irinox CP Series, C512, C504, C508, CP40 Operation And Service Manual

...
ISTRUZIONI PER
L’USO E LA MANUTENZIONE
CONSERVATORI SERIE “CP”
REV. 2 (13.02.09)
OPERATION AND
SERVICE MANUAL
HOLDING CABINET SERIE “CP”
D'ENTRETIEN DES CONSERVATEURS
SÉRIE “CP”
INSTRUCCIONES PARA EL USO
Y MANTENIMIENTO DE LOS ARMARIOS
REFRIGERADOS SERIE “CP”
Informazioni per la garanzia e l’assistenza
Validita’ garanzia: delle singole parti per 12 mesi dalla data di fatturazione, come riportato nel vigente listino prezzi.
Contatti:
Servizio clienti: +39.0438.5844 Assistenza sull’utilizzo +39.0438.5844 Assistenza tecnica – ricambi +39.0438.2020 Fax +39.0438.2023 E-mail irinox@irinox.com Web site www.irinox.com
Per ogni richiesta relativa al Vostro conservatore, indicate sempre:
• Il modello
• Il numero di serie riportati nell’etichetta sulla macchina.
Egregio Cliente,
nel ringraziarla per la fiducia accordataci con la scelta di un conservatore IRINOX, la invitiamo ad un’attenta lettura del manuale che le darà tutte le informazioni necessarie per iniziare subito la conservazione ottimale dei suoi prodotti.
Le consigliamo comunque di studiare il presente manuale per usufruire di tutte le potenzialità ed i vantaggi che il suo conservatore IRINOX le può dare.
Il corretto funzionamento della macchina dipende anche da un corretto utilizzo.
Conservi questo manuale vicino al suo conservatore, in modo che sia prontamente consultabile da lei e dai suoi operatori.
Buon Lavoro con IRINOX!
Si iscriva online al Club Irinox : www.irinox.com
La rappresentazione grafica dei comandi nel presente manuale è volta a facilitare la comprensione delle operazioni da compiere, in modo da usare subito e con soddisfazione il vostro conservatore IRINOX.
Legenda dei simboli
suggerimenti e dettagli per un corretto uso del conservatore
norme per la vostra sicurezza
informazioni aggiuntive presenti nel manuale
INDICE
1. DOCUMENTAZIONE GENERALE 4
1.1 AVVERTENZE GENERALI 4
1.2 PREMESSA 4
1.3 TRASPORTO E MOVIMENTAZIONE 4
1.4 DISIMBALLO E SMALTIMENTO DELL’IMBALLO 5
1.5 NORME ELEMENTARI DI SICUREZZA 5
2. INSTALLAZIONE 6
2.1 DATI DI TARGA 6
2.2 POSIZIONAMENTO 6
2.3 DATI DIMENSIONALI 7
2.4 TEMPERATURE AMBIENTE E RICAMBIO D’ARIA 9
2.5 POTENZE FRIGORIFERE 9
2.6 ALLACCIAMENTO ELETTRICO 9
2.7 ALLACCIAMENTO FRIGORIFERO 11
2.8 ALLACCIAMENTO SCARICO CONDENSE 13
2.9 ALLACCIAMENTO UNITA’ CONDENSANTI AD ACQUA 13
2.10 NOTE PER L'INSTALLATORE 14
2.11 SISTEMI DI SICUREZZA E CONTROLLO 14
2.12 SCHEDA SICUREZZA GAS R404a 15
2.13 SMALTIMENTO MACCHINA 15
3. FUNZIONAMENTO 16
3.1 UTILIZZO 16
3.2 PANNELLO COMANDI 16
3.3 DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 16
3.4 MODI DI ARRESTO 19
3.5 CONSIGLI D’USO 19
3.6 PROGRAMMAZIONE PARAMETRI 20
3.7 SANIGEN 22
4. MANUTENZIONE / ASSISTENZA 25
4.1 MANUTENZIONE ORDINARIA 25
4.2 PULIZIA CELLA 25
4.3 PULIZIA CONDENSATORE 26
4.4 RICERCA GUASTI 26
4.5 MANUTENZIONE STRAORDINARIA 29
5. SCHEMA A BLOCCHI 30
3
4
1. DOCUMENTAZIONE GENERALE
1.1. AVVERTENZE GENERALI
1.2 PREMESSA
1.3 TRASPORTO E MOVIMENTAZIONE
Tabella 1
Il presente manuale costituisce parte integrante del prodotto, fornisce tutte le indicazioni necessarie per una corretta installazione, un corretto uso e manuten­zione della macchina. È obbligatorio, da parte dell’utilizzatore, leggere at­tentamente questo manuale e fare sempre riferimen­to ad esso; inoltre deve essere conservato in luogo noto e accessibile a tutti gli operatori autorizzati (in­stallatore, utilizzatore, manutentore). Il conservatore è adibito ad uso professionale e quin­di solo persone qualificate ne possono far uso. Il conservatore è destinato solamente all’impiego per il quale è stato concepito e cioè per la conservazione di prodotti alimentari.
Sono esclusi prodotti che necessitano di un controllo e registrazione costante della temperatura, quali:
- prodotti chimici termoreagenti
- medicinali
- emoderivati Il fabbricante declina ogni responsabilità per eventua­li danni causati da un uso errato e irragionevole, co­me ad esempio:
- uso improprio da parte di personale non addestrato.
- modifiche o interventi non specifici per il modello.
- utilizzo di ricambi non originali o non specifici per il modello.
- inosservanza anche parziale delle istruzioni del pre­sente manuale.
L’installazione deve essere eseguita da personale auto­rizzato e specializzato, rispettando le istruzioni del pre­sente manuale. Il fabbricante dichiara e associa, ad ogni singola macchina una dichiarazione di conformità alla direttiva macchine 89/392 e alla direttiva 89/336.
Qualora la macchina fosse fornita con l’unità conden­sante remota, è cura dell’installatore verificare tutti i col­legamenti e rilasciare una dichiarazione di esecuzione fatta a regola d’arte e conforme alle disposizioni della suddetta direttiva.
Il carico e lo scarico dell’apparecchio dal mezzo di trasporto può essere effettuato con un carrello elevatore o transpallets a forche con lunghezza superiore alla metà del mobile. Il mezzo di sollevamento deve essere adeguatamente scelto in base alle dimensioni e alla massa della macchina imballata indicate sulle etichette dell’imballo (
vedi Tabella 1).
Per la movimentazione dell’apparecchio devono essere adottate tutte le precauzioni necessarie per non danneggiarlo, rispettando le indicazioni poste sull’imballo.
PESO
NETTO
kg
IMBALLO CARTONE IMBALLO GABBIA IMBALLO CASSA
LHPm
3
kg L H P m3kg L H P m3kg
Modello conservatori
Modello unità condensanti
CP40 + U.C. INCORPORATA
CP40
CP40 PLUS + U.C INCORPORATA
CP40 PLUS
CP80
CP80 PLUS
CP 120
C504
C508
C512
295 - 308*
240
338 - 359*
240 2 x 240 2 x 240 3 x 240
1000
1000
1000
1000 2x1000 2x1000 3x1000
2600
2500
2700
2500 2x2500 2x2500 3x2500
1300
1300
1300
1300 2x1300 2x1300 3x1300
3,5
3,5
3,5
3,5
7 7
10,5
330-343*
275
373-394*
275 2 x 275 2 x 275 3 x 275
-
2300
-
2320 2x2320 2x2320 3x2320
-
1500
-
1500 2x1500 2x1500 3x1500
-
1000
-
1000 2x1000 2x1000 3x1000
-
3,45
-
3,45
6,9 6,9
10,35
-
335
-
335 2 x 335 2 x 335 3 x 335
-
2350
-
2350 2x2350 2x2350 3x2350
-
1550
-
1550 1550 1550 1550
-
1050
-
1050 1050 1050 1050
-
3,9
-
3,9 7,8 7,8 7,8
-
410
-
410 2 x 410 2 x 410 3 x 410
54 - 68*
98 - 119*
157
920 920
1530
750 1300 1700
880 880 870
0,6 1,1 2,3
78-92*
124-145*
220
920 920
1530
750 1300 1700
880 880 870
0,6 1,1 2,3
78-92*
124-145*
220
960 960
1530
700 1520 1700
860 860 870
0,6 1,3 2,3
92-106*
195-216*
316
* Unità condensante carenata. NOTA: Cella con porte a vetro +20kg
5
1.4. DISIMBALLO
1.5. NORME ELEMENTARI DI SICUREZZA
Rimuovere l’imballo in cartone, legno o cassa dal basamento in legno su cui è appoggiata la macchina, quindi sollevare la macchina con un mezzo idoneo (carrello elevatore), togliere il basamento in legno e posizionare la macchina nel luogo previsto (
vedi
par. 2.2). Dopo aver tolto l’imballo, assicurarsi dell’integrità del conservatore. Togliere la pellicola protettiva in Pvc da tutti i lati (Fig.1).
Nel maneggiare l’imballo e il basamento in
legno, utilizzare guanti di protezione. N.B.: tutti i vari componenti dell’imballo devono essere smaltiti secondo le norme vigenti nel Paese di utilizzo dell’apparecchio. In ogni caso nulla deve essere disperso nell’ambiente.
Fig. 1
La responsabilità delle operazioni effettuate sulla macchina, trascurando le indicazioni riportate sul presente manuale viene demandata all’utilizzatore. Di seguito sono riportate le principali norme di sicurezza generali:
non toccare la macchina con mani o piedi umidi o bagnati non operare sulla macchina a piedi nudi non inserire cacciaviti, utensili da cucina o altro tra le protezioni e le parti in movimento prima di effettuare operazioni di pulizia o di manutenzione ordinaria, scollegare la macchina dalla rete di alimentazione elettrica spegnendo l’interruttore generale e staccando la spina. non tirare il cavo di alimentazione per scollegare la macchina dalla rete di alimentazione.
6
2. INSTALLAZIONE
2.1. DATI DI TARGA
2.2. POSIZIONAMENTO
Verificare che i dati di targa e le caratteristiche della linea elettrica siano corrispondenti (V, kW, Hz, n° fasi e potenza disponibile). La targa recante le caratteristiche dell’apparecchiatura è applicata sul fianco destro del conservatore (fig.2) e sotto il cruscotto.
L’eventuale approntamento di sale macchine per la dislocazione delle unità condensanti devono seguire le norme vigenti del Paese d’installazione in materia di antincendio (rivolgersi al comando dei vigili del fuoco locali per le dovute indicazioni).
É da tenere presente inoltre che l’eventuale intervento delle valvole di sicurezza o tappi fusibili, insiti nel circuito frigorifero, comportano lo scarico immediato di tutto il refrigerante impiegato nell’ambiente; provvedere di conseguenza a realizzare opportuni mezzi di smaltimento e primo soccorso come indicato nelle schede di sicurezza del refrigerante (vedi par. 2.12).
Classi climatiche: T classe tropicale (temperatura ambiente da 18°C a 43°C) secondo norma CEI EN 60335-1 5 (temperatura 40°C, umidita’ relativa 40%) secondo Norma UNI EN ISO 23953-2
Fig. 2
31010
CORBANESE (TV)
ITALY
Mod.
s/n
Compressor HERMETIC
V
A
Refrigerant R404 Charge
Desing pressure (Low)
Desing pressure (High)
Rated Load
Class Volume
PED Code
IP
KPa
KPa
Kw
Ph Hz
Modello N° di serie
mm/yy/progres.
Frequenza
Potenza
Fase
Assorbimento
Volt
La macchina deve essere installata e collaudata nel completo rispetto delle norme di legge antinfortunisti­che, degli ordinamenti tradizionali e delle vigenti nor­mative.
L’installatore è tenuto a verificare eventuali prescri­zioni in materia di antincendio (rivolgersi al comando dei vigili del fuoco locali per le dovute indicazioni).
Collocare la macchina nel luogo previsto.
Effettuare il livellamento dell’apparecchiatura attra­verso i piedi di regolazione. Per la messa in piano delle macchine più pesanti, utilizzare appositi solleva­tori (Fig.3).
Se le apparecchiature non sono livellate, il loro fun­zionamento ed il deflusso delle condense possono essere compromessi.
Da evitare (Fig.4):
Luoghi esposti ai raggi diretti del sole Luoghi chiusi ad elevate temperature e scarso ricam­bio d’aria (
vedi Tabella 2).
Evitare di installare la macchina vicino a qualsiasi fonte di calore.
Fig. 3
Fig. 4
7
2.3. DATI DIMENSIONALI
CP40
CP80
CP120
Unità incorporata potenziata
Linea gas caldo (hot gas line) Linea liquido (liquid line) Linea aspirazione (suction line)
Unità incorporata standard
MODELLO CP
ABBINAMENTO UNITÀ CONDENSANTI
MODELLO U.C.
CP40
CP40 Plus
CP80
CP80Plus
CP120
C504 C508 C508 C512 C512
8
2.3. DATI DIMENSIONALI
Unità condensante C508
Condensazione aria
Condensazione acqua
di rete
o acqua di pozzo
Condensazione
aria / acqua di rete
Condensazione aria remoto
Opzione carena
Unità condensante C504 Unità condensante C512
Condensazione aria
Condensazione acqua
di rete
o acqua di pozzo
Condensazione
aria / acqua di rete
MOD.
MOD.
DIM.
ARIA / ACQUA
ACQUA
ARIA
COND.REMOTO
ARIA / ACQUA
ACQUA
ARIA
85 74 68
119
85 57 48 68
CARENATA
ARIA / ACQUA
ACQUA
ARIA
C512C508C504
67 101 101 157
84 73 55
84 56 43 54
Dimensioni unità condensante remota.
Kg
H
P
L
53
73
84
65
73
84
53
73
84
CARENATA
L1 P1 H1 Kg
Dimensioni condensatore remoto.
C508 C512
ARIA STD.
ARIA SUPER SIL.
DIM.
MOD.
MOD.
ARIA SUPER SIL.
ARIA STD.
13
51
31
58
21
51
33
59
8598
77 32 41 15 25
41
32
123
9
2.4. TEMPERATURE AMBIENTE E RICAMBIO D'ARIA
2.6. ALLACCIAMENTO ELETTRICO
2.5. POTENZE FRIGORIFERE
Per i gruppi frigoriferi condensanti ad aria, la tempera­tura aria dell’ambiente di funzionamento non deve su­perare i 42 °C. Oltre tale temperatura non sono garanti­te le prestazioni dichiarate. Le unità condensanti remote devono essere installate in sale apposite o all’aperto, in luogo riparato dal sole diretto; se le circostanze lo rendessero necessario, dev’essere a cura dell’installatore valutare l’impiego di una copertura o tettoia (in ogni caso deve essere ga­rantito un sufficiente ricambio d’aria).
Per maggiori dettagli
vedi Tabella 2.
Tabella 2
RICAMBIO MINIMO D'ARIA PER UNITÀ CONDENSANTI
MODELLO m
3
/h ARIA
C504 1100 C508 3000 C512 4000
Tabella 3
Valori riferiti alla potenza di condensazione dichiarata a -10/+40°C secondo EN12900.
CONSUMO MASSIMO ACQUA PER UNITÀ CONSENSANTI AD ACQUA
MODELLO
C504 530 C508 1050 C512 1580
Acqua di pozzo [l/h] Acqua di torre [l/h]
160 320 480
Tabella 4
Valori dichiarati a T.evap=-10°C e T.cond.=+40°C. Surriscaldamento in accordo con EN12900.
MODELLO
C504 2748 C508 5496 C512 8244
Rese frigorifere [W]
Potenza di condensazione [W]
1807 3614 5421
Fig. 6
Fig. 7
A monte di ogni apparecchio (cella e unità condensan­te) è obbligatorio installare un interruttore automatico magnetotermico differenziale, secondo le norme vigenti nel Paese di installazione.
L’alimentazione va portata al quadro elettrico di ogni sin­golo apparecchio, secondo i dati riportati nella Tabella 5.
I cavi elettrici di alimentazione dovranno essere cor­rettamente dimensionati per le unità installate; I cavi elettrici dovranno essere introdotti e bloccati nell’apposito passacavo e posati in maniera adeguata in funzione all’ambiente di installazione; Ogni conduttore deve essere inserito nel morsetto corrispondente; Il conduttore di terra deve essere collegato corretta­mente ad un efficace impianto di messa a terra.
10
SCHEDA
ELETTRONICA CELLA
CAVO 3x0,5 mm
2
TWISTATO
SCHERMATO
GND
B
A
SCHEDA ELETTRONICA
UNITÀ CONDENSANTE
GND
B
A
Tabella 5
"Cavo BUS comunicazione unità"
MODELLO
ALIMENTAZIONE ASSORBIMENTO
SEZIONE CAVO
Tensione (V)
Frequenza (Hz)
Poli Potenza (kW) Corrente (A)
Cella CP40 230 1P + N + PE 1,3 5,5 3G2,5 mm
2
C504A 230
50
50 1P + N + PE 1,1 6,8 3G2,5 mm
2
C504M 230 1P + N + PE 1,1 6,8 3G2,5 mm
2
C504W 230 1P + N + PE 1,0 6,0 3G2,5 mm
2
C504S.S. 230 1P + N + PE 1,0 6,4 3G2,5 mm
2
C508A 400 3P + N + PE 2,0 4,0 5G1,5 mm
2
C508M 400 3P + N + PE 2,0 4,0 5G1,5 mm
2
C508W 400 3P + N + PE 1,9 3,9 5G1,5 mm
2
C508S.S. 400
50
50
50
50
50
50
50 3P + N + PE 1,9 4,0 5G1,5 mm
2
C512A 400 3P + N + PE 3,0 6,2 5G1,5 mm
2
C512M 400 3P + N + PE 3,0 6,2 5G1,5 mm
2
C512W 400 3P + N + PE 2,8 5,8 5G1,5 mm
2
C512S.S.
NOTE: cavo dimensionato per una lunghezza di 25m con una caduta di tensione industriale ∆V% ≤ 1% A: Aria - M: Misto Aria/Acqua - W: Acqua di pozzo - S.S.: Super Silenziata
400
50
50
50
50 3P + N + PE 2,9 6,1 5G1,5 mm
2
Cavo BUS per comunicazione tra unità condensante e celle
Cavo Twistato e schermato 3x0,5mm2 lunghezza mas­sima 100m. Collegare il cavo ai morsetti delle schede elettroniche come mostrato nello schema a blocchi e negli schemi elettrici, rispettando la siglatura posta sulla morsettiera; La sequenza di collegamento delle unità non è determi­nante. Partire con il BUS dalla scheda Master (unità condensante). Collegare lo schermo del cavo BUS a terra, SOLO nel quadro elettrico dell’unità condensante.
ATTENZIONE! Lo schermo deve essere collegato a Terra SOLO nell’unità condensante. Se ci sono più celle da collegare con il Bus, lo schermo del cavo in arrivo deve essere giuntato con lo schermo del cavo in partenza. Nella cella dove il Bus termina, lo schermo deve essere isolato.
La ditta costruttrice declina ogni responsabi­lità ed ogni obbligo di garanzia, qualora si verifichi­no danni alle apparecchiature, alle persone ed alle cose, imputabili ad una installazione non corretta e/o non rispettosa delle leggi vigenti.
11
2.7. ALLACCIAMENTO FRIGORIFERO
2.7.1. Installazione a pari livello
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
Criteri generali da soddisfare nella installazione dei grup­pi remoti:
Pendenza delle condotte (Fig.8)
Serraggio staffe su tubi isolati. Per il numero di staffe da applicare sulla linea di collegamento frigorifero dei gruppi remoti
vedi
Tabella 6.
Saldature ermetiche (Fig.10).
Esecuzione del vuoto (0,03mBar) nelle condotte di collegamento (mandata e aspirazione). L’unità con­densante è, salvo diversa indicazione, carica di freon.
Verifica tenuta vuoto delle condotte.
Apertura dei rubinetti di intercettazione sull’unità condensante.
Controllo perdite.
Controllo dell’esatta carica del gas tramite la spia in­dicatore passaggio liquido posto sull'unità conden­sante.
Controllo della circolazione e pressione dell’acqua di condensazione (impianti con condensazione ad ac­qua).
I criteri sopra indicati sono sufficienti per le instal­lazioni a pari livello (Fig.11)
2%
COMPRESSORE COMPRESSOR
Tabella 6
DISTANZA
Cella -> Gruppo remoto
NUMERO
STAFFE
5 metri 2 10 metri 3 15 metri 5 20 metri 7 25 metri 8
Fig. 8
Fig. 9
Fig. 10
Installazione pari livello
Fig. 11
12
2.7.2. Installazione a livelli diversi
Se il gruppo remoto è installato più in alto rispetto all’apparecchiatura (fig.13), è necessario inserire un sifone ad ogni partenza o risalita (a), ogni 1,8 metri di dislivello lungo la condotta di ritorno, e ad ogni arrivo (b).
Se il gruppo remoto è installato più in basso rispetto all’apparecchiatura non è necessario alcun sifone (fig. 12).
2.7.4 Taratura pressostati R404a
Fig. 12 Fig. 13
Installazione livelli diversi
2.7.3. Allacciamento frigorifero-gruppi a distanza
I diametri delle condotte di alimentazione delle appa­recchiature sono dimensionati per distanze di installa­zione fino a 25 metri (
vedi Tabella 7).
Per distanze superiori contattare la ditta costruttrice.
L’isolamento della linea di aspirazione e del gas caldo dovrà essere fatto con isolante del tipo a cellule chiuse di buona qualità, dello spessore minimo di 19 mm.
Tabella 7
Modello
Unità
Condensante
Modello
Cella
Abbinata
Linea
mandata
Linea
aspirazione
Linea
gas caldo
Linea
ingresso
condensatore
Linea
uscita
condensatore
Ø mm
C504 CP40
CP40Plus
C508
CP80
CP80Plus
C512
(1): per unità con condensatore remoto
10
10
10
12
16
16
10
10
10
-
10 (1)
12
-
10 (1)
10
CP120
19 mm
Per la taratura dei pressostati R404a vedi Tabella 8 Nota: tutti i valori senza unità di misura, sono espressi
in bar (pressione relativa).
Tabella 8
Modello
Bassa
Pressione
(L.P.)
Alta
Pressione
(H.P.)
Avvio
Ventilatori
Valvola
Sicurezza
Valvola
Sicurezza
Bassa
Pressione
(L.P.)
Alta
Pressione
(H.P.)
bar - barbar bar barbar
CONDENSAZIONE ARIA CONDENSAZIONE ACQUA
C504 0
0
C508
0
0 0 0
min min min
min min min
25 25 25
27.6
27.6
27.6
17 17 17
29.5
29.5
29.5
28.5
28.5
28.5
C512
bar -
13
2.8. ALLACCIAMENTO SCARICO CONDENSE
2.9. ALLACCIAMENTO UNITÀ CONDENSANTI AD ACQUA
Per tutti i modelli, è necessario predisporre un tubo di scarico per l’acqua di condensa e di lavaggio, del dia­metro minimo di 1”, tipo “Geberit “ o similare.
Qualora non si disponga di un allacciamento ad uno scarico, installare la bacinella per la raccolta dell’acqua di condensa, fornita in dotazione. Fissare il supporto/guida sul fondo dell’apparecchiatura con le 4 viti M6 in dotazione (fig. 14). Fissare il tubo di prolunga al tubo di scarico posteriore dell’apparecchiatura (Fig.15). Inserire la bacinella nel supporto/guida (fig.16).
Assicurarsi che il tubo di prolunga sia inclinato verso la bacinella, in modo da evitare ristagni d’acqua al suo interno.
Per la posizione vedi par. 2.3.
Al momento del collaudo (acqua di rete), a macchina ferma con rete idrica pronta, controllare che il tubo di scarico del condensatore non faccia fuoriuscire ac­qua; in caso contrario regolare la valvola pressostati­ca fino al completo arresto della fuoriuscita (Fig.17). Si consiglia di installare una saracinesca ed un filtro ispezionabile, nella linea di mandata dell’acqua. Il tu­bo di mandata e di scarico dell’acqua del condensato­re sono indicati da apposite targhette. Entrambi gli at­tacchi sono filettati da 3/4”F. Vedere Tabella 3 per il consumo massimo d’acqua
Fig. 17
Fig. 14
Fig. 15
Fig. 16
CARATTERISTICHE DELLA LINEA PER UNITÀ
CONDENSANTI AD ACQUA
Pressione massima dell'acqua in ingresso Pressione minima dell'acqua in ingresso Temperatura massima dell'acqua in ingresso per
garantire il funzionamento normale dell'apparecchio
1600 KPa 50 KPa 25°C (acqua di pozzo)
40°C (acqua di torre)
14
2.10. NOTE PER L'INSTALLATORE
2.11. SISTEMI DI SICUREZZA E CONTROLLO
Fig. 19
Verifica di una corretta installazione e collaudo:
Verificare eventuali fughe di gas da saldature o giun­ture fatte durante la fase di installazione. Verificare il buon isolamento dei tubi di collegamento tra conservatore e unità condensante remota. Verificare il collegamento elettrico. Verificare gli assorbimenti. Verificare le pressioni standard. Verificare il collegamento idrico con la regolazione della valvola pressostatica durante il funzionamento e la buona circolazione dell’acqua di condensazione. Eseguire almeno un ciclo completo di conservazione (raggiungere la temperatura di set), ed un ciclo di sbrinamento manuale.
Informare il cliente sull’esatto utilizzo dell’apparecchiatura con specifico riferimento all’uso e alle necessità del cliente stesso.
L’installazione e la messa in funzione devono essere eseguite da personale autorizzato.
Microinterruttore porta (A): blocca il funzionamento dei ventilatori in cella quando viene aperta la porta. Fusibili di protezione (B): proteggono i circuiti da cor­tocircuiti e sovraccarichi. Portafusibili (C): contengono i fusibili e permettono l’apertura ed il sezionamento dei circuiti. Interruttore Magnetotermico (D): protegge i circuiti da cortocircuiti e sovraccarichi. Schede elettroniche (E): in base ai parametri acquisiti comandano e controllano i vari dispositivi della mac­china ad esse connessi. Controllo temperatura in cella e fine sbrinamento (F): è gestito dalla scheda elettronica tramite sonda PT1000. Pressostato di sicurezza (G): interviene nel caso di sovrapressione nel circuito refrigerante. Valvola di sicurezza (H): interviene nel caso di sovra­pressione nel circuito refrigerante in caso di guasto del pressostato di sicurezza.
Fig.A Fig.B Fig.C Fig.D
Fig.E
Fig.HFig.GFig.F
15
2.12. SCHEDA SICUREZZA GAS R404a
2.13. SMALTIMENTO DELLA MACCHINA
• Identificazione dei pericoli
Elevate esposizioni per inalazione possono provocare effetti anestetici. Esposizioni molto elevate possono causare anomalie del ritmo cardiaco e provocare morte improvvisa. Il prodotto nebulizzato o sotto forma di schizzi può provocare ustioni da gelo agli occhi o alla pelle. Pericoloso per lo strato di ozono.
• Misure di primo soccorso
Inalazione
Allontanare l’infortunato dall’esposizione, e tenerlo al caldo e a riposo. Se necessario somministrare ossige­no. Praticare la respirazione artificiale se la respirazio­ne si è arrestata o dà segni d’arrestarsi. In caso di arre­sto cardiaco effettuare massaggio cardiaco esterno. Ri­chiedere assistenza medica immediata.
Contatto con la pelle
Far sgelare con acqua le zone interessate. Togliere gli indumenti contaminati. Attenzione: gli indumenti possono aderire alla pelle in caso di ustioni da gelo. In caso di contatto con la pelle, lavarsi immediatamente e abbondantemente con ac­qua tiepida. Se si verificano sintomi (irritazione o for­mazione di vesciche) richiedere assistenza medica.
Contatto con gli occhi
Lavare immediatamente con soluzione per lavaggio oculare o acqua pulita, tenendo scostate le palpebre, per almeno 10 minuti. Richiedere assistenza medica.
Ingestione
Non provocare il vomito. Se l’infortunato è cosciente, far sciacquare la bocca con acqua e far bere 200-300 ml d’acqua. Richiedere immediata assistenza medica.
Ulteriori cure mediche
Trattamento sintomatico e terapia di supporto quando indicato. Non somministrare adrenalina e farmaci sim­paticomimetici similari in seguito ad esposizione, per ri­schio di aritmia cardiaca con possibile arresto cardiaco.
• Misure antincendio
Non infiammabile. La decomposizione termica provoca l’emissione di va­pori molto tossici e corrosivi (cloruro di idrogeno, floruro di idrogeno). In caso di incendio usare autorespiratore e indumenti di protezione adeguati.
Mezzi di estinzione
Utilizzare agenti estinguenti appropriati all’incendio cir­costante.
• Informazioni tossicologiche
Inalazione
Concentrazioni atmosferiche più elevate possono cau­sare effetti anestetici con possibile perdita di coscien­za. Esposizioni molto elevate possono causare anoma­lie del ritmo cardiaco e provocare morte improvvisa. Concentrazioni più elevate possono causare asfissia a causa del contenuto d’ossigeno ridotto nell’atmosfera.
Contatto con la pelle
Gli schizzi di liquido e il liquido nebulizzato possono provocare ustioni da gelo. È improbabile che sia peri­coloso per assorbimento cutaneo. Il contatto ripetuto o prolungato può causare la rimozione del grasso cuta­neo, con conseguenti secchezza, screpolature e der­matite.
• Informazioni ecologiche
Si decompone con relativa rapidità nell’atmosfera infe­riore (troposfera). I prodotti di decomposizione sono al­tamente dispersi e quindi hanno una concentrazione molto bassa. Non influenza lo smog fotochimico (cioè non rientra tra i composti organici volatili -VOC- secondo quanto stabi­lito dall’accordo UNECE). Il potenziale di distruzione dell’ozono (ODP) è 0.055 misurato a fronte di un ODP standard pari a 1 per il cfc11 (secondo la definizioni uNeP). La sostanza è regolamentata dal Protocollo di Montreal (revisione del 1992). Gli scarichi di prodotto rilasciati nell’atmosfera, non pro­vocano contaminazione delle acque a lungo termine.
• Considerazioni sullo smaltimento
La soluzione migliore consiste nel recuperare e ricicla­re il prodotto. Se questo non è possibile, la distruzione deve avvenire in un impianto autorizzato attrezzato per assorbire e neutralizzare i gas acidi e gli altri prodotti tossici di lavorazione.
• Misure in caso di fuoriuscita accidentale
Assicurare un’adeguata protezione personale (con l’impiego di mezzi di protezione per le vie respiratorie) durante l’eliminazione degli spandimenti. Se le condizioni sono sufficientemente sicure, isolare la fonte della perdita. In presenza di spandimenti di mo­desta entità, lasciar evaporare il materiale a condizione che vi sia una ventilazione adeguata. Perdite di entità rilevante:
-ventilare la zona;
-contenere il materiale versato con sabbia, terra o altro materiale assorbente idoneo;
-impedire che il liquido penetri negli scarichi, nelle fo­gnature, negli scantinati e nelle buche di lavoro, perchè i vapori possono creare un’atmosfera soffocante.
• Manipolazione
Evitare l’inalazione di elevate concentrazioni di vapori. Le concentrazioni atmosferiche devono essere ridotte al minimo e mantenute al minimo livello ragionevol­mente possibile, al di sotto del limite di esposizione professionale. I vapori sono più pesanti dell’aria, e quindi è possibile la formazione di concentrazioni elevate vicino al suolo dove la ventilazione generale è scarsa. In questi casi, assicurare adeguata ventilazione o indossare idonei di­spositivi di protezione delle vie respiratorie con riserva d’aria. Evitare il contatto con fiamme libere e superfici calde perché si possono formare prodotti di decompo­sizione irritanti e tossici. Evitare il contatto tra liquido e gli occhi/la pelle.
La demolizione e lo smaltimento della macchina devono essere fatti rispettando le normative vigenti nel
Paese di installazione, soprattutto per quanto riguarda il gas refrigerante e l’olio lubrificante del compressore.
16
3. FUNZIONAMENTO
3.1. UTILIZZO
3.2. PANNELLO COMANDI
3.3. DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
I conservatori serie CP sono stati concepiti per la conservazione dei prodotti alimentari. Tutti i CP hanno la possibilità di lavorare da +15 / -30°C. In particolare: in modalità Positiva (+15 / -5°C), sono idonei alla conservazione di prodotti freschi o, per brevi periodi, di cibi cucinati;
in modalità Negativa (+0 / -25°C), sono idonei alla conservazione dei prodotti congelati anche per lunghi periodi; in modalità Cioccolato (+15 / -5°C), sono idonei alla conservazione di prodotti a base di cioccolato (ad esempio pralineria).
DL1: Led luce cella; DL: Led funzionamento compressori P1: Tasto regolazione umidità relativa P2: Tasto accensione spegnimento luce cella P3: Tasto ciclo potenziato P4: Tasto scarico dei dati registrati P5: Tasto Menu/valore verso l’alto – reset allarme P6: Tasto Menu/valore verso il basso P7: Tasto ON/Stand By P8: Tasto Programmazione/conferma
P5 P7
P6P1DL
DL 1
P2 P3 P4 P8
Fig. 20
Descrizione LED
Spento
DL1DLLuce interno cella spenta
Nessun compressore acceso
Luce interno cella accesa
Almeno 1 compressore acceso
NON PREVISTO
Tutti i compressori fermi con 1 compressore in fase di temporizzazione per l'accensione
Acceso Lampeggiante
Ciclo Conservazione
DescrizioneFase
0
Alimentazione macchina. Per i primi 3 secondi il display mostra il tipo di macchina impostato.
Schermata pannello frontale
1
Premendo il tasto P7 la macchina si avvia visualizzando la schermata della fase 2.
Premendo nuovamente il tasto P7 la macchina entra nuovamente in Stand By.
CP40N
27.07.2007 10.35
OFF
27.07.2007 10.35
17
DescrizioneFase
2
Inizio funzionamento macchina
.Nel display vengono visualizzate:
- temperatura cella;
- numero apertura porte (alle 24:00 di ogni giorno il conteggio delle aperture viene azzerato);
- temperatura impostata;
- ora del prossimo sbrinamento automatico.
Schermata pannello frontale
3
Modifica temperatura impostata
Premendo i tasti P5 e P6 può essere modificata la temperatura impostata precedentemente. Dopo 3 secondi che il dato non viene modificato, viene automaticamente memorizzato.
4
Termine ciclo di conservazione
Premendo il tasto P7 la macchina termina il ciclo di conservazione entrando in modalità di Stand By.
Ciclo Potenziato (se presente)
DescrizioneFase
0
Avviare il ciclo di conservazione
Schermata pannello frontale
1
Premendo il tasto P3 si avvia il ciclo potenziato del conservatore. Il set di temperatura e’ impostato nel parametro 2-9. I valori di default sono:
• Modalità Negativa -30°C;
• Modalità Positiva 0°C Nel display vengono visualizzate:
• temperatura cella;
• numero apertura porte (alle 24:00 di ogni giorno il conteggio delle aperture viene azzerato);
• tempo mancante per la fine del ciclo Potenziato
• Ora del prossimo sbrinamento automatico (durante il ciclo Potenziato NON verrà eseguito nessun ciclo di sbrinamento)
SET : -20°C
: 12.00
N°: 12 N°: 12
-18°C
SET : -20°C
: 12.00
N°: 12 N°: 12
-18°C
SET : -20°C
-18°C
-18°C
: 12.00
N°: 12 N°: 12
N°: 12 N°: 12
02:00
: 12.00
OFF
27.07.2007 10.35
SET : -20°C
: 12.00
N°: 12 N°: 12
-18°C
02:00
: 12.00
N°: 12 N°: 12
-18°C
2
Modifica del tempo di Fine ciclo Potenziato
Premendo i tasti P5 e P6 può essere modificato il tempo del ciclo potenziato. Dopo 3 secondi che il dato non viene modificato, viene automaticamente memorizzato.
02:00
: 12.00
N°: 12 N°: 12
-18°C
18
DescrizioneFase Schermata pannello frontale
3
Fine ciclo Potenziato
Al raggiungimento del tempo impostato per il ciclo potenziato, verrà terminato il ciclo potenziato e inizierà automaticamente il ciclo di conservazione.
4
Chiusura ciclo Potenziato prima dell'orario impostato
Tenendo premuto il tasto P3 viene terminato il ciclo potenziato e viene ripreso il ciclo di conservazione.
Funzioni comuni
DescrizioneFunzione
1
Controllo umidità (per Celle configurate come CP positivo, CP positivo Plus o CP Cioccolato)
Premendo il tasto P1 è possibile regolare la percentuale d’umidità relativa presente nella cella.
Con i tasti P5 e P6 può essere modificata la percentuale d’umidità visualizzata con 6 gradini selezionabili. Confermare i gradini scelti premendo
il tasto P8 o attendere 5 secondi senza premere i tasti
Schermata pannello frontale
2
Accensione luce cella (se presente)
Premendo il tasto P2 si accende la luce nella
cella e il led DL1 . Premendo nuovamente il tasto P2 la luce viene spenta. La luce si accende automaticamente all’apertura delle porte.
4
Selezione modalità di funzionamento
Ogni CP puo’ lavorare con 3 modalità differenti, con set di funzionamento già impostati in fabbrica. Le modalità possono essere:
• Positivo; • Negativo; • Ciok (Cioccolato) La modalità di funzionamento può essere variata solo con macchina in Stand-By. Per accedere alla scelta della modalità, seguire le indicazioni riportate nel Par. 3.6 “PROGRAMMAZIONE PARAMETRI” e modificare il parametro 1-8 “Selezione modello CP”. La macchina viene impostata in fabbrica con la modalità indicata in fase d’ordine.
3
Premendo il tasto P4 viene stampato il registro su una possibile stampante collegata nella porta seriale RS232 nella scheda frontale. É possibile scaricare i dati su un'apposita chiavetta USB da collegare poi ad un PC. Vengono scaricati i dati di temperatura, data e ora. La memoria riesce a contenere registrazioni per 30 giorni con intervalli di misura ogni 15 minuti.
SET : -20°C
: 12.00
N°: 12 N°: 12
-18°C
4
-
+56
UR%
SET : -20°C
: 12.00
N°: 12 N°: 12
-18°C
OFF
27.07.2007 10.35
19
3.4. MODI DI ARRESTO
In caso di emergenza per spegnere la macchina pre­mere il tasto ON/OFF e togliere alimentazione dal qua­dro generale (Fig.21 ).
3.5. CONSIGLI D'USO
Prima di mettere in funzione la macchina è necessario eseguire un’accurata pulizia all’interno della cella (
vedi par. 4.2).
Fig. 21
3.5.1. Preraffreddamento
3.5.2. Carico della macchina
Prima di utilizzare il conservatore per la prima volta o do­po un periodo di inutilizzo, preraffreddare la cella facendo funzionare la macchina a vuoto fino a raggiungere la tem­peratura di lavoro impostata.
Per ottenere una buona resa della macchina e non avere alterazioni degli alimenti, si consiglia di:
Fare attenzione che sia mantenuto un sufficiente spazio tra le teglie, in modo da consentire un adeguato ricircolo dell’aria.
Se la macchina non viene completamente caricata, ripartire le teglie ed il carico su tutta l’altezza utile evitando concentrazioni.
Quando si utilizza il CP in modalità positiva (15÷0°C) far funzionare almeno per 4 ore il conservatore a vuoto per poter lavorare all'umidità relativa desiderata.
non introdurre nella cella cibi caldi o liquidi in recipienti senza coperchio. sistemare i prodotti in modo da favorire la circolazione dell’aria fredda in tutta la cella. evitare prolungate e frequenti aperture delle porte.
Fig. 22
OK! NO!
DescrizioneFase Schermata pannello frontale
5
Sbrinamento manuale
Accedere alla programmazione parametri seguendo le indicazioni riportate nel Paragrafo 3.6 “PROGRAMMAZIONE PARAMETRI”. Selezionare il menu’ 4 Sbrinamento manuale.
6
Sanificazione
Accedere alla programmazione parametri seguendo le indicazioni riportate nel Paragrafo 3.6 “PROGRAMMAZIONE PARAMETRI”. Selezionare "SI" il parametro 1-9 "Sanigen"
20
3.6. PROGRAMMAZIONE PARAMETRI
Si accede alla programmazione dei parametri utente anche con la scheda in On.
Tenere premuto il pulsante P8 finchè il display non visualizza “parametri utente”. Uso dei tasti per la navigazione dei menu’:
- tasto P8 : conferma il valore/menu’ selezionato
- tasto P5 : scorre verso l’alto i menu’, incrementa il valore del parametro selezionato
- tasto P6 : scorre verso il basso i menu’, decrementa il valore del parametro selezionato
Diagramma Menu/Parametri:
Menu
Set UP
Parametri CP
Item
1-1
Parametro Valore Descrizione
Data / Ora
si regola l'ora e la data dell'orologio della macchina
1-7 Release software
1-8 Selezione modello CP
visualizza la versione del software delle schede Master, Slave-CPU e Slave-Frontale
visualizza la scritta "defrost" durante lo sbrinamento
permette di variare la velocità dei ventilatori nella cella in modo manuale
1-6 Mod. Stampa
Stampante portatile Scarico dei dati su PC
1-5 Contrasto si regola il contrasto del display
1-3 Lingua
1-2 Ora legale
Si No
Printer
CP40P CP40N CP40CioK
Conservatore Positivo Conservatore Negativo Conservatore per Cioccolato
Key USB
Italiano Inglese Francese Tedesco Spagnolo
2-1 ∆t allarme scongelamento
Vedere Tab. "Valori Parametri"
1-4 Visualizzazioni
°C / °F Bar / PSI
1-9 Sanigen
Abilita il Sanificatore Disabilita il Sanificatore
Si No
2-4 Durata ciclo Potenziato
Vedere Tab. "Valori Parametri"
2-5 Tempo apertura porta n° 1-2
Vedere Tab. "Valori Parametri"
2-6 Velocità ventilatore
Vedere Tab. "Valori Parametri"
2-7
Modo di funzionamento del relè di all. RL7
2-2
Ritardo allarme scongelamento
Vedere Tab. "Valori Parametri"
2-3
Visualizzazione della temp. in sbrinamento
1
in caso di mancata tensione di alimentazione
1
visualizza la temperatura della cella
2
solo per allarmi di blocco
2
allarme scongelamento AL06
3
allarme scongelamento AL06 ­mancata tensione di alimentazione
4
per tutto il tempo dello sbrinamento, visualizza la temperatura rilevata nella cella prima dell'inizio ciclo di sbrinamento
3
2-8 Frequenza delle registrazioni
Vedere Tab. "Valori Parametri"
21
Menu
Parametri
sbrinamento
Sbrinamento
manuale
Info
Item
2-9
Parametro Valore Descrizione
Set abbattimento
Vedere Tab. "Valori Parametri"
3-1 Ora 1° sbrinamento
Vedere Tab. "Valori Parametri"
3-2 Ora 2° sbrinamento
Vedere Tab. "Valori Parametri"
3-3 Ora 3° sbrinamento
Vedere Tab. "Valori Parametri"
3-4 Ora 4° sbrinamento
Vedere Tab. "Valori Parametri"
3-5 Intervento tra 2 sbrinamenti
Vedere Tab. "Valori Parametri"
3-6 Temperatura di fine sbrinamento
Vedere Tab. "Valori Parametri"
3-7 Max tempo di sbrinamento
5-1 Temperatura cella
7
6
Visualizza
2-1 ∆t allarme scongelamento 1÷30°C 1°C 20°C 20°C 20°C 20°C
Stampa
Item Nome Range
Risoluzione
Valori default
CP+ CP- CPP+ CPP-
Inserire la data di inizio e di fine delle registrazioni da visualizzare. Scegliendo "Visualizza" appaiono le registrazioni dell'intervallo selezionat
Inserire la data di inizio e di fine delle registrazioni da stampare. Scegliendo "Stampa" vengono stampate le registrazioni dell'intervallo selezionato
4 Avvia il ciclo di sbrinamento manuale
Set temperatura per abbattimento durante il ciclo potenziato
Allarmi
Registrazioni
Visualizza la lista degli alarmi
Vedere Tab. "Valori Parametri"
5-2 Temperatura evaporatore 5-3 Temperatura ambiente 5-4 Bassa pressione 5-5 Alta pressione 5-6 Ore lavoro compressore n°1 5-7 Ore lavoro compressore n°2 5-8 Ore lavoro compressore n°3 5-9 Ore lavoro compressore n°4
5-10 Stato ventilatore evaporatore
Regolazione valori parametri:
3-1 ora 1° sbrinamento
00,10÷23,50
10 min. 06,00 04,00 06,00 04,00
3-2 ora 2° sbrinamento
Par.3-1÷23,50
10 min. 23,50 10,00 23,50 10,00
3-3 ora 3° sbrinamento
Par.3-2÷23,50
10 min. NO 16,00 NO 16,00
3-4 ora 4° sbrinamento
Par.3-3÷23,50
10 min. NO 22,00 NO 22,00 3-5 Intervallo tra 2 sbrinamenti 1÷24 h 1 h 12 h 6 h 12 h 6 h 3-6 Temp. di fine sbrinamento 1÷50°C 1°C 6°C 4°C 6°C 4°C 3-7
CP+ = Conservatore Positivo; CP- = Conservatore Negativo; CPP+ = Conservatore Potenziato Positivo; CPP- =Conservatore Potenziato Negativo; CPCioK= CP Cioccolato
Max tempo di sbrinamento 2÷99 min. 1min. 6 min. 6 min. 6 min. 6 min.
2-2 Ritardo allarme scongelamento 1÷30 min. 1 min. 20 min. 20 min. 20 min. 20 min. 2-3 Visualizzazione della temp. in sbrinamento 1-2-3 1 3 3 3 3 2-4 Durata ciclo potenziato 10 min.÷6 h 10 min. NO NO 2 h 4 h 2-5 Tempo apertura porta n°1-2 1÷30 min. 1 min. 3 min. 3 min. 3 min. 3 min. 2-6 Velocità ventilatore 100÷40% 1% 100 % 100 % 100 % 100% 2-7
Modo di funzionamento del relè di all. RL7
1-2-3-4 1 3 3 3 3 2-8 Frequenza delle registrazioni 15 min.÷4 h 15 min. 30 min. 30 min. 30 min. 30 min. 2-9 Set abbattimento 1F04÷1F03 0,1°C NO
20°C
CP Ciok
06,00 23,50
NO NO
12 h
6°C
6 min.
20 min.
3
NO
3 min.
100 %
3
30 min.
NO NO 0°C -30°C
22
3.7. SANIGEN
Che cos'è: Il Sanigen è un sistema di sanificazione che sprigiona ioni attivi per abbattere la carica microbica presente nell'aria
trattata e nelle superfici con cui essa va a contatto. Poichè l'aria è il vettore del processo di sanificazione, non esistono aree inaccessibili, ovvero è garantita una com­pleta sanificazione ovunque. La sanificazione avviene nella superficie dei prodotti ali­mentari e principalmente nell'ambiente, che veicola il 97% delle contaminazioni batteriche per i cibi.
L'assenza di carica batterica consente di ottenere all'in­terno della camera i seguenti vantaggi:
- migliore mantenimento della qualità dei prodotti in con­servazione,
- possibilità di conservare contemporaneamente prodotti alimentari diversi senza alcuna commistione di odori
- assenza di odori sgradevoli.
Quando usarlo:
Sanigen può essere utilizzato principalmente durante la conservazione positiva. è importante NON usare Sanigen quando si conserva:
- Lievito madre
- Formaggi con muffe
- Prodotti che necessitano la sopravvivenza di microrga­nismi.
Come usarlo:
Sanigen viene installato, quando richiesto, direttamente in fabbrica. I parametri di funzionamento sono impostati nei Paramen­tri di Fabbrica e sono frutto dell'esperienza e di prove in laboratorio Irinox L'utente deve solamente abilitare o disabilitare il ciclo di sanificazione. Vedere il paragrafo "DESCRIZIONE E FUNZIONAMEN-
TO" - 6-Sanificazione
Come vedere se la sanificazione è attiva:
Sul display appare l'icona
Come funziona il ciclo di sanificazione:
• Deve essere abilitato scegliendo SI nel parametro (1-9)
• Quando la temperatura in cella ≥ 0°C (parametro impostato in fabbrica)
- Il sanificatore viene attivato per un tempo impostato
- Terminato il tempo di funzionamento, il sanificatore viene spento per il tempo impostato
- Se una porta del CP viene aperta: ∞ Il ciclo riparte attivando li sanificatore
- Se NON viene aperta una porta del CP: ∞ Il ciclo di sanificazione viene saltato ∞ Dopo il salto di alcuni cicli, viene eseguito in ogni
caso un ciclo di sanificazione
• Quando la temperatura in cella < 0°C (parametro impostato in fabbrica)
- il ciclo di sanificazione non viene eseguito
Sanigen
®
SET : 3°C
: 12.00
N°: 12 N°: 12
3°C
23
Manutenzione ordinaria:
OGNI 6 MESI: Pulizia
0
Togliere alimentazione al conservatore ed accedere al Sanigen
1
Sganciare la linguetta esterna tenendo fermo il cilindro in vetro
2
Sfilare la retina esterna dal cilindro in vetro, facendo attenzione a non rompere il vetro
4
Lavare in acqua tiepida la retina esterna, facendo attenzione a non deformarla. Si raccomanda di togliere accuratamente l'eventuale deposito di polvere
7
Controllare se il cilindro in vetro presenta incrinature. Se sono presenti il cilindro in vetro deve essere sostituito
5
Pulire il cilindro in vetro con un panno umido. Si raccomanda di togliere accuratamente l'eventuale deposito di polvere
6
Riavvitare in senso orario il cilindro in vetro agendo sempre sulla base in plastica rossa
8
Infilare la retina esterna facendo attenzione a sovrapporla alla rete interna e mantenere una distanza di circa 5mm dalla base rossa
9
Mantenendo fermo il cilindro in vetro, reinserire la linguetta esterna verificando che faccia un buon contatto con la retina esterna
3
Svitare in senso antiorario il cilindro in vetro, agendo sulla base in plastica rossa
24
ANNUALMENTE: sostituzione del cilindro in vetro e retina esterna
Ordinare ad IRINOX il cilindro in vetro e retina esterna
COD. 3880410
0
Togliere alimentazione al conservatore ed accedere al Sanigen
6
Verificare che la retina esterna sia sovrapposta alla rete interna e mantenere una distanza di circa 5mm dalla base rossa
5
Riavvitare in senso orario il nuovo cilindro in vetro con la retina esterna, agendo sempre sulla base in plastica rossa
1
Sganciare la linguetta esterna tenendo fermo il cilindro in vetro
3
Smaltire il cilindro di vetro con la retina esterna come rifiuto secco, in quanto è costituito da materiali riciclabili.
4
Controllare se il nuovo cilindro in vetro presenta incrinature. Se sono presenti il cilindro in vetro deve essere sostituito
2
Svitare in senso antiorario il cilindro in vetro, agendo sulla base in plastica rossa
9
Mantenendo fermo il cilindro in vetro, reinserire la linguetta esterna verificando che faccia un buon contatto con la retina esterna
25
4. MANUTENZIONE
4.1. MANUTENZIONE ORDINARIA
Le informazioni e le istruzioni di questo capitolo sono de­stinate a tutto il personale che opera sulla macchina: l’utilizzatore, il manutentore, nonché il personale non spe­cializzato.
4.2. PULIZIA CELLA
Norme elementari di sicurezza
Per effettuare le operazioni di pulizia e manutenzione or­dinaria in tutta sicurezza, richiamiamo le norme di sicurez­za del par. 1.5 (
Fig.23) :
È severamente vietato rimuovere le protezioni e i dispositivi di sicurezza per effettuare le operazioni di ma­nutenzione ordinaria. La ditta costruttrice declina ogni re­sponsabilità per incidenti causati dall’inadempienza del­suddetto obbligo.
Prima di mettere in funzione la macchina è neces­sario eseguire un’accurata pulizia all’interno della cella come indicato al paragrafo 4.2.
non toccare ed operare sulla macchina con mani o piedi umidi o bagnati, non inserire cacciaviti, utensili da cucina o altro tra le protezioni e le parti in movimento prima di effettuare operazioni di pulizia o di manutenzio­ne ordinaria, scollegare la macchina dalla rete d’alimentazione elettrica spegnendo l’interruttore gene­rale e staccando la spina. non tirare il cavo d’alimentazione per scollegare la mac­china dalla rete d’alimentazione
Fig. 23
Non raschiare le superfici con corpi appuntiti o abrasivi.
Non usare abrasivi o solventi e diluenti.
Durante le operazioni di pulizia indossare sempre
guanti protettivi.
Al fine di garantire l’igiene e la tutela della qualità dei pro­dotti alimentari trattati, la pulizia interna della cella deve essere fatta frequentemente, in funzione del tipo di ali­menti conservati. Si consiglia una pulizia settimanale. La conformazione della cella e dei componenti interni ne consentono il lavaggio utilizzando un panno o spugna. Eseguire la pulizia con acqua e detergenti neutri non abrasivi. Il risciacquo può essere fatto con panno o spugna imbe­vuti d’acqua, oppure con un moderato getto d’acqua (non superiore alla pressione di rete).
Fig. 24
26
4.3. PULIZIA CONDENSATORE
4.4. RICERCA GUASTI
Per un corretto ed efficiente funzionamento del conser­vatore, è necessario che il condensatore ad aria sia mantenuto pulito per permettere la libera circolazione dell’aria. Questa operazione, da farsi ogni 30 gg. massi­mo, può essere effettuata con spazzole non metalliche in modo da rimuovere tutta la polvere e la lanugine dal­le alette del condensatore stesso. Si consiglia l’uso di un aspirapolvere per evitare di disperdere nell’ambiente la polvere rimossa. Qualora ci siano dei depositi untuo­si, usare un pennello imbevuto d’alcool.
Non raschiare le superfici con corpi appuntiti o abrasivi.
Durante le sopracitate operazioni indossare sempre guanti protettivi, occhiali e maschere di protezione delle vie respiratorie.
Fig. 25
Diagnostica gestita dall’elettronica:
DESCRIZIONE
VISUALIZZATA
Cod.
ALS00 Perdita dati
Acquisizione dei dati di default
Slave-CPU NO
ALS01 Mancata tensione
Ripartenza automatica al ritorno della tensione
Slave-CPU NO
ALS02 Sonda S1 guasta
Guasto sonda di temperatura cella
Viene acquisito come valore di riferimento il valore di S2 + 5°C
Slave-CPU
NO
ALS03 Sonda S2 guasta
Guasto sonda di temperatura sbrinamento
Il ciclo di sbrinamento funzionerà per il tempo impostato nel parametro 3-9. Il ventilatore viene comandato quando viene comandata l'elettrovalvola Funzionamento (YV1)
Slave-CPU
NO
ALS04 Sonda S3 guasta
Guasto sonda di temperatura ambiente
Allarme solo visivo Slave-CPU
NO
ALS05 Bassa tensione
Tensione di alimentazione scheda inferiore al 15%
Allarme solo visivo Slave-CPU
NO
ALS07 Porta n°1 aperta
Porta cella alta aperta
Viene spento il ventilatore cella per tempo impostato nel parametro 2-5
Slave-CPU
NO
ALS06 Scongelamento
Dopo il tempo impostato nel parametro 2-2, la temperatura della cella è salita sopra la temperatura impostata nel parametro 2-1
Slave-CPU
NO
CAUSA EFFETTO SCHEDA
BLOCCO
CICLO
ALS08 Porta n°2 aperta
Porta cella bassa aperta
Viene spento il ventilatore cella per tempo impostato nel parametro 2-5
Slave-CPU
NO
ALS09 Orologio guasto
Guasto orologio interno alla scheda elettronica
L'icona dell'orologio nel display viene sbarrata. Il tempo per il prossimo ciclo di sbrinamento viene visualizzato con un valore decrescente. Il ciclo di sbrinamento viene effettuato con i valori impostati nei parametri 3-5 e 3-7.
Slave-CPU
NO
Il controllo elettronico delle macchine è dotato di un sistema di segnalazione acustico e visivo che segnala la presenza di
un allarme che viene registrato nella lista allarmi.
Reset allarme e tacitazione buzzer: premere tasto P5
27
DESCRIZIONE
VISUALIZZATA
Cod.
ALS10 FULL MEMORY
Il nuovo dato registrato cancella l'ultimo in elenco
Memoria registrazione piena
Slave-CPU NO
ALS11 Bassa tensione
Blocco scheda elettronica
Tensione di alimentazione scheda inferiore al 33%
Slave-CPU SI
ALM00 Perdita dati
Acquisizione dei dati di default
Master NO
ALM01 Bassa tensione
Tensione di alimentazione scheda inferiore al 15%
Allarme solo visivo
Master NO
ALS13 Seriale Slave guasta
Blocco della scheda cella e reset automatico
Guasto della porta seriale della scheda
Slave-CPU SI
ALS14 Seriale Frontale guasta
Blocco della scheda cella e reset automatico
Guasto della porta seriale della scheda
Slave-CPU SI
ALS15 Time Out Sbrinamento
L'allarme viene solo registrato nello storico allarmi
Il ciclo di sbrinamento è terminato per l'intervento del tempo di sicurezza
Slave-CPU SI
ALS12 Scongelamento
La temperatura della cella è salita sopra la temperatura impostata nel parametro 2-1 dopo il tempo impostato nel parametro 2-2; inoltre le sonde temperatura cella e sbrinamento sono guaste
Slave-CPU SI
CAUSA EFFETTO SCHEDA
BLOCCO
CICLO
ALM02 Mancata tensione
Ripartenza automatica al ritorno della tensione
Master NO
ALM03
Seriale Master/Esterno
Allarme solo visivo
Master NO
ALM04 Bassa tensione
Tensione di alimentazione scheda inferiore al 33%
Blocco scheda elettronica
Master SI
ALM05 Mancata tensione Master SI
ALM06 Termica n°1
Interruttore di protezione compressore 1, aperto
Master SI
ALM07 Termica n°2
Interruttore di protezione compressore 2, aperto
Master SI
ALM08 Termica n°3
Interruttore di protezione compressore 3, aperto
Master SI
ALM09 Termica n°4
Interruttore di protezione compressore 4, aperto
Master SI
ALM10 Press. Mecc.
Intervento pressostato alta pressione
Blocco ciclo e ripartenza automatica al rientro dell'allarme
Master SI
ALM11
Seriale Master/Slave guasta
Guasto della porta seriale di comunicazione tra scheda Cella e scheda Condensatore
Blocco della scheda condensatore e reset automatico
Master SI
28
DISFUNZIONE POSSIBILE CAUSA POSSIBILE SOLUZIONE
La scheda frontale della cella non si accende
I ventilatori cella non girano
Il compressore non funziona
Il compressore funziona ma non raffredda la cella
Il ventilatore condensatore non funziona
Mancato sbrinamento dell'evaporatore
Mancanza alimentazione Verificare l'allacciamento alla linea elettrica
Mancanza alimentazione Verificare l'allacciamento alla linea elettrica Ventilatore guasto Intervento di un tecnico per la
sostituzione del ventilatore
Controllo di velocità della scheda Cella guasto
Intervento di un tecnico per la sostituzione della scheda
Mancanza alimentazione Verificare l'allacciamento alla linea elettrica
Intervento dei fusibili di protezione del circuito ausiliario (24V)
Sostituzione dei fusibili da parte di un tecnico autorizzato
Intervento del clixon interno per sovraccarico
Intervento di un tecnico
Intervento dell'interruttore magnetotermico Intervento di un tecnico per riarmare
l'interruttore e verificarne la taratura.
Intervento del pressostato alta pressione Controllo diagnostica elettronica
(allarme ALM10). Intervento di un tecnico
Mancanza consenso scheda elettronica Intervento di un tecnico per sostituire
la scheda elettronica
Teleruttore guasto Intervento di un tecnico per sostituire il
teleruttore
Mancanza di gas refrigerante Intervento di un tecnico
Mancanza alimentazione Verificare l'allacciamento alla linea elettrica Regolatore di velocità o pressostato guasto Intervento di un tecnico per sostituire
il dispositivo
Ventilatore guasto Intervento di un tecnico per sostituire
il ventilatore
Condensatore di spunto guasto Intervento di un tecnico per sostituire
il condensatore di spunto
Mancanza consenso dai teleruttori compressore
Intervento di un tecnico per controllare i teleruttori compressore
Programmazione errata cicli sbrinamento Controllare programmazione cicli
sbrinamento
Intervento del fusibile di protezione della resistenza di sbrinamento
Sostituzione del fusibile da parte di un tecnico autorizzato
Elettrovalvola o bobina linea Gas caldo guasta
Intervento di un tecnico per sostituire elettrovalvola o bobina
Elettrovalvola o bobina linea sbrinamento guasta
Intervento di un tecnico per sostituire elettrovalvola o bobina
Elettrovalvola guasta Intervento di un tecnico Condensatore sporco Pulire la batteria condensante
Elettrovalvola linea liquida guasta Intervento di un tecnico per sostituire
elettrovalvola o bobina
Elettrovalvola linea aspirazione guasta Intervento di un tecnico per sostituire
elettrovalvola o bobina
Elettrovalvola linea sbrinamento guasta Intervento di un tecnico per sostituire
elettrovalvola o bobina
Connettore Bus di collegamento alla scheda Slave-CPU scollegato
Inserire il cavo Bus nel connettore dedicato sia nella scheda Frontale che nella scheda Slave-CPU
Intervento dei fusibili di protezione Sostituzione dei fusibili da parte di un
tecnico autorizzato
Diagnostica NON gestita dall’elettronica:
29
4.5. MANUTENZIONE STRAORDINARIA
4.5.1. Come accedere alle schede elettroniche ed ai quadri elettrici.
Le informazioni e le istruzioni di questo paragrafo sono destinate esclusivamente al personale specializzato ed autorizzato ad intervenire sulla componentistica elettrica e frigorifera della macchina.
Le schede elettroniche ed i quadri elettrici sono situati nella parte superiore della macchina, protetti dalle fasce laterali e dal cruscotto. Togliere l’alimentazione elettrica prima di intervenire per la manutenzione. Ri­muovere quindi le coperture d’acciaio, svitando le viti di fissaggio. Al termine delle operazioni di manutenzione, rimontare accuratamente le coperture e serrare le viti di fissaggio.
Fig. 28
Fig. 28a
Fig. 28b
Fig. 29
Fig. 29a
30
R
Data
Nome File
Eseguito
0 1 2 3 4
Esecuzioni speciali
Denominazione
Data
Approvato
FOGLIO
Alimentazione
SEGUE
REV. DATAMODIFICA FIRME
5 6 7 8 9
18/02/2008
CP BLOCK DIAGRAM
RUI R.
RUI R.
CP BLOCK DIAGRAM
18/02/2008
0 EMISSIONE 1 SISTEMAZIONE
13/05/08
RUI R.
18/02/08
RUI R.
SCHEDA
SLAVE-CPU
SCHEDA
SLAVE-FRONTALE
SCHEDA
MASTER
SCHEDA
ESPANSIONE
CELLA
SCHEDA
SLAVE-CPU
SCHEDA
SLAVE-FRONTALE
CELLA
SCHEDA
SLAVE-CPU
SCHEDA
SLAVE-FRONTALE
CELLA
UNITA' CONDENSANTE
BUS RS485
CAVO 3x0.5mmq TW + SCH
CABLE 3x0.5mmq TW + SCH
BUS RS485
CAVO FLAT
FLAT CABLE
BUS RS485
CAVO FLAT
FLAT CABLE
BUS RS485
CAVO FLAT
FLAT CABLE
BUS RS485
CAVO FLAT
FLAT CABLE
CELL CELL CELL
CONDENSING UNIT
12V AC
ALIMENTAZIONE
FEEDER
12V AC
ALIMENTAZIONE
FEEDER
12V AC
ALIMENTAZIONE
FEEDER
ALIMENTAZIONE
FEEDER
12V AC
BUS RS485
CAVO 3x0.5mmq TW + SCH
CABLE 3x0.5mmq TW + SCH
BUS RS485
CAVO 3x0.5mmq TW + SCH
CABLE 3x0.5mmq TW + SCH
SCHERMO
SHIELD
GIUNTO SCHERMO
SHIELD JOINT
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