Queste Note per l’installatore forniscono consigli pratici sui
controlli (meccanici) per la refrigerazionecommerciale Danfoss e sui
compressori Danfoss.
Se avete bisogno di altre informazioni relative alla gamma di prodotti
Danfoss, contattate il vostro rivenditore locale. Per maggiori informazioni
consultate il nostro sito web:
www.danfoss.it
Speriamo che questa raccolta possa esservi d’aiuto per il vostro lavoro
quotidiano.
Danfoss A/S
Note per l’installatore
Capitolo 1 .................................... Valvole di espansione termostatica .......................................... pagina 3
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Introduzione
Una valvola di espansione termostatica è
costituita da un elemento termostatico (1) che
è separato dal corpo valvola mediante una
membrana.
Un tubo capillare collega l’elemento con un
bulbo (2), un corpo valvola con sede della valvola
(3) e una molla (4).
Funzionamento della valvola di espansione
termostatica:
Il funzionamento della valvola di espansione
termostatica è determinato da 3 pressioni
fondamentali:
P1: Pressione del bulbo, che agisce sulla parte
superiore della membrana e tende ad aprire
la valvola.
P2: Pressione di evaporazione che agisce sulla
parte inferiore della membrana e tende a
chiudere la valvola.
P3: Pressione della molla che agisce ugualmente
sulla parte inferiore della membrana e tende
a chiudere la valvola.
La regolazione della valvola di espansione
termostatica è basata sull’equilibrio sulle 3 forze
descritte.
La molla viene utilizzata per tarare il
surriscaldamento.
espansione
Valvole di
Surriscaldamento
Sottoraffreddamento
Ad0-0001
Il surriscaldamento viene misurato nel punto
della tubazione di aspirazione dove è montato
il bulbo ed è la differenza tra la temperatura
al bulbo e la pressione/temperatura di
evaporazione nello stesso posto.
Il surriscaldamento viene misurato in Kelvin (K) e
viene usato come segnale per regolare l’iniezione
di liquido attraverso la valvola di espansione.
Ad0-0012
Il sottoraffreddamento viene definito come la
differenza tra la temperatura di condensazione
e quella del liquido all’entrata della valvola di
espansione.
Il sottoraffreddamento viene misurato in
Kelvin (K).
Il sottoraffreddamento del refrigerante liquido
è necessario per evitare bolle di vapore nel
refrigerante a monte della valvola di espansione.
La presenza di bolle di vapore nel refrigerante
liquido riduce la capacità della valvola di
espansione facendo diminuire l’alimentazione di
liquido all’evaporatore.
Ad0-0015
Nella maggior parte dei casi è adeguato un
sottoraffreddamento di 4-5 Kelvin.
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Equalizzazione della
pressione esterna
Cariche
Carica universale
Bisogna sempre impiegare valvole di espansione
con equalizzazione esterna se si usano
distributori di liquido.
L’impiego di distributori comporta una caduta
di pressione di 1 bar su distributore e ranghi del
distributore.
Si raccomanda l’impiego di valvole di espansione
con equalizzazione esterna in impianti frigoriferi
con evaporatori o scambiatori di calore a piastre,
in cui la caduta di pressione sarà normalmente
superiore a quella corrispondente a 2K.
Le valvole di espansione termostatica possono
avere uno dei 3 differenti tipi di carica:
1. Carica universale
2. Carica MOP
3. Carica MOP con ballast, di serie per le valvole
di espansione Danfoss con MOP.
Le valvole con carica del 1° tipo sono usate nella
maggior parte degli impianti frigoriferi, in cui non
è necessaria una limitazione della pressione e in
cui il bulbo può essere posto in è posizione più
calda dell’elemento oppure con alte temperature/
pressioni di evaporazione.
Ad0-0016
Carica MOP
La carica universale ha una carica di liquido
nel bulbo. Grazie alla grande quantità di carica,
nel bulbo ci sarà un residuo di carica anche se
l’elemento e più freddo o più caldo del bulbo.
Le valvole di espansione con carica MOP sono
usate soprattutto su unità di fabbricazione
industriale, per le quali si desideri una limitazione
della pressione di aspirazione in fase di
avviamento, per esempio nel settore trasporti ed
in impianti di condizionamento aria.
Tutte le valvole con MOP hanno una piccolissima
carica nel bulbo.
Ciò significa che la valvola o l’elemento devono
essere posti in posizione più calda del bulbo. In
caso contrario può verificarsi una migrazione
della carica dal bulbo all’elemento e la valvola di
espansione cessa di funzionare.
La carica MOP ha una carica limitata nel bulbo.
MOP significa Maximum Operating Pressure
ed è la massima pressione di aspirazione/
evaporazione permessa nella tubazione di
aspirazione/evaporazione.
La carica sarà evaporata, quando la temperatura
avrà raggiunto il punto MOP. Mano a mano che
aumenta la pressione di aspirazione la valvola di
espansione comincia a chiudersi a circa 0,3/0,4
bar sotto il punto MOP e sarà completamente
chiusa quando la pressione di aspirazione è
uguale al punto MOP.
Ad0-0017
Ad0-0018
Il’MOP viene spesso chiamato “Protezione da
sovraccarichi del motore”.
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Carica MOP a ballast
Scelta della valvola di
espansione termostatica
Le valvole di espansione con cariche MOP a
ballast si usano soprattutto in impianti frigoriferi
con evaporatori “ad alta dinamicità”, per esempio
in impianti di condizionamento aria e evaporatori
a piastra con grande atrasmissione di calore.
Con cariche MOP a ballast si può ottenere un
surriscaldamento inferiore di 2-4 K rispetto ad
altri tipi di carica.
Il bulbo della valvola di espansione termostatica
contiene un materiale a grande porosità e
superficie in rapporto al peso.
La carica MOP con ballast ha una funzione di
attenuazione sulla regolazione della valvola di
espansione.
La valvola si apre lentamente con l’aumentare della
temperatura del bulbo e si chiude rapidamente se la
temperatura del bulbo si abbassa.
La valvola di espansione termostatica può essere
scelta quando si conoscono i dati seguenti:
Tipo di refrigerante
Capacità dell’evaporatore
Pressione di evaporazione
Pressione di condensazione
Ad0-0021
Sottoraffreddamento
Caduta di pressione attraverso la valvola
Equalizzazione della pressione interna ed
esterna.
espansione
Valvole di
IdentificazioneL’elemento termostatico è provvisto di
un’iscrizione al laser sulla parte superiore della
membrana.
Il codice indica il tipo di refrigerante per cui la
valvola è stata progettata:
B = R410A
N = R134a
S = R404A/ R507
X = R22
Z = R407C
Questa incisione indica il tipo di valvola (con il
codice numerico), il campo di temperatura di
evaporazione, il punto di MOP, il refrigerante e la
massima pressione di esercizio. (PS/MWP).
Nelle TE20 e TE55, la capacità nominale è
stampigliata su una fascetta che si trova sul corpo
valvola.
L’insieme orificio per T2 e TE2 è contrassegnato
con le dimensioni dello stesso (es 06) e con
la data di produzione, contrassegnata dalla
settimana e dall’ultimo numero dell’anno (es 279).
Il codice dell’orificio è anche indicato sul tappo
del suo contenitore di plastica.
Sulle TE 5 e TE 12 la stampigliatura superiore
indica su quale valvola si può usare l’orificio in
questione. Quella inferiore indica la dimensione
dell’orificio (01).
Ad0-0019
Ad0-0023
Sulle TE 20 e TE 55 la stampigliatura inferiore
(50/35 TR N/B) indica la capacità nominale nei
due campi di temperatura di evaporazione N e B
e il refrigerante (50/35TR=175kW in campo N e
123kW in campo B).
La stampigliatura superiore (TEX55) indica il tipo
di valvola con cui l’orificio può essere utilizzato.
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Installazione
La valvola di espansione viene montata sulla
tubazione del liquido a monte dell’evaporatore
e il suo bulbo viene fissato sulla tubazione di
aspirazione il più vicino possibile all’evaporatore.
Se c’è equalizzazione della pressione esterna, la
tubazione di equalizzazione viene collegata con
la tubazione di aspirazione immediatamente
dopo il bulbo.
Si raccomanda di montare il bulbo su un tratto
orizzontale della tubazione di aspirazione e
in una posizione corrispondente alle lancette
dell’orologio tra l’1 e le 4.
La posizione dipende dal diametro esterno del
tubo.
Nota:
Il bulbo non va mai montato sul fondo della
tubazione di aspirazione, poiché riceverebbe falsi
impulsi di comando a causa dell’olio presente in
fondo al tubo stesso.
Il bulbo deve essere in grado di percepire la
temperatura del vapore surriscaldato aspirato e non
deve perciò essere collocato in modo tale da essere
influenzato da altre fonti di freddo o di calore.
Se il bulbo si trova esposto a correnti di aria calda,
si raccomanda di isolarlo.
La fascetta fissabulbo Danfoss consente
un’installazione sicura del bulbo sulla tubazione,
assicurando un contatto termico ideale tra il
bulbo e la tubazione. Utilizzando una chiave
TORX per fissare la fascetta, viene garantito il
contatto termico senza rischiare di danneggiare
la fascetta.
Ad0-0002
Ad0-0003
Ad0-0004
Il bulbo non deve essere montato dopo uno
scambiatore di calore, poiché ne deriverebbero
falsi impulsi di comando alla valvola di
espansione.
Ad0-0005
Il bulbo non deve essere montato vicino a
componenti con grande massa, poiché anche
questo provocherebbe un falso impulso di
comando alla valvola di espansione.
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Installazione (segue)
Come menzionato precedentemente, il bulbo
deve essere installato nella parte orizzontale della
tubazione di aspirazione, immediatamente a valle
dell’evaporatore. Non deve essere installato su
un collettore o un tubo verticale dopo una sacca
d’olio.
Il bulbo della valvola di espansione deve essere
sempre montato a monte di trappole di liquido.
Ad0-0007
espansione
Valvole di
Ad0-0008
Taratura
La valvola di espansione viene fornita con una
taratura di fabbrica che andrà bene nella maggior
parte dei casi.
Qualora sia necessaria una taratura ulteriore,
vi si potrà procedere per mezzo dell’asta di
regolazione della valvola di espansione.
Facendo ruotare l’asta in senso orario, si aumenta
il surriscaldamento della valvola di espansione,
mentre facendola ruotare in senso antiorario si
diminuisce il surriscaldamento.
Per le T / TE 2 un giro di rotazione dell’asta fa
variare il surriscaldamento di circa 4 K a una
temperatura di evaporazione di 0°C.
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Valore (segue)
Per le TE 5 e grandezze successive una rotazione
di un giro dell’asta fa variare il surriscaldamento di
circa 0,5 K a una temperatura di evaporazione di
0°C.
Per TUA / TUB e grandezze successive una
rotazione di un giro dell’asta fa variare il
surriscaldamento di circa 3 K° a una temperatura
di evaporazione di 0°C.
La pendolazione nell’evaporatore può essere
eliminato adottando la seguente procedura:
Per eliminare la pendolazione dell’evaporatore,
aumentare il surriscaldamento ruotando più
volte l’asta di regolazione in senso orario, fino ad
arrestarla. Ruotare l’asta in senso antiorario gradino
per gradino finché non ricomincia la pendolazione.
Da questa posizione ruotare l’asta di un giro in
senso orario,(solo 1/4 di giro per le valvole T / TE 2).
A questa taratura l’impianto frigorifero non pendola
e l’evaporatore viene pienamente utilizzato.
Un’oscillazione del surriscaldamento di 1 K non
viene considerata pendolazione.
Ad0-0010
Ad0-0011
Cambiamento dell’insieme
orificio
Se il surriscaldamento nell’evaporatore è troppo
alto, ciò può essere dovuto ad una insufficiente
alimentazione di liquido refrigerante.
Il surriscaldamento può si riduce ruotando
l’asta di regolazione della valvola di espansione
gradino per gradino in senso antiorario fino a
constatare la pendolazione.
Da questa posizione ruotare l’asta di circa un giro
completo in senso orario, (soltanto 1/4 di giro
per T /TE 2). Con questa taratura l’evaporatore è
pienamente utilizzato.
Un’oscillazione del surriscaldamento di 1 K non
viene considerata pendolazione.
Se non si trova una taratura di surriscaldamento,
in cui l’evaporatore non pendoli, ciò può essere
dovuto al fatto che la capacità della valvola è
troppo grande e che l’insieme orificio o la valvola
devono essere sostituiti con altri di capacità
minori.
Se il surriscaldamento dell’evaporatore è troppo
grande, la capacità della valvola è troppo piccola
e l’insieme orificio deve essere sostituito da uno
di capacità maggiore.
Ad0-0013
Le valvole TE, T2, TUA, TCAE sono fornite con
orificio intercambiabile.
Tutte le valvole solenoidi EVR/EVRA e EVH
possono lavorare correttamente solamente in
una direzione di flusso, ossia nella direzione della
freccia.
Normalmente le valvole solenoidi montate a
monte di una valvola termostatica devono essere
montate vicino a quest’ultima.
In questo modo vengono evitati colpi di liquido
all’apertura della valvola solenoide.
Assicurarsi che le tubazioni intorno alla valvola
siano fissate correttamente, in modo che non si
verifichino rotture.
Af0_0001
Af0_0003
solenoidi
Valvole
Precauzioni EVRA 32 & 40
Per brasare/saldare le valvole EVR/EVRA e EVH
non è in genere necessario smontarle purché
si prendano le misure necessarie per evitare di
riscaldarle.
Nota! Proteggere sempre il tubo armatura dalle
gocce di saldatura.
Fissata la valvola al tubo, togliere il corpo
per evitare l’azione del calore su O-ring e
guarnizioni. In impianti con tubi di acciaio saldati
è raccomandabile montare un filtro FA o simili
davanti alla solenoide. (In impianti nuovi fare
sempre un lavaggio prima del loro avviamento).
Tutte le valvole solenoidi devono essere aperte
o mediante tensione alla bobina o aprendo
la valvola manualmente (se esiste un’asta per
apertura manuale).
Ricordare di svitare l’asta prima della messa in
moto, altrimenti la valvola non si può chiudere.
Af0_0005
Applicare sempre una controforza al
momento di fissare la valvola solenoide alle
tubazioni - cioè due giri di chiave dalla stessa
parte della valvola.
Quando si installa la bobina, questa deve essere
semplicemente spinta sul tubo armatura finché
si avverte uno scatto che indica che la bobina è
stata installata correttamente.
Nota: Ricordarsi di montare l’O-ring tra il corpo
valvola e la bobina.
Assicurarsi che l’O-ring sia liscio, non danneggiato
e non ci siano vernici o altri materiali sulla sua
superficie.
Nota: Cambiare l’O-ring quando si effettua la
manutenzione.
La bobina può essere rimossa con l’aiuto di un
cacciavite. In seguito il cacciavite può essere
usato come leva per allentare la bobina.
Af0_0018
Af0_0019
solenoidi
Valvole
Effettuare l’immissione del cavo in modo
accurato. L’acqua non deve poter entrare nella
morsettiera. Il cavo deve essere fatto uscire in
modo da formare una U.
Tutta la circonferenza del cavo deve aderire al
passacavo della morsettiera.
Usare perciò sempre dei cavi rotondi - sono gli
unici che garantiscano un’aderenza perfetta.
Quando si cambia la bobina può essere
necessario usare attrezzi manuali, ad es. due
cacciaviti.
Controllare che i dati della bobina (tensione
e frequenza) corrispondano alla tensione di
alimentazione. In caso contrario la bobina può
bruciarsi. Controllare sempre che valvola e
bobina si corrispondano.
Fare attenzione nel cambiare la bobina di
EVR 20 NC (NC = normalmente chiuso):
- Il corpo della valvola per bobina a corrente
alternata ha un’armatura quadrata.
- Il corpo della valvola per bobina a corrente
continua ha un’armatura rotonda.
La bobina sbagliata dà un MOPD più basso.
Vedere i dati sulla testa del dado. Scegliere
possibilmente sempre bobine a frequenza
singola. Producono meno calore delle bobine a
doppia frequenza.
Utilizzare valvole solenoidi NC (normalmente
chiuse) in impianti, in cui la valvola deve stare
chiusa (bobina de-energizzata) la maggior parte
del tempo.
Utilizzare valvole solenoidi NO (normalmente
aperte, bobina de-energizzata) in impianti in cui
la valvola deve stare aperta la maggior parte del
tempo.
Non sostituire mai ad una valvola solenoide del
tipo NO una valvola solenoide del tipo NC - o
viceversa.
Af0_0012
Af0_0013
Af0_0014
(Il nuovo tipo di bobina “clip on”)
Con ogni bobina vengono fornite 2 etichette
(vd. illustrazione).
L’etichetta adesiva deve essere attaccata sul
fianco della bobina, mentre l’altra deve essere
installata sul tubo armatura prima di posizionare
la bobina.
Montare il pressostato KP su una staffa di supporto
o su una superficie completamente piana.
Il pressostato può anche essere montato sul
compressore stesso.
In condizioni poco favorevoli, una staffa angolare
potrebbe aumentare le vibrazioni del piano di
montaggio. Pertanto, in caso di forti vibrazioni,
utilizzare sempre una staffa a parete.
Se esiste il pericolo di gocce o spruzzi d’acqua,
si dovrà utilizzare l’apposita piastra di copertura.
Questa aumenta il grado di protezione
portandolo a IP 44, ed è adatta a tutti i
pressostati KP. Per ottenere un IP44 i fori sul retro
devono essere coperti da una staffa ad angolo
(060-105666) o da una staffa a muro (060-10566).
La piastra di copertura viene fornita insieme a
tutti gli apparecchi dotati di ripristino automatico.
Essa può essere usata anche sugli apparecchi con
ripristino manuale ma, in questo caso, la piastra
dovrà essere acquistata separatamente
(codice 060-109766 per pressostato singolo;
060-109866 per pressostato doppio).
Se l’apparecchio deve essere utilizzato in
condizioni di particolare sporcizia o dove può
essere eventualmente soggetto a forti spruzzi - è
consigliabile dotarlo di un coperchio di protezione.
Questo coperchio può essere montato insieme
con una staffa angolare o una staffa a parete.
Al0_0001
Al0_0007
Pressostati
Al0_0008
Se il pressostato rischia di essere esposto
all’acqua si può ottenere un maggiore grado di
protezione montando il prodotto in una scatola
speciale IP55.
La protezione IP 55 è disponibili sia per
pressostato singolo (cod.060-033066) che doppio
(cod.060-035066).
Il collegamento del pressostato alla tubazione
deve essere sempre effettuato in modo tale da
evitare che il liquido si raccolga nel soffietto. Ciò
può accadere soprattutto quando
l’apparecchio viene installato in condizioni
ambientali poco favorevoli, come ad esempio
in una corrente d’aria fredda
il collegamento viene effettuato sulla parte
inferiore del tubo.
Un tale liquido potrebbe danneggiare il
pressostato di sicurezza.
Conseguentemente, le vibrazioni del
compressore non verrebbero smorzate e ciò
potrebbe dare origine a rumorosità e vibrazione
dei contatti.
Il tubo capillare può rompersi in seguito alle
vibrazioni e può comportare la perdita totale
della carica dell’impianto. Pertanto, è molto
importante osservare le seguenti norme:
Quando il montaggio viene effettuato
direttamente sul compressore:
Fissare il tubo capillare in modo che le
vibrazioni si ripercuotano sull’intero gruppo
compressore/pressostato. Il tubo capillare
dovrà essere avvolto a spirale e legato.
Al0_0009
Taratura
Pressostato di bassa pressione:
Pressostato di alta pressione:
Nota:
Secondo le normative EN non è consentito usare
il capillare per collegare pressostati di sicurezza.
In tali casi è prescritto l’uso di un tubo da ¼”.
Altri tipi di montaggio:
Avvolgere il tubo capillare in modo da
ottenere una spirale. Fissare il tratto di tubo
capillare situato tra il compressore e la spirale,
al compressore stesso.
Fissare il tratto di tubo capillare situato tra la
spirale e il pressostato, alla base del quale è
montato il pressostato stesso.
In caso di vibrazioni molto forti, si consiglia
l’impiego di tubi capillari Danfoss in acciaio, con
attacco a cartella:
Cod. No. 0,5 m = 060-016666
Cod. No. 1,0 m = 060-016766
Cod. No. 1.5 m = 060-016866
I pressostati KP possono essere pretarati
utilizzando una bombola di aria compressa.
Assicurarsi che i contatti di commutazione
siano collegati correttamente in relazione al
funzionamento richiesto.
Impostare la pressione di avviamento (CUT IN)
sulla scala del campo di pressione (A). Regolare
quindi il differenziale sulla scala dei valori
differenziali (B).
Pressione di arresto = CUT IN meno DIFF.
Impostare la pressione di arresto (CUT OUT)
sulla scala del campo di pressione (A). Regolare
quindi il differenziale(DIFF) sulla scala dei valori
differenziali (B).
Pressione di avviamento = CUT OUT meno DIFF.
Occorre ricordare: che le scale hanno soltanto
carattere indicativo.
Esempio con quattro
compressori collegati in
parallelo (R404A)
Regolazione della Bassa
Pressione per installazione
all’esterno
Pressioni di evaporazione
(pe) indicative, riferite ai vari
Mezzo: crema gelato a –25°C,
t0 ≈ –37°C,
p0 ≈ –0,5 bar,
Dp tubazione di aspirazione corrispondente a
0,1 bar.
Ogni pressostato (es. KP 2) deve essere
singolarmente tarato in base alla seguente
tabella:
Il pressostato deve essere montato in modo da
evitare che il liquido si raccolga nel soffietto.
Se il compressore, il condensatore ed il ricevitore
vengono installati all’esterno, il pressostato
di bassa pressione KP deve essere tarato
impostando un valore di inserimento (“CUT IN”)
inferiore alla pressione minima (temperatura
intorno al compressore) raggiungibile nel
periodo di funzionamento invernale. In questo
caso, dopo lunghi periodi di fermata, la pressione
presente nel ricevitore determina la pressione di
aspirazione.
Esempio:
Una temperatura minima presente intorno al
compressore di –20°C significa, per R404A, una
pressione di 1 bar. Il cut in deve essere impostato su
–24°C (corrispondente a 1,6 bar).
Temp. ambiente (tr)Tipo di impiantoDiff. tra
+0,5°/+2°CCella frig. per carne,
con circolaz. forzata
+0,5°/+2°CCella frig. per carne,
con circolaz. aria nat.
–1°/0°CVetrina frigorifera
per carne (aperta)
+2°/+6°CCella frig. per latte14K1,0 bar
0°/+2°CCella frig. per frutta
Cella per verdure
–24°CCongelatore10K1,6 bar
–30°CMagazzino congelatore
ventilato
te e t
(aria)
10K1,0 - 1,1 bar
12K0,8 - 0,9 bar
14K0,6 bar
6K1,3 – 1,5 bar
10K1 bar
mezzi
Al0_0013
Pressione di
evapor.(pe)
(R134a)
(R134a)
(R134a)
(R134a)
(R134a)
(R404A)
(R404A)
Compressoredisinserimentoinserimento
1–0,05 bar0,35 bar
20,1 bar0,5 bar
30,2 bar0,6 bar
40,35 bar0,75 bar
RH
Taratura di KP2/KP1
[%]
(inserimento - disinserimento)
D = pressost. di servizio
S = pressost. di sicurez.
Dopo aver effettuato i collegamenti e con
l’impianto alla normale pressione di esercizio, si
potrà controllare manualmente il funzionamento
dei contatti.
A seconda della pressione e della taratura del
soffietto, il bilanciere dovrà essere premuto in
basso o spinto in alto.
Durante la prova, qualsiasi meccanismo di
ripristino è inattivo.
Su pressostati singoli:
usare il bilanciere sul lato sinistro, in alto.
Su pressostati doppi:
usare il bilanciere sul lato sinistro per controllare la
bassa pressione, o a destra in basso per controllare
l’alta pressione.
Attenzione!
Il funzionamento dei contatti di un
pressostato KP non deve mai essere
controllato attivando il bilanciere in
alto a destra. La mancata osservanza di questa
norma potrebbe comportare la sregolazione del
pressostato e, nel peggiore dei casi, provocare
danni al funzionamento dell’apparecchio.
Al0_0018
Sul pressostato doppio KP 15, con possibilità di
ripristino automatico o manuale sul lato bassa
pressione ed alta pressione, la taratura relativa
al ripristino automatico dovrà essere eseguita
quando viene effettuata la manutenzione
dell’apparecchio. Eseguita questa taratura,
il pressostato sarà in grado di rimettersi
automaticamente in funzione. Da ricordare che
l’eventuale variazione della taratura di fabbrica
della funzione di ripristino deve essere eseguita
dopo la manutenzione.
Il pressostato può essere protetto contro
l’eventuale posizionamento dell’apparecchio
sul ripristino automatico: a tale scopo, togliere
semplicemente la rondella che regola la funzione
di ripristino.
Se si desidera proteggere l’apparecchio da
eventuali manomissioni, la rondella dovrà essere
sigillata con vernice rossa.
Il pressostato adatto al
Vostro impianto frigorifero
Negli impianti ermetici, si potrà utilizzare un
pressostato KP con attacchi a brasare, invece
degli attacchi a cartella.
I pressostati KP, utilizzati negli impianti che
impiegano ammoniaca, dovranno essere del tipo
KP-A.
Al posto del tubo capillare. si potrà utilizzare un
raccordo M10 × 0.75 – 1/
(Cod. No. 060- 014166).
- 18 NPT
4
Al0_0006
Pressostati
Negli impianti frigoriferi contenenti una grossa
quantità di fluido refrigerante, e sui quali è
auspicabile/indispensabile una maggiore
sicurezza (impianti esenti da guasti): utilizzare il
pressostato KP 7/17 a doppio soffietto. In caso
di rottura di un soffietto, l’impianto si fermeràsenza perdite di carica.
Per quanta riguarda gli impianti funzionanti con
bassa pressione di evaporazione, e nei quali il
pressostato deve effettuare la regolazione (e non
solo il controllo): utilizzare pressostati KP 2, con
un piccolo differenziale.
Un esempio dove il pressostato ed il termostato
sono collegati in serie:
Il KP 61 regola la temperatura mediante
avviamento/arresto del compressore.
Il KP 2 arresta il compressore quando la pressione
di aspirazione diventa troppo bassa.
Il pressostato adatto al
Vostro impianto frigorifero
(segue)
Negli impianti dove il KP viene attivato
occasionalmente (in condizioni di allarme), e
su quelli nei quali il KP costituisce una fonte di
segnali destinati a PLC, ecc.: utilizzare pressostati
KP con contatti dorati; essi assicurano una buona
conduttività basse tensioni.