Kharma Elegance dB11-S
Grande diffusore del costruttore olandese, un progetto abbastanza inusuale e caratterizzato da
molte particolarità costruttive. Le misure sono particolarmente convincenti, specialmente nella
tenuta in potenza e nelle distorsioni molto basse. L’ascolto è molto particolare e la messa a punto
in ambiente anche un po’ faticosa, visto il peso dei diffusori. Ma una volta messo bene a punto il
sistema diffusori-ambiente la resa è spettacolare, sia come ambienza che come pulizia del segnale.
harma è un costruttore olande-
se che tende a progettare e co-
K
delle sue cinque linee di prodotto è mol-
to originale e basta una occhiata per ca-
pire che non si tratta di estetica fine a se
stessa ma legata alla corretta riproduzio-
ne del suono.
A guardare bene il diffusore si intuisco-
no quelli che potrebbero essere gli in-
tenti del costruttore per questa realizza-
zione: grande tenuta in gamma bassa
con due woofer da dieci pollici dalla
membrana in alluminio e le sospensioni
in gomma che lasciano prevedere una
escursione notevole. Un midrange da
ben sette pollici, molto poco profondo
che da un lato sembra disegnato pro-
prio per riprodurre soltanto la gamma
media ma dall’altro mostra un’escursio-
ne notevole foriera di basse frequenze li-
neari. Ma iniziamo dal mobile, pesantis-
simo, costruito con un particolare as-
semblaggio di vari strati di legno molto
sottili che sono incollati sotto una pres-
sione enorme fino ad avere uno spesso-
re notevole con una densità incredibile,
quasi 1.250 chilogrammi per metro cu-
bo, praticamente una volta e mezzo
quello che è possibile fare con i pannelli
MDF. Il progettista, Charles Oosterum,
struire tutto in casa. Il disegno
PROVE
KHARMA ELEGANCE DB11-S
Sistema di altoparlanti da pavimento
Costruttore: Kharma International, b.v.
Kalshoven 7, 4825 AL Breda, Olanda. Tel.
+31 765715010 - Fax +31 765714773
Distributore per l’Italia: Audio Point Italia
srl, Via Mollica 63, 95021 Aci Castello
(CT). Tel. 095 272601 - Fax 095 271081
www.audiopoint.it
info@audiopointitalia.it
Prezzo: euro 47.700,00 la coppia
CARATTERISTICHE DICHIARATE
DAL COSTRUTTORE
Tipo: bass reflex da pavimento. Potenza
massima applicabile: 380 watt rms. Sensibi-
lità: 89 dB con 2,83 V ad 1 metro. Risposta
in frequenza: 21-30.000 Hz. Impedenza: 4
ohm. Numero delle vie: tre. Frequenza di
incrocio: 2.000 Hz, secondo ordine elettri-
co. Tweeter:cupola in berillio da 25 millime-
tri. Midrange: 180 mm Omega 7. Woofer:
due da 250 mm in alluminio. Massima pres-
sione indistorta: 115 dB. Dimensioni
(LxAxP): 468x1.298x662 mm, stand incluso
AUDIOREVIEW n. 373 marzo 2016 59
dichiara che in questo modo le risonan-
ze della struttura sono quasi del tutto an-
nullate o, al massimo, spostate fuori dal-
la banda di riproduzione. A parte la den-
sità notevole del box esterno possiamo
notare che all’interno è incollata una fitta
rete di rinforzi orizzontali e verticali, qua-
si come una struttura a matrice che, evi-
dentemente, ha fatto molti proseliti in
questo ultimo ventennio. E pensare che,
come tutte le soluzioni innovative, all’ini-
zio fu vista come una esagerazione un
po’ da tutti. Una struttura così rigida e
pesante ben si presta ad ospitare due
woofer da dieci pollici ad elevata escur-
sione, che meglio sarebbe definire undi-
ci pollici, visto che il solo diametro della
membrana di alluminio vale circa 210
millimetri. La generosa sospensione fa
parte, secondo il mio parere, di quel
nuovo corso tutto nord europeo che ha
preso le mosse dalla Peerless e che ha
contagiato Seas e Scan Speak, votatesi
da qualche anno alle escursioni lineari
molto ampie. La differenza tra questi
woofer e quelli in uso da decenni nel set-
tore car stereo è tutta nelle prestazioni e
nella linearità, visto che i mostri da com-
petizione SPL esibiscono distorsioni no-
tevoli sin da una decina di watt. Ma in
quel settore vanno bene lo stesso. Qui si
gioca molto sulle cedevolezze che non
sono microscopiche ed ovviamente sul-
le masse che non rasentano il mezzo chi-
lo, masse che richiedono potenze note-
voli e tempi lunghi per “mettersi in mo-
PROVE
Kharma Elegance dB11-S
Figura 1 Figura 2
to”. In un woofer che deve scendere
davvero a frequenze bassissime la linea-
rità è tutto, così come la prontezza, an-
che se è formalmente sbagliato parlare
di transienti in gamma bassa. I woofer
costruiti per Kharma dalla Scan Speak,
puntano ad ottenere un’ottima costanza
dei parametri fondamentali anche a
grandi escursioni, con un rapporto mas-
sa/cedevolezza ottimale. Col prezzo di
due altoparlanti di questo tipo si posso-
no acquistare due diffusori da pavimen-
to già di prestazioni notevoli. I due woo-
fer sono caricati in bass reflex ed accor-
dati, a meno di celle importanti di com-
pensazione, a 26 Hz, bene in linea con la
bassa risonanza del trasduttore-somma
e del fattore di merito totale, prossimo a
0,26, se ricordo bene dalla lettura dei
parametri dei trasduttori di quella serie.
Il condotto di accordo deve ovviamente
essere generoso anche se posizionato
alle spalle dei due woofer. Anche questo
dettaglio, in un’ottica di contenimento
delle risonanze e delle colorazioni, deve
essere analizzato attentamente. La flan-
gia esterna è svasata e ben fissata al
pannello posteriore, mentre il tubo è
terminato internamente senza svasature
ma con un taglio a 45° che limita forte-
mente la risonanza a canna d’organo, in
un assieme meccanicamente molto sta-
bile che non rischia di vibrare. Il materia-
le assorbente usato sulle pareti della ca-
mera dei due woofer è abbastanza den-
Il volume di carico
dei due woofer.
Notare la solidità dei
rinforzi interni.
so, con l’impiego di un solo pannello di
acrilico attorno al condotto di accordo.
Tutto, crossover compreso, sembra im-
pregnato di un materiale smorzante
piuttosto denso. La camera di lavoro del
midrange e del tweeter è realizzata a
tronco di piramide con un rapporto tra
parete inferiore e parete superiore ab-
bastanza pronunciato, così da ridurre ve-
ramente al minimo l’innesco di effetti in-
Uno dei due woofer per la sezione bassi. Si tratta di un 26 cm della
Scan Speak con membrana in alluminio. Il grosso complesso
magnetico assicura grande escursione lineare.
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Kharma Elegance dB11-S
PROVE
terni di “ping-pong” tra le pareti. Va te-
nuto nel conto anche che tutto il baffle
frontale del diffusore è inclinato di circa
sette gradi, caratteristica che contribui-
sce a ridurre ulteriormente le onde sta-
zionarie interne oltre ad attuare un di-
screto arretramento dei centri acustici
degli altoparlanti. Prima di parlare di alli-
neamento dei centri acustici come por-
tatore di enorme regolarizzazione delle
fasi acustiche, occorre dare uno sguardo
alle rispettive bande passanti filtrate e la
risposta al gradino. Come possiamo ve-
dere nel grafico di Figura 1 la risposta al
gradino assomiglia a quella di un diffu-
sore abbastanza normale, con tweeter e
midrange in controfase rispetto all’emis-
sione dei due woofer. Il progettista in un
piccolo trafiletto fa notare, come io so-
stengo da una decina di anni, che le fasi
acustiche e la risposta all’impulso siano
utili da prendere in considerazione sol-
tanto se se ne tiene conto fuori asse e su
tutto l’arco utile di emissione e non sol-
tanto in asse. Oosterum dichiara che la-
vorando sui disallineamenti di fase nelle
rilevazioni angolate è possibile ottenere
una emissione fuori asse che si traduce
in un campo riverberato di maggiore
coerenza rispetto all’emissione in asse e
che in questo modo si riesce ad ottenere
uno stage orizzontale di buone propor-
zioni. Il suggerimento fatto tante volte di
tenere sotto occhio le fasi acustiche fuo-
ri asse fatto da queste pagine si concre-
tizza così in una definizione semplice ed
illuminante. Il midrange lavora in cassa
chiusa con una risonanza molto bassa
così da poter avere un andamento appa-
rentemente strano del filtro passa-alto.
Come possiamo vedere dalla Figura 2,
ottenuta utilizzando la pratica doppia
connessione posteriore, non siamo alle
prese col solito passa-alto a pendenza
singola ma abbiamo un doppia penden-
za col primo intervento molto lungo.
L’attenuazione parte infatti dalla gamma
media e scende fino ai 100 Hz lasciando
sul campo soltanto dieci decibel per de-
cade di frequenza fino a presentare una
piegatura più decisa e “protettiva” al di
sotto dei 50 Hz, probabile frequenza di
risonanza del sistema. Anche i due woo-
fer hanno una pendenza del passa-bas-
so molto blanda che inizia attorno ai 90-
100 Hz e che ricorda un po’ la risposta
della Rogers 3/5 A, scambiata da tutti
per una mancanza di smorzamento. Cre-
Il midrange estratto
dal suo volume di
carico. Possiamo
apprezzare la
somiglianza del
complesso magnetico
con la serie più
prestigiosa di Scan
Speak. Il disegno
dell’equipaggio
mobile però, a detta
del progettista, è
stato studiato e
realizzato in casa.
Notiamo la
membrana poco
profonda e la
conseguente
lunghezza del
supporto della
bobina mobile.
L’assorbente
all’interno del
diffusore è
diversificato per le
pareti e per il volume
interno.
do che questo tipo di incrocio sia stato
usato per rendere quanto più amalga-
mato possibile il funzionamento con-
temporaneo dei woofer e del midrange
nel range che va da 200 ad 800 Hz. Per
fare ciò è chiaro che si debba poter con-
tare su un midrange dotato di una tenu-
ta in potenza veramente notevole. La
membrana di questo trasduttore è stata
oggetto di un lungo studio, sia nella na-
tura dei materiali scelti che nella forma. Il
costruttore afferma di essere riuscito,
dopo lunghe simulazioni al computer, a
“piegare” una fibra di carbonio molto ri-
gida fino a far sparire ogni risonanza lun-
go la superficie della membrana ed otte-
nere una resa estremamente rapida,
grazie anche ad un motore “un-
derhung”. Si tratta in pratica di una bo-
bina mobile molto più corta delle termi-
nazioni polari, così da poter contare su
un campo estremamente lineare lungo
tutto il movimento dell’equipaggio mo-
bile. La contropartita di questo tipo di
costruzione è tutta nel limite massimo
che quando viene raggiunto produce
una forte distorsione di ordine dispari. Il
corretto dimensionamento del traferro e
la linearizzazione del flusso al suo inter-
no aggiungono, secondo il progettista,
caratteristiche di velocità e di banda
passante altrimenti irraggiungibili, tanto
che il trasduttore viene dichiarato abile
ad una riproduzione corretta da 30 a
7.000 Hz. Se il midrange è stato pensato
ed allestito tutto in casa notiamo come il
tweeter sia il nuovo trasduttore in beril-
lio della Scan Speak, che assicura un mo-
vimento “pistonico” fino a circa 30 kHz.
Non ho avuto ancora modo di lavorare
in maniera diretta col tweeter al berillio
della Scan, ma posso dire che l’ascolto
in fabbrica di questo componente su un
prototipo di diffusore è stato molto con-
vincente, anche se nella resa non asso-
miglia ancora ad un trasduttore a cupola
morbida, pur vantando doti di velocità e
coerenza timbrica ampiamente superio-
ri. Il cablaggio interno è, a detta del co-
struttore, molto sofisticato. È stato scel-
to l’argento come conduttore, ma un ar-
gento particolarmente puro, faticosa-
mente scelto tra oltre duecento campio-
ni di proposte. Si tratta di un cavo così
particolare che il costruttore fornisce, a
richiesta, anche i cavi di collegamento e
di potenza che fanno uso di questo ma-
teriale. Visto che c’ero e che la stazza del
diffusore è notevole, ho pensato bene di
effettuare anche una rilevazione della di-
spersione verticale a ±15° che rappre-
sentano in posizione di ascolto un solle-
vamento od un abbassamento di ben 72
centimetri. Come possiamo vedere dal-
la Figura 3 nella ripresa dall’alto possia-
mo contare su una risposta più regolare
di quella rilevata in asse, come se il lobo
di emissione verticale fosse spostato
verso l’alto. Il progettista dichiara, guar-
da caso, di aver fatto in modo di incidere
quanto meno possibile sulla prima rifles-
sione, ovvero quella del pavimento. Alla
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