1 nostri lettori con qualche anno in più sulle spalle ricorderanno i loi-o
"vecchi" amplificatori a valvole che diffondevano suoni con una timbri-
ca cosÌ piacevolmente "calda'', da non stancare nemmeno durante ascolti
prolungati, caratteristiche queste che non si ritrovano più nei moderni
amplificatori a transistor. Per ritrovare questo suono "old style" vi pro-
poniamo un completo finale Stereo Hi-Fi da 55 + 55 Watt musicali.
Sebbene da qualche tempo e con una certa per-
severanza molti tra voi insistevano affinchè si pre-
sentasse sulla rivista un amplìficatore Hi-Fi a val-
vole, fin dalle vostre prime richieste avevamo deci-
so di non progettarlo, perchè noi, che per anni ab-
biamo costruito ricevitori, oscillatori, trasmettitori,
amplificatori e preamplificatori utilizzando esclusi-
vamente le valvole (la parola transistor erano an-
cora per tutti noi un termine sconosciuto), sapeva-
mo che nell'ideare un ottimo amplificatore Hi-Fi il
problema non era tanto quello di scegliere una val-
vola rispetto ad un'altra, ma riuscire a scovare dei
trasformatori d'uscita che risultassero veramen-
te Hi-Fi.
Molti rammenteranno che in quei tempi lontani
anche se in ltalia esistevano molte Ditte che costrui-
vano questo tipo di trasformatori, se si desiderava
un suono con un'ottima timbrica occorreva sceglie-
re i modelli Hi-Fi della GELOSO, ma i più esigenti,
2
che non volevano un amplificatore solo per ascol-
tare della musica e desideravano l'alta fedeltà, pre-
tendevano dei trasformatori d'uscita Hi-Fl costruiti
da un'industria americana specializzata in questo
settore.
Questa industria consigliava di utilizzare, con-
giunti ai loro trasformatori d'uscita, anche i loro tra-
sformatori di alimentazione.
Questi 3 pezzi, racchiusi dentro robusti scher-
mi metallici, giungevano da oltre Oceano accom-
pagnati da un libretto di istruzioni nel quale erano
condensate preziose informazioni.
Veniva precisato che per un amplificatore Hi-Fi
era necessario utilizzare delle resistenze a strato
metallico, poi veniva indicato come disporre sullo
chassis i tre trasformatori per evitare che il flusso
dell'uno influenzasse il trasformatore adiacente, Ìn-
fine veniva consigliato di collegare a massa tutti e
tre gli schermi e veniva spiegato come far giunge-
.eJ!uJOJ !P
•eioi!d eio^it3^ eiiep e !it3u!i
„.Vsn u! ®peu !io}
e|o^|t3^ e||ep !}ueule|!| !ns t3|t3ule)|Ì3 euo!sue] e| el
-}n] opuen6es e !JoieiuJo}st3Ji !p e!Jes eisenb uoo
-o}t3o!iudut3{i `oiieiq!i ieu esn!uooeJ !uo!znJ]s! ei ei
es e^!ue^^e !s uou eiio oso!zuei!s !soo e^e}ins!j ej
•e} !s euedde uou eu `oiueds o oseooe t3Je oisenb
-euiu! e^!deoied !s `o}}e!d ins oos!p i! eJt3i!6 e^eo
'!Joleu
-eds eo!Jqiu!i t3ieu!iiej e eio^eoe!d eiienb eiueiuì3ie!p
opeJ6 u! ? eio^it3^ e eioieo!i!idiue un oios eiio eie!z
e Vsn !Jo}euLiJoiseJi ! eji ouons !p ezuejeii!p t3i
!duei !enb Ì3 eiio eiuep!^e isoo eJe !ieuo!zeu Hienb
:!zo6eu !ep !§seiuiuoo !e t3^epueiuoooì3j !s
i6d eii'e^oueu e ouoiouut3J6 un euod !) !iio V„
-ue^ !ond `eio^ie^ e eJoieo!i!idue un uoo oije!qujì3o
e eu `^ieii u! epeu !JoieiuJo}seJi uoo oiienb ejep
-!isos eion^ oi e ejoieo!i!idue un ?!6 epe!ssod !iio
eo!snu eiiep eje}ioose jed ejo!i6!u oun uoo eJ!ni
-euio}sei} uoo !iienb oios eJJodoJd !t3J^op `t3o!uo)u!s
•!^!lou !p!lt3^ r]!d
-!idue un !iue)ueseJd !p os!oep oiut3!qqe !66o es
•ue pe !}!osn!J ouJe!s eiio eo!i!u6!s `eio^ie^ e eJoieo!i
!joieujjoiseji !ie!oeds !}senb !p osse`ssod u! ejej}
eisoo euo Q!0 guoJed `onbe ozzeJd un pe ei!osn,p
-JoiseJ) ! o!JdoJd ouos !joit3o!i!idut3 !)senb u! r)!d !p
-!q !iueu!6ioMt3 !i6 !Joit3uJoiseJ} !)senb u! !}}eiui
-eJ !P e!ose| eun t3P !|euJJeuos e}uelueuJe}u! `!Je|!}
-ue!io !inuej6 e !u!je!uei !iu!i}o ns !tioMe ouos `eu
-nio^u! un oJ}uep Bu!seJ uoo !ieii!6!s eu!}u! pe !it!i
-!^ Ì3iooo!d r)!d !u6o eiio eiei!^e jed `oo!iie}eu ojo
-uoo !p e!i6!i6 eiiep e}e}deo ejesse essod euo!zejq
•!ieu!} !ep o e]oi!d eio^ie^ eiiep oiioJi
-iue oisenb !p euo!zeiie6oJd eiie eJe}seueq i! eN
-Jed oios uou osseouoo eu!i Ì3iie o}eis ? eJo}t3o!}!id
-}elt3o e| uoo !Io}eullo)seJ} !ep o}e^oJ} olue!qqe ?uo
ueq !jiie jed eiioue eu `oue^epueieJd euo euo!}s!Jei
-jeuiujoo o®]eis eieu!i un :ozzeJd i! ouni !p eiu!Jc]
-o!i!u g t3 ou!} ouope!uo e !uo!i!ui oL ! ejedns eie!o
-st3 eisenb eii!o `ouou eieu!} eo!idues un jed !u
8
solutamente esagerate.
Esaminando divei-si di questi amplificatori ci sia-
mo accorti che i finali sono polarizzati per lavorare
in classe A82 anzichè in classe AB1.
Un finale in classe A82 eroga maggiore poten-
za d'uscita con una minore potenza di pilotaggio
(per lo stadio pilota si usano dei triodi preamplifi-
catori per deboli segnali tjpo ECC83 o 12AX7), ma
la dlstorslone risulta maggiore rispetto ad un am-
plificatore in classe AB1.
Un finale in classe ABl richiede, per erogare la
stessa potenza di quello in classe A82, una mag-
giore potenza di pilotaggio, quindi per lo stadio pi-
lota occorre necessariamente usare dei triodi più
potenti, come gli ECC82 o gli 12AU7, ma in cam-
bio si ottiene una minore distorsione.
Per le due valvole flnall abbiamo inserito due
trlmmer, che, modificando la tensione negatlva di
polarizzazione, ci servono non solo per correggere
la tolleranza di guadagno tra due identiche valvo-
le, ma anche per poter sostituire le valvole EL.34
con le KT.88 senza apportare allo schema altre mo-
difiche.
CARATTERISTICHE GENEFtAL[
Rlsposta dl frequenza .............. 15-20.000 Hz
Max segnale ingresso ................... 5 volt p/p
lmpedenza d'ingresso ................ 1 megaohm
Potenza MUSICALE con EL.34 ... 55+55 watt
Potenza MUSICALE con KT.88 ... 80+80 watt
lmpedenza d'uscita ...................... 4 e s ohm
Dlstorslone .................... „„ 0,1% a 1.000 Hz
Fìapporto S/N .................................- 100 dB
Tenslone sul Push-Pull ........... 470 Volt clrca
NOTA IMPOFÌTANTE
La maggior parte dei Costruttori riporta, nelle ca-
ratteristiche degli amplificatori, i watt d'uscita sen-
za precisare se si tratta di watt musicali o pic-
cO/plcco.
Nella Tabella delle caratteristiche del nostro am-
plificatore, la parola potenza muslcale viene mes-
sa bene in evidenza e i watt dichiarati sono quelli
che potremo ottenere mantenendo la distorsione
d'intermodulazione su un valore molto basso.
ln pratica questo amplificatore è in grado di ero-
gare una potenza magglore, ma in questo caso au-
menterà anche la percentuale di distorsione.
Poichè ancora molti principianti non sanno qua-
le differenza esiste tra i watt efficaci = R.M.S. e
i watt musicall o i watt plcco/plcco, vi insegnere-
mo come passare da una potenza all'altra trasfor-
mandoli.
= 1 watt musicali si possono convertire in watt
R.M.S. dividendoli per 2
= I watt plcco/p]cco sj possono convertire in
watt R.M.S. dividendoli per s
Quindi un amplificatore dichiarato da 100 watt,
senza che sia precisato se sono muslcali o plc-
co/plcco, potrà risultare di:
12,5 watt R.M.S. (100 : 8),
se i watt sono plcco/picco
50,0 watt R.M.S. (100 : 2),
se i watt sono muslcall
Perciò chi acquista un amplificatore da 100 watt
senza sapere di che watt si tratta, non dovrà stu-
pir§i se questo poi erogherà una potenza minore
di un amplificatore da 15 watt R.M,S..
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Flg.111 suono emesso da un amplificatore a valvole o a Hexfe( risulta più pastoso, per-
chè amp[If[cando una qualsiasi frequenza si generano delle armoniche PAFìl, cioè iden-
tlche note muslcall ma dl ottava superiore.
4
=HOINOwt]
•!Jeds!p oiio!uoiuie oios
•o!duese un uo3 eieMe6
•e^e||o u! es!^!ppns !|t3o!snul e}
-!idue un euo eJt3iuJewe6iieu !pjoouoo ouos !iini
•ioo eun pe oso}sed ouons un eu ®io^ie^ e eJo]t3o!i
-eJ euo euo!}S!Je)}t3Jeo `t3o!JqLLi!i eit3Jq!i!nbe pe e)}ei
-!sut3ii e eJoit3o!}!idue un u! ououeMe !s eiueiLJeJ
•o^!}ou i! eujedes e !uood u! ouos eiu `jo}s
un eis!^!j Ì3iins opueiueseJd `oJ}e!ppe !uue !iiow
oieuueooe oiue!qqe `ezueiod !p ]eixeH uoo eit3u!i
eio opue66ei!J eu `ezueje]i!p eisenb !p eiiojed ie
eiio ejeiieiuiue oiue!qqop oi}!Jos oiue^e^e oiuenb
•!jo!iedns e^e}io
•eiì3u euoue p© oood oie6e!ds oiue^e^e
-eiujoiu! !p ezuejeo e}senb e eie!peiu!j opueio^
ieixeH pe !ieu!i ! o eio^ie^ ei euo oueJe}ed!j `!uo!z
-oui]e eiiep oueJeue6 ezuenbeii t3un opueo!}!idue
eJeue6 iois!sueii e eieu!i un ej}ueu `!Jed eiio!u
-i!p eienb oi!deo ouuej^e !}in} uou o}senb o}iea
`!Jeds!p e !Jed eiio!uoiuJt3 eJ} eJe}s!se Qnd t3zueJei
eJepueiduoo !^Je} Jed eJo!i6!u eùo!znios ei !pu!nb
-e!ds !p eiienb ? t3zueie}}!p eisenb !p Ì3zue}iodu!,i
-nu eie!}sei Ì3un !p ou6es!p i! eieJe^oJi i.6!} eiieN
-ou eiiep ezuenbeji ei euni eit3uod!J ouos uoo eieo!s
-iep vi e}ou ei ouejeueJd t3Je!ise} eisenb u! es
•zH oL L !p ezuenbeJ] eun oiueJeiieiue `e^Ì3uo os ei
•j!o un ep eieo!i!iduì3 eue!^ ezuenbeJ} Ì3isenb es
ezuenbeii !p ?}!u!}u!,un ouJeJJeiio `aio^ie^ e oi!no
:eJ!p e eie^ `!Jed euo!uoiuJe uoo !JEiueueiddns
ZH 0ZZ = Z X 0LL
ZH 0P7 = Z X 0ZZ
ZH 088 = Z X 00P
e)ou !ienb e L.6!} !p eJe!}st3i t2iieu oput3iioJ}uoo
euo oueJ!Jdoos `ezuenbeJi eisenb ouopuods!jJoo
eiins eisod vi e}ou eiiì3 eJdues ouo6ie^!nbe eisenb
-io ezJe} eiiep vi iep ezuenbeJi t3i es o!JeJiuoo iv
-uei) € o}!noi!o un t}p eieo!}!idue eue!^ (ZH o L L) e^t3}
-eiddns ezuenbeji !p pi!u!iu!.un oiueJJeuo `Jois!s
:eJ!p e eie^ `!iBds!p euo!uoiLiJe uoo !Jeiueu
ZHoe€ = CXOLL
ZH066 = €XO€€
ZH O£6.Z = € X 066
eiou !it3nb e i.6!i !p eie!isei eiieu opueiioJ}uoo
euo oueJ!Jdoo§ `ezuenbeJi e}senb ouopuods!jjoo
is un ? zH o66 eiio `o)epJoooes!p m un ? zH o€8
V] un pE epuods!JJoo o£6.z euo e oiepJoooes!p
•oiepioooes!p s!se!p
-o^ie^ e eJoit3o!i!idue un Ì3p esseiue vi eiou ei
-ns e^ei)o eiins !}sod vi !J}ie ep e}eu6eduoooe `ei
`opieo e}ueuio^eoe!d ouons un pJEp !o `!io!]ed
9
Fig.3 Schema elettrico dell'amplificatore. Volendo inserire le KT.88 in sostituzione del-
le EL.34 dovremo soltanto tarare i trimmer FÌ35-FÌ37-FÌ39-FÌ41. In colore i valori delle ten-
sioni presenti con le valvole EL.34.
ELENCO COMPONENTI LX.1113/1114
R23 = 100.000 ohm 1/2 watt
FÌ1 = 1 megaohm 1/2 watt
FÌ2 = 6.800 ohm 1/2 watt
FÌ3 = 390 ohm 1 watt
FÌ4 = 68 ohm 1 watt
FÌ5 = 47.000 ohm 2 watt
FÌ6 = 33.000 ohm 2 watt
FÌ7 = 22.000 ohm 2 watt
FÌ8 = 22.000 ohm 2 watt
FÌ9 = 22.000 ohm 2 watt
FÌ10 = 1 megaohm 1/2 watt
FÌ11 = 1 megaohm 1/2 watt
FÌ12 = 1.000 ohm 2 watt
FÌ13 = 1 megaohm 1/2 wal:t
FÌ14 = 100.000 ohm 1/2 wa(t
R15 = 100.000 ohm 1/2 watt
FÌ16 = 1.500 ohm 1/4 watt
FÌ17 = 2.700 ohm 1/4 watt
FÌ18 = 22.000 ohm 2 watt
FÌ19 = 22.000 ohm 2 watt
FÌ20 = 22.000 ohm 2 watt
FÌ21 = 22.000 ohm 2 watt
FÌ22 = 100.000 ohm 1/2 watt
FÌ24 = 100.000 ohm 1/2 watt
R25 = 100.000 ohm 1/2 watt
FÌ26 = 10.000 ohm 1/2 watt
FÌ27 = 10.000 ohm 1/2 watt
FÌ28 = 22 ohm 10 watt
FÌ29 = 22 ohm 10 watt
R30 = 270 ohm 2 watt
FÌ31 = 270 ohm 2 watt
FÌ32 = 100.000 ohm 2 watt
FÌ33 = 100.000 ohm 2 watt
FÌ34 = 10.000 ohm 1/4 watt
FÌ35 = 22.000 ohm trimmer
FÌ36 = 10.000 ohm 1/4 watt
FÌ37 = 22.000 ohm trimmer
R38 = 10.000 ohm 1/4 watt
FÌ39 = 22.000 ohm trimmer
FÌ40 = 10.000 ohm 1/4 watt
FÌ41 = 22.000 ohm trimmer
C1 = 120.000 pF poliestere
C2 = 22 mF elettr.
C3 = 5.600 pF poliestere
C4 = 1 mF elettr. 63 volt
6
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•V §€ .^ 007 .zz!Jpei e)uod
ZSOO] od!i eio^ie^
•V L -^ 00L -zz!JpeJ e)uod =
ZSOO] od!i eio^ie^
88.ix o ÙC.ia od!i eio^ie^
88.ix o De.i] od!i eio^ie^
0€.VL .POu oJ)i!i !p ezuapedu!
LO.OLOL -POLU )i€M zL -isei) = €i..
•^ 9P -.^ ZL -Oes .^ ozz .u!Jd
oL L.v[. .pou e)!osnÉp elo|eLUIO)Sel)
ogz.VL -Poul 'ueu!|eÉP eAo|elulo|sel)
•^ €`9+ €`9 -.^ 0ÙÙ .oes -^ ozz -u!Jd
'Jlel®N
!p !peis enp !ep oo!iiiaie euieiios 7.6!]
aua!^ e]. ®JO|eullo|Se]| || .OUO!ZE|UOUI!|e
-e6eu„ !uo!suei ei ei®ua))o ied oiezz!i!)n
a oiio]iuoo a!i6!i6 oiiB ®ieo!idde t!p , [®^!i
-n^ i®p au!peduei ei aie)ueu!ie ied
ep !)npeoaid !)ueuodLLioo ! !))n|. = VLON
!p o!pe)s oiieu !)eiuou ouos oos!ie)se un
•auo!zeiueu]!ie
perchè completo di tutte le armoniche superiori del
LA.
La nota LA emessa da un amplificatore a tran-
sistor, accompagnata da note diverse come Ml-Sl-
FA diesis oltre tutto stonate, ci darà un suono più
disarmonico e sgradevole.
Quanto detto per la nota LA, da noi presa ad
esempio, vale per qualsiàsi altra nota musicale e
se ne volete una riprova prendete dalla tastiera una
frequenza di una nota qualsiasi e moltiplicatela per
2 e per 3 e vi accorgerete subito che mentre le ar-
moniche pari ci daranno la stessa nota su ottave
superiori, le armoniche dispari ci daranno sempre
note diverse rispetto alla fondamentale.
Se premeremo il tasto del DO a 261,6 Hz, le ar-
moniche pari che ascolteremo con un amplificato-
re a valvole cadranno su queste frequenze:
261,6x2 = 523,2HZDO
523,2 x 2 = 1.046,4 Hz DO
1.046,4 x 2 = 2.092,8 Hz DO
Le armoniche dispari del DO che ascolteremo
con un amplificatore a transistor, cadranno su que-
ste altre frequenze:
261,6x3 = 784,8 Hz SOL disaccordato
784,8 x 3 = 2.354,4 Hz FÌE disaccordato
2.354,4 x 3 = 7.063,2 Hz LA disaccordato
Con questi esempi numei'ici potrete finalmente
comprendere perchè il nostro orecchio avverte dif-
ferenza tra un suono vailvolare ed un suono tran-
sistorizzato.
Chiusa questa breve, ma necessaria parentesi, pas-
siamo ora alla descrizione dello schema elettrico.
SCHEMÀ ELETTFtlco
Anche se l'amplificatore che vi presentiamo è
stereo, noi riporteremo lo schema elettrico di un so-
lo canale (stadio A), perchè I'altro canale (stadio
8) è perfettamente identico al primo.
o¥ej':[::[ee,mmaae:euft:Ì::od#%.s3etrre°:eoreat:aq:inadjr:::
!izzazione pratica (vedi fig.9) ne troverete il doppio,
cioè s valvole.
Per la descrizione dello schema elettrico partire-
mo dalla boccola Entrata, dove applicheremo il se-
gnale di BF che dovremo prelevare sull'uscita di un
qualsiasi preamplificatore, completo dei controlli
del tono e del volume.
11 segnale raggiungerà direttamente, con il con-
densatore di disaccoppiamento siglato C1, Ia gri-
glia del primo triodo preamplificatore, siglata V1
(metà sezione del doppio triodo ECC82).
Dalla placca di questo triodo il segnale passerà,
tramite il condensatore C6, sulla griglia del secon-
do triodo, utilizzato in questo amplificatore come in-
vertitore catodico.
Dalla placca e dal catodo del secondo triodo pre-
leveremo due segnali di BF di Ìdentica ampiezza,
ma sfasatì di 90°, che applicheremo, tramite i due
condensatori C7-C8, sulle griglie del doppio trio-
do V2, che useremo come stadio pilota.
Anche questo secondo doppio triodo V2 è un
ECC82 equivalente al 12AU7, perchè lavorando i
due finali di potenza V3-V4 in classe ABl ci occor-
re una potenza maggiore rispetto a quella che po-
trebbe fornire un normale triodo pilota tipo ECC83.
Le differenze esistenti tra I'ECC82 e I'ECC83 e tra
una EL.34 ed una KT.88, potremo confrontarle leg-
gendo le caratteristiche riportate nella TABELLA N.1.
TABELLA N.1
8
•ou6®i u! !i!^ !uoo
•(£.6!i !pe^) !ieu!i eii®p o}Bi iBp
-!ie enp ! e eioieo!i!idue o!peis oi o]ini aiu®uieu]®iu! oiess!i ?!6 uoo oi!qou i®p oio] §.6!]
!ioiesuepuoo !ssoi6 ®np i .oieu!pio oiuenbie o!66eiqeo un ®jiei !p oue!iB!suoo .!Joieiuau
®||®P o !Ie|ooj!O e||®OSB| olo| ®| opuezz!|!|n e|!qou |®p !|e| ®np !e !|ess!| ouuelle^ ol||!| !P
`o!u!uniie u! o!eiei un pe e]dos oiess!i euo!^ aioieo!i!iduBf ii®p oiedueis oi!noi!o ii 9.6!]
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