Ducati SBK998SBostrom 2002 Owner's manual

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DUCATI998S Bostrom
Libretto uso e manutenzione
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Siamo lieti di darti il benvenuto tra i Ducatisti e ci complimentiamo con Te per l’ottima scelta effettuata. Crediamo che oltre ad usufruire della tua nuova Ducati come mezzo di normale spostamento, la utilizzerai per effettuare viaggi anche lunghi, che la Ducati Motor Holding S.p.A. Ti augura siano sempre piacevoli e divertenti. Nel continuo sforzo di fornire un’assistenza sempre migliore, la Ducati Motor Holding S.p.A. Ti consiglia di seguire attentamente le semplici norme qui riportate, in particolare per quanto concerne il rodaggio. Avrai così la certezza che la tua Ducati sia sempre in grado di regalarti grandi emozioni. Per riparazioni o semplici consigli, rivolgiti ai nostri centri di assistenza autorizzata. Inoltre abbiamo predisposto un servizio informazioni per i ducatisti e gli appassionati, a tua disposizione per suggerimenti e consigli utili.
DUCATI LINEA DIRETTA
Buon divertimento!
Note
La Ducati Motor Holding S.p.A. declina qualsiasi responsabilità per eventuali errori in cui può essere incorsa nella compilazione del presente libretto. Tutte le informazioni riportate si intendono aggiornate alla data di stampa. La Ducati Motor Holding S.p.A. si riserva il diritto di apportare qualsiasi modifica richiesta dallo sviluppo evolutivo dei suddetti prodotti.
Per la sicurezza, la garanzia, l’affidabilità ed il valore del motociclo Ducati usa solo ricambi originali Ducati.
Attenzione
Questo libretto é parte integrante del motociclo e, in caso di passaggio di proprietà, deve essere consegnato al nuovo acquirente.
Numero Verde
800-553066
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SOMMARIO
Indicazioni generali 6
Garanzia 6 Simboli 6 Informazioni utili per viaggiare in sicurezza 7 Guida a pieno carico 8 Dotazione 8 Dati per l’identificazione 9
Comandi per la guida 10
Posizione dei comandi per la guida del motociclo 10 Cruscotto 11 Chiavi 12 Interruttore d’accensione e bloccasterzo a chiave 12 Commutatore sinistro 13 Leva comando frizione 14 Leva comando starter 15 Commutatore destro 16 Manopola girevole comando acceleratore 16 Leva comando freno anteriore 16 Pedale comando freno posteriore 17 Pedale comando cambio 17 Registrazione posizione pedale comando cambio e freno posteriore 18
Elementi e dispositivi principali 19
Posizione sul motociclo 19 Tappo serbatoio carburante 20 Serratura sella e portacasco 21 Cavalletto laterale 22 Ammortizzatore di sterzo 23 Registri regolazione forcella anteriore 24 Registri regolazione ammortizzatore posteriore 26 Variazione assetto motociclo 27
Norme d’uso 28
Precauzioni per il primo periodo d’uso del motociclo 28 Controlli prima dell’avviamento 29 Avviamento motore 30 Avviamento e marcia del motociclo 32 Frenata 32 Arresto del motociclo 33 Rifornimento carburante 33 Parcheggio 34 Accessori in dotazione 35
Operazioni d’uso e manutenzione principali 36
Rimozione della vestizione 36 Sostituzione e pulizia filtri aria 38 Controllo livello liquido di raffreddamento 39 Controllo livello fluido freni e frizione 40 Verifica usura pastiglie freno 41 Lubrificazione delle articolazioni 42 Regolazione del cavo comando acceleratore 42 Carica della batteria 43 Modifica inclinazione del cannotto di sterzo 44
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Controllo tensione catena trasmissione 45 Lubrificazione della catena trasmissione 45 Sostituzione lampadine luci 46 Orientamento del proiettore 50 Regolazione specchietti retrovisori 51 Pneumatici Tubeless 51 Controllo livello olio motore 53 Pulizia e sostituzione candele 54 Pulizia generale 55 Lunga inattività 56 Avvertenze importanti 56
Caratteristiche tecniche 57
Ingombri 57 Pesi 57 Rifornimenti 58 Motore 59 Distribuzione 59 Candele d’accensione 60 Prestazioni 60 Freni 60 Trasmissione 61 Telaio 62 Ruote 62 Pneumatici 62 Sospensioni 63 Impianto elettrico 63
Promemoria manutenzione periodica 67
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INDICAZIONI GENERALI
Garanzia
Nel tuo interesse, a garanzia ed affidabilità del prodotto, ti consigliamo vivamente di rivolgerti ad un Concessionario o ad un’Officina Autorizzata per qualsiasi operazione che richieda particolare competenza tecnica. Il nostro personale, altamente qualificato, dispone di adeguate attrezzature per eseguire qualsiasi intervento a regola d’arte utilizzando esclusivamente ricambi originali Ducati che garantiscono la perfetta intercambiabilità, buon funzionamento e lunga durata.
Tutti i motocicli Ducati sono corredati di libretto di garanzia. La garanzia non verrà riconosciuta ai motocicli impiegati in gare sportive. Durante il periodo di garanzia nessun componente può essere manomesso, modificato oppure sostituito con altro non originale, pena l’immediata decadenza del diritto di garanzia.
Simboli
La Ducati Motor Holding S.p.A. Ti invita a leggere attentamente il seguente libretto al fine di imparare a conoscere il tuo motociclo. In caso di dubbi rivolgersi ad un Concessionario o ad un’Officina Autorizzata. Le nozioni che apprenderai si riveleranno utili durante i viaggi che la Ducati Motor Holding S.p.A. Ti augura siano sereni e divertenti e Ti permetteranno di mantenere inalterate per lungo tempo le prestazioni del motociclo.
Attenzione
La non osservanza delle istruzioni riportate può creare una situazione di pericolo e causare gravi lesioni personali e anche la morte.
Importante
Esiste la possibilità di arrecare danno al motociclo e/o ai suoi componenti.
Note
Ulteriori notizie inerenti l’operazione in corso.
Tutte le indicazioni relative a destra o sinistra si
riferiscono al senso di marcia del motociclo.
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Informazioni utili per viaggiare in sicurezza
Attenzione
Leggere prima di usare la moto.
Molti incidenti sono spesso dovuti all’inesperienza nella guida del motociclo. Non guidare mai senza patente; per utilizzare il motociclo è necessario essere titolari di regolare patente di guida. Non prestare il motociclo a piloti inesperti o sprovvisti di regolare patente di guida. Il pilota deve indossare sempre un casco protettivo. Non portare abiti o accessori svolazzanti che possono impigliarsi nei comandi o limitare la visibilità. Non avviare mai il motore in un ambiente chiuso. I fumi di scarico sono velenosi e possono provocare perdita di conoscenza o addirittura la morte in tempi brevi. Il pilota deve appoggiare i piedi sulle pedane ogni volta che il motociclo è in movimento. Per essere pronto ad ogni cambiamento di direzione o ad ogni variazione del fondo stradale, il pilota deve tenere sempre le mani sui semimanubri. Attenersi alla legislazione e alle regole nazionali e locali. Rispettare sempre i limiti di velocità dove indicati e comunque non superare mai la velocità che le condizioni di visibilità, di fondo stradale e di traffico consentono. Segnalare sempre e con sufficiente anticipo, utilizzando gli appositi indicatori di direzione, ogni svolta o cambiamento di corsia. Rendersi ben visibili evitando di viaggiare nelle “aree cieche” dei veicoli che precedono.
Fare molta attenzione negli incroci, in corrispondenza delle uscite da aree private o da parcheggi e nelle corsie d’ingresso in autostrada. Spegnere sempre il motore quando si fa rifornimento e fare attenzione a non far cadere del carburante sul motore o sul tubo di scarico. Non fumare mai durante il rifornimento. Durante il rifornimento si possono inalare vapori di carburante nocivi alla salute. Se qualche goccia di carburante dovesse cadere sulla pelle o sugli abiti, lavarsi immediatamente con acqua e sapone e cambiare gli abiti. Togliere sempre la chiave quando si lascia il motociclo incustodito. Il motore, i tubi di scarico e i silenziatori restano caldi a lungo. Parcheggiare il motociclo in modo che non possa essere urtato e utilizzando il cavalletto laterale. Non parcheggiare mai su un terreno sconnesso o morbido, in quanto il motociclo potrebbe cadere.
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Guida a pieno carico
Questo motociclo è stato progettato per percorrere lunghi tratti a pieno carico in assoluta sicurezza. La sistemazione dei pesi sul motociclo è molto importante per mantenere inalterati gli standard di sicurezza, per evitare di trovarsi in difficoltà in caso di manovre repentine o in tratti di strada sconnessa.
Informazioni sul carico trasportabile
Il peso complessivo del motociclo in ordine di marcia con conducente, bagaglio e accessori addizionali non deve superare i: 310 Kg.
Disporre il bagaglio o gli accessori più pesanti in posizione più bassa possibile e possibilmente al centro del motociclo. Fissare saldamente il bagaglio alle strutture del motociclo; un bagaglio non fissato correttamente può renderlo instabile. Non fissare elementi voluminosi e pesanti sulla testa di sterzo o sul parafango anteriore in quanto causerebbero una pericolosa instabilità del motociclo. Non inserire parti da trasportare negli interstizi del telaio in quanto potrebbero interferire con le parti in movimento del motociclo. Verificare che i pneumatici siano gonfiati alla pressione indicata a pag. 51 e che risultino in buone condizioni.
Dotazione
In dotazione alla moto viene consegnato: telo coprimoto; cavalletto posteriore di servizio.
Dati per l’identificazione
Ogni motociclo Ducati è contraddistinto da due numeri di identificazione, rispettivamente per il telaio (fig. 1.1) e per il motore (fig. 1.2).
Telaio N.
Motore N.
Note
Questi numeri identificano il modello del motociclo
e sono indispensabili nelle richieste di parti di ricambio.
Questo modello, data la sua esclusività, è stato prodotto in un numero ridotto di esemplari. Ogni motociclo è identificato da un numero di serie progressivo punzonato su una targa in argento posta sulla testa di sterzo.
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fig. 1.2
fig. 1.1
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COMANDI PER LA GUIDA
Attenzione
Questo capitolo illustra il posizionamento e la funzione dei comandi necessari alla guida del motociclo. Leggere attentamente quanto descritto prima di utilizzare ogni comando.
Posizione dei comandi per la guida del motociclo (fig. 2)
1) Cruscotto.
2) Interruttore d’accensione e bloccasterzo a chiave.
3) Commutatore sinistro.
4) Leva comando frizione.
5) Leva comando starter.
6) Commutatore destro.
7) Manopola girevole comando acceleratore.
8) Leva comando freno anteriore.
9) Pedale comando cambio.
10) Pedale comando freno posteriore.
fig. 2
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Cruscotto (fig. 3)
1) Tachimetro (km/h).
Indica la velocità di marcia. a) Contachilometri (km). Indica la distanza totale percorsa. b) Contachilometri parziale (km). Indica la distanza percorsa dallultimo azzeramento. c) Pomello azzeramento contachilometri parziale. Ruotarlo per portare a zero 0000 il contachilometri.
2) Contagiri (min-1). Indica il numero di giri al minuto del motore.
3) Spia verde N. Si accende quando il cambio è in posizione di folle.
4) Spia gialla . Si accende quando il serbatoio è in riserva, sono rimasti circa 4 litri di carburante.
5) Spia verde . Si accende e lampeggia quando un indicatore di direzione è in funzione.
6) Spia rossa . Si accende per indicare una pressione dellolio motore insufficiente. Deve accendersi quando si posiziona linterruttore daccensione su ON, ma deve spegnersi alcuni secondi dopo lavvio del motore. Può succedere che si accenda brevemente in caso di motore molto caldo, dovrebbe spegnersi quando i numeri di giri aumentano.
Importante
Non utilizzare il motociclo quando la spia (6) rimane
accesa in quanto si potrebbe danneggiare il motore.
fig. 3
7) Spia blu . Si accende per indicare che la luce abbagliante destra è accesa.
8) Indicatore temperatura acqua . Indica la temperatura del liquido di raffreddamento del motore.
Importante
Non utilizzare il motociclo quando la temperatura raggiunge il valore massimo in quanto si potrebbe danneggiare il motore.
Quando la luce di posizione è accesa si illumina il cruscotto.
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Chiavi (fig. 4)
Vengono consegnate due chiavi universali per avviamento, bloccasterzo e serratura sella ed una piastrina (1) col numero didentificazione delle chiavi.
Note
Separare le chiavi e conservare la piastrina (1) in un
luogo sicuro.
Interruttore d’accensione e bloccasterzo (fig. 5) È sistemato davanti al serbatoio ed è a quattro posizioni: A) ON: abilita il funzionamento di luci e motore; B) OFF: disabilita il funzionamento di luci e motore; C) LOCK: lo sterzo è bloccato; D) P: luce di posizione e bloccasterzo.
Attenzione
Questo veicolo è dotato di una centralina a risparmio energetico. Al fine da evitare assorbimenti di corrente in caso di permanenza accidentale in chiave ON, la centralina dopo 15 secondi senza azionare il pulsante di avviamento, si disattiva, pertanto, passato tale lasso di tempo, riposizionare la chiave su OFF e nuovamente su ON.
Note
Per portare la chiave in queste ultime due posizioni è necessario spingerla e quindi ruotarla. Nelle posizioni (B), (C) e (D) la chiave può essere estratta.
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A
B
C
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fig. 4
fig. 5
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Commutatore sinistro (fig. 6)
1) Commutatore, comando accensione luci a tre posizioni: in basso = luci spente; al centro = luce di posizione anteriore e posteriore, luce targa e luci del cruscotto accese; in alto = luci del proiettore, luce di posizione anteriore e posteriore, luce targa e luci del cruscotto accese.
2) Deviatore, comando selezione luci, a due posizioni: posizione = luce anabbagliante accesa; posizione = luce abbagliante accesa.
3) Pulsante indicatore di direzione a tre posizioni: posizione centrale = spento; posizione = svolta a sinistra; posizione = svolta a destra. Per disattivare lindicatore, premere sulla levetta di comando una volta che è ritornata al centro.
4) Pulsante = avvisatore acustico.
5) Pulsante = lampeggio abbagliante.
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fig. 6
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Leva comando frizione (fig. 7)
La leva (1) comanda il disinnesto della frizione. È dotata di pomello (2) per la regolazione della distanza della leva dalla manopola sul manubrio. Per effettuare la regolazione, mantenere la leva (1) completamente in avanti ed agire sul pomello (2), ruotandolo in corrispondenza di una delle quattro posizioni previste, tenendo conto che: la posizione n° 1, corrisponde alla distanza massima tra la leva e manopola, mentre la posizione n° 4, corrisponde alla distanza minima. Quando la leva (1) viene azionata si interrompe la trasmissione dal motore al cambio e quindi alla ruota motrice. Il suo utilizzo è molto importante in tutte le fasi di guida del motociclo, specialmente nelle partenze.
Importante
Un corretto utilizzo di questo dispositivo prolungherà la vita del motore evitando danni a tutti gli organi di trasmissione.
fig. 7
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Leva comando starter (fig. 8)
Il comando starter (1) serve per agevolare la partenza a freddo del motore e innalzare il regime di rotazione minimo, dopo lavviamento. Posizioni di utilizzo del comando: A - (verticale) comando non attivato; B - comando completamente attivato. La leva può assumere anche posizioni intermedie per assecondare il progressivo riscaldamento del motore (vedi pag. 30).
Importante
Non usare questo dispositivo se il motore è caldo.
Non viaggiare con il comando starter attivato.
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A
B
fig. 8
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Commutatore destro (fig. 9)
1) Interruttore ARRESTO MOTORE, a due posizioni: posizione (RUN) = marcia. posizione (OFF) = arresto del motore.
Attenzione
Questo interruttore va utilizzato soprattutto nei casi di emergenza, quando è necessario spegnere velocemente il motore. Dopo larresto, riportare linterruttore in posizione per poter procedere allavviamento del motociclo.
Importante
Dopo aver viaggiato con le luci accese, se si spegne il motore con linterruttore (1) e si lascia la chiave di accensione su ON, le luci rimangono accese e si può scaricare la batteria.
2) Pulsante = avviamento motore.
Manopola girevole comando acceleratore (fig. 9) La manopola girevole (3), sul lato destro del manubrio, comanda lapertura delle valvole del corpo farfallato. Quando viene rilasciata, la manopola torna automaticamente alla posizione iniziale di minimo.
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fig. 9
Leva comando freno anteriore (fig. 9) Tirando la leva (4) verso la manopola girevole si aziona il freno anteriore. È sufficiente un minimo sforzo della mano per azionare questo dispositivo in quanto il funzionamento è idraulico. La leva di comando è dotata di un pomello (5) per la regolazione della distanza della leva dalla manopola sul semimanubrio.
Attenzione
Prima di utilizzare questi comandi leggere le
istruzioni riportate a pag. 30- 31.
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Pedale comando freno posteriore (fig. 10)
Per azionare il freno posteriore, premere il pedale (1) verso il basso con il piede. Il sistema di comando è di tipo idraulico.
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fig. 10
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N
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Pedale comando cambio (fig. 11) Il pedale comando cambio ha una posizione di riposo centrale N con ritorno automatico e due movimenti: in basso = spingere il pedale verso il basso per innestare la 1amarcia e per scalare a una marcia inferiore. Con questa manovra la spia N sul cruscotto si spegne; in alto = sollevare il pedale per innestare la 2amarcia e successivamente la 3a, 4a, 5ae 6amarcia. Ad ogni spostamento del pedale corrisponde un solo cambio marcia.
fig. 11
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Registrazione posizione pedale comando cambio e freno posteriore (fig. 11.2 e 11.3)
Per assecondare le esigenze di guida di ogni pilota è possibile modificare la posizione del pedale comando cambio e freno posteriore rispetto alle relative pedane. Per modificare la posizione della leva comando cambio agire nel modo seguente: Bloccare lasta (1) e allentare i controdadi (2) e (3).
Note
Il dado (2) ha un filetto sinistrorso.
Ruotare l’asta (1), operando con una chiave aperta sulla parte esagonale, facendo assumere al pedale cambio la posizione desiderata. Serrare contro lasta entrambi i controdadi.
Per modificare la posizione della leva comando freno posteriore agire nel modo seguente: Allentare il controdado (4). Ruotare la vite (5) di registro corsa pedale fino a stabilire la posizione desiderata. Serrare il controdado (4). Verificare, agendo a mano sul pedale, che questo presenti un gioco di circa 1,5÷2 mm prima di iniziare lazione frenante. Se così non risulta occorre modificare la lunghezza dellastina di comando della pompa nel modo seguente: Allentare il controdado (6) sullastina della pompa. Avvitare lastina sulla forcella (7) per aumentare il gioco o svitarla per diminuirlo. Serrare il controdado (6) e verificare nuovamente il gioco.
fig. 11.2
fig. 11.3
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Posizione sul motociclo (fig. 12)
1) Tappo serbatoio carburante.
2) Serratura sella.
3) Cavalletto laterale.
4) Gancio per il cavetto portacasco.
5) Ammortizzatore di sterzo.
6) Specchi retrovisori.
7) Dispositivi di registro forcella anteriore.
8) Dispositivi di registro ammortizzatore posteriore.
9) Tirante regolazione assetto moto.
fig. 12
ELEMENTI E DISPOSITIVI PRINCIPALI
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Tappo serbatoio carburante (fig. 13)
Apertura
Sollevare il coperchietto (1) di protezione ed inserire la chiave nella serratura. Ruotare di 1/4 di giro la chiave in senso orario per sbloccare la serratura. Sollevare il tappo.
Chiusura
Richiudere il tappo con la chiave inserita e premerlo nella sede. Ruotare la chiave in senso antiorario fino alla posizione originale ed estrarla. Richiudere il coperchietto (1) di protezione serratura.
Note
È possibile chiudere il tappo solo con la chiave
inserita.
Attenzione
Dopo ogni rifornimento (vedi pag. 33) accertarsi sempre che il tappo sia perfettamente posizionato e chiuso.
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OPEN
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fig. 13
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Serratura sella e portacasco
Apertura (fig. 14.1) Inserire la chiave nella serratura (1) e ruotarla in senso orario. Tirare moderatamente verso l’esterno il codone (2) dalla parte posteriore e sollevarlo fino ad appoggiarlo al serbatoio carburante. Nella parte posteriore del vano sotto la sella si trova il cavetto portacasco. Far passare il cavetto (A) nel casco ed inserire nel gancio le estremità del cavo. Lasciare appeso il casco (fig. 14.2) e rimontare la sella per fissarlo.
Attenzione
Questo dispositivo serve per la sicurezza del casco quando il motociclo è parcheggiato. Non lasciare il casco attaccato quando si viaggia; potrebbe interferire con le operazioni di guida e causare la perdita di controllo del motociclo. Il cavetto va fatto passare sotto il telaietto dal lato sinistro. In qualsiasi altra posizione il cavetto impedirà la chiusura della sella.
Chiusura
Disporre correttamente gli elementi contenuti nel vano sotto sella. Abbassare il codone fino a riportarlo in posizione
orizzontale. Esercitare pressione sull’estremità
posteriore (2)
fino ad udire lo scatto di reinnesto del chiavistello della serratura. Accertarsi dell’avvenuto e corretto aggancio, tirando con moderazione verso l’alto la parte terminale della carenatura posteriore.
fig. 14.1
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Cavalletto laterale (fig. 15)
Importante
Prima d’azionare il cavalletto laterale, accertarsi dell’adeguata consistenza e planarità della superficie d’appoggio.
Terreni molli, ghiaia, asfalto ammorbidito dal sole, ecc... possono infatti determinare rovinose cadute del motociclo parcheggiato. In caso di pendenza del suolo, parcheggiare sempre con la ruota posteriore rivolta verso il lato in discesa della pendenza. Per impiegare il cavalletto laterale, premere con il piede (tenendo il motociclo con entrambe le mani sui semimanubri) sulla stampella (1) accompagnandola fino al punto di massima estensione. Inclinare il motociclo fino a portare in appoggio il cavalletto al suolo.
Attenzione
Non sostare seduti sul motociclo parcheggiato col cavalletto laterale. Per posizionare il cavalletto a “riposo” (posizione orizzontale), inclinare il motociclo verso destra e contemporaneamente sollevare con il dorso del piede la stampella (1).
Note
È consigliabile verificare periodicamente il corretto funzionamento del sistema di trattenuta (costituito da due molle a trazione una all’interno dell’altra) e del sensore di sicurezza (2).
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2
Attenzione
È possibile avviare il motociclo solo se il cavalletto è in posizione di “riposo” in quanto il cavalletto è dotato di un dispositivo di sicurezza che in caso contrario inibisce l’avviamento del motore.
fig. 15
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I
Ammortizzatore di sterzo (fig. 16)
È posizionato davanti al serbatoio ed è fissato al telaio e alla testa di sterzo. La sua azione contribuisce a rendere lo sterzo più preciso e più stabile, migliorando la guidabilità del motociclo in ogni condizione. Ruotando in senso orario il pomello (1) lo sterzo risulterà più duro (2), in senso antiorario più morbido (3). Ogni posizione di registrazione è identificata da un “click”.
Attenzione
Non tentare mai di modificare la posizione del pomello (1) durante la marcia per evitare la possibile perdita del controllo del motociclo.
Importante
Nel caso si modifichi l’angolo di sterzo è necessario riposizionare l’ammortizzatore (vedi pag. 44).
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fig. 16
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I
Registri di regolazione forcella anteriore
La forcella del motociclo è regolabile sia nella fase di estensione (ritorno) sia nella compressione degli steli.
La regolazione avviene per mezzo dei registri esterni a vite:
1) (fig. 17.1) per modificare il freno idraulico in estensione;
2) (fig. 17.1) per modificare il precarico delle molle interne;
3) (fig. 17.2) per modificare il freno idraulico in compressione.
Posizionare il motociclo in verticale, in modo stabile. Ruotare con una chiave a brugola di 3 mm il registro (1), posto sulla sommità di ogni stelo forcella, per intervenire sul freno idraulico in estensione. Per agire sul registro (3), introdurre una chiave a brugola di 3 mm attraverso il foro come indicato in figura 17.2. Ruotando le viti (1 e 3) di regolazione si avvertono degli scatti, ognuno dei quali corrisponde ad una regolazione dello smorzamento. Avvitando completamente la vite fino a bloccarla si ottiene la posizione “0”, che corrisponde alla massima frenatura. A partire da questa posizione, ruotando in senso antiorario, si possono contare i vari scatti che corrisponderanno alle posizioni “1”, “2”, ecc.
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fig. 17.1
fig. 17.2
3
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I
Le regolazioni STANDARD sono le seguenti: compressione: 10 scatti; estensione: 12 scatti.
Il valore massimo, a cui corrisponde la regolazione di minima frenatura, è di 24 scatti (estensione) e 28 scatti (compressione). Per modificare il precarico della molla interna ad ogni stelo, ruotare il registro ad estremità esagonale (2) con una chiave esagonale di 22 mm. La taratura originale corrisponde a 10 mm.
Importante
Regolare i registri di entrambi gli steli sulle
medesime posizioni.
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I
Registri di regolazione ammortizzatore posteriore (fig. 18)
L’ammortizzatore posteriore è dotato di registri esterni per permettere di adeguare l’assetto del motociclo alle condizioni di carico. Il registro (1), posto sul lato sinistro, in corrispondenza del fissaggio inferiore dell’ammortizzatore al forcellone, regola il freno idraulico nella fase di estensione (ritorno). Il registro (2) sul serbatoio d’espansione dell’ammortizzatore regola il freno idraulico nella fase di compressione. Ruotando in senso orario i registri (1 e 2) si aumenta il freno, viceversa si diminuisce. Taratura STANDARD: dalla posizione di tutto chiuso (senso orario) svitare i registri (1 - 2) di 14 scatti. Le due ghiere (3), poste nella parte superiore dell’ammortizzatore, registrano il precarico della molla esterna. Per modificare il precarico della molla ruotare la ghiera superiore. Avvitando o svitando la ghiera inferiore si aumenta o diminuisce il precarico.
Attenzione
Per ruotare la ghiera di registro del precarico utilizzare una chiave a settore. Usare particolare cautela per evitare il rischio di ferirsi la mano urtando violentemente altre parti del motociclo in caso il dente della chiave perda improvvisamente la presa sul vano della ghiera durante il movimento.
L’ammortizzatore contiene gas ad alta pressione e potrebbe causare seri danni se smontato da persone inesperte.
fig. 18
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I
Variazione assetto motociclo (fig. 19.2)
L’assetto del motociclo rappresenta il risultato di prove effettuate dai nostri tecnici nelle più svariate condizioni di utilizzo. La modifica di questo parametro rappresenta una operazione molto delicata che, se eseguita con imperizia, può risultare pericolosa. Si consiglia, prima di modificare l’assetto standard, di rilevare la quota (H, fig. 19.1) di riferimento.
Il pilota ha la possibilità di modificare l’assetto del motociclo in funzione delle proprie esigenze di guida, variando la posizione di lavoro dell’ammortizzatore. Aumentare o diminuire l’interasse del tirante (2) allentando i dadi (3) degli snodi sferici (1). Eseguita la regolazione serrare i dadi (3) a 25 Nm.
Note
Fare attenzione al dado (3) inferiore che ha una
filettatura sinistra.
Attenzione
La lunghezza del tirante (2), compresa tra gli assi
degli snodi (1), non deve superare i 261 mm.
fig. 19.1
fig. 19.2
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Precauzioni per il primo periodo d’uso del motociclo
Velocità di rotazione massima (fig. 20) Velocità di rotazione da rispettare nel periodo di rodaggio e nel normale uso:
1) Fino a 1000 km;
2) Da 1000 a 2500 km;
3) Dopo 2500 km.
Fino a 1000 Km
Durante i primi 1000 km di marcia fare attenzione al contagiri, non si deve assolutamente superare i: 5500÷7000 min-1. Nelle prime ore di marcia del motociclo è consigliabile variare continuamente il carico ed il regime di giri del motore, pur rimanendo sempre entro il limite indicato. A questo scopo risultano adattissime le strade ricche di curve e magari i tratti di strada collinari, dove il motore, i freni e le sospensioni vengono sottoposti ad un rodaggio efficace. Per i primi 100 Km agire con cautela sui freni evitando brusche e prolungate frenate, questo per consentire un corretto assestamento del materiale d’attrito delle pastiglie sui dischi freno. Per consentire un adattamento reciproco di tutte le parti meccaniche in movimento ed in particolare per non pregiudicare il duraturo funzionamento degli organi principali del motore, si consiglia di non effettuare accelerazioni troppo brusche e di non tenere a lungo il motore ad un numero di giri elevato, particolarmente in salita. Si consiglia inoltre di controllare spesso la catena, avendo cura di lubrificarla, se necessario.
Da 1000 a 2500 Km
Si può pretendere dal motore maggiori prestazioni, ma non si deve mai superare i: 7000 min
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NORME D’USO
MIN
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x1000
fig. 20
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Importante
Durante il periodo di rodaggio osservare scrupolosamente il programma di manutenzione ed i tagliandi consigliati nel libretto di garanzia. L’inosservanza di tali norme esime la Ducati Motor Holding S.p.A. da qualsiasi responsabilità per eventuali danni al motore e sulla sua durata.
Dopo 2500 Km
Nel normale uso del motociclo, a fine rodaggio, si consiglia di non superare mai i:
10.000 min-1. Attenendosi alle raccomandazioni si favorisce una maggiore durata del motore, riducendo la necessità di revisioni o di messe a punto.
Controlli prima dell’avviamento
Attenzione
La mancata esecuzione delle ispezioni prima della partenza può causare danni al veicolo e procurare lesioni gravi al conducente.
Prima di mettersi in viaggio controllare i seguenti punti:
Carburante nel serbatoio
Controllare il livello del carburante nel serbatoio. Eventualmente fare rifornimento (pag. 33).
Livello olio nel motore
Controllare il livello nella coppa attraverso l’oblò d’ispezione. Eventualmente rabboccare con olio prescritto (pag. 53).
Liquido freni e frizione
Verificare sui rispettivi serbatoi il livello del liquido.
Liquido di raffreddamento
Controllare il livello del liquido nel serbatoio d’espansione; eventualmente rabboccare (pag. 39).
Condizione pneumatici
Controllare la pressione e lo stato di usura dei pneumatici (pag. 51).
Funzionalità dei comandi
Azionare le leve e i pedali di comando freni, frizione, acceleratore, cambio e controllarne il funzionamento.
Luci e segnalazioni
Verificare l’integrità delle lampade d’illuminazione, di segnalazione e il funzionamento del claxon. In caso di lampade bruciate procedere alla sostituzione (pag. 46).
Serraggi a chiave
Controllare il bloccaggio del tappo serbatoio e della sella.
Cavalletto
Verificare la funzionalità e il corretto posizionamento del cavalletto laterale (pag. 22).
Attenzione
In caso di anomalie rinunciare alla partenza e rivolgersi ad un Concessionario o ad un’Officina Autorizzata DUCATI.
30
I
Avviamento motore
Note
Per avviare il motore già caldo seguite la procedura
descritta per “Temperatura ambiente alta”.
Attenzione
Prima di avviare il motore imparare a conoscere i
comandi che si devono utilizzare durante la guida.
Temperatura ambiente normale
(compresa tra 10 °C e 35 °C):
1) Spostare l’interruttore d’accensione sulla posizione ON (fig. 21.1). Verificare che la spia verde N e quella rossa sul cruscotto risultino accese.
Importante
La spia che indica la pressione dell’olio deve
spegnersi alcuni secondi dopo l’avvio del motore (pag.
11). Se la spia rimane accesa, fermare il motore e controllate il livello dell’olio. Non avviare il motore se la pressione dell’olio è insufficiente.
Attenzione
Il cavalletto laterale deve risultare in posizione di riposo (orizzontale), altrimenti il sensore di sicurezza inibisce l’avviamento.
I
G
N
I
T
I
O
N
L
O
C
K
P
O
F
F
O
N
P
U
S
H
ON
fig. 21.1
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