- Modulo termico murale a gas, premiscelato, a condensazione per riscaldamento.
- Circuito di riscaldamento diretto.
MC 30R
- Modulo termico murale a gas, premiscelato, a condensazione per riscaldamento, con predisposizione per collegamento a
bollitore remoto ad accumulo di Acqua Calda Sanitaria.
- Circuito di riscaldamento diretto.
- Valvola deviatrice a tre vie con servomotore elettrico per commutazione riscaldamento-sanitario.
- Presenza del sensore NTC per il controllo e la gestione della temperatura dell'acqua calda sanitaria all'interno del bollitore
remoto.
MC 30S
- Modulo termico murale a gas, premiscelato, a condensazione per riscaldamento e produzione rapida Acqua Calda Sanitaria
(ACS).
- Circuito di riscaldamento diretto.
- Valvola a tre vie a pressione differenziale per commutazione riscaldamento- sanitario.
- Valvola limitatrice termostatica per l'ottimizzazione dei consumi di Acqua Calda Sanitaria.
MC 30B
- Modulo termico murale a gas, premiscelato, a condensazione per riscaldamento e Acqua Calda Sanitaria (ACS) ad accumulo.
- Circuito di riscaldamento diretto.
- Bollitore ad accumulo con serpentino, totalmente in acciaio inox con isolamento esterno in poliuretano.
- Valvola deviatrice a tre vie con servomotore elettrico per commutazione riscaldamento-sanitario.
- Valvola di sicurezza tarata a 8 bar (lato sanitario).
- Vaso di espansione a membrana da 3 litri (lato sanitario)
- Valvola termostatica miscelatrice per la regolazione della temperatura dell'Acqua Calda Sanitaria.
TC 30B / T SOLAR 30K B
- Modulo termico a pavimento a gas, premiscelato, a condensazione per riscaldamento e Acqua Calda Sanitaria (ACS)
ad accumulo.
- Circuito di riscaldamento diretto.
- Bollitore ad accumulo con serpentino, totalmente in acciaio inox con isolamento esterno in poliuretano.
- Valvola deviatrice a tre vie con servomotore elettrico per commutazione riscaldamento-sanitario.
- Valvola di sicurezza tarata a 8 bar (lato sanitario).
- Vaso di espansione a membrana da 3 litri (lato sanitario)
TC 30 BAB / T SOLAR 30K BAB
- Modulo termico a pavimento a gas, premiscelato, a condensazione per riscaldamento e Acqua Calda Sanitaria (ACS)
ad accumulo.
- Circuito di riscaldamento diretto (alta temperatura) e miscelato (bassa temperatura).
- Bollitore ad accumulo con serpentino, totalmente in acciaio inox con isolamento esterno in poliuretano.
- Valvola deviatrice a tre vie con servomotore elettrico per commutazione riscaldamento - sanitario.
- Valvola di sicurezza tarata a 8 bar (lato sanitario).
- Vaso di espansione a membrana da 3 litri (lato sanitario)
- Valvola termostatica miscelatrice per la regolazione della temperatura dell'Acqua Calda Sanitaria.
Rendimento termico utile alla potenza nomin.max (80/60 °C)
Rendimento term.utile al 30% della potenza nom. (50/30 °C)
Rendimento termico utile alla potenza nomin.max (50/30 °C)
misurato
minimo
richiesto
misurato
minimo
richiesto
misurato
kW
(kcal/h)
kW
(kcal/h)
kW
(kcal/h)
%
%
%
%
%
7,3÷29,0
(6 280÷24 920)
7,1÷28,1
(6 120÷24 160)
7,9÷31,0
(6 810÷26 710)
96,9
92,4
108,5
98,4
107,2
Classe di NOx (EN 483:1999)5
G 20
G 30
G 31
mg/kWh
(ppm)
mg/kWh
(ppm)
m³/h
m³/h
m³/h
bar
bar
l/min
l/min
bar
bar
bar
l
l
--14,314,3
--12,212,2
l
---170
l
---145
--6,0-
--0,2-
l
---50
l
--3
---3,5
Emissioni NOx (ponderato secondo EN 483: 1999)
Emissioni CO
Portata gas alla potenza nominale 2)
Pressione max di esercizio lato riscaldamento
Contenuto d’acqua circuito riscaldamento
Capacità vaso espansione lato riscaldamento
Precarica vaso di espansione lato riscaldamento
Erogazione max Acqua Calda Sanitaria in servizio continuo ³)
Erogazione max Acqua Calda Sanitaria nei primi 10 min ³)
Pressione max di esercizio lato sanitario
Pressione minima lato sanitario
Contenuto d’acqua circuito sanitario
Capacità vaso espansione lato sanitario
Precarica vaso espansione lato sanitario
(0 % O2)
(0 % O2)
(∆ t = 30 K )
(∆ t = 35 K )
(∆ t = 30 K )
(∆ t = 35 K )
Apparecchio tipo (EN 483: 1999)B
Alimentazione elettrica
Potenza elettrica assorbita
Tubi separati d.80 - Lung. max complessiva aspirazione/scarico 4)
Tubi concentrici d.60/100 - Lung. max con 1 curva a 90° 5)
Tubi concentrici d.80/125 - Lung. max con 2 curve a 90° 6)
V-Hz
W
m
m
m
23, C13
42,4
(24)
8,8
(8)
0,77÷3,06
0,57÷2,28
0,57÷2,25
3,0
10,8
10
1,0
, C33, C43, C53, C
230 - 50
140
70
3
16
63, C83
Certicazione CE secondo Direttive 90/396 CEE e 92/42 CEE CE0085 BN0324
Marcatura di rendimento enrgetico (Direttiva 92/42 CEE)
2
) Potere calorico inferiore riferito, a 15°C, 1013,25 mbar : G 20 (Metano) Hi 34,02 MJ/m
G 25 Hi 29,25 MJ/m3 = 6 985 kcal/m
G 30 (Butano) Hi 116,09 MJ/m3 = 27 730 kcal/m3 (10 900 kcal/kg)
G 31 (Propano) Hi 88,00 MJ/m
3
) Temperatura d’entrata acqua fredda di 10°C.
4
) Con riduzione di potenza termica pari a 2 kW. Con una lunghezza complessiva di 40 m si ha una riduzione di potenza termica pari a 0,4 kW.
5
) Con riduzione di potenza termica pari a 1 kW. Con una lunghezza di 1,5 m è garantita la potenza termica nominale.
6
) Con riduzione di potenza termica pari a 1 kW. Con una lunghezza di 4 m è garantita la potenza termica nominale.
Nota - Nel calcolo della lunghezza dei condotti si deve considerare che:
- 1 curva a 90° d=80 equivale a 1 m di tubo rettilineo; - 1 curva a 45° d=80 equivale a 0,5 m di tubo rettilineo;
- 1 curva a 90° coassiale d=60/100 equivale a 1 m di tubo rettilineo; - 1 curva a 45° coassiale d=60/100 equivale a 0,5 m di tubo rettilineo;
- 1 curva a 90° coassiale d=80/125 equivale a 1 m di tubo rettilineo; - 1 curva a 45° coassiale d=80/125 equivale a 0,5 m di tubo rettilineo.
Rendimento termico utile alla potenza nomin.max (80/60 °C)
Rendimento term.utile al 30% della potenza nom. (50/30 °C)
Rendimento termico utile alla potenza nomin.max (50/30 °C)
Classe di NOx (EN 483:1999)
Emissioni NOx (ponderato secondo EN 483: 1999)
Emissioni CO
Portata gas alla potenza nominale 2)
Pressione max di esercizio lato riscaldamento
Contenuto d’acqua circuito riscaldamentol
Capacità vaso espansione lato riscaldamentol
Precarica vaso di espansione lato riscaldamento
Erogazione max Acqua Calda Sanitaria in servizio continuo ³)
Erogazione max Acqua Calda Sanitaria nei primi 10 min ³)
Pressione max di esercizio lato sanitario
Pressione minima lato sanitario
Contenuto d’acqua circuito sanitariol
Capacità vaso espansione lato sanitario
Precarica vaso espansione lato sanitario
Apparecchio tipo (EN 483: 1999)B
Alimentazione elettrica
Potenza elettrica assorbita
Tubi separati d.80 - Lung. max complessiva aspirazione/scarico 4)
Tubi concentrici d.60/100 - Lung. max con 1 curva a 90° 5)
Tubi concentrici d.80/125 - Lung. max con 2 curve a 90° 6)
Certicazione CE secondo Direttive 90/396 CEE e 92/42 CEE CE0085 BN0324
Marcatura di rendimento enrgetico (Direttiva 92/42 CEE)
2
) Potere calorico inferiore riferito, a 15°C, 1013,25 mbar : G 20 (Metano) Hi 34,02 MJ/m
G 30 (Butano) Hi 116,09 MJ/m3
G 31 (Propano) Hi 88,00 MJ/m
3
) Temperatura d’entrata acqua fredda di 10°C.
4
) Con riduzione di potenza termica pari a 2 kW. Con una lunghezza complessiva di 40 m si ha una riduzione di potenza termica pari a 0,4 kW
5
) Con riduzione di potenza termica pari a 1 kW. Con una lunghezza di 1,5 m è garantita la potenza termica nominale.
6
) Con riduzione di potenza termica pari a 1 kW. Con una lunghezza di 4 m è garantita la potenza termica nominale.
Nota - Nel calcolo della lunghezza dei condotti si deve considerare che:
- 1 curva a 90° d=80 equivale a 1 m di tubo rettilineo; - 1 curva a 45° d=80 equivale a 0,5 m di tubo rettilineo;
- 1 curva a 90° coassiale d=60/100 equivale a 1 m di tubo rettilineo; - 1 curva a 45° coassiale d=60/100 equivale a 0,5 m di tubo rettilineo;
- 1 curva a 90° coassiale d=80/125 equivale a 1 m di tubo rettilineo; - 1 curva a 45° coassiale d=80/125 equivale a 0,5 m di tubo rettilineo.
misurato
minimo
richiesto
misurato
minimo
richiesto
misurato
(0 % O2)
(0 % O2)
G 20
G 30
G 31
(∆ t = 30 K )
(∆ t = 35 K )
(∆ t = 30 K )
(∆ t = 35 K )
m
m
m
kW
(kcal/h)
kW
(kcal/h)
kW
(kcal/h)
mg/kWh
(ppm)
mg/kWh
(ppm)
m³/h
m³/h
m³/h
bar
bar
l/min
l/min
bar
bar
bar
V-Hz
3
3
T SOLAR 30K B
%
%
%
%
%
-
l
l
l
l
l
l
W
TC 30BAB /
T SOLAR 30K BAB
7,3÷29,0
(6 280÷24 920)
7,1÷28,1
(6 120÷24 160)
7,9÷31,0
(6 810÷26 710)
96,9
92,4
108,5
98,4
107,2
5
42,4
(24)
8,8
(8)
0,77÷3,06
0,57÷2,28
0,57÷2,25
3,0
17
14
1,0
14,3
12,2
260
225
6,0
0,2
120
5
3,5
, C33, C43, C53, C
23, C13
230 - 50
63, C83
140370
70
3
16
¶ ¶ ¶ ¶
0006080822_201002 pag. 6 di 110
IMPIEGO
PANNELLO STRUMENTI (modello MC 30, MC 30R, MC 30S, MC 30B)
- Ruotare il selettore ( 4 ) in posizione Inverno () o Estate ().
La spia (1) si illumina; il bruciatore si accende automaticamente dopo il ciclo di preventilazione; sulla prima
casella del display (6) compaiono le indicazioni di seguito riportate (vedi paragrafo "FUNZIONAMENTO").
I primi cinque secondi dopo l'accensione o dopo lo sblocco del modulo termico sono riservati alle veriche di sicurezza del sistema.
FUNZIONAMENTO
Con modulo termico in posizione Estate () o Inverno (), anche in caso di mancata richiesta di calore, compare sulla prima casella
del display un numero che indica lo stato del modulo termico (il codice visualizzato è privo del punto luminoso in basso a destra).
Il sistema di controllo completamente elettronico è in grado in ogni istante di fornire informazioni sullo stato del modulo termico.
U
T
E
N
T
Numero che compare sulla Stato del modulo termico
prima casella del display
0 Modulo termico fermo in quanto non vi è alcuna richiesta di calore
1 Preventilazione o post-ventilazione
2 Accensione bruciatore
3 Bruciatore acceso in riscaldamento
4 Bruciatore acceso in sanitario
5 Pressostato aria non commutato o in fase di commutazione
6 Bruciatore spento per temperature di mandata T1=temp.impostata + 5°C (in riscaldamento)
7 Post-circolazione pompa in riscaldamento
8 Pressostato minima pressione gas: aperto (solo se installato)
9 Bruciatore spento:
in sanitario quando T1>temperatura impost.+5°C;
in riscaldamento " T1>95°C;
in riscald./sanit. " temper.mandata(T1) temp.ritorno(T2)>35°C;
in riscald./sanit. " (T1-T2) negativo,prima del blocco;
in riscald./sanit. " variazione della temperat.
(T1) nel tempo > del parametro di sicurezza.
E
REGOLAZIONE DELLE TEMPERATURE (modello MC 30)
Per modicare la temperatura preimpostata in RISCALDAMENTO attenersi alle seguenti istruzioni:
- Accendere il modulo termico posizionando il selettore su "I" così facendo, il modulo termico viene alimentato ed il quadro di comando
si illuminerà.
- Premere una sola volta il pulsante "MODE" che permette di accedere alla funzione di modica delle temperature esistenti. Sulla prima
casella del display compare il numero 1 con un punto luminoso in basso a destra, parametro relativo alla funzione RISCALDAMENTO,
nelle caselle a anco compare invece il valore della temperatura impostata espresso in gradi centigradi (due cifre).
- Agire sui pulsanti + oppure - per variare il valore della temperatura.
- Premere il pulsante "STORE" per memorizzare il valore scelto.
- Premere il pulsante "MODE" per rendere attivo tale valore.
CAMPO DI TEMPERATURE SELEZIONABILI
Numero che compare sulla
prima casella del display
1.Temperatura Riscaldamentoda 15 a 80da15 a 8050
pag. 9 di 110 0006080822_201002
Parametro da variare
Campo di variazione
ammesso (°C)
Campo di variazione
disponibile (°C)
Valore preimpostato
(°C))
REGOLAZIONE DELLE TEMPERATURE (modello MC 30R)
Per modicare la temperatura preimpostata in RISCALDAMENTO attenersi alle seguenti istruzioni:
U
- Accendere il modulo termico posizionando il selettore su "Inverno". Così facendo, il modulo termico viene alimentato ed il quadro di
T
E
comando si illuminerà.
- Premere una sola volta il pulsante "MODE" che permette di accedere alla funzione di modica delle temperature esistenti. Sulla prima
casella del display compare il numero 1 con un punto luminoso in basso a destra, parametro relativo alla funzione RISCALDAMENTO,
nelle caselle a anco compare invece il valore della temperatura impostata espresso in gradi centigradi (due cifre).
N
- Agire sui pulsanti + oppure - per variare il valore della temperatura.
T
- Premere il pulsante "STORE" per memorizzare il valore scelto.
- Premere il pulsante "MODE" per rendere attivo tale valore.
E
Per modicare la temperatura dell'Acqua Calda Sanitaria contenuta nel bollitore:
- Posizionare il selettore in inverno o estate e premere una sola volta il pulsante "MODE". Sulla prima casella del
display compare il numero 1 con un punto luminoso in basso a destra.
- Premere il pulsante "STEP". Compare sulla prima casella del display il numero 2 con un punto luminoso in basso
a destra, parametro relativo alla funzione di regolazione temperatura acqua bollitore; nelle caselle a fianco
compare invece il valore della temperatura impostata espresso in gradi centigradi (due cifre).
- Agire sui pulsanti + oppure - per variare i valori della temperatura, tenendo presente che è possibile disattivare
il riscaldamento del bollitore impostando il valore "00".
- Premere il pulsante "STORE" per memorizzare il valore scelto.
- Premere il pulsante "MODE" per rendere attivo tale valore.
ATTENZIONE: In caso di disattivazione della funzione "RISCALDAMENTO BOLLITORE" ( par. 2 impostato a zero) al termine della riserva
di acqua calda uscirà solo acqua fredda. Attivando il parametro, qualora il bollitore si sia completamente raffreddato, sarà necessario attendere che l'acqua raggiunga il valore di temperatura richiesto (tale tempo varierà in funzione del valore di temperatura dell'acqua fredda
in ingresso in funzione della temperatura impostata e della capacita del bollitore).
CAMPO DI TEMPERATURE SELEZIONABILI
Numero che compare sulla
prima casella del display
1.Temperatura Riscaldamentoda 15 a 80da15 a 8050
2Temperatura acqua bollitoreda 48 a 55da 48 a 7550
Parametro da variare
Campo di variazione
ammesso (°C)
Campo di variazione
disponibile (°C)
Valore preimpostato
(°C))
0006080822_201002 pag. 10 di 110
REGOLAZIONE DELLE TEMPERATURE (modello MC 30S)
Per modicare la temperatura preimpostata in RISCALDAMENTO attenersi alle seguenti istruzioni:
- Accendere il modulo termico posizionando il selettore in "Inverno".
Così facendo, il modulo termico viene alimentato ed il quadro di comando si illuminerà.
- Premere una sola volta il pulsante "MODE" che permette di accedere alla funzione di modica delle temperature esistenti.
Sulla prima casella del display compare il numero 1 con un punto luminoso in basso a destra, parametro relativo alla funzione RISCALDAMENTO, nelle caselle a anco compare invece il valore della temperatura impostata espresso in gradi centigradi (due cifre).
- Agire sui pulsanti + oppure - per variare il valore della temperatura.
- Premere il pulsante "STORE" per memorizzare il valore scelto.
- Premere il pulsante "MODE" per rendere attivo tale valore.
Per modicare il livello di temperatura in SANITARIO si procede allo stesso modo:
- Posizionare il selettore in inverno o estate.
- Premere una sola volta il pulsante "MODE".
Sulla prima casella del display compare il numero 1 con un punto luminoso in basso a destra.
- Premere il pulsante "STEP". Compare sulla prima casella del display il numero 2 con un punto luminoso in basso
a destra, parametro relativo alla funzione SANITARIO; nelle caselle a fianco compare invece il valore della
temperatura impostata espresso in gradi centigradi (due cifre).
- Agire sui pulsanti + oppure - per variare i valori della temperatura.
- Premere il pulsante "STORE" per memorizzare il valore scelto.
- Premere il pulsante "MODE" per rendere attivo tale valore.
U
T
E
N
T
E
CAMPO DI TEMPERATURE SELEZIONABILI
Numero che compare sulla
prima casella del display
1.Temperatura Riscaldamentoda 15 a 80da15 a 8050
2Temperatura acqua calda sanitariada 48 a 65da 48 a 7560
Parametro da variare
Campo di variazione
ammesso (°C)
Campo di variazione
disponibile (°C)
Valore preimpostato
(°C))
pag. 11 di 110 0006080822_201002
REGOLAZIONE DELLE TEMPERATURE (modello MC 30B - TC 30B)
Per modicare le temperature preimpostate in RISCALDAMENTO attenersi alle seguenti istruzioni:
U
- Accendere il modulo termico posizionando il selettore in inverno. Cosi' facendo, il modulo termico viene alimentato ed il quadro di
T
E
N
comando si illuminera'.
- Premere una sola volta il pulsante "MODE" che permette di accedere alla funzione di modica delle temperature esistenti. Sulla prima
casella del display compare il numero 1 con un punto luminoso in basso a destra, parametro relativo alla funzione RISCALDAMENTO,
nelle caselle a anco compare invece il valore della temperatura impostata espresso in gradi centigradi (due cifre).
- Agire sui pulsanti + oppure - per variare il valore della temperatura.
- Premere il pulsante "STORE" per memorizzare il valore scelto.
- Premere il pulsante "MODE" per rendere attivo tale valore.
T
Modicare la temperatura dell'Acqua Calda Sanitaria contenuta nel bollitore:
E
- Posizionare il selettore in inverno o estate e premere una sola volta il pulsante "MODE". Sulla prima casella del display compare il
numero 1con un punto luminosoin basso a dastra.
- Premere il pulsante "STEP". Compare sulla prima casella del display il numero 2 con un punto luminoso in basso a destra, parametro
relativo alla funzione di regolazione temperatura acqua bollitore, nelle caselle a anco compare compare invece il valore della temperatura impostata espresso in gradi centigradi (due cifre)
- Agire sui pulsanti + oppure - per variare i valori della temperatura, tenendo presente che è possibile disattivare il riscaldamento del
bollitore impostando il valore "00".
- Premere il pulsante "STORE" per memorizzare il valore scelto.
- Premere il pulsante "MODE" per rendere attivo tale valore.
ATTENZIONE:In caso di disattivazione della funzione "RISCALDAMENTO BOLLITORE" (par. 2 impostato a zero) al termine della riserva di
acqua calda sanitaria uscirà solo acqua fredda. Attivando il parametro, qualora il bollitore si sia completamente raffreddato,
sarà necessario attendere circa 10 minuti perchè l'acqua raggiunga il valore di temperatura richiesto (tale tempo varierà
in funzione del valore di temperatura dell'acqua fredda in ingresso e in funzione della temperatura impostata).
CAMPO DI TEMPERATURE SELEZIONABILI
Numero che compare sulla
prima casella del display
1.Temperatura Riscaldamentoda 15 a 80da15 a 8050
2Temperatura acqua bollitoreda 48 a 55da 48 a 7548
Per modicare la temperatura dell'ACS all'uscita del modulo termico (1) attenersi alle seguenti istruzioni:
- Agire sulla manopola del miscelatore termostatico A (di gura), regolandola in funzione delle esigenze di
temperatura come da tabella.
Parametro da variare
0002711090
Campo di variazione
ammesso (°C)
0002710910
Campo di variazione
disponibile (°C)
Valore preimpostato
(°C))
Posizione manopolaMin.12345Max
Temperatura corrispondente °C253040475665Max
(1) Per modello TC 30 B la valvola miscelatrice termostatica è un kit optional.
0006080822_201002 pag. 12 di 110
BLOCCO E DIAGNOSI ANOMALIE
Nel caso in cui si notino lampeggiare alternativamente le caselle del display ( 6, 7 ) signica che il modulo termico è in blocco.
Per sbloccarlo basta premere il pulsante "RESET" ( 8 ) e attendere 5 secondi riservati alle veriche di sicurezza del sistema.
Se il blocco permane, prendere nota delle cifre che appaiono alternativamente sul display e segnalarle al Servizio di Assistenza Tecnica
Baltur (S.A.T); quest'ultimo trarrà da esse una precisa indicazione relativa alla causa di blocco.
Segue prospetto relativo a due cause di blocco che l'utente è in grado di eliminare:
Codice blocco Causa di blocco Rimedio
2 02 Il bruciatore non si accende: Vericare la presenza del gas;
- Manca il gas vericare che il rubinetto del gas sia aperto;
- Il rubinetto del gas è stato chiuso nel caso in cui il blocco persista rivolgersi
al centro assistenza autorizzato.
5 08 La caldaia non dà il consenso per l'accensione: Vericare la pressione dell'acqua sull'idro-
- Mancanza d'acqua o pressione insufficiente metro ed eventualmente agire sul rubinetto
nel circuito idraulico di caricamento;
- I condotto di aspirazione e/o di scarico nel caso in cui il blocco persista rivolgersi
sono chiusi al centro assistenza autorizzato.
SPEGNIMENTO
Il modulo termico deve rimanere alimentato anche nei periodi di inattività (selettore in posizione Inverno o Estate), in quanto al sistema di
controllo elettronico sono afdate due funzioni di protezione: antigelo e antibloccaggio del circolatore.
- In caso di prolungata assenza è preferibile disattivare il modulo termico riportando selettore nella posizione spento () e chiudere il
rubinetto del gas; in queste condizioni pertanto non sono attive le protezioni antigelo e antibloccaggio del circolatore.
U
T
E
N
T
E
MANUTENZIONE
- In base al DPR 26 Agosto 1993 n° 412 art.11 comma 4 "Le operazioni di manutenzione dell'impianto termico devono essere eseguite
secondo le prescrizioni delle vigenti normative UNI e CEI e devono essere effettuate almeno una volta l'anno salvo indicazioni più
restrittive delle seguenti normative".
- Tale manutenzione garantisce l'efcienza e la sicurezza del prodotto nel tempo.
- Fare controllare pertanto il funzionamento del modulo termico da personale qualicato.
- Durante il controllo del S.A.T. si può vericare la necessità di procedere alla pulizia del modulo termico.
pag. 13 di 110 0006080822_201002
AVVERTENZE PER L'UTENTE
U
- Il libretto di istruzioni costituisce parte integrante ed essenziale
del prodotto e dovrà essere consegnato all'utilizzatore.
T
Leggere attentamente le avvertenze contenute nel libretto in
E
N
T
E
quanto forniscono importanti indicazioni riguardanti la sicurezza
di installazione, d'uso e manutenzione.
Conservare con cura il presente libretto per ogni ulteriore
consultazione.
- PER L'INSTALLAZIONE E' NECESSARIA L'OSSERVANZA DI
TUTTE LE REGOLE RIGUARDANTI LE CARATTERISTICHE,
L'INSTALLAZIONE E L'USO DEGLI APPARECCHI A GAS, LA
VENTILAZIONE DEI LOCALI E LO SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE PRESCRITTI DALLE NORME
UNI ATTUATIVE DELL'ART.3 DELLA LEGGE 1083/71 E DALLE
DISPOSIZIONI DI LEGGE.
L'installazione del modulo termico deve essere effettuata, in
ottemperanza delle norme vigenti con riferimento alla legge
5/3/1990 n.46 (norme per la sicurezza degli impianti) e relativo
regolamento di applicazione DPR 26/8/1993 n.412, secondo
le istruzioni del costruttore e da personale professionalmente
qualicato.
Per personale professionalmente qualicato s'intende quello
avente specica competenza tecnica del settore dei componenti
di impianti di riscaldamento ad uso civile e produzione di acqua
calda, in particolare, i Centri di Assistenza BALTUR.
- Un'errata installazione può causare danni a persone, animali o
cose, per i quali il costruttore non è responsabile.
- Dopo aver tolto ogni imballaggio, assicurarsi dell'integrità del
contenuto.
In caso di dubbio non utilizzare l'apparecchio e rivolgersi al
fornitore.
Gli elementi di imballaggio (graffe,sacchetti di plastica, polistirolo
espanso, ecc..) non devono essere lasciati alla portata
di bambini in quanto potenziali fonti di pericolo.
- Prima di effettuare qualsiasi operazione di pulizia o di manutenzione, disinserire l'apparecchio dalla rete di
alimentazione agendo sull'interruttore dell'impianto e/o attraverso
gli appositi organi di intercettazione.
- Non ostruire le griglie di aspirazione o di dissipazione.
- In caso di guasto e/o di cattivo funzionamento dell'apparecchio,
disattivarlo, astenendosi da qualsiasi tentativo di riparazione o
di intervento diretto.
Rivolgersi esclusivamente a personale professionalmente
qualicato.
L'eventuale riparazione dei prodotti dovrà essere effettuata da
un Centro di Assistenza BALTUR utilizzando esclusivamente
ricambi originali.
Il mancato rispetto di quanto sopra può compromettere la sicu-
rezza dell'apparecchio.
Per garantire l'efcenza dall'apparecchio e per il suo corretto
funzionamento è indispensabile fare effettuare, da personale
professionalmente qualicato, la manutenzione annuale attenendosi alle indicazioni del costruttore.
- Allorchè si decida di non utilizzare più l'apparecchio, si dovranno
rendere innocue quelle parti suscettibili di causare potenziali
fonti di pericolo.
- Se l'apparecchio dovesse essere venduto o trasferito ad un altro
proprietario bisogna assicurarsi sempre che il libretto d'istruzioni
accompagni l'apparecchio in modo che possa essere consultato
dal nuovo proprietario e/o dell'installatore.
- Per tutti gli apparecchi con optionals o kit (compresi quelli elettrici)
si dovranno utilizzare solo accessori originali.
- Questo apparecchio dovrà essere destinato solo all'uso per il
quale è stato espressamente previsto.
Ogni altro uso è da considerarsi improprio e quindi pericoloso.
È esclusa qualsiasi responsabilità contrattuale ed extracontrat-
tuale del costruttore per i danni causati da errori nell'installazione
e nell'uso, e comunque da inosservanza delle istruzioni date dal
costruttore stesso.
Importante: quest modulo termico serve a riscaldare acqua ad
una temperatura inferiore a quella di ebollizione a pressione
atmosferica. Deve essere allacciata ad un impianto di riscaldamento e/o ad una rete di distribuzione di acqua calda sanitaria,
compatibile alle sue prestazioni ed alla sua potenza.
- La prima accensione va effettuata da personale professionalmente qualicato, e in particolare, dai Centri Assistenza BALTUR. Per
informazioni consultare le pagine gialle alla voce "BRUCIATORI
E CALDAIE".
AVVERTENZE DURANTE L'USO
- È vietato per la sua pericolosità il funzionamento nello stesso
locale di aspiratori, caminetti e simili contemporaneamente al
modulo termico a meno che questo sia del tipo a camera stagna
o che siano attuati ben precisi provvedimenti di sicurezza nella
installazione del modulo termico stesso e ciò che in caso di
modiche o aggiunte.
- Controllare frequentemente la pressione dell'impianto sull'idrometro e vericare che l'indicazione con impianto freddo sia sempre
compresa entro i limiti prescritti dal costruttore. Se si dovessero
vericare cali di pressione frequenti, chiedere l'intervento di
personale professionalmente qualicato, in quanto va eliminata
la perdita di acqua nell'impianto.
- Dopo ogni riapertura del rubinetto del gas attendere alcuni minuti
prima di riaccendere il modulo termico.
- In caso di lunghi periodi di inattività chiudere il rubinetto del gas
e disinserire l'interruttore generale dell'alimentazione elettrica.
- Durante e dopo il funzionamento (per un certo tempo) non si
devono toccare parti calde del modulo termico, quali cassa fumi,
tubo del camino, ecc.. Ogni contatto con esse può provocare
pericolose scottature.
- Non esporre il modulo termico pensile a vapori diretti dai piani
di cottura.
- Non bagnare il modulo termico con spruzzi di acqua o di altri
liquidi.
- Non appoggiare alcun oggetto sopra il modulo termico.
- Vietare l'uso del modulo termico ai bambini e agli inesperti.
0006080822_201002 pag. 14 di 110
- Allorchè si decida la disattivazione temporanea del modulo
termico si dovrà:
a) procedere allo svuotamento dell'impianto idrico, ove non è
previsto l'impiego di antigelo;
b) procedere all'intercettazione dell'alimentazione, elettrica,
idrica e del combustibile.
- Allorchè si decida la disattivazione denitiva del modulo termico,
far effettuare da personale professionalmente qualicato le operazioni relative, accertandosi fra l'altro che vengano disinserite
le alimentazioni elettrica, idrica e del combustibile.
- Prima di effettuare qualsiasi intervento sul modulo termico che
prevede lo smontaggio del bruciatore o l'apertura di porte o
portine di ispezione, disinserire la corrente elettrica e chiudere
il o i rubinetti del gas combustibile.
- L'uso di qualsiasi componente che utilizza energia elettrica
comporta l'osservanza di alcune regole fondamentali quali:
- non toccare l'apparecchio con parti del corpo bagnate o umide
e/o a piedi nudi;
- non tirare i cavi elettrici;
- non lasciare esposto l'apparecchio ad agenti atmosferici
(pioggia, sole, ecc..) a meno che non sia espressamente
previsto;
- non permettere che l'apparecchio sia usato da bambini o da
persone inesperte.
- Il cavo di alimentazione dell'apparecchio non deve essere sostituito dall'utente. In caso di danneggiamento del cavo, spegnere
l'apparecchio e, per la sua sostituzione, rivolgersi esclusivamente
a personale professionalmente qualicato.
U
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MANUTENZIONE
- Vericare periodicamente il buon funzionamento e l'integrità del
condotto e/o dispositivo di scarico dei fumi.
- Nel caso di lavori o manutenzioni di strutture poste nelle vicinanze
dei condotti dei fumi e/o nei dispositivi di scarico dei fumi e loro
accessori, spegnere l'apparecchio e, a lavori ultimati, farne vericare il corretto funzionamento da personale professionalmente
qualicato.
- Non effettuare pulizie dell'apparecchio e/o delle sue parti con
sostanze facilmente inammabili (es.benzina, alcoli, ecc.).
- Non lasciare materiali e sostanze inammabili nel locale dove
è installato l'apparecchio.
- È necessario, alla ne di ogni periodo di riscaldamento, far
ispezionare il modulo termico da personale professionalmente
qualicato, al ne di mantenere un impianto in perfetta efcenza.
Una manutenzione accurata è sempre motivo di risparmio e di
sicurezza.
ALIMENTAZIONE ELETTRICA
- La sicurezza elettrica dell'apparecchio è raggiunta soltanto
quando lo stesso è correttamente collegato a un efcace impianto
di messa a terra, eseguito come previsto dalle vigenti norme di
sicurezza (D.P.R. 547/55 art.217).
È' necessario vericare questo fondamentale requisito di sicu-
rezza.
In caso di dubbio, richiedere un controllo accurato dell'impianto
elettrico da parte del personale professionalmente qualicato,
poichè il costruttore non è responsabile per eventuali danni
causati dalla mancanza di messa a terra dell'impianto.
- Allorchè si decida di non utilizzare l'apparecchio per un certo
periodo, è opportuno disinserire l'interruttore elettrico di alimentazione a tutti i componenti dell'impianto che utilizzano energia
elettrica (pompe, bruciatore, ecc.).
ALIMENTAZIONE IDRICA
- Far controllare la pressione della rete idrica e se necessario
far installare un idoneo riduttore di pressione.
- Accertarsi che la pressione idraulica misurata dopo la valvola
di riduzione non sia superiore alla pressione di esercizio
riportata nella targa del componente (modulo termico, boiler,
ecc..). Poichè durante il funzionamento l'acqua contenuta
nell'impianto di riscaldamento aumenta di pressione, accertarsi che il suo valore massimo non superi la pressione idraulica
massima di targa del componente.
- Assicurarsi che l'installatore abbia collegato gli scarichi di
sicurezza del modulo termico e (se presente) del bollitore ad
un imbuto di scarico. Se non collegata a scarico, le valvole
di sicurezza, quando dovessero intervenire, allagherebbero il
locale e di questo non è responsabile il costruttore del modulo
termico.
- Assicurarsi che le tubazioni del Vostro impianto idrico e di
riscaldamento non siano usate come presa di terra del vostro
impianto elettrico o telefonico. Non sono assolutamente
idonee a questo uso.
Potrebbero vericarsi in breve tempo gravi danni alle tubatu-
re, al boiler, alle caldaie e ai radiatori.
- Far vericare da personale professionalmente qualicato che
l'impianto elettrico sia adeguato alla potenza massima assorbita
dell'apparecchio, indicata in targa, accertando in particolare che
la sezione dei cavi dell'impianto sia idonea alla potenza assorbita
dall'apparecchio.
- Per l'alimentazione generale dell'apparecchio dalla rete elettrica,
non è consentito l'uso di adattatori, prese multiple e/o prolunghe.
Per l'allacciamento alla rete occorre prevedere un interruttore
onnipolare come previsto dalle normative di sicurezza vigenti
(D.P.R. 547/55 art.288).
pag. 15 di 110 0006080822_201002
DIMENSIONI - ATTACCHI - PESI "MC 30..
0002722411
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A = Attacco aspirazione aria
SF = Attacco scarico fumi
A+SF = Attacco coassiale per
aspirazione aria e scarico fumi
COLLEGAMENTI IDRAULICIMC 30MC 30RMC 30SMC 30B
ATTACCO MANDATA IMPIANTO RISCALDAMENTO(MI) (UNI ISO 7/1) R3/4 (3/4"M) R3/4 (3/4"M) R3/4 (3/4"M) R3/4 (3/4"M)
ATTACCO RITORNO IMPIANTO RISCALDAMENTO(RI) (UNI ISO 7/1) R3/4 (3/4"M) R3/4 (3/4"M) R3/4 (3/4"M) R3/4 (3/4"M)
ATTACCO ENTRATA GAS(GAS) (UNI ISO 7/1) R3/4 (3/4"M) R3/4 (3/4"M) R3/4 (3/4"M) R3/4 (3/4"M)
ATTACCO ACQUA FREDDA(AFS) (UNI ISO 7/1)- -- -R 1/2 (1/2"M) R 1/2 (1/2"M)
ATTACCO ACQUA CALDA SANITARIA(ACS) (UNI ISO 7/1)- -- -R 1/2 (1/2"M) R 1/2 (1/2"M)
ATTACCO RICIRCOLO ACQUA CALDA SANITARIA(RS) (UNI ISO 7/1)- -- -- -R 1/2 (1/2"M)
ATTACCO MANDATA RISCALDAMENTO BOLLITORE(MB) (UNI ISO 7/1)- -R3/4 (3/4"M)- -- ATTACCO RITORNO RISCALDAMENTO BOLLITORE(RB) (UNI ISO 7/1)- -R3/4 (3/4"M)- -- ATTACCO SCARICO FUMI(SF) Ø mm80
ATTACCO ASPIRAZIONE ARIA (A) Ø mm80
ATTACCO SCARICO FUMI / ASPIRAZIONE
(versione tubi concentrici)
(A+SF) Ø mm60/100
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DIMENSIONI INGOMBROMC 30MC 30RMC 30SMC 30B
Larghezza(L)mm450450450600
Profondità(P)mm450450450450
Altezza(H)mm900900900900
Dimensioni imballo(L x P x H)mm590x590x1000740x590x1000
Massakg59596283
Massa con imballokg72727591
pag. 17 di 110 0006080822_201002
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DIMENSIONI - ATTACCHI - PESI "TC 30.. / T SOLAR 30K ...
0002723402
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COLLEGAMENTI IDRAULICI
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ATTACCO MANDATA IMPIANTO RISCALDAMENTO (MI)(UNI ISO 228/1)G 3/4 BG 3/4 B
ATTACCO RITORNO IMPIANTO RISCALDAMENTO (RI)(UNI ISO 228/1)G 3/4 BG 3/4 B
ATTACCO ENTRATA GAS (GAS)(UNI ISO 228/1)G 3/4 BG 3/4 B
ATTACCO ACQUA FREDDA(AFS)(UNI ISO 228/1)G 1/2 BG 1/2 B
ATTACCO ACQUA CALDA SANITARIA(ACS)(UNI ISO 228/1)G 1/2 BG 1/2 B
ATTACCO RICIRCOLO ACQUA CALDA SANITARIA*(RS) (UNI ISO 228/1)G 1/2 BG 1/2 B
CIRCUITO DIRETTO (ALTA TEMPERATURA)(CD)G 3/4 BG 3/4 B
CIRCUITO MISCELATO (BASSA TEMPERATURA)(CM)G 3/4 BG 3/4 B
SCARICO CONDENSA (SC)Ø 32Ø 32
ATTACCO SCARICO FUMI(SF) Ø mm8080
ATTACCO ASPIRAZIONE ARIA(A) Ø mm8080
ATTACCO SCARICO FUMI / ASPIRAZIONE
(versione tubi concentrici)
TC 30B /
T SOLAR 30K B
(A+SF) Ø mm60/10060/100
TC 30BAB /
T SOLAR 30K BAB
DIMENSIONI INGOMBROTC 30BTC 30BAB
Larghezza(L)mm600600
Profondità(P)mm600600
Altezza(H)mm15401540
Dimensioni imballo(L x P x H)mm670x670x1700670x670x1700
Massakg136146
Massa con imballokg151161
(*) Kit su richiesta
0006080822_201002 pag. 18 di 110
KIT RACCORDI MC 30
1Guarnizione3 pz.
2Tubo Ø18 con calotta 3 pz.
3Dado con sede conica x ogiva 3/4 Gas1 pz.
3.1Dado con sede conica x O-ring 3/4 Gas2 pz.
4 Ogiva in ottone1 pz.
4.1O-ring x tubo Ø182 pz.
5 Nipplo 3/4 Gas x ogiva1 pz.
5.1Nipplo 3/4 Gas x O-ring2 pz.
6 Guarnizione1 pz.
7 Tubo Ø14 con calotta 1 pz.
8.1Dado con sede conica x O-ring 1/2 Gas1 pz.
9.1 O-ring x tubo Ø141 pz.
10.1 Nipplo 1/2 Gas x O-ring1 pz.
11 Rubinetto 1/2 Gas M-F
(fornitura a corredo del modulo termico)
12 Rubinetto 3/4 Gas M-F1 pz.
13Rubinetti 3/4 Gas M-F
(kit fornitura a richiesta)
14-Filtro a Y completo di nipplo 3/4 Gas
(fornitura a corredo, solo per MC 25, MC 30)
1 pz.
2 pz.
1 pz.
DIMA DI INSTALLAZIONE
0002720754
I
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A
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E
0002721873
AFS - Entrata acqua fredda
GAS - Entrata gas
MI - Mandata impianto
RI - Ritorno impianto
SC - Scarico condensa Ø 32
AE - Alimentazione elettrica Ø 25
NOTA: Il tubo essibile da 25 mm in dotazione del sifone può
essere collegato entro la zona indicata nella dima.
pag. 19 di 110 0006080822_201002
N
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KIT RACCORDI MC 30R
0002723371
I
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A
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1Guarnizione5 pz.
2 Tubo Ø18 con calotta 5 pz.
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L
E
3 Dado con sede conica ogiva 3/4 Gas1 pz.
3.1 Dado con sede conica o-ring 3/4 Gas4 pz.
4 Ogiva in ottone5 pz.
4.1 O-ring per tubo Ø184 pz
5 Nipplo 3/4 Gas per ogiva1 pz.
5.1 Nipplo 3/4 Gas per o-ring4 pz.
6 Guarnizione1 pz.
7 Tubo Ø14 con calotta 1 pz.
8.1 Dado con sede conica x o-ring 1/2 Gas1 pz.
9.1 O-ring per tubo Ø141 pz.
10.1 Nipplo 1/2 Gas x o-ring1 pz.
11 Rubinetto 1/2 Gas M-F
(fornitura a corredo del modulo termico)
12 Rubinetto 3/4 Gas M-F1 pz.
13Kit rubinetti 3/4 Gas M-F
(Kit fornitura a richiesta)
14Filtro a Y completo di nipplo 3/4 Gas
(fornitura a corredo del modulo termico)
1 pz.
2 pz.
1 pz.
DIMA DI INSTALLAZIONE
0002721883
AFS - Entrata acqua fredda
GAS - Entrata gas
MB - Mandata riscaldamento bollitore
MI - Mandata impianto
RB - Ritorno riscaldamento bollitore
RI - Ritorno impianto
SC - Scarico condensa Ø 32
AE - Alimentazione elettrica Ø 25
NOTA: Il tubo essibile da 25mm in dotazione del sifone può
essere collegato entro la zona indicata nella dima.
0006080822_201002 pag. 20 di 110
KIT RACCORDI MC 30S
1Guarnizione3 pz.
2Tubo Ø18 con calotta3 pz.
3Dado con sede conica x ogiva 3/4 Gas1 pz.
3.1 Dado con sede conica x O-ring 3/4 Gas2 pz.
4Ogiva in ottone1 pz.
4.1 O-ring x tubo Ø182 pz.
5Nipplo 3/4 Gas x ogiva1 pz.
5.1 Nipplo 3/4 Gas x O-ring2 pz.
6Guarnizione2 pz.
7Tubo Ø14 con calotta 2 pz.
8.1 Dado con sede conica x O-ring 1/2 Gas2 pz.
9.1 O-ring x tubo Ø142 pz.
10.1 Nipplo 1/2 Gas x O-ring2 pz.
11Rubinetto 1/2 Gas M-F1 pz.
12Rubinetto 3/4 Gas M-F1 pz.
13Rubinetti 3/4 Gas M-F (kit fornitura a richiesta)2 pz.
14Filtro a Y completo di nipplo 3/4 Gas
(fornitura a corredo, solo per MC 25S)
16Valvola termostatica limitatrice di portata 1/2
Gas completa di manicotto 1/2 Gas (fornitura a
corredo, solo per MC 25S, MC 30S)
ACS - Uscita acqua calda sanitaria
AFS - Entrata acqua fredda
GAS - Entrata gas
MI - Mandata impianto
RI - Ritorno impianto
SC - Scarico condensa Ø 32
AE - Alimentazione elettrica Ø 25
NOTA: Il tubo essibile da 25mm in dotazione del sifone può
essere collegato entro la zona indicata nella dima.
1 pz.
1 pz.
DIMA DI INSTALLAZIONE
I
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S
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A
0002720394
L
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A
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0002721893
pag. 21 di 110 0006080822_201002
N
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KIT RACCORDI MC 30B
I
1Guarnizione3 pz.
L
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E
2Tubo Ø18 con calotta 3 pz.
3 Dado con sede conica x ogiva 3/4 Gas1 pz.
3.1 Dado con sede conica x o-ring 3/4 Gas2 pz.
4Ogiva in ottone1 pz.
4.1 O-ring x tubo Ø182 pz
5 Nipplo 3/4 Gas per ogiva1 pz.
5.1 Nipplo 3/4 Gas per o-ring2 pz.
6Guarnizione2 pz.
7Tubo Ø14 con calotta 2 pz.
8.1 Dado con sede conica x o-ring 1/2 Gas2 pz.
9.1 O-ring per tubo Ø142 pz.
10.1 Nipplo 1/2 Gas x o-ring2 pz.
11 Rubinetto 1/2 Gas M-F1 pz.
12 Rubinetto 3/4 Gas M-F1 pz.
13Kit rubinetti 3/4 Gas M-F (fornitura a
richiesta)
14Filtro a Y 3/4 Gas
(fornitura a corredo del modulo termico)
2 pz.
1 pz.
00027233421
DIMA DI INSTALLAZIONE
0002721903
ACS - Uscita acqua calda sanitaria
AE - Alimentazione elettrica Ø 25 mm
AFS - Entrata acqua fredda sanitaria
GAS - Entrata gas
MI - Mandata impianto
RI - Ritorno impianto
SC - Scarico condensa Ø 32 mm
NOTA: Il tubo essibile da 25mm in dotazione del sifone può
essere collegato entro la zona indicata nella dima.
0006080822_201002 pag. 22 di 110
KIT RACCORDI TC 30B
I
N
S
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A
1 Guarnizione3 pz.
2 Tubo Ø 18 con calotta3 pz.
3 Dado con sede conica x ogiva 3/4 Gas1 pz.
3.1Dado con sede conica x O-ring 3/4 Gas2 pz.
4 Ogiva in ottone1 pz.
4.1O-ring x tubo Ø182 pz.
5 Nipplo 3/4 Gas x ogiva1 pz.
5.1Nipplo 3/4 Gas x O-ring2 pz.
6 Guarnizione3 pz.
7Tubo Ø 14 con calotta3 pz.
8.1 Dado con sede conica x O-ring 1/2 Gas3 pz.
9.1 O-ring x tubo Ø143 pz
10.1Nipplo 1/2 Gas M-F x O-ring3 pz.
11 Rubinetto 3/4 Gas M-F1 pz.
12 Rubinetto 1/2 Gas M-F1 pz.
13 Kit rubinetti 3/4 Gas M-F
(fornitura a richiesta)
2 pz.
RI - Ritorno in impianto di riscaldamento R 3/4
AFS - Entrata acqua fredda sanitaria R 1/2
GAS - Entrata gas R 3/4
ACS - Uscita acqua calda sanitaria R 1/2
MI - Mandata impianto di riscaldamento R 3/4
RS - Ricircolo acqua sanitaria
0002723441
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pag. 23 di 110 0006080822_201002
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KIT RACCORDI TC 30BAB
0002723431
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1 Guarnizione5 pz.
2 Tubo Ø 18 con calotta5 pz.
3 Dado con sede conica x ogiva 3/4 Gas1 pz.
3.1 Dado con sede conica x o-ring 3/4 Gas4 pz.
4 Ogiva in ottone1 pz.
4.1O-ring x tubo Ø184 pz.
5 Nipplo 3/4 Gas x ogiva1 pz.
5.1Nipplo 3/4 Gas x o-ring4 pz.
6 Guarnizione2 pz.
MI (A.T.) - Mandata impianto di riscaldamento Alta Temperatura R 3/4
RI (A.T.) - Ritorno impianto di riscaldamento Alta Temperatura R 3/4
MI (B.T.) - Mandata impianto di riscaldamento Bassa Temperatura R 3/4
RI (B.T.) - Ritorno impianto di riscaldamento Bassa Temperatura R 3/4
AFS - Entrata acqua fredda sanitaria R 1/2
GAS - Entrata gas R 3/4
ACS - Uscita acqua calda sanitaria R 1/2
RS - Ricircolo acqua sanitaria
AE - Alimentazione elettrica
7Tubo Ø 14 con calotta2 pz.
8.1 Dado con sede conica x o-ring 1/2 Gas2 pz.
9.1 O-ring per tubo Ø142 pz.
10.1 Nipplo 1/2 Gas M-F x o-ring2 pz.
11 Rubinetto 1/2 Gas M-F1 pz.
12 Rubinetto 3/4 Gas M-F1 pz.
13 Kit rubinetti 3/4 Gas M-F (fornitura a
richiesta)
4 pz.
0006080822_201002 pag. 24 di 110
KIT RACCORDI T SOLAR 30K B
I
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S
T
1 Guarnizione3 pz.
2 Tubo Ø 18 con calotta3 pz.
3 Dado con sede conica x ogiva 3/4 Gas1 pz.
3 Dado con sede conica x O-ring 3/4 Gas2 pz.
4 Ogiva in ottone1 pz.
4.1O-ring x tubo Ø182 pz.
5 Nipplo 3/4 Gas x ogiva1 pz.
5.1 Nipplo 3/4 Gas x O-ring2 pz.
6 Guarnizione3 pz.
7Tubo Ø 14 con calotta3 pz.
8.1Dado con sede conica x O-ring 1/2 Gas3 pz.
9 O-ring x tubo Ø143 pz
10.1 Nipplo 1/2 Gas M-F x O-ring3 pz.
11 Rubinetto 1/2 Gas M-F1 pz.
12 Rubinetto 3/4 Gas M-F1 pz.
13 Kit rubinetti 3/4 Gas M-F (fornitura a richiesta)2 pz.
A
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RI - Ritorno in impianto di riscaldamento R 3/4
AFS - Entrata acqua fredda sanitaria R 1/2
GAS - Entrata gas R 3/4
ACS - Uscita acqua calda sanitaria R 1/2
MI - Mandata impianto di riscaldamento R 3/4
RS - Ricircolo acqua sanitaria
pag. 25 di 110 0006080822_201002
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KIT RACCORDI T SOLAR 30K BAB
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E
1 Guarnizione5 pz.
2 Tubo Ø 18 con calotta5 pz.
3 Dado con sede conica x ogiva 3/4 Gas1 pz.
3.1Dado con sede conica x o-ring 3/4 Gas4 pz.
4 Ogiva in ottone1 pz.
4.1O-ring x tubo Ø184 pz.
5 Nipplo 3/4 Gas x ogiva1 pz.
5.1Nipplo 3/4 Gas x o-ring4 pz.
6 Guarnizione2 pz.
7Tubo Ø 14 con calotta2 pz.
8.1 Dado con sede conica x o-ring 1/2 Gas2 pz.
9.1 O-ring per tubo Ø142 pz.
10.1 Nipplo 1/2 Gas M-F x o-ring2 pz.
11 Rubinetto 1/2 Gas M-F1 pz.
12 Rubinetto 3/4 Gas M-F1 pz.
13 Kit rubinetti 3/4 Gas M-F
(fornitura a richiesta)
4 pz.
MI (A.T.) - Mandata impianto di riscaldamento
Alta Temperatura R 3/4
RI (A.T.) - Ritorno impianto di riscaldamento
Alta Temperatura R 3/4
MI (B.T.) - Mandata impianto di riscaldamento
Bassa Temperatura R 3/4
RI (B.T.) - Ritorno impianto di riscaldamento
Bassa Temperatura R 3/4
AFS - Entrata acqua fredda sanitaria R 1/2
GAS - Entrata gas R 3/4
ACS - Uscita acqua calda sanitaria R 1/2
RS - Ricircolo acqua sanitaria
AE - Alimentazione elettrica
0006080822_201002 pag. 26 di 110
DISTANZA MINIMA DAL SOFFITTO
DISTANZE E FISSAGGI
0002722510
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COLLEGAMENTI ELETTRICI
ALIMENTAZIONE ELETTRICA
La tensione di alimentazione può essere sia fase-neutro che fasefase. Oscillazioni della tensione di rete (230 V) sull'ordine del +10
% -15 % non comportano scompensi nel funzionamento.
Per il collegamento elettrico alla rete il modulo termico è dotato
all'interno di cavo tripolare. L'esecuzione dell'impianto elettrico deve
essere conforme alle prescrizioni delle norme vigenti.
L'apparecchio deve inoltre essere provvisto di dispositivo che assicuri la
onnipolare disinserzione dalla rete con una distanza di apertura dei contatti
di almeno 3 mm.
TERMOSTATO O CRONOTERMOSTATO AMBIENTE
• In caso di installazione del termostato o cronotermostato ambiente
il pannello strumenti è dotato esternamente dell'apposito cavetto
di collegamento.
• Il modulo termico si attiva in riscaldamento tramite la chiusura di
un contatto pulito derivato direttamente dal microprocessore della
scheda elettronica, tale contatto non deve essere alimentato
con tensione esterna e non deve essere utilizzato per la
derivazione di spie di segnalazione o altro.
• Nel dispositivo ambiente installato deve essere garantito il doppio
isolamento fra le eventuali parti in tensione e il contatto di comando
del termostato ambiente.
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0002701012
1) Cavo tripolare per alimentazione
2) Cavo per collegamento termostato ambiente
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SCHEMA DI COLLEGAMENTO CON SISTEMA DI RISCALDAMENTO A VALVOLE DI ZONA
Il modulo termico può funzionare con un impianto di riscaldamento a più valvole di zona, utilizzando l'apposita centralina Baltur (a richiesta). La linea termostatica della centralina deve essere collegata col connettore relativo al termostato ambiente posto all'esterno
del pannello strumenti. E' necessario inoltre ridurre al minimo il tempo di post-circolazione pompa precedentemente programmato,
regolando il parametro 9 al valore 01 (vedi paragrafo "ISTRUZIONI PER L'IMPIEGO").
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COLLEGAMENTO SONDA ESTERNA (modelli MC 30 - MC 30S - MC 30R - MC 30B - TC 30B)
DATI TECNICI
- Contenitore stagno IP 44
- Sensore NTC con caratteristiche 12 kΩ a 25 °C
950 Ω a 100 °C
INSTALLAZIONE
Una corretta installazione della sonda esterna è indispensabile per il corretto funzionamento del sistema di termoregolazione:
- deve essere posizionata sulla parete nord o nord-ovest del fabbricato;
- non deve essere esposta direttamente ai raggi del sole, a fonti di calore o a correnti d'aria (provenienti da
Per eseguire i collegamenti della sonda portare due cavi di sezione adeguata dai morsetti posti all'interno del sensore. I
collegamenti ai morsetti possono essere invertiti senza causare inconvenienti.
pag. 29 di 110 0006080822_201002
SCHEMA ELETTRICO E DI COLLEGAMENTO POMPE IMPIANTO O DI ZONA
(modello MC 30, MC 30R, MC 30B, TC 30B)
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- Per il comando delle pompe esterne “CI” è necessario effettuare il collegamento elettrico utilizzando i morsetti posti all’interno del pan-
LEGENDA
CI,CI.. POMPA DI IMPIANTO O DI ZONA
KC RELE’ AUSILIARIO COMANDO CIRCOLATORE
TA,TA.. TERMOSTATO AMBIENTE O CRONOTERMOSTATO
DI ZONA
CCZ CENTRALINA COMANDO ZONE
CTA CONSENSO TERMOSTATO AMBIENTE
nello strumenti come indicato in gura. In questo modo le pompe esterne funzionano soltanto quando il modulo termico è alimentato e
acceso (posizione “I”).
H.. SPIE POMPE DI ZONA IN FUNZIONE
PS PANNELLO STRUMENTI MODULO TERMICO
N NEUTRO
TERRA
L FASE
- Nel caso in cui venga installato un solo circolatore esterno “CI”, collegare il termostato ambiente “TA” ad un relè ausiliario “KC” e collegare
un contatto all’alimentazione del circolatore e l’altro al connettore ”10” del pannello strumenti come indicato in gura.
- Nel caso in cui vengano installati due o più circolatori di zona, è necessario applicare una centrallina comando zone “CCZ” collegandone
la fase “L”, il neutro “N” e la terra al connettore “X1” del pannello strumenti.
NOTA BENE:
PER IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA, LE POMPE ESTERNE DEVONO ESSERE
COLLEGATE AL CIRCUITO DI MANDATA DEL MODULO TERMICO.
0006080822_201002 pag. 30 di 110
SCHEMA ELETTRICO E DI COLLEGAMENTO KIT RELE' AUSILIARIO PER POMPE IMPIANTO O DI ZONA
(modello MC 30R, MC 30S, MC 30B, TC 30B)
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ISTRUZIONI DI MONTAGGIO CETRALINA "THETA"
1. Rimuovere la placca copriforo. Rimuovere eventuali tracce di
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colla utilizzando alcool, non utilizzare altri solventi. Rimuovere le 4 viti di ssaggio coperchio caldaia e sollevarlo leggermente per rendere possibile l'apertura del quadro elettrico.
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2. Inserire la centralina Theta nell'apposito foro. Fissare la
centralina mediante le due viti di ssaggio
4. Fissare la scheda interfaccia EBV3KOMBI K (kit 96900155)
5. Collegare il cavo piatto
3. Aprire il pannello elettrico e rimuovere il coperchio.
0006080822_201002 pag. 32 di 110
6. Vericare l'indirizzamento interfaccia
7. Collegare il cavo di alimentazione della scheda interfaccia
(vedi schema elettrico)
9. Collegare la sonda PT 1000 (D) al connettore X1;
collegare la fase al connettore X4
collegare il circolatore solare (C) tra connettore X4 e X2,
(vedi schema elettrico).
10. Riassemblare il pannello
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8. Collegare il cavo di comunicazione bus (A) tra scheda inter-
faccia e connettore X1 della centralina Theta, come indicato
in gura. (B). Collegare la sonda bollitore KVT 20/6/2 al
connettore X1 della centralina Theta (vedi schema elettrico).
pag. 33 di 110 0006080822_201002
11. Inserire la sonda accumulo sanitario nel portasonda posizio-
nato nella parte bassa del bollitore
12. Accendere la caldaia e procedere alla parametrizzazione
della centralina Theta. Vedi accesso rapido Theta
TRASFORMAZIONE DA METANO A GPL
VALUTAZIONE INDICATIVA DEL COSTO DI ESERCIZIO
a) 1 m3 di gas liquido in fase gassosa ha un potere calorico inferiore di circa 88 MJ.
b) Per ottenere 1 m3 di gas occorrono circa 2 kg di gas liquido che corrispondono a circa 4 litri di gas liquido.
Da quanto sopra esposto si può dedurre che utilizzando gas liquido (G.P.L) si ha indicativamente la seguente
equivalenza: 22.000 kcal=1 m3 (in fase gassosa) = 2 kg di G.P.L. (liquido)= 4 litri G.P.L. (liquido) da cui è possibile
valutare il costo di esercizio.
DISPOSIZIONI DI SICUREZZA
Il gas liquido (G.P.L.) ha, in fase gassosa, un peso specico superiore a quello dell'aria e quindi non si disperde nell'aria come il metano
che ha un peso specico inferiore, ma precipita e si spande al suolo (come fosse un liquido).
Tenendo presente il principio sopra illustrato il Ministero dell'interno ha disposto limitazioni nell'impiego del gas liquido con la Circolare n°
412/4183 del 6 Febbraio 1975 di cui riassumiamo i concetti che riteniamo più importanti.
a) L'utilizzo del gas liquido (G.P.L.) per bruciatore e/o modulo termico può avvenire solo in locali fuori terra e attestati verso spazi liberi.
Non sono ammesse installazioni che utilizzino il gas liquido in locali seminterrati o interrati.
I
b) I locali in cui si utilizza gas liquido devono avere aperture di ventilazione prive di dispositivo di chiusura ricavate su pareti esterne con
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supercie pari ad 1/15 della supercie in pianta del locale, con un minimo di 0,5 m2. Di dette aperture almeno un terzo della supercie
complessiva deve essere posta nella parte inferiore di parete esterna a lo pavimento.
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ESECUZIONI DELL'IMPIANTO DEL GAS LIQUIDO PER ASSICURARE CORRETTO FUNZIONAMENTO E SICUREZZA.
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La gassicazione naturale, da batteria di bombole o serbatoio, è utilizzabile solo per impianti di piccola potenza.
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La capacità di erogazione in fase di gas, in funzione delle dimensioni del serbatoio e della temperatura minima esterna sono esposte, solo
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a titolo indicativo, nella seguente tabella.
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TEMPERATURA MINIMA -15 °C -10 °C -5 °C -0 °C +5 °C
Ad eccezione di impianti di piccola potenza è sempre indispensabile, per il funzionamento e per la sicurezza, installare un adatto riscaldatore
del gas liquido (vaporizzatore) immediatamente prima del riduttore di pressione.
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Il vaporizzatore è un recipiente costruito secondo norme, munito di termostato di controllo, che riscalda il gas prelevato allo stato liquido
facendolo diventare gassoso mediante resistenza elettrica o circolazione di uido caldo.
La riduzione di pressione ed il cambiamento di stato (da liquido a gas) determinano un forte abbassamento di temperatura che, nella
stagione fredda, raggiunge facilmente valori sensibilmente inferiori a zero gradi.
L'eventuale umidità (acqua) che accidentalmente si trovasse nel gas liquido, si trasformerebbe in ghiaccio, impedendo il corretto funzionamento del riduttore (bloccato in posizione di apertura). Il vaporizzatore deve essere installato vicinissimo al riduttore per evitare che il
gas, prelevato dal serbatoio allo stato liquido, arrivi già raffreddato al riduttore stesso. Senza il vaporizzatore è praticamente impossibile,
nella stagione fredda, assicurare la corretta alimentazione con gas allo stato gassoso. La riduzione della pressione può essere effettuata
mediante un adatto riduttore di pressione. È notevolmente diffuso anche l'impianto con riduzione della pressione in due stadi perchè:
a) riduce i pericoli di congelamento e formazione di condensa.
b) La tubazione compresa tra il primo ed il secondo riduttore può essre dimensionata con diametro minore di quello che sarebbe necessario
con la riduzione ad un solo stadio. Nel caso di distribuzione piuttosto estesa si realizza una sensibile riduzione di costi.
c) Si realizza un valore più costante della pressione nale.
Per la riduzione a due salti di pressione si installa un primo riduttore in prossimità del serbatoio (o all'uscita del vaporizzatore) che riduce
la pressione a circa 1 bar. Un secondo riduttore di pressione è installato all'esterno, prima del nel locale caldaia, che riduce la pressione
al valore di alimentazione (normalmente 30 mbar = 300 mmH2O).
Nel caso di gasicazione naturale il regolatore di primo stadio deve essere installato in modo che l'eventuale condensa si scarichi nel
serbatoio.
0006080822_201002 pag. 34 di 110
Manometro e
presa di pressione
Riduttore di 1° salto
Uscita circa 1bar
= 1kg/cm2 portata
adeguata
Serbatoio
G.P.L.
Filtro
(tipo vapore)
Riduttore di 2° salto
Uscita circa 30 mbar = 0,03 kg/cm
Portata = circa il doppio del massimo
richiesto dall'utilizzatore
Prese di
pressione
Rubinetto
2
Filtro
Modulo termico
GENIO tecnic
PROSPETTI RELATIVI ALLE PORTATE DI GAS IN FUNZIONE DEI DIAMETRI INTERNI E DELLE LUNGHEZZE DELLE
TUBAZIONI. (TRATTO DALLE NORME UNI 7129-92)
Portate in volume (m3/h a 15 °C)
per miscele di G.P.L., densità 1,69,
calcolate per tubazioni di acciaio,
con perdite di carico di 2,0 mbar.
Trasformazione da MC / TC 30 a MC / TC 24
(kit traslazione campo di potenza cod.96910015)
Per il montaggio del kit procedere come segue:
1) chiudere il rubinetto del gas e scollegare la ghiera (h) mantenendo il tubo di alimentazione valvola gas collegato lato (j);
2) togliere il silenziatore (g) slandolo dal gruppo miscelatore (c);
3) smontare il gruppo miscelatore dall’ elettroventilatore (a) facendo attenzione alla guarnizione di tenuta (b) posta fra gruppo miscelatore ed elettroventilatore;
4) scollegare la valvola gas (f) dal gruppo miscelatore (c ) svitando le tre viti di ssaggio
5) sostituire il gruppo miscelatore (con cod. targhetta
45.900.446.252) con quello a corredo del kit traslazione campo
di potenza (con cod. targhetta 45.900.444.003)
6) procedere al montaggio dei vari componenti avendo cura di
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posizionare correttamente le guarnizioni di tenuta (b, e, m)
7) a montaggio ultimato procedere all’accensione dell’apparecchio quindi effettuare una prova di tenuta del circuito gas e
un’analisi di combustione. Effettuare la regolazione dell’elettrovalvola riportando i valori di O2 indicati in tabella.
8) posizionare le targhette, a corredo del kit, con i dati di potenza
e ACS (solo dove presente) come indicato in gura. Fare attenzione: le targhette sono di tipo non removibile.
N.B. Posizionare l'ugello (d) solo nel caso di alimentazione a
GPL.
Nota: Gruppo miscelatore MC/TC 30: 45.900.446.252
Gruppo miscelatore MC/TC 24: 45.900.444.003
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Targhetta da applicare solo se la caldaia è versione ACS
Valori di O2 impostati per funzionamento a metano e GPL
ModelloCombustibilePortata termica
MC 24 .. / 30 ..Metano4,0% ± 0,54,0% ± 0,5
TC 24 ... / 30 ...GPL5,0% ± 0,55,0% ± 0,5
minmax
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Il Modulo termico Genio tecnic a condensazione viene fornito per
l'installazionediretta dei tubi coassiali 60/100 e funzionamento a
gas metano; per la trasformazione da funzionamento gas metano
a GPL è necessario sostituire l'ugello installato con quello dato a
corredo.
Optional: tubi separati (gas metano/GPL).
Per l'installazione del modulo termico Genio tecnic a condensazione con tubi separati e funzionamento a gas metano non
devono essere fatte variazioni sulle regolazioni del numero di
giri del ventilatore e l'ugello è sempre lo stesso utilizzato per i
tubi coassiali e funzionamento a gas metano. N.B. Con il modulo
termico funzionante a GPL è indispensabile applicare la targhetta
specifiche combustibile GPL sovrapponendola alla esistente
(Metano). Dopo aver provveduto all'installazione dell'ugello seguendo le "Istruzioni per la sostituzione dell'ugello", satare accuratamente il circuito gas e procedere successivamente all'accensione del
modulo termico. Ad accensione avvenuta vericare che i valori di
ossigeno (O2 %) a potenza massima e minima rientrino nel campo
di tolleranza riportato nella tabella sottostante.
Nota bene:
In fase di verica dei valori di combustione per passare rapidamente
dalla potenza massima alla minima e viceversa, o per bloccare la
potenza al valore massimo o minimo del campo, utilizzare la funzione
speciale "MODE +" (blocco potenza massima) o "MODE -" (blocco
potenza minima) anche con termostato ambiente aperto e senza
nessuna richiesta di ACS (per moduli termici con produzione). Al
termine delle prove premere contemporaneamente i pulsanti "+ e
-" per annullare la funzione speciale.
ISTRUZIONI PER LA SOSTITUZIONEDELL'UGELLO
Per il montaggio dell'ugello procedere come segue:
1) chiudere il rubinetto del gas e scollegare la ghiera (h) mantenendo
il tubo di alimentazione valvola gas collegato lato (j);
2) togliere il silenziatore (g) slandolo dal gruppo miscelatore (c);
3) smontare il gruppo miscelatore e valvola (c+f) svitando le due
viti che bloccano il gruppo miscelatore all’elettroventilatore (a)
facendo attenzione alla guarnizione di tenuta (b) posta fra gruppo
miscelatore ed elettroventilatore;
4) scollegare la valvola gas (f) dal gruppo miscelatore (c) svitando
le tre viti di ssaggio;
5) inserire l’ugello per combustibile GPL (d) all’interno della guarnizione (e);
6) procedere al montaggio dei vari componenti avendo cura di
posizionare correttamente le guarnizioni di tenuta (b, e, m);
7) a montaggio ultimato procedere all’accensione dell' apparecchio
quindi effettuare una prova di tenuta del circuito gas e un’analisi
di combustione. Effettuare la regolazione dell’elettrovalvola del
gas se i valori di O2 rilevati alla portata termica massima e minima
si discostano dai valori indicati in tabella.
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TIPO DI UGELLO (diametro in mm)
Tubazioni tipoTubi separati e coassiali
tipo gas:
Valori di O2 impostati per funzionamento a metano e GPL
ModelloCombustibilePortata termica
MC 30 / MC 30S /
MC 30B / MC 30R
TC 30B / TC 30 BAB
/ KA C ...
metanoSENZA UGELLO (foro libero
GPLUGELLO Ø 5 mm
minmax
Metano4,0% ± 0,5 4,0% ± 0,5
G.P.L.5,0% ± 0,5 5,0% ± 0,5
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RACCOMANDAZIONI SULLE CARATTERISTICHE DELL'ACQUA DELL'IMPIANTO
Il riempimento dell’impianto di riscaldamento è un’operazione
estremamente delicata che non va assolutamente sottovalutata
sia nei casi di mera sostituzione del generatore di calore, sia
nei casi di nuova installazione. Un’errata valutazione delle
caratteristiche dell’acqua dell’impianto può comportare, in certi casi,
il danneggiamento dell’impianto e del generatore di calore.
Quasi mai un impianto è a perfetta tenuta, talvolta possono vericarsi
perdite di acqua nonché l’entrata dell’ossigeno. Come vedremo nel
seguito entrambi questi fenomeni sono dannosi.
Tra i parametri che possono incidere negativamente sulla vita di un
impianto, i principali sono:
- La presenza contemporanea di metalli con diverso potenziale
elettrochimico (rame, ottone, acciaio e a volte anche alluminio)
che, in ambiente acquoso, danno luogo a corrosione galvanica.
- La presenza di ossigeno libero, dovuto solitamente ad inltrazioni
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d’aria che si realizzano in prossimità di raccordi o guarnizioni,
costituisce un tipico agente corrosivo, particolarmente attivo a
temperature comprese fra 50 e 70° C.
- La perdita di acqua, che porta a frequenti rabbocchi, può agire sia
in senso corrosivo, sia in senso incrostante, a seconda del tipo
di acqua disponibile per il rabbocco stesso. In tutti i casi l’entità
delle perdite (e dei relativi rabbocchi) va tenuta sotto controllo,
specie quando è installato un sistema di riempimento automatico.
In questo caso è senz’altro raccomandata l’installazione di un
contatore che indichi la quantità di acqua reintegrata.
Impurità naturali o aggiunte nell’acqua:
Molte acque potabili possono contenere concentrazioni, anche
notevoli, di cloruri e solfati che possono aumentare la velocità di
corrosione delle superci metalliche. Altri componenti indesiderati
potrebbero essere stati introdotti nell’impianto prima o durante
l’installazione (materiali da costruzione, trucioli metallici, segatura,
grasso, depositi, e sporcizia in genere). Anche i residui di saldatura
possono causare corrosione, sia nel caso di impianti nuovi, sia in
caso di modiche o di riparazioni. Nei vecchi impianti progettati
per funzionare con termosifoni, caratterizzati da un diametro delle
tubazioni molto grande, il contenuto d’acqua dell’impianto è notevole
e favorisce la formazione di fanghi e depositi.
Fanghi e Incrostazioni
La presenza di depositi neri (magnetite) indica che la corrosione è
limitata, tuttavia, l’alto peso specico di questo ossido può creare
intasamenti di difcile rimozione, specie nelle zone più calde. Le
incrostazioni sono dovute alla durezza dell’acqua, ovvero alla
presenza di sali di calcio e di magnesio. Il calcio, sotto forma di
carbonato, precipita sulle zone più calde dell’impianto. La magnetite
contribuisce spesso a rafforzare l’incrostazione. L’ossido di ferro
rosso Fe2O3 è invece indice di corrosione da ossigeno.
Perdite frequenti
In caso di perdite frequenti l’idrogeno e/o l’aria si accumulano sulla
parte alta dello scambiatore e dei radiatori impedendo un completo
scambio di calore. Quando ha inizio il processo di corrosione
elettrolitica il livello dell’acqua dell’impianto si riduce, si accumulano
gas sulla parte alta dello scambiatore di calore e sui radiatori.
La presenza di aria è causata dal fatto che l’impianto potrebbe
non essere perfettamente a tenuta. Un lento calo della pressione
dell’impianto dovuto ad una perdita è spesso difcile da trovare
soprattutto quando la falla è di entità ridotta (d’inverno le perdite sulle
valvole dei radiatori a volte non sono visibili perché sono asciugate
dal calore prodotto dal radiatore o dalla caldaia).
Queste micro perdite però consentono all’aria di entrare nell’impianto.
I punti principali che possono dare luogo a micro perdite si trovano
nelle giunzioni, e, in particolare, dal lato di aspirazione del circolatore
(valvole di sfogo aria, tenute con o-ring, valvole di caricamento).
In questi casi, per evitare danni, è necessario proteggere l’impianto
con un adatto inibitore di corrosione.
PER UN CORRETTO FUNZIONAMENTO DELL’IMPIANTO E’
NECESSARIO ACCERTARE CHE:
1) l’impianto sia esente da perdite o perlomeno siano eliminate
le perdite più evidenti;
2) se è presente un sistema di riempimento automatico, deve
essere stato installato un conta litri allo scopo di conoscere con
precisione l’entità delle eventuali perdite;
3) il riempimento dell’impianto e i rabbocchi siano effettuati con
acqua addolcita per ridurre la durezza totale. L’acqua deve
essere anche condizionata al ne di mantenere il pH all’interno
della soglia prevista onde evitare fenomeni di corrosione (vedere
la tabella sottostante).
4) Sia sugli impianti nuovi sia nelle sostituzioni l’impianto deve
essere dotato di sistemi efcienti che provvedano all’eliminazione
dell’aria e delle impurità: ltri a Y, separatori di micro impurità e
separatori di micro bolle d’aria;
5) Evitare di scaricare acqua dell’impianto durante le manutenzioni
ordinarie anche se si tratta di quantità apparentemente
insignicanti: ad esempio per la pulizia dei ltri dotare l’impianto
delle apposite valvole di intercettazione;
6) Procedere sempre ad un’analisi dell’acqua dell’impianto prima di
aprire la comunicazione fra nuovo generatore ed impianto, per
stabilire se i parametri presenti nell’acqua indicano la necessità
di procedere allo svuotamento completo dell’impianto, all’utilizzo
dell’acqua già presente nell’impianto o al lavaggio chimico
dell’impianto, usando acqua di rete con l’aggiunta di un prodotto
detergente, quando esiste il sospetto che l’impianto possa
essere sporco o particolarmente intasato, ed al successivo
caricamento di nuova acqua trattata.
Se l’analisi di un campione di acqua che sarà utilizzata per il
caricamento dell’impianto mostra i seguenti valori, allora è tutto
regolare, se invece mostra parametri diversi deve essere utilizzato
un inibitore.
9,6 < pH < 10,5
Ca++ + Mg++ : <0,5°f
OH + 1/2 CO3 : da 5 a 15°f
P2O5 : da 10 a 30 mg/l
Na2SO3: da 20 a 50 mg/l
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Se l’acqua dell’impianto è in contatto inoltre con alluminio è richiesto un valore di pH <8,5.
Trattamento dell’acqua negli impianti termici ad
uso civile Norma UNI 8065
D - QUANDO deve essere effettuato il trattamento dell’acqua
negli impianti termici ad uso civile?
R - SEMPRE, nelle sostituzioni dei generatori su impianti
esistenti, nei nuovi impianti (NUOVO IMPIANTO e NUOVO
GENERATORE).
La norma UNI 8065 dice che:
“in fase di progetto devono essere previsti, in base alle caratteristiche
dell’acqua greggia, tutti gli impianti di trattamento e i condizionamenti
chimici necessari per ottenere acqua con le caratteristiche riportate
in 6.1.4”.
Paragrafo 6.1.4
Aspetto: possibilmente limpida.
pH: maggiore di 7 (con radiatori a elementi di
alluminio o leghe leggere il pH deve essere anche minore di 8).
Condizionanti: presenti entro le concentrazioni prescritte dal
fornitore.
Ferro (come Fe) < 0,5 mg/kg (valori più elevati di Ferro sono
dovuti a fenomeni corrosivi da eliminare).
Rame (come Cu) < di 0,1mg/kg (valori di rame più elevati sono
dovuti a fenomeni corrosivi da eliminare).
D – PERCHÉ deve essere effettuato il trattamento dell’acqua
negli impianti termici ad uso civile?
R – Per PRESERVARE gli impianti nel tempo
R – Per OTTIMIZZARE il rendimento
R – Per ASSICURARE la regolarità di funzionamento delle
apparecchiature ausiliarie
R – Se non si conoscono le caratteristiche dell’acqua è molto elevata
la probabilità di incorrere negli inconvenienti tipici che sono:
1. INCROSTAZIONI
1°fr = 10mg/kg CaCO3
30° fr = 300 mg/kg CaCO
Su un impianto che contiene 1000 litri d’acqua il contenuto
di CaCO3 è pari a 300 gr, che se non saranno trattati
adeguatamente si depositeranno sulla supercie dello
scambiatore.
3
ATTENZIONE, la norma dice che:
“per quanto concerne l’acqua calda sanitaria non potrà
comunque essere previsto alcun tipo di trattamento che possa
impedirne l’eventuale uso alimentare, relativamente ai parametri
tossicologici e microbiologici previsti dalla legislazione vigente”.
“La presente norma considera inoltre che l’acqua destinata
all’alimentazione degli impianti termici ad uso civile abbia, prima
del trattamento, caratteristiche analoghe a quelle di un’acqua
potabile”.
R – I trattamenti a cui possono essere sottoposte le acque di
alimento e/o ricircolo degli impianti di riscaldamento sono cosi
classicati:
- Trattamenti sici e chimico-sici (detti anche “esterni”), quali
ltrazione e addolcimento;
- Trattamenti chimici (detti anche “interni”), quali stabilizzazione della
durezza, dispersione dei depositi, deossigenazione, correzione
del pH, formazione di lm protettivi, controllo crescite biologiche,
protezione dal gelo.
LA SCELTA DEL TIPO DI TRATTAMENTO VA FATTA IN BASE
ALLE CARATTERISTICHE DELL’ACQUA DA TRATTARE, AL
TIPO DI IMPIANTO E AI LIMITI DI PUREZZA RICHIESTI
D – Su QUALI impianti termici ad uso civile deve
essere effettuato il trattamento dell’acqua?
R – TUTTI GLI IMPIANTI DEVONO PREVEDERE
UN TRATTAMENTO
Impianti di potenza < 350 kW:
- Filtro di sicurezza;
- Se la durezza totale è < 35° fr l’addolcimento
può essere sostituito da idoneo condizionamento
chimico.
- Impianti di potenza > 350 kW:
- Filtro di sicurezza;
Se la durezza totale è > 15° fr deve essere utilizzato
un addolcitore per riportare la durezza entro i limiti
previsti in 6.1.3 (< 15° fr).
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2. CORROSIONI
La corrosione di norma è favorita dalla presenza di ossigeno,
dal contatto fra metalli diversi oppure dalla presenza di
cloruri.
3. DEPOSITI
Sono sostanze organiche e inorganiche insolubili: FANGHI,
RESIDUI DI LAVORAZIONE.
D – COME deve essere effettuato il trattamento dell’acqua negli
impianti termici ad uso civile?
R – Per denire il trattamento è necessario analizzare l’acqua
dell’impianto e l’acqua dell’alimento.
pag. 39 di 110 0006080822_201002
VALUTAZIONI SULL’IMPIANTO
CARATTERISTICHE DEL
SISTEMA (IMPIANTO)
Mera sostituzione
del generatore
Stato di
conservazione del
circuito (impianto)
Discreto stato:
l ’ im p ia n to ha p e r di t e
I
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a c c ett a b ili e l ’ ana l i si
del l’ac q ua d ell’ impi anto
mostra che la durezza e il
pH non sono conformi, non
ci sono comunque segnali di
corrosione in atto.
A
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Pessimo stato: gravi condizioni
do vute a se gni evi den ti di
L
s p o r c i z i a n e l l ’ a c q u a
d e ll ’ i mp i a nt o e r e si d u i
A
sol idi ; l’an alis i dell ’ac qua
T
dell’impianto mostra inoltre
segni di corrosione in atto.
O
Buono stato:
l’impianto non perde e l’analisi
dell ’ acqua d e ll’i m p iant o
mostra parametri accettabili,
non c i sono s e g n a l i di
corrosione in atto
Scaricare
l’impianto
Co ntattare pers onale
specializzato che effettui
un trattamento specico
di risanamento
dell’impianto
Nuovo impianto,
nuovo generatore
Analizzare le
caratteristiche
dell’acqua disponibile
per il caricamento
Installare: f i l tro a Y,
separatore microimpurità,
sep ara tore mi crob oll e
d’aria, adeguato
trattamento chimico-sico
dell’acqua di caricamento
per r idur r e du r ezza e
ottenere corretto pH
A risanamento
effettuato
Caricare l’impianto con
acqua opportunamente
trattata
R
Controllare periodicamente le caratteristiche dell’acqua del circuito impianto e del caricamento,
E
pulire i ltri, vericare le perdite e effettuare la manutenzione del sistema di trattamento.
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CARICAMENTO CIRCUITO IDRAULICO
CARICAMENTO DEL MODULO TERMICO E DELL'IMPIANTO (modello MC 30)
Effettuati tutti i collegamenti dell'impianto, si può procedere al riempimento del circuito. Per un perfetto caricamento del modulo termico
tale operazione deve essere effettuata con cautela, rispettando le seguenti fasi:
- aprire le valvole di sfogo dei radiatori;
- aprire il rubinetto di entrata acqua fredda per riempimento impianto di riscaldamento ed attendere che dai radiatori
sia uscita completamente l'aria;
- accertarsi del funzionamento della valvola di sfogo aria automatica posta nel circolatore;
- chiudere le valvole dei radiatori non appena esce acqua;
- controllare sull'idrometro posto sul cruscotto delil modulo termico che la pressione a freddo raggiunga un valore compreso fra 1,1 e 1,2
bar e chiudere quindi il rubinetto di riempimento;
- Per eliminare completamente l'aria dal modulo termico si consiglia di posizionare il selettore in estate o in inverno, chiudere il rubinetto
del gas ed effettuare un'accensione alllo scopo di attivare il circolatore. Appena il modulo termico sarà andato in blocco (con circolatore
in funzione) attendere che il valore di pressione letto all'idrometro si stabilizzi ed eventualmente aprire il rubinetto di caricamento per
riportare la pressione al valore richiesto.
Per un corretto funzionamento la pressione dell'acqua del modulo termico letta nell'idrometro a circuito caldo deve essere di circa 1,5
bar. Qualora durante il funzionamento tale pressione dovesse scendere considerevolmente al di sotto del valore indicato, l'utente dovrà,
agendo sul dispositivo di riempimento, riportarla al valore iniziale.
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ISTRUZIONI CIRCUITO IDRAULICO (modello MC 30R)
E' opportuno accertarsi che la pressione di rete non superi mai i 6 bar; in caso raggiunga tale valore è necessario installare un riduttore
di pressione nell'alimentazione. Nel caso in cui la pressione di linea sia eccessivamente alta al punto tale da consentire una portata di
acqua sanitaria troppo elevata, si consiglia di regolare l'erogazione ad un massimo di 13,0 litri al minuto tramite il rubinetto di ingresso
acqua fredda sanitaria (AFS) (kit raccordi disponibile su richiesta) o tramite l'apposito limitatore di portata. Per evitare pulizie frequenti
del bollitore ad accumulo in zone in cui l'acqua fosse particolarmente dura, è necessario effettuare un adeguato trattamento dell'acqua in
grado di rallentare considerevolmente la precipitazione del calcare.
CARICAMENTO DEL MODULO TERMICO E DELL'IMPIANTO (modello MC 30R)
Effettuati tutti i collegamenti dell'impianto, si può procedere al riempimento del circuito.
Per un perfetto caricamento del modulo termico tale operazione deve essere effettuata con cautela, rispettando le seguenti fasi:
- aprire il rubinetto di entrata acqua fredda per riempimento impianto di riscaldamento;
- aprire le valvole di sfogo dei radiatori;
- accertarsi del funzionamento della valvola di sfogo aria automatica posta nel circolatore;
- chiudere il rubinetto di riempimento sull'idrometro posto sul cruscotto del modulo termico la pressione a freddo raggiunge un valore
compreso fra 1,1 e 1,2 bar;
- chiudere le valvole dei radiatori non appena esce acqua;
- sfogare nuovamente l'eventuale aria attraverso le valvole di sato dei radiatori;
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- Per eliminare completamente l'aria dal modulo termico si consiglia di posizionare il selettore in estate o in inverno, chiudere il rubinetto
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del gas ed effettuare un'accensione alllo scopo di attivare il circolatore. Appena il modulo termico sarà andato in blocco (con circolatore
in funzione) attendere che il valore di pressione letto all'idrometro si stabilizzi ed eventualmente aprire il rubinetto di caricamento per
riportare la pressione al valore richiesto.
- Il rubinetto (A) può essere utilizzato per lo scaricamento del modulo termico.
Per un corretto funzionamento la pressione dell'acqua del modulo termico letta nell'idrometro a circuito caldo deve essere di circa 1,5
bar. Qualora durante il funzionamento tale pressione dovesse scendere considerevolmente al di sotto del valore indicato, l'utente dovrà,
agendo sul dispositivo di riempimento, riportarla al valore iniziale.
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ISTRUZIONI CIRCUITO IDRAULICO (modello MC 30S)
Il circuito di produzione rapida Acqua Calda Sanitaria non necessita di valvola di sicurezza. È opportuno pero' accertarsi che la pressione
di rete non raggiunga mai i 6 bar; in caso raggiunga tali valori è necessario installare un riduttore di pressione nell'alimentazione.
La pressione minima necessaria al funzionamento dei dispositivi di produzione dell'acqua sanitaria è pari a 0,20 bar con portata minima
di 2,5 litri al minuto (portata minima di acqua calda che un modulo termico può erogare).
Nel caso in cui la pressione di linea sia eccessivamente alta al punto tale da consentire una portata di acqua sanitaria troppo elevata,
si consiglia di regolare l'erogazione ad un massimo di 13,0 litri al minuto tramite il rubinetto di ingresso acqua fredda sanitaria (AFS) in
dotazione nel kit raccordi standard o tramite l'apposito limitatore di portata.
Per evitare pulizie frequenti dello scambiatore sanitario in zone in cui l'acqua fosse particolarmente dura, è necessario effettuare un adeguato trattamento dell'acqua in grado di rallentare considerevolmente la precipitazione del calcare.
CARICAMENTO DEL MODULO TERMICO E DELL'IMPIANTO (modello MC 30S)
Effettuati tutti i collegamenti dell'impianto, si può procedere al riempimento del circuito. Per un perfetto caricamento del modulo termico
tale operazione deve essere effettuata con cautela, rispettando le seguenti fasi:
- aprire le valvole di sfogo dei radiatori;
- aprire il dispositivo manuale di riempimento impianto di riscaldamento (B).
- accertarsi del funzionamento della valvola di sfogo aria automatica posta nel circolatore;
- chiudere le valvole dei radiatori non appena esce acqua;
- Per eliminare completamente l'aria dal modulo termico si consiglia di posizionare il selettore in estate o in inverno, chiudere il rubinetto
del gas ed effettuare un'accensione alllo scopo di attivare il circolatore. Appena il modulo termico sarà andato in blocco (con circolatore
in funzione) attendere che il valore di pressione letto all'idrometro si stabilizzi ed eventualmente aprire il rubinetto di caricamento per
riportare la pressione al valore richiesto.
- controllare sull'idrometro posto sul cruscotto del modulo termico che la pressione a freddo raggiunga un valore compreso fra 1,1 e 1,2
bar e chiudere quindi il rubinetto di riempimento (B);
- sfogare nuovamente l'eventuale aria attraverso le valvole di sato dei radiatori.
Per un corretto funzionamento la pressione dell'acqua del modulo termico letta nell'idrometro a circuito caldo deve essere di circa 1,5
bar. Qualora durante il funzionamento tale pressione dovesse scendere considerevolmente al di sotto del valore indicato, l'utente dovrà,
agendo sul dispositivo di riempimento, riportarla al valore iniziale.
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ISTRUZIONI CIRCUITO IDRAULICO (modello MC 30B)
Il circuito di accumulo Acqua Calda Sanitaria è dotato di valvola di sicurezza tarata a 8 bar. È opportuno pero' accertarsi che la pressione
di rete non superi mai i 6 bar; in caso raggiunga tale valore è necessario installare un riduttore di pressione nell'alimentazione. Nel caso
in cui la pressione di linea sia eccessivamente alta al punto tale da consentire una portata di acqua sanitaria troppo elevata, si consiglia
di regolare l'erogazione ad un massimo di 13,0 litri al minuto tramite il rubinetto di ingresso acqua fredda sanitaria (AFS) (kit raccordi
disponibile su richiesta) o tramite l'apposito limitatore di portata. Per evitare pulizie frequenti del bollitore ad accumulo in zone in cui l'acqua fosse particolarmente dura, è necessario effettuare un adeguato trattamento dell'acqua in grado di rallentare considerevolmente la
precipitazione del calcare.
CARICAMENTO DEL MODULO TERMICO E DELL'IMPIANTO (modello MC 30B)
Effettuati tutti i collegamenti dell'impianto, si può procedere al riempimento del circuito. Per un perfetto caricamento del modulo termico
tale operazione deve essere effettuata con cautela, rispettando le seguenti fasi:
- accertarsi che la caldaia sia disinserita dalla linea elettrica;
- dopo aver aperto un rubinetto dell'acqua calda sanitaria per satare il circuito di prelievo, aprire il rubinetto principale di ingresso acqua
fredda sanitaria installato sull'alimentazione per effettuare il caricamento del bollitore. Dopo qualche minuto dal rubinetto dell'Acqua
Calda Sanitaria cesserà di fuoriuscire aria e comincerà ad uscire acqua. Chiudere quindi il rubinetto dell'Acqua Calda Sanitaria;
- aprire il rubinetto (B);
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- aprire le valvole di sfogo dei radiatori;
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- accertarsi del funzionamento della valvola di sfogo aria automatica posta nel circolatore;
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- chiudere il rubinetto (B) quando sull'idrometro posto sul cruscotto del modulo termico la pressione a freddo raggiunge un valore compreso
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fra 1,1 e 1,2 bar;
- chiudere le valvole dei radiatori non appena esce acqua;
- sfogare nuovamente l'eventuale aria attraverso le valvole di sato dei radiatori.
- Per eliminare completamente l'aria dal modulo termico si consiglia di posizionare il selettore in estate o in inverno, chiudere il rubinetto
del gas ed effettuare un'accensione alllo scopo di attivare il circolatore. Appena il modulo termico sarà andato in blocco (con circolatore
in funzione) attendere che il valore di pressione letto all'idrometro si stabilizzi ed eventualmente aprire il rubinetto di caricamento per
riportare la pressione al valore richiesto.
Per un corretto funzionamento la pressione dell'acqua del modulo termico letta nell'idrometro a circuito caldo deve essere di circa 1,5
bar. Qualora durante il funzionamento tale pressione dovesse scendere considerevolmente al di sotto del valore indicato, l'utente dovrà,
agendo sul dispositivo di riempimento, riportarla al valore iniziale.
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E - Valvola deviatrice
F - Rubinetto di scarico del serpentino bollitore
(circuito primario)
G - Valvola termostatica per la regolazione della
temperatura dell'acqua calda sanitaria
Il circuito di accumulo Acqua Calda Sanitaria è dotato di valvola di sicurezza tarata a 6 bar. È opportuno pero' accertarsi che la pressione
di rete non superi mai tale valore. In caso raggiunga tale valore è necessario installare un riduttore di pressione nell'alimentazione. Nel
caso in cui la pressione di linea sia eccessivamente alta al punto tale da consentire una portata di acqua sanitaria troppo elevata, si
consiglia di regolare l'erogazione ad un massimo di 13,0 litri al minuto tramite il rubinetto di ingresso acqua fredda sanitaria (AFS) (kit
raccordi disponibile su richiesta) o tramite l'apposito limitatore di portata. Per evitare pulizie frequenti del bollitore ad accumulo in zone in
cui l'acqua fosse particolarmente dura, è necessario effettuare un adeguato trattamento dell'acqua in grado di rallentare considerevolmente
la precipitazione del calcare.
CARICAMENTO DEL MODULO TERMICO E DELL'IMPIANTO (MODELLO TC 30B - TC 30 BAB)
Effettuati tutti i collegamenti dell'impianto, si può procedere al riempimento del circuito. Per un perfetto caricamento del modulo termico
tale operazione deve essere effettuata con cautela, rispettando le seguenti fasi:
- accertarsi che la caldaia sia disinserita dalla linea elettrica;
- dopo aver aperto un rubinetto dell'acqua calda sanitaria per satare il circuito di prelievo, aprire il rubinetto principale di ingresso acqua
fredda sanitaria installato sull'alimentazione per effettuare il caricamento del bollitore. Dopo qualche minuto dal rubinetto dell'Acqua
Calda Sanitaria cesserà di fuoriuscire aria e comincerà ad uscire acqua. Chiudere quindi il rubinetto dell'Acqua Calda Sanitaria;
- aprire le valvole di sfogo dei radiatori;
- solo nel corso del primo caricamento o dopo avere effettuato la manutenzione del circuito idraulico, onde evitare che eventuali perdite
d'acqua creino pericolo o danno, procedere al riempimento utilizzando il comando manuale di apertura dell'elettrovalvola (2) che consente
di effettuare tale operazione senza dover alimentare il circuito elettrico. Questo comando manuale è costituito da una vite di regolazione
con taglio a cacciavite che può avere due posizioni: chiuso (elettrovalvola chiusa) quando il taglio della vite è allineato alle lettere di
marcatura "C" presenti sul corpo valvola, aperto (elettrovalvola aperta) quando il taglio della vite è allineato alla lettera di marcatura "A"
presente sul corpo valvola. Dalla posizione "chiuso", ruotando indifferentemente in senso orario o antiorario, si raggiunge la posizione
"aperto". Perché l'elettrovalvola possa funzionare tramite l'eccitazione della bobina la vite di regolazione deve essere in posizione
"chiuso".
- Chiudere le valvole dei radiatori non appena esce acqua;
- accertarsi del funzionamento della valvola di sfogo aria automatica posta sul circolatore;
- controllare sull'idrometro posto sul cruscotto del modulo termico che la pressione a freddo raggiunga un valore compreso fra 1,1 e 1,2 bar quindi
chiudere l'elettrovalvola;
- sfogare nuovamente l'eventuale aria attraverso le valvole di sato dei radiatori. Per un corretto funzionamento la pressione dell'acqua del
modulo termico letta sull'idrometro a circuito caldo deve essere di circa 1,5 bar. Qualora durante il funzionamento tale pressione dovesse
scendere considerevolmente al di sotto del valore indicato, l'utente dovrà, agendo sul pulsante di caricamento impianto di riscaldamento
situato sul cruscotto, riportarla al valore iniziale. Attenzione: prima di procedere al ripristino della pressione del circuito vericare l'assenza
di perdite d'acqua.
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TC 30 BAB
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TC 30 B
0002711060
COLLEGAMENTO CONDOTTI ASPIRAZIONE E SCARICO
GENERALITA' SULL'INSTALLAZIONE
- Il condotto verticale preesistente utilizzato come condotto di aspirazione dell'aria deve essere stagno rispetto agli ambienti abitativi (UNI
CIG 7129-92 paragrafo 4.5), deve, inoltre, avere le pareti interne prive di scabrosità e pulite da eventuali depositi di fuliggine. La sezione
utile di passaggio dell'aria non deve essere in nessun caso inferiore a 80 cm2 per singola utenza.
- E' necessario prevedere dei punti di prelievo sui condotti di scarico fumi e di aspirazione dell'aria per l'analisi della combustione e la
determinazione dei rendimenti (secondo il DPR 26 Agosto 1993 n.412 art.5 comma 8).
- Per condotti di scarico fumi di lunghezza superiore a 6 m posti all'interno dell'edicio o per quelli posti all'esterno si consiglia l'utilizzo di
tubi e curve adeguatamente coibentati.
- I camini di nuova costruzione utilizzati per l'evacuazione dei prodotti della combustione di impianti a gas per uso domestico devono essere
eseguiti osservando le prescrizioni previste dalle norme vigenti (UNI CIG 7129-92, UNI 9615, UNI 9731).
- I condotti, in particolare quelli di scarico fumi devono essere installati in modo tale da consentire le dilatazioni lineari del tubo.
- Per il posizionamento dei terminali di aspirazione aria e di scarico fumi è necessario rispettare quanto previsto dalle norme UNI CIG
7129-92.
SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE (Norma UNI-CIG 7129 - 92)
(Riferimento paragrafo 4.6)
I
I condotti di scarico diretti all'esterno devono essere forniti direttamente dal costruttore come facenti parte integrante degli apparecchi stagni
N
ed è il costruttore che garantisce, secondo le norme speciche dei singoli apparecchi, le condizioni di funzionamento e di sicurezza del
complesso apparecchio-condotto di scarico. Per quanto concerne i terminali, anche questi dispositivi sono forniti dal costruttore unitamente
S
all'apparecchio, sono provati con il complesso e devono rispondere ai requisiti costruttivi indicati nelle norme speciche.
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(Riferimento paragrafo 4.4.2.1)
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Un camino per l'evacuazione nell'atmosfera dei prodotti della combustione di apparecchi a tiraggio forzato deve rispondere ai seguenti
requisiti:
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- essere a tenuta dei prodotti della combustione, impermeabile e termicamente isolato
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(secondo quanto prescritto dalla norma in proposito);
- essere realizzato in materiali adatti a resistere nel tempo alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore ed
all'azione dei prodotti della combustione e delle loro eventuali condense;
- avere andamento verticale ed essere privo di qualsiasi strozzatura in tutta la sua lunghezza;
- essere adeguatamente coibentato per evitare fenomeni di condensa o di raffreddamento dei fumi, in particolare se posto all'esterno
dell'edicio od in locali non riscaldati;
- essere adeguatamente distanziato, mediante intercapedine d'aria o isolanti opportuni, da materiali combustibili e/o facilmente inammabili;
- avere al di sotto dell'imbocco del primo canale da fumo una camera di raccolta di materiali solidi ed eventuali
condense, di altezza pari almeno a 500 mm. L'accesso a detta camera deve essere garantito mediante un'apertura munita di sportello
metallico di chiusura a tenuta d'aria;
- avere sezione interna di forma circolare, quadrata o rettangolare: in questi ultimi due casi gli angoli devono essere arrotondati con raggio
non inferiore a 20 mm; sono ammesse tuttavia anche sezioni idraulicamente equivalenti;
- essere dotato alla sommità di un comignolo, rispondente ai requisiti di cui in 4.3.3 (UNI 7129);
- essere privo di mezzi meccanici di aspirazione posti alla sommità del condotto;
- in un camino che passa entro od è addossato a locali abitati non deve esistere alcuna sovrappressione.
Le dimensioni dei camini per gli apparecchi a tiraggio forzato dovranno tener conto della potenza disponibile del ventilatore, indicata dal
costruttore. Per il calcolo si richiede l'intervento di uno specialista, che applicherà le norme speciche in proposito.
LUNGHEZZE AMMESSE
Tubi separati d.80 - Lung. max complessiva aspirazione/scarico 1) m 40
Tubi concentrici d.60/100 - Lung. max con 1 curva a 90° 2) m 3
Tubi concentrici d.80/125 - Lung. max con 2 curve a 90° 3) m 16
1
) Con riduzione di potenza termica pari a 2 kW.
2
) Con riduzione di potenza termica pari a 1 kW. Con una lunghezza di 1,5 m è garantita la potenza termica nominale.
3
) Con riduzione di potenza termica pari a 1 kW. Con una lunghezza di 4 m è garantita la potenza termica nominale.
La lunghezza complessiva (virtuale) dei condotti, si ottiene facendo la somma della lunghezza (misurata) dei tratti rettilinei e delle relative lunghezze equivalenti. Le
lunghezze equivalenti possono essere così denite:
- 1 curva a 90° d=80 equivale a 1 m di tubo rettilineo;
- 1 curva a 45° d=80 equivale a 0,5 m di tubo rettilineo;
- 1 curva a 90° coassiale d=60/100 equivale a 1 m di tubo rettilineo;
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- 1 curva a 45° coassiale d=60/100 equivale a 0,5 m di tubo rettilineo;
- 1 curva a 90° coassiale d=80/125 equivale a 1 m di tubo rettilineo;
- 1 curva a 45° coassiale d=80/125 equivale a 0,5 m di tubo rettilineo.
RAPPRESENTAZIONI ESEMPLIFICATIVE COASSIALI Ø 60/100 IN PPs/Al
NOTA: Accessori per scarico fumi in polipropilene
(PPs) omologati per temperatura massima
fumi di 120°C, da utilizzare solo per moduli
termici a condensazione dotati di termostato di sicurezza temperatura fumi.
verniciato bianco
Prolunga coassiale per condensazione Ø 60/100 M.F. L=500 (con guarnizioni a labbro)PPs / Alluminio9660 02311
Prolunga coassiale per condensazione Ø 60/100 M.F. L=1000 (con guarniz. a labbro)PPs / Alluminio9660 02321
Prolunga coassiale per condensazione Ø 60/100 M.F. L=2000 (con guarniz. a labbro)PPs / Alluminio9660 02331
Curva 90° coassiale per condensazione Ø 60/100 M.F. (con guarnizioni a labbro)PPs / Alluminio9660 02341
Curva 45° coassiale per condensazione Ø 60/100 M.F. (con guarnizioni a labbro)PPs / Alluminio9660 02352
Attacco coassiale verticale per condensazione Ø 60/100 F.
angiato con ispezioni (con guarnizioni a labbro)
Terminale coassiale verticale a tetto per condensazione Ø 60/100 M. Ø 125PPs / Acciaio zincato
Tegola uscita terminale verticale per condensazione Ø 125 per tetti inclinatipiombo + PE colore
Tegola uscita terminale verticale per condensazione Ø 125 per tetti pianiAlluminio9660 02391
Guarnizione a labbro Ø 100 per condensazioneSilicone colore Blu
Guarnizione a labbro Ø 60 per condensazioneSilicone colore Rosso
Kit terminale coassiale orizzontale per condensazione
Ø 60/100 angiato con ispezioni (con guarnizioni a labbro)
PPs / Alluminio9660 02361
verniciato nero
nero
(bu)
(rd)
PPs / Alluminio9668 01221
9660 02301
9660 02371
9660 02381
9660 024010
9660 027610
QUANTITA’
CONFEZIONE
N° pezzi
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SCHEMA INSTALLAZIONE "GENIO tecnic" CON TUBI COASSIALI Ø 60/100
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LO+LV = max 3 m
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RAPPRESENTAZIONI ESEMPLIFICATIVE COASSIALI Ø 60/100 IN PPs/Al per TC 30B - TC 30 BAB
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0002723520
pag. 49 di 110 0006080822_201002
SCHEMA INSTALLAZIONE "GENIO tecnic" CON TUBI COASSIALI Ø 60/100 per TC 30 B - TC 30 BAB
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RAPPRESENTAZIONI ESEMPLIFICATIVE COASSIALI Ø 80/125 IN PPs/Al
NOTA: Accessori per scarico fumi in polipropilene
(PPs) omologati per temperatura massima
fumi di 120°C, da utilizzare solo per
moduli termici a condensazione dotati
di termostato di sicurezza temperatura
fumi.
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DESCRIZIONEMATERIALECODICEQUANTITA’
CONFEZIONE N° pezzi
Tegola uscita terminale verticale per condensazione Ø 125 per tetti inclinatiPiombo + PE colore
nero
Tegola uscita terminale verticale per condensazione Ø 125 per tetti pianiAlluminio9660 02391
Kit terminale coassiale orizzontale per condensazione Ø 80/125 M. (con guarnizioni a
labbro)
Prolunga coassiale per condensazione Ø 80/125 M.F. L=500 (con guarnizioni a labbro)PPs / Alluminio9660 02421
Prolunga coassiale per condensazione Ø 80/125 M.F. L=1000 (con guarnizioni a labbro)PPs / Alluminio9660 02431
Prolunga coassiale per condensazione Ø 80/125 M.F. L=2000 (con guarnizioni a labbro)PPs / Alluminio9660 02441
Curva 90° coassiale per condensazione Ø 80/125 M.F. (con guarnizioni a labbro)PPs / Alluminio9660 02451
Curva 45° coassiale per condensazione Ø 80/125 M.F. (con guarnizioni a labbro)PPs / Alluminio9660 02462
Terminale coassiale verticale a tetto per condensazione Ø 80/125 M. Ø 125 PPs / Acciaio zincato
Attacco coassiale verticale per condensazione Ø 80/125 F. angiato con ispezioni (con
guarnizioni a labbro)
Guarnizione a labbro Ø 125 per condensazioneSilicone colore blu (bu)9660 024910
Guarnizione a labbro Ø 80 per condensazioneSilicone colore rosso
PPs / Acciaio zincato
verniciato bianco
verniciato nero
PPs / Alluminio9660 02481
(rd)
9660 02381
9660 02411
9660 02471
9660 026710
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SCHEMA INSTALLAZIONE "GENIO tecnic" CON TUBI COASSIALI Ø 80/125
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Lv + LO = max 16 m
0006080822_201002 pag. 52 di 110
RAPPRESENTAZIONI ESEMPLIFICATIVE COASSIALI Ø 80/125 IN PPs/Al per TC 30 B - TC 30 BAB
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pag. 53 di 110 0006080822_201002
SCHEMA INSTALLAZIONE "GENIO tecnic" CON TUBI COASSIALI Ø 80/125 per TC 30 B - TC 30 BAB
0002723550
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0006080822_201002 pag. 54 di 110
RAPPRESENTAZIONI ESEMPLIFICATIVE SEPARATI Ø 80/80 IN PPs
NOTE: - Accessori per scarico fumi in polipropilene
(PPs) omologati per temperatura massima dei fumi di 120°C, da utilizzare solo
per moduli termici a condensazione
dotati di termostato di sicurezza
temperatura fumi.
- Per la linea di aspirazione aria pos-
sono essere utilizzati in alternativa gli
accessori standard corrispondenti in
alluminio.
0002722770.tif
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DESCRIZIONEMATERIALECODICE
Griglia aspirazione aria Ø 80Acciaio inox9660 00081
Terminale antivento scarico fumi Ø 80Acciaio inox9660 00101
Tegola uscita terminale verticale per condensazione Ø 125 per tetti inclinatiAlluminio9660 02381
Tegola uscita terminale verticale per condensazione Ø 125 per tetti pianiPiombo + PE colore nero9660 02391
Prolunga per condensazione Ø 80 M.F. L=500 (con guarnizione a labbro)PPs colore grigio
Prolunga per condensazione Ø 80 M.F. L=1000 (con guarnizione a labbro)PPs colore grigio
Curva 90° per condensazione Ø 80 M.F. (con guarnizione a labbro)PPs colore grigio
Curva 90° per condensazione Ø 80 M.F. con ispezione (con guarnizione a labbro) PPs colore grigio9660 02531
Curva 45° per condensazione Ø 80 M.F. (con guarnizione a labbro)PPs colore grigio
Terminale verticale a tetto per condensazione Ø 80 M. Ø 125
Terminale verticale a tetto per condensazione Ø 80 M.-80 M. Ø 125
(con guarnizione a labbro)
Prolunga per condensazione Ø 80 M.F. L=1950 (con guarnizione a labbro)PPs colore grigio9660 02571
Tronchetto verticale per condensazione Ø 80 M.F. L= 250 con ispezione
(con guarnizione a labbro)
Rosone per tubo Ø 80 per condensazioneAlluminio verniciato bianco 9660 02592
Guarnizione a labbro Ø 80 per condensazioneSilicone colore rosso (rd)9660 026710
Kit raccordi aspirazione / scarico per tubi separati Ø 80 per condensazione Alluminio verniciato bianco9668 01191
RAPPRESENTAZIONI ESEMPLIFICATIVE CONDOTTI DI SCARICO FUMI Ø 80 IN ACCIAIO INOSSIDABILE
PER INSERIMENTO IN CONDOTTI VERTICALI PREESISTENTI (CANNE FUMARIE) O PER INSTALLAZIONI
A VISTA
I
N
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A
A
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O
R
L
L
E
0002722610.tif
0006080822_201002 pag. 56 di 110
QUANTITA'
DESCRIZIONEMATERIALECODICE
Fascetta stringitubo Ø 80 e di centraggio nel condotto verticale preesistente AISI 3049660 01401
CONFEZIONI
N° PEZZI
Raccogli condensa a T Ø 80 F.F. a scarico verticale (con sifone, guarnizione
a labbro in silicone e attacco scarico condensa R1/2)
Prolunga Ø 80 M.F. L=250 (con bordini per bloccaggio e con guarnizione a
labbro in silicone)
Prolunga Ø 80 M.F. L=500 (con bordini per bloccaggio e con guarnizione a
labbro in silicone)
Prolunga Ø 80 M.F. L=1000 (con bordini per bloccaggio e con guarnizione a
labbro in silicone)
Prolunga Ø 80 M.F. estensibile L 495 ÷ 870 ( con guarnizione a labbro in
silicone)
Curva 30° Ø80 M.F. (con guarnizione a labbro in silicone)AISI 316L
Fascetta stringitubo Ø 80AISI 316L9660 02151
Fascetta stringitubo Ø 80 a pareteAISI 316L9660 02161
Raccordo a T standard Ø 80 M.M.F. (con guarnizione a labbro in silicone)AISI 316L
Raccordo Ø 80 M.F. con portello d'ispezione (con guarnizione a labbro in
silicone)
Kit mensola con piastra intermedia e raccordo Ø 80 M.F. per ssaggio a
vista (con guarnizione a labbro in silicone e viti con dadi)
Tappo Ø 80 F. raccogli condensa (con guarnizione a labbro in silicone e
attacco scarico condensa R1/2
Raccogli condensa a T Ø 80 M.M.F. a scarico verticale (per inserimento in
cassetta cod. 9690 0016, con guarnizione a labbro in silicone)
Faldale Ø 80 per tetti inclinatiAISI 316L9660 02221
Alluminio verniciato
bianco
AISI 316L
S=0,5 mm
AISI 316L
S=0,5 mm
AISI 316L
S=0,5 mm
AISI 316L
S=0,5 mm
S=0,5 mm
S=0,5 mm
AISI 316L
S=0,5 mm
AISI 316L9660 02191
AISI 316L
S=0,5 mm
AISI 316L
S=0,5 mm
9660 01621
9660 02101
9660 02111
9660 02121
9660 02131
9660 02141
9660 02171
9660 02181
9660 02201
9660 02211
I
N
S
T
A
L
L
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O
Faldale Ø 80 per tetti pianiAISI 316L9660 02231
Fascetta Ø 80 per faldaleAISI 316L9660 02241
Terminale verticale Ø 80 M. antiventoAISI 316L
S=0,5 mm
Terminale verticale Ø 80 M. antipioggiaAISI 316L
S=0,5 mm
Cassetta per condotto verticale preesistente (con attacco Ø 125)Acciaio verniciato
nero
Coperchio ad un foro per cassetta condotto verticale (scarico fumi Ø 80)Acciaio verniciato
SCHEMA INSTALLAZIONE CON CONDOTTI SEPARATI Ø 80 PER ASPIRAZIONE E SCARICO ANCHE SU
PARETI DIVERSE
0002723080
I
N
S
LA = max 20 m
LA+LSO = max 40 m
T
SCHEMA INSTALLAZIONE CON CONDOTTI SEPARATI Ø 80 PER ASPIRAZIONE SU PARETE E SCARICO
A
A TETTO O A TERRAZZO
L
A
T
O
R
L
E
0002723090
0002723100
LA = max 20 m
LA+LSO+LSV = max 38 m
0006080822_201002 pag. 58 di 110
LA = max 20 m
LA+LSO+LSV = max 38 m
SCHEMA INSTALLAZIONE CON CONDOTTI SEPARATI Ø 80 E TERMINALE A TETTO O A TERRAZZO
I
N
S
T
LSO+LSV = max 24 m
A
L
L
A
T
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E
0002723110
pag. 59 di 110 0006080822_201002
SCHEMA INSTALLAZIONE CON CONDOTTI SEPARATI Ø 80 PER ASPIRAZIONE SU PARETE E SCARICO
A TETTO CON COMIGNOLO E UTILIZZO DEL CONDOTTO VERTICALE PREESISTENTE
0002723120
I
N
S
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A
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L
0002723131
E
LA+LSO+LSV = max 38 m
0006080822_201002 pag. 60 di 110
LA+LSO+LSV = max 38 m
SCHEMA INSTALLAZIONE CON CONDOTTI SEPARATI Ø 80 PER ASPIRAZIONE E SCARICO ANCHE SU
PARETI DIVERSE per TC 30B / TC 30 BAB
I
N
S
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A
A
T
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L
pag. 61 di 110 0006080822_201002
SCHEMA INSTALLAZIONE CON TUBI SEPARATI Ø 80 PER SCARICO A TETTO per TC 30B / TC 30 BAB
I
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A
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0006080822_201002 pag. 62 di 110
SCHEMA INSTALLAZIONE CON TUBI SEPARATI Ø 80 PER SCARICO A TETTO o a TERRAZZO per TC
30B / TC 30 BAB
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T
A
A
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L
L
pag. 63 di 110 0006080822_201002
SCHEMA INSTALLAZIONE CON TUBI SEPARATI Ø 80 CON CONDOTTO PREESISTENTE per TC 30B /
TC 30 BAB
I
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A
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E
0006080822_201002 pag. 64 di 110
INSTALLAZIONE CON CONDOTTI ASPIRAZIONE ARIA E SCARICO FUMI Ø 60/100 mm COASSIALI
0002722022
I
N
A+SF = Attacco coassiale per aspirazione aria
e scarico fumi.
Gli accessori di aspirazione aria e scarico fumi collegati direttamente
al modulo termico (curve a 90° o tubi forniti a richiesta dal costruttore), devono essere dotati di prese ispezione situate nelle immediate
vicinanze del modulo stesso, in posizione facilmente accessibile per
le operazioni di misura in opera del rendimento di combustione.
CARATTERISTICHE DEI FUMI DI SCARICO DEL MODULO TERMICO
Portata fumi in massa alla potenza nominale (min÷max) kg/h 11,5 ÷ 45,6
Temperatura fumi (50/30° C) (min÷max) °C 29 ÷ 30
Temperatura fumi (80/60° C) (min÷max) °C 58 ÷ 60
NOTE GENERALI SULL'INSTALLAZIONE DEI CONDOTTI DI SCARICO FUMI
- Il condotto di scarico fumi deve essere realizzato in modo tale da resistere alle formazioni di condensa e deve garantire la tenuta
in seguito ad eventuali sovrappressioni.
- E' consentita l'installazione del kit tubi coassiali rialzato e del kit tubi verticali con scarico a tetto purchè si adottino idonee precauzioni atte a evitare lo scarico in caldaia di eventuali formazioni di condensa.
- Il tubo di scarico fumi può raggiungere elevate temperature. È necessario pertanto adottare accorgimenti
nell'attraversamento di pareti o zone non resistenti al calore.
S
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A
T
O
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E
DEFINIZIONE DEI TIPI DI APPARECCHI (rif. EN 483: 1999)
B23 = Un condotto di scarico fumi di collegamento all'esterno del locale in cui l'apparecchio è installato od a una canna fumaria. Il prelievo dell'aria
comburente avviene nel locale di installazione;
C13 = Condotti, concentrici o vicini, di collegamento ad un terminale orizzontale di aspirazione aria e scarico fumi;
C33 = Condotti concentrici o vicini di collegamento ad un terminale verticale di aspirazione aria e scarico fumi;
C43 = Due condotti di collegamento a due canne collettive, una per l'aspirazione aria e l'altra per lo scarico fumi;
C53 = Due condotti di collegamento ai rispettivi terminali di aspirazione aria e scarico fumi in zone di pressione diverse.
C63 = Condotti e/o terminali di aspirazione aria e scarico fumi non forniti dal costruttore muniti di certicato.
C83 = Condotti con connessione per mezzo di un adattatore ad un terminale e camino individuale o condiviso.
pag. 65 di 110 0006080822_201002
SCHEMI DI COLLEGAMENTO TUBAZIONI APIRAZIONE ARIA / SCARICO FUMI
INSTALLAZIONE CON TUBI ASPIRAZIONE ARIA E SCARICO
FUMI Ø 80mm SEPARATI
Il modulo termico è predisposto per l'installazione con tubi coassiali
(d = 60/100).
Qualora sia previsto il montaggio dei tubi separati (aspirazione aria
/ scarico fumi d = 80) è necessaria l'installazione aggiuntiva del "KIT
RACCORDI ASPIRAZIONE / SCARICO PER TUBI SEPARATI Ø
80" come da schema riportato di seguito.
Operazioni di montaggio:
1 - Togliere il coperchio di chiusura foro di aspirazione aria (A1)
a seconda delle necessità di installazione.
2 - Applicare il raccordo di aspirazione (B) e di scarico (C) al
coperchio superiore camera stagna (D) interponendo le
I
N
S
apposite guarnizioni (E). Inne completare il ssaggio con
le otto viti autolettanti (F).
Nota bene: Le operazioni di collegamento tubi scarico fumi/aspira-
zione aria devono essere eseguite con la massima cura.
T
A
L
L
0002723360
A
T
O
R
E
A - Attacco aspirazione aria,
SF - Attacco scarico fumi.
*) - Altezza con curva a largo raggio
AFS - ENTRATA ACQUA FREDDA SANITARIA
GAS - ENTRATA GAS
MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
SC - SCARICO CONDENSA
SF - SCARICO FUMI
1 - ELETTROVENTILATORE
1.1 - VENTURI DI MISCELAZIONE ARIA / GAS
3 - CORPO MODULO TERMICO
4 - BRUCIATORE
5 - SENSORE DI TEMPERATURA Di MANDATA (NTC1)
6 - SENSORE DI TEMPERATURA Di RITORNO (NTC2)
8 - ELETTROVALVOLA GAS
9 - VALVOLA AUTOMATICA DI SFIATO ARIA
10 - CIRCOLATORE
13.1 - PRESSOSTATO MINIMA PRESSIONE ACQUA
14 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO
15 - PANNELLO ELETTRONICO DI CONTROLLO
16 - RUBINETTO DI SCARICO MODULO TERMICO
28 - VALVOLA DI NON RITORNO
31 - RUBINETTO INGRESSO ACQUA FREDDA (optional)
32 - RUBINETTO INTERCETTAZIONE GAS (optional)
33 - RUBINETTI INTERCETTAZIONE MANDATA E
RITORNO RISCALDAMENTO (optionals)
34 - SONDA DI TEMPERATURA AMBIENTE (optional)
35 - SONDA DI TEMPERATURA ESTERNA (NTC4) (optional)
36 - FILTRO AD ‘Y’
38 - SIFONE SCARICO CONDENSA
40 - MANOMETRO
41 - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI
T
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C
N
I
C
O
A
U
T
O
R
I
Z
Z
A
T
O
modello MC 30R
0002710594
LEGENDA
T
E
AFS - ENTRATA ACQUA FREDDA SANITARIA
C
GAS - ENTRATA GAS
N
MB - MANDATA RISCALDAMENTO BOLLITORE
I
RB - RITORNO RISCALDAMENTO BOLLITORE
MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
C
RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
O
SC - SCARICO CONDENSA
A
SF - SCARICO FUMI
U
1 - ELETTROVENTILATORE
T
1.1 - VENTURI DI MISCELAZIONE ARIA / GAS
O
3 - CORPO MODULO TERMICO
R
4 - BRUCIATORE
I
5 - SENSORE DI TEMPERATURA DI MANDATA (NTC1)
6 - SENSORE DI TEMPERATURA DI RITORNO (NTC2)
Z
8 - ELETTROVALVOLA GAS
Z
9 - VALVOLA AUTOMATICA DI SFIATO ARIA
A
10 - CIRCOLATORE
T
11 - VASO DI ESPANSIONE LATO RISCALDAMENTO
O
0006080822_201002 pag. 70 di 110
12 - BY-PASS AUTOMATICO
13.1 - PRESSOSTATO MINIMA PRESSIONE ACQUA
14 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO
15 - PANNELLO ELETTRONICO DI CONTROLLO
16 - RUBINETTO DI SCARICO MODULO TERMICO
18.2 - VALVOLA A TRE VIE
23 - SENSORE DI TEMPERATURA ACS BOLLITORE (NTC3)
27 - SERVOCOMANDO ELETTRICO VALVOLA A TRE VIE
28 - VALVOLA DI NON RITORNO
31 - RUBINETTO INGRESSO ACQUA FREDDA (optional)
32 - RUBINETTO INTERCETTAZIONE GAS (optional)
33 - RUBINETTI INTERCETTAZIONE MANDATA E
RITORNO RISCALDAMENTO (optionals)
34 - SONDA DI TEMPERATURA AMBIENTE (optional)
35 - SONDA DI TEMPERATURA ESTERNA (NTC4) (optional)
36 - FILTRO AD ‘Y’
38 - SIFONE SCARICO CONDENSA
40 - MANOMETRO
41 - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI
modello MC 30S
LEGENDA
ACS - USCITA ACQUA CALDA SANITARIA
AFS - ENTRATA ACQUA FREDDA SANITARIA
GAS - ENTRATA GAS
MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
SC - SCARICO CONDENSA
SF - SCARICO FUMI
1 - ELETTROVENTILATORE
1.1 - VENTURI DI MISCELAZIONE ARIA / GAS
3 - CORPO MODULO TERMICO
4 - BRUCIATORE
5 - SENSORE DI TEMPERATURA DI MANDATA (NTC1)
6 - SENSORE DI TEMPERATURA DI RITORNO (NTC2)
8 - ELETTROVALVOLA GAS
9 - VALVOLA AUTOMATICA DI SFIATO ARIA
10 - CIRCOLATORE
11 - VASO DI ESPANSIONE LATO RISCALDAMENTO
12 - BY-PASS AUTOMATICO
0006080822_201002 pag. 71 di 110
13.1 - PRESSOSTATO MINIMA PRESSIONE ACQUA
14 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO
15 - PANNELLO ELETTRONICO DI CONTROLLO
16 - RUBINETTO DI SCARICO MODULO TERMICO
17 - RUBINETTO DI RIEMPIMENTO IMPIANTO
18.1 - VALVOLA A TRE VIE PRESSOSTATICA
19 - MICROINTERRUTTORE PRECEDENZA ACS
20 - SCAMBIATORE COMPATTO ACQUA CALDA SANITARIA
31 - RUBINETTO INGRESSO ACQUA FREDDA (optional)
32 - RUBINETTO INTERCETTAZIONE GAS (optional)
33 - RUBINETTI INTERCETTAZIONE MANDATA E
RITORNO RISCALDAMENTO (optionals)
34 - SONDA DI TEMPERATURA AMBIENTE (optional)
35 - SONDA DI TEMPERATURA ESTERNA (NTC4) (optional)
36 - FILTRO AD ‘Y’
37 - VALVOLA TERMOSTATICA LIMITATRICE DI PORTATA
38 - SIFONE SCARICO CONDENSA
40 - MANOMETRO
41 - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI
8 - ELETTROVALVOLA GAS
9 - VALVOLA AUTOMATICA DI SFIATO ARIA
Z
10 - CIRCOLATORE
Z
11 - VASO DI ESPANSIONE LATO RISCALDAMENTO
A
12 - BY-PASS AUTOMATICO
T
13.1 - PRESSOSTATO MINIMA PRESSIONE ACQUA
O
14 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO
15 - PANNELLO ELETTRONICO DI CONTROLLO
16 - RUBINETTO DI SCARICO MODULO TERMICO
17 - RUBINETTO DI RIEMPIMENTO IMPIANTO
18.2 - VALVOLA A TRE VIE
21 - BOLLITORE AD ACCUMULO PER ACS
23 - SENSORE DI TEMPERATURA ACS BOLLITORE (NTC3)
25 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO SANITARIO
26 - VALVOLA MISCELATRICE TERMOSTATICA ACS
27 - SERVOCOMANDO ELETTRICO VALVOLA A TRE VIE
29 - VASO DI ESPANSIONE LATO SANITARIO
31 - RUBINETTO INGRESSO ACQUA FREDDA (optional)
32 - RUBINETTO INTERCETTAZIONE GAS (optional)
33 - RUBINETTI INTERCETTAZIONE MANDATA E
RITORNO RISCALDAMENTO (optionals)
34 - SONDA DI TEMPERATURA AMBIENTE (optional)
35 - SONDA DI TEMPERATURA ESTERNA (NTC4) (optional)
36 - FILTRO AD ‘Y’
38 - SIFONE SCARICO CONDENSA
39 - RUBINETTO SCARICO SERPENTINO BOLLITORE
40 - MANOMETRO
41 - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI
0006080822_201002 pag. 72 di 110
modello TC 30B
ACS - USCITA ACQUA CALDA SANITARIA
AFS - ENTRATA ACQUA FREDDA SANITARIA
GAS - ENTRATA GAS
MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
RS - RICIRCOLO ACQUA SANITARIA (optional)
SF - SCARICO FUMI
0002710950
LEGENDA
1 - ELETTROVENTILATORE
1.1 - VENTURI DI MISCELAZIONE ARIA / GAS
3 - CORPO MODULO TERMICO
4 - BRUCIATORE
5 - SENSORE DI TEMPERATURA DI MANDATA (NTC1)
6 - SENSORE DI TEMPERATURA DI RITORNO (NTC2)
8 - ELETTROVALVOLA GAS
9 - VALVOLA AUTOMATICA DI SFIATO ARIA
10 - CIRCOLATORE
11 - VASO DI ESPANSIONE LATO RISCALDAMENTO
12 - BY-PASS AUTOMATICO
13.1 - PRESSOSTATO MINIMA PRESSIONE ACQUA
14 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO
15 - PANNELLO ELETTRONICO DI CONTROLLO
16 - RUBINETTO DI SCARICO MODULO TERMICO
17 - ELETTROVALVOLA DI RIEMPIMENTO IMPIANTO
18.2 - VALVOLA A TRE VIE
21 - BOLLITORE AD ACCUMULO PER ACS
0006080822_201002 pag. 73 di 110
22 - ANODO DI MAGNESIO
23 - SENSORE DI TEMPERATURA ACS BOLLITORE (NTC3)
24 - RUBINETTO DI SCARICO BOLLITORE
25 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO SANITARIO
26 - VALVOLA MISCELATRICE TERMOSTATICA ACS (optional)
27 - SERVOCOMANDO ELETTRICO VALVOLA A TRE VIE
28 - VALVOLA DI NON RITORNO
29 - VASO DI ESPANSIONE LATO SANITARIO
30 - DISCONNETTORE (optional)
31 - RUBINETTO INGRESSO ACQUA FREDDA (optional)
32 - RUBINETTO INTERCETTAZIONE GAS (optional)
33 - RUBINETTI INTERCETTAZIONE MANDATA E
RITORNO RISCALDAMENTO (optionals)
34 - REGOLATORE DI TEMPERATURA AMBIENTE
35 - SONDA DI TEMPERATURA ESTERNA (NTC4) (optional)
36 - FILTRO AD ‘Y’
38 - SIFONE SCARICO CONDENSA
40 - MANOMETRO
41 - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI
42 - POMPA RICIRCOLO ACQUA SANITARIA
T
E
C
N
I
C
O
A
U
T
O
R
I
Z
Z
A
T
O
modello T SOLAR 30K B
ACS - USCITA ACQUA CALDA SANITARIA
AFS - ENTRATA ACQUA FREDDA SANITARIA
GAS - ENTRATA GAS
MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
RS - RICIRCOLO ACQUA SANITARIA (optional)
SF - SCARICO FUMI
CS - CIRCUITO SOLARE
LEGENDA
T
1 - ELETTROVENTILATORE
E
1.1 - VENTURI DI MISCELAZIONE ARIA / GAS
C
3 - CORPO MODULO TERMICO
N
4 - BRUCIATORE
I
5 - SENSORE DI TEMPERATURA DI MANDATA (NTC1)
C
6 - SENSORE DI TEMPERATURA DI RITORNO (NTC2)
8 - ELETTROVALVOLA GAS
23.1 - SENSORE DI TEMPERATURA ACS BOLLITORE (NTC3)
O
23.2 - SENSORE DI TEMPERATURA ACS BOLLITORE (KVT 20/2/6)
0006080822_201002 pag. 74 di 110
24 - RUBINETTO DI SCARICO BOLLITORE
25 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO SANITARIO
26 - VALVOLA MISCELATRICE TERMOSTATICA ACS (optional)
27 - SERVOCOMANDO ELETTRICO VALVOLA A TRE VIE
28 - VALVOLA DI NON RITORNO
29 - VASO DI ESPANSIONE LATO SANITARIO
30 - DISCONNETTORE (optional)
31 - RUBINETTO INGRESSO ACQUA FREDDA (optional)
32 - RUBINETTO INTERCETTAZIONE GAS (optional)
33 - RUBINETTI INTERCETTAZIONE MANDATA E
RITORNO RISCALDAMENTO (optionals)
34 - REGOLATORE DI TEMPERATURA AMBIENTE
35.1 - SONDA DI TEMPERATURA ESTERNA (NTC4) (optional)
35.2 - SONDA DI TEMPERATURA PANNELLO SOLARE (PT 1000)
(optional)
36 - FILTRO AD ‘Y’
38 - SIFONE SCARICO CONDENSA
40 - MANOMETRO
41 - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI
42 - POMPA RICIRCOLO ACQUA SANITARIA
CSO - CIRCOLATORE SOLARE
modello TC 30BAB
ACS - USCITA ACQUA CALDA SANITARIA
AFS - ENTRATA ACQUA FREDDA SANITARIA
GAS - ENTRATA GAS
MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
RS - RICIRCOLO ACQUA SANITARIA (optional)
SF - SCARICO FUMI
CD - CIRCUITO DIRETTO (ALTA TEMPERATURA)
CM - CIRCUITO MISCELATO (BASSA TEMPERATURA)
CAT - CIRCOLATORE CIRCUITO DIRETTO ALTA TEMPERATURA
CBT - CIRCOLATORE CON REGOLAZIONE ELETTRONICA INCORPORATA
MODULANTE DELLA VELOCITA' PER CIRCUITO MIX. BASSA TEMP.
VM - ATTUATORE VALVOLA MISCELATRICE
Tm - SONDA MANDATA CIRCUITO MISCELATO
EQP - EQUILIBRATORE DI PORTATA
0002710960
LEGENDA
1 - ELETTROVENTILATORE
1.1 - VENTURI DI MISCELAZIONE ARIA / GAS
3 - CORPO MODULO TERMICO
4 - BRUCIATORE
5 - SENSORE DI TEMPERATURA DI MANDATA (NTC1)
6 - SENSORE DI TEMPERATURA DI RITORNO (NTC2)
8 - ELETTROVALVOLA GAS
9 - VALVOLA AUTOMATICA DI SFIATO ARIA
10 - CIRCOLATORE
11 - VASO DI ESPANSIONE LATO RISCALDAMENTO
13.1 - PRESSOSTATO MINIMA PRESSIONE ACQUA
14 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO
15 - PANNELLO ELETTRONICO DI CONTROLLO
16 - RUBINETTO DI SCARICO MODULO TERMICO
17 - ELETTROVALVOLA DI RIEMPIMENTO IMPIANTO
18.2 - VALVOLA A TRE VIE
21 - BOLLITORE AD ACCUMULO PER ACS
22 - ANODO DI MAGNESIO
0006080822_201002 pag. 75 di 110
23 - SENSORE DI TEMPERATURA ACS BOLLITORE (NTC3)
24 - RUBINETTO DI SCARICO BOLLITORE
25 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO SANITARIO
26 - VALVOLA MISCELATRICE TERMOSTATICA ACS (optional)
27 - SERVOCOMANDO ELETTRICO VALVOLA A TRE VIE
28 - VALVOLA DI NON RITORNO
29 - VASO DI ESPANSIONE LATO SANITARIO
30 - DISCONNETTORE (optional)
31 - RUBINETTO INGRESSO ACQUA FREDDA (optional)
32 - RUBINETTO INTERCETTAZIONE GAS (optional)
33 - RUBINETTI INTERCETTAZIONE MANDATA E
RITORNO RISCALDAMENTO (optionals)
34 - REGOLATORE DI TEMPERATURA AMBIENTE
35 - SONDA DI TEMPERATURA ESTERNA (NTC4) (optional)
36 - FILTRO AD ‘Y’
38 - SIFONE SCARICO CONDENSA
40 - MANOMETRO
41 - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI
42 - POMPA RICIRCOLO ACQUA SANITARIA
T
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modello T SOLAR 30K BAB
ACS - USCITA ACQUA CALDA SANITARIA
AFS - ENTRATA ACQUA FREDDA SANITARIA
GAS - ENTRATA GAS
MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
RS - RICIRCOLO ACQUA SANITARIA (optional)
SF - SCARICO FUMI
CD - CIRCUITO DIRETTO (ALTA TEMPERATURA)
CM - CIRCUITO MISCELATO (BASSA TEMPERATURA)
CS - CIRCUITO SOLARE
CAT - CIRCOLATORE CIRCUITO DIRETTO ALTA TEMPERATURA
CBT - CIRCOLATORE CON REGOLAZIONE ELETTRONICA INCORPORATA
MODULANTE DELLA VELOCITA' PER CIRCUITO MIX. BASSA TEMP.
CSO - CIRCOLATORE SOLARE (optional)
VM - ATTUATORE VALVOLA MISCELATRICE
Tm - SONDA MANDATA CIRCUITO MISCELATO
EQP - EQUILIBRATORE DI PORTATA
T
E
C
N
LEGENDA
I
1 - ELETTROVENTILATORE
1.1 - VENTURI DI MISCELAZIONE ARIA / GAS
C
3 - CORPO MODULO TERMICO
O
4 - BRUCIATORE
5 - SENSORE DI TEMPERATURA DI MANDATA (NTC1)
A
6 - SENSORE DI TEMPERATURA DI RITORNO (NTC2)
U
8 - ELETTROVALVOLA GAS
T
9 - VALVOLA AUTOMATICA DI SFIATO ARIA
10 - CIRCOLATORE
O
11 - VASO DI ESPANSIONE LATO RISCALDAMENTO
R
13.1 - PRESSOSTATO MINIMA PRESSIONE ACQUA
I
14 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO
Z
15 - PANNELLO ELETTRONICO DI CONTROLLO
16 - RUBINETTO DI SCARICO MODULO TERMICO
Z
17 - ELETTROVALVOLA DI RIEMPIMENTO IMPIANTO
A
18.2 - VALVOLA A TRE VIE
T
21 - BOLLITORE AD ACCUMULO PER ACS
22 - ANODO DI MAGNESIO
O
23.1 - SENSORE DI TEMPERATURA ACS BOLLITORE (NTC3)
0006080822_201002 pag. 76 di 110
23.2 - SENSORE DI TEMPERATURA ACS BOLLITORE (KVT 20/2/6)
24 - RUBINETTO DI SCARICO
25 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO SANITARIO
26 - VALVOLA MISCELATRICE TERMOSTATICA ACS
27 - SERVOCOMANDO ELETTRICO VALVOLA A TRE VIE
28 - VALVOLA DI NON RITORNO
29 - VASO DI ESPANSIONE LATO SANITARIO
30 - DISCONNETTORE (optional)
31 - RUBINETTO INGRESSO ACQUA FREDDA (optional)
32 - RUBINETTO INTERCETTAZIONE GAS (optional)
33 - RUBINETTI INTERCETTAZIONE MANDATA E
RITORNO RISCALDAMENTO (optionals)
34 - REGOLATORE DI TEMPERATURA AMBIENTE
35.1 - SONDA DI TEMPERATURA ESTERNA (NTC4) (optional)
35.2 - SONDA DI TEMPERATURA PANNELLO SOLARE (PT 1000) (optional)
36 - FILTRO AD ‘Y’
38 - SIFONE SCARICO CONDENSA
40 - MANOMETRO
41 - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI
42 - POMPA RICIRCOLO ACQUA SANITARIA
SCHEMI IDRAULICI
GRUPPO IDRAULICO INTEGRATO versione MC 30S
0002710103
LEGENDA
RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
AFS - INGRESSO ACQUA FREDDA
ACS * - USCITA ACQUA CALDA SANITARIA
MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
1 - RACCORDO VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO
2 - RACCORDO IDROMETRO PER CONTROLLO PRESSIONE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
3 - RACCORDO VASO ESPANSIONE LATO RISCALDAMENTO
4 - CIRCOLATORE
5 - RACCORDO SCARICO ACQUA CIRCUITO PRIMARIO
6 - SCAMBIATORE DI CALORE CIRCUITO PRIMARIO
7 - DISPOSITIVO DEPRESSIONALE CON FILTRO E PREDISPOSIZIONE PER APPLICAZIONE
REGOLATORE DI PORTATA
8 - DISPOSITIVO MANUALE DI RIEMPIMENTO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
10 * - VALVOLA A TRE VIE IDRAULICA
11 * - VALVOLA A PRESSIONE DIFFERENZIALE PER COMANDO VALVOLA A TRE VIE
12 - BY - PASS AUTOMATICO
13 * - SCAMBIATORE DI CALORE ACQUA CALDA SANITARIA
15 * - MICRO INTERRUTTORE PER VALVOLA A TRE VIE
17 - PRESSOSTATO CONTROLLO MANCANZA ACQUA
* ) Non esistenti nella versione MC
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GRUPPO IDRAULICO INTEGRATO versione MC 30B con sistema in posizione riscaldamento
0002710162
LEGENDA
T
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RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
AFS - INGRESSO ACQUA FREDDA
ACS - USCITA ACQUA CALDA SANITARIA
MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
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A
T
1 - RACCORDO VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO
2 - RACCORDO IDROMETRO PER CONTROLLO PRESSIONE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
3 - RACCORDO VASO ESPANSIONE LATO RISCALDAMENTO
4 - CIRCOLATORE
5 - RACCORDO SCARICO ACQUA CIRCUITO PRIMARIO
6 - SCAMBIATORE DI CALORE CIRCUITO PRIMARIO
7 - DISPOSITIVO DEPRESSIONALE CON FILTRO E PREDISPOSIZIONE PER APPLICAZIONE
REGOLATORE DI PORTATA
8 - DISPOSITIVO MANUALE DI RIEMPIMENTO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
10 - VALVOLA A TRE VIE
11 - ATTUATORE ELETTRICO VALVOLA A TRE VIE
12 - BY - PASS AUTOMATICO
13 - BOLLITORE AD ACCUMULO PER ACQUA CALDA SANITARIA
16 - VALVOLA MISCELATRICE TERMOSTATICA ACS
17 - PRESSOSTATO CONTROLLO MANCANZA ACQUA
O
0006080822_201002 pag. 78 di 110
SCHEMI ELETTRICI
SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO GENIO TECNIC MC 30
0002700842
LEGENDA
SE - SONDA ESTERNA (OPZIONALE)
T1 - SONDA TEMPERATURA DI MANDATA CALDAIA
T2 - SONDA TEMPERATURA DI RITORNO CALDAIA
MV - MOTORE VENTILATORE (24 VDC e230 VAC)
PmA - PRESSOSTATO DI MINIMA ACQUA
F1 - FUSIBILE F 2A / 250V (ALIMENTAZIONE 230V)
F2 - FUSIBILE F 2A / 250V (CIRCUITI 24V)
F3 - FUSIBILE T 3A / 250V (ELETTROVENTILATORE 24V)
H1 - SPIA CALDAIA ALIMENTATA (230 V)
EVG - ELETTROVALVOLA GAS (24 VAC)
HV - ELETTRODO DI ACCENSIONE
L1 - NUCLEO DI FERRITE
S1 - INTERRUTTORE ACCESO/SPENTO
0006080822_201002 pag. 79 di 110
CI - CIRCOLATORE IMPIANTO (230 VAC)
TA - TERMOSTATO AMBIENTE (OPZIONALE)
TSF - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI
X1 - MORSETTIERA ALIMENTAZ. SCHEDA-CIRCOLATORE
X2 - CONNETTORE TERMOSTATI-VALVOLA-VENTILATORE
X3 - CONNETTORE SONDE
X5 - ELETTRODO DI RIVELAZIONE
X7 - CONNETTORE DI SERVIZIO
X8 - CONNETTORE SCHEDA DI COMANDO
X10 - MORSETTO COMUNE TERMOSTATI-PRESSOSTATI
X11 - MORSETTIERA AUSILIARIA
X17- MORSETTO COMUNE SONDE
BK-NERO / RD-ROSSO / WH-BIANCO / BU-BLU / BN-MARRON
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SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO GENIO TECNIC MC 30S
0002700852
T
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C
LEGENDA
O
SE - SONDA ESTERNA (OPZIONALE)
A
T1 - SONDA TEMPERATURA DI MANDATA CALDAIA
U
T2 - SONDA TEMPERATURA DI RITORNO CALDAIA
MV - MOTORE VENTILATORE (24 VDC e 230 VAC)
T
PmA - PRESSOSTATO DI MINIMA ACQUA
O
MVP - MICRO VALVOLA PRESSOSTATICA
R
F1 - FUSIBILE F 2A / 250V (ALIMENTAZIONE 230V)
I
F2 - FUSIBILE F 2A / 250V (CIRCUITI 24V)
Z
F3 - FUSIBILE T 3A / 250V (ELETTROVENTILATORE 24V)
Z
H1 - SPIA CALDAIA ALIMENTATA (230 VAC)
A
EVG - ELETTROVALVOLA GAS (230 VAC)
T
HV - ELETTRODO DI ACCENSIONE
O
L1 - NUCLEO DI FERRITE
0006080822_201002 pag. 80 di 110
EI - COMMUTATORE ESTATE/SPENTO/INVERNO
CI - CIRCOLATORE IMPIANTO (230 VAC)
TA - TERMOSTATO AMBIENTE (OPZIONALE)
TSF - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI
X1 - MORSETTIERA ALIMENTAZ. SCHEDA-CIRCOLATORE
X2 - CONNETTORE TERMOSTATI-VALVOLA-VENTILATORE
X3 - CONNETTORE SONDE
X5 - ELETTRODO DI RIVELAZIONE
X7 - CONNETTORE DI SERVIZIO
X8 - CONNETTORE SCHEDA DI COMANDO
X10 - MORSETTO COMUNE TERMOSTATI-PRESSOSTATI
X11 - MORSETTIERA AUSILIARIA
X17 - MORSETTO COMUNE SONDE
BK-NERO / RD-ROSSO / WH-BIANCO / BU-BLU / BN-MARRON
SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO GENIO TECNIC MC 30R / MC 30B
0002700862
LEGENDA
SE - SONDA ESTERNA (OPZIONALE)
T1 - SONDA TEMPERATURA DI MANDATA CALDAIA
T2 - SONDA TEMPERATURA DI RITORNO CALDAIA
T3 - SONDA TEMPERATURA BOLLITORE
MV - MOTORE VENTILATORE (24 VDC e 230 VAC)
PmA - PRESSOSTATO DI MINIMA ACQUA
F1 - FUSIBILE F 2A / 250V (ALIMENTAZIONE 230V)
F2 - FUSIBILE F 2A / 250V (CIRCUITI 24V)
F3 - FUSIBILE T 3A / 250V (ELETTROVENTILATORE 24V)
H1 - SPIA CALDAIA ALIMENTATA (230 VAC)
L1 - NUCLEO DI FERRITE
HV - ELETTRODO DI ACCENSIONE
EVG - ELETTROVALVOLA GAS (24 VAC)
EI - COMMUTATORE ESTATE/SPENTO/INVERNO
LEGENDA
CD - COMANDO DIGITALE AMBIENTE
CSO - CIRCOLATORE SOLARE
CI - CIRCOLATORE IMPIANTO (230 VAC)
EI - COMMUTATORE CARICAMENTO/ESTATE/SPENTO/
INVERNO/CARICAMENTO
EVG - ELETTROVALVOLA GAS (24 VAC)
F1 - FUSIBILE F 2A / 250V (ALIMENTAZIONE 230V)
F2 - FUSIBILE F 2A / 250V (CIRCUITI 24V)
F3 - FUSIBILE T 3A / 250V (ELETTROVENTILATORE 24V)
H1 - SPIA CALDAIA ALIMENTATA (230 VAC)
HV - ELETTRODO DI ACCENSIONE
IC - INTERFACCIA DI COMUNICAZIONE
L1 - NUCLEO DI FERRITE
MV - MOTORE VENTILATORE (24 VDC e 230 VAC)
N2 - REGOLATORE CLIMATICO
PmA - PRESSOSTATO DI MINIMA ACQUA
SE - SONDA ESTERNA (OPZIONALE)
T1 - SONDA TEMPERATURA DI MANDATA CALDAIA
0006080822_201002 pag. 83 di 110
T2 - SONDA TEMPERATURA DI RITORNO CALDAIA
T3 - SONDA TEMPERATURA BOLLITOR
T4 - SONDA PANNELLO SOLARE (PT 1000)
T5 - SONDA ACCUMULO (KVT 20/2/6)
TSF - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI
VD - ATTUATORE VALVOLA DEVIATRICE (24 VAC)
X1 - MORSETTIERA ALIMENTAZ. SCHEDA-CIRCOLATORE
X2 - CONNETTORE TERMOSTATI-VALVOLA-VENTILATORE
X3 - CONNETTORE SONDE
X5 - ELETTRODO DI RIVELAZIONE
X7 - CONNETTORE DI SERVIZIO
X8 - CONNETTORE SCHEDA DI COMANDO
X10 - MORSETTO COMUNE TERMOSTATI-PRESSOSTATI
X11 - MORSETTIERA AUSILIARIA
X13 - MORSETTO VALVOLA DEVIATRICE
X15 - MORSETTO VALVOLA DI CARICAMENTO
X17 - MORSETTO COMUNE SONDE
BK-NERO / RD-ROSSO / WH-BIANCO / BU-BLU / BN-MARRON
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SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO GENIO TECNIC TC 30 BAB
* X2,X13 (24V = SAN./ 0V=RISC.)
T
LEGENDA
E
CAT - CIRCOLATORE CIRCUITO ALTA TEMP. (230 VAC)
C
CBT - CIRCOLATORE CIRCUITO BASSA TEMP. (230 VAC)
N
CD - COMANDO DIGITALE AMBIENTE
I
CSO - CIRCOLATORE SOLARE
C
EI - COMMUTATORE CARIC. /ESTATE / INVERNO / CARIC.
LEGENDA
CD - COMANDO DIGITALE AMBIENTE
CSO - CIRCOLATORE SOLARE
EI - COMMUTATORE CARIC. /ESTATE / INVERNO / CARIC.
CI - CIRCOLATORE IMPIANTO (230 VAC)
EVC - ELETTROVALVOLA CARICAMENTO (24 VAC)
EVG - ELETTROVALVOLA GAS (24 VAC)
F1 - FUSIBILE F 2A / 250V (ALIMENTAZIONE 230V)
F2 - FUSIBILE F 2A / 250V (CIRCUITI 24V)
F3 - FUSIBILE T 3A / 250V (ELETTROVENTILATORE 24V)
H1 - SPIA CALDAIA ALIMENTATA (230 VAC)
H2 - SPIA PRESENZA FIAMMA (24 VAC)
HV - ELETTRODO DI ACCENSIONE
IC - INTERFACCIA DI COMUNICAZIONE
L1 - NUCLEO DI FERRITE
MV - MOTORE VENTILATORE (24 VDC e 230 VAC)
N2 - REGOLATORE CLIMATICO
PmA - PRESSOSTATO DI MINIMA ACQUA
SE - SONDA ESTERNA (OPZIONALE)
T1 - SONDA TEMPERATURA DI MANDATA CALDAIA
T2 - SONDA TEMPERATURA DI RITORNO CALDAIA
T3 - SONDA TEMPERATURA BOLLITORE
T4 - SONDA PANNELLO SOLARE (PT 1000)
T5 - SONDA ACCUMULO (KVT 20/2/6)
TA - TERMOSTATO AMBIENTE (OPZIONALE)
TSF - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI
VD - ATTUATORE VALVOLA DEVIATRICE (24 VAC)
X1 - MORSETTIERA ALIMENTAZ. SCHEDA-CIRCOLATORE
X2 - CONNETTORE TERMOSTATI-VALVOLA-VENTILATORE
X3 - CONNETTORE SONDE
X5 - ELETTRODO DI RIVELAZIONE
X7 - CONNETTORE DI SERVIZIO
X8 - CONNETTORE SCHEDA DI COMANDO
X10 - MORSETTO COMUNE TERMOSTATI-PRESSOSTATI
X11 - MORSETTIERA AUSILIARIA
X13 - MORSETTO VALVOLA DEVIATRICE
X15 - MORSETTO VALVOLA DI CARICAMENTO
X17 - MORSETTO COMUNE SONDE
BK-NERO / RD-ROSSO / WH-BIANCO / BU-BLU / BN-MARRON
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FUNZIONAMENTO
RISCALDAMENTO
La partenza in riscaldamento dalla condizione di attesa prevede l'attivazione della pompa e la verica dinamica del ussostato. Dopo il
periodo di preventilazione la valvola gas e la scarica di accensione vengono attivate per tutto il tempo di sicurezza (4,5 s). Se al termine del
tempo di sicurezza viene rilevata la presenza di amma, la modulazione si attiva. Per ottimizzare l'isteresi del termostato caldaia, alla prima
accensione a freddo il sistema prevede che la temperatura di spegnimento sia aumentata di 10° C rispetto al valore impostato per il primo
minuto di funzionamento. Questo evita spegnimenti inutili durante la fase iniziale di messa in temperatura dell'impianto. Al termine della
richiesta il bruciatore viene spento e ha inizio il tempo di post-circolazione della pompa, dopodichè anche la pompa viene disattivata.
PRODUZIONE RAPIDA DI ACQUA CALDA SANITARIA - (VERSIONE MC 30S)
La modulazione è abilitata immediatamente dopo il primo tempo di sicurezza.
La richiesta in sanitario è effettuata tramite il micro della valvola a tre vie. La modulazione avviene in base alla temperatura rilevata dal
sensore di ritorno (NTC2). La temperatura impostata è regolabile da 48° C a 65° C.
La temperatura di spegnimento del bruciatore è pari alla temperatura impostata sul ritorno + 4° C.
La temperatura di riaccensione è pari alla temperatura impostata sul ritorno + 2° C.
Al momento dell'apertura del micro della valvola a 3 vie il bruciatore e la pompa vengono disattivati immediatamente.
Viene fornita di serie una valvola limitatrice termostatica per l'ottimizzazione dei consumi di ACS da installare all'uscita del modulo termico
(vedi istruzioni per l'installazione"KIT RACCORDI"). All'apertura del rubinetto, in fase di partenza con circuito freddo (es. in estate con
caldaia che funziona solo in sanitario o in inverno se il termostato ambiente rimane aperto per parecchio tempo), la valvola lascia tralare
solo una minima quantità di ACS (circa 200 l/h). Al raggiungimento della temperatura di 36 ÷ 40° C la valvola inizia ad aprire gradualmente
consentendo la variazione di portata all'utente.
PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA CON ACCUMULO (VERSIONE MC 30R / MC 30B / TC 30B / TC 30BAB)
La richiesta in sanitario è effettuata tramite la sonda NTC 3 posta all'interno del bollitore. La modulazione è attivata immediatamente dopo
il primo tempo di sicurezza in base alla temperatura rilevata dal sensore di ritorno (NTC 2). La temperatura impostata sul ritorno è 60° C
(regolabile da 48° C a 65° C).
La temperatura di spegnimento del bruciatore è pari alla temperatura impostata sul ritorno + 4° C, la temperatura di riaccensione è pari
alla temperatura impostata sul ritorno + 2° C.
Sul modulo termico MC 30B la regolazione della temperatura dell'acqua calda sanitaria in uscita si effettua tramite miscelatore termostatico. Il
miscelatore termostatico è dotato di un elemento di cera a dilatazione provvisto di dispositivo antibloccaggio che entra in funzione in presenza
di eventuali incrostazioni calcaree. Esso agisce in modo proporzionale sui ussi di acqua calda e di acqua fredda per poter avere in uscita
l'acqua miscelata alla temperatura desiderata salvo minimi scarti. La manopola di regolazione graduata su 7 posizioni è facilmente accessibile
ed è dotata di dispositivo di bloccaggio per evitare manomissioni. In seguito è riportata la tabella di taratura del miscelatore termostatico. I dati
sono stati rilevati con temperatura di ingresso acqua fredda pari a 15° C, temperatura acqua calda accumulo pari a 65° C, pressione di rete
2 bar e portata 400 l/h. Naturalmente se le condizioni di funzionamento dovessero essere diverse da quelle di prova si potrebbero presentare
degli scostamenti dai valori di tabella.
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0002711090
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"Genio tecnic TC 30B / BAB"
Posizione manopolaMin.12345Max.
Temperatura corrispondente°C253040475665max
"Genio tecnic MC 30B"
0002710910
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IN CASO DI RICHIESTA COMBINATA - (VERSIONE MC 30S /
MC 30R / MC 30B / TC 30B)
Qualora il bruciatore sia acceso per il riscaldamento e subentri la
richiesta del sanitario, la precedenza va al sanitario: il bruciatore
rimane in funzione e soddisfa immediatamente l'esigenza di produzione di acqua calda.
Qualora, al contrario, il bruciatore sia in funzione sanitario e subentri
la richiesta per il riscaldamento, dopo che sia cessata la domanda
di acqua sanitaria il bruciatore si porta in funzione in riscaldamento
senza alcuna interruzione.
ATTIVAZIONE MODULO TERMICO IN RISCALDAMENTO TRAMITE TERMOSTATO AMBIENTE
Con il Termostato Ambiente collegato il modulo termico mantiene la
temperatura di mandata impostata dall'utente. Il campo di temperatura
può essere regolato tra 15° C e 80° C.
ATTIVAZIONE MODULO TERMICO IN RISCALDAMENTO
TRAMITE SONDA ESTERNA E TERMOSTATO AMBIENTE
Per un corretto funzionamento della sonda esterna è consigliata
l'installazione del termostato ambiente che adegua la temperatura di
mandata T1 alle condizioni ambientali. Ad ogni valore di temperatura
esterna misurato compreso tra "T4 impostato" (tramite parametro
n.4 modicabile da -20° C a +10° C) e 20° C corrisponde una temperatura di mandata impianto T1 compresa tra la temperatura "T1
impostata" dall'utente sulla caldaia (parametro 1) e la temperatura
minima di funzionamento ssata a 15° C (vedi curva di compensazione). L'esempio del graco riporta come valore di temperatura T4
impostato -5° C e la temperatura di mandata regolata a 80°C. Se
ad esempio la sonda esterna sta rilevando una temperatura di 0°
C e il termostato ambiente è in fase di richiesta (contatto chiuso) il
modulo termico cerca di raggiungere una temperatura di mandata
di 70° C. Se il termostato ambiente continua a richiedere calore,
la temperatura di mandata aumenta di 10°C ogni dieci minuti. Al
contrario, se il termostato apre il suo contatto, la temperatura di
mandata cala progressivamente di 1° C ogni minuto trascorso
(effetto Booster).
Nel capitolo intitolato "MODIFICA PARAMETRI" sono indicati i valori
ammissibili dei parametri relativi al funzionamento con sonda esterna.
Tali valori devono essere regolati come segue:
PARAMETRO
3 T1 minima in riscaldamento regolabile da 15° a 25° C.
4 T4 Temperatura esterna minima: campo di variazione -20° C +10° C (regolato in base alla temperatura
minima di progetto dell'impianto).
b ATTI VAZI O N E R I S CA LDAMEN T O : re g ol ato a 00 (fisso); regolazione valida per installazione del
termostato ambiente, termostato ambiente con sonda
esterna, solo sonda esterna.
ATTIVAZIONE MODULO TERMICO IN RISCALDAMENTO TRAMITE SONDA ESTERNA
E' possibile installare anche la sola sonda esterna senza il termostato ambiente qualora il controllo della temperatura ambiente sia
garantito da altri sistemi (es. valvole termostatiche). Si ottiene in tal
modo una regolazione della temperatura di mandata in funzione
della temperatura di esterna rilevata dal sensore e dall'impostazione
della curva climatica. La temperatura di mandata varierà soltanto in
corrispondenza di una variazione di temperatura esterna (assenza
dell'effetto Booster).
CURVA DI COMPENSAZIONE
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NOTE GENERALI SUL FUNZIONAMENTO
I primi cinque secondi dopo uno sblocco oppure dopo l'accensione del modulo termico sono riservati alle veriche di sicurezza del sistema. La pompa viene attivata per un minuto ogni 24 ore per assicurarne il movimento almeno una volta al giorno. Il ciclo ha inizio se sono
trascorse almeno 24 ore dall'ultima accensione. La velocità del ventilatore all'accensione viene ssata al valore impostato con il parametro
"I", (vedi paragrafo MODIFICA PARAMETRI), con una tolleranza di +/- 100 giri al minuto. Il valore è calcolato sul numero di giri massimo
impostato in Riscaldamento e Sanitario. Se al termine del tempo di sicurezza non è stata rilevata amma, ha inizio un nuovo tentativo di
accensione partendo dalla preventilazione. La post-circolazione in riscaldamento è regolabile da 1 a 99 min.
Quando il ussostato è in posizione di riposo con contatto aperto, la velocità del ventilatore deve essere inferiore alla velocità minima
impostata. Se questo non avviene, dopo 1 minuto si verica il blocco; la stessa cosa accade anche se II ussostato non commuta entro 1
minuto quando il ventilatore è alla velocità di accensione. Durante il primo tempo di sicurezza eventuali aperture temporanee del micro del
ussostato non interrompono la sequenza di accensione. Quando il bruciatore è acceso, sono tollerate aperture del ussostato no ad un
massimo di 5 secondi per minuto, dopodichè il bruciatore viene spento. L'elettronica di gestione consente la connessione di un pressostato
di minima pressione gas in modo da prevenire il blocco del modulo termico durante l'accensione in assenza di gas in rete.
Quando si verica la condizione di blocco 5-08 per mancata chiusura del ussostato, la pompa viene disattivata e resta disattivata anche
in caso di momentanea mancanza di alimentazione elettrica.
REGOLAZIONE E CONTROLLO DEL MODULO TERMICO
Il Servizio Assistenza Tecnica Baltur, attraverso un codice d'accesso, ha la possibilità di compiere operazioni aggiuntive. Per evitare che
l'utente possa variare accidentalmente alcuni parametri e così compromettere in maniera grave il funzionamento ottimale del prodotto, si
raccomanda assoluta segretezza sulle modalità di accesso alle seguenti funzioni supplementari:
- Modica parametri in funzione del tipo di installazione;
Esempio: circuito idraulico a radiatori in ghisa, in alluminio, in acciaio o ventilconvettori, oppure a seconda delle dimensioni dell'impianto o dell'utilizzo di valvole di zona ecc...
Tipo di controllo: solo termostato ambiente, termostato ambiente e sonda esterna, solo sonda esterna Funzioni: Post-circolazione
pompa, pompa modulante, curva climatica, temporizzazione spegnimento ecc.
- Visualizzazione temperature.
Temperatura di mandata, ritorno, bollitore, temperatura esterna.
- Visualizzazione del numero di giri del ventilatore.
- Visualizzazione dell'ultima causa di blocco e descrizione dell'esatta situazione di funzionamento al momento dell'anomalia.
MODALITÀ DI ACCESSO ALLE FUNZIONI SUPPLEMENTARI
- Premere contemporaneamente i pulsanti "STEP" e "MODE", sulla prima casella del display apparirà una "C".
- Tenendo premuti i pulsanti suddetti, impostare il codice segreto "44" (agendo sui pulsanti + oppure -) e premere
il pulsante "STORE" per memorizzare il codice.
Appena compiuta questa operazione si è in grado di usufruire delle funzioni supplementari.
T
MODIFICA PARAMETRI
E
(Il punto luminoso in basso a destra della prima casella display rimane acceso)
C
- Inserire il codice di accesso "44".
N
- Premere il pulsante "MODE" una sola volta per accedere alla funzione di modifica dei parametri contraddistinta
I
dal punto luminoso in basso a destra della 1a casella display.
- Premendo il pulsante "STEP" appaiono in successione sulla prima casella display tutte le funzioni disponibili
C
riportate nella tabella sotto indicata; selezionare quindi il parametro desiderato.
O
- Impostare il nuovo valore agendo sui pulsanti + oppure -.
A
- Memorizzare tale dato tramite il pulsante "STORE".
- Rendere attivo tale dato premendo "MODE".
U
T
FUNZIONI DEI PULSANTI
O
R
I
Z
RESETSblocco
MODESeleziona la lista di parametri desiderata
STEPAvanza all'interno del parametro selezionato
Z
A
T
O
STOREMemorizza il dato impostato
+ Aumenta il valore
- Diminuisce il valore
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REGOLAZIONE E CONTROLLO
PARAMETRI DI TARATURA
Parametro Signicato corrispondente
Temperatura Riscaldamento T115 °C a 80 °C50
1.
Temperatura Sanitario T2
Con scambiatore istantaneo = temperatura ritorno
2.
Con bollitore = temperatura bollitore (00 = bollitore escluso)
T1 minima di arresto in riscaldamento15 °C a 50 °C25
3.
Temperatura Esterna T4 minima-20 °C a 10 °C-5
4.
Temperatura di limitazione T1 impostata15 °C a 40 °C20
5.
Traslazione parallela curva di compensazione0 °C a 30 °C15
6.
Isteresi di riaccensione in Riscaldamento5 °C a 15 °C5
7.
Tempo di attesa alla ne Riscaldamento(0 a 30) x 10.2 s0
8.
Post circolazione pompa in Riscaldamento dopo l’apertura del termostato ambiente01 a 99 min1
9.
Velocità Pompa Modulante
1° numero: preventilazione, bruciatore acceso + 1 min, livello di velocità 2X, 3X, 4X
A.
2° numero: post-circolazione livello di velocità X1, X2, X3, X4
Max velocità ventilatore in RISCALDAMENTO (centinaia)da 10 a 6058
C.
Max velocità ventilatore in RISCALDAMENTO (unità)da 00 a 9900
d.
Max velocità ventilatore in SANITARIO (centinaia)da 10 a 6058
E.
Max velocità ventilatore in SANITARIO (unità)da 00 a 9900
F.
Min velocità ventilatore (centinaia)da 5 a 6019
G.
Min velocità ventilatore (unità)da 00 a 9950
H.
Potenza di accensioneda 30 a 100% 100
I.
Modulazione/Controllo manuale velocità
J.
Booster / Isteresi sonda bollitore
1° numero: booster OFF (solo S.E.)
booster ON (S.E. + T.A.)
2° numero: (Isteresi solo con bollitore)
L.
Correzione temperatura esternada -5°C a +5°C0
n.
Temperatura T2 di modulazione in sanitario con bollitoreda 40°C a 70°C65
o.
circolatore normale
circolatore fermo in
riscaldamento
3° CX0
4° CX1
5° CX2
7° CX3
Campo di
variazione
48 °C a 75 °C50
0x
x0
x1
00= Modulazione
da 1 a 100%
0X
1X
Valore preimpostato
MC 30 / MC 30S /
MC 30B / MC 30R
42
00
00
00
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VISUALIZZAZIONE TEMPERATURE
(Il punto luminoso in basso a destra della prima casella display lampeggia)
- Inserire il codice di accesso "44".
- Premere due volte il pulsante "MODE"; sulla prima casella del dispaly compare il numero 1 con in basso a
destra un punto luminoso lampeggiante.
La prima casella display indica il punto in cui si sta rilevando la temperatura, le caselle 2a e 3a indicano invece
il valore di temperatura misurato in tempo reale.
- Per visualizzare tutte le temperature disponibili è sufficiente premere il pulsante "STEP" e appariranno
in successione i punti elencati nella tabella seguente :
Parametro Signicato corrispondente
1 T1 Temperatura di mandata primario
2 T2 Temperatura di ritorno primario
3 Condizione micro precedenza sanitario (versione MC ..S), temperatura bollitore (versione MC 30B / MC 30R / TC 30B)
4 T4 Temperatura esterna
5 Valore temp.di mandata calcolato.(se la compensazione esterna è attivata)
6 d(T1)/dt x1C/s
7 d(T2)/dt x0.125C/s
VISUALIZZAZIONE DEL NUMERO DI GIRI VENTILATORE
(Sulla prima casella display un segmento luminoso si sposta continuamente da un lato all'altro)
- Inserire il codice di accesso "44".
- Premere il pulsante "MODE" per tre volte
- Comparirà sulla prima casella display un segmento luminoso che si sposterà alternativamente da sinistra
a destra
- Nelle caselle 2a e 3a vengono visualizzate alternativamente le prime due cifre (centinaia) e le ultime due cifre
(unità) corrispondenti al numero di giri al minuto del ventilatore misurato in tempo reale.
- Attraverso il numero di giri al minuto dell'elettroventilatore letto sul display si è in grado di conoscere con
precisione la portata termica bruciata dal modulo termico, (vedi diagramma velocità elettroventilatore - portata
- Premere il pulsante "MODE" per quattro volte;
comparirà sulla prima casella display il numero 1 lampeggiante. Il signicato di questo numero è riportato qui sotto;
per scorrere gli altri numeri è sufciente agire sul pulsante "STEP"
Parametro Signicato corrispondente
1 ............................Codice di blocco
2 ............................Sequenza di funzionamento del modulo termico al momento del blocco
3 ............................Temperatura letta T1 al momento del blocco
4 ............................Temperatura letta T2 al momento del blocco
5 ............................Temperatura letta T4 al momento del blocco
6 ............................Temperatura T1 impostata al momento del blocco
Il codice di blocco memorizzato rappresenta il dato più importante in quanto identica la causa dell'anomalia consentendo al Personale
dei Centri di Assistenza Tecnica Baltur di eliminarla in breve tempo.
Questo codice compare sul display ogni volta che il modulo termico va in blocco. Puo essere identicato seguendo le indicazioni riportate
nella tabella seguente:
Codici di blocco
0 Simulazione amma 00 anomalia sul circuito di ionizzazione
1 Corto circuito sul 24V 01
2 Mancata rilevazione 02 assenza della amma sul bruciatore
4 Controllo 03*
04 blocco non volatile/dopo interruzione alimentazione elettrica
05*
06*
07*
10*
11*
13*
14*
15*
16*
17*
T
24 inversione NTC1 e NTC2
E
30 Superato il valore massimo del Delta T tra T1 e T2
31 NTC1 in corto circuito
C
32 NTC2 in corto circuito
N
36 NTC1 circuito aperto
I
37 NTC2 circuito aperto
C
41*
42*
O
5 Flusso aria 08 Pressostato aria guasto, anomalia dei segnali di pressione aria;
29 Ventilatore non si arresta/Segnale tachimetrico errato
T
61 Il pressostato aria o ussostato è già chiuso prima dell'inizio del ciclo di
O
sicurezza
R
9 Temperatura limite 12 Termostato fumi aperto
18 Temperatura mandata T1 troppo alta
I
19 Temperatura ritorno T2 troppo alta
Z
25 Variazione troppo rapida Temp. T1
Z
A
Note: (*) I codici di blocco corrispondenti indicano una anomalia interna alla scheda.
(5 08) La pompa rimane disattivata anche se si verica una mancanza di alimentazione dopo questo blocco.
T
O
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DIAGNOSI DI BLOCCO
Codici di blocco
Descrizione codice di blocco/anomaliaAzione correttiva
specici rilevati
dall’ apparecchio
0-00Anomalia sul circuito di ionizzazione:
permane una corrente di ionizzazione residua quando l’elettrovalvola gas è chiusa
4-04In seguito ad un qualunque blocco è venuta a manca-
4-24Inversione delle sonde di mandata NTC1 e di ritorno
a) il bruciatore si accende e dopo il tempo
disicurezzasivericailblocco
Corrente di ionizzazione non rilevata:
b) il bruciatore non si accende e dopo il
tempodisicurezzasivericailblocco;
Anomalia interna microprocessore scheda accensione / funzionamento / modulazione.
re per un certo tempo l’alimentazione elettrica: al ripristino dell’alimentazione elettrica il codice è cambiato.
NTC2. Con bruciatore acceso quando:
T2>T1+40°C dopo 30.8 [s]
T2>T1+20°C dopo 60.0 [s]
T2>T1+10°C dopo 75.0 [s].
1. Verica integrità elettrodi accensione/ionizzazione (tipo di elettrodi installato
compatibile con l’apparecchio, distanza degli elettrodi dal bruciatore, misure
della ceramica degli elettrodi- diametri e lunghezze- condizioni della ceramica
degli elettrodi) ed eventuale sostituzione.
2. Verica della combustione ed eventuale regolazione.
1a) verica dell’integrità dell’elettrodo di ionizzazione;
2a) verica dell’integrità del cavo di ionizzazione, della sua continuità e del cor-
retto collegamento fra apparecchiatura e elettrodo di ionizzazione;
3a) verica della corrente di ionizzazione;
4a) verica dell’aspetto della amma sul bruciatore: la amma non deve essere
staccata dal bruciatore, deve essere ben visibile un ‘tappeto’ uniforme di
colore arancio con qualche punto blu;
5a) verica della pressione del gas all’ingresso della valvola con apparecchio
spento e con apparecchio in fase di accensione (all’apertura dell’elettrovalvola gas)
6a) verica delle condizioni del bruciatore.
1b) verica della pressione del gas all’ingresso della valvola con apparecchio
spento e con apparecchio in fase di accessione (all’apertura dell’elettrovalvola gas)
2b) verica visiva dell’integrità degli elettrodi di accensione;
3b) verica visiva della scarica di accensione fra elettrodo alta tensione e terra:
se non visibile sostituire l’apparecchiatura;
4b) verica del funzionamento dell’elettrovalvola gas (pressione a valle dell’elet-
trovalvola gas in fase di accensione. Controllo della tensione di alimentazione dell’elettrovalvola gas (ai capi dei cavi di collegamento);
5b) se l’elettrovalvola gas funziona correttamente aumentare la portata del gas
no ad ottenere l’accensione del bruciatore quindi procedere alla verica
della combustione ed eventuale regolazione dell’elettrovalvola gas;
6b) se non si riesce ad ottenere l’accensione nonostante l’aumento della portata
gas procedere allo smontaggio dell’ugello e alla verica dei fori calibrati per
il passaggio del gas (il numero dei fori e il diametro devono corrispondere
a quanto indicato sul manuale istruzioni, i fori inoltre non devono essere
ostruiti da sporcizia o da bave di lavorazione ecc.);
7b) verica dei condotti di aspirazione aria/scarico fumi (non devono essere
ostruiti).
1. vericare la tensione di alimentazione dell’apparecchio;
2. verica ai capi del termostato ambiente e della sonda esterna che non si rilevino valori
di tensione anomali e che non siano collegate segnalazioni;
3. sistemare i cablaggi elettrici del modulo termico come prescritto dal costruttore;
4. vericare se eventuali perdite d’acqua hanno bagnato la scheda;
5. vericare se la temperatura ambiente del locale di installazione dell’apparecchio è
eccessivamente alta.
1. inserire il codice di accesso e vericare l’ultima causa di blocco memorizzata
dall’apparecchiatura quindi seguire i suggerimenti riportati in questa
tabella.
1. vericare il corretto collegamento dei cavi delle sonde al connettore X3 della scheda elettronica di accensione/funzionamento/modulazione
2. se i cavi delle sonde sono collegati correttamente sostituire la sonda che rileva un
valore di temperatura anomalo dopo aver vericato le temperature di mandata
e di ritorno con un termometro in prossimità delle sonde o dopo aver vericato il
valore di resistenza ai capi delle sonde NTC1 e NTC2.
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Codici di blocco
specici rilevati
dall’ apparecchio
4-30Superato il valore massimo di differenza di
4-31Sonda di mandata NTC1 in corto
4-32Sonda di ritorno NTC2 in corto cir-
4-36Sonda di mandata NTC1 circuito
4-37Sonda di ritorno NTC2 circuito
5-08
Descrizione codice di blocco/
anomalia
temperatura tra i sensori di mandata NTC1
e di ritorno NTC2.
Quando:
T1-T2> 25°C non si ha il blocco ma ha inizio la modulazione anche se la temperatura
impostata non è stata raggiunta;
T1-T2> 30°C l’elettroventilatore và al n° di
giri al minuto minimo;
T1-T2> 35°C si ha una fermata di 150 [s]
e dopo altre 20 volte si ha il blocco
circuito oppure temperatura di
mandata >130°C.
cuito oppure temperatura di ritorno
>130°C.
aperto oppure
T1< -28°C.
aperto oppure
T2< -28°C.
Apertura del contatto 7-10 su connettore X2 dell’apparecchiatura con modulo
termico in funzionamento:
a) con pressostato aria in serie al
pressostato differenziale di controllo
circuito scambiatore primario: segnale di pressione aria differenziale
insufciente; pressione differenziale
acqua insufciente.
Apertura del contatto 7-10 su connettore
X2 dell’apparecchiatura con modulo
termico in funzionamento:
2.vericadelvaloreditemperaturarilevatodallesondeNTC1e2(mandata e ritor-
no);
3.vericadelfunzionamentodelby-passautomatico(chiudendolevalvolediintercettazione impianto, mandata e ritorno, l’apparecchio deve accendersi se
ilby-passfunzionaperchépersistelacircolazione fra mandata e ritorno);
tre vie (se presente), dell’eventuale presenza di aria nell’impianto di riscaldamento e del funzionamento dell’eventuale valvola miscelatrice esterna (se
presente).
7a) nonostante l’aria del circuito sia stata completamente eliminata il micro del
pressostato differenziale acqua non riesce ad essere azionato dal pistone:
provare ad azionarlo manualmente. Se dopo azionamento manuale del micro tutto funziona correttamente, tentare di aumentare la differenza di pressione fra mandata e ritorno agendo sulle valvole di intercettazione impianto;
2b) se il valore di pressione letto all’idrometro risulta corretto cortocircuitare il
pressostatodiminimapressioneacquaevericaresel’apparecchioriprende a funzionare correttamente, quindi regolare il valore di taratura del pressostato di minima pressione acqua o sostituirlo.
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Codici di blocco
specici rilevati
dall’ apparecchio
5-28Elettroventilatore bloccato, mancanza del se-
5-29Il ventilatore non si arresta, il segnale tachime-
5-61Anomalia elettroventilatore1. verica dei collegamenti elettrici fra ventilatore e scheda
9-12
Descrizione codice di blocco/anomaliaAzione correttiva
1. verica dei collegamenti elettrici fra ventilatore e scheda
gnale tachimetrico
trico rilevato è errato.
Apertura del contatto 9-10 su connettore X2
dell’apparecchiatura con modulo termico in
stand-by o in funzionamento; intervento del
fusibile di protezione 2AF:
a) Genio standard: intervento ter rmostato
limite; intervento fusibile 2 AF
Apertura del contatto 9-10 su connettore X2
dell’apparecchiatura con modulo termico in
stand-by o in funzionamento; intervento del
fusibile di protezione 2AF:
b) Genio condensazione:
termostato fumi; intervento fusibile 2AF.
2. verica del corretto collegamento del connettore cavo ventilatore lato scheda
3. verica del corretto collegamento del connettore cavo ventilatore lato ventilatore.
1. verica dei collegamenti elettrici fra ventilatore e scheda
2. verica del corretto collegamento del connettore cavo ventilatore lato scheda
3. verica del corretto collegamento del connettore cavo ventilatore lato ventilatore.
2. verica del corretto collegamento del connettore cavo ventilatore lato scheda
3. verica del corretto collegamento del connettore cavo ventilatore lato ventilatore
1a) verica collegamenti elettrici connettore X2 scheda accensione/funzionamento/modu-
lazione;
2a) verica del termostato limite posto sul tubo di mandata;
3a) verica delle condizioni
lazione;
2b) verica del termostato fumi (bulbo posto all’interno del condotto inserito nel modulo
termico e corpo termostato alloggiato all’interno del cruscotto pannello strumenti);
3b) verica delle condizioni del fusibile 2AF ed eventuale sostituzione.
9-18Temperatura di mandata rilevata dalla
sonda NTC1 troppo elevata (>110°C).
9-19Temperatura di ritorno rilevata dalla sonda
NTC2 troppo elevata (>110°C).
9-25Aumento troppo rapido della temperatura rileva-
ta dalla sonda NTC1
1 vericare le altre informazioni fornite dall’apparecchiatura riguardo al blocco (temperatura
di mandata, di ritorno, fase di funzionamento al momento del blocco ecc.);
2 vericare il corretto funzionamento della sonda NTC1;
3 vericare il corretto funzionamento degli organi di protezione che agiscono in mancanza di
pressione d’acqua nel circuito primario o in assenza di circolazione dell’acqua a causa di
problemi di funzionamento del circolatore (pompa) o di ostruzioni dello scambiatore.
1 vericare le altre informazioni fornite dall’apparecchiatura riguardo al blocco (temperatura di
mandata, di ritorno, fase di funzionamento al momento del blocco ecc.);
2 vericare il corretto funzionamento della sonda NTC1;
3 vericare il corretto funzionamento degli organi di protezione che agiscono in mancanza di
pressione d’acqua nel circuito primario o in assenza di circolazione dell’acqua a causa di
problemi di funzionamento del circolatore (pompa) o di ostruzioni dello scambiatore.
1 vericare le altre informazioni fornite dall’apparecchiatura riguardo al blocco (temperatura di
mandata, di ritorno, fase di funzionamento al momento del blocco ecc.);
2 vericare il corretto funzionamento della sonda NTC1;
3 vericare il corretto funzionamento degli organi di protezione che agiscono in mancanza di
pressione d’acqua nel circuito primario o in assenza di circolazione dell’acqua a causa di
problemi di funzionamento del circolatore (pompa) o di ostruzioni dello scambiatore.
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MANUTENZIONE
VERIFICHE PERIODICHE (a cura del responsabile della manutenzione)
Le operazioni di manutenzione dell'impianto termico devono essere eseguite secondo le precisazioni delle vigenti normative UNI, CEI e
devono essere effettuate almeno una volta l'anno.
"PRONTUARIO DEGLI INTERVENTI DA EFFETTUARE AL FINE DI GARANTIRE LA FUNZIONALITA' E
L'EFFICIENZA DEL MODULO TERMICO"
TIPO DI INTERVENTO .....................................................................................................................................................PERIODICITÁ
PULIZIA SCAMBIATORE PRIMARIO (LATO FUMI) ......................................................................................................... 12 mesi
CONTROLLO GENERALE DEL GRUPPO BRUCIATORE ............................................................................................... 12 mesi
CONTROLLO GENERALE DEL CIRCUITO DI AFFLUSSO DELL’ARIA COMBURENTE,
DEL CONDOTTO DI SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE,
E DEL SIFONE DI SCARICO CONDENSA .......................................................................................................................12 mesi
CONTROLLO DELLA REGOLARITÁ DI ACCENSIONE ................................................................................................... 12 mesi
VERIFICA DI FUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI DI COMANDO, REGOLAZIONE E SICUREZZA DELL’APPARECCHIO 12 mesi
VERIFICA DELL’ASSENZA DI PERDITE DI ACQUA E/O OSSIDAZIONI SUI RACCORDI ............................................. 12 mesi
VERIFICA DELL’ASSENZA DI PERDITE DI GAS .............................................................................................................12 mesi
CONTROLLO DELLA/E VALVOLA/E DI SICUREZZA SUL CIRCUITO DI RISCALDAMENTO
E SUL CIRCUITO DI PRODUZIONE DI ACQUA SANITARIA ........................................................................................... 12 mesi
VERIFICA ED EVENTUALE RIPRISTINO DEL CORRETTO VALORE DI PRESSIONE DELL’IMPIANTO .....................12 mesi
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VERIFICA DEL VALORE DI PRECARICA DEL/DEI VASO/I DI ESPANSIONE ................................................................ 12 mesi
C
VERIFICA PRESTAZIONI SCAMBIATORE SANITARIO .................................................................................................. 12 mesi
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CONTROLLO ANODO AL MAGNESIO ............................................................................................................................. 6 / 12 mesi
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MISURAZIONE IN OPERA DEL RENDIMENTO DI COMBUSTIONE E DELLE EMISSIONI ........................................... 24 mesi
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N.B. Per apparecchi a gas di portata termica nominale non maggiore di 35 kW, la norma di riferimento per il controllo e la manutenzio-
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ne è la UNI 10436, per la misurazione in opera del rendimento di combustione è la UNI 10389.
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REGOLAZIONE ELETTROVALVOLA GAS MODULANTE
2
3
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1 Elettrovalvola gas
2 Regolazione pressione massima
(aumenta in senso antiorario, diminuisce in senso orario)
3 Regolazione pressione minima
(aumenta in senso orario, diminuisce in senso antiorario)
4
1
ISTRUZIONI PER L'ESTRAZIONE DEL BRUCIATORE
N.B.: Per la regolazione della pressione minima togliere il
tappo A.
4 Presa di pressione ingresso gas
PER L'ESTRAZIONE DEL BRUCIATORE PROCEDERE COME
SEGUE:
1) svitare le viti di ssaggio degli elettrodi di accensione/ionizzazione (b), quindi slare delicatamente gli elettrodi (c, d);
2) Scollegare il tubo gas dalla valvola;
Dopo aver tolto i dadi di ssaggio (e) dal condotto di miscelazione
(f), si può slare il bruciatore (g) dalla camera di combustione
0002723770
CAMERA DI COMBUSTIONE E GRUPPO DI MISCELAZIONE ARIA - GAS
Si consiglia di pulire l'interno della camera di combustione almeno una volta all'anno, dato che durante il funzionamento possono depositarsi impurità. Per una rapida pulizia è necessario togliere gli elettrodi di accensione / ionizzazione quindi slare il gruppo di miscelazione
(a) + (b) per avere accesso alla camera di combustione.
NOTA BENE: Prima di effettuare la manutenzione del gruppo idraulico o della camera di combustione è necessario
accertarsi che il circuito caldaia sia raffreddato, onde evitare pericolose fuoriuscite di acqua ad elevata temperatura.
L'elettrovalvola gas modulante (C) è comandata da un segnale di pressione aria proveniente dall'elettroventilatore (collegamento e - f).
Ad un aumento della velocità dell'elettroventilatore corrisponde un aumento della portata di gas.
Il funzionamento modulante della elettrovalvola gas realizza una sicurezza totale in caso di ostruzione parziale o totale del condotto di
aspirazione e/o di scarico, riducendo proporzionalmente la portata di aria e di gas no allo spegnimento del modulo termico. Anche in caso
di ostruzione dello scarico di condensa è garantito lo stesso comportamento. In caso di scollegamento del tubo di adduzione del segnale
(d) alla elettrovalvola gas, si interrompe il funzionamento del modulo termico.
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SCHEDA ELETTRONICA A MICROPROCESSORE
In caso di guasto della scheda elettronica è assolutamente vietato
ogni tentativo di riparazione: bisogna procedere alla sostituzione e
all'invio della scheda guasta alla BALTUR per la revisione. Sostituendo componenti o eseguendo interventi all'apparenza semplici
sulla scheda a microprocessore si rischia di incorrere in problemi
di sicurezza del prodotto. Se in fase di revisione la ditta costruttrice
della scheda appura manomissioni o tentativi di riparazione, ogni
garanzia del prodotto decade.
Si consiglia, in caso di manutenzione sul lato idraulico del modulo
termico, di proteggere accuratamente la scheda elettronica da
eventuali gocciolamenti di acqua che potrebbero causare danni ai
circuiti interni.
CARATTERISTICHE DI FUNZIONAMENTO
Tensione di alimentazione: fase-neutro o fase-fase 230V + 10%
- 15%
Temperatura di funzionamento: da 0° C a 60° C
Grado di umidità massima: 85% RH a 25° C ; 50% RH a 60° C
Nel caso di contatto involontario di acqua con la scheda, possono
manifestarsi blocchi ripetitivi o malfunzionamento del modulo termico. Si consiglia in questi casi di smontare la scheda dal cruscotto
strumenti e di asciugarla accuratamente. Vericare inoltre l'efcienza
dei fusibili.
In caso di guasto dei fusibili, procedere alla loro sostituzione. Non utilizzare fusibili diversi da quelli installati
(vedi descrizione dello schema elettrico del presente libretto istruzioni).
CARATTERISTICHE TEMPERATURA - RESISTEN-
ZA DEI SENSORI NTC 1 (Mandata), NTC 2 (Ritorno), NTC 3 (Bollitore), NTC 4 (Sonda esterna).
Nelle versioni MC 30B / MC 30R / TC 30B / TC 30BAB (aventi attuatore valvola deviatrice 24V mod.VC8010 senza micro ausiliario,
dotate di scheda elettronica MCBA 1425D V2.0) il gruppo idraulico è
a riposo in riscaldamento se l'attuatore non è installato. Con attuatore
installato, modulo termico alimentato e selettore in posizione estate,
la valvola deviatrice è posizionata sul circuito sanitario. Con selettore in posizione inverno e bollitore in temperatura (soddisfatto), la
valvola deviatrice è in posizione riscaldamento. Il comando manuale
dell'attuatore è azionabile, tramite apposita levetta di colore rosso
posta nella parte inferiore, solo nel caso in cui si trovi già in posizione riscaldamento. In tale modo è possibile l'impostazione di una
posizione intermedia che soddis momentaneamente le esigenze
di funzionamento in attesa del ricambio.
Dopo avere eseguito la manutenzione del bollitore o del gruppo
idraulico, nella fase di montaggio dei tubi di collegamento è neces-
sario seguire le istruzioni di seguito riportate:
1 Lubricare completamente gli o-ring di tenuta con apposito
grasso siliconico.
2 Collegare e fissare i due tubi prima al lato gruppo
idraulico (vedi figura) e poi agli altri componenti; con
l'AVVERTENZA di stringere con moderazione la piastrina (B) con
la vite (A) poichè la tenuta avviene con O-ring.
3 Servirsi della vite (A) e del tirante (B) per il bloccaggio
denitivo dei tubi (il tirante non risolve problemi di tenuta
dovuti ad un montaggio irregolare dei raccordi terminali). Un errato
montaggio può provocare perdite d'acqua indesiderate
0002710710
In fase di manutenzione generale si consiglia di procedere al controllo
e alla eventuale pulizia del ltro di ingresso acqua fredda in acciaio
inox (B) che potrebbe aver trattenuto impurità riducendo la sezione
di passaggio e l'erogazione dell'acqua.
Per lo smontaggio: svitare il tappo a cartuccia (A) contenente le parti
(B), (C) e (D); svitare quindi il raccordo (D) e slare il ltro (B).
E' disponibile presso l'Ufcio Ricambi il "KIT LIMITATORE DI
PORTATA" optional (C) che limita il prelievo di acqua sanitaria ad
una portata prestabilita. Viene alloggiato nell'apposita sede del
raccordo (D) (vedi g.).
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Qualora si desideri provvedere allo smontaggio dell'at-
- In caso di sostituzione degli anelli o-ring del gruppo idraulico, è
obbligatoria, prima dell'installazione dei nuovi (disponibili presso
l'ufcio Ricambi BALTUR), una preventiva lubricazione degli
stessi con apposito grasso siliconico in grado di migliorarne le
prestazioni.
- Il vaso di espansione a membrana è stato precaricato ad una
pressione di 1 bar. È comunque buona norma che la pressione
iniziale del vaso sia pari alla pressione idrostatica dell'impianto
(dislivello fra la posizione di installazione del vaso e la parte più
alta dell'impianto) maggiorata di 0,3 bar. Il vaso di espansione
installato ha una capacità di 10 litri: può soddisfare un impian to
della capacità massima di circa 163 litri.
- Qualora sia necessario effettuare la pulizia dello scambiatore
compatto ACS a piastre, si raccomanda un lavaggio con una
soluzione di acqua al 2% di acido fosforico per un tempo di circa
30 minuti.
TERMOSTATO SICUREZZA FUMI A RIARMO
MANUALE
Il termostato di sicurezza fumi a riarmo manuale e' installato allo
scopo di consentire l'applicazione dei condottidi scarico in "plastica"
(PPs). La sua funzione prevede che il modulo termico vada in blocco
"9 - 12" (vedi lista codici di blocco) qualora la temperatura fumi soperi
i 90° C. Per lo sblocco del termostato e' sufciente agire sul pulsante
RESET posto sul pannello strumenti del modulo termico.
Qualora si sia accertato che il blocco 9-12 dipende effettivamente
dall'intervento del termostato per sovratemperatura e non per
problemi di collegamenti elettrici, è necessario riarmare il modulo e
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provvedere alla misurazione della temperatura fumi per risalire alle
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cause che hanno determinato l'intervento della sicurezza.
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In caso di sostituzione del termostato la ghiera di bloccaggio del
bulbo deve essere avvitata con l'apposita chiave e con l'ausilio di
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un utensile che impedisca la rotazione del nottolino presente sul
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tubo di scarico all'interno del modulo termico.
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