Danfoss Consigli pratici per l’installatore Service guide [it]

MAKING MODERN LIVING POSSIBLE
Note per l’installatore
Consigli pratici per l’installatore
REFRIGERATION & AIR CONDITIONING DIVISION
Manuale
Queste Note per l’installatore forniscono consigli pratici sui controlli (meccanici) per la refrigerazione commerciale Danfoss e sui compressori Danfoss.
Se avete bisogno di altre informazioni relative alla gamma di prodotti Danfoss, contattate il vostro rivenditore locale. Per maggiori informazioni consultate il nostro sito web:
www.danfoss.it
Speriamo che questa raccolta possa esservi d’aiuto per il vostro lavoro quotidiano.
Danfoss A/S
Note per l’installatore
Capitolo 1 .................................... Valvole di espansione termostatica .......................................... pagina 3
Capitolo 2
.................................... Valvole solenoidi .............................................................................pagina 13
espansione
Valvole di
solenoidi Pressostati Termostati
Valvole
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
.................................... Pressostati ..........................................................................................pagina 19
.................................... Termostati ...........................................................................................pagina 27
.................................... Regolatori di pressione ................................................................pagina 35
.................................... Valvole per acqua ...........................................................................pagina 45
.................................... Filtri disidratatori e spie di liquido .........................................pagina 51
Regolatori di
pressione
Valvole per
acqua
e spie di liquido
Filtri disidratatori
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 04 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 1
.................................... Compressori Danfoss ......................................................................pagina 61
.................................... Consigli pratici .................................................................................pagina 125
..................................Ricerca guasti ..................................................................................pagina 145
Compressori
Danfoss Consigli pratici Riserca guasti
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Indice Pagina
Introduzione .......................................................................................5
Surriscaldamento...................................................................................5
Sottoraffreddamento ...............................................................................5
Equalizzazione della pressione esterna ..............................................................6
Cariche.............................................................................................6
Carica universale................................................................................6
Carica MOP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6
Carica MOP a ballast ............................................................................7
Scelta della valvola di espansione termostatica ......................................................7
Identificazione......................................................................................7
Installazione........................................................................................8
Taratura ............................................................................................9
Cambiamento dell’insieme orificio ................................................................ 10
Gamma Danfoss ..................................................................................11
espansione
Valvole di
© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 07 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 3
Note
4 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 07 - 2007
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Introduzione
Una valvola di espansione termostatica è costituita da un elemento termostatico (1) che è separato dal corpo valvola mediante una membrana.
Un tubo capillare collega l’elemento con un bulbo (2), un corpo valvola con sede della valvola (3) e una molla (4).
Funzionamento della valvola di espansione termostatica:
Il funzionamento della valvola di espansione termostatica è determinato da 3 pressioni fondamentali: P1: Pressione del bulbo, che agisce sulla parte
superiore della membrana e tende ad aprire la valvola.
P2: Pressione di evaporazione che agisce sulla
parte inferiore della membrana e tende a chiudere la valvola.
P3: Pressione della molla che agisce ugualmente
sulla parte inferiore della membrana e tende a chiudere la valvola.
La regolazione della valvola di espansione termostatica è basata sull’equilibrio sulle 3 forze descritte.
La molla viene utilizzata per tarare il surriscaldamento.
espansione
Valvole di
Surriscaldamento
Sottoraffreddamento
Ad0-0001
Il surriscaldamento viene misurato nel punto della tubazione di aspirazione dove è montato il bulbo ed è la differenza tra la temperatura al bulbo e la pressione/temperatura di evaporazione nello stesso posto.
Il surriscaldamento viene misurato in Kelvin (K) e viene usato come segnale per regolare l’iniezione di liquido attraverso la valvola di espansione.
Ad0-0012
Il sottoraffreddamento viene definito come la differenza tra la temperatura di condensazione e quella del liquido all’entrata della valvola di espansione.
Il sottoraffreddamento viene misurato in Kelvin (K). Il sottoraffreddamento del refrigerante liquido è necessario per evitare bolle di vapore nel refrigerante a monte della valvola di espansione.
La presenza di bolle di vapore nel refrigerante liquido riduce la capacità della valvola di espansione facendo diminuire l’alimentazione di liquido all’evaporatore.
Ad0-0015
Nella maggior parte dei casi è adeguato un sottoraffreddamento di 4-5 Kelvin.
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Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Equalizzazione della pressione esterna
Cariche
Carica universale
Bisogna sempre impiegare valvole di espansione con equalizzazione esterna se si usano distributori di liquido.
L’impiego di distributori comporta una caduta di pressione di 1 bar su distributore e ranghi del distributore.
Si raccomanda l’impiego di valvole di espansione con equalizzazione esterna in impianti frigoriferi con evaporatori o scambiatori di calore a piastre, in cui la caduta di pressione sarà normalmente superiore a quella corrispondente a 2K.
Le valvole di espansione termostatica possono avere uno dei 3 differenti tipi di carica:
1. Carica universale
2. Carica MOP
3. Carica MOP con ballast, di serie per le valvole di espansione Danfoss con MOP.
Le valvole con carica del 1° tipo sono usate nella maggior parte degli impianti frigoriferi, in cui non è necessaria una limitazione della pressione e in cui il bulbo può essere posto in è posizione più calda dell’elemento oppure con alte temperature/ pressioni di evaporazione.
Ad0-0016
Carica MOP
La carica universale ha una carica di liquido nel bulbo. Grazie alla grande quantità di carica, nel bulbo ci sarà un residuo di carica anche se l’elemento e più freddo o più caldo del bulbo.
Le valvole di espansione con carica MOP sono usate soprattutto su unità di fabbricazione industriale, per le quali si desideri una limitazione della pressione di aspirazione in fase di avviamento, per esempio nel settore trasporti ed in impianti di condizionamento aria.
Tutte le valvole con MOP hanno una piccolissima carica nel bulbo.
Ciò significa che la valvola o l’elemento devono essere posti in posizione più calda del bulbo. In caso contrario può verificarsi una migrazione della carica dal bulbo all’elemento e la valvola di espansione cessa di funzionare.
La carica MOP ha una carica limitata nel bulbo.
MOP significa Maximum Operating Pressure ed è la massima pressione di aspirazione/ evaporazione permessa nella tubazione di aspirazione/evaporazione.
La carica sarà evaporata, quando la temperatura avrà raggiunto il punto MOP. Mano a mano che aumenta la pressione di aspirazione la valvola di espansione comincia a chiudersi a circa 0,3/0,4 bar sotto il punto MOP e sarà completamente chiusa quando la pressione di aspirazione è uguale al punto MOP.
Ad0-0017
Ad0-0018
Il’MOP viene spesso chiamato “Protezione da sovraccarichi del motore”.
6 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 07 - 2007
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Carica MOP a ballast
Scelta della valvola di espansione termostatica
Le valvole di espansione con cariche MOP a ballast si usano soprattutto in impianti frigoriferi
con evaporatori “ad alta dinamicità”, per esempio in impianti di condizionamento aria e evaporatori a piastra con grande atrasmissione di calore.
Con cariche MOP a ballast si può ottenere un surriscaldamento inferiore di 2-4 K rispetto ad altri tipi di carica.
Il bulbo della valvola di espansione termostatica contiene un materiale a grande porosità e superficie in rapporto al peso.
La carica MOP con ballast ha una funzione di attenuazione sulla regolazione della valvola di espansione.
La valvola si apre lentamente con l’aumentare della temperatura del bulbo e si chiude rapidamente se la temperatura del bulbo si abbassa.
La valvola di espansione termostatica può essere scelta quando si conoscono i dati seguenti:
Tipo di refrigerante Capacità dell’evaporatore Pressione di evaporazione Pressione di condensazione
Ad0-0021
Sottoraffreddamento Caduta di pressione attraverso la valvola Equalizzazione della pressione interna ed
esterna.
espansione
Valvole di
Identificazione L’elemento termostatico è provvisto di
un’iscrizione al laser sulla parte superiore della membrana.
Il codice indica il tipo di refrigerante per cui la valvola è stata progettata: B = R410A N = R134a S = R404A/ R507 X = R22 Z = R407C
Questa incisione indica il tipo di valvola (con il codice numerico), il campo di temperatura di evaporazione, il punto di MOP, il refrigerante e la massima pressione di esercizio. (PS/MWP).
Nelle TE20 e TE55, la capacità nominale è stampigliata su una fascetta che si trova sul corpo valvola.
L’insieme orificio per T2 e TE2 è contrassegnato con le dimensioni dello stesso (es 06) e con la data di produzione, contrassegnata dalla settimana e dall’ultimo numero dell’anno (es 279). Il codice dell’orificio è anche indicato sul tappo del suo contenitore di plastica.
Sulle TE 5 e TE 12 la stampigliatura superiore indica su quale valvola si può usare l’orificio in questione. Quella inferiore indica la dimensione dell’orificio (01).
Ad0-0019
Ad0-0023
Sulle TE 20 e TE 55 la stampigliatura inferiore (50/35 TR N/B) indica la capacità nominale nei due campi di temperatura di evaporazione N e B e il refrigerante (50/35TR=175kW in campo N e 123kW in campo B).
La stampigliatura superiore (TEX55) indica il tipo di valvola con cui l’orificio può essere utilizzato.
© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 07 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 7
Ad0-0020
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Installazione
La valvola di espansione viene montata sulla tubazione del liquido a monte dell’evaporatore e il suo bulbo viene fissato sulla tubazione di aspirazione il più vicino possibile all’evaporatore.
Se c’è equalizzazione della pressione esterna, la tubazione di equalizzazione viene collegata con la tubazione di aspirazione immediatamente dopo il bulbo.
Si raccomanda di montare il bulbo su un tratto orizzontale della tubazione di aspirazione e in una posizione corrispondente alle lancette dell’orologio tra l’1 e le 4.
La posizione dipende dal diametro esterno del tubo.
Nota:
Il bulbo non va mai montato sul fondo della tubazione di aspirazione, poiché riceverebbe falsi impulsi di comando a causa dell’olio presente in fondo al tubo stesso.
Il bulbo deve essere in grado di percepire la temperatura del vapore surriscaldato aspirato e non deve perciò essere collocato in modo tale da essere influenzato da altre fonti di freddo o di calore.
Se il bulbo si trova esposto a correnti di aria calda, si raccomanda di isolarlo.
La fascetta fissabulbo Danfoss consente un’installazione sicura del bulbo sulla tubazione, assicurando un contatto termico ideale tra il bulbo e la tubazione. Utilizzando una chiave TORX per fissare la fascetta, viene garantito il contatto termico senza rischiare di danneggiare la fascetta.
Ad0-0002
Ad0-0003
Ad0-0004
Il bulbo non deve essere montato dopo uno scambiatore di calore, poiché ne deriverebbero falsi impulsi di comando alla valvola di espansione.
Ad0-0005
Il bulbo non deve essere montato vicino a componenti con grande massa, poiché anche questo provocherebbe un falso impulso di comando alla valvola di espansione.
Ad0-0006
8 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 07 - 2007
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Installazione (segue)
Come menzionato precedentemente, il bulbo deve essere installato nella parte orizzontale della tubazione di aspirazione, immediatamente a valle dell’evaporatore. Non deve essere installato su un collettore o un tubo verticale dopo una sacca d’olio.
Il bulbo della valvola di espansione deve essere sempre montato a monte di trappole di liquido.
Ad0-0007
espansione
Valvole di
Ad0-0008
Taratura
La valvola di espansione viene fornita con una taratura di fabbrica che andrà bene nella maggior parte dei casi.
Qualora sia necessaria una taratura ulteriore, vi si potrà procedere per mezzo dell’asta di regolazione della valvola di espansione.
Facendo ruotare l’asta in senso orario, si aumenta il surriscaldamento della valvola di espansione, mentre facendola ruotare in senso antiorario si diminuisce il surriscaldamento.
Per le T / TE 2 un giro di rotazione dell’asta fa variare il surriscaldamento di circa 4 K a una temperatura di evaporazione di 0°C.
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Ad0-0009
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Valore (segue)
Per le TE 5 e grandezze successive una rotazione di un giro dell’asta fa variare il surriscaldamento di circa 0,5 K a una temperatura di evaporazione di 0°C.
Per TUA / TUB e grandezze successive una rotazione di un giro dell’asta fa variare il surriscaldamento di circa 3 K° a una temperatura di evaporazione di 0°C.
La pendolazione nell’evaporatore può essere eliminato adottando la seguente procedura: Per eliminare la pendolazione dell’evaporatore, aumentare il surriscaldamento ruotando più volte l’asta di regolazione in senso orario, fino ad arrestarla. Ruotare l’asta in senso antiorario gradino per gradino finché non ricomincia la pendolazione.
Da questa posizione ruotare l’asta di un giro in senso orario,(solo 1/4 di giro per le valvole T / TE 2).
A questa taratura l’impianto frigorifero non pendola e l’evaporatore viene pienamente utilizzato.
Un’oscillazione del surriscaldamento di 1 K non viene considerata pendolazione.
Ad0-0010
Ad0-0011
Cambiamento dell’insieme orificio
Se il surriscaldamento nell’evaporatore è troppo alto, ciò può essere dovuto ad una insufficiente alimentazione di liquido refrigerante.
Il surriscaldamento può si riduce ruotando l’asta di regolazione della valvola di espansione gradino per gradino in senso antiorario fino a constatare la pendolazione.
Da questa posizione ruotare l’asta di circa un giro completo in senso orario, (soltanto 1/4 di giro per T /TE 2). Con questa taratura l’evaporatore è pienamente utilizzato. Un’oscillazione del surriscaldamento di 1 K non viene considerata pendolazione.
Se non si trova una taratura di surriscaldamento, in cui l’evaporatore non pendoli, ciò può essere dovuto al fatto che la capacità della valvola è troppo grande e che l’insieme orificio o la valvola devono essere sostituiti con altri di capacità minori.
Se il surriscaldamento dell’evaporatore è troppo grande, la capacità della valvola è troppo piccola e l’insieme orificio deve essere sostituito da uno di capacità maggiore.
Ad0-0013
Le valvole TE, T2, TUA, TCAE sono fornite con orificio intercambiabile.
Ad0-0014
10 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 07 - 2007
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Gamma di prodotti Danfoss Valvole di espansione termostatica
Danfoss offre una gamma di valvole di espansione termostatiche con capacità che vanno da 0,4 a 1083 kW (R134a).
Le valvole T/TE2 hanno un corpo valvola in ottone e attacchi cartella/cartella o cartella/ saldare.
Capacità nominale: 0,4 - 10,5 kW (R134a).
Le valvole TUA, TUB, TUC hanno il corpo in acciaio e attacchi a brasare in bimetallo (acciaio/ rame).
Capacità nominale: 0,5 - 12 kW (R134a).
Le valvole possono essere fornite con o senza equalizzazione esterna.
TUA con orificio intercambiabile e surriscaldamento regolabile.
TUB con orificio fisso e surriscaldamento regolabile.
TUC con orificio fisso e surriscaldamento impostato in fabbrica.
TUB e TUC sono concepiti in primo luogo per i clienti OEM. Tutte le valvole TUB e TUC possono essere sostituite con valvole TUA.
Le valvole TDE hanno il corpo in ottone e gli attacchi a brasare in rame.
Capacità nominale: 10,5 - 140 kW (R407C)
Le valvole vengono fornite con orificio fisso e surriscaldamento regolabile.
Le valvole TE 5 - TE 55 hanno il corpo in ottone. Le valvole sono composte da corpo valvola, orificio ed elemento termostatico.
Il corpo valvola è fornibile con attacchi ad angolo o a vie parallele con connessioni a brasare, cartella e flangiate.
Capacità nominale: 12,9 - 220 kW (R134a).
Le valvole sono fornite con equalizzazione esterna.
Le valvole PHT 85-300 sono composte da corpo valvola, flange, orificio ed elemento termostatico.
espansione
Valvole di
Le valvole TCAE, TCBE, TCCE hanno il corpo in acciaio e attacchi a brasare in bimetallo (acciaio/rame)
Capacità nominale: 12 - 18 kW (R134a).
Le valvole hanno le stesse caratteristiche delle TU ma con una maggiore capacità frigorifera.
Le valvole sono fornite con equalizzazione esterna.
Le valvole TRE hanno il corpo in ottone e gli attacchi in bimetallo (acciaio/rame).
Capacità nominale: 18 - 196 kW (R134a).
Le valvole vengono fornite con orificio fisso e surriscaldamento regolabile.
Capacità nominale: 55 - 1083 kW (R134a).
Ulteriori informazioni possono essere trovate sui cataloghi o su Internet.
© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 07 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 11DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 11 11
Note per l’installatore Valvole solenoidi
Indice Pagina
Installazione...................................................................................... 15
Precauzioni EVRA 32 & 40 ..................................................................... 15
In caso di prova della pressione................................................................16
La bobina ........................................................................................ 17
Il prodotto giusto................................................................................. 18
solenoidi
Valvole
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Note
14 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Valvole solenoidi
Installazione
Tutte le valvole solenoidi EVR/EVRA e EVH possono lavorare correttamente solamente in una direzione di flusso, ossia nella direzione della freccia.
Normalmente le valvole solenoidi montate a monte di una valvola termostatica devono essere montate vicino a quest’ultima.
In questo modo vengono evitati colpi di liquido all’apertura della valvola solenoide.
Assicurarsi che le tubazioni intorno alla valvola siano fissate correttamente, in modo che non si verifichino rotture.
Af0_0001
Af0_0003
solenoidi
Valvole
Precauzioni EVRA 32 & 40
Per brasare/saldare le valvole EVR/EVRA e EVH non è in genere necessario smontarle purché si prendano le misure necessarie per evitare di riscaldarle.
Nota! Proteggere sempre il tubo armatura dalle
gocce di saldatura.
Fissata la valvola al tubo, togliere il corpo per evitare l’azione del calore su O-ring e guarnizioni. In impianti con tubi di acciaio saldati è raccomandabile montare un filtro FA o simili davanti alla solenoide. (In impianti nuovi fare sempre un lavaggio prima del loro avviamento).
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Note per l’installatore Valvole solenoidi
In caso di prova della pressione
Tutte le valvole solenoidi devono essere aperte o mediante tensione alla bobina o aprendo la valvola manualmente (se esiste un’asta per apertura manuale).
Ricordare di svitare l’asta prima della messa in moto, altrimenti la valvola non si può chiudere.
Af0_0005
Applicare sempre una controforza al momento di fissare la valvola solenoide alle tubazioni - cioè due giri di chiave dalla stessa parte della valvola.
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16 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Valvole solenoidi
La bobina
Quando si installa la bobina, questa deve essere semplicemente spinta sul tubo armatura finché si avverte uno scatto che indica che la bobina è stata installata correttamente.
Nota: Ricordarsi di montare l’O-ring tra il corpo
valvola e la bobina.
Assicurarsi che l’O-ring sia liscio, non danneggiato e non ci siano vernici o altri materiali sulla sua superficie.
Nota: Cambiare l’O-ring quando si effettua la
manutenzione.
La bobina può essere rimossa con l’aiuto di un cacciavite. In seguito il cacciavite può essere usato come leva per allentare la bobina.
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solenoidi
Valvole
Effettuare l’immissione del cavo in modo accurato. L’acqua non deve poter entrare nella morsettiera. Il cavo deve essere fatto uscire in modo da formare una U.
Tutta la circonferenza del cavo deve aderire al passacavo della morsettiera.
Usare perciò sempre dei cavi rotondi - sono gli unici che garantiscano un’aderenza perfetta.
Fare attenzione ai colori dei fili del cavo.
Giallo/verde sono sempre terra.
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Fili di un solo colore sono fase oppure neutro.
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Note per l’installatore Valvole solenoidi
La bobina (segue)
Il prodotto giusto
(Il tipo di bobina “vecchio”)
Quando si cambia la bobina può essere necessario usare attrezzi manuali, ad es. due cacciaviti.
Controllare che i dati della bobina (tensione e frequenza) corrispondano alla tensione di alimentazione. In caso contrario la bobina può bruciarsi. Controllare sempre che valvola e bobina si corrispondano.
Fare attenzione nel cambiare la bobina di EVR 20 NC (NC = normalmente chiuso):
- Il corpo della valvola per bobina a corrente alternata ha un’armatura quadrata.
- Il corpo della valvola per bobina a corrente continua ha un’armatura rotonda.
La bobina sbagliata dà un MOPD più basso. Vedere i dati sulla testa del dado. Scegliere possibilmente sempre bobine a frequenza singola. Producono meno calore delle bobine a doppia frequenza. Utilizzare valvole solenoidi NC (normalmente chiuse) in impianti, in cui la valvola deve stare chiusa (bobina de-energizzata) la maggior parte del tempo. Utilizzare valvole solenoidi NO (normalmente aperte, bobina de-energizzata) in impianti in cui la valvola deve stare aperta la maggior parte del tempo. Non sostituire mai ad una valvola solenoide del tipo NO una valvola solenoide del tipo NC - o viceversa.
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(Il nuovo tipo di bobina “clip on”)
Con ogni bobina vengono fornite 2 etichette (vd. illustrazione).
L’etichetta adesiva deve essere attaccata sul fianco della bobina, mentre l’altra deve essere installata sul tubo armatura prima di posizionare la bobina.
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18 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Consigli per l’installatore Pressostati
Indice Pagina
Installazione...................................................................................... 21
Sistemazione del tubo capillare ................................................................... 22
Taratura .......................................................................................... 22
Pressostato di bassa pressione: ................................................................ 22
Pressostato di alta pressione:.................................................................. 22
Esempio con quattro compressori collegati in parallelo (R404A) ................................ 23
Regolazione della Bassa Pressione per installazione all’esterno .................................23
Pressioni di evaporazione (pe) indicative, riferite ai vari tipi di impianto .............................23
Controllo del funzionamento dei contatti.......................................................... 24
Il pressostato adatto al Vostro impianto frigorifero ................................................. 25
Pressostati
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Note
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Consigli per l’installatore Pressostati
Installazione
Montare il pressostato KP su una staffa di supporto o su una superficie completamente piana.
Il pressostato può anche essere montato sul compressore stesso.
In condizioni poco favorevoli, una staffa angolare potrebbe aumentare le vibrazioni del piano di montaggio. Pertanto, in caso di forti vibrazioni, utilizzare sempre una staffa a parete.
Se esiste il pericolo di gocce o spruzzi d’acqua, si dovrà utilizzare l’apposita piastra di copertura. Questa aumenta il grado di protezione portandolo a IP 44, ed è adatta a tutti i pressostati KP. Per ottenere un IP44 i fori sul retro devono essere coperti da una staffa ad angolo (060-105666) o da una staffa a muro (060-10566).
La piastra di copertura viene fornita insieme a tutti gli apparecchi dotati di ripristino automatico. Essa può essere usata anche sugli apparecchi con ripristino manuale ma, in questo caso, la piastra dovrà essere acquistata separatamente (codice 060-109766 per pressostato singolo; 060-109866 per pressostato doppio).
Se l’apparecchio deve essere utilizzato in condizioni di particolare sporcizia o dove può essere eventualmente soggetto a forti spruzzi - è consigliabile dotarlo di un coperchio di protezione. Questo coperchio può essere montato insieme con una staffa angolare o una staffa a parete.
Al0_0001
Al0_0007
Pressostati
Al0_0008
Se il pressostato rischia di essere esposto all’acqua si può ottenere un maggiore grado di protezione montando il prodotto in una scatola speciale IP55.
La protezione IP 55 è disponibili sia per pressostato singolo (cod.060-033066) che doppio (cod.060-035066).
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Consigli per l’installatore Pressostati
Installazione (segue)
Sistemazione del
capillare
Il collegamento del pressostato alla tubazione deve essere sempre effettuato in modo tale da evitare che il liquido si raccolga nel soffietto. Ciò può accadere soprattutto quando
l’apparecchio viene installato in condizioni ambientali poco favorevoli, come ad esempio in una corrente d’aria fredda
il collegamento viene effettuato sulla parte inferiore del tubo.
Un tale liquido potrebbe danneggiare il pressostato di sicurezza.
Conseguentemente, le vibrazioni del compressore non verrebbero smorzate e ciò potrebbe dare origine a rumorosità e vibrazione dei contatti.
Il tubo capillare può rompersi in seguito alle vibrazioni e può comportare la perdita totale della carica dell’impianto. Pertanto, è molto importante osservare le seguenti norme:
Quando il montaggio viene effettuato direttamente sul compressore: Fissare il tubo capillare in modo che le vibrazioni si ripercuotano sull’intero gruppo compressore/pressostato. Il tubo capillare dovrà essere avvolto a spirale e legato.
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Taratura
Pressostato di bassa pressione:
Pressostato di alta pressione:
Nota:
Secondo le normative EN non è consentito usare il capillare per collegare pressostati di sicurezza. In tali casi è prescritto l’uso di un tubo da ¼”.
Altri tipi di montaggio: Avvolgere il tubo capillare in modo da ottenere una spirale. Fissare il tratto di tubo capillare situato tra il compressore e la spirale, al compressore stesso.
Fissare il tratto di tubo capillare situato tra la spirale e il pressostato, alla base del quale è montato il pressostato stesso.
In caso di vibrazioni molto forti, si consiglia l’impiego di tubi capillari Danfoss in acciaio, con attacco a cartella: Cod. No. 0,5 m = 060-016666 Cod. No. 1,0 m = 060-016766 Cod. No. 1.5 m = 060-016866
I pressostati KP possono essere pretarati utilizzando una bombola di aria compressa. Assicurarsi che i contatti di commutazione siano collegati correttamente in relazione al funzionamento richiesto.
Impostare la pressione di avviamento (CUT IN) sulla scala del campo di pressione (A). Regolare quindi il differenziale sulla scala dei valori differenziali (B). Pressione di arresto = CUT IN meno DIFF.
Impostare la pressione di arresto (CUT OUT) sulla scala del campo di pressione (A). Regolare quindi il differenziale(DIFF) sulla scala dei valori differenziali (B). Pressione di avviamento = CUT OUT meno DIFF.
Occorre ricordare: che le scale hanno soltanto carattere indicativo.
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Al0_0011
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Consigli per l’installatore Pressostati
Esempio con quattro compressori collegati in parallelo (R404A)
Regolazione della Bassa Pressione per installazione all’esterno
Pressioni di evaporazione (pe) indicative, riferite ai vari
Mezzo: crema gelato a –25°C, t0 –37°C, p0 –0,5 bar, Dp tubazione di aspirazione corrispondente a 0,1 bar.
Ogni pressostato (es. KP 2) deve essere singolarmente tarato in base alla seguente tabella:
Il pressostato deve essere montato in modo da evitare che il liquido si raccolga nel soffietto.
Se il compressore, il condensatore ed il ricevitore vengono installati all’esterno, il pressostato di bassa pressione KP deve essere tarato impostando un valore di inserimento (“CUT IN”) inferiore alla pressione minima (temperatura intorno al compressore) raggiungibile nel periodo di funzionamento invernale. In questo caso, dopo lunghi periodi di fermata, la pressione presente nel ricevitore determina la pressione di aspirazione.
Esempio:
Una temperatura minima presente intorno al compressore di –20°C significa, per R404A, una pressione di 1 bar. Il cut in deve essere impostato su –24°C (corrispondente a 1,6 bar).
Temp. ambiente (tr) Tipo di impianto Diff. tra
+0,5°/+2°C Cella frig. per carne,
con circolaz. forzata
+0,5°/+2°C Cella frig. per carne,
con circolaz. aria nat.
–1°/0°C Vetrina frigorifera
per carne (aperta)
+2°/+6°C Cella frig. per latte 14K 1,0 bar
0°/+2°C Cella frig. per frutta
Cella per verdure
–24°C Congelatore 10K 1,6 bar
–30°C Magazzino congelatore
ventilato
te e t (aria)
10K 1,0 - 1,1 bar
12K 0,8 - 0,9 bar
14K 0,6 bar
6K 1,3 – 1,5 bar
10K 1 bar
mezzi
Al0_0013
Pressione di evapor.(pe)
(R134a)
(R134a)
(R134a)
(R134a)
(R134a)
(R404A)
(R404A)
Compressore disinserimento inserimento
1 –0,05 bar 0,35 bar 2 0,1 bar 0,5 bar 3 0,2 bar 0,6 bar 4 0,35 bar 0,75 bar
RH
Taratura di KP2/KP1
[%]
(inserimento - disinserimento) D = pressost. di servizio S = pressost. di sicurez.
85 0,9 – 2,1 bar (D)
85 0,7 – 2,1 bar (D)
85 0,5 - 1,8 bar (D)
85 0,7 – 2,1 bar (D)
90 1,2 - 2,1 bar (D)
90 0,7 - 2,2 bar (S)
90 0,3 - 2,7 bar (S)
Pressostati
–26°C Congelatore per gelato 10K 1,4 bar
(R404A)
Al0_0015
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90 0,5 -2,0 bar (S)
Consigli per l’installatore Pressostati
Controllo del funzionamento dei contatti
Dopo aver effettuato i collegamenti e con l’impianto alla normale pressione di esercizio, si potrà controllare manualmente il funzionamento dei contatti.
A seconda della pressione e della taratura del soffietto, il bilanciere dovrà essere premuto in basso o spinto in alto.
Durante la prova, qualsiasi meccanismo di ripristino è inattivo.
Su pressostati singoli:
usare il bilanciere sul lato sinistro, in alto.
Su pressostati doppi:
usare il bilanciere sul lato sinistro per controllare la bassa pressione, o a destra in basso per controllare l’alta pressione.
Attenzione!
Il funzionamento dei contatti di un pressostato KP non deve mai essere
controllato attivando il bilanciere in alto a destra. La mancata osservanza di questa norma potrebbe comportare la sregolazione del pressostato e, nel peggiore dei casi, provocare danni al funzionamento dell’apparecchio.
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Sul pressostato doppio KP 15, con possibilità di ripristino automatico o manuale sul lato bassa pressione ed alta pressione, la taratura relativa al ripristino automatico dovrà essere eseguita quando viene effettuata la manutenzione dell’apparecchio. Eseguita questa taratura, il pressostato sarà in grado di rimettersi automaticamente in funzione. Da ricordare che l’eventuale variazione della taratura di fabbrica della funzione di ripristino deve essere eseguita dopo la manutenzione.
Il pressostato può essere protetto contro l’eventuale posizionamento dell’apparecchio sul ripristino automatico: a tale scopo, togliere semplicemente la rondella che regola la funzione di ripristino. Se si desidera proteggere l’apparecchio da eventuali manomissioni, la rondella dovrà essere sigillata con vernice rossa.
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Bassa pressione Reinserzione manu. *) Reinserzione autom. Reinserzione autom. Reinserzione manu.
Alta pressione Reinserzione manu. *) Reinserzione manu. Reinserzione autom. Reinserzione autom.
*) Taratura di fabbrica
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Consigli per l’installatore Pressostati
Il pressostato adatto al Vostro impianto frigorifero
Negli impianti ermetici, si potrà utilizzare un pressostato KP con attacchi a brasare, invece degli attacchi a cartella.
I pressostati KP, utilizzati negli impianti che impiegano ammoniaca, dovranno essere del tipo KP-A. Al posto del tubo capillare. si potrà utilizzare un raccordo M10 × 0.75 – 1/ (Cod. No. 060- 014166).
- 18 NPT
4
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Pressostati
Negli impianti frigoriferi contenenti una grossa quantità di fluido refrigerante, e sui quali è auspicabile/indispensabile una maggiore sicurezza (impianti esenti da guasti): utilizzare il pressostato KP 7/17 a doppio soffietto. In caso di rottura di un soffietto, l’impianto si fermerà­senza perdite di carica.
Per quanta riguarda gli impianti funzionanti con bassa pressione di evaporazione, e nei quali il pressostato deve effettuare la regolazione (e non solo il controllo): utilizzare pressostati KP 2, con un piccolo differenziale. Un esempio dove il pressostato ed il termostato sono collegati in serie:
Il KP 61 regola la temperatura mediante avviamento/arresto del compressore. Il KP 2 arresta il compressore quando la pressione di aspirazione diventa troppo bassa.
KP 61: inserimento = 5°C (2,6 bar) disinserimento = 1°C (2,2 bar)
KP 2 di bassa pressione: inserimento = 2,3 bar disinserimento = 1,8 bar
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Al0_0003
Al0_0004
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Consigli per l’installatore Pressostati
Il pressostato adatto al Vostro impianto frigorifero
(segue)
Negli impianti dove il KP viene attivato occasionalmente (in condizioni di allarme), e su quelli nei quali il KP costituisce una fonte di segnali destinati a PLC, ecc.: utilizzare pressostati KP con contatti dorati; essi assicurano una buona conduttività basse tensioni.
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Note per l’installatore Termostati
Indice Pagina
Installazione...................................................................................... 29
Termostato KP con sensore di temperatura dell’aria ............................................ 29
Taratura .......................................................................................... 30
Termostati con ripristino automatico .......................................................... 30
Termostati con ripristino al valore massimo ....................................................30
Termostati con ripristino al valore minimo ..................................................... 30
Esempio di taratura............................................................................... 31
Controllo del funzionamento dei contatti.......................................................... 31
Termostato doppio KP 98 .....................................................................31
Il termostato adatto al Vostro impianto frigorifero .................................................32
Carica di vapore...............................................................................32
Carica di assorbimento........................................................................ 32
Bassa tensione................................................................................ 32
Sistemazione del tubo capillare ................................................................... 33
Termostati con carica di vapore ................................................................... 33
Termostati
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Note
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