1. Identificazione della sostanza / del preparato e della Società
1.1: Identificatore del prodotto
Nome prodotto: Deterliquid SP2
Codice del prodotto: 903659
1.2: Usi pertinenti identificati dalla sostanza o miscela e usi consigliati
Usi identificati: Detergente alcalino per lavastrumenti e lavavetreria da laboratorio
1.3: Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza
Società: SMEG s.p.a.
1.4: Numero telefonico di emergenza
Telefono per le emergenze: CAV Niguarda – MILANO Tel. +39 02-66101029
SEZIONE 2. Identificazione dei pericoli.
2.1. Classificazione della sostanza o della miscela.
Il prodotto è classificato pericoloso ai sensi delle disposizioni di cui al Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) (e successive
modifiche ed adeguamenti). Il prodotto pertanto richiede una scheda dati di sicurezza conforme alle disposizioni del
Regolamento (CE) 1907/2006 e successive modifiche.
Eventuali informazioni aggiuntive riguardanti i rischi per la salute e/o l'ambiente sono riportate alle sez. 11 e 12 della
presente scheda.
Etichettatura di pericolo ai sensi del Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) e successive modifiche
42016 – GUASTALLA
ITALIA
Nocivo se ingerito.
ed adeguamenti.
Avvertenze: Pericolo
Indicazioni di pericolo:
H302 Nocivo se ingerito
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H314
Consigli di prudenza:
P264Lavare accuratamente . . . dopo l`uso.
P280Indossare guanti protettivi e proteggere gli occhi / il viso.
P301+P312IN CASO DI INGESTIONE: contattare un CENTRO ANTIVELENI / un medico / . . . / in caso di
P304+P340IN CASO DI INALAZIONE: trasportare l'infortunato all`aria aperta e mantenerlo a riposo in
Contiene:IDROSSIDO DI POTASSIO
2.3. Altri pericoli.
In base ai dati disponibili, il prodotto non contiene sostanze PBT o vPvB in percentuale superiore a 0,1%.
Il testo completo delle indicazioni di pericolo (H) è riportato alla sezione 16 della scheda.
SEZIONE 4. Misure di primo soccorso.
4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso.
OCCHI: Eliminare eventuali lenti a contatto. Lavarsi immediatamente ed abbondantemente con acqua per almeno 15
minuti, aprendo bene le palpebre. Consultare un medico se il problema persiste.
PELLE: Togliersi di dosso gli abiti contaminati. Lavarsi immediatamente ed abbondantemente con acqua. Se l'irritazione
persiste, consultare un medico. Lavare gli indumenti contaminati prima di riutilizzarli.
INALAZIONE: Portare il soggetto all'aria aperta. Se la respirazione è difficoltosa, chiamare subito un medico.
INGESTIONE: Consultare subito un medico. Indurre il vomito solo su indicazione del medico. Non somministrare nulla per
via orale se il soggetto è incosciente e se non autorizzati dal medico.
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4.2. Principali sintomi ed effetti, sia acuti e che ritardati.
Per sintomi ed effetti dovuti alle sostanze contenute, vedere al cap. 11.
4.3. Indicazione dell`eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e trattamenti speciali.
Informazioni non disponibili.
SEZIONE 5. Misure antincendio.
5.1. Mezzi di estinzione.
MEZZI DI ESTINZIONE IDONEI: i mezzi di estinzione sono quelli tradizionali: anidride carbonica, schiuma, polvere ed acqua
nebulizzata.
MEZZI DI ESTINZIONE NON IDONEI: nessuno in particolare.
5.2. Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela.
PERICOLI DOVUTI ALL'ESPOSIZIONE IN CASO DI INCENDIO: evitare di respirare i prodotti di combustione.
5.3. Raccomandazioni per gli addetti all`estinzione degli incendi.
INFORMAZIONI GENERALI
Raffreddare con getti d'acqua i contenitori per evitare la decomposizione del prodotto e lo sviluppo di sostanze
potenzialmente pericolose per la salute. Indossare sempre l'equipaggiamento completo di protezione antincendio.
Raccogliere le acque di spegnimento che non devono essere scaricate nelle fognature. Smaltire l'acqua contaminata usata
per l'estinzione ed il residuo dell'incendio secondo le norme vigenti.
EQUIPAGGIAMENTO
Indumenti normali per la lotta al fuoco, come un autorespiratore ad aria compressa a circuito aperto (EN 137), completo
antifiamma (EN469), guanti antifiamma (EN 659) e stivali per Vigili del Fuoco (HO A29 oppure A30).
SEZIONE 6. Misure in caso di rilascio accidentale.
6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza.
Bloccare la perdita se non c'è pericolo.
Indossare adeguati dispositivi di protezione (compresi i dispositivi di protezione individuale di cui alla sezione 8 della
scheda dati di sicurezza) onde prevenire contaminazioni della pelle, degli occhi e degli indumenti personali. Queste
indicazioni sono valide sia per gli addetti alle lavorazioni che per gli interventi in emergenza.
6.2. Precauzioni ambientali.
Impedire che il prodotto penetri nelle fognature, nelle acque superficiali, nelle falde freatiche.
6.3. Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica.
Aspirare il prodotto fuoriuscito in recipiente idoneo. Valutare la compatibilità del recipiente da utilizzare con il prodotto,
verificando la sezione 10. Assorbire il rimanente con materiale assorbente inerte.
Provvedere ad una sufficiente areazione del luogo interessato dalla perdita. Verificare le eventuali incompatibilità per il
materiale dei contenitori in sezione 7. Lo smaltimento del materiale contaminato deve essere effettuato conformemente
alle disposizioni del punto 13.
6.4. Riferimento ad altre sezioni.
Eventuali informazioni riguardanti la protezione individuale e lo smaltimento sono riportate alle sezioni 8 e 13.
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SEZIONE 7. Manipolazione e immagazzinamento.
7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura.
Manipolare il prodotto dopo aver consultato tutte le altre sezioni di questa scheda di sicurezza. Evitare la dispersione del
prodotto nell'ambiente. Non mangiare, nè bere, nè fumare durante l'impiego. Togliere gli indumenti contaminati e i
dispositivi di protezione prima di accedere alle zone in cui si mangia.
7.2. Condizioni per l`immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità.
Conservare solo nel contenitore originale. Conservare i recipienti chiusi, in luogo ben ventilato, al riparo dai raggi solari
diretti. Conservare i contenitori lontano da eventuali materiali incompatibili, verificando la sezione 10.
SEZIONE 8. Controllo dell`esposizione/protezione individuale.
8.1. Parametri di controllo.
Riferimenti Normativi:
AUS
BEL
FRA
GRB
IRL
IDROSSIDO DI POTASSIOValore limite di soglia.
Tipo Stato TWA/8h STEL/15min mg/m3 ppm mg/m3 Ppm
MAK
VLEP
VLEP
WEL GRB 2
OEL
TLV-ACGIH
Österreich
Belgique
France
United Kingdom
Eire
TLV-ACGIH
AUS
BEL
FRA
IRL
Grenzwerteverordnung 2011 - GKV 2011
AR du 11/3/2002. La liste est mise à jour pour 2010
JORF n°0109 du 10 mai 2012 page 8773 texte n°102
EH40/2005 Workplace exposure limits
Code of Practice Chemical Agent Regulations 2011
ACGIH 2014
2
2
2
2
2 (C)
INALAB.
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Considerato che l'utilizzo di misure tecniche adeguate dovrebbe sempre avere la priorità rispetto agli equipaggiamenti di
protezione personali, assicurare una buona ventilazione nel luogo di lavoro tramite un'efficace aspirazione locale.
Per la scelta degli equipaggiamenti protettivi personali chiedere eventualmente consiglio ai propri fornitori di sostanze
chimiche.
I dispositivi di protezione individuali devono riportare la mercatura CE che attesta la loro conformità alle norme vigenti.
Prevedere doccia di emergenza con vaschetta visoculare.
PROTEZIONE DELLE MANI
Proteggere le mani con guanti da lavoro di categoria III (rif. norma EN 374).
Per la scelta definitiva del materiale dei guanti da lavoro si devono considerare: compatibilità, degradazione, tempo di
rottura e permeazione.
Nel caso di preparati la resistenza dei guanti da lavoro agli agenti chimici deve essere verificata prima dell'utilizzo in
quanto non prevedibile. I guanti hanno un tempo di usura che dipende dalla durata e dalla modalità d`uso.
PROTEZIONE DELLA PELLE
Indossare abiti da lavoro con maniche lunghe e calzature di sicurezza per uso professionale di categoria I (rif. Direttiva
89/686/CEE e norma EN ISO 20344). Lavarsi con acqua e sapone dopo aver rimosso gli indumenti protettivi.
PROTEZIONE DEGLI OCCHI
Si consiglia di indossare occhiali protettivi ermetici (rif. norma EN 166).
PROTEZIONE RESPIRATORIA
Non necessario, salvo diversa indicazione nella valutazione del rischio chimico.
CONTROLLI DELL`ESPOSIZIONE AMBIENTALE.
Le emissioni da processi produttivi, comprese quelle da apparecchiature di ventilazione dovrebbero essere controllate ai
fini del rispetto della normativa di tutela ambientale.
AUS
BEL
FRA
GRB
IRL
2
2
2
2
4
2
2 (C)
INALAB.
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SEZIONE 9. Proprietà fisiche e chimiche.
9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali.
Stato Fisico liquido
Colore Incolore/lievemente paglierino
Odore inodore
Soglia olfattiva. Non disponibile.
pH. 12,65 (sol.1%.)
Punto di fusione o di congelamento. Non disponibile.
Punto di ebollizione iniziale. Non disponibile.
Intervallo di ebollizione. Non disponibile.
Punto di infiammabilità. Non disponibile.
Tasso di evaporazione Non disponibile.
Infiammabilità di solidi e gas Non disponibile.
Limite inferiore infiammabilità. Non disponibile.
Limite superiore infiammabilità. Non disponibile.
Limite inferiore esplosività. Non disponibile.
Limite superiore esplosività. Non disponibile.
Tensione di vapore. Non disponibile.
Densità Vapori Non disponibile.
Densità relativa. 1,27Kg/l
Solubilità Non disponibile.
Coefficiente di ripartizione: nottanolo/acqua:
Temperatura di autoaccensione. Non disponibile.
Temperatura di decomposizione. Non disponibile.
Viscosità Non disponibile.
Proprietà esplosive Non disponibile.
Proprietà ossidanti Non disponibile.
Non vi sono particolari pericoli di reazione con altre sostanze nelle normali condizioni di impiego.
IDROSSIDO DI POTASSIO: potenziale pericolo esotermico. Può essere corrosivo per i metalli.
10.2. Stabilità chimica.
Il prodotto è stabile nelle normali condizioni di impiego e di stoccaggio.
IDROSSIDO DI POTASSIO: stabile nelle condizioni di stoccaggio raccomandate.
10.3. Possibilità di reazioni pericolose.
In condizioni di uso e stoccaggio normali non sono prevedibili reazioni pericolose.
IDROSSIDO DI POTASSIO: libera idrogeno in reazione con i metalli. Reazione esotermica con acidi forti. Reagisce
violentemente con l'acqua.
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10.4. Condizioni da evitare.
Nessuna in particolare. Attenersi tuttavia alla usuali cautele nei confronti dei prodotti chimici.
IDROSSIDO DI SODIO: esposizione all'aria, all'umidità e a fonti di calore.
IDROSSIDO DI POTASSIO: Instabile se esposto all'aria. Congelamento.
10.5. Materiali incompatibili.
IDROSSIDO DI SODIO: acidi forti, ammoniaca, zinco, piombo, alluminio, acqua e liquidi infiammabili.
IDROSSIDO DI POTASSIO: tenere separato da: sorgenti di calore, agenti ossidanti, acidi, materiali altamente infiammabili,
alogeni, materiali organici. Tenere lontano da: piombo, alluminio, rame, stagno, zinco, bronzo.
10.6. Prodotti di decomposizione pericolosi.
IDROSSIDO DI POTASSIO: assorbe la CO2 atmosferica. Idrogeno: Reagisce con (alcuni) metalli e loro composti; rilascio di
gas altamente infiammabile.
SEZIONE 11. Informazioni tossicologiche.
11.1. Informazioni sugli effetti tossicologici.
In mancanza di dati tossicologici sperimentali sul prodotto stesso, gli eventuali pericoli del prodotto per la salute sono
stati valutati in base alle proprietà delle sostanze contenute, secondo i criteri previsti dalla normativa di riferimento per la
classificazione. Considerare perciò la concentrazione delle singole sostanze pericolose eventualmente citate in sez. 3, per
valutare gli effetti tossicologici derivanti dall`esposizione al prodotto.
Effetti acuti: il prodotto è nocivo se ingerito e anche minime quantità ingerite possono provocare notevoli disturbi alla
salute (dolore addominale, nausea, vomito, diarrea).
Il prodotto è corrosivo e provoca gravi ustioni e vescicolazioni sulla pelle, che possono comparire anche successivamente
all'esposizione. Le ustioni causano forte bruciore e dolore. A contatto con gli occhi provoca gravi lesioni e può causare
opacità della cornea, lesione dell'iride, colorazione irreversibile dell'occhio. I vapori e/o le polveri sono caustici per
l'apparato respiratorio e possono provocare edema polmonare, i cui sintomi diventano manifesti, a volte, solo dopo
qualche ora.
I sintomi di esposizione possono comprendere: sensazione di bruciore, tosse, respirazione asmatica, laringite, respiro
corto, cefalea, nausea e vomito.
L'ingestione può provocare ustioni alla bocca, alla gola e all'esofago; vomito, diarrea, edema, rigonfiamento della laringe e
conseguente soffocamento. Può avvenire anche perforazione del tratto gastrointestinale.
Il prodotto provoca gravi lesioni oculari e può causare opacità della cornea, lesione dell'iride, colorazione irreversibile
dell'occhio.
IDROSSIDO DI SODIO
LD50 (Orale).1350 mg/kg Rat
LD50 (Cutanea).1350 mg/kg Rat
IDROSSIDO DI POTASSIO
LD50 (Orale).333 mg/kg Rat
SEZIONE 12. Informazioni ecologiche.
Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente. Avvisare le autorità competenti
se il prodotto ha raggiunto corsi d'acqua o fognature o se ha contaminato il suolo o la vegetazione.
12.1. Tossicità.
Informazioni non disponibili.
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12.2. Persistenza e degradabilità.
IDROSSIDO DI SODIO
Solubilità in acqua. > 10000 mg/l
Biodegradabilità: Dato non Disponibile.
IDROSSIDO DI POTASSIO
Solubilità in acqua. > 10000 mg/l
Biodegradabilità: Dato non Disponibile.
12.3. Potenziale di bioaccumulo.
Informazioni non disponibili
12.4. Mobilità nel suolo.
Informazioni non disponibili.
12.5. Risultati della valutazione PBT e vPvB.
In base ai dati disponibili, il prodotto non contiene sostanze PBT o vPvB in percentuale superiore a 0,1%.
12.6. Altri effetti avversi.
Informazioni non disponibili.
SEZIONE 13. Considerazioni sullo smaltimento.
13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti.
Riutilizzare, se possibile. I residui del prodotto sono da considerare rifiuti speciali pericolosi. La pericolosità dei rifiuti che
contengono in parte questo prodotto deve essere valutata in base alle disposizioni legislative vigenti.
Lo smaltimento deve essere affidato ad una società autorizzata alla gestione dei rifiuti, nel rispetto della normativa
nazionale ed eventualmente locale.
IMBALLAGGI CONTAMINATI
Gli imballaggi contaminati devono essere inviati a recupero o smaltimento nel rispetto delle norme nazionali sulla
gestione dei rifiuti.
14.7. Trasporto di rinfuse secondo l`allegato II di MARPOL 73/78 ed il codice IBC.
Informazione non pertinente.
SEZIONE 15. Informazioni sulla regolamentazione.
15.1. Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela.
Categoria Seveso. Nessuna.
Restrizioni relative al prodotto o alle sostanze contenute secondo l'Allegato XVII Regolamento (CE) 1907/2006.
Prodotto.
Punto. 3
Sostanze in Candidate List (Art. 59 REACH).
Nessuna.
Sostanze soggette ad autorizzazione (Allegato XIV REACH).
Nessuna.
Sostanze soggette ad obbligo di notifica di esportazione Reg. (CE) 649/2012:
Nessuna.
Sostanze soggette alla Convenzione di Rotterdam:
Nessuna.
Sostanze soggette alla Convenzione di Stoccolma:
Nessuna.
Controlli Sanitari.
I lavoratori esposti a questo agente chimico pericoloso per la salute devono essere sottoposti alla sorveglianza sanitaria
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effettuata secondo le disposizioni dell'art. 41 del D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008 salvo che il rischio per la sicurezza e la salute
del lavoratore sia stato valutato irrilevante, secondo quanto previsto dall'art. 224 comma 2.
15.2. Valutazione della sicurezza chimica.
Non è stata elaborata una valutazione di sicurezza chimica per la miscela e le sostanze in essa contenute.
SEZIONE 16. Altre informazioni.
Testo delle indicazioni di pericolo (H) citate alle sezioni 2-3 della scheda:
Met. Corr. 1Sostanza o miscela corrosiva per i metalli, categoria 1 Acute Tox. 4Tossicità acuta, categoria 4 Skin Corr. 1ACorrosione cutanea, categoria 1A Eye Dam. 1Lesioni oculari gravi, categoria 1 H290Può essere corrosivo per i metalli. H302Nocivo se ingerito. H314Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari. H318Provoca gravi lesioni oculari.
LEGENDA:
- ADR: Accordo europeo per il trasporto delle merci pericolose su strada
- CAS NUMBER: Numero del Chemical Abstract Service
- CE50: Concentrazione che dà effetto al 50% della popolazione soggetta a test
- CE NUMBER: Numero identificativo in ESIS (archivio europeo delle sostanze esistenti)
- CLP: Regolamento CE 1272/2008
- DNEL: Livello derivato senza effetto
- EmS: Emergency Schedule
- GHS: Sistema armonizzato globale per la classificazione e la etichettatura dei prodotti chimici
- IATA DGR: Regolamento per il trasporto di merci pericolose della Associazione internazionale del trasporto aereo
- IC50: Concentrazione di immobilizzazione del 50% della popolazione soggetta a test
- IMDG: Codice marittimo internazionale per il trasporto delle merci pericolose
- IMO: International Maritime Organization
- INDEX NUMBER: Numero identificativo nell`Annesso VI del CLP
- LC50: Concentrazione letale 50%
- LD50: Dose letale 50%
- OEL: Livello di esposizione occupazionale
- PBT: Persistente, bioaccumulante e tossico secondo il REACH
- PEC: Concentrazione ambientale prevedibile
- PEL: Livello prevedibile di esposizione
- PNEC: Concentrazione prevedibile priva di effetti
- REACH: Regolamento CE 1907/2006
- RID: Regolamento per il trasporto internazionale di merci pericolose su treno
- TLV: Valore limite di soglia
- TLV CEILING: Concentrazione che non deve essere superata durante qualsiasi momento dell`esposizione lavorativa.
- TWA STEL: Limite di esposizione a breve termine
- TWA: Limite di esposizione medio pesato
- VOC: Composto organico volatile
- vPvB: Molto persistente e molto bioaccumulante secondo il REACH
- WGK: Classe di pericolosità acquatica (Germania).
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BIBLIOGRAFIA GENERALE:
1. Regolamento (UE) 1907/2006 del Parlamento Europeo (REACH)
2. Regolamento (UE) 1272/2008 del Parlamento Europeo (CLP)
3. Regolamento (UE) 790/2009 del Parlamento Europeo (I Atp. CLP)
4. Regolamento (UE) 453/2010 del Parlamento Europeo
5. Regolamento (UE) 286/2011 del Parlamento Europeo (II Atp. CLP)
6. Regolamento (UE) 618/2012 del Parlamento Europeo (III Atp. CLP)
7. Regolamento (UE) 487/2013 del Parlamento Europeo (IV Atp. CLP)
8. Regolamento (UE) 944/2013 del Parlamento Europeo (V Atp. CLP)
9. Regolamento (UE) 605/2014 del Parlamento Europeo (VI Atp. CLP)
- Sito Web Agenzia ECHA
Nota per l`utilizzatore:
Le informazioni contenute in questa scheda si basano sulle conoscenze disponibili presso di noi alla data dell`ultima
versione. L`utilizzatore deve assicurarsi della idoneità e completezza delle informazioni in relazione allo specifico uso del
prodotto.
Non si deve interpretare tale documento come garanzia di alcuna proprietà specifica del prodotto.
Poichè l'uso del prodotto non cade sotto il nostro diretto controllo, è obbligo dell'utilizzatore osservare sotto la propria
responsabilità le leggi e le disposizioni vigenti in materia di igiene e sicurezza. Non si assumono responsabilità per usi
impropri.
Fornire adeguata formazione al personale addetto all`utilizzo di prodotti chimici.
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