Danfoss FC 202 Design guide [it]

MAKING MODERN LIVING POSSIBLE
Guida alla progettazione
VLT® AQUA Drive FC 202
0,25-90 kW
www.danfoss.it/vlt-drives
Sommario Guida alla progettazione
Sommario
1.1 Scopo della guida alla progettazione
1.2 Organizzazione
1.3 Risorse aggiuntive
1.4 Abbreviazioni, simboli e convenzioni
1.5 Denizioni
1.6 Versione del documento e del software
1.7 Approvazioni e certicazioni
1.7.1 Marchio CE 11
1.7.1.1 Direttiva sulla bassa tensione 11
1.7.1.2 Direttiva EMC 11
1.7.1.3 Direttiva macchine 12
1.7.1.4 Direttiva ErP 12
1.7.2 Conformità C-tick 12
1.7.3 Conformità UL 12
1.7.4 Conformità alle norme R.I.N.A. 12
1.8 Sicurezza
8 8 8 8
9 10 11 11
13
1.8.1 Principi di sicurezza generali 13
2 Panoramica dei prodotti
2.1 Introduzione
2.2 Descrizione del funzionamento
2.3 Sequenza di funzionamento
2.3.1 Sezione raddrizzatore 20
2.3.2 Sezione intermedia 20
2.3.3 Sezione inverter 20
2.3.4 Opzione freno 20
2.3.5 Condivisione del carico 21
2.4 Strutture di controllo
2.4.1 Struttura di controllo ad anello aperto 21
2.4.2 Struttura di controllo ad anello chiuso 22
2.4.3 Comando locale (Hand On) e remoto (Auto On) 22
2.4.4 Gestione dei riferimenti 23
2.4.5 Gestione della retroazione 25
2.5 Funzioni operative automatizzate
15 15 19 20
21
26
2.5.1 Protezione dai cortocircuiti 26
2.5.2 Protezione da sovratensione 26
2.5.3 Rilevamento di una fase del motore mancante 27
2.5.4 Rilevamento dello sbilanciamento della fase di rete 27
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Sommario
VLT® AQUA Drive FC 202
2.5.5 Commutazione sull’uscita 27
2.5.6 Protezione da sovraccarico 27
2.5.7 Declassamento automatico 27
2.5.8 Ottimizzazione automatica dell'energia 28
2.5.9 Modulazione Automatica della Frequenza di Commutazione 28
2.5.10 Declassamento per alta frequenza di commutazione 28
2.5.11 Declassamento automatico per sovratemperatura 28
2.5.12 Rampa automatica 28
2.5.13 Circuito limite di corrente 28
2.5.14 Prestazioni con variazione della potenza 29
2.5.15 Avviamento morbido del motore 29
2.5.16 Smorzamento risonanza 29
2.5.17 Ventole controllate in temperatura 29
2.5.18 Conformità EMC 29
2.5.19 Misurazioni della corrente su tutte e tre le fasi del motore 29
2.5.20 Isolamento galvanico di morsetti di controllo 29
2.6 Funzioni applicative personalizzate
2.6.1 Adattamento automatico motore 30
2.6.2 Protezione termica del motore 30
2.6.3 Caduta di tensione dell'alimentazione di rete 30
2.6.4 Controllori PID integrati 31
2.6.5 Riavvio automatico 31
2.6.6 Riaggancio al volo 31
2.6.7 Piena coppia a velocità ridotta 31
2.6.8 Bypass di frequenza 31
2.6.9 Preriscaldamento del motore 31
2.6.10 Quattro setup programmabili 31
2.6.11 Frenatura dinamica 32
2.6.12 Frenatura in CC 32
2.6.13 Modo pausa 32
2.6.14 Abilitazione avviamento 32
2.6.15 Smart Logic Control (SLC) 32
29
2.6.16 Funzione STO 33
2.7 Guasto, funzioni di avviso e di allarme
34
2.7.1 Funzionamento in presenza di sovratemperatura 34
2.7.2 Avviso riferimento alto e basso 34
2.7.3 Avviso retroazione alta e bassa 34
2.7.4 Sbilanciamento di fase o perdita di fase 34
2.7.5 Avviso di alta frequenza 34
2.7.6 Avviso bassa frequenza 34
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Sommario Guida alla progettazione
2.7.7 Avviso corrente alta 35
2.7.8 Avviso corrente bassa 35
2.7.9 Avviso carico nullo/cinghia rotta 35
2.7.10 Interfaccia seriale persa 35
2.8 Interfacce utente e programmazione
2.8.1 Pannello di controllo locale 36
2.8.2 Software PC 36
2.8.2.1 Software di congurazione MCT 10 37
2.8.2.2 Software di calcolo delle armoniche VLT® MCT 31 37
2.8.2.3 Software per il calcolo delle armoniche (HCS) 37
2.9 Manutenzione
2.9.1 Immagazzinamento 37
3 Integrazione nel sistema
3.1 Condizioni ambientali di funzionamento
3.1.1 Umidità 38
3.1.2 Temperatura 39
3.1.3 Rareddamento 39
3.1.4 Sovratensione generata dal motore 40
3.1.5 Rumorosità acustica 40
3.1.6 Vibrazioni e urti 40
3.1.7 Atmosfere aggressive 40
35
37
38 38
3.1.8 Denizioni del grado IP 42
3.1.9 Interferenza in radiofrequenza 43
3.1.10 Conformità all'isolamento PELV e galvanico 43
3.1.11 Immagazzinamento 44
3.2 EMC, protezione dalle armoniche e dalla dispersione verso terra
3.2.1 Considerazioni generali sulle emissioni EMC 44
3.2.2 Risultati test EMC 45
3.2.3 Requisiti relativi alle emissioni 47
3.2.4 Requisiti di immunità 47
3.2.5 Isolamento motore 48
3.2.6 Correnti nei cuscinetti del motore 48
3.2.7 Armoniche 49
3.2.8 Corrente di dispersione verso terra 52
3.3 Integrazione della rete
3.3.1 Congurazioni di rete ed eetti EMC 53
3.3.2 Interferenza di rete a bassa frequenza 54
3.3.3 Analisi dell'interferenza di rete 55
44
53
3.3.4 Opzioni per la riduzione dell'interferenza di rete 55
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Sommario
VLT® AQUA Drive FC 202
3.3.5 Interferenza in radiofrequenza 55
3.3.6 Classicazione del sito operativo 56
3.3.7 Uso con sorgente d'ingresso isolata 56
3.3.8 Correzione del fattore di potenza 56
3.3.9 Ritardo dell'alimentazione di ingresso 56
3.3.10 Oscillazioni transitorie di rete 57
3.3.11 Funzionamento con un generatore di stand-by 57
3.4 Integrazione del motore
3.4.1 Considerazioni per la scelta del motore 57
3.4.2 Filtri sinusoidali e dU/dt 58
3.4.3 Corretta messa a terra del motore 58
3.4.4 Cavi motore 58
3.4.5 Schermatura del cavo motore 58
3.4.6 Collegamento di motori multipli 59
3.4.7 Isolamento del lo di controllo 61
3.4.8 Protezione termica del motore 61
3.4.9 Contattore di uscita 61
3.4.10 Funzioni freno 61
3.4.11 Frenatura dinamica 62
3.4.12 Calcolo della resistenza di frenatura 62
3.4.13 Cablaggio della resistenza di frenatura 63
3.4.14 Resistenza di frenatura e IGBT freno 63
3.4.15 Ecienza energetica 63
3.5 Ingressi e uscite supplementari
57
65
3.5.1 Schema di cablaggio 65
3.5.2 Collegamenti relè 66
3.5.3 Collegamento elettrico conforme alle norme EMC 67
3.6 Pianicazione meccanica
3.6.1 Spazio libero 68
3.6.2 Montaggio a muro 68
3.6.3 Accesso 69
3.7 Opzioni e accessori
3.7.1 Opzioni di comunicazione 73
3.7.2 Opzioni di ingresso/uscita, retroazione e sicurezza 73
3.7.3 Opzioni regolazione in cascata 73
3.7.4 Resistenze di frenatura 75
3.7.5 Filtri sinusoidali 75
3.7.6 Filtri dU/dt 75
3.7.7 Filtri in modalità comune 75
3.7.8 Filtri antiarmoniche 76
68
69
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Sommario Guida alla progettazione
3.7.9 Kit contenitore IP21/NEMA Tipo 1 76
3.7.10 Kit di montaggio remoto per LCP 78
3.7.11 Staa di montaggio per dimensioni contenitore A5, B1, B2, C1 e C2 79
3.8 Interfaccia seriale RS485
3.8.1 Panoramica 80
3.8.2 Collegamento in rete 81
3.8.3 Terminazione bus RS485 81
3.8.4 Precauzioni EMC 81
3.8.5 Panoramica del protocollo FC 82
3.8.6 Congurazione della rete 82
3.8.7 Struttura frame messaggio protocollo FC 82
3.8.8 Esempi del protocollo FC 86
3.8.9 Protocollo Modbus RTU 86
3.8.10 Struttura frame messaggio Modbus RTU 87
3.8.11 Accesso ai parametri 91
3.8.12 Prolo di controllo convertitore di frequenza FC 91
3.9 Lista di controllo della progettazione
4 Esempi applicativi
4.1 Panoramica delle caratteristiche applicative
4.2 Funzioni selezionate dell'applicazione
80
98
100 100 100
4.2.1 SmartStart 100
4.2.2 Menu rapido acqua e pompe 101
4.2.3 29-1* Deragging Function 101
4.2.4 Pre/post Lube 102
4.2.5 29-5* Flow Conrmation 103
4.3 Esempi di setup dell'applicazione
4.3.1 Applicazione a pompa sommersa 106
4.3.2 Controllore in cascata BASIC 108
4.3.3 Attivazione della pompa con alternanza della pompa primaria 109
4.3.4 Stato del sistema e funzionamento 109
4.3.5 Schema di cablaggio del controllore in cascata 110
4.3.6 Schema di cablaggio pompa a velocità variabile ssa 111
4.3.7 Schema di cablaggio dell'alternanza della pompa primaria 111
5 Condizioni speciali
5.1 Declassamento manuale
5.2 Declassamento per cavi motore lunghi o per cavi con sezione trasversale maggiore
5.3 Declassamento in base alla temperatura ambiente
104
115 115 116 116
6 Codice identicativo e selezione
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121
Sommario
VLT® AQUA Drive FC 202
6.1 Ordinazione
6.1.1 Codice identicativo 121
6.1.2 Lingua software 123
6.2 Opzioni, accessori e ricambi
6.2.1 Opzioni e accessori 123
6.2.2 Pezzi di ricambio 125
6.2.3 Buste per accessori 125
6.2.4 Selezione della resistenza di frenatura 126
6.2.5 Resistenza di frenatura raccomandata 127
6.2.6 Resistenze di frenatura alternative, T2 e T4 134
6.2.7 Filtri antiarmoniche 135
6.2.8 Filtri sinusoidali 138
6.2.9 Filtri dU/dt 140
6.2.10 Filtri modalità comune 141
7 Speciche
7.1 Dati elettrici
7.1.1 Alimentazione di rete 1x200-240 V CA 142
121
123
142 142
7.1.2 Alimentazione di rete 3x200-240 V CA 143
7.1.3 Alimentazione di rete 1x380-480 V CA 147
7.1.4 Alimentazione di rete 3x380-480 V CA 148
7.1.5 Alimentazione di rete 3x525-600 V CA 152
7.1.6 Alimentazione di rete 3x525-690 V CA 156
7.2 Alimentazione di rete
7.3 Uscita motore e dati motore
7.4 Condizioni ambientali
7.5 Speciche dei cavi
7.6 Ingresso/uscita di controllo e dati di controllo
7.7 Fusibili e interruttori
7.8 Potenze nominali, peso e dimensioni
7.9 Test dU/dt
7.10 Valori nominali di rumorosità acustica
7.11 Opzioni selezionate
7.11.1 Modulo MCB 101 VLT® General Purpose I/O 178
7.11.2 VLT® Relay Card MCB 105 178
159 159 160 160 161 164 172 174 177 178
7.11.3 VLT® PTC Thermistor Card MCB 112 180
7.11.4 VLT® Extended Relay Card MCB 113 182
7.11.5 Opzione MCB 114 VLT® Sensor Input 183
7.11.6 VLT® Extended Cascade Controller MCO 101 184
7.11.7 VLT® Advanced Cascade Controller MCO 102 185
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Sommario Guida alla progettazione
8 Appendice - disegni selezionati
8.1 Disegni collegamento di rete (trifase)
8.2 Disegni collegamento del motore
8.3 Disegni morsetto relè
8.4 Fori di ingresso dei cavi
Indice
188 188 191 193 194
198
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Introduzione
VLT® AQUA Drive FC 202
1
1 Introduzione
1.1 Scopo della guida alla progettazione
La presente guida alla progettazione per convertitori di frequenza Danfoss VLT® AQUA Drive è concepita per:
Progettisti e sistemisti
Consulenti di progettazione
Specialisti delle applicazioni e di prodotto
La guida alla progettazione fornisce informazioni tecniche per comprendere le capacità del convertitore di frequenza per l'integrazione nel controllo del motore e nei sistemi di monitoraggio.
Lo scopo della guida alla progettazione è quello di fornire requisiti di progettazione e dati di progettazione per l'inte­grazione del convertitore di frequenza in un sistema. La guida alla progettazione provvede alla selezione di conver­titori di frequenza e opzioni per una varietà di applicazioni ed installazioni.
Il riesame delle informazioni di prodotto dettagliate nella fase di progettazione consente di sviluppare un sistema ben concepito con funzionalità ed ecienza ottimali.
VLT® è un marchio registrato.
1.2
Organizzazione
Capitolo 1 Introduzione: Lo scopo generale della guida alla progettazione e la conformità alle direttive internazionali.
Capitolo 2 Panoramica dei prodotti: La struttura interna e la funzionalità del convertitore di frequenza e le caratteri­stiche di funzionamento.
Capitolo 3 Integrazione nel sistema: Condizioni ambientali; EMC, armoniche e dispersione verso massa; ingresso di rete; motori e collegamenti del motore; altri collegamenti; pianicazione meccanica; e descrizione delle opzioni e accessori disponibili.
Capitolo 4 Esempi applicativi: Esempi di applicazioni del prodotto e istruzioni per l'uso.
Capitolo 5 Condizioni speciali: Dettagli su ambienti di funzionamento inconsueti.
Capitolo 6 Codice
l'ordinazione di apparecchiature ed opzioni per soddisfare l'uso previsto del sistema.
identicativo e selezione: Procedure per
Capitolo 7
formato tabellare e graco.
Capitolo 8 Appendice - disegni selezionati: Una compilazione di graci che illustrano i collegamenti di rete e del motore, i morsetti relè e gli ingressi dei cavi.
Speciche: Una compilazione di dati tecnici in
1.3 Risorse aggiuntive
Risorse di supporto alla comprensione del funzionamento, della programmazione, e della conformità alle direttive di un convertitore di frequenza avanzato:
Il Manuale di funzionamento VLT® AQUA Drive FC
202 (denominato Manuale di funzionamento nel presente manale) fornisce informazioni dettagliate per l'installazione e l'avvio del convertitore di frequenza.
La Guida alla progettazione VLT® AQUA Drive FC
202 fornisce le informazioni richieste per la progettazione e pianicazione per l'integrazione del convertitore di frequenza in un sistema.
®
La Guida alla programmazione VLT
202 (denominata Guida alla programmazione nel presente manuale) illustra in dettaglio il funzio­namento dei parametri e diversi esempi applicativi.
Il Manuale di funzionamento VLT® Safe Torque O
descrive come usare Danfoss convertitori di frequenza in applicazioni di sicurezza funzionale. Questo manuale viene fornito con il convertitore di frequenza quando è presente l'opzione STO.
La Guida alla progettazione VLT® Brake Resistor
spiega la scelta ottimale della resistenza di frenatura.
Ulteriori pubblicazioni e manuali sono disponibili per il download all'indirizzo danfoss.com/Product/Literature/
Technical+Documentation.htm.
AQUA Drive FC
AVVISO!
Sono disponibili dispositivi opzionali che possono riportare informazioni diverse da quelle presenti in queste pubblicazioni. Assicurarsi di leggere le istruzioni fornite con le opzioni per i requisiti specici.
Contattare un fornitore Danfoss o visitare www.danfoss.com per ulteriori informazioni.
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Introduzione
Guida alla progettazione
1.4 Abbreviazioni, simboli e convenzioni
1
1
60° AVM Modulazione vettoriale asincrona 60° A Ampere/AMP CA Corrente alternata AD Air Discharge (scarica in aria) AEO Ottimizzazione automatica dell'energia AI Ingresso analogico AMA Adattamento automatico motore AWG American Wire Gauge °C
Gradi Celsius CD Scarica costante CM Common mode (modalità comune) TA Coppia costante DC Corrente continua DI Ingresso digitale DM Dierential Mode (modalità dierenziale) D-TYPE In funzione del convertitore di frequenza EMC Compatibilità elettromagnetica FEM Forza elettromotrice ETR Relè termico elettronico f
JOG
Frequenza del motore quando viene attivata la
funzione Marcia jog. f f
M
MAX
Frequenza motore
La frequenza di uscita massima del conver-
titore di frequenza sull'uscita. f
MIN
La frequenza minima del motore dal conver-
titore di frequenza. f
M,N
Frequenza nominale motore FC Convertitore di frequenza g Grammo Hiperface
®
Hiperface® è un marchio registrato da
Stegmann cv Cavallo vapore HTL Encoder HTL (10-30 V) impulsi - logica
transistor ad alta tensione Hz Hertz I
INV
I
LIM
I
M,N
I
VLT,MAX
I
VLT,N
Corrente nominale di uscita dell'inverter
Limite di corrente
Corrente nominale del motore
La massima corrente di uscita
La corrente di uscita nominale fornita dal
convertitore di frequenza kHz Kilohertz LCP Pannello di controllo locale lsb Bit meno signicativo m Metro mA Milliampere MCM Mille circular mil MCT Motion Control Tool mH Induttanza in milli henry min Minuto ms Millisecondo msb Bit più signicativo
η
VLT
Il rendimento del convertitore di frequenza denito come rapporto tra la potenza in uscita
e la potenza in ingresso. nF Capacità in nano Farad NLCP Pannello di controllo locale numerico Nm Newton meter n
s
Parametri on-
line/o-line
Velocità del motore sincrono
Le modiche ai parametri on-line vengono
attivati immediatamente dopo la variazione
del valore dei dati. P
br,cont.
Potenza nominale della resistenza di frenatura
(potenza media durante la frenatura continua).
PCB Scheda di circuito stampato PCD Dati di processo PELV Tensione di protezione bassissima P
m
Potenza di uscita nominale del convertitore di
frequenza come sovraccarico elevato (HO). P
M,N
Potenza nominale motore Motore PM Motore a magneti permanenti PID di processo Il controllore PID mantiene la velocità,
pressione, temperatura, ecc. desiderate. R
br,nom
Il valore nominale della resistenza che assicura
una potenza di frenatura sull'albero motore
pari al 150/160% per 1 minuto RCD Dispositivo a corrente residua Regen Morsetti rigenerativi R
min
Valore minimo consentito della resistenza di
frenatura da parte del convertitore di
frequenza RMS Radice della media del quadrato RPM Giri al minuto R
rec
Resistenza di frenatura consigliata per
resistenza freno Danfoss s Secondo SFAVM Modulazione vettoriale asincrona orientata
secondo il usso dello statore STW Parola di stato SMPS Alimentazione a commutazione THD Distorsione armonica totale T
LIM
Limite di coppia TTL Encoder TTL (5 V) impulsi - logica transistor-
transistor U
M,N
Tensione nominale motore V Volt VT Coppia variabile VVC+
Controllo vettoriale della tensione
Tabella 1.1 Abbreviazioni
Convenzioni
Gli elenchi numerati indicano le procedure. Gli elenchi puntati indicano altre informazioni e una descrizione delle illustrazioni.
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Introduzione
VLT® AQUA Drive FC 202
1
Il testo in corsivo indica:
Riferimento incrociato
Collegamento
Nota a piè di pagina
Nome del parametro, nome del gruppo di
parametri, opzione parametro
Tutte le dimensioni sono in mm (pollici). * indica un'impostazione di fabbrica di un parametro.
Nel presente documento vengono utilizzati i seguenti simboli:
AVVISO
Indica una situazione potenzialmente rischiosa che potrebbe causare morte o lesioni gravi.
ATTENZIONE
Indica una situazione potenzialmente rischiosa che potrebbe causare lesioni leggere o moderate. Può anche essere usata per mettere in guardia da pratiche non sicure.
AVVISO!
Indica informazioni importanti, incluse situazioni che possono causare danni alle apparecchiature o alla proprietà.
1.5 Denizioni
Resistenza di frenatura
La resistenza di frenatura è un modulo in grado di assorbire la potenza generata nella fase di frenatura rigenerativa. Questa potenza di frenatura rigenerativa aumenta la tensione del circuito intermedio e un chopper di frenatura assicura che la potenza venga trasmessa alla resistenza di frenatura.
Ruota libera
L'albero motore è in evoluzione libera. Nessuna coppia sul motore.
Caratteristiche CT
Caratteristiche della coppia costante, usate per tutte le applicazioni, quali nastri trasportatori, pompe di trasfe­rimento e gru.
Inizializzazione
Se viene eseguita un'inizializzazione (14-22 Modo di funzio­namento), il convertitore di frequenza ritorna
all'impostazione di fabbrica.
Duty cycle intermittente
Un ciclo di utilizzo intermittente fa riferimento a una sequenza di duty cycle. Ogni ciclo è costituito da un periodo a carico e di un periodo a vuoto. Il funzionamento può avvenire sia con servizio intermittente periodico sia aperiodico.
Fattore di potenza
Il fattore di potenza reale (lambda) prende in conside­razione tutte le armoniche ed è sempre inferiore al fattore di potenza (cosphi) che considera solo la 1a armonica di corrente e di tensione.
P kW
cosϕ = 
P kVA
Cosphi è anche noto come fattore di potenza dovuto allo sfasamento.
Sia lambda che cosphi sono indicati per convertitori di frequenza Danfoss Danfoss VLT® in capitolo 7.2 Alimen-
tazione di rete. Il fattore di potenza indica in che misura il convertitore di
frequenza impone un carico sull'alimentazione di rete. Quanto minore è il fattore di potenza, tanto maggiore è la corrente di ingresso I
Inoltre, un fattore di potenza elevato indica che le correnti armoniche sono basse. Tutti i convertitori di frequenza Danfoss possiedono bobine CC integrate nel bus CC per ottenere un elevato fattore di potenza e ridurre la distorsione armonica totale sulla rete di alimentazione.
Setup
Salvare le impostazioni parametri in 4 setup. Cambiare tra le 4 programmazioni di parametri e modicare un setup mentre è attivo un altro setup.
Compensazione dello scorrimento
Il convertitore di frequenza compensa lo scorrimento del motore integrando la frequenza in base al carico rilevato del motore, mantenendo costante la velocità del motore.
Smart Logic Control (SLC)
L'SLC è una sequenza di interventi deniti dall'utente, i quali vengono eseguiti quando gli eventi associati deniti dall'utente sono valutati come TRUE dall'SLC. (Gruppo di parametri 13-** Smart logic).
Bus standard FC
Include il bus RS485 con protocollo FC o protocollo MC. Vedere 8-30 Protocollo.
Termistore
Un termistore deve essere collocato nel punto di rilevazione della temperatura (convertitore di frequenza o motore).
Scatto
Uno stato di allarme si esempio quando il convertitore di frequenza è soggetto a un surriscaldamento o quando protegge il motore, un processo o un meccanismo. Il riavvio viene impedito nché la causa del guasto non è scomparsa e lo stato di scatto viene annullato. Annullare lo stato di scatto tramite:
attivazione del ripristino oppure
programmazione del convertitore di frequenza
anché si ripristini automaticamente
Non usare lo scatto per la sicurezza personale.
xxcosϕ
 = 
x
RMS
per lo stesso rendimento in kW.
verica in situazioni di guasto, ad
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Introduzione
Scatto bloccato
Uno stato di allarme che si verica in situazioni di guasto quando il convertitore di frequenza entra in autoprotezione e che richiede un intervento manuale, ad es. se al conver­titore di frequenza si verica un cortocircuito sull'uscita. Uno scatto bloccato può essere annullato scollegando la rete, eliminando la causa del guasto e ricollegando il convertitore di frequenza all'alimentazione. Il riavvio viene impedito no a che lo stato di scatto non venga eliminato attivando il ripristino o, in alcuni casi, tramite program­mazione di ripristino automatico. Non usare lo scatto per la sicurezza personale.
Caratteristiche del VT
Caratteristiche coppia variabile per pompe e ventole.
Guida alla progettazione
1.6 Versione del documento e del software
Questo manuale viene revisionato e aggiornato regolarmente. Tutti i suggerimenti per migliorare sono ben accetti.
Tabella 1.2 mostra la versione del documento e la versione software corrispondente.
AVVISO!
Il marchio CE non regola la qualità del prodotto. Le speciche tecniche non possono essere dedotte dal marchio CE.
AVVISO!
I convertitori di frequenza con una funzione di sicurezza integrata devono soddisfare la direttiva macchine.
Direttiva UE Versione
Direttiva sulla bassa tensione 2006/95/EC Direttiva EMC 2004/108/EC Direttiva macchine Direttiva ErP 2009/125/EC Direttiva ATEX 94/9/EC Direttiva RoHS 2002/95/EC
Tabella 1.3 Direttive UE applicabili ai convertitori di frequenza
1) La conformità alla direttiva macchine è solo richiesta per conver­titori di frequenza con una funzione di sicurezza integrata.
Le dichiarazioni di conformità sono disponibili su richiesta.
1)
2006/42/EC
1
1
Edizione Osservazioni Versione software
MG20N6xx Sostituisce MG20N5xx 2.20 e successivi
Tabella 1.2 Versione del documento e del software
1.7
Approvazioni e certicazioni
I convertitori di frequenza sono progettati in conformità con le direttive descritte in questa sezione.
Per maggiori informazioni su approvazioni e certicati, andare all'area di download all'indirizzo http://
www.danfoss.com/BusinessAreas/DrivesSolutions/Documen­tations/.
Marchio CE
1.7.1
Disegno 1.1 CE
Il marchio CE (Comunità Europea) indica che il fabbricante del prodotto rispetta tutte le direttive UE pertinenti. Le direttive UE applicabili alla progettazione ed alla produzione di convertitori di frequenza sono elencate in Tabella 1.3
1.7.1.1
La direttiva sulla bassa tensione concerne tutte le apparec­chiature elettriche funzionanti negli intervalli di tensione compresi fra 50 e 1000 V CA e fra 75 e 1600 V CC.
L'obiettivo della direttiva è quello di assicurare la sicurezza personale ed evitare danni alla proprietà quando vengono fatte funzionare apparecchiature elettriche che sono installate e mantenute correttamente, nella loro applicazione prevista.
1.7.1.2
Lo scopo della direttiva EMC (compatibilità elettroma­gnetica) è quello di ridurre l'interferenza elettromagnetica e migliorare l'immunità delle apparecchiature e degli impianti elettrici. Il requisito di protezione di base della direttiva EMC 2004/108/CE aerma che i dispositivi che generano interferenza elettromagnetica (EMI) o il cui funzionamento potrebbe essere soggetto a interferenze elettromagnetiche, devono essere progettati per limitare la generazione di interferenze elettromagnetiche e devono avere un livello di immunità alle interferenze elettroma­gnetiche quando sono correttamente installate, sottoposte a manutenzione ed usate come previsto.
I dispositivi elettrici usati da soli o come parte di un sistema devono recare il marchio CE. I sistemi non richiedono il marchio CE ma devono soddisfare i requisiti di protezione di base della direttiva EMC.
Direttiva sulla bassa tensione
Direttiva EMC
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Introduzione
VLT® AQUA Drive FC 202
1
1.7.1.3 Direttiva macchine
L'obiettivo della direttiva macchine è quella di assicurare la sicurezza personale ed evitare danni alla proprietà, per apparecchiature meccaniche utilizzate nella loro applicazione prevista. La direttiva macchine vale per una macchina che consiste di un gruppo di componenti interconnessi o dispositivi dei quali almeno uno è in grado di eseguire un movimento meccanico.
I convertitori di frequenza con una funzione di sicurezza integrata devono soddisfare la direttiva macchine. I conver­titori di frequenza senza la funzione di sicurezza non rientrano nella Direttiva macchine. Se un convertitore di frequenza è integrato in un sistema di macchinari, Danfoss fornisce informazioni sugli aspetti di sicurezza relativi al convertitore di frequenza.
Quando i convertitori di frequenza vengono usati in macchine con almeno una parte mobile, il produttore della macchina deve fornire una dichiarazione che attesta la conformità con tutti i statuti e le misure di sicurezza rilevanti.
1.7.1.4
La direttiva ErP è la direttiva europea Eco-design per prodotti connessi all'energia. La direttiva impone requisiti ecodesign per prodotti connessi all'energia, inclusi i convertitori di frequenza. L'obiettivo della direttiva è quello di aumentare l'ecienza energetica ed il livello di protezione dell'ambiente, aumentando allo stesso tempo la sicurezza dell'alimentazione energetica. L'impatto ambientale dei prodotti connessi all'energia include il consumo energetico attraverso l'intero ciclo di vita del prodotto.
1.7.2
Direttiva ErP
Conformità C-tick
Disegno 1.2 C-Tick
1.7.3
Conformità UL
Certicato UL
Disegno 1.3 UL
AVVISO!
I convertitori di frequenza da 525–690 V non sono certicati per UL.
Il convertitore di frequenza soddisfa i requisiti UL508C di protezione termica. Per maggiori informazioni, consultare capitolo 2.6.2 Protezione termica del motore.
Conformità alle norme R.I.N.A.
1.7.4
Unità con classe di protezione IP55 (NEMA 12) o superiore impediscono la formazione di scintille e sono classicate come apparecchi elettrico a limitato rischio di esplosione in conformità all'Accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose per vie navigabili interne (ADN),
Vai a www.danfoss.com per ulteriori informazioni sulle certicazioni per il settore marino.
Per unità con classe di protezione in ingresso IP20/Chassis, IP21/NEMA 1 o IP54, impedire il rischio di formazione dei scintille come segue:
Non installare un interruttore di rete
Assicurarsi che 14-50 Filtro RFIsia impostato su [1]
On. Rimuovere tutti i connettori relè contrassegnati
RELAY. Vedere Disegno 1.4. Controllare quali opzioni relè sono installate, se
presenti. L'unica opzione relè consentita è la VLT Extended Relay Card MCB 113.
®
Il marchio C-tick indica la conformità con le norme tecniche applicabili per la compatibilità elettromagnetica (EMC). La conformità C-tick è richiesta per posizionare i dispositivi elettrici ed elettronici sul mercato in Australia e Nuova Zelanda.
La normativa C-tick riguarda le emissioni condotte ed irradiate. Per i convertitori di frequenza, applicare i limiti di emissione specicati in EN/IEC 61800-3.
Una dichiarazione di conformità può essere fornita su richiesta.
12 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
1
2
130BD832.10
Introduzione Guida alla progettazione
1.8.2
Il trasporto, l'immagazzinamento, l'installazione, l'uso e la manutenzione eettuati in modo corretto e adabile sono essenziali per un funzionamento senza problemi e in sicurezza del convertitore di frequenza. Solo il personale qualicato è autorizzato a installare o a far funzionare questa apparecchiatura.
Per personale qualicato si intendono dipendenti addestrati che sono autorizzati a installare, mettere in funzione ed eettuare la manutenzione su apparecchiature, sistemi e circuiti in conformità alle leggi e ai regolamenti pertinenti. Inoltre, il personale qualicato deve avere dimestichezza con le istruzioni e le misure di sicurezza descritte in questo manuale di funzionamento.
ALTA TENSIONE
I convertitori di frequenza sono soggetti ad alta tensione quando collegati all'alimentazione di ingresso della rete CA, all'alimentazione CC o alla condivisione del carico. Se l'installazione, l'avviamento e la manutenzione non vengono eseguiti da personale qualicato potrebbero presentarsi rischi di lesioni gravi o mortali.
1, 2 Connettori relè
Disegno 1.4 Posizione dei connettori dei relè
Personale qualicato
AVVISO
L'installazione, l'avviamento e la manutenzione
devono essere eseguiti solo da personale
qualicato.
1
1
La dichiarazione del produttore è disponibile su richiesta.
1.8
Sicurezza
1.8.1 Principi di sicurezza generali
I convertitori di frequenza contengono componenti ad alta tensione e, se usati in modo improprio, hanno il potenziale di provocare lesioni letali. L'apparecchiatura dovrebbe essere installata e fatta funzionare solo da personale qualicato. Non tentate di eettuare lavori di riparazione senza prima staccare il convertitore di frequenza dall'ali­mentazione elettrica ed attendere il tempo prescritto no alla dissipazione dell'energia elettrica accumulata.
È obbligatorio osservare rigorosamente le precauzioni di sicurezza e le note sulla sicurezza per assicurare un funzio­namento sicuro del convertitore di frequenza.
AVVISO
AVVIO INVOLONTARIO
Quando il convertitore di frequenza è collegato alla rete CA, all'alimentazione CC o alla condivisione del carico, il motore può avviarsi in qualsiasi momento. L'avvio involontario durante i lavori di programmazione, manutenzione o riparazione può causare morte o lesioni gravi alle persone oppure danni alle cose. Il motore può essere avviato tramite un interruttore esterno, un comando bus seriale, un segnale di riferimento in ingresso dall'LCP oppure a seguito del ripristino di una condizione di guasto. Per prevenire un avvio involontario del motore, procedere come segue.
Scollegare il convertitore di frequenza dalla
rete. Premere [O/Reset] sull'LCP prima di
programmare i parametri. Il convertitore di frequenza, il motore e
qualsiasi apparecchiatura azionata devono essere completamente cablati e montati quando il convertitore di frequenza è collegato alla rete CA, all'alimentazione CC o alla condivisione del carico.
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Introduzione
VLT® AQUA Drive FC 202
1
AVVISO
TEMPO DI SCARICA
Il convertitore di frequenza contiene condensatori bus CC che possono rimanere carichi anche quando il conver­titore di frequenza non è alimentato. Il mancato rispetto del tempo di attesa indicato dopo il disinserimento dell'alimentazione e prima di eettuare lavori di manutenzione o riparazione può causare lesioni gravi o mortali.
Arrestare il motore.
Scollegare la rete CA e le alimentazioni bus CC
remote, incluse le batterie di riserva, i gruppi di continuità e i collegamenti bus CC ad altri convertitori di frequenza.
Scollegare o bloccare il motore PM.
Attendere che i condensatori si scarichino
completamente prima di eseguire qualsiasi lavoro di manutenzione o di riparazione. La durata del tempo di attesa è specicata in Tabella 1.4.
Tensione [V]
200-240 0,25-3,7 kW - 5,5-45 kW 380-480 0,37-7,5 kW - 11-90 kW 525-600 0,75-7,5 kW - 11-90 kW 525-690 - 1,1-7,5 kW 11-90 kW Può ancora essere presente alta tensione anche dopo lo spegnimento dei LED.
Tabella 1.4 Tempo di scarica
Tempo di attesa minimo
(minuti)
4 7 15
AVVISO
RISCHIO DI CORRENTE DI DISPERSIONE
Le correnti di dispersione superano i 3,5 mA. Un collegamento a massa non corretto del convertitore di frequenza può causare morte o lesioni gravi.
Assicurare il corretto collegamento a massa
dell'apparecchiatura da parte di un installatore elettrico certicato.
AVVISO
PERICOLO APPARECCHIATURE
Il contatto con alberi rotanti e le apparecchiature elettriche può causare morte o lesioni gravi.
Assicurarsi che solo il personale addestrato e
qualicato eettui l'installazione, la messa in funzione e la manutenzione.
Assicurarsi che il lavoro elettrico avvenga in
conformità alle norme elettriche nazionali e locali.
Seguire le procedure in questo documento.
AVVISO
ROTAZIONE INVOLONTARIA DEL MOTORE AUTOROTAZIONE
Una rotazione involontaria dei motori a magneti permanenti crea tensione e può caricare l'unità, provocando lesioni gravi o mortali o danni all'apparec­chiatura.
Assicurarsi che i motori a magneti permanenti
siano bloccati per impedire una rotazione involontaria.
ATTENZIONE
RISCHIO DI GUASTO INTERNO
Un guasto interno nel convertitore di frequenza può provocare lesioni gravi quando il convertitore di frequenza non è chiuso correttamente.
Assicurarsi che tutte le coperture di sicurezza
siano al loro posto e ssate in modo sicuro prima di applicare la corrente elettrica.
14 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
130BD889.10
60
50
40
30
20
10
H
s
0 100 200 300 400
(mwg)
1350rpm
1650rpm
0
10
20
30
(kW)
40
50
60
200100 300
(
m3 /h
)
(
m3 /h
)
400
1350rpm
1650rpm
P
shaft
1
Panoramica dei prodotti Guida alla progettazione
2 Panoramica dei prodotti
2.1 Introduzione
Questo capitolo fornisce una panoramica dei gruppi e dei circuiti primari del convertitore di frequenza. Descrive le funzioni elettriche e di elaborazione del segnale interne. È anche inclusa una descrizione della struttura di controllo interna.
Sono anche descritte le funzioni automatizzate ed opzionali del convertitore di frequenza disponibili per progettare solidi sistemi operativi con un controllo sosticato e prestazioni di informazioni sullo stato.
Il prodotto è concepito per
2.1.1 applicazioni di trattamento acqua e acque reue.
®
AQUA Drive FC 202 è concepito per applicazioni di
L'VLT trattamento acque ed acque SmartStart integrata ed il menu rapido Acqua e pompe guidano l'utente attraverso il processo di messa in funzione. Il range delle caratteristiche standard ed opzionali include:
Regolazione in cascata
Rilevamento del funzionamento a secco
Rilevamento ne curva
Alternanza del motore
Pulizia
Rampa iniziale e nale
Controllare la rampa della valvola
STO
Rilevamento bassa portata
Pre lube
Conferma della portata
Modo riempimento condutture
Modo pausa
Real time clock
Protezione password
Protezione da sovraccarico
Smart Logic Control
Monitoraggio della velocità minima
Testi liberamente programmabili per informazioni,
avvertenze ed avvisi
reue. La procedura guidata
2.1.2
Risparmi energetici
In confronto a tecnologie e sistemi di regolazione alternativi, un convertitore di frequenza è il sistema di controllo energetico ottimale per la regolazione di ventole e pompe.
Utilizzando un convertitore di frequenza per controllare la portata, una riduzione del 20% della velocità della pompa consente risparmi energetici pari a circa il 50% in applicazioni tipiche. Disegno 2.1 mostra un esempio della riduzione di energia ottenibile.
1 Risparmio energetico
Disegno 2.1 Esempio: Risparmio energetico
2 2
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Panoramica dei prodotti
VLT® AQUA Drive FC 202
2.1.3 Esempio di risparmi energetici
2.1.4
Comando valvole rispetto a controllo di velocità delle pompe centrifughe
Come illustrato in Disegno 2.2, la portata viene regolata
22
modicando la velocità della pompa, misurata in giri/ minuto. Riducendo la velocità solo del 20% rispetto alla velocità nominale, anche la portata viene ridotta del 20%. Ciò è dovuto al fatto che la portata è direttamente propor­zionale alla velocità. Tuttavia, il consumo di energia elettrica viene ridotto quasi del 50%. Se il sistema deve fornire solo una portata che corrisponda al 100% per pochi giorni l'anno, mentre per il resto dell'anno la media è inferiore all'80% della portata nominale, i risparmi energetici sono addirittura superiori al 50%.
Disegno 2.2 descrive la dipendenza di portata, pressione e consumo energetico dalla velocità della pompa in numero di giri al minuto per le pompe centrifughe.
Comando valvole
Poiché la domanda di requisiti di processo nei sistemi idrici varia, la portata deve essere regolata di conseguenza. Metodi usati frequentemente per la regolazione della portata sono lo strozzamento o il riciclo con valvole.
Una valvola di riciclo che viene aperta troppo può far sì che la pompa funzioni alla ne della curva di carico, con una portata elevata ed una bassa prevalenza della pompa. Queste condizioni non solo provocano uno spreco di energia a causa dell'elevata velocità della pompa, ma possono anche provocare la cavitazione della pompa con conseguenti danni alla pompa.
Lo strozzamento della portata con una valvola aggiunge un calo di pressione attraverso la valvola (HP-HS). Ciò può essere confrontato con la situazione di accelerare e tirare il freno allo stesso tempo, in un tentativo di ridurre la velocità del mezzo. Disegno 2.3 mostra che lo strozzamento fa sì che la curva del sistema devi dal punto (2) sulla curva della pompa verso un punto con un'ecienza notevolmente ridotta (1).
Disegno 2.2 Leggi di anità per pompe centrifughe
Q
n
1
Portata: 
Pressione: 
Fattore: 
1
 = 
Q
n
2
2
2
H
n
1
1
 = 
H
n
2
2
3
P
n
1
1
 = 
P
n
2
2
Assumendo un'ecienza uguale nell'intervallo di velocità.
Q=Portata Q1=Portata 1 P1=Potenza 1 Q2=Portata ridotta P2=Potenza ridotta H=Pressione n=Regolazione della velocità H1=Pressione 1 n1=Velocità 1 H2=Pressione ridotta n2=Velocità ridotta
Tabella 2.1 Leggi di anità
16 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
P=Potenza
100% speed
Flow
Flow
Pump curve
Head or pressure Head or pressure
Natural
operating point
Operating
point
Throttled
Unthrottled
Throttled system
Unthrottled system
60
65
70
75
78
80
80
78
75
3
1
1
2
2
3
Hs
Hp
130BD890.10
Flow
Head or Pressure
Pump curve
Operating
point
Natural
Operating point
system
Unthrottled
Speed reduction
1
2
3
Hp
Hs
130BD894.10
140
130
120
110
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Recirculation
Throttle
control
Cycle
control
VSD
control
Ideal pump
control
Q(%)
P(%)
130BD892.10
Panoramica dei prodotti
Guida alla progettazione
2 2
1 Punto di funzionamento usando una valvola do
strozzamento 2 Punto di operatività naturale 3 Punto di funzionamento usando il controllo di velocità
Disegno 2.3 Riduzione della portata tramite il comando valvola (strozzamento)
Controllo di velocità
La stessa portata può essere regolata riducendo la velocità della pompa, come mostrato in Disegno 2.4. La riduzione della velocità fa scendere la curva della pompa. Il punto di funzionamento è il nuovo punto di intersezione della curva della pompa e della curva del sistema (3). I risparmi energetici possono essere calcolati applicando le leggi di
anità come descritto in capitolo 2.1.3 Esempio di risparmi energetici.
MG20N606 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. 17
1
Punto di funzionamento usando una valvola do
strozzamento 2 Punto di operatività naturale 3 Punto di funzionamento usando il controllo di velocità
Disegno 2.4 Riduzione della portata tramite il controllo di velocità
Disegno 2.5 Curve comparative di controllo della portata
Esempio con portata variabile su un
2.1.5 periodo di un anno
Questo esempio viene calcolato sulla base delle caratteri­stiche della pompa ottenute da una scheda tecnica relativa, mostrata in Disegno 2.7.
Il risultato ottenuto evidenzia risparmi energetici superiori al 50% con la distribuzione della portata nel corso di un anno, vedi Disegno 2.6. Il periodo di ammortamento dipende dal prezzo dell'elettricità e dal prezzo del convertitore di frequenza. In questo esempio, il periodo di ammortamento
500
[h]
t
1000
1500
2000
200100 300
[m
3
/h]
400
Q
175HA210.11
Panoramica dei prodotti
VLT® AQUA Drive FC 202
è inferiore a un anno se confrontato con valvole e velocità costante.
22
t [h] Q [m3/h]
Disegno 2.6 Distribuzione della portata nel corso di un anno (durata rispetto a portata)
Durata del usso. Vedere anche Tabella 2.2. Portata
PortataDistribuzione Regolazione
mediante valvole
% Durata Fattore ConsumoFattore Consu
[m3/h]
1) Valore di potenza al punto A1
2) Valore di potenza al punto B1
3) Valore di potenza al punto C1
2.1.6
[h] [kW] [kWh] [kW] [kWh] 350 5 438 300 15 1314 38,5 50,589 29,0 38,106 250 20 1752 35,0 61,320 18,5 32,412 200 20 1752 31,5 55,188 11,5 20,148 150 20 1752 28,0 49,056 6,5 11,388 100 20 1752
1008760 275,064 26,801
Σ
Tabella 2.2 Risultato
42,5
23,0
1)
18,615
2)
40,296
Controllo migliorato
Controllo del
convertitore di
frequenza
mo
1)
42,5
3,5
18,615
3)
6,132
L'utilizzo di un convertitore di frequenza per controllare la pressione di un sistema migliora il controllo. Un convertitore di frequenza può variare all'innito la velocità di una ventola o di una pompa, assicurando il controllo variabile di portata e pressione. Inoltre, un convertitore di frequenza modica rapidamente la velocità della ventola o della pompa, in modo da adattarla alle nuove condizioni di portata o pressione del sistema. Si può ottenere un semplice controllo del processo (portata, livello o pressione) utilizzando il controllo PI integrato.
Avviatore a stella/triangolo o
2.1.7 avviatore statico
Quando devono essere avviati motori grandi, in molti paesi è necessario usare apparecchiature che limitino la corrente di spunto. Nei sistemi più tradizionali viene impiegato un avviatore a stella/triangolo o un avviatore statico. Tali avviatori motore non sono necessari se viene utilizzato un convertitore di frequenza.
Come mostrato in Disegno 2.8, un convertitore di frequenza non assorbe una corrente di spunto maggiore di quella
Disegno 2.7 Consumo energetico a velocità dierenti
18 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
nominale e non richiede avviatori stella/ triangolo o soft starter.
Full load
% Full load current
& speed
500
100
0
0 12,5 25 37,5 50Hz
200
300
400
600
700
800
4
3
2
1
175HA227.10
Panoramica dei prodotti
1
VLT® AQUA Drive FC 202 2 Avviatori a stella/triangolo 3 Avviatore statico 4 Avviamento diretto in rete
Disegno 2.8 Corrente di avviamento
2.2
Descrizione del funzionamento
Guida alla progettazione
Il convertitore di frequenza fornisce una quantità regolata di alimentazione di rete ad un motore per controllarne la velocità. Il convertitore di frequenza fornisce una frequenza ed una tensione variabili al motore.
Il convertitore di frequenza è suddiviso in quattro moduli principali:
Raddrizzatore
Circuito del bus CC intermedio
Inverter
Controllo e regolazione
Disegno 2.9 è uno schema a blocchi dei componenti interni del convertitore di frequenza. Vedere Tabella 2.3 per le loro funzioni.
Area Titolo Funzioni
Alimentazione di rete CA trifase al
1 Ingresso di rete
2 Raddrizzatore
3 Bus CC
4 Reattori CC
Banco di
5
condensatori
6 Inverter
7 Uscita al motore
Circuito di
8
comando
convertitore di frequenza.
Il ponte raddrizzatore converte
l'alimentazione di ingresso CA in una corrente CC per alimentare il convertitore di frequenza.
Il circuito del bus CC intermedio
gestisce la corrente CC.
Filtrano la tensione del circuito CC
intermedio.
Assicurano la protezione dai
transitori di rete.
Riducono la corrente RMS.
Aumentano il fattore di potenza
che ritorna in linea.
Riducono le armoniche sull'in-
gresso CA.
Immagazzina l'energia CC.
Fornisce autonomia per brevi
perdite di potenza.
Converte il segnale in continua in
una forma d'onda CA PWM in corrente alternata controllata per ottenere un'uscita variabile controllata per il motore.
Potenza di uscita trifase regolata al
motore.
La potenza in ingresso, l'elabo-
razione interna, l'uscita e la corrente motore vengono monitorate per assicurare un funzionamento e un controllo ecienti.
L'interfaccia utente e i comandi
esterni vengono monitorati ed eseguiti.
Sono disponibili anche l'uscita di
stato e il controllo.
2 2
Disegno 2.9 Diagramma a blocchi del convertitore di frequenza
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Tabella 2.3 Legenda relativa a Disegno 2.9
1. Il convertitore di frequenza raddrizza la tensione CA dalla rete in tensione CC.
2. La tensione CC viene convertita in una corrente CA con un'ampiezza e frequenza variabili.
Il convertitore di frequenza alimenta il motore con una tensione/corrente e frequenza variabili che consentono un controllo a velocità variabile di motori trifase asincroni standard e di motori PM non salienti.
Panoramica dei prodotti
VLT® AQUA Drive FC 202
Il convertitore di frequenza gestisce vari principi di controllo motore come il modo motore speciale U/f e VVC
+
. La risposta al cortocircuito di questo convertitore di
frequenza si basa sui 3 trasduttori di corrente nelle fasi del motore.
22
Disegno 2.10 Struttura del convertitore di frequenza
Opzione freno
2.3 Sequenza di funzionamento
2.3.1 Sezione raddrizzatore
Quando il convertitore di frequenza viene alimentato, la tensione entra attraverso i morsetti di rete (L1, L2 e L3) e arriva al sezionatore e/o all'opzione ltro RFI, a seconda della congurazione dell'unità.
2.3.2 Sezione intermedia
Dopo aver attraversato la sezione del raddrizzatore, la tensione passa alla sezione intermedia. Un circuito del ltro sinusoidale composto dall'induttanza del bus CC e dal banco condensatori CC stabilizza la tensione raddrizzata.
L'induttanza bus CC fornisce un'impedenza di serie alla corrente variabile. Ciò aiuta il processo di ltraggio e allo stesso tempo riduce le distorsioni armoniche alla forma d'onda della corrente CA di ingresso normalmente inerente ai circuiti raddrizzatore.
Sezione inverter
2.3.3
Una volta che è presente un comando di avvio e un riferimento velocità nella sezione inverter, gli IGBT iniziano a commutare per creare la forma d'onda di uscita. Questa forma d'onda generata dal principio PWM VVC+ di Danfoss nella scheda di controllo, fornisce prestazioni ottimali e perdite minime nel motore.
2.3.4
I convertitori di frequenza dotati dell'opzione freno dinamico sono dotati di un IGBT freno insieme ai morsetti 81 (R-) e 82 (R+) per il collegamento di una resistenza freno esterna.
La funzione dell'IGBT freno è quella di limitare la tensione nel circuito intermedio ogniqualvolta viene superato il limite di massima tensione. Fa questo commutando la resistenza montata esternamente sul bus CC per rimuovere la tensione CC presente in eccesso sui condensatori del bus.
Il montaggio esterno della resistenza freno comporta il vantaggio di selezionare la resistenza sulla base del fabbisogno dell'applicazione, dissipando l'energia al di fuori del quadro di comando, e proteggendo il convertitore di frequenza dal surriscaldamento quando la resistenza freno è sovraccarica.
Il segnale di gate dell'IGBT freno ha origine sulla scheda di controllo e viene fornito all'IGBT freno mediante la scheda di potenza e la scheda di pilotaggio gate. Inoltre, le schede di potenza e le schede di controllo monitorano l'IGBT freno e il collegamento della resistenza freno per cortocircuiti e sovraccarichi. Per le riferimento a capitolo 7.1 Dati elettrici. Vedere anche capitolo 7.7 Fusibili e interruttori.
speciche dei prefusibili, fare
20 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
130BB153.10
100%
0%
-100%
100%
P 3-13 Reference site
Local reference scaled to RPM or Hz
Auto mode
Hand mode
LCP Hand on, o and auto on keys
Linked to hand/auto
Local
Remote
Reference
Ramp
P 4-10 Motor speed direction
To motor control
Reference handling Remote reference
P 4-13 Motor speed high limit [RPM]
P 4-14 Motor speed high limit [Hz]
P 4-11 Motor speed low limit [RPM]
P 4-12 Motor speed low limit [Hz]
P 3-4* Ramp 1 P 3-5* Ramp 2
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2.3.5 Condivisione del carico
Le unità dotate dell'opzione di condivisione del carico integrata contengono i morsetti (+) 89 CC e (–) 88 CC. All'interno del convertitore di frequenza, questi morsetti sono collegati al bus CC davanti al reattore del collegamento CC e dei condensatori bus.
Per maggiori informazioni, contattare Danfoss.
I morsetti di condivisione del carico possono essere collegati in 2 diverse
1. Nel primo metodo, i morsetti collegano i circuiti bus CC di vari convertitori di frequenza. Ciò consente a un'unità che si trova nella modalità rigenerativa di condividere la tensione del bus con un'altra unità che fa funzionare un motore. In questo modo la condivisione del carico può ridurre il fabbisogno di resistenze freno dinamiche esterne e consente anche di risparmiare energia. Il numero di unità che può essere collegato in questo modo è innito nché ogni unità ha la stessa tensione nominale. Inoltre, sulla base della grandezza e del numero di unità, può essere necessario installare reattori CC e fusibili CC nei collegamenti bus CC e nei reattori CA sulla rete. Una tale congurazione richiede considerazioni speciche. Contattare Danfoss per assistenza.
2. Nel secondo metodo, il convertitore di frequenza viene alimentato esclusivamente da una sorgente CC. Ciò richiede:
congurazioni.
2a Una sorgente CC. 2b Un mezzo per caricare il bus CC con un
ciclo di carica controllato (soft charge) all'accensione.
Ripetiamo, una tale congurazione richiede considerazioni speciche. Contattare Danfoss per assistenza.
2.4 Strutture di controllo
2.4.1 Struttura di controllo ad anello aperto
Quando viene fatto funzionare nella modalità ad anello aperto, il convertitore di frequenza risponde manualmente a comandi di ingresso tramite tasti LCP o da remoto tramite gli ingressi analogici/digitali o il bus seriale.
Nella congurazione mostrata in Disegno 2.11, il conver­titore di frequenza funziona nella modalità ad anello aperto. Riceve l'input dall'LCP (modalità Manuale) o tramite un segnale remoto (modalità Automatico). Il segnale (riferimento di velocità) viene ricevuto e condizionato con limiti di velocità del motore minimi e massimi programmati (in giri/minuto e Hz), tempi di rampa di accelerazione e di decelerazione ed il senso di rotazione del motore. Il riferimento viene quindi usato per controllare il motore.
2 2
Disegno 2.11 Diagramma a blocchi modalità ad anello aperto.
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Panoramica dei prodotti
VLT® AQUA Drive FC 202
2.4.2 Struttura di controllo ad anello chiuso
Nella modalità ad anello chiuso, un controllore PID interno
22
consente al convertitore di frequenza di elaborare il riferimento del sistema ed i segnali di retroazione anché agiscano come unità di controllo indipendente. Il conver­titore può fornire messaggi di stato e di allarme, insieme a
Disegno 2.12 Diagramma a blocchi del controllore ad anello chiuso
Si consideri per esempio un'applicazione con pompe in cui la velocità di una pompa è controllata in modo tale da far sì che la pressione statica in una conduttura sia costante (vedi Disegno 2.12). Il convertitore di frequenza riceve un segnale di retroazione da un sensore presente nel sistema. Confronta questa retroazione con un valore di riferimento setpoint e determina l'errore, qualora presente, tra questi due segnali. Quindi adatta la velocità del motore per correggere questo errore.
molte altre opzioni programmabili, per il monitoraggio esterno del sistema durante il funzionamento indipendente in anello chiuso.
Regolazione inversa - la velocità del motore
aumenta quando un segnale di retroazione è alto. Frequenza di avviamento - consente al sistema di
raggiungere rapidamente uno stato operativo prima che prenda il controllo il controllore PID.
Filtro passa basso integrato - riduce il rumore del
segnale di retroazione.
2.4.3 Comando locale (Hand On) e remoto
Il valore di pressione statica desiderato è il segnale di riferimento al convertitore di frequenza. Un sensore di pressione statica misura la pressione statica eettiva nel condotto e fornisce questa informazione al convertitore di frequenza come segnale di retroazione. Se il segnale di retroazione è superiore al riferimento del setpoint, il convertitore di frequenza decelera per ridurre la pressione. Similmente, se la pressione nella conduttura è inferiore al valore di riferimento del setpoint, il convertitore di frequenza accelera per aumentare la pressione della pompa.
Mentre i valori di default del convertitore di frequenza ad anello chiuso assicurano spesso prestazioni soddisfacenti, il controllo del sistema può spesso essere ottimizzato regolando i parametri PID. Per questa ottimizzazione viene messa a disposizione la Taratura automatica.
Altre caratteristiche programmabili includono:
(Auto On)
Il convertitore di frequenza può essere fatto funzionare manualmente tramite l'LCP o a distanza tramite gli ingressi analogici e digitali e il bus seriale.
Riferimento attivo e modalità di
Il riferimento attivo è un riferimento locale o un riferimento remoto. Il riferimento remoto è l'impostazione di fabbrica.
Per usare il riferimento locale, congurare nella
modalità Manuale. Per abilitare la modalità Manuale, adattare le impostazioni parametri nel
gruppo di parametri 0-4* Tastierino LCP. Per maggiori informazioni, fare riferimento alla Guida alla programmazione.
Per usare il riferimento remoto,
modalità Automatico che è la modalità di default. In modalità Automatico è possibile controllare il convertitore di frequenza tramite gli ingressi digitali e varie interfacce seriali (RS485, USB o un bus di campo opzionale).
congurazione
congurare in
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130BD893.10
open loop
Scale to RPM or
Hz
Scale to
closed loop
unit
closed loop
Local
ref.
Local
reference
Conguration
mode
P 1-00
Panoramica dei prodotti
Guida alla progettazione
Disegno 2.13 illustrata la modalità di congu-
razione che risulta dalla selezione del riferimento attivo, locale o remoto.
Disegno 2.14 illustra la modalità di congurazione
manuale per il riferimento locale.
Disegno 2.13 Riferimento attivo
Quando il riferimento locale è attivo, impostare il principio di regolazione dell'applicazione in 1-05
Congurazione
modo locale. Impostare il sito di riferimento in 3-13 Sito di riferimento, come mostrato in Tabella 2.4.
Per maggiori informazioni, fare riferimento alla Guida alla programmazione.
[Hand On] [Auto On] Tasti dell'LCP
Hand Collegato a Man./Auto Locale HandO Collegato a Man./Auto Locale Auto Collegato a Man./Auto Remoto Auto O Collegato a Man./Auto Remoto Tutti i tasti Locale Locale Tutti i tasti Remoto Remoto
Tabella 2.4 Congurazioni del riferimento locale e remoto
Gestione dei riferimenti
2.4.4
Sito di riferimento
3-13 Sito di riferimento
Riferimento attivo
La gestione dei riferimenti è applicabile sia nel funzio­namento ad anello aperto che ad anello chiuso.
2 2
Disegno 2.14 Modalità di congurazione
Principio di regolazione dell'applicazione
Il riferimento remoto oppure il riferimento locale sono attivi in qualsiasi momento. Non possono essere entrambi attivi simultaneamente. Impostare il principio di regolazione dell'applicazione (cioè, anello aperto o anello chiuso) in 1-00 Modo congurazione, come mostrato in Tabella 2.4.
Riferimenti interni ed esterni
Nel convertitore di frequenza possono essere programmati no a 8 riferimenti preimpostati interni. Il riferimento preimpostato interno attivo può essere selezionato esternamente attraverso ingressi di controllo digitali o il bus di comunicazione seriale.
I riferimenti esterni possono anche essere forniti al conver­titore, più comunemente attraverso un ingresso di controllo analogico. Tutte le risorse di riferimento e il riferimento bus vengono sommati per produrre il riferimento esterno totale. Il riferimento esterno, il riferimento preimpostato, il setpoint o la somma di tutti e 3 possono essere selezionati come riferimento attivo. Questo riferimento può essere scalato.
Il riferimento messo in scala viene calcolato come segue:
Riferimento = X +  X × 
Y
100
Dove X è il riferimento esterno, il riferimento preimpostato o la somma di questi riferimenti e Y è 3-14 Rif. relativo preimpostato in [%].
Se Y, 3-14 Rif. relativo preimpostato viene impostato su 0%, la scala non
inuisce sul riferimento.
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Panoramica dei prodotti
Riferimento remoto
Il riferimento remoto è composto dai seguenti (vedi Disegno 2.15).
22
Riferimenti preimpostati
Riferimenti esterni:
Ingressi analogici
-
Ingressi di frequenza a impulsi
-
Ingressi potenziometro digitale
-
Riferimenti bus comunicazione seriale
-
Un riferimento relativo preimpostato
Un setpoint con controllo in retroazione
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Disegno 2.15 Diagramma a blocchi che mostra la gestione dei riferimenti remoti
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2.4.5 Gestione della retroazione
La gestione della retroazione può essere congurata per funzionare con applicazioni che richiedono un controllo avanzato come setpoint multipli e tipi multipli di retroazioni (vedi Disegno 2.16). Sono comuni tre tipi di controllo:
Zona singola, setpoint singolo
Questo tipo di controllo è una congurazione di retroazione di base. Il setpoint 1 viene sommato a qualsiasi altro riferimento (se presente) e viene selezionato il segnale di retroazione.
Multizona, setpoint singolo
Questo tipi di controllo usa 2 o 3 sensori di retroazione ma un solo setpoint. La retroazione può essere aggiunta, sottratta o mediata. Inoltre è possibile utilizzare il valore massimo o minimo. Il setpoint 1 viene utilizzato esclusi­vamente in questa congurazione.
Multizona, setpoint/retroazione
La coppia setpoint/retroazione con la dierenza più grande controlla la velocità del convertitore di frequenza. Il massimo tenta di mantenere tutte le zone a un valore
minore o uguale ai rispettivi setpoint, mentre il minimo tenta di mantenere tutte le zone a un valore superiore o uguale ai rispettivi setpoint.
Esempio
Un'applicazione a 2 zone e a 2 setpoint. Il setpoint della zona 1 è pari a 15 bar e la retroazione è pari a 5,5 bar. Il setpoint della zona 2 è pari a 4,4 bar e la retroazione è pari a 4,6 bar. Se viene selezionato massimo, il setpoint e la retroazione della zona 1 vengono inviati al controllore PID, poiché questo presenta la dierenza minore (la retroazione è superiore al setpoint, il che determina una dierenza negativa). Se viene selezionato minimo, il setpoint e la retroazione della zona 2 vengono inviati al controllore PID, poiché questo presenta la dierenza maggiore (la retroazione è inferiore al setpoint, il che determina una dierenza positiva).
2 2
Disegno 2.16 Diagramma a blocchi dell'elaborazione dei segnali di retroazione
Conversione della retroazione
In alcune applicazioni è utile convertire il segnale di retroazione. Un esempio è l'uso di un segnale di pressione per fornire una retroazione del usso. Poiché la radice quadrata della pressione è proporzionale alla portata, la radice quadrata del segnale di pressione fornisce un valore proporzionale alla portata, vedi Disegno 2.17.
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22
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Resistenza di frenatura
Il convertitore di frequenza è protetto da un cortocircuito nella resistenza di frenatura.
Condivisione del carico
Per proteggere il bus CC dai cortocircuiti e i convertitori di frequenza dal sovraccarico, installare fusibili CC in serie con i morsetti di condivisione del carico di tutte le unità collegate. Vedere capitolo 2.3.5 Condivisione del carico per maggiori informazioni.
Disegno 2.17 Conversione della retroazione
2.5 Funzioni operative automatizzate
Le caratteristiche di funzionamento automatizzate sono attive non appena il convertitore di frequenza funziona. La maggior parte di loro non richiedono alcuna program­mazione o setup. Comprendere che queste caratteristiche sono presenti può ottimizzare il progetto di un sistema e, eventualmente, consente di evitare l'introduzione di componenti o funzionalità ridondanti.
Per dettagli sui setup richiesti, in particolare per quanto riguarda i parametri del motore, fare riferimento alla Guida alla programmazione.
Il convertitore di frequenza dispone di una gamma di funzioni di protezione integrate che proteggono il conver­titore di frequenza stesso ed il motore controllato.
Protezione dai cortocircuiti
2.5.1
Motore (fase-fase)
Il convertitore di frequenza è protetto contro i cortocircuiti sul lato motore tramite misurazioni della corrente in ciascuna delle tre fasi del motore o nel bus CC. Un cortocircuito tra due fasi di uscita provoca una sovracorrente nell'inverter. L'inverter viene spento quando la corrente di cortocircuito supera il valore consentito (Allarme 16 Scatto blocc.).
Lato rete
Un convertitore di frequenza che funziona correttamente limita la corrente che può assorbire dall'alimentatore. Tuttavia si raccomanda di usare fusibili e/o interruttori sul lato di alimentazione come protezione in caso di guasto di un componente all'interno del convertitore di frequenza (primo guasto). Vedere capitolo 7.7 Fusibili e interruttori per maggiori informazioni.
2.5.2 Protezione da sovratensione
Sovratensione generata dal motore
La tensione nel circuito intermedio subisce un aumento quando il motore funziona da generatore. Ciò avviene nei seguenti casi:
Il carico fa funzionare il motore (con frequenza di
uscita costante dal convertitore di frequenza), ad esempio, il carico genera energia.
Durante la decelerazione (rampa di decele-
razione), se il momento di inerzia è elevato, l'attrito è basso e il tempo rampa di decele­razione è troppo breve per consentire la dissipazione dell'energia sotto forma di perdite nel convertitore di frequenza, nel motore e nell'impianto.
Un'impostazione non corretta della compen-
sazione dello scorrimento può causare una maggiore tensione del collegamento CC.
Forza c.e.m. dal funzionamento del motore PM. Se
il motore PM funziona a ruota libera ad alta velocità, la forza elettromotrice inversa è potenzialmente in grado di superare la massima tensione tollerata dal convertitore di frequenza, causando dei danni. Per prevenire questo problema, il valore di 4-19 Freq. di uscita max. viene automaticamente limitato in base a un calcolo interno collegato al valore di 1-40 Forza
c.e.m. a 1000 giri/minuto, 1-25 Vel. nominale motore e 1-39 Poli motore.
AVVISO!
Per evitare che il motore raggiunga una velocità eccessiva (ad esempio a causa di un eetto di autoro­tazione eccessivo o un usso incontrollato d'acqua), dotare il convertitore di frequenza di una resistenza di frenatura.
AVVISO!
Per assicurare la conformità alla norma IEC 60364 per CE o NEC 2009 per UL, è obbligatorio l'uso di fusibili e/o di interruttori.
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La sovratensione può essere gestita usando una funzione freno (2-10 Funzione freno) o usando un controllo sovratensione (2-17 Controllo sovratensione).
Panoramica dei prodotti
Guida alla progettazione
Controllo sovratensione (OVC)
L'OVC riduce il rischio che il convertitore di frequenza scatti a causa di una sovratensione sul collegamento CC. Ciò viene gestito estendendo automaticamente il tempo rampa di decelerazione.
AVVISO!
L'OVC può essere attivato per motori PM (PM VVC+).
Funzioni freno
Collegare una resistenza di frenatura per dissipare l'energia di frenatura in eccesso. Il collegamento di una resistenza di frenatura impedisce una tensione del bus CC eccessi­vamente elevata durante la frenatura.
Un freno CA è un'alternativa per migliorare la frenatura senza l'uso di una resistenza di frenatura. Questa funzione controlla una sovramagnetizzazione del motore quando funziona come un generatore che crea energia supple­mentare. Questa funzione può migliorare l'OVC. L'aumento di perdite elettriche nel motore consente alla funzione OVC di accrescere la coppia di frenata senza superare il limite di sovratensione.
AVVISO!
La frenatura CA non è ecace quanto la frenatura dinamica con una resistenza.
2.5.3 Rilevamento di una fase del motore mancante
La funzione fase del motore mancante (4-58 Funzione fase motore mancante) è abilitata per default per evitare danni al motore nel caso in cui manchi una fase del motore. L'impostazione di fabbrica è 1.000 ms, ma può essere regolata per un rilevamento più rapido.
Rilevamento dello sbilanciamento
2.5.4 della fase di rete
2.5.6
Protezione da sovraccarico
Limite di coppia
La funzione limite di coppia protegge il motore dal sovrac­carico, indipendentemente dalla velocità. Il limite di coppia controllato in 4-16 Lim. di coppia in modo motore o 4-17 Lim. di coppia in modo generatore ed il tempo prima che l'avviso limite di coppia scatti è controllato in 14-25 Ritardo scatto al lim. di coppia.
Limite di corrente
Il limite di corrente viene controllato in 4-18 Limite di corrente.
Limite di velocità
Denire limiti inferiori e superiori per l'intervallo di velocità di esercizio usando I seguenti parametri:
4-11 Lim. basso vel. motore [giri/min] oppure
4-12 Limite basso velocità motore [Hz] e 4-13 Lim.
alto vel. motore [giri/min], oppure 4-14 Motor Speed High Limit [Hz]
Per esempio, l'intervallo di velocità di esercizio può essere denita come tra 30 e 50/60Hz. 4-19 Freq. di uscita max. limita la velocità di uscita massimo che il convertitore di frequenza può fornire.
ETR
L'ETR è una caratteristica elettronica che simula un relè a bimetallo sulla base di misure interne. La caratteristica viene mostrata in Disegno 2.18.
Limite di tensione
Il convertitore di frequenza si disinserisce per proteggere i transistor ed i condensatori bus CC quando viene raggiunto un determinato livello di tensione implementato in fase di progettazione.
Sovratemperatura
Il convertitore di frequenza dispone di sensori di temperatura integrati e reagisce immediatamente a valori critici tramite limiti implementati in fase di progettazione.
2 2
Il funzionamento in condizioni di grave squilibrio di rete riduce la durata del motore. Le condizioni sono gravi se il motore viene fatto funzionare continuamente a valori vicini al carico nominale. L'impostazione di fabbrica fa scattare il convertitore di frequenza in presenza di uno squilibrio di rete (14-12 Funz. durante sbilanciamento di rete).
2.5.5
Commutazione sull’uscita
L'aggiunta di un interruttore all'uscita tra il motore ed il convertitore di frequenza è consentita. Possono apparire messaggi di guasto. Per agganciare un motore in rotazione, abilitare il riaggancio al volo.
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Declassamento automatico
2.5.7
Un convertitore di frequenza controlla costantemente i livelli critici:
alta temperatura sulla scheda di controllo o sul
dissipatore di calore carico elevato del motore
alta tensione bus CC
bassa velocità del motore
In risposta ad un livello critico, il convertitore di frequenza adegua la frequenza di commutazione. In caso di alte temperature interne e bassa velocità del motore, i conver-
Panoramica dei prodotti
VLT® AQUA Drive FC 202
titori di frequenza possono anche forzare lo schema PWM a SFAVM.
22
AVVISO!
Il declassamento automatico è diverso quando 14-55 Filtro uscita è impostato su [2] Filtro sinusoidale sso.
2.5.8 Ottimizzazione automatica dell'energia
L'ottimizzazione automatica dell'energia (AEO) ordina al convertitore di frequenza di monitorare continuamente il carico sul motore e di regolare la tensione di uscita al ne di massimizzare il rendimento. In condizioni di carico leggero, la tensione viene ridotta e la corrente motore viene minimizzata. Il motore benecia di una maggiore ecienza, di un riscaldamento ridotto e di un funzio­namento più silenzioso. Non esiste alcuna necessità di selezionare una curva V/Hz poiché il convertitore di frequenza regola automaticamente la tensione motore.
Modulazione Automatica della
2.5.9 Frequenza di Commutazione
Il convertitore di frequenza genera brevi impulsi elettrici per formare un modello d'onda CA. La frequenza di commutazione è la frequenza di questi impulsi. Una bassa frequenza di commutazione (bassa frequenza di pulsazione) provoca rumore nel motore, rendendo preferibile una frequenza di commutazione più alta. Tuttavia, un'elevata frequenza di commutazione genera calore nel convertitore di frequenza che può limitare la quantità di corrente disponibile per il motore.
La modulazione automatica della frequenza di commutazione regola automaticamente queste condizioni per fornire la massima frequenza di commutazione senza surriscaldare il convertitore di frequenza. Fornendo un'alta frequenza di commutazione controllata, riduce il rumore di funzionamento del motore alle basse velocità quando il controllo dei disturbi percettibili è critico, e produce la piena potenza di uscita al motore quando necessario.
Una caratteristica automatica del convertitore di frequenza è il controllo della di frequenza di commutazione dipendente dal carico. Questa caratteristica consente al motore di beneciare della massima frequenza di commutazione consentita dal carico.
2.5.11 Declassamento automatico per sovratemperatura
Il declassamento automatico per sovratemperatura ha lo scopo di impedire lo scatto del convertitore di frequenza a temperature elevate. Sensori di temperatura interni misurano le condizioni per proteggere i componenti di potenza dal surriscaldamento. Il convertitore può ridurre automaticamente la sua frequenza di commutazione per mantenere la sua temperatura di funzionamento entro limiti sicuri. Dopo aver ridotto la frequenza di commutazione, il convertitore può anche ridurre la frequenza e corrente di uscita no al 30% per impedire uno scatto per sovratemperatura.
2.5.12
Un motore che tenta di accelerare un carico troppo velocemente per la corrente disponibile può provocare lo scatto del convertitore. Lo stesso vale per una decele­razione troppo veloce. La rampa automatica protegge da queste situazioni prolungando il tempo di andata a regime del motore (accelerazione o decelerazione) per adattarsi alla corrente disponibile.
2.5.13
Quando un carico supera la capacità di corrente del funzio­namento normale del convertitore di frequenza (da un convertitore o motore sottodimensionate), il limite di corrente riduce la frequenza di uscita per decelerare il motore e ridurre il carico. Un timer regolabile è disponibile per limitare il funzionamento in queste condizioni per 60 s o meno. Il limite predenito di fabbrica è 110% della corrente nominale del motore per minimizzare lo stress da sovracorrente.
Rampa automatica
Circuito limite di corrente
2.5.10
Declassamento per alta frequenza di commutazione
Il convertitore di frequenza è progettato per il funzio­namento continuo a pieno carico a frequenze di commutazione comprese tra 3,0 e 4,5 kHz (questo intervallo di frequenze dipende dalla taglia di potenza). Una frequenza di commutazione superiore all'intervallo massimo consentito genera maggiore calore nel conver­titore di frequenza e richiede la riduzione della corrente di uscita.
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Guida alla progettazione
2.5.14 Prestazioni con variazione della potenza
Il convertitore di frequenza resiste a uttuazioni di rete come:
Transitori
Interruzioni momentanee della rete
Brevi cadute di tensione
Sbalzi di corrente
Il convertitore di frequenza compensa automaticamente le tensioni di ingresso ±10% da quelle nominali per fornire una tensione e coppia nominale del motore. Quando si seleziona riavvio automatico, il convertitore di frequenza si riaccende automaticamente dopo un blocco di tensione. Con il riaggancio al volo, il convertitore di frequenza si sincronizza con la rotazione del motore prima dell'avvio.
2.5.15
Il convertitore di frequenza fornisce la quantità corretta di corrente al motore per superare l'inerzia del carico e portare il motore a regime. Ciò evita che venga applicata l'intera tensione di alimentazione ad un motore stazionario o a rotazione lenta che genera un'elevata corrente e calore. Questa caratterisitica di avviamento dolce inerente riduce il carico termico e la sollecitazione meccanica, aumenta la durata di vita del motore e consente un funzionamento del motore più silenzioso.
2.5.16
Il rumore di risonanza ad alta frequenza del motore può essere eliminato usando lo smorzamento risonanza. È disponibile uno smorzamento della frequenza selezionato automaticamente o manualmente.
Avviamento morbido del motore
Smorzamento risonanza
per soddisfare la norma di prodotto EMC per convertitori di frequenza IEC 61800-3 nonché la norma europea EN
55011. Per soddisfare i livelli di emissione in EN 55011, il cavo motore deve essere schermato e correttamente terminato. Per maggiori informazioni relativi alle prestazioni EMC, vedere capitolo 3.2.2 Risultati test EMC.
2.5.19 Misurazioni della corrente su tutte e tre le fasi del motore
La corrente di uscita al motore viene misurata continuamente su tutte e 3 le fasi per proteggere il conver­titore di frequenza ed il motore da cortocircuiti, guasti verso terra e la perdita di fase. I guasti verso terra dell'uscita vengono rilevati immediatamente. Se viene persa una fase del motore, il convertitore di frequenza si arresta immediatamente e registra la fase mancante.
2.5.20
Isolamento galvanico di morsetti di controllo
Tutti i morsetti di controllo ed i morsetti dei relè di uscita sono isolati galvanicamente dalla tensione di rete. Ciò signica che il circuito del controllore è completamente protetto dalla corrente di ingresso. I morsetti dei relè di uscita richiedono un collegamento a massa proprio. Questo isolamento soddisfa i severi requisiti di bassissima tensione di protezione (PELV) per l'isolamento.
I componenti che costituiscono l'isolamento galvanico sono:
Alimentazione, incluso l'isolamento del segnale.
Comando gate per IGBT, trigger trasformatori e
fotoaccoppiatori. I trasduttori di corrente di uscita ad eetto Hall.
2.6
Funzioni applicative personalizzate
2 2
2.5.17
Le ventole di rareddamento interne sono controllate in temperatura da sensori presenti nel convertitore di frequenza. Spesso la ventola di rareddamento non funziona durante il funzionamento a basso carico o durante il modo pausa o in standby. Ciò riduce il rumore, aumenta l'ecienza e prolunga la durata di funzionamento della ventola.
2.5.18
L'interferenza elettromagnetica (EMI) o l'interferenza delle radiofrequenza (RFI, in caso di radiofrequenza) è un disturbo che può inuire su un circuito elettrico a causa dell'induzione o radiazione elettromagnetica da una sorgente esterna. Il convertitore di frequenza è progettato
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Ventole controllate in temperatura
Conformità EMC
Le caratteristiche applicative personalizzate sono le caratte­ristiche più comuni programmate nel convertitore di frequenza al ne di migliorare le prestazioni di sistema. Richiedono una programmazione o un setup minimi. Comprendere che queste caratteristiche sono disponibili può contribuire a ottimizzare il progetto di un sistema ed eventualmente ad evitare l'introduzione di componenti o funzionalità ridondanti. Vedere la Guida alla program- mazione per istruzioni sull'attivazione di queste funzioni.
1,21,0 1,4
30
10
20
100
60
40
50
1,81,6 2,0
2000
500
200
400 300
1000
600
t [s]
175ZA052.11
fOUT = 0,2 x f M,N
fOUT = 2 x f M,N
fOUT = 1 x f M,N
IMN
IM
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VLT® AQUA Drive FC 202
2.6.1 Adattamento automatico motore
L'adattamento automatico motore (AMA) è una procedura
22
di collaudo automatizzata usata per misurare le caratteri­stiche elettriche del motore. L'AMA fornisce un modello elettronico preciso del motore. Consente al convertitore di frequenza di calcolare le prestazioni ottimali e l'ecienza con il motore. L'esecuzione della procedura AMA massimizza anche la caratteristica di ottimizzazione automatica dell'energia del convertitore di frequenza. L'AMA viene eseguita senza che il motore sia in rotazione e senza disaccoppiare il carico dal motore.
Protezione termica del motore
2.6.2
La protezione termica del motore può essere fornita in 3 modi:
Tramite la rilevazione diretta della temperatura in
uno dei seguenti modi:
sensore PTC negli avvolgimenti del
-
motore e collegato a un AI o DI standard.
PT100 o PT1000 negli avvolgimenti del
-
motore e nei cuscinetti del motore, collegati alla scheda di ingresso del
sensore MCB 114 VLT®.
-
Ingresso termistore PTC sul VLT® PTC Thermistor Card MCB 112 (approvazione ATEX).
Interruttore termomeccanico (tipo Klixon) su un
DI. Tramite il relè termico elettronico integrato (ETR)
per motori asincroni.
L'ETR calcola la temperatura del motore misurando la corrente, la frequenza ed il tempo di funzionamento. Il convertitore di frequenza visualizza il carico termico sul motore in percentuale e può emettere un avviso al raggiungimento di un setpoint di sovraccarico program­mabile. Le opzioni programmabili in caso di sovraccarico consentono al convertitore di frequenza di arrestare il motore, ridurre l'uscita o ignorare la condizione. Anche a basse velocità, il convertitore di frequenza soddisfa le norme di sovraccarico elettronico del motore I2t Classe 20.
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Disegno 2.18 Caratteristiche ETR
L'asse X in Disegno 2.18 mostra il rapporto tra I nominale. L'asse Y mostra il tempo in secondi che precede il momento in cui l'ETR si disinserisce e fa scattare il convertitore di frequenza. Le curve illustrano la caratte­ristica ad una velocità doppia della velocità nominale e a una velocità pari a 0,2 volte la velocità nominale. A velocità più bassa l'ETR si disinserisce a livelli di calore inferiori a causa del minor tal modo il motore è protetto dal surriscaldamento anche a bassa velocità. La funzione ETR calcola la temperatura del motore basandosi sull'eettiva corrente e velocità. La temperatura calcolata è visibile come parametro di lettura in 16-18 Term. motore.
Caduta di tensione dell'alimentazione
2.6.3
rareddamento del motore. In
motor
e I
motor
di rete
Durante una caduta di tensione dell'alimentazione di rete, il convertitore di frequenza continua a funzionare no a quando la tensione del circuito intermedio non scende al di sotto del livello minimo di arresto, di norma il 15% al di sotto della tensione di alimentazione nominale minima. La tensione di alimentazione anteriore alla caduta di tensione e il carico del motore determinano il tempo che precede l'arresto a ruota libera del convertitore di frequenza.
Il convertitore di frequenza può essere congurato (14-10 Guasto di rete) per diversi tipi di comportamento durante una caduta di tensione dell'alimentazione di rete,
Scatto bloccato una volta che la carica CC si è
esaurita. Ruota libera con riaggancio al volo ogniqualvolta
ritorna l'alimentazione di rete (1-73 Riaggancio al volo).
Backup dell'energia cinetica.
Decelerazione controllata
Panoramica dei prodotti
Guida alla progettazione
Riaggancio al volo
Questa selezione consente di agganciare un motore che gira liberamente a causa di una caduta di tensione dell'ali­mentazione di rete. Questa opzione è importante per centrifughe e ventole.
Backup dell'energia cinetica
Questa selezione assicura che il convertitore di frequenza funzioni ntantoché nel sistema è presente energia. Per brevi cadute di tensione dell'alimentazione di rete, il funzionamento viene ripristinato al ritorno dell'alimen­tazione di rete senza far arrestare l'applicazione e senza mai perdere il controllo. E possibile selezionare varie varianti di backup dell'energia cinetica.
Congurare il comportamento del convertitore di frequenza in occasione della caduta di tensione dell'ali­mentazione di rete in 14-10 Guasto di rete e 1-73 Riaggancio al volo.
Controllori PID integrati
2.6.4
I 4 controllori (PID) proporzionali, integrali e derivati integrati consentono di fare a meno di dispositivi di controllo ausiliari.
2.6.6
Riaggancio al volo
Il riaggancio al volo consente al convertitore di frequenza di sincronizzarsi con un motore in funzione che gira a piena velocità in entrambe le direzioni. Ciò impedisce scatti a causa della sovracorrente. Minimizza le sollecitazioni meccaniche al sistema poiché il motore non subisce una variazione improvvisa di velocità all'avvio del convertitore di frequenza.
2.6.7 Piena coppia a velocità ridotta
Il convertitore di frequenza segue una curva V/Hz variabile per fornire una piena coppia motore anche a velocità ridotte. La piena coppia di uscita può coincidere con la massima velocità di esercizio di progetto del motore. Ciò si distingue dai convertitori a coppia variabile che forniscono una coppia motore ridotta a bassa velocità o a convertitori a coppia costante che forniscono una tensione in eccesso, calore e rumore del motore a velocità inferiore a quella massima.
Bypass di frequenza
2.6.8
2 2
Uno dei controllori PID mantiene il controllo costante dei sistemi ad anello chiuso in cui devono essere mantenuti una pressione, un requisiti di sistema. Il convertitore di frequenza può fornire un controllo autonomo della velocità del motore in risposta ai segnali di retroazione dai sensori remoti. Il convertitore di frequenza è dotato di 2 segnali di retroazione da 2 dispositivi diversi. Questa caratteristica consente un sistema con diversi requisiti di retroazione. Il convertitore di frequenza regola il controllo confrontando i due segnali per ottimizzare le prestazioni del sistema.
Usare i 3 controllori addizionali ed indipendenti per controllare altre apparecchiature di processo come pompe di alimentazione chimiche, il comando valvole e per la ventilazione con vari livelli.
Riavvio automatico
2.6.5
Il convertitore di frequenza è programmabile per riavviare automaticamente il motore dopo uno scatto minore, come una perdita di potenza o una uttuazione momentanea. Questa caratteristica elimina il fabbisogno di un ripristino manuale e migliora il funzionamento automatizzato per sistemi controllati in remoto. Il numero di tentativi di riavvio nonché la durata tra i tentativi può essere limitata.
usso ed una temperatura regolati o altri
In alcune applicazioni, il sistema può avere velocità di funzionamento che creano una risonanza meccanica. Ciò può generare un rumore eccessivo ed eventualmente danneggiare i componenti meccanici nel sistema. Il conver­titore di frequenza dispone di 4 larghezze di banda di frequenza di bypass programmabili. Queste consentono al motore di non operare a velocità che provocano la risonanza del sistema.
Preriscaldamento del motore
2.6.9
Per preriscaldare un motore in un ambiente freddo o umido, una piccola quantità di corrente CC può essere immessa continuamente nel motore per proteggerlo dalla condensazione e da una partenza a freddo. Ciò può eliminare il fabbisogno di un riscaldatore.
2.6.10
Il convertitore di frequenza dispone di 4 setup che possono essere programmati indipendentemente. Utilizzando il multi-setup, è possibile commutare tra funzioni programmate indipendentemente attivate da ingressi digitali o da un comando seriale. Vengono usati setup indipendenti, ad esempio, per modicare riferimenti oppure per il funzionamento diurno/notturno o estivo/ invernale, o per controllare motori multipli. La program­mazione attiva viene visualizzata sull'LCP.
Quattro setup programmabili
I dati del setup possono essere copiati dal convertitore di frequenza ad un altro convertitore di frequenza scaricando le informazioni dall'LCP amovibile.
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. . . . . .
Par. 13-11 Comparator Operator
Par. 13-43 Logic Rule Operator 2
Par. 13-51 SL Controller Event
Par. 13-52 SL Controller Action
130BB671.13
Coast Start timer Set Do X low Select set-up 2 . . .
Running Warning Torque limit Digital input X 30/2 . . .
= TRUE longer than..
. . . . . .
Panoramica dei prodotti
VLT® AQUA Drive FC 202
2.6.11 Frenatura dinamica
La frenatura dinamica viene assicurata da:
22
Resistenza freno
Un IGBT freno mantiene la sovratensione sotto una certa soglia deviando l'energia del freno dal motore alla resistenza di frenatura collegata (2-10 Funzione freno = [1]).
Freno CA
L'energia frenante è distribuita nel motore cambiando le condizioni di perdita nel motore. La funzione freno CA non può essere usata in
2.6.15
Smart Logic Control (SLC)
Lo Smart Logic Control (SLC) è una sequenza di azioni denite dall'utente (vedere 13-52 Azione regol. SL [x]), le quali vengono eseguite dall'SLC quando l'evento associato denito dall'utente (vedere 13-51 Evento regol. SL [x]) è valutato come TRUE dall'SLC. La condizione per un evento può essere un particolare stato, oppure il fatto che l'uscita generata da una regola logica o da un operatore di comparatore diventa TRUE. Questo dà luogo a un'azione associata come descritto in Disegno 2.19.
applicazioni con un|elevata frequenza di fermate e ripartenze poiché ciò surriscalda il motore (2-10 Funzione freno = [2]).
2.6.12
Frenatura in CC
Alcune applicazioni possono richiedere la frenatura del motore no a rallentarlo o arrestarlo. L'applicazione di una corrente CC al motore frena il motore e può eliminare la necessità di un freno motore separato. La frenatura in CC può essere impostata per attivarsi ad una frequenza predenita o al ricevimento di un segnale. È anche possibile programmare l'intensità di frenatura.
2.6.13
Modo pausa
Il modo pausa motore provoca l'arresto automatico del motore quando il fabbisogno è basso per un periodo di tempo specicato. Quando il fabbisogno del sistema aumenta, il convertitore riavvia il motore. Il modo pausa fornisce risparmi energetici e riduce l'usura del motore. Diversamente da un orologio ad arresto programmato, il convertitore di frequenza è sempre disponibile per il funzionamento se viene raggiunta l'impostazione predenita "ne pausa".
2.6.14
Il convertitore può attendere un segnale remoto sistema
Abilitazione avviamento
pronto prima dell'avviamento. Quando questa funzione è attiva, il convertitore rimane arrestato no a ricevere il comando di avvio. Abilitazione avviamento assicura che il sistema o l'apparecchiatura ausiliaria è nello stato corretto prima che al convertitore venga consentito di avviare il motore.
Disegno 2.19 Evento ad azione SCL
Tutti gli eventi e le azioni sono numerati e collegati formando delle coppie (stati). Questo signica che quando l'evento [0] è soddisfatto (raggiunge il valore TRUE), viene eseguita l'azione [0] . In seguito a ciò, le condizioni dell'evento [1] verranno valutate e, se verranno valutate come TRUE, verrà eseguita l'azione [1] e cosi via. Verrà valutato un solo evento alla volta. Se un evento viene valutato come FALSE, durante l'intervallo di scansione corrente non succede nulla (nell'SLC) e non vengono valutati altri eventi. Questo
signica che quando l'SLC inizia,
valuta ogni intervallo di scansione come evento [0] (e solo evento [0]). Solo se l'evento [0] viene valutato TRUE, l'SLC esegue l'azione [0] e inizia a valutare l'evento [1]. È possibile programmare da 1 a 20 eventi e azioni. Una volta eseguito l'ultimo evento / azione, la sequenza inizia da capo con evento [0] / azione [0]. Disegno 2.20 mostra un esempio con 4 eventi / azioni:
32 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
Par. 13-11 Comparator Operator
=
TRUE longer than.
. . .
. . .
Par. 13-10 Comparator Operand
Par. 13-12 Comparator Value
130BB672.10
. . . . . .
. . . . . .
Par. 13-43 Logic Rule Operator 2
Par. 13-41 Logic Rule Operator 1
Par. 13-40 Logic Rule Boolean 1
Par. 13-42 Logic Rule Boolean 2
Par. 13-44 Logic Rule Boolean 3
130BB673.10
Panoramica dei prodotti
Guida alla progettazione
2.6.16
Il convertitore di frequenza è disponibile con la funzionalità STO tramite il morsetto di controllo 37. STO disabilita la tensione di controllo dei semiconduttori di potenza dello stadio di uscita del convertitore di frequenza al ne di impedire che venga generata la tensione necessaria a far ruotare il motore. Quando viene attivato STO (morsetto
37), il convertitore di frequenza emette un allarme, fa
scattare l'unità e fa procedere il motore in folle no all'arresto. È necessario un riavvio manuale. La funzione STO può essere usata come un arresto di emergenza per il convertitore di frequenza. Nel modo di funzionamento
Disegno 2.20 Ordine di esecuzione quando sono programmati 4 eventi/azioni
Comparatori
I comparatori vengono utilizzati per confrontare variabili continue (frequenza di uscita, corrente di uscita, ingresso analogico ecc.) con valori ssi preimpostati.
Disegno 2.21 Comparatori
Regole logiche
Si possono combinare no a 3 ingressi booleani (ingressi TRUE / FALSE) di timer, comparatori, ingressi digitali, bit di stato ed eventi utilizzando gli operatori logici AND, OR e NOT.
Disegno 2.22 Regole logiche
Le regole logiche, i timer, ed i comparatori sono disponibili anche per l'utilizzo all'esterno della sequenza SLC.
Per un esempio dell'SLC, dare riferimento a capitolo 4.3 Esempi di setup dell'applicazione.3
MG20N606 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. 33
normale, quando STO non è necessario, usare la funzione di arresto regolare. Quando si usa il riavvio automatico, assicurarsi che siano soddisfatti i requisiti della ISO 12100 paragrafo 5.3.2.5.
Condizioni di responsabilità
È responsabilità dell'utilizzatore garantire il personale installando e utilizzando la funzione STO:
Un utente è denito come:
Norme
L'uso di STO sul morsetto 37 richiede che l'utente soddis tutte le norme di sicurezza, incluse le leggi, i regolamenti e le direttive vigenti. La funzione STO opzionale è conforme alle seguenti norme:
Le informazioni e le istruzioni fornite qui non sono sucienti per assicurare un uso corretto e sicuro della funzionalità STO. Per informazioni riguardanti STO, fare
riferimento al Manuale di funzionamento VLT® Safe Torque
O.
Funzione STO
Leggere e comprendere le norme di sicurezza
riguardanti la salute, la sicurezza e la prevenzione degli incidenti.
È necessario possedere un'adeguata conoscenza
delle norme generiche di sicurezza valide per l'applicazione specica.
Integratore
Operatore
Tecnico del servizio di assistenza
Tecnico manutentore
EN 954-1: Categoria 3 1996
IEC 60204-1: Categoria 0 2005 - arresto non
controllato IEC 61508: 1998 SIL2
IEC 61800-5-2: 2007 – STO
IEC 62061: 2005 SIL CL2
ISO 13849-1: 2006 Categoria 3 PL d
ISO 14118: 2000 (EN 1037) – prevenzione degli
avviamenti involontari
2 2
Panoramica dei prodotti
VLT® AQUA Drive FC 202
Misure di protezione
È necessario personale qualicato e capace per
22
l'installazione e la messa in funzione dei sistemi di sicurezza.
L'unità deve essere installata in un armadio IP54 o
in un ambiente equivalente. In caso di applicazioni particolari è richiesto un livello di protezione IP maggiore.
2.7.2
Avviso riferimento alto e basso
Nel funzionamento ad anello aperto, il segnale di riferimento determina direttamente la velocità del conver­titore. Il display mostra un avviso lampeggiante riferimento alto o basso quando viene raggiunto il massimo o minimo programmato.
2.7.3 Avviso retroazione alta e bassa
Il cavo tra il morsetto 37 e il dispositivo di
sicurezza esterno deve essere protetto dai cortocircuiti secondo la ISO 13849-2 tabella D.4.
Quando forze esterne inuiscono sull'asse motore
(ad esempio carichi sospesi), è necessario adottare misure aggiuntive (ad es. un freno di mantenimento di sicurezza) per eliminare i potenziali rischi.
2.7 Guasto, funzioni di avviso e di allarme
Il convertitore di frequenza monitora molti aspetti del funzionamento del sistema, incluse le condizioni di rete, il carico del motore e le prestazioni, nonché stato del conver­titore. Un allarme o un avviso non indicano necessariamente un problema dello stesso convertitore di frequenza. Può essere una condizione di fuori del conver­titore che viene monitorato per i limiti di prestazione. Il convertitore dispone di varie risposte preprogrammate a guasti, avvisi e allarmi. Selezionare ulteriori caratteristiche di allarme e di avviso per migliorare o modicare le prestazioni del sistema.
Questa sezione descrive le caratteristiche di allarme e di avviso comuni. La comprensione che queste caratteristiche sono disponibili può ottimizzare un progetto di sistema e possibilmente evitare l'introduzione di componenti o funzionalità ridondanti.
Funzionamento in presenza di
2.7.1 sovratemperatura
Per default, il convertitore di frequenza emette un allarme e scatta in presenza di sovratemperatura. Se è selezionato Declassamento automatico e avviso, il convertitore di frequenza avvertirà della condizione ma continua a funzionare e tenta di rareddarsi da solo riducendo per prima cosa la frequenza di commutazione. Quindi, se necessario, riduce la frequenza di uscita.
Il declassamento automatico non sostituisce le impostazioni dell'utente in base alla temperatura ambiente (vedi capitolo 5.3 Declassamento in base alla temperatura ambiente).
Nel funzionamento ad anello chiuso, i valori di retroazione alti e bassi selezionati vengono monitorati dal convertitore. Il display mostra un avviso lampeggiante alto o basso quando la situazione lo richiede. Il convertitore può anche monitorare i segnali di retroazione nel funzionamento ad anello aperto. Mentre i segnali non inuiscono sul funzio­namento del convertitore in anello aperto, possono essere utili per l'indicazione dello stato del sistema localmente e tramite la comunicazione seriale. Il convertitore di frequenza gestisce 39 diverse unità di misura.
Sbilanciamento di fase o perdita di
2.7.4 fase
Eccessive oscillazioni di corrente nel bus CC indicano uno sbilanciamento di fase o una perdita di fase nella rete. Quando viene meno una fase di potenza al convertitore, l'azione predenita è quella di emettere un allarme e far scattare l'unità per proteggere i condensatori del bus CC. Altre opzioni sono l'emissione di un avviso e la riduzione della corrente di uscita al 30% della corrente complessiva oppure di emettere un avviso e continuare con il funzio­namento normale. Il funzionamento di una unità collegata a una linea sbilanciata può essere un'opzione no alla correzione dello sbilanciamento.
Avviso di alta frequenza
2.7.5
Utile nell'attivazione di apparecchiature addizionali come pompe o ventole di rareddamento, il convertitore può riscaldarsi quando la velocità del motore è elevata. Un'impostazione specica di alta frequenza può essere immessa nel convertitore. Se l'uscita supera la frequenza di avviso impostata, l'unità visualizza un avviso di alta frequenza. Un'uscita digitale dal convertitore può segnalare a dispositivi esterni di attivarsi.
2.7.6
Avviso bassa frequenza
Utile nella disattivazione di apparecchiature, il convertitore può riscaldarsi quando la velocità del motore è bassa. Un'impostazione specica di bassa frequenza può essere selezionata per avvisare e disattivare dispositivi esterni. L'unità non emetterà un avviso bassa frequenza quando viene arrestata né all'avvio nché non è stata raggiunta la frequenza di esercizio.
34 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
130BP066.10
1107 giri/min.
0 - ** Funzionam./display
1 - ** Carico/Motore
2 - ** Freni
3 - ** Rif./rampe
3,84 A 1 (1)
Menu princ.
Panoramica dei prodotti
Guida alla progettazione
2.7.7 Avviso corrente alta
Questa funzione è simile all'avviso alta frequenza, eccetto per il fatto che viene usata un'impostazione corrente alta per emettere un avviso ed attivare apparecchiature addizionali. La funzione non è attiva durante l'arresto o all'avvio nché non è stata raggiunta la corrente di esercizio impostata.
2.7.8 Avviso corrente bassa
Questa funzione è simile all'avviso bassa frequenza (vedi capitolo 2.7.6 Avviso bassa frequenza), a parte il fatto che viene usata un'impostazione corrente bassa per emettere un avviso e disattivare l'apparecchiatura. La funzione non è attiva durante l'arresto o all'avvio nché non è stata raggiunta la corrente di esercizio impostata.
Avviso carico nullo/cinghia rotta
2.7.9
Questa funzione può essere usata per monitorare una condizione di carico nullo, ad esempio una cinghia trapezoidale. Dopo che un limite di corrente bassa è stato memorizzato nel convertitore, nel caso in cui è stata rilevata la perdita di un carico, il convertitore può essere programmato ad emettere un allarme e scattare o di continuare il funzionamento ed emettere un avviso.
2.7.10
Il convertitore di frequenza può rilevare la perdita della comunicazione seriale. Può essere selezionato un ritardo di no a 99 s per evitare una risposta dovuta a interruzioni sul bus di comunicazione seriale. Quando il tempo di ritardo viene superato, le opzioni disponibili per l'unità sono:
2.8
Il convertitore di frequenza usa parametro per programmare le funzioni delle sue applicazioni. I parametri forbiscono una descrizione di una funzione ed un menu di opzioni per selezionare tra valori numerici o immetterli. Un menu di programmazione campione è mostrato in Disegno 2.23.
Interfaccia seriale persa
Mantenere la sua ultima velocità.
Andare alla velocità massima.
Andare ad una velocità preimpostata.
Arrestarsi ed emettere un avviso.
Interfacce utente e programmazione
Disegno 2.23 Menu di programmazione campione
Interfaccia utente locale
Per la programmazione locale, i parametri sono accessibili premendo [Quick Menu] o [Main Menu] sull'LCP.
Il menu rapido è concepito per l'avviamento iniziale e per la caratteristiche del motore. Il menu principale dà accesso a tutti i parametri e consente la programmazione di applicazioni avanzati.
Interfaccia utente remota
Per la programmazione remota, Danfoss ore un programma software per sviluppare, memorizzare e trasferire le informazioni di programmazione. Software di congurazione MCT 10 consente all'utente di collegare un PC al convertitore di frequenza e eseguire una program­mazione dal vivo invece di usare il tastierino LCP. Oppure la programmazione può essere eettuata o-line e sempli­cemente scaricata sull'unità. L'intero prolo del convertitore può essere caricato sul PC per la memorizzazione di backup o l'analisi. Per la connessione al convertitore di frequenza sono disponibili un connettore USB e il morsetto RS485.
Software di congurazione MCT 10 è disponibile per il download gratuito all'indirizzo www.VLT-software.com. Su richiesta è anche disponibile un CD con codice articolo 130B1000. Un manuale d'uso fornisce istruzioni di funzio­namento dettagliate. Vedi anche capitolo 2.8.2 Software PC.
Programmazione di morsetti di controllo
Ciascun morsetto di controllo è in grado di
eseguire funzioni speciche. I parametri associati al morsetto abilitano la
selezione della funzione. Per un corretto funzionamento del convertitore
usando morsetti di controllo, i morsetti devono essere:
collegati correttamente;
-
programmati per la funzione desiderata.
-
2 2
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Auto
on
Reset
Hand
on
Off
Status
Quick Menu
Main
Menu
Alarm
Log
Back
Cancel
Info
OK
Status
1(1)
1234rpm 10,4A 43,5Hz
Run OK
43,5Hz
On
Alarm
Warn.
130BB465.10
a
b
c
d
130BT308.10
Panoramica dei prodotti
VLT® AQUA Drive FC 202
2.8.1 Pannello di controllo locale
Il pannello di controllo locale LCP) è un display graco
22
sulla parte anteriore dell'unità che mette a disposizione
Software PC
2.8.2
Il PC è collegato tramite un cavo (host/device) USB
standard, oppure tramite l'interfaccia RS485. l'interfaccia utente attraverso comandi a pulsante e visualizza messaggi di stato, avvisi e allarmi, program­mazione parametri, ed altro. È anche disponibile un display numerico con opzioni di visualizzazione limitate. Disegno 2.24 mostra l'LCP.
Il bus USB è un bus seriale che utilizza 4 li schermati, con
il pin di massa 4 collegato alla schermatura nella porta USB
del pc. Collegando il PC a un convertitore di frequenza
tramite il cavo USB esiste il rischio potenziale di
danneggiare il controllore host USB del PC. Tutti i normali
pc sono costruiti senza isolamento galvanico nella porta
USB.
Qualsiasi dierenza del potenziale di massa causata dal
mancato rispetto delle raccomandazioni descritte nel
manuale di funzionamento può danneggiare il controllore
host USB attraverso lo schermo del cavo USB.
Quando si collega un pc a un convertitore di frequenza
utilizzando un cavo USB, si raccomanda di utilizzare un
isolatore USB con isolamento galvanico per proteggere il
controllore USB dell'host dalle dierenze di potenziale di
massa.
Non utilizzare un cavo di potenza del PC con una spina di
terra quando il PC è collegato al convertitore di frequenza
tramite un cavo USB. Questo riduce le
dierenze di potenziale di massa ma non elimina completamente le dierenze di potenziale dovute alla massa e alla schermatura collegate alla porta USB.
Disegno 2.24 Pannello di controllo locale
Disegno 2.25 Collegamento USB
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Panoramica dei prodotti Guida alla progettazione
2.8.2.1 Software di congurazione MCT 10
Il Software di congurazione MCT 10 è progettato per la mettere in funzione e manutenere il convertitore di frequenza, inclusa la programmazione guidata del controllore in cascata, la real time clock, il controllore smart logic e la manutenzione preventiva. Questo software consente il facile controllo di dettagli e fornisce una panoramica generale di sistemi, grandi o piccoli. Il tool gestisce tutte le serie di convertitori di
frequenza ed i dati relativi ai VLT® Advanced Active Filter ed ai VLT® Soft Starter.
Esempio 1: Memorizzazione dei dati nel PC tramite via Software di
1. Collegare un PC all'unità tramite USB o tramite
2. Aprire Software di congurazione MCT 10.
3. Selezionare la porta USB o l'interfaccia RS485.
4.
5.
6.
7.
Tutti i parametri sono ora memorizzati.
Esempio 2: Trasferimento di dati dal PC al convertitore di frequenza tramite Software di
1. Collegare un PC all'unità mediante la porta USB o
2. Aprire Software di congurazione MCT 10.
3.
4. Aprire il le appropriato.
5.
Ora tutti i parametri vengono trasferiti al convertitore di frequenza.
È disponibile un manuale separato per il Software di congurazione MCT 10. Scaricare il software ed il manuale da www.danfoss.com/BusinessAreas/DrivesSolutions/Software- download/.
congurazione MCT 10
l'interfaccia RS485.
Selezionare copy. Selezionare la sezione project. Selezionare paste. Selezionare save as.
congurazione MCT 10
tramite l'interfaccia RS485.
Selezionare Open – vengono visualizzati i le memorizzati.
Selezionare Write to drive.
2.8.2.3
Software per il calcolo delle armoniche (HCS)
HCS è una versione avanzata dello strumento di calcolo delle armoniche. I risultati calcolati vengono confrontati con le norme pertinenti e possono essere stampate di seguito.
Per ulteriori informazioni, vedere www.danfoss-hcs.com/
Default.asp?LEVEL=START
2.9 Manutenzione
I modelli di Danfossconvertitore di frequenza no a 90 kW sono esenti da manutenzione. I convertitori di frequenza ad alta potenza (con un valore nominale di 110 kw o superiore) dispongono di tappeti ltranti integrati che richiedono una pulizia periodica da parte dell'operatore, in funzione dell'esposizione alla polvere ed ai contaminanti. Gli intervalli di manutenzione per le ventole di rared- damento (circa 3 anni) ed i condensatori (circa 5 anni) sono consigliati nella maggior parte degli ambienti.
Immagazzinamento
2.9.1
Come tutte le apparecchiature elettroniche, i convertitori di frequenza devono essere stoccati in un luogo asciutto. Non è necessaria una formatura (carica del condensatore) periodica durante l'immagazzinamento.
Si consiglia di mantenere l'apparecchiatura sigillata nella sua confezione
no all'installazione.
2 2
2.8.2.2
Software di calcolo delle armoniche VLT® MCT 31
Il tool PC MCT 31 per il calcolo delle armoniche consente una facile valutazione della distorsione armonica in una data applicazione. Possono essere calcolati sia la distorsione armonica dei Danfoss convertitori di frequenza che di quelli nonDanfoss con ulteriori dispositivi aggiuntivi per la riduzione delle armoniche, come i Danfossltri AHF e i raddrizzatori a 12-18 impulsi.
L'MCT 31 può anche essere scaricato da www.danfoss.com/ BusinessAreas/DrivesSolutions/Softwaredownload/.
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Integrazione nel sistema
3 Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
Questo capitolo descrive le considerazioni necessarie per integrare il convertitore di frequenza in un progetto di
33
sistema. Il capitolo è suddiviso in tre sezioni:
Capitolo 3.1 Condizioni ambientali di funzio-
namento
Condizioni di funzionamento dell'ambiente per il convertitore di frequenza incluso ambiente, contenitori, temperatura, declassamento ed altre considerazioni.
Capitolo 3.3 Integrazione della rete
Ingresso nel convertitore di frequenza dal lato della rete che comprende potenza, armoniche, monitoraggio, cablaggio, fusibili e altre conside­razioni.
Capitolo 3.2 EMC, protezione dalle armoniche e
dalla dispersione verso terra
Ingresso (rigenerazione) dal convertitore di frequenza alla rete di alimentazione che comprende potenza, armoniche, monitoraggio ed altre considerazioni.
Capitolo 3.4 Integrazione del motore
Uscita dal convertitore di frequenza al motore che comprende i tipi di motore, il carico, il monito­raggio, il cablaggio ed altre considerazioni.
Capitolo 3.5 Ingressi e uscite supplementari,
Capitolo 3.6 Pianicazione meccanica
Integrazione dell'ingresso e dell'uscita del conver­titore di frequenza per un progetto ottimale del sistema che comprende abbinamento conver­titore di frequenza/motore, caratteristiche del sistema ed altre considerazioni.
Un progetto del sistema completo anticipa potenziali aree problematiche ed attua la combinazione più ecace delle caratteristiche del convertitore. L'informazione che segue fornisce le direttive per pianicare e specicare un sistema di controllo motore che comprende convertitori di frequenza.
Le caratteristiche di funzionamento forniscono una varietà di concetti progettuali, dal semplice controllo di velocità del motore ad un sistema completamente integrato con gestione della retroazione, rapporti sullo stato operativo, risposte di guasto automatizzate, programmazione remota ed altro.
Vedi capitolo 3.9 Lista di controllo della progettazione per una guida pratica per la selezione e la progettazione.
La comprensione delle caratteristiche e delle opzioni strategiche può ottimizzare il progetto di un sistema e, eventualmente, consente di evitare l'introduzione di componenti o funzionalità ridondanti.
3.1 Condizioni ambientali di
3.1.1 Umidità
Sebbene il convertitore di frequenza può funzionare corret­tamente a un'umidità elevata (no al 95% di umidità relativa), evitare la formazione di condensa. Esiste un rischio specico di condensa quando il convertitore di frequenza è più freddo dell'aria ambiente umida. L'umidità nell'aria può anche condensare sui componenti elettronici e provocare cortocircuiti. La condensazione avviene in unità senza alimentazione. È consigliabile installare un riscaldatore dell'armadio quando la condensazione è possibile a causa delle condizioni ambientali. Evitare l'installazione in aree soggette a gelate.
In alternativa, far funzionare il convertitore di frequenza in modalità stand-by (con l'unità sempre collegata alla rete) riduce il rischio di condensa. Assicurarsi che la dissipazione di potenza sia suciente per impedire l'inltrazione di umidità nel circuito del convertitore di frequenza.
Requisiti di rete
Struttura di controllo e programmazione
Comunicazione seriale
Taglia, forma e peso dell'apparecchiatura
Requisiti dei cavi di potenza e di comando; tipo e
lunghezza Fusibili
Apparecchiatura ausiliaria
Trasporto e immagazzinamento
funzionamento
Un completo concetto progettuale include speciche dettagliate delle necessità e dell'uso.
Tipi di convertitore di frequenza
Motori
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3.1.2 Temperatura
I limiti minimo e massimo di temperatura ambiente sono specicati per tutti i convertitori di frequenza. Evitare temperature ambiente estreme prolunga la durate delle apparecchiature e massimizza l'adabilità complessiva del sistema. Seguire le raccomandazioni elencate per assicurare prestazioni massime e la lunga durata delle apparec­chiature.
Sebbene il convertitore di frequenza possano
funzionare a temperature no a -10 °C, un corretto funzionamento a carichi nominali viene solo garantito a temperature di 0 °C o superiori.
Non superare il limite di temperatura massimo.
La durata dei componenti elettronici si riduce del
50% per ogni 10 °C quando vengono fatti funzionare a temperature superiori alla loro temperatura di progetto.
Persino i dispositivi con gradi di protezione IP54,
IP55 o IP66 devono rispettare gli intervalli di temperatura ambiente
Può essere necessario un condizionamento
dell'aria supplementare dell'armadio o del luogo di installazione.
Rareddamento
3.1.3
I convertitori di frequenza dissipano potenza sotto forma di calore. Le seguenti raccomandazioni sono necessarie per un rareddamento ecace delle unità.
La temperatura massima dell'aria che penetra nel
contenitore non deve mai superare i 40 °C (104 °F).
La temperatura media di giorno/notte non deve
superare i 35 °C (95 °F). Montare l'unità per consentire un
rareddamento attraverso le alette di rared­damento.
gli spazi di montaggio corretti. Fornire i requisiti minimi di spazio libero anteriore
e posteriore per il usso d'aria di rareddamento. Vedere il manuale di funzionamento per i corretti requisiti dell'impianto.
3.1.3.1
Il convertitore di frequenza è dotato di ventilatori integrati per assicurare un rareddamento ottimale. La ventola principale forza il usso d'aria lungo le alette di rared-
damento sul dissipatore di calore, assicurando il rareddamento dell'aria interna. Alcune taglie di potenza
dispongono di una piccola ventola secondaria accanto alla
Ventole
Vedere capitolo 3.6.1 Spazio libero per
specicati.
usso d'aria di
scheda di controllo, la quale assicura che l'aria interna venga fatta circolare per evitare punti caldi.
La ventola principale viene controllata tramite la temperatura interna del convertitore di frequenza e la velocità aumenta gradualmente insieme alla temperatura, riducendo la rumorosità ed il consumo di energia quando il fabbisogno è basso, ed assicurando il massimo rared- damento quando è necessario. Il comando ventola può essere regolato mediante 14-52 Comando ventola per adattarsi a qualsiasi applicazione, anche per proteggere dagli eetti negativi del rareddamento in climi freddi. In caso di sovratemperatura all'interno del convertitore di frequenza, questo riduce la frequenza ed il modello di commutazione. Vedere capitolo 5.1 Declassamento per maggiori informazioni.
3.1.3.2
Calcolo del usso d'aria richiesto per il rareddamento del convertitore di frequenza
Il usso d'aria richiesto per rareddare un convertitore di frequenza o più convertitori di frequenza in un contenitore può essere calcolato come segue:
1. Determinare la perdita di potenza all'uscita massima per tutti i convertitori di frequenza da tabelle di dati in capitolo 7
2. Aggiungere i valori di perdita di potenza di tutti i convertitori di frequenza che possono funzionare allo stesso tempo. La somma risultante è il calore Q da trasferire. Moltiplicare il risultato con il fattore f, leggere da Tabella 3.1. Per esempio, f = 3,1 m3 x K/Wh a livello del mare.
3. Determinare la massima temperatura dell'aria che entra nel contenitore. Sottrarre questa temperatura dalla temperatura necessaria all'interno del contenitore, ad esempio 45 °C (113 °F).
4. Dividere il totale dal passo 2 per il totale dal passo 3.
Il calcolo viene espresso dalla formula:
f xQ
V =
Ti TA
dove V = usso d'aria in m3/h f = fattore in m3 x K/Wh Q = calore da trasferire in W Ti = temperatura all'interno del contenitore in °C TA = temperatura ambiente in °C f = cp x ρ (calore
specico dell'aria x densità dell'aria)
Speciche.
3 3
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Calore specico dell'aria (cp) e densità dell'aria (ρ) non sono costanti, ma dipendono dalla temperatura, dall'u­midità e dalla pressione atmosferica. Pertanto dipendono dall'altitudine sopra il livello del mare.
33
Tabella 3.1 mostra valori tipici del fattore f, calcolato per diverse altitudini.
Altitudine
1000 0,9250 1,112 3,5 1500 0,8954 1,058 3,8 2000 0,8728 1,006 4,1 2500 0,8551 0,9568 4,4 3000 0,8302 0,9091 4,8 3500 0,8065 0,8633 5,2
Tabella 3.1 Fattore f, calcolato per diverse altitudini
Esempio
Qual è il titori di frequenza (perdite di calore 295 W e 1430 W) che funzionano simultaneamente, montati in un contenitore con un picco della temperatura ambiente di 37 °C?
Se il usso d'aria è richiesto in CFM, usare la conversione 1 m3/h = 0,589 CFM.
Per l'esempio in alto, 711,6 m3/h = 418,85 CFM.
3.1.4
La tensione CC nel circuito intermedio (bus cc) aumenta quando il motore funziona da generatore. Ciò può avvenire in 2 modi:
Calore specico dell'ariacpDensità dell'ariaρFattore
[m] [kJ/kgK]
0 0,9480 1,225 3,1
500 0,9348 1,167 3,3
usso d'aria richiesto per rareddare 2 conver-
1. La somma delle perdite di calore di entrambi i convertitori di frequenza è 1725 W.
2.
La moltiplicazione di 1725 W per 3,3 m3 x K/Wh dà 5693 m x K/h.
3.
La sottrazione di 37 °C da 45 °C dà 8 °C (=8 K).
4. La divisione di 5693 m x K/h per 8 K dà: 711,6 m3h.
[kg/m3] [m3⋅K/Wh]
Sovratensione generata dal motore
Il carico aziona il motore quando il convertitore di
frequenza viene fatto funzionare ad una frequenza di uscita costante. Questo è generalmente chiamato un sovraccarico continuativo.
Durante la decelerazione, se l'inerzia del carico è
elevato ed il tempo di decelerazione del conver­titore è impostato su un valore breve.
f
Il convertitore di frequenza non può reimmettere l'energia nell'ingresso. Pertanto limita l'energia accettata dal motore quando è impostato per abilitare la rampa automatica. Il convertitore di frequenza tenta di farlo allungando automaticamente il tempo di decelerazione se la sovratensione si verica durante la decelerazione. Se ciò non riesce o se il carico aziona il motore quando funziona ad una frequenza costante, il convertitore si spegne e visualizza un guasto quando viene raggiunto un livello di tensione critico del bus CC.
3.1.5 Rumorosità acustica
La rumorosità acustica del convertitore di frequenza proviene da 3 fonti:
Bobine del collegamento CC (circuito intermedio)
Induttanza
Ventole interne
Vedere Tabella 7.60 per i gradi di rumorosità.
Vibrazioni e urti
3.1.6
Il convertitore di frequenza viene collaudato in base ad una procedura basata sulle norme IEC 68-2-6/34/35 e 36. Questi test sottopongono l'unità a forze di 0,7 g per un campo da 18 a 1000 Hz casuali, in 3 direzioni per 2 ore. Tutti i convertitori di frequenza Danfoss soddisfano i requisiti che corrispondono a queste condizioni quando l'unità è montata alla parete o al suolo nonché quando è montata all'interno di pannelli imbullonati alle pareti o ai pavimenti.
Atmosfere aggressive
3.1.7
ltro RFI
3.1.7.1 Gas
I gas aggressivi, quali il solfuro di idrogeno, il cloro o l'ammoniaca possono danneggiare i componenti elettrici e meccanici del convertitore di frequenza. La contaminazione dell'aria di rareddamento può anche causare la decompo­sizione graduale delle piste dei circuiti stampati e dei sigilli delle porte. Contaminanti aggressivi sono spesso presenti in impianti di trattamento delle acque grigie o in piscine. Un chiaro segno della presenza di un'atmosfera aggressiva è il rame corroso.
In atmosfere aggressive, sono consigliati contenitori IP ristretti insieme a schede di circuito con rivestimento conforme. Vedere Tabella 3.2 per i valori di rivestimento conforme.
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AVVISO!
Il convertitore di frequenza è dotato di serie con un rivestimento di classe 3C2 delle schede elettroniche. Su richiesta, è disponibile il rivestimento di classe 3C3.
Classe
3C1 3C2 3C3
Tipo di gas Unità
Sale marino n.d. Nessuno Nebbia salina Nebbia salina Ossidi di zolfo Solfuro di idrogeno Cloro Cloruro di idrogeno Fluoruro di idrogeno Ammoniaca Ozono Azoto
Tabella 3.2 Valori nominali della classe di rivestimento conforme
1) I valori massimi sono i valori dei picchi transitori che superano 30 minuti al giorno.
3.1.7.2
Esposizione alla polvere
3
0,1 0,3 1,0 5,0 10
mg/m
3
0,01 0,1 0,5 3,0 10
mg/m
3
0,01 0,1 0,03 0,3 1,0
mg/m
3
0,01 0,1 0,5 1,0 5,0
mg/m
3
0,003 0,01 0,03 0,1 3,0
mg/m
3
0,3 1,0 3,0 10 35
mg/m
3
0,01 0,05 0,1 0,1 0,3
mg/m
3
0,1 0,5 1,0 3,0 9,0
mg/m
Spesso è inevitabile dover installare i convertitori di frequenza in ambienti con elevata esposizione alla polvere. La polvere interessa le unità montate a parete o su telaio con gradi di protezione IP55 o IP66 ed anche dispositivi montati nell'armadio con gradi di protezione IP21 o IP20. Considerare i 3 aspetti descritti in questa sezione quando i convertitori di frequenza vengono installati in tali ambienti.
Rareddamento ridotto
La polvere forma depositi sulla all'interno delle schede di circuito stampato e dei componenti elettronici. Questi depositi agiscono da strati isolanti e impediscono il trasferimento del calore all'aria ambiente, riducendo la capacità di rareddamento. I componenti si scaldano. Questo causa un invecchiamento accelerato dei componenti elettronici e una diminuzione della durata di esercizio dell'unità. I depositi di polvere sul dissipatore di calore nella parte posteriore dell'unità riduce anche la durata utile dell'unità.
Ventole di
rareddamento
Il usso d'aria per il rareddamento dell'unità è generato dalle ventole di rareddamento che generalmente si trovano sul retro del dispositivo. I rotori delle ventole presentano piccoli cuscinetti in cui la polvere può penetrare ed agire da abrasivo. Ciò provoca danni ai cuscinetti e guasti alle ventole.
Valore
Valore
Valore
Valore
medio
max.
medio
1)
max.
1)
supercie del dispositivo e
Filtri
I convertitori di frequenza ad alta potenza sono dotati di ventole di rareddamento che espellono l'aria calda dall'interno del dispositivo. Oltre una certa taglia, queste ventole sono dotate di teli ltranti. Questi ltri possono intasarsi rapidamente quando vengono usati in ambienti polverosi. In queste condizioni sono necessarie misure preventive.
Manutenzione periodica
Nelle condizioni descritte in precedenza, si consiglia di pulire il convertitore di frequenza durante la manutenzione periodica. Rimuovere la polvere dal dissipatore di calore e dalle ventole e pulire i ltri.
3.1.7.3
Atmosfere potenzialmente esplosive
I sistemi fatti funzionare in atmosfere potenzialmente esplosive devono soddisfare condizioni speciali. La direttiva UE 94/9/CE descrive il funzionamento in atmosfere potenzialmente esplosive.
I motori controllati da convertitori di frequenza in atmosfere potenzialmente esplosive devono essere monitorati per quanto riguarda la temperatura usando un sensore di temperatura PTC. Per questo ambiente sono approvati i motori con classe di protezione Ex d o e.
La classicazione d consiste nell'assicurare che
un'eventuale scintilla venga contenuta in un'area protetta. Mentre non richiede approvazione, sono necessari un cablaggio ed un contenimento particolari.
La combinazione d/e è quella più spesso usata in
atmosfere potenzialmente esplosive. Il motore stesso presenta una classe di protezione dall'e­splosione e, mentre l'area cablaggio e di connessione del motore è realizzata in conformità alla classicazione e. La restrizione sullo spazio di connessione e consiste nella massima tensione consentita in questo spazio. La tensione di uscita di un convertitore di frequenza è generalmente limitata alla tensione di alimentazione. La modulazione della tensione di uscita può generare una tensione di picco inaccettabilmente elevata per la classicazione e. In pratica l'utilizzo di un ltro sinusoidale sull'uscita del convertitore di frequenza si è dimostrato un metodo ecace per attenuare l'elevata tensione di picco.
3 3
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AVVISO!
3.1.8 Denizioni del grado IP
Non installare un convertitore di frequenza in un'atmosfera potenzialmente esplosiva. Installare il convertitore di frequenza in un armadio al di fuori di quest'area. Si consiglia anche l'utilizzo di un ltro
33
sinusoidale all'uscita del convertitore di frequenza per attenuare l'aumento della tensione dU/dt e la tensione di picco. Fare in modo che i cavi del motore siano quanto
Prima cifra
più corti possibile.
AVVISO!
I convertitori di frequenza con l'opzione MCB 112 sono dotati di possibilità di monitoraggio del sensore termistore motore certicato PTB per le atmosfere potenzialmente esplosive. Non sono necessari cavi motori schermati quando i convertitori di frequenza funzionano con ltri di uscita sinusoidali.
Seconda cifra
Prima lettera
Lettera addizionale
Contro la penetrazione da corpi estranei solidi
0 (non protetto) (non protetto) 1
50 mm di diametro 2 Diametro 12,5 mm Dito 3 Diametro 2,5 mm Strumento 4
1,0 mm di diametro 5 Resistente alla polvere Filo 6 Tenuta alla polvere Filo
Contro la penetrazione
di acqua con eetti di
rischio
0 (non protetto) 1 Gocce in caduta
verticale 2 Gocce a un angolo di
15° 3 Spruzzo d'acqua 4 Forti spruzzi d'acqua 5 Getti d'acqua 6 Forti getti d'acqua 7 Immersione temporanea 8 Immersione a lungo
termine
Ulteriori informazioni
speciche per
A Dorso della mano B Dito C Strumento D Filo
Ulteriori informazioni
speciche per
H Dispositivo ad alta
tensione M Dispositivo in
movimento durante la
prova di tenuta all'acqua S Dispositivo sso durante
la prova di tenuta
all'acqua W Condizioni ambientali
Contro l'accesso a parti pericolose da
Dorso della mano
Filo
Tabella 3.3 IEC 60529 Denizioni per gradi IP
3.1.8.1
Opzioni e prestazioni dell'armadio
I convertitori di frequenza Danfoss sono disponibili con tre diversi gradi di protezione:
IP00 o IP20 per l'installazione dell'armadio.
IP54 o IP55 per il montaggio locale.
IP66 per condizioni ambientali critiche, come
un'umidità (dell'aria) estremamente elevata o
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Integrazione nel sistema Guida alla progettazione
elevate concentrazioni di polvere o gas aggressivi.
3.1.9 Interferenza in radiofrequenza
Nella pratica, l'obiettivo principale è ottenere sistemi che funzionino in modo stabile senza interferenza delle frequenze tra i componenti. Per ottenere un elevato livello di immunità, si consiglia di utilizzare convertitori di frequenza con ltri RFI di alta qualità.
Utilizzare i ltri di categoria C1 specicati nella EN 61800-3 che sono conformi ai limiti della classe B dello standard EN
55011.
Apporre note di avviso sul convertitore di frequenza se i ltri RFI non corrispondono alla categoria C1 (categoria C2 o inferiore). La responsabilità per l'etichettatura corretta è dell'operatore.
Nella pratica, esistono due approcci ai
Integrati nell'apparecchiatura
ltri integrati occupano spazio
I
-
nell'armadio ma eliminano le spese aggiuntive per l'installazione, il cablaggio ed il materiale. Tuttavia, il vantaggio più importante è la perfetta conformità EMC e il cablaggio dei ltri integrati.
Opzioni esterne
I ltri RFI esterni opzionali che sono
-
installati sull'ingresso del convertitore di frequenza provocano una caduta di tensione. Nella pratica, ciò signica che la piena tensione di alimentazione non è presente sull'ingresso del convertitore di frequenza e potrebbe essere necessario un convertitore di potenza maggiore. La lunghezza massima del cavo motore per assicurare la conformità ai limiti EMC varia da 1 a 50 m. Devono essere sostenuti costi per il materiale, il cablaggio ed il montaggio. La conformità EMC non viene testata.
ltri RFI:
AVVISO!
Le unità VLT® AQUA Drive vengono fornite di serie con ltri RFI integrati conformi alla categoria C1 (EN 61800-3) per l'uso con sistemi di rete da 400 V e potenze nominali no a 90 kW o alla categoria C2 per potenze nominali da 110 a 630 kW. Le unità VLT® AQUA Drive sono conformi a C1 con cavi motore schermati no a 50 m o C2 con cavi motore schermati no a 150 m. Consultare Tabella 3.4 per maggiori dettagli.
3.1.10 Conformità all'isolamento PELV e galvanico
Assicurare la protezione da scosse elettriche quando l'alimentazione elettrica è del tipo a bassissima tensione di protezione (PELV) e l'impianto è conforme alle norme PELV locali e nazionali.
Al ne di mantenere i requisiti PELV nei morsetti di controllo, tutte le connessioni devono essere PELV, come ad esempio termistori rinforzati/a doppio isolamento. Tutti i morsetti di controllo e relè del convertitore di frequenza Danfoss soddisfano PELV (con l'eccezione del collegamento a triangolo a terra oltre 400 V).
L'isolamento galvanico (garantito) si ottiene ottemperando ai requisiti relativi ad un isolamento superiore e garantendo le corrispondenti distanze in aria e distanze superciali. Questi requisiti sono descritti nella norma EN 61800-5-1.
L'isolamento elettrico viene fornito come mostrato in Disegno 3.1. I componenti descritti soddisfano sia i requisiti PELV che quelli di isolamento galvanico.
3 3
AVVISO!
Per assicurare un funzionamento senza interferenze del sistema convertitore di frequenza/motore, usare sempre un ltro RFI di categoria C1.
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130BA056.10
1
3
25 4
6
ba
M
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
3.2
3.2.1 Considerazioni generali sulle
EMC, protezione dalle armoniche e dalla dispersione verso terra
emissioni EMC
33
1 Alimentazione (SMPS) comprensiva dell'isolamento del
segnale di V CC che indica la tensione del circuito
intermedio. 2 Comando di gate per gli IGBT 3 Trasduttori di corrente 4 Isolatore ottico, modulo freno 5 Circuiti di misura della corrente di spunto interna, delle RFI e
della temperatura 6 Relè personalizzati a Isolamento galvanico per l'opzione di backup da 24 V b Isolamento galvanico per l'interfaccia bus standard RS485
Disegno 3.1 Isolamento galvanico
Installazione ad altitudini elevate
Le installazioni che superano i limiti per altitudini elevate potrebbero non soddisfare i requisiti PELV. L'isolamento tra i componenti e le parti critiche potrebbe essere ciente. Sussiste il rischio di sovratensione. Ridurre il rischio di sovratensione usando dispositivi di protezione esterni o l'isolamento galvanico.
Per impianti ad altitudini elevate, contattare Danfoss per informazioni sulla conformità PELV.
380-500 V (contenitore A, B e C): oltre i 2000 m
(6500 ft) 380-500 V (contenitore D, E e F): oltre i 3000 m
(9800 ft) 525-690 V: oltre i 2000 m (6500 ft)
3.1.11
Come tutte le apparecchiature elettroniche, i convertitori di frequenza devono essere stoccati in un luogo asciutto. Non è necessaria una formatura (carica del condensatore) periodica durante l'immagazzinamento.
Si consiglia di mantenere l'apparecchiatura sigillata nella sua confezione no all'installazione.
Immagazzinamento
insu-
I convertitori di frequenza (ed altri dispositivi elettrici) generano campi elettronici o magnetici che possono interferire con il loro ambiente La compatibilità elettroma­gnetica (EMC) di questi eetti dipende dalla potenza e dalle caratteristiche armoniche dei dispositivi.
Un'interazione incontrollata tra dispositivi elettrici in un sistema può ridurre la compatibilità e compromettere un funzionamento adabile. L'interferenza può assumere la forma della distorsione armonica di rete, scariche elettro­statiche, rapide uttuazioni di tensione o interferenze ad alta frequenza. I dispositivi elettrici generano interferenze e sono interessati da interferenze da altre sorgenti generate.
Le interferenze elettriche solitamente vengono generate a frequenze nell'intervallo compreso tra 150 kHz e 30 MHz. L'interferenza trasportata dall'aria proveniente dal conver­titore di frequenza nel campo compreso tra 30 MHz e 1 GHz è generata dall'inverter, dal cavo motore e dal motore. Le correnti capacitive presenti nel cavo motore, accoppiate con un elevato valore dU/dt nella tensione del motore, generano correnti di dispersione, come mostrato in Disegno 3.2. L'uso di un cavo motore schermato aumenta la corrente di dispersione (vedere Disegno 3.2), in quanto tali cavi sono dotati di maggiore capacità verso massa rispetto ai cavi non schermati. Se la corrente di dispersione non è ltrata, provoca interferenze maggiori sulla rete nel campo di radiofrequenza al di sotto di circa 5 MHz. Poiché la corrente di dispersione (I1) viene ritrasportata all'unità attraverso lo schermo (I3), all'inizio esisterà solo un piccolo campo elettromagnetico (I4) dal cavo motore schermato secondo Disegno 3.2.
Lo schermo riduce l'interferenza irradiata, ma aumenta l'interferenza a bassa frequenza sulla rete. Collegare lo schermo del cavo motore al contenitore del convertitore di frequenza e a quello del motore. A tal ne è consigliabile utilizzare ssaggi schermo integrati in modo da evitare terminali dello schermo attorcigliati (pigtails). Questi aumentano l'impedenza dello schermo alle alte frequenze, riducendo l'eetto di schermatura e aumentando la corrente di dispersione (I4). Se viene utilizzato un cavo schermato per relè, cavo di comando, interfaccia di segnale e freno, montare lo schermo ad entrambe le estremità del contenitore. In alcune situazioni è tuttavia necessario rimuovere lo schermo per evitare anelli di corrente.
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1
2
z
z
z
L1
L2
L3
PE
U
V
W
C
S
I
2
I
1
I
3
I
4
C
S
C
S
C
S
C
S
I
4
C
S
z
PE
3
4
5
6
175ZA062.12
Integrazione nel sistema Guida alla progettazione
Nel caso in cui sia necessario posizionare la schermatura su una piastra di installazione del convertitore di frequenza, tale piastra deve essere di metallo per ricondurre le correnti dello schermo all'unità. Inoltre è necessario assicurare un buon contatto elettrico dalla piastra di instal­lazione tramite le viti di montaggio allo chassis del convertitore di frequenza.
Quando si utilizzano cavi non schermati, è possibile che alcuni requisiti relativi alle emissioni non vengano
soddisfatti, nonostante la maggior parte dei requisiti relativi all'immunità siano soddisfatti.
Per ridurre il livello di interferenza dell'intero sistema (unità e impianto), è importante che i cavi motore e i cavi freno siano più corti possibile. Evitare di installale i cavi con un livello di segnale sensibile accanto i cavi motore e freno. Interferenze radio a 50 MHz (trasportate dall'aria) vengono generate in particolare dall'elettronica di controllo.
3 3
1 Cavo di massa 3 Alimentazione di rete CA 5 Cavo motore schermato 2 Schermo 4 Convertitore di frequenza 6 Motore
Disegno 3.2 Generazione di corrente di dispersione
Risultati test EMC
3.2.2
I seguenti risultati dei test sono stati ottenuti con un sistema composto da un convertitore di frequenza, un cavo di comando schermato, un quadro di controllo con potenziometro nonché un singolo cavo motore ed un cavo motore schermato (Ölex Classic 100 CY) alla frequenza di commutazione nominale. In Tabella 3.4 sono indicate le lunghezze massime dei cavi motore per assicurare la conformità.
AVVISO!
Le condizioni possono variare notevolmente per altri setup.
AVVISO!
Consultare Tabella 3.17 per cavi motore paralleli.
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Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
Tipo di ltro RFI Emissione condotta Emissione irradiata Lunghezza del cavo [m] Lunghezza del cavo [m] Norme e requisi ti
33
EN 55011 Classe B Classe A
Gruppo 1 Domestico, commerciale
Ambiente
industriale e industrie
Classe A Gruppo 2 Ambiente industria­le
Classe B Classe A
Gruppo 1 Domestico, commerciale
Ambiente
industriale e industrie
Classe A Gruppo 2 Ambiente industriale
EN/IEC 61800-3 Categoria C1 Categoria C2 Categoria C3 Categoria C1 Categoria C2 Categoria C3
Primo ambiente Casa e
ucio
Primo ambiente Casa e ucio
Secondo ambien­te Industriale
Primo ambiente Casa e ucio
Primo
ambiente
Casa e ucio
Second environment Industrial
H1
0,25-45 kW 200-240 V T2 50 150 150 No
FC 202
1,1-7,5 kW 200-240 V S2 50
100/150
5)
0,37-90 kW 380-480 V T4 50 150 150 No Sì 7,5 kW 380-480 V S4
50 100/150
5)
100/150
100/150
5)
5)
No
No
H2
FC 202 0,25-3,7 kW 200-240 V T2 No No 5 No No No
5,5-45 kW 200-240 V T2
No No 25 No No No 1,1-7,5 kW 200-240 V S2 No No 25 No No No 0,37 - 7,5 kW 380-480 V T4 No No 5 No No No
4)
11-90 kW 380-380 V
T4 No No 25 No No No
7,5 kW 380-480 V S4 No No 25 No No No
1, 4)
11-30 kW 525-690 V 37-90 kW 525-690 V
T7 No No 25 No No No
2, 4)
T7 No No 25 No No No
H3
FC 202
0,25-45 kW 200-240 V T2 10 50 50 No Sì 0,37-90 kW 380-480 V T4 10 50 50 No
H4
1)
FC 202
1)
Hx
1,1-30 kW 525-690 V 37-90 kW 525-690 V
T7 No 100 100 No
2)
T7 No 150 150 No
1,1-90 kW 525-600 V T6 No No No No No No
FC 202
15-22 kW 200-240 V S2 No No No No No No 11-37 kW 380-480 V S4 No No No No No No
Tabella 3.4 Risultati del test EMC (emissione) lunghezza massima del cavo motore
1) Dimensioni contenitore B2.
2) Dimensioni contenitore C2.
3) Le versioni Hx possono essere usate secondo EN/IEC 61800-3 categoria C4.
4) T7, 37-90 kW è conforme alla classe A gruppo 1 con un cavo motore di 25 m. Valgono alcune limitazioni per l'impianto (contattare DanfossDanfoss per dettagli).
5) 100 m per fase-neutro, 150 m per fase-fase (ma non da TT o TN). I convertitori di frequenza monofase non sono concepiti per un'alimentazione bifasi da una rete TT o TN. HX, H1, H2, H3, H4 o H5 sono
deniti nel codice tipo pos. 16-17 per ltri EMC. HX - Nessun ltro EMC integrato nel convertitore di frequenza. H1 – Filtro EMC integrato. Soddisfa EN 55011 classe A1/B e EN/IEC 61800-3 categoria 1/2. H2 – Un ltro RFI limitato che contiene solo condensatori e senza una bobina di modalità comune. Soddisfa EN 55011 classe A2 e EN/IEC 61800-3 categoria 3. H3 - Filtro EMC integrato. Soddisfa EN 55011 classe A1/B e EN/IEC 61800-3 categoria 1/2. H4 - Filtro EMC integrato. Soddisfa EN 55011 classe A1 e EN/IEC 61800-3 categoria 2. H5 – versioni per il settore marino. Versione rinforzata, soddisfa gli stessi livelli di emissione delle versioni H2.
46 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
Integrazione nel sistema Guida alla progettazione
3.2.3 Requisiti relativi alle emissioni
La norma di prodotto EMC per convertitori di frequenza denisce 4 categorie (C1, C2, C3 e C4) con requisiti specici per l'emissione e l'immunità. Tabella 3.5 indica la denizione delle 4 categorie e la classicazione equivalente da EN 55011.
Classe di
Categoria Denizione
C1 Convertitori di frequenza installati
nel primo ambiente (casa e ucio) con una tensione di alimentazione inferiore a 1000 V.
C2 Convertitori di frequenza installati
nel primo ambiente (casa e ucio) con una tensione di alimentazione inferiore a 1000 V che non sono né di tipo plug-in né spostabili e sono concepiti per essere installati e messi in funzione da un profes­sionista.
C3 Convertitori di frequenza installati
nel secondo ambiente (industriale) con una tensione di alimentazione inferiore a 1000 V.
C4 Convertitori di frequenza installati
nel secondo ambiente con una tensione di alimentazione uguale o superiore a 1000 V e una corrente nominale uguale o superiore a 400 A oppure concepiti per l'uso in sistemi complessi.
Tabella 3.5 Correlazione tra IEC 61800-3 e EN 55011
Quando vengono adottate le norme generiche di emissione (condotta), i convertitori di frequenza devono rispettare i limiti in Tabella 3.6.
emissione equivalente in EN 55011
Classe B
Classe A gruppo 1
Classe A gruppo 2
Senza linea limite. Realizzare un piano EMC.
3.2.4
Requisiti di immunità
I requisiti di immunità per i convertitori di frequenza dipendono dall'ambiente nel quale sono installati. I requisiti per l'ambiente industriale sono più severi dei requisiti per l'ambiente domestico e di ucio. Tutti i convertitori di frequenza Danfoss soddisfano i requisiti per l'ambiente industriale e, di conseguenza, soddisfano anche i requisiti meno severi per l'ambiente domestico e di ucio con un ampio margine di sicurezza.
Allo scopo di documentare l'immunità contro le interferenze elettriche, sono stati eseguiti i seguenti test di immunità in conformità alle seguenti norme di base:
EN 61000-4-2 (IEC 61000-4-2): Scariche elettro-
statiche (ESD): Simulazione di scariche elettrostatiche provocate da esseri umani.
EN 61000-4-3 (IEC 61000-4-3): Radiazione di un
campo elettromagnetico in entrata, a modulazione di ampiezza Simulazione degli eetti di apparecchiature di comunicazione radar e radio e di dispositivi di comunicazione mobili.
EN 61000-4-4 (IEC 61000-4-4): Oscillazioni
transitorie da scoppio: Simulazione di interferenze provocate dalla commutazione di contattori, relè o dispositivi simili.
EN 61000-4-5 (IEC 61000-4-5): Oscillazioni
transitorie da sbalzi di corrente: Simulazione di transitori causati, ad esempio, da fulmini che cadono vicino agli impianti.
EN 61000-4-6 (IEC 61000-4-6): Modalità comune
RF: Simulazione dell'impatto delle apparecchiature di trasmissione radio collegate mediante cavi di connessione.
Vedere Tabella 3.7.
3 3
Classe di
Ambiente
Primo ambiente (casa e ucio)
Secondo ambiente (ambiente industriale)
Tabella 3.6 Correlazione tra le norme di emissione generiche emissione EN 55011
MG20N606 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. 47
Norma di emissione generica
EN/IEC 61000-6-3 Norma di emissione per ambienti residenziali, commerciali e di industria leggera. EN/IEC 61000-6-4 Norma di emissione per ambienti industriali.
emissione equivalente in EN 55011
Classe B
Classe A gruppo 1
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
Norma di base
Criterio di accettazione B B B A A Intervallo di tensione: 200-240 V, 380-500 V, 525-600 V, 525-690 V
Linea
33
Motore 4 kV modo
Freno 4 kV modo
Condivisione del carico 4 kV modo
Fili di controllo 2 kV modo
Bus standard 2 kV modo
Fili relè 2 kV modo
Applicazione e opzioni
eldbus
Cavo LCP 2 kV modo
24 V CC esterni
Contenitore
Transitori veloci
IEC 61000-4-42)
4 kV modo
comune
comune
comune
comune
comune
comune
comune
2 kV modo
comune
comune
2 V modo comune
2)
Sbalzi di corrente
IEC 61000-4-5
2 kV/2 Ω modalità
dierenziale
4 kV/12 Ω modo
comune
4 kV/2 Ω
4 kV/2 Ω
4 kV/2 Ω
2 kV/2 Ω
2 kV/2 Ω
2 kV/2 Ω
2 kV/2 Ω
2 kV/2 Ω
0,5 kV/2 Ω modalità
dierenziale
1 kV/12 Ω modo
comune
2)
1)
1)
1)
1)
1)
1)
1)
1)
2)
ESD
IEC
61000-4-2
8 kV AD 6 kV CD
Campo elettromagnetico
Tensione modalità
irradiato
IEC 61000-4-3
10 V/m
comune RF
IEC 61000-4-6
10 V
RMS
10 V
RMS
10 V
RMS
10 V
RMS
10 V
RMS
10 V
RMS
10 V
RMS
10 V
RMS
10 V
RMS
10 V
RMS
Tabella 3.7 Modulo di immunità EMC
1) Iniezione sullo schermo del cavo
2) Valori tipicamente ottenuti nel test
Isolamento motore
3.2.5
I motori moderni da usare con convertitori di frequenza dispongono di un alto grado di isolamento per far fronte alla nuova generazione di IGBT ad alta ecienza con un dU/dt elevato. Per il retrot in motori vecchi, confermare l'isolamento del motore o mitigare con il ltro dU/dt oppure, se necessario, un ltro sinusoidale.
Per lunghezze del cavo motore , è raccomandata la lunghezza massima del cavo elencata in capitolo 7.5 Speciche dei cavi e i valori nominali di isolamento del motore elencati in Tabella 3.8. Se un motore presenta un grado di isolamento inferiore, si consiglia di utilizzare un ltro dU/dt o sinusoidale.
Tensione di alimentazione nominale [V]
UN≤420 420 V< UN≤ 500 ULL rinforzato=1600 500 V< UN≤ 600 ULL rinforzato=1800 600 V< UN≤ 690 ULL rinforzato=2000
Tabella 3.8 Isolamento motore
Isolamento motore [V]
U
standard =1300
LL
3.2.6 Correnti nei cuscinetti del motore
Per minimizzare le correnti nei cuscinetti e nell'albero, collegare a massa le unità seguenti alla macchina azionata:
Convertitore di frequenza
Motore
Macchina azionata
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Integrazione nel sistema
Guida alla progettazione
Strategie standard di attenuazione
1. Utilizzare un cuscinetto isolato.
2. Applicare rigide procedure di installazione: 2a Assicurarsi che motore e carico motore
siano allineati.
2b Attenersi scrupolosamente alle istruzioni
di installazione EMC.
2c Rinforzare il conduttore PE in modo tale
che l'impedenza ad alta frequenza sia inferiore nel PE rispetto ai cavi di alimentazione in ingresso
2d Assicurare una buona connessione ad
alta frequenza tra motore e convertitore di frequenza, ad esempio, mediante cavo schermato con una connessione a 360° nel motore e nel convertitore di frequenza.
2e Assicurarsi che l'impedenza dal conver-
titore di frequenza alla massa dell'edicio sia inferiore rispetto all'im­pedenza di massa della macchina. Ciò può essere dicile per pompe.
2f Eseguire un collegamento a massa
diretto tra motore e carico
3. Ridurre la frequenza di commutazione IGBT.
4. Modicare la forma d'onda dell'inverter, 60° AVM
rispetto a SFAVM.
5. Installare un sistema di messa a terra albero
oppure utilizzare un giunto isolante
6. Applicare lubricante conduttivo.
7. Utilizzare le impostazioni di velocità minima se
possibile
8. Assicurare il bilanciamento della tensione di linea
verso terra. Può essere dicoltoso per i sistemi IT, TT, TN-CS o con una fase a terra del triangolo.
9. Utilizzare un ltro dU/dt o sinusoidale.
vengono chiamate armoniche. È importante controllare la distorsione armonica totale dell'alimentazione di rete. Nonostante le correnti armoniche non inuiscono direttamente sul consumo di energia elettrica, generano calore nei cavi e nei trasformatori e possono compro­mettere altri dispositivi sulla stessa linea di alimentazione.
3.2.7.1 Analisi delle armoniche
Varie caratteristiche di un sistema elettrico di un edicio determinano il contributo armonico esatto del convertitore al THD di un impianto e la sua capacità di soddisfare le norme IEEE. È dicile fare generalizzazioni sul contributo armonico di convertitori di frequenza in un impianto specico. Quando necessario, eseguire un'analisi delle armoniche del sistema per determinare gli eetti sull'appa­recchiatura.
Un convertitore di frequenza assorbe dalla rete una corrente non sinusoidale che aumenta la corrente di ingresso I trasformata mediante l’analisi di Fourier e suddivisa in forme d’onda di corrente sinusoidale con frequenze, e quindi con dierenti correnti armoniche I aventi una frequenza di base di 50 Hz o 60 Hz.
Le armoniche non contribuiscono direttamente al consumo energetico, ma aumentano le perdite di calore nell’im­pianto (trasformatore, induttori, cavi). Di conseguenza, nelle centrali elettriche con una percentuale elevata di carico del raddrizzatore, le correnti armoniche dovrebbero essere mantenute ad un livello basso per evitare il sovraccarico del trasformatore, degli induttori e dei cavi.
Abbreviazione Descrizione
f
1
I
1
U
1
I
n
U
n
n ordine di un'armonica
Tabella 3.9 Abbreviazioni relative alle armoniche
. Una corrente non sinusoidale viene
RMS
frequenza fondamentale corrente fondamentale tensione fondamentale correnti armoniche tensione armonica
dierenti
N
3 3
Armoniche
3.2.7
Dispositivi elettrici con raddrizzatori a diodi, come lampade uorescenti, computer, copiatrici, fax, varie apparecchiature da laboratorio e sistemi di telecomunicazione, possono contribuire ad aumentare la distorsione armonica in un'ali­mentazione di rete. I convertitori di frequenza usano un ingresso del ponte a diodi che può contribuire anch'esso
Corrente
fondamentale
(I1)
Corrente I Frequenza [Hz]
Tabella 3.10 Corrente non sinusoidale trasformata
1
50 250 350 550
Corrente armonica (In)
I
5
I
7
I
11
alla distorsione armonica.
Corrente Corrente armonica
Il convertitore di frequenza non assorbe la corrente unifor­memente dalla linea di alimentazione. Questa corrente non
I Corrente di ingresso 1,0 0,9 0,4 0,2 < 0,1
RMSI1I5I7I11-49
sinusoidale possiede componenti che sono multipli della frequenza fondamentale della corrente. Queste componenti
MG20N606 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. 49
Tabella 3.11 Correnti armoniche confrontate con la corrente dell'ingresso Corrente
175HA034.10
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
Attuale (tipica) Limite per R
≥120
Disegno 3.3 Bobine del circuito intermedio
33
AVVISO!
Alcune delle correnti armoniche possono generare
sce
Attuale (tipica) Limite per R
≥120
sce
Corrente armonica individuale In/I1 (%)
I
5
40 20 10 8
40 25 15 10
Fattore di distorsione corrente armonica (%)
I
7
THD PWHD
46 45
48 46
I
11
I
13
disturbi ai dispositivi di comunicazione collegati allo stesso trasformatore o provocare risonanza in
Tabella 3.13 Risultati del test armoniche (emissioni)
collegamento con i condensatori per correzione del fattore di potenza.
Per assicurare correnti armoniche basse, il convertitore di frequenza è dotato di ltri passivi. Le bobine CC riducono la distorsione armonica totale (THD) al 40%.
La distorsione di tensione sulla tensione di alimentazione di rete dipende dalle dimensioni delle correnti armoniche moltiplicate per l'impedenza di rete alla frequenza in questione. La distorsione di tensione complessiva (THD) viene calcolata in base alle singole armoniche di tensione mediante questa formula:
2
THD
2
 + U
U
=
 + ... + U
5
7
U1
2
N
È responsabilità dell'installatore o dell'utente dell'apparec­chiatura di
vericare, consultando se necessario l'operatore della rete di distribuzione dell'energia elettrica, che l'appa­recchiatura sia collegata a una rete con una potenza di cortocircuito Ssc superiore o uguale a quella specicata nell'equazione. Consultare il gestore della rete di distribuzione per collegare altre taglie di potenza alla rete di alimentazione pubblica.
Conforme a varie linee direttive a livello di sistema: I dati sulle correnti armoniche in Tabella 3.13 sono conformi a IEC/EN 61000-3-12 con riferimento alle norme di prodotto relative agli azionamenti elettrici. Possono essere utilizzati come base di calcolo
dell'inuenza delle
correnti armoniche sul sistema di alimentazione elettrica e
3.2.7.2
Requisiti relativi alle emissioni armoniche
per la documentazione della conformità alle direttive regionali in materia: IEEE 519 -1992; G5/4.
Apparecchiature collegate alla rete pubblica
Opzione Denizione
1 IEC/EN 61000-3-2 Classe A per apparati trifase
bilanciati (apparati professionali con potenze no a 1 kW in totale).
2 IEC/EN 61000-3-12 Apparati 16 A-75 A e apparati
professionali da 1 kW no a 16 A di corrente di fase.
Tabella 3.12 Norme relative alle emissioni armoniche
3.2.7.3
Risultati del test armoniche (emissioni)
Taglie di potenza no a PK75 in T2 e T4 sono conformi a IEC/EN 61000-3-2 Classe A. Taglie di potenza da P1K1 no a P18K in T2 e no a P90K in T4 sono conformi a IEC/EN 61000-3-12, tabella 4. Anche le taglie di potenza P110 ­P450 in T4 sono conformi a IEC/EN 61000-3-12 anche se questa conformità non è richiesta, perché la corrente è superiore a 75 A.
Tabella 3.13 descrive che la potenza di cortocircuito dell'ali­mentazione Ssc in corrispondenza del punto di interfaccia tra l'alimentazione dell'utente ed il sistema pubblico (R superiore o uguale a:
S
SC
= 3 × R
× U
 × I
SCE
=  3 × 120 × 400 × I
rete
equ
equ
sce
) è
3.2.7.4
Eetto delle armoniche in un sistema di distribuzione dell'energia
In Disegno 3.4 è collegato sul primario a un punto di inserzione comune PCC1, sull'alimentazione a media tensione. Il trasformatore ha un'impedenza Z un certo numero di carichi. Il punto di inserzione comune dove sono collegati tutti i carichi è PCC2. Ogni carico è collegato mediante cavi che hanno impedenza Z1, Z2, Z3.
e alimenta
xfr
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Non-linear
Current Voltage
System
Impedance
Disturbance to
other users
Contribution to
system losses
130BB541.10
Integrazione nel sistema
Guida alla progettazione
3 3
Disegno 3.4 Piccolo sistema di distribuzione
Le correnti armoniche assorbite dai carichi non lineari causano una distorsione della tensione a causa della caduta di tensione sull'impedenza del sistema di distri­buzione. Con impedenze più elevate si hanno livelli maggiori di distorsione di tensione.
La distorsione di corrente varia in funzione delle prestazioni dell'apparato e dipende dai singoli carichi. La distorsione di tensione varia in funzione delle prestazioni del sistema. Non è possibile determinare la distorsione di tensione nel PCC se sono note solamente le prestazioni del carico in termini di armoniche. Per stimare la distorsione nel PCC devono essere note la congurazione del sistema di distribuzione e le relative impedenze.
Un termine comunemente utilizzato per descrivere l'impedenza di una rete è il rapporto di cortocircuito R
sce
, denito come il rapporto tra la potenza apparente di cortocircuito al PCC (Ssc) e la potenza apparente nominale del carico (S
S
=
R
sce
S
equ
Ssc=
dove
ce
).
equ
2
U
Z
alimentazione
e
S
equ
= U × I
equ
L'eetto negativo delle armoniche è doppio
Le correnti armoniche contribuiscono alle perdite
di sistema (nel cablaggio e nel trasformatore). La distorsione armonica di tensione provoca
disturbi agli altri carichi e ne aumenta le perdite.
Disegno 3.5
Eetti negativi sulle armoniche
3.2.7.5 Standard e requisiti per la limitazione delle armoniche
I requisiti per la limitazione delle armoniche possono essere:
Requisiti specici dell'applicazione.
Norme che devono essere osservate.
I requisiti specici dell'applicazione sono relativi ad una specica installazione in condizioni in cui esistono ragioni
tecniche per imporre una limitazione delle armoniche.
Esempio
Un trasformatore da 250 kVA con due motori da 110 kW collegati è suciente se uno dei motori è collegato direttamente alla linea e l'altro è alimentato tramite un convertitore di frequenza. Tuttavia il trasformatore è sottodimensionato se entrambi i motori sono alimentati dal convertitore di frequenza. Usando ulteriori precauzioni per la riduzione delle armoniche durante l'installazione o la selezione di un convertitore di frequenza a basso contenuto di armoniche, potrebbe essere possibile collegare entrambi i motori a convertitori di frequenza.
Esistono varie norme, regolamenti e speciche per la riduzione delle armoniche. Norme diverse valgono in aree geograche diverse e per industrie diverse. Ecco le norme più comuni:
IEC61000-3-2
IEC61000-3-12
IEC61000-3-4
IEEE 519
G5/4
Vedere la Guida alla progettazione AHF 005/010 per ulteriori dettagli sulle singole norme.
In Europa, il THVD massimo equivale all'8% se l'impianto è collegato tramite la rete pubblica. Se l'impianto dispone di
un trasformatore proprio, il limite è il 10% di THVD. Il VLT AQUA Drive è progettato per resistere al 10% di THVD.
®
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130BB955.12
a
b
Leakage current
Motor cable length
130BB956.12
THVD=0%
THVD=5%
Leakage current
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
3.2.7.6 Riduzione delle armoniche
Nel caso sia necessario sopprimere le armoniche, DanfossDanfoss ore una vasta gamma di dispositivi di soppressione. Questi sono:
Convertitori di frequenza a 12 impulsi
33
Filtri AHF
Convertitori di frequenza a basso contenuto di
armoniche Filtri attivi
La scelta della soluzione migliore dipende da molti fattori:
La rete (distorsione di fondo, sbilanciamento
dell'alimentazione di rete, risonanza, tipo di alimentazione (trasformatore/generatore)).
Applicazione (prolo di carico, numero e taglia
dei carichi). Norme e regolamenti locali e nazionali (IEEE519,
IEC, G5/4, ecc.). Costo totale della proprietà (costo iniziale,
ecienza, manutenzione, ecc.).
Considerare sempre la riduzione delle armoniche se il carico del trasformatore ha un contributo non lineare del 40% o superiore.
Danfoss ore strumenti per il calcolo delle armoniche, vedi capitolo 2.8.2 Software PC.
Disegno 3.6 Inusso della lunghezza del cavo motore e della potenza sulla corrente di dispersione. Taglia di potenza a > taglia di potenza b
La corrente di dispersione dipende anche dalla distorsione in linea.
Corrente di dispersione verso terra
3.2.8
Rispettare le norme nazionali e locali relative alla messa a terra di protezione di apparecchiature in cui le correnti di dispersione superano i 3,5 mA. La tecnologia dei convertitori di frequenza implica una commutazione ad alta frequenza ad elevati livelli di potenza. Questo genera una corrente di dispersione nel collegamento a massa. La corrente di dispersione verso terra è costituita da vari elementi e dipende da diverse congurazioni del sistema, tra cui:
Filtri RFI
Lunghezza del cavo motore
Schermatura del cavo motore
Potenza del convertitore di frequenza
Disegno 3.7 La distorsione di linea inuisce sulla corrente di dispersione
52 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
130BB958.12
f
sw
Cable
150 Hz
3rd harmonics
50 Hz
Mains
RCD with low f
cut-
RCD with high f
cut-
Leakage current
Frequency
130BB957.11
Leakage current [mA]
100 Hz
2 kHz
100 kHz
Integrazione nel sistema Guida alla progettazione
La conformità con la norma EN/IEC61800-5-1 (azionamenti elettrici a velocità variabile) richiede particolari precauzioni se la corrente di dispersione supera i 3,5 mA. Potenziare la messa a terra con i seguenti requisiti di messa a terra di protezione:
Filo di terra (morsetto 95) con una sezione
trasversale di almeno 10 mm2. Due cavi di massa separati, entrambi di
dimensioni adeguate a quanto previsto dalla norma.
Per ulteriori informazioni vedere le norme EN/IEC61800-5-1 e EN50178.
Utilizzo degli RCD
Quando si utilizzano dispositivi a corrente residua (RCD), detti anche interruttore per le correnti di dispersione a terra (ELCB), rispettare le seguenti regole:
Utilizzare solo RCD di tipo B, poiché questi sono
in grado di rilevare correnti CA e CC. Utilizzare RCD con un ritardo per evitare guasti
dovuti a correnti di terra transitorie. Dimensionare il RCD in funzione della congu-
razione del sistema e di considerazioni ambientali.
La corrente di dispersione include varie frequenze provenienti sia dalla frequenza di rete e la frequenza di commutazione. Il rilevamento della frequenza di commutazione dipende dal tipo di RCD usato.
La quantità di corrente di dispersione rilevata dall'RCD dipende dalla frequenza di disinserimento dell'RCD.
Disegno 3.9 Inusso della frequenza di disinserimento RCD sulla corrente di dispersione
3.3
Integrazione della rete
3.3.1 Congurazioni di rete ed eetti EMC
3 3
Disegno 3.8 Principali contributi alla corrente di dispersione
Esistono vari tipi di sistemi di rete CA per alimentare i convertitori di frequenza Ciascuno inuisce sulle caratteri­stiche EMC del sistema. Il sistemi TN-S a cinque li sono considerati i migliori per l'EMC, mentre il sistema IT isolato è quello meno consigliato.
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Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
Tipo di sistema
Sistemi di distri­buzione TN TN-S Un sistema a cinque li con conduttori di neutro
33
TN-C Un sistema a quattro li con conduttore di neutro
Sistemi di distri­buzione TT
Sistema di distri­buzione IT
Tabella 3.14 Tipi di sistema rete CA
3.3.2
Descrizione
Esistono 2 tipi di sistemi di distribuzione di rete TN: TN-S e TN-C.
(N) e di messa terra di protezione (PE) separati. Fornisce le migliori caratteristiche EMC ed evita la trasmissione dell'interferenza.
e messa a terra di protezione (PE) comune lungo l'intero sistema. La combinazione di conduttore neutro e di messa a terra di protezione provoca caratteristiche EMC insoddisfacenti. Un sistema a quattro li con un conduttore di neutro a terra e una messa a terra individuale delle unità convertitore. Possiede buone caratteristiche EMC quando è messo a terra correttamente. Un sistema isolato a 4 li con il conduttore neutro non messo a terra o messo a terra tramite un'impedenza.
Interferenza di rete a bassa frequenza
Standard Denizione
EN 61000-2-2, EN 61000-2-4, EN 50160
EN 61000-3-2, 61000-3-12 EN 50178 Monitora le apparecchiature elettroniche
Tabella 3.15 Norme di progetto EN per la qualità dell'alimentazione di rete
Denisce i limiti della tensione di alimen­tazione da osservare in reti di alimentazione pubbliche ed industriali. Regola l'interferenza di rete generata dai dispositivi collegati.
usate in impianti di potenza.
3.3.2.3 Convertitore di frequenza esenti da interferenze
Ogni convertitore di frequenza genera interferenza di rete. Le norme attuali deniscono solo intervalli di frequenza no a 2 kHz. Alcuni convertitori spostano l'interferenza di rete nella regione oltre i 2 kHz, cosa non prevista dalla norma, e li etichettano come esenti da interferenze. I limiti per questa regione sono in fase di studio. I convertitori di frequenza non spostano l'interferenza di rete.
3.3.2.4
In che modo si genera l'interferenza di rete
3.3.2.1 Alimentazione di rete non sinusoidale
La tensione di alimentazione è raramente una tensione sinusoidale uniforme con un'ampiezza e frequenza costante. Questo è dovuto in parte ai carichi che assorbono correnti non sinusoidali dalla rete o che presentano caratteristiche non lineari quali computer, televisori, alimentatori switching, lampade a ecienza energetica e convertitori di frequenza. Scostamenti sono inevitabili e consentiti entro certi limiti.
3.3.2.2
In quasi tutta Europa la base per la valutazione oggettiva della qualità dell'alimentazione di rete sono le direttive di compatibilità elettromagnetica (EMVG). La conformità a questa norma assicura che tutti i dispositivi e le reti collegate ai sistemi di distribuzione elettrica soddisno i requisiti dell'utilizzo previsto senza generare problemi.
Conformità alle direttive EMC
La distorsione della forma d'onda sinusoidale per interferenza di rete di rete causata dalle correnti di ingresso a impulsi viene generalmente denita come armoniche. Partendo dall'analisi di Fourier, viene stimata a 2,5 kHz, corrispondenti alla 50ma armonica della frequenza di rete.
I raddrizzatori di ingresso dei convertitori di frequenza generano questa forma tipica d'interferenza armonica sulla rete. Quando i convertitori di frequenza sono collegati ai sistemi di distribuzione a 50 Hz, la terza armonica (150 Hz), la quinta armonica (250 Hz) o la settima armonica (350 Hz) mostrano gli eetti più forti. Il contenuto armonico totale è denominato distorsione armonica totale (THD).
3.3.2.5
Le armoniche e le uttuazioni di tensione sono due forme di interferenza di rete a bassa frequenza. Si presentano diversamente in origine rispetto a qualsiasi altro punto nel sistema di distribuzione in cui è connesso un carico. Di conseguenza è necessario determinare collettivamente vari inussi quando si valutano gli eetti dell'interferenza di rete. Questi includono l'alimentazione di rete, la struttura e i carichi.
Avvisi di sottotensione e perdite funzionali superiori possono essere il risultato di un'interferenza di rete.
Eetti dell'interferenza di rete
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Avvisi sottotensione
Misure di tensione errate dovute alla distorsione
della tensione di alimentazione sinusoidale. Provocano misurazioni errate della potenza
poiché solo misurazioni in valore "True RMS" prendono in considerazione il contenuto armonico.
Perdite superiori
Le armoniche riducono la potenza attiva, la
potenza apparente e la potenza reattiva. Distorcono i carichi elettrici con conseguenti
interferenze udibili in altri dispositivi o, nel peggiore dei casi, ne provocano addirittura la distruzione.
Abbreviano la durata dei dispositivi come
conseguenza del riscaldamento.
AVVISO!
Un contenuto armonico eccessivo impone un carico sull'apparecchiatura di rifasamento e può addirittura causarne la distruzione. Per tale ragione, è necessario prevedere induttanze per le apparecchiature di rifasamento quando è presente un contenuto armonico eccessivo.
3.3.3 Analisi dell'interferenza di rete
3.3.4 Opzioni per la riduzione dell'interferenza di rete
In generale l'interferenza di rete dai convertitori viene ridotta limitando l'ampiezza delle correnti a impulsi. Questo migliora il fattore di potenza λ (lambda).
Sono consigliati vari metodi per evitare le armoniche di rete:
Induttanze di ingresso o reattanze induttive di
circuito intermedio nei convertitori di frequenza. Filtri passivi.
Filtri attivi.
Circuiti intermedi compatti.
Convertitori di frequenza Active front end e a
basse armoniche. Raddrizzatori con 12, 18 o 24 impulsi per ciclo.
Interferenza in radiofrequenza
3.3.5
I convertitori di frequenza generano interferenze in radiofrequenza (RFI) a causa dei loro impulsi elettrici di larghezza variabile. I cavi dei convertitori e del motore irradiano queste componenti e le guidano nel sistema di distribuzione.
3 3
Per evitare un peggioramento della qualità dell'alimen­tazione di rete sono disponibili diversi metodi per analizzare sistemi o dispositivi che generano correnti armoniche. Programmi di analisi della rete come il software di calcolo delle armoniche (HCS) analizzano i sistemi per la presenza di armoniche. Contromisure speciche possono essere testate in anticipo ed assicurare la successiva compatibilità del sistema.
Per l'analisi dei sistemi di rete, andare all'indirizzohttp:// www.danfoss-hcs.com/Default.asp?LEVEL=START per il download del software.
AVVISO!
Danfoss ha un livello molto elevato di esperienza EMC e fornisce analisi EMC con una valutazione dettagliata o calcoli di rete ai clienti oltre a corsi di addestramento, seminari e workshop.
I ltri RFI vengono usati per ridurre questa interferenza sulla rete. Forniscono un'immunità ai disturbi per proteggere i dispositivi dalle interferenze ad alta frequenza condotte. Riducono anche le interferenze emesse verso il cavo dell’alimentazione di rete o le irradiazioni dal cavo dell’alimentazione di rete, I ltri sono concepiti per limitare le interferenze a un livello specicato. I ltri integrati sono spesso un'apparecchiatura standard idonea per un'immunità specica.
AVVISO!
Tutti convertitori di frequenza VLT® AQUA Drive sono dotati di serie di bobine di arresto interferenze di rete integrate.
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3.3.6 Classicazione del sito operativo
La conoscenza dei requisiti per l'ambiente in cui il conver­titore di frequenza è destinato a funzionare è il fattore più importante per quanto riguarda la conformità EMC.
33
3.3.6.1 Ambiente 1/Classe B: Residenziale
I siti operativi collegati alla rete pubblica di alimentazione a bassa tensione, includendo le aree industriali, sono classi­cate come Ambiente 1/Classe B. Non dispongono di trasformatori propri di distribuzione a media tensione o alta tensione per un sistema di distribuzione separato. Le classicazioni ambientali si applicano agli edici sia all'interno sia all'esterno. Alcuni esempi generali sono aree commerciali, edici residenziali, ristoranti, parcheggi e impianti ricreativi.
3.3.6.2
Gli ambienti industriali non sono collegati alla rete di alimentazione pubblica. Invece dispongono di trasformatori propri di distribuzione a media tensione o alta tensione. Le classicazioni ambientali valgono sia all'interno sia all'esterno degli edici.
Sono deniti industriali e sono caratterizzati da speciche condizioni elettromagnetiche:
Ambiente 2/Classe A: Industriale
la presenza di dispositivi scientici, medicali o
industriali; la commutazione di grandi carichi induttivi e
capacitivi; la presenza di forti campi magnetici ( ad esempio
a causa delle correnti elevate).
3.3.7
Uso con sorgente d'ingresso isolata
La maggior parte dell’alimentazione fornita dalle società di servizi pubblici negli Stati Uniti è riferita a massa. Anche se non è d'uso comune negli Stati Uniti, la potenza di ingresso potrebbe essere una sorgente isolata. È possibile utilizzare tutti i convertitori di frequenza Danfoss con un'alimentazione di ingresso isolata e con linee di alimen­tazione riferite a massa.
3.3.8 Correzione del fattore di potenza
L'apparecchiatura di rifasamento serve ridurre lo sfasamento (φ) tra la tensione e la corrente e porta il fattore di potenza vicino all'unità (cos φ). Ciò è necessario quando in un sistema di distribuzione elettrico si utilizzano molti carichi induttivi, ad esempio motori o ballast di lampade. Convertitori di frequenza con un circuito intermedio (bus CC) isolato non assorbono potenza reattiva dal sistema di distribuzione né generano sfasamenti. Presentano un cos φ di circa 1.
Per questa ragione i motori a velocità controllata non necessitano di apparecchiature di rifasamento durante il dimensionamento. Tuttavia, la corrente assorbita dall'appa­recchiatura di rifasamento aumenta perché i convertitori di frequenza generano armoniche. Il carico ed il fattore di calore sui condensatori aumenta man mano che aumenta il numero di generatori di armoniche. Pertanto è necessario montare induttanze nell'apparecchiatura di rifasamento. Le induttanze impediscono anche la risonanza tra carichi induttivi e la capacità. I convertitori con cos φ <1 richiedono inoltre induttanze nell'apparecchiatura di rifasamento. Considerare anche il maggiore livello di potenza reattiva per le dimensioni di cavi.
3.3.6.3
In aree con i trasformatori a media tensione chiaramente demarcati da altre aree, l'utente decide per quale tipo di ambiente vanga classicato il loro impianto. L'utente è responsabile nell'assicurare la compatibilità elettroma­gnetica necessaria per consentire un funzionamento senza guasti di tutti dispositivi nelle condizioni specicate. Alcuni esempi di ambienti speciali sono centri commerciali, supermarket, stazioni di rifornimento, edici ad uso ucio e magazzini.
3.3.6.4
Quando un convertitore di frequenza non soddisfa la categoria C1, prevedere un'avvertenza. Questa è la respon­sabilità dell'utente. L'eliminazione dell'interferenza è basata sulle classi A1, A2 e B nell'EN 55011. L'utente in denitiva è responsabile per la classicazione appropriata dei dispositivi e dei costi per rimediare ai problemi EMC.
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Ambienti speciali
Etichette di avvertenza
Ritardo dell'alimentazione di ingresso
3.3.9
Per assicurare che il circuito di ingresso di soppressione degli sbalzi di corrente funzioni correttamente, osservare un ritardo tra le successive applicazioni di tensione di ingresso.
Tabella 3.16 mostra il tempo minimo che deve essere consentito tra le applicazioni della tensione di ingresso.
Tensione di ingresso [V] Tempo di attesa [s]
Tabella 3.16 Ritardo dell'alimentazione di ingresso
380 415 460 600
48 65 83 133
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Guida alla progettazione
3.3.10 Oscillazioni transitorie di rete
I transitori sono brevi picchi di tensione nel campo di qualche migliaia di volt. Possono vericarsi in tutti i tipi di sistemi di distribuzione di energia elettrica, sia in ambiente industriale sia in ambienti residenziali.
I fulmini sono una causa comune di transitori. Tuttavia essi sono causati anche dalla commutazione di grandi carichi in linea o fuori linea o dalla commutazione di altre apparec­chiature con oscillazioni transitorie di rete, quale l'apparecchiatura di rifasamento. I transitori possono anche essere causati di cortocircuiti, lo scatto di interruttori nei sistemi di distribuzione dell'energia elettrica e dall'accop­piamento induttivo tra cavi paralleli.
La norma EN 61000-4-1 descrive le forme di questi transitori e il livello di energia immagazzinata. I loro negativi possono essere limitati con diversi metodi. Si utilizzano scaricatori di sovratensione a gas e spinterometri per fornire la protezione di primo livello dai transitori a energia elevata. Per il secondo livello di protezione, la maggior parte dei dispositivi elettronici, inclusi i conver­titori di frequenza, utilizzano resistori che dipendono dalla tensione (varistori) per attenuare i transitori.
3.3.11
Funzionamento con un generatore
eetti
di stand-by
Occorre evitare il carico asimmetrico del
generatore poiché provoca un aumento delle perdite e potrebbe far aumentare la distorsione armonica totale.
Uno sfasamento 5/6 degli avvolgimenti del
generatore attenua la quinta e la settima armonica ma permette l'aumento della terza armonica. Uno sfasamento 2/3 riduce la terza armonica.
Dove possibile, l'operatore dovrebbe sconnettere
l'apparecchiatura di rifasamento poiché provoca risonanze nel sistema.
Induttanze o ltri ad assorbimento attivo possono
attenuare le armoniche nonché i carichi resistivi azionati in parallelo.
I carichi capacitivi azionati in parallelo creano un
carico aggiuntivo dovuto a eetti di risonanza non prevedibili.
Un'analisi più precisa è possibile utilizzando il software di analisi della rete, quale l'HCS. Per l'analisi dei sistemi di rete, andare all'indirizzo http://www.danfoss-hcs.com/ Default.asp?LEVEL=START per il download del software.
Quando si lavora con dispositivi che generano armoniche, i carichi massimi che consentono un funzionamento senza problemi dell'impianto sono mostrati nella tabella dei limiti armoniche.
3 3
Usare sistemi di alimentazione di emergenza quando è richiesto il funzionamento continuo nel caso di un guasto di rete. Vengono anche usati in parallelo con la rete di distribuzione pubblica per ottenere una potenza di rete maggiore. Questa è una procedura comune per gruppi termoelettrici combinati, aprottando dell'elevata ecienza ottenuta con questa forma di conversione di energia. Quando l'alimentazione di emergenza è fornita da un generatore, l'impedenza di rete è di norma superiore rispetto a quando l'alimentazione proviene da una rete pubblica. Questo provoca un aumento della distorsione armonica totale. Con un'adeguata progettazione, i generatori possono funzionare in un sistema che contiene dispositivi che generano armoniche.
Si raccomanda di progettare il sistema con un generatore stand-by.
Quando il sistema viene commutato dal funzio-
namento da rete al generatore, il carico armonico generalmente aumenta.
I progettisti devono calcolare o misurare
l'aumento del carico delle armoniche per assicurare che la qualità della potenza rispetti le direttive ed evitare problemi e guasti alle apparecchiature.
Limiti armoniche
Raddrizzatori B2 e B6al massimo il 20% del
carico nominale del generatore. Raddrizzatore B6 con induttanzaal massimo il
20–35% del carico nominale del generatore, in funzione della composizione.
Raddrizzatore B6 controllatoal massimo il 10%
del carico nominale del generatore.
3.4
Integrazione del motore
3.4.1 Considerazioni per la scelta del motore
Il convertitore di frequenza può indurre stress elettrico su un motore. Pertanto è necessario considerare i seguenti eetti sul motore quando si abbina il motore con il conver­titore di frequenza:
Sollecitazione dell'isolamento
Resistenza alla compressione
Sollecitazione termica
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175HA036.11
U
1
V
1
W
1
96 97 98
FC
Motor
U
2
V
2
W
2
U
1
V
1
W
1
96 97 98
FC
Motor
U
2
V
2
W
2
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
3.4.2 Filtri sinusoidali e dU/dt
I ltri di uscita orono permettono ad alcuni motori di ridurre lo stress elettrico e consentono lunghezze maggiori dei cavi. Le opzioni di uscita comprendono ltri sinusoidali (anche chiamati ltri LC) e ltri dU/dt. I ltri dU/dt
33
riducono la brusca salita dell'impulso. I ltri sinusoidali stabilizzano gli impulsi di tensione per convertirli in una tensione di uscita quasi sinusoidale. In alcuni convertitori di frequenza, i ltri sinusoidali soddisfano la norma EN 61800-3 categoria RFI C2 per cavi motore non schermati, vedere capitolo 3.7.5 Filtri sinusoidali.
Per maggiori informazioni sulle opzioni di ltri sinusoidali e dU/dt, fare riferimento a capitolo 3.7.5 Filtri sinusoidali e capitolo 3.7.6 Filtri dU/dt.
Per maggiori informazioni sui numeri d'ordine dei sinusoidali e dU/dt, fare riferimento a e capitolo 6.2.9 Filtri dU/dt.
3.4.3
La corretta messa a terra del motore è imperativa per la sicurezza personale e per soddisfare i requisiti elettrici EMC per apparecchiature a bassa tensione. La corretta messa a terra è necessaria per l'uso ecace della schermatura e dei ltri. I dettagli di progetto devono essere vericati al ne di assicurare la corretta attuazione delle norme EMC.
3.4.4
Le raccomandazioni sui cavi motore e le speciche sono fornite in capitolo 7.5 Speciche dei cavi.
Con un convertitore di frequenza possono essere utilizzati tutti i tipi di motori standard asincroni trifase. L'impo­stazione di fabbrica prevede una rotazione in senso orario se l'uscita del convertitore di frequenza è collegata come segue:
Corretta messa a terra del motore
Cavi motore
ltri
Disegno 3.10 Collegamento del morsetto per la rotazione in senso orario e antiorario
Invertire il senso di rotazione scambiando due fasi nel cavo motore oppure cambiando l'impostazione di 4-10 Direz. velocità motore.
Schermatura del cavo motore
3.4.5
I convertitori di frequenza generano impulsi con fronti ripidi sulle loro uscite. Questi impulsi contengono componenti ad alta frequenza (che si estendono nella gamma dei gigahertz) che causano una radiazione indesi­derata proveniente dal cavo motore. I cavi motore schermati riducono questa radiazione.
Gli scopi della schermatura sono:
Ridurre l'ampiezza dell'interferenza irradiata.
Migliorare l'immunità alle interferenze di singoli
dispositivi.
Lo schermo cattura le componenti ad alta frequenza e li riconduce alla sorgente dell'interferenza, in questo caso il convertitore di frequenza. I cavi motore schermati assicurano anche l'immunità alle interferenze delle sorgenti esterne nelle vicinanze.
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Anche una buona schermatura non elimina comple­tamente la radiazione. I componenti di sistema situati in
130BD774.10
130BD775.10
130BD776.10
Integrazione nel sistema Guida alla progettazione
ambienti soggetti a radiazioni devono funzionare senza decadimenti.
3.4.6 Collegamento di motori multipli
AVVISO!
Potrebbero insorgere dei problemi all’avviamento e a bassi regimi se le dimensioni dei motori si dierenziano notevolmente, in quanto la resistenza ohmica relati­vamente elevata nello statore dei motori di piccole dimensioni richiede una tensione superiore in fase di avviamento e a bassi regimi.
Il convertitore di frequenza è in grado di controllare diversi motori collegati in parallelo. Quando si utilizza il collegamento del motore in parallelo, osservare quanto segue:
La modalità VCC+ è utilizzabile in alcune
applicazioni. L'assorbimento totale di corrente dei motori non
deve superare la corrente di uscita nominale I del convertitore di frequenza.
Non usare il collegamento a un punto comune
per cavo lunghi, vedere Disegno 3.12. La lunghezza totale del cavo motore
Tabella 3.4 è valida ntantoché i cavi paralleli sono mantenuti corti (meno di 10 m ciascuno), vedere Disegno 3.14 e Disegno 3.15.
Considerare la caduta di tensione attraverso il
cavo motore, vedere Disegno 3.15. Per lunghi cavi paralleli, usare il
Disegno 3.15. Per lunghi cavi senza collegamento parallelo,
vedere Disegno 3.16.
ltro LC, vedere
specicata in
INV
3 3
Disegno 3.11 Collegamento a punto comune per cavi corti
Disegno 3.12 Collegamento a punto comune per cavi lunghi
AVVISO!
Se i motori sono collegati in parallelo, impostare 1-01 Principio controllo motore su [0] U/f.
Disegno 3.13 Cavi paralleli senza carico
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130BD777.10
130BD778.10
130BD779.10
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
33
Disegno 3.14 Cavi paralleli con carico
Disegno 3.16 Cavi lunghi nel collegamento di serie
Disegno 3.15 Filtro LC per lunghi cavi paralleli
Dimensioni del contenitore
A1, A2, A4, A5 0,37-0,75
A2, A4, A5 1,1-1,5
A2, A4, A5 2,2-4
A3, A4, A5 5,5-7,5
B1, B2, B3, B4, C1, C2, C3, C4
A3 1,1-7,5 525–690 100 50 33 25 B4 11–30 525–690 150 75 50 37 C3 37–45 525–690 150 75 50 37
Tabella 3.17 Lunghezza massima del cavo per ciascun cavo parallelo
Taglia di potenza [kW]
11–90
Tensione [V] 1 cavo [m] 2 cavi [m] 3 cavi [m] 4 cavi [m]
400 150 45 8 6 500 150 7 4 3
400 150 45 20 8
500 150 45 5 4 400 150 45 20 11 500 150 45 20 6 400 150 45 20 11 500 150 45 20 11 400 150 75 50 37 500 150 75 50 37
60 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
1,21,0 1,4
30
10
20
100
60
40
50
1,81,6 2,0
2000
500
200
400 300
1000
600
t [s]
175ZA052.11
fOUT = 0,2 x f M,N
fOUT = 2 x f M,N
fOUT = 1 x f M,N
IMN
IM
Integrazione nel sistema
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3.4.7 Isolamento del lo di controllo
Le interferenze armoniche generate dai cavi motore possono degradare i segnali di controllo nei cavi di controllo del convertitore e provocare guasti nel controllo. I cavi motore ed i cavi di controllo dovrebbero essere posati separatamente. Gli eetti di interferenza si riducono notevolmente in caso di posa separata.
La distanza tra i cavi di controllo ed i cavi motore
dovrebbe essere superiore a 200 mm. Le strisce divisorie sono essenziali nel caso di
separazioni minori, altrimenti potrebbero essere accoppiate o trasferite interferenze.
Gli schermi del cavo di comando devono essere
collegati su entrambe le estremità allo stesso modo degli schermi del cavo motore.
I cavi schermati con conduttori attorcigliati
forniscono la massima attenuazione. L'atte­nuazione del campo magnetico aumenta da circa 30 dB con uno schermo singolo no a 60 dB con uno schermo doppio e circa 75 dB se i conduttori sono anche attorcigliati.
Protezione termica del motore
3.4.8
Il convertitore di frequenza assicura la protezione termica del motore in vari modi:
Disegno 3.17 Caratteristiche del relè termico elettronico
L'asse X mostra il rapporto tra I Y riporta il tempo in secondi che precede il momento in cui l'ETR si disinserisce e scatta. Le curve illustrano la caratteristica ad una velocità doppia della velocità nominale e a una velocità pari a 0,2 volte la velocità nominale. A velocità più bassa l'ETR si disinserisce a livelli di calore inferiori a causa del minor rareddamento del motore. In tal modo il motore è protetto dal surriscaldamento anche a bassa velocità. La funzione ETR calcola la temperatura del motore basandosi sull'eettiva corrente e velocità.
motor
e I
motor
nominale. L'asse
3 3
Il limite di coppia protegge il motore dal sovrac-
carico, indipendentemente dalla velocità. La velocità minima limita l'intervallo di velocità di
esercizio minimo, ad esempio tra 30 e 50/60 Hz. Velocità massima limita la velocità di uscita
massima. È disponibile un ingresso per un termistore
esterno. Il relè termico elettronico (ETR) per motori
asincroni simula un relè a bimetallo sulla base di misure interne. L'ETR misura la corrente, la velocità e il tempo eettivi per calcolare la temperatura del motore e proteggerlo dal surriscaldamento emettendo un avviso o
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interrompendo l'alimentazione al motore. Le caratteristiche dell'ETR sono mostrate in Disegno 3.17.
Contattore di uscita
3.4.9
Nonostante non sia in genere una pratica raccomandata, il funzionamento di un contattore di uscita tra il motore ed il convertitore di frequenza non provoca danni al conver­titore di frequenza. La chiusura di un contattore di uscita precedentemente aperto può collegare un convertitore di frequenza in funzione ad un motore arrestato. Ciò può far sì che il convertitore di frequenza scatti e visualizzi un guasto.
3.4.10
Per frenare il carico sull'albero motore, usare un freno statico (meccanico) o dinamico.
Funzioni freno
Integrazione nel sistema
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3.4.11 Frenatura dinamica
Duty cycle=t
/T
b
T = tempo di ciclo in secondi
La frenatura dinamica viene assicurata da:
Freno reostatico: Un IGBT freno mantiene la
sovratensione sotto una soglia prescritta deviando l'energia del freno dal motore alla
33
resistenza di frenatura. Freno CA: L'energia frenante è distribuita nel
motore cambiando le condizioni di perdita nel motore. La funzione freno CA non può essere usata in applicazioni con un'elevata frequenza di spegnimento e riaccensione poiché ciò surriscal­derebbe il motore.
Freno CC: Una corrente CC sovramodulata
aggiunta alla corrente CA funziona come un freno rallentatore a correnti parassite.
3.4.12
Calcolo della resistenza di frenatura
Una resistenza di frenatura è necessaria per gestire la dissipazione di calore e l'aumento della tensione nel circuito intermedio durante la frenatura generata elettri­camente. L'utilizzo di una resistenza di frenatura garantisce che l'energia venga assorbita dalla resistenza freno e non
tb è il tempo di frenatura in secondi (del tempo di ciclo) Danfoss fornisce resistenze di frenatura con duty cycle del
5%, 10% e 40%. Se viene applicato un duty cycle del 10%, le resistenze di frenatura assorbono la potenza freno per il 10% del tempo di ciclo. Il rimanente 90% del tempo di ciclo è utilizzato per dissipare il calore in eccesso.
Assicurarsi che la resistenza di frenatura sia progettata per il tempo di frenatura richiesto.
Calcolo della resistenza di frenatura
Per impedire che il convertitore di frequenza si disinserisca per motivi di sicurezza quando il motore frena, selezionare i valori delle resistenza sulla base della potenza freno di picco e della tensione del circuito intermedio. Calcolare il valore della resistenza di frenatura nel modo seguente:
Rbr = 
 Ω
P
picco
2
Ucc
Le prestazioni della resistenza di frenatura dipendono dalla tensione del circuito intermedio (Ucc).
Ucc è la tensione alla quale viene attivato il freno. La funzione freno della serie FC viene stabilita in base all'ali­mentazione di rete.
dal convertitore di frequenza. Per maggiori informazioni vedere la Guida alla progettazione della resistenza di frenatura.
Calcolo del duty cycle
Quando la quantità di energia cinetica trasferita alla resistenza in ogni intervallo di frenatura non è nota, calcolare la potenza media sulla base del tempo di ciclo e dell'intervallo di frenatura (noto come duty cycle intermittente). Il duty cycle intermittente della resistenza è un’indicazione del ciclo in cui la resistenza è attiva (cedere Disegno 3.18). I fornitori di motori usano spesso il valore S5
denire il carico permissibile, che è un'espressione del
per duty cycle intermittente.
Ingresso dell'alimen­tazione di rete [V AC]
FC 202 3x200-240 390 405 410 FC 202 3x380-480 778 810 820 FC 202 3x525-600 FC 202 3x525-600 FC 202 3x525-690 1099 1109 1130
Tabella 3.18 Tensione del circuito intermedio (Ucc)
1) Dimensioni contenitore A, B, C
2) Dimensioni contenitore D, E, F
1)
2)
Freno attivo
[V DC]
943 965 975
1099 1109 1130
Avviso
alta
tensione
[V DC]
Allarme
sovra-
tensione
[V DC]
Usare la resistenza di frenatura R
per assicurare che il
rec
convertitore di frequenza sia in grado di frenare alla massima coppia di frenata (M
) del 160%. La formula
br(%)
può essere espressa come:
2
U
x100
R
Ω = 
η η
rec
motor
VLT
P
motor
è tipicamente 0,90
è tipicamente 0,98
xM
dc
br( % )
xη
VLT
xη
motor
Quando viene selezionata una resistenza di frenatura
Disegno 3.18 Duty cycle della resistenza di frenatura
maggiore, non è possibile ottenere una coppia di frenata del 160%/150%/110% ed esiste il rischio che il convertitore di frequenza si disinserisca dalla sovratensione del circuito intermedio per protezione.
Calcolare il duty cycle intermittente per la resistenza nel modo seguente:
62 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
1.0
0.99
0.98
0.97
0.96
0.95
0.93
0.92 0% 50% 100% 200%
0.94
Relative Eciency
130BB252.11
1.01
150%
% Speed
100% load 75% load 50% load 25% load
Integrazione nel sistema
Guida alla progettazione
Per la frenatura ad una coppia più bassa, ad esempio dell'80%, è possibile installare una resistenza di frenatura con una potenza nominale più bassa. Calcolare le dimensioni usando la formula per calcolare R
Le dimensioni contenitore D e F del convertitore di frequenza contengono più di un chopper di frenatura. Usare una resistenza di frenatura per ciascun chopper per quelle dimensioni contenitore.
La Guida alla progettazione VLT contiene i dati di selezione più aggiornati e descrive le fasi del calcolo più dettagliatamente, tra cui:
Calcolo della potenza di frenatura
Calcolo della potenza di picco della resistenza di
frenatura Calcolo della potenza media della resistenza di
frenatura Frenatura a inerzia
3.4.13
Cablaggio della resistenza di
®
Brake Resistor MCE 101
.
rec
frenatura
EMC (cavi a doppino ritorto/schermatura)
Per soddisfare le prestazioni EMC specicate del conver­titore di frequenza, usare cavi/li schermati. Se vengono usati cavi non schermati, si raccomanda di intrecciare i cavi per ridurre i disturbi elettrici causati dai cavi tra la resistenza di frenatura ed il convertitore di frequenza.
Per ottenere le migliori prestazioni EMC, usare uno schermo metallico.
3.4.14
Resistenza di frenatura e IGBT freno
sovraccarico nell'evento di un guasto nel convertitore di frequenza.
Controllo sovratensione (OVC) può essere selezionato come una funzione freno alternativa in 2-17 Controllo sovratensione. Se la tensione nel circuito intermedio aumenta, questa funzione è attiva per tutte le unità. La funzione consente di evitare uno scatto. Ciò avviene aumentando la frequenza di uscita per limitare la tensione dal circuito intermedio. È una funzione utile, ad esempio se il tempo di rampa di decelerazione è troppo breve, in quanto consente di evitare lo scatto del convertitore di frequenza. In questo caso, il tempo della rampa di decele­razione viene prolungato.
3.4.15
Rendimento dei convertitori di frequenza
Il carico applicato sul convertitore di frequenza ha poca inuenza sul suo rendimento.
Ciò signica anche che il rendimento del convertitore di frequenza non varia quando si scelgono caratteristiche U/f diverse. Tuttavia le caratteristiche U/f inuenzano il rendimento del motore.
Il rendimento degrada lievemente impostando la frequenza di commutazione a un valore superiore a 5 kHz. Il rendimento è leggermente ridotto quando il cavo motore è più lungo di 30 m.
Calcolo del rendimento
Calcolare il rendimento del convertitore di frequenza a carichi dierenti in base a Disegno 3.19. Moltiplicare il fattore in questo graco con il rendimento specico riportato in capitolo 7.1 Dati elettrici.
Ecienza energetica
3 3
Monitoraggio della potenza della resistenza di frenatura
Inoltre, la funzione di monitoraggio della potenza di frenatura consente di leggere la potenza momentanea e la potenza media per un periodo di tempo selezionato. Il freno può anche controllare l'alimentazione di tensione ed assicurare che non superi un limite selezionato in
2-12 Limite di potenza freno (kW). In 2-13 Monitor. potenza freno, scegliere la funzione da eseguire quando la potenza
trasmessa alla resistenza di frenatura supera il limite impostato in 2-12 Limite di potenza freno (kW).
AVVISO!
Il monitoraggio della potenza di frenatura non adempie una funzione di sicurezza; Il circuito della resistenza di frenatura non è protetto dalla dispersione verso terra.
Il freno è protetto contro i cortocircuiti della resistenza di frenatura e il transistor di frenatura viene controllato per rilevarne eventuali cortocircuiti. Usare un relè o un'uscita digitale per proteggere la resistenza di frenatura dal
MG20N606 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. 63
Disegno 3.19 Curve di rendimento tipiche
Esempio: assumiamo un convertitore di frequenza da 55 kW, 380-480 V CA con il 25% del carico al 50% di velocità. Il graco mostra un rendimento nominale di 0,97 per un convertitore di frequenza da 55 kW è 0,98. Il rendimento eettivo è in tal caso pari a: 0,97 x 0,98=0,95.
Integrazione nel sistema
Rendimento del motore
Il rendimento di un motore collegato al convertitore di frequenza dipende dal livello di magnetizzazione. Il rendimento del motore dipende dal tipo di motore.
Nell'intervallo pari al 75-100% della coppia
33
Rendimento del sistema
Per calcolare il rendimento del sistema, moltiplicare il rendimento del convertitore di frequenza con il rendimento del motore.
nominale, il rendimento del motore è praticamente costante, indipendentemente dal fatto che il motore sia controllato da un conver­titore di frequenza o che sia direttamente collegato alla rete.
L'inusso della caratteristica U/f sui motori piccoli
è marginale. Tuttavia, nei motori da 11 kw e più, il vantaggio in termini di rendimento è notevole.
La frequenza di commutazione non inuisce sul
rendimento dei motori di piccole dimensioni. Nei motori da 11 kW e oltre, il rendimento migliora dell'1-2%. Questo è dovuto alla forma sinusoidale della corrente del motore che è quasi perfetta ad un'elevata frequenza di commutazione.
VLT® AQUA Drive FC 202
64 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
+ - + -
S202
**
*
Motore
Uscita analogica
relè1
relè2
ON=terminato OFF=aperto
50 (+10 V OUT)
53 (A IN)
54 (A IN)
55 (COM A IN)
12 (+24 V OUT)
13 (+24 V OUT)
37 (D IN)
18 (D IN)
(COM D IN)
(COM A OUT) 39
(A OUT) 42
(P RS-485) 68
(N RS-485) 69
(COM RS-485) 61
0/4-20 mA
240 V CA, 2 A
24 V (NPN)
0 V (PNP)
0 V (PNP)
24 V (NPN)
19 (D IN)
24 V (NPN)
0 V (PNP)
(D IN/OUT)
0 V (PNP)
24 V (NPN)
(D IN/OUT)
24 V (NPN)
0 V (PNP)
0 V (PNP)
24 V (NPN)
33 (D IN)
32 (D IN)
: Chassis
: Massa
240 V CA, 2 A
400 V CA, 2 A
91 (L1) 92 (L2) 93 (L3)
PE
88 (-) 89 (+)
20
10 V CC
15 mA 130/200 mA
(U) 96
(V) 97 (W) 98 (PE) 99
0 V
5V
S801
RS-485
03
24 V CC
02
01
05
04
06
27
24 V
0 V
0 V
24 V
29
1 2
ON
S201
ON
21
ON=0/4-20 mA
OFF=0/-10 V CC -
+10 V CC
95
P 5-00
21
ON
S801
(R+) 82
(R-) 81
130BD552.10
Ingresso di potenza trifase
Bus CC
+10 V CC
0/-10 V CC­+10 V CC 0/4-20 mA
0/-10 V CC­+10 V CC 0/4-20 mA
Alimentatori a
commutazione
Resistenza freno
Interfaccia
RS-485
Integrazione nel sistema
Guida alla progettazione
3.5 Ingressi e uscite supplementari
3.5.1 Schema di cablaggio
Quando è cablato e correttamente programmato, il morsetto di controllo fornisce:
retroazione, riferimento ed altri segnali di ingresso al convertitore di frequenza.
Stato di uscita e condizioni di guasto dal convertitore di frequenza.
Relè che fanno funzionare le apparecchiature ausiliarie.
Un'interfaccia di comunicazione seriale.
24 V comune.
I morsetti di controllo sono programmabili per varie funzioni selezionando le opzioni di parametro attraverso il pannello di controllo locale (LCP) sulla parte frontale dell'unità o da sorgenti esterne. La maggior parte dei cavi di controllo viene fornita dal cliente a meno che non sia specicato diversamente nell'ordine di fabbrica.
3 3
Disegno 3.20 Schema di cablaggio di base
A = analogico, D = digitale *Il morsetto 37 (opzionale) viene usato per STO. Per istruzioni sull'installazione dell'STO, fare riferimento al Manuale di funzio-
namento VLT® Safe Torque O. **Non collegare lo schermo del cavo.
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Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
3.5.2 Collegamenti relè
33
Relè
1 1 comune
2 4 comune
1 01-02 chiusura (norm. aperto)
2 04-05 chiusura (norm. aperto)
Disegno 3.21 Uscite a relè 1 e 2, tensioni massime
Morsetto
1)
Descrizione
2 normalmente aperto
al massimo 240 V
3 normalmente chiuso
al massimo 240 V
5 normalmente chiuso
al massimo 240 V
6 normalmente chiuso
al massimo 240 V
01-03 apertura (norm. chiuso)
04-06 apertura (norm. chiuso)
1) Per aggiungere altre uscite a relè, installare il Modulo
®
opzionale relè MCB 105 VLT MCB 113 VLT
®
.
oppure il Modulo opzionale relè
Per maggiori informazioni sui relè, consultare
capitolo 7
Speciche e capitolo 8.3 Disegni morsetto relè.
Per maggiori informazioni sulle opzioni relè, consultare capitolo 3.7 Opzioni e accessori.
66 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
130BD529.12
1
2
3
4
5
6
7
8
9
L1 L2 L3
PE
10
11
PE
u
v
w
Integrazione nel sistema
Guida alla progettazione
3.5.3 Collegamento elettrico conforme alle norme EMC
3 3
1 PLC 7 Motore, trifase e PE (schermato) 2 Convertitore di frequenza 8 Rete, trifase e PE rinforzato (non schermato) 3 Contattore di uscita 9 Cablaggio di controllo (schermato) 4 Pressacavo 10 5 Isolamento del cavo (spelato) 6 Passacavo
Disegno 3.22 Collegamentoelettrico conforme alle norme EMC
11
Equalizzazione del potenziale min. 16 mm2 (0,025 pollici) Spazio libero tra il cavo di comando, il cavo motore ed il cavo dell’alimentazione di rete: Almeno 200 mm
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130BD389.11
A2
B3 B3
A2
a
b
130BA419.10
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
Per ulteriori informazioni sull'EMC, vedi
capitolo 2.5.18 Conformità EMC e capitolo 3.2 EMC, protezione dalle armoniche e dalla dispersione verso terra.
AVVISO!
33
INTERFERENZA EMC
Usare cavi schermati per i cavi motore ed i cavi di controllo ed usare cavi separati per l'alimentazione di ingresso, i cavi motore ed i cavi di controllo. Il mancato isolamento dei cavi di alimentazione, motore e di comando può provocare un comportamento non voluto e prestazioni ridotte. È necessario uno spazio libero di almeno 200 mm (7,9 pollici) tra i cavi di alimentazione, motore e di comando.
Spazio libero orizzontale, IP21 kit contenitore
Se si utilizza il kit di protezione IP21 con contenitori di tipo A1, A2 o A3, assicurare uno spazio libero di almeno 50 mm tra i convertitori di frequenza.
Spazio libero verticale
Al ne di ottenere condizioni di rareddamento ottimali, assicurare uno spazio libero verticale per la libera circolazione dell'aria sopra e sotto il convertitore di frequenza. Vedere Disegno 3.24.
3.6 Pianicazione meccanica
3.6.1 Spazio libero
L'installazione anco a anco è adatta per tutte le dimensioni contenitore, eccetto nel caso in cui viene usato un kit contenitore IP21/IP4X/TIPO 1 (vedere capitolo 3.7 Opzioni e accessori).
Spazio libero orizzontale, IP20
Le dimensioni contenitore IP20 A e B possono essere sistemate anco a anco senza spazio libero. Tuttavia la corretta sequenza di montaggio è importante. Disegno 3.23 mostra come eettuare un montaggio corretto.
Disegno 3.23 Montaggio anco a anco corretto senza spazio libero
Dimensioni contenitore
a [mm] 100 200 225 b [mm] 100 200 225
Disegno 3.24 Spazio libero verticale
Montaggio a muro
3.6.2
Quando il montaggio viene eettuato su una parete piana, non è necessaria alcuna piastra posteriore.
Quando il montaggio viene eettuato su una parete non piana, usare una piastra posteriore per assicurare il passaggio di suciente aria di rareddamento sopra il dissipatore di calore. Usare la piastra posteriore solo con i contenitori A4, A5, B1, B2, C1 e C2.
A1*/A2/A3/A4/
A5/B1
B2/B3/B4/
C1/C3
C2/C4
68 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
130BA219.11
1
130BA392.11
2
1
3
4
Integrazione nel sistema
1 Piastra posteriore
Disegno 3.25 Montaggio con la piastra posteriore
Per convertitori di frequenza con grado di protezione IP66, usare una rondella in rivestimento epossidico.
1 Piastra posteriore 2 Convertitore di frequenza con contenitore IP66 3 Piastra posteriore 4 Rondella in bra
Disegno 3.26 Montaggio con piastra posteriore per il grado di protezione IP66
bra o in nylon per proteggere il
Guida alla progettazione
3.7
Opzioni e accessori
Opzioni
Per i numeri d'ordine, vedere capitolo 6 Codice identicativo e selezione
Schermatura di rete
Schermatura in Lexan® montata davanti ai
terminali di alimentazione in ingresso e piastra d'ingresso per prevenire contatti accidentali quando la porta del contenitore è aperta.
Riscaldatori e termostato: Montati all'interno
dell'armadio nei telai F, i riscaldatori controllati mediante il termostato automatico prevengono la formazione di condensa all'interno del contenitore. Le impostazioni di fabbrica del termostato fanno sì che questo accenda i riscal­datori a 10 °C (50 °F) e li spenga a 15,6 °C (60 °F).
Filtri RFI
I convertitori di frequenza sono equipaggiati di
serie con ltri RFI classe A2. Se sono richiesti ulteriori livelli di protezione RFI/EMC, è possibile ottenerli integrando ltri RFI opzionali di classe A1 che eliminano le interferenze delle radiofrequenze e dell’irradiamento elettromagnetico in conformità alla normativa EN 55011.
Dispositivo a corrente residua (RCD)
Utilizza protezioni dierenziali per monitorare le correnti di guasto verso terra nei sistemi con messa a terra e messa a terra tramite alta resistenza (sistemi TN e TT nella terminologia IEC). È presente un pre-avviso (50% del setpoint dell'allarme principale) e un setpoint dell'allarme principale. A ogni setpoint è associato un relè di allarme SPDT per l'utilizzo esterno che richiede un trasformatore di corrente esterno a
Integrato nel circuito safe torque o del conver-
titore di frequenza Il dispositivo IEC 60755 Tipo B monitora le
correnti CC a impulsi e correnti di guasto CC pure verso terra.
Indicatore graco a barre a LED per il livello della
corrente di guasto verso terra dal 10% al 100% del setpoint
Memoria di guasto
Tasto TEST/RESET
nestra (fornito e installato dal cliente).
3 3
Accesso
3.6.3
Per pianicare l'accessibilità del cablaggio prima del montaggio, fare riferimento ai disegni in
capitolo 8.1 Disegni collegamento di rete (trifase) e capitolo 8.2 Disegni collegamento del motore.
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Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
Controllo resistenza di isolamento (IRM)
Monitora la resistenza di isolamento nei sistemi senza messa a terra (sistemi IT nella terminologia IEC) tra i conduttori di fase del sistema e terra. È disponibile un preavviso ohmico e un setpoint dell'allarme principale per
33
il livello di isolamento. A ogni setpoint è associato un relè di allarme SPDT per l'utilizzo esterno. Nota: È possibile collegare solo un monitoraggio della resistenza di isolamento a ogni sistema senza messa a terra (IT).
Integrato nel circuito di arresto di sicurezza del
convertitore di frequenza Display LCD della resistenza di isolamento
Memoria di guasto
Tasti INFO, TEST e RESET
Chopper di frenatura (IGBT)
I morsetti freno associati a un chopper di
frenatura IGBT consentono il collegamento di resistenze di frenatura esterne. Per maggiori informazioni sulle resistenze di frenatura, fare riferimento a capitolo 3.4.12 Calcolo della resistenza di frenatura e .
Morsetti rigenerativi
Questi morsetti consentono il collegamento di
unità di rigenerazione al bus CC sul lato del banco condensatori dei reattori bus CC per la frenatura rigenerativa. I terminali di rigenerazione del telaio F sono dimensionati per circa la metà della potenza nominale del convertitore di frequenza. Consultare la fabbrica per i limiti della potenza di rigenerazione relativi alle dimensioni e tensione del convertitore di frequenza.
Morsetti di condivisione del carico
Questi terminali collegano il bus CC sul lato del
raddrizzatore del reattore del bus CC e consentono la condivisione del bus CC fra più convertitori. I morsetti di condivisione del carico del telaio F sono dimensionati per circa 1/3 della potenza nominale del convertitore di frequenza. Consultare la fabbrica per i limiti di condivisione del carico relativi alle speciche dimensioni e tensione del convertitore di frequenza.
Fusibili
I fusibili sono raccomandati per proteggere il
convertitore di frequenza da sovraccarichi di corrente ad azione rapida. La protezione con fusibili limita i danni al convertitore di frequenza e minimizza il tempo di manutenzione in caso di guasto. I fusibili sono necessari per soddisfare la certicazione per il settore marino.
Sezionatore
Una maniglia montata a fronte quadro consente
un facile azionamento manuale del sezionatore, in modo da fornire o interrompere, se necessario,
speciche
Interruttori
Contattori
Avviatori manuali motore
Forniscono un’alimentazione trifase per i ventilatori ausiliari di rareddamento spesso utilizzati sui motori di grossa taglia. L'alimentazione agli avviatori viene assicurata dal lato di carico di un qualsiasi contattore, interruttore o sezionatore fornito e dal lato di carico del ltro RFI di classe 1 (opzionale). L'alimentazione è protetta da fusibili prima di ogni avviatore motore ed è scollegata quando l'alimentazione in ingresso al convertitore di frequenza è scollegata. Sono ammessi al massimo due avviatori (solo uno se viene ordinato un circuito protetto da fusibili da 30 A). Integrato nel circuito safe torque o del convertitore di frequenza.
Le caratteristiche dell'unità comprendono:
Morsetti da 30 A, protetti da fusibili
l’alimentazione al convertitore di frequenza, aumentando la sicurezza durante la manutenzione. Il sezionatore è interconnesso con gli sportelli del contenitore in modo da evitare la loro eventuale apertura quando è ancora presente tensione.
È possibile far scattare da remoto un interruttore
automatico, ripristinabile però solo manualmente. Gli interruttori sono interconnessi con gli sportelli del contenitore in modo da evitare la loro eventuale apertura quando è ancora presente tensione. Quando si ordina un interruttore automatico opzionale, sono inclusi anche i fusibili per la protezione del convertitore di frequenza da correnti da sovraccarico ad azione rapida.
Un contattore a controllo elettrico consente di
fornire o interrompere da remoto l’alimentazione elettrica al convertitore di frequenza. Se viene ordinata l'opzione arresto di emergenza IEC, il relè di sicurezza Pilz esegue il monitoraggio di un contatto ausiliario sul contattore.
Interruttore di esercizio (on/o).
Protezione da cortocircuiti e sovraccarico con
funzione di test. Funzione di ripristino manuale.
Alimentazione trifase che corrisponde alla
tensione di alimentazione in ingresso per alimentare apparecchiature ausiliarie del cliente.
Non disponibile se vengono selezionati 2
avviatori manuali motore. I morsetti sono disattivati quando l'alimentazione
in ingresso al convertitore di frequenza è scollegata.
L'alimentazione per i morsetti protetti da fusibili
viene assicurata dal lato di carico di un qualsiasi contattore, interruttore o sezionatore fornito e dal lato di carico del
ltro RFI di classe 1 (opzionale).
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Integrazione nel sistema
Guida alla progettazione
Alimentazione +24 V CC
5 A, 120 W, 24 V CC.
Protetto contro sovracorrenti in uscita, sovrac-
carichi, cortocircuiti e sovratemperatura. Per alimentare dispositivi accessori forniti dal
cliente, ad esempio sensori, I/O di PLC, contattori, sonde di temperatura, spie luminose e/o altri articoli elettronici.
La diagnostica include un contatto pulito CC-ok,
un LED verde CC-ok e un LED rosso per sovrac­carico.
Monitoraggio temperatura esterna
Progettato per controllare la temperatura dei
componenti esterni del sistema, ad esempio gli avvolgimenti motore e/o i cuscinetti. Include otto moduli di ingresso universali oltre a due moduli di ingresso specici per il termistore. Tutti e dieci i moduli sono integrati nel circuito di safe torque o del convertitore di frequenza e possono essere controllati tramite una rete di bus di campo (richiede l'acquisto di un modulo separato/ accoppiatore bus). Ordinare un'opzione safe torque o per selezionare un monitoraggio della temperatura esterna.
Comunicazioni seriali
PROFIBUS DP V1 MCA 101
PROFIBUS DP V1 assicura un elevato livello di
compatibilità e disponibilità, assistenza per tutti i principali fornitori di PLC e la compatibilità con le versioni future.
Comunicazione rapida ed eciente, installazione
semplicata, diagnostica avanzata e parametriz­zazione e autocongurazione dei dati di processo tramite le GSD.
Parametrizzazione aciclica con PROFIBUS DP V1,
PROFIdrive o protocollo di comunicazione FC Danfoss, PROFIBUS DP V1, Master Class 1 e 2, numero d'ordine 130B1100 senza rivestimento – 130B1200 con rivestimento (classe G3/ISA S71.04-1985).
DeviceNet MCA 104
Questo moderno modello di comunicazione ore
funzionalità chiave per determinare con ecacia quali informazioni sono necessarie e quando.
Trae vantaggio dalle solide pratiche di test di
conformità ODVA che assicurano l'interoperabilità dei prodotti. Numero d'ordine 130B1102 senza rivestimento - 130B1202 con rivestimento (classe G3/ISA S71.04-1985).
PROFINET RT MCA 120
L'opzione PROFINET permette la connettività alle reti PROFINET tramite il protocollo PROFINET. L'opzione è in grado di gestire una singola connessione con un intervallo di pacchetto eettivo minimo di 1 ms in entrambe le direzioni.
Server Web integrato per la diagnostica e la
lettura remota dei parametri di base del conver­titore di frequenza.
È possibile congurare una notica e-mail per
inviare messaggi e-mail a uno o più destinatari in caso di attivazione o rimozione di determinati avvisi o allarmi.
TCP/IP per avere un accesso facilitato ai dati di
congurazione del convertitore di frequenza da Software di congurazione MCT 10
Upload e download di le via FTP (File Transfer
Protocol). Supporto di DCP (Discovery and Conguration
Protocol).
EtherNet IP MCA 121
EtherNet sta diventando lo standard futuro per la comuni­cazione negli stabilimenti produttivi. L'opzione EtherNet si basa sulla tecnologia più recente disponibile per l'uso industriale e gestisce anche le applicazioni più esigenti. EtherNet/IP estende le soluzioni EtherNet disponibili in commercio al protocollo CIP (Common Industrial Protocol), lo stesso protocollo di alto livello e modello usato in DeviceNet. Il MCA 121 come:
Interruttore integrato ad alte prestazioni che
disconnette la linea ed elimina la necessità di interruttori esterni.
Funzioni di commutazione e diagnostiche
avanzate. Un server Web integrato.
Un cliente e-mail per le notiche di servizio.
Modbus TCP MCA 122
L'opzione Modbus consente la connettività con le reti Modbus TCP, come il sistema PLC Groupe Schneider, tramite il protocollo Modbus TCP. Questa opzione è in grado di gestire una singola connessione con un intervallo di pacchetto eettivo minimo di 5 ms in entrambe le direzioni.
Server Web integrato per la diagnostica e lettura
remota dei parametri di base del convertitore di frequenza.
È possibile congurare una notica e-mail per
inviare messaggi e-mail a uno o più destinatari in caso di attivazione o rimozione di determinati avvisi o allarmi.
Due porte Ethernet con interruttore integrato.
ore funzioni avanzate
3 3
MG20N606 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. 71
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
Upload e download di le via FTP (File Transfer
Protocol). Congurazione automatica dell'indirizzo IP tramite
il protocollo.
Ulteriori opzioni
33
I/O generali MCB 101
L'opzione I/O ore un numero esteso di ingressi e uscite di controllo.
3 ingressi digitali 0-24 V: Logica 0< 5 V; Logica
1>10 V 2 ingressi analogici 0-10 V: Risoluzione 10 bit più
segnale 2 uscite digitali NPN/PNP push pull
1 uscita analogica 0/4-20 mA
Connettore a molla
Impostazioni parametri separate, numero d'ordine
130B1125 senza rivestimento - 130B1212 con rivestimento (classe G3/ISA S71.04-1985)
Opzione relè MCB 105
Consente di estendere le funzioni relè con 3 uscite a relè supplementari.
Carico massimo sui morsetti: Carico resistivo AC-1:
240 V CA 2 A AC-15 Carico induttivo con cos ф 0,4: 240 V CA 0,2 A
DC-1 Carico resistivo: 24 V CC 1 A DC-13
Carico induttivo: con cos ф 0,4: 24 V CC 0,1 A
Carico minino sui morsetti: CC 5 V: 10 mA
Sequenza di commutazione massima a carico
nominale/carico min.: 6 min-1/20 s-1 Numero d'ordine 130B1110 senza rivestimento -
130B1210 con rivestimento (classe G3/ISA S71.04-1985)
Opzione I/O analogici MCB 109
Questa opzione di ingresso/uscita analogica si installa facilmente nel convertitore di frequenza per ottenere funzioni e controlli avanzati utilizzando gli ingressi e le uscite aggiuntivi. Questa opzione dota il convertitore di frequenza anche di una batteria di alimentazione tampone per l'orologio integrato nel convertitore di frequenza. Questo permette un uso stabile di tutte le funzioni del convertitore di frequenza legate all'orologio, come le azioni temporizzate.
3 ingressi analogici, ciascuno congurabile come
ingresso di tensione o di temperatura. Collegamento dei segnali analogici 0-10 V nonché
degli ingressi di temperatura PT1000 e NI1000. 3 uscite analogiche, ciascuna congurabile come
uscita a 0-10 V.
Scheda termistore PTC MCB 112
Con la scheda termistore PTC MCB 112, tutti i convertitori di frequenza Danfoss con funzione STO possono essere utilizzati per controllare motori in atmosfere potenzialmente esplosive. MCB 112 ore prestazioni superiori rispetto alla funzione ETR integrata e al morsetto termistore.
Scheda ingresso sensore MCB 114
L'opzione protegge il motore dal surriscaldamento monitorando la temperatura di cuscinetti e avvolgimenti nel motore. I limiti e gli interventi sono regolabili e le singole temperature dei sensori sono visibili come valori di lettura nel display o tramite eldbus.
Controllore in cascata esteso MCO 101
Facile da installare, potenzia il controllore in cascata integrato per gestire più pompe e avere un controllo più avanzato delle pompe in modalità master/slave.
Scheda relè estesa MCB 113
La scheda relè estesa MCB 113 aggiunge ingressi/uscite al VLT® AQUA Drive per una maggiore essibilità.
È inclusa l'alimentazione di emergenza per la
funzione orologio standard nel convertitore di frequenza. La batteria di riserva solitamente ha una durata di 10 anni, in funzione dell'ambiente. Numero d'ordine 130B1143 senza rivestimento ­130B1243 con rivestimento (classe G3/ISA S71.04-1985).
Protegge il motore dal surriscaldamento.
Omologata ATEX per l'uso con motori EX d ed EX
e. Utilizza la funzione safe torque o dei convertitori
di frequenza Danfoss per arrestare il motore in caso di sovratemperatura
Certicata per la protezione dei motori nelle zone
1, 2, 21 e 22. Certicata no a SIL2.
Protegge il motore dal surriscaldamento.
Tre ingressi sensore ad autorilevamento per
sensori PT100/PT1000 a 2 o 3 conduttori. Un ingresso analogico addizionale 4-20 mA.
Fino a 6 pompe nella
standard. Fino a 6 pompe nella congurazione master/slave
Speciche tecniche: Vedere opzione relè MCB 105
7 ingressi digitali: 0-24 V
2 uscite analogiche: 0/4–20 mA
4 relè SPDT
Carico nominale dei relè: 240 V CA/2 A (Ohm)
congurazione in cascata
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Integrazione nel sistema
Guida alla progettazione
Conforme alle raccomandazioni NAMUR
Capacità di isolamento galvanico, numero
d'ordine 130B1164 senza rivestimento - 130B1264 con rivestimento (classe G3/ISA S71.04-1985)
Controllore in cascata avanzato MCO 102
Estende le capacità del controllore in cascata standard incorporato nei convertitori di frequenza.
Fornisce 8 relè supplementari per l'attivazione di
motori supplementari. Fornisce un accurato controllo di usso, pressione
e livello per ottimizzare l'ecienza dei sistemi che utilizzano più pompe e compressori.
Il modo master/slave fa girare tutti i compressori/
pompe alla medesima velocità, riducendo il consumo potenziale di energia di oltre la metà rispetto all’utilizzo di valvole di regolazione o i tradizionali cicli on/o lungo la linea.
L'alternanza della pompa primaria consente di
distribuire uniformemente l'uso di pompe o compressori multipli.
Opzione di alimentazione a 24 V CC MCB 107
L'opzione viene utilizzata per collegare un'alimentazione CC esterno al ne di mantenere attive la sezione di controllo e le eventuali opzioni installate quando è interrotta l'alimen­tazione di rete.
Intervallo della tensione di ingresso: 24 V CC +/-
15% (max. 37 V in 10 s). Corrente di ingresso massima: 2,2 A.
Lunghezza massima del cavo: 75 m.
Carico capacitivo dell'ingresso: <10 uF.
Ritardo all'accensione: <0,6 s.
Facile da installare nei convertitori di frequenza in
macchinari esistenti. Tiene attivi il quadro di comando e le opzioni
durante interruzioni dell'alimentazione. Tiene attivi i bus di campo durante interruzioni
dell"alimentazione, numero d'ordine 130B1108 senza rivestimento - 130B1208 con rivestimento (classe G3/ISA S71.04-1985).
3.7.1
Opzioni di comunicazione
VLT® PROFIBUS DP V1 MCA 101
VLT® DeviceNet MCA 104
VLT® PROFINET MCA 120
VLT® EtherNet/IP MCA 121
VLT® Modbus TCP MCA 122
Per ulteriori informazioni, fare riferimento a
capitolo 7
Speciche.
3.7.2
Opzioni di ingresso/uscita, retroazione e sicurezza
Modulo MCB 101 VLT® General Purpose I/O
VLT® Relay Card MCB 105
VLT® PTC Thermistor Card MCB 112
VLT® Extended Relay Card MCB 113
Opzione MCB 114 VLT® Sensor Input
Per ulteriori informazioni, fare riferimento a
capitolo 7
3.7.3
Le opzioni controllore in cascata estendono il numero di relè disponibili. Una volta che una delle opzioni è installata, i parametri necessari per supportare le funzioni del controllore in cascata saranno disponibili mediante il quadro di comando.
I controllori MCO 101 e 102 sono opzioni aggiuntive che aumentano il numero di pompe supportate e le funzio-
nalità del controllore in cascata integrato nel VLT® AQUA Drive.
Le seguenti opzioni per la regolazione in cascata sono disponibili per il VLT® AQUA Drive:
Per ulteriori informazioni, vedere capitolo 7
Il controllore in cascata esteso può essere utilizzato in due modi diversi:
L'MCO 101 consente di usare un totale di 5 relè per la regolazione in cascata. L'MCO 102 consente di controllare un totale di 8 pompe. Le opzioni sono in grado di alternare la pompa primaria con 2 relè per pompa.
Speciche.
Opzioni regolazione in cascata
Controllore in cascata basic integrato (controllore
in cascata standard) MCO 101 (controllore in cascata esteso)
MCO 102 (controllore in cascata avanzato)
Speciche.
Con le caratteristiche estese controllate dal
gruppo di parametri 27-** Cascade CTL Option. Per estendere il numero di relè disponibili per la
cascata di basa controllata dal gruppo di parametri 25-**. Controllore in cascata.
3 3
MG20N606 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. 73
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
AVVISO!
Quando è installato l'MCO 102, l'opzione MCB 105 permette di aumentare il numero di relè no a 13.
Applicazione
33
Il controllo in cascata è un comune sistema di controllo utilizzato per controllare pompe o ventilatori in parallelo in un modo
L'opzione controllore in cascata consente di controllare pompe multiple congurate in parallelo mediante:
Quando si usano i controllori in cascata, le singole pompe vengono automaticamente accese (attivate) e spente (disattivate) come necessario al ne di soddisfare la richiesta di uscita del usso o pressione. La velocità delle
pompe collegate ai VLT® AQUA Drive è controllata anche per fornire un intervallo continuo di uscita del sistema.
eciente dal punto di vista energetico.
Accendendo e spegnendo automaticamente
singole pompe. Controllando la velocità delle pompe.
Integrato
MCO-101
MCO 102
1 VSP + 2 FSP gruppo di parametri 25-** Controllore in cascata 1 VSP + 5 FSP gruppo di parametri 25-** Controllore in cascata 1 VSP + 8 FSP gruppo di parametri 25-** Controllore in cascata
Uso previsto
Benché le opzioni controllore in cascata siano progettate per le applicazioni di pompaggio, è anche possibile utilizzare i controllori in cascata per applicazioni che richiedono motori multipli
Principio di funzionamento
Il software del controllore in cascata funziona da un singolo convertitore di frequenza con l'opzione controllore in cascata. Controlla una serie di pompe, ciascuna controllata da un convertitore di frequenza o collegata a un contattore o a un avviatore statico.
Ulteriori convertitori di frequenza nel sistema (convertitori di frequenza slave) non richiedono alcuna scheda Cascade Controller. Vengono fatti funzionare in modalità ad anello aperto e ricevono il loro riferimento di velocità dal conver­titore di frequenza master. Le pompe collegate ai convertitori di frequenza slave sono denominate pompe a velocità variabile.
Le pompe collegate alla rete attraverso un contattore o un avviatore statico vengono denominate pompe a velocità ssa.
Ogni pompa, a velocità variabile o a velocità ssa, viene controllata da un relè nel convertitore di frequenza master.
Le opzioni del controllore in cascata possono controllare pompe a velocità variabile e ssa combinate.
congurati in parallelo.
Disegno 3.27 Panoramica delle applicazioni
Integrato
MCO-101
MCO 102
1 no a 6 VSP + 1 no a 5 FSP (al massimo 6 pompe) gruppo di parametri 27-** Cascade CTL Option Da 1 a 8 VSP + da 1 a 7 FSP (al massimo 8 pompe) gruppo di parametri 27-** Cascade CTL Option
-
Disegno 3.28 Panoramica delle applicazioni
74 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
Integrazione nel sistema
Integrato -
MCO-101
MCO 102
Disegno 3.29 Panoramica delle applicazioni
VSP = pompa a velocità variabile (direttamente collegata al convertitore di frequenza) FSP = pompa a velocità ssa (il motore potrebbe essere collegato tramite un contattore, un avviatore statico o un avviatore a stella / triangolo)
3.7.4
6 VSP gruppo di parametri 27-** Cascade CTL Option 8 VSP gruppo di parametri 27-** Cascade CTL Option
Resistenze di frenatura
Guida alla progettazione
3.7.5
Filtri sinusoidali
Quando un motore è controllato da un convertitore di frequenza, è soggetto a fenomeni di risonanza. Questo disturbo, causato dalla struttura del motore, si verica ad ogni commutazione dell'inverter nel convertitore di frequenza. La frequenza della risonanza acustica corrisponde quindi alla frequenza di commutazione del convertitore di frequenza.
Danfoss fornisce un ltro sinusoidale per attenuare il rumore acustico del motore.
Il
ltro riduce il tempo rampa di accelerazione della tensione, la tensione del carico di picco U oscillazioni di corrente ΔI al motore, ciò signica che la corrente e la tensione diventano quasi sinusoidali. riducendo al minimo la rumorosità acustica del motore.
Anche le oscillazioni di corrente nelle bobine del ltro sinusoidale producono rumore. Risolvere il problema integrando il ltro in un armadio o simili.
Filtri dU/dt
3.7.6
Danfoss fornisce ltri dU/dt sono ltri in modalità dierenziale, ltri passa-basso che riducono le tensioni di picco fase-fase sul morsetto del motore e riducono il tempo di salita a un livello che riduce la sollecitazione sull'isolamento in corrispondenza degli avvolgimenti del motore. Ciò è un problema soprattutto con cavi motore corti.
PEAK
e le
3 3
In applicazioni dove il motore è utilizzato come un freno, l'energia viene generata nel motore e inviata indietro al convertitore di frequenza. Se l'energia non può essere riportata al motore, aumenta la tensione nella linea CC del convertitore di frequenza. In applicazioni con frenature frequenti e/o elevati carichi inerziali, questo aumento può causare uno scatto per sovratensione nel convertitore di frequenza e inne un arresto. Resistenze freno vengono usate per dissipare l'energia in eccesso risultante dalla frenatura rigenerativa. La resistenza viene scelta in funzione del suo valore ohmico, della potenza dissipata e delle dimensioni siche. Danfoss ore una vasta gamma di resistenze diverse progettate specicamente per i conver­titori di frequenza Danfoss. Vedere capitolo 3.4.12 Calcolo della resistenza di frenatura per il dimensionamento delle resistenze di frenatura. Per i numeri d'ordine, fare riferimento a capitolo 6.2 Opzioni, accessori e ricambi.
Rispetto ai sinusoidali), i rimento superiore alla frequenza di commutazione.
3.7.7
I nuclei ad alta frequenza in modalità comune (nuclei HF­CM) riducono le interferenze elettromagnetiche ed eliminano i danni ai cuscinetti dovuti a scariche elettriche. Si tratta di nuclei nanocristallini magnetici speciali che hanno prestazioni di ltraggio superiori rispetto ai normali nuclei di ferrite. I nuclei HF-SM agiscono da induttore in modalità comune tra le fasi e la massa. Montati attorno alle tre fasi del motore (U, V, W), i ltri in modalità comune riducono le correnti ad alta frequenza in modalità comune. In questo modo viene ridotta l'interferenza elettroma­gnetica ad alta frequenza dal cavo motore.
Il numero di nuclei necessari dipende dalla lunghezza del cavo motore e dalla tensione del convertitore di frequenza. Ciascun kit dipende da 2 nuclei. Fare riferimento a Tabella 3.19 per determinare il numero di nuclei richiesti.
ltri sinusoidali (vedere capitolo 3.7.5 Filtri
ltri dU/dt hanno una frequenza di disinse-
Filtri in modalità comune
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PE U V W
130BD839.10
A
B
C
D
E
130BT323.10
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
Lunghezza del cavo [m] A e B C D
50 2 4 2 2 4 100 4 4 2 4 4
33
150 4 6 4 4 4 300 4 6 4 4 6
Tabella 3.19 Numero di nuclei
1) Dove sono necessari cavi più lunghi, addizionali.
1)
Dimensioni contenitore
T2/T4 T7 T2/T4 T7 T7
aancare nuclei HF-CM
Il coperchio IP 4X può essere applicato su tutte le varianti standard IP 20 FC 202.
Installare i nuclei HF-CM facendo passare i 3 cavi della fase motore (U, V, W) attraverso ogni nucleo come mostrato in Disegno 3.30.
Disegno 3.30 Nucleo HF-CM con fasi motore
Filtri antiarmoniche
3.7.8
I ltri AHF 005 e AHF 010 Danfoss sono moderni ltri antiarmoniche, non paragonabili ai ltri tradizionali. I ltri antiarmoniche Danfoss sono stati progettati appositamente per adattarsi ai convertitori di frequenza Danfoss.
Collegando i ltri antiarmoniche Danfoss AHF 005 o AHF 010 davanti ad un convertitore di frequenza Danfoss, la distorsione totale della corrente armonica ricondotta dalla rete viene ridotta al 5% e al 10%.
3.7.9
Kit contenitore IP21/NEMA Tipo 1
L'IP20/IP4X parte superiore/NEMA TIPO 1 è un elemento contenitore opzionale disponibile per unità compatte IP20. In caso di impiego del kit di contenitori, un'unità con grado di protezione IP 20 viene potenziata per conformarsi al contenitore con il livello di protezione IP21/ 4X parte superiore/TIPO 1.
Disegno 3.31 Dimensione contenitore A2
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B
A
E
C
D
130BT324.10
E
F
D
C
B
A
130BT620.12
Integrazione nel sistema Guida alla progettazione
Tipo di contenitore
A2 372 90 205 A3 372 130 205 B3 475 165 249 B4 670 255 246 C3 755 329 337 C4 950 391 337
Tabella 3.20 Dimensioni
1) Se si utilizza l'opzione A/B , la profondità aumenta (per i dettagli vedere capitolo 7.8 Potenze nominali, peso e dimensioni)
Altezza A
[mm]
Larghezza B
[mm]
Profondità C
[mm]
1)
3 3
A Coperchio superiore B Bordo C Corpo base D Coperchio base E Viti
Disegno 3.32 Dimensione contenitore A3
Posizionare il coperchio superiore come mostrato. Se viene usata un'opzione A o B è necessario montare un bordo per coprire l'entrata superiore. Posizionare il corpo base C al fondo del convertitore di frequenza e utilizzare le fascette dalla busta per accessori per un corretto serraggio dei cavi.
Fori per passacavi:
Taglia A2: 2x M25 e 3xM32
Taglia A3: 3xM25 e 3xM32
Disegno 3.33 Dimensioni contenitore B3
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130BT621.12
D
C
A
G
130BA138.10
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
Se viene usato il modulo opzionale A e/o il modulo opzionale B, è necessario montare il bordo (B) sul coperchio superiore (A).
AVVISO!
33
L'installazione anco a anco non è possibile se si utilizza il kit contenitore IP21/IP4X/TIPO 1
3.7.10 Kit di montaggio remoto per LCP
L'LCP può essere spostato sul lato anteriore di un contenitore utilizzando il kit per il montaggio remoto. Le viti di ssaggio devono essere avvitate con una coppia massima pari a 1 Nm.
Il contenitore dell'LCP presenta il grado di protezione IP66.
Contenitore IP 66 anteriore
Lunghezza massima del cavo tra LCP e unità 3 m Standard di comunicazione RS485
Disegno 3.34 Dimensioni contenitore B4, C3 e C4
Coperchio superiore
A B Bordo C Corpo base D Coperchio base E Viti F Coperchio ventola G Clip superiore
Tabella 3.21 Legenda per Disegno 3.33 e Disegno 3.34
Tabella 3.22 Dati tecnici
Disegno 3.35 Kit LCP con LCP graco, dispositivi di ssaggio, cavo di 3 m e guarnizione Numero d'ordine 130B1113
78 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
130BA200.10
130BA844.10
130BA845.10
A
B
Integrazione nel sistema
Guida alla progettazione
Disegno 3.36 Kit LCP con LCP numerico, dispositivi di ssaggio e guarnizione Numero d'ordine 130B1114
3.7.11
Staa di montaggio per dimensioni contenitore A5, B1, B2, C1 e C2
Disegno 3.38 Staa inferiore
3 3
Disegno 3.37 Dimensioni del kit LCP
Disegno 3.39 Staa superiore
Vedere le dimensioni in Tabella 3.23.
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Dimensioni contenitore
A5 55/66 480 495 130B1080 B1 21/55/66 535 550 130B1081 B2 21/55/66 705 720 130B1082 B3 21/55/66 730 745 130B1083 B4 21/55/66 820 835 130B1084
Tabella 3.23 Dettagli delle stae di montaggio
IP A [mm] B [mm] Numero
d'ordine
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
3.8 Interfaccia seriale RS485
schermato (STP) per il cablaggio del bus e, nell'eettuare l'installazione, seguire sempre le procedure consigliate.
3.8.1 Panoramica
È importante assicurare un collegamento a massa a bassa
L'RS485 è un'interfaccia bus a due li compatibile con topologia di rete multi-drop, vale a dire che i nodi possono
33
essere collegati come un bus oppure tramite linee di discesa da una linea dorsale comune. Un totale di 32 nodi possono essere collegati a un segmento di rete. I ripetitori separano i vari segmenti di rete, vedere Disegno 3.40.
AVVISO!
Ciascun ripetitore funziona come un nodo all'interno del segmento nel quale è installato. Ogni nodo collegato all'interno di una data rete deve avere un indirizzo nodo unico attraverso tutti i segmenti.
Terminare entrambe le estremità di ogni segmento utilizzando lo switch di terminazione (S801) dei convertitori di frequenza oppure una rete resistiva polarizzata di terminazione. Utilizzare sempre un doppino intrecciato
impedenza dello schermo in corrispondenza di ogni nodo, anche alle alte frequenze. Pertanto, collegare a massa un'ampia supercie dello schermo, ad esempio mediante un pressacavo o un passacavo conduttivo. Può essere necessario utilizzare cavi di equalizzazione del potenziale per mantenere lo stesso potenziale di terra in tutta la rete, soprattutto nelle installazioni con cavi lunghi. Per prevenire un disadattamento d'impedenza, utilizzare sempre lo stesso tipo di cavo in tutta la rete. Quando si collega un motore al convertitore di frequenza, utilizzare sempre un cavo motore schermato.
Cavo Doppino intrecciato schermato (STP)
Impedenza [Ω] Lunghezza del cavo [m]
Tabella 3.24 Speciche dei cavi
120 Al massimo 1200 m (incluse le derivazioni)
Al massimo 500 m da stazione a stazione
Disegno 3.40 Interfaccia bus RS485
80 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
FC
+24 V
+24 V
D IN
D IN
D IN
COM
D IN
D IN
D IN
D IN
+10
V
A IN
A IN
COM
A OUT
COM
R1R2
12
13
18
19
20
27
29
32
33
37
50
53
54
55
42
39
01
02
03
04
05
06
-
61 68 69
RS-485
+
130BB685.10
130BA060.11
68 69 68 69 68 69
RS 485
RS 232 USB
+
-
130BB021.10
12 13 18 19 27 29 32
33 20 37
Remove jumper to enable Safe Stop
61 68 69 39 42 50 53 54 55
Integrazione nel sistema
Guida alla progettazione
8-30 Protocollo FC* 8-31 Indirizzo 1* 8-32 Baud rate 9600* * = Valore predenito
Note/commenti:
Selezionare il protocollo, l'indirizzo e la baud rate nei parametri summenzionati. D IN 37 è un'opzione.
Parametri
Funzione Impostazione
Per evitare potenziali correnti di compensazione nello schermo, cablare secondo Disegno 3.20.
3 3
Disegno 3.42 Morsetti della scheda di controllo
Tabella 3.25 Collegamento in rete RS485
Collegamento in rete
3.8.2
Uno o più convertitori di frequenza possono essere collegati a un controllore (o master) mediante l'interfaccia standardizzata RS485. Il morsetto 68 viene collegato al segnale P (TX+, RX+), mentre il morsetto 69 viene collegato al segnale N (TX-,RX-). Vedere i disegni in capitolo 3.5.1 Schema di cablaggio.
Se più di un convertitore di frequenza viene collegato a un master, usare collegamenti paralleli.
Terminazione bus RS485
3.8.3
Terminare il bus RS485 tramite una rete resistiva su entrambe le estremità. A tale scopo, impostare l’inter­ruttore S801 sulla scheda di controllo su ON.
Impostare il protocollo di comunicazione su 8-30 Protocollo.
Precauzioni EMC
3.8.4
Le seguenti precauzioni EMC sono consigliate per ottenere un funzionamento senza interferenze della rete RS485.
Rispettare sempre le norme nazionali e locali in materia, ad esempio quelle riguardanti la messa a terra di protezione. Tenere il cavo di comunicazione RS485 lontano dai cavi motore e dai cavi della resistenza di frenatura al
ne di evitare l’accoppiamento di disturbi alle alte frequenze tra cavi. Generalmente, è suciente una distanza di 200 mm (8 pollici), ma è consigliato mantenere la maggiore distanza possibile tra i cavi, specialmente dove i cavi sono installati in parallelo per lunghe distanze. Quando la posa incrociata è inevitabile, il cavo RS485 deve incrociare i cavi motore e i cavi della resistenza di frenatura con un angolo di 90°.
Disegno 3.41 Collegamenti paralleli
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Fieldbus cable
Min. 200 mm
90° crossing
Brake resistor
130BD507.11
STX LGE ADR D ATA BCC
195NA099.10
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
3.8.6
Impostare i seguenti parametri per abilitare il protocollo FC per il convertitore di frequenza:
Congurazione della rete
33
Disegno 3.43 Instradamento dei cavi
Panoramica del protocollo FC
3.8.5
Il protocollo FC, chiamato anche bus FC o bus Standard, è il bus di campo standard Danfoss. Denisce una tecnica di accesso secondo il principio master-slave per comuni­cazioni tramite un bus seriale. Un master e un numero massimo di 126 slave possono essere collegati al bus. I singoli slave vengono selezionati dal master tramite un carattere di indirizzo nel telegramma. Uno slave non può mai trasmettere senza essere prima attivato a tale scopo, e un trasferimento diretto di messaggi tra i singoli slave non è possibile. Le comuni­cazioni avvengono in modalità half duplex. La funzione master non può essere trasferita a un altro nodo (sistema a master singolo).
Il livello sico è RS485, quindi utilizza la porta RS485 integrata nel convertitore di frequenza. Il protocollo FC supporta diversi formati di telegramma;
Un formato breve a 8 byte per i dati di processo.
Un formato lungo a 16 byte che include anche
un canale parametri. Un formato utilizzato per testi.
Numero di parametro Impostazione
8-30 Protocollo FC 8-31 Indirizzo 1–126 8-32 Baud rate porta FC 2400–115200 8-33 Parità porta FC Parità pari, 1 bit di stop (default)
Tabella 3.26 Parametri del protocollo FC
Struttura frame messaggio protocollo
3.8.7
FC
3.8.7.1 Contenuto di un carattere (byte)
Ogni carattere trasmesso inizia con un bit di start. In seguito sono trasmessi 8 bit di dati, corrispondenti a un byte. Ogni carattere è Questo bit è impostato su 1 quando raggiunge la parità. Parità signica un numero pari di 1 binari negli 8 bit di dati più il bit di parità. Un carattere è completato da un bit di stop ed è quindi formato da 11 bit.
Disegno 3.44 Contenuto di un carattere
vericato tramite un bit di parità.
3.8.7.2 Struttura del telegramma
Ogni telegramma ha la seguente struttura:
Carattere di start (STX)=02 hex.
Un byte che indica la lunghezza del telegramma
(LGE). Un byte indicante l'indirizzo del convertitore di
frequenza (ADR).
Segue un numero di byte di dati (variabile in base al tipo del telegramma) segue.
Il telegramma termina con un byte di controllo dati (BCC).
82 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
Disegno 3.45 Struttura del telegramma
ADRLGESTX PCD1 PCD2 BCC
130BA269.10
Integrazione nel sistema Guida alla progettazione
3.8.7.3 Lunghezza del telegramma (LGE)
La lunghezza del telegramma è costituita dal numero di byte di dati, più il byte indirizzo ADR più il byte di controllo dati BCC.
4 byte di dati LGE=4+1+1=6 byte 12 byte di dati LGE=12+1+1=14 byte Telegrammi contenenti testo
Tabella 3.27 Lunghezza di telegrammi
1) 10 rappresenta i caratteri lunghezza del testo).
3.8.7.4
Indirizzo del convertitore di
ssi mentre n è variabile (dipende dalla
101)+n byte
Lo slave restituisce il byte di indirizzo al master senza variazioni nel telegramma di risposta.
frequenza (ADR)
3.8.7.5
Vengono utilizzati 2 diversi formati di indirizzo. Il campo di indirizzi del convertitore di frequenza è 1-31 o 1-126.
Formato indirizzo 1-31
Bit 7=0 (formato indirizzo 1-31 attivo).
-
Bit 6 non utilizzato.
-
La checksum viene calcolata come una funzione XOR. Prima che venga ricevuto il primo byte nel telegramma, la checksum calcolata è 0.
Bit 5=1: broadcast, i bit di indirizzo (0-4)
-
non sono usati. Bit 5=0: nessun broadcast.
-
Bit 0-4=indirizzo convertitore di
-
frequenza 1-31.
Formato indirizzo 1-126
Bit 7=1 (formato indirizzi 1-126 attivo).
-
Bit 0-6=indirizzo convertitore di
-
frequenza 1-126. Bit 0-6 =0 broadcast.
-
Byte di controllo dati (BCC)
3 3
3.8.7.6
La struttura dei blocchi di dati dipende dal tipo di telegramma. Vi sono tre tipi di telegramma, utilizzati sia per la funzione di controllo (masterslave) che di risposta (slavemaster).
I 3 tipi di telegrammi sono:
Blocco processo (PCD)
Il PCD è costituito da un blocco di dati di quattro byte (2 parole) e contiene:
Disegno 3.46 Blocco processo
Blocco parametri
Il blocco parametri, usato per la trasmissione dei parametri fra master e slave. Il blocco di dati è costituito da 12 byte (6 parole) e contiene anche il blocco di processo.
Il campo dati
Parola di controllo e valore di riferimento (dal master allo slave).
La parola di stato e la frequenza di uscita attuale (dallo slave al master).
Disegno 3.47 Blocco parametri
MG20N606 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. 83
PKE IND
130BA270.10
ADRLGESTX PCD1 PCD2 BCCCh1 Ch2 Chn
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Blocco testo
Il blocco di testo utilizzato per leggere o scrivere testi mediante il blocco di dati.
33
Disegno 3.48 Blocco di testo
3.8.7.7 Il campo PKE
Il campo PKE contiene 2 campi secondari:
Comando relativo ai parametri e risposta AK.
Numero di parametro PNU.
Numero di bit Risposta
15 14 13 12 0 0 0 0 Nessuna risposta 0 0 0 1 Valore di parametro trasmesso (parola) 0 0 1 0 Valore di parametro trasmesso (parola
doppia) 0 1 1 1 Impossibile eseguire il comando 1 1 1 1 Testo trasmesso
Tabella 3.29 Risposta slavemaster
Se il comando non può essere eettuato, lo slave invia questa risposta:
0111 Impossibile eseguire il comando
- ed emette una segnalazione di guasto (vedere Tabella 3.30) nel valore del parametro (PWE):
Disegno 3.49 Campo PKE
I bit numero 12-15 trasferiscono i comandi relativi ai parametri dal master allo slave e restituiscono le risposte elaborate dallo slave al master.
Numero di bit Comando relativo ai parametri
15 14 13 12 0 0 0 0 Nessun comando 0 0 0 1 Lettura valore del parametro 0 0 1 0 Scrittura valore del parametro nella RAM
(parola)
0 0 1 1 Scrittura valore del parametro nella RAM
(parola doppia)
1 1 0 1 Scrittura valore del parametro nella RAM
e nella EEprom (parola doppia)
1 1 1 0 Scrittura valore del parametro nella RAM
e nella EEprom (parola)
1 1 1 1 Lettura/scrittura testo
PWE basso
(esadecimal
11 La modica dei dati nel parametro denito non è
82 Non esiste alcun accesso del bus al parametro
83 La modica dei dati non è possibile in quanto è
Tabella 3.30 Valore del parametro rapporto di guasto
3.8.7.8
I bit n. 0-11 trasmettono i numeri dei parametri. La
Messaggio di errore
e)
0 Il numero di parametro usato non esiste. 1 Nessun accesso in scrittura al parametro denito. 2 Il valore dei dati supera i limiti del parametro. 3 Il sottoindice utilizzato non esiste. 4 Il parametro non è del tipo array. 5 Il tipo di dati non corrisponde al parametro
denito.
possibile nella modalità attuale del convertitore di frequenza. Alcuni parametri possono essere
modicati solo se il motore è spento.
denito.
selezionata l'impostazione di fabbrica
Numero di parametro (PNU)
funzione del parametro in questione è denita nella
Tabella 3.28 Comandi relativi ai parametri masterslave
descrizione dei parametri della Guida alla programmazione.
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3.8.7.9 Indice (IND)
L'indice è usato insieme al numero di parametro per un accesso di lettura/scrittura ai parametri con un indice, p.es. 15-30 Log allarme: Codice guasto. L'indice consiste di 2 byte, un byte basso e un byte alto.
Solo il byte basso è utilizzato come un indice.
3.8.7.10 Valore del parametro (PWE)
Il blocco del valore di parametro consiste di 2 parole (4 byte) e il valore dipende dal comando denito (AK). Il master richiede un valore di parametro quando il blocco PWE non contiene alcun valore. Per cambiare un valore di parametro (scrittura), scrivere il nuovo valore nel blocco PWE e inviarlo dal master allo slave.
Se lo slave risponde alla richiesta di parametro (comando di lettura), il valore di parametro corrente nel blocco PWE è trasmesso e rinviato al master. Se un parametro non contiene un valore numerico ma diverse opzioni dati, ad esempio 0-01 Lingua, in cui [0] è Inglese e [4] è Danese, selezionare il valore dati inserendone il valore nel blocco PWE. La comunicazione seriale è solo in grado di leggere parametri contenenti il tipo di dati 9 (stringa di testo).
I par. da 15-40 Tipo FC a 15-53 N. di serie scheda di potenza contengono il tipo di dati 9. Ad esempio, leggere le dimensioni dell'unità e l'intervallo della tensione di alimentazione in 15-40 Tipo FC. Quando viene trasmessa una stringa di testo (lettura), la lunghezza del telegramma è variabile e i testi sono di lunghezza variabile. La lunghezza del telegramma è secondo byte del telegramma LGE. Quando si trasmettono testi, il carattere indice indica se si tratta di un comando di lettura o di scrittura.
Per leggere un testo mediante il blocco PWE, impostare il comando relativo ai parametri (AK) su F esadecimale. Il carattere indice del byte alto deve essere 4.
Alcuni parametri contengono testo che può essere sovrascritto mediante il bus seriale. Per scrivere un testo mediante il blocco PWE, impostare il comando relativo ai parametri (AK) su F esadecimale. I caratteri indice a byte alto devono essere 5.
denita nel
3.8.7.11 Tipi di dati supportati
Senza rma signica che il telegramma non contiene alcun segno operativo.
Tipi di dati Descrizione
3 Numero intero 16 4 Numero intero 32 5 Senza segno 8 6 Senza segno 16 7 Senza segno 32 9 Stringa di testo 10 Stringa di byte 13 Dierenza di tempo 33 Riservato 35 Sequenza di bit
Tabella 3.31 Tipi di dati supportati
3.8.7.12
I vari attributi di ciascun parametro sono riportati in Impostazione di fabbrica. I valori parametrici vengono trasferiti solo come numeri interi. Pertanto i fattori di conversione sono utilizzati per trasmettere i codici decimali.
4-12 Limite basso velocità motore [Hz] ha un fattore di conversione di 0,1. Per preimpostare la frequenza minima a 10 Hz, trasmettere il valore 100. Un fattore di conversione di 0,1 signica che il valore trasmesso è moltiplicato per 0,1. Il valore 100 viene pertanto letto come 10.0.
Esempi: 0 sindice di conversione 0 0,00 sindice di conversione -2 0 msindice di conversione -3 0,00 msindice di conversione -5
3.8.7.13
Il blocco delle parole di processo è diviso in due blocchi di 16 bit, che si presentano sempre nella sequenza denita.
PCD 1 PCD 2
Telegramma di controllo (parola di controllo masterslave) Telegramma di controllo parola di stato (slavemaster)
Conversione
Parole di processo (PCD)
Valore di riferimento
Frequenza di uscita attuale
3 3
Tabella 3.32 Parole di processo (PCD)
Disegno 3.50 Testo tramite blocco PWE
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E19E H
PKE IND PWE
high
PWE
low
0000 H 0000 H 03E8 H
130BA092.10
119E H
PKE
IND
PWE
high
PWE
low
0000 H 0000 H 03E8 H
130BA093.10
1155 H
PKE IND PWE
high
PWE
low
0000 H 0000 H 0000 H
130BA094.10
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3.8.8 Esempi del protocollo FC
3.8.8.1 Scrittura di un valore di parametro
Se il valore in 3-41 Rampa 1 tempo di accel. è 10 s, la risposta dallo slave al master è
33
Cambiare 4-14 Limite alto velocità motore [Hz] a 100 Hz. Scrivere i dati nella EEPROM.
PKE=E19E hex - Scrittura parola singola in 4-14 Limite alto
Disegno 3.54 Risposta dallo slave
velocità motore [Hz]. IND=0000 hex PWEHIGH=0000 hex PWELOW=03E8 hex - valore dati 1000, corrispondente a 100 Hz, vedere capitolo 3.8.7.12 Conversione.
3E8 hex corrisponde a 1000 decimale. L'indice di conversione per 3-41 Rampa 1 tempo di accel. è -2, vale a dire 0,01. 3-41 Rampa 1 tempo di accel. è del tipo Senza rma 32.
Il telegramma avrà il seguente aspetto:
Protocollo Modbus RTU
3.8.9
3.8.9.1 Presupposti
Disegno 3.51 Scrivere i dati nella EEPROM
AVVISO!
4-14 Limite alto velocità motore [Hz] è una parola singola
e il comando relativo ai parametri per la scrittura nell'EEPROM è E. Il numero di parametro 4-14 è 19E in caratteri esadecimali.
La risposta dallo slave al master è:
Danfoss presuppone che il controllore installato supporti le interfacce descritte nel presente documento e che vengano osservati scrupolosamente tutti i requisiti richiesti dal controllore nonché dal convertitore di frequenza, insieme a tutte le restrizioni relative.
Il Modbus RTU integrato (Remote Terminal Unit) è progettato per comunicare con qualsiasi controllore che supporta le interfacce denite nel presente documento. Si presuppone che l'utente abbia piena conoscenza delle capacità e dei limiti del controllore.
Disegno 3.52 Risposta dallo slave
3.8.8.2 Lettura di un valore del parametro
Leggere il valore in 3-41 Rampa 1 tempo di accel.. PKE=1155 hex - Lettura valore del parametro in
3-41 Rampa 1 tempo di accel.. IND=0000 hex PWEHIGH=0000 hex PWELOW=0000 hex
Disegno 3.53 Valore del parametro
3.8.9.2
Panoramica Modbus RTU
Indipendentemente dal tipo di reti di comunicazione siche, la panoramica Modbus RTU descrive il processo che un controllore utilizza per richiedere l'accesso a un altro dispositivo. Ciò include il modo in cui il Modbus RTU risponderà a richieste da un altro dispositivo e il modo in gli errori cui verranno rilevati e segnalati. Stabilisce anche un formato comune per il layout e i contenuti dei campi dei messaggi. Durante le comunicazioni su una rete Modbus RTU, il protocollo:
Determina il modo in cui ogni controllore rileva
l'indirizzo di dispositivo. Riconosce un messaggio indirizzato ad esso.
Determina quali interventi eseguire.
Estrae i dati o altri informazioni contenute nel
messaggio.
Se è necessaria una risposta, il controllore crea il messaggio di risposta e lo invia. I controllori comunicano utilizzando la tecnica master-slave nella quale solo il master può iniziare le transazioni (chiamate interrogazioni). Gli slave rispondono fornendo al
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master i dati richiesti oppure eseguendo l'intervento richiesto nell'interrogazione. Il master può indirizzare degli slave individuali oppure iniziare un messaggio di broadcast a tutti gli slave. Gli slave restituiscono una risposta alle interrogazioni che sono indirizzate a loro individualmente. Non vengono restituite risposte alle interrogazioni broadcast dal master. Il protocollo Modbus RTU stabilisce il formato per l'inter­ruzione del master fornendo:
L'indirizzo del dispositivo (o broadcast).
Un codice di funzione che denisce un intervento
richiesto. Qualsiasi dato da inviare.
Un campo di controllo degli errori.
Anche il messaggio di risposta dello slave è costruito usando il protocollo Modbus. Contiene campi che confermano l'intervento adottato, qualsiasi dato da restituire e un campo per il controllo degli errori. Se si verica un errore nella ricezione del messaggio o se lo slave non è in grado di eettuare l’azione richiesta, lo slave genera un messaggio di errore e lo invia come riposta, oppure si avrà una temporizzazione.
3.8.9.3
Convertitore di frequenza con Modbus RTU
3.8.9.4
Per attivare Modbus RTU sul convertitore di frequenza, impostare i seguenti parametri:
Parametro Impostazione
8-30 Protocollo Modbus RTU 8-31 Indirizzo 1-247 8-32 Baud rate 2400-115200 8-33 Parità / bit di stop Parità pari, 1 bit di stop (default)
Tabella 3.33 Parametri Modbus RTU
3.8.10
Congurazione della rete
Struttura frame messaggio Modbus RTU
3.8.10.1 Convertitore di frequenza con Modbus RTU
I controllori sono impostati per comunicare sulla rete Modbus usando la modalità RTU, con ogni byte in un messaggio contenente 2 caratteri esadecimali a 4 bit. Il formato per ogni byte è mostrato in Tabella 3.34.
Bit di start
Byte dati Stop/
parità
Arrest
3 3
o
Il convertitore di frequenza comunica nel formato Modbus RTU tramite l'interfaccia RS485 incorporata. Modbus RTU consente l'accesso alla parola di controllo e riferimento bus del convertitore di frequenza.
La parola di controllo consente al master Modbus di controllare varie funzioni importanti del convertitore di frequenza:
Avvio
Arresto del convertitore di frequenza in vari modi:
Arresto a ruota libera
-
Arresto rapido
-
Arresto freno CC
-
Arresto normale (rampa)
-
Ripristino dopo uno scatto in caso di guasto
Funzionamento a varie velocità preimpostate
Marcia in senso inverso
Modicare la programmazione attiva
Controllare il relè incorporato del convertitore di
frequenza
Il riferimento bus è generalmente usato per il controllo di velocità. È anche possibile accedere ai parametri, leggere i loro valori e dove possibile, modicarli. Questo consente una serie di opzioni di controllo, incluso il controllo del setpoint del convertitore di frequenza quando viene utilizzato il suo controllore PI interno.
Tabella 3.34 Formato per ciascun byte
Sistema di
Bit per byte 1 bit di start.
Campo di controllo errori
codica 8 bit binario, esadecimale 0-9, A-F.
Due caratteri esadecimali contenuti in ogni campo a 8 bit del messaggio.
8 bit dati, bit meno signicativo inviato per primo; 1 bit per parità pari/dispari; nessun bit per nessuna parità. 1 bit di stop se si utilizza parità; 2 bit in caso di nessuna parità. Controllo di ridondanza ciclica (CRC).
3.8.10.2 Struttura dei messaggi Modbus RTU
Il dispositivo trasmittente inserisce un messaggio Modbus RTU in un frame con un punto di inizio e di ne noti. Questo consente ai dispositivi riceventi di iniziare all'inizio del messaggio, leggere la porzione di indirizzo, determinare quale è il dispositivo indirizzato (o tutti i dispositivi, se il messaggio viene inviato in broadcast), e riconoscere quando il messaggio è stato completato. I messaggi parziali vengono rilevati e come risultato vengono impostati errori. I caratteri per la trasmissione devono essere in formato esadecimale da 00 a FF in ogni campo. Il convertitore di frequenza monitora continuamente il bus di rete, anche durante gli intervalli
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silenti. Quando viene ricevuto il primo campo (il campo di indirizzo), ogni convertitore di frequenza o dispositivo lo decodica al ne di determinare la periferica indirizzata. I messaggi Modbus RTU con indirizzo zero sono messaggi broadcast. Non è consentita alcuna risposta a messaggi broadcast. Un message frame tipico è mostrato in
33
Tabella 3.35.
Avvio Indirizzo Funzione Dati Controllo
CRC
T1-T2-T3-T48 bit 8 bit N x 8 bit 16 bit T1-T2-T3-
Tabella 3.35 Struttura tipica dei messaggi Modbus RTU
3.8.10.3
I messaggi iniziano con una pausa di almeno 3,5 intervalli di carattere. Questo è implementato come un multiplo di intervalli di carattere al baud rate selezionato della rete (mostrato come start T1-T2-T3-T4). Il primo campo che deve essere trasmesso è l'indirizzo del dispositivo. In seguito all'ultimo carattere trasmesso, un periodo simile di almeno 3,5 intervalli di carattere segna la ne del messaggio. Dopo questo periodo può iniziare un nuovo messaggio. L'intero frame del messaggio deve essere trasmesso come un usso continuo. Se si verica una pausa di oltre 1,5 caratteri prima che il frame sia completato, il dispositivo ricevente cancella il messaggio incompleto e assume che il byte successivo sarà il campo di indirizzo di un nuovo messaggio. Allo stesso modo, se un nuovo messaggio inizia prima di 3,5 intervalli di caratteri dopo un messaggio precedente, il dispositivo ricevente lo considera una continuazione del messaggio precedente. Ciò provoca una temporizzazione (nessuna risposta dallo slave) poiché il valore nel campo CRC nale non è valido per i messaggi combinati.
3.8.10.4
Il campo di indirizzo di un frame messaggio contiene 8 bit. Gli indirizzi validi del dispositivo slave sono compresi nell'intervallo 0-247 decimale. Al singolo dispositivo slave vengono assegnati indirizzi tra 1 e 247. (il valore 0 è riservato per il modo broadcast, riconosciuto da tutti gli slave). Un master indirizza uno slave inserendo l'indirizzo slave nel campo di indirizzo del messaggio. Quando lo slave invia la sua risposta, colloca il suo proprio indirizzo in questo campo di indirizzo per segnalare al master quale slave sta rispondendo.
Campo Start/Stop
Campo di indirizzo
Fine
T4
funzione segnala allo slave che tipo di intervento debba eettuare. Quando lo slave risponde al master, usa il campo codice funzione per indicare una risposta normale (senza errori) oppure per indicare che si è vericato un errore (risposta di eccezione). Per una risposta normale lo slave restituisce semplicemente il codice funzione originale. Per una risposta di eccezione, lo slave restituisce un codice che è equivalente al codice funzione originale con il suo bit più signicativo impostato su 1 logico. Inoltre lo slave colloca un codice unico nel campo dati del messaggio di risposta. Ciò segnala al master il tipo di errore occorso oppure la ragione dell'eccezione. Consultare anche su
capitolo 3.8.10.10 Codici funzione supportati da Modbus RTU
e capitolo 3.8.10.11 Codici di eccezione Modbus.
3.8.10.6
Il campo dati è costruito usando serie di due cifre esadecimali nell'intervallo compreso tra 00 e FF esadecimale. Queste sono costituite da un carattere RTU. Il campo dati di messaggi inviati da un master a un dispositivo slave contiene informazioni supplementari che lo slave deve usare per codice funzione. Ciò può includere elementi come indirizzi di bobine o indirizzi registro, la quantità di elementi da gestire e il conteggio di byte di dati eettivi nel campo.
3.8.10.7
I messaggi includono un campo per il controllo degli errori basato sul metodo di un controllo di ridondanza ciclica ciclica (CRC). Il campo CRC controlla i contenuti dell'intero messaggio. Viene applicato indipendentemente da qualsiasi metodo di controllo parità per i caratteri individuali del messaggio. Il valore CRC viene calcolato dal dispositivo trasmittente che aggiunge il CRC come ultimo campo nel messaggio. Il dispositivo ricevente ricalcola un CRC durante la ricezione del messaggio e confronta il valore calcolato con il valore eettivo ricevuto nel campo CRC. Se i due valori non corrispondono, si verica un timeout del bus. Il campo per il controllo degli errori contiene un valore binario a 16 bit implementato come due byte a 8 bit. Una volta eettuato questo, il byte di ordine inferiore del campo viene aggiunto per primo, seguito dal byte di ordine superiore. Il byte di ordine superiore CRC è l'ultimo byte inviato nel messaggio.
3.8.10.8
Campo dati
eettuare l'intervento denito dal
Campo di controllo CRC
Indirizzamento del registro di bobina
3.8.10.5
Il campo funzione di un frame messaggio contiene 8 bit. I codici validi sono compresi nell'intervallo tra 1 e FF. I campi funzione sono usati per la trasmissione di messaggi tra master e slave. Quando un messaggio viene inviato da un master a un dispositivo slave, il campo del codice
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Campo funzione
In Modbus, tutti i dati sono organizzati in bobine e registri di mantenimento. Le bobine gestiscono un singolo bit, mentre i registri di mantenimento gestiscono una parole a 2 byte (16 bit). Tutti gli indirizzi di dati nei messaggi Modbus sono riferiti allo zero. Alla prima occorrenza di un elemento dati viene assegnato l’indirizzo dell’elemento numero 0. Per esempio: La bobina nota come coil 1 in un
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controllore programmabile viene indirizzata come bobina 0000 nel campo di indirizzo dati di un messaggio Modbus. La bobina 127 in codice decimale viene indirizzata come coil 007EHEX (126 in codice decimale). Il registro di mantenimento 40001 viene indirizzato come registro 0000 nel campo di indirizzo dati del messaggio. Il campo codice funzione specica già un funzionamento del registro di mantenimento. Pertanto il riferimento 4XXXX è implicito. Il registro di mantenimento 40108 viene indirizzato come registro 006BHEX (107 in codice decimale).
Numero di bobina
1–16 Convertitore di frequenza e parola di
17–32 Velocità del convertitore di frequenza
33–48 Parola di stato del convertitore di
49–64 Modalità ad anello aperto: frequenza
65 Controllo di scrittura parametro (dal
66-65536 Riservato
Tabella 3.36 Descrizioni delle bobine
Bobina 0 1
01 Riferimento preimpostato LSB 02 Riferimento preimpostato MSB 03 Freno CC Nessun freno CC 04 Arresto a ruota libera Nessun arresto a ruota libera 05 Arresto rapido Nessun arresto rapido 06 Frequenza bloccata Nessuna freq. bloccata 07 Arresto rampa Avvio 08 Nessun ripristino Ripristino 09 Nessuna marcia jog Jog 10 Rampa 1 Rampa 2 11 Dati non validi Dati validi 12 Relè 1 o Relè 1 on 13 Relè 2 o Relè 2 on 14 Setup LSB 15 Setup MSB 16 Nessuna inversione Inversione
Tabella 3.37 Parola di controllo convertitore di frequenza
Descrizione Direzione del
segnale
Dal master allo
controllo.
o intervallo di riferimento setpoint 0x0–0xFFFF (-200% ... ~200%).
frequenza (vedere Tabella 3.38)
di uscita del convertitore di frequenza. Modalità ad anello chiuso: segnale di retroazione convertitore di frequenza.
master allo slave) 0=Le modiche ai parametri
vengono memorizzate nella RAM del convertitore di frequenza.
1=Le modiche ai parametri
vengono memorizzate nella RAM e nella EEPROM del convertitore di frequenza.
slave Dal master allo slave
Dallo slave al master Dallo slave al master
Dal master allo slave
(prolo FC)
Bobina 0 1
33 Comando non pronto Comando pronto 34 Convertitore di frequenza
non pronto 35 Arresto a ruota libera Chiuso per sicurezza 36 Nessun allarme Allarme 37 Non utilizzato Non utilizzato 38 Non utilizzato Non utilizzato 39 Non utilizzato Non utilizzato 40 Nessun avviso Avviso 41 Non nel riferimento Nel riferimento 42 Modalità manuale Modalità automatica 43 Fuori dal campo di
frequenza 44 Arrestato In funzione 45 Non utilizzato Non utilizzato 46 Nessun avviso tensione Avviso tensione 47 Non nel limite di corr. Limite di corrente 48 Nessun avviso termico Avviso termico
Tabella 3.38 Parola di stato convertitore di frequenza (prolo FC)
Numero di registro
00001-00006 Riservato 00007 Ultimo codice di errore da un'interfaccia oggetto
00008 Riservato 00009 00010-00990 Gruppo di parametri 000 (parametri da 0-01 a
01000-01990 Gruppo di parametri 100 (parametri da 1-00 a
02000-02990 Gruppo di parametri 200 (parametri da 2-00 a
03000-03990 Gruppo di parametri 300 (parametri da 3-00 a
04000-04990 Gruppo di parametri 400 (parametri da 4-00 a
... ...
49000-49990 Gruppo di parametri 4900 (parametri da 49-00 a
50000 Dati di ingresso: registro parola di controllo
50010 Dati di ingresso: registro riferimento bus (REF).
... ...
50200 Dati di uscita: registro parola di stato convertitore
50210 Dati di uscita: registro valore eettivo principale
Tabella 3.39 Registri di mantenimento
1) Utilizzato per specicare il numero di indice da utilizzare quando si accede a un parametro indicizzato.
Descrizione
dati FC
Indice parametri
0-99)
1-99)
2-99)
3-99)
4-99)
49-99)
convertitore di frequenza (CTW).
di frequenza (STW).
convertitore di frequenza (MAV).
Convertitore di frequenza pronto
Nel campo di frequenza
1)
3 3
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3.8.10.9 Controllo del convertitore di
3.8.10.11
Codici di eccezione Modbus
frequenza
Per una spiegazione completa della struttura di una I codici disponibili per l'uso nei campi funzione e nei campi dati di un messaggio Modbus RTU sono elencati in
capitolo 3.8.10.10 Codici funzione supportati da Modbus RTU
33
e capitolo 3.8.10.11 Codici di eccezione Modbus.
3.8.10.10 Codici funzione supportati da
Modbus RTU
Modbus RTU supporta l'uso dei codici funzione (vedere Tabella 3.40) nel campo funzione di un messaggio.
Funzione Codice funzione (hex)
Lettura bobine 1 Lettura registri di mantenimento 3 Scrittura bobina singola 5 Scrittura registro singolo 6 Scrittura bobine multiple F Scrittura registri multipli 10 Ottieni comunicatore contatore eventi B
Riporta ID slave 11
Tabella 3.40 Codici funzione
Funzione Codice
funzione
Diagnostica 8 1 Riavvia comunicazione
Tabella 3.41 Codici funzione e codici sottofunzione
Codice sottofunzi one
2 Restituisce il registro
10 Azzera i contatori e il
11 Restituisce il conteggio dei
12 Restituisce il conteggio
13 Restituisce il conteggio
14 Restituisce il conteggio dei
Sottofunzione
diagnostico
registro diagnostico
messaggi bus
degli errori di comuni­cazione bus
degli errori slave
messaggi slave
risposta del codice di eccezione, fare riferimento a
capitolo 3.8.10.5 Campo funzione.
CodiceNome Signicato
1 Funzione
illecita
2 Indirizzo dati
illecito
3 Valore dei
dati illecito
4 Guasto al
dispositivo slave
Il codice funzione ricevuto nell'interro­gazione non è un intervento consentito per il server (o slave). La causa può essere il fatto che il codice funzione è solo applicabile ai dispositivi più nuovi e non è stato implementato nell'unità selezionata. Potrebbe anche indicare che il server (o slave) è in uno stato sbagliato per elaborare una richiesta di questo tipo, ad esempio perché non è congurato ed è stato sollecitato di indicare i valori di registro. L'indirizzo dati ricevuto nell'interrogazione non è un indirizzo consentito per il server (o slave). Più specicamente, non è valida la combinazione di numero di riferimento e lunghezza di trasferimento. Per un controllore con 100 registri, una richiesta con oset 96 e lunghezza 4 avrebbe successo, mentre una richiesta con oset 96 e lunghezza 5 genera l'eccezione 02. Un valore contenuto nel campo dati di interrogazione non è un valore consentito per un server (o slave). Questo indica un guasto nella struttura della parte residua di una richiesta complessa, ad esempio che la lunghezza implicita è scorretta. Specicatamente NON signica che un elemento di dati trasmesso per la memorizzazione in un registro abbia un valore al di fuori dell'ambito del programma applicativo poiché il protocollo Modbus non conosce il signicato dei singoli valori nei singoli registri. Si è vericato un errore irreversibile mentre il server (o slave) tentava di eseguire l'intervento richiesto.
Tabella 3.42 Codici di eccezione Modbus
90 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
Speed ref.CTW
Master-follower
130BA274.11
15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
Bit no.:
Integrazione nel sistema
Guida alla progettazione
3.8.11 Accesso ai parametri
3.8.11.1 Gestione dei parametri
Il PNU (numero di parametro) viene tradotto dall'indirizzo di registro contenuto nel messaggio di lettura o scrittura Modbus. Il numero di parametro viene convertito in Modbus come (10 x numero di parametro) decimale. Esempio: Lettura 3-12 Valore di catch-up/slow down (16 bit): Il registro di mantenimento 3120 contiene il valore dei parametri. Un valore di 1352 (decimale) parametro è impostato sul 12,52%
Lettura 3-14 Rif. relativo preimpostato (32bit): I registri di mantenimento 3410 & 3411 contengono il valore del parametro. Un valore di 11300 (decimale) parametro è impostato su 1113,00.
Per informazioni sui parametri, dimensione e indice di conversione, consultare la guida alla programmazione.
3.8.11.2
La bobina 65 in codice decimale determina se i dati scritti in un convertitore di frequenza vengono memorizzati nell'EEPROM e nella RAM (bobina 65 = 1) oppure solo nella RAM (bobina 65=0).
Memorizzazione di dati
signica che il
signica che il
3.8.11.6
Tipi di dati standard
I tipi di dati standard sono int 16, int 32, uint 8, uint 16 e
uint 32. Sono memorizzati come registri 4x (40001 –
4FFFF). I parametri vengono letti utilizzando la funzione 03
hex Read Holding Registers (Lettura registri di
mantenimento). I parametri vengono scritti usando la
funzione 6 hex Preset Single Register (Scrittura di un solo
registro) per 1 registro (16 bit) e la funzione 10 hex Preset
Multiple Registers (Scrittura di uno o più registri) per 2
registri (32 bit). Le grandezze leggibili vanno da 1 registro
(16 bit) no a 10 registri (20 caratteri).
Tipi di dati non standard
I tipi di dati non standard sono stringhe di testo e
vengono memorizzati come registri 4x (40001–4FFFF). I
parametri vengono letti usando la funzione 03 hex Read
Holding Registers (Lettura registri di mantenimento) e scritti
usando la funzione 10 hex Preset Multiple Registers
(Scrittura di uno o più registri). Le grandezze leggibili
vanno da 1 registro (2 caratteri)
caratteri).
3.8.12
Valori dei parametri
no a 10 registri (20
Prolo di controllo convertitore di
frequenza FC
3 3
3.8.11.3
Alcuni parametri nel convertitore di frequenza sono parametri array, ad esempio 3-10 Riferim preimp.. Poiché il Modbus non supporta gli array nei registri di mantenimento, il convertitore di frequenza ha riservato il registro di mantenimento 9 come puntatore all'array. Prima di leggere o scrivere un parametro array, impostare il registro di mantenimento su 9. L'impostazione del registro di mantenimento al valore di 2 fa sì che tutti i seguenti parametri array di lettura/scrittura siano nell'indice 2.
3.8.11.4
Ai parametri memorizzati come stringhe di testo si accede allo stesso modo come agli altri parametri. La grandezza massima dei blocchi di testo è 20 caratteri. Se una richiesta di lettura per un parametro prevede più caratteri di quelli memorizzati dal parametro, la risposta viene troncata. Se la richiesta di lettura per un parametro prevede meno caratteri di quelli memorizzati dal parametro, la risposta viene riempita con spazi.
IND (Index)
Blocchi di testo
3.8.12.1 Parola di controllo secondo il
Prolo FC (8-10 Prolo di controllo=prolo FC)
Disegno 3.55 Parola di controllo
3.8.11.5
Siccome un valore parametrico può essere trasmesso solo come numero intero, per trasmettere decimali è necessario usare un fattore di conversione.
MG20N606 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. 91
Fattore di conversione
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
Bit Valore del bit=0 Valore del bit=1
00 Valore di riferimento Selezione esterna lsb 01 Valore di riferimento Selezione esterna msb 02 Freno CC Rampa 03 Ruota libera Nessuna rotazione libera
33
04 Arresto rapido Rampa 05 Mantenimento frequenza
di uscita 06 Arresto rampa Avvio 07 Nessuna funzione Ripristino 08 Nessuna funzione Jog 09 Rampa 1 Rampa 2 10 Dati non validi Dati validi 11 Nessuna funzione Relè 01 attivo 12 Nessuna funzione Relè 02 attivo 13 Programmazione
parametri 14 Programmazione
parametri 15 Nessuna funzione Inversione
Tabella 3.43 Bit parola di controllo
Utilizzare rampa
Selezione lsb
Selezione msb
Spiegazione dei bit di controllo Bit 00/01
I bit 00 e 01 vengono utilizzati per scegliere fra i quattro
Bit 03=1: Il convertitore di frequenza avvia il motore se le altre condizioni di avviamento sono soddisfatte.
Eettuare una selezione in 8-50 Selezione ruota libera per denire in che modo il bit 03 è collegato alla funzione
corrispondente su un ingresso digitale.
Bit 04, Arresto rapido
Bit 04=0: Fa sì che la velocità del motore si riduca gradualmente no ad arrestarsi (impostato in 3-81 Tempo rampa arr. rapido).
Bit 05, Mantenimento frequenza di uscita:
Bit 05=0: La frequenza di uscita attuale (in Hz) viene bloccata. Cambiare la frequenza di uscita bloccata solo con gli ingressi digitali (da 5-10 Ingr. digitale morsetto 18 a
5-15 Ingr. digitale morsetto 33) programmati su Speed up e Slow-down.
AVVISO!
Se è attivo Blocco uscita, il convertitore di frequenza può essere arrestato selezionando:
Bit 03, Arresto a ruota libera
Bit 02 frenatura CC
Ingresso digitale (5-10 Ingr. digitale morsetto 18
a 5-15 Ingr. digitale morsetto 33) programmato su Frenatura CC, Arresto a ruota libera o Ripristino e arresto a ruota libera.
valori di riferimento, preprogrammati in 3-10 Riferim preimp. secondo Tabella 3.44.
Valore di rif. programmato
1
2
3
4
Tabella 3.44 Valori di riferimento
Parametro Bit 01 Bit 00
3-10 Riferim preimp. [0] 3-10 Riferim preimp. [1] 3-10 Riferim preimp. [2] 3-10 Riferim preimp. [3]
0 0
0 1
1 0
1 1
Bit 06, Arresto/ avviamento rampa
Bit 06=0: Provoca un arresto e fa sì che la velocità del motore eettui una rampa di discesa no all'arresto mediante i parametri della rampa di discesa selezionati. Bit 06=1: Consente al convertitore di frequenza di avviare il motore se le altre condizioni di avviamento sono soddisfatte.
Eettuare una selezione in 8-53 Selez. avvio per denire in che modo il bit 06 Arresto/avviamento rampa è collegato alla funzione corrispondente su un ingresso digitale.
Bit 07, Ripristino
Bit 07=0: Nessun ripristino. Bit 07=1: Ripristina uno scatto. Il ripristino è attivato sul
AVVISO!
Eettuare una selezione in 8-56 Selezione rif. preimpostato per denire come il bit 00/01 si colleghi
alla funzione corrispondente sugli ingressi digitali.
Bit 02, Freno CC
Bit 02=0 determina una frenatura CC e l'arresto. La corrente di frenata e la durata sono impostate in 2-01 Corrente di frenatura CC e 2-02 Tempo di frenata CC. Bit 02=1 attiva la rampa.
Bit 03, Rotazione libera
Bit 03=0: Il convertitore di frequenza rilascia immedia­tamente il motore (i transistor di uscita sono spenti), e decelera in evoluzione libera no all'arresto.
fronte di salita del segnale, ad esempio durante il passaggio da 0 logico a 1 logico.
Bit 08, Jog
Bit 08=1: La frequenza di uscita è determinata da 3-19 Velocità marcia jog [RPM]..
Bit 09, Selezione della rampa 1/2
Bit 09=0: È attiva la rampa 1 (da 3-41 Rampa 1 tempo di accel. a 3-42 Rampa 1 tempo di decel.). Bit 09=1: È attiva la rampa 2 (da 3-51 Rampa 2 tempo di accel. a 3-52 Rampa 2 tempo di decel.).
Bit 10, Dati non validi/dati validi
Comunicare al convertitore di frequenza se utilizzare o ignorare la parola di controllo. Bit 10=0: La parola di controllo viene ignorata.
92 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
Output freq.STW
Bit no.:
Follower-master
15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
130BA273.11
Integrazione nel sistema
Guida alla progettazione
Bit 10=1: La parola di controllo viene utilizzata. Questa funzione è rilevante perché il telegramma contiene sempre la parola di controllo, indipendentemente dal tipo di telegramma. Disattivare la parola di controllo se non deve essere usata in occasione dell'aggiornamento o della lettura di parametri.
Bit 11, Relè 01
Bit 11=0: Relè non attivato. Bit 11=1: Relè 01 attivato, a condizione che in 5-40 Funzione relè sia selezionato Bit 11 par. di contr..
Bit 12, Relè 04
Bit 12=0: Il relè 04 non è attivato. Bit 12=1: Il relè 04 è attivato, a condizione che in 5-40 Funzione relè sia stato selezionato Bit 12 par. di contr..
Bit 13/14, Selezione del setup
Utilizzare i bit 13 e 14 per scegliere fra i quattro setup di menu in base a Tabella 3.45.
La funzione è solo possibile se in 0-10 Setup attivo è selezionato [9] Multi setup.
Eettuare una selezione in 8-55 Selez. setup per denire come il bit 13/14 si colleghi alla funzione corrispondente sugli ingressi digitali.
Bit 15 Inversione
Bit 15=0: Nessuna inversione. Bit 15=1: Inversione. Nell'impostazione di fabbrica, l'inversione è impostata in 8-54 Selez. inversione. Il bit 15 determina l'inversione solo se viene selezionato Comuni- cazione seriale, Logica or o Logica and
3.8.12.2
Setup Bit 14 Bit 13
1 0 0 2 0 1 3 1 0 4 1 1
Tabella 3.45 Specica dei setup di menu
Parola di stato in base al prolo (STW) (8-10 Prolo di controllo=prolo FC)
Disegno 3.56 Parola di stato
Bit Bit=0 Bit=1
00 Comando non pronto Comando pronto 01 C. freq. n. pr. Conv. freq. pronto 02 Ruota libera Abilitato 03 Nessun errore Scatto 04 Nessun errore Errore (nessuno scatto) 05 Riservato ­06 Nessun errore Scatto bloccato 07 Nessun avviso Avviso 08 Velocità ≠ riferimento Velocità = riferimento 09 Funzionamento locale Controllo bus 10 Fuori dal limite di
frequenza 11 Nessuna funzione In funzione 12 Convertitore di frequenzaOKArrestato, avvio automatico
13 Tensione OK Tensione superata 14 Coppia OK Coppia superata 15 Temporizzatore OK Timer superato
Tabella 3.46 Bit parola di stato
Limite di frequenza OK
Spiegazione dei bit di stato Bit 00, Controllo non pronto/pronto
Bit 00=0: Il convertitore di frequenza scatta. Bit 00=1: I comandi del convertitore di frequenza sono pronti ma la sezione di potenza non è necessariamente alimentata (in caso di alimentazione a 24 V esterna ai comandi).
Bit 01, Convertitore di frequenza pronto
Bit 01=1: Il convertitore di frequenza è pronto per funzionare ma è attivo il comando di rotazione libera tramite gli ingressi digitali o tramite la comunicazione seriale.
Bit 02, arresto a ruota libera
Bit 02=0: Il convertitore di frequenza rilascia il motore. Bit 02=1: Il convertitore di frequenza avvia il motore con un comando di avviamento.
Bit 03, Nessuno errore/scatto
Bit 03=0: Il convertitore di frequenza non è in modalità di guasto. Bit 03=1: Il convertitore di frequenza scatta. Per ripristinare il funzionamento, immettere [Reset].
Bit 04, Nessun errore/errore (nessuno scatto)
Bit 04=0: Il convertitore di frequenza non è in modalità di guasto. Bit 04=1: Il convertitore di frequenza visualizza un errore ma non scatta.
Bit 05, Non utilizzato
Il bit 05 non è utilizzato nella parola di stato.
Bit 06, Nessun errore/scatto bloccato
Bit 06=0: Il convertitore di frequenza non è in modalità di guasto.
3 3
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Actual output freq.
STW
Follower-master
Speed ref.CTW
Master-follower
16bit
130BA276.11
Reverse Forward
Par.3-00 set to
(1) -max- +max
Max reference Max reference
Par.3-00 set to
(0) min-max
Max reference
Forward
Min reference
100%
(4000hex)
-100%
(C000hex)
0%
(0hex)
Par.3-03 0 Par.3-03
Par.3-03
(4000hex)(0hex)
0% 100%
Par.3-02
130BA277.10
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
33
Bit 06=1: Il convertitore di frequenza è scattato e si è bloccato.
3.8.12.3
Valore di riferimento della velocità bus
Bit 07, No preallarme/avviso
Bit 07=0: Non sono presenti avvisi. Bit 07=1: È stato inviato un avviso.
Bit 08, Velocità≠riferimento/velocità=riferimento
Bit 08=0: Il motore è in funzione, ma la velocità attuale è diversa dalla velocità di riferimento preimpostata. Ciò può ad esempio avvenire quando la velocità accelera/decelera durante l'avviamento/arresto. Bit 08=1: La velocità del motore corrisponde al riferimento
Il valore di riferimento della velocità viene trasmesso al convertitore di frequenza come valore percentuale relativo. Il valore viene trasmesso sotto forma di una parola di 16 bit; in numeri interi (0-32767) il valore 16384 (4000 hex) corrisponde a 100%. I numeri negativi sono formattati mediante un complemento a 2. La frequenza di uscita attuale (MAV) viene messa in scala allo stesso modo del riferimento bus.
di velocità preimpostato.
Bit 09, Funzionamento locale/controllo bus
Bit 09=0: [Stop/Reset] è attivato sull'unità di controllo oppure Controllo locale è selezionato in 3-13 Sito di riferimento. Il controllo tramite la comunicazione seriale non è possibile. Bit 09=1 È possibile controllare il convertitore di frequenza mediante il bus di campo / la comunicazione seriale.
Disegno 3.57 Frequenza di uscita attuale (MAV)
Bit 10, Fuori dal limite di frequenza
Bit 10=0: La frequenza di uscita ha raggiunto il valore impostato in 4-11 Lim. basso vel. motore [giri/min] oppure 4-13 Lim. alto vel. motore [giri/min]. Bit 10=1: La frequenza di uscita rientra nei limiti
deniti.
Il riferimento e il MAV vengono demoltiplicati nel modo seguente:
Bit 11, Non in funzione/in funzione
Bit 11=0: Il motore non è in funzione. Bit 11=1: Il convertitore di frequenza ha ricevuto un segnale di avviamento oppure la frequenza di uscita è maggiore di 0 Hz.
Bit 12, Drive OK/stallo, avviamento automatico
Bit 12=0: L'inverter non è soggetto a temperatura eccessiva temporanea. Bit 12=1: L’inverter si arresta a causa della sovratempe­ratura ma l’unità non scatta e continua a funzionare una volta cessata la sovratemperatura.
Disegno 3.58 Riferimento e MAV
Bit 13, Tensione OK/limite superato
Bit 13=0: Non ci sono avvisi relativi alla tensione. Bit 13=1: La tensione CC nel circuito intermedio del
3.8.12.4
Parola di controllo secondo il prolo PROFIdrive (CTW)
convertitore di frequenza è troppo bassa o troppo alta.
Bit 14, Coppia OK/limite superato
Bit 14=0: La corrente motore è inferiore rispetto al limite di
La parola di controllo è utilizzata per inviare comandi da un master (ad es. un PC) a uno slave.
coppia selezionato in 4-18 Limite di corrente. Bit 14=1: Il limite di coppia in 4-18 Limite di corrente è stato superato.
Bit 15, Timer OK/limite superato
Bit 15=0: I timer per la protezione termica del motore e per la protezione termica non hanno superato il 100%. Bit 15=1: Uno dei timer ha superato il 100%.
Tutti i bit nella STW vengono impostati su 0 se la connessione tra opzione Interbus e il convertitore di frequenza non è più presente o se si è problema di comunicazione interno.
94 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. MG20N606
vericato un
Integrazione nel sistema
Guida alla progettazione
Bit Bit=0 Bit=1
00 O 1 On 1 01 O 2 On 2 02 O 3 On 3 03 Ruota libera Nessuna rotazione libera 04 Arresto rapido Rampa 05 Mantenimento frequenza di
uscita 06 Arresto rampa Avvio 07 Nessuna funzione Ripristino 08 Marcia jog 1 O Marcia jog 1 On 09 Marcia jog 2 O Marcia jog 2 On 10 Dati non validi Dati validi 11 Nessuna funzione Slow down 12 Nessuna funzione Catch up 13 Programmazione parametri Selezione lsb 14 Programmazione parametri Selezione msb 15 Nessuna funzione Inversione
Tabella 3.47 Bit parola di controllo
Spiegazione dei bit di controllo Bit 00, OFF 1/ON 1
Arresti rampa normali che utilizzano i tempi di rampa della rampa attualmente selezionata. Bit 00=0 provoca l'arresto e l’attivazione del relè di uscita 1 o 2, se la frequenza di uscita è 0 Hz e se [Relay 123] è stato selezionato in 5-40 Funzione relè. Quando il bit 0=1, il convertitore di frequenza è nello Stato 1: Accensione inibita.
O 2/On 2
Bit 01,
Arresto a ruota libera Se bit 01=0, si verica un arresto a ruota libera e l’atti­vazione del relè di uscita 1 o 2, se la frequenza di uscita è 0 Hz e se [Relay 123] è stato selezionato in 5-40 Funzione relè.
O 3/On 3
Bit 02,
L'arresto rapido utilizza il tempo di rampa di 3-81 Tempo rampa arr. rapido. Se bit 02=0, si verica un arresto rapido
e l’attivazione del relè di uscita 1 o 2, se la frequenza di uscita è 0 Hz e se [Relay 123] è stato selezionato in 5-40 Funzione relè. Quando il bit 02=1, il convertitore di frequenza è nello Stato 1: Accensione inibita.
Bit 03, Evoluzione libera/nessuna evoluzione libera
Arresto a ruota libera bit 03=0 provoca un arresto. Quando il bit 03=1, il convertitore di frequenza può avviarsi se le altre condizioni di avviamento sono soddisfatte.
Utilizzare rampa
AVVISO!
La selezione in 8-50 Selezione ruota libera determina come il bit 03 si combina con la corrispondente funzione degli ingressi digitali.
Bit 04, Arresto rapido/rampa
L'arresto rapido utilizza il tempo di rampa di 3-81 Tempo rampa arr. rapido.
Quando il bit 04=0, si verica un arresto rapido. Quando il bit 04=1, il convertitore di frequenza può avviarsi se le altre condizioni di avviamento sono soddisfatte.
AVVISO!
La selezione in 8-51 Selez. arresto rapido determina come il bit 04 si combina con la corrispondente funzione degli ingressi digitali.
Bit 05, Mantenimento frequenza di uscita /Utilizzo rampa
Quando il bit 05=0, la frequenza di uscita attuale viene mantenuta anche se il valore di riferimento è cambiato. Quando il bit 05=1, il convertitore di frequenza torna a svolgere la sua funzione di regolazione; Il funzionamento avviene secondo il rispettivo valore di riferimento.
Bit 06, Arresto/ avviamento rampa
Arresto rampa normale che utilizza i tempi di rampa della rampa attuale come selezionati. Inoltre, attivazione del relè di uscita 01 o 04 se la frequenza di uscita è 0 Hz e se il relè 123 è stato selezionato in 5-40 Funzione relè. Bit 06=0 determina un arresto. Quando il bit 06=1, il convertitore di frequenza può avviare il motore se le altre condizioni di avviamento sono soddisfatte.
AVVISO!
La selezione in 8-53 Selez. avvio determina come il bit 06 si combini con la funzione corrispondente degli ingressi digitali.
Bit 07, Nessuna funzione/ripristino
Ripristino dopo il disinserimento. Conferma l'evento nel buer di errori. Quando il bit 07=0, non avviene nessun ripristino. Quando c'è un cambiamento di pendenza del bit 07 a 1, dopo lo spegnimento viene eettuato un ripristino.
Bit 08, Marcia jog 1 O/On
L'attivazione della velocità preprogrammata in 8-90 Bus Jog 1 velocità. JOG 1 è possibile solo se bit 04=0 e bit 00-03=1.
Bit 09, Marcia jog
Attivazione della velocità preprogrammata in 8-91 Bus Jog 2 velocità. Jog 2 è possibile solo se bit 04=0 e bit 00-03=1.
Bit 10, Dati non validi/validi
È utilizzato per comunicare al convertitore di frequenza se la parola di controllo deve essere utilizzata o ignorata. Il bit 10=0 fa sì che la parola di controllo venga ignorata. Il bit 10=1 fa sì che venga usata la parola di controllo. Questa funzione è importante in quanto la parola di controllo è sempre contenuta nel telegramma, indipenden­temente dal tipo di telegramma usato. È possibile disattivare la parola di controllo se non dovrebbe essere usata durante l'aggiornamento o la lettura di parametri.
O/On
3 3
MG20N606 Danfoss A/S © 09/2014 Tutti i diritti riservati. 95
Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
Bit 11, Nessuna funzione/slow down
Viene utilizzato per ridurre il valore di riferimento di velocità della quantità indicata in 3-12 Valore di catch-up/ slow down. Quando il bit 11=0, non avviene alcuna modica del valore di riferimento.
33
Quando il bit 11=1, viene ridotto il valore di riferimento.
Bit 12, Nessuna funzione/catch-up
Viene utilizzato per aumentare il valore di riferimento di velocità della quantità indicata in 3-12 Valore di catch-up/ slow down. Quando il bit 12=0, non avviene alcuna modica del valore di riferimento. Quando il bit 12=1, il valore di riferimento viene aumentato. Se sono attivate sia la decelerazione che l'accelerazione (bit 11 e 12=1), la decelerazione ha la priorità, vale a dire che il valore di riferimento di velocità viene ridotto.
Bit 13/14, Selezione del setup
Bit Bit=0 Bit=1
00 Comando non pronto Comando pronto 01 C. freq. n. pr. Conv. freq. pronto 02 Ruota libera Abilitato 03 Nessun errore Scatto 04 O 2 On 2 05 O 3 On 3 06 Avviamento possibile Avviamento impossibile 07 Nessun avviso Avviso 08 09 Funzionamento locale Controllo bus 10 Fuori dal limite di
11 Nessuna funzione In funzione 12 Convertitore di
13 Tensione OK Tensione superata 14 Coppia OK Coppia superata 15 Temporizzatore OK Timer superato
Velocitàriferimento
frequenza
frequenza OK
Velocità=riferimento
Limite di frequenza OK
Bloccato, autoavviamento
I bit 13 e 14 sono usati per selezionare tra quattro programmazioni parametri in base a Tabella 3.48.
La funzione è solo possibile se [9] Multi setup è selezionato in 0-10 Setup attivo. La selezione in 8-55 Selez. setup determina in che modo i bit 13 e 14 vengono collegati con la rispettiva funzione degli input digitali. La
modica del
setup durante il funzionamento è possibile solo se i setup sono stati collegati in 0-12 Questo setup collegato a.
Setup Bit 13 Bit 14
1 0 0 2 1 0 3 0 1 4 1 1
Tabella 3.49 Bit parola di stato
Spiegazione dei bit di stato Bit 00, Controllo non pronto/pronto
Quando il bit 00=0, il bit 00, 01 o 02 della parola di controllo è 0 (OFF 1, OFF 2 o OFF 3) - altrimenti il conver­titore di frequenza viene disinserito (scatta). Quando il bit 00=1, il convertitore di frequenza è pronto, ma non è necessariamente presente alimentazione elettrica per l'unità (nel caso di un'alimentazione esterna a 24 V del sistema di controllo).
Bit 01, convertitore di frequenza non pronto/pronto
Stesso signicato del bit 00, ma con alimentazione dell'unità. Il convertitore di frequenza è pronto quando
Tabella 3.48 Selezione del setup
Bit 15, Nessuna funzione/Inversione
Bit 15=0 non provoca alcuna inversione. Bit 15=1 provoca l'inversione.
AVVISO!
Nell'impostazione di fabbrica, l'inversione è impostata su digitale in 8-54 Selez. inversione.
riceve i necessari segnali di avviamento.
Bit 02, Rotazione libera/Abilitazione
Quando il bit 02=0, il bit 00, 01 o 02 della parola di controllo è 0 (O 1, O 2 o O 3 o evoluzione libera) ­altrimenti il convertitore di frequenza viene disinserito (scatta). Quando il bit 02=1, il bit 00, 01 o 02 della parola di controllo è 1; il convertitore di frequenza non è scattato.
Bit 03, nessuno errore/scatto:
AVVISO!
Il bit 15 determina l'inversione solo se viene selezionato Comunicazione seriale, Logica or o Logica and.
3.8.12.5 Parola di stato secondo il prolo PROFIdrive (STW)
La parola di stato viene usata per informare il master (per esempio un PC) sullo stato di uno slave.
Quando il bit 03=0, non esiste nessuna condizioni di errore del convertitore di frequenza. Quando il bit 03=1, il convertitore di frequenza è scattato e richiede un segnale di ripristino prima di poter avviarsi.
Bit 04, On 2/O 2
Quando il bit 01 della parola di controllo è 0, il bit 04=0. Quando il bit 01 della parola di controllo è 1, il bit bit 04=1.
Bit 05, On 3/O 3
Quando il bit 02 della parola di controllo è 0, il bit 05=0. Quando il bit 02 della parola di controllo è 1, il bit 05=1.
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Integrazione nel sistema Guida alla progettazione
Bit 06, Avvio possibile/avvio non possibile
Se in 8-10 Prolo parola di com. è stato selezionato [1] PROFIdrive, il bit 06 sarà 1 dopo la conferma del disinse-
rimento, dopo l’attivazione di O2 or O3 e dopo l'inserimento della tensione di alimentazione, Avvio non possibile viene resettato, con il bit 00 della parola di controllo impostato su 0 ed i bit 01, 02 e 10 impostati su
1.
Bit 07, Nessun avviso/avviso
Bit 07=0 signica che non ci sono avvisi. Bit 07=1 signica che è stata emessa un'avviso.
Bit 08, Velocità≠riferimento/velocità=riferimento
Quando il bit 08=0, l'attuale velocità del motore si scosta dal valore di riferimento della velocità impostato. Questo può avvenire ad es. quando la velocità viene modicata durante l'avviamento/arresto attraverso la rampa di accele­razione/decelerazione. Quando il bit 08=1, l'attuale velocità del motore corrisponde al valore di riferimento della velocità impostato.
Bit 09, Funzionamento locale/controllo bus:
Bit 09=0 indica che il convertitore di frequenza è stato arrestato tramite [Stop] sull'LCP, o che in 3-13 Sito di riferimento è stato selezionato [Linked to hand] o [Local]. Quando il bit 09=1, il convertitore di frequenza può essere controllato attraverso l'interfaccia seriale.
Bit 10, Fuori dal limite di frequenza/limite di frequenza OK
Se bit 10=0, la frequenza di uscita è al di fuori dei limiti impostati in 4-52 Avviso velocità bassa e 4-53 Avviso velocità alta. Quando il bit 10=1, la frequenza di uscita rientra nei limiti indicati.
Bit 11, Nessuna funzione /Funzione
Quando il bit 11=0, il motore non gira. Quando il bit 11=1, il convertitore di frequenza ha ricevuto un segnale di avviamento oppure la frequenza di uscita superiore a 0 Hz.
Bit 12, Drive OK/stallo, avviamento automatico
Quando il bit 12=0, l’inverter non è soggetto a un sovrac­carico temporaneo. Quando il bit 12=1, l'inverter si è arrestato a causa di un sovraccarico. Tuttavia, il convertitore di frequenza non viene disinserito (scatta) e si riavvia una volta terminato il sovraccarico.
Bit 13, Tensione OK/tensione superata:
Quando il bit 13=0, non vengono superati i limiti di tensione del convertitore di frequenza. Quando il bit 13=1, la tensione diretta nel circuito intermedio del convertitore di frequenza è troppo bassa o troppo alta.
Bit 14, Coppia OK/Coppia superata
Se bit 14=0, la coppia motore è inferiore al limite selezionato in 4-16 Lim. di coppia in modo motore e 4-17 Lim. di coppia in modo generatore.
Se il bit 14=1, il limite selezionato in modo motore o 4-17 Lim. di coppia in modo generatore è stato superato.
Bit 15, Timer OK/Timer superato
Quando il bit 15=0, i timer per la protezione termica del motore e la protezione termica del convertitore di frequenza non hanno superato il 100%. Quando il bit 15=1, uno dei timer ha superato il 100%.
4-16 Lim. di coppia in
3 3
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Integrazione nel sistema
VLT® AQUA Drive FC 202
3.9 Lista di controllo della progettazione
Tabella 3.50 fornisce una lista di controllo che integra un convertitore di frequenza in un sistema di controllo del motore. La lista è intesa come promemoria delle categorie e opzioni generali necessarie per specicare i requisiti di sistema.
Categoria Dettagli Note
33
Modello FC Fattore
Volt Corrente
Fisica
Dimensioni Peso
Condizioni ambientali di funzionamento
Temperatura Altitudine Umidità Qualità dell'aria/polvere Requisiti di declassamento
Dimensioni contenitore Ingresso Cavi
Tipo Lunghezza
Fusibili
Tipo Dimensioni Potenza nominale
Opzioni
Connettori Contatti Filtri
Uscita Cavi
Tipo Lunghezza
Fusibili
Tipo Dimensioni Potenza nominale
Opzioni
Filtri
Controllo Cablaggio
Tipo Lunghezza Collegamenti morsetti
Comunicazione
Protocollo Collegamento Cablaggio
Opzioni
Connettori
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