Grazie per avere preferito il nostro prodotto, per un corretto utilizzo dello
stesso vi raccomandiamo di leggere attentamente il presente man uale.
NON INSTALLARE L’ANTENNA IN PROSSIMITA’ DI LINEE
ELETTRICHE OPPURE IN POSIZIONI, DOVE IN CASO DI CADUTA,
L’ANTENNA POTREBBE PROVOCARE DANNI A PERSONE O COSE.
DURANTE LA FASE DI INSTALLAZIONE FARE MOLTA ATTENZIONE
A NON TOCCARE CON LE PARTI DELL’ANTENNA O DEL SISTEMA
DI TERRA LINEE ELETTRICHE. EVITARE ASSOLUTAMENTE DI FARE
PASSARE I RADIALI O LA LINEA DI DISCESA DELL’ANTENNA SOTTO
O SOPRA LINEE ELETTRICHE.
PER EVITARE IL PERICOLO DI SHOCK ELETTRICO, COLLEGARE
TUTTI GLI ELEMENTI DELLA STAZIONE RADIO AD UNA EFFICACE
PRESA DI TERRA. PRIMA DI PROCEDERE ALLA INSTALLAZIONE DI
UN QUALSIASI DISPOSITIVO, SI CONSIGLIA DI SCOLLEGARE
L’APPARATO RADIO DALLA PRESA AC DI ALIMENTAZIONE.
Per l’installazione dell’antenna sono necessari un cacciavite con lama a
taglio, chiavi esagonali e spellabili.
PER L’ASSEMBLAGGIO DELL’ANTENNA HF9V-X, SEGUIRE LE
PRESENTI ISTRUZIONI , QUINDI INSTALLARE GLIA ADATTATORI A17-12 ED A6.
NOTA: all’interno della confezione troverete un pacchetto contenente un
composto anti -ossidante ed antisalsedine. Durante la fase di montaggio
si consiglia di applicare un po’ di questo composto tra i vari giunti
dell’antenna per preservarli dalla ruggine o dalla corrosione della
salsedine.
ASSEMBLAGGIO
Facendo riferimento ai disegni riportati nel presente manuale procedere
all’assemblaggio dell’antenna procedendo nel seguente modo:
1. Al momento del disimballo dell’antenna verificare con la lista che si
trova in ultima pagina di questo manuale che siano presenti tutti i
pezzi.
2. Localizzare il tubo A. Questo tubo è uno dei due tubi di lunghezza
apri a 2’ x 1 1/8” che presentano un isolamento in vetro-epossidico
da un lato. Il tubo A può essere riconosciuto dalla presenza di una
vite per metallo lunga che attraversa il tubo e l’isolatore. Non
confondere questo pezzo con l’altro della stessa lunghezza che
però presenta una vite metallica corta.
3. Se l’antenna viene installata sul terreno, inserire il tubo A nel suo
supporto per almeno 55cm in maniera tale che la parte alta
dell’isolatore in fibra si venga a trovare ad almeno 12 cm rispetto al
terreno. Compattare bene il terreno intorno alla staffa di fissaggio
dell’antenna, eventualmente in casi particolari si può procedere
anche a cementare il supporto.
NOTA: Se l’antenna viene installata su di un terreno umido, acido od
alcalino, si consiglia di utilizzare una vernice di tipo poliuretanico per
proteggere il tubo di sostegno dalla corrosione.
ATTENZIONE: Non conficcare il tubo di supporto dell’antenna nel suolo
con un martello in quanto si potrebbe danneggiare irrimediabilmente
l’isolatore in fibra di vetro.
4. Preparare la bobina di accoppiamento DC (Q) come mostrato nel
disegno al termine di questo manuale.
5. Localizzare la sezione B1 (tubo di estensione). Questo tubo è lungo
28” (71.120cm) e presenta un diametro di 1 ¼” a differenza degli
altri tubi. Inserire la parte terminale del tubo senza scanalatura
sopra all’isolatore al di sopra del tubo A, , allineare i fori e fissare il
tutto con una vite da #8 x 2 “ metallica, rondella e dado esagonale.
6. Localizzare il tubo B2, questo presenta una sezione diversa di 2’ x 1
1/8” ed è fissato ad un isolatore in vetro-epossidico tramite una vite
metallica corta.
7. Localizzare la sezione B3. Tubo con sezione da 3’ x 1/8”. Fare
scivolare la parte terminale senza fessura nell’isolatore del tubo B2,
allineare i fori e fissare tramite una vite metallica da 1 ½”, rondella e
dado esagonale. Per completare l’assemblaggio delle parti B2 + B3
portarsi in una posizione coperta dove è possibile riparare l’antenna
in caso di pioggia.
8. Individuare la bobina per i 40/80m (C), e fare scivolare la pinza dalla
parte della bobina più grande dei 40m verso la sezione di base (B),
fino a portare la pinza intermedia intorno alla ghiera isolante in fibra
di vetro. La pinza intermedia deve essere spinta leggermente per
farla passare sopra il tubo dei 40m e –spinta verso l’isolatore.
Posizionare la pinza centrale della bobina attorno all’isolatore in
maniera tale che la distanza tra la pinza e la fine dell’altro pezzo di
tubo sia circa uguale, fissar e con il bulloncino #10 come mostrato
nella figura sotto riportata. Bloccare la bobina centrale utilizzando
una rondella autobloccanti e la vite a farfalla. Assicurare anche i
due morsetti rimanenti delle bobine senza stringere eccessivamente
in quanto il serraggio finale andrà fatto ad installazione ultimata.
9. Localizzare il condensatore 80-40m (installato su di una striscia
piatta con un largo foro centrale). Installare la staffa più lunga (D)
del condensatore per gli 80m, utilizzando una vite #10 x 3/ 8” con
relativa rondella. Installare la staffa piccola rimanente sul
condensatore per i 40m più piccolo, utilizzando una vite da #6 x ¼”
con relativa rondella. Fissare senza forzare tali viti.
10. Allineare il foro centrale del condensatore con la parte finale trattata
della vite #10 che fuoriesce dal morsetto della bobina centrale.
Accertarsi che la staffa lunga D sia allineata lungo la bobina degli
80mn (C). Fissare La parte piccola centrale (D) del morsetto
centrale della bobina utilizzando una rondella e relativo dado
esagonale da °10. Per ultimo, Bloccare la parte finale del
condensatore sulla parte superiore ed inferiore del tubo B tramite le
due ghiere non regolabili a compressione. Queste ghiere utilizzano
una vite da #8 x 1” con relativa rondella e dad o esagonale.
11. Localizzare le sezioni di tubo E1, E2, F, G, H, I e J. Per il montaggio
inserire la parte del tubo senza scanalatura nella corrispondente
sezione di tubo con scanalatura.. fare scivolare l’isolatore M sopra il
tubo G fissare M all’incirca a me tà tubo. Allo stesso modo inserire
l’isolatore N sopra il tubo H e stringere il morsetto fino ad allineare il
tutto con lo stub disaccoppiatore per i 15m,
Nei seguenti punti, i tubi da E1 a J devono essere fissati insieme tramite
una vite da #8 con relativa rondella autobloccanti e dado esagonale.
12. Inserire la parte terminale del tubo E2 sopra il tubo più piccolo E1
(provare nelle due direzioni di inserimento), allineare i fori e fissare
tramite una vite #8 x ¼” , con relativa rondella e dado.
13. Inserire la parte terminale del tubo F senza fessura nella parte con
fessura del tubo E2 e procedere come per il punto 12 sopra
esposto. Inserire quindi la parte senza fessura del tubo G nella
parte con fessura del tubo F e procedere come spiegato al punto
12.
14. Inserire la parte terminale del tubo senza fessura H nella parte con
fessura del tubo G e procedere nuovamente come spiegato sopra,
fissando il tutto con una vite #8 x 1”.
15. Procedere allo stesso modo per i tubi rimanenti. Notare che viene
fornita in dotazione una ghiera regolabile da collegare a nella parte
superiore del tubo I per consentire la regolazione del tubo J.
16. Localizzare la ghiera L e posizionarla attorno all’elemento tubolare I
in maniera tale che la parte superiore si venga a trovare all’incirca
21,5cm al di sopra della parte finale del tubo I. Fissare il tutto
tramite un bulloncino #8 x ¾” con relativa rondella e dado.
17. Localizzare la ghiera K e posizionarla intorno al tubo E2, utilizzando
una vite #8 x 1”. L’isolatore plastico che si trova nella parte
terminale del morsetto K deve essere posizionato rivolto verso l’alto.
18. Misurare dalla rivettatura del morsetto L 3,43m sul cavo e segnare
questo punto per futuri riferimenti.
19. Passare l’estremità libera del cavo dal morsetto L verso il basso
attraverso il piccolo foro che si trova negli spazi M ed N come
mostrato nell’illustrazione sotto riportata. I supporti M ed N devono
essere ruotati verso i loro rispettivi tubi allineandoli con il
morsetto.Fare passare la parte terminale del cavo nel foro
dell’isolatore plastico del morsetto K e fare scivolare tale morsetto
lungo il tubo F fino a che il punto precedentemente segnato sul
cavo appare nel piccolo foro dell’isolatore. Attorcigliare l’eccesso di
cavo su se stesso senza tagliarlo.
20. Allineare il morsetto K con il morsetto L e gli spaziatori M ed N.
Posizionare il morsetto K in maniera tale che il cavo si leggermente
lento e non tirato in quanto potrebbe provocare la flessione
dell’elemento finale tubolare dell’antenna. Con questa operazione
viene completata la fase di assemblaggio delle sezioni da E1 a J.
Nota: Nei seguenti punti di assemblaggio, l’antenna deve essere montata
ed alzata in posizione verticale dopo avere installato il circuito di accordo
per i 30m. Nel caso di assemblaggio su tetto fare molta attenzione
all’issaggio dell’antenna in quanto potrebbe entrare in contatto con cavi di
alimentazione oppure sbilanciare l’installatore.
NON UTILIZZARE DEI MORSETTI AD “U” PER IL FISSAGGIO
DELL’ANTENNA IN QUANTO SI POTREBBERO DANNEGGIARE LE
PARTI IN FIBRA CAUSANDO QUINDI UN SERIO ED IRREPARABILE
DANNO PER L’ANTENNA STESSA.
Nel caso si debbano utilizzare per forza dei morsetti ad “U”, proteggere il
corpo in fibra dell’antenna con un pezzo di tubo metallico.
21. Alzare la parte “B” assemblata (con entrambi i tubi e le bobine per i
40 e gli 80m e condensatori) ed inserire la parte terminale degli 80m
(il tubo più corto B2) nel tubo di estensione (B1) al di sopra del tubo
di montaggio A.
Innestare la sub-sezione B nel tubo di estensione (B1) in maniera
tale c he la distanza tra la base del tubo B1 e la parte superiore del
tubo B2 sia di 48” (122cm) vedi disegno.
Il morsetto più grande deve essere posizionato al di sopra della
parte terminale del tubo B1 con fessura e bloccato in questa
posizione, questo vorreb be dire innalzare gli elementi da E1 a J al di
sopra del tubo assemblato B.
Probabilmente se state effettuando l’installazione in una giornata
non ventosa, l’operazione di issaggio della sezione completa B sul
tubo di fissaggio non dovrebbe presentare difficoltà, si consiglia
comunque di effettuare questa operazione in almeno due persone.
22. Localizzare il tubo O e la bobina per i 30m P (il tubo O è un
elemento corto con un isolatore in plastica da un lato. Notare che la
parte superiore della bobina P è coll egata ad un doppio morsetto
che include anche un condensatore ceramico.
Posizionare una rondella autobloccanti #10 e la vite a farfalla alla
staffa collegata alla bobina P e stringere il tutto.
Localizzare il morsetto a forma di L contrassegnato nel disegno
dalla lettera O. Bloccare questo morsetto al tubo O utilizzando una
vite da #8 x ¾ con rondella e dado esagonale.
23. Passare la parte inferiore della bobina P sopra l’isolatore alla parte
finale del tubo O e fare scivolare la bobina fino a che la parte
superiore del morsetto superiore si trovi in corrispondenza con la
parte finale dell’isolatore. Posizionare il morsetto superiore in
maniera tale che l’intero assemblaggio si trovi nella stessa direzione
del morsetto ad L che si trova alla base del tubo O. Stringere il
morsetto superiore attorno all’isolatore.
24. Dal centro del morsetto della bobina assemblata C, misurare verso
il basso 33cm lungo la sezione tubolare di B (B2). Segnare questo
punto ed allungare la bobina per gli 80m (quella più grande) fino a
che la parte superiore del morsetto non si venga a trovare sul segno
da noi praticato precedentemente. Stringere il morsetto.
25. Dal centro del morsetto della bobina C, misurare verso l’alto 24cm
lungo il tubo della sezione B (B3). Marcare questo punto ed
allungare la bobina dei 40m (quella più piccola) fino a fare
combaciare la parte alta del morsetto con il segno da noi praticato.
26. Prendere ora l’unità per i 30m (assemblata O/P) e posizionare il
morsetto superiore di questa unità attorno al tubo della sezion e B
(B3) in maniera tale che la staffa ad L dalla parte finale del tubo O
sia allineata con la quarta spira della bobina dei 40m (contando
dall’alto verso il basso). Bloccare il morsetto in posizione.
27. Agganciare il morsetto ad L dal tubo O alla quarta spira della bobina
dei 40m e fissarla con una vita #8. Regolare la posizione della
bobina per i 30m lungo il tubo B3 evitando di deformare la bobina
dei 40m. Fissare i morsetti restanti.
28. Dalla parte alta del morsetto della bobina superiore assemblata
P/O, misurare verso il basso un punto lungo il tubo O a 25cm di
distanza e segnarlo. Allungare la bobina dei 30m fino a che la parte
inferiore del morsetto si venga a trovare in corrispondenza di questo
segno. Stringere la vite a farfalla del morsetto . Questa fase
completa la regolazione preliminare delle bobine per gli 80, 40 e 30
metri. Fare comunque riferimento ai disegni riportati alla fine del
presente manuale.
29. Installare la linea di accoppiamento (R) a 75Ω sulla sezione A e B
come mostrato nel disegno. Semplicemente posizionando i
capicorda nella parte terminale della vite #8. La parte centrale del
conduttore collega la sezione B1, lo schermo del cavo collega
invece la sezione A.
30. Posizionare una rondella #8 sul morsetto ed installare l’adattatore di
accoppiamento/DC Q come mostrato in figura. Il punto 1 deve
essere collegato alla sezione B, il punto 2 alla sezione A ed il punto
3 alla terra. Bloccare la connessione tra la sezione A e B. Eventuali
radiali o cavi di messa a terra devono essere collegate alla sezione
A con le rimanenti viti #8.
31. ATTENZIONE: Durante la fase di installazione ricordarsi che tra la
linea di alimentazione dell’antenna collegata all’apparato radio e
l’antenna potrebbe trovarsi una differenza di potenziale pericolosa
per l’operatore. Si consiglia quindi durante tutta la fase di
installazione dell’antenna di scollegare la linea dall’apparato radio.
32. Per il collegamento dell’antenna con la stazione radio, utilizzare
unicamente del cavo coassiale con impedenza di 50Ω. Notare che
il conduttore centrale del cavo deve essere collegato al punto (B)
della sezione di base, mentre lo schermo andrà collegato
all’isolatore (A).
CONTROLLI E REGOLAZIONI
Le dimensioni e gli aggiustamenti praticati alle bobine consentono di
ottenere un basso valore di ROS entro le bande dei 10,15,20 e 30m e sui
250kHz della banda dei 40m. La larghezza di banda sugli 80/75m
dovrebbe essere almeno di 30kHz per ottenere un ROS di 2:1 od
inferiore, in base comunque all’efficienza del collegamento verso terra,
una larghezza di banda più ampia è associata ad un sistema di terra con
perdite. Si deve ricordare inoltre che su queste bande dove l’altezza fisica
dell’antenna verticale è inferiore al quarto d’onda, un buon collegamento
di terra (oppure i l sistema risonante di radiali) risulta di primaria
importanza per ottenere un basso valore di ROS, il corretto accordo
dell’antenna ed una buona banda passante.
Un basso valore del ROS non significa necessariamente che l’antenna
verticale lavori correttamente, e se questo valore viene ottenuto con un
collegamento di terra non buono a volte l’antenna non funziona bene.
In generale, un funzionamento inadeguato di una antenna verticale può
essere ricondotto o ad un collegamento di terra carente oppure alla
vicinanza di altri conduttori verticali all’antenna. Per queste ragioni si
suggerisce di posizionare l’antenna in maniera ottimale e di utilizzare un
ottimo collegamento di terra.
Per la regolazione dell’antenna si può utilizzare un comune Rosmetro. La
misura più accurata si ottiene immediatamente alla base dell’antenna,
anche se solitamente ai radioamatori interessa il valore effettivo misurato
al termine della linea e cioè all’ingresso del ricetrasmettitore.
1. Determinare la frequenza nella gamma 80/75m dove il ROS risulta più
basso. L’impostazione della bobina risulta semplice entrando in
risonanza con un basso valore di ROS sulla frequenza di 3700kHz.
Per raggiungere la frequenza di risonanza ed un basso valore di ROS,
allentare la vite a farfalla nella parte inferiore della bobina (80m)
sezione B ed allungarla leggermente. Per abbassare la frequenza,
comprimere la bobina, mentre per alzarla allungare la bobina. Una
variazione di circa 2,5cm produce uno slittamento di frequenza paria a
125kHz.
Ricordare che la sintonizzazione dell’antenna in questa gamma è
molto sensibile è quindi sarà probabile trovare un alto valore di ROS
immediatamente al di sotto della frequenza dove avevamo riscontrato
invece il valore di ROS più basso. Una volta regolata correttamente la
bobina sul segmento di banda desiderato, si deve procedere alla
regolazione della bobina Q alla base dell’antenna per ottenere il valore
di ROS più basso possibile. Se le perdite del sistema di terra sono
moderate od alte, sarà possibile ottenere un buon accoppiamento con
la bobi na Q completamente compressa, mentre se il sistema di terra è
buono (per esempio facendo uso di radiali di terra), allora la bobina Q
dovrà essere allungata fino ad ottenere un corretto accoppiamento.
In ogni caso, una singola regolazione della bobina Q dovrebbe
risultare sufficiente nella banda degli 80/75m, anche se una ulteriore
regolazione della bobina potrebbe risultare indispensabile per
operazioni nella banda degli 80m.
2. Per determinare la frequenza alla quale il ROS risulta il più basso
possibile nella gamma dei 40m, regolare la bobina dei 40m come
precedentemente fatto per la bobina degli 80m/75m. La frequenza di
risonanza della bobina è circa di 7150kHz. La corretta frequenza di
risonanza per ottenere un valore di ROS basso si ottiene variando la
lunghezza fisica della bobina dei 40m. Una variazione della lunghezza
della bobina di circa 2.5cm provoca uno slittamento della frequenza di
circa 80kHz.
3. Verificare il ROS anche sulla banda dei 20m. La sintonizzazione
dovrebbe risultare più semplice in quanto l’antenna è fisicamente più
grande di un quarto della lunghezza d’onda. Per raggiungere la
frequenza di risonanza , riposizionare il gruppo dei 30m in maniera tale
che la staffa ad L si trovi in corrispondenza dell’ultima spira della
bobina dei 40m (fare riferimento al punto 27 delle istruzioni di
assemblaggio nel presente manuale). Alternativamente, per abbassare
la frequenza, ricollegare la staffa ad L sulla spira più in alto della
bobina dei 40m.
4. Verificare il ROS nella gamma dei 15m. La curva del ROS potrebbe
spostarsi verso l’alto o verso il basso variando la lunghezza del cavo
steso tra il morsetto L e K. Per raggiungere la frequenza di risonanza,
cortocircuitare il cavo su se stesso e facendo scivolare il morsetto
inferiore verso l’alto per mantenere il cavo stesso in tensione. Per
abbassare la frequenza di risonanza, fare passare la parte terminale
del cavo nell’isolatore in maniera tale da aumentare la lunghezza di
cavo tra i morsetto L e K. Una variazione di circa 5cm provoca uno
slittamento della circa del ROS di circa 300kHz.
5. Verificare il ROS nella banda dei 10m. Per raggiungere la frequenza di
risonanza allentare il morsetto piccolo del tubo I e fare scivolare il tubo
J nel tubo I. Per abbassare la frequenza, fare uscire il tubo J dal tubo I
ed al termine dell’operazione stringere nuovamente il morsetto. Una
variazione della lunghezza di circa 7.5cm provoca uno spostamento
della circa del ROS di circa 200kHz.
6. Verificare il ROS nella banda dei 30m. Per raggiungere la frequenza di
risonanza, allentare la ghiera alla base della bobina , allungare la
bobina e fissare nuovamente la ghiera. Per abbassare la frequenza di
risonanza, comprimere la bobina. Una variazione della lunghezza della
bobina di 1cm provoca una variazione della curva del ROS di circa
100kHz. Una variazione molto grande della lunghezza della bobina P
produce effetti anche nella gamma dei20 e 40m, in questo caso è
necessario ripetere il punto 2 e 3.
7. Le regolazioni per i 40, 30, 20, 15 e 10 m non producono alcun effetto
sulle precedenti regolazioni effettuate per gli 80/75m, verificare
comunque il valore del ROS come spiegato al punto 1.
8. Nelle installazioni su terreno come riportato sopra, normalmente la
frequenza di risonanza corrisponde con il valore più basso del ROS.
Comunque nelle gamme dei 15 e 10m, dove una regolazione della
lunghezza significa una variazione della frequenza di risonanza, si
raccomanda di aumentare la lunghezza del cavo steso tra i morsetti L
e K di circa 7.5cm e di estendere il tubo J di circa 15cm rispetto alla
posizione originaria.
In tutti i punti precedentemente esposti si presuppone che l’antenna sia
stata installata in una posizione ottimale, e cioè distante da altri conduttori
verticali, antenne TV, tralicci etc. e che sia presente un seppur minimo
sistema di terra.
TEORIA OPERATIVA
L’antennaHF6V-X / HF9V-X opera come una antenna estesa con
radiatore in quarto d’onda sui 15m, un disaccoppiatore stub in quarto
d’onda consente l’isolamento della metà superiore dell’antenna su questa
banda. Sui 20m l’intero radiatore opera come una antenna verticale in 3/8
d’onda con una elevata resistenza di radiazione ed una larghezza di
banda del ROS simile ad una antenna convenzionale trappolata che
presenta una altezza fisica paria d ¼ d’onda od inferiore.
Sui 10m l’antenna HF6V diventa una antenna con radiatore in ¾ d’onda
con un aumento considerevole della resistenza di radiazione ed una
efficienza simile ad una antenna trappolata in quarto d’onda. Sui 40 e
80/75m il circuito L-C che fornisce la reattanza induttiva per la risonanza
su queste bande fornisce anche la reattanza capacitiva necessaria per
ottenere la risonanza sui 20m.
Sui 30m, dove l’altezza dell’antenna è leggermente superiore al quarto
d’onda, un circuito addizionale L-C in serie provvede a cortocirc uitare la
porzione dell’induttanza dei 40m in maniera tale da consentire una
risonanza addizionale.
In conclusione, per minimizzare le perdite IR dei conduttori sugli 80 e
40m dove l’antenna è fisicamente è più corta di ua antenna in quarto
d’onda ed opera con un basso valore di resistenza di radiazione,
vengono impiegate delle induttanze di grande diametro auto supportanti e
condensatori ceramici a bassa perdita.
Dato che la resistenza di radiazione è alcune volte più grande di una
antenna trappolata specifica e della stessa altezza, un cavo a 75Ω in
quarto d’onda viene usato come trasformatore per adattare l’impedenza
di 100Ω del punto di alimentazione dei 20m e l’impedenza di 50Ω del
cavo di discesa.
Se si desidera operare sui 160m, le bande dei 17 e 12m, oppure anche
sui 6m, è necessario fare uso di un kit aggiuntivo da applicare
all’antenna. (nota: con l’antenna HF9V -X viene fornito il kit A-17-12 ed A-
6.)
SPECIFICHE ELETTRICHE
Peso 5.4kg (HF6V -X), 6.4kg (HF9V-X)
Altezza (regolabile) 7.8m
Impedenza
SWR in risonanza 1.5 od inferiore su tutte le bande
Larghezza di banda
SWR di 2:1 od inferiore
Potenza applicabile 1500W PEP 80-10m; 400W PEP sui 30m
Superficie esposta al
vento
Nominale 50Ω incluso adattatore di impedenza
Entro 10, 15, 20 e 30m; 250-300kHz sui 40m,
30-100kHz sui 75/80m.
2
0.15m
SISTEMA DI TIRANTI
L’antenna è stata progettata per resistere a raffiche di vento fino a 125kH
in assenza di formazioni di ghiaccio. In aree molto ventose è necessario
provvedere alla realizzazione di un sistema di tiranti per il sostegno
dell’antenna. Per la realizzazione dei tiranti è necessario fare uso di
cordini particolari non elastici i quali consentono di sostenere
adeguatamente l’antenna evitandone oscillazioni.
Il sistema di controventatura può essere agganciato direttamente sotto il
circuito dei 30m disponendoli quindi con un angolo rispetto al terreno di
circa 45°.
SISTEMA DI RADIALI PER ANTENNE VERTICALI
INSTALLAZIONE SUL TERRENO
Una antenna verticale elettricamente si comporta come un mez zo dipolo
dove l’altra metà del dipolo stesso è rappresentato dalla terra. Per il buon
funzionamento di una antenna verticale è quindi necessario provvedere
ad un buon collegamento di terra che si può ottenere o sfruttando un
sistema di messa a terra già esistente oppure creandone uno apposito.
Per la creazione di un sistema di messa a terra si può conficcare un palo
metallico nel terreno oppure sotterrare una piastra metallica. Per
aumentare l’efficienza del piano di terra si possono collegare dei radiali
alla base dell’antenna, un maggior numero di radiali aumenta l’efficienza
del sistema di terra. Si consiglia di fare uso di più radiali di lunghezza
limitata piuttosto che di pochi radiali più lunghi.
INSTALLAZIONE IN POSIZIONE ELEVATA
Se l’antenna viene installata ad una certa altezza rispetto al terreno, sarà
necessario utilizzare un sistema di radiali risonanti in maniera da potere
abbassare il valore del ROS. La lunghezza di questi radiali in piedi per
ciascuna banda può essere calcolata tramite la seguente formula:
Lunghezza= 240/Frequenza (MHz)
Si dovrebbero utilizzare almeno due radiali per banda per migliorare
l’efficienza del paino di terra, anche se con un solo radiale per banda a
volte si riesce ad ottenere un buon ROS. Se vengono utilizzati solo due
radiali per banda, questi devono essere disposti con un angolo di 180°
tra l’uno e l’altro. Le parti terminali dei radiali ,per ottenere un risultato
migliore, devono essere disposte ad una altezza di alcuni metri rispetto
alla superficie di terra. In aree molto ventose possono essere utilizzati dei
fili di nylon per sostenere i cavi degli STR evitandone quindi l’oscillazione
che a lungo andare potrebbe portare alla rottura del cavo o del punto di
connessione all’antenna.
ELENCO COMPONENTI
Il sistema di messa a terra denominato “Ground Plane” viene mostrato ni
figura 3. I radiali devono essere paralleli rispetto al suolo . La figura 4
invece mostra un sistema multibanda utilizzante quattro set separati di
radiali per i 40, 20 e 10m. I radiali risonanti sui 40m vengono utilizzati
anche nella gamma dei 15m, non richiedendo quindi l’installazione di un
altro set di radiali. La figura 5 mostra un semplice sistema che utilizza un
radiale singolo risonante sugli 80/75m, 40, 30, 20, 17, 12 e 10metri. Con
questa configurazione l’antenna assomiglia ad un dipolo inclinato in
grado di funzionare sia in configurazione orizzontale che verticale. Il
sistema in figura 4, comunque, produce una radiazione polarizzata
verticalmente. (nota: i radiali per i 30, 17 e 12 metri non vengono
rappresentati in figura).
La figura 6 illustra la costruzione di un sistema con radiali multibanda
risonanti sui 40, 20, 15 e 10m. Per questo tipo di configurazione deve
essere utilizzato della piattina televisiva con impedenza di 300Ω (il fattore
di velocità del cavo è molto importante), ed i conduttori devono essere
distesi tra due supporti. Questo sistema di radiali praticamente è simile al
sistema mostrato in figura 4 per operazioni dagli 80 ai 10m.
In base al tipo di sistema utilizzato, i radiali devono essere isolati alla loro
estremità e tenuti distanti da grandi masse metalliche od altri conduttori
che potrebbero creare una disintonizzazione.
Fig. 6
COMPONENTI DELL’ANTENNA
A TUBO A CON ISOLATORE
B1 TUBO DI ESTENSIONE, 1-1/4” X 28”
B2 TUBO DI BASE CENTRALE ED ISOLATORE
B3 TUBO DI BASE SUPERIORE
C BOBINA 80/40M
D CONDENSATORE ASSEMBLATO 80M/40M
E1 TUBO 1” x 36”
E2 TUBO 1” X 36”
F TUBO 7/8” X 36”
G TUBO 7/8” X 36”
H TUBO 5/8” X 36”
I TUBO ½” X 36”
J TUBO 3/8” X 36
K MORSETTO CON ISOLATORE 1”
L MORSETTO CON CAVETTO ½”
M MORSETTO CON ISOLATORE 5/8”
N MORSETTO CON ISOLATORE ¾”
O TUBO CON STAFFA AD L PER I 30M
P BOBINA E CONDENSATORE PER I 30M
Q BOBINA Q DI ACCOPPIAMENTO BASE
R
LINEA DI ACCOPPIAMENTO A 75Ω
S GIUNTO PL-258
FERRAMENTA
4 #8 3/4" VITE
5 #8 1”VITE
5 #8 1-1/4 VITE
3 #8 1/2" VITE
2 #8 2 “ VITE
7 #8 RONDELLA PIANA
20 #8 RONDELLA AUTOBLOCCANTE
20 #8 DADO ESAGONALE
2 #10 1” VITE
6 #10 RONDELLA PIANA
8 #10 RONDELLA AUTOBLOCCANTE
4 #10 DADO ESAGONALE
5 #10 DADO A FARFALLA
2 MORSETTO A COMPRESSIONE
1 MORSETTO REGOLABILE GRANDE
1 MORSETTO REGOLABILE PICCOLO
1 COMPOSTO ANTIOSSIDANTE
1 SIGILLANTE PER CONNETTORI
SCHEMA DI MONTAGGIO
Dettaglio del punto di collegamento del cavo di discesa dell’antenna.
Per la preparazione del cavo di discesa verso l’apparato radio operare
nel seguente modo:
1. Spellare in cavo per circa 10cm.
2. Separare lo schermo dal polo centrale
3. Collegare il polo centrale del cavo al punto 1 della bobina
4. Collegare lo schermo del cavo al punto 2 della bobina.
5. Collegare ad una efficace presa di terra il punto 2 della bobina
utilizzando un cavo di collegamento il più corto possibile.
Schema dio assemblaggio del gruppo bobine per i 30/40/60m.
IN CASO DI PROBLEMI
In caso di un qualsiasi tipo di malfunzionamento dell’antenna, per prima
cosa verificare il corretto assemblaggio, quindi provare a ricercare il tipo
di problema riscontrato nella seguente tabella e mettere in atto la
soluzione consigliata.
Sintomo Alcuni segnali non vengono ricevuti, il ROS è molto alto.
Soluzione La linea di discesa è interrotta oppure in corto, verificare il
collegamento alla base dell’antenna e dal lato del
ricetrasmettitore.
Sintomo Sulla banda dei 20m il ROS è molto alto, le altre bande
funzionano correttamente.
Soluzione La linea di discesa è disadattata. L’antenna non è accordata
correttamente. Consultare il manuale per le informazioni
relative alla sintonizzazione ed alla installazione dei radiali.
Installare una linea di adattamento.
Sintomo Si rileva un ROS elevato su tutte le bande , ma in alcuni
segnali possono essere ricevuti.
Soluzione Il sistema di radiali è difettoso. Verificare i radiali ed il loro
collegamento verso terra. Il collegamento tra i radiali ed il
punto di messa a terra deve essere il più corto possibile
(meno di 15cm).
Sintomo Con l’antenna montata sul tetto si rileva un ROS elevato. I
radiali sono stati installati ma l’antenna non può essere
accordata.
Soluzione Probabilmente i radiali sono di una lunghezza errata oppure
sono stati montati in prossimità di masse metalliche.
Accordare i radiali tagliandoli della giusta lunghezza per la
banda desiderata.
Sintomo La sintonizzazione è molto difficile entro la banda degli 80m
(e 160m se è stato installato il TBR 160).
Soluzione Questa è una condizione normale. La lunghezza totale
dell’antenna rappresenta infatti solo una piccola parte
percentuale della lunghezza d’onda reale su queste bande
quindi la sintonizzazione molto ristretta.
Sintomo L’antenna è stata installata sul terreno ed accordata
correttamente, ma l’accordatura cambia dopo qualche
settimana o mese.
Soluzione L’antenna utilizza un sistema di messa a terra insufficiente.
Le condizioni del terreno sono variate causando una
variazione dell’accordo dell’antenna stessa. Verificare il
corretto funzionamento e messa in opera dei radiali del piano
di terra.
Sintomo Il punto di risonanza dell’antenna varia durante le giornate
umide.
Soluzione Questa è una condizione normale.
Sintomo Il supporto isolante tra le bobine dei 40me 80m appare
danneggiato.
Soluzione Probabilmente il danno è stato causato da operazioni in alta
potenza in zone dove la salsedine o la fuliggine si sono
depositate sulla parte isolante in fibra di vetro. Procedere ad
una pulizia periodica delle parti che risultano sporche.
Sintomo La trasmissione avviene a tratti, il valore del ROS aumenta o
diminuisce casualmente.
Soluzione Verificare il collegamento verso l’antenna, i connettori ed
eventuali giunti od adattatori. Verificare pure che i radiali a
causa del vento non tocchino altre superfici metalliche.
Sintomo Le prestazioni dell’antenna degradano nel tempo.
Soluzione Verificare i connettori e lo stato generale dell’antenna,
eliminando eventuali strati di fuliggine, salsedine o principi di
corrosione.
Sintomo Il ROS appare buono sui 75m ma sale gradualmente quando
si opera in alta potenza. Questo fenomeno è acoompagnato
da un surriscaldamento del condensatore da 200pF.
Soluzione Il condensatore ceramico è rotto o danneggiato, procedere
alla sua sostituzione.
Sintomo Non si riesce ad accordare l’antenna nella banda degli 80m o
160m, anche facendo uso di radiali.
Soluzione Procedere alla ricalibrazione dell’antenna come spiegato nel
presente manuale. Compilare una tabella come quella sotto
riportata dell’andamento del valore del ROS in maniera da
determinare il corretto punto di risonanza. Aggiustare la
dimensione delle bobine i n maniera precisa.
ATTENZIONE
Nel caso di un qualsiasi tipo di malfunzionamento, prima di interpellare il
vostro rivenditore di fiducia, verificare nuovamente il corretto
assemblaggio dell’antenna ed il suo posizionamento. Effettuare la fase di
calibrazione con molta precisione in quanto questa è la fase più critica di
tutta l’installazione.
Traduzione: Studio Tecnico Mauro –Vicenza e-mail:studiotecnicomauro@tin.it
marcucci@marcucci.it
Distribuito da:
www.marcucci.it
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