Queste Note per l’installatore forniscono consigli pratici sui
controlli (meccanici) per la refrigerazionecommerciale Danfoss e sui
compressori Danfoss.
Se avete bisogno di altre informazioni relative alla gamma di prodotti
Danfoss, contattate il vostro rivenditore locale. Per maggiori informazioni
consultate il nostro sito web:
www.danfoss.it
Speriamo che questa raccolta possa esservi d’aiuto per il vostro lavoro
quotidiano.
Danfoss A/S
Note per l’installatore
Capitolo 1 .................................... Valvole di espansione termostatica .......................................... pagina 3
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Introduzione
Una valvola di espansione termostatica è
costituita da un elemento termostatico (1) che
è separato dal corpo valvola mediante una
membrana.
Un tubo capillare collega l’elemento con un
bulbo (2), un corpo valvola con sede della valvola
(3) e una molla (4).
Funzionamento della valvola di espansione
termostatica:
Il funzionamento della valvola di espansione
termostatica è determinato da 3 pressioni
fondamentali:
P1: Pressione del bulbo, che agisce sulla parte
superiore della membrana e tende ad aprire
la valvola.
P2: Pressione di evaporazione che agisce sulla
parte inferiore della membrana e tende a
chiudere la valvola.
P3: Pressione della molla che agisce ugualmente
sulla parte inferiore della membrana e tende
a chiudere la valvola.
La regolazione della valvola di espansione
termostatica è basata sull’equilibrio sulle 3 forze
descritte.
La molla viene utilizzata per tarare il
surriscaldamento.
espansione
Valvole di
Surriscaldamento
Sottoraffreddamento
Ad0-0001
Il surriscaldamento viene misurato nel punto
della tubazione di aspirazione dove è montato
il bulbo ed è la differenza tra la temperatura
al bulbo e la pressione/temperatura di
evaporazione nello stesso posto.
Il surriscaldamento viene misurato in Kelvin (K) e
viene usato come segnale per regolare l’iniezione
di liquido attraverso la valvola di espansione.
Ad0-0012
Il sottoraffreddamento viene definito come la
differenza tra la temperatura di condensazione
e quella del liquido all’entrata della valvola di
espansione.
Il sottoraffreddamento viene misurato in
Kelvin (K).
Il sottoraffreddamento del refrigerante liquido
è necessario per evitare bolle di vapore nel
refrigerante a monte della valvola di espansione.
La presenza di bolle di vapore nel refrigerante
liquido riduce la capacità della valvola di
espansione facendo diminuire l’alimentazione di
liquido all’evaporatore.
Ad0-0015
Nella maggior parte dei casi è adeguato un
sottoraffreddamento di 4-5 Kelvin.
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Equalizzazione della
pressione esterna
Cariche
Carica universale
Bisogna sempre impiegare valvole di espansione
con equalizzazione esterna se si usano
distributori di liquido.
L’impiego di distributori comporta una caduta
di pressione di 1 bar su distributore e ranghi del
distributore.
Si raccomanda l’impiego di valvole di espansione
con equalizzazione esterna in impianti frigoriferi
con evaporatori o scambiatori di calore a piastre,
in cui la caduta di pressione sarà normalmente
superiore a quella corrispondente a 2K.
Le valvole di espansione termostatica possono
avere uno dei 3 differenti tipi di carica:
1. Carica universale
2. Carica MOP
3. Carica MOP con ballast, di serie per le valvole
di espansione Danfoss con MOP.
Le valvole con carica del 1° tipo sono usate nella
maggior parte degli impianti frigoriferi, in cui non
è necessaria una limitazione della pressione e in
cui il bulbo può essere posto in è posizione più
calda dell’elemento oppure con alte temperature/
pressioni di evaporazione.
Ad0-0016
Carica MOP
La carica universale ha una carica di liquido
nel bulbo. Grazie alla grande quantità di carica,
nel bulbo ci sarà un residuo di carica anche se
l’elemento e più freddo o più caldo del bulbo.
Le valvole di espansione con carica MOP sono
usate soprattutto su unità di fabbricazione
industriale, per le quali si desideri una limitazione
della pressione di aspirazione in fase di
avviamento, per esempio nel settore trasporti ed
in impianti di condizionamento aria.
Tutte le valvole con MOP hanno una piccolissima
carica nel bulbo.
Ciò significa che la valvola o l’elemento devono
essere posti in posizione più calda del bulbo. In
caso contrario può verificarsi una migrazione
della carica dal bulbo all’elemento e la valvola di
espansione cessa di funzionare.
La carica MOP ha una carica limitata nel bulbo.
MOP significa Maximum Operating Pressure
ed è la massima pressione di aspirazione/
evaporazione permessa nella tubazione di
aspirazione/evaporazione.
La carica sarà evaporata, quando la temperatura
avrà raggiunto il punto MOP. Mano a mano che
aumenta la pressione di aspirazione la valvola di
espansione comincia a chiudersi a circa 0,3/0,4
bar sotto il punto MOP e sarà completamente
chiusa quando la pressione di aspirazione è
uguale al punto MOP.
Ad0-0017
Ad0-0018
Il’MOP viene spesso chiamato “Protezione da
sovraccarichi del motore”.
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Carica MOP a ballast
Scelta della valvola di
espansione termostatica
Le valvole di espansione con cariche MOP a
ballast si usano soprattutto in impianti frigoriferi
con evaporatori “ad alta dinamicità”, per esempio
in impianti di condizionamento aria e evaporatori
a piastra con grande atrasmissione di calore.
Con cariche MOP a ballast si può ottenere un
surriscaldamento inferiore di 2-4 K rispetto ad
altri tipi di carica.
Il bulbo della valvola di espansione termostatica
contiene un materiale a grande porosità e
superficie in rapporto al peso.
La carica MOP con ballast ha una funzione di
attenuazione sulla regolazione della valvola di
espansione.
La valvola si apre lentamente con l’aumentare della
temperatura del bulbo e si chiude rapidamente se la
temperatura del bulbo si abbassa.
La valvola di espansione termostatica può essere
scelta quando si conoscono i dati seguenti:
Tipo di refrigerante
Capacità dell’evaporatore
Pressione di evaporazione
Pressione di condensazione
Ad0-0021
Sottoraffreddamento
Caduta di pressione attraverso la valvola
Equalizzazione della pressione interna ed
esterna.
espansione
Valvole di
IdentificazioneL’elemento termostatico è provvisto di
un’iscrizione al laser sulla parte superiore della
membrana.
Il codice indica il tipo di refrigerante per cui la
valvola è stata progettata:
B = R410A
N = R134a
S = R404A/ R507
X = R22
Z = R407C
Questa incisione indica il tipo di valvola (con il
codice numerico), il campo di temperatura di
evaporazione, il punto di MOP, il refrigerante e la
massima pressione di esercizio. (PS/MWP).
Nelle TE20 e TE55, la capacità nominale è
stampigliata su una fascetta che si trova sul corpo
valvola.
L’insieme orificio per T2 e TE2 è contrassegnato
con le dimensioni dello stesso (es 06) e con
la data di produzione, contrassegnata dalla
settimana e dall’ultimo numero dell’anno (es 279).
Il codice dell’orificio è anche indicato sul tappo
del suo contenitore di plastica.
Sulle TE 5 e TE 12 la stampigliatura superiore
indica su quale valvola si può usare l’orificio in
questione. Quella inferiore indica la dimensione
dell’orificio (01).
Ad0-0019
Ad0-0023
Sulle TE 20 e TE 55 la stampigliatura inferiore
(50/35 TR N/B) indica la capacità nominale nei
due campi di temperatura di evaporazione N e B
e il refrigerante (50/35TR=175kW in campo N e
123kW in campo B).
La stampigliatura superiore (TEX55) indica il tipo
di valvola con cui l’orificio può essere utilizzato.
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Installazione
La valvola di espansione viene montata sulla
tubazione del liquido a monte dell’evaporatore
e il suo bulbo viene fissato sulla tubazione di
aspirazione il più vicino possibile all’evaporatore.
Se c’è equalizzazione della pressione esterna, la
tubazione di equalizzazione viene collegata con
la tubazione di aspirazione immediatamente
dopo il bulbo.
Si raccomanda di montare il bulbo su un tratto
orizzontale della tubazione di aspirazione e
in una posizione corrispondente alle lancette
dell’orologio tra l’1 e le 4.
La posizione dipende dal diametro esterno del
tubo.
Nota:
Il bulbo non va mai montato sul fondo della
tubazione di aspirazione, poiché riceverebbe falsi
impulsi di comando a causa dell’olio presente in
fondo al tubo stesso.
Il bulbo deve essere in grado di percepire la
temperatura del vapore surriscaldato aspirato e non
deve perciò essere collocato in modo tale da essere
influenzato da altre fonti di freddo o di calore.
Se il bulbo si trova esposto a correnti di aria calda,
si raccomanda di isolarlo.
La fascetta fissabulbo Danfoss consente
un’installazione sicura del bulbo sulla tubazione,
assicurando un contatto termico ideale tra il
bulbo e la tubazione. Utilizzando una chiave
TORX per fissare la fascetta, viene garantito il
contatto termico senza rischiare di danneggiare
la fascetta.
Ad0-0002
Ad0-0003
Ad0-0004
Il bulbo non deve essere montato dopo uno
scambiatore di calore, poiché ne deriverebbero
falsi impulsi di comando alla valvola di
espansione.
Ad0-0005
Il bulbo non deve essere montato vicino a
componenti con grande massa, poiché anche
questo provocherebbe un falso impulso di
comando alla valvola di espansione.
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Installazione (segue)
Come menzionato precedentemente, il bulbo
deve essere installato nella parte orizzontale della
tubazione di aspirazione, immediatamente a valle
dell’evaporatore. Non deve essere installato su
un collettore o un tubo verticale dopo una sacca
d’olio.
Il bulbo della valvola di espansione deve essere
sempre montato a monte di trappole di liquido.
Ad0-0007
espansione
Valvole di
Ad0-0008
Taratura
La valvola di espansione viene fornita con una
taratura di fabbrica che andrà bene nella maggior
parte dei casi.
Qualora sia necessaria una taratura ulteriore,
vi si potrà procedere per mezzo dell’asta di
regolazione della valvola di espansione.
Facendo ruotare l’asta in senso orario, si aumenta
il surriscaldamento della valvola di espansione,
mentre facendola ruotare in senso antiorario si
diminuisce il surriscaldamento.
Per le T / TE 2 un giro di rotazione dell’asta fa
variare il surriscaldamento di circa 4 K a una
temperatura di evaporazione di 0°C.
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Valore (segue)
Per le TE 5 e grandezze successive una rotazione
di un giro dell’asta fa variare il surriscaldamento di
circa 0,5 K a una temperatura di evaporazione di
0°C.
Per TUA / TUB e grandezze successive una
rotazione di un giro dell’asta fa variare il
surriscaldamento di circa 3 K° a una temperatura
di evaporazione di 0°C.
La pendolazione nell’evaporatore può essere
eliminato adottando la seguente procedura:
Per eliminare la pendolazione dell’evaporatore,
aumentare il surriscaldamento ruotando più
volte l’asta di regolazione in senso orario, fino ad
arrestarla. Ruotare l’asta in senso antiorario gradino
per gradino finché non ricomincia la pendolazione.
Da questa posizione ruotare l’asta di un giro in
senso orario,(solo 1/4 di giro per le valvole T / TE 2).
A questa taratura l’impianto frigorifero non pendola
e l’evaporatore viene pienamente utilizzato.
Un’oscillazione del surriscaldamento di 1 K non
viene considerata pendolazione.
Ad0-0010
Ad0-0011
Cambiamento dell’insieme
orificio
Se il surriscaldamento nell’evaporatore è troppo
alto, ciò può essere dovuto ad una insufficiente
alimentazione di liquido refrigerante.
Il surriscaldamento può si riduce ruotando
l’asta di regolazione della valvola di espansione
gradino per gradino in senso antiorario fino a
constatare la pendolazione.
Da questa posizione ruotare l’asta di circa un giro
completo in senso orario, (soltanto 1/4 di giro
per T /TE 2). Con questa taratura l’evaporatore è
pienamente utilizzato.
Un’oscillazione del surriscaldamento di 1 K non
viene considerata pendolazione.
Se non si trova una taratura di surriscaldamento,
in cui l’evaporatore non pendoli, ciò può essere
dovuto al fatto che la capacità della valvola è
troppo grande e che l’insieme orificio o la valvola
devono essere sostituiti con altri di capacità
minori.
Se il surriscaldamento dell’evaporatore è troppo
grande, la capacità della valvola è troppo piccola
e l’insieme orificio deve essere sostituito da uno
di capacità maggiore.
Ad0-0013
Le valvole TE, T2, TUA, TCAE sono fornite con
orificio intercambiabile.
Tutte le valvole solenoidi EVR/EVRA e EVH
possono lavorare correttamente solamente in
una direzione di flusso, ossia nella direzione della
freccia.
Normalmente le valvole solenoidi montate a
monte di una valvola termostatica devono essere
montate vicino a quest’ultima.
In questo modo vengono evitati colpi di liquido
all’apertura della valvola solenoide.
Assicurarsi che le tubazioni intorno alla valvola
siano fissate correttamente, in modo che non si
verifichino rotture.
Af0_0001
Af0_0003
solenoidi
Valvole
Precauzioni EVRA 32 & 40
Per brasare/saldare le valvole EVR/EVRA e EVH
non è in genere necessario smontarle purché
si prendano le misure necessarie per evitare di
riscaldarle.
Nota! Proteggere sempre il tubo armatura dalle
gocce di saldatura.
Fissata la valvola al tubo, togliere il corpo
per evitare l’azione del calore su O-ring e
guarnizioni. In impianti con tubi di acciaio saldati
è raccomandabile montare un filtro FA o simili
davanti alla solenoide. (In impianti nuovi fare
sempre un lavaggio prima del loro avviamento).
Tutte le valvole solenoidi devono essere aperte
o mediante tensione alla bobina o aprendo
la valvola manualmente (se esiste un’asta per
apertura manuale).
Ricordare di svitare l’asta prima della messa in
moto, altrimenti la valvola non si può chiudere.
Af0_0005
Applicare sempre una controforza al
momento di fissare la valvola solenoide alle
tubazioni - cioè due giri di chiave dalla stessa
parte della valvola.
Quando si installa la bobina, questa deve essere
semplicemente spinta sul tubo armatura finché
si avverte uno scatto che indica che la bobina è
stata installata correttamente.
Nota: Ricordarsi di montare l’O-ring tra il corpo
valvola e la bobina.
Assicurarsi che l’O-ring sia liscio, non danneggiato
e non ci siano vernici o altri materiali sulla sua
superficie.
Nota: Cambiare l’O-ring quando si effettua la
manutenzione.
La bobina può essere rimossa con l’aiuto di un
cacciavite. In seguito il cacciavite può essere
usato come leva per allentare la bobina.
Af0_0018
Af0_0019
solenoidi
Valvole
Effettuare l’immissione del cavo in modo
accurato. L’acqua non deve poter entrare nella
morsettiera. Il cavo deve essere fatto uscire in
modo da formare una U.
Tutta la circonferenza del cavo deve aderire al
passacavo della morsettiera.
Usare perciò sempre dei cavi rotondi - sono gli
unici che garantiscano un’aderenza perfetta.
Quando si cambia la bobina può essere
necessario usare attrezzi manuali, ad es. due
cacciaviti.
Controllare che i dati della bobina (tensione
e frequenza) corrispondano alla tensione di
alimentazione. In caso contrario la bobina può
bruciarsi. Controllare sempre che valvola e
bobina si corrispondano.
Fare attenzione nel cambiare la bobina di
EVR 20 NC (NC = normalmente chiuso):
- Il corpo della valvola per bobina a corrente
alternata ha un’armatura quadrata.
- Il corpo della valvola per bobina a corrente
continua ha un’armatura rotonda.
La bobina sbagliata dà un MOPD più basso.
Vedere i dati sulla testa del dado. Scegliere
possibilmente sempre bobine a frequenza
singola. Producono meno calore delle bobine a
doppia frequenza.
Utilizzare valvole solenoidi NC (normalmente
chiuse) in impianti, in cui la valvola deve stare
chiusa (bobina de-energizzata) la maggior parte
del tempo.
Utilizzare valvole solenoidi NO (normalmente
aperte, bobina de-energizzata) in impianti in cui
la valvola deve stare aperta la maggior parte del
tempo.
Non sostituire mai ad una valvola solenoide del
tipo NO una valvola solenoide del tipo NC - o
viceversa.
Af0_0012
Af0_0013
Af0_0014
(Il nuovo tipo di bobina “clip on”)
Con ogni bobina vengono fornite 2 etichette
(vd. illustrazione).
L’etichetta adesiva deve essere attaccata sul
fianco della bobina, mentre l’altra deve essere
installata sul tubo armatura prima di posizionare
la bobina.
Montare il pressostato KP su una staffa di supporto
o su una superficie completamente piana.
Il pressostato può anche essere montato sul
compressore stesso.
In condizioni poco favorevoli, una staffa angolare
potrebbe aumentare le vibrazioni del piano di
montaggio. Pertanto, in caso di forti vibrazioni,
utilizzare sempre una staffa a parete.
Se esiste il pericolo di gocce o spruzzi d’acqua,
si dovrà utilizzare l’apposita piastra di copertura.
Questa aumenta il grado di protezione
portandolo a IP 44, ed è adatta a tutti i
pressostati KP. Per ottenere un IP44 i fori sul retro
devono essere coperti da una staffa ad angolo
(060-105666) o da una staffa a muro (060-10566).
La piastra di copertura viene fornita insieme a
tutti gli apparecchi dotati di ripristino automatico.
Essa può essere usata anche sugli apparecchi con
ripristino manuale ma, in questo caso, la piastra
dovrà essere acquistata separatamente
(codice 060-109766 per pressostato singolo;
060-109866 per pressostato doppio).
Se l’apparecchio deve essere utilizzato in
condizioni di particolare sporcizia o dove può
essere eventualmente soggetto a forti spruzzi - è
consigliabile dotarlo di un coperchio di protezione.
Questo coperchio può essere montato insieme
con una staffa angolare o una staffa a parete.
Al0_0001
Al0_0007
Pressostati
Al0_0008
Se il pressostato rischia di essere esposto
all’acqua si può ottenere un maggiore grado di
protezione montando il prodotto in una scatola
speciale IP55.
La protezione IP 55 è disponibili sia per
pressostato singolo (cod.060-033066) che doppio
(cod.060-035066).
Il collegamento del pressostato alla tubazione
deve essere sempre effettuato in modo tale da
evitare che il liquido si raccolga nel soffietto. Ciò
può accadere soprattutto quando
l’apparecchio viene installato in condizioni
ambientali poco favorevoli, come ad esempio
in una corrente d’aria fredda
il collegamento viene effettuato sulla parte
inferiore del tubo.
Un tale liquido potrebbe danneggiare il
pressostato di sicurezza.
Conseguentemente, le vibrazioni del
compressore non verrebbero smorzate e ciò
potrebbe dare origine a rumorosità e vibrazione
dei contatti.
Il tubo capillare può rompersi in seguito alle
vibrazioni e può comportare la perdita totale
della carica dell’impianto. Pertanto, è molto
importante osservare le seguenti norme:
Quando il montaggio viene effettuato
direttamente sul compressore:
Fissare il tubo capillare in modo che le
vibrazioni si ripercuotano sull’intero gruppo
compressore/pressostato. Il tubo capillare
dovrà essere avvolto a spirale e legato.
Al0_0009
Taratura
Pressostato di bassa pressione:
Pressostato di alta pressione:
Nota:
Secondo le normative EN non è consentito usare
il capillare per collegare pressostati di sicurezza.
In tali casi è prescritto l’uso di un tubo da ¼”.
Altri tipi di montaggio:
Avvolgere il tubo capillare in modo da
ottenere una spirale. Fissare il tratto di tubo
capillare situato tra il compressore e la spirale,
al compressore stesso.
Fissare il tratto di tubo capillare situato tra la
spirale e il pressostato, alla base del quale è
montato il pressostato stesso.
In caso di vibrazioni molto forti, si consiglia
l’impiego di tubi capillari Danfoss in acciaio, con
attacco a cartella:
Cod. No. 0,5 m = 060-016666
Cod. No. 1,0 m = 060-016766
Cod. No. 1.5 m = 060-016866
I pressostati KP possono essere pretarati
utilizzando una bombola di aria compressa.
Assicurarsi che i contatti di commutazione
siano collegati correttamente in relazione al
funzionamento richiesto.
Impostare la pressione di avviamento (CUT IN)
sulla scala del campo di pressione (A). Regolare
quindi il differenziale sulla scala dei valori
differenziali (B).
Pressione di arresto = CUT IN meno DIFF.
Impostare la pressione di arresto (CUT OUT)
sulla scala del campo di pressione (A). Regolare
quindi il differenziale(DIFF) sulla scala dei valori
differenziali (B).
Pressione di avviamento = CUT OUT meno DIFF.
Occorre ricordare: che le scale hanno soltanto
carattere indicativo.
Esempio con quattro
compressori collegati in
parallelo (R404A)
Regolazione della Bassa
Pressione per installazione
all’esterno
Pressioni di evaporazione
(pe) indicative, riferite ai vari
Mezzo: crema gelato a –25°C,
t0 ≈ –37°C,
p0 ≈ –0,5 bar,
Dp tubazione di aspirazione corrispondente a
0,1 bar.
Ogni pressostato (es. KP 2) deve essere
singolarmente tarato in base alla seguente
tabella:
Il pressostato deve essere montato in modo da
evitare che il liquido si raccolga nel soffietto.
Se il compressore, il condensatore ed il ricevitore
vengono installati all’esterno, il pressostato
di bassa pressione KP deve essere tarato
impostando un valore di inserimento (“CUT IN”)
inferiore alla pressione minima (temperatura
intorno al compressore) raggiungibile nel
periodo di funzionamento invernale. In questo
caso, dopo lunghi periodi di fermata, la pressione
presente nel ricevitore determina la pressione di
aspirazione.
Esempio:
Una temperatura minima presente intorno al
compressore di –20°C significa, per R404A, una
pressione di 1 bar. Il cut in deve essere impostato su
–24°C (corrispondente a 1,6 bar).
Temp. ambiente (tr)Tipo di impiantoDiff. tra
+0,5°/+2°CCella frig. per carne,
con circolaz. forzata
+0,5°/+2°CCella frig. per carne,
con circolaz. aria nat.
–1°/0°CVetrina frigorifera
per carne (aperta)
+2°/+6°CCella frig. per latte14K1,0 bar
0°/+2°CCella frig. per frutta
Cella per verdure
–24°CCongelatore10K1,6 bar
–30°CMagazzino congelatore
ventilato
te e t
(aria)
10K1,0 - 1,1 bar
12K0,8 - 0,9 bar
14K0,6 bar
6K1,3 – 1,5 bar
10K1 bar
mezzi
Al0_0013
Pressione di
evapor.(pe)
(R134a)
(R134a)
(R134a)
(R134a)
(R134a)
(R404A)
(R404A)
Compressoredisinserimentoinserimento
1–0,05 bar0,35 bar
20,1 bar0,5 bar
30,2 bar0,6 bar
40,35 bar0,75 bar
RH
Taratura di KP2/KP1
[%]
(inserimento - disinserimento)
D = pressost. di servizio
S = pressost. di sicurez.
Dopo aver effettuato i collegamenti e con
l’impianto alla normale pressione di esercizio, si
potrà controllare manualmente il funzionamento
dei contatti.
A seconda della pressione e della taratura del
soffietto, il bilanciere dovrà essere premuto in
basso o spinto in alto.
Durante la prova, qualsiasi meccanismo di
ripristino è inattivo.
Su pressostati singoli:
usare il bilanciere sul lato sinistro, in alto.
Su pressostati doppi:
usare il bilanciere sul lato sinistro per controllare la
bassa pressione, o a destra in basso per controllare
l’alta pressione.
Attenzione!
Il funzionamento dei contatti di un
pressostato KP non deve mai essere
controllato attivando il bilanciere in
alto a destra. La mancata osservanza di questa
norma potrebbe comportare la sregolazione del
pressostato e, nel peggiore dei casi, provocare
danni al funzionamento dell’apparecchio.
Al0_0018
Sul pressostato doppio KP 15, con possibilità di
ripristino automatico o manuale sul lato bassa
pressione ed alta pressione, la taratura relativa
al ripristino automatico dovrà essere eseguita
quando viene effettuata la manutenzione
dell’apparecchio. Eseguita questa taratura,
il pressostato sarà in grado di rimettersi
automaticamente in funzione. Da ricordare che
l’eventuale variazione della taratura di fabbrica
della funzione di ripristino deve essere eseguita
dopo la manutenzione.
Il pressostato può essere protetto contro
l’eventuale posizionamento dell’apparecchio
sul ripristino automatico: a tale scopo, togliere
semplicemente la rondella che regola la funzione
di ripristino.
Se si desidera proteggere l’apparecchio da
eventuali manomissioni, la rondella dovrà essere
sigillata con vernice rossa.
Il pressostato adatto al
Vostro impianto frigorifero
Negli impianti ermetici, si potrà utilizzare un
pressostato KP con attacchi a brasare, invece
degli attacchi a cartella.
I pressostati KP, utilizzati negli impianti che
impiegano ammoniaca, dovranno essere del tipo
KP-A.
Al posto del tubo capillare. si potrà utilizzare un
raccordo M10 × 0.75 – 1/
(Cod. No. 060- 014166).
- 18 NPT
4
Al0_0006
Pressostati
Negli impianti frigoriferi contenenti una grossa
quantità di fluido refrigerante, e sui quali è
auspicabile/indispensabile una maggiore
sicurezza (impianti esenti da guasti): utilizzare il
pressostato KP 7/17 a doppio soffietto. In caso
di rottura di un soffietto, l’impianto si fermeràsenza perdite di carica.
Per quanta riguarda gli impianti funzionanti con
bassa pressione di evaporazione, e nei quali il
pressostato deve effettuare la regolazione (e non
solo il controllo): utilizzare pressostati KP 2, con
un piccolo differenziale.
Un esempio dove il pressostato ed il termostato
sono collegati in serie:
Il KP 61 regola la temperatura mediante
avviamento/arresto del compressore.
Il KP 2 arresta il compressore quando la pressione
di aspirazione diventa troppo bassa.
Il pressostato adatto al
Vostro impianto frigorifero
(segue)
Negli impianti dove il KP viene attivato
occasionalmente (in condizioni di allarme), e
su quelli nei quali il KP costituisce una fonte di
segnali destinati a PLC, ecc.: utilizzare pressostati
KP con contatti dorati; essi assicurano una buona
conduttività basse tensioni.
Se esiste il pericolo di gocce o spruzzi d’acqua,
installare una piastra di copertura. Questa
aumenta il grado di protezione portandolo a
IP 44, ed è adatta a tutti i termostati KP. Questo
accessorio deve essere acquistato separatamente
(Cod. No. 060-109766, per la versione singola,
060-109866, per la versione doppia).
Per ottenere una protezione IP 44, coprire tutti
i fori della piastra posteriore di appoggio del
termostato.
Se l’apparecchio deve essere utilizzato in
condizioni di particolare sporcizia o dove può
essere eventualmente soggetto a forti spruzzi,
è consigliabile dotarlo di un coperchio di
protezione. Tale coperchio può essere montato
insieme con una staffa angolare o una staffa a
parete (Cod. No. 060-105666, per il coperchio
singolo; 060-105566, per il coperchio doppio).
Aj0_0001
Termostati
Termostato KP con sensore
ambiente
Aj0_0002
Se l’apparecchio rischia di essere esposto a
notevole umidità o spruzzi diretti, è consigliabile
dotarlo di una speciale custodia IP55.
La custodia IP 55 è disponibile sia per pressostato
singolo (cod.060-033066) che doppio
(cod.060-035066).
Ak0_0020
Occorre ricordare che il differenziale può essere
influenzato dalla circolazione dell’aria intorno alla
sonda. Una circolazione d’aria insufficiente può
aumentare il differenziale di 2-3°C.
Sistemare il termostato ambiente in modo
che l’aria possa liberamente circolare intorno
alla sonda. Nello stesso tempo, assicurarsi
che la sonda non sia esposta a correnti d’aria
provenienti dalle porte, o all’irradiamento
derivante dalla superficie dell’evaporatore.
Non collocare mai il termostato direttamente
contro una parete fredda; in questo modo
aumenta il differenziale. Si raccomanda di
montare l’apparecchio su una piastra isolante.
Quando si installa la sonda ricordare che l’aria
deve poter circolare liberamente intorno ad essa.
Se il controllo avviene, ad esempio, in base
alla temperatura dell’aria di ritorno, la sonda non
deve toccare l’evaporatore.
Termostato KP con sonda cilindrica
La sonda può essere fissata in tre modi:
1) sulla tubazione
2) tra le alette dell’evaporatore
3) in una guaina
Impostare sempre, sulla scala del campo di
temperatura, il valore massimo. Impostare quindi
il valore del differenziale sulla scala DIFF.
Il valore impostato sulla scala corrisponde al
punto in cui il compressore partirà in seguito ad
un aumento della temperatura. Il compressore
si fermerà quando la temperatura sarà
corrispondente al valore impostato sulla scala
DIFF.
Per quanto riguarda la pre-regolazione dei
termostati con carica di vapore, si dovranno
utilizzare le curve del grafico riportato sul libretto
di istruzioni.
Se, dopo averlo tarato in relazione a basse
temperature di arresto, il compressore non
si ferma: Controllare se il valore differenziale
impostato è troppo elevato.
Ah0_0006
Se viene utilizzata una guaina: usare sempre
della pasta conduttiva (Cod.No 041E0110) per
garantire un buon contatto tra la sonda e il
mezzo.
Aj0_0004
Aj0_0005
Termostati con ripristino al
valore massimo
Impostare la temperatura massima = temperatura
di arresto sulla scala del campo di temperatura.
Il valore di taratura del differenziale è fisso.
Quando la temperatura sul sensore del
termostato corrisponderà al valore del
differenziale, il compressore potrà essere rimesso
in funzione premendo il pulsante “Reset”.
Termostati con ripristino al
valore minimo
Impostare la temperatura minima = temperatura
di arresto sulla scala del campo di temperatura.
Il valore di taratura del differenziale è fisso.
Quando la temperatura sarà salita al valore del
differenziale, il compressore potrà essere rimesso
in funzione premendo il pulsante “Reset”.
La temperatura di una cella di congelamento
deve essere controllata mediante un termostato
che provochi la chiusura di una elettrovalvola.
Tale impianto è del tipo “pump down”, in cui
il disinserimento del compressore avviene
mediante un pressostato di bassa pressione.
In questo caso, il pressostato deve essere regolato
in modo da disinserirsi ad una pressione che
non sia inferiore a quella necessaria. Nello stesso
tempo, il pressostato deve entrare in funzione ad
una pressione corrispondente alla temperatura di
inserimento del termostato:
Esempio:
Cella di congelamentoR404A
Temperatura ambiente: –20°C
Temperatura di disinserimento
termostato:–20°C
Temperatura di inserimento
termostato:–18°C
Pressione di disinserimento
del pressostato:0,9 bar (–32°C)
Pressione di inserimento del
pressostato:
2,2 bar (–18°C)
Dopo aver collegato i conduttori elettrici, si
potrà controllare manualmente il funzionamento
dei contatti. A seconda della temperatura
registrata dalla sonda e del valore di taratura del
termostato, il bilanciere di prova dovrà essere
premuto in basso o spinto in alto. Durante la
prova, qualsiasi meccanismo di ripristino è
inattivo.
Termostati
Aj0_0007
Termostato doppio KP 98
Usare il bilanciere in alto a sinistra.
Aj0_0009
Attenzione!
Il funzionamento dei contatti di un
termostato singolo KP non deve
mai essere controllato attivando il
bilanciere sul lato destro. La mancata osservanza
di questa norma potrebbe comportare la
sregolazione del pressostato e, nel peggiore
dei casi, provocare danni al funzionamento
dell’apparecchio.
Usare il bilanciere sul lato sinistro per verificare
il funzionamento in caso di aumento della
temperatura dell’olio, ed a destra in basso per
verificare il funzionamento in caso di aumento
della temperatura del gas compresso.
Carica di vaporeBasse temperature, il bulbo più freddo, non
sensibile alla protezione.
Termostato con bobina in aria: In caso di
aumento o diminuzione graduale della
temperatura (inferiore a 0,2K/min), come ad
esempio in grandi celie frigorifere a lunga
conservazione, contenenti molti prodotti, si
consiglia di utilizzare un termostato KP 62 con
carica di vapore.
Carica di assorbimentoAlte temperature, sensibile alla protezione.
Soffietto più freddo o più caldo.
Termostato con bobina in aria: In caso di rapide
variazioni della temperatura (superiori a 0,2K/min),
come ad esempio in piccole celle frigorifere
dove la frequenza di sostituzione della merce ed
elevata, si consiglia di utilizzare un termostato
KP62 con carica di assorbimento.
Capillare diritto
60I8012
Bobina in aria remota
60I8032
Carica di vapore
Bobina in aria
(incorporata nel
termostato)
60I8013
Bulbo remoto
a doppio contatto
60I8017
Bulbo remoto
cilindrico
60I8008
Bassa tensione
Negli impianti dove il KP viene attivato
occasionalmente (in condizioni di allarme) e
su quelli nei quali il KP costituisce una fonte di
segnali destinati al PLC, ecc. (bassa tensione):
utilizzare pressostati KP con contatti dorati;
essi assicurano una buona conduttività basse
tensioni.
Il tubo capillare eccedente può rompersi in caso
di vibrazioni e ciò può causare perdite di carica
del termostato. Pertanto, è molto importante
osservare le seguenti norme:
Quando il montaggio viene effettuato
direttamente sul compressore:
Fissare il tubo capillare in modo che le vibrazioni
si ripercuotano sull’intero gruppo compressore/
pressostato. Il tubo capillare eccedente dovrà
essere avvolto a spirale e legato.
Altri tipi di montaggio: Avvolgere il tubo capillare
eccedente in modo da ottenere una spirale.
Fissare il tratto di tubo capillare situato tra il
compressore e la spirale al compressore stesso.
Fissare il tratto del tubo capillare situato
tra la spirale ed il termostato, alla base del
termostato stesso.
Non installare mai il termostato KP con carica
di vapore in un ambiente ove la temperatura
sia o possa essere inferiore a quella della cella
frigorifera.
Aj0_0017
Termostati
Evitare assolutamente che il tubo capillare
in uscita dal termostato KP corra lungo una
tubazione di aspirazione, situata in un vano della
parete.
I regolatori KV vengono usati sia sulla bassa che
sull’ alta pressione per assicurare una pressione
costante.
KVP viene usato come regolatore della
pressione di evaporazione.
KVR viene usato come regolatore della
pressione di condensazione.
KVL viene usato come regolatore di
avviamento.
KVC viene usato come regolatore della capacità.
NRD viene usato come regolatore di pressione
differenziale. e come regolatore della
pressione del ricevitore.
KVD viene usato come regolatore della
pressione del ricevitore.
CPCE viene usato come regolatore di capacità.
Il regolatore della pressione di evaporazione
viene usato sull’ aspirazione per regolare la
pressione di evaporazione in impianti frigoriferi
dotati di uno o più evaporatori.
In questo tipo di impianti frigoriferi, che lavorano
con differenti pressioni di evaporazione, il
KVP viene installato a valle dell’evaporatore a
pressione più elevata.
Ogni evaporatore viene attivato da una valvola
solenoide nella linea del liquido. Il compressore
viene controllato da un pressostato in una
funzione “pump down”.
La pressione massima sul lato di aspirazione
corrisponde alla temperatura minima
dell’ambiente da raffreddare.
In impianti frigoriferi con evaporatori in parallelo
e con compressore comune, nei quali si desidera
ottenere la stessa pressione di evaporazione,
KVP va installato sulla tubazione di aspirazione
comune.
Ak0_0031
Ak0_0025
pressione
Regolatori di
Ak0_0019
Il regolatore della pressione di evaporazione
KVP dispone di un attacco per il manometro che
può essere usato per la taratura della pressione
di evaporazione. Il KVP mantiene una pressione
costante nell’evaporatore.
Il KVP si apre all’aumentare della pressione di
entrata (pressione di evaporazione).
Il KVR viene normalmente installato tra il
condensatore raffreddato ad aria e il ricevitore.
Il KVR mantiene una pressione costante nei
condensatori raffreddati ad aria.
Il KVP si apre all’aumentare della pressione di
entrata (pressione di condensazione).
Insieme con un KVD o un NRD, KVR assicura
che il ricevitore abbia una pressione di
Iiquido sufficientemente alta in condizioni di
funzionamento variabili.
Il regolatore KVR dispone di un attacco per il
manometro che viene usato per la taratura della
pressione di condensazione.
Nei casi in cui il condensatore raffreddato ad aria
ed il ricevitore siano entrambi collocati all’aria
aperta o in un ambiente molto freddo, può essere
difficile avviare l’impianto frigorifero dopo un
lungo periodo di arresto.
In tal caso, il KVR va installato a monte del
condensatore raffreddato ad aria con un NRD,
sistemato su una tubazione di bypass del
condensatore.
Le NRV impediscono il ritorno del liquido durante
il processo di avviamento.
Il KVR viene usato anche per il recupero del
calore. In tal caso il KVR viene installato tra il
recuperatore di calore e il condensatore.
Ak0_0026
Ak0_0027
Regolatori di avviamento KVL
E’ necessario installare una valvola di ritegno NRV
tra il condensatore e il ricevitore per evitare la
ricondensazione del liquido nel condensatore.
Ak0_0028
Il KVR può essere usato come valvola
equilibratrice in impianti frigoriferi a
sbrinamento automatico. In tal caso il KVR va
installato tra il ricevitore e la tubazione di uscita
dell’evaporatore.
Nota!
Il KVR non deve mai essere usato come valvola di
sicurezza.
Ak0_0029
Il regolatore di avviamento KVL evita il
funzionamento e l’avviamento del compressore
a pressioni di aspirazione troppo alte.
Il KVL va installato sulla tubazione di aspirazione
dell’impianto frigorifero immediatamente a
monte del compressore.
Il KVL viene spesso usato in impianti frigoriferi
con compressori ermetici o semiermetici, adatti
per campi di bassa temperatura di evaporazione.
Il KVL apre al diminuire della pressione di uscita
(pressione di aspirazione).
Il KVC viene usato per regolare la capacità in
impianti frigoriferi, in cui si possono verificare
fasi di carico ridotto e dov’è necessario evitare
un aspirazione troppo bassa e un ciclaggio dei
compressori.
Un’aspirazione troppo bassa provoca il vuoto
nell’impianto. In impianti con compressori
aperti ciò comporta il rischio di penetrazione
dell’umidità. Il KVC viene normalmente installato
su un bypass tra la mandata del compressore
e l’aspirazione. Il KVC si apre al diminuire della
pressione di uscita (pressione di aspirazione).
Se si desidera una regolazione più precisa,
una bassa pressione di aspirazione o una
maggiore caduta di pressione, in alternativa si
può usare un regolatore di capacità CPCE.
Ak0_0030
Ak0_0002
pressione
Regolatori di
Regolatore di pressione del
ricevitore KVD
Il KVC può essere installato anche su una
tubazione bypass dalla tubazione di mandata del
compressore e con l’uscita della valvola collegata
in un punto situato tra la valvola di espansione e
l’evaporatore.
Questa soluzione può essere adottata su un
raffreddatore di liquido con più compressori
in parallelo e nel caso in cui non si usi un
distributore di liquido.
Ak0_0003
Il KVD viene usato per mantenere una
pressione nel ricevitore sufficientemente alta
in impianti frigoriferi con o senza recupero di
calore.
Il KVD viene usato insieme con un regolatore
della pressione di condensazione KVR.
Il regolatore della pressione del ricevitore
KVD dispone di un attacco per il manometro
che può essere usato per la taratura della
pressione del ricevitore.
Il KVD si apre al diminuire della pressione di
uscita (pressione del ricevitore).
Tutte le KV recano un’etichetta che indica tipo e
funzione della valvola, per es. CRANKCASE PRESS.
REGULATOR type KVL.
L’etichetta indica anche il campo di lavoro della
valvola e la pressione max. di lavoro ammessa (PS/
MWP).
Sul bordo inferiore c’è una doppia freccia con le
indicazioni “+” e “-“. La direzione “+” (più) significa
pressione più alta e “-“ (meno) pressione più bassa.
I regolatori KV possono essere usati con tutti i
refrigeranti esistenti, salvo l’ammoniaca (NH3),
a condizione che vengano rispettati i campi di
pressione con cui possono funzionare.
Sul corpo della valvola sono impresse le sue
dimensioni, per es. KVP 15, e una freccia che
indica la direzione di flusso nella valvola.
Ak0_0032
Ak0_0005
Installazione
Brasatura
Assicurarsi che le tubazioni intorno alle valvole KV
siano pulite e ben fissate in modo da proteggere
le valvole dalle vibrazioni.
Tutti i regolatori di pressione KV devono essere
installati in modo che il flusso sia nella direzione
della freccia.
I regolatori di pressione possono essere installati
in qualsiasi posizione, ma in modo che non si
formino trappole d’olio o di liquido.
Durante la brasatura è importante avvolgere un
panno bagnato intorno alla valvola.
Dirigere la fiamma del gas in modo che la valvola
non sia esposta direttamente al calore. Assicurarsi
inoltre che al termine della brasatura non vi
siano delle scorie nella valvola, poiché queste
danneggerebbero il funzionamento della valvola
stessa.
Prima di procedere alla brasatura, assicurarsi che
un eventuale inserto per attacco manometrico sia
stato rimosso. Usare sempre gli occhiali protettivi
durante la brasatura delle valvole KV.
Ak0_0006
Ak0_0007
Attenzione!
Le leghe dei materiali di brasatura
e gli antiossidanti emettono del fumo
che può essere nocivo alla salute. Leggere
pertanto attentamente le istruzioni del
produttore e attenersi alle norme di
sicurezza. Tenere la testa lontana dal fumo durante la
brasatura. Provvedere a una buona ventilazione e/o
installare un aspiratore in corrispondenza della fiamma
per evitare l’inalazione di fumo o gas.
È consigliabile usare occhiali protettivi.
Non è raccomandato brasare se è ancora
presente del refrigerante nel sistema.
Non procedere alla brasatura se c’è refrigerante
nell’impianto potrebbe, danneggiare il soffietto
delle valvole KV, o altre parti dell’impianto
frigorifero.
I regolatori di pressione KV possono essere
sottoposti a controllo della pressione dopo
l’installazione sull’impianto frigorifero, se
la pressione di controllo non supera i valori
massimi a cui le valvole possono essere
esposte.
I massimi valori della pressione di prova per le
valvole KV sono illustrati nello schema.
Durante lo svuotamento dell’impianto frigorifero
bisogna assicurarsi che tutte le valvole KV siano
aperte.
Le valvole KV vengono fornite con la taratura di
fabbrica e nelle seguenti posizioni:
KVP: chiusa
KVR: chiusa
KVL: aperta
KVC: aperta
KVD: aperta
È quindi necessario che l’asta di taratura di KVP e
di KVR sia girata al massimo a sinistra durante lo
svuotamento dell’impianto frigorifero.
In alcuni casi può essere necessario procedere
allo svuotamento sia dal lato di mandata che dal
lato di bassa pressione dell’impianto frigorifero.
Si sconsiglia di effettuare lo svuotamento
attraverso gli attacchi per manometro di KVP,
KVR e KVD, in quanto questi connettori hanno
un’apertura molto piccola.
Per la taratura dei regolatori di pressione KV negli
impianti frigoriferi è opportuno assumere come
base la taratura di fabbrica.
La taratura di fabbrica per i singoli regolatori
di pressione può essere rilevata misurando la
distanza tra la testa della valvola e la vite di
taratura.
La tabella allegata mostra la taratura di fabbrica,
la distanza “x” e la variazione di pressione per
ogni giro della vite di taratura in tutti i tipi di KV.
I regolatori della pressione di evaporazione KVP
vengono sempre forniti con taratura di fabbrica
pari a 2 bar. Girando in senso orario si ottiene una
pressione più alta, girando in senso antiorario si
ottiene una pressione più bassa.
Dopo un certo periodo a funzionamento normale
bisogna procedere ad una taratura più fine. Per
questa operazione usare sempre un manometro.
Regolatori della pressione di
condensazione KVR + NRD
Se il KVP viene usato come antigelo, la rettifica
della taratura deve essere effettuata con un
carico minimo.
A taratura ultimata, rimettere sempre il
cappellotto protettivo.
I regolatori di avviamento KVL vengono sempre
forniti con una taratura di fabbrica di 2 bar.
Girando in senso orario si ottiene una pressione
più alta, girando in senso antiorario si ottiene una
pressione più bassa.
La taratura di fabbrica è il punto in cui il KVL
comincia ad aprire o chiude. Poiché si tratta
di proteggere il compressore, KVL deve essere
tarato alla pressione di aspirazione max. ammessa
del compressore.
La taratura viene effettuata usando il manometro
di aspirazione del compressore.
Negli impianti frigoriferi con un sistema KVR +
NRD occorre tarare il KVR in modo di ottenere
una pressione adeguata del ricevitore.
Bisogna poter accettare che la pressione del
condensatore sia sempre superiore di 1,4 - 3,0
bar (caduta di pressione attraverso NRD) rispetto
a quella del ricevitore. Qualora ciò non sia
accettabile, usare una soluzione basata su KVR +
KVD.
Ak0_0011
Ak0_0012
Il momento migliore per effettuare questa
taratura è durante il funzionamento nel periodo
invernale.
Regolatori della pressione di
condensazione KVR + KVD
Regolatori di pressione Danfoss
Negli impianti frigoriferi con KVR + KVD, tarare
prima la pressione di condensazione con KVR,
mentre KVD è chiuso (la vite di taratura è svitata
completamente in senso antiorario).
Tarare quindi KVD a una pressione del ricevitore
inferiore, per es. di circa 1 bar rispetto alla
pressione di condensazione.
Questa taratura deve essere effettuata col
manometro. Il momento migliore per effettuarla
è durante il funzionamento nel periodo invernale.
Se la taratura della pressione di condensazione
viene effettuata durante il funzionamento nel
periodo estivo, è possibile adottare una delle due
seguenti procedure:
1) In un impianto frigorifero di nuova
installazione e partendo da una taratura di
fabbrica di KVR e KVD a 10 bar, la taratura
del sistema può essere effettuata contando
il numero di giri sulla vite di taratura.
2) In un impianto frigorifero già in esercizio,
in cui non si conosce la taratura di KVR e di
KVD, occorre anzitutto stabilire il punto di
partenza per la taratura e contare quindi i
giri della vite. In seguito è possibile contare
il numero di giri sulla vite di taratura.
Ak0_0014
pressione
Regolatori di
ProdottoUsato comeApreCampo di pressione
KVPRegolatore della pressione di
evaporazione
KVRRegolatore della pressione di
condensazione
KVLRegolatore di avviamentoal diminuire della pressione di uscita0,2 - 6 bar
KVCRegolatore di capacitàal diminuire della pressione di uscita0,2 - 6 bar
CPCERegolatore di capacitàal diminuire della pressione di uscita0 - 6 bar
NRDRegolatore di pressione
differenziale
KVDRegolatore della pressione del
ricevitore
all’aumentare della pressione di entrata0 -5,5 bar
all’aumentare della pressione di entrata5 - 17,5 bar
Inizia ad aprire quando la perdita di carico nella
3 - 20 bar
valvola è di 1.4 bar, ed è completamente aperta
quando questa è di 3 bar.
Le valvole barostatiche per acqua tipo WV
vengono usate negli impianti frigoriferi con
condensatori raffreddati ad acqua per mantenere
costante la pressione di condensazione sotto
carichi variabili.
Le valvole per acqua possono essere usate con
tutti i comuni refrigeranti a condizione che venga
rispettato il campo di lavoro delle valvole. Le WVS
possono essere utilizzate per R717 (ammoniaca).
Ag0_0001
La valvola per acqua Danfoss WVFM è costituita
da un corpo valvola e da un soffietto. Sull’esterno
del soffietto si trova un’etichetta con l’indicazione
del tipo di valvola e del campo di lavoro nonché
della max. pressione di esercizio ammessa.
L’etichetta indica inoltre la pressione di esercizio
max. ammessa sul lato acqua:fornita come PN10
a norma di IEC534-4.
Sul fondo della valvola viene indicata la direzione
in cui bisogna girare l’asta di taratura per
aumentare o diminuire la quantità d’acqua.
Ag0_0002
La valvola per acqua WVFX è costituita da
un corpo valvola con unità di taratura ed un
soffietto.
Sull’esterno del soffietto un’etichetta indica il tipo
di valvola, il campo di lavoro e la max. pressione
di esercizio ammessa.
Tutte le indicazioni di pressione si riferiscono al
lato condensatore. Su un lato del corpo valvola
sono impressi i seguenti dati: PN16 (pressione
nominale) e per es. DN 15 (diametro nominale) e
k
1.9 (capacità della valvola in m3/h a una caduta
vs
di pressione di 1 bar).
Sul lato opposto del corpo valvola sono impresse
le sigle RA e DA.
RA sta per “reverse acting” (funzione inversa) e DA
significa “direct acting” (funzione diretta).
Quando WVFX viene usata come valvola della
pressione di condensazione, il soffietto deve
essere installato vicino alla sigla DA.
Le WVFM e WVFX vengono normalmente
installate sulla tubazione di acqua a monte del
condensatore e col flusso nella direzione indicata
dalla freccia.
Si consiglia di installare sempre un filtro
meccanico FA a monte della valvola per acqua
per evitare impurità nelle parti mobili della
valvola.
Per evitare che le vibrazioni siano trasmesse al
soffietto, il corpo va collegato, mediante tubo
capillare alla tubazione di mandata in un punto a
valle del separatore d’olio.
Per prevenire ritorni di olio o eventuali impurità,
il tubo capillare deve essere collegato sulla
superficie superiore della tubazione di mandata.
Le valvole per acqua WVFM e WVFX32-40
vengono installate normalmente con il soffietto
rivolto verso l’alto.
Ag0_0005
Taratura
Ag0_0006
La valvola per acqua WVFX 10-25 può essere
installata in qualsiasi posizione.
Ag0_0007
Le valvole WVFM e WVFX vengono tarate in
modo da ottenere la pressione di condensazione
desiderata. Girando l’asta a destra si ottiene una
pressione più bassa, mentre girandola a sinistra si
ottiene una pressione più alta.
Per la taratura approssimativa si possono usare
i valori della scala graduata 1 - 5 . Il valore 1
corrisponde a circa 2 bar e il valore 5 a circa
17 bar.
NB.: I valori del campo di taratura indicano il
momento di apertura.
Ag0_0008
Per avere una valvola completamente aperta
la pressione del condensatore deve essere
superiore di 3 bar.
Si consiglia di sottoporre le valvole per acqua
ad una manutenzione preventiva, in quanto, col
tempo, intorno alle parti mobili delle valvole si
accumulano delle impurità (depositi).
La manutenzione può includere il lavaggio
delle valvole per acqua, che non solo elimina le
impurità, ma consente di “sentire” se la reazione
delle valvole è diventata più lenta.
Ag0_0009
Il lavaggio della valvola per acqua WVFM può
effettuarsi in modo più agevole se 2 cacciavite
vengono inseriti sotto la vite di taratura.
La vite viene quindi sollevata consentendo
l’aumento del flusso dell’acqua.
Ag0_0010
Anche il lavaggio della valvola per acqua WVFX
può essere effettuato con due cacciavite che
vanno introdotti in una scanalatura ai due lati
dell’unità di taratura (alloggiamento della molla)
e sotto la coppa della molla.
Spingendo il cacciavite, come indicato in figura,
si ottiene un aumento del flusso d’acqua.
Se si sono constatate irregolarità nelle valvole per
acqua o mancanza di tenuta attraverso la sede
della valvola, smontare e pulire la valvola.
Prima di smontare la valvola, è necessario togliere
la pressione dal soffietto, cioè interrompere il
collegamento col condensatore dell’impianto
frigorifero.
Prima dello smontaggio, svitare la molla di
taratura completamente, nel senso indicato dalla
freccia nel disegno, fino alla posizione più bassa
di pressione di taratura. Dopo lo smontaggio
sostituire sempre gli O-ring e le altre guarnizioni.
Note per l’installatore Filtri disidratatori e spie di liquido
Funzione
Per funzionare in modo ottimale, un impianto
frigorifero deve essere pulito e asciutto
all’interno.
Prima della messa in moto dell’impianto l’umidità
deve essere eliminata facendo il vuoto fino a una
pressione di 0,05 mbar abs.
Durante il funzionamento impurità e umidità
devono essere costantemente trattenute ed
eliminate mediante un filtro disidratatore
contenente una cartuccia solida formata da:
Setacci molecolari (MS).
Silica gel (SiO2) (poco efficace – non usato nei
filtri disidratatori Danfoss)
Allumina attiva (Al2O3) e da un tessuto filtrante
La cartuccia solida è simile ad una spugna, ha
cioè la capacità di assorbire l’acqua e trattenerla.
I setacci molecolari trattengono l’acqua, mentre
l’allumina attiva trattiene acqua e acidi.
La cartuccia solida (B) con il filtrino in poliestere
(A) agiscono anche come filtro dello sporco.
Ah0_0001
Scelta dei filtri disidratatori
La cartuccia solida trattiene le particelle di sporco
più grandi, mentre il filtrino in poliestere quelle
più piccole.
Il filtro è perciò in grado di trattenere tutte le
particelle maggiori di 25 micron.
La scelta del filtro disidratatore dipende dalle
dimensioni degli attacchi e dalla capacità
frigorifera dell’impianto.
Se si desidera un filtro con attacchi a brasare,
conviene usare un filtro Danfoss tipo DCL/
DML, poiché la sua capacità disidratante
particolarmente elevata allunga i periodi tra un
ricambio e l’altro.
La presenza di un anello sull’attacco A indica
che l’attacco è in mm. Se l’attacco A è semplice,
cioè senza anello, l’attacco è in pollici. I filtri DCL
possono essere utilizzati con refrigeranti CFC/
HCFC. I filtri DML possono essere utilizzati con
refrigeranti HFC. Vedere a pagina 60 per maggiori
dettagli.
Note per l’installatore Filtri disidratatori e spie di liquido
Posizione
nell’impianto frigorifero
Il filtro disidratatore viene di solito montato
sulla tubazione del liquido, dove la sua funzione
primaria è quella di proteggere la valvola di
espansione.
Nella tubazione del liquido la velocità del
refrigerante è bassa. Pertanto il contatto
tra il refrigerante e il nucleo solido nel filtro
disidratatore è buono. Allo stesso tempo, la
caduta di pressione nel filtro è bassa.
Un filtro disidratatore può anche essere montato
sulla tubazione di aspirazione per proteggere il
compressore contro le impurità e deidratare il
refrigerante.
I filtri di aspirazione (“burn out”) - sono usati
per eliminare l’acido dopo un’avaria del motore.
Per ottenere una caduta di pressione ridotta,
normalmente un filtro di aspirazione deve essere più
grande di un filtro sulla tubazione del liquido.
Un filtro di aspirazione deve essere sostituito prima
che la caduta di pressione superi i seguenti valori:
impianti A/C: 0,50 bar
impianti frigoriferi: 0,25 bar
impianti di surgelazione: 0,15 bar
Ah0_0019
Ah0_0020
Una spia di liquido con indicatore di umidità viene
montata dopo il filtro disidratatore. Quando la spia
di liquido viene montata dopo il filtro disidratatore
segnala:
Verde: non c’è umidità pericolosa nel refrigerante.
Giallo: umidità troppo elevata nel refrigerante
a monte della valvola di espansione.
Bolle:
1) Caduta di pressione troppo elevata nel filtro
disidratatore.
2) Non c’è sottoraffreddamento.
3) Quantità insufficiente di refrigerante
nell’impianto frigorifero.
Se la spia di liquido viene montata a monte del filtro
disidratatore, essa indicherà:
Verde: non c’è umidità pericolosa nel refrigerante.
Giallo: contenuto di umidità troppo elevato in tutto l’impianto frigorifero.
I punti di transizione dal verde al giallo
nell’indicatore della spia di liquido sono graduati in
base alla solubilità in acqua del refrigerante.
Nota:
I punti di transizione nelle spie di liquido Danfoss
sono molto ridotti. In questo modo si assicura che
un passaggio al verde nell’indicatore avviene solo
quando il refrigerante è asciutto.
Bolle:
1) Non c’è sottoraffreddamento.
2) Quantità insufficiente di refrigerante
nell’impianto frigorifero.
Ah0_0032
Ah0_0031
Nota!
Non procedere all’immissione di refrigerante
soltanto per la presenza di bolle nella spia di liquido.
Determinare prima la loro causa.
Note per l’installatore Filtri disidratatori e spie di liquido
Installazione
Il filtro disidratatore va montato con la direzione
del flusso nel senso della freccia stampata
sull’etichetta.
Il filtro può essere orientato a piacimento. E’ però
opportuno ricordare quanto segue:
L’installazione in posizione verticale con flusso
dall’alto verso il basso implica un’evacuazione/
svuotamento rapido dell’impianto frigorifero.
Qualora l’installazione venga fatta con flusso dal
basso verso l’alto, l’evacuazione/svuotamento
durerà più a lungo, poiché il refrigerante
intrappolato nel filtro dovrà evaporare.
Poiché la cartuccia del filtro è ben fissata
nell’involucro, i filtri disidratatori possono
resistere a vibrazioni pari a 10 g*).
Verificare se le tubazioni sono in grado di
sopportare il filtro disidratatore e se sono in
grado di resistere a eventuali vibrazioni. In caso
contrario, fissare l’involucro del filtro - con una
bandella di bloccaggio o simili - a una parte
stabile dell’impianto frigorifero.
*) 10 g = 10 volte la forza di gravità della terra.
Ah0_0022
Ah0_0028
DCR: Orientare il raccordo di entrata verso l’alto o
in posizione orizzontale.
In tal modo si evita che le impurità ritenute
penetrino nei tubi quando si sostituisce la
cartuccia del filtro.
Quando si installa un nuovo DCR occorre sempre
lasciare uno spazio sufficiente per la sostituzione
della cartuccia.
Non estrarre dalla scatola filtri disidratatori o
cartucce se non al momento dell’installazione.
Ciò garantirà una buona conservazione dei loro
componenti.
Nei filtri o nel contenitore delle cartucce non c’è
né sovrapressione né vuoto spinto.
Dadi in plastica, cappucci, involucri metallici a
tenuta ermetica, garantiscono la freschezza dei
componenti disidratanti.
Note per l’installatore Filtri disidratatori e spie di liquido
Brasatura
Funzionamento
Un gas protettivo, per esempio N2, deve essere
usato durante la brasatura del filtro disidratatore.
Fare in modo che il gas protettivo fluisca nella
direzione di flusso del filtro. In tal modo si evita
che il calore della brasatura danneggi lo strato di
poliestere.
La fusione delle leghe durante la
brasatura produce fumo che può
essere nocivo.
Seguire, pertanto, le istruzioni
dei fornitori, attenendosi alle
prescrizioni di sicurezza.
Tenere la testa lontano dal fumo
durante la brasatura.
L’umidità penetra nell’impianto frigorifero:
1) durante l’installazione dell’impianto.
2) quando l’impianto frigorifero viene aperto per
l’assistenza.
3) Nel caso di perdite sul lato aspirazione, se
questo è sotto vuoto spinto.
4) Quando vengono immessi olio o refrigerante
contenenti umidità.
5) Nel caso di perdita in un condensatore con
raffreddamento ad acqua.
Ah0_0004
Creare una forte ventilazione e/o un buon
tiraggio alla fiamma in modo di evitare
l’inalazione di fumo e gas.
Usare occhiali protettivi.
Utilizzare un panno umido per gli attacchi in
rame puro.
Quando provvedere alla
sostituzione del filtro:
La presenza di umidità nel sistema di
refrigerazione può provocare:
a) Il bloccaggio dell’organo di espansione in
seguito alla formazione di ghiaccio.
b) La corrosione di parti metalliche.
c) Danni chimici sull’isolamento in compressori
ermetici e semiermetici.
d) Decomposizione dell’olio (formazione di acidi).
Il filtro disidratante elimina l’umidità che
permane dopo l’evacuazione o che penetra
successivamente nell’impianto frigorifero.
Ah0_0005
Attenzione!
Non utilizzare mai “liquidi antigelo”
come l’alcol metilico insieme a un
filtro disidratatore. Un tale liquido
può danneggiare il filtro a tal punto
da renderlo incapace di assorbire
l’acqua e gli acidi.
1. La spia di liquido indica che il contenuto di
umidità è troppo elevato (giallo).
2. Caduta di pressione troppo elevata nel filtro
(bolle nella spia di liquido durante il normale
funzionamento).
3. È stato sostituito un componente principale
nell’impianto frigorifero, ad es. il compressore.
4. Ogni volta che l’impianto frigorifero viene
aperto, ad es. in caso di sostituzione
dell’insieme orificio in una valvola di
espansione.
Non riutilizzare mai un filtro disidratatore usato.
Rilascerà umidità se viene usato in un impianto
frigorifero con un basso contenuto di umidità o
se si riscalda.
Note per l’installatore Filtri disidratatori e spie di liquido
DCR
Utilizzo delle guarnizioni
Montare le guarnizioni
Occorre ricordare che ci può essere una
sovrapressione nel filtro. Fare perciò attenzione
quando si apre il filtro.
Non riutilizzare mai la guarnizione della flangia
nel filtro DCR.
Montare una guarnizione nuova, dopo averla
lubrificata con un po’ di olio per macchine.
Utilizzare solo guarnizioni integre.
La superficie delle flange di fissaggio deve
essere integra, pulita ed asciutta prima del
montaggio.
Non usare colle o additivi chimici durante il
montaggio e lo smontaggio.
1. Inumidire la superficie della guarnizione con
una goccia d’olio refrigerante.
2. Posizionare la guarnizione.
3. Montare i dadi e stringerli leggermente fino a
che abbiano un buon contatto.
4. Stringere i dadi procedendo con uno schema a
croce.
Ah0_0009
Utilizzare olio a sufficienza per lubrificare dadi
e viti durante il montaggio.
Non utilizzare dadi secchi, corrosi o difettosi (i
dadi difettosi possono portare ad un serraggio
non corretto che potrebbe causare perdite nei
giunti a flangia).
Chiudere i dadi in almeno 3-4 fasi:
Fase 1: a circa il 10% della coppia richiesta.
Fase 2: a circa il 30% della coppia richiesta.
Fase 3: a circa il 60% della coppia richiesta.
Fase 4: a circa il 100% della coppia richiesta.
Infine, verificare che la coppia sia corretta
procedendo nello stesso ordine usato durante il
serraggio.
Eliminazione
Sostituzione del filtro
disidratatore
Chiudere ermeticamente i filtri disidratatori usati.
Essi contengono piccole quantità di residui di
refrigerante e di olio.
Seguire le prescrizioni delle autorità locali per
l’eliminazione di filtri disidratatori usati.
Chiudere la valvola n. 1.
Aspettare che il tratto di tubo a monte della
valvola n. 1 si svuoti
Chiudere la valvola n. 4. e
contemporaneamente aprile la valvola n. 2
L’impianto opera senza passare per il filtro.
Sostituire il filtro o la cartuccia del filtro.
Togliere l’eccesso di aria tramite la valvola
Schrader (n. 3)
Rimettere in moto l’impianto aprendo/
chiudendo le valvole in sequenza inversa.
Togliere eventuali leverismi e manopole dalle
Note per l’installatore Filtri disidratatori e spie di liquido
Filtri speciali della Danfoss
Tipo combidrier DCC/DMC
I filtri burn-out, tipo 48-DA
La combinazione ricevitore-filtro disidratatore,
tipo DCC/DMC, è impiegata in piccoli impianti
con valvola di espansione, in cui il condensatore
non può contenere tutto il refrigerante.
Il ricevitore fa aumentare il sottoraffreddamento
del liquido e crea la possibilità di uno
scongelamento automatico in occasione del
pumpdown. Il ricevitore riceve la quantità
variabile di refrigerante alle diverse temperature
di condensazione e deve essere in grado di
poter contenere tutto il refrigerante in caso di
manutenzione e di riparazione.
Per motivi di sicurezza il suo volume deve essere
superiore al volume del refrigerante di almeno
il15%.
I filtri burn-out, tipo 48-DA, sono usati caso di
avaria dei compressori ermetici o semi-ermetici.
L’avaria di un compressore che ha provocato la
formazione di acidi è rivelata dal cattivo odore
dell’olio o, eventualmente, dallo scolorimento
dello stesso. L’avaria può essere dovuta a:
umidità, impurità o aria nell’impianto
frigorifero;
difetti alla protezione del motore
mancato raffreddamento per insufficienza di
refrigerante;
pressione-temperatura del gas superiore a 175
gradi.
Ah0_0012
Ah0_0013
Dopo la sostituzione del compressore e la pulizia
delle altre parti dell’impianto vengono installati due
filtri burn-out. Un filtro sulla tubazione del liquido e
uno sulla tubazione di aspirazione.
Il contenuto di acido viene controllato regolarmente
e i filtri vengono sostituiti quando è necessario.
Se dal controllo dell’olio risulta che l’impianto
non contiene più acido, il filtro burn-out può
essere sostituito da un filtro normale e il filtro sulla
tubazione di aspirazione può essere eliminato.
In impianti frigoriferi, in cui l’espansione avviene
grazie a un tubo capillare, si possono usare i tipi
DCL/DML 032s, DCL/DML 032,5s o DCL/DML 033s, i
quali sono costruiti specificamente per l’impiego in
impianti con tubo capillare.
Ah0_0017
Dovendo riparare piccoli frigoriferi o congelatori
ermetici è possibile risparmiare tempo e denaro
installando sulla tubazione di aspirazione un filtro
disidratatore Danfoss, tipo DCL/DML.
Il vantaggio di questa soluzione è evidente
paragonando la normale procedura di riparazione di
un compressore difettoso con quella basata sull’uso
di un filtro ad alta capacità di assorbimento di
umidità, acido e impurità quale il DCL/DML.
Nota: Questo metodo si deve usare solo se non
c’è scoloramento dell’olio e quando il filtro
a matita non è otturato.
Ah0_0015
Note per l’installatore Filtri disidratatori e spie di liquido
Applicazione speciale
Filtri disidratatori DCL/DML
(segue)
Dimensionamento
Vantaggi dell’installazione del filtro DCL/DML
sulla tubazione di aspirazione:
1. Riparazione più rapida
2. Aumento della capacità disidratante e di
assorbimento acidi.
3. Protezione del compressore da impurità di
ogni tipo.
4. Riparazione di migliore qualità.
5. Ambiente di lavoro più pulito.
L’acido e l’umidità presenti nell’olio vecchio
vengono assorbiti dal filtro DCL/DML.
Non è pertanto necessario eliminare l’olio residuo
dall’impianto frigorifero.
Il filtro DCL/DML sulla tubazione di aspirazione
trattiene le impurità provenienti dal
condensatore, dall’evaporatore, dalle tubazioni,
ecc. In tal modo si assicura una lunga durata
operativa del nuovo compressore.
Possono essere usati filtri DCL/DML muniti degli
stessi attacchi del compressore che nel caso
di compressori Danfoss sono quelli illustrati in
tabella.
Dovendo scegliere il filtro disidratatore adatto sul
catalogo si incontrano vari termini che possono
costituire una guida per la scelta.
Procedura con filtro a
matita
Recuperare il refrigerante e
valutarne il riciclaggio
Togliere il compressore +
filtro a matita
Eliminare residui di olio
nell’impianto
Asciugare l’impianto con
azoto
Collegare il nuovo comp.
e montare il nuovo filtro a
matita
Fare il vuoto e caricare
l’impianto
Procedura con filtro
DCL/DML
Recuperare il refrigerante e
valutarne il riciclaggio
Togliere il compressore
Niente
Niente
Collegare il nuovo comp. e
montare il filtro DCL/DML
sulla tubazione di aspiraz.
Valutare e cambiare il
refrigerante
Esempio:
Tipo compressoreTubo asp.
TLØ6,2DCL/DML 032s
NL 6-7Ø6,2DCL/DML 032s
[mm]
Tipo filtro
EPD (Equilibrium Point Dryness)
Capacità disidratante
(capacità d’acqua)
Capacità di liquido (secondo lo
standard ARI 710*)
Definisce il contenuto minimo possibile di acqua
in un refrigerante in fase liquida dopo essere
stato in un filtro disidratatore.
EPD per R22 = 60 ppmW *)
EPD per R410A = 50 ppmW *)
EPD per R134a = 50 ppmW *)
EPD per R404A / R507 / R407C = 50 ppmW *)
Secondo ARI 710 in ppmW
(mg
/kg
acqua
*) ARI: Air-conditioning and Refrigeration Institute, Virginia, USA
refrigerante
)
E’ la quantità d’acqua che il filtro disidratatore
è in grado di assorbire a rispettivamente a 24°C
e 52°C di temperatura del liquido, secondo 10
standard ARI 710*.
La capacità disidratante viene indicata in grammi
d’acqua, gocce d’acqua o kg di refrigerante.
R22: da 1050 ppmW a 60 ppmW
R410A: da 1050 ppmW a 50 ppmW
R134a: da 1050 ppmW a 50 ppmW
R404A / R507 / R407C: da 1020 ppmW a 50 ppmW
1000 ppmW = 1 g d’acqua in 1 kg di refrigerante
1 g d’acqua = 20 gocce.
Indica la quantità di liquido che può attraversare
un filtro a una caduta di pressione di 0,07 bar a tc
= +30°C, te = -15°C.
Ah0_0025
Ah0_0016
Filtri disidratatori
e spie di liquido
La capacità di liquido viene indicata in litri/min.
o in kW.
Note per l’installatore Filtri disidratatori e spie di liquido
Capacità d’impianto
raccomandata
Filtri disidratatori da Danfoss
Viene indicata in kW per tipi diversi di impianto
frigorifero in base ad una capacità di liquido
a ∆p = 0,14 bar e condizioni di esercizio tipiche.
Condizioni di lavoro:
Impianti frigoriferi
e di surgelazione
Sistemi A/Cte = -5°C, tc = +45°C
Unità A/Cte = +5°C, tc = +45°C
te = la temperatura di evaporazione
tc = la temperatura di condensazione
Attenzione!
Con la stessa capacità di
impianto in kW per unità A/C e
per per impianti frigoriferi e di
surgelazione si possono installare
filtri disidratatori più piccoli in unita A/C a causa
di una temperatura di evaporazione più elevata
(te) e perché bisogna presumere che le unità
prefabbricate contengano meno umidità degli
impianti assemblati “in loco”.
Tipo di prodottoFunzione
DMLFiltro standardHFC, compatibile
DCLFiltro disidratatore
DMBFiltro bi-flussoHFC, compatibile
DCBFiltro bi-flussoCFC/HCFC80% setacci molecolari
DMCFiltro e ricevitoreHFC, compatibile
DCCFiltro e ricevitoreCFC/HCFC80% setacci molecolari
DASFiltro antiacidoR22, R134a,
DCRFiltro con cartuccia
48-DU/DM
per DCR
48-DN/DC
per DCR
48-DA
per DCR
48-F
per DCR
standard
intercambiabile
Cartuccia inter-cambiabile per DCR: filtro
standard
Cartuccia inter-cambiabile per DCR: filtro
standard
Cartuccia inter-cambiabile per DCR: filtro
standard
Cartuccia intercambiabile per DCR con
filtro intercambiabile
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
1.0
Generalità
2.0
Compressore
Quando si deve installare un compressore
in apparecchiature nuove, solitamente si ha
a disposizione abbastanza tempo per poter
scegliere il tipo appropriato sulla base delle
schede tecniche e per poter eseguire un numero
sufficiente di test.
Al contrario, quando è necessario sostituire
un compressore guasto, in molti casi risulta
impossibile reperirne uno dello stesso tipo del
compressore originale.
Qualora questo accada, è indispensabile
confrontare i dati compressore a catalogo
fondamentali.
Da un compressore ci si può attendere una
lunga durata se gli interventi di manutenzione
La gamma dei compressori Danfoss è costituita
dai tipi di base P, T, N, F, SC e SC Twin.
I compressori Danfoss 220 V sono provvisti di
targhetta gialla con informazioni riguardo al tipo,
alla tensione e alla frequenza, all’applicazione,
alle condizioni di avviamento, al refrigerante e al
codice.
I compressori 115 V hanno una targhetta verde.
Le sigle citate LST/HST segnalano entrambe
che le caratteristiche di avviamento dipendono
dall’equipaggiamento elettrico.
Qualora vada persa la targhetta con l’indicazione
del tipo, questa informazione è riportata, insieme
al codice del compressore, nella stampigliatura
sul lato del compressore stesso. Vedere le prime
pagine della raccolta di schede tecniche del
compressore.
e riparazione vengono effettuati in maniera
corretta e se si ha cura di accertarsi che i
componenti siano adeguatamente puliti ed
asciutti.
Il tecnico dell’assistenza deve osservare quanto
segue in sede di scelta di un compressore.
Tipo di refrigerante, tensione e frequenza,
gamma applicativa, cilindrata/capacità del
compressore, condizioni di avviamento e
condizioni di raffreddamento.
Utilizzare, se possibile, il medesimo tipo di
refrigerante dell’impianto guasto.
vuoto = LST / HST
K = Capillare (LST)
X = Valvola di espansione
(HST)
Compressori
Danfoss
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
3327-
Com
p
ressor bas
e
Gr
ommet sleeve
Washer
Nut M6
Cabinet base
Screw M6 x 25
Rubber grommet
2.1
Denominazione (segue)
2.2
Coppia di avviamento bassa
ed alta
La prima lettera della denominazione
(P, T, N, F o S) indica la serie del compressore,
mentre la seconda lettera si riferisce al
posizionamento della protezione motore.
E, Y e X fanno riferimento a diversi livelli di
ottimizzazione energetica. S significa aspirazione
semidiretta. V si riferisce a compressori a velocità
variabile. Su tutti i tipi citati si deve utilizzare
l’attacco aspirazione indicato. L’impiego
dell’attacco sbagliato in qualità di attacco
aspirazione porterà ad una riduzione della
capacità e dell’efficienza.
Un numero indica la cilindrata in cm3, ma per i
compressori PL il numero rappresenta la capacità
nominale.
La lettera che segue la cilindrata si riferisce al
refrigerante che si deve utilizzare e al campo di
applicazione del compressore. (Vedere esempio)
LBP indica il range di temperature di
evaporazione basse, solitamente da -10°C a -35°C
o anche -45°C, per l’impiego in congelatori e
frigoriferi con il reparto congelatore.
MBP indica il range di temperature di
evaporazione medie, solitamente da -20°C fino
a 0°C, come nelle celle, nei raffreddatori per
Per una descrizione dei diversi equipaggiamenti
elettrici si rimanda alle schede tecniche dei
compressori. Vedere anche la sezione 6.0.
I compressori con coppia di avviamento bassa
(LST) si devono utilizzare soltanto in impianti
frigoriferi dotati di capillare, dove l’equalizzazione
della pressione si ottiene tra il lato di aspirazione
ed il lato di scarico durante ciascuna fase di
fermo.
Per un dispositivo di avviamento a PTC (LST) è
necessario che il fermo sia di almeno 5 minuti, dal
momento che è questo il tempo che serve per
raffreddare il PTC.
Il dispositivo di avviamento HST, che fornisce al
compressore una coppia di avviamento elevata,
latte, nelle macchina per fare il ghiaccio e nei
raffreddatori d’acqua.
HBP indica temperature di evaporazione
elevate, solitamente tra -5°C e +15°C, come nei
deumidificatori ed in alcuni raffreddatori di
liquidi.
T, come lettera aggiuntiva, indica un compressore
per applicazioni in condizioni tropicali. Vale a
dire temperature ambiente elevate e capacità di
funzionamento con alimentazione di corrente più
instabile.
La lettera finale della denominazione del
compressore fornisce informazioni riguardo alla
coppia di avviamento. Se, come regola generale,
il compressore è destinato per LST (bassa coppia
di avviamento) e HST (alta coppia di avviamento),
la posizione è lasciata vuota. Le caratteristiche di
avviamento dipendono dall’equipaggiamento
elettrico scelto.
K indica LST (capillare ed equalizzazione della
pressione durante il periodo di fermo) ed X
indica HST (valvola di espansione o nessuna
equalizzazione della pressione).
deve sempre essere utilizzato negli impianti
frigoriferi con valvola di espansione e per gli
impianti con capillare senza equalizzazione
completa della pressione prima di ciascun
avviamento.
I compressori con coppia di avviamento
elevata (HST) utilizzano solitamente un relé ed
un condensatore di avviamento in qualità di
dispositivo di avviamento.
I condensatori di avviamento sono progettati per
inserimento di breve durata.
“1.7% ED”, stampigliato sul condensatore di
avviamento, indica – ad esempio – un massimo
di 10 inserimenti all’ora, ciascuno della durata di
6 secondi.
2.3
Motoprotettore e
temperatura degli avvolgimenti
La maggior parte dei compressori Danfoss
è provvista di un motoprotettore integrato
(protezione avvolgimenti) negli avvolgimenti del
motore. Vedere anche la sezione 2.1.
Al carico massimo la temperatura degli
condizioni di stabilità, la temperatura degli
avvolgimenti non deve andare oltre i 125°C.
Informazioni specifiche su alcuni tipi speciali
si possono reperire nella raccolta di schede
tecniche.
avvolgimenti non deve superare i 135°C e, in
2.4
Accessori di montaggio
Appoggiare verticalmente il compressore sulla
piastra di base finché non lo si monta.
In questo modo si riduce il rischio di rivestimenti
d’olio all’interno degli attacchi ed i problemi di
brasatura forte che ne derivano.
Sistemare il compressore su un lato con gli
attacchi rivolti verso l’alto e montare, quindi, i
gommini ed i manicotti sulla piastra di base del
compressore.
Am0_0026
Non capovolgere il compressore.
Montare il compressore sulla piastra di base
dell’apparecchiatura.
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
MS
C
Start winding
Winding protector
Main winding
2.5
Temperatura ambiente minima
3.0
Ricerca guasti
3.1
Stacco della protezione
avvolgimenti
3.2
Interazione tra PTC e protezione
Aspettare che il compressore raggiunga una
temperatura superiore ai 10°C prima di avviarlo
per la prima volta al fine di evitare problemi di
avviamento.
Se il compressore non funziona, le ragioni
possono essere molteplici. Prima di procedere
alla sostituzione del compressore stesso, è
opportuno accertarsi che sia effettivamente
difettoso.
Se il disinserimento della protezione
avvolgimenti si verifica mentre il compressore è
freddo, ci vogliono circa 5 minuti per il reset della
protezione.
L’unità di avviamento a PTC richiede un tempo
di raffreddamento di 5 minuti prima di poter
riavviare il compressore.
Interruzioni dell’alimentazione di corrente
di breve durata, non abbastanza lunghe da
consentire il raffreddamento del PTC, possono
portare al mancato avviamento per 1 ora (max).
Il PTC non sarà in grado di garantire la piena
azione durante i primi reset della protezione, in
quanto solitamente
Per localizzare facilmente il guasto, vedere la
sezione “Ricerca guasti”.
Se il disinserimento della protezione
avvolgimenti si verifica mentre il compressore è
caldo (temp. scatola compressore oltre gli 80°C),
aumenta il tempo di ripristino. Possono passare
anche circa 45 minuti (max) prima del reset.
non consentono neppure l’equalizzazione della
pressione. La protezione, dunque, scatta finché il
periodo di reset non è abbastanza lungo.
Questa condizione anomala si può risolvere
staccando la spina dell’apparecchiatura
solitamente per 5 ÷ 10 minuti.
3.3
Controllo della protezione
avvolgimenti
e della resistenza
4.0
Apertura dell’impianto
frigorifero
In caso di guasto del compressore, si esegue un
controllo misurando la resistenza direttamente
sul filo d’entrata della corrente per vedere se il
difetto è dovuto ad un danno al motore oppure
semplicemente ad uno stacco temporaneo della
protezione avvolgimenti.
Se i test con rilevamento della resistenza
evidenziano un collegamento attraverso
gli avvolgimenti del motore dal punto M al
punto S del filo d’entrata della corrente, ma
un’interruzione del circuito tra il punto M e C e S e
C, questo indica che la protezione avvolgimenti è
disinserita. Attendere, dunque, il ripristino.
Non aprire mai un impianto frigorifero prima di
avere a disposizione tutti i componenti necessari
per la riparazione.
Il compressore, il filtro e gli altri componenti
dell’impianto si devono isolare fino al momento
in cui si sa di poter procedere al montaggio senza
essere interrotti.
La modalità d’apertura di un impianto difettoso
dipende dal refrigerante utilizzato.
Am0_0028
Montare sull’impianto un rubinetto di servizio e
raccogliere in maniera opportuna il refrigerante.
Se il refrigerante è infiammabile, si può scaricare
all’esterno, all’aria aperta, attraverso un tubo,
qualora si tratti di quantitativi molto limitati.
Procedere, quindi, al flussaggio dell’impianto
utilizzando azoto secco.
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
TL
E
C
or
D
D
or
C
PL
C
E
D
NL
C
E
D
FR
E
C
D
SC
D
C
E
C
D
E
TLS
4.1
Refrigeranti infiammabili
L’R600a e l’R290 sono idrocarburi. Si tratta di
refrigeranti infiammabili ed il loro impiego è
consentito soltanto in apparecchiature che
soddisfano i requisiti di cui alla versione più
recente della norma EN/IEC 60335-2-24 (per
coprire il rischio potenziale derivante dall’uso di
refrigeranti infiammabili).
L’impiego dell’R600a e dell’R290, di conseguenza,
è consentito soltanto in apparecchiature
domestiche che sono state progettate per questo
refrigerante e che soddisfano la norma succitata.
L’R600a e l’R290 sono più pesanti dell’aria e la
loro concentrazione sarà sempre massima a
livello del pavimento. Di seguito si riportano i
limiti approssimativi di infiammabilità:
Tipo di refrigeranteR600aR290
Limite inferiore1,5% in vol. (38 g/m3) 2,1% in vol. (39 g/m3)
Limite superiore8,5% in vol. (203 g/m3) 9,5% in vol. (177 g/m3)
Temperatura d’accensione460°C 470°C
Per eseguire interventi di manutenzione e
di riparazione sugli impianti R600a e R290,
il personale dell’assistenza deve essere
opportunamente addestrato così da essere in
grado di manipolare refrigeranti infiammabili.
Questo comporta la conoscenza degli attrezzi,
delle modalità di trasporto del compressore e del
refrigerante e delle relative disposizioni e misure
precauzionali ai fini della sicurezza in sede di
manutenzione e riparazione.
Non impiegare fiamme aperte quando si lavora
Am0_0029
con i refrigeranti R600a e R290!
I compressori Danfoss per i refrigeranti
infiammabili R600a e R290 sono dotati di
targhetta gialla di avvertimento (vedere figura).
5.0
Montaggio
5.1
Attacchi
I compressori R290 più piccoli, tipo T ed N, sono
della tipologia LST. Spesso questi richiedono
un timer per garantire un tempo sufficiente di
equalizzazione della pressione.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla sezione
“Applicazione pratica del refrigerante propano
R290 nei piccoli impianti ermetici”.
I problemi di brasatura causati dall’olio negli
attacchi si possono evitare sistemando il
compressore sulla sua piastra di base qualche
momento prima di procedere alla sua saldatura
nell’impianto.
Per le posizioni degli attacchi si vedano i disegni.
“C” sta per aspirazione e si deve sempre collegare
alla linea di aspirazione. “E” sta per scarico e si
Am0_0030
Il compressore non si deve mai mettere
capovolto. È opportuno chiudere l’impianto
nel giro di 15 minuti per evitare che vi possano
penetrare umidità e sporco.
deve sempre collegare alla linea di scarico. “D”
sta per processo e si utilizza per il trattamento
dell’impianto.
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
5.1
Attacchi (segue)
La maggior parte dei compressori Danfoss è
provvista di attacchi in acciaio ramato, che
presentano una brasabilità che raggiunge quella
degli attacchi in rame tradizionali.
Gli attacchi sono saldati nell’alloggiamento del
compressore e le saldature non possono essere
danneggiate dal surriscaldamento in sede di
brasatura.
Gli attacchi sono dotati di cappuccio in alluminio
a tenuta (capsolut), che ne garantisce l’ermeticità.
La sigillatura assicura che i compressori non
sono stati aperti dopo aver lasciato le linee di
produzione Danfoss. Inoltre, rende superflua una
carica di azoto a scopo protettivo.
I capsolut si tolgono facilmente con un
comune paio di pinze o tramite un attrezzo
speciale (vedere figura). Il capsolut non si può
rimontare. Una volta tolti i sigilli sugli attacchi
del compressore, quest’ultimo si deve montare
nell’impianto nel giro di 15 minuti, per evitare che
vi possano penetrare umidità e sporco.
I sigilli capsolut degli attacchi non si devono mai
lasciare in sede nell’impianto assemblato.
Am0_0032
I raffreddatori dell’olio, se montati (compressori
a partire da una cilindrata di 7 cm3), sono
realizzati con tubi di rame e gli attacchi dei tubi
sono sigillati con tappi in gomma. Al centro del
circuito del condensatore si deve collegare una
serpentina di raffreddamento dell’olio.
I compressori SC Twin devono presentare una
valvola di non ritorno sulla linea di scarico
che va al compressore n° 2. Se si desidera una
commutazione della sequenza di avvio tra il
compressore n° 1 ed il compressore n° 2, va
sistemata una valvola di non ritorno su entrambe
le linee di scarico.
Al fine di creare le condizioni ottimali per la
brasatura e di ridurre al minimo il consumo
di materiale di brasatura, tutti gli attacchi sui
compressori Danfoss sono dotati di spallamento
(vedere figura).
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
5 ø ± 1.0
3 ø ± 1.0
5.6 ø±90.0
19
5.2
Allargamento degli attacchi
5.3
Adattatori per tubi
È possibile allargare gli attacchi con diametro
interno da 6,2 mm a 6,5 mm che sono adatti per
un tubo da ¼” (6,35 mm), ma sconsigliamo di
allargare gli attacchi di più di 0,3 mm.
Durante l’operazione di allargamento è
necessario prevedere una forza antagonista che
agisca sugli attacchi, in maniera tale che non si
rompano.
Un’alternativa per risolvere il problema
consisterebbe nel ridurre il diametro
dell’estremità del tubo di collegamento con delle
pinze speciali.
Am0_0035
Al posto di allargare gli attacchi o di ridurre
il diametro del tubo di collegamento, ai fini
dell’assistenza si possono utilizzare tubi
adattatori in rame.
Si può usare un tubo adattatore da 6/6,5 mm
laddove si debba collegare un compressore con
attacchi millimetrici (6,2 mm) ad un impianto
frigorifero con tubi da ¼” (6,35 mm).
Si può usare un tubo adattatore da 5/6,5 mm
laddove si debba collegare un compressore con
un attacco di scarico da 5 mm ad un tubo da ¼”
(6,35 mm).
5.4
Leghe per brasatura
Am0_0036
Am0_0037
Per la brasatura degli attacchi e dei tubi di rame
si possono utilizzare leghe per brasatura con un
tenore di argento anche di solo il 2%. Questo
significa che si può ricorrere alle cosiddette
leghe per brasatura al fosforo, quando il tubo di
collegamento è fatto di rame.
Se il tubo di collegamento è d’acciaio, è
necessaria una lega per brasatura con un tenore
elevato d’argento che non contenga fosforo e
che abbia una temperatura di liquidus inferiore ai
740°C. In questo caso serve anche un fondente.
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
5.6
Giunti Lokring
Non eseguire brasature su un impianto
contenente il refrigerante infiammabile R600a o
R290. In questi casi si può ricorrere ad un giunto
Lokring (vedere figura).
Sugli impianti di nuova fabbricazione si possono
eseguire brasature nella maniera solita, purché
non siano stati caricati con un refrigerante
infiammabile.
Ganasce di montaggio
Bullone
Attrezzo
Gli impianti caricati non si devono mai aprire
utilizzando una fiamma. I compressori degli
impianti con refrigerante infiammabile devono
essere svuotati per eliminare dall’olio i residui di
refrigerante.
GiuntoLOKRINGLOKRINGTubo
Prima del
montaggio
GiuntoTuboLOKRINGLOKRINGTubo
Giunto di raccordo LOKRING
Dopo il
montaggio
5.7
Filtri
Am0_0042
I compressori Danfoss si suppone che vengano
utilizzati in impianti frigoriferi opportunamente
dimensionati, che comprendono un filtro
contenente un quantitativo adeguato di
disidratante del tipo e della qualità adatti.
Gli impianti frigoriferi devono essere
contraddistinti da un valore di disidratazione
corrispondente a 10 ppm. 20 ppm è accettabile
come limite massimo.
Il filtro si deve posizionare in maniera tale
da garantire che la direzione del flusso del
refrigerante segua la forza gravitazionale.
In questo modo si evita che le perle del setaccio
molecolare, muovendosi tra loro, generino
polvere e causino un possibile blocco all’ingresso
del capillare. Negli impianti a capillare,
inoltre, questo assicura un tempo minimo di
equalizzazione della pressione.
I filtri a stilo vanno scelti con particolare cura al
fine di garantire la qualità più appropriata. Negli
impianti trasportabili si devono utilizzare soltanto
filtri omologati per le applicazioni mobili.
Am0_0043
Una volta aperto un impianto frigorifero, si deve
installare sempre un filtro nuovo.
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
5.8
Filtri e refrigeranti
L’acqua ha una dimensione molecolare di 2.8
Ångström. Per i refrigeranti normalmente
utilizzati, di conseguenza, saranno adatti setacci
molecolari con pori di dimensione pari a 3
Ångström.
Setacci molecolari con pori di dimensione pari a
3 Ångström sono disponibili presso i fornitori di
seguito riportati.
UOP Molecular Sieve Division (ex Union Carbide)
25 East Algonquin Road, Des Plaines
Illinois 60017-5017, USA 4A-XH6 4A-XH74A-XH9
Si consigliano filtri con i seguenti quantitativi di
disidratante.
CompressoreDisidratatore
PL e TL 6 grammi o più
FR e NL 10 grammi o più
SC 15 grammi o più
È opportuna un’attenzione particolare in sede
di brasatura del capillare. Quando si monta un
capillare, non lo si deve spingere troppo nel
disidratatore, andando a toccare la garza o il
disco del filtro e causando, così, un blocco o un
restringimento. Se, d’altro canto, il tubo è inserito
soltanto parzialmente nel filtro, il blocco si
potrebbe verificare in sede di brasatura.
Questo problema si può evitare creando un
“fermo” sul tubo capillare con un paio di pinze
speciali (vedere figura).
Negli impianti commerciali si utilizzano spesso
filtri a cartuccia solida più grandi.
Questi si devono usare per i refrigeranti
attenendosi alle istruzioni del fabbricante. Se
serve un filtro “burn-out” per una riparazione,
contattare il fornitore per maggiori informazioni.
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
N
N
L
C
b
d
a1
a1
Wi ndi ng protecto r
St ar t winding
Ma in winding
g
10
11
1312
14
b
d
a2
c
c
Ma in winding
St ar t winding
Wi ndi ng protecto r
N
N
L
C
b
d
a1
a1
Wi ndi ng protecto r
St ar t winding
Ma in winding
6.0
Equipaggiamento elettrico
6.1
Dispositivo di avviamento LST
Per informazioni riguardanti i dispositivi di
avviamento corretti si rimanda alle schede
tecniche del compressore.
Non utilizzare mai un dispositivo di avviamento
di un compressore vecchio, in quanto potrebbe
portare ad un’avaria del compressore.
Non si deve tentare di avviare il compressore
senza l’apparecchiatura di avviamento completa.
Compressori con motoprotettore interno.
I disegni di seguito riportati mostrano tre tipi di
dispositivi con starter a PTC.
Montare il dispositivo di avviamento sul filo
d’entrata della corrente del compressore.
Esercitare la pressione al centro del dispositivo di
avviamento così da non deformare i morsetti.
Montare la guida proteggi-cavo sul sostegno
sotto il dispositivo di avviamento.
Per sicurezza si deve sempre prevedere la messa a
terra del compressore o, comunque, un’ulteriore
protezione. Tenere lontano il materiale
infiammabile dall’equipaggiamento elettrico.
Il compressore non si deve avviare a vuoto.
Su alcuni compressori a energia ottimizzata viene
collegato un condensatore di funzionamento ai
morsetti N e S per un minor consumo di corrente.
In sede di smontaggio esercitare la pressione al
centro del dispositivo di avviamento così da non
deformare i morsetti.
Sistemare il coperchio sul dispositivo di
avviamento e fissarlo con le apposite viti al
sostegno.
pressione al centro del relé di avviamento per
non deformare i morsetti.
Fissare il condensatore di avviamento al sostegno
sul compressore.
Montare la guida proteggi-cavo nel sostegno
sotto il relé di avviamento. (Solo fig. A e B).
Sistemare il coperchio sopra il relé di avviamento
ed avvitarlo al sostegno oppure bloccarlo in
posizione mediante il morsetto di bloccaggio o i
ganci integrati.
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
M
12
10
11
13
14
12
14
10
11
13
1
2
N
L
1
2
N
L
11
22
NN
L
L
21
3
B
A
1
2
C
D
E
F
5
2
1
4
5
2
1
4
11
22
NN
LL
1
1
2
2
NN
L
L
M
B
21
3
C
D
E
A
F
1
6.2
Dispositivo di avviamento HST
CSR
6.4
Dispositivo per
compressori SC twin
Collegare la scatola elettrica al cavo di
alimentazione. Fare attenzione che i cavi siano
rivolti verso l’alto.
Montare la guida proteggi-cavo nel sostegno
sotto la scatola elettrica. Posizionarvi sopra il
coperchio. (Vedere fig. F).
L’impiego di un relé ad azione ritardata (es.:
Danfoss 117N0001) si consiglia per l’avvio del
secondo compressore (ritardo di 15 secondi).
Se si utilizza il relé ad azione ritardata, si
deve togliere dalla cassetta di giunzione
del compressore n° 2 il collegamento sulla
morsettiera tra L e 1.
Se si utilizza un termostato per il controllo della
capacità, si deve togliere il collegamento sulla
morsettiera tra 1 e 2.
Am0_0058
Am0_0059
Am0_0060
A: Pressostato di sicurezza
B: Relé ad azione ritardata
C: Blu
D: Nero
E: Marrone
F: Togliere il filo L-1 se si utilizza il relé
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
6.5
Unità elettronica per
compressori a velocità variabile
7.0
Processo di vuoto
L’unità elettronica fornisce ai compressori TLV e
NLV una coppia di avviamento elevata (HST): non
serve, quindi, un’equalizzazione della pressione
dell’impianto prima di ciascun avviamento.
Il motore del compressore a velocità variabile è
controllato elettronicamente. L’unità elettronica
presenta una protezione da sovraccarichi ed
una protezione termica incorporate. In caso di
attivazione della protezione, l’unità elettronica
protegge tanto il motore del compressore quanto
se stessa. Una volta intervenuta la protezione,
l’unità elettronica riavvierà automaticamente il
Am0_0061
Dopo la brasatura si inizia la procedura di vuoto
dell’impianto frigorifero.
Quando si ottiene un vuoto inferiore a 1 mbar,
viene effettuata l’equalizzazione della pressione
dell’impianto prima dello svuotamento finale e
del caricamento del refrigerante.
Se direttamente prima del vuoto è stata eseguita
una prova a pressione, il processo di vuoto si
deve iniziare dolcemente, con un basso volume
di pompaggio, per evitare perdite di olio dal
compressore.
Sono molte le opinioni sul modo migliore per
eseguire il vuoto.
In funzione delle condizioni volumetriche del lato
di aspirazione e del lato di scarico dell’impianto
frigorifero, potrebbe anche essere necessario
scegliere una delle procedure di vuoto di seguito
riportate.
Svuotamento unilaterale con svuotamento
continuo fino al raggiungimento di una pressione
sufficientemente bassa nel condensatore. È
necessario inframmezzare uno o più cicli brevi di
svuotamento con equalizzazione della pressione.
Svuotamento bilaterale con svuotamento
continuo fino al raggiungimento di una pressione
sufficientemente bassa.
compressore dopo un certo lasso di tempo.
I compressori sono dotati di rotori a magnete
permanente (motore PM) e di tre avvolgimenti
statore identici. L’unità elettronica è montata
direttamente sul compressore e controlla il
motore PM.
Se, per errore, il motore viene collegato
direttamente alla rete di corrente alternata,
si danneggiano i magneti e si ha una drastica
riduzione dell’efficienza o, perfino, il mancato
funzionamento.
Queste procedure presuppongono,
naturalmente, una buona qualità uniforme
(disidratazione) dei componenti utilizzati.
Il disegno sottostante mostra un andamento
tipico di uno svuotamento unilaterale dal tubo di
processo del compressore. Evidenzia anche una
differenza di pressione rilevata nel condensatore.
A questo si può porre rimedio aumentando il
numero delle equalizzazioni della pressione.
La linea tratteggiata mostra l’andamento laddove
due lati vengono svuotati contemporaneamente.
In presenza di tempo limitato, il vuoto finale che
si otterrà dipende soltanto dalla capacità della
pompa a vuoto e dal contenuto di elementi non
condensabili o residui di refrigerante nella carica
d’olio.
Il vantaggio di uno svuotamento bilaterale
consiste nel fatto che è possibile ottenere
una pressione considerevolmente inferiore
nell’impianto entro un tempo di processo
ragionevole.
Questo implica che sarà possibile integrare nel
processo un controllo perdite al fine di riparare
le stesse prima di procedere al caricamento del
refrigerante.
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
7.0
Processo di vuoto (segue)
7.1
Pompe a vuoto
8.0
Procedura di carica di
refrigerante
Il disegno sotto riportato mostra un esempio di
processo di presvuotamento con prova di tenuta
integrata. Il livello di vuoto ottenuto dipende
dal processo scelto. Si consiglia lo svuotamento
bilaterale.
Am0_0062
Per gli impianti con i refrigeranti infiammabili
R600a e R290 si deve impiegare una pompa a
vuoto in versione antideflagrante.
Caricare sempre l’impianto con il tipo ed il
quantitativo di refrigerante consigliati dal
fabbricante. Nella maggior parte dei casi la carica
di refrigerante è indicata sulla targhetta con il
tipo dell’apparecchiatura.
Si può utilizzare la stessa pompa a vuoto per tutti
i refrigeranti se è caricata con olio estere.
La carica può essere fatta in funzione del volume
o in peso. Utilizzare un indicatore di carica per
caricare in funzione del volume. I refrigeranti
infiammabili devono essere caricati in peso.
8.1
Carica massima di refrigerante
8.2
Chiusura del tubo di processo
Se si supera la carica massima di refrigerante,
si potrebbe avere la schiumatura dell’olio del
compressore dopo un avviamento a freddo ed il
danneggiamento delle valvole.
La carica di refrigerante non deve mai essere
troppo grande per essere contenuta sul lato
condensatore dell’impianto frigorifero. Va
caricato soltanto il quantitativo di refrigerante
necessario per il buon funzionamento
dell’impianto.
Compressore Carica massima di refrigerante
R134a R600a R290 R404A
P 300 g 150 g
T 400 g* 150 g 150 g 400 g
N 400 g* 150 g 150 g 400 g
F 900 g 150 g 850 g
SC 1.300 g 150 g 1.300 g
SC-Twin 2.200 g
*) Sono disponibili modelli con limiti più elevati, vedere le schede tecniche.
Per i refrigeranti R600a e R290 la chiusura del
tubo di processo si può realizzare con un giunto
Lokring.
Non è consentita la brasatura su impianti con
refrigeranti infiammabili.
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
9.0
Test
9.1
Test dell’apparecchiatura
Gli impianti frigoriferi ermetici devono essere
a tenuta. Se un’apparecchiatura domestica
deve funzionare per un periodo di tempo
ragionevole, è necessario avere un tasso di
perdita inferiore ad 1 grammo all’anno. Serve,
quindi, un’apparecchiatura per prove di tenuta di
alta qualità.
Tutte le giunzioni vanno sottoposte a prova
di tenuta con un’apposita apparecchiatura. Lo
si può fare ricorrendo ad un’apparecchiatura
elettronica per prove di tenuta.
Il lato di scarico dell’impianto (dall’attacco di
scarico al condensatore ed al filtro) deve essere
testato con il compressore in funzione.
Prima di lasciare un impianto, si deve
verificare che sia possibile il raffreddamento
dell’evaporatore e che il compressore funzioni
in maniera soddisfacente in base al segnale del
termostato.
Per gli impianti a capillare, è importante
controllare che l’impianto sia in grado di
effettuare l’equalizzazione della pressione
durante i periodi di fermo e che il compressore
con bassa coppia di avviamento possa far partire
l’impianto senza far scattare il motoprotettore.
L’evaporatore, la linea di aspirazione ed il
compressore si devono testare durante il fermo e
con pressione equalizzata.
Se si utilizza il refrigerante R600a, è opportuno
eseguire la prova di tenuta con un altro mezzo
che non sia il refrigerante, ad esempio elio,
in quanto la pressione di equalizzazione è
bassa, molto spesso al di sotto della pressione
atmosferica ambiente. Le perdite, dunque, non
sarebbero rilevabili.
Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Informazioni generali
sull’utilizzo delle unità
condensatrici Danfoss
Configurazione
dell’equipaggiamento
Alimentazione ed
equipaggiamento elettrico
Qui di seguito si possono trovare informazioni
di carattere generale e consigli pratici per
l’utilizzo delle unità condensatrici Danfoss. Le
unità condensatrici Danfoss rappresentano una
gamma integrata di unità dotate di compressori
alternativi Danfoss. Le versioni e le configurazioni
di questa serie corrispondono alle esigenze
del mercato. Per offrire una panoramica
dell’assortimento, le singole sottosezioni sono
divise generalmente nei vari compressori
ermetici montati sulle unità condensatrici.
Unità condensatrici con compressori
monocilindro (tipi TL, FR, NL, SC e SC-TWIN).
Unità condensatrici con compressori
alternativi ermetici Maneurop® a 1-2 e 4
cilindri MTZ, NTZ e MPZ.
Le unità condensatrici Danfoss sono fornite
provviste di compressore e condensatore montati
su binari o su una piastra di base. Le scatole
elettriche sono precablate. Il set di fornitura è
completato, inoltre, da valvole di intercettazione,
adattatori a brasare, collettori, pressostati doppi
e cavi di potenza con spine tripolari con messa
Unità condensatrici con compressori
monocilindro (tipi TL, FR, NL, SC e SC-Twin)
Queste unità condensatrici sono dotate di
compressori ermetici e ventilatori per
alimentazione 230 V monofase 50 Hz.
Questi compressori sono provvisti di un
dispositivo di avviamento HST, costituito da
un relé di avviamento e da un condensatore
di avviamento. I componenti sono disponibili
anche come parti di ricambio.
Il condensatore di avviamento è stato
progettato per cicli di attivazione brevi
(1,7% ED). Questo significa, in pratica,
che il compressore può eseguire fino a
10 avviamenti all’ora con una durata di
attivazione pari a 6 secondi.
Gamma:
Am0_0000
a terra. Fare riferimento alla documentazione
Danfoss corrispondente o al listino prezzi attuale
per i particolari ed i codici di ordinazione. La
società di vendita Danfoss responsabile della
Vostra zona sarà ben lieta di aiutarVi a fare la
Vostra scelta migliore.
Unità condensatrici con compressori
alternativi armetici Maneurop® a 1-2 e 4
cilindri MTZ e NTZ.
Queste unità condensatrici sono dotate
di compressori ermetici e di ventilatore/
ventilatori per diverse tensioni di
alimentazione:
400V trifase 50 Hz per compressore e
ventilatore/ventilatori.
400 V trifase 50 Hz per compressore e 230 V
monofase 50 Hz per ventilatore/ventilatori (il
condensatore/i condensatori dei ventilatori
sono inclusi all’interno della scatola elettrica).
230 V trifase 50 Hz per compressore e 230 V
monofase 50 Hz per ventilatore/ventilatori (il
condensatore/i condensatori dei ventilatori
sono inclusi all’interno della scatola elettrica).
230 V monofase 50 Hz per compressore (il
dispositivo di avviamento (condensatori,
relé) è incluso nella scatola elettrica) e 230 V
monofase 50 Hz per ventilatore/ventilatori
Compressori
Danfoss
Am0_0001
La corrente di avvio del compressore trifase
Maneurop® può essere ridotta mediante
l’uso di un avviatore elettronico soft starter.
Con questo tipo di compressore si consiglia
l’impiego dell’avviatore elettronico soft starter
CI-tronic™, tipo MCI-C. La corrente di avvio si
può ridurre fino al 40% in funzione del modello
Per particolari riguardo all’avviatore elettronico
soft starter CI-tronicTM MCI-C, contattare il proprio
rappresentante Danfoss locale.
Il numero di avvii del compressore è limitato
a 12 all’ora in condizioni normali. Si consiglia
l’equalizzazione della pressione quando si utilizza
l’MCI-C.
di compressore e di avviatore elettronico soft
starter. Si ha pure una riduzione del carico
meccanico che si verifica all’avvio e questo
prolunga la durata dei componenti interni.
Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Compressori ermetici
Condensatori e ventilatori
I compressori completamente ermetici,
tipo TL, FR, NL, SC e SC TWIN hanno una
protezione avvolgimenti integrata. Quando si
attiva la protezione, si può avere un periodo di
spegnimento che arriva fino a 45 minuti quale
conseguenza dell’accumulo di calore nel motore.
I compressori monofase Maneurop®
MTZ e NTZ sono protetti internamente da
una protezione bimetallica sensibile alla
temperatura/corrente, che percepisce le correnti
dell’avvolgimento principale e di avviamento ed
anche la temperatura degli avvolgimenti.
I compressori alternativi trifase Maneurop® MTZ
e NTZ sono equipaggiati contro la sovracorrente
e la sovratemperatura (motoprotettore interno).
Il motoprotettore è situato nel punto a stella
degli avvolgimenti ed apre tutte e tre le fasi
simultaneamente tramite un disco bimetallico.
Dopo che il compressore si è spento tramite il
disco bimetallico, per la riattivazione possono
servire fino a 3 ore.
I condensatori ad efficienza elevata consentono
una gamma più ampia di utilizzo a temperature
ambiente più alte. Per unità condensatrice si
impiegano uno o due ventilatori, in funzione
della resa.
Am0_0002
Se il motore non funziona, misurando la
resistenza si può determinare se la causa è un
interruttore di protezione degli avvolgimenti
spento oppure un possibile avvolgimento rotto.
Valvole di intercettazione
I ventilatori, inoltre, possono essere dotati,
ad esempio, di un regolatore di velocità
ventilatori Danfoss Saginomiya, tipo RGE.
Questo consente un buon controllo della
pressione di condensazione e riduce il livello di
rumore. I ventilatori sono provvisti di cuscinetti
autolubrificanti, assicurando in tal modo molti
anni di funzionamento senza bisogno di alcun
intervento di manutenzione.
Le unità condensatrici Danfoss sono provviste di
valvole di intercettazione sul lato aspirazione e
sul lato liquido.
Le valvole di intercettazione delle unità
condensatrici con compressori monocilindro
(tipi TL, FR, NL, SC ed SC TWIN) si chiudono
girando l’alberino in senso orario verso la parte
brasata. In questo modo si apre il flusso tra
l’attacco manometro e l’attacco a cartella. Se si
ruota l’alberino in senso antiorario fino al fermo
posteriore, si chiude l’attacco manometro. Il
flusso tra l’attacco saldato e quello a cartella è
libero. In posizione centrale, il flusso attraverso i
tre attacchi è libero. Gli adattatori brasati previsti
aiutano ad evitare attacchi a cartella ed a rendere
ermetico l’impianto.
Am0_0003
Le valvole di intercettazione delle unità
condensatrici con compressori alternativi
Maneurop® MTZ e NTZ sono montate
direttamente sugli attacchi Rotalock di
aspirazione e di scarico del compressore e sul
ricevitore. Il rubinetto è dotato di pezzi di tubo
lunghi e diritti in maniera tale che si possano
effettuare i collegamenti brasati senza dover
Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
LP
HP
Stop
Diff.
Start
Start
Diff.
Stop
AB
AB
Ricevitore
Regolamento contenitori a
pressione
Scatola elettrica
Dispositivi di sicurezza per il
controllo della pressione
Il ricevitore di liquido è standard sulle unità
condensatrici Danfoss da utilizzare con le valvole
di espansione.
La valvola di espansione regola il livello nel
ricevitore (flusso del refrigerante in diminuzione
o in aumento). I ricevitori con volume interno a
partire dai 3 l in avanti sono provvisti di rubinetti
Rotolock.
Le unità condensatrici Danfoss sono precablate
e dotate di scatola elettrica. Si possono, quindi,
collegare con facilità i fili per l’alimentazione ed i
fili elettrici aggiuntivi.
La cassetta di terminazione delle unità
condensatrici con compressore Maneurop®
è provvista di blocchi di connettori a vite per
l’alimentazione
Le unità condensatrici Danfoss si possono
ordinare con pressostati di sicurezza KP 17 (W, B
...). Le unità condensatrici che non arrivano dalla
ditta fornite di pressostati, devono essere dotate
di un pressostato almeno sul lato alta pressione
negli impianti con valvole di espansione
termostatica, conformemente alla norma EN 378.
Am0_0005
ed i controlli. Le connessioni elettriche di
ciascun componente (compressore, ventilatore/
ventilatori, PTC, pressostato) sono centralizzate
in questa cassetta. Nel coperchio della scatola
elettrica è inserito uno schema elettrico. Queste
cassette di terminazione hanno un grado di
protezione IP 54.
Am0_0006
Si consigliano le seguenti impostazioni:
Tipo di refrigeranteLato bassa pressioneLato alta pressione
Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Evaporator
Condenser
Compressor
Copertura di protezione
resistente alle intemperie
Accuratezza
dell’installazione
Contaminazione e
particelle estranee
Le unità condensatrici Danfoss che sono
montate ed installate all’aperto devono essere
provviste di una copertura protettiva oppure
di un alloggiamento di protezione resistente
alle intemperie. La fornitura include copertura
optional di protezione resistenti alle intemperie
di alta qualità. Si possono trovare i codici relativi
sul listino prezzi attuale oppure si può contattare
il rappresentante Danfoss più vicino.
Cresce sempre più il numero degli impianti di
raffreddamento e di condizionamento installati
con unità condensatrici che sono provviste di
compressori ermetici. Notevoli sono le esigenze
La contaminazione e le particelle estranee sono
da annoverarsi tra i fattori più frequenti con un
impatto negativo sull’affidabilità e la durata degli
impianti di raffreddamento.
In sede di installazione possono penetrare
nell’impianto i seguenti agenti contaminanti:
Scorie durante la brasatura (ossidazioni)
Residui di lega per brasatura
Umidità e gas esterni
Trucioli e residui di rame derivanti dalla
sbavatura dei tubi
Am0_0008
da soddisfare in fatto di qualità dell’installazione
e di allineamento di un impianto di
raffreddamento di questo genere.
Per questo motivo Danfoss consiglia di prendere
le seguenti precauzioni:
Ac0_0010
Utilizzare soltanto componenti e tubi di rame
puliti e asciutti che soddisfino i requisiti della
norma DIN 8964.
Danfoss offre una gamma di prodotti vasta e
completa per automatizzare il raffreddamento
nella maniera più opportuna. Per ulteriori
informazioni non esitate a metterVi in contatto
con il Vostro rappresentante Danfoss.
Realizzazione della tubazione
In sede di posa della tubazione, è opportuno
cercare di realizzarla nella versione più corta e più
compatta possibile. Si devono evitare zone basse
(intercettatori d’olio) dove potrebbero formarsi
accumuli d’olio.
Disposizione dei tubi delle
unità condensatrici con
compressori monocilindro
(tipi TL, FR, NL,SC e
SC-TWIN)
1. Unità condensatrice ed evaporatore sono
posizionati allo stesso livello.
La tubazione di aspirazione si dovrebbe
disporre leggermente inclinata verso il basso,
partendo dal compressore. La distanza
massima consentita tra l’unità condensatrice
e l’evaporatore (vaporizzatore) è pari a 30 m.
Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Evaporator
Condenser
Compressor
Disposizione dei tubi delle unità
condensatrici con compressori
monocilindro (tipi TL, FR, NL,SC
e SC-TWIN) (segue)
Al fine di garantire il ritorno dell’olio, per le
tubazioni di aspirazione e di liquido si consigliano
le seguenti sezioni trasversali:
2. L’unità condensatrice è posta sopra
l’evaporatore.
La differenza di altezza ideale tra la
posizione dell’unità condensatrice e quella
dell’evaporatore è di 5 m al massimo.
La lunghezza della tubazione tra l’unità
condensatrice e l’evaporatore non dovrebbe
superare i 30 m. Le tubazioni di aspirazione si
devono posare con curve doppie con funzione
di intercettazione d’olio sopra e sotto. Lo si
fa ricorrendo ad una curva ad U all’estremità
inferiore e ad una curva a P all’estremità
superiore della colonna montante. La distanza
Am0_0011
massima tra le curve è di 1 ÷ 1,5 m. Al fine di
assicurare il ritorno dell’olio, per la tubazione
di aspirazione e la tubazione di liquido si
consigliano i seguenti diametri dei tubi:
Tubazione di aspirazioneTubazione di liquido
Diametro tubo di rame [mm]
TL86
FR106
NL106
SC 12/15108
Tutti gli altri SC128
SC TWIN1610
3. L’unità condensatrice è posta sotto
l’evaporatore.
La differenza di altezza ideale tra l’unità
condensatrice e l’evaporatore è di 5 m al
massimo. La lunghezza della tubazione tra
l’unità condensatrice e l’evaporatore non
dovrebbe superare i 30 m. Le tubazioni di
aspirazione si devono posare con curve
doppie con funzione di intercettazione d’olio
sopra e sotto. Lo si fa ricorrendo ad una curva
ad U all’estremità inferiore e ad una curva
a P all’estremità superiore della colonna
montante. La distanza massima tra le curve
è di 1 ÷ 1,5 m. Al fine di assicurare il ritorno
Am0_0012
dell’olio, per la tubazione di aspirazione e la
tubazione di liquido si consigliano i seguenti
diametri dei tubi:
Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
0.5 fall,
4 m/s or more
To condenser
U shaped arc
U shaped arc as short as possible
8 to 12 m/s
Evaporator
0.5 fall,
4 m/s or more
U shaped arc as short as possible
max. 4 m
max. 4 m
To compressor
8 to 12 m/s at
lowest capacity
From evaporator
8 to 12 m/s at
highest capacity
U shaped arc as short as possible
Disposizione dei tubi delle unità
condensatrici con compressori
alternativi ermetici Maneurop®,
1-2-4 cilindri
È opportuno disporre i tubi così che risultino
flessibili (collocabili su tre piani o con
“AnaConda”). In sede di posa della tubazione, è
opportuno cercare di realizzare una rete di tubi
che sia la più corta e più compatta possibile.
Am0_0013
Si devono evitare zone basse (intercettatori
d’olio) dove potrebbero formarsi accumuli d’olio.
Le tubazioni orizzontali dovrebbero essere poste
leggermente inclinate verso il basso, in direzione
del compressore. Per garantire il ritorno dell’olio
la velocità di aspirazione alle colonne montanti
deve essere pari almeno a 8-12 m/s.
Per le tubazioni orizzontali, la velocità di
aspirazione non deve scendere al di sotto di
4 m/s. Le tubazioni di aspirazione verticali
devono essere posate con archi doppi in forma
di intercettatori d’olio sopra e sotto. Lo si fa
ricorrendo ad un arco ad U all’estremità inferiore
e ad un arco a P all’estremità superiore della
tubazione verticale. L’altezza massima della
colonna montante è pari a 4 m, a meno che non
si preveda un secondo arco ad U.
Am0_0014
Verifica della tenuta
Se l’evaporatore è montato sopra l’unità
condensatrice, assicurarsi che non entri del
liquido refrigerante nel compressore durante
la fase di fermo. Per impedire che si formino
goccioline di condensa e per prevenire un
aumento indesiderato del surriscaldamento del
gas di aspirazione, generalmente la tubazione
di aspirazione va isolata. La regolazione del
surriscaldamento del gas di aspirazione viene
eseguita singolarmente per ciascun impiego.
Maggiori informazioni si possono trovare nelle
sezioni seguenti, alla voce “temperature massime
consentite”.
Le unità condensatrici Danfoss vengono
controllate in fabbrica con elio per rilevare
eventuali perdite. Sono riempite anche di gas
protettivo, che va dunque scaricato dall’impianto.
Il circuito del refrigerante aggiunto, inoltre,
deve essere sottoposto a verifica della tenuta
utilizzando azoto. Le valvole di aspirazione e
di liquido dell’unità condensatrice rimangono
chiuse durante queste operazioni. L’impiego di
agenti colorati per la verifica della tenuta rende
nulla la garanzia.
Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Brasatura
Gas protettivo
Le più comuni leghe per brasatura sono leghe
con un tenore d’argento pari al 15% e contenenti
rame, zinco e stagno, cioè la “lega per brasatura
a base d’argento”. Il punto di fusione si trova
tra circa 655°C e 755°C. La lega d’argento per
brasatura rivestita contiene il fondente necessario
per brasare. Questo va rimosso dopo la brasatura.
La lega per brasatura a base d’argento si può
utilizzare per brasare insieme vari materiali, ad
esempio acciaio e rame. La lega per brasatura
con tenore d’argento del 15% è sufficiente per
brasare rame con rame.
Ac0_0021
Alle elevate temperature di brasatura, sotto
l’influsso dell’aria ambiente, si formano prodotti
di ossidazione (scorie).
L’impianto deve avere, perciò, un gas protettivo
che vi passa attraverso in fase di brasatura.
Prevedere un flusso debole di un gas secco
inattivo attraverso le tubazioni.
Dare inizio alla brasatura soltanto quando non c’è
più aria atmosferica nel componente interessato.
Incominciare la procedura d’intervento con un
forte flusso di gas protettivo, che si può ridurre al
minimo quando si inizia a brasare.
Questo debole flusso di gas protettivo deve
essere mantenuto durante l’intero processo di
brasatura.
Si deve eseguire la brasatura usando azoto ed un
gas con una fiamma dolce. Aggiungere la lega
per brasatura soltanto una volta raggiunta la
temperatura corrispondente al punto di fusione.
Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Svuotamento e riempimento
La pompa a vuota dovrebbe essere in grado di
agire sulla pressione dell’impianto portandola a
circa 0,67 mbar, possibilmente in due stadi.
È opportuno eliminare umidità, aria ambiente
e gas protettivo. Se possibile, prevedere
uno svuotamento alle due estremità, dal
lato aspirazione e dal lato liquido dell’unità
condensatrice.
Utilizzare gli attacchi alle valvole di aspirazione e
di scarico delle unità condensatrici.
Ac0_0023
Per il riempimento dell’impianto si utilizzano un
indicatore di livello di riempimento, un cilindro
di riempimento e/o una scala, relativamente alle
unità condensatrici più piccole. Il refrigerante
si può immettere nella tubazione di liquido
in forma liquida se è installata una valvola di
riempimento.
Altrimenti, si deve alimentare il refrigerante
nell’impianto in forma gassosa tramite la valvola
di intercettazione sull’aspirazione, mentre il
compressore è in funzione (previa rottura del
vuoto).
Si desidera sottolineare che i refrigeranti R404A,
R507 e R407C sono delle miscele.
I produttori di refrigeranti consigliano di
effettuare il riempimento con R507 sotto forma di
liquido o gas, mentre per l’R404A e specialmente
per l’R407 si dovrebbe preferire la forma
liquida. Raccomandiamo, dunque, di eseguire il
riempimento con R404A, R507 ed R407C secondo
la procedura descritta, utilizzando una valvola di
riempimento.
Se non è noto il quantitativo di refrigerante da
mettere, continuare il riempimento finché non
sono più visibili bolle nella spia di livello. Durante
questa operazione tenere costantemente sotto
controllo la temperatura del gas sull’aspirazione
e sulla condensazione al fine di garantire
temperature di funzionamento normali.
Attenersi alle procedure di seguito riportate
per svuotare e riempire le unità condensatrici
Danfoss con compressori monocilindro, tipo
TL, FR, NL, SC e SC TWIN.
Per lo svuotamento, entrambi i tubi flessibili
esterni sono collegati ad un ausilio con batteria
di servizio e l’unità condensatrice viene svuotata
con le valvole di intercettazione 1 e 2 aperte
(alberino in posizione centrale).
Dopo lo svuotamento, entrambe le valvole (4 e 5)
sono collegate alla batteria di servizio. Solo allora
si spegne la pompa a vuoto.
Ac0_0028
Il contenitore del refrigerante viene collegato
all’attacco centrale dell’ausilio con batteria di
servizio 3 e l’elemento di riempimento viene
disaerato brevemente.
Si apre la valvola corrispondente dell’ausilio con
batteria di servizio 4 e l’impianto viene riempito
attraverso l’attacco con manometro della
valvola d’intercettazione sull’aspirazione, con il
quantitativo operativo di refrigerante massimo
consentito per un compressore in funzione.
Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Svuotamento e riempimento
(segue)
Attenersi alle seguenti raccomandazioni per
svuotare e riempire le unità condensatrici
Danfoss con compressori alternativi a
stantuffo ermetici Maneurop® MTZ e NTZ.
Consigliamo di eseguire lo svuotamento come di
seguito descritto:
1. Le valvole di servizio dell’unità condensatrice
devono essere chiuse.
2. Una volta verificata la tenuta, si dovrebbe
eseguire possibilmente uno svuotamento alle
due estremità utilizzando una pompa a vuoto
fino a 0,67 mbar (ass.).
Am0_0019
Si consiglia di ricorrere a tubazioni di
accoppiamento con una grande potenza
di aspirazione, collegandole alle valvole di
servizio.
3. Una volta raggiunto un vuoto di 0,67,
l’impianto viene staccato dalla pompa a
vuoto. Durante i successivi 30 minuti la
pressione nell’impianto non deve aumentare.
Se la pressione sale rapidamente, l’impianto
ha una perdita.
Si deve eseguire una nuova verifica della
tenuta ed un nuovo svuotamento (dopo 1). Se
la pressione sale lentamente, questo è indice
di presenza di umidità. In tal caso eseguire un
nuovo svuotamento (dopo 3).
Superamento della capacità
di riempimento operativa
massima consentita e
montaggio ed installazione
all’aperto
4. Aprire le valvole di servizio dell’unità
condensatrice e rompere il vuoto con azoto.
Ripetere le procedure 2 e 3.
Informazioni generali:
Si dovrebbe accendere il compressore soltanto se
è stato rotto il vuoto.
Per quanto riguarda il funzionamento del
compressore in presenza di vuoto nel suo
alloggiamento, c’è il pericolo di una scarica di
tensione nell’avvolgimento del motore.
Se il refrigerante viene immesso oltre la capacità
di riempimento operativa massima consentita
oppure quando si effettua il montaggio e
l’installazione all’esterno, si devono prendere
delle precauzioni a scopo protettivo.
Le capacità di riempimento operative massime
consentite sono riportate nelle informazioni
tecniche e/o nelle istruzioni di installazione
relative ai compressori Danfoss. In caso di
domande o dubbi, la Vostra società di vendita
Danfoss locale sarà ben lieta di assister vi.
Una soluzione rapida e semplice per prevenire
gli spostamenti di refrigerante durante le fasi
di fermo consiste nell’uso di un riscaldatore del
carter.
Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Superamento della capacità
di riempimento operativa
massima consentita e
montaggio ed installazione
all’aperto
(segue)
Per unità condensatrici Danfoss che sono
equipaggiate di compressori monocilindro,
tipo TL, FR, NL,SC and SC TWIN si può utilizzare
la seguente taglia di riscaldatori carter:
Riscaldatore carter per TL/FR/NL da 35 W,
codice 192H2096
Riscaldatore carter per SC e SC-TWIN da 55 W,
codice 192H2095
I riscaldatori carter si devono montare
direttamente sopra il cordolo di saldatura. Per i
compressori TWIN, entrambi devono avere un
riscaldatore carter. Il collegamento elettrico si
può realizzare come di seguito specificato:
Per gli interruttori generali accesi, il contatto di
commutazione del termostato di regolazione
(es.: KP 61) assume la funzione di commutazione,
cioè compressore spento – riscaldatore acceso e
viceversa. Il riscaldatore carter dovrebbe anche
essere acceso circa 2-3 ore prima dell’avviamento
dopo un lungo periodo di inattività dell’impianto
di raffreddamento.
Per quanto riguarda il montaggio e l’installazione
all’aperto di unità condensatrici, in generale si
raccomanda l’utilizzo di riscaldatori carter.
Attenersi alle seguenti raccomandazioni di
cablaggio.
Am0_0020
Le unità condensatrici Danfoss con
compressori alternativi Maneurop® ermetici
a 1, 2 o 4 cilindri MTZ e NTZ prevedono, come
dotazione standard, un riscaldatore carter PTC da
35 W autoregolante.
Il riscaldatore PTC autoregolante protegge dallo
spostamento del refrigerante durante il fermo.
È fornita una protezione affidabile, comunque,
soltanto quando la temperatura dell’olio è 10 K
al di sopra della temperatura di saturazione del
refrigerante.
Si consiglia di verificare con prove che si
raggiunga una temperatura sufficiente dell’olio
per temperature ambiente sia alte, sia basse.
Nel caso di unità condensatrici che, montate
e installate all’esterno, sono esposte a basse
temperature ambiente e di applicazioni con
quantitativi maggiori di refrigerante, spesso
è necessario un riscaldatore carter a fascia
aggiuntivo per il compressore.
Il riscaldatore andrebbe montato il più vicino
possibile alla coppa dell’olio, così da garantire
una efficiente trasmissione di calore all’olio
stesso. I riscaldatori carter a fascia non sono ad
autoregolazione.
La regolazione si deve ottenere inserendo il
riscaldatore quando il compressore è fermo
e spegnendolo quando il compressore è in
funzione.
Queste misure prevengono la condensazione
del refrigerante nel compressore. Il riscaldatore
carter deve essere acceso almeno 12 ore prima
dell’avvio del compressore, ogni qual volta che le
unità condensatrici sono riavviate dopo un lungo
periodo di inattività.
Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
“Commutazione in
pump-down”
Se non è possibile mantenere la temperatura
dell’olio a 10 K al di sopra della temperatura
di saturazione del refrigerante utilizzando il
riscaldatore carter durante il periodo di inattività
del compressore o durante l’inversione di flusso
del refrigerante liquido, si deve ricorrere alla
commutazione in pump-down sul lato bassa
pressione per prevenire l’ulteriore possibilità di
spostamento del refrigerante durante le fasi di
fermo.
L’elettrovalvola nella tubazione liquido è
controllata da un termostato. Se l’elettrovalvola
si chiude, il compressore fornisce aspirazione
sull’estremità bassa pressione finché il
pressostato di bassa pressione non spegne il
compressore al valore impostato.
Con la “commutazione in pump-down”, il punto di
attivazione del pressostato di bassa pressione si
deve impostare più basso rispetto alla pressione
di saturazione del refrigerante alla temperatura
ambiente più bassa dell’unità condensatrice e
dell’evaporatore.
Un separatore di liquido fornisce protezione
contro lo spostamento del refrigerante
all’avviamento, durante il funzionamento e dopo
lo sbrinamento con gas caldo.
Am0_0021
Il separatore di liquido protegge dallo
spostamento del refrigerante durante il periodo
di fermo mentre è aumentato il volume
libero interno dell’estremità di aspirazione
dell’impianto.
Il separatore di liquido andrebbe disposto
conformemente alle raccomandazioni del
fabbricante.
Di norma, Danfoss consiglia che la capacità
di ritenzione del separatore di liquido non sia
inferiore al 50% della capacità di riempimento
dell’intero impianto.
Un separatore di liquido non andrebbe usato in
impianti con refrigeranti zeotropici, come – ad
esempio – l’R407C.
Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Temperature massime
consentite
Per le unità condensatrici Danfoss con
compressori monocilindro (tipo TL, FR, NL, SC
and SC TWIN), il surriscaldamento evaporatore
(misurato al sensore della valvola di espansione,
vale a dire la temperatura al manometro)
dovrebbe essere compreso tra 5 e 12 K.
La temperatura massima del gas di ritorno si
misura all’aspirazione del compressore: 45°C.
Un surriscaldamento del gas in aspirazione
inammissibilmente elevato è inevitabile che
porti ad un rapido aumento della temperatura di
scarico.
Non si devono superare i 135°C per il
compressore SC ed i 130°C per i compressori TL,
NL e FR.
La temperatura della tubazione di mandata si
misura a 50 mm dall’attacco di mandata del
compressore.
Per unità condensatrici con compressori
alternativi a stantuffo Maneurop® ermetici
MTZ e NTZ, il surriscaldamento evaporatore
(sensore valvola di espansione) dovrebbe essere
compreso tra 5 e 12 K.
La temperatura massima del gas di ritorno,
misurata all’attacco aspirazione del compressore,
è pari a 30°C.
Am0_0023
Un surriscaldamento del gas in aspirazione
inammissibilmente elevato è inevitabile che porti
ad un rapido aumento della temperatura del gas
in pressione, di cui non si deve superare il valore
massimo (130°C).
Per applicazioni speciali (impianti
multievaporatore), si consiglia di prevedere un
separatore dell’olio nella linea di mandata.
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Riparazione di impianti frigoriferi ermetici
1.0
Generalità
Gli interventi di riparazione su frigoriferi e
congelatori devono essere fatti da tecnici qualificati,
che devono essere in grado di eseguirli su tutta una
gamma di frigoriferi di vario tipo.
In precedenza gli interventi di manutenzione e
riparazione non erano regolati in maniera così rigida
come lo sono adesso, a causa dei nuovi refrigeranti
(alcuni dei quali sono infiammabili).
Fig. 1: Impianto frigorifero ermetico con capillari
Am0_0107
La fig. 1 presenta un impianto frigorifero ermetico
con capillare in qualità di dispositivo di espansione.
Questo tipo di impianto viene utilizzato nella
maggior parte dei frigoriferi domestici ed in piccoli
frigoriferi commerciali, nei congelatori per il gelato e
nei raffreddatori per bottiglie.
La fig. 2 mostra un impianto frigorifero che utilizza
una valvola di espansione termostatica. Questo tipo
di impianto è usato principalmente negli impianti
frigoriferi commerciali.
Fig. 2: Impianto frigorifero ermetico con valvola di
espansione
Am0_0108
Gli interventi di manutenzione e riparazione sono
sempre più difficili rispetto al montaggio di un
impianto nuovo, in quanto le condizioni di lavoro
“sul campo” risultano solitamente peggiori che
non nel luogo di produzione o in un’officina.
Requisito indispensabile perché gli interventi
di assistenza siano soddisfacenti è il fatto che i
tecnici possiedano le giuste qualifiche, vale a dire
abilità, conoscenza approfondita del prodotto,
precisione ed intuito.
Lo scopo della presente guida è di incrementare
le conoscenze del lavoro di riparazione
analizzando le regole fondamentali. L’argomento
viene trattato principalmente facendo riferimento
alla riparazione degli impianti di refrigerazione
per frigoriferi domestici “sul campo”, ma molte
delle procedure si possono applicare anche agli
impianti frigoriferi ermetici commerciali.
Prima di eseguire qualsiasi intervento sull’impianto
frigorifero è opportuno programmare l’andamento
della riparazione, cioè tenere a portata di mano
tutti i pezzi di ricambio che servono e tutte le
risorse necessarie. Per poterlo fare, è indispensabile
conoscere innanzi tutto il problema dell’impianto.
Per la ricerca guasti deve essere a disposizione
l’equipaggiamento di cui alla fig. 3. Manometro
di aspirazione e di scarico, valvole di servizio,
multimetro (tensione, corrente e resistenza) e cercaperdite.
In molti casi, dalle dichiarazioni dell’utilizzatore
Fig. 3: Manometri, valvola di servizio, multimetro e cerca-perdite
Interruttore generale scattato
Un guasto potenziale potrebbe essere un fusibile
difettoso e la ragione può anche essere un
problema di avvolgimenti del motore oppure di
motoprotettore, un cortocircuito o un filo d’entrata
della corrente bruciato sul compressore. La presenza
di questi difetti comporta la sostituzione del
compressore.
Compressore
Possono essere stati scelti male il dispositivo di
avviamento. Ci può essere un difetto a carico
del motore del compressore o della protezione
avvolgimenti ed il compressore può anche essere
si è in grado di concludere quali potrebbero
essere i difetti e, per la maggior parte dei guasti, si
riesce a fare una diagnosi relativamente accurata.
Presupposto indispensabile, però, è che il tecnico
dell’assistenza possieda le conoscenze necessarie
riguardo al funzionamento del prodotto e che siano
disponibili le risorse corrette. In questa sede non
si esaminerà in dettaglio la procedura di ricerca
guasti, ma si prendono in considerazione di seguito
i problemi più comuni per cui il compressore non
parte o non funziona.
Am0_0113Am0_0112Am0_0111Am0_0110Am0_0109
interessato da un blocco meccanico.
Motivi frequenti di una ridotta capacità di
raffreddamento sono la formazione di depositi
carboniosi o depositi di rame a causa dell’umidità o
dei gas non condensabili all’interno dell’impianto.
Guarnizioni esplose o piastre valvole rotte sono
dovute a pressioni di picco troppo elevate e picchi
di pressione di breve durata in seguito ad un colpo
d’ariete nel compressore, che può anche essere
causato da una carica eccessiva di refrigerante
nell’impianto oppure da un capillare bloccato.
Compressori
Danfoss
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Riparazione di impianti frigoriferi ermetici
1.1
Ricerca guasti (segue)
La tensione può essere troppo bassa oppure la
pressione eccessiva per il compressore.
Una pressione non equalizzata fa sì che il
motoprotettore causi uno stacco dopo ciascun
avviamento e, alla fine, porterà alla bruciatura
dell’avvolgimento motore.
Anche un ventilatore difettoso avrà ripercussioni
sul carico del compressore e può far sì che il
motoprotettore causi degli stacchi o che le
guarnizioni esplodano.
In caso di avviamento non riuscito e compressore
freddo, possono passare fino a 15 minuti prima
che la protezione avvolgimenti causi lo stacco
del compressore. Se la protezione avvolgimenti
causa lo stacco quando il compressore è caldo,
possono passare fino a 45 minuti prima che
il protettore consenta il reinserimento del
compressore.
Prima di dare inizio ad una ricerca guasti
sistematica, è buona norma togliere la tensione
al compressore per 5 minuti. Questo garantisce
che l’eventuale dispositivo di avviamento a PTC
si sia sufficientemente raffreddato così da poter
avviare il compressore.
Se durante i primi minuti di un processo di
refrigerazione dovesse venire a mancare per
breve tempo la corrente, può verificarsi una
situazione conflittuale (interbloccaggio) tra la
protezione e il PTC. Un compressore con un
dispositivo di avviamento a PTC non può avviarsi
in un impianto che non abbia la pressione
equalizzata ed il PTC non riesce a raffreddarsi
così rapidamente. In alcuni casi ci vuole fino ad
1 ora prima che il frigorifero funzioni ancora
normalmente.
Pressostati di alta e di bassa pressione
Lo stacco del pressostato di alta pressione può
essere dovuto ad una pressione di condensazione
eccessiva, causata probabilmente da una carenza
di raffreddamento da parte del ventilatore.
Uno stacco del pressostato di bassa pressione
può essere dovuto ad una carica insufficiente di
refrigerante, a perdite, alla formazione di ghiaccio
sull’evaporatore oppure ad un blocco parziale del
dispositivo di espansione.
Lo stacco può essere dovuto anche ad un guasto
meccanico, ad un’impostazione differenziale
errata, ad un’impostazione errata della pressione
di stacco oppure ad irregolarità della pressione.
Termostato
Un termostato difettoso o impostato in
maniera errata può aver causato lo stacco del
compressore. Se il termostato perde la carica del
sensore o se il valore di temperatura impostato
è troppo alto, il compressore non parte. Il guasto
può anche essere dovuto ad un collegamento
elettrico errato.
Un differenziale (differenza tra la temperatura
di inserimento e quella di stacco) troppo basso
causa periodi di fermo compressore troppo brevi
e – nel caso di un compressore LST (coppia di
avviamento bassa) – questo potrebbe portare a
problemi di avviamento.
Vedere anche il punto 1.2 “Sostituzione del
termostato”.
Per ulteriori informazioni si rimanda a “Ricerca
e prevenzione guasti nei circuiti frigoriferi con
compressori ermetici”.
Prima di aprire l’impianto e, soprattutto, prima di
togliere il compressore dall’impianto è necessario
determinare con cura il problema. Le riparazioni
che comportano interventi in un impianto
frigorifero sono piuttosto costose. Prima di
procedere all’apertura di impianti frigoriferi
vecchi, dunque, potrebbe essere utile accertarsi
che il compressore, sebbene ancora funzionante,
non sia prossimo a fermarsi per sempre.
Una stima può essere fatta controllando la carica
dell’olio del compressore. Si scarica un po’ di
olio in una provetta pulita e lo si confronta con
un campione di olio nuovo. Se l’olio prelevato è
scuro, opaco e contiene impurità, è opportuno
sostituire il compressore.
1.2
Sostituzione del termostato
Prima di sostituire il compressore, è buona cosa
controllare il termostato.
Si può fare una semplice prova cortocircuitando il
termostato in maniera tale che il compressore sia
alimentato direttamente. Se il compressore può
funzionare così, si deve sostituire il termostato.
Per la sostituzione è indispensabile trovarne
uno di tipo adatto e questo può anche risultare
difficoltoso, con tutti i tipi di termostato disponibili
sul mercato. Per agevolare la scelta il più possibile,
parecchi fabbricanti come Danfoss, hanno studiato
i cosiddetti “termostati di servizio”, forniti in
Fig. 4: Confezione termostato di servizio
Am0_0114
confezioni con tutti gli accessori necessari per
intervenire sul termostato.
Con otto confezioni, ciascuna per un tipo di
frigorifero e di applicazione, si può intervenire su
quasi tutti i frigoriferi più comuni. Vedere la fig. 4.
L’area di applicazione di ciascun termostato
copre una vasta gamma di tipi di termostato. I
termostati, inoltre, hanno un differenziale termico
tra l’inserimento e lo stacco sufficiente a garantire
un’equalizzazione soddisfacente della pressione nei
periodi di fermo dell’impianto.
Al fine di assicurare la funzione richiesta, il sensore
del termostato (gli ultimi 100 mm del capillare) deve
sempre essere in stretto contatto con l’evaporatore.
In sede di sostituzione di un termostato, è
importante verificare se il compressore funziona
in maniera soddisfacente in posizione di caldo
e di freddo e se il periodo di fermo è sufficiente
per l’equalizzazione della pressione dell’impianto
quando si utilizza un compressore LST.
Con la maggior parte dei termostati è possibile
ottenere un differenziale termico più alto regolando
la vite del differenziale. Prima di farlo, si raccomanda
di consultare la scheda tecnica del termostato per
sapere come girare la vite.
Un altro modo di ottenere un differenziale più alto
consiste nel posizionare un pezzetto di plastica tra
il sensore e l’evaporatore, poiché 1 mm di plastica
porta ad un differenziale maggiore di circa 1°C.