Military Surplus Accessories PE-75D_BD-12-BDC_engine_generator review

William They . IZ4CZJ
Ari Surplus Team
Un "Neccessorio" da stazione
V.S. ARMY Generator Set, Type BD-12-BDC
M I SONO DECISO a scrivere que-
sto "pezzo" per quattro motivi. Il
numero elevato di cadesti aggeg­gi in circolazione. il prezzo, la bontà ed il ser­vizio che ci possono dare.
Anche se con le radio non hanno nulla da spartire, penso che un gruppo eletlroge­no in casa di un CM, non faccia mai male; per questo l'ho definito, non un accessorio; ma un "necessario"; per svariati motivi che vedremo in seguito.
Un poco di storia
All'inizio degli anni '40, gli USA ave­vano iniziato una campagna di riarmo formidabile, e molte furono le ditte che si convertirono alla produzione milita­re; vedi Singer, Underwood, Rok Dia, GM, ecc. L'Army, sulla falsa riga della tedesca Flakwerlingen (contraerea), si dotò di due tipi di mitragliera antiaerea, uguali fra loro, ma che differivano solo sul calibro. Una era in cal.30-06, e l'al­tra in calo O/50. Apro una parentesi per spiegare ai neofiti, la diversa classifi­cazione dei calibri USA, rispetto a noi europei. Mentre per noi che usiamo il siste-
Modifica al bicchierino e particolari dei tappi olio e regolazione carburante e molla di contrasto regolatore di giri
ma decimale, la prima cifra, indica il diame­tro del proiettile in mm, la seconda indica la lunghezza del bossolo in mm (ad esempio il calibro italiano della seconda WW, per armi portatili era 6,5 x 52; ad eccezione dell'In­ghilterra che usava una classificazione tutta sua), gli americani usano le frazioni di polli­ce, con alcune curiose varianti. Ad esempio
calo O/50 = 12,7 mm; mentre il più "leggero" 30-06, significa: pallacal. 30 = 7,62 mm adot­tata nel 1906! Emblematico il famoso cali­bro dei Winchester del Far West: 30-30; che
Gruppo in cofano, notare il nome
della ditta "costruttrice"
stava per palla calo 30, con carica di 30 "gra-
ni" (unità di misura delle polveri da sparo) di
polvere nera! Dopo questa curiosa parente­si, torniamo alle Mitragliere. Queste armi era-
no un capolavoro di meccanica e dispone­vano di un elevatissimo volume di fuoco. 4
mitraglie, erano montate su di un basamen­to a livella meccanica, sulla quale era posi­zionata una ralla di rotazione a sfere ed in­granaggi. L'operatore, stava se-
misdraiato su di un sedile di tipo
areonautico, posizionato al cen­tro della ralla, avendo due armi
sovrapposte fra di loro per Iato,
che potevano brandeggiare con
una elevazione da O a 90°, e
ruotare per 360° senza fermi. Il
Mitragliere, era legato con cin-
ghie al sedile, e disponeva di
due pedali: uno per ruotare a
sinistra e uno a destra; premuti
contemporaneamente, blocca-
vano la rotazione. Disponeva di
un mirino a reticolo, collimatore
a bilanciere sistemato fra le can-
Gruppo Iato dynamoto
ne, in modo d'avere il mirino sempre sullo stesso piano, nonostante l'elevazione. Dispo­neva inoltre di una cloche di tipo aereo, con la quale dirigere il brandeggio. Sugli estremi della cloche, c'erano i due pulsanti di sparo
con comando elettrico. Ogni pulsante comandava due armi.
Per la cronaca, il volume di fuoco
delle 4 armi congiunte era di circa
4.000 colpi al minuto! La velocità di rotazione e di brandeggio di questi complessi quadrinati era impressio­nante; per questo l'addetto era imbra­gato con cinghie al sedile.
Il complesso era mosso da due potenti motori in DC (erano motorini d'awiamento da autocarro della Del­co Remy), alimentati a 12 V, da una batteria di accumulatori al piombo. Va
- da sé che durante l'uso del comples-
so, la "scarica" di detti accumulatori era ele­vatissima; da qui la necessità di avere pre­sente sul campo, un gruppo di ricarica e di contenimento autonomo per ogni comples­so. La gara per la costruzione dei gruppi elet­trogeni, era stata vinta da una Joint Venture formata dalla ancor oggi notissima ditta Bri­gs & Stratton per il motore, e dalla Pionier
Gruppo Iato avviamento. Notare le
boccole dei cavi e il pulsante di starl
~5Radio Rivi.,;'a 1-2003
Modifica allo scappamento
per la dinamo. Ne vidi anche qualche esem­plare, probabilmente subappaltato, costrui­to con motore Wisconsin, oppure Thecum­sek e dinamo Black & Decker. Una curiosi­tà: nel dopoguerra, gruppi del genere furo­no costruiti anche in Italia dalla Lombardini di Reggio Emilia, con dinamo Magneti Ma­relli. Ho parlato del complesso al passato, ma ciò non è giusto, dato che a quel che mi risulta, qualche centinaio di questi sia anco­ra in dotazione, come riserva, nelle nostre batterie AA.
Complesso di ricarica
Le specifiche richieste dall'ARMY per
questo gruppo erano:
Surplus
--
. Peso contenuto sui 35 kg.
. Alto 37 cm, largo 39 e lungo 41.
Il complesso doveva essere contenuto in una cassa di legno di 45 x 45 x 45. Dovevano tro­vare alloggiamento nel cofano, anche la marmitta, due tubi di scappamento, la cassetta ac­cessori, la copertina in tela per il gruppo, i cavi con pinze per le batterie, e il manuale con il li­bretto di servizio.
Vediamo il gruppo nei suoi particolari.
Motore
Motore Brigs & Stratton a 4 tempi, atto all'uso con benzina normale (attualmente verde); con potenza di circa 4 HP, raffredda­to ad aria forzata.
Cilindrata di 98 cc a valvole laterali con lubrificazione forza­ta con pompa a membrana, e a sbatti mento con cucchiaino sul piede di biella. Biella, montata su due supporti, a cuscinetti a sfere Timken, che rendono au­tonomo il gruppo motore dalla dinamo.
Accensione con bobina AT interna e distributore a puntine platinate con camma su volano magnetico, e candela con filet­to corto, con cavo e copri-can-
dela schermati, con circuito antidisturbo RF.
Serbatoio carburante con capacità di cir­ca 4,5 litri, dotato di rubinetto ad ago e tap­po di riempimento, che consente una auto­nomia di servizio di almeno 7/8 ore conti­nue. Carburatore Carter del tipo anti-ingol­famento, con regolazioni semifisse del mas­simo e del minimo, con regolatore automati­co, meccanico dei giri, a seconda del carico.
Filtro carburante a "bicchierino" collega­to al carburatore. Comando "aria" manuale.
Filtro aria, in rete metallica a bagno d'olio con tacca di livello.
Gioco delle valvole a freddo, 0,38 mm.
Distanza delle puntine della candela, 0,63 mm.
Distanza d'apertura delle puntine platina­te, D,50 mm.
Quadretto di controllo
amperometro e reostato
Apparato e dotazione accessori
Dalla lista originale di denominazione dei materiali componenti il gruppo elettrogeno tipo BD-12-BDC, in cofano, fornita dal/'ufficio
codificazione del 21 o Stabilimento Trasmissioni di Roma.
N. di codice Denom. materiali Quantità
6115- T2-775-9800 Gruppo Elettrogeno da 300 W 12/15V DC tipo
6115- T2-765-4400 Cofano per gruppo da 300 W 6115- T2-765-0300 Motore monocilindrico a scoppio per gruppo 6115-T2-740-1500 Quadretto di regolazione di corrente 2920- T2-745-1300 Dynamotor da 15V 20 A 6115- T2-765-9900 Telaio metallico per gruppo (Mounting) 2990- T2-765-1200 Corda di canapa con maniglia avviamento 0000- T2-775-4600 Telino copri gruppo
4720- T2-765-9200 Tubo flessibile di scappamento, lungo m 2,20, con
4720- T2-765-9300 Tubo flessibile di scappamento, lungo m 2,00, con
2990- T2-765-9400 Marmitta per scappamento, con due raccordi maschio
5140- T2-775-4700 Cassetta metallica x accessori e ricambi 5140- T2-775-4700 Borsa in tela per accessori 5120-A1-300-5139 Chiave piccola, registrabile a rullino per dadi 5120-A1-300-5132 Chiave inglese per idraulica 5120-A1-300-5131 Coppia chiavi fisse da 1/2, 7/16, e da 5/16,3/8. 5120-A1-300-5126 Chiave a tubo per candela
BD-12-BDC in cofano
due raccordi femmina da 26m m (5/8)
un raccordo maschio femmina da 26 mm (5/8)
da 26 mm (5/8)
36
5120-A1-300-5591 Spina per chiave a tubo OOOO-M3-52D-0216 Chiavi a bussola da: 1/4 -1/2-3/4-9/16-5/8-11/16-3/4-7/8. 5120- T2-701-5217 Manico esagonale o quadrato per bussole 5120-A1-300-6381 Pinzadagassista 5120-A1-300-6049 Cacciavite a lama piccolo, manico in legno 0000-M3-520-0101 Spessimetro per punterie, puntine, ecc. 6115- T2-775-51 00 Estrattore per volano magnetico 0000-M3-520-0745 Imbuto con filtro per carburante 5340-AO-209-6520 Lucchetto tipo Vale con due chiavi
2805- T2-765-5600 Coppia fasce elastiche pistone 2305- T2-765-5700 Fascia raschia olio 5910- T2-750-0900 Condensatore per magnete 2990- T2- 765-1200 Corda awiamento manuale (scorta) 2805- T2-765-3300 Coppia valvole: aspirazione e scarico 5340- T2-765-21 00 Coppia molle per valvole 2805- T2- 765-3000 Coppia scodellini per molle valvole 5977- T2-745-11 00 Spazzole a carbone per dynamotor del n 4 2920- T2-765-1600 Puntine platinate magnete 0000-M3-541-0014 Candela d'accensione, passo 14 0000- T2- 765-2200 Coppia spinotti ferma molle valvole 5330- T2-765-9500 Serie guarnizioni motore (8 pezzi). 5306-M3- 765-9500 Bulloni da 5/16, lunghi mm 30
NOTA: il presente gruppo, va assunto in carico col N.T.C.6115-12-765-9800,
2
del 05-05-1952 al prezzo di Lire 115.000.
Parti di ricambio
Due cavi da 2,5 m, intestati con occhiello e pinza a coccodrillo rossi e neri; positivo e negativo
Radio Rivista 1-2003
Particolare del carburatore del bicchierino e della marmitta
Quantità olio nella coppa, 500 gr ca.
Tipo d'olio (all'epoca) 5AE 30 51 MIL. Dove "5 1", sta per il grado di detergenza dell'olio; terminologia in uso fino agli anni '70. 51 per motori a benzina, ed 53 per i Diesel.
Questo per temperature normali.
5e si scendeva a meno 15°, il ma­nuale consigliava di aggiungere all'olio, il 30% di kerosene.
Naturalmente con gli oli moderni, sintetièi e multigrado non è più neces­sario.
Dynamotore
Sì, amici il bello di questo gruppo, è che oltre al classico sistema di av­viamento tramite funicella awolta sul­l'albero motore, dotato o meno di riav­volgitore automatico, il capitolato pre-
tendeva che il gruppo potesse awiar- ­si autonomamente, tramite pulsante! Il grup-
po dynamotore (vedi schema), è collegato
Libretto apparato e scheda di manutenzione
con 4 bulloni da 5/ 16 al corpo motore, e il rotore del grup­po è collegato mec­canicamente e rigi­damente all'albero motore. Esso eroga 300 W, 20 A conti­nui, ad una tensio­ne compresa fra i
12 ed i 15 V.
Sul quadretto montato lateral­mente al dynamo-
boccole d'uscita + e - alle quali collegare i due cavi da 2,5 metri, recanti le
pinze per gli accumulatori.
Sopra a detti morsetti, è sistemato il gros­so pulsante d'awiamento. Sulla parte supe­riore del quadro, ci sono: la manopola del reostato che regola la corrente di carica, e
l'amperometro.
Sotto al coperchio del quadro, è incollato
lo schema elettrico originale; superato dallo
schema che vi fornisco, in cui è riportato il
condensatore doppio da 10 mF(c3) che sul­l'originale manca.
Questi gruppi, almeno stando ai docu'-
menti d'accompagnamento, sono fermi dal
1980, pertanto è buona norma sostituire l'olio motore svitando i tappi di cari­co e scarico come da foto.
re, sostituitelo con del moderno multigrado tipo Sint 2000 o si­milari.
Controllate la pulizia del ser-
batoio; all'occorrenza smontate-
lo e lavatelo con diluente nitro, e poi asciugatelo con un soffio di aria compressa. In questo caso, fate attenzione nel riavvi­tare il raccordo del tubo benzi-
na sotto al serbatoio. Allo stes-
tor, ci sono le due
Sei di ricambi e accessori
Messa in moto
Dopo averlo fatto ben scola-
Gruppo con complesso di
scappamento e cavi di carica
so modo, svitate il fermo a farfalla del bic­chierino / filtro del carburante, e ripulitelo da eventuali scorie ed impurità, lavandolo sem­pre con diluente nitro. Sarebbe cosa saggia,
smontare anche il carburatore e ripu­lirlo da eventuali sedimenti depositati­si negli anni; ma se non siete dei mec­canici provetti, non ve lo consiglio!
Smontate e lavate con benzina, anche il filtro aria del carburatore, so­stituendo l'olio con lo stesso usato per il motore. Il livello è segnato esterna­mente al filtro stesso.
Svitate e controllate la candela d'ac­censione, e dopo averla pulita, control­late che la distanza fra gli elettrodi sia giusta. Ritornando al bicchierino del filtro, esso è costruito in lega lAMA,
notoriamente fragile e soggetta a de-
formarsi con l'età.
Come potete vedere dalla foto, in questo esemplare, sono stato costretto ad elimina­re tale filtro, in quanto deformato in modo irrimediabile, dalla forzatura della "braghet-
ta" di serraggio.
Come vedete, ho tolto il filtro, ho avvitato il raccordo ad "L" del filtro, direttamente sul carburatore, ho tagliato il tubo in rame d'ali­mentazione, ed ho interposto tra il serbatoio ed il carburatore, un filtro carburante moder­no da ciclomotore, con due segmenti di can-
Targhetta indicante il costruttore
Radio Rivista 1-2003
37
Particolare del carburatore del bicchierino e della marmitta
Quantità olio nella coppa, 500 gr ca.
Tipo d'olio (all'epoca) 5AE 30 51 MIL. Dove "5 1", sta per il grado di detergenza dell'olio; terminologia in uso fino agli anni '70. 51 per motori a benzina, ed 53 per i Diesel.
Questo per temperature normali.
5e si scendeva a meno 15°, il ma­nuale consigliava di aggiungere all'olio, il 30% di kerosene.
Naturalmente con gli oli moderni, sintetièi e multigrado non è più neces­sario.
Dynamotore
Sì, amici il bello di questo gruppo, è che oltre al classico sistema di av­viamento tramite funicella awolta sul­l'albero motore, dotato o meno di riav­volgitore automatico, il capitolato pre-
tendeva che il gruppo potesse awiar- ­si autonomamente, tramite pulsante! Il grup-
po dynamotore (vedi schema), è collegato
Libretto apparato e scheda di manutenzione
con 4 bulloni da 5/ 16 al corpo motore, e il rotore del grup­po è collegato mec­canicamente e rigi­damente all'albero motore. Esso eroga 300 W, 20 A conti­nui, ad una tensio­ne compresa fra i
12 ed i 15 V.
Sul quadretto montato lateral­mente al dynamo-
boccole d'uscita + e - alle quali collegare i due cavi da 2,5 metri, recanti le
pinze per gli accumulatori.
Sopra a detti morsetti, è sistemato il gros­so pulsante d'awiamento. Sulla parte supe­riore del quadro, ci sono: la manopola del reostato che regola la corrente di carica, e
l'amperometro.
Sotto al coperchio del quadro, è incollato lo schema elettrico originale; superato dallo schema che vi fornisco, in cui è riportato il condensatore doppio da 10 mF(c3) che sul­l'originale manca.
Questi gruppi, almeno stando ai docu:' menti d'accompagnamento, sono fermi dal
1980, pertanto è buona norma sostituire l'olio motore svitando i tappi di cari­co e scarico come da foto.
re, sostituitelo con del moderno multigrado tipo Sint 2000 o si­milari.
Controllate la pulizia del ser-
batoio; all'occorrenza smontate-
lo e lavatelo con diluente nitro, e poi asciugatelo con un soffio di aria compressa. In questo caso, fate attenzione nel riavvi­tare il raccordo del tubo benzi-
na sotto al serbatoio. Allo stes-
tor, ci sono le due
Sei di ricambi e accessori
Messa in moto
Dopo averlo fatto ben scola-
Gruppo con complesso di
scappamento e cavi di carica
so modo, svitate il fermo a farfalla del bic­chierino / filtro del carburante, e ripulitelo da eventuali scorie ed impurità, lavandolo sem­pre con diluente nitro. Sarebbe cosa saggia,
smontare anche il carburatore e ripu­lirlo da eventuali sedimenti depositati­si negli anni; ma se non siete dei mec­canici provetti, non ve lo consiglio!
Smontate e lavate con benzina, anche il filtro aria del carburatore, so­stituendo l'olio con lo stesso usato per il motore. Il livello è segnato esterna­mente al filtro stesso.
Svitate e controllate la candela d'ac­censione, e dopo averla pulita, control­late che la distanza fra gli elettrodi sia giusta. Ritornando al bicchierino del filtro, esso è costruito in lega lAMA,
notoriamente fragile e soggetta a de-
formarsi con l'età.
Come potete vedere dalla foto, in questo esemplare, sono stato costretto ad elimina­re tale filtro, in quanto deformato in modo irrimediabile, dalla forzatura della "braghet-
ta" di serraggio.
Come vedete, ho tolto il filtro, ho avvitato il raccordo ad "L" del filtro, direttamente sul carburatore, ho tagliato il tubo in rame d'ali­mentazione, ed ho interposto tra il serbatoio ed il carburatore, un filtro carburante moder­no da ciclomotore, con due segmenti di can-
Targhetta indicante il costruttore
Radio Rivista 1-2003
37
1-/ ,-$1
..vvl~_nlo I
~O 000000 r---
Bobina ISobln.. dQrlv..z/OnQ
~J
L___~~-
C.
,- Parti di ricambio
-,.3HFD
H
--.01 HFD
~
~
u-
"-0
c,
~HI" -,-
PARTI DI RICAMBIO
B - 10601- Puls4nt. d'4vvI4m.nto A-10313 - Amp.rom.tro 30-0-30 Amp. c.c.
A -11515 - R.OSt4to 50 W 5 Oh., A - 2705 - Int.rruttor. 12 V 8 - 11516 - Comp"sso cond.ns.oIorl . Imp.c»nze I
A-1O761-2 C 1 d4 0.5 mF
-$-"' A-11206- C3 d4 10mF~
na da benzina, sempre di tipo motociclisti­co. In origine, allo scarico del motore, veni­va applicato il tubo flessibile da m 2,20, al quale si applicava la marmitta, alla quale si collegava il secondo flessibile da 2 m.
Lo scopo, era di portare lontano dal mi­tragliere, i gas di scarico e il rumore del mo­tore. Personalmente ho preferito togliere il
manicotto maschio da 3/4 posizionato sul motore (vedi foto) e applicargli la marmitta in modo diretto; usando il manicotto per poi
congiungere assieme i due tubi flessibili di prolunga.
Ora colleghiamo la batteria a 12 V al qua­dro del gruppo, tramite gli appositi morsetti.
Ruotiamo il potenzio metro in senso an­tiorario, al fine di non dare carico iniziale al
gruppo.
Chiudiamo per 3/4 l'aria posta fra il filtro
ed il carburatore. Svitiamo il rubinetto ad ago
sistemato sul serbatoio, finché il bicchierino
non sia riempito di carburante.
Premiamo il pulsante di "Start", e il dyna-
motor inizierà a girare. Normalmente dopo
qualche giro il motore parte tossicchiando,
per poi stabilizzarsi.
Appena il regime di rotazione si è stabi-
lizzato (circa un minuto), aprite l'aria al mas­simo. Ora il motore girerà "tondo" come si
dice in gergo, e potrete iniziare la carica del-
l'accumulatore, regolandola con l'apposito comando e con l'amperometro.
Per spegnere il motore, sarebbe cosa saggia, chiudere la benzina e far girare il motore finché si spegne da solo, in modo da
38
A-11517 - C2 d4 0.01mF. 0.3 mF
CONDENSATORI
(-~II'
"C,-,
Avviso
Lo schema qui riprodotto sostituisce quello già esistente nel coperchio del quadretto di manovra, poiché in esso non era riportato il condensatore C-3 Parte N. BDC-A-11206.
Questo condensatore non è
nemmeno riportato nel libro di
R.ostato
tenere vuoto il carburatore. In caso contra-
rio, basta premere il pulsante di massa, po-
sto sul frontale del gruppo, in alto a destra.
trollare l'olio ogni 5 ore di funzionamento, e di sostituirlo dopo 25. Se per cause di forza
maggiore dovete smontare completamente il carburatore, fate attenzione a non rompe­re le guarnizioni di carta e a non piegare la linguetta del galleggiante che opera sullo
spillo di chiusura del livello carburante. Come
al solito, lavate il tutto con diluente nitro, e soffiate con aria compressa in tutti gli ugelli, orifizi, passaggi e getti che trovate.
il comando ad ago, sistemato sotto alla va­schetta. Questo comando regola l'afflusso di carburante al motore. Dopo aver rimonta-
to il tutto, chiudete a fondo detto comando.
Durante l'avviamento (mentre il motore gira a vuoto), cominciate ad aprire lentamente l'ago, finché il motore si awia.
golate l'apertura per una corretta carbura­zione. Per fare ciò, basta regolare l'ago, fin­ché il motore a regime di carico non emetta
fumo nero. Sulla testa del motore, vicino al
filtro aria, c'é una manopola godronata. Non toccatela: essa serve a regolare la pressio­ne della molla del regolatore automatico di
giri.
sto di un gruppo: tutti i motori a valvole late­rali, hanno il difetto che se restano fermi per lunghi periodi, una o entrambe le valvole,
istruzioni n. 9950, di cui questo supplemento fa parte.
8-10601 - Pulsante di awiamento A-10313 - Amperometro 30-0-30 A, c.c.
A-11515 - Reostato - 50 W, 5 ohm
A-2705 - Relais di minima, 12 V 8-11516 -Impedenza completa di
A-10761-2 C1 0,5 mF A-11517 C2 0,01 mFeO,3mF A-11206 C3 10 mF
Come da manuale, vi consiglio di con-
Per fare questo, avrete smontato anche
Una volta avviato e a motore caldo, re-
Un consiglio a chi si appresta all'acqui-
terminali
Condensatori
possono bloccarsi in apertura, per effetto della ruggine sulle guide. Infatti è buona nor-
ma fermarli con le camme in "bilico" e le due valvole chiuse. Per controllare basta quindi togliere la candela e fare ruotare a mano il pistone, e chiudendo con il pollice il foro can­dela, vediamo subito se il motore dispone di adeguata compressione o meno.
Considerazioni & Impiego
Come detto in apertura, di questi oggetti,
da Mario a Viareggio e da Andrea a Livorno,
ne sono arrivati un numero ragguardevole quindi pare non ci sia penuria.
Il prezzo si aggira più o meno sui 100 Euro. Una cifra veramente ridicola per un oggetto del genere, costruito per funzionare praticamente in "eterno". Nulla a che vede­re con quei moderni gruppetti giapponesi in alluminio, che erogano sì, 800 W a 220 AC, ma che costano minimo oltre 550 Euro se
va bene; e non dispongono di awiamento
automatico.
Dopo questa esposizione, va da sé la de­nominazione di "necessorio". Infatti per un OM, che si voglia dedicare a due giorni di "Field Day", o che faccia campeggio "Iibero" può essere di grande utilità disporre di un gruppo che consumi poco, mantenga sem­pre carica la batteria in tampone, che sia si­lenzioso, che non faccia dannare a mettersi in moto, e che gli consenta di illuminare an­che la tenda! Trova spazio anche in garage, quando l'auto non parte per batteria in QRP, basta lasciarglielo attaccato per 10 minuti e l'auto riparte!
Ora lascio a voi le conclusioni in merito al gruppo, e vorrei sfatare una volta per tut­te, la leggenda metropolitana che afferma che gli americani, a guerra finita, se ne an­darono, lasciandoci qui tutto il materiale bel­lico per nulla! Niente di più falso; visto che questo gruppo, nel '52, costava usato, ben
115.000 lire! Pensate che all'epoca un ope-
raio specializzato, guadagnava al mese 45/
50.000 lire al massimo.
Alla faccia dei regali! Ma c'è un'altra cosa che mi sorprende: come mai a tutti questi gruppi, sono state tolte le targhette originali USA, riportanti la marca del motore e della dinamo, e sono state sostituite con targhet­te, che riportano come costruttore, ditte ita­liane? Ripeto non ricondizionati, oppure re­visionati da ; ma costruiti da...!
Se per costruiti si intende, una vernicia­ta (malamente) e una sostituzione di targhet­te, a me vien da ridere per non piangere; visto che malignamente non possono non venirmi alla mente tutte quelle "fregature" date in quegli anni all'Esercito Italiano, dai vari "fornitori fantasma"; tipo quelle delle ra­dio sui carri M47, ecc.!
Sperando di avervi interessato ed esser­vi stato di qualche utilità, cordialmente vi saluto con un 73.
Radio Rivista 1-2003
Loading...