H07020830 / DT2000269-04
1.6 Portata del solaio
Verifi care la idonea capacità portante del solaio sommando: il peso delle protezioni (contropareti), degli isolanti, del rivestimento (riportato al libretto istruzioni del rivestimento), e del monoblocco (riportato al paragrafo “Dati tecnici”).
Se il solaio non ha una idonea capacità portante si devono prendere adeguate contromisure.
1.7 Capacità di riscaldamento
Verifi care la capacità di riscaldamento dell’apparecchio confrontando la potenza nominale riportata al paragrafo “Dati tecnici” e la
potenza richiesta dagli ambienti da riscaldare.
Il calcolo approssimativo del fabbisogno energetico si ottiene moltiplicando i metri quadrati per l’altezza del soffi tto, il risultato viene moltiplicato per un coeffi ciente che dipende dal grado di isolamento del fabbricato, ovvero, da fattori interni e fattori esterni della abitazione:
a) Fattori interni: tipologia di serramenti, spessore degli isolamenti e delle pareti, tipologia di materiali costruttivi, presenza di vani scale,
pareti con ampie vetrate, soffi tti elevati, ubicazione del volume da riscaldare rispetto ad altri volumi adiacenti riscaldati o non riscaldati, …
b) Fattori esterni: posizione geografi ca, temperatura media esterna, esposizione ai punti cardinali, velocità del vento, latitudine,
altitudine, …
Esempio di calcolo approssimativo del fabbisogno energetico per riscaldare un determinato volume a 18/20° C:
Il coeffi ciente che normalmente viene usato si determina a seconda delle condizioni reali che di volta in volta si presentano.
Da 0,04 a 0,05 kW per metro cubo in ambiente ben isolato.
Da 0,05 a 0,06 kW per metro cubo in ambiente scarsamente coibentato.
3 locali da 20m
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X (H soffi tto) 2,7m = 162 m3 (volume).
Nell’ipotesi di un ambiente con un buon grado di isolamento si può optare per un valore medio (coeffi ciente) di 0,045 kW.
162 (volume) X 0,045 (kW) = 7,3 kW necessari (6300 kcal/h)
Conversione 1kW = 860 kcal/h
Per una corretta verifica e calcolo sul fabbisogno degli ambienti da riscaldare affidarsi ad un termotecnico (vedi
“NORMATIVE DI RIFERIMENTO”).
I prodotti con il sistema Multifuoco a parità di potenza nominale possono distribuire in modo omogeneo il calore nei
locali da riscaldare.
1.5 Ambiente di installazione
L’installazione dell’apparecchio deve avvenire in un luogo che ne consenta un sicuro e facile utilizzo ed una semplice manutenzione.
Se il prodotto che installate necessita di una presa di corrente elettrica tale luogo deve inoltre essere dotato di impianto elettrico con
messa a terra come richiesto dalle norme vigenti.
Nel locale d’installazione devono prospettare i seguenti requisiti:
Non essere adibito ad autorimessa, magazzino di materiale combustibile né comunque ad attività con pericolo d’incendio.
Non essere messo in depressione rispetto all’ambiente esterno per effetto del tiraggio contrario provocato dalla presenza
nel locale di installazione del focolare di un altro apparecchio o di un dispositivo di aspirazione.
Non utilizzare nello stesso ambiente due stufe, un camino ed una stufa, una stufa e una cucina a legna, ecc... poiché il
tiraggio di uno potrebbe danneggiare il tiraggio dell’altro.
- solo nei locali ad uso cucina è possibile l’utilizzo di dispositivi adatti alla cottura dei cibi con relative cappe senza estrattore;
- sono ammesse apparecchiature a gas di tipo C (fare riferimento alle normative in vigore nel luogo di istallazione).
Non sono ammessi apparecchi a gas di tipo B (fare riferimento alle normative in vigore nel luogo di istallazione).
E’ vietato l’utilizzo della stufa o del caminetto contemporaneamente con condotti di ventilazione di tipo collettivo con o
senza estrattore, altri dispositivi, o altri apparecchi come: sistemi di aerazione forzata o altri sistemi di riscaldamento
con l’utilizzo di ventilazione per il ricambio dell’aria. Questi possono mettere in depressione l’ambiente di installazione,
anche se installati in ambienti attigui e comunicanti con il locale di installazione.
E’ vietato l’utilizzo della stufa o del caminetto: nei vani scala ad eccezione di edifi ci con un numero di appartamenti
massimo di due; nei corridoi ad uso comune; nelle camere da letto; nei locali ad uso bagno o doccia.
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