Leggere attentamente questo libretto che fornisce importanti indicazioni
riguardanti la sicurezza, l'installazione, l'uso e la manutenzione della caldaia.
Conservarlo con cura per ogni ulteriore consultazione.
L'installazione deve essere effettuata da personale qualificato in conformità
alle norme tecniche, alla legislazione nazionale e locale in vigore ed alle indicazioni riportate nel libretto di istruzione fornito a corredo dell’apparecchio.
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INDICE
GENERALE
DESCRIZIONE Pag. 4
AVVERTENZE “ 4
DATI TECNICI “ 5
VERIFICHE DI FUNZIONAMENTO Pag. 14
PULIZIA E MANUTENZIONE “ 15
ITALIANO
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GENERALE
DESCRIZIONE
Le caldaie di questa serie sono a 3 giri di fumo con focolare senza inversione di fiamma. Tale soluzione consente di limitare
al massimo la formazione degli ossidi di azoto (NOx) la cui origine è lega-ta all’elevata temperatura della fiamma ed alla
lunga permanenza dei prodotti della combustione nel focola-re, tipico delle caldaie tradizionali.
L’altra caratteristica principale, per le versioni BT, è il funzionamento a bassa temperatura con ritorno a 35°C; a tale scopo
risulta di fondamentale importanza l’impiego del doppio tubo e di una speciale protezione refrattaria nella camera fumo per
mantenere elevata la temperatura delle parti a contatto con i prodotti di combustione ed evitare la formazione di condensa.
L’altissima efficienza derivante da una ottimizzazione dello scambio termico e da un isolamento completo delle superfici
esposte, classificano queste caldaie nella categoria “ad alto rendimento” secondo le normative vigenti.
AVVERTENZE
Ogni generatore è corredato da una targa di costruzione presente nella busta contenente i documenti nella quale sono riportati:
- Numero di fabbrica o sigla di identificazione;
- Potenza termica nominale in kcal/h e in kW;
- Potenza termica corrispondente al focolare in kcal/h e in kW;
- Tipi di combustibili utilizzabili;
- Pressione massima di esercizio.
Inoltre è corredato da un certificato di costruzione attestante il buon esito della prova idraulica. L’installazione deve essere fatta in ottemperanza alle norme vigenti da personale professionalmente qua-lificato, cioè personale avente specifica
competenza tecnica nel settore dei componenti degli impianti di ri-scaldamento. Un’errata installazione può causare danni
a persone o cose per il quale il costruttore non è re-sponsabile. Durante il primo avviamento è necessario verificare l’efficacia di tutti i dispositivi di regolazione e controllo presenti nel quadro comando. La validità della garanzia è subordinata
all’osservanza di quanto riportato nel presente manuale. Le nostre caldaie sono costruite e collaudate secondo i requisiti
delle normative CEE ed hanno ottenuto quindi la marcatura CE. Le direttive comunitarie seguite sono:
IMPORTANTE: questa caldaia serve a riscaldare acqua ad una temperatura inferiore a quella di ebollizione a pressione
atmosferica e deve essere allacciata ad un impianto di riscaldamento e/o ad un impianto di pro-duzione di acqua calda
sanitaria, nei limiti della sue prestazioni e della sua potenza.
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DATI TECNICI
GENERALE
CaratteristichePotenza utilePortata termica
kWkcal/hkWkcal/h%%m
Temp. Media
MEGA STAR 3 120
MEGA STAR 3 150
MEGA STAR 3 200
MEGA STAR 3 250
MEGA STAR 3 300
MEGA STAR 3 350
MEGA STAR 3 400
MEGA STAR 3 470
MEGA STAR 3 600
MEGA STAR 3 700
MEGA STAR 3 800
MEGA STAR 3 900
MEGA STAR 3 1000
MEGA STAR 3 1200
MEGA STAR 3 1400
MEGA STAR 3 1700
MEGA STAR 3 2000
MEGA STAR 3 2300
CaratteristichePotenza utile min.Portata termica min.
MEGA STAR 3 120
MEGA STAR 3 150
MEGA STAR 3 200
MEGA STAR 3 250
MEGA STAR 3 300
MEGA STAR 3 350
MEGA STAR 3 400
MEGA STAR 3 470
MEGA STAR 3 600
MEGA STAR 3 700
MEGA STAR 3 800
MEGA STAR 3 900
MEGA STAR 3 1000
MEGA STAR 3 1200
MEGA STAR 3 1400
MEGA STAR 3 1700
MEGA STAR 3 2000
MEGA STAR 3 2300
MEGA STAR 3 120
MEGA STAR 3 150
MEGA STAR 3 200
MEGA STAR 3 250
MEGA STAR 3 300
MEGA STAR 3 350
MEGA STAR 3 400
MEGA STAR 3 470
MEGA STAR 3 600
MEGA STAR 3 700
MEGA STAR 3 800
MEGA STAR 3 900
MEGA STAR 3 1000
MEGA STAR 3 1200
MEGA STAR 3 1400
MEGA STAR 3 1700
MEGA STAR 3 2000
MEGA STAR 3 2300
Alimentazione elettrica nominaleGrado di protezionePotenza elettricaCombustibile
Dispersioni
rivestimento
Volt ~ HzIPW
Dispersioni
bruc. spento
Temperatura fumi
(Pot. nom.-aria=20°C)
GASGASOLIO NAFTAGASGASOLIO NAFTA(∆T=12°C)
C02
Perdite carico
lato acqua
Pressione
nominale
Capacità
Peso
compl.
MEGA STAR 3 120
MEGA STAR 3 150
MEGA STAR 3 200
MEGA STAR 3 250
MEGA STAR 3 300
MEGA STAR 3 350
MEGA STAR 3 400
MEGA STAR 3 470
MEGA STAR 3 600
MEGA STAR 3 700
MEGA STAR 3 800
MEGA STAR 3 900
MEGA STAR 3 1000
MEGA STAR 3 1200
MEGA STAR 3 1400
MEGA STAR 3 1700
MEGA STAR 3 2000
MEGA STAR 3 2300
mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm mmmmmm mm DN/in DN/in DN/in DN/in DN/in in in in
MEGA STAR 3 120
MEGA STAR 3 150
MEGA STAR 3 200
MEGA STAR 3 250
MEGA STAR 3 300
MEGA STAR 3 350
MEGA STAR 3 400
MEGA STAR 3 470
MEGA STAR 3 600
MEGA STAR 3 700
MEGA STAR 3 800
MEGA STAR 3 900
MEGA STAR 3 1000
MEGA STAR 3 1200
MEGA STAR 3 1400
MEGA STAR 3 1700
MEGA STAR 3 2000
MEGA STAR 3 2300
N1 Mandata
N2 Ritorno
N3 Attacco per strumentazione
N4 Attacco carico/scarico
impianto
N5
Attacco per valvola/e di sicurezza
N6 Pozzetti portabulbi
N7 Attacco raccolta condensa
N8 Pozzetto di controllo
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N1 Mandata caldaia (PN16)
N2 Ritorno caldaia (PN16)
N3
Attacco per strumentazione
N4 Attacco carico/scarico
impianto
N5 Attacco per valvole di
sicurezza
N6 Pozzetti portabulbi
N7
Scarico condensa caldaia
N8 Pozzetto di controllo
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INSTALLATORE
INSTALLAZIONE
Prima di allacciare la caldaia, effettuare le seguenti operazioni:
Lavare accuratamente tutte le tubazioni dell’impianto onde rimuovere eventuali residui che potrebbero compromettere
•
il buon funzionamento della caldaia;
Verificare che il camino abbia un tiraggio adeguato, non abbia strozzature sia libero da scorie; che non siano inseriti
•
nella canna fumaria scarichi di altri apparecchi (a meno che questa non sia stata realizzata per servire più utenze). A
questo riguardo considerare le norme vigenti.
CENTRALE TERMICA
LOCALE CALDAIA
E’ buona norma seguire la regola di impianto secondo la legislazione vigente. In ogni caso si suggerisce di installare la
caldaia in locali sufficientemente aerati in cui sia garantita la possibilità di manutenzione ordinaria e straordinaria.
CAMINO
La caldaia pressurizzata che ora equipaggia il Vostro impianto termico è così chiamata perché utilizza un bruciatore munito
di ventilatore in grado di introdurre nella camera di combustione l’esatto quantitativo d’aria necessario in rapporto al combustibile e di mantenere nel focolare una sovrapressione equivalente a tutte le resistenze interne al percorso dei fumi, fino
alla bocca d’uscita della caldaia. In questo punto la pressione del ventilatore dovrebbe essere esaurita, per evitare che il
condotto di raccordo al camino, ed il camino stesso nella zona più bassa, si trovino in pressione e si verifichino perdite di
gas di combustione nella sala caldaia.
Il condotto di raccordo della caldaia nella base del camino deve avere un andamento suborizzontale in sa-lita nel senso
del flusso dei fumi, con pendenza consigliabile non minore del 10%. Il suo tracciato dovrà es-sere per quanto possibile breve
e rettilineo con le curve ed i raccordi razionalmente disegnati secondo le re-gole che si adottano per i condotti d’aria.
Vedere il par. Dati Tecnici per i diametri di raccordo camino delle caldaie pressurizzate, che possono essere mantenuti tali
per sviluppi fino ad 1 metro. Per percorsi più tortuosi è necessario maggiorarne opportuna-mente il diametro.
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ALLACCIAMENTO IDRAULICO
IMPIANTO TERMICO AD ACQUA CALDA CON VASO D’ESPANSIONE CHIUSO
pressione 5 bar
Il generatore deve essere provvisto di:
a 1 valvola di sicurezza
2 valvole di sicurezza (≥ 500.000 kcal/h)
b Vaso d’espansione
c Termostati di regolazione
d 1° termostato di sicurezza
e 2° termostato di sicurezza
f Pressostato di blocco
g Pozzetto per il termometro di controllo
h Manometro con flangia per il manometro di controllo
i Valvola di scarico termico oppure valvola di
intercettazione combustibile.
N1 Mandata
N2 Ritorno
N3 Attacco strumentazione
N4 Attacco inferiore:
N4B attacco vaso espansione
N4C carico/scarico
N5 Attacco valvole di sicurezza (≥ 500.000 kcal/h: n. 2 valvole)
N6 Pozzetti portabulbi (termometro, termostati di regolazione,
termostati di sicurezza, termostato consenso pompa)
N7 Attacco raccolta condensa
INSTALLATORE
ITALIANO
Accertarsi che la pressione idraulica misurata dopo la valvola di riduzione sul condotto di alimentazione non sia superiore
alla pressione di esercizio riportata nella targa del componente (caldaia, boiler, ecc.).
- Poiché durante il funzionamento l’acqua contenuta nell’impianto di riscaldamento aumenta di pressione, accertarsi che il
suo valore massimo non superi la pressione idraulica massima di targa del componente (5 bar).
- Assicurarsi che siano stati collegati gli scarichi delle valvole di sicurezza della caldaia e dell’eventuale bollitore, ad un
imbuto di scarico, in modo da evitare che le valvole, quando dovessero intervenire, allaghino il locale.
-
Assicurarsi che le tubazioni dell’impianto idrico e di riscaldamento non siano usate come presa di terra dell’impianto elettrico: in caso contrario potrebbero verificarsi in breve tempo gravi danni alle tubazioni, alla caldaia, al boiler ed ai radiatori.
- Una volta caricato l’impianto di riscaldamento, è consigliabile chiudere il rubinetto di alimentazione e mantenerlo in tale
posizione. Eventuali perdite dell’impianto potranno così essere segnalate da un calo della pressione idraulica rilevato sul
manometro dell’impianto stesso.
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INSTALLATORE
ALLACCIAMENTO ELETTRICO
È necessario collegare la caldaia ad una rete di alimentazione 230V - 50Hz monofase + terra rispettando le indicazioni seguenti.
L’impianto deve essere conforme alle VIGENTI NORME di sicurezza.
- Prevedere l'impiego di un interruttore bipolare, sezionatore di linea, conforme alle Norme CEI-EN
(apertura dei contatti di almeno 3 mm)
- Rispettare il collegamento L (Fase) - N (Neutro)
- Utilizzare cavi con sezione uguale o maggiore di 1,5 mm
- Riferirsi agli schemi elettrici di questo libretto per qualsiasi intervento di natura elettrica
- Realizzare i collegamenti di terra ad un efficace impianto di messa a terra.
2
PANNELLO COMANDO
DESCRIZIONE FUNZIONI
Tramite l’interruttore generale (11) si pone sotto tensione il quadro e le apparecchiature ad esso collegate. Gli interruttori
(12) e (13) a loro volta, interrompono la tensione al bruciatore ed alla pompa dell’impianto.
Con il termostato (21) si regola la temperatura di esercizio della caldaia. Il termostato di minima arresta la pompa dell’impianto in fase di messa a regime sino al raggiungimento della temperatura in caldaia di 50°C.
Nel caso di bruciatori e/o di pompa impianto trifase o con assorbimento superiore a 3A, si dovranno prevedere contattori
di telecomando tra il quadro caldaia ed il carico. Sulla linea elettrica di alimentazione del quadro di comando della caldaia,
si dovrà prevedere un interruttore con fusibili di protezione.
AVVERTENZA
Per il collegamento elettrico di caldaie
•
aventi potenza nominale superiore a
300.000 kcal/h, l’installatore deve predisporre un 2° termostato di sicurezza.
SCHEMA ELETTRICO PER BRUCIATORE E POMPA MONOFASE
Legenda
IG Interruttore generale
TS Termostato sicurezza 110°C
TM Termostato di minima 45°C
TA Termostato ambiente
IB Interruttore bruciatore
SB Spia blocco bruciatore
SL Spia di linea
Ch Contaore
(30°-90°C ∆t 1°- 2° fiamma = 7°C)F4/K4 Collegamento
Termoregolazione RVP
L
N
3-20
Morsetti Morsettiera
di Collegamento
PI
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INSTALLATORE
INVERSIONE APERTURA PORTELLONE
Nel caso si renda necessaria l'inversione dell'apertura del portellone procedere come segue:
1. Scambiare il dado esterno (o boccola) di una cerniera con la boccola di chiusura diametralmente opposta; sul lato cer-
niera fissare poi il cono al portellone con il dado interno.
2. Ripetere l'operazione per l'altra cerniera.
3. Per un'eventuale regolazione agire sugli appositi dadi delle cerniere.
ALLACCIAMENTO BRUCIATORE
Prima dell’installazione, si consiglia di effettuare una accurata pulizia interna di tutte le tubazioni dell’impianto di adduzione
del combustibile, onde rimuovere eventuali residui che potrebbero compromettere il buon fun-zionamento della caldaia.
Verificare il valore di pressurizzazione massima nel focolare nelle tabelle dei dati tecnici. Il valore letto può in realtà aumentare del 20% qualora il combustibile usato non sia gas o gasolio ma nafta; inoltre eseguire le seguenti verifiche:
- Controllare la tenuta interna ed esterna dell’impianto di adduzione del combustibile;
- Regolare la portata del combustibile secondo la potenza richiesta dalla caldaia;
- Controllare che la caldaia sia alimentata dal tipo di combustibile per il quale essa è predisposta;
- Controllare che la pressione di alimentazione del combustibile sia compresa nei valori riportati sulla tar-ghetta del bru-
ciatore;
- Controllare che l’impianto di alimentazione del combustibile sia dimensionato per la portata massima ne-cessaria alla
caldaia e sia dotato di tutti i dispositivi di sicurezza e controllo previsti dalle norme citate in precedenza.
In particolare per l’uso del gas è necessario:
- Controllare che la linea di adduzione e la rampa gas siano conformi alle norme vigenti in materia;
- Controllare che tutte le connessioni del gas siano a tenuta;
- Verificare che le aperture di aerazione del locale caldaia siano dimensionate in modo da garantire l’afflusso di aria sta-
bilito dalle norme e comunque sufficiente ad ottenere una perfetta combustione;
- Verificare che i tubi del gas non siano utilizzati come messa a terra di apparecchi elettrici.
Se si decide di non utilizzare la caldaia per un certo tempo, intercettare l’alimentazione del combustibile.
ITALIANO
IMPORTANTE
Verificare che le intercapedini tra il boccaglio bruciatore ed il portellone siano convenientemente riempite
con materiale termoisolante. Uno spezzone di cordone ceramico viene fornito a corredo della caldaia. Se
questo non risultasse idoneo allo specifico bruciatore
impiegato, usare una treccia di diverso diametro e di
uguale materiale.
Vedere par. Dati Tecnici per lunghezza boccaglio (P6), diametro foro bruciatore (Øb) e pressurizzazione.
P6
Øb
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INSTALLATORE
RIVESTIMENTI CALDAIA
- Avvolgere la lana di vetro sul corpo caldaia lasciando in vista i pozzetti porta bulbi (P) situati vicino al tronchetto flangiato
di mandata.
- Nei fori presenti nella parte inferiore dei pannelli (1S) e (1D), a seconda del senso di apertura del portellone inferiore,
far passare i cavi di collegamento bruciatore-pannello comando.
- Montare il pannello (1S) agganciando la piega superiore al tubo quadro e quella inferiore al longherone della caldaia.
Ripetere la stessa procedura per il pannello (2S).
- Montare il pannello superiore (3S) sulla caldaia e fissare su di esso il quadro comando. Svolgere i capil-lari dei termostati e del termometro quindi inserire i bulbi nei pozzetti; collegare al pannello comando i cavi provenienti dal bruciatore.
- Montare il pannello (1D) e (2D) come al punto b) e poi il pannello (3D) verificando l’inserimento dei capil-lari e cavi
bruciatore nell’asola predisposta sullo stesso. Fissare definitivamente il quadro comando.
- Montare il pannello posteriore (4) unendolo ai pannelli laterali della caldaia tramite le linguette sporgenti.
- Fissare i pannelli superiori con le viti e chiudere i fori di passaggio con gli appositi tappi (vedere figura).
- Per il montaggio del pannello portellone (5) inserire su ogni perno (7) del pannello i due distanziali (8) e la rondella (9)
quindi posizionare il pannello stesso sul portellone fissandolo con dado (10) e l’altra rondella (11).
Legenda
P Pozzetti porta bulbi
TR1 Termostato regolazione caldaia
TR2 Termostato regolazione caldaia
TS Termostato di sicurezza
TM
Termostato consenso circolatore
TMC Termometro caldaia
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AVVIAMENTO
IMPORTANTE
Prima dell’avviamento inserire completamente i turbolatori nei tubi fumo avendo cura di spingerli all’interno di almeno 100 mm.
CONTROLLI PRELIMINARI
Prima di avviare la caldaia verificare che:
-
I dati di targa siano corrispondenti a quelli delle reti di alimentazione elettrica, idrica e del combustibile liquido o gassoso;
- Il campo di potenza del bruciatore sia compatibile a quello della caldaia;
- Nel locale caldaia siano presenti sia le istruzioni della caldaia che del bruciatore;
- La canna fumaria funzioni correttamente;
- L’apertura di aerazione presente sia ben dimensionata e libera da impedimenti;
-
Il portellone, la camera fumo e la piastra bruciatore siano chiusi in modo da garantire in ogni punto della caldaia la tenuta fumo;
- L’impianto sia pieno d’acqua e che siano state eliminate eventuali sacche d’aria;
- Vi siano protezioni contro il gelo;
- Le pompe di circolazione funzionino correttamente;
-
Il vaso d’espansione e la/le valvola/e di sicurezza siano correttamente collegati (senza alcuna intercetta-zione) e funzionanti.
- Controllare le parti elettriche e la funzionalità dei termostati.
ITALIANO
TRATTAMENTO DELL’ACQUA
II fenomeni più comuni che si verificano negli impianti
termici sono:
- Incrostazioni di calcare
Le incrostazioni di calcare contrastano lo scambio ter-
mico tra i gas di combustione e l’acqua, comportando
un aumento abnorme della temperatura delle parti
esposte alla fiamma e quindi una sensibile riduzione
della vita della caldaia.
Il calcare si concentra nei punti dove maggiore è la
temperatura di parete e la migliore difesa, a livello
costruttivo, consiste appunto nella eliminazione delle
zone di surriscaldamento.
Le incrostazioni costituiscono uno strato coibente che
diminuisce lo scambio termico del generatore penalizzandone il rendimento. Ciò significa che una parte
consistente del calore ottenuto dalla combustione non
viene integralmente trasferito all’acqua dell’impianto
ma sfugge attraverso il camino.
- Corrosione lato acqua
La corrosione delle superfici metalliche della caldaia lato acqua è dovuta al passaggio in soluzione del ferro attraverso
i suoi ioni (Fe+). In questo processo ha molta importanza la presenza dei gas disciolti ed in particolare dell’ossigeno e
dell’anidride carbonica. Spesso si verificano fenomeni corrosivi con acque addolcite e/o demineralizzate che per loro
natura sono più aggressive nei confronti del ferro (acque acide con Ph <7): in questi casi se si è al riparo da fenomeni
di incrostazione, non lo si è altrettanto per quanto riguarda le corrosioni, ed è necessario condizionare le acque stesse
con inibitori di processi corrosivi.
Diagramma del calcare
Legenda
% combustibile non utilizzato
mm di calcare
RIEMPIMENTO DELL’IMPIANTO
L’acqua deve entrare nell’impianto di riscaldamento più lentamente possibile ed in quantità proporzionale alla capacità
di sfogo d’aria degli organi interessati. I tempi variano a seconda della grandezza dell’impianto ma non sono comunque
mai inferiori a 2 o 3 ore. Nel caso d’impianto a occorre immettere acqua fino a quando la lancetta del manometro non
raggiunge il valore di pressione statica prestabilita dal vaso.
Procedere poi al primo riscaldamento dell’acqua fino alla massima temperatura consentita dall’impianto e comunque non
superiore a 90°C. Durante questa operazione l’aria contenuta nell’acqua sfoga attraverso i separatori d’aria automatici o
manuali previsti nell’impianto. Finita l’espulsione dell’aria, riportare la pressione al valore prestabilito e chiudere il rubinetto
di alimentazione manuale e/o automatica.
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ESERCIZIO
VERIFICHE DI FUNZIONAMENTO
L’impianto di riscaldamento deve essere condotto in modo idoneo, tale da assicurare da un lato una ottima combustione
con ridotte emissioni in atmosfera di ossido di carbonio, idrocarburi incombusti e fuliggine e dall’altro evitare danni alle
persone ed alle cose. Valori guida di combustione:
COMBUSTIBILE% CO
Gas
Gasolio
Nafta
2
10190 °C0 - 20 ppm
13195 °C10 - 80 ppm
13,5200 °C50 - 150 ppm
Viene riportato un diagramma che in funzione della temperatura dei fumi, dell’aria e della percentuale di ani-dride carbonica (%CO
) determina il rendimento della caldaia senza però considerare le dispersioni attraver-so il rivestimento della
Temperatura ambiente.................20 °C Rendimento...........................91,4 %
DIAGRAMMA RENDIMENTI %
(solo perdite sensibili)
Temperatura fumi% CO
Legenda
Tf Temperatura fumi al camino °C
Ta Temperatura ambiente °C
Go Gasolio
Ho Nafta
G Gas
La pressurizzazione deve rientrare nei valori espressi nella tabella dei dati tecnici.
IMPORTANTE
Il salto termico tra mandata e ritorno non deve superare i 15°C, onde evitare shock termici alle strut-ture della caldaia. La
temperatura di ritorno dall’impianto deve essere superiore a 55°C (35°C per versioni BT) al fine di salvaguardare la caldaia
dalla corrosione dovuta alla condensazione dei fumi su superfici troppo fredde; a tale riguardo è utile mitigare la temperatura
di ritorno installando una valvola miscelatrice a 3 o 4 vie. La garanzia quindi non copre danni provocati dalla condensa.
E’ obbligatoria l’installazione di una pompa di ricircolo (pompa anticondensa) per miscelare i ritorni freddi. Tale pompa
deve avere una portata minima di circa 5 m3/h e comunque pari a circa 1/3 della portata della pompa dell’impianto di
riscaldamento.
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ESERCIZIO
E necessario mantenere sempre inserito l’interruttore bruciatore; in tal modo la temperatura dell’acqua in caldaia stazionerà attorno al valore impostato con il termostato.
In caso di scarsa tenuta del fumo nella parte anteriore della caldaia (portellone e piastra bruciatore) o posteriore
(camera fumo), è necessario registrare i tiranti di chiusura delle singole parti; se ciò non fosse sufficiente si deve
provvedere alla sostituzione delle relative guarnizioni.
ATTENZIONE
Non aprire il portellone e non togliere la camera fumo mentre funziona il bruciatore e comunque at-tendere qualche minuto
dopo lo spegnimento dello stesso onde permettere il raffreddamento delle parti isolanti.
PULIZIA E MANUTENZIONE
Ogni operazione di pulizia e di manutenzione deve essere preceduta dalla chiusura dell’alimentazione combustibile e dallo
scollegamento alla rete elettrica.
ITALIANO
Dato che l’economia di esercizio dipende dalla pulizia delle superfici di scambio e dalla regolazione del bruciatore, è opportuno:
- pulire il fascio tubiero con l’apposito scovolo in dotazione ed i turbolatori circa ogni mese per il funzionamento a nafta,
ogni tre mesi per quello a gasolio ed annualmente per il funzionamento a gas; la frequenza delle pulizie, in ogni caso, è
funzione delle caratteristiche dell’impianto.
Una pulizia rapida può essere eseguita aprendo il solo portellone anteriore, estraendo i turbolatori e spazzolando i tubi
con l’apposito scovolo in dotazione. Per una pulizia più radicale è necessario rimuovere la camera fumo per espellere i
residui carboniosi posteriormente.
- fare controllare da personale professionalmente qualificato la taratura del bruciatore;
- analizzare l’acqua dell’impianto e prevedere un adeguato trattamento per evitare la formazione di incrostazioni calcaree
che inizialmente riducono la resa della caldaia e col tempo ne possono provocare la rottura;
- controllare che i rivestimenti refrattari e le guarnizioni di tenuta fumo siano integri ed in caso contrario ripristinarli;
- verificare periodicamente l’efficienza degli strumenti di regolazione e sicurezza dell’impianto.
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BRUCIATORI
CALDAIE MURALI E TERRA A GAS
GRUPPI TERMICI IN GHISA E IN ACCIAIO
GENERATORI DI ARIA CALDA
TRATTAMENTO ACQUA
CONDIZIONAMENTO
Le illustrazioni e i dati riportati sono indicativi e non impegnano. La LAMBORGHINI si riserva il diritto di apportare senza
obbligo di preavviso tutte le modifiche che ritiene più opportuno per l'evoluzione del prodotto.
LAMBORGHINI CALOR S.p.A.
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44047 DOSSO (FERRARA)
ITALIA
TEL. ITALIA 0532/359811 - EXPORT 0532/359913
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Libretto cod. 97.50874.0 (10/07)
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