CAREL ir33 user manual

ir33 platform
ir33 power ir33 DIN powercompact powercompact small mastercella
ir33
Manuale d’uso
ITALIANO
AVVERTENZE IMPORTANTI
CAREL basa lo sviluppo dei suoi prodotti su una esperienza pluridecennale nel campo HVAC, sull’investimento continuo in in­novazione tecnologica di prodotto, su procedure e processi di qualità rigorosi con test in-circuit e funzionali sul 100% della sua produzione, sulle più innovative tecnologie di produzione disponibili nel mercato. CAREL e le sue  liali/a liate non garantiscono tuttavia che tutti gli aspetti del prodotto e del software incluso nel prodotto risponderanno alle esigenze dell’applicazione  nale, pur essendo il prodotto costruito secondo le tecniche dello stato dell’arte. Il cliente (costruttore, progettista o installatore dell’equipaggiamento  nale) si assume ogni responsabilità e rischio in relazione alla con gurazione del prodotto per il raggiungimento dei risultati previsti in relazione all’installazione e/o equipaggiamento  nale speci co. CAREL in questo caso, previ accordi speci ci, può intervenire come consulente per la buona riuscita dello start-up macchina  nale/applicazione, ma in nessun caso può essere ritenuta responsabile per il buon funziona­mento del equipaggiamento/impianto  nale. Il prodotto CAREL è un prodotto avanzato, il cui funzionamento è speci cato nella documentazione tecnica fornita col prodotto o scaricabile, anche anteriormente all’acquisto, dal sito internet www.carel.com. Ogni prodotto CAREL, in relazione al suo avanzato livello tecnologico, necessita di una fase di quali ca/ con gurazione/pro­grammazione/commissioning a nché possa funzionare al meglio per l’applicazione speci ca. La mancanza di tale fase di studio, come indicata nel manuale, può generare malfunzionamenti nei prodotti  nali di cui CAREL non potrà essere ritenuta responsabile. Soltanto personale quali cato può installare o eseguire interventi di assistenza tecnica sul prodotto. Il cliente  nale deve usare il prodotto solo nelle modalità descritte nella documentazione relativa al prodotto stesso. Senza che ciò escluda la doverosa osservanza di ulteriori avvertenze presenti nel manuale, si evidenza che è in ogni caso neces­sario, per ciascun Prodotto di CAREL:
• Evitare che i circuiti elettronici si bagnino. La pioggia, l’umidità e tutti i tipi di liquidi o la condensa contengono sostanze minerali corrosive che possono danneggiare i circuiti elettronici. In ogni caso il prodotto va usato o stoccato in ambienti che rispettano i limiti di temperatura ed umidità speci cati nel manuale.
• Non installare il dispositivo in ambienti particolarmente caldi. Temperature troppo elevate possono ridurre la durata dei dispositivi elettronici, danneggiarli e deformare o fondere le parti in plastica.
• Non tentare di aprire il dispositivo in modi diversi da quelli indicati nel manuale.
• Non fare cadere, battere o scuotere il dispositivo, poiché i circuiti interni e i meccanismi potrebbero subire danni irreparabili.
• Non usare prodotti chimici corrosivi, solventi o detergenti aggressivi per pulire il dispositivo.
• Non utilizzare il prodotto in ambiti applicativi diversi da quanto speci cato nel manuale tecnico.
Tutti i suggerimenti sopra riportati sono validi altresì per il controllo, schede seriali, chiavi di programmazione o comunque per qualunque altro accessorio del portfolio prodotti CAREL.
CAREL adotta una politica di continuo sviluppo. Pertanto CAREL si riserva il diritto di e ettuare modi che e miglioramenti a qualsiasi prodotto descritto nel presente documento senza previo preavviso.
I dati tecnici presenti nel manuale possono subire modi che senza obbligo di preavviso
La responsabilità di CAREL in relazione al proprio prodotto è regolata dalle condizioni generali di contratto CAREL editate nel sito www.carel.com e/o da speci ci accordi con i clienti; in particolare, nella misura consentita dalla normativa applicabile, in nessun caso CAREL, i suoi dipendenti o le sue  liali/ a liate saranno responsabili di eventuali mancati guadagni o vendite, perdite di dati e di informazioni, costi di merci o ser­vizi sostitutivi, danni a cose o persone, interruzioni di attività, o eventuali danni diretti, indiretti, incidentali, patrimoniali, di copertura, punitivi, speciali o consequenziali in qualunque modo causati, siano essi contrattuali, extra contrattuali o dovuti a negligenza o altra responsabilità derivanti dall’installazione, utilizzo o impossibilità di utilizzo del prodotto, anche se CAREL o le sue  liali/a liate siano state avvisate della possibilità di danni.
Smaltimento delle parti del controllore: Il controllore è composto da parti in metallo, da parti in plastica e da una batteria al Litio. Tutte queste parti vanno smaltite secondo le Normative locali in materia di smaltimento.
Indice
1. INTRODUZIONE 7
1.1 Principali caratteristiche ............................................................................................................................................. 7
2.1 Display ........................................................................................................................................................................ 9
2. INTERFACCIA UTENTE 9
2.2 Tastiera ir33,ir33 power e ir33DIN ............................................................................................................................. 10
2.3 Tastiera powercompact, powercompact small e MasterCella .................................................................................. 11
3. INSTALLAZIONE 12
4. PROGRAMMAZIONE DEGLI STRUMENTI 13
4.1 Modi ca dei parametri .............................................................................................................................................. 13
4.2 Memorizzazione dei nuovi valori assegnati ai parametri .........................................................................................13
4.3 Classi cazione dei parametri .....................................................................................................................................13
4.4 Visualizzazione o impostazione del set point ............................................................................................................ 14
4.5 Ripristino manuale allarmi ........................................................................................................................................ 14
4.6 Procedura di impostazione dei parametri di default ................................................................................................. 14
4.7 Come attivare il download di rete dei parametri....................................................................................................... 14
4.8 Assegnazione semi-automatica indirizzo seriale ...................................................................................................... 14
5.1 Chiave copia parametri .............................................................................................................................................. 15
5. ACCESSORI 15
5.2 Telecomando .............................................................................................................................................................. 16
5.3 Interfaccia seriale RS485 ............................................................................................................................................ 17
5.4 Kit di programmazione ............................................................................................................................................. 17
5.5 Trasformatori (ir33, power, DIN) ................................................................................................................................ 17
5.6 Scheda seriale RS485 (DIN) .......................................................................................................................................17
5.7 Scheda seriale RS485 (MasterCella) .......................................................................................................................... 17
5.8 Blocco porta (MasterCella) ........................................................................................................................................17
5.9 Morsetti (MasterCella) ............................................................................................................................................... 18
5.10 Opzione interfaccia display ripetitore ...................................................................................................................... 18
5.11 Terminale visualizzatore IR00R*0000 ...................................................................................................................... 18
5.12 Terminale visualizzatore PST00VR100 (powercompact) ........................................................................................18
5.13 Opzione del cavo di collegamento interfaccia-display ripetitore ........................................................................... 18
ITALIANO
6. DESCRIZIONE DELLE FUNZIONALITÀ 19
6.1 Modelli ....................................................................................................................................................................... 19
6.2 Test display e tastiera allo start up .............................................................................................................................19
6.3 ON/OFF del controllo..................................................................................................................................................20
6.4 Gestione aux ............................................................................................................................................................... 21
6.5 Gestione luce .............................................................................................................................................................. 21
6.6 Sbrinamento............................................................................................................................................................... 21
6.7 Nuove funzionalità di sbrinamento ........................................................................................................................... 24
6.8 Pump down e bassa pressione .................................................................................................................................. 26
6.9 Ciclo continuo ............................................................................................................................................................. 26
6.10 Allarme di alta temperatura di condensazione ....................................................................................................... 28
6.11 Regolazione con banda morta ................................................................................................................................ 29
6.12 Regolazione con secondo gradino........................................................................................................................... 30
6.13 Funzione anti-sweat heater ..................................................................................................................................... 31
6.14 Allarme anti-freeze .................................................................................................................................................. 31
6.15 Funzioni particolari per la gestione di banchi canalizzati (mpx) ........................................................................... 32
6.16 HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Point) ................................................................................................ 33
ir33 +030220440 - rel. 2.5 - 16.06.10
5
ITALIANO
7. DESCRIZIONE DEI PARAMETRI DI FUNZIONAMENTO 34
7.1 Parametri relativi alla gestione delle sonde di temperatura ..................................................................................... 34
7.2 Parametri relativi alla regolazione della temperatura ............................................................................................... 36
7.3 Parametri relativi alla gestione del compressore ...................................................................................................... 38
7.4 Parametri relativi alla gestione dello sbrinamento ................................................................................................... 40
7.5 Parametri relativi alla gestione degli allarmi .............................................................................................................43
7.6 Parametri relativi alla gestione dei ventilatori ........................................................................................................... 50
7.7 Parametri generali di con gurazione ........................................................................................................................51
7.8 Parametri relativi alla gestione degli allarmi HACCP ................................................................................................. 54
7.9 Parametri relativi alla gestione dell’ Rtc e degli sbrinamenti temporizzati .............................................................. 55
7.10 Tabella riassuntiva dei parametri .............................................................................................................................56
8.1 Tabella riassuntiva allarmi e segnalazioni: display, buzzer e relè..............................................................................59
8. ALLARMI E SEGNALAZIONI 59
8.2 Tabella allarmi e segnalazioni: funzionalità abilitate/disabilitate............................................................................. 60
1. INTRODUZIONE
La piattaforma ir33 per refrigerazione è costituita da una vasta gamma di regolatori elettronici integrati a microprocessore con visualizzazione a LED studiati appositamente per il controllo di unità frigorifere stand-alone. È particolarmente adatta per applica­zioni in cui siano richiesti elevata potenza di commutazione dei carichi, considerevole numero di uscite, funzioni e comando ad accesso diretto da tastiera, elevato grado di IP frontale ed allo stesso tempo una forma compatta che riduce notevolmente le dimensioni d’ingombro. La piattaforma ir33 assicura un facile utilizzo da parte dell’installatore e l’ottimizzazione dei tempi di produzione per il costruttore, tipicamente alle prese con produzioni di serie. Sono disponibili numerosi modelli che vi permettono di trovare la migliore soluzione per la vostra applicazione al prezzo più competitivo.
1.1 Principali caratteristiche
Alimentazione
Sono disponibili modelli con alimentazione nella versione di 12 Vac, 12…24 Vac/dc (switching), 115 Vac 230 Vac o 115…230 Vac (switching). Tutti i modelli dispongono, inoltre, della gestione a basso consumo per aumentare l’immunità ai buchi della tensione di alimen­tazione. Quando, internamente allo strumento, la tensione scende al di sotto di una certa soglia, la macchina spegne il display per ridurre il consumo, continuando comunque a funzionare normalmente: i relè restano eccitati e, non appena la tensione torna a livello normale, si riaccende il display.
Display LED
È dotato di un display molto luminoso oltre che esteticamente gradevole, in grado di visualizzare 3 cifre con punto decimale, segno e icone che facilitano la lettura dei valori e degli stati di funzionamento.
Buzzer di segnalazione allarme
Tutti i modelli montano un buzzer per la segnalazione di allarmi.
Tastiera
Tastiera a 4 o a 8 tasti a seconda del prodotto con indicazioni chiare e funzionalità dirette.
Telecomando
Per facilitare l’impostazione e la visualizzazione dei parametri, a seconda del modello, lo strumento può essere dotato di un ricevitore infrarosso per consentire l’utilizzo del nuovo telecomando compatto: questo può essere utilizzato su più controlli ir33 posti nello stesso locale senza problemi di interferenza. Esiste infatti la possibilità di identi care ogni controllo con un diverso codice di accesso.
Duty setting
Questa funzione permette il funzionamento del compressore anche quando la sonda di regolazione (sonda ambiente) è guasta. Se la sonda è interrotta o in cortocircuito, il compressore viene attivato ad intervalli, con tempo di funzionamento (in minuti) pari al valore assegnato al parametro duty setting (parametro C4) e tempo di spegnimento della durata  ssa di 15 minuti.
Sbrinamento intelligente
Tutti i controlli sono dotati di serie della possibilità di gestire lo sbrinamento secondo nuove modalità con algoritmi di ottimizza­zione dei tempi molto più e cienti (vedere paragrafo relativo allo sbrinamento intelligente).
Ingresso Multifunzione
Tutti gli strumenti montano ingressi digitali che possono essere utilizzati in diversi modi, in relazione al valore dato ai parametri di “con gurazione di ingresso digitale” (parametri A4 e A5 per ir33, ir33power, powercompact, powercompact small, + parametro A9 per ir33DIN, MasterCella). Questi ingressi possono essere utilizzati per abilitare/disabilitare lo sbrinamento, per gestire allarmi gravi che necessitano del blocco dell’unità con azione immediata (ad esempio alta pressione) o ritardata (es. bassa pressione), oppure possono essere con gurati per la lettura di sonde NTC, con i parametri /A3 e /A4 per ir33, ir33power, powercompact, powercompact small, + parametro /A5 per ir33DIN, MasterCella.
Uscita multifunzione
In base al modello, la famiglia ir33 può disporre dell’uscita ausiliaria multifunzione per la remotazione del segnale di allarme per comandare organi esterni con azionamento ON/OFF (acceso/spento), per gestire un secondo compressore, un secondo evaporato­re, le ventole condensatore, e altre.
Real time clock
L’ampia gamma o re anche delle unità dotate di orologio interno RTC.
ITALIANO
Fig. 1.a - ir33, ir33 power
Fig. 1.b - ir33DIN
Fig. 1.c - powercompact - powercompact small
Pump down
Permette di fermare il compressore solo ad avvenuto svuotamento dell’evaporatore (vedi paragrafo 6.8 “Pump down e bassa pressione”).
Condensatore
Una delle nuove caratteristiche o erte da questi controlli è la possibilità di gestire, tramite un ingresso sonda NTC, la temperatura di condensazione sia come allarmistica che come regolazione, utilizzando l’uscita ausiliaria con gurata secondo i parametri H1 e H5.
Doppio evaporatore
È possibile gestire due unità di evaporazione indipendenti ma collegate allo stesso circuito, con temperature di  ne sbrinamento indipendenti e impostabili tramite i parametri dt1/dt2.
ir33 +030220440 - rel. 2.5 - 16.06.10
Fig. 1.d - MasterCella
7
ITALIANO
HACCP
Tale funzione, sempre più richiesta dal mercato della refrigerazione, è di serie su tutti i modelli dotati di orologio interno. Permette il monitoraggio dei punti critici tramite la rilevazione e la registrazione delle temperature in caso di allarme di alta temperatura o in mancanza di tensione di alimentazione. Sono memorizzabili  no a 3 allarmi di alta temperatura e 3 allarmi relativi alla mancanza di tensione di alimentazione (power failure).
Gestione luce
Nella piattaforma ir33 è stata introdotta una novità nella gestione della luce all’apertura della porta impostabile da parametro.
Protezione tastiera
La tastiera e il telecomando possono essere disabilitati per evitare manomissioni da parte di persone non autorizzate, soprattutto nel caso in cui il controllo sia esposto in una zona aperta al pubblico.
Ciclo continuo
La funzione “ciclo continuo” consente il funzionamento del compressore per il tempo impostato nel relativo parametro, utile qualora sia richiesta una riduzione rapida della temperatura.
Connessione seriale
Tutta la gamma prevede un’uscita seriale RS485 a due  li più schermo per il collegamento in rete con sistemi di supervisione o teleassistenza.
®
ModBus
Oltre al protocollo di comunicazione CAREL, IR33 può utilizzare anche Modbus®. Il riconoscimento del protocollo (Modbus®, CAREL) è automatico, non è neccessario con gurare lo strumento. Inoltre, la scheda seriale rimane la stessa in uso.
Grado di protezione
La guarnizione all’interno del frontale e il materiale con cui è realizzata la tastiera garantiscono al controllo un grado di protezione IP65 sul frontale.
Fissaggio
Il  ssaggio è ottenuto per mezzo delle viti frontali oppure da due sta e laterali di  ssaggio rapido, di ingombro minimo, realizzate in materiale plastico.
Test in circuit
La piattaforma ir33 è realizzata con la più avanzata tecnologia SMD e tutti i controlli sono sottoposti ad un “TEST IN CIRCUIT”, ovvero alla veri ca elettrica di tutti i componenti montati.
Sonda NTC
È possibile gestire di serie due tipi di sonde NTC (vedi parametro “/P”): versione standard –50T90 °C (NTC0*HP*) oppure il model­lo per alte temperature  no a 150 °C (NTC Enhanced –40T150 °C).
Watch dog
Si tratta di un dispositivo che impedisce al microprocessore di perdere il controllo dell’unità anche in presenza di grossi disturbi elettromagnetici. In caso di funzionamento anomalo, il watch dog (letteralmente “cane da guardia”) provvede a ristabilire lo stato di funzionamento iniziale. Non tutti i concorrenti provvedono i propri prodotti di tale dispositivo di sicurezza.
Compatibilità elettromagnetica
La piattaforma ir33 è conforme alle normative UE di compatibilità elettromagnetica mentre la qualità e la sicurezza ir33 sono assicurate dal sistema di progettazione e produzione CAREL certi cato ISO 9001 e dal marchio CE sul prodotto.
Funzionalità di rete
È possibile la gestione dello sbrinamento canalizzato, la segnalazione di allarmi remoti e il download in rete locale dei parametri.
Selezione dei parametri
Selezione dei parametri da display facilitata dall’utilizzo di icone oppure secondo la modalità standard CAREL.
Con gurazione ingressi digitali
Ingressi digitali con gurabili e utilizzabili alternativamente come sonde NTC, attraverso la semplice modi ca di un parametro.
Connettori
modelli dotati di connettori fast-on, morsetti a vite  ssi o morsetti a vite estraibile.
Opzioni
• chiave di programmazione;
• seriale RS485 sempre aggiungibile;
• opzione display ripetitore per modelli dotati di alimentatore switching. Per maggiori informazioni consultare il capitolo “Accessori”.
Numero di relè
ir33 da 1 a 4 8A e16 A ir33power ir33DIN da 1 a 5 16 A e 2Hp powercompact da 2 a 5 8A, 16 A e 2Hp powercompact small da 2 a 4 2Hp masterCella da 3 a 5 30 A
Numero di relè Compressore Luce
da 1 a
4
2Hp
72A LRA(2Hp)
8
ir33 +030220440 - rel. 2.5 - 16.06.10
2.1 Display
MasterCella
2. INTERFACCIA UTENTE
ITALIANO
ir33, ir33 DIN, ir33 power,
powercompact, powercompact small
Fig. 2.a
ICONA FUNZIONE DESCRIZIONE Normale funzionamento Start up
ON OFF BLINK
COMPRESSORE Si accende all’accensione del compressore.
FAN Si accende all’accensione del fan.
DEFROST
AUX
ALLARME Si accende in caso di pre-attivazione dell’allarme digitale esterno ritardato.
OROLOGIO Si accende se è stato impostato almeno 1 Trigger di defrost
LUCE Lampeggia se attiva la funzione anti-sweat heater, si accende all’attivazione
ASSISTENZA Lampeggia in caso di malfunzionamenti, ad esempio in caso di rilevazione
Lampeggia quando l’inserimento del compressore è ritardato da tempisti­che di protezione.
Lampeggia quando l’inserimento del fan è impedito da inibizioni esterne o da procedure in atto.
Si accende all’attivazione del defrost. Lampeggia quando l’inserimento del defrost è impedito da inibizioni esterne o da procedure in atto.
Lampeggia se attiva la funzione anti-sweat heater; si accende all’attivazione dell’uscita ausiliaria (1 e/o 2) selezionata come AUX (o LUCE in versione  rmware 3.6).
Lampeggia in caso di allarmi durante il normale funzionamento (es. Alta/ Bassa temperatura) o in caso di allarme da un ingresso digitale esterno, immediato o ritardato.
temporizzato. Allo startup si accende per qualche secondo ad indicare la presenza del dispositivo Real-time Clock.
dell’uscita ausiliaria (1 e/o 2) selezionata come LUCE (in versione  rmware
3.6 non lampeggia in anti-sweat heater e si accende quando è attiva l’uscita zona neutra).
di errori E2PROM o in caso di sonde guaste.
Compressore acceso Compressore spento In attesa di accensione
Fan acceso Fan spento In attesa di accensione
Defrost in funzione Defrost non in funzione In attesa di accensione
Uscita ausiliaria AUX attiva (versione 3.6 uscita ausiliaria LUCE attiva)
Allarme esterno ritardato (prima dello scadere del tempo ‘A7’)
Se è stato impostato almeno 1 trigger di defrost temporizzato
Uscita ausiliaria LUCE accesa (versione 3.6 uscita ausiliaria Zona Neutra attiva)
Uscita ausiliaria AUX non attiva
Nessun allarme presente Allarmi in norm. funzionamento (es.
Non è presente alcun trigger di defrost temporizzato
Uscita ausiliaria LUCE spenta Attiva funzione anti-sweat heater
Nessun malfunzionamento
Attiva funzione anti-sweat heater
Alta/Bassa temperatura) o allarme da ingresso digitale esterno immediato o ritardato
Allarme orologio ON se
(versione 3.6 non lampeggia in anti­sweat heater)
Malfunzionamento (es. errore E2PROM o sonde guaste). Richiesta assistenza
Real-time clock presente
HACCP Si accende se la funzione HACCP è abilitata.
CICLO CONTINUO
DISPLAY Visualizza la temperatura nel range –50 e +150 °C.
Lampeggia in caso di nuovo allarme HACCP (visualizzazione allarme HA e/o HF sul display).
Si accende all’attivazione della funzione CICLO CONTINUO. Lampeggia se l’attivazione della funzione è impedita da inibizioni esterne o da procedure in atto (Es: tempo minimo di OFF del compressore).
La temperatura è visualizzata con la risoluzione del decimo tra –19,9 e + 19,9 °C. È possibile disabilitare la visualizzazione dei decimi attraverso la programmazione di un opportuno parametro.
ir33 +030220440 - rel. 2.5 - 16.06.10
Funzione HACCP abilitata Funzione HACCP
non abilitata
Funzione CICLO CONTINUO attivata Funzione CICLO
CONTINUO non attivata
9
Allarme HACCP memorizzato (HA e/o HF)
Funzione CICLO CONTINUO richiesta
Tab. 2.a
S
2.2 Tastiera ir33,ir33 power e ir33DIN
4
6
6
ITALIANO
8
4
7
78
ir33, ir33 power
Fig. 2.b
Icona Normale funzionamento Start up Richiesta assegnazione
pressione del singolo tasto pressione combinata ad altri tasti
PRG/MUTE
aux
UP/AUX
def
DOWN/DEF
et
SET
Se premuto per più di 5 s, dà accesso al menù di impo­stazione del parametri di tipo “F” (frequenti) . Tacita l’allarme acustico (buzzer) e disattiva il relè d’allarme.
Se premuto per più di 1 s attiva/disattiva l’uscita ausiliaria.
Se premuto per più di 5 s, attiva un defrost manuale.
Se premuto per più di 1 s, visualizza e/o permette di impostare il Set-point.
PRG+SET: se premuti insieme per più di 5 s dà accesso al menu di imposta­zione dei parametri di tipo “C” (con gurazione) o al download dei parametri. PRG+UP/AUX: se premuti insieme per più di 5 s ripristina gli eventuali allarmi a ripristino manuale presenti.
UP/AUX+DOWN/DEF: se premuti insieme per più di 5 s, attiva/disattiva il funzionamento a ciclo continuo. UP/AUX +SET: se premuti insieme per più di 5 s, attiva la procedura di stampa del report (se il controllo è connesso all’interfaccia stampante). UP/AUX +PRG/MUTE: se premuti insieme per più di 5 s, ripristina gli eventuali allarmi a ripristino manuale presenti.
DOWN/DEF +UP/AUX: se premuti insieme per più di 5 s, attiva/disattiva il funzionamento a ciclo continuo. DOWN/DEF +SET: se premuti insieme per più di 5 s, visualizza sul display un sottomenù attraverso il quale è possibile raggiungere i parametri relativi agli allarmi HACCP (‘HA’,’HAn’,’HF’,’HFn’).
SET+PRG/MUTE: se premuti insieme per più di 5 s, dà accesso al menu di impostazione dei parametri di tipo “C” (con gurazione) o al downloaddei parametr SET+DOWN/DEF: se premuti insieme per più di 5 s, visualizza sul display un sottomenù attraverso il quale è possibile raggiungere i parametri relativi agli allarmi HACCP (‘HA’,’HAn’,’HF’,’HFn’). SET+UP/AUX: se premuti insieme per più di 5 s, attiva la procedura di stampa del report (se il controllo è connesso all’interfaccia stampante).
ir33 DIN
Se premuto per più di 5s allo start up, attiva la procedura di impostazione dei parametri di default.
automatica indirizzo
Se premuto per più di 1 s
entra nella procedura di assegnazione automatica dell’indirizzo
seriale.
Tab. 2.b
Procedura di visualizzazione e cancellazione degli allarmi HACCP
1. Premere insieme i tasti +SET per più di un secondo;
2. sul display compare il nome del primo dei parametri relativi agli allarmi HA e HF;
3. scorrendo il menù con i tasti +compaiono sul display i nomi dei vari parametri relativi agli allarmi HA e HF;
4. una volta raggiunto il parametro desiderato premere SET per visualizzarne il valore sul display;
5. se il parametro selezionato è ‘HA’ o ‘HF’, è possibile scorrere, attraverso la pressione dei tasti +, anno, mese, giorno, ora, minuto e durata dell’ultimo allarme ‘HA’ o ‘HF’ intervenuto. Es: ’y03’ ‘M07’ ‘d22’ ‘h23’ ‘m57’ ‘t99’ ricomincia... Indica che l’ultimo allarme ‘HA’ o ‘HF’ è intervenuto il 22 Luglio 2003 alle ore 23 :57 ed è durato 99 ore. Premere nuovamente SET se si desidera ritornare all’elenco dei parametri relativi agli allarmi HA e HF.
6. È possibile in qualsiasi momento tornare in “Normale funzionamento” premendo il pulsante PRG per 3 s o attendendo lo scadere della sessione per Time-out (60 s).
Dall’interno del menù è possibile in qualsiasi momento: a. cancellare l’allarme HACCP premendo per più di 5 s il tasto +SET (il messaggio ‘rES’ indica l’avvenuta cancellazione, viene resettato il lampeggio del led HACCP, la segnalazione HA e/o HF nonchè reinizializzato il monitoraggio di HA); b. cancellare l’allarme HACCP e gli allarmi memorizzati (HAn, HA, HA1, HA2, HFn, HF, HF1, HF2) premendo per più di 5 s i tasti , SET e (il messaggio ‘rES’ indica l’avvenuta cancellazione, viene resettato il lampeggio del led HACCP, la segnalazione HA e/o HF, gli allarmi memorizzati HAn, HA, HA1, HA2, HFn, HF, HF1, HF2, nonchè reinizializzato il monitoraggio di HA).
10
ir33 +030220440 - rel. 2.5 - 16.06.10
2.3 Tastiera powercompact, powercompact small e MasterCella
38
5
6
MasterCella
4
7
1
2
2341
65
powercompact, powercompact small
8
7
Fig. 2.c
Icona Normale funzionamento Start up Richiesta assegnazione
automatica indirizzo
pressione del singolo tasto pressione combinata ad altri tasti
Entra nel menù di visualizzazione e cancellazione degli allarmi HACCP.
HACCP
ON/OFF
PRG/MUTE
UP/CC
LUCE
AUX
DOWN/DEF
SET
Se premuto per più di 5 s, abilita/ disabilita la regolazione.
Se premuto per più di 5 s; dà accesso al menù di impostazione del parametri di tipo “F” (frequenti). Tacita l’allarme acustico (buzzer) e disattiva il relè d’allarme.
Se premuto per più di 5 s, attiva/disattiva il funzionamento a ciclo continuo.
Se premuto per più di 1 s attiva/disattiva l’uscita ausiliaria 2.
Se premuto per più di 1 s, attiva/disattiva l’uscita ausiliaria 1.
Se premuto per più di 5 s, attiva/disattiva un defrost manuale.
Se premuto per più di 1 s, visualizza e/o imposta il Set-point.
PRG/MUTE+SET: se premuti insieme per più di 5 s, dà accesso al menu di imposta­zione dei parametri di tipo “C” (con gurazione) o al download dei parametri. PRG/MUTE+UP/CC: se premuti insieme per più di 5 s, ripristina gli eventuali allarmi a ripristino manuale presenti.
UP/CC+SET: se premuti insieme per più di 5 s, attiva la procedura di stampa report (se l’interfaccia stampante è connessa al controllo). UP/CC+PRG/MUTE: se premuti insieme per più di 5 s, ripristina gli eventuali allarmi a ripristino manuale presenti.
SET+PRG/MUTE: se premuti insieme per più di 5 s, dà accesso al menù di imposta­zione parametri di tipo “C” (con gurazione) o al download parametri. SET+UP/CC: se premuti insieme per più di 5 s, attiva la procedura di stampa report (se il controllo è connesso all’interfaccia stampante).
Se premuto per più di 5 secondi allo start up, attiva la procedura di impostazione dei parametri di Default.
Se premuto per più di 1 s entra nella procedura di assegnazio-
ne automatica dell’indirizzo seriale.
ITALIANO
Tab. 2.c
Procedura di visualizzazione e cancellazione degli allarmi HACCP
1. Premendo il tasto HACCP per più di 1 s, sul display comparirà il nome del primo dei parametri relativi agli allarmi HA e HF;
2. con i tasti e si scorrono i parametri relativi agli allarmi HA e HF;
3. una volta raggiunto il parametro desiderato premere SET per visualizzarne il valore sul display;
4. se il parametro selezionato è ‘HA’ o ‘HF’, attraverso la pressione dei tasti e,è possibile vedere anno, mese, giorno, ora, minuto e durata dell’ultimo allarme ‘HA’ o ‘HF’ intervenuto. Esempio:y03 M07 giù d22 h23 m57 t99 ricomincia... La sequenza indica che l’ultimo allarme ‘HA’ o ‘HF’ è inter venuto il 22 Luglio 2003 alle ore 23:57 ed è durato 99 ore.
5. Premendo nuovamente SET si ritorna all’elenco dei parametri relativi agli allarmi HA e HF.
Dall’interno del menù è possibile:
- cancellare l’allarme HACCP premendo per più di 5 s il tasto HACCP. Il messaggio ‘rES’ indica l’avvenuta cancellazione (viene resettato il lampeggio del led HACCP, la
segnalazione HA e/o HF nonché reinizializzato il monitoraggio di HA);
- Cancellare gli allarmi HACCP e gli allarmi memorizzati (HAn, HA, HA1, HA2, HFn, HF, HF1, HF2) premendo per più di 5 s i tasti HACCP (il messaggio ‘rES’ indica l’avvenuta cancellazione, viene resettato il lampeggio del led HACCP, la segnalazione HA e/o HF, gli allarmi memorizzati HAn, HA, HA1, HA2, HFn, HF, HF1, HF2, nonchè reinizializzato il monitoraggio di HA).
6. È possibile in qualsiasi momento ritornare in funzionamento normale premendo il pulsante PRG per 3 s o attendendo lo scadere della sessione per TIMEOUT (60 s) senza premere alcun tasto.
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3. INSTALLAZIONE
Per l’installazione del controllo procedere come indicato di seguito, facendo riferimento agli schemi di collegamento riportati nel manuale delle caratteristiche elettriche e connessioni:
1. collegare sonde ed alimentazione: le sonde possono essere remotate  no ad una distanza massima di 10 metri dal controllo purchè si usino cavi con sezione minima di 1 mm Per migliorare l’immunità ai disturbi si consiglia di usare sonde con cavo schermato (collegare un solo estremo dello schermo
alla terra del quadro elettrico).
2. Programmare lo strumento: come indicato nel capitolo “Programmazione degli strumenti”.
3. Collegare gli attuatori: è preferibile collegarli solo dopo aver programmato il controllo. Si raccomanda di valutare attentamente le portate massime dei relè indicate nelle “caratteristiche tecniche”.
4. Collegamento in rete seriale: tutti i modelli ir33 sono dotati di connettore seriale per l’allacciamento alla rete di supervi-
sione tramite l’apposita interfaccia seriale IROPZ485X0. Il secondario dei trasformatori che alimentano gli strumenti non deve essere collegato a terra. Nel caso sia necessario collegarsi ad un trasformatore con secondario a terra, dovrà essere interposto un trasformatore di isolamento.
E’ necessario utilizzare un trasformatore per ogni strumento, pertanto NON è possibile collegare più strumenti allo
stesso trasformatore.
Avvertenze:
evitare il montaggio dei controlli negli ambienti che presentino le seguenti caratteristiche:
• umidità relativa maggiore del 90% non condensante;
• forti vibrazioni o urti;
• esposizione a continui getti d’acqua;
• esposizione ad atmosfere aggressive ed inquinanti (ad es. gas solforici e ammoniacali, nebbie saline, fumi) per evitare corrosio­ne e/o ossidazione;
• elevate interferenze magnetiche e/o radiofrequenze (ad esempio vicino ad antenne trasmittenti);
• esposizione dei controlli all’irraggiamento solare diretto e agli agenti atmosferici in genere.
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schermati.
Nel collegamento dei regolatori è necessario rispettare le seguenti avvertenze:
• il non corretto allacciamento della tensione di alimentazione può danneggiare seriamente il sistema;
• utilizzare capicorda adatti per i morsetti in uso. Allentare ciascuna vite ed inserirvi i capicorda, serrare le viti e tirare leggermente i cavi per veri carne il corretto serraggio. Per serrare le viti non utilizzare avvitatori automatici, ma regolarli per una coppia minore di 50 Ncm;
• separare quanto più possibile (almeno 3 cm) i cavi dei segnali delle sonde e degli ingressi digitali dai cavi dei carichi induttivi e di potenza per evitare possibili disturbi elettromagnetici. Non inserire mai nelle stesse canaline (comprese quelle dei quadri elettrici) cavi di potenza e cavi delle sonde, evitare che quest’ultimi siano installati nelle immediate vicinanze di dispositivi di potenza (contattori automatici magnetotermici o altro). Ridurre il più possibile il percorso dei cavi dei sensori ed evitare che compiano percorsi che racchiudano dispositivi di potenza;
• utilizzare come sonda di  ne sbrinamento solo sonde garantite IP67 posizionandole con il bulbo verticale in modo da favorire il drenaggio dell’eventuale condensa. Si ricorda che le sonde di temperatura a termistore (NTC) non hanno polarità, per cui è indi erente l’ordine di collegamento degli estremi.
Pulizia dello strumento
Per la pulizia dello strumento non utilizzare alcol etilico, idrocarburi (benzina), ammoniaca e derivati. È consigliabile usare detergenti neutri ed acqua.
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4. PROGRAMMAZIONE DEGLI STRUMENTI
I parametri di funzionamento, completamente modi cabili attraverso la tastiera frontale, sono suddivisi in due famiglie: uso frequente (tipo F) e di con gurazione (tipo C). L’accesso a questi è protetto da una password che impedisce modi che casuali o da parte di persone non autorizzate.
Accesso ai parametri di tipo F (di uso frequente):
premendo il tasto PRG per più di 5 s (in caso di allarme tacitare prima il buzzer), sul display compare il codice del primo parametro F modi cabile.
Accesso ai parametri di tipo C (di con gurazione):
1. premere contemporaneamente i tasti PRG e SET per più di 5 s e sul display comparirà “00”, la richiesta della password;
2. con i tasti o scorrere i numeri  no a visualizzare “22” (Password per l’accesso ai parametri);
3. confermando con il tasto SET sul display compare il primo parametro “C” modi cabile.
4.1 Modi ca dei parametri
Dopo aver visualizzato il parametro, sia di tipo “C” o “F”, si procede nel seguente modo:
1. con i tasti o scorrere i parametri  no a raggiungere quello da modi care. Lo scorrimento è accompagnato dall’accensione di un’icona sul display che rappresenta la categoria di appartenenza del parametro. In alterna-
tiva, premere il tasto PRG per visualizzare un menù delle categorie o dei parametri che permetta di raggiungere velocemente la famiglia di parametri da modi care;
2. scorrendo il menù con i tasti e compaiono sul display i codici delle varie categorie di parametri (vedi ”Riepilogo parametri di funzionamento”) accompagnati dall’accensione della relativa icona sul display (se presente);
3. raggiunta la categoria premere SET per ritrovarsi direttamente sul primo parametro della categoria scelta (nel caso non vi sia alcun parametro visibile, la pressione del tasto SET non avrà alcun e etto);
4. è possibile continuare a consultare i parametri o tornare al menu categorie con il tasto PRG;
5. premere SET per visualizzare il valore associato al parametro;
6. incrementare o decrementare il valore rispettivamente con i tasti e;
7. premere SET per memorizzare temporaneamente il nuovo valore e tornare alla visualizzazione del parametro. Ripetere le operazioni dal punto 1 o dal punto 2;
8. se il parametro è dotato di sottoparametri premere SET per visualizzare il primo sottoparametro;
9. premere i tasti o per vedere tutti i sottoparametri;
10. premere SET per visualizzare il valore associato;
11. incrementare o decrementare il valore rispettivamente con i tasti o;
12. premere SET per memorizzare temporaneamente il nuovo valore e tornare alla visualizzazione del codice del sotto parametro;
13. premere PRG per ritornare alla visualizzazione del parametro padre.
Nota: il controllo è dotato di parametri macchina, non visualizzabili e modi cabili da interfaccia utente, e da parametri di funzionamento. Questi ultimi possono essere selezionati come di uso frequente (F), di con gurazione (C) o non visibili a interfaccia utente. Per modi care i parametri macchina e la visibilità dei parametri di funzionamento utilizzare la chiave di programmazione PS0PZKEY00/A0, IR0PZKEY00/A0 e il tool IR0PZPRG00 o VPMSTDKY10/20.
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4.2 Memorizzazione dei nuovi valori assegnati ai parametri
Per memorizzare de nitivamente i valori dei parametri modi cati premere il tasto PRG per più di 5 s, uscendo così dalla procedura di modi ca dei parametri. È possibile annullare tutte le modi che ai parametri, memorizzate temporaneamente in RAM, e tornare in “funzionamento normale” non premendo nessun tasto per 60 s, lasciando quindi scadere la sessione di modi ca dei parametri per TIMEOUT. Attenzione: nel caso la sessione di modi ca scada per timeout i parametri relativi all’orologio non verranno ripristinati, in quanto questi parametri vengono memorizzati al momento del loro inserimento. Nel caso venga tolta tensione allo strumento prima della pressione del tasto PRG tutte le modi che appor tate ai parametri e temporaneamente memorizzate saranno perdute.
4.3 Classi cazione dei parametri
I parametri, oltre che divisi in relazione al TIPO, sono raggruppati in CATEGORIE logiche individuate dalle lettere o simboli iniziali. Di seguito vengono riportate le categorie esistenti con le relative lettere.
Parametri Categoria Scritta Icona
/ Parametri relativi alla gestione delle sonde di temperatura Pro
r Parametri relativi alla regolazione di temperatura CtL
c Parametri relativi alla gestione dei tempi di sicurezza e di attivazione del compressore CMP
d Parametri relativi alla gestione dello sbrinamento dEF
A Parametri relativi alla gestione degli allarmi ALM
F Parametri relativi alla gestione dei ventilatori Ventilatore
H con gurazione Parametri generali di con gurazione (indirizzi abilitazioni ecc…) CnF
H haccp Parametri HACCP HcP
rtc Parametri Rtc rtc
Tab. 4.a
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4.4 Visualizzazione o impostazione del set point
1. Premere il tasto SET per più di 1 s viene visualizzato il valore del set point;
2. incrementare o decrementare il valore, con i tasti o  no a raggiungere il valore desiderato;
3. premere di nuovo il tasto SET per confermare il nuovo valore.
4.5 Ripristino manuale allarmi
È possibile resettare tutti gli allarmi a ripristino manuale premendo insieme i tasti PRG e per più di 5 s, se la causa è cessata.
4.6 Procedura di impostazione dei parametri di default
Per impostare i parametri di default, nel caso ‘Hdn’= 0, si procede in questo modo:
1. togliere tensione allo strumento;
2. ridare tensione tenendo premuto i tasti PRG  no alla comparsa del messaggio “_Std_” sul display. Nota: i valori di default vengono impostati solo per i parametri visibili (come C o F), a seconda del modello (vedi tabella “Parametri di funzionamento”). Nel caso ‘Hdn’<> 0, sono disponibili alcuni set di parametri di default personalizzati, che si selezionano come segue:
1. togliere tensione allo strumento;
2. ridare tensione tenendo premuto i tasti PRG  nchè non compare il valore ‘0’;
3. con i tasti e selezionare il set di parametri di default personalizzati che si vuole impostare. Sarà possibile scegliere il set tra 1 e ‘Hdn’; la selezione 0 imposta i parametri di default come nel caso descritto in precedenza
‘Hdn’ = 0;
4. premendo il tasto comparirà il messaggio “Std” sul display.
Set Personalizzabile Note
0 NO Non modi ca i livelli di visibilità.
1, 2, 3 4, 5, 6
Note:
• Sul controllo è possibile utilizzare i set dei parametri di default personalizzabili dal cliente solo se si dispone dell’hardware adeguato (memoria Eeprom espansa);
• se nel caricamento di un set di parametri di default personalizzato vi è un errore Eeprom ‘EF’ (in quanto risulta corrotta la memoria del controllo) è possibile ripristinare i parametri precedenti spegnendo e riaccendendo lo strumento;
• in caso di errore di Eeprom ‘EF’ e si desidera conservare i parametri caricati, è possibile entrare in modi ca parametri di con gurazione, veri carne il valore e memorizzare gli stessi in Eeprom con la opportuna procedura. Al temine dell’operazione scomparirà la segnalazione di errore Eeprom;
• se vi è un ricorrente errore Eeprom ‘EF’ nel caricamento di un set di parametri di default personalizzato sarà opportuno correggere l’Eeprom interna dello strumento con la chiave hardware di programmazione;
• dopo il caricamento di un set di default personalizzato il controllo aggiorna automaticamente la memoria di lavoro memoriz­zando sia i livelli di visibilità che i valori dei parametri;
• il parametro ‘Hdn’ deve avere lo stesso valore in tutti i set di parametri di default personalizzati;
• per maggiore protezione il parametro ‘Hdn’ dovrà essere impostato non visibile.
SI Imposta i livelli di visibilità e i valori di tutti i parametri di funzionamento.
Permette di impostare i valori solo dei parametri visibili.
Non vengono impostati i parametri macchina.
Tab. 4.b
4.7 Come attivare il download di rete dei parametri
1. Premere contemporaneamente i tasti PRG e SET per piu’ di 5 s e sul display comparirà il numero “00”;
2. premere i tasti o per scorrere i numeri  no a visualizzare “66” (password attivazione download); quindi confermare con
il tasto SET;
3. sul display compare l’indicazione “dnL” ad indicare che il download è attivo;
4. al termine scompare l’indicazione “dnL” e, in caso di errore, compare una delle indicazioni d1-d6 ad indicare l’unità su cui si è
avuto l’errore.
4.8 Assegnazione semi-automatica indirizzo seriale
L’operazione di impostazione automatica dell’indirizzo seriale è una procedura che permette, attraverso un applicativo installato su PC connesso alla rete CAREL (presente nel software di supervisione e monitoraggio PlantVisor), di assegnare e gestire in maniera molto semplice gli indirizzi di tutti gli strumenti che implementano questa funzione. Attraverso il software si attiva la procedura di “De nizione rete”; l’applicativo inizia ad inviare nella rete CAREL un particolare messaggio (‘<!ADR>’) contenente l’indirizzo di rete. Quindi:
1. premere il pulsante PRG su uno strumento connesso alla rete, si attiva il riconoscimento del messaggio, che autoimposta il proprio
indirizzo al valore richiesto e invia un messaggio di conferma all’applicativo, contenente codice macchina - revisione  rmware (messaggio ‘V’). Al riconoscimento del messaggio inviato dall’applicativo remoto, lo strumento visualizza per 1 s il messaggio Add sul display, seguito dal valore dell’indirizzo seriale assegnato;
2. l’applicativo, ricevuto il messaggio di conferma, salva le informazioni nel proprio database, incrementa l’indirizzo seriale e
ricomincia a inviare il messaggio ‘<!ADR>’. È possibile ripetere la procedura dal punto 1 su un’altra macchina connessa alla rete,  no a de nire tutti gli indirizzi.
Nota: assegnato l’indirizzo su uno strumento, l’operazione, per ragioni di sicurezza, viene inibita sullo stesso per 1 minuto. Per tale tempo, non sarà possibile riassegnare un diverso indirizzo allo strumento.
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5. ACCESSORI
5.1 Chiave copia parametri
Chiavi di programmazione PSOPZKEY00/A0
Le chiavi di programmazione PSOPZKEY00 ( gura 5.a ) e PSOPZKEYA0 ( gura 5.b), permettono la copia del set completo dei parametri dei controlli CAREL ir33, ma non dei 6 insiemi di parameri di default personalizzabili. Tali chiavi devono essere inserite nel connettore (AMP 4 pin) previsto nei controlli compatibili e funzionano anche senza alimentare il controllo.
Chiavi di programmazione IROPZKEY00/A0
Le chiavi di programmazione IROPZKEY00/A0 a di erenza della PSOPZKEY00/A0, tramite l’utilizzo del kit di con gurazione PSOPZPRG o VPMSTD, possono impostare  no a 7 con gurazioni di erenti di parametri all’interno dello strumento (i parametri di lavoro del controllo e i 6 insiemi di parametri di default personalizzabili). Le chiavi devono essere collegate al connettore (AMP 4 pin) previsto nei controlli. Le chiavi IROPZKEY00/A0 possono essere utilizzate esclusivamente con i controlli derivanti dalla piattaforma ir33. Tutte le operazioni si possono eseguire con lo strumento non alimentato.
Attenzione:
- PJOPZKEY00 è da utilizzare SOLO per controlli PJ;
- PSOPZKEY** è da utilizzare SOLO per i controlli powercompact/ir33, Mastercella, power-split, MGE e I/O module.
Le funzioni previste sono 3 e si selezionano mediante la con gurazione dei 2 dip-switch presenti, accessibili togliendo il coperchio batteria:
• caricamento nella chiave dei parametri di un controllo (UPLOAD - Fig. 5.c);
• copia dalla chiave verso un controllo (DOWNLOAD - Fig. 5.d);
• copia estesa dalla chiave verso un controllo (DOWNLOAD esteso - Fig. 5.e). Avvertenza: la copia parametri si può e ettuare solo tra strumenti con lo stesso codice mentre l’operazione di caricamento nella chiave (UPLOAD) è invece sempre permessa.
5.1.1 Copia e scarico parametri
Le operazioni da seguire per le funzioni di UPLOAD e/o DOWNLOAD e DOWNLOAD ESTESO sono le seguenti, cambiando solo le impostazioni dei dip-switch sulla chiave:
1. aprire lo sportellino posteriore della chiave e posizionare i 2 dip-switch secondo l’operazione richiesta;
2. chiudere lo sportellino ed inserire la chiave nel connettore del controllo;
3. premere il tasto e controllare la segnalazione del LED: rosso per qualche secondo, quindi verde indica la corretta conclusione della operazione. Segnalazioni diverse o lampeggianti indicano che si
sono veri cati dei problemi: vedi tabella relativa;
4. a conclusione dell’operazione rilasciare il tasto, dopo qualche secondo il LED si spegne;
5. s lare la chiave dal controllo.
Fig. 5.a
UPLOAD
DOWNLOAD
DOWNLOAD ESTESO
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Fig. 5.b
Fig. 5.c
Fig. 5.d
Fig. 5.e
Segnalazione LED Causa Signi cato e soluzione
LED rosso lampeggiante Batterie scariche a inizio copia Le batterie sono scariche, la copia non può essere eseguita. Sostituire le batterie. LED verde lampeggiante Batterie scariche durante la copia o a  ne copia Durante la copia o alla  ne della copia il livello delle batterie è basso. Si consiglia di sostituire le batterie e ripetere l’operazione.
Lampeggio LED rosso/verde (segnalazione arancio)
LED rosso e verde accesi Errore dati da copiare Errore nei dati da copiare. Risulta corrotta l’eeprom dello strumento, per cui non è possibile e ettuare la copia della chiave.
LED rosso acceso  sso Errore di trasferimento dati L’operazione di copia non si è conclusa per errori gravi di trasferimento o copia dei dati.
LED spenti Batterie scollegate Veri care batterie.
Nota:
1. il DOWNLOAD (normale o esteso) è possibile anche se i parametri di funzionamento e macchina del controllo sono errati; in tal caso essi verranno recuperati dalla chiave. Fare molta attenzione nel caso si voglia recuperare i parametri macchina da una chiave in quanto questi determinano il funzionamento del controllo a basso livello (modello di macchina, tipo di interfaccia, assegnazione relè logici a relè  sici, luminosità del display, livello di modulazione del comando relè…).
È quindi necessario ripristinare i parametri macchina del modello originale per assicurare il corretto funzionamento del controllo.
Strumento non compatibile Il setup dei parametri non può essere copiato poiché il modello del controllo
collegato non è compatibile. Tale errore si ha solo per la funzione DOWNLOAD, veri care il codice del controllo ed eseguire la copia solo su codici compatibili.
Ripetere l’operazione, se il problema persiste veri care le connessioni della chiave.
Tab. 5.a
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Fig. 5.f
Fig. 5.g
5.2 Telecomando
Il telecomando compatto tramite i suoi 22 tasti, permette l’accesso diretto ai parametri (Fig. 5.f ):
• temperatura;
• sbrinamento;
• ventilatori;
• allarmi;
• HACCP. Inoltre è possibile comandare le funzioni:
• start sbrinamento;
• aux;
• luce;
• ON/OFF;
• mute. Nel telecomando sono riportati i 4 tasti PRG/mute, SET, UP e DOWN che rendono disponibili quasi tutte le funzioni fornite dalla tastiera dello strumento. I tasti, in base alla loro funzionalità, si possono suddividere in tre gruppi:
• Attivazione/disattivazione dell’uso del telecomando (Fig. 5.g);
• Remotazione della tastiera dello strumento (Fig. 5.h);
• Visualizzazione/modi ca diretta dei parametri più utilizzati (Fig. 5.i).
Attivazione/disattivazione dell’uso del telecomando
Tasto Funzione immediata Funzione ritardata
INIZIO
Esc termina l’uso del telecomando, annullando ogni
PRG permette di visualizzare i parametri di con gurazione; con la pressione prolungata per 5s termina
NUMERI consentono di selezionare lo strumento, digitando il codice di
permette di abilitare l’uso del telecomando; ogni strumento visualizza il proprio codice di abilitazione;
modi ca e ettuata ai parametri;
l’uso del telecomando, memorizzando i parametri modi cati
abilitazione visualizzato.
Tab. 5.b
Fig. 5.h
Fig. 5.i
Con la pressione del tasto INIZIO ogni strumento visualizza il proprio codice di abilitazione telecomando (H3). Con la tastiera numerica si dovrà selezionare il codice di abilitazione dello strumento dove si intende operare. Al termine di questa operazione solo lo strumento selezionato rimarrà in programmazione da telecomando, tutti gli altri ritorneranno al funzionamento normale. Assegnando agli strumenti diversi codici di abilitazione sarà possibile, in questa fase, entrare in programmazione da telecomando solo con lo strumento desiderato, senza il pericolo di interferenze. Lo strumento abilitato alla programmazione da telecomando visualizzerà la misura e il messaggio rCt. Questo stato è detto Livello 0. Entrati nella programmazione la pressione di PRG per 5 s permette di uscire dalla programmazione da telecomando, memoriz­zando le modi che e ettuate: viceversa, la pressione di ESC consente di uscire dalla procedura, senza memorizzare le modi che e ettuate.
Remotazione della tastiera dello strumento
La parte evidenziata permette di remotare la tastiera dello strumento. Nel Livello 0 (visualizzazione misura e messaggio rCt) sono attivi i seguenti comandi:
Tasto Funzione immediata
def star t e stop dello sbrinamento aux attivazione/disattivazione relè ausiliario 1 luce attivazione/disattivazione relè ausiliario 2 ON/OFF accensione/spegnimento dello strumento PRG/mute spegnimento del buzzer, se attivo, e disattivazione del relè d’allarme
Tab. 5.c
Sempre in questo livello sono attivi i pulsanti SET e PRG/mute i quali permettono di attivare l’impostazione del set point (Livello 1) e dei parametri di con gurazione (Livello 2).
Tasto Funzione immediata Funzione ritardata
PRG/mute modi ca dei parametri di con gurazione con la presssione prolungata per 5s memorizza i
parametri modi cati
SET variazione set point
Tab. 5.d
Nei Livelli 1 e 2 i tasti PRG/mute, SET, UP e DOWN replicano le corrispondenti funzioni previste per la tastiera dello strumento, consentendo di visualizzare e modi care tutti i parametri dello strumento, anche quelli non dotati di un tasti di accesso rapido.
Visualizzazione/modi ca diretta dei parametri più utilizzati:
Alcuni parametri relativi a: Temperatura, Sbrinamento, Allarmi, Ventilatori, HACCP. Sono direttamente accessibili per mezzo di tasti speci ci.
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5.3 Interfaccia seriale RS485
L’opzione interfaccia seriale RS485 (IROPZ48500) riportata in  gura 5.l, permette il collegamento dello strumento ir33 alla rete seriale RS485 per la supervisione. È inoltre disponibile l’opzione interfaccia seriale IROPZ485S0 con il riconoscimento automatico della polarità + e -. Per maggiori chiarimenti sul collegamento fare riferimento ai rispettivi fogli istruzione degli strumenti.
5.4 Kit di programmazione
Permette di interfacciare la chiave di programmazione IROPZKEY00 eIROPZKEYA0 con un qualsiasi PC tramite porta USB; grazie a questo utile tool è possibile programmare la chiave utilizzando i parametri standard dello strumento, salvare le diverse con gurazioni su  le che possono essere richiamati solo al momento della programmazione  nale, creare dei set personalizzati di parametri per una programmazione veloce e dotare i diversi utenti di pro li di accesso protetti da password. Per gli strumenti di nuova generazione tipo powercompact, ir33 è possibile anche modi care la password, nascondere i parametri, cambiare il livello di visibilità (sotto password o accesso diretto) e, molto importante, l’asse­gnazione dei relè di uscita in funzione della con gurazione delle utenze.
5.5 Trasformatori (ir33, power, DIN)
I trasformatori permettono di adattare la tensione di rete alla tensione di alimentazione dei controlli della serie ir33 e ir33DIN. Grazie alla loro compattezza e accuratezza di realizzazione (avvolgimento immerso in resina), possono essere impiegati in ogni tipo di applicazione. Codice: TRA12VDE00: TRASF. 3VA 240/12VAC VDE - 153/M
Fig. 5.l
ITALIANO
Fig. 5.m
5.6 Scheda seriale RS485 (DIN)
La scheda IROPZSER30 permette: la connessione dell’ir33DIN in rete seriale RS485 con il sistema di supervisione Plantvisor (grazie ad un morsetto estraibile dato in dotazione) e il collegamento al display ripetitore direttamente dallo strumento attraverso un cavo di tipo PSTCON**B00.
5.7 Scheda seriale RS485 (MasterCella)
Le schede IROPZSEM10/30 permettono di connettere il mastercella in rete seriale RS485 con il sistema di supervisione Plantvisor. La scheda IROPZSEM30 consente inoltre di connettere il display ripetitore direttamente al mastercella attraverso un cavo di tipo PSTCON**00. Codici:
• IROPZSEM10: scheda seriale RS485;
• IROPZSEM30: scheda seriale RS485 + collegamento display ripetitore.
Fig. 5.n
Fig. 5.o
Fig. 5.p
5.8 Blocco porta (MasterCella)
È possibile installare a bordo del Mastercella un sezionatore bloccoporta con portata 32A per la gestione completa di spegnimento e accensione di tutta l’unità; grazie a questo dispositivo è possibile bloccare la manovra in posizione “O ” che garantisce di eseguire interventi di manutenzione in tutta sicurezza. Codici:
• 0402512CEL, sezionatore 32A;
• 0402515CEL, albero H=85mm;
• 0402517CEL, manovra giallo/rossa.
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Fig. 5.q
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5.9 Morsetti (MasterCella)
Questo accessorio permette di ragruppare le connessioni di neutro, fase e terra su un’unica scheda da installare all’interno del Mastercella. I modelli preposti per questa funzionalità sono di due tipi: a 3 e 5  le di morsetti. In particolare, la seconda permette di accedere direttamente con i cavi dei carichi (fase, neutro e terra) solo su questa scheda evitando di portare i collegamenti in fase di installazione anche sulla morsettiera di appoggio della mastercella. Codici:
• MDOPZCA000, 3 gruppi di connessione;
• MDOPZCB000, 5 gruppi di connessione.
Fig. 5.r
5.10 Opzione interfaccia display ripetitore
L’opzione interfaccia display ripetitore (IROPZDSP00), riportata nella  gura sottostante, è necessaria quando si deve interfacciare all’ ir33 un display ripetitore (IR00R*0000) per la visualizzazione della temperatura rilevata dalla terza sonda. Per maggiori chiarimenti sul collegamento fare riferimento ai rispettivi fogli istruzione degli strumenti.
Fig. 5.s
5.11 Terminale visualizzatore IR00R*0000
Può essere sempre collegato in parallelo all’interfaccia di impostazione parametri. Permette ovviamente di visualizzare la tempera­tura della terza sonda che può essere posizionata nel punto più caldo del banco così come previsto dalla normativa EN 441-13. Codici: IR00RG0000 = ir33 display ripetitore verde; IR00RR0000 = ir33 display ripetitore rosso. IR00XGD000 = ir33 display ripetitore verde.
ir33 powercompact powercompact small
ir33 DIN
IROPZSER30
Fig. 5.t
Fig. 5.u
IROPZDSP00
PSTCON0**B0
PSTCON0**B0
IR00R*0000
IR00R*0000
5.12 Terminale visualizzatore PST00VR100 (powercompact)
Stesso funzionamento IR00R*0000.
5.13 Opzione del cavo di collegamento interfaccia-display ripetitore
I cavi di collegamento fra l’interfaccia e il display ripetitore hanno i seguenti codici: per ir33, ir33 power, ir33DIN, powercompact e powercompact small.
• PSTCON01B0 = 1,5 m
• PSTCON03B0 = 3 m
• PSTCON05B0 = 5 m solo per MasterCella: PSTCON0300: 3 m PSTCON1000: 10 m
MasterCella
PSTCON0**00
IR00R*0000
Fig. 5.v
IROPZSEM30
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6. DESCRIZIONE DELLE FUNZIONALITÀ
6.1 Modelli
Di seguito il sommario delle funzionalità relative ai vari modelli di controllo.
Funzione M (*) SYFCH (**) A (***) D (***)
visualizzazione temperatura visualizzazione seconda sonda con contatto esterno monitoraggio allarmi di temperatura regolazione compressore
sbrinamento per fermata compressore sbrinamento a resistenza o gas caldo ciclo continuo duty setting ventole evaporatore uscita ausiliaria 1 uscita ausiliaria 2
I controlli possono essere equipaggiati con un massimo di due relè ausiliari. Di seguito le funzionalità ad essi collegate:
• uscita di allarme normalmente aperta o chiusa;
• uscita ausiliaria;
• uscita luce;
• uscita secondo evaporatore;
• uscita di comando per valvola di pump down;
• uscita di regolazione per ventilatori di condensazione;
• uscita secondo compressore ritardato;
• uscita ausiliaria, con spegnimento in OFF;
• uscita luce, con spegnimento in OFF;
• uscita reverse in regolazione con zona neutra;
• uscita gradino secondo compressore;
• uscita gradino secondo compressore con rotazione.
     
    
       
         
 


Tab. 6.a
(*) = solo per ir33 (**) = solo per powercompact e ir33 DIN (***) = solo per mastercella
ITALIANO
I controlli possono essere equipaggiati con un massimo di 3 ingressi digitali (in alternativa a 3 ingressi sonda). Di seguito le funzionalità ad essi collegate:
• allarme immediato;
• allarme ritardato;
• selezione visualizzazione sonda (modello M);
• abilitazione sbrinamento;
• start sbrinamento;
• switch porta con blocco compressore e ventole e gestione della luce;
• ON/OFF remoto;
• switch tenda con variazione del set point e gestione della luce;
• allarme di bassa pressione;
• switch porta con blocco ventole e gestione della luce;
• selezione direct/reverse;
• sensore di luce e gestione luce;
• switch porta con blocco compressore e ventole, senza gestione della luce;
• switch porta con blocco ventole, senza gestione della luce.
I controlli possono essere equipaggiati con un massimo di 5 sonde (di cui 3 in alternativa agli ingressi digitali). Di seguito le funzionalità associate alle sonde:
• sonda ambiente (utilizzata nel calcolo della sonda virtuale di regolazione);
• sonda prodotto (eventualmente utilizzata nel calcolo della sonda virtuale di regolazione);
• sonda di sbrinamento (evaporatore principale o secondario, conclusione del sbrinamento su 3 sonde di temperatura evaporatore);
• sonda di condensazione (eventualmente utilizzata nella regolazione delle ventole di condensazione);
• sonda antigelo.
Altre funzionalità che arricchiscono la gamma dei controlli per refrigerazione sono:
• real time clock, per la gestione degli sbrinamenti in tempo reale;
• real time clock, per la gestione degli allarmi HACCP;
• real time clock per l’attivazione/disattivazione delle uscite ausiliarie AUX e LUCE;
• real time clock per la variazione automatica del set point.
6.2 Test display e tastiera allo start up
All’accensione è previsto il test del display e della tastiera:
Fase Visualizzazione Tastiera Note
Prima Display tutto spento per 2 s
Seconda Display tutto acceso per 2 s Nessun e etto Terza 3 segmenti (“---”) accesi Alla pressione di ogni tasto si
Quarta Normale funzionamento Normale funzionamento
Con la pressione di impostare i default
accende un segmento dedicato
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PRG per 2 s è possibile
In questa fase l’accensione di indica presenza del Rtc
Tab. 6.b
19
6.3 ON/OFF del controllo
Lo stato di ON/OFF può essere comandato da più sorgenti; tastiera, supervisore e ingresso digitale. In questo modo di funziona­mento, sul display verrà visualizzata la temperatura selezionata con il parametro /tI, alternata al messaggio OFF. L’ingresso digitale può essere utilizzato per variare lo stato di ON/OFF del controllo impostando il parametro A4/A5/A9 al valore “6”. L’attivazione dello stato di ON/OFF dall’ingresso digitale è prioritaria rispetto a quella da supervisore e da tastiera.
Origine Priorità Note
Disabilita On/O da tastiera e supervisore
ITALIANO
Ingresso digitale Priorità 1 Tastiera Priorità 2 Supervisore Priorità 3
Attenzione: se vi sono più ingressi digitali selezionati come ON/OFF (A4 e A5 = 6) lo stato ON sarà attivato quando gli ingressi digitali sono chiusi. Se anche solo un contatto viene aperto la macchina passa in OFF.
Stato di OFF:
Funzione Abilitata Disabilitata
regolazione compressore (spento e chiusa la valvola di pump down) regolazione aux (H1= 11) con banda morta regolazione secondo gradino compressore con e senza rotazione (H1= 12, 13) sbrinamento (ciclico e manuale) regolazione ventilatori regolazione ventilatori in bassa umidità relativa (se abilitata) ciclo continuo regolazione ventole di condensazione (se abilitate) allarme bassa temperatura (LO, allarme resettato e monitoraggio inizializzato) allarme alta temperatura (HI, allarme resettato e monitoraggio inizializzato) allarme immediato da contatto esterno (IA, allarme resettato e monitoraggio inizializzato) allarme ritardato da contatto esterno (dA, allarme resettato e monitoraggio inizializzato) allarme sbrinamento terminato per timeout (Ed1 ed Ed2, allarme resettato) allarme pump down terminato per tempo massimo (Pd, allarme resettato) allarme bassa pressione da contatto esterno (LP, allarme resettato e monitoraggio inizializzato) allarme autostart in pump down (AtS, allarme resettato e non visualizzato) pre-allarme alta temperatura condensatore (cht, allarme resettato e monitoraggio inizializzato) allarme alta temperatura condensatore (CHt, allarme resettato e monitoraggio inizializzato) allarme porta aperta da troppo tempo (dor, allarme resettato) allarme antifreeze (AFr, allarme resettato) allarme HACCP di tipo HA (allarme resettato e monitoraggio inizializzato) allarme HACCP di tipo HF (allarme resettato e monitoraggio inizializzato) buzzer (spento) e relè di allarme (stato di non allarme) controllo HACCP sbrinamento in base alle fasce orarie programmate sbrinamento in base al running time del compressore (se abilitato) sbrinamento da ingresso digitale (se abilitato) sbrinamento da tastiera e da supervisore; abilitazione sbrinamento da ingresso digitale (se abilitato) direct/reverse da ingresso digitale (se abilitato) modi ca e visualizzazione dei parametri frequenti, di con gurazione e del set point accensione/spegnimento relè ausiliario 1 selezione sonda da visualizzare (solo nel modello M); autostart del compressore in pump down (se abilitato); switch porta (con spegnimento compressore e ventilatori) limitatamente alla gestione della luce ON/OFF remoto switch tenda, limitatamente alla gestione della luce switch porta (con spegnimento dei soli ventilatori) limitatamente alla gestione luce gestione del sensore di luce aggiornamento del timer “dI” intervallo di sbrinamento allarme errore sonda regolazione rE allarme errore sonda 1 (E0) allarme errore sonda 2 (E1) allarme errore sonda 3 (E2) allarme errore sonda 4 (E3) allarme errore sonda 5 (E4) allarme orologio (Etc) allarme Eeprom parametri macchina (EE); allarme Eeprom parametri di funzionamento (EF) accensione spegnimento luce o aux in base alle fasce orarie programmate modi ca del setpoint in base alle fasce orarie programmate
e 2 (impostato come luce o aux);
                    
Tab. 6.c
                             
Tab. 6.d
Nota: nello stato di o viene sempre aggiornato l’inter vallo di sbrinamento dI, in modo da mantenere la ciclicità di detto intervallo. Se un intervallo di sbrinamento scade durante lo stato di o questo evento viene memorizzato e,
all’attivazione dello stato di on, viene generata una richiesta.
Il passaggio da on ad o avviene con le seguenti modalità:
• vengono mantenuti i tempi di protezione del compressore;
• viene eseguito il pump down (se abilitato);
• lo sbrinamento viene forzatamente terminato e non sarà ripreso nel passaggio ad on;
• il ciclo continuo viene forzatamente terminato e non sarà ripreso nel passaggio ad on.
Il passaggio da o a on avviene con le seguenti modalità:
• vengono mantenuti i tempi di protezione del compressore;
• non viene eseguito lo sbrinamento all’accensione (se abilitato), esso infatti si riferisce al power-up;
• non viene impostato il ritardo compressore e ventilatori all’accensione.
20
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6.4 Gestione aux
L’ uscita aux può essere comandata da più sorgenti: tasto, supervisore, ingresso digitale e fascia oraria. L’attivazione e disattivazione dell’aux avviene ad evento:
Aux Azione
Tasto sulla pressione del tasto Supervisore sulla variazione del valore da supervisore Ingresso digitale sul fronte del contatto (apertura/chiusura) Fascia oraria in base al giorno, ora, minuti di accensione/spegnimento
Tab. 6.e
Quindi con ingressi digitali stabili sarà sempre possibile da tastiera o da supervisore attivare/disattivare l’uscita aux. Gli eventi temporizzati di accensione e/o spegnimento (parametri tON e tOFF) di luce o aux (in funzione del parame­tro H8) sono attivi anche nello stato di OFF. Nota: la funzione anti-sweat heater, all’accensione del controllo o al passaggio da o a on, tiene l’uscita ausiliaria spenta  nchè la temperatura di regolazione non risulta inferiore al valore impostato. All’evento l’uscita ausiliaria si accende.
6.5 Gestione luce
La luce può essere comandata da più sorgenti: tasto, supervisore, Switch porta, Switch tenda, sensore di luce e fascia oraria. L’attivazione e disattivazione della luce avviene ad evento:
Luce Azione
Tasto sulla pressione del tasto Supervisore sulla variazione del valore da supervisore Switch porta sul fronte del contatto (apertura/chiusura) Switch tenda sul fronte del contatto (apertura/chiusura) Sensore di luce sulla rilevazione della luce o del buio Fascia oraria in base al giorno, ora, minuti di accensione/spegnimento
Tab. 6.f
Quindi con ingressi digitali stabili (selezionati come porta o switch tenda) sarà sempre possibile da tastiera o da supervisore accendere e spegnere la luce. Per lo switch porta sono previsti 2 diversi algoritmi di accensione/spegnimento della luce:
• non modi ca lo stato della luce ma agisce solo su compressore e ventole;
• eventi temporizzati di accensione e/o spegnimento di luce o aux (in funzione del parametro H8) sono attivi anche nello stato di o . Nota: la funzione anti-sweat heater, all’accensione del controllo o al passaggio da OFF a ON, tiene l’uscita luce spenta  nchè la temperatura di regolazione non risulta inferiore al valore impostato. All’evento l’uscita luce si accende.
ITALIANO
6.6 Sbrinamento
Il parametro dC stabilisce l’unità di misura delle tempistiche  ssate dai parametri dI (intervallo di sbrinamento) e dP1, dP2 (durata massima dello sbrinamento). Se il relè ausiliario è selezionato come uscita sbrinamento evaporatore ausiliario (H1), lo sbrina­mento viene eseguito contemporaneamente sui due evaporatori presenti. Il parametro d/1 visualizza la sonda di sbrinamento prevista per l’evaporatore principale (la prima sonda assegnata come sonda di sbrinamento), mentre d/2 visualizza la sonda di sbrinamento prevista per l’evaporatore secondario (la seconda sonda assegnata come sonda di sbrinamento).Nel caso non vi siano sonde assegnate allo sbrinamento questo verrà terminato per timeout dt1 e dt2.
6.6.1 Eventi di sbrinamento
Gli eventi che attivano lo sbrinamento sono:
Evento
Intervallo tra gli sbrinamenti dI esaurito Condizionata dall’abilitazione Alla scadenza dell’intervallo Scadenza trigger Rtc Condizionata dall’abilitazione ------­Running time compressore Condizionata dall’abilitazione All’inizio dello sbrinamento Intervallo tra gli sbrinamenti dI esaurito con algoritmo di skip sbrinamento
All’accensione Condizionata dall’abilitazione All’accensione + d5 Ingresso digitale Condizionata dall’abilitazione All’inizio dello sbrinamento Supervisore Sempre -------­Tastiera Sempre --------
Esecuzione dello sbrinamento condizionata dall’abilitazione:
se un ingresso digitale è con gurato come abilitazione dello sbrinamento, esso viene eseguito se l’ingresso stesso è nello stato di abilitazione, in caso contrario rimane pendente. Attenzione: lo sbrinamento richiesto da tastiera o supervisore viene sempre eseguito anche in presenza di una richiesta da ingresso digitale esterno ritardata o in presenza di un ingresso di abilitazione sbrinamento (nello stato di non abilitato o nello stato di ritardo dall’abilitazione). Se il parametro r3= 1 (Direct) o 2 (Reverse) lo sbrinamento non viene mai eseguito.
E
secuzione
Condizionata dall’abilitazione Alla scadenza dell’intervallo
6.6.2 Stato di sbrinamento richiesto
Si resta in questo stato quando si è veri cato uno degli eventi attivatori dello sbrinamento ma non è possibile attivarlo, per cui esso rimarrà pendente per i seguenti motivi:
• ritardo dell’accensione compressore e ventilatori nel punto c0; ritardano l’attivazione del compressore;
• tempi di protezione del compressore (c1,c2,c3), in quanto ne ritardano l’attivazione del compressore;
• allarme di bassa pressione (solo sbrinamento a gas caldo); ritardano l’attivazione del compressore;
• esecuzione del ciclo continuo;
• procedura di pump down in esecuzione, in quanto ritardano l’attivazione del compressore;
• ritardo dello sbrinamento all’accensione (d5);
• ritardo sbrinamento ingresso digitale con gurato come start sbrinamento o abilitazione sbrinamento (d5);
• abilitazione sbrinamento (A4, A5, A9);
• allarme immediato da ingresso digitale esterno (A4, A5, A9), in quanto ritardano l’attivazione compressore;
• allarme ritardato del tempo A7 da ingresso digitale esterno (A4, A5, A9); ritardano l’attivazione del compressore;
• allarme alta temperatura condensatore (solo con sbrinamento a gas caldo), in quanto ritardano l’attivazione del compressore;
• apertura porta (solo sbrinamento a gas caldo se il compressore è bloccato dall’algoritmo di gestione porta).
Aggiornamento dI
Tab. 6.g
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ITALIANO
6.6.3 Ingresso nello sbrinamento
Lo sbrinamento viene eseguito a resistenza o a gas caldo in funzione del parametro d0. Se selezionato in temperatura, esso viene eseguito solo se la temperatura della sonda di evaporazione risulta inferiore al valore di  ne sbrinamento (dt1 e dt2) o è in errore. Ciò è valido anche nel caso di 2 evaporatori. Nello sbrinamento a resistenza:
• si spegne il compressore (eseguendo il pump down se abilitato);
• si attende il tempo d3;
• si attivano i relè di sbrinamento evaporatore principale e secondario per attivare le resistenze. Nello sbrinamento a gas caldo:
• si accende il compressore;
• si attende il tempo d3;
• si attivano i relè dello sbrinamento evaporatore principale e secondario per attivare la valvola di gas caldo.
6.6.4 Esecuzione dello sbrinamento
Durante lo sbrinamento la visualizzazione è controllata dal parametro d6. Se durante tale procedura viene rilevata, ad esempio, un’apertura della porta da contatto digitale esterno, il compressore viene spento (eseguendo il pump down se abilitato). Alla chiusura della porta il compressore riprende lo stato previsto per lo sbrinamento selezionato, mentre i ventilatori sono gestiti dal parametro F3. Se selezionato lo sbrinamento termostatato, le soglie di temperatura permettono di spegnere il relativo relè di defrost quando la temperatura supera le soglie (‘dt1’,’dt2’) e di accendere il relativo relè di sbrinamento quando la temperatura è inferiore alle soglie (‘dt1’,’dt2’) meno l’isteresi  ssa di 1°C.
Note:
1. se è prevista la sonda di sbrinamento del secondo evaporatore, ma non è prevista l’uscita di sbrinamento del secondo evaporatore, il defrost relativo viene eseguito utilizzando l’uscita per il primo evaporatore. Se selezionato lo sbinamento termostatato, l’unico relè di sbrinamento è spento se ambedue le sonde sugli evaporatori hanno superato le rispettive soglie (‘dt1’,’dt2’);
2. se non è prevista la sonda di sbrinamento del secondo evaporatore, ma è prevista l’uscita di sbrinamento del secondo evaporatore, il defrost relativo viene eseguito a tempo o considerando la temperatura del primo evaporatore.
6.6.5 Fine dello sbrinamento
Lo sbrinamento termina in temperatura (dt1, dt2) o a tempo (dP1 ,dP2) in funzione del parametro d0. Quello termostatato termina sempre a tempo (‘dP1’,’dP2’). Se è selezionato lo sbrinamento in temperatura esso può terminare per timeout (dP1, dP2) ed, in tal caso, in funzione del parametro A8, viene visualizzata la segnalazione Ed1 o Ed2. Nel caso di errore sonda selezionata sbrinamento (evaporatore principale o ausiliario), esso viene sempre eseguito a tempo, con segnalazione del timeout, se abilitata (Ed1 o Ed2). Nel caso di doppio evaporatore, lo sbrinamento termina quando ambedue gli evaporatori hanno raggiunto la condizione di  ne sbrinamento. Nel caso un evaporatore  nisca lo sbrinamento (a tempo o in temperatura) prima dell’altro, il corrispondente relè di sbrinamento viene diseccitato, mentre il compressore rimane nello stato richiesto dallo sbrinamento. Lo sbrinamento viene terminato prematuramente da:
• passaggio dalla modalità di funzionamento Direct con sbrinamento a Riverse (caldo), da parametro (r3) o da ingresso digitale
(A4, A5);
•  ne abilitazione da contatto digitale esterno (mantiene sbrinamento richiesto);
• spegnimento dello strumento (OFF) da tastiera, supervisore ed ingresso digitale;
•  ne dello sbrinamento da supervisore e da tastiera.
Se lo sbrinamento viene terminato prematuramente, non vengono eseguiti il gocciolamento e il fermo ventilatori in post gocciola­mento, come se questi tempi fossero uguali a 0.
Caso particolare: se il controllo sta eseguendo uno sbrinamento a gas caldo ed interviene un allarme di bassa pressione, il compressore verrà spento per e etto dell’allarme mentre lo sbrinamento terminerà probabilmente per timeout.
Alla  ne dello sbrinamento:
• viene spento il compressore (gas caldo) ed eseguito il pump down (se abilitato) se previsto un periodo di gocciolamento (dd);
• vengono spenti i ventilatori, se previsto un tempo di gocciolamento (dd) o di fermo ventole in post gocciolamento (Fd);
• viene disattivato il relè di sbrinamento;
• si attiva il tempo di esclusione allarmi dopo sbrinamento (d8);
• vengono resettate eventuali richieste di sbrinamento pendenti  no a questo momento.
Se il tempo di gocciolamento è =0, il compressore rimane nello stato precedente e viene attivata direttamente la regolazione. Se il tempo di gocciolamento e fermo ventilatori in post gocciolamento sono=0, il compressore e ventilatori rimangono nello stato precedente e viene attivata la normale regolazione.
6.6.6 Fine dello sbrinamento canalizzato
Lo sbrinamento canalizzato si ha:
• nel master ‘In’=1 a seguito di ogni evento in grado di attivare lo sbrinamento,
• negli slave ‘In’=2-6 a seguito di uno sbrinamento da supervisore.
Nel caso di sbrinamento canalizzato, ferme restando le condizioni di  ne defrost di cui al punto precedente, prima di passare in gocciolamento master e slave attendono il consenso dal sincronizzatore di rete. In ogni caso lo sbrinamento sarà terminato per timeout.
6.6.7 Gocciolamento
Il tempo di gocciolamento è  ssato dal parametro dd e in tale stato il compressore e il ventilatore sono spenti. Al termine del gocciolamento si passa in fermo ventilatori in post gocciolamento (Fd):
• il compressore riprende il normale funzionamento;
• i ventilatori rimangono spenti.
Se il tempo di fermo ventilatori in post gocciolamento è 0, si passa direttamente alla normale regolazione.
6.6.8 Fermo ventilatori in post gocciolamento
Il tempo di fermo ventilatori in post gocciolamento è  ssato dal parametro Fd ed al termine riprende la normale regolazione.
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Note sullo sbrinamento
• Se selezionato lo sbrinamento con Rtc il parametro dI non è operativo. Viene comunque aggiornato il timer dI ed il parametro torna ad essere operativo solo in caso di allarme Rtc. Si consiglia, quindi, di impostare dI per motivi di sicurezza.
• Il timer utilizzato per determinare l’intervallo di sbrinamento, caricato al suo esaurimento con il parametro dI, viene aggiornato ciclicamente alla sua scadenza permettendo di avere sbrinamenti ciclici. L’aggiornamento del timer avviene anche con macchi­na nello stato di o . Se il timer dI scade durante il periodo di o , all’accensione viene eseguito uno sbrinamento. Nel caso venga eseguito uno sbrinamento da “Rtc”manuale, da tastiera o da supervisore, il timer legato a dI non viene reimpostato all’inizio dello sbrinamento. Può capitare che, alla  ne dello sbrinamento, scada il timer relativo a dI e vi sia un altro sbrinamento. Nel caso venga eseguito uno sbrinamento da ingresso digitale, con algoritmo running time del compressore o da supervisore in controlli Slave, il timer legato a “dI” viene reimpostato nel momento della generazione della richiesta di sbrinamento. In questo modo l’intervallo di sbrinamento rappresenta un timeout nella generazione delle richieste di sbrinamento (che entra in funzione ad esempio quando il timer esterno non funziona correttamente).
Se selezionato lo sbrinamento all’accensione (d4) e impostato un ritardo di sbrinamento all’accensione (d5) il timer relativo a dI deve essere impostato alla  ne del ritardo di sbrinamento all’accensione. Così, tra macchine programmate, con
stesso valore di dI e diversi valori di d5, per distribuire nel tempo lo sbrinamento all’accensione, sarà possibile mantenere lo sfasamento temporale degli sbrinamenti anche nei successivi eventi. Nel caso sia selezionata la regolazione con 2 gradini per il compressore (con o senza rotazione, H1 = 12 o 13) lo sbrinamento a gas caldo prevede l’accensione dei 2 gradini, quello a resistenza lo spegnimento.
Funzionalità attiva Funzionalità con defrost
Normale regolazione direct o reverse Sospesa O remoto, da supervisore o da tastiera In o defrost viene terminato Defrost Normale funzionamento Ciclo continuo Eventualmente rimane richiesto durante il defrost
Monitoraggio allarmi di temperatura Normale funzionamento Regolazione ventilatori di evaporazione Normale funzionamento Power on Normale funzionamento Uscita allarme normalmente aperta o chiusa Normale funzionamento Uscita ausiliaria Normale funzionamento Uscita luce Normale funzionamento Uscita secondo evaporatore Normale funzionamento Uscita di comando per valvola di pump down Normale funzionamento Uscita regolazione ventilatore di condensazione Normale funzionamento Uscita secondo compressore ritardato Normale funzionamento Uscita ausiliaria con spegnimento in o Normale funzionamento Uscita luce con spegnimento in o Normale funzionamento Nessuna funzione associata all’uscita aux Normale funzionamento Uscita reverse in regolazione con zona neutra Normale funzionamento Uscita gradino secondo compressore Sospesa Uscita gradino secondo compressore con rotazione Sospesa
Switch porta con blocco compressore, ventole e gestione luce Normale funzionamento Switch porta con blocco ventole e gestione luce Normale funzionamento Switch tenda con variazione del set point e gestione della luce Normale funzionamento Sensore di luce e gestione luce Normale funzionamento Switch di attivazione uscita ausiliaria Normale funzionamento Switch porta con blocco compressore, ventole senza gestione luce Normale funzionamento Switch porta con blocco ventole senza gestione luce Normale funzionamento Attivazione luce da tastiera o supervisore Normale funzionamento Attivazione ausiliario da tastiera o supervisore Normale funzionamento Allarmi Si veda tabella allarmi e segnalazioni Allarme sonda virtuale di regolazione Normale funzionamento Allarme sonda prodotto Normale funzionamento Allarme sonda defrost Defrost terminato per timeout. Allarme sonda condensazione Normale funzionamento Allarme sonda antifreeze Normale funzionamento
Tab. 6.h
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I
I
I
6.7 Nuove funzionalità di sbrinamento
6.7.1 Sbrinamento in funzione del tempo di funzionamento del compressore
Per abilitare il controllo a questa modalità di funzionamento si dovrà impostare un valore >0 nel parametro d10. Così facendo si agisce sullo start sbrinamento ovvero a seconda della temperatura sull’evaporatore (par. d11), il controllo veri ca il tempo di funzionamento del compressore (par. d10) e decide se attivare o no lo sbrinamento. Sono previsti 2 parametri:
• d10: il tempo di funzionamento del compressore, con temperatura di evaporazione inferiore alla soglia, dopo il quale si ha la generazione di una richiesta di sbrinamento;
• d11: la soglia di temperatura di evaporazione. Lo sbrinamento viene generato se il compressore ha funzionato:
• per il tempo d10;
• con un valore della sonda di evaporazione inferiore a d11. Nel caso di 2 evaporatori saranno previsti 2 timer separati per ogni evaporatore; il conteggio di ogni timer verrà attivato quando il compressore è ON e la corrispondente sonda di evaporazione è inferiore alla soglia d11. Lo start sbrinamento si avrà quando almeno uno dei due timer è scaduto, o almeno uno degli evaporatori ha funzionato per il tempo d10 al di sotto della soglia di temperatura d11.
6.7.2 Sbrinamento a intervalli di tempo dI variabile
Per abilitare il controllo a questa modalità di funzionamento si dovrà impostare il parametro d12=1. L’algoritmo del controllo, in funzione della durata dello sbrinamento precedente, incrementa o decrementa in modo proporzionale l’intervallo di sbrinamento (dI) per gli sbrinamenti successivi. I parametri legati a questa funzionalità sono:
• dI: Intervallo tra gli sbrinamenti;
• d12: abilitazione funzionalità;
• dn: durata nominale dello sbrinamento, in proporzione al timeout sbrinamento impostato (valore %);
• dP1 e dP2: durata massima sbrinamento evaporatore 1 e 2;
• dH: fattore proporzionale di regolazione.
L’algoritmo calcola con le seguenti formule:
dn1 dP1
100
e
dn
I tempi nominali per lo sbrinamento dn1 e dn2 (nel caso del secondo evaporatore) ottenuti come percentuale “dn” di “dP1” e “dP2”. Quindi se uno sbrinamento dura meno del tempo “dn” stabilito, l’algoritmo allunga in modo proporzionale (a seconda del valore assegnato al parametro dH) l’intervallo di sbrinamento “dIn” successivo.
dn
dn2 dP2
100
Sbrinamento
0
Intervallo di tempo dI (impostato) tra gli sbrinamenti
DdI DdI
dE < dn%
dI dI
dE < dn%
1
dI
Nuovo intervallo di tempo (calcolato) tra gli sbrinamenti
Fig. 6.a
dE > dn%
2
dI
Intervallo di tempo dI (impostato) tra gli sbrinamenti
tempo
dI
Il parametro dH è un fattore di proporzionalità che permette di ampli care o attenuare la variazione di “dI”:
ΔdI
dn
100
dE
dP
dH
dI
50
*
dE* = durata e ettiva dello sbrinamento
n
dI
dI
può essere variato tra e
d
Esempio:
Δd
2
dI
2d
se l’intervallo di sbrinamento (dI) è settato ogni 8 ore e la durata massima dello sbrinamento (dP1 o dP2) è impostata a 30 minuti ma solitamente si necessita di sbrinare per un tempo inferiore a dP1 o dP2 del 50 %, si setterà il parametro dn=50 %. L’algoritmo dello strumento calcolerà secondo la formula dn/100 x dP1= dn1 oppure dn/100 x dP2= dn2 (se esiste il secondo evaporatore) il/i tempo/i nominale/ “dn1” o “dn2” per lo sbrinamento che nell’esempio riportato corrisponde a 15 minuti ovvero al 50 % di dP.
Il nuovo intervallo dI1 per lo sbrinamento successivo viene calcolato dall’algoritmo secondo la formula:
1
dI
dn
100
dH
dE
dIdI +
dP
50
A questo punto se lo sbrinamento dovesse terminare dopo 10 minuti (dE), sostituendo i valori noti nella formula otterremo:
1
dI
50
88
1001030
dH 50
quindi:
1
dI
8 +
1.167
dH
50
.
È evidente come a questo punto il fattore dH sia rilevante per l’incremento o decremento del nuovo dI1.
1) Se dH= 0 (nessuna in uenza) dI1= 8 + 0= dI 8 ore
2) Se dH= 25 (bassa in uenza) dI1= 8 + (1,167*0,5) 8 ore e 34 minuti
3) Se dH= 50 (media in uenza) dI1= 8 + (1,167*1) 9 ore e 9 minuti
4) Se dH= 75 (medio-alta in uenza) dI1= 8+(1,167*1,25) 9 ore e 27 minuti
5) Se dH=100 (alta in uenza) dI1= 8 + (1,167*2) 10 ore e 19 minuti
Riassumendo dI1 varia da 8 ore (dI) impostando dH=0 (valore minimo) a 10 ore e 19 minuti impostando dH=100 (valore massimo).
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6.7.3 Sbrinamento ad intervalli calcolati in funzione della durata dello sbrinamento precedente: Skip
defrost
Per abilitare il controllo a questa modalità di funzionamento si dovrà impostare il parametro d12=2. In questo caso il controllo in base al tempo di esecuzione dell’ultimo sbrinamento esegue o meno lo sbrinamento successivo. I parametri legati a questa funzionalità sono:
• d12: abilitazione funzionalità;
• dI: intervallo tra gli sbrinamenti;
• dn: durata nominale dello sbrinamento, in proporzione al timeout sbrinamento (valore espresso in %);
• dP1 e dP2: durata massima sbrinamento evaporatore 1 e 2.
Impostando correttamente questi parametri l’algoritmo calcola con le seguenti formule:
dn
dn1 dP1
100
e
I tempi nominali per lo sbrinamento dn1 e dn2 (nel caso del secondo evaporatore) ottenuti come percentuale “dn” di “dP1” e “dP2”. Questa funzione si basa su un principio semplice ed e cace. Se lo sbrinamento dura un tempo minore o uguale al tempo dn1 o dn2 (calcolati come sopra), lo sbrinamento successivo (dopo il tempo “dI”) verrà saltato. Al successivo sbrinamento e ettuato si ripeterà la veri ca; se l’esito dovesse essere lo stesso di quello descritto allora si salteranno i 2 sbrinamenti successivi (così via  no ad un massimo di 3 sbrinamenti consecutivi saltati). Nel caso in cui vengano ignorati 3 sbrinamenti consecutivi e il tempo dello sbrinamento e ettuato risulta essere ancora inferiore ad dn%, il ciclo è terminato e il controllo provvederà a saltare nuovamente uno sbrinamento successivo. Non appena il tempo dello sbrinamento sarà superiore al dn% del tempo dP, allora lo sbrinamento successivo previsto verrà eseguito e la funzione ripartirà da capo.
L’algoritmo mantiene un contatore dei defrost da saltare:
• se lo sbrinamento termina in un tempo inferiore a dn1 viene incrementato di 1 il contatore degli sbrinamenti da saltare.
Il valore attuale del contatore indica gli sbrinamenti da saltare;
• se lo sbrinamento termina normalmente il prossimo sbrinamento viene eseguito;
• se il contatore raggiunge il valore 3, vengono saltati 3 sbrinamenti e viene portato a 1;
• all’accensione dello strumento lo sbrinamento viene eseguito per 7 volte senza incrementare il
contatore, poi viene abilitato l’aggiornamento del contatore (dall’ottavo in poi). A  anco viene proposta una descrizione gra ca di quanto descritto È consigliabile utilizzare questa funzione con programmazione sbrinamenti equamente distribuiti nell’arco della giornata (es. sbrinamenti ciclici, par. “dI”). Questo per evitare che vengano saltati sbrinamenti che risulterebbero essere gli ultimi prima di un lungo periodo programmato senza sbrinamenti (per es. quando con programmazione da orologio si concentrano gli sbrinamenti dell’utenza solo nella notte).
dn
dn2 dP2
100
.
Sbrinamento
dE < dn% dE < dn% dE < dn%
dI
si salta lo sbrinamento previsto si saltano due sbrinamenti previsti
dI dI dI dI dI dI dI dI
dI
Fig. 6.b
Sbrinamento
dE < dn% dE < dn%dE > dn%
dI dI dI dIdI
si salta lo sbrinamento
lo sbrinamento viene eseguito regolarmente
Fig. 6.c
tempo
si saltano tre sbrinamenti previsti
dI
tempo
si salta lo sbrinamento
ITALIANO
6.7.4 Sbrinamento in funzione della durata dello sbrinamento precedente con skip defrost e dI variabile
(mix. 1-2)
Per abilitare il controllo a questa modalità di funzionamento si dovrà impostare il parametro d12=3. Con questa gestione il controllo e ettua l’esecuzione dello sbrinamento tenendo conto sia della durata dello sbrinamento prece­dente con la possibilità di saltare l’esecuzione, che di adottare l’intervallo impostato tramite il parametro dI. Parametri utilizzati:
• dI: Intervallo tra gli sbrinamenti;
• d12: abilitazione funzionalità;
• dn: durata nominale sbrinamento, in proporzione al timeout sbrinamento impostato (valore in %);
• dP1 e dP2: durata massima sbrinamento evaporatore 1 e 2;
• dH: fattore proporzionale di regolazione.
L’algoritmo calcola con le seguenti formule:
*
dn
100
dE
dP
ΔdI
I tempi nominali per lo sbrinamento dn1 e dn2 (nel caso del secondo evaporatore) ottenuti come % “dn” di “dP1” e “dP2”. Il parametro “dH” è un fattore di proporzionalità che permette di ampli care o attenuare la variazione di “dIn”. Quindi, in questa modalità, se uno sbrinamento dura meno del tempo “dn” stabilito, l’algoritmo aggiungerà in modo proporzionale (a seconda del valore assegnato al parametro dH) il tempo residuo dello sbrinamento precedente all’intervallo di sbrinamento “dI1” successivo. Oltre a questo, l’algoritmo provvederà a saltare con il principio dello “skip defrost” lo o gli sbrinamenti successivi a seconda del valore raggiunto dal contatore degli sbrinamenti da saltare (da 1 a 3).
dH
dI
50
ir33 +030220440 - rel. 2.5 - 16.06.10
25
ITALIANO
6.8 Pump down e bassa pressione
6.8.1 Abilitazione della funzionalità
La funzionalità di pump down viene attivata portando il par. c7 (durata del pump down)  da 0. La valvola pump down deve essere collegata all’uscita ausiliaria, predisponendo il parametro relativo (H1). È inoltre necessario impostare uno degli ingressi digitali (A4, A5, A9) come ingresso di bassa pressione.
6.8.2 Funzionalità di pump down
Al raggiungimento del set point (se è trascorso il tempo min. di ON del compressore c3) la regolazione chiude la valvola di pump down, bloccando il gas refrigerante in aspirazione del compressore. Con il par. c10 è possibile selezionare il pump down in pressione. In questo caso, una volta chiusa la valvola di pump down, il compressore funziona  no al raggiungimento della bassa pressione o del tempo c7. Scaduto tale tempo il compressore viene spento, indipendentemente dallo stato dell’ingresso di bassa pressione, l’allarme Pd (pump down terminato per timeout) viene attivato. In questo caso la funzione di autostart del compressore in pump down è disabilitata. Nota: se la richiesta di spegnimento avviene con compressore spento e valvola aperta (se a seguito dell’apertura valvola, il compressore non si è ancora attivato) la routine spegne la valvola ed eventualmente attiva il pump down se non in bassa pressione (se abilitato autostart e pump down in pressione). Quando la regolazione richiede l’accensione del compressore, se sono trascorsi il tempo minimo di o c2 e il tempo minimo tra due accensioni del compressore c1, la valvola di pump down viene aperta, permettendo al gas refrigerante di ritornare in aspirazione del compressore. Il compressore viene acceso dopo il tempo di ritardo c8 dall’apertura della valvola. Nota: se la richiesta di accensione avviene con compressore acceso e valvola spenta (perché in pump down o in autostart) si procede all’apertura immediata della valvola.
6.8.3 Autostart del compressore in pump down
Con il parametro c9 è possibile selezionare l’autostart del compressore nella situazione di pump down. Una volta spento il compressore in pump down per raggiungimento della bassa pressione, se il pressostato di bassa pressione segnala un innalzamento della stessa, per una mancanza di tenuta della valvola di pump down, il compressore viene rimesso in moto  no al raggiungimen­to della bassa pressione. Nell’autostart del compressore vengono rispettati il tempo min di o c2 e il tempo tra due accensioni c1, mentre non viene rispettato il tempo minimo di ON. Quindi, al raggiungimento della bassa pressione, il compressore viene spento anche se non è trascorso il tempo c2. L’attivazione di un ciclo di autostart del compressore in pump down viene segnalato con il messaggio AtS a ripristino automatico, al successivo ciclo di pump down corretto.
6.8.4 Funzionalità di pump down a tempo
Con il parametro ‘c10’ è possibile selezionare il Pump-Down a tempo. In questo caso, dopo la chiusura della valvola, il compressore funziona  no al raggiungimento della bassa pressione o del tempo ‘c7’. Scaduto tale tempo il compressore viene spento, indipen­dentemente dallo stato dell’ingresso di bassa pressione. L’allarme ‘Pd’ (Pump-Down terminato per timeout) risulta disattivato. In questo caso la funzione di autostart del compressore in Pump-Down è disabilitata.
6.8.5 Allarme di bassa pressione (LP)
L’allarme LP viene segnalato quando il pressostato rileva una situazione di bassa pressione con la valvola di pump down aperta e il compressore attivato. Tale segnalazione d’allarme è tuttavia ritardata del tempo impostato attraverso il par. A7. La bassa pressione non viene segnalata durante la fase di accensione del compressore (apertura della valvola di pump down e accensione del compressore dopo c8), spegnimento del compressore con procedura di pump down e autostart del compressore in pump down. L’allarme di bassa pressione porta alla disattivazione della valvola Pump Down e del compressore ed è a ripristino automatico. Il reset dell’allarme di bassa pressione può avvenire in qualsiasi situazione. Nota: nel caso sia selezionata la regolazione con due gradini per il compressore (con o senza rotazione, H1= 12 o 13) il pump­down viene eseguito allo spegnimento di entrambi i gradini. La funzione di autostart prevede la riaccensione di entrambi i gradini.
6.9 Ciclo continuo
Premendo per più di 5 s si attiva la funzionalità di ciclo continuo ovvero il compressore continua a funzionare, indipendente­mente dalla regolazione, per il tempo cc, per abbassare la temperatura anche al di sotto del set point. Se il tempo cc viene settato a 0, il ciclo continuo non viene mai attivato. Il ciclo continuo viene interrotto al raggiungimento del tempo cc o della temperatura minima prevista, che corrisponde alla soglia di allarme di minima temperatura (AL). Se la temperatura dovesse, dopo il termine del funzionamento a ciclo continuo, scendere per inerzia sotto la soglia di minima temperatura, è possibile evitare la segnalazione dell’allarme di bassa temperatura, impostan­do opportunamente il ritardo c6 di esclusione allarme dopo ciclo continuo. Per attivare il ciclo continuo è necessario premere il pulsante (per MasterCella, powercompact e powercompact small) o i
pulsanti Il ciclo continuo non si attiva se:
• la durata del ciclo continuo (cc) è impostata a 0;
• la temperatura è inferiore alla soglia di bassa;
• in funzionamento reverse (caldo), da parametro (r3) o da ingresso digitale (A4, A5, A9);
• nello stato di OFF.
aux
def
+
(ir33, power e DIN) per più di 5 s.
6.9.1 Stato di attesa di attivazione del ciclo continuo
Si resta in questo stato quando si è richiesta l’attivazione del ciclo continuo ma non è possibile attivarlo per uno dei seguenti motivi:
• tempi di protezione del compressore (c1, c2, c3), in quanto ritardano l’attivazione del compressore;
• allarme immediato o ritardato da ingresso digitale esterno (A4, A5, A9), se ritarda l’attivazione del compressore;
• esecuzione dello sbrinamento, del gocciolamento e del post gocciolamento;
• ritardo start compressore e ventilatori all’accensione;
• porta aperta (vedi Esecuzione del ciclo continuo, più sotto);
• allarme di bassa pressione (LP) attivo in quanto ritarda l’attivazione del compressore;
• allarme di alta temperatura condensatore (CHt) in quanto ritarda l’attivazione del compressore. Durante la situazione di ciclo continuo richiesto l’icona lampeggia.
26
ir33 +030220440 - rel. 2.5 - 16.06.10
6.9.2 Esecuzione del ciclo continuo
Durante l’esecuzione del ciclo continuo:
• il compressore rimane sempre acceso;
• l’allarme di bassa temperatura è disattivato;
• l’icona è accesa.
Se viene aperta la porta e uno degli ingressi digitali è settato come gestione apertura porta, il compressore si spegne e il ciclo continuo viene temporaneamente interrotto. Alla chiusura della porta esso riprende da dove era stato interrotto, quindi in pratica il conteggio del timer interno legato alla durata del ciclo (cc), viene messo in pausa all’apertura della porta e viene ripreso alla chiusura della porta.
6.9.3 Fine del ciclo continuo
Il ciclo continuo termina per:
• pressione del pulsante (per MasterCella, powercompact e powercompact small) o i pulsanti
def
aux
+
• raggiungimento della temperatura minima prevista (AL);
• raggiungimento della durata massima (cc);
• spegnimento dello strumento (o ) da tastiera e supervisore;
• passaggio dalla modalità di funzionamento Direct o Direct con sbrinamento a Reverse (caldo), da parametro (r3) o da ingresso digitale (A4, A5, A9).
L’allarme di bassa temperatura viene escluso per un tempo (c6) dal termine del ciclo continuo.
Nota: nel caso sia selezionata la regolazione con 2 gradini per il compressore (con o senza rotazione, H1= 12 o 13) il ciclo continuo attiva entrambi i gradini.
Funzionalità attiva Funzionalità con Ciclo Continuo
Normale regolazione direct o reverse Sospesa OFF remoto, da supervisore o da tastiera In OFF ciclo continuo viene terminato Defrost Eventualmente rimane richiesto durante il ciclo
Ciclo continuo Normale funzionamento Monitoraggio allarmi di temperatura Normale funzionamento Regolazione ventilatori di evaporazione Normale funzionamento Power on Normale funzionamento Uscita allarme normalmente aperta o chiusa Normale funzionamento Uscita ausiliaria Normale funzionamento Uscita luce Normale funzionamento Uscita secondo evaporatore Normale funzionamento Uscita di comando per valvola di pump down Normale funzionamento Uscita regolazione ventilatore di condensazione Normale funzionamento Uscita secondo compressore ritardato Normale funzionamento Uscita ausiliaria con spegnimento in o Normale funzionamento Uscita luce con spegnimento in o Normale funzionamento Nessuna funzione associata all’uscita aux Normale funzionamento Uscita reverse in regolazione con zona neutra Normale funzionamento Uscita gradino secondo compressore Attivato Uscita gradino secondo compressore con rotazione Attivato Switch porta con blocco compressore, ventole e gestione luce Normale funzionamento Switch porta con blocco ventole e gestione luce Normale funzionamento Switch tenda con variazione del set point e gestione della luce Normale funzionamento Sensore di luce e gestione luce Normale funzionamento Switch di attivazione uscita ausiliaria Normale funzionamento Switch porta con blocco compressore, ventole senza gestione luce Normale funzionamento Switch porta con blocco ventole senza gestione luce Normale funzionamento Attivazione luce da tastiera o supervisore Normale funzionamento Attivazione ausiliario da tastiera o supervisore Normale funzionamento Allarmi Si veda tabella allarmi e segnalazioni Allarme sonda virtuale di regolazione Normale funzionamento Allarme sonda prodotto Normale funzionamento Allarme sonda defrost Normale funzionamento Allarme sonda condensazione Normale funzionamento Allarme sonda antifreeze Normale funzionamento
(ir33, power e DIN) per più di 5 s;
continuo
Tab. 6.g
ITALIANO
ir33 +030220440 - rel. 2.5 - 16.06.10
27
6.10 Allarme di alta temperatura di condensazione
Se una sonda è impostata come condensatore (/A2, /A3, /A4) è possibile monitorare la temperatura del condensatore per segnalare l’alta temperatura, probabilmente per una situazione di sporcizia e intasamento. Se non è selezionata alcuna sonda condensazione il preallarme/l’allarme condensazione sono disabilitati. L’uscita ventilatori di condensazione, se selezionata, è OFF. Nel caso siano selezionate due sonde di condensazione gli algoritmi di gestione pre-allarme e allarme di alta temperatura conden­satore vengono eseguiti con riferimento alla sonda di valore più elevato.
ITALIANO
Sonda condensazione Preallarme Allarme Uscita ventole condensazione selezionata
Non presente Non generato Non generato o Presenti due sonda Su sonda maggiore Su sonda maggiore Su sonda maggiore In errore (una delle due sonde) Generato Generato on
Lo stato di allarme di una delle due sonde di condensazione porta alle gestione dell’allarme, ignorando il valore dell’altra sonda. È possibile impostare la soglia di alta temperatura del condensatore attraverso il parametro Ac e una isteresi usata nell’attivazione dell’allarme di alta temperatura del condensatore e nella regolazione dei ventilatori di condensazione attraverso il par. AE. Se la temperatura del condensatore è >‘Ac’-(‘AE’/2) viene segnalata la situazione di preallarme, non c’è alcuna modi ca allo stato dei carichi, ma viene solo visualizzato sul display il messaggio ‘cht’. Se nella situazione di preallarme la temperatura condensatore diven­ta <‘Ac’-‘AE’, il preallarme rientra e la segnalazione ‘cht’ sparisce. Se la temperatura del condensatore diventa >‘Ac’ viene attivato il timer di ritardo allarme (che è possibile settare attraverso il parametro ‘Acd’). Se allo scadere del ritardo ‘Acd’ la temperatura è ancora al di sopra della soglia ‘Ac’, scatta l’allarme ‘CHt’, viene visualizzato sul display il messaggio ‘CHt’ e il compressore viene spento senza rispettare le tempistiche di sicurezza (‘c1’,’c2’,’c3’). L’allarme ‘CHt’ è solo ripristino manuale. Se, invece, la temperatura ritorna al di sotto della soglia, il timer viene resettato e rimane o lo stato di preallarme precedente o il normale funzionamento. È possibile impostare il relè ausiliario come uscita ventole condensatore (‘H1 o H5’), la quale si attiva se la temperatura del condensatore > ‘F4’ + ‘F5’ e si disattivano se la temperatura del condensatore < ‘F4’. Nel caso siano selezionate due sonde di condensazione l’algoritmo di gestione ventole di condensazione viene eseguito con riferimento alla sonda di valore più elevato. Lo stato di allarme di una delle due sonde di condensazione porta alle gestione dell’allarme, ignorando il valore dell’altra sonda. Nel caso di errore sonda di condensazione il preallarme cht e l’allarme CHt vengono generati automatica­mente. In questo caso l’uscita ausiliara, impostata come ventola di condensazione, viene attivata.
Tab. 6.h
Funzionalità attiva Funzionalità con regolazione ventole condensazione
Normale regolazione direct o reverse Normale funzionamento o remoto, da supervisore o da tastiera Uscite condensarore disattivate, preallarme ed allarme condensatore resettati Defrost Normale funzionamento Ciclo continuo Normale funzionamento Monitoraggio allarmi di temperatura Normale funzionamento Regolazione ventilatori di evaporazione Normale funzionamento Power on Normale funzionamento Uscita allarme normalmente aperta o chiusa Uscita eccitata in ‘CHT’ Uscita ausiliaria Normale funzionamento Uscita luce Normale funzionamento Uscita secondo evaporatore Normale funzionamento Uscita di comando per valvola di pump down Normale funzionamento Uscita regolazione ventilatore di condensazione Normale funzionamento Uscita secondo compressore ritardato Normale funzionamento Uscita ausiliaria con spegnimento in o Normale funzionamento Uscita luce con spegnimento in o Normale funzionamento Nessuna funzione associata all’uscita aux Normale funzionamento Uscita reverse in regolazione con zona neutra Normale funzionamento Uscita gradino secondo compressore Normale funzionamento Uscita gradino secondo compressore con rotazione Normale funzionamento Switch porta con blocco compressore, ventole e gestione luce Normale funzionamento Switch porta con blocco ventole e gestione luce Normale funzionamento Switch tenda con variazione del set point e gestione della luce Normale funzionamento Sensore di luce e gestione luce Normale funzionamento Switch di attivazione uscita ausiliaria Normale funzionamento Switch porta con blocco compressore, ventole senza gestione luce Normale funzionamento Switch porta con blocco ventole senza gestione luce Normale funzionamento Attivazione luce da tastiera o supervisore Normale funzionamento Attivazione ausiliario da tastiera o supervisore Normale funzionamento Allarmi Si veda tabella allarmi e segnalazioni Allarme sonda virtuale di regolazione Normale funzionamento Allarme sonda prodotto Normale funzionamento Allarme sonda defrost Normale funzionamento Allarme sonda condensazione Uscita condensatore on, preallarme ed allarme condensatore generati Allarme sonda antifreeze Normale funzionamento
Tab. 6.i
28
ir33 +030220440 - rel. 2.5 - 16.06.10
6.11 Regolazione con banda morta
È possibile attivare la regolazione con banda morta prevedendo di utilizzare per il gradino reverse l’uscita aux1 o aux2: H1 o H5=11. Il set point ‘St’ è centrale rispetto alla zona neutra. Il parametro ‘rd’ rappresenta il di erenziale nella regolazione associata al compressore, ‘rn’ l’entità della banda morta, ‘rr’ il di erenziale nella regolazione reverse associata alla uscita aux1 o aux2. Nel diagramma 6.d è rappresentata la regolazione con zona neutra nel caso di modalità di funzionamento direct (‘r3’=0 e 1). Si prevede di utilizzare la zona morta principalmente nella modalità di funzionamento direct. Il diagramma 6.e, descrive la regolazione con zona neutra nel caso di modalità di funzionamento reverse (‘r3’=2). Il gradino associato all’uscita aux1 o aux2 rimane in reverse. ll gradino associato all’uscita compressore passa da direct a reverse.
Nota:
1. il gradino associato all’uscita aux1 o aux2 ha associata solo la temporizzazione di protezione ‘c0’, mentre il gradino associato
al compressore (sia in direct che in reverse) ha associate le temporizzazioni ‘c0’ ‘c1’ ‘c2’ ‘c3’. Si può veri care quindi che gradini siano attivi contemporaneamente per e etto delle protezioni associate al gradino del compressore nonché dello stato di defrost della macchina;
2. nel caso sia abilitata la funzione di switch tenda (‘A4’=7) il controllore modi ca il set point alla chiusura del contatto,
aggiungendo o togliendo valore del parametro ‘r4’, il nuovo valore viene utilizzato per tutte le funzioni relative al set-point (Es. Allarmi Alta e Bassa temperatura relativi, banda morta, ecc.). Con ‘r4’=3.0 (valore pre-programmato) il setpoint viene aumentato di 3 gradi rispetto al valore utilizzato con tenda aperta in direct e diminuito di 3 gradi in reverse. Non è prevista la rotazione dei carichi in modalità di funzionamento reverse (‘r3’=2). La tabella che segue de nisce lo stato dell’uscita reverse (aux1 o aux2) in regolazione con zona neutra.
Funzionalità attiva Uscita reverse in regolazione con zona neutra
Normale regolazione direct o reverse Normale funzionamento OFF remoto, da supervisore o da tastiera Uscita reverse spenta Defrost Normale funzionamento Ciclo continuo Uscita reverse spenta Monitoraggio allarmi di temperatura Normale funzionamento Regolazione ventilatori di evaporazione Normale funzionamento Power on Normale funzionamento Uscita allarme normalmente aperta o chiusa Normale funzionamento Uscita ausiliaria Normale funzionamento Uscita luce Normale funzionamento Uscita secondo evaporatore Normale funzionamento Uscita di comando per valvola di pump down Normale funzionamento Uscita regolazione ventilatore di condensazione Normale funzionamento Uscita secondo compressore ritardato Normale funzionamento Uscita ausiliaria con spegnimento in o Normale funzionamento Uscita luce con spegnimento in o Normale funzionamento Nessuna funzione associata all’uscita aux Normale funzionamento Uscita reverse in regolazione con zona neutra ­Uscita gradino secondo compressore Normale funzionamento Uscita gradino secondo compressore con rotazione Normale funzionamento Switch porta con blocco compressore, ventole e gestione luce Normale funzionamento Switch porta con blocco ventole e gestione luce Normale funzionamento Switch tenda con variazione del set point e gestione della luce Normale funzionamento Sensore di luce e gestione luce Normale funzionamento Switch di attivazione uscita ausiliaria Normale funzionamento Switch porta con blocco compressore, ventole senza gestione luce Normale funzionamento Switch porta con blocco ventole senza gestione luce Normale funzionamento Attivazione luce da tastiera o supervisore Normale funzionamento Attivazione ausiliario da tastiera o supervisore Normale funzionamento Allarmi Si veda tabella allarmi e segnalazioni Allarme sonda virtuale di regolazione Uscita reverse spenta Allarme sonda prodotto Normale funzionamento Allarme sonda defrost Normale funzionamento Allarme sonda condensazione Normale funzionamento Allarme sonda antifreeze Normale funzionamento
(tempo minimo di ON),
Tab. 6.l
rr rn rd
REVERSE
==
zona di non intervento
R
St
Fig. 6.d
rn
rr
R
rn/2 rn/2
St
Fig. 6.e
DIRECT
D
Grandezza controllata
rd
R
Temperatura
ITALIANO
ir33 +030220440 - rel. 2.5 - 16.06.10
29
u
Zona neutra
R
rr St rd/2 rd
Direct
D
Fig. 6.f
ITALIANO
Direct
D
D
St
rd/2 rd/2
Direct
D
Grandezza controllata
Sonda virtuale
6.12 Regolazione con secondo gradino
È possibile attivare la regolazione con secondo gradino prevedendo di utilizzare l’uscita aux1 o aux2: ‘H1 o H5=12 o 13 (con sele­zione della rotazione). Il set point per il secondo gradino è dato da set point ‘St’ + parametro ‘rd’/2 (che rappresenta il di erenziale). È ancora possibile la regolazione in reverse per il secondo gradino con le stesse modalità del primo (par. r3, ingresso digitale), per cui si può arrivare ad avere (con la zona neutra) tre gradini in reverse. Di seguito un diagramma della regolazione con secondo gradino nel caso di modalità di funzionamento direct (‘r3’=0 e 1). Nota: il gradino corrispondente all’uscita aux1 o aux2 ha associate le temporizzazioni ‘c0’,‘c1’,‘c2’,‘c3’. Inoltre è attivo il par. ‘c11’ di ritardo di accensione tra il primo ed il secondo gradino in modo da diluire nel tempo lo spunto alla partenza mentre non è previsto alcun ritardo in fase di spegnimento. Nel caso sia abilitata la funzione di switch tenda (‘A4’=7) il controllore modi ca il set point alla chiusura del contatto, aggiungen­do o togliendo il valore del par. ‘r4’. Il nuovo valore viene utilizzato per tutte le funzioni relative al set point (Es. Allarmi Alta e Bassa temperatura relativi, banda morta, ecc.). Con ‘r4’=3.0 (valore pre-programmato) il set point viene aumentato di 3 gradi rispetto al valore utilizzato con tenda aperta in direct e diminuito di 3 gradi in reverse.
Nota: è prevista la rotazione dei carichi con il secondo gradino. Impostando il valore di ‘H1 o H5’=13 si attiva la funzionalità secondo la seguente tabella:
Fig. 6.g
Gradino 1 Gradino 2 Rotazione Compressore 1 Compressore 2 Gradino 1 Gradino 2 Rotazione Compressore 1 Compressore 2
o o 0 o o o o 0 o o on o 0 on o on o 0 on o on on 0 on on o on 1 o o on o 1 o on on o 1 o on o o 0 o o o o 0 o o on o 0 on o
o o 1 o o o o 0 o o on o 1 o on on o 0 on o on on 1 on on on on 0 on on on o 0 on o on o 1 o on o o 1 o o on on 1 on on on o 1 o on on o 0 on o
on on 0 on on
Con ‘H1 o H5’=13 il  ag di rotazione viene invertito ad ogni spegnimento del compressore, quindi alla successiva richiesta di
Reverse
R
rd/2 rd/2
Fig. 6.h
R
St
Sonda virtuale
accensione o al successivo spegnimento di uno dei due carichi verrà utilizzato il carico non impegnato nella precedente accensione o spegnimento. Nota: nel caso sia selezionata la regolazione con 2 gradini per il compressore, tutte le funzionalità che prevedono l’accensione o lo spegnimento del compressore porteranno allo spegnimento o all’accensione di ambedue i gradini.
La tabella che segue de nisce lo stato dell’uscita secondo gradino (aux1) in regolazione.
Funzionalità attiva Uscita secondo gradino
Normale regolazione direct o reverse Normale funzionamento o remoto, da supervisore o da tastiera Uscita spenta Defrost Normale funzionamento Ciclo continuo Normale funzionamento Monitoraggio allarmi di temperatura Normale funzionamento Regolazione ventilatori di evaporazione Normale funzionamento Power on Normale funzionamento Uscita allarme normalmente aperta o chiusa Normale funzionamento Uscita ausiliaria Normale funzionamento Uscita luce Normale funzionamento Uscita secondo evaporatore Normale funzionamento
R
r2
Direct + zona neutra
St
D
D
Sonda virt
rd/2rd/2rn/2 rn/2
Uscita di comando per valvola di pump down Normale funzionamento
Fig. 6.i
Uscita regolazione ventilatore di condensazione Normale funzionamento Uscita secondo compressore ritardato Normale funzionamento Uscita ausiliaria con spegnimento in o Normale funzionamento Uscita luce con spegnimento in o Normale funzionamento Nessuna funzione associata all’uscita aux Normale funzionamento
rr rn/2 rn/2rn
Reverse + zona neutra
Uscita reverse in regolazione con zona neutra Normale funzionamento Uscita gradino secondo compressore ­Uscita gradino secondo compressore con rotazione -
R
R
St
R
Temperatura
rd/2rd/2
Fig. 6.l
Switch porta con blocco compressore, ventole e gestione luce Uscita spenta Switch porta con blocco ventole e gestione luce Normale funzionamento Switch tenda con variazione del set point e gestione della luce Normale funzionamento Sensore di luce e gestione luce Normale funzionamento Switch di attivazione uscita ausiliaria Normale funzionamento Switch porta con blocco compressore, ventole senza gestione luce Normale funzionamento Switch porta con blocco ventole senza gestione luce Normale funzionamento Attivazione luce da tastiera o supervisore Normale funzionamento Attivazione ausiliario da tastiera o supervisore Normale funzionamento Allarmi Si veda tabella allarmi e segnalazioni Allarme sonda virtuale di regolazione Uscita spenta Allarme sonda prodotto Normale funzionamento Allarme sonda defrost Normale funzionamento Allarme sonda condensazione Normale funzionamento Allarme sonda antifreeze Normale funzionamento
Tab. 6.m
Tab. 6.n
30
ir33 +030220440 - rel. 2.5 - 16.06.10
6.13 Funzione anti-sweat heater
La funzione anti-sweat heater permette di mantenere l’uscita aux1 o aux2, con gurata come luce o aux: H1 o H5 = 2, 3, 8, 9, disattivate  nchè la temperatura di regolazione (sonda virtuale) risulta inferiore a ‘St’+‘Hdh’ per la prima volta dopo l’accensione dello strumento (power-up) o il ripristino degli allarmi ‘HI’ ‘IA’ ‘dA’ ‘CHt’‘EE’ ‘EF’ ‘rE’ o il passaggio da OFF a ON. Durante i suddetti allarmi l’uscita aux1 o aux2, con gurata come sopra, è disattivata. ‘Hdh’ rappresenta l’o set rispetto al set point della funzione anti-sweat heater. Nel caso ‘Hdh’=0 la funzione anti-sweat heater è disabilitata. Nota: al termine della funzione anti-sweat heater le uscite con gurate come luce o ausiliario sono comandabili dall’utente attraverso la tastiera, il supervisore o gli ingressi digitali. Nel caso l’uscita aux1 o aux2 sia con gurata come luce o ausiliario all’accensione (power on), essa conserva lo stato posseduto al momento dello spegnimento. Se è attivata la funzione anti-sweat heater ciò non è più vero: l’uscita all’accensione rimane OFF per tutto il tempo in cui la funzione rimane attiva. Quando la temperatura di regolazione (sonda virtuale) raggiunge il valore di ‘St’+‘Hdh’ la funzione termina attivando l’uscita luce e l’uscita ausiliaria indipendentemente dallo stato delle stesse al momento dello spegnimento.
Funzionalità attiva Funzione anti-sweat heater
Normale regolazione direct o reverse Normale funzionamento o remoto, da supervisore o da tastiera Funzione retriggherata nel passaggio da OFF a ON Defrost Normale funzionamento Ciclo continuo Normale funzionamento Monitoraggio allarmi di temperatura Normale funzionamento Regolazione ventilatori di evaporazione Normale funzionamento Power on Normale funzionamento Uscita allarme normalmente aperta o chiusa Normale funzionamento Uscita ausiliaria Normale funzionamento Uscita luce Normale funzionamento Uscita secondo evaporatore Normale funzionamento Uscita di comando per valvola di pump down Normale funzionamento Uscita regolazione ventilatore di condensazione Normale funzionamento Uscita secondo compressore ritardato Normale funzionamento Uscita ausiliaria con spegnimento in o Normale funzionamento Uscita luce con spegnimento in o Normale funzionamento Nessuna funzione associata all’uscita aux Normale funzionamento Uscita reverse in regolazione con zona neutra Normale funzionamento Uscita gradino secondo compressore Normale funzionamento Uscita gradino secondo compressore con rotazione Normale funzionamento Switch porta con blocco compressore, ventole e gestione luce Normale funzionamento Switch porta con blocco ventole e gestione luce Normale funzionamento Switch tenda con variazione del set point e gestione della luce Normale funzionamento Sensore di luce e gestione luce Normale funzionamento Switch di attivazione uscita ausiliaria Normale funzionamento Switch porta con blocco compressore, ventole senza gestione luce Normale funzionamento Switch porta con blocco ventole senza gestione luce Normale funzionamento Attivazione luce da tastiera o supervisore Normale funzionamento Attivazione ausiliario da tastiera o supervisore Normale funzionamento Allarmi Si veda tabella allarmi e segnalazioni Allarme sonda virtuale di regolazione Funzione retriggherata. Allarme sonda prodotto Normale funzionamento Allarme sonda defrost Normale funzionamento Allarme sonda condensazione Normale funzionamento Allarme sonda antifreeze Normale funzionamento
Tab. 6.o
ITALIANO
6.14 Allarme anti-freeze
L’allarme antifreeze è attivo solo se una sonda è stata impostata come sonda di antifreeze /Ax=4 (x=2-5). ALF stabilisce il valore di temperatura sotto il quale viene attivo l’allarme anti-freeze ed AFr è ritardato del tempo impostato con il parametro AdF. Il ripristino dell’allarme è manuale o da supervisore, ciò comporta lo spegnimento del compressore e l’attivazione del relè di allarme, se impostato H1, H5=0,1.
Funzionalità attiva Funzionalità in antifreeze
Normale regolazione direct o reverse Normale funzionamento OFF remoto, da supervisore o da tastiera Funzione disabilitata (timer retriggherato) Defrost Normale funzionamento Ciclo continuo Sospeso o pendente Monitoraggio allarmi di temperatura Normale funzionamento Regolazione ventilatori di evaporazione Normale funzionamento Power on Normale funzionamento Uscita allarme normalmente aperta o chiusa Uscita eccitata in ‘AFr’ Uscita ausiliaria Normale funzionamento Uscita luce Normale funzionamento Uscita secondo evaporatore Normale funzionamento Uscita di comando per valvola di pump down Normale funzionamento Uscita regolazione ventilatore di condensazione Normale funzionamento Uscita secondo compressore ritardato Normale funzionamento Uscita ausiliaria con spegnimento in o Normale funzionamento Uscita luce con spegnimento in o Normale funzionamento Nessuna funzione associata all’uscita aux Normale funzionamento Uscita reverse in regolazione con zona neutra Normale funzionamento Uscita gradino secondo compressore Normale funzionamento Uscita gradino secondo compressore con rotazione Normale funzionamento Switch porta con blocco compressore, ventole e gestione luce Normale funzionamento Switch porta con blocco ventole e gestione luce Normale funzionamento Switch tenda con variazione del set point e gestione della luce Normale funzionamento Sensore di luce e gestione luce Normale funzionamento
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ITALIANO
Funzionalità attiva Funzionalità in antifreeze
Switch di attivazione uscita ausiliaria Normale funzionamento Switch porta con blocco compressore, ventole senza gestione luce Normale funzionamento Switch porta con blocco ventole senza gestione luce Normale funzionamento Attivazione luce da tastiera o supervisore Normale funzionamento Attivazione ausiliario da tastiera o supervisore Normale funzionamento Allarmi Si veda tabella allarmi e segnalazioni Allarme sonda virtuale di regolazione Normale funzionamento Allarme sonda prodotto Normale funzionamento Allarme sonda defrost Normale funzionamento Allarme sonda condensazione Normale funzionamento Allarme sonda antifreeze Attivazione allarme ‘AFr’
Tab. 6.p
6.15 Funzioni particolari per la gestione di banchi canalizzati (mpx)
6.15.1 Defrost canalizzato
Il defrost canalizzato permette il sincronismo dei defrost dei banchi appartenenti ad una stessa sottorete. La gestione viene demandata ad un sincronizzatore che stabilisce l’inizio e la  ne sbrinamento quando tutti i controlli l’hanno portato a termine il defrost(prima della fase di gocciolamento). Il master inizia spontaneamente il defrost (da una qualsiasi delle sorgenti: Rtc, tastiera, supervisore, a intervalli, …). Il sincronizzatore rileva l’inizio del defrost del master e si incarica di attivarlo anche sugli slave. Master e slave segnalano al sincronizzatore di aver raggiunto la condizione di  ne defrost (prima della fase di gocciolamento). Il sincronizzatore si incarica di segnalare a tutte le unità nello stato di defrost la possibilità di terminarlo e di passare al gocciolamen­to quando tutte avranno raggiunto la condizione di  ne defrost (inclusa la  ne del defrost per time out, parametro dP). Nota: la sincronizzazione del defrost canalizzato viene attivata solo nei controlli Master e Slave (‘In’=1-6). Nel caso dello Slave la sincronizzazione si ha solo se il defrost è stato richiesto da supervisore.
6.15.2 Segnalazione allarmi remoti
È possibile abilitare la segnalazione dello stato di allarme di altri controlli del sistema. Questo vuol dire che su ogni controllo il sincronizzatore può attivare una segnalazione di allarme presente su un altro controllo con la simbologia nx, dove x può andare da 1 a 6. Per cui, ad esempio, se il controllo con indirizzo di rete locale 2 (slave 2) è in allarme, sui controlli con abilitata la visualizzazione, comparirà n 2. Il parametro HSA abilita il sincronizzatore a remotare sul controllo gli allarmi di altri dispositivi della rete locale. Durante la visualizzazione degli allarmi remoti il relè di allarme, se selezionato, viene attivato.
Nota: spetta al sincronizzatore decidere quali allarmi devono essere remotati.
6.15.3 Remotazione luce e ausiliario
È possibile abilitare la sincronizzazione dei relè luce ed aux del master sulle unità slave connesse nella rete locale. I parametri ‘HrL’ e ‘HrA’ abilitano il sincronizzatore a remotare sui controlli lo stato rispettivamente della luce e del relè ausiliario del master.
Nota: la funzione di remotazione luce ed ausiliario è demandata al sincronizzatore.
6.15.4 Download dei parametri
L’ingresso nei parametri di con gurazione, con password corrente + 44 (22 + 44 = 66) permette di attivare il download dei parametri. Il download può essere e ettuato sia dal master che da uno slave presente nella rete locale. Il controllo che richiede il download, abilita il trasferimento dei propri parametri alle altre unità. Il sincronizzatore attiva su tutti i controlli il messaggio ‘dnL’ per tutto il tempo dell’operazione. In caso di errori nel trasferimento dei parametri, errore di rete, oppure in caso di errore di memorizzazione dei parametri nel controllo e al termine del download il sincronizzatore attiva il corrispondente messaggio di errore (dx, x=1-6) per indicare che il download sull’unità x non è stato eseguito correttamente. Nota: Il download dei parametri è eseguito dal sincronizzatore di rete, quindi quest’ultimo determinerà i parametri trasferiti con il download. Attenzione: i parametri HrL, HrA, HsA e In sono mascherati e quindi visibili solo attraverso il kit di programmazione IROPZPRG00.
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6.16 HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Point)
Questa funzione è attivabile unicamente sui controlli con opzione Real time clock inserita e permette il controllo avanzato della temperatura di esercizio e la registrazione di eventuali anomalie dovute a cadute di tensione o ad innalzamenti della temperatura di esercizio per varie cause (rotture, condizioni operative gravose, errori d’utilizzo, ecc…). Vengono presi in considerazione due tipi di allarme HACCP segnalati a display rispettivamente con i codici HA e HF. “HA” - nel caso in cui, durante il funzionamento, si rilevi una temperatura superiore alla soglia impostata nel parametro “AH” (soglia allarme alta temperatura) per un tempo Th superiore alla somma del parametro “Ad” (ritardo allarme temperatura HACCP) e del parametro “Htd” (ritardo rilevazione allarmi di temperatura), viene generato l’allarme HA.
ITALIANO
Allarme HA
Htd+Ad
AH
set point (St)
Temperatura
Fig. 6.m
HF” – si veri ca dopo una caduta di tensione per un tempo prolungato (>1 minuto) quando, al ritorno dell’alimentazione, la temperatura risulta essere maggiore della soglia impostata nel parametro “AH” (valore assoluto, se “A1”= 0; valore relativo formato da “AH” + “St”, se “A1”= 1.
Temperatura
Black out
AH
Registrazione massima temperatura
Tempo
Durata allarme
Allarme HF
set point (St)
Fig. 6.n
Al veri carsi dell’evento HA o HF vengono registrati i seguenti dati:
• ora, minuti e giorno della settimana;
• tipo di allarme;
• durata della mancanza di alimentazione.
La memorizzazione di uno o di entrambi gli allarmi provoca il lampeggio del LED HACCP e la visualizzazione del codice d’allarme sul display, oltre alla registrazione dell’allarme in E2PROM La pressione dei tasti SET e per più di 5 secondi, dal menù di visualizzazione degli allarmi HACCP, provoca il reset del lampeg­gio del LED HACCP, della segnalazione HA e/o HF e la re-inizializzazione del monitoraggio di HA. La pressione del tasto PRG provoca la tacitazione del buzzer e il rilascio del relè di allarme (se presenti). È possibile visualizzare data e ora degli ultimi 3 allarmi HA e HF attraverso i 6 parametri HA: HA1, HA2 e HF, HF1, HF2. L’intervento di un nuovo allarme HA o HF fa scorrere la lista degli ultimi 3 allarmi facendo uscire il meno recente ed è possibile visualizzarlo attraverso il parametro che identi ca l’allarme più recente cioè HA o HF. Il contatore degli eventi di allarme HAn o HFn viene incrementato e può assumere un valore massimo di 15.
Tempo
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33
7. DESCRIZIONE DEI PARAMETRI DI FUNZIONAMENTO
7.1 Parametri relativi alla gestione delle sonde di temperatura
ITALIANO
Cod. Parametro
Pw Password MSYF - C 0 200 22 /2 Stabilità misura MSYF - C 1 15 4
/3 Rallentamento visualizzazione sonda MSYF - C 0 15 0 /4 Sonda vir tuale MSYF - C 0 100 0 /5 Selezione °C o°F MSYF  ag C 0 1 0 /6 Punto decimale MSYF  ag C 0 1 0 /tI Visualizzazione su terminale interno MSYF - C 1 7 1 /tE Visualizzazione su terminale esterno MSYF - C 0 6 0 /P Selezione tipo di sonda MSYF - C 0 2 0 /A2 Con gurazione sonda 2 (S2) YF - C 0 4 2
/A3 Con gurazione sonda 3 (S3, DI 1) MSYF - C 0 4 0 /A4 Con gurazione sonda 4 (S4, DI 2) MSYF - C 0 4 0 /A5 Con gurazione sonda 5 (S5, DI 3) MSYF - C 0 4 0 /c1 Calibrazione sonda 1 MSYF °C/°F C -20 20 0.0 /c2 Calibrazione sonda 2 MSYF °C/°F C -20 20 0.0 /c3 Calibrazione sonda 3 MSYF °C/°F C -20 20 0.0 /c4 Calibrazione sonda 4 MSYF °C/°F C -20 20 0.0 /c5 Calibrazione sonda 5 MSYF °C/°F C -20 20 0.0
Modelli
U.M. Tipo Min Max Def.
MS - C 0 4 0
Tab. 7.a
Nota: i par. /A5 e /c5 sono riferiti a strumenti che dispongono di 5 relè (ir33DIN, powercompact e MasterCella).
‘/2’: Stabilità misura
De nisce il coe ciente usato per stabilizzare la misura di temperatura. Valori bassi assegnati a questo param. consentono una risposta pronta del sensore alle variazioni di temperatura (la lettura diventa maggiormente sensibile ai disturbi). Valori alti rallentano la risposta ma garantiscono una maggiore immunità ai disturbi (una lettura più stabile e precisa). Il parametro opera un  ltraggio delle misure di temperatura, considera il valore medio della misura e ettuata. Default: ‘/2’=4.
/3: Rallentamento della visualizzazione sonda
Permette di impostare la velocità di aggiornamento a display della temperatura visualizzata. La temperatura mostrata sul display tenderà a inseguire molto lentamente bruschi scostamenti dal set point e varierà molto velocemente se la temperatura da visualizzare si muova in direzione del set point. Se la temperatura di regolazione superasse le soglie di alta o bassa temperatura (con allarme AL o AH), o nel caso in cui il n.ro massimo di step di  ltraggio (pari a 255) venisse superato (colonna Timeout nella tab. 7.b), il  ltraggio verrebbe subito bypassato e la temp. visualizzata diventerebbe quella misurata,  no al rientro degli allarmi. L’azione del parametro ha e etto solo sulla temperatura visualizzata e non su quella usata per la regolazione.
Attenzione:
• la temperatura di regolazione e ettivamente misurata, è diversa da quella visualizzata. L’attivazione delle uscite può quindi non essere in relazione con la temperatura visualizzata;
• nel caso la sonda visualizzata sia di prodotto, con valori di temperatura superiori al set point, l’algoritmo di rallentamento sonda sarà veloce per diminuzioni della temperatura e lento per aumenti della stessa;
• nel caso la sonda visualizzata sia di evaporatore o di condensatore, l’algoritmo di rallentamento
visualizzazione sonda si riferisce sempre al set point e può avere e etti par ticolari (veloce quando la sonda evaporatore aumenta
e lento quando diminuisce; veloce quando la sonda di condensazione diminuisce e lento quando aumenta);
• il par. /3 agisce sulla temperatura visualizzata sul display dello strumento, se /tE=0 (nessuna sonda visualizzata sul display ripetitore); nel caso in cui sia prevista la visualizzazione nel display ripetitore
(/tE <> 0), il parametro /3 agirà sulla temperatura visualizzata nel display ripetitore stesso. Esempio: nel caso di banchi frigo di tipo “Bottle cooler”, tipico di un supermercato, è possibile che a fronte di frequenti aperture delle porte e, a causa della maggior inerzia termica dei liquidi rispetto all’aria (essendo la sonda in aria e non direttamente sui prodotti) lo strumento rilevi una temperatura più alta rispetto all’e ettiva temperatura delle bibite, visualizzando una temperatura poco “realistica”. Impostando il pa r. /3 ad un valore diverso da 0, tutte le brusche variazioni di temperatura vengono “ ltrate” in visualizzazione, mostrando un andamento della temperatura più “vicino” al reale. Di seguito la tab. dei possibili valori di /3 e i corrispondenti valori di ritardo aggiornamento del display (Trit).
Valore par. /3 Ritardo visual. (Trit) Timeout
0 Disabilitato 0 1 5 s 21 min 2 10 s 42 min 3 15 s 64 min 4 20 s 85 min 5 25 s 106 min 6 30 s 127 min 7 40 s 170 min 8 50 s 212 min
9 60 s 255 min 10 75 s 319 min 11 90 s 382 min 12 105 s 446 min 13 120 s 510 min 14 150 s 637 min 15 180 s 765 min
Tab. 7.b
Default: ‘/3’=0 => Funzione disabilitata.
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/4: Media sonde (sonda virtuale)
Questo parametro permette di scegliere se regolare la temperatura facendo riferimento alla sola sonda ambiente oppure se regolare facendo riferimento alla media “pesata” della sonda ambiente S1 e alla sonda 2 (S2, vedi parametro /A2). Il parametro torna utile in applicazioni speciali. Esempio: ponendo la sonda ambiente in aspirazione e la sonda 2 in mandata, la regolazione può avvenire sulla media pesata dei 2 valori letti. La formula usata è: media sonde (sonda virtuale) =[S1 x (100 - P) + (S2 x P)] / 100 dove: S1 = sonda ambiente; S2 = sonda 2; P = valore del parametro /4. Sonda virtuale:
• /4 = 0 la regolazione è ottenuta utilizzando la sonda ambiente, situazione tipica.
• /4 =100 la regolazione avviene invece facendo riferimento ai valori letti dalla sonda 2.
• /4 =50 il controllore regola facendo riferimento ad una sonda “virtuale” che è data dalla media tra la sonda ambiente e la sonda
2. Con valori superiori a 50 ha peso maggiore la sonda 2, per valori inferiori la sonda ambiente.
Avvertenza: in caso di guasto o non abilitazione della sonda 2, lo strumento regola sulla sonda ambiente. Se essa fosse guasta, viene segnalato l’errore “Sonda di regolazione”. Default: /4 = 0 => regolazione su sonda ambiente.
/5: Selezione °C o °F
De nisce l’unità di misura (gradi Centigradi oppure Fahrenheit) visualizzata a display. /5 =0 per lavorare in gradi Centigradi; /5 =1 per lavorare in gradi Fahrenheit. Default: /5 = 0 => funzionamento in gradi Centigradi.
/6: Punto decimale
Consente di abilitare o disabilitare la visualizzazione della temperatura con la risoluzione del decimo di grado tra -20 e + 20. Nota: l’esclusione del punto decimale è attiva solo relativamente alla visualizzazione della misura sul display principale e remoto, mentre l’impostazione dei parametri avviene sempre al decimo di grado. /6 =0 i valori di temperatura sono visualizzati con il decimo di grado, tra -20 e +20; /6 =1 tutti i valori di temperatura sono visualizzati senza il decimo di grado. Default: /6 = 0 = > punto decimale inserito.
/tI: Visualizzazione sul display
Seleziona la sonda da visualizzare sul display dello strumento. /tI =1 => sonda virtuale /tI =2 => sonda 1 /tI =3 => sonda 2 /tI =4 => sonda 3 /tI =5 => sonda 4 /tI =6 => sonda 5 /tI=7 => set point
Nota:
• la regolazione viene sempre eseguita sulla sonda virtuale di regolazione;
• se la sonda da visualizzare non è stata abilitata o è in errore il display mostrerà ‘___’. Default: /tI =1 => Sonda virtuale.
/tE: Visualizzazione su terminale esterno
Seleziona la sonda da visualizzare sul terminale remoto. /tE =0 => terminale remoto non presente; /tE =1 => sonda virtuale; /tE =2 => sonda 1; /tE =3 => sonda 2; /tE =4 => sonda 3; /tE =5 => sonda 4; /tE =6 => sonda 5.
Avvertenze:
La regolazione viene sempre eseguita sulla Sonda virtuale di regolazione; Se la sonda da visualizzare non è stata abilitata il display mostrerà il messaggio ‘___’; Se la sonda da visualizzare è in errore il display mostrerà il messaggio ‘___’; Se il terminale è non presente il display sarà tenuto completamente scuro; Default: ‘/tE’=0 => Terminale remoto non presente.
ITALIANO
/P: Selezione tipo di sonda
Permette di selezionare il tipo di sonda da utilizzare per la misurazione: /P = 0 => NTC standard con range -50T90 °C; /P = 1 => NTC enhanced con range -40T150 °C; /P =2 => PTC standard con range -50T150 °C. Per la corretta misura delle sonde PTC è necessario avere a disposizione un hardware predisposto per PTC (oltre che NTC). Nota: tutti i modelli della gamma ir33 gestiscono le sonde NTC a range esteso (modelli HT). Default: /P =0 => NTC standard con range -50T90 °C Disponibile su tutti i modelli dotati di NTC.
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ITALIANO
/A2: Con gurazione sonda 2
Permette di con gurare la modalità di funzionamento della sonda 2. /A2 = 0 => sonda assente /A2 = 1 => sonda prodotto (utilizzata per sola visualizzazione) /A2 = 2 => sonda sbrinamento /A2 = 3 => sonda condensazione /A2 = 4 => sonda antifreeze In ogni caso la sonda 2 viene utilizzata per il calcolo della sonda virtuale di regolazione. Default: /A2 = 2 => sonda sbrinamento; /A2 = 0 in modelli M e S => sonda 2 assente
/A3: Con gurazione sonda 3/ DI1
Come sopra ma riferito alla sonda 3. Nota importante: l’attivazione dell’utilizzo dell’ingresso come sonda avviene solamente se il corrispondente parametro dell’ingresso digitale A4 è impostato a 0. Default: /A3 = 0 => Sonda 3 assente/Ingresso digitale DI1.
/A4: Con gurazione sonda 4/ DI2
Come sopra ma riferito alla sonda 4, se prevista. Nota importante: l’attivazione dell’utilizzo dell’ingresso come sonda avviene solamente se il corrispondente parametro dell’ingresso digitale A5 è impostato a 0. Default: /A4 = 0 => Sonda 4 assente/Ingresso digitale DI2.
/A5: Con gurazione sonda 5/ DI3
Come sopra ma riferito alla sonda 5, se prevista. Nota importante: l’attivazione dell’utilizzo dell’ingresso come sonda avviene solamente se il corrispondente parametro dell’ingresso digitale A9 è impostato a 0. Default: /A5 = 0 => Sonda 5 assente/Ingresso digitale DI3.
Nota: nel caso più sonde siano con gurate con la stessa modalità di funzionamento il controllo considererà, per la modalità di funzionamento in oggetto, la prima sonda in ordine crescente da 2 a 5 che presenta tale con gurazione. Esempio: nel caso siano state con gurate tre sonde di condensazione /A3=3/4=3 e /A5=3, il controllo e ettuerà la regolazione e l’algoritmo di allarmi con riferimento alla sonda 3 e 4.
/C1: Calibrazione o o set sonda 1 /C2: Calibrazione o o set sonda 2 /C3: Calibrazione o o set sonda 3 /C4: Calibrazione o o set sonda 4 /C5: Calibrazione o o set sonda 5
Questi parametri permettono di correggere la temperatura misurata dalle sonde attraverso un o set: il valore assegnato a questi parametri viene infatti aggiunto (valore positivo) o tolto (valore negativo) alla temperatura rilevata dalle sonde. La correzione del valore di temperatura con l’o set viene eseguito prima del controllo di fuori range della misura rilevata.
St
DIRECT Freddo
rd
D
Set Point
Fig. 7.a
Direct
rd/2 rd/2
Fig. 7.b
ON
attuatore
OFF
Sonda virtuale
Esempio: se si vuole diminuire la temperatura misurata dalla sonda 1 di 2, 3 gradi è necessario impostare /C1= -2.3. L’o set di taratura può essere variato da -20 a +20. Avvertenza: nel caso di sonda disabilitata il display visualizza ‘___’. Nel caso di sonda in errore il display visualizza il relativo codice di errore. Durante la visualizzazione del parametro premendo set si visualizza il valore della sonda corrispondente già corretto con l’o set, mentre una seconda pressione riporta alla visualizzazione dello mnemonico. Default: /C1=/C2=/C3=/C4=/C5=0 nessun o set.
7.2 Parametri relativi alla regolazione della temperatura
Cod. Parametro Modelli U.M. Tipo Min Max Def.
St set point temperatura MSYF °C/°F F r1 r2 0.0 rd Delta Regolatore -SYF °C/°F F 0.1 20 2.0 rn Zona neutra -SYF °C/°F C 0.0 60 4.0 rr Delta regolatore reverse con zona neutra -SYF °C/°F C 0.1 20 2.0 r1 Set minimo ammesso MSYF °C/°F C -50 r2 -50 r2 Set massimo ammesso MSYF °C/°F C r1 200 60 r3 Modalità di funzionamento -SYF  ag C 0 2 0 r4 Variazione automatica set point notturno MSYF °C/°F C -20 20 3.0 r5 Abilitazione monitoraggio temperatura MSYF  ag C 0 1 0 rt Intervallo monitoraggio temperatura MSYF ore F 0 999 ­rH Massima temperatura letta MSYF °C/°F F - - ­rL Minima temperatura letta MSYF °C/°F F - -
Tab. 7.c
St: set point
Stabilisce il valore del set point, o punto di lavoro, utilizzato nella regolazione. Default: St =0,0.
rd: Delta regolatore
Stabilisce il valore del di erenziale, o isteresi, usato nel controllo della temperatura. Valori bassi garantiscono una temperatura ambiente che si scosta poco dal set point ma comporta frequenti inserimenti e spegnimenti dell’attuatore principale (normalmente il compressore). È comunque possibile salvaguardare il funzionamento del compressore settando opportunamente i parametri che limitano il numero di inserimenti/ora e il tempo minimo di spegnimento (vedi par. C). Nota: nel caso sia stata selezionata la regolazione con due gradini per il compressore (‘H1, H5’=12,13), il di erenziale ‘rd’ viene suddiviso tra i due gradini. Default: rd =2.
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rn: Zona neutra
Stabilisce il valore della zona neutra quando l’uscita ausiliaria è selezionata come riscaldamento, in modalità di regolazione con zona neutra. Il di erenziale è centrale rispetto alla zona neutra.
Note:
• il gradino dell’uscita aux1 o aux2 ha associato solo la temporizzazione di protezione c0, mentre il gradino del compressore (sia in direct che in reverse) ha associate le temporizzazioni c0, c1, c2, c3. Si può veri care, quindi, che i gradini siano attivi contempo­raneamente per e etto delle protezioni del gradino del compressore (tempo minimo di on), nonché dello stato di defrost della macchina;
• nel caso sia abilitata la funzione switch tenda (‘A4, A5, A9’=7), il controllore modi ca il set point alla chiusura del contatto, aggiungendo il valore del parametro ‘r4’. Il nuovo valore viene utilizzato per tutte le funzioni relative al set point (Es. allarmi alta e bassa temperatura relativi, banda morta, ecc.). Con ‘r4’=3.0 (valore pre-programmato) il set point viene aumentato di 3 gradi rispetto al valore utilizzato con tenda aperta.
Default: ‘rn’=4.
rr: Delta regolatore reverse con zona neutra
Stabilisce il valore del di erenziale usato nel controllo della temperatura reverse, quando l’uscita ausiliaria è selezionata come riscaldamento, in modalità di regolazione con zona neutra. Default: ‘rr’=2.
Nota: per l’uscita reverse non sono previsti tempi di protezione.
r1: set minimo ammesso
Determina il minimo valore impostabile per il set point. Utilizzando questo parametro si impedisce all’utente di  ssare un set point inferiore al valore indicato da r1. Default: r1=-50.
r2: set massimo ammesso
Determina il massimo valore impostabile per il set point. Utilizzando questo parametro si impedisce all’utente di  ssare un set point superiore al valore indicato da r2. Default: r2 = +60.
r3: modalità di funzionamento
ir33 può lavorare come termostato e controllo di sbrinamento per unità statiche a temperatura normale (r3=0), come semplice termostato in funzionamento Direct (r3 =1) o come semplice termostato in funzionamento Reverse (r3=2): r3 = 0 termostato Direct con controllo sbrinamento (freddo); r3 = 1 termostato Direct (freddo); r3 = 2 termostato Reverse (caldo); Si veda anche la descrizione dei parametri A4, A5, A9. Note: con r3 =1 e 2 gli sbrinamenti sono sempre disabilitati. Un ingresso digitale impostato come Direct/Riverse risulta essere prioritario rispetto alla modalità di funzionamento impostata con il parametro r3. A  anco il diagramma che illustra la regolazione reverse con 2 gradini per il compressore. Default: r3=0 => funzionamento termostato Direct con controllo sbrinamento.
r4: Variazione automatica del set point in funzionamento notturno
Rientra nei parametri per il controllo dello switch-tenda insieme con A4, A5, A9 programmabili per la con gurazione degli ingressi digitali. Quando la tenda è chiusa, e di conseguenza l’ingresso digitale collegato è chiuso, il controllore aumenta automaticamente il set point del valore assegnato ad r4, in modalità Direct (freddo), e diminuisce il set point del valore assegnato ad r4, in modalità Reverse (caldo). Attenzione: con il valore di r4 negativo il controllore, con tenda chiusa, diminuirà il valore del set point in modalità direct (freddo), ed aumenterà il set point in modalità reverse (caldo). Default: r4 =3.0.
r5: Abilitazione al monitoraggio della temperatura minima e massima.
r5=0 disabilitato r5=1 abilitato Default: r5=0
rt: Intervallo e ettivo di rilevazione della temperatura massima e minima.
REVERSE C aldo
rd
R
Reverse
rd/2 rd/2
Fig. 7.c
ON attuatore
OFF
ITALIANO
Sonda
St
virtuale
rH: Temperatura massima rilevata nell’intervallo rt.
rL: Temperatura minima rilevata nell’intervallo rt.
Tramite tutti i parametri analizzati, questi strumenti permettono di registrare la temperatura min. e max rilevata dalla sonda ambiente in un periodo che può arrivare  no a 999 ore (equivalenti a più di 41 giorni). Per attivare questa funzione, si proceda nel modo seguente:
• porre r5 = 1; selezionare rt;
• premere SET per visualizzare da quante ore è attiva la registrazione della temperatura min. e max, (se la registrazione è appena stata abilitata, si ha rt = 0);
• se si vuole far ripartire la registrazione delle temperature, premere il tasto  per più di 5 s durante la visualizzazione delle ore (il messaggio rES indica l’avvenuta cancellazione).
Lo strumento azzera le ore di registrazione trascorse e ricomincia il monitoraggio;
• per visualizzare la temperatura massima rilevata dalla sonda, leggere il valore associato a rH, mentre per la temperatura minima vedere rL.
Avvertenze:
• dopo il tempo massimo di 999 ore il monitoraggio delle temperature minima e massima continua, mentre il tempo rimane  sso a 999.
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accensione strumento
power ON
richiesta di intervento
insertion request
compressore
compressors
ITALIANO
richiesta inserimento
insertion request
compressore
compressors
richiesta inserimento
insertion request
compressore
compressors
richiesta inserimento
insertion request
compressore
compressors
compressore
compressors
C4
C3
C0
Fig. 7.d
C1
Fig. 7.e
Fig. 7.f
Fig. 7.g
OFF = 15 min.
Fig. 7.h
ON
OFF ON
OFF ON
OFF
7.3 Parametri relativi alla gestione del compressore
Cod. Parametro
Modelli
c0 Ritardo start compressore, ventole e aux zona neutra all’accen-
sione c1 Tempo minimo tra accensioni successive -SYF min C 0 15 0 c2 Tempo minimo di O del compressore -SYF min C 0 15 0
U.M. Tipo Min Max Def.
-SYF min C 0 15 0
c3 Tempo minimo di On del compressore -SYF min C 0 15 0 c4 Duty setting -SYF min C 0 100 0 cc Durata ciclo continuo -SYF ore C 0 15 0
ON
OFF
ON
OFF
c6 Esclusione allarme dopo ciclo continuo -SYF ore/min C 0 250 2 c7 Tempo massimo di pump down -SYF s C 0 900 0 c8 Ritardo start comp. dopo apert. valvola PD -SYF s C 0 60 5 c9 Abil. funz. di autostart con funz.in PD -SYF  ag C 0 1 0 c10 Selez. pump down a tempo o pressione -SYF  ag C 0 1 0 c11 Ritardo secondo compressore -SYF s C 0 250 4
Tab. 7.d
c0: Ritardo start del compressore e dei ventilatori (se presente relè ‘Ventilatore’) all’accensione
Dal momento in cui viene alimentato il controllo, l’accensione del compressore, dei ventilatori dell’evaporatore e del relè ausiliario in regolazione con zona neutra (H1 o H5=11) viene ritardata di un tempo (in minuti) pari al valore assegnato a questo parametro,
ON
OFF
ON
OFF
C2
per consentire di proteggere il compressore da ripetute accensioni nel caso di frequenti cadute di tensione. Default: c0 =0 => non viene imposto alcun ritardo.
Esempio: ponendo c0=6 si obbliga il compressore ad attendere 6 minuti prima di partire dal momento in cui è ritornata la ten­sione. Nel caso di impianti con più compressori, il parametro c0 può essere usato anche per evitare partenze contemporanee di più unità. E’ necessario impostare per ogni compressore un diverso valore di c0. Nota: il gradino del secondo compressore, dell’uscita aux1 o aux2 (‘H1 o H5’=12,13), ha associate le temporizzazioni ‘c0’,‘c1’,‘c2’,‘c3’.
c1: Tempo minimo tra accensioni successive del compressore
Stabilisce il tempo minimo (in minuti) che deve trascorrere tra le accensioni del compressore, indipendentemente dalla tempera­tura e dal set point. Settando questo parametro è possibile limitare il numero di accensioni per ora. Default: c1 =0 => non viene
ON
OFF
ON
OFF
imposto un tempo minimo tra due inserimenti. Esempio: se il numero di inserimenti/ora massimo consentito è pari a 10, basta settare c1=6 per garantire il rispetto di questo limite. Nota: il gradino del secondo compressore, dell’uscita aux1 o aux2 (‘H1 o H5’=12,13), ha associate le temporizzazioni ‘c0’,‘c1’,‘c2’,‘c3’.
c2: Tempo minimo di spegnimento del compressore
Stabilisce il tempo minimo (in minuti) di spegnimento del compressore. Il compressore non viene riacceso se non è trascorso il tempo minimo selezionato (c2) dall’ultimo spegnimento. Default: c2=0 => non viene imposto un tempo minimo di o (spegnimento). Note: questo parametro è utile per garantire l’equalizzazione delle pressioni dopo lo spegnimento nel caso di impianti con compressori ermetici e capillari. il gradino del secondo compressore, dell’uscita aux1 o aux2 (‘H1 o H5’=12,13), ha associate le temporizzazioni ‘c0’,‘c1’,‘c2’,‘c3’.
ON
OFF
c3: Tempo minimo di accensione del compressore
Stabilisce il tempo minimo di accensione del compressore. Esso non viene spento se non è rimasto acceso per un tempo pari al minimo selezionato (c3). Nota: il gradino del secondo compressore, dell’uscita aux1 o aux2 (‘H1 o H5’=12,13), ha associate le temporizzazioni ‘c0’,‘c1’,‘c2’,‘c3’. Default: c3 =0 => non viene imposto un funzionamento minimo.
c4: Duty setting o sicurezza relè
Nel caso si veri chi l’allarme sonda virtuale di regolazione guasta (vedi par. /4) questo parametro permette di assicurare il funzionamento del compressore in attesa dell’eliminazione del guasto. Default: c4 =0 => compressore sempre O in caso di guasto sonda virtuale di regolazione. Attenzione: nel caso di errore della sonda 2, la sonda virtuale corrisponde alla sonda ambiente (sonda 1) e quindi non viene attivato il Duty Setting. In pratica il compressore, non potendo essere azionato in base alla temperatura (a causa della sonda guasta), viene fatto funziona­re ciclicamente con un tempo funzionamento (tempo di ON) pari al valore assegnato al parametro c4 (in minuti) ed un tempo di spegnimento (tempo di OFF)  sso di 15 minuti. Esistono due valori di c4 che causano comportamenti particolari: c4=0 in caso di guasto sonda virtuale di regolazione, il compressore rimane sempre spento; c4=100 il compressore rimane sempre acceso, non vengono mai considerati 15 minuti di spegnimento.
Situazioni particolari:
• se l’errore sonda virtuale di regolazione avviene mentre il compressore è spento, questo rimane spento per 15 minuti, poi viene acceso (rispettando i tempi selezionati con i par. c1 e c2 ) e rimane in
funzionamento per un tempo pari a c4, in Duty setting. Il particolare funzionamento è segnalato dal LED che lampeggia durante
le pause di spegnimento del compressore mentre rimane acceso quando il compressore è in funzionamento. I ventilatori continuano a funzionare secondo i parametri selezionati (vedi par. F). Se Duty Setting richiede lo spegnimento immediato del compressore a tempo indeterminato (c4=0), ció viene fatto senza rispettare i tempi di protezione del compressore;
• se l’errore sonda virtuale di regolazione è rilevato mentre il compressore è acceso, questo rimane acceso per il tempo c4 , poi viene spento (senza rispettare il tempo min. di funzionamento selezionato con il par. c3) e rimane spento per 15 minuti (il LED lampeggia in questa fase). Dopo di ciò inizia il funzionamento periodico con tempo di funzionamento pari al valore
Avvertenza: se l’errore sonda virtuale di regolazione scompare, la macchina ritorna in funzionamento normale. Nota: nel caso sia selezionata la regolazione con 2 gradini per il compressore (con o senza rotazione, ‘H1 o H5’= 12 o 13) il dut y setting
agisce su ambedue i gradini.
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cc: Durata ciclo continuo
È il tempo (in ore) in cui il compressore rimane in continua attività per abbassare la temperatura anche sotto il set point. Con cc =0 => il ciclo continuo è disabilitato. Il controllore esce dalla procedura ciclo continuo dopo che è trascorso il tempo impostato per il par. cc o per raggiungimento della temperatura minima prevista (si veda l’allarme di minima temperatura, parametro AL). Default: cc =0 (ore). Nota: nel caso sia selezionata la regolazione con 2 gradini per il compressore (con o senza rotazione, ‘H1 o H5’=12 o 13) il ciclo continuo agisce su ambedue i gradini.
c6: Esclusione allarme dopo ciclo continuo
È il tempo (in ore o minuti) in cui l’allarme di temperatura viene disattivato dopo un ciclo continuo. Se la temperatura dell’unità refrigerata, dopo il ciclo continuo, dovesse abbassarsi per inerzia sotto il livello di minima temperatura (set point – AL) si ritarda l’attivazione dell’allarme di bassa temperatura per il tempo c6 impostato. Default: c6 =2 (ore). Avvertenza: si ricorda che alla temperatura minima prevista (si veda l’allarme di minima temperatura, parametro AL) il ciclo continuo viene forzatamente terminato e disattivato. Il parametro ‘c6’ può essere espresso in ore ‘dC1’ = 0’ (default) o minuti ‘dC1’=1’.
c7: Tempo massimo di pump down
Questo parametro determina, a seconda dell’impostazione del parametro c10, il tempo massimo in secondi entro il quale il circuito deve raggiungere la bassa pressione nel funzionamento in pump down (c10 =0) o il tempo di funzionamento del compressore dopo la chiusura della valvola di pump down nel caso di pump down a tempo (c10 =1). La valvola di pump down deve essere collegata all’uscita ausiliaria, predisponendo il parametro relativo (H1 o H5).
Pump down a pressione (c10 =0):
Al raggiungimento del tempo massimo di pump down il compressore viene fermato e scatta l’allarme Pd, il quale disabilita l’autostart del compressore (vedi parametro c9) con valvola di pump down chiusa, su richiesta di “alta pressione” del pressostato. Il compressore rimane spento  no a quando la regolazione richieda la produzione di freddo. Al raggiungimento del set point viene eseguito un pump down e l’allarme viene resettato automaticamente se la bassa pressione è raggiunta entro il tempo c7. La bassa pressione viene monitorata collegando il pressostato di bassa pressione ad uno dei due ingressi digitali e impostando il parametro A4, A5 o A9.
Pump down a tempo (c10=1):
Al raggiungimento del tempo c7 di funzionamento del compressore dopo la chiusura della valvola, il compressore viene fermato, indipendentemente dall’ingresso di bassa pressione e l’allarme Pd risulta disattivato. Ad ogni modo al raggiungimento della bassa pressione il compressore viene spento. In questo caso l’autostart in pump down risulta disabilitato. Default: c7 =0 => pump down disabilitato.
c8 : Ritardo accensione compressore dopo apertura valvola PD
Questo parametro determina dopo quanti secondi dall’apertura della valvola di pump down entra in funzione il compressore. È utile per evitare di far scattare un allarme LP non signi cativo. L’allarme di bassa pressione (LP), con valvola aperta e compressore on, viene attivato dall’apertura del pressostato e comporta lo spegnimento del compressore a ripristino automatico. A partire da luglio 2007 il parametro c8 è stato posto a 0 e non visibile nei controlli distribuiti. É comunque possibile utilizzare la funzione legata a c8 con l’avvertenza che, in determinate condizioni durante il tempo c8 (allarme da ingresso digitale, allarme sonda, on/o ) la valvola di pump down può rimanere aperta.
c9: Abilitazione funzione di autostart con funzionamento in PD (attiva con c7=6)
Se il parametro c9 è impostato a 0 il sistema eseguirà un ciclo di pump down ad ogni chiusura della valvola di pump down. Vice­versa impostato a 1 il sistema eseguirà un ciclo di pump down ad ogni chiusura della valvola di pump down e ad ogni successiva richiesta da parte del pressostato di bassa pressione che avvenga in assenza di richiesta di refrigerazione (situazione di autostart). L’ attivazione di un ciclo di autostart del compressore in pump down viene segnalato con il messaggio ‘Ats’. Tale messaggio è a ripristino automatico, al successivo ciclo di pump down corretto. L’autostart è disabilitato in caso di allarme Pd o di Pump-Down a tempo. Nota: l’autostart è disabilitato nello stato di o e se il controllo è stato acceso ma non è stato ancora attivato il compressore (dopo la prima attivazione del compressore l’autostart, se selezionato, sarà sempre attivo. Default: c9 =0 => un solo ciclo di pump down ad ogni chiusura della valvola di pump down.
ITALIANO
c10: Selezione pump down a pressione o a tempo
Questo parametro determina se il pump down debba essere terminato per intervento del pressostato di bassa pressione o per tempo. In quest’ultimo caso, dopo la chiusura della valvola, il compressore funziona per il tempo c7 o  no al raggiungimento della bassa pressione. Scaduto tale tempo il compressore viene spento, indipendentemente dallo stato dell’ingresso di bassa pressione. L’allarme Pd (pump down terminato per timeout) e la funzione di autostart del compressore in pump down sono disattivati. Default: c10 =0 => pump down a pressione.
c11: Ritardo secondo compressore
Questo parametro determina il ritardo del secondo compressore, rispetto al compressore principale, in fase di accensione (‘H1 o H5’=7). Lo spegnimento dei due compressori, invece, avviene contemporaneamente. Nel caso siano selezionati due gradini per il compressore (‘H1 o H5’=12,13), il parametro ‘c11’ rappresenta il ritardo di inserimento del secondo gradino rispetto al primo. Attenzione: è necessario selezionare l’uscita ausiliaria come compressore ritardato o secondo gradino compressore, agendo sul parametro ‘H1 o H5’. Default: ‘c11’=4 => Ritardo di 4 secondi.
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ITALIANO
7.4 Parametri relativi alla gestione dello sbrinamento
Cod. Parametro Modelli U.M. Tipo Min Max Def.
d0 Tipo di defrost -SYF  ag C 0 4 0 dI Intervallo tra i defrost -SYF ore F 0 250 8 dt1 Temperatura di  ne defrost evap. -SYF °C/°F F -50 200 4.0 dt2 Temperatura di  ne defrost evap. aux -SYF °C/°F F -50 200 4.0 dt3 Temperatura di  ne defrost sonda evap. 3 -SYF °C/°F F -50 200 4.0 dP1 Durata massima defrost evaporatore -SYF min F 1 250 30 dP2 Durata massima defrost evap. aux -SYF min F 1 250 30 d3 Ritardo inserimento defrost -SYF min C 0 250 0 d4 Abilitazione defrost allo start up -SYF  ag C 0 1 0 d5 Ritardo defrost allo start up -SYF min C 0 250 0 d6 Blocco display durante il defrost -SYF - C 0 2 1 dd Tempo di gocciolamento dopo il defrost -SYF min F 0 15 2 d8 Esclusione allarmi dopo il defrost -SYF ore/min F 0 250 1 d8d Esclusione allarmi dopo porta aperta -SYF min C 0 250 0 d9 Priorità defrost su protezioni compressore -SYF  ag C 0 1 0 d/1 Visualizzazione sonda defrost 1 MSYF °C/°F F - - ­d/2 Visualizzazione sonda defrost 2 MSYF °C/°F F - - ­dC Base dei tempi per defrost -SYF  ag C 0 1 0 dC1 Base dei tempi per ritardo allarme ’c6’ e ‘d8’ -SYF  ag C 0 1 0 d10 Running time del compressore -SYF ore C 0 250 0 d11 Soglia di temperatura di running time -SYF °C/°F C -20 20 1.0 d12 Defrost avanzati -SYF - C 0 3 0 dn Durata nominale defrost -SYF - C 1 100 65 dH Fattore proporzionale variazione di dI -SYF - C 0 100 50
Tab. 7.e
Avvertenza importante: a nchè i tempi impostati diventino immediatamente operativi, è necessario spegnere e riaccendere lo
strumento. Nel caso non si e ettui tale operazione, la temporizzazione diventerà operativa al suo successivo utilizzo.
d0: Tipo di sbrinamento
Per gli strumenti dotati di relè di sbrinamento:
• d0 =0 sbrinamento a resistenza in temperatura;
• d0 =1 sbrinamento a gas caldo in temperatura;
• d0 =2 sbrinamento a resistenza a tempo, non compaiono Ed1 e Ed2 a display;
• d0 =3 sbrinamento a gas caldo a tempo, non compaiono Ed1 e Ed2 a display;
• d0 =4 sbrinamento termostatato a resistenza a tempo, non compaiono ‘Ed1’e ‘Ed2’ a display.
Per tutti i modelli lo sbrinamento può essere eseguito:
• in temperatura, sfruttando la sonda di sbrinamento posta sull’evaporatore. In ogni caso lo sbrinamento sarà interrotto dopo una durata massima di sicurezza (dP1 e dP2), impostabile. Le segnalazioni Ed1 e Ed2 “ ne sbrinamento per durata massima” (par. A8) possono essere disabilitate;
• a tempo: in mancanza della sonda di sbrinamento;
• Lo sbrinamento termostatato: in base alla temperatura dell’evaporatore ha una gestione simile alla modalità per d0=0. Raggiunta la temperatura dt1 e dt2 il controllo spegne l’uscita defrost e la riaccende se le corrispondenti sonde di evaporazione misurano una temperatura inferioredi dt1 e dt2 -1°C. Questo avviene per tutta la durata dello sbrinamento impostabile tramite il parametro dP.
Note:
• il modello S non è dotato del relè relativo allo sbrinamento, quindi è possibile eseguire solo sbrinamento per fermata del compressore selezionando comunque la  ne dello sbrinamento a tempo o temperatura. Se le segnalazioni Ed1 e Ed2 non sono inibite, in caso di intervento è possibile resettarle premendo insieme i tasti PRG e per più di 5 secondi. In ogni caso le segnalazioni Ed1 e Ed2 vengono resettate automaticamente all’inizio dello sbrinamento successivo;
• nel caso sia selezionata la regolazione con 2 gradini per il compressore (con o senza rotazione,
H1 o H5= 12 o 13) lo sbrinamento viene eseguito agendo su ambedue i gradini. Default: d0=0 => sbrinamento a resistenza in temperatura.
dI: Intervallo tra gli sbrinamenti
Gli sbrinamenti vengono eseguiti ciclicamente con periodo pari al valore dI, in ore (o minuti, si veda il parametro dC), conteggiato dall’inizio del precedente defrost. La durata dello sbrinamento non in uenza, quindi, l’intervallo tra gli sbrinamenti. L’intervallo dI viene aggiornato anche durante la situazione di unità o . Se l’intervallo dI scade durante il periodo di o , alla riaccensione verrà eseguito uno sbrinamento. Se dI =0 => lo sbrinamento non viene mai eseguito tranne nei casi in cui è forzato da tastiera (sbrinamento manuale), da supervisore, da ingresso digitale (si veda il parametro A4, A5, A9) o da Real Time Clock. Attenzione: Per garantire la periodicità dello sbrinamento, l’intervallo fra gli sbrinamenti deve essere maggiore della durata massima dello sbrinamento, aumentata del tempo di gocciolamento e del tempo di post gocciolamento. Nota: durante lo sbrinamento sono inibiti gli allarmi di temperatura. Default: dI =8 ore.
dt1: set point temperatura di  ne sbrinamento evaporatore
Questo parametro permette di  ssare la temperatura di  ne sbrinamento, rilevata sull’evaporatore. In ogni caso la durata massima dello sbrinamento è pari al valore impostato per il parametro dP1, in minuti.
• se alla richiesta di uno sbrinamento, la temperatura rilevata dalla sonda di sbrinamento dell’evaporatore è maggiore di quella impostata come  ne sbrinamento, il ciclo non viene e ettuato (comprese le fasi di gocciolamento e post-gocciolamento). Ciò vale anche per lo sbrinamento all’accensione, da contatto digitale, da Rtc e da tastiera;
• se la sonda di sbrinamento dell’evaporatore è in errore o disabilitata, il controllore esegue uno
sbrinamento a tempo, con durata pari al valore impostato per il parametro dP1;
• se la temperatura di  ne sbrinamento non viene raggiunta nel tempo indicato dal parametro dP1, lo sbrinamento viene interrotto. Se è stato abilitato (parametro A8), viene visualizzata la segnalazione dell’errore Ed1 che permane  no all’inizio del prossimo ciclo di sbrinamento.
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Nello sbrinamento termostatato il parametro permette di stabilire la soglia di spegnimento accensione del relativo relè di sbrinamento. Default: dt1 =4°C.
dt2: set point temperatura di  ne sbrinamento evaporatore ausiliario
dt2 agisce in modo identico al parametro dt1 descritto sopra facendo però riferimento all’avaporatore ausiliario. Nota per dt1 e dt2: nello sbrinamento termostatato il parametro permette di stabilire la soglia di spegnimento o accensione del relativo relè di sbrinamento. Default: dt2 =4°C.
‘dt3’: SET-POINT temperatura di  ne sbrinamento sonda 3 (Parametro nascosto) Questo parametro permette di  ssare la temperatura di  ne sbrinamento, rilevata dalla terza sonda di defrost. In ogni caso la durata massima dello sbrinamento è pari al valore, in minuti, impostato per i parametri ‘dP1’ e ‘dP2’.
• Nel caso vi sia un unico evaporatore e 3 sonde di evaporazione, il defrost inizia se almeno una sonda ha temperatura inferiore alla rispettiva soglia di  ne defrost; il defrost termina se tutte le sonde hanno superato la corrispondente soglia di  ne defrost;
• Nel caso vi siano due evaporatori e 3 sonde di evaporazione, il defrost viene gestito sul primo evaporatore con riferimento alla sonda di evaporazione 1 e 3, sul secondo evaporatore con riferimento alla sonda 2 e 3; il defrost inizia su un evaporatore se almeno una sonda ad esso associata ha temperatura inferiore alla rispettiva soglia di  ne defrost; il defrost termina se tutte le sonde hanno superato la corrispondente soglia di  ne defrost;
• Se la terza sonda di sbrinamento è in errore, il controllore esegue uno sbrinamento a tempo, con durata pari al valore impostato per i parametri ‘dP1’ e ‘dP2’.
• Se il set-point di  ne sbrinamento non viene raggiunto nel tempo indicato dai parametri ‘dP1’ e ‘dP2’, lo sbrinamento viene in­terrotto. Se è stato abilitato (parametro ‘A8’), viene quindi visualizzato l’errore ‘Ed1’ e ‘Ed2’ (con riferimento al primo evaporatore o all’evaporatore ausiliario) che permane  no all’inizio del prossimo ciclo di sbrinamento.
Nel defrost termostatato non viene utilizzato il valore letto dalla terza sonda di  ne sbrinamento.. Default: ‘dt3’=4°C.
dP1: Durata massima sbrinamento evaporatore
Determina la durata massima dello sbrinamento dell’evaporatore in minuti (o secondi, si veda il parametro dC) se selezionato lo sbrinamento in temperatura. Se impostato a tempo, rappresenta la durata e ettiva dello sbrina­mento. Default: dP1=30 minuti.
dP2: Durata massima sbrinamento evaporatore ausiliario
Come dP1 facendo però riferimento all’evaporatore ausiliario. Default: dP2 =30 minuti.
d3: Ritardo attivazione sbrinamento
Questo parametro determina l’intervallo di tempo che intercorre, nella fase di attivazione degli sbrinamenti, tra lo spegnimento del compressore (sbrinamento a resistenza) o l’accensione (sbrinamento a gas caldo), e l’attivazione dei relè sbrinamento evaporatore principale e ausiliario. Il ritardo d3 è utile, negli sbrinamenti a gas caldo, per avere una quantità su ciente di gas caldo disponibile per lo sbrinamento prima dell’attivazione della valvola inversione ciclo, in applicazioni molto particolari (vedi paragrafo “D escrizione delle funzionali­tà”). Default: d3 =0 minuti.
d4: Sbrinamento all’accensione dello strumento
Attiva uno sbrinamento all’accensione dello strumento. Avvertenza: tale richiesta ha priorità sull’inserimento del compressore e sull’attivazione del ciclo continuo. I valori previsti sono: d4 =0 non c’è sbrinamento all’accensione dello strumento d4 =1 viene eseguito uno sbrinamento all’accensione dello strumento Forzare uno sbrinamento all’accensione dello strumento può essere utile in situazioni molto particolari.
Esempio: nell’impianto si veri cano frequenti cadute di tensione che comportano l’azzeramento dell’orologio interno il quale calcola l’intervallo tra due sbrinamenti, ripartendo da zero. Se la frequenza della caduta di tensione fosse, per assurdo, maggiore della frequenza di sbrinamento (per es. una caduta di tensione ogni ora contro uno sbrinamento ogni 10 ore) il controllore non sbrinerebbe mai. In una situazione di questo tipo è preferibile attivare lo sbrinamento all’accensione, soprattutto se è controllato in temperatura (sonda sull’evaporatore) per cui si evitano sbrinamenti inutili o, quantomeno, si riducono i tempi di esecuzione. Nel caso di impianti con molte unità, se si seleziona la partenza in sbrinamento, potrebbe succedere, dopo una caduta di tensione, che tutte le unità partano in sbrinamento causando sovraccarichi di tensione. Per ovviare a ciò si può sfruttare il parametro che permette di inserire un ritardo prima dello sbrinamento, ovviamente diverso ogni unità. Default: d4 =0 lo strumento non esegue uno sbrinamento all’accensione. Disponibile su tutti i modelli tranne IR33M.
d5: Ritardo sbrinamento all’accensione dello strumento o da ingresso multifunzione
Rappresenta il tempo in minuti, che deve intercorrere tra l’accensione del controllore e l’inizio dello sbrinamento.
• Nel caso l’ingresso digitale sia utilizzato per abilitare lo sbrinamento (vedi parametro A4, A5, A9 =3) o per avviare uno sbrinamento da contatto esterno (vedi parametro A4, A5, A9 =4), il parametro d5 rappresenta il ritardo tra l’abilitazione dello sbrinamento o la sua richiesta, e l’inizio e ettivo.
• L’ingresso digitale di gestione sbrinamento (vedi parametro A4, A5, A9) può essere pro cuamente usato per eseguire sbrinamen­ti in tempo reale collegandovi un timer. Lo sbrinamento sarà attivato alla chiusura del contatto del timer.
• Nel caso di più unità collegate allo stesso timer si suggerisce di usare il parametro d5 per ritardare i vari sbrinamenti, evitando quindi sovraccarichi di corrente.
Inoltre, per evitare sbrinamenti indesiderati comandati dall’orologio interno, si suggerisce di settare il parametro dI=0 (solo
sbrinamenti manuali, da tastiera, da Rtc, da calcolo del running time del compressore o da contatto Multifunzione).
Avvertenza importante: per il collegamento di più unità allo stesso timer, la soluzione migliore è quella di isolare tutti i contatti galvanicamente, inserendo dei relè di rimando per ogni contatto. Default: d5=0 => assenza di ritardo nello sbrinamento dall’accensione dello strumento o dall’attivazione dell’ingresso Multifun­zione.
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d6: Visualizzazione durante lo sbrinamento
Valori previsti:
• d6 =0=> durante lo sbrinamento lo strumento visualizza alternativamente la scritta dEF con il valore della sonda selezionata per la visualizzazione con il parametro/tI. Questo per avvertire che un valore eventualmente elevato della temperatura è dovuto alla procedura di sbrinamento in atto;
• d6 =1=> durante lo sbrinamento resta visualizzata l’ultima temperatura mostrata prima del suo inizio. La visualizzazione riprende normalmente quando la temperatura di regolazione raggiunge il set point, la temperatura da visualizzare risulta inferiore al valore bloccato sul display o, in ogni caso, dopo il tempo settato come “esclusione allarmi dopo lo sbrinamento” (d8);
• d6 =2 => durante lo sbrinamento lo strumento visualizza la scritta dEF  ssa sul display.
Nota: in OFF e in reverse il blocco display dopo sbrinamento viene terminato. Default: d6 =1 => durante lo sbrinamento resta visualizzata l’ultima temperatura rilevata prima dell’inizio sia sul terminale interno che sul terminale remoto.
dd: Tempo di gocciolamento
Questo parametro permette di forzare in minuti la fermata del compressore e dei ventilatori dell’evaporatore dopo uno sbrinamen­to al  ne di favorire il gocciolamento dell’ evaporatore stesso. Se dd=0=> non è previsto nessun tempo di gocciolamento per cui alla  ne dello sbrinamento viene immediatamente riattivata la regolazione. Default: dd= 2 minuti. Nota: nel caso sia selezionata la regolazione con 2 gradini per il compressore (con o senza rotazione, H1 o H5= 12 o 13) il gocciolamento agisce su ambedue i gradini.
d8: Tempo esclusione allarmi dopo sbrinamento e/o porta aperta
Indica il tempo, in ore o minuti, di esclusione della segnalazione dell’allarme di alta temperatura dalla  ne di uno sbrinamento o dall’apertura della porta della cella, nel caso che l’ingresso Multifunzione sia collegato allo “switch porta” (si veda i parametri A4, A5, A9). Attenzione: il parametro ‘d8’può essere espresso in ore ‘dC1’=0 (default) o in minuti ‘dC1’=1. Il parametro dC1 è mascherato e quindi non visibile. Default: d8= 1 ora di esclusione.
d8d: Ritardo allarme porta aperta.
Indica il ritardo in minuti di segnalazione porta aperta, nel caso che l’ingresso Multifunzione sia collegato allo “switch porta” (si veda il parametro ‘A4’,‘A5’o ‘A9’). Nel caso ‘d8d’= 0 il parametro ‘d8d’è disabilitato e il ritardo allarme porta aperta torna ad essere ‘d8’. D efault: ‘d8d’=0 disabilitato.
d9: Priorità sbrinamento sulle protezioni compressore
Annulla i tempi di protezione del compressore all’inizio dello sbrinamento. Tempi di protezione del compressore:
• c1: tempo minimo tra 2 accensioni successive;
• c2: tempo minimo di spegnimento;
• c3: tempo minimo di funzionamento.
d9=0 i tempi di protezione sono rispettati; d9=1 i tempi di protezione non sono rispettati quindi lo sbrinamento ha priorità maggiore e non segue i tempi del compressore. Questa funzione è utile nello sbrinamento a gas caldo per evitare di ritardare l’e ettuazione dello sbrinamento nel caso in cui il compressore si sia appena spento e sia stato attivato un tempo minimo tra due inserimenti del compressore. Si ricordi però che in questa evenienza potrebbe non essere rispettato il numero massimo di inserimenti ora del compressore. Avvertenza: si consideri anche che se lo sbrinamento richiede l’inserimento del compressore (sbrinamento a gas caldo) e si pone il parametro d9 pari a 1, si può rischiare di danneggiare il compressore a causa di un eccesso di inserimenti ravvicinati. Default: d9= 0=> lo sbrinamento rispetta i tempi del compressore (però per default essi sono posti a 0).
d/1: Lettura sonda sbrinamento 1
Selezionando questo parametro è possibile visualizzare il valore rilevato dalla sonda di sbrinamento 1 (negli strumenti che ne sono dotati) premendo il tasto SET. Nel caso la sonda fosse disabilitata saranno visualizzati tre trattini orizzontali ‘_ _ _’.
d/2: Lettura sonda sbrinamento 2
Come d/1, facendo però riferimento alla sonda di sbrinamento 2.
dC: Base dei tempi
Consente di modi care l’unità di misura utilizzata per il conteggio dei tempi per i parametri dI (intervallo di sbrinamento), dP1 e dP2 (durata dello sbrinamento). dC= 0 => dI espresso in ore, dP1 e dP2 in minuti; dC= 1 => dI espresso in minuti , dP1 e dP2 in secondi. Il parametro dC= 1 può essere usato per testare il funzionamento dello sbrinamento con tempi ridotti. Diventa utilissimo nel caso si voglia usare lo strumento per la gestione di essiccatori d’aria. Il ciclo di sbrinamento diventa allora il ciclo di scarico condensa che deve avvenire con intervalli ravvicinati (minuti) e con durate brevissime (secondi). Default: dC= 0 => dI in ore, dP1 e dP2 in minuti.
‘dC1’: Base dei tempi ritardo allarme ‘c6’ e ‘d8’ (Parametro nascosto)
Consente di modi care l’unità di misura utilizzata per il conteggio dei tempi per i parametri ‘c6’ (tempo di esclusione allarmi dopo ciclo continuo) e ‘d8’ (tempo di esclusione allarmi dopo sbrinamento e porta aperta).
‘dC1’=0 =>‘c6’ e ‘d8’ in ore. ‘dC1’=1 =>‘c6’ e ‘d8’ in minuti. Attenzione: quando sono selezionate le temporizzazioni in minuti l’errore sulle temporizzazioni ‘c6’ e ‘d8’ è di 0..+1 minuti. Default: ‘dC1’=0 => ovvero ‘c6’e ‘d8’in ore.
d10: Running time del compressore
Questo parametro indica il tempo di funzionamento, in ore, del compressore, con temperatura dell’evaporatore inferiore alla soglia indicata dal parametro d11, dopo il quale si ha la generazione di una richiesta di sbrinamento. Impostando d10 =0 si disabilita la funzione. Nota: nel caso sia selezionata la regolazione con 2 gradini per il compressore (con o senza rotazione, H1 o H5= 12 o 13) il running time del compressore è calcolato solo sul primo gradino. Default: d10 =0 => Funzione disabilitata.
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d11: Soglia di temperatura di Running time
Questo parametro indica la temperatura di evaporazione al di sotto della quale il compressore deve continuare a funzionare per il tempo d10 per generare una richiesta di sbrinamento. Default: d11 =1 => 1°C.
d12: Sbrinamenti avanzati autoadattativi
Questo par. permette di abilitare e disabilitare le funzionalità di sbrinamento avanzato, secondo la seguente tabella:
d12 Skip sbrinamento Variazione automatica di dI
0 Disabilitato Disabilitato 1 Disabilitato Abilitato 2 Abilitato Disabilitato 3 Abilitato Abilitato
Tab. 7.f
Default: d12 =0 => Entrambe le funzionalità disabilitate.
dn: Durata nominale dello sbrinamento
Indica la durata media dello sbrinamento in condizioni di normale funzionamento. Viene espressa come percentuale, rispetto ai parametri dP1 e dP2 , secondo le seguenti formule:
dn
dn1 dP1
100
e
dn
dn2 dP2
100
Esempio: con dn = 65, dP1 = 90 min. e dP2 =120 min. Durata nominale sbrinamento evaporatore principale: 59 min. Durata nominale sbrinamento evaporatore secondario: 78 min. Default: dn = 65 => 65% di dP1 o dP2
dH: Fattore proporzionale nella variazione dell’intervallo di sbrinamento
Questo parametro permette di aumentare o diminuire l’in uenza della durata e ettiva dello sbrinamento, in rapporto alla durata nominale, nell’algoritmo di variazione automatica dell’intervallo di sbrinamento. Impostando dH = 0 la durata e ettiva non ha al­cuna in uenza sulla durata dell’intervallo di sbrinamento, viceversa con dH =100 si ottiene la massima in uenza. Default: dH=50
7.5 Parametri relativi alla gestione degli allarmi
ITALIANO
Cod. Parametro Modelli U.M. Tipo Min Max Def.
A0 Di erenziale allarmi e ventole MSYF °C/°F C 0.1 20 2.0 A1 Tipo di soglia AL e AH MSYF  ag C 0 1 0 AL Soglia di allarme di bassa temperatura MSYF °C/°F F -50 200 0.0 AH S oglia di allarme di alta temperatura MSYF °C/°F F -50 200 0.0 Ad Ritardo segnalazione bassa e alta temperatura MSYF min F 0 250 120 A4
Con gurazione ingresso digitale 1
A5
Con gurazione ingresso digitale 2 A6 Blocco compressore da allarme esterno -SYF min C 0 100 0 A7 Ritardo rilevazione allarme esterno -SYF min C 0 250 0 A8 Abilitazione allarmi Ed1 ed Ed2 -SYF  ag C 0 1 0 A9
Con gurazione ingresso digitale 3 Ado Modalità gestione luce con switch porta MSYF  ag C 0 1 0 Ac Allarme alta temperatura condensatore -SYF °C/°F C 0.0 200 70.0 AE Di erenziale allarme alta temp. cond. -SYF °C/°F C 0.1 20 10.0 Acd Ritardo allarme alta temperatura condensatore -SYF min C 0 250 0 AF Tempo spegnimento con sensore di luce -SYF s C 0 250 0 ALF Soglia di allarme antifreeze MSYF °C/°F C -50 200 -5.0 AdF Ritardo allarme antifreeze MSYF min C 0 15 1
(DI1)
(DI2)
(DI3)
-SYF - C 0 14 0 M--- - C 0 14 3
MSYF - C 0 14 0
-C0140
Tab. 7.g
Nota: il par. A9 è riferito agli strumenti che dispongono di 3 ingressi digitali (ir33DIN, powercompact e MasterCella). Avvertenza importante: a nchè i tempi impostati diventino immediatamente operativi, è necessario spegnere e riaccendere lo
strumento. Nel caso non si e ettui tale operazione, la temporizzazione diventerà operativa al suo successivo utilizzo.
A0: Di erenziale allarme e ventilatori
Rappresenta il di erenziale usato per la disattivazione degli allarmi di alta e bassa temperatura (AL e AH -  g. 7.i) e per la gestione ventilatori (si vedano i parametri F). Nel caso di allarme, come si vede dalla  gura, il valore del punto di rientro A0 concorre alla determinazione dei punti di reale intervento degli allarmi di temperatura. Default: A0 =2,0 gradi.
A1: Tipo di soglia AL e AH
Permette di selezionare se i valori dei par. AL e AH siano soglie assolute o relative rispetto il set point. A1= 0 => AL e AH soglie relative. A1= 1 => AL e AH soglie assolute. Default: A1 = 0 => AL e AH soglie relative.
AL : Allarme di minima temperatura
Permette di determinare la soglia di attivazione dell’allarme di bassa temperatura. Soglia relativa allarme di bassa temperatura = (set point) - (valore di ‘AL’) ‘AL’=0 =>Allarme disabilitato; Soglia assoluta allarme di bassa temperatura = valore di ‘AL’ ‘AL’=-50 =>Allarme disabilitato. Attenzione: nel caso si sia selezionata la soglia AL come relativa il valore di disabilitazione dell’allarme è 0, viceversa, assoluta, il valore di disabilitazione dell’allarme è -50.
Avvertenze nel caso di soglia relativa:
Il valore di AL non indica la temperatura di allarme, bensì lo scostamento massimo ammesso rispetto al set point; variando il set point automaticamente varia l’allarme di bassa temperatura, mentre rimane  sso lo scostamento massimo ammesso (quindi = AL). Nota: l’allarme di bassa temperatura è a reinserzione automatica (signi ca che se la temperatura ritorna sopra il valore minimo previsto, la segnalazione di allarme si annulla automaticamente).
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allarme bassa temperatura allarme alta temperatura
ITALIANO
A0
AL
set point
Fig. 7.i
Avvertenze in caso di utilizzo del ciclo continuo
L’allarme di bassa temperatura è utilizzato anche nel ciclo continuo (si veda la descrizione del par. cc). Infatti, se la temperatura scende  no al livello di allarme si ha la disattivazione automatica del ciclo continuo, anche se non è trascorso il periodo di tempo selezionato. La disattivazione non comporta, comunque, segnalazione di allarme. Default: AL =0 => allarme bassa temperatura disabilitato.
Nota: in allarme sonda di regolazione viene resettato l’allarme di bassa temperatura e reinizializzato il monitoraggio.
AH : Allarme di alta temperatura
A0
Permette di determinare la soglia di attivazione dell’allarme di alta temperatura. Soglia relativa allarme di alta temperatura = (set point) + (valore di ‘AH’): ‘AH’=0 =>Allarme disabilitato. Soglia assoluta allarme di alta temperatura = valore di ‘AH’: ‘AH’=200 =>Allarme disabilitato. Attenzione: nel caso si sia selezionata la soglia AH come relativa il valore di disabilitazione dell’allarme è 0, viceversa, assoluta, il valore di disabilitazione dell’allarme è 200.
Avvertenze in caso di soglia relativa:
• il valore di AH non indica la temperatura di allarme bensì lo scostamento massimo ammesso rispetto al set point; quindi, variando il set point cambia automaticamente l’allarme di alta temperatura, mentre rimane  sso lo scostamento massimo ammesso (=AH).
Avvertenze:
• l’allarme di bassa temperatura è a reinserzione automatica: signi ca che se la temperatura ritorna sopra/sotto il valore minimo previsto, la segnalazione di allarme si annulla automaticamente.
• In caso di allarma sonda di regolazione viene resettato l’allarme di alta/bassa temperatura e reiniziato il monitoraggio.
Default: AH =0 => allarme alta temperatura disabilitato.
Ad: Ritardo allarme di temperatura
Indica dopo quanti minuti viene segnalato l’allarme di temperatura dal momento in cui è stato rilevato il superamento della soglia di temperatura.
Avvertenze:
• Imporre un ritardo alla segnalazione degli allarmi di temperatura può contribuire ad eliminare falsi allarmi dovuti a interferenze sul segnale della sonda o a situazioni limitate nel tempo (ad esempio la porta della cella aperta per un breve periodo);
• durante lo sbrinamento ed il ciclo continuo non vengono generati allarmi di temperatura;
• l’allarme di temperatura è ritardato del tempo d8 dopo lo sbrinamento e del tempo c6 dopo il ciclo continuo. Al termine delle due temporizzazioni l’allarme di temperatura, se rilevato, viene segnalato senza attendere il tempo Ad. Nel caso le temporizza­zioni d8 e c6 siano nulle l’allarme di temperatura viene segnalato attendendo il tempo Ad;
• come già indicato dai valori di default dei parametri AL e AH , gli strumenti vengono programmati in fabbrica con soglie relative, inoltre gli allarmi di alta e bassa temperatura sono disabilitati. Gli allarmi, quando abilitati, comportano l’attivazione del cicalino interno, se abilitato, e mostrano un codice sul
display: HI per l’alta temperatura e LO per la bassa. Le condizioni che generano l’allarme di temperatura sono:
• allarme alta temperatura: la temperatura rilevata dalla sonda virtuale di regolazione è superiore alla soglia impostata con il parametro AH;
• allarme bassa temperatura: la temperatura rilevata dalla sonda virtuale di regolazione è inferiore alla soglia impostata con il parametro AL.
Default: Ad =120 => 120 minuti di ritardo sulla segnalazione degli allarmi di temperatura.
A4: con gurazione ingresso digitale Multifunzione DI1
Nella serie ir33 questo parametro assieme al modello di controllo utilizzato, de niscono il signi cato dell’ingresso digitale Multifunzione. Di seguito vengono descritti i funzionamenti previsti: A4= 0 Ingresso non attivo: l’ingresso digitale Multifunzione non viene usato; è la con gurazione prevista in fabbrica per tutte le versioni. A4= 1 Allarme esterno immediato: è possibile collegare all’ingresso digitale un allarme esterno che richiede intervento immediato (ad esempio allarme di alta pressione o termico compressore). In particolare l’allarme viene rilevato quando il contatto si apre (funzionamento regolare con contatto chiuso). L’attivazione dell’allarme:
• provoca la segnalazione sul display (IA);
• segnalazione lampeggiante;
• attiva il buzzer, se abilitato e attiva il relè di allarme, se selezionato;
• comporta le seguenti azioni sugli attuatori:
- compressore: funziona secondo i valori assegnati al par. A6 (blocco compressore da allarme esterno).
- ventilatori: continuano a funzionare secondo i parametri ventilatori (F).
Nello spegnimento del compressore non è rispettato il tempo minimo di on (c3). Quando l’allarme cessa, viene ripristinata la possibilità di eseguire lo sbrinamento e il ciclo continuo mentre il compressore ritorna al normale funzionamento.
Avvertenza importante: si ricorda che per garantire la sicurezza dell’unità in caso di allarmi gravi, è necessario predisporre sull’unità tutte le sicurezze elettromeccaniche necessarie a garantire un corretto funzionamento.
Note:
• nel caso più ingressi digitali siano con gurati come allarme immediato, la generazione dell’allarme si ha quando almeno uno degli ingressi è nello stato di aperto.
• nel caso sia selezionata la regolazione con 2 gradini per il compressore (con o senza rotazione, ‘H1’ ‘H5’= 12 o 13) l’allarme esterno immediato agisce su ambedue i gradini.
A4=2 Allarme esterno ritardato
L’allarme esterno ritardato è equivalentea quello immediato (A4=1), eccetto che tale situazione viene segnalata dopo il tempo A7 dalla sua rilevazione (segnalazione ‘dA’). Questa con gurazione è utile per gestire l’allarme di bassa pressione. È frequente infatti che, in fase di prima partenza, l’unità rilevi un allarme di bassa pressione dovuto alle condizioni ambientali (non a malfunziona­menti dell’unità). Imponendo un ritardo all’allarme si evitano false segnalazioni. Infatti, calcolando opportunamente il ritardo, se la bassa pressione è dovuta a situazioni ambientali (bassa temperatura) si avrà il reinserimento automatico dell’allarme prima che sia trascorso il ritardo impostato.
44
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Note:
• nel caso sia ‘A7’= 0 l’attivazione dell’allarme non condiziona il compressore a funzionare secondo i valori assegnati al parametro ‘A6’ (blocco compressore da allarme esterno); sono invece attive la segnalazione ‘dA’ sul display, il lampeggio dell’icona, il buzzer e il relè di allarme (se selezionato). L’allarme esterno ritardato diviene quindi di sola segnalazione;
• sia l’allarme esterno immediato che ritardato sono a ripristino automatico;
• nel caso più ingressi digitali siano con gurati come allarme ritardato, la generazione dell’allarme si ha quando almeno uno degli ingressi è nello stato di aperto;
• nel caso sia selezionata la regolazione con 2 gradini per il compressore (con o senza rotazione, ‘H1’ ‘H5’= 12 o 13) l’allarme esterno ritardato agisce su ambedue i gradini.
A4 =3 Il signi cato varia a seconda del modello usato Versione ir33M = selezione sonde.
Consente di sfruttare l’ingresso digitale per visualizzare sul display la sonda selezionata dal parametro /tI o la prima sonda abilitata (vedi parametri /A2, /A3, /A4, /A5). In particolare con contatto aperto viene visualizzata la sonda selezionata dal parametro /tI, con contatto chiuso la prima sonda abilitata.
Per tutti gli altri modelli = Abilitazione sbrinamento
È possibile collegare un contatto esterno all’ingresso multifunzione per abilitare o inibire lo sbrinamento.
• Contatto aperto: lo sbrinamento è inibito; Contatto chiuso: lo sbrinamento è abilitato.
• Contatto chiuso senza richiesta da parte del regolatore: lo sbrinamento non viene e ettuato.
• Contatto chiuso ed è in corso uno sbrinamento: all’eventuale apertura dell’ingresso digitale, lo sbrinamento viene immediata­mente interrotto e l’unità riprende il funzionamento normale (senza eseguire le fasi di gocciolamento o post-gocciolamento). Il LED inizia a lampeggiare indicando la richiesta di sbrinamento, in attesa della prossima abilitazione (successiva chiusura del contatto), quando lo sbrinamento sarà eseguito completamente.
Suggerimento: questa funzione è utile, ad esempio:
- nel caso di banchi frigoriferi canalizzati con sbrinamento a gas caldo. In questi impianti è necessario sbrinare per “isole” per cui, nello stesso istante, alcune isole sono abilitate a sbrinare, altre sono inibite;
- per impedire sbrinamenti delle unità esposte al pubblico durante il periodo di apertura. Una eventuale richiesta di sbrinamento avvenuta con il contatto aperto rimarrà in attesa  no alla chiusura del contatto.
A4 = 4 Inizio sbrinamento da contatto esterno
Questa funzione consente di far partire lo sbrinamento da contatto esterno. Se si pone dI= 0 e non si imposta alcun trigger di sbrinamento legato all’orologio, lo sbrinamento può avvenire solo all’accensio­ne, da ingresso digitale, da supervisore e da tastiera. Questa funzione è utile nel caso sia necessario eseguire sbrinamenti in tempo reale. Per realizzarli è su ciente collegare un timer ciclico, meccanico o elettronico, all’ingresso digitale: quando il contatto del timer passa da aperto a chiuso si innesca la richiesta di sbrinamento. È possibile, come anticipato nella descrizione del parametro d5, collegare più unità allo stesso timer.
Avvertenza importante per le versioni a 12 Vac, 12…24 Vac e 230 Vac, 110V
Per il collegamento di più unità allo stesso timer, la soluzione migliore è quella di isolare tutti i contatti galvanicamente, inserendo dei relè di rinvio per ogni contatto. Scegliendo il valore di d5 diverso in ogni unità sarà possibile evitare sbrinamenti contemporanei. Nota: nel caso più ingressi digitali siano con gurati come inizio sbrinamento, lo start del sbrinamento si ha quando almeno uno degli ingressi passa da aperto a chiuso.
ITALIANO
A4 = 5 Switch porta con spegnimento di compressore e ventilatori
Impostando A4=5 è possibile gestire l’interruttore della porta cella. Il comportamento dello switch porta dipende dal fatto che la porta venga aperta con “luce spenta” o “accesa”. La necessità di di erenziare le due modalità di funzionamento è rivolta principal­mente alle applicazioni del controllo per armadi frigoriferi o per celle di conservazione. Caso 1 - apertura della porta con luce spenta:
• il compressore e i ventilatori evaporatore vengono spenti (se si desidera lo spegnimento dei soli ventilatori impostare il par. A4 =9 );
• nei modelli dotati del relè ausiliario programmato come uscita luce, la luce viene accesa;
• la misura visualizzata e l’icona
lampeggiano;
• gli allarmi di temperatura sono disabilitati.
Se la porta resta aperta per un tempo superiore a d8, il controllore riavvia il normale funzionamento:
• compressore e ventilatore on se richiesti;
• luce accesa (il relè ausiliario è selezionato come luce);
• il buzzer e il relè di allarme vengono attivati;
• gli allarmi di temperatura sono abilitati;
• la misura lampeggia.
Per bloccare il lampeggio della misura è necessario chiudere la porta. Alla chiusura della porta, il controllore ritorna in funzionamento normale, spegnendo la luce ed abilitando gli allarmi di temperatura dopo il tempo di ritardo d8. Nella riaccensione del compressore vengono rispettati gli eventuali tempi di protezione selezionati (si vedano i par. C).
Caso 2 - apertura della porta con luce accesa: Si suppone che l’utente entri nella cella di conservazione accendendo la luce prima di entrare, richiudendo la porta, e riesca dalla cella, chiudendo la porta una seconda volta. Quando la porta viene aperta:
• il compressore e i ventilatori evaporatore vengono spenti (se si desidera lo spegnimento dei soli ventilatori impostare il parame­tro A4=9);
• la luce rimane accesa (solo nei modelli dotati del relè ausiliario programmato come uscita luce);
• la misura visualizzata e l’icona lampeggiano;
• gli allarmi di temperatura sono disabilitati.
Alla prima chiusura della porta, il controllore mantiene la situazione allo stato precedente. Alla seconda chiusura della porta, il controllore ritorna in funzionamento normale, spegnendo la luce ed abilitando gli allarmi di temperatura dopo il tempo di ritardo d8. Nella riaccensione del compressore vengono comunque rispettati gli eventuali tempi di protezione selezionati (si vedano i par. c). Se, dopo l’apertura, la porta rimane aperta per un tempo superiore a d8, il controllore ritorna in funzionamento normale:
• compressore e ventilatore on se richiesti;
• luce spenta;
• la misura lampeggia;
t
defrost
dP (1)
d5 (2)
defrost request
d5 (3)
defrost
dP (2)
defrost
timer
unit 1
unit 2
dP (3)
Fig. 7.l
Legenda:
t= impulso del timer per iniziare lo sbrinamento: la durata minima deve essere di 0,5 s. dP (1)= durata massima sbrinamento unità 1. dP(2)= ritardo sbrinamento da contatto esterno per l’unità 2, maggiore di dP(1) per evitare sovrapposizione tra gli
sbrinamenti.
Signi cati analoghi per d5(3) e dP(3).
unit 3
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ITALIANO
Fig. 7.m
• il buzzer e il relè di allarme vengono attivati;
• gli allarmi di temperatura sono abilitati;
• alla chiusura della porta non viene impostato il ritardo allarmi di temperatura d8. Se, dopo la prima chiusura, la porta rimane chiusa per un tempo superiore a d8 o viene spenta la luce manualmente, il controllore riavvia il normale funzionamento:
• compressore e ventilatore ON se richiesti,
• luce spenta,
• gli allarmi di temperatura sono abilitati,
• viene impostato il ritardo allarmi di temperatura d8. Se, dopo la prima chiusura, viene spenta la luce manualmente, il controllore riavvia il normale funzionamento.
Note:
1. se la luce era stata precedentemente accesa manualmente, alla seconda chiusura della porta, essa viene automaticamente spenta;
2. nel caso più ingressi digitali siano con gurati come switch porta, lo stato di porta aperta si ha quando almeno uno degli ingressi è nello stato di aperto;
3. nel caso sia selezionata la regolazione con 2 gradini per il compressore (con o senza rotazione, ‘H1’ ‘H5’= 12 o 13) l’apertura della porta spegne ambedue i gradini.
Avvertenza: anche nel caso in cui il ventilatore sia gestito dal regolatore (si vedano i par. F) si forza lo spegnimento con porta aperta. L’algoritmo risolve ogni problema legato ad eventuali guasti o mal funzionamenti dello “switch-porta.
A4 =6 ON/OFF remoto
L’ingresso digitale può essere programmato anche come ON/OFF remoto. Con logica contatto chiuso il controllore è ON. Quando il controllore è spento:
• la temperatura è visualizzata alternativamente al messaggio OFF;
• il timer interno relativo al parametro dI viene aggiornato. Se dI scade con macchina in stato di OFF, alla riaccensione si esegue
uno sbrinamento;
• rimane attivo il relè ausiliario impostati come aux o luce;
• il buzzer e il relè di allarme vengono disattivati;
• il controllore non esegue la regolazione, gli sbrinamenti, il ciclo continuo, la segnalazione degli allarmi di temperatura e tutte le
altre funzioni;
• vengono rispettati i tempi di protezione del compressore;
• alla riaccensione dello strumento vengono riattivate tutte le funzioni ad eccezione di: sbrinamento, all’accensione, ritardo
compressore e ventilatori all’accensione.
Contatto chiuso => ON
L’ON/OFF da ingresso digitale esterno è prioritario su quello da tastiera e da supervisore. Se A4, A5, A9 =6 => il controllore è ON con tutti i contatti chiusi.
Note:
• nel caso più ingressi digitali siano con gurati come ON/OFF remoto, lo stato di OFF si ha quando almeno uno degli ingressi è
nello stato di aperto;
• nel caso sia selezionata la regolazione con 2 gradini per il compressore (con o senza rotazione, ‘H1’ ‘H5’= 12 o 13) lo stato di OFF
spegne ambedue i gradini.
A4 =7 Switch tenda
Se l’ingresso viene selezionato come switch tenda, il controllore modi ca il set point alla chiusura del contatto, aggiungendoli il valore del parametro r4. Questo nuovo valore viene utilizzato per tutte le funzioni relative al set point (Es. allarmi alta e bassa temperatura relativi, regolazione con banda morta, regolazione con due gradini per il compressore ecc.). Con r4 =3.0 (valore pre-programmato) il set point viene aumentato di 3 gradi rispetto al valore utilizzato con tenda aperta.
Contatto chiuso => tenda abbassata.
Nel caso una delle uscite ausiliarie sia utilizzata per la gestione della luce, l’abbassamento della tenda spegne automaticamente la luce, mentre il sollevamento l’accende. Nota: nel caso più ingressi digitali siano con gurati come switch tenda, la tenda aperta si ha quando almeno uno degli ingressi è nello stato di aperto.
A4 =8 Ingresso pressostato di bassa pressione per pump down
L’allarme di bassa pressione LP viene segnalato quando il pressostato segnala una situazione di bassa pressione con la valvola di pump down aperta e il compressore attivato. La segnalazione dell’allarme di bassa pressione è tuttavia ritardata del tempo, in minuti, impostato attraverso il parametro A7. L’allarme di bassa pressione ‘LP ’ porta allo spegnimento del compressore. Questo parametro, insieme con i parametri c7, c8, c9, H1 e H5 consente la gestione dell’algoritmo pump down. Nota: nel caso sia selezionata la regolazione con 2 gradini per il compressore (con o senza rotazione, ‘H1’ ‘H5’ = 12 o 13) l’allarme di bassa pressione spegne ambedue i gradini.
Contatto aperto => bassa pressione. Attenzione: se c7 =0 (pump down disabilitato) la bassa pressione può essere comunque rilevata. Nel caso più ingressi digitali
siano con gurati come ingresso pressostato di bassa pressione, l’allarme di bassa pressione si ha quando almeno uno di questi è nello stato di aperto.
A4 =9 Switch porta con spegnimento dei soli ventilatori
Stesso funzionamento selezionando A4 =5 con la di erenza che all’apertura della porta vengono spenti i soli ventilatori anziché il compressore e i ventilatori. Nota: nel caso più ingressi digitali siano con gurati come switch porta, lo stato di porta aperta si ha quando almeno uno di questi è nello stato di aperto.
A4=10 Funzionamento Direct/Reverse
L’ingresso digitale è utilizzato per selezionare il funzionamento direct (per refrigerazione), contatto aperto, o reverse (per riscalda­mento), contatto chiuso. È possibile collegare, ad esempio, un deviatore che selezioni, a seconda della posizione, il funzionamento caldo/freddo.
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A seconda del valore del parametro r3 si possono ottenere le seguenti con gurazioni: con r3 =0 Contatto aperto = funzionamento direct con controllo sbrinamento; Contatto chiuso = funzionamento reverse; con r3 =1 o r3 =2 Contatto aperto = funzionamento direct; Contatto chiuso = funzionamento reverse. AVVERTENZA: se A4 =10 lo stato dell’ingresso digitale ha priorità sul parametro r3, ovvero il valore assegnato al parametro r3 diventa indi erente e conta solo lo stato (aperto o chiuso) dell’ingresso digitale.
Note:
1. nel caso più ingressi digitali siano con gurati come direct/reverse, lo stato di direct si ha quando almeno uno degli ingressi è nello stato di aperto;
2. nel caso sia selezionata la regolazione con 2 gradini per il compressore (con o senza rotazione, ‘H1’ ‘H5’ = 12 o 13) lo stato DIRECT o REVERSE agisce su ambedue i gradini.
A4 =11 Sensore di luce
L’ingresso digitale è utilizzato per leggere un sensore di luce (si tratta in realtà di un ingresso analogico, da cui si ricava un segnale digitale utilizzando il parametro o la soglia del sensore di luce), può essere posto:
• nella battuta della porta;
• all’interno della cella o dell’armadio.
Nel primo caso il sensore rileva l’apertura e la chiusura della porta in quanto, rispettivamente, a porta aperta ci sarà la luce e a porta chiusa ci sarà il buio (il sensore si trova nella battuta della porta e sarà quindi oscurato con porta chiusa). La luce interna sarà automaticamente accesa con porta aperta e spenta con porta chiusa. Lo spegnimento della luce avviene per un tempo minimo di 5 s, in modo da evitare impulsi ravvicinati al relè luce. Per attivare questa modalità di funzionamento dovrà essere AF=0. Nel secondo caso viene segnalata l’apertura della porta della cella o dell’armadio per e etto della luce esterna che sollecita il sensore attivando la luce interna. La chiusura della porta è rilevata a tempo in quanto la luce interna alla cella o all’armadio è in grado di autosostenere il sensore di luce. Dopo il tempo AF (> di 0) la luce interna viene spenta per 5 s Se il sensore di luce segnala oscurità la porta sarà rilevata come chiusa e la luce rimarrà spenta. In caso contrario la porta sarà rilevata ancora aperta e la luce verrà riaccesa. Per selezionare questa modalità di funzionamento dovrà essere AF>0.
A4 =12 Attivazione uscita aux
L’ingresso digitale permette di attivare/disattivare l’uscita aux, se con gurata con il par. H1 o H5, con la seguente logica:
ITALIANO
Ingresso digitale Uscita AUX
apertura disattivazione chiusura attivazione
Tab. 7.h
L’attivazione/disattivazione avviene alla chiusura/apertura del contatto, in modo da rendere compatibile questa modialità di funzionamento con la presenza del tasto aux e del comando da supervisore. Nota: nel caso più ingressi digitali siano con gurati come attivazione uscita AUX, lo stato di aperto si ha quando uno degli ingressi passa nello stato di aperto.
A4 =13 Switch porta con spegnimento di compressore e ventole con luce non gestita.
Stesso funzionamento della selezione A4=5 con la di erenza che non viene modi cata l’uscita luce.
Note:
1. l’algoritmo di gestione porta dipende dal parametro ‘Ado’.
2. nel caso più ingressi digitali siano con gurati come switch porta, lo stato di porta aper ta si ha quando almeno uno degli ingressi è nello stato di aperto.
A4 =14 Switch porta con spegnimento delle sole ventole con luce non gestita.
Stesso funzionamento della selezione A4=9 con la di erenza che non viene modi cata l’uscita luce. Nota: per A4/5= 13 o 14: in entrambi i casi l’algoritmo di gestione porta Ado. Default: A4 =0 => Ingresso digitale non attivo (per tutti gli altri modelli). La tabella seguente riassume le funzioni che possono essere assunte dall’ingresso digitale in corrispondenza del valore assegnato alla variabile A4.
Valore A4Funzionalità Funzione attiva Accensione
0 ingresso non attivo 1 allarme esterno immediato aperto = allarme aperto 2 allarme esterno con ritardo attuazione aperto = allarme aperto 3 se modello M selezione sonde aperto = sonda selezionata dal parametro /tI
chiuso = prima sonda abilitata 3 altri modelli abilitazione sbrinamento chiuso= abilitato 4 inizio sbrinamento chiusura = richiesta sbrinamento 5 switch porta con o di compressore e ventilatori aper to = porta aperta 6 on/o remoto aperto = strumento o 7 switch tenda chiuso = tenda chiusa 8 pressostato di bassa pressione aperto = bassa pressione 9 switch porta con o dei soli ventilatori aperto = porta aperta 10 direct / reverse aperto = direct 11 sensore di luce sopra la soglia = spento 12 attivazione uscita aux apertura = disattivazione 13 Switch porta con spegnimento di compressore e ventole con luce non gestita aper to = porta aperta 14 Switch porta con spegnimento delle sole ventole con luce non gestita aperto = porta aperta
Tab. 7.h
LED
Note:
• nel caso in cui più ingressi digitali siano con gurati nello stesso modo, l’attivazione della funzione associata sarà abilitata se almeno uno di questi è nello stato di aperto;
• nel caso di regolazione con due gradini per il compressore (con o senza rotazione, H1=12 o 13) l’attivazione associata agli ingressi digitali agisce su ambedue.
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A5: Con gurazione del secondo ingresso digitale Multifunzione.
Per questo parametro vale la stessa descrizione relativa al parametro A4, ovviamente riferita al secondo ingresso digitale. Default: A5 =0 => Ingresso digitale non attivo.
A6: Blocco compressore da allarme esterno (ingresso multifunzione)
Il signi cato di questo parametro è analogo a quello del parametro c4 (duty-setting). Nel caso in cui si veri chi un allarme esterno (sia immediato che ritardato) il compressore funziona per un tempo pari al valore assegnato al parametro A6 (in minuti), mentre rimane spento per un periodo  sso di 15 minuti.
Casi particolari:
A6= 0 il compressore rimane sempre spento; A6= 100 il compressore rimane sempre acceso. I ventilatori continuano ad essere gestiti secondo i parametri selezionati (si veda categoria F). Nel caso sia attivo anche il duty­setting per l’allarme sonda (par. c4 ), il controllore utilizza il valore di A6. Nota: nel caso sia selezionata la regolazione con 2 gradini per il compressore (con o senza rotazione, ‘H1’ ‘H5’= 12 o 13) il blocco compressore da allarme esterno agisce su ambedue i gradini. Default: A6 =0 => compressore spento in caso di allarme esterno.
A7: Ritardo rilevazione dell’allarme esterno (ingresso multifunzione)
Stabilisce il ritardo (in minuti) di rilevamento dell’allarme esterno quando selezionato come ritardato (A4, A5, A9= 2) o di segnalazione dell’allarme di bassa pressione (LP). Nota: se A7= 0 e in caso di allarme di ingresso digitale ritardato (A4 o A5 o A9= 2), il controllo non interviene sulle uscite di regolazione.
A8: Abilitazione segnalazioni Ed1 ed Ed2
Le segnalazioni Ed1 ed Ed2 indicano la  ne dello sbrinamento per raggiungimento della durata massima del tempo sbrinamento dP1/dP2, possono essere disabilitate con A8= 0. Tali segnalazioni Ed1 ed Ed2 vengono cancellate all’inizio del successivo sbrina­mento o con un ripristino manuale attraverso la pressione dei tasti PRG e aux
per più di 5 secondi. Default: A8 =0 => segnalazioni Ed1 ed Ed2 disabilitate.
A9: Con gurazione ingresso digitale 3 (solo nei modelli H di ir33DIN)
Per questo parametro vale la stessa descrizione relativa al parametro A4, ovviamente riferita al secondo ingresso digitale. Default: A9 =0 => Ingresso digitale non attivo.
Ado: Modalità gestione luce con switch porta (parametro mascherato)
Questo parametro permette di scegliere l’algoritmo di gestione della porta.
Ado Luce all’apertura della porta Algoritmo Descrizione
0 spenta
accesa
1 spenta
accesa
normale esteso esteso normale
apertura-chiusura apertura-chiusura-apertura-chiusura apertura-chiusura-apertura-chiusura apertura-chiusura
Tab. 7.i
Nota: nel caso sia selezionato l’ingresso digitale in modo da non gestire la luce (A4, A5 = 13 o 14) l’algoritmo risulta così
modi cato: Default: Ado =0 => Algoritmo normale.
Ac: Allarme alta temperatura condensatore
Se una sonda è impostata come condensatore, è possibile monitorare la temperatura del condensatore per segnalare l’alta tempe­ratura, probabilmente per situazioni di intasamento o sporcizia. Quando temperatura condensatore >Ac-(AE/2) viene segnalata la situazione di preallarme in cui viene solo visualizzato l’allarme cht. Se in questa situazione la temperatura condensatore diventa <Ac-AE, il preallarme rientra e la segnalazione cht sparisce. Se la temperatura del condensatore diventa >Ac allora scatta l’allarme CHt e Acd, viene spento il compressore. Tale allarme è ritardato dal tempo Acd, dal superamento della soglia di allarme AC
. In
questo caso è possibile rientrare dall’allarme solo attraverso un ripristino manuale. Nel caso di errore sonda di condensazione vengono attivati l’allarme e il preallarme. Nota: nel caso sia selezionata la regolazione con 2 gradini per il compressore (con o senza rotazione, H1= 12 o 13) l’allarme di alta temperatura condensatore agisce su ambedue i gradini.
Attenzione:
1. nel caso non sia selezionata alcuna sonda di condensazione l’allarme e il preallarme di condensazione vengono disabilitati;
2. è possibile e ettuare la regolazione ON/OFF delle ventole di condensazione; per questa funzionalità si rimanda ai parametri
F4 ed F5.
Default: Ac =70,0 gradi.
AE: Di erenziale allarme alta temperatura condensatore
Rappresenta il di erenziale usato per l’attivazione/disattivazione del preallarme e dell’allarme di alta temperatura del condensato­re e nella regolazione dei ventilatori di condensazione. Default: AE =5.0.
Acd: Ritardo allarme alta temperatura condensatore
Attraverso il parametro Acd è possibile settare un ritardo sull’attivazione dell’allarme di alta temperatura del condensatore. Al superamento della soglia Ac viene attivato il timer di ritardo allarme, se allo scadere del ritardo Acd la temperatura è ancora al di sopra della soglia scatta l’allarme CHt. Se la temperatura di condensazione torna inferiore ad Ac, il timer viene resettato e l’allarme CHt non viene visualizzato. Default: Acd =0 => 0 minuti, allarme alta temperatura condensatore immediato.
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AF: Tempo spegnimento con sensore di luce
Permette di gestire il sensore di luce, connesso ad un ingresso digitale, come: AF= 0 sensore nella battuta della porta AF> 0 sensore intero alla cella o all’armadio Con AF=0 la luce interna viene accesa quando il sensore rileva la luce e viene spenta quando il sensore rileva il buio. Lo spegni­mento della luce avviene per un tempo minimo di 3 s, in modo da evitare impulsi ravvicinati al relè luce. Nota: il sensore deve essere posizionato in modo tale da rilevare il buio con porta chiusa. Con AF>0 la luce interna viene accesa quando il sensore rileva la luce. Dopo un tempo in secondi pari ad AF la luce viene spenta per 3 s per vedere se la porta è stata chiusa. In caso di buio la luce interna rimane chiusa, viceversa la luce interna viene riaccesa (dopo un tempo minimo di 3 s) e riprende il ciclo descritto. Default: AF= 0.
ALF: Soglia di allarme antifreeze
Stabilisce il valore di temperatura sotto il quale viene rilevato l’allarme antifreeze, con il messaggio AFr. Tale funzione è attiva se una sonda è stata impostata come sonda di antifreeze /A2, /A3 o /A4,
/A5 = 4 ed è ritardato del tempo
impostato con il parametro AdF. L’allarme antifreeze spegne il compressore e attiva il relè di allarme, se impostato H1 o H5=0,1 ed è a ripristino manuale o da supervisore. Nota: nel caso sia selezionata la regolazione con 2 gradini per il compressore (con senza rotazione, H1= 12 o 13) l’allarme antifreeze agisce su ambedue i gradini. Default: ALF= -5.0.
AdF: Ritardo allarme antifreeze.
Stabilisce il ritardo di rilevazione dell’allarme antifreeze. Default: AdF= 1.
Fig. 7.n
Allarme “CHt” e o refrigerazione (ripristino manuale)
“AC” - “AE”/2
Preallarme solo visualizzazione allarme “cht” (ripristino automatico)
“Ac ”“Ac-AE”
Fig. 7.m
“Ac ”
“AE”
temp. condensatore
ON
temp. condensatore
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7.6 Parametri relativi alla gestione dei ventilatori
Cod. Parametro Modelli U.M. Tipo Min Max Def.
F0 Gestione ventilatori ---F  ag C 0 2 0 F1 Temperatura accensione ventilatore ---F °C/°F F -50 200 5.0 F2 Ventilatore o con compressore o ---F  ag C 0 1 1 F3 Ventilatore in sbrinamento ---F  ag C 0 1 1 Fd Spegnimento ventole dopo gocciolamento ---F min F 0 15 1 F4 Temperatura spegnimento ventilatore condensatore MSYF °C/°F C -50 200 40 F5 Di erenziale accensione ventilatore condensatore MSYF °C/°F C 0.1 20 5.0
Tab. 7.l
I controllori della serie ir 33, possono gestire i ventilatori dell’evaporatore nei modi seguenti:
• sempre accesi;
• accesi solo quando il compressore è attivato;
• accesi in funzione della temperatura dell’evaporatore e della temperatura ambiente.
F0: Gestione ventilatori
I ventilatori possono essere sempre accessi o sottoposti al “regolatore ventilatori”, il quale li gestisce in funzione della temperatura rilevata dalle sonde di sbrinamento e virtuale di regolazione. Mentre è possibile spegnere i ventilatori di evaporazione, nelle seguenti situazioni:
• quando il compressore è fermo (si veda il parametro F2);
• durante il periodo di gocciolamento (si veda il parametro dd );
• per un ulteriore periodo di post-gocciolamento (si veda il parametro Fd).
• in defrost possono essere accesi o spenti (vedi parametro F3) I valori ammessi per il parametro F0 sono: F0= 0 ventilatori sempre accesi; F0= 1 ventilatori termostatati accesi in base alla di erenza tra la sonda virtuale di regolazione e la temperatura evaporatore; F0= 2 ventilatori termostatati accesi in base alla temperatura dell’evaporatore. Default: F0= 0 => ventilatori sempre accesi, non sottoposti al “regolatore ventilatori”.
Amb.
Amb. F1
Amb. F1 - A0
temperatura
Evap.
Evap. Fan
ON
OFF
Fig. 7.o
F1: Temperatura accensione ventilatori (parametro operativo solo se F0 =1 o 2)
Con F0= 1, il parametro F1 indica la minima di erenza che deve esistere tra la temperatura ambiente ed evaporatore perché i ventilatori vengano azionati. Quindi, con:
• temperatura evaporatore < (sonda virtuale – F1 - A0) i ventilatori sono ON;
• temperatura evaporatore > (sonda virtuale – F1) i ventilatori sono OFF. Una volta spenti, i ventilatori ripartono quando la di erenza tra le due sonde è pari a F1+A0, dove A0 è il di erenziale del “regolatore ventilatori” (si veda la  gura 7.o). Con F0 =2, il parametro F1 indica la temperatura assoluta di attivazione dei ventilatori, ovvero:
• temperatura evaporatore < ( F1 - A0 ), i ventilatori sono ON;
• temperatura evaporatore > ( F1), i ventilatori sono OFF.
Note:
• nel caso ci siano due evaporatori, quindi due sonde di evaporazione, la regolazione sarà e ettuata sul valore massimo delle due sonde, per garantire che i ventilatori si attivino quando ambedue gli evaporatori siano arrivati in temperatura;
• nel caso di errore delle sonde utilizzate per la regolazione, le ventole vengono sempre accese.
Default: F1=5 =>(se F0=1 o 2), i ventilatori rimangono accesi  ntantoché l’evaporatore è 5 gradi più freddo della temperatura ambiente.
F2: Stop ventilatori a compressore fermo (dipendente da F0 )
Permette di decidere se i ventilatori devono funzionare secondo quanto stabilito dal parametro F0 (tranne nel ciclo di sbrinamento, si vedano i parametri F3 , dd e Fd) o quando il compressore è attivo.
• F2=0 => i ventilatori funzionano sempre (F0 =0) o su richiesta del regolatore ventilatori ( F0 =1,2), anche quando il compressore è fermo;
• F2=1 => i ventilatori sono fermi quando il compressore è fermo.
Nota: nel caso sia selezionata la regolazione con 2 gradini per il compressore (con senza rotazione,
= 12 o 13) ed il parametro F2= 1 le ventole sono ferme quando ambebue i compressori sono spenti.
H1 o H5 Default: F2= 1 => ventilatori fermi a compressore spento.
F3: Ventilatori in sbrinamento
Permette di decidere se i ventilatori devono funzionare o meno durante lo sbrinamento. F3 =0 => i ventilatori funzionano durante lo sbrinamento; F3 =1 => i ventilatori non funzionano durante lo sbrinamento; Si ricorda che durante il tempo di gocciolamento e il tempo di post-gocciolamento, se previsti, i ventilatori sono sempre spenti. Default: F3 =1 => ventilatori evaporatore spenti durante lo sbrinamento.
Fd: Fermo post-gocciolamento
I ventilatori, dopo lo sbrinamento, possono essere bloccati per un ulteriore periodo oltre dd (in minuti), de nito dal valore di Fd. Questo è utile per consentire all’evaporatore di tornare in temperatura dopo lo sbrinamento, evitando quindi di forzare aria “calda” all’interno del frigorifero. Nel caso di gestione con regolatore ventilatori, non è necessario selezionare un tempo Fd in quanto il regolatore provvede a far ripartire i ventilatori quando l’evaporatore è in temperatura. Se il “regolatore ventilatori” è attivo (F0!=
0), assegnando ad Fd un valore 0, i ventilatori restano spenti per un tempo pari al valore di Fd, indipendentemente dalla
temperatura dell’evaporatore. Default: Fd=1 => 1 minuto di fermata post-gocciolamento.
F4: Temperatura spegnimento ventole condensatore
Consente di selezionare la temperatura alla quale si devono spegnere le ventole del condensatore. Impostando il relè ausiliario come uscita ventola condensatore (vedi parametro H1), permetterà di e ettuare la regolazione secondo lo schema di Fig. 7.p. In fase di prima accensione del compressore le ventole vengono portate in on a F4 =0.2 gradi per compensare rapidi incrementi di temperatura non facilmente seguibili dalla sonda.
50
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Successivamente la regolazione avviene in temperatura e cioè:
• accensione: F4 + F5;
• spegnimento: F4. Nel caso di errore sonda di condensazione, l’uscita ventole di condensazione, se selezionata, viene sempre attivata. Attenzione: nel caso non sia selezionata alcuna sonda di condensazione, l’uscita ventole di condensazione, se selezionata, viene disattivata. Default: F4 =40,0 gradi.
F5: Di erenziale accensione ventole condensatore
Rappresenta il di erenziale usato nella regolazione delle ventole di condensazione. Default: F5 =5.0.
7.7 Parametri generali di con gurazione
Cod. Parametro Modelli U.M. Tipo Min Max Def.
H0 Indirizzo seriale MSYF - C 0 207 1 H1 Funzionalità uscita AUX MSYF  ag C 0 13 1 H2 Disabilitazione tastiera/ir MSYF  ag C 0 6 1 H3 Codice abilitazione telecomando MSYF - C 0 255 0 H4 Disabilitazione buzzer MSYF  ag C 0 1 0 H5 Funzionalità uscita AUX 2 - C 0 13 3 H6 Blocco tasti MSYF - C 0 255 0 H7 Selezione tastiera MSYF  ag C 0 1 0 H8 Selezione uscita attivazione con fascia oraria MSYF  ag C 0 1 0 H9 Abilitazione variazione del set point con fascia oraria MSYF  ag C 0 1 0 HPr Pro lo di stampa MSYF - C 0 15 0 Hdn Numero set parametri di default disponibili MSYF - C 0 6 0 Hrl Abilitazione a remotare lo stato del relè luce del master MSYF  ag C 0 1 0 HrA Abilitazione a remotare lo stato del relè ausiliario del master MSYF  ag C 0 1 0 HSA Abilitazione allarmi di altri dispositivi della rete locale MSYF  ag C 0 1 0 In Stabilisce se l’unità è normale, master o slave MSYF - C 0 6 0 Hdh O set anti-sweat heater MSYF °C/°F C -50 200 0.0
Tab. 7.m
Nota:
- il par. H5 è riferito agli strumenti che dispongono di 5 relè (ir33DIN, powercompact e MasterCella);
- i parametri H7,HPr, Hdn, HrL, HrA, HsA e In sono mascherati e quindi visibili solo attraverso il kit di programmazione IROPZPRG00.
“F4” 0.2
prima accensione
“F4” + “F5”
Fig. 7.p
ON ventole
temp. condensatore
ITALIANO
H0: Indirizzo seriale
Consente di assegnare allo strumento un indirizzo quando è collegato ad un sistema di supervisione o teleassistenza. Default: H0=1.
H1: Modo di funzionamento uscita logica AUX Di seguito le funzionalità associabili: H1=0 - uscita di allarme normalmente eccitato: il relè si diseccita al veri carsi di un allarme. L’uscita AUX in funzionamento “al­larme” può lavorare sia come relè eccitato, che non eccitato. Quest’ultimo modo di funzionamento assicura la massima sicurezza in quanto l’allarme si attiva anche in caso di caduta di tensione o di disconnessione dei cavi.
H1=1 - uscita di allarme normalmente diseccitato Il relè si eccita al veri carsi di un allarme. H1=2 - uscita ausiliari: è possibile attivare/disattivare l’attuatore collegato agendo sul tasto AUX.
Lo stato è confermato dall’accensione/spegnimento dell’icona sul display. H1=3 - uscita luce: è possibile accendere/spegnere la luce dell’unità premendo sul tasto LUCE, abilitando l’ingresso digitale switch porta o l’ingresso digitale switch tenda (vedi parametro A4, A5, A6) all’apertura della porta se attivato lo switch porta con gestione luce (si veda il parametro A4). L’accensione/spegnimento della luce è associata all’accensione/spegnimento dell’icona sul display. H1=4 - uscita sbrinamento evaporatore ausiliario è possibile attivare una resistenza o una valvola di inversione ciclo per eseguire uno sbrinamento a resistenza o a gas caldo sull’evaporatore ausiliario.
H1=5 - uscita valvola di pump down: è possibile comandare l’attivazione/disattivazione della valvola di pump down. H1=6 - uscita ventola condensatore: è possibile utilizzare l’uscita come ventola condensatore (vedi parametro Ac e F4). H1=7 - uscita compressore ritardato: l’uscita si attiva alcuni secondi dopo l’attivazione del compressore (il ritardo è stabilito dal
par. c11), mentre alla disattivazione dell’uscita compressore corrisponde l’immediata disattivazione del compressore ritardato. Se è impostata questa modalità di funzionamento essa è attiva anche durante le fasi di pump down e di Autostart del compressore, se selezionate con gli opportuni parametri. H1=8 - uscita ausiliaria con disattivazione nello stato di OFF: durante lo stato di OFF l’uscita ausiliaria non può essere attivata. Alla riaccensione l’uscita ausiliaria ritorna allo stato precedente. H1=9 - uscita luce con disattivazione nello stato di OFF: durante lo stato di o la luce non può essere attivata. Alla riaccensione la luce ritorna allo stato precedente. H1=10 Nessuna funzione associata all’uscita. L’uscita logica AUX1 non è utilizzata per alcuna funzione. Nel caso le uscite logiche AUX1 e AUX2 siano associate allo stesso relè, con questa impostazione sarà possibile, associare il relè in questione solo all’uscita logica AUX2. Viceversa prevedendo questa impostazione per l’uscita logica AUX2 si associerà il relè solo all’uscita logica AUX1. Questa possibilità è utile quando, dsi dispone di un solo relè ausiliario, si voglia utilizzarlo, a seconda delle esigenze, come relè luce, associato al tasto e all’icona luce, o come relè aux, associato al tasto e all’icona AUX. H1=11- uscita reverse in regolazione con zona neutra: permette di attivare la regolazione con zona neutra (‘St’ ‘rd’ ‘rn’ ‘rr’) ed utilizza l’uscita ausiliaria aux1 per e ettuarla reverse.
H1=12 - uscita gradino secondo compressore. H1=13 - uscita gradino secondo compressore con rotazione. Avvertenza: la modalità ‘H1’=0 si dimostra utile per segnalare con allarme, anche la mancanza di alimentazione.
Default: H1=1 => relè eccitato con allarme attivo. Disponibile su tutti i modelli forniti dell’uscita aux1.
ir33 +030220440 - rel. 2.5 - 16.06.10
51
ITALIANO
S
Tastiera ir33, ir33power e ir33DIN:
3210
8421
Tastiera standard
Tasto Set
Tasto down/def
Tasto up/aux
Tasto prg/mute
Fig. 7.q
Funzione Disabilitazione + tasto set 1 tasto down/def 2 tasto Up/ aux 4 tasto PRG/mute 8
Tastiera powercompact, powercompacr small e MasterCella
7654
128
64 32 16
Bit Mask Tasto Funzioni abilitabili\disabilitabili
01
12
24
et
def
aux
38
Valore
3210
8421
Fig. 7.r
Ingresso in HACCP; Procedura di stampa del report
Sbrinamento; Ciclo continuo; Ingresso in HACCP Abilitazione/Disabilitazione uscita ausiliaria 1; Ciclo continuo
Mute
Tastiera standard
Tasto Set
Tasto down/def
Tasto up/cc
Tasto prg/mute
Tasto haccp
Tasto aux
Tasto on/off
Tasto luce
Tab. 7.p
Tab. 7.q
H2: Disabilitazione tastiera e/o telecomando
Utilizzando il parametro H2 è possibile inibire alcune funzionalità legate all’utilizzo della tastiera, ad esempio, la modi ca dei parametri e del set point nel caso il regolatore fosse esposto al pubblico. Le possibilità sono:
Parametro “H2” 0 1 2 3 4 5 6
HACCP PRG/MUTE (mute) UP/aux (ciclo continuo) • DOWN/DEF (sbrinamento) • (modi ca parametri tipo F) • Modi ca set point • Modi ca da telecomando • ON/OFF
Tab. 7.n
Con le funzionalità modi ca set point e modi ca parametri inibite, non è possibile modi care il set point ed i parametri di tipo F, è però possibile visualizzare il loro valore. I parametri di tipo C, invece, essendo protetti da password, possono essere anche modi cati da tastiera seguendo la procedura precedentemente descritta. Con il telecomando disabilitato è solo possibile vedere il valore dei parametri ma non modi carli, inoltre vengono disabilitate le funzioni mute, sbrinamento, ciclo continuo, aux (ausiliaria
1), luce (ausiliaria 2), ON/OFF. Avvertenze: se si pone H2=2 o 3 da telecomando, questo viene istantaneamente disabilitato. Per
riabilitare il telecomando porre H2=0 o H2=1 da tastiera. Default: H2=1 => tutto abilitato
H3: Codice di abilitazione per la programmazione da telecomando
Il parametro H3 attribuisce un codice di accesso al controllo. Come già indicato, ciò rende possibile l’utilizzo del telecomando quando vi siano più controllori presenti sullo stesso pannello senza il pericolo di interferenze. Per maggiori dettagli si veda il paragrafo relativo all’utilizzo del telecomando. Default: H3=00 => programmazione da telecomando senza codice.
H4: Disabilitazione Buzzer
Questo parametro può assumere due valori: H4=0 buzzer abilitato H4=1 buzzer disabilitato Default: H4=0 => buzzer abilitato. Disponibile su tutti i modelli.
H5: Modo di funzionamento uscita logica AUX2
Come per il parametro H1 solo riferito all’uscita logica ausiliaria.
H6: Blocco tasti
Attraverso i singoli bit è possibile abilitare/disabilitare le funzioni collegate ai singoli tasti della tastiera secondo le seguenti corrispondenze:
Totale (valore parametro H6): per calcolare il valore da assegnare al parametro H6 è su ciente sommare i valori assegnati alle funzioni che si desiderano disabilitare. Per ir33, ir33power e ir33DIN fare riferimento alla tab. 7.q, per powercompact, powercompactsmall e mastercella fare riferimento alla tab. 7.q.
Attenzione: le funzioni disabilitate con il parametro H6 si aggiungono a quelle disabilitate con il par. H2. Esempio: disabilitazione per “tasto Set”, “tasto aux”:
ir33, ir33power e ir33DIN: 1+4 = 5 = valore parametro H6; powercompact, powercompactsmall e mastercella: 1+32 = 33 = valore parametro H6.
Bit Valore Tasto Funzioni abilitabili\disabilitabili
01 Procedura di stampa del report
12
24
38
416
532
664
7 128
Sbrinamento
Ciclo continuo
Mute
Ingresso in HACCP
Abilitazione/Disabilitazione uscita ausiliaria 1
On/O
Accensione/Spegnimento uscita ausiliaria 2
Tab. 7.o
Default: H6=0 => tutti i tasti abilitati.
H7 (parametro mascherato)
‘H7’=0 => Utilizza la tastiera standard. ‘H7’=1 => Utilizza la tastiera MODIFICATA.
Attraverso questo parametro è possibile selezionare il tipo di tastiera da utilizzare sul controllo. E’ possibile scegliere 2 tipo di tastiere: STANDARD e MODIFICATA. La scelta del tipo di tastiera determina la visibilità o la non visibilità all’utilizzatore delle funzionalità HACCP e %rH (percentuale di umidità relativa). Le funzionalità della tastiera standard sono le funzionalità  n ora trattate dalla speci ca. La tastiera MODIFICATA sposta la funzionalità HACCP alla combinazione di tasti SET e
e rende utilizzabile la funzionalità
%rH (per maggiori informazioni contattare direttamene CAREL).
52
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Come per la tastiera standard è possibile nascondere le funzionalità dei singoli tasti attraverso il parametro ‘H6’. Default: ‘H7’=0 => Utilizza la tastiera standard.
H8: Selezione uscita luce o aux per l’attivazione con fascia oraria.
Attraverso questo parametro è possibile selezionare l’uscita da attivare o disattivare con la fascia oraria relativa (si vedano i parametri tON e tOF). H8=0 => Fascia oraria legata all’uscita con gurata come luce. H8=1 => Fascia oraria legata all’uscita con gurata come aux. Nota: l’uscita che si intende comandare (luce o aux) deve essere disponibile e selezionata con il parametro H1 o H5. Default: H8=0 => Fascia oraria legata alla luce.
H9: Abilitazione variazione del set point con fascia oraria.
Attraverso questo parametro è possibile abilitare la variazione del set point con la fascia oraria relativa (si vedano i parametri ton e toF).Il controllore modi ca il set point aggiungendogli il valore del parametro r4 (al tempo toF), il nuovo valore viene utilizzato per tutte le funzioni relative al set point (Es. Allarmi Alta e Bassa temperatura relativi, regolazione con banda morta, regolazione con due gradini per il compressore ecc.). H9=0 => Variazione set point con fascia oraria disabilitata. H9=1 => Variazione set point con fascia oraria abilitata. Nota: con r4=3.0 (valore pre-programmato) il set point viene aumentato di 3 gradi rispetto al valore utilizzato prima del tempo toF, al tempo ton il valore del set point sarà quello impostato con il parametro St. Poiché alla fascia oraria impostata da ton e toF è legata l’uscita ausiliaria selezionabile con il parametro H8, al tempo ton si accenderà l’uscita corrispondente, al tempo toF si spegnerà. Quindi, con H9=1, si avranno i seguenti e etti:
- ton: set point normale e uscita selezionata accesa.
- toF: set point + r4 e uscita selezionata spenta. Default: H9=0 => Funzionalità disabilitata.
HPr: Pro lo di stampa (parametro mascherato)
Permette di selezionare il pro lo desiderato per la stampa del report attraverso una stampante esterna . L’interfaccia per stampare i dati dallo strumento necessita di un accessorio speci co. Default: HPr=0 => Stampa report disabilitata.
ITALIANO
Hdn: Numero set di parametri di default disponibili (parametro mascherato)
Il controllo può disporre di uno o più set di parametri di default. Il set 0 è standard e non personalizzabile e corrisponde ai valori listati nelle colonne Def. delle liste parametri (per i parametri vibili). Gli altri set sono personalizzabili dal cliente  nale con il kit di programmazione della chiave PSOPZPGR00.
Set Personalizzabile Note
0 NO Non modi ca i livelli di visibilità.
1, 2, 3 4, 5, 6
Note:
1. sul controllo è possibile utilizzare i set di parametri di default personalizzabili dal cliente solo se si dispone dell’hardware adeguato (la chiave di programmazione con memoria Eeprom espansa).
2. dopo aver caricato un set di parametri di default personalizzato nel caso vi sia un errore Eeprom EF o EE (in quanto risulta corrotta la memoria del controllo) è possibile ripristinare i parametri precedenti spegnendo è riaccendendo lo strumento.
3. invece, con errore Eeprom EF, si desidera conservare i parametri caricati, pur in presenza di errore Eeprom, è possibile entrare in modi ca dei parametri di con gurazione, veri carne il valore e memorizzare gli stessi in Eeprom con la opportuna proce­dura. Al temine dell’operazione scomparirà la segnalazione di errore Eeprom.
4. nel caso vi sia un ricorrente errore Eeprom EE o EF nel caricamento di un set di parametri di default personalizzato sarà opportuno correggere l’Eeprom interna dello strumento con la chiave hardware di programmazione.
5. dopo il caricamento di un set di default personalizzato il controllo procede automaticamente ad aggiornare la memoria di lavoro memorizzando sia i livelli di visibilità che i valori dei parametri.
6. il parametro Hdn deve avere lo stesso valore in tutti i set di parametri di default personalizzati.
7. per maggiore protezione il parametro Hdn dovrà essere impostato non visibile.
Default: Hdn=0 => solo parametri di default standard.
Hdh: O set anti-sweat heater
Rapprensenta l’o set rispetto al set point della funzione anti-sweat heater. Nel caso Hdh =0 la funzione anti-sweat heater è disabilitata. La funzione anti-sweat heater permette di mantenere le uscite aux1 e aux 2, con gurata come luce o aux H1 o H5=2, 3, 8, 9, disattivata  nchè la temperatura di regolazione (sonda virtuale) risulta inferiore a ‘St’ + ‘Hdh’ per la prima volta dopo l’accensione dello strumento (power-up) o al ripristino degli allarmi ‘HI’ ‘IA’ ‘dA’ ‘CHt’‘EE’ ‘EF’ ‘rE’. Durante i suddetti allarmi le uscite aux1 e aux2, con gurate come sopra, sono disattivate. Tale funzione è attiva, nel caso siano impostate le funzioni luce o aux con spegnimento in o ,‘H1’ o ‘H5’=8,9 anche nel passaggio del controllo da OFF a ON. Default: Hdh =0.0 => funzione disabilitata (C°). Hdh =32 => funzione disabilitata (°F)
HrL: abilita il sincronizzatore a remotare sul controllo slave lo stato del relè luce del master (parametro mascherato).
Il par. HrL abilita il sincronizzatore a remotare sul controllo slave lo stato del relè luce del master, quindi il relè luce dello slave ripeterà lo stato del relè luce del master. Default: HrL=0 =>remotazione disabilitata.
SI Imposta i livelli di visibilità e i valori di tutti i parametri di funzionamento.
Permette di impostare i valori solo dei parametri visibili.
Non vengono impostati i parametri macchina.
Tab. 7.r
HrA: abilita il sincronizzatore a remotare sul controllo lo stato del relè ausiliario del master (parametro mascherato)
Come prima ma riferito al relè ausiliario del master. Default: HrA=0 =>remotazione disabilitata.
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ITALIANO
HSA: abilita il sincronizzatore a remotare sul controllo master degli allarmi di altri dispositivi slave della rete locale (parametro mascherato).
Il parametro HSA abilita il sincronizzatore a remotare sul controllo gli allarmi di altri dispositivi della rete locale. Se HSA vale 1, gli allarmi degli altri controlli presenti nella rete saranno visualizzati sul display locale con la simbologia Nx, dove x=1,…,6 indica il controllo slave con allarme). Default: HSA=0 =>visualizzazione disabilitata.
In: selezione unità normale, master o slave (parametro mascherato).
Il parametro In permette di stabilire se l’unità è normale, master o slave. Il numero massimo di slave in una sottorete è 5.
• Normale: unità stand-alone
• Master: unità master. Permette la sincronizzazione dello sbrinamento, la remotazione dei relè luce e aux, la remotazione degli allarmi e il download dei parametri.
• Slave: unità slave. Unità che fa parte di una rete locale asservito al master.
Di seguito i valori del parametro: In: 0 = No Master-Slave (normale) 1 = Master 2 = Slave 1 3 = Slave 2 4 = Slave 3 5 = Slave 4 6 = Slave 5 Nota: la sincronizzazione dello sbrinamento canalizzato viene attivata solo nelle con gurazioni Master e Slave. Default: In=0 => normale.
7.8 Parametri relativi alla gestione degli allarmi HACCP
Cod. Parametro Modelli U.M. Tipo Min Max Def.
HAn Numero di eventi HA intervenuti MSYF - C 0 15 0 HA Data/ora dell’ ultimo evento HA MSYF - C - ­y__ Anno anni 0 99 0 M__ Mese mesi 1 12 0 d__ Giorno giorni 1 7 0 h__ Ora ore 0 23 0 n__ Minuto min. 0 59 0 t__ Durata ore 0 99 0 HA1 Data/ora del penultimo evento HA MSYF - C - - ­HA2 Data/ora del terzultimo evento HA MSYF - C - - ­HFn Numero di eventi HF intervenuti MSYF - C 0 15 0 HF Data/ora dell’ ultimo evento HF MSYF - C - - ­y__ Anno anni 0 99 0 M__ Mese mesi 1 12 0 d__ Giorno giorni 1 7 0 h__ Ora ore 0 23 0 n__ Minuto min. 0 59 0 t__ Durata ore 0 99 0 HF1 Data/ora del penultimo evento HF MSYF - C - - ­HF2 Data/ora del terzultimo evento HF MSYF - C - - 0 Htd Ritardo allarme HACCP MSYF min C 0 250 0
Tab. 7.s
HAn: Numero di eventi di allarme HA occorsi
Questo parametro indica il numero di allarmi HA intervenuti. Il numero massimo di eventi conteggiabili è pari a 15. e. Per ogni evento di allarme successivo al quindicesimo, il contatore rimane  sso a 15. Default: HA=0
HA: Data/ora in cui è avvenuto l’ultimo evento HA
Questo parametro dà accesso ad un sottomenù nel quale è possibile scorrere anno, mese, giorno, ora, minuto e durata dell’ultimo allarme HA intervenuto. Default: 0 Es: y03 -> M07 -> d22 -> h23 -> m57 -> t99 indica che l’ultimo allarme HA è intervenuto il 22 Luglio 2003 alle ore 23:57 ed è durato 99 ore.
HA1: Data/ora in cui è avvenuto il penultimo evento HA
HA2: Data/ora in cui è avvenuto il terzultimo evento HA
HFn: Numero di eventi di allarme HF occorsi
Questo parametro indica il numero di allarmi ‘HF’ intervenuti. Il numero massimo di eventi conteggiabili è 15. Per ogni evento di allarme successivo al 15mo il contatore rimane  sso a 15. Default: HFn=0
HF: Data/ora in cui è avvenuto l’ultimo evento HF
HF1: Data/ora in cui è avvenuto il penultimo evento HF
HF2: Data/ora in cui è avvenuto il terzultimo evento HF
Questo parametro da accesso ad un sottomenù nel quale, è possibile scorrere anno, mese, giorno, ora, minuto e durata dell’ultimo allarme ‘HF’ intervenuto. Es: ‘y03’ -> ‘M08’ -> ‘d29’ -> ‘h19’ -> ‘m45’ -> ‘t98’ indica che l’ultimo allarme ‘HF’ è intervenuto il 29 Agosto 2003 alle ore 19:45 ed è durato 98 ore. Default HF/1/2= 0
Htd: Ritardo allarme HACCP
Tempo di ritardo in minuti che, sommato al tempo Ad determina l’intervallo di tempo trascorso il quale viene attivato l’allarme HA. Se impostato a 0, il monitoraggio HACCP (sia HA che HF) è disabilitato. Eventuali allarmi già memorizzati verranno mantenuti, anche con Htd=0. Default: Htd=0 => Monitoraggio HACCP disabilitato.
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7.9 Parametri relativi alla gestione dell’ Rtc e degli sbrinamenti temporizzati
Cod. Parametro Modelli U.M. Tipo Min Max Def.
td1 Fascia oraria defrost 1 -SYF - C - - ­d__ Giorno giorni 0 11 0 h__ Ora ore 0 23 0 n__ Minuto min. 0 59 0 td2 Fascia oraria defrost 2 -SYF - C - - ­td3 Fascia oraria defrost 3 -SYF - C - - ­td4 Fascia oraria defrost 4 -SYF - C - - ­td5 Fascia oraria defrost 5 -SYF - C - - ­td6 Fascia oraria defrost 6 -SYF - C - - ­td7 Fascia oraria defrost 7 -SYF - C - - ­td8 Fascia oraria defrost 8 -SYF - C - - ­ton Fascia oraria accensione luce/aux -SYF - C - - ­d__ Giorno giorni 0 11 0 h__ Ora ore 0 23 0 n__ Minuto min. 0 59 0 toF Fascia oraria spegnimento luce/aux -SYF - C - - ­d__ Giorno giorni 0 11 0 h__ Ora ore 0 23 0 n__ Minuto min. 0 59 0 tc Impostazione Data/Ora RTC MSYF - C - - ­y__ Anno anni 0 0 99 0 M__ Mese mesi 1 1 12 1 d__ Giorno del mese giorni 1 1 31 1 u__ Giorno della settimana giorni 6 1 7 6 h__ Ora ore 0 0 23 0 n__ Minuto min. 0 0 59 0
Tab. 7.t
td1...td8: fascia oraria sbrinamento 1…8
Attraverso questi parametri è possibile impostare  no a 8 eventi di sbrinamento collegati all’orologio di sistema. Per visualizzare e impostare o modi care uno degli eventi, è necessario posizionarsi su uno dei parametri tra td1 e td8 e premere il pulsante SET si entra in un sottomenù all’interno del quale, muovendosi con o, è possibile visualizzare e impostare giorno, ora e minuto dell’evento sbrinamento. Nell’esempio seguente: giorno 8 (dal Lunedì al Venerdì), ore 23, minuto 57. Per modi care giorno, ora o minuto dell’evento, posizionarsi sul parametro desiderato attraverso o e premere SET per modi carlo: scompare la lettera identi cativa del parametro tdx ed è possibile, a questo punto, incrementare o decrementare il valore rispettivamente con e. Il parametro d__ imposta il giorno dell’evento nel seguente modo: ‘d__’=0 => evento disabilitato ‘d__’=1..7 => Lunedì..Domenica ‘d__’=8 => da Lunedì a Venerdì ‘d__’=9 => da Lunedì a Sabato ‘d__’=10 => Sabato a Domenica ‘d__’=11 => tutti i giorni Con ‘h__’(0…23), ‘m__’(0…59) si impostano ora e minuto dell’evento. Default: ‘d__’=0, ‘h__’=0, ‘m__’=0 => Evento disabilitato
Premendo SET è possibile salvare temporaneamente il parametro modi cato e ritornare al sottomenù di impostazione dell’evento. Si può ora continuare l’operazione di visualizzazione o modi ca dei parametri relativi all’evento o tornare all’elenco dei parametri Rtc premendo PRG . ton e tof - fascia oraria accensione e spegnimento luce/aux: attraverso questi parametri è possibile impostare l’accensione e/o lo spegnimento della luce o dell’aux collegati all’orologio di sistema (per la selezione aux o luce si veda il par. H8); è, inoltre, possibile spostare il set point in base alll’orologio sistema (per l’attivazione e la descrizione della funzionalità si veda il par. H9). Per visualizzare, impostare o modi care uno dei due eventi, è necessario posizionarsi su uno dei due par. ton o tof e premere il pulsante SET. Il par. ton imposta il momento di accensione, mentre il tof quello di spegnimento. Alla pressione di SET si entra in un sottomenù all’interno del quale, muovendosi con i tasti e è possibile visualizzare e impostare giorno, ora e minuto dell’evento di accensione o spegnimento. Ad esempio, per impostare l’accensione dal Lunedì al Sabato alle 08.30 e lo spegnimento dal Lunedì al Sabato alle 19.30: Il parametro ‘d__’ imposta il giorno dell’evento nel seguente modo: ‘d__’=0 => evento disabilitato; ‘d__’=1..7 => Lunedì..Domenica; ‘d__’=8 => da Lunedì a Venerdì.
ITALIANO
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ITALIANO
7.10 Tabella riassuntiva dei parametri
Cod. Parametro Modelli U.M. Tipo Min Max Def.
Pw Password MSYF - C 0 200 22 /2 Stabilità misura MSYF - C 1 15 4
/3 Rallentamento visualizzazione sonda MSYF - C 0 15 0 /4 Sonda virtuale MSYF - C 0 100 0 /5 Selezione °C o°F MSYF  ag C 0 1 0 /6 Punto decimale MSYF  ag C 0 1 0 /tI Visualizzazione su terminale interno MSYF - C 1 7 1 /tE Visualizzazione su terminale esterno MSYF - C 0 6 0 /P Selezione tipo di sonda MSYF - C 0 2 0 /A2 Con gurazione sonda 2 (S2) YF - C 0 3 2
MS - C 0 3 0 /A3 Con gurazione sonda 3 (S3,DI1) MSYF - C 0 3 0 /A4 Con gurazione sonda 4 (S4,DI2) MSYF - C 0 3 0 /A5 Con gurazione sonda 5 (S5,DI3) MSYF - C 0 3 0 /c1 Calibrazione sonda 1 MSYF °C/°F C -20 20 0.0 /c2 Calibrazione sonda 2 MSYF °C/°F C -20 20 0.0 /c3 Calibrazione sonda 3 MSYF °C/°F C -20 20 0.0 /c4 Calibrazione sonda 4 MSYF °C/°F C -20 20 0.0 /c5 Calibrazione sonda 5 MSYF °C/°F C -20 20 0.0
Cod. Parametro
St set point temperatura MSYF °C/°F F r1 r2 0.0 rd Delta Regolatore SYF °C/°F F 0.1 20 2.0 rn Zona neutra SYF °C/°F C 0.0 60 4.0 rr Delta regolatore reverse con zona neutra SY F °C/°F C 0.1 20 2.0 r1 S et minimo ammesso MSYF °C/°F C -50 r2 -50 r2 S et massimo ammesso MSYF °C/°F C r1 200 60 r3 Modalità di funzionamento SYF  ag C 0 2 0 r4 Variazione automatica set point notturno MSYF °C/°F C -20 20 3.0 r5 Abilitazione monitoraggio temperatura MSYF  ag C 0 1 0 rt Intervallo monitoraggio temperatura MSYF ore F 0 999 ­rH Massima temperatura letta MSYF °C/°F F - - ­rL Minima temperatura letta MSYF °C/°F F - -
Modelli
U.M. Tipo Min Max Def.
Cod. Parametro Modelli U.M. Tipo Min Max Def.
c0 Ritardo start compressore. ,ventole e aux zona neutra
all’accensione c1 Tempo minimo tra accensioni successive SYF min C 0 15 0 c2 Tempo minimo di O del compressore SYF min C 0 15 0 c3 Tempo minimo di On del compressore SYF min C 0 15 0 c4 Duty setting SYF min C 0 100 0 cc Durata ciclo continuo SYF ore C 0 15 0 c6 Esclusione allarme dopo ciclo continuo SYF ore/min C 0 250 2 c7 Tempo massimo di pump down SYF s C 0 900 0 c8 Ritardo start comp. dopo apert. valvola PD SYF s C 0 60 5 c9 Abil. funz. di autostart con funz.in PD SYF  ag C 0 1 0 c10 Selez. pump down a tempo o pressione SYF  ag C 0 1 0 c11 Ritardo secondo compressore SYF s C 0 250 4
SYF min C 0 15 0
Cod. Parametro Modelli U.M. Tipo Min Max Def.
d0 Tipo di defrost SYF  ag C 0 4 0 dI Intervallo tra i defrost SYF ore/min F 0 250 8 dt1 Temperatura di  ne defrost evap. SYF °C/°F F -50 200 4.0 dt2 Temperatura di  ne defrost evap. aux SYF °C/°F F -50 200 4.0 dt3 Temperatura di  ne defrost sonda evap. 3 SYF °C/°F F -50 200 4.0 dP1 Durata massima defrost evaporatore SYF min/s F 1 250 30 dP2 Durata massima defrost evap. aux SYF min/s F 1 250 30 d3 R itardo inserimento defrost SYF min C 0 250 0 d4 Abilitazione defrost allo star t up SYF  ag C 0 1 0 d5 R itardo defrost allo start up SYF min C 0 250 0 d6 Blocco display durante il defrost SYF - C 0 2 1 dd Tempo di gocciolamento dopo il defrost SYF min F 0 15 2 d8 Esclusione allarmi dopo il defrost SYF ore/min F 0 250 1 d8d Esclusione allarmi dopo porta aperta SYF min C 0 250 0 d9 Priorità defrost su protezioni compressore S YF  a g C 0 1 0 d/1 Visualizzazione sonda defrost 1 MSYF °C/°F F - - ­d/2 Visualizzazione sonda defrost 2 MSYF °C/°F F - - ­dC B ase dei tempi per defrost SYF  ag C 0 1 0 d10 Running time del compressore SYF ore C 0 250 0 d11 Soglia di temperatura di running time SYF °C/°F C -20 20 1.0 d12 Defrost avanzati SYF - C 0 3 0 dn Durata nominale defrost SYF - C 1 100 65 dH Fattore proporzionale variazione di dI SYF - C 0 100 50
Cod. Parametro Modelli U.M. Tipo Min Max Def.
A0 Di erenziale allarmi e ventole MSYF °C/°F C 0.1 20 2.0 A1 Tipo di soglia AL e AH MSYF  ag C 0 1 0 AL Soglia di allarme di bassa temperatura MSYF °C/°F F -50 200 0.0 AH Soglia di allarme di alta temperatura MSYF °C/°F F -50 200 0.0 Ad Ritardo segnalazione bassa e alta temperatura MSYF min F 0 250 120 A4 Con gurazione ingresso digitale 1 (DI1) SYF - C 0 14 0
A5 Con gurazione ingresso digitale 2 (DI2) MSYF - C 0 14 0 A6 Blocco compressore da allarme esterno SYF min C 0 100 0
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M - C 0 14 3
ir33 +030220440 - rel. 2.5 - 16.06.10
A7 Ritardo rilevazione allarme esterno SYF min C 0 250 0 A8 Abilitazione allarmi Ed1 ed Ed2 SYF  ag C010 A9 Con gurazione ingresso digitale 3 (DI3) - C 0 14 0 Ado Modalità gestione luce con switch porta MSYF  ag C010 Ac Allarme alta temperatura condensatore SYF °C/°F C 0.0 200 70.0 AE Di erenziale allarme alta temp. cond. SYF °C/°F C 0.1 20 10.0 Acd Ritardo allarme alta temperatura condensatore S YF min C 0 250 0 AF Tempo spegnimento con sensore di luce SYF ALF Soglia di allarme antifreeze MSYF °C/°F C -50 200 -5.0 AdF Ritardo allarme antifreeze MSYF min C 0 15 1
s C 0 250 0
Cod. Parametro Modelli U.M. Tipo Min Max Def.
F0 Gestione ventilatori F  ag C020 F1 Temperatura accensione ventilatore F °C/°F F -50 200 5.0 F2 Ventilatore o con compressore o F  ag C011 F3 Ventilatore in sbrinamento F  ag C011 Fd Spegnimento ventole dopo gocciolamento F min F 0 15 1 F4 Temp. spegnimento ventilatore condensatore MSYF °C/°F C -50 200 40 F5 Di erenziale accensione ventilat. condensatore MSYF °C/°F C 0.1 20 5.0
Cod. Parametro Modelli U.M. Tipo Min Max Def.
H0 Indirizzo seriale MSYF - C 0 207 1 H1 Funzionalità uscita AUX MSYF  ag C 0 13 1 H2 Disabilitazione tastiera/ir MSYF  ag C061 H3 Codice abilitazione telecomando MSYF - C 0 255 0 H4 Disabilitazione buzzer MSYF  ag C010 H5 Funzionalità uscita AUX 2 - C 0 13 3 H6 Blocco tasti MSYF - C 0 255 0 H7 Selezione tastiera MSYF  ag C010 H8 Selezione uscita attivazione con fascia oraria MSYF  ag C010 H9 Abilitazione variazione del set point con fascia oraria. MSYF  ag C010 HPr Pro lo di stampa MSYF - C 0 15 0 Hdh O set anti-sweat heater MSYF °C/°F C -50 200 0.0 Hdn Numero set parametri di default disponibili MSYF - C060 Hrl Abilitazione a remotare lo stato del relè luce del
master
HrA Abilitazione a remotare lo stato del relè ausiliario
del master HSA Abilitazione allarmi di altri dispositivi della rete locale MSYF  ag C010 In Stabilisce se l’unità è normale, master o slave MSYF - C060
MSYF  ag C010
MSYF  ag C010
ITALIANO
Cod. Parametro Modelli U.M. Tipo Min Max Def.
HAn Numero di eventi HA intervenuti MSYF - C 0 15 0 HA Data/ora dell’ ultimo evento HA MSYF - C - ­y__ Anno anni 0 99 0 M__ Mese mesi 1 12 0 d__ Giorno giorni 1 7 0 h__Ora ore 0230 n__ Minuto min. 0 59 0 t__ Durata ore 0 99 0 HA1 Data/ora del penultimo evento HA MSYF - C - - ­HA2 Data/ora del terzultimo evento HA MSYF - C - - ­HFn Numero di eventi HF intervenuti MSYF - C 0 15 0 HF Data/ora dell’ ultimo evento HF MSYF - C - - ­y__ Anno anni 0 99 0 M__ Mese mesi 1 12 0 d__ Giorno giorni 1 7 0 h__Ora ore 0230 n__ Minuto min. 0 59 0 t__ Durata ore 0 99 0 HF1 Data/ora del penultimo evento HF MSYF - C - - ­HF2 Data/ora del terzultimo evento HF MSYF - C - - 0 Htd R itardo allarme HACCP MSYF min C 0 250 0
Cod. Parametro Modelli U.M. Tipo Min Max Def.
td1 Fascia oraria defrost 1 SYF - C - - ­d__ Giorno giorni 0 11 0 h__Ora ore 0230 n__ Minuto min. 0 59 0 td2 Fascia oraria defrost 2 SYF - C - - ­td3 Fascia oraria defrost 3 SYF - C - - ­td4 Fascia oraria defrost 4 SYF - C - - ­td5 Fascia oraria defrost 5 SYF - C - - ­td6 Fascia oraria defrost 6 SYF - C - - ­td7 Fascia oraria defrost 7 SYF - C - - ­td8 Fascia oraria defrost 8 SYF - C - - ­ton Fascia oraria accensione luce/aux SYF - C - - ­d__ Giorno giorni 0 11 0 h__Ora ore 0230 n__ Minuto min. 0 59 0 toF Fascia oraria spegnimento luce/aux -SYF - C - - ­d__ Giorno Giorni 0 11 0 h__Ora ore 0230 n__ Minuto min. 0 59 0 tc Impostazione Data/Ora RTC MSYF - C - - -
ir33 +030220440 - rel. 2.5 - 16.06.10
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ITALIANO
y__ Anno anni 99 0 M__ Mese mesi 12 1 d__ Giorno del mese giorni 31 1 u__ Giorno della settimana giorni 7 6 h__ Ora ore 23 0 n__ Minuto min. 59 0
Nota: la visibilità dei parametri può variare in funzione dei modelli:
- mastercella mod. A hanno la stessa con gurazione di default di ir33, ir33power, ir33DIN, powercompact e powercompact small mod. S;
- mastercella mod. D, hanno la stessa con gurazione dei mod. F.
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ir33 +030220440 - rel. 2.5 - 16.06.10
8. ALLARMI E SEGNALAZIONI
8.1 Tabella riassuntiva allarmi e segnalazioni: display, buzzer e relè
Di seguito la tabella che riporta gli allarmi e le segnalazioni del controllo, con una loro descrizione, lo stato del buzzer, del relè di allarme e la modalità di ripristino.
Codice Icona sul display Relè allarme Buzzer Ripristino Descrizione
rE
E0
E1
E2
E3
E4
‘___’ Nessuna spento spento automatico sonda non abilitata LO
HI AFr IA dA dEF Ed1 Nessuna spento spento automatico/manuale sbrinamento su evaporatore 1 terminato per timeout
Ed2 Nessuna spento spento automatico/manuale sbrinamento su evaporatore 2 terminato per timeout Pd
LP
AtS
cht Nessuna spento spento automatico/manuale preallarme alta temperatura condensatore CHT
dor Etc EE EF HA HF rCt
Add Prt LrH HrH ccb Segnalazione richiesta inizio ciclo continuo ccE Segnalazione richiesta  ne ciclo continuo dFb Segnalazione richiesta inizio sbrinamento dFE Segnalazione richiesta  ne sbrinamento On Segnalazione passaggio a stato di on o Segnalazione passaggio a stato di o rES Segnalazione reset allarmi a ripristino manuale
n1 - n6 dnL Segnalazione Segnala download in corso
d1 - d6
lampeggiante
lampeggiante
lampeggiante
lampeggiante
lampeggiante
lampeggiante
lampeggiante lampeggiante lampeggiante lampeggiante lampeggiante acceso
lampeggiante
lampeggiante
lampeggiante
lampeggiante lampeggiante lampeggiante lampeggiante lampeggiante
lampeggiante lampeggiante
Segnalazione Segnalazione Segnalazione Segnalazione Segnalazione
lampeggiante
lampeggiante
attivo attivo automatico sonda virtuale di regolazione guasta
spento spento automatico sonda ambiente S1 guasta
spento spento automatico sonda sbrinamento S2 guasta
spento spento automatico sonda S3 guasta
spento spento automatico sonda S4 guasta
spento spento automatico sonda S5 guasta
attivo attivo automatico allarme bassa temperatura attivo attivo automatico allarme alta temperatura attivo attivo manuale allarme antifreeze attivo attivo automatico allarme immediato da contatto esterno attivo attivo automatico allarme ritardato da contatto esterno spento spento automatico sbrinamento in esecuzione
attivo attivo automatico/manuale allarme tempo massimo di Pump Down
attivo attivo automatico/manuale allarme di bassa pressione
attivo attivo automatico/manuale autostart in Pump Down
attivo attivo manuale allarme alta temperatura condensatore
attivo attivo automatico allarme porta aperta per troppo tempo spento spento spento spento automatico errore E_prom parametri macchina spento spento automatico errore E_prom parametri di funzionamento spento spento spento spento
attivo attivo automatico Indica allarme sull’unità 1-6 presente nella rete.
spento spento Segnala download con errori sull’unità 1-6.
automatico/manuale
manuale manuale
Real Time Clock guasto
allarme HACCP di tipo HA allarme HACCP di tipo HF strumento abilitato alla programmazione da telecomando
procedura di assegnazione automatica indirizzo in corso stampa del report in corso attivazione della procedura di bassa umidità relativa attivazione della procedura di alta umidità relativa
reset allarmi HACCP reset monitoraggio temperatura
ITALIANO
Il Buzzer viene attivato se abilitato dal parametro H4. Il relè di allarme viene attivato se l’uscita ausiliaria 1 (H1) è stata assegnata a tale funzione. Nota: il buzzer può essere disattivato dal sistema di supervisione CAREL.
ir33 +030220440 - rel. 2.5 - 16.06.10
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8.2 Tabella allarmi e segnalazioni: funzionalità abilitate/disabilitate
Di seguito la tabella che evidenzia le funzionalità abilitate e disabilitate nelle varie situazioni d’alllarme.
Codice Valvola PD Compressore Sbrinamento Ventilatori evap. Ventilatori cond. Ciclo continuo
rE Duty setting (c4) Duty setting (c4) invariato invariato invariato invariato E0 Duty setting (c4) Duty setting (c4) invariato invariato invariato invariato E1 invariato invariato invariato invariato invariato invariato E2 invariato invariato invariato invariato invariato invariato E3 invariato invariato invariato invariato invariato invariato
ITALIANO
E4 invariato invariato invariato invariato invariato invariato ‘___’ invariato invariato invariato invariato invariato invariato LO invariato invariato invariato invariato invariato invariato HI invariato invariato invariato invariato invariato invariato AFr spento spento invariato invariato invariato invariato IA Duty Setting (A6) Duty setting (A6) invariato invariato invariato invariato dA Dut y setting (A6) se A7<>0 Duty setting (A6) se A7<>0 invariato invariato invariato invariato dEF invariato invariato invariato invariato invariato invariato Ed1 invariato invariato invariato invariato invariato invariato Ed2 invariato invariato invariato invariato invariato invariato Pd invariato invariato invariato invariato invariato invariato LP spento spento invariato invariato invariato invariato Ats invariato invariato invariato invariato invariato invariato cht invariato invariato invariato invariato invariato invariato CHt spento spento invariato invariato invariato invariato dor invariato invariato invariato invariato invariato invariato Etc invariato invariato invariato invariato invariato invariato EE spento spento non eseguito spenti spenti non eseguito EF spento spento non eseguito spenti spenti non eseguito HA invariato invariato invariato invariato invariato invariato HF invariato invariato invariato invariato invariato invariato n1-n6 invariato invariato invariato invariato invariato invariato dnL invariato invariato invariato invariato invariato invariato d1 - d6 invariato invariato invariato invariato invariato invariato
Tab. 8.a
Codice aux zona neutra aux luce anti-sweat aux ausiliario anti sweat aux secondo gradino
rE spento spento spento Duty setting (C4) E0 spento spento spento Duty setting (C4) E1 invariato invariato invariato invari ato E2 invariato invariato invariato invari ato E3 invariato invariato invariato invari ato E4 invariato invariato invariato invariato ‘___’ invariato invariato invariato invariato LO invariato invariato invari ato invariato HI invariato spento spento invariato AFr invariato invariato invariato spento IA spento spento spento Duty setting (A6) dA spento se A7<>0 spento se A7<>0 spento se A7<>0 Duty setting (A6) se A7<>0 dEF invariato invariato invariato invariato Ed1 invariato invariato invariato invariato Ed2 invariato invariato invariato invariato Pd invariato invariato invariato invariato LP invariato invariato invariato spento Ats invariato invariato invariato inva riato cht i nvariato invariato invariato invariato CHt invariato spento spento spento dor invariato invariato invariato invariato
invariato invariato i nvariato invariato EE spento spento spento spento EF spento spento spento spento HA invariato invariato inva riato invariato HF invariato i nvariato invariato invariato n1 - n6 invariato invariato invariato invari ato dnL invariato invariato invariato i nvariato d1 - d6 invariato invariato invariato inva riato
tab. 8.b
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