
GIMA S.P.A.
Discriminazione tra due punti
Il test permette di valutare la capacità di distinguere due punti distinti sulla pelle.
L’esame si effettua durante una visita neurologica attraverso uno strumento formato da due estremità appuntite e permette di valutare l’innervazione d’un area cutanea.
La discriminazione tra due punti è una tecnica affidabile e ampiamente utilizzata per rilevare i problemi tattili. Il test si basa sulla capacità e/o volontà del paziente di indicare in modo soggettivo la percezione tattile. Durante l’esame il paziente
deve avere gli occhi chiusi. Al fine di verificare la discriminazione tra due punti, il medico utilizzerà un paio di pinze speciali e toccherà alternativamente (in modo casuale) con un punto o due punti l’area da esaminare (dito, braccio, gamba,
dito del piede). In seguito il paziente dovrà indicare al medico se percepisce uno o due punti. Il medico annoterà la distanza minima alla quale il paziente è ancora in grado di distinguere due punti distinti e non uno. È necessario esaminare
ogni estremità e compararle per valutare possibili discrepanze.
I punti sensoriali più piccoli e più densi si situano nelle aree caratterizzate da una maggiore rappresentazione corticale
somatosensoriale. Normalmente, una persona deve riuscire a riconoscere due punti separati da 2-4 mm sulle labbra e
sulle dita, di 8-15 mm sui palmi delle mani e di 30-40 mm sulle tibie o la schiena (presumendo che i due punti siano localizzati sullo stesso dermatomero). La colonna dorsale-lemnisco mediale porta l’informazione della sensibilità tattile e cutanea. Quindi le lesioni a livello della colonna dorsale-lemnisco mediale compromettono la capacità di distinguere due diversi punti sulla cute.
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