La presente guida alla progettazione per convertitori di
frequenza Danfoss VLT® AQUA Drive è concepita per:
Progettisti e sistemisti
•
Consulenti di progettazione
•
Specialisti delle applicazioni e di prodotto
•
La guida alla progettazione fornisce informazioni tecniche
per comprendere le capacità del convertitore di frequenza
per l'integrazione nel controllo del motore e nei sistemi di
monitoraggio.
Lo scopo della guida alla progettazione è quello di fornire
requisiti di progettazione e dati di progettazione per l'integrazione del convertitore di frequenza in un sistema. La
guida alla progettazione provvede alla selezione di convertitori di frequenza e opzioni per una varietà di applicazioni
ed installazioni.
Il riesame delle informazioni di prodotto dettagliate nella
fase di progettazione consente di sviluppare un sistema
ben concepito con funzionalità ed ecienza ottimali.
VLT® è un marchio registrato.
1.2
Organizzazione
Capitolo 1 Introduzione: Lo scopo generale della guida alla
progettazione e la conformità alle direttive internazionali.
Capitolo 2 Panoramica dei prodotti: La struttura interna e la
funzionalità del convertitore di frequenza e le caratteristiche di funzionamento.
Capitolo 3 Integrazione nel sistema: Condizioni ambientali;
EMC, armoniche e dispersione verso massa; ingresso di
rete; motori e collegamenti del motore; altri collegamenti;
pianicazione meccanica; e descrizione delle opzioni e
accessori disponibili.
Capitolo 4 Esempi applicativi: Esempi di applicazioni del
prodotto e istruzioni per l'uso.
Capitolo 5 Condizioni speciali: Dettagli su ambienti di
funzionamento inconsueti.
Capitolo 6 Codice
l'ordinazione di apparecchiature ed opzioni per soddisfare
l'uso previsto del sistema.
identicativo e selezione: Procedure per
Capitolo 7
formato tabellare e graco.
Capitolo 8 Appendice - disegni selezionati: Una compilazione
di graci che illustrano i collegamenti di rete e del motore,
i morsetti relè e gli ingressi dei cavi.
Speciche: Una compilazione di dati tecnici in
1.3 Risorse aggiuntive
Risorse di supporto alla comprensione del funzionamento,
della programmazione, e della conformità alle direttive di
un convertitore di frequenza avanzato:
Il Manuale di funzionamento VLT® AQUA Drive FC
•
202 (denominato Manuale di funzionamento nel
presente manale) fornisce informazioni dettagliate
per l'installazione e l'avvio del convertitore di
frequenza.
La Guida alla progettazione VLT® AQUA Drive FC
•
202 fornisce le informazioni richieste per la
progettazione e pianicazione per l'integrazione
del convertitore di frequenza in un sistema.
®
La Guida alla programmazione VLT
•
202 (denominata Guida alla programmazione nel
presente manuale) illustra in dettaglio il funzionamento dei parametri e diversi esempi
applicativi.
Il Manuale di funzionamento VLT® Safe Torque O
•
descrive come usare Danfoss convertitori di
frequenza in applicazioni di sicurezza funzionale.
Questo manuale viene fornito con il convertitore
di frequenza quando è presente l'opzione STO.
La Guida alla progettazione VLT® Brake Resistor
•
spiega la scelta ottimale della resistenza di
frenatura.
Ulteriori pubblicazioni e manuali sono disponibili per il
download all'indirizzo danfoss.com/Product/Literature/
Technical+Documentation.htm.
AQUA Drive FC
AVVISO!
Sono disponibili dispositivi opzionali che possono
riportare informazioni diverse da quelle presenti in
queste pubblicazioni. Assicurarsi di leggere le istruzioni
fornite con le opzioni per i requisiti specici.
Contattare un fornitore Danfoss o visitare www.danfoss.com
per ulteriori informazioni.
convertitore di frequenza
kHzKilohertz
LCPPannello di controllo locale
lsbBit meno signicativo
mMetro
mAMilliampere
MCMMille circular mil
MCTMotion Control Tool
mHInduttanza in milli henry
minMinuto
msMillisecondo
msbBit più signicativo
η
VLT
Il rendimento del convertitore di frequenza
denito come rapporto tra la potenza in uscita
e la potenza in ingresso.
nFCapacità in nano Farad
NLCPPannello di controllo locale numerico
NmNewton meter
n
s
Parametri on-
line/o-line
Velocità del motore sincrono
Le modiche ai parametri on-line vengono
attivati immediatamente dopo la variazione
del valore dei dati.
P
br,cont.
Potenza nominale della resistenza di frenatura
(potenza media durante la frenatura continua).
PCBScheda di circuito stampato
PCDDati di processo
PELV Tensione di protezione bassissima
P
m
Potenza di uscita nominale del convertitore di
frequenza come sovraccarico elevato (HO).
P
M,N
Potenza nominale motore
Motore PMMotore a magneti permanenti
PID di processo Il controllore PID mantiene la velocità,
pressione, temperatura, ecc. desiderate.
R
br,nom
Il valore nominale della resistenza che assicura
una potenza di frenatura sull'albero motore
pari al 150/160% per 1 minuto
RCD Dispositivo a corrente residua
RegenMorsetti rigenerativi
R
min
Valore minimo consentito della resistenza di
frenatura da parte del convertitore di
frequenza
RMSRadice della media del quadrato
RPMGiri al minuto
R
Tutte le dimensioni sono in mm (pollici).
* indica un'impostazione di fabbrica di un parametro.
Nel presente documento vengono utilizzati i seguenti
simboli:
AVVISO
Indica una situazione potenzialmente rischiosa che
potrebbe causare morte o lesioni gravi.
ATTENZIONE
Indica una situazione potenzialmente rischiosa che
potrebbe causare lesioni leggere o moderate. Può anche
essere usata per mettere in guardia da pratiche non
sicure.
AVVISO!
Indica informazioni importanti, incluse situazioni che
possono causare danni alle apparecchiature o alla
proprietà.
1.5 Denizioni
Resistenza di frenatura
La resistenza di frenatura è un modulo in grado di
assorbire la potenza generata nella fase di frenatura
rigenerativa. Questa potenza di frenatura rigenerativa
aumenta la tensione del circuito intermedio e un chopper
di frenatura assicura che la potenza venga trasmessa alla
resistenza di frenatura.
Ruota libera
L'albero motore è in evoluzione libera. Nessuna coppia sul
motore.
Caratteristiche CT
Caratteristiche della coppia costante, usate per tutte le
applicazioni, quali nastri trasportatori, pompe di trasferimento e gru.
Inizializzazione
Se viene eseguita un'inizializzazione (14-22 Modo di funzionamento), il convertitore di frequenza ritorna
all'impostazione di fabbrica.
Duty cycle intermittente
Un ciclo di utilizzo intermittente fa riferimento a una
sequenza di duty cycle. Ogni ciclo è costituito da un
periodo a carico e di un periodo a vuoto. Il funzionamento
può avvenire sia con servizio intermittente periodico sia
aperiodico.
Fattore di potenza
Il fattore di potenza reale (lambda) prende in considerazione tutte le armoniche ed è sempre inferiore al fattore
di potenza (cosphi) che considera solo la 1a armonica di
corrente e di tensione.
P kW
cosϕ =
P kVA
Cosphi è anche noto come fattore di potenza dovuto allo
sfasamento.
Sia lambda che cosphi sono indicati per convertitori di
frequenza Danfoss Danfoss VLT® in capitolo 7.2 Alimen-
tazione di rete.
Il fattore di potenza indica in che misura il convertitore di
frequenza impone un carico sull'alimentazione di rete.
Quanto minore è il fattore di potenza, tanto maggiore è la
corrente di ingresso I
Inoltre, un fattore di potenza elevato indica che le correnti
armoniche sono basse.
Tutti i convertitori di frequenza Danfoss possiedono bobine
CC integrate nel bus CC per ottenere un elevato fattore di
potenza e ridurre la distorsione armonica totale sulla rete
di alimentazione.
Setup
Salvare le impostazioni parametri in 4 setup. Cambiare tra
le 4 programmazioni di parametri e modicare un setup
mentre è attivo un altro setup.
Compensazione dello scorrimento
Il convertitore di frequenza compensa lo scorrimento del
motore integrando la frequenza in base al carico rilevato
del motore, mantenendo costante la velocità del motore.
Smart Logic Control (SLC)
L'SLC è una sequenza di interventi deniti dall'utente, i
quali vengono eseguiti quando gli eventi associati deniti
dall'utente sono valutati come TRUE dall'SLC. (Gruppo di
parametri 13-** Smart logic).
Bus standard FC
Include il bus RS485 con protocollo FC o protocollo MC.
Vedere 8-30 Protocollo.
Termistore
Un termistore deve essere collocato nel punto di
rilevazione della temperatura (convertitore di frequenza o
motore).
Scatto
Uno stato di allarme si
esempio quando il convertitore di frequenza è soggetto a
un surriscaldamento o quando protegge il motore, un
processo o un meccanismo. Il riavvio viene impedito nché
la causa del guasto non è scomparsa e lo stato di scatto
viene annullato. Annullare lo stato di scatto tramite:
Uno stato di allarme che si verica in situazioni di guasto
quando il convertitore di frequenza entra in autoprotezione
e che richiede un intervento manuale, ad es. se al convertitore di frequenza si verica un cortocircuito sull'uscita.
Uno scatto bloccato può essere annullato scollegando la
rete, eliminando la causa del guasto e ricollegando il
convertitore di frequenza all'alimentazione. Il riavvio viene
impedito no a che lo stato di scatto non venga eliminato
attivando il ripristino o, in alcuni casi, tramite programmazione di ripristino automatico. Non usare lo scatto per la
sicurezza personale.
Caratteristiche del VT
Caratteristiche coppia variabile per pompe e ventole.
Guida alla progettazione
1.6 Versione del documento e del software
Questo manuale viene revisionato e aggiornato
regolarmente. Tutti i suggerimenti per migliorare sono ben
accetti.
Tabella 1.2 mostra la versione del documento e la versione
software corrispondente.
AVVISO!
Il marchio CE non regola la qualità del prodotto. Le
speciche tecniche non possono essere dedotte dal
marchio CE.
AVVISO!
I convertitori di frequenza con una funzione di sicurezza
integrata devono soddisfare la direttiva macchine.
Il marchio CE (Comunità Europea) indica che il fabbricante
del prodotto rispetta tutte le direttive UE pertinenti. Le
direttive UE applicabili alla progettazione ed alla
produzione di convertitori di frequenza sono elencate in
Tabella 1.3
1.7.1.1
La direttiva sulla bassa tensione concerne tutte le apparecchiature elettriche funzionanti negli intervalli di tensione
compresi fra 50 e 1000 V CA e fra 75 e 1600 V CC.
L'obiettivo della direttiva è quello di assicurare la sicurezza
personale ed evitare danni alla proprietà quando vengono
fatte funzionare apparecchiature elettriche che sono
installate e mantenute correttamente, nella loro
applicazione prevista.
1.7.1.2
Lo scopo della direttiva EMC (compatibilità elettromagnetica) è quello di ridurre l'interferenza elettromagnetica
e migliorare l'immunità delle apparecchiature e degli
impianti elettrici. Il requisito di protezione di base della
direttiva EMC 2004/108/CE aerma che i dispositivi che
generano interferenza elettromagnetica (EMI) o il cui
funzionamento potrebbe essere soggetto a interferenze
elettromagnetiche, devono essere progettati per limitare la
generazione di interferenze elettromagnetiche e devono
avere un livello di immunità alle interferenze elettromagnetiche quando sono correttamente installate, sottoposte
a manutenzione ed usate come previsto.
I dispositivi elettrici usati da soli o come parte di un
sistema devono recare il marchio CE. I sistemi non
richiedono il marchio CE ma devono soddisfare i requisiti
di protezione di base della direttiva EMC.
L'obiettivo della direttiva macchine è quella di assicurare la
sicurezza personale ed evitare danni alla proprietà, per
apparecchiature meccaniche utilizzate nella loro
applicazione prevista. La direttiva macchine vale per una
macchina che consiste di un gruppo di componenti
interconnessi o dispositivi dei quali almeno uno è in grado
di eseguire un movimento meccanico.
I convertitori di frequenza con una funzione di sicurezza
integrata devono soddisfare la direttiva macchine. I convertitori di frequenza senza la funzione di sicurezza non
rientrano nella Direttiva macchine. Se un convertitore di
frequenza è integrato in un sistema di macchinari, Danfoss
fornisce informazioni sugli aspetti di sicurezza relativi al
convertitore di frequenza.
Quando i convertitori di frequenza vengono usati in
macchine con almeno una parte mobile, il produttore della
macchina deve fornire una dichiarazione che attesta la
conformità con tutti i statuti e le misure di sicurezza
rilevanti.
1.7.1.4
La direttiva ErP è la direttiva europea Eco-design per
prodotti connessi all'energia. La direttiva impone requisiti
ecodesign per prodotti connessi all'energia, inclusi i
convertitori di frequenza. L'obiettivo della direttiva è quello
di aumentare l'ecienza energetica ed il livello di
protezione dell'ambiente, aumentando allo stesso tempo la
sicurezza dell'alimentazione energetica. L'impatto
ambientale dei prodotti connessi all'energia include il
consumo energetico attraverso l'intero ciclo di vita del
prodotto.
1.7.2
Direttiva ErP
Conformità C-tick
Disegno 1.2 C-Tick
1.7.3
Conformità UL
Certicato UL
Disegno 1.3 UL
AVVISO!
I convertitori di frequenza da 525–690 V non sono
certicati per UL.
Il convertitore di frequenza soddisfa i requisiti UL508C di
protezione termica. Per maggiori informazioni, consultare
capitolo 2.6.2 Protezione termica del motore.
Conformità alle norme R.I.N.A.
1.7.4
Unità con classe di protezione IP55 (NEMA 12) o superiore
impediscono la formazione di scintille e sono classicate
come apparecchi elettrico a limitato rischio di esplosione in
conformità all'Accordo europeo relativo al trasporto
internazionale di merci pericolose per vie navigabili interne
(ADN),
Vai a www.danfoss.com per ulteriori informazioni sulle
certicazioni per il settore marino.
Per unità con classe di protezione in ingresso IP20/Chassis,
IP21/NEMA 1 o IP54, impedire il rischio di formazione dei
scintille come segue:
Non installare un interruttore di rete
•
Assicurarsi che 14-50 Filtro RFIsia impostato su [1]
•
On.
Rimuovere tutti i connettori relè contrassegnati
•
RELAY. Vedere Disegno 1.4.
Controllare quali opzioni relè sono installate, se
•
presenti. L'unica opzione relè consentita è la VLT
Extended Relay Card MCB 113.
®
Il marchio C-tick indica la conformità con le norme
tecniche applicabili per la compatibilità elettromagnetica
(EMC). La conformità C-tick è richiesta per posizionare i
dispositivi elettrici ed elettronici sul mercato in Australia e
Nuova Zelanda.
La normativa C-tick riguarda le emissioni condotte ed
irradiate. Per i convertitori di frequenza, applicare i limiti di
emissione specicati in EN/IEC 61800-3.
Una dichiarazione di conformità può essere fornita su
richiesta.
Il trasporto, l'immagazzinamento, l'installazione, l'uso e la
manutenzione eettuati in modo corretto e adabile sono
essenziali per un funzionamento senza problemi e in
sicurezza del convertitore di frequenza. Solo il personale
qualicato è autorizzato a installare o a far funzionare
questa apparecchiatura.
Per personale qualicato si intendono dipendenti
addestrati che sono autorizzati a installare, mettere in
funzione ed eettuare la manutenzione su apparecchiature,
sistemi e circuiti in conformità alle leggi e ai regolamenti
pertinenti. Inoltre, il personale qualicato deve avere
dimestichezza con le istruzioni e le misure di sicurezza
descritte in questo manuale di funzionamento.
ALTA TENSIONE
I convertitori di frequenza sono soggetti ad alta tensione
quando collegati all'alimentazione di ingresso della rete
CA, all'alimentazione CC o alla condivisione del carico. Se
l'installazione, l'avviamento e la manutenzione non
vengono eseguiti da personale qualicato potrebbero
presentarsi rischi di lesioni gravi o mortali.
1, 2Connettori relè
Disegno 1.4 Posizione dei connettori dei relè
Personale qualicato
AVVISO
L'installazione, l'avviamento e la manutenzione
•
devono essere eseguiti solo da personale
qualicato.
1
1
La dichiarazione del produttore è disponibile su richiesta.
1.8
Sicurezza
1.8.1 Principi di sicurezza generali
I convertitori di frequenza contengono componenti ad alta
tensione e, se usati in modo improprio, hanno il potenziale
di provocare lesioni letali. L'apparecchiatura dovrebbe
essere installata e fatta funzionare solo da personale
qualicato. Non tentate di eettuare lavori di riparazione
senza prima staccare il convertitore di frequenza dall'alimentazione elettrica ed attendere il tempo prescritto no
alla dissipazione dell'energia elettrica accumulata.
È obbligatorio osservare rigorosamente le precauzioni di
sicurezza e le note sulla sicurezza per assicurare un funzionamento sicuro del convertitore di frequenza.
AVVISO
AVVIO INVOLONTARIO
Quando il convertitore di frequenza è collegato alla rete
CA, all'alimentazione CC o alla condivisione del carico, il
motore può avviarsi in qualsiasi momento. L'avvio
involontario durante i lavori di programmazione,
manutenzione o riparazione può causare morte o lesioni
gravi alle persone oppure danni alle cose. Il motore può
essere avviato tramite un interruttore esterno, un
comando bus seriale, un segnale di riferimento in
ingresso dall'LCP oppure a seguito del ripristino di una
condizione di guasto.
Per prevenire un avvio involontario del motore,
procedere come segue.
Scollegare il convertitore di frequenza dalla
•
rete.
Premere [O/Reset] sull'LCP prima di
•
programmare i parametri.
Il convertitore di frequenza, il motore e
•
qualsiasi apparecchiatura azionata devono
essere completamente cablati e montati quando
il convertitore di frequenza è collegato alla rete
CA, all'alimentazione CC o alla condivisione del
carico.
Il convertitore di frequenza contiene condensatori bus CC
che possono rimanere carichi anche quando il convertitore di frequenza non è alimentato. Il mancato rispetto
del tempo di attesa indicato dopo il disinserimento
dell'alimentazione e prima di eettuare lavori di
manutenzione o riparazione può causare lesioni gravi o
mortali.
Arrestare il motore.
•
Scollegare la rete CA e le alimentazioni bus CC
•
remote, incluse le batterie di riserva, i gruppi di
continuità e i collegamenti bus CC ad altri
convertitori di frequenza.
Scollegare o bloccare il motore PM.
•
Attendere che i condensatori si scarichino
•
completamente prima di eseguire qualsiasi
lavoro di manutenzione o di riparazione. La
durata del tempo di attesa è specicata in
Tabella 1.4.
Tensione
[V]
200-2400,25-3,7 kW-5,5-45 kW
380-4800,37-7,5 kW-11-90 kW
525-6000,75-7,5 kW-11-90 kW
525-690-1,1-7,5 kW11-90 kW
Può ancora essere presente alta tensione anche dopo lo
spegnimento dei LED.
Tabella 1.4 Tempo di scarica
Tempo di attesa minimo
(minuti)
4715
AVVISO
RISCHIO DI CORRENTE DI DISPERSIONE
Le correnti di dispersione superano i 3,5 mA. Un
collegamento a massa non corretto del convertitore di
frequenza può causare morte o lesioni gravi.
Assicurare il corretto collegamento a massa
•
dell'apparecchiatura da parte di un installatore
elettrico certicato.
AVVISO
PERICOLO APPARECCHIATURE
Il contatto con alberi rotanti e le apparecchiature
elettriche può causare morte o lesioni gravi.
Assicurarsi che solo il personale addestrato e
•
qualicatoeettui l'installazione, la messa in
funzione e la manutenzione.
Assicurarsi che il lavoro elettrico avvenga in
•
conformità alle norme elettriche nazionali e
locali.
Seguire le procedure in questo documento.
•
AVVISO
ROTAZIONE INVOLONTARIA DEL MOTORE
AUTOROTAZIONE
Una rotazione involontaria dei motori a magneti
permanenti crea tensione e può caricare l'unità,
provocando lesioni gravi o mortali o danni all'apparecchiatura.
Assicurarsi che i motori a magneti permanenti
•
siano bloccati per impedire una rotazione
involontaria.
ATTENZIONE
RISCHIO DI GUASTO INTERNO
Un guasto interno nel convertitore di frequenza può
provocare lesioni gravi quando il convertitore di
frequenza non è chiuso correttamente.
Assicurarsi che tutte le coperture di sicurezza
•
siano al loro posto e ssate in modo sicuro
prima di applicare la corrente elettrica.
Questo capitolo fornisce una panoramica dei gruppi e dei
circuiti primari del convertitore di frequenza. Descrive le
funzioni elettriche e di elaborazione del segnale interne. È
anche inclusa una descrizione della struttura di controllo
interna.
Sono anche descritte le funzioni automatizzate ed
opzionali del convertitore di frequenza disponibili per
progettare solidi sistemi operativi con un controllo
sosticato e prestazioni di informazioni sullo stato.
Il prodotto è concepito per
2.1.1
applicazioni di trattamento acqua e
acque reue.
®
AQUA Drive FC 202 è concepito per applicazioni di
L'VLT
trattamento acque ed acque
SmartStart integrata ed il menu rapido Acqua e pompe
guidano l'utente attraverso il processo di messa in
funzione. Il range delle caratteristiche standard ed
opzionali include:
Regolazione in cascata
•
Rilevamento del funzionamento a secco
•
Rilevamento ne curva
•
Alternanza del motore
•
Pulizia
•
Rampa iniziale e nale
•
Controllare la rampa della valvola
•
STO
•
Rilevamento bassa portata
•
Pre lube
•
Conferma della portata
•
Modo riempimento condutture
•
Modo pausa
•
Real time clock
•
Protezione password
•
Protezione da sovraccarico
•
Smart Logic Control
•
Monitoraggio della velocità minima
•
Testi liberamente programmabili per informazioni,
•
avvertenze ed avvisi
reue. La procedura guidata
2.1.2
Risparmi energetici
In confronto a tecnologie e sistemi di regolazione
alternativi, un convertitore di frequenza è il sistema di
controllo energetico ottimale per la regolazione di ventole
e pompe.
Utilizzando un convertitore di frequenza per controllare la
portata, una riduzione del 20% della velocità della pompa
consente risparmi energetici pari a circa il 50% in
applicazioni tipiche.
Disegno 2.1 mostra un esempio della riduzione di energia
ottenibile.
Comando valvole rispetto a controllo
di velocità delle pompe centrifughe
Come illustrato in Disegno 2.2, la portata viene regolata
22
modicando la velocità della pompa, misurata in giri/
minuto. Riducendo la velocità solo del 20% rispetto alla
velocità nominale, anche la portata viene ridotta del 20%.
Ciò è dovuto al fatto che la portata è direttamente proporzionale alla velocità. Tuttavia, il consumo di energia
elettrica viene ridotto quasi del 50%.
Se il sistema deve fornire solo una portata che corrisponda
al 100% per pochi giorni l'anno, mentre per il resto
dell'anno la media è inferiore all'80% della portata
nominale, i risparmi energetici sono addirittura superiori al
50%.
Disegno 2.2 descrive la dipendenza di portata, pressione e
consumo energetico dalla velocità della pompa in numero
di giri al minuto per le pompe centrifughe.
Comando valvole
Poiché la domanda di requisiti di processo nei sistemi idrici
varia, la portata deve essere regolata di conseguenza.
Metodi usati frequentemente per la regolazione della
portata sono lo strozzamento o il riciclo con valvole.
Una valvola di riciclo che viene aperta troppo può far sì
che la pompa funzioni alla ne della curva di carico, con
una portata elevata ed una bassa prevalenza della pompa.
Queste condizioni non solo provocano uno spreco di
energia a causa dell'elevata velocità della pompa, ma
possono anche provocare la cavitazione della pompa con
conseguenti danni alla pompa.
Lo strozzamento della portata con una valvola aggiunge
un calo di pressione attraverso la valvola (HP-HS). Ciò può
essere confrontato con la situazione di accelerare e tirare il
freno allo stesso tempo, in un tentativo di ridurre la
velocità del mezzo. Disegno 2.3 mostra che lo strozzamento
fa sì che la curva del sistema devi dal punto (2) sulla curva
della pompa verso un punto con un'ecienza
notevolmente ridotta (1).
Disegno 2.2 Leggi di anità per pompe centrifughe
Q
n
1
Portata:
Pressione:
Fattore:
1
=
Q
n
2
2
2
H
n
1
1
=
H
n
2
2
3
P
n
1
1
=
P
n
2
2
Assumendo un'ecienza uguale nell'intervallo di velocità.
Q=Portata
Q1=Portata 1P1=Potenza 1
Q2=Portata ridottaP2=Potenza ridotta
H=Pressionen=Regolazione della velocità
H1=Pressione 1n1=Velocità 1
H2=Pressione ridottan2=Velocità ridotta
strozzamento
2Punto di operatività naturale
3Punto di funzionamento usando il controllo di velocità
Disegno 2.3 Riduzione della portata tramite il comando
valvola (strozzamento)
Controllo di velocità
La stessa portata può essere regolata riducendo la velocità
della pompa, come mostrato in Disegno 2.4. La riduzione
della velocità fa scendere la curva della pompa. Il punto di
funzionamento è il nuovo punto di intersezione della curva
della pompa e della curva del sistema (3). I risparmi
energetici possono essere calcolati applicando le leggi di
anità come descritto in capitolo 2.1.3 Esempio di risparmi
energetici.
strozzamento
2Punto di operatività naturale
3Punto di funzionamento usando il controllo di velocità
Disegno 2.4 Riduzione della portata tramite il controllo di
velocità
Disegno 2.5 Curve comparative di controllo della portata
Esempio con portata variabile su un
2.1.5
periodo di un anno
Questo esempio viene calcolato sulla base delle caratteristiche della pompa ottenute da una scheda tecnica
relativa, mostrata in Disegno 2.7.
Il risultato ottenuto evidenzia risparmi energetici superiori
al 50% con la distribuzione della portata nel corso di un
anno,
vedi Disegno 2.6. Il periodo di ammortamento dipende dal
prezzo dell'elettricità e dal prezzo del convertitore di
frequenza. In questo esempio, il periodo di ammortamento
500
[h]
t
1000
1500
2000
200100300
[m
3
/h]
400
Q
175HA210.11
Panoramica dei prodotti
VLT® AQUA Drive FC 202
è inferiore a un anno se confrontato con valvole e velocità
costante.
22
t [h]
Q [m3/h]
Disegno 2.6 Distribuzione della portata nel corso di un anno
(durata rispetto a portata)
Durata del usso. Vedere anche Tabella 2.2.
Portata
L'utilizzo di un convertitore di frequenza per controllare la
pressione di un sistema migliora il controllo.
Un convertitore di frequenza può variare all'innito la
velocità di una ventola o di una pompa, assicurando il
controllo variabile di portata e pressione.
Inoltre, un convertitore di frequenza modica rapidamente
la velocità della ventola o della pompa, in modo da
adattarla alle nuove condizioni di portata o pressione del
sistema.
Si può ottenere un semplice controllo del processo
(portata, livello o pressione) utilizzando il controllo PI
integrato.
Avviatore a stella/triangolo o
2.1.7
avviatore statico
Quando devono essere avviati motori grandi, in molti paesi
è necessario usare apparecchiature che limitino la corrente
di spunto. Nei sistemi più tradizionali viene impiegato un
avviatore a stella/triangolo o un avviatore statico. Tali
avviatori motore non sono necessari se viene utilizzato un
convertitore di frequenza.
Come mostrato in Disegno 2.8, un convertitore di frequenza
non assorbe una corrente di spunto maggiore di quella
Disegno 2.7 Consumo energetico a velocità dierenti
nominale e non richiede avviatori stella/ triangolo o soft
starter.
Full load
% Full load current
& speed
500
100
0
012,52537,550Hz
200
300
400
600
700
800
4
3
2
1
175HA227.10
Panoramica dei prodotti
1
VLT® AQUA Drive FC 202
2 Avviatori a stella/triangolo
3 Avviatore statico
4 Avviamento diretto in rete
Disegno 2.8 Corrente di avviamento
2.2
Descrizione del funzionamento
Guida alla progettazione
Il convertitore di frequenza fornisce una quantità regolata
di alimentazione di rete ad un motore per controllarne la
velocità. Il convertitore di frequenza fornisce una frequenza
ed una tensione variabili al motore.
Il convertitore di frequenza è suddiviso in quattro moduli
principali:
Raddrizzatore
•
Circuito del bus CC intermedio
•
Inverter
•
Controllo e regolazione
•
Disegno 2.9 è uno schema a blocchi dei componenti interni
del convertitore di frequenza. Vedere Tabella 2.3 per le loro
funzioni.
AreaTitoloFunzioni
Alimentazione di rete CA trifase al
1Ingresso di rete
2Raddrizzatore
3Bus CC
4Reattori CC
Banco di
5
condensatori
6Inverter
7Uscita al motore
Circuito di
8
comando
•
convertitore di frequenza.
Il ponte raddrizzatore converte
•
l'alimentazione di ingresso CA in
una corrente CC per alimentare il
convertitore di frequenza.
Il circuito del bus CC intermedio
•
gestisce la corrente CC.
Filtrano la tensione del circuito CC
•
intermedio.
Assicurano la protezione dai
•
transitori di rete.
Riducono la corrente RMS.
•
Aumentano il fattore di potenza
•
che ritorna in linea.
Riducono le armoniche sull'in-
•
gresso CA.
Immagazzina l'energia CC.
•
Fornisce autonomia per brevi
•
perdite di potenza.
Converte il segnale in continua in
•
una forma d'onda CA PWM in
corrente alternata controllata per
ottenere un'uscita variabile
controllata per il motore.
Potenza di uscita trifase regolata al
•
motore.
La potenza in ingresso, l'elabo-
•
razione interna, l'uscita e la
corrente motore vengono
monitorate per assicurare un
funzionamento e un controllo
ecienti.
L'interfaccia utente e i comandi
•
esterni vengono monitorati ed
eseguiti.
Sono disponibili anche l'uscita di
•
stato e il controllo.
22
Disegno 2.9 Diagramma a blocchi del convertitore di
frequenza
1.Il convertitore di frequenza raddrizza la tensione
CA dalla rete in tensione CC.
2.La tensione CC viene convertita in una corrente
CA con un'ampiezza e frequenza variabili.
Il convertitore di frequenza alimenta il motore con una
tensione/corrente e frequenza variabili che consentono un
controllo a velocità variabile di motori trifase asincroni
standard e di motori PM non salienti.
Panoramica dei prodotti
VLT® AQUA Drive FC 202
Il convertitore di frequenza gestisce vari principi di
controllo motore come il modo motore speciale U/f e VVC
+
. La risposta al cortocircuito di questo convertitore di
frequenza si basa sui 3 trasduttori di corrente nelle fasi del
motore.
22
Disegno 2.10 Struttura del convertitore di frequenza
Opzione freno
2.3 Sequenza di funzionamento
2.3.1 Sezione raddrizzatore
Quando il convertitore di frequenza viene alimentato, la
tensione entra attraverso i morsetti di rete (L1, L2 e L3) e
arriva al sezionatore e/o all'opzione ltro RFI, a seconda
della congurazione dell'unità.
2.3.2 Sezione intermedia
Dopo aver attraversato la sezione del raddrizzatore, la
tensione passa alla sezione intermedia. Un circuito del ltro
sinusoidale composto dall'induttanza del bus CC e dal
banco condensatori CC stabilizza la tensione raddrizzata.
L'induttanza bus CC fornisce un'impedenza di serie alla
corrente variabile. Ciò aiuta il processo di ltraggio e allo
stesso tempo riduce le distorsioni armoniche alla forma
d'onda della corrente CA di ingresso normalmente inerente
ai circuiti raddrizzatore.
Sezione inverter
2.3.3
Una volta che è presente un comando di avvio e un
riferimento velocità nella sezione inverter, gli IGBT iniziano
a commutare per creare la forma d'onda di uscita. Questa
forma d'onda generata dal principio PWM VVC+ di Danfoss
nella scheda di controllo, fornisce prestazioni ottimali e
perdite minime nel motore.
2.3.4
I convertitori di frequenza dotati dell'opzione freno
dinamico sono dotati di un IGBT freno insieme ai morsetti
81 (R-) e 82 (R+) per il collegamento di una resistenza
freno esterna.
La funzione dell'IGBT freno è quella di limitare la tensione
nel circuito intermedio ogniqualvolta viene superato il
limite di massima tensione. Fa questo commutando la
resistenza montata esternamente sul bus CC per rimuovere
la tensione CC presente in eccesso sui condensatori del
bus.
Il montaggio esterno della resistenza freno comporta il
vantaggio di selezionare la resistenza sulla base del
fabbisogno dell'applicazione, dissipando l'energia al di fuori
del quadro di comando, e proteggendo il convertitore di
frequenza dal surriscaldamento quando la resistenza freno
è sovraccarica.
Il segnale di gate dell'IGBT freno ha origine sulla scheda di
controllo e viene fornito all'IGBT freno mediante la scheda
di potenza e la scheda di pilotaggio gate. Inoltre, le schede
di potenza e le schede di controllo monitorano l'IGBT freno
e il collegamento della resistenza freno per cortocircuiti e
sovraccarichi. Per le
riferimento a capitolo 7.1 Dati elettrici. Vedere anche
capitolo 7.7 Fusibili e interruttori.
Le unità dotate dell'opzione di condivisione del carico
integrata contengono i morsetti (+) 89 CC e (–) 88 CC.
All'interno del convertitore di frequenza, questi morsetti
sono collegati al bus CC davanti al reattore del
collegamento CC e dei condensatori bus.
Per maggiori informazioni, contattare Danfoss.
I morsetti di condivisione del carico possono essere
collegati in 2 diverse
1.Nel primo metodo, i morsetti collegano i circuiti
bus CC di vari convertitori di frequenza. Ciò
consente a un'unità che si trova nella modalità
rigenerativa di condividere la tensione del bus
con un'altra unità che fa funzionare un motore. In
questo modo la condivisione del carico può
ridurre il fabbisogno di resistenze freno
dinamiche esterne e consente anche di
risparmiare energia. Il numero di unità che può
essere collegato in questo modo è innitonché
ogni unità ha la stessa tensione nominale. Inoltre,
sulla base della grandezza e del numero di unità,
può essere necessario installare reattori CC e
fusibili CC nei collegamenti bus CC e nei reattori
CA sulla rete. Una tale congurazione richiede
considerazioni speciche. Contattare Danfoss per
assistenza.
2.Nel secondo metodo, il convertitore di frequenza
viene alimentato esclusivamente da una sorgente
CC. Ciò richiede:
congurazioni.
2aUna sorgente CC.
2bUn mezzo per caricare il bus CC con un
ciclo di carica controllato (soft charge)
all'accensione.
Ripetiamo, una tale congurazione richiede
considerazioni speciche. Contattare Danfoss per
assistenza.
2.4 Strutture di controllo
2.4.1 Struttura di controllo ad anello aperto
Quando viene fatto funzionare nella modalità ad anello
aperto, il convertitore di frequenza risponde manualmente
a comandi di ingresso tramite tasti LCP o da remoto
tramite gli ingressi analogici/digitali o il bus seriale.
Nella congurazione mostrata in Disegno 2.11, il convertitore di frequenza funziona nella modalità ad anello
aperto. Riceve l'input dall'LCP (modalità Manuale) o tramite
un segnale remoto (modalità Automatico). Il segnale
(riferimento di velocità) viene ricevuto e condizionato con
limiti di velocità del motore minimi e massimi programmati
(in giri/minuto e Hz), tempi di rampa di accelerazione e di
decelerazione ed il senso di rotazione del motore. Il
riferimento viene quindi usato per controllare il motore.
22
Disegno 2.11 Diagramma a blocchi modalità ad anello aperto.
Nella modalità ad anello chiuso, un controllore PID interno
22
consente al convertitore di frequenza di elaborare il
riferimento del sistema ed i segnali di retroazione anché
agiscano come unità di controllo indipendente. Il convertitore può fornire messaggi di stato e di allarme, insieme a
Disegno 2.12 Diagramma a blocchi del controllore ad anello chiuso
Si consideri per esempio un'applicazione con pompe in cui
la velocità di una pompa è controllata in modo tale da far
sì che la pressione statica in una conduttura sia costante
(vedi Disegno 2.12). Il convertitore di frequenza riceve un
segnale di retroazione da un sensore presente nel sistema.
Confronta questa retroazione con un valore di riferimento
setpoint e determina l'errore, qualora presente, tra questi
due segnali. Quindi adatta la velocità del motore per
correggere questo errore.
molte altre opzioni programmabili, per il monitoraggio
esterno del sistema durante il funzionamento indipendente
in anello chiuso.
Regolazione inversa - la velocità del motore
•
aumenta quando un segnale di retroazione è alto.
Frequenza di avviamento - consente al sistema di
•
raggiungere rapidamente uno stato operativo
prima che prenda il controllo il controllore PID.
Filtro passa basso integrato - riduce il rumore del
•
segnale di retroazione.
2.4.3 Comando locale (Hand On) e remoto
Il valore di pressione statica desiderato è il segnale di
riferimento al convertitore di frequenza. Un sensore di
pressione statica misura la pressione statica eettiva nel
condotto e fornisce questa informazione al convertitore di
frequenza come segnale di retroazione. Se il segnale di
retroazione è superiore al riferimento del setpoint, il
convertitore di frequenza decelera per ridurre la pressione.
Similmente, se la pressione nella conduttura è inferiore al
valore di riferimento del setpoint, il convertitore di
frequenza accelera per aumentare la pressione della
pompa.
Mentre i valori di default del convertitore di frequenza ad
anello chiuso assicurano spesso prestazioni soddisfacenti, il
controllo del sistema può spesso essere ottimizzato
regolando i parametri PID. Per questa ottimizzazione viene
messa a disposizione la Taratura automatica.
Altre caratteristiche programmabili includono:
(Auto On)
Il convertitore di frequenza può essere fatto funzionare
manualmente tramite l'LCP o a distanza tramite gli ingressi
analogici e digitali e il bus seriale.
Riferimento attivo e modalità di
Il riferimento attivo è un riferimento locale o un
riferimento remoto. Il riferimento remoto è l'impostazione
di fabbrica.
Per usare il riferimento locale, congurare nella
•
modalità Manuale. Per abilitare la modalità
Manuale, adattare le impostazioni parametri nel
gruppo di parametri 0-4* Tastierino LCP. Per
maggiori informazioni, fare riferimento alla Guidaalla programmazione.
Per usare il riferimento remoto,
•
modalità Automatico che è la modalità di default.
In modalità Automatico è possibile controllare il
convertitore di frequenza tramite gli ingressi
digitali e varie interfacce seriali (RS485, USB o un
bus di campo opzionale).
razione che risulta dalla selezione del riferimento
attivo, locale o remoto.
Disegno 2.14 illustra la modalità di congurazione
•
manuale per il riferimento locale.
Disegno 2.13 Riferimento attivo
Quando il riferimento locale è attivo, impostare il principio
di regolazione dell'applicazione in 1-05
Congurazione
modo locale.
Impostare il sito di riferimento in 3-13 Sito di riferimento,
come mostrato in Tabella 2.4.
Per maggiori informazioni, fare riferimento alla Guida allaprogrammazione.
[Hand On]
[Auto On]
Tasti dell'LCP
HandCollegato a Man./AutoLocale
Hand⇒OCollegato a Man./AutoLocale
AutoCollegato a Man./AutoRemoto
Auto ⇒OCollegato a Man./AutoRemoto
Tutti i tastiLocaleLocale
Tutti i tastiRemotoRemoto
Tabella 2.4 Congurazioni del riferimento locale e remoto
Gestione dei riferimenti
2.4.4
Sito di riferimento
3-13 Sito di riferimento
Riferimento attivo
La gestione dei riferimenti è applicabile sia nel funzionamento ad anello aperto che ad anello chiuso.
22
Disegno 2.14 Modalità di congurazione
Principio di regolazione dell'applicazione
Il riferimento remoto oppure il riferimento locale sono
attivi in qualsiasi momento. Non possono essere entrambi
attivi simultaneamente. Impostare il principio di
regolazione dell'applicazione (cioè, anello aperto o anello
chiuso) in 1-00 Modo congurazione, come mostrato in
Tabella 2.4.
Riferimenti interni ed esterni
Nel convertitore di frequenza possono essere programmati
no a 8 riferimenti preimpostati interni. Il riferimento
preimpostato interno attivo può essere selezionato
esternamente attraverso ingressi di controllo digitali o il
bus di comunicazione seriale.
I riferimenti esterni possono anche essere forniti al convertitore, più comunemente attraverso un ingresso di
controllo analogico. Tutte le risorse di riferimento e il
riferimento bus vengono sommati per produrre il
riferimento esterno totale. Il riferimento esterno, il
riferimento preimpostato, il setpoint o la somma di tutti e
3 possono essere selezionati come riferimento attivo.
Questo riferimento può essere scalato.
Il riferimento messo in scala viene calcolato come segue:
Riferimento = X + X ×
Y
100
Dove X è il riferimento esterno, il riferimento preimpostato
o la somma di questi riferimenti e Y è 3-14 Rif. relativopreimpostato in [%].
Se Y, 3-14 Rif. relativo preimpostato viene impostato su 0%,
la scala non
La gestione della retroazione può essere congurata per
funzionare con applicazioni che richiedono un controllo
avanzato come setpoint multipli e tipi multipli di
retroazioni (vedi Disegno 2.16). Sono comuni tre tipi di
controllo:
Zona singola, setpoint singolo
Questo tipo di controllo è una congurazione di
retroazione di base. Il setpoint 1 viene sommato a qualsiasi
altro riferimento (se presente) e viene selezionato il
segnale di retroazione.
Multizona, setpoint singolo
Questo tipi di controllo usa 2 o 3 sensori di retroazione ma
un solo setpoint. La retroazione può essere aggiunta,
sottratta o mediata. Inoltre è possibile utilizzare il valore
massimo o minimo. Il setpoint 1 viene utilizzato esclusivamente in questa congurazione.
Multizona, setpoint/retroazione
La coppia setpoint/retroazione con la dierenza più grande
controlla la velocità del convertitore di frequenza. Il
massimo tenta di mantenere tutte le zone a un valore
minore o uguale ai rispettivi setpoint, mentre il minimo
tenta di mantenere tutte le zone a un valore superiore o
uguale ai rispettivi setpoint.
Esempio
Un'applicazione a 2 zone e a 2 setpoint. Il setpoint della
zona 1 è pari a 15 bar e la retroazione è pari a 5,5 bar. Il
setpoint della zona 2 è pari a 4,4 bar e la retroazione è pari
a 4,6 bar. Se viene selezionato massimo, il setpoint e la
retroazione della zona 1 vengono inviati al controllore PID,
poiché questo presenta la dierenza minore (la retroazione
è superiore al setpoint, il che determina una dierenza
negativa). Se viene selezionato minimo, il setpoint e la
retroazione della zona 2 vengono inviati al controllore PID,
poiché questo presenta la dierenza maggiore (la
retroazione è inferiore al setpoint, il che determina una
dierenza positiva).
22
Disegno 2.16 Diagramma a blocchi dell'elaborazione dei segnali di retroazione
Conversione della retroazione
In alcune applicazioni è utile convertire il segnale di
retroazione. Un esempio è l'uso di un segnale di pressione
per fornire una retroazione del usso. Poiché la radice
quadrata della pressione è proporzionale alla portata, la
radice quadrata del segnale di pressione fornisce un valore
proporzionale alla portata, vedi Disegno 2.17.
Il convertitore di frequenza è protetto da un cortocircuito
nella resistenza di frenatura.
Condivisione del carico
Per proteggere il bus CC dai cortocircuiti e i convertitori di
frequenza dal sovraccarico, installare fusibili CC in serie con
i morsetti di condivisione del carico di tutte le unità
collegate. Vedere capitolo 2.3.5 Condivisione del carico per
maggiori informazioni.
Disegno 2.17 Conversione della retroazione
2.5 Funzioni operative automatizzate
Le caratteristiche di funzionamento automatizzate sono
attive non appena il convertitore di frequenza funziona. La
maggior parte di loro non richiedono alcuna programmazione o setup. Comprendere che queste caratteristiche
sono presenti può ottimizzare il progetto di un sistema e,
eventualmente, consente di evitare l'introduzione di
componenti o funzionalità ridondanti.
Per dettagli sui setup richiesti, in particolare per quanto
riguarda i parametri del motore, fare riferimento alla Guidaalla programmazione.
Il convertitore di frequenza dispone di una gamma di
funzioni di protezione integrate che proteggono il convertitore di frequenza stesso ed il motore controllato.
Protezione dai cortocircuiti
2.5.1
Motore (fase-fase)
Il convertitore di frequenza è protetto contro i cortocircuiti
sul lato motore tramite misurazioni della corrente in
ciascuna delle tre fasi del motore o nel bus CC. Un
cortocircuito tra due fasi di uscita provoca una
sovracorrente nell'inverter. L'inverter viene spento quando
la corrente di cortocircuito supera il valore consentito
(Allarme 16 Scatto blocc.).
Lato rete
Un convertitore di frequenza che funziona correttamente
limita la corrente che può assorbire dall'alimentatore.
Tuttavia si raccomanda di usare fusibili e/o interruttori sul
lato di alimentazione come protezione in caso di guasto di
un componente all'interno del convertitore di frequenza
(primo guasto). Vedere capitolo 7.7 Fusibili e interruttori per
maggiori informazioni.
2.5.2 Protezione da sovratensione
Sovratensione generata dal motore
La tensione nel circuito intermedio subisce un aumento
quando il motore funziona da generatore. Ciò avviene nei
seguenti casi:
Il carico fa funzionare il motore (con frequenza di
•
uscita costante dal convertitore di frequenza), ad
esempio, il carico genera energia.
Durante la decelerazione (rampa di decele-
•
razione), se il momento di inerzia è elevato,
l'attrito è basso e il tempo rampa di decelerazione è troppo breve per consentire la
dissipazione dell'energia sotto forma di perdite
nel convertitore di frequenza, nel motore e
nell'impianto.
Un'impostazione non corretta della compen-
•
sazione dello scorrimento può causare una
maggiore tensione del collegamento CC.
Forza c.e.m. dal funzionamento del motore PM. Se
•
il motore PM funziona a ruota libera ad alta
velocità, la forza elettromotrice inversa è
potenzialmente in grado di superare la massima
tensione tollerata dal convertitore di frequenza,
causando dei danni. Per prevenire questo
problema, il valore di 4-19 Freq. di uscita max.
viene automaticamente limitato in base a un
calcolo interno collegato al valore di 1-40 Forza
c.e.m. a 1000 giri/minuto, 1-25 Vel. nominale
motore e 1-39 Poli motore.
AVVISO!
Per evitare che il motore raggiunga una velocità
eccessiva (ad esempio a causa di un eetto di autorotazione eccessivo o un usso incontrollato d'acqua),
dotare il convertitore di frequenza di una resistenza di
frenatura.
AVVISO!
Per assicurare la conformità alla norma IEC 60364 per CE
o NEC 2009 per UL, è obbligatorio l'uso di fusibili e/o di
interruttori.
La sovratensione può essere gestita usando una funzione
freno (2-10 Funzione freno) o usando un controllo
sovratensione (2-17 Controllo sovratensione).
Panoramica dei prodotti
Guida alla progettazione
Controllo sovratensione (OVC)
L'OVC riduce il rischio che il convertitore di frequenza scatti
a causa di una sovratensione sul collegamento CC. Ciò
viene gestito estendendo automaticamente il tempo rampa
di decelerazione.
AVVISO!
L'OVC può essere attivato per motori PM (PM VVC+).
Funzioni freno
Collegare una resistenza di frenatura per dissipare l'energia
di frenatura in eccesso. Il collegamento di una resistenza di
frenatura impedisce una tensione del bus CC eccessivamente elevata durante la frenatura.
Un freno CA è un'alternativa per migliorare la frenatura
senza l'uso di una resistenza di frenatura. Questa funzione
controlla una sovramagnetizzazione del motore quando
funziona come un generatore che crea energia supplementare. Questa funzione può migliorare l'OVC. L'aumento
di perdite elettriche nel motore consente alla funzione OVC
di accrescere la coppia di frenata senza superare il limite di
sovratensione.
AVVISO!
La frenatura CA non è ecace quanto la frenatura
dinamica con una resistenza.
2.5.3 Rilevamento di una fase del motore
mancante
La funzione fase del motore mancante (4-58 Funzione fasemotore mancante) è abilitata per default per evitare danni
al motore nel caso in cui manchi una fase del motore.
L'impostazione di fabbrica è 1.000 ms, ma può essere
regolata per un rilevamento più rapido.
Rilevamento dello sbilanciamento
2.5.4
della fase di rete
2.5.6
Protezione da sovraccarico
Limite di coppia
La funzione limite di coppia protegge il motore dal sovraccarico, indipendentemente dalla velocità. Il limite di coppia
controllato in 4-16 Lim. di coppia in modo motore o
4-17 Lim. di coppia in modo generatore ed il tempo prima
che l'avviso limite di coppia scatti è controllato in
14-25 Ritardo scatto al lim. di coppia.
Limite di corrente
Il limite di corrente viene controllato in 4-18 Limite di
corrente.
Limite di velocità
Denire limiti inferiori e superiori per l'intervallo di velocità
di esercizio usando I seguenti parametri:
4-11 Lim. basso vel. motore [giri/min] oppure
•
4-12 Limite basso velocità motore [Hz] e 4-13 Lim.
•
alto vel. motore [giri/min], oppure
4-14 Motor Speed High Limit [Hz]
•
Per esempio, l'intervallo di velocità di esercizio può essere
denita come tra 30 e 50/60Hz.
4-19 Freq. di uscita max. limita la velocità di uscita massimo
che il convertitore di frequenza può fornire.
ETR
L'ETR è una caratteristica elettronica che simula un relè a
bimetallo sulla base di misure interne. La caratteristica
viene mostrata in Disegno 2.18.
Limite di tensione
Il convertitore di frequenza si disinserisce per proteggere i
transistor ed i condensatori bus CC quando viene
raggiunto un determinato livello di tensione implementato
in fase di progettazione.
Sovratemperatura
Il convertitore di frequenza dispone di sensori di
temperatura integrati e reagisce immediatamente a valori
critici tramite limiti implementati in fase di progettazione.
22
Il funzionamento in condizioni di grave squilibrio di rete
riduce la durata del motore. Le condizioni sono gravi se il
motore viene fatto funzionare continuamente a valori vicini
al carico nominale. L'impostazione di fabbrica fa scattare il
convertitore di frequenza in presenza di uno squilibrio di
rete (14-12 Funz. durante sbilanciamento di rete).
2.5.5
Commutazione sull’uscita
L'aggiunta di un interruttore all'uscita tra il motore ed il
convertitore di frequenza è consentita. Possono apparire
messaggi di guasto. Per agganciare un motore in rotazione,
abilitare il riaggancio al volo.
Un convertitore di frequenza controlla costantemente i
livelli critici:
alta temperatura sulla scheda di controllo o sul
•
dissipatore di calore
carico elevato del motore
•
alta tensione bus CC
•
bassa velocità del motore
•
In risposta ad un livello critico, il convertitore di frequenza
adegua la frequenza di commutazione. In caso di alte
temperature interne e bassa velocità del motore, i conver-
Panoramica dei prodotti
VLT® AQUA Drive FC 202
titori di frequenza possono anche forzare lo schema PWM
a SFAVM.
22
AVVISO!
Il declassamento automatico è diverso quando
14-55 Filtro uscita è impostato su [2] Filtro sinusoidalesso.
2.5.8 Ottimizzazione automatica
dell'energia
L'ottimizzazione automatica dell'energia (AEO) ordina al
convertitore di frequenza di monitorare continuamente il
carico sul motore e di regolare la tensione di uscita al ne
di massimizzare il rendimento. In condizioni di carico
leggero, la tensione viene ridotta e la corrente motore
viene minimizzata. Il motore benecia di una maggiore
ecienza, di un riscaldamento ridotto e di un funzionamento più silenzioso. Non esiste alcuna necessità di
selezionare una curva V/Hz poiché il convertitore di
frequenza regola automaticamente la tensione motore.
Modulazione Automatica della
2.5.9
Frequenza di Commutazione
Il convertitore di frequenza genera brevi impulsi elettrici
per formare un modello d'onda CA. La frequenza di
commutazione è la frequenza di questi impulsi. Una bassa
frequenza di commutazione (bassa frequenza di
pulsazione) provoca rumore nel motore, rendendo
preferibile una frequenza di commutazione più alta.
Tuttavia, un'elevata frequenza di commutazione genera
calore nel convertitore di frequenza che può limitare la
quantità di corrente disponibile per il motore.
La modulazione automatica della frequenza di
commutazione regola automaticamente queste condizioni
per fornire la massima frequenza di commutazione senza
surriscaldare il convertitore di frequenza. Fornendo un'alta
frequenza di commutazione controllata, riduce il rumore di
funzionamento del motore alle basse velocità quando il
controllo dei disturbi percettibili è critico, e produce la
piena potenza di uscita al motore quando necessario.
Una caratteristica automatica del convertitore di frequenza
è il controllo della di frequenza di commutazione
dipendente dal carico. Questa caratteristica consente al
motore di beneciare della massima frequenza di
commutazione consentita dal carico.
2.5.11 Declassamento automatico per
sovratemperatura
Il declassamento automatico per sovratemperatura ha lo
scopo di impedire lo scatto del convertitore di frequenza a
temperature elevate. Sensori di temperatura interni
misurano le condizioni per proteggere i componenti di
potenza dal surriscaldamento. Il convertitore può ridurre
automaticamente la sua frequenza di commutazione per
mantenere la sua temperatura di funzionamento entro
limiti sicuri. Dopo aver ridotto la frequenza di
commutazione, il convertitore può anche ridurre la
frequenza e corrente di uscita no al 30% per impedire
uno scatto per sovratemperatura.
2.5.12
Un motore che tenta di accelerare un carico troppo
velocemente per la corrente disponibile può provocare lo
scatto del convertitore. Lo stesso vale per una decelerazione troppo veloce. La rampa automatica protegge da
queste situazioni prolungando il tempo di andata a regime
del motore (accelerazione o decelerazione) per adattarsi
alla corrente disponibile.
2.5.13
Quando un carico supera la capacità di corrente del funzionamento normale del convertitore di frequenza (da un
convertitore o motore sottodimensionate), il limite di
corrente riduce la frequenza di uscita per decelerare il
motore e ridurre il carico. Un timer regolabile è disponibile
per limitare il funzionamento in queste condizioni per 60 s
o meno. Il limite predenito di fabbrica è 110% della
corrente nominale del motore per minimizzare lo stress da
sovracorrente.
Rampa automatica
Circuito limite di corrente
2.5.10
Declassamento per alta frequenza di
commutazione
Il convertitore di frequenza è progettato per il funzionamento continuo a pieno carico a frequenze di
commutazione comprese tra 3,0 e 4,5 kHz (questo
intervallo di frequenze dipende dalla taglia di potenza).
Una frequenza di commutazione superiore all'intervallo
massimo consentito genera maggiore calore nel convertitore di frequenza e richiede la riduzione della corrente di
uscita.
Il convertitore di frequenza resiste a uttuazioni di rete
come:
Transitori
•
Interruzioni momentanee della rete
•
Brevi cadute di tensione
•
Sbalzi di corrente
•
Il convertitore di frequenza compensa automaticamente le
tensioni di ingresso ±10% da quelle nominali per fornire
una tensione e coppia nominale del motore. Quando si
seleziona riavvio automatico, il convertitore di frequenza si
riaccende automaticamente dopo un blocco di tensione.
Con il riaggancio al volo, il convertitore di frequenza si
sincronizza con la rotazione del motore prima dell'avvio.
2.5.15
Il convertitore di frequenza fornisce la quantità corretta di
corrente al motore per superare l'inerzia del carico e
portare il motore a regime. Ciò evita che venga applicata
l'intera tensione di alimentazione ad un motore stazionario
o a rotazione lenta che genera un'elevata corrente e calore.
Questa caratterisitica di avviamento dolce inerente riduce il
carico termico e la sollecitazione meccanica, aumenta la
durata di vita del motore e consente un funzionamento del
motore più silenzioso.
2.5.16
Il rumore di risonanza ad alta frequenza del motore può
essere eliminato usando lo smorzamento risonanza. È
disponibile uno smorzamento della frequenza selezionato
automaticamente o manualmente.
Avviamento morbido del motore
Smorzamento risonanza
per soddisfare la norma di prodotto EMC per convertitori
di frequenza IEC 61800-3 nonché la norma europea EN
55011. Per soddisfare i livelli di emissione in EN 55011, il
cavo motore deve essere schermato e correttamente
terminato. Per maggiori informazioni relativi alle prestazioni
EMC, vedere capitolo 3.2.2 Risultati test EMC.
2.5.19 Misurazioni della corrente su tutte e
tre le fasi del motore
La corrente di uscita al motore viene misurata
continuamente su tutte e 3 le fasi per proteggere il convertitore di frequenza ed il motore da cortocircuiti, guasti
verso terra e la perdita di fase. I guasti verso terra
dell'uscita vengono rilevati immediatamente. Se viene
persa una fase del motore, il convertitore di frequenza si
arresta immediatamente e registra la fase mancante.
2.5.20
Isolamento galvanico di morsetti di
controllo
Tutti i morsetti di controllo ed i morsetti dei relè di uscita
sono isolati galvanicamente dalla tensione di rete. Ciò
signica che il circuito del controllore è completamente
protetto dalla corrente di ingresso. I morsetti dei relè di
uscita richiedono un collegamento a massa proprio. Questo
isolamento soddisfa i severi requisiti di bassissima tensione
di protezione (PELV) per l'isolamento.
I componenti che costituiscono l'isolamento galvanico
sono:
Alimentazione, incluso l'isolamento del segnale.
•
Comando gate per IGBT, trigger trasformatori e
•
fotoaccoppiatori.
I trasduttori di corrente di uscita ad eetto Hall.
•
2.6
Funzioni applicative personalizzate
22
2.5.17
Le ventole di rareddamento interne sono controllate in
temperatura da sensori presenti nel convertitore di
frequenza. Spesso la ventola di rareddamento non
funziona durante il funzionamento a basso carico o
durante il modo pausa o in standby. Ciò riduce il rumore,
aumenta l'ecienza e prolunga la durata di funzionamento
della ventola.
2.5.18
L'interferenza elettromagnetica (EMI) o l'interferenza delle
radiofrequenza (RFI, in caso di radiofrequenza) è un
disturbo che può inuire su un circuito elettrico a causa
dell'induzione o radiazione elettromagnetica da una
sorgente esterna. Il convertitore di frequenza è progettato
Le caratteristiche applicative personalizzate sono le caratteristiche più comuni programmate nel convertitore di
frequenza al ne di migliorare le prestazioni di sistema.
Richiedono una programmazione o un setup minimi.
Comprendere che queste caratteristiche sono disponibili
può contribuire a ottimizzare il progetto di un sistema ed
eventualmente ad evitare l'introduzione di componenti o
funzionalità ridondanti. Vedere la Guida alla program-mazione per istruzioni sull'attivazione di queste funzioni.
1,21,01,4
30
10
20
100
60
40
50
1,81,62,0
2000
500
200
400
300
1000
600
t [s]
175ZA052.11
fOUT = 0,2 x f M,N
fOUT = 2 x f M,N
fOUT = 1 x f M,N
IMN
IM
Panoramica dei prodotti
VLT® AQUA Drive FC 202
2.6.1 Adattamento automatico motore
L'adattamento automatico motore (AMA) è una procedura
22
di collaudo automatizzata usata per misurare le caratteristiche elettriche del motore. L'AMA fornisce un modello
elettronico preciso del motore. Consente al convertitore di
frequenza di calcolare le prestazioni ottimali e l'ecienza
con il motore. L'esecuzione della procedura AMA
massimizza anche la caratteristica di ottimizzazione
automatica dell'energia del convertitore di frequenza.
L'AMA viene eseguita senza che il motore sia in rotazione e
senza disaccoppiare il carico dal motore.
Protezione termica del motore
2.6.2
La protezione termica del motore può essere fornita in 3
modi:
Tramite la rilevazione diretta della temperatura in
•
uno dei seguenti modi:
sensore PTC negli avvolgimenti del
-
motore e collegato a un AI o DI
standard.
PT100 o PT1000 negli avvolgimenti del
-
motore e nei cuscinetti del motore,
collegati alla scheda di ingresso del
DI.
Tramite il relè termico elettronico integrato (ETR)
•
per motori asincroni.
L'ETR calcola la temperatura del motore misurando la
corrente, la frequenza ed il tempo di funzionamento. Il
convertitore di frequenza visualizza il carico termico sul
motore in percentuale e può emettere un avviso al
raggiungimento di un setpoint di sovraccarico programmabile.
Le opzioni programmabili in caso di sovraccarico
consentono al convertitore di frequenza di arrestare il
motore, ridurre l'uscita o ignorare la condizione. Anche a
basse velocità, il convertitore di frequenza soddisfa le
norme di sovraccarico elettronico del motore I2t Classe 20.
L'asse X in Disegno 2.18 mostra il rapporto tra I
nominale. L'asse Y mostra il tempo in secondi che precede
il momento in cui l'ETR si disinserisce e fa scattare il
convertitore di frequenza. Le curve illustrano la caratteristica ad una velocità doppia della velocità nominale e a
una velocità pari a 0,2 volte la velocità nominale.
A velocità più bassa l'ETR si disinserisce a livelli di calore
inferiori a causa del minor
tal modo il motore è protetto dal surriscaldamento anche a
bassa velocità. La funzione ETR calcola la temperatura del
motore basandosi sull'eettiva corrente e velocità. La
temperatura calcolata è visibile come parametro di lettura
in 16-18 Term. motore.
Caduta di tensione dell'alimentazione
2.6.3
rareddamento del motore. In
motor
e I
motor
di rete
Durante una caduta di tensione dell'alimentazione di rete,
il convertitore di frequenza continua a funzionare no a
quando la tensione del circuito intermedio non scende al
di sotto del livello minimo di arresto, di norma il 15% al di
sotto della tensione di alimentazione nominale minima. La
tensione di alimentazione anteriore alla caduta di tensione
e il carico del motore determinano il tempo che precede
l'arresto a ruota libera del convertitore di frequenza.
Il convertitore di frequenza può essere congurato
(14-10 Guasto di rete) per diversi tipi di comportamento
durante una caduta di tensione dell'alimentazione di rete,
Scatto bloccato una volta che la carica CC si è
•
esaurita.
Ruota libera con riaggancio al volo ogniqualvolta
•
ritorna l'alimentazione di rete (1-73 Riaggancio al
volo).
Backup dell'energia cinetica.
•
Decelerazione controllata
•
Panoramica dei prodotti
Guida alla progettazione
Riaggancio al volo
Questa selezione consente di agganciare un motore che
gira liberamente a causa di una caduta di tensione dell'alimentazione di rete. Questa opzione è importante per
centrifughe e ventole.
Backup dell'energia cinetica
Questa selezione assicura che il convertitore di frequenza
funzioni ntantoché nel sistema è presente energia. Per
brevi cadute di tensione dell'alimentazione di rete, il
funzionamento viene ripristinato al ritorno dell'alimentazione di rete senza far arrestare l'applicazione e senza
mai perdere il controllo. E possibile selezionare varie
varianti di backup dell'energia cinetica.
Congurare il comportamento del convertitore di
frequenza in occasione della caduta di tensione dell'alimentazione di rete in 14-10 Guasto di rete e
1-73 Riaggancio al volo.
Controllori PID integrati
2.6.4
I 4 controllori (PID) proporzionali, integrali e derivati
integrati consentono di fare a meno di dispositivi di
controllo ausiliari.
2.6.6
Riaggancio al volo
Il riaggancio al volo consente al convertitore di frequenza
di sincronizzarsi con un motore in funzione che gira a
piena velocità in entrambe le direzioni. Ciò impedisce scatti
a causa della sovracorrente. Minimizza le sollecitazioni
meccaniche al sistema poiché il motore non subisce una
variazione improvvisa di velocità all'avvio del convertitore
di frequenza.
2.6.7 Piena coppia a velocità ridotta
Il convertitore di frequenza segue una curva V/Hz variabile
per fornire una piena coppia motore anche a velocità
ridotte. La piena coppia di uscita può coincidere con la
massima velocità di esercizio di progetto del motore. Ciò si
distingue dai convertitori a coppia variabile che forniscono
una coppia motore ridotta a bassa velocità o a convertitori
a coppia costante che forniscono una tensione in eccesso,
calore e rumore del motore a velocità inferiore a quella
massima.
Bypass di frequenza
2.6.8
22
Uno dei controllori PID mantiene il controllo costante dei
sistemi ad anello chiuso in cui devono essere mantenuti
una pressione, un
requisiti di sistema. Il convertitore di frequenza può fornire
un controllo autonomo della velocità del motore in
risposta ai segnali di retroazione dai sensori remoti. Il
convertitore di frequenza è dotato di 2 segnali di
retroazione da 2 dispositivi diversi. Questa caratteristica
consente un sistema con diversi requisiti di retroazione. Il
convertitore di frequenza regola il controllo confrontando i
due segnali per ottimizzare le prestazioni del sistema.
Usare i 3 controllori addizionali ed indipendenti per
controllare altre apparecchiature di processo come pompe
di alimentazione chimiche, il comando valvole e per la
ventilazione con vari livelli.
Riavvio automatico
2.6.5
Il convertitore di frequenza è programmabile per riavviare
automaticamente il motore dopo uno scatto minore, come
una perdita di potenza o una uttuazione momentanea.
Questa caratteristica elimina il fabbisogno di un ripristino
manuale e migliora il funzionamento automatizzato per
sistemi controllati in remoto. Il numero di tentativi di
riavvio nonché la durata tra i tentativi può essere limitata.
usso ed una temperatura regolati o altri
In alcune applicazioni, il sistema può avere velocità di
funzionamento che creano una risonanza meccanica. Ciò
può generare un rumore eccessivo ed eventualmente
danneggiare i componenti meccanici nel sistema. Il convertitore di frequenza dispone di 4 larghezze di banda di
frequenza di bypass programmabili. Queste consentono al
motore di non operare a velocità che provocano la
risonanza del sistema.
Preriscaldamento del motore
2.6.9
Per preriscaldare un motore in un ambiente freddo o
umido, una piccola quantità di corrente CC può essere
immessa continuamente nel motore per proteggerlo dalla
condensazione e da una partenza a freddo. Ciò può
eliminare il fabbisogno di un riscaldatore.
2.6.10
Il convertitore di frequenza dispone di 4 setup che
possono essere programmati indipendentemente.
Utilizzando il multi-setup, è possibile commutare tra
funzioni programmate indipendentemente attivate da
ingressi digitali o da un comando seriale. Vengono usati
setup indipendenti, ad esempio, per modicare riferimenti
oppure per il funzionamento diurno/notturno o estivo/
invernale, o per controllare motori multipli. La programmazione attiva viene visualizzata sull'LCP.
Quattro setup programmabili
I dati del setup possono essere copiati dal convertitore di
frequenza ad un altro convertitore di frequenza scaricando
le informazioni dall'LCP amovibile.
Coast
Start timer
Set Do X low
Select set-up 2
. . .
Running
Warning
Torque limit
Digital input X 30/2
. . .
=
TRUE longer than..
. . .
. . .
Panoramica dei prodotti
VLT® AQUA Drive FC 202
2.6.11 Frenatura dinamica
La frenatura dinamica viene assicurata da:
22
Resistenza freno
•
Un IGBT freno mantiene la sovratensione sotto
una certa soglia deviando l'energia del freno dal
motore alla resistenza di frenatura collegata
(2-10 Funzione freno = [1]).
Freno CA
•
L'energia frenante è distribuita nel motore
cambiando le condizioni di perdita nel motore. La
funzione freno CA non può essere usata in
2.6.15
Smart Logic Control (SLC)
Lo Smart Logic Control (SLC) è una sequenza di azioni
denite dall'utente (vedere 13-52 Azione regol. SL [x]), le
quali vengono eseguite dall'SLC quando l'evento associato
denito dall'utente (vedere 13-51 Evento regol. SL [x]) è
valutato come TRUE dall'SLC.
La condizione per un evento può essere un particolare
stato, oppure il fatto che l'uscita generata da una regola
logica o da un operatore di comparatore diventa TRUE.
Questo dà luogo a un'azione associata come descritto in
Disegno 2.19.
applicazioni con un|elevata frequenza di fermate
e ripartenze poiché ciò surriscalda il motore
(2-10 Funzione freno = [2]).
2.6.12
Frenatura in CC
Alcune applicazioni possono richiedere la frenatura del
motore no a rallentarlo o arrestarlo. L'applicazione di una
corrente CC al motore frena il motore e può eliminare la
necessità di un freno motore separato. La frenatura in CC
può essere impostata per attivarsi ad una frequenza
predenita o al ricevimento di un segnale. È anche
possibile programmare l'intensità di frenatura.
2.6.13
Modo pausa
Il modo pausa motore provoca l'arresto automatico del
motore quando il fabbisogno è basso per un periodo di
tempo specicato. Quando il fabbisogno del sistema
aumenta, il convertitore riavvia il motore. Il modo pausa
fornisce risparmi energetici e riduce l'usura del motore.
Diversamente da un orologio ad arresto programmato, il
convertitore di frequenza è sempre disponibile per il
funzionamento se viene raggiunta l'impostazione
predenita"ne pausa".
2.6.14
Il convertitore può attendere un segnale remoto sistema
Abilitazione avviamento
pronto prima dell'avviamento. Quando questa funzione è
attiva, il convertitore rimane arrestato no a ricevere il
comando di avvio. Abilitazione avviamento assicura che il
sistema o l'apparecchiatura ausiliaria è nello stato corretto
prima che al convertitore venga consentito di avviare il
motore.
Disegno 2.19 Evento ad azione SCL
Tutti gli eventi e le azioni sono numerati e collegati
formando delle coppie (stati). Questo signica che quando
l'evento [0] è soddisfatto (raggiunge il valore TRUE), viene
eseguita l'azione [0] . In seguito a ciò, le condizioni
dell'evento [1] verranno valutate e, se verranno valutate
come TRUE, verrà eseguita l'azione [1] e cosi via. Verrà
valutato un solo evento alla volta. Se un evento viene
valutato come FALSE, durante l'intervallo di scansione
corrente non succede nulla (nell'SLC) e non vengono
valutati altri eventi. Questo
signica che quando l'SLC inizia,
valuta ogni intervallo di scansione come evento [0] (e solo
evento [0]). Solo se l'evento [0] viene valutato TRUE, l'SLC
esegue l'azione [0] e inizia a valutare l'evento [1]. È
possibile programmare da 1 a 20 eventi e azioni.
Una volta eseguito l'ultimo evento / azione, la sequenza
inizia da capo con evento [0] / azione [0]. Disegno 2.20
mostra un esempio con 4 eventi / azioni:
Il convertitore di frequenza è disponibile con la funzionalità
STO tramite il morsetto di controllo 37. STO disabilita la
tensione di controllo dei semiconduttori di potenza dello
stadio di uscita del convertitore di frequenza al ne di
impedire che venga generata la tensione necessaria a far
ruotare il motore. Quando viene attivato STO (morsetto
37), il convertitore di frequenza emette un allarme, fa
scattare l'unità e fa procedere il motore in folle no
all'arresto. È necessario un riavvio manuale. La funzione
STO può essere usata come un arresto di emergenza per il
convertitore di frequenza. Nel modo di funzionamento
Disegno 2.20 Ordine di esecuzione quando sono programmati
4 eventi/azioni
Comparatori
I comparatori vengono utilizzati per confrontare variabili
continue (frequenza di uscita, corrente di uscita, ingresso
analogico ecc.) con valori ssi preimpostati.
Disegno 2.21 Comparatori
Regole logiche
Si possono combinare no a 3 ingressi booleani (ingressi
TRUE / FALSE) di timer, comparatori, ingressi digitali, bit di
stato ed eventi utilizzando gli operatori logici AND, OR e
NOT.
Disegno 2.22 Regole logiche
Le regole logiche, i timer, ed i comparatori sono disponibili
anche per l'utilizzo all'esterno della sequenza SLC.
Per un esempio dell'SLC, dare riferimento a
capitolo 4.3 Esempi di setup dell'applicazione.3
normale, quando STO non è necessario, usare la funzione
di arresto regolare. Quando si usa il riavvio automatico,
assicurarsi che siano soddisfatti i requisiti della ISO 12100
paragrafo 5.3.2.5.
Condizioni di responsabilità
È responsabilità dell'utilizzatore garantire il personale
installando e utilizzando la funzione STO:
Un utente è denito come:
Norme
L'uso di STO sul morsetto 37 richiede che l'utente soddis
tutte le norme di sicurezza, incluse le leggi, i regolamenti e
le direttive vigenti. La funzione STO opzionale è conforme
alle seguenti norme:
Le informazioni e le istruzioni fornite qui non sono
sucienti per assicurare un uso corretto e sicuro della
funzionalità STO. Per informazioni riguardanti STO, fare
riferimento al Manuale di funzionamento VLT® Safe Torque
O.
Funzione STO
Leggere e comprendere le norme di sicurezza
•
riguardanti la salute, la sicurezza e la prevenzione
degli incidenti.
È necessario possedere un'adeguata conoscenza
•
delle norme generiche di sicurezza valide per
l'applicazione specica.
Integratore
•
Operatore
•
Tecnico del servizio di assistenza
•
Tecnico manutentore
•
EN 954-1: Categoria 3 1996
•
IEC 60204-1: Categoria 0 2005 - arresto non
•
controllato
IEC 61508: 1998 SIL2
•
IEC 61800-5-2: 2007 – STO
•
IEC 62061: 2005 SIL CL2
•
ISO 13849-1: 2006 Categoria 3 PL d
•
ISO 14118: 2000 (EN 1037) – prevenzione degli
•
avviamenti involontari
22
Panoramica dei prodotti
VLT® AQUA Drive FC 202
Misure di protezione
È necessario personale qualicato e capace per
•
22
l'installazione e la messa in funzione dei sistemi
di sicurezza.
L'unità deve essere installata in un armadio IP54 o
•
in un ambiente equivalente. In caso di
applicazioni particolari è richiesto un livello di
protezione IP maggiore.
2.7.2
Avviso riferimento alto e basso
Nel funzionamento ad anello aperto, il segnale di
riferimento determina direttamente la velocità del convertitore. Il display mostra un avviso lampeggiante riferimento
alto o basso quando viene raggiunto il massimo o minimo
programmato.
2.7.3 Avviso retroazione alta e bassa
Il cavo tra il morsetto 37 e il dispositivo di
•
sicurezza esterno deve essere protetto dai
cortocircuiti secondo la ISO 13849-2 tabella D.4.
Quando forze esterne inuiscono sull'asse motore
•
(ad esempio carichi sospesi), è necessario
adottare misure aggiuntive (ad es. un freno di
mantenimento di sicurezza) per eliminare i
potenziali rischi.
2.7 Guasto, funzioni di avviso e di allarme
Il convertitore di frequenza monitora molti aspetti del
funzionamento del sistema, incluse le condizioni di rete, il
carico del motore e le prestazioni, nonché stato del convertitore. Un allarme o un avviso non indicano
necessariamente un problema dello stesso convertitore di
frequenza. Può essere una condizione di fuori del convertitore che viene monitorato per i limiti di prestazione. Il
convertitore dispone di varie risposte preprogrammate a
guasti, avvisi e allarmi. Selezionare ulteriori caratteristiche
di allarme e di avviso per migliorare o modicare le
prestazioni del sistema.
Questa sezione descrive le caratteristiche di allarme e di
avviso comuni. La comprensione che queste caratteristiche
sono disponibili può ottimizzare un progetto di sistema e
possibilmente evitare l'introduzione di componenti o
funzionalità ridondanti.
Funzionamento in presenza di
2.7.1
sovratemperatura
Per default, il convertitore di frequenza emette un allarme
e scatta in presenza di sovratemperatura. Se è selezionato
Declassamento automatico e avviso, il convertitore di
frequenza avvertirà della condizione ma continua a
funzionare e tenta di rareddarsi da solo riducendo per
prima cosa la frequenza di commutazione. Quindi, se
necessario, riduce la frequenza di uscita.
Il declassamento automatico non sostituisce le
impostazioni dell'utente in base alla temperatura ambiente
(vedi capitolo 5.3 Declassamento in base alla temperaturaambiente).
Nel funzionamento ad anello chiuso, i valori di retroazione
alti e bassi selezionati vengono monitorati dal convertitore.
Il display mostra un avviso lampeggiante alto o basso
quando la situazione lo richiede. Il convertitore può anche
monitorare i segnali di retroazione nel funzionamento ad
anello aperto. Mentre i segnali non inuiscono sul funzionamento del convertitore in anello aperto, possono essere
utili per l'indicazione dello stato del sistema localmente e
tramite la comunicazione seriale. Il convertitore di
frequenza gestisce 39 diverse unità di misura.
Sbilanciamento di fase o perdita di
2.7.4
fase
Eccessive oscillazioni di corrente nel bus CC indicano uno
sbilanciamento di fase o una perdita di fase nella rete.
Quando viene meno una fase di potenza al convertitore,
l'azione predenita è quella di emettere un allarme e far
scattare l'unità per proteggere i condensatori del bus CC.
Altre opzioni sono l'emissione di un avviso e la riduzione
della corrente di uscita al 30% della corrente complessiva
oppure di emettere un avviso e continuare con il funzionamento normale. Il funzionamento di una unità collegata
a una linea sbilanciata può essere un'opzione no alla
correzione dello sbilanciamento.
Avviso di alta frequenza
2.7.5
Utile nell'attivazione di apparecchiature addizionali come
pompe o ventole di rareddamento, il convertitore può
riscaldarsi quando la velocità del motore è elevata.
Un'impostazione specica di alta frequenza può essere
immessa nel convertitore. Se l'uscita supera la frequenza di
avviso impostata, l'unità visualizza un avviso di alta
frequenza. Un'uscita digitale dal convertitore può segnalare
a dispositivi esterni di attivarsi.
2.7.6
Avviso bassa frequenza
Utile nella disattivazione di apparecchiature, il convertitore
può riscaldarsi quando la velocità del motore è bassa.
Un'impostazione specica di bassa frequenza può essere
selezionata per avvisare e disattivare dispositivi esterni.
L'unità non emetterà un avviso bassa frequenza quando
viene arrestata né all'avvio nché non è stata raggiunta la
frequenza di esercizio.
Questa funzione è simile all'avviso alta frequenza, eccetto
per il fatto che viene usata un'impostazione corrente alta
per emettere un avviso ed attivare apparecchiature
addizionali. La funzione non è attiva durante l'arresto o
all'avvio nché non è stata raggiunta la corrente di
esercizio impostata.
2.7.8 Avviso corrente bassa
Questa funzione è simile all'avviso bassa frequenza (vedi
capitolo 2.7.6 Avviso bassa frequenza), a parte il fatto che
viene usata un'impostazione corrente bassa per emettere
un avviso e disattivare l'apparecchiatura. La funzione non è
attiva durante l'arresto o all'avvio nché non è stata
raggiunta la corrente di esercizio impostata.
Avviso carico nullo/cinghia rotta
2.7.9
Questa funzione può essere usata per monitorare una
condizione di carico nullo, ad esempio una cinghia
trapezoidale. Dopo che un limite di corrente bassa è stato
memorizzato nel convertitore, nel caso in cui è stata
rilevata la perdita di un carico, il convertitore può essere
programmato ad emettere un allarme e scattare o di
continuare il funzionamento ed emettere un avviso.
2.7.10
Il convertitore di frequenza può rilevare la perdita della
comunicazione seriale. Può essere selezionato un ritardo di
no a 99 s per evitare una risposta dovuta a interruzioni
sul bus di comunicazione seriale. Quando il tempo di
ritardo viene superato, le opzioni disponibili per l'unità
sono:
2.8
Il convertitore di frequenza usa parametro per
programmare le funzioni delle sue applicazioni. I parametri
forbiscono una descrizione di una funzione ed un menu di
opzioni per selezionare tra valori numerici o immetterli. Un
menu di programmazione campione è mostrato in
Disegno 2.23.
Interfaccia seriale persa
Mantenere la sua ultima velocità.
•
Andare alla velocità massima.
•
Andare ad una velocità preimpostata.
•
Arrestarsi ed emettere un avviso.
•
Interfacce utente e programmazione
Disegno 2.23 Menu di programmazione campione
Interfaccia utente locale
Per la programmazione locale, i parametri sono accessibili
premendo [Quick Menu] o [Main Menu] sull'LCP.
Il menu rapido è concepito per l'avviamento iniziale e per
la caratteristiche del motore. Il menu principale dà accesso
a tutti i parametri e consente la programmazione di
applicazioni avanzati.
Interfaccia utente remota
Per la programmazione remota, Danfoss ore un
programma software per sviluppare, memorizzare e
trasferire le informazioni di programmazione. Software di
congurazione MCT 10 consente all'utente di collegare un
PC al convertitore di frequenza e eseguire una programmazione dal vivo invece di usare il tastierino LCP. Oppure la
programmazione può essere eettuatao-line e semplicemente scaricata sull'unità. L'intero prolo del convertitore
può essere caricato sul PC per la memorizzazione di
backup o l'analisi. Per la connessione al convertitore di
frequenza sono disponibili un connettore USB e il morsetto
RS485.
Software di congurazione MCT 10 è disponibile per il
download gratuito all'indirizzo www.VLT-software.com. Su
richiesta è anche disponibile un CD con codice articolo
130B1000. Un manuale d'uso fornisce istruzioni di funzionamento dettagliate. Vedi anche capitolo 2.8.2 Software PC.
Programmazione di morsetti di controllo
Ciascun morsetto di controllo è in grado di
•
eseguire funzioni speciche.
I parametri associati al morsetto abilitano la
•
selezione della funzione.
Per un corretto funzionamento del convertitore
•
usando morsetti di controllo, i morsetti devono
essere:
Il pannello di controllo locale LCP) è un display graco
22
sulla parte anteriore dell'unità che mette a disposizione
Software PC
2.8.2
Il PC è collegato tramite un cavo (host/device) USB
standard, oppure tramite l'interfaccia RS485.
l'interfaccia utente attraverso comandi a pulsante e
visualizza messaggi di stato, avvisi e allarmi, programmazione parametri, ed altro. È anche disponibile un display
numerico con opzioni di visualizzazione limitate.
Disegno 2.24 mostra l'LCP.
Il bus USB è un bus seriale che utilizza 4 li schermati, con
il pin di massa 4 collegato alla schermatura nella porta USB
del pc. Collegando il PC a un convertitore di frequenza
tramite il cavo USB esiste il rischio potenziale di
danneggiare il controllore host USB del PC. Tutti i normali
pc sono costruiti senza isolamento galvanico nella porta
USB.
Qualsiasi dierenza del potenziale di massa causata dal
mancato rispetto delle raccomandazioni descritte nel
manuale di funzionamento può danneggiare il controllore
host USB attraverso lo schermo del cavo USB.
Quando si collega un pc a un convertitore di frequenza
utilizzando un cavo USB, si raccomanda di utilizzare un
isolatore USB con isolamento galvanico per proteggere il
controllore USB dell'host dalle dierenze di potenziale di
massa.
Non utilizzare un cavo di potenza del PC con una spina di
terra quando il PC è collegato al convertitore di frequenza
tramite un cavo USB. Questo riduce le
dierenze di
potenziale di massa ma non elimina completamente le
dierenze di potenziale dovute alla massa e alla
schermatura collegate alla porta USB.
Il Software di congurazione MCT 10 è progettato per la
mettere in funzione e manutenere il convertitore di
frequenza, inclusa la programmazione guidata del
controllore in cascata, la real time clock, il controllore
smart logic e la manutenzione preventiva.
Questo software consente il facile controllo di dettagli e
fornisce una panoramica generale di sistemi, grandi o
piccoli. Il tool gestisce tutte le serie di convertitori di
frequenza ed i dati relativi ai VLT® Advanced Active Filter
ed ai VLT® Soft Starter.
Esempio 1: Memorizzazione dei dati nel PC tramite via
Software di
1.Collegare un PC all'unità tramite USB o tramite
2.Aprire Software di congurazione MCT 10.
3.Selezionare la porta USB o l'interfaccia RS485.
4.
5.
6.
7.
Tutti i parametri sono ora memorizzati.
Esempio 2: Trasferimento di dati dal PC al convertitore
di frequenza tramite Software di
1.Collegare un PC all'unità mediante la porta USB o
2.Aprire Software di congurazione MCT 10.
3.
4.Aprire il le appropriato.
5.
Ora tutti i parametri vengono trasferiti al convertitore di
frequenza.
È disponibile un manuale separato per il Software di
congurazione MCT 10. Scaricare il software ed il manuale
da www.danfoss.com/BusinessAreas/DrivesSolutions/Software-download/.
congurazione MCT 10
l'interfaccia RS485.
Selezionare copy.
Selezionare la sezione project.
Selezionare paste.
Selezionare save as.
congurazione MCT 10
tramite l'interfaccia RS485.
Selezionare Open – vengono visualizzati i le
memorizzati.
Selezionare Write to drive.
2.8.2.3
Software per il calcolo delle
armoniche (HCS)
HCS è una versione avanzata dello strumento di calcolo
delle armoniche. I risultati calcolati vengono confrontati
con le norme pertinenti e possono essere stampate di
seguito.
Per ulteriori informazioni, vedere www.danfoss-hcs.com/
Default.asp?LEVEL=START
2.9 Manutenzione
I modelli di Danfossconvertitore di frequenza no a 90 kW
sono esenti da manutenzione. I convertitori di frequenza
ad alta potenza (con un valore nominale di 110 kw o
superiore) dispongono di tappeti ltranti integrati che
richiedono una pulizia periodica da parte dell'operatore, in
funzione dell'esposizione alla polvere ed ai contaminanti.
Gli intervalli di manutenzione per le ventole di rared-damento (circa 3 anni) ed i condensatori (circa 5 anni)
sono consigliati nella maggior parte degli ambienti.
Immagazzinamento
2.9.1
Come tutte le apparecchiature elettroniche, i convertitori di
frequenza devono essere stoccati in un luogo asciutto. Non
è necessaria una formatura (carica del condensatore)
periodica durante l'immagazzinamento.
Si consiglia di mantenere l'apparecchiatura sigillata nella
sua confezione
no all'installazione.
22
2.8.2.2
Software di calcolo delle armoniche
VLT® MCT 31
Il tool PC MCT 31 per il calcolo delle armoniche consente
una facile valutazione della distorsione armonica in una
data applicazione. Possono essere calcolati sia la
distorsione armonica dei Danfoss convertitori di frequenza
che di quelli nonDanfoss con ulteriori dispositivi aggiuntivi
per la riduzione delle armoniche, come i Danfossltri AHF e
i raddrizzatori a 12-18 impulsi.
L'MCT 31 può anche essere scaricato da www.danfoss.com/BusinessAreas/DrivesSolutions/Softwaredownload/.
Questo capitolo descrive le considerazioni necessarie per
integrare il convertitore di frequenza in un progetto di
33
sistema. Il capitolo è suddiviso in tre sezioni:
Capitolo 3.1 Condizioni ambientali di funzio-
•
namento
Condizioni di funzionamento dell'ambiente per il
convertitore di frequenza incluso ambiente,
contenitori, temperatura, declassamento ed altre
considerazioni.
Capitolo 3.3 Integrazione della rete
•
Ingresso nel convertitore di frequenza dal lato
della rete che comprende potenza, armoniche,
monitoraggio, cablaggio, fusibili e altre considerazioni.
Capitolo 3.2 EMC, protezione dalle armoniche e
•
dalla dispersione verso terra
Ingresso (rigenerazione) dal convertitore di
frequenza alla rete di alimentazione che
comprende potenza, armoniche, monitoraggio ed
altre considerazioni.
Capitolo 3.4 Integrazione del motore
•
Uscita dal convertitore di frequenza al motore che
comprende i tipi di motore, il carico, il monitoraggio, il cablaggio ed altre considerazioni.
Capitolo 3.5 Ingressi e uscite supplementari,
•
Capitolo 3.6 Pianicazione meccanica
Integrazione dell'ingresso e dell'uscita del convertitore di frequenza per un progetto ottimale del
sistema che comprende abbinamento convertitore di frequenza/motore, caratteristiche del
sistema ed altre considerazioni.
Un progetto del sistema completo anticipa potenziali aree
problematiche ed attua la combinazione più ecace delle
caratteristiche del convertitore. L'informazione che segue
fornisce le direttive per pianicare e specicare un sistema
di controllo motore che comprende convertitori di
frequenza.
Le caratteristiche di funzionamento forniscono una varietà
di concetti progettuali, dal semplice controllo di velocità
del motore ad un sistema completamente integrato con
gestione della retroazione, rapporti sullo stato operativo,
risposte di guasto automatizzate, programmazione remota
ed altro.
Vedi capitolo 3.9 Lista di controllo della progettazione per
una guida pratica per la selezione e la progettazione.
La comprensione delle caratteristiche e delle opzioni
strategiche può ottimizzare il progetto di un sistema e,
eventualmente, consente di evitare l'introduzione di
componenti o funzionalità ridondanti.
3.1 Condizioni ambientali di
3.1.1 Umidità
Sebbene il convertitore di frequenza può funzionare correttamente a un'umidità elevata (no al 95% di umidità
relativa), evitare la formazione di condensa. Esiste un
rischio specico di condensa quando il convertitore di
frequenza è più freddo dell'aria ambiente umida. L'umidità
nell'aria può anche condensare sui componenti elettronici
e provocare cortocircuiti. La condensazione avviene in
unità senza alimentazione. È consigliabile installare un
riscaldatore dell'armadio quando la condensazione è
possibile a causa delle condizioni ambientali. Evitare
l'installazione in aree soggette a gelate.
In alternativa, far funzionare il convertitore di frequenza in
modalità stand-by (con l'unità sempre collegata alla rete)
riduce il rischio di condensa. Assicurarsi che la dissipazione
di potenza sia suciente per impedire l'inltrazione di
umidità nel circuito del convertitore di frequenza.
Requisiti di rete
•
Struttura di controllo e programmazione
•
Comunicazione seriale
•
Taglia, forma e peso dell'apparecchiatura
•
Requisiti dei cavi di potenza e di comando; tipo e
•
lunghezza
Fusibili
•
Apparecchiatura ausiliaria
•
Trasporto e immagazzinamento
•
funzionamento
Un completo concetto progettuale include speciche
dettagliate delle necessità e dell'uso.
I limiti minimo e massimo di temperatura ambiente sono
specicati per tutti i convertitori di frequenza. Evitare
temperature ambiente estreme prolunga la durate delle
apparecchiature e massimizza l'adabilità complessiva del
sistema. Seguire le raccomandazioni elencate per assicurare
prestazioni massime e la lunga durata delle apparecchiature.
Sebbene il convertitore di frequenza possano
•
funzionare a temperature no a -10 °C, un
corretto funzionamento a carichi nominali viene
solo garantito a temperature di 0 °C o superiori.
Non superare il limite di temperatura massimo.
•
La durata dei componenti elettronici si riduce del
•
50% per ogni 10 °C quando vengono fatti
funzionare a temperature superiori alla loro
temperatura di progetto.
Persino i dispositivi con gradi di protezione IP54,
•
IP55 o IP66 devono rispettare gli intervalli di
temperatura ambiente
Può essere necessario un condizionamento
•
dell'aria supplementare dell'armadio o del luogo
di installazione.
Rareddamento
3.1.3
I convertitori di frequenza dissipano potenza sotto forma di
calore. Le seguenti raccomandazioni sono necessarie per
un rareddamentoecace delle unità.
La temperatura massima dell'aria che penetra nel
•
contenitore non deve mai superare i 40 °C (104
°F).
La temperatura media di giorno/notte non deve
•
superare i 35 °C (95 °F).
Montare l'unità per consentire un
•
rareddamento attraverso le alette di rareddamento.
gli spazi di montaggio corretti.
Fornire i requisiti minimi di spazio libero anteriore
•
e posteriore per il usso d'aria di rareddamento.
Vedere il manuale di funzionamento per i corretti
requisiti dell'impianto.
3.1.3.1
Il convertitore di frequenza è dotato di ventilatori integrati
per assicurare un rareddamento ottimale. La ventola
principale forza il usso d'aria lungo le alette di rared-
damento sul dissipatore di calore, assicurando il
rareddamento dell'aria interna. Alcune taglie di potenza
dispongono di una piccola ventola secondaria accanto alla
Ventole
Vedere capitolo 3.6.1 Spazio libero per
specicati.
usso d'aria di
scheda di controllo, la quale assicura che l'aria interna
venga fatta circolare per evitare punti caldi.
La ventola principale viene controllata tramite la
temperatura interna del convertitore di frequenza e la
velocità aumenta gradualmente insieme alla temperatura,
riducendo la rumorosità ed il consumo di energia quando
il fabbisogno è basso, ed assicurando il massimo rared-damento quando è necessario. Il comando ventola può
essere regolato mediante 14-52 Comando ventola per
adattarsi a qualsiasi applicazione, anche per proteggere
dagli eetti negativi del rareddamento in climi freddi. In
caso di sovratemperatura all'interno del convertitore di
frequenza, questo riduce la frequenza ed il modello di
commutazione. Vedere capitolo 5.1 Declassamento per
maggiori informazioni.
3.1.3.2
Calcolo del usso d'aria richiesto per
il rareddamento del convertitore di
frequenza
Il usso d'aria richiesto per rareddare un convertitore di
frequenza o più convertitori di frequenza in un contenitore
può essere calcolato come segue:
1.Determinare la perdita di potenza all'uscita
massima per tutti i convertitori di frequenza da
tabelle di dati in capitolo 7
2.Aggiungere i valori di perdita di potenza di tutti i
convertitori di frequenza che possono funzionare
allo stesso tempo. La somma risultante è il calore
Q da trasferire. Moltiplicare il risultato con il
fattore f, leggere da Tabella 3.1. Per esempio, f =
3,1 m3 x K/Wh a livello del mare.
3.Determinare la massima temperatura dell'aria che
entra nel contenitore. Sottrarre questa
temperatura dalla temperatura necessaria
all'interno del contenitore, ad esempio 45 °C (113
°F).
4.Dividere il totale dal passo 2 per il totale dal
passo 3.
Il calcolo viene espresso dalla formula:
f xQ
V =
Ti − TA
dove
V = usso d'aria in m3/h
f = fattore in m3 x K/Wh
Q = calore da trasferire in W
Ti = temperatura all'interno del contenitore in °C
TA = temperatura ambiente in °C
f = cp x ρ (calore
Calore specico dell'aria (cp) e densità dell'aria (ρ) non
sono costanti, ma dipendono dalla temperatura, dall'umidità e dalla pressione atmosferica. Pertanto dipendono
dall'altitudine sopra il livello del mare.
33
Tabella 3.1 mostra valori tipici del fattore f, calcolato per
diverse altitudini.
Tabella 3.1 Fattore f, calcolato per diverse altitudini
Esempio
Qual è il
titori di frequenza (perdite di calore 295 W e 1430 W) che
funzionano simultaneamente, montati in un contenitore
con un picco della temperatura ambiente di 37 °C?
Se il usso d'aria è richiesto in CFM, usare la conversione 1
m3/h = 0,589 CFM.
Per l'esempio in alto, 711,6 m3/h = 418,85 CFM.
3.1.4
La tensione CC nel circuito intermedio (bus cc) aumenta
quando il motore funziona da generatore. Ciò può avvenire
in 2 modi:
1.La somma delle perdite di calore di entrambi i
convertitori di frequenza è 1725 W.
2.
La moltiplicazione di 1725 W per 3,3 m3 x K/Wh
dà 5693 m x K/h.
3.
La sottrazione di 37 °C da 45 °C dà 8 °C (=8 K).
4.La divisione di 5693 m x K/h per 8 K dà: 711,6
m3h.
[kg/m3][m3⋅K/Wh]
Sovratensione generata dal motore
Il carico aziona il motore quando il convertitore di
•
frequenza viene fatto funzionare ad una
frequenza di uscita costante. Questo è
generalmente chiamato un sovraccarico
continuativo.
Durante la decelerazione, se l'inerzia del carico è
•
elevato ed il tempo di decelerazione del convertitore è impostato su un valore breve.
f
Il convertitore di frequenza non può reimmettere l'energia
nell'ingresso. Pertanto limita l'energia accettata dal motore
quando è impostato per abilitare la rampa automatica. Il
convertitore di frequenza tenta di farlo allungando
automaticamente il tempo di decelerazione se la
sovratensione si verica durante la decelerazione. Se ciò
non riesce o se il carico aziona il motore quando funziona
ad una frequenza costante, il convertitore si spegne e
visualizza un guasto quando viene raggiunto un livello di
tensione critico del bus CC.
3.1.5 Rumorosità acustica
La rumorosità acustica del convertitore di frequenza
proviene da 3 fonti:
Bobine del collegamento CC (circuito intermedio)
•
Induttanza
•
Ventole interne
•
Vedere Tabella 7.60 per i gradi di rumorosità.
Vibrazioni e urti
3.1.6
Il convertitore di frequenza viene collaudato in base ad
una procedura basata sulle norme IEC 68-2-6/34/35 e 36.
Questi test sottopongono l'unità a forze di 0,7 g per un
campo da 18 a 1000 Hz casuali, in 3 direzioni per 2 ore.
Tutti i convertitori di frequenza Danfoss soddisfano i
requisiti che corrispondono a queste condizioni quando
l'unità è montata alla parete o al suolo nonché quando è
montata all'interno di pannelli imbullonati alle pareti o ai
pavimenti.
Atmosfere aggressive
3.1.7
ltro RFI
3.1.7.1 Gas
I gas aggressivi, quali il solfuro di idrogeno, il cloro o
l'ammoniaca possono danneggiare i componenti elettrici e
meccanici del convertitore di frequenza. La contaminazione
dell'aria di rareddamento può anche causare la decomposizione graduale delle piste dei circuiti stampati e dei sigilli
delle porte. Contaminanti aggressivi sono spesso presenti
in impianti di trattamento delle acque grigie o in piscine.
Un chiaro segno della presenza di un'atmosfera aggressiva
è il rame corroso.
In atmosfere aggressive, sono consigliati contenitori IP
ristretti insieme a schede di circuito con rivestimento
conforme. Vedere Tabella 3.2 per i valori di rivestimento
conforme.
Il convertitore di frequenza è dotato di serie con un
rivestimento di classe 3C2 delle schede elettroniche. Su
richiesta, è disponibile il rivestimento di classe 3C3.
Classe
3C13C23C3
Tipo di gasUnità
Sale marinon.d.Nessuno Nebbia salina Nebbia salina
Ossidi di zolfo
Solfuro di
idrogeno
Cloro
Cloruro di
idrogeno
Fluoruro di
idrogeno
Ammoniaca
Ozono
Azoto
Tabella 3.2 Valori nominali della classe di rivestimento
conforme
1) I valori massimi sono i valori dei picchi transitori che superano 30
minuti al giorno.
3.1.7.2
Esposizione alla polvere
3
0,10,31,05,010
mg/m
3
0,010,10,53,010
mg/m
3
0,010,10,030,31,0
mg/m
3
0,010,10,51,05,0
mg/m
3
0,0030,010,030,13,0
mg/m
3
0,31,03,01035
mg/m
3
0,010,050,10,10,3
mg/m
3
0,10,51,03,09,0
mg/m
Spesso è inevitabile dover installare i convertitori di
frequenza in ambienti con elevata esposizione alla polvere.
La polvere interessa le unità montate a parete o su telaio
con gradi di protezione IP55 o IP66 ed anche dispositivi
montati nell'armadio con gradi di protezione IP21 o IP20.
Considerare i 3 aspetti descritti in questa sezione quando i
convertitori di frequenza vengono installati in tali ambienti.
Rareddamento ridotto
La polvere forma depositi sulla
all'interno delle schede di circuito stampato e dei
componenti elettronici. Questi depositi agiscono da strati
isolanti e impediscono il trasferimento del calore all'aria
ambiente, riducendo la capacità di rareddamento. I
componenti si scaldano. Questo causa un invecchiamento
accelerato dei componenti elettronici e una diminuzione
della durata di esercizio dell'unità. I depositi di polvere sul
dissipatore di calore nella parte posteriore dell'unità riduce
anche la durata utile dell'unità.
Ventole di
rareddamento
Il usso d'aria per il rareddamento dell'unità è generato
dalle ventole di rareddamento che generalmente si
trovano sul retro del dispositivo. I rotori delle ventole
presentano piccoli cuscinetti in cui la polvere può
penetrare ed agire da abrasivo. Ciò provoca danni ai
cuscinetti e guasti alle ventole.
Valore
Valore
Valore
Valore
medio
max.
medio
1)
max.
1)
supercie del dispositivo e
Filtri
I convertitori di frequenza ad alta potenza sono dotati di
ventole di rareddamento che espellono l'aria calda
dall'interno del dispositivo. Oltre una certa taglia, queste
ventole sono dotate di teli ltranti. Questi ltri possono
intasarsi rapidamente quando vengono usati in ambienti
polverosi. In queste condizioni sono necessarie misure
preventive.
Manutenzione periodica
Nelle condizioni descritte in precedenza, si consiglia di
pulire il convertitore di frequenza durante la manutenzione
periodica. Rimuovere la polvere dal dissipatore di calore e
dalle ventole e pulire i ltri.
3.1.7.3
Atmosfere potenzialmente esplosive
I sistemi fatti funzionare in atmosfere potenzialmente
esplosive devono soddisfare condizioni speciali. La direttiva
UE 94/9/CE descrive il funzionamento in atmosfere
potenzialmente esplosive.
I motori controllati da convertitori di frequenza in
atmosfere potenzialmente esplosive devono essere
monitorati per quanto riguarda la temperatura usando un
sensore di temperatura PTC. Per questo ambiente sono
approvati i motori con classe di protezione Ex d o e.
La classicazione d consiste nell'assicurare che
•
un'eventuale scintilla venga contenuta in un'area
protetta. Mentre non richiede approvazione, sono
necessari un cablaggio ed un contenimento
particolari.
La combinazione d/e è quella più spesso usata in
•
atmosfere potenzialmente esplosive. Il motore
stesso presenta una classe di protezione dall'esplosione e, mentre l'area cablaggio e di
connessione del motore è realizzata in conformità
alla classicazione e. La restrizione sullo spazio di
connessione e consiste nella massima tensione
consentita in questo spazio. La tensione di uscita
di un convertitore di frequenza è generalmente
limitata alla tensione di alimentazione. La
modulazione della tensione di uscita può
generare una tensione di picco inaccettabilmente
elevata per la classicazione e. In pratica l'utilizzo
di un ltro sinusoidale sull'uscita del convertitore
di frequenza si è dimostrato un metodo ecace
per attenuare l'elevata tensione di picco.
Non installare un convertitore di frequenza in
un'atmosfera potenzialmente esplosiva. Installare il
convertitore di frequenza in un armadio al di fuori di
quest'area. Si consiglia anche l'utilizzo di un ltro
33
sinusoidale all'uscita del convertitore di frequenza per
attenuare l'aumento della tensione dU/dt e la tensione di
picco. Fare in modo che i cavi del motore siano quanto
Prima cifra
più corti possibile.
AVVISO!
I convertitori di frequenza con l'opzione MCB 112 sono
dotati di possibilità di monitoraggio del sensore
termistore motore certicato PTB per le atmosfere
potenzialmente esplosive. Non sono necessari cavi
motori schermati quando i convertitori di frequenza
funzionano con ltri di uscita sinusoidali.
Seconda
cifra
Prima
lettera
Lettera
addizionale
Contro la penetrazione
da corpi estranei solidi
0 (non protetto)(non protetto)
1
≥50 mm di diametro
2 Diametro 12,5 mmDito
3 Diametro 2,5 mmStrumento
4
≥1,0 mm di diametro
5 Resistente alla polvere Filo
6 Tenuta alla polvereFilo
Contro la penetrazione
di acqua con eetti di
rischio
0 (non protetto)
1 Gocce in caduta
verticale
2 Gocce a un angolo di
15°
3 Spruzzo d'acqua
4 Forti spruzzi d'acqua
5 Getti d'acqua
6 Forti getti d'acqua
7 Immersione temporanea
8 Immersione a lungo
termine
Ulteriori informazioni
speciche per
A Dorso della mano
B Dito
C Strumento
D Filo
Ulteriori informazioni
speciche per
H Dispositivo ad alta
tensione
M Dispositivo in
movimento durante la
prova di tenuta all'acqua
S Dispositivo sso durante
la prova di tenuta
all'acqua
W Condizioni ambientali
Contro l'accesso a
parti pericolose da
Dorso della mano
Filo
Tabella 3.3 IEC 60529 Denizioni per gradi IP
3.1.8.1
Opzioni e prestazioni dell'armadio
I convertitori di frequenza Danfoss sono disponibili con tre
diversi gradi di protezione:
elevate concentrazioni di polvere o gas aggressivi.
3.1.9 Interferenza in radiofrequenza
Nella pratica, l'obiettivo principale è ottenere sistemi che
funzionino in modo stabile senza interferenza delle
frequenze tra i componenti. Per ottenere un elevato livello
di immunità, si consiglia di utilizzare convertitori di
frequenza con ltri RFI di alta qualità.
Utilizzare i ltri di categoria C1 specicati nella EN 61800-3
che sono conformi ai limiti della classe B dello standard EN
55011.
Apporre note di avviso sul convertitore di frequenza se i
ltri RFI non corrispondono alla categoria C1 (categoria C2
o inferiore). La responsabilità per l'etichettatura corretta è
dell'operatore.
Nella pratica, esistono due approcci ai
Integrati nell'apparecchiatura
•
ltri integrati occupano spazio
I
-
nell'armadio ma eliminano le spese
aggiuntive per l'installazione, il
cablaggio ed il materiale. Tuttavia, il
vantaggio più importante è la perfetta
conformità EMC e il cablaggio dei ltri
integrati.
Opzioni esterne
•
I ltri RFI esterni opzionali che sono
-
installati sull'ingresso del convertitore di
frequenza provocano una caduta di
tensione. Nella pratica, ciò signica che
la piena tensione di alimentazione non è
presente sull'ingresso del convertitore di
frequenza e potrebbe essere necessario
un convertitore di potenza maggiore. La
lunghezza massima del cavo motore per
assicurare la conformità ai limiti EMC
varia da 1 a 50 m. Devono essere
sostenuti costi per il materiale, il
cablaggio ed il montaggio. La
conformità EMC non viene testata.
ltri RFI:
AVVISO!
Le unità VLT® AQUA Drive vengono fornite di serie con
ltri RFI integrati conformi alla categoria C1 (EN 61800-3)
per l'uso con sistemi di rete da 400 V e potenze nominali
no a 90 kW o alla categoria C2 per potenze nominali da
110 a 630 kW. Le unità VLT® AQUA Drive sono conformi a
C1 con cavi motore schermati no a 50 m o C2 con cavi
motore schermati no a 150 m. Consultare Tabella 3.4
per maggiori dettagli.
3.1.10 Conformità all'isolamento PELV e
galvanico
Assicurare la protezione da scosse elettriche quando
l'alimentazione elettrica è del tipo a bassissima tensione di
protezione (PELV) e l'impianto è conforme alle norme PELV
locali e nazionali.
Al ne di mantenere i requisiti PELV nei morsetti di
controllo, tutte le connessioni devono essere PELV, come
ad esempio termistori rinforzati/a doppio isolamento. Tutti
i morsetti di controllo e relè del convertitore di frequenza
Danfoss soddisfano PELV (con l'eccezione del collegamento
a triangolo a terra oltre 400 V).
L'isolamento galvanico (garantito) si ottiene ottemperando
ai requisiti relativi ad un isolamento superiore e
garantendo le corrispondenti distanze in aria e distanze
superciali. Questi requisiti sono descritti nella norma EN
61800-5-1.
L'isolamento elettrico viene fornito come mostrato in
Disegno 3.1. I componenti descritti soddisfano sia i requisiti
PELV che quelli di isolamento galvanico.
33
AVVISO!
Per assicurare un funzionamento senza interferenze del
sistema convertitore di frequenza/motore, usare sempre
un ltro RFI di categoria C1.
EMC, protezione dalle armoniche e dalla
dispersione verso terra
emissioni EMC
33
1 Alimentazione (SMPS) comprensiva dell'isolamento del
segnale di V CC che indica la tensione del circuito
intermedio.
2 Comando di gate per gli IGBT
3 Trasduttori di corrente
4 Isolatore ottico, modulo freno
5 Circuiti di misura della corrente di spunto interna, delle RFI e
della temperatura
6 Relè personalizzati
a Isolamento galvanico per l'opzione di backup da 24 V
b Isolamento galvanico per l'interfaccia bus standard RS485
Disegno 3.1 Isolamento galvanico
Installazione ad altitudini elevate
Le installazioni che superano i limiti per altitudini elevate
potrebbero non soddisfare i requisiti PELV. L'isolamento tra
i componenti e le parti critiche potrebbe essere
ciente. Sussiste il rischio di sovratensione. Ridurre il rischio
di sovratensione usando dispositivi di protezione esterni o
l'isolamento galvanico.
Per impianti ad altitudini elevate, contattare Danfoss per
informazioni sulla conformità PELV.
380-500 V (contenitore A, B e C): oltre i 2000 m
•
(6500 ft)
380-500 V (contenitore D, E e F): oltre i 3000 m
•
(9800 ft)
525-690 V: oltre i 2000 m (6500 ft)
•
3.1.11
Come tutte le apparecchiature elettroniche, i convertitori di
frequenza devono essere stoccati in un luogo asciutto. Non
è necessaria una formatura (carica del condensatore)
periodica durante l'immagazzinamento.
Si consiglia di mantenere l'apparecchiatura sigillata nella
sua confezione no all'installazione.
Immagazzinamento
insu-
I convertitori di frequenza (ed altri dispositivi elettrici)
generano campi elettronici o magnetici che possono
interferire con il loro ambiente La compatibilità elettromagnetica (EMC) di questi eetti dipende dalla potenza e
dalle caratteristiche armoniche dei dispositivi.
Un'interazione incontrollata tra dispositivi elettrici in un
sistema può ridurre la compatibilità e compromettere un
funzionamento adabile. L'interferenza può assumere la
forma della distorsione armonica di rete, scariche elettrostatiche, rapide uttuazioni di tensione o interferenze ad
alta frequenza. I dispositivi elettrici generano interferenze e
sono interessati da interferenze da altre sorgenti generate.
Le interferenze elettriche solitamente vengono generate a
frequenze nell'intervallo compreso tra 150 kHz e 30 MHz.
L'interferenza trasportata dall'aria proveniente dal convertitore di frequenza nel campo compreso tra 30 MHz e 1
GHz è generata dall'inverter, dal cavo motore e dal motore.
Le correnti capacitive presenti nel cavo motore, accoppiate
con un elevato valore dU/dt nella tensione del motore,
generano correnti di dispersione, come mostrato in
Disegno 3.2.
L'uso di un cavo motore schermato aumenta la corrente di
dispersione (vedere Disegno 3.2), in quanto tali cavi sono
dotati di maggiore capacità verso massa rispetto ai cavi
non schermati. Se la corrente di dispersione non è ltrata,
provoca interferenze maggiori sulla rete nel campo di
radiofrequenza al di sotto di circa 5 MHz. Poiché la
corrente di dispersione (I1) viene ritrasportata all'unità
attraverso lo schermo (I3), all'inizio esisterà solo un piccolo
campo elettromagnetico (I4) dal cavo motore schermato
secondo Disegno 3.2.
Lo schermo riduce l'interferenza irradiata, ma aumenta
l'interferenza a bassa frequenza sulla rete. Collegare lo
schermo del cavo motore al contenitore del convertitore di
frequenza e a quello del motore. A tal ne è consigliabile
utilizzare ssaggi schermo integrati in modo da evitare
terminali dello schermo attorcigliati (pigtails). Questi
aumentano l'impedenza dello schermo alle alte frequenze,
riducendo l'eetto di schermatura e aumentando la
corrente di dispersione (I4).
Se viene utilizzato un cavo schermato per relè, cavo di
comando, interfaccia di segnale e freno, montare lo
schermo ad entrambe le estremità del contenitore. In
alcune situazioni è tuttavia necessario rimuovere lo
schermo per evitare anelli di corrente.
Nel caso in cui sia necessario posizionare la schermatura su
una piastra di installazione del convertitore di frequenza,
tale piastra deve essere di metallo per ricondurre le
correnti dello schermo all'unità. Inoltre è necessario
assicurare un buon contatto elettrico dalla piastra di installazione tramite le viti di montaggio allo chassis del
convertitore di frequenza.
Quando si utilizzano cavi non schermati, è possibile che
alcuni requisiti relativi alle emissioni non vengano
soddisfatti, nonostante la maggior parte dei requisiti
relativi all'immunità siano soddisfatti.
Per ridurre il livello di interferenza dell'intero sistema (unità
e impianto), è importante che i cavi motore e i cavi freno
siano più corti possibile. Evitare di installale i cavi con un
livello di segnale sensibile accanto i cavi motore e freno.
Interferenze radio a 50 MHz (trasportate dall'aria) vengono
generate in particolare dall'elettronica di controllo.
33
1Cavo di massa3Alimentazione di rete CA5 Cavo motore schermato
2Schermo4Convertitore di frequenza6 Motore
Disegno 3.2 Generazione di corrente di dispersione
Risultati test EMC
3.2.2
I seguenti risultati dei test sono stati ottenuti con un sistema composto da un convertitore di frequenza, un cavo di
comando schermato, un quadro di controllo con potenziometro nonché un singolo cavo motore ed un cavo motore
schermato (Ölex Classic 100 CY) alla frequenza di commutazione nominale. In Tabella 3.4 sono indicate le lunghezze
massime dei cavi motore per assicurare la conformità.
AVVISO!
Le condizioni possono variare notevolmente per altri setup.
AVVISO!
Consultare Tabella 3.17 per cavi motore paralleli.
Tabella 3.4 Risultati del test EMC (emissione) lunghezza massima del cavo motore
1) Dimensioni contenitore B2.
2) Dimensioni contenitore C2.
3) Le versioni Hx possono essere usate secondo EN/IEC 61800-3 categoria C4.
4) T7, 37-90 kW è conforme alla classe A gruppo 1 con un cavo motore di 25 m. Valgono alcune limitazioni per l'impianto (contattare
DanfossDanfoss per dettagli).
5) 100 m per fase-neutro, 150 m per fase-fase (ma non da TT o TN). I convertitori di frequenza monofase non sono concepiti per un'alimentazione
bifasi da una rete TT o TN.
HX, H1, H2, H3, H4 o H5 sono
deniti nel codice tipo pos. 16-17 per ltri EMC.
HX - Nessun ltro EMC integrato nel convertitore di frequenza.
H1 – Filtro EMC integrato. Soddisfa EN 55011 classe A1/B e EN/IEC 61800-3 categoria 1/2.
H2 – Un ltro RFI limitato che contiene solo condensatori e senza una bobina di modalità comune. Soddisfa EN 55011 classe A2 e EN/IEC 61800-3
categoria 3.
H3 - Filtro EMC integrato. Soddisfa EN 55011 classe A1/B e EN/IEC 61800-3 categoria 1/2.
H4 - Filtro EMC integrato. Soddisfa EN 55011 classe A1 e EN/IEC 61800-3 categoria 2.
H5 – versioni per il settore marino. Versione rinforzata, soddisfa gli stessi livelli di emissione delle versioni H2.
La norma di prodotto EMC per convertitori di frequenza
denisce 4 categorie (C1, C2, C3 e C4) con requisiti specici
per l'emissione e l'immunità. Tabella 3.5 indica ladenizione delle 4 categorie e la classicazione equivalente
da EN 55011.
Classe di
Categoria Denizione
C1Convertitori di frequenza installati
nel primo ambiente (casa e ucio)
con una tensione di alimentazione
inferiore a 1000 V.
C2Convertitori di frequenza installati
nel primo ambiente (casa e ucio)
con una tensione di alimentazione
inferiore a 1000 V che non sono né
di tipo plug-in né spostabili e sono
concepiti per essere installati e
messi in funzione da un professionista.
C3Convertitori di frequenza installati
nel secondo ambiente (industriale)
con una tensione di alimentazione
inferiore a 1000 V.
C4Convertitori di frequenza installati
nel secondo ambiente con una
tensione di alimentazione uguale o
superiore a 1000 V e una corrente
nominale uguale o superiore a 400
A oppure concepiti per l'uso in
sistemi complessi.
Tabella 3.5 Correlazione tra IEC 61800-3 e EN 55011
Quando vengono adottate le norme generiche di
emissione (condotta), i convertitori di frequenza devono
rispettare i limiti in Tabella 3.6.
emissione
equivalente in
EN 55011
Classe B
Classe A
gruppo 1
Classe A
gruppo 2
Senza linea
limite.
Realizzare un
piano EMC.
3.2.4
Requisiti di immunità
I requisiti di immunità per i convertitori di frequenza
dipendono dall'ambiente nel quale sono installati. I
requisiti per l'ambiente industriale sono più severi dei
requisiti per l'ambiente domestico e di ucio. Tutti i
convertitori di frequenza Danfoss soddisfano i requisiti per
l'ambiente industriale e, di conseguenza, soddisfano anche
i requisiti meno severi per l'ambiente domestico e di ucio
con un ampio margine di sicurezza.
Allo scopo di documentare l'immunità contro le
interferenze elettriche, sono stati eseguiti i seguenti test di
immunità in conformità alle seguenti norme di base:
EN 61000-4-2 (IEC 61000-4-2): Scariche elettro-
•
statiche (ESD): Simulazione di scariche
elettrostatiche provocate da esseri umani.
EN 61000-4-3 (IEC 61000-4-3): Radiazione di un
•
campo elettromagnetico in entrata, a
modulazione di ampiezza Simulazione degli
eetti di apparecchiature di comunicazione radar
e radio e di dispositivi di comunicazione mobili.
EN 61000-4-4 (IEC 61000-4-4): Oscillazioni
•
transitorie da scoppio: Simulazione di interferenze
provocate dalla commutazione di contattori, relè
o dispositivi simili.
EN 61000-4-5 (IEC 61000-4-5): Oscillazioni
•
transitorie da sbalzi di corrente: Simulazione di
transitori causati, ad esempio, da fulmini che
cadono vicino agli impianti.
EN 61000-4-6 (IEC 61000-4-6): Modalità comune
•
RF: Simulazione dell'impatto delle apparecchiature
di trasmissione radio collegate mediante cavi di
connessione.
Vedere Tabella 3.7.
33
Classe di
Ambiente
Primo ambiente
(casa e ucio)
Secondo
ambiente
(ambiente
industriale)
Tabella 3.6 Correlazione tra le norme di emissione generiche
emissione EN 55011
EN/IEC 61000-6-3 Norma di
emissione per ambienti
residenziali, commerciali e di
industria leggera.
EN/IEC 61000-6-4 Norma di
emissione per ambienti
industriali.
emissione
equivalente in
EN 55011
Classe B
Classe A gruppo
1
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
Norma di base
Criterio di accettazioneBBBAA
Intervallo di tensione: 200-240 V, 380-500 V, 525-600 V, 525-690 V
Linea
33
Motore4 kV modo
Freno4 kV modo
Condivisione del carico 4 kV modo
Fili di controllo2 kV modo
Bus standard2 kV modo
Fili relè2 kV modo
Applicazione e opzioni
eldbus
Cavo LCP2 kV modo
24 V CC esterni
Contenitore
Transitori veloci
IEC 61000-4-42)
4 kV modo
comune
comune
comune
comune
comune
comune
comune
2 kV modo
comune
comune
2 V modo comune
2)
Sbalzi di corrente
IEC 61000-4-5
2 kV/2 Ω modalità
dierenziale
4 kV/12 Ω modo
comune
4 kV/2 Ω
4 kV/2 Ω
4 kV/2 Ω
2 kV/2 Ω
2 kV/2 Ω
2 kV/2 Ω
2 kV/2 Ω
2 kV/2 Ω
0,5 kV/2 Ω modalità
dierenziale
1 kV/12 Ω modo
comune
——
2)
1)
1)
1)
1)
1)
1)
1)
1)
2)
ESD
IEC
61000-4-2
——
——
——
——
——
——
——
——
——
——
8 kV AD
6 kV CD
Campo elettromagnetico
Tensione modalità
irradiato
IEC 61000-4-3
10 V/m—
comune RF
IEC 61000-4-6
10 V
RMS
10 V
RMS
10 V
RMS
10 V
RMS
10 V
RMS
10 V
RMS
10 V
RMS
10 V
RMS
10 V
RMS
10 V
RMS
Tabella 3.7 Modulo di immunità EMC
1) Iniezione sullo schermo del cavo
2) Valori tipicamente ottenuti nel test
Isolamento motore
3.2.5
I motori moderni da usare con convertitori di frequenza
dispongono di un alto grado di isolamento per far fronte
alla nuova generazione di IGBT ad alta ecienza con un
dU/dt elevato. Per il retrot in motori vecchi, confermare
l'isolamento del motore o mitigare con il ltro dU/dt
oppure, se necessario, un ltro sinusoidale.
Per lunghezze del cavo motore ≤, è raccomandata la
lunghezza massima del cavo elencata in
capitolo 7.5 Speciche dei cavi e i valori nominali di
isolamento del motore elencati in Tabella 3.8. Se un motore
presenta un grado di isolamento inferiore, si consiglia di
utilizzare un ltro dU/dt o sinusoidale.
2.Applicare rigide procedure di installazione:
2aAssicurarsi che motore e carico motore
siano allineati.
2bAttenersi scrupolosamente alle istruzioni
di installazione EMC.
2cRinforzare il conduttore PE in modo tale
che l'impedenza ad alta frequenza sia
inferiore nel PE rispetto ai cavi di
alimentazione in ingresso
2dAssicurare una buona connessione ad
alta frequenza tra motore e convertitore
di frequenza, ad esempio, mediante
cavo schermato con una connessione a
360° nel motore e nel convertitore di
frequenza.
2eAssicurarsi che l'impedenza dal conver-
titore di frequenza alla massa
dell'edicio sia inferiore rispetto all'impedenza di massa della macchina. Ciò
può essere dicile per pompe.
2fEseguire un collegamento a massa
diretto tra motore e carico
3.Ridurre la frequenza di commutazione IGBT.
4.Modicare la forma d'onda dell'inverter, 60° AVM
rispetto a SFAVM.
5.Installare un sistema di messa a terra albero
oppure utilizzare un giunto isolante
6.Applicare lubricante conduttivo.
7.Utilizzare le impostazioni di velocità minima se
possibile
8.Assicurare il bilanciamento della tensione di linea
verso terra. Può essere dicoltoso per i sistemi IT,
TT, TN-CS o con una fase a terra del triangolo.
9.Utilizzare un ltro dU/dt o sinusoidale.
vengono chiamate armoniche. È importante controllare la
distorsione armonica totale dell'alimentazione di rete.
Nonostante le correnti armoniche non inuiscono
direttamente sul consumo di energia elettrica, generano
calore nei cavi e nei trasformatori e possono compromettere altri dispositivi sulla stessa linea di alimentazione.
3.2.7.1 Analisi delle armoniche
Varie caratteristiche di un sistema elettrico di un edicio
determinano il contributo armonico esatto del convertitore
al THD di un impianto e la sua capacità di soddisfare le
norme IEEE. È dicile fare generalizzazioni sul contributo
armonico di convertitori di frequenza in un impianto
specico. Quando necessario, eseguire un'analisi delle
armoniche del sistema per determinare gli eetti sull'apparecchiatura.
Un convertitore di frequenza assorbe dalla rete una
corrente non sinusoidale che aumenta la corrente di
ingresso I
trasformata mediante l’analisi di Fourier e suddivisa in
forme d’onda di corrente sinusoidale con
frequenze, e quindi con dierenti correnti armoniche I
aventi una frequenza di base di 50 Hz o 60 Hz.
Le armoniche non contribuiscono direttamente al consumo
energetico, ma aumentano le perdite di calore nell’impianto (trasformatore, induttori, cavi). Di conseguenza, nelle
centrali elettriche con una percentuale elevata di carico del
raddrizzatore, le correnti armoniche dovrebbero essere
mantenute ad un livello basso per evitare il sovraccarico
del trasformatore, degli induttori e dei cavi.
Dispositivi elettrici con raddrizzatori a diodi, come lampade
uorescenti, computer, copiatrici, fax, varie apparecchiature
da laboratorio e sistemi di telecomunicazione, possono
contribuire ad aumentare la distorsione armonica in un'alimentazione di rete. I convertitori di frequenza usano un
ingresso del ponte a diodi che può contribuire anch'esso
Corrente
fondamentale
(I1)
CorrenteI
Frequenza
[Hz]
Tabella 3.10 Corrente non sinusoidale trasformata
1
50250350550
Corrente armonica (In)
I
5
I
7
I
11
alla distorsione armonica.
CorrenteCorrente armonica
Il convertitore di frequenza non assorbe la corrente uniformemente dalla linea di alimentazione. Questa corrente non
I
Corrente di ingresso1,00,90,40,2< 0,1
RMSI1I5I7I11-49
sinusoidale possiede componenti che sono multipli della
frequenza fondamentale della corrente. Queste componenti
Tabella 3.11 Correnti armoniche confrontate con la corrente
dell'ingresso Corrente
175HA034.10
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
Attuale (tipica)
Limite per
R
≥120
Disegno 3.3 Bobine del circuito intermedio
33
AVVISO!
Alcune delle correnti armoniche possono generare
sce
Attuale (tipica)
Limite per
R
≥120
sce
Corrente armonica individuale In/I1 (%)
I
5
4020108
40251510
Fattore di distorsione corrente armonica (%)
I
7
THDPWHD
4645
4846
I
11
I
13
disturbi ai dispositivi di comunicazione collegati allo
stesso trasformatore o provocare risonanza in
Tabella 3.13 Risultati del test armoniche (emissioni)
collegamento con i condensatori per correzione del
fattore di potenza.
Per assicurare correnti armoniche basse, il convertitore di
frequenza è dotato di ltri passivi. Le bobine CC riducono
la distorsione armonica totale (THD) al 40%.
La distorsione di tensione sulla tensione di alimentazione
di rete dipende dalle dimensioni delle correnti armoniche
moltiplicate per l'impedenza di rete alla frequenza in
questione. La distorsione di tensione complessiva (THD)
viene calcolata in base alle singole armoniche di tensione
mediante questa formula:
2
THD
2
+ U
U
=
+ ... + U
5
7
U1
2
N
È responsabilità dell'installatore o dell'utente dell'apparecchiatura di
vericare, consultando se necessario l'operatore
della rete di distribuzione dell'energia elettrica, che l'apparecchiatura sia collegata a una rete con una potenza di
cortocircuito Ssc superiore o uguale a quella specicata
nell'equazione.
Consultare il gestore della rete di distribuzione per
collegare altre taglie di potenza alla rete di alimentazione
pubblica.
Conforme a varie linee direttive a livello di sistema:
I dati sulle correnti armoniche in Tabella 3.13 sono
conformi a IEC/EN 61000-3-12 con riferimento alle norme
di prodotto relative agli azionamenti elettrici. Possono
essere utilizzati come base di calcolo
dell'inuenza delle
correnti armoniche sul sistema di alimentazione elettrica e
3.2.7.2
Requisiti relativi alle emissioni
armoniche
per la documentazione della conformità alle direttive
regionali in materia: IEEE 519 -1992; G5/4.
Apparecchiature collegate alla rete pubblica
OpzioneDenizione
1IEC/EN 61000-3-2 Classe A per apparati trifase
bilanciati (apparati professionali con potenze no a
1 kW in totale).
2IEC/EN 61000-3-12 Apparati 16 A-75 A e apparati
professionali da 1 kW no a 16 A di corrente di fase.
Tabella 3.12 Norme relative alle emissioni armoniche
3.2.7.3
Risultati del test armoniche
(emissioni)
Taglie di potenza no a PK75 in T2 e T4 sono conformi a
IEC/EN 61000-3-2 Classe A. Taglie di potenza da P1K1 no
a P18K in T2 e no a P90K in T4 sono conformi a IEC/EN
61000-3-12, tabella 4. Anche le taglie di potenza P110 P450 in T4 sono conformi a IEC/EN 61000-3-12 anche se
questa conformità non è richiesta, perché la corrente è
superiore a 75 A.
Tabella 3.13 descrive che la potenza di cortocircuito dell'alimentazione Ssc in corrispondenza del punto di interfaccia
tra l'alimentazione dell'utente ed il sistema pubblico (R
superiore o uguale a:
S
SC
= 3 × R
× U
× I
SCE
= 3 × 120 × 400 × I
rete
equ
equ
sce
) è
3.2.7.4
Eetto delle armoniche in un
sistema di distribuzione dell'energia
In Disegno 3.4 è collegato sul primario a un punto di
inserzione comune PCC1, sull'alimentazione a media
tensione. Il trasformatore ha un'impedenza Z
un certo numero di carichi. Il punto di inserzione comune
dove sono collegati tutti i carichi è PCC2. Ogni carico è
collegato mediante cavi che hanno impedenza Z1, Z2, Z3.
Le correnti armoniche assorbite dai carichi non lineari
causano una distorsione della tensione a causa della
caduta di tensione sull'impedenza del sistema di distribuzione. Con impedenze più elevate si hanno livelli
maggiori di distorsione di tensione.
La distorsione di corrente varia in funzione delle
prestazioni dell'apparato e dipende dai singoli carichi. La
distorsione di tensione varia in funzione delle prestazioni
del sistema. Non è possibile determinare la distorsione di
tensione nel PCC se sono note solamente le prestazioni del
carico in termini di armoniche. Per stimare la distorsione
nel PCC devono essere note la congurazione del sistema
di distribuzione e le relative impedenze.
Un termine comunemente utilizzato per descrivere
l'impedenza di una rete è il rapporto di cortocircuito R
sce
,
denito come il rapporto tra la potenza apparente di
cortocircuito al PCC (Ssc) e la potenza apparente nominale
del carico (S
S
=
R
sce
S
equ
Ssc=
dove
ce
).
equ
2
U
Z
alimentazione
e
S
equ
= U × I
equ
L'eetto negativo delle armoniche è doppio
Le correnti armoniche contribuiscono alle perdite
•
di sistema (nel cablaggio e nel trasformatore).
La distorsione armonica di tensione provoca
•
disturbi agli altri carichi e ne aumenta le perdite.
Disegno 3.5
Eetti negativi sulle armoniche
3.2.7.5 Standard e requisiti per la
limitazione delle armoniche
I requisiti per la limitazione delle armoniche possono
essere:
Requisiti specici dell'applicazione.
•
Norme che devono essere osservate.
•
I requisiti specici dell'applicazione sono relativi ad una
specica installazione in condizioni in cui esistono ragioni
tecniche per imporre una limitazione delle armoniche.
Esempio
Un trasformatore da 250 kVA con due motori da 110 kW
collegati è suciente se uno dei motori è collegato
direttamente alla linea e l'altro è alimentato tramite un
convertitore di frequenza. Tuttavia il trasformatore è
sottodimensionato se entrambi i motori sono alimentati
dal convertitore di frequenza. Usando ulteriori precauzioni
per la riduzione delle armoniche durante l'installazione o la
selezione di un convertitore di frequenza a basso
contenuto di armoniche, potrebbe essere possibile
collegare entrambi i motori a convertitori di frequenza.
Esistono varie norme, regolamenti e speciche per la
riduzione delle armoniche. Norme diverse valgono in aree
geograche diverse e per industrie diverse. Ecco le norme
più comuni:
IEC61000-3-2
•
IEC61000-3-12
•
IEC61000-3-4
•
IEEE 519
•
G5/4
•
Vedere la Guida alla progettazione AHF 005/010 per ulteriori
dettagli sulle singole norme.
In Europa, il THVD massimo equivale all'8% se l'impianto è
collegato tramite la rete pubblica. Se l'impianto dispone di
un trasformatore proprio, il limite è il 10% di THVD. Il VLT
AQUA Drive è progettato per resistere al 10% di THVD.
Nel caso sia necessario sopprimere le armoniche,
DanfossDanfoss ore una vasta gamma di dispositivi di
soppressione. Questi sono:
Convertitori di frequenza a 12 impulsi
33
•
Filtri AHF
•
Convertitori di frequenza a basso contenuto di
•
armoniche
Filtri attivi
•
La scelta della soluzione migliore dipende da molti fattori:
La rete (distorsione di fondo, sbilanciamento
•
dell'alimentazione di rete, risonanza, tipo di
alimentazione (trasformatore/generatore)).
Applicazione (prolo di carico, numero e taglia
•
dei carichi).
Norme e regolamenti locali e nazionali (IEEE519,
•
IEC, G5/4, ecc.).
Costo totale della proprietà (costo iniziale,
•
ecienza, manutenzione, ecc.).
Considerare sempre la riduzione delle armoniche se il
carico del trasformatore ha un contributo non lineare del
40% o superiore.
Danfoss ore strumenti per il calcolo delle armoniche, vedi
capitolo 2.8.2 Software PC.
Disegno 3.6 Inusso della lunghezza del cavo motore e della
potenza sulla corrente di dispersione. Taglia di potenza a >
taglia di potenza b
La corrente di dispersione dipende anche dalla distorsione
in linea.
Corrente di dispersione verso terra
3.2.8
Rispettare le norme nazionali e locali relative alla messa a
terra di protezione di apparecchiature in cui le correnti di
dispersione superano i 3,5 mA.
La tecnologia dei convertitori di frequenza implica una
commutazione ad alta frequenza ad elevati livelli di
potenza. Questo genera una corrente di dispersione nel
collegamento a massa.
La corrente di dispersione verso terra è costituita da vari
elementi e dipende da diverse congurazioni del sistema,
tra cui:
Filtri RFI
•
Lunghezza del cavo motore
•
Schermatura del cavo motore
•
Potenza del convertitore di frequenza
•
Disegno 3.7 La distorsione di linea inuisce sulla corrente di
dispersione
La conformità con la norma EN/IEC61800-5-1 (azionamenti
elettrici a velocità variabile) richiede particolari precauzioni
se la corrente di dispersione supera i 3,5 mA. Potenziare la
messa a terra con i seguenti requisiti di messa a terra di
protezione:
Filo di terra (morsetto 95) con una sezione
•
trasversale di almeno 10 mm2.
Due cavi di massa separati, entrambi di
•
dimensioni adeguate a quanto previsto dalla
norma.
Per ulteriori informazioni vedere le norme EN/IEC61800-5-1
e EN50178.
Utilizzo degli RCD
Quando si utilizzano dispositivi a corrente residua (RCD),
detti anche interruttore per le correnti di dispersione a
terra (ELCB), rispettare le seguenti regole:
Utilizzare solo RCD di tipo B, poiché questi sono
•
in grado di rilevare correnti CA e CC.
Utilizzare RCD con un ritardo per evitare guasti
•
dovuti a correnti di terra transitorie.
Dimensionare il RCD in funzione della congu-
•
razione del sistema e di considerazioni ambientali.
La corrente di dispersione include varie frequenze
provenienti sia dalla frequenza di rete e la frequenza di
commutazione. Il rilevamento della frequenza di
commutazione dipende dal tipo di RCD usato.
La quantità di corrente di dispersione rilevata dall'RCD
dipende dalla frequenza di disinserimento dell'RCD.
Disegno 3.9 Inusso della frequenza di disinserimento RCD
sulla corrente di dispersione
3.3
Integrazione della rete
3.3.1 Congurazioni di rete ed eetti EMC
33
Disegno 3.8 Principali contributi alla corrente di dispersione
Esistono vari tipi di sistemi di rete CA per alimentare i
convertitori di frequenza Ciascuno inuisce sulle caratteristiche EMC del sistema. Il sistemi TN-S a cinque li sono
considerati i migliori per l'EMC, mentre il sistema IT isolato
è quello meno consigliato.
Sistemi di
distribuzione TN
TN-SUn sistema a cinque li con conduttori di neutro
33
TN-CUn sistema a quattro li con conduttore di neutro
Sistemi di
distribuzione TT
Sistema di
distribuzione IT
Tabella 3.14 Tipi di sistema rete CA
3.3.2
Descrizione
Esistono 2 tipi di sistemi di distribuzione di rete TN:
TN-S e TN-C.
(N) e di messa terra di protezione (PE) separati.
Fornisce le migliori caratteristiche EMC ed evita la
trasmissione dell'interferenza.
e messa a terra di protezione (PE) comune lungo
l'intero sistema. La combinazione di conduttore
neutro e di messa a terra di protezione provoca
caratteristiche EMC insoddisfacenti.
Un sistema a quattro li con un conduttore di
neutro a terra e una messa a terra individuale delle
unità convertitore. Possiede buone caratteristiche
EMC quando è messo a terra correttamente.
Un sistema isolato a 4 li con il conduttore neutro
non messo a terra o messo a terra tramite
un'impedenza.
Interferenza di rete a bassa frequenza
StandardDenizione
EN 61000-2-2, EN
61000-2-4, EN 50160
EN 61000-3-2,
61000-3-12
EN 50178Monitora le apparecchiature elettroniche
Tabella 3.15 Norme di progetto EN per la qualità
dell'alimentazione di rete
Denisce i limiti della tensione di alimentazione da osservare in reti di
alimentazione pubbliche ed industriali.
Regola l'interferenza di rete generata dai
dispositivi collegati.
usate in impianti di potenza.
3.3.2.3 Convertitore di frequenza esenti da
interferenze
Ogni convertitore di frequenza genera interferenza di rete.
Le norme attuali deniscono solo intervalli di frequenza
no a 2 kHz. Alcuni convertitori spostano l'interferenza di
rete nella regione oltre i 2 kHz, cosa non prevista dalla
norma, e li etichettano come esenti da interferenze. I limiti
per questa regione sono in fase di studio. I convertitori di
frequenza non spostano l'interferenza di rete.
3.3.2.4
In che modo si genera l'interferenza
di rete
3.3.2.1 Alimentazione di rete non
sinusoidale
La tensione di alimentazione è raramente una tensione
sinusoidale uniforme con un'ampiezza e frequenza
costante. Questo è dovuto in parte ai carichi che
assorbono correnti non sinusoidali dalla rete o che
presentano caratteristiche non lineari quali computer,
televisori, alimentatori switching, lampade a ecienza
energetica e convertitori di frequenza. Scostamenti sono
inevitabili e consentiti entro certi limiti.
3.3.2.2
In quasi tutta Europa la base per la valutazione oggettiva
della qualità dell'alimentazione di rete sono le direttive di
compatibilità elettromagnetica (EMVG). La conformità a
questa norma assicura che tutti i dispositivi e le reti
collegate ai sistemi di distribuzione elettrica soddisno i
requisiti dell'utilizzo previsto senza generare problemi.
Conformità alle direttive EMC
La distorsione della forma d'onda sinusoidale per
interferenza di rete di rete causata dalle correnti di
ingresso a impulsi viene generalmente denita come
armoniche. Partendo dall'analisi di Fourier, viene stimata a
2,5 kHz, corrispondenti alla 50ma armonica della frequenza
di rete.
I raddrizzatori di ingresso dei convertitori di frequenza
generano questa forma tipica d'interferenza armonica sulla
rete. Quando i convertitori di frequenza sono collegati ai
sistemi di distribuzione a 50 Hz, la terza armonica (150 Hz),
la quinta armonica (250 Hz) o la settima armonica (350 Hz)
mostrano gli eetti più forti. Il contenuto armonico totale è
denominato distorsione armonica totale (THD).
3.3.2.5
Le armoniche e le uttuazioni di tensione sono due forme
di interferenza di rete a bassa frequenza. Si presentano
diversamente in origine rispetto a qualsiasi altro punto nel
sistema di distribuzione in cui è connesso un carico. Di
conseguenza è necessario determinare collettivamente vari
inussi quando si valutano gli eetti dell'interferenza di
rete. Questi includono l'alimentazione di rete, la struttura e
i carichi.
Avvisi di sottotensione e perdite funzionali superiori
possono essere il risultato di un'interferenza di rete.
della tensione di alimentazione sinusoidale.
Provocano misurazioni errate della potenza
•
poiché solo misurazioni in valore "True RMS"
prendono in considerazione il contenuto
armonico.
Perdite superiori
Le armoniche riducono la potenza attiva, la
•
potenza apparente e la potenza reattiva.
Distorcono i carichi elettrici con conseguenti
•
interferenze udibili in altri dispositivi o, nel
peggiore dei casi, ne provocano addirittura la
distruzione.
Abbreviano la durata dei dispositivi come
•
conseguenza del riscaldamento.
AVVISO!
Un contenuto armonico eccessivo impone un carico
sull'apparecchiatura di rifasamento e può addirittura
causarne la distruzione. Per tale ragione, è necessario
prevedere induttanze per le apparecchiature di
rifasamento quando è presente un contenuto armonico
eccessivo.
3.3.3 Analisi dell'interferenza di rete
3.3.4 Opzioni per la riduzione
dell'interferenza di rete
In generale l'interferenza di rete dai convertitori viene
ridotta limitando l'ampiezza delle correnti a impulsi.
Questo migliora il fattore di potenza λ (lambda).
Sono consigliati vari metodi per evitare le armoniche di
rete:
Induttanze di ingresso o reattanze induttive di
•
circuito intermedio nei convertitori di frequenza.
Filtri passivi.
•
Filtri attivi.
•
Circuiti intermedi compatti.
•
Convertitori di frequenza Active front end e a
•
basse armoniche.
Raddrizzatori con 12, 18 o 24 impulsi per ciclo.
•
Interferenza in radiofrequenza
3.3.5
I convertitori di frequenza generano interferenze in
radiofrequenza (RFI) a causa dei loro impulsi elettrici di
larghezza variabile. I cavi dei convertitori e del motore
irradiano queste componenti e le guidano nel sistema di
distribuzione.
33
Per evitare un peggioramento della qualità dell'alimentazione di rete sono disponibili diversi metodi per
analizzare sistemi o dispositivi che generano correnti
armoniche. Programmi di analisi della rete come il software
di calcolo delle armoniche (HCS) analizzano i sistemi per la
presenza di armoniche. Contromisure speciche possono
essere testate in anticipo ed assicurare la successiva
compatibilità del sistema.
Per l'analisi dei sistemi di rete, andare all'indirizzohttp://www.danfoss-hcs.com/Default.asp?LEVEL=START per il
download del software.
AVVISO!
Danfoss ha un livello molto elevato di esperienza EMC e
fornisce analisi EMC con una valutazione dettagliata o
calcoli di rete ai clienti oltre a corsi di addestramento,
seminari e workshop.
I ltri RFI vengono usati per ridurre questa interferenza
sulla rete. Forniscono un'immunità ai disturbi per
proteggere i dispositivi dalle interferenze ad alta frequenza
condotte. Riducono anche le interferenze emesse verso il
cavo dell’alimentazione di rete o le irradiazioni dal cavo
dell’alimentazione di rete, I ltri sono concepiti per limitare
le interferenze a un livello specicato. I ltri integrati sono
spesso un'apparecchiatura standard idonea per
un'immunità specica.
AVVISO!
Tutti convertitori di frequenza VLT® AQUA Drive sono
dotati di serie di bobine di arresto interferenze di rete
integrate.
La conoscenza dei requisiti per l'ambiente in cui il convertitore di frequenza è destinato a funzionare è il fattore più
importante per quanto riguarda la conformità EMC.
33
3.3.6.1 Ambiente 1/Classe B: Residenziale
I siti operativi collegati alla rete pubblica di alimentazione
a bassa tensione, includendo le aree industriali, sono classicate come Ambiente 1/Classe B. Non dispongono di
trasformatori propri di distribuzione a media tensione o
alta tensione per un sistema di distribuzione separato. Le
classicazioni ambientali si applicano agli edici sia
all'interno sia all'esterno. Alcuni esempi generali sono aree
commerciali, edici residenziali, ristoranti, parcheggi e
impianti ricreativi.
3.3.6.2
Gli ambienti industriali non sono collegati alla rete di
alimentazione pubblica. Invece dispongono di trasformatori
propri di distribuzione a media tensione o alta tensione. Le
classicazioni ambientali valgono sia all'interno sia
all'esterno degli edici.
Sono deniti industriali e sono caratterizzati da speciche
condizioni elettromagnetiche:
Ambiente 2/Classe A: Industriale
la presenza di dispositivi scientici, medicali o
•
industriali;
la commutazione di grandi carichi induttivi e
•
capacitivi;
la presenza di forti campi magnetici ( ad esempio
•
a causa delle correnti elevate).
3.3.7
Uso con sorgente d'ingresso isolata
La maggior parte dell’alimentazione fornita dalle società di
servizi pubblici negli Stati Uniti è riferita a massa. Anche se
non è d'uso comune negli Stati Uniti, la potenza di
ingresso potrebbe essere una sorgente isolata. È possibile
utilizzare tutti i convertitori di frequenza Danfoss con
un'alimentazione di ingresso isolata e con linee di alimentazione riferite a massa.
3.3.8 Correzione del fattore di potenza
L'apparecchiatura di rifasamento serve ridurre lo
sfasamento (φ) tra la tensione e la corrente e porta il
fattore di potenza vicino all'unità (cos φ). Ciò è necessario
quando in un sistema di distribuzione elettrico si utilizzano
molti carichi induttivi, ad esempio motori o ballast di
lampade. Convertitori di frequenza con un circuito
intermedio (bus CC) isolato non assorbono potenza reattiva
dal sistema di distribuzione né generano sfasamenti.
Presentano un cos φ di circa 1.
Per questa ragione i motori a velocità controllata non
necessitano di apparecchiature di rifasamento durante il
dimensionamento. Tuttavia, la corrente assorbita dall'apparecchiatura di rifasamento aumenta perché i convertitori di
frequenza generano armoniche. Il carico ed il fattore di
calore sui condensatori aumenta man mano che aumenta il
numero di generatori di armoniche. Pertanto è necessario
montare induttanze nell'apparecchiatura di rifasamento. Le
induttanze impediscono anche la risonanza tra carichi
induttivi e la capacità. I convertitori con cos φ <1
richiedono inoltre induttanze nell'apparecchiatura di
rifasamento. Considerare anche il maggiore livello di
potenza reattiva per le dimensioni di cavi.
3.3.6.3
In aree con i trasformatori a media tensione chiaramente
demarcati da altre aree, l'utente decide per quale tipo di
ambiente vanga classicato il loro impianto. L'utente è
responsabile nell'assicurare la compatibilità elettromagnetica necessaria per consentire un funzionamento senza
guasti di tutti dispositivi nelle condizioni specicate. Alcuni
esempi di ambienti speciali sono centri commerciali,
supermarket, stazioni di rifornimento, edici ad uso ucio
e magazzini.
3.3.6.4
Quando un convertitore di frequenza non soddisfa la
categoria C1, prevedere un'avvertenza. Questa è la responsabilità dell'utente. L'eliminazione dell'interferenza è basata
sulle classi A1, A2 e B nell'EN 55011. L'utente in denitiva è
responsabile per la classicazione appropriata dei
dispositivi e dei costi per rimediare ai problemi EMC.
Per assicurare che il circuito di ingresso di soppressione
degli sbalzi di corrente funzioni correttamente, osservare
un ritardo tra le successive applicazioni di tensione di
ingresso.
Tabella 3.16 mostra il tempo minimo che deve essere
consentito tra le applicazioni della tensione di ingresso.
Tensione di ingresso [V]
Tempo di attesa [s]
Tabella 3.16 Ritardo dell'alimentazione di ingresso
380415460600
486583133
Integrazione nel sistema
Guida alla progettazione
3.3.10 Oscillazioni transitorie di rete
I transitori sono brevi picchi di tensione nel campo di
qualche migliaia di volt. Possono vericarsi in tutti i tipi di
sistemi di distribuzione di energia elettrica, sia in ambiente
industriale sia in ambienti residenziali.
I fulmini sono una causa comune di transitori. Tuttavia essi
sono causati anche dalla commutazione di grandi carichi in
linea o fuori linea o dalla commutazione di altre apparecchiature con oscillazioni transitorie di rete, quale
l'apparecchiatura di rifasamento. I transitori possono anche
essere causati di cortocircuiti, lo scatto di interruttori nei
sistemi di distribuzione dell'energia elettrica e dall'accoppiamento induttivo tra cavi paralleli.
La norma EN 61000-4-1 descrive le forme di questi
transitori e il livello di energia immagazzinata. I loro
negativi possono essere limitati con diversi metodi. Si
utilizzano scaricatori di sovratensione a gas e spinterometri
per fornire la protezione di primo livello dai transitori a
energia elevata. Per il secondo livello di protezione, la
maggior parte dei dispositivi elettronici, inclusi i convertitori di frequenza, utilizzano resistori che dipendono dalla
tensione (varistori) per attenuare i transitori.
3.3.11
Funzionamento con un generatore
eetti
di stand-by
Occorre evitare il carico asimmetrico del
•
generatore poiché provoca un aumento delle
perdite e potrebbe far aumentare la distorsione
armonica totale.
Uno sfasamento 5/6 degli avvolgimenti del
•
generatore attenua la quinta e la settima
armonica ma permette l'aumento della terza
armonica. Uno sfasamento 2/3 riduce la terza
armonica.
Dove possibile, l'operatore dovrebbe sconnettere
•
l'apparecchiatura di rifasamento poiché provoca
risonanze nel sistema.
Induttanze o ltri ad assorbimento attivo possono
•
attenuare le armoniche nonché i carichi resistivi
azionati in parallelo.
I carichi capacitivi azionati in parallelo creano un
•
carico aggiuntivo dovuto a eetti di risonanza
non prevedibili.
Un'analisi più precisa è possibile utilizzando il software di
analisi della rete, quale l'HCS. Per l'analisi dei sistemi di
rete, andare all'indirizzo http://www.danfoss-hcs.com/Default.asp?LEVEL=START per il download del software.
Quando si lavora con dispositivi che generano armoniche, i
carichi massimi che consentono un funzionamento senza
problemi dell'impianto sono mostrati nella tabella dei limiti
armoniche.
33
Usare sistemi di alimentazione di emergenza quando è
richiesto il funzionamento continuo nel caso di un guasto
di rete. Vengono anche usati in parallelo con la rete di
distribuzione pubblica per ottenere una potenza di rete
maggiore. Questa è una procedura comune per gruppi
termoelettrici combinati, aprottando dell'elevata
ecienza ottenuta con questa forma di conversione di
energia. Quando l'alimentazione di emergenza è fornita da
un generatore, l'impedenza di rete è di norma superiore
rispetto a quando l'alimentazione proviene da una rete
pubblica. Questo provoca un aumento della distorsione
armonica totale. Con un'adeguata progettazione, i
generatori possono funzionare in un sistema che contiene
dispositivi che generano armoniche.
Si raccomanda di progettare il sistema con un generatore
stand-by.
Quando il sistema viene commutato dal funzio-
•
namento da rete al generatore, il carico armonico
generalmente aumenta.
I progettisti devono calcolare o misurare
•
l'aumento del carico delle armoniche per
assicurare che la qualità della potenza rispetti le
direttive ed evitare problemi e guasti alle
apparecchiature.
Limiti armoniche
Raddrizzatori B2 e B6⇒al massimo il 20% del
•
carico nominale del generatore.
Raddrizzatore B6 con induttanza⇒al massimo il
•
20–35% del carico nominale del generatore, in
funzione della composizione.
Raddrizzatore B6 controllato⇒al massimo il 10%
•
del carico nominale del generatore.
3.4
Integrazione del motore
3.4.1 Considerazioni per la scelta del
motore
Il convertitore di frequenza può indurre stress elettrico su
un motore. Pertanto è necessario considerare i seguenti
eetti sul motore quando si abbina il motore con il convertitore di frequenza:
I ltri di uscita orono permettono ad alcuni motori di
ridurre lo stress elettrico e consentono lunghezze maggiori
dei cavi. Le opzioni di uscita comprendono ltri sinusoidali
(anche chiamati ltri LC) e ltri dU/dt. I ltri dU/dt
33
riducono la brusca salita dell'impulso. I ltri sinusoidali
stabilizzano gli impulsi di tensione per convertirli in una
tensione di uscita quasi sinusoidale. In alcuni convertitori
di frequenza, i ltri sinusoidali soddisfano la norma EN
61800-3 categoria RFI C2 per cavi motore non schermati,
vedere capitolo 3.7.5 Filtri sinusoidali.
Per maggiori informazioni sulle opzioni di ltri sinusoidali e
dU/dt, fare riferimento a capitolo 3.7.5 Filtri sinusoidali e
capitolo 3.7.6 Filtri dU/dt.
Per maggiori informazioni sui numeri d'ordine dei
sinusoidali e dU/dt, fare riferimento a e capitolo 6.2.9 FiltridU/dt.
3.4.3
La corretta messa a terra del motore è imperativa per la
sicurezza personale e per soddisfare i requisiti elettrici EMC
per apparecchiature a bassa tensione. La corretta messa a
terra è necessaria per l'uso ecace della schermatura e dei
ltri. I dettagli di progetto devono essere vericati al ne
di assicurare la corretta attuazione delle norme EMC.
3.4.4
Le raccomandazioni sui cavi motore e le speciche sono
fornite in capitolo 7.5 Speciche dei cavi.
Con un convertitore di frequenza possono essere utilizzati
tutti i tipi di motori standard asincroni trifase. L'impostazione di fabbrica prevede una rotazione in senso orario
se l'uscita del convertitore di frequenza è collegata come
segue:
Corretta messa a terra del motore
Cavi motore
ltri
Disegno 3.10 Collegamento del morsetto per la rotazione in
senso orario e antiorario
Invertire il senso di rotazione scambiando due fasi nel cavo
motore oppure cambiando l'impostazione di 4-10 Direz.velocità motore.
Schermatura del cavo motore
3.4.5
I convertitori di frequenza generano impulsi con fronti
ripidi sulle loro uscite. Questi impulsi contengono
componenti ad alta frequenza (che si estendono nella
gamma dei gigahertz) che causano una radiazione indesiderata proveniente dal cavo motore. I cavi motore
schermati riducono questa radiazione.
Gli scopi della schermatura sono:
Ridurre l'ampiezza dell'interferenza irradiata.
•
Migliorare l'immunità alle interferenze di singoli
•
dispositivi.
Lo schermo cattura le componenti ad alta frequenza e li
riconduce alla sorgente dell'interferenza, in questo caso il
convertitore di frequenza. I cavi motore schermati
assicurano anche l'immunità alle interferenze delle sorgenti
esterne nelle vicinanze.
Anche una buona schermatura non elimina completamente la radiazione. I componenti di sistema situati in
130BD774.10
130BD775.10
130BD776.10
Integrazione nel sistemaGuida alla progettazione
ambienti soggetti a radiazioni devono funzionare senza
decadimenti.
3.4.6 Collegamento di motori multipli
AVVISO!
Potrebbero insorgere dei problemi all’avviamento e a
bassi regimi se le dimensioni dei motori si dierenziano
notevolmente, in quanto la resistenza ohmica relativamente elevata nello statore dei motori di piccole
dimensioni richiede una tensione superiore in fase di
avviamento e a bassi regimi.
Il convertitore di frequenza è in grado di controllare diversi
motori collegati in parallelo. Quando si utilizza il
collegamento del motore in parallelo, osservare quanto
segue:
La modalità VCC+ è utilizzabile in alcune
•
applicazioni.
L'assorbimento totale di corrente dei motori non
•
deve superare la corrente di uscita nominale I
del convertitore di frequenza.
Non usare il collegamento a un punto comune
•
per cavo lunghi, vedere Disegno 3.12.
La lunghezza totale del cavo motore
•
Tabella 3.4 è valida ntantoché i cavi paralleli
sono mantenuti corti (meno di 10 m ciascuno),
vedere Disegno 3.14 e Disegno 3.15.
Considerare la caduta di tensione attraverso il
•
cavo motore, vedere Disegno 3.15.
Per lunghi cavi paralleli, usare il
•
Disegno 3.15.
Per lunghi cavi senza collegamento parallelo,
•
vedere Disegno 3.16.
ltro LC, vedere
specicata in
INV
33
Disegno 3.11 Collegamento a punto comune per cavi corti
Disegno 3.12 Collegamento a punto comune per cavi lunghi
AVVISO!
Se i motori sono collegati in parallelo, impostare
1-01 Principio controllo motore su [0] U/f.
Le interferenze armoniche generate dai cavi motore
possono degradare i segnali di controllo nei cavi di
controllo del convertitore e provocare guasti nel controllo. I
cavi motore ed i cavi di controllo dovrebbero essere posati
separatamente. Gli eetti di interferenza si riducono
notevolmente in caso di posa separata.
La distanza tra i cavi di controllo ed i cavi motore
•
dovrebbe essere superiore a 200 mm.
Le strisce divisorie sono essenziali nel caso di
•
separazioni minori, altrimenti potrebbero essere
accoppiate o trasferite interferenze.
Gli schermi del cavo di comando devono essere
•
collegati su entrambe le estremità allo stesso
modo degli schermi del cavo motore.
I cavi schermati con conduttori attorcigliati
•
forniscono la massima attenuazione. L'attenuazione del campo magnetico aumenta da circa
30 dB con uno schermo singolo no a 60 dB con
uno schermo doppio e circa 75 dB se i conduttori
sono anche attorcigliati.
Protezione termica del motore
3.4.8
Il convertitore di frequenza assicura la protezione termica
del motore in vari modi:
Disegno 3.17 Caratteristiche del relè termico elettronico
L'asse X mostra il rapporto tra I
Y riporta il tempo in secondi che precede il momento in
cui l'ETR si disinserisce e scatta. Le curve illustrano la
caratteristica ad una velocità doppia della velocità
nominale e a una velocità pari a 0,2 volte la velocità
nominale.
A velocità più bassa l'ETR si disinserisce a livelli di calore
inferiori a causa del minor rareddamento del motore. In
tal modo il motore è protetto dal surriscaldamento anche a
bassa velocità. La funzione ETR calcola la temperatura del
motore basandosi sull'eettiva corrente e velocità.
motor
e I
motor
nominale. L'asse
33
Il limite di coppia protegge il motore dal sovrac-
•
carico, indipendentemente dalla velocità.
La velocità minima limita l'intervallo di velocità di
•
esercizio minimo, ad esempio tra 30 e 50/60 Hz.
Velocità massima limita la velocità di uscita
•
massima.
È disponibile un ingresso per un termistore
•
esterno.
Il relè termico elettronico (ETR) per motori
•
asincroni simula un relè a bimetallo sulla base di
misure interne. L'ETR misura la corrente, la
velocità e il tempo eettivi per calcolare la
temperatura del motore e proteggerlo dal
surriscaldamento emettendo un avviso o
interrompendo l'alimentazione al motore. Le
caratteristiche dell'ETR sono mostrate in
Disegno 3.17.
Contattore di uscita
3.4.9
Nonostante non sia in genere una pratica raccomandata, il
funzionamento di un contattore di uscita tra il motore ed il
convertitore di frequenza non provoca danni al convertitore di frequenza. La chiusura di un contattore di uscita
precedentemente aperto può collegare un convertitore di
frequenza in funzione ad un motore arrestato. Ciò può far
sì che il convertitore di frequenza scatti e visualizzi un
guasto.
3.4.10
Per frenare il carico sull'albero motore, usare un freno
statico (meccanico) o dinamico.
Funzioni freno
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
3.4.11 Frenatura dinamica
Duty cycle=t
/T
b
T = tempo di ciclo in secondi
La frenatura dinamica viene assicurata da:
Freno reostatico: Un IGBT freno mantiene la
•
sovratensione sotto una soglia prescritta
deviando l'energia del freno dal motore alla
33
resistenza di frenatura.
Freno CA: L'energia frenante è distribuita nel
•
motore cambiando le condizioni di perdita nel
motore. La funzione freno CA non può essere
usata in applicazioni con un'elevata frequenza di
spegnimento e riaccensione poiché ciò surriscalderebbe il motore.
Freno CC: Una corrente CC sovramodulata
•
aggiunta alla corrente CA funziona come un freno
rallentatore a correnti parassite.
3.4.12
Calcolo della resistenza di frenatura
Una resistenza di frenatura è necessaria per gestire la
dissipazione di calore e l'aumento della tensione nel
circuito intermedio durante la frenatura generata elettricamente. L'utilizzo di una resistenza di frenatura garantisce
che l'energia venga assorbita dalla resistenza freno e non
tb è il tempo di frenatura in secondi (del tempo di ciclo)
Danfoss fornisce resistenze di frenatura con duty cycle del
5%, 10% e 40%. Se viene applicato un duty cycle del 10%,
le resistenze di frenatura assorbono la potenza freno per il
10% del tempo di ciclo. Il rimanente 90% del tempo di
ciclo è utilizzato per dissipare il calore in eccesso.
Assicurarsi che la resistenza di frenatura sia progettata per
il tempo di frenatura richiesto.
Calcolo della resistenza di frenatura
Per impedire che il convertitore di frequenza si disinserisca
per motivi di sicurezza quando il motore frena, selezionare
i valori delle resistenza sulla base della potenza freno di
picco e della tensione del circuito intermedio. Calcolare il
valore della resistenza di frenatura nel modo seguente:
Rbr =
Ω
P
picco
2
Ucc
Le prestazioni della resistenza di frenatura dipendono dalla
tensione del circuito intermedio (Ucc).
Ucc è la tensione alla quale viene attivato il freno. La
funzione freno della serie FC viene stabilita in base all'alimentazione di rete.
dal convertitore di frequenza. Per maggiori informazioni
vedere la Guida alla progettazione della resistenza difrenatura.
Calcolo del duty cycle
Quando la quantità di energia cinetica trasferita alla
resistenza in ogni intervallo di frenatura non è nota,
calcolare la potenza media sulla base del tempo di ciclo e
dell'intervallo di frenatura (noto come duty cycle
intermittente). Il duty cycle intermittente della resistenza è
un’indicazione del ciclo in cui la resistenza è attiva (cedere
Disegno 3.18). I fornitori di motori usano spesso il valore S5
denire il carico permissibile, che è un'espressione del
per
duty cycle intermittente.
Ingresso dell'alimentazione di rete
[V AC]
FC 202 3x200-240390405410
FC 202 3x380-480778810820
FC 202 3x525-600
FC 202 3x525-600
FC 202 3x525-690109911091130
Tabella 3.18 Tensione del circuito intermedio (Ucc)
1) Dimensioni contenitore A, B, C
2) Dimensioni contenitore D, E, F
1)
2)
Freno
attivo
[V DC]
943965975
109911091130
Avviso
alta
tensione
[V DC]
Allarme
sovra-
tensione
[V DC]
Usare la resistenza di frenatura R
per assicurare che il
rec
convertitore di frequenza sia in grado di frenare alla
massima coppia di frenata (M
) del 160%. La formula
br(%)
può essere espressa come:
2
U
x100
R
Ω =
η
η
rec
motor
VLT
P
motor
è tipicamente 0,90
è tipicamente 0,98
xM
dc
br( % )
xη
VLT
xη
motor
Quando viene selezionata una resistenza di frenatura
Disegno 3.18 Duty cycle della resistenza di frenatura
maggiore, non è possibile ottenere una coppia di frenata
del 160%/150%/110% ed esiste il rischio che il convertitore
di frequenza si disinserisca dalla sovratensione del circuito
intermedio per protezione.
Calcolare il duty cycle intermittente per la resistenza nel
modo seguente:
Per la frenatura ad una coppia più bassa, ad esempio
dell'80%, è possibile installare una resistenza di frenatura
con una potenza nominale più bassa. Calcolare le
dimensioni usando la formula per calcolare R
Le dimensioni contenitore D e F del convertitore di
frequenza contengono più di un chopper di frenatura.
Usare una resistenza di frenatura per ciascun chopper per
quelle dimensioni contenitore.
La Guida alla progettazione VLT
contiene i dati di selezione più aggiornati e descrive le fasi
del calcolo più dettagliatamente, tra cui:
Calcolo della potenza di frenatura
•
Calcolo della potenza di picco della resistenza di
•
frenatura
Calcolo della potenza media della resistenza di
•
frenatura
Frenatura a inerzia
•
3.4.13
Cablaggio della resistenza di
®
Brake Resistor MCE 101
.
rec
frenatura
EMC (cavi a doppino ritorto/schermatura)
Per soddisfare le prestazioni EMC specicate del convertitore di frequenza, usare cavi/li schermati. Se vengono
usati cavi non schermati, si raccomanda di intrecciare i cavi
per ridurre i disturbi elettrici causati dai cavi tra la
resistenza di frenatura ed il convertitore di frequenza.
Per ottenere le migliori prestazioni EMC, usare uno
schermo metallico.
3.4.14
Resistenza di frenatura e IGBT freno
sovraccarico nell'evento di un guasto nel convertitore di
frequenza.
Controllo sovratensione (OVC) può essere selezionato come
una funzione freno alternativa in 2-17 Controllosovratensione. Se la tensione nel circuito intermedio
aumenta, questa funzione è attiva per tutte le unità. La
funzione consente di evitare uno scatto. Ciò avviene
aumentando la frequenza di uscita per limitare la tensione
dal circuito intermedio. È una funzione utile, ad esempio se
il tempo di rampa di decelerazione è troppo breve, in
quanto consente di evitare lo scatto del convertitore di
frequenza. In questo caso, il tempo della rampa di decelerazione viene prolungato.
3.4.15
Rendimento dei convertitori di frequenza
Il carico applicato sul convertitore di frequenza ha poca
inuenza sul suo rendimento.
Ciò signica anche che il rendimento del convertitore di
frequenza non varia quando si scelgono caratteristiche U/f
diverse. Tuttavia le caratteristiche U/f inuenzano il
rendimento del motore.
Il rendimento degrada lievemente impostando la frequenza
di commutazione a un valore superiore a 5 kHz. Il
rendimento è leggermente ridotto quando il cavo motore
è più lungo di 30 m.
Calcolo del rendimento
Calcolare il rendimento del convertitore di frequenza a
carichi dierenti in base a Disegno 3.19. Moltiplicare il
fattore in questo graco con il rendimento specico
riportato in capitolo 7.1 Dati elettrici.
Ecienza energetica
33
Monitoraggio della potenza della resistenza di frenatura
Inoltre, la funzione di monitoraggio della potenza di
frenatura consente di leggere la potenza momentanea e la
potenza media per un periodo di tempo selezionato. Il
freno può anche controllare l'alimentazione di tensione ed
assicurare che non superi un limite selezionato in
2-12 Limite di potenza freno (kW). In 2-13 Monitor. potenza
freno, scegliere la funzione da eseguire quando la potenza
trasmessa alla resistenza di frenatura supera il limite
impostato in 2-12 Limite di potenza freno (kW).
AVVISO!
Il monitoraggio della potenza di frenatura non adempie
una funzione di sicurezza; Il circuito della resistenza di
frenatura non è protetto dalla dispersione verso terra.
Il freno è protetto contro i cortocircuiti della resistenza di
frenatura e il transistor di frenatura viene controllato per
rilevarne eventuali cortocircuiti. Usare un relè o un'uscita
digitale per proteggere la resistenza di frenatura dal
Esempio: assumiamo un convertitore di frequenza da 55
kW, 380-480 V CA con il 25% del carico al 50% di velocità.
Il graco mostra un rendimento nominale di 0,97 per un
convertitore di frequenza da 55 kW è 0,98. Il rendimento
eettivo è in tal caso pari a: 0,97 x 0,98=0,95.
Integrazione nel sistema
Rendimento del motore
Il rendimento di un motore collegato al convertitore di
frequenza dipende dal livello di magnetizzazione. Il
rendimento del motore dipende dal tipo di motore.
Nell'intervallo pari al 75-100% della coppia
•
33
Rendimento del sistema
Per calcolare il rendimento del sistema, moltiplicare il
rendimento del convertitore di frequenza con il
rendimento del motore.
nominale, il rendimento del motore è
praticamente costante, indipendentemente dal
fatto che il motore sia controllato da un convertitore di frequenza o che sia direttamente
collegato alla rete.
L'inusso della caratteristica U/f sui motori piccoli
•
è marginale. Tuttavia, nei motori da 11 kw e più,
il vantaggio in termini di rendimento è notevole.
La frequenza di commutazione non inuisce sul
•
rendimento dei motori di piccole dimensioni. Nei
motori da 11 kW e oltre, il rendimento migliora
dell'1-2%. Questo è dovuto alla forma sinusoidale
della corrente del motore che è quasi perfetta ad
un'elevata frequenza di commutazione.
Quando è cablato e correttamente programmato, il morsetto di controllo fornisce:
retroazione, riferimento ed altri segnali di ingresso al convertitore di frequenza.
•
Stato di uscita e condizioni di guasto dal convertitore di frequenza.
•
Relè che fanno funzionare le apparecchiature ausiliarie.
•
Un'interfaccia di comunicazione seriale.
•
24 V comune.
•
I morsetti di controllo sono programmabili per varie funzioni selezionando le opzioni di parametro attraverso il pannello di
controllo locale (LCP) sulla parte frontale dell'unità o da sorgenti esterne. La maggior parte dei cavi di controllo viene fornita
dal cliente a meno che non sia specicato diversamente nell'ordine di fabbrica.
33
Disegno 3.20 Schema di cablaggio di base
A = analogico, D = digitale
*Il morsetto 37 (opzionale) viene usato per STO. Per istruzioni sull'installazione dell'STO, fare riferimento al Manuale di funzio-
namento VLT® Safe Torque O.
**Non collegare lo schermo del cavo.
3.5.3 Collegamento elettrico conforme alle norme EMC
33
1PLC7Motore, trifase e PE (schermato)
2Convertitore di frequenza8Rete, trifase e PE rinforzato (non schermato)
3Contattore di uscita 9Cablaggio di controllo (schermato)
4Pressacavo10
5Isolamento del cavo (spelato)
6Passacavo
Disegno 3.22 Collegamentoelettrico conforme alle norme EMC
11
Equalizzazione del potenziale min. 16 mm2 (0,025 pollici)
Spazio libero tra il cavo di comando, il cavo motore ed il cavo
dell’alimentazione di rete:
Almeno 200 mm
capitolo 2.5.18 Conformità EMC e capitolo 3.2 EMC,
protezione dalle armoniche e dalla dispersione verso terra.
AVVISO!
33
INTERFERENZA EMC
Usare cavi schermati per i cavi motore ed i cavi di
controllo ed usare cavi separati per l'alimentazione di
ingresso, i cavi motore ed i cavi di controllo. Il mancato
isolamento dei cavi di alimentazione, motore e di
comando può provocare un comportamento non voluto
e prestazioni ridotte. È necessario uno spazio libero di
almeno 200 mm (7,9 pollici) tra i cavi di alimentazione,
motore e di comando.
Spazio libero orizzontale, IP21 kit contenitore
Se si utilizza il kit di protezione IP21 con contenitori di tipo
A1, A2 o A3, assicurare uno spazio libero di almeno 50 mm
tra i convertitori di frequenza.
Spazio libero verticale
Al ne di ottenere condizioni di rareddamento ottimali,
assicurare uno spazio libero verticale per la libera
circolazione dell'aria sopra e sotto il convertitore di
frequenza. Vedere Disegno 3.24.
3.6 Pianicazione meccanica
3.6.1 Spazio libero
L'installazione anco a anco è adatta per tutte le
dimensioni contenitore, eccetto nel caso in cui viene usato
un kit contenitore IP21/IP4X/TIPO 1 (vedere
capitolo 3.7 Opzioni e accessori).
Spazio libero orizzontale, IP20
Le dimensioni contenitore IP20 A e B possono essere
sistemate anco a anco senza spazio libero. Tuttavia la
corretta sequenza di montaggio è importante. Disegno 3.23
mostra come eettuare un montaggio corretto.
Disegno 3.23 Montaggio anco a anco corretto senza spazio
libero
Dimensioni
contenitore
a [mm]100200225
b [mm]100200225
Disegno 3.24 Spazio libero verticale
Montaggio a muro
3.6.2
Quando il montaggio viene eettuato su una parete piana,
non è necessaria alcuna piastra posteriore.
Quando il montaggio viene eettuato su una parete non
piana, usare una piastra posteriore per assicurare il
passaggio di suciente aria di rareddamento sopra il
dissipatore di calore. Usare la piastra posteriore solo con i
contenitori A4, A5, B1, B2, C1 e C2.
Per convertitori di frequenza con grado di protezione IP66,
usare una rondella in
rivestimento epossidico.
1Piastra posteriore
2Convertitore di frequenza con contenitore IP66
3Piastra posteriore
4Rondella in bra
Disegno 3.26 Montaggio con piastra posteriore per il grado di
protezione IP66
bra o in nylon per proteggere il
Guida alla progettazione
3.7
Opzioni e accessori
Opzioni
Per i numeri d'ordine, vedere capitolo 6 Codice identicativo
e selezione
Schermatura di rete
Schermatura in Lexan® montata davanti ai
•
terminali di alimentazione in ingresso e piastra
d'ingresso per prevenire contatti accidentali
quando la porta del contenitore è aperta.
Riscaldatori e termostato: Montati all'interno
•
dell'armadio nei telai F, i riscaldatori controllati
mediante il termostato automatico prevengono la
formazione di condensa all'interno del
contenitore. Le impostazioni di fabbrica del
termostato fanno sì che questo accenda i riscaldatori a 10 °C (50 °F) e li spenga a 15,6 °C (60 °F).
Filtri RFI
I convertitori di frequenza sono equipaggiati di
•
serie con ltri RFI classe A2. Se sono richiesti
ulteriori livelli di protezione RFI/EMC, è possibile
ottenerli integrando ltri RFI opzionali di classe A1
che eliminano le interferenze delle radiofrequenze
e dell’irradiamento elettromagnetico in
conformità alla normativa EN 55011.
Dispositivo a corrente residua (RCD)
Utilizza protezioni dierenziali per monitorare le correnti di
guasto verso terra nei sistemi con messa a terra e messa a
terra tramite alta resistenza (sistemi TN e TT nella
terminologia IEC). È presente un pre-avviso (50% del
setpoint dell'allarme principale) e un setpoint dell'allarme
principale. A ogni setpoint è associato un relè di allarme
SPDT per l'utilizzo esterno che richiede un trasformatore di
corrente esterno a
Integrato nel circuito safe torque o del conver-
•
titore di frequenza
Il dispositivo IEC 60755 Tipo B monitora le
•
correnti CC a impulsi e correnti di guasto CC pure
verso terra.
Indicatore graco a barre a LED per il livello della
•
corrente di guasto verso terra dal 10% al 100%
del setpoint
Memoria di guasto
•
Tasto TEST/RESET
•
nestra (fornito e installato dal cliente).
33
Accesso
3.6.3
Per pianicare l'accessibilità del cablaggio prima del
montaggio, fare riferimento ai disegni in
capitolo 8.1 Disegni collegamento di rete (trifase) e
capitolo 8.2 Disegni collegamento del motore.
Monitora la resistenza di isolamento nei sistemi senza
messa a terra (sistemi IT nella terminologia IEC) tra i
conduttori di fase del sistema e terra. È disponibile un
preavviso ohmico e un setpoint dell'allarme principale per
33
il livello di isolamento. A ogni setpoint è associato un relè
di allarme SPDT per l'utilizzo esterno. Nota: È possibile
collegare solo un monitoraggio della resistenza di
isolamento a ogni sistema senza messa a terra (IT).
Integrato nel circuito di arresto di sicurezza del
•
convertitore di frequenza
Display LCD della resistenza di isolamento
•
Memoria di guasto
•
Tasti INFO, TEST e RESET
•
Chopper di frenatura (IGBT)
I morsetti freno associati a un chopper di
•
frenatura IGBT consentono il collegamento di
resistenze di frenatura esterne. Per maggiori
informazioni sulle resistenze di frenatura, fare
riferimento a capitolo 3.4.12 Calcolo dellaresistenza di frenatura e .
Morsetti rigenerativi
Questi morsetti consentono il collegamento di
•
unità di rigenerazione al bus CC sul lato del
banco condensatori dei reattori bus CC per la
frenatura rigenerativa. I terminali di rigenerazione
del telaio F sono dimensionati per circa la metà
della potenza nominale del convertitore di
frequenza. Consultare la fabbrica per i limiti della
potenza di rigenerazione relativi alle
dimensioni e tensione del convertitore di
frequenza.
Morsetti di condivisione del carico
Questi terminali collegano il bus CC sul lato del
•
raddrizzatore del reattore del bus CC e
consentono la condivisione del bus CC fra più
convertitori. I morsetti di condivisione del carico
del telaio F sono dimensionati per circa 1/3 della
potenza nominale del convertitore di frequenza.
Consultare la fabbrica per i limiti di condivisione
del carico relativi alle speciche dimensioni e
tensione del convertitore di frequenza.
Fusibili
I fusibili sono raccomandati per proteggere il
•
convertitore di frequenza da sovraccarichi di
corrente ad azione rapida. La protezione con
fusibili limita i danni al convertitore di frequenza
e minimizza il tempo di manutenzione in caso di
guasto. I fusibili sono necessari per soddisfare la
certicazione per il settore marino.
Sezionatore
Una maniglia montata a fronte quadro consente
•
un facile azionamento manuale del sezionatore, in
modo da fornire o interrompere, se necessario,
speciche
Interruttori
Contattori
Avviatori manuali motore
Forniscono un’alimentazione trifase per i ventilatori ausiliari
di rareddamento spesso utilizzati sui motori di grossa
taglia. L'alimentazione agli avviatori viene assicurata dal
lato di carico di un qualsiasi contattore, interruttore o
sezionatore fornito e dal lato di carico del ltro RFI di
classe 1 (opzionale). L'alimentazione è protetta da fusibili
prima di ogni avviatore motore ed è scollegata quando
l'alimentazione in ingresso al convertitore di frequenza è
scollegata. Sono ammessi al massimo due avviatori (solo
uno se viene ordinato un circuito protetto da fusibili da 30
A). Integrato nel circuito safe torque o del convertitore di
frequenza.
Le caratteristiche dell'unità comprendono:
Morsetti da 30 A, protetti da fusibili
l’alimentazione al convertitore di frequenza,
aumentando la sicurezza durante la
manutenzione. Il sezionatore è interconnesso con
gli sportelli del contenitore in modo da evitare la
loro eventuale apertura quando è ancora
presente tensione.
È possibile far scattare da remoto un interruttore
•
automatico, ripristinabile però solo manualmente.
Gli interruttori sono interconnessi con gli sportelli
del contenitore in modo da evitare la loro
eventuale apertura quando è ancora presente
tensione. Quando si ordina un interruttore
automatico opzionale, sono inclusi anche i fusibili
per la protezione del convertitore di frequenza da
correnti da sovraccarico ad azione rapida.
Un contattore a controllo elettrico consente di
•
fornire o interrompere da remoto l’alimentazione
elettrica al convertitore di frequenza. Se viene
ordinata l'opzione arresto di emergenza IEC, il relè
di sicurezza Pilz esegue il monitoraggio di un
contatto ausiliario sul contattore.
Interruttore di esercizio (on/o).
•
Protezione da cortocircuiti e sovraccarico con
•
funzione di test.
Funzione di ripristino manuale.
•
Alimentazione trifase che corrisponde alla
•
tensione di alimentazione in ingresso per
alimentare apparecchiature ausiliarie del cliente.
Non disponibile se vengono selezionati 2
•
avviatori manuali motore.
I morsetti sono disattivati quando l'alimentazione
•
in ingresso al convertitore di frequenza è
scollegata.
L'alimentazione per i morsetti protetti da fusibili
•
viene assicurata dal lato di carico di un qualsiasi
contattore, interruttore o sezionatore fornito e dal
lato di carico del
carichi, cortocircuiti e sovratemperatura.
Per alimentare dispositivi accessori forniti dal
•
cliente, ad esempio sensori, I/O di PLC, contattori,
sonde di temperatura, spie luminose e/o altri
articoli elettronici.
La diagnostica include un contatto pulito CC-ok,
•
un LED verde CC-ok e un LED rosso per sovraccarico.
Monitoraggio temperatura esterna
Progettato per controllare la temperatura dei
•
componenti esterni del sistema, ad esempio gli
avvolgimenti motore e/o i cuscinetti. Include otto
moduli di ingresso universali oltre a due moduli
di ingresso specici per il termistore. Tutti e dieci
i moduli sono integrati nel circuito di safe torque
o del convertitore di frequenza e possono essere
controllati tramite una rete di bus di campo
(richiede l'acquisto di un modulo separato/
accoppiatore bus). Ordinare un'opzione safe
torque o per selezionare un monitoraggio della
temperatura esterna.
Comunicazioni seriali
PROFIBUS DP V1 MCA 101
PROFIBUS DP V1 assicura un elevato livello di
•
compatibilità e disponibilità, assistenza per tutti i
principali fornitori di PLC e la compatibilità con le
versioni future.
Comunicazione rapida ed eciente, installazione
•
semplicata, diagnostica avanzata e parametrizzazione e autocongurazione dei dati di processo
tramite le GSD.
Parametrizzazione aciclica con PROFIBUS DP V1,
•
PROFIdrive o protocollo di comunicazione FC
Danfoss, PROFIBUS DP V1, Master Class 1 e 2,
numero d'ordine 130B1100 senza rivestimento –
130B1200 con rivestimento (classe G3/ISA
S71.04-1985).
DeviceNet MCA 104
Questo moderno modello di comunicazione ore
•
funzionalità chiave per determinare con ecacia
quali informazioni sono necessarie e quando.
Trae vantaggio dalle solide pratiche di test di
•
conformità ODVA che assicurano l'interoperabilità
dei prodotti. Numero d'ordine 130B1102 senza
rivestimento - 130B1202 con rivestimento (classe
G3/ISA S71.04-1985).
PROFINET RT MCA 120
L'opzione PROFINET permette la connettività alle reti
PROFINET tramite il protocollo PROFINET. L'opzione è in
grado di gestire una singola connessione con un intervallo
di pacchetto eettivo minimo di 1 ms in entrambe le
direzioni.
Server Web integrato per la diagnostica e la
•
lettura remota dei parametri di base del convertitore di frequenza.
È possibile congurare una notica e-mail per
•
inviare messaggi e-mail a uno o più destinatari in
caso di attivazione o rimozione di determinati
avvisi o allarmi.
TCP/IP per avere un accesso facilitato ai dati di
•
congurazione del convertitore di frequenza da
Software di congurazione MCT 10
Upload e download di le via FTP (File Transfer
•
Protocol).
Supporto di DCP (Discovery and Conguration
•
Protocol).
EtherNet IP MCA 121
EtherNet sta diventando lo standard futuro per la comunicazione negli stabilimenti produttivi. L'opzione EtherNet si
basa sulla tecnologia più recente disponibile per l'uso
industriale e gestisce anche le applicazioni più esigenti.
EtherNet/IP estende le soluzioni EtherNet disponibili in
commercio al protocollo CIP™ (Common Industrial
Protocol), lo stesso protocollo di alto livello e modello
usato in DeviceNet. Il MCA 121
come:
Interruttore integrato ad alte prestazioni che
•
disconnette la linea ed elimina la necessità di
interruttori esterni.
Funzioni di commutazione e diagnostiche
•
avanzate.
Un server Web integrato.
•
Un cliente e-mail per le notiche di servizio.
•
Modbus TCP MCA 122
L'opzione Modbus consente la connettività con le reti
Modbus TCP, come il sistema PLC Groupe Schneider,
tramite il protocollo Modbus TCP. Questa opzione è in
grado di gestire una singola connessione con un intervallo
di pacchetto eettivo minimo di 5 ms in entrambe le
direzioni.
Server Web integrato per la diagnostica e lettura
•
remota dei parametri di base del convertitore di
frequenza.
È possibile congurare una notica e-mail per
•
inviare messaggi e-mail a uno o più destinatari in
caso di attivazione o rimozione di determinati
avvisi o allarmi.
Protocol).
Congurazione automatica dell'indirizzo IP tramite
•
il protocollo.
Ulteriori opzioni
33
I/O generali MCB 101
L'opzione I/O ore un numero esteso di ingressi e uscite di
controllo.
3 ingressi digitali 0-24 V: Logica 0< 5 V; Logica
•
1>10 V
2 ingressi analogici 0-10 V: Risoluzione 10 bit più
•
segnale
2 uscite digitali NPN/PNP push pull
•
1 uscita analogica 0/4-20 mA
•
Connettore a molla
•
Impostazioni parametri separate, numero d'ordine
•
130B1125 senza rivestimento - 130B1212 con
rivestimento (classe G3/ISA S71.04-1985)
Opzione relè MCB 105
Consente di estendere le funzioni relè con 3 uscite a relè
supplementari.
Carico massimo sui morsetti: Carico resistivo AC-1:
•
240 V CA 2 A AC-15
Carico induttivo con cos ф 0,4: 240 V CA 0,2 A
•
DC-1
Carico resistivo: 24 V CC 1 A DC-13
•
Carico induttivo: con cos ф 0,4: 24 V CC 0,1 A
•
Carico minino sui morsetti: CC 5 V: 10 mA
•
Sequenza di commutazione massima a carico
•
nominale/carico min.: 6 min-1/20 s-1
Numero d'ordine 130B1110 senza rivestimento -
•
130B1210 con rivestimento (classe G3/ISA
S71.04-1985)
Opzione I/O analogici MCB 109
Questa opzione di ingresso/uscita analogica si installa
facilmente nel convertitore di frequenza per ottenere
funzioni e controlli avanzati utilizzando gli ingressi e le
uscite aggiuntivi. Questa opzione dota il convertitore di
frequenza anche di una batteria di alimentazione tampone
per l'orologio integrato nel convertitore di frequenza.
Questo permette un uso stabile di tutte le funzioni del
convertitore di frequenza legate all'orologio, come le azioni
temporizzate.
3 ingressi analogici, ciascuno congurabile come
•
ingresso di tensione o di temperatura.
Collegamento dei segnali analogici 0-10 V nonché
•
degli ingressi di temperatura PT1000 e NI1000.
3 uscite analogiche, ciascuna congurabile come
•
uscita a 0-10 V.
Scheda termistore PTC MCB 112
Con la scheda termistore PTC MCB 112, tutti i convertitori
di frequenza Danfoss con funzione STO possono essere
utilizzati per controllare motori in atmosfere
potenzialmente esplosive. MCB 112 ore prestazioni
superiori rispetto alla funzione ETR integrata e al morsetto
termistore.
Scheda ingresso sensore MCB 114
L'opzione protegge il motore dal surriscaldamento
monitorando la temperatura di cuscinetti e avvolgimenti
nel motore. I limiti e gli interventi sono regolabili e le
singole temperature dei sensori sono visibili come valori di
lettura nel display o tramite eldbus.
Controllore in cascata esteso MCO 101
Facile da installare, potenzia il controllore in cascata
integrato per gestire più pompe e avere un controllo più
avanzato delle pompe in modalità master/slave.
Scheda relè estesa MCB 113
La scheda relè estesa MCB 113 aggiunge ingressi/uscite al
VLT® AQUA Drive per una maggiore essibilità.
È inclusa l'alimentazione di emergenza per la
•
funzione orologio standard nel convertitore di
frequenza. La batteria di riserva solitamente ha
una durata di 10 anni, in funzione dell'ambiente.
Numero d'ordine 130B1143 senza rivestimento 130B1243 con rivestimento (classe G3/ISA
S71.04-1985).
Protegge il motore dal surriscaldamento.
•
Omologata ATEX per l'uso con motori EX d ed EX
•
e.
Utilizza la funzione safe torque o dei convertitori
•
di frequenza Danfoss per arrestare il motore in
caso di sovratemperatura
Certicata per la protezione dei motori nelle zone
•
1, 2, 21 e 22.
Certicatano a SIL2.
•
Protegge il motore dal surriscaldamento.
•
Tre ingressi sensore ad autorilevamento per
•
sensori PT100/PT1000 a 2 o 3 conduttori.
Un ingresso analogico addizionale 4-20 mA.
•
Fino a 6 pompe nella
•
standard.
Fino a 6 pompe nella congurazione master/slave
d'ordine 130B1164 senza rivestimento - 130B1264
con rivestimento (classe G3/ISA S71.04-1985)
Controllore in cascata avanzato MCO 102
Estende le capacità del controllore in cascata standard
incorporato nei convertitori di frequenza.
Fornisce 8 relè supplementari per l'attivazione di
•
motori supplementari.
Fornisce un accurato controllo di usso, pressione
•
e livello per ottimizzare l'ecienza dei sistemi che
utilizzano più pompe e compressori.
Il modo master/slave fa girare tutti i compressori/
•
pompe alla medesima velocità, riducendo il
consumo potenziale di energia di oltre la metà
rispetto all’utilizzo di valvole di regolazione o i
tradizionali cicli on/o lungo la linea.
L'alternanza della pompa primaria consente di
•
distribuire uniformemente l'uso di pompe o
compressori multipli.
Opzione di alimentazione a 24 V CC MCB 107
L'opzione viene utilizzata per collegare un'alimentazione CC
esterno al ne di mantenere attive la sezione di controllo e
le eventuali opzioni installate quando è interrotta l'alimentazione di rete.
Intervallo della tensione di ingresso: 24 V CC +/-
•
15% (max. 37 V in 10 s).
Corrente di ingresso massima: 2,2 A.
•
Lunghezza massima del cavo: 75 m.
•
Carico capacitivo dell'ingresso: <10 uF.
•
Ritardo all'accensione: <0,6 s.
•
Facile da installare nei convertitori di frequenza in
•
macchinari esistenti.
Tiene attivi il quadro di comando e le opzioni
•
durante interruzioni dell'alimentazione.
Tiene attivi i bus di campo durante interruzioni
•
dell"alimentazione, numero d'ordine 130B1108
senza rivestimento - 130B1208 con rivestimento
(classe G3/ISA S71.04-1985).
3.7.1
Opzioni di comunicazione
VLT® PROFIBUS DP V1 MCA 101
•
VLT® DeviceNet MCA 104
•
VLT® PROFINET MCA 120
•
VLT® EtherNet/IP MCA 121
•
VLT® Modbus TCP MCA 122
•
Per ulteriori informazioni, fare riferimento a
capitolo 7
Speciche.
3.7.2
Opzioni di ingresso/uscita, retroazione
e sicurezza
Modulo MCB 101 VLT® General Purpose I/O
•
VLT® Relay Card MCB 105
•
VLT® PTC Thermistor Card MCB 112
•
VLT® Extended Relay Card MCB 113
•
Opzione MCB 114 VLT® Sensor Input
•
Per ulteriori informazioni, fare riferimento a
capitolo 7
3.7.3
Le opzioni controllore in cascata estendono il numero di
relè disponibili. Una volta che una delle opzioni è installata,
i parametri necessari per supportare le funzioni del
controllore in cascata saranno disponibili mediante il
quadro di comando.
I controllori MCO 101 e 102 sono opzioni aggiuntive che
aumentano il numero di pompe supportate e le funzio-
nalità del controllore in cascata integrato nel VLT® AQUA
Drive.
Le seguenti opzioni per la regolazione in cascata sono
disponibili per il VLT® AQUA Drive:
Per ulteriori informazioni, vedere capitolo 7
Il controllore in cascata esteso può essere utilizzato in due
modi diversi:
L'MCO 101 consente di usare un totale di 5 relè per la
regolazione in cascata. L'MCO 102 consente di controllare
un totale di 8 pompe. Le opzioni sono in grado di
alternare la pompa primaria con 2 relè per pompa.
Speciche.
Opzioni regolazione in cascata
Controllore in cascata basic integrato (controllore
•
in cascata standard)
MCO 101 (controllore in cascata esteso)
•
MCO 102 (controllore in cascata avanzato)
•
Speciche.
Con le caratteristiche estese controllate dal
•
gruppo di parametri 27-** Cascade CTL Option.
Per estendere il numero di relè disponibili per la
•
cascata di basa controllata dal gruppo di
parametri 25-**. Controllore in cascata.
Quando è installato l'MCO 102, l'opzione MCB 105
permette di aumentare il numero di relè no a 13.
Applicazione
33
Il controllo in cascata è un comune sistema di controllo
utilizzato per controllare pompe o ventilatori in parallelo in
un modo
L'opzione controllore in cascata consente di controllare
pompe multiple congurate in parallelo mediante:
Quando si usano i controllori in cascata, le singole pompe
vengono automaticamente accese (attivate) e spente
(disattivate) come necessario al ne di soddisfare la
richiesta di uscita del usso o pressione. La velocità delle
pompe collegate ai VLT® AQUA Drive è controllata anche
per fornire un intervallo continuo di uscita del sistema.
eciente dal punto di vista energetico.
Accendendo e spegnendo automaticamente
•
singole pompe.
Controllando la velocità delle pompe.
•
Integrato
MCO-101
MCO 102
1 VSP + 2 FSP
gruppo di parametri 25-** Controllore in cascata
1 VSP + 5 FSP
gruppo di parametri 25-** Controllore in cascata
1 VSP + 8 FSP
gruppo di parametri 25-** Controllore in cascata
Uso previsto
Benché le opzioni controllore in cascata siano progettate
per le applicazioni di pompaggio, è anche possibile
utilizzare i controllori in cascata per applicazioni che
richiedono motori multipli
Principio di funzionamento
Il software del controllore in cascata funziona da un
singolo convertitore di frequenza con l'opzione controllore
in cascata. Controlla una serie di pompe, ciascuna
controllata da un convertitore di frequenza o collegata a
un contattore o a un avviatore statico.
Ulteriori convertitori di frequenza nel sistema (convertitori
di frequenza slave) non richiedono alcuna scheda Cascade
Controller. Vengono fatti funzionare in modalità ad anello
aperto e ricevono il loro riferimento di velocità dal convertitore di frequenza master. Le pompe collegate ai
convertitori di frequenza slave sono denominate pompe a
velocità variabile.
Le pompe collegate alla rete attraverso un contattore o un
avviatore statico vengono denominate pompe a velocità
ssa.
Ogni pompa, a velocità variabile o a velocità ssa, viene
controllata da un relè nel convertitore di frequenza master.
Le opzioni del controllore in cascata possono controllare
pompe a velocità variabile e ssa combinate.
congurati in parallelo.
Disegno 3.27 Panoramica delle applicazioni
Integrato
MCO-101
MCO 102
1 no a 6 VSP + 1 no a 5 FSP
(al massimo 6 pompe)
gruppo di parametri 27-** Cascade CTL Option
Da 1 a 8 VSP + da 1 a 7 FSP
(al massimo 8 pompe)
gruppo di parametri 27-** Cascade CTL Option
VSP = pompa a velocità variabile (direttamente collegata al
convertitore di frequenza)
FSP = pompa a velocità ssa (il motore potrebbe essere
collegato tramite un contattore, un avviatore statico o un
avviatore a stella / triangolo)
3.7.4
6 VSP
gruppo di parametri 27-** Cascade CTL Option
8 VSP
gruppo di parametri 27-** Cascade CTL Option
Resistenze di frenatura
Guida alla progettazione
3.7.5
Filtri sinusoidali
Quando un motore è controllato da un convertitore di
frequenza, è soggetto a fenomeni di risonanza. Questo
disturbo, causato dalla struttura del motore, si verica ad
ogni commutazione dell'inverter nel convertitore di
frequenza. La frequenza della risonanza acustica
corrisponde quindi alla frequenza di commutazione del
convertitore di frequenza.
Danfoss fornisce un ltro sinusoidale per attenuare il
rumore acustico del motore.
Il
ltro riduce il tempo rampa di accelerazione della
tensione, la tensione del carico di picco U
oscillazioni di corrente ΔI al motore, ciò signica che la
corrente e la tensione diventano quasi sinusoidali.
riducendo al minimo la rumorosità acustica del motore.
Anche le oscillazioni di corrente nelle bobine del ltro
sinusoidale producono rumore. Risolvere il problema
integrando il ltro in un armadio o simili.
Filtri dU/dt
3.7.6
Danfoss fornisce ltri dU/dt sono ltri in modalità
dierenziale,ltri passa-basso che riducono le tensioni di
picco fase-fase sul morsetto del motore e riducono il
tempo di salita a un livello che riduce la sollecitazione
sull'isolamento in corrispondenza degli avvolgimenti del
motore. Ciò è un problema soprattutto con cavi motore
corti.
PEAK
e le
33
In applicazioni dove il motore è utilizzato come un freno,
l'energia viene generata nel motore e inviata indietro al
convertitore di frequenza. Se l'energia non può essere
riportata al motore, aumenta la tensione nella linea CC del
convertitore di frequenza. In applicazioni con frenature
frequenti e/o elevati carichi inerziali, questo aumento può
causare uno scatto per sovratensione nel convertitore di
frequenza e inne un arresto. Resistenze freno vengono
usate per dissipare l'energia in eccesso risultante dalla
frenatura rigenerativa. La resistenza viene scelta in
funzione del suo valore ohmico, della potenza dissipata e
delle dimensioni siche. Danfoss ore una vasta gamma di
resistenze diverse progettate specicamente per i convertitori di frequenza Danfoss. Vedere capitolo 3.4.12 Calcolodella resistenza di frenatura per il dimensionamento delle
resistenze di frenatura. Per i numeri d'ordine, fare
riferimento a capitolo 6.2 Opzioni, accessori e ricambi.
Rispetto ai
sinusoidali), i
rimento superiore alla frequenza di commutazione.
3.7.7
I nuclei ad alta frequenza in modalità comune (nuclei HFCM) riducono le interferenze elettromagnetiche ed
eliminano i danni ai cuscinetti dovuti a scariche elettriche.
Si tratta di nuclei nanocristallini magnetici speciali che
hanno prestazioni di ltraggio superiori rispetto ai normali
nuclei di ferrite. I nuclei HF-SM agiscono da induttore in
modalità comune tra le fasi e la massa. Montati attorno
alle tre fasi del motore (U, V, W), i ltri in modalità comune
riducono le correnti ad alta frequenza in modalità comune.
In questo modo viene ridotta l'interferenza elettromagnetica ad alta frequenza dal cavo motore.
Il numero di nuclei necessari dipende dalla lunghezza del
cavo motore e dalla tensione del convertitore di frequenza.
Ciascun kit dipende da 2 nuclei. Fare riferimento a
Tabella 3.19 per determinare il numero di nuclei richiesti.
1) Dove sono necessari cavi più lunghi,
addizionali.
1)
Dimensioni contenitore
T2/T4T7 T2/T4T7 T7
aancare nuclei HF-CM
Il coperchio IP 4X può essere applicato su tutte le varianti
standard IP 20 FC 202.
Installare i nuclei HF-CM facendo passare i 3 cavi della fase
motore (U, V, W) attraverso ogni nucleo come mostrato in
Disegno 3.30.
Disegno 3.30 Nucleo HF-CM con fasi motore
Filtri antiarmoniche
3.7.8
I ltri AHF 005 e AHF 010 Danfoss sono moderni ltri
antiarmoniche, non paragonabili ai ltri tradizionali. I ltri
antiarmoniche Danfoss sono stati progettati appositamente
per adattarsi ai convertitori di frequenza Danfoss.
Collegando i ltri antiarmoniche Danfoss AHF 005 o AHF
010 davanti ad un convertitore di frequenza Danfoss, la
distorsione totale della corrente armonica ricondotta dalla
rete viene ridotta al 5% e al 10%.
3.7.9
Kit contenitore IP21/NEMA Tipo 1
L'IP20/IP4X parte superiore/NEMA TIPO 1 è un elemento
contenitore opzionale disponibile per unità compatte IP20.
In caso di impiego del kit di contenitori, un'unità con
grado di protezione IP 20 viene potenziata per conformarsi
al contenitore con il livello di protezione IP21/ 4X parte
superiore/TIPO 1.
1) Se si utilizza l'opzione A/B , la profondità aumenta (per i dettagli
vedere capitolo 7.8 Potenze nominali, peso e dimensioni)
Altezza A
[mm]
Larghezza B
[mm]
Profondità C
[mm]
1)
33
ACoperchio superiore
BBordo
CCorpo base
DCoperchio base
EViti
Disegno 3.32 Dimensione contenitore A3
Posizionare il coperchio superiore come mostrato. Se viene
usata un'opzione A o B è necessario montare un bordo per
coprire l'entrata superiore. Posizionare il corpo base C al
fondo del convertitore di frequenza e utilizzare le fascette
dalla busta per accessori per un corretto serraggio dei cavi.
Se viene usato il modulo opzionale A e/o il modulo
opzionale B, è necessario montare il bordo (B) sul
coperchio superiore (A).
AVVISO!
33
L'installazione anco a anco non è possibile se si
utilizza il kit contenitore IP21/IP4X/TIPO 1
3.7.10 Kit di montaggio remoto per LCP
L'LCP può essere spostato sul lato anteriore di un
contenitore utilizzando il kit per il montaggio remoto. Le
viti di ssaggio devono essere avvitate con una coppia
massima pari a 1 Nm.
Il contenitore dell'LCP presenta il grado di protezione IP66.
ContenitoreIP 66 anteriore
Lunghezza massima del cavo tra LCP e unità3 m
Standard di comunicazioneRS485
Disegno 3.34 Dimensioni contenitore B4, C3 e C4
Coperchio superiore
A
B Bordo
C Corpo base
D Coperchio base
E Viti
F Coperchio ventola
G Clip superiore
Tabella 3.21 Legenda per Disegno 3.33 e Disegno 3.34
Tabella 3.22 Dati tecnici
Disegno 3.35 Kit LCP con LCP graco, dispositivi di ssaggio,
cavo di 3 m e guarnizione
Numero d'ordine 130B1113
schermato (STP) per il cablaggio del bus e, nell'eettuare
l'installazione, seguire sempre le procedure consigliate.
3.8.1 Panoramica
È importante assicurare un collegamento a massa a bassa
L'RS485 è un'interfaccia bus a due li compatibile con
topologia di rete multi-drop, vale a dire che i nodi possono
33
essere collegati come un bus oppure tramite linee di
discesa da una linea dorsale comune. Un totale di 32 nodi
possono essere collegati a un segmento di rete.
I ripetitori separano i vari segmenti di rete, vedere
Disegno 3.40.
AVVISO!
Ciascun ripetitore funziona come un nodo all'interno del
segmento nel quale è installato. Ogni nodo collegato
all'interno di una data rete deve avere un indirizzo nodo
unico attraverso tutti i segmenti.
Terminare entrambe le estremità di ogni segmento
utilizzando lo switch di terminazione (S801) dei convertitori
di frequenza oppure una rete resistiva polarizzata di
terminazione. Utilizzare sempre un doppino intrecciato
impedenza dello schermo in corrispondenza di ogni nodo,
anche alle alte frequenze. Pertanto, collegare a massa
un'ampia supercie dello schermo, ad esempio mediante
un pressacavo o un passacavo conduttivo. Può essere
necessario utilizzare cavi di equalizzazione del potenziale
per mantenere lo stesso potenziale di terra in tutta la rete,
soprattutto nelle installazioni con cavi lunghi.
Per prevenire un disadattamento d'impedenza, utilizzare
sempre lo stesso tipo di cavo in tutta la rete. Quando si
collega un motore al convertitore di frequenza, utilizzare
sempre un cavo motore schermato.
Selezionare il protocollo,
l'indirizzo e la baud rate nei
parametri summenzionati.
D IN 37 è un'opzione.
Parametri
FunzioneImpostazione
Per evitare potenziali correnti di compensazione nello
schermo, cablare secondo Disegno 3.20.
33
Disegno 3.42 Morsetti della scheda di controllo
Tabella 3.25 Collegamento in rete RS485
Collegamento in rete
3.8.2
Uno o più convertitori di frequenza possono essere
collegati a un controllore (o master) mediante l'interfaccia
standardizzata RS485. Il morsetto 68 viene collegato al
segnale P (TX+, RX+), mentre il morsetto 69 viene
collegato al segnale N (TX-,RX-). Vedere i disegni in
capitolo 3.5.1 Schema di cablaggio.
Se più di un convertitore di frequenza viene collegato a un
master, usare collegamenti paralleli.
Terminazione bus RS485
3.8.3
Terminare il bus RS485 tramite una rete resistiva su
entrambe le estremità. A tale scopo, impostare l’interruttore S801 sulla scheda di controllo su ON.
Impostare il protocollo di comunicazione su 8-30 Protocollo.
Precauzioni EMC
3.8.4
Le seguenti precauzioni EMC sono consigliate per ottenere
un funzionamento senza interferenze della rete RS485.
Rispettare sempre le norme nazionali e locali in materia, ad
esempio quelle riguardanti la messa a terra di protezione.
Tenere il cavo di comunicazione RS485 lontano dai cavi
motore e dai cavi della resistenza di frenatura al
ne di
evitare l’accoppiamento di disturbi alle alte frequenze tra
cavi. Generalmente, è suciente una distanza di 200 mm
(8 pollici), ma è consigliato mantenere la maggiore
distanza possibile tra i cavi, specialmente dove i cavi sono
installati in parallelo per lunghe distanze. Quando la posa
incrociata è inevitabile, il cavo RS485 deve incrociare i cavi
motore e i cavi della resistenza di frenatura con un angolo
di 90°.
Impostare i seguenti parametri per abilitare il protocollo FC
per il convertitore di frequenza:
Congurazione della rete
33
Disegno 3.43 Instradamento dei cavi
Panoramica del protocollo FC
3.8.5
Il protocollo FC, chiamato anche bus FC o bus Standard, è
il bus di campo standard Danfoss. Denisce una tecnica di
accesso secondo il principio master-slave per comunicazioni tramite un bus seriale.
Un master e un numero massimo di 126 slave possono
essere collegati al bus. I singoli slave vengono selezionati
dal master tramite un carattere di indirizzo nel telegramma.
Uno slave non può mai trasmettere senza essere prima
attivato a tale scopo, e un trasferimento diretto di
messaggi tra i singoli slave non è possibile. Le comunicazioni avvengono in modalità half duplex.
La funzione master non può essere trasferita a un altro
nodo (sistema a master singolo).
Il livello sico è RS485, quindi utilizza la porta RS485
integrata nel convertitore di frequenza. Il protocollo FC
supporta diversi formati di telegramma;
Un formato breve a 8 byte per i dati di processo.
•
Un formato lungo a 16 byte che include anche
•
un canale parametri.
Un formato utilizzato per testi.
•
Numero di parametroImpostazione
8-30 ProtocolloFC
8-31 Indirizzo1–126
8-32 Baud rate porta FC2400–115200
8-33 Parità porta FCParità pari, 1 bit di stop (default)
Tabella 3.26 Parametri del protocollo FC
Struttura frame messaggio protocollo
3.8.7
FC
3.8.7.1 Contenuto di un carattere (byte)
Ogni carattere trasmesso inizia con un bit di start. In
seguito sono trasmessi 8 bit di dati, corrispondenti a un
byte. Ogni carattere è
Questo bit è impostato su 1 quando raggiunge la parità.
Parità signica un numero pari di 1 binari negli 8 bit di
dati più il bit di parità. Un carattere è completato da un bit
di stop ed è quindi formato da 11 bit.
Disegno 3.44 Contenuto di un carattere
vericato tramite un bit di parità.
3.8.7.2 Struttura del telegramma
Ogni telegramma ha la seguente struttura:
Carattere di start (STX)=02 hex.
•
Un byte che indica la lunghezza del telegramma
•
(LGE).
Un byte indicante l'indirizzo del convertitore di
•
frequenza (ADR).
Segue un numero di byte di dati (variabile in base al tipo
del telegramma) segue.
Il telegramma termina con un byte di controllo dati (BCC).
La lunghezza del telegramma è costituita dal numero di
byte di dati, più il byte indirizzo ADR più il byte di
controllo dati BCC.
4 byte di datiLGE=4+1+1=6 byte
12 byte di datiLGE=12+1+1=14 byte
Telegrammi contenenti testo
Tabella 3.27 Lunghezza di telegrammi
1) 10 rappresenta i caratteri
lunghezza del testo).
3.8.7.4
Indirizzo del convertitore di
ssi mentre n è variabile (dipende dalla
101)+n byte
Lo slave restituisce il byte di indirizzo al master senza
variazioni nel telegramma di risposta.
frequenza (ADR)
3.8.7.5
Vengono utilizzati 2 diversi formati di indirizzo.
Il campo di indirizzi del convertitore di frequenza è 1-31 o
1-126.
Formato indirizzo 1-31
•
Bit 7=0 (formato indirizzo 1-31 attivo).
-
Bit 6 non utilizzato.
-
La checksum viene calcolata come una funzione XOR.
Prima che venga ricevuto il primo byte nel telegramma, la
checksum calcolata è 0.
Bit 5=1: broadcast, i bit di indirizzo (0-4)
-
non sono usati.
Bit 5=0: nessun broadcast.
-
Bit 0-4=indirizzo convertitore di
-
frequenza 1-31.
Formato indirizzo 1-126
•
Bit 7=1 (formato indirizzi 1-126 attivo).
-
Bit 0-6=indirizzo convertitore di
-
frequenza 1-126.
Bit 0-6 =0 broadcast.
-
Byte di controllo dati (BCC)
33
3.8.7.6
La struttura dei blocchi di dati dipende dal tipo di telegramma. Vi sono tre tipi di telegramma, utilizzati sia per la funzione
di controllo (master⇒slave) che di risposta (slave⇒master).
I 3 tipi di telegrammi sono:
Blocco processo (PCD)
Il PCD è costituito da un blocco di dati di quattro byte (2 parole) e contiene:
Disegno 3.46 Blocco processo
Blocco parametri
Il blocco parametri, usato per la trasmissione dei parametri fra master e slave. Il blocco di dati è costituito da 12 byte (6
parole) e contiene anche il blocco di processo.
Il campo dati
Parola di controllo e valore di riferimento (dal master allo slave).
•
La parola di stato e la frequenza di uscita attuale (dallo slave al master).
Il blocco di testo utilizzato per leggere o scrivere testi mediante il blocco di dati.
33
Disegno 3.48 Blocco di testo
3.8.7.7 Il campo PKE
Il campo PKE contiene 2 campi secondari:
Comando relativo ai parametri e risposta AK.
•
Numero di parametro PNU.
•
Numero di bitRisposta
15141312
0000Nessuna risposta
0001Valore di parametro trasmesso (parola)
0010Valore di parametro trasmesso (parola
doppia)
0111Impossibile eseguire il comando
1111Testo trasmesso
Tabella 3.29 Risposta slave⇒master
Se il comando non può essere eettuato, lo slave invia
questa risposta:
0111 Impossibile eseguire il comando
- ed emette una segnalazione di guasto (vedere
Tabella 3.30) nel valore del parametro (PWE):
Disegno 3.49 Campo PKE
I bit numero 12-15 trasferiscono i comandi relativi ai
parametri dal master allo slave e restituiscono le risposte
elaborate dallo slave al master.
Numero di bitComando relativo ai parametri
15141312
0000Nessun comando
0001Lettura valore del parametro
0010Scrittura valore del parametro nella RAM
(parola)
0011Scrittura valore del parametro nella RAM
(parola doppia)
1101Scrittura valore del parametro nella RAM
e nella EEprom (parola doppia)
1110Scrittura valore del parametro nella RAM
e nella EEprom (parola)
1111Lettura/scrittura testo
PWE basso
(esadecimal
11La modica dei dati nel parametro denito non è
82Non esiste alcun accesso del bus al parametro
83La modica dei dati non è possibile in quanto è
Tabella 3.30 Valore del parametro rapporto di guasto
3.8.7.8
I bit n. 0-11 trasmettono i numeri dei parametri. La
Messaggio di errore
e)
0Il numero di parametro usato non esiste.
1Nessun accesso in scrittura al parametro denito.
2Il valore dei dati supera i limiti del parametro.
3Il sottoindice utilizzato non esiste.
4Il parametro non è del tipo array.
5Il tipo di dati non corrisponde al parametro
denito.
possibile nella modalità attuale del convertitore di
frequenza. Alcuni parametri possono essere
modicati solo se il motore è spento.
denito.
selezionata l'impostazione di fabbrica
Numero di parametro (PNU)
funzione del parametro in questione è denita nella
Tabella 3.28 Comandi relativi ai parametri master⇒slave
descrizione dei parametri della Guida alla programmazione.
L'indice è usato insieme al numero di parametro per un
accesso di lettura/scrittura ai parametri con un indice, p.es.
15-30 Log allarme: Codice guasto. L'indice consiste di 2 byte,
un byte basso e un byte alto.
Solo il byte basso è utilizzato come un indice.
3.8.7.10 Valore del parametro (PWE)
Il blocco del valore di parametro consiste di 2 parole (4
byte) e il valore dipende dal comando denito (AK). Il
master richiede un valore di parametro quando il blocco
PWE non contiene alcun valore. Per cambiare un valore di
parametro (scrittura), scrivere il nuovo valore nel blocco
PWE e inviarlo dal master allo slave.
Se lo slave risponde alla richiesta di parametro (comando
di lettura), il valore di parametro corrente nel blocco PWE è
trasmesso e rinviato al master. Se un parametro non
contiene un valore numerico ma diverse opzioni dati, ad
esempio 0-01 Lingua, in cui [0] è Inglese e [4] è Danese,
selezionare il valore dati inserendone il valore nel blocco
PWE. La comunicazione seriale è solo in grado di leggere
parametri contenenti il tipo di dati 9 (stringa di testo).
I par. da 15-40 Tipo FC a 15-53 N. di serie scheda di potenza
contengono il tipo di dati 9.
Ad esempio, leggere le dimensioni dell'unità e l'intervallo
della tensione di alimentazione in 15-40 Tipo FC. Quando
viene trasmessa una stringa di testo (lettura), la lunghezza
del telegramma è variabile e i testi sono di lunghezza
variabile. La lunghezza del telegramma è
secondo byte del telegramma LGE. Quando si trasmettono
testi, il carattere indice indica se si tratta di un comando di
lettura o di scrittura.
Per leggere un testo mediante il blocco PWE, impostare il
comando relativo ai parametri (AK) su F esadecimale. Il
carattere indice del byte alto deve essere 4.
Alcuni parametri contengono testo che può essere
sovrascritto mediante il bus seriale. Per scrivere un testo
mediante il blocco PWE, impostare il comando relativo ai
parametri (AK) su F esadecimale. I caratteri indice a byte
alto devono essere 5.
denita nel
3.8.7.11 Tipi di dati supportati
Senza rmasignica che il telegramma non contiene alcun
segno operativo.
Tipi di datiDescrizione
3Numero intero 16
4Numero intero 32
5Senza segno 8
6Senza segno 16
7Senza segno 32
9Stringa di testo
10Stringa di byte
13Dierenza di tempo
33Riservato
35Sequenza di bit
Tabella 3.31 Tipi di dati supportati
3.8.7.12
I vari attributi di ciascun parametro sono riportati in
Impostazione di fabbrica. I valori parametrici vengono
trasferiti solo come numeri interi. Pertanto i fattori di
conversione sono utilizzati per trasmettere i codici
decimali.
4-12 Limite basso velocità motore [Hz] ha un fattore di
conversione di 0,1. Per preimpostare la frequenza minima a
10 Hz, trasmettere il valore 100. Un fattore di conversione
di 0,1 signica che il valore trasmesso è moltiplicato per
0,1. Il valore 100 viene pertanto letto come 10.0.
Esempi:
0 s⇒indice di conversione 0
0,00 s⇒indice di conversione -2
0 ms⇒indice di conversione -3
0,00 ms⇒indice di conversione -5
3.8.7.13
Il blocco delle parole di processo è diviso in due blocchi di
16 bit, che si presentano sempre nella sequenza denita.
PCD 1PCD 2
Telegramma di controllo (parola di controllo
master⇒slave)
Telegramma di controllo parola di stato
(slave⇒master)
Se il valore in 3-41 Rampa 1 tempo di accel. è 10 s, la
risposta dallo slave al master è
33
Cambiare 4-14 Limite alto velocità motore [Hz] a 100 Hz.
Scrivere i dati nella EEPROM.
PKE=E19E hex - Scrittura parola singola in 4-14 Limite alto
Disegno 3.54 Risposta dallo slave
velocità motore [Hz].
IND=0000 hex
PWEHIGH=0000 hex
PWELOW=03E8 hex - valore dati 1000, corrispondente a
100 Hz, vedere capitolo 3.8.7.12 Conversione.
3E8 hex corrisponde a 1000 decimale. L'indice di
conversione per 3-41 Rampa 1 tempo di accel. è -2, vale a
dire 0,01.
3-41 Rampa 1 tempo di accel. è del tipo Senza rma 32.
Il telegramma avrà il seguente aspetto:
Protocollo Modbus RTU
3.8.9
3.8.9.1 Presupposti
Disegno 3.51 Scrivere i dati nella EEPROM
AVVISO!
4-14 Limite alto velocità motore [Hz] è una parola singola
e il comando relativo ai parametri per la scrittura
nell'EEPROM è E. Il numero di parametro 4-14 è 19E in
caratteri esadecimali.
La risposta dallo slave al master è:
Danfoss presuppone che il controllore installato supporti le
interfacce descritte nel presente documento e che
vengano osservati scrupolosamente tutti i requisiti richiesti
dal controllore nonché dal convertitore di frequenza,
insieme a tutte le restrizioni relative.
Il Modbus RTU integrato (Remote Terminal Unit) è
progettato per comunicare con qualsiasi controllore che
supporta le interfacce denite nel presente documento. Si
presuppone che l'utente abbia piena conoscenza delle
capacità e dei limiti del controllore.
Disegno 3.52 Risposta dallo slave
3.8.8.2 Lettura di un valore del parametro
Leggere il valore in 3-41 Rampa 1 tempo di accel..
PKE=1155 hex - Lettura valore del parametro in
3-41 Rampa 1 tempo di accel..
IND=0000 hex
PWEHIGH=0000 hex
PWELOW=0000 hex
Disegno 3.53 Valore del parametro
3.8.9.2
Panoramica Modbus RTU
Indipendentemente dal tipo di reti di comunicazione
siche, la panoramica Modbus RTU descrive il processo che
un controllore utilizza per richiedere l'accesso a un altro
dispositivo. Ciò include il modo in cui il Modbus RTU
risponderà a richieste da un altro dispositivo e il modo in
gli errori cui verranno rilevati e segnalati. Stabilisce anche
un formato comune per il layout e i contenuti dei campi
dei messaggi.
Durante le comunicazioni su una rete Modbus RTU, il
protocollo:
Determina il modo in cui ogni controllore rileva
•
l'indirizzo di dispositivo.
Riconosce un messaggio indirizzato ad esso.
•
Determina quali interventi eseguire.
•
Estrae i dati o altri informazioni contenute nel
•
messaggio.
Se è necessaria una risposta, il controllore crea il
messaggio di risposta e lo invia.
I controllori comunicano utilizzando la tecnica master-slave
nella quale solo il master può iniziare le transazioni
(chiamate interrogazioni). Gli slave rispondono fornendo al
master i dati richiesti oppure eseguendo l'intervento
richiesto nell'interrogazione.
Il master può indirizzare degli slave individuali oppure
iniziare un messaggio di broadcast a tutti gli slave. Gli
slave restituiscono una risposta alle interrogazioni che sono
indirizzate a loro individualmente. Non vengono restituite
risposte alle interrogazioni broadcast dal master. Il
protocollo Modbus RTU stabilisce il formato per l'interruzione del master fornendo:
L'indirizzo del dispositivo (o broadcast).
•
Un codice di funzione che denisce un intervento
•
richiesto.
Qualsiasi dato da inviare.
•
Un campo di controllo degli errori.
•
Anche il messaggio di risposta dello slave è costruito
usando il protocollo Modbus. Contiene campi che
confermano l'intervento adottato, qualsiasi dato da
restituire e un campo per il controllo degli errori. Se si
verica un errore nella ricezione del messaggio o se lo
slave non è in grado di eettuare l’azione richiesta, lo slave
genera un messaggio di errore e lo invia come riposta,
oppure si avrà una temporizzazione.
3.8.9.3
Convertitore di frequenza con
Modbus RTU
3.8.9.4
Per attivare Modbus RTU sul convertitore di frequenza,
impostare i seguenti parametri:
ParametroImpostazione
8-30 ProtocolloModbus RTU
8-31 Indirizzo1-247
8-32 Baud rate2400-115200
8-33 Parità / bit di stopParità pari, 1 bit di stop (default)
Tabella 3.33 Parametri Modbus RTU
3.8.10
Congurazione della rete
Struttura frame messaggio Modbus
RTU
3.8.10.1 Convertitore di frequenza con
Modbus RTU
I controllori sono impostati per comunicare sulla rete
Modbus usando la modalità RTU, con ogni byte in un
messaggio contenente 2 caratteri esadecimali a 4 bit. Il
formato per ogni byte è mostrato in Tabella 3.34.
Bit di
start
Byte datiStop/
parità
Arrest
33
o
Il convertitore di frequenza comunica nel formato Modbus
RTU tramite l'interfaccia RS485 incorporata. Modbus RTU
consente l'accesso alla parola di controllo e riferimento bus
del convertitore di frequenza.
La parola di controllo consente al master Modbus di
controllare varie funzioni importanti del convertitore di
frequenza:
Avvio
•
Arresto del convertitore di frequenza in vari modi:
•
Arresto a ruota libera
-
Arresto rapido
-
Arresto freno CC
-
Arresto normale (rampa)
-
Ripristino dopo uno scatto in caso di guasto
•
Funzionamento a varie velocità preimpostate
•
Marcia in senso inverso
•
Modicare la programmazione attiva
•
Controllare il relè incorporato del convertitore di
•
frequenza
Il riferimento bus è generalmente usato per il controllo di
velocità. È anche possibile accedere ai parametri, leggere i
loro valori e dove possibile, modicarli. Questo consente
una serie di opzioni di controllo, incluso il controllo del
setpoint del convertitore di frequenza quando viene
utilizzato il suo controllore PI interno.
Tabella 3.34 Formato per ciascun byte
Sistema di
Bit per byte1 bit di start.
Campo di controllo
errori
codica 8 bit binario, esadecimale 0-9, A-F.
Due caratteri esadecimali contenuti in ogni
campo a 8 bit del messaggio.
8 bit dati, bit meno signicativo inviato per
primo;
1 bit per parità pari/dispari; nessun bit per
nessuna parità.
1 bit di stop se si utilizza parità; 2 bit in
caso di nessuna parità.
Controllo di ridondanza ciclica (CRC).
3.8.10.2 Struttura dei messaggi Modbus
RTU
Il dispositivo trasmittente inserisce un messaggio Modbus
RTU in un frame con un punto di inizio e di ne noti.
Questo consente ai dispositivi riceventi di iniziare all'inizio
del messaggio, leggere la porzione di indirizzo,
determinare quale è il dispositivo indirizzato (o tutti i
dispositivi, se il messaggio viene inviato in broadcast), e
riconoscere quando il messaggio è stato completato. I
messaggi parziali vengono rilevati e come risultato
vengono impostati errori. I caratteri per la trasmissione
devono essere in formato esadecimale da 00 a FF in ogni
campo. Il convertitore di frequenza monitora
continuamente il bus di rete, anche durante gli intervalli
silenti. Quando viene ricevuto il primo campo (il campo di
indirizzo), ogni convertitore di frequenza o dispositivo lo
decodica al ne di determinare la periferica indirizzata. I
messaggi Modbus RTU con indirizzo zero sono messaggi
broadcast. Non è consentita alcuna risposta a messaggi
broadcast. Un message frame tipico è mostrato in
33
Tabella 3.35.
AvvioIndirizzo FunzioneDatiControllo
CRC
T1-T2-T3-T48 bit8 bitN x 8 bit16 bitT1-T2-T3-
Tabella 3.35 Struttura tipica dei messaggi Modbus RTU
3.8.10.3
I messaggi iniziano con una pausa di almeno 3,5 intervalli
di carattere. Questo è implementato come un multiplo di
intervalli di carattere al baud rate selezionato della rete
(mostrato come start T1-T2-T3-T4). Il primo campo che
deve essere trasmesso è l'indirizzo del dispositivo. In
seguito all'ultimo carattere trasmesso, un periodo simile di
almeno 3,5 intervalli di carattere segna la ne del
messaggio. Dopo questo periodo può iniziare un nuovo
messaggio. L'intero frame del messaggio deve essere
trasmesso come un usso continuo. Se si verica una
pausa di oltre 1,5 caratteri prima che il frame sia
completato, il dispositivo ricevente cancella il messaggio
incompleto e assume che il byte successivo sarà il campo
di indirizzo di un nuovo messaggio. Allo stesso modo, se
un nuovo messaggio inizia prima di 3,5 intervalli di
caratteri dopo un messaggio precedente, il dispositivo
ricevente lo considera una continuazione del messaggio
precedente. Ciò provoca una temporizzazione (nessuna
risposta dallo slave) poiché il valore nel campo CRC nale
non è valido per i messaggi combinati.
3.8.10.4
Il campo di indirizzo di un frame messaggio contiene 8 bit.
Gli indirizzi validi del dispositivo slave sono compresi
nell'intervallo 0-247 decimale. Al singolo dispositivo slave
vengono assegnati indirizzi tra 1 e 247. (il valore 0 è
riservato per il modo broadcast, riconosciuto da tutti gli
slave). Un master indirizza uno slave inserendo l'indirizzo
slave nel campo di indirizzo del messaggio. Quando lo
slave invia la sua risposta, colloca il suo proprio indirizzo in
questo campo di indirizzo per segnalare al master quale
slave sta rispondendo.
Campo Start/Stop
Campo di indirizzo
Fine
T4
funzione segnala allo slave che tipo di intervento debba
eettuare. Quando lo slave risponde al master, usa il
campo codice funzione per indicare una risposta normale
(senza errori) oppure per indicare che si è vericato un
errore (risposta di eccezione). Per una risposta normale lo
slave restituisce semplicemente il codice funzione originale.
Per una risposta di eccezione, lo slave restituisce un codice
che è equivalente al codice funzione originale con il suo
bit più signicativo impostato su 1 logico. Inoltre lo slave
colloca un codice unico nel campo dati del messaggio di
risposta. Ciò segnala al master il tipo di errore occorso
oppure la ragione dell'eccezione. Consultare anche su
capitolo 3.8.10.10 Codici funzione supportati da Modbus RTU
e capitolo 3.8.10.11 Codici di eccezione Modbus.
3.8.10.6
Il campo dati è costruito usando serie di due cifre
esadecimali nell'intervallo compreso tra 00 e FF
esadecimale. Queste sono costituite da un carattere RTU. Il
campo dati di messaggi inviati da un master a un
dispositivo slave contiene informazioni supplementari che
lo slave deve usare per
codice funzione. Ciò può includere elementi come indirizzi
di bobine o indirizzi registro, la quantità di elementi da
gestire e il conteggio di byte di dati eettivi nel campo.
3.8.10.7
I messaggi includono un campo per il controllo degli errori
basato sul metodo di un controllo di ridondanza ciclica
ciclica (CRC). Il campo CRC controlla i contenuti dell'intero
messaggio. Viene applicato indipendentemente da
qualsiasi metodo di controllo parità per i caratteri
individuali del messaggio. Il valore CRC viene calcolato dal
dispositivo trasmittente che aggiunge il CRC come ultimo
campo nel messaggio. Il dispositivo ricevente ricalcola un
CRC durante la ricezione del messaggio e confronta il
valore calcolato con il valore eettivo ricevuto nel campo
CRC. Se i due valori non corrispondono, si verica un
timeout del bus. Il campo per il controllo degli errori
contiene un valore binario a 16 bit implementato come
due byte a 8 bit. Una volta eettuato questo, il byte di
ordine inferiore del campo viene aggiunto per primo,
seguito dal byte di ordine superiore. Il byte di ordine
superiore CRC è l'ultimo byte inviato nel messaggio.
3.8.10.8
Campo dati
eettuare l'intervento denito dal
Campo di controllo CRC
Indirizzamento del registro di
bobina
3.8.10.5
Il campo funzione di un frame messaggio contiene 8 bit. I
codici validi sono compresi nell'intervallo tra 1 e FF. I
campi funzione sono usati per la trasmissione di messaggi
tra master e slave. Quando un messaggio viene inviato da
un master a un dispositivo slave, il campo del codice
In Modbus, tutti i dati sono organizzati in bobine e registri
di mantenimento. Le bobine gestiscono un singolo bit,
mentre i registri di mantenimento gestiscono una parole a
2 byte (16 bit). Tutti gli indirizzi di dati nei messaggi
Modbus sono riferiti allo zero. Alla prima occorrenza di un
elemento dati viene assegnato l’indirizzo dell’elemento
numero 0. Per esempio: La bobina nota come coil 1 in un
Integrazione nel sistema
Guida alla progettazione
controllore programmabile viene indirizzata come bobina
0000 nel campo di indirizzo dati di un messaggio Modbus.
La bobina 127 in codice decimale viene indirizzata come coil007EHEX (126 in codice decimale).
Il registro di mantenimento 40001 viene indirizzato come
registro 0000 nel campo di indirizzo dati del messaggio. Il
campo codice funzione specica già un funzionamento del
registro di mantenimento. Pertanto il riferimento 4XXXX è
implicito. Il registro di mantenimento 40108 viene indirizzato
come registro 006BHEX (107 in codice decimale).
Numero
di
bobina
1–16Convertitore di frequenza e parola di
17–32Velocità del convertitore di frequenza
33–48Parola di stato del convertitore di
49–64Modalità ad anello aperto: frequenza
65Controllo di scrittura parametro (dal
66-65536 Riservato
Tabella 3.36 Descrizioni delle bobine
Bobina 01
01Riferimento preimpostato LSB
02Riferimento preimpostato MSB
03Freno CC Nessun freno CC
04Arresto a ruota libera Nessun arresto a ruota libera
05Arresto rapidoNessun arresto rapido
06Frequenza bloccataNessuna freq. bloccata
07Arresto rampaAvvio
08Nessun ripristinoRipristino
09Nessuna marcia jogJog
10Rampa 1Rampa 2
11Dati non validiDati validi
12Relè 1 oRelè 1 on
13Relè 2 oRelè 2 on
14Setup LSB
15Setup MSB
16Nessuna inversioneInversione
Tabella 3.37 Parola di controllo convertitore di frequenza
DescrizioneDirezione del
segnale
Dal master allo
controllo.
o intervallo di riferimento setpoint
0x0–0xFFFF (-200% ... ~200%).
frequenza (vedere Tabella 3.38)
di uscita del convertitore di
frequenza.
Modalità ad anello chiuso: segnale di
retroazione convertitore di frequenza.
master allo slave)
0=Le modiche ai parametri
vengono memorizzate nella RAM
del convertitore di frequenza.
1=Le modiche ai parametri
vengono memorizzate nella RAM
e nella EEPROM del convertitore
di frequenza.
slave
Dal master allo
slave
Dallo slave al
master
Dallo slave al
master
Dal master allo
slave
(prolo FC)
Bobina 01
33Comando non prontoComando pronto
34Convertitore di frequenza
non pronto
35Arresto a ruota libera Chiuso per sicurezza
36Nessun allarmeAllarme
37Non utilizzatoNon utilizzato
38Non utilizzatoNon utilizzato
39Non utilizzatoNon utilizzato
40Nessun avvisoAvviso
41Non nel riferimentoNel riferimento
42Modalità manualeModalità automatica
43Fuori dal campo di
frequenza
44ArrestatoIn funzione
45Non utilizzatoNon utilizzato
46Nessun avviso tensioneAvviso tensione
47Non nel limite di corr.Limite di corrente
48Nessun avviso termicoAvviso termico
Tabella 3.38 Parola di stato convertitore di frequenza
(prolo FC)
Numero di
registro
00001-00006 Riservato
00007Ultimo codice di errore da un'interfaccia oggetto
00008Riservato
00009
00010-00990 Gruppo di parametri 000 (parametri da 0-01 a
01000-01990 Gruppo di parametri 100 (parametri da 1-00 a
02000-02990 Gruppo di parametri 200 (parametri da 2-00 a
03000-03990 Gruppo di parametri 300 (parametri da 3-00 a
04000-04990 Gruppo di parametri 400 (parametri da 4-00 a
......
49000-49990 Gruppo di parametri 4900 (parametri da 49-00 a
50000Dati di ingresso: registro parola di controllo
50010Dati di ingresso: registro riferimento bus (REF).
......
50200Dati di uscita: registro parola di stato convertitore
50210Dati di uscita: registro valore eettivo principale
Tabella 3.39 Registri di mantenimento
1) Utilizzato per specicare il numero di indice da utilizzare quando si
accede a un parametro indicizzato.
Per una spiegazione completa della struttura di una
I codici disponibili per l'uso nei campi funzione e nei campi
dati di un messaggio Modbus RTU sono elencati in
capitolo 3.8.10.10 Codici funzione supportati da Modbus RTU
33
e capitolo 3.8.10.11 Codici di eccezione Modbus.
3.8.10.10 Codici funzione supportati da
Modbus RTU
Modbus RTU supporta l'uso dei codici funzione (vedere
Tabella 3.40) nel campo funzione di un messaggio.
FunzioneCodice funzione (hex)
Lettura bobine1
Lettura registri di mantenimento3
Scrittura bobina singola5
Scrittura registro singolo6
Scrittura bobine multipleF
Scrittura registri multipli10
Ottieni comunicatore contatore eventi B
Riporta ID slave11
Tabella 3.40 Codici funzione
FunzioneCodice
funzione
Diagnostica 81Riavvia comunicazione
Tabella 3.41 Codici funzione e codici sottofunzione
Codice
sottofunzi
one
2Restituisce il registro
10Azzera i contatori e il
11Restituisce il conteggio dei
12Restituisce il conteggio
13Restituisce il conteggio
14Restituisce il conteggio dei
Sottofunzione
diagnostico
registro diagnostico
messaggi bus
degli errori di comunicazione bus
degli errori slave
messaggi slave
risposta del codice di eccezione, fare riferimento a
capitolo 3.8.10.5 Campo funzione.
CodiceNomeSignicato
1Funzione
illecita
2Indirizzo dati
illecito
3Valore dei
dati illecito
4Guasto al
dispositivo
slave
Il codice funzione ricevuto nell'interrogazione non è un intervento consentito
per il server (o slave). La causa può essere
il fatto che il codice funzione è solo
applicabile ai dispositivi più nuovi e non è
stato implementato nell'unità selezionata.
Potrebbe anche indicare che il server (o
slave) è in uno stato sbagliato per
elaborare una richiesta di questo tipo, ad
esempio perché non è congurato ed è
stato sollecitato di indicare i valori di
registro.
L'indirizzo dati ricevuto nell'interrogazione
non è un indirizzo consentito per il server
(o slave). Più specicamente, non è valida
la combinazione di numero di riferimento
e lunghezza di trasferimento. Per un
controllore con 100 registri, una richiesta
con oset 96 e lunghezza 4 avrebbe
successo, mentre una richiesta con oset
96 e lunghezza 5 genera l'eccezione 02.
Un valore contenuto nel campo dati di
interrogazione non è un valore consentito
per un server (o slave). Questo indica un
guasto nella struttura della parte residua
di una richiesta complessa, ad esempio
che la lunghezza implicita è scorretta.
Specicatamente NON signica che un
elemento di dati trasmesso per la
memorizzazione in un registro abbia un
valore al di fuori dell'ambito del
programma applicativo poiché il
protocollo Modbus non conosce il
signicato dei singoli valori nei singoli
registri.
Si è vericato un errore irreversibile
mentre il server (o slave) tentava di
eseguire l'intervento richiesto.
Il PNU (numero di parametro) viene tradotto dall'indirizzo
di registro contenuto nel messaggio di lettura o scrittura
Modbus. Il numero di parametro viene convertito in
Modbus come (10 x numero di parametro) decimale.
Esempio: Lettura 3-12 Valore di catch-up/slow down (16 bit):
Il registro di mantenimento 3120 contiene il valore dei
parametri. Un valore di 1352 (decimale)
parametro è impostato sul 12,52%
Lettura 3-14 Rif. relativo preimpostato (32bit): I registri di
mantenimento 3410 & 3411 contengono il valore del
parametro. Un valore di 11300 (decimale)
parametro è impostato su 1113,00.
Per informazioni sui parametri, dimensione e indice di
conversione, consultare la guida alla programmazione.
3.8.11.2
La bobina 65 in codice decimale determina se i dati scritti
in un convertitore di frequenza vengono memorizzati
nell'EEPROM e nella RAM (bobina 65 = 1) oppure solo nella
RAM (bobina 65=0).
Memorizzazione di dati
signica che il
signica che il
3.8.11.6
Tipi di dati standard
I tipi di dati standard sono int 16, int 32, uint 8, uint 16 e
uint 32. Sono memorizzati come registri 4x (40001 –
4FFFF). I parametri vengono letti utilizzando la funzione 03
hex Read Holding Registers (Lettura registri di
mantenimento). I parametri vengono scritti usando la
funzione 6 hex Preset Single Register (Scrittura di un solo
registro) per 1 registro (16 bit) e la funzione 10 hex Preset
Multiple Registers (Scrittura di uno o più registri) per 2
registri (32 bit). Le grandezze leggibili vanno da 1 registro
(16 bit) no a 10 registri (20 caratteri).
Tipi di dati non standard
I tipi di dati non standard sono stringhe di testo e
vengono memorizzati come registri 4x (40001–4FFFF). I
parametri vengono letti usando la funzione 03 hex Read
Holding Registers (Lettura registri di mantenimento) e scritti
usando la funzione 10 hex Preset Multiple Registers
(Scrittura di uno o più registri). Le grandezze leggibili
vanno da 1 registro (2 caratteri)
caratteri).
3.8.12
Valori dei parametri
no a 10 registri (20
Prolo di controllo convertitore di
frequenza FC
33
3.8.11.3
Alcuni parametri nel convertitore di frequenza sono
parametri array, ad esempio 3-10 Riferim preimp.. Poiché il
Modbus non supporta gli array nei registri di
mantenimento, il convertitore di frequenza ha riservato il
registro di mantenimento 9 come puntatore all'array. Prima
di leggere o scrivere un parametro array, impostare il
registro di mantenimento su 9. L'impostazione del registro
di mantenimento al valore di 2 fa sì che tutti i seguenti
parametri array di lettura/scrittura siano nell'indice 2.
3.8.11.4
Ai parametri memorizzati come stringhe di testo si accede
allo stesso modo come agli altri parametri. La grandezza
massima dei blocchi di testo è 20 caratteri. Se una richiesta
di lettura per un parametro prevede più caratteri di quelli
memorizzati dal parametro, la risposta viene troncata. Se la
richiesta di lettura per un parametro prevede meno
caratteri di quelli memorizzati dal parametro, la risposta
viene riempita con spazi.
IND (Index)
Blocchi di testo
3.8.12.1 Parola di controllo secondo il
Prolo FC (8-10 Prolo di
controllo=prolo FC)
Disegno 3.55 Parola di controllo
3.8.11.5
Siccome un valore parametrico può essere trasmesso solo
come numero intero, per trasmettere decimali è necessario
usare un fattore di conversione.
I bit 00 e 01 vengono utilizzati per scegliere fra i quattro
Bit 03=1: Il convertitore di frequenza avvia il motore se le
altre condizioni di avviamento sono soddisfatte.
Eettuare una selezione in 8-50 Selezione ruota libera per
denire in che modo il bit 03 è collegato alla funzione
corrispondente su un ingresso digitale.
Bit 04, Arresto rapido
Bit 04=0: Fa sì che la velocità del motore si riduca
gradualmente no ad arrestarsi (impostato in 3-81 Temporampa arr. rapido).
Bit 05, Mantenimento frequenza di uscita:
Bit 05=0: La frequenza di uscita attuale (in Hz) viene
bloccata. Cambiare la frequenza di uscita bloccata solo con
gli ingressi digitali (da 5-10 Ingr. digitale morsetto 18 a
5-15 Ingr. digitale morsetto 33) programmati su Speed up e
Slow-down.
AVVISO!
Se è attivo Blocco uscita, il convertitore di frequenza può
essere arrestato selezionando:
Bit 06=0: Provoca un arresto e fa sì che la velocità del
motore eettui una rampa di discesa no all'arresto
mediante i parametri della rampa di discesa selezionati.
Bit 06=1: Consente al convertitore di frequenza di avviare il
motore se le altre condizioni di avviamento sono
soddisfatte.
Eettuare una selezione in 8-53 Selez. avvio per denire in
che modo il bit 06 Arresto/avviamento rampa è collegato
alla funzione corrispondente su un ingresso digitale.
Bit 07, Ripristino
Bit 07=0: Nessun ripristino.
Bit 07=1: Ripristina uno scatto. Il ripristino è attivato sul
AVVISO!
Eettuare una selezione in 8-56 Selezione rif.
preimpostato per denire come il bit 00/01 si colleghi
alla funzione corrispondente sugli ingressi digitali.
Bit 02, Freno CC
Bit 02=0 determina una frenatura CC e l'arresto. La
corrente di frenata e la durata sono impostate in
2-01 Corrente di frenatura CC e 2-02 Tempo di frenata CC.
Bit 02=1 attiva la rampa.
Bit 03, Rotazione libera
Bit 03=0: Il convertitore di frequenza rilascia immediatamente il motore (i transistor di uscita sono spenti), e
decelera in evoluzione libera no all'arresto.
fronte di salita del segnale, ad esempio durante il
passaggio da 0 logico a 1 logico.
Bit 08, Jog
Bit 08=1: La frequenza di uscita è determinata da
3-19 Velocità marcia jog [RPM]..
Bit 09, Selezione della rampa 1/2
Bit 09=0: È attiva la rampa 1 (da 3-41 Rampa 1 tempo di
accel. a 3-42 Rampa 1 tempo di decel.).
Bit 09=1: È attiva la rampa 2 (da 3-51 Rampa 2 tempo di
accel. a 3-52 Rampa 2 tempo di decel.).
Bit 10, Dati non validi/dati validi
Comunicare al convertitore di frequenza se utilizzare o
ignorare la parola di controllo.
Bit 10=0: La parola di controllo viene ignorata.
Bit 10=1: La parola di controllo viene utilizzata. Questa
funzione è rilevante perché il telegramma contiene sempre
la parola di controllo, indipendentemente dal tipo di
telegramma. Disattivare la parola di controllo se non deve
essere usata in occasione dell'aggiornamento o della
lettura di parametri.
Bit 11, Relè 01
Bit 11=0: Relè non attivato.
Bit 11=1: Relè 01 attivato, a condizione che in
5-40 Funzione relè sia selezionato Bit 11 par. di contr..
Bit 12, Relè 04
Bit 12=0: Il relè 04 non è attivato.
Bit 12=1: Il relè 04 è attivato, a condizione che in
5-40 Funzione relè sia stato selezionato Bit 12 par. di contr..
Bit 13/14, Selezione del setup
Utilizzare i bit 13 e 14 per scegliere fra i quattro setup di
menu in base a Tabella 3.45.
La funzione è solo possibile se in 0-10 Setup attivo è
selezionato [9] Multi setup.
Eettuare una selezione in 8-55 Selez. setup per denire
come il bit 13/14 si colleghi alla funzione corrispondente
sugli ingressi digitali.
Bit 15 Inversione
Bit 15=0: Nessuna inversione.
Bit 15=1: Inversione. Nell'impostazione di fabbrica,
l'inversione è impostata in 8-54 Selez. inversione. Il bit 15
determina l'inversione solo se viene selezionato Comuni-cazione seriale, Logica or o Logica and
3.8.12.2
SetupBit 14Bit 13
100
201
310
411
Tabella 3.45 Specica dei setup di menu
Parola di stato in base al prolo
(STW) (8-10 Prolo dicontrollo=prolo FC)
Disegno 3.56 Parola di stato
BitBit=0Bit=1
00Comando non prontoComando pronto
01C. freq. n. pr.Conv. freq. pronto
02Ruota libera Abilitato
03Nessun erroreScatto
04Nessun erroreErrore (nessuno scatto)
05Riservato06Nessun erroreScatto bloccato
07Nessun avvisoAvviso
08Velocità ≠ riferimentoVelocità = riferimento
09Funzionamento localeControllo bus
10Fuori dal limite di
frequenza
11Nessuna funzioneIn funzione
12Convertitore di frequenzaOKArrestato, avvio automatico
Spiegazione dei bit di stato
Bit 00, Controllo non pronto/pronto
Bit 00=0: Il convertitore di frequenza scatta.
Bit 00=1: I comandi del convertitore di frequenza sono
pronti ma la sezione di potenza non è necessariamente
alimentata (in caso di alimentazione a 24 V esterna ai
comandi).
Bit 01, Convertitore di frequenza pronto
Bit 01=1: Il convertitore di frequenza è pronto per
funzionare ma è attivo il comando di rotazione libera
tramite gli ingressi digitali o tramite la comunicazione
seriale.
Bit 02, arresto a ruota libera
Bit 02=0: Il convertitore di frequenza rilascia il motore.
Bit 02=1: Il convertitore di frequenza avvia il motore con
un comando di avviamento.
Bit 03, Nessuno errore/scatto
Bit 03=0: Il convertitore di frequenza non è in modalità di
guasto.
Bit 03=1: Il convertitore di frequenza scatta. Per ripristinare
il funzionamento, immettere [Reset].
Bit 04, Nessun errore/errore (nessuno scatto)
Bit 04=0: Il convertitore di frequenza non è in modalità di
guasto.
Bit 04=1: Il convertitore di frequenza visualizza un errore
ma non scatta.
Bit 05, Non utilizzato
Il bit 05 non è utilizzato nella parola di stato.
Bit 06, Nessun errore/scatto bloccato
Bit 06=0: Il convertitore di frequenza non è in modalità di
guasto.
Bit 06=1: Il convertitore di frequenza è scattato e si è
bloccato.
3.8.12.3
Valore di riferimento della velocità
bus
Bit 07, No preallarme/avviso
Bit 07=0: Non sono presenti avvisi.
Bit 07=1: È stato inviato un avviso.
Bit 08, Velocità≠riferimento/velocità=riferimento
Bit 08=0: Il motore è in funzione, ma la velocità attuale è
diversa dalla velocità di riferimento preimpostata. Ciò può
ad esempio avvenire quando la velocità accelera/decelera
durante l'avviamento/arresto.
Bit 08=1: La velocità del motore corrisponde al riferimento
Il valore di riferimento della velocità viene trasmesso al
convertitore di frequenza come valore percentuale relativo.
Il valore viene trasmesso sotto forma di una parola di 16
bit; in numeri interi (0-32767) il valore 16384 (4000 hex)
corrisponde a 100%. I numeri negativi sono formattati
mediante un complemento a 2. La frequenza di uscita
attuale (MAV) viene messa in scala allo stesso modo del
riferimento bus.
di velocità preimpostato.
Bit 09, Funzionamento locale/controllo bus
Bit 09=0: [Stop/Reset] è attivato sull'unità di controllo
oppure Controllo locale è selezionato in 3-13 Sito diriferimento. Il controllo tramite la comunicazione seriale
non è possibile.
Bit 09=1 È possibile controllare il convertitore di frequenza
mediante il bus di campo / la comunicazione seriale.
Disegno 3.57 Frequenza di uscita attuale (MAV)
Bit 10, Fuori dal limite di frequenza
Bit 10=0: La frequenza di uscita ha raggiunto il valore
impostato in 4-11 Lim. basso vel. motore [giri/min] oppure
4-13 Lim. alto vel. motore [giri/min].
Bit 10=1: La frequenza di uscita rientra nei limiti
deniti.
Il riferimento e il MAV vengono demoltiplicati nel modo
seguente:
Bit 11, Non in funzione/in funzione
Bit 11=0: Il motore non è in funzione.
Bit 11=1: Il convertitore di frequenza ha ricevuto un
segnale di avviamento oppure la frequenza di uscita è
maggiore di 0 Hz.
Bit 12, Drive OK/stallo, avviamento automatico
Bit 12=0: L'inverter non è soggetto a temperatura eccessiva
temporanea.
Bit 12=1: L’inverter si arresta a causa della sovratemperatura ma l’unità non scatta e continua a funzionare una
volta cessata la sovratemperatura.
Disegno 3.58 Riferimento e MAV
Bit 13, Tensione OK/limite superato
Bit 13=0: Non ci sono avvisi relativi alla tensione.
Bit 13=1: La tensione CC nel circuito intermedio del
3.8.12.4
Parola di controllo secondo il
prolo PROFIdrive (CTW)
convertitore di frequenza è troppo bassa o troppo alta.
Bit 14, Coppia OK/limite superato
Bit 14=0: La corrente motore è inferiore rispetto al limite di
La parola di controllo è utilizzata per inviare comandi da
un master (ad es. un PC) a uno slave.
coppia selezionato in 4-18 Limite di corrente.
Bit 14=1: Il limite di coppia in 4-18 Limite di corrente è stato
superato.
Bit 15, Timer OK/limite superato
Bit 15=0: I timer per la protezione termica del motore e
per la protezione termica non hanno superato il 100%.
Bit 15=1: Uno dei timer ha superato il 100%.
Tutti i bit nella STW vengono impostati su 0 se la
connessione tra opzione Interbus e il convertitore di
frequenza non è più presente o se si è
problema di comunicazione interno.
00O 1On 1
01O 2On 2
02O 3On 3
03Ruota libera Nessuna rotazione libera
04Arresto rapidoRampa
05Mantenimento frequenza di
uscita
06Arresto rampaAvvio
07Nessuna funzioneRipristino
08Marcia jog 1 OMarcia jog 1 On
09Marcia jog 2 OMarcia jog 2 On
10Dati non validiDati validi
11Nessuna funzioneSlow down
12Nessuna funzioneCatch up
13Programmazione parametriSelezione lsb
14Programmazione parametriSelezione msb
15Nessuna funzioneInversione
Tabella 3.47 Bit parola di controllo
Spiegazione dei bit di controllo
Bit 00, OFF 1/ON 1
Arresti rampa normali che utilizzano i tempi di rampa della
rampa attualmente selezionata.
Bit 00=0 provoca l'arresto e l’attivazione del relè di uscita 1
o 2, se la frequenza di uscita è 0 Hz e se [Relay 123] è
stato selezionato in 5-40 Funzione relè.
Quando il bit 0=1, il convertitore di frequenza è nello Stato
1: Accensione inibita.
O 2/On 2
Bit 01,
Arresto a ruota libera
Se bit 01=0, si verica un arresto a ruota libera e l’attivazione del relè di uscita 1 o 2, se la frequenza di uscita è
0 Hz e se [Relay 123] è stato selezionato in 5-40 Funzionerelè.
O 3/On 3
Bit 02,
L'arresto rapido utilizza il tempo di rampa di 3-81 Tempo
rampa arr. rapido. Se bit 02=0, si verica un arresto rapido
e l’attivazione del relè di uscita 1 o 2, se la frequenza di
uscita è 0 Hz e se [Relay 123] è stato selezionato in
5-40 Funzione relè.
Quando il bit 02=1, il convertitore di frequenza è nello
Stato 1: Accensione inibita.
Bit 03, Evoluzione libera/nessuna evoluzione libera
Arresto a ruota libera bit 03=0 provoca un arresto.
Quando il bit 03=1, il convertitore di frequenza può
avviarsi se le altre condizioni di avviamento sono
soddisfatte.
Utilizzare rampa
AVVISO!
La selezione in 8-50 Selezione ruota libera determina
come il bit 03 si combina con la corrispondente funzione
degli ingressi digitali.
Bit 04, Arresto rapido/rampa
L'arresto rapido utilizza il tempo di rampa di 3-81 Tempo
rampa arr. rapido.
Quando il bit 04=0, si verica un arresto rapido.
Quando il bit 04=1, il convertitore di frequenza può
avviarsi se le altre condizioni di avviamento sono
soddisfatte.
AVVISO!
La selezione in 8-51 Selez. arresto rapido determina come
il bit 04 si combina con la corrispondente funzione degli
ingressi digitali.
Bit 05, Mantenimento frequenza di uscita /Utilizzo rampa
Quando il bit 05=0, la frequenza di uscita attuale viene
mantenuta anche se il valore di riferimento è cambiato.
Quando il bit 05=1, il convertitore di frequenza torna a
svolgere la sua funzione di regolazione; Il funzionamento
avviene secondo il rispettivo valore di riferimento.
Bit 06, Arresto/ avviamento rampa
Arresto rampa normale che utilizza i tempi di rampa della
rampa attuale come selezionati. Inoltre, attivazione del relè
di uscita 01 o 04 se la frequenza di uscita è 0 Hz e se il
relè 123 è stato selezionato in 5-40 Funzione relè.
Bit 06=0 determina un arresto.
Quando il bit 06=1, il convertitore di frequenza può avviare
il motore se le altre condizioni di avviamento sono
soddisfatte.
AVVISO!
La selezione in 8-53 Selez. avvio determina come il bit 06
si combini con la funzione corrispondente degli ingressi
digitali.
Bit 07, Nessuna funzione/ripristino
Ripristino dopo il disinserimento.
Conferma l'evento nel buer di errori.
Quando il bit 07=0, non avviene nessun ripristino.
Quando c'è un cambiamento di pendenza del bit 07 a 1,
dopo lo spegnimento viene eettuato un ripristino.
Bit 08, Marcia jog 1 O/On
L'attivazione della velocità preprogrammata in 8-90 Bus Jog
1 velocità. JOG 1 è possibile solo se bit 04=0 e bit 00-03=1.
Bit 09, Marcia jog
Attivazione della velocità preprogrammata in 8-91 Bus Jog
2 velocità. Jog 2 è possibile solo se bit 04=0 e bit 00-03=1.
Bit 10, Dati non validi/validi
È utilizzato per comunicare al convertitore di frequenza se
la parola di controllo deve essere utilizzata o ignorata.
Il bit 10=0 fa sì che la parola di controllo venga ignorata.
Il bit 10=1 fa sì che venga usata la parola di controllo.
Questa funzione è importante in quanto la parola di
controllo è sempre contenuta nel telegramma, indipendentemente dal tipo di telegramma usato. È possibile
disattivare la parola di controllo se non dovrebbe essere
usata durante l'aggiornamento o la lettura di parametri.
Viene utilizzato per ridurre il valore di riferimento di
velocità della quantità indicata in 3-12 Valore di catch-up/slow down.
Quando il bit 11=0, non avviene alcuna modica del valore
di riferimento.
33
Quando il bit 11=1, viene ridotto il valore di riferimento.
Bit 12, Nessuna funzione/catch-up
Viene utilizzato per aumentare il valore di riferimento di
velocità della quantità indicata in 3-12 Valore di catch-up/slow down.
Quando il bit 12=0, non avviene alcuna modica del valore
di riferimento.
Quando il bit 12=1, il valore di riferimento viene
aumentato.
Se sono attivate sia la decelerazione che l'accelerazione (bit
11 e 12=1), la decelerazione ha la priorità, vale a dire che il
valore di riferimento di velocità viene ridotto.
Bit 13/14, Selezione del setup
BitBit=0Bit=1
00Comando non pronto Comando pronto
01C. freq. n. pr.Conv. freq. pronto
02Ruota libera Abilitato
03Nessun erroreScatto
04O 2On 2
05O 3On 3
06Avviamento possibileAvviamento impossibile
07Nessun avvisoAvviso
08
09Funzionamento locale Controllo bus
10Fuori dal limite di
I bit 13 e 14 sono usati per selezionare tra quattro
programmazioni parametri in base a Tabella 3.48.
La funzione è solo possibile se [9] Multi setup è selezionato
in 0-10 Setup attivo. La selezione in 8-55 Selez. setup
determina in che modo i bit 13 e 14 vengono collegati con
la rispettiva funzione degli input digitali. La
modica del
setup durante il funzionamento è possibile solo se i setup
sono stati collegati in 0-12 Questo setup collegato a.
SetupBit 13Bit 14
100
210
301
411
Tabella 3.49 Bit parola di stato
Spiegazione dei bit di stato
Bit 00, Controllo non pronto/pronto
Quando il bit 00=0, il bit 00, 01 o 02 della parola di
controllo è 0 (OFF 1, OFF 2 o OFF 3) - altrimenti il convertitore di frequenza viene disinserito (scatta).
Quando il bit 00=1, il convertitore di frequenza è pronto,
ma non è necessariamente presente alimentazione elettrica
per l'unità (nel caso di un'alimentazione esterna a 24 V del
sistema di controllo).
Bit 01, convertitore di frequenza non pronto/pronto
Stesso signicato del bit 00, ma con alimentazione
dell'unità. Il convertitore di frequenza è pronto quando
Tabella 3.48 Selezione del setup
Bit 15, Nessuna funzione/Inversione
Bit 15=0 non provoca alcuna inversione.
Bit 15=1 provoca l'inversione.
AVVISO!
Nell'impostazione di fabbrica, l'inversione è impostata su
digitale in 8-54 Selez. inversione.
riceve i necessari segnali di avviamento.
Bit 02, Rotazione libera/Abilitazione
Quando il bit 02=0, il bit 00, 01 o 02 della parola di
controllo è 0 (O 1, O 2 o O 3 o evoluzione libera) altrimenti il convertitore di frequenza viene disinserito
(scatta).
Quando il bit 02=1, il bit 00, 01 o 02 della parola di
controllo è 1; il convertitore di frequenza non è scattato.
Bit 03, nessuno errore/scatto:
AVVISO!
Il bit 15 determina l'inversione solo se viene selezionato
Comunicazione seriale, Logica or o Logica and.
3.8.12.5 Parola di stato secondo il prolo
PROFIdrive (STW)
La parola di stato viene usata per informare il master (per
esempio un PC) sullo stato di uno slave.
Quando il bit 03=0, non esiste nessuna condizioni di errore
del convertitore di frequenza.
Quando il bit 03=1, il convertitore di frequenza è scattato e
richiede un segnale di ripristino prima di poter avviarsi.
Bit 04, On 2/O 2
Quando il bit 01 della parola di controllo è 0, il bit 04=0.
Quando il bit 01 della parola di controllo è 1, il bit bit
04=1.
Bit 05, On 3/O 3
Quando il bit 02 della parola di controllo è 0, il bit 05=0.
Quando il bit 02 della parola di controllo è 1, il bit 05=1.
Se in 8-10 Prolo parola di com. è stato selezionato [1]
PROFIdrive, il bit 06 sarà 1 dopo la conferma del disinse-
rimento, dopo l’attivazione di O2 or O3 e dopo
l'inserimento della tensione di alimentazione, Avvio nonpossibile viene resettato, con il bit 00 della parola di
controllo impostato su 0 ed i bit 01, 02 e 10 impostati su
1.
Bit 07, Nessun avviso/avviso
Bit 07=0 signica che non ci sono avvisi.
Bit 07=1 signica che è stata emessa un'avviso.
Bit 08, Velocità≠riferimento/velocità=riferimento
Quando il bit 08=0, l'attuale velocità del motore si scosta
dal valore di riferimento della velocità impostato. Questo
può avvenire ad es. quando la velocità viene modicata
durante l'avviamento/arresto attraverso la rampa di accelerazione/decelerazione.
Quando il bit 08=1, l'attuale velocità del motore
corrisponde al valore di riferimento della velocità
impostato.
Bit 09, Funzionamento locale/controllo bus:
Bit 09=0 indica che il convertitore di frequenza è stato
arrestato tramite [Stop] sull'LCP, o che in 3-13 Sito diriferimento è stato selezionato [Linked to hand] o [Local].
Quando il bit 09=1, il convertitore di frequenza può essere
controllato attraverso l'interfaccia seriale.
Bit 10, Fuori dal limite di frequenza/limite di frequenza
OK
Se bit 10=0, la frequenza di uscita è al di fuori dei limiti
impostati in 4-52 Avviso velocità bassa e 4-53 Avviso velocitàalta.
Quando il bit 10=1, la frequenza di uscita rientra nei limiti
indicati.
Bit 11, Nessuna funzione /Funzione
Quando il bit 11=0, il motore non gira.
Quando il bit 11=1, il convertitore di frequenza ha ricevuto
un segnale di avviamento oppure la frequenza di uscita
superiore a 0 Hz.
Bit 12, Drive OK/stallo, avviamento automatico
Quando il bit 12=0, l’inverter non è soggetto a un sovraccarico temporaneo.
Quando il bit 12=1, l'inverter si è arrestato a causa di un
sovraccarico. Tuttavia, il convertitore di frequenza non
viene disinserito (scatta) e si riavvia una volta terminato il
sovraccarico.
Bit 13, Tensione OK/tensione superata:
Quando il bit 13=0, non vengono superati i limiti di
tensione del convertitore di frequenza.
Quando il bit 13=1, la tensione diretta nel circuito
intermedio del convertitore di frequenza è troppo bassa o
troppo alta.
Bit 14, Coppia OK/Coppia superata
Se bit 14=0, la coppia motore è inferiore al limite
selezionato in 4-16 Lim. di coppia in modo motore e
4-17 Lim. di coppia in modo generatore.
Se il bit 14=1, il limite selezionato in
modo motore o 4-17 Lim. di coppia in modo generatore è
stato superato.
Bit 15, Timer OK/Timer superato
Quando il bit 15=0, i timer per la protezione termica del
motore e la protezione termica del convertitore di
frequenza non hanno superato il 100%.
Quando il bit 15=1, uno dei timer ha superato il 100%.
Tabella 3.50 fornisce una lista di controllo che integra un convertitore di frequenza in un sistema di controllo del motore. La
lista è intesa come promemoria delle categorie e opzioni generali necessarie per specicare i requisiti di sistema.
CategoriaDettagliNote
33
Modello FC
Fattore
VoltCorrente
Fisica
Dimensioni Peso
Condizioni ambientali di funzionamento
TemperaturaAltitudineUmidità Qualità dell'aria/polvereRequisiti di declassamento