Hotpoint Ariston HB 50 ER.2 User Manual [it]

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La ringraziamo per aver scelto un prodotto Ariston, sicuro e davvero facile da usare. Per conoscerlo, utilizzarlo al meglio e a lungo, le consigliamo , prima di utilizzare l’apparecchio, di leggere attentamente le a vvertenze contenute nel presente libretto, in quanto f orniscono importanti indicazioni riguardanti la sicurezza di installazione, d’uso e di manu­tenzione. Conservare con cura questo libretto per ogni ulteriore consultazione. Grazie.
Visto da vicino
A. Cruscotto comandi B. Leccarda o piano di cottura C. Griglia ripiano del forno D. Piastra elettrica E. Manopola di selezione funzioni di cottura F. Manopole piastre elettriche G. Spia funzionamento piastre elettriche H. Guide di scorrimento di leccarde e griglie I. Spia di funzionamento del forno (presente solo su
alcuni modelli) - Se accesa indica la fase di riscalda­mento fino alla temperatura impostata
L. Manopola per la temperatura di cottura
I
G
D
A
C
D
H
B
12 11 10 9 8
7
1
12
12
2
2
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3
3
10
10
4
4
9
9
5
5
8
8
7
7
6
6
F
1
12
2
2
11
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10
4
9
5
8 7
6
MAX
220
3 4
180
5 6
60
100 140
L
0
E
Come utilizzarlo
Il forno multifunzione riunisce in un unico apparecchio i pregi dei tradizionali forni a convezione natur ale: “statici” a quelli dei moderni forni a convezione forzata: “v entilati”. E’ un apparecchio estremamente versatile che permette di scegliere in modo facile e sicuro fra 5 diversi metodi di cottura. La selezione delle diverse funzioni off erte si ottie­ne agendo sulle manopole di selezione “E” e del termo­stato “L” presenti sul cruscotto .
Attenzione: Alla prima accensione consigliamo di f ar fun­zionare il forno a vuoto per circa mezz’ora con il termo­stato al massimo e a porta chiusa. Quindi trascorso tale tempo spegnerlo, aprite la porta ed areare il locale. L’odo­re che talvolta si avverte durante questa operazione è dovuto all’ev aporazione delle sostanze usate per proteg­gere il forno durante l’intervallo di tempo che intercorre tra la produzione e l’installazione del prodotto.
Attenzione: Utilizzare il primo ripiano dal basso, posizio­nandoci la leccarda in dotazione per raccogliere sughi e/ o grassi, solamente nel caso di cotture al grill o con girar­rosto (presente solo su alcuni modelli). P er le altre cotture non utilizzate mai il primo ripiano dal basso e non appog­giate mai oggetti sul fondo del forno mentre state cuocen­do perchè potreste causare danni allo smalto. P onete sem­pre i Vostri recipienti di cottura (pirofile , pellicole di allumi­nio, ecc. ecc.) sulla griglia in dotazione con l’apparecchio, appositamente inserita nelle guide del forno.
Forno Statico a
Posizione manopola termostato “L”: T ra 60°C e Max. In questa posizione si accendono i due elementi riscaldanti inferiore e superiore. E’ il classico f orno della nonna che è stato però portato ad un eccezionale livello di distribuzione della temperatura e di contenimento dei consumi. Il f orno statico resta insuperato nei casi in cui si debbano cucinare piatti i cui ingredienti risultano composti da due o più elementi che concorrono a formare un piatto unico come ad esempio: cavoli con costine di maiale, baccalà alla spagnola, stoccafisso all’anconetana, teneroni di vitello con riso etc... Ottimi risultati si ottengono nella preparazione di piatti a base di carni di manzo o vitello quali: brasati, spezzatini, gulasch, carni di selvaggina, cosciotto e lombo di maiale etc... che necessitano di cottura lenta con costante aggiunta di liquidi. Resta comunque il miglior sistema di cottura per i dolci, per la frutta e per le cotture con recipienti coperti specifici per le cotture al forno. Nella cottura al f orno statico utilizzate un solo ripiano, in quanto su più ripiani si avrebbe una cattiva distribuzione della temperatura. Usando i diversi ripiani a disposizione potrete bilanciare la quantità di calore tra la parte superiore ed inferiore. Se la cottura necessita di maggior calore dal basso o dall’alto, utilizzate rispettivamente i ripiani inferiori o superiori.
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Forno Ventilato b
D
B
B
C
C
Posizione manopola termostato “L”: T ra 60°C e Max. Si attivano gli elementi riscaldanti ed entra in funzione la ventola. Poichè il calore è costante ed uniforme in tutto il forno, l’aria cuoce e rosola il cibo in modo uniforme in tutti i punti. P otete cuocere contemporaneamente anche pietan­ze diverse tra loro, purchè le temperature di cottura siano simili. E’ possibile utilizzare fino ad un massimo di 2 ripiani contemporaneamente seguendo le avvertenze riportate nel paragrafo “Cottura contemporanea su più ripiani”. Questa funzione è particolarmente indicata per piatti che necessitano di gratinatura o per piatti che necessitano di cottura abbastanza lunga ad esempio: lasagne, maccheroni pasticciati, pollo e patate arrosto etc... Notev oli v antaggi si ottengono nella cottura degli arrosti di carne in quanto la migliore distribuzione della temperatura consente di utilizzare temperature più basse che riducono la dispersione degli umori mantenendo la carne più morbida con minor calo di peso. Il ventilato è particolarmente apprezzato per la cottura dei pesci che possono essere cucinati con pochissima aggiunta di condimenti mantenendo così inalterato l’aspetto e il sapore. Dessert: risultati sicuri si ottengono cuocendo torte lievitate. La funzione “ventilato” può anche essere usata per uno scongelamento rapido carne bianca o rossa, pane, impo­stando una temperatura di 80 °C. Per scongelare cibi più delicati potete impostare 60°C o usare la sola circolazione di aria fredda impostando la manopola termostato a 0°C.
La luce forno
Si accende ruotando la manopola “E” sul simbolo 8. Illu­mina il forno e resta accesa quando sia messo in funzio­ne un qualsivoglia elemento elettrico riscaldante del for­no.
Ventilazione di raffreddamento
Al fine di ottenere una riduzione delle temperature ester­ne, alcuni modelli sono dotati di una ventola di raffredda­mento che si attiva automaticamente a f orno caldo. Quando la ventola è in funzione è possibile sentire un getto d’aria che esce tra frontalino e porta forno.
Nota: A fine cottura la ventola rimane attiva finchè il forno non sarà sufficentemente freddo.
Descrizione
La cucina può essere abbinata a piani con 4 piastre elettriche (Fig. A), ai piani vetroceramica tradizionali (Fig. B) o a piani vetroceramica con zone di cottur a doppie (Fig. C).
AA
B
B
A
B
A
B
D
Forno “sopra” c
Posizione manopola termostato “L”: T ra 60°C e Max. Si accende l’elemento riscaldante superiore. Questa funzione può essere utilizzata per ritocchi di cot­tura.
Grill d
Posizione manopola termostato “ L”: Max. Si accende l’elemento riscaldante superiore centrale. La temperatura assai elevata e diretta del grill consente la immediata rosolatura superficiale dei cibi che, ostacolando la fuoriuscita dei liquidi, li mantiene più teneri internamente. La cottura al grill è particolar mente consigliata per quei piatti che necessitano di elevata temperatur a superficiale: bistecche di vitello e manzo, entrecôte, filetto , hamburger etc... Alcuni esempi di utilizzo sono riportati al paragrafo “Consigli pratici per la cottura”.
Grill Ventilato e
Posizione manopola termostato “ L”: T ra 60°C e 200°C. Si accende l’elemento riscaldante superiore centrale e si mette in funzione la ventola. Unisce all’irradiazione termi­ca unidirezionale la circolazione forzata dell’aria all’inter­no del forno. Ciò impedisce la bruciatura superficiale degli alimenti aumentando il potere di penetrazione del calore. Risultati eccellenti si ottengono utilizzando il grill ventilato per spiedini misti di carne e verdura, salsicce, costine di maiale, costolette di agnello, pollo alla dia vola, quaglie alla salvia, filetto di maiale etc... Fra i pesci il grill ventilato è insuperabile nella cottura di tr anci di cernia, di tonno, di pesce spada, seppioline ripiene etc...
Fig. A Fig. B
Fig. C
A Piastre elettriche in ghisa B Zone di cottura radianti C Zone di cottura radianti a doppio diametro D Spie di calore residuo, una per ogni zona di cottur a: indicano
che la zona corrispondente è ad una temperatura superiore a 60°C, anche dopo che l’elemento riscaldante è stato spento (presente solo su alcuni modelli)
E Manopole di comando speciali F Manopole di comando tradizionali
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5 6
F
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Descrizione degli elementi riscaldanti Gli elementi radianti tradizionali sono composti da resistenze
circolari. Diventano rossi solo dopo alcune decine di secondi dalla loro accensione.
Gli elementi radianti con doppio diametro.
Funzionalmente simili agli elementi radianti tradizionali, sono ri­conoscibili per la presenza di una zona riscaldante (vedi Fig. C). É possibile accendere solamente la parte più interna o entram­be.
l Le manopole di comando delle zone di cottura tradizio-
nali. Ciascuna zona di cottura è dotata di una manopola di comando che permette di selezionare 12 diverse tempera­ture da un valore minimo di 1 ad un massimo di 12.
l Le manopole di comando delle zone di cottura speciali.
La manopola di comando permette di scegliere tra due livelli di potenza entrambi regolabili tra un minimo di 1 ad un mas­simo di 12. Ruotando la manopola in senso orario da 1 a 12 si imposta il livello di potenza più basso. Girando la manopo­la fino a fine corsa (A), identificabile da un leggero scatto, si inserisce la potenza massima che può essere regolata a sua volta tra 12 e 1 ruotando la manopola in senso antiorario.
Per ripristinare il valore di potenza minimo è necessario ri­portare la manopola in posizione zero. Nel caso di piani vetroceramica con zone di cottura a doppia potenza (vedi Fig. C) la prima parte della corsa inserisce la zona di cottura più piccola (interna), per attivarle entrambe, ed av ere così a disposizione la zona di cottura più grande è necessario por­tare la manopola nella posizione (A) e procedere quindi a selezionare il livello di potenza desiderato tra 12 e 1.
Pos. Piastra radiante
0
Spento
1
Per sciogilere burro, cioccolata
2
Per riscaldare li qui di
3 4
Per creme e salse
5 6
Per cuocere alla tem perat ura di e bollizion e
7 8
Per arrosti
9
10
Per grandi les si
11 12
Per Friggere
Spia funzionamento piastre elettriche (G) Risulta accesa quando sia messo in funzione un qualsivoglia elemento elettrico riscaldante del piano di cottura.
Avvertenze per l’uso del piano vetroceramica
Per ottenere i migliori risultati dal vostro piano di cottura, esistono alcuni accorgimenti fondamentali da seguire durante la cottura o nella preparazione dei cibi.
l Adoperare pentole con fondo piatto per essere certi dell’ade-
renza della pentola alla zona di cottura.
l Adoperare pentole di diametro sufficiente a coprire comple-
tamente la piastra di cottura, in modo da garantire l’utilizza­zione di tutto il calore disponibile.
l Accertatevi che la base delle pentole sia sempre asciutta e
pulita, per garantire un buon contatto ed una lunga durata delle piastre e delle pentole stesse.
l Non adoperare le stesse stoviglie utilizzate per bruciatori a
gas. La concentr azione del calore sui bruciatori a gas è tale che può deformare il fondo della pentola, e pertanto non si otterrà mai il risultato desiderato adoperandola poi sul piano cottura in V etrocer amica.
l Non lasciare mai una zona di cottura accesa senza che vi
sia una pentola sopra, perché in tal caso il riscaldamento sarà massimo in brevissimo tempo, con possibili danni per gli elementi riscaldanti.
l Non dimenticate che la zona di cottura rimane calda per al-
meno mezz’ora dopo lo spegnimento; f ate attenzione a non appoggiare inavvertitamente recipienti o oggetti sulla zona ancora calda.
l Non accendete le zone di cottura se ci sono fogli di alluminio
o materiali plastici sul piano.
l Non avvicinatevi alle z one di cottura calde. l Avvertenza prima dell’utilizzazione iniziale:
la colla utilizzata per le guarnizioni depone, durante il periodo di stoccaggio, delle tracce di grasso sul v etro. Vi consigliamo di eliminarle prima dell’uso dell’apparecchio, con un prodotto di pulizia abituale (crema lucidante non abrasiva). Durante le prime ore di utilizzazione, si sente un odore di gomma, che sparisce rapidamente.
l Il piano vetroceramica è resistente agli sbalzi di temperatur a
ed agli urti. Tuttavia se colpito con oggetti appuntiti può rom­persi. In questo caso togliete subito l’alimentazione e rivolge­tevi ad un centro di assistenza tecnica autorizzato per la ri­parazione.
Inserimento di entrambe le zone d i cottu ra
A
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Come tenerlo in forma
Prima di ogni operazione disconnettere l’apparecchio dall’ ali­mentazione elettrica.
Per una lunga durata del forno è indispensabile eseguire frequentemente una accurata pulizia generale, tenendo presente che:
per la pulizia non utilizzare apparecchi a vapore
le parti esterne smaltate o inox vanno lavate con acqua tiepi­da senza usare polveri abrasive e sostanze corrosive che potrebbero rovinarle. L ’acciaio inox può rimanere macchiato . Se le macchie sono difficili da asportare usare prodotti spe­cifici normalmente in commercio. Si consiglia di sciacquare abbondantemente ed asciugare dopo la pulizia.
l’interno del forno va pulito, pref eribilmente ogni v olta dopo l’uso, quando è ancora tiepido usando acqua calda e deter­sivo, risciaquando e asciugando poi accuratamente con un panno morbido. Evitare l’uso di detersivi abrasivi (ad esem­pio le polveri, ecc...) e di spugne abrasive per piatti oppure acidi (ad esempio anticalcare, ecc...), perchè potrebberto rovinare lo smalto. Se lo sporco è particolarmente duro da togliere, usare un prodotto specifico per la pulizia del forno , secondo le istruzioni riportate sulla confezione.
se usate il forno per un tempo prolungato ci potrebbe essere formazione di condensa. Asciugatela usando un panno morbido.
attorno all’aper tura del forno, una guarnizione in gomma garantisce il suo corretto funzionamento. Controllate quindi periodicamente lo stato di questa guarnizione. Se necessa­rio pulitela evitando di usare prodotti o oggetti abrasivi. In caso risulti danneggiata rivolgetevi al Centro Assistenza più vicino. E’ consigliabile non usare il f orno fino all’avvenuta ri­parazione.
non rivesta mai il fondo forno con fogli di alluminio, poichè l’accumulo di calore conseguente comprometterebbe la cot­tura danneggiando anche lo smalto.
pulire il vetro della por ta forno utilizzando prodotti e spugne non abrasive ed asciugare con un panno mor­bido.
le piastre elettriche si puliscono con uno strofinaccio umido e si ungono con un pò d’olio quando sono an­cora tiepide;
Sostituzione della lampada nel vano forno
Togliere l’alimentazione al forno tramite l’interruttore omnipolare utilizzato per il collegamento del forno all’impian­to elettrico, o scollegare la spina, se accessibile;
Svitare il coperchio in vetro del portalampada;
Svitare la lampada e sostituirla con una resistente ad alta temperatura (300°C) con queste caratteristiche:
- T ensione 230/240 V
- Potenza 25W
- Attacco E14
Rimontare il coperchio in vetro e ridate alimentazione al for­no.
Pulizia del piano di cottura
Prima di iniziare a cucinare, la superficie del piano deve essere pulita usando un panno umido per rimuovere pol­vere o residui di cibi cotti precedentemente. La superficie del piano dovrà essere pulita regolarmente con una soluzione di acqua tiepida e detergente non abra­sivo. Periodicamente sarà necessario usare dei prodotti specifici per la pulizia dei piani di cottura in vetroceramica. Dapprima togliere dal piano di cottura tutti i resti di vivan­de e spruzzi di grasso con un raschietto per la pulizia per esempio B (vedi Fig. A) (non in dotazione). Pulire il piano di cottura quando è tiepido; utilizzare un prodotto di pulizia adatto e carta da cucina (vedi Fig. B). Poi strofinare con un panno umido ed asciugare .
Come togliere la porta forno
Per una pulizia più accur ata è possibile togliere la porta del for­no. Procedere nel seguente modo:
aprite completamente la porta;
alzate e ruotate le levette poste sulle due cerniere;
afferrate la porta ai due lati esterni, richiudetela lentamente ma non completamente;
tirate la porta verso di voi estraendola dalla sua sede;
Rimontare la porta seguendo il procedimento sopra descritto in senso contrario.
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Fig. A Fig. B
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Fogli di alluminio , oggetti in plastica o materiale sintetico, che si siano accidentalmente liquefatti, come pure lo zuc­chero o vivande ad alto contenuto zuccherino vanno eli­minati immediatamente dalla zona di cottura ancora cal- da con un raschietto. Prodotti di pulizia specifici formano uno strato superficiale trasparente repellente allo sporco. Questo protegge an­che la superficie da eventuali danni causati da viv ande ad alto contenuto zuccherino. In nessun caso utilizzare spu­gne o prodotti abrasivi, anche detersivi chimicamente ag­gressivi come gli spray da forno o prodotti smacchianti vanno evitati.
Prodotti specifici per la pulizia del vetroceramica
Raschietto a lamett a e Lamet te di ricambi
Stahl-Fix SWISSCLEANER WK TOP Altri prodotti per vetr oceram ica
Dove acquistarli
Hobbistica e Ferramenta
Casalinghi Fai-Da-Te Ferramenta Supermercati
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Consigli pratici per la cottura
Il forno mette a vostra disposizione una vasta gamma di possibilità che consentono di cuocere ogni cibo nella ma­niera migliore. Con il tempo potrete sfruttare al meglio questo versatile apparecchio di cottura, pertanto le note riportate di seguito sono solamente delle indicazioni di massima che potrete ampliare con la vostra esperienza personale.
Preriscaldamento
Nel caso in cui sia necessario preriscaldare il forno, in linea di massima tutte le volte in cui si cuocciano cibi lie-
vitati, è possibile utilizzare la funzione bventilato” che consente di raggiungere la temperatura desiderata in bre ve tempo e con consumi ridotti. Una volta infornato si può passare alla funzione di cottura più indicata.
Cottura contemporanea su più ripiani
Se dovete cuocere su due ripiani utilizzate solamente la funzione bventilato” che è l’unica che consente tale possibilità.
Il forno è dotato di 5 ripiani. Nella cottur a v entilata uti­lizzate due dei tre ripiani centrali, il primo in basso e l’ultimo in alto sono investiti direttamente dall’aria cal­da che potrebbe provocare delle bruciature sui cibi de­licati;
Normalmente utilizzate il 2° ed il 4° ripiano dal basso, inserendo nel 2° ripiano i cibi che richiedono maggior calore. Ad esempio nel caso della cottura di arrosti di carne contemporaneamente ad altri cibi, inserite l’ar­rosto al 2° ripiano, lasciando il 4° a cibi più delicati;
Nella cottura contemporanea di cibi che hanno tempi e temperature di cottura diversi impostate una tempe­ratura intermedia tra le due, infornate il cibo più delica­to al 4° ripiano ed estraete dal forno prima l’alimento con tempo di cottura più brev e;
Utilizzate la leccarda al r ipiano inferiore e la griglia a quello superiore;
Utilizzo del grill Il forno multifunzione mette a vostra disposizione 2 diver ­se possibilità di grigliare solo ed esclusivamente con la porta forno chiusa.
Utilizzate la funzione dgrill” posizionando il cibo al centro della griglia (posta al 3° o 4° ripiano partendo dal basso), dato che risulta accesa solamente la parte centrale della resistenza superiore. Utilizzare il primo ripiano dal basso, posizionandoci la leccarda in dotazione per raccogliere sughi e/o grassi. Quando si utilizza tale funzione, si raccomanda di impostare il termostato al massimo. Questo, però, non significa che non si possano utilizzare temperature inferiori, semplicemente regolando la manopola del termostato sulla temperatura desiderata. La posizione egrill ventilato” è utilissima per grigliature veloci, si distribuisce il calore emesso dal grill consenten­do contemporaneamente alla doratura superficiale anche una cottura nella parte inferiore. Potete anche usarla nella parte finale della cottura dei cibi che abbiano bisogno di doratura superficiale, ad esem­pio è l’ideale per dorare la pasta al forno a fine cottura.
Nell’utilizzo di tale funzione disponete la griglia sul 2° o 3° ripiano partendo dal basso (vedi tabella cottura) dopodiché, per raccogliere i grassi ed evitare la f ormazione di fumo, disponente una leccarda nel 1° ripiano dal basso .
Importante: effettuare la cottura al grill con porta del forno chiusa, ciò per ottenere migliori risultati ed un sen-
sibile risparmio di energia (10% circa). Quando si utilizza tale funzione, si raccomanda di impostare il termostato a 200 °C, perchè questa è la condizione di rendimento ottimale, che si basa sull’irraggiamento ai raggi infrarossi. Questo, però, non significa che non si possano utilizzare temperature inferiori, semplicemente regolando la manopola del termostato sulla temperatura desiderata.
Pertanto i migliori risultati nell’utilizzo delle funzioni grill si ottengono disponendo la griglia sugli ultimi ripiani partendo dal basso (vedi tabella cottura) dopodiché, per raccogliere i grassi ed evitare la for­mazione di fumo, disponete la leccarda in dotazione nel primo ripiano dal basso.
Cottura dei dolci
Nella cottura dei dolci infornate sempre a forno caldo, at­tendete la fine di preriscaldamento, indicata dallo spegni­mento della spia rossa “I”. Non aprite la porta durante la cottura, per evitare un abbassamento del dolce. In gene­rale:
Dolce troppo secco
La prossima volta im postate una tem peratur a di10°C superiore e riduce te il tempo d i cottu ra.
Dolce si abbassa
Usate meno liquido o abbass ate la te mper atura di 10°C.
Dolce scuro superiormente
Inseritelo ad altezza inf eriore, impos tate una temperatura più bassa e pr olung ate la cottu ra.
Buona cottura esterna, ma interno colloso
Usate meno liquido, riducete la temperatura, aumentate il tem po di co ttura.
Dolce non si stacca dallo stampo
Ungete bene lo stampo e c ospar getelo a nch e con un pò di farina oppure utili zzat e cart a forn o.
Ho cotto su più ripiani (nella funzione "ventilato") e non tutti sono allo stesso avanzamento di cottura
Impostate una tem pera tura infe riore . Non necessariamente r ipia ni inser iti contemporaneament e debbo no ess ere tolt i ins ieme.
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Cottura della pizza
Per una b uona cottura della pizza utilizzate la funzione bventilato”:
Preriscaldare il forno per almeno 10 minuti
Utilizzare una teglia in alluminio leggero appoggian­dola sulla griglia in dotazione. Utilizzando la leccarda si allungano i tempi di cottura e difficilmente si ottiene una pizza croccante
Non aprite frequentemente il forno durante la cottura
Nel caso di pizze molto farcite (capricciosa, quattro stagioni) è consigliabile inserire la mozzarella a metà cottura.
Nella cottura della pizza su due ripiani utilizzate il 2° ed il 4° con temperatura di 220°C ed infornate dopo aver preriscaldato per almeno 10 minuti.
Cottura del pesce e della carne
Per le carni bianche, i volatili ed il pesce utilizzate tempe­rature da 180 °C a 200 °C. Per le carni rosse che si vuole siano ben cotte all’esterno conservando all’interno il sugo, è bene utilizzare una tem­peratura iniziale alta (200°C-220°C) per breve tempo , per poi diminuirla successivamente. In generale, più grosso è l’arrosto , più bassa dovrà esse­re la temperatura e più lungo il tempo di cottura. P onete la carne da cuocere al centro della griglia ed inserite sotto la griglia la leccarda per raccogliere i grassi. Inserite la griglia in modo che il cibo si trovi al centro del forno. Se volete più calore da sotto, utilizzate i ripiani più bassi. P er ottenere arrosti saporiti (in particolare anatra e selvaggina) bardate la carne con lardo o pancetta e posi­zionatela in modo che sia nella parte superiore.
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Posizione manopola selezione
Cibo da cucinare Peso
(Kg)
Posizione di
cottura ripiani
dal basso
Tempo di pre­riscaldamento
(minuti)
Posizione manopola
termostato
Tempo di
cottura
(minuti)
1 Statico
a
2 Ventilato
b
3 Forno Sopra
c
4 Grill
d
Anatra Arrosto di vitello o manzo Arrosto di maiale Biscotti (di frolla) Crostate
(su 2 ripiani)
Pizza Lasagne Agnello Pollo arrosto + pat ate Sgombro Plum-cake
(su 2 ripiani)
Bignè Biscotti Pan di spagna
ripiano
Pan di spagna
ripiani)
Torte salate Ritocchi di cottura - 3/4 15 220 -
Sogliole e seppie Spiedini di calamari e gamberi Filetto di merluzzo Verdure alla grigli a Bistecca di vite llo Cotolette Hamburger Sgombri Toast
Con girarrosto (ove presente) Vitello allo spiedo Pollo allo spiedo Agnello allo spiedo
(su 2 ripiani
)
)
(su 1
(su 2
1 1 1
-
1 1
1 1 1 1 1
0.5
0.5
0.5
1.0
1.5
1 1
1 1 1 1 1 1
n.° 4
1.0
1.5
1.0
3 3 3 3 3
2-4
3 2
2-4
2
2 2-4 2-4
2 2-4
3
4
4
4 3/4
4
4
4
4
4
-
-
-
15 15 15 15 15
15 10 10 10 10 10 10 10 10
10 15
5 5
5 5 5 5 5 5 5
5 5 5
200 200 200 180 180
220 200 180 180 180 170 190 180 170
170 200
Max Max
Max Max Max Max Max Max Max
Max Max Max
65-75 70-75 70-80 15-20 30-35
15-20 30-35 50-60 60-75 30-35 40-50 20-25 10-15 15-20
20-25 25-30
8-10
6-8
10-15 15-20 15-20
7-10
15-20
2-3
80-90 70-80 70-80
10
5 Grill ventilato
Pollo alla griglia Seppie
1.5
1.5
3
3
5 5
200 200
55-60 30-35
e
Con girarrosto (ove presente) Vitello allo spiedo Pollo allo spiedo Pollo (allo sp iedo ) + patate (sulla leccard a) Agnello allo spiedo
NB: i tempi di cottura sono in dicati vi e pos sono essere m od ificati in base ai propri gusti p erso nali. Nelle c ottur e al grill o grill ventil ato, la l ecca rda va posta se mpre a l 1° r ipiano a p arti re dal b asso.
1.5
2.0
1.5
-
1.5
-
-
-
2
-
9
5 5 5 5 5
200 200 200 200 200
70-80 70-80 70-75 70-75 70-80
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La sicurezza una buona abitudine
Per garantire l’efficienza e la sicurezza di questo elettrodomestico:
rivolgetevi esclusivamente a centri di assistenza tecnica autorizzati
richiedete sempre l’utilizzo di parti di ricambio originali
Per movimentare l’apparecchio, onde evitare dan-
ni a persone e al prodotto stesso, servirsi sempre delle apposite maniglie ricavate sulle fiancate del forno.
L’apparecchio è concepito per uso non professionale nelle abitazioni e le sue caratteristiche non vanno modificate.
Le istruzioni sono valide solo per i paesi di destinazione i cui simboli figurano sul libretto e sulla targa matricola.
La sicurezza elettrica di questo apparecchio è assicura­ta soltanto quando lo stesso è correttamente collegato ad un efficiente impianto di messa a terra come previsto dalle vigenti norme di sicurezza.
Durante l’uso dell’apparecchio gli elementi riscal-
danti e alcune parti della porta forno diventano molto calde. Fare attenzione a non toccarle e tene­re i bambini a distanza.
T rattandosi di fonti di pericolo, evitare che bambini e incapaci abbiano contatti con:
- i comandi e l’apparecchio in genere;
- gli imballaggi (sacchetti, polistirolo, chiodi ecc.);
- l’apparecchio, durante e subito dopo il funzionamento del forno e del grill, visto il surriscaldamento;
- l’apparecchio inutilizzato (in questo caso vanno rese in­nocue le parti che potrebbero essere pericolose).
Vanno e vitate le seguenti operazioni:
- toccare l’apparecchio con parti del corpo umide;
- l’uso quando si è a piedi nudi;
- tirare l’apparecchio o il cavo di alimentazione per stac­carlo dalla presa di corrente;
- operazioni improprie e pericolose;
- ostruire le aperture di ventilazione o smaltimento calore;
- che il cavo di alimentazione di piccoli elettrodomestici fi­nisca su parti calde dell’apparecchio;
- l’esposizione ad agenti atmosferici (pioggia, sole);
- l’utilizzo del forno come ripostiglio;
- l’utilizzo di liquidi infiammabili nei pressi;
- l’impiego di adattatori, prese multiple e/o prolunghe;
- tentativi di installazione o riparazione senza l’intervento di personale qualificato.
Occorre assolutamente rivolgersi a personale qualificato nei seguenti casi:
- installazione (secondo le istruzioni del costruttore);
- quando si hanno dubbi sul funzionamento;
- sostituzione della presa in caso di incompatibilità con la spina dell’apparecchio.
Occorre rivolgersi a centri di assistenza autorizzati dal costruttore nei seguenti casi:
- in caso di dubbio sull’integrità dell’apparecchio dopo aver tolto l’imballaggio;
- danneggiamento o sostituzione del cavo di alimentazio­ne;
- in caso di guasto o cattivo funzionamento , richiedendo i ricambi originali.
È opportuno effettuare le seguenti operazioni:
- solo la cottura dei cibi evitando altre operazioni;
- verificare l’integrità dopo aver tolto l’imballaggio;
- disconnettere l’apparecchio dalla rete di alimentazione elettrica in caso di cattivo funzionamento e prima di qual­siasi operazione di pulizia o manutenzione;
- quando inutilizzato, disinserire l’apparecchio dalla rete elettrica e chiudere il rubinetto del gas (se previsto);
- utilizzare guanti da forno per inserire o estrarre recipien­ti;
- impugnare sempre la maniglia della porta al centro dato che all’estremità potrebbe essere più calda a causa di eventuali uscite d’aria;
- controllare sempre che le manopole siano nella posizio­ne “”/”o” quando l’apparecchio non è utilizzato;
- tagliare il cavo di alimentazione dopo a verlo disconnesso dalla rete elettrica quando si decide di non utilizzare più l’apparecchio.
Il costruttore non può essere considerato responsabile per eventuali danni derivanti da: err ata installazione, usi impropri, erronei ed irragionevoli.
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Installazione
L’installazione deve essere effettuata secondo le istru­zioni del costruttore da personale professionalmente qualificato. Una errata installazione può causare danni a
persone, animali o cose, nei confronti dei quali il costruttore non può essere considerato responsabile. Importante: qualsiasi intervento di regolazione, manu­tenzione etc. deve essere eseguito con il forno elettrica­mente disinserito.
Installazione dei forni da incasso
Per garantire un b uon funzionamento dell’apparecchio da incasso è necessario che il mobile sia di caratteristiche adatte. Nella figura sottostante vengono riportate le di­mensioni del vano del mobile nell’inserimento sottotavolo ed a colonna.
555
580
560
min
+4 -0
min
min
45
575-585
+4 -0
480
23
572
558
543545
500
39
15
595
595
N.B.: Installazione per dichiarazione consumi
Per un corretto centraggio regolare i 4 tacchetti posti late­ralmente al forno in corrispondenza dei 4 fori sulla corni­ce perimetrale. In particolare se lo spessore della fiancata del mobile:
è di 20 mm: la parte mobile del taccheto deve essere
rimossa (Fig. A);
è di 18 mm: utilizzare la prima scanalatura; già predi-
sposto in fabbrica (Fig. B);
è di 16 mm: utilizzare la seconda scanalatura (Fig. C).
Fig. A Fig. B
Per garantire una b uona areazione è necessario elimina­re la parete posteriore del vano, è prefer ibile installare il forno in modo che appoggi su due listelli in legno; nel caso in cui sia presente un piano continuo di appoggio questo deve a vere un’apertura di almeno 45 x 560 mm.
45 mm.
560 mm.
I pannelli dei mobili adiacenti il forno dovranno essere in materiale resistente al calore. In particolare nel caso di mobili in legno impiallicciato le colle dovranno essere re­sistenti alla temperatura di 100 °C. In conformità alle norme di sicurezza, una volta incassato l’apparecchio, non debbono essere possibili e ventuali con­tatti con le pareti elettriche. T utte le parti che assicurano la protezione debbono esse­re fissate in modo tale da non poter essere tolta senza l’aiuto di qualche utensile.
Fig. C Per fissare il for no al mobile aprite la porta del forno e fissate il forno tramite 4 viti a legno nei 4 fori posti sulla cornice perimetrale.
Collegamento elettrico
Il collegamento elettrico alla rete deve essere fatto sulla cucina. Il piano si collega alla cucina tramite un apposito connettore. Le cucine sono predisposte per il funziona­mento con corrente alternata alla tensione e frequenza di alimentazione indicata sulla targhetta caratteristiche.
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Presente solo
su alcuni
modelli
PIANO INCASSO
P
NL2L3
L1
Fig. E
BIANCO ROSSO GIALLOBLU VERDE
CUCINA INCASSO
Montaggio cav o di alimentazione
Apertura morsettiera:
Ser vendosi di un cacciavite, fare leva sulle linguette laterali del coperchio della morsettiera;
Tirare ed aprire il coperchio della morsettiera.
Per la messa in opera del ca vo eseguire le seguenti ope­razioni:
svitare la vite del serracavo e le viti dei contatti Nota: i ponticelli vengono predisposti dalla Fabbrica per il collegamento a 400V trifase (fig. D).
per effettuare i collegamenti elettrici delle fig. F e fig. G, utilizzare i due ponticelli alloggiati dentro la scatola (fig. E - rif erimento “P”)
fissare il cavo di alimentazione nell’apposito fermacavo e chiudere il coperchio.
400V 3N~
H05RR-F 5x2.5 CEI-UNEL 35363
NL3L1L2
5
3
4
Fig. D
1
2
230V 1N~
H07RN-F 3x4 CEI-UNEL 35364
NL
5
3
4
Fig. F
1
2
400V 2N~
H05RR-F 4x2.5 CEI-UNEL 35363
NL2L1
5
3
4
Fig. G
Allacciamento del cavo di alimentazione alla rete
Montare sul cavo una spina normalizzata per il carico in­dicato sulla targhetta caratteristiche, nel caso di collega­mento diretto alla rete è necessario interporre tra l’appa­recchio e la rete un interruttore omnipolare con apertura minima fra i contatti di 3 mm. dimensionato al carico e rispondente alle norme in vigore (il filo di terra non deve essere interrotto dall’interruttore). Il cavo di alimentazione de ve essere posizionato in modo che non raggiunga in nessun punto una temperatura su­periore di 50°C a quella ambiente. Prima di effettuare l’allacciamento accertarsi che:
La sicurezza elettrica di questo apparecchio è assicu­rata soltanto quando lo stesso è correttamente colle­gato ad un efficiente impianto di messa a terra come previsto dalle vigenti norme di sicurezza elettrica. E’ necessario verificare questo fondamentale requisito di sicurezza e, in caso di dubbio, richiedere un controllo accurato dell’impianto da parte di personale profes­sionalmente qualificato. Il costruttore non può essere considerato responsabile per eventuali danni causati dalla mancanza di messa a terra dell’impianto.
Pr ima di collegare l’apparecchio accertarsi che i dati di targa (posti sull’apparecchio e/o sull’imballo) siano rispondenti a quelli della rete di distribuzione elettrica e gas.
1
2
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Verificare che la portata elettrica dell’impianto e delle prese di corrente siano adeguate alla potenza massi­ma dell’apparecchio indicata in targa. In caso di dub­bio rivolgersi ad una persona professionalmente qua­lificata.
Caratteristiche tecniche
Dimensioni utili del forno:
larghezza cm. 43,5
profondità cm. 40
altezza cm. 32
Volume utile del forno:
litri 56
ENERGY LABEL
Direttiva 2002/40/CE sull’etichetta dei forni elettrici Norma EN 50304 Consumo energia convezione Naturale
funzione di riscaldamento: a Statico
Consumo energia dichiarazione Classe convezione F orzata
funzione di riscaldamento: b V entilato
Tensione e frequenza di alimentazione:
230/400V ~ 3N 50/60Hz 8950W
In caso di incompatibilità tra la presa e la spina dell’ap­parecchio fare sostituire la presa con altra di tipo adat­to da personale professionalmente qualificato . Quest’ul­timo, in particolare, dovrà anche accertare che la se­zione dei cavi della presa sia idonea alla potenza as­sorbita dall’apparecchio. In generale è sconsigliabile l’uso di adattatori, prese multiple e/o prolunghe. Qua­lora il loro uso si rendesse indispensabile è necessa­rio utilizzare solamente adattatori semplici o multipli e prolunghe conformi alle vigenti norme di sicurezza, facendo però attenzione a non superare il limite di por­tata in valore di corrente, marcato sull’adattatore sem­plice e sulle prolunghe, e quello di massima potenza marcato sull’adattatore multiplo. La spina e la presa
devono essere facilmente accessibili.
Questa apparecchiatura è conforme alle seguenti Direttive Comunitarie:
- 73/23/CEE del 19/02/73 (Bassa Tensione) e successi­ve modificazioni;
- 89/336/CEE del 03/05/89 (Compatibilità Elettromagne­tica) e successive modificazioni;
- 93/68/CEE del 22/07/93 e successive modificazioni.
- 2002/96/CE
La direttiva Europea 2002/96/CE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), pre­vede che gli elettrodomestici non debbano essere smaltiti nel normale flusso dei rifiuti solidi urbani. Gli apparecchi dismessi devono essere raccolti separatamente per ottimizzare il tasso di recupero e riciclaggio dei materiali che li compongono ed impedire potenziali danni per la salute e l’ambiente. Il simbolo del cestino barrato è ripor­tato su tutti i prodotti per ricordare gli obblighi di raccolta separata. Per ulteriori informazioni, sulla corretta dismissione degli elettrodomestici, i detentori potranno rivolgersi al servizio pubblico preposto o ai rivenditori.
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Le agradecemos por haber elegido un producto Ariston, seguro y realmente fácil de usar. Para conocerlo y utilizarlo bien y por mucho tiempo, le aconsejamos, antes de utilizar el aparato, leer atentamente las advertencias contenidas en el presente manual, ya que suministran importantes indicaciones referidas a la seguridad, la instalación, el uso y el mantenimiento. Conservar cuidadosamente este manual para posteriores consultas. Gracias.
Visto de cerca
A. Panel de mando B. Bandeja o encimera C. Parrilla del horno D. Placa eléctrica E. Perilla para selección de las funciones de cocción F. Perillas de las placas eléctricas G. Luz indicadora de funcionamiento de las placas
eléctricas
H. Guías de deslizamiento bandejas y parrillas I. Luz indicadora de funcionamiento del horno (pre-
sente sólo en algunos modelos) - Si está encendida indica la fase de calentamiento hasta la temperatura seleccionada
L. Perilla para la temperatura de cocción
I
G
D
A
H
C
B
D
12 11 10 9 8
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2
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3
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4
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9
5
5
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7
7
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6
F
1
12
2
2
11
3
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4
9
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6
MAX
60
220
3 4 5
6
100
180
140
L
0
E
Cómo utilizarlo
El horno multifunción reúne, en un único aparato, las v enta­jas de los tradicionales hornos de convección natural: “con­vencionales” y las de los modernos hornos de convección forzada: “ventilados”. Se trata de un aparato sumamente versátil, que permite ele­gir, de modo fácil y seguro, entre 5 diferentes métodos de cocción. La selección de las distintas funciones ofrecidas se obtiene utilizando las perillas de selección «E» y del ter­mostato «L» presentes en el panel de mandos.
Atención: Cuando se enciende por primera vez, aconseja­mos hacer funcionar el horno vacío durante aproximada­mente media hora a la temperatura máxima, y con la puerta cerrada. Una v ez transcurrido dicho tiempo, apáguelo , abra la puerta del horno y airee el ambiente. El olor que a veces se advierte durante esta operación es causado por la eva­poración de substancias empleadas para proteger el horno durante el lapso de tiempo que transcurre entre la fabrica­ción y la instalación del producto.
Atención: Utilice el primer piso , desde abajo, colocando la bandeja suministrada con el aparato, para recoger jugos y/o grasa, solamente en el caso de cocciones en el grill o con asador automático (presente sólo en algunos modelos). Para otras cocciones no utilice nunca el primer piso, desde abajo , y nunca apoy e objetos en el f ondo del horno mientras está cocinando, porque podría causar daños al esmalte. Colo-
que siempre sus recipientes de cocción (fuentes para hor­no, películas de aluminio, etc.) sobre la parrilla suministr ada con el aparato, ubicada en las guías del horno.
Horno Convencional a
Posición de la perilla del termostato «L»: Entre 60°C y Max. En esta posición se encienden los dos elementos calenta­dores inferior y superior. Es el clásico horno de la abuela, pero que se llevó a un excepcional niv el de distribución de la temperatura y de limitación del consumo. El horno conven­cional es insuperable en los casos en que se deban cocinar platos cuyos ingredientes estén compuestos por dos o más elementos que contribuyen a formar un plato único, como por ejemplo: coles con costillas de cerdo , bacalao a la espa­ñola, bacalao seco a la anconetana, medallones de ternera con arroz, etc... Se obtienen óptimos resultados en la pre­paración de platos a base de carnes de vaca o de ternera como: estof ados, gulasch, carnes de animales de caza, pier­na y lomo de cerdo, etc... que necesitan de cocción lenta con un constante agregado de líquidos. Sigue siendo el mejor sistema de cocción para las tortas, para la fruta y para las cocciones con recipientes tapados, específicos para coci­nar al horno. Cuando cocine en el horno conv encional utili­ce un solo piso, ya que si se utilizan más, se tendría una mala distribución de la temperatura. Usando los distintos pisos que tiene a disposición podrá balancear la cantidad
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de calor entre la parte superior e inferior. Si la cocción nece-
D
B
B
C
C
sita mayor calor desde abajo o desde arriba, utilizar los pi­sos superiores o inferiores.
Horno Ventilado b
Posición de la perilla del termostato «L»: Entre 60°C y Max. Se activan los elementos calentadores y entra en funciona­miento el ventilador. Debido a que el calor es constante y uniforme en todo el horno, el aire cocina y dora los alimen­tos de modo uniforme en todos los puntos. También se pue­den cocinar simultáneamente comidas diferentes entre sí, siempre que las temperaturas de cocción sean similares. Es posible utilizar hasta un máximo de 2 pisos simultánea­mente siguiendo las advertencias contenidas en el párrafo «Cocción simultánea en varios pisos». Esta función está particularmente indicada para platos que necesitan un gratinado o para platos que necesitan de una cocción bastante larga, por ejemplo: lasañas, macarrones sazonados, pollo asado con patatas, etc... Se obtienen no­tables ventajas en la cocción de los asados de carne ya que la mejor distribución de la temperatura permite utilizar tem­peraturas más bajas que reducen la dispersión de líquidos manteniendo la carne más tierna con una menor pérdida de peso. El hor no ventilado se aprecia particularmente en la cocción de pescados, porque pueden cocinarse con muy poco sazonado manteniendo así inalterado su aspecto y sabor. Postres: resultados seguros se obtienen cocinando tor tas con levadura. La función «ventilado» se puede también usar para una des­congelación rápida de carnes blancas o rojas y de pan, se­leccionando una temperatura de 80 °C. Para descongelar alimentos más delicados, puede seleccionar 60°C o usar sólo la circulación de aire frío ubicando la perilla del termos­tato en 0°C.
Horno «superior» c
Posición de la perilla del termostato «L»: Entre 60°C y Max. Se enciende el elemento calentador superior. Esta función se puede utilizar para retoques de cocción.
Grill d
Posición de la perilla del termostato «L»: Max. Se enciende el elemento calentador superior central. La temperatura elevada y directa del grill permite el inme­diato dorado superficial de los alimentos que, obstaculizan­do la salida de los líquidos, los mantiene más tiernos inter­namente. La cocción al grill está particularmente aconseja­da para aquellos platos que necesitan de elevada temper a­tura superficial: bistecs de ternera y v aca, entrecôte, solomi­llo, hamb urguesas, etc... Algunos ejemplos de uso se encuentran en el párrafo «Con­sejos prácticos para la cocción».
chas, costillas de cerdo, chuletas de cordero , pollo a la diabla, codorniz a la salvia, solomillo de cerdo, etc... Con los pescados, el grill ventilado es insuperable en la coc­ción de lonjas de cherna, de atún, de pez espada, sepias rellenas, etc...
La luz del horno
Se enciende girando la perilla «E» hasta el símbolo 8. Ilumina el horno y permanece encendida cuando se pone en funcionamiento un elemento eléctrico calentador cualquiera del horno.
Ventilación de enfriamiento
Con la finalidad de obtener una disminución de la tempe­ratura externa, algunos modelos están dotados de un ven­tilador de enfriamiento que se activa automáticamente cuando el horno está caliente. Cuando el ventilador está en funcionamiento se puede sentir un chorro de aire que sale entre el panel frontal y la puerta del horno.
Nota: Al final de la cocción el ventilador permanece­rá en funcionamiento hasta que el horno esté sufi­cientemente frío.
Descripción
La cocina se puede acoplar con encimeras con 4 placas eléctricas (Fig. A), con encimeras de vidriocerámica tradicionales (Fig. B) o con encimeras de vidriocerámica con zonas de cocción dobles (Fig. C).
AA
B
B
A
B
A
B
D
Fig. A Fig. B
Fig. C
Grill Ventilado e
Posición de la perilla del termostato «L»: Entre 60°C y 200°C. Se enciende el elemento calentador superior central y se pone en funcionamiento el ventilador. Une a la irradiación térmica unidireccional, la circulación forzada del aire en el interior del horno. Esto impide que se quemen superficial­mente los alimentos aumentando el poder de penetración del calor. Utilizando el g rill ventilado se obtienen resultados excelentes en broquetas mixtas de carne y verdura, salchi-
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A Placas eléctricas de hierro fundido B Zonas de cocción radiantes C Zonas de cocción radiantes de doble diámetro D Luces testigo de calor residual, una para cada zona
de cocción: indican que la zona correspondiente está a una temperatura superior a 60°C, aún después que el elemento calentador haya sido apagado (presente
sólo en algunos modelos) E Perillas de mando especiales F Perillas de mando tradicionales
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E
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E
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F
Descripción de los elementos calentadores Los elementos radiantes tradicionales están compuestos por resistencias circulares. Se vuelven
rojos sólo después de algunos segundos de su encendido.
Los elementos radiantes con doble diámetro.
Son funcionalmente similares a los elementos radiantes tradicionales, y se pueden reconocer por la presencia de una zona calentadora (ver la Fig. C). Es posible encender solamente la parte más interna o ambas.
l Las perillas de mando de las zonas de cocción
tradicionales. Cada zona de cocción está dotada de una perilla de mando que permite seleccionar 12 temperaturas diferentes, desde un valor mínimo de 1 a uno máximo de 12.
l Las perillas de mando de las zonas de cocción
especiales. La perilla de mando permite elegir entre dos niveles de potencia, ambos regulables entre un mínimo de 1 a un máximo de 12. Girando la perilla en sentido horario de 1 a 12 se fija el nivel de potencia más bajo. Girando la perilla hasta el tope (A), identificable por un ligero disparo, se activ a la potencia máxima, que a su vez, se puede regular entre 12 y 1 girando la perilla en sentido antihorario.
Para restablecer el valor de potencia mínimo es necesario llevar la perilla a la posición cero . En el caso de encimeras de vidriocerámica con zonas de cocción de doble potencia (ver la Fig. C), la primera parte del recorrido activa la zona de cocción más pequeña (in­terna), para activarlas a ambas, y tener así a disposición la zona de cocción más grande, es necesario llevar la perilla a la posición (A) y proceder luego a seleccionar el nivel de potencia deseado entre 12 y 1.
Pos Placa a utomática
0
Apagado
1 Para derretir mante ca, choc olate 2
Para calentar lí quidos
3 4
Para cremas y sa ls as
5 6
Para cocinar a tem perat ura de h ervo r
7 8
Para asados
9
10
Para hervir grandes canti dades d e alime ntos
11 12 Para freir
Encendido de las zo nas de c ocina
A
Luz indicadora de funcionamiento de las placas eléctricas (G)
Resulta encendida cuando se haya puesto en funcionamiento uno cualquiera de los elementos eléctricos calentadores de la encimera.
Advertencias para el uso de la encimera de vidriocerámica
Para obtener los mejores resultados de su encimera, se deben tomar algunas precauciones fundamentales duran­te la cocción o en la preparación de las comidas.
l Utilice ollas con fondo plano que aseguren su
adherencia a la zona de cocción.
l Utilice ollas de un diámetro suficiente para cubrir com-
pletamente la placa de cocción, de ese modo se garantiza el uso de todo el calor disponible.
l Verifique que la base de las ollas esté siempre seca y
limpia para garantizar un buen contacto y una mayor duración de las placas y también de las ollas.
l No utilice la misma vajilla usada en los quemadores a
gas. La concentración del calor en los quemadores a gas es tal, que puede deformar el fondo de la olla, y por lo tanto, no se obtendrá nunca el resultado deseado utilizándola luego sobre una encimera de Vidriocerámica.
l No deje nunca una zona de cocción encendida sin que
haya una olla encima, porque en ese caso el calentamiento será máximo en muy breve tiempo con
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posibles daños para los elementos calentadores.
l No olvide que la zona de cocción permanece caliente
durante media hora como mínimo, después que se ha apagado; tenga cuidado de no apoyar inadvertidamente recipientes u objetos sobre la zona todavía caliente.
l No encienda las zonas de cocción si hay hojas de
aluminio o materiales plásticos sobre la encimera.
l No se acerque a las zonas de cocción calientes. l Advertencia para considerar antes del primer uso:
la cola utilizada para las juntas deja huellas de grasa en el vidrio durante el período de almacenamiento. Le
Cómo mantenerlo en buenas condiciones
aconsejamos eliminarlas, antes del uso del aparato, con un producto de limpieza común (crema para lu­strar no abrasiva). Durante las primeras horas de uso , se siente un olor a goma, que desaparece rápidamente.
l La encimera de vidriocerámica es resistente a los
saltos de temperatura y a los golpes. No obstante, si se golpea con objetos con punta puede romperse. En ese caso, desconecte inmediatamente el aparato y llame a un centro de asistencia técnica autorizado para su reparación.
Antes de efectuar cualquier operación, desconectar el apa­rato de la alimentación eléctrica.
Para una duración prolongada del horno es indispen­sable realizar frecuentemente una cuidadosa limpieza general, teniendo presente que:
Para la limpieza no utilice aparatos a v apor.
las partes externas esmaltadas o de acero inoxidable se deben lavar con agua tibia sin usar polvos abrasivos ni sustancias corrosivas que podrían arruinarlas. El acero inoxidable puede quedar manchado . Si las manchas son difíciles de eliminar use productos específicos que se encuentran normalmente en el comercio. Se sugiere un aclarado abundante y secado inmediato después de la limpieza.
El interior del horno se debe limpiar, preferentemente cada vez que se usa, cuando todavía está tibio , usando agua caliente y detergente, enjuagando y secando lue­go cuidadosamente con un paño suave. Evite el uso de detergentes abrasivos (por ejemplo los polvos, etc...) y de esponjas abrasivas para platos o ácidos (por ejem­plo, anticaliza, etc...), porque podrían arruinar el esmal­te. Si la suciedad es particular mente difícil de eliminar, use un producto específico para la limpieza del horno, siguiendo las instrucciones contenidas en el paquete.
si usa el horno por un tiempo prolongado se podría for­mar líquido de condensación. Séquelo usando un paño suave.
una junta de goma alrededor de la apertura del horno garantiza su correcto funcionamiento. P or lo tanto , con­trole periódicamente el estado de dicha junta. Si es ne­cesario límpiela evitando usar productos o elementos abrasivos. Si se encontrara dañada llame al Centro de Asistencia más cercano. Es aconsejable no usar el hor­no hasta que no haya sido reparado .
no revista nunca el f ondo del horno con hojas de alumi­nio, porque la consiguiente acumulación de calor perju­dicaría la cocción dañando también el esmalte.
limpie el vidrio de la puerta del horno utilizando produc­tos y esponjas no abrasivos y séquelo con un paño sua­ve.
las placas eléctricas se limpian con un paño húmedo y se untan con un poco de aceite cuando todavía están tibias;
Cómo extraer la puerta del horno
Para realizar una limpieza más profunda es posib le extr aer la puerta del horno. Proceda del siguiente modo:
abra completamente la puerta;
alce y gire las palancas ubicadas en las dos bisagras;
agarre la puerta de los dos lados externos, ciérrela len­tamente pero no completamente;
tire la puerta hacia Ud. e xtra yéndola de su alojamiento;
Vuelva a montar la puerta siguiendo el procedimiento descripto arriba pero en sentido contrario.
123
Reemplazo de la lámpara en la bóveda del horno
Quitar a la cocina la alimentación mediante el interruptor omnipolar utilizado para la conexión a la instalación eléc­trica, o desenchufarlo.
Aflojar la tapa de vidrio del portalámpara;
Desenroscar la lámpara y sustituirla con una resistencia a alta temperatura (300°C) con las siguientes caracte­rísticas:
- Tensión 230/240 V
- Potencia 25W
- Casquillo E14
Colocar de nuev o la tapa de vidrio. V olver a darle alimen­tación a la cocina.
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Limpieza de la encimera
Antes de comenzar a cocinar, la superficie de la encimera se debe limpiar usando un paño húmedo para eliminar el polvo o los residuos de comidas cocinadas precedente­mente. La superficie de la placa de cocción se deberá limpiar regularmente con una solución de agua tibia y detergente no abrasivo. Periódicamente será necesario usar productos específicos para la limpieza de las encimeras de vidriocerámica. Primero, elimine de la encimera, todos los restos de comidas y salpicaduras de grasa con una raedera para la limpieza, por ejemplo (no se suministra con el equipo) B (ver la Fig. A). Limpie la encimera cuando está tibia; utilice un producto de limpieza adecuado y papel para cocina (ver la Fig. B). Luego frote con un paño húmedo y seque.
Hojas de aluminio, objetos de plástico o material sintético, que accidentalmente se hayan fundido , así como también el azúcar o comidas con un alto contenido de azúcar se deben eliminar inmediatamente de la zona de cocción cuando todavía está caliente con una raedera. Los productos de limpieza específicos forman una capa superficial transparente repelente a la suciedad. Esto protege también la superficie de eventuales daños causados por comidas con un alto contenido de azúcar. Nunca utilice esponjas o productos abrasivos, se deben evitar los detergentes químicamente agresivos como los aerosoles para horno o productos quitamanchas.
Producto de limpieza Lungares de venta
Rasqueta Hojas de recambio
Bricolage en Grandes superficies, Ferreteria s, Drogueriás
Fig. A Fig. B
Clean, Vitroceramic, Si dol Inox
SWISSCLEANER Ku hn-Rikon Es pañola
Grandes superficies , Supermercados, Drogueriás
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Consejos prácticos para la cocción
El horno ofrece una amplia gama de posibilidades para gui­sar cualquier comida de la mejor manera. Con el tiempo el usuario podrá aprovechar muy bien este aparato ideal para la cocina, por lo que las advertencias que damos a conti­nuación son solo sugerencias que podrán ampliarse con la experiencia personal de cada uno.
Precalentamiento
Cuando sea necesario precalentar el horno, en general, to­das las veces que se cocinen alimentos con levadura, es
posible utilizar la función bventilado” que permite alcan­zar la temperatura deseada en breve tiempo y con consu­mos reducidos. Una vez colocado en el horno, se puede pasar a la función de cocción más indicada.
Cocción simultánea en distintos niveles.
Si debe cocinar en dos niveles utilice solamente la función
bventilado” que es la única que permite tal posibilidad.
El horno está dotado de 5 niveles. En la cocción ventilada utilizar dos de los tres niveles centrales, el primero de abajo y el último de arriba son los que reciben directamente el embate de aire caliente, que podría provocar quemaduras a las comidas delicadas .
Por lo general, utilizar el 2° y 4° nivel desde abajo, colocando en el 2° nivel las comidas que requieren mayor calor. Por ejemplo cuando se trate de cocción de asados de carne contemporáneamente a la de otras comidas, colocar el asado en el 2°nivel, dejando el 4° nivel para los alimentos más delica dos;
Cuando se trate de la cocción contemporánea de comidas que tienen tiempos y temperaturas de cocción diferentes, seleccionar una temperatura intermedia entre ellas, colocar en el 4° nivel la comida más delicada y extraer antes del horno la comida con tiempo de cocción más breve;
Utilizar la asadera en el nivel inferior y la rejilla en el superior;
Uso del grill El horno multifunción pone a su disposición 2 posibilida­des diferentes de asar, solo y exclusivamente con la puerta del horno cerrada.
Utilice la función dgrill” colocando el alimento en el centro de la parrilla (ubicada en el 3° o 4° nivel comenzando desde abajo), debido a que resulta encendida solamente la parte central de la resistencia superior. Utilice el primer nivel, desde abajo, para colocar en él la bandeja suministrada con el aparato , para recoger jugos y/o grasa. Cuando se utiliza dicha función, se recomienda colocar el termostato al máximo. Pero esto no significa que no se pue­dan utilizar temperaturas inferiores simplemente lle vando la perilla del termostato hasta la temperatura deseada.
La posición e «grill ventilado» es muy útil para asados veloces, se distribuy e el calor emitido por el grill permitiendo
junto con el dorado superficial, obtener también la cocción de la parte inferior. Puede usarla también en la parte final de la cocción de los alimentos que necesiten dorado superficial, por ejemplo, es ideal para dorar la pasta al horno, al final de la cocción. Cuando utilice dicha función coloque la rejilla en el 2° o 3°
nivel comenzando desde abajo (ver la tab la de cocción) lue­go, para recoger la grasa y evitar la formación de humo, coloque una bandeja en el 1° nivel, desde abajo .
Importante: efectuar la cocción al grill con la puerta del horno cerrada, para obtener, juntamente con los mejores
resultados, un sensible ahorro de energía (10% aproxima­damente). Cuando se utiliza dicha función, se recomienda colocar el termostato a 200 °C, porque esta es la condición de rendi­miento óptimo, que se basa en la radiación de los rayos infrarrojos. Pero esto no significa que no se puedan utilizar temperaturas inferiores simplemente llevando la perilla del termostato hasta la temperatura deseada.
Por lo tanto, al utilizar las funciones grill, los mejores resultados se obtienen colocando la rejilla en los últi­mos niveles comenzando desde abajo (ver la tabla de cocción) luego, para recoger la grasa y evitar la f orma­ción de humo, coloque la bandeja suministrada con el aparato en el primer nivel, desde abajo.
Preparación de postres y repostería en general
Para la cocción de tortas, colóquelas en el horno siempre con el horno caliente, espere que termine el precalentamiento, indicado con el apagado de la luz testigo roja «I». No abra la puerta durante la cocción para e vitar que la torta se baje. En general:
Masa de dulce muy seca
En la próxima oportun idad selec cionar te mperatur a con 10°C superior y redu cir el tiemp o de cocci ón.
Cuando el bizcocho no fermenta
Usar menos líquido o bajar la temperatura de 10°C.
Torta oscura en la superficie
Colocar el molde más aba jo, sel eccio nar un a
temperatura menor y pr olonga r el tiemp o de cocci ón
Buen aspecto por fuera, pegadizo por dentro
Usar menos líquido, red ucir la temp eratur a, aumen tar el tiempo de cocción
La torta no se desprende del molde
Unte bien el molde y espar za sobr e él un poc o de harina o utilice papel p ara hor no.
"Cociné en varios niveles (en la función "ventilado") y en todos ellos, la cocc ión no está en el mismo estado de avance "
Seleccione una temp eratu ra infer ior. No necesariament e aquel los nive les qu e se han introducido simultán eamen te se d eben ex traer al mismo tiempo.
19
Page 19
Cocción de la pizza
Para lograr una buena cocción de la pizza utilice la fun­ción b “ventilado”:
Precaliente el hor no durante 10 minutos, como míni­mo
Utilice una bandeja para pizza de aluminio liviano apo­yándola sobre la parrilla suministrada con el horno. Utilizando la bandeja para horno aumenta el tiempo de cocción y difícilmente se obtiene una pizza crocante.
No abra frecuentemente el horno durante la cocción.
En el caso de pizzas muy condimentadas (capricho­sa, cuatro estaciones) es aconsejable colocar la mozzarella (queso típico de Italia) en la mitad de la cocción.
En la cocción de ‘pizza’ sobre dos niv eles utilizar el 2° y el 4° a una temperatura de 220°C y colocar en el horno después de haberlo pre-calentado por unos 10 minutos como mínimo.
Cocción del pescado y de la carne
Para las carnes blancas, las a ves y el pescado utilice tem­peraturas desde 180 °C a 200 °C. Para las carnes rojas, que deben estar bien cocidas en la parte externa, conservando en su interior el jugo, es im­portante comenzar con una temperatura inicial alta (200°C-220°C) por un breve tiempo , para después dismi­nuirla. Por lo general, cuanto más grande es el trozo de asado, menor será la temperatura y más largo el tiempo de coc­ción. Colocar los troz os de carne en el centro de la parri­lla y colocar la grasera por debajo para recoger el jugo. Colocar bien la parrilla de manera que la carne ocupe el centro del horno. Cuando se necesite calor por debajo, usar el primer nivel inferior. Pa ra obtener asados sabro­sos (en particular pato y animales de caza) condimente la carne con tocino o panceta y colóquela en la parte su­perior.
20
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Posición de la
a
b
c
perilla de selección
1 Convencio na
Comida para cocinar Peso
l
Pato Asado de ternera o de vaca Asado de cerdo Bizcochos (de pastaflora) Torta glaseada
(Kg)
1 1 1
-
1
Posición para
la cocción en
los pisos
desde abajo
3 3 3 3 3
Tiemp o d e
precalentamiento
(minutos)
15 15 15 15 15
Posición de la
perilla del
termostato
200 200 200 180 180
Tiemp o d e
cocción
(minutos)
65-75 70-75 70-80 15-20 30-35
2 Ventilado
3 Horno Superior
4 Grill
d
5 Grill ventilado
Pizza (en 2 niveles) Lasañas Cordero Pollo asado + patatas Caballa Plum-cake Hojaldre relleno con crema (en 2 niveles) Bizcochos (en 2 niveles) Bizcocho (en 1 nivel) Bizcocho (en 2 niveles) Tortas saladas
Retoques de cocción - 3/4 15 220 -
Lenguados y sepias Broquetas de calamares y cangrejos Filete de merluza Verduras a la parrilla Bistec de ternera Chuletas Hamburguesas Caballa Tostadas
Con asador a uto mát ico
(cuando existe)
Asado de ternera Pollo asado Cordero asado
Pollo a la parrilla Sepias
1 1 1 1 1 1
0.5
0.5
0.5
1.0
1.5
1 1
1 1 1 1 1 1
n.° 4
1.0
1.5
1.0
1.5
1.5
2-4
3 2
2-4
2 2
2-4 2-4
2
2-4
3
4 4
4
3/4
4 4 4 4 4
3 3
15 10 10 10 10 10
10 10 10 10 15
5 5
5 5 5 5 5 5 5
-
-
-
5 5 5
5 5
220 200 180 180 180 170
190 180 170 170 200
Max Max
Max Max Max Max Max Max Max
Max Max Max
200 200
15-20 30-35 50-60 60-75 30-35 40-50
20-25 10-15 15-20 20-25 25-30
8-10
6-8
10-15 15-20 15-20
7-10
15-20
2-3
80-90 70-80 70-80
55-60 30-35
10
e
Con asador a uto mát ico
(cuando existe)
Asado de ternera Pollo asado Pollo (asado) + patatas (en la bandeja ) Cordero asado
Nota: los tiempos de cocción son indicativos y se pueden modificar en base a sus gustos personales. En las cocciones al grill o grill ventilado, la bandeja se coloca siempre en el 1° nivel a partir de abajo.
1.5
2.0
1.5
-
1.5
-
-
-
2
-
5 5 5 5 5
200 200 200 200 200
70-80 70-80 70-75 70-75 70-80
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La seguridad como una buena costumbre
Para garantizar la eficiencia y la seguridad de este electrodoméstico:
diríjase exclusivamente a centros de asistencia técnica autorizados
requiera siempre el uso de repuestos originales
Para mover el aparato y con el fin de evitar daños a personas y al mismo aparato, utilice siempre las manijas especiales que se encuentran en los costados del horno.
El aparato está destinado a un uso no profesional en las viviendas y sus características no se deben modi­ficar.
Las instrucciones son válidas sólo en los países de destino cuyos símbolos figuran en el manual y en la placa de características.
La seguridad eléctrica de este aparato está garantiza­da solamente cuando el mismo está correctamente conectado a una eficiente instalación de puesta a tie­rra de acuerdo a lo previsto por las normas vigentes sobre seguridad.
Durante el uso del aparato los elementos calenta-
dores y algunas partes de la puerta del horno se calientan mucho. Tenga cuidado de no tocarlos y mantenga alejados a los niños.
Tratándose de fuentes de peligro, evite que los niños e incapaces se pongan en contacto con:
- los mandos y el aparato en general;
- los embalajes (bolsitas, poliestireno , cla v o s, etc.);
- el aparato , durante e inmediatamente después del fun­cionamiento del horno y del grill, debido al sobrecalentamiento;
- un aparato inutilizado (en este caso, se deben prote­ger las partes que podrían ser peligrosas).
Evite las siguientes operaciones:
- tocar el aparato con partes del cuerpo húmedas;
- el uso cuando está descalzo;
- tirar del aparato o del cable de alimentación eléctrica para desconectarlo del tomacorriente;
- operaciones impropias y peligrosas;
- obstruir los orificios de ventilación o para eliminación del calor;
- que el cable de alimentación de pequeños electrodo­mésticos quede en contacto con las partes calientes del aparato;
- la exposición a agentes atmosféricos (lluvia, sol);
- el uso del horno como trastero;
- el uso de líquidos inflamables cerca del aparato;
- el uso de adaptadores, tomas múltiples y/o prolonga­ciones;
- intentos de instalación o reparación sin la interven­ción de personal calificado.
Es absolutamente necesario llamar a personal especializado en los siguientes casos:
- instalación (según las instrucciones del fabricante);
- cuando se tienen dudas sobre el funcionamiento;
- sustitución del toma en caso de incompatibilidad con el enchufe del aparato .
Es necesario llamar a centros de asistencia autorizados por el fabricante, en los siguientes casos:
- dudas sobre la integridad del aparato después de ha­ber quitado el embalaje;
- daño o sustitución del cable de alimentación;
- avería o mal funcionamiento, solicitando repuestos originales.
Es conveniente efectuar las siguientes operaciones:
- sólo la cocción de alimentos evitando otras operaciones;
- verificar la integridad después de haber quitado el em­balaje;
- desconectar el aparato de la red de alimentación eléctri­ca en caso de mal funcionamiento y antes de efectuar cualquier operación de limpieza o mantenimiento;
- cuando no se utiliza, desconecte el aparato de la red eléctrica y cierre la llave de gas (si está previsto);
- utilice guantes para horno para introducir o extraer reci­pientes;
- tome siempre la manija de la puerta en el centro debido a que los extremos podrían estar más calientes con mo­tivo de ev entuales salidas de aire;
- controlar siempre que las perillas estén en la posición «•»/»o» cuando no se utiliza el aparato.
- cortar el cable de alimentación después de haberlo des­conectado de la red eléctrica cuando se decide no utili­zar más el aparato.
El fabricante no se puede considerar responsable por eventuales daños derivados de: errores en la instalación, usos impropios, erróneos e irracionales.
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Instalación
La instalación debe efectuarse según las instrucciones del fabricante y por personal profesionalmente califica­do. Una incorrecta instalación puede causar daños a perso-
nas, animales o cosas, con relación a los cuales el fabrican­te no puede ser considerado responsable. Importante: cualquier intervención de regulación, manteni­miento, etc. se debe realizar con el horno desconectado de la red de alimentación eléctrica.
Instalación de los hornos empotrables
Para garantizar un b uen funcionamiento del aparato empotrable, es necesario que el mueble tenga las características adecua­das. En la siguiente figura se indican las dimensiones del espa­cio en el mueble cuando el horno se instala bajo encimera y en columna.
555
580
560
min
+4 -0
min
min
45
575-585
+4 -0
480
23
572
558
543545
500
39
15
595
595
Para un correcto centrado , regule los 4 tacos ubicados en la parte lateral del horno, a la altura de los 4 orificios del marco. En particular, si el espesor del costado del mueble es:
de 20 mm: la parte móvil del taco se debe extraer (Fig.A);
de 18 mm: utilice la primera ranur a; ya predispuesta de
fábrica (Fig. B);
de 16 mm: utilice la segunda ranur a (Fig. C).
Fig. A Fig. B
Para gar antizar una b uena aireación es necesario eliminar la pared posterior del espacio para el horno, es preferible instalar­lo de modo que apoye sobre dos listeles de mader a; en el caso de que sea una superficie continua de apoyo, la misma debe tener una abertura de 45 x 560 mm como mínimo.
45 mm.
560 mm.
Los paneles de los muebles adyacentes al horno deberán ser de un material resistente al calor. En par ticular, en el caso de muebles de madera chapeada, las colas deberán ser resistentes a una temperatura de 100 °C. En conformi­dad con las normas de seguridad, una vez empotrado el aparato, no se deben producir contactos con las paredes en las que hay instalaciones eléctricas. Todas las par tes que garantizan la protección se deben fijar de modo tal que no puedan ser quitadas sin la ayuda de una herramienta.
Fig. C Para fijar el horno al mueble abra la puerta del horno y fíjelo mediante 4 tornillos para madera en los 4 orificios ubicados en el marco.
Conexión eléctrica
La conexión eléctrica a la red se debe realizar a través de la cocina. La encimera se conecta a la cocina mediante un conector. Las cocinas están fabricadas para el funcionamiento con corriente alterna para la tensión y frecuencia de alimentación indicada en la placa de características.
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Presente s lo
en algunos
modelos
ENCIMERA EMPOTRABLE
P
NL2L3
L1
Fig. E
AZUL VERDE
BLANCO ROJO
COCINA EMPOTRABLE
AMARILLO
Montaje del cable de alimentación
Apertura del tablero de bornes:
Con la ayuda de un destornillador , haga palanca en las lengüetas laterales de la tapa del tablero de bornes;
Tirar y abrir la tapa del tablero de bornes.
Para la colocación del cable, realizar las siguientes operaciones:
aflojar el tornillo de la mordaza de terminal de cable y los tornillos de los contactos Nota: los conectores puente están preparados por la Fábrica para la conexión a 400V trifásica (fig. D).
para realizar las conexiones eléctricas de las fig. F y fig. G, utilice los dos conectores puente alojados den­tro de la caja (fig. E - referencia “P”)
fijar el cable de alimentación en el correspondiente sujetacable y cerrar la tapa.
400V 3N~
H05RR-F 5x2.5 CEI-UNEL 35363
NL3L1L2
5
3
4
Fig. D
1
2
230V 1N~
H07RN-F 3x4 CEI-UNEL 35364
NL
5
3
4
Fig. F
1
2
400V 2N~
H05RR-F 4x2.5 CEI-UNEL 35363
NL2L1
5
3
4
Fig. G
Conexión del cable de alimentación a la red
Instalar, en el cabl e, un enchufe normalizado para la poten­cia indicada en la placa de características; en caso de co­nexión directa a la red, es necesario colocar entre el apara­to y la red, un interruptor omnipolar con una distancia míni­ma entre los contactos de 3 mm, adecuado a la potencia y conforme a las normas en vigencia (el cable a tierra no debe ser interrumpido por el interruptor). El cable de alimentación debe colocarse de tal manera que, en ningún punto alcance una temperatura superior a 50°C con respecto a la temperatura ambiente. Antes de efectuar la conexión comprobar que:
La seguridad eléctrica de este aparato se garantiza sólo cuando el mismo resulte correctamente conectado a una eficiente instalación de conexión a tierra conforme a lo previsto por las normas de seguridad eléctrica. Es nece­sario verificar este fundamental requisito de seguridad y , en caso de duda, solicitar un control cuidadoso de la instalación por parte de personal profesionalmente es­pecializado. El fabricante no puede ser considerado res­ponsable por los ev entuales daños causados por la falta de conexión a tierra de la instalación.
Antes de conectar el aparato , comprobar que los datos de la placa de características (ubicada en el aparato y/o en el embalaje) correspondan a los de la red de distribu­ción eléctrica y gas.
1
2
24
Page 24
Comprobar que la capacidad eléctrica de la instalación y la de los tomas de corriente resulten adecuadas a la po­tencia máxima del aparato indicada en la placa de carac­terísticas. En caso de duda, dirigirse a personal profesionalmente especializado .
Características técnicas
En caso de incompatibilidad entre el toma de corriente y el enchufe del aparato, llamar a personal técnico para reemplazar el toma con otro adecuado. El técnico, en particular, deberá también comprobar que la sección de los cables del toma de corriente resulte adecuada a la potencia absorbida por el aparato. En general, no es aconsejable el uso de adaptadores, tomas múltiples y/o extensiones. Si su uso fuera indispensab le es necesario utilizar solamente adaptadores simples o múltiples y prolongaciones conformes a las normas vigentes de seguridad, teniendo cuidado de no superar el límite de capacidad de corriente marcado en el adaptador simple y en las prolongaciones, y el de máxima potencia marcado en el adaptador múltiple. El enchufe y el toma de
corriente deben ser fácilmente accesibles.
Dimensiones útiles del horno:
ancho: 43,5 cm.
profundidad: 40 cm.
altura: 32 cm.
Volumen útil del horno:
litros 56
ENERGY LABEL
Norma 2002/40/CE en la etiqueta de los hornos eléctricos Norma EN 50304 Consumo de energía por convección Natural
función de calentamiento: a Con vencional Clase Consumo de energía para funcionamiento por convección Forzada
función de calentamiento: b V entilado
Tensión y frecuencia de alimentación:
230/400V ~ 3N 50/60Hz 8950W
7
Este aparato ha sido fabricado conforme con las siguientes Directivas Comunitarias
- 73/23/CEE del 19/02/73 (Baja Tensión) y sucesiv as modificaciones;
- 89/336/CEE del 03/05/89 (Compatibilidad Electromagnética) y sucesivas modificaciones;
- 93/68/CEE del 22/07/93 y sucesivas modificaciones.
- 2002/96/CE
En base a la Norma europea 2002/96/CE de Residuos de aparatos Eléctricos y Electrónicos (RAEE), los electrodomésticos viejos no pueden ser arrojados en los contenedores municipales habituales; tienen que ser recogidos selectivamente para optimizar la recuperación y reciclado de los componentes y materiales que los constituyen, y reducir el impacto en la salud humana y el medioambiente. El símbolo del cubo de basura tachado se marca sobre todos los productos para recordar al consumidor la obligación de separarlos para la recogida selectiva. El consumidor debe contactar con la autoridad local o con el vendedor para informarse en relación a la correcta eleminación de su electrodoméstico viejo.
25
Page 25
Agradecemos a sua escolha de um produto Ariston, seguro e realmente fácil de utilizar. P ara conhecê-lo , utilizá-lo da melhor maneira e durante longo tempo, é aconselháv el, antes de utilizar o aparelho , ler atentamente as advertências contidas no presente folheto , que f ornecem importantes indicações relativas a segurança na instalação, na utilização e na manutenção. Guarde cuidadosamente este folheto para consultas futuras. Obrigado
Visto de perto
A. Painel de comandos B. Bandeja pingadeira ou plano de cozedura C. Grelha da prateleira do forno D. Chapa eléctrica E. Botão selector das funções de cozedura F. Botões das chapas eléctricas G. Indicador luminoso das chapas eléctricas H. Carris de deslizamento para bandejas pingadeiras
e grelhas
I. Indicador luminoso do forno (presente somente em
alguns modelos) - Se estiver aceso indica a fase de aquecimento até a temperatura programada
L. Selector para a temperatura de cozedura
I
G
D
A
C
D
H
B
12 11 10 9 8
7
1
12
12
2
2
11
11
3
3
10
10
4
4
9
9
5
5
8
8
7
7
6
6
F
1
12
2
2
11
3
10
4
9
5
8 7
6
MAX
60
220
3 4 5
6
100
180
140
L
0
E
Como utilizar
O forno de múltiplas funções une em um único aparelho as vantagens dos tradicionais f ornos de convecção natu­ral: “estáticos” às dos modernos fornos de convecção for­çada: “v entilados”. Trata-se de um aparelho extremamente versátil que pos­sibilita escolher de modo fácil e seguro entre 5 diferentes métodos de cozedura. A selecção das várias funções pro­porcionadas é realizada mediante os botões de selecção “E” e do termostato “L” que há no painel.
Atenção: A primeira vez que o acendem, aconselhamos deixar funcionar a vácuo o forno aproximadamente du­rante meia hora com o termostato posto à temperatura máxima e a porta fechada. Logo depois, passado esse tempo, desligá-lo , abrir a porta do forno e ventilar o local. O cheiro que às vezes se sente durante esta operação deve-se à e vapor ação das substâncias usadas para pro­teger o forno durante o período entre a produção e a ins­talação do produto.
Atenção: Utilize a primeira prateleira a partir de baixo, e coloque a bandeja pingadeira fornecida, para a colecta do suco e/ou gordura derretida, somente se cozer no grill ou com espeto giratório (presente somente em alguns modelos). P ara as demais cosedur as, nunca utilize a pri­meira prateleira de baixo e nunca apoie objectos no fun­do do forno enquanto estiver a coser , porque poderá cau­sar danos ao esmalte do forno. Coloque sempre os reci-
pientes de cosedura (formas, películas de alumínio etc. etc.) na grelha fornecida com o aparelho apropriadamen­te colocada nos carris do forno.
Forno Estático a
Posição do selector do termostato “L”: entre 60°C e Max. Nesta posição acendem-se os dois elementos aquece­dores inferior e superior. É o clássico forno da vó que entretanto foi melhorado a um nível e xcepcional de distri­buição da temperatura e de diminuição dos consumos. O forno estático continua insuperável se for-se coz er pratos com ingredientes constituídos por dois ou mais elemen­tos que combinem-se para formarem um prato único, como por exemplo: couves com costeleta de porco, ba­calhau com hortaliças, peixe com hortaliças, carne de vi-
tela com arroz etc. ... Obtêm-se óptimos resultados na
preparação de pratos a base de carne de vaca ou vitela, tais como: carne na brasa, febras , gulasch, caça, co xa e
lombo de porco etc. ... que necessitarem de cozedura lenta
e frequentemente deitar-lhes líquidos. Em todo o caso continua a ser o melhor sistema de cozedura para doces, frutas e para pratos com recipientes tampados específi­cos para assar no forno. Na cozedur a com forno estático, utilize apenas uma prateleira, porque se empregar mais de uma, a distribuição da temperatura será má. Se utili­zar mais de uma prateleira, a disposição das prateleiras poderá equilibrar a quantidade de calor entre a parte su-
26
Page 26
perior e a inferior. Se a cozedura precisar de mais calor
D
B
B
C
C
por baixo ou por cima, utilize respectivamente as prate­leiras superiores ou inferiores.
Forno Ventilado b
Posição selector termostato “L”: Entre 60°C e Max. Activam-se os elementos de aquecimento e entra em fun­cionamento a ventoinha. O calor é constante e uniforme no inteiro forno, o ar coze e cora os alimentos de modo uniforme em todos os pontos. É possível cozer contemporaneamente pratos mesmo diferentes, desde que as temperaturas de cozedura sejam similares . É pos­sível utilizar até 2 prateleiras contemporaneamente no má­ximo, a obedecer as adv ertências apresentadas no pará­grafo “Cozedura contemporânea em mais de uma prate­leira”. Esta função é especialmente indicada para pratos gratinès ou para pratos que necessitarem de cozedura durante bastante tempo, como por exemplo: lasanha, macarrão
com molho denso, frango assado com batata etc. ... Ob-
têm-se notáveis vantagens ao assar carne porque a me­lhor distribuição da temperatura possibilita empregar tem­peraturas mais baixas que redizem a dispersão da humidade natural e a carne fica mais macia e diminui menos de peso. O modo ventilado é especialmente acon­selhado para peixe, que pode ser cozido com poucos tem­peros, mantendo inalterados o seu aspecto e sabor . Sobremesas: resultados seguros são obtidos ao assar bolos com levedo. A função “ventilado” também pode servir para degelar ra­pidamente carnes brancas ou vermelhas ou pão, se a tem­peratura for colocada em 80 °C. Para degelar comidas mais delicadas, coloque a 60° C, ou empregue apenas a circulação de ar frio com o selector termostato deixado em 0°C.
Forno “de cima” c
Posição do selector do termostato “L”: Entre 60°C e Max. Acende-se o elemento aquecedor superior. Esta função pode ser utilizada para retoques na cozedu­ra.
Grill d
Posição do selector do termostato “ L”: Max Acende-se o elemento aquecedor superior central. A temperatura muito alta e directa do grill possibilita corar imediatamente a superfície dos alimentos que, como obs­truem a saída dos líquidos, mantém o interior mais ma­cio. A cozedura no g rill é especialmente aconselhada para os pratos que necessitarem de alta temperatura na su­perfície: bif es de vitela ou vaca, entrecôte, filés, hambúr-
gueres etc. ...
Alguns exemplos de utilização estão apresentados na parágrafo “Conselhos práticos para a coz edur a”.
Grill Ventilado e
Posição do selector do termostato “L”:Entre 60°C e Max. Acende-se o elemento aquecedor superior central e a ven­toinha começa a funcionar. Une a irradiação térmica unidireccional com a circulação forçada do ar no interior do forno. Deste modo impede-se a queimadura da super­fície dos alimentos ao aumentar-se o poder de penetra­ção do calor. São obtidos excelentes resultados se utili­zar o grill ventilado para espetinhos mistos de carne e
hortaliças, chouriços, costelas de porco, costeletas de cordeiro, frango com piripíri, codorna com salva, filé de porco etc... Para peix es, o grill ventilado é insuperáv el para coz er f a­tias de cherne, de atum, de peixe espada, chocas reche­adas etc...
A luz do forno
Acende-se se rodar o selector “E” até o símbolo 8. Ilumi­na o forno e permanece acesa enquanto estiver a funcio­nar qualquer dos elementos eléctricos de aquecimento do forno.
Ventilação de refrigeração
A fim de obter uma redução das temperaturas externas, alguns modelos são equipados com ventoinha de arrefecimento que se activa automaticamente com o f or­no quente. Quando a ventoinha estiver a funcionar , pode ser que se ouça um jacto de ar a sair entre o painel frontal e a porta do forno.
Observação: No final da cozedura, a ventoinha per­manece ligada até o forno ter arrefecido suficiente­mente.
Descrição
Este fogão pode ser associado a planos com 4 chapas eléctricas (Fig. A), a planos em vidro cerâmica tradicionais (Fig. B) ou a planos em vidro cerâmica com zonas duplas de cozedura (Fig. C).
AA
B
B
A
B
A
B
D
Fig. A Fig. B
Fig. C
A Chapas eléctricas em ferro gusa B Zonas de cozedur a radiantes C Zonas de cozedur a radiante de diâmetro duplo D Indicadores luminosos de calor resíduo , uma para cada
zona de cozedura: indicam que a respectiva z ona está com uma temperatura superior a 60° C, apesar do ele­mento aquecedor estar apagado (presente somente em alguns modelos)
E Botões especiais de comando
27
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F Botões tradicionais de comando
12 11 10 9
8 7
12
2
11
3
10
4
9
5
8 7
6
E
1
12
2
11
3
10
4
9
5
8 7
6
F
12
2
11
3
10
4
9
5
8 7
6
E
1 2 3 4
5 6
F
Descrição dos elementos aquecedores Os elementos radiantes tradicionais são constituídos
por resistências circulares. Ficam vermelhos somente após algumas dezenas de segundos depois de terem sido acesos.
Os elementos radiantes com diâmetro duplo.
Funcionalmente similares aos elementos radiantes tradicionais, são reconhecíveis pela presença de uma zona aquecedora (veja a Fig. C). É possível acender somente a parte mais interna ou então ambas.
l Os botões tradicionais de comando das zonas de
cozedura. A cada uma das zonas de cozedura corresponde um botão de comando que possibilita seleccionar 12 temperaturas diferentes desde o v alor mínimo 1 até o máximo 12.
l Os botões especiais de comando das zonas de
cozedura. O botão de comando possibilita escolher entre os dois níveis de potência, ambos reguláveis desde o valor mínimo 1 até o máximo 12. Rode o botão da direcção horária de 1 até 12 para regular no nível de potência mais baixo. Rode o botão até o fim (A), ouve-se um ligeiro clique, activa-se a potência máxima que também pode ser regulada de 12 até 1 ao rodar o botão na direcção antiorária. Para voltar ao valor de potência mínima é necessário colocar novamente o botão na posição zero. No caso de planos em vidro cerâmica com zonas de cozedura com potência dupla (veja a Fig. C) a pr imeira parte do percurso activa a zona de cozedura mais pequena (interna), par activá­las ambas, e assim ter a disposição a zona de cozedura maior, é necessário colocar o botão na posição (A) e em seguida seleccionar o nível de potência desejado de 12 até 1.
Pos. Chapa irradiadora
0 Apagada 1 Para derreter ma nteiga, choco late 2
Para aquecer líquidos
3 4
Para nata e molhos
5 6
Para cozer com temperatura de fervura
7 8
Para assar
9
10
Para grandes cozi dos
11
12 Para fritar
Funcionamento com am bas as zonas de
A
cozedura
Indicador luminoso das chapas eléctricas (G)
Acende-se quando se puser a funcionar qualquer elemen­to eléctrico aquecedor do plano de cozedura.
Advertências para a utilização do plano em vidro cerâmica
Para obter os melhores resultados do plano de cozedura, há alguns recursos durante a cozedura ou na preparação dos pratos.
l Empregue panelas com fundo chato, para assegurar
a aderência das panelas na zona de cozedura.
l Empregue panelas de diâmetro suficiente para cobrir
inteiramente a chapa de cozedura, para garantir a utilização de todo o calor disponível.
l Cer tifique-se que a base das panelas esteja sempre
enxuta e limpa, para garantir bom contacto e longa duração das chapas e das próprias panelas.
l Não empregue as mesmas panelas que utilizar para
os queimadores a gás. A concentr ação do calor sobre os queimadores a gás e tanta que pode deformar o fundo das panelas, e portanto nunca se obterá o resultado desejado se então empregá-las sobre um plano de cozedura em vidro cerâmica.
l Nunca deixe uma zona de cozedura acesa sem uma
panela em cima, porque o aquecimento será máximo em brevíssimo tempo, com possíveis danos para os elementos aquecedores.
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l Não se esqueça que a zona de cozedura permanece
quente pelo menos meia hora depois de desligado; preste atenção para não colocar inadvertidamente recipientes nem objectos sobre uma zona ainda quente.
l Não acenda as zonas de cozedura se houver folhas
de alumínio ou materiais plásticos sobre o plano.
l Não se aproxime das zonas de cozedura quentes. l Advertência antes de utilizar pela primeira vez:
a cola utilizada para as guarnições solta, durante o período de armazenagem, traços de gordura no vidro.
Como mantê-lo em forma
É aconselhável eliminá-los antes de utilizar o aparelho , use o seu produto de limpeza habitual (creme brilhante não abrasivo). Durante as primeiras horas de utilização , sente-se um cheiro de borracha, que desaparecerá rapidamente.
l O plano de vidro cerâmica é resistente aos saltos de
temperatura e às batidas. Entretanto se f or batido com objectos pontiagudos poderá partir-se. Neste caso, interrompa imediatamente a alimentação eléctrica e contacte um centro de assistência técnica autorizado para a reparação.
Antes de cada operação de limpeza, desligue o aparelho da alimentação eléctrica.
Para uma longa duração do forno é indispensável re­alizar frequentemente uma cuidadosa limpeza geral, lembre-se que:
Para a limpeza não utilizar aparelhos a vapor .
las peças exteriores esmaltadas ou inoxidáveis devem ser lavadas com água morna sem usar pós abrasivas nem substâncias corrosivas que poderão estragá-las. O aço inoxidável poderá manchar-se. Se f or difícil tirar as manchas, empregue produtos específicos a venda normalmente no comércio. Aconselha-se enxaguar com muita água e enxugar após a limpeza.
o interior do forno deve ser limpado, preferivelmente todas as vezes que terminar de utilizá-lo, enquanto ainda estiver quente, empregue água quente e deter­gente, enxagúe e, em seguida, enxugue com cuidado usando um pano macio. Evite utilizar detersivos
abrasivos (por exemplo produtos em pó etc. ...), es-
ponjas abrasivas de limpeza de loiça e ácidos (por
exemplo contra calcário etc. ...), porque poderão es-
tragar o esmalte. Se a sujidade for muito difícil de tirar , use um produto específico para limpeza de forno, se­gundo as instruções apresentadas na embalagem do produto.
se usar o forno durante muito tempo, pode ser que se forme condensação. Enxugue-a com um pano macio .
ao redor da abertura do forno, uma guarnição em bor­racha garante um funcionamento correcto do mesmo. Portanto periodicamente verifique o estado desta guar­nição. Se for necessário, limpe-a mas evite usar pro­dutos ou objectos abrasivos. Se houver danos, contacte o Centro de Assistência Técnica mais perto. É aconselhável não usar o forno antes do mesmo ter sido reparado.
nunca forre o fundo do forno com folhas de alumínio, porque a acumulação de calor consequente perturba­rá a cozedura e também danificará o esmalte.
limpe o vidro da por ta do forno utilizando produtos e esponjas não abrasivas e enxugue com um pano ma­cio.
limpe as chapas eléctricas com um trapo húmido e unte-as com um pouco de óleo quando ainda estiverem mornas;
Como tirar a porta do forno
Para uma limpeza mais cuidadosa, é possív el tirar a por­ta do forno. Proceda da seguinte maneira:
abra inteiramente a porta;
levante e rode as alavancas situadas nas duas dobra­diças;
segure a porta dos dois lados exteriores e feche-a de novo de v agar mas não inteiramente;
puxe a porta na direcção de si a tirá-la do lugar;
Monte a porta realizando na ordem contrária as operações aci ma descritas.
123
Troca da lâmpada no vão do forno
Desligue o forno da rede de alimentação através do interruptor omnipolar utilizado para a ligação do forno ao sistema eléctrico, ou desligue a ficha, se for aces­sível;
Desatarraxe a tampa de vidro do porta lâmpada;
Desatarraxe a lâmpada e substitui-a com uma resis­tente à alta temperatura (300°C) que tenha as seguin­tes características:
- Tensão 230/240 V.
- P otência 25 W.
- Bocal E14
• Atarraxe a tampa de vidro e ligue nov amente o forno à
rede.
29
Page 29
Limpeza do plano de cozedura
Antes de começar a cozer, é necessário limpar a superfície do plano usando um pano húmido para remover poeira e resíduos de alimentos anteriormente cozidos. A superfície do plano deve ser limpada periodicamente com uma solução de água morna e detergente não abra­sivo. Periodicamente será necessário usar produtos específicos para a limpeza dos planos de cozedura em vidro cerâmica. Em primeiro lugar, tire do plano de cozedura todos os restos de alimentos e respingos de gordura com, por exemplo B, uma espátula de limpeza (não fornecida) (veja a Fig. A). Limpe o plano de cozedura enquanto ainda estiver morno; utilize um produto de limpeza apropriado e toalhas de papel de cozinha (veja a Fig. B). Em seguida esfregue com um pano húmido, então enxugue.
Folhas de alumínio, objectos de plástico ou material sintético, que por acaso se tenham derretido , assim como açúcar ou comidas com ato teor de açúcar devem ser eliminados imediatamente da zona de cozedura ainda quente, mediante uma espátula. Os produtos de limpeza específicos formam uma camada superficial transparente repelente de sujidade. Isto também protege a superfície contra eventuais danos causados por comidas com alto teor de açúcar. Em nenhum caso utilize esponjas ou produtos abrasivos, nem detergentes quimicamente agressivos, tais como spra ys para forno ou produtos removedores de manchas.
Detergente para vidro-cerâmica
Raspador a lâmina
Stahl-Fix SWISSCLEANER WK TOP
Fontes de abastecimen to
Passatempos e cons truçôes
Artigos domésticos, Bricolage, Ferramenta,Gêneros alimentares
Fig. A Fig. B
30
Page 30
Conselhos práticos para a cozedura
O forno coloca à sua disposição uma vasta gama de pos­sibilidades que permitem cozinhar todos os alimentos da melhor maneira. O tempo e a e xperiência permitirão apro­veitar ao máximo este aparelho tão versátil, portanto as notas seguintes constituem apenas indicações gerais que poderão ser ampliadas com a experiência pessoal.
Pré-aquecimento
Se for necessário aquecer previamente o f orno, em geral todas as vezes que f or assar pratos com lev edo , é possí-
vel utilizar a função bventilado” que possibilita chegar à temperatura desejada em pouco tempo e com baixos consumos. Depois de colocar o que for assar dentro do forno, será possível passar para a função de cozedura mais indicada.
Cozedura simultânea em várias prateleiras
Se quiser cozinhar em duas prateleiras, utilize somente a função bventilado” que é a única que consente esta possibilidade.
O forno é equipado com 5 planos. Na cozedura v enti­lada utilize duas das três prateleiras, a primeira em baixo e a última em cima estão inseridas directamen­te na área mais quente que poderá provocar queima­duras nos alimentos delicados;
Utilize normalmente a 2a e a 4a prateleira a partir de baixo, coloque na 2a prateleira os alimentos que re­querem maios calor. P or e x emplo no caso da cozedu­ra dum assado de carne simultaneamente com outros alimentos, coloque o assado na 2a prateleira, e deixe a 4a para alimentos mais delicados;
Na cozedura simultânea de alimentos que têm tem­pos e temperaturas de cozedura diferentes, marque uma temperatura intermediária às duas, coloque os alimentos mais delicados na 4a prateleira e tire pri­meiro do forno o alimento com tempo de cozedura mais rápido;
Utilize o tabuleiro na prateleira inferior e a grelha na superior;
Utilização do grill IO forno multifuncional coloca a disposição 2 possibili­dades deferentes de grelhar, mas exc lusivamente com a porta do forno fechada.
Utilize a função dgrill” e coloque a comida no centro da grelha (colocada na 3a ou na 4a prateleira a partir de baixo), porque fica acesa somente a parte central da re­sistência superior. Utilize a primeira prateleira a partir de baixo, colocando a bandeja pingadeira fornecida para a colecta do suco e/ou gordura derretida. Quando utilizar-se esta função, é recomendável colocar o termostato no máximo. Entretanto isto não quer dizer que não é possível utilizar temperaturas mais baixas, é suficiente colocar o selector do termostato na temperatu­ra desejada.
A posição egrill ventilado”é utilíssima para grelhadas rápidas, distribui o calor emitido pelo grill e assim possibi-
lita contemporaneamente doirar a superfície e também cozer bem a parte de baixo.
Também é possível utilizá-la na parte final da cozedura de pratos que necessitarem doirar a superfície, por e xem­plo, é ideal para doirar massa assada no fim da coz edu­ra. Ao utilizar esta função, coloque a grelha na 2a ou 3a pra­teleira a partir de baixo (veja a tabela de cozedura), pos­teriormente, para a colecta da gordura derretida e para evitar formar fumo, coloque a bandeja pingadeira na 1a prateleira a partir de baixo.
Importante: efectue a cozedura no grill com a porta do forno fechada; desta maneira obterá, além de me-
lhores resultados, uma sensível economia de energia (aproximadamente 10 %). Quando utilizar esta função, é recomendável colocar o termostato em 200 °C, porque esta é a condição de performance ideal, que se baseia na irradiação dos raios infravermelhos. Entretanto isto não quer dizer que não é possível utilizar temperaturas mais baixas, é suficiente colocar o selector do termostato na temperatura deseja­da.
Portanto os melhores resultados na utilização das fun­ções de grill são obtidas se colocar a grelha nas últi­mas prateleiras a partir de baixo (veja a tabela de co­zedura) posteriormente, para a colecta da gordura der­retida e para evitar formar fumo, coloque a bandeja pingadeira fornecida na primeira prateleira a partir de baixo.
Cozedura de sobremesas
Na cozedura de sobremesas coloque-as sempre no for­no já quente, depois de ter aguardado o fim do pré-aque­cimento, indicado pela luz vermelha “I” que se apaga. Não abra a porta durante a cozedura, para evitar que o doce abaixe-se. Em ger al:
Bolo muito seco
A próxima vez au mentar a tem perat ura de 10°C e reduzir o tempo de coz edura
O bolo abaixou-se
Utilizar menos líqui do ou abai xar a temper atura d e 10°C.
Bolo escuro por cima
Colocá-lo a uma altur a inf erior, se lecc ionar uma temperatura mais b aixa e d eixá- lo coz er mais temp o.
Boa cozedura por fora mas mole por dentro
Utilizar menos líquido, r eduz ir a temp eratu ra, aumentar o tempo de coz edura.
O doce não se solta da forma
Unte bem a forma e deite ta mbém n a mesm a um pouco de farinha ou ut ilize papel de f orno.
31
Page 31
"Assei em várias prat eleir as ( na função "ventilado") e não tudo assou-se uniformemente"
Regule para uma temperatura mais baixa. As prateleiras empre gadas c ontem poranea me nte pode m ser tiradas a medida que fic arem pr onta s.
Cozedura de pizza
Para cozer pizzas utiliz e a funçãone b “ventilado”:
Aqueça previamente o forno pelo menos 10 minutos.
Utilize uma forma de alumínio leve, apoie-a na grelha do forno. Se utilizar a bandeja pingadeira aumentará os tempos de cozedura e dificilmente será obtida uma pizza crocante.
Não abra frequentemente o forno durante a cozedura.
No caso de pizzas com muita cobertura (capricciosa, quatro estações), é aconselhável colocar o queijo mozzarella na metade da cozedura.
Na cozedura de pizzas em duas prateleiras, utilize a 2a e a 4a com temperatura de 220°C e coloque-as dentro depois de ter aquecido o forno pelo menos du­rante 10 minutos.
Cozedura de peixe ou carne
Para carnes brancas, aves e peixe utilize temperaturas entre 180 °C e 200 °C. Para a carne ficar bem cozida por for a e conservar o suco por dentro, é melhor começar com uma temperatura alta (200°C ~ 220°C) por pouco tempo, para depois diminuí­la sucessivamente. Em geral, quanto maior for o pedaço de carne a ser assa­do, menor dev erá ser a temperatur a e mais longo o tem­po de cozedura. Coloque a carne a ser cozida no meio da grelha e o tabuleiro que recolhe a gordura debaixo da grelha. Instale a grelha na parte central do forno. Se desejar mais calor de baixo use a 1a prateleira a partir de baixo. Para obter assados saborosos (especialmente patos e caça), coloque uma camada de banha ou toucinho na carne, de modo que esteja na parte superior.
32
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Posição do botão de selecção
Alimento a ser cozido Peso
(Kg.)
Posição de
cozedura
prateleiras
baixas
Tempo de pré-
riscaldamento
(minutos)
Posição do
botão do
termostato
Tempo de
cozedura
(minutos)
1 Estático
a
2 Ventilado
b
3 Forno de Cima
c
Pato
Carne de vitela ou vaca assada Carne de porco assada
Biscoitos
tenra)
Tortas doces
Pizzas Lasanha
Cordeiro
Frango assado +batatas
Cavala Plum cake Bigné Biscoitos Pão-de-ló (
prateleira)
Pão-de-ló
prateleiras)
Tortas salgadas Retoques na cozedur a - 3/4 15 220 -
(de massa
(em 2 prateleiras)
(em 2 prateleiras)
(em 2 prateleiras)
em 1
(em 2
1 1
1
-
1 1
1 1 1 1 1
0.5
0.5
0.5
1.0
1.5
3 3
3 3 3
2-4
3 2
2-4
2
2 2-4 2-4
2 2-4
3
15 15
15 15 15
15 10 10 10 10 10 10 10 10
10 15
200 200
200 180 180
220 200 180 180 180 170 190 180 170
170 200
65-75 70-75
70-80 15-20 30-35
15-20 30-35 50-60 60-75 30-35 40-50 20-25 10-15 15-20
20-25 25-30
4 Grill
d
5 Grill ventilado
e
Linguado e chocas Espetinhos de
calamares e camarão
Filé de bacalhau
Verduras na grelha
Bife de vitela
Costeletas
Hambúrgueres
Cavala Tostas
Com espeto giratório
(se houver)
Vitela no espeto
Frango no espeto
Cordeiro no espeto
Frango na grelha
Chocas
Com espeto giratório
(se houver)
Vitela no espeto Frango no espeto Frango (no espeto) +
com batatas (na andej a
pingadeira)
Cordeiro no espeto
1 1
1 1 1 1 1 1
n.° 4
1.0
1.5
1.0
1.5
1.5
1.5
2.0
1.5
-
1.5
4 4
4
3/4
4 4 4 4 4
-
-
-
3 3
-
-
-
2
-
5 5
5 5 5 5 5 5 5
5 5 5
5 5
5 5 5 5
5
Max Max
Max Max Max Max Max Max Max
Max Max Max
200 200
200 200 200 200
200
8-10
6-8
10 10-15 15-20 15-20
7-10
15-20
2-3
80-90 70-80 70-80
55-60 30-35
70-80 70-80 70-75 70-75
70-80
Obs.: os tempos de cozedura s ão indicat ivos e pod erão s erem mo dific ados em função dos próp rios gostos pessoais. Para coz edur a no grill ou no gr ill ve ntilado , é nece ssário coloc ar a ba ndeja pingad eira s empr e na 1a prateleira a partir de bai xo.
33
Page 33
A segurança um bom costume
Para garantir a eficiência e a segurança deste electrodoméstico:
dirija-se exclusivamente aos centros de assistência técnica autorizados
solicite sempre a utilização de peças de reposição originais
Para deslocar o aparelho, ao fim de evitar prejuízos
a pessoas e ao próprio produto, utilizar sempre apropriadas empunhaduras criadas aos lados do forno.
Este aparelho foi concebido par a utilização não profissi­onal nas moradas e as suas características não podem ser modificadas.
As instruções são válidas somente para os países de destino para os quais os símbolos constam no livrete e na placa de identificação do aparelho.
A segurança eléctrica deste aparelho é garantida somen­te quando o mesmo tiver sido correctamente ligado a um eficiente sistema de ligação à terra da maneira pre­vista pelas normas de segurança em vigor.
Durante o uso do aparelho os elementos de aqueci-
mento e algumas partes da porta do forno ficam muito quentes. Tome cuidado para não tocar nos mesmos e mantenha as crianças afastadas.
Por serem fontes de perigo, evite que crianças e incapazes entrem em contacto com:
- os comandos e o aparelho em geral;
- as embalagens (saquinhos, poliestirol, pregos etc.);
- o aparelho, durante e logo após o funcionamento do f or­no e do grill, por causa do superaquecimento;
- o aparelho inutilizado (neste é preciso tornar inócuos os componentes que poderão ser perigosos).
É preciso evitar as seguintes operações:
- tocar o aparelho com partes do corpo húmidas;
- utilizá-lo com os pés descalços;
- puxar o aparelho ou o cabo de alimentação eléctrica para tirar a ficha da tomada de corrente;
- operações impróprias e perigosas;
- tapar as aberturas de ventilação ou de escoamento do calor;
- que o cabo de alimentação de pequenos electrodomés­ticos entrem em contacto com partes quentes do apare­lho;
- a exposição aos elementos atmosféricos (chuva, sol);
- a utilização do forno para guardar utensílios;
- a utilização de líquidos inflamáveis nas pro ximidades;
- o emprego de adaptadores, fichas múltiplas e/ou exten­sões;
- tentativas de instalação ou reparação sem a interven­ção de pessoal qualificado.
É absolutamente necessário dirigir-se a pessoal qualificado nos seguintes casos:
- instalação (segundo as instruções do fabricador);
- quando houver dúvidas sobre o funcionamento;
- troca de tomada eléctrica no caso de incompatibilidade com a ficha do aparelho.
É preciso dirigir-se aos centros de assistência técnica autorizados pelo fabricador nos seguintes casos:
- no caso de dúvida sobre o bom estado do aparelho, ao tirá-lo da embalagem;
- danos ou troca do cabo de alimentação eléctrica;
- anomalia ou mau funcionamento, solicite sempre peças de reposição originais.
É oportuno efectuar as seguintes operações:
- somente a cozedura de alimentos, evite outras opera­ções;
- verifique o bom estado, logo após tirar da embalagem;
- desligue o aparelho da rede de alimentação eléctrica no caso de mau funcionamento e antes de quaisquer ope­rações de limpeza ou manutenção;
- quando não for utilizá-lo, desligue o aparelho da rede eléctrica e feche a torneira do gás (se houver);
- utilize luvas de forno para colocar e tirar recipientes do forno;
- segure sempre a maçaneta da porta pelo meio, porque a ponta pode estar mais quente por causa de eventual saídas de ar;
- controle sempre que os botões estejam na posição “•”/ ”o” quando o aparelho não for utilizado .
- corte o cabo de alimentação eléctrica depois de tê-lo desligado da rede eléctrica, quando for decidido não mais utilizar o aparelho.
O fabricador não poderá ser considerado responsável por eventuais danos deriv antes de: errada instalação , ou utilizações impróprias, erradas e não racionais.
34
Page 34
INSTALAÇÃO
A instalação deve ser efectuada conforme as instruções do fabricador, por pessoal profissionalmente qualifica­do. Uma instalação errada pode causar danos às pessoas,
animais ou objectos, em relação aos quais o fabricador não pode ser responsabilizado. Importante: quaisquer inter venções de regulação, manu­tenção etc. precisam ser ef ectuadas com o f orno desligado da electricidade.
Instalação dos fornos de encaixar
Para garantir um bom funcionamento do aparelho de encai­xar é necessário que o móvel seja de características ade­quadas. Na figura a seguir, são apresentadas as dimensões do vão do móvel na introdução embaixo de uma mesa ou numa coluna.
555
580
560
min
+4 -0
min
min
45
575-585
+4 -0
480
23
572
558
543545
500
39
15
595
595
Para centr alizar correctamente, regule os 4 taquinhos late­rais do forno em correspondência aos 4 furos na moldura do perímetro. Especialmente se a espessura do painel late­ral do móvel:
for de 20 mm.: a parte móvel do taquinho deve ser tirada
(Fig. A);
for de 18 mm.: utilize a primeira canaleta; já realizada na
fábrica (Fig. B);
for de 16 mm.: utilize a segunda canaleta (Fig. C).
Fig. A Fig. B
Para garantir uma boa ventilação é necessário eliminar o painel traseiro do vão, é pref erível instalar o f orno de modo que apoie sobre ripas de madeira; se houver um plano con­tínuo de apoio, o mesmo precisa possuir uma abertura de pelo menos 45 x 560 mm.
45 mm.
560 mm.
Os painéis dos móveis adjacentes ao forno precisam ser de material resistente ao calor. Especialmente no caso de mó­veis de madeira contraplacada, as colas da mesma preci­sam ser resistentes a temperatura de 100 °C. Em conformidade com as normas de segurança, depois de instalar o aparelho encaixado, não de ve ser possível o con­tacto com componentes eléctricos. Todos os componentes de garantia da protecção precisam estar presos de modo que não possam ser tirados sem o emprego de uma ferramenta.
Fig. C Para prender o f orno no móvel, abra a porta do forno e prenda o forno usando 4 parafusos para madeira nos 4 furos situados na moldura do perímetro.
Ligação eléctrica
A ligação eléctrica à rede deve ser realizada no f ogão . O plano liga-se ao fogão mediante uma cone xão para este fim. Os fogões são predispostos para funcionamento com corrente alternada na tensão e frequência de alimentação indicada na placa de identificação.
35
Page 35
Presente
somente em
alguns
PLANO DE ENCAIXAR
P
NL2L3
L1
Fig. E
AZUL VERDE
BRANCO
FOGÃO DE ENCAIXAR
VERMELHO
AMARELO
Montagem do cabo de alimentação
Abertura da caixa de bornes:
Utilize uma chave de fenda para fazer alavanca nas linguetas laterais da tampa da caixa de bornes;
Puxe e abra a tampa da caixa de bornes.
Para a instalação do cabo ef ectue as seguintes operações:
desatarraxe o parafuso da braçadeira e os parafusos dos contactos Observação: as pontes são aprontadas pela Fábrica para a conexão a 400V trifásica (fig. D).
para efectuar as conexões eléctricas das fig. F e fig. G, utilizar as duas pontes colocadas dentro da caixa (fig. E - referência “P”)
fixe o cabo de alimentação na apropriada braçadeira e feche a tampa.
400V 3N~
H05RR-F 5x2.5 CEI-UNEL 35363
NL3L1L2
5
3
4
Fig. D
1
2
230V 1N~
H07RN-F 3x4 CEI-UNEL 35364
NL
5
3
4
Fig. F
1
2
400V 2N~
H05RR-F 4x2.5 CEI-UNEL 35363
NL2L1
5
3
4
Fig. G
Ligação do cabo de alimentação à rede
Monte uma ficha normalizada no cabo, apropriada à carga indicada na placa de características. Em caso de ligação directa à rede, é preciso interpor entre o aparelho e a rede um interruptor omnipolar com abertura mínima entre os con­tactos de 3 mm., dimensionado à carga e de acordo com as normas em vigor (o fio de terra não deve ser interrompido pelo interruptor). O cabo de alimentação deve estar colocado de modo a não atingir em ponto algum uma temperatura que ultrapasse tem­peratura ambiente de mais de 50°C. Antes de efectuar a ligação verificar se:
A segurança eléctrica deste aparelho está assegurada somente quando o mesmo estiver ligado a uma instala­ção com contacto de terra eficiente, conforme as nor­mas de segurança eléctrica em vigor. É necessário veri­ficar este requisito fundamental de segurança e, em caso de dúvida, mandar efectuar um controle meticuloso da instalação por pessoal profissionalmente qualificado. O fabricador não se responsabiliza por danos eventuais provocados pela falta de ligação à terr a da instalação.
Antes de ligar o aparelho assegure-se de que os dados da plaqueta (colocada sobre o aparelho e/ou na emba­lagem) coincidam com os da rede de distribuição eléctri­ca e de gás.
1
2
36
Page 36
Verifique se a capacidade eléctrica da instalação e das tomadas de corrente são apropriadas para a potência máxima do aparelho que está indicada na plaqueta. Em caso de dúvida dirija-se a pessoal profissionalmente qua­lificado.
Características técnicas
No caso de incompatibilidade entre a ficha do aparelho , mande um técnico profissionalmente qualificado trocar a ficha por outra de tipo adequado. Este técnico deverá também especificamente certificar-se que o diâmetro dos cabos da ficha seja idóneo para a potência absorvida pelo aparelho. Em geral é desaconselhável o uso de adaptadores, fichas múltiplas e/ou extensões. Se o uso de adaptadores for indispensável, use somente adaptadores simples ou múltiplos, e extensões confor­mes às normas de segurança em vigor, porém tome cui­dado para não ultrapassar o limite de capacidade da cor­rente, indicado no adaptador simples e nas extensões, nem o limite de potência máxima indicado no adaptador múltiplo. A ficha e a tomada devem ser facilmente aces-
síveis.
Medidas úteis do forno:
largura: 43,5 cm.
profundidade: 40 cm.
altura: 32 cm.
Volume útil do forno:
56 litros
ETIQUETA DE ENERGIA
Directiva 2002/40/CE acerca dos fornos eléctricos Norma EN 50304 Consumo de energia com convecção natural
função de aquecimento: a Estático
Consumo de energia da declaração de Classe com convecção forçada
função de aquecimento: b V entilado
Tensão e frequência da alimentação eléctrica:
230/400V ~ 3N 50/60Hz 8950W
7
Este equipamento é em conformidade com as seguintes Directivas Comunitárias:
- 773/23/CEE de 19/02/73 (Baixa Tensão) e sucessivas modificações;
- 89/336/CEE de 03/05/89 (Compatibilidade Electromagnética) e sucessivas modificações;
- 93/68/CEE de 22/07/93 e sucessivas modificações .
- 2002/96/CE
A directiva Europeia 2002/96/CE referente à gestão de resíduos de aparelhos eléctricos e electrónicos (RAEE), prevê que os electrodomésticos não dev em ser escoados no fluxo normal dos resíduos sólidos urbanos. Os aparelhos desactualizados devem ser recolhidos separadamente para optimizar a taxa de recuperação e reciclagem dos materiais que os compõem e impedir potenciais danos para a saúde humana e para o ambien­te. O símbolo constituído por um contentor de lixo barrado com uma cruz deve ser colocado em todos os produtos por forma a recordar a obrigatoriedade de recolha separada. Os consumidores devem contactar as autoridades locais ou os pontos de venda para solicitar inf ormação referente ao local apropriado onde devem depositar os electrodomésticos velhos.
37
Page 37
Убт ехчбсйуфпэме рпх ерйлЭобфе Энб рспъьн Ariston, буцблЭт кбй рсбгмбфйкЬ еэкплп уфз чсЮуз. Гйб нб фп гнщсЯуефе,
кбй нб фп чсзуймпрпйеЯфе кблэфесб кбй ерЯ мбксьн, убт ухмвпхлеэпхме, рсйн чсзуймпрпйЮуефе фз ухукехЮ, нб дйбвЬуефе
рспуекфйкЬ фйт рспейдпрпйЮуейт рпх ресйЭчпнфбй уфп рбсьн егчейсЯдйп, бцпэ убт рбсЭчпхн узмбнфйкЭт хрпдеЯоейт
учефйкЬ ме фзн буцЬлейб егкбфЬуфбузт, чсЮузт кбй ухнфЮсзузт. ДйбфзсеЯуфе ме цспнфЯдб фп егчейсЯдйп бхфь гйб кЬие
меллпнфйкЮ ресйбфЭсщ бнбцпсЬ. Ехчбсйуфпэме.
Кпйфюнфбт фп брь кпнфЬ
A. Фбмрль енфплюн
B. ЛйрпухллЭкфзт Ю ерЯредп шзуЯмбфпт
C. РлЭгмб ерйрЭдпх цпэснпх
D. ЗлекфсйкЮ еуфЯб
E. ЕрйлпгЭбт лейфпхсгйюн шзуЯмбфпт
F. ЕрйлпгеЯт злекфсйкюн еуфйюн
G. ЕндейкфйкЮ лхчнЯб лейфпхсгЯбт злекфсйкюн еуфйюн
H. ПдзгпЯ плЯуизузт лйрпухллекфюн кбй рлегмЬфщн
I. ЕндейкфйкЮ лхчнЯб лейфпхсгЯбт фпх цпэснпх
(рбспэуб мьнп уе псйумЭнб мпнфЭлб) - Бн еЯнбй
бнбммЭнз деЯчней фз цЬуз иЭсмбнузт мЭчсй фзн феиеЯуб
иесмпксбуЯб
L. ЕрйлпгЭбт гйб фз иесмпксбуЯб шзуЯмбфпт
I
G
D
A
C
D
H
B
12 11 10 9 8
7
1
12
12
2
2
11
11
3
3
10
10
4
4
9
9
5
5
8
8
7
7
6
6
F
1
12
2
2
11
3
10
4
9
5
8 7
6
MAX
220
3 4
180
5 6
60
100 140
L
0
E
Рщт чсзуймпрпйеЯфбй
П рплхлейфпхсгйкьт цпэснпт ухндхЬжей уе мйб мьнп ухукехЮ
фб рспфесЮмбфб фщн рбсбдпуйбкюн цпэснщн цхуйкЮт
иесмйкЮт бгщгймьфзфбт: уфбфйкпЯ ме екеЯнб фщн мпнфЭснщн
цпэснщндхнбмйкЮт иесмпкЮт бгщгймьфзфбт: бесьиесмпй.
ЕЯнбй мйб ухукехЮ еобйсефйкЬ ехЭлйкфз рпх ерйфсЭрей фзн ерйлпгЮ
ме еэкплп кбй буцблЮ фсьрп мефбоэ 5 дйбцпсефйкюн меиьдщн
шзуЯмбфпт. З ерйлпгЮ фщн дйбцьсщн рспуцесьменщн
лейфпхсгйюн ерйфхгчЬнефбй енесгюнфбт уфпхт ерйлпгеЯт E êáé
фпх иесмпуфЬфз L рпх хрЬсчпхн уфп фбмрль.
РспупчЮ: ме фп рсюфп Ьнбммб ухнйуфпэме нб иЭуефе уе
лейфпхсгЯб фп цпэснп Ьдейп, гйб ресЯрпх мйуЮ юсб, ме фп
иесмпуфЬфз уфп мЭгйуфп кбй ме фзн рьсфб клейуфЮ. Кбфьрйн,
бцпэ рбсЭлией п чсьнпт бхфьт, бнпЯофе фзн рьсфб фпх цпэснпх
кбй бесЯуфе фп чюсп. З мхсщдейЬ рпх месйкЭт цпсЭт бнбдэефбй
пцеЯлефбй уфзн еоЬфмйуз фщн пхуйюн рпх чсзуймпрпйпэнфбй гйб
фзн рспуфбуЯб фпх цпэснпх кбфЬ фп чспнйкь дйЬуфзмб рпх
меуплбвеЯ мефбоэ фзт рбсбгщгЮт кбй фзт егкбфЬуфбузт фпх
рспъьнфпт.
РспупчЮ: ЧсзуймпрпйеЯуфе фп рсюфп ерЯредп брь кЬфщ,
фпрпиефюнфбт фпн лйрпухллЭкфз рпх убт рбсЭчефбй гйб фз
ухллпгЮ жщмюн Ю/кбй лйрюн, мьнп уфз ресЯрфщуз шзуЯмбфпт
уфп гксйл Ю уфз упэвлб (мьнп уе псйумЭнб мпнфЭлб). Гйб фб
Ьллб шзуЯмбфб мз чсзуймпрпйеЯфе рпфЭ фп рсюфп ерЯредп брь
кЬфщ кбй мзн бкпхмрЬфе рпфЭ бнфйкеЯменб уфз вЬуз фпх
цпэснпх еню мбгейсеэефе гйбфЯ иб мрпспэубфе нб рспкблЭуефе
жзмйЭт уфп умЬлфп. Нб фпрпиефеЯфе рЬнфб фб укеэз убт (рхсЭо,
цэллб блпхмйнЯпх, клр.) уфп рлЭгмб рпх убт рбсЭчефбй ме фз
ухукехЮ кбй рпх еЯнбй фпрпиефзмЭнп уфпхт пдзгпэт фпх
цпэснпх.
Уфбфйкьт цпэснпт a
ИЭуз ерйлпгЭб иесмпуфЬфз L: Мефбоэ 60°C êáé Max.
Уфз иЭуз бхфЮ бнЬвпхн фб дэп иесмбнфйкЬ уфпйчеЯб, кЬфщ кбй
ерЬнщ. ЕЯнбй п клбууйкьт цпэснпт фзт гйбгйЬт рпх ьмщт
рбсЬгей Энб еобйсефйкь ерЯредп дйбнпмЮт фзт иесмпксбуЯб кбй
ухгксЬфзузт фзт кбфбнЬлщузт. П уфбфйкьт цпэснпт рбсбмЭней
боерЭсбуфпт уфйт ресйрфюуейт рпх рсЭрей нб мбгейсехфпэн
рйЬфб фб ухуфбфйкЬ фщн прпЯщн брпфелпэнфбй брь дэп Ю
ресйууьфесб уфпйчеЯб рпх ухндсЬмпхн уфз дзмйпхсгЯб еньт
мпнбдйкпэ рйЬфпх ьрщт гйб рбсЬдейгмб: лЬчбнп ме чпйсйнЬ
рбъдЬкйб, мрбкблйЬспт блЬ урбнйьлб, рбуфьт мрбкблйЬспт
блЬ бнкпнефЬнб, шбчнЬ мпучбсЯуйб ме сэжй. ЕобйсефйкЬ
брпфелЭумбфб ерйфхгчЬнпнфбй уфзн рспефпймбуЯб рйЬфщн ме
вЬуз ксЭбт впдйнь Ю мпучбсЯуйп ьрщт: мрсежЭ, уфйцЬдп,
goulasch, кхнЮгй, мрпэфй кбй кьнфсб чпйсйнпэ клр... рпх
брбйфпэн бсгь шЮуймп ме ухнечЮ рспуиЮкз хгсюн. Щуфьуп
рбсбмЭней фп кблэфесп уэуфзмб гйб фп шЮуймп фщн глхкюн,
гйб фб цспэфб кбй гйб фб шзуЯмбфб ме укербумЭнб укеэз ейдйкЬ
гйб фб шзуЯмбфб уфп цпэснп. КбфЬ фп шЮуймп уфпн уфбфйкь
38
Page 38
цпэснп чсзуймпрпйеЯфе Энб мьнп ерЯредп, дйьфй уе ресйууьфесб
D
B
B
C
C
ерЯредб иб Эчефе мйб кбкЮ дйбнпмЮ фзтиесмпксбуЯбт.
Чсзуймпрпйюнфбт фб дйЬцпсб дйбиЭуймб ерЯредб иб мрпсеЯфе
нб уфбимЯуефе фзн рпуьфзфб иесмьфзфбт мефбоэ фпх ерЬнщ кбй
кЬфщ мЭспхт. Бн фп шЮуймп брбйфеЯ ресйууьфесз иесмьфзфб
брь кЬфщ Ю брь рЬнщ, чсзуймпрпйЮуфе бнфЯуфпйчб фб кЬфщ Ю
ерЬнщ ерЯредб.
еущфесйкь фпх цпэснпх. Бхфь рбсемрпдЯжей фп кЬшймп фзт
ерйцЬнейбт фщн фспцЯмщн кбй бхоЬней фзн йкбньфзфб дйеЯудхузт
фзт иесмьфзфбт. ЕрйфхгчЬнпнфбй еобйсефйкЬ брпфелЭумбфб гйб
кемрЬр ксЭбфпт ме чпсфбсйкЬ, лпхкЬнйкб, чпйсйнЬ рбъдЬкйб,
бснЯуйет мрсйжьлет, кпфьрпхлп, псфэкй, чпйсйнь цйлЭфп, клр. Фп
бесьиесмп гксйл еЯнбй боерЭсбуфп гйб нб мбгейсЭшефе цйлЭфб
шбсйпэ ойцЯб, фьнпх, уцхсЯдбт, гемйуфюн упхрйюн, клр.).
Цпэснпт Бесьиесмпт b
ИЭуз ерйлпгЭб иесмпуфЬфз L: Мефбоэ 60°C êáé Max.
Енесгпрпйпэнфбй фб иесмбнфйкЬ уфпйчеЯб кбй фЯиефбй уе лейфпхсгЯб
п бнемйуфЮсбт. ЕрейдЮ з иесмьфзфб еЯнбй уфбиесЮ кбй
пмпйьмпсцз уе ьлп фп цпэснп, п бЭсбт шЮней кбй спдпкпккйнЯжей
фп фсьцймп пмпйьмпсцб уе ьлб фб узмеЯб. МрпсеЯфе нб
мбгейсеэефе фбхфьчспнб бкьмз кбй цбгзфЬ дйбцпсефйкЬ мефбоэ
фпхт, бскеЯ пй иесмпксбуЯет шзуЯмбфпт нб еЯнбй Ядйет. МрпсеЯфе
нб чсзуймпрпйЮуефе фп рплэ 2 ерЯредб фбхфьчспнб
бкплпхиюнфбт фйт рспейдпрпйЮуейт фзт рбсбгсЬцпх
Фбхфьчспнп шЮуймп уе ресйууьфесб ерЯредб.
З лейфпхсгЯб ендеЯкнхфбй йдйбЯфесб гйб рйЬфб рпх брбйфпэн
фсбгЬнйумб Ю гйб рйЬфб рпхб брбйфпэн шЮуймп бскефЬ
чспнпвьсп ьрщт гйб рбсЬдейгмб: лбжЬнйб, рбуфЯфуп,
кпфьрпхлп ме рбфЬфет клр... УзмбнфйкЬ рлепнекфЮмбфб Эчефе
уфп шЮуймп фщн ксебфйкюн дйьфй з кблэфесз дйбнпмЮ фзт
иесмпксбуЯбт ерйфсЭрей фз чсЮуз чбмзльфесщн иесмпксбуйюн
рпх мейюнпхн фз дйбурпсЬ фщн жпхмйюн дйбфзсюнфбт фп ксЭбт
рйп мблбкь ме мйкспфесз брюлейб вЬспхт. П бесьиесмпт
ендеЯкнхфбй йдйбЯфесб гйб фп шЮуймп фщн шбсйкюн рпх мрпспэн
нб мбгейсеэпнфбй ме елЬчйуфз рспуиЮкз мрбчбсйкюн
дйбфзсюнфбт Эфуй бнбллпЯщфз фзн ьшз кбй фз геэуз.
Dessert: уЯгпхсб брпфелЭумбфб ейфхгчЬнпнфбй мбгейсеэпнфбт
кЭйк жэмзт.
З лейфпхсгЯб бесьиесмп мрпсеЯ ерЯузт нб чсзуймпрпйзиеЯ
гйб фбчеЯб брьшхоз лехкпэ Ю кьккйнпх ксЭбфпт, шщмйпэ,
иЭфпнфбт мйб иесмпксбуЯб 80 °C. Гйб нб брпшэоефе фсьцймб
рйп ехбЯуизфб мрпсеЯфе нб иЭуефе 60°C Ю нб чсзуймпрпйЮуефе
мьнп фзн кхклпцпсЯб ксэпх бЭсб иефпнфбт фпн ерйлпгЭб
иесмпуфЬфз уфпхт 0°C.
Фп цщт фпх цпэснпх
БнЬвей уфсЭцпнфбт фпн ерйлпгЭб E уфп уэмвплп 8.
ЦщфЯжефбй п цпэснпт кбй рбсбмЭней бнбммЭнп ьфбн Эчей феиеЯ
уе лейфпхсгЯб прпйпдЮрпфе иесмбнфйкь уфпйчеЯп фпх цпэснпх.
Бесйумьт шэозт
Гйб нб ерйфехчиеЯ мйб меЯщуз фщн еощфесйкюн иесмпксбуйюн, псйумЭнб мпнфЭлб дйбиЭфпхн Энбн бнемйуфЮсб шэозт рпх енесгпрпйеЯфбй бхфьмбфб ме фп цпэснп жеуфь. ¼фбн п бнемйуфЮсбт еЯнбй уе лейфпхсгЯб мрпсеЯ нб бнфйлзциеЯфе Энб кэмб бЭсб рпх еоЭсчефбй мефбоэ фзт мефюрзт кбй фзт рьсфбт фпх цпэснпх.
УзмеЯщуз: Уфп фЭлпт фпх мбгейсЭмбфпт п бнемйуфЮсбт брбсбмЭней енесгьт мЭчсйт ьфпх п цпэснпт шхчиеЯ йкбнпрпйзфйкЬ.
РесйгсбцЮ
З кпхжЯнб мрпсеЯ нб ухндхбуфеЯ ме ерЯредб 4 злекфсйкюн еуфйюн
(Ейк. A), уфйт рбсбдпуйбкЭт хблпкесбмйкЭт ерйцЬнейет (Ейк. B) Ю
уе хблпкесбмйкЭт ерйцЬнейет ме ресйпчЭт шзуЯмбфпт дйрлЭт (Ейк.
C).
AA
B
B
A
B
A
B
D
ЦпэснптерЬнщ c
ИЭуз ерйлпгЭб иесмпуфЬфз L: Мефбоэ 60°C êáé Max.
БнЬвей фп ерЬнщ иесмбнфйкь уфпйчеЯп.
З лейфпхсгЯб бхфЮ мрпсеЯ нб чсзуймпрпйзиеЯ гйб плпклЮсщуз
шзуЯмбфпт.
Grill d
ИЭуз ерйлпгЭб иесмпуфЬфз L: Max.
БнЬвей фп ерЬнщ кенфсйкь иесмбнфйкь уфпйчеЯп.
З бскефЬ хшзлЮ кбй Ьмеуз иесмпксбуЯб фпх гксйл ерйфсЭрей
фп Ьмеуп ерйцбнейбкь спдпкпккЯнйумб фщн фспцюн, рпх
рбсемрпдЯжпнфбт фзн Эопдп фпх жпхмйпэ, фб дйбфзсеЯ рйп
фсхцесЬ еущфесйкЬ. Фп шЮуймп уфп гксйл ухнйуфЬфбй йдйбЯфесб
гйб екеЯнб фб цбгзфЬ рпх брбйфпэн хшзлЮ ерйцбнейбкЮ
иесмпксбуЯб: мрсйжьлет впдйнЭт кбй мпучбсЯуйет, entrecote,
цйлЭфп, чЬмрпхсгкес клр...
ПсйумЭнб рбсбдеЯгмбфб чсЮузт бнбцЭспнфбй уфзн
рбсЬгсбцп РсбкфйкЭт ухмвпхлЭт гйб фп шЮуймп.
Grill Бесьиесмп e
ИЭуз ерйлпгЭб иесмпуфЬфз L: Мефбоэ 60°C êáé 200°C.
БнЬвей фп ерЬнщ кенфсйкь иесмбнфйкь уфпйчеЯп кбй фЯиефбй уе
лейфпхсгЯб п бнемйуфЮсбт. УхндхЬжей ме фзн иесмйкЮ, мЯбт
кбфеэихнузт, бкфйнпвплЯб фз дхнбмйкЮ кхклпцпсЯб бЭсб уфп
Åéê. A Åéê. B
Åéê. C
A ЗлекфсйкЭт еуфЯет брь чхфпуЯдзсп
B БкфйнщфЭт жюнет шзуЯмбфпт
C БкфйнщфЭт жюнет шзуЯмбфпт дйрлЮт дйбмЭфспх
D ЕндейкфйкЬ цщфЬкйб хрплейрьмензт иесмьфзфбт, Энб гйб кЬие
жюнз шзуЯмбфпт: деЯчнпхн ьфй з бнфЯуфпйчз жюнз еЯнбй уе
иесмпксбуЯб бнюфесз фщн 60°C, бкьмз кбй мефЬ фп увЮуймп
фпх иесмбнфйкпэ уфпйчеЯпх (мьнп уе псйумЭнб мпнфЭлб)
E ЕйдйкпЯ ерйлпгеЯт
39
Page 39
F РбсбдпуйбкпЯ ерйлпгеЯт
12 11 10 9
8 7
12
2
11
3
10
4
9
5
8 7
6
E
1
12
2
11
3
10
4
9
5
8 7
6
F
12
2
11
3
10
4
9
5
8 7
6
E
1 2 3 4
5 6
F
РесйгсбцЮ фщн иесмбнфйкюн уфпйчеЯщн
Фб рбсбдпуйбкЬ иесмбнфйкЬ уфпйчеЯб брпфелпэнфбй брь
кхклйкЭт бнфйуфЬуейт. ГЯнпнфбй кьккйнет мьнп мефЬ брь месйкЭт
декЬдет дехфесплЭрфщн брь фп ЬнбммЬ фпхт.
Фб бкфйнщфЬ уфпйчеЯб ме дйрлЮ дйЬмефсп.
ЛейфпхсгйкЬ Ядйб ме фб бкфйнщфЬ рбсбдпуйбкЬ уфпйчеЯб,
бнбгнщсЯжпнфбй брь фзн рбспхуЯб мйбт иесмбнфйкЮт жюнзт
(влЭре Ейк. C). МрпсеЯфе нб бнЬшефе мьнп фп рйп еущфесйкь
мЭспт Ю бмцьфесб.
l Пй ерйлпгеЯт фщн рбсбдпуйбкюн жщнюн шзуЯмбфпт.
КЬие жюнз шзуЯмбфпт дйбиЭфей Энбн ерйлпгЭб рпх ерйфсЭрей
фзн ерйлпгЮ 12 дйбцпсефйкюн иесмпксбуйюн брь мйб
елЬчйуфз фймЮ 1 уе мйб мЭгйуфз 12.
l Пй ерйлпгеЯт фщн ейдйкюн жщнюн шзуЯмбфпт. П ерйлпгЭбт
ерйфсЭрей фзн ерйлпгЮ мефбоэ дэп ерйрЭдщн йучэпт,
бмцьфесб схимйжьменб мефбоэ еньт елЬчйуфпх 1 уе Энб
мЭгйуфп 12. УфсЭцпнфбт фпн ерйлпгЭб деойьуфспцб брь 1
Эщт 12 фЯиефбй фп чбмзльфесп ерЯредп йучэпт. УфсЭцпнфбт
фпн ерйлпгЭб мЭчсй фЭлпт дйбдспмЮт (A), рпх бнбгнщсЯжефбй
брь Энб елбцсэ фЯнбгмб, ейуЬгефбй з мЭгйуфз йучэт рпх
мрпсеЯ нб схимйуфеЯ ме фз уейсЬ фзт мефбоэ 12 кбй 1
уфсЭцпнфбт фпн ерйлпгЭб бсйуфесьуфспцб.
Гйб нб ербнбцЭсефе фзн елЬчйуфз фймЮ йучэпт рсЭрей нб
ербнбцЭсефе фпн ерйлпгЭб уфз иЭуз мздЭн. Уе ресЯрфщуз
хблпкесбмйкюн ерйцбнейюн ме жюнет шзуЯмбфпт дйрлЮт
йучэпт (влЭре Ейк. C) фп рсюфп мЭспт фзт дйбдспмЮт ейуЬгей
фзн мйксьфесз жюнз шзуЯмбфпт (еущфесйкЮ), гйб нб
енесгпрпйзипэн бмцьфесет, кбй нб Эчефе Эфуй дйбиЭуймз фзн
мегблэфесз жюнз шзуЯмбфпт рсЭрей нб цЭсефе фпн ерйлпгЭб
уфз иЭуз (A) кбй нб рспчщсЮуефе кбфьрйн уфзн ерйлпгЮ
фпх ерйихмзфпэ ерйрЭдпх йучэпт мефбоэ 12 кбй 1.
Ендейкфйкь цщфЬкй лейфпхсгЯбт злекфсйкюн еуфйюн (G)
ЕЯнбй бнбммЭнп ьфбн Эчей феиеЯ уе лейфпхсгЯб Энб прпйпдЮрпфе
злекфсйкь иесмбнфйкь уфпйчеЯп фзт ерйцЬнейбт мбгейсЭмбфпт.
Q  s h A k t i n o b Ò lo j esta
Sbhst»
0
Gia lièsimo boutÚrou kai sokol£taj
1
2
Gia qrmansh ugrèn
3 4
Gia krmej kai s£ltsej
5 6
Gia magerema sth qermokrasa brasmoÚ
7 8
Gia yht£
9
10
Gia meg£lej posÒthtej brastèn
11
Gia Thg£nisma
12
Energopohsh kai twn duo zwnèn mageirmatoj
A
РспейдпрпйЮуейт гйб фз чсЮуз фзт хблпкесбмйкЮт
ерйцЬнейбт
Гйб нб Эчефе кблэфесб брпфелЭумбфб брь фз ерйцЬнейб мбгейсЭмбфпт
хрЬсчпхн псйумЭнб вбуйкЬ фечнЬумбфб рпх рсЭрей нб ецбсмьуефе
кбфЬ фп шЮуймп Ю фзн рспефпймбуЯб фщн цбгзфюн.
l Нб чсзуймпрпйеЯфе кбфубсьлет ме ерЯредз вЬуз гйб нб еЯнбй
уЯгпхсз з ербцЮ фзт кбфубсьлбт уфз жюнз шзуЯмбфпт.
l AНб чсзуймпрпйеЯфе кбфубсьлет фЭфпйбт дйбмЭфспх рпх нб
кблэрфеефбй фелеЯщт з еуфЯб мбгейсЭмбфпт, Эфуй юуфе нб
еобуцблЯжефбй з чсЮуз ьлзт фзт дйбиЭуймзт иесмьфзфбт.
l ВевбйщиеЯфе ьфй з вЬуз фщн кбфубсплюн еЯнбй рЬнфб уфегнЮ кбй
кбибсЮ, гйб мйб кблэфесз ербцЮ кбй мегблэфесз дйЬскейб жщЮт
фщн еуфйюн кбй фщн Ядйщн фщн кбфубсплюн.
l Мз чсзуймпрпйеЯфе фб Ядйб укеэз гйб кбхуфЮсет бесЯпх. З
ухгкЭнфсщуз фзт иесмьфзфбт уфпхт кбхуфЮсет бесЯпх еЯнбй
фЭфпйб рпх мрпсеЯ нб рбсбмпсцюуей фз вЬуз фзт
кбфубсьлбт, кбй щуфьуп ден иб ерйфехчиеЯ рпфЭ фп ерйихмзфь
брпфЭлеумб чсзуймпрпйюнфбт фз кбфьрйн уфзн
хблпкесбмйкЮ ерйцЬнейб шзуЯмбфпт.
l Мзн бцЮнефе рпфЭ бнбммЭнз мйб жюнз шзуЯмбфпт чщсЯт
кбфубсьлб ерЬнщ фзт, дйьфй уе мйб фЭфпйб ресЯрфщуз з
иЭсмбнуз иб мегйуфпйзиеЯ уе ухнфпмьфбфп чсьнп, ме дхнбфЭт
жзмйЭт гйб фб иесмбнфйкЬ уфпйчеЯб.
l Мзн оечнЬфе ьфй з жюнз шзуЯмбфпт рбсбмЭней жеуфЮ гйб
фпхлЬчйуфпн мйуЮ юсб мефЬ фп увЮуймп. РспуЭофе нб мзн
бкпхмрЬфе укеэз Ю бнфйкеЯменб уфзн, бкьмз, иесмЮ жюнз.
l Мзн бнЬвефе жюнет шзуЯмбфпт бн хрЬсчпхн цэллб
блпхмйнЯпх Ю рлбуфйкЬ хлйкЬ уфзн ерйцЬнейб.
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Рщт нб фп дйбфзсеЯфе уе цьсмб
Рсйн брь кЬие енЭсгейб нб брпухндЭефе фз ухукехЮ брь фз
злекфсйкЮ фспцпдпуЯб.
Гйб мйб мегЬлз дйЬскейб жщЮт фпх цпэснпх еЯнбй
брбсбЯфзфп нб екфелеЯфе ухчнЬ мйб учплбуфйкЮ генйкЮ
кбибсйьфзфб, лбмвЬнпнфбт хрьшз ьфй:
Гйб фпн кбибсйумь мз чсзуймпрпйеЯфе ухукехЭт
бфмпэ.
б еощфесйкЬ ерйумблфщмЭнб Ю бнпоеЯдщфб мЭсз рлЭпнфбй
ме члйбсь несь чщсЯт фз чсЮуз брпохуфйкюн кбй
дйбвсщфйкюн пхуйюн рпх иб мрпспэубн нб фб
кбфбуфсЭшпхн. Фп бнпоеЯдщфп бфуЬлй мрпсеЯ нб рбсбмеЯней
лекйбумЭнп. Бн пй лекЭдет еЯнбй дэукплпй гйб нб цэгпхн
чсзуймпрпйЮуфе ейдйкЬ рспъьнфб фпх емрпсЯпхУбт
ухнйуфпэме нб оерлЭнефе ме Ьципнп несь кбй нб уфегнюнефе
мефЬ фпн кбибсйумь.
фп еущфесйкь фпх цпэснпх кбибсЯжефбй, кбфЬ рспфЯмзуз кЬие
цпсЬ мефЬ фз чсЮуз, ьфбн еЯнбй бкьмз члйбсьт,
чсзуймпрпйюнфбт жеуфь несь кбй брпссхрбнфйкь,
оерлЭнпнфбт кбй уфегнюнпнфбт кбфьрйн рспуекфйкЬ ме Энб
брбль рбнЯ. Брпцеэгефе фз чсЮуз брпохуфйкюн
брпссхрбнфйкюн (гйб рбсЬдейгмб фйт укьнет, клр.) кбй фб
брпохуфйкЬ уцпхггбсЬкйб гйб рйЬфб Ю поЭб (гйб рбсЬдейгмб
бцблбфйкЬ, клр...), дйьфй иб мрпспэубн нб кбфбуфсЭшпхн
фп умЬлфп. Бн з всщмйЬ еЯнбй йдйбЯфесб бниекфйкЮ,
чсзуймпрпйЮуфе Энб ейдйкь рспъьн гйб кбибсйумь цпэснпх,
уэмцщнб ме фйт пдзгЯет рпх бнбгсЬцпнфбй уфзн ухукехбуЯб.
бн чсзуймпрпйеЯфе ерЯ мбксьн фпн цпэснп иб мрпспэуе нб
учзмбфйуфеЯ ухмрэкнщмб. УкпхрЯуфе фп ме Энб мблбкь рбнЯ.
гэсщ брь фп Ьнпйгмб фпх цпэснпх, Энб лЬуфйчп дйбуцблЯжей
фз ущуфЮ фпх лейфпхсгЯб. Нб елЭгчефе, лпйрьн, ресйпдйкЬ
фзн кбфЬуфбуз фзт фуймпэчбт бхфЮт. Бн чсейбуфеЯ кбибсЯуфе
фп брпцеэгпнфбт фз чсЮуз рспъьнфщн Ю бнфйкеймЭнщн
брпохуфйкюн. Бн убт рспкэшей цибсмЭнп брехихниеЯфе уфп
рлзуйЭуфесп КЭнфсп ФечнйкЮт ХрпуфЮсйозт. УхнйуфЬфбй нб
мз чсзуймпрпйеЯфе фпн цпэснп мЭчсй фзн ерйукехЮ фпх.
мзн нфэнефе рпфЭ фп цьнфп фпх цпэснпх ме блпхмйньчбсфп,
дйьфй з ухнербгьменз ухууюсехуз фзт иесмьфзфбт иб
дйбкэвехе фп шЮуймп кбфбуфсЭцпнфбт ерЯузт кбй фп умЬлфп.
кбибсЯуфе фп фжЬмй фзт рьсфбт фпх цпэснпх
чсзуймпрпйюнфбт рспъьнфб кбй уцпхггбсЬкйб мз
брпохуфйкЬ кбй уфегнюуфе ме Энб мблбкь рбнЯ.
пй злекфсйкЭт еуфЯет кбибсЯжпнфбй ме Энб рбнЯ хгсь кбй
блеЯцпнфбй ме лЯгп лЬдй ьуп еЯнбй бкьмз члйбсЭт.
Рщт бцбйсеЯфбй з рьсфб фпх цпэснпх
Гйб Энб учплбуфйкь кбибсйумь мрпсеЯфе нб бцбйсЭуефе фзн рьсфб
фпх цпэснпх. РспчщсЮуфе ме фпн бкьлпхип фсьрп:
бнпЯофе фелеЯщт фзн рьсфб
бнбузкюуфе кбй уфсЭшфе фпхт мпчлпэт рпх всЯукпнфбй уфпхт
дэп менфеуЭдет
рйЬуфе фзн рьсфб брь фб дэп еощфесйкЬ рлехсЬ, обнбклеЯуфе
фз бсгЬ бллЬ ьчй фелеЯщт
фсбвЮофе фзн рьсфб рспт фп мЭспт убт вгЬжпнфЬт фзн брь
ôçí Ýäñá ôçò.
ОбнбмпнфЬсефе фзн рьсфб бкплпхиюнфбт фзн рбсбрЬнщ
дйбдйкбуЯб бллЬ бнфЯуфспцб.
123
БнфйкбфЬуфбуз фзт лхчнЯбт уфп дйбмЭсйумб цпэснпх
Дйбкьшфе фзн фспцпдпуЯб фпх цпэснпх мЭущ фпх
рплхрплйкпэ дйбкьрфз рпх чсзуймпрпйеЯфбй гйб фз уэндеуз
фпх цпэснпх уфзн злекфсйкЮ егкбфЬуфбуз, Ю вгЬлфе фп
вэумб, бн еЯнбйм рспувЬуймп.
Оевйдюуфе фп гхЬлйнп кЬлхммб фзт лхчнЯбт.
Оевйдюуфе фзн лхчнЯб кбй бнфйкбфбуфЮуфе фз ме мЯб рпх
еЯнбй бниекфйкЮ уе хшзлЭт иесмпксбуЯет (300°C) ме
фб рбсбкЬфщ чбсбкфзсйуфйкЬ:
- ÔÜóç 230/240 V
- Йучэт 25W
- Уэндеуз E14
ОбнбмпнфЬсефе фп гхЬлйнп кЬлхммб кбй ербнбфспцпдпфЮуфе
фпн цпэснп ме сеэмб.
Кбибсйумьт фзт ерйцЬнейбт мбгейсЭмбфпт
Рсйн оекйнЮуефе нб мбгейсеэефе, з ерйцЬнейб мбгейсЭмбфпт
рсЭрей нб еЯнбй кбибсЮ чсзуймпрпйюнфбт Энб всегмЭнп
рбнЯ гйб фзн бцбЯсеуз фзт укьнзт кбй фщн хрплейммЬфщн
фщн цбгзфюн рпх мбгейсеэфзкбн рспзгпхмЭнщт.
З ерйцЬнейб мбгейсЭмбфпт рсЭрей нб кбибсЯжефбй фбкфйкЬ
ме Энб члйбсь хдбфйкь дйЬлхмб кбй брпссхрбнфйкь мз
брпохуфйкпэ. Иб чсейбуфеЯ, ресйпдйкЬ, мб чсзуймпрпйеЯфе
ейдйкЬ рспъьнфб гйб фпн кбибсуймь фщн хблпкесбмйкюн
ерйцбнейюн мбгейсЭмбфпт.
БсчйкЬ бцбйсЭуфе брь фзн ерйцЬнейб мбгейсЭмбфпт ьлб
фб хрплеЯммбфб фщн бнбшхкфйкюн кбй рйфуйлйумЬфщн лйрюн
ме мйб лЬмб гйб фпн кбибсйумь гйб рбсЬдейгмб B
(влЭре Ейк. A) (ден рбсЭчефбй).
КбибсЯуфе фзн ерйцЬнейб мбгейсЭмбфпт ьуп еЯнбй члйбсЮ.
ЧсзуймпрпйЮуфе Энб рспъьн кбибсйумпэ кбфЬллзлп кбй
чбсфЯ кпхжЯнбт (влЭре Ейк. B). Кбфьрйн уцпхггЯуфе ме Энб
всегмЭнп рбнЯ кбй уфегнюуфе.
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Eidik£ proiÕnta gi£ th
kaqariÕthta tou ualokeramikoÝ
ApoxustikÕ me l£ma kai l£mej
antikat£stashj
Pou mpore te na ta
promhqeute te
Katast¾mata gi£ e dh
Hobby kai sidhrikën
Åéê. A Åéê. B
Блпхмйньчбсфб, рлбуфйкЬ хлйкЬ Ю ухниефйкЬ, рпх кбфЬ
лЬипт лпйюубне, ьрщт ерЯузт жЬчбсз Ю бнбшхкфйкЬ ме
хшзлЮ ресйекфйкьфзфб жЬчбсзт брпмбксэнпнфбй бмЭущт
брь фзн бкьмз иесмЮ жюнз шзуЯмбфпт ме мйб лЬмб.
ЕйдкЬ рспъьнфб кбибсйумпэ учзмбфЯжпхн Энб ерйцбнейбкь
дйбцбнЭт уфсюмб бниекфйкь уфз всщмйЬ. Бхфь
рспуфбфеэей ерЯузт фзн ерйцЬнейб кбй брь ендечьменет
жзмйЭт рспкблпэменет брь бнбшхкфйкЬ хшзлЮт
ресйекфйкьфзфбт уе жЬчбсз. Уе кбмЯб ресЯрфщуз мз
чсзуймпрпйЮуфе уцпхггЬсйб Ю брпохуфйкЬ рспъьнфб,
бкьмз кбй брпссхрбнфйкЬ чзмйкЬ вЯбйб ьрщт фб spray
цпэснпх Ю рспъьнфб кбибсйуфйкЬ брпцеэгпнфбй.
Stahl-Fix, SWISSCLEANER, WK
TOP
Alla proiÕnta gi£ ualokeramikÕ Katast¾mata oikiakèn
Hobby, Supermarkets
eidèn
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РсбкфйкЭт ухмвпхлЭт гйб фп шЮуймп
O цпэснпт иЭфей уфз дйЬиеуЮ убт мЯб рлпэуйб рпйкйлЯб
дхнбфпфЮфщн рпх убт ерйфсЭрпхн нб шЮнефе кЬие цбгзфь
ме фпн кбллЯфесп фсьрп. Ме фпн кбйсь иб мрпсеЯфе нб
екмефбллехфеЯфе ме фпн кбллЯфесп фсьрп бхфЮ фзн ехЭлйкфз
ухукехЮ шзуЯмбфпт, ухнерют пй бнбцпсЭт рпх
рбсбфЯиенфбй рбсбкЬфщ ден еЯнбй рбсЬ генйкЭт хрпдеЯоейт
рпх иб фйт емрлпхфЯуефе ме фзн рспущрйкЮ убт емрейсЯб.
РспиЭсмбнуз
Уе ресЯрфщуз рпх еЯнбй бнбгкбЯп нб рспиесмЬнефе фпн
цпэснп, уе генйкЭт гсбммЭт ьлет фйт цпсЭт рпх
мбгейсеэпнфбй цбгзфЬ ме мбгйЬ, мрпсеЯфе нб
чсзуймпрпйЮуефе фз лейфпхсгЯб bбесьиесмпт рпх
ерйфсЭрей фзн ерЯфехоз фзт иесмпксбуЯбт уе уэнфпмп
чсьнп кбй ме мйксЮ кбфбнЬлщуз.
Бцпэ цпхснЯуефе мрпсеЯфе нб ресЬуефе уфзн рлЭпн
ендедейгмЭнз лейфпхсгЯб шзуЯмбфпт.
Фбхфьчспнп шЮуймп уе ресйууьфесб ерЯредб
Бн чсейбуфеЯ нб шЮуефе уе дэп ерЯредб чсзуймпрпйеЯуфе
мьнп фз лейфпхсгЯб bбесьиесмпт, рпх еЯнбй з мьнз
рпх ерйфсЭрей бхфЮ фз дхнбфьфзфб.
П цпэснпт дйбиЭфей 5 ерЯредб. Уфп шЮуймп ме
бесьиесмп чсзуймпрпйеЯфе фб дэп брь фб фсЯб кенфсйкЬ
ерЯредб, фп рсюфп брь кЬфщ кбй фп фелехфбЯп брь
рЬнщ дЭчпнфбй бр ехиеЯбт фп иесмь бЭсб рпх иб
мрпспэуе нб рспкблЭуей кбшЯмбфб уе ехбЯуизфб
фсьцймб.
КбнпнйкЬ нб чсзуймпрпйеЯфе фп 2° кбй фп 4° ерЯредп
брь кЬфщ, ейуЬгпнфбт уфп 2° ерЯредп фб фсьцймб рпх
брбйфпэн ресйууьфесз иесмьфзфб. Гйб рбсЬдейгмб уфз
ресЯрфщуз фбхфьчспнпх шзуЯмбфпт шзфюн ксеЬфщн
ме Ьллб фсьцймб, вЬлфе фп шзфь уфп 2° ерЯредп,
бцЮнпнфбт фп 4° гйб фсьцймб рйп ехбЯуизфб.
Уфп фбхфьчспнп шЮуймп фспцЯмщн рпх Эчпхн
дйбцпсефйкпэт чсьнпхт кбй иесмпксбуЯет шзуЯмбфпт,
иЭуфе мйб иесмпксбуЯб ендйЬмеуз фщн дэп, цпхснЯуфе
фп рйп ехбЯуизфп фсьцймп уфп 4° ерЯредп кбй вгЬлфе
брь фп цпэснп рсюфб фп фсьцймп ме всбчэфесп чсьнп
шзуЯмбфпт.
ЧсзуймпрпйеЯфе фпн лйрпухллЭкфз уфп кЬфщ ерЯредп
кбй фп рлЭгмб уфп ерЬнщ.
ЧсЮуз фпх гксйл
П рплхлейфпхсгйкьт цпэснпт иЭфей уфз дйЬиеуЮ убт 2
дйбцпсефйкЭт дхнбфьфзфет гксйл мьнп кбй
брпклейуфйкЬ ме фзн рьсфб фпх цпэнспх клейуфЮ.
ЧсзуймпрпйеЯфе фз лейфпхсгЯб dgrill фпрпиефюнфбт фп
фсьцймп уфп кЭнфсп фпх рлЭгмбфпт (уфп 3° Ю 4° ерЯредп
оекйнюнфбт брь кЬфщ), дедпмЭнпх ьфй рбсбмЭней бнбммЭнп
мьнп фп кенфсйкь мЭспт фзт ерЬнщ бнфЯуфбузт.
ЧсзуймпрпйеЯфе фп рсюфп ерЯредп брь кЬфщ,
фпрпиефюнфбт фпн лйрпухллЭкфз рпх убт рбсЭчефбй гйб
фб жпхмйЬ Ю/кбй фб лЯрз.
¼фбн чсзуймпрпйеЯфе фз лейфпхсгЯб бхфЮ, ухнйуфпэме нб
иЭфефе фпн иесмпуфЬфз уфп мЭгйуфп. Бхфь, ьмщт, ден
узмбЯней ьфй ден мрпспэн нб чсзуймпрпйзипэн
чбмзльфесет иесмпксбуЯет, брлЬ схимЯжпнфбт фпн
ерйлпгЭб фпх иесмпуфЬфз уфзн ерйихмзфЮ иесмпксбуЯб.
Ç èÝóç egrill бесьиесмп еЯнбй рплэ чсЮуймз гйб
гсЮгпсб гксйлйбсЯумбфб, кбфбнЭмей фз иесмьфзфб рпх
екрЭмрефбй брь фп гксйл ерйфсЭрпнфбт мбжЯ ме фп
ерйцбнейбкь спдпкпккЯнйумб кбй шЮуймп фпх кЬфщ мЭспхт.
МрпсеЯфе бкьмз нб фз чсзуймпрпйеЯфе кбй уфз фелйкЮ
цЬуз шзуЯмбфпт фспцЯмщн рпх чсейЬжпнфбй ерйцбнейбкь
спдпкпккЯнйумб, гйб рбсЬдейгмб еЯнбй йдбнйкЮ гйб фп
спдпкпккЯнйумб фщн жхмбсйкюн цпэснпх уфп фЭлпт фпх
шзуЯмбфпт.
КбфЬ фз чсЮуз фзт лейфпхсгЯбт бхфЮт фпрпиефЮуфе фп
рлЭгмб уфп 2° Ю 3° ерЯредп оекйнюнфбт брь кЬфщ
(влЭре рЯнбкб шзуЯмбфпт) кбй мефЬ, гйб нб ухллечипэн
фб лЯрз кбй нб брпцехчиеЯ з рбсбгщгЮ кбрнпэ, вЬлфе
фпн лйрпухллЭкфз уфп 1° ерЯредп брь кЬфщ.
Узмбнфйкь: нб рсбгмбфпрпйеЯфе фп шЮуймп уфп гксйл
ме фзн рьсфб фпх цпэснпх клейуфЮ, êé áõôü ãéá íá
ерйфхгчЬнефе мбжЯ ме фб кблэфесб брпфелЭумбфб мйб
бйуизфЮ еопйкпньмзуз енЭсгейбт (10%ресЯрпх).
¼фбн чсзуймпрпйеЯфе фз лейфпхсгЯб бхфЮ, ухнйуфЬфбй нб
иЭуефе фпн иесмпуфЬфз уфпхт 200 °C, дйьфй бхфЮ еЯнбй з
ухниЮкз вЭлфйуфзт брьдпузт, рпх вбуЯжефбй уфзн
бкфйнпвплЯб хрЭсхисщн бкфЯнщн. Бхфь ьмщт ден узмбЯней
ьфй ден мрпсеЯ нб чсзуймпрпйзипэн чбмзльфесет
иесмпксбуЯет, брлЬ схимЯжпнфбт фпн ерйлпгЭб фпх
иесмпуфЬфз уфзн ерйихмзфЮ иесмпксбуЯб.
Щуфьуп фб кблэфесб брпфелЭумбфб, ме фз чсЮуз фщн
лейфпхсгйюн фпх гксйл, ерйфхгчЬнпнфбй фпрпиефюнфбт
фп рлЭгмб уфб фелехфбЯб ерЯредб оекйнюнфбт брь
кЬфщ (влЭре рЯнбкб шзуЯмбфпт) кбй кбфьрйн, гйб нб
ухллЭоефе фб лЯрз кбй фзн брпцхгЮ рбсбгщгЮт
кЬрнбт, вЬлфе фпн лйрпухллЭкфз рпх убт рбсЭчефбй
уфп рсюфп ерЯредп брь кЬфщ.
ШЮуймп фщн глхкюн
Уфп шЮуймп фщн глхкюн нб цпхснЯжефе рЬнфб уе цпэснп
жеуфь, ресймЭнефе фп фЭлпт фзт рспиЭсмбнузт рпх
хрпдейкнэефбй брь фп кьккйнп ендейкфйкь цщфЬкй I. Mçí
бнпЯгефе фзн рьсфб кбфЬ фп шЮуймп еньт глхкпэ гйбфЯ бхфь
иб кбиЯуей. ГенйкЬ:
GlukÒ polÚ xerÒ
Thn epÒmenh for£ qste mi£ qermokrasa kat£ 10°C
uyhlÒterh kai meièste to crÒno yhsmatoj.
GlukÒ pou "kaqzei
"
Crhsimopoiete ligÒtero ugrÒ kai camhlèste th
qermokrasa kat£
GlukÒ skoÚro epifaneiak£
Topoqeteste to camhlètera, qste mia qermokrasa
camhlÒterh kai paratenete to y»simo..
KalÒ exwterikÒ y»simo, ma eswterik£ koll£ei
Crhsimopoieste ligÒtero ugrÒ, meièste th
qermokrasa, auxeste to crÒno yhsmatoj
Фп глхкь ден оекпллЬей брь фз цьсмб
БлеЯшфе кблЬ фз цьсмб кбй блехсюуфе фз Ю
чсзуймпрпйЮуфе чбсфЯ цпэснпх
10°C.
43
Page 43
¸шзуб уе дйЬцпсб ерЯредб (уфз лейфпхсгЯб
"бесьиесмпт") ме брпфЭлеумб нб мзн еЯнбй
ьлб фб едЭумбфб уфзн Ядйб кбфЬуфбуз
шзуЯмбфпт
ИЭуфе мйб чбмзльфесз иесмпксбуЯб.
Ден еЯнбй бнбгкбЯп ерЯредб рпх ейуЬгпнфбй
фбхфьчспнб нб рсЭрей нб еобчипэн мбжЯ.
ШЮуймп фзт рЯфубт
Гйб Энб кбль шЮуймп фзт рЯфубт чсзуймпрпйЮуфе фз
лейфпхсгЯб bбесьиесмп:
РспиесмЬнефе фпн цпэснп гйб фпхлЬчйуфпн 10 лерфЬ
ЧсзуймпрпйЮуфе Энб блпхмйнйЭнйп фбшЯ брпиЭфпнфЬт фп
уфп рлЭгмб рпх убт рбсЭчефбй. Чсзуймпрпйюнфбт фпн
лйрпухллЭкфз ерймзкэнпнфбй пй чсьнпй шзуЯмбфпт кбй
дэукплб рефхчбЯнефбй мйб фсбгбнйуфЮ рЯфуб
Мзн бнпЯгефе ухчнЬ фпн цпэснп кбфЬ фп шЮуймп
Уфзн ресЯрфщуз рьфубт ме рпллЬ хлйкЬ (кбрсйфуьжб,
фЭууесйт ерпчЭт) ухнйуфЬфбй нб вЬжефе фз мпфубсЭлб
уфз мЭуз фпх шзуЯмбфпт.
Уфп шЮуймп фзт рЯфубт уе дэп ерЯредб,
чсзуймпрпйЮуфе фп 2° кбй фп 4° ме иесмпксбуЯб 220°C
кбй цпхснЯуфе бцпэ Эчефе рспиесмЬней фпн цпэснп гйб
фпхлЬчйуфпн 10 лерфЬ.
ШЮуймп кесбфйкюн кбй шбсйкюн
Гйб фб лехкЬ ксЭбфб, фб рпхлесйкЬ кбй фб шбсйкЬ
чсзуймпрпйеЯуфе иесмпксбуЯет da 180 °C a 200 °C.
Гйб фб кьккйнб ксЭбфб рпх иЭлефе нб еЯнбй кблпшзмЭнб
еощфесйкЬ дйбфзсюнфбт уфп еущфесйкь фщн фп жпхмЯ фпхт
еЯнбй кбль нб оекйнЬфе ме мЯб бсчйкЮ иесмпксбуЯб
хшзлЮ (200°C-220°C) гйб мйксь чспнйкь дйЬуфзмб, кбй
кбфьрйн чбмзлюуфе фзн.
ГенйкЬ ьуп рйп пгкюдет еЯнбй фп шзфь фьуп чбмзльфесз
рсЭрей нб еЯнбй з иесмпксбуЯб кбй рйп рбсбфефбмЭнпт п
чсьнпт шзуЯмбфпт. ФпрпиефеЯуфе фп рспт шЮуймп ксЭбт
уфп кЭнфсп фпх гксйл кбй вЬлфе кЬфщ брь фп гксйл фп
фбшЯ ресйухллпгЮт лЯрпхт (лйрпухллЭкфзт).
ФпрпиефеЯуфе фп рлЭгмб Эфуй юуфе з фспцЮ нб всЯукефбй
уфп кЭнфсп фпх цпэснпх. Бн ерйихмеЯфе ресйууьфесз
иесмьфзфб брь кЬфщ, чсзуймпрпйеЯуфе фб чбмзльфесб
ерЯредб. Гйб нб рефэчефе шзфЬ еэгехуфб (ейдйкЬ рЬрйб
кбй кхнЮгй) ресйфхлЯофе фп ксЭбт ме лбсдЯ Ю чпйсйнь
лЯрпт кбй фпрпиефеЯуфе фп Эфуй юуфе нб всЯукефбй уфп
рЬнщ мЭспт.
44
Page 44
ÈÝóç
ерйлпгЭб
ФспцЮ гйб
мбгеЯсемб
ВЬспт
(Kg)
ÈÝóç
шзуЯмбфпт
ерЯредб брь
êÜôù
Чсьнпт
рспиЭсмбнузт
(лерфЬ)
ÈÝóç
ерйлпгЭб
иесмпуфЬфз
Чсьнпт
шзуЯмбфпт
(лерфЬ)
1 Уфбфйкьт
a
2 Бесьиесмпт
b
3 Цпэснпт
ерЬнщ
c
4 Гксйл
d
РЬрйб
Шзфь мпучЬсй Ю вщдйнь
Шзфь чпйсйнь
Мрйукьфб (мблбкЬ)
кспуфЬфет
РЯфуб
(уе 2 ерЯредб)
ЛбжЬнйб
БснЬкй
Шзфь кпфьрпхлп +
рбфЬфет
УкпхмрсЯ
Рлпэм-кЭйк
МрйнйЭ
(уе 2 ерЯредб)
Мрйукьфб
ерЯредб)
РбнфеурЬнй (уе 1
ерЯредп)
РбнфеурЬнй
ерЯредб)
БлхмсЬ кЭйк
ПлпклЮсщуз
шзуЯмбфпт
Глюуует кбй упхрйЭт
УпхвлЬкйб кблбмбсйюн
Kбй гбсЯдщн
ЦйлЭфп мрбкблйЬспх
ЧпсфбсйкЬ уфп гксйл
Мрсйжьлет
мпучбсЯуйет
кпфплЭфет
Hamburger
УкпхмрсЯ
Ôïóô
(óå 2
(óå 2
1
1
1
-
1
1
1
1
1
1
1
0.5
0.5
0.5
1.0
1.5
- 3/4 15 220 -
1
1
1
1
1
1
1
1
n.° 4
3
3
3
3
3
2-4
3
2
2-4
2
2
2-4
2-4
2
2-4
3
4
4
4
3/4
4
4
4
4
4
15
15
15
15
15
15
10
10
10
10
10
10
10
10
10
15
5
5
5
5
5
5
5
5
5
200
200
200
180
180
220
200
180
180
180
170
190
180
170
170
200
Max
Max
Max
Max
Max
Max
Max
Max
Max
65-75
70-75
70-80
15-20
30-35
15-20
30-35
50-60
60-75
30-35
40-50
20-25
10-15
15-20
20-25
25-30
8-10
6-8
10
10-15
15-20
15-20
7-10
15-20
2-3
Ме упэвлб (üðïõ
хрЬсчей)
МпучбсЬкй уфз
упэвлб
Kпфьрпхлп уфз упэвлб
БснЯ уфз упэвлб
5 Гксйл
бесьиесмп
e
УзмеЯщуз: пй чсьнпй шзуЯмбфпт еЯнбй ендейкфйкпЯ кбй мрпспэн нб мефбвлзипэн бнЬлпгб ме фйт рспущрйкЭт
рспфймЮуейт. Уфб шзуЯмбфб уфп гксйл Ю уфп бесьиесмп гксйл, п лйрпухллЭкфзт фпрпиефеЯфбй рЬнфб уфп 1°
ерЯредп оекйнюнфбт брь кЬфщ.
Kпфьрпхлп уфп гксйл
УпхрйЭт
Ме упэвлб (üðïõ
хрЬсчей)
МпучбсЬкй уфз
упэвлб
Kпфьрпхлп уфз упэвлб
Kпфьрпхлп (уфз
упэвлб) + рбфЬфет
(уфп лйрпухллЭкфз)
БснЬкй уфз упэвлб
1.0
1.5
1.0
1.5
1.5
1.5
2.0
1.5
-
1.5
-
-
-
3
3
-
-
-
2
-
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
Max
Max
Max
200
200
200
200
200
200
200
45
80-90
70-80
70-80
55-60
30-35
70-80
70-80
70-75
70-75
70-80
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З буцЬлейб мйб кблЮ ухнЮиейб
Гйб нб еобуцблЯуефе фзн брпфелеумбфйкьфзфб кбй фзн буцЬлейб фзт ухукехЮт бхфЮт:
брехиэнеуфе брпклейуфйкЬ уе еопхуйпдпфзмЭнб кЭнфсб фечнйкЮт хрпуфЮсйозт
нб жзфЬфе рЬнфб фз чсЮуз бхиенфйкюн бнфбллбкфйкюн
Гйб фз мефбкЯнзуз фзт ухукехЮт, кбй гйб нб
брпупвзипэн жзмйЭт уе Ьфпмб кбй уфп Ядйп фп
рспъьн, нб чсзуймпрпйеЯфе рЬнфб фйт бнфЯуфпйчет
лбвЭт рпх хрЬсчпхн уфб рлбънЬ фпх цпэснпх.
H ухукехЮ бхфЮ учедйЬуфзке гйб мз ербггелмбфйкЮ
чсЮуз, уфп еущфесйкь кбфпйкЯбт кбй фб чбсбкфзсйуфйкЬ
фзт ден рсЭрей нб фспрпрпйпэнфбй.
Пй пдзгЯет бхфЭт йучэпхн мьнп гйб фйт чюсет
рсппсйумпэ фб уэмвплб фщн прпЯщн брейкпнЯжпнфбй
уфп егчейсЯдйп кбй уфзн фбмрелЯфуб мзфсюпх.
З злекфсйкЮ буцЬлейб фзт ухукехЮт бхфЮт
дйбуцблЯжефбй мьнп ьфбн з Ядйб еЯнбй ущуфЬ
ухндедемЭнз ме мйЬ брпфелеумбфйкЮ егкбфЬуфбуз
геЯщузт ьрщт рспвлЭрефбй брь фпхт йучэпнфет
кбнпнйумпэт буцЬлейбт .
КбфЬ фз чсЮуз фзт ухукехЮт фб иесмбнфйкЬ
уфпйчеЯб кбй псйумЭнб мЭсз фзт рьсфбт фпх
цпэснпх иесмбЯнпнфбй рплэ. РспуЭофе рплэ нб
мз фб бггЯоефе кбй ксбфЬфе фб рбйдйЬ уе брьуфбуз.
ЕрейдЮ рськейфбй гйб рзгЭт иесмьфзфбт, мзн
ерйфсЭрефе уе рбйдйЬ Ю бнЯкбнб Ьфпмб нб Эсипхн уе
ербцЮ ме:
- фпхт енфплеЯт кбй фз ухукехЮ генйкЬ
- фйт ухукехбуЯет (убкпэлет, рплхуфхсьл, кбсцйЬ, клр.)
- фз ухукехЮ, кбфЬ кбй мефЬ фз лейфпхсгЯб фпх цпэснпх кбй
фпх гксйл, дедпмЭнзт фзт хресиЭсмбнуЮт фпхт
- фзн уе бчсзуЯб ухукехЮ (уфзн ресЯрфщуз бхфЮ
кбиЯуфбнфбй бвлбвЮ фб мЭсз рпх иб мрпспэубн нб еЯнбй
ерйкЯндхнб).
Брпцеэгпнфбй пй бкьлпхиет енЭсгейет:
- нб бггЯжефе фз ухукехЮ ме всегмЭнб мЭсз фпх уюмбфпт
- нб фз чсзуймпрпйеЯфе ме гхмнЬ рьдйб
- нб фсбвЬфе фз ухукехЮ Ю фп кблюдйп фспцпдпуЯбт гйб
нб фзн брпухндЭуефе брь фзн рсЯжб сеэмбфпт
- Ьукпрет кбй ерйкЯндхнет енЭсгейет
- нб впхлюнпхн фб бнпЯгмбфб бесйумпэ Ю брпвплЮт фзт
иесмьфзфбт
- нб кбфблЮгей фп кблюдйп фспцпдпуЯбт мйксюн злекфсйкюн
ухукехюн уе иесмЬ мЭсз фзт ухукехЮт
- мзн фзн бцЮнефе екфеиеймЭнз уе бфмпуцбйсйкпэт
рбсЬгпнфет (вспчЮ, Юлйп, клр.)
- з чсЮуз фпх цпэснпх щт брпизкехфйкпэ чюспх
- з чсЮуз еэцлекфщн хгсюн рлзуЯпн фзт ухукехЮт
- з чсЮуз рспубсмпуфйкюн, рплэрсйжщн Ю/кбй
рспекфЬуещн
- рспурЬиейет егкбфЬуфбузт Ю ерйукехЮт чщсЯт фзн
ерЭмвбуз ейдйкехмЭнпх рспущрйкпэ.
РсЭрей прщудЮрпфе нб брехиэнеуфе уе ейдйкехмЭнп
рспущрйкь уфйт бкьлпхиет ресйрфюуейт:
- егкбфЬуфбуз (уэмцщнб ме фйт пдзгЯет фпх кбфбукехбуфЮ)
- ьфбн бмцйвЬллефе гйб фз лейфпхсгЯб
- бнфйкбфЬуфбуз фзт рсЯжбт уе ресЯрфщуз бухмвбфьфзфбт
ме фп вэумб фзт ухукехЮт.
РсЭрей нб брехиэнеуфе уфб еопхуйпдпфзмЭнб кЭнфсб
фечнйкЮт хрпуфЮсйозт уфйт бкьлпхиет ресйрфюуейт:
- бн бмцйвЬллефе гйб фзн бкесбйьфзфб фзт ухукехЮт бцпэ
Эчефе бцбйсЭуей фз ухукехбуЯб
- жзмйЬ Ю бнфйкбфЬуфбуз фпх кблщдЯпх фспцпдпуЯбт
- уе ресЯрфщуз влЬвзт Ю кбкЮт лейфпхсгЯбт, жзфюнфбт
бхиенфйкЬ бнфбллбкфйкЬ.
ЕЯнбй укьрймп нб екфелеЯфе фйт бкьлпхиет дйесгбуЯет:
- мьнп фп шЮуймп фщн цбгзфюн, брпцеэгпнфбт Ьллет
енЭсгейет
- нб елЭгчефе фзн бкесбйьфзфб бцпэ бцбйсЭуефе фз
ухукехбуЯб
- нб брпухндЭефе фз ухукехЮ брь фп злекфсйкь дЯкфхп уе
ресЯрфщуз кбкЮт лейфпхсгЯбт кбй рсйн брь прпйбдЮрпфе
енЭсгейб кбибсйумпэ Ю ухнфЮсзузт
- ьфбн ден чсзуймпрпйеЯфбй, нб брпухндЭефе фз ухукехЮ
брь фп злекфсйь дЯкфхп кбй нб клеЯнефе фпн кспхнь фпх
бесЯпх (бн рспвлЭрефбй)
- нб чсзуймпрпйеЯфе гЬнфйб гйб фп цпэснп гйб нб ейуЬгефе Ю
нб вгЬжефе укеэз
- нб рйЬнефе рЬнфб фз лбвЮ фпх цпэснпх уфп кЭнфсп,
дедпмЭнпх ьфй уфп Ьксп иб мрпспэуе нб еЯнбй рйп иесмЮ
ео бйфЯбт фзт еоьдпх иесмпэ бЭсб
- нб елЭгчефе рЬнфб бн пй ерйлпгеЯт еЯнбй уфз иЭуз /o
ьфбн з ухукехЮ ден чсзуймпрпйеЯфбй
- нб кьвефе фп кблюдйп фспцпдпуЯбт бцпэ фп Эчефе
брпухндЭуей брь фп злекфсйкь дЯкфхп ьфбн брпцбуЯжефе
нб мз чсзуймпрпйЮуефе рйб фз ухукехЮ.
П кбфбукехбуфЮт ден мрпсеЯ нб иещсзиеЯ хреэихнпт
гйб ендечьменет жзмйЭт рспесчьменет брь: лбнибумЭнз
егкбфЬуфбуз, чсЮуейт бльгйуфет, лбнибумЭнет кбй
Ьукпрет.
46
Page 46
ЕгкбфЬуфбуз
З егкбфЬуфбуз рсЭрей нб рсбгмбфпрпйзиеЯ уэмцщнб ме
фйт пдзгЯет фпх кбфбукехбуфЮ брь рспущрйкь
ербггелмбфйкЬ ейдйкехмЭнп. Мйб лбнибумЭнз егкбфЬуфбуз
мрпсеЯ нб рспоенЮуей жзмйЭт уе рсьущрб, жюб Ю рсЬгмбфб,
Энбнфй фщн прпЯщн п кбфбукехбуфЮт ден мрпсеЯ нб иещсзиеЯ
хреэихнпт.
Ó
змбнфйкь: прпйбдЮрпфе ерЭмвбуз сэимйузт, ухнфЮсзузт
клр. рсЭрей нб екфелеЯфбй ме фпн цпэснп брпухндедемЭнп
злекфсйкЬ.
ЕгкбфЬуфбуз фщн енфпйчйжьменщн цпэснщн
Гйб нб дйбуцблЯуефе мйб кблЮ лейфпхсгЯб фзт енфпйчйжьмензт
ухукехЮт рсЭрей фп Эрйрлп нб Эчей кбфЬллзлб чбсбкфзсйуфйкЬ.
Уфзн рбсбкЬфщ ейкьнб рбсбиЭфпнфбй пй дйбуфЬуейт фпх чюспх
фпх ерЯрлпх.
555
580
560
min
+4 -0
min
min
45
575-585
+4 -0
480
23
572
558
543545
500
39
15
595
595
¼лб фб мЭсз рпх дйбуцблЯжпхн фзн рспуфбуЯб рсЭрей нб
уфесеюнпнфбй ме фЭфпйп фсьрп рпх нб мзн мрпсеЯ нб
бцбйсеиеЯ чщсЯт фз впЮиейб кЬрпйпх есгблеЯпх.
Гйб Энб ущуфь кенфсЬсйумб схимЯуфе фпхт 4 фЬкпхт рпх
всЯукпнфбй рлехсйкЬ фпх цпэснпх брЭнбнфй брь фйт 4 прЭт
уфп ресймефсйкь рлбЯуйп. Ейдйкьфесб, бн фп рЬчпт фпх
рлбънпэ фпх ерЯрлпх:
еЯнбй 20 mm: фп кйнзфь мЭспт фпх фЬкпх рсЭрей нб
бцбйсеиеЯ (Åéê. A)
еЯнбй 18 mm: чсзуймпрпйЮуфе фп рсюфп бхлЬкй рпх еЯнбй
Юдз рспефпймбумЭнп брь фп есгпуфЬуйп (Åéê. B)
еЯнбй 16 mm: чсзуймпрпйЮуфе фп деэфесп бхлЬкй (Åéê..C).
Åéê. A Åéê. B
Гйб нб дйбуцблйуфеЯ Энбт кбльт бесйумьт рсЭрей нб бцбйсеиеЯ
фп рЯущ фпЯчщмб фпх чюспх, еЯнбй рспфймьфесп нб
егкбфбуфЮуефе фпн цпэснп Эфуй юуфе нб бкпхмрЬей уе дэп
оэлйнпхт рЮчейт. Уе ресЯрфщуз рпх хрЬсчей Энб ухнечЭт
ерЯредп уфЮсйозт, бхфь рсЭрей нб Эчей Энб Ьнпйгмб фпхлЬчйуфпн
45 x 560 mm.
45 mm.
560 mm.
Фб рЬнел фщн гейфпнйкюн фпх цпэснпх ерЯрлщн рсЭрей нб
еЯнбй цфйбгмЭнб брь хлйкь бниекфйкь уфз иесмьфзфб.
Ейдйкьфесб, уфзн ресЯрфщуз оэлйнщн ерЯрлщн кбрлбмЬ пй
кьллет рсЭрей нб бнфЭчпхн уе иесмпксбуЯб фщн 100°C.
Уэмцщнб ме фпхт кбнпнйумпэт буцблеЯбт, бцпэ енфпйчйуфеЯ
з ухукехЮ, ден рсЭрей нб хцЯуфбнфбй ендечьменет ербцЭт
ме фб злекфсйкЬ фпйчюмбфб.
Åéê. C
Гйб нб уфесеюуефе фп цпэснп уфп Эрйрлп бнпЯофе фзн рьсфб
фпх цпэснпх кбй уфесеюуфе фпн цпэснп дйбмЭупх фщн 4
оэлйнщн вйдюн уфйт 4 прЭт рпх всЯукпнфбй уфп ресймефсйкь
рлбЯуйп.
ЗлекфсйкЮ уэндеуз
З злекфсйкЮ уэндеуз уфп дЯкфхп рсЭрей нб гЯней уфзн
кпхжЯнб. З ерйцЬнейб ухндЭефбй уфзн кпхжЯнб дйбмЭупх
еньт кбфЬллзлпх ухндЭумпх. Пй кпхжЯнет еЯнбй
дйбмпсцщмЭнет гйб лейфпхсгЯб ме енбллбууьменп сеэмб
уе фЬуз кбй ухчньфзфб фспцпдпуЯбт рпх бнбцЭсефбй уфзн
рйкбкЯдб чбсбкфзсйуфйкюн.
47
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Ìüíï óå
псйумЭнб
мпнфЭлб
ЕрЯредп енфпЯчйузт
P
NL2L3
L1
Eik. E
ÌÐËÅ
ЛЕХКП
КПХЖЙНБ ЕНФПЙЧЙЖПМЕНЗ
КПККЙНП
КЙФСЙНП
РСБУЙНП
Уэндеуз кблщдЯпх фспцпдпуЯбт
¢нпйгмб фзт рйнбкЯдбт бкспдекфюн:
Чсзуймпрпйюнфбт Энб кбфубвЯдй, ксбфЮуфе кьнфсб уфйт
рлехсйкЭт глщууЯфует фпх кбрбкйпэ фзт рйнбкЯдбт
бкспдекфюн
ФсбвЮофе кбй бнпЯофе фп кбрЬкй фзт рйнбкЯдбт бкспдекфюн.
Гйб фз иЭуз уе лейфпхсгЯб фпх кблщдЯпх екфелЭуфе фйт бкьлпхиет
енЭсгейет:
оевйдюуфе фз вЯдб кбй фйт вЯдет фщн ербцюн
УзмеЯщуз: пй гЭцхсет еЯнбй дйехиефзмЭнет брь фп
ЕсгпуфЬуйп гйб фз уэндеуз уе 400V фсйцбуйкь (ейк.
D).
гйб фзн екфЭлеуз фщн злекфсйкюн ухндЭуещн фщн ейк.
F êáé åéê. G , чсзуймпрпйЮуфе фйт дэп гЭцхсет рпх всЯукпнфбй енфьт фпх кйвщфЯпх (ейк. E - учефйкь P”)
уфесеюуфе фп кблюдйп фспцпдпуЯбт уфп бнфЯуфпйчп клйр
кблщдЯпх кбй клеЯуфе фп кбрЬкй
400V 3N~
H05RR-F 5x2.5 CEI-UNEL 35363
NL3L1L2
5
3
4
Eik. D
1
2
230V 1N~
H07RN-F 3x4 CEI-UNEL 35364
NL
5
3
4
Eik. F
1
2
400V 2N~
H05RR-F 4x2.5 CEI-UNEL 35363
NL2L1
5
3
4
Eik. G
Уэндеуз фпх кблщдЯпх фспцпдпуЯбт уфп дЯкфхп
МпнфЬсефе уфп кблюдйп Энб вэумб кбнпнйкпрпйзмЭнп гйб фп
цпсфЯп рпх бнбцЭсефбй уфзн рйнбкЯдб фщн уфпйчеЯщн, уфзн
ресЯрфщуз бр ехиеЯбт уэндеузт уфп дЯкфхп егкбфбуфЮуфе
мефбоэ фзт ухукехЮт кбй фпх дйкфэпх Энб пмпйпгенЮ дйбкьрфз
ме елЬчйуфп Ьнпйгмб мефбоэ фщн ербцюн 3 mm. рпх нб ербскеЯ
гйб фп цпсфЯп кбй нб фзсеЯ фйт йучэпхует рспдйбгсбцЭт (п бгщгьт
геЯщузт ден рсЭрей нб дйбкьрфефбй брь фпн дйбкьрфз).
Фп кблюдйп фспцпдпуЯбт рсЭрей нб еЯнбй фпрпиефзмЭнп ме фЭфпйп
фсьрп юуфе уе кбнЭнб узмеЯп фпх з иесмпксбуЯб нб мзн
хресвбЯней екеЯнз фпх ресйвЬллпнфпт кбфЬ 50°C.
Рсйн рсбгмбфпрпйЮуефе фз уэндеуз вевбйщиеЯфе ьфй:
З злекфсйкЮ буцЬлейб фзт ухукехЮт бхфЮт дйбуцблЯжефбй
мьнп ьфбн з Ядйб еЯнбй ущуфЬ ухндедемЭнз уе мйб
егкбфЬуфбуз геЯщузт рпх лейфпхсгеЯ кбй фзсеЯ фйт
рспдйбгсбцЭт фщн йучхьнфщн кбнпнйумюн злекфсйкЮт
буцЬлейбт. ЕлЭгофе бн бхфЮ з вбуйкЮ рспырьиеуз
буцЬлейбт фзсеЯфбй рЬнфб. Уе ресЯрфщуз бмцйвплйюн,
жзфЮуфе еопнхчйуфйкь Элегчп брь Энбн бнбгнщсйумЭнп
фечнйкь. П кбфбукехбуфЮт ден мрпсеЯ нб иещсзиеЯ
хреэихнпт гйб ендечьменет жзмйЭт рспклзиеЯует брь фзн
брпхуЯб геЯщузт уфзн егкбфЬуфбуз.
Рсйн ухндЭуефе фз ухукехЮ, вевбйщиеЯфе ьфй фб уфпйчеЯб ерЯ
фзт рйнбкЯдбт (ерЯ фзт ухукехЮт Ю/кбй ерЯ фзт ухукехбуЯбт)
бнфбрпксЯнпнфбй уе екеЯнб фпх дйкфэпх дйбнпмЮт злекфсйкпэ
кбй бесЯпх.
1
2
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ЕлЭгофе бн з злекфсйкЮ рбспчЮ фзт егкбфЬуфбузт кбй фщ
рсйжюн бскпэн гйб фз мЭгйуфз йучэ фзт ухукехЮт, ьрщт
псЯжефбй уфзн рйнбкЯдб. Уе ресЯрфщуз бмцйвплЯбт
брехихниеЯфе уе бнбгнщсйумЭнп ербггелмбфЯб.
ФечнйкЬ чбсбкфзсйуфйкЬ
Уе ресЯрфщуз бухмвбфьфзфбт мефбоэ рсЯжбт кбй
сехмбфплЮрфз фзт ухукехЮт жзфеЯуфе фзн бнфйкбфЬуфбуз
фзт рсЯжбт ме мйб Ьллз кбфЬллзлз брь еоейдйкехмЭнп
ербггелмбфЯб. Бхфьт, ухгкексймЭнб, иб рсЭрей нб
дйбрйуфюуей бн з дйбфпмЮ фщн кблщдЯщн фзт рсЯжбт еЯнбй
кбфЬллзлз гйб фзн брпсспцпэменз йучэ брь фз ухукехЮ.
ГенйкЬ ден ухнйуфЬфбй з чсЮуз фщн рспубсмпуфйкюн,
рплэрсйжщн Ю/кбй рспекфЬуещн. ¼фбн ьмщт з чсЮуз фпхт
ксйиеЯ брбсбЯфзфз иб рсЭрей рЬнфб нб чсзуймпрпйпэнфбй
мьнп брлЬ Ю рпллбрлЬ рспубсмпуфйкЬ кбй рспекфЬуейт
рпх фзспэн фйт рспдйбгсбцЭт фщн йучхьнфщн кбнпнйумюн
буцблеЯбт, рспуЭчпнфбт ьмщт нб мзн оересбуфеЯ фп ьсйп
рбспчЮт уе фймЭт сеэмбфпт рпх бнбцЭсефбй уфзн
рспЭкфбуз Ю уфп брль рспубсмпуфйкь кбй екеЯнз з мЭгйуфз
йучэт рпх бнбгсЬцефбй уфп рпллбрль рспубсмпуфйкь. Ôï
вэумб кбй з рсЯжб рсЭрей нб еЯнбй еэкплб рспувЬуймб.
ЩцЭлймет дйбуфЬуейт фпх цпэснпх:
рлЬфпт: cm. 43,5
вЬипт: cm. 40
ýøïò: cm. 32
ЩцЭлймпт ьгкпт фпх злекфсйкпэ цпэснпх:
лЯфсб 56
ENERGY LABEL
ПдзгЯб 2002/40/CE гйб фзн ефйкЭфб злекфсйкюн цпэснщн
Кбнпнйумьт EN 50304
КбфбнЬлщуз енЭсгейбт ЦхуйкЮ бгщгймьфзфб
лейфпхсгЯб иЭсмбнузт: a Уфбфйкьт
КбфбнЬлщуз енЭсгейбт дЮлщуз КлЬузт ДхнбмйкЮт бгщгймьфзфбт
лейфпхсгЯб иЭсмбнузт: b Бесьиесмпт
ФЬуейт кбй ухчньфзфб фспцпдпуЯбт:
230/400V ~ 3N 50/60Hz 8950W
7
З ухукехЮ бхфЮ фзсеЯ фйт рспдйбгсбцЭт фщн
бкьлпхищн Кпйнпфйкюн Пдзгйюн:
- 73/23/CEE фзт 19/02/73 (ЧбмзлЮ ФЬуз) кбй
мефбгенЭуфесет фспрпрпйЮуейт.
- 89/336/CEE фзт 03/05/89 (ЗлекфспмбгнзфйкЮ
Ухмвбфьфзфб) кбй мефбгенЭуфесет фспрпрпйЮуейт.
- 93/68/CEE фзт 22/07/93 кбй мефбгенЭуфесет
фспрпрпйЮуейт.
- 2002/96/EK
З ехсщрбъкЮ пдзгЯб 2002/96/EK гйб фб Брьвлзфб
Злекфсйкпэ кбй Злекфспнйкпэ Еопрлйумпэ (БЗЗЕ), брбйфеЯ
ьфй пй рблбйЭт пйкйбкЭт злекфсйкЭт ухукехЭт ден рсЭрей
нб брпвЬлпнфбй мбжЯ ме фб хрьлпйрб брьвлзфб фпх
дзмпфйкпэ дйкфэпх. Пй рблбйЭт ухукехЭт рсЭрей нб
ухллечипэн чщсйуфЬ рспкеймЭнпх нб велфйуфпрпйзипэн
з брпкбфЬуфбуз кбй з бнбкэклщуз фщн хлйкюн рпх
ресйЭчпхн кбй ме укпрь фз меЯщуз фщн влбвесюн
ерйрфюуещн уфзн бнисюрйнз хгеЯб кбй фп ресйвЬллпн.
Фп уэмвплп ме фп дйегсбммЭнп дпчеЯп брпвлЮфщн уфп
рспъьн хренихмЯжей уе убт фзн хрпчсЭщуЮ убт, рщт ьфбн
ерйихмеЯфе нб рефЬоефе фз ухукехЮ ,рсЭрей нб ухллечиеЯ
чщсйуфЬ.
Пй кбфбнблщфЭт иб рсЭрей нб брехиэнпнфбй уфйт фпрйкЭт
бсчЭт Ю уфб кбфбуфЮмбфб лйбнйкЮт гйб рлзспцпсЯет рпх
бцпспэн фз ущуфЮ дйЬиеуз фщн рблбйюн злекфсйкюн
ухукехюн.
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