Tuttigli articoli prodotti da FLIR Systems sono garantiti contro difetti nei materiali e di mano d'opera per un periodo di un (1) anno dalla data di spedizione
dell'acquisto originale. Tale garanzia è valida solo nel caso in cui il prodotto
sia stato conservato, utilizzato ed oggetto di manutenzione in accordo con le
istruzioni fornite da FLIR Systems.
Le termocamere ad infrarossi senza raffreddamento prodotte da FLIR Systems sono garantite contro difetti nei materiali e di mano d'opera per un periodo di due (2) anni dalla data di consegna delprodotto originale. Tale
garanzia è valida solo nel caso in cui il prodotto sia stato conservato, utilizzato ed oggetto di manutenzione in accordo con le istruzioni fornite da FLIR Systems e che sia stato registrato entro 60 giorni dalla data di acquisto
originale.
I rilevatori per le termocamere ad infrarossi senza raffreddamento prodotti da
FLIR Systems sono coperti da garanzia per un periodo di dieci (10) anni dalla
data di consegna del prodotto originale; la finalità di talegaranzia è quella di
tutelare l'acquirente nel caso in cui i materiali e la lavorazione del prodotto acquistato risultino difettosi, purché si dimostri che il prodotto sia stato correttamente conservato ed utilizzato, che siano state effettuate le opportune
procedure di manutenzione in conformità alle istruzioni fornite da FLIR Systems e che sia stato registrato entro 60 giorni dalla data di acquisto
originale.
Gli articoli non prodotti da FLIR Systems ma inclusi neisistemi spediti da
FLIR Systems all'acquirente originale, mantengono esclusivamente l'eventuale garanzia del fornitore. FLIR Systems non si assume alcuna responsabilità in relazione a detti prodotti.
Poiché la garanzia vale esclusivamente per l'acquirente originale, non è in alcun modo possibile trasferirla. Inoltre, tale garanzia non è valida in caso di
danni causati da uso improprio, incuria, incidente o condizioni anomale di
funzionamento. Le parti di ricambio sono escluse dalla garanzia.
Nell'eventualità in cui si riscontrino difetti in uno dei prodotti copertidalla presente garanzia, sospendere l'utilizzo del prodotto in modo da impedire che si
verifichino ulteriori danni. L'acquirente è tenuto a comunicare prontamente a
FLIR Systems la presenza di eventuali difetti o malfunzionamenti; in caso
contrario, la presente garanzia non verrà applicata.
FLIR Systems ha la facoltà di decidere, a sua esclusiva discrezione, se riparare o sostituire gratuitamente un prodotto nell'eventualità in cui, dopo aver
effettuato i debiti accertamenti, il prodotto risulti realmente difettoso nei materiali o nella lavorazione e purché esso venga restituito a FLIR Systems entro
il suddetto periodo di un anno.
Gli obblighi e le responsabilità di FLIR Systems in relazione a eventuali difetti
sono da intendersi limitati alle clausole sopra enunciate.
Pertanto, nessun'altra garanzia è da considerarsi espressao implicita. FLIR
Systems disconosce specificamente qualunque garanzia implicita di commerciabilità ed idoneità del prodotto per usi particolari.
FLIR Systems non è da ritenersi in alcun modo responsabile di eventuali danni diretti, indiretti, particolari, accidentali o conseguenti, siano essi basati su
contratto, illecito civile o altri fondamenti giuridici.
Questa garanzia è disciplinata dalla legge svedese.
Le eventuali vertenze, controversie o rivendicazioni originate dao collegate a
questa garanzia, verranno risolte in modo definitivo tramite arbitrato in conformità con le Regole dell'Arbitration Institute della Camera di Commercio di
Stoccolma. La sede dell'arbitrato sarà Stoccolma e la lingua da utilizzare nel
procedimento arbitrale sarà l'inglese.
1.2 Statistiche di utilizzo
FLIR Systems si riserva il diritto di raccogliere statistiche di utilizzo anonime
per consentire il mantenimento ed il miglioramento della qualità dei suoi software e servizi.
1.3 Modifiche al registro
La voce del registro HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet
\Control\Lsa\LmCompatibilityLevel verrà modificata automaticamente al livello 2 qualora il servizio FLIR Camera Monitor rilevi una termocamera FLIR collegata al computer con un cavo USB. La modifica verrà eseguita solo se la
termocamera implementa un servizio direte remoto che supporta gli accessi
di rete.
1.4 Regolamenti governativi degli Stati Uniti
Questo prodotto potrebbe essere soggetto ai regolamenti sulle esportazioni
degli Stati Uniti. Inviare eventuali richieste a exportquestions@flir.com.
La presente documentazione non può essere, né in toto né in parte, copiata,
fotocopiata, riprodotta, tradotta o trasmessa in forma leggibile su qualsiasi
supporto o dispositivo elettronico senza previo consenso scritto da parte di
FLIR Systems.
I nomi e i marchi visibili sui prodotti qui menzionatisono marchi registrati o
marchi di proprietà di FLIR Systems e/o relative filiali. Tutti gli altri marchi, nomi commerciali o di società citati nel presente documento sono usati unicamente a scopo di identificazione ed appartengono ai rispettivi proprietari.
1.6 Certificazione di qualità
Il Sistema per la gestione della qualità in base al quale vengono sviluppati e
realizzati questi prodotti ha ottenuto la certificazione ISO 9001.
FLIR Systems è impegnata a perseguire una politica di continuo sviluppo,
pertanto l'azienda si riserva il diritto di apportare modifiche e migliorie a tutti i
prodotti, senza previa notifica.
1.7 Brevetti
È possibile che ai prodotti e/o alle funzioni siano applicatiuno o più dei seguenti brevetti e/o registrazioni di modello. È Inoltre possibile che si applichino anche brevetti o registrazioni di modello aggiuntivi in sospeso.
• Youhave acquired adevice (“INFRARED CAMERA”) that includes software licensed by FLIR Systems AB from Microsoft Licensing, GP or its
affiliates (“MS”). Those installed software products of MS origin, as well
as associated media, printed materials, and “online” or electronic documentation (“SOFTWARE”) are protected by international intellectual
property laws and treaties. The SOFTWARE is licensed, not sold. All
rights reserved.
• IF YOU DO NOT AGREE TO THIS END USER LICENSE AGREEMENT
(“EULA”), DO NOT USE THE DEVICE OR COPY THE SOFTWARE. INSTEAD, PROMPTLY CONTACT FLIR Systems AB FOR INSTRUCTIONS ON RETURN OF THE UNUSED DEVICE(S) FOR A REFUND.
ANY USE OF THE SOFTWARE, INCLUDING BUT NOT LIMITED TO
USE ON THE DEVICE, WILL CONSTITUTE YOUR AGREEMENT TO
THIS EULA (OR RATIFICATION OFANY PREVIOUS CONSENT).
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license:
◦ Youmay use the SOFTWARE only on the DEVICE.
◦ NOT FAULT TOLERANT. THE SOFTWARE IS NOT FAULT TOLE-
RANT.FLIR SystemsAB HAS INDEPENDENTLYDETERMINED
HOW TO USE THE SOFTWARE IN THE DEVICE, AND MS HAS
RELIED UPON FLIR Systems AB TO CONDUCT SUFFICIENT
TESTING TO DETERMINE THAT THE SOFTWARE IS SUITABLE
FOR SUCH USE.
◦ NO WARRANTIES FOR THE SOFTWARE. THE SOFTWARE is
provided “AS IS” and with all faults. THE ENTIRE RISK AS TO SATISFACTORY QUALITY, PERFORMANCE, ACCURACY,AND EFFORT (INCLUDING LACK OF NEGLIGENCE) IS WITH YOU.
ALSO, THERE IS NO WARRANTY AGAINST INTERFERENCE
WITH YOUR ENJOYMENT OF THE SOFTWARE OR AGAINST
INFRINGEMENT.IF YOU HAVE RECEIVED ANY WARRANTIES
REGARDING THE DEVICE OR THE SOFTWARE, THOSE WARRANTIES DO NOT ORIGINATE FROM, AND ARE NOT BINDING
ON, MS.
◦ No Liability for Certain Damages. EXCEPTAS PROHIBITED BY
LAW,MS SHALL HAVE NO LIABILITY FOR ANY INDIRECT,
SPECIAL, CONSEQUENTIAL OR INCIDENTAL DAMAGES ARISING FROM OR IN CONNECTION WITH THE USE OR PERFORMANCE OF THE SOFTWARE. THIS LIMITATION SHALL
APPLYEVEN IF ANY REMEDY FAILSOF ITSESSENTIAL PURPOSE. IN NO EVENT SHALL MS BE LIABLE FOR ANY
AMOUNT IN EXCESS OF U.S. TWO HUNDRED FIFTY DOLLARS (U.S.$250.00).
◦ Limitations on Reverse Engineering, Decompilation, and Di-
sassembly. You may not reverse engineer, decompile, or disas-
semble the SOFTWARE, except and only to the extent that such
activity is expressly permitted by applicable lawnotwithstanding
this limitation.
◦ SOFTWARE TRANSFER ALLOWED BUT WITH RESTRIC-
TIONS. Youmay permanently transfer rights under this EULA only
as part of a permanent sale or transfer of the Device, and only if
the recipient agrees to this EULA. If the SOFTWARE is an upgrade, any transfer must also include all prior versions of the
SOFTWARE.
◦ EXPORT RESTRICTIONS. Youacknowledge that SOFTWARE is
subject to U.S. export jurisdiction. You agree to comply with all applicable international and national laws that apply to the SOFTWARE, including the U.S. Export Administration Regulations, as
well as end-user, end-use and destination restrictions issued by U.
S. and other governments. For additional information see http://
www.microsoft.com/exporting/.
or (at your option) any later version. This library is distributed in the hope that
it will be useful, but WITHOUT ANY WARRANTY; without even the implied
warranty of MERCHANTABILITYor FITNESS FOR A PARTICULAR
PURPOSE. See the GNU Lesser General Public License, http://www.gnu.
org/licenses/lgpl-2.1.html. The source code for the libraries Qt4 Core and
Qt4 GUI may be requested fromFLIR Systems AB.
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2
Informazioni sulla sicurezza
AVVERTENZA
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non disassemblare né apportare modifiche alla batteria. Quest'ultima è provvista di dispositivi di sicurezza e protezione che, se danneggiati, possono provocarne il surriscaldamento oppure causare un'esplosione o un incendio.
AVVERTENZA
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non sfregare gli occhi, qualora venissero a contatto con il liquido eventualmente fuoriuscito dalla batteria. Sciacquare abbondantemente con acqua e consultare immediatamente un medico, altrimenti si
corre il rischio di gravi lesioni agli occhi.
AVVERTENZA
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non continuare a tentare di caricare la batteria nel caso in cui la ricarica non venga completata nei tempi previsti. Se si insiste nell'operazione, la batteria può surriscaldarsi, con il rischio di un'esplosione o di
un incendio, causando lesioni alle persone.
AVVERTENZA
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Per scaricare la batteria, utilizzare esclusivamente il dispositivo appropriato; in caso contrario, si rischia
di compromettere le prestazioni o la durata della batteria. Se non si utilizza il dispositivo appropriato, la
batteria può ricevere un flusso di corrente inadeguato che può provocarne il surriscaldamento o provocare un'esplosione e lesioni alle persone.
AVVERTENZA
Prima di utilizzare un liquido, leggere attentamente tutte le relative schede con i dati di sicurezza del
materiale (MSDS, Material Safety Data Sheets) e le etichette con le avvertenze applicate sui contenitori.
I liquidi possono essere pericolosi e provocare lesioni gravi alle persone.
ATTENZIONE
Non puntare la termocamera, con o senza copriobiettivo, verso fonti ad intensa emissione di energia,
ad esempio apparecchiature che emettono radiazioni laser o il sole. Ciò potrebbe compromettere la
precisione del rilevamento dei dati da parte della termocamera e danneggiare il sensore.
ATTENZIONE
Non utilizzare la termocamera a una temperatura superiore a +50 °C, salvo diversamente indicato nella
documentazione utente o nei dati tecnici. Le temperature elevate possono danneggiarla.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non collegare le batterie direttamente alla presa per l'accendisigari dell'automobile, a meno che non si
adotti l'apposito adattatore fornito da FLIR Systems. La batteria potrebbe danneggiarsi.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non collegare tra loro i terminali positivo e negativo della batteria utilizzando un oggetto metallico (ad
esempio un filo elettrico) poiché la batteria potrebbe danneggiarsi.
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2
Informazioni sulla sicurezza
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non versare acqua dolce o salata sulla batteria ed evitare che la batteria si bagni, altrimenti potrebbe
danneggiarsi.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non praticare fori nella batteria utilizzando oggetti perché potrebbe danneggiarsi.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non colpire la batteria con un martello perché potrebbe danneggiarsi.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non calpestare o colpire la batteria perché potrebbe danneggiarsi.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non avvicinare la batteria al fuoco né esporla alla luce solare diretta. Quando la batteria si surriscalda,
il dispositivo di sicurezza incorporato si attiva e può interrompere il processo di ricarica. In caso di surriscaldamento, il dispositivo di sicurezza può danneggiarsi, pertanto la batteria rischia di surriscaldarsi ulteriormente, danneggiarsi o incendiarsi.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non incendiare la batteria o aumentarne la temperatura esponendola a fonti di calore. La batteria può
danneggiarsi e provocare lesioni alle persone.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non avvicinare la batteria al fuoco, stufe o altre fonti di calore.La batteria potrebbe danneggiarsi e provocare lesioni alle persone.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non effettuare saldature direttamente sulla batteria perché potrebbe danneggiarsi.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Non utilizzare la batteria se, durante il funzionamento, la ricarica o la conservazione, si percepisce un
odore insolito, la batteria è calda, cambia colore o forma oppure è in una condizione inconsueta. Se si
riscontrano uno o più problemi di questo tipo, contattare l'ufficio vendita locale. La batteria potrebbe
danneggiarsi e provocare lesioni alle persone.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Quando si ricarica la batteria, utilizzare esclusivamente il caricabatteria specificato. In caso contrario, la
batteria potrebbe danneggiarsi.
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2
Informazioni sulla sicurezza
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Utilizzare esclusivamente il caricabatteria specificato per la termocamera. In caso contrario, la batteria
e la termocamera potrebbero subire dei danni.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Per caricare la batteria, l'intervallo di temperatura previsto è compreso tra ±0°C e +45°C, salvo diversamente indicato nella documentazione utente o nei dati tecnici. Se la batteria viene caricata a temperature non comprese in questo intervallo, può surriscaldarsi o danneggiarsi oppure possono risultarne
compromesse le prestazioni o la durata.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Per rimuovere la batteria dall'alimentazione, l'intervallo di temperatura previsto è compreso tra -15°C e
+50°C, salvo diversamente indicato nella documentazione utente o nei dati tecnici. Se si utilizza la batteria a temperature non comprese in questo intervallo, possono risultarne compromesse le prestazioni
o la durata.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Se la batteria è usurata, prima di procedere allo smaltimento, isolare i terminali con nastro adesivo o
materiale equivalente. In caso contrario, la batteria potrebbe danneggiarsi e provocare lesioni alle
persone.
ATTENZIONE
Applicabilità: termocamere con una o più batterie.
Prima di installare la batteria, rimuovere eventuale acqua o umidità. In caso contrario, la batteria potrebbe danneggiarsi.
ATTENZIONE
Non utilizzare solventi o liquidi simili sulla termocamera, sui cavi o altri elementi. La batteria potrebbe
danneggiarsi e provocare lesioni alle persone.
ATTENZIONE
Quando si pulisce l'obiettivo ad infrarossi, procedere con cautela. L'obiettivo è dotato di un rivestimento
antiriflesso che si danneggia facilmente, causando il danneggiamento dell'obiettivo.
ATTENZIONE
Durante la pulizia dell'obiettivo ad infrarossi, non esercitare una forza eccessiva perché potrebbe danneggiare il rivestimento antiriflesso.
NOTA
La classe di protezione è valida solo quando tutte le aperture della termocamera sono sigillate dagli appositi coperchi, sportellini e cappucci. Ciò vale per i vani della memoria, delle batterie e dei connettori.
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3
Nota per l'utente
3.1 Forum degli utenti
Nei forum degli utenti è possibile scambiare idee, problemi e soluzioni termografiche con
altri operatori di tutto il mondo. Per accedere ai forum, visitare il sito:
http://www.infraredtraining.com/community/boards/
3.2 Calibrazione
Si consiglia di inviare la termocamera per la calibrazione una volta all'anno. Rivolgersi all'ufficio commerciale locale per l'indirizzo a cui inviare la termocamera.
3.3 Accuratezza
Per ottenere risultati precisi si consiglia di attendere 5 minuti dopo l'avvio della termocamera prima di misurare la temperatura.
3.4 Smaltimento di materiale elettronico
Come per la maggior parte dei prodotti elettronici, è necessario predisporre lo smaltimento di questa apparecchiatura in conformità alle norme esistenti in materia di tutela
ambientale e gestione dei rifiuti elettronici.
Per ulteriori informazioni, contattare il rappresentante FLIR Systems.
3.5 Formazione
Per informazioni sui corsi disponibili relativi alla termografia, visitare il sito:
• http://www.infraredtraining.com
• http://www.irtraining.com
• http://www.irtraining.eu
3.6 Aggiornamenti della documentazione
I manuali FLIR vengono aggiornati più volte all'anno. Inoltre pubblichiamo regolarmente
notifiche relative alle modifiche di prodotto.
Per accedere ai manuali ed alle notifiche più recenti, passare alla scheda Download
all'indirizzo:
http://support.flir.com
La registrazione online richiede solo pochi minuti. Nell'area Download sono inoltre dispo-
nibili le versioni più recenti dei manuali di tutti i prodotti FLIR attuali, storici ed obsoleti.
3.7 Nota importante sul manuale
FLIR Systems pubblica manuali generici relativi a diverse termocamere all'interno di una
linea di modelli.
Nel presente manuale potrebbero pertanto essere presenti descrizioni e spiegazioni non
applicabili ad una termocamera particolare.
3.8 Nota relativa alle versioni ufficiali
La versione ufficiale della presente pubblicazione è in inglese. Nel caso in cui siano presenti divergenze dovute ad errori di traduzione, il testo in inglese ha la precedenza.
Tutte le modifiche più recenti vengono implementate prima in inglese.
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4
Assistenza ai clienti
4.1 Info generali
Per ottenere l'assistenza clienti, visitare il sito:
http://support.flir.com
4.2 Invio di una domanda
Per sottoporre una domanda al team dell'assistenza clienti è necessario essere un utente registrato. La registrazione online richiede solo pochi minuti e non è obbligatoria invece per cercare domande e risposte esistenti nella knowledge base.
Quando si desidera sottoporre una domanda, tenere a portata di mano le seguenti
informazioni:
• Modello di termocamera
• Numero di serie della termocamera
• Protocollo o tipo di collegamento fra la termocamera ed il dispositivo (ad esempio, ,
Ethernet, USB o FireWire)
• Tipo di dispositivo (PC/Mac/iPhone/iPad/dispositivo Android, ecc.)
• Versione di tutti i programmi di FLIR Systems
• Nome completo, numero di pubblicazione e versione del manuale
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Assistenza ai clienti4
4.3 Download
Dal sito dell'assistenza clienti è inoltre possibile scaricare quanto segue:
• Aggiornamenti del firmware per la termocamera.
• Aggiornamenti del programma per il software del PC/Mac.
• Freeware e versioni di valutazione di software per PC/Mac
• Documentazione utente per prodotti correnti, obsoleti e storici.
• Disegni meccanici (in formato *.dxf e *.pdf).
• Modelli di dati Cad (in formato *.stp).
• Esempi di applicazioni.
• Schede tecniche.
• Cataloghi di prodotti.
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5
Guida introduttiva
5.1 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Caricare la batteria. È possibile eseguire questa operazione in tre modi diversi:
• Caricare la batteria mediante il caricabatteria autonomo FLIR.
• Caricare la batteria mediante l'alimentazione FLIR.
• Caricare la batteria mediante un cavo USB collegato a un computer.
Nota Il caricamento della termocamera mediante un cavo USB collegato a un
computer richiede molto più tempo rispetto al caricamento mediante l'alimentazione FLIR o il caricabatteria autonomo FLIR.
2. Premere il pulsante di accensione/spegnimento
3. Aprire il copriobiettivo premendo sull'apposita leva.
4. Puntare la termocamera verso il soggetto desiderato.
5. Premere il trigger per salvare un'immagine.
(Passaggi opzionali)
6. Installare FLIR Tools nel computer in uso.
7. Avviare FLIR Tools.
8. Collegare la termocamera ad un computer mediante il cavo USB.
9. Importare le immagini in FLIR Tools.
10. Creare un report in formato PDF in FLIR Tools.
per accendere la termocamera.
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9
6
Elenco di accessori e servizi
Product namePart number
BatteryT198530
Battery charger incl power supplyT198531
Car charger
FLIR Tools+ (license only)T198583
Hard transport case FLIR Ex-seriesT198528
One year extended warranty for Ex or ix seriesT199806
Pouch FLIR Ex and ix seriesT198529
Power supply USB-microT198534
Tool beltT911093
USB cable Std A <-> Micro B
Nota FLIR Systems si riserva il diritto di interrompere la produzione di alcuni modelli,
parti o accessori e di altri elementi o di cambiarne le specifiche in qualunque momento
senza alcun preavviso.
T198532
T198533
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7
Descrizione
7.1 Componenti della termocamera
7.1.1 Figura
7.1.2 Descrizione
1. Obiettivo termocamera digitale.
2. Obiettivo ad infrarossi.
3. Leva di apertura e chiusura del copriobiettivo
4. Pulsante di trigger per salvare le immagini
5. Batteria.
7.2 Tastierina
7.2.1 Figura
7.2.2 Descrizione
1. Schermo termocamera.
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7
Descrizione
2. Pulsante Archivio
.
Funzione:
• Premere per aprire l'archivio delle immagini.
3. Pulsante di navigazione.
Funzione:
• Premere sinistra/destra o alto/basso per navigare nei menu, nei sottomenu e nelle
finestre di dialogo
• Premere il centro per confermare.
4. Pulsante Annulla
.
Funzione:
• Premere per annullare una scelta.
• Premere per tornare al menu di sistema.
5. Pulsante di accensione/spegnimento
Funzione:
• Per accendere la termocamera, premere il pulsante
.
• Per impostare la modalità standby della termocamera, tenere premuto il pulsante
per meno di 5 secondi. La termocamera si spegne automaticamente dopo 48
ore.
• Per spegnere la termocamera, tenere premuto il pulsante
per più di 10 secondi.
7.3 Connettori
7.3.1 Figura
7.3.2 Descrizione
Lo scopo di questo connettore USB mini-B è il seguente:
• Caricamento della batteria mediante l'alimentazione FLIR.
• Caricamento della batteria mediante un cavo USB collegato a un computer.
Nota Il caricamento della termocamera mediante un cavo USB collegato a un computer richiede molto più tempo rispetto al caricamento mediante l'alimentazione FLIR
o il caricabatteria autonomo FLIR.
• Spostamento delle immagini dalla termocamera a un computer per ulteriori analisi in
FLIR Tools.
Nota Installare FLIR Tools sul computer prima di spostare le immagini.
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7
Descrizione
7.4 Elementi del display
7.4.1 Figura
7.4.2 Descrizione
1. Barra degli strumenti del menu principale.
2. Barra degli strumenti del sottomenu.
3. Puntatore.
4. Tabella dei risultati.
5. Icone di stato.
6. Scala temperatura
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8
Funzionamento
8.1 Ricarica della batteria
8.1.1 Caricamento della batteria mediante l'alimentazione FLIR
Attenersi alla procedura seguente:
1. Collegare l'alimentazione a una presa a muro.
2. Collegare l'alimentazione al connettore USB della termocamera.
NOTA
Il tempo di caricamento di una batteria completamente scarica è di 2 ore.
8.1.2 Caricamento della batteria mediante il caricabatteria autonomo FLIR.
Attenersi alla procedura seguente:
1. Collegare il caricabatteria autonomo a una presa a muro.
2. Rimuovere la batteria dalla termocamera.
3. Porre la batteria nel caricabatteria autonomo.
NOTA
• Il tempo di caricamento di una batteria completamente scarica è di 2 ore.
• La batteria è in carica quando il LED blu lampeggia.
• La batteria è completamente carica quando il LED blu resta fisso.
8.1.3 Caricamento della batteria mediante un cavo USB
Attenersi alla procedura seguente:
1. Collegare la termocamera al computer mediante un cavo USB.
NOTA
• Per caricare la termocamera, il computer deve essere acceso.
• Il caricamento della termocamera mediante un cavo USB collegato a un computer richiede moltopiù tempo rispetto al caricamento mediante l'alimentazione FLIR o il caricabatteria autonomo FLIR.
8.2 Accensione e spegnimento della termocamera
• Per accendere la termocamera, premere il pulsante
• Per impostare la modalità standby della termocamera, tenere premuto il pulsante
per meno di 5 secondi. La termocamera si spegne automaticamente dopo 48 ore.
• Per spegnere la termocamera, tenere premuto il pulsante
.
per più di 10 secondi.
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Funzionamento8
8.3 Salvataggio di un'immagine
8.3.1 Info generali
Nella memoria interna della termocamera è possibile salvare più immagini.
8.3.2 Capacità di memorizzazione delle immagini
Nella memoria interna della termocamera è possibile salvare circa 500 immagini.
8.3.3 Convenzione di denominazione
La convenzione di denominazione delle immagini è FLIRxxxx.jpg, dove xxxx è un contatore univoco.
8.3.4 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Per salvare un'immagine, utilizzare il trigger.
8.4 Richiamo di un'immagine
8.4.1 Info generali
Quando si salva un'immagine, quest'ultima viene memorizzata nella memoria interna
della termocamera. Per visualizzare di nuovo l'immagine, è possibile richiamarla dalla
memoria interna della termocamera.
8.4.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Premere il pulsante Archivio
.
2. Premere il pulsante di spostamento sinistra/destra o alto/basso per selezionare l'im-
magine da visualizzare.
3. Premere il centro del pulsante di spostamento. Verrà visualizzata l'immagine
selezionata.
4. Per tornare alla modalità live, premere il pulsante Annulla
pulsante Archivio
.
più volte o premere il
8.5 Eliminazione di un'immagine
8.5.1 Info generali
È possibile eliminare una o più immagini dalla memoria interna della termocamera.
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Funzionamento8
8.5.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Premere il pulsante Archivio
.
2. Premere il pulsante di spostamento sinistra/destra o alto/basso per selezionare l'im-
magine da visualizzare.
3. Premere il centro del pulsante di spostamento. Verrà visualizzata l'immagine
selezionata.
4. Premere il centro del pulsante di spostamento. Verrà visualizzata una barra degli
strumenti.
5. Sulla barra degli strumenti, selezionare Elimina
.
8.6 Eliminazione di tutte le immagini
8.6.1 Info generali
È possibile eliminare tutte le immagini dalla memoria interna della termocamera.
8.6.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Premere il centro del pulsante di spostamento. Verrà visualizzata una barra degli
strumenti.
2. Sulla barra degli strumenti, selezionare Opzioni
. Verrà visualizzata una finestra di
dialogo.
3. Nella finestra di dialogo, selezionare Impostazioni dispositivo . Verrà visualizzata una
finestra di dialogo.
4. Nella finestra di dialogo, selezionare Ripristina . Verrà visualizzata una finestra di
dialogo.
5. Nella finestra di dialogo, selezionare Elimina tutte le immagini salvate.
8.7 Misurazione della temperatura con un puntatore
8.7.1 Info generali
È possibile misurare la temperatura utilizzando un puntatore. In tal modo sullo schermo
verrà visualizzato il valore relativo alla posizione del puntatore.
8.7.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Premere il centro del pulsante di spostamento. Verrà visualizzata una barra degli
strumenti.
2. Sulla barra degli strumenti, selezionare Misurazione
. Verrà visualizzata una barra
degli strumenti.
3. Sulla barra degli strumenti, selezionare Punto centrale
.
La temperatura sulla posizione del puntatore verrà visualizzata nell'angolo in alto a sinistra dello schermo.
8.8 Misurazione della temperatura più alta in un'area
8.8.1 Info generali
È possibile misurare la temperatura più alta in un'area. Verrà visualizzato un puntatore
mobile che indica la temperatura più alta.
8.8.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Premere il centro del pulsante di spostamento. Verrà visualizzata una barra degli
strumenti.
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Funzionamento8
2. Sulla barra degli strumenti, selezionare Misurazione
. Verrà visualizzata una barra
degli strumenti.
3. Sulla barra degli strumenti, selezionare Punto caldo automatico
.
8.9 Misurazione della temperatura più bassa in un'area
8.9.1 Info generali
È possibile misurare la temperatura più bassa in un'area. Verrà visualizzato un puntatore
mobile che indica la temperatura più bassa.
8.9.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Premere il centro del pulsante di spostamento. Verrà visualizzata una barra degli
strumenti.
2. Sulla barra degli strumenti, selezionare Misurazione
. Verrà visualizzata una barra
degli strumenti.
3. Sulla barra degli strumenti, selezionare Punto freddo automatico
.
8.10 Per nascondere gli strumenti di misurazione
8.10.1 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Premere il centro del pulsante di spostamento. Verrà visualizzata una barra degli
strumenti.
2. Sulla barra degli strumenti, selezionare Misurazione
. Verrà visualizzata una barra
degli strumenti.
3. Sulla barra degli strumenti, selezionare Nessuna misurazione
.
8.11 Cambio della tavolozza dei colori
8.11.1 Info generali
È possibile modificare la tavolozza dei colori utilizzata dalla termocamera per visualizzare le differenti temperature. Con una tavolozza diversa è possibile semplificare l'analisi di
un'immagine.
8.11.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Premere il centro del pulsante di spostamento. Verrà visualizzata una barra degli
strumenti.
2. Sulla barra degli strumenti, selezionare Colore
. Verrà visualizzata una barra degli
strumenti.
3. Sulla barra degli strumenti, selezionare una nuova tavolozza di colori
8.12 Utilizzo degli allarmi colore
8.12.1 Info generali
Con gli allarmi colore (isoterme), è possibile individuare eventuali anomalie all'interno di
un'immagine termica. Il comando per l'isoterma consente di applicare un colore di contrasto a tutti i pixel con una temperatura superiore o inferiore al livello di temperatura
specificato.
8.12.2 Esempi di immagini
In questa tabella vengono descritti diversi allarmi colore (isoterme).
#T559828; r. AH/34115/35405; it-IT
17
Funzionamento8
Allarme colore
Allarme soglia minima
Allarme soglia massima
Immagine
8.12.3 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Premere il centro del pulsante di spostamento. Verrà visualizzata una barra degli
strumenti.
2. Sulla barra degli strumenti, selezionare Colore
. Verrà visualizzata una barra degli
strumenti.
3. Sulla barra degli strumenti, selezionare il tipo di allarme:
• Allarme soglia minima
• Allarme soglia massima
.
.
4. Premere il centro del tasto di navigazione. La temperatura di soglia viene visualizzata
nella parte inferiore dello schermo.
5. Per modificare la temperatura di soglia, premere il tasto di navigazione in alto o in
basso.
8.13 Modifica della modalità immagine
8.13.1 Info generali
La termocamera può funzionare in cinque diverse modalità immagine:
• MSX (Multi Spectral Dynamic Imaging): la termocamera mostra un'immagine termica
in cui i contorni degli oggetti sono ottimizzati.
#T559828; r. AH/34115/35405; it-IT
18
Funzionamento8
• Ad infrarossi: la termocamera mostra un'immagine completamente termica.
• Picture In Picture (PiP): la termocamera mostra un'immagine della termocamera digi-
tale con un riquadro termico sovrimposto.
• Dissolvenza termica: la termocamera mostra un'immagine sfumata che utilizza una
combinazione di pixel dell'immagine termica e pixel della foto digitale. È possibile regolare il livello di combinazione.
• Videocamera digitale: la termocamera mostra un'immagine della termocamera
digitale.
Per visualizzare un'immagine fusione di buona qualità (modalità MSX, Picture-in-picture
e Dissolvenza termica) la termocamera deve effettuare delle regolazioni per compensare
la lieve differenza di posizione tra l'obiettivo della videocamera digitale e l'obiettivo ad infrarossi. Per regolare l'immagine in maniera precisa, la termocamera richiede una distanza di allineamento (cioè la distanza dall'oggetto).
#T559828; r. AH/34115/35405; it-IT
19
Funzionamento8
8.13.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Premere il centro del pulsante di spostamento. Verrà visualizzata una barra degli
strumenti.
2. Sulla barra degli strumenti, selezionare Modalità immagine
. Verrà visualizzata
una barra degli strumenti.
3. Sulla barra degli strumenti, selezionare una delle seguenti opzioni:
• MSX
• Ad infrarossi
• Picture-in-picture
• Dissolvenza termica
.
.
.
. Viene visualizzata una finestra di dialogo in cui è possibi-
le selezionare il livello di combinazione.
• Videocamera digitale
.
4. Se si sceglie la modalità MSX, Picture-in-picture, o Dissolvenza termica, impostare
anche la distanza dall'oggetto in uno dei seguenti modi:
• Sulla barra degli strumenti Image mode, selezionare Distanza di allineamento
Verrà visualizzata una finestra di dialogo.
• Nella finestra di dialogo, selezionare la distanza dall'oggetto:
8.14 Modifica della modalità di scala della temperatura
8.14.1 Info generali
A seconda del modello in uso, la termocamera può funzionare in diverse modalità di scala della temperatura:
• In modalità Auto, la termocamera viene continuamente regolata automaticamente per
ottenere immagini con i migliori valori di contrasto e luminosità.
• In modalità Blocca, la termocamera blocca il campo di temperatura ed il livello della
temperatura.
• Modalità Manuale: questa modalità consente di regolare manualmente il campo ed il
livello di temperatura.
.
8.14.2 Quando utilizzare la modalità Blocca
Una situazione tipica in cui utilizzare la modalità Blocca è quando si osservano anomalie
di temperatura su due soggetti di tipo o costruzione simile.
Ad esempio, se si analizzano due cavi, dove si sospetta che uno si surriscaldi, la modalità Blocca permette di evidenziare in modo inequivocabile se c'è surriscaldamento di uno
dei due. La maggiore temperatura di tale cavo produrrà un colore più chiaro per la temperatura più alta.
Se al contrario si utilizza la modalità Auto, i colori di entrambi i cavi saranno uguali.
8.14.3 Quando utilizzare la modalità Manuale
8.14.3.1 Esempio 1
Di seguito sono illustrate due immagini termiche di un edificio. Nell'immagine a sinistra,
che è stata regolata automaticamente, il grande campo della temperatura tra il cielo e l'edificio riscaldato rende difficile effettuare un'analisi corretta. È possibile analizzare l'edificio in dettaglio se si modifica il campo della temperatura su valori vicini alla temperatura
dell'edificio.
#T559828; r. AH/34115/35405; it-IT
20
Funzionamento8
AutomaticoManuale
8.14.3.2 Esempio 2
Di seguito sono illustrate due immagini termiche di un isolatore di una linea elettrica. Per
semplificare l'analisi delle variazioni di temperatura nell'isolatore, la temperature nell'immagine a destra è stata modificata con valori simili alla temperatura dell'isolatore.
AutomaticoManuale
8.14.4 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Premere il centro del pulsante di spostamento. Verrà visualizzata una barra degli
strumenti.
2. Sulla barra degli strumenti, selezionare Temperature scale
. Verrà visualizzata una
barra degli strumenti.
3. Sulla barra degli strumenti, selezionare una delle seguenti opzioni:
• Auto
• Blocca
• Manuale
.
.
.
4. Per modificare il campo ed il livello di temperatura nella modalità Manuale, procedere
come segue:
• Premere il tasto di navigazione a sinistra o a destra per selezionare (evidenziare)
la temperatura massima e/o minima.
• Premere il tasto di navigazione in alto o in basso per cambiare il valore della tem-
peratura evidenziato.
8.15 Impostazione dell'emissività come proprietà della superficie
8.15.1 Info generali
Per misurare le temperature con precisione, la termocamera deve conoscere il tipo di superficie da analizzare. È possibile scegliere fra le seguenti proprietà della superficie:
#T559828; r. AH/34115/35405; it-IT
21
Funzionamento8
• Opaco.
• Semiopaco.
• Semilucido.
Per ulteriori informazioni sull'emissività, vedere la sezione 16 Tecniche di misurazionetermografica, pagina 55.
8.15.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Premere il centro del pulsante di spostamento. Verrà visualizzata una barra degli
strumenti.
2. Sulla barra degli strumenti, selezionare Opzioni
. Verrà visualizzata una finestra di
dialogo.
3. Nella finestra di dialogo, selezionare Parametri di misurazione . Verrà visualizzata
una finestra di dialogo.
4. Nella finestra di dialogo, selezionare Emissività . Verrà visualizzata una finestra di
dialogo.
5. Nella finestra di dialogo, selezionare una delle seguenti opzioni:
• Opaco.
• Semiopaco.
• Semilucido.
8.16 Impostazione dell'emissività come materiale personalizzato
8.16.1 Info generali
Anziché specificare una proprietà della superficie come opalescente, semi-opaca o semi-lucida, è possibile specificare un materiale personalizzato da un elenco di materiali.
Per ulteriori informazioni sull'emissività, vedere la sezione 16 Tecniche di misurazionetermografica, pagina 55.
8.16.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Premere il centro del pulsante di spostamento. Verrà visualizzata una barra degli
strumenti.
2. Sulla barra degli strumenti, selezionare Opzioni
. Verrà visualizzata una finestra di
dialogo.
3. Nella finestra di dialogo, selezionare Parametri di misurazione . Verrà visualizzata
una finestra di dialogo.
4. Nella finestra di dialogo, selezionare Emissività . Verrà visualizzata una finestra di
dialogo.
5. Nella finestra di dialogo, selezionare Materiale personalizzato. Verrà visualizzato un
elenco di materiali con emissività note.
6. Selezionare il materiale dall'elenco.
8.17 Modifica dell'emissività come valore personalizzato
8.17.1 Info generali
Per misurazioni estremamente precise, può essere necessario impostare l'emissività, invece di selezionare la proprietà della superficie o un materiale personalizzato. È inoltre
necessario capire come l'emissività e la riflettività influenzano le misurazioni piuttosto
che semplicemente selezionare le proprietà della superficie.
L'emissività è una proprietà che indica la quantità di radiazione emessa da un oggetto rispetto a quella riflessa. Un valore inferiore indica che una porzione maggiore viene riflessa, mentre un valore superiore indica che la quantità riflessa è inferiore.
L'acciaio inossidabile lucido, ad esempio, ha un'emissività di 0,14 mentre un pavimento
in PVC strutturato ha un valore tipico di 0,93.
#T559828; r. AH/34115/35405; it-IT
22
Funzionamento8
Per ulteriori informazioni sull'emissività, vedere la sezione 16 Tecniche di misurazione
termografica, pagina 55.
8.17.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Premere il centro del pulsante di spostamento. Verrà visualizzata una barra degli
strumenti.
2. Sulla barra degli strumenti, selezionare Opzioni
. Verrà visualizzata una finestra di
dialogo.
3. Nella finestra di dialogo, selezionare Parametri di misurazione . Verrà visualizzata
una finestra di dialogo.
4. Nella finestra di dialogo, selezionare Emissività . Verrà visualizzata una finestra di
dialogo.
5. Nella finestra di dialogo, selezionare Valore personalizzato, che consente di visualizzare una finestra di dialogo dove impostare un valore personalizzato:
8.18 Modifica della temperatura apparente riflessa
8.18.1 Info generali
Questo parametro viene utilizzato per compensare la radiazione riflessa dall'oggetto. Se
l'emissività è bassa e la temperatura dell'oggetto è molto diversa da quella riflessa, risulta particolarmente importante impostare e compensare correttamente per la temperatura
apparente riflessa.
Per ulteriori informazioni sulla temperatura apparente riflessa, vedere la sezione 16 Tec-niche di misurazione termografica, pagina 55.
8.18.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Premere il centro del pulsante di spostamento. Verrà visualizzata una barra degli
strumenti.
2. Sulla barra degli strumenti, selezionare Opzioni
. Verrà visualizzata una finestra di
dialogo.
3. Nella finestra di dialogo, selezionare Parametri di misurazione . Verrà visualizzata
una finestra di dialogo.
4. Nella finestra di dialogo, selezionare Temperatura riflessa, che consente di visualiz-
zare una finestra di dialogo dove impostare un valore.
8.19 Modifica della distanza tra l'oggetto e la termocamera
8.19.1 Info generali
Per misurare con precisione le temperature, è necessario conoscere la distanza tra la
termocamera e l'oggetto.
8.19.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Premere il centro del pulsante di spostamento. Verrà visualizzata una barra degli
strumenti.
2. Sulla barra degli strumenti, selezionare Opzioni
. Verrà visualizzata una finestra di
dialogo.
3. Nella finestra di dialogo, selezionare Parametri di misurazione . Verrà visualizzata
una finestra di dialogo.
4. Nella finestra di dialogo, selezionare Distanza. Viene visualizzata una finestra di dialogo in cui selezionare un valore.
#T559828; r. AH/34115/35405; it-IT
23
Funzionamento8
8.20 Esecuzione di una correzione di non uniformità (NUC)
8.20.1 In cosa consiste una correzione di non uniformità?
Una correzione di non uniformità è una correzione dell'immagine effettuata dal software
della termocamera per compensare eventuali differenze di sensibilità degli elementi del
rilevatore ed altri difetti ottici e geometrici
1
.
8.20.2 Quando eseguire una correzione di non uniformità?
Il processo di correzione di non uniformità deve essere eseguito ogni volta che l'immagine riprodotta risulta spazialmente disturbata. Questa può essere spazialmente disturbata
al variare della temperatura dell'ambiente (come avviene ad esempio quando si passa
dal giorno alla notte e viceversa).
8.20.3 Procedura
Per eseguire una correzione di non uniformità, tenere premuto il pulsante Archivio imma-
gini
per più di 2 secondi.
8.21 Modifica delle impostazioni
8.21.1 Info generali
È possibile cambiare numerose impostazioni per la termocamera.
Il menu Impostazioni include quanto segue:
• Parametri di misurazione.
• Opzioni di salvataggio.
• Impostazioni dispositivo.
8.21.1.1 Parametri di misurazione
• Emissività.
• Temperatura riflessa.
• Distanza.
8.21.1.2 Opzioni di salvataggio
• Salva foto digitali separatamente: quando questo comando di menu viene seleziona-
to, la foto digitale della telecamera nel visibile viene salvata con il campo di visione
massimo come immagine JPEG separata.
8.21.1.3 Impostazioni dispositivo
• Lingua, ora e unità:
◦ Lingua.
◦ Unità di misura temp..
◦ Unità distanza.
◦ Data e ora.
◦ Formato data e ora.
• Ripristina:
◦ Ripristina modalità predefinita termocamera.
◦ Ripristina impostazioni predefinite dispositivo.
◦ Elimina tutte le immagini salvate.
• Spegnimento autom..
• Intensità display.
1. Definizione dell'imminente adozione a livello internazionale dello standard DIN 54190-3 (Non-destructive
testing - Thermographic testing - Part 3: Terms and definitions) (Test non distruttivi, - Test termografici - Parte
3: termini e definizioni)
#T559828; r. AH/34115/35405; it-IT
24
Funzionamento8
• Modalità dimostrazione: questo comando di menu offre una modalità termocamera
per la visualizzazione di diverse immagini senza l'intervento dell'utente. La modalità
termocamera è destinata a scopi dimostrativi o per presentazioni della termocamera
in un punto vendita.
◦ Disattivo.
◦ Applicazioni elettriche.
◦ Applicazioni in edilizia.
• Camera information: questo comando di menu consente di visualizzare numerose in-
formazioni sulla termocamera, come modello, numero di serie e versione del software.
8.21.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Premere il centro del pulsante di spostamento. Verrà visualizzata una barra degli
strumenti.
2. Sulla barra degli strumenti, selezionare Opzioni
. Verrà visualizzata una finestra di
dialogo.
3. Nella finestra di dialogo, selezionare l'impostazione che si desidera modificare e utilizzare il pulsante di spostamento per visualizzare ulteriori finestre di dialogo.
8.22 Aggiornamento della termocamera
8.22.1 Info generali
Per sfruttare il più recente firmware della termocamera, è importante mantenere aggiornata la termocamera. È possibile aggiornare la termocamera mediante FLIR Tools.
8.22.2 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Avviare FLIR Tools.
2. Avviare la termocamera.
3. Collegare la termocamera al computer mediante il cavo USB.
4. Nel menu Guida in FLIR Tools, fare clic su Cerca aggiornamenti.
5. Seguire le istruzioni visualizzate sullo schermo.
#T559828; r. AH/34115/35405; it-IT
25
9
Dati tecnici
9.1 Calcolatore del campo visivo online
Visitare il sito Web http://support.flir.com e fare clic sulla foto della serie di termocamere
per visualizzare le tabelle del campo visivo di tutte le combinazioni di obiettivi e
termocamere.
9.2 Nota relativa ai dati tecnici
FLIR Systems si riserva il diritto di modificare le specifiche in qualsiasi momento e senza
preavviso. Per conoscere le modifiche più recenti, consultare il sito Web http://support.flir.
com.
9.3 Nota relativa alle versioni ufficiali
La versione ufficiale della presente pubblicazione è in inglese. Nel caso in cui siano presenti divergenze dovute ad errori di traduzione, il testo in inglese ha la precedenza.
Tutte le modifiche più recenti vengono implementate prima in inglese.
#T559828; r. AH/34115/35405; it-IT
26
Dati tecnici9
9.4 FLIR E4
P/N: 63901-0101
Rev.: 30746
Descrizione generale
Le termocamere serie FLIR Ex sono termocamere ad infrarossi compatte che offrono accesso alla visualizzazione ad infrarossi. Le termocamere serie FLIR Ex sono un'alternativa economica al termometro ad infrarossi ed offrono immagini termiche con informazioni sulla temperatura in ogni singolo pixel.
Grazie alla nuova funzione MSX ed ai formati visivi, non esistono termocamere più facili da utilizzare.
Le termocamere serie FLIR Ex sono intuitive, compatte e resistenti, perfette anche negli ambienti più
difficili. Grazie all'ampio campo visivo, inoltre, sono perfette per le applicazioni edilizie.
Vantaggi:
• Facilità di utilizzo: le termocamere serie FLIR Ex sono completamente automatiche e senza messa
a fuoco, dotate di un'interfaccia intuitiva per misurazioni in modalità termica, visiva o MSX.
• Compattezza e resistenza: con un peso di appena 0,575 kg e la borsa da cintura accessoria, le termocamere serie FLIR Ex sono sempre facili da trasportare. Il design robusto è in grado di resistere
a cadute da 2 metri, garantendo la massima affidabilità anche in ambienti difficili.
• Convenienza senza precedenti: le termocamere ad infrarossi serie FLIR Ex sono le più convenienti
presenti sul mercato.
Imaging e dati ottici
Risoluzione IR80 × 60 pixel
Sensibilità termica/NETD< 0,15 °C (0,27 °F) /< 150 mK
Campo visivo (FOV)
Distanza minima di messa a fuoco0,5 m (1,6 piedi)
Risoluzione spaziale (IFOV)
Numero di diaframma
Frequenza immagini9 Hz
Messa a fuocoSenza messa a fuoco
Dati del rilevatore
Tipo di rilevatoreFPA (Focal Plane Array), microbolometro non
Le termocamere serie FLIR Ex sono termocamere ad infrarossi compatte che offrono accesso alla visualizzazione ad infrarossi. Le termocamere serie FLIR Ex sono un'alternativa economica al termometro ad infrarossi ed offrono immagini termiche con informazioni sulla temperatura in ogni singolo pixel.
Grazie alla nuova funzione MSX ed ai formati visivi, non esistono termocamere più facili da utilizzare.
Le termocamere serie FLIR Ex sono intuitive, compatte e resistenti, perfette anche negli ambienti più
difficili. Grazie all'ampio campo visivo, inoltre, sono perfette per le applicazioni edilizie.
Vantaggi:
• Facilità di utilizzo: le termocamere serie FLIR Ex sono completamente automatiche e senza messa
a fuoco, dotate di un'interfaccia intuitiva per misurazioni in modalità termica, visiva o MSX.
• Compattezza e resistenza: con un peso di appena 0,575 kg e la borsa da cintura accessoria, le termocamere serie FLIR Ex sono sempre facili da trasportare. Il design robusto è in grado di resistere
a cadute da 2 metri, garantendo la massima affidabilità anche in ambienti difficili.
• Convenienza senza precedenti: le termocamere ad infrarossi serie FLIR Ex sono le più convenienti
presenti sul mercato.
Le termocamere serie FLIR Ex sono termocamere ad infrarossi compatte che offrono accesso alla visualizzazione ad infrarossi. Le termocamere serie FLIR Ex sono un'alternativa economica al termometro ad infrarossi ed offrono immagini termiche con informazioni sulla temperatura in ogni singolo pixel.
Grazie alla nuova funzione MSX ed ai formati visivi, non esistono termocamere più facili da utilizzare.
Le termocamere serie FLIR Ex sono intuitive, compatte e resistenti, perfette anche negli ambienti più
difficili. Grazie all'ampio campo visivo, inoltre, sono perfette per le applicazioni edilizie.
Vantaggi:
• Facilità di utilizzo: le termocamere serie FLIR Ex sono completamente automatiche e senza messa
a fuoco, dotate di un'interfaccia intuitiva per misurazioni in modalità termica, visiva o MSX.
• Compattezza e resistenza: con un peso di appena 0,575 kg e la borsa da cintura accessoria, le termocamere serie FLIR Ex sono sempre facili da trasportare. Il design robusto è in grado di resistere
a cadute da 2 metri, garantendo la massima affidabilità anche in ambienti difficili.
• Convenienza senza precedenti: le termocamere ad infrarossi serie FLIR Ex sono le più convenienti
presenti sul mercato.
Le termocamere serie FLIR Ex sono termocamere ad infrarossi compatte che offrono accesso alla visualizzazione ad infrarossi. Le termocamere serie FLIR Ex sono un'alternativa economica al termometro ad infrarossi ed offrono immagini termiche con informazioni sulla temperatura in ogni singolo pixel.
Grazie alla nuova funzione MSX ed ai formati visivi, non esistono termocamere più facili da utilizzare.
Le termocamere serie FLIR Ex sono intuitive, compatte e resistenti, perfette anche negli ambienti più
difficili. Grazie all'ampio campo visivo, inoltre, sono perfette per le applicazioni edilizie.
Vantaggi:
• Facilità di utilizzo: le termocamere serie FLIR Ex sono completamente automatiche e senza messa
a fuoco, dotate di un'interfaccia intuitiva per misurazioni in modalità termica, visiva o MSX.
• Compattezza e resistenza: con un peso di appena 0,575 kg e la borsa da cintura accessoria, le termocamere serie FLIR Ex sono sempre facili da trasportare. Il design robusto è in grado di resistere
a cadute da 2 metri, garantendo la massima affidabilità anche in ambienti difficili.
• Convenienza senza precedenti: le termocamere ad infrarossi serie FLIR Ex sono le più convenienti
presenti sul mercato.
without written permission from FLIR Systems, Inc. Specifications subject to change without further notice. Dimensional data is based on nominal values. Products may be subject to regional market considerations. License procedures may apply.
Product may be subject to US Export Regulations. Please refer to exportquestions@flir.com with any questions. Diversion contrary to US law is prohibited.
without written permission from FLIR Systems, Inc. Specifications subject to change without further notice. Dimensional data is based on nominal values. Products may be subject to regional market considerations. License procedures may apply.
Product may be subject to US Export Regulations. Please refer to exportquestions@flir.com with any questions. Diversion contrary to US law is prohibited.
-
11
Dichiarazione di conformità CE
#T559828; r. AH/34115/35405; it-IT
42
12
Pulizia della termocamera
12.1 Rivestimento esterno, cavi ed altri componenti della termocamera
12.1.1 Liquidi
Utilizzare uno dei liquidi seguenti:
• Acqua calda
• Una soluzione detergente non aggressiva
12.1.2 Dotazione necessaria
Un panno morbido
12.1.3 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Immergere il panno nel liquido.
2. Strizzare il panno per rimuovere il liquido in eccesso.
3. Con il panno, pulire la parte desiderata.
ATTENZIONE
Non utilizzare solventi o liquidi simili su termocamera, cavi e altri componenti in quanto potrebbero
danneggiarsi.
12.2 Obiettivo ad infrarossi
12.2.1 Liquidi
Utilizzare uno dei liquidi seguenti:
• Un liquido per la pulizia dell'obiettivo comunemente in commercio con oltre il 30% di
alcol isopropilico.
• 96% di alcol etilico (C
12.2.2 Dotazione necessaria
Batuffolo di cotone
12.2.3 Procedura
Attenersi alla procedura seguente:
1. Immergere un batuffolo di cotone nel liquido.
2. Strizzare il batuffolo di cotone per rimuovere il liquido in eccesso.
3. Pulire l'obiettivo solo una volta e gettare il batuffolo di cotone.
AVVERTENZA
Prima di utilizzare un liquido, leggere attentamente tutte le relative schede con i dati di sicurezza del
materiale (MSDS, Material Safety Data Sheets) e le etichette con le avvertenze applicate sui contenitori.
I liquidi possono essere pericolosi.
2H5
OH).
ATTENZIONE
• Quando si pulisce l'obiettivo ad infrarossi, procedere con cautela. L'obiettivo è dotato di un rivestimento antiriflesso.
• Non eccedere nella pulizia dell'obiettivo ad infrarossi. Il rivestimento antiriflesso potrebbe rovinarsi.
#T559828; r. AH/34115/35405; it-IT
44
13
Esempi di applicazioni
13.1 Infiltrazioni di acqua ed umidità
13.1.1 Info generali
È spesso possibile rilevare infiltrazioni di acqua ed umidità nelle abitazioni mediante una
termocamera ad infrarossi, in quanto l'area interessata presenta una proprietà di conduzione del calore differente, nonché una capacità di immagazzinare calore diversa rispetto al materiali circostante.
La possibilità di rilevare infiltrazioni di acqua ed umidità mediante un'immagine termica
dipende da vari fattori.
Il riscaldamento ed il raffreddamento delle aree interessate avviene ad esempio con velocità diverse a seconda del materiale e dell'ora del giorno. È pertanto importante utilizzare anche altri metodi per rilevare le infiltrazioni di acqua ed umidità.
13.1.2 Figura
Nell'immagine seguente viene illustrata un'infiltrazione di acqua estesa su una parete
esterna in cui l'acqua è penetrata oltre la facciata esterna a causa di un davanzale non
installato correttamente.
13.2 Contatto difettoso in una presa
13.2.1 Info generali
A seconda del tipo di presa, un cavo collegato in modo non corretto può determinare un
aumento locale della temperatura. Tale aumento di temperatura è dovuto alla riduzione
dell'area di contatto tra il punto di collegamento del cavo e la presa. Questo problema
può causare incendi.
La struttura di una presa può risultare molto diversa a seconda del produttore. Diversi tipi
di problemi possono pertanto produrre immagini termiche dall'aspetto analogo.
L'aumento locale della temperatura può inoltre essere determinato dal contatto improprio tra cavo e presa o da una differenza di carico.
13.2.2 Figura
Nell'immagine seguente viene illustrato il collegamento difettoso di un cavo ad una presa
che ha determinato un aumento locale della temperatura.
#T559828; r. AH/34115/35405; it-IT
45
Esempi di applicazioni13
13.3 Presa ossidata
13.3.1 Info generali
A seconda del tipo di presa e delle condizioni ambientali in cui si trova, è possibile che si
verifichi un'ossidazione delle superfici di contatto. Questo problema può determinare un
aumento locale della resistenza quando la presa viene caricata, il che si riflette nell'immagine termica sotto forma di aumento della temperatura.
La struttura di una presa può risultare molto diversa a seconda del produttore. Diversi tipi
di problemi possono pertanto produrre immagini termiche dall'aspetto analogo.
L'aumento locale della temperatura può inoltre essere determinato dal contatto improprio tra cavo e presa o da una differenza di carico.
13.3.2 Figura
Nell'immagine seguente viene illustrata una serie di fusibili, di cui uno presente un aumento della temperatura sulle superfici di contatto con il relativo contenitore. A causa del
materiale metallico con cui è fatta la zona di attacco dei fusibili, l’aumento di temperatura
non è visibile. Al contrario risulta visibile sul materiale di ceramica di cui è costituito il corpo del fusibile.
#T559828; r. AH/34115/35405; it-IT
46
Esempi di applicazioni13
13.4 Carenze d'isolamento
13.4.1 Info generali
I problemi di isolamento derivano dalla perdita di volume del materiale isolante nel tempo, il quale non è quindi più in grado di riempire la cavità nell'intelaiatura della parete.
Con una termocamera ad infrarossi è possibile rilevare i problemi di isolamento poiché
presentano una proprietà di conduzione del calore diversa rispetto al materiale isolante
installato correttamente, nonché individuare l'area in cui l'aria penetra all'interno dell'intelaiatura dell'edificio.
Quando si controlla un edificio, le differenza di temperatura tra interno ed esterno dovrebbe essere di almeno 10 °C. Montanti, tubature dell'acqua, colonne in calcestruzzo e
componenti simili possono apparire simili a problemi di isolamento in un'immagine termica. Possono inoltre verificarsi altre differenze di minore entità.
13.4.2 Figura
Nell'immagine seguente viene illustrato un problema di isolamento nell'intelaiatura del
tetto. A causa dell'assenza di isolamento, l'aria è penetrata nella struttura del tetto il cui
aspetto risulta pertanto diverso nell'immagine termica.
13.5 Corrente d'aria
13.5.1 Info generali
Infiltrazioni d'aria possono trovarsi in corrispondenza di battiscopa, porte, infissi e controsoffitti. Questo tipo di corrente d'aria risulta spesso rilevabile con una termocamera ad infrarossi e viene indicata come un flusso di aria più fredda che lambisce la superficie
circostante.
Quando si cercano le correnti d'aria in un'abitazione, è inoltre possibile che sia presente
una pressione subatmosferica. Chiudere tutte le porte, le finestre e i condotti di ventilazione ed accendere la cappa della cucina per un certo periodo di tempo prima di acquisire le immagini termiche.
In un'immagine termica di una corrente d'aria viene indicato da un modello di flusso tipico, illustrato chiaramente nella figura seguente.
Tenere inoltre presente che le correnti d'aria possono essere nascoste dal calore emesso dal sistema di riscaldamento.
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Esempi di applicazioni13
13.5.2 Figura
Nell'immagine viene illustrato un portello del controsoffitto la cui installazione non corretta determina una forte corrente d'aria.
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14
Informazioni su FLIR Systems
FLIR Systems è stata fondata nel 1978 con l'obiettivo di sviluppare innovativi sistemi di
imaging termico ad elevate prestazioni e si è affermata come leader internazionale nel
settore della progettazione, produzione e distribuzione di tali sistemi per un'ampia gamma di applicazioni commerciali, industriali ed istituzionali. FLIR Systems include oggi cinque delle maggiori società che vantano straordinari risultati nel settore della tecnologia
termica, dal 1958: la svedese AGEMA Infrared Systems (precedentemente nota come
AGA Infrared Systems), le tre aziende statunitensi Indigo Systems, FSI e Inframetrics,
nonché la società francese Cedip.
Nel 2007, FLIR Systems ha acquisito diverse società con esperienza a livello mondiale
nel settore delle tecnologie dei sensori:
• Extech Instruments (2007)
• Ifara Tecnologías (2008)
• Salvador Imaging (2009)
• OmniTech Partners (2009)
• Directed Perception (2009)
• Raymarine (2010)
• ICx Technologies (2010)
• TackTick Marine Digital Instruments (2011)
• Aerius Photonics (2011)
• Lorex Technology (2012)
• Traficon (2012)
• MARSS (2013)
• DigitalOptics (azienda nel settore della microottica) (2013)
• DVTEL (2015)
Figura 14.1 Documenti di brevetto dagli inizi degli anni 1960
FLIR Systems dispone di tre stabilimenti produttivi negli Stati Uniti (Portland, OREGON,
Boston, MASSACHUSSETS, Santa Barbara, CALIFORNIA) e uno in Svezia (Stoccolma).
Dal 2007 ha uno stabilimento produttivo anche a Tallinn, Estonia. È inoltre presente con
uffici commerciali in Belgio, Brasile, Cina, Francia, Germania, Gran Bretagna, Hong
Kong, Italia, Giappone, Corea, Svezia e USA, i quali, coadiuvati da una rete mondiale di
agenti e distributori, supportano la base di clienti internazionali della società.
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14
Informazioni su FLIR Systems
FLIR Systems è una società innovativa nel settore delle termocamere ad infrarossi in
grado di anticipare la domanda del mercato migliorando costantemente i prodotti esistenti e sviluppandone di nuovi. La storia della società è costellata di importanti innovazioni che hanno segnato tappe fondamentali nella progettazione e nello sviluppo del
prodotto, quali, ad esempio, l'introduzione della prima termocamera portatile a batteria
per le ispezioni industriali e della prima termocamera ad infrarossi senza raffreddamento,
solo per citarne un paio.
Figura 14.2 1969: Thermovision Modello 661. La
termocamera pesava circa 25 kg, l'oscilloscopio
20 kg e lo stativo 15 kg. L'operatore inoltre doveva
procurarsi un gruppo elettrogeno da 220 VCA ed
un contenitore da 10 litri con azoto liquido. Alla sinistra dell'oscilloscopio è visibile l'attacco Polaroid
(6 kg).
Figura 14.3 2015: FLIR One, un accessorio per
telefoni cellulari iPhone e Android. Peso: 90 g.
FLIR Systems produce autonomamente i principali componenti meccanici ed elettronici
delle proprie termocamere. Tutte le fasi della produzione, dalla progettazione dei rilevatori alla produzione delle lenti e dell'elettronica di sistema, fino alla calibrazione ed al collaudo finali, vengono eseguite sotto la supervisione di tecnici specializzati in tecnologie
ad infrarossi, la cui elevata competenza garantisce la precisione e l'affidabilità di tutti i
componenti cruciali assemblati nella termocamera.
14.1 Molto di più di una semplice termocamera ad infrarossi
L'obiettivo di FLIR Systems non consiste semplicemente nella produzione dei migliori sistemi per termocamere. Ci impegniamo infatti per migliorare la produttività di tutti gli
utenti dei nostri sistemi offrendo loro una combinazione di eccezionale potenza di software e termocamere. Il nostro software è specificatamente progettato per consentire la
manutenzione preventiva, mentre il monitoraggio dei processi di ricerca e sviluppo viene
realizzato internamente all'azienda. La maggior parte del software è disponibile in più
lingue.
A corredo delle termocamere prodotte dall'azienda, viene fornita un'ampia gamma di accessori che consentono di adattare l'apparecchiatura acquistata a qualunque tipo di
utilizzo.
14.2 Le competenze della società a disposizione del cliente
Nonostante le termocamere prodotte da Flir Systems siano progettate per essere di
semplice utilizzo, la termografia è un settore molto complesso e non è sufficiente saper
utilizzare la termocamera. FLIR Systems ha pertanto creato il centro di addestramento
ITC (Infrared Training Center), un'unità operativa distinta che si occupa di fornire corsi di
formazione certificati. Partecipando ad uno dei corsi organizzati dall'ITC, gli operatori acquisiscono l'esperienza pratica necessaria.
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14
Informazioni su FLIR Systems
Il personale dell'ITC fornisce inoltre il supporto applicativo necessario per passare dalla
teoria alla pratica.
14.3 Una società dedicata al supporto dei clienti
FLIR Systems gestisce una rete mondiale di servizi volti a mantenere sempre operative
le termocamere fornite. Se si verifica un problema, i centri di assistenza locali dispongono delle attrezzature e del know-how necessari per risolverlo nel più breve tempo possibile. Non è pertanto necessario inviare lontano la termocamera o parlare con operatori
che non capiscono l'italiano.
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15
Glossario
ambiente
assorbimento
(fattore)
atmosferaI gas presenti tra l'oggetto misurato e la termocamera, normalmente
campo
cavità
isotermica
colore di
saturazione
conduzioneIl processo che determina la diffusione del calore in un materiale.
convezionePer convezione si intende uno scambio termico in cui un fluido, che
corpo grigio
corpo nero
corpo nero
radiante
correzione di
immagine (interna /
esterna)
differenza di
temperatura.
doppia
isoterma
emissività
(fattore)
emittanzaLa quantità di energia emessa da un oggetto per unità di tempo ed
emittanza
spettrale
filtro spettraleUn materiale trasparente solo ad alcune lunghezze d'onda ad
FOVapertura angolare: l'angolo orizzontale che è possibile osservare at-
FPAAcronimo di Focal Plane Array: un tipo di rilevatore IR.
IFOVAcronimo di Instantaneous Field Of View: unità di misura della riso-
Gli oggetti e i gas che emettono radiazioni verso l'oggetto sottoposto
a misurazione.
La quantità di radiazione assorbita da un oggetto rispetto alla radiazione ricevuta. Un valore compreso tra 0 e 1.
aria.
L'intervallo della scala della temperatura, in genere espresso come
un valore di segnale.
Un radiatore con cavità a forma di bottiglia con una temperatura uni-
forme, osservato attraverso il collo di bottiglia.
Le aree con temperature che non rientrano nelle impostazioni di li-
vello e campo correnti vengono colorate con i colori di saturazione.
Nei colori di saturazione sono compresi un colore di "superamento
del limite massimo" ed un colore di "non raggiungimento del limite
minimo". Esiste anche un terzo colore di saturazione rosso, con cui
viene contrassegnato qualunque elemento saturato dal rilevatore
per indicare che è opportuno cambiare l'intervallo.
viene posto in movimento o per gravità o tramite altre forze, trasferisce il calore da un posto ad un altro.
Un oggetto che emette una frazione fissa della quantità di energia di
un corpo nero per ciascuna lunghezza d'onda.
Un oggetto totalmente non riflettente. Tutta la radiazione che emette
è generata solo dalla propria temperatura.
Dispositivo radiante IR con proprietà di corpo nero, utilizzato per calibrare le termocamere.
Un modo per compensare le differenze di sensibilità nelle varie parti
delle immagini dal vivo ed anche per stabilizzare la termocamera.
Un valore risultante dalla sottrazione tra due valori di temperatura.
Un'isoterma con due bande di colori invece di una.
La quantità di radiazione proveniente da un oggetto rispetto a quella
di un corpo nero. Un valore compreso tra 0 e 1.
area (W/m
Quantità di energia emessa da un oggetto per unità di tempo, area e
lunghezza d'onda (W/m
infrarossi.
traverso un obiettivo IR.
luzione geometrica di una termocamera.
2
).
2
/μm).
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15
Glossario
infrarossoRadiazione non visibile, con una lunghezza d'onda compresa ap-
prossimativamente tra 2 e 13 μm.
intervalloIl limite di misurazione della temperatura complessiva corrente di
una termocamera ad infrarossi. Le termocamere possono avere vari
intervalli. Espresso come due temperature di corpo nero che limitano la calibrazione corrente.
intervallo di
temperatura
Il limite di misurazione della temperatura complessiva corrente di
una termocamera ad infrarossi. Le termocamere possono avere vari
intervalli. Espresso come due temperature di corpo nero che limita-
no la calibrazione corrente.
IRinfrarosso
isotermaUna funzione che evidenzia le parti di un'immagine la cui temperatu-
ra è superiore, inferiore o compresa in uno o più intervalli di
temperatura.
isoterma
trasparente
Un'isoterma che mostra una distribuzione lineare dei colori invece di
coprire le parti evidenziate dell'immagine.
Laser LocatIRUna fonte di luce alimentata elettricamente che emette radiazione
laser in un sottile raggio concentrato per puntare su certe parti di un
soggetto posto davanti alla termocamera.
livelloIl valore centrale della scala di temperatura, in genere espresso co-
me valore di segnale.
NETDAcronimo di Noise Equivalent Temperature Difference: unità di misu-
ra del livello di rumore delle immagini di una termocamera.
ottiche esterneProtezioni termiche, obiettivi e filtri aggiuntivi che possono essere
frapposti tra la termocamera e l'oggetto sottoposto a misurazione.
palette autoL'immagine termica viene visualizzata con una distribuzione non uni-
forme dei colori, mostrando contemporaneamente sia gli oggetti
freddi che quelli caldi.
parametri
oggetto
Un gruppo di valori che descrive le circostanze in cui è stata esegui-
ta la misurazione di un oggetto e l'oggetto stesso, quali emissività,
temperatura apparente riflessa, distanza, ecc.
pixelAbbreviazione di picture element: singolo punto di un'immagine.
potenza
La quantità di energia emessa da un oggetto per unità di tempo (W).
radiante
puntatore laserUna fonte di luce alimentata elettricamente che emette radiazione
laser in un sottile raggio concentrato per puntare su certe parti di un
soggetto posto davanti alla termocamera.
radianza
La quantità di energia emessa da un oggetto per unità di tempo,
area ed angolo (W/m
2
/sr).
radiatoreUn dispositivo radiante IR.
radiatore a
cavità
Un radiatore a forma di bottiglia con un rivestimento interno assorbente, visibile attraverso il collo di bottiglia.
radiazioneIl processo mediante il quale un oggetto o un gas emette energia
elettromagnetica.
regolazione
automatica
regolazione
continua
Una funzione che consente ad una termocamera di eseguire una
correzione interna dell'immagine.
Una funzione che consente di regolare l'immagine. È sempre attiva
e regola continuamente la luminosità ed il contrasto in base al contenuto dell'immagine.
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15
Glossario
regolazione
manuale
Un metodo per regolare l'immagine cambiando manualmente alcuni
parametri.
riflettivitàLa quantità di radiazione riflessa da un oggetto rispetto alla radiazio-
ne ricevuta. Un valore compreso tra 0 e 1.
rumore
scala di
temperatura
segnale di
oggetto
Piccoli disturbi indesiderati nell'immagine termica.
Il modo in cui viene visualizzata un'immagine termica. Viene espres-
sa con due valori di temperatura che limitano i colori.
Un valore non calibrato relativo alla quantità di radiazione che la ter-
mocamera riceve dall'oggetto.
tavolozzaL'insieme dei colori utilizzati per visualizzare un'immagine termica.
temperatura
colore
temperatura di
riferimento
termogramma
trasmissione
(o trasmittanza) fattore
trasmissione
atmosferica
La temperatura per cui il colore di un corpo nero corrisponde ad un
colore specifico.
Una temperatura con cui possono essere confrontati i valori misurati
ordinari.
immagine ad infrarossi (o termica)
I gas ed i materiali possono essere più o meno trasparenti. La tra-
smissione è la quantità di radiazione IR che li attraversa. Un valore
compreso tra 0 e 1.
Un valore di trasmissione calcolato sulla base della temperatura,
dell'umidità relativa dell'aria e della distanza dall'oggetto.
calcolata
trasmissione
atmosferica
Un valore di trasmissione, fornito da un utente, che ne sostituisce
uno calcolato.
stimata
umidità relativaL'umidità relativa rappresenta il rapporto tra la massa corrente del
vapore acqueo nell'aria e quella massima che può contenere in con-
dizioni di saturazione.
visibile
Indica la modalità video di una termocamera, in contrapposizione al-
la normale modalità termografica. Quando una termocamera è in
modalità visibile, cattura le normali immagini video, mentre le imma-
gini termografiche vengono catturate quando la termocamera è in
modalità IR.
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16
Tecniche di misurazione
termografica
16.1 Introduzione
La termocamera consente di misurare e rappresentare la radiazione infrarossa emessa
da un oggetto. La radiazione è una funzione della temperatura superficiale di un oggetto
e la termocamera è in grado di calcolare e visualizzare tale temperatura.
Tuttavia, la radiazione rilevata dalla termocamera non dipende soltanto dalla temperatura
dell'oggetto, ma è anche una funzione dell'emissività. La radiazione ha origine anche
nelle zone circostanti l'oggetto e viene riflessa sull'oggetto stesso. La radiazione emessa
dall'oggetto e quella riflessa variano anche in base all'assorbimento atmosferico.
Per rilevare la temperatura con precisione, è opportuno ovviare agli effetti provocati dalla
presenza di diverse sorgenti di radiazione. Questa procedura viene eseguita automaticamente in tempo reale dalla termocamera. Tuttavia, è necessario che la termocamera disponga dei seguenti parametri che si riferiscono agli oggetti.
• L'emissività dell'oggetto
• La temperatura apparente riflessa
• La distanza tra l'oggetto e la termocamera
• L'umidità relativa
• La temperatura dell'atmosfera
16.2 Emissività
Poiché l'emissività è il parametro più importante dell'oggetto, è necessario che venga impostato correttamente. In breve, l'emissività è una misura che si riferisce alla quantità di
radiazione termica emessa da un oggetto, comparata a quella emessa da un corpo nero
perfetto alla stessa temperatura.
Generalmente, i materiali di cui sono composti gli oggetti e i trattamenti effettuati sulle
superfici presentano emissività comprese tra 0,1 e 0,95. Una superficie particolarmente
lucida, ad esempio uno specchio, presenta un valore inferiore a 0,1, mentre una superficie ossidata o verniciata ha un livello di emissività superiore. Una vernice a base di olio
ha un'emissività superiore a 0,9 nello spettro infrarosso, indipendentemente dal suo colore nello spettro visivo. La pelle umana è caratterizzata da un livello di emissività compreso fra 0,97 e 0,98.
I metalli non ossidati rappresentano un caso estremo di opacità perfetta e di elevata riflessività, la quale non subisce variazioni rilevanti al variare della lunghezza d'onda. Di
conseguenza, l'emissività dei metalli è bassa: aumenta infatti solo con la temperatura.
Per i non metalli, l'emissività tende ad essere elevata e a diminuire con la temperatura.
16.2.1 Come stabilire l'emissività di un campione
16.2.1.1 Passaggio 1: determinazione della temperatura apparente riflessa
Utilizzare uno dei due metodi seguenti per determinare la temperatura apparente
riflessa:
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16
Tecniche di misurazione termografica
16.2.1.1.1 Metodo 1: metodo diretto
Attenersi alla procedura seguente:
1. Individuare possibili fonti di riflettività, tenendo in considerazione che l'angolo di incidenza = angolo di riflessione (a = b).
Figura 16.1 1 = Fonte di riflettività
2. Se la fonte di riflettività è una fonte puntiforme, modificare la fonte coprendola con un
pezzo di cartone.
Figura 16.2 1 = Fonte di riflettività
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16
Tecniche di misurazione termografica
3. Misurare l'intensità di radiazione (uguale alla temperatura apparente) della sorgente
di riflettività adottando le seguenti impostazioni:
• Emissività: 1.0
• D
: 0
obj
È possibile misurare l'intensità di radiazione adottando uno dei due metodi seguenti:
Figura 16.3 1 = Fonte di riflettivitàFigura 16.4 1 = Fonte di riflettività
L'utilizzo di una termocoppia per la misurazione della temperatura apparente riflessa è
sconsigliato per due motivi principali:
• una termocoppia non misura l'intensità di radiazione
• una termocoppia necessita di un eccellente contatto termico con la superficie, ottenu-
to solitamente incollando e ricoprendo il sensore con un isolatore termico.
16.2.1.1.2 Metodo 2: metodo del riflettore
Attenersi alla procedura seguente:
1. Stropicciare un grosso pezzo di foglio d'alluminio.
2. Distenderlo ed attaccarlo ad un pezzo di cartone delle stesse dimensioni.
3. Posizionare il pezzo di cartone di fronte all'oggetto da sottoporre a misurazione. Verificare che il lato rivestito di foglio d'alluminio sia rivolto verso la termocamera.
4. Impostare l'emissività su 1,0.
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16
Tecniche di misurazione termografica
5. Misurare la temperatura apparente del foglio d'alluminio e prendere nota del valore.
Figura 16.5 Misurazione della temperatura apparente del foglio d'alluminio.
1. Selezionare un luogo per posizionare il campione.
2. Determinare ed impostare la temperatura apparente riflessa secondo la procedura
indicata in precedenza.
3. Posizionare sul campione un pezzo di nastro elettrico con un'accertata emissività
elevata.
4. Riscaldare il campione ad almeno 20 K oltre la temperatura ambiente. Il processo di
riscaldamento deve essere abbastanza regolare.
5. Mettere a fuoco e regolare automaticamente la termocamera, quindi congelare
l'immagine.
6. Regolare Livello e Campo per ottenere immagini con i migliori valori di contrasto e
luminosità.
7. Impostare l'emissività come quella del nastro (solitamente 0,97).
8. Misurare la temperatura del nastro utilizzando una delle seguenti funzioni di
misurazione:
• Isoterma (consente di determinare sia la temperatura sia la regolarità di riscalda-
mento del campione)
• Puntatore (più semplice)
• Riquadro Media(adatto a superfici con emissività variabile).
9. Prendere nota della temperatura.
10. Spostare la funzione di misurazione sulla superficie del campione.
11. Modificare l'impostazione dell'emissività finché non si legge la stessa temperatura
della misurazione precedente.
12. Prendere nota dell'emissività.
Nota
• Evitare la convezione forzata.
• Cercare un ambiente termicamente stabile che non generi riflettività puntiforme.
• Utilizzare un nastro di alta qualità, non trasparente e di emissività elevata accertata.
• Con questo metodo, si presuppone che la temperatura del nastro e della superficie
del campione siano uguali. In caso contrario, la misurazione dell'emissività risulterebbe errata.
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16
Tecniche di misurazione termografica
16.3 Temperatura apparente riflessa
Questo parametro viene utilizzato per bilanciare la radiazione riflessa nell'oggetto. Se l'emissività è bassa ed la temperatura dell'oggetto sensibilmente diversa da quella riflessa,
risulta particolarmente importante impostare e bilanciare correttamente la temperatura
apparente riflessa.
16.4 Distanza
Per distanza si intende la distanza esistente tra l'oggetto e l'obiettivo della termocamera.
Questo parametro viene utilizzato per ovviare alle due condizioni seguenti:
• La radiazione del soggetto viene assorbita dall'atmosfera compresa fra l'oggetto e la
termocamera.
• La termocamera rileva la radiazione dell'atmosfera stessa.
16.5 Umidità relativa
La termocamera consente anche di ovviare al fatto che la trasmittanza dipende in una
certa misura dall'umidità relativa dell'atmosfera. Pertanto, è necessario impostare l'umidità relativa sul valore corretto. Per brevi distanze ed un'umidità normale, è in genere possibile utilizzare il valore predefinito dell'umidità relativa pari al 50%.
16.6 Altri parametri
Alcune termocamere e programmi di analisi di FLIR Systems consentono anche di effettuare compensazioni per i seguenti parametri:
• Temperatura atmosferica, ossia la temperatura atmosferica tra la termocamera e
l'oggetto.
• Temperatura ottiche esterne, ossia la temperatura di obiettivi esterni o finestre utilizza-
ti nella parte anteriore della termocamera.
• Trasmittanza ottiche esterne, ossia la trasmissione di obiettivi esterni o finestre utiliz-
zati nella parte anteriore della termocamera
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17
Storia della tecnologia ad
infrarossi
Fino a 200 anni fa circa, non si sospettava neanche l'esistenza della porzione ad infrarossi dello spettro elettromagnetico. Il significato originale dello spettro infrarosso o, come spesso viene chiamato, semplicemente "infrarosso", come forma di irradiazione di
calore è forse meno ovvio oggi di quanto non lo fosse ai tempi in cui è stato scoperto da
Herschel, nel 1800.
Figura 17.1 Sir William Herschel (1738–1822)
La scoperta avvenne accidentalmente durante la ricerca di un nuovo materiale ottico. Sir
William Herschel, astronomo reale del re Giorgio III d'Inghilterra e già famoso per aver
scoperto il pianeta Urano, era alla ricerca di un filtro ottico in grado di ridurre la luminosità
dell'immagine del sole nei telescopi durante le osservazioni. Mentre provava diversi
campioni di vetro colorato che fornivano analoghe riduzioni di luminosità, fu attratto dalla
constatazione che alcuni di questi campioni filtravano quantità ridotte del calore del sole,
mentre altri ne filtravano così tanto che egli rischiò di ferirsi gli occhi dopo solo pochi secondi di osservazione.
Herschel si convinse presto della necessità di condurre un esperimento sistematico, con
l'obiettivo di individuare un unico materiale in grado di ridurre la luminosità ai valori desiderati ed allo stesso tempo di ridurre al massimo il calore. All'inizio, i suoi esperimenti si
basarono sull'esperimento del prisma condotto da Newton, ma furono rivolti più all'effetto
termico che alla distribuzione visiva dell'intensità nello spettro. Herschel annerì con inchiostro il bulbo di un termometro sensibile contenente mercurio e lo utilizzò come rilevatore di radiazioni per studiare l'effetto termico dei vari colori dello spettro, definiti in base
ad una tabella, mediante il passaggio di luce solare attraverso un prisma di vetro. Altri
termometri, collocati al riparo dai raggi del sole, servivano da elementi di controllo.
Man mano che il termometro annerito veniva spostato lentamente lungo i colori dello
spettro, i valori della temperatura mostravano un aumento costante passando dal violetto
al rosso. Il risultato non era del tutto imprevisto, considerato che il ricercatore italiano
Landriani aveva osservato lo stesso effetto in un esperimento analogo condotto nel 1777.
Fu Herschel, tuttavia, il primo a riconoscere l'esistenza di un punto in cui l'effetto termico
raggiunge un massimo e che le misurazioni limitate alla porzione visibile dello spettro
non erano in grado di individuare questo punto.
Figura 17.2 Marsilio Landriani (1746–1815)
Spostando il termometro nella regione scura, oltre l'estremità rossa dello spettro, Herschel ebbe la conferma che il calore continuava ad aumentare. Il punto massimo venne
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17
Storia della tecnologia ad infrarossi
individuato da Herschel ben oltre l'estremità rossa, in quelle che oggi chiamiamo le “lunghezze d'onda degli infrarossi”.
Quando Herschel compì la sua scoperta, denominò questa nuova porzione dello spettro
elettromagnetico “spettro termometrico”,. Definì la radiazione stessa a volte come “calore nero”, a volte semplicemente come “raggi invisibili”. Paradossalmente, e contrariamente a quanto si pensa, non fu Herschel ad introdurre il termine “infrarosso”. La parola
cominciò a comparire nei testi circa 75 anni più tardi e non è stato ancora chiarito a chi
attribuirne la paternità.
L'uso del vetro nel prisma fatto da Herschel nel suo primo esperimento originale sollevò
alcune dispute tra i suoi contemporanei sull'esistenza effettiva delle lunghezze d'onda
degli infrarossi. Diversi ricercatori, nel tentativo di confermare i risultati del suo lavoro, utilizzarono indiscriminatamente vari tipi di vetro, ottenendo trasparenze diverse nell'infrarosso. Nei suoi esperimenti successivi, Herschel si rese conto della trasparenza limitata
del vetro rispetto alla radiazione termica recentemente scoperta e fu costretto a concludere che l'ottica per l'infrarosso era probabilmente determinata esclusivamente dall'uso
di elementi riflessivi, quali specchi piani o curvati. Fortunatamente, ciò si dimostrò vero
solo fino al 1830, quando il ricercatore italiano Melloni fece una scoperta molto importante: il salgemma presente in natura (NaCl), contenuto nei cristalli naturali sufficientemente
grandi per produrre lenti e prismi, è notevolmente trasparente all'infrarosso. Il risultato fu
che il salgemma divenne il principale materiale ottico infrarosso nei successivi cento anni, fino a quando non si perfezionò la produzione di cristalli sintetici negli anni '30 del XX
secolo.
Figura 17.3 Macedonio Melloni (1798–1854)
I termometri utilizzati come rilevatori di radiazioni rimasero immutati fino al 1829, anno in
cui Nobili inventò la termocoppia. (Il termometro di Herschel poteva segnare fino a 0,2 °
C di temperatura, i modelli successivi fino a 0,05 °C). Grazie a Melloni, che collegò una
serie di termocoppie in sequenza per formare la prima termopila, si realizzò una svolta
decisiva. Il nuovo dispositivo era almeno 40 volte più sensibile del miglior termometro disponibile allora per il rilevamento dell'irradiazione di calore, in grado di rilevare il calore
di una persona a tre metri di distanza.
La prima cosiddetta “immagine del calore” fu possibile nel 1840, frutto del lavoro di Sir
John Herschel, figlio dello scopritore dell'infrarosso e già famoso astronomo. In base all'evaporazione differenziale di una sottile pellicola di olio esposta ad un modello termico,
l'immagine termica poteva essere visualizzata dalla luce riflessa, laddove l'interferenza
della pellicola di olio rendeva l'immagine visibile all'occhio umano. Sir John riuscì inoltre
ad ottenere un primitivo risultato di immagine termica su carta, che denominò
“termografia”.
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17
Storia della tecnologia ad infrarossi
Figura 17.4 Samuel P. Langley (1834–1906)
Il perfezionamento della sensibilità del rilevatore di raggi infrarossi proseguì lentamente.
Un'altra scoperta importante, il cui autore fu Langley nel 1880, fu l'invenzione del bolometro. Questo strumento era costituito da una sottile striscia annerita di platino collegata
ad un ramo di un circuito a ponte Wheatstone, esposta alle radiazioni dei raggi infrarossi
e collegata ad un galvanometro sensibile. Allo strumento era stata attribuita la capacità
di rilevare il calore di una mucca ad una distanza di 400 metri.
Lo scienziato inglese Sir James Dewar fu il primo ad introdurre l'uso di gas liquefatti come agenti di raffreddamento, come l'azoto liquido ad una temperatura di -196 °C nella ricerca sulle basse temperature. Nel 1892 inventò un contenitore a chiusura ermetica in
cui era possibile conservare gas liquefatti per giorni interi. Il comune “thermos”, utilizzato
per conservare bevande calde o fredde, si basa su questa invenzione.
Tra il 1900 e il 1920, venne “scoperto” l'infrarosso. Furono concessi molti brevetti per dispositivi in grado di rilevare individui, artiglieria, velivoli, navi e perfino iceberg. Il primo sistema operativo, nel senso moderno, venne sviluppato durante la prima guerra
mondiale, quando entrambe le parti in conflitto conducevano programmi di ricerca dedicati allo sfruttamento militare dell'infrarosso. Questi programmi includevano sistemi sperimentali per il rilevamento di intrusioni nemiche, il rilevamento della temperatura di
oggetti lontani, le comunicazioni sicure e la guida dei “missili guidati”. Un sistema di ricerca ad infrarossi collaudato durante questo periodo era in grado di rilevare un velivolo in
avvicinamento ad una distanza di 1,5 km o una persona a più di 300 metri.
In questo periodo, i sistemi più sensibili furono tutti basati su variazioni dell'idea di bolometro, ma fu nel periodo tra le due guerre che si assistette allo sviluppo di due nuovi rilevatori di raggi infrarossi rivoluzionari: il convertitore di immagini e il rilevatore di fotoni.
All'inizio, il convertitore di immagini ricevette un'estrema attenzione da parte del settore
militare, perché consentì per la prima volta nella storia, letteralmente, di “vedere nel
buio”. Tuttavia, la sensibilità del convertitore di immagini era limitata alle lunghezze d'onda degli infrarossi vicini e gli obiettivi militari più interessanti, i soldati nemici, dovevano
essere illuminati da raggi di ricerca ad infrarossi. Considerato che ciò comportava il rischio di annullare il vantaggio dell'osservatore perché il nemico poteva essere analogamente equipaggiato, è comprensibile che l'interesse militare per il convertitore di
immagini alla fine diminuì.
Gli svantaggi militari tattici dei cosiddetti sistemi di imaging termico “attivi”, vale a dire attrezzati con raggi di ricerca, fornirono l'occasione dopo la seconda guerra mondiale per
ulteriori ricerche sugli infrarossi coperte da segreto militare, mirati allo sviluppo di sistemi
“passivi”, privi di raggi di ricerca, basati sul rilevatore di fotoni particolarmente sensibile.
Durante questo periodo, i regolamenti sul segreto militare impedirono la diffusione della
tecnologia di imaging ad infrarossi. Solo alla metà degli anni '50 il segreto fu rimosso e i
dispositivi di imaging termico cominciarono ad essere disponibili per la scienza e l'industria civili.
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18
Teoria della termografia
18.1 Introduzione
Gli argomenti riguardanti le radiazioni infrarosse e la relativa tecnica termografica sono
spesso poco noti a molti utilizzatori di termocamere ad infrarossi. In questa sezione viene fornita una descrizione della teoria che sottende il concetto di termografia.
18.2 Lo spettro elettromagnetico
Lo spettro elettromagnetico è suddiviso arbitrariamente in un certo numero di regioni
classificate in base alla lunghezza d'onda e denominate bande, distinte a seconda dei
metodi utilizzati per emettere e rilevare le radiazioni. Non esiste alcuna differenza sostanziale tra le radiazioni presenti nelle diverse bande dello spettro elettromagnetico: tutte sono governate dalle stesse leggi e le sole differenze sono quelle determinate dalle
diverse lunghezze d'onda.
Figura 18.1 Lo spettro elettromagnetico. 1: raggi X; 2: ultravioletto; 3: luce visibile; 4: infrarosso; 5: microonde; 6: onde radio.
La termografia utilizza la banda spettrale dell'infrarosso. Il confine delle onde corte è situato al limite della percezione visiva, nella parte rossa dello spettro. Il confine delle onde
lunghe si fonde con la lunghezza d'onda delle microonde radio, nell'intervallo delle onde
millimetriche.
La banda dell'infrarosso è spesso ulteriormente suddivisa in quattro bande più piccole, i
cui confini vengono anch'essi scelti in modo arbitrario. Le bande comprendono: infraros-
so vicino (0,75–3 μm), infrarosso medio (3–6 μm), infrarosso lontano (6–15 μm) e infrarosso estremo (15–100 μm). Anche se le lunghezze d'onda sono espresse in μm
(micrometri), per misurare la lunghezza d'onda in questa regione dello spettro è spesso
possibile utilizzare anche altre unità di misura, ad esempio nanometri (nm) ed Ångström
(Å).
Il rapporto tra le diverse unità di misura della lunghezza d'onda è:
18.3 Radiazione del corpo nero
Per corpo nero si intende un oggetto che assorbe tutte le radiazioni che lo colpiscono ad
una lunghezza d'onda qualsiasi. L'utilizzo dell'apparente termine improprio nero, riferito
ad un oggetto che emette radiazioni, è spiegato dalla legge di Kirchhoff (Gustav RobertKirchhoff, 1824–1887) la quale afferma che un corpo in grado di assorbire tutte le radiazioni ad una lunghezza d'onda qualsiasi è ugualmente in grado di emettere radiazioni.
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18
Teoria della termografia
Figura 18.2 Gustav Robert Kirchhoff (1824–1887)
La costruzione della sorgente di un corpo nero è, in linea di massima, molto semplice.
Le caratteristiche delle radiazioni dell'apertura di una cavità isotermica costituita da un
materiale opaco assorbente, rappresentano quasi esattamente le proprietà di un corpo
nero. Un'applicazione pratica del principio per la costruzione di un perfetto assorbitore di
radiazioni, è rappresentata da una scatola nascosta alla luce ad eccezione di un'apertura su uno dei lati. Qualsiasi tipo di radiazione entri successivamente all'interno del foro
viene diffuso ed assorbito da ripetute riflessioni, in modo che solo una frazione infinitesimale possa sfuggire. L'oscurità ottenuta in corrispondenza dell'apertura è quasi simile
ad un corpo nero e pressoché perfetta per tutte le lunghezze d'onda.
Se la cavità isotermica viene riscaldata adeguatamente, questa diventa ciò che si definisce un radiatore a cavità. Una cavità isotermica riscaldata ad una temperatura uniforme
genera la radiazione di un corpo nero, le cui caratteristiche vengono stabilite unicamente
in base alla temperatura della cavità. Tali radiatori di cavità vengono comunemente usati
in laboratorio come sorgenti di radiazione negli standard di riferimento della temperatura
per la calibrazione di strumenti termografici, quali ad esempio le termocamere FLIR
Systems.
Se la temperatura della radiazione del corpo nero aumenta raggiungendo un valore superiore a 525 °C, la sorgente comincia a diventare visibile in modo da non apparire più
nera all'occhio umano. Questo rappresenta la temperatura del radiatore che inizialmente
è rossa e successivamente diventa arancione o gialla quando aumenta ulteriormente. Infatti, per temperatura di colore di un oggetto si intende la temperatura che un corpo nero
dovrebbe raggiungere per avere lo stesso aspetto.
Si considerino ora tre espressioni che descrivono la radiazione emessa da un corpo
nero.
18.3.1 La legge di Planck
Figura 18.3 Max Planck (1858–1947)
Max Planck (1858–1947) fu in grado di descrivere la distribuzione spettrale della radiazione emessa da un corpo nero mediante la formula seguente:
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18
Teoria della termografia
dove:
W
λb
c
h
k
TTemperatura assoluta (K) di un corpo nero.
λLunghezza d'onda (μm).
Emittanza energetica spettrale del corpo nero alla lunghezza d'onda
λ.
Velocità della luce = 3 × 10
Costante di Planck = 6,6 × 10
Costante di Boltzmann = 1,4 × 10
8
m/s
-34
Joule sec.
-23
Joule/K.
Nota Il fattore 10-6viene utilizzato poiché l'emittanza spettrale sulle curve è espressa
in Watt/m
2
, μm.
La formula di Planck, se rappresentata graficamente per le diverse temperature, genera
una famiglia di curve. Seguendo una qualsiasi curva di Planck, l'emittanza spettrale è zero per λ = 0, successivamente aumenta rapidamente fino a raggiungere il massimo in
corrispondenza della lunghezza d'onda λ
e, dopo averla raggiunta, si avvicina nuova-
max
mente a zero per lunghezze d'onda elevate. Maggiore è la temperatura, minore è la lunghezza d'onda alla quale si raggiunge il massimo.
Figura 18.4 Emittanza energetica spettrale di un corpo nero, secondo la legge di Planck, rappresentata
graficamente per diverse temperature assolute. 1:Emittanza energetica spettrale (W/cm
Lunghezza d'onda (μm)
2
× 103(μm)); 2:
18.3.2 La legge di spostamento di Wien
Differenziandosi dalla formula di Planck relativamente a λ, e trovando il massimo, si
ottiene:
La formula di Wien (Wilhelm Wien, 1864-1928) descritta precedentemente rappresenta
matematicamente l'osservazione comune in base alla quale i colori variano dal rosso all'arancione o al giallo con l'aumentare della temperatura di un radiatore termico. La lunghezza d'onda del colore è la stessa lunghezza calcolata per λ
approssimazione del valore di λ
per una data temperatura del corpo nero si ottiene
max
. Una buona
max
applicando la regola empirica 3 000/T μm. Per questo, una stella molto calda come Sirio
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18
Teoria della termografia
(11.000 K), che emette una luce bianca tendente al blu, irradia con il picco di emittanza
energetica spettrale che si sviluppa all'interno dello spettro invisibile dell'ultravioletto, alla
lunghezza d'onda di 0,27 μm.
Figura 18.5 Wilhelm Wien (1864–1928)
Il sole (circa 6.000°K) emette luce gialla, raggiungendo il picco a circa 0,5 μm nella parte
centrale dello spettro di luce visibile.
A temperatura ambiente (300 °K), il picco di emittanza spettrale si trova a 9,7 μm, negli
infrarossi lontani, mentre alla temperatura dell'azoto liquido (77 °K) il massimo della
quantità di emittanza spettrale, peraltro pressoché insignificante, si raggiunge a 38 μm,
nelle lunghezze d'onda degli infrarossi estremi.
Figura 18.6 Curve di Planck rappresentate graficamente su scale semilogaritmiche da 100 °K a 1000 °K.
La linea tratteggiata rappresenta il punto di massima emittanza spettrale per ogni valore di temperatura,
come descritto dalla legge di Wien. 1: Emittanza energetica spettrale (W/cm
(μm).
2
(μm)); 2: Lunghezza d'onda
18.3.3 Legge di Stefan-Boltzmann
Integrando la formula di Planck da λ = 0 a λ = ∞, è possibile ottenere l'emittanza radiante
totale (W
) di un corpo nero:
b
La formula di Stefan-Boltzmann (Josef Stefan, 1835–1893 e Ludwig Boltzmann, 1844–
1906), descritta precedentemente afferma che la quantità totale di energia emessa da
un corpo nero è proporzionale alla temperatura assoluta elevata alla quarta potenza.
Graficamente, W
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rappresenta l'area al di sotto della curva di Planck relativa a una data
b
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18
Teoria della termografia
temperatura. È possibile dimostrare che l'emittanza radiante compresa nell'intervallo da
λ = 0 to λ
è solo il 25% del totale, il che rappresenta quasi la quantità della radiazione
max
solare presente nello spettro di luce visibile.
Figura 18.7 Josef Stefan (1835–1893) e Ludwig Boltzmann (1844–1906)
Se si utilizza la formula di Stefan-Boltzmann per calcolare l'energia irradiata dal corpo
2
umano, a una temperatura di 300 K ed una superficie esterna di circa 2 m
, è possibile
ottenere 1 kW. Questa perdita di energia non potrebbe essere sostenuta se non esistesse l'assorbimento di compensazione della radiazione dalle superfici circostanti, a temperature ambiente che non variano troppo drasticamente rispetto alla temperatura
corporea, oppure, naturalmente, dall'aggiunta di indumenti.
18.3.4 Emettitori diversi dai corpi neri
Finora sono stati descritti solo i radiatori di corpo nero e la radiazione emessa da un corpo nero. Tuttavia, su una regione di lunghezza d'onda estesa, gli oggetti reali non rispettano quasi mai le leggi sopra illustrate – anche se tali oggetti, in taluni intervalli spettrali,
potrebbero comportarsi come un corpo nero. Ad esempio, un dato tipo di vernice bianca
può apparire perfettamente bianca nello spettro di luce visibile, ma diventa distintamente
grigia a circa 2 μm, mentre oltre i 3 μm è pressoché nera.
Tre sono i processi che possono verificarsi e che impediscono a un oggetto reale di comportarsi come un corpo nero: una frazione della radiazione incidente α può essere assorbita, una frazione ρ può essere riflessa, mentre un'altra τ può essere trasmessa. Poiché
tali fattori dipendono più o meno dalla lunghezza d'onda, l'indice λ viene utilizzato per
stabilire la dipendenza spettrale delle loro definizioni. Pertanto:
• Assorbimento spettrale α
= rapporto tra il flusso radiante spettrale assorbito da un og-
λ
getto e quello incidente;
• Riflessione spettrale ρ
= il rapporto tra il flusso radiante spettrale riflesso da un ogget-
λ
to e quello incidente;
• Trasmissione spettrale τ
= il rapporto tra il flusso radiante spettrale trasmesso da un
λ
oggetto e quello incidente;
La somma di questi tre fattori va sempre aggiunta al totale a qualsiasi lunghezza d'onda,
in modo da ottenere la seguente relazione:
Per i materiali opachi τλ= 0 quindi la relazione si semplifica in:
Un altro fattore, denominato emissività, è necessario per descrivere la frazione ε dell'emittanza radiante di un corpo nero prodotta da un oggetto a una data temperatura. Si ottiene quindi la definizione seguente:
L'emissività spettrale ε
= il rapporto tra il flusso energetico spettrale emesso da un og-
λ
getto e quello emesso da un corpo nero alla stessa temperatura e lunghezza d'onda.
Il rapporto tra l'emittanza spettrale di un oggetto e quella di un corpo nero può essere de-
scritto mediante la seguente formula matematica:
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18
Teoria della termografia
In generale, esistono tre tipi di sorgenti di radiazione, distinti in base alle modalità in cui
l'emittanza spettrale di ciascuno varia con il variare della lunghezza d'onda.
• Un corpo nero, per cui ε
• Un corpo grigio, per cui ε
= ε = 1
λ
= ε = costante inferiore a 1
λ
• Un radiatore selettivo per cui ε varia in base alla lunghezza d'onda
In base alla legge di Kirchhoff, per qualsiasi materiale, l'emissività e l'assorbimento spet-
trali di un corpo sono uguali per qualsiasi temperatura e lunghezza d'onda specificate. In
formula:
Da questo si ottiene, per un materiale opaco (poiché αλ+ ρλ= 1):
Per i materiali particolarmente lucidi ελtende a zero in modo che, per un materiale perfettamente riflettente (ad esempio uno specchio) si avrà:
Per il radiatore di un corpo grigio, la formula di Stefan-Boltzmann diventa:
La formula dimostra che il potere emissivo totale di un corpo grigio è identico a quello di
un corpo nero alla stessa temperatura ridotta in proporzione al valore di ε del corpo
grigio.
Figura 18.8 Emittanza energetica spettrale di tre tipi di radiatori. 1: emittanza energetica spettrale; 2: lunghezza d'onda; 3: corpo nero; 4: radiatore selettivo; 5: corpo grigio.
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18
Teoria della termografia
Figura 18.9 Emissività spettrale di tre tipi di radiatori. 1: emissività spettrale; 2: lunghezza d'onda; 3: cor-
po nero; 4: corpo grigio; 5: radiatore selettivo.
18.4 Materiali semitrasparenti agli infrarossi
Si consideri ora un corpo non metallico semitrasparente, ad esempio una spessa lastra
di materiale plastico. Quando la lastra viene riscaldata, la radiazione generata al suo interno si propaga attraverso il materiale fino a raggiungere le superfici in cui la radiazione
viene parzialmente assorbita. Inoltre, quando la radiazione raggiunge la superficie, una
parte di essa viene nuovamente riflessa verso l'interno e parzialmente assorbita, ma una
parte di questa radiazione raggiunge l'altra superficie attraverso cui fuoriesce in gran
parte, mentre un'altra sua parte viene nuovamente riflessa. Anche se le riflessioni progressive diventano sempre più deboli, è necessario sommarle quando si calcola l'emittanza totale della lastra. Quando viene eseguita la somma della serie geometrica
ottenuta, l'emissività effettiva di una lastra semitrasparente è data da:
Quando la lastra diventa opaca questa formula viene così semplificata:
Quest'ultima relazione risulta particolarmente utile, poiché spesso è più semplice misurare direttamente la riflettanza piuttosto che l'emissività.
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19
La formula di misurazione
Come illustrato in precedenza, quando è in azione, la termocamera riceve radiazioni anche da sorgenti diverse dall'oggetto sotto osservazione. Le radiazioni provengono inoltre
dall'area circostante l'oggetto, riflessa tramite la superficie dell'oggetto stesso. Queste
radiazioni vengono attenuate, in qualche misura, dall'atmosfera nel percorso di misurazione. A queste deve aggiungersi un terzo tipo proveniente dall'atmosfera stessa.
La descrizione della situazione di misurazione, come illustrata nella figura seguente, è
sufficientemente fedele alle condizioni reali. È possibile che siano stati trascurati alcuni
elementi, come la dispersione di luce solare nell'atmosfera o le radiazioni vaganti provenienti da sorgenti di radiazione intensa, esterne al campo visivo. Tali interferenze sono
difficili da quantificare e comunque, nella maggior parte dei casi, sono talmente piccole
da poter essere trascurate. Qualora non fossero così trascurabili, la configurazione della
misurazione sarebbe probabilmente tale da causare rischi di interferenze, quanto meno
all'occhio di un operatore esperto. È quindi responsabilità dell'operatore modificare la situazione di misurazione per evitare interferenze, modificando ad esempio la direzione di
visualizzazione, schermando le sorgenti di radiazione intensa e così via.
In base a quanto chiarito, è possibile utilizzare la figura sotto riportata per ottenere una
formula per il calcolo della temperatura di un oggetto in base al segnale di uscita della
termocamera calibrata.
Figura 19.1 Una rappresentazione schematica della situazione di misurazione termografica generale.1:
area circostante; 2: oggetto; 3: atmosfera; 4: termocamera
Si supponga che l'energia irradiata ricevuta W dalla sorgente di un corpo nero di temperatura T
proporzionale all'energia in entrata (termocamera ad energia lineare). È quindi possibile
scrivere (Equazione 1):
o con notazione semplificata:
dove C è una costante.
Se la sorgente è un corpo grigio con emittanza ε, la radiazione ricevuta sarà di conse-
guenza εW
È ora possibile scrivere i tre termini dell'energia irradiata ricevuta:
1. Emissione dall'oggetto = ετW
za dell'atmosfera. La temperatura dell'oggetto è T
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su distanze corte generi un segnale di uscita della termocamera U
source
.
source
, dove ε è l'emittanza dell'oggetto e τ è la trasmittan-
obj
.
obj
source
,
70
19
La formula di misurazione
2. Emissione riflessa dalle sorgenti ambiente = (1 – ε)τW
dell'oggetto. Le sorgenti ambiente hanno la temperatura T
Questo esempio suppone che la temperatura T
refl
, dove (1 – ε) è la riflettanza
refl
.
refl
sia la stessa per tutte le superficie
emittenti interne alla semisfera, viste da un punto sulla superficie dell'oggetto. Si tratta ovviamente di una semplificazione della situazione reale. Tuttavia, la semplificazione è necessaria per ottenere una formula operativa e T
, almeno teoricamente, è
refl
possibile assegnarle un valore che rappresenti una temperatura valida per un'area
complessa.
Si noti inoltre che, per ipotesi, l'emittanza dell'area circostante l'oggetto è = 1, rispettando in tal modo la legge di Kirchhoff, secondo la quale tutte le radiazioni che urtano
le superfici dell'area circostante un oggetto verranno alla fine assorbite dalle superfici
stesse. Quindi, l'emittanza è = 1. (Si noti tuttavia che l'ultimo punto suppone che si
prenda in considerazione tutta la sfera intorno all'oggetto).
3. Emissione dall'atmosfera = (1 – τ)τW
temperatura dell'atmosfera è T
atm
, dove (1 – τ) è l'emittanza dell'atmosfera. La
atm
.
È ora possibile scrivere l'energia irradiata totale ricevuta (Equazione 2):
Moltiplicare ciascun termine per la costante C dell'Equazione 1 e sostituire i prodotti CW
con il valoreU corrispondente, in base alla medesima equazione, quindi ricavare (Equazione 3):
Risolvere l'Equazione 3 per U
(Equazione 4):
obj
Questa è la formula di misurazione generale utilizzata da tutte le apparecchiature termografiche FLIR Systems. I valori di tensione della formula sono:
Tabella 19.1 Tensioni
U
obj
U
tot
U
refl
U
atm
Tensione di uscita calcolata della termocamera per un corpo nero di
temperatura T
nella temperatura reale dell'oggetto desiderato.
Tensione di uscita misurata della termocamera per il caso specifico.
Tensione di uscita teorica della termocamera per un corpo nero di
temperatura T
Tensione di uscita teorica della termocamera per un corpo nero di
temperatura T
, vale a dire una tensione direttamente convertibile
obj
in base alla calibrazione.
refl
in base alla calibrazione.
atm
L'operatore deve fornire i valori di una serie di parametri per il calcolo:
• l'emittanza dell'oggetto ε
• l'umidità relativa
• T
atm
• la distanza dell'oggetto (D
obj
)
• la temperatura (effettiva) dell'area circostante l'oggetto o la temperatura ambientale ri-
flessa T
• la temperatura dell'atmosfera T
refl
atm
A volte, tale compito può risultare oneroso per l'operatore, poiché in genere non è facile
ricavare i valori precisi dell'emittanza e della trasmittanza atmosferica per il caso specifico. In genere, le due temperature non costituiscono un problema, ammesso che l'area
circostante l'oggetto non contenga sorgenti di radiazione intensa e di grandi dimensioni.
A questo punto, è naturale domandarsi quanto sia importante conoscere i valori corretti
di tali parametri. Potrebbe quindi essere interessante avere subito un'idea del problema,
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La formula di misurazione
osservando diversi casi di misurazione e confrontando le grandezze relative dei tre termini di radiazione. Ciò fornirà indicazioni utili per determinare quando è importante utilizzare i valori corretti di questi parametri.
Le figure seguenti illustrano le grandezze relative dei tre tipi di radiazione per le temperature di tre diversi oggetti, due emittanze e due intervalli spettrali: SW e LW. Gli altri parametri hanno i seguenti valori fissi:
• τ: 0,88
• T
= +20 °C
refl
• T
= +20 °C
atm
Ovviamente, la misurazione di temperature basse è più delicata della misurazione di
quelle alte, in quanto le sorgenti di radiazione di disturbo sono relativamente più forti nel
primo caso. Se anche il valore dell'emittanza dell'oggetto fosse basso, la situazione sarebbe ancora più difficile.
Infine, è necessario chiarire l'importanza dell'uso della curva di taratura sul punto di taratura più alto, chiamato anche estrapolazione. Si supponga che in una determinata circostanza U
sia = 4,5 volt. Il punto di taratura più elevato per la termocamera era
tot
nell'ordine di 4,1 volt, un valore sconosciuto all'operatore. Quindi, anche se l'oggetto era
un corpo nero, come U
obj
= U
, in realtà si esegue un'estrapolazione della curva di tara-
tot
tura, convertendo i 4,5 volt nella temperatura.
Si supponga ora che l'oggetto non sia nero, abbia un'emittanza pari a 0,75 ed una tra-
smittanza di 0,92. Si supponga inoltre che la somma dei due secondi termini dell'Equazione 4 dia 0,5 volt. Calcolando U
tramite l'Equazione 4 si ottiene come risultato U
obj
obj
=
4,5 / 0,75 / 0,92 - 0,5 = 6,0. Questa è un'estrapolazione piuttosto estrema, in particolare
se si considera che l'amplificatore video può limitare il segnale di uscita a 5 volt! Si noti
tuttavia che l'applicazione della curva di taratura è una procedura teorica che non prevede alcun limite elettronico o di altra natura. Se non fossero stati imposti limiti di segnale
nella termocamera e se questa fosse stata calibrata su un valore superiore a 5 volt, la
curva risultante sarebbe stata molto simile alla curva effettiva estrapolata oltre i 4,1 volt,
a condizione che l'algoritmo di calibrazione fosse basato sulla fisica delle radiazioni, come l'algoritmo FLIR Systems. Naturalmente, deve esistere un limite per questo tipo di
estrapolazioni.
Figura 19.2 Grandezze relative delle sorgenti di radiazione in varie condizioni di misurazione (termocamera SW). 1: Temperatura dell'oggetto; 2: Emittanza Obj: Radiazione dell'oggetto; Refl: Radiazione riflessa; Atm: radiazione dell'atmosfera. Parametri fissi: τ = 0.88; T
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= 20°C (+68°F); T
refl
= 20°C (+68°F).
atm
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La formula di misurazione
Figura 19.3 Grandezze relative delle sorgenti di radiazione in varie condizioni di misurazione (termoca-
14. Schuster, Norbert and Kolobrodov, Valentin G. Infrarotthermographie. Berlin: Wiley-
VCH, 2000.
Nota I valori di emissività riportati nella tabella seguente sono stati registrati utilizzando
una termocamera a onde corte. Devono pertanto essere considerati come valori raccomandati ed utilizzati con cautela.
Specifications subject to change without further notice. Models and accessories subject to regional market considerations. License procedures may apply.
Products described herein may be subject to US Export Regulations. Please refer to exportquestions@flir.com with any questions.