La produzione di acqua calda sanitaria tramite
riscaldamento istantaneo è una soluzione ottimale,
efficiente ed igienica. L'acqua calda viene infatti
prodotta so lo su richiesta. La temperatura dell'acqua
potabile può essere così ridotta al minimo necess ario.
I batteri, come la legionella, non sono inoltre in
grado di svilupparsi in queste condizioni. Se si
conoscono i requisiti
impianti (con sufficiente capacità
di allacciamento di questi
sul lato
riscaldamento per i picchi di carico) o un serbatoio
di compensazione è presente, questi impianti
possono essere utilizzati senza alcuna restrizione.
I vantaggi più significativi di questo tipo di impianto
sono:
• nessuna necessità di immagazzinare
l'acqua potabile
• raffreddamento efficiente del medio primario
• utilizzo ottimale dell‘energia
• scelta autonoma di diverse fonti di energia
• disponibilità continua di acqua sanitaria
sufficientemente calda, nel rispetto di tutti i
requisiti igienici
• bassi requisiti di spazio
• assenza di precipitazioni calcaree
Primario
Massima temperatura di mandata ammessa, primario90°C / 150°C (senza/con funzione di sicurezza)
Massima pressione di esercizio ammessa, primario10 / 20 bar(g)
Pressione nominale, primarioPN10 / PN25
Massima pressione differenziale ammessa, primarioSolo variante a 2 vie: 25 bar (fino a 210 kW) /16 bar
Secondario
Massima temperatura ammessa, secondario90°C
Massima pressione di esercizio ammessa, secondario10 bar(g)
Pressione minima richiesta (statica),
approvvigionamento idrico
Pressione nominale, secondarioPN10
Alimentazione di rete / consumo di energia massimo230 V AC / 4,0 A
1,0 bar(g)
Versione con pompa e valvola a 3 vie /
valvola a 2 vie
Scheda tecnica ThermoDual®-FLS (versione a brasare)
FunzionamentoGli impianti ivi descritti forniscono acqua sanitaria riscaldata su richiesta. In uno scambiatore di calore
(HEL), l‘acqua fredda che fluisce al all‘attacco (1) sarà riscaldata fino al set point ed erogata al consumatore
al dall‘attacco (2). Il regolatore elettronico (ECD) misura le temperature e controlla i valori target, mantenuti
costanti in tutte le condizioni di esercizio. Questo viene ottenuto influenzando la velocità della pompa
di riscaldamento (P1), in modo che la temperatura di uscita corrisponda sempre al valore specificato. Se
si utilizza una valvola di regolazione, la portata viene controllata direttamente da un attuatore elettrico.
I picchi di consumo temporanei sono registrati dal sensore di portata, il quale interviene rapidamente
per prevenire fluttuazioni di temperatura eccessive. L‘acqua di circolazione raffreddata proveniente
dalla rete idrica (punto di attacco 3) è costantemente riscaldata nello scambiatore di calore (HEL), anche
durante il prelievo, e quindi nuovamente riscaldata, mentre il regolatore di temperatura (sensore) nella
pompa di circolazione controllata (P3) viene influenzato in modo che solo la quantità necessaria venga
circolata per mantenere costante il set point.
La capacità nei periodi di picco di carico è assicurata tramite un serbatoio di compensazione (BTA) o
una potenza dell‘allacciamento primario sufficientemente elevata. Il reintegro (per esempio da caldaia)
del serbatoio di compensazione può essere effettuato inviando la necessaria richiesta (tramite sensore/
contatto di commutazione) al regolatore (ECD) utilizzando un pompa in loco (LPU). Il funzionamento
dell‘impianto tramite una pompa di riscaldamento controllata (P1) è possibile solo in assenza di pressione
differenziale tra le connessioni (4) e (5).