Danfoss Consigli pratici per l’installatore Service guide [it]

MAKING MODERN LIVING POSSIBLE
Note per l’installatore
Consigli pratici per l’installatore
REFRIGERATION & AIR CONDITIONING DIVISION
Manuale
Queste Note per l’installatore forniscono consigli pratici sui controlli (meccanici) per la refrigerazione commerciale Danfoss e sui compressori Danfoss.
Se avete bisogno di altre informazioni relative alla gamma di prodotti Danfoss, contattate il vostro rivenditore locale. Per maggiori informazioni consultate il nostro sito web:
www.danfoss.it
Speriamo che questa raccolta possa esservi d’aiuto per il vostro lavoro quotidiano.
Danfoss A/S
Note per l’installatore
Capitolo 1 .................................... Valvole di espansione termostatica .......................................... pagina 3
Capitolo 2
.................................... Valvole solenoidi .............................................................................pagina 13
espansione
Valvole di
solenoidi Pressostati Termostati
Valvole
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
.................................... Pressostati ..........................................................................................pagina 19
.................................... Termostati ...........................................................................................pagina 27
.................................... Regolatori di pressione ................................................................pagina 35
.................................... Valvole per acqua ...........................................................................pagina 45
.................................... Filtri disidratatori e spie di liquido .........................................pagina 51
Regolatori di
pressione
Valvole per
acqua
e spie di liquido
Filtri disidratatori
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 04 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 1
.................................... Compressori Danfoss ......................................................................pagina 61
.................................... Consigli pratici .................................................................................pagina 125
..................................Ricerca guasti ..................................................................................pagina 145
Compressori
Danfoss Consigli pratici Riserca guasti
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Indice Pagina
Introduzione .......................................................................................5
Surriscaldamento...................................................................................5
Sottoraffreddamento ...............................................................................5
Equalizzazione della pressione esterna ..............................................................6
Cariche.............................................................................................6
Carica universale................................................................................6
Carica MOP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6
Carica MOP a ballast ............................................................................7
Scelta della valvola di espansione termostatica ......................................................7
Identificazione......................................................................................7
Installazione........................................................................................8
Taratura ............................................................................................9
Cambiamento dell’insieme orificio ................................................................ 10
Gamma Danfoss ..................................................................................11
espansione
Valvole di
© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 07 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 3
Note
4 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 07 - 2007
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Introduzione
Una valvola di espansione termostatica è costituita da un elemento termostatico (1) che è separato dal corpo valvola mediante una membrana.
Un tubo capillare collega l’elemento con un bulbo (2), un corpo valvola con sede della valvola (3) e una molla (4).
Funzionamento della valvola di espansione termostatica:
Il funzionamento della valvola di espansione termostatica è determinato da 3 pressioni fondamentali: P1: Pressione del bulbo, che agisce sulla parte
superiore della membrana e tende ad aprire la valvola.
P2: Pressione di evaporazione che agisce sulla
parte inferiore della membrana e tende a chiudere la valvola.
P3: Pressione della molla che agisce ugualmente
sulla parte inferiore della membrana e tende a chiudere la valvola.
La regolazione della valvola di espansione termostatica è basata sull’equilibrio sulle 3 forze descritte.
La molla viene utilizzata per tarare il surriscaldamento.
espansione
Valvole di
Surriscaldamento
Sottoraffreddamento
Ad0-0001
Il surriscaldamento viene misurato nel punto della tubazione di aspirazione dove è montato il bulbo ed è la differenza tra la temperatura al bulbo e la pressione/temperatura di evaporazione nello stesso posto.
Il surriscaldamento viene misurato in Kelvin (K) e viene usato come segnale per regolare l’iniezione di liquido attraverso la valvola di espansione.
Ad0-0012
Il sottoraffreddamento viene definito come la differenza tra la temperatura di condensazione e quella del liquido all’entrata della valvola di espansione.
Il sottoraffreddamento viene misurato in Kelvin (K). Il sottoraffreddamento del refrigerante liquido è necessario per evitare bolle di vapore nel refrigerante a monte della valvola di espansione.
La presenza di bolle di vapore nel refrigerante liquido riduce la capacità della valvola di espansione facendo diminuire l’alimentazione di liquido all’evaporatore.
Ad0-0015
Nella maggior parte dei casi è adeguato un sottoraffreddamento di 4-5 Kelvin.
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Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Equalizzazione della pressione esterna
Cariche
Carica universale
Bisogna sempre impiegare valvole di espansione con equalizzazione esterna se si usano distributori di liquido.
L’impiego di distributori comporta una caduta di pressione di 1 bar su distributore e ranghi del distributore.
Si raccomanda l’impiego di valvole di espansione con equalizzazione esterna in impianti frigoriferi con evaporatori o scambiatori di calore a piastre, in cui la caduta di pressione sarà normalmente superiore a quella corrispondente a 2K.
Le valvole di espansione termostatica possono avere uno dei 3 differenti tipi di carica:
1. Carica universale
2. Carica MOP
3. Carica MOP con ballast, di serie per le valvole di espansione Danfoss con MOP.
Le valvole con carica del 1° tipo sono usate nella maggior parte degli impianti frigoriferi, in cui non è necessaria una limitazione della pressione e in cui il bulbo può essere posto in è posizione più calda dell’elemento oppure con alte temperature/ pressioni di evaporazione.
Ad0-0016
Carica MOP
La carica universale ha una carica di liquido nel bulbo. Grazie alla grande quantità di carica, nel bulbo ci sarà un residuo di carica anche se l’elemento e più freddo o più caldo del bulbo.
Le valvole di espansione con carica MOP sono usate soprattutto su unità di fabbricazione industriale, per le quali si desideri una limitazione della pressione di aspirazione in fase di avviamento, per esempio nel settore trasporti ed in impianti di condizionamento aria.
Tutte le valvole con MOP hanno una piccolissima carica nel bulbo.
Ciò significa che la valvola o l’elemento devono essere posti in posizione più calda del bulbo. In caso contrario può verificarsi una migrazione della carica dal bulbo all’elemento e la valvola di espansione cessa di funzionare.
La carica MOP ha una carica limitata nel bulbo.
MOP significa Maximum Operating Pressure ed è la massima pressione di aspirazione/ evaporazione permessa nella tubazione di aspirazione/evaporazione.
La carica sarà evaporata, quando la temperatura avrà raggiunto il punto MOP. Mano a mano che aumenta la pressione di aspirazione la valvola di espansione comincia a chiudersi a circa 0,3/0,4 bar sotto il punto MOP e sarà completamente chiusa quando la pressione di aspirazione è uguale al punto MOP.
Ad0-0017
Ad0-0018
Il’MOP viene spesso chiamato “Protezione da sovraccarichi del motore”.
6 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 07 - 2007
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Carica MOP a ballast
Scelta della valvola di espansione termostatica
Le valvole di espansione con cariche MOP a ballast si usano soprattutto in impianti frigoriferi
con evaporatori “ad alta dinamicità”, per esempio in impianti di condizionamento aria e evaporatori a piastra con grande atrasmissione di calore.
Con cariche MOP a ballast si può ottenere un surriscaldamento inferiore di 2-4 K rispetto ad altri tipi di carica.
Il bulbo della valvola di espansione termostatica contiene un materiale a grande porosità e superficie in rapporto al peso.
La carica MOP con ballast ha una funzione di attenuazione sulla regolazione della valvola di espansione.
La valvola si apre lentamente con l’aumentare della temperatura del bulbo e si chiude rapidamente se la temperatura del bulbo si abbassa.
La valvola di espansione termostatica può essere scelta quando si conoscono i dati seguenti:
Tipo di refrigerante Capacità dell’evaporatore Pressione di evaporazione Pressione di condensazione
Ad0-0021
Sottoraffreddamento Caduta di pressione attraverso la valvola Equalizzazione della pressione interna ed
esterna.
espansione
Valvole di
Identificazione L’elemento termostatico è provvisto di
un’iscrizione al laser sulla parte superiore della membrana.
Il codice indica il tipo di refrigerante per cui la valvola è stata progettata: B = R410A N = R134a S = R404A/ R507 X = R22 Z = R407C
Questa incisione indica il tipo di valvola (con il codice numerico), il campo di temperatura di evaporazione, il punto di MOP, il refrigerante e la massima pressione di esercizio. (PS/MWP).
Nelle TE20 e TE55, la capacità nominale è stampigliata su una fascetta che si trova sul corpo valvola.
L’insieme orificio per T2 e TE2 è contrassegnato con le dimensioni dello stesso (es 06) e con la data di produzione, contrassegnata dalla settimana e dall’ultimo numero dell’anno (es 279). Il codice dell’orificio è anche indicato sul tappo del suo contenitore di plastica.
Sulle TE 5 e TE 12 la stampigliatura superiore indica su quale valvola si può usare l’orificio in questione. Quella inferiore indica la dimensione dell’orificio (01).
Ad0-0019
Ad0-0023
Sulle TE 20 e TE 55 la stampigliatura inferiore (50/35 TR N/B) indica la capacità nominale nei due campi di temperatura di evaporazione N e B e il refrigerante (50/35TR=175kW in campo N e 123kW in campo B).
La stampigliatura superiore (TEX55) indica il tipo di valvola con cui l’orificio può essere utilizzato.
© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 07 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 7
Ad0-0020
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Installazione
La valvola di espansione viene montata sulla tubazione del liquido a monte dell’evaporatore e il suo bulbo viene fissato sulla tubazione di aspirazione il più vicino possibile all’evaporatore.
Se c’è equalizzazione della pressione esterna, la tubazione di equalizzazione viene collegata con la tubazione di aspirazione immediatamente dopo il bulbo.
Si raccomanda di montare il bulbo su un tratto orizzontale della tubazione di aspirazione e in una posizione corrispondente alle lancette dell’orologio tra l’1 e le 4.
La posizione dipende dal diametro esterno del tubo.
Nota:
Il bulbo non va mai montato sul fondo della tubazione di aspirazione, poiché riceverebbe falsi impulsi di comando a causa dell’olio presente in fondo al tubo stesso.
Il bulbo deve essere in grado di percepire la temperatura del vapore surriscaldato aspirato e non deve perciò essere collocato in modo tale da essere influenzato da altre fonti di freddo o di calore.
Se il bulbo si trova esposto a correnti di aria calda, si raccomanda di isolarlo.
La fascetta fissabulbo Danfoss consente un’installazione sicura del bulbo sulla tubazione, assicurando un contatto termico ideale tra il bulbo e la tubazione. Utilizzando una chiave TORX per fissare la fascetta, viene garantito il contatto termico senza rischiare di danneggiare la fascetta.
Ad0-0002
Ad0-0003
Ad0-0004
Il bulbo non deve essere montato dopo uno scambiatore di calore, poiché ne deriverebbero falsi impulsi di comando alla valvola di espansione.
Ad0-0005
Il bulbo non deve essere montato vicino a componenti con grande massa, poiché anche questo provocherebbe un falso impulso di comando alla valvola di espansione.
Ad0-0006
8 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 07 - 2007
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Installazione (segue)
Come menzionato precedentemente, il bulbo deve essere installato nella parte orizzontale della tubazione di aspirazione, immediatamente a valle dell’evaporatore. Non deve essere installato su un collettore o un tubo verticale dopo una sacca d’olio.
Il bulbo della valvola di espansione deve essere sempre montato a monte di trappole di liquido.
Ad0-0007
espansione
Valvole di
Ad0-0008
Taratura
La valvola di espansione viene fornita con una taratura di fabbrica che andrà bene nella maggior parte dei casi.
Qualora sia necessaria una taratura ulteriore, vi si potrà procedere per mezzo dell’asta di regolazione della valvola di espansione.
Facendo ruotare l’asta in senso orario, si aumenta il surriscaldamento della valvola di espansione, mentre facendola ruotare in senso antiorario si diminuisce il surriscaldamento.
Per le T / TE 2 un giro di rotazione dell’asta fa variare il surriscaldamento di circa 4 K a una temperatura di evaporazione di 0°C.
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Ad0-0009
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Valore (segue)
Per le TE 5 e grandezze successive una rotazione di un giro dell’asta fa variare il surriscaldamento di circa 0,5 K a una temperatura di evaporazione di 0°C.
Per TUA / TUB e grandezze successive una rotazione di un giro dell’asta fa variare il surriscaldamento di circa 3 K° a una temperatura di evaporazione di 0°C.
La pendolazione nell’evaporatore può essere eliminato adottando la seguente procedura: Per eliminare la pendolazione dell’evaporatore, aumentare il surriscaldamento ruotando più volte l’asta di regolazione in senso orario, fino ad arrestarla. Ruotare l’asta in senso antiorario gradino per gradino finché non ricomincia la pendolazione.
Da questa posizione ruotare l’asta di un giro in senso orario,(solo 1/4 di giro per le valvole T / TE 2).
A questa taratura l’impianto frigorifero non pendola e l’evaporatore viene pienamente utilizzato.
Un’oscillazione del surriscaldamento di 1 K non viene considerata pendolazione.
Ad0-0010
Ad0-0011
Cambiamento dell’insieme orificio
Se il surriscaldamento nell’evaporatore è troppo alto, ciò può essere dovuto ad una insufficiente alimentazione di liquido refrigerante.
Il surriscaldamento può si riduce ruotando l’asta di regolazione della valvola di espansione gradino per gradino in senso antiorario fino a constatare la pendolazione.
Da questa posizione ruotare l’asta di circa un giro completo in senso orario, (soltanto 1/4 di giro per T /TE 2). Con questa taratura l’evaporatore è pienamente utilizzato. Un’oscillazione del surriscaldamento di 1 K non viene considerata pendolazione.
Se non si trova una taratura di surriscaldamento, in cui l’evaporatore non pendoli, ciò può essere dovuto al fatto che la capacità della valvola è troppo grande e che l’insieme orificio o la valvola devono essere sostituiti con altri di capacità minori.
Se il surriscaldamento dell’evaporatore è troppo grande, la capacità della valvola è troppo piccola e l’insieme orificio deve essere sostituito da uno di capacità maggiore.
Ad0-0013
Le valvole TE, T2, TUA, TCAE sono fornite con orificio intercambiabile.
Ad0-0014
10 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 07 - 2007
Note per l’installatore Valvole di espansione termostatica
Gamma di prodotti Danfoss Valvole di espansione termostatica
Danfoss offre una gamma di valvole di espansione termostatiche con capacità che vanno da 0,4 a 1083 kW (R134a).
Le valvole T/TE2 hanno un corpo valvola in ottone e attacchi cartella/cartella o cartella/ saldare.
Capacità nominale: 0,4 - 10,5 kW (R134a).
Le valvole TUA, TUB, TUC hanno il corpo in acciaio e attacchi a brasare in bimetallo (acciaio/ rame).
Capacità nominale: 0,5 - 12 kW (R134a).
Le valvole possono essere fornite con o senza equalizzazione esterna.
TUA con orificio intercambiabile e surriscaldamento regolabile.
TUB con orificio fisso e surriscaldamento regolabile.
TUC con orificio fisso e surriscaldamento impostato in fabbrica.
TUB e TUC sono concepiti in primo luogo per i clienti OEM. Tutte le valvole TUB e TUC possono essere sostituite con valvole TUA.
Le valvole TDE hanno il corpo in ottone e gli attacchi a brasare in rame.
Capacità nominale: 10,5 - 140 kW (R407C)
Le valvole vengono fornite con orificio fisso e surriscaldamento regolabile.
Le valvole TE 5 - TE 55 hanno il corpo in ottone. Le valvole sono composte da corpo valvola, orificio ed elemento termostatico.
Il corpo valvola è fornibile con attacchi ad angolo o a vie parallele con connessioni a brasare, cartella e flangiate.
Capacità nominale: 12,9 - 220 kW (R134a).
Le valvole sono fornite con equalizzazione esterna.
Le valvole PHT 85-300 sono composte da corpo valvola, flange, orificio ed elemento termostatico.
espansione
Valvole di
Le valvole TCAE, TCBE, TCCE hanno il corpo in acciaio e attacchi a brasare in bimetallo (acciaio/rame)
Capacità nominale: 12 - 18 kW (R134a).
Le valvole hanno le stesse caratteristiche delle TU ma con una maggiore capacità frigorifera.
Le valvole sono fornite con equalizzazione esterna.
Le valvole TRE hanno il corpo in ottone e gli attacchi in bimetallo (acciaio/rame).
Capacità nominale: 18 - 196 kW (R134a).
Le valvole vengono fornite con orificio fisso e surriscaldamento regolabile.
Capacità nominale: 55 - 1083 kW (R134a).
Ulteriori informazioni possono essere trovate sui cataloghi o su Internet.
© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 07 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 11DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 11 11
Note per l’installatore Valvole solenoidi
Indice Pagina
Installazione...................................................................................... 15
Precauzioni EVRA 32 & 40 ..................................................................... 15
In caso di prova della pressione................................................................16
La bobina ........................................................................................ 17
Il prodotto giusto................................................................................. 18
solenoidi
Valvole
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Note
14 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Valvole solenoidi
Installazione
Tutte le valvole solenoidi EVR/EVRA e EVH possono lavorare correttamente solamente in una direzione di flusso, ossia nella direzione della freccia.
Normalmente le valvole solenoidi montate a monte di una valvola termostatica devono essere montate vicino a quest’ultima.
In questo modo vengono evitati colpi di liquido all’apertura della valvola solenoide.
Assicurarsi che le tubazioni intorno alla valvola siano fissate correttamente, in modo che non si verifichino rotture.
Af0_0001
Af0_0003
solenoidi
Valvole
Precauzioni EVRA 32 & 40
Per brasare/saldare le valvole EVR/EVRA e EVH non è in genere necessario smontarle purché si prendano le misure necessarie per evitare di riscaldarle.
Nota! Proteggere sempre il tubo armatura dalle
gocce di saldatura.
Fissata la valvola al tubo, togliere il corpo per evitare l’azione del calore su O-ring e guarnizioni. In impianti con tubi di acciaio saldati è raccomandabile montare un filtro FA o simili davanti alla solenoide. (In impianti nuovi fare sempre un lavaggio prima del loro avviamento).
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Note per l’installatore Valvole solenoidi
In caso di prova della pressione
Tutte le valvole solenoidi devono essere aperte o mediante tensione alla bobina o aprendo la valvola manualmente (se esiste un’asta per apertura manuale).
Ricordare di svitare l’asta prima della messa in moto, altrimenti la valvola non si può chiudere.
Af0_0005
Applicare sempre una controforza al momento di fissare la valvola solenoide alle tubazioni - cioè due giri di chiave dalla stessa parte della valvola.
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16 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Valvole solenoidi
La bobina
Quando si installa la bobina, questa deve essere semplicemente spinta sul tubo armatura finché si avverte uno scatto che indica che la bobina è stata installata correttamente.
Nota: Ricordarsi di montare l’O-ring tra il corpo
valvola e la bobina.
Assicurarsi che l’O-ring sia liscio, non danneggiato e non ci siano vernici o altri materiali sulla sua superficie.
Nota: Cambiare l’O-ring quando si effettua la
manutenzione.
La bobina può essere rimossa con l’aiuto di un cacciavite. In seguito il cacciavite può essere usato come leva per allentare la bobina.
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solenoidi
Valvole
Effettuare l’immissione del cavo in modo accurato. L’acqua non deve poter entrare nella morsettiera. Il cavo deve essere fatto uscire in modo da formare una U.
Tutta la circonferenza del cavo deve aderire al passacavo della morsettiera.
Usare perciò sempre dei cavi rotondi - sono gli unici che garantiscano un’aderenza perfetta.
Fare attenzione ai colori dei fili del cavo.
Giallo/verde sono sempre terra.
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Fili di un solo colore sono fase oppure neutro.
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Note per l’installatore Valvole solenoidi
La bobina (segue)
Il prodotto giusto
(Il tipo di bobina “vecchio”)
Quando si cambia la bobina può essere necessario usare attrezzi manuali, ad es. due cacciaviti.
Controllare che i dati della bobina (tensione e frequenza) corrispondano alla tensione di alimentazione. In caso contrario la bobina può bruciarsi. Controllare sempre che valvola e bobina si corrispondano.
Fare attenzione nel cambiare la bobina di EVR 20 NC (NC = normalmente chiuso):
- Il corpo della valvola per bobina a corrente alternata ha un’armatura quadrata.
- Il corpo della valvola per bobina a corrente continua ha un’armatura rotonda.
La bobina sbagliata dà un MOPD più basso. Vedere i dati sulla testa del dado. Scegliere possibilmente sempre bobine a frequenza singola. Producono meno calore delle bobine a doppia frequenza. Utilizzare valvole solenoidi NC (normalmente chiuse) in impianti, in cui la valvola deve stare chiusa (bobina de-energizzata) la maggior parte del tempo. Utilizzare valvole solenoidi NO (normalmente aperte, bobina de-energizzata) in impianti in cui la valvola deve stare aperta la maggior parte del tempo. Non sostituire mai ad una valvola solenoide del tipo NO una valvola solenoide del tipo NC - o viceversa.
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(Il nuovo tipo di bobina “clip on”)
Con ogni bobina vengono fornite 2 etichette (vd. illustrazione).
L’etichetta adesiva deve essere attaccata sul fianco della bobina, mentre l’altra deve essere installata sul tubo armatura prima di posizionare la bobina.
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18 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Consigli per l’installatore Pressostati
Indice Pagina
Installazione...................................................................................... 21
Sistemazione del tubo capillare ................................................................... 22
Taratura .......................................................................................... 22
Pressostato di bassa pressione: ................................................................ 22
Pressostato di alta pressione:.................................................................. 22
Esempio con quattro compressori collegati in parallelo (R404A) ................................ 23
Regolazione della Bassa Pressione per installazione all’esterno .................................23
Pressioni di evaporazione (pe) indicative, riferite ai vari tipi di impianto .............................23
Controllo del funzionamento dei contatti.......................................................... 24
Il pressostato adatto al Vostro impianto frigorifero ................................................. 25
Pressostati
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Note
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Consigli per l’installatore Pressostati
Installazione
Montare il pressostato KP su una staffa di supporto o su una superficie completamente piana.
Il pressostato può anche essere montato sul compressore stesso.
In condizioni poco favorevoli, una staffa angolare potrebbe aumentare le vibrazioni del piano di montaggio. Pertanto, in caso di forti vibrazioni, utilizzare sempre una staffa a parete.
Se esiste il pericolo di gocce o spruzzi d’acqua, si dovrà utilizzare l’apposita piastra di copertura. Questa aumenta il grado di protezione portandolo a IP 44, ed è adatta a tutti i pressostati KP. Per ottenere un IP44 i fori sul retro devono essere coperti da una staffa ad angolo (060-105666) o da una staffa a muro (060-10566).
La piastra di copertura viene fornita insieme a tutti gli apparecchi dotati di ripristino automatico. Essa può essere usata anche sugli apparecchi con ripristino manuale ma, in questo caso, la piastra dovrà essere acquistata separatamente (codice 060-109766 per pressostato singolo; 060-109866 per pressostato doppio).
Se l’apparecchio deve essere utilizzato in condizioni di particolare sporcizia o dove può essere eventualmente soggetto a forti spruzzi - è consigliabile dotarlo di un coperchio di protezione. Questo coperchio può essere montato insieme con una staffa angolare o una staffa a parete.
Al0_0001
Al0_0007
Pressostati
Al0_0008
Se il pressostato rischia di essere esposto all’acqua si può ottenere un maggiore grado di protezione montando il prodotto in una scatola speciale IP55.
La protezione IP 55 è disponibili sia per pressostato singolo (cod.060-033066) che doppio (cod.060-035066).
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Consigli per l’installatore Pressostati
Installazione (segue)
Sistemazione del
capillare
Il collegamento del pressostato alla tubazione deve essere sempre effettuato in modo tale da evitare che il liquido si raccolga nel soffietto. Ciò può accadere soprattutto quando
l’apparecchio viene installato in condizioni ambientali poco favorevoli, come ad esempio in una corrente d’aria fredda
il collegamento viene effettuato sulla parte inferiore del tubo.
Un tale liquido potrebbe danneggiare il pressostato di sicurezza.
Conseguentemente, le vibrazioni del compressore non verrebbero smorzate e ciò potrebbe dare origine a rumorosità e vibrazione dei contatti.
Il tubo capillare può rompersi in seguito alle vibrazioni e può comportare la perdita totale della carica dell’impianto. Pertanto, è molto importante osservare le seguenti norme:
Quando il montaggio viene effettuato direttamente sul compressore: Fissare il tubo capillare in modo che le vibrazioni si ripercuotano sull’intero gruppo compressore/pressostato. Il tubo capillare dovrà essere avvolto a spirale e legato.
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Taratura
Pressostato di bassa pressione:
Pressostato di alta pressione:
Nota:
Secondo le normative EN non è consentito usare il capillare per collegare pressostati di sicurezza. In tali casi è prescritto l’uso di un tubo da ¼”.
Altri tipi di montaggio: Avvolgere il tubo capillare in modo da ottenere una spirale. Fissare il tratto di tubo capillare situato tra il compressore e la spirale, al compressore stesso.
Fissare il tratto di tubo capillare situato tra la spirale e il pressostato, alla base del quale è montato il pressostato stesso.
In caso di vibrazioni molto forti, si consiglia l’impiego di tubi capillari Danfoss in acciaio, con attacco a cartella: Cod. No. 0,5 m = 060-016666 Cod. No. 1,0 m = 060-016766 Cod. No. 1.5 m = 060-016866
I pressostati KP possono essere pretarati utilizzando una bombola di aria compressa. Assicurarsi che i contatti di commutazione siano collegati correttamente in relazione al funzionamento richiesto.
Impostare la pressione di avviamento (CUT IN) sulla scala del campo di pressione (A). Regolare quindi il differenziale sulla scala dei valori differenziali (B). Pressione di arresto = CUT IN meno DIFF.
Impostare la pressione di arresto (CUT OUT) sulla scala del campo di pressione (A). Regolare quindi il differenziale(DIFF) sulla scala dei valori differenziali (B). Pressione di avviamento = CUT OUT meno DIFF.
Occorre ricordare: che le scale hanno soltanto carattere indicativo.
Al0_0010
Al0_0011
Al0_0012
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Consigli per l’installatore Pressostati
Esempio con quattro compressori collegati in parallelo (R404A)
Regolazione della Bassa Pressione per installazione all’esterno
Pressioni di evaporazione (pe) indicative, riferite ai vari
Mezzo: crema gelato a –25°C, t0 –37°C, p0 –0,5 bar, Dp tubazione di aspirazione corrispondente a 0,1 bar.
Ogni pressostato (es. KP 2) deve essere singolarmente tarato in base alla seguente tabella:
Il pressostato deve essere montato in modo da evitare che il liquido si raccolga nel soffietto.
Se il compressore, il condensatore ed il ricevitore vengono installati all’esterno, il pressostato di bassa pressione KP deve essere tarato impostando un valore di inserimento (“CUT IN”) inferiore alla pressione minima (temperatura intorno al compressore) raggiungibile nel periodo di funzionamento invernale. In questo caso, dopo lunghi periodi di fermata, la pressione presente nel ricevitore determina la pressione di aspirazione.
Esempio:
Una temperatura minima presente intorno al compressore di –20°C significa, per R404A, una pressione di 1 bar. Il cut in deve essere impostato su –24°C (corrispondente a 1,6 bar).
Temp. ambiente (tr) Tipo di impianto Diff. tra
+0,5°/+2°C Cella frig. per carne,
con circolaz. forzata
+0,5°/+2°C Cella frig. per carne,
con circolaz. aria nat.
–1°/0°C Vetrina frigorifera
per carne (aperta)
+2°/+6°C Cella frig. per latte 14K 1,0 bar
0°/+2°C Cella frig. per frutta
Cella per verdure
–24°C Congelatore 10K 1,6 bar
–30°C Magazzino congelatore
ventilato
te e t (aria)
10K 1,0 - 1,1 bar
12K 0,8 - 0,9 bar
14K 0,6 bar
6K 1,3 – 1,5 bar
10K 1 bar
mezzi
Al0_0013
Pressione di evapor.(pe)
(R134a)
(R134a)
(R134a)
(R134a)
(R134a)
(R404A)
(R404A)
Compressore disinserimento inserimento
1 –0,05 bar 0,35 bar 2 0,1 bar 0,5 bar 3 0,2 bar 0,6 bar 4 0,35 bar 0,75 bar
RH
Taratura di KP2/KP1
[%]
(inserimento - disinserimento) D = pressost. di servizio S = pressost. di sicurez.
85 0,9 – 2,1 bar (D)
85 0,7 – 2,1 bar (D)
85 0,5 - 1,8 bar (D)
85 0,7 – 2,1 bar (D)
90 1,2 - 2,1 bar (D)
90 0,7 - 2,2 bar (S)
90 0,3 - 2,7 bar (S)
Pressostati
–26°C Congelatore per gelato 10K 1,4 bar
(R404A)
Al0_0015
© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 23
90 0,5 -2,0 bar (S)
Consigli per l’installatore Pressostati
Controllo del funzionamento dei contatti
Dopo aver effettuato i collegamenti e con l’impianto alla normale pressione di esercizio, si potrà controllare manualmente il funzionamento dei contatti.
A seconda della pressione e della taratura del soffietto, il bilanciere dovrà essere premuto in basso o spinto in alto.
Durante la prova, qualsiasi meccanismo di ripristino è inattivo.
Su pressostati singoli:
usare il bilanciere sul lato sinistro, in alto.
Su pressostati doppi:
usare il bilanciere sul lato sinistro per controllare la bassa pressione, o a destra in basso per controllare l’alta pressione.
Attenzione!
Il funzionamento dei contatti di un pressostato KP non deve mai essere
controllato attivando il bilanciere in alto a destra. La mancata osservanza di questa norma potrebbe comportare la sregolazione del pressostato e, nel peggiore dei casi, provocare danni al funzionamento dell’apparecchio.
Al0_0018
Sul pressostato doppio KP 15, con possibilità di ripristino automatico o manuale sul lato bassa pressione ed alta pressione, la taratura relativa al ripristino automatico dovrà essere eseguita quando viene effettuata la manutenzione dell’apparecchio. Eseguita questa taratura, il pressostato sarà in grado di rimettersi automaticamente in funzione. Da ricordare che l’eventuale variazione della taratura di fabbrica della funzione di ripristino deve essere eseguita dopo la manutenzione.
Il pressostato può essere protetto contro l’eventuale posizionamento dell’apparecchio sul ripristino automatico: a tale scopo, togliere semplicemente la rondella che regola la funzione di ripristino. Se si desidera proteggere l’apparecchio da eventuali manomissioni, la rondella dovrà essere sigillata con vernice rossa.
Al0_0019
Al0_0020
Bassa pressione Reinserzione manu. *) Reinserzione autom. Reinserzione autom. Reinserzione manu.
Alta pressione Reinserzione manu. *) Reinserzione manu. Reinserzione autom. Reinserzione autom.
*) Taratura di fabbrica
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24 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Consigli per l’installatore Pressostati
Il pressostato adatto al Vostro impianto frigorifero
Negli impianti ermetici, si potrà utilizzare un pressostato KP con attacchi a brasare, invece degli attacchi a cartella.
I pressostati KP, utilizzati negli impianti che impiegano ammoniaca, dovranno essere del tipo KP-A. Al posto del tubo capillare. si potrà utilizzare un raccordo M10 × 0.75 – 1/ (Cod. No. 060- 014166).
- 18 NPT
4
Al0_0006
Pressostati
Negli impianti frigoriferi contenenti una grossa quantità di fluido refrigerante, e sui quali è auspicabile/indispensabile una maggiore sicurezza (impianti esenti da guasti): utilizzare il pressostato KP 7/17 a doppio soffietto. In caso di rottura di un soffietto, l’impianto si fermerà­senza perdite di carica.
Per quanta riguarda gli impianti funzionanti con bassa pressione di evaporazione, e nei quali il pressostato deve effettuare la regolazione (e non solo il controllo): utilizzare pressostati KP 2, con un piccolo differenziale. Un esempio dove il pressostato ed il termostato sono collegati in serie:
Il KP 61 regola la temperatura mediante avviamento/arresto del compressore. Il KP 2 arresta il compressore quando la pressione di aspirazione diventa troppo bassa.
KP 61: inserimento = 5°C (2,6 bar) disinserimento = 1°C (2,2 bar)
KP 2 di bassa pressione: inserimento = 2,3 bar disinserimento = 1,8 bar
Al0_0002
Al0_0003
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Consigli per l’installatore Pressostati
Il pressostato adatto al Vostro impianto frigorifero
(segue)
Negli impianti dove il KP viene attivato occasionalmente (in condizioni di allarme), e su quelli nei quali il KP costituisce una fonte di segnali destinati a PLC, ecc.: utilizzare pressostati KP con contatti dorati; essi assicurano una buona conduttività basse tensioni.
Al0_0005
26 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Termostati
Indice Pagina
Installazione...................................................................................... 29
Termostato KP con sensore di temperatura dell’aria ............................................ 29
Taratura .......................................................................................... 30
Termostati con ripristino automatico .......................................................... 30
Termostati con ripristino al valore massimo ....................................................30
Termostati con ripristino al valore minimo ..................................................... 30
Esempio di taratura............................................................................... 31
Controllo del funzionamento dei contatti.......................................................... 31
Termostato doppio KP 98 .....................................................................31
Il termostato adatto al Vostro impianto frigorifero .................................................32
Carica di vapore...............................................................................32
Carica di assorbimento........................................................................ 32
Bassa tensione................................................................................ 32
Sistemazione del tubo capillare ................................................................... 33
Termostati con carica di vapore ................................................................... 33
Termostati
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Note
28 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Termostati
Installazione
Se esiste il pericolo di gocce o spruzzi d’acqua, installare una piastra di copertura. Questa aumenta il grado di protezione portandolo a IP 44, ed è adatta a tutti i termostati KP. Questo accessorio deve essere acquistato separatamente (Cod. No. 060-109766, per la versione singola, 060-109866, per la versione doppia).
Per ottenere una protezione IP 44, coprire tutti i fori della piastra posteriore di appoggio del termostato.
Se l’apparecchio deve essere utilizzato in condizioni di particolare sporcizia o dove può essere eventualmente soggetto a forti spruzzi, è consigliabile dotarlo di un coperchio di protezione. Tale coperchio può essere montato insieme con una staffa angolare o una staffa a parete (Cod. No. 060-105666, per il coperchio singolo; 060-105566, per il coperchio doppio).
Aj0_0001
Termostati
Termostato KP con sensore ambiente
Aj0_0002
Se l’apparecchio rischia di essere esposto a notevole umidità o spruzzi diretti, è consigliabile dotarlo di una speciale custodia IP55. La custodia IP 55 è disponibile sia per pressostato singolo (cod.060-033066) che doppio (cod.060-035066).
Ak0_0020
Occorre ricordare che il differenziale può essere influenzato dalla circolazione dell’aria intorno alla sonda. Una circolazione d’aria insufficiente può aumentare il differenziale di 2-3°C.
Sistemare il termostato ambiente in modo che l’aria possa liberamente circolare intorno alla sonda. Nello stesso tempo, assicurarsi che la sonda non sia esposta a correnti d’aria provenienti dalle porte, o all’irradiamento derivante dalla superficie dell’evaporatore.
Non collocare mai il termostato direttamente contro una parete fredda; in questo modo aumenta il differenziale. Si raccomanda di montare l’apparecchio su una piastra isolante.
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Aj0_0003
Note per l’installatore Termostati
Termostato KP con sensore ambiente (segue)
Taratura
Termostati con ripristino automatico
Quando si installa la sonda ricordare che l’aria deve poter circolare liberamente intorno ad essa. Se il controllo avviene, ad esempio, in base alla temperatura dell’aria di ritorno, la sonda non deve toccare l’evaporatore.
Termostato KP con sonda cilindrica
La sonda può essere fissata in tre modi:
1) sulla tubazione
2) tra le alette dell’evaporatore
3) in una guaina
Impostare sempre, sulla scala del campo di temperatura, il valore massimo. Impostare quindi il valore del differenziale sulla scala DIFF.
Il valore impostato sulla scala corrisponde al punto in cui il compressore partirà in seguito ad un aumento della temperatura. Il compressore si fermerà quando la temperatura sarà corrispondente al valore impostato sulla scala DIFF.
Per quanto riguarda la pre-regolazione dei termostati con carica di vapore, si dovranno utilizzare le curve del grafico riportato sul libretto di istruzioni. Se, dopo averlo tarato in relazione a basse temperature di arresto, il compressore non si ferma: Controllare se il valore differenziale impostato è troppo elevato.
Ah0_0006
Se viene utilizzata una guaina: usare sempre della pasta conduttiva (Cod.No 041E0110) per garantire un buon contatto tra la sonda e il mezzo.
Aj0_0004
Aj0_0005
Termostati con ripristino al valore massimo
Impostare la temperatura massima = temperatura di arresto sulla scala del campo di temperatura.
Il valore di taratura del differenziale è fisso. Quando la temperatura sul sensore del termostato corrisponderà al valore del differenziale, il compressore potrà essere rimesso in funzione premendo il pulsante “Reset”.
Termostati con ripristino al valore minimo
Impostare la temperatura minima = temperatura di arresto sulla scala del campo di temperatura. Il valore di taratura del differenziale è fisso. Quando la temperatura sarà salita al valore del differenziale, il compressore potrà essere rimesso in funzione premendo il pulsante “Reset”.
Aj0_0006
30 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Termostati
Esempio di taratura
Controllo del funzionamento dei contatti
La temperatura di una cella di congelamento deve essere controllata mediante un termostato che provochi la chiusura di una elettrovalvola. Tale impianto è del tipo “pump down”, in cui il disinserimento del compressore avviene mediante un pressostato di bassa pressione. In questo caso, il pressostato deve essere regolato in modo da disinserirsi ad una pressione che non sia inferiore a quella necessaria. Nello stesso tempo, il pressostato deve entrare in funzione ad una pressione corrispondente alla temperatura di inserimento del termostato:
Esempio:
Cella di congelamento R404A Temperatura ambiente: –20°C Temperatura di disinserimento
termostato: –20°C Temperatura di inserimento
termostato: –18°C Pressione di disinserimento
del pressostato: 0,9 bar (–32°C) Pressione di inserimento del
pressostato:
2,2 bar (–18°C)
Dopo aver collegato i conduttori elettrici, si potrà controllare manualmente il funzionamento dei contatti. A seconda della temperatura registrata dalla sonda e del valore di taratura del termostato, il bilanciere di prova dovrà essere premuto in basso o spinto in alto. Durante la prova, qualsiasi meccanismo di ripristino è inattivo.
Termostati
Aj0_0007
Termostato doppio KP 98
Usare il bilanciere in alto a sinistra.
Aj0_0009
Attenzione!
Il funzionamento dei contatti di un termostato singolo KP non deve
mai essere controllato attivando il bilanciere sul lato destro. La mancata osservanza di questa norma potrebbe comportare la sregolazione del pressostato e, nel peggiore dei casi, provocare danni al funzionamento dell’apparecchio.
Usare il bilanciere sul lato sinistro per verificare il funzionamento in caso di aumento della temperatura dell’olio, ed a destra in basso per verificare il funzionamento in caso di aumento della temperatura del gas compresso.
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Note per l’installatore Termostati
Il termostato adatto al
Un termostato deve contenere l’esatta carica:
Vostro impianto frigorifero
Carica di vapore Basse temperature, il bulbo più freddo, non
sensibile alla protezione. Termostato con bobina in aria: In caso di aumento o diminuzione graduale della temperatura (inferiore a 0,2K/min), come ad esempio in grandi celie frigorifere a lunga conservazione, contenenti molti prodotti, si consiglia di utilizzare un termostato KP 62 con carica di vapore.
Carica di assorbimento Alte temperature, sensibile alla protezione.
Soffietto più freddo o più caldo. Termostato con bobina in aria: In caso di rapide variazioni della temperatura (superiori a 0,2K/min), come ad esempio in piccole celle frigorifere dove la frequenza di sostituzione della merce ed elevata, si consiglia di utilizzare un termostato KP62 con carica di assorbimento.
Capillare diritto
60I8012
Bobina in aria remota
60I8032
Carica di vapore
Bobina in aria (incorporata nel termostato)
60I8013
Bulbo remoto
a doppio contatto
60I8017
Bulbo remoto cilindrico
60I8008
Bassa tensione
Negli impianti dove il KP viene attivato occasionalmente (in condizioni di allarme) e su quelli nei quali il KP costituisce una fonte di segnali destinati al PLC, ecc. (bassa tensione): utilizzare pressostati KP con contatti dorati; essi assicurano una buona conduttività basse tensioni.
Carica di assorbimento
Aj0_0012
Bobina in aria (incorporata nel termostato)
60I8013
Bobina in aria remota (per montaggio condotto)
60I8018
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Note per l’installatore Termostati
Sistemazione del tubo capillare
Termostati con carica di vapore
Termostato doppio KP 98:
Il tubo capillare eccedente può rompersi in caso di vibrazioni e ciò può causare perdite di carica del termostato. Pertanto, è molto importante osservare le seguenti norme:
Quando il montaggio viene effettuato direttamente sul compressore: Fissare il tubo capillare in modo che le vibrazioni si ripercuotano sull’intero gruppo compressore/ pressostato. Il tubo capillare eccedente dovrà essere avvolto a spirale e legato.
Altri tipi di montaggio: Avvolgere il tubo capillare eccedente in modo da ottenere una spirale. Fissare il tratto di tubo capillare situato tra il compressore e la spirale al compressore stesso. Fissare il tratto del tubo capillare situato tra la spirale ed il termostato, alla base del termostato stesso.
Non installare mai il termostato KP con carica di vapore in un ambiente ove la temperatura sia o possa essere inferiore a quella della cella frigorifera.
Aj0_0017
Termostati
Evitare assolutamente che il tubo capillare in uscita dal termostato KP corra lungo una tubazione di aspirazione, situata in un vano della parete.
Aj0_0014
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Note per l’installatore Regolatori di pressione
Indice Pagina
Impiego ..........................................................................................37
Regolatore della pressione di evaporazione KVP ............................................... 37
Regolatore della pressione di condensazione KVR.............................................. 38
Regolatore di avviamento KVL................................................................. 38
Regolatore di capacità KVC.................................................................... 39
Regolatore della pressione del ricevitore KVD ..................................................39
Identificazione.................................................................................... 40
Installazione...................................................................................... 40
Brasatura......................................................................................... 40
Collaudo della pressione. ......................................................................... 41
Svuotamento..................................................................................... 41
Taratura .......................................................................................... 42
Regolatori della pressione di evaporazione KVP ................................................42
Regolatori di avviamento KVL ................................................................. 42
Regolatori della pressione di condensazione KVR + NRD .......................................42
Regolatori della pressione di condensazione KVR + KVD........................................ 43
Regolatori di pressione Danfoss ...................................................................43
pressione
Regolatori di
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Note
36 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Regolatori di pressione
Impiego
Regolatore della pressione di evaporazione KVP
I regolatori KV vengono usati sia sulla bassa che sull’ alta pressione per assicurare una pressione costante.
KVP viene usato come regolatore della
pressione di evaporazione.
KVR viene usato come regolatore della
pressione di condensazione.
KVL viene usato come regolatore di
avviamento. KVC viene usato come regolatore della capacità. NRD viene usato come regolatore di pressione
differenziale. e come regolatore della
pressione del ricevitore. KVD viene usato come regolatore della
pressione del ricevitore. CPCE viene usato come regolatore di capacità.
Il regolatore della pressione di evaporazione viene usato sull’ aspirazione per regolare la pressione di evaporazione in impianti frigoriferi dotati di uno o più evaporatori.
In questo tipo di impianti frigoriferi, che lavorano con differenti pressioni di evaporazione, il KVP viene installato a valle dell’evaporatore a pressione più elevata.
Ogni evaporatore viene attivato da una valvola solenoide nella linea del liquido. Il compressore viene controllato da un pressostato in una funzione “pump down”. La pressione massima sul lato di aspirazione corrisponde alla temperatura minima dell’ambiente da raffreddare.
In impianti frigoriferi con evaporatori in parallelo e con compressore comune, nei quali si desidera ottenere la stessa pressione di evaporazione, KVP va installato sulla tubazione di aspirazione comune.
Ak0_0031
Ak0_0025
pressione
Regolatori di
Ak0_0019
Il regolatore della pressione di evaporazione KVP dispone di un attacco per il manometro che può essere usato per la taratura della pressione di evaporazione. Il KVP mantiene una pressione costante nell’evaporatore.
Il KVP si apre all’aumentare della pressione di entrata (pressione di evaporazione).
Ak0_0023
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Note per l’installatore Regolatori di pressione
Regolatore della pressione di condensazione KVR
Il KVR viene normalmente installato tra il condensatore raffreddato ad aria e il ricevitore. Il KVR mantiene una pressione costante nei condensatori raffreddati ad aria. Il KVP si apre all’aumentare della pressione di entrata (pressione di condensazione).
Insieme con un KVD o un NRD, KVR assicura che il ricevitore abbia una pressione di Iiquido sufficientemente alta in condizioni di funzionamento variabili. Il regolatore KVR dispone di un attacco per il manometro che viene usato per la taratura della pressione di condensazione.
Nei casi in cui il condensatore raffreddato ad aria ed il ricevitore siano entrambi collocati all’aria aperta o in un ambiente molto freddo, può essere difficile avviare l’impianto frigorifero dopo un lungo periodo di arresto.
In tal caso, il KVR va installato a monte del condensatore raffreddato ad aria con un NRD, sistemato su una tubazione di bypass del condensatore.
Le NRV impediscono il ritorno del liquido durante il processo di avviamento.
Il KVR viene usato anche per il recupero del calore. In tal caso il KVR viene installato tra il recuperatore di calore e il condensatore.
Ak0_0026
Ak0_0027
Regolatori di avviamento KVL
E’ necessario installare una valvola di ritegno NRV tra il condensatore e il ricevitore per evitare la ricondensazione del liquido nel condensatore.
Ak0_0028
Il KVR può essere usato come valvola equilibratrice in impianti frigoriferi a sbrinamento automatico. In tal caso il KVR va installato tra il ricevitore e la tubazione di uscita dell’evaporatore.
Nota!
Il KVR non deve mai essere usato come valvola di sicurezza.
Ak0_0029
Il regolatore di avviamento KVL evita il funzionamento e l’avviamento del compressore a pressioni di aspirazione troppo alte.
Il KVL va installato sulla tubazione di aspirazione dell’impianto frigorifero immediatamente a monte del compressore.
Il KVL viene spesso usato in impianti frigoriferi con compressori ermetici o semiermetici, adatti per campi di bassa temperatura di evaporazione.
Il KVL apre al diminuire della pressione di uscita (pressione di aspirazione).
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Note per l’installatore Regolatori di pressione
Regolatore di capacità KVC
Il KVC viene usato per regolare la capacità in impianti frigoriferi, in cui si possono verificare fasi di carico ridotto e dov’è necessario evitare un aspirazione troppo bassa e un ciclaggio dei compressori. Un’aspirazione troppo bassa provoca il vuoto nell’impianto. In impianti con compressori aperti ciò comporta il rischio di penetrazione dell’umidità. Il KVC viene normalmente installato su un bypass tra la mandata del compressore e l’aspirazione. Il KVC si apre al diminuire della pressione di uscita (pressione di aspirazione).
Se si desidera una regolazione più precisa, una bassa pressione di aspirazione o una maggiore caduta di pressione, in alternativa si può usare un regolatore di capacità CPCE.
Ak0_0030
Ak0_0002
pressione
Regolatori di
Regolatore di pressione del ricevitore KVD
Il KVC può essere installato anche su una tubazione bypass dalla tubazione di mandata del compressore e con l’uscita della valvola collegata in un punto situato tra la valvola di espansione e l’evaporatore.
Questa soluzione può essere adottata su un raffreddatore di liquido con più compressori in parallelo e nel caso in cui non si usi un distributore di liquido.
Ak0_0003
Il KVD viene usato per mantenere una pressione nel ricevitore sufficientemente alta in impianti frigoriferi con o senza recupero di calore.
Il KVD viene usato insieme con un regolatore della pressione di condensazione KVR.
Il regolatore della pressione del ricevitore KVD dispone di un attacco per il manometro che può essere usato per la taratura della pressione del ricevitore.
Il KVD si apre al diminuire della pressione di uscita (pressione del ricevitore).
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Note per l’installatore Regolatori di pressione
PS
Identificazione
Tutte le KV recano un’etichetta che indica tipo e funzione della valvola, per es. CRANKCASE PRESS. REGULATOR type KVL.
L’etichetta indica anche il campo di lavoro della valvola e la pressione max. di lavoro ammessa (PS/ MWP).
Sul bordo inferiore c’è una doppia freccia con le indicazioni “+” e “-“. La direzione “+” (più) significa pressione più alta e “-“ (meno) pressione più bassa.
I regolatori KV possono essere usati con tutti i refrigeranti esistenti, salvo l’ammoniaca (NH3), a condizione che vengano rispettati i campi di pressione con cui possono funzionare.
Sul corpo della valvola sono impresse le sue dimensioni, per es. KVP 15, e una freccia che indica la direzione di flusso nella valvola.
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Ak0_0005
Installazione
Brasatura
Assicurarsi che le tubazioni intorno alle valvole KV siano pulite e ben fissate in modo da proteggere le valvole dalle vibrazioni.
Tutti i regolatori di pressione KV devono essere installati in modo che il flusso sia nella direzione della freccia.
I regolatori di pressione possono essere installati in qualsiasi posizione, ma in modo che non si formino trappole d’olio o di liquido.
Durante la brasatura è importante avvolgere un panno bagnato intorno alla valvola.
Dirigere la fiamma del gas in modo che la valvola non sia esposta direttamente al calore. Assicurarsi inoltre che al termine della brasatura non vi siano delle scorie nella valvola, poiché queste danneggerebbero il funzionamento della valvola stessa.
Prima di procedere alla brasatura, assicurarsi che un eventuale inserto per attacco manometrico sia stato rimosso. Usare sempre gli occhiali protettivi durante la brasatura delle valvole KV.
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Ak0_0007
Attenzione!
Le leghe dei materiali di brasatura e gli antiossidanti emettono del fumo che può essere nocivo alla salute. Leggere pertanto attentamente le istruzioni del
produttore e attenersi alle norme di sicurezza. Tenere la testa lontana dal fumo durante la brasatura. Provvedere a una buona ventilazione e/o installare un aspiratore in corrispondenza della fiamma per evitare l’inalazione di fumo o gas.
È consigliabile usare occhiali protettivi. Non è raccomandato brasare se è ancora presente del refrigerante nel sistema.
Non procedere alla brasatura se c’è refrigerante nell’impianto potrebbe, danneggiare il soffietto delle valvole KV, o altre parti dell’impianto frigorifero.
40 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Regolatori di pressione
Collaudo della pressione
Svuotamento
I regolatori di pressione KV possono essere sottoposti a controllo della pressione dopo l’installazione sull’impianto frigorifero, se la pressione di controllo non supera i valori massimi a cui le valvole possono essere esposte.
I massimi valori della pressione di prova per le valvole KV sono illustrati nello schema.
Durante lo svuotamento dell’impianto frigorifero bisogna assicurarsi che tutte le valvole KV siano aperte.
Le valvole KV vengono fornite con la taratura di fabbrica e nelle seguenti posizioni: KVP: chiusa KVR: chiusa KVL: aperta KVC: aperta KVD: aperta
È quindi necessario che l’asta di taratura di KVP e di KVR sia girata al massimo a sinistra durante lo svuotamento dell’impianto frigorifero.
Tipo Press. di prova bar
KVP 12 - 15 - 22 28 KVP 28 - 35 25 KVL 12 - 15 - 22 28 KVL 28 - 35 25 KVR 12 - 15 -22 31 KVR 28 - 35 31 KVD 12 - 15 31 KVC 12 - 15 - 22 31
pressione
Regolatori di
In alcuni casi può essere necessario procedere allo svuotamento sia dal lato di mandata che dal lato di bassa pressione dell’impianto frigorifero.
Si sconsiglia di effettuare lo svuotamento attraverso gli attacchi per manometro di KVP, KVR e KVD, in quanto questi connettori hanno un’apertura molto piccola.
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© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 41
Note per l’installatore Regolatori di pressione
Taratura
Regolatore della pressione di evaporazione KVP
Per la taratura dei regolatori di pressione KV negli impianti frigoriferi è opportuno assumere come base la taratura di fabbrica.
La taratura di fabbrica per i singoli regolatori di pressione può essere rilevata misurando la distanza tra la testa della valvola e la vite di taratura.
La tabella allegata mostra la taratura di fabbrica, la distanza “x” e la variazione di pressione per ogni giro della vite di taratura in tutti i tipi di KV.
I regolatori della pressione di evaporazione KVP vengono sempre forniti con taratura di fabbrica pari a 2 bar. Girando in senso orario si ottiene una pressione più alta, girando in senso antiorario si ottiene una pressione più bassa.
Dopo un certo periodo a funzionamento normale bisogna procedere ad una taratura più fine. Per questa operazione usare sempre un manometro.
Tipo
KVP 12 - 15 - 22 2 bar 13 0,45 KVP 28 - 35 2 bar 19 0,30 KVL 12 - 15 - 22 2 bar 22 0,45 KVL 28 - 35 2 bar 32 0,30 KVR 12 - 15 -22 10 bar 13 2,5 KVR 28 - 35 10 bar 15 1,5 KVD 12 - 15 10 bar 21 2,5 KVC 12 - 15 - 22 2 bar 13 0,45
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Taratura
di fabbrica
X mm bar/giri
Regolatori di avviamento KVL
Regolatori della pressione di condensazione KVR + NRD
Se il KVP viene usato come antigelo, la rettifica della taratura deve essere effettuata con un carico minimo.
A taratura ultimata, rimettere sempre il cappellotto protettivo.
I regolatori di avviamento KVL vengono sempre forniti con una taratura di fabbrica di 2 bar.
Girando in senso orario si ottiene una pressione più alta, girando in senso antiorario si ottiene una pressione più bassa.
La taratura di fabbrica è il punto in cui il KVL comincia ad aprire o chiude. Poiché si tratta di proteggere il compressore, KVL deve essere tarato alla pressione di aspirazione max. ammessa del compressore.
La taratura viene effettuata usando il manometro di aspirazione del compressore.
Negli impianti frigoriferi con un sistema KVR + NRD occorre tarare il KVR in modo di ottenere una pressione adeguata del ricevitore.
Bisogna poter accettare che la pressione del condensatore sia sempre superiore di 1,4 - 3,0 bar (caduta di pressione attraverso NRD) rispetto a quella del ricevitore. Qualora ciò non sia accettabile, usare una soluzione basata su KVR + KVD.
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Il momento migliore per effettuare questa taratura è durante il funzionamento nel periodo invernale.
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42 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Regolatori di pressione
Regolatori della pressione di condensazione KVR + KVD
Regolatori di pressione Danfoss
Negli impianti frigoriferi con KVR + KVD, tarare prima la pressione di condensazione con KVR, mentre KVD è chiuso (la vite di taratura è svitata completamente in senso antiorario).
Tarare quindi KVD a una pressione del ricevitore inferiore, per es. di circa 1 bar rispetto alla pressione di condensazione. Questa taratura deve essere effettuata col manometro. Il momento migliore per effettuarla è durante il funzionamento nel periodo invernale.
Se la taratura della pressione di condensazione viene effettuata durante il funzionamento nel periodo estivo, è possibile adottare una delle due seguenti procedure:
1) In un impianto frigorifero di nuova installazione e partendo da una taratura di fabbrica di KVR e KVD a 10 bar, la taratura del sistema può essere effettuata contando il numero di giri sulla vite di taratura.
2) In un impianto frigorifero già in esercizio, in cui non si conosce la taratura di KVR e di KVD, occorre anzitutto stabilire il punto di partenza per la taratura e contare quindi i giri della vite. In seguito è possibile contare il numero di giri sulla vite di taratura.
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pressione
Regolatori di
Prodotto Usato come Apre Campo di pressione
KVP Regolatore della pressione di
evaporazione
KVR Regolatore della pressione di
condensazione
KVL Regolatore di avviamento al diminuire della pressione di uscita 0,2 - 6 bar
KVC Regolatore di capacità al diminuire della pressione di uscita 0,2 - 6 bar
CPCE Regolatore di capacità al diminuire della pressione di uscita 0 - 6 bar
NRD Regolatore di pressione
differenziale
KVD Regolatore della pressione del
ricevitore
all’aumentare della pressione di entrata 0 -5,5 bar
all’aumentare della pressione di entrata 5 - 17,5 bar
Inizia ad aprire quando la perdita di carico nella
3 - 20 bar valvola è di 1.4 bar, ed è completamente aperta quando questa è di 3 bar.
al diminuire della pressione di uscita 3 - 20 bar
© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 43
Note per l’installatore Valvole per acqua
Indice Pagina
Impiego ..........................................................................................47
Identificazione.................................................................................... 47
Installazione...................................................................................... 48
Taratura .......................................................................................... 48
Manutenzione.................................................................................... 49
Parti di ricambio ..................................................................................50
Valvole per
acqua
© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 45DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 45 45
Note
46 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Valvole per acqua
Impiego
Identificazione
Le valvole barostatiche per acqua tipo WV vengono usate negli impianti frigoriferi con condensatori raffreddati ad acqua per mantenere costante la pressione di condensazione sotto carichi variabili.
Le valvole per acqua possono essere usate con tutti i comuni refrigeranti a condizione che venga rispettato il campo di lavoro delle valvole. Le WVS possono essere utilizzate per R717 (ammoniaca).
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La valvola per acqua Danfoss WVFM è costituita da un corpo valvola e da un soffietto. Sull’esterno del soffietto si trova un’etichetta con l’indicazione del tipo di valvola e del campo di lavoro nonché della max. pressione di esercizio ammessa.
L’etichetta indica inoltre la pressione di esercizio max. ammessa sul lato acqua:fornita come PN10 a norma di IEC534-4. Sul fondo della valvola viene indicata la direzione in cui bisogna girare l’asta di taratura per aumentare o diminuire la quantità d’acqua.
Ag0_0002
La valvola per acqua WVFX è costituita da un corpo valvola con unità di taratura ed un soffietto.
Sull’esterno del soffietto un’etichetta indica il tipo di valvola, il campo di lavoro e la max. pressione di esercizio ammessa.
Tutte le indicazioni di pressione si riferiscono al lato condensatore. Su un lato del corpo valvola sono impressi i seguenti dati: PN16 (pressione nominale) e per es. DN 15 (diametro nominale) e k
1.9 (capacità della valvola in m3/h a una caduta
vs
di pressione di 1 bar).
Sul lato opposto del corpo valvola sono impresse le sigle RA e DA.
RA sta per “reverse acting” (funzione inversa) e DA significa “direct acting” (funzione diretta).
Quando WVFX viene usata come valvola della pressione di condensazione, il soffietto deve essere installato vicino alla sigla DA.
Valvole per
acqua
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© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 47DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 47 47
Note per l’installatore Valvole per acqua
Installazione
Le WVFM e WVFX vengono normalmente installate sulla tubazione di acqua a monte del condensatore e col flusso nella direzione indicata dalla freccia.
Si consiglia di installare sempre un filtro meccanico FA a monte della valvola per acqua per evitare impurità nelle parti mobili della valvola.
Per evitare che le vibrazioni siano trasmesse al soffietto, il corpo va collegato, mediante tubo capillare alla tubazione di mandata in un punto a valle del separatore d’olio.
Per prevenire ritorni di olio o eventuali impurità, il tubo capillare deve essere collegato sulla superficie superiore della tubazione di mandata.
Le valvole per acqua WVFM e WVFX32-40 vengono installate normalmente con il soffietto rivolto verso l’alto.
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Taratura
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La valvola per acqua WVFX 10-25 può essere installata in qualsiasi posizione.
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Le valvole WVFM e WVFX vengono tarate in modo da ottenere la pressione di condensazione desiderata. Girando l’asta a destra si ottiene una pressione più bassa, mentre girandola a sinistra si ottiene una pressione più alta.
Per la taratura approssimativa si possono usare i valori della scala graduata 1 - 5 . Il valore 1 corrisponde a circa 2 bar e il valore 5 a circa 17 bar.
NB.: I valori del campo di taratura indicano il momento di apertura.
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Per avere una valvola completamente aperta la pressione del condensatore deve essere superiore di 3 bar.
48 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Valvole per acqua
Manutenzione
Si consiglia di sottoporre le valvole per acqua ad una manutenzione preventiva, in quanto, col tempo, intorno alle parti mobili delle valvole si accumulano delle impurità (depositi).
La manutenzione può includere il lavaggio delle valvole per acqua, che non solo elimina le impurità, ma consente di “sentire” se la reazione delle valvole è diventata più lenta.
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Il lavaggio della valvola per acqua WVFM può effettuarsi in modo più agevole se 2 cacciavite vengono inseriti sotto la vite di taratura.
La vite viene quindi sollevata consentendo l’aumento del flusso dell’acqua.
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Anche il lavaggio della valvola per acqua WVFX può essere effettuato con due cacciavite che vanno introdotti in una scanalatura ai due lati dell’unità di taratura (alloggiamento della molla) e sotto la coppa della molla.
Spingendo il cacciavite, come indicato in figura, si ottiene un aumento del flusso d’acqua.
Se si sono constatate irregolarità nelle valvole per acqua o mancanza di tenuta attraverso la sede della valvola, smontare e pulire la valvola.
Prima di smontare la valvola, è necessario togliere la pressione dal soffietto, cioè interrompere il collegamento col condensatore dell’impianto frigorifero.
Prima dello smontaggio, svitare la molla di taratura completamente, nel senso indicato dalla freccia nel disegno, fino alla posizione più bassa di pressione di taratura. Dopo lo smontaggio sostituire sempre gli O-ring e le altre guarnizioni.
Valvole per
acqua
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© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 49DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 49 49
Note per l’installatore Valvole per acqua
Parti di ricambio
Sono disponibili parti di ricambio per le valvole per acqua Danfoss WVFM e WVFX.
un corpo del soffietto un kit di servizio (contenente parti di ricambio,
guarnizioni e grasso per il lato acqua della valvola).
Inoltre sono disponibili serie di guarnizioni come parti di ricambio per il tipo WVFM.
I codici dei ricambi e dei set guarnizione sono elencati sul catalogo Parti di ricambio*.
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*) il catalogo Parti di Ricambio è disponibile sul nostro sito internet www.danfoss.com
50 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Filtri disidratatori e spie di liquido
Indice Pagina
Funzione ......................................................................................... 53
Scelta dei filtri disidratatori........................................................................ 53
Posizione nell’impianto frigorifero................................................................. 54
Installazione...................................................................................... 55
Brasatura......................................................................................... 56
Funzionamento...................................................................................56
Quando provvedere alla sostituzione del filtro:................................................. 56
DCR .......................................................................................... 57
Utilizzo delle guarnizioni.......................................................................... 57
Montare le guarnizioni ........................................................................57
Eliminazione .....................................................................................57
Sostituzione del filtro disidratatore ................................................................57
Filtri speciali della Danfoss ........................................................................ 58
Combidrier del tipo DCC/DMC.................................................................58
I filtri burn-out, tipo 48-DA .................................................................... 58
Applicazione speciale............................................................................. 58
Filtri disidratatori DCL/DML ...................................................................58
Dimensionamento................................................................................ 59
EPD (Equilibrium Point Dryness) ...............................................................59
Capacità disidratante (capacità d’acqua) .......................................................59
Capacita di liquido (secondo lo standard ARI-710*)............................................. 59
Capacità d’impianto raccomandata............................................................ 60
Filtri disidratatori Danfoss......................................................................... 60
© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 51
Filtri disidratatori
e spie di liquido
Note
52 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Filtri disidratatori e spie di liquido
Funzione
Per funzionare in modo ottimale, un impianto frigorifero deve essere pulito e asciutto all’interno.
Prima della messa in moto dell’impianto l’umidità deve essere eliminata facendo il vuoto fino a una pressione di 0,05 mbar abs.
Durante il funzionamento impurità e umidità devono essere costantemente trattenute ed eliminate mediante un filtro disidratatore contenente una cartuccia solida formata da:
Setacci molecolari (MS). Silica gel (SiO2) (poco efficace – non usato nei
filtri disidratatori Danfoss) Allumina attiva (Al2O3) e da un tessuto filtrante
in poliestere (A), montato all’uscita del filtro.
DML: 100% setacci molecolari DCL: 80% setacci molecolari 20% allumina attiva
La cartuccia solida è simile ad una spugna, ha cioè la capacità di assorbire l’acqua e trattenerla.
I setacci molecolari trattengono l’acqua, mentre l’allumina attiva trattiene acqua e acidi.
La cartuccia solida (B) con il filtrino in poliestere (A) agiscono anche come filtro dello sporco.
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Scelta dei filtri disidratatori
La cartuccia solida trattiene le particelle di sporco più grandi, mentre il filtrino in poliestere quelle più piccole.
Il filtro è perciò in grado di trattenere tutte le particelle maggiori di 25 micron.
La scelta del filtro disidratatore dipende dalle dimensioni degli attacchi e dalla capacità frigorifera dell’impianto.
Se si desidera un filtro con attacchi a brasare, conviene usare un filtro Danfoss tipo DCL/ DML, poiché la sua capacità disidratante particolarmente elevata allunga i periodi tra un ricambio e l’altro.
La presenza di un anello sull’attacco A indica che l’attacco è in mm. Se l’attacco A è semplice, cioè senza anello, l’attacco è in pollici. I filtri DCL possono essere utilizzati con refrigeranti CFC/ HCFC. I filtri DML possono essere utilizzati con refrigeranti HFC. Vedere a pagina 60 per maggiori dettagli.
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Filtri disidratatori
e spie di liquido
© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 53
Note per l’installatore Filtri disidratatori e spie di liquido
Posizione nell’impianto frigorifero
Il filtro disidratatore viene di solito montato sulla tubazione del liquido, dove la sua funzione primaria è quella di proteggere la valvola di espansione.
Nella tubazione del liquido la velocità del refrigerante è bassa. Pertanto il contatto tra il refrigerante e il nucleo solido nel filtro disidratatore è buono. Allo stesso tempo, la caduta di pressione nel filtro è bassa.
Un filtro disidratatore può anche essere montato sulla tubazione di aspirazione per proteggere il compressore contro le impurità e deidratare il refrigerante.
I filtri di aspirazione (“burn out”) - sono usati per eliminare l’acido dopo un’avaria del motore. Per ottenere una caduta di pressione ridotta, normalmente un filtro di aspirazione deve essere più grande di un filtro sulla tubazione del liquido.
Un filtro di aspirazione deve essere sostituito prima che la caduta di pressione superi i seguenti valori:
impianti A/C: 0,50 bar impianti frigoriferi: 0,25 bar impianti di surgelazione: 0,15 bar
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Ah0_0020
Una spia di liquido con indicatore di umidità viene montata dopo il filtro disidratatore. Quando la spia di liquido viene montata dopo il filtro disidratatore segnala: Verde: non c’è umidità pericolosa nel refrigerante. Giallo: umidità troppo elevata nel refrigerante a monte della valvola di espansione.
Bolle:
1) Caduta di pressione troppo elevata nel filtro disidratatore.
2) Non c’è sottoraffreddamento.
3) Quantità insufficiente di refrigerante nell’impianto frigorifero.
Se la spia di liquido viene montata a monte del filtro disidratatore, essa indicherà: Verde: non c’è umidità pericolosa nel refrigerante. Giallo: contenuto di umidità troppo elevato in tutto l’impianto frigorifero.
I punti di transizione dal verde al giallo nell’indicatore della spia di liquido sono graduati in base alla solubilità in acqua del refrigerante.
Nota:
I punti di transizione nelle spie di liquido Danfoss sono molto ridotti. In questo modo si assicura che un passaggio al verde nell’indicatore avviene solo quando il refrigerante è asciutto.
Bolle:
1) Non c’è sottoraffreddamento.
2) Quantità insufficiente di refrigerante nell’impianto frigorifero.
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Nota!
Non procedere all’immissione di refrigerante soltanto per la presenza di bolle nella spia di liquido. Determinare prima la loro causa.
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54 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Filtri disidratatori e spie di liquido
Installazione
Il filtro disidratatore va montato con la direzione del flusso nel senso della freccia stampata sull’etichetta.
Il filtro può essere orientato a piacimento. E’ però opportuno ricordare quanto segue:
L’installazione in posizione verticale con flusso dall’alto verso il basso implica un’evacuazione/ svuotamento rapido dell’impianto frigorifero.
Qualora l’installazione venga fatta con flusso dal basso verso l’alto, l’evacuazione/svuotamento durerà più a lungo, poiché il refrigerante intrappolato nel filtro dovrà evaporare.
Poiché la cartuccia del filtro è ben fissata nell’involucro, i filtri disidratatori possono resistere a vibrazioni pari a 10 g*).
Verificare se le tubazioni sono in grado di sopportare il filtro disidratatore e se sono in grado di resistere a eventuali vibrazioni. In caso contrario, fissare l’involucro del filtro - con una bandella di bloccaggio o simili - a una parte stabile dell’impianto frigorifero.
*) 10 g = 10 volte la forza di gravità della terra.
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DCR: Orientare il raccordo di entrata verso l’alto o in posizione orizzontale.
In tal modo si evita che le impurità ritenute penetrino nei tubi quando si sostituisce la cartuccia del filtro.
Quando si installa un nuovo DCR occorre sempre lasciare uno spazio sufficiente per la sostituzione della cartuccia.
Non estrarre dalla scatola filtri disidratatori o cartucce se non al momento dell’installazione. Ciò garantirà una buona conservazione dei loro componenti.
Nei filtri o nel contenitore delle cartucce non c’è né sovrapressione né vuoto spinto.
Dadi in plastica, cappucci, involucri metallici a tenuta ermetica, garantiscono la freschezza dei componenti disidratanti.
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Filtri disidratatori
e spie di liquido
© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 55
Note per l’installatore Filtri disidratatori e spie di liquido
Brasatura
Funzionamento
Un gas protettivo, per esempio N2, deve essere usato durante la brasatura del filtro disidratatore.
Fare in modo che il gas protettivo fluisca nella direzione di flusso del filtro. In tal modo si evita che il calore della brasatura danneggi lo strato di poliestere.
La fusione delle leghe durante la brasatura produce fumo che può essere nocivo. Seguire, pertanto, le istruzioni dei fornitori, attenendosi alle prescrizioni di sicurezza. Tenere la testa lontano dal fumo durante la brasatura.
L’umidità penetra nell’impianto frigorifero:
1) durante l’installazione dell’impianto.
2) quando l’impianto frigorifero viene aperto per
l’assistenza.
3) Nel caso di perdite sul lato aspirazione, se
questo è sotto vuoto spinto.
4) Quando vengono immessi olio o refrigerante
contenenti umidità.
5) Nel caso di perdita in un condensatore con
raffreddamento ad acqua.
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Creare una forte ventilazione e/o un buon tiraggio alla fiamma in modo di evitare l’inalazione di fumo e gas. Usare occhiali protettivi. Utilizzare un panno umido per gli attacchi in rame puro.
Quando provvedere alla sostituzione del filtro:
La presenza di umidità nel sistema di refrigerazione può provocare: a) Il bloccaggio dell’organo di espansione in
seguito alla formazione di ghiaccio. b) La corrosione di parti metalliche. c) Danni chimici sull’isolamento in compressori
ermetici e semiermetici. d) Decomposizione dell’olio (formazione di acidi).
Il filtro disidratante elimina l’umidità che permane dopo l’evacuazione o che penetra successivamente nell’impianto frigorifero.
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Attenzione!
Non utilizzare mai “liquidi antigelo” come l’alcol metilico insieme a un filtro disidratatore. Un tale liquido può danneggiare il filtro a tal punto da renderlo incapace di assorbire l’acqua e gli acidi.
1. La spia di liquido indica che il contenuto di
umidità è troppo elevato (giallo).
2. Caduta di pressione troppo elevata nel filtro
(bolle nella spia di liquido durante il normale
funzionamento).
3. È stato sostituito un componente principale
nell’impianto frigorifero, ad es. il compressore.
4. Ogni volta che l’impianto frigorifero viene
aperto, ad es. in caso di sostituzione
dell’insieme orificio in una valvola di
espansione.
Non riutilizzare mai un filtro disidratatore usato. Rilascerà umidità se viene usato in un impianto frigorifero con un basso contenuto di umidità o se si riscalda.
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56 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Filtri disidratatori e spie di liquido
DCR
Utilizzo delle guarnizioni
Montare le guarnizioni
Occorre ricordare che ci può essere una sovrapressione nel filtro. Fare perciò attenzione quando si apre il filtro.
Non riutilizzare mai la guarnizione della flangia nel filtro DCR.
Montare una guarnizione nuova, dopo averla lubrificata con un po’ di olio per macchine.
Utilizzare solo guarnizioni integre. La superficie delle flange di fissaggio deve
essere integra, pulita ed asciutta prima del montaggio.
Non usare colle o additivi chimici durante il montaggio e lo smontaggio.
1. Inumidire la superficie della guarnizione con una goccia d’olio refrigerante.
2. Posizionare la guarnizione.
3. Montare i dadi e stringerli leggermente fino a che abbiano un buon contatto.
4. Stringere i dadi procedendo con uno schema a
croce.
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Utilizzare olio a sufficienza per lubrificare dadi e viti durante il montaggio.
Non utilizzare dadi secchi, corrosi o difettosi (i dadi difettosi possono portare ad un serraggio non corretto che potrebbe causare perdite nei giunti a flangia).
Chiudere i dadi in almeno 3-4 fasi:
Fase 1: a circa il 10% della coppia richiesta. Fase 2: a circa il 30% della coppia richiesta. Fase 3: a circa il 60% della coppia richiesta. Fase 4: a circa il 100% della coppia richiesta.
Infine, verificare che la coppia sia corretta procedendo nello stesso ordine usato durante il serraggio.
Eliminazione
Sostituzione del filtro disidratatore
Chiudere ermeticamente i filtri disidratatori usati. Essi contengono piccole quantità di residui di refrigerante e di olio.
Seguire le prescrizioni delle autorità locali per l’eliminazione di filtri disidratatori usati.
Chiudere la valvola n. 1. Aspettare che il tratto di tubo a monte della
valvola n. 1 si svuoti Chiudere la valvola n. 4. e
contemporaneamente aprile la valvola n. 2
L’impianto opera senza passare per il filtro.
Sostituire il filtro o la cartuccia del filtro. Togliere l’eccesso di aria tramite la valvola
Schrader (n. 3) Rimettere in moto l’impianto aprendo/
chiudendo le valvole in sequenza inversa. Togliere eventuali leverismi e manopole dalle
valvole.
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Filtri disidratatori
e spie di liquido
© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 57
Note per l’installatore Filtri disidratatori e spie di liquido
Filtri speciali della Danfoss
Tipo combidrier DCC/DMC
I filtri burn-out, tipo 48-DA
La combinazione ricevitore-filtro disidratatore, tipo DCC/DMC, è impiegata in piccoli impianti con valvola di espansione, in cui il condensatore non può contenere tutto il refrigerante.
Il ricevitore fa aumentare il sottoraffreddamento del liquido e crea la possibilità di uno scongelamento automatico in occasione del pumpdown. Il ricevitore riceve la quantità variabile di refrigerante alle diverse temperature di condensazione e deve essere in grado di poter contenere tutto il refrigerante in caso di manutenzione e di riparazione.
Per motivi di sicurezza il suo volume deve essere superiore al volume del refrigerante di almeno il15%.
I filtri burn-out, tipo 48-DA, sono usati caso di avaria dei compressori ermetici o semi-ermetici.
L’avaria di un compressore che ha provocato la formazione di acidi è rivelata dal cattivo odore dell’olio o, eventualmente, dallo scolorimento dello stesso. L’avaria può essere dovuta a:
umidità, impurità o aria nell’impianto frigorifero;
difetti alla protezione del motore mancato raffreddamento per insufficienza di
refrigerante; pressione-temperatura del gas superiore a 175
gradi.
Ah0_0012
Ah0_0013
Dopo la sostituzione del compressore e la pulizia delle altre parti dell’impianto vengono installati due filtri burn-out. Un filtro sulla tubazione del liquido e uno sulla tubazione di aspirazione.
Il contenuto di acido viene controllato regolarmente e i filtri vengono sostituiti quando è necessario.
Se dal controllo dell’olio risulta che l’impianto non contiene più acido, il filtro burn-out può essere sostituito da un filtro normale e il filtro sulla tubazione di aspirazione può essere eliminato.
Ah0_0010
Applicazione speciale
Filtri disidratatori DCL/DML
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In impianti frigoriferi, in cui l’espansione avviene grazie a un tubo capillare, si possono usare i tipi DCL/DML 032s, DCL/DML 032,5s o DCL/DML 033s, i quali sono costruiti specificamente per l’impiego in impianti con tubo capillare.
Ah0_0017
Dovendo riparare piccoli frigoriferi o congelatori ermetici è possibile risparmiare tempo e denaro installando sulla tubazione di aspirazione un filtro disidratatore Danfoss, tipo DCL/DML.
Il vantaggio di questa soluzione è evidente paragonando la normale procedura di riparazione di un compressore difettoso con quella basata sull’uso di un filtro ad alta capacità di assorbimento di umidità, acido e impurità quale il DCL/DML.
Nota: Questo metodo si deve usare solo se non
c’è scoloramento dell’olio e quando il filtro a matita non è otturato.
Ah0_0015
Note per l’installatore Filtri disidratatori e spie di liquido
Applicazione speciale
Filtri disidratatori DCL/DML (segue)
Dimensionamento
Vantaggi dell’installazione del filtro DCL/DML sulla tubazione di aspirazione:
1. Riparazione più rapida
2. Aumento della capacità disidratante e di
assorbimento acidi.
3. Protezione del compressore da impurità di
ogni tipo.
4. Riparazione di migliore qualità.
5. Ambiente di lavoro più pulito.
L’acido e l’umidità presenti nell’olio vecchio vengono assorbiti dal filtro DCL/DML.
Non è pertanto necessario eliminare l’olio residuo dall’impianto frigorifero.
Il filtro DCL/DML sulla tubazione di aspirazione trattiene le impurità provenienti dal condensatore, dall’evaporatore, dalle tubazioni, ecc. In tal modo si assicura una lunga durata operativa del nuovo compressore.
Possono essere usati filtri DCL/DML muniti degli stessi attacchi del compressore che nel caso di compressori Danfoss sono quelli illustrati in tabella.
Dovendo scegliere il filtro disidratatore adatto sul catalogo si incontrano vari termini che possono costituire una guida per la scelta.
Procedura con filtro a matita
Recuperare il refrigerante e valutarne il riciclaggio
Togliere il compressore + filtro a matita
Eliminare residui di olio nell’impianto
Asciugare l’impianto con azoto
Collegare il nuovo comp. e montare il nuovo filtro a matita
Fare il vuoto e caricare l’impianto
Procedura con filtro DCL/DML
Recuperare il refrigerante e valutarne il riciclaggio
Togliere il compressore
Niente
Niente
Collegare il nuovo comp. e montare il filtro DCL/DML sulla tubazione di aspiraz.
Valutare e cambiare il refrigerante
Esempio:
Tipo compressore Tubo asp.
TL Ø6,2 DCL/DML 032s NL 6-7 Ø6,2 DCL/DML 032s
[mm]
Tipo filtro
EPD (Equilibrium Point Dryness)
Capacità disidratante (capacità d’acqua)
Capacità di liquido (secondo lo standard ARI 710*)
Definisce il contenuto minimo possibile di acqua in un refrigerante in fase liquida dopo essere stato in un filtro disidratatore.
EPD per R22 = 60 ppmW *) EPD per R410A = 50 ppmW *) EPD per R134a = 50 ppmW *) EPD per R404A / R507 / R407C = 50 ppmW *)
Secondo ARI 710 in ppmW (mg
/kg
acqua
*) ARI: Air-conditioning and Refrigeration Institute, Virginia, USA
refrigerante
)
E’ la quantità d’acqua che il filtro disidratatore è in grado di assorbire a rispettivamente a 24°C e 52°C di temperatura del liquido, secondo 10 standard ARI 710*.
La capacità disidratante viene indicata in grammi d’acqua, gocce d’acqua o kg di refrigerante.
R22: da 1050 ppmW a 60 ppmW R410A: da 1050 ppmW a 50 ppmW R134a: da 1050 ppmW a 50 ppmW R404A / R507 / R407C: da 1020 ppmW a 50 ppmW
1000 ppmW = 1 g d’acqua in 1 kg di refrigerante 1 g d’acqua = 20 gocce.
Indica la quantità di liquido che può attraversare un filtro a una caduta di pressione di 0,07 bar a tc = +30°C, te = -15°C.
Ah0_0025
Ah0_0016
Filtri disidratatori
e spie di liquido
La capacità di liquido viene indicata in litri/min. o in kW.
Conversione da kW a litri/min.:
R22 / R410A 1kW = 0,32 l/min R134a 1kW = 0,35 l/min R404A / R507 / R407C 1kW = 0,52 l/min
*) ARI: Air-conditioning and Refrigeration Institute, Virginia, USA
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Ah0_0024
Note per l’installatore Filtri disidratatori e spie di liquido
Capacità d’impianto raccomandata
Filtri disidratatori da Danfoss
Viene indicata in kW per tipi diversi di impianto frigorifero in base ad una capacità di liquido a p = 0,14 bar e condizioni di esercizio tipiche.
Condizioni di lavoro:
Impianti frigoriferi e di surgelazione
Sistemi A/C te = -5°C, tc = +45°C
Unità A/C te = +5°C, tc = +45°C
te = la temperatura di evaporazione tc = la temperatura di condensazione
Attenzione!
Con la stessa capacità di impianto in kW per unità A/C e per per impianti frigoriferi e di
surgelazione si possono installare filtri disidratatori più piccoli in unita A/C a causa di una temperatura di evaporazione più elevata (te) e perché bisogna presumere che le unità prefabbricate contengano meno umidità degli impianti assemblati “in loco”.
Tipo di prodotto Funzione
DML Filtro standard HFC, compatibile
DCL Filtro disidratatore
DMB Filtro bi-flusso HFC, compatibile
DCB Filtro bi-flusso CFC/HCFC 80% setacci molecolari
DMC Filtro e ricevitore HFC, compatibile
DCC Filtro e ricevitore CFC/HCFC 80% setacci molecolari
DAS Filtro antiacido R22, R134a,
DCR Filtro con cartuccia
48-DU/DM per DCR
48-DN/DC per DCR
48-DA per DCR
48-F per DCR
standard
intercambiabile
Cartuccia inter-cam­biabile per DCR: filtro standard
Cartuccia inter-cam­biabile per DCR: filtro standard
Cartuccia inter-cam­biabile per DCR: filtro standard
Cartuccia intercam­biabile per DCR con filtro intercambiabile
Tipo di refrigerante
con R22
CFC/HCFC 80% setacci molecolari
con R22
con R22
R404A, R507
Vedere cartucce qui di seguito
HFC, compatibile con R22
CFC/HCFC 80% setacci molecolari
R22, R134a, R404A, R507
Tutti - Tutti
Cartuccia Tipo di olio
100% setacci mole­colari
20% allumina attiva
100% setacci mole­colari
20% allumina attiva
100% setacci mole­colari
20% allumina attiva
30% setacci molecolari 70% allumina attiva
48-DU/DM, 48-DN DC, 48-DA, 48-F
100% setacci mole­colari
20% allumina attiva
te = -15°C, tc = +30°C
Poliolestere (POE) Polialchile (PAG)
Olio minerale (MO) Alchilbenzene (BE)
Poliolestere (POE) Polialchile (PAG)
Olio minerale (MO) Alchilbenzene (BE)
Poliolestere (POE) Polialchile (PAG)
Olio minerale (MO) Alchilbenzene (BE)
-
Poliolestere (POE) Polialchile (PAG)
Olio minerale (MO) Alchilbenzene (BE)
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Note per l’installatore Compressori Danfoss
Pagina
Questo capitolo è diviso in quattro sezioni:
Istruzioni di montaggio ........................................................................... 63
Unità condensatrici in generale ................................................................... 81
Riparazione di impianti frigoriferi ermetici .........................................................95
Applicazione pratica del refrigerante propano R290 nei piccoli impianti ermetici...................115
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Compressori
Danfoss
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
Indice Pagina
1.0 Generalità..................................................................................... 65
2.0 Compressore.................................................................................. 65
2.1 Denominazione ........................................................................... 65
2.2 Coppia di avviamento bassa ed alta ........................................................66
2.3 Motoprotettore e temperatura degli avvolgimenti.......................................... 66
2.4 Accessori di montaggio.................................................................... 66
2.5 Temperatura ambiente minima ............................................................67
3.0 Ricerca guasti ................................................................................. 67
3.1 Stacco della protezione avvolgimenti ...................................................... 67
3.2 Interazione tra PTC e protezione ........................................................... 67
3.3 Controllo della protezione avvolgimenti e della resistenza .................................. 67
4.0 Apertura dell’impianto frigorifero..............................................................67
4.1 Refrigeranti infiammabili ..................................................................68
5.0 Montaggio.................................................................................... 68
5.1 Attacchi................................................................................... 68
5.2 Allargamento degli attacchi................................................................70
5.3 Adattatori per tubi......................................................................... 70
5.4 Leghe per brasatura ....................................................................... 70
5.5 Brasatura.................................................................................. 71
5.6 Giunti Lokring............................................................................. 72
5.7 Filtri....................................................................................... 72
5.8 Filtri e refrigeranti ......................................................................... 73
5.9 Inserimento del capillare nel filtro.......................................................... 73
6.0 Equipaggiamento elettrico .................................................................... 74
6.1 Dispositivo di avviamento LST ............................................................. 74
6.2 Dispositivo di avviamento HST............................................................. 75
6.3 Dispositivo di avviamento HST CSR.........................................................77
6.4 Dispositivo per compressori SC twin ....................................................... 77
6.5 Unità elettronica per compressori a velocità variabile .......................................78
7.0 Procedura di vuoto............................................................................ 78
7.1 Pompe a vuoto............................................................................ 79
8.0 Procedura di carico del refrigerante............................................................ 79
8.1 Carica massima di refrigerante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79
8.2 Chiusura del tubo di processo.............................................................. 79
9.0 Test ........................................................................................... 80
9.1 Test dell’apparecchiatura ..................................................................80
Compressori
Danfoss
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Note
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Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
1.0 Generalità
2.0 Compressore
Quando si deve installare un compressore in apparecchiature nuove, solitamente si ha a disposizione abbastanza tempo per poter scegliere il tipo appropriato sulla base delle schede tecniche e per poter eseguire un numero sufficiente di test. Al contrario, quando è necessario sostituire un compressore guasto, in molti casi risulta impossibile reperirne uno dello stesso tipo del compressore originale. Qualora questo accada, è indispensabile confrontare i dati compressore a catalogo fondamentali.
Da un compressore ci si può attendere una lunga durata se gli interventi di manutenzione
La gamma dei compressori Danfoss è costituita dai tipi di base P, T, N, F, SC e SC Twin.
I compressori Danfoss 220 V sono provvisti di targhetta gialla con informazioni riguardo al tipo, alla tensione e alla frequenza, all’applicazione, alle condizioni di avviamento, al refrigerante e al codice.
I compressori 115 V hanno una targhetta verde.
Le sigle citate LST/HST segnalano entrambe che le caratteristiche di avviamento dipendono dall’equipaggiamento elettrico.
Qualora vada persa la targhetta con l’indicazione del tipo, questa informazione è riportata, insieme al codice del compressore, nella stampigliatura sul lato del compressore stesso. Vedere le prime pagine della raccolta di schede tecniche del compressore.
e riparazione vengono effettuati in maniera corretta e se si ha cura di accertarsi che i componenti siano adeguatamente puliti ed asciutti.
Il tecnico dell’assistenza deve osservare quanto segue in sede di scelta di un compressore. Tipo di refrigerante, tensione e frequenza, gamma applicativa, cilindrata/capacità del compressore, condizioni di avviamento e condizioni di raffreddamento.
Utilizzare, se possibile, il medesimo tipo di refrigerante dell’impianto guasto.
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Am0_0025
2.1 Denominazione
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Esempio di denominazione del compressore
T L E S 4 F K
Design di base (P, T, N. F, S)
L, R, C = protezione motore int. T, F = protezione motore est. LV = velocità variabile
E = ottimizzazione energetica U = elevata ottimizzazione dell’energia
S = aspirazione semidiretta.
Cilindrata nominale in cm
3
A = LBP / (MBP) R12 AT = LBP (tropicale) R12 B = LBP / MBP / HBP R12 BM = LBP (240 V) R22 C = LBP R502 / (R22) CL = LBP R404A/ R507 CM = LBP R22 / R502 CN = LBP R290 D = HBP R22 DL = HBP R404A/ R507 F = LBP R134a FT = LBP (tropicale) R134a G = LBP / MBP / HBP R134a GH = Pompe di calore R134a GHH = Pompe di calore R134a
(ottimizzate) H = Pompe di calore R12 HH = Pompe di calore R12
(ottimizzate) K = LBP / (MBP) R600a KT = LBP (tropicale) R600a MF = MBP R134a ML = MBP R404A/ R507
vuoto = LST / HST K = Capillare (LST) X = Valvola di espansione (HST)
Compressori
Danfoss
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
3327-
Com
p
ressor bas
e
Gr
ommet sleeve
Washer
Nut M6
Cabinet base
Screw M6 x 25
Rubber grommet
2.1 Denominazione (segue)
2.2 Coppia di avviamento bassa ed alta
La prima lettera della denominazione (P, T, N, F o S) indica la serie del compressore, mentre la seconda lettera si riferisce al posizionamento della protezione motore.
E, Y e X fanno riferimento a diversi livelli di ottimizzazione energetica. S significa aspirazione semidiretta. V si riferisce a compressori a velocità variabile. Su tutti i tipi citati si deve utilizzare l’attacco aspirazione indicato. L’impiego dell’attacco sbagliato in qualità di attacco aspirazione porterà ad una riduzione della capacità e dell’efficienza.
Un numero indica la cilindrata in cm3, ma per i compressori PL il numero rappresenta la capacità nominale.
La lettera che segue la cilindrata si riferisce al refrigerante che si deve utilizzare e al campo di applicazione del compressore. (Vedere esempio) LBP indica il range di temperature di evaporazione basse, solitamente da -10°C a -35°C o anche -45°C, per l’impiego in congelatori e frigoriferi con il reparto congelatore.
MBP indica il range di temperature di evaporazione medie, solitamente da -20°C fino a 0°C, come nelle celle, nei raffreddatori per
Per una descrizione dei diversi equipaggiamenti elettrici si rimanda alle schede tecniche dei compressori. Vedere anche la sezione 6.0.
I compressori con coppia di avviamento bassa (LST) si devono utilizzare soltanto in impianti frigoriferi dotati di capillare, dove l’equalizzazione della pressione si ottiene tra il lato di aspirazione ed il lato di scarico durante ciascuna fase di fermo.
Per un dispositivo di avviamento a PTC (LST) è necessario che il fermo sia di almeno 5 minuti, dal momento che è questo il tempo che serve per raffreddare il PTC.
Il dispositivo di avviamento HST, che fornisce al compressore una coppia di avviamento elevata,
latte, nelle macchina per fare il ghiaccio e nei raffreddatori d’acqua. HBP indica temperature di evaporazione elevate, solitamente tra -5°C e +15°C, come nei deumidificatori ed in alcuni raffreddatori di liquidi.
T, come lettera aggiuntiva, indica un compressore per applicazioni in condizioni tropicali. Vale a dire temperature ambiente elevate e capacità di funzionamento con alimentazione di corrente più instabile.
La lettera finale della denominazione del compressore fornisce informazioni riguardo alla coppia di avviamento. Se, come regola generale, il compressore è destinato per LST (bassa coppia di avviamento) e HST (alta coppia di avviamento), la posizione è lasciata vuota. Le caratteristiche di avviamento dipendono dall’equipaggiamento elettrico scelto.
K indica LST (capillare ed equalizzazione della pressione durante il periodo di fermo) ed X indica HST (valvola di espansione o nessuna equalizzazione della pressione).
deve sempre essere utilizzato negli impianti frigoriferi con valvola di espansione e per gli impianti con capillare senza equalizzazione completa della pressione prima di ciascun avviamento.
I compressori con coppia di avviamento elevata (HST) utilizzano solitamente un relé ed un condensatore di avviamento in qualità di dispositivo di avviamento.
I condensatori di avviamento sono progettati per inserimento di breve durata.
“1.7% ED”, stampigliato sul condensatore di avviamento, indica – ad esempio – un massimo di 10 inserimenti all’ora, ciascuno della durata di 6 secondi.
2.3 Motoprotettore e temperatura degli avvolgimenti
La maggior parte dei compressori Danfoss è provvista di un motoprotettore integrato (protezione avvolgimenti) negli avvolgimenti del motore. Vedere anche la sezione 2.1.
Al carico massimo la temperatura degli
condizioni di stabilità, la temperatura degli avvolgimenti non deve andare oltre i 125°C. Informazioni specifiche su alcuni tipi speciali si possono reperire nella raccolta di schede tecniche.
avvolgimenti non deve superare i 135°C e, in
2.4 Accessori di montaggio
Appoggiare verticalmente il compressore sulla piastra di base finché non lo si monta.
In questo modo si riduce il rischio di rivestimenti d’olio all’interno degli attacchi ed i problemi di brasatura forte che ne derivano.
Sistemare il compressore su un lato con gli attacchi rivolti verso l’alto e montare, quindi, i gommini ed i manicotti sulla piastra di base del compressore.
Am0_0026
Non capovolgere il compressore.
Montare il compressore sulla piastra di base dell’apparecchiatura.
Am0_0027
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Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
MS
C
Start winding
Winding protector
Main winding
2.5 Temperatura ambiente minima
3.0 Ricerca guasti
3.1 Stacco della protezione avvolgimenti
3.2 Interazione tra PTC e protezione
Aspettare che il compressore raggiunga una temperatura superiore ai 10°C prima di avviarlo per la prima volta al fine di evitare problemi di avviamento.
Se il compressore non funziona, le ragioni possono essere molteplici. Prima di procedere alla sostituzione del compressore stesso, è opportuno accertarsi che sia effettivamente difettoso.
Se il disinserimento della protezione avvolgimenti si verifica mentre il compressore è freddo, ci vogliono circa 5 minuti per il reset della protezione.
L’unità di avviamento a PTC richiede un tempo di raffreddamento di 5 minuti prima di poter riavviare il compressore.
Interruzioni dell’alimentazione di corrente di breve durata, non abbastanza lunghe da consentire il raffreddamento del PTC, possono portare al mancato avviamento per 1 ora (max).
Il PTC non sarà in grado di garantire la piena azione durante i primi reset della protezione, in quanto solitamente
Per localizzare facilmente il guasto, vedere la sezione “Ricerca guasti”.
Se il disinserimento della protezione avvolgimenti si verifica mentre il compressore è caldo (temp. scatola compressore oltre gli 80°C), aumenta il tempo di ripristino. Possono passare anche circa 45 minuti (max) prima del reset.
non consentono neppure l’equalizzazione della pressione. La protezione, dunque, scatta finché il periodo di reset non è abbastanza lungo.
Questa condizione anomala si può risolvere staccando la spina dell’apparecchiatura solitamente per 5 ÷ 10 minuti.
3.3 Controllo della protezione avvolgimenti e della resistenza
4.0 Apertura dell’impianto frigorifero
In caso di guasto del compressore, si esegue un controllo misurando la resistenza direttamente sul filo d’entrata della corrente per vedere se il difetto è dovuto ad un danno al motore oppure semplicemente ad uno stacco temporaneo della protezione avvolgimenti.
Se i test con rilevamento della resistenza evidenziano un collegamento attraverso gli avvolgimenti del motore dal punto M al punto S del filo d’entrata della corrente, ma un’interruzione del circuito tra il punto M e C e S e C, questo indica che la protezione avvolgimenti è disinserita. Attendere, dunque, il ripristino.
Non aprire mai un impianto frigorifero prima di avere a disposizione tutti i componenti necessari per la riparazione.
Il compressore, il filtro e gli altri componenti dell’impianto si devono isolare fino al momento in cui si sa di poter procedere al montaggio senza essere interrotti.
La modalità d’apertura di un impianto difettoso dipende dal refrigerante utilizzato.
Am0_0028
Montare sull’impianto un rubinetto di servizio e raccogliere in maniera opportuna il refrigerante.
Se il refrigerante è infiammabile, si può scaricare all’esterno, all’aria aperta, attraverso un tubo, qualora si tratti di quantitativi molto limitati.
Procedere, quindi, al flussaggio dell’impianto utilizzando azoto secco.
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TL
E
C
or
D
D
or
C
PL
C
E
D
NL
C
E
D
FR
E
C
D
SC
D
C
E
C
D
E
TLS
4.1 Refrigeranti infiammabili
L’R600a e l’R290 sono idrocarburi. Si tratta di refrigeranti infiammabili ed il loro impiego è consentito soltanto in apparecchiature che soddisfano i requisiti di cui alla versione più recente della norma EN/IEC 60335-2-24 (per coprire il rischio potenziale derivante dall’uso di refrigeranti infiammabili).
L’impiego dell’R600a e dell’R290, di conseguenza, è consentito soltanto in apparecchiature domestiche che sono state progettate per questo refrigerante e che soddisfano la norma succitata. L’R600a e l’R290 sono più pesanti dell’aria e la loro concentrazione sarà sempre massima a livello del pavimento. Di seguito si riportano i limiti approssimativi di infiammabilità:
Tipo di refrigerante R600a R290 Limite inferiore 1,5% in vol. (38 g/m3) 2,1% in vol. (39 g/m3) Limite superiore 8,5% in vol. (203 g/m3) 9,5% in vol. (177 g/m3) Temperatura d’accensione 460°C 470°C
Per eseguire interventi di manutenzione e di riparazione sugli impianti R600a e R290, il personale dell’assistenza deve essere opportunamente addestrato così da essere in grado di manipolare refrigeranti infiammabili.
Questo comporta la conoscenza degli attrezzi, delle modalità di trasporto del compressore e del refrigerante e delle relative disposizioni e misure precauzionali ai fini della sicurezza in sede di manutenzione e riparazione.
Non impiegare fiamme aperte quando si lavora
Am0_0029
con i refrigeranti R600a e R290!
I compressori Danfoss per i refrigeranti infiammabili R600a e R290 sono dotati di targhetta gialla di avvertimento (vedere figura).
5.0 Montaggio
5.1 Attacchi
I compressori R290 più piccoli, tipo T ed N, sono della tipologia LST. Spesso questi richiedono un timer per garantire un tempo sufficiente di equalizzazione della pressione.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla sezione “Applicazione pratica del refrigerante propano R290 nei piccoli impianti ermetici”.
I problemi di brasatura causati dall’olio negli attacchi si possono evitare sistemando il compressore sulla sua piastra di base qualche momento prima di procedere alla sua saldatura nell’impianto.
Per le posizioni degli attacchi si vedano i disegni. “C” sta per aspirazione e si deve sempre collegare alla linea di aspirazione. “E” sta per scarico e si
Am0_0030
Il compressore non si deve mai mettere capovolto. È opportuno chiudere l’impianto nel giro di 15 minuti per evitare che vi possano penetrare umidità e sporco.
deve sempre collegare alla linea di scarico. “D” sta per processo e si utilizza per il trattamento dell’impianto.
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Am0_0031
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
5.1 Attacchi (segue)
La maggior parte dei compressori Danfoss è provvista di attacchi in acciaio ramato, che presentano una brasabilità che raggiunge quella degli attacchi in rame tradizionali.
Gli attacchi sono saldati nell’alloggiamento del compressore e le saldature non possono essere danneggiate dal surriscaldamento in sede di brasatura.
Gli attacchi sono dotati di cappuccio in alluminio a tenuta (capsolut), che ne garantisce l’ermeticità. La sigillatura assicura che i compressori non sono stati aperti dopo aver lasciato le linee di produzione Danfoss. Inoltre, rende superflua una carica di azoto a scopo protettivo.
I capsolut si tolgono facilmente con un comune paio di pinze o tramite un attrezzo speciale (vedere figura). Il capsolut non si può rimontare. Una volta tolti i sigilli sugli attacchi del compressore, quest’ultimo si deve montare nell’impianto nel giro di 15 minuti, per evitare che vi possano penetrare umidità e sporco.
I sigilli capsolut degli attacchi non si devono mai lasciare in sede nell’impianto assemblato.
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I raffreddatori dell’olio, se montati (compressori a partire da una cilindrata di 7 cm3), sono realizzati con tubi di rame e gli attacchi dei tubi sono sigillati con tappi in gomma. Al centro del circuito del condensatore si deve collegare una serpentina di raffreddamento dell’olio.
I compressori SC Twin devono presentare una valvola di non ritorno sulla linea di scarico che va al compressore n° 2. Se si desidera una commutazione della sequenza di avvio tra il compressore n° 1 ed il compressore n° 2, va sistemata una valvola di non ritorno su entrambe le linee di scarico.
Al fine di creare le condizioni ottimali per la brasatura e di ridurre al minimo il consumo di materiale di brasatura, tutti gli attacchi sui compressori Danfoss sono dotati di spallamento (vedere figura).
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Compressori
Danfoss
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Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
5 ø ± 1.0
3 ø ± 1.0
5.6 ø ± 90.0
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5.2 Allargamento degli attacchi
5.3 Adattatori per tubi
È possibile allargare gli attacchi con diametro interno da 6,2 mm a 6,5 mm che sono adatti per un tubo da ¼” (6,35 mm), ma sconsigliamo di allargare gli attacchi di più di 0,3 mm.
Durante l’operazione di allargamento è necessario prevedere una forza antagonista che agisca sugli attacchi, in maniera tale che non si rompano.
Un’alternativa per risolvere il problema consisterebbe nel ridurre il diametro dell’estremità del tubo di collegamento con delle pinze speciali.
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Al posto di allargare gli attacchi o di ridurre il diametro del tubo di collegamento, ai fini dell’assistenza si possono utilizzare tubi adattatori in rame. Si può usare un tubo adattatore da 6/6,5 mm laddove si debba collegare un compressore con attacchi millimetrici (6,2 mm) ad un impianto frigorifero con tubi da ¼” (6,35 mm).
Si può usare un tubo adattatore da 5/6,5 mm laddove si debba collegare un compressore con un attacco di scarico da 5 mm ad un tubo da ¼” (6,35 mm).
5.4 Leghe per brasatura
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Per la brasatura degli attacchi e dei tubi di rame si possono utilizzare leghe per brasatura con un tenore di argento anche di solo il 2%. Questo significa che si può ricorrere alle cosiddette leghe per brasatura al fosforo, quando il tubo di collegamento è fatto di rame.
Se il tubo di collegamento è d’acciaio, è necessaria una lega per brasatura con un tenore elevato d’argento che non contenga fosforo e che abbia una temperatura di liquidus inferiore ai 740°C. In questo caso serve anche un fondente.
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Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
5.5 Brasatura
Di seguito alcune indicazioni per la brasatura degli attacchi in acciaio, che differiscono da quelle per gli attacchi in rame.
Durante il riscaldamento, è opportuno mantenere la temperatura il più vicino possibile al punto di fusione della lega per brasatura.
Utilizzare il calore “dolce” della fiamma della torcia in sede di riscaldamento del giunto.
Distribuire la fiamma in maniera tale che almeno il 90% del calore si concentri intorno all’attacco e circa il 10% intorno al tubo di collegamento.
Quando l’attacco è rosso ciliegia (circa 600°C), applicare la fiamma al tubo di collegamento per alcuni secondi.
Il surriscaldamento danneggia la superficie, facendo così diminuire le possibilità di eseguire una buona brasatura.
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Continuare a riscaldare il giunto con la fiamma “dolce” ed applicare la lega per brasatura.
Far penetrare nel cianfrino la lega per brasatura muovendo lentamente la fiamma verso il compressore; togliere, poi, del tutto la fiamma.
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Compressori
Danfoss
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Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
5.6 Giunti Lokring
Non eseguire brasature su un impianto contenente il refrigerante infiammabile R600a o R290. In questi casi si può ricorrere ad un giunto Lokring (vedere figura).
Sugli impianti di nuova fabbricazione si possono eseguire brasature nella maniera solita, purché non siano stati caricati con un refrigerante infiammabile.
Ganasce di montaggio
Bullone
Attrezzo
Gli impianti caricati non si devono mai aprire utilizzando una fiamma. I compressori degli impianti con refrigerante infiammabile devono essere svuotati per eliminare dall’olio i residui di refrigerante.
GiuntoLOKRINGLOKRINGTubo
Prima del montaggio
Giunto TuboLOKRINGLOKRINGTubo
Giunto di raccordo LOKRING
Dopo il montaggio
5.7 Filtri
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I compressori Danfoss si suppone che vengano utilizzati in impianti frigoriferi opportunamente dimensionati, che comprendono un filtro contenente un quantitativo adeguato di disidratante del tipo e della qualità adatti.
Gli impianti frigoriferi devono essere contraddistinti da un valore di disidratazione corrispondente a 10 ppm. 20 ppm è accettabile come limite massimo.
Il filtro si deve posizionare in maniera tale da garantire che la direzione del flusso del refrigerante segua la forza gravitazionale.
In questo modo si evita che le perle del setaccio molecolare, muovendosi tra loro, generino polvere e causino un possibile blocco all’ingresso del capillare. Negli impianti a capillare, inoltre, questo assicura un tempo minimo di equalizzazione della pressione.
I filtri a stilo vanno scelti con particolare cura al fine di garantire la qualità più appropriata. Negli impianti trasportabili si devono utilizzare soltanto filtri omologati per le applicazioni mobili.
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Una volta aperto un impianto frigorifero, si deve installare sempre un filtro nuovo.
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Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
5.8 Filtri e refrigeranti
L’acqua ha una dimensione molecolare di 2.8 Ångström. Per i refrigeranti normalmente utilizzati, di conseguenza, saranno adatti setacci molecolari con pori di dimensione pari a 3 Ångström.
Setacci molecolari con pori di dimensione pari a 3 Ångström sono disponibili presso i fornitori di seguito riportati.
UOP Molecular Sieve Division (ex Union Carbide) 25 East Algonquin Road, Des Plaines Illinois 60017-5017, USA 4A-XH6 4A-XH7 4A-XH9
R12, R22, R502 × × × R134a × × Miscele HFC/HCFC × R290, R600a × ×
Grace Davison Chemical W.R.Grace & Co, P.O.Box 2117, Baltimore Maryland 212203 USA “574” ”594”
R12, R22, R502 × × R134a × × Miscele HFC/HCFC × R290, R600a ×
CECA S.A La Defense 2, Cedex 54, 92062 Paris-La Defense Francia
R12, R22, R502 × × R134a × × Miscele HFC/HCFC × R290, R600a ×
NL30R Siliporite H3R
5.9 Inserimento del capillare nel filtro
Si consigliano filtri con i seguenti quantitativi di disidratante.
Compressore Disidratatore PL e TL 6 grammi o più FR e NL 10 grammi o più SC 15 grammi o più
È opportuna un’attenzione particolare in sede di brasatura del capillare. Quando si monta un capillare, non lo si deve spingere troppo nel disidratatore, andando a toccare la garza o il disco del filtro e causando, così, un blocco o un restringimento. Se, d’altro canto, il tubo è inserito soltanto parzialmente nel filtro, il blocco si potrebbe verificare in sede di brasatura.
Questo problema si può evitare creando un “fermo” sul tubo capillare con un paio di pinze speciali (vedere figura).
Negli impianti commerciali si utilizzano spesso filtri a cartuccia solida più grandi. Questi si devono usare per i refrigeranti attenendosi alle istruzioni del fabbricante. Se serve un filtro “burn-out” per una riparazione, contattare il fornitore per maggiori informazioni.
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6.0 Equipaggiamento elettrico
6.1 Dispositivo di avviamento LST
Per informazioni riguardanti i dispositivi di avviamento corretti si rimanda alle schede tecniche del compressore. Non utilizzare mai un dispositivo di avviamento di un compressore vecchio, in quanto potrebbe portare ad un’avaria del compressore.
Non si deve tentare di avviare il compressore senza l’apparecchiatura di avviamento completa.
Compressori con motoprotettore interno.
I disegni di seguito riportati mostrano tre tipi di dispositivi con starter a PTC.
Montare il dispositivo di avviamento sul filo d’entrata della corrente del compressore.
Esercitare la pressione al centro del dispositivo di avviamento così da non deformare i morsetti.
Montare la guida proteggi-cavo sul sostegno sotto il dispositivo di avviamento.
Per sicurezza si deve sempre prevedere la messa a terra del compressore o, comunque, un’ulteriore protezione. Tenere lontano il materiale infiammabile dall’equipaggiamento elettrico.
Il compressore non si deve avviare a vuoto.
Su alcuni compressori a energia ottimizzata viene collegato un condensatore di funzionamento ai morsetti N e S per un minor consumo di corrente.
In sede di smontaggio esercitare la pressione al centro del dispositivo di avviamento così da non deformare i morsetti.
Sistemare il coperchio sul dispositivo di avviamento e fissarlo con le apposite viti al sostegno.
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6.1 Dispositivo di avviamento LST (segue)
Compressori con motoprotettore esterno.
I disegni sotto riportati mostrano l’apparecchiatura con relé e motoprotettore.
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Si effettua anche il montaggio del relé facendo pressione sul centro del relé stesso. Il coperchio è fissato mediante un morsetto.
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Il disegno sotto riportato mostra l’apparecchiatura con PTC e protezione esterna.
La protezione è sistemata sul morsetto in basso ed il PTC sul 2° in alto.
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Il coperchio è fissato mediante un morsetto. Per questa apparecchiatura non è disponibile nessuna guida proteggi-cavo.
Compressori
Danfoss
6.2 Dispositivo di avviamento HST
I disegni successivi mostrano cinque tipi di dispositivi con relé e condensatore di avviamento.
Montare il relé di avviamento sul filo d’entrata della corrente del compressore. Esercitare la
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pressione al centro del relé di avviamento per non deformare i morsetti. Fissare il condensatore di avviamento al sostegno sul compressore.
Montare la guida proteggi-cavo nel sostegno sotto il relé di avviamento. (Solo fig. A e B).
Sistemare il coperchio sopra il relé di avviamento ed avvitarlo al sostegno oppure bloccarlo in posizione mediante il morsetto di bloccaggio o i ganci integrati.
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6.2 Dispositivo di avviamento HST (segue)
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6.2 Dispositivo di avviamento HST CSR
6.4 Dispositivo per compressori SC twin
Collegare la scatola elettrica al cavo di alimentazione. Fare attenzione che i cavi siano rivolti verso l’alto. Montare la guida proteggi-cavo nel sostegno sotto la scatola elettrica. Posizionarvi sopra il coperchio. (Vedere fig. F).
L’impiego di un relé ad azione ritardata (es.: Danfoss 117N0001) si consiglia per l’avvio del secondo compressore (ritardo di 15 secondi).
Se si utilizza il relé ad azione ritardata, si deve togliere dalla cassetta di giunzione del compressore n° 2 il collegamento sulla morsettiera tra L e 1.
Se si utilizza un termostato per il controllo della capacità, si deve togliere il collegamento sulla morsettiera tra 1 e 2.
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A: Pressostato di sicurezza B: Relé ad azione ritardata C: Blu D: Nero E: Marrone F: Togliere il filo L-1 se si utilizza il relé
ad azione ritardata
Togliere il filo 1-2 se si utilizza il
termostato
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Compressori
Danfoss
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
6.5 Unità elettronica per compressori a velocità variabile
7.0 Processo di vuoto
L’unità elettronica fornisce ai compressori TLV e NLV una coppia di avviamento elevata (HST): non serve, quindi, un’equalizzazione della pressione dell’impianto prima di ciascun avviamento.
Il motore del compressore a velocità variabile è controllato elettronicamente. L’unità elettronica presenta una protezione da sovraccarichi ed una protezione termica incorporate. In caso di attivazione della protezione, l’unità elettronica protegge tanto il motore del compressore quanto se stessa. Una volta intervenuta la protezione, l’unità elettronica riavvierà automaticamente il
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Dopo la brasatura si inizia la procedura di vuoto dell’impianto frigorifero.
Quando si ottiene un vuoto inferiore a 1 mbar, viene effettuata l’equalizzazione della pressione dell’impianto prima dello svuotamento finale e del caricamento del refrigerante.
Se direttamente prima del vuoto è stata eseguita una prova a pressione, il processo di vuoto si deve iniziare dolcemente, con un basso volume di pompaggio, per evitare perdite di olio dal compressore.
Sono molte le opinioni sul modo migliore per eseguire il vuoto.
In funzione delle condizioni volumetriche del lato di aspirazione e del lato di scarico dell’impianto frigorifero, potrebbe anche essere necessario scegliere una delle procedure di vuoto di seguito riportate.
Svuotamento unilaterale con svuotamento continuo fino al raggiungimento di una pressione sufficientemente bassa nel condensatore. È necessario inframmezzare uno o più cicli brevi di svuotamento con equalizzazione della pressione.
Svuotamento bilaterale con svuotamento continuo fino al raggiungimento di una pressione sufficientemente bassa.
compressore dopo un certo lasso di tempo. I compressori sono dotati di rotori a magnete
permanente (motore PM) e di tre avvolgimenti statore identici. L’unità elettronica è montata direttamente sul compressore e controlla il motore PM.
Se, per errore, il motore viene collegato direttamente alla rete di corrente alternata, si danneggiano i magneti e si ha una drastica riduzione dell’efficienza o, perfino, il mancato funzionamento.
Queste procedure presuppongono, naturalmente, una buona qualità uniforme (disidratazione) dei componenti utilizzati.
Il disegno sottostante mostra un andamento tipico di uno svuotamento unilaterale dal tubo di processo del compressore. Evidenzia anche una differenza di pressione rilevata nel condensatore. A questo si può porre rimedio aumentando il numero delle equalizzazioni della pressione.
La linea tratteggiata mostra l’andamento laddove due lati vengono svuotati contemporaneamente.
In presenza di tempo limitato, il vuoto finale che si otterrà dipende soltanto dalla capacità della pompa a vuoto e dal contenuto di elementi non condensabili o residui di refrigerante nella carica d’olio.
Il vantaggio di uno svuotamento bilaterale consiste nel fatto che è possibile ottenere una pressione considerevolmente inferiore nell’impianto entro un tempo di processo ragionevole.
Questo implica che sarà possibile integrare nel processo un controllo perdite al fine di riparare le stesse prima di procedere al caricamento del refrigerante.
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Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
7.0 Processo di vuoto (segue)
7.1 Pompe a vuoto
8.0 Procedura di carica di refrigerante
Il disegno sotto riportato mostra un esempio di processo di presvuotamento con prova di tenuta integrata. Il livello di vuoto ottenuto dipende dal processo scelto. Si consiglia lo svuotamento bilaterale.
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Per gli impianti con i refrigeranti infiammabili R600a e R290 si deve impiegare una pompa a vuoto in versione antideflagrante.
Caricare sempre l’impianto con il tipo ed il quantitativo di refrigerante consigliati dal fabbricante. Nella maggior parte dei casi la carica di refrigerante è indicata sulla targhetta con il tipo dell’apparecchiatura.
Si può utilizzare la stessa pompa a vuoto per tutti i refrigeranti se è caricata con olio estere.
La carica può essere fatta in funzione del volume o in peso. Utilizzare un indicatore di carica per caricare in funzione del volume. I refrigeranti infiammabili devono essere caricati in peso.
8.1 Carica massima di refrigerante
8.2 Chiusura del tubo di processo
Se si supera la carica massima di refrigerante, si potrebbe avere la schiumatura dell’olio del compressore dopo un avviamento a freddo ed il danneggiamento delle valvole.
La carica di refrigerante non deve mai essere troppo grande per essere contenuta sul lato condensatore dell’impianto frigorifero. Va caricato soltanto il quantitativo di refrigerante necessario per il buon funzionamento dell’impianto.
Compressore Carica massima di refrigerante
R134a R600a R290 R404A P 300 g 150 g T 400 g* 150 g 150 g 400 g N 400 g* 150 g 150 g 400 g F 900 g 150 g 850 g SC 1.300 g 150 g 1.300 g SC-Twin 2.200 g
*) Sono disponibili modelli con limiti più elevati, vedere le schede tecniche.
Per i refrigeranti R600a e R290 la chiusura del tubo di processo si può realizzare con un giunto Lokring.
Non è consentita la brasatura su impianti con refrigeranti infiammabili.
Compressori
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Note per l’installatore Compressori Danfoss - Istruzioni di montaggio
9.0 Test
9.1 Test dell’apparecchiatura
Gli impianti frigoriferi ermetici devono essere a tenuta. Se un’apparecchiatura domestica deve funzionare per un periodo di tempo ragionevole, è necessario avere un tasso di perdita inferiore ad 1 grammo all’anno. Serve, quindi, un’apparecchiatura per prove di tenuta di alta qualità.
Tutte le giunzioni vanno sottoposte a prova di tenuta con un’apposita apparecchiatura. Lo si può fare ricorrendo ad un’apparecchiatura elettronica per prove di tenuta.
Il lato di scarico dell’impianto (dall’attacco di scarico al condensatore ed al filtro) deve essere testato con il compressore in funzione.
Prima di lasciare un impianto, si deve verificare che sia possibile il raffreddamento dell’evaporatore e che il compressore funzioni in maniera soddisfacente in base al segnale del termostato.
Per gli impianti a capillare, è importante controllare che l’impianto sia in grado di effettuare l’equalizzazione della pressione durante i periodi di fermo e che il compressore con bassa coppia di avviamento possa far partire l’impianto senza far scattare il motoprotettore.
L’evaporatore, la linea di aspirazione ed il compressore si devono testare durante il fermo e con pressione equalizzata.
Se si utilizza il refrigerante R600a, è opportuno eseguire la prova di tenuta con un altro mezzo che non sia il refrigerante, ad esempio elio, in quanto la pressione di equalizzazione è bassa, molto spesso al di sotto della pressione atmosferica ambiente. Le perdite, dunque, non sarebbero rilevabili.
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Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Indice Pagina
Informazioni generali sull’utilizzo delle unità condensatrici Danfoss ................................ 83
Configurazione dell’equipaggiamento............................................................. 83
Alimentazione ed equipaggiamento elettrico.................................................. 83
Compressori ermetici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84
Condensatori e ventilatori ........................................................................84
Valvole di intercettazione ......................................................................... 84
Ricevitore, Regolamento contenitori a pressione................................................... 85
Cassetta di terminazione.......................................................................... 85
Dispositivi di sicurezza per il controllo della pressione..............................................85
Montaggio e installazione......................................................................... 85
Copertura di protezione resistente alle intemperie ............................................. 86
Accuratezza dell’installazione ..................................................................... 86
Contaminazione e particelle estranee.......................................................... 86
Realizzazione delle tubazioni.................................................................. 86
Disposizione dei tubi delle unità condensatrici con compressori
monocilindro (tipi TL, FR, NL,SC e SC-TWIN) ................................................86
Disposizione dei tubi delle unità condensatrici con compressori
alternativi ermetici Maneurop®, 1 -2-4 cilindri .............................................. 88
Verifica della tenuta........................................................................... 88
Brasatura ..................................................................................... 89
Gas protettivo ................................................................................ 89
Svuotamento e riempimento .....................................................................90
Superamento della capacità di riempimento operativa massima consentita e
montaggio ed installazione all’aperto ............................................................. 91
Informazioni generali:......................................................................... 91
“Commutazione in pump-down” .................................................................. 93
Temperature massime consentite ................................................................. 94
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Compressori
Danfoss
Note
82 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Informazioni generali sull’utilizzo delle unità condensatrici Danfoss
Configurazione dell’equipaggiamento
Alimentazione ed equipaggiamento elettrico
Qui di seguito si possono trovare informazioni di carattere generale e consigli pratici per l’utilizzo delle unità condensatrici Danfoss. Le unità condensatrici Danfoss rappresentano una gamma integrata di unità dotate di compressori alternativi Danfoss. Le versioni e le configurazioni di questa serie corrispondono alle esigenze del mercato. Per offrire una panoramica dell’assortimento, le singole sottosezioni sono divise generalmente nei vari compressori ermetici montati sulle unità condensatrici.
Unità condensatrici con compressori monocilindro (tipi TL, FR, NL, SC e SC-TWIN).
Unità condensatrici con compressori alternativi ermetici Maneurop® a 1-2 e 4 cilindri MTZ, NTZ e MPZ.
Le unità condensatrici Danfoss sono fornite provviste di compressore e condensatore montati su binari o su una piastra di base. Le scatole elettriche sono precablate. Il set di fornitura è completato, inoltre, da valvole di intercettazione, adattatori a brasare, collettori, pressostati doppi e cavi di potenza con spine tripolari con messa
Unità condensatrici con compressori monocilindro (tipi TL, FR, NL, SC e SC-Twin) Queste unità condensatrici sono dotate di compressori ermetici e ventilatori per alimentazione 230 V monofase 50 Hz. Questi compressori sono provvisti di un dispositivo di avviamento HST, costituito da un relé di avviamento e da un condensatore di avviamento. I componenti sono disponibili anche come parti di ricambio. Il condensatore di avviamento è stato progettato per cicli di attivazione brevi (1,7% ED). Questo significa, in pratica, che il compressore può eseguire fino a 10 avviamenti all’ora con una durata di attivazione pari a 6 secondi.
Gamma:
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a terra. Fare riferimento alla documentazione Danfoss corrispondente o al listino prezzi attuale per i particolari ed i codici di ordinazione. La società di vendita Danfoss responsabile della Vostra zona sarà ben lieta di aiutarVi a fare la Vostra scelta migliore.
Unità condensatrici con compressori alternativi armetici Maneurop® a 1-2 e 4 cilindri MTZ e NTZ.
Queste unità condensatrici sono dotate di compressori ermetici e di ventilatore/ ventilatori per diverse tensioni di alimentazione:
400V trifase 50 Hz per compressore e ventilatore/ventilatori. 400 V trifase 50 Hz per compressore e 230 V monofase 50 Hz per ventilatore/ventilatori (il condensatore/i condensatori dei ventilatori sono inclusi all’interno della scatola elettrica). 230 V trifase 50 Hz per compressore e 230 V monofase 50 Hz per ventilatore/ventilatori (il condensatore/i condensatori dei ventilatori sono inclusi all’interno della scatola elettrica). 230 V monofase 50 Hz per compressore (il dispositivo di avviamento (condensatori, relé) è incluso nella scatola elettrica) e 230 V monofase 50 Hz per ventilatore/ventilatori
Compressori
Danfoss
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La corrente di avvio del compressore trifase Maneurop® può essere ridotta mediante l’uso di un avviatore elettronico soft starter. Con questo tipo di compressore si consiglia l’impiego dell’avviatore elettronico soft starter CI-tronic™, tipo MCI-C. La corrente di avvio si può ridurre fino al 40% in funzione del modello
Per particolari riguardo all’avviatore elettronico soft starter CI-tronicTM MCI-C, contattare il proprio rappresentante Danfoss locale. Il numero di avvii del compressore è limitato a 12 all’ora in condizioni normali. Si consiglia l’equalizzazione della pressione quando si utilizza
l’MCI-C. di compressore e di avviatore elettronico soft starter. Si ha pure una riduzione del carico meccanico che si verifica all’avvio e questo prolunga la durata dei componenti interni.
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Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Compressori ermetici
Condensatori e ventilatori
I compressori completamente ermetici, tipo TL, FR, NL, SC e SC TWIN hanno una
protezione avvolgimenti integrata. Quando si attiva la protezione, si può avere un periodo di spegnimento che arriva fino a 45 minuti quale conseguenza dell’accumulo di calore nel motore.
I compressori monofase Maneurop® MTZ e NTZ sono protetti internamente da
una protezione bimetallica sensibile alla temperatura/corrente, che percepisce le correnti dell’avvolgimento principale e di avviamento ed anche la temperatura degli avvolgimenti.
I compressori alternativi trifase Maneurop® MTZ e NTZ sono equipaggiati contro la sovracorrente e la sovratemperatura (motoprotettore interno). Il motoprotettore è situato nel punto a stella degli avvolgimenti ed apre tutte e tre le fasi simultaneamente tramite un disco bimetallico. Dopo che il compressore si è spento tramite il disco bimetallico, per la riattivazione possono servire fino a 3 ore.
I condensatori ad efficienza elevata consentono una gamma più ampia di utilizzo a temperature ambiente più alte. Per unità condensatrice si impiegano uno o due ventilatori, in funzione della resa.
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Se il motore non funziona, misurando la resistenza si può determinare se la causa è un interruttore di protezione degli avvolgimenti spento oppure un possibile avvolgimento rotto.
Valvole di intercettazione
I ventilatori, inoltre, possono essere dotati, ad esempio, di un regolatore di velocità ventilatori Danfoss Saginomiya, tipo RGE. Questo consente un buon controllo della pressione di condensazione e riduce il livello di rumore. I ventilatori sono provvisti di cuscinetti autolubrificanti, assicurando in tal modo molti anni di funzionamento senza bisogno di alcun intervento di manutenzione.
Le unità condensatrici Danfoss sono provviste di valvole di intercettazione sul lato aspirazione e sul lato liquido.
Le valvole di intercettazione delle unità condensatrici con compressori monocilindro (tipi TL, FR, NL, SC ed SC TWIN) si chiudono
girando l’alberino in senso orario verso la parte brasata. In questo modo si apre il flusso tra l’attacco manometro e l’attacco a cartella. Se si ruota l’alberino in senso antiorario fino al fermo posteriore, si chiude l’attacco manometro. Il flusso tra l’attacco saldato e quello a cartella è libero. In posizione centrale, il flusso attraverso i tre attacchi è libero. Gli adattatori brasati previsti aiutano ad evitare attacchi a cartella ed a rendere ermetico l’impianto.
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Le valvole di intercettazione delle unità condensatrici con compressori alternativi Maneurop® MTZ e NTZ sono montate
direttamente sugli attacchi Rotalock di aspirazione e di scarico del compressore e sul ricevitore. Il rubinetto è dotato di pezzi di tubo lunghi e diritti in maniera tale che si possano effettuare i collegamenti brasati senza dover
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smontare i rubinetti Rotalock.
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Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
LP
HP
Stop
Diff.
Start
Start
Diff.
Stop
AB
AB
Ricevitore
Regolamento contenitori a pressione
Scatola elettrica
Dispositivi di sicurezza per il controllo della pressione
Il ricevitore di liquido è standard sulle unità condensatrici Danfoss da utilizzare con le valvole di espansione.
La valvola di espansione regola il livello nel ricevitore (flusso del refrigerante in diminuzione o in aumento). I ricevitori con volume interno a partire dai 3 l in avanti sono provvisti di rubinetti Rotolock.
Le unità condensatrici Danfoss sono precablate e dotate di scatola elettrica. Si possono, quindi, collegare con facilità i fili per l’alimentazione ed i fili elettrici aggiuntivi. La cassetta di terminazione delle unità condensatrici con compressore Maneurop® è provvista di blocchi di connettori a vite per l’alimentazione
Le unità condensatrici Danfoss si possono ordinare con pressostati di sicurezza KP 17 (W, B ...). Le unità condensatrici che non arrivano dalla ditta fornite di pressostati, devono essere dotate di un pressostato almeno sul lato alta pressione negli impianti con valvole di espansione termostatica, conformemente alla norma EN 378.
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ed i controlli. Le connessioni elettriche di
ciascun componente (compressore, ventilatore/
ventilatori, PTC, pressostato) sono centralizzate
in questa cassetta. Nel coperchio della scatola
elettrica è inserito uno schema elettrico. Queste
cassette di terminazione hanno un grado di
protezione IP 54.
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Si consigliano le seguenti impostazioni:
Tipo di refrigerante Lato bassa pressione Lato alta pressione
Inserimento (bar) Interruzione (bar) Inserimento (bar) Interruzione (bar) R407 2 1 21 25 R404A/R507 MBP 1.2 0.5 24 28 R404A/R507 LBP 1 0.1 24 28 R134a 1.2 0.4 14 18
Montaggio e installazione
Le unità condensatrici Danfoss si devono montare ed installare in un luogo ben ventilato.
Il motore del ventilatore è collegato in maniera tale che l’aria venga tirata dentro tramite il
condensatore, nella direzione del compressore. Assicurarsi che ci sia aria fresca sufficiente per il condensatore all’estremità di aspirazione.
Per il funzionamento ottimale dell’unità
condensatrice è necessario procedere Verificare, inoltre, che non si verifichi nessun
regolarmente alla pulizia del condensatore. flusso incrociato tra aria fresca ed aria di scarico.
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Compressori
Danfoss
Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Evaporator
Condenser
Compressor
Copertura di protezione resistente alle intemperie
Accuratezza dell’installazione
Contaminazione e particelle estranee
Le unità condensatrici Danfoss che sono montate ed installate all’aperto devono essere provviste di una copertura protettiva oppure di un alloggiamento di protezione resistente alle intemperie. La fornitura include copertura optional di protezione resistenti alle intemperie di alta qualità. Si possono trovare i codici relativi sul listino prezzi attuale oppure si può contattare il rappresentante Danfoss più vicino.
Cresce sempre più il numero degli impianti di raffreddamento e di condizionamento installati con unità condensatrici che sono provviste di compressori ermetici. Notevoli sono le esigenze
La contaminazione e le particelle estranee sono da annoverarsi tra i fattori più frequenti con un impatto negativo sull’affidabilità e la durata degli impianti di raffreddamento. In sede di installazione possono penetrare nell’impianto i seguenti agenti contaminanti:
Scorie durante la brasatura (ossidazioni) Residui di lega per brasatura Umidità e gas esterni Trucioli e residui di rame derivanti dalla
sbavatura dei tubi
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da soddisfare in fatto di qualità dell’installazione e di allineamento di un impianto di raffreddamento di questo genere.
Per questo motivo Danfoss consiglia di prendere le seguenti precauzioni:
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Utilizzare soltanto componenti e tubi di rame puliti e asciutti che soddisfino i requisiti della norma DIN 8964.
Danfoss offre una gamma di prodotti vasta e completa per automatizzare il raffreddamento nella maniera più opportuna. Per ulteriori informazioni non esitate a metterVi in contatto con il Vostro rappresentante Danfoss.
Realizzazione della tubazione
In sede di posa della tubazione, è opportuno cercare di realizzarla nella versione più corta e più compatta possibile. Si devono evitare zone basse (intercettatori d’olio) dove potrebbero formarsi accumuli d’olio.
Disposizione dei tubi delle unità condensatrici con compressori monocilindro (tipi TL, FR, NL,SC e SC-TWIN)
1. Unità condensatrice ed evaporatore sono posizionati allo stesso livello.
La tubazione di aspirazione si dovrebbe
disporre leggermente inclinata verso il basso, partendo dal compressore. La distanza massima consentita tra l’unità condensatrice e l’evaporatore (vaporizzatore) è pari a 30 m.
Tubazione di aspirazione Tubazione di liquido
TL 8 6 FR 10 6 NL 10 6 SC 10 8 SC-TWIN 16 10
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Diametro tubo di rame [mm]
Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Evaporator
Condenser
Compressor
Disposizione dei tubi delle unità condensatrici con compressori monocilindro (tipi TL, FR, NL,SC e SC-TWIN) (segue)
Al fine di garantire il ritorno dell’olio, per le tubazioni di aspirazione e di liquido si consigliano le seguenti sezioni trasversali:
2. L’unità condensatrice è posta sopra l’evaporatore.
La differenza di altezza ideale tra la
posizione dell’unità condensatrice e quella dell’evaporatore è di 5 m al massimo. La lunghezza della tubazione tra l’unità condensatrice e l’evaporatore non dovrebbe superare i 30 m. Le tubazioni di aspirazione si devono posare con curve doppie con funzione di intercettazione d’olio sopra e sotto. Lo si fa ricorrendo ad una curva ad U all’estremità inferiore e ad una curva a P all’estremità superiore della colonna montante. La distanza
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massima tra le curve è di 1 ÷ 1,5 m. Al fine di assicurare il ritorno dell’olio, per la tubazione di aspirazione e la tubazione di liquido si consigliano i seguenti diametri dei tubi:
Tubazione di aspirazione Tubazione di liquido
Diametro tubo di rame [mm] TL 8 6 FR 10 6 NL 10 6 SC 12/15 10 8 Tutti gli altri SC 12 8 SC TWIN 16 10
3. L’unità condensatrice è posta sotto l’evaporatore.
La differenza di altezza ideale tra l’unità
condensatrice e l’evaporatore è di 5 m al massimo. La lunghezza della tubazione tra l’unità condensatrice e l’evaporatore non dovrebbe superare i 30 m. Le tubazioni di aspirazione si devono posare con curve doppie con funzione di intercettazione d’olio sopra e sotto. Lo si fa ricorrendo ad una curva ad U all’estremità inferiore e ad una curva a P all’estremità superiore della colonna montante. La distanza massima tra le curve è di 1 ÷ 1,5 m. Al fine di assicurare il ritorno
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dell’olio, per la tubazione di aspirazione e la tubazione di liquido si consigliano i seguenti diametri dei tubi:
Tubazione di aspirazione Tubazione di liquido
Diametro tubo di rame [mm] TL 8 6 FR 10 6 NL 10 6 SC 12 8 SC TWIN 16 10
Compressori
Danfoss
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Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
0.5 fall, 4 m/s or more
To condenser
U shaped arc
U shaped arc as short as possible
8 to 12 m/s
Evaporator
0.5 fall, 4 m/s or more
U shaped arc as short as possible
max. 4 m
max. 4 m
To compressor
8 to 12 m/s at lowest capacity
From evaporator
8 to 12 m/s at highest capacity
U shaped arc as short as possible
Disposizione dei tubi delle unità condensatrici con compressori alternativi ermetici Maneurop®, 1-2-4 cilindri
È opportuno disporre i tubi così che risultino flessibili (collocabili su tre piani o con “AnaConda”). In sede di posa della tubazione, è opportuno cercare di realizzare una rete di tubi che sia la più corta e più compatta possibile.
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Si devono evitare zone basse (intercettatori d’olio) dove potrebbero formarsi accumuli d’olio. Le tubazioni orizzontali dovrebbero essere poste leggermente inclinate verso il basso, in direzione del compressore. Per garantire il ritorno dell’olio la velocità di aspirazione alle colonne montanti deve essere pari almeno a 8-12 m/s.
Per le tubazioni orizzontali, la velocità di aspirazione non deve scendere al di sotto di 4 m/s. Le tubazioni di aspirazione verticali devono essere posate con archi doppi in forma di intercettatori d’olio sopra e sotto. Lo si fa ricorrendo ad un arco ad U all’estremità inferiore e ad un arco a P all’estremità superiore della tubazione verticale. L’altezza massima della colonna montante è pari a 4 m, a meno che non si preveda un secondo arco ad U.
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Verifica della tenuta
Se l’evaporatore è montato sopra l’unità condensatrice, assicurarsi che non entri del liquido refrigerante nel compressore durante la fase di fermo. Per impedire che si formino goccioline di condensa e per prevenire un aumento indesiderato del surriscaldamento del gas di aspirazione, generalmente la tubazione di aspirazione va isolata. La regolazione del surriscaldamento del gas di aspirazione viene eseguita singolarmente per ciascun impiego. Maggiori informazioni si possono trovare nelle sezioni seguenti, alla voce “temperature massime consentite”.
Le unità condensatrici Danfoss vengono controllate in fabbrica con elio per rilevare eventuali perdite. Sono riempite anche di gas protettivo, che va dunque scaricato dall’impianto. Il circuito del refrigerante aggiunto, inoltre, deve essere sottoposto a verifica della tenuta utilizzando azoto. Le valvole di aspirazione e di liquido dell’unità condensatrice rimangono chiuse durante queste operazioni. L’impiego di agenti colorati per la verifica della tenuta rende nulla la garanzia.
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Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Brasatura
Gas protettivo
Le più comuni leghe per brasatura sono leghe con un tenore d’argento pari al 15% e contenenti rame, zinco e stagno, cioè la “lega per brasatura a base d’argento”. Il punto di fusione si trova tra circa 655°C e 755°C. La lega d’argento per brasatura rivestita contiene il fondente necessario per brasare. Questo va rimosso dopo la brasatura.
La lega per brasatura a base d’argento si può utilizzare per brasare insieme vari materiali, ad esempio acciaio e rame. La lega per brasatura con tenore d’argento del 15% è sufficiente per brasare rame con rame.
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Alle elevate temperature di brasatura, sotto l’influsso dell’aria ambiente, si formano prodotti di ossidazione (scorie).
L’impianto deve avere, perciò, un gas protettivo che vi passa attraverso in fase di brasatura. Prevedere un flusso debole di un gas secco inattivo attraverso le tubazioni.
Dare inizio alla brasatura soltanto quando non c’è più aria atmosferica nel componente interessato. Incominciare la procedura d’intervento con un forte flusso di gas protettivo, che si può ridurre al minimo quando si inizia a brasare.
Questo debole flusso di gas protettivo deve essere mantenuto durante l’intero processo di brasatura.
Si deve eseguire la brasatura usando azoto ed un gas con una fiamma dolce. Aggiungere la lega per brasatura soltanto una volta raggiunta la temperatura corrispondente al punto di fusione.
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Bruciatore a forcella:
Compressori
Danfoss
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Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Svuotamento e riempimento
La pompa a vuota dovrebbe essere in grado di agire sulla pressione dell’impianto portandola a circa 0,67 mbar, possibilmente in due stadi.
È opportuno eliminare umidità, aria ambiente e gas protettivo. Se possibile, prevedere uno svuotamento alle due estremità, dal lato aspirazione e dal lato liquido dell’unità condensatrice.
Utilizzare gli attacchi alle valvole di aspirazione e di scarico delle unità condensatrici.
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Per il riempimento dell’impianto si utilizzano un indicatore di livello di riempimento, un cilindro di riempimento e/o una scala, relativamente alle unità condensatrici più piccole. Il refrigerante si può immettere nella tubazione di liquido in forma liquida se è installata una valvola di riempimento.
Altrimenti, si deve alimentare il refrigerante nell’impianto in forma gassosa tramite la valvola di intercettazione sull’aspirazione, mentre il compressore è in funzione (previa rottura del vuoto).
Si desidera sottolineare che i refrigeranti R404A, R507 e R407C sono delle miscele.
I produttori di refrigeranti consigliano di effettuare il riempimento con R507 sotto forma di liquido o gas, mentre per l’R404A e specialmente per l’R407 si dovrebbe preferire la forma liquida. Raccomandiamo, dunque, di eseguire il riempimento con R404A, R507 ed R407C secondo la procedura descritta, utilizzando una valvola di riempimento.
Se non è noto il quantitativo di refrigerante da mettere, continuare il riempimento finché non sono più visibili bolle nella spia di livello. Durante questa operazione tenere costantemente sotto controllo la temperatura del gas sull’aspirazione e sulla condensazione al fine di garantire temperature di funzionamento normali.
Attenersi alle procedure di seguito riportate per svuotare e riempire le unità condensatrici Danfoss con compressori monocilindro, tipo TL, FR, NL, SC e SC TWIN.
Per lo svuotamento, entrambi i tubi flessibili esterni sono collegati ad un ausilio con batteria di servizio e l’unità condensatrice viene svuotata con le valvole di intercettazione 1 e 2 aperte (alberino in posizione centrale).
Dopo lo svuotamento, entrambe le valvole (4 e 5) sono collegate alla batteria di servizio. Solo allora si spegne la pompa a vuoto.
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Il contenitore del refrigerante viene collegato all’attacco centrale dell’ausilio con batteria di servizio 3 e l’elemento di riempimento viene disaerato brevemente.
Si apre la valvola corrispondente dell’ausilio con batteria di servizio 4 e l’impianto viene riempito attraverso l’attacco con manometro della valvola d’intercettazione sull’aspirazione, con il quantitativo operativo di refrigerante massimo consentito per un compressore in funzione.
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Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Svuotamento e riempimento
(segue)
Attenersi alle seguenti raccomandazioni per svuotare e riempire le unità condensatrici Danfoss con compressori alternativi a stantuffo ermetici Maneurop® MTZ e NTZ.
Consigliamo di eseguire lo svuotamento come di seguito descritto:
1. Le valvole di servizio dell’unità condensatrice devono essere chiuse.
2. Una volta verificata la tenuta, si dovrebbe eseguire possibilmente uno svuotamento alle due estremità utilizzando una pompa a vuoto fino a 0,67 mbar (ass.).
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Si consiglia di ricorrere a tubazioni di
accoppiamento con una grande potenza di aspirazione, collegandole alle valvole di servizio.
3. Una volta raggiunto un vuoto di 0,67, l’impianto viene staccato dalla pompa a vuoto. Durante i successivi 30 minuti la pressione nell’impianto non deve aumentare. Se la pressione sale rapidamente, l’impianto ha una perdita.
Si deve eseguire una nuova verifica della
tenuta ed un nuovo svuotamento (dopo 1). Se la pressione sale lentamente, questo è indice di presenza di umidità. In tal caso eseguire un nuovo svuotamento (dopo 3).
Superamento della capacità di riempimento operativa massima consentita e montaggio ed installazione all’aperto
4. Aprire le valvole di servizio dell’unità condensatrice e rompere il vuoto con azoto. Ripetere le procedure 2 e 3.
Informazioni generali:
Si dovrebbe accendere il compressore soltanto se è stato rotto il vuoto.
Per quanto riguarda il funzionamento del compressore in presenza di vuoto nel suo alloggiamento, c’è il pericolo di una scarica di tensione nell’avvolgimento del motore.
Se il refrigerante viene immesso oltre la capacità di riempimento operativa massima consentita oppure quando si effettua il montaggio e l’installazione all’esterno, si devono prendere delle precauzioni a scopo protettivo.
Le capacità di riempimento operative massime consentite sono riportate nelle informazioni tecniche e/o nelle istruzioni di installazione relative ai compressori Danfoss. In caso di domande o dubbi, la Vostra società di vendita Danfoss locale sarà ben lieta di assister vi.
Una soluzione rapida e semplice per prevenire gli spostamenti di refrigerante durante le fasi di fermo consiste nell’uso di un riscaldatore del carter.
Compressori
Danfoss
© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 91
Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Superamento della capacità di riempimento operativa massima consentita e montaggio ed installazione all’aperto
(segue)
Per unità condensatrici Danfoss che sono equipaggiate di compressori monocilindro, tipo TL, FR, NL,SC and SC TWIN si può utilizzare
la seguente taglia di riscaldatori carter:
Riscaldatore carter per TL/FR/NL da 35 W, codice 192H2096
Riscaldatore carter per SC e SC-TWIN da 55 W, codice 192H2095
I riscaldatori carter si devono montare direttamente sopra il cordolo di saldatura. Per i compressori TWIN, entrambi devono avere un riscaldatore carter. Il collegamento elettrico si può realizzare come di seguito specificato:
Per gli interruttori generali accesi, il contatto di commutazione del termostato di regolazione (es.: KP 61) assume la funzione di commutazione, cioè compressore spento – riscaldatore acceso e viceversa. Il riscaldatore carter dovrebbe anche essere acceso circa 2-3 ore prima dell’avviamento dopo un lungo periodo di inattività dell’impianto di raffreddamento. Per quanto riguarda il montaggio e l’installazione all’aperto di unità condensatrici, in generale si raccomanda l’utilizzo di riscaldatori carter. Attenersi alle seguenti raccomandazioni di cablaggio.
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Le unità condensatrici Danfoss con compressori alternativi Maneurop® ermetici a 1, 2 o 4 cilindri MTZ e NTZ prevedono, come
dotazione standard, un riscaldatore carter PTC da 35 W autoregolante.
Il riscaldatore PTC autoregolante protegge dallo spostamento del refrigerante durante il fermo. È fornita una protezione affidabile, comunque, soltanto quando la temperatura dell’olio è 10 K al di sopra della temperatura di saturazione del refrigerante.
Si consiglia di verificare con prove che si raggiunga una temperatura sufficiente dell’olio per temperature ambiente sia alte, sia basse.
Nel caso di unità condensatrici che, montate e installate all’esterno, sono esposte a basse temperature ambiente e di applicazioni con quantitativi maggiori di refrigerante, spesso
è necessario un riscaldatore carter a fascia aggiuntivo per il compressore.
Il riscaldatore andrebbe montato il più vicino possibile alla coppa dell’olio, così da garantire una efficiente trasmissione di calore all’olio stesso. I riscaldatori carter a fascia non sono ad autoregolazione.
La regolazione si deve ottenere inserendo il riscaldatore quando il compressore è fermo e spegnendolo quando il compressore è in funzione.
Queste misure prevengono la condensazione del refrigerante nel compressore. Il riscaldatore carter deve essere acceso almeno 12 ore prima dell’avvio del compressore, ogni qual volta che le unità condensatrici sono riavviate dopo un lungo periodo di inattività.
92 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
“Commutazione in pump-down”
Se non è possibile mantenere la temperatura dell’olio a 10 K al di sopra della temperatura di saturazione del refrigerante utilizzando il riscaldatore carter durante il periodo di inattività del compressore o durante l’inversione di flusso del refrigerante liquido, si deve ricorrere alla commutazione in pump-down sul lato bassa pressione per prevenire l’ulteriore possibilità di spostamento del refrigerante durante le fasi di fermo.
L’elettrovalvola nella tubazione liquido è controllata da un termostato. Se l’elettrovalvola si chiude, il compressore fornisce aspirazione sull’estremità bassa pressione finché il pressostato di bassa pressione non spegne il compressore al valore impostato.
Con la “commutazione in pump-down”, il punto di attivazione del pressostato di bassa pressione si deve impostare più basso rispetto alla pressione di saturazione del refrigerante alla temperatura ambiente più bassa dell’unità condensatrice e dell’evaporatore.
Un separatore di liquido fornisce protezione contro lo spostamento del refrigerante all’avviamento, durante il funzionamento e dopo lo sbrinamento con gas caldo.
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Il separatore di liquido protegge dallo spostamento del refrigerante durante il periodo di fermo mentre è aumentato il volume libero interno dell’estremità di aspirazione dell’impianto.
Il separatore di liquido andrebbe disposto conformemente alle raccomandazioni del fabbricante.
Di norma, Danfoss consiglia che la capacità di ritenzione del separatore di liquido non sia inferiore al 50% della capacità di riempimento dell’intero impianto.
Un separatore di liquido non andrebbe usato in impianti con refrigeranti zeotropici, come – ad esempio – l’R407C.
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Compressori
Danfoss
© Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 93
Note per l’installatore Compressori Danfoss – Unità condensatrici in generale
Temperature massime consentite
Per le unità condensatrici Danfoss con compressori monocilindro (tipo TL, FR, NL, SC and SC TWIN), il surriscaldamento evaporatore
(misurato al sensore della valvola di espansione, vale a dire la temperatura al manometro) dovrebbe essere compreso tra 5 e 12 K.
La temperatura massima del gas di ritorno si misura all’aspirazione del compressore: 45°C. Un surriscaldamento del gas in aspirazione inammissibilmente elevato è inevitabile che porti ad un rapido aumento della temperatura di scarico.
Non si devono superare i 135°C per il compressore SC ed i 130°C per i compressori TL, NL e FR.
La temperatura della tubazione di mandata si misura a 50 mm dall’attacco di mandata del compressore.
Per unità condensatrici con compressori alternativi a stantuffo Maneurop® ermetici MTZ e NTZ, il surriscaldamento evaporatore
(sensore valvola di espansione) dovrebbe essere compreso tra 5 e 12 K.
La temperatura massima del gas di ritorno, misurata all’attacco aspirazione del compressore, è pari a 30°C.
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Un surriscaldamento del gas in aspirazione inammissibilmente elevato è inevitabile che porti ad un rapido aumento della temperatura del gas in pressione, di cui non si deve superare il valore massimo (130°C).
Per applicazioni speciali (impianti multievaporatore), si consiglia di prevedere un separatore dell’olio nella linea di mandata.
94 DKRCC.PF.000.G1.06 / 520H1977 © Danfoss A/S (RA Marketing/MWA), 06 - 2007
Note per l’installatore Compressori Danfoss - Riparazione di impianti frigoriferi ermetici
Indice Pagina
1.0 Generalità ....................................................................................97
1.1 Ricerca guasti ............................................................................. 97
1.2 Sostituzione del termostato................................................................ 98
1.3 Sostituzione dell’equipaggiamento elettrico................................................ 99
1.4 Sostituzione del compressore ............................................................. 99
1.5 Sostituzione del refrigerante .............................................................. 99
2.0 Norme per gli interventi di riparazione .......................................................101
2.1 Apertura dell’impianto....................................................................101
2.2 Brasatura forte in gas protettivo inerte ....................................................102
2.3 Filtro disidratatore .......................................................................102
2.4 Penetrazione dell’umidità durante la riparazione ..........................................103
2.5 Preparazione del compressore e dell’equipaggiamento elettrico ...........................103
2.6 Brasatura ................................................................................104
2.7 Svuotamento.............................................................................105
2.8 Pompa a vuoto e vacuometro ............................................................105
3.0 Manipolazione dei refrigeranti................................................................106
3.1 Caricamento con refrigerante.............................................................106
3.2 Carica massima di refrigerante ............................................................106
3.3 Prova ....................................................................................107
3.4 Prova di tenuta ...........................................................................107
4.0 Sostituzione di un compressore difettoso .....................................................108
4.1 Preparazione dei componenti ............................................................108
4.2 Rimozione della carica ...................................................................108
4.3 Smontaggio di un compressore difettoso .................................................108
4.4 Rimozione dei residui di refrigerante .....................................................108
4.5 Smontaggio del filtro disidratatore .......................................................108
4.6 Pulizia dei giunti brasati e rimontaggio ...................................................108
5.0 Dall’R12 ad altri refrigeranti ..................................................................109
5.1 Dall’R12 ad un refrigerante alternativo ....................................................109
5.2 Dall’R12 all’R134a ........................................................................109
5.3 Dall’R134a all’R12 ........................................................................109
5.4 Dall’R502 all’R404A ......................................................................109
6.0 Impianti contaminati dall’umidità ............................................................110
6.1 Basso grado di contaminazione ..........................................................110
6.2 Elevato grado di contaminazione .........................................................110
6.3 Asciugatura del compressore .............................................................111
6.4 Carica d’olio..............................................................................111
7.0 Carica di refrigerante persa ...................................................................112
8.0 Motore compressore bruciato ................................................................113
Acidità dell’olio ..............................................................................113
8.2 Impianto bruciato ........................................................................113
Compressori
Danfoss
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Note
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Note per l’installatore Compressori Danfoss - Riparazione di impianti frigoriferi ermetici
1.0 Generalità
Gli interventi di riparazione su frigoriferi e congelatori devono essere fatti da tecnici qualificati, che devono essere in grado di eseguirli su tutta una gamma di frigoriferi di vario tipo. In precedenza gli interventi di manutenzione e riparazione non erano regolati in maniera così rigida come lo sono adesso, a causa dei nuovi refrigeranti (alcuni dei quali sono infiammabili).
Fig. 1: Impianto frigorifero ermetico con capillari
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La fig. 1 presenta un impianto frigorifero ermetico con capillare in qualità di dispositivo di espansione. Questo tipo di impianto viene utilizzato nella maggior parte dei frigoriferi domestici ed in piccoli frigoriferi commerciali, nei congelatori per il gelato e nei raffreddatori per bottiglie. La fig. 2 mostra un impianto frigorifero che utilizza una valvola di espansione termostatica. Questo tipo di impianto è usato principalmente negli impianti frigoriferi commerciali.
Fig. 2: Impianto frigorifero ermetico con valvola di espansione
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Gli interventi di manutenzione e riparazione sono sempre più difficili rispetto al montaggio di un impianto nuovo, in quanto le condizioni di lavoro “sul campo” risultano solitamente peggiori che non nel luogo di produzione o in un’officina. Requisito indispensabile perché gli interventi di assistenza siano soddisfacenti è il fatto che i tecnici possiedano le giuste qualifiche, vale a dire abilità, conoscenza approfondita del prodotto, precisione ed intuito. Lo scopo della presente guida è di incrementare le conoscenze del lavoro di riparazione analizzando le regole fondamentali. L’argomento viene trattato principalmente facendo riferimento alla riparazione degli impianti di refrigerazione per frigoriferi domestici “sul campo”, ma molte delle procedure si possono applicare anche agli impianti frigoriferi ermetici commerciali.
1.1 Ricerca guasti
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Prima di eseguire qualsiasi intervento sull’impianto frigorifero è opportuno programmare l’andamento della riparazione, cioè tenere a portata di mano tutti i pezzi di ricambio che servono e tutte le risorse necessarie. Per poterlo fare, è indispensabile conoscere innanzi tutto il problema dell’impianto. Per la ricerca guasti deve essere a disposizione l’equipaggiamento di cui alla fig. 3. Manometro di aspirazione e di scarico, valvole di servizio, multimetro (tensione, corrente e resistenza) e cerca­perdite. In molti casi, dalle dichiarazioni dell’utilizzatore
Fig. 3: Manometri, valvola di servizio, multimetro e cerca-perdite
Interruttore generale scattato
Un guasto potenziale potrebbe essere un fusibile difettoso e la ragione può anche essere un problema di avvolgimenti del motore oppure di motoprotettore, un cortocircuito o un filo d’entrata della corrente bruciato sul compressore. La presenza di questi difetti comporta la sostituzione del compressore.
Compressore
Possono essere stati scelti male il dispositivo di avviamento. Ci può essere un difetto a carico del motore del compressore o della protezione avvolgimenti ed il compressore può anche essere
si è in grado di concludere quali potrebbero essere i difetti e, per la maggior parte dei guasti, si riesce a fare una diagnosi relativamente accurata. Presupposto indispensabile, però, è che il tecnico dell’assistenza possieda le conoscenze necessarie riguardo al funzionamento del prodotto e che siano disponibili le risorse corrette. In questa sede non si esaminerà in dettaglio la procedura di ricerca guasti, ma si prendono in considerazione di seguito i problemi più comuni per cui il compressore non parte o non funziona.
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interessato da un blocco meccanico. Motivi frequenti di una ridotta capacità di
raffreddamento sono la formazione di depositi carboniosi o depositi di rame a causa dell’umidità o dei gas non condensabili all’interno dell’impianto.
Guarnizioni esplose o piastre valvole rotte sono dovute a pressioni di picco troppo elevate e picchi di pressione di breve durata in seguito ad un colpo d’ariete nel compressore, che può anche essere causato da una carica eccessiva di refrigerante nell’impianto oppure da un capillare bloccato.
Compressori
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Note per l’installatore Compressori Danfoss - Riparazione di impianti frigoriferi ermetici
1.1 Ricerca guasti (segue)
La tensione può essere troppo bassa oppure la pressione eccessiva per il compressore. Una pressione non equalizzata fa sì che il motoprotettore causi uno stacco dopo ciascun avviamento e, alla fine, porterà alla bruciatura dell’avvolgimento motore. Anche un ventilatore difettoso avrà ripercussioni sul carico del compressore e può far sì che il motoprotettore causi degli stacchi o che le guarnizioni esplodano.
In caso di avviamento non riuscito e compressore freddo, possono passare fino a 15 minuti prima che la protezione avvolgimenti causi lo stacco del compressore. Se la protezione avvolgimenti causa lo stacco quando il compressore è caldo, possono passare fino a 45 minuti prima che il protettore consenta il reinserimento del compressore. Prima di dare inizio ad una ricerca guasti sistematica, è buona norma togliere la tensione al compressore per 5 minuti. Questo garantisce che l’eventuale dispositivo di avviamento a PTC si sia sufficientemente raffreddato così da poter avviare il compressore.
Se durante i primi minuti di un processo di refrigerazione dovesse venire a mancare per breve tempo la corrente, può verificarsi una situazione conflittuale (interbloccaggio) tra la protezione e il PTC. Un compressore con un dispositivo di avviamento a PTC non può avviarsi in un impianto che non abbia la pressione equalizzata ed il PTC non riesce a raffreddarsi così rapidamente. In alcuni casi ci vuole fino ad 1 ora prima che il frigorifero funzioni ancora normalmente.
Pressostati di alta e di bassa pressione
Lo stacco del pressostato di alta pressione può essere dovuto ad una pressione di condensazione eccessiva, causata probabilmente da una carenza di raffreddamento da parte del ventilatore. Uno stacco del pressostato di bassa pressione può essere dovuto ad una carica insufficiente di
refrigerante, a perdite, alla formazione di ghiaccio sull’evaporatore oppure ad un blocco parziale del dispositivo di espansione.
Lo stacco può essere dovuto anche ad un guasto meccanico, ad un’impostazione differenziale errata, ad un’impostazione errata della pressione di stacco oppure ad irregolarità della pressione.
Termostato
Un termostato difettoso o impostato in maniera errata può aver causato lo stacco del compressore. Se il termostato perde la carica del sensore o se il valore di temperatura impostato è troppo alto, il compressore non parte. Il guasto può anche essere dovuto ad un collegamento elettrico errato. Un differenziale (differenza tra la temperatura di inserimento e quella di stacco) troppo basso causa periodi di fermo compressore troppo brevi e – nel caso di un compressore LST (coppia di avviamento bassa) – questo potrebbe portare a problemi di avviamento. Vedere anche il punto 1.2 “Sostituzione del termostato”.
Per ulteriori informazioni si rimanda a “Ricerca e prevenzione guasti nei circuiti frigoriferi con compressori ermetici”.
Prima di aprire l’impianto e, soprattutto, prima di togliere il compressore dall’impianto è necessario determinare con cura il problema. Le riparazioni che comportano interventi in un impianto frigorifero sono piuttosto costose. Prima di procedere all’apertura di impianti frigoriferi vecchi, dunque, potrebbe essere utile accertarsi che il compressore, sebbene ancora funzionante, non sia prossimo a fermarsi per sempre. Una stima può essere fatta controllando la carica dell’olio del compressore. Si scarica un po’ di olio in una provetta pulita e lo si confronta con un campione di olio nuovo. Se l’olio prelevato è scuro, opaco e contiene impurità, è opportuno sostituire il compressore.
1.2 Sostituzione del termostato
Prima di sostituire il compressore, è buona cosa controllare il termostato.
Si può fare una semplice prova cortocircuitando il termostato in maniera tale che il compressore sia alimentato direttamente. Se il compressore può funzionare così, si deve sostituire il termostato.
Per la sostituzione è indispensabile trovarne uno di tipo adatto e questo può anche risultare difficoltoso, con tutti i tipi di termostato disponibili sul mercato. Per agevolare la scelta il più possibile, parecchi fabbricanti come Danfoss, hanno studiato i cosiddetti “termostati di servizio”, forniti in
Fig. 4: Confezione termostato di servizio
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confezioni con tutti gli accessori necessari per intervenire sul termostato. Con otto confezioni, ciascuna per un tipo di frigorifero e di applicazione, si può intervenire su quasi tutti i frigoriferi più comuni. Vedere la fig. 4. L’area di applicazione di ciascun termostato copre una vasta gamma di tipi di termostato. I termostati, inoltre, hanno un differenziale termico tra l’inserimento e lo stacco sufficiente a garantire un’equalizzazione soddisfacente della pressione nei periodi di fermo dell’impianto.
Al fine di assicurare la funzione richiesta, il sensore del termostato (gli ultimi 100 mm del capillare) deve sempre essere in stretto contatto con l’evaporatore.
In sede di sostituzione di un termostato, è importante verificare se il compressore funziona in maniera soddisfacente in posizione di caldo e di freddo e se il periodo di fermo è sufficiente per l’equalizzazione della pressione dell’impianto quando si utilizza un compressore LST.
Con la maggior parte dei termostati è possibile ottenere un differenziale termico più alto regolando la vite del differenziale. Prima di farlo, si raccomanda di consultare la scheda tecnica del termostato per sapere come girare la vite. Un altro modo di ottenere un differenziale più alto consiste nel posizionare un pezzetto di plastica tra il sensore e l’evaporatore, poiché 1 mm di plastica porta ad un differenziale maggiore di circa 1°C.
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