Xerox Fiery Color Server Reference Manual [it]

Fiery® Color Server
Riferimento per il colore Fiery
45061757 02 gennaio 2007
7
7
9
13
13
15
20
NDICE
NDICE
I
I
INDICE
NTRODUZIONE
I
Informazioni su questo manuale
Informazioni aggiuntive
ANORAMICA SUI
P
Fondamenti dei sistemi di gestione del colore
Come funziona la gestione del colore 10
FONDAMENTI
DELLA
GESTIONE
DEL
COLORE
3
8
9
Uso di ColorWise e della gestione del colore dell’applicazione
Uso degli strumenti per la gestione del colore di ColorWise 12
U
SO
G
ESTIONE
DEI
FLUSSI
Cosa sono i flussi di lavoro
Flusso di lavoro standard consigliato
Scelta dei
Cosa sono i modelli cromatici 17
Ottimizzazione per il tipo di output 18
Mantenimento della fedeltà cromatica 19
Uso delle applicazioni per ufficio
Uso degli strumenti per la corrispondenza dei colori con le applicazioni per ufficio 21
Uso delle applicazioni per ufficio
Definizione dei colori 22
DEL
colori
COLORE
DI
LAVORO
NELLE
DI
GESTIONE
APPLICAZIONI
DEL
COLORE
PER
UFFICIO
11
16
20
22
Gestione dei file importati 22
Selezione delle opzioni al momento della stampa 23
Profili di destinazione 23
Mantenimento della fedeltà cromatica quando si salva un file 23
24
24
27
31
33
33
44
INDICE
ESTIONE
G
DEL
COLORE
Uso delle applicazioni PostScript
Uso degli strumenti per la corrispondenza dei colori con le applicazioni PostScript 25
Uso degli strumenti per la corrispondenza dei colori campione 25
Uso delle pagine colori CMYK 25
Uso del file di riferimento PANTONE 26
Definizione dei colori
Uso delle immagini importate
Uso delle simulazioni CMYK 30
Uso dei retini di mezzitoni definiti nell’applicazione
Mantenimento della fedeltà cromatica quando si salva un file
NELLE
APPLICAZIONI
P
OST
CRIPT
S
4
29
32
ESTIONE
G
G
ESTIONE
DEL
COLORE
Caricamento dei file delle impostazioni del monitor e dei profili ICC dell’unità in Photoshop 6.x/7.x
Specifica delle impostazioni per il colore
Configurazione delle impostazioni per il colore di Photoshop 34
Salvataggio dei file da Photoshop
Selezione di un formato file 37
Selezione delle opzioni al momento della stampa
Consigli per gli esperti sulla gestione del colore PostScript 41
DEL
COLORE
Adobe InDesign 2.0.1 e 1.5.2
Impostazioni per il colore di InDesign 44
Importazione delle immagini 46
Selezione delle opzioni al momento della stampa 47
IN
A
NELLE
DOBE
HOTOSHOP
P
APPLICAZIONI
DI
IMPAGINAZIONE
34
37
39
44
59
INDICE
Adobe PageMaker 7.x e 6.5 per Mac OS e Windows
Requisiti della versione per Windows 51
Installazione dei file di descrizione della stampante per Windows 51
Impostazioni per il colore di PageMaker 52
Importazione delle immagini 53
Selezione delle opzioni al momento della stampa 53
Uso della gestione del colore opzionale da PageMaker 54
QuarkXPress 5.x e 4.x per Mac OS e Windows
Importazione delle immagini 55
Selezione delle opzioni al momento della stampa 55
Gestione del colore opzionale in QuarkXPress 57
QuarkXPress 3.32 per Mac OS e Windows
5
51
55
57
Requisiti della versione per Windows 57
Importazione delle immagini 57
Selezione delle opzioni al momento della stampa 57
ESTIONE
G
DEL
COLORE
Adobe Illustrator per Windows e Mac OS
Note sui modelli cromatici in Adobe Illustrator 60
Impostazioni per il colore di Illustrator 60
Specifica delle opzioni di stampa 61
Salvataggio dei file per l’importazione in altri documenti 62
Specifica delle opzioni di stampa 63
Uso della gestione del colore di Illustrator 65
FreeHand 10.x, 9.x e 8.x per Windows e Mac OS
Impostazioni per il colore di FreeHand 66
Definizione dei colori 66
Importazione delle immagini 67
Salvataggio dei file per l’importazione in altri documenti 67
NELLE
APPLICAZIONI
DI
ILLUSTRAZIONE
60
66
Specifica delle opzioni di stampa 68
Gestione del colore opzionale in FreeHand 69
INDICE
CorelDRAW per Windows e Mac OS
Definizione dei colori 70
Importazione delle immagini 70
Salvataggio dei file per l’importazione in altri documenti 70
Specifica delle opzioni di stampa 71
Gestione del colore opzionale in CorelDRAW 72
OZIONI
N
DI
BASE PER
Le proprietà del colore 74
La fisica del colore 74
Modello cromatico della CIE 75
Tinta, saturazione e luminosità 76
Sistemi cromatici additivo e sottrattivo 77
USO DEL COLORE 73
L’
6
70
Cos’è il gamut del colore 81
Tecniche di stampa 82
Unità a mezzitoni e tono continuo 82
Uso efficace del colore 83
Linee guida generali 83
Ruota cromatica 84
Colore e testo 86
Immagini raster e grafica vettoriale 87
Ottimizzazione dei file per l’elaborazione e la stampa 89
Risoluzione delle immagini raster 89
Fattore di scala 90
BIBLIOGRAFIA 91
INDICE ANALITICO 93

INTRODUZIONE

Informazioni su questo manuale

INTRODUZIONE
Questo manuale fornisce informazioni su come ottimizzare la stampa a colori con il Color Server e migliorare la qualità del colore e le prestazioni con tutti i modelli di Color Server. Le opzioni e le funzioni specifiche possono variare a seconda del modello di Color Server utilizzato presso la propria installazione.
NOTA: Il termine “stampante” viene utilizzato in tutto il manuale per fare riferimento ad una
stampante o fotocopiatrice supportata; il termine “toner” viene utilizzato per fare riferimento al toner o all’inchiostro.
Questo manuale offre una panoramica sui concetti generali relativi al colore, con un’attenzione particolare dedicata alla gestione del colore per l’output di stampa. Descrive diversi scenari (chiamati flussi di lavoro) in cui è possibile specificare le informazioni relative al colore. Contiene inoltre note applicative che spiegano come stampare sul Color Server dalle applicazioni Microsoft Windows e Apple Mac OS più diffuse.
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I termini e i concetti relativi al colore, come “spazio colore,” “tinta piatta,” “gamut” e profilo origine” appaiono in grassetto in tutto il manuale. Se si è neofiti dell’editoria a colori o non si conoscono alcuni termini, fare riferimento al Glossario, che viene fornito come documento separato in questo set.
INTRODUZIONE

Informazioni aggiuntive

Questo manuale fa parte di un set di documentazione che include manuali per gli utenti e gli amministratori di sistema. Per una descrizione di tutta la documentazione disponibile, vedere la Guida introduttiva. Tutti gli altri manuali dovrebbero essere disponibili presso la propria installazione per potervi fare riferimento ogni volta che viene suggerito in questo manuale.
Per ulteriori informazioni sugli argomenti trattati in questo manuale, vedere:
Stampa a colori: per informazioni dettagliate sulle opzioni e le impostazioni per la stampa a colori disponibili con il Color Server, nonché sul sistema di gestione del colore ColorWise® incorporato nel Color Server.
Opzioni di stampa: per informazioni su come impostare le opzioni di stampa ColorWise.
Stampa da Mac OS o Stampa da Windows: per informazioni sul software fornito con il Color Server, incluse le pagine di riferimento per i colori usate per verificare i risultati di stampa.
Per informazioni sulle attività di gestione del colore e l’uso di ColorWise Pro Tools, vedere la Guida di ColorWise Pro Tools.
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Per informazioni generali sulla stampa a colori, vedere “Nozioni di base per l’uso del colore” a pagina 73 e le fonti della “Bibliografia” a pagina 91.
PANORAMICA SUI FONDAMENTI DELLA GESTIONE DEL COLORE
PANORAMICA SUI FONDAMENTI DELLA GESTIONE DEL COLORE
Per creare documenti e presentazioni a colori di buona qualità, è possibile sfruttare le funzioni del software per la gestione del colore implementate dal Color Server e sul proprio computer. Questo capitolo tratta i vari elementi della gestione del colore che contribuiscono ad ottenere risultati cromatici prevedibili.

Fondamenti dei sistemi di gestione del colore

Un sistema di gestione del colore (CMS) è un “traduttore” tra lo spazio colore dell’unità di origine (ad esempio, il monitor o uno scanner) e lo spazio colore dell’unità di destinazione (ad esempio, la stampante). Mette a confronto lo spazio colore in cui l’immagine origine è stata creata con lo spazio colore in cui il lavoro verrà stampato e regola i colori nel documento in modo da renderli uniformi sulle varie unità. Il CMS utilizza generalmente uno spazio colore indipendente dall’unità, ad esempio CIELAB, come spazio di colore intermedio. Per eseguire la conversione, il CMS ha bisogno delle informazioni sullo spazio colore dell’immagine origine e sul gamut della stampante. Queste informazioni vengono fornite sotto forma di profili, spesso creati dai costruttori del monitor o della stampante. Il prodotto finale di una conversione CMS è un documento stampato o un file immagine nel gamut di una particolare stampante.
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Si è registrato un progresso verso la standardizzazione nel campo dei sistemi per la gestione del colore digitale. I sistemi operativi Windows e Mac OS supportano un formato standard sviluppato dall’International Color Consortium (ICC). Il formato ICC è implementato sui computer Windows e Mac OS. Anche altri sviluppatori incorporano sistemi di gestione del colore in applicazioni professionali. Il sistema di gestione del colore del Color Server,
ColorWise, supporta questo formato di profilo standard.
PANORAMICA SUI FONDAMENTI DELLA GESTIONE DEL COLORE
Si
l
i
d
l
l
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Come funziona la gestione del colore

Prima di stampare un documento a colori, i dati per i colori in esso contenuti devono essere convertiti nel gamut della stampante. Sia che venga eseguita con il Color Server o con un
CMS basato su host, il processo di conversione dei dati dei colori per una stampante è lo
stesso: il CMS interpreta i dati immagine RGB in base a un profilo origine specificato e regola sia i dati RGB che CMYK in base ad un profilo di output specificato, chiamato anche profilo di destinazione in alcuni sistemi di gestione del colore.
stema per
Profilo origine
Dati in ingresso File o dati stampati
a gest
one
e
Profilo di output
Spazio colore indipendente dall’unità
co
or
e
Il profilo origine definisce lo spazio colore RGB dell’origine dell’immagine: caratteristiche quali punto di bianco, gamma e il tipo di fosfori utilizzato. Il profilo di output definisce il gamut di un’unità di stampa, come una stampante, di destinazione. Il Color Server (o il CMS basato su host) usa uno spazio colore indipendente dall’unità per eseguire la conversione tra lo
spazio colore origine e lo spazio colore dell’unità di output.
Il Color Server consente di specificare le impostazioni predefinite e quelle temporanee per le informazioni sullo spazio colore e le informazioni sul profilo di destinazione (vedere il manuale Stampa a colori). Quando si usano queste impostazioni, non è necessario usare le funzioni di altri sistemi per la gestione del colore. Il software del Color Server include i profili
ICC per l’uso con altri sistemi per la gestione del colore, nonostante possano verificarsi dei
conflitti quando il CMS del Color Server viene usato insieme ad un CMS host.
I sistemi per la gestione del colore possono inoltre essere usati per regolare i dati dei colori in base al gamut di un’unità di stampa diversa da quella su cui si sta stampando. Questo processo di simulazione di un’altra unità di stampa è usato comunemente per la prova colore di lavori che verranno stampati con una macchina tipografica offset. Per ulteriori informazioni sulla funzione di simulazione del Color Server, vedere il manuale Stampa a colori.
Il tipo di lavoro di stampa e l’unità di stampa finale, il Color Server o la macchina di stampa offset, determinano il flusso di lavoro da adottare per ottenere i migliori risultati. Per informazioni sulla scelta dei flussi di lavoro, vedere “Uso dei flussi di lavoro di gestione del
colore” a pagina 13.
PANORAMICA SUI FONDAMENTI DELLA GESTIONE DEL COLORE

Uso di ColorWise e della gestione del colore dell’applicazione

Il sistema di gestione del colore del Color Server, ColorWise, è ideato per fornire sia a utenti esperti che occasionali il risultato cromatico migliore per scopi diversi. Diverse applicazioni forniscono anche un sistema di gestione del colore incorporato. Questo manuale descrive come ottimizzare l’output di stampa utilizzando entrambi i sistemi di gestione del colore ColorWise e dell’applicazione.
Il Color Server è in grado di gestire in maniera intelligente l’aspetto della stampa dei colori
RGB, CMYK e delle tinte piatte. È possibile fare in modo che il Color Server gestisca
il colore per la maggior parte dei lavori per cui è richiesta la stampa a colori senza dover modificare alcuna impostazione.
Il sistema di gestione del colore di un’applicazione usa i profili ICC per convertire i colori dal gamut di un’unità ad un altro (vedere “Nozioni di base per l’uso del colore” a pagina 73). I dati relativi ai colori vengono convertiti quando si passa da un’applicazione ad un’altra o quando il lavoro viene inviato alla stampante, quindi il processo avviene sul proprio computer, invece che sul Color Server.
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I sistemi convenzionali per la gestione del colore vengono utilizzati generalmente solo per le conversioni dei colori e tengono occupato il processore del computer per troppo tempo. Quando si usa ColorWise, i lavori vengono subito inviati sul Color Server dove vengono elaborati più velocemente.
La gestione del colore ColorWise presenta alcuni vantaggi rispetto alla gestione del colore dell’applicazione, tra cui:
•Il computer non deve eseguire altre elaborazioni. Se le conversioni dei colori vengono avviate dopo che i dati sono stati trasferiti sul Color Server, sarà possibile continuare ad usare il computer in quanto quest’ultimo non dovrà svolgere alcuna attività e, nella maggior parte dei casi, le conversioni dei colori eseguite sul Color Server saranno più veloci di altre conversioni simili eseguite su un computer host.
•Elimina la possibilità che si verifichino dei conflitti relativi alla gestione del colore, come le conversioni dei colori ripetitive e la mancata coerenza del colore. Il Color Server applica delle correzioni globali a gruppi specifici di colori RGB, CMYK e di tinte piatte per evitare tali conflitti.
•Accetta i file RGB oltre ai file CMYK di dimensioni maggiori di altre applicazioni, riducendo al minimo il traffico di rete e consentendo un’elaborazione più rapida dei lavori.
ColorWise usa dei profili ICC per convertire i colori nel gamut dell’unità o per simulare altre unità come, ad esempio, una macchina tipografica offset. ColorWise gestisce le conversioni dei colori per tutti gli utenti che stampano sul Color Server da computer Windows e Mac OS. Consente agli utenti di adottare un flusso di lavoro semplice con un intervento minimo utilizzando delle impostazioni predefinite ottimali, lasciando agli utenti più esperti la possibilità di sfruttare a pieno il controllo e la precisione di cui hanno bisogno.
PANORAMICA SUI FONDAMENTI DELLA GESTIONE DEL COLORE
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Uso degli strumenti per la gestione del colore di ColorWise

Il software utente del Color Server comprende diversi tipi di pagine di riferimento per i colori che consentono di visualizzare la gamma dei colori che è possibile stampare sulla stampante. Per ottenere colori prevedibili, usare le pagine di riferimento per i colori durante la definizione dei colori nel documento.
Le risorse disponibili sono le seguenti:
Riferimento per i colori RGB: un file Microsoft Word e un file Microsoft PowerPoint che
consentono di prendere visione dei colori disponibili nelle tavolozze standard delle applicazioni per ufficio e di vedere come tali colori vengono riprodotti sul Color Server (vedere “Uso degli strumenti per la corrispondenza dei colori con le applicazioni per ufficio” a pagina 21).
Riferimento per i colori CMYK: un file PostScript trasferibile di 11 pagine dei campioni di
colore CMYK (vedere “Uso delle pagine colori CMYK” a pagina 25).
Simulazione tipografica dei colori patinati PANTONE: un file PostScript trasferibile di
19 pagine dei campioni di colore che riporta gli equivalenti CMYK dei colori patinati PANTONE. Questo file viene stampato in modo diverso a seconda dell’impostazione dell’opzione Corrispondenza tinte piatte (vedere “Uso del file di riferimento PANTONE” a pagina 26).
Inoltre, è possibile stampare le tabelle dei colori RGB, CMY e PANTONE dal Color Server.

USO DEI FLUSSI DI LAVORO DI GESTIONE DEL COLORE

USO DEI FLUSSI DI LAVORO DI GESTIONE DEL COLORE
Un flusso di lavoro rappresenta il percorso di un lavoro di stampa dalla sua creazione alla destinazione. Nel flusso di lavoro di qualsiasi lavoro, vi sono diverse fasi in cui vengono prese delle decisioni circa la definizione, l’uso e la conversione del colore. Le scelte effettuate e le fasi in cui queste decisioni vengono prese determinano l’output a colori prodotto.
Questo capitolo descrive la gestione del colore in applicazioni specifiche per computer e l’interazione tra queste applicazioni e la gestione del colore ColorWise.
Cosa sono i flussi di lavoro
Il termine “flusso di lavoro” viene utilizzato per descrivere il percorso di un lavoro dalla sua creazione in un’applicazione all’output di stampa finale. Il Color Server supporta una vasta gamma di flussi di lavoro con livelli diversi di complessità. La gestione del colore per un lavoro si realizza in diverse fasi (vedere l’illustrazione a pagina 14). Le informazioni fornite in ciascuna fase (ad esempio, il tipo di colore usato) determinano il conseguente flusso di lavoro.
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È bene tenere sempre conto della complessità del flusso di lavoro. Ogni volta che i colori vengono convertiti, l’aspetto e l’accuratezza dei colori ne risentono. Un flusso di lavoro semplice che si compone di un numero minore di passi riduce al minimo il rischio di errori.
USO DEI FLUSSI DI LAVORO DI GESTIONE DEL COLORE
CMS applicazione: disattivato
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DOCUMENT
DOCUMENTO
C M
Y K
SALVA CON NOME (formato file)
Impostare le opzioni di stampa
Spot
SAVE AS (File Format)
EPS recommended
EPS consigliato
STAMPA
SAVE AS (File Format)
EPS recommended
di ColorWise
R
G
B
Disattivare le opzioni di gestione del colore dell’applicazione per garantire che il Color Server riceva senza problemi i dati relativi ai colori e li stampi in maniera accurata. Per informazioni, vedere la documentazione fornita con l’applicazione.
Selezionare i colori in base all’output desiderato (vedere “Scelta dei colori” a pagina 16).
Selezionare il formato file in base all’output desiderato. I dati EPS non vengono manipolati.
Usare la gestione del colore ColorWise come descritto in questo manuale e nel manuale Stampa a colori.
Opzioni relative al colore del driver di stampa: disattivate
Non usare le opzioni di gestione del colore incluse nel driver di stampa. Per ulteriori informazioni, vedere il manuale
Opzioni di stampa.
Calibrazione
Manutenzione unità
Color Server
Output di stampa ottimale
Eseguire la calibrazione come descritto nel manuale Stampa
a colori. Effettuare le normali operazioni di manutenzione
come suggerito dal produttore della stampante. Usare la carta, il toner e gli altri materiali consigliati dal produttore della stampante.
USO DEI FLUSSI DI LAVORO DI GESTIONE DEL COLORE

Flusso di lavoro standard consigliato

Il Color Server è ottimizzato per la particolare stampante per cui è stato progettato. ColorWise gestisce alcuni aspetti specifici della stampante utilizzata, tra cui la retinatura, la risposta dei singoli toner, le interazioni tra i vari toner, la rifinitura naturale delle sfumature e la resa delle tinte piatte e dei colori personalizzati. Il Color Server distingue il testo e la grafica dagli elementi dell’immagine, in modo che le informazioni relative al canale del nero vengano preservate pur applicando i parametri utilizzati per le separazioni dei colori CMYK.
Il flusso di lavoro per il colore standard consigliato usa la calibrazione e la gestione del colore ColorWise. Il Color Server entra in gioco quasi alla fine del flusso di lavoro.
Per questo flusso di lavoro:
•Ignorare la gestione del colore delle applicazioni e dei driver di stampa.
In questo modo i colori selezionati arrivano al Color Server e a ColorWise in una forma utilizzabile. È bene ricordare comunque che la gestione del colore delle applicazioni e dei driver di stampa è pienamente supportata da ColorWise (vedere “Uso di ColorWise e
della gestione del colore dell’applicazione” a pagina 11).
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•Impostare l’opzione di stampa Profilo di simulazione CMYK in ColorWise in modo che corrisponda allo spazio colore CMYK selezionato nell’applicazione nel momento in cui sono stati selezionati i colori. Qualsiasi impostazione dell’opzione Profilo di simulazione CMYK (ad eccezione di Come da fotocopia, se disponibile) applica la calibrazione; in questo modo il comportamento della stampante apparirà stabile.
I valori consigliati per Profilo di simulazione CMYK sono SWOP negli Stati Uniti,
Euroscale in Europa e DIC in Giappone, ovvero uno standard cromatico per ciascuna area
geografica. Se i colori sono stati selezionati appositamente per il proprio Color Server calibrato, impostare Profilo di simulazione CMYK su No.
•Impostare anche le altre opzioni di stampa ColorWise. Per l’elenco e la descrizione delle opzioni di stampa di ColorWise che hanno effetto sui dati CMYK, RGB, sulle tinte piatte e sugli altri colori, vedere il manuale Stampa a colori.
USO DEI FLUSSI DI LAVORO DI GESTIONE DEL COLORE

Scelta dei colori

Quando si lavora su materiale a colori (presentazioni, illustrazioni o complessi progetti di impaginazione) si compiono delle scelte estetiche riguardo ai colori da utilizzare. Dopo aver stabilito il proprio obiettivo, è necessario sfruttare al meglio le funzioni del proprio Color Server per realizzarlo in stampa. Il sistema di stampa utilizzato contribuisce al processo creativo, in quanto può fornire risultati prevedibili:
•Se il progetto è un poster da stampare sul Color Server, i colori stampati dovranno corrispondere alla specifica del progetto.
• Se si stampano presentazioni sul Color Server, si vorrà preservare la vivacità dei colori per la visualizzazione a video.
• Se si lavora con colori che verranno stampati su una macchina offset, si vorrà che l’output del Color Server corrisponda ad altre prove colore di prestampa o librerie di campioni colore PANTONE.
I colori definiti durante la creazione di un file all’interno di un’applicazione e gli strumenti di gestione del colore all’interno dell’applicazione utilizzata determinano il modo in cui il file viene elaborato (flusso di lavoro) e l’output finale previsto.
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Usare la gestione del colore per controllare l’output a colori seguendo questa procedura:
•Selezionare un modello cromatico: applicazioni diverse usano modelli cromatici diversi. Il modello cromatico selezionato e i modi e i tempi in cui i dati vengono convertiti da un modello cromatico all’altro influenzano l’output a colori finale.
•Ottimizzare per il tipo di output: il tipo di output che si vuole ottenere determina le scelte relative al colore e all’applicazione da usare.
•Usare gli strumenti per la corrispondenza dei colori: il Color Server include diversi strumenti per visualizzare in anteprima i colori disponibili su un’unità e definirli all’interno di un’applicazione.
USO DEI FLUSSI DI LAVORO DI GESTIONE DEL COLORE
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Cosa sono i modelli cromatici

I colori possono essere definiti in diversi modelli cromatici, i più comuni dei quali sono RGB, CMYK e il sistema di corrispondenza delle tinte piatte (come PANTONE). La possibilità di scegliere o meno il modello cromatico che si desidera utilizzare dipende dal tipo di applicazione utilizzato.
I colori RGB vengono usati quando l’output viene prelevato da una periferica RGB come una fotocamera digitale o uno scanner. Il modello cromatico RGB viene usato anche per la visualizzazione dei colori su un monitor.
I colori CMYK sono quelli usati dalla maggior parte delle stampanti.
Le Tinte piatte, come PANTONE, sono inchiostri speciali ideati per essere utilizzati su una macchina tipografica offset. Le tinte piatte possono essere simulate usando i toner CMYK (conosciuti anche come inchiostri di quadricromia). Grazie all’opzione di stampa Corrispondenza tinte piatte, è possibile definire come le tinte piatte devono essere stampate sul Color Server:
Corrispondenza tinte piatte su Sì utilizza le tabelle dei colori incorporate nel Color Server
per simulare le tinte piatte con i migliori equivalenti disponibili usando i toner CMYK della fotocopiatrice/stampante collegata al Color Server.
Corrispondenza tinte piatte su No richiede al Color Server di simulare le tinte piatte utilizzando gli equivalenti CMYK definiti dal produttore delle tinte piatte. Si tratta degli stessi valori CMYK utilizzati dalle applicazioni che includono le librerie di tinte piatte. Questa combinazione CMYK viene quindi stampata con l’impostazione di Profilo di simulazione CMYK selezionata, come SWOP o DIC.
Il modello cromatico dell’applicazione utilizzata determina i metodi disponibili per la scelta dei colori, nonché il modo in cui i dati vengono trasmessi al Color Server:
• Le applicazioni per ufficio, quali software per le presentazioni, fogli elettronici e programmi di elaborazione testi, usano il modello cromatico RGB. In genere trasmettono solo dati RGB al Color Server.
• Le applicazioni di illustrazione usano entrambi i modelli cromatici RGB e CMYK, ma di solito trasmettono solo dati CMYK al Color Server.
• Le applicazioni per la manipolazione dei pixel usano sia il modello cromatico RGB che CMYK. Sono in grado di trasmettere i dati RGB o CMYK al Color Server.
USO DEI FLUSSI DI LAVORO DI GESTIONE DEL COLORE
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Ottimizzazione per il tipo di output

È possibile usare il Color Server per la stampa a colori su richiesta (on-demand) e per la prova colore. La stampa a colori su richiesta si riferisce a quei lavori per cui il Color Server rappresenta l’unità di stampa finale. La stampa preliminare sul Color Server in vista della stampa su una macchina tipografica offset viene definita prova colore. Questi due tipi di lavori di stampa eseguiti sul Color Server sono in grado di usare i colori RGB, CMYK e le tinte piatte.
Caratteristiche dei lavori su richiesta Caratteristiche delle prove offset
È spesso preferibile utilizzare colori luminosi e saturi.
I colori ottenuti utilizzando l’intera gamma di colori disponibili, nota anche come gamut della stampante o, più semplicemente, CMYK dell’unità.
NOTA: Il termine “on-demand” si applica all’output di stampa prodotto su richiesta. Il termine
I colori stampati devono corrispondere a quelli ottenuti in condizioni diverse di stampa CMYK.
Per i colori specificati per una macchina tipografica offset, la simulazione CMYK deve essere ottimizzata per la prova colore sulla stampante.
“basse tirature” è più familiare e si riferisce generalmente al volume dell’output stampato. Anche se questi due termini non indicano esattamente la stessa cosa, il termine “on-demand” (stampa su richiesta) viene utilizzato in questo manuale anche per gli scenari di stampa a basse tirature. Dal momento che consente di stampare il numero di pagine effettivamente richiesto dall’utente ed è in grado di ristampare rapidamente i lavori, il Color Server funziona perfettamente in entrambi gli ambienti.
Il tipo di stampa previsto per il documento, vale a dire la stampa a colori su richiesta sul Color Server oppure la stampa a colori per stampare in seguito su una macchina offset, determina il modo in cui vengono definiti i colori oltre alle impostazioni per le opzioni di stampa selezionate.
•Per la stampa a colori su richiesta sul Color Server, usare una qualsiasi applicazione e definire i colori in RGB o CMYK. Se l’applicazione utilizzata lo consente, è possibile inoltre selezionare i colori dalla libreria dei colori PANTONE. Selezionare le impostazioni appropriate per le opzioni di stampa che hanno effetto sulla stampa a colori (vedere il manuale Stampa a colori).
•Per la prova colore, usare un colore PostScript in CMYK oppure scegliere i colori dalle relative librerie, quali la libreria dei colori PANTONE. È possibile definire le immagini importate anche in RGB o CMYK. Selezionare le impostazioni appropriate per le opzioni di stampa che hanno effetto sulla stampa a colori (vedere il manuale Stampa a colori).
NOTA: Il Color Server consente di usare i dati RGB o CMYK quando si stampano le prove
colore per la stampa su macchine offset. Tuttavia, l’invio dei dati su una fotocompositrice richiede generalmente i dati CMYK.
USO DEI FLUSSI DI LAVORO DI GESTIONE DEL COLORE
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Mantenimento della fedeltà cromatica

Per fare in modo che i colori visualizzati sullo schermo corrispondano a quelli stampati, è necessario eseguire delle operazioni di gestione del colore, tra cui la calibrazione del monitor e del Color Server. Se il modo in cui i colori vengono visualizzati sul monitor è particolarmente importante, è consigliabile usare un pacchetto software professionale per la creazione di profili e uno strumento, come EFI Color Profiler, per creare il profilo del monitor. Il profilo per il monitor consente all’applicazione di compensare il comportamento cromatico del monitor quando vengono visualizzate le immagini. Di conseguenza, i colori visualizzati in anteprima sul monitor saranno più simili ai colori dell’output stampato.
Se non si dispone degli strumenti adatti o se non si è in grado di eseguire una gestione accurata del colore sul proprio monitor, è possibile optare per un approccio più semplice. È necessario decidere se sono più importanti i colori stampati o quelli visualizzati sullo schermo.
•Se i colori visualizzati sono più importanti, affidarsi alla propria vista e al proprio monitor. È possibile selezionare visivamente i colori sul monitor, ma è necessario ricordarsi che i colori sono ottimizzati solo per il monitor utilizzato. Quando il documento viene visualizzato su altri monitor, i colori potrebbero avere un aspetto diverso. Inoltre, anche se è possibile che i colori stampati non corrispondano a quelli visualizzati sul proprio monitor, vengono comunque stampati sul Color Server con buoni risultati.
•Se i colori stampati sono più importanti, scegliere i colori dai campioni stampati. Utilizzando questi colori campione, i colori stampati vengono riprodotti fedelmente indipendentemente da come i colori appaiono su monitor diversi. Stampare la tavolozza dei colori disponibili dalle applicazioni per ufficio, quindi selezionare i colori dai campioni stampati. I file di riferimento dei colori sono forniti con il CD Software utente (per ulteriori informazioni, vedere “Uso degli strumenti per la corrispondenza dei colori con le
applicazioni per ufficio” a pagina 21 e “Uso degli strumenti per la corrispondenza dei colori con le applicazioni PostScript” a pagina 25). È inoltre possibile stampare le tabelle
dei colori dal Color Server e selezionare i colori per numero o per nome dai campioni stampati. Le applicazioni più avanzate consentono agli utenti di definire i colori negli spazi colore CMYK e delle tinte piatte più facili da controllare. Per ulteriori informazioni relative alla scelta dei colori, vedere “Scelta dei colori” a pagina 16.

GESTIONE DEL COLORE NELLE APPLICAZIONI PER UFFICIO

GESTIONE DEL COLORE NELLE APPLICAZIONI PER UFFICIO
Il sistema ColorWise offre una gestione completa del colore per i lavori stampati dalle applicazioni per ufficio e altre applicazioni che non generano file PostScript. Questo capitolo fornisce le istruzioni per la stampa di documenti a colori dalle applicazioni Graphics Device
Interface (GDI) e QuickDraw, quali i programmi per le presentazioni, per i fogli elettronici e
per l’elaborazione testi. Queste istruzioni possono essere usate con il pacchetto di applicazioni Microsoft Office.
Uso delle applicazioni per ufficio
Il Color Server deve ricevere istruzioni PostScript per poter stampare un’immagine o un documento. Molte applicazioni, non potendo creare tali istruzioni PostScript, ricorrono al driver di stampa. Rientra in questa categoria la maggior parte dei programmi di elaborazione testi, fogli elettronici e applicazioni con grafica di presentazione. Queste applicazioni usano
GDI di Windows per la visualizzazione e la stampa in Windows e QuickDraw di Apple per la
visualizzazione e la stampa in Mac OS. Il termine “applicazioni per ufficio” viene utilizzato per fare riferimento a queste applicazioni GDI e QuickDraw.
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Tutte le applicazioni per ufficio gestiscono i colori in modo analogo, usando lo stesso modello cromatico RGB utilizzato per la visualizzazione a colori sul monitor. La maggior parte delle applicazioni per ufficio consente di scegliere i colori da una tavolozza di colori preselezionati. Alcune consentono di aggiungere nuovi colori alla tavolozza tramite uno strumento di selezione del colore. Sebbene molte applicazioni consentano di specificare il colore con i modelli cromatici CMY, HSL e HSV, queste inviano sempre i dati per i colori RGB al Color Server (fanno eccezione i file EPS CMYK importati nel documento che vengono inviati sotto forma di dati CMYK).
Quando si lavora con il colore nelle applicazioni per ufficio, tenere presente quanto segue:
• La gamma di colori che è possibile visualizzare in RGB sul proprio monitor è molto più ampia rispetto alla gamma di colori stampabili sulla propria stampante. Quando si stampa il documento, i colori RGB fuori gamut vengono sostituiti con i colori riproducibili dalla stampante.
• Le applicazioni per ufficio inviano solo i dati RGB al Color Server. È possibile controllare lo stile di rendering della conversione colore mediante la selezione di un CRD.
Ciascun CRD usa un diverso stile di color rendering e quindi ha un diverso modo di sostituire i colori non stampabili con i colori compresi nel gamut della stampante. Per ulteriori informazioni sugli stili di color rendering, vedere il manuale Stampa a colori.
Riferimento per i colori RGB (Microsoft PowerPoint)
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Uso degli strumenti per la corrispondenza dei colori con le applicazioni per ufficio
Il software utente del Color Server include due pagine di riferimento per i colori RGB, un file Microsoft Word e un file Microsoft PowerPoint. Stampare questi file usando CRD diversi per vedere come vengono stampati i colori sul Color Server. Per ottenere i migliori risultati, stampare la pagina di riferimento per i colori usando le stesse opzioni di stampa che si prevede di usare per il documento finale. Selezionare i colori che si desidera usare dalla versione stampata della pagina di riferimento per i colori RGB e quindi usare quei colori nel documento.
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Uso delle applicazioni per ufficio
Prima di stampare da queste applicazioni, accertarsi che il driver di stampa ed il PPD del Color Server appropriati siano installati sul proprio computer, come descritto nel manuale
Stampa da Windows o Stampa da Mac OS.
Definizione dei colori
Le applicazioni per ufficio usano il modello cromatico RGB. L’unico modo per utilizzare i colori CMYK o PANTONE consiste nel definirli all’interno dei file EPS con un’applicazione di illustrazione o di impaginazione e poi importare questi file nei documenti Microsoft Office. I colori nei file EPS vengono preservati fino a quando non raggiungono il Color Server (assumendo che non è stata inclusa nessuna informazione per la gestione del colore PostScript).
Le applicazioni per ufficio visualizzano i file EPS a bassa risoluzione, ma le immagini EPS vengono stampate alla massima risoluzione. In genere, è consigliabile utilizzare questi file solo quando nel proprio flusso di lavoro non conviene usare i colori RGB. I file EPS sono utili quando si utilizzano immagini complesse o di grandi dimensioni che devono essere stampate alla massima risoluzione oppure immagini che alcune applicazioni per ufficio con memoria limitata non riescono a contenere.
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Gestione dei file importati
L’applicazione utilizzata consente di importare file in diversi formati. Se si verificano problemi di stampa quando si usano file importati di altri formati, come TIFF e PICT, è consigliabile utilizzare i file EPS.
NOTA: Potrebbe essere necessario eseguire una “installazione personalizzata” dell’applicazione
per ufficio utilizzata se non si è in grado di importare gli elementi EPS.
Anche se non esistono opzioni per la gestione del colore definite dall’utente all’interno delle applicazioni per ufficio, le conversioni dei colori vengono comunque effettuate quando si importano immagini o elementi della pagina che non sono stati definiti in RGB. Per evitare che avvengano tali conversioni con i file importati, usare il formato file EPS per gli elementi grafici non RGB da importare nelle applicazioni per ufficio.
Tutte le immagini RGB importate nel documento sono influenzate dalle impostazioni selezionate per le opzioni di stampa Profilo origine RGB e Stile di rendering.
Combinazione di tipi diversi di immagini importate (gestione avanzata del colore)
Se si importano più immagini RGB, sia non fotografiche che fotografiche, nel file di un’applicazione per ufficio, un singolo CRD potrebbe non essere in grado di ottimizzare l’output per tutte le immagini. In questo caso, per le immagini fotografiche è possibile scegliere di ignorare completamente il CRD. Per fare ciò, aprire l’immagine nel modo CMYK con un’applicazione per la manipolazione dei pixel come Photoshop ed effettuare la correzione del colore. Salvare l’immagine come EPS di Photoshop ed importarla nel documento.
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Selezione delle opzioni al momento della stampa

Per quanto riguarda la stampa sul Color Server, vi sono poche differenze tra le applicazioni per ufficio. Per specificare le opzioni di stampa e le impostazioni per la gestione del colore, seguire le istruzioni del manuale Stampa a colori. Per specificare queste opzioni, è necessario utilizzare un driver di stampa PostScript Level 2 (o successivo), ad esempio Adobe PostScript Printer Driver.
Dal momento che le applicazioni per ufficio inviano i dati RGB al Color Server, la scelta delle impostazioni di Profilo origine RGB e Stile di rendering è particolarmente importante. Specificare il CRD appropriato per l’effetto cromatico desiderato (vedere il manuale Stampa a
colori).
Profili di destinazione
Tutti i dati relativi ai colori del lavoro vengono influenzati dal profilo di destinazione sul Color Server. Questo profilo potrebbe essere quello specifico per l’unità utilizzata e fornito con il Color Server oppure potrebbe essere un profilo personalizzato creato appositamente (vedere il manuale Stampa a colori). Se necessario, stampare la pagina di test per verificare quale sia il profilo predefinito attivo sul Color Server.
Mantenimento della fedeltà cromatica quando si salva un file
Per garantire la fedeltà di riproduzione dei colori, eseguire i passi sotto riportati:
•Durante il salvataggio dei file EPS, non includere le informazioni relative alla gestione del colore PostScript. In questo modo si riducono i rischi legati a dati in conflitto e conversioni multiple dei colori. La gestione del colore PostScript fa in modo che i colori CMYK e RGB vengano interpretati dal Color Server come se fossero stati forniti nello spazio colore Lab e, di conseguenza, elaborati dai CRD piuttosto che dalle impostazioni di simulazione definite dall’utente.
•Includere le informazioni sui colori ICC nei file. ColorWise non genera un conflitto con queste informazioni e questi dati sono utili per identificare lo spazio colore specifico utilizzato dai file.
•Non includere le funzioni per i mezzitoni e di trasferimento.
•Disattivare la gestione del colore nel driver di stampa.
Su computer Windows, se il driver di stampa include le opzioni ICM (Image Color Matching), selezionare l’ICM della stampante.
Su computer Mac OS, impostare il driver di stampa in modo da non includere i comandi della gestione del colore al momento della stampa (vedere il manuale Stampa a colori).

GESTIONE DEL COLORE NELLE APPLICAZIONI POSTSCRIPT

GESTIONE DEL COLORE NELLE APPLICAZIONI POSTSCRIPT
Questo capitolo spiega come usare le applicazioni in grado di generare file PostScript, come alcune applicazioni di impaginazione, di illustrazione ed applicazioni per la manipolazione dei pixel. Per informazioni sull’uso delle specifiche applicazioni, vedere “Gestione del colore in
Adobe Photoshop” a pagina 33, “Gestione del colore nelle applicazioni di impaginazione” a
pagina 44 o “Gestione del colore nelle applicazioni di illustrazione” a pagina 59.

Uso delle applicazioni PostScript

La maggior parte delle applicazioni utilizzate per l’illustrazione, la manipolazione dei pixel e l’impaginazione è in grado di creare informazioni PostScript da inviare alla stampante PostScript o da salvare su file PostScript. Illustrator, Photoshop, PageMaker, QuarkXPress e Macromedia FreeHand sono tutte applicazioni PostScript.
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Le applicazioni PostScript gestiscono il colore in diversi modi. La maggior parte di esse consente di scegliere sia i colori di quadricromia (immettendo le percentuali di cyan, magenta, giallo e nero), che i colori con nome da un sistema di tinte piatte, come PANTONE. Per la stampa composita, queste applicazioni inviano gli equivalenti di quadricromia per le tinte piante con nome al Color Server. In alcune applicazioni, è possibile inoltre selezionare i colori usando i modelli cromatici RGB, HSB, HSL o altri modelli cromatici.
In genere, le applicazioni PostScript inviano le informazioni relative ai colori al Color Server come dati CMYK. Fanno eccezione a questa regola le immagini RGB importate nel documento che vengono inviate direttamente al Color Server (a meno che non vengano specificate speciali impostazioni per la gestione del colore nell’applicazione). Inoltre, alcune applicazioni PostScript che consentono di definire i colori in RGB o in altri modelli cromatici sono in grado di inviare al Color Server anche i dati relativi a questi spazi colore.
I controlli del colore nelle applicazioni PostScript sono stati ideati appositamente per la stampa sulle macchine offset, per questo è necessario effettuare alcune regolazioni per la stampa sul Color Server. Le versioni video dei colori scelti in tali applicazioni potrebbero non corrispondere esattamente all’output prodotto con il Color Server ed i colori con nome potrebbero non essere stampati in modo accurato sul Color Server, dato che questi colori richiedono in genere inchiostri personalizzati.
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Uso degli strumenti per la corrispondenza dei colori con le applicazioni PostScript

Con le applicazioni PostScript, è possibile lavorare con i colori creati usando uno dei modelli cromatici supportati dall’applicazione. Tutte le applicazioni PostScript supportano CMYK. Alcune supportano anche RGB ed altri modelli cromatici basati sui valori di visualizzazione dei monitor. Inoltre, le applicazioni PostScript consentono di scegliere i colori con nome usando una o più librerie di colori, ad esempio PANTONE (vedere pagina 26).

Uso degli strumenti per la corrispondenza dei colori campione

Il software utente del Color Server comprende varie pagine di riferimento per i colori (vedere pagina 12). Scegliendo i colori da queste pagine di riferimento, si avrà la garanzia di ottenere lo stesso colore dall’unità utilizzata. Per risultati ottimali, calibrare il Color Server prima di stampare le pagine di riferimento.
NOTA: È fortemente consigliato l’uso della corrispondenza dei colori campione per essere
sicuri di ottenere risultati di stampa a colori prevedibili con il Color Server o per fare in modo che i colori stampati con il Color Server corrispondano ai colori prodotti da altre stampanti.
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NOTA: La corrispondenza dei colori campione non associa i colori del monitor ai colori di
stampa. Per questo è necessario usare un sistema per la gestione del colore e calibrare il monitor.

Uso delle pagine colori CMYK

Usare le pagine colori CMYK, incluse nel software utente del Color Server, per verificare come vengono stampate le diverse combinazioni di cyan, magenta, giallo e nero sulla stampante.
Per stampare le pagine colori CMYK, trasferire il file sul Color Server. Le pagine stampate contengono gruppi di campioni di colore in combinazioni graduate di giallo, magenta e cyan e piccoli campioni di nero al 25%, 50% e 75%. Fare riferimento a queste pagine per selezionare i colori e specificare i valori della quadricromia nell’applicazione usata (per sapere dove trovare il file sul CD Software utente, vedere il manuale Stampa da Windows o Stampa da Mac OS.
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Uso del file di riferimento PANTONE
Usare questo file di riferimento (simulazione tipografica delle tinte piatte PANTONE) incluso nel software utente del Color Server per garantire risultati prevedibili con i colori scelti dalla libreria dei colori PANTONE.
Le informazioni stampate mediante questo file di riferimento dipendono dall’impostazione di Corrispondenza tinte piatte.
Corrispondenza tinte piatte su Sì stampa i campioni che simulano le tinte piatte con i migliori
equivalenti disponibili usando i toner CMYK della fotocopiatrice/stampante collegata al Color Server. Il nome/numero del colore PANTONE equivalente è riportato sotto ciascun colore.
Corrispondenza tinte piatte su No stampa i campioni degli equivalenti CMYK dei colori
PANTONE, così come sono definiti da PANTONE (questi sono gli stessi valori CMYK definiti nelle applicazioni che comprendono le librerie PANTONE). I valori CMYK usati per produrre il colore, nonché il nome/numero del colore PANTONE, sono riportati sotto ciascun colore.
Per stampare il file di riferimento, trasferirlo sul Color Server (per sapere dove trovare il file sul CD Software utente, vedere il manuale Stampa da Windows o Stampa da Mac OS). Se l’impostazione predefinita per l’opzione Corrispondenza tinte piatte sul Color Server non è quella desiderata per la stampa dei colori PANTONE, trasferire il file sulla coda di attesa, quindi sovrascrivere l’impostazione di Corrispondenza tinte piatte tramite un programma per la gestione dei lavori come Command WorkStation.
Per ulteriori informazioni sull’uso di Command WorkStation, vedere la Guida di Command WorkStation.
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Definizione dei colori
I metodi e le opzioni disponibili per definire i colori dipendono dal tipo di applicazione PostScript utilizzata.
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Modello cromatico
CYMK Photoshop I colori in Photoshop possono essere selezionati con vari modelli
Tipo di applicazione
Applicazione di impaginazione
Applicazione di illustrazione
Note per la definizione del colore
cromatici, tra cui HSB, CIE Lab, RGB e CMYK.
In genere, le applicazioni di impaginazione usano il modello cromatico CMYK. Alcune applicazioni consentono di definire i colori con altri modelli cromatici e possono inviare tali dati sul Color Server in altri modelli cromatici. In genere, i CRD (che hanno effetto solo sui dati RGB) non influenzano i colori definiti nelle applicazioni di impaginazione.
Per ottenere risultati prevedibili con i colori CMYK, usare il riferimento per i colori CMYK quando si definiscono i colori nelle applicazioni di impaginazione (vedere “Uso degli strumenti per la
corrispondenza dei colori con le applicazioni PostScript” a
pagina 25).
Tutte le applicazioni di illustrazione usano il modello cromatico CMYK. Benché alcune applicazioni consentano anche di definire i colori con altri modelli cromatici, tutte inviano i dati CMYK sul Color Server.
Per ottenere risultati prevedibili con i colori CMYK, usare le pagine di riferimento per i colori CMYK quando si definiscono i colori (vedere “Uso degli strumenti per la corrispondenza dei colori con le
applicazioni PostScript” a pagina 25).
Versioni diverse di Illustrator supportano modelli cromatici leggermente diversi (vedere “Note sui modelli cromatici in Adobe
Illustrator” a pagina 60).
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Modello cromatico
RGB Photoshop I colori in Photoshop possono essere selezionati con vari modelli
Tipo di applicazione
Applicazione di impaginazione
Applicazione di illustrazione
Note per la definizione del colore
cromatici, tra cui HSB, CIE Lab, RGB e CMYK.
Se l’applicazione consente di definire i colori in RGB, verificare se la conversione dei dati RGB in CMYK viene eseguita prima di inviare tali dati al Color Server. In caso affermativo, si potrà stabilire quali sono le opzioni di stampa di ColorWise che hanno un impatto sul lavoro.
Ad esempio, se l’applicazione converte il nero RGB (definito nel documento come R0%, G0%, B0%) in nero CMYK di quadricromia quando invia il lavoro sul Color Server, l’opzione Testo e grafica in nero puro non ha alcun effetto quando si stampa il lavoro.
Se si definiscono i colori in RGB e si stampa direttamente dall’applicazione, l’applicazione converte i dati RGB in CMYK prima di inviarli al Color Server. Con la conversione effettuata dall’applicazione, si può stabilire quali sono le opzioni di stampa di ColorWise che hanno un impatto sul lavoro.
Ad esempio, se l’applicazione converte il nero RGB (definito nel documento come R0%, G0%, B0%) in nero CMYK di quadricromia quando invia il lavoro sul Color Server, l’opzione Testo e grafica in nero puro non ha alcun effetto quando si stampa il lavoro.
Tinte piatte
Photoshop Selezionare i colori con nome dalla libreria di colori PANTONE
Applicazione di impaginazione
Applicazione di illustrazione
(vedere “Uso del file di riferimento PANTONE” a pagina 26). Per risultati migliori, usare i metodi di definizione dei colori descritti in “Uso degli strumenti per la corrispondenza dei colori campione” a pagina 25.
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Uso delle immagini importate

È possibile importare immagini in documenti creati in applicazioni di illustrazione (come Illustrator) e di impaginazione (come QuarkXPress). I formati consigliati per le immagini importate nei documenti creati con le applicazioni di impaginazione sono EPS (o EPSF) e TIFF. Se si verifica un problema nell’utilizzo di immagini in formato TIFF, usare il formato EPS. È possibile che il supporto per l’importazione di altri formati file sia fornito dalle singole applicazioni.
Tutte le immagini RGB importate in un documento sono influenzate dalle impostazioni di Profilo origine RGB e Stile di rendering. Il sistema per la gestione del colore di ColorWise applica l’impostazione specificata per Profilo origine RGB a tutti i dati RGB e quindi usa lo stile di rendering (CRD) specificato per eseguire la conversione del colore. Un’eccezione a ciò è rappresentata dal caso in cui si assegnano i profili ICC alle immagini RGB usando gli strumenti per la gestione del colore dell’applicazione utilizzata (vedere la sezione seguente). In questo caso, l’applicazione esegue la conversione dei colori dell’immagine ed invia i dati CMYK sul Color Server.
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NOTA: Per sfruttare a pieno le impostazioni delle opzioni Profilo origine RGB e Stile di
rendering con le immagini importate in QuarkXPress, salvare le immagini in formato EPS oppure utilizzare Quark PrintRGB XTension che stampa i file di immagini TIFF RGB senza convertirli in CMYK.
Combinazione di tipi diversi di immagini (gestione avanzata del colore)
Se si importano più immagini RGB, alcune non fotografiche ed altre fotografiche, un singolo CRD potrebbe non ottimizzare l’output per tutte le immagini. In questo caso, per le immagini fotografiche si potrebbe scegliere di ignorare completamente il CRD. Per fare questo, creare le separazioni dell’immagine nei dati CMYK con un’applicazione per la manipolazione dei pixel come Photoshop ed effettuare la correzione del colore. Salvare il file come EPS o TIFF ed importarlo nel documento.
Se l’applicazione supporta questa funzione, è possibile salvare l’immagine RGB in formato TIFF e assegnarle un profilo ICC e uno stile di rendering al momento di importarla nel documento.
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