra dell’intervallo mantengono le rispettive posizioni.
Usando “Elimina Tempo” nel submenu Intervallo del menu Edit la selezione d’intervallo è rimossa e gli eventi a destra si spostano a sinistra per colmare il vuoto.
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Altre funzioni
Il submenu Intervallo del menu Edit presenta altre tre fun­zioni per l’editing della selezione d’intervallo:
Funzione Descrizione
Separa Separa tutti gli eventi o parti intersecati dalla selezione
Ritaglia Tutti gli eventi o parti parzialmente compresi nella sele-
Inserisci Silenzio
d’intervallo alle posizioni dei bordi della selezione d’inter­vallo.
zione d’intervallo sono troncati; le sezioni fuori dall’inter­vallo sono rimosse. Gli eventi completamente all’interno o fuori dalla selezione d’intervallo non sono influenzati.
Inserisce spazi traccia vuoti dall’inizio della selezione d’intervallo. La durata del silenzio equivale a quella della selezione d’intervallo. Gli eventi a destra della posizione d’inizio della selezione d’intervallo si spostano a sinistra per fare spazio. Gli eventi intersecati dall’inizio della sele­zione d’intervallo sono separati e la sezione a destra si sposta a destra.
Operazioni sulle regioni
Le regioni sono sezioni all’interno di una clip, con vari im­pieghi. Anche se le regioni si creano e modificano meglio nell’Editor dei Campioni (vedere “Lavorare con le regioni” a pag. 252), il submenu Avanzato del menu Audio pre­senta le seguenti funzioni regione:
Funzione Descrizione
Evento o Range come Regione
Converti Re­gioni in Eventi
E’ disponibile quando sono selezionati uno o più eventi audio o selezioni d’intervallo. Crea una regione nella clip corrispondente le cui posizioni d’inizio e fine sono deter­minate dalle posizioni d’inizio e fine dell’evento o della se­lezione d’intervallo nella clip.
E’ disponibile se è selezionato un evento audio le cui clip contengono regioni all’interno dei limiti dell’evento. Que­sta funzione rimuove l’evento originale sostituendolo con un evento(i) posizionato e dimensionato in base alla re­gione(i).

Opzioni

Funzione Snap
La funzione Snap serve per trovare posizioni precisi du­rante l’editing nella Finestra Progetto. Per farlo, limita il movimento in orizzontale ed il posizionamento a determi­nate posizioni. Le operazioni influenzate dalla funzione Snap comprendono spostamento, copia, disegno, dimen­sionamento, separazione, selezione d’intervallo, ecc.
La funzione Snap s’attiva o disattiva cliccando sull’icona Snap nella toolbar.
Funzione Snap attiva.
Ö Quando si spostano gli eventi audio con la funzione Snap attiva, non è necessariamente l’inizio dell’evento che è usato come punto Snap di riferimento. Piuttosto, ogni evento audio ha un punto di Snap che si può impostare ad una posizione audio significativa (come un movimento in battere, ecc.).
E’ preferibile stabilire il punto di Snap nell’Editor dei Campioni poichè il grado di precisione è maggiore (vedere “Regolare i punti di snap (snap
point)” a pag. 249); tuttavia, si può anche impostarlo direttamente nella
Finestra Progetto. Procedere come segue:
1. Selezionare un evento.
2. Collocare il cursore di progetto all’interno dell’evento
audio selezionato nella posizione desiderata.
3. Scorrere il menu Audio selezionare “Imposta punto di Snap sul Cursore”.
Il punto di Snap è impostato alla posizione del cursore.
Nella Finestra Progetto il punto Snap di un evento è indicato da una li­nea blu.
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Finestra Progetto
Il funzionamento esatto della funzione Snap dipende dalla modalità selezionata nel menu a tendina Snap.
I paragrafi seguenti descrivono le varie modalità Snap:
Griglia
In questa modalità, le posizioni di Snap si stabiliscono con il menu a tendina Tipo Griglia a destra. Le opzioni dipen­dono dal formato display selezionato per il righello. Per esempio, se il righello è in misure, la griglia può essere im­postata in misure, quarti o al valore quantize stabilito nel menu a tendina accanto (a destra). Se per il righello è se­lezionato un formato basato sul tempo o sui frame, il menu a tendina Tipo Griglia presenta solamente opzioni griglia basate su tempo, frame, ecc.
ciò vale solamente quando si trascinano eventi o parti esistenti – quando si creano nuovi eventi o parti questa modalità funziona come quella Griglia.
Eventi
In questa modalità, posizioni d’inizio e fine di eventi e parti diventano “magnetiche”. Quindi, trascinando un evento ad una posizione vicina ad inizio o fine di un altro evento, il primo è allineato automaticamente ad inizio o fine del se­condo. Anche per gli eventi audio la posizione del punto di Snap è magnetica (vedere “Regolare i punti di snap (snap
point)” a pag. 249).
Si noti che sono inclusi gli eventi marker sulla traccia Marker.
Ciò consente di far scattare gli eventi alle posizioni dei marker, e vice­versa.
Sostituzione
La modalità Sostituzione è utile per cambiare l’ordine di eventi adiacenti. Se ci sono due eventi adiacenti e si tra­scina il primo a destra oltre il secondo, i due eventi si scambiano di posto.
Quando per il righello è selezionato il formato Secondi, il menu a ten­dina Tipo Griglia presenta opzioni griglia basate sul tempo.
Griglia Relativa
In questa modalità, quando si spostano eventi e parti essi no sono magnetici in griglia. Piuttosto, la griglia determina la dimensione degli step per lo spostamento degli eventi. Ciò significa che un evento spostato mantiene la sua posi­zione originale rispetto alla griglia.
Per esempio, se un evento inizia alla posizione 3.04.01 (un beat prima della misura 4), Snap è impostato in Griglia Relativa ed il menu a tendina Tipo Griglia in “Misure”, l’evento si può spostare in step di una misura – alle posi­zioni 4.04.01, 5.04.01 e così via. L’evento mantiene la propria posizione relativa in griglia (rimane cioè un beat prima della stanghetta della misura).
Finestra Progetto
Lo stesso concetto vale quando si cambia l’ordine di più di due eventi:
12345
Trascinando l’evento 2 oltre l’evento 4…
52431
…cambia l’ordine degli eventi 2, 3 e 4.
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Cursore Magnetico
Selezionando questa modalità, il cursore di progetto di­venta “magnetico”. Trascinando un evento vicino al cur­sore esso si allinea alla posizione del cursore.
Griglia + Cursore
E’ una combinazione delle modalità “Griglia” e “Cursore Magnetico”.
Eventi + Cursore
E’ una combinazione delle modalità “Eventi” e “Cursore Magnetico”.
Eventi + Griglia + Cursore
E’ una combinazione delle modalità “Eventi”, “Griglia” e “Cursore Magnetico”.
Taglia sui punti di Zero
Quando nella finestra Preferenze (pagina Editing–Audio) è attiva questa funzione, separazioni e dimensionamento degli eventi audio avvengono ai punti di zero, detti anche zero crossing, (posizioni nella forma d’onda audio alle quali l’ampiezza è zero). Ciò consente di evitare rumori e interruzioni provocate da improvvise variazioni d’ampiezza.
!
Questa opzione tutte le finestre in tutti i progetti aperti – ad eccezione dell’Editor dei Campioni (che ha il proprio pulsante Usare Snap).
Scorrimento Automatico
Opzione Autoscroll attiva.
Quando questa opzione è attiva, il display delle forma d’onda scorre durante la riproduzione, mantenendo sem­pre visibile il cursore di progetto nella finestra.
Se nella finestra Preferenze (pagina Trasporto) è attiva
l’opzione “Cursori Fissi”, il cursore di progetto è collocato al centro dello schermo (ove possibile).
Finestra Progetto
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4

Riproduzione e Barra di Trasporto

Presentazione

Questo capitolo descrive i vari metodi per controllare le funzioni di riproduzione e Trasporto in Cubase.
Barra di Trasporto
In seguito c’è una breve descrizione degli oggetti presenti sulla Barra di Trasporto.
Le figure seguenti indicano la Barra di Trasporto con tutti i controlli visibili nelle rispettive posizioni di default (si noti il controllo Jog/Shuttle disponibile solo in Cubase). la Barra di Trasporto è divisa in varie sezioni (da sinistra a destra).
Indicatori risorse CPU e Disk Cache
Attivazione Auto Quantize
Valore Preroll e selettore on/off
Locatore sinistro: punto d’inizio re­gistrazione, punch in e inizio Ciclo
Attivazione punch in
Attivazione punch out
Avanti VeloceIndietro
Valore Postroll e selettore on/off
Modifica formati tempo
Và a marker successivo o fine progetto
Locatore destro: punto di punch out e fine Ciclo
Posizione Smussa destra/sinistra
Cursore di posizione
Và a marker precedente o inizio progetto
Display Tempo Pri­mario e menu formato
Menu a tendina Modo
di Registrazione
Menu a tendina Modo di Registra­zione Ciclica
Smussa +/- 1 Frame
Velocità Shuttle
Jog Wheel (scrubbing progetto)
Display Tempo Seconda­rio e menu formato
Play
Stop
Registra
Ciclo on/off
Ordine di riproduzione attivo
Oggetto corrente in riproduzione
Oggetti Precedenti/Successivi in riproduzione
Click metronomo on/off
Traccia Tempo on/off
Sincronizzazione on/off
Controllo Livello Uscita del canale Control Room (se abili­tato) o del bus d’uscita Main Mix (vedere in seguito).
Attività MIDI In (indicatore sini­stro) e MIDI Out
Indicatori attività ingresso Audio e Clipping (Canale Ingresso di default)
Selettore ordine di riproduzione
Prima/ultima ripetizione dell’oggetto corrente nell’ordine di riproduzione
Pre-conteggio on/off
Mostra Marker (apre la finestra Marker)
Display Tempo e Indicazione tempo
Attività uscita Audio e indi­catore di Clipping (in alto)
Attivazione modalità Aranger
Scatta al Marker
Ö Si noti che se la Control Room è attiva gli indicatori d’attività uscita e Clipping (così come il controllo del livello d’uscita) si riferiscono al canale Control Room (solo Cu­base). Se la Control Room è disabilitata questi controlli si riferiscono al bus d’uscita Main Mix (nella pagina Uscite della finestra Connessioni VST). Per informazioni sulla Control Room vedere il capitolo “Control Room (solo Cu-
base)” a pag. 151. In Cubase Studio il bus Main Mix viene
sempre utilizzato per il monitoring.
Le funzioni principali di Trasporto (Ciclo/Stop/Play/Re­gistra) si possono visualizzare anche sulla toolbar.
60
Riproduzione e Barra di Trasporto
Anche il menu Trasporto contiene varie opzioni di Tra­sporto.
Mostrare e nascondere la Barra di Trasporto
La Barra di Trasporto appare di default quando si lancia un nuovo progetto. Per nasconderlo o mostrarlo selezio­nare “Barra di Trasporto” dal menu Trasporto (o usare il tasto di comando rapido – di default [F2]).
Preroll e Postroll
Queste funzioni sono descritte nel capitolo “Registra­zione” (vedere “Preroll e Postroll” a pag. 84).
Modificare la configurazione della Barra di Trasporto
Per personalizzare l’aspetto del pannello Trasporto, clic­destro del mouse in una zona qualsiasi del pannello e se­lezionare/deselezionare le opzioni desiderate dal menu a tendina che appare.
Questo è spiegato nel dettaglio nella sezione “Personaliz-
zare con i menu contestuali Impostazioni” a pag. 480.
Il pad numerico
Nelle impostazioni di default dei comandi rapidi, molte operazioni della Barra di Trasporto sono assegnate al pad numerico sulla tastiera del computer. I pad numerici sono leggermente diversi sui computer PC e Macintosh.
Tasto numerico Funzione
[Invio] Play
[+] FF (avanzamento rapido)
[-] Rewind (riavvolgimento)
[*] Registrazione
[÷] (Win)/[/] (Mac) Ciclo On/Off
[,] Torna a Zero
[0] Stop
[1] Và al Locatore Sinistro
[2] Và al Locatore Destro
[3-9] Và ai marker da 3 a 9

Operazioni

Impostare la posizione del cursore di progetto
Ci sono molti modi per spostare la posizione del cursore di progetto:
Con i controlli Avanti Veloce e Indietro.
Con i controlli Jog/Shuttle/Smussa sulla Barra di Tra-
sporto (solo Cubase – vedere “Controllo velocità Shuttle
(solo Cubase)” a pag. 63.
Trascinando il cursore di progetto con il mouse nella parte bassa del righello.
Cliccando nel righello.
Un doppio-clic nel righello sposta il cursore e avvia/ferma la riproduzione.
Se nella pagina Trasporto della finestra di dialogo Pre­ferenze è attiva l’opzione “Sposta il Trasporto con un Clic in uno Spazio Vuoto” si può cliccare in una qualsiasi zona vuota della Finestra Progetto per cambiare la posizione del cursore.
Modificando il valore in uno dei display di posizione.
Usando il cursore di posizione situato sopra i pulsanti di
trasporto nella Barra di Trasporto.
L’intervallo del cursore dipende dal valore Length impostato nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto. Spostando il cursore completamente a destra, quindi, ci si porta alla fine del progetto.
Usando i marker (vedere “Uso dei Marker” a pag. 108).
Usando le opzioni di riproduzioni (vedere “Funzioni di ri-
produzione” a pag. 64).
Usando la funzione Arranger (vedere “Traccia Arranger” a pag. 96).
Usando le funzioni del menu Trasporto.
Sono disponibili le seguenti funzioni:
Funzione Descrizione
Localizza Sele­zione/Localizza Fine Selezione
Individua Marker Precedente/Suc­cessivo
Individua Evento Precedente/Suc­cessivo
Sposta il cursore di progetto a inizio o fine della sele­zione corrente. E’ disponibile solo se sono selezionati uno o più eventi o parti (o un intervallo di selezione).
Sposta il cursore di progetto al marker più vicino a de­stra o sinistra (vedere “Descrizione dei marker” a pag.
109).
Sposta il cursore di progetto avanti o indietro ad inizio o fine più vicini di un qualsiasi evento sulla traccia/e se­lezionata.
61
Riproduzione e Barra di Trasporto
Ö Se è attiva l’opzione Snap, quando si trascina il cursore di progetto il suo valore è tenuto in considerazione; è utile per trovare rapidamente posizioni precise nel progetto.
Ö Per muovere il cursore di progetto ci sono anche molti tasti di comando rapido (finestra di dialogo Comandi Via Tastiera categoria Trasporto).
Per esempio, è possibile assegnare comandi rapidi alle funzioni “Step Misura” e “Misura Indietro”, per muovere il cursore di progetto di una mi­sura avanti e indietro rispettivamente.
Formati display della Barra di Trasporto
Display tempo primario (sinistra) e secondario (destra).
L’unità di tempo indicata nel righello può essere indipen­dente da quella visualizzata nel display del tempo prin­cipale sulla Barra di Trasporto; si può quindi visualizzare timecode nel display della Barra di Trasporto e bars and beats nel righello, ad esempio. Inoltre, a destra del display tempo primario c’è quello del tempo secondario, anch’esso indipendente; si hanno quindi tre unità di tempo diverse time indicate nello stesso momento (nella Finestra Progetto, si possono creare anche tracce righello aggiuntive, vedere “Usare più righelli – tracce Righello
(solo Cubase)” a pag. 34.
Si applicano le seguenti regole:
Cambiando il formato tempo del display primario nella
Barra di Trasporto, cambia anche il formato tempo del ri­ghello.
E’ come cambiare il formato display in Impostazioni Progetto. Per avere diversi formati display nel righello e nel display del tempo principale, quindi, si deve cambiare il formato nel righello.
Il formato nel display del tempo primario si stabilisce nel
menu a tendina a destra nel display di posizione principale.
Questa impostazione determina anche il formato tempo
indicato per i locatori sinistro e destro sulla Barra di Tra­sporto.
Il display del tempo secondario è completamente indi­pendente ed il suo formato si stabilisce nel menu a ten­dina a destra nel display del tempo secondario.
Per scambiare i formati tempo tra i due display cliccare sul simbolo della doppia freccia che li divide.
Locatori sinistro e destro
I locatori sinistro e destro sono una coppia di marker di posizione usati per specificare i punti di punch-in e punch-out durante la registrazione ed indicare i limiti di re­gistrazione e riproduzione in Ciclo.
Ö Se nella Barra di Trasporto è attiva la modalità Ciclo, la zona compresa tra il locatore sinistro e quello destro è ri­prodotta in continuazione.
Se però il locatore destro è prima di quello sinistro, si ottiene la modalità “Salto” o “Salta”: quando il cursore di progetto raggiunge il locatore de­stro salta al locatore sinistro e continua da lì la riproduzione.
Ci sono molti modi per impostare la posizione dei locatori:
Per impostare il locatore sinistro premere [Ctrl]/[Com­mand] e cliccare nel righello alla posizione desiderata.
Analogamente, premendo [Alt]/[Option] e cliccando nel righello si defini­sce la posizione del locatore destro. Si possono anche trascinare le “ma­niglie” dei locatori direttamente nel righello.
Nel righello i locatori sono indicati dai flag (bandierine). L’area tra i loca­tori è evidenziata sia nel righello che nella Finestra Progetto (vedere
“Aspetto” a pag. 483). Si noti che se il locatore destro è collocato
prima di quello sinistro, il colore del righello nella zona tra i locatori cambia (da blu a rosso).
Cliccare e trascinare il mouse nella parte alta del ri­ghello per disegnare un intervallo tra i locatori.
Cliccando su un intervallo esistente lo si può trascinare con il mouse.
Premendo il tasto [Ctrl]/[Command] e [1] o [2] sul pad numerico s’imposta il locatore sinistro o destro alla posi­zione del cursore di progetto.
Analogamente, premendo [1] o [2] sul pad numerico (senza [Ctrl]/[Com­mand]) si colloca il cursore di progetto alla posizione del locatore sinistro o destro; sono comandi rapidi di default (è possibile cambiarli a piacere).
Creando marker Ciclo si può memorizzare un numero qualsiasi di posizioni del locatore sinistro o destro che in seguito possono essere richiamate con un semplice dop­pio-clic del mouse sul rispettivo marker (vedere “Marker
Ciclo” a pag. 110).
62
Riproduzione e Barra di Trasporto
L’opzione “Locatori sulla Selezione” nel menu Trasporto
(comando rapido di default [P]) imposta i locatori intorno alla selezione corrente.
Questa opzione è disponibile se sono selezionati uno o più eventi, op­pure è stato eseguito un intervallo di selezione.
I locatori si possono anche regolare numericamente
nella Barra di Trasporto.
Cliccando sui pulsanti L/R nella sezione locatore nella Barra di Trasporto si colloca il cursore di progetto al rispettivo locatore. Premendo [Alt]/ [Option] e cliccando il pulsante L o R, il locatore corrispondente è collo­cato alla posizione corrente del cursore di progetto.
Controllo velocità Shuttle (solo Cubase)
Il controllo velocità Shuttle (la rotellina esterna nella Barra di Trasporto) consente di riprodurre il progetto avanti e in­dietro a qualsiasi velocità; è comodo per individuare un punto particolare o “entrare” in qualsiasi posizione nel progetto.
Per avviare la riproduzione ruotare a destra la rotellina di
velocità Shuttle.
Più a destra si muove, maggiore è la velocità di riproduzione.
Ruotandola a sinistra il progetto è riprodotto al contrario.
Anche in questo caso la velocità di riproduzione dipende da quanto si ruota a sinistra la rotellina di velocità Shuttle.
Scrub progetto – Jog Wheel (solo Cubase)
Si noti che la Jog Wheel è una manopola senza fine – si può ruotarla tante volte quante servono per spostarsi alla posizione desiderata.
Più velocemente si muove la rotellina maggiore è la velocità di riprodu­zione.
Cliccando sulla Jog Wheel durante la riproduzione, quest’ultima si ferma automaticamente.
Pulsanti di posizione Smussa (solo Cubase)
Con i pulsanti + e – al centro della sezione Shuttle/Jog si può ritoccare la posizione del cursore di progetto a sinistra o destra rispettivamente. Ogni volta che si clicca su un pul­sante Smussa, il cursore di progetto si sposta di un frame.

Opzioni ed Impostazioni

Opzione “Ritorna al Punto di Partenza sullo Stop”
Questa opzione si trova nella pagina Trasporto della fine­stra Preferenze (menu File in Windows o menu Cubase in Mac OS X).
Se l’opzione “Ritorna al Punto di Partenza sullo Stop” è attiva, quando si ferma la riproduzione il cursore di pro­getto torna automaticamente all’ultima posizione dalla quale è iniziata la riproduzione.
Se l’opzione “Ritorna al Punto di Partenza sullo Stop” non è attiva, quando si ferma la riproduzione il cursore di progetto rimane in posizione.
Premendo nuovamente Stop il cursore di progetto si porta all’ultima po­sizione in cui è iniziata la registrazione o riproduzione.
La rotellina centrale sulla Barra di Trasporto si chiama Jog Wheel. Cliccandola e trascinandola a destra o sinistra si muove manualmente la posizione di riproduzione avanti o indietro – come lo scrubbing su un nastro magnetico. Ciò consente di individuare posizioni precise nel progetto.
Riproduzione e Barra di Trasporto
63
Traccia disabilitata/abilitata
Per le tracce audio, il menu contestuale traccia contiene l’opzione “Disattiva Traccia”, la quale interrompe l’attività dell’hard-disk sulla traccia (al contrario del Mute che toglie semplicemente il volume in uscita). Registrando spesso “take alternativi” si ottengono molti take su tracce diverse che, sebbene silenziate, nel corso della riproduzione in re­altà sono ancora “suonate” dall’hard-disk; l’hard-disk, quindi, lavora inutilmente. In queste situazioni è meglio at­tivare l’opzione Disattiva Traccia.
Selezionare “Disattiva Traccia” per le tracce da conser-
vare nel progetto (ma da non riprodurre ora).
Per abilitare di nuovo le tracce disabilitate selezionare “Attiva Traccia” dal menu contestuale traccia.
Funzioni di riproduzione
Oltre ai controlli di trasporto standard nella Barra di Tra­sporto, anche il menu Trasporto presenta varie opzioni che controllano la riproduzione; esse sono:
Opzione Descrizione
Postroll da Fine/Inizio Selezione
Preroll su Fine/Inizio Selezione
Riproduci dalla Fine/ Inizio della Selezione
Riproduci fino all’Inizio/ Fine della Selezione
Riproduci fino al Marker successivo
Riproduci Selezione Attiva la riproduzione dall’inizio della selezione cor-
Selezione in Loop Attiva la riproduzione dall’inizio della selezione cor-
Avvia la riproduzione da inizio o fine dell’intervallo selezionato corrente, fermandola dopo il tempo sta­bilito nel campo Postroll sulla Barra di Trasporto.
Avvia la riproduzione da una posizione prima o dopo l’intervallo corrente selezionato, fermandola rispettivamente a inizio o fine della selezione. La posizione d’inizio riproduzione si definisce nel campo Preroll sulla Barra di Trasporto.
Attiva la riproduzione da inizio o fine della selezione corrente.
Attiva la riproduzione due secondi prima inizio o fine della selezione corrente, fermandola rispettiva­mente a inizio o fine della selezione.
Attiva la riproduzione dalla posizione del cursore di progetto, fermandola al marker successivo.
rente, fermandola alla fine della selezione.
rente, ripetendola quando ne raggiunge la fine.
Ö Nella finestra di dialogo Preferenze (pagina Editing– Audio) si trova l’opzione “Gestisci Eventi Audio in Mute come eventi Cancellati”. Attivando questa opzione, tutti gli eventi sovrapposti a un evento silenziato diventano udibili.
Funzione Insegui
La funzione Insegui garantisce che gli strumenti MIDI suo­nino correttamente quando si colloca il cursore di pro­getto in una nuova posizione e s’avvia la riproduzione. Per farlo, il programma trasmette agli strumenti MIDI una serie di messaggi MIDI ogni volta che nel progetto ci si sposta ad una nuova posizione, assicurando così che tutti i dispo­sitivi MIDI siano configurati opportunamente per quanto ri­guarda eventi Program Change, Controller (come il Volume MIDI), ecc.
Per esempio, supponiamo di avere una traccia MIDI con un evento Program Change inserito all’inizio. Questo evento cambia il suono del synth in un piano.
All’inizio del primo chorus c’è un altro evento Program Change che cambia il suono dello stesso synth in archi.
A questo punto si riproduce la song, che inizia con un suono di piano e poi diventa il suono d’archi. A metà del chorus si ferma e riavvolge ad un punto compreso tra l’ini­zio ed il secondo Program Change. Il synth continua a suonare gli archi, mentre in realtà in questa sezione do­vrebbe esserci il piano!
La funzione Insegui si occupa di questo: se gli eventi Pro­gram Change sono cercati, Cubase segue la musica fin dall’inizio, trova il primo evento Program Change e lo tra­smette al synth, impostandolo al suono corretto.
!
Le opzioni elencate sopra (tranne “Riproduci fino al Marker successivo”) sono disponibili solo se sono selezionati uno o più eventi, oppure c’è un intervallo di selezione.
Riproduzione e Barra di Trasporto
64
La stessa cosa avviene anche per altri tipi d’eventi. Il para­metro Insegui Eventi nella finestra Preferenze (pagina MIDI) determina i tipi d’eventi inseguiti quando ci si col­loca ad una nuova posizione e s’avvia la riproduzione.
Ö Sono ricercati i tipi d’eventi per i quali è inserita la spunta nel rispettivo box.
Nella sezione Insegui Eventi della finestra Preferenze
(pagina MIDI) c’è anche l’opzione “Insegui non limitata a Confini Parte”.
Attivando questa opzione, sono inseguiti anche i controller MIDI fuori dai limiti della parte (la funzione Insegui, cioè, è applicata alle parti toccate dal cursore e a tutte le parti alla sua sinistra). Per progetti molto grandi, tuttavia, si consiglia di disattivare questa opzione, poichè essa rallenta notevolmente le operazioni di posizionamento e Solo. Quando questa opzione non è attiva, i controller MIDI sono inseguiti solamente all’intero delle parti che si trovano sotto la posizione del cursore.
65
Riproduzione e Barra di Trasporto
5

Registrazione

Presentazione

Questo capitolo descrive i vari metodi di registrazione in Cubase. Poichè è possibile registrare sia tracce audio che MIDI, sono descritti entrambi i metodi.
Prima di iniziare
Questo capitolo presume che siano familiari alcuni con­cetti elementari di registrazione e che siano state eseguite le seguenti operazioni:
Hardware audio configurato, collegato e regolato cor-
rettamente.
Progetto aperto e configurato con i parametri e le impo-
stazioni desiderate.
I parametri di configurazione del progetto determinano formato di registra­zione, frequenza di campionamento, durata del progetto, che influenzano le registrazioni audio eseguite. Vedere “Finestra Impostazioni Progetto” a
pag. 35.
Se si registra il MIDI, i dispositivi MIDI devono essere
collegati e configurati correttamente.

Metodi di registrazione elementari

Questo capitolo descrive i metodi generali usati per regi­strare. Tuttavia, ci sono preparazioni e procedure specifi­che rispettivamente per la registrazione audio e MIDI. Prima d’iniziare a registrare si consiglia di consultare i ca­pitoli “Specifiche di registrazione audio” a pag. 69 e “Spe-
cifiche di registrazione MIDI” a pag. 79.
Abilitare una traccia alla registrazione
Cubase può registrare su una singola traccia o su più tracce (audio e/o MIDI) simultaneamente. Per preparare una traccia alla registrazione, cliccare sul suo pulsante Abilita la Registrazione nell’elenco tracce, nell’Inspector o nel Mixer. Una volta attivo, il pulsante(i) s’illumina in rosso, indicando che la modalità di registrazione è pronta.
Pulsante Abilita la Registrazione nell’Inspector, elenco tracce e Mixer.
Ö Se nella finestra Preferenze (pagina Editing–Project & Mixer) è attiva l’opzione “Abilita Registrazione sulla Trac­cia Selezionata”, le tracce sono automaticamente abilitate alla registrazione quando le si seleziona nell’elenco tracce.
Ö Il numero preciso di tracce audio registrabili simulta­neamente dipende dalle prestazioni di CPU e hard-disk.
Nella finestra Preferenze (pagina VST) c’è l’opzione “Avvisa Sovraccarico Processi”. Attivandola, quando in registrazione l’indicatore di risorse della CPU (sulla Barra di Trasporto) s’illumina appare un messaggio d’avviso.
Attivazione della registrazione manuale
La registrazione inizia cliccando sul pulsante Record nella Barra di Trasporto o sulla toolbar (o con il tasto di co­mando rapido corrispondente, di default [*] sul pad nume­rico); si può avviare in Stop (dalla posizione corrente del cursore di progetto o dal locatore sinistro) oppure nel corso della riproduzione:
Attivando la registrazione in Stop con l’opzione “Avvia Registrazione dal Locatore Sinistro” del menu Trasporto attiva, essa inizia da locatore sinistro.
E’ applicato il valore Preroll o il count-in del metronomo (vedere “Preroll e
Postroll” a pag. 84).
Attivando la registrazione in Stop con l’opzione “Avvia Registrazione dal Locatore Sinistro” non attiva, essa inizia dalla posizione corrente del cursore di progetto.
Attivando la registrazione in riproduzione, Cubase passa subito in modalità Registrazione ed inizia a regi­strare dalla posizione corrente del cursore di progetto.
Questa funzionalità è nota come punch in manuale.
67
Registrazione
Attivare la registrazione in modalità Sync
Sincronizzando Cubase ad un dispositivo esterno (pul­sante Sync attivo sulla Barra di Trasporto) ed attivando la registrazione, il programma entra in modalità registrazione pronta (s’illumina il pulsante Record sulla Barra di Tra­sporto). La registrazione inizia quando Cubase riceve un segnale timecode valido (o cliccando sul pulsante Play). Per maggiori informazioni vedere il capitolo “Sincronizza-
zione” a pag. 434.
Attivando il pulsante Punch Out sulla Barra di Tra­sporto, la registrazione si ferma quando il cursore di pro­getto arriva al locatore destro.
Si tratta del “punch out automatico”; combinandolo con il punch in auto­matico si può definire una sezione specifica da registrare – molto utile per sostituire una determinata parte della registrazione. Vedere anche
“Stop dopo il Punch Out Automatico” a pag. 84.
Attivazione registrazione automatica
Cubase può passare automaticamente dalla riproduzione alla registrazione ad una determinata posizione. Si tratta del “punch in automatico”. Un classico impiego di questa funzionalità si ha quando bisogna sostituire una sezione della registrazione ma si vuole sentire il materiale già regi­strato fino alla posizione d’inizio registrazione.
1. Collocare il locatore sinistro alla posizione in cui si de-
sidera iniziare la registrazione.
2. Attivare il pulsante Punch In sulla Barra di Trasporto.
Pulsante Punch In attivo.
3. Iniziare la riproduzione da una posizione qualsiasi
prima del locatore sinistro.
Quando il cursore di progetto arriva al locatore sinistro la registrazione inizia automaticamente.
Fermare la registrazione
Anche questo si può fare automaticamente o manual­mente:
Facendo clic sul pulsante Stop nella Barra di Trasporto
(o usando il tasto di comando rapido corrispondente, di default [0] sul pad numerico), la registrazione si ferma e Cubase passa in modalità Stop.
Cliccando sul pulsante Registra (o usando il tasto di co-
mando rapido per la registrazione, di default [*]), la regi­strazione si disattiva ma la riproduzione continua.
Questa funzionalità è nota come “punch out manuale”.
Punch In e Punch Out attivi.
Registrazione in Ciclo
Cubase può registrare e riprodurre in Ciclo – un loop. Si specifica inizio e e fine del ciclo impostando i locatori sini­stro e destro. Quando il ciclo è attivo, la sezione selezio­nata è ripetuta in modo omogeneo fino a quando si preme Stop o si disattiva la modalità ciclica.
Per attivare la modalità ciclica, cliccare sul pulsante Ci­clo sulla Barra di Trasporto.
A questo punto, avviando la riproduzione, la sezione compresa tra i loca­tori sinistro e destro si ripete continuamente fino a quando la si ferma.
Modalità Ciclo attiva
Per registrare in Ciclo, si può iniziare la registrazione dal locatore sinistro, da prima dei locatori o dall’interno del ci­clo, in Stop o durante la riproduzione.
Non appena il cursore del progetto raggiunge il locatore destro, questo torna indietro al locatore sinistro e continua a registrare un nuovo giro.
I risultati della registrazione ciclica dipendono dalla mo­dalità di registrazione Ciclo e sono diversi per l’audio e il MIDI (vedere “Registrazione audio in modalità Ciclo” a pag.
75 e “Registrazione MIDI in modalità Ciclo” a pag. 81).
Funzione Audio pre-record
Questa funzione permette di catturare fino ad 1 minuto di audio entrante che si riproduce “dopo il fatto” in Stop o durante la riproduzione. Ciò è possibile perchè Cubase cattura l’audio entrante in un buffer di memoria anche quando non è in registrazione.
68
Registrazione
Procedere come segue:
1. Aprire la finestra Preferenze (pagina Registra-Audio).
2. Specificare un tempo (fino a 60 secondi) nel campo
“Secondi Audio Pre-Record”.
Ciò attiva il buffer d’ingresso audio per la funzione Pre-Record.
3. Assicurarsi che una traccia audio sia abilitata per la re-
gistrazione e riceva l’audio dalla sorgente di segnale.
4. Quando è stato riprodotto del materiale audio da cat-
turare (in Stop mode o durante la riproduzione) cliccare sul pulsante Registra.
5. Dopo alcuni secondi fermare la registrazione.
Si crea un evento audio che inizia alla posizione in cui si trovava il cursore di progetto quando è stata attivata la registrazione. Ciò significa che se ci si trovava in Stop ed il cursore era all’inizio del progetto, il passo suc­cessivo sarà quello di spostare l’evento a destra; se invece si stava suo­nando insieme al progetto, l’evento deve essere lasciato dove si trova.
6. Selezionare lo strumento Freccia e collocare il cursore
sul lato sinistro in basso dell’evento, in modo che appaia una doppia freccia, quindi cliccare e trascinare a sinistra il mouse.
L’evento è esteso ed è inserito l’audio riprodotto prima dell’attivazione della registrazione – se si suonava durante la riproduzione, le note catturate sono collocate esattamente dove sono state suonate rispetto al progetto.
La registrazione è stata attivata all’inizio della misura 9. Ciò è indicato da un segmento blu nell’evento audio.

Specifiche di registrazione audio

Selezionare un formato file di registrazione
Il formato dei file registrati s’imposta nella finestra di dia­logo Impostazioni Progetto del menu Progetto. Ci sono tre impostazioni: Fr.Campionamento, Formato di Registra­zione (bit depth) e Tipo dei File Registrati. La frequenza di campionamento si stabilisce una volta per sempre quando s’inizia un nuovo progetto, mentre formato di registrazione e tipo di file si possono modificare in ogni momento.
Tipo dei File Registrati
Tipo dei File Registrati definisce i tipi di file creati quando si registra:
Tipo file Descrizione
File Wave I file Wave hanno estensione “.wav” e sono un formato
File Wave 64 (solo Cubase)
File Broadcast Wave
File AIFF Audio Interchange File Format è uno standard sviluppato
file comune su piattaforma PC.
Wave64 è un formato di Sonic Foundry Inc. Come audio è identico al formato Wave, ma la struttura interna del file ne rende possibile dimensioni molto più grandi. E’ utile per lunghe registrazioni dal vivo in surround, ad esempio, ove i file audio possono diventare enormi.
In termini di contenuto audio è uguale ai normali file Wave, ma contiene stringhe di testo che forniscono infor­mazioni aggiuntive sul file (vedere in seguito).
da Apple Computer Inc. I file AIFF hanno estensione “.aif” e sono usati con la maggior parte delle piattaforme. Come i file Broadcast Wave, anche i file AIFF possono contenere stringhe di testo (vedere in seguito).
Selezionando i formati Broadcast Wave File o AIFF è possibile specificare Autore, Descrizioni e Riferimenti in stringhe di testo incluse nel file registrato.
Si usa la pagina Registra–Broadcast Wave nella finestra Preferenze.
Formato di registrazione (bit depth)
Le opzioni disponibili sono 16 bit, 24 bit e 32 bit (float) a virgola mobile. Si consiglia di usare i seguenti criteri:
Normalmente, selezionare il formato di registrazione in base alla risoluzione bit offerta dall’hardware audio.
Per esempio, se l’hardware audio ha convertitori A/D (ingressi) a 20 bit, è meglio registrare ad una risoluzione di 24 bit per sfruttare tutti i bit disponi­bili, ma se l’hardware audio ha ingressi a 16 bit non ha senso registrare ad una risoluzione bit superiore – si ottengono solamente file audio più grandi ma non c’è differenza nella qualità audio, a meno che si registri con gli ef­fetti – vedere “Registrare con effetti (solo Cubase)” a pag. 78.
Più alta è la risoluzione bit, più grandi sono i file e mag­giore è il consumo di risorse dell’hard-disk.
Se ciò è un problema, diminuire il valore del parametro Formato di Regi­strazione.
!
Per maggiori informazioni sulle opzioni nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto vedere “Finestra Im-
postazioni Progetto” a pag. 35.
69
Registrazione
Configurare la traccia
Creare una traccia e scegliere la configurazione canale
Le tracce audio si possono configurare in mono, stereo o surround (solo Cubase). Ciò consente di registrare o im­portare un file con canali multipli e gestirlo come un’unica entità, senza bisogno di scomporlo in più file mono, ecc. Il percorso del segnale di una traccia audio mantiene la pro­pria configurazione canale dal bus d’ingresso, all’EQ, al li­vello, fino alle impostazioni del Mixer sul bus d’uscita.
La configurazione canale si specifica creando la traccia:
1. Selezionare “Agg.Traccia Audio” dal menu contestuale
dell’elenco tracce o dal menu Progetto (o doppio-clic in una zona vuota dell’elenco tracce quando è selezionata una traccia audio – se è selezionata una traccia MIDI, un doppio clic nell’elenco tracce crea una nuova traccia MIDI).
Appare una finestra di dialogo con il menu a tendina di configurazione.
2. Selezionare il formato desiderato dal menu a tendina.
In Cubase Studio, si può scegliere tra mono e stereo. In Cubase, i for­mati più comuni sono indicati direttamente nel menu a tendina, ed i rima­nenti formati surround nel submenu “Altro…”. Per un elenco dei formati surround disponibili vedere “Configurare il bus d’uscita” a pag. 206.
Il Browse in questa finestra di dialogo consente di sfo-
gliare l’hard-disk alla ricerca dei Preset, che possono es­sere usati come base (o modello) per le tracce.
Ciò è descritto in dettaglio nel capitolo “Preset Traccia” a pag. 311.
3. Fare clic su OK.
Appare una traccia, impostata alla configurazione canale specificata. Nel Mixer appare una striscia canale corrispondente. non è possibile modifi­care la configurazione canale di una traccia.
Nell’Inspector si seleziona un bus d’ingresso dal menu a tendina Routing Ingresso in alto.
Come descritto nel paragrafo “L’ Inspector” a pag. 29, l’Inspector visua­lizza le impostazioni della traccia selezionata; per mostrare o nascondere l’Inspector cliccare sul pulsante “Mostra/Nascondi Inspector” nella tool­bar della Finestra Progetto.
Cliccare qui per mostrare/nascondere l’Inspector.
Cliccare qui per selezionare un bus d’ingresso per la traccia.
Nel Mixer si seleziona un bus d’ingresso nel menu a ten­dina Routing Ingresso in cima alla striscia canale della traccia.
Se questo menu non è visibile, si deve aprire la veduta routing del Mixer cliccando sul pulsante “Mostra Routing” nel pannello comune esteso del Mixer, oppure selezionando “Mostra Vista Routing” dal submenu Win­dow nel menu contestuale del Mixer. Per maggiori informazioni sul Mixer vedere “Configurare il Mixer” a pag. 126.
Cliccare qui per mostrare o nascondere le impostazioni d’ingresso e uscita.
Cliccare qui per selezionare un bus d’ingresso per la traccia.
Selezionare un bus d’ingresso per la traccia
Si presume che siano stati aggiunti e configurati i bus d’in­gresso necessari (vedere “Configurare i bus” a pag. 14). Prima di registrare bisogna specificare nell’Inspector o nel Mixer da quale bus d’ingresso registra la traccia:
Registrazione
Registrare dai bus
E’ anche possibile selezionare un bus d’uscita, un bus gruppo o un bus canale FX come ingresso per le proprie registrazioni.
Immaginare di voler creare un downmix di tracce separate, ad esempio cassa, rullante e charleston di una batteria ecc.
70
Procedere come segue:
1. Impostare le proprie tracce separate come desiderato
e aggiungere una traccia gruppo.
2. Per ciascuna delle tracce di batteria, aprire il menu a
tendina Routing Uscita e selezionare Traccia Gruppo come uscita.
3. Creare una nuova traccia audio, aprire il relativo menu
a tendina e selezionare la Gruppo come ingresso per que­sta traccia audio.
4. Abilitare alla registrazione questa traccia audio e far
partire la registrazione.
A questo punto, l’uscita della traccia gruppo verrà regi­strata verrà registrata sulla nuova traccia e si avrà un mix delle proprie tracce separate.
Si noti che è anche possibile selezionare un canale FX come sorgente di registrazione. In questo caso, solo l’uscita del canale FX verrà registrata.
Per maggiori informazioni sulle possibilità di routing, ve­dere “Routing” a pag. 17.
Selezionare una cartella per i file audio registrati (solo Cubase)
Ogni progetto di Cubase ha la propria cartella progetto contenente (tra le altre cose) una cartella “Audio”. Di de­fault, qui sono salvati i file audio registrati. Tuttavia, si può selezionare cartelle indipendenti per ogni traccia audio, se necessario:
1. Per selezionare la stessa cartella di registrazione per
più tracce audio, selezionare le tracce con uno [Shift] o [Ctrl]/[Command]-clic su di esse nell’elenco tracce.
2. Clic-destro nell’elenco tracce su una delle tracce per
aprire il menu contestuale della traccia.
3. Selezionare “Imposta Cartella di Registrazione”.
4. Con la finestra di dialogo che appare individuare la
cartella desiderata (o crearne una nuova con il pulsante Create).
Consiglio: per avere cartelle separate in base al tipo di materiale audio (parlato, suoni d’ambiente, musica, ecc.) si possono creare sotto-cartelle nella cartella Audio del progetto ed assegnare le varie tracce alle diverse sotto-cartelle. In questo modo, tutti i file audio restano nella cartella del progetto, facilitandone la gestione nel progetto stesso.
Si possono avere tracce diverse registrate in destinazioni completamente diverse, perfino su hard-disk. Tuttavia, in caso di spostamento o archiviazione del progetto si rischia di perdere alcuni file. La soluzione è usare la funzione “Pre­para Archivio” nel Pool per riunire tutti i file esterni nella car­tella di progetto (vedere “Prepara Archivio” a pag. 291).
Impostare i livelli d’ingresso
Quando si registra il suono in digitale è importante rego­lare correttamente i livelli d’ingresso – abbastanza alti, per un basso rumore di fondo e un’alta qualità audio, ma non troppo elevati per evitare il clipping (distorsione digitale).
In genere, il clipping si ha nell’hardware audio, quando un segnale analogico a livello troppo elevato è convertito in digitale dai convertitori A/D hardware.
Se si sta usando Cubase, si può avere un clipping quando il segnale in arrivo dal bus d’ingresso è scritto in un file sull’hard-disk.
Questo perchè in Cubase si possono eseguire impostazioni sul bus d’in­gresso, aggiungere EQ, effetti, ecc. al segnale da registrare. Ciò può au­mentare il livello del segnale, provocando un clipping nel file audio registrato.
La procedura per controllare il livello del segnale in arrivo all’hardware audio è leggermente diversa, dipende se si usa Cubase o Cubase Studio:
Cubase
In Cubase, il livello d’ingresso si controlla sul canale d’in­gresso.
Per verificare il livello del segnale non processato che ar­riva all’hardware audio bisogna commutare gli indicatori di livello in modalità “Ingr.Meter”. In questa modalità, gli indi­catori di livello del canale d’ingresso mostrano il livello del segnale all’ingresso del bus, prima di qualsiasi regolazione (guadagno d’ingresso, EQ, effetti, livello o pan):
1. Clic-destro nella finestra Mixer.
Appare il menu contestuale del Mixer.
2. Selezionare il submenu Impostazioni Globali Meter ed assicurarsi che sia attiva l’opzione “Ingr.Meter”.
71
Registrazione
3. Riprodurre l’audio ed osservare l’indicatore di livello
del canale d’ingresso.
Il segnale deve essere il più alto possibile senza superare 0 dB (l’indica­tore Clip del bus d’ingresso non si deve illuminare).
Indicatore Clip.
4. Se necessario, regolare il livello d’ingresso con uno
dei seguenti metodi:
Regolando il livello d’uscita della sorgente sonora o del
mixer esterno.
Usando il programma d’applicazione dell’hardware au-
dio per impostare i livelli d’ingresso (se possibile).
Vedere la documentazione tecnica dell’hardware audio.
Se l’hardware audio supporta la funzionalità ASIO Con-
trol Panel è possibile impostare il livello d’ingresso.
Per accedere al pannello di controllo ASIO aprire la finestra di dialogo Impostazioni Periferica dal menu Periferiche e nell’elenco a sinistra (sotto VST Audio System) selezionare la propria scheda audio. Una volta sele­zionata la scheda audio aprire il pannello di controllo ASIO cliccando sul pulsante Controlli nella sezione delle impostazioni a destra.
Il passo successivo è verificare il livello dell’audio scritto nel file sull’hard-disk. Ciò è necessario solo se sono state eseguite regolazioni sul canale d’ingresso (livello, EQ, ef­fetti in Insert, ecc.). Si noti inoltre che:
Registrando nel formato 32 bit float, la risoluzione bit
non è ridotta – non c’è quindi rischio di clipping in questa fase.
Inoltre, si conserva perfettamente la qualità audio. Si consiglia quindi di usare il formato 32 bit a virgola mobile quando si registra con effetti. Ve­dere “Registrare con effetti (solo Cubase)” a pag. 78.
Registrando nei formati a 16 o 24 bit, il margine dispo-
nibile è inferiore, quindi si può avere un clipping se il se­gnale è troppo elevato. Per evitarlo, regolare il livello del segnale nel modo seguente:
1. Aprire il menu contestuale del Mixer e selezionare “Me­ter Post-Fader” dal submenu Impostazioni Globali Meter.
2. Configurare il canale d’ingresso, aggiungendo l’EQ e/ o gli effetti desiderati.
Per alcuni effetti si dovrà regolare il livello del segnale inviato all’effetto – per farlo usare la manopola Guadagno Ingr. Si noti che bisogna premere [Shift] o [Alt]/[Option] per regolare il guadagno d’ingresso.
3. Riprodurre l’audio e controllare l’indicatore di livello del canale d’ingresso.
Il segnale deve essere ragionevolmente alto senza raggiungere però 0 dB (non deve illuminarsi l’indicatore Clip del bus d’ingresso ).
4. Se necessario, regolare il livello del segnale con il fa­der del canale d’ingresso.
Cubase Studio
In Cubase Studio, i canali d’ingresso non sono visibili nel Mixer; il livello quindi si controlla sulla striscia di canale della traccia sulla quale si sta registrando:
1. Individuare la striscia canale della traccia che sta per essere registrata.
2. Attivare il monitoraggio del canale cliccando sul pul­sante altoparlante accanto al fader.
Con il monitoraggio attivo, l’indicatore mostra il livello del segnale audio entrante.
3. Suonare la sorgente audio da registrare e controllare l’indicatore di livello del canale.
4. Regolare il livello d’uscita della sorgente audio in modo che gli indicatori salgano, ma senza arrivare a 0 dB.
Osservare l’indicatore numerico del livello di picco, situato sotto l’indica­tore nella striscia del canale bus. Per resettare l’indicatore del livello di picco, cliccarci sopra con il mouse.
Ö Si deve regolare il livello d’uscita della sorgente audio – in Cubase Studio non si possono usare i fader per rego­lare il livello d’ingresso!
72
Registrazione
Ö Un altro metodo per osservare i livelli d’ingresso è usare il pannello di controllo dell’hardware audio (se ha gli indicatori del livello d’ingresso); potrebbe essere possibile anche regolare il livello d’ingresso.
Per i dettagli vedere la documentazione dell’hardware audio.
Monitoraggio
In questo contesto, “monitorare” significa ascoltare il se­gnale d’ingresso durante la registrazione. Ci sono tre modi per farlo: in Cubase, esternamente (ascoltando il segnale prima che entri in Cubase) o usando la funzione ASIO Di­rect Monitoring (una combinazione degli altri due metodi)
- vedere in seguito.
Monitoraggio in Cubase
Monitorando in Cubase, il segnale d’ingresso è mixato con la riproduzione audio. Il vantaggio è che si possono regolare livello di monitoraggio e panning nel Mixer ed ag­giungere effetti ed EQ al segnale monitor come in regi­strazione (usando la striscia canale della traccia – non il bus d’ingresso!).
Lo svantaggio del monitoraggio in Cubase è che il segnale monitorato è ritardato dal valore della latenza (che dipende da hardware audio e driver). Per il monitoraggio in Cubase, quindi, serve un hardware audio a bassa latenza. La latenza hardware si può vedere nella finestra di dialogo Imposta­zioni Periferica (pagina VST Audio System).
Ö Usando plug-in effetti con alte latenze interne, la fun­zione di compensazione automatica del ritardo in Cubase aumenta la latenza.
Se ciò è un problema, si può usare la funzione Forza Compensazione Delay mentre si registra; vedere “VST Instrument e Tracce Instrument” a
pag. 189
Monitorando in Cubase, si può scegliere una delle quattro modalità Monitoring nella finestra Preferenze (pagina VST):
• Manuale
Consente di attivare/disattivare il monitoraggio in ingresso cliccando sul pulsante Monitor nell’Inspector, nell’elenco tracce o nel Mixer.
• Quando la Registrazione é Attiva.
Si può sentire la sorgente audio collegata al canale d’ingresso ogni volta che la traccia è abilitata alla registrazione.
• Durante la Registrazione.
Attiva il monitoraggio in ingresso solo durante la registrazione.
• Stile Macchina a Nastro.
Simula il funzionamento standard di una piastra a nastro: monitoraggio in ingresso in Stop e durante la registrazione, ma non in riproduzione.
Solo Cubase: nella finestra Preferenze (pagina VST– Metering) c’è l’opzione “Bus Ingresso Map Metering su Traccia Audio (in Direct Monitoring)”.
Se nella finestra di dialogo Impostazioni Periferica è attivo il Direct Moni­toring, questa opzione consente di mappare l’indicatore del bus d’in­gresso sulle tracce audio abilitate al monitoraggio. Ciò permette di osservare i livelli d’ingresso delle tracce audio quando si lavora nella Fi­nestra Progetto.
Quando nella finestra di dialogo Impostazioni Periferica è attivo il Direct Monitoring, questa funzione opera così:
• Se l’opzione “Bus Ingresso Map Metering su Traccia Audio (in Direct Monitoring)” è attiva, le tracce audio mostrano l’indica­zione del segnale proveniente dal bus d’ingresso al quale sono assegnate non appena la traccia è abilitata alla registra­zione. Si noti che le tracce rispecchiano il segnale al bus d’ingresso (cioè si vede lo stesso segnale in entrambi i posti). Quando si usa l’indicazione mappata, tutte le funzioni (ad esempio, il trim­ming) che si applicano alla traccia audio non si riflettono sui propri indicatori.
• Se l’opzione “Bus Ingresso Map Metering su Traccia Audio (in Direct Monitoring)” non è attiva, gli indicatori funzionano come al solito
In Cubase Studio, le tracce audio mostrano sempre l’in-
dicazione del bus d’ingresso, vedere “Cubase Studio” a
pag. 72.
Monitoraggio esterno
Per il monitoraggio esterno (l’ascolto del segnale d’in­gresso prima che entri in Cubase) serve un mixer esterno che misceli la riproduzione audio con il segnale d’ingresso. si può usare un mixer hardware o un’applicazione mixer per l’hardware audio, se ha una modalità per cui l’ingresso au­dio è inviato di nuovo in uscita (in genere si chiama “Thru”, “Direct Thru” o simili).
73
Registrazione
Usando il monitoraggio esterno, non si può controllare il li­vello del segnale monitor dall’interno di Cubase, nè ag­giungere effetti VST o EQ al segnale monitor. In questa modalità, però, la latenza dell’hardware audio non in­fluenza il segnale monitor.
Ö Per usare il monitoraggio esterno, inoltre, bisogna as­sicurarsi che non sia attivo il monitoraggio in Cubase.
Nella finestra Preferenze (pagina VST) selezionare la modalità di monito­raggio “Manuale” e non attivare i pulsanti Monitor.
ASIO Direct Monitoring
Se l’hardware audio è ASIO 2.0 compatibile, può suppor­tare l’ASIO Direct Monitoring. In questa modalità, il moni­toraggio vero e proprio avviene nell’hardware audio (il segnale d’ingresso è inviato di nuovo in uscita). Il monito­raggio, tuttavia, si controlla da Cubase. La funzione di mo­nitoraggio dell’hardware audio, quindi, può essere attivata o disattivata automaticamente da Cubase, proprio come quando si utilizza il monitoraggio interno.
Ö Se si sta usando la periferica hardware audio RME Audio Hammerfall DSP, assicurarsi che il pan law sia im­postato su -3dB nelle preferenze della scheda.
Per attivare l’ASIO Direct Monitoring, aprire la finestra di dialogo Impostazioni Periferica nel menu Periferiche e atti­vare il Direct Monitoring alla pagina di configurazione del proprio hardware audio.
Se il box di spunta è sfumato in grigio, l’hardware audio (o il driver) non supporta la funzionalità ASIO Direct Monitoring. Per i dettagli consultare il costruttore dell’hardware audio.
Se ASIO Direct Monitoring è attiva, si può scegliere una modalità di monitoraggio nella finestra Preferenze (pagina VST), come quando si monitora in Cubase (vedere “Moni-
toraggio in Cubase” a pag. 73).
In base all’hardware audio, può essere possibile rego­lare livello di monitoraggio e panning dal mixer.
Consultare la documentazione tecnica dell’hardware audio.
In questa modalità, Effetti VST ed EQ non possono es­sere applicati al segnale monitor, poichè quest’ultimo non passa in Cubase.
In base all’hardware audio, ci potrebbero essere parti­colari limiti sulle uscite audio utilizzabili per il monitoraggio diretto.
Per i dettagli sul routing dell’hardware audio vedere la documentazione tecnica specifica.
La latenza dell’hardware audio non influenza il segnale
monitor quando si usa l’ASIO Direct Monitoring.
Registrazione
La registrazione si esegue usando un qualsiasi metodo standard di registrazione (vedere “Metodi di registrazione
elementari” a pag. 67). Al termine della registrazione, si
crea un file audio nella cartella Audio all’interno della car­tella di progetto. Nel Pool, si crea una clip audio per il file audio e sulla traccia di registrazione appare un evento au­dio che riproduce l’intera clip. Infine, è calcolata un’imma­gine per la forma d’onda dell’evento. Se la registrazione è stata lunga, tutto ciò può richiedere molto tempo.
Ö Se nella finestra Preferenze (pagina Registra-Audio) è attiva l’opzione “Crea Immagine Audio in Registrazione”, l’immagine della forma d’onda è calcolata e visualizzata in tempo reale durante il processo di registrazione.
Questi calcoli in tempo reale consumano risorse di processo – se il pro­cessore è lento o si lavora su un progetto che consuma molte risorse della CPU è meglio disattivare questa opzione.
Annullare una registrazione
Se il materiale registrato non piace lo si può cancellare se­lezionando Undo dal menu Edit. Ecco cosa avviene:
• L’evento(i) appena creato è rimosso dalla Finestra Progetto.
• La(e) clip audio nel Pool sono collocate nella cartella Cestino.
• Il(i) file audio registrato non è rimosso dall’hard-disk.
Tuttavia, poichè le clip corrispondenti sono state spostate nella cartella Cestino è possibile cancellare i file aprendo il Pool e selezionando “Vuota il Cestino” del menu Media, vedere “Eliminazione dall’hard-disk” a pag. 285.
Registrare eventi sovrapposti
La regola di base per le tracce audio è che ognuna di esse può riprodurre un solo evento audio alla volta. Se ci sono uno o più eventi sovrapposti, quindi, se ne può sentire so­lamente uno in un determinato istante.
74
Registrazione
Ciò che avviene quando si registrano eventi sovrapposti (registrando cioè in una zona della traccia dove ci sono già eventi) dipende dall’impostazione Modo Rec Lineare sulla Barra di Trasporto:
In “Normale” o “Unifica”, registrando dove è già stato registrato qualcosa si crea un nuovo evento audio che si sovrappone a quello(i) esistente.
Quando si registra l’audio, non c’è differenza tra le modalità “Normale” e “Unifica” – l’unica differenza riguarda la registrazione MIDI (vedere “So-
vrapposizione e impostazione Record Mode” a pag. 81).
In “Sostituisci”, gli eventi esistenti (o porzioni degli eventi) coperti dalla nuova registrazione sono rimossi.
Registrando una sezione in mezzo ad una lunga registrazione esistente, l’evento originale si separa in due creando lo spazio per il nuovo evento.
Quale evento si sente?
Se due o più eventi si sovrappongono, si sentiranno sol­tanto gli eventi (o porzioni d’eventi) visibili. Gli eventi o se­zioni sovrapposti (nascosti) non sono riprodotti.
Le funzioni “Sposta in Primo Piano” e “Sposta in Fondo” nel menu Edit (vedere “Spostare gli eventi” a pag. 47) sono utili per gestire gli eventi sovrapposti, così come la funzione “In Primo Piano” (vedere in seguito).
Modo Registrazione Ciclo (Barra di Trasporto)
Sulla Barra di Trasporto ci sono cinque modalità diverse, ma le prime due si applicano sola alla registrazione MIDI. Per la registrazione in ciclo i criteri sono:
Se è selezionata la modalità “Tieni Ultimo”, l’ultimo take
completo (cioè l’ultimo turno completamente registrato) è conservato come un evento audio.
In realtà, tutti i turni registrati sono salvati in un file audio diviso in regioni – una per ogni take. Si può scegliere di riprodurre un take precedente – Si fa come quando si registra in modalità “Crea Regioni”. Vedere “Crea
Regioni (finestra Preferenze)” a pag. 76.
Se è selezionata la modalità “Stacked”, ogni take ap-
pare in un evento su una corsia separata della traccia.
E’ utile per visualizzare e modificare i vari take ed infine combinarli in una registrazione. In questa modalità, la preferenza Registrazione Ciclica non conta. La modalità Stacked 2 (No Mute) è come quella Stacked, tranne per il fatto che si possono sentire tutti i take. Vedere “Registrazione audio
in modalità Stacked” a pag. 77
Selezionando una qualsiasi delle altre modalità di regi-
strazione in ciclo, il risultato dipende interamente dall’im­postazione “Registrazione Ciclica” nella finestra Preferenze (pagina Registra-Audio).
Le opzioni sono descritte in seguito.
Crea Eventi (finestra Preferenze)
Registrazione audio in modalità Ciclo
Registrando l’audio in modalità Ciclo, il risultato dipende da due fattori:
“Modo Registrazione Ciclo” nella Barra di Trasporto.
“Modo Registrazione Ciclo” nella finestra Preferenze
(pagina Registra-Audio).
Registrazione
75
Se nella finestra Preferenze (pagina Registra) “Registra­zione Ciclica” è in “Crea Eventi”, ecco cosa avviene regi­strando l’audio in modalità Ciclo:
Nel corso dell’intero processo di registrazione è creato un file audio continuo.
Per ogni turno di registrazione in ciclo si crea un evento audio.
Gli eventi prendono il nome del file audio e la scritta “Take *”, ove “*” indica il numero del take.
L’ultimo take (l’ultimo turno registrato) è collocato in alto (quindi è quello che si sente quando si attiva la riprodu­zione).
Per scegliere un altro take da riprodurre:
1. Clic-destro del mouse sull’evento e selezionare “To Front” dal menu a tendina che appare.
Si apre un submenu che elenca tutti gli altri eventi (oscurati).
2. Selezionare il take desiderato.
L’evento corrispondente si porta in primo piano.
Questo metodo consente di unire rapidamente le parti mi­gliori di ogni take. Procedere come segue:
1. Usare lo strumento Separa per separare gli eventi in più sezioni, una per ogni parte del take.
Per esempio, se sono state registrate quattro linee di voce (in ogni take) si possono separare gli eventi in modo che ogni linea abbia un evento sepa­rato.
Si può anche costruire un take perfetto nell’Editor delle Parti Audio, vedere “Realizzare un “take perfetto”” a pag.
278.
Crea Regioni (finestra Preferenze)
Se nella finestra Preferenze (pagina Registra-Audio) Modo Registrazione Ciclo è in “Crea Regioni”, ecco cosa avviene registrando l’audio in modalità Ciclo:
Nel corso dell’intero processo di registrazione è creato
un file audio continuo.
Nella Finestra Progetto, l’evento audio ha il nome del file
audio con la scritta “Take *” (ove “*” è il numero dell’ultimo turno di registrazione in Cycle completato).
Riproducendo l’evento registrato, si sente solamente il
materiale registrato nel corso dell’ultimo turno di registra­zione in ciclo.
I take precedenti registrati in ciclo, tuttavia, sono ancora disponibili.
La clip audio è suddivisa in regioni (denominate take),
una per ogni turno di ciclo registrato.
Individuando il file audio appena registrato nel pool e cliccando sul se­gno + accanto ad esso, si possono vedere le regioni create, una per ogni turno di ciclo completato durante la registrazione.
Regioni take nella finestra Pool.
Per riprodurre i vari take procedere come segue:
1. Nella Finestra Progetto, clic-destro sull’evento durante
la registrazione in ciclo.
Appare il menu rapido.
2. Selezionare il comando “Imposta sulla Regione”.
Appare un submenu con i take registrati in ciclo.
Eventi dopo la separazione. Si noti che poichè gli eventi del take origi­nale si sovrappongono l’un l’altro, cliccando con lo strumento Separa tutti i take si separano alla stessa posizione.
2. Per ogni sezione del take usare la funzione “In Primo Piano” per portare in primo piano il take migliore.
Si possono così unire facilmente le sezioni migliori di ogni take usando la prima linea vocale di un take, la seconda linea da un altro take, e così via.
Registrazione
76
3. A questo punto, si può selezionare uno dei take dal submenu, che sostituirà l’evento take precedente nella Finestra Progetto.
Usare questo metodo per ascoltare i vari take. Selezionare il miglior take singolo, oppure costruire un take perfetto ta­gliando le porzioni migliori di ogni take e unendole tra loro (vedere “Realizzare un “take perfetto”” a pag. 278).
Crea Eventi + Regioni (finestra Preferenze)
In questa modalità, vengono creati sia gli eventi che le re­gioni. Lavorando in questa modalità con i take come eventi, potete modificare gli eventi liberamente (ad esem­pio suddividendoli, vedere “Crea Eventi (finestra Prefe-
renze)” a pag. 75). Tuttavia, nel caso in cui vogliate tornare
ai take originali, saranno sempre disponibili come regioni (dal submenu “Imposta sulla Regione”, accessibile dal Pool o dal Editor dei Campioni).
E’ facile quindi costruire un take perfetto unendo le varie parti dei diversi turni in ciclo:
1. Ingrandire l’immagine in modo da lavorare meglio con
gli eventi stacked.
Riproducendo la sezione registrata, si sente solo il take in­feriore (l’ultimo).
2. Per ascoltare un altro take, silenziare il(i) take inferiore
con lo strumento Mute o spostare i take sulle corsie.
Si può fare trascinando i take o usando le funzioni Sposta alla Sezione Successiva/Precedente del menu rapido o Edit.
3. Modificare i take in modo da sentire solo le parti da
conservare.
Si possono tagliare gli eventi con lo strumento Separa, ridimensionarli, silenziarli o cancellarli.
Le sezioni udibili sono indicate in colore verde.
4. Quando si è soddisfatti del risultato, selezionare tutti
gli eventi su tutte le corsie e scegliere “Elimina Sovrappo­sizioni” dal submenu Avanzato del menu Audio.
Questo comando colloca di nuovo tutti gli eventi su una sola corsia e li ri­dimensiona in modo da rimuovere le sezioni sovrapposte.
Registrazione audio in modalità Stacked
Quando si registra l’audio in ciclo e sulla Barra di Tra­sporto è selezionata la modalità Stacked, ecco cosa av­viene:
• Ogni turno completo registrato in ciclo è trasformato in un evento audio separato.
• La traccia è divisa in corsie (una per ogni turno in ciclo).
• Gli eventi sono ordinati uno sopra l’altro (stacked), ciascuno su una corsia diversa.
Registrazione
5. Per disattivare la modalità visiva corsie della traccia, cliccare sul pulsante Tipo Vista Sezione nell’elenco tracce e selezionare “Sezioni Off”.
Se il pulsante è nascosto, lo si può rendere visibile nella finestra di dia­logo Controlli di Traccia – vedere “Personalizzare i controlli traccia” a
pag. 481.
Pulsante Tipo Vista Sezione.
77
Registrare con effetti (solo Cubase)
Normalmente, si registra il segnale audio pulito (dry) ag­giungendo effetti in modo non distruttivo durante la ripro­duzione (come descritto nel capitolo “Effetti Audio” a pag.
167). Tuttavia, Cubase permette anche d’aggiungere ef-
fetti (e/o EQ) direttamente in registrazione. Per farlo, biso­gna aggiungere effetti in Insert e/o eseguire impostazioni d’EQ sul canale d’ingresso nel Mixer. Nota:
Ö In questo modo gli effetti diventano parte integrante dei file audio – non è possibile cambiare le impostazioni dell’effetto dopo la registrazione.
Formato di registrazione
Quando si registra con effetti è meglio impostare il formato di registrazione (risoluzione bit) a 32 bit virgola mobile. Ciò si esegue nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto nel menu Progetto. Si noti che non è assolutamente indispen­sabile – si può registrare con effetti anche a 24 o 16 bit; tuttavia il formato 32 Bit Float ha alcuni vantaggi:
Registrando a 32 Bit Float, non si rischia il clipping (di-
storsione digitale) nei file registrati.
Ovviamente, ciò può essere evitato anche registrando a 24 o16 bit, ma occorre prestare più attenzione ai livelli.
Internamente, Cubase processa l’audio a 32 Bit Float –
registrando con lo stesso formato significa mantenere as­solutamente intatta la qualità audio.
Questo perchè il processo nel canale d’ingresso (oltre a tutte le imposta­zioni di livello o EQ eseguite in esso) avviene a 32 Bit Float. Registrando a 16 o 24 bit, l’audio è convertito a quella risoluzione inferiore quando è scritto su file – con una possibile degradazione della qualità audio.
Si noti, inoltre, che non importa a quale risoluzione audio reale lavora l’hardware audio. Anche se il segnale prove­niente dall’hardware audio è a 16 bit, il segnale sarà a 32 Bit Float una volta aggiunti gli effetti sul canale d’ingresso.
2. Aprire il Mixer ed assicurarsi che sia visualizzata la ve­duta estesa.
Per visualizzare la veduta estesa del Mixer, cliccare sull’icona freccia (“Mostra Mixer Esteso”) nel Pannello Comune, scegliere “Mostra Vista Estesa” dal submenu Finestra nel menu contestuale del Mixer o usare un tasto di comando rapido (si può definire nella finestra di dialogo Co­mandi Via Tastiera; vedere “Configurare i tasti di comando via tastiera” a
pag. 490).
3. Trovare il canale d’ingresso (bus) dal quale si registra.
Se i canali d’ingresso sono nascosti cliccare sul pulsante Mostra/Na­scondi Canali Ingresso a sinistra.
4. Verificare il livello d’ingresso (del segnale che entra nell’hardware audio) come descritto nel paragrafo “Impo-
stare i livelli d’ingresso” a pag. 71 e regolare il livello della
sorgente audio (se necessario).
5. Scorrere il menu a tendina Opzioni Viste del canale d’ingresso e selezionare “Insert”.
Un esempio
Questo esempio mostra come applicare l’effetto “SoftClip­per” in registrazione; è solo un esempio. Il concetto, tutta­via, è lo stesso per tutti gli effetti (o combinazioni d’effetti).
1. Configurare una traccia audio per la registrazione e se-
lezionare il bus d’ingresso desiderato.
E’ meglio attivare anche il monitoraggio, per sentire e verificare le impo­stazioni eseguite prima d’iniziare a registrare. Vedere “Monitoraggio in
Cubase” a pag. 73.
Registrazione
Il menu a tendina Opzioni Viste si apre cliccando sul pulsante freccia si­tuato tra il fader del pannello ed il pannello esteso.
Il pannello esteso del canale d’ingresso visualizza ora gli slot Insert.
6. Cliccare su uno slot Insert e selezionare un effetto dal menu a tendina che appare.
Gli effetti disponibili sono ordinati in submenu – l’effetto SoftClipper è nel submenu “Distortion”.
78
L’effetto è caricato ed attivato; inoltre, si apre automatica­mente il pannello di controllo dell’effetto.
7. Regolare a piacere i parametri dell’effetto.
Per informazioni dettagliate sui parametri degli effetti vedere il manuale separato Plug-in Reference.
8. Una volta configurato l’effetto, si può verificare il livello
del canale d’ingresso impostando gli indicatori in post-fa­der (vedere “Impostare i livelli d’ingresso” a pag. 71).
Regolare il livello con il fader del canale d’ingresso (se necessario).
9. Attivare la registrazione.
10. Al termine è possibile riprodurre la traccia audio
registrata.
Come si può sentire, l’effetto applicato fa ora parte del file audio vero e proprio.
11. Per non registrare altro con lo stesso plug-in, disatti-
varlo cliccando nello slot Insert e scegliendo “Nessun Effetto”.

Specifiche di registrazione MIDI

MIDI Thru
Normalmente, lavorando in MIDI, si lascia attiva l’opzione MIDI Thru in Cubase e si seleziona Local Off sullo stru­mento(i) MIDI. In questo modo, tutto ciò che si suona mentre si registra si “riflette” di nuovo su uscita MIDI e ca­nale selezionato per la traccia di registrazione.
1. Assicurarsi che nella finestra Preferenze (pagina MIDI)
sia attiva l’opzione “MIDI Thru Attivo”.
2. Abilitare alla registrazione la traccia(e) sulla quale si
vuole registrare.
I dati MIDI entranti sono “riflessi” di nuovo in uscita su tutte le tracce MIDI abilitata alla registrazione.
Pulsante Abilita la Registrazione. Pulsante Monitor.
Canale MIDI, ingresso e uscita
Impostare il canale MIDI nello strumento
La maggior parte dei synth MIDI possono riprodurre più suoni nello stesso momento, ciascuno su un canale MIDI diverso; è il segreto per riprodurre più suoni (basso, piano ecc.) dallo stesso strumento. Alcuni dispositivi (come i moduli sonori compatibili General MIDI) ricevono sempre i dati su tutti i 16 canali MIDI. Su uno strumento del genere non occorre eseguire particolari impostazioni. In altri stru­menti, invece, si devono usare i controlli del pannello fron­tale per configurare “Parti”, “Timbri” o simili in modo che ricevano i dati su un canale MIDI ciascuno. Per maggiori informazioni vedere il manuale dello strumento MIDI.
Nominare le porte MIDI in Cubase
Spesso ingressi e uscite MIDI sono visualizzati con nomi inutilmente lunghi e complicati. Tuttavia, si possono rino­minare le proprie porte MIDI con nomi più descrittivi:
1. Aprire la finestra di dialogo Impostazioni Periferica dal menu Periferiche.
2. Nell’elenco Periferiche scegliere MIDI Port Setup.
Sono elencati ingressi ed uscite MIDI disponibili. In Windows, il disposi­tivo da scegliere dipende dal sistema.
3. Per cambiare il nome di una porta MIDI cliccare nella colonna “Mostra” e digitare un nuovo nome.
Alla chiusura della finestra di dialogo, il nuovo nome appare nei menu a tendina Ingresso MIDI e Routing Uscita.
Impostare l’ingresso MIDI nell’Inspector
Gli ingressi MIDI delle tracce si selezionano nell’Inspector (la zona a sinistra dell’elenco tracce nella Finestra Pro­getto):
1. Se l’Inspector è nascosto, cliccare sul pulsante Mostra Inspector nella toolbar.
Ö Per usare la funzione Thru di una traccia MIDI senza registrare, attivare invece il pulsante monitor della traccia.
Ciò è utile, ad esempio, per provare vari suoni o suonare uno strumento VST in tempo reale senza registrare ciò che si sta suonando.
Registrazione
2. Selezionare la traccia(e) cliccando nell’elenco tracce.
Per selezionare più tracce, premere [Shift] o [Ctrl]/[Command] e cliccare. L’Inspector mostra le impostazioni della prima traccia selezionata (per i dettagli vedere “L’ Inspector” a pag. 29).
79
3. Cliccare sul nome traccia nell’Inspector per essere si-
curi che sia visibile la parte alta.
4. Scorrere il menu a tendina Routing Ingresso e selezio-
nare un ingresso.
Appaiono gli ingressi MIDI disponibili. Gli elementi del menu dipendono dal tipo d’interfaccia MIDI impiegata, ecc.
• Selezionando “All MIDI Inputs” la traccia riceve i dati MIDI da tutti gli ingressi MIDI disponibili.
• Tenendo premuto [Alt]/[Option] e selezionando un ingresso MIDI, esso è selezionato per tutte le tracce MIDI selezionate.
Tenendo premuto [Alt]/[Option] e selezionando un’uscita MIDI, essa è selezionata per tutte le tracce MIDI selezionate.
3. Per selezionare un canale MIDI per la traccia usare il menu a tendina Canale.
Impostando la traccia al canale MIDI “Qualsiasi”, ogni evento MIDI sulla traccia è inviato in uscita sul canale me­morizzato nell’evento stesso.
In altre parole, il materiale MIDI è riprodotto sul canale(i) utilizzato dal di­spositivo d’ingresso MIDI (lo strumento MIDI suonato in registrazione).
Impostare canale e uscita MIDI
Le impostazioni di canale e uscita MIDI determinano dove è inviato il MIDI registrato durante la riproduzione, ma sono anche importanti per l’opzione MIDI Thru in Cubase. Canale e uscita MIDI si possono selezionare nell’elenco tracce o nell’Inspector. La procedura che segue spiega come eseguire le impostazioni nell’Inspector, ma grosso modo si può fare la stessa cosa nell’elenco tracce.
1. Per selezionare la traccia(e) e visualizzare le imposta-
zioni nell’Inspector, procedere come quando si seleziona un ingresso MIDI (vedere in precedenza).
2. Scorrere il menu a tendina Routing Uscita e selezio-
nare un’uscita.
Appaiono le uscite MIDI disponibili. Gli elementi del menu dipendono dal tipo d’interfaccia MIDI impiegata, ecc.
Registrazione
Selezionare una suono
E’ possibile selezionare i suoni da Cubase istruendo il programma per l’invio dei messaggi Program Change e Bank Select al proprio dispositivo MIDI. Per farlo, usare i campi “Selettore Patch” e “Selettore Bank” nell’Inspector o nell’elenco tracce.
80
I messaggi Program Change consentono di accedere a 128 locazioni programma diverse. Se lo strumento MIDI im­piegato ha più di 128 programmi, i messaggi Bank Select (definiti nel campo “Selettore Bank”) consentono di sce­gliere vari banchi, ciascuno contenente 128 programmi.
Ö I messaggi Bank Select sono riconosciuti in modo di­verso dai vari strumenti MIDI. Anche struttura e numera­zione dei banchi può variare. Per i dettagli consultare la documentazione tecnica dello strumento MIDI impiegato.
Ö Si noti che è possibile selezionare i suoni anche per nome. Per sapere come farlo, vedere il documento in pdf “Dispositivi MIDI”.
Registrazione
La registrazione MIDI segue i metodi di registrazione di base (vedere “Metodi di registrazione elementari” a pag.
67). Al termine della registrazione nella Finestra Progetto
si crea una parte contenente eventi MIDI.
Sovrapposizione e impostazione Record Mode
Per quanto riguarda le parti sovrapposte, le tracce MIDI sono diverse da quelle audio:
Ö Tutti gli eventi nelle parti sovrapposte sono sempre ri­prodotti.
Registrando più parti alle stesse posizioni (o spostando le parti in modo che si sovrappongano) in riproduzione si sentono tutte le parti, anche se nella Finestra Progetto alcune appaiono oscurate.
Quando si registrano parti sovrapposte, il risultato dipende dall’impostazione Modo Rec Lineare sulla Barra di Tra­sporto:
• Se la modalità di registrazione è impostata su “Normale”, la re­gistrazione overdub (sovraincisione) funziona come nelle tracce audio: registrando di nuovo su materiale già registrato, si ottiene una nuova parte che si sovrappone a quella(e) precedente.
• Se la modalità di registrazione è impostata su “Unifica”, gli eventi sovraincisi si aggiungono alla parte esistente.
• Se la modalità di registrazione è impostata su “Sostituisci”, la nuova registrazione sostituisce tutti gli eventi esistenti in quella zona sulla traccia.
Punch in e Punch out su tracce MIDI
La Configurazione e l’esecuzione della registrazione ma­nuale e automatica in punch in/punch out per le tracce MIDI sono esattamente uguali a quelli per le tracce audio. Tuttavia, si osserva che:
Il Punch in e Punch out su registrazioni con dati Pitch Bend o controller (Mod Wheel, pedale sustain, volume, ecc.) può provocare strani effetti (note apparentemente sospese, vibrato continuo, ecc.).
In tal caso, eseguire il comando Ripristina del menu MIDI (vedere “Fun-
zione Ripristina” a pag. 83).
Funzione Auto Quantize MIDI in registrazione
Se è attiva la funzione Auto Quantize (pulsante “Auto Q” sulla Barra di Trasporto), le note in registrazione sono quantizzate automaticamente secondo le impostazioni Quantize correnti. Per maggiori informazioni sulla quantiz­zazione vedere “Funzioni Quantizzazione” a pag. 336
Registrazione MIDI in modalità Ciclo
Quando si registra il MIDI in modalità ciclo, il risultato di­pende dalla modalità Registrazione Ciclica selezionata sulla Barra di Trasporto:
Registrazione Ciclica: Mix (MIDI)
Ad ogni turno completato, qualsiasi cosa registrata è ag­giunta alla registrazione precedente sulla stessa parte. Ciò è utile per realizzare pattern ritmici, ad esempio (si re­gistra una parte di charleston al primo turno, la cassa al secondo turno, ecc.).
Registrazione Ciclica: Sovrascrivi (MIDI)
Non appena si suona una nota MIDI (o s’invia un qualsiasi messaggio MIDI), tutto il MIDI registrato nei turni precedenti è sostituito da quel punto in poi nella parte. Un esempio:
1. Si avvia la registrazione in ciclo di otto misure.
2. Il primo take non è abbastanza buono – s’inizia diretta-
mente con un nuovo take sul turno ciclico successivo, so­stituendo il primo take.
3. Dopo aver registrato il secondo take si lascia conti­nuare la registrazione e si resta in ascolto, senza suonare niente.
Si ritiene buono il take fino alla misura sette, ad esempio.
81
Registrazione
4. Al turno successivo, si attende fino alla misura sette,
quindi s’inizia a suonare.
In questo modo si sostituiscono solo le ultime due misure.
5. Smettere di suonare prima che inizi l’ultimo turno – al-
trimenti si sostituisce l’intero take!
Registrazione Ciclica: Tieni Ultimo
Ogni turno completato sostituisce quello registrato in pre­cedenza. Nota:
Il turno in ciclo deve essere completato – disattivando la
registrazione o premendo Stop prima che il cursore arrivi al locatore destro, è conservato il take precedente.
Se non si suona o inserisce alcun dato MIDI durante un
turno, non succede niente (è conservato il take prece­dente).
Registrazione Ciclica: Stacked/Stacked 2 (No Mute)
Ecco cosa avviene in questa modalità:
• Ogni turno registrato in ciclo è trasformato in una parte MIDI separata.
• La traccia è divisa in “corsie” (una per ogni turno in ciclo).
• Le parti sono collocate una sopra l’altra (stacked), ciascuna su una corsia diversa.
• Sono silenziati tutti i take tranne l’ultimo (modalità Stacked).
• Con la modalità Stacked 2 selezionata non è silenziato niente.
Si può quindi costruire un take perfetto unendo le parti mi­gliori dei vari turni in ciclo; è possibile editare le parti nella Finestra Progetto (tagliando, ridimensionando e cancel­lando) o usare un editor MIDI, come nell’esempio che se­gue:
1. Togliere il muto dai take silenziati cliccando sulle parti
con lo strumento Mute.
2. Selezionare tutti i take (parti) ed aprirli nell’Editor Key,
ad esempio.
3. Usare il menu a tendina Elenco Parti sulla toolbar per
scegliere la parte da editare.
Vedere “Gestire più parti” a pag. 350.
4. Rimuovere o modificare a piacere le note.
5. Quando il risultato è soddisfacente chiudere l’editor.
6. Per trasformare tutto in una parte MIDI (contenente il
take perfetto) selezionare tutte le parti e scegliere “Unisci MIDI nel Loop” dal menu MIDI.
7. Nella finestra di dialogo che appare, attivare l’opzione Elimina Destinazione e cliccare OK.
Gli eventi rimanenti nelle parti sono miscelati tra loro in una singola parte.
Registrare vari tipi di messaggi MIDI
!
Con i filtri MIDI si possono scegliere con precisione i tipi d’eventi da registrare – vedere “Filtri MIDI” a
pag. 84.
Note
Quando si preme e rilascia un tasto sul proprio synth o un’altra tastiera MIDI sono inviati in uscita i messaggi Note On (tasto premuto) e Note Off (tasto rilasciato). Il messag­gio di nota MIDI contiene anche l’informazione sul canale MIDI utilizzato. Normalmente, tale informazione è sostituita dall’impostazione di canale MIDI della traccia, ma se s’im­posta la traccia sul canale MIDI “Qualsiasi”, le note sono ri­prodotte sui rispettivi canali originali.
Messaggi continui (MIDI CC)
Pitch bend, aftertouch e controller (Mod Wheel, pedale sustain, volume, ecc.) sono considerati eventi continui MIDI (al contrario dei messaggi momentanei di tasto pre­muto e tasto rilasciato). Muovendo la Pitch bend Wheel sul synth durante la registrazione, il movimento è registrato insieme ai dati del tasto (messaggi Note On e Note Off) proprio come previsto. I messaggi continui, però, possono essere registrati anche dopo la registrazione delle note (perfino prima). Inoltre, si possono registrare anche su tracce a parte, diverse dalle note alle quali appartengono.
Supponiamo, ad esempio, di registrare una o più parti di basso sulla traccia 2. Impostando ora un’altra traccia (ad esempio la traccia 55) sulla stessa uscita e canale MIDI della traccia 2, si può eseguire una registrazione separata dei soli pitch bend per le parti di basso sulla traccia 55. In pratica, ciò significa attivare la registrazione come di con­sueto e muovere solo la Pitch Bend Wheel durante il take. Fino a quando le due tracce sono impostate sulla stessa uscita e canale MIDI, per lo strumento MIDI è come se le due registrazioni fossero eseguite nello stesso momento.
82
Registrazione
Messaggi Program Change
Normalmente, quando si passa da un programma ad un al­tro sulla tastiera MIDI (o qualsiasi altro dispositivo impiegato per la registrazione) è inviato in uscita via MIDI un numero come messaggio Program Change corrispondente a quel programma. Questi messaggi possono essere registrati al volo con la musica, in seguito su una traccia separata o in­seriti manualmente nell’Editor Key o nell’Editor Elenco.
Messaggi System Exclusive (SysEx)
E’ un tipo di messaggio MIDI speciale usato per trasmet­tere dati che hanno senso solo per i dispositivi di un certo modello o marca. SysEx può essere usato per trasmettere un elenco di numeri che in un synth definiscono uno o più suoni. Per maggiori informazioni su visualizzazione ed edi­ting dei messaggi SysEx vedere il capitolo “System Exclu-
sive” a pag. 401.
Funzione Ripristina
Questa funzione del menu MIDI trasmette messaggi Note Off e resetta i controller su tutti i canali MIDI; serve se ci sono note bloccate, vibrato continuo, ecc.
Cubase può eseguire anche un reset MIDI automatico
in Stop.
Questa funzione si attiva/disattiva nella finestra Preferenze (pagina MIDI).
Nella finestra Preferenze (pagina MIDI) c’è anche l’op-
zione “Inserisci Eventi Reset dopo Registrazione”.
E’ una funzione molto comoda per la registrazione MIDI: alla fine di ogni parte registrata inserisce un evento Reset che resetta i dati controller (Sustain, Aftertouch, Pitchbend, Modulation, Breath Control, ecc.). E’ utile se è registrata una parte MIDI e, ad esempio, il pedale Sustain è an­cora premuto quando la registrazione si ferma. Di solito, in questi casi tutte le parti che seguono sono riprodotte in sustain, poichè il comando Pedal Off non è stato registrato. Per evitare questa anomalia attivare l’opzione “Inserisci Eventi Reset dopo Registrazione”.
Registrazione retrospettiva
Questa funzione consente di catturare le note MIDI che si suonano in modalità Stop o durante la riproduzione e tra­sformarle in una parte MIDI “dopo il fatto”. Cubase, infatti, cattura l’ingresso MIDI lo salva in un buffer di memoria an­che quando non è in registrazione.
Procedere come segue:
1. Abilitare l’opzione Registrazione Retrospettiva nella fi­nestra Preferenze (pagina Registra-MIDI).
Si attiva il buffering d’ingresso MIDI per la registrazione retrospettiva.
2. Assicurarsi che una traccia MIDI sia abilitata per la re­gistrazione.
3. Una volta suonato del materiale MIDI da catturare (in Stop o durante la riproduzione) selezionare Registrazione Retrospettiva dal menu Trasporto o usare il tasto di co­mando rapido (di default [Shift]-[Pad*]).
Il contenuto del buffer MIDI (il materiale appena suonato) è trasformato in una parte MIDI sulla traccia abilitata alla registrazione. La parte appare alla posizione del cursore di progetto quando si è iniziato a suonare – quindi suonando insieme alla riproduzione le note catturate sono collocate esattamente dove sono state suonate rispetto al progetto.
Il parametro Buffer Registrazione Retrospettiva nella fi­nestra Preferenze (pagina Registra-MIDI) determina la quantità di dati che può essere catturata nel buffer MIDI.
Preferenze MIDI
Nella finestra Preferenze ci sono altre opzioni ed imposta­zioni per la registrazione e per la riproduzione MIDI:
Pagina MIDI
Regola Durata
Regola la durata delle note in modo che ci sia sempre un breve margine di tempo tra la fine di una nota e l’inizio di un’altra (alla stessa altezza e sullo stesso canale MIDI). Il tempo si definisce in tick. Di default ci sono 120 tick per nota da 1/16, ma si può regolare anche questo valore con il parametro Risoluzione Display MIDI: 1/16 nella stessa pagina.
Pagina Registra-MIDI
Snap Parti MIDI in Misure
Se attiva, le parti MIDI registrate sono allungate automaticamente per ini­ziare e finire a posizioni misura intere. Lavorando in un contesto in Misure si facilita l’editing (spostamento, duplicazione, ripetizione, ecc.).
Solo Record negli Editor MIDI
Se questa opzione è attiva e si apre una parte per l’editing in un editor MIDI, la rispettiva traccia è abilitata automaticamente alla registrazione. Inoltre, si disattiva il pulsante Abilita la Registrazione su tutte le altre tracce MIDI fino a quando si chiude di nuovo l’editor. Ciò facilita la registrazione di dati MIDI quando si edita una parte – si è sempre sicuri che i dati registrati sono collocati nella parte editata e non su una qualsiasi altra traccia.
83
Registrazione
MIDI Record Catch Range in ms
Quando si registra iniziando dal locatore sinistro, questa opzione garanti­sce che è registrato anche l’inizio. Talvolta, infatti, si è registrato un take perfetto ma ci si accorge che la primissima nota non è stata inclusa nella registrazione – perchè si è iniziato a suonare leggermente in anticipo! Au­mentando il valore Record Catch Range, Cubase afferra gli eventi suonati appena prima dell’inizio della registrazione, eliminando questo problema.
Per una descrizione delle altre opzioni, cliccare sul pul­sante Aiuto nella finestra Preferenze.
Filtri MIDI
La pagina MIDI–Filtro MIDI nella finestra Preferenze con­sente di evitare la registrazione e/o il thruput (dovuto alla funzione MIDI Thru) di alcuni messaggi MIDI.
La finestra di dialogo è divisa in quattro sezioni:
Sezione Descrizione
Registra Attivando una di queste opzioni si evita che quel tipo di
Thru Attivando una di queste opzioni si evita che quel tipo di
messaggio MIDI sia registrato. Esso, tuttavia, passa in thruput e, se già registrato, è riprodotto normalmente.
messaggio MIDI passi in thruput. Esso, tuttavia, è regi­strato e riprodotto normalmente.
Sezione Descrizione
Canali Attivando un pulsante channel, nessun messaggio MIDI
Controller Consente di evitare che alcuni tipi di controller MIDI si-
su quel canale MIDI è registrato o passa in thruput. I mes­saggi già registrati, tuttavia, sono riprodotti normalmente.
ano registrati o passino in thruput. Per filtrare un tipo di controller, selezionarlo dall’elenco in cima alla sezione Controller e cliccare “Aggiungi”. Esso appare nell’elenco sottostante. Per rimuovere un tipo di controller dall’elenco (per per­mettere che sia registrato o passi in thruput) selezionarlo nell’elenco inferiore e cliccare “Elimina”.

Opzioni e Impostazioni

Preferenze di trasporto per la registrazione
Nella finestra Preferenze (pagina Trasporto) ci sono un paio di opzioni importanti per la registrazione. Impostarle in base al proprio metodo di lavoro preferito:
Disattiva Punch In Allo Stop
Se attiva, il Punch In sulla Barra di Trasporto si disattiva automaticamente quando si passa in modalità Stop.
Stop dopo il Punch Out Automatico
Se attiva, la riproduzione si ferma automaticamente dopo un Punch Out automatico (quando il cursore di progetto arriva al locatore destro ed è attivo il Punch Out sulla Barra di Tra­sporto). Se il valore Postroll sulla Barra di Trasporto è impo­stato diverso da zero, la riproduzione continua per il tempo stabilito prima di fermarsi (vedere in seguito).
Preroll e Postroll
Campo valore Preroll e selettore on/off.
Campo valore Postroll e selettore on/off.
I campi valore Preroll e Postroll (sotto i campi locatori sini­stro/destro) sulla Barra di Trasporto hanno la seguente funzionalità:
Definendo un valore Preroll, Cubase “scorre indietro” leggermente ogni volta che s’attiva la riproduzione.
Ciò avviene ogni volta che s’inizia la riproduzione, ma è più significativo quando si registra dal locatore sinistro (Punch In attivo sulla Barra di Tra­sporto) come descritto in seguito.
84
Registrazione
Inserendo un valore Postroll, Cubase riproduce una
breve sezione dopo il Punch Out prima di fermarsi.
Ciò ha senso solo quando è attivo il Punch Out sulla Barra di Trasporto e nella finestra Preferenze (pagina Trasporto) è attiva l’opzione “Stop dopo il Punch Out Automatico”.
Per attivare/disattivare Preroll e Postroll cliccare sul ri-
spettivo pulsante nella Barra di Trasporto (accanto al va­lore Pre/Postroll) oppure usare le opzioni “Usa Preroll” e “Usa Postroll” del menu Trasporto.
Un esempio:
1. Impostare i locatori alle posizioni nelle quali si desidera
iniziare e finire la registrazione.
2. Attivare Punch in e Punch out sulla Barra di Trasporto.
3. Attivare l’opzione “Stop dopo il Punch Out Automa-
tico” nella finestra Preferenze (pagina Trasporto).
4. Impostare tempi di Preroll e Postroll adeguati clic-
cando nei rispettivi campi valore sulla Barra di Trasporto e digitare i tempi.
5. Attivare Preroll e Postroll cliccando sui pulsanti ac-
canto ai tempi Preroll e Postroll in modo che s’illuminino.
6. Attivare la registrazione.
Il cursore di progetto “scorre indietro” del tempo specificato nel campo Preroll, quindi inizia la riproduzione. Quando il cursore arriva al locatore sinistro, la registrazione s’attiva automaticamente. Quando il cursore rag­giunge il locatore destro, la registrazione finisce, ma la riproduzione con­tinua per il tempo stabilito nel campo Postroll e poi si ferma.
Per attivare il count-in cliccare sul pulsante Precount nella Barra di Trasporto.
Si può anche attivare l’opzione “Precount On” nel menu Trasporto o de­finire un tasto di comando rapido per questa opzione.
Click on/off Precount on/off
Impostazioni metronomo
Le impostazioni per il metronomo sono nella finestra di dialogo Impostazioni Metronomo che si apre dal menu Trasporto.
Uso del metronomo
Il metronomo genera un clic in uscita da usare come riferi­mento tempo. I due parametri che regolano il tempo del metronomo sono Tempo e Indicazione Tempo (detta anche Time Signature) che si modificano nella finestra Traccia Tempo (vedere “Editing della curva tempo” a pag. 408).
Il metronomo si può usare per un clic in registrazione e/o riproduzione, oppure per un pre-conteggio (count-in) da sentire quando si avvia la registrazione dalla modalità Stop. Clic e count-in si attivano separatamente:
Per attivare il metronomo, cliccare sul pulsante Clic
nella Barra di Trasporto.
Si può anche attivare l’opzione “Metronomo Attivo” nel menu Trasporto o usare il tasto di comando rapido corrispondente (di default [C]).
Registrazione
Il metronomo può usare un clic audio riprodotto dall’hard­ware audio, trasmettere un dato MIDI ad un dispositivo collegato che riproduce il clic o entrambi.
85
La finestra di dialogo Impostazioni Metronomo presenta le seguenti opzioni:
Opzioni Metronomo
Metronomo in Registrazione/ Riproduzione
Tempo Base Se attiva, appare un campo valore a destra nel quale spe-
Opzioni Precount
Preconteggio (Misure)
Usa Indic. Tempo come Avvio Registr.
Usa Indic. Tempo per Tempo Prog.
Usa Indica­zione…
Click MIDI Descrizione
Attiva Clic MIDI Stabilisce se il metronomo suona via MIDI o meno.
Canale/Porta MIDI
Velocity Nota Hi Stabilisce numero di nota MIDI e valore di velocity high
Velocity Nota Low
Descrizione
Specifica se il metronomo si sente in riproduzione, regi­strazione o entrambi (quando è attivo il pulsante Clic sulla Barra di Trasporto).
cificare il “ritmo” del metronomo. Normalmente, il metro­nomo genera un clic per beat, ma impostandolo a “1/8”, ad esempio, genera gli ottavi (due clic per beat). Si pos­sono creare anche ritmi di metronomo particolari (terzine, ecc.).
Descrizione
Stabilisce le misure di count-in del metronomo prima che inizi la registrazione (se nella Barra di Trasporto è attivo il pulsante Precount).
Se attiva, il pre-conteggio utilizza automaticamente Indi­cazione Tempo e Tempo stabiliti alla posizione in cui ini­zia la registrazione.
Se attiva, il Precount è all’Indicazione Tempo impostato nella traccia Tempo. Inoltre, durante il Precount si applica qualsiasi variazione tempo eseguita nella traccia Tempo.
Consente di stabilire un’Indicazione Tempo per il Pre­count. In questo caso, le variazioni tempo nella traccia Tempo non influiscono sul Precount.
Qui si sceglie un uscita e canale MIDI per il click del me­tronomo.
note (il primo beat della misura).
Stabilisce numero di nota MIDI e valore di velocity low note (gli altri beat della misura).

Recupero di registrazioni audio dopo un blocco del sistema

Normalmente, quando un computer si blocca tutte le mo­difiche eseguite nel progetto corrente dall’ultimo salvatag­gio vanno perse. Di solito, non esiste un metodo facile e veloce per recuperare il proprio lavoro.
In Cubase, quando il sistema si blocca mentre si registra (per mancanza d’alimentazione o altri problemi) la registra­zione è ancora disponibile dal momento in cui è iniziata a quello del blocco.
Se il computer si blocca durante una registrazione basta riavviare il sistema e controllare la cartella Record del pro­getto (di default si trova nella sotto-cartella Audio all’in­terno della cartella di progetto). Essa contiene il file audio che si stava registrando al momento del blocco.
!
Nota: Questa funzione non è una garanzia totale of­ferta da Steinberg. Nonostante il programma sia stato migliorato in modo da recuperare le registra­zioni audio in caso di avaria del sistema, è sempre possibile che un crash del computer, una mancanza d’alimentazione, ecc. possano danneggiare altri componenti del computer, rendendo impossibile sal­vataggio o recupero dei dati.
!
Avvertenza: Si prega di non creare volutamente una situazione di blocco per verificare questa funzione di Cubase. Sebbene i processi interni del programma siano stati perfezionati per far fronte a queste situa­zioni, Steinberg non garantisce che in seguito a tali anomalie altri componenti del computer non siano danneggiati.
Click Audio Description
Attiva Click Audio
Beep Attivando questa opzione, i click audio sono dei beep ge-
Suoni Attivando questa opzione è possibile cliccare nei campi
Stabilisce se il metronomo suona via hardware audio o meno.
nerati da Cubase. Livello e altezza dei beep per i beat Hi (il primo) e “Lo” (gli altri) si regolano con i cursori in basso.
“Suono” sotto per caricare dei file audio file da usare come suoni “Hi” e “Lo” per il metronomo. Con i cursori si stabilisce il livello del click.
Registrazione
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Fade, crossfade e inviluppi

Creazione dei fade

In Cubase, per gli eventi audio ci sono due tipi principali di fade-in e fade-out: fade creati usando le maniglie (vedere in seguito) e fade creati da un processo audio (vedere
“Fade creati da un processo audio” a pag. 89).
Fade creati con le maniglie fade
Gli eventi audio selezionati hanno delle maniglie blu agli angoli superiori sinistro e destro che possono essere tra­scinate per creare rispettivamente fade-in o fade-out.
Creare un fade-in. Il fade si riflette automaticamente nella forma d’onda dell’evento, offrendo un’indicazione visiva sul trascinamento della mani­glia di fade.
I fade creati con le maniglie non sono applicati alla clip au­dio vera e propria, ma sono calcolati in tempo reale du­rante la riproduzione. Quindi, più eventi riferiti alla stessa clip audio possono avere curve di fade diverse. Questo però significa anche che molti fade consumano molte ri­sorse del processore.
Selezionando più eventi e trascinando le maniglie di
fade su uno di essi, si applica lo stesso fade a tutti gli eventi selezionati.
Un fade si può editare nella finestra di dialogo Fade,
come descritto in seguito.
La finestra di dialogo si apre con un doppio-clic del mouse nella zona so­pra la curva di fade, oppure selezionando l’evento e scegliendo “Apri Editor Dissolvenze” dal menu Audio (si noti che se l’evento ha entrambe le curve fade-in e fade-out, si aprono due finestre di dialogo). La forma della curva di fade si regola nella finestra di dialogo Fade (tale forma è mantenuta quando poi si regola la durata di un fade).
Si può allungare o accorciare il fade in ogni momento
trascinando la rispettiva maniglia.
In realtà, lo si può fare anche senza prima selezionare l’evento, cioè senza le maniglie visibili; basta muovere il puntatore del mouse lungo al curva di fade fino a quando il cursore diventa una freccia bidirezionale, poi cliccare e trascinare il mouse.
Se l’opzione Maniglie Fade sempre in primo piano è attiva nella finestra di dialogo Preferenze (pagina Visualizzazione Eventi-Audio), le maniglie dei fade stanno in cima all’evento e delle linee di aiuto verticali indicano i punti esatti di inizio e fine dei fade.
Ciò è utile in situazioni in cui si desidera che il volume dell’evento sia molto basso, dato che questa opzione consente di vedere ancora le maniglie dei fade.
Se nella finestra Preferenze (pagina Visualizzazione Eventi–Audio) si attiva l’opzione “Mostra sempre le curve di Volume degli Eventi”, le curve di fade sono visualizzate in tutti gli eventi, selezionati o meno.
Se l’opzione non è attiva, le curve di fade appaiono solo negli eventi se­lezionati.
Se l’opzione Linee Fade Spesse è attiva nella finestra di dialogo Preferenze (pagina Visualizzazione Eventi–Audio), le linee di fade e la curva di volume sono più spesse, au­mentando così la propria visibilità.
Le maniglie dei fade in cima all’evento e le linee spesse di fade e vo­lume consentono di editare e visualizzare i fade anche in situazioni in cui il volume dell’evento è molto basso.
Quando l’opzione Usa Rotella Mouse per Eventi Volumi e Fade è attiva nella finestra di dialogo Preferenze (pagina Editing-Audio) è possibile usare la rotellina del mouse per spostare verso l’alto o il basso la curva di volume. Tenendo premuto il tasto [Shift] mentre si muove la rotellina del mouse, vengono modificate le curve di fade. Ciò è utile in situazioni in cui le maniglie dei fade non sono visibili (ad esempio a causa di un elevato fattore di zoom).
Quando si posiziona il puntatore del mouse in qualsiasi punto della metà sinistra dell’evento, viene spostato il punto finale del fade in. Quando il puntatore del mouse si trova invece in qualsiasi punto della metà destra dell’evento, viene spostato il punto iniziale del fade in.
Ö E’ possibile impostare comandi rapidi via tastiera per modificare la curva ddi volume dell’evento e tutte le curve di fade se si preferisce non usare il mouse per questo.
Questi comandi si trovano nella finestra di dialogo Comandi Via Tastiera, nella categoria Audio. Vedere “Comandi rapidi via Tastiera” a pag. 489.
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Fade, crossfade e inviluppi
Ö Per creare i fade, invece di trascinare le maniglie di fade si possono usare i comandi “Fade In su Cursore” e “Fade Out su Cursore” del menu Audio (solo Cubase).
Collocare il cursore di progetto su un evento audio nel punto in cui si vuole che finisca un fade-in o inizi un fade-out e selezionare la rispettiva opzione del menu Audio. Si crea una fade che si estende da inizio o fine dell’evento alla posizione del cursore di progetto.
Creare e regolare i fade con lo strumento Selezione Intervallo
I fade “tipo-maniglia” si possono creare e regolare anche con lo strumento Selezione Intervallo:
1. Selezionare una sezione dell’evento audio con lo stru-
mento Selezione Intervallo.
Il risultato dipende dalla selezione, in questo senso:
• Selezionando un intervallo dall’inizio dell’evento, si crea un fade-in all’interno dell’intervallo selezionato.
• Selezionando un intervallo che arriva alla fine di un evento, si crea un fade-out nell’intervallo selezionato.
• Selezionando un intervallo che comprende la sezione centrale di un evento ma non ne raggiunge inizio o fine, si creano un fade-in e un fade-out fuori dall’intervallo selezionato. In altre parole, il fade-in copre la zona compresa tra l’inizio dell’evento e l’inizio dell’intervallo selezionato, mentre il fade-out copre la zona compresa tra la fine dell’intervallo selezionato e la fine dell’evento.
2. Scorrere il menu Audio e selezionare “Sposta i Cursori
nella Selezione”.
Le zone di fade sono regolate in base all’intervallo di selezione.
!
Con lo strumento Selezione Intervallo è possibile se­lezionare più eventi audio su tracce separate ed ap­plicare il fade a tutti gli eventi contemporaneamente.
Maniglia volume
Un evento audio selezionato presenta anche una maniglia blu a metà in alto; è la maniglia di volume che consente di variare rapidamente il volume di un evento direttamente nella Finestra Progetto. E’ collegato direttamente all’impo­stazione di volume sulla linea Info (trascinando la maniglia di volume cambia il valore anche sulla linea Info).
La variazione di volume è indicata numericamente sulla linea Info.
La forma d’onda dell’evento riflette le variazioni di volume.
Per cambiare il volume dell’evento trascinare in alto o in basso la maniglia.
Rimuovere i fade
Per rimuovere i fade da un evento selezionare l’evento e scegliere “Rimuovi Dissolvenze” dal menu Audio.
Per rimuovere fade e crossfade all’interno di un intervallo selezionato si può usare anche lo strumento Selezione In­tervallo:
1. Trascinare lo strumento Selezione Intervallo in modo che la selezione comprenda tutti i fade e crossfade da ri­muovere.
2. Selezionare “Rimuovi Dissolvenze” dal menu Audio.
Fade creati da un processo audio
Se è stato selezionato un evento audio o la sezione di un evento audio (con lo strumento Selezione Intervallo) si può applicare un fade-in o un fade-out alla selezione usando le funzioni “Fade In” o “Fade Out” nel submenu Processa del menu Audio. Esse aprono la finestra di dialogo Fade corri­spondente, consentendo di specificare una curva di fade.
!
Si noti che la durata della zona di fade dipende dalla selezione eseguita. In altre parole, la durata del fade si specifica prima d’aprire la finestra di dialogo Fade.
!
Inoltre è possibile selezionare più eventi ed applicare a tutti lo stesso processo contemporaneamente.
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Fade, crossfade e inviluppi
I fade creati in questo modo sono applicati alla clip audio invece che all’evento. Questo comporta che:
• Se in seguito si creano nuovi eventi che fanno riferimento alla stessa clip, essi avranno tutti gli stessi fade.
• E’ possibile rimuovere o modificare i fade in ogni momento nella finestra di dialogo Storia del Processing Offline (vedere
“Finestra Storia del Processing Offline” a pag. 235).
Se altri eventi fanno riferimento alla stessa clip audio, un messaggio d’avviso chiede se si vuole processare anche questi eventi o meno.
• Continua processa tutti gli eventi che fanno riferimento alla clip audio.
• Nuova Versione crea una nuova versione distinta della clip au­dio per l’evento selezionato.
• Si può anche scegliere d’inserire un segno di spunta nel box “Non mostrare più questo messaggio”. Indipendentemente dalla scelta “Continua” o “Nuova Versione”, tutti i processi au­dio successivi saranno conformi all’opzione scelta.
!
Si può modificare questa impostazione in ogni mo­mento nella finestra Preferenze (pagina Editing–Au­dio) con l’opzione “Durante il Processing di Clip Condivise”.

Finestre di dialogo Fade

Se si apre la finestra(e) di dialogo Fade con più eventi selezionati, si possono regolare le curve di fade di tutti gli eventi nello stesso momento.
E’ utile per applicare lo stesso tipo di fade-in a più di un evento, ecc.
Tipo di Curva
Queste opzioni determinano se la curva di fade è costitu­ita da segmenti concavi (pulsante sinistro), convessi (pul­sante centrale) o lineari (pulsante destro).
Display fade
Indica la forma della curva di fade. La forma d’onda risul­tante è di colore grigio scuro, quella corrente in grigio chiaro.
Cliccando con il mouse sulla curva s’aggiungono punti; cliccando e trascinando quelli esistenti si cambia la forma della curva. Per rimuovere un punto dalla curva trascinarlo fuori dal display.
Pulsanti Forma curva
Questi pulsanti consentono di accedere ad alcune delle forme di curva più comuni.
Pulsante Ripristina
Le finestre di dialogo Fade appaiono quando si modifica un fade esistente o si usano le funzioni “Fade In”/“Fade Out” nel submenu Processa del menu Audio. La figura se­guente mostra la finestra di dialogo Fade In; la finestra di dialogo Fade Out ha le stesse funzioni ed impostazioni.
Fade, crossfade e inviluppi
Il pulsante Ripristina (sopra il display fade a destra) è di­sponibile solo quando si modificano i fade trascinando le maniglie. Cliccare qui per annullare tutte le modifiche ese­guite dall’ultima apertura della finestra di dialogo.
Pulsante Come Default
Anche il pulsante “Come Default” è disponibile solo quando si modificano i fade trascinando le maniglie. Clic­care su questo pulsante per memorizzare le impostazioni correnti come fade di default. Questa forma sarà usata ogni volta che si creano nuovi fade.
Campo valore Lunghezza Fade
Il campo valore Lunghezza Fade può essere usato per in­serire numericamente le durate dei fade. Il formato dei va­lori indicati qui è determinato dal display del tempo primario nella Barra di Trasporto.
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Attivando l’opzione “Applica Durata”, il valore inserito nel campo Fade Length sarà usato quando si clicca “Applica” o “OK.” Di default, questa opzione non è attiva.
Impostando il Fade corrente come Default, il valore Lun­ghezza Fade diventa parte delle impostazioni di default.
Preset
Se è stata creata una curva di fade-in o fade-out che si vuole applicare ad altri eventi o clip, si può memorizzarla in un preset cliccando sul pulsante Salva.
Per applicare un preset memorizzato, selezionarlo dal
menu a tendina.
Per rinominare il preset selezionato, doppio-clic sul
nome e digitarne uno nuovo.
Per rimuovere un preset memorizzato, selezionarlo dal
menu a tendina e cliccare sul pulsante Elimina.
!
I preset fade-in memorizzati appaiono solo nella fine­stra di dialogo Fade In, ed i preset fade-out appaiono solo nella finestra di dialogo Fade Out.
Pulsanti Anteprima, Applica e Processo
I pulsanti sulla fila inferiore sono diversi in base al fatto che l’editing sia stato eseguito con le maniglie o applicato con un processo audio:
Le finestre Process Fade hanno i seguenti pulsanti:
Pulsante Funzione
Anteprima Riproduce la zona di fade, ripetendola fino a quando si
Processo Applica alla clip la curva di fade impostata e chiude la fi-
Annulla Chiude la finestra di dialogo senza applicare alcun fade.
clicca di nuovo sul pulsante (durante la riproduzione il pulsante si chiama “Ferma”).
nestra di dialogo.

Creare i crossfade (dissolvenze incrociate)

Quando sulla stessa traccia si sovrappone del materiale audio è opportuno applicare un crossfade. Si crea un crossfade selezionando due eventi audio consecutivi e scegliendo il comando Dissolvenza Incrociata dal menu Audio o usando il tasto di comando rapido corrispondente (di default [X]). Il risultato dipende dal tipo di sovrapposi­zione dei due eventi:
Se gli eventi si sovrappongono, si crea un crossfade nella zona di sovrapposizione.
Il crossfade ha la forma di default – inizialmente lineare e simmetrica, ma che si può cambiare (come descritto in seguito).
Finestra di dialogo Edit Fade.
Finestra di dialogo Processa Fade.
Le finestre Edit Fade hanno i seguenti pulsanti:
Pulsante Funzione
OK Applica all’evento la curva di fade impostata e chiude la
Annulla Chiude la finestra di dialogo.
Applica Applica all’evento la curva di fade impostata senza chiu-
finestra di dialogo.
dere la finestra di dialogo.
Fade, crossfade e inviluppi
Zona di sovrapposizione
Se gli eventi non si sovrappongono ma sono contigui (allineati fine/inizio senza vuoto) è possibile comunque ap­plicare un crossfade – sempre che le rispettive clip audio si sovrappongano! In questo caso, i due eventi sono ridi­mensionati in modo che si sovrappongano ed è applicato un crossfade della durata e forma di default.
Durata e forma del crossfade di default s’impostano nella finestra di dia­logo Dissolvenza Incrociata (vedere “Pulsanti Default” a pag. 93).
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Un esempio:
Eventi audio.
Clip audio.
Gli eventi non sono sovrapposti, ma le rispettive clip lo sono. Gli eventi possono quindi essere ridimensionati in modo che si sovrappongano (condizione indispensabile per la creazione di un crossfade).

Finestra di dialogo Dissolvenza Incrociata

La finestra di dialogo Dissolvenza Incrociata ha sezioni di­stinte ma identiche per le impostazioni delle curve di fade­in e fade-out nel crossfade (a sinistra) e impostazioni co­muni a destra.
Selezionando la funzione Dissolvenza Incrociata, i due eventi sono ridi­mensionati in modo che si sovrappongano, quindi si crea un crossfade di default nella zona di sovrapposizione.
Se gli eventi non si sovrappongono nè possono essere
ridimensionati a sufficienza per sovrapporsi il crossfade non può essere creato.
Solo Cubase: Si può specificare la durata del crossfade
con lo strumento Selezione Intervallo: disegnare un inter­vallo di selezione che copra la zona di crossfade deside­rata ed eseguire il comando Dissolvenza Incrociata.
Il crossfade è applicato nell’intervallo selezionato (sempre che gli eventi o le rispettive clip si sovrappongano, come descritto in precedenza). Si può anche disegnare un intervallo di selezione dopo la creazione del crossfade ed usare la funzione “Sposta i Cursori nella Selezione” del menu Audio.
Una volta creato un crossfade si può modificarlo selezio-
nando uno o entrambi gli eventi in crossfade e scegliendo ancora “Dissolvenza Incrociata” dal menu Audio (o con un doppio-clic del mouse nella zona di crossfade).
Si apre la finestra di dialogo Dissolvenza Incrociata (vedere in seguito).
Rimuovere i crossfade
Per rimuovere un crossfade selezionare gli eventi e sce­gliere “Rimuovi Dissolvenze” dal menu Audio o usare lo strumento Selezione Intervallo:
1. Trascinare lo strumento Selezione Intervallo nella Fine-
stra Progetto in modo che la selezione comprenda tutti i fade e crossfade da rimuovere.
2. Selezionare “Rimuovi Dissolvenze” dal menu Audio.
Display Fade
Visualizzano rispettivamente la forma della curva di fade­out e fade-in. Si può cliccare sulla curva per aggiungere punti oppure cliccare e trascinare i punti esistenti per cambiare la forma della curva. Per rimuovere un punto dalla curva, trascinarlo fuori dal display con il mouse.
Pulsanti Tipo di Curva
Questi pulsanti determinano se la curva di fade corrispon­dente è costituita da segmenti concavi (pulsante sinistro), convessi (pulsante centrale) o lineari (pulsante destro).
Pulsanti Forma Curva
Questi pulsanti consentono di accedere ad alcune delle forme di curva più comuni.
Stesso Guadagno e Stessa Potenza
Inserendo il segno di spunta nel box Stesso Guadagno, le curve di fade sono regolate in modo che la somma delle ampiezze fade-in e fade-out sia la stessa lungo tutta la zona di crossfade; è utile per crossfade brevi.
Inserendo il segno di spunta nel box Stessa Potenza, le curve di fade sono regolate in modo che l’energia (potenza) del crossfade sia costante lungo tutta la zona di crossfade.
!
Le curve Stessa Potenza hanno un solo punto curva editabile. Quando è attiva questa modalità non è possibile usare i pulsanti Tipo di curva o i preset.
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Fade, crossfade e inviluppi
Pulsanti Play
I pulsanti “Play Fade Out” e “Play Fade In” consentono
di ascoltare solo il fade-out o il fade-in, senza crossfade.
Il pulsante “Play Crossfade” riproduce tutto il crossfade.
Per riprodurre gli eventi audio in crossfade si possono usare anche i controlli di riproduzione sulla Barra di Tra­sporto. Tuttavia, con questo metodo sono riprodotti anche tutti gli eventi audio non silenziati sulle altre tracce.
Pre-roll e Post-roll
Quando si effettua l’ascolto con i pulsanti Play, si possono attivare il pre-roll e/o post-roll. Il Pre-roll consente di atti­vare la riproduzione prima dell’area di fade, mentre il post­roll consente di interrompere la riproduzione dopo l’area di fade. Molto utile per ascoltare il fade in un contesto.
Per specificare la lunghezza di pre- e post-roll, cliccare
sui campi del tempo e inserite il valore desiderato (in se­condi e millisecondi).
Per attivare il pre- e post-roll, cliccare sul rispettivo pul-
sante. Per disattivare, cliccare di nuovo sul pulsante.
Impostazioni Lunghezza
Si può regolare numericamente la durata della zona di crossfade nel campo “Lunghezza”. Ove possibile, la varia­zione è applicata equamente a “entrambi i lati” del cros­sfade (Cubase, cioè, prova a “centrare” il crossfade).
!
Per poter ridimensionare un crossfade in questo modo, deve essere possibile ridimensionare l’evento corrispondente. Per esempio, se l’evento a sinistra nel crossfade riproduce la propria clip audio fino alla fine, il suo punto di fine non può essere spostato an­cora più a destra.
Per rimuovere un preset memorizzato, selezionarlo dal menu a tendina e cliccare sul pulsante Remove.
Pulsanti Default
Cliccando sul pulsante “Come Default” si memorizzano tutte le impostazioni correnti in un crossfade Default. Que­ste impostazioni saranno poi usate ogni volta che si cre­ano nuovi crossfade.
Il valore Lunghezza è incluso nelle impostazioni Default. Tuttavia, è applicato solamente se gli eventi ai quali si ap­plica il crossfade non si sovrappongono – altrimenti il crossfade si ha nella zona di sovrapposizione (vedere
“Creare i crossfade (dissolvenze incrociate)” a pag. 91).
Cliccando sul pulsante “Usa Default” curve ed imposta­zioni del crossfade Default sono copiate nella finestra di dialogo Crossfade.

Auto Fade e Dissolvenze Incrociate Automatiche

Cubase ha una funzione Auto Fade che può essere impo­stata globalmente (cioè per l’intero progetto) e separata­mente per ogni traccia audio. Lo scopo della funzione Auto Fade è creare passaggi graduali tra gli eventi, appli­cando brevi fade-in e fade-out (da 1 a 500 ms).
!
Come accennato in precedenza, i fade sono calcolati in tempo reale durante la riproduzione. Questo signi­fica che in un progetto più sono le tracce audio con la funzione Auto Fade attiva, maggiore è il consumo di risorse del processore.
Preset
Se è stata creata una forma di crossfade che si vuole ap­plicare ad altri eventi, si può memorizzarla in un preset cliccando sul pulsante Salva.
Per applicare un preset memorizzato, selezionarlo dal
menu a tendina.
Per rinominare il preset selezionato, doppio-clic sul
nome e digitarne uno nuovo.
Fade, crossfade e inviluppi
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Impostazioni Auto Fade globali
1. Per eseguire impostazioni Auto Fade globali, selezio-
nare “Impostazioni Auto-Fade…” dal menu Progetto.
Si apre la finestra di dialogo Auto Fade del progetto.
2. Usare i box di spunta nell’angolo in alto a destra per
attivare o disattivare rispettivamente le funzioni Auto Fade In, Auto Fade Out e Dissolvenze Incrociate Automatiche.
3. Nel campo valore Lunghezza specificare la durata di
Auto Fade o Dissolvenze Incrociate Automatiche (da 1 a 500 ms).
4. Per regolare la forma delle curve Auto Fade In e Auto
Fade Out selezionare la pagina “Fade” ed eseguire le im­postazioni come nelle normali finestre di dialogo Fade.
5. Per regolare la forma della curva di Dissolvenza Incro-
ciata Automatica, selezionare la pagina “Dissolvenze In­crociate” ed eseguire le impostazioni come nella normale finestra di dialogo Dissolvenze Incrociate.
6. Per usare le impostazioni eseguite in progetti futuri
cliccare sul pulsante “Come Default”.
La prossima volta che si crea un nuovo progetto, esso utilizzerà queste impostazioni di default.
7. Cliccare OK per chiudere la finestra di dialogo.
Impostazioni Auto Fade per una traccia separata
Di default, tutte le tracce audio usano le impostazioni pre­senti nella finestra di dialogo Auto Fade del progetto. Tut­tavia, dato che la funzione Auto Fade utilizza molte risorse di calcolo della CPU è meglio disattivarla globalmente ed attivarla solo sulle singole tracce, secondo le necessità:
1. Clic-destro sulla traccia nell’elenco tracce e scegliere “Impostazioni Auto-Fade…” dal menu contestuale (o sele­zionare la traccia e cliccare sul pulsante “Impostazioni Auto-Fade” nell’Inspector).
Si apre la finestra di dialogo Auto Fade della traccia; è identica a quella del progetto, ma con l’aggiunta dell’opzione “Usa le Impostazioni del Progetto”.
2. Disattivare l’opzione “Usa le Impostazioni del Progetto”.
A questo punto, tutte le impostazioni che si eseguono sono applicate so­lamente alla traccia.
3. Configurare a piacere le impostazioni Auto Fade e chiudere la finestra di dialogo.
Tornare alla impostazioni del progetto
Per fare in modo che una traccia utilizzi le impostazioni Auto Fade globali, aprire la finestra di dialogo Auto Fades della traccia ed attivare l’opzione “Usa le Impostazioni del Progetto”.

Inviluppi evento

Un inviluppo è una curva di volume per un evento audio, simile ai fade in tempo reale, ma che consente di creare variazioni di volume all’interno dell’evento, non solo all’ini­zio o alla fine. Per creare un inviluppo di volume per un evento audio procedere come segue:
1. Ingrandire l’evento in modo da vedere bene la sua for­ma d’onda.
2. Selezionare lo strumento Disegna.
Collocando lo strumento Disegna su un evento audio, appare il simbolo di una piccola curva di volume accanto allo strumento.
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Fade, crossfade e inviluppi
3. Per aggiungere un punto d’inviluppo cliccare
nell’evento con lo strumento Disegna.
Appaiono una curva d’inviluppo ed un punto d’inviluppo blu.
4. Trascinare il punto curva per regolare la forma dell’invi-
luppo.
L’immagine della forma d’onda riflette la curva di volume.
Si può aggiungere un numero qualsiasi di punti curva.
Per rimuovere un punto curva dall’inviluppo, cliccarci
sopra e trascinarlo fuori dall’evento.
La curva d’inviluppo è parte integrante dell’evento audio
– lo segue quando l’evento è spostato o copiato.
Una volta copiato un evento con il suo inviluppo si possono eseguire re­golazioni indipendenti sugli inviluppi nell’evento originale e nella copia.
Ö Inoltre è possibile applicare un inviluppo alla clip audio usando la funzione Inviluppo nel submenu Processa del menu Audio.
Vedere “Inviluppo” a pag. 226.
Ö Per eliminare una curva d’inviluppo da un evento sele­zionato, aprire il menu Audio e selezionare l’opzione Ri­muovi Curva Volume.
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Fade, crossfade e inviluppi
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Traccia Arranger

Introduzione

La traccia Arranger permette di lavorare con sezioni del progetto in modo libero, par semplificarne al massimo la gestione. Invece di spostare, copiare ed incollare eventi nel display eventi della Finestra Progetto per creare un progetto lineare si può stabilire l’ordine di riproduzione delle varie sezioni, come in una playlist.
Per questo si possono definire eventi arranger, ordinandoli in un elenco e aggiungere le ripetizioni desiderate. Ciò of­fre un metodo di lavoro più orientato in una determinata di­rezione che integra i normali metodi di editing lineari nella Finestra Progetto.
Si possono creare diverse catene Arranger, in modo da memorizzare versioni diverse di una song nel progetto senza sacrificare la versione originale. Una volta creata una catena Arranger desiderata, è possibile “appiattire” l’elenco, creando un normale progetto lineare in base alla catena Arranger. Si può scegliere di mantenere la traccia Arranger o di eliminarla.
E’ anche possibile usare la traccia Arranger per perfor­mance dal vivo sul palco, nei club o a delle feste.

Configurare la traccia Arranger

3. Assicurarsi che sulla toolbar della Finestra Progetto sia attiva la funzione Snap e che la risoluzione della griglia consenta agli eventi Arranger di scattare a posizioni ap­propriate nel progetto.
E’ attiva la risoluzione Snap su Eventi quindi nella Finestra Progetto i nuovi eventi disegnati scattano agli eventi esistenti.
4. Sulla traccia Arranger usare lo strumento Disegna per disegnare un evento della durata desiderata.
Si aggiunge un evento Arranger , denominato “A” di default. Tutti gli eventi successivi sono nominate in ordine alfabetico.
Per rinominare un evento Arranger, selezionarlo e cam­biarne il nome nella linea Info della Finestra Progetto, o te­nendo premuto [Alt]/[Option], eseguendo un doppio-clic sul nome nella catena Arranger (vedere in seguito) ed in­serendo un nuovo nome.
Si consiglia di nominare gli eventi Arranger seguendo la struttura del pro­getto (ad esempio, Strofa, Ritornello, ecc.).
5. Creare tutti gli eventi necessari per il progetto.
Supponiamo di avere preparato vari file audio che costitu­iscono la base di una tipica song pop (introduzione, strofa, ritornello e inciso). A questo punto si vogliono ordinare questi file.
Il primo passo è creare una traccia Arranger. Sulla traccia Arranger si definiscono sezioni specifiche del progetto cre­ando eventi Arranger, che possono avere una durata qualsi­asi, si possono sovrapporre e non sono limitati da inizio o fine di eventi e parti esistenti. Procedere come segue:
1. Aprire il progetto per il quale si intende creare gli eventi
Arranger.
2. Aprire il menu Progetto e selezionare “Arranger” dal
submenu Aggiungi Traccia (oppure clic-destro nell’elenco tracce e scegliere Aggiungi Traccia Arranger).
Viene aggiunta una traccia Arranger. In un progetto ci può essere solo una traccia Arranger, ma è possibile configurare più di una catena Arranger per questa traccia (vedere “Configurare la traccia Arranger” a pag. 97).
Traccia Arranger
In questo esempio sono stati creati eventi Arranger che seguono la struttura di una classica song pop. Si noti che nel progetto non c’è una timeline: la sequenza musicale è stabilita dagli eventi Arranger.
Gli eventi possono essere spostati, ridimensionati e can­cellati con le tecniche di editing standard. Si noti:
Per modificare la durata di un evento selezionare lo stru­mento Freccia quindi fare clic e trascinare gli angoli infe­riori dell’evento nella direzione desiderata.
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Copiando un evento Arranger (con un [Alt]/[Option]-tra-
scinamento o i comandi Copia/Incolla), si crea un nuovo evento con lo stesso nome di quello originale.
Questo nuovo evento tuttavia, è completamente indipendente dall’evento originale.
Doppio-clic su un evento arranger per aggiungerlo alla
catena Arranger corrente.

Lavorare con gli eventi Arranger

A questo punto si hanno vari eventi arranger che costitui­scono i mattoni costruttivi principali dell’arrangiamento. I prossimo passo consiste nell’organizzare questi eventi usando le funzioni dell’Editor Arranger.
Creare una catena Arranger
La catena Arranger si configura nell’Editor Arranger o nell’Inspector della traccia Arranger. L’Editor Arranger si apre facendo clic sul pulsante “e” nell’Inspector o nella traccia Arranger.
Fare clic nell’ Inspector…
Inizialmente la catena Arranger è vuota – si imposta la ca­tena Arranger aggiungendo eventi dall’elenco a destra alla catena Arranger. Ci sono molti modi per aggiungere eventi alla catena Arranger.
Doppio-clic sul nome di un evento nella sezione finestra a destra (o nella Finestra Progetto).
Quando si seleziona un evento nella catena Arranger sulla sinistra, viene aggiunto l’evento sopra l’evento selezionato. Quando non vengono sele­zionati eventi nella catena Arranger sulla sinistra, viene aggiunto l’evento alla fine dell’elenco.
Selezionando una o più eventi nell’elenco a destra, clic­destro e scegliendo “Aggiungi Selezionato nella Catena Arranger”.
In questo modo vengono aggiunti gli eventi selezionati alla fine dell’elenco.
Trascinando e rilasciando gli eventi Arranger dall’elenco a destra in quello a sinistra.
Una linea blu d’inserzione indica dove l’evento trascinato è collo­cato nell’elenco.
…o nell’elenco tracce…
…per aprire l’Editor Arranger.
A destra dell’Editor Arranger, sono elencati gli eventi Ar­ranger disponibili, nell’ordine in cui appaiono sulla time­line. A sinistra c’è la catena Arranger vera e propria, che indica l’ordine di riproduzione degli eventi (dall’alto in basso) e quante volte sono ripetuti.
Traccia Arranger
In questo esempio, l’evento Strofa è trascinato nella catena Arranger e collocato dopo il primo Ritornello.
Trascinando e rilasciando gli eventi Arranger dalla Fine­stra Progetto alla catena Arranger.
A questo punto si dovrebbero avere gli eventi Arranger or­ganizzati nella sequenza tipica di una song pop. Tuttavia, sono stati usati file audio di poche misure – per trasfor­mare la sequenza in un “brano” (o almeno in una bozza di struttura della song), questi file devono essere riprodotti in loop; ecco a cosa serve la funzione Ripetizioni.
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Per ripetere più volte un evento procedere come segue:
Fare clic nel campo Ripetizioni dell’evento, digitare il nu-
mero di ripetizioni desiderate e premere [Invio].
Quando si riproduce la catena Arranger, la colonna Contatore indica quale ripetizione dell’evento è riprodotta in quel momento.
Fare clic nel campo Modo per un evento e selezionare
l’opzione di ripetizione desiderata.
Opzione Pulsante Descrizione
Normale In questa modalità, la propria catena Arranger
Ripeti Sempre
Pausa Dopo Ripetizioni
viene riprodotta normalmente, esattamente come è stata impostata.
In questa modalità, l’evento Arranger corrente viene ripetuto in loop finchè non si fa clic su un al­tro evento nell’Editor Arranger o si preme play nuo­vamente.
In questa modalità, la riproduzione della catena Ar­ranger viene fermata dopo che sono state ripro­dotte tutte le ripetizioni dell’evento Arranger corrente.
Riproducendo la catena Arranger si sentirà ora l’arrangia­mento completo. Procedere come segue:
1. Assicurarsi che sia attiva la modalità Arranger.
Quando è attiva, il progetto è riprodotto secondo le impostazioni Arranger.
Editing della Catena Arranger
Nella catena Arranger sulla sinistra è possibile:
Selezionare gli eventi con un clic o [Shift]-clic.
Gli eventi selezionati possono non fare parte di una selezione continua.
Trascinare gli eventi per spostarli nell’elenco.
Trascinare gli eventi tenendo premuto [Alt]/[Option] per
creare copie degli oggetti selezionati.
Il punto d’inserzione per le operazioni di spostamento e copia è indicato nell’elenco da una linea blu o rossa. La linea blu indica che il movimento o la copia sono possibili; una linea rossa indica che se la posizione cor­rente è già usata il movimento o la copia non sono consentiti.
Usare la colonna Ripetizioni per specificare quante volte deve essere ripetuto ogni evento.
Fare clic sulla freccia a sinistra di un evento nella catena Arranger per spostare la posizione di riproduzione all’inizio di quell’evento.
Per rimuovere un evento dall’elenco, clic-destro su di essa e scegliere “Rimuovi Toccato” dal menu a tendina che appare. Per rimuovere più eventi, selezionarli, clic-de­stro del mouse e scegliere “Rimuovi Selezionato”.
Navigazione
Per navigare tra gli eventi arranger, si usano i pulsanti di trasporto Arranger:
Oggetto della catena precedente
Prima ripetizione oggetto della catena corrente
Il pulsante Attiva Modalità Arranger deve essere attivo.
2. Posizionare la finestra dell’Editor Arranger in modo da
riuscire a vedere la traccia Arranger nella Finestra Pro­getto e cliccare nella colonna Freccia dell’evento in cima all’elenco, in modo che la freccia diventi blu.
Il cursore di progetto salta all’inizio del primo evento specificato nella ca­tena Arranger.
3. Attivare la riproduzione (dall’Editor Arranger o sulla
Barra di Trasporto).
Gli eventi sono riprodotti nell’ordine specificato.
Traccia Arranger
Oggetto della catena successivo
Ultima ripetizione oggetto catena corrente
Questi controlli si trovano nell’Editor Arranger, nella tool­bar della Finestra Progetto e sulla Barra di Trasporto.
Nell’Editor Arranger, l’evento corrente riprodotto è indi­cato da una freccia nella colonna più a sinistra e gli indica­tori nella colonna Contatore. Durante la riproduzione è possibile cambiare le catene Arranger usando il menu a tendina nell’Editor, nell’Inspector o nell’elenco tracce.
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Gestire le Catene Arranger
Si possono creare più catene Arranger, in modo da avere versioni diverse da riprodurre. Nell’Editor Arranger, i pul­santi sulla toolbar a destra hanno le seguenti funzioni:
Pulsante Descrizione
Cliccare qui per rinominare la catena Arranger corrente.
Crea una nuova catena Arranger vuota.
2. Attivare la riproduzione.
Il progetto è riprodotto esattamente come nella modalità Arranger, ma si può vederlo e lavorarci come al solito.
!
Uniformando la catena Arranger è possibile che eventi e parti siano rimosse dal progetto. Usare la funzione Unisci solo quando non è più necessario cambiare la traccia/catena Arranger. Se non si è si­curi, salvare una copia del progetto prima di unifor­mare la catena Arranger.
Crea un duplicato della catena Arranger corrente conte­nente gli stessi eventi.
Rimuove la catena Arranger corrente selezionata. E’ disponi­bile solo se è stata creata più di una catena Arranger.
Dall’Inspector, queste funzioni sono accessibili dal
menu a tendina Arranger (che si apre cliccando sul campo del nome Arranger).
Le catene Arranger create sono elencate nel menu a ten­dina Nome, situato a sinistra dei pulsanti nell’Editor Arran­ger, in cima alla traccia Arranger nell’Inspector, e nell’elenco tracce. Si noti che per poter selezionare un al­tra catena Arranger dal menu a tendina, deve essere attiva la modalità Arranger.

Uniformare la Catena Arranger

Una volta trovata la catena Arranger desiderata, si può uniformarla (cioè convertire la catena in un progetto line­are). Procedere come segue:
1. Cliccare sul pulsante Unisci (o selezionare Unisci Cate-
na dal menu a tendina nell’Inspector della traccia Arranger).
Eventi e parti nel progetto sono riordinati, ripetuti, ridimensionati, spostati e/o eliminati (se non appartengono ad un evento Arranger utilizzato) in modo da corrispondere esattamente alla catena Arranger.
Pulsante Unisci
Opzioni Unisci
Talvolta potrebbe essere utile mantenere gli eventi Arranger originali dopo aver uniformato la traccia Arranger. Usando le opzioni unisci è possibile definire quale catena deve es­sere uniformata (sezione Originale), dove deve essere sal­vata e come si deve chiamare (sezione Destinazione) insieme alle altre opzioni (sezione Opzioni).
1. Fare clic sul pulsante opzioni Unisci.
2. Nella finestra che compare, selezionare le opzioni desi-
derate.
Nella sezione Originale è possibile specificare quale ca­tena Arranger deve essere uniformata. Le opzioni disponi­bili sono:
Opzione Descrizione
Catena Attuale Se attiva, solo la catena corrente verrà uniformata.
Catene Verificate
Tutte le catene Se attiva, tutte le catene arranger del progetto corrente
Se attiva, è possibile selezionare la catena arranger che si intende uniformare nell’elenco sulla sinistra.
verranno uniformate.
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Traccia Arranger
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