Danfoss Consigli pratici per l’installatore Service guide [it]

MAKING MODERN LIVING POSSIBLE

Note per l’installatore

Consigli pratici per l’installatore

REFRIGERATION &

aIR CONDITIONING DIVISION

Manuale

Queste Note per l’installatore forniscono consigli pratici sui

controlli (meccanici) per la refrigerazione commerciale Danfoss e sui compressori Danfoss.

Se avete bisogno di altre informazioni relative alla gamma di prodotti Danfoss, contattate il vostro rivenditore locale. Per maggiori informazioni consultate il nostro sito web:

www.danfoss.it

Speriamo che questa raccolta possa esservi d’aiuto per il vostro lavoro quotidiano.

Danfoss A/S

Note per l’installatore

Capitolo 1 .....................................

Valvole di espansione termostatica...........................................

pagina 3

Capitolo 2 .....................................

Valvole solenoidi ..............................................................................

pagina 13

Capitolo 3 .....................................

Pressostati ...........................................................................................

pagina 19

Capitolo 4 .....................................

Termostati ............................................................................................

pagina 27

Capitolo 5 .....................................

Regolatori di pressione .................................................................

pagina 35

Capitolo 6 .....................................

Valvole per acqua ............................................................................

pagina 45

Capitolo 7 .....................................

Filtri disidratatori e spie di liquido ..........................................

pagina 51

Capitolo 8 .....................................

Compressori Danfoss......................................................................

pagina 61

Capitolo 9 .....................................

Consigli pratici

..................................................................................pagina 125

Capitolo 10 ..................................

Ricerca guasti

...................................................................................pagina 145

<![if ! IE]>

<![endif]>espansione

<![if ! IE]>

<![endif]>di Valvole

<![if ! IE]>

<![endif]>solenoidi

<![if ! IE]>

<![endif]>Valvole

<![if ! IE]>

<![endif]>Pressostati

 

<![if ! IE]>

<![endif]>Termostati

 

<![if ! IE]>

<![endif]>pressione

<![if ! IE]>

<![endif]>di Regolatori

<![if ! IE]>

<![endif]>acqua

<![if ! IE]>

<![endif]>per Valvole

<![if ! IE]>

<![endif]>liquido di spie e

<![if ! IE]>

<![endif]>disidratatori Filtri

<![if ! IE]>

<![endif]>Danfoss

<![if ! IE]>

<![endif]>Compressori

<![if ! IE]>

<![endif]>pratici Consigli

 

<![if ! IE]>

<![endif]>guasti Riserca

 

© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 04 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977

1

Note per l’installatore

Valvole di espansione termostatica

 

 

Indice Pagina

Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .5 Surriscaldamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Sottoraffreddamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .5 Equalizzazione della pressione esterna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

Cariche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

.

6

Carica universale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

.

.6

Carica MOP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. .

.6

Carica MOP a ballast . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

.

7

Scelta della valvola di espansione termostatica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

.

7

Identificazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .7

Installazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .8

Taratura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

Cambiamento dell’insieme orificio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

10

Gamma Danfoss . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. 11

<![if ! IE]>

<![endif]>di Valvole espansione

© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 07 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977

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Note

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DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977

© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 07 - 2007

Note per l’installatore

Valvole di espansione termostatica

Introduzione

Una valvola di espansione termostatica è

 

costituita da un elemento termostatico (1) che

 

è separato dal corpo valvola mediante una

 

membrana.

 

Un tubo capillare collega l’elemento con un

 

bulbo (2), un corpo valvola con sede della valvola

 

(3) e una molla (4).

 

Funzionamento della valvola di espansione

 

termostatica:

 

Il funzionamento della valvola di espansione

 

termostatica è determinato da 3 pressioni

 

fondamentali:

 

P1: Pressione del bulbo, che agisce sulla parte

 

superiore della membrana e tende ad aprire

 

la valvola.

 

P2: Pressione di evaporazione che agisce sulla

 

parte inferiore della membrana e tende a

 

chiudere la valvola.

 

P3: Pressione della molla che agisce ugualmente

 

sulla parte inferiore della membrana e tende

 

a chiudere la valvola.

 

La regolazione della valvola di espansione

 

termostatica è basata sull’equilibrio sulle 3 forze

 

descritte.

 

La molla viene utilizzata per tarare il

 

surriscaldamento.

Ad0-0001

Surriscaldamento

Il surriscaldamento viene misurato nel punto

 

della tubazione di aspirazione dove è montato

 

il bulbo ed è la differenza tra la temperatura

 

al bulbo e la pressione/temperatura di

 

evaporazione nello stesso posto.

 

Il surriscaldamento viene misurato in Kelvin (K) e

 

viene usato come segnale per regolare l’iniezione

 

di liquido attraverso la valvola di espansione.

Ad0-0012

Sottoraffreddamento

Il sottoraffreddamento viene definito come la

 

 

 

differenza tra la temperatura di condensazione

 

 

e quella del liquido all’entrata della valvola di

 

 

espansione.

 

 

Il sottoraffreddamento viene misurato in

 

 

Kelvin (K).

 

 

Il sottoraffreddamento del refrigerante liquido

 

 

è necessario per evitare bolle di vapore nel

 

 

refrigerante a monte della valvola di espansione.

 

 

La presenza di bolle di vapore nel refrigerante

 

 

liquido riduce la capacità della valvola di

 

 

espansione facendo diminuire l’alimentazione di

Ad0-0015

 

liquido all’evaporatore.

 

 

 

Nella maggior parte dei casi è adeguato un

 

 

sottoraffreddamento di 4-5 Kelvin.

 

© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 07 - 2007

DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977

 

<![if ! IE]>

<![endif]>di Valvole espansione

5

Note per l’installatore

Valvole di espansione termostatica

 

 

Equalizzazione della

Bisogna sempre impiegare valvole di espansione

 

pressione esterna

con equalizzazione esterna se si usano

 

 

distributori di liquido.

 

 

L’impiego di distributori comporta una caduta

 

 

di pressione di 1 bar su distributore e ranghi del

 

 

distributore.

 

 

Si raccomanda l’impiego di valvole di espansione

 

 

con equalizzazione esterna in impianti frigoriferi

 

 

con evaporatori o scambiatori di calore a piastre,

 

 

in cui la caduta di pressione sarà normalmente

 

 

Ad0-0016

 

superiore a quella corrispondente a 2K.

 

 

Cariche

 

 

Le valvole di espansione termostatica possono

 

 

avere uno dei 3 differenti tipi di carica:

 

 

1. Carica universale

 

 

2. Carica MOP

 

 

3. Carica MOP con ballast, di serie per le valvole

 

 

di espansione Danfoss con MOP.

 

Carica universale

Le valvole con carica del 1° tipo sono usate nella

 

 

 

maggior parte degli impianti frigoriferi, in cui non

 

 

è necessaria una limitazione della pressione e in

 

 

cui il bulbo può essere posto in è posizione più

 

 

calda dell’elemento oppure con alte temperature/

 

 

pressioni di evaporazione.

 

 

La carica universale ha una carica di liquido

 

 

nel bulbo. Grazie alla grande quantità di carica,

 

 

nel bulbo ci sarà un residuo di carica anche se

 

 

l’elemento e più freddo o più caldo del bulbo.

 

 

 

 

Carica MOP

Le valvole di espansione con carica MOP sono

 

usate soprattutto su unità di fabbricazione

 

industriale, per le quali si desideri una limitazione

 

della pressione di aspirazione in fase di

 

avviamento, per esempio nel settore trasporti ed

 

in impianti di condizionamento aria.

 

Tutte le valvole con MOP hanno una piccolissima

 

carica nel bulbo.

 

Ciò significa che la valvola o l’elemento devono

 

essere posti in posizione più calda del bulbo. In

 

caso contrario può verificarsi una migrazione

 

della carica dal bulbo all’elemento e la valvola di

 

espansione cessa di funzionare.

 

La carica MOP ha una carica limitata nel bulbo.

 

MOP significa Maximum Operating Pressure

 

ed è la massima pressione di aspirazione/

 

evaporazione permessa nella tubazione di

 

aspirazione/evaporazione.

 

La carica sarà evaporata, quando la temperatura

 

avrà raggiunto il punto MOP. Mano a mano che

 

aumenta la pressione di aspirazione la valvola di

 

espansione comincia a chiudersi a circa 0,3/0,4

 

bar sotto il punto MOP e sarà completamente

 

chiusa quando la pressione di aspirazione è

 

uguale al punto MOP.

 

Il’MOP viene spesso chiamato “Protezione da

 

sovraccarichi del motore”.

Ad0-0017

Ad0-0018

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Note per l’installatore

Valvole di espansione termostatica

 

 

Carica MOP a ballast

Le valvole di espansione con cariche MOP a

 

 

ballast si usano soprattutto in impianti frigoriferi

 

 

con evaporatori “ad alta dinamicità”, per esempio

 

 

in impianti di condizionamento aria e evaporatori

 

 

a piastra con grande atrasmissione di calore.

 

 

Con cariche MOP a ballast si può ottenere un

 

 

surriscaldamento inferiore di 2-4 K rispetto ad

 

 

altri tipi di carica.

 

 

Il bulbo della valvola di espansione termostatica

 

 

contiene un materiale a grande porosità e

 

 

superficie in rapporto al peso.

 

 

 

 

La carica MOP con ballast ha una funzione di

 

attenuazione sulla regolazione della valvola di

 

espansione.

 

La valvola si apre lentamente con l’aumentare della

 

temperatura del bulbo e si chiude rapidamente se la

 

temperatura del bulbo si abbassa.

 

Ad0-0021

Scelta della valvola di

 

 

La valvola di espansione termostatica può essere

espansione termostatica

scelta quando si conoscono i dati seguenti:

Tipo di refrigerante

 

Sottoraffreddamento

 

Capacità dell’evaporatore

 

Caduta di pressione attraverso la valvola

 

Pressione di evaporazione

 

Equalizzazione della pressione interna ed

 

Pressione di condensazione

 

esterna.

 

 

Identificazione

L’elemento termostatico è provvisto di

 

un’iscrizione al laser sulla parte superiore della

 

membrana.

 

Il codice indica il tipo di refrigerante per cui la

 

valvola è stata progettata:

 

B

=

R410A

 

N

=

R134a

 

S

=

R404A/ R507

 

X

=

R22

 

Z

=

R407C

Questa incisione indica il tipo di valvola (con il codice numerico), il campo di temperatura di evaporazione, il punto di MOP, il refrigerante e la massima pressione di esercizio. (PS/MWP).

Nelle TE20 e TE55, la capacità nominale è stampigliata su una fascetta che si trova sul corpo valvola.

L’insieme orificio per T2 e TE2 è contrassegnato con le dimensioni dello stesso (es 06) e con

la data di produzione, contrassegnata dalla settimana e dall’ultimo numero dell’anno (es 279). Il codice dell’orificio è anche indicato sul tappo del suo contenitore di plastica.

Sulle TE 5 e TE 12 la stampigliatura superiore indica su quale valvola si può usare l’orificio in questione. Quella inferiore indica la dimensione dell’orificio (01).

Sulle TE 20 e TE 55 la stampigliatura inferiore (50/35 TR N/B) indica la capacità nominale nei due campi di temperatura di evaporazione N e B e il refrigerante (50/35TR=175kW in campo N e 123kW in campo B).

La stampigliatura superiore (TEX55) indica il tipo di valvola con cui l’orificio può essere utilizzato.

Ad0-0019

Ad0-0023

Ad0-0020

<![if ! IE]>

<![endif]>di Valvole espansione

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Note per l’installatore

Valvole di espansione termostatica

 

 

 

 

Installazione

La valvola di espansione viene montata sulla

 

 

 

 

 

tubazione del liquido a monte dell’evaporatore

 

 

 

e il suo bulbo viene fissato sulla tubazione di

 

 

 

aspirazione il più vicino possibile all’evaporatore.

 

 

 

Se c’è equalizzazione della pressione esterna, la

 

 

 

tubazione di equalizzazione viene collegata con

 

 

 

la tubazione di aspirazione immediatamente

 

 

 

dopo il bulbo.

 

 

 

 

 

 

Ad0-0002

Si raccomanda di montare il bulbo su un tratto orizzontale della tubazione di aspirazione e

in una posizione corrispondente alle lancette dell’orologio tra l’1 e le 4.

La posizione dipende dal diametro esterno del tubo.

Nota:

Il bulbo non va mai montato sul fondo della tubazione di aspirazione, poiché riceverebbe falsi impulsi di comando a causa dell’olio presente in fondo al tubo stesso.

Il bulbo deve essere in grado di percepire la temperatura del vapore surriscaldato aspirato e non deve perciò essere collocato in modo tale da essere influenzato da altre fonti di freddo o di calore.

Se il bulbo si trova esposto a correnti di aria calda, si raccomanda di isolarlo.

La fascetta fissabulbo Danfoss consente un’installazione sicura del bulbo sulla tubazione, assicurando un contatto termico ideale tra il bulbo e la tubazione. Utilizzando una chiave TORX per fissare la fascetta, viene garantito il contatto termico senza rischiare di danneggiare la fascetta.

Ad0-0003

Ad0-0004

Il bulbo non deve essere montato dopo uno scambiatore di calore, poiché ne deriverebbero falsi impulsi di comando alla valvola di espansione.

Ad0-0005

Il bulbo non deve essere montato vicino a componenti con grande massa, poiché anche questo provocherebbe un falso impulso di comando alla valvola di espansione.

Ad0-0006

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Note per l’installatore

Valvole di espansione termostatica

 

 

Installazione (segue)

Come menzionato precedentemente, il bulbo

 

 

deve essere installato nella parte orizzontale della

<![if ! IE]>

<![endif]>diValvole espansione

 

tubazione di aspirazione, immediatamente a valle

 

 

 

dell’evaporatore. Non deve essere installato su

 

 

un collettore o un tubo verticale dopo una sacca

 

 

d’olio.

 

 

 

Ad0-0007

 

Il bulbo della valvola di espansione deve essere

 

 

sempre montato a monte di trappole di liquido.

 

 

 

Ad0-0008

Taratura

La valvola di espansione viene fornita con una

 

taratura di fabbrica che andrà bene nella maggior

 

parte dei casi.

Qualora sia necessaria una taratura ulteriore, vi si potrà procedere per mezzo dell’asta di regolazione della valvola di espansione.

Facendo ruotare l’asta in senso orario, si aumenta il surriscaldamento della valvola di espansione, mentre facendola ruotare in senso antiorario si diminuisce il surriscaldamento.

Per le T / TE 2 un giro di rotazione dell’asta fa

 

variare il surriscaldamento di circa 4 K a una

 

temperatura di evaporazione di 0°C.

Ad0-0009

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Note per l’installatore

Valvole di espansione termostatica

 

 

Valore (segue)

Per le TE 5 e grandezze successive una rotazione

 

di un giro dell’asta fa variare il surriscaldamento di

 

circa 0,5 K a una temperatura di evaporazione di

 

0°C.

Per TUA / TUB e grandezze successive una rotazione di un giro dell’asta fa variare il surriscaldamento di circa 3 K° a una temperatura di evaporazione di 0°C.

Ad0-0010

La pendolazione nell’evaporatore può essere eliminato adottando la seguente procedura: Per eliminare la pendolazione dell’evaporatore, aumentare il surriscaldamento ruotando più volte l’asta di regolazione in senso orario, fino ad

arrestarla. Ruotare l’asta in senso antiorario gradino per gradino finché non ricomincia la pendolazione.

Da questa posizione ruotare l’asta di un giro in senso orario,(solo 1/4 di giro per le valvole T / TE 2).

A questa taratura l’impianto frigorifero non pendola e l’evaporatore viene pienamente utilizzato.

Un’oscillazione del surriscaldamento di 1 K non

 

viene considerata pendolazione.

Ad0-0011

Se il surriscaldamento nell’evaporatore è troppo alto, ciò può essere dovuto ad una insufficiente alimentazione di liquido refrigerante.

Il surriscaldamento può si riduce ruotando l’asta di regolazione della valvola di espansione gradino per gradino in senso antiorario fino a constatare la pendolazione.

 

Da questa posizione ruotare l’asta di circa un giro

 

 

completo in senso orario, (soltanto 1/4 di giro

 

 

per T /TE 2). Con questa taratura l’evaporatore è

 

 

pienamente utilizzato.

 

 

Un’oscillazione del surriscaldamento di 1 K non

Ad0-0013

 

viene considerata pendolazione.

 

 

Cambiamento dell’insieme

Se non si trova una taratura di surriscaldamento,

 

orificio

in cui l’evaporatore non pendoli, ciò può essere

 

 

dovuto al fatto che la capacità della valvola è

 

 

troppo grande e che l’insieme orificio o la valvola

 

 

devono essere sostituiti con altri di capacità

 

 

minori.

 

 

Se il surriscaldamento dell’evaporatore è troppo

 

 

grande, la capacità della valvola è troppo piccola

 

 

e l’insieme orificio deve essere sostituito da uno

 

 

di capacità maggiore.

 

 

Le valvole TE, T2, TUA, TCAE sono fornite con

 

 

orificio intercambiabile.

 

 

 

Ad0-0014

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Note per l’installatore

Valvole di espansione termostatica

 

 

Gamma di prodotti Danfoss

Danfoss offre una gamma di valvole di

 

Valvole di espansione

espansione termostatiche con capacità che

 

termostatica

vanno da 0,4 a 1083 kW (R134a).

 

 

 

 

 

 

Le valvole T/TE2 hanno un corpo valvola in

Le valvole TDE hanno il corpo in ottone e gli

 

ottone e attacchi cartella/cartella o cartella/

attacchi a brasare in rame.

 

saldare.

 

 

Capacità nominale: 0,4 - 10,5 kW (R134a).

Capacità nominale: 10,5 - 140 kW (R407C)

 

Le valvole TUA, TUB, TUC hanno il corpo in

Le valvole vengono fornite con orificio fisso e

 

surriscaldamento regolabile.

 

acciaio e attacchi a brasare in bimetallo (acciaio/

 

 

rame).

Le valvole TE 5 - TE 55 hanno il corpo in ottone.

 

 

 

 

Capacità nominale: 0,5 - 12 kW (R134a).

Le valvole sono composte da corpo valvola,

 

Le valvole possono essere fornite con o senza

orificio ed elemento termostatico.

 

 

 

equalizzazione esterna.

Il corpo valvola è fornibile con attacchi ad angolo

 

 

TUA con orificio intercambiabile e

o a vie parallele con connessioni a brasare,

 

 

 

 

surriscaldamento regolabile.

cartella e flangiate.

 

 

 

 

 

TUB con orificio fisso e surriscaldamento

Capacità nominale: 12,9 - 220 kW (R134a).

 

 

 

 

regolabile.

 

 

 

TUC con orificio fisso e surriscaldamento impostato in fabbrica.

TUB e TUC sono concepiti in primo luogo per i clienti OEM. Tutte le valvole TUB e TUC possono essere sostituite con valvole TUA.

Le valvole TCAE, TCBE, TCCE hanno il corpo in acciaio e attacchi a brasare in bimetallo (acciaio/rame)

Capacità nominale: 12 - 18 kW (R134a).

Le valvole hanno le stesse caratteristiche delle TU ma con una maggiore capacità frigorifera.

Le valvole sono fornite con equalizzazione esterna.

Le valvole TRE hanno il corpo in ottone e gli attacchi in bimetallo (acciaio/rame).

Capacità nominale: 18 - 196 kW (R134a).

Le valvole vengono fornite con orificio fisso e surriscaldamento regolabile.

Le valvole sono fornite con equalizzazione esterna.

Le valvole PHT 85-300 sono composte da corpo valvola, flange, orificio ed elemento termostatico.

Capacità nominale: 55 - 1083 kW (R134a).

Ulteriori informazioni possono essere trovate sui cataloghi o su Internet.

<![if ! IE]>

<![endif]>di Valvole espansione

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Note per l’installatore

Valvole solenoidi

 

 

Indice

Pagina

Installazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

Precauzioni EVRA 32 & 40 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. .

. 15

In caso di prova della pressione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. .

. 16

La bobina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. .

17

Il prodotto giusto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. .

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<![if ! IE]>

<![endif]>solenoidi

<![if ! IE]>

<![endif]>Valvole

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Note

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Note per l’installatore

Valvole solenoidi

 

 

Installazione

Precauzioni EVRA 32 & 40

Tutte le valvole solenoidi EVR/EVRA e EVH possono lavorare correttamente solamente in una direzione di flusso, ossia nella direzione della freccia.

Normalmente le valvole solenoidi montate a monte di una valvola termostatica devono essere montate vicino a quest’ultima.

In questo modo vengono evitati colpi di liquido all’apertura della valvola solenoide.

Assicurarsi che le tubazioni intorno alla valvola siano fissate correttamente, in modo che non si verifichino rotture.

Per brasare/saldare le valvole EVR/EVRA e EVH non è in genere necessario smontarle purché si prendano le misure necessarie per evitare di riscaldarle.

Nota! Proteggere sempre il tubo armatura dalle gocce di saldatura.

Fissata la valvola al tubo, togliere il corpo per evitare l’azione del calore su O-ring e

guarnizioni. In impianti con tubi di acciaio saldati è raccomandabile montare un filtro FA o simili davanti alla solenoide. (In impianti nuovi fare sempre un lavaggio prima del loro avviamento).

Af0_0001

Af0_0003

Af0_0004

<![if ! IE]>

<![endif]>solenoidi

<![if ! IE]>

<![endif]>Valvole

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Note per l’installatore

Valvole solenoidi

 

 

In caso di prova della pressione Tutte le valvole solenoidi devono essere aperte o mediante tensione alla bobina o aprendo

la valvola manualmente (se esiste un’asta per apertura manuale).

Ricordare di svitare l’asta prima della messa in moto, altrimenti la valvola non si può chiudere.

Af0_0005

Applicare sempre una controforza al momento di fissare la valvola solenoide alle tubazioni - cioè due giri di chiave dalla stessa parte della valvola.

Af0_0006

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Note per l’installatore

Valvole solenoidi

 

 

La bobina

Quando si installa la bobina, questa deve essere

 

semplicemente spinta sul tubo armatura finché

 

si avverte uno scatto che indica che la bobina è

 

stata installata correttamente.

Nota: Ricordarsi di montare l’O-ring tra il corpo valvola e la bobina.

Assicurarsi che l’O-ring sia liscio, non danneggiato

<![if ! IE]>

<![endif]>Valvole solenoidi

e non ci siano vernici o altri materiali sulla sua

superficie.

 

Nota: Cambiare l’O-ring quando si effettua la

 

manutenzione.

Af0_0018

La bobina può essere rimossa con l’aiuto di un

 

cacciavite. In seguito il cacciavite può essere

 

usato come leva per allentare la bobina.

 

 

Af0_0019

Effettuare l’immissione del cavo in modo accurato. L’acqua non deve poter entrare nella morsettiera. Il cavo deve essere fatto uscire in modo da formare una U.

Af0_0009

Tutta la circonferenza del cavo deve aderire al passacavo della morsettiera.

Usare perciò sempre dei cavi rotondi - sono gli unici che garantiscano un’aderenza perfetta.

Af0_0010

Fare attenzione ai colori dei fili del cavo.

Giallo/verde sono sempre terra.

Fili di un solo colore sono fase oppure neutro.

Af0_0011

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Note per l’installatore

Valvole solenoidi

 

 

La bobina (segue)

Quando si cambia la bobina può essere

 

necessario usare attrezzi manuali, ad es. due

 

cacciaviti.

Af0_0012

Il prodotto giusto

Controllare che i dati della bobina (tensione

 

 

(Il tipo di bobina “vecchio”)

e frequenza) corrispondano alla tensione di

 

 

alimentazione. In caso contrario la bobina può

 

 

bruciarsi. Controllare sempre che valvola e

 

 

bobina si corrispondano.

 

 

Fare attenzione nel cambiare la bobina di

 

 

EVR 20 NC (NC = normalmente chiuso):

 

 

- Il corpo della valvola per bobina a corrente

 

 

alternata ha un’armatura quadrata.

Af0_0013

 

- Il corpo della valvola per bobina a corrente

 

 

 

continua ha un’armatura rotonda.

 

 

La bobina sbagliata dà un MOPD più basso.

 

 

Vedere i dati sulla testa del dado. Scegliere

 

 

possibilmente sempre bobine a frequenza

 

 

singola. Producono meno calore delle bobine a

 

 

doppia frequenza.

 

 

Utilizzare valvole solenoidi NC (normalmente

 

 

chiuse) in impianti, in cui la valvola deve stare

 

 

chiusa (bobina de-energizzata) la maggior parte

Af0_0014

 

del tempo.

 

 

 

Utilizzare valvole solenoidi NO (normalmente

 

 

aperte, bobina de-energizzata) in impianti in cui

 

 

la valvola deve stare aperta la maggior parte del

 

 

tempo.

 

 

Non sostituire mai ad una valvola solenoide del

 

 

tipo NO una valvola solenoide del tipo NC - o

 

 

viceversa.

 

 

 

 

(Il nuovo tipo di bobina “clipon”)­

Con ogni bobina vengono fornite 2 etichette

 

 

 

(vd. illustrazione).

 

 

L’etichetta adesiva deve essere attaccata sul

 

 

fianco della bobina, mentre l’altra deve essere

 

 

installata sul tubo armatura prima di posizionare

 

 

la bobina.

 

 

 

Af0_0015

Af0_0020

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Consigli per l’installatore

Pressostati

 

 

 

Indice

 

 

Pagina

 

Installazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21

 

Sistemazione del tubo capillare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

 

Taratura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . .

. .

22

 

Pressostato di bassa pressione: . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . .

. .

22

 

Pressostato di alta pressione: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

 

Esempio con quattro compressori collegati in parallelo (R404A) . .

. . . . . . . . . . . .

. .

23

 

Regolazione della Bassa Pressione per installazione all’esterno . .

. . . . . . . . . . . . .

.

. 23

 

Pressioni di evaporazione (pe) indicative, riferite ai vari tipi di impianto

. . . . . . . . . . . .

. .

23

 

Controllo del funzionamento dei contatti . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . .

.

. 24

 

Il pressostato adatto al Vostro impianto frigorifero . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . .

.

. 25

 

 

 

 

<![if ! IE]>

<![endif]>Pressostati

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Note

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Consigli per l’installatore

Pressostati

 

 

 

 

 

 

Installazione

Montare il pressostato KP su una staffa di supporto

 

 

 

 

 

 

 

o su una superficie completamente piana.

 

 

 

Il pressostato può anche essere montato sul

 

 

 

compressore stesso.

 

 

 

In condizioni poco favorevoli, una staffa angolare

 

 

 

potrebbe aumentare le vibrazioni del piano di

 

 

 

montaggio. Pertanto, in caso di forti vibrazioni,

 

 

 

 

 

 

 

utilizzare sempre una staffa a parete.

 

 

 

 

 

 

 

 

Al0_0001

Se esiste il pericolo di gocce o spruzzi d’acqua,

 

 

si dovrà utilizzare l’apposita piastra di copertura.

 

Questa aumenta il grado di protezione

 

portandolo a IP 44, ed è adatta a tutti i

 

pressostati KP. Per ottenere un IP44 i fori sul retro

 

devono essere coperti da una staffa ad angolo

 

(060 105666) o da una staffa a muro (060-10566).

 

La piastra di copertura viene fornita insieme a

 

tutti gli apparecchi dotati di ripristino automatico.

 

Essa può essere usata anche sugli apparecchi con

 

ripristino manuale ma, in questo caso, la piastra

 

dovrà essere acquistata separatamente

 

(codice 060-109766 per pressostato singolo;

 

060-109866 per pressostato doppio).

 

Al0_0007

 

Se l’apparecchio deve essere utilizzato in

 

 

condizioni di particolare sporcizia o dove può

 

essere eventualmente soggetto a forti spruzzi - è

 

consigliabile dotarlo di un coperchio di protezione.

 

Questo coperchio può essere montato insieme

 

con una staffa angolare o una staffa a parete.

 

 

 

Al0_0008

Se il pressostato rischia di essere esposto all’acqua si può ottenere un maggiore grado di protezione montando il prodotto in una scatola speciale IP55.

La protezione IP 55 è disponibili sia per pressostato singolo (cod.060-033066) che doppio (cod.060-035066).

Ak0_0020

<![if ! IE]>

<![endif]>Pressostati

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Consigli per l’installatore

Pressostati

 

 

 

 

 

Installazione (segue)

Il collegamento del pressostato alla tubazione

 

 

 

deve essere sempre effettuato in modo tale da

 

 

evitare che il liquido si raccolga nel soffietto. Ciò

 

 

può accadere soprattutto quando

 

 

 

l’apparecchio viene installato in condizioni

 

 

 

 

 

 

ambientali poco favorevoli, come ad esempio

 

 

 

in una corrente d’aria fredda

 

 

 

il collegamento viene effettuato sulla parte

 

 

 

 

 

 

inferiore del tubo.

 

 

Un tale liquido potrebbe danneggiare il

 

 

pressostato di sicurezza.

 

 

Conseguentemente, le vibrazioni del

 

 

compressore non verrebbero smorzate e ciò

 

 

potrebbe dare origine a rumorosità e vibrazione

 

 

Al0_0009

 

dei contatti.

 

 

Sistemazione del

 

 

Il tubo capillare può rompersi in seguito alle

 

 

capillare

vibrazioni e può comportare la perdita totale

 

 

della carica dell’impianto. Pertanto, è molto

 

 

importante osservare le seguenti norme:

 

 

 

Quando il montaggio viene effettuato

 

 

 

 

 

 

direttamente sul compressore:

 

 

 

Fissare il tubo capillare in modo che le

 

 

 

vibrazioni si ripercuotano sull’intero gruppo

 

 

 

compressore/pressostato. Il tubo capillare

 

 

 

dovrà essere avvolto a spirale e legato.

 

Nota:

Secondo le normative EN non è consentito usare il capillare per collegare pressostati di sicurezza. In tali casi è prescritto l’uso di un tubo da ¼”.

Altri tipi di montaggio:

Avvolgere il tubo capillare in modo da ottenere una spirale. Fissare il tratto di tubo capillare situato tra il compressore e la spirale, al compressore stesso.

Fissare il tratto di tubo capillare situato tra la spirale e il pressostato, alla base del quale è montato il pressostato stesso.

In caso di vibrazioni molto forti, si consiglia l’impiego di tubi capillari Danfoss in acciaio, con attacco a cartella:

Cod. No. 0,5 m

=

060-016666

Cod. No. 1,0 m

=

060-016766

Cod. No. 1.5 m

=

060-016866

Al0_0010

Al0_0011

Taratura

I pressostati KP possono essere pretarati

 

 

 

 

 

 

 

utilizzando una bombola di aria compressa.

 

 

 

 

Assicurarsi che i contatti di commutazione

 

 

 

 

siano collegati correttamente in relazione al

 

 

 

 

 

 

 

 

funzionamento richiesto.

 

 

 

Pressostato di bassa pressione:

Impostare la pressione di avviamento (CUT IN)

 

 

 

 

sulla scala del campo di pressione (A). Regolare

 

 

 

 

quindi il differenziale sulla scala dei valori

 

 

 

 

differenziali (B).

 

 

 

 

Pressione di arresto = CUT IN meno DIFF.

 

 

 

Pressostato di alta pressione:

Impostare la pressione di arresto (CUT OUT)

 

 

 

 

sulla scala del campo di pressione (A). Regolare

 

 

 

 

quindi il differenziale(DIFF) sulla scala dei valori

 

 

 

 

differenziali (B).

 

 

 

 

Pressione di avviamento = CUT OUT meno DIFF.

Al0_0012

 

Occorre ricordare: che le scale hanno soltanto

 

 

 

 

carattere indicativo.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Consigli per l’installatore

Pressostati

 

 

Esempio con quattro

Mezzo: crema gelato a –25°C,

compressori collegati in

t0 –37°C,

parallelo (R404A)

p0 –0,5 bar,

 

p tubazione di aspirazione corrispondente a

 

0,1 bar.

 

Ogni pressostato (es. KP 2) deve essere

 

singolarmente tarato in base alla seguente

 

tabella:

Regolazione della Bassa

Se il compressore, il condensatore ed il ricevitore

Pressione per installazione

vengono installati all’esterno, il pressostato

all’esterno

di bassa pressione KP deve essere tarato

 

impostando un valore di inserimento (“CUT IN”)

 

inferiore alla pressione minima (temperatura

 

intorno al compressore) raggiungibile nel

 

periodo di funzionamento invernale. In questo

 

caso, dopo lunghi periodi di fermata, la pressione

 

presente nel ricevitore determina la pressione di

 

aspirazione.

 

Esempio:

 

Una temperatura minima presente intorno al

 

compressore di –20°C significa, per R404A, una

 

pressione di 1 bar. Il cut in deve essere impostato su

 

–24°C (corrispondente a 1,6 bar).

Compressore

disinserimento

inserimento

1

–0,05 bar

0,35 bar

2

0,1 bar

0,5 bar

3

0,2 bar

0,6 bar

4

0,35 bar

0,75 bar

Il pressostato deve essere montato in modo da evitare che il liquido si raccolga nel soffietto.

Al0_0013

Pressioni di evaporazione (pe) indicative, riferite ai vari

Temp. ambiente (tr)

Tipo di impianto

Diff. tra

Pressione di

RH

Taratura di KP2/KP1

 

 

te e tmezzi

evapor.(pe)

[%]

(inserimento - disinserimento)

 

 

(aria)

 

 

D = pressost. di servizio

 

 

 

 

 

 

S = pressost. di sicurez.

+0,5°/+2°C

Cella frig. per carne,

10K

1,0 - 1,1 bar

85

0,9

– 2,1 bar (D)

 

con circolaz. forzata

 

 

(R134a)

 

 

 

+0,5°/+2°C

Cella frig. per carne,

12K

0,8 - 0,9 bar

85

0,7

– 2,1 bar (D)

 

con circolaz. aria nat.

 

 

(R134a)

 

 

 

–1°/0°C

Vetrina frigorifera

14K

0,6 bar

85

0,5

- 1,8 bar (D)

 

per carne (aperta)

 

 

(R134a)

 

 

 

+2°/+6°C

Cella frig. per latte

14K

1,0 bar

85

0,7

– 2,1 bar (D)

 

 

 

 

(R134a)

 

 

 

0°/+2°C

Cella frig. per frutta

6K

1,3 – 1,5 bar

90

1,2

- 2,1 bar (D)

 

Cella per verdure

 

 

(R134a)

 

 

 

–24°C

Congelatore

10K

1,6 bar

90

0,7

- 2,2 bar (S)

 

 

 

 

(R404A)

 

 

 

–30°C

Magazzino congelatore

10K

1 bar

90

0,3

- 2,7 bar (S)

 

ventilato

 

 

(R404A)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

–26°C

Congelatore per gelato

10K

1,4 bar

90

0,5

-2,0 bar (S)

 

 

 

 

(R404A)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Al0_0015

<![if ! IE]>

<![endif]>Pressostati

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Consigli per l’installatore

Pressostati

 

 

 

 

Controllo del funzionamento

Dopo aver effettuato i collegamenti e con

 

 

dei contatti

l’impianto alla normale pressione di esercizio, si

 

 

potrà controllare manualmente il funzionamento

 

 

dei contatti.

 

 

A seconda della pressione e della taratura del

 

 

soffietto, il bilanciere dovrà essere premuto in

 

 

basso o spinto in alto.

 

 

Durante la prova, qualsiasi meccanismo di

 

 

ripristino è inattivo.

 

 

Su pressostati singoli:

 

 

usare il bilanciere sul lato sinistro, in alto.

 

 

Su pressostati doppi:

 

 

Al0_0018

 

usare il bilanciere sul lato sinistro per controllare la

 

 

bassa pressione, o a destra in basso per controllare

 

 

l’alta pressione.

 

 

Attenzione!

 

 

 

 

Il funzionamento dei contatti di un

 

 

pressostato KP non deve mai essere

 

 

controllato attivando il bilanciere in

 

 

alto a destra. La mancata osservanza di questa

 

 

norma potrebbe comportare la sregolazione del

 

 

pressostato e, nel peggiore dei casi, provocare

 

 

danni al funzionamento dell’apparecchio.

 

 

 

 

Al0_0019

Sul pressostato doppio KP 15, con possibilità di ripristino automatico o manuale sul lato bassa pressione ed alta pressione, la taratura relativa al ripristino automatico dovrà essere eseguita quando viene effettuata la manutenzione dell’apparecchio. Eseguita questa taratura,

il pressostato sarà in grado di rimettersi automaticamente in funzione. Da ricordare che l’eventuale variazione della taratura di fabbrica della funzione di ripristino deve essere eseguita dopo la manutenzione.

Il pressostato può essere protetto contro l’eventuale posizionamento dell’apparecchio sul ripristino automatico: a tale scopo, togliere

semplicemente la rondella che regola la funzione di ripristino.

Se si desidera proteggere l’apparecchio da Al0_0020 eventuali manomissioni, la rondella dovrà essere

sigillata con vernice rossa.

 

 

 

 

 

Bassa pressione

Reinserzione manu. *)

Reinserzione autom.

Reinserzione autom.

Reinserzione manu.

 

 

 

 

 

Alta pressione

Reinserzione manu. *)

Reinserzione manu.

Reinserzione autom.

Reinserzione autom.

Al0_0021

*) Taratura di fabbrica

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Consigli per l’installatore

Pressostati

 

 

 

 

Il pressostato adatto al

Negli impianti ermetici, si potrà utilizzare un

 

 

 

 

Vostro impianto frigorifero

pressostato KP con attacchi a brasare, invece

 

 

 

degli attacchi a cartella.

 

 

 

 

 

 

Al0_0006

I pressostati KP, utilizzati negli impianti che impiegano ammoniaca, dovranno essere del tipo KP-A.

Al posto del tubo capillare. si potrà utilizzare un raccordo M10 × 0.75 – 1/4 - 18 NPT

(Cod. No. 060014166).

Al0_0002

Negli impianti frigoriferi contenenti una grossa quantità di fluido refrigerante, e sui quali è auspicabile/indispensabile una maggiore sicurezza (impianti esenti da guasti): utilizzare il pressostato KP 7/17 a doppio soffietto. In caso di rottura di un soffietto, l’impianto si fermeràsenza perdite di carica.

Al0_0003

Per quanta riguarda gli impianti funzionanti con bassa pressione di evaporazione, e nei quali il pressostato deve effettuare la regolazione (e non solo il controllo): utilizzare pressostati KP 2, con un piccolo differenziale.

Un esempio dove il pressostato ed il termostato sono collegati in serie:

Il KP 61 regola la temperatura mediante avviamento/arresto del compressore.

Il KP 2 arresta il compressore quando la pressione di aspirazione diventa troppo bassa.

KP 61:

 

 

 

inserimento

=

5°C (2,6 bar)

 

disinserimento

=

1°C (2,2 bar)

 

KP 2 di bassa pressione:

 

inserimento

=

2,3 bar

 

disinserimento

=

1,8 bar

 

Al0_0004

<![if ! IE]>

<![endif]>Pressostati

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Consigli per l’installatore

Pressostati

 

 

Il pressostato adatto al

Negli impianti dove il KP viene attivato

 

Vostro impianto frigorifero

occasionalmente (in condizioni di allarme), e

 

(segue)

su quelli nei quali il KP costituisce una fonte di

 

 

segnali destinati a PLC, ecc.: utilizzare pressostati

 

 

KP con contatti dorati; essi assicurano una buona

 

 

conduttività basse tensioni.

 

 

 

 

Al0_0005

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Note per l’installatore

Termostati

 

 

 

Indice

 

 

Pagina

 

Installazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

 

Termostato KP con sensore di temperatura dell’aria .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. .

29

 

Taratura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. .

30

 

Termostati con ripristino automatico . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. .

30

 

Termostati con ripristino al valore massimo . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

.

. 30

 

Termostati con ripristino al valore minimo . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

.

. 30

 

Esempio di taratura . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. .

31

 

Controllo del funzionamento dei contatti . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

.

. 31

 

Termostato doppio KP 98 . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

.

. 31

 

Il termostato adatto al Vostro impianto frigorifero . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

.

. 32

 

Carica di vapore . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. .

32

 

Carica di assorbimento . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

 

Bassa tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

 

Sistemazione del tubo capillare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33

 

Termostati con carica di vapore . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

.

. 33

 

 

 

 

<![if ! IE]>

<![endif]>Termostati

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Danfoss Consigli pratici per l’installatore Service guide

Note

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