CE DECLARATION OF CONFORMITY
DECLARATION CE DE CONFORMITE
CE -KONFORMITÄTSERKLÄRUNG
DECLARACION CE DE CONFORMIDAD
EC Declaration of Conformity
We herewith declare, HUNTER ENGINEERING COMPANY
11250 Hunter Drive
Bridgeton, Missouri 63044-2391 USA
that the following described machine in our delivered version complies with the appropriate basic safety and
health requirements based on its design and type, as brought into circulation by us. In case of alteration of
the machine, not agreed upon by us, this declaration will lose its validity.
Description of the machine/machinery part Series TCX Tire Changers
Machine type: TCX400 Series
TCX500 Series
TCX600 Series
TCX3000 Series
3. NORME DI SICUREZZA GENERALI ...................................................................................................................................4
4. DISPOSITIVI DI SICUREZZA ................................................................................................................................................5
6.1. LUOGO DI INSTALLAZIONE................................................................................................................................................................... 6
6.2. DISIMBALLO E POSIZIONAMENTO ....................................................................................................................................................6
7. IDENTIFICAZIONE DELLE PARTI ......................................................................................................................................9
8. IDENTIFICAZIONE DEI COMANDI................................................................................................................................. 10
9. IDENTIFICAZIONE SEGNALI DI PERICOLO ................................................................................................................13
10. CONTROLLI PRELIMINARI AL PRIMO UTILIZZO .....................................................................................................14
11. USO .........................................................................................................................................................................................14
11.1. RUOTA STANDARD .................................................................................................................................................................................15
11.2. RUOTE CON PNEUMATICO RUN FLAT O RIBASSATO ................................................................................................................19
11.4. UTILIZZO DEL DISTANZIALE KOF50 OPTIONAL ......................................................................................................................25
11.5. BLOCCAGGIO RUOTE CON CANALE ROVESCIO .........................................................................................................................25
11.6. BLOCCAGGIO RUOTE SENZA FORO CENTRALE ..........................................................................................................................26
17. DATI DI TARGA .....................................................................................................................................................................30
18. INCONVENIENTI / CAUSE / RIMEDI ..............................................................................................................................31
3
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1. GENERALITA’
Lo smontagomme TCX3000 è una macchina realizzata per smontare e montare pneumatici di autovetture e veicoli industriali leggeri con
cerchi da 12” a 34” e diametro massimo di 1250 mm.
Lo smontagomme elettro-pneumo-idraulico TCX3000 è ideale per montare e smontare le gomme tradizionali, ma anche i pneumatici di
nuova concezione come i run-at autoportanti, con cerchio in acciaio o in lega, anche di notevoli dimensioni.
Qualsiasi altro utilizzo è da ritenersi improprio e quindi irragionevole e non consentito.
Prima di iniziare qualsiasi operazione è INDISPENSABILE leggere e capire quanto riportato su queste istruzioni.
La Hunter Engineering Company non può essere ritenuta responsabile di danni causati dall’uso improprio ed irragionevole delle sue
attrezzature.
CONSERVARE CON CURA QUESTO MANUALE PER OGNI ULTERIORE CONSULTAZIONE.
2. CARATTERISTICHE TECNICHE
Alimentazione elettrica
Motore centralina idraulica
Motore autocentrante
Diametro cerchio da-a
Larghezza massima cerchio
Diametro massimo ruota
Larghezza massima ruota
Peso massimo ruota sul sollevatore (se presente)
Pressione pneumatica di esercizio
Pressione idraulica di esercizio
Peso della macchina
Livello di pressione acustica al posto di lavoro
230V / 1 Ph. / 50-60Hz
0,6 - 0,8 kW
0,6 - 0,8 kW (7-15,6 rpm)
12” - 34”
15”
1250 mm (49”)
420 mm (16,5”)
100 kg
min. 8 bar
120 bar
461 kg
LpA < 70 dB(A)
3. NORME DI SICUREZZA GENERALI
La macchina può essere utilizzata soltanto da personale qualicato e autorizzato.
Un operatore s’intende qualicato se ha compreso le istruzioni scritte comunicate dal fornitore, se ha seguito un corso di formazione specico
e se conosce le norme di sicurezza sul lavoro.
Gli operatori non devono fare uso di farmaci o di alcol che possano interferire con le loro capacità.
In linea di principio devono essere in grado di:
- leggere e capire le descrizioni;
- capire le prestazioni e le caratteristiche della macchina;
- tenere le persone non autorizzate a distanza dalla zona di lavoro;
- accertarsi che l’installazione sia stata eseguita nell’osservanza di tutte le norme e regole valide in materia;
- accertarsi che tutti gli operatori abbiano conoscenze sucienti, e che sappiano come impiegare la macchina in modo corretto e sicuro,
garantendo un’adeguata sorveglianza;
- evitare il contatto con gli apparecchi e le linee elettriche, se la macchina non è scollegata;
- leggere con attenzione il presente manuale, apprendendo l’uso corretto e sicuro della macchina.
- conservare il presente manuale in un luogo facilmente accessibile e consultarlo, se necessario.
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ATTENZIONE!
Tutte le variazioni o modifiche non autorizzate della macchina sollevano il produttore dalla responsabilità per
eventuali danni indiretti.
In particolare la rimozione o la manipolazione dei dispositivi di sicurezza costituiscono una grave violazione
delle norme in materia di sicurezza sul posto di lavoro.
4. DISPOSITIVI DI SICUREZZA
Lo smontagomme TCX3000 è dotato di una serie di dispositivi preposti a garantire la sicurezza dell’operatore:
- Valvola pneumatica di sicurezza (g. A/1), posta all’interno della carcassa, impedisce che la pressione erogata durante il gonaggio
superi i 4 bar.
- Valvola di massima pressione (g. A/2), inserita nel circuito idraulico, limita la massima pressione sul circuito a 110 bar.
Per TCX3000 con accessorio GT300:
- Valvola di massima pressione sul serbatoio (g. A/3), montata sul serbatoio, interviene in
caso in cui la pressione di alimentazione pneumatica superi gli 11 bar.
- Valvola pneumatica di sicurezza (g. A/4), impedisce l’azionamento del dispositivo di
gonaggio se quest’ultimo non è correttamente posizionato sulla ruota.
ATTENZIONE: La rimozione o manomissione dei dispositivi di sicurezza
comporta una violazione delle norme europee e solleva il costruttore
dai danni causati o riferibili agli atti suddetti.
A/2
A/3
5. TRASPORTO
La macchina viene fornita in imballo di cartone con pallet.
A/1
A/4
Il peso della macchina imballata è di 490 kg:
Movimentare lo smontagomme per mezzo di un fork-lift posizionando le lame nei punti
indicati (Fig. B), dal lato delle etichette di spedizione.
5
B
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6. INSTALLAZIONE
ATTENZIONE!
Le operazioni di installazione devono essere effettuate esclusivamente da personale specializzato e professionalmente
qualificato.
Tutte le operazioni di installazione devono essere eseguite con lo smontagomme scollegato dalle sue fonti di alimentazione.
6.1 LUOGO DI INSTALLAZIONE
Posizionare la macchina ancora imballata sul luogo prescelto.
Attenersi a quanto segue:
1- L’area d’ingombro necessaria per l’installazione della macchina è di 1640 mm di
larghezza e 1590 mm di profondità.
Mantenere una distanza minima di 500 mm da eventuali pareti.
2- Posizionare la macchina su un pavimento livellato e liscio, avente una portata
idonea.
3- Se l’installazione viene fatta in un luogo aperto è indispensabile la presenza di
una copertura per la protezione dalla pioggia.
4- Il luogo di installazione deve essere dotato di impianto di sicurezza elettrico con
messa a terra ecace, nonché di un apposito interruttore dierenziale tarato a 30
mA.
5- Il luogo di installazione deve disporre di un raccordo a una rete pneumatica
avente una pressione d’esercizio minima pari a 8 bar.
ATTENZIONE!
Non è consentito installare ed usare lo smontagomme in
atmosfera esplosiva
6.2 DISIMBALLO E POSIZIONAMENTO
1- Disimballare lo smontagomme controllando che sia in perfette condizioni. Vericare
che non siano presenti danni manifesti.
2- Svitare tutte le viti che ssano la macchina al pallet, servendosi di un chiave
esagonale da 13 mm.
C/1
C/2
ATTENZIONE!
Tenere il materiale da imballaggio fuori dalla portata
dei bambini, perché può costituire una fonte di pericolo.
Smaltire il materiale di imballaggio come previsto dalle
norme in materia, se contiene sostanze nocive o se non
è biodegradabile.
3- Rimuovere dal pallet eventuali imballi contenenti utensili di lavoro od accessori;
sul pallet deve rimanere il solo smontagomme.
7&;
6
C/3
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4- Montare in ognuno dei 4 fori lettati, presenti agli angoli della carcassa, i golfari
per il sollevamento, forniti in dotazione, (vedi Fig. C/1) avvitandoli no a portarli
a contatto con la carcassa.
5- Inserire in ognuno dei 4 golfari una fascia per il sollevamento con anello, di
portata idonea, posizionata come mostrato in Fig. C/2.
N.B.: Le 4 fasce devono avere lunghezza uguale e sucente ad uscire, in altezza,
dall’ ingombro dello smontagomme.
6- Inserire le 4 fasce di sollevamento nelle forche di un carrello elevatore come
mostrato in Fig. C/3, quindi procedere alla movimentazione dello smontagomme
collocandolo nel punto di lavoro stabilito.
N.B.: Lo smontagomme è posizionata sul pallet con la trave di lavoro già nelle
condizioni di migliore bilanciamento dei pesi.
N.B.: Lo smontagomme può essere sollevato indierentemente sia da destra che da
sinistra.
ATTENZIONE: posizionare le fasce in modo che, durante il sollevamento, non interferiscano con parti dello smontagomme.
In modo particolare il ltro lubricatore deve essere
salvaguardato inclinando leggermente la fascia che viene fissata
nelle sue vicinanze.
N.B.: In alternativa al carrello elevatore è possibile utilizzare una gruetta o un
paranco di portata idonea. In questo caso si consiglia di raggruppare le quattro fasce
in un unico punto di sollevamento come mostrato in Fig. C/4.
C/4
7- Togliere le cinghie di sollevamento e rimuovere i golfari dalla carcassa.
6.3 MONTAGGIO
1- Montare il supporto per il vaso grasso utilizzando le viti fornite con la macchina
(vedi Fig. D/1).
2- Se presente l’accessorio GT300:
Montare il supporto per la collocazione del dispositivo Gona Tubeless (vedi Fig.
D/2).
6.4 ALLACCIAMENTO PNEUMATICO
Collegare lo smontagomme ad una rete di aria compressa (con pressione di esercizio
minima 8 Bar) tramite l'attacco (1, Fig. E), utilizzando un tubo in gomma per aria
compressa con diametro interno di 7-8 millimetri.
N.B.: Vericare che il manometro (2, Fig. E) presente sul gruppo ltro/regolatore
indichi almeno 8 bar. In caso contrario:
- vericare che arrivi suciente pressione dalla rete pneumatica dell’ocina;
- tirare verso l’alto la manopola (3, Fig. E) del gruppo ltro/regolatore e vericare
che sia completamente ruotata in senso orario.
D/1
D/2
6
3
2
5
4
ATTENZIONE!
La pressione della rete d'aria compressa non deve mai superare il valore di 16 Bar.
7
1
E
7&;
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N.B.: Per controllare il corretto funzionamento del gruppo lubricatore (4, Fig. E), agire sul comando del premi fallone sso (8, Fig. G),
vericando che ogni 5-6 corse complete del braccio, cada una goccia di olio nella cupoletta trasparente (5, Fig. E) del lubricatore.
In caso contrario agire con un cacciavite sulla vite di regolazione (6, Fig. E) del lubricatore.
6.5 ALLACCIAMENTO ELETTRICO
Prima di eettuare qualsiasi collegamento elettrico controllare attentamente che la tensione di rete corrisponda a quella riportato sul
cartellino voltaggio (posizionato sul cavo di alimentazione dello smontagomme).
E' assolutamente obbligatorio che l'impianto sia corredato di una buona rete di terra.
La macchina deve essere collegata ad interruttore automatico di alimentazione (dierenziale) tarato a 30 mA.
Leggere sull' apposita targhetta dati, situata sul retro dello smontagomme, l'assorbimento richiesto e vericare se la rete elettrica in questione
è sucientemente dimensionata.
ATTENZIONE!
Interventi sull'impianto elettrico, anche di lieve entità, richiedono l'opera di personale professionalmente
qualicato.
Ogni danno derivante dalla mancata osservanza delle suddette indicazioni non sarà addebitabile al costruttore e comporterà la decadenza delle condizioni di garanzia.
6.6 MONTAGGIO PEDANA SOLLEVATORE
(se presente)
1- Azionare il pedale (1, Fig. G/1) per sollevare completamente il braccio (1, Fig. F/1)
del sollevatore.
ATTENZIONE!
Effettuare questa operazione mantenendosi il più lontano
possibile dal raggio di azione del braccio.
2- Inserire il perno, presente sulla pedana, nel foro della barra stabilizzatrice (2, Fig.
F/2), avendo cura di interporre le rondelle di rasamento su entrambi i lati.
Fissare il perno tramite l’apposito seeger (vedi Fig. F/2).
3- Sollevare e ruotare la pedana inserendo in tal modo il braccio nella propria sede
(vedi Fig. F/3).
4- Inserire il perno (3, Fig. F/4) sulla pedana interponendo le rondelle di rasamento.
Serrare tramite la vite (4, Fig. F/4).
1
F/1
2
F/2
7&;
3
4
F/3
8
F/4
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7. IDENTIFICAZIONE DELLE PARTI (FIG. G)
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8
11
9
6
5
7
14
12
15
10
2
1
3
1. TCX3000 Sollevatore ruota (optional)
2. Mandrino di bloccaggio
3. Pedaliera
4. Stallonatore inferiore
5. Consolle di comando
6. Triplo utensile revolver
7. Premi tallone sso
8. Premi tallone mobile
9. Monitor TCX3000 (optional)
18
4
13
17
G
10. Telecamera TCX3000 (optional)
11. Specchio
12. TPM300 (optional)
13. Pedale di gonaggio
14. Manometro
15. Dispositivo gona tubeless GT300 (optional)
16. Puntatore laser
17. Pedale supplementare rotazione mandrino
18. Mozzo lettato con ghiera bloccaggio
9
7&;
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8. IDENTIFICAZIONE DEI COMANDI
PEDALIERA:
Pedale salita sollevatore (1, Fig. G/1): premendo il pedale la pedana si solleva.
Pedale discesa sollevatore (2, Fig. G/1): premendo il pedale la pedana si abbassa.
N.B.: Questi pedali vengono sempre installati sullo smontagomme, anche se il sollevatore
non è presente, in modo da facilitare il montaggio dell’accessorio anche in un secondo
tempo.
Pedale bloccaggio/sbloccaggio del cerchio (3, Fig. G/1): portando il pedale in
basso si ottiene il bloccaggio del cerchio sul mandrino; portando il pedale in alto si
ottiene lo sbloccaggio.
Pedale rotazione mandrino (4, Fig. G/1):
- premendo leggeremente il pedale verso il basso (vedi g. G/2) il mandrino ruota in
senso orario alla prima velocità;
- premendo a fondo il pedale (vedi g. G/2) il mandrino ruota in senso orario alla
seconda velocità;
- sollevando il pedale (vedi g. G/2) il mandrino ruota in senso antiorario.
AT TENZIONE: Sullo smontagomme è presente un pedale supplementare per la rotazione
del mandrino (6, Fig. G/3).
Le speciche di funzionamento sono le medesime del pedale (4, Fig. G/1).
1
senso antiorario
0
senso orario (1 vel.)
senso orario (2 vel.)
23
G/1
4
G/2
CONSOLLE DI COMANDO:
Spia macchina accesa (5, Fig. G/4): segnala la presenza di tensione di rete ai comandi
dello smontagomme.
- azionato verso l’ALTO muove il carrello verticale inferiore verso l’alto avvicinando il
disco stallonatore inferiore (4, Fig. G) alla ruota;
- azionato verso il BASSO muove il carrello verticale inferiore verso il basso allontanando
il disco stallonatore inferiore dalla ruota;
- azionato verso SINISTRA muove il carrello orizzontale in avanti avvicinando il disco
stallonatore inferiore alla ruota;
- azionato verso DESTRA muove il carrello orizzontale indietro allontanando il disco
stallonatore inferiore dalla ruota;
N.B.: Essendo posizionati su di un unico carrello orizzontale i movimenti AVANTI/
INDIETRO dell’utensile superiore e dello stallonatore inferiore avvengono
simultaneamente sia che si utilizzi il joystick superiore che quello inferiore.
G/3
6
5
9
10
G/4
7&;
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TRIPLO UTENSILE “REVOLVER”
L’utensile revolver prende il nome dalla sua possibilità di cambiare funzione
semplicemente ruotando.
Esso racchiude in un unico gruppo:
- l’utensile di stallonatura (13, Fig. G/5)
- l’utensile di smontaggio (11, Fig. G/5)
- l’utensile di montaggio (12, Fig. G/5)
N.B.: L’utensile di smontaggio consente di smontare i pneumatici senza la necessità di
utilizzare la leva per l’estrazione.
Per passare da un’ utensile all’altro è suciente sollevare la leva di ssaggio e
simultaneamente ruotare il revolver (vedi Fig. G/6).
N.B.: Questa operazione può essere eseguita con una sola mano.
PEDALE DI GONFIAGGIO
La pressione del pedale (Fig. G/7) consente l’erogazione dell’aria dalla testina di
gonaggio.
13
11
12
G/5
ATTENZIONE!
Prima di azionare il pedale assicurarsi che la testina
sia correttamente inserita sulla valvola della ruota.
PREMI TALLONE MOBILE
Il dispositivo premitallone mobile può essere utilizzato in molteplici operazioni nelle
quali sia necessario esercitare una pressione sul pneumatico.
- La maniglia (14, Fig. G/8) consente di muovere manualmente il premitallone in
senso vericale in modo da essere posizionato sul pneumatico.
- Il comando a levetta (15, Fig. G/8) azionato verso il basso consente di premere
sul anco del pneumatico; azionato verso l’alto solleva il premitallone al termine
dell’operazione.
ATTENZIONE!
L’ azionamento del premitallone sul anco del pneumatico crea
un potenziale punto di schiacciamento.
PREMI TALLONE FISSO
Il dispositivo premitallone sso (vedi Fig. G/10) agevola le operazioni di montaggio
del pneumatico.
G/6
G/7
15
Il disco viene portato in posizione di lavoro manualmente, sollevandolo.
Raggiunta l’altezza prestabilita, si blocca automaticamente.
Il pulsante (18, Fig. G/9) consente di riportare in posizione di fuori lavoro il disco
premitallone sso.
11
14
G/8
7&;
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ATTENZIONE!
L’ azionamento del premitallone sul anco del
pneumatico crea un potenziale punto di
schiacciamento.
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PULSANTE DI SGONFIAGGIO
Durante il gonaggio, se la pressione del pneumatico, letta sul
manometro (16, Fig. G/9), supera quella desiderata, è possibile
ridurla premendo il pulsante di sgonaggio (17, Fig. G/9).
18
INTERRUTTORE GENERALE
L’interruttore generale (21, Fig. G/11), posto sul retro della macchina, consente di
dare (in posizione 1-ON) o togliere (in posizione 0-OFF) alimentazione elettrica allo
smontagomme.
TCX3000 TELECAMERA (optional)
La telecamera (Fig. G/12) consente di visualizzare sul monitor (19, Fig. G/9) la parte
inferiore della ruota durante le fasi operative.
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17
20
G/9
Telecamera e monitor si accendono automaticamente ogni volta che viene eseguito un
movimento degli utensili. Passati 30 secondi senza aver eettuato alcun movimento
ritornano in condizione di stand-by.
TPM300 RILEVATORE SENSORI RUOTA (optional)
Il dispositivo TPM 300 è in grado di identicare il tipo di sensore di pressione
eventualmente presente all’interno del pneumatico.
L’interruttore (22, Fig. G/11) consente di accendere (posizione 1) o spegnere
(posizione 0) il dispositivo.
Sul pannello (20, Fig. G/9) sono presenti i tasti funzionali per accedere alle varie
funzioni del programma e il display alfanumerico.
Il rilevatore (23, Fig. G/13) posizionato sul anco del pneumatico è in grado di
trasmettere al sistema i dati relativi al sensore.
La presa USB (26, Fig. G/11) consente l’aggiornamento del software e della banca
dati del TPM300.
IL fusibile (25, Fig. G/11) protegge elettricamente il dispositivo TPM300.
25
22
26
21
G/10
G/11
G/12
GT300 GONFIAGGIO TUBELESS
(optional)
Posizionando correttamente il dispositivo sul cerchio e premendo contemporaneamente
i 2 pulsanti (24, Fig. G/14) si ottiene l’emissione di un potente getto d’aria che
consente una rapida tallonatura dei pneumatici sul cerchio.
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23
G/13
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ATTENZIONE!
Il dispositivo deve essere tenuto saldamente con entrambe le mani.
Non orientare MAI il dispositivo verso persone.
24
G/14
CODICE 4-404334
9. IDENTIFICAZIONE DEI SEGNALI DI PERICOLO
CODICE
3014101
CODICE 4-404333
CODICE 3014056
CODICE 3014095
ATTENZIONE:
Nel caso le targhette di pericolo risultino illeggibili o siano state rimosse, sostituirle immediatamente.
Non utilizzare lo smontagomme se mancante di una o più targhette di pericolo.
Non interporre oggetti che ne ostruiscano la visione all'operatore.
Per eventuali richieste utilizzare il codice indicato nella presente tavola.
13
7&;
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10. CONTROLLI PRELIMINARI AL PRIMO UTILIZZO
Prima di iniziare qualsiasi operazione di lavoro, è necessario vericare che, ad ogni azione sui comandi della macchina, corrisponda il relativo
movimento voluto, come descritto nel paragrafo “Identicazione Comandi”.
ATTENZIONE!
Nel caso si riscontrino anomalie NON utilizzare lo smontagomme ma chiamare immediatamente il Servizio
Tecnico di Assistenza.
11. USO
PRIMA DI OGNI UTILIZZO L’OPERATORE DEVE:
- Vericare che il manometro del gruppo ltro, indichi una pressione di almeno 8 bar.
- Vericare che l’allacciamento elettrico della macchina sia stato eseguito correttamente.
- Accertarsi che l’area di lavoro dello smontagomme sia libera da persone e/o cose che possano intralciare il lavoro ed essere fonte di pericolo.
- Rispettare le norme riguardanti la sicurezza sul lavoro.
- Indossare un abbigliamento idoneo, utilizzando guanti, occhiali di protezione e scarpe antinfortunistiche.
Catenine, braccialetti e capi di abbigliamento larghi possono costituire una fonte di pericolo per l’operatore.
Alimentare elettricamente la macchina ruotando l’interruttore generale (21, Fig. G/11), in posizione I (ON).
La spia luminosa posta sulla consolle comandi (5, Fig. G/4) deve illuminarsi.
IDENTIFICAZIONE E CONTROLLO DI CERCHIO E PNEUMATICO
Prima di qualsiasi operazione su di una ruota è INDISPENSABILE identicare le misure di cerchio e pneumatico e controllare che entrambe le
parti non presentino danneggiamenti.
ATTENZIONE: Queste operazioni sono importantissime per evitare rischi di scoppio del pneumatico nella fase di
tallonatura e gonaggio!
I cerchi riportano stampati sulla loro supercie i dati caratteristici di diametro,
larghezza, numero di Hump, ecc.
Ad es. un’indicazione 6Jx14H2
1 - 6 Indica la larghezza nominale del cerchio
2 - J Indica la misura della angia
3 - 14 Indica il diametro nominale del cerchio
4 - H2 Indica un doppio rilievo o doppio hump
Sui pneumatici sono stampati una notevole quantità di informazioni tra cui
dimensioni, tipo, velocità massima, ecc.
Ad es. in un pneumatico 195/65 R 15 91 H TL
1 - 195 Indica la larghezza del pneumatico, ovvero la distanza tra i anchi espressa
in millimetri.
2 - 65 Mostra il rapporto (espresso in percentuale) tra l’altezza della sezione e la
sua larghezza.
3 - R sta per radiale.
4 - 15 indica (in pollici) il diametro di calettamento (diametro del cerchio).
5 - 91 è l’indice di carico massimo per ruota;
1
3
2
1
3
42
H/1
4
5
6
7
H/2
7&;
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6 - H è il codice di velocità massima (H: 210 km/h).
7 - TL sta per Tubeless.
ATTENZIONE: E’ assolutamente vietato montare pneumatici su cerchi che abbiano un dierente valore di diametro,
ed è inoltre vietato montare pneumatici di dimensioni diverse da quelli indicati dal costruttore del veicolo nella
carta di circolazione.
CONTROLLARE CHE:
- sia visivamente che al tatto il pneumatico non presenti difetti e la tela non risulti danneggiata.
Se si riscontrano difetti NON montare il pneumatico
- il cerchio non presenti ammaccature e/o deformazioni.
N.B.: in particolare nei cerchi in lega le ammaccature spesso provocano microfratture interne, non visibili ad occhio nudo, che possono compromettere la solidità del cerchio e costituire pericolo anche in fase di gonaggio.
- l’indicatore di misura (TWI Tread Wear Indicator) non segnali che il battistrada è eccessivamente consumato.
- la temperatura del pneumatico non sia inferiore ai 15° C: una temperatura inferiore
comporterebbe la possibilità di danneggiamenti durante le operazioni di montaggio
o smontaggio.
11
12
1
POSIZIONE DELLA VALVOLA
L’immagine a lato mostra un cerchio montato sul mandrino con ragurate le posizioni
delle ore come si trattasse di un orologio.
Nelle varie fasi operative di seguito riportate, parlando della posizione della valvola,
si fa SEMPRE riferimento a queste posizioni.
ATTENZIONE: Per evitare possibili danneggiamenti al sensore di
pressione, se presente, è indispensabile portare la valvola SEMPRE
nella posizione indicata.
PUNTATORE LASER
L’ TCX3000 dispone di un puntatore laser (Fig. H/4) che indicando, con il suo raggio
luminoso, la posizione degli utensili rispetto la ruota ne agevola e velocizza il posizionamento e consente di operare con estrema precisione e sicurezza.
11.1 RUOTE STANDARD
10
9
8
7
6
2
3
4
5
H/3
H/4
Per ruota standard si intende una ruota da vettura, con cerchio in acciaio o in lega di alluminio, con foro centrale presente, canale vicino al
lato esterno del cerchio e pneumatico di tipo tradizionale (non Run-Flat o ribassato).
BLOCCAGGIO RUOTA
1- Eseguire tutti i controlli preliminari.
2- Utilizzando un utensile appropriato rimuovere eventuali contrappesi a molla, avendo cura di non danneggiare il cerchio.
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7&;
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3- Portare tutti gli utensili in posizione di fuori lavoro in modo da creare lo spazio necessario al corretto posizionamento della ruota sul
mandrino.
4- Posizionare manualmente la ruota sul mandrino o se presente utilizzare il sollevatore operando nel modo seguente:
- sistemare la ruota sulla pedana del sollevatore in posizione verticale con il lato esterno del pneumatico rivolto a sinistra.
- utilizzando il pedale di sollevamento portare la pedana all’altezza del mandrino.
- inclinare la ruota no a disporla orizzontalmente sul mandrino.
- abbassare il sollevatore.
5- Sul mandrino è presente un perno di trascinamento (1, Fig. I/1) che deve essere
inserito in uno dei fori di bloccaggio del cerchio.
6- Posizionare la ghiera di bloccaggio sul mozzo filettato portandola il più in alto
possibile, lasciando comunque lo spazio necessario per la corretta presa della manopola
superiore (vedi Fig. I/2).
7- Scegliere, tra quelli in dotazione, il cono più adatto in base al diametro del foro
centrale del cerchio.
1
8- Inserire il cono sul mozzo.
9- L’innesto del mozzo filettato è del tipo a baionetta.
Per un corretto bloccaggio procedere nel modo seguente (vedi Fig. I/2):
- mantenendo il cono a contatto con la ghiera inserire il mozzo sul mandrino
- ruotare il mozzo in senso orario fino all’innesto con il perno interno del mandrino
N.B.: Ci si accorge del corretto innesto quando il mozzo “cade” verticalmente nel
mandrino stesso.
- continuare la rotazione fino a che non si avverte uno scatto, provocato dalla molla
presente all’interno del mozzo, che indica l’avvenuto bloccaggio.
10- Posizionare il cono a contatto del cerchio perfettamente centrato sul foro centrale.
11- Serrare il cricchetto della ghiera in modo da portare la stessa contro il cono (vedi
Fig. I/3).
N.B.: Assicurarsi che il cricchetto della ghiera si posizioni correttamente: quando
rilasciato deve ritornare in posizione di riposo (“tutto fuori”).
In caso contrario ruotare alternativamente la ghiera in entrambe le direzioni.
12- Premere il pedale di bloccaggio: il mozzo si muoverà automaticamente verso il basso
centrando perfettamente il cerchio e bloccandolo sul mandrino.
ATTENZIONE!
Prima di qualsiasi operazione sulla ruota vericare che
quest’ultima sia perfettamente bloccata sul mandrino.
I/1
I/2
I/3
STALLONATURA
1- Sgonare completamente il pneumatico.
ATTENZIONE: non eettuare alcuna operazione sulla ruota
prima che il pneumatico non sia completamente sgono.
2- Vericare la presenza di un eventuale sensore di pressione e controllarne lo stato di
ecienza usando uno strumento appropriato.
7&;
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L/1
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NOTA: E’ disponibile, a richiesta, il dispositivo TPM300 in grado di identicare il tipo di
sensore e vericarne il buon funzionamento. Per il corretto utilizzo del TPM300 riferirsi
al manuale istruzioni allegato all’accessorio stesso.
3- Ruotare l’utensile multiplo (revolver) in modo da portare in posizione di lavoro il
disco stallonatore.
4- Ruotare il mandrino no a portare la valvola in posizione di ore 1.
5- Posizionare il disco stallonatore a 5 mm circa dal bordo esterno del cerchio.
6- Abbassare il disco no a portarlo a contatto con il pneumatico (vedi Fig. L/1).
7- Iniziare a ruotare in senso orario.
NOTA: La rotazione del mandrino si può fare indierentemente con i pulsanti o con il
pedale. L’ operatore sceglierà di volta in volta il modo che riterrà più agevole.
8- Durante la rotazione muovere il disco stallonatore in avanti per penetrare all’interno
del cerchio seguendone il prolo.
Se è presente il sensore di pressione fare attenzione a non urtarlo accidentalmente.
9- Quando la spazio è suciente iniziare la lubricazione, che deve essere accurata ed
eseguita sia sul tallone del pneumatico che nella parte interna del cerchio (vedi Fig.
L/2). Utilizzare un lubricante specico per pneumatici.
Evitare di applicare il lubricante sul sensore (se presente).
10- Seguendo il prolo del cerchio muovere il disco stallonatore no a riportarlo nella
posizione iniziale.
11- Utilizzando il disco stallonatore inferiore ripetere le operazioni dal punto 6 per il
tallone inferiore (vedi Fig. L/3).
NOTA: In questa fase è possibile agevolare la visione dell’operazione avvalendosi dello
specchio o, se disponibile, della telecamera, che consente di visualizzare le immagini
sul monitor.
L/2
L/3
L/4
N.B.: Sia il disco stallonatore superiore che quello inferiore possono essere liberi
di basculare (posizionando il supporto come da Fig. L/4) o fissi (posizionando il
supporto come da Fig. L/5).
Si consiglia l’utilizzo del disco basculante quando si opera su pneumatici dal fianco
rigido (Run-Flat/ ribassati, etc.), mentre per pneumatici morbidi è preferibile la
posizione fissa.
ATTENZIONE!
Durante le fasi di stallonatura esercitare la pressione solo sul tallone del pneumatico e mai sul anco.
SMONTAGGIO
1- Ruotare l’utensile multiplo (revolver) in modo da portare in posizione di lavoro
l’utensile ad uncino.
2- Ruotare il mandrino no a portare la valvola in posizione di ore 1.
3- Posizionare l’utensile a 5 mm circa dal bordo esterno del cerchio e a contatto con il
pneumatico (vedi Fig. M/1).
L/5
M/1
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7&;
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4- Iniziare la rotazione e simultaneamente cominciare ad introdurre l’utensile dentro il
pneumatico seguendo sempre il prolo del cerchio no a che il tallone non si aggancia
all’utensile (vedi Fig. M/2).
5- Allontanare leggermente l’utensile dal cerchio per evitare di danneggiare il sensore (se
presente), quindi ruotare il mandrino no a portare la valvola in posizione di ore 12.
6- A ruota ferma muovere lentamente l’utensile ad uncino all’indietro no a quando il
puntatore laser non risulti all’esterno cerchio.
Sollevare quindi l’uncino no a che questo non superi il bordo superiore del cerchio.
Per agevolare ulteriormente lo smontaggio rientrare di pochi mm verso il centro del
cerchio (vedi Fig. M/3).
ATTENZIONE!
In questa fase operare con cautela evitando di sollecitare eccessivamente il pneumatico.
M/2
7- Vericare che tutta la circonferenza del pneumatico sia rimasta stallonata ed inserita
nel canale del cerchio.
In caso contrario utilizzare il premi tallone mobile, posizionato a 180° rispetto
all’utensile, per ottenere questa condizione (vedi Fig. M/4).
8- Iniziare la rotazione in senso orario e continuare no al completo smontaggio del
primo tallone.
9- Sganciare manualmente il tallone dall’ l’uncino.
10- Muovere l’utensile all’indietro no a riallineare il laser al bordo del cerchio (vedi
Fig. M/5).
11- Ruotare il mandrino no a portare la valvola in posizione di ore 12.
12- Sollevare completamente il carrello superiore per portarlo in posizione di fuori
lavoro.
13- Sollevare il disco stallonatore inferiore no a portarlo circa 10 mm oltre il bordo
superiore del cerchio (vedi Fig. M/6).
N.B.: Facilitare questa operazione sollevando manualmente il pneumatico a ore 6 (vedi
Fig. M/7).
14- Ruotare il mandrino in senso orario no alla completa fuoriuscita del pneumatico
dal cerchio.
N.B.: Agevolare questa operazione sollevando contemporaneamente il pneumatico nella
parte inferiore a circa ore 2 e accompagnando la rotazione (vedi Fig. M/8).
M/3
M/4
M/5
15- Controllare accuratamente lo stato del sensore di pressione (se presente).
Se risultassero danni sostituirlo.
16- Portare fuori lavoro il disco
stallonatore inferiore.
7&;
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M/7
M/6
M/8
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MONTAGGIO
1- Eseguire gli opportuni controlli su pneumatico e cerchio come descritto nell’apposito
paragrafo a pag. 14 di questo manuale.
2- Se è stato rimosso, procedere al bloccaggio del cerchio sul mandrino operando come
descritto nel paragrafo “BLOCCAGGIO RUOTA” a pag. 15 di questo manuale.
NOTA: Utilizzando l’apposito utensile si consiglia, per sicurezza, di sostituire SEMPRE la
valvola.
3- Lubricare accuratamente tutta la supercie interna del cerchio.
Lubricare accuratamente i talloni del pneumatico, sia all’interno che all’esterno, su tutta
la circonferenza, per uno spessore di almeno 30 mm.
4- Ruotare l’utensile multiplo (revolver) in modo da portare in posizione di lavoro l’utensile
di montaggio.
N.B.: Gli utensili devono trovarsi in posizione di “fuori lavoro” in modo che vi sia lo spazio
suciente per il posizionamento del pneumatico sul cerchio.
5- Ruotare il mandrino no a portare la valvola in posizione di ore 7.
6- Posizionare il pneumatico orizzontalmente sul cerchio, leggermente inclinato a ore 12.
7- Abbassare l’utensile superiore no a portarlo dentro il cerchio di circa 30mm e a pochi
mm dal suo bordo esterno (vedi Fig. N/1).
8- Schiacciare manualmente il pneumatico a ore 3 in modo da incastrarlo sul cerchio (vedi
Fig. N/2).
9- Iniziare la rotazione no al completo montaggio del tallone inferiore.
NOTA: Operare in modo che cerchio e pneumatico si muovano in modo solidale.
10- Senza modicare la posizione dell’utensile di montaggio portare la valvola a circa ore
5.
N/1
N/2
N/3
11- Premere manualmente sul anco del pneumatico a ore 3 no a fortare il tallone
all’altezza del canale (vedi Fig. N/3).
12- Iniziare la rotazione, accompagnando con la mano il movimento, no al completo
montaggio del tallone superiore.
NOTA: Nel caso in cui ci fossero delle dicoltà nell’eseguire queste operazioni manualmente è sempre possibile utilizzare il premi tallone mobile
posizionato a ore 3 (vedi Fig. N/4).
N/4
11.2 RUOTE CON PNEUMATICO RUN-FLAT O RIBASSATO
Per pneumatici ribassati si intendono quelle coperture nelle quali altezza (H) e larghezza di sezione (C) stanno tra loro in un rapporto
inferiore a 1 (es. la serie ribassata 45 sta ad indicare un rapporto H/C = 0,45).
I pneumatici per essere consiterati “ribassati” devono inoltre avere un codice di velocità massima uguale o superiore a “V”.
Per pneumatici Run-Flat si intendono quei pneumatici che pure in assenza di pressione al loro interno, consentono di proseguire la marcia
del veicolo per un chilometraggio ed a una velocità prestabiliti (N.B.: questi valori cambiano da un costruttore all’altro).
Attualmente sul mercato esistono due diversi tipi di run-at:
- quelli a anco rinforzato detti anche autoportanti dove, grazie ad una diversa mescola e a una struttura rinforzata, la spalla del pneumatico
è in grado di sostenere il peso dell’automobile anche quando la pressione al suo interno è pari a zero.
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7&;
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- quelli con supporto interno, dove, all’interno del cerchio, viene inserito un anello che
sostiene il anco del pneumatico in assenza di pressione interna. Il supporto interno
può essere in materiale plastico (Pax-System) o in metallo (Support-Ring).
L’ TCX3000 consente di operare senza bisogno di alcun accessorio su tutti i tipi di
ribassati e su tutti i run-at a anco rinforzato.
Per gli altri tipi di run-at fare riferimento a istruzioni speciche inserite negli accessori
dedicati.
La procedura di montaggio e smontaggio è la stessa sia che si tratti di run-at
autoportanti che di ribassati.
ATTENZIONE!
E’ indispensabile seguire scrupolosamente le istruzioni al ne di
evitare danneggiamenti irreversibili del pneumatico,
danneggiamenti che comprometterebbero la sicurezza del veicolo.
ATTENZIONE: Le Figg. K/1 ed K/2 mostrano i punti con massimo rischio di danneggiamento
durante le fasi di smontaggio (K/1) e montaggio (K/2): sono i cosiddetti punti di trazione
nei quali il pneumatico risulta fortemente in tensione sul bordo del cerchio.
BLOCCAGGIO RUOTA
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K/1
K/2
1- Eseguire gli opportuni controlli su pneumatico e cerchio come descritto nell’apposito paragrafo a pag. 14 di questo manuale.
2- Procedere al bloccaggio della ruota sul mandrino operando come descritto per le ruote
“standard” nel paragrafo “BLOCCAGGIO RUOTA” a pag. 15 di questo manuale.
STALLONATURA
Procedere alla stallonatura del pneumatico operando come descritto per le ruote “standard”
nel paragrafo “STALLONATURA” a pag. 16 di questo manuale.
SMONTAGGIO
1- Portare fuori lavoro il disco stallonatore inferiore.
2- Ruotare l’utensile multiplo (revolver) in modo da portare in posizione di lavoro
l’utensile ad uncino.
3- Ruotare il mandrino no a portare la valvola in posizione di ore 1.
4- Posizionare l’utensile a 5 mm circa dal bordo esterno del cerchio e a contatto con il
pneumatico (vedi Fig. O/1).
5- Iniziare la rotazione e simultaneamente cominciare ad introdurre l’utensile dentro il
pneumatico seguendo sempre il prolo del cerchio no a che il tallone non si aggancia
all’utensile (vedi Fig. O/2).
O/1
O/2
6- Allontanare leggermente l’utensile dal cerchio per evitare di danneggiare il sensore
(se presente), quindi ruotare il mandrino no a portare la valvola in posizione di ore 12.
7- A ruota ferma muovere lentamente l’utensile ad uncino all’indietro no a quando il
puntatore laser non risulti all’esterno cerchio.
7&;
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O/3
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8- Sollevare il disco stallonatore inferiore in modo che, premendo sul tallone inferiore,
mantenga sollevato il pneumatico agevolando le successive operazioni.
9- Posizionare il premi tallone mobile a 180° rispetto all’utensile (vedi Fig. O/3) in
modo da inserire il tallone nel canale.
10- Sollevare l’utensile ad uncino no a che questo non superi il bordo superiore del
cerchio (vedi Fig. O/3).
Per agevolare ulteriormente lo smontaggio rientrare di pochi mm verso il centro del
cerchio.
11- Inserire, nello spazio che si è venuto a creare tra cerchio e tallone, l’apposito
“proteggi tallone” (vedi Fig. O/4).
ATTENZIONE!
In questa fase operare con cautela evitando di sollecitare
eccessivamente il pneumatico.
12- Iniziare la rotazione in senso orario e continuare no al completo smontaggio del
primo tallone.
13- Sganciare manualmente il tallone dall’ l’uncino (vedi Fig. O/5).
O/4
O/5
14- Muovere l’utensile all’indietro no a riallineare il laser al bordo del cerchio.
15- Ruotare il mandrino no a portare la valvola in posizione di ore 12.
16- Sollevare completamente il carrello superiore per portarlo in posizione di fuori
lavoro.
17- Sollevare il disco stallonatore inferiore no a portarlo circa 10 mm oltre il bordo
superiore del cerchio (vedi Fig. O/6).
N.B.: Facilitare questa operazione sollevando manualmente il pneumatico a ore 6 (vedi
Fig. O/7).
18- Ruotare il mandrino in senso orario no alla completa fuoriuscita del pneumatico
dal cerchio.
N.B.: Agevolare questa operazione sollevando contemporaneamente il pneumatico nella
parte inferiore a circa ore 2 e accompagnando la rotazione (vedi Fig. O/8).
19- Controllare accuratamente lo stato del sensore di pressione (se presente).
Se risultassero danni sostituirlo.
20- Portare fuori lavoro il disco stallonatore inferiore.
MONTAGGIO
1- Eseguire gli opportuni controlli su pneumatico e cerchio come descritto nell’apposito
paragrafo a pag. 14 di questo manuale.
O/6
O/7
2- Se è stato rimosso, procedere al bloccaggio del cerchio sul mandrino operando come
descritto nel paragrafo “BLOCCAGGIO RUOTA” a pag. 15 di questo manuale.
NOTA: Utilizzando l’apposito utensile si consiglia, per sicurezza, di sostituire SEMPRE la valvola. Nel caso di valvole con sensore sostituire
solamente l’anello OR di tenuta o il corpo valvola.
N.B.: Gli utensili devono trovarsi in posizione di “fuori lavoro” in modo che vi sia lo spazio suciente per il posizionamento del pneumatico
sul cerchio.
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O/8
7&;
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3- Lubricare accuratamente tutta la supercie interna del cerchio.
Lubricare accuratamente i talloni del pneumatico, sia all’interno che all’esterno, su
tutta la circonferenza, per uno spessore di almeno 30 mm.
Lubricare tutto il anco superiore del pneumatico.
4- Ruotare l’utensile multiplo (revolver) in modo da portare in posizione di lavoro
l’utensile di montaggio.
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5- Sollevare manualmente il disco premi tallone sso per portarlo in posizione di lavoro.
Raggiunta l’altezza prestabilita il disco si blocca automaticamente.
6- Ruotare il mandrino no a portare la valvola in posizione di ore 7.
7- Posizionare il pneumatico orizzontalmente sul cerchio leggermente inclinato a ore
12 (vedi Fig. P/1).
8- Abbassare il carrello superiore superiore no a che il disco premitallone sso non
entra in contatto con il anco del pneumatico.
9- Schiacciare manualmente il pneumatico a ore 3 in modo da incastrarlo sul cerchio
(vedi Fig. P/2).
10- Iniziare la rotazione no al completo montaggio del tallone inferiore.
NOTA: Operare in modo che cerchio e pneumatico si muovano in modo solidale.
N.B.: Se dopo una rotazione completa non si ottiene il montaggio, ripetere le operazioni
aumentando o diminuendo la pressione esercitata dal disco premi tallone sso.
11- Portare la valvola a circa ore 4.
12- Inclinare manualmente il pneumatico (vedi Fig. P/3) in modo da creare lo spazio
necessario per il successivo inserimento dell’utensile di montaggio tra cerchio e
pneumatico.
P/1
P/2
P/3
13- Abbassare l’utensile superiore no a portarlo dentro il cerchio di circa 30mm e
a pochi mm dal suo bordo esterno. Inserire la protezione in plastica sul cerchio in
posizione di circa ore 3 (vedi Fig. P/4).
14- Posizionare il premitallone mobile a circa ore 2 e premere leggermente (vedi Fig.
P/4).
15- Ruotare il mandrino in senso orario.
Quando il premi tallone mobile si trova a circa ore 5 aumentare la pressione no a che
il tallone non risulti allineato al canale (vedi Fig. P/5).
ATTENZIONE!
Non schiacciare il pneumatico più di quanto necessario, una
pressione eccessiva potrebbe comprometterne la sicurezza.
16- Quando il premi tallone mobile si trova a circa ore 7 diminuire la pressione in
modo da evitare possibili danni al tallone. Continuare la rotazione no al completo
montaggio.
NOTA: Nei casi in cui il settore di pneumatico compreso tra i due premitalloni non si inserisce nel canale utilizzare le procedura di
montaggio di seguito specicata, con l’ausilio del morsetto:
- Portare la valvola a ore 4.
P/4
P/5
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- Dopo aver posizionato corretta-mente il disco premitallone sso e l’utensile per il
montaggio del secondo tallone (come descritto in precedenza), inserire la protezione
in platica a ore 3 e ssare il morsetto (vedi Fig. P/6) a ore 2.
N.B.: Lubricare la parte esterna del morsetto prima di ssarlo a cerchio.
- Iniziare la rotazione.
Quando il morsetto viene a trovarsi a circa ore 5, accertarsi che tutto il tallone compreso
in questo settore sia scivolato dentro il canale.
- Nel caso in cui non si fosse creata questa condizione indispensabile per il corretto
montaggio, utilizzare il premitallone mobile per spingere il tallone nel canale esercitando
una pressione a circa ore 3 (vedi Fig. P/7).
- Riprendere la rotazione no al completo montaggio.
- Rimuovere il morsetto, mandare fuori lavoro il premi tallone mobile, l’utensile di
smontaggio e il disco premi tallone sso.
NOTA: Operando su ruote con cerchi di grosso diametro (oltre i 20”) si rende
necessario, per agevolare il montaggio del secondo tallone, posizionare il disco
stallonatore inferiore in prossimità del bordo del cerchio (vedi Fig. P/8).
Questo accorgimento evita che la pressione esercitata nella parte superiore, possa
spingere il tallone fuori dal cerchio dalla parte inferiore.
N.B.: Questa procedura oltre ad essere necessaria quando si lavora con grossi diametri,
può essere consigliata sempre, anche per i cerchi più piccoli.
MONTAGGIO DEL SECONDO TALLONE SU RUOTE CON CERCHIO
IN FERRO
Operando su ruote ribassate o run at autoportanti con cerchio in ferro seguire le
procedure precedentemente descritte escluso il montaggio del secondo tallone.
La necessità di una modica alla procedura si rende necessaria in quanto sul mercato
esistono cerchi in ferro con un prolo esterno molto tagliente che mette a rischio
l’integrità del pneumatico (nei punti di trazione) in modo particolare durante le fasi di
inserimento del secondo tallone.
Per evitare questi rischi operare nel modo di seguito descritto:
P/6
P/7
P/8
1
2
1- Dopo il montaggio del primo tallone posizionare l’utensile e il disco premi tallone
come già descritto in precedenza, quindi portare la valvola a circa ore 5.
2- Inserire la protezione in plastica (1, Fig. Q/1) a ore 11, subito prima dell’utensile di
montaggio, in modo che la sua estremità sia a contatto con l’utensile stesso.
3- Inserire la speciale protezione in plastica con morsetto di bloccaggio (2, Fig. Q/1)
a circa ore 2.
4- Ruotare il mandrino in senso orario. Quando il morsetto si viene a trovare a circa ore
6, se necessario, utilizzare il premitallone mobile, posizionandolo ad ore 3 (vedi Fig.
Q/2), per indirizzare il tallone nel canale.
5- Continuare la rotazione no al completo montaggio.
6- Rimuovere le protezioni e il morsetto.
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Q/1
Q/2
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11.3 GONFIAGGIO
PERICOLO !!
Il gonaggio dei pneumatici è pericoloso!
Seguire scrupolosamente le avvertenze e le istruzioni.
ATTENZIONE !
La rottura di un cerchio o di un pneumatico sotto pressione può provocare una eplosione che proietta detriti
della ruota lateralmente o verso l'alto con forza tale da causare danni, serie lesioni o anche la morte!
Nonostante questo smontagomme sia dotato di un limitatore di pressione tarato a 4 Bar (60 PSI), esso NON è un dispositivo di sicurezza che consente di eliminare rischi e danni di una eventuale esplosione.
UNA RUOTA PUO' ESPLODERE QUANDO:
1) Il diametro del cerchio non è esattamente uguale al diametro del pneumatico.
2) Il cerchio o il pneumatico sono difettosi.
3) Durante la tallonatura viene superata la pressione massima raccomandata.
4) Il pneumatico viene gonato superando la pressione massima indicata dal costruttore.
5) L'operatore non osserva le opportune norme di sicurezza.
Operare nel modo seguente:
1) Svitare il coprivalvola e l'interno della valvola.
2) Inserire sulla valvola la testina di gonaggio vericando che si agganci correttamente.
G/7
3) Vericare ulteriormente l'esatta corrispondenza dei diametri di cerchio e pneumatico.
4) Vericare che cerchio e pneumatico siano sucientemente lubricati; eventualmente rilubricare.
5) Premere il pedale di gonaggio (Fig. G/7).
6) Tallonare introducendo aria a brevi tratti vericando continuamente, negli intervalli, la pressione sul manometro (16, Fig. G/9), no a che i
talloni non siano posizionati nelle rispettive sedi. Particolare cura ed attenzione deve essere posta nella tallonatura di gomme su cerchi dotati di
bordino antistallonatura (HUMP, DOUBLE HUMP, etc.).
7) Prosequire, sempre introducendo aria a brevi tratti, no al raggiungimento della pressione desiderata.
N.B.: Se il valore di pressione desiderato viene superato, premere il pulsante di sgonaggio (17, Fig. G/9). Rilasciarlo ogni qualvolta si desideri
vericare la pressione presente nel pneumatico.
NOTA: Può accadere che, pur introducendo aria, il pneumatico non
faccia tenuta e non si riesca a gonarlo.
In questi casi il problema può essere risolto utilizzando l’accessorio
GT300 (GONFIAGGIO TUBELESS), disponibile a richiesta.
PERICOLO DI ESPLOSIONE !
- Non superare mai 4 Bar (60 PSI) durante la tallonatura ed il gonaggio.
N.B.: Quando fosse richiesta una pressione di esercizio del pneumatico superiore, togliere la ruota dallo
smontagomme e proseguire il gonaggio dopo averla introdotta nelle apposite gabbie di sicurezza,
normalmente reperibili sul mercato.
- Non superare mai la pressione massima indicata dal costruttore del pneumatico.
- Mantenere corpo e mani il più lontano possibile dalla ruota.
- Solo personale opportunamente addestrato può eseguire queste operazioni.
- Non permettere ad altri di operare od avvicinarsi allo smontagomme.
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G/9
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11.4 UTILIZZO DEL DISTANZIALE KOF50 (optional)
Operando su ruote di piccolo spessore (larghezza) o con la angia del cerchio posizionata verso l’esterno è necessario utilizzare il distanziale KOF50 (disponibile
a richiesta).
Per una corretta installazione procedere nel modo seguente:
1
1- Rimuovere, semplicemente sollevandola, la parte superiore del mandrino (1, Fig.
S/1).
2- Inserire il distanziale (2, Fig. S/1) sul mandrino (3, Fig. S/1) avendo cura di centrare
con i perni i fori presenti sul mandrino.
3- Riposizionare la parte superiore del mandrino avendo cura di centrare, con i perni, i
fori presenti sulla angia.
11.5 BLOCCAGGIO RUOTE CON CANALE ROVESCIO
Per il bloccaggio di questo tipo di ruote è necessaria la flangia FRF (disponibile a
richiesta).
La angia FRF è di tipo universale a pioli mobili; è cioè in grado di operare su ruote con
qualsiasi numero di fori di ssaggio.
Sulla angia può infatti essere montato un numero di pioli corrispondente al numero di
fori presente sul cerchio o un suo multiplo.
La angia è dotata di 6 pioli; qualora si renda necessario variarne il numero operare
nel modo seguente:
N.B.: Il piolo con la vite grigia, contrassegnato dal numero 0, non deve MAI essere
rimosso.
2
3
S/1
T/1
1- Rimuovere gli altri pioli presenti sulla angia svitando la relativa vite (vedi Fig. T/1).
2- In base al numero dei fori presenti sulla ruota rimontare i pioli necessari inserendo la
spina di trascinamento nell’asola riportante
il numero corrispondente (vedi esempio
di Fig. T/2).
3- Analogamente inserire la vite nel foro
corrispondente (vedi Fig. T/2) e fissare
il piolo serrando a fondo la vite in questione.
Per utilizzare correttamente la flangia
operare nel modo seguente:
1- Con l’apposito calibro rilevare la distanza presente tra due fori sul cerchio (vedi
Fig. T/3).
2- Riportare la distanza rilevata sul cer-
T/4
chio tra due perni della angia (vedi Fig.
T/4).
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T/2
T/3
7&;
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3- Bloccare la angia in questa posizione serrando a fondo la vite di colore grigio
(contrassegnata dal numero 0).
4- Posizionare la angia sul cerchio (vedi Fig. T/5) e ssarla tramite le 2 viti in dotazione (vedi Fig. T/6).
5- Rimuovere, semplicemente sollevandola, la parte superiore del mandrino (1, Fig.
S/1).
6- Posizionare la ruota sul mandrino avendo cura di centrare, con i perni presenti sulla
angia, i fori presenti sul mandrino stesso.
N.B.: Per agevolare questa operazione è consigliato inserire il mozzo filettato con il cono
più adatto, dopodichè basterà girare la ruota fino a che i perni entrino nei fori presenti
sul mandrino (vedi Fig. T/7).
7- Bloccare la ruota con cono e ghiera operando come descritto nel paragrafo BLOCCAGGIO
RUOTA per le ruote standard.
NOTA: La angia FRF può essere utilizzata anche per il bloccaggio delle ruote senza
l’utilizzo del cono al ne di evitare di danneggiare quei cerchi con il foro centrale
di spessore sottile.
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T/5
- posizionare la ruota sul mandrino inserendo il preno di trascinamento in uno dei fori
di fissaggio come descritto nel
paragrafo BLOCCAGGIO RUOTA per
le ruote standard.
- posizionare la angia sulla ruota
come mostrato in Fig. T/8.
- montare il mozzo lettato e bloccare, con la ghiera, direttamente
sulla angia (vedi Fig. T/8).
T/7
T/6
T/8
11.6 BLOCCAGGIO RUOTE SENZA FORO CENTRALE
Per il bloccaggio di ruote senza foro centrale, o dove questo foro risulti più piccolo del diametro del perno di bloccaggio, è necessario
disporre della flangia FRF, dell’apposito mozzo speciale di bloccaggio MFC e del distanziale KOF (disponibili a richiesta).
La flangia FRF è di tipo universale a pioli mobili; è cioè in grado di operare su ruote con
qualsiasi numero di fori di fissaggio.
Sulla flangia può infatti essere montato un numero di pioli corrispondente al numero di
fori presente sul cerchio o un suo multiplo.
La flangia è dotata di 6 pioli; qualora si renda necessario variarne il numero operare
nel modo seguente:
1- Rimuovere i pioli presenti sulla flangia svitando la relativa vite (vedi Fig. U/1).
N.B.: Il piolo con la vite grigia, contrassegnato dal numero 0, non deve MAI essere
rimosso.
2- In base al numero dei fori presenti sulla ruota rimontare i pioli necessari inserendo la spina di trascinamento nell’asola riportante il numero corrispondente (vedi esempio di
Fig. U/2).
7&;
26
U/1
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3- Analogamente inserire la vite nel
foro corrispondente (vedi Fig. U/2)
e fissare il piolo serrando a fondo la
vite in questione.
4- Utilizzando la chiave fissa in
dotazione rimuovere dalla flangia
le colonnette di fissaggio (vedi
Fig. U/3).
5- Portare verso l’esterno il piolo di trascinamento (1, Fig. U/4).
6- Posizionare la flangia sul man-
drino avendo cura di centrare, con
i perni presenti sulla flangia, le asole presenti sul mandrino stesso.
7- Montare sul mandrino il mozzo speciale di bloccaggio (vedi Fig. U/5).
N.B.: Il mozzo speciale MFC deve essere predisposto in base alla tabella di seguito
riportata, montando eventuali spessori richiesti (2, 3 Fig. U/5) e fissando il cappellotto
(1, Fig. U/5) con la vite di bloccaggio (4, Fig. U/5).
Con distanziale KOF
altezza 40 mm
Con distanziale KOF
altezza 50 mm
fino a matr. IED003539
Con distanziale KOF
altezza 50 mm
da matr. IED003540
L’innesto del mozzo filettato è del tipo a baionetta.
Ruotare il mozzo in senso orario fino all’innesto con il perno interno del mandrino
N.B.: Ci si accorge del corretto innesto quando il mozzo “cade” verticalmente nel
mandrino stesso.
Continuare la rotazione fino a che non si avverte uno scatto, provocato dalla molla
presente all’interno del mozzo, che indica l’avvenuto bloccaggio.
U/2
U/3
1
U/4
2
1
4
3
U/5
8- Fissare la flangia sul mandrino premendo il pedale di bloccaggio (3, Fig. G/1).
9- Con l’apposito calibro rilevare la distanza presente tra due fori sul cerchio (vedi Fig.
U/6).
11- Riportare la distanza rilevata sul cerchio tra due perni della flangia (vedi Fig. U/7).
12- Bloccare la flangia in questa posizione serrando a fondo la vite di colore grigio (con-
trassegnata dal numero 0).
13- Posizionare la ruota sulla flangia inserendo i fori di fissaggio nei
perni della flangia stessa.
14- Bloccare la ruota tramite le
apposite colonnette (vedi Fig. U/8). Serrare a fondo.
U/8
27
U/6
U/7
7&;
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12. MANUTENZIONE
ATTENZIONE!
Prima di qualsiasi operazione di manutenzione è necessario scollegare lo smontagomme dalle fonti di alimentazione:
1) Scollegare l'apparecchiatura dalla rete elettrica.
2) Scollegare l'apparecchiatura dall'impianto ad aria compressa staccando il tubo di ingresso con il raccordo a innesto
rapido montato.
Per un migliore funzionamento e una maggiore durata del Vs. smontagomme TCX3000
eettuare le manutenzioni di seguito elencate:
1- CONTROLLARE periodicamente il livello dell’olio della centralina oleodinamica.
Il serbatoio è realizzato in plastica trasparente ed è collocato all’interno della colonna
di comando.
Procedere nel modo seguente:
- Svitare le quattro viti di ssaggio della protezione (vedi Fig. R/1).
- Vericare che il livello dell’olio nel serbatoio sia compreso tra le frecce di MINIMO e
quella di MASSIMO (vedi Fig. R/2).
Per eventuali rabbocchi:
- Svitare il tappo del serbatoio (1, Fig. R/2).
- Rabboccare con olio idraulico Esso Nuto H 46 od equivalenti (es. : AGIP OSO 46, SHELL
TELLUS OIL 46, MOBIL DTE 25, CASTROL HYSPIN AWS 46, CHEVRON RPM EP HYDRAULIC
OIL 46, BP ENERGOL HLP.)
- Riavvitare il tappo del serbatoio e rimontare la protezione.
R/1
2- CONTROLLARE periodicamente (circa ogni 15 giorni) il livello olio del lubricatore
che si deve trovare tra le indicazioni "MIN" e "MAX" poste sulla vaschetta (5, Fig. R/3).
Per eventuali rabbocchi procedere nel modo seguente:
- Svitare la vaschetta (5, Fig. R/3)
- Rabboccare utilizzando olio per impianti pneumatici di classe ISO HG con viscosità ISO
VG 32 (ad esempio: ESSO Febis K 32 ; MOBIL Vacouline Oil 1405 ; KLUBER Airpress 32).
- Riavvitare la vaschetta.
3- CONTROLLARE periodicamente (ogni 2-3 giorni) il corretto funzionamento del
gruppo lubricatore (4, Fig. R/3).
Agire sul comando del premi tallone sso, vercando che ogni 5-6 corse complete del
braccio, cada una goccia di olio nella cupoletta trasparente (6, Fig. R/3) del lubricatore.
In caso contrario agire con un cacciavite sulla vite di regolazione (3, Fig. R/3) del lubricatore.
4- Per un corretto funzionamento nel tempo del dispositivo di sicurezza che limita la
pressione durante il gonaggio dei pneumatici (vedi paragrafo “Dispositivi di sicurezza”
del presente manuale), è indispensabile eseguire i controlli di seguito elencati:
- Vericare periodicamente il livello della condensa dentro la tazza del ltro (1, Fig.
R/3) che non deve MAI superare l'indicazione "MAX. DRAIN" posta sulla tazza stessa.
Quando necessario scaricare la condensa girando, in senso orario, la ghiera (2, Fig. R/3).
N.B.: per eettuare questa operazione eettuare il collegamento alla rete pneumatica.
-Ogni 30 - 40 giorni scollegare la macchina dalla rete pneumatica e smontare la tazza
(1, Fig. R/3) per rimuovere eventuali impurità solide formatesi all'interno di essa.
5- PULIRE giornalmente la macchina togliendo eventuale terriccio o scorie provenienti
dai pneumatici, che potrebbero ostruire le guide di scorrimento dei carrelli portautensili, o il dispositivo di bloccaggio posto sul mandrino.
6- PULIRE periodicamente la lente del puntatore laser e lo specchio (o, se presente,
la telecamera).
7- VERIFICARE giornalmente lo stato delle protezioni in plastica degli utensili di smontaggio e montaggio.
1
R/2
3
6
4
1
5
2
R/3
7&;
28
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Qualora risultino danneggiate o consumate, SOSTITUIRLE con nuove.
N.B.: Per consentirne la rimozione, la protezione dell’utensile di montaggio deve essere tagliata in senso verticale.
8- Dopo un’accurata pulizia con nafta, LUBRIFICARE periodicamente, utilizzando una pasta specica (tipo OKS 250):
- le guide del carrello per la traslazione longitudinale degli utensili
- le guide del carrello per la traslazione verticale degli utensili.
13. NORME ANTI INCENDIO
ATTENZIONE!
Se la macchina s’incendia, per spegnere le fiamme impiegare esclusivamente estintori a polveri o, in alternativa,
a CO
.
2
14. MOVIMENTAZIONE
Nel caso si renda necessario spostare lo smontagomme in altro luogo procedere nel modo seguente:
1) Scollegare lo smontagomme da ogni sua fonte di alimentazione.
2) Movimentare operando come descritto nel paragrafo “DISIMBALLO E POSIZIONAMENTO” a pag. 6 del presente manuale.
3) Ricollegare lo smontagomme alle sue fonti di alimentazione e controllare il corretto funzionamento dei comandi.
15. ACCANTONAMENTO
In caso di accantonamento per lungo periodo è necessario:
- Scollegare lo smontagomme da ogni sua fonte di alimentazione.
- Pulire ed ingrassare il mandrino e le guide dei carrelli (orizzontale e verticale) che si potrebbero danneggiare in caso di essicazione.
- Svuotare i serbatoi contenenti liquidi di funzionamento.
- Provvedere alla protezione dell'intera macchina dalla polvere coprendola con un cappuccio in nylon.
16. ROTTAMAZIONE
Allorchè si decida di non utilizzare più questo apparecchio si deve renderlo inoperante asportando qualsiasi collegamento alle fonti di alimentazione.
Essendo considerato un riuto speciale smontare l'apparecchio in parti omogenee e smaltire secondo le leggi vigenti.
29
7&;
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INFORMAZIONI AMBIENTALI
Questo prodotto può contenere sostanze che possono essere dannose per l’ambiente e per la salute umana se non viene smaltito in modo
opportuno.
Vi forniamo pertanto le seguenti informazioni per evitare il rilascio di queste sostanze e per migliorare l’uso delle risorse naturali.
Le apparecchiature elettriche ed elettroniche non devono essere smaltite tra i normali riuti urbani ma devono essere
inviate alla raccolta dierenziata per il loro corretto trattamento.
Il simbolo del bidone barrato, apposto sul prodotto ed in questa pagina, ricorda la necessità di smaltire adeguatamente
il prodotto al termine della sua vita.
In tal modo è possibile evitare che un trattamento non specico delle sostanze contenute in questi prodotti, od un uso
improprio di parti di essi possano portare a conseguenze dannose per l’ambiente e per la salute umana.
Inoltre si contribuisce al recupero, riciclo e riutilizzo di molti dei materiali contenuti in questi prodotti.
A tale scopo i produttori e distributori delle apparecchiature elettriche ed elettroniche organizzano opportuni sistemi di raccolta e smaltimento delle apparecchiature stesse.
Alla ne della vita del prodotto rivolgetevi al vostro distributore per avere informazioni sulle modalità di raccolta.
Al momento dell’acquisto di questo prodotto il vostro distributore vi informerà inoltre della possibilità di rendere gratuitamente un altro
apparecchio a ne vita a condizione che sia di tipo equivalente ed abbia svolto le stesse funzioni del prodotto acquistato.
Uno smaltimento del prodotto in modo diverso da quanto sopra descritto sarà passibile delle sanzioni previste dalla normativa nazionale
vigente nel paese dove il prodotto viene smaltito.
Vi raccomandiamo inoltre di adottare altri provvedimenti favorevoli all’ambiente: riciclare l’imballo interno ed esterno con cui il prodotto è
fornito e smaltire in modo adeguato le batterie usate (solo se contenute nel prodotto).
Con il vostro aiuto si può ridurre la quantità di risorse naturali impiegate per la realizzazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche,
minimizzare l’uso delle discariche per lo smaltimento dei prodotti e migliorare la qualità della vita evitando che sostanze potenzialmente
pericolose vengano rilasciate nell’ambiente.
17. DATI DI TARGA
Sul retro dell'apparecchiatura è posta una targhetta di identicazione della macchina riportante:
1- Dati del costruttore
2- Modello
3- Numero di serie
4- Fase
5- Voltaggio
6- Frequenza
7- Assorbimento
8- Potenza assorbita
9- Pressione pneumatica
10- Peso della macchina
11- Anno di costruzione
12- Pressione oleodinamica
7
4
6
5
8
1
2
3
7&;
30
10
9
12
11
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18. INCONVENIENTI / CAUSE / RIMEDI
INCONVENIENTE
Attivando l’interruttore generale posto nella parte posteriore della macchina, la spia (5, Fig. G/4) rimane spenta e nessun comando
risulta funzionante, oppure azionando i movimenti degli utensili o la rotazione del mandrino non si ottiene nessuna funzione.
CAUSE
1. La spina di alimentazione non è stata collegata.
2. Non arriva corrente dalla rete elettrica.
RIMEDI
1. Inserire correttamente la spina nella presa di alimentazione.
2. Ripristinare il corretto funzionamento della rete elettrica.
INCONVENIENTE
Azionando uno dei seguenti comandi: Pedale di bloccaggio del cerchio; Levetta premi tallone mobile; Pedale sollevatore ruota, non
si ottiene alcun movimento
CAUSE
1. Non arriva aria dall’impianto di alimentazione.
2. Il tubo di collegamento dell’aria compressa è piegato o schiacciato.
RIMEDI
1. Ripristinare l’alimentazione dalla sorgente di aria compressa.
2. Ripristinare il passaggio dell’aria ed eventualmente sostituire il tubo se risultasse danneggiato.
INCONVENIENTE
Si nota un rallentamento nei movimenti degli utensili, nonché una scarsa potenza.
CAUSE
1. L’olio nel serbatoio della centralina oleodinamica è sotto il livello minimo.
RIMEDI
1. Consultare il paragrafo “Manutenzione” per eettuare il rabbocco dell’olio.
Dopo aver rabboccato l’olio è necessario svuotare il circuito dall’aria che è penetrata all’interno, per farlo azionare tutti i movimenti idraulici
no al loro necorsa.
INCONVENIENTE
Le immagini sul monitor (se presente) appaiono poco nitide.
CAUSE
1. La telecamera è sporca.
RIMEDI
1. Pulire accuratamente la telecamera utilizzando un normale detergente.
ATTENZIONE:
Se le indicazioni sopra elencate non riportano lo smontagomme ad un corretto funzionamento o si riscontrano
anomalie di altro tipo, NON utilizzare lo smontagomme e chiamare immediatamente il servizio tecnico di
assistenza.
11.4. USING THE KOF50 SPACER OPTIONAL ........................................................................................................................................55
11.5.
11.6.
MAINTENANCE
STANDARD WHEEL
WHEELS WITH RUN FLAT OR LOW PROFILE TYRES
INFLATION
CLAMPING WHEELS WITH REVERSE RIM
CLAMPING CLOSED CENTRE WHEELS
The TCX3000 tyre changer is designed to demount and mount car and van tyres having rims from 12” to 34” and maximum diameter 1250
mm.
The TCX3000 electro-air-hydraulic tyre changer is ideal for mounting and demounting not only conventional tyres but also new-concept
tyres such as run-at types with sti sidewalls, with steel or alloy rims, including even particularly large types.
Any other use is to be considered inappropriate and therefore unreasonable and forbidden.
Before starting any type of operation it is ESSENTIAL to read and understand these instructions.
Hunter Engineering Company cannot be held responsible for damage caused by inappropriate or unreasonable use of its equipment.
KEEP THIS MANUAL IN A SAFE PLACE FOR FUTURE REFERENCE.
2. TECHNICAL DATA
Electricity supply
Electricity supply
Chuck motor
Rim diameter from - to
Maximum rim width
Maximum wheel diameter
Maximum wheel width
Maximum wheel weight on lift (if installed)
Pneumatic operating pressure
Hydraulic operating pressure
Weight of machine
Acoustic pressure level in working position
3.
GENERAL SAFETY REGULATIONS
The machine must only be operated by authorised, skilled personnel.
In order to be classified as skilled, an operator must have understood the supplier's written instructions, attended a specific
training course and be familiar with the work-place safety regulations.
Operators must not use drugs or alcohol which may impair their capabilities.
230V / 1 Ph. / 50-60Hz
0,6 - 0,8 kW
0,6 - 0,8 kW (7-15,6 rpm)
12” - 34”
15”
1250 mm (49”)
420 mm (16,5”)
100 kg
min. 8 bar
120 bar
461 kg
LpA < 70 dB(A)
In general terms, they must be able to:
- read and understand descriptions;
- understand the machine's functions and characteristics;
- keep unauthorised persons well clear of the area of operations;
- make sure that the machine has been installed in compliance with all relevant standards and regulations;
- make sure that all machine operators are suitably trained, that they are capable of using the machine correctly and safely, and that they
are adequately supervised during their work;
- take care not to touch electrical equipment and lines unless the machine has been disconnected;
- read this manual carefully to learn how to use the machine correctly and safely.
- keep this manual to hand and consult it if necessary.
7&;
34
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(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
WARNING!
All unauthorised changes or modifications to the machine relieve the producer from liability for any indirect
damage.
In particular, tampering with or removing safety devices constitutes a breach of work-place safety regulations.
4. SAFETY DEVICES
The TCX3000 tyre changer is tted with a series of devices intended to assure the operator’s safety:
- Pneumatic safety valve (g. A/1), installed inside the body of the machine, prevents the ination pressure from exceeding 4 bar.
- Relief valve (g. A/2), incorporated in the hydraulic circuit, limits the maximum circuit pressure to 110 bar.
For TCX3000 with GT300 accessory:
- Relief valve on tank (g. A/3), installed on the tank, is tripped if the compressed air supply
pressure exceeds 11 bar.
- Pneumatic safety valve (fig. A/4), prevents operation of the inflation device if it is not
correctly positioned on the wheel.
WARNING: Tampering with or removing the safety devices constitutes
a breach of European regulations and relieves the producer from
liability for consequent or related damage.
A/2
5. TRANSPORT
The machine is supplied in cardboard packaging on a pallet.
A/3
A/1
A/4
The machine in its packaging weighs 490 kg:
Handle the tyre changer using a fork-lift, inserting the forks in the points shown (Fig. B)
from the shipping label side.
35
B
7&;
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(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
6. INSTALLATION
WARNING!
The machine must only be installed by skilled, specialist staff.
All installation procedures must be carried out with the tyre changer disconnected from its power sources.
6.1 INSTALLATION SITE
Position the machine in the chosen site in its packaging.
Comply with the following guidelines:
1- The area necessary for installation of the machine is width 1640 mm by depth
1590 mm.
Leave a gap of at least 500 mm between the machine and any walls.
2- Place the machine on a smooth, level oor having suitable load bearing
capacity.
3- If the machine is installed outdoors, it must be protected from the rain by a
roof.
4- The installation site must have an electrical safety system with ecient ground
connection and must be equipped with a dierential security breaker set at 30 mA.
5- The installation site must have a connection to a compressed air supply having an
operating pressure of at least 8 bar.
WARNING!
The machine must not be operated in an explosive
atmosphere.
6.2 UNPACKING AND POSITIONING
1- Unpack the machine and check that it is in perfect condition.
Inspect for any obvious damage.
2- Unscrew all the screws which hold the machine on the pallet with the aid of a 13
mm spanner.
C/1
C/2
WARNING!
Keep packaging material out of reach of children, because
it may constitute a hazard.
Dispose of the packaging material in accordance with the
relevant regulations if it contains harmful substances or is
not biodegradable.
3- Remove any packaging containing the working tools or accessories from the
pallet; only the tyre changer must be left on the pallet.
7&;
36
C/3
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(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
4- Fit the lifting eye-bolts supplied into each of the 4 threaded holes in the corners
of the machine body (see Fig. C/1) screwing them down until they are touching the
body.
5- Fit a looped lifting sling of suitable capacity into each of the 4 eye-bolts,
placing the slings as shown in Fig. C/2.
N.B.: The 4 slings must be of the same length, and long enough to reach up
above the top of the tyre changer itself.
6-Fit the 4 lifting slings onto the forks of a fork-lift truck as shown in Fig. C/3, then
move the tyre changer into the chosen working position.
N.B. : The tyre changer is placed on the pallet with the working beam already in the
position where the weights are properly balanced.
N.B. : It does not matter whether the tyre changer is lifted from the right or the
left.
WARNING: fit the slings so that they do not interfere with
parts of the tyre changer during lifting.
In particular, protect the lter-lubricator unit by tilting the
sling which is to be xed next to it slightly.
N.B.: A small crane or hoist with suitable lifting capacity can be used instead of a
fork-lift truck.
In this case, the four slings should be attached to a single lifting point as shown
in Fig. C/4.
C/4
7- Remove the lifting slings and remove the eye-bolts from the machine body.
6.3 ASSEMBLY
1- Fit the grease cup support using the screws supplied with the machine (see Fig.
D/1).
2- If the GT300 accessory is installed:
t the stand for installation of the Tubeless Ination Device (see Fig. D/2).
6.4 COMPRESSED AIR CONNECTION
Connect the tyre changer to a compressed air system (with recommended operating
pressure at least 8 Bar) using the connection (1, Fig. E), with a compressed air hose
having inside diameter of 7-8 millimetres A.
N.B.: Check that the pressure gauge (2, Fig. E) on the lter/regulator unit is giving
a reading of at least 8 bar. Otherwise:
- check that sucient pressure is being received from the workshop compressed air
system;
- pull the knob (3, Fig. E) of the lter/regulator unit up and check that it has been
turned fully clockwise.
D/1
D/2
6
3
2
5
4
WARNING!
The compressed air system pressure must never exceed the
value of 16 Bar.
37
1
E
7&;
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(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
N.B. : To check that the lubricator unit (4, Fig. E) is operating correctly, operate the control of the xed bead presser (8, Fig. G), checking
that at every 5-6 arm travel strokes, a drop of oil falls into the clear cup (5, Fig. E) of the lubricator.
Otherwise, adjust the lubricator regulator screw (6, Fig. E) with a screwdriver.
6.5 ELECTRICAL CONNECTION
Before making any electrical connection check carefully that the mains voltage is the same as that stated on the voltage label (on
the tyre changer power supply cable).
It is absolutely compulsory for the system to be earthed eectively.
The machine must be connected to a dierential security breaker rated at 30 mA.
Refer to the dataplate on the rear of the tyre changer for the power absorption required, and check that the mains system available is suitably
rated.
WARNING!
Any work on the electrical system, however minor, must be done by qualied sta.
The manufacturer will not be liable for any damage deriving from failure to follow the above instructions, which
will also cause the immediate expiry of the warranty.
6.6 FITTING THE WHEEL LIFT
(if supplied)
1- Operate the pedal (1, Fig. G/1) to raise the lift arm (1, Fig. F/1) completely.
WARNING!
When doing this, keep as far as possible from the radius of
operation of the arm.
2- Fit the pin on the lift into the hole in the stabiliser bar (2, Fig. F/2), taking care to
t the washers on both sides.
Secure the pin with the snap ring provided (see Fig. F/2).
3- Raise and turn the lift, thus tting the arm into place (see Fig. F/3).
4- Fit the pin (3, Fig. F/4) into the lift, tting the washers.
Fix with the screw (4, Fig. F/4).
1
F/1
2
F/2
7&;
38
F/3
3
4
F/4
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(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
7. KEY TO PARTS (FIG. G)
16
8
11
9
6
5
7
14
12
15
10
2
1
3
1. TCX3000 Wheel lift (optional)
2. Clamping chuck
3. Control pedal unit
4. Lower bead breaker
5. Control console
6. Triple revolver tool
7. Fixed bead presser
8. Mobile bead presser
9. TCX3000 video screen (optional)
18
4
13
17
G
10. TCX3000 camera (optional)
11. Mirror
12. TPM300 (optional)
13. Ination pedal
14. Pressure gauge
15. GT300 Tubeless tyre ination device (optional)
16. Laser pointer
17. Additional chuck rotation pedal
18. Threaded hub with clamping ring-nut
39
7&;
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(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
8. KEY TO CONTROLS
CONTROL PEDAL UNIT:
Lift up pedal (1, Fig. G/1): depress the pedal to raise the lift.
Lift down pedal (2, Fig. G/1): depress the pedal to lower the lift.
N.B.: These pedals are always installed on the tyre changer even if the lift is not
supplied, in order to simplify retrotting of the accessory.
Rim clamping/release pedal (3, Fig. G/1): depress the pedal to clamp the rim on the
chuck; raise the pedal to release.
Chuck rotation pedal (4, Fig. G/1):
- when the pedal is depressed slightly (see g. G/2) the chuck turns clockwise at low
speed;
- when the pedal is fully depressed (see g. G/2) the chuck turns clockwise at high
speed;
- raise the pedal (see g. G/2) to turn the chuck anticlockwise.
WARNING: The tyre changer is fitted with an additional pedal controlling rotation of
the chuck (6, Fig. G/3). The operating specifications are the same as for the pedal
(4, Fig. G/1).
1
anti -clockwise
0
clockwise (1-speed)
clockwise (2-speed)
23
G/1
4
G/2
CONTROL CONSOLE:
Machine on light (5, Fig. G/4): indicates that the circuit supplying power to the tyre
changer controls is powered up.
Upper tool operating joystick (9, Fig. G/4):
- push UP to move the top vertical carriage upward, moving the upper tools (6 and 7,
Fig. G) away from the wheel;
- push DOWN to move the top vertical carriage upward, moving the upper tools towards
the wheel;
- push LEFT to move the horizontal carriage forward, moving the upper tools towards
the wheel;
- push RIGHT to move the horizontal carriage back, moving the upper tools away from
the wheel;
- push UP to move the bottom vertical carriage upward, moving the lower bead
breaker disc (4, Fig. G) towards the wheel;
- push DOWN to move the bottom vertical carriage downward, moving the bottom
bead breaker disc away from the wheel;
- push LEFT to move the horizontal carriage forward, moving the lower bead breaker
disc towards the wheel;
- push RIGHT to move the horizontal carriage back, moving the lower bead breaker
disc away from the wheel;
N.B.: Since they are installed on a single horizontal carriage, FORWARD/BACKWARD
movements of the upper tool and lower bead breaker take place simultaneously,
regardless of whether the top or bottom joystick is used.
G/3
6
5
9
10
G/4
7&;
40
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(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
TRIPLE “REVOLVER” TOOL
The revolver tool takes its name from the fact that its function can be changed by
simply turning it.
In a single unit, it provides:
- the bead breaker tool (13, Fig. G/5)
- the demounting tool (11, Fig. G/5)
- the mounting tool (12, Fig. G/5)
N.B.: The demounting tool allows tyres to be demounted with no need to use the lever
to extract the bead.
13
12
To change tools, simply lift the xing lever and at the same time turn the revolver
(see Fig. G/6).
N.B.: This operation can be carried out with just one hand.
INFLATION PEDAL
Press the pedal (Fig. G/7) to deliver air from the ination head.
WARNING!
Before operating the pedal, check that the head is tted into
the wheel valve correctly.
MOBILE BEAD PRESSER
The mobile bead presser can be used in a large number of procedures in which pressure
has to be applied to the tyre.
- The handle (14, Fig. G/8) allows the bead presser to be moved vertically by hand,
to position it on the tyre.
- The control lever (15, Fig. G/8) is moved down to press on the wall of the tyre, or
raised to lift the bead presser at the end of the operation.
11
G/5
G/6
G/7
WARNING!
Using the bead presser on the wall of the tyre creates a
potential crushing point.
FIXED BEAD PRESSER
The xed bead presser (see Fig. G/10) simplies tyre demounting procedures.
The disc is raised into the working position by hand. When the set height is reached,
it locks in place automatically.
Press the button (18, Fig. G/9) to return the xed bead presser disc to the rest
position.
41
15
14
G/8
7&;
Page 42
WARNING!
Using the bead presser on the wall of the
tyre creates a potential crushing point.
19
DEFLATION BUTTON
During ination, if the tyre pressure on the pressure gauge (16,
Fig. G/9) exceeds the required value, it can be reduced by pressing
the deation button (17, Fig. G/9).
18
MASTER SWITCH
The master switch (21, Fig. G/11) on the rear of the machine connects (when set on
1-ON) or disconnects (when on 0-OFF) the electricity supply to the tyre changer.
TCX3000 CAMERA (optional)
(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
16
17
20
G/9
The camera (Fig. G/12) allows the underside of the wheel to be viewed on the video
screen (19, Fig. G/9) during operation.
The camera and screen switch on automatically whenever the tools are moved. They
return to standby status if 30 seconds pass without performance of any movements.
TPM300 TYRE PRESSURE MONITOR (optional)
The TPM 300 device is able to identify the type of the pressure sensor (if any) installed
inside the tyre.
The switch (22, Fig. G/11) can be used to switch the device on (set on 1) or o (set
on 0).
The panel (20, Fig. G/9) has the function keys used to access the various programme
functions and the alphanumerical display.
The monitor (23, Fig. G/13) on the side of the tyre is able to transmit the pressure
sensor data to the system.
The USB socket (26, Fig. G/11) is used to update the TPM300 software and
database.
The fuse (25, Fig. G/11) provides the TPM300 devices with electrical protection.
25
22
26
21
G/10
G/11
G/12
GT300 TUBELESS INFLATION DEVICE (optional)
After fitting the device on the rim correctly, pressing the 2 buttons (24, Fig. G/4)
simultaneously triggers emission of a powerful air jet which rapidly inserts the tyre
beads on the rim.
7&;
42
23
G/13
Page 43
(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
WARNING!
The device must be held rmly in both hands.
NEVER point the device at people.
24
G/14
CODE 4-404334
9. KEY TO HAZARD SIGNS
CODE
3014101
CODE 4-404333
CODE 3014056
CODE 3014095
WARNING:
If warning signs are illegible or missing, replace them immediately.
Do not use the tyre changer if one or more warning signs are missing.
Never place anything in a position where it may obstruct the operator’s view.
When ordering, state the code shown below.
43
7&;
Page 44
(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
10. CHECKS BEFORE FIRST USE
Before starting any working operation, check that all commands given on the machine produce the respective intended movements, as
described in the “Key to Controls” section.
WARNING!
If anomalies are discovered, DO NOT use the tyre changer and call the after-sales service immediately.
11. USE
BEFORE EACH USE THE OPERATOR MUST:
- Check on the pressure gauge of the lter unit that there is a pressure of at least 8 bar.
- Check that the machine has been connected to the electrical mains correctly.
- Make sure that there is no-one and nothing in the tyre changer’s working area which may interfere with operations and create a hazard.
- Comply with workplace safety regulations.
- Wear suitable clothing, using gloves, safety goggles and safety footwear.
Ornamental chains, bracelets and loose clothing may create a hazard for the operator.
Power up the machine by turning the master switch (21, g. G/11) to I (ON).
The light on the control console (5, Fig. G/4) must come on.
IDENTIFYING AND CHECKING THE RIM AND TYRE
Before performing any operation on a wheel, it is ESSENTIAL to identify the measurements of the tyre and rim, and check that neither part
is damaged.
WARNING: These checks are very important to avoid the risk that the tyre may burst during the bead insertion
and ination stage!
Rims have their nominal diameter, width, Hump number, etc. data stamped
on their surfaces.
E.g. a marking 6Jx14H2
1 - 6 Indicates the nominal width of the rim
2 - J Indicates the ange size
3- 14 Indicates the nominal diameter of the rim
4 - H2 Indicates a double hump
Tyres are marked with a large amount of information, including dimensions,
type, maximum speed, etc.
E.g. in a tyre marked 195/65 R 15 91 H TL
1 - 195 Indicates the width of the tyre, i.e. the distance between the sidewalls in
millimetres.
2 - 65 States the ratio (as a percentage) between the height and width of the
cross-section.
3 - R stands for radial.
4 - 15 states the keying diameter (rim diameter) in inches.
5 - 91 indicates the maximum load per wheel;
6 - H is the maximum speed code (H: 210 km/h).
1
3
2
1
3
42
H/1
4
5
6
7
H/2
7&;
44
Page 45
(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
7 - TL stands for Tubeless.
WARNING: Mounting tyres on rims which have a dierent value diameter is absolutely forbidden, as is mounting
tyres with dimensions dierent from those stated by the vehicle’s manufacturer in the registration papers.
CHECK THAT:
- there are no defects in the tyre and the cords are not damaged (check visually and by feeling the tyre).
If defects are found, DO NOT mount the tyre
- the rim is not dented and/or misshapen.
N.B.: on alloy rims in particular, dents often cause tiny internal fractures, not visible to the naked eye, which may reduce the rim’s solidity
and also be hazardous during ination.
- The TWI (Tread Wear Indicator) does not indicate that the tread is excessively worn.
- The tyre is not at a temperature of less than 15°C: a lower temperature might lead
to damage during mounting or demounting operations.
11
12
1
VALVE POSITION
The illustration shows a rim tted on the chuck, showing the positions of the hours
as if on a clock.
In the various operating stages described below, when the valve position is
mentioned, reference is ALWAYS made to these positions.
WARNING: To avoid the risk of damage to the pressure sensor (if installed), the valve must ALWAYS be set in the
position shown.
10
9
8
7
6
2
3
4
5
H/3
LASER POINTER
The TCX3000 is tted with a laser pointer (Fig. H/4), which indicates the position
of the tools in relation to the wheel by means of a beam of light, thus speeding up
positioning and allowing extremely accurate, safe operation.
H/4
11.1 STANDARD WHEELS
A “standard wheel” is a car wheel with steel or alloy rim, centre hole, well on the outside and conventional (not Run Flat or low
prole) tyre.
WHEEL CLAMPING
1- Perform all the preliminary checks.
2- Remove any clip-on weights with an appropriate tool, taking care not to damage the rim.
45
7&;
Page 46
(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
3- Move all the tools to the rest position, leaving enough room for the wheel to be positioned on the chuck correctly.
4- Place the wheel on the chuck by hand, or use the wheel lift if installed, proceeding as follows:
- place the wheel vertical on the lift platform, with the outside of the tyre facing to the left.
- operate the lift pedal to move the platform to the height of the chuck.
- tilt the wheel forward until it is lying horizontal on the chuck.
- lower the wheel lift.
5- The chuck has a drive pin (1, Fig. I/1) which must be tted into one of the xing holes in the rim.
6- Fit the clamping ring-nut on the threaded hub as high up as possible, while still
leaving enough space for a good grip on the handle above (see Fig. I/2).
7- Choose the correct cone (from those supplied) for the size of the hole in the
centre of the rim.
8- Fit the cone onto the hub.
1
9- The threaded hub has a bayonet connection.
To fix it correctly, proceed as follows (see Fig. I/2):
- holding the cone touching the ring-nut, fit the hub onto the chuck
- turn the hub clockwise by hand until it mates with the pin inside the chuck
N.B.: You will realise that the parts have engaged correctly when the hub
“drops” vertically into the chuck.
- Keep rotating until the spring inside the hub clicks into place.
I/1
10- Place the cone touching the rim, perfectly centred on the well in the middle.
11- Tighten the ring-nut ratchet to bring it into position against the cone (see
Fig. I/3).
N.B.: Make sure that the ring-nut ratchet is correctly positioned; when released
it must return to the rest (“fully out”) position.
If not, turn the ring-nut backwards and forwards until the correct position is
achieved.
12- Press the clamping pedal: the hub will automatically move downward, centring
the rim perfectly and clamping it on the chuck.
WARNING! Before doing any work on the wheel, check that it is
securely clamped on the chuck.
BEAD BREAKING
1- Completely deate the tyre.
WARNING: do not carry out any operation on the wheel
until the tyre is completely deated.
I/2
I/3
2- Check whether the tyre has a pressure sensor, and check with the aid of a
suitable instrument that it is operating correctly.
NOTE: The optional TPM300 device is able to identify the type of sensor and check
that it is operating correctly.
7&;
46
L/1
Page 47
(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
For correct use of the TPM300, refer to the operator’s manual supplied with the
accessory.
3- Turn the multiple tool (revolver) to bring the bead breaker disc into the working
position.
4- Turn the chuck until the valve is at the 1 o’clock position.
5- Position the bead breaker disc about 5 mm from the outside edge of the rim.
6- Lower the disc until it is touching the tyre (see Fig.L/1).
7- Start turning clockwise.
NOTE: It does not matter whether the chuck is turned by operating the buttons or
the pedal. The operator will choose the method he considers more convenient on
each occasion.
8- During rotation, move the bead breaker disc forward to penetrate into the rim,
following its prole.
If a pressure sensor is tted, take care not to knock against it accidentally.
9- When there is enough room, start lubricating; lubricate both the tyre bead and
the inside of the rim thoroughly (see Fig. L/2).
Use a specic lubricant for tyres.
Take care not to apply lubricant to the sensor (if any).
L/2
L/3
10- Following the prole of the rim, move the bead breaker disc until it is back in
the starting position.
11- Using the bottom bead breaker disc, repeat the operations from point 6 for the
bottom bead (see Fig. L/3).
NOTE: In this stage a better view of the operation can be obtained with the aid
of the mirror or, if available, the camera, which displays the images on the video
screen.
N.B. Both the upper bead breaking disc as well as the lower one can be free to
tilt (positioning the support as shown in fig. L/4) or be fixed (positioning the
support as shown in fig. L/5).
It is advisable to use the tilting disc when working on tyres with rigid sides
(run-flat/low profile, etc.), whereas the fixed position would be better for soft
tyres.
WARNING!
During bead breaking, apply pressure to the tyre bead only and never to the sidewall.
DEMOUNTING
1- Turn the multiple tool (revolver) to bring the hook tool into the working
position.
L/4
L/5
2- Turn the chuck until the valve is at the 1 o’clock position.
3- Place the tool about 5 mm from the outside edge of the rim, touching the tyre
(see Fig. M/1).
4- Start rotation and at the same time begin to insert the tool into the tyre, always
47
M/1
7&;
Page 48
working along the prole of the rim, until the bead engages on the tool (see Fig.
M/2).
5- Move the tool a little away from the rim to prevent damage to the sensor (if
any), then turn the chuck until the valve is at the 12 o’clock position.
6- With the wheel at a standstill, move the hook tool slowly back until the laser
pointer is outside the rim.
Then raise the hook until it is above the upper edge of the rim.
To further simplify demounting, move back a few mm towards the centre of the
rim (see Fig. M/3).
WARNING!
Proceed with care in this stage to avoid applying excessive
stress to the tyre.
7- Check that the entire circumference of the tyre bead is inserted in the well of
the rim.
Otherwise, use the mobile tyre presser, set at 180° in relation to the tool, to
achieve this (see Fig. M/4).
8- Start clockwise rotation and continue until the rst bead is completely
demounted.
(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
M/2
M/3
9- Release the bead from the hook by hand.
10- Move the tool back until the laser is realigned with the edge of the rim (see Fig.
M/5).
11- Turn the chuck until the valve is at the 12 o’clock position.
12- Raise the top carriage completely until it is in the out-of-use position.
13- Lift the bottom bead breaker disc to about 10 mm above the upper edge of
the rim (see Fig. M/6).
N.B.: Facilitate this operation by lifting the tyre by hand at 6 o’clock (see Fig.
M/7).
14- Turn the chuck clockwise until the tyre has come completely out of the rim.
N.B.: Facilitate this operation by simultaneously lifting the bottom of the tyre at
about 2 o’clock and guiding its rotation (see Fig. M/8).
15- Make a thorough inspection of the pressure sensor (if any).
Replace it if damage is found.
16- Move the lower bead breaker disc away to the rest position.
M/4
M/5
M/6
7&;
48
M/7
M/8
Page 49
(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
MOUNTING
1- Make the appropriate checks on the tyre and rim as described on the relevant
section on page 44 of this manual.
2- If the rim has been removed from the chuck, clamp it again proceeding as
described earlier in the “WHEEL CLAMPING” section on page 45 of this manual.
NOTE: For safety, the valve should ALWAYS be replaced using the special tool.
3- Lubricate the entire inner surface of the rim thoroughly. Lubricate the beads
of the tyre thoroughly, on both the inside and the outside, around the whole
circumference, over a thickness of at least 30 mm.
4- Turn the multiple tool (revolver) to bring the mounting tool into the working
position.
N.B.: The tools must be in the “rest” position, leaving enough room for the tyre to
be positioned on the rim.
5- Turn the chuck until the valve is at the 7 o’clock position.
6- Place the tyre horizontal on the rim, slightly tilted at 12 o’clock.
7- Lower the upper tool until it is about 30 mm inside the rim, and a few mm from
its outside edge (see Fig. N/1).
8- Press down the tyre by hand at 3 o’clock to t it onto the rim (see Fig. N/2).
9- Start clockwise rotation until the bottom bead is completely mounted.
NOTE: Proceed in such a way that the rim and tyre move as one.
10- Without changing the position of the mounting tool, move the valve to about
5 o’clock.
N/1
N/2
N/3
11- Press down the sidewall of the tyre by hand at 3 o’clock to force the bead down
to the height of the well (see Fig. N/3).
12- Start rotation, following the motion with one hand, until the top bead is
completely mounted.
N/4
NOTE: If it is dicult to perform these operations by hand, the mobile bead
presser can always be used, placed at 3 o’clock (see Fig. N/4).
11.2 WHEELS WITH RUN FLAT OR LOW PROFILE TYRES
Low prole tyres are tyres having a ratio of less than 1 between their height (H) and cross-section width (C)
(e.g. low prole series 45 indicates an H/C ratio = 0.45).
In order to be considered as “low prole”, tyres must also have a maximum speed code of “V” or above.
Run-Flat tyres are tyres which still allow the vehicle to travel for a specied distance at a specied speed even if no longer pressurised (N.B.
the distance and speed values vary from manufacturer to manufacturer).
At present, there are two dierent types of run-at tyres on the market:
- the type with reinforced sidewall, also known as self-supporting tyres, which are made from a dierent blend of rubber and have a
reinforced structure enabling the shoulder of the tyre to support the weight of the car even when the pressure inside it has fallen to zero.
- the type with internal supports, where the rim contains a ring which supports the tyre’s sidewall if the internal pressure drops.
The internal support may be made from plastic (Pax-System) or metal (Support-Ring).
49
7&;
Page 50
The TCX3000 is able to work on all types of low prole and reinforced sidewall run-at
tyres without any need for specic accessories.
For other types of run-at tyre, refer to specic instructions supplied with the special
accessories.
The mounting and demounting procedure is the same for both self-supporting runat and low prole tyres.
WARNING! It is essential to follow the instructions closely to avoid
irreversible damage to the tyre, which might put the vehicle’s
safety at risk.
WARNING: Figs. K/1 and K/2 show the points with the highest risk of damage during
demounting (K/1) and mounting (K/2): these are the traction points where the tyre
is very taut against the edge of the rim.
(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
K/1
WHEEL CLAMPING
K/2
1- Make the appropriate checks on the tyre and rim as described on the relevant section on page 44 of this manual.
2- Clamp the wheel on the chuck, proceeding as described for ”standard” wheels in the “WHEEL CLAMPING” section on page 45 of this
manual.
BEAD BREAKING
Break the tyre bead, proceeding as described for ”standard” wheels in the “BEAD
BREAKING” section on page 46 of this manual.
O/1
DEMOUNTING
1- Move the lower bead breaker disc away to the rest position.
2- Turn the multiple tool (revolver) to bring the hook tool into the working position.
3- Turn the chuck until the valve is at the 1 o’clock position.
4- Place the tool about 5 mm from the outside edge of the rim, touching the tyre (see
Fig. O/1).
5- Start rotation and at the same time begin to insert the tool into the tyre, always
working along the prole of the rim, until the bead engages on the tool (see Fig. O/2).
O/2
6- Move the tool a little away from the rim to prevent damage to the sensor (if any),
then turn the chuck until the valve is at the 12 o’clock position.
7- With the wheel at a standstill, move the hook took slowly back until the laser
pointer is outside the rim.
8- Lift the bottom bead breaker disc so that it presses on the bottom bead and keeps
the tyre lifted up, simplifying the operations which follow.
7&;
50
O/3
Page 51
(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
9- Place the mobile bead presser at 180° to the tool (see Fig. O/3) to insert the bead
into the well.
10- Raise the hook until it is above the upper edge of the rim (see Fig. O/3).
To further simplify demounting, move back a few mm towards the centre of the rim.
11- Fit the “bead guard” provided in the gap created between the rim and the bead
(see Fig. O/4).
WARNING!
Proceed with care in this stage to avoid applying excessive
stress to the tyre.
12- Start clockwise rotation and continue until the rst bead is completely
demounted.
13- Release the bead from the hook by hand (see Fig. O/5).
O/4
14- Move the tool back until the laser is realigned with the edge of the rim.
15- Turn the chuck until the valve is at the 12 o’clock position.
16- Raise the top carriage completely until it is in the out-of-use position.
17- Lift the bottom bead breaker disc to about 10 mm above the upper edge of the
rim (see Fig. O/6).
N.B. : Facilitate this operation by lifting the tyre by hand at 6 o’clock (see Fig. O/7).
18- Turn the chuck clockwise until the tyre has come completely out of the rim.
N.B.: Facilitate this operation by simultaneously lifting the bottom of the tyre at
about 2 o’clock and guiding its rotation (see Fig. O/8).
19- Make a thorough inspection of the pressure sensor (if any).
Replace it if damage is found.
20- Move the lower bead breaker disc away to the rest position.
MOUNTING
1- Make the appropriate checks on the tyre and rim as described in the relevant
section on page 44 of this manual.
O/5
O/6
O/7
2- If the rim has been removed from the chuck, clamp it again proceeding as
described earlier in the “WHEEL CLAMPING” section on page 45 of this manual.
NOTE: For safety, the valve should ALWAYS be replaced using the special tool. On
valves with sensor, only change the O-ring seal or the valve body.
N.B.: The tools must be in the “rest” position, leaving enough room for the tyre to be
positioned on the rim.
3- Lubricate the entire inner surface of the rim thoroughly.
Thoroughly lubricate the beads of the tyre, on both the inside and the outside, around the whole circumference, over a thickness of at least
30 mm. Lubricate the whole of the upper sidewall of the tyre.
51
O/8
7&;
Page 52
4- Turn the multiple tool (revolver) to bring the mounting tool into the working
position.
5- Raise the xed bead presser disc by hand to bring it into the working position.
When the set height is reached, the disc locks in place automatically.
6- Turn the chuck until the valve is at the 7 o’clock position.
(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
7- Place the tyre horizontal on the rim, slightly tilted at 12 o’clock (see Fig. P/1).
8- Lower the top carriage until the xed bead presser disc touches the sidewall of
the tyre.
9- Press down the tyre by hand at 3 o’clock to t it onto the rim (see Fig. P/2).
10- Start clockwise rotation until the bottom bead is completely mounted.
NOTE: Proceed in such a way that the rim and tyre move as one.
N.B.: If the tyre has not been mounted after one complete revolution, repeat the
operations, increasing or decreasing the pressure applied by the fixed bead presser disc.
11- Move the valve to about 4 o’clock.
12- Tilt the tyre by hand (see Fig. P/3) to create the space needed for the mounting
tool to be inserted between the rim and the tyre.
13- Lower the upper tool until it is about 30 mm inside the rim, and a few mm
from its outside edge.
(see Fig. P/4).
14- Place the mobile bead presser at about 2 o’clock and press gently (see Fig.
P/4).
15- Turn the chuck clockwise.
When the mobile bead presser is at about 5 o’clock, increase the pressure until the
bead is aligned with the well (see Fig. P/5).
Fit the plastic guard on the rim, placing it at about 3 o’clock
P/1
P/2
P/3
WARNING!
Do not crush the tyre more than necessary as excessive
pressure might reduce its safety level.
P/4
16- When the mobile bead presser is at about 7 o’clock, reduce the pressure to prevent
possible damage to the bead.
Continue rotation until the tyre is completely mounted.
NOTE: If the part of the tyre between the two bead pressers does not enter the well,
use the mounting procedure specied below, with the aid of the clamp:
-
Move the valve to about 4 o’clock.
- After positioning the fixed bead presser disc and the tool correctly for mounting of the second bead (described earlier), fit the plastic guard
at 3 o’clock and secure the clamp (see Fig. P/6) at 2 o’clock.
N.B.: Lubricate the outside of the clamp before fixing it to the rim.
- Start rotation.
When the clamp is at about 5 o’clock, check that all the bead in this sector has slipped into the well.
7&;
52
P/5
Page 53
(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
- If this condition, essential for correct tyre mounting, is not achieved, use the mobile
bead presser to push the bead into the well, applying pressure at about 3 o’clock (see
Fig. P/7).
- Start rotating again until the tyre is completely mounted.
- Remove the clamp and move the mobile bead presser, demounting tool and xed
bead presser disc out of the working area.
NOTE: When working on large diameter rims (more than 20”), to simplify mounting
of the second bead the bottom bead breaker disc must be placed next to the edge
of the rim (see Fig. P/8).
This prevents the pressure applied above from pushing the bead out of the bottom
of the rim.
N.B.: Necessary when working on large-diameter rims, this procedure can also be
recommended in all cases, even on smaller rims.
P/6
P/7
MOUNTING THE SECOND BEAD ON WHEELS WITH STEEL RIM
P/8
When working on low prole or self-supporting run-at wheels with steel rim, follow
the procedures described above except for mounting of the second bead.
A change to the procedure is required because some steel rims on the market have very sharp outer edges which might damage the tyre
(in the traction points), especially during insertion of the second bead.
To avoid these risks, proceed as described below:
1- After mounting the rst bead, place the tool and bead presser disc as already described earlier, then move the valve to 5 o’clock.
2- Fit the plastic guard (1, Fig. Q/1) at 11 o’clock, just before the mounting tool, so that
its end touches the tool itself.
3- Fit the special plastic guard with clamp (2, Fig. Q/1) at about 2 o’clock.
4- Turn the chuck clockwise.
When the clamp is at about 6 o’clock, if necessary use the mobile bead presser,
placing it at 3 o’clock (see Fig. Q/2) to send the bead into the well.
5- Continue rotation until the tyre is completely mounted.
6- Remove the guards and the clamp.
1
11.3 INFLATION
DANGER !!
Tyre ination is a hazardous procedure!
53
7&;
2
Q/1
Q/2
Page 54
(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
Comply with the warnings and follow the instructions closely.
WARNING!
The failure of a rim or tyre under pressure may trigger an explosion which propels wheel debris sideways or
upwards hard enough to cause damage, serious injury or even death!
Although this tyre changer is tted with a pressure limiter set at 4 Bar (60 PSI), this is NOT a safety device and
does not eliminate the risks and damage related to a possible explosion.
A WHEEL MAY EXPLODE WHEN:
1. The rim diameter is not exactly the same as the tyre diameter.
2. The rim or tyre is faulty.
3. The maximum recommended pressure is exceeded during bead insertion.
4. The tyre is inated to above the maximum pressure recommended by the manufacturer.
5. The operator fails to comply with the appropriate safety regulations.
Proceed as follows:
1- Unscrew the valve casing and the inside of the valve.
2- Fit the ination head on the valve, ensuring that it has engaged correctly.
3- Check again that the rim and tyre are exactly the same diameter.
4- Check that the rim and tyre are suciently well lubricated, and lubricate again if
necessary.
5- Press the ination pedal (Fig. G/6).
6- Insert the bead, supplying air in short bursts and constantly checking the pressure
on the pressure gauge (16, Fig. G/8) in the intervals between bursts, until the beads
have tted into their seats. Particular care and attention must be paid when inserting
tyre beads on rims which have a hump to hold the bead in place (HUMP, DOUBLE
HUMP, etc.).
7- Continue, still supplying air in short bursts, until the required
pressure is reached.
N.B.: If the required pressure value is exceeded, press the deation
button (17, Fig. G/8). Release it whenever you wish to check the
pressure inside the tyre.
NOTE: In some cases, even if air is supplied, the tyre fails to grip and
cannot be inated.
In these cases, the problem can be overcome using the optional
GT300 (TUBELESS INFLATION) accessory.
19
18
G/7
G/9
EXPLOSION HAZARD!
- Never exceed 4 Bar (60 PSI) during bead insertion and ination.
N.B.: If a higher tyre operating pressure is required, remove the wheel from the tyre changer and place it inside
one of the special safety cages available on the market before continuing to inate.
- Never exceed the maximum pressure recommended by the tyre’s manufacturer.
- Keep your hands and body as far away from the wheel as possible.
- Only specially trained sta may carry out these operations.
- Do not allow others to work on or approach the tyre changer
.
16
17
20
7&;
54
Page 55
(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
11.4
USING THE KOF50 SPACER (optional)
When working on thin wheels, or wheels which have the rim ange on the outside,
the KOF50 spacer (available to order) must be used.
To install the spacer correctly, proceed as follows:
1. Remove the top of the chuck (1, Fig. S/1) by just lifting it o.
2. Fit the spacer (2, Fig. S/1) onto the chuck (3, Fig. S/1) taking care to align the
holes in the chuck with the pins.
3. Replace the top of the chuck, taking care to align the hole in the ange with the
pins.
11.5 CLAMPING WHEELS WITH REVERSE RIM
1
2
3
S/1
The optional FRF flange is required for clamping wheels of this type.
The FRF flange is of universal type with mobile pegs; in other words, it is able to work
on wheels with any number of fixing holes.
The flange can be fitted with a number of pegs equal to the number of holes in the rim,
or a multiple of this number.
The flange comes complete with 6 pegs; when the number has to be changed,
proceed as follows:
N.B.: The peg with the grey screw, marked with the number 0, must NEVER be
removed.
1- Remove the other pegs on the flange by undoing their screws (see Fig. T/1).
2- Replace the number of pegs necessary for the number of holes in the wheel, fitting the drive pin into the slot marked with this number (see example in Fig. T/2).
3- Similarly, fit the screw into the
corresponding hole (see Fig. T/2) and
secure the peg by fully tightening the
relative screw.
To use the flange correctly, proceed as
follows:
T/1
T/2
T/4
1- Use the gauge provided to measure
the distance between two holes in the
rim (see Fig. T/3).
2- Set the same distance as measured on
the rim between two pins on the flange
(see Fig. T/4).
3- Fix the flange in this position by fully
55
T/3
7&;
Page 56
tightening the grey screw (marked with the number 0).
4- Place the flange on the rim (see Fig. T/5) and fix it using the 2 knobs provided
(see Fig. T/6).
5- Remove the top of the chuck (1, Fig. S/1) by just lifting it off.
6- Place the wheel on the chuck, taking care to align the pins on the flange with the
holes in the chuck.
N.B.: To simplify this operation, it is best to fit the threaded hub with the most suitable
cone, after which the wheel simply has to be turned until the pins fit into the holes on
the chuck (see Fig. T/7).
7- Clamp the wheel with cone and ring-nut, proceeding as described in the WHEEL
CLAMPING section for standard wheels.
NOTE: The FRF flange can also be used for clamping wheels without using the cone,
to prevent damage to rim where the central hole is thin.
- Place the wheel on the chuck and fit the drive pin into one of the fixing holes as
described in the WHEEL CLAMPING section for standard wheels.
(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
T/5
- Place the flange on the wheel as shown in Fig. T/8.
- Fit the threaded hub and use the
ring-nut to clamp it directly onto
the flange
(see Fig. T/8).
T/7
11.6
CLAMPING CLOSED CENTRE WHEELS
For clamping closed centre wheels, or wheels where the central hole is smaller than the diameter of the clamping pin, the FRF
flange, the special MFC clamping hub and the KOF spacer (all optionals) are
required.
The FRF flange is of universal type with mobile pegs; in other words, it is able to work
on wheels with any number of fixing holes.
The flange can be fitted with a number of pegs equal to the number of holes in the
rim, or a multiple of this number.
T/6
T/8
The flange comes complete with 6 pegs; when the number has to be changed,
proceed as follows:
1- Remove the other pegs on the flange by undoing their screws (see Fig. U/1).
N.B.: The peg with the grey screw, marked with the number 0, must NEVER be
removed.
2- Replace the number of pegs necessary for the number of holes in the wheel, fitting the drive pin into the slot marked with this number (see example in Fig. U/2).
7&;
56
U/1
Page 57
(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
3- Similarly, fit the screw into
the corresponding hole (see Fig. U/2) and secure the peg by fully
tightening the relative screw.
4- Use the spanner provided to
remove the fixing studs from the
flange (see Fig. U/3).
5- Move the drive pin (1, Fig.
U/4) to the outside.
6- Place the flange on the chuck,
taking care to align the pins on
the flange with the slots in the
chuck.
7- Fit the special clamping hub onto the chuck (see Fig. U/5).
N.B.: The special MFC hub must be prepared as detailed in the table below, fitting any
shims required (2, 3 Fig. U/5) and fixing the cap (1, Fig. U/5) with the clamping
screw (4, Fig. U/5).
U/2
U/3
With KOF spacer
40 mm high
With KOF spacer 50 mm
high up to serial number
IED003539
With KOF spacer 50 mm
high from serial number
IED003540
The threaded hub has a bayonet connection.
Turn the hub clockwise by hand until it mates with the pin inside the chuck
N.B.: You will realise that the parts have engaged correctly when the hub “drops”
vertically into the chuck.
Keep rotating until the spring inside the hub clicks into place.
8- Fix the flange onto the chuck by pressing the clamping pedal (3, Fig. G/1).
9- Use the gauge provided to measure the distance between two holes in the rim (see
Fig. U/6).
11- Set the same distance as measured on the rim between two pins on the flange (see
Fig. U/7).
12- Fix the flange in this position by fully tightening the grey screw (marked with the
number 0).
1
U/4
2
1
4
3
U/5
U/6
U/8
13- Place the wheel on the
flange, fitting the fixing holes
onto the pins.
14- Clamp the wheel using the
studs provided (see Fig. U/8).
Tighten fully.
57
U/7
7&;
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(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
12. MAINTENANCE
WARNING!
Before carrying out any maintenance, the tyre changer must be disconnected from the power supply sources:
1) Disconnect the equipment from the electrical mains.
2) Disconnect the equipment from the compressed air supply system by disconnecting the intake line using --------
the snap union tted.
To obtain the best performance and a longer working life from your TCX3000 tyre
changer, carry out the maintenance procedures listed below:
1- CHECK the hydraulic power unit oil level periodically.
The tank is in clear plastic and is installed inside the control column.
Proceed as follows:
- Unscrew the 4 screws which secure the guard (see Fig. R/1).
- Check that the oil level in the tank is between the MINIMUM and MAXIMUM arrows
(see Fig. R/2).
For any top-ups:
- Unscrew the cap on the tank (1, Fig. R/2).
- Top up with Esso Nuto H 46 hydraulic system oil or equivalents (e.g. AGIP OSO 46,
SHELL TELLUS OIL 46, MOBIL DTE 25, CASTROL HYSPIN AWS 46, CHEVRON RPM EP
HYDRAULIC OIL 46, BP ENERGOL HLP.)
- Screw the cap back onto the tank and replace the guard.
2- CHECK regularly (about once a fortnight) that the lubricator oil level is between
the “MIN” and “MAX” marks on the cup (5, Fig. R/3).
To top up, proceed as follows:
- Unscrew the cup (5, Fig. R/3).
- Top up with class ISO HG pneumatic system oil having viscosity ISO VG 32 (for
example: ESSO Febis K 32; MOBIL Vacouline Oil 1405; KLUBER Airpress 32).
- Screw the cup back into place.
R/1
1
3- Make a regular CHECK (every 2-3 days) that the lubricator unit is functioning
correctly (4, Fig. R/3).
Operate the control of the xed bead presser, checking that at every 5-6 arm travel
strokes, a drop of oil falls into the clear cup (6, Fig. R/3) of the lubricator.
Otherwise, adjust the lubricator regulator screw (3, Fig. R/3) with a screwdriver.
4- To ensure that the safety device which limits the pressure during tyre ination
(see “Safety Devices” section) continues to operate eciently over time, it is essential
to perform the checks listed below:
- Check the condensation level in the lter cup (1, Fig. R/3) regularly; it must NEVER
be above the “MAX. DRAIN” mark on the cup.
When necessary, drain the condensation by turning the ring-nut (2, Fig. R/3)
clockwise
N.B.: connect to the compressed air supply system to carry out this operation.
-Every 30 - 40 days disconnect the machine from the compressed air supply and
remove the cup (1, Fig. R/3) to clean out any solid dirt which has built up inside it.
5- CLEAN the machine every day, removing any dirt or tyre waste which might
block the tool carriage travel ways, or chuck clamping device.
6- CLEAN the lens of the laser pointer and the mirror (or camera, if installed)
regularly.
7- CHECK the condition of the plastic guards on the mounting and demounting tools
every day.
If they are worn or damaged, REPLACE them with new ones.
R/2
3
6
4
1
5
2
R/3
7&;
58
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(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
N.B.: To remove the guard from the mounting tool, cut it in a vertical direction.
8- After cleaning thoroughly with light fuel oil, LUBRICATE regularly, using a specic paste (type OKS 250):
- the ways of the tool longitudinal traverse carriage
- the ways of the tool vertical traverse carriage
13. FIREFIGHTING REGULATIONS
WARNING!
If the machine catches re, to put out the ames use only powder extinguishers, or CO
alternative.
extinguishers as an
2
14. HANDLING
If the tyre changer has to be moved to another site, proceed as follows:
1) Disconnect the tyre changer from all power sources.
2) Handle the machine as described in the “UNPACKING AND POSITIONING” section on page 36 of this manual.
3) Reconnect the tyre changer to its energy sources and check that the controls are operating correctly.
15. STORAGE
If the tyre changer is to be out of use for some time, proceed as follows:
- Disconnect the tyre changer from all power sources.
- Clean and grease the chuck and the ways of the carriages (horizontal and vertical), which might be damaged if they dried out.
- Empty the tanks which contain the operating uids.
- Place a plastic dust cover over the whole machine.
16. SCRAPPING
If you decide to decommission this machine, it must be made unusable by disconnecting all power source connections.
Since the equipment is classied as special waste, it must be dismantled and its components must be disposed of in accordance with the
relevant legal requirements.
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7&;
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(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
ENVIRONMENTAL INFORMATION
This product may contain substances that can be hazardous to the environment or to human health if it is not disposed of properly.
We therefore provide you with the following information to prevent releases of these substances and to improve the use of natural resources.
Electrical and electronic equipments should never be disposed of in the usual municipal waste but must be separately
collected for their proper treatment.
The crossed-out bin symbol, placed on the product and in this page, remind you of the need to dispose of properly the
product at the end of its life.
In this way it is possible to prevent that a not specic treatment of the substances contained in these products, or
their improper use, or improper use of their parts may be hazardous to the environment or to human health.
Furthermore this helps to recover, recycle and reuse many of the materials used in these products.
For this purpose the electrical and electronic equipment producers and distributors set up proper collection and treatment systems for these
products.
At the end of life your product contact your distributor to have information on the collection arrangements.
When buying this new product your distributor will also inform you of the possibility to return free of charge another end of life equipment
as long as it is of equivalent type and has fullled the same functions as the supplied equipment.
A disposal of the product dierent from what described above will be liable to the penalties prescribed by the national provisions in the
country where the product is disposed of.
We also recommend you to adopt more measures for environment protection: recycling of the internal and external packaging of the product
and disposing properly used batteries (if contained in the product).
With your help it is possible to reduce the amount of natural resources used to produce electrical and electronic equipments, to minimize
the use of landlls for the disposal of the products and to improve the quality of life by preventing that potentially hazardous substances
are released in the environment.
17. RATING PLATE DATA
The rear of the machine carries an identication plate with the
following information:
1- Manufacturer’s data
2- Model
3- Serial number
4- Phases
5- Voltage
6- Frequency
7- Power consumption
8- Power absorption
9- Pneumatic system pressure
10- Weight of the machine
11- Year of construction
12- Hydraulic pressure
4
6
5
7
8
1
2
3
7&;
60
10
9
12
11
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(1*/,6+,QVWUXFWLRQVPDQXDO
18. TROUBLESHOOTING
PROBLEM
When the master switch on the rear of the machine is switched on, the light (5, Fig. G/4) remain o and no controls operate, or when
the tool movement or chuck rotation controls are operated the corresponding function is not obtained.
CAUSES
1. The power supply plug has not been connected.
2. Mains power is not being received.
SOLUTIONS
1. Fit the plug into the power supply socket correctly.
2. Repair the power supply circuit.
PROBLEM
When the rim clamping pedal, mobile bead presser lever or wheel lift pedal is operated
no movement is obtained
CAUSES
1. The pneumatic system is not receiving compressed air.
2. The tyre changer connection hose is kinked or crushed
SOLUTIONS
1. Restore the compressed air supply from source.
2. Adjust to ensure air can pass and replace the hose if damaged.
PROBLEM
You notice that the tool moves more slowly and power levels are low.
CAUSES
1. The oil level in the hydraulic power unit is below the minimum level.
SOLUTIONS
1. Refer to the “Maintenance” section for instructions on topping up with oil.
After topping up with oil, the air which has entered the circuit must be bled out; to do this, move all hydraulically operated parts to their
limit stop positions.
PROBLEM
The images on the video screen (if installed) are fuzzy.
CAUSES
1. The camera is dirty.
SOLUTIONS
1. Clean the camera thoroughly with an ordinary detergent.
WARNING:
If following the instructions provided above does not return the tyre changer to correct operation or other types
of malfunction are detected, DO NOT use the tyre changer and call the after-sales servcie immediately.
Le démonte-pneu TCX3000 est un outil conçu pour démonter et monter des pneus de voitures et d’utilitaires légers avec des jantes de 12’’ à 34’ et
un diamètre de 1250 mm maximum.
Le démonte-pneu électro-pneumo-hydraulique TCX3000 est parfait pour monter et démonter, non seulement les pneus traditionnels, mais aussi les
nouveaux pneus, comme les Run-Flat autoporteurs, avec jante en acier ou en alliage, même ceux de grande taille. Toute autre utilisation est réputée
incorrecte, illégitime et interdite.
Avant toute opération, il est INDISPENSABLE de lire et de comprendre ces instructions.
La société Hunter Engineering Company ne saurait être tenue pour responsable des dommages provoqués par une utilisation incorrecte et illégitime
de ses équipements.
CONSERVER AVEC SOIN CE MANUEL POUR TOUTE CONSULTATION FUTURE.
2. CARACTÉRISTIQUES TECHNIQUES
Alimentation électrique
Moteur du distributeur hydraulique
Moteur du mandrin
Diamètre de la jante de-à
Largeur jante maxi
Diamètre roue maxi
Largeur roue maxi
Poids de la roue maxi sur l’élévateur (le cas échéant)
Pression pneumatique de service
Pression hydraulique de service
Poids de la machine
Niveau de pression acoustique d’émission au poste de travail
230V / 1 Ph. / 50-60Hz
0,6 - 0,8 kW
0,6 - 0,8 kW (7-15,6 rpm)
12” - 34”
15”
1250 mm (49”)
420 mm (16,5”)
100 kg
min. 8 bar
120 bar
461 kg
LpA < 70 dB(A)
3. NORMES DE SÉCURITÉ GÉNÉRALES
Seul le personnel qualié est autorisé à utiliser la machine.
Un opérateur est « qualifié » s’il a compris les instructions écrites transmises par le fournisseur, qu’il a suivi un cours de formation
spécifique et qu’il connaît les normes de sécurité.
Les opérateurs ne doivent pas faire usage de médicaments ou d’alcools susceptibles de compromettre leur capacité.
Dans les grandes lignes, ils doivent pouvoir :
- lire et comprendre les descriptions ;
- comprendre les performances et les caractéristiques de la machine ;
- garder loin du poste de travail les personnes non autorisées ;
- s’assurer que l’installation est conforme à toutes les normes et à tous les règlements en la matière ;
- s’assurer que tous les opérateurs font preuve de connaissances susantes et qu’ils savent utiliser la machine de manière correcte et sûre,
tout en supervisant les opérations de façon appropriée ;
- éviter le contact avec les appareils et les lignes électriques si la machine est branchée ;
- lire attentivement ce manuel et apprendre comment utiliser la machine de façon correcte et sûre ;
- conserver ce manuel dans un lieu facile d’accès et le consulter le cas échéant.
7&;
64
Page 65
)5$1d$,60DQXHOG·LQVWUXFWLRQV
ATTENTION !
En cas de variations ou modifications non autorisées à la machine, le fabricant n’encourt aucune responsabilité
pour tous dommages indirects.
Notamment, l’élimination ou le forçage des dispositifs de sécurité constituent une grave violation des normes
relatives à la sécurité sur le lieu de travail.
4. DISPOSITIFS DE SÉCURITÉ
Le démonte-pneu TCX3000 est équipé d’une série de dispositifs qui garantissent la sécurité de l’opérateur :
- Vanne pneumatique de sécurité (g. A1), placée à l’intérieur de la carcasse, qui empêche que la pression de gonage ne dépasse 4 bars.
- Vanne de surpression (g. A/2), placée à l’intérieur du circuit hydraulique, qui limite la pression maximum dans le circuit à 110 bars.
Pour TCX3000 avec dispositif GT300 :
- Vanne de surpression sur le réservoir (g. A/3), montée sur le réservoir, qui intervient si
la pression pneumatique dépasse 11 bars.
- Vanne pneumatique de sécurité (fig. A/4), elle empêche l’actionnement du dispositif de
gonflage si ce dernier n’est pas correctement positionné sur la roue.
ATTENTION : l’élimination ou le forçage des dispositifs de sécurité
constituent une violation des normes européennes.
Dans ce cas, le fabricant n’encourt aucune responsabilité pour tous
dommages provoqués ou causés par ces actions.
A/2
A/3
5. TRANSPORT
La machine est livrée dans une caisse-palette en carton.
A/1
A/4
Le poids de la machine emballée est de 490 kg.
Utiliser un chariot élévateur à fourches pour le transport du démonte-pneu.
Mettre les fourches aux points indiqués (Fig. B) du côté des étiquettes d’expédition.
65
B
7&;
Page 66
)5$1d$,60DQXHOG·LQVWUXFWLRQV
6. INSTALLATION
ATTENTION !
Les opérations d’installation ne doivent être effectuées que par un personnel spécialisé et professionnellement
qualifié.
Pendant toutes les opérations d’installation, le démonte-pneu doit être débranché de ses sources d’alimentation.
6.1
LIEU D’INSTALLATION
Positionner la machine emballée à l’endroit choisi.
Observer les instructions suivantes :
1- La surface d’encombrement nécessaire à l’installation de la machine est de 1640
mm de largeur et 1590 mm de profondeur.
Laisser un espace de 500 mm minimum avec les éventuels murs.
2- Poser la machine sur un sol plat et lisse présentant une bonne capacité de
charge.
3- Si l’installation est faite dans un lieu ouvert, une couverture est nécessaire pour
protéger le démonte-pneus de la pluie.
4- Le lieu d’installation doit être muni d’une sécurité électrique avec mise à la terre
ecace et d’un disjoncteur diérentiel réglé à 30 mA.
5- Le lieu d’installation doit disposer d’un raccordement à un réseau pneumatique
avec pression de service minimum de 8 bars.
ATTENTION !
Il est interdit d’installer et d’utiliser le démonte-pneu en
atmosphère explosive.
6.2 DÉBALLAGE ET MISE EN PLACE
1- Déballer le démonte-pneu et s’assurer qu’il est en parfaite condition.
Vérier qu’il ne présente pas de dégâts apparents.
2- À l’aide d’une clé hexagonale de 13 mm, dévisser toutes les vis qui retiennent la
machine sur la palette.
C/1
C/2
ATTENTION !
Mettre le matériau d’emballage hors de portée des enfants,
car il pourrait représenter un danger.
Si le matériau d’emballage contient des substances toxiques
et n’est pas biodégradable, le jeter conformément aux normes en la matière.
3- Enlever de la palette les éventuels outils de travail ou accessoires pour ne laisser
que le démonte-pneu.
7&;
66
C/3
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)5$1d$,60DQXHOG·LQVWUXFWLRQV
4- Dans les 4 trous taraudés situés aux coins de la carcasse, mettre les pitons à œil
fournis (voir Fig. C/1) et les visser jusqu’à ce qu’ils touchent la carcasse.
5- Dans les 4 pitons à œil, introduire une élingue de levage à anneau de capacité
adéquate, comme le montre la Fig. C/2.
N.B. : les 4 élingues doivent être de la même longueur et assez longues pour
s’élever au-dessus du démonte-pneu.
6- Insérer les 4 élingues de levage dans les fourches d’un chariot-élévateur, comme
le montre la Fig. C/3, et transporter ensuite le démonte-pneu au poste de travail
établi.
N.B. : Le démonte-pneu est positionné sur la palette de façon à que la répartition
des poids au niveau de la traverse soit optimale.
N.B. : le démonte-pneu peut être soulevé indiéremment du côté droit ou du côté
gauche.
ATTENTION : les élingues doivent être positionnées de façon
à ne toucher aucune partie du démonte-pneu pendant
l’opération de levage.
Notamment, protéger le ltre/lubricateur en inclinant légèrement l’élingue xée près de ce groupe.
N.B. : à défaut de chariot-élévateur, il est possible d’utiliser une petite grue ou un
palan de capacité appropriée.
Dans ce cas, il est recommandé de regrouper les quatre élingues en un seul point de
levage, comme le montre la Fig. C/4.
C/4
7- Enlever les élingues de levage et retirer les pitons à œil de la carcasse.
6.3 MONTAGE
1- Monter le support du pot graisse à pneu à l’aide des vis fournies avec la machine
(voir Fig. D/1).
2- Si le dispositif GT300 est présent : monter le support du dispositif de gonage
Tubeless (voir Fig. D/2).
6.4 RACCORDEMENT PNEUMATIQUE
Raccorder le démonte-pneu à un réseau d’air comprimé (avec pression de service
minimum de 8 bars) à l’aide du raccord (1, Fig. E) et d’un tuyau en caoutchouc pour
air comprimé d’un diamètre intérieur de 7-8 millimètres.
N.B. : vérier que le manomètre (2, Fig. E) sur le groupe ltre/régulateur indique 8
bars minimum. Dans le cas contraire :
- vérier que le réseau pneumatique de l’atelier délivre une pression susante ;
- relever le levier (3, Fig. E) du groupe ltre/régulateur et vérier qu’il est
complètement tourné dans le sens des aiguilles d’une montre.
D/1
D/2
6
3
2
5
4
ATTENTION !
La pression du réseau d’air comprimé ne doit jamais être
supérieure à 16 bars.
67
1
E
7&;
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)5$1d$,60DQXHOG·LQVWUXFWLRQV
N.B. : pour s’assurer du bon fonctionnement du groupe lubricateur (4, Fig. E), activer la commande du presse-talon xe (8, Fig. G) et vérier
qu’une goutte d’huile tombe sur la coupole transparente (5, Fig. E) du lubricateur tous les 5-6 tours complets du bras.
Dans le cas contraire, intervenir sur la vis de réglage (6, Fig. E) du lubricateur avec un tournevis.
6.5 BRANCHEMENT ÉLECTRIQUE
Avant tout branchement électrique, contrôler attentivement que la tension de secteur correspond à celle de l’étiquette tension
(située sur le câble d’alimentation du démonte-pneu).
Il est catégorique et obligatoire que l’installation dispose d’un bon réseau de terre.
La machine doit être branchée sur un interrupteur automatique de mise sous tension (disjoncteur diérentiel) réglé à 30 mA.
Vérier la consommation électrique sur la plaque signalétique située à l’arrière du démonte-pneu, et s’assurer que le réseau électrique est
susamment dimensionné.
ATTENTION !
Toute intervention portant sur l’installation électrique, même banale, doit être eectuée par un personnel
professionnellement qualié.
Le fabricant ne saurait être tenu pour responsable des dommages provoqués par le non-respect des instructions
ci-dessus.
En outre, l’inobservation de ces instructions entraîne la nullité de la garantie.
6.6 MONTAGE CHEMIN DE ROULEMENT ÉLÉVATEUR
(si présent)
1- Appuyer sur la pédale (1, Fig. G/1) pour soulever totalement le bras (1, Fig. F/1)
de l’élévateur.
ATTENTION !
Faire cette opération en s’éloignant le plus possible du rayon
d’action du bras.
2- Introduire le pivot situé sur le chemin de roulement dans le trou de la barre
stabilisatrice (2, Fig. F/2), en n’oubliant pas de placer les rondelles de calage des deux
côtés. Bloquer le pivot à l’aide de l’anneau Seeger prévu à cet eet (voir Fig. F/2).
3- Soulever et faire pivoter le chemin de roulement pour placer le bras dans son
logement (voir Fig. F/3).
4- Introduire le pivot (3, Fig. F/4) sur le chemin de roulement en n’oubliant pas
d’interposer les rondelles de calage. Serrer la vis (4, Fig. F/4).
1
F/1
2
F/2
7&;
68
F/3
3
4
F/4
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)5$1d$,60DQXHOG·LQVWUXFWLRQV
7. IDENTIFICATION DES PARTIES (FIG. G)
16
8
11
9
6
5
7
14
12
15
10
2
1
3
1. TCX3000 Élévateur roue (en option)
2. Mandrin de blocage
3. Pédalier
4. Détalonneur inférieur
5. Console de commande
6. Triple outil « revolver »
7. Presse-talon xe
8. Presse-talon mobile
9. Écran TCX3000 (en option)
18
4
13
17
G
10. Caméra TCX3000 (en option)
11. Miroir
12. TPM300 (en option)
13. Pédale de gonage
14. Manomètre
15. Dispositif de gonage tubeless GT300 (en option)
16. Pointeur laser
17. Pédale supplémentaire de rotation du mandrin
18. Moyeu fileté avec bague de blocage
69
7&;
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8. IDENTIFICATION DES COMMANDES
PÉDALIER
Pédale montée élévateur (1, Fig. G/1) : appuyer sur la pédale pour soulever le
chemin de roulement.
Pédale descente élévateur (2, Fig. G/1) : appuyer sur la pédale pour abaisser le
chemin de roulement.
N.B. : ces pédales sont toujours montées sur le démonte-pneu, même si l’élévateur
n’est pas présent. Ainsi, l’opérateur peut monter le dispositif plus facilement par la
suite.
Pédale blocage/déblocage de la jante (3, Fig. G/1) : baisser la pédale pour bloquer
la jante sur le mandrin et relever la pédale pour la débloquer.
Pédale rotation mandrin (4, Fig. G/1) :
- enfoncer légèrement la pédale (voir Fig. G/2) pour faire tourner le mandrin à la
première vitesse dans le sens des aiguilles d’une montre ;
- enfoncer à fond la pédale (voir Fig. G/2) pour faire tourner le mandrin à la deuxième
vitesse dans le sens des aiguilles d’une montre ;
- relever la pédale (voir Fig. G/2) pour faire tourner le mandrin dans le sens inverse
des aiguilles d’une montre.
1
direction contraire d’une montre
0
direction d’une
montre (1 vit.)
direction d’une
montre (2 vit.)
23
G/1
4
G/2
ATTENTION: Une pédale supplémentaire pour la rotation du mandrin (6, Fig. G/3) est
présente sur le démonte-pneus. Les spécifications de fonctionnement sont les mêmes
que pour la pédale (4, Fig. G/1).
CONSOLE DE COMMANDE
Voyant machine allumée (5, Fig. G/4) : indique que les commandes du démontepneu sont alimentées.
- le pousser vers le HAUT pour déplacer le chariot vertical supérieur vers le haut et
éloigner les dispositifs supérieurs (6 et 7, Fig. G) de la roue ;
- le pousser vers le BAS pour déplacer le chariot vertical supérieur vers le bas et
rapprocher les dispositifs supérieurs de la roue ;
- le pousser vers la GAUCHE pour déplacer le chariot horizontal vers l’avant et rapprocher
les dispositifs supérieurs de la roue ;
- le pousser vers la DROITE pour déplacer le chariot horizontal vers l’arrière et éloigner
les dispositifs supérieurs de la roue ;
- le pousser vers le HAUT pour déplacer le chariot vertical inférieur vers le haut et
rapprocher le disque détalonneur inférieur (4, Fig. G) de la roue ;
- le pousser vers le BAS pour déplacer le chariot vertical inférieur vers le bas et
éloigner le disque détalonneur inférieur de la roue ;
- le pousser vers la GAUCHE pour déplacer le chariot horizontal vers l’avant et rapprocher
le disque détalonneur inférieur de la roue ;
- le pousser vers la DROITE pour déplacer le chariot horizontal vers l’arrière et éloigner
le disque détalonneur inférieur de la roue ;
N.B. : étant donné que le dispositif supérieur et le détalonneur inférieur se trouvent
sur le même chariot horizontal, ils se déplacent en AVANT/ARRIÈRE en même temps,
que la commande soit transmise par le joystick supérieur ou par le joystick inférieur.
G/3
6
5
9
10
G/4
7&;
70
Page 71
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TRIPLE OUTIL « REVOLVER »
Cet outil s’appelle « Revolver » parce qu’il lui sut de tourner pour passer d’une
fonction à l’autre.
Il rassemble en un seul groupe :
- le dispositif de détalonnage (13, Fig. G/5)
- le dispositif de démontage (11, Fig. G/5)
- le dispositif de montage (12, Fig. G/5)
N.B. : le dispositif de démontage permet de démonter les pneus sans devoir les
extraire avec le levier.
Pour passer d’une fonction à l’autre, il sut de relever le levier de xation et de
tourner l’outil « Revolver » en même temps (voir Fig. G/6).
N.B. : cette opération peut être faite à une seule main.
PÉDALE DE GONFLAGE
Enfoncer la pédale (Fig. G/7) pour faire passer l’air dans l’embout de gonage.
ATTENTION !
Avant d’utiliser la pédale, vérier que l’embout est bien mis
sur la valve de la roue.
13
11
12
G/5
G/6
PRESSE-TALON MOBILE
Le presse-talon mobile peut être utilisé à chaque fois qu’il est nécessaire d’exercer
une pression sur le pneu.
- Le levier (14, Fig. G/8) permet de déplacer manuellement le presse-talon dans
le sens vertical pour bien le positionner sur le pneu.
- En position basse, le levier (15, Fig. G/8) permet d’exercer une pression sur
le anc du pneu et, en position haute, il soulève le presse-talon à la n de
l’opération.
ATTENTION !
La pression exercée par le presse-talon sur le anc du pneu
peut entraîner un phénomène d’écrasement.
PRESSE-TALON FIXE
Le presse-talon xe (voir Fig. G/10) facilite le montage du pneu.
Il sut de soulever le disque pour l’amener en position de travail manuellement.
Une fois atteinte la hauteur préétablie, il se bloque automatiquement.
G/7
15
14
Le bouton (18, Fig. G/9) permet de dégager le disque presse-talon xe de sa
position de travail.
71
G/8
7&;
Page 72
)5$1d$,60DQXHOG·LQVWUXFWLRQV
ATTENTION !
La pression exercée par le presse-talon sur le
anc du pneu peut entraîner un phénomène
d’écrasement.
19
BOUTON DE DÉGONFLAGE
Si pendant le gonage, le manomètre (16, Fig. G/9) donne une
pression du pneu supérieure à la pression souhaitée, il est possible de
la diminuer en appuyant sur le bouton de dégonage (17, Fig. G/9).
18
INTERRUPTEUR GÉNÉRAL
L’interrupteur général (21, Fig. G/11), situé à l’arrière de la machine, permet d’établir
(position 1-ON) ou de couper (position 0-OFF) l’alimentation électrique du démontepneu.
TCX3000 CAMÉRA (en option)
16
17
20
G/9
La caméra (Fig. G/12) permet d’acher à l’écran (19, Fig. G/9) la partie inférieure de la
roue pendant les opérations.
La caméra et l’écran s’allument automatiquement à chaque mouvement des dispositifs. Si
aucun mouvement n’est eectué pendant 30 secondes, ils se mettent en position de veille.
TPM300 DÉTECTEUR CAPTEURS ROUE (en option)
Le dispositif TPM 300 est en mesure de reconnaître le type de capteur de pression
éventuellement monté à l’intérieur du pneu.
L’interrupteur (22, Fig. G/11) permet d’allumer (position 1) ou d’éteindre (position 0)
le dispositif.
Le panneau (20, Fig. G/9) comporte les touches de fonction qui permettent d’accéder
aux diérentes fonctions du programme, et l’écran alphanumérique.
Le détecteur (23, Fig. G/13), positionné sur le anc du pneu, est en mesure de transmettre
au système les données concernant le capteur.
La prise USB (26, Fig. G/11) permet de mettre à jour le logiciel et la base de données
du TPM300.
Le fusible (25, Fig. G/11) assure la protection électrique du dispositif TPM300.
25
22
26
21
G/10
G/11
G/12
23
GT300 GONFLAGE TUBELESS (en option)
En positionnant correctement le dispositif sur la jante et en pressant simultanément
7&;
72
G/13
Page 73
)5$1d$,60DQXHOG·LQVWUXFWLRQV
les 2 touches (24, Fig. G/14), on obtient la sortie d’un puissant jet d’air qui permet un
entalonnage rapide des pneumatiques sur les jantes.
ATTENTION !
Le dispositif doit être tenu fermement à deux mains.
Ne JAMAIS pointer le dispositif vers des personnes.
24
G/14
RÉF. 4-404334
9. IDENTIFICATION DES SIGNAUX DE DANGER
RÉF.
3014101
RÉF. 4-404333
RÉF. 3014056
RÉF. 3014095
ATTENTION :
Remplacer immédiatement les plaques signaux de danger illisibles ou manquantes.
Ne pas utiliser le démonte-pneu s’il manque une ou plusieurs plaques signaux de danger.
Ne pas gêner la vue de l’opérateur avec des objets.
Pour toute demande, utiliser le code reporté dans ce tableau.
73
7&;
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10. CONTRÔLES PRÉLIMINAIRES À LA PREMIÈRE UTILISATION
Avant de commencer à utiliser le démonte-pneu, il est nécessaire de vérier que chaque commande entraîne l’exécution du mouvement voulu,
conformément au paragraphe « Identication des commandes ».
ATTENTION !
Si des dysfonctionnements sont détectés, NE PAS utiliser le démonte-pneu et appeler immédiatement l’assistance.
11. UTILISATION
AVANT CHAQUE UTILISATION, L’OPÉRATEUR DOIT :
- Vérier que le manomètre du groupe ltre indique une pression d’au moins 8 bars.
- Vérier que le branchement électrique de la machine a été eectué correctement.
- S’assurer que les personnes et/ou objets susceptibles de gêner le travail et de représenter un danger ne se trouvent pas à l’endroit où le
démonte-pneu est installé.
- Observer les normes en matière de sécurité sur le travail.
- Porter une tenue adéquate, des gants, des lunettes de protection et des chaussures de sécurité.
Les chaînes, les bracelets et les vêtements larges peuvent représenter un danger pour l’opérateur.
Mettre l’interrupteur général (21, Fig. G/11) en position I (ON) pour établir l’alimentation électrique de la machine.
Le voyant lumineux situé sur la console de commande (5, Fig. G/4) doit s’allumer.
IDENTIFICATION ET CONTRÔLE DE LA JANTE ET DU PNEU
Avant toute opération sur une roue, il est INDISPENSABLE d’individualiser les dimensions de la jante et du pneu, et de contrôler que les deux
éléments ne sont pas endommagés.
ATTENTION : ces opérations sont très importantes pour éviter tout risque d’éclatement du pneu en cours de
talonnage et de gonage !
Les caractéristiques concernant le diamètre, la largeur, le nombre d’épaulement
(« hump »), etc. sont imprimées sur les jantes.
Par ex. l’inscription 6Jx14H2
1 - 6 Indique la largeur nominale de la jante
2 - J Indique la taille du asque
3 - 14 Indique le diamètre nominal de la jante
4 - H2 Indique un double prol ou un double épaulement
De nombreuses informations sont imprimées sur les pneus, entre autres les
dimensions, le type, la vitesse maximale, etc.
Par ex. l’inscription 195/65 R 15 91 H TL sur un pneu
1 - 195 Indique la largeur du pneu, c.-à-d. la distance entre les ancs exprimée en
millimètres.
2 - 65 Indique le ratio (exprimé en pourcentage) entre la hauteur et la largeur de
la section.
3 - R signie radial.
4 - 15 Indique (en pouces) le diamètre de la jante.
7&;
74
3
1
42
H/1
4
3
2
1
5
6
7
H/2
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5 - 91 Indique l’indice de charge maximum par roue.
6 - H Indique le code de vitesse maximale (H : 210 km/h).
7 - TL signie Tubeless.
ATTENTION : il est catégoriquement interdit de monter des pneus sur des jantes n’ayant pas le même diamètre.
De plus, il est interdit de monter des pneus d’une taille autre que celle mentionnée sur la carte grise par le
fabricant du véhicule.
CONTRÔLER QUE :
- le pneu ne présente pas, à la vue et au toucher, de défauts et que la toile n’est pas endommagée.
Si des défauts sont détectés, NE PAS monter le pneu.
- la jante ne présente pas de bosses et/ou déformations.
N.B. : sur les jantes en alliage notamment, les bosses peuvent provoquer des microssures internes, non visibles à l’œil nu, qui peuvent
compromettre la solidité de la jante et représenter un danger, même en phase de gonage.
- le témoin d’usure (TWI Tread Wear Indicator) ne signale pas que la bande de
roulement est trop usée.
- la température du pneu n’est pas inférieure à 15°C : une température inférieure
pourrait endommager le pneu pendant les opérations de montage ou de démontage.
11
10
12
1
2
POSITION DE LA VALVE
L’image ci-contre représente une jante montée sur le mandrin et les positions des
heures, comme s’il s’agissait d’une montre. Pour les phases opérationnelles ci-après,
ces positions servent TOUJOURS de base pour décrire la position de la valve.
ATTENTION : pour éviter d’endommager le capteur de pression, le
cas échéant, il est indispensable de TOUJOURS mettre la valve à
la position indiquée.
9
8
7
5
6
3
4
H/3
POINTEUR LASER
TCX3000 est muni d’un pointeur laser (Fig. H/4), dont le rayon lumineux indique la
position des dispositifs par rapport à la roue.
Il facilite et accélère le montage et permet de travailler avec extrême précision et
en toute sécurité.
H/4
11.1 ROUES STANDARDS
Par « roue standard », on entend une roue de voiture avec jante en acier ou en alliage d’aluminium, alésage central, creux vers l’extérieur de
la jante et pneu de type « traditionnel » (ni Run-Flat ni surbaissé).
BLOCAGE DE LA ROUE
1- Eectuer tous les contrôles préliminaires.
2- À l’aide d’un outil prévu à cet eet, enlever les éventuelles masses à agrafe en veillant à ne pas endommager la jante.
75
7&;
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3- Dégager tous les dispositifs de leur position de travail an de faire l’espace nécessaire au bon positionnement de la roue sur le mandrin.
4- Positionner manuellement la roue sur le mandrin ou, le cas échéant, utiliser l’élévateur selon les instructions suivantes :
- mettre la roue sur le chemin de roulement de l’élévateur en position verticale en dirigeant le côté extérieur du pneu vers la gauche.
- utiliser la pédale de levage pour mettre le chemin de roulement à la hauteur du mandrin.
- incliner la roue jusqu’à ce qu’elle se place en position horizontale sur le mandrin.
- abaisser l’élévateur.
5- Le mandrin présente un pivot d’entraînement (1, Fig. I/1) qui doit être introduit dans un des trous de xation de la jante.
6- Positionner la bague de blocage sur le moyeu fileté en la portant le plus haut
possible, en laissant l’espace nécessaire pour la prise correcte de la manette supérieure
(voir Fig. I/2).
7- Choisir, parmi ceux fournis, le cône le plus approprié selon le diamètre de l’alésage
central de la jante.
8- Introduire le cône sur le moyeu.
9- Le raccord du moyeu fileté est du type à baïonnette.
Pour un blocage correct, procéder comme suit (voir Fig. I/2):
- tout en maintenant le cône en contact avec la bague, insérer le moyeu sur le
mandrin
- tourner le moyeu en sens horaire jusqu’à l’assemblage avec le pivot intérieur du
mandrin
N.B.: On s’aperçoit que l’assemblage est correct, lorsque le moyeu “tombe ”
verticalement dans le mandrin.
- continuer la rotation jusqu’à ce que l’on entende un déclic, provoqué par le ressort
présent à l’intérieur du moyeu, qui indique que le blocage a eu lieu.
10 - Mettre le cône sur la jante parfaitement centrée sur l’alésage central.
11 - Serrer le cliquet de la bague pour amener celle-ci contre le cône (voir Fig. I/3).
N.B.: Vérifier que le cliquet de la bague est dans la bonne position: lorsqu’il est
relâché, il doit revenir à sa position de repos (vers l’extérieur).
Dans le cas contraire, tourner alternativement la bague dans les deux directions.
12- Enfoncer la pédale de blocage : le moyeu se déplacera automatiquement vers le
bas, centrera parfaitement la jante et la bloquera sur le mandrin.
ATTENTION !
Avant toute opération sur la roue, vérier que celle-ci est bien
bloquée sur le mandrin.
1
I/1
I/2
I/3
DÉTALONNAGE
1- Dégoner complètement le pneu.
ATTENTION : ne pas intervenir sur la roue avant que le pneu ne
soit complètement dégoné.
2- Vérier si la roue dispose d’un capteur de pression et contrôler son ecacité à l’aide
d’un outil prévu à cet eet.
REMARQUE : il est possible d’obtenir, sur demande, le dispositif TPM300 en mesure
d’identier le type de capteur et de vérier son bon fonctionnement.
7&;
76
L/1
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)5$1d$,60DQXHOG·LQVWUXFWLRQV
Pour bien utiliser le dispositif TPM300, consulter son manuel.
3- Faire pivoter l’outil multiple (« Revolver ») pour amener le disque détalonneur en
position de travail.
4- Faire pivoter le mandrin jusqu’à ce que la valve se trouve à 1 heure.
5- Mettre le disque détalonneur à 5 mm environ du bord extérieur de la jante.
6- Abaisser le disque jusqu’à ce qu’il touche le pneu (voir Fig. L/1).
7- Commencer à faire tourner dans le sens des aiguilles d’une montre.
REMARQUE : appuyer soit sur les boutons soit sur la pédale pour activer la rotation du
mandrin. L’opérateur choisira selon le cas la méthode à appliquer.
8- Pendant la rotation, faire avancer le disque détalonneur pour l’engager à l’intérieur
de la jante le long du prol. Si la roue dispose d’un capteur de pression, faire attention
à ne pas le toucher accidentellement.
9- Lorsque l’espace est susant, commencer à lubrier avec soin le talon du pneu et
la partie intérieure de la jante (voir Fig. L/2). Utiliser un lubriant spécial pneus.
Éviter d’enduire le capteur (si présent) de lubriant.
10- Déplacer le disque détalonneur le long du prol de la jante jusqu’à ce qu’il revienne
à sa position de départ.
11- Refaire les opérations à partir du point 6 avec le disque détalonneur inférieur pour
le talon inférieur (voir Fig. L/3).
REMARQUE : pour mieux voir les diérentes opérations à eectuer, l’opérateur peut
s’aider du miroir ou, le cas échéant, de la caméra qui permet de visualiser les images
sur l’écran.
N.B. : le disque détalonneur supérieur comme le disque détalonneur inférieur
peuvent basculer (si on les positionne sur le support comme montré sur la
fig. L/4) ou rester fixes (si on positionne le support comme montré sur la Fig.
L/5).
Il est conseillé d’utiliser un disque basculant quand on travaille sur des
pneumatiques à flanc rigide(Run-Flat/profil bas, etc) alors que la position fixe
est conseillée pour les pneumatiques souples.
L/2
L/3
L/4
ATTENTION !
Lors du détalonnage, n’exercer une pression que sur le talon
du pneu et jamais sur son anc.
DÉMONTAGE
1- Faire pivoter l’outil multiple (« Revolver ») pour amener le dispositif à crochet en
position de travail.
2- Faire pivoter le mandrin jusqu’à ce que la valve se trouve à 1 heure.
3- Mettre le dispositif à 5 mm environ du bord extérieur de la jante et lui faire toucher
le pneu (voir Fig. M/1).
4- Commencer à faire tourner et à engager en même temps le dispositif à l’intérieur du
pneu le long du prol de la jante, jusqu’à ce que le talon s’accroche au dispositif (voir
77
L/5
M/1
7&;
Page 78
Fig. M/2).
5- Éloigner légèrement le dispositif de la jante pour éviter d’endommager le capteur
(le cas échéant). Faire pivoter le mandrin jusqu’à ce que la valve se trouve à 12
heures.
6- Une fois la roue immobile, déplacer légèrement le dispositif à crochet vers l’arrière
jusqu’à ce que le pointeur laser se trouve à l’extérieur de la jante.
Soulever ensuite le crochet jusqu’à ce qu’il se trouve au-dessus du bord supérieur de
la jante.
Pour faciliter davantage le démontage, se rapprocher du centre de la jante (voir Fig.
M/3) de quelques mm.
ATTENTION !
Eectuer ces opérations avec soin pour éviter d’exercer une
trop grande contrainte sur le pneu.
)5$1d$,60DQXHOG·LQVWUXFWLRQV
M/2
7- Vérier que le talon du pneu se trouve encore dans le creux de la jante sur toute la
circonférence du pneu.
Dans le cas contraire, mettre le presse-talon mobile à 180° par rapport au dispositif
pour repositionner le talon (voir Fig. M/4).
8- Commencer à faire tourner dans le sens des aiguilles d’une montre et continuer
jusqu’à ce que le premier talon soit complètement démonté.
9- Retirer manuellement le talon du crochet.
10- Déplacer l’outil vers l’arrière jusqu’à ce que le laser se réaligne avec le bord de la
jante (voir Fig. M/5).
11- Faire pivoter le mandrin jusqu’à ce que la valve se trouve à 12 heures.
12- Soulever complètement le chariot supérieur pour le dégager de sa position de
travail.
13- Soulever le disque détalonneur inférieur jusqu’à ce qu’il soit à 10 mm environ audessus du bord supérieur de la jante (voir Fig. M/6).
N.B. : soulever manuellement le pneu à 6 heures (voir Fig. M/7) pour faciliter cette
opération.
14- Faire pivoter le mandrin dans le sens des aiguilles d’une montre jusqu’à ce que le
pneu sorte complètement de la jante.
N.B. : soulever la partie inférieure du pneu à 2 heures environ et accompagner en même
temps la rotation (voir Fig. M/8) pour faciliter cette opération.
M/3
M/4
M/5
15- Contrôler attentivement les conditions du capteur de pression (le cas échéant).
Le remplacer s’il est endommagé.
16- Dégager le disque détalonneur
inférieur de sa position de travail.
M/7
7&;
78
M/6
M/8
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MONTAGE
1- Faire tous les contrôles nécessaires sur le pneu et la jante, selon les instructions
données au paragraphe de la page 74 de ce manuel.
2- Pour le montage, bloquer la jante sur le mandrin selon les instructions données au
paragraphe « BLOCAGE ROUE » de la page 75 de ce manuel.
REMARQUE : par sécurité, il est TOUJOURS recommandé, à l’aide de l’outil prévu à cet
eet, de remplacer la valve.
3- Lubrier avec soin tout l’intérieur de la jante.
Lubrier avec soin les talons du pneu, à l’intérieur et à l’extérieur, sur toute la
circonférence et sur une épaisseur de 30 mm au moins.
4- Faire pivoter l’outil multiple (« Revolver ») pour amener le dispositif de montage en
position de travail.
N.B. : dégager les dispositifs de leur position de travail pour avoir l’espace nécessaire
au positionnement du pneu sur la jante.
5- Faire pivoter le mandrin jusqu’à ce que la valve se trouve à 7 heures.
6- Mettre le pneu sur la jante à l’horizontale, légèrement incliné à 12 heures.
7- Abaisser le dispositif supérieur jusqu’à l’engager d’environ 30 mm dans la jante, à
quelques mm de son bord extérieur (voir Fig. N/1).
8- Enfoncer manuellement le pneu à 3 heures pour l’encastrer sur la jante (voir Fig.
N/2).
9- Commencer à faire tourner jusqu’à ce que le talon inférieur soit complètement
monté.
REMARQUE : travailler de façon à ce que la jante accompagne le mouvement du pneu
et vice versa.
N/1
N/2
N/3
10- Sans modier la position du dispositif de montage, mettre la valve à 5 heures
environ.
11- Appuyer manuellement sur le anc du pneu à 3 heures pour amener le talon à la
hauteur du creux (voir Fig. N/3).
12- Commencer à faire tourner et accompagner le mouvement de la main jusqu’à ce que le talon supérieur soit complètement monté.
REMARQUE : si l’opérateur rencontre des dicultés à eectuer ces opérations manuellement, il peut toujours avoir recours au presse-talon
mobile positionné à 3 heures (voir Fig. N/4).
N/4
11.2 ROUES AVEC PNEU RUN-FLAT OU SURBAISSÉ
Par « pneus surbaissés », on entend les enveloppes pneumatiques dont le ratio entre la hauteur (H) et la largeur de section (C) est inférieur
à 1 (par ex. la série surbaissée 45 indique un ratio H/C = 0,45).
En outre, les pneus doivent comporter un code de vitesse maximale égal ou supérieur à « V » pour être qualiés de « surbaissés ».
Par « pneus Run-Flat », on entend les pneus qui permettent de continuer à rouler pendant un nombre de kilomètres et à une vitesse
préétablis (N.B. : ces valeurs ne sont pas les mêmes d’un fabricant à l’autre), même sans pression.
Aujourd’hui, deux types de Run-Flat sont proposés sur le marché :
- les modèles à anc renforcé, appelés aussi « autoporteurs », dont l’épaule est en mesure de supporter le poids du véhicule grâce à un
79
7&;
Page 80
mélange spécique et à une structure renforcée, même en cas de pression égale à zéro.
- les modèles à support interne qui, à l’intérieur de la jante, comprend un anneau qui
protège le anc du pneu en cas de pression nulle. Le support interne peut être en plastique
(Pax-System) ou en métal (Support Ring).
TCX3000 permet d’intervenir, sans aucun accessoire, sur tous les modèles surbaissés et
Run-Flat à anc renforcé.
Pour les autres types de Run-Flat, consulter les instructions accompagnant les
équipements spéciques.
La procédure de montage et de démontage est la même pour les pneus Run-Flat
autoporteurs et les pneus surbaissés.
ATTENTION !
Il est capital d’observer à la lettre les instructions an d’éviter
tout dommage irréversible au pneu.
Ces dommages pourraient compromettre la sécurité du véhicule.
ATTENTION: Les Fig. K/1 et K/2 montrent les points avec le risque d’endommagement
maximum pendant les opérations de démontage (K/1) et de montage (K/2): ce sont les
points de traction où le pneumatique est fortement en tension sur le bord de la jante.
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K/1
K/2
BLOCAGE DE LA ROUE
1- Faire tous les contrôles nécessaires sur le pneu et la jante, selon les instructions données au paragraphe de la page 74 de ce manuel.
2- Bloquer la roue sur le mandrin selon les instructions données pour les roues
« standards » au paragraphe « BLOCAGE ROUE » de la page 75 de ce manuel.
DÉTALONNAGE
Procéder au détalonnage du pneu selon les instructions données pour les roues
« standards » au paragraphe « DÉTALONNAGE » de la page 76 de ce manuel.
O/1
DÉMONTAGE
1- Dégager le disque détalonneur inférieur de sa position de travail.
2- Faire pivoter l’outil multiple (« Revolver ») pour amener le dispositif à crochet en
position de travail.
3- Faire pivoter le mandrin jusqu’à ce que la valve se trouve à 1 heure.
4- Mettre le dispositif à 5 mm environ du bord extérieur de la jante et lui faire toucher
le pneu (voir Fig. O/1).
O/2
5- Commencer à faire tourner et à engager en même temps le dispositif à l’intérieur du
pneu le long du prol de la jante, jusqu’à ce que le talon s’accroche au dispositif (voir
Fig. O/2).
6- Éloigner légèrement le dispositif de la jante pour éviter d’endommager le capteur (le
cas échéant).
Faire pivoter le mandrin jusqu’à ce que la valve se trouve à 12 heures.
7- Une fois la roue immobile, déplacer légèrement le dispositif à crochet vers l’arrière
7&;
80
O/3
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jusqu’à ce que le pointeur laser se trouve à l’extérieur de la jante.
8- Soulever le disque détalonneur inférieur de façon à ce qu’en exerçant une pression sur
le talon inférieur, il maintienne le pneu en l’air pour faciliter les opérations suivantes.
9- Positionner le presse-talon mobile à 180° par rapport au dispositif (voir Fig. O/3)
pour introduire le talon dans le creux.
10- Soulever le dispositif à crochet jusqu’à ce qu’il se trouve au-dessus du bord supérieur
de la jante (voir Fig. O/3). Pour faciliter davantage le démontage, se rapprocher du centre
de la jante de quelques mm.
11- Introduire le « protège-talon » spécial (voir Fig. O/4) dans l’espace créé entre la
jante et le talon.
ATTENTION !
Effectuer ces opérations avec soin pour éviter d’exercer une
trop grande contrainte sur le pneu.
O/4
12- Commencer à faire tourner dans le sens des aiguilles d’une montre et continuer jusqu’à
ce que le premier talon soit complètement démonté.
13- Retirer manuellement le talon du crochet (voir Fig. O/5).
14- Déplacer l’outil vers l’arrière jusqu’à ce que le laser se réaligne avec le bord de la
jante.
15- Faire pivoter le mandrin jusqu’à ce que la valve se trouve à 12 heures.
16- Soulever complètement le chariot supérieur pour le dégager de sa position de travail.
17- Soulever le disque détalonneur inférieur jusqu’à ce qu’il soit à 10 mm environ audessus du bord supérieur de la jante (voir Fig. O/6).
N.B. : soulever manuellement le pneu à 6 heures (voir Fig. O/7) pour faciliter cette
opération.
18- Faire pivoter le mandrin dans le sens des aiguilles d’une montre jusqu’à ce que le pneu
sorte complètement de la jante.
N.B. : soulever la partie inférieure du pneu à 2 heures environ et accompagner en même
temps la rotation (voir Fig. O/8) pour faciliter cette opération.
19- Contrôler attentivement les conditions du capteur de pression (le cas échéant). Le
remplacer s’il est endommagé.
20- Dégager le disque détalonneur inférieur de sa position de travail.
O/5
O/6
O/7
MONTAGE
1- Faire tous les contrôles nécessaires sur le pneu et la jante, selon les instructions données
au paragraphe de la page 74 de ce manuel.
2- Pour le montage, bloquer la jante sur le mandrin selon les instructions données au
paragraphe « BLOCAGE ROUE » de la page 75 de ce manuel.
REMARQUE : par sécurité, il est TOUJOURS recommandé, à l’aide de l’outil prévu à cet eet, de remplacer la valve. Si les vannes sont équipées d’un
capteur, remplacer uniquement le joint torique ou le corps de la vanne.
N.B. : dégager les dispositifs de leur position de travail pour avoir l’espace nécessaire au positionnement du pneu sur la jante.
81
O/8
7&;
Page 82
3- Lubrifier avec soin tout l’intérieur de la jante.
Lubrier avec soin les talons du pneu, à l’intérieur et à l’extérieur, sur toute la
circonférence et sur une épaisseur de 30 mm au moins.
Lubrier tout le anc supérieur du pneu.
4- Faire pivoter l’outil multiple (« Revolver ») pour amener le dispositif de montage en
position de travail.
5- Soulever manuellement le disque presse-talon xe pour l’amener en position de
travail. Une fois atteinte la hauteur préétablie, il se bloque automatiquement.
6- Faire pivoter le mandrin jusqu’à ce que la valve se trouve à 7 heures.
7- Mettre le pneu sur la jante à l’horizontale, légèrement incliné à 12 heures (voir Fig.
P/1).
8- Abaisser le chariot supérieur jusqu’à ce que le disque presse-talon xe touche le
anc du pneu.
9- Enfoncer manuellement le pneu à 3 heures pour l’encastrer sur la jante (voir Fig.
P/2).
10- Commencer à faire tourner jusqu’à ce que le talon inférieur soit complètement
monté.
REMARQUE : travailler de façon à ce que la jante accompagne le mouvement du pneu
et vice versa.
)5$1d$,60DQXHOG·LQVWUXFWLRQV
P/1
P/2
N.B.: Si le montage n’a pas réussi après un tour complet, refaire les opérations en
augmentant ou en diminuant la pression exercée par le disque pousse-talon fixe.
11- Mettre la valve à 4 heures environ.
12- Incliner manuellement le pneu (voir Fig. P/3) an d’avoir l’espace nécessaire pour
introduire le dispositif de montage entre la jante et le pneu.
13-Abaisser le dispositif supérieur jusqu’à l’engager d’environ 30 mm dans la jante, à
quelques mm de son bord extérieur. Introduire la protection en plastique sur la jante en
position de 3 heures environ (voir Fig. P/4).
14- Mettre le presse-talon mobile à 2 heures environ et exercer une légère pression
(voir Fig. P/4).
15- Faire pivoter le mandrin dans le sens des aiguilles d’une montre.
Lorsque le presse-talon mobile se trouve à 5 heures environ, augmenter la pression
jusqu’à aligner le talon sur le creux (voir Fig. P/5).
ATTENTION !
Ne pas écraser le pneu outre mesure, car une trop grande
pression pourrait compromettre la sécurité.
16- Lorsque le presse-talon mobile se trouve à 7 heures environ, diminuer la pression
pour éviter d’endommager le talon.
Continuer à faire tourner jusqu’à ce que le montage soit terminé.
P/3
P/4
P/5
REMARQUE : si la partie du pneu comprise entre les deux presse-talons ne s’introduit pas dans le creux, appliquer la procédure de
montage ci-après à l’aide de l’étau :
- Mettre la valve à 4 heures environ.
7&;
82
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)5$1d$,60DQXHOG·LQVWUXFWLRQV
- Après avoir bien positionné le disque pousse-talon fixe et l’outil pour monter le
deuxième talon (comme décrit précédemment), introduire la protection en plastique à
3 heures et fixer l’étau (voir Fig. P/6) à 2 heures.
N.B.: Lubrifier l’extérieur de l’étau avant de le fixer à la jante.
- Commencer à faire tourner.
Lorsque l’étau se trouve à 5 heures environ, s’assurer que tout le talon de cette partie
du pneu s’est glissé à l’intérieur du creux.
- Si cette condition indispensable à un bon montage n’est pas remplie, exercer une
pression à l’aide du presse-talon mobile pour pousser le talon à l’intérieur du canal à 3
heures environ (voir Fig. P/7).
- Continuer à faire tourner jusqu’à ce que le montage soit terminé.
- Enlever l’étau et dégager le presse-talon mobile, le dispositif de montage et le disque
presse-talon xe de leur position de travail.
REMARQUE : en cas de roues avec jantes de grand diamètre (plus de 20’’), il est
nécessaire de mettre le disque détalonneur inférieur près du bord de la jante (voir
Fig. P/8) pour faciliter le montage du deuxième talon.
Ce truc évite que la partie inférieure du talon ne glisse hors de la jante sous l’eet de
la pression exercée sur la partie supérieure.
N.B. : Non seulement cette procédure est nécessaire en cas de jantes de grand diamètre,
mais elle peut aussi être recommandée pour les jantes plus petites.
P/6
P/7
P/8
MONTAGE DU DEUXIÈME TALON SUR LES ROUES AVEC JANTE EN FER
Pour les interventions sur les pneus surbaissés ou Run-Flat autoporteurs avec jante en fer, appliquer les procédures décrites ci-dessus, à
l’exception de celle concernant le montage du deuxième talon.
La procédure doit être modiée, car certaines jantes en fer vendues sur le marché présentent un prol extérieur très tranchant qui risque
d’endommager le pneu (aux points de traction), notamment lors du montage du deuxième talon.
Pour éviter cette situation, suivre les instructions suivantes :
1
1- Après avoir monté le premier talon, positionner le dispositif de montage et le disque
presse-talon comme décrit ci-dessus, et mettre ensuite la valve à 5 heures environ.
2
2- Placer la protection en plastique (1, Fig. Q/1) à 11 heures juste avant le dispositif
de montage de façon à ce que son extrémité touche ce dernier.
3- Placer la protection spéciale en plastique avec étau de blocage (2, Fig. Q/1) à 2
heures environ.
4- Faire pivoter le mandrin dans le sens des aiguilles d’une montre.
Lorsque l’étau se trouve à 6 heures environ, le cas échéant, positionner le presse-talon
mobile à 3 heures (voir Fig. Q/2) pour diriger le talon dans le creux.
5- Continuer à faire tourner jusqu’à ce que le montage soit terminé.
6- Enlever les protections et l’étau.
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Q/1
Q/2
7&;
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11.3 GONFLAGE
DANGER !!
Le gonage des pneus est dangereux !
Observer à la lettre les avertissements et les instructions.
ATTENTION !
La rupture d’une jante ou d’un pneu sous pression peut entraîner une explosion susceptible de projeter des déchets
de roue sur les côtés ou vers le haut avec une violence telle que les machines peuvent être endommagées et
l’opérateur risque des blessures graves et même la mort !
Même si ce démonte-pneu est équipé d’un limiteur de pression réglé à 4 bars (60 PSI), celui-ci N’est PAS un
dispositif de sécurité et ne permet pas d’éliminer les risques et les dommages en cas d’explosion.
UN ROUE PEUT EXPLOSER SI :
1. Le diamètre de la jante n’est pas parfaitement égal au diamètre du pneu.
2. La jante ou le pneu sont défectueux.
3. Pendant le montage du talon, la pression maximale recommandée est dépassée.
4. Le pneu est goné à une pression supérieure à la pression maximale fournie par le
fabricant.
5. L’opérateur ne respecte pas les normes de sécurité en la matière.
Procéder comme suit :
1- Dévisser le bouchon et l’intérieur de la valve.
2- Mettre l’embout de gonage sur la valve et vérier qu’il est bien accroché.
3- S’assurer à nouveau que la jante et le pneu ont le même diamètre.
G/7
4- Vérier que la jante et le pneu sont susamment lubriés ; lubrier
le cas échéant.
5- Enfoncer la pédale de gonage (Fig. G/6).
6- Mettre en place le talon et insuer de l’air par petites pressions tout
en vériant, d’un intervalle à l’autre, le manomètre (16, Fig. G/8) jusqu’à
ce que les talons se glissent dans leur logement. Faire particulièrement
attention lors du montage du talon en cas de pneus avec jantes présentant
un prol anti-déjantage (HUMP, DOUBLE HUMP, etc.).
19
16
17
20
18
7- Continuer à insuer de l’air par petites pressions jusqu’à atteindre la
pression souhaitée.
N.B. : si la valeur de pression souhaitée est dépassée, appuyer sur le bouton de dégonage (17, Fig. G/8).
Le relâcher pour vérier la pression du pneu.
REMARQUE : il peut se produire que le pneu ne parvienne pas à retenir l’air introduit et ne se gone pas. Dans ces cas, le problème peut être
résolu avec le dispositif GT 300 (GONFLAGE TUBELESS), disponible sur demande.
G/9
DANGER D’EXPLOSION !
- Ne jamais dépasser 4 bars (60 PSI) pendant le montage du talon et le gonage.
N.B. : si une plus grande pression de service du pneu est nécessaire, retirer la roue du démonte-pneu, la placer ---------
dans une cage de sécurité prévue à cet eet – disponible dans le commerce – et continuer le gonage.
- Ne jamais dépasser la pression maximale fournie par le fabricant du pneu.
- Garder le corps et les mains le plus loin possible de la roue.
- Seul un personnel correctement formé est autorisé à eectuer ces opérations.
- Ne pas permettre à des tiers d’utiliser le démonte-pneu ou de s’en approcher.
7&;
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11.4 UTILISATION DE L’ENTRETOISE KOF50 (en option)
Avec des roues de faible épaisseur (largeur) ou présentant le asque de la
jante vers l’extérieur, l’opérateur doit utiliser l’entretoise KOF50 (disponible sur
demande).
Pour une installation correcte, procéder comme suit :
1
1- Enlever la partie supérieure du mandrin (1, Fig. S/1) simplement en la soulevant.
2- Placer l’entretoise (2, Fig. S/1) sur le mandrin (3, Fig. S/1) en veillant à centrer les
trous du mandrin avec les pivots.
3- Remettre la partie supérieure du mandrin en prenant soin de centrer les trous du
asque avec les pivots.
11.5 BLOCAGE DES ROUES À CREUX RENVERSÉ
Pour le blocage de ce type de roues, le plateau FRF est nécessaire (disponible sur
demande).
Le plateau FRF est de type universel à pivots mobiles, c-à-d en mesure de travailler sur
des roues présentant un nombre quelconque de trous de fixation.
En effet, le plateau peut être équipé d’autant de pivots que de trous présents sur la
jante, ou d’un nombre de pivots correspondant au multiple.
Le plateau est muni de 6 pivots. Pour modifier ce nombre, procéder comme suit:
N.B. : Le pivot, avec la vis grise, marqué du numéro 0, ne doit JAMAIS être
enlevé.
2
3
S/1
T/1
1 - Retirer les autres pivots du plateau en dévissant la vis correspondante (voir Fig.
T/1).
2 - En fonction du nombre de trous sur la roue, remonter les pivots nécessaires en
introduisant la goupille d’entraînement
dans la fente du numéro correspondant
(voir exemple Fig. T/2).
3 - De la même façon, insérer la vis dans
le trou correspondant (voir Fig. T/2) et
fixer le pivot en la serrant à fond.
Pour bien utiliser le plateau, procéder
comme suit:
1 - Avec le calibre prévu à cet effet,
mesurer la distance entre deux trous de
la jante (voir Fig. T/3).
2 - Reporter la distance mesurée sur la
jante entre deux pivots du plateau (voir
T/4
Fig. T/4).
85
T/2
T/3
7&;
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3 - Bloquer le plateau à cette position en serrant à fond la vis grise (marquée du
numéro 0).
4 - Mettre le plateau sur la jante (voir Fig. T/5) et le fixer à l’aide des 2 vis fournies
(voir Fig. T/6).
5 - Enlever la partie supérieure du mandrin (1, Fig. S/1) simplement en la soulevant.
6 - Mettre la roue sur le mandrin en prenant soin de centrer les fentes du mandrin avec
les pivots du plateau.
N.B.: Pour faciliter cette opération, il est conseillé d’introduire le moyeu fileté avec
le cône le plus adapté; il suffira ensuite de tourner la roue jusqu’à ce que les pivots
entrent dans les trous présents sur le mandrin (voir Fig. T/7).
7 - Bloquer la roue avec un cône et une bague, conformément aux instructions du
paragraphe BLOCAGE DE LA ROUE pour roues standard.
REMARQUE : Le plateau FRF peut aussi être utilisé pour le blocage des roues
sans le cône afin d’éviter d’endommager les jantes à alésage central de mince
épaisseur.
- mettre la roue sur le mandrin et insérer le pivot d’entraînement dans un des trous de
fixation, conformément aux instructions du paragraphe BLOCAGE DE LA ROUE pour roues
standard.
- placer le plateau sur la roue
comme illustré sur la Fig. T/8.
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T/5
T/6
- monter le moyeu fileté et le
bloquer directement sur le plateau
à l’aide de la bague (voir Fig.
T/8).
T/7
T/8
11.6 BLOCAGE DES ROUES SANS ALÉSAGE CENTRAL
Pour le blocage de roues sans alésage central, ou si ce trou est plus petit que le diamètre du pivot de blocage, il faut avoir le
plateau FRF, le moyeu spécial de blocage MFC et l’entretoise KOF (disponibles sur
demande).
Le plateau FRF est de type universel à pivots mobiles, c-à-d en mesure de travailler sur
des roues présentant un nombre quelconque de trous de fixation.
En effet, le plateau peut être équipé d’autant de pivots que de trous présents sur la
jante, ou d’un nombre de pivots correspondant au multiple.
Le plateau est muni de 6 pivots. Pour modifier ce nombre, procéder comme suit:
1 - Retirer les autres pivots du plateau en dévissant la vis correspondante (voir Fig.
U/1).
N.B.: Le pivot, avec la vis grise, marqué du numéro 0, ne doit JAMAIS être enlevé.
2 - En fonction du nombre de trous sur la roue, remonter les pivots nécessaires en introduisant la goupille d’entraînement dans la fente du numéro correspondant (voir
exemple Fig. U/2).
7&;
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U/1
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3 - De la même façon, insérer la
vis dans le trou correspondant
(voir Fig. U/2) et fixer le pivot en
la serrant à fond.
4- Avec la clé fixe fournie en
équipement, retirer du plateau les
colonnettes de fixation (voir Fig.
U/3)
5- Porter vers l’extérieur le pivot d’entraînement (1, Fig. U/4).
6- Positionner le plateau sur le
mandrin en ayant soin de centrer,
avec les pivots présents sur le plateau, les fentes du mandrin.
7- Monter sur le mandrin le moyeu spécial de blocage (voir Fig. U/5).N.B.: Le moyeu
spécial MFC doit être prédisposé selon le tableau ci-dessous, en montant d’éventuelles
cales demandées (2, 3 Fig. U/5) et en fixant le capuchon (1, Fig. U/5) avec la vis de
blocage (4, Fig. U/5).
Avec entretoise KOF
hauteur 40 mm
Avec entretoise KOF
hauteur 50 mm jusqu’à
la série IED003539
Avec entretoise KOF
hauteur 50 mm à partir
de la série IED003540
Le raccord du moyeu fileté est du type à baïonnette.
Tourner le moyeu en sens horaire jusqu’à l’assemblage avec le pivot intérieur du mandrin
N.B.: On s’aperçoit que l’assemblage est correct, lorsque le moyeu “tombe” verticalement
dans le mandrin.
Continuer la rotation jusqu’à ce que l’on entende un déclic, provoqué par le ressort présent à
l’intérieur du moyeu, qui indique que le blocage a eu lieu.
U/2
U/3
1
U/4
2
1
4
3
U/5
8- Fixer le plateau sur le mandrin en appuyant sur la pédale de blocage (3, Fig. G/1).
9 - Avec le calibre prévu à cet effet, mesurer la distance entre deux trous de la jante (voir
Fig. U/6).
11 - Reporter la distance mesurée sur la jante entre deux pivots du plateau (voir Fig. U/7).
12 - Bloquer le plateau à cette position en serrant à fond la vis grise (marquée du numéro
0).
13 - Mettre la roue sur le plateau
et introduire les pivots du plateau
dans les trous de fixation.
14 - Bloquer la roue à l’aide des
colonnettes (voir Fig. U/8). Serrer
à fond.
U/8
87
U/6
U/7
7&;
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12. MAINTENANCE
ATTENTION !
Avant toute opération de maintenance, débrancher les sources d’alimentation du démonte-pneu :
1) Débrancher l’appareil du secteur électrique.
2) Déconnecter l’appareil du secteur d’air comprimé en enlevant le tuyau d’alimentation par le raccord rapide
présent.
Pour garantir un meilleur fonctionnement et une plus longue durée de vie utile,
entretenir le démonte-pneu TCX3000 comme suit :
1- CONTRÔLER régulièrement le niveau d’huile du distributeur oléohydraulique. Le
réservoir en plastique transparent se trouve à l’intérieur de la colonne de commande.
Procéder comme suit :
- Dévisser les quatre vis de xation retenant la protection (voir Fig. R/1).
- Vérier que le niveau d’huile du réservoir se situe entre les èches du MINIMUM et
du MAXIMUM (voir Fig. R/2).
Pour ajouter de l’huile :
- Dévisser le bouchon du réservoir (1, Fig. R/2).
- Ajouter de l’huile hydraulique Esso Nuto H 46 ou équivalentes (par ex. : AGIP OSO
46, SHELL TELLUS OIL 46, MOBIL DTE 25, CASTROL HYSPIN AWS 46, CHEVRON RPM EP
HYDRAULIC OIL 46, BP ENERGOL HLP.)
- Revisser le bouchon du réservoir et remonter la protection.
2- CONTRÔLER régulièrement (plus ou moins tous les 15 jours) le niveau d’huile du
lubricateur qui doit se situer entre les marques « MIN » et « MAX » du carter (5, Fig.
R/3).
Pour ajouter de l’huile, procéder comme suit :
- Dévisser le carter (5, Fig. R/3).
- Ajouter de l’huile pour installations pneumatiques de grade ISO HG avec viscosité ISO
VG 32 (par exemple : ESSO Febis K 32 ; MOBIL Vacouline Oil 1405 ; KLUBER Airpress 32).
- Revisser le carter.
R/1
1
3- CONTRÔLER régulièrement (tous les 2-3 jours) le bon fonctionnement du groupe
lubricateur (4, Fig. R/3).
Activer la commande du presse-talon xe et vérier qu’une goutte d’huile tombe sur la
coupole transparente (6, Fig. R/3) du lubricateur tous les 5-6 tours complets du bras.
Dans le cas contraire, intervenir sur la vis de réglage (3, Fig. R/3) du lubricateur avec
un tournevis.
4- Pour s’assurer du bon fonctionnement à long terme du dispositif de sécurité
limitant la pression pendant le gonage des pneus (voir paragraphe « Dispositifs de
sécurité » de ce manuel), il est indispensable de mener les contrôles suivants :
- Vérier régulièrement le niveau de condensat dans le godet du ltre (1, Fig. R/3) qui
ne doit JAMAIS dépasser la marque « MAX DRAIN » reportée sur le godet.
Si nécessaire, purger le condensat en tournant la bague (2, Fig. R/3) dans le sens des
aiguilles d’une montre.
N.B. : pour cette opération, raccorder la machine au réseau pneumatique.
- tous les 30-40 jours, déconnecter la machine du réseau pneumatique et démonter
le godet (1, Fig. R/3) pour éliminer les impuretés solides qui se sont éventuellement
formées à l’intérieur.
5- NETTOYER tous les jours la machine pour enlever la terre ou les déchets déposés
par les pneus, qui pourraient obstruer les coulisses des chariots porte-outils ou le
dispositif de blocage situé sur le mandrin.
6- NETTOYER régulièrement la lentille du pointeur laser et le miroir (ou, le cas échéant, la
caméra).
R/2
3
6
4
1
5
2
R/3
7&;
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7- Chaque jour VÉRIFIER l’état des protections en plastique des outils de démontage et de montage.
Si celles-ci sont endommagées ou usées, LES REMPLACER par des neuves.
N.B.: Pour pouvoir l’enlever, la protection de l’outil de montage doit être coupée en sens vertical.
8- Après un lavage méticuleux au naphte, LUBRIFIER régulièrement à l’aide d’une pâte prévue à cet eet (type OKS 250) :
- les coulisses du chariot pour le déplacement longitudinal des dispositifs
- les coulisses du chariot pour le déplacement vertical des dispositifs.
13. NORMES ANTI-INCENDIE
ATTENTION !
Si la machine prend feu, utiliser uniquement des extincteurs aux poudres ou, en alternative, des extincteurs au
C0
pour éteindre les flammes.
2
14. MANUTENTION
Si le démonte-pneu doit être déplacé, procéder comme suit :
1) Débrancher le démonte-pneu de toute source d’alimentation.
2) Déplacer le démonte-pneu selon les instructions données au paragraphe « DÉBALLAGE ET MISE EN PLACE » de la page 66 de ce manuel.
3) Rebrancher l’alimentation du démonte-pneu et vérifier le bon fonctionnement des commandes.
15. REMISAGE
En cas de remisage du démonte-pneu pendant une longue période, l’opérateur doit :
- Débrancher le démonte-pneu de toute source d’alimentation.
- Nettoyer et lubrier le mandrin et les coulisses des chariots (horizontal et vertical), car ces pièces pourraient s’endommager si elles restent
sèches.
- Vidanger les réservoirs contenant les fluides de fonctionnement.
- Couvrir toute la machine avec une bâche en nylon pour la protéger de la poussière.
16. MISE AU REBUT
Si l’utilisateur décide de mettre au rebut cet appareil, il doit neutraliser son fonctionnement en retirant tous les branchements
d’alimentation.
Étant donné que l’appareil constitue un déchet spécial, le démonter en parties homogènes et éliminer selon les normes en vigueur.
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7&;
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INFORMATIONS CONCERNANT L’ENVIRONNEMENT
Ce produit contient des substances nocives qui peuvent représenter un danger pour l’environnement et la santé de l’homme en cas d’élimination impropre.
Nous vous fournissons donc les consignes à respecter pour éviter que ces substances puissent être répandues dans la nature et pour améliorer
l’usage des ressources naturelles.
Les appareils électriques et électroniques ne doivent pas être éliminés dans les ordures ménagères mais doivent impérativement être acheminés vers un centre de tri sélectif qui se chargera de leur retraitement.
Le symbole de la poubelle barrée apposé sur le produit et illustré ci-contre, indique la nécessité de procéder à l’élimination particularisée du produit au terme de sa vie.
De la sorte, il est possible d’éviter qu’un traitement non approprié des substances qu’il contient ou qu’un traitement
incorrect d’une partie de celles-ci puisse avoir des conséquences graves sur l’environnement et la santé de l’homme.
En outre, une gestion correcte du produit en n de vie permet de participer à la récupération, au recyclage et à la
réutilisation de la plupart des matériaux dont il est composé.
Dans cette optique, les fabricants et les distributeurs d’appareillages électriques et électroniques organisent des systèmes de récolte et de
retraitement desdits appareils.
Au terme de la vie du produit, adressez-vous à votre distributeur qui vous fournira tout renseignement sur les modalités de récolte du produit.
Lors de l’achat de cet appareil, votre distributeur vous informera quant à la possibilité de rendre gratuitement un appareil obsolète de même
type et servant aux mêmes fonctions.
L’élimination non-conforme aux consignes énoncées ci-dessus est passible des sanctions prévues par la réglementation en matière de traite ment des déchets en vigueur dans le pays où le produit est mis au rebut.
Nous vous invitons en outre à adopter d’autres mesures de protection de l’environnement notamment, recycler correctement les emballages
intérieur et extérieur et supprimer correctement les éventuelles piles usées.
Avec votre aide, il sera possible de réduire la quantité de ressources naturelles nécessaires à la fabrication des appareils électriques et électroniques, de minimiser l’usage des déchetteries pour l’élimination des produits et d’améliorer la qualité de la vie en évitant que des substances
potentiellement dangereuses ne souillent la nature.
17. CARACTÉRISTIQUES
À l’arrière de l’appareil, une plaque signalétique de la machine
fournit :
1- Informations sur le fabricant
2- Modèle
3- Numéro de série
4- Phase
5- Tension
6- Fréquence
7- Consommation
8- Puissance absorbée
9- Pression pneumatique
10- Poids de la machine
11- Année de fabrication
12- Pression oléohydraulique
5
7
8
4
6
1
2
3
7&;
90
10
9
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18. DÉPANNAGE
PROBLÈME
Après avoir appuyé sur l’interrupteur général situé à l’arrière de la machine, le voyant (5, Fig. G/4) reste éteint et aucune commande
ne fonctionne, ou après avoir actionné les mouvements des dispositifs ou la rotation du mandrin, rien ne se passe.
RAISONS
1. La che d’alimentation n’est pas insérée.
2. Le courant n’est pas délivré par le réseau électrique.
SOLUTIONS
1. Bien insérer la che d’alimentation.
2. Rétablir le bon fonctionnement du secteur électrique.
PROBLÈME
Après avoir actionné les commandes suivantes : pédale de blocage de la jante ; levier presse-talon mobile ; pédale élévateur de roue ; rien
ne se passe.
RAISONS
1. L’air n’est pas délivré par le réseau d’air comprimé.
2. Le tuyau air comprimé est plié ou écrasé.
SOLUTIONS
1. Rétablir l’alimentation du réseau à air comprimé.
2. Rétablir le passage de l’air et remplacer éventuellement le tuyau endommagé.
PROBLÈME
L’opérateur remarque un ralentissement des mouvements des dispositifs et une faible puissance.
RAISONS
1. Le niveau d’huile du réservoir du distributeur oléohydraulique est sous le minimum.
SOLUTIONS
1. Consulter le paragraphe « Maintenance » pour ajouter l’huile.
Après avoir ajouté l’huile, l’opérateur doit purger l’air du circuit. Pour ce faire, actionner tous les mouvements hydrauliques jusqu’à la butée.
PROBLÈME
Les images à l’écran (le cas échéant) sont oues.
RAISONS
1. La caméra est sale.
SOLUTIONS
1. Nettoyer soigneusement la caméra avec un nettoyant standard.
ATTENTION :
si après avoir eectué les opérations susmentionnées, le démonte-pneu ne se remet pas à fonctionner correctement
ou que l’opérateur remarque d’autres anomalies, NE PAS utiliser le démonte-pneu et contacter immédiatement le
service d’assistance technique.
Die Reifenmontiermaschine TCX3000 ist für die Demontage und Montage von Pkw- und Leichtransporterreifen mit Felgen der Größen 12 bis 34 Zoll und
einem maximalen Raddurchmesser von 1.250 mm konzipiert.
Die elektro-pneumatisch-hydraulische Reifenmontiermaschine TCX3000 ist das ideale Gerät für das Montieren und Demontieren nicht nur
herkömmlicher, sondern auch spezieller Reifen neuester Konzeption, wie beispielsweise die selbsttragenden Runat-Reifen mit Stahl- oder
Aluminiumfelge (auch in sehr großen Ausführungen). Jeder anderweitiger Gebrauch gilt als unsachgemäß und ist folglich vernunftwidrig und
unzulässig.
Vor jeglicher Arbeit mit der Reifenmontiermaschine ist es UNABDINGBAR, die vorliegende Betriebsanleitung durchzulesen und deren Inhalt in jeder
Hinsicht zu verstehen.
Die Firma Hunter Engineering Company haftet nicht für Schäden infolge des sach- und vernunftwidrigen Gebrauchs ihrer Arbeitsvorrichtungen.
DIESE BETRIEBSANLEITUNG IST FÜR KÜNFTIGEN BEDARF SORGFÄLTIG AUFZUBEWAHREN.
Die Maschine darf nur von einem autorisierten und qualizierten Bediener benutzt werden.
Ein Bediener gilt als qualiziert, wenn er die schriftlichen Anweisungen des Zulieferers verstanden und eine spezische Schulung absolviert hat sowie
die Vorschriften zum Arbeitsschutz kennt.
Dem Bediener ist der Gebrauch von Alkohol und Arzneimitteln untersagt, die seine Bedienungstauglichkeit beeinträchtigen können.
Grundsätzlich werden vom Bediener folgende Fähigkeiten verlangt:
- Lektüre und Verständnis der Erläuterungen;
- Verständnis der Leistungsmerkmale und technischen Eigenschaften der Maschine;
- Fernhalten unbefugter Personen vom Arbeitsbereich;
- Sicherstellung, dass die Installation unter Beachtung aller einschlägigen Normen und Vorschriften ausgeführt wurde;
- Sicherstellung, dass alle Bediener über ausreichende Kenntnisse verfügen und über den ordnungsgemäßen und sicheren Gebrauch der Maschine
aufgeklärt sind, sowie Gewährleistung einer angemessenen Überwachung;
- Vermeidung des Kontakts mit stromführenden Geräten und Leitungen, wenn die Maschine nicht von der Energieversorgungsquelle getrennt ist;
- Aufmerksame Lektüre der vorliegenden Betriebsanleitung unter Erlernen des ordnungsgemäßen und sicheren Gebrauchs der Maschine;
- Aufbewahrung der vorliegenden Betriebsanleitung an einem leicht zugänglichen Ort und, bei Bedarf, Einsichtnahme in die Betriebsanleitung.
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ACHTUNG!
Alle nicht autorisierten Abänderungen oder Umbauten an der Maschine entheben den Hersteller von der Haftung
für etwaige Folgeschäden.
Insbesondere die Entfernung oder der Umbau der Sicherheitseinrichtungen stellen eine schwere Verletzung der
Vorschriften über die Sicherheit am Arbeitsplatz dar.
4. SICHERHEITSVORRICHTUNGEN
Die Reifenmontiermaschine TCX3000 ist mit einer Reihe von Vorrichtungen zur Gewährleistung eines Höchstmaßes an Sicherheit für den Bediener
ausgestattet:
- Pneumatisches Sicherheitsventil (Abb. A/1) innerhalb des Gehäuses, welches verhindert, dass der während des Reifenfüllens bereitgestellte Druck
den Wert von 4 bar überschreitet.
- Überdruckventil (Abb. A/2) innerhalb des Hydraulikkreises, welches den Druck im Kreis auf maximal 110 bar beschränkt.
Für TCX3000 mit Zubehör GT300:
- Überdruckventil (Abb. A/3) am Druckluftbehälter, welches anspricht, sobald der pneumatische
Versorgungsdruck den Wert von 11 bar überschreitet.
- Pneumatisches Sicherheitsventil (Abb. A/4), welches die Aktivierung der Reifenfüllvorrichtung verhindert, sollte diese nicht korrekt am Rad positioniert sein.
ACHTUNG: Die Entfernung bzw. der Umbau der Sicherheitsvorrichtungen
stellen eine Verletzung der EU-Normen dar und entheben den Hersteller
von der Haftung für Schäden, die von den ausgeführten Änderungen
verursacht werden oder auf diese zurückzuführen sind.
A/2
A/3
5. TRANSPORT
Die Maschine wird auf Paletten mit Kartonverpackung geliefert.
A/1
A/4
Das Gewicht der verpackten Maschine beträgt 490 kg.
Für den Transport der Reifenmontiermaschine ist ein Gabelstapler zu verwenden, deren Gabeln
an den gekennzeichneten Stellen (Abb. B) auf der Seite der Versandetiketten eingeführt
werden.
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B
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6. INSTALLATION
ACHTUNG!
Die Installationsarbeiten dürfen nur von spezialisiertem Fachpersonal ausgeführt werden.
Die Reifenmontiermaschine muss während der Installationsarbeiten von den Energieversorgungsquellen getrennt sein.
6.1
INSTALLATIONSBEREICH
Die noch verpackte Maschine am vorgesehenen Aufstellungsort aufstellen.
Hierbei folgende Hinweise beachten:
1- Der Platzbedarf für die Aufstellung der Maschine ist 1640 mm in der Breite und
1590 mm in der Tiefe.
Zu eventuellen Wänden ist ein Mindestabstand von 500 mm einzuhalten.
2- Die Maschine ist auf einem nivellierten und ebenen Boden mit geeigneter
Tragfähigkeit aufzustellen.
3- Bei Aufstellung im Freien ist ein entsprechendes Dach zum Schutz gegen Regen
erforderlich.
4- Der Aufstellungsort muss mit einer wirksam geerdeten elektrischen Sicherheitsanlage
und einem Fehlerstrom-Leitungsschutzschalter ausgestattet sein, der auf 30 mA
eingestellt ist.
5- Der Aufstellungsort muss über einen Anschluss an eine Druckluftanlage mit einem
minimalen Betriebsdruck von 8 bar verfügen.
ACHTUNG!
Die Installation und Nutzung der Reifenmontiermaschine in
explosionsfähiger Atmosphäre ist verboten.
6.2 AUSPACKEN UND AUFSTELLUNG
1- Beim Auspacken der Reifenmontiermaschine sicherstellen, dass diese sich in einwandfreiem
Zustand bendet. Überprüfen, ob sichtbare Schäden zu verzeichnen sind.
2- Alle Schrauben zur Befestigung der Maschine an der Palette mit einem 13-mmSechskantschlüssel ausdrehen.
C/1
C/2
ACHTUNG!
Das Verpackungsmaterial stets außerhalb der Reichweite von Kindern
aufbewahren, da es eine potentielle Gefahrenquelle darstellt.
abbaubare Substanzen, muss es nach den einschlägigen Normen
gesondert entsorgt werden.
3- Eventuelle Verpackungsteile mit Arbeitswerkzeugen oder Zubehörteilen von der Palette
entfernen; nur die Reifenmontiermaschine soll auf der Palette verbleiben.
7&;
Enthält das Verpackungsmaterial schädliche oder nicht biologisch
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C/3
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4- Die mitgelieferten Ringschrauben für das Anheben der Maschine (siehe Abb. C/1) in die
vier Gewindebohrungen an den Ecken des Gehäuses bis zum Anschlag eindrehen.
5- In jede der vier Ringschrauben ein Hebeband mit Ring und geeigneter Tragfähigkeit
gemäß den Vorgaben in Abb. C/2 einfügen.
Anm.: Die Länge der vier Hebebänder muss gleich und ausreichend sein, sodass die
oberen Enden außerhalb des Bereichs der Reifenmontiermaschine liegen.
6- Die vier Hebebänder an den Gabeln eines Gabelstaplers einfügen (siehe Abb. C/3), die
Reifenmontiermaschine anheben und im vorgesehenen Arbeitsbereich abstellen.
Anm.: Die Reifenmontiermaschine ist entsprechend auf der Palette angeordnet, sodass der
Arbeitsträger bereits die besten Bedingungen der Ausbalancierung des Gewichts aufweist.
Anm.: Die Reifenmontiermaschine kann sowohl von rechts als auch von links angehoben
werden.
ACHTUNG: Die Hebebänder entsprechend anordnen,
sodass sie während des Anhebens nicht durch Teile der
Reifenmontiermaschine behindert werden.
Insbesondere das Filter-Schmieraggregat ist vor eventuellen
Schäden zu schützen, indem man das Band, das in dessen
Nähe befestigt wird, leicht neigt.
Anm.: Als Alternative zum Gabelstapler kann zum Anheben ein kleiner Kran oder ein
Flaschenzug mit geeigneter Tragfähigkeit verwendet werden.
In diesem Fall empehlt sich die Zusammenführung der vier Hebebänder an einem einzigen
Hebepunkt, wie in Abb. C/4 gezeigt.
C/4
7- Die Hebebänder entfernen und die Ringschrauben vom Gehäuse ausdrehen.
6.3 MONTAGE
1- Die Halterung für den Fettbehälter unter Verwendung der mit der Maschine gelieferten
Schrauben montieren (siehe Abb. D/1).
2- Bei Ausstattung mit dem Zubehör GT300:
Die Halterung für die Positionierung der Tubeless-Füllvorrichtung montieren (siehe Abb.
D/2).
6.4 PNEUMATIKANSCHLUSS
Die Reifenmontiermaschine an ein Druckluftnetz (mit einem Betriebsdruck von
mindestens 8 bar) über den Anschluss (1, Abb. E) und unter Verwendung eines DruckluftGummischlauchs mit Innendurchmesser von 7-8 mm anschließen.
Anm.: Prüfen, ob das Manometer (2, Abb. E) am Filter-/Regleraggregat mindestens 8 bar
anzeigt. Anderenfalls:
Prüfen, ob das Druckluftnetz der Werkstatt ausreichend Druck zur Verfügung stellt.
Den Drehgri (3, Abb. E) des Filter-/Regleraggregats nach oben ziehen und prüfen, ob
dieser vollständig im Uhrzeigersinn gedreht ist.
D/1
D/2
6
3
2
5
4
ACHTUNG!
Der Druck des Druckluftnetzes darf niemals den Wert von 16 bar überschreiten.
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1
E
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Anm.: Zur Kontrolle der Funktionstüchtigkeit des Schmieraggregats (4, Abb. E) die Bedienvorrichtung des festen Wulstniederhalters (8, Abb.
G) betätigen und feststellen, ob alle 5-6 vollständige Verfahrbewegungen des Arms ein Tropfen Öl in der transparenten Haube (5, Abb. E)
des Schmieraggregats nach unten fällt.
Anderenfalls ist mit einem Schraubenzieher die Regelschraube (6, Abb. E) des Schmieraggregats entsprechend zu betätigen.
6.5 ELEKTRISCHER ANSCHLUSS
Vor der Ausführung jedes elektrischen Anschlusses ist sorgfältig zu prüfen, ob die Netzspannung mit dem Wert auf dem Schild der
Spannungsangabe übereinstimmt (am Netzkabel der Reifenmontiermaschine angebracht).
Es ist zwingend vorgeschrieben, dass die Anlage mit einem funktionstüchtigen Erdungsnetz versehen ist. Der Anschluss der Maschine
muss an einen auf 30 mA eingestellten Fehlerstrom-Leitungsschutzschalter erfolgen.
Auf dem Typenschild an der Rückseite der Reifenmontiermaschine den geforderten Wert der Stromaufnahme ablesen und prüfen, ob das in
Frage kommende Stromnetz hierfür entsprechend ausgelegt ist.
ACHTUNG!
Selbst geringfügige Eingrie an der elektrischen Anlage dürfen ausschließlich durch qualiziertes Fachpersonal
vorgenommen werden.
Für Schäden, die auf die Nichtbeachtung der oben aufgeführten Hinweise zurückzuführen sind, übernimmt der
Hersteller keinerlei Haftung; zudem ist hierbei der Verfall der Garantie nicht auszuschließen.
6.6 MONTAGE DER RADHEBER-PLATTFORM
(falls vorhanden)
1- Das Pedal (1, Abb. G/1) drücken, um den Arm (1, Abb. F/1) des Radhebers
vollständig anzuheben.
ACHTUNG!
Bei diesem Vorgang sicherstellen, dass man sich in sicherem
Abstand zum Wirkungsbereich des Arms bendet.
2- Den Bolzen an der Plattform mit den vorgesehenen Ausgleichsscheiben auf beiden
Seiten in die Bohrung des Verstärkungsstabs (2, Abb. F/2) einfügen.
Den Bolzen mit dem entsprechenden Seegerring befestigen (siehe Abb. F/2).
3- Die Plattform anheben, drehen und bei diesem Vorgang den Arm in den vorgesehenen
Sitz einfügen (siehe Abb. F/3).
4- Den Bolzen (3, Abb. F/4) mit den vorgesehenen Ausgleichsscheiben an der Plattform
einfügen. Durch Anziehen der Schraube (4, Abb. F/4) sperren.
1
F/1
2
F/2
7&;
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F/3
3
4
F/4
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7. MASCHINENTEILE (ABB. G)
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8
11
9
6
5
7
14
12
15
10
2
1
3
1. TCX3000 Radheber (Option)
2. Spannfutter
3. Pedalsteuerung
4. Untere Wulstabdrückscheibe
5. Bedienkonsole
6. Revolver-Werkzeug mit dreifacher Funktion
7. Fester Wulstniederhalter
8. Beweglicher Wulstniederhalter
9. Monitor TCX3000 (Option)
18
4
13
17
G
10. Telekamera TCX3000 (Option)
11. Spiegel
12. TPM300 (Option)
13. Füllpedal
14. Manometer
15. Tubeless-Füllvorrichtung GT300 (Option)
16. Laserzeiger
17. Zusätzliches Pedal für Spannfutterdrehung
18. Gewindenabe mit Spannmutter
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8. ÜBERSICHT ÜBER DIE BEFEHLSEINRICHTUNGEN
PEDALSTEUERUNG
Pedal für Radheber-Hubfahrt (1, Abb. G/1): Durch Drücken dieses Pedals wird die
Radheber-Plattform angehoben.
Pedal für Radheber-Senkfahrt (2, Abb. G/1): Durch Drücken dieses Pedals wird die
Radheber-Plattform abgesenkt.
Anm.: Diese Pedale sind immer an der Reifenmontiermaschine installiert, auch wenn der
Radheber nicht vorhanden ist, um eine eventuelle Nachrüstung der Maschine mit diesem
Zubehör zu erleichtern.
Pedal für Einspannen/Lösen der Felge (3, Abb. G/1): Durch Drücken des Pedals nach
unten erfolgt die Einspannung der Felge am Spannfutter; durch Drücken des Pedals nach
oben wird die Felge gelöst.
Pedal für Spannfutterdrehung (4, Abb. G/1):
- Durch leichtes Drücken des Pedals nach unten (siehe Abb. G/2) dreht das Spannfutter auf
der ersten Geschwindigkeit im Uhrzeigersinn.
- Durch vollständiges Durchdrücken des Pedals bis zum Anschlag (siehe Abb. G/2) dreht das
Spannfutter auf der zweiten Geschwindigkeit im Uhrzeigersinn.
- Wird das Pedal angehoben (siehe Abb. G/2), dreht das Spannfutter gegen den
Uhrzeigersinn.
1
gegen Uhrzeigersinn
0
im Uhrzeigersinn
(1 Geschw.)
im Uhrzeigersinn
(2 Geschw.)
23
G/1
4
G/2
ACHTUNG: An der Reifenmontiermaschine befindet sich ein zusätzliches Pedal für die
Drehung des Spannfutters (6, Abb. G/3). Die Funktionsweise entspricht derjenigen des
Pedals (4, Fig. G/1).
BEDIENKONSOLE
Leuchtanzeige Maschineneinschaltung (5, Abb. G/4): Signalisiert das Anliegen der
Netzspannung an den Befehlseinrichtungen der Reifenmontiermaschine.
Joystick für Bewegungsabläufe der oberen Werkzeuge (9, Abb. G/4):
- Durch Drücken nach OBEN bewegt sich der obere vertikale Schlitten nach oben, wodurch
die oberen Werkzeuge (6 und 7, Abb. G) vom Rad entfernt werden.
- Durch Drücken nach UNTEN bewegt sich der obere vertikale Schlitten nach unten, wodurch
die oberen Werkzeuge dem Rad angenähert werden.
- Durch Drücken nach LINKS bewegt sich der horizontale Schlitten nach vorn, wodurch die
oberen Werkzeuge dem Rad angenähert werden.
- Durch Drücken nach RECHTS bewegt sich der horizontale Schlitten nach hinten, wodurch
die oberen Werkzeuge vom Rad entfernt werden.
Joystick für Bewegungsabläufe der unteren Wulstabdrückscheibe (10, Abb. G/4):
- Durch Drücken nach OBEN bewegt sich der untere vertikale Schlitten nach oben, wodurch
die untere Wulstabdrückscheibe (4, Abb. G) dem Rad angenähert wird.
- Durch Drücken nach UNTEN bewegt sich der untere vertikale Schlitten nach unten, wodurch
die untere Wulstabdrückscheibe vom Rad entfernt wird.
- Durch Drücken nach LINKS bewegt sich der horizontale Schlitten nach vorn, wodurch die
untere Wulstabdrückscheibe dem Rad angenähert wird.
- Durch Drücken nach RECHTS bewegt sich der horizontale Schlitten nach hinten, wodurch
die untere Wulstabdrückscheibe vom Rad entfernt wird.
Anm.: Da sich das obere Werkzeug und die untere Wulstabdrückscheibe auf einem einzigen
horizontalen Schlitten benden, erfolgen die VORWÄRTS- und RÜCKWÄRTS-Bewegungen
dieser Teile gleichzeitig bei Betätigung sowohl des oberen als auch des unteren Joysticks.
G/3
6
5
9
10
G/4
7&;
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