BALTUR GENIO TECNIC MC 30 / MC 30R - MC 30S / MC 30B - TC 30B / TC 30BAB - T SOLAR 30 K B - T SOLAR 30 K BAB MANUALE USO (0006080822_201002)

Manuale istruzioni per l'uso.
Genio tecnic MC 30 / MC 30R MC 30S / MC 30B TC 30B / TC 30BAB T SOLAR 30 K B T SOLAR 30 K BAB
GRUPPI TERMICI A CONDENSAZIONE
Per la tua sicurezza in caso di odore di gas:
- chiudere il rubinetto del gas,
- aprire la nestra,
- non azionare interruttori elettrici,
- spegnere amme eventualmente accese,
- rivolgersi immediatamente al Centro Assistenza o all’installatore.
ISTRUZIONI ORIGINALI (IT)
0006080822_201002
INDICE
ISTRUZIONI PER L’UTENTE 5
· Caratteristiche tecniche .................................................................................................. 5
· Impiego ........................................................................................................................... 7
· Avvertenze per l'utente .................................................................................................. 13
ISTRUZIONI PER L’INSTALLATORE 17
· Dimensioni, attacchi, pesi .............................................................................................. 17
· Kit raccordi ..................................................................................................................... 19
· Distanze-ssaggi-Collegamentielettrici ...................................................................... 27
- Installazione centralina "theta" ...................................................................................... 32
· Trasformazione da metano a GPL ................................................................................. 34
. Raccomandazioni sulle caratteristiche dell'acqua dell'impianto .................................... 38
· Caricamento circuito idraulico ....................................................................................... 41
· Condotti aspirazione aria e scarico fumi ........................................................................ 46
ISTRUZIONI PER IL TECNICO AUTORIZZATO 67
· Diagrammi circolatori ..................................................................................................... 67
· Schemi funzionali .......................................................................................................... 69
. Schemi idraulici ............................................................................................................. 77
· Schemi elettrici .............................................................................................................. 79
· Funzionamento .............................................................................................................. 85
· Regolazione e controllo (parametri) .............................................................................. 88
· Diagnosi anomalie ......................................................................................................... 92
· Manutenzione ................................................................................................................ 95
· Accesso rapido “MCBA” ............................................................................................... 100
· Accesso rapido “THETA” .............................................................................................. 102
· Avvertenze .................................................................................................................... 107
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MC 30
- Modulo termico murale a gas, premiscelato, a condensazione per riscaldamento.
- Circuito di riscaldamento diretto.
MC 30R
- Modulo termico murale a gas, premiscelato, a condensazione per riscaldamento, con predisposizione per collegamento a bollitore remoto ad accumulo di Acqua Calda Sanitaria.
- Circuito di riscaldamento diretto.
- Valvola deviatrice a tre vie con servomotore elettrico per commutazione riscaldamento-sanitario.
- Presenza del sensore NTC per il controllo e la gestione della temperatura dell'acqua calda sanitaria all'interno del bollitore remoto.
MC 30S
- Modulo termico murale a gas, premiscelato, a condensazione per riscaldamento e produzione rapida Acqua Calda Sanitaria (ACS).
- Circuito di riscaldamento diretto.
- Valvola a tre vie a pressione differenziale per commutazione riscaldamento- sanitario.
- Valvola limitatrice termostatica per l'ottimizzazione dei consumi di Acqua Calda Sanitaria.
MC 30B
- Modulo termico murale a gas, premiscelato, a condensazione per riscaldamento e Acqua Calda Sanitaria (ACS) ad accumulo.
- Circuito di riscaldamento diretto.
- Bollitore ad accumulo con serpentino, totalmente in acciaio inox con isolamento esterno in poliuretano.
- Valvola deviatrice a tre vie con servomotore elettrico per commutazione riscaldamento-sanitario.
- Valvola di sicurezza tarata a 8 bar (lato sanitario).
- Vaso di espansione a membrana da 3 litri (lato sanitario)
- Valvola termostatica miscelatrice per la regolazione della temperatura dell'Acqua Calda Sanitaria.
TC 30B / T SOLAR 30K B
- Modulo termico a pavimento a gas, premiscelato, a condensazione per riscaldamento e Acqua Calda Sanitaria (ACS) ad accumulo.
- Circuito di riscaldamento diretto.
- Bollitore ad accumulo con serpentino, totalmente in acciaio inox con isolamento esterno in poliuretano.
- Valvola deviatrice a tre vie con servomotore elettrico per commutazione riscaldamento-sanitario.
- Valvola di sicurezza tarata a 8 bar (lato sanitario).
- Vaso di espansione a membrana da 3 litri (lato sanitario)
TC 30 BAB / T SOLAR 30K BAB
- Modulo termico a pavimento a gas, premiscelato, a condensazione per riscaldamento e Acqua Calda Sanitaria (ACS) ad accumulo.
- Circuito di riscaldamento diretto (alta temperatura) e miscelato (bassa temperatura).
- Bollitore ad accumulo con serpentino, totalmente in acciaio inox con isolamento esterno in poliuretano.
- Valvola deviatrice a tre vie con servomotore elettrico per commutazione riscaldamento - sanitario.
- Valvola di sicurezza tarata a 8 bar (lato sanitario).
- Vaso di espansione a membrana da 3 litri (lato sanitario)
- Valvola termostatica miscelatrice per la regolazione della temperatura dell'Acqua Calda Sanitaria.
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CARATTERISTICHE TECNICHE
Modello MC 30 MC 30R MC 30S MC 30B
Portata termica nominale
Potenza termica nominale (resa all’acqua) (80/60 °C)
Potenza termica nominale (resa all’acqua) (50/30 °C)
Rendimento termico utile alla potenza nomin.max (80/60 °C)
Rendimento term.utile al 30% della potenza nom. (50/30 °C)
Rendimento termico utile alla potenza nomin.max (50/30 °C)
misurato
minimo
richiesto
misurato
minimo
richiesto
misurato
kW
(kcal/h)
kW
(kcal/h)
kW
(kcal/h)
%
%
%
%
%
7,3÷29,0
(6 280÷24 920)
7,1÷28,1
(6 120÷24 160)
7,9÷31,0
(6 810÷26 710)
96,9 92,4
108,5
98,4
107,2
Classe di NOx (EN 483:1999) 5
G 20
G 30 G 31
mg/kWh
(ppm)
mg/kWh
(ppm)
m³/h m³/h m³/h
bar
bar
l/min l/min
bar
bar
bar
l l
- - 14,3 14,3
- - 12,2 12,2
l
- - - 170
l
- - - 145
- - 6,0 -
- - 0,2 -
l
- - - 50
l
- - 3
- - - 3,5
Emissioni NOx (ponderato secondo EN 483: 1999)
Emissioni CO
Portata gas alla potenza nominale 2)
Pressione max di esercizio lato riscaldamento Contenuto d’acqua circuito riscaldamento Capacità vaso espansione lato riscaldamento Precarica vaso di espansione lato riscaldamento
Erogazione max Acqua Calda Sanitaria in servizio continuo ³)
Erogazione max Acqua Calda Sanitaria nei primi 10 min ³)
Pressione max di esercizio lato sanitario Pressione minima lato sanitario Contenuto d’acqua circuito sanitario Capacità vaso espansione lato sanitario Precarica vaso espansione lato sanitario
(0 % O2)
(0 % O2)
(∆ t = 30 K ) (∆ t = 35 K ) (∆ t = 30 K ) (∆ t = 35 K )
Apparecchio tipo (EN 483: 1999) B Alimentazione elettrica
Potenza elettrica assorbita
Tubi separati d.80 - Lung. max complessiva aspirazione/scarico 4) Tubi concentrici d.60/100 - Lung. max con 1 curva a 90° 5) Tubi concentrici d.80/125 - Lung. max con 2 curve a 90° 6)
V-Hz
W m m m
23, C13
42,4
(24)
8,8
(8) 0,77÷3,06 0,57÷2,28 0,57÷2,25
3,0
10,8
10
1,0
, C33, C43, C53, C
230 - 50
140
70
3
16
63, C83
Certicazione CE secondo Direttive 90/396 CEE e 92/42 CEE CE0085 BN0324 Marcatura di rendimento enrgetico (Direttiva 92/42 CEE)
2
) Potere calorico inferiore riferito, a 15°C, 1013,25 mbar : G 20 (Metano) Hi 34,02 MJ/m G 25 Hi 29,25 MJ/m3 = 6 985 kcal/m G 30 (Butano) Hi 116,09 MJ/m3 = 27 730 kcal/m3 (10 900 kcal/kg) G 31 (Propano) Hi 88,00 MJ/m
3
) Temperatura d’entrata acqua fredda di 10°C.
4
) Con riduzione di potenza termica pari a 2 kW. Con una lunghezza complessiva di 40 m si ha una riduzione di potenza termica pari a 0,4 kW.
5
) Con riduzione di potenza termica pari a 1 kW. Con una lunghezza di 1,5 m è garantita la potenza termica nominale.
6
) Con riduzione di potenza termica pari a 1 kW. Con una lunghezza di 4 m è garantita la potenza termica nominale. Nota - Nel calcolo della lunghezza dei condotti si deve considerare che:
- 1 curva a 90° d=80 equivale a 1 m di tubo rettilineo; - 1 curva a 45° d=80 equivale a 0,5 m di tubo rettilineo;
- 1 curva a 90° coassiale d=60/100 equivale a 1 m di tubo rettilineo; - 1 curva a 45° coassiale d=60/100 equivale a 0,5 m di tubo rettilineo;
- 1 curva a 90° coassiale d=80/125 equivale a 1 m di tubo rettilineo; - 1 curva a 45° coassiale d=80/125 equivale a 0,5 m di tubo rettilineo.
3
= 8 120 kcal/m
3
= 21 190 kcal/m3 (11 070 kcal/kg)
¶ ¶ ¶ ¶
3
3
U
T E
N
T E
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CARATTERISTICHE TECNICHE
U
T
Modello TC 30B /
Portata termica nominale
E
Potenza termica nominale (resa all’acqua) (80/60 °C)
N
Potenza termica nominale (resa all’acqua) (50/30 °C)
T E
Rendimento termico utile alla potenza nomin.max (80/60 °C)
Rendimento term.utile al 30% della potenza nom. (50/30 °C)
Rendimento termico utile alla potenza nomin.max (50/30 °C) Classe di NOx (EN 483:1999)
Emissioni NOx (ponderato secondo EN 483: 1999)
Emissioni CO
Portata gas alla potenza nominale 2)
Pressione max di esercizio lato riscaldamento Contenuto d’acqua circuito riscaldamentol Capacità vaso espansione lato riscaldamentol Precarica vaso di espansione lato riscaldamento
Erogazione max Acqua Calda Sanitaria in servizio continuo ³)
Erogazione max Acqua Calda Sanitaria nei primi 10 min ³)
Pressione max di esercizio lato sanitario Pressione minima lato sanitario Contenuto d’acqua circuito sanitariol Capacità vaso espansione lato sanitario Precarica vaso espansione lato sanitario Apparecchio tipo (EN 483: 1999) B
Alimentazione elettrica
Potenza elettrica assorbita
Tubi separati d.80 - Lung. max complessiva aspirazione/scarico 4) Tubi concentrici d.60/100 - Lung. max con 1 curva a 90° 5) Tubi concentrici d.80/125 - Lung. max con 2 curve a 90° 6) Certicazione CE secondo Direttive 90/396 CEE e 92/42 CEE CE0085 BN0324 Marcatura di rendimento enrgetico (Direttiva 92/42 CEE)
2
) Potere calorico inferiore riferito, a 15°C, 1013,25 mbar : G 20 (Metano) Hi 34,02 MJ/m G 30 (Butano) Hi 116,09 MJ/m3 G 31 (Propano) Hi 88,00 MJ/m
3
) Temperatura d’entrata acqua fredda di 10°C.
4
) Con riduzione di potenza termica pari a 2 kW. Con una lunghezza complessiva di 40 m si ha una riduzione di potenza termica pari a 0,4 kW
5
) Con riduzione di potenza termica pari a 1 kW. Con una lunghezza di 1,5 m è garantita la potenza termica nominale.
6
) Con riduzione di potenza termica pari a 1 kW. Con una lunghezza di 4 m è garantita la potenza termica nominale. Nota - Nel calcolo della lunghezza dei condotti si deve considerare che:
- 1 curva a 90° d=80 equivale a 1 m di tubo rettilineo; - 1 curva a 45° d=80 equivale a 0,5 m di tubo rettilineo;
- 1 curva a 90° coassiale d=60/100 equivale a 1 m di tubo rettilineo; - 1 curva a 45° coassiale d=60/100 equivale a 0,5 m di tubo rettilineo;
- 1 curva a 90° coassiale d=80/125 equivale a 1 m di tubo rettilineo; - 1 curva a 45° coassiale d=80/125 equivale a 0,5 m di tubo rettilineo.
misurato
minimo
richiesto
misurato
minimo
richiesto
misurato
(0 % O2)
(0 % O2)
G 20
G 30 G 31
(∆ t = 30 K ) (∆ t = 35 K ) (∆ t = 30 K ) (∆ t = 35 K )
m m m
kW
(kcal/h)
kW
(kcal/h)
kW
(kcal/h)
mg/kWh
(ppm)
mg/kWh
(ppm)
m³/h m³/h m³/h
bar
bar
l/min l/min
bar
bar
bar
V-Hz
3
3
T SOLAR 30K B
%
%
%
%
%
-
l l
l l
l l
W
TC 30BAB /
T SOLAR 30K BAB
7,3÷29,0
(6 280÷24 920)
7,1÷28,1
(6 120÷24 160)
7,9÷31,0
(6 810÷26 710)
96,9 92,4
108,5
98,4
107,2
5
42,4
(24)
8,8
(8) 0,77÷3,06 0,57÷2,28 0,57÷2,25
3,0
17
14
1,0
14,3
12,2
260
225
6,0 0,2
120
5
3,5
, C33, C43, C53, C
23, C13
230 - 50
63, C83
140 370
70
3
16
¶ ¶ ¶ ¶
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IMPIEGO
PANNELLO STRUMENTI (modello MC 30, MC 30R, MC 30S, MC 30B)
MC 30
0002723180
U
T E
N
T E
MC 30R, MC 30S, MC 30B
D - Particolare scheda display
Legenda:
1) Spia modulo termico alimentato (presenza tensione)
3) Idrometro
4) Selettore Caricamento () Estate () Spento () Inverno () Caricamento ()
4.1) Interruttore Acceso ( I ) - Spento ( O )
6) 1ª Casella display
7) 2ª e 3ª Casella display
8) Pulsante di sblocco
9) Pulsanti di comando
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PANNELLO STRUMENTI (modello TC 30B / T SOLAR 30K B / TC 30BAB / T SOLAR 30K BAB)
U
T E
N
T E
0002723700
D - Particolare scheda display
Legenda:
1) Spia modulo termico alimentato (presenza tensione)
3) Idrometro
4) Selettore Caricamento () Estate () Spento () Inverno () Caricamento ()
6) 1ª Casella display
7) 2ª e 3ª Casella display
8) Pulsante di sblocco
9) Pulsanti di comando
10) Regolatore "THETA N 23BC"
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ACCENSIONE
- Aprire il rubinetto del gas ;
- Ruotare il selettore ( 4 ) in posizione Inverno () o Estate (). La spia (1) si illumina; il bruciatore si accende automaticamente dopo il ciclo di preventilazione; sulla prima casella del display (6) compaiono le indicazioni di seguito riportate (vedi paragrafo "FUNZIONAMENTO"). I primi cinque secondi dopo l'accensione o dopo lo sblocco del modulo termico sono riservati alle veriche di sicurezza del sistema.
FUNZIONAMENTO
Con modulo termico in posizione Estate () o Inverno (), anche in caso di mancata richiesta di calore, compare sulla prima casella del display un numero che indica lo stato del modulo termico (il codice visualizzato è privo del punto luminoso in basso a destra). Il sistema di controllo completamente elettronico è in grado in ogni istante di fornire informazioni sullo stato del modulo termico.
U
T E
N
T
Numero che compare sulla Stato del modulo termico prima casella del display
0 Modulo termico fermo in quanto non vi è alcuna richiesta di calore 1 Preventilazione o post-ventilazione 2 Accensione bruciatore 3 Bruciatore acceso in riscaldamento 4 Bruciatore acceso in sanitario 5 Pressostato aria non commutato o in fase di commutazione 6 Bruciatore spento per temperature di mandata T1=temp.impostata + 5°C (in riscaldamento) 7 Post-circolazione pompa in riscaldamento 8 Pressostato minima pressione gas: aperto (solo se installato) 9 Bruciatore spento:
in sanitario quando T1>temperatura impost.+5°C; in riscaldamento " T1>95°C; in riscald./sanit. " temper.mandata(T1)­ temp.ritorno(T2)>35°C; in riscald./sanit. " (T1-T2) negativo,prima del blocco; in riscald./sanit. " variazione della temperat. (T1) nel tempo > del parametro di sicurezza.
E
REGOLAZIONE DELLE TEMPERATURE (modello MC 30)
Per modicare la temperatura preimpostata in RISCALDAMENTO attenersi alle seguenti istruzioni:
- Accendere il modulo termico posizionando il selettore su "I" così facendo, il modulo termico viene alimentato ed il quadro di comando
si illuminerà.
- Premere una sola volta il pulsante "MODE" che permette di accedere alla funzione di modica delle temperature esistenti. Sulla prima casella del display compare il numero 1 con un punto luminoso in basso a destra, parametro relativo alla funzione RISCALDAMENTO, nelle caselle a anco compare invece il valore della temperatura impostata espresso in gradi centigradi (due cifre).
- Agire sui pulsanti + oppure - per variare il valore della temperatura.
- Premere il pulsante "STORE" per memorizzare il valore scelto.
- Premere il pulsante "MODE" per rendere attivo tale valore.
CAMPO DI TEMPERATURE SELEZIONABILI
Numero che compare sulla
prima casella del display
1. Temperatura Riscaldamento da 15 a 80 da15 a 80 50
pag. 9 di 110 0006080822_201002
Parametro da variare
Campo di variazione
ammesso (°C)
Campo di variazione
disponibile (°C)
Valore preimpostato
(°C))
REGOLAZIONE DELLE TEMPERATURE (modello MC 30R)
Per modicare la temperatura preimpostata in RISCALDAMENTO attenersi alle seguenti istruzioni:
U
- Accendere il modulo termico posizionando il selettore su "Inverno". Così facendo, il modulo termico viene alimentato ed il quadro di
T E
comando si illuminerà.
- Premere una sola volta il pulsante "MODE" che permette di accedere alla funzione di modica delle temperature esistenti. Sulla prima casella del display compare il numero 1 con un punto luminoso in basso a destra, parametro relativo alla funzione RISCALDAMENTO, nelle caselle a anco compare invece il valore della temperatura impostata espresso in gradi centigradi (due cifre).
N
- Agire sui pulsanti + oppure - per variare il valore della temperatura.
T
- Premere il pulsante "STORE" per memorizzare il valore scelto.
- Premere il pulsante "MODE" per rendere attivo tale valore.
E
Per modicare la temperatura dell'Acqua Calda Sanitaria contenuta nel bollitore:
- Posizionare il selettore in inverno o estate e premere una sola volta il pulsante "MODE". Sulla prima casella del display compare il numero 1 con un punto luminoso in basso a destra.
- Premere il pulsante "STEP". Compare sulla prima casella del display il numero 2 con un punto luminoso in basso a destra, parametro relativo alla funzione di regolazione temperatura acqua bollitore; nelle caselle a fianco compare invece il valore della temperatura impostata espresso in gradi centigradi (due cifre).
- Agire sui pulsanti + oppure - per variare i valori della temperatura, tenendo presente che è possibile disattivare il riscaldamento del bollitore impostando il valore "00".
- Premere il pulsante "STORE" per memorizzare il valore scelto.
- Premere il pulsante "MODE" per rendere attivo tale valore. ATTENZIONE: In caso di disattivazione della funzione "RISCALDAMENTO BOLLITORE" ( par. 2 impostato a zero) al termine della riserva
di acqua calda uscirà solo acqua fredda. Attivando il parametro, qualora il bollitore si sia completamente raffreddato, sarà necessario at­tendere che l'acqua raggiunga il valore di temperatura richiesto (tale tempo varierà in funzione del valore di temperatura dell'acqua fredda in ingresso in funzione della temperatura impostata e della capacita del bollitore).
CAMPO DI TEMPERATURE SELEZIONABILI
Numero che compare sulla
prima casella del display
1. Temperatura Riscaldamento da 15 a 80 da15 a 80 50
2 Temperatura acqua bollitore da 48 a 55 da 48 a 75 50
Parametro da variare
Campo di variazione
ammesso (°C)
Campo di variazione
disponibile (°C)
Valore preimpostato
(°C))
0006080822_201002 pag. 10 di 110
REGOLAZIONE DELLE TEMPERATURE (modello MC 30S)
Per modicare la temperatura preimpostata in RISCALDAMENTO attenersi alle seguenti istruzioni:
- Accendere il modulo termico posizionando il selettore in "Inverno". Così facendo, il modulo termico viene alimentato ed il quadro di comando si illuminerà.
- Premere una sola volta il pulsante "MODE" che permette di accedere alla funzione di modica delle temperature esistenti. Sulla prima casella del display compare il numero 1 con un punto luminoso in basso a destra, parametro relativo alla funzione RISCAL­DAMENTO, nelle caselle a anco compare invece il valore della temperatura impostata espresso in gradi centigradi (due cifre).
- Agire sui pulsanti + oppure - per variare il valore della temperatura.
- Premere il pulsante "STORE" per memorizzare il valore scelto.
- Premere il pulsante "MODE" per rendere attivo tale valore.
Per modicare il livello di temperatura in SANITARIO si procede allo stesso modo:
- Posizionare il selettore in inverno o estate.
- Premere una sola volta il pulsante "MODE". Sulla prima casella del display compare il numero 1 con un punto luminoso in basso a destra.
- Premere il pulsante "STEP". Compare sulla prima casella del display il numero 2 con un punto luminoso in basso a destra, parametro relativo alla funzione SANITARIO; nelle caselle a fianco compare invece il valore della temperatura impostata espresso in gradi centigradi (due cifre).
- Agire sui pulsanti + oppure - per variare i valori della temperatura.
- Premere il pulsante "STORE" per memorizzare il valore scelto.
- Premere il pulsante "MODE" per rendere attivo tale valore.
U
T E
N
T E
CAMPO DI TEMPERATURE SELEZIONABILI
Numero che compare sulla
prima casella del display
1. Temperatura Riscaldamento da 15 a 80 da15 a 80 50
2 Temperatura acqua calda sanitaria da 48 a 65 da 48 a 75 60
Parametro da variare
Campo di variazione
ammesso (°C)
Campo di variazione
disponibile (°C)
Valore preimpostato
(°C))
pag. 11 di 110 0006080822_201002
REGOLAZIONE DELLE TEMPERATURE (modello MC 30B - TC 30B)
Per modicare le temperature preimpostate in RISCALDAMENTO attenersi alle seguenti istruzioni:
U
- Accendere il modulo termico posizionando il selettore in inverno. Cosi' facendo, il modulo termico viene alimentato ed il quadro di
T E
N
comando si illuminera'.
- Premere una sola volta il pulsante "MODE" che permette di accedere alla funzione di modica delle temperature esistenti. Sulla prima casella del display compare il numero 1 con un punto luminoso in basso a destra, parametro relativo alla funzione RISCALDAMENTO, nelle caselle a anco compare invece il valore della temperatura impostata espresso in gradi centigradi (due cifre).
- Agire sui pulsanti + oppure - per variare il valore della temperatura.
- Premere il pulsante "STORE" per memorizzare il valore scelto.
- Premere il pulsante "MODE" per rendere attivo tale valore.
T
Modicare la temperatura dell'Acqua Calda Sanitaria contenuta nel bollitore:
E
- Posizionare il selettore in inverno o estate e premere una sola volta il pulsante "MODE". Sulla prima casella del display compare il numero 1con un punto luminosoin basso a dastra.
- Premere il pulsante "STEP". Compare sulla prima casella del display il numero 2 con un punto luminoso in basso a destra, parametro relativo alla funzione di regolazione temperatura acqua bollitore, nelle caselle a anco compare compare invece il valore della tempe­ratura impostata espresso in gradi centigradi (due cifre)
- Agire sui pulsanti + oppure - per variare i valori della temperatura, tenendo presente che è possibile disattivare il riscaldamento del bollitore impostando il valore "00".
- Premere il pulsante "STORE" per memorizzare il valore scelto.
- Premere il pulsante "MODE" per rendere attivo tale valore.
ATTENZIONE:In caso di disattivazione della funzione "RISCALDAMENTO BOLLITORE" (par. 2 impostato a zero) al termine della riserva di
acqua calda sanitaria uscirà solo acqua fredda. Attivando il parametro, qualora il bollitore si sia completamente raffreddato, sarà necessario attendere circa 10 minuti perchè l'acqua raggiunga il valore di temperatura richiesto (tale tempo varierà in funzione del valore di temperatura dell'acqua fredda in ingresso e in funzione della temperatura impostata).
CAMPO DI TEMPERATURE SELEZIONABILI
Numero che compare sulla
prima casella del display
1. Temperatura Riscaldamento da 15 a 80 da15 a 80 50
2 Temperatura acqua bollitore da 48 a 55 da 48 a 75 48
Per modicare la temperatura dell'ACS all'uscita del modulo termico (1) attenersi alle seguenti istruzioni:
- Agire sulla manopola del miscelatore termostatico A (di gura), regolandola in funzione delle esigenze di
temperatura come da tabella.
Parametro da variare
0002711090
Campo di variazione
ammesso (°C)
0002710910
Campo di variazione
disponibile (°C)
Valore preimpostato
(°C))
Posizione manopola Min. 1 2 3 4 5 Max Temperatura corrispondente °C 25 30 40 47 56 65 Max
(1) Per modello TC 30 B la valvola miscelatrice termostatica è un kit optional.
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BLOCCO E DIAGNOSI ANOMALIE
Nel caso in cui si notino lampeggiare alternativamente le caselle del display ( 6, 7 ) signica che il modulo termico è in blocco. Per sbloccarlo basta premere il pulsante "RESET" ( 8 ) e attendere 5 secondi riservati alle veriche di sicurezza del sistema. Se il blocco permane, prendere nota delle cifre che appaiono alternativamente sul display e segnalarle al Servizio di Assistenza Tecnica Baltur (S.A.T); quest'ultimo trarrà da esse una precisa indicazione relativa alla causa di blocco. Segue prospetto relativo a due cause di blocco che l'utente è in grado di eliminare:
Codice blocco Causa di blocco Rimedio
2 02 Il bruciatore non si accende: Vericare la presenza del gas;
- Manca il gas vericare che il rubinetto del gas sia aperto;
- Il rubinetto del gas è stato chiuso nel caso in cui il blocco persista rivolgersi
al centro assistenza autorizzato.
5 08 La caldaia non dà il consenso per l'accensione: Vericare la pressione dell'acqua sull'idro-
- Mancanza d'acqua o pressione insufficiente metro ed eventualmente agire sul rubinetto
nel circuito idraulico di caricamento;
- I condotto di aspirazione e/o di scarico nel caso in cui il blocco persista rivolgersi
sono chiusi al centro assistenza autorizzato.
SPEGNIMENTO
Il modulo termico deve rimanere alimentato anche nei periodi di inattività (selettore in posizione Inverno o Estate), in quanto al sistema di controllo elettronico sono afdate due funzioni di protezione: antigelo e antibloccaggio del circolatore.
- In caso di prolungata assenza è preferibile disattivare il modulo termico riportando selettore nella posizione spento () e chiudere il
rubinetto del gas; in queste condizioni pertanto non sono attive le protezioni antigelo e antibloccaggio del circolatore.
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MANUTENZIONE
- In base al DPR 26 Agosto 1993 n° 412 art.11 comma 4 "Le operazioni di manutenzione dell'impianto termico devono essere eseguite
secondo le prescrizioni delle vigenti normative UNI e CEI e devono essere effettuate almeno una volta l'anno salvo indicazioni più restrittive delle seguenti normative".
- Tale manutenzione garantisce l'efcienza e la sicurezza del prodotto nel tempo.
- Fare controllare pertanto il funzionamento del modulo termico da personale qualicato.
- Durante il controllo del S.A.T. si può vericare la necessità di procedere alla pulizia del modulo termico.
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AVVERTENZE PER L'UTENTE
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- Il libretto di istruzioni costituisce parte integrante ed essenziale del prodotto e dovrà essere consegnato all'utilizzatore.
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Leggere attentamente le avvertenze contenute nel libretto in
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quanto forniscono importanti indicazioni riguardanti la sicurezza di installazione, d'uso e manutenzione.
Conservare con cura il presente libretto per ogni ulteriore
consultazione.
- PER L'INSTALLAZIONE E' NECESSARIA L'OSSERVANZA DI TUTTE LE REGOLE RIGUARDANTI LE CARATTERISTICHE, L'INSTALLAZIONE E L'USO DEGLI APPARECCHI A GAS, LA VENTILAZIONE DEI LOCALI E LO SCARICO DEI PRO­DOTTI DELLA COMBUSTIONE PRESCRITTI DALLE NORME UNI ATTUATIVE DELL'ART.3 DELLA LEGGE 1083/71 E DALLE DISPOSIZIONI DI LEGGE.
L'installazione del modulo termico deve essere effettuata, in
ottemperanza delle norme vigenti con riferimento alla legge 5/3/1990 n.46 (norme per la sicurezza degli impianti) e relativo regolamento di applicazione DPR 26/8/1993 n.412, secondo le istruzioni del costruttore e da personale professionalmente qualicato.
Per personale professionalmente qualicato s'intende quello
avente specica competenza tecnica del settore dei componenti di impianti di riscaldamento ad uso civile e produzione di acqua calda, in particolare, i Centri di Assistenza BALTUR.
- Un'errata installazione può causare danni a persone, animali o cose, per i quali il costruttore non è responsabile.
- Dopo aver tolto ogni imballaggio, assicurarsi dell'integrità del contenuto.
In caso di dubbio non utilizzare l'apparecchio e rivolgersi al
fornitore.
Gli elementi di imballaggio (graffe,sacchetti di plastica, polistirolo
espanso, ecc..) non devono essere lasciati alla portata di bambini in quanto potenziali fonti di pericolo.
- Prima di effettuare qualsiasi operazione di pulizia o di manuten­zione, disinserire l'apparecchio dalla rete di
alimentazione agendo sull'interruttore dell'impianto e/o attraverso
gli appositi organi di intercettazione.
- Non ostruire le griglie di aspirazione o di dissipazione.
- In caso di guasto e/o di cattivo funzionamento dell'apparecchio, disattivarlo, astenendosi da qualsiasi tentativo di riparazione o di intervento diretto.
Rivolgersi esclusivamente a personale professionalmente
qualicato.
L'eventuale riparazione dei prodotti dovrà essere effettuata da
un Centro di Assistenza BALTUR utilizzando esclusivamente ricambi originali.
Il mancato rispetto di quanto sopra può compromettere la sicu-
rezza dell'apparecchio.
Per garantire l'efcenza dall'apparecchio e per il suo corretto
funzionamento è indispensabile fare effettuare, da personale professionalmente qualicato, la manutenzione annuale atte­nendosi alle indicazioni del costruttore.
- Allorchè si decida di non utilizzare più l'apparecchio, si dovranno rendere innocue quelle parti suscettibili di causare potenziali fonti di pericolo.
- Se l'apparecchio dovesse essere venduto o trasferito ad un altro proprietario bisogna assicurarsi sempre che il libretto d'istruzioni accompagni l'apparecchio in modo che possa essere consultato dal nuovo proprietario e/o dell'installatore.
- Per tutti gli apparecchi con optionals o kit (compresi quelli elettrici) si dovranno utilizzare solo accessori originali.
- Questo apparecchio dovrà essere destinato solo all'uso per il quale è stato espressamente previsto.
Ogni altro uso è da considerarsi improprio e quindi pericoloso. È esclusa qualsiasi responsabilità contrattuale ed extracontrat-
tuale del costruttore per i danni causati da errori nell'installazione e nell'uso, e comunque da inosservanza delle istruzioni date dal costruttore stesso.
Importante: quest modulo termico serve a riscaldare acqua ad
una temperatura inferiore a quella di ebollizione a pressione atmosferica. Deve essere allacciata ad un impianto di riscalda­mento e/o ad una rete di distribuzione di acqua calda sanitaria, compatibile alle sue prestazioni ed alla sua potenza.
- La prima accensione va effettuata da personale professionalmen­te qualicato, e in particolare, dai Centri Assistenza BALTUR. Per informazioni consultare le pagine gialle alla voce "BRUCIATORI E CALDAIE".
AVVERTENZE DURANTE L'USO
- È vietato per la sua pericolosità il funzionamento nello stesso locale di aspiratori, caminetti e simili contemporaneamente al modulo termico a meno che questo sia del tipo a camera stagna o che siano attuati ben precisi provvedimenti di sicurezza nella installazione del modulo termico stesso e ciò che in caso di modiche o aggiunte.
- Controllare frequentemente la pressione dell'impianto sull'idrome­tro e vericare che l'indicazione con impianto freddo sia sempre compresa entro i limiti prescritti dal costruttore. Se si dovessero vericare cali di pressione frequenti, chiedere l'intervento di personale professionalmente qualicato, in quanto va eliminata la perdita di acqua nell'impianto.
- Dopo ogni riapertura del rubinetto del gas attendere alcuni minuti prima di riaccendere il modulo termico.
- In caso di lunghi periodi di inattività chiudere il rubinetto del gas e disinserire l'interruttore generale dell'alimentazione elettrica.
- Durante e dopo il funzionamento (per un certo tempo) non si devono toccare parti calde del modulo termico, quali cassa fumi, tubo del camino, ecc.. Ogni contatto con esse può provocare pericolose scottature.
- Non esporre il modulo termico pensile a vapori diretti dai piani di cottura.
- Non bagnare il modulo termico con spruzzi di acqua o di altri liquidi.
- Non appoggiare alcun oggetto sopra il modulo termico.
- Vietare l'uso del modulo termico ai bambini e agli inesperti.
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- Allorchè si decida la disattivazione temporanea del modulo termico si dovrà: a) procedere allo svuotamento dell'impianto idrico, ove non è
previsto l'impiego di antigelo;
b) procedere all'intercettazione dell'alimentazione, elettrica,
idrica e del combustibile.
- Allorchè si decida la disattivazione denitiva del modulo termico, far effettuare da personale professionalmente qualicato le ope­razioni relative, accertandosi fra l'altro che vengano disinserite le alimentazioni elettrica, idrica e del combustibile.
- Prima di effettuare qualsiasi intervento sul modulo termico che prevede lo smontaggio del bruciatore o l'apertura di porte o
portine di ispezione, disinserire la corrente elettrica e chiudere
il o i rubinetti del gas combustibile.
- L'uso di qualsiasi componente che utilizza energia elettrica comporta l'osservanza di alcune regole fondamentali quali:
- non toccare l'apparecchio con parti del corpo bagnate o umide
e/o a piedi nudi;
- non tirare i cavi elettrici;
- non lasciare esposto l'apparecchio ad agenti atmosferici
(pioggia, sole, ecc..) a meno che non sia espressamente previsto;
- non permettere che l'apparecchio sia usato da bambini o da
persone inesperte.
- Il cavo di alimentazione dell'apparecchio non deve essere sosti­tuito dall'utente. In caso di danneggiamento del cavo, spegnere l'apparecchio e, per la sua sostituzione, rivolgersi esclusivamente a personale professionalmente qualicato.
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MANUTENZIONE
- Vericare periodicamente il buon funzionamento e l'integrità del
condotto e/o dispositivo di scarico dei fumi.
- Nel caso di lavori o manutenzioni di strutture poste nelle vicinanze dei condotti dei fumi e/o nei dispositivi di scarico dei fumi e loro accessori, spegnere l'apparecchio e, a lavori ultimati, farne veri­care il corretto funzionamento da personale professionalmente qualicato.
- Non effettuare pulizie dell'apparecchio e/o delle sue parti con sostanze facilmente inammabili (es.benzina, alcoli, ecc.).
- Non lasciare materiali e sostanze inammabili nel locale dove è installato l'apparecchio.
- È necessario, alla ne di ogni periodo di riscaldamento, far ispezionare il modulo termico da personale professionalmente qualicato, al ne di mantenere un impianto in perfetta efcenza. Una manutenzione accurata è sempre motivo di risparmio e di sicurezza.
ALIMENTAZIONE ELETTRICA
- La sicurezza elettrica dell'apparecchio è raggiunta soltanto quando lo stesso è correttamente collegato a un efcace impianto di messa a terra, eseguito come previsto dalle vigenti norme di sicurezza (D.P.R. 547/55 art.217).
È' necessario vericare questo fondamentale requisito di sicu-
rezza.
In caso di dubbio, richiedere un controllo accurato dell'impianto
elettrico da parte del personale professionalmente qualicato, poichè il costruttore non è responsabile per eventuali danni causati dalla mancanza di messa a terra dell'impianto.
- Allorchè si decida di non utilizzare l'apparecchio per un certo periodo, è opportuno disinserire l'interruttore elettrico di alimen­tazione a tutti i componenti dell'impianto che utilizzano energia elettrica (pompe, bruciatore, ecc.).
ALIMENTAZIONE IDRICA
- Far controllare la pressione della rete idrica e se necessario far installare un idoneo riduttore di pressione.
- Accertarsi che la pressione idraulica misurata dopo la valvola
di riduzione non sia superiore alla pressione di esercizio
riportata nella targa del componente (modulo termico, boiler, ecc..). Poichè durante il funzionamento l'acqua contenuta nell'impianto di riscaldamento aumenta di pressione, accertar­si che il suo valore massimo non superi la pressione idraulica massima di targa del componente.
- Assicurarsi che l'installatore abbia collegato gli scarichi di sicurezza del modulo termico e (se presente) del bollitore ad un imbuto di scarico. Se non collegata a scarico, le valvole di sicurezza, quando dovessero intervenire, allagherebbero il locale e di questo non è responsabile il costruttore del modulo termico.
- Assicurarsi che le tubazioni del Vostro impianto idrico e di riscaldamento non siano usate come presa di terra del vostro impianto elettrico o telefonico. Non sono assolutamente idonee a questo uso.
Potrebbero vericarsi in breve tempo gravi danni alle tubatu-
re, al boiler, alle caldaie e ai radiatori.
- Far vericare da personale professionalmente qualicato che l'impianto elettrico sia adeguato alla potenza massima assorbita dell'apparecchio, indicata in targa, accertando in particolare che la sezione dei cavi dell'impianto sia idonea alla potenza assorbita dall'apparecchio.
- Per l'alimentazione generale dell'apparecchio dalla rete elettrica, non è consentito l'uso di adattatori, prese multiple e/o prolun­ghe.
Per l'allacciamento alla rete occorre prevedere un interruttore
onnipolare come previsto dalle normative di sicurezza vigenti (D.P.R. 547/55 art.288).
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DIMENSIONI - ATTACCHI - PESI "MC 30..
0002722411
I N S T
A = Attacco aspirazione aria SF = Attacco scarico fumi A+SF = Attacco coassiale per
aspirazione aria e scarico fumi
COLLEGAMENTI IDRAULICI MC 30 MC 30R MC 30S MC 30B
ATTACCO MANDATA IMPIANTO RISCALDAMENTO (MI) (UNI ISO 7/1) R3/4 (3/4"M) R3/4 (3/4"M) R3/4 (3/4"M) R3/4 (3/4"M) ATTACCO RITORNO IMPIANTO RISCALDAMENTO (RI) (UNI ISO 7/1) R3/4 (3/4"M) R3/4 (3/4"M) R3/4 (3/4"M) R3/4 (3/4"M) ATTACCO ENTRATA GAS (GAS) (UNI ISO 7/1) R3/4 (3/4"M) R3/4 (3/4"M) R3/4 (3/4"M) R3/4 (3/4"M) ATTACCO ACQUA FREDDA (AFS) (UNI ISO 7/1) - - - - R 1/2 (1/2"M) R 1/2 (1/2"M) ATTACCO ACQUA CALDA SANITARIA (ACS) (UNI ISO 7/1) - - - - R 1/2 (1/2"M) R 1/2 (1/2"M) ATTACCO RICIRCOLO ACQUA CALDA SANITARIA (RS) (UNI ISO 7/1) - - - - - - R 1/2 (1/2"M) ATTACCO MANDATA RISCALDAMENTO BOLLITORE (MB) (UNI ISO 7/1) - - R3/4 (3/4"M) - - - ­ATTACCO RITORNO RISCALDAMENTO BOLLITORE (RB) (UNI ISO 7/1) - - R3/4 (3/4"M) - - - ­ATTACCO SCARICO FUMI (SF) Ø mm 80 ATTACCO ASPIRAZIONE ARIA (A) Ø mm 80 ATTACCO SCARICO FUMI / ASPIRAZIONE
(versione tubi concentrici)
(A+SF) Ø mm 60/100
A
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L A T O R E
DIMENSIONI INGOMBRO MC 30 MC 30R MC 30S MC 30B
Larghezza (L) mm 450 450 450 600 Profondità (P) mm 450 450 450 450 Altezza (H) mm 900 900 900 900 Dimensioni imballo (L x P x H) mm 590x590x1000 740x590x1000 Massa kg 59 59 62 83 Massa con imballo kg 72 72 75 91
pag. 17 di 110 0006080822_201002
N S T
DIMENSIONI - ATTACCHI - PESI "TC 30.. / T SOLAR 30K ...
0002723402
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L L
COLLEGAMENTI IDRAULICI
E
ATTACCO MANDATA IMPIANTO RISCALDAMENTO (MI) (UNI ISO 228/1) G 3/4 B G 3/4 B
ATTACCO RITORNO IMPIANTO RISCALDAMENTO (RI) (UNI ISO 228/1) G 3/4 B G 3/4 B
ATTACCO ENTRATA GAS (GAS) (UNI ISO 228/1) G 3/4 B G 3/4 B
ATTACCO ACQUA FREDDA (AFS) (UNI ISO 228/1) G 1/2 B G 1/2 B
ATTACCO ACQUA CALDA SANITARIA (ACS) (UNI ISO 228/1) G 1/2 B G 1/2 B
ATTACCO RICIRCOLO ACQUA CALDA SANITARIA *(RS) (UNI ISO 228/1) G 1/2 B G 1/2 B
CIRCUITO DIRETTO (ALTA TEMPERATURA) (CD) G 3/4 B G 3/4 B
CIRCUITO MISCELATO (BASSA TEMPERATURA) (CM) G 3/4 B G 3/4 B
SCARICO CONDENSA (SC) Ø 32 Ø 32
ATTACCO SCARICO FUMI (SF) Ø mm 80 80
ATTACCO ASPIRAZIONE ARIA (A) Ø mm 80 80
ATTACCO SCARICO FUMI / ASPIRAZIONE
(versione tubi concentrici)
TC 30B /
T SOLAR 30K B
(A+SF) Ø mm 60/100 60/100
TC 30BAB /
T SOLAR 30K BAB
DIMENSIONI INGOMBRO TC 30B TC 30BAB
Larghezza (L) mm 600 600
Profondità (P) mm 600 600
Altezza (H) mm 1540 1540
Dimensioni imballo (L x P x H) mm 670x670x1700 670x670x1700
Massa kg 136 146
Massa con imballo kg 151 161
(*) Kit su richiesta
0006080822_201002 pag. 18 di 110
KIT RACCORDI MC 30
1 Guarnizione 3 pz. 2 Tubo Ø18 con calotta 3 pz.
3 Dado con sede conica x ogiva 3/4 Gas 1 pz.
3.1 Dado con sede conica x O-ring 3/4 Gas 2 pz. 4 Ogiva in ottone 1 pz.
4.1 O-ring x tubo Ø18 2 pz. 5 Nipplo 3/4 Gas x ogiva 1 pz.
5.1 Nipplo 3/4 Gas x O-ring 2 pz.
6 Guarnizione 1 pz. 7 Tubo Ø14 con calotta 1 pz.
8.1 Dado con sede conica x O-ring 1/2 Gas 1 pz.
9.1 O-ring x tubo Ø14 1 pz.
10.1 Nipplo 1/2 Gas x O-ring 1 pz. 11 Rubinetto 1/2 Gas M-F
(fornitura a corredo del modulo termico) 12 Rubinetto 3/4 Gas M-F 1 pz. 13 Rubinetti 3/4 Gas M-F
(kit fornitura a richiesta)
14- Filtro a Y completo di nipplo 3/4 Gas
(fornitura a corredo, solo per MC 25, MC 30)
1 pz.
2 pz.
1 pz.
DIMA DI INSTALLAZIONE
0002720754
I N S T A
L
L A T O R E
0002721873
AFS - Entrata acqua fredda GAS - Entrata gas MI - Mandata impianto RI - Ritorno impianto SC - Scarico condensa Ø 32 AE - Alimentazione elettrica Ø 25 NOTA: Il tubo essibile da 25 mm in dotazione del sifone può
essere collegato entro la zona indicata nella dima.
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N S
KIT RACCORDI MC 30R
0002723371
I
T A
A T O R
1 Guarnizione 5 pz. 2 Tubo Ø18 con calotta 5 pz.
L L
E
3 Dado con sede conica ogiva 3/4 Gas 1 pz.
3.1 Dado con sede conica o-ring 3/4 Gas 4 pz. 4 Ogiva in ottone 5 pz.
4.1 O-ring per tubo Ø18 4 pz 5 Nipplo 3/4 Gas per ogiva 1 pz.
5.1 Nipplo 3/4 Gas per o-ring 4 pz.
6 Guarnizione 1 pz. 7 Tubo Ø14 con calotta 1 pz.
8.1 Dado con sede conica x o-ring 1/2 Gas 1 pz.
9.1 O-ring per tubo Ø14 1 pz.
10.1 Nipplo 1/2 Gas x o-ring 1 pz. 11 Rubinetto 1/2 Gas M-F
(fornitura a corredo del modulo termico)
12 Rubinetto 3/4 Gas M-F 1 pz. 13 Kit rubinetti 3/4 Gas M-F
(Kit fornitura a richiesta)
14 Filtro a Y completo di nipplo 3/4 Gas
(fornitura a corredo del modulo termico)
1 pz.
2 pz.
1 pz.
DIMA DI INSTALLAZIONE
0002721883
AFS - Entrata acqua fredda GAS - Entrata gas MB - Mandata riscaldamento bollitore MI - Mandata impianto RB - Ritorno riscaldamento bollitore RI - Ritorno impianto SC - Scarico condensa Ø 32 AE - Alimentazione elettrica Ø 25 NOTA: Il tubo essibile da 25mm in dotazione del sifone può
essere collegato entro la zona indicata nella dima.
0006080822_201002 pag. 20 di 110
KIT RACCORDI MC 30S
1 Guarnizione 3 pz. 2 Tubo Ø18 con calotta 3 pz.
3 Dado con sede conica x ogiva 3/4 Gas 1 pz.
3.1 Dado con sede conica x O-ring 3/4 Gas 2 pz. 4 Ogiva in ottone 1 pz.
4.1 O-ring x tubo Ø18 2 pz. 5 Nipplo 3/4 Gas x ogiva 1 pz.
5.1 Nipplo 3/4 Gas x O-ring 2 pz.
6 Guarnizione 2 pz. 7 Tubo Ø14 con calotta 2 pz.
8.1 Dado con sede conica x O-ring 1/2 Gas 2 pz.
9.1 O-ring x tubo Ø14 2 pz.
10.1 Nipplo 1/2 Gas x O-ring 2 pz.
11 Rubinetto 1/2 Gas M-F 1 pz.
12 Rubinetto 3/4 Gas M-F 1 pz.
13 Rubinetti 3/4 Gas M-F (kit fornitura a richiesta) 2 pz. 14 Filtro a Y completo di nipplo 3/4 Gas
(fornitura a corredo, solo per MC 25S)
16 Valvola termostatica limitatrice di portata 1/2
Gas completa di manicotto 1/2 Gas (fornitura a corredo, solo per MC 25S, MC 30S)
ACS - Uscita acqua calda sanitaria AFS - Entrata acqua fredda GAS - Entrata gas MI - Mandata impianto RI - Ritorno impianto SC - Scarico condensa Ø 32 AE - Alimentazione elettrica Ø 25 NOTA: Il tubo essibile da 25mm in dotazione del sifone può
essere collegato entro la zona indicata nella dima.
1 pz.
1 pz.
DIMA DI INSTALLAZIONE
I N S T A
0002720394
L
L A T O R E
0002721893
pag. 21 di 110 0006080822_201002
N S T A
A T O R
KIT RACCORDI MC 30B
I
1 Guarnizione 3 pz.
L L
E
2 Tubo Ø18 con calotta 3 pz. 3 Dado con sede conica x ogiva 3/4 Gas 1 pz.
3.1 Dado con sede conica x o-ring 3/4 Gas 2 pz. 4 Ogiva in ottone 1 pz.
4.1 O-ring x tubo Ø18 2 pz 5 Nipplo 3/4 Gas per ogiva 1 pz.
5.1 Nipplo 3/4 Gas per o-ring 2 pz.
6 Guarnizione 2 pz. 7 Tubo Ø14 con calotta 2 pz.
8.1 Dado con sede conica x o-ring 1/2 Gas 2 pz.
9.1 O-ring per tubo Ø14 2 pz.
10.1 Nipplo 1/2 Gas x o-ring 2 pz.
11 Rubinetto 1/2 Gas M-F 1 pz. 12 Rubinetto 3/4 Gas M-F 1 pz.
13 Kit rubinetti 3/4 Gas M-F (fornitura a
richiesta)
14 Filtro a Y 3/4 Gas
(fornitura a corredo del modulo termico)
2 pz.
1 pz.
00027233421
DIMA DI INSTALLAZIONE
0002721903
ACS - Uscita acqua calda sanitaria AE - Alimentazione elettrica Ø 25 mm AFS - Entrata acqua fredda sanitaria GAS - Entrata gas MI - Mandata impianto RI - Ritorno impianto SC - Scarico condensa Ø 32 mm NOTA: Il tubo essibile da 25mm in dotazione del sifone può
essere collegato entro la zona indicata nella dima.
0006080822_201002 pag. 22 di 110
KIT RACCORDI TC 30B
I N S T A
1 Guarnizione 3 pz. 2 Tubo Ø 18 con calotta 3 pz.
3 Dado con sede conica x ogiva 3/4 Gas 1 pz.
3.1 Dado con sede conica x O-ring 3/4 Gas 2 pz. 4 Ogiva in ottone 1 pz.
4.1 O-ring x tubo Ø18 2 pz. 5 Nipplo 3/4 Gas x ogiva 1 pz.
5.1 Nipplo 3/4 Gas x O-ring 2 pz.
6 Guarnizione 3 pz. 7 Tubo Ø 14 con calotta 3 pz.
8.1 Dado con sede conica x O-ring 1/2 Gas 3 pz.
9.1 O-ring x tubo Ø14 3 pz
10.1 Nipplo 1/2 Gas M-F x O-ring 3 pz.
11 Rubinetto 3/4 Gas M-F 1 pz. 12 Rubinetto 1/2 Gas M-F 1 pz.
13 Kit rubinetti 3/4 Gas M-F
(fornitura a richiesta)
2 pz.
RI - Ritorno in impianto di riscaldamento R 3/4 AFS - Entrata acqua fredda sanitaria R 1/2 GAS - Entrata gas R 3/4 ACS - Uscita acqua calda sanitaria R 1/2 MI - Mandata impianto di riscaldamento R 3/4 RS - Ricircolo acqua sanitaria
0002723441
L
L A T O R E
pag. 23 di 110 0006080822_201002
N S T
KIT RACCORDI TC 30BAB
0002723431
I
A
A T O R
L L
E
1 Guarnizione 5 pz. 2 Tubo Ø 18 con calotta 5 pz.
3 Dado con sede conica x ogiva 3/4 Gas 1 pz.
3.1 Dado con sede conica x o-ring 3/4 Gas 4 pz. 4 Ogiva in ottone 1 pz.
4.1 O-ring x tubo Ø18 4 pz. 5 Nipplo 3/4 Gas x ogiva 1 pz.
5.1 Nipplo 3/4 Gas x o-ring 4 pz. 6 Guarnizione 2 pz.
MI (A.T.) - Mandata impianto di riscaldamento Alta Temperatura R 3/4 RI (A.T.) - Ritorno impianto di riscaldamento Alta Temperatura R 3/4 MI (B.T.) - Mandata impianto di riscaldamento Bassa Temperatura R 3/4 RI (B.T.) - Ritorno impianto di riscaldamento Bassa Temperatura R 3/4 AFS - Entrata acqua fredda sanitaria R 1/2 GAS - Entrata gas R 3/4 ACS - Uscita acqua calda sanitaria R 1/2 RS - Ricircolo acqua sanitaria AE - Alimentazione elettrica
7 Tubo Ø 14 con calotta 2 pz.
8.1 Dado con sede conica x o-ring 1/2 Gas 2 pz.
9.1 O-ring per tubo Ø14 2 pz.
10.1 Nipplo 1/2 Gas M-F x o-ring 2 pz.
11 Rubinetto 1/2 Gas M-F 1 pz. 12 Rubinetto 3/4 Gas M-F 1 pz.
13 Kit rubinetti 3/4 Gas M-F (fornitura a
richiesta)
4 pz.
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KIT RACCORDI T SOLAR 30K B
I N S T
1 Guarnizione 3 pz. 2 Tubo Ø 18 con calotta 3 pz.
3 Dado con sede conica x ogiva 3/4 Gas 1 pz. 3 Dado con sede conica x O-ring 3/4 Gas 2 pz. 4 Ogiva in ottone 1 pz.
4.1 O-ring x tubo Ø18 2 pz. 5 Nipplo 3/4 Gas x ogiva 1 pz.
5.1 Nipplo 3/4 Gas x O-ring 2 pz.
6 Guarnizione 3 pz. 7 Tubo Ø 14 con calotta 3 pz.
8.1 Dado con sede conica x O-ring 1/2 Gas 3 pz. 9 O-ring x tubo Ø14 3 pz
10.1 Nipplo 1/2 Gas M-F x O-ring 3 pz.
11 Rubinetto 1/2 Gas M-F 1 pz.
12 Rubinetto 3/4 Gas M-F 1 pz.
13 Kit rubinetti 3/4 Gas M-F (fornitura a richiesta) 2 pz.
A
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L A T O R E
RI - Ritorno in impianto di riscaldamento R 3/4 AFS - Entrata acqua fredda sanitaria R 1/2 GAS - Entrata gas R 3/4 ACS - Uscita acqua calda sanitaria R 1/2 MI - Mandata impianto di riscaldamento R 3/4 RS - Ricircolo acqua sanitaria
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N S T A
KIT RACCORDI T SOLAR 30K BAB
I
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1 Guarnizione 5 pz. 2 Tubo Ø 18 con calotta 5 pz.
3 Dado con sede conica x ogiva 3/4 Gas 1 pz.
3.1 Dado con sede conica x o-ring 3/4 Gas 4 pz. 4 Ogiva in ottone 1 pz.
4.1 O-ring x tubo Ø18 4 pz. 5 Nipplo 3/4 Gas x ogiva 1 pz.
5.1 Nipplo 3/4 Gas x o-ring 4 pz.
6 Guarnizione 2 pz. 7 Tubo Ø 14 con calotta 2 pz.
8.1 Dado con sede conica x o-ring 1/2 Gas 2 pz.
9.1 O-ring per tubo Ø14 2 pz.
10.1 Nipplo 1/2 Gas M-F x o-ring 2 pz.
11 Rubinetto 1/2 Gas M-F 1 pz. 12 Rubinetto 3/4 Gas M-F 1 pz.
13 Kit rubinetti 3/4 Gas M-F
(fornitura a richiesta)
4 pz.
MI (A.T.) - Mandata impianto di riscaldamento
Alta Temperatura R 3/4
RI (A.T.) - Ritorno impianto di riscaldamento
Alta Temperatura R 3/4
MI (B.T.) - Mandata impianto di riscaldamento
Bassa Temperatura R 3/4
RI (B.T.) - Ritorno impianto di riscaldamento
Bassa Temperatura R 3/4
AFS - Entrata acqua fredda sanitaria R 1/2 GAS - Entrata gas R 3/4 ACS - Uscita acqua calda sanitaria R 1/2 RS - Ricircolo acqua sanitaria AE - Alimentazione elettrica
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DISTANZA MINIMA DAL SOFFITTO
DISTANZE E FISSAGGI
0002722510
I N S T
COLLEGAMENTI ELETTRICI
ALIMENTAZIONE ELETTRICA
La tensione di alimentazione può essere sia fase-neutro che fase­fase. Oscillazioni della tensione di rete (230 V) sull'ordine del +10 % -15 % non comportano scompensi nel funzionamento. Per il collegamento elettrico alla rete il modulo termico è dotato all'interno di cavo tripolare. L'esecuzione dell'impianto elettrico deve essere conforme alle prescrizioni delle norme vigenti.
L'apparecchio deve inoltre essere provvisto di dispositivo che assicuri la
onnipolare disinserzione dalla rete con una distanza di apertura dei contatti
di almeno 3 mm.
TERMOSTATO O CRONOTERMOSTATO AMBIENTE
• In caso di installazione del termostato o cronotermostato ambiente il pannello strumenti è dotato esternamente dell'apposito cavetto di collegamento.
• Il modulo termico si attiva in riscaldamento tramite la chiusura di un contatto pulito derivato direttamente dal microprocessore della
scheda elettronica, tale contatto non deve essere alimentato con tensione esterna e non deve essere utilizzato per la derivazione di spie di segnalazione o altro.
Nel dispositivo ambiente installato deve essere garantito il doppio
isolamento fra le eventuali parti in tensione e il contatto di comando del termostato ambiente.
A
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L A T O R E
0002701012
1) Cavo tripolare per alimentazione
2) Cavo per collegamento termostato ambiente
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SCHEMA DI COLLEGAMENTO CON SISTEMA DI RISCALDAMENTO A VALVOLE DI ZONA
Il modulo termico può funzionare con un impianto di riscaldamento a più valvole di zona, utilizzando l'apposita centralina Baltur (a ri­chiesta). La linea termostatica della centralina deve essere collegata col connettore relativo al termostato ambiente posto all'esterno del pannello strumenti. E' necessario inoltre ridurre al minimo il tempo di post-circolazione pompa precedentemente programmato, regolando il parametro 9 al valore 01 (vedi paragrafo "ISTRUZIONI PER L'IMPIEGO").
I N S T A
0002700180
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COLLEGAMENTO SONDA ESTERNA (modelli MC 30 - MC 30S - MC 30R - MC 30B - TC 30B)
DATI TECNICI
- Contenitore stagno IP 44
- Sensore NTC con caratteristiche 12 ka 25 °C
950 a 100 °C
INSTALLAZIONE
Una corretta installazione della sonda esterna è indispensabile per il corretto funzionamento del sistema di ter­moregolazione:
- deve essere posizionata sulla parete nord o nord-ovest del fabbricato;
- non deve essere esposta direttamente ai raggi del sole, a fonti di calore o a correnti d'aria (provenienti da
porte,nestre,aperturediventilazione,camini);
-deveesserecollocataacircametàaltezzadell'edicioodellazonainteressataecomunqueadunaaltezza
dal suolo non inferiore a 2,5 m;
-ilpressacavodelcontenitoredeveessereorientatoversoilbasso,protettodaeventualiinltrazionidiliquidi.
I N S
COLLEGAMENTI ELETTRICI
T A
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0002700922
Per eseguire i collegamenti della sonda portare due cavi di sezione adeguata dai morsetti posti all'interno del sensore. I collegamenti ai morsetti possono essere invertiti senza causare inconvenienti.
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SCHEMA ELETTRICO E DI COLLEGAMENTO POMPE IMPIANTO O DI ZONA (modello MC 30, MC 30R, MC 30B, TC 30B)
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0002700421
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- Per il comando delle pompe esterne “CI” è necessario effettuare il collegamento elettrico utilizzando i morsetti posti all’interno del pan-
LEGENDA
CI,CI.. POMPA DI IMPIANTO O DI ZONA
KC RELE’ AUSILIARIO COMANDO CIRCOLATORE
TA,TA.. TERMOSTATO AMBIENTE O CRONOTERMOSTATO
DI ZONA
CCZ CENTRALINA COMANDO ZONE
CTA CONSENSO TERMOSTATO AMBIENTE
nello strumenti come indicato in gura. In questo modo le pompe esterne funzionano soltanto quando il modulo termico è alimentato e acceso (posizione “I”).
H.. SPIE POMPE DI ZONA IN FUNZIONE
PS PANNELLO STRUMENTI MODULO TERMICO
N NEUTRO
TERRA
L FASE
- Nel caso in cui venga installato un solo circolatore esterno “CI”, collegare il termostato ambiente “TA” ad un relè ausiliario “KC” e collegare un contatto all’alimentazione del circolatore e l’altro al connettore ”10” del pannello strumenti come indicato in gura.
- Nel caso in cui vengano installati due o più circolatori di zona, è necessario applicare una centrallina comando zone “CCZ” collegandone la fase “L”, il neutro “N” e la terra al connettore “X1” del pannello strumenti.
NOTA BENE:
PER IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA, LE POMPE ESTERNE DEVONO ESSERE COLLEGATE AL CIRCUITO DI MANDATA DEL MODULO TERMICO.
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SCHEMA ELETTRICO E DI COLLEGAMENTO KIT RELE' AUSILIARIO PER POMPE IMPIANTO O DI ZONA (modello MC 30R, MC 30S, MC 30B, TC 30B)
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ISTRUZIONI DI MONTAGGIO CETRALINA "THETA"
1. Rimuovere la placca copriforo. Rimuovere eventuali tracce di
I
N
colla utilizzando alcool, non utilizzare altri solventi. Rimuove­re le 4 viti di ssaggio coperchio caldaia e sollevarlo legger­mente per rendere possibile l'apertura del quadro elettrico.
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2. Inserire la centralina Theta nell'apposito foro. Fissare la
centralina mediante le due viti di ssaggio
4. Fissare la scheda interfaccia EBV3KOMBI K (kit 96900155)
5. Collegare il cavo piatto
3. Aprire il pannello elettrico e rimuovere il coperchio.
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6. Vericare l'indirizzamento interfaccia
7. Collegare il cavo di alimentazione della scheda interfaccia
(vedi schema elettrico)
9. Collegare la sonda PT 1000 (D) al connettore X1;
collegare la fase al connettore X4 collegare il circolatore solare (C) tra connettore X4 e X2, (vedi schema elettrico).
10. Riassemblare il pannello
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8. Collegare il cavo di comunicazione bus (A) tra scheda inter-
faccia e connettore X1 della centralina Theta, come indicato in gura. (B). Collegare la sonda bollitore KVT 20/6/2 al connettore X1 della centralina Theta (vedi schema elettrico).
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11. Inserire la sonda accumulo sanitario nel portasonda posizio-
nato nella parte bassa del bollitore
12. Accendere la caldaia e procedere alla parametrizzazione
della centralina Theta. Vedi accesso rapido Theta
TRASFORMAZIONE DA METANO A GPL
VALUTAZIONE INDICATIVA DEL COSTO DI ESERCIZIO
a) 1 m3 di gas liquido in fase gassosa ha un potere calorico inferiore di circa 88 MJ. b) Per ottenere 1 m3 di gas occorrono circa 2 kg di gas liquido che corrispondono a circa 4 litri di gas liquido.
Da quanto sopra esposto si può dedurre che utilizzando gas liquido (G.P.L) si ha indicativamente la seguente equivalenza: 22.000 kcal=1 m3 (in fase gassosa) = 2 kg di G.P.L. (liquido)= 4 litri G.P.L. (liquido) da cui è possibile valutare il costo di esercizio.
DISPOSIZIONI DI SICUREZZA
Il gas liquido (G.P.L.) ha, in fase gassosa, un peso specico superiore a quello dell'aria e quindi non si disperde nell'aria come il metano che ha un peso specico inferiore, ma precipita e si spande al suolo (come fosse un liquido). Tenendo presente il principio sopra illustrato il Ministero dell'interno ha disposto limitazioni nell'impiego del gas liquido con la Circolare n° 412/4183 del 6 Febbraio 1975 di cui riassumiamo i concetti che riteniamo più importanti.
a) L'utilizzo del gas liquido (G.P.L.) per bruciatore e/o modulo termico può avvenire solo in locali fuori terra e attestati verso spazi liberi.
Non sono ammesse installazioni che utilizzino il gas liquido in locali seminterrati o interrati.
I
b) I locali in cui si utilizza gas liquido devono avere aperture di ventilazione prive di dispositivo di chiusura ricavate su pareti esterne con
N
supercie pari ad 1/15 della supercie in pianta del locale, con un minimo di 0,5 m2. Di dette aperture almeno un terzo della supercie complessiva deve essere posta nella parte inferiore di parete esterna a lo pavimento.
S
ESECUZIONI DELL'IMPIANTO DEL GAS LIQUIDO PER ASSICURARE CORRETTO FUNZIONAMENTO E SICUREZZA.
T
La gassicazione naturale, da batteria di bombole o serbatoio, è utilizzabile solo per impianti di piccola potenza.
A
La capacità di erogazione in fase di gas, in funzione delle dimensioni del serbatoio e della temperatura minima esterna sono esposte, solo
L
a titolo indicativo, nella seguente tabella.
L
TEMPERATURA MINIMA -15 °C -10 °C -5 °C -0 °C +5 °C
A
Serbatoio 990 litri 1,6 kg/h 2,5 kg/h 3,5 kg/h 8 kg/h 10 kg/h
T
Serbatoio 3000 litri 2,5 kg/h 4,5 kg/h 6,5 kg/h 9 kg/h 12 kg/h
O
Serbatoio 5000 litri 4 kg/h 6,5 kg/h 11,5 kg/h 16 kg/h 21kg/h
R
Ad eccezione di impianti di piccola potenza è sempre indispensabile, per il funzionamento e per la sicurezza, installare un adatto riscaldatore del gas liquido (vaporizzatore) immediatamente prima del riduttore di pressione.
E
Il vaporizzatore è un recipiente costruito secondo norme, munito di termostato di controllo, che riscalda il gas prelevato allo stato liquido facendolo diventare gassoso mediante resistenza elettrica o circolazione di uido caldo. La riduzione di pressione ed il cambiamento di stato (da liquido a gas) determinano un forte abbassamento di temperatura che, nella stagione fredda, raggiunge facilmente valori sensibilmente inferiori a zero gradi. L'eventuale umidità (acqua) che accidentalmente si trovasse nel gas liquido, si trasformerebbe in ghiaccio, impedendo il corretto funzio­namento del riduttore (bloccato in posizione di apertura). Il vaporizzatore deve essere installato vicinissimo al riduttore per evitare che il gas, prelevato dal serbatoio allo stato liquido, arrivi già raffreddato al riduttore stesso. Senza il vaporizzatore è praticamente impossibile, nella stagione fredda, assicurare la corretta alimentazione con gas allo stato gassoso. La riduzione della pressione può essere effettuata mediante un adatto riduttore di pressione. È notevolmente diffuso anche l'impianto con riduzione della pressione in due stadi perchè: a) riduce i pericoli di congelamento e formazione di condensa.
b) La tubazione compresa tra il primo ed il secondo riduttore può essre dimensionata con diametro minore di quello che sarebbe necessario
con la riduzione ad un solo stadio. Nel caso di distribuzione piuttosto estesa si realizza una sensibile riduzione di costi. c) Si realizza un valore più costante della pressione nale. Per la riduzione a due salti di pressione si installa un primo riduttore in prossimità del serbatoio (o all'uscita del vaporizzatore) che riduce
la pressione a circa 1 bar. Un secondo riduttore di pressione è installato all'esterno, prima del nel locale caldaia, che riduce la pressione al valore di alimentazione (normalmente 30 mbar = 300 mmH2O). Nel caso di gasicazione naturale il regolatore di primo stadio deve essere installato in modo che l'eventuale condensa si scarichi nel serbatoio.
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Manometro e
presa di pressione
Riduttore di 1° salto Uscita circa 1bar = 1kg/cm2 portata
adeguata
Serbatoio
G.P.L.
Filtro (tipo vapore)
Riduttore di 2° salto Uscita circa 30 mbar = 0,03 kg/cm Portata = circa il doppio del massimo richiesto dall'utilizzatore
Prese di pressione
Rubinetto
2
Filtro
Modulo termico GENIO tecnic
PROSPETTI RELATIVI ALLE PORTATE DI GAS IN FUNZIONE DEI DIAMETRI INTERNI E DELLE LUNGHEZZE DELLE TUBAZIONI. (TRATTO DALLE NORME UNI 7129-92)
Portate in volume (m3/h a 15 °C) per miscele di G.P.L., densità 1,69, calcolate per tubazioni di acciaio, con perdite di carico di 2,0 mbar.
Filettatura 3/8 1/2 3/4 1 1 1/4 1 1/2 2 2 1/2 3
Øi mm 13,2 16,7 22,3 27,9 36,6 42,5 53,9 69,7 81,7
s mm 2,0 2,3 2,3 2,9 2,9 2,9 3,2 3,2 3,6
L m Portata m3/h
2 2,61 4,99 11,05 20,45 43,07 64,90 122,79 244,25 373,47 4 1,77 3,38 7,48 13,82 29,10 43,84 84,08 167,31 255,76
6 1,41 2,69 5,95 10,99 23,13 34,84 66,79 134,07 204,91
8 1,20 2,29 5,05 9,34 19,65 29,59 56,72 114,57 175,08 10 1,06 2,01 4,45 8,23 17,31 26,07 49,96 100,98 154,96 15 0,84 1,60 3,54 6,54 13,75 20,70 39,67 80,16 123,79 20 0,71 1,36 3,01 5,55 11,68 17,58 33,68 68,04 105,07
25 0,53 1,20 2,65 4,89 10,28 15,48 29,66 59,91 92,51 30 0,57 1,08 2,39 4,41 9,27 13,95 26,73 54,00 83,37 40 0,48 0,92 2,03 3,74 7,87 11,84 22,69 45,82 70,74 50 0,42 0,81 1,79 3,30 6,93 10,43 19,98 40,34 62,28 75 0,34 0,64 1,42 2,62 5,50 8,28 15,85 32,00 49,40
100 0,29 0,55 1,20 2,22 4,67 7,02 13,45 27,15 41,91
0002720640
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Portate in volume (m3/h a 15 °C) per miscele di G.P.L., densità 1,69, calcolate per tubazioni di rame, con perdite di carico di 2,0 mbar.
pag. 35 di 110 0006080822_201002
Øi mm 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0 19,0
s mm 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,5
L m Portata m3/h
2 0,33 0,72 1,32 2,17 3,30 4,75 7,60 4 0,22 0,48 0,89 1,46 2,22 3,19 5,10
6 0,17 0,38 0,70 1,15 1,76 2,53 4,04
8 0,15 0,32 0,59 0,98 1,49 2,14 3,42 10 0,13 0,28 0,52 0,86 1,31 1,88 3,01 15 0,10 0,23 0,41 0,68 1,04 1,49 2,38 20 0,09 0,19 0,35 0,58 0,88 1,26 2,02
25 0,08 0,17 0,31 0,51 0,77 1,11 1,78 30 0,07 0,15 0,28 0,46 0,70 1,00 1,60 40 0,06 0,13 0,24 0,39 0,59 0,85 1,35 50 0,05 0,11 0,21 0,34 0,52 0,75 1,19 75 0,04 0,09 0,16 0,27 0,41 0,59 0,94
100 0,03 0,08 0,14 0,23 0,35 0,50 0,80
TRASLAZIONE CAMPO DI POTENZA
Trasformazione da MC / TC 30 a MC / TC 24 (kit traslazione campo di potenza cod.96910015)
Per il montaggio del kit procedere come segue:
1) chiudere il rubinetto del gas e scollegare la ghiera (h) mante­nendo il tubo di alimentazione valvola gas collegato lato (j);
2) togliere il silenziatore (g) slandolo dal gruppo miscelatore (c);
3) smontare il gruppo miscelatore dall’ elettroventilatore (a) fa­cendo attenzione alla guarnizione di tenuta (b) posta fra grup­po miscelatore ed elettroventilatore;
4) scollegare la valvola gas (f) dal gruppo miscelatore (c ) svitan­do le tre viti di ssaggio
5) sostituire il gruppo miscelatore (con cod. targhetta
45.900.446.252) con quello a corredo del kit traslazione campo di potenza (con cod. targhetta 45.900.444.003)
6) procedere al montaggio dei vari componenti avendo cura di
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posizionare correttamente le guarnizioni di tenuta (b, e, m)
7) a montaggio ultimato procedere all’accensione dell’apparec­chio quindi effettuare una prova di tenuta del circuito gas e un’analisi di combustione. Effettuare la regolazione dell’elettro­valvola riportando i valori di O2 indicati in tabella.
8) posizionare le targhette, a corredo del kit, con i dati di potenza e ACS (solo dove presente) come indicato in gura. Fare atten­zione: le targhette sono di tipo non removibile.
N.B. Posizionare l'ugello (d) solo nel caso di alimentazione a
GPL.
Nota: Gruppo miscelatore MC/TC 30: 45.900.446.252 Gruppo miscelatore MC/TC 24: 45.900.444.003
O
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Targhetta da applicare solo se la caldaia è versione ACS
Valori di O2 impostati per funzionamento a metano e GPL
Modello Combustibile Portata termica
MC 24 .. / 30 .. Metano 4,0% ± 0,5 4,0% ± 0,5
TC 24 ... / 30 ... GPL 5,0% ± 0,5 5,0% ± 0,5
min max
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Il Modulo termico Genio tecnic a condensazione viene fornito per l'installazionediretta dei tubi coassiali 60/100 e funzionamento a gas metano; per la trasformazione da funzionamento gas metano a GPL è necessario sostituire l'ugello installato con quello dato a corredo.
Optional: tubi separati (gas metano/GPL).
Per l'installazione del modulo termico Genio tecnic a conden­sazione con tubi separati e funzionamento a gas metano non devono essere fatte variazioni sulle regolazioni del numero di giri del ventilatore e l'ugello è sempre lo stesso utilizzato per i tubi coassiali e funzionamento a gas metano. N.B. Con il modulo termico funzionante a GPL è indispensabile applicare la targhetta specifiche combustibile GPL sovrapponendola alla esistente (Metano). Dopo aver provveduto all'installazione dell'ugello seguen­do le "Istruzioni per la sostituzione dell'ugello", satare accuratamen­te il circuito gas e procedere successivamente all'accensione del modulo termico. Ad accensione avvenuta vericare che i valori di ossigeno (O2 %) a potenza massima e minima rientrino nel campo di tolleranza riportato nella tabella sottostante. Nota bene: In fase di verica dei valori di combustione per passare rapidamente dalla potenza massima alla minima e viceversa, o per bloccare la potenza al valore massimo o minimo del campo, utilizzare la funzione speciale "MODE +" (blocco potenza massima) o "MODE -" (blocco potenza minima) anche con termostato ambiente aperto e senza nessuna richiesta di ACS (per moduli termici con produzione). Al termine delle prove premere contemporaneamente i pulsanti "+ e
-" per annullare la funzione speciale.
ISTRUZIONI PER LA SOSTITUZIONEDELL'UGELLO
Per il montaggio dell'ugello procedere come segue:
1) chiudere il rubinetto del gas e scollegare la ghiera (h) mantenendo il tubo di alimentazione valvola gas collegato lato (j);
2) togliere il silenziatore (g) slandolo dal gruppo miscelatore (c);
3) smontare il gruppo miscelatore e valvola (c+f) svitando le due viti che bloccano il gruppo miscelatore all’elettroventilatore (a) facendo attenzione alla guarnizione di tenuta (b) posta fra gruppo miscelatore ed elettroventilatore;
4) scollegare la valvola gas (f) dal gruppo miscelatore (c) svitando le tre viti di ssaggio;
5) inserire l’ugello per combustibile GPL (d) all’interno della guar­nizione (e);
6) procedere al montaggio dei vari componenti avendo cura di posizionare correttamente le guarnizioni di tenuta (b, e, m);
7) a montaggio ultimato procedere all’accensione dell' apparecchio quindi effettuare una prova di tenuta del circuito gas e un’analisi di combustione. Effettuare la regolazione dell’elettrovalvola del gas se i valori di O2 rilevati alla portata termica massima e minima si discostano dai valori indicati in tabella.
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TIPO DI UGELLO (diametro in mm)
Tubazioni tipo Tubi separati e coassiali
tipo gas:
Valori di O2 impostati per funzionamento a metano e GPL
Modello Combustibile Portata termica
MC 30 / MC 30S / MC 30B / MC 30R
TC 30B / TC 30 BAB / KA C ...
metano SENZA UGELLO (foro libero GPL UGELLO Ø 5 mm
min max
Metano 4,0% ± 0,5 4,0% ± 0,5
G.P.L. 5,0% ± 0,5 5,0% ± 0,5
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RACCOMANDAZIONI SULLE CARATTERISTICHE DELL'ACQUA DELL'IMPIANTO
Il riempimento dell’impianto di riscaldamento è un’operazione estremamente delicata che non va assolutamente sottovalutata sia nei casi di mera sostituzione del generatore di calore, sia nei casi di nuova installazione. Un’errata valutazione delle caratteristiche dell’acqua dell’impianto può comportare, in certi casi, il danneggiamento dell’impianto e del generatore di calore. Quasi mai un impianto è a perfetta tenuta, talvolta possono vericarsi perdite di acqua nonché l’entrata dell’ossigeno. Come vedremo nel seguito entrambi questi fenomeni sono dannosi. Tra i parametri che possono incidere negativamente sulla vita di un impianto, i principali sono:
- La presenza contemporanea di metalli con diverso potenziale elettrochimico (rame, ottone, acciaio e a volte anche alluminio) che, in ambiente acquoso, danno luogo a corrosione galvanica.
- La presenza di ossigeno libero, dovuto solitamente ad inltrazioni
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d’aria che si realizzano in prossimità di raccordi o guarnizioni, costituisce un tipico agente corrosivo, particolarmente attivo a temperature comprese fra 50 e 70° C.
- La perdita di acqua, che porta a frequenti rabbocchi, può agire sia in senso corrosivo, sia in senso incrostante, a seconda del tipo di acqua disponibile per il rabbocco stesso. In tutti i casi l’entità delle perdite (e dei relativi rabbocchi) va tenuta sotto controllo, specie quando è installato un sistema di riempimento automatico. In questo caso è senz’altro raccomandata l’installazione di un contatore che indichi la quantità di acqua reintegrata.
Impurità naturali o aggiunte nell’acqua: Molte acque potabili possono contenere concentrazioni, anche notevoli, di cloruri e solfati che possono aumentare la velocità di corrosione delle superci metalliche. Altri componenti indesiderati potrebbero essere stati introdotti nell’impianto prima o durante l’installazione (materiali da costruzione, trucioli metallici, segatura, grasso, depositi, e sporcizia in genere). Anche i residui di saldatura possono causare corrosione, sia nel caso di impianti nuovi, sia in caso di modiche o di riparazioni. Nei vecchi impianti progettati per funzionare con termosifoni, caratterizzati da un diametro delle tubazioni molto grande, il contenuto d’acqua dell’impianto è notevole e favorisce la formazione di fanghi e depositi.
Fanghi e Incrostazioni La presenza di depositi neri (magnetite) indica che la corrosione è limitata, tuttavia, l’alto peso specico di questo ossido può creare intasamenti di difcile rimozione, specie nelle zone più calde. Le incrostazioni sono dovute alla durezza dell’acqua, ovvero alla presenza di sali di calcio e di magnesio. Il calcio, sotto forma di carbonato, precipita sulle zone più calde dell’impianto. La magnetite contribuisce spesso a rafforzare l’incrostazione. L’ossido di ferro rosso Fe2O3 è invece indice di corrosione da ossigeno.
Perdite frequenti In caso di perdite frequenti l’idrogeno e/o l’aria si accumulano sulla parte alta dello scambiatore e dei radiatori impedendo un completo scambio di calore. Quando ha inizio il processo di corrosione elettrolitica il livello dell’acqua dell’impianto si riduce, si accumulano gas sulla parte alta dello scambiatore di calore e sui radiatori.
La presenza di aria è causata dal fatto che l’impianto potrebbe non essere perfettamente a tenuta. Un lento calo della pressione dell’impianto dovuto ad una perdita è spesso difcile da trovare soprattutto quando la falla è di entità ridotta (d’inverno le perdite sulle valvole dei radiatori a volte non sono visibili perché sono asciugate dal calore prodotto dal radiatore o dalla caldaia). Queste micro perdite però consentono all’aria di entrare nell’impianto. I punti principali che possono dare luogo a micro perdite si trovano
nelle giunzioni, e, in particolare, dal lato di aspirazione del circolatore
(valvole di sfogo aria, tenute con o-ring, valvole di caricamento). In questi casi, per evitare danni, è necessario proteggere l’impianto con un adatto inibitore di corrosione.
PER UN CORRETTO FUNZIONAMENTO DELL’IMPIANTO E’
NECESSARIO ACCERTARE CHE:
1) l’impianto sia esente da perdite o perlomeno siano eliminate le perdite più evidenti;
2) se è presente un sistema di riempimento automatico, deve
essere stato installato un conta litri allo scopo di conoscere con
precisione l’entità delle eventuali perdite;
3) il riempimento dell’impianto e i rabbocchi siano effettuati con acqua addolcita per ridurre la durezza totale. L’acqua deve essere anche condizionata al ne di mantenere il pH all’interno della soglia prevista onde evitare fenomeni di corrosione (vedere la tabella sottostante).
4) Sia sugli impianti nuovi sia nelle sostituzioni l’impianto deve essere dotato di sistemi efcienti che provvedano all’eliminazione dell’aria e delle impurità: ltri a Y, separatori di micro impurità e separatori di micro bolle d’aria;
5) Evitare di scaricare acqua dell’impianto durante le manutenzioni ordinarie anche se si tratta di quantità apparentemente insignicanti: ad esempio per la pulizia dei ltri dotare l’impianto delle apposite valvole di intercettazione;
6) Procedere sempre ad un’analisi dell’acqua dell’impianto prima di aprire la comunicazione fra nuovo generatore ed impianto, per stabilire se i parametri presenti nell’acqua indicano la necessità di procedere allo svuotamento completo dell’impianto, all’utilizzo dell’acqua già presente nell’impianto o al lavaggio chimico dell’impianto, usando acqua di rete con l’aggiunta di un prodotto detergente, quando esiste il sospetto che l’impianto possa essere sporco o particolarmente intasato, ed al successivo caricamento di nuova acqua trattata.
Se l’analisi di un campione di acqua che sarà utilizzata per il caricamento dell’impianto mostra i seguenti valori, allora è tutto regolare, se invece mostra parametri diversi deve essere utilizzato un inibitore.
9,6 < pH < 10,5 Ca++ + Mg++ : <0,5°f OH + 1/2 CO3 : da 5 a 15°f
P2O5 : da 10 a 30 mg/l
Na2SO3: da 20 a 50 mg/l
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Se l’acqua dell’impianto è in contatto inoltre con alluminio è richie­sto un valore di pH <8,5.
Trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso civile Norma UNI 8065
D - QUANDO deve essere effettuato il trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso civile?
R - SEMPRE, nelle sostituzioni dei generatori su impianti esistenti, nei nuovi impianti (NUOVO IMPIANTO e NUOVO GENERATORE).
La norma UNI 8065 dice che:
“in fase di progetto devono essere previsti, in base alle caratteristiche dell’acqua greggia, tutti gli impianti di trattamento e i condizionamenti chimici necessari per ottenere acqua con le caratteristiche riportate in 6.1.4”.
Paragrafo 6.1.4
Aspetto: possibilmente limpida. pH: maggiore di 7 (con radiatori a elementi di
alluminio o leghe leggere il pH deve essere anche minore di 8).
Condizionanti: presenti entro le concentrazioni prescritte dal
fornitore. Ferro (come Fe) < 0,5 mg/kg (valori più elevati di Ferro sono dovuti a fenomeni corrosivi da eliminare). Rame (come Cu) < di 0,1mg/kg (valori di rame più elevati sono dovuti a fenomeni corrosivi da eliminare). DPERCHÉ deve essere effettuato il trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso civile?
R – Per PRESERVARE gli impianti nel tempo R – Per OTTIMIZZARE il rendimento R – Per ASSICURARE la regolarità di funzionamento delle
apparecchiature ausiliarie
R – Se non si conoscono le caratteristiche dell’acqua è molto elevata
la probabilità di incorrere negli inconvenienti tipici che sono:
1. INCROSTAZIONI
1°fr = 10mg/kg CaCO3 30° fr = 300 mg/kg CaCO Su un impianto che contiene 1000 litri d’acqua il contenuto di CaCO3 è pari a 300 gr, che se non saranno trattati adeguatamente si depositeranno sulla supercie dello scambiatore.
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ATTENZIONE, la norma dice che: “per quanto concerne l’acqua calda sanitaria non potrà
comunque essere previsto alcun tipo di trattamento che possa impedirne l’eventuale uso alimentare, relativamente ai parametri tossicologici e microbiologici previsti dalla legislazione vigente”. “La presente norma considera inoltre che l’acqua destinata all’alimentazione degli impianti termici ad uso civile abbia, prima del trattamento, caratteristiche analoghe a quelle di un’acqua potabile”.
R – I trattamenti a cui possono essere sottoposte le acque di alimento e/o ricircolo degli impianti di riscaldamento sono cosi classicati:
- Trattamenti sici e chimico-sici (detti anche “esterni”), quali
ltrazione e addolcimento;
- Trattamenti chimici (detti anche “interni”), quali stabilizzazione della
durezza, dispersione dei depositi, deossigenazione, correzione
del pH, formazione di lm protettivi, controllo crescite biologiche, protezione dal gelo.
LA SCELTA DEL TIPO DI TRATTAMENTO VA FATTA IN BASE ALLE CARATTERISTICHE DELL’ACQUA DA TRATTARE, AL TIPO DI IMPIANTO E AI LIMITI DI PUREZZA RICHIESTI
D – Su QUALI impianti termici ad uso civile deve essere effettuato il trattamento dell’acqua?
R – TUTTI GLI IMPIANTI DEVONO PREVEDERE UN TRATTAMENTO
Impianti di potenza < 350 kW:
- Filtro di sicurezza;
- Se la durezza totale è < 35° fr l’addolcimento
può essere sostituito da idoneo condizionamento chimico.
- Impianti di potenza > 350 kW:
- Filtro di sicurezza;
Se la durezza totale è > 15° fr deve essere utilizzato un addolcitore per riportare la durezza entro i limiti previsti in 6.1.3 (< 15° fr).
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2. CORROSIONI
La corrosione di norma è favorita dalla presenza di ossigeno, dal contatto fra metalli diversi oppure dalla presenza di cloruri.
3. DEPOSITI
Sono sostanze organiche e inorganiche insolubili: FANGHI, RESIDUI DI LAVORAZIONE.
DCOME deve essere effettuato il trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso civile?
R – Per denire il trattamento è necessario analizzare l’acqua dell’impianto e l’acqua dell’alimento.
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VALUTAZIONI SULL’IMPIANTO
CARATTERISTICHE DEL
SISTEMA (IMPIANTO)
Mera sostituzione del generatore
Stato di conservazione del circuito (impianto)
Discreto stato: l ’ im p ia n to ha p e r di t e
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a c c ett a b ili e l ’ ana l i si del l’ac q ua d ell’ impi anto mostra che la durezza e il pH non sono conformi, non ci sono comunque segnali di corrosione in atto.
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Pessimo stato: gravi condizioni do vute a se gni evi den ti di
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s p o r c i z i a n e l l ’ a c q u a d e ll ’ i mp i a nt o e r e si d u i
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sol idi ; l’an alis i dell ’ac qua
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dell’impianto mostra inoltre segni di corrosione in atto.
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Buono stato: l’impianto non perde e l’analisi dell ’ acqua d e ll’i m p iant o mostra parametri accettabili, non c i sono s e g n a l i di corrosione in atto
Scaricare l’impianto
Co ntattare pers onale specializzato che effettui
un trattamento specico
di risanamento dell’impianto
Nuovo impianto, nuovo generatore
Analizzare le caratteristiche dell’acqua disponibile per il caricamento
Installare: f i l tro a Y, separatore microimpurità, sep ara tore mi crob oll e d’aria, adeguato
trattamento chimico-sico
dell’acqua di caricamento per r idur r e du r ezza e ottenere corretto pH
A risanamento effettuato
Caricare l’impianto con acqua opportunamente trattata
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Controllare periodicamente le caratteristiche dell’acqua del circuito impianto e del caricamento,
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pulire i ltri, vericare le perdite e effettuare la manutenzione del sistema di trattamento.
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CARICAMENTO CIRCUITO IDRAULICO
CARICAMENTO DEL MODULO TERMICO E DELL'IMPIANTO (modello MC 30)
Effettuati tutti i collegamenti dell'impianto, si può procedere al riempimento del circuito. Per un perfetto caricamento del modulo termico tale operazione deve essere effettuata con cautela, rispettando le seguenti fasi:
- aprire le valvole di sfogo dei radiatori;
- aprire il rubinetto di entrata acqua fredda per riempimento impianto di riscaldamento ed attendere che dai radiatori sia uscita completamente l'aria;
- accertarsi del funzionamento della valvola di sfogo aria automatica posta nel circolatore;
- chiudere le valvole dei radiatori non appena esce acqua;
- controllare sull'idrometro posto sul cruscotto delil modulo termico che la pressione a freddo raggiunga un valore compreso fra 1,1 e 1,2 bar e chiudere quindi il rubinetto di riempimento;
- Per eliminare completamente l'aria dal modulo termico si consiglia di posizionare il selettore in estate o in inverno, chiudere il rubinetto del gas ed effettuare un'accensione alllo scopo di attivare il circolatore. Appena il modulo termico sarà andato in blocco (con circolatore in funzione) attendere che il valore di pressione letto all'idrometro si stabilizzi ed eventualmente aprire il rubinetto di caricamento per riportare la pressione al valore richiesto.
Per un corretto funzionamento la pressione dell'acqua del modulo termico letta nell'idrometro a circuito caldo deve essere di circa 1,5 bar. Qualora durante il funzionamento tale pressione dovesse scendere considerevolmente al di sotto del valore indicato, l'utente dovrà, agendo sul dispositivo di riempimento, riportarla al valore iniziale.
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ISTRUZIONI CIRCUITO IDRAULICO (modello MC 30R)
E' opportuno accertarsi che la pressione di rete non superi mai i 6 bar; in caso raggiunga tale valore è necessario installare un riduttore di pressione nell'alimentazione. Nel caso in cui la pressione di linea sia eccessivamente alta al punto tale da consentire una portata di acqua sanitaria troppo elevata, si consiglia di regolare l'erogazione ad un massimo di 13,0 litri al minuto tramite il rubinetto di ingresso acqua fredda sanitaria (AFS) (kit raccordi disponibile su richiesta) o tramite l'apposito limitatore di portata. Per evitare pulizie frequenti del bollitore ad accumulo in zone in cui l'acqua fosse particolarmente dura, è necessario effettuare un adeguato trattamento dell'acqua in grado di rallentare considerevolmente la precipitazione del calcare.
CARICAMENTO DEL MODULO TERMICO E DELL'IMPIANTO (modello MC 30R)
Effettuati tutti i collegamenti dell'impianto, si può procedere al riempimento del circuito. Per un perfetto caricamento del modulo termico tale operazione deve essere effettuata con cautela, rispettando le seguenti fasi:
- aprire il rubinetto di entrata acqua fredda per riempimento impianto di riscaldamento;
- aprire le valvole di sfogo dei radiatori;
- accertarsi del funzionamento della valvola di sfogo aria automatica posta nel circolatore;
- chiudere il rubinetto di riempimento sull'idrometro posto sul cruscotto del modulo termico la pressione a freddo raggiunge un valore compreso fra 1,1 e 1,2 bar;
- chiudere le valvole dei radiatori non appena esce acqua;
- sfogare nuovamente l'eventuale aria attraverso le valvole di sato dei radiatori;
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- Per eliminare completamente l'aria dal modulo termico si consiglia di posizionare il selettore in estate o in inverno, chiudere il rubinetto
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del gas ed effettuare un'accensione alllo scopo di attivare il circolatore. Appena il modulo termico sarà andato in blocco (con circolatore in funzione) attendere che il valore di pressione letto all'idrometro si stabilizzi ed eventualmente aprire il rubinetto di caricamento per riportare la pressione al valore richiesto.
- Il rubinetto (A) può essere utilizzato per lo scaricamento del modulo termico.
Per un corretto funzionamento la pressione dell'acqua del modulo termico letta nell'idrometro a circuito caldo deve essere di circa 1,5 bar. Qualora durante il funzionamento tale pressione dovesse scendere considerevolmente al di sotto del valore indicato, l'utente dovrà, agendo sul dispositivo di riempimento, riportarla al valore iniziale.
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ISTRUZIONI CIRCUITO IDRAULICO (modello MC 30S)
Il circuito di produzione rapida Acqua Calda Sanitaria non necessita di valvola di sicurezza. È opportuno pero' accertarsi che la pressione di rete non raggiunga mai i 6 bar; in caso raggiunga tali valori è necessario installare un riduttore di pressione nell'alimentazione. La pressione minima necessaria al funzionamento dei dispositivi di produzione dell'acqua sanitaria è pari a 0,20 bar con portata minima di 2,5 litri al minuto (portata minima di acqua calda che un modulo termico può erogare). Nel caso in cui la pressione di linea sia eccessivamente alta al punto tale da consentire una portata di acqua sanitaria troppo elevata, si consiglia di regolare l'erogazione ad un massimo di 13,0 litri al minuto tramite il rubinetto di ingresso acqua fredda sanitaria (AFS) in dotazione nel kit raccordi standard o tramite l'apposito limitatore di portata. Per evitare pulizie frequenti dello scambiatore sanitario in zone in cui l'acqua fosse particolarmente dura, è necessario effettuare un ade­guato trattamento dell'acqua in grado di rallentare considerevolmente la precipitazione del calcare.
CARICAMENTO DEL MODULO TERMICO E DELL'IMPIANTO (modello MC 30S)
Effettuati tutti i collegamenti dell'impianto, si può procedere al riempimento del circuito. Per un perfetto caricamento del modulo termico tale operazione deve essere effettuata con cautela, rispettando le seguenti fasi:
- aprire le valvole di sfogo dei radiatori;
- aprire il dispositivo manuale di riempimento impianto di riscaldamento (B).
- accertarsi del funzionamento della valvola di sfogo aria automatica posta nel circolatore;
- chiudere le valvole dei radiatori non appena esce acqua;
- Per eliminare completamente l'aria dal modulo termico si consiglia di posizionare il selettore in estate o in inverno, chiudere il rubinetto del gas ed effettuare un'accensione alllo scopo di attivare il circolatore. Appena il modulo termico sarà andato in blocco (con circolatore in funzione) attendere che il valore di pressione letto all'idrometro si stabilizzi ed eventualmente aprire il rubinetto di caricamento per riportare la pressione al valore richiesto.
- controllare sull'idrometro posto sul cruscotto del modulo termico che la pressione a freddo raggiunga un valore compreso fra 1,1 e 1,2 bar e chiudere quindi il rubinetto di riempimento (B);
- sfogare nuovamente l'eventuale aria attraverso le valvole di sato dei radiatori.
Per un corretto funzionamento la pressione dell'acqua del modulo termico letta nell'idrometro a circuito caldo deve essere di circa 1,5 bar. Qualora durante il funzionamento tale pressione dovesse scendere considerevolmente al di sotto del valore indicato, l'utente dovrà, agendo sul dispositivo di riempimento, riportarla al valore iniziale.
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ISTRUZIONI CIRCUITO IDRAULICO (modello MC 30B)
Il circuito di accumulo Acqua Calda Sanitaria è dotato di valvola di sicurezza tarata a 8 bar. È opportuno pero' accertarsi che la pressione di rete non superi mai i 6 bar; in caso raggiunga tale valore è necessario installare un riduttore di pressione nell'alimentazione. Nel caso in cui la pressione di linea sia eccessivamente alta al punto tale da consentire una portata di acqua sanitaria troppo elevata, si consiglia di regolare l'erogazione ad un massimo di 13,0 litri al minuto tramite il rubinetto di ingresso acqua fredda sanitaria (AFS) (kit raccordi disponibile su richiesta) o tramite l'apposito limitatore di portata. Per evitare pulizie frequenti del bollitore ad accumulo in zone in cui l'ac­qua fosse particolarmente dura, è necessario effettuare un adeguato trattamento dell'acqua in grado di rallentare considerevolmente la precipitazione del calcare.
CARICAMENTO DEL MODULO TERMICO E DELL'IMPIANTO (modello MC 30B)
Effettuati tutti i collegamenti dell'impianto, si può procedere al riempimento del circuito. Per un perfetto caricamento del modulo termico tale operazione deve essere effettuata con cautela, rispettando le seguenti fasi:
- accertarsi che la caldaia sia disinserita dalla linea elettrica;
- dopo aver aperto un rubinetto dell'acqua calda sanitaria per satare il circuito di prelievo, aprire il rubinetto principale di ingresso acqua fredda sanitaria installato sull'alimentazione per effettuare il caricamento del bollitore. Dopo qualche minuto dal rubinetto dell'Acqua Calda Sanitaria cesserà di fuoriuscire aria e comincerà ad uscire acqua. Chiudere quindi il rubinetto dell'Acqua Calda Sanitaria;
- aprire il rubinetto (B);
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- aprire le valvole di sfogo dei radiatori;
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- accertarsi del funzionamento della valvola di sfogo aria automatica posta nel circolatore;
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- chiudere il rubinetto (B) quando sull'idrometro posto sul cruscotto del modulo termico la pressione a freddo raggiunge un valore compreso
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fra 1,1 e 1,2 bar;
- chiudere le valvole dei radiatori non appena esce acqua;
- sfogare nuovamente l'eventuale aria attraverso le valvole di sato dei radiatori.
- Per eliminare completamente l'aria dal modulo termico si consiglia di posizionare il selettore in estate o in inverno, chiudere il rubinetto del gas ed effettuare un'accensione alllo scopo di attivare il circolatore. Appena il modulo termico sarà andato in blocco (con circolatore in funzione) attendere che il valore di pressione letto all'idrometro si stabilizzi ed eventualmente aprire il rubinetto di caricamento per riportare la pressione al valore richiesto.
Per un corretto funzionamento la pressione dell'acqua del modulo termico letta nell'idrometro a circuito caldo deve essere di circa 1,5 bar. Qualora durante il funzionamento tale pressione dovesse scendere considerevolmente al di sotto del valore indicato, l'utente dovrà, agendo sul dispositivo di riempimento, riportarla al valore iniziale.
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E - Valvola deviatrice
F - Rubinetto di scarico del serpentino bollitore (circuito primario)
G - Valvola termostatica per la regolazione della temperatura dell'acqua calda sanitaria
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ISTRUZIONI CIRCUITO IDRAULICO (MODELLO TC 30B - TC 30 BAB)
Il circuito di accumulo Acqua Calda Sanitaria è dotato di valvola di sicurezza tarata a 6 bar. È opportuno pero' accertarsi che la pressione di rete non superi mai tale valore. In caso raggiunga tale valore è necessario installare un riduttore di pressione nell'alimentazione. Nel caso in cui la pressione di linea sia eccessivamente alta al punto tale da consentire una portata di acqua sanitaria troppo elevata, si consiglia di regolare l'erogazione ad un massimo di 13,0 litri al minuto tramite il rubinetto di ingresso acqua fredda sanitaria (AFS) (kit raccordi disponibile su richiesta) o tramite l'apposito limitatore di portata. Per evitare pulizie frequenti del bollitore ad accumulo in zone in cui l'acqua fosse particolarmente dura, è necessario effettuare un adeguato trattamento dell'acqua in grado di rallentare considerevolmente la precipitazione del calcare.
CARICAMENTO DEL MODULO TERMICO E DELL'IMPIANTO (MODELLO TC 30B - TC 30 BAB)
Effettuati tutti i collegamenti dell'impianto, si può procedere al riempimento del circuito. Per un perfetto caricamento del modulo termico tale operazione deve essere effettuata con cautela, rispettando le seguenti fasi:
- accertarsi che la caldaia sia disinserita dalla linea elettrica;
- dopo aver aperto un rubinetto dell'acqua calda sanitaria per satare il circuito di prelievo, aprire il rubinetto principale di ingresso acqua fredda sanitaria installato sull'alimentazione per effettuare il caricamento del bollitore. Dopo qualche minuto dal rubinetto dell'Acqua Calda Sanitaria cesserà di fuoriuscire aria e comincerà ad uscire acqua. Chiudere quindi il rubinetto dell'Acqua Calda Sanitaria;
- aprire le valvole di sfogo dei radiatori;
- solo nel corso del primo caricamento o dopo avere effettuato la manutenzione del circuito idraulico, onde evitare che eventuali perdite d'acqua creino pericolo o danno, procedere al riempimento utilizzando il comando manuale di apertura dell'elettrovalvola (2) che consente di effettuare tale operazione senza dover alimentare il circuito elettrico. Questo comando manuale è costituito da una vite di regolazione con taglio a cacciavite che può avere due posizioni: chiuso (elettrovalvola chiusa) quando il taglio della vite è allineato alle lettere di marcatura "C" presenti sul corpo valvola, aperto (elettrovalvola aperta) quando il taglio della vite è allineato alla lettera di marcatura "A" presente sul corpo valvola. Dalla posizione "chiuso", ruotando indifferentemente in senso orario o antiorario, si raggiunge la posizione "aperto". Perché l'elettrovalvola possa funzionare tramite l'eccitazione della bobina la vite di regolazione deve essere in posizione "chiuso".
- Chiudere le valvole dei radiatori non appena esce acqua;
- accertarsi del funzionamento della valvola di sfogo aria automatica posta sul circolatore;
- controllare sull'idrometro posto sul cruscotto del modulo termico che la pressione a freddo raggiunga un valore compreso fra 1,1 e 1,2 bar quindi chiudere l'elettrovalvola;
- sfogare nuovamente l'eventuale aria attraverso le valvole di sato dei radiatori. Per un corretto funzionamento la pressione dell'acqua del modulo termico letta sull'idrometro a circuito caldo deve essere di circa 1,5 bar. Qualora durante il funzionamento tale pressione dovesse scendere considerevolmente al di sotto del valore indicato, l'utente dovrà, agendo sul pulsante di caricamento impianto di riscaldamento situato sul cruscotto, riportarla al valore iniziale. Attenzione: prima di procedere al ripristino della pressione del circuito vericare l'assenza di perdite d'acqua.
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COLLEGAMENTO CONDOTTI ASPIRAZIONE E SCARICO
GENERALITA' SULL'INSTALLAZIONE
- Il condotto verticale preesistente utilizzato come condotto di aspirazione dell'aria deve essere stagno rispetto agli ambienti abitativi (UNI CIG 7129-92 paragrafo 4.5), deve, inoltre, avere le pareti interne prive di scabrosità e pulite da eventuali depositi di fuliggine. La sezione utile di passaggio dell'aria non deve essere in nessun caso inferiore a 80 cm2 per singola utenza.
- E' necessario prevedere dei punti di prelievo sui condotti di scarico fumi e di aspirazione dell'aria per l'analisi della combustione e la determinazione dei rendimenti (secondo il DPR 26 Agosto 1993 n.412 art.5 comma 8).
- Per condotti di scarico fumi di lunghezza superiore a 6 m posti all'interno dell'edicio o per quelli posti all'esterno si consiglia l'utilizzo di tubi e curve adeguatamente coibentati.
- I camini di nuova costruzione utilizzati per l'evacuazione dei prodotti della combustione di impianti a gas per uso domestico devono essere eseguiti osservando le prescrizioni previste dalle norme vigenti (UNI CIG 7129-92, UNI 9615, UNI 9731).
- I condotti, in particolare quelli di scarico fumi devono essere installati in modo tale da consentire le dilatazioni lineari del tubo.
- Per il posizionamento dei terminali di aspirazione aria e di scarico fumi è necessario rispettare quanto previsto dalle norme UNI CIG 7129-92.
SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE (Norma UNI-CIG 7129 - 92)
(Riferimento paragrafo 4.6)
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I condotti di scarico diretti all'esterno devono essere forniti direttamente dal costruttore come facenti parte integrante degli apparecchi stagni
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ed è il costruttore che garantisce, secondo le norme speciche dei singoli apparecchi, le condizioni di funzionamento e di sicurezza del complesso apparecchio-condotto di scarico. Per quanto concerne i terminali, anche questi dispositivi sono forniti dal costruttore unitamente
S
all'apparecchio, sono provati con il complesso e devono rispondere ai requisiti costruttivi indicati nelle norme speciche.
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(Riferimento paragrafo 4.4.2.1)
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Un camino per l'evacuazione nell'atmosfera dei prodotti della combustione di apparecchi a tiraggio forzato deve rispondere ai seguenti requisiti:
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- essere a tenuta dei prodotti della combustione, impermeabile e termicamente isolato
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(secondo quanto prescritto dalla norma in proposito);
- essere realizzato in materiali adatti a resistere nel tempo alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore ed all'azione dei prodotti della combustione e delle loro eventuali condense;
- avere andamento verticale ed essere privo di qualsiasi strozzatura in tutta la sua lunghezza;
- essere adeguatamente coibentato per evitare fenomeni di condensa o di raffreddamento dei fumi, in particolare se posto all'esterno dell'edicio od in locali non riscaldati;
- essere adeguatamente distanziato, mediante intercapedine d'aria o isolanti opportuni, da materiali combustibili e/o facilmente inam­mabili;
- avere al di sotto dell'imbocco del primo canale da fumo una camera di raccolta di materiali solidi ed eventuali condense, di altezza pari almeno a 500 mm. L'accesso a detta camera deve essere garantito mediante un'apertura munita di sportello metallico di chiusura a tenuta d'aria;
- avere sezione interna di forma circolare, quadrata o rettangolare: in questi ultimi due casi gli angoli devono essere arrotondati con raggio non inferiore a 20 mm; sono ammesse tuttavia anche sezioni idraulicamente equivalenti;
- essere dotato alla sommità di un comignolo, rispondente ai requisiti di cui in 4.3.3 (UNI 7129);
- essere privo di mezzi meccanici di aspirazione posti alla sommità del condotto;
- in un camino che passa entro od è addossato a locali abitati non deve esistere alcuna sovrappressione.
Le dimensioni dei camini per gli apparecchi a tiraggio forzato dovranno tener conto della potenza disponibile del ventilatore, indicata dal costruttore. Per il calcolo si richiede l'intervento di uno specialista, che applicherà le norme speciche in proposito.
LUNGHEZZE AMMESSE
Tubi separati d.80 - Lung. max complessiva aspirazione/scarico 1) m 40 Tubi concentrici d.60/100 - Lung. max con 1 curva a 90° 2) m 3 Tubi concentrici d.80/125 - Lung. max con 2 curve a 90° 3) m 16
1
) Con riduzione di potenza termica pari a 2 kW.
2
) Con riduzione di potenza termica pari a 1 kW. Con una lunghezza di 1,5 m è garantita la potenza termica nominale.
3
) Con riduzione di potenza termica pari a 1 kW. Con una lunghezza di 4 m è garantita la potenza termica nominale.
La lunghezza complessiva (virtuale) dei condotti, si ottiene facendo la somma della lunghezza (misurata) dei tratti rettilinei e delle relative lunghezze equivalenti. Le
lunghezze equivalenti possono essere così denite:
- 1 curva a 90° d=80 equivale a 1 m di tubo rettilineo;
- 1 curva a 45° d=80 equivale a 0,5 m di tubo rettilineo;
- 1 curva a 90° coassiale d=60/100 equivale a 1 m di tubo rettilineo;
0006080822_201002 pag. 46 di 110
- 1 curva a 45° coassiale d=60/100 equivale a 0,5 m di tubo rettilineo;
- 1 curva a 90° coassiale d=80/125 equivale a 1 m di tubo rettilineo;
- 1 curva a 45° coassiale d=80/125 equivale a 0,5 m di tubo rettilineo.
RAPPRESENTAZIONI ESEMPLIFICATIVE COASSIALI Ø 60/100 IN PPs/Al
NOTA: Accessori per scarico fumi in polipropilene
(PPs) omologati per temperatura massima fumi di 120°C, da utilizzare solo per moduli
termici a condensazione dotati di ter­mostato di sicurezza temperatura fumi.
0002722730.tif
I N S T
DESCRIZIONE MATERIALE CODICE
Kit terminale coassiale orizzontale per condensazione Ø 60/100 M. PPs / Acciaio zincato
verniciato bianco Prolunga coassiale per condensazione Ø 60/100 M.F. L=500 (con guarnizioni a labbro) PPs / Alluminio 9660 0231 1 Prolunga coassiale per condensazione Ø 60/100 M.F. L=1000 (con guarniz. a labbro) PPs / Alluminio 9660 0232 1 Prolunga coassiale per condensazione Ø 60/100 M.F. L=2000 (con guarniz. a labbro) PPs / Alluminio 9660 0233 1 Curva 90° coassiale per condensazione Ø 60/100 M.F. (con guarnizioni a labbro) PPs / Alluminio 9660 0234 1 Curva 45° coassiale per condensazione Ø 60/100 M.F. (con guarnizioni a labbro) PPs / Alluminio 9660 0235 2 Attacco coassiale verticale per condensazione Ø 60/100 F. angiato con ispezioni (con guarnizioni a labbro) Terminale coassiale verticale a tetto per condensazione Ø 60/100 M. Ø 125 PPs / Acciaio zincato
Tegola uscita terminale verticale per condensazione Ø 125 per tetti inclinati piombo + PE colore
Tegola uscita terminale verticale per condensazione Ø 125 per tetti piani Alluminio 9660 0239 1 Guarnizione a labbro Ø 100 per condensazione Silicone colore Blu
Guarnizione a labbro Ø 60 per condensazione Silicone colore Rosso
Kit terminale coassiale orizzontale per condensazione Ø 60/100 angiato con ispezioni (con guarnizioni a labbro)
PPs / Alluminio 9660 0236 1
verniciato nero
nero
(bu)
(rd)
PPs / Alluminio 9668 0122 1
9660 0230 1
9660 0237 1
9660 0238 1
9660 0240 10
9660 0276 10
QUANTITA’
CONFEZIONE
N° pezzi
A
L
L A T O R E
pag. 47 di 110 0006080822_201002
SCHEMA INSTALLAZIONE "GENIO tecnic" CON TUBI COASSIALI Ø 60/100
I N S T A
A T O R
L L
E
LO+LV = max 3 m
0002723140
0006080822_201002 pag. 48 di 110
RAPPRESENTAZIONI ESEMPLIFICATIVE COASSIALI Ø 60/100 IN PPs/Al per TC 30B - TC 30 BAB
I N S T A
A T O R E
L L
0002723520
pag. 49 di 110 0006080822_201002
SCHEMA INSTALLAZIONE "GENIO tecnic" CON TUBI COASSIALI Ø 60/100 per TC 30 B - TC 30 BAB
I N S T A
A T O R
L L
E
0006080822_201002 pag. 50 di 110
RAPPRESENTAZIONI ESEMPLIFICATIVE COASSIALI Ø 80/125 IN PPs/Al
NOTA: Accessori per scarico fumi in polipropilene
(PPs) omologati per temperatura massima fumi di 120°C, da utilizzare solo per
moduli termici a condensazione dotati di termostato di sicurezza temperatura fumi.
0002722750.tif
I N S T
DESCRIZIONE MATERIALE CODICE QUANTITA’
CONFEZIO­NE N° pezzi
Tegola uscita terminale verticale per condensazione Ø 125 per tetti inclinati Piombo + PE colore
nero
Tegola uscita terminale verticale per condensazione Ø 125 per tetti piani Alluminio 9660 0239 1 Kit terminale coassiale orizzontale per condensazione Ø 80/125 M. (con guarnizioni a
labbro) Prolunga coassiale per condensazione Ø 80/125 M.F. L=500 (con guarnizioni a labbro) PPs / Alluminio 9660 0242 1 Prolunga coassiale per condensazione Ø 80/125 M.F. L=1000 (con guarnizioni a labbro) PPs / Alluminio 9660 0243 1 Prolunga coassiale per condensazione Ø 80/125 M.F. L=2000 (con guarnizioni a labbro) PPs / Alluminio 9660 0244 1 Curva 90° coassiale per condensazione Ø 80/125 M.F. (con guarnizioni a labbro) PPs / Alluminio 9660 0245 1 Curva 45° coassiale per condensazione Ø 80/125 M.F. (con guarnizioni a labbro) PPs / Alluminio 9660 0246 2 Terminale coassiale verticale a tetto per condensazione Ø 80/125 M. Ø 125 PPs / Acciaio zincato
Attacco coassiale verticale per condensazione Ø 80/125 F. angiato con ispezioni (con guarnizioni a labbro)
Guarnizione a labbro Ø 125 per condensazione Silicone colore blu (bu) 9660 0249 10 Guarnizione a labbro Ø 80 per condensazione Silicone colore rosso
PPs / Acciaio zincato verniciato bianco
verniciato nero PPs / Alluminio 9660 0248 1
(rd)
9660 0238 1
9660 0241 1
9660 0247 1
9660 0267 10
A
L
L A T O R E
pag. 51 di 110 0006080822_201002
N S T
SCHEMA INSTALLAZIONE "GENIO tecnic" CON TUBI COASSIALI Ø 80/125
0002723150
I
A
A T O R
L L
E
Lv + LO = max 16 m
0006080822_201002 pag. 52 di 110
RAPPRESENTAZIONI ESEMPLIFICATIVE COASSIALI Ø 80/125 IN PPs/Al per TC 30 B - TC 30 BAB
I N S T A
A T O R E
L L
0002723530
pag. 53 di 110 0006080822_201002
SCHEMA INSTALLAZIONE "GENIO tecnic" CON TUBI COASSIALI Ø 80/125 per TC 30 B - TC 30 BAB
0002723550
I N S T A
A T O R
L L
E
0006080822_201002 pag. 54 di 110
RAPPRESENTAZIONI ESEMPLIFICATIVE SEPARATI Ø 80/80 IN PPs
NOTE: - Accessori per scarico fumi in polipropilene
(PPs) omologati per temperatura massi­ma dei fumi di 120°C, da utilizzare solo
per moduli termici a condensazione dotati di termostato di sicurezza temperatura fumi.
- Per la linea di aspirazione aria pos-
sono essere utilizzati in alternativa gli
accessori standard corrispondenti in
alluminio.
0002722770.tif
I N S T
DESCRIZIONE MATERIALE CODICE
Griglia aspirazione aria Ø 80 Acciaio inox 9660 0008 1 Terminale antivento scarico fumi Ø 80 Acciaio inox 9660 0010 1 Tegola uscita terminale verticale per condensazione Ø 125 per tetti inclinati Alluminio 9660 0238 1 Tegola uscita terminale verticale per condensazione Ø 125 per tetti piani Piombo + PE colore nero 9660 0239 1
Prolunga per condensazione Ø 80 M.F. L=500 (con guarnizione a labbro) PPs colore grigio
Prolunga per condensazione Ø 80 M.F. L=1000 (con guarnizione a labbro) PPs colore grigio
Curva 90° per condensazione Ø 80 M.F. (con guarnizione a labbro) PPs colore grigio
Curva 90° per condensazione Ø 80 M.F. con ispezione (con guarnizione a labbro) PPs colore grigio 9660 0253 1
Curva 45° per condensazione Ø 80 M.F. (con guarnizione a labbro) PPs colore grigio
Terminale verticale a tetto per condensazione Ø 80 M. Ø 125
Terminale verticale a tetto per condensazione Ø 80 M.-80 M. Ø 125 (con guarnizione a labbro)
Prolunga per condensazione Ø 80 M.F. L=1950 (con guarnizione a labbro) PPs colore grigio 9660 0257 1 Tronchetto verticale per condensazione Ø 80 M.F. L= 250 con ispezione
(con guarnizione a labbro) Rosone per tubo Ø 80 per condensazione Alluminio verniciato bianco 9660 0259 2 Guarnizione a labbro Ø 80 per condensazione Silicone colore rosso (rd) 9660 0267 10 Kit raccordi aspirazione / scarico per tubi separati Ø 80 per condensazione Alluminio verniciato bianco 9668 0119 1
PPs / Acciaio zincato verniciato nero
PPs / Acciaio zincato verniciato nero
PPs colore grigio 9660 0258 1
9660 0250 1 9660 0263 9 9660 0251 1 9660 0264 9 9660 0252 1 9660 0265 9
9660 0254 2 9660 0266 9
9660 0255 1
9660 0256 1
QUANTITA’ CONFE-
ZIONE N° pezzi
A
L
L A T O R E
pag. 55 di 110 0006080822_201002
RAPPRESENTAZIONI ESEMPLIFICATIVE CONDOTTI DI SCARICO FUMI Ø 80 IN ACCIAIO INOSSIDABILE PER INSERIMENTO IN CONDOTTI VERTICALI PREESISTENTI (CANNE FUMARIE) O PER INSTALLAZIONI A VISTA
I N S T A
A T O R
L L
E
0002722610.tif
0006080822_201002 pag. 56 di 110
QUANTITA'
DESCRIZIONE MATERIALE CODICE
Fascetta stringitubo Ø 80 e di centraggio nel condotto verticale preesistente AISI 304 9660 0140 1
CONFEZIONI
N° PEZZI
Raccogli condensa a T Ø 80 F.F. a scarico verticale (con sifone, guarnizione a labbro in silicone e attacco scarico condensa R1/2)
Prolunga Ø 80 M.F. L=250 (con bordini per bloccaggio e con guarnizione a labbro in silicone) Prolunga Ø 80 M.F. L=500 (con bordini per bloccaggio e con guarnizione a labbro in silicone) Prolunga Ø 80 M.F. L=1000 (con bordini per bloccaggio e con guarnizione a labbro in silicone) Prolunga Ø 80 M.F. estensibile L 495 ÷ 870 ( con guarnizione a labbro in silicone) Curva 30° Ø80 M.F. (con guarnizione a labbro in silicone) AISI 316L
Fascetta stringitubo Ø 80 AISI 316L 9660 0215 1
Fascetta stringitubo Ø 80 a parete AISI 316L 9660 0216 1 Raccordo a T standard Ø 80 M.M.F. (con guarnizione a labbro in silicone) AISI 316L
Raccordo Ø 80 M.F. con portello d'ispezione (con guarnizione a labbro in silicone) Kit mensola con piastra intermedia e raccordo Ø 80 M.F. per ssaggio a vista (con guarnizione a labbro in silicone e viti con dadi) Tappo Ø 80 F. raccogli condensa (con guarnizione a labbro in silicone e attacco scarico condensa R1/2 Raccogli condensa a T Ø 80 M.M.F. a scarico verticale (per inserimento in cassetta cod. 9690 0016, con guarnizione a labbro in silicone)
Faldale Ø 80 per tetti inclinati AISI 316L 9660 0222 1
Alluminio verniciato
bianco
AISI 316L S=0,5 mm AISI 316L S=0,5 mm AISI 316L S=0,5 mm AISI 316L S=0,5 mm
S=0,5 mm
S=0,5 mm AISI 316L S=0,5 mm AISI 316L 9660 0219 1
AISI 316L S=0,5 mm AISI 316L S=0,5 mm
9660 0162 1
9660 0210 1
9660 0211 1
9660 0212 1
9660 0213 1
9660 0214 1
9660 0217 1
9660 0218 1
9660 0220 1
9660 0221 1
I N S T A
L
L A T O
Faldale Ø 80 per tetti piani AISI 316L 9660 0223 1
Fascetta Ø 80 per faldale AISI 316L 9660 0224 1
Terminale verticale Ø 80 M. antivento AISI 316L
S=0,5 mm
Terminale verticale Ø 80 M. antipioggia AISI 316L
S=0,5 mm
Cassetta per condotto verticale preesistente (con attacco Ø 125) Acciaio verniciato
nero
Coperchio ad un foro per cassetta condotto verticale (scarico fumi Ø 80) Acciaio verniciato
bianco
Calotta Ø125 - 80 (per cassetta scarico fumi cod. 9690 0016) Metallica verniciato
nero
9660 0225 1
9660 0226 1
9690 0016 1
9690 0017 1
9690 0020 1
R E
pag. 57 di 110 0006080822_201002
SCHEMA INSTALLAZIONE CON CONDOTTI SEPARATI Ø 80 PER ASPIRAZIONE E SCARICO ANCHE SU PARETI DIVERSE
0002723080
I N S
LA = max 20 m
LA+LSO = max 40 m
T
SCHEMA INSTALLAZIONE CON CONDOTTI SEPARATI Ø 80 PER ASPIRAZIONE SU PARETE E SCARICO
A
A TETTO O A TERRAZZO
L
A T O R
L
E
0002723090
0002723100
LA = max 20 m
LA+LSO+LSV = max 38 m
0006080822_201002 pag. 58 di 110
LA = max 20 m
LA+LSO+LSV = max 38 m
SCHEMA INSTALLAZIONE CON CONDOTTI SEPARATI Ø 80 E TERMINALE A TETTO O A TERRAZZO
I N S T
LSO+LSV = max 24 m
A
L
L A T O R E
0002723110
pag. 59 di 110 0006080822_201002
SCHEMA INSTALLAZIONE CON CONDOTTI SEPARATI Ø 80 PER ASPIRAZIONE SU PARETE E SCARICO A TETTO CON COMIGNOLO E UTILIZZO DEL CONDOTTO VERTICALE PREESISTENTE
0002723120
I N S T A
A T O R
L L
0002723131
E
LA+LSO+LSV = max 38 m
0006080822_201002 pag. 60 di 110
LA+LSO+LSV = max 38 m
SCHEMA INSTALLAZIONE CON CONDOTTI SEPARATI Ø 80 PER ASPIRAZIONE E SCARICO ANCHE SU PARETI DIVERSE per TC 30B / TC 30 BAB
I N S T A
A T O R E
L L
pag. 61 di 110 0006080822_201002
SCHEMA INSTALLAZIONE CON TUBI SEPARATI Ø 80 PER SCARICO A TETTO per TC 30B / TC 30 BAB
I N S T A
A T O R
L L
E
0006080822_201002 pag. 62 di 110
SCHEMA INSTALLAZIONE CON TUBI SEPARATI Ø 80 PER SCARICO A TETTO o a TERRAZZO per TC 30B / TC 30 BAB
I N S T A
A T O R E
L L
pag. 63 di 110 0006080822_201002
SCHEMA INSTALLAZIONE CON TUBI SEPARATI Ø 80 CON CONDOTTO PREESISTENTE per TC 30B / TC 30 BAB
I N S T A
A T O R
L L
E
0006080822_201002 pag. 64 di 110
INSTALLAZIONE CON CONDOTTI ASPIRAZIONE ARIA E SCARICO FUMI Ø 60/100 mm COASSIALI
0002722022
I
N
A+SF = Attacco coassiale per aspirazione aria
e scarico fumi.
Gli accessori di aspirazione aria e scarico fumi collegati direttamente al modulo termico (curve a 90° o tubi forniti a richiesta dal costrutto­re), devono essere dotati di prese ispezione situate nelle immediate vicinanze del modulo stesso, in posizione facilmente accessibile per le operazioni di misura in opera del rendimento di combustione.
CARATTERISTICHE DEI FUMI DI SCARICO DEL MODULO TERMICO
Portata fumi in massa alla potenza nominale (min÷max) kg/h 11,5 ÷ 45,6 Temperatura fumi (50/30° C) (min÷max) °C 29 ÷ 30 Temperatura fumi (80/60° C) (min÷max) °C 58 ÷ 60
NOTE GENERALI SULL'INSTALLAZIONE DEI CONDOTTI DI SCARICO FUMI
- Il condotto di scarico fumi deve essere realizzato in modo tale da resistere alle formazioni di condensa e deve garantire la tenuta in seguito ad eventuali sovrappressioni.
- E' consentita l'installazione del kit tubi coassiali rialzato e del kit tubi verticali con scarico a tetto purchè si adottino idonee precau­zioni atte a evitare lo scarico in caldaia di eventuali formazioni di condensa.
- Il tubo di scarico fumi può raggiungere elevate temperature. È necessario pertanto adottare accorgimenti nell'attraversamento di pareti o zone non resistenti al calore.
S T A
L
L A T O R E
DEFINIZIONE DEI TIPI DI APPARECCHI (rif. EN 483: 1999)
B23 = Un condotto di scarico fumi di collegamento all'esterno del locale in cui l'apparecchio è installato od a una canna fumaria. Il prelievo dell'aria
comburente avviene nel locale di installazione; C13 = Condotti, concentrici o vicini, di collegamento ad un terminale orizzontale di aspirazione aria e scarico fumi; C33 = Condotti concentrici o vicini di collegamento ad un terminale verticale di aspirazione aria e scarico fumi; C43 = Due condotti di collegamento a due canne collettive, una per l'aspirazione aria e l'altra per lo scarico fumi; C53 = Due condotti di collegamento ai rispettivi terminali di aspirazione aria e scarico fumi in zone di pressione diverse. C63 = Condotti e/o terminali di aspirazione aria e scarico fumi non forniti dal costruttore muniti di certicato. C83 = Condotti con connessione per mezzo di un adattatore ad un terminale e camino individuale o condiviso.
pag. 65 di 110 0006080822_201002
SCHEMI DI COLLEGAMENTO TUBAZIONI APIRA­ZIONE ARIA / SCARICO FUMI
INSTALLAZIONE CON TUBI ASPIRAZIONE ARIA E SCARICO FUMI Ø 80mm SEPARATI
Il modulo termico è predisposto per l'installazione con tubi coassiali (d = 60/100). Qualora sia previsto il montaggio dei tubi separati (aspirazione aria / scarico fumi d = 80) è necessaria l'installazione aggiuntiva del "KIT RACCORDI ASPIRAZIONE / SCARICO PER TUBI SEPARATI Ø 80" come da schema riportato di seguito.
Operazioni di montaggio:
1 - Togliere il coperchio di chiusura foro di aspirazione aria (A1)
a seconda delle necessità di installazione.
2 - Applicare il raccordo di aspirazione (B) e di scarico (C) al
coperchio superiore camera stagna (D) interponendo le
I N S
apposite guarnizioni (E). Inne completare il ssaggio con le otto viti autolettanti (F).
Nota bene: Le operazioni di collegamento tubi scarico fumi/aspira-
zione aria devono essere eseguite con la massima cura.
T A
L L
0002723360
A T O R
E
A - Attacco aspirazione aria, SF - Attacco scarico fumi. *) - Altezza con curva a largo raggio
0002722011
0006080822_201002 pag. 66 di 110
DIAGRAMMI CIRCOLATORI
PORTATA PREVALENZA DISPONIBILE ALL'IMPIANTO (CIRCOLATORE DYL 63-15)
PORTATA PREVALENZA DISPONIBILE ALL'IMPIANTO (CIRCOLATORE RSL 20 / 70 MODULANTE)
T E C N
I C O
A U T O R
I Z Z A T O
0006080822_201002 pag. 67 di 110
CIRCOLATORI TC 30 BAB
DIAGRAMMA POTATA - PREVALENZA CIRCOLATORE "RS 15/6-1"
(NON MODULANTE circuito ad alta temperatura)
0002723750
DIAGRAMMA POTATA - PREVALENZA CIRCOLATORE "E 15/1-5"
(MODULANTE circuito a bassa temperatura)
T E C
0002723740
N
I C O
A U T O R
I Z Z A T O
0006080822_201002 pag. 68 di 110
modello MC 30
SCHEMI FUNZIONALI
LEGENDA
AFS - ENTRATA ACQUA FREDDA SANITARIA GAS - ENTRATA GAS MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO SC - SCARICO CONDENSA SF - SCARICO FUMI
1 - ELETTROVENTILATORE
1.1 - VENTURI DI MISCELAZIONE ARIA / GAS 3 - CORPO MODULO TERMICO 4 - BRUCIATORE 5 - SENSORE DI TEMPERATURA Di MANDATA (NTC1) 6 - SENSORE DI TEMPERATURA Di RITORNO (NTC2) 8 - ELETTROVALVOLA GAS 9 - VALVOLA AUTOMATICA DI SFIATO ARIA 10 - CIRCOLATORE
0006080822_201002 pag. 69 di 110
11 - VASO DI ESPANSIONE LATO RISCALDAMENTO 12 - BY-PASS AUTOMATICO
13.1 - PRESSOSTATO MINIMA PRESSIONE ACQUA 14 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO 15 - PANNELLO ELETTRONICO DI CONTROLLO 16 - RUBINETTO DI SCARICO MODULO TERMICO 28 - VALVOLA DI NON RITORNO 31 - RUBINETTO INGRESSO ACQUA FREDDA (optional) 32 - RUBINETTO INTERCETTAZIONE GAS (optional) 33 - RUBINETTI INTERCETTAZIONE MANDATA E RITORNO RISCALDAMENTO (optionals) 34 - SONDA DI TEMPERATURA AMBIENTE (optional) 35 - SONDA DI TEMPERATURA ESTERNA (NTC4) (optional) 36 - FILTRO AD ‘Y’ 38 - SIFONE SCARICO CONDENSA 40 - MANOMETRO 41 - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI
T E C N
I C O
A U T O R
I Z Z A T O
modello MC 30R
0002710594
LEGENDA
T E
AFS - ENTRATA ACQUA FREDDA SANITARIA
C
GAS - ENTRATA GAS
N
MB - MANDATA RISCALDAMENTO BOLLITORE
I
RB - RITORNO RISCALDAMENTO BOLLITORE MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
C
RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
O
SC - SCARICO CONDENSA
A
SF - SCARICO FUMI
U
1 - ELETTROVENTILATORE
T
1.1 - VENTURI DI MISCELAZIONE ARIA / GAS
O
3 - CORPO MODULO TERMICO
R
4 - BRUCIATORE
I
5 - SENSORE DI TEMPERATURA DI MANDATA (NTC1) 6 - SENSORE DI TEMPERATURA DI RITORNO (NTC2)
Z
8 - ELETTROVALVOLA GAS
Z
9 - VALVOLA AUTOMATICA DI SFIATO ARIA
A
10 - CIRCOLATORE
T
11 - VASO DI ESPANSIONE LATO RISCALDAMENTO
O
0006080822_201002 pag. 70 di 110
12 - BY-PASS AUTOMATICO
13.1 - PRESSOSTATO MINIMA PRESSIONE ACQUA 14 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO 15 - PANNELLO ELETTRONICO DI CONTROLLO 16 - RUBINETTO DI SCARICO MODULO TERMICO
18.2 - VALVOLA A TRE VIE 23 - SENSORE DI TEMPERATURA ACS BOLLITORE (NTC3) 27 - SERVOCOMANDO ELETTRICO VALVOLA A TRE VIE 28 - VALVOLA DI NON RITORNO 31 - RUBINETTO INGRESSO ACQUA FREDDA (optional) 32 - RUBINETTO INTERCETTAZIONE GAS (optional) 33 - RUBINETTI INTERCETTAZIONE MANDATA E RITORNO RISCALDAMENTO (optionals) 34 - SONDA DI TEMPERATURA AMBIENTE (optional) 35 - SONDA DI TEMPERATURA ESTERNA (NTC4) (optional) 36 - FILTRO AD ‘Y’ 38 - SIFONE SCARICO CONDENSA 40 - MANOMETRO 41 - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI
modello MC 30S
LEGENDA
ACS - USCITA ACQUA CALDA SANITARIA AFS - ENTRATA ACQUA FREDDA SANITARIA GAS - ENTRATA GAS MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO SC - SCARICO CONDENSA SF - SCARICO FUMI
1 - ELETTROVENTILATORE
1.1 - VENTURI DI MISCELAZIONE ARIA / GAS 3 - CORPO MODULO TERMICO 4 - BRUCIATORE 5 - SENSORE DI TEMPERATURA DI MANDATA (NTC1) 6 - SENSORE DI TEMPERATURA DI RITORNO (NTC2) 8 - ELETTROVALVOLA GAS 9 - VALVOLA AUTOMATICA DI SFIATO ARIA 10 - CIRCOLATORE 11 - VASO DI ESPANSIONE LATO RISCALDAMENTO 12 - BY-PASS AUTOMATICO
0006080822_201002 pag. 71 di 110
13.1 - PRESSOSTATO MINIMA PRESSIONE ACQUA 14 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO 15 - PANNELLO ELETTRONICO DI CONTROLLO 16 - RUBINETTO DI SCARICO MODULO TERMICO 17 - RUBINETTO DI RIEMPIMENTO IMPIANTO
18.1 - VALVOLA A TRE VIE PRESSOSTATICA 19 - MICROINTERRUTTORE PRECEDENZA ACS 20 - SCAMBIATORE COMPATTO ACQUA CALDA SANITARIA 31 - RUBINETTO INGRESSO ACQUA FREDDA (optional) 32 - RUBINETTO INTERCETTAZIONE GAS (optional) 33 - RUBINETTI INTERCETTAZIONE MANDATA E RITORNO RISCALDAMENTO (optionals) 34 - SONDA DI TEMPERATURA AMBIENTE (optional) 35 - SONDA DI TEMPERATURA ESTERNA (NTC4) (optional) 36 - FILTRO AD ‘Y’ 37 - VALVOLA TERMOSTATICA LIMITATRICE DI PORTATA 38 - SIFONE SCARICO CONDENSA 40 - MANOMETRO 41 - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI
T E C N
I C O
A U T O R
I Z Z A T O
modello MC 30B
0002710573
LEGENDA
ACS - USCITA ACQUA CALDA SANITARIA
T
AFS - ENTRATA ACQUA FREDDA SANITARIA
E
GAS - ENTRATA GAS
C
MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
N
RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
I
RS - RICIRCOLO ACQUA SANITARIA SC - SCARICO CONDENSA
C
SF - SCARICO FUMI
O A
1 - ELETTROVENTILATORE
1.1 - VENTURI DI MISCELAZIONE ARIA / GAS
U
3 - CORPO MODULO TERMICO
T
4 - BRUCIATORE
O
5 - SENSORE DI TEMPERATURA DI MANDATA (NTC1)
R
6 - SENSORE DI TEMPERATURA DI RITORNO (NTC2)
I
8 - ELETTROVALVOLA GAS 9 - VALVOLA AUTOMATICA DI SFIATO ARIA
Z
10 - CIRCOLATORE
Z
11 - VASO DI ESPANSIONE LATO RISCALDAMENTO
A
12 - BY-PASS AUTOMATICO
T
13.1 - PRESSOSTATO MINIMA PRESSIONE ACQUA
O
14 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO
15 - PANNELLO ELETTRONICO DI CONTROLLO 16 - RUBINETTO DI SCARICO MODULO TERMICO 17 - RUBINETTO DI RIEMPIMENTO IMPIANTO
18.2 - VALVOLA A TRE VIE 21 - BOLLITORE AD ACCUMULO PER ACS 23 - SENSORE DI TEMPERATURA ACS BOLLITORE (NTC3) 25 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO SANITARIO 26 - VALVOLA MISCELATRICE TERMOSTATICA ACS 27 - SERVOCOMANDO ELETTRICO VALVOLA A TRE VIE 29 - VASO DI ESPANSIONE LATO SANITARIO 31 - RUBINETTO INGRESSO ACQUA FREDDA (optional) 32 - RUBINETTO INTERCETTAZIONE GAS (optional) 33 - RUBINETTI INTERCETTAZIONE MANDATA E RITORNO RISCALDAMENTO (optionals) 34 - SONDA DI TEMPERATURA AMBIENTE (optional) 35 - SONDA DI TEMPERATURA ESTERNA (NTC4) (optional) 36 - FILTRO AD ‘Y’ 38 - SIFONE SCARICO CONDENSA 39 - RUBINETTO SCARICO SERPENTINO BOLLITORE 40 - MANOMETRO 41 - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI
0006080822_201002 pag. 72 di 110
modello TC 30B
ACS - USCITA ACQUA CALDA SANITARIA AFS - ENTRATA ACQUA FREDDA SANITARIA GAS - ENTRATA GAS MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO RS - RICIRCOLO ACQUA SANITARIA (optional) SF - SCARICO FUMI
0002710950
LEGENDA
1 - ELETTROVENTILATORE
1.1 - VENTURI DI MISCELAZIONE ARIA / GAS 3 - CORPO MODULO TERMICO 4 - BRUCIATORE 5 - SENSORE DI TEMPERATURA DI MANDATA (NTC1) 6 - SENSORE DI TEMPERATURA DI RITORNO (NTC2) 8 - ELETTROVALVOLA GAS 9 - VALVOLA AUTOMATICA DI SFIATO ARIA 10 - CIRCOLATORE 11 - VASO DI ESPANSIONE LATO RISCALDAMENTO 12 - BY-PASS AUTOMATICO
13.1 - PRESSOSTATO MINIMA PRESSIONE ACQUA 14 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO 15 - PANNELLO ELETTRONICO DI CONTROLLO 16 - RUBINETTO DI SCARICO MODULO TERMICO 17 - ELETTROVALVOLA DI RIEMPIMENTO IMPIANTO
18.2 - VALVOLA A TRE VIE 21 - BOLLITORE AD ACCUMULO PER ACS
0006080822_201002 pag. 73 di 110
22 - ANODO DI MAGNESIO 23 - SENSORE DI TEMPERATURA ACS BOLLITORE (NTC3) 24 - RUBINETTO DI SCARICO BOLLITORE 25 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO SANITARIO 26 - VALVOLA MISCELATRICE TERMOSTATICA ACS (optional) 27 - SERVOCOMANDO ELETTRICO VALVOLA A TRE VIE 28 - VALVOLA DI NON RITORNO 29 - VASO DI ESPANSIONE LATO SANITARIO 30 - DISCONNETTORE (optional) 31 - RUBINETTO INGRESSO ACQUA FREDDA (optional) 32 - RUBINETTO INTERCETTAZIONE GAS (optional) 33 - RUBINETTI INTERCETTAZIONE MANDATA E RITORNO RISCALDAMENTO (optionals) 34 - REGOLATORE DI TEMPERATURA AMBIENTE 35 - SONDA DI TEMPERATURA ESTERNA (NTC4) (optional) 36 - FILTRO AD ‘Y’ 38 - SIFONE SCARICO CONDENSA 40 - MANOMETRO 41 - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI 42 - POMPA RICIRCOLO ACQUA SANITARIA
T E C N
I C O
A U T O R
I Z Z A T O
modello T SOLAR 30K B
ACS - USCITA ACQUA CALDA SANITARIA AFS - ENTRATA ACQUA FREDDA SANITARIA GAS - ENTRATA GAS MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO RS - RICIRCOLO ACQUA SANITARIA (optional) SF - SCARICO FUMI CS - CIRCUITO SOLARE
LEGENDA
T
1 - ELETTROVENTILATORE
E
1.1 - VENTURI DI MISCELAZIONE ARIA / GAS
C
3 - CORPO MODULO TERMICO
N
4 - BRUCIATORE
I
5 - SENSORE DI TEMPERATURA DI MANDATA (NTC1)
C
6 - SENSORE DI TEMPERATURA DI RITORNO (NTC2) 8 - ELETTROVALVOLA GAS
O
9 - VALVOLA AUTOMATICA DI SFIATO ARIA
A
10 - CIRCOLATORE
U
11 - VASO DI ESPANSIONE LATO RISCALDAMENTO 12 - BY-PASS AUTOMATICO
T
13.1 - PRESSOSTATO MINIMA PRESSIONE ACQUA
O
14 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO
R
15 - PANNELLO ELETTRONICO DI CONTROLLO
I
16 - RUBINETTO DI SCARICO MODULO TERMICO
Z
17 - ELETTROVALVOLA DI RIEMPIMENTO IMPIANTO
18.2 - VALVOLA A TRE VIE
Z
21 - BOLLITORE AD ACCUMULO PER ACS
A
22 - ANODO DI MAGNESIO
T
23.1 - SENSORE DI TEMPERATURA ACS BOLLITORE (NTC3)
O
23.2 - SENSORE DI TEMPERATURA ACS BOLLITORE (KVT 20/2/6)
0006080822_201002 pag. 74 di 110
24 - RUBINETTO DI SCARICO BOLLITORE 25 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO SANITARIO 26 - VALVOLA MISCELATRICE TERMOSTATICA ACS (optional) 27 - SERVOCOMANDO ELETTRICO VALVOLA A TRE VIE 28 - VALVOLA DI NON RITORNO 29 - VASO DI ESPANSIONE LATO SANITARIO 30 - DISCONNETTORE (optional) 31 - RUBINETTO INGRESSO ACQUA FREDDA (optional) 32 - RUBINETTO INTERCETTAZIONE GAS (optional) 33 - RUBINETTI INTERCETTAZIONE MANDATA E RITORNO RISCALDAMENTO (optionals) 34 - REGOLATORE DI TEMPERATURA AMBIENTE
35.1 - SONDA DI TEMPERATURA ESTERNA (NTC4) (optional)
35.2 - SONDA DI TEMPERATURA PANNELLO SOLARE (PT 1000) (optional) 36 - FILTRO AD ‘Y’ 38 - SIFONE SCARICO CONDENSA 40 - MANOMETRO 41 - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI 42 - POMPA RICIRCOLO ACQUA SANITARIA CSO - CIRCOLATORE SOLARE
modello TC 30BAB
ACS - USCITA ACQUA CALDA SANITARIA AFS - ENTRATA ACQUA FREDDA SANITARIA GAS - ENTRATA GAS MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO RS - RICIRCOLO ACQUA SANITARIA (optional) SF - SCARICO FUMI CD - CIRCUITO DIRETTO (ALTA TEMPERATURA) CM - CIRCUITO MISCELATO (BASSA TEMPERATURA) CAT - CIRCOLATORE CIRCUITO DIRETTO ALTA TEMPERATURA CBT - CIRCOLATORE CON REGOLAZIONE ELETTRONICA INCORPORATA MODULANTE DELLA VELOCITA' PER CIRCUITO MIX. BASSA TEMP. VM - ATTUATORE VALVOLA MISCELATRICE Tm - SONDA MANDATA CIRCUITO MISCELATO
EQP - EQUILIBRATORE DI PORTATA
0002710960
LEGENDA
1 - ELETTROVENTILATORE
1.1 - VENTURI DI MISCELAZIONE ARIA / GAS 3 - CORPO MODULO TERMICO 4 - BRUCIATORE 5 - SENSORE DI TEMPERATURA DI MANDATA (NTC1) 6 - SENSORE DI TEMPERATURA DI RITORNO (NTC2) 8 - ELETTROVALVOLA GAS 9 - VALVOLA AUTOMATICA DI SFIATO ARIA 10 - CIRCOLATORE 11 - VASO DI ESPANSIONE LATO RISCALDAMENTO
13.1 - PRESSOSTATO MINIMA PRESSIONE ACQUA 14 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO 15 - PANNELLO ELETTRONICO DI CONTROLLO 16 - RUBINETTO DI SCARICO MODULO TERMICO 17 - ELETTROVALVOLA DI RIEMPIMENTO IMPIANTO
18.2 - VALVOLA A TRE VIE 21 - BOLLITORE AD ACCUMULO PER ACS 22 - ANODO DI MAGNESIO
0006080822_201002 pag. 75 di 110
23 - SENSORE DI TEMPERATURA ACS BOLLITORE (NTC3) 24 - RUBINETTO DI SCARICO BOLLITORE 25 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO SANITARIO 26 - VALVOLA MISCELATRICE TERMOSTATICA ACS (optional) 27 - SERVOCOMANDO ELETTRICO VALVOLA A TRE VIE 28 - VALVOLA DI NON RITORNO 29 - VASO DI ESPANSIONE LATO SANITARIO 30 - DISCONNETTORE (optional) 31 - RUBINETTO INGRESSO ACQUA FREDDA (optional) 32 - RUBINETTO INTERCETTAZIONE GAS (optional) 33 - RUBINETTI INTERCETTAZIONE MANDATA E RITORNO RISCALDAMENTO (optionals) 34 - REGOLATORE DI TEMPERATURA AMBIENTE 35 - SONDA DI TEMPERATURA ESTERNA (NTC4) (optional) 36 - FILTRO AD ‘Y’ 38 - SIFONE SCARICO CONDENSA 40 - MANOMETRO 41 - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI 42 - POMPA RICIRCOLO ACQUA SANITARIA
T E C N
I C O
A U T O R
I Z Z A T O
modello T SOLAR 30K BAB
ACS - USCITA ACQUA CALDA SANITARIA AFS - ENTRATA ACQUA FREDDA SANITARIA GAS - ENTRATA GAS MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO RS - RICIRCOLO ACQUA SANITARIA (optional) SF - SCARICO FUMI CD - CIRCUITO DIRETTO (ALTA TEMPERATURA) CM - CIRCUITO MISCELATO (BASSA TEMPERATURA) CS - CIRCUITO SOLARE CAT - CIRCOLATORE CIRCUITO DIRETTO ALTA TEMPERATURA CBT - CIRCOLATORE CON REGOLAZIONE ELETTRONICA INCORPORATA MODULANTE DELLA VELOCITA' PER CIRCUITO MIX. BASSA TEMP. CSO - CIRCOLATORE SOLARE (optional) VM - ATTUATORE VALVOLA MISCELATRICE Tm - SONDA MANDATA CIRCUITO MISCELATO EQP - EQUILIBRATORE DI PORTATA
T E C N
LEGENDA
I
1 - ELETTROVENTILATORE
1.1 - VENTURI DI MISCELAZIONE ARIA / GAS
C
3 - CORPO MODULO TERMICO
O
4 - BRUCIATORE 5 - SENSORE DI TEMPERATURA DI MANDATA (NTC1)
A
6 - SENSORE DI TEMPERATURA DI RITORNO (NTC2)
U
8 - ELETTROVALVOLA GAS
T
9 - VALVOLA AUTOMATICA DI SFIATO ARIA 10 - CIRCOLATORE
O
11 - VASO DI ESPANSIONE LATO RISCALDAMENTO
R
13.1 - PRESSOSTATO MINIMA PRESSIONE ACQUA
I
14 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO
Z
15 - PANNELLO ELETTRONICO DI CONTROLLO 16 - RUBINETTO DI SCARICO MODULO TERMICO
Z
17 - ELETTROVALVOLA DI RIEMPIMENTO IMPIANTO
A
18.2 - VALVOLA A TRE VIE
T
21 - BOLLITORE AD ACCUMULO PER ACS 22 - ANODO DI MAGNESIO
O
23.1 - SENSORE DI TEMPERATURA ACS BOLLITORE (NTC3)
0006080822_201002 pag. 76 di 110
23.2 - SENSORE DI TEMPERATURA ACS BOLLITORE (KVT 20/2/6) 24 - RUBINETTO DI SCARICO 25 - VALVOLA DI SICUREZZA LATO SANITARIO 26 - VALVOLA MISCELATRICE TERMOSTATICA ACS 27 - SERVOCOMANDO ELETTRICO VALVOLA A TRE VIE 28 - VALVOLA DI NON RITORNO 29 - VASO DI ESPANSIONE LATO SANITARIO 30 - DISCONNETTORE (optional) 31 - RUBINETTO INGRESSO ACQUA FREDDA (optional) 32 - RUBINETTO INTERCETTAZIONE GAS (optional) 33 - RUBINETTI INTERCETTAZIONE MANDATA E RITORNO RISCALDAMENTO (optionals) 34 - REGOLATORE DI TEMPERATURA AMBIENTE
35.1 - SONDA DI TEMPERATURA ESTERNA (NTC4) (optional)
35.2 - SONDA DI TEMPERATURA PANNELLO SOLARE (PT 1000) (optional) 36 - FILTRO AD ‘Y’ 38 - SIFONE SCARICO CONDENSA 40 - MANOMETRO 41 - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI 42 - POMPA RICIRCOLO ACQUA SANITARIA
SCHEMI IDRAULICI
GRUPPO IDRAULICO INTEGRATO versione MC 30S
0002710103
LEGENDA RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO AFS - INGRESSO ACQUA FREDDA ACS * - USCITA ACQUA CALDA SANITARIA MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
1 - RACCORDO VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO 2 - RACCORDO IDROMETRO PER CONTROLLO PRESSIONE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO 3 - RACCORDO VASO ESPANSIONE LATO RISCALDAMENTO 4 - CIRCOLATORE 5 - RACCORDO SCARICO ACQUA CIRCUITO PRIMARIO 6 - SCAMBIATORE DI CALORE CIRCUITO PRIMARIO 7 - DISPOSITIVO DEPRESSIONALE CON FILTRO E PREDISPOSIZIONE PER APPLICAZIONE
REGOLATORE DI PORTATA 8 - DISPOSITIVO MANUALE DI RIEMPIMENTO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO 10 * - VALVOLA A TRE VIE IDRAULICA 11 * - VALVOLA A PRESSIONE DIFFERENZIALE PER COMANDO VALVOLA A TRE VIE 12 - BY - PASS AUTOMATICO 13 * - SCAMBIATORE DI CALORE ACQUA CALDA SANITARIA 15 * - MICRO INTERRUTTORE PER VALVOLA A TRE VIE 17 - PRESSOSTATO CONTROLLO MANCANZA ACQUA * ) Non esistenti nella versione MC
T E C N
I C O
A U T O R
I Z Z A T O
0006080822_201002 pag. 77 di 110
GRUPPO IDRAULICO INTEGRATO versione MC 30B con sistema in posizione riscaldamento
0002710162
LEGENDA
T E C N
RI - RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO AFS - INGRESSO ACQUA FREDDA ACS - USCITA ACQUA CALDA SANITARIA MI - MANDATA IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
I C O
A U T O R
I Z Z A T
1 - RACCORDO VALVOLA DI SICUREZZA LATO RISCALDAMENTO 2 - RACCORDO IDROMETRO PER CONTROLLO PRESSIONE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO 3 - RACCORDO VASO ESPANSIONE LATO RISCALDAMENTO 4 - CIRCOLATORE 5 - RACCORDO SCARICO ACQUA CIRCUITO PRIMARIO 6 - SCAMBIATORE DI CALORE CIRCUITO PRIMARIO 7 - DISPOSITIVO DEPRESSIONALE CON FILTRO E PREDISPOSIZIONE PER APPLICAZIONE REGOLATORE DI PORTATA
8 - DISPOSITIVO MANUALE DI RIEMPIMENTO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO 10 - VALVOLA A TRE VIE 11 - ATTUATORE ELETTRICO VALVOLA A TRE VIE 12 - BY - PASS AUTOMATICO 13 - BOLLITORE AD ACCUMULO PER ACQUA CALDA SANITARIA 16 - VALVOLA MISCELATRICE TERMOSTATICA ACS
17 - PRESSOSTATO CONTROLLO MANCANZA ACQUA
O
0006080822_201002 pag. 78 di 110
SCHEMI ELETTRICI
SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO GENIO TECNIC MC 30
0002700842
LEGENDA SE - SONDA ESTERNA (OPZIONALE) T1 - SONDA TEMPERATURA DI MANDATA CALDAIA T2 - SONDA TEMPERATURA DI RITORNO CALDAIA MV - MOTORE VENTILATORE (24 VDC e230 VAC) PmA - PRESSOSTATO DI MINIMA ACQUA F1 - FUSIBILE F 2A / 250V (ALIMENTAZIONE 230V) F2 - FUSIBILE F 2A / 250V (CIRCUITI 24V) F3 - FUSIBILE T 3A / 250V (ELETTROVENTILATORE 24V) H1 - SPIA CALDAIA ALIMENTATA (230 V) EVG - ELETTROVALVOLA GAS (24 VAC) HV - ELETTRODO DI ACCENSIONE L1 - NUCLEO DI FERRITE S1 - INTERRUTTORE ACCESO/SPENTO
0006080822_201002 pag. 79 di 110
CI - CIRCOLATORE IMPIANTO (230 VAC) TA - TERMOSTATO AMBIENTE (OPZIONALE) TSF - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI X1 - MORSETTIERA ALIMENTAZ. SCHEDA-CIRCOLATORE X2 - CONNETTORE TERMOSTATI-VALVOLA-VENTILATORE X3 - CONNETTORE SONDE X5 - ELETTRODO DI RIVELAZIONE X7 - CONNETTORE DI SERVIZIO X8 - CONNETTORE SCHEDA DI COMANDO X10 - MORSETTO COMUNE TERMOSTATI-PRESSOSTATI X11 - MORSETTIERA AUSILIARIA X17 - MORSETTO COMUNE SONDE BK-NERO / RD-ROSSO / WH-BIANCO / BU-BLU / BN-MARRON
T E C N
I C O
A U T O R
I Z Z A T O
SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO GENIO TECNIC MC 30S
0002700852
T E C N
I
C
LEGENDA
O
SE - SONDA ESTERNA (OPZIONALE)
A
T1 - SONDA TEMPERATURA DI MANDATA CALDAIA
U
T2 - SONDA TEMPERATURA DI RITORNO CALDAIA MV - MOTORE VENTILATORE (24 VDC e 230 VAC)
T
PmA - PRESSOSTATO DI MINIMA ACQUA
O
MVP - MICRO VALVOLA PRESSOSTATICA
R
F1 - FUSIBILE F 2A / 250V (ALIMENTAZIONE 230V)
I
F2 - FUSIBILE F 2A / 250V (CIRCUITI 24V)
Z
F3 - FUSIBILE T 3A / 250V (ELETTROVENTILATORE 24V)
Z
H1 - SPIA CALDAIA ALIMENTATA (230 VAC)
A
EVG - ELETTROVALVOLA GAS (230 VAC)
T
HV - ELETTRODO DI ACCENSIONE
O
L1 - NUCLEO DI FERRITE
0006080822_201002 pag. 80 di 110
EI - COMMUTATORE ESTATE/SPENTO/INVERNO CI - CIRCOLATORE IMPIANTO (230 VAC) TA - TERMOSTATO AMBIENTE (OPZIONALE) TSF - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI X1 - MORSETTIERA ALIMENTAZ. SCHEDA-CIRCOLATORE X2 - CONNETTORE TERMOSTATI-VALVOLA-VENTILATORE X3 - CONNETTORE SONDE X5 - ELETTRODO DI RIVELAZIONE X7 - CONNETTORE DI SERVIZIO X8 - CONNETTORE SCHEDA DI COMANDO X10 - MORSETTO COMUNE TERMOSTATI-PRESSOSTATI X11 - MORSETTIERA AUSILIARIA X17 - MORSETTO COMUNE SONDE BK-NERO / RD-ROSSO / WH-BIANCO / BU-BLU / BN-MARRON
SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO GENIO TECNIC MC 30R / MC 30B
0002700862
LEGENDA SE - SONDA ESTERNA (OPZIONALE) T1 - SONDA TEMPERATURA DI MANDATA CALDAIA T2 - SONDA TEMPERATURA DI RITORNO CALDAIA T3 - SONDA TEMPERATURA BOLLITORE MV - MOTORE VENTILATORE (24 VDC e 230 VAC) PmA - PRESSOSTATO DI MINIMA ACQUA F1 - FUSIBILE F 2A / 250V (ALIMENTAZIONE 230V) F2 - FUSIBILE F 2A / 250V (CIRCUITI 24V) F3 - FUSIBILE T 3A / 250V (ELETTROVENTILATORE 24V) H1 - SPIA CALDAIA ALIMENTATA (230 VAC) L1 - NUCLEO DI FERRITE HV - ELETTRODO DI ACCENSIONE EVG - ELETTROVALVOLA GAS (24 VAC) EI - COMMUTATORE ESTATE/SPENTO/INVERNO
0006080822_201002 pag. 81 di 110
* X2,X13 (24V = SAN./ 0V=RISC.) X2, X10 (24V) X2, X5 (0V)
CI - CIRCOLATORE IMPIANTO (230 VAC) TA - TERMOSTATO AMBIENTE (OPZIONALE) TSF - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI VD - ATTUATORE VALVOLA DEVIATRICE (24 VAC) X1 - MORSETTIERA ALIMENTAZ. SCHEDA-CIRCOLATORE X2 - CONNETTORE TERMOSTATI-VALVOLA-VENTILATORE X3 - CONNETTORE SONDE X5 - ELETTRODO DI RIVELAZIONE X7 - CONNETTORE DI SERVIZIO X8 - CONNETTORE SCHEDA DI COMANDO X10 - MORSETTO COMUNE TERMOSTATI-PRESSOSTATI X11 - MORSETTIERA AUSILIARIA X17 - MORSETTO COMUNE SONDE BK-NERO / RD-ROSSO / WH-BIANCO / BU-BLU / BN-MARRON
T E C N
I C O
A U T O R
I Z Z A T O
SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO GENIO TECNIC TC 30B
0002701130
T E C N
LEGENDA
I
CI - CIRCOLATORE IMPIANTO (230 VAC)
C
EVC - ELETTROVALVOLA CARICAMENTO (24 VAC)
O
EVG - ELETTROVALVOLA GAS (24 VAC) F1 - FUSIBILE F 2A / 250V (ALIMENTAZIONE 230V)
A
F2 - FUSIBILE F 2A / 250V (CIRCUITI 24V)
U
F3 - FUSIBILE T 3A / 250V (ELETTROVENTILATORE 24V)
T
H1 - SPIA CALDAIA ALIMENTATA (230 VAC)
O
HV - ELETTRODO DI ACCENSIONE
R
L1 - NUCLEO DI FERRITE
I
MV - MOTORE VENTILATORE (24 VDC e 230 VAC)
Z
PmA - PRESSOSTATO DI MINIMA ACQUA
Z
SE - SONDA ESTERNA (OPZIONALE)
A
T1 - SONDA TEMPERATURA DI MANDATA CALDAIA
T
T2 - SONDA TEMPERATURA DI RITORNO CALDAIA
O
T3 - SONDA TEMPERATURA BOLLITORE
0006080822_201002 pag. 82 di 110
* X2,X13 (24V = SAN./ 0V=RISC.) X2, X10 (24V) X2, X5 (0V)
TA - TERMOSTATO AMBIENTE (OPZIONALE) TSF - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI VD - ATTUATORE VALVOLA DEVIATRICE (24 VAC) X1 - MORSETTIERA ALIMENTAZ. SCHEDA-CIRCOLATORE X2 - CONNETTORE TERMOSTATI-VALVOLA-VENTILATORE X3 - CONNETTORE SONDE X5 - ELETTRODO DI RIVELAZIONE X7 - CONNETTORE DI SERVIZIO X8 - CONNETTORE SCHEDA DI COMANDO X10 - MORSETTO COMUNE TERMOSTATI-PRESSOSTATI X11 - MORSETTIERA AUSILIARIA X13 - MORSETTO VALVOLA DEVIATRICE X15 - MORSETTO VALVOLA DI CARICAMENTO X17 - MORSETTO COMUNE SONDE BK-NERO / RD-ROSSO / WH-BIANCO / BU-BLU / BN-MARRON
SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO GENIO TECNIC T SOLAR 30K B
* X2,X13 (24V = SAN./ 0V=RISC.) X2, X10 (24V) X2, X5 (0V)
LEGENDA CD - COMANDO DIGITALE AMBIENTE CSO - CIRCOLATORE SOLARE CI - CIRCOLATORE IMPIANTO (230 VAC) EI - COMMUTATORE CARICAMENTO/ESTATE/SPENTO/
INVERNO/CARICAMENTO EVG - ELETTROVALVOLA GAS (24 VAC) F1 - FUSIBILE F 2A / 250V (ALIMENTAZIONE 230V) F2 - FUSIBILE F 2A / 250V (CIRCUITI 24V) F3 - FUSIBILE T 3A / 250V (ELETTROVENTILATORE 24V) H1 - SPIA CALDAIA ALIMENTATA (230 VAC) HV - ELETTRODO DI ACCENSIONE IC - INTERFACCIA DI COMUNICAZIONE L1 - NUCLEO DI FERRITE MV - MOTORE VENTILATORE (24 VDC e 230 VAC) N2 - REGOLATORE CLIMATICO PmA - PRESSOSTATO DI MINIMA ACQUA SE - SONDA ESTERNA (OPZIONALE) T1 - SONDA TEMPERATURA DI MANDATA CALDAIA
0006080822_201002 pag. 83 di 110
T2 - SONDA TEMPERATURA DI RITORNO CALDAIA T3 - SONDA TEMPERATURA BOLLITOR T4 - SONDA PANNELLO SOLARE (PT 1000) T5 - SONDA ACCUMULO (KVT 20/2/6) TSF - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI VD - ATTUATORE VALVOLA DEVIATRICE (24 VAC) X1 - MORSETTIERA ALIMENTAZ. SCHEDA-CIRCOLATORE X2 - CONNETTORE TERMOSTATI-VALVOLA-VENTILATORE X3 - CONNETTORE SONDE X5 - ELETTRODO DI RIVELAZIONE X7 - CONNETTORE DI SERVIZIO X8 - CONNETTORE SCHEDA DI COMANDO X10 - MORSETTO COMUNE TERMOSTATI-PRESSOSTATI X11 - MORSETTIERA AUSILIARIA X13 - MORSETTO VALVOLA DEVIATRICE X15 - MORSETTO VALVOLA DI CARICAMENTO X17 - MORSETTO COMUNE SONDE BK-NERO / RD-ROSSO / WH-BIANCO / BU-BLU / BN-MARRON
T E C N
I C O
A U T O R
I Z Z A T O
SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO GENIO TECNIC TC 30 BAB
* X2,X13 (24V = SAN./ 0V=RISC.)
T
LEGENDA
E
CAT - CIRCOLATORE CIRCUITO ALTA TEMP. (230 VAC)
C
CBT - CIRCOLATORE CIRCUITO BASSA TEMP. (230 VAC)
N
CD - COMANDO DIGITALE AMBIENTE
I
CSO - CIRCOLATORE SOLARE
C
EI - COMMUTATORE CARIC. /ESTATE / INVERNO / CARIC.
O
CI - CIRCOLATORE IMPIANTO (230 VAC) EVC - ELETTROVALVOLA CARICAMENTO (24 VAC)
A
EVG - ELETTROVALVOLA GAS (24 VAC)
U
F1 - FUSIBILE F 2A / 250V (ALIMENTAZIONE 230V)
T
F2 - FUSIBILE F 2A / 250V (CIRCUITI 24V) F3 - FUSIBILE T 3A / 250V (ELETTROVENTILATORE 24V)
O
H1 - SPIA CALDAIA ALIMENTATA (230 VAC)
R
HV - ELETTRODO DI ACCENSIONE
I
IC - INTERFACCIA DI COMUNICAZIONE
Z
L1 - NUCLEO DI FERRITE
Z
MV - MOTORE VENTILATORE (24 VDC e 230 VAC) N2 - REGOLATORE CLIMATICO
A
PmA - PRESSOSTATO DI MINIMA ACQUA
T
SE - SONDA ESTERNA (OPZIONALE)
O
T1 - SONDA TEMPERATURA DI MANDATA CALDAIA
X2, X10 (24V) X2, X5 (0V)
T2 - SONDA TEMPERATURA DI RITORNO CALDAIA T3 - SONDA TEMPERATURA BOLLITORE T4 - SONDA PANNELLO SOLARE (PT 1000) T5 - SONDA ACCUMULO (KVT 20/2/6) Tm - SONDA MANDATA CIRCUITO MISCELATO TSF - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI VD - ATTUATORE VALVOLA DEVIATRICE (24 VAC) VM - ATTUATORE VALVOLA MISCELATRICE (230 VAC) X1 - MORSETTIERA ALIMENTAZ. SCHEDA-CIRCOLATORE X2 - CONNETTORE TERMOSTATI-VALVOLA-VENTILATORE X3 - CONNETTORE SONDE X5 - ELETTRODO DI RIVELAZIONE X7 - CONNETTORE DI SERVIZIO X8 - CONNETTORE SCHEDA DI COMANDO X10 - MORSETTO COMUNE TERMOSTATI-PRESSOSTATI X11 - MORSETTIERA AUSILIARIA X13 - MORSETTO VALVOLA DEVIATRICE X15 - MORSETTO VALVOLA DI CARICAMENTO X17 - MORSETTO COMUNE SONDE BK-NERO / RD-ROSSO / WH-BIANCO / BU-BLU / BN-MARRON
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SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO GENIO TECNIC TSOLAR 30K-B
* X2,X13 (24V = SAN./ 0V=RISC.) X2, X10 (24V) X2, X5 (0V)
LEGENDA CD - COMANDO DIGITALE AMBIENTE CSO - CIRCOLATORE SOLARE EI - COMMUTATORE CARIC. /ESTATE / INVERNO / CARIC. CI - CIRCOLATORE IMPIANTO (230 VAC) EVC - ELETTROVALVOLA CARICAMENTO (24 VAC) EVG - ELETTROVALVOLA GAS (24 VAC) F1 - FUSIBILE F 2A / 250V (ALIMENTAZIONE 230V) F2 - FUSIBILE F 2A / 250V (CIRCUITI 24V) F3 - FUSIBILE T 3A / 250V (ELETTROVENTILATORE 24V) H1 - SPIA CALDAIA ALIMENTATA (230 VAC) H2 - SPIA PRESENZA FIAMMA (24 VAC) HV - ELETTRODO DI ACCENSIONE IC - INTERFACCIA DI COMUNICAZIONE L1 - NUCLEO DI FERRITE MV - MOTORE VENTILATORE (24 VDC e 230 VAC) N2 - REGOLATORE CLIMATICO PmA - PRESSOSTATO DI MINIMA ACQUA SE - SONDA ESTERNA (OPZIONALE) T1 - SONDA TEMPERATURA DI MANDATA CALDAIA
T2 - SONDA TEMPERATURA DI RITORNO CALDAIA T3 - SONDA TEMPERATURA BOLLITORE T4 - SONDA PANNELLO SOLARE (PT 1000) T5 - SONDA ACCUMULO (KVT 20/2/6) TA - TERMOSTATO AMBIENTE (OPZIONALE) TSF - TERMOSTATO SICUREZZA FUMI VD - ATTUATORE VALVOLA DEVIATRICE (24 VAC) X1 - MORSETTIERA ALIMENTAZ. SCHEDA-CIRCOLATORE X2 - CONNETTORE TERMOSTATI-VALVOLA-VENTILATORE X3 - CONNETTORE SONDE X5 - ELETTRODO DI RIVELAZIONE X7 - CONNETTORE DI SERVIZIO X8 - CONNETTORE SCHEDA DI COMANDO X10 - MORSETTO COMUNE TERMOSTATI-PRESSOSTATI X11 - MORSETTIERA AUSILIARIA X13 - MORSETTO VALVOLA DEVIATRICE X15 - MORSETTO VALVOLA DI CARICAMENTO X17 - MORSETTO COMUNE SONDE BK-NERO / RD-ROSSO / WH-BIANCO / BU-BLU / BN-MARRON
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FUNZIONAMENTO
RISCALDAMENTO
La partenza in riscaldamento dalla condizione di attesa prevede l'attivazione della pompa e la verica dinamica del ussostato. Dopo il periodo di preventilazione la valvola gas e la scarica di accensione vengono attivate per tutto il tempo di sicurezza (4,5 s). Se al termine del tempo di sicurezza viene rilevata la presenza di amma, la modulazione si attiva. Per ottimizzare l'isteresi del termostato caldaia, alla prima accensione a freddo il sistema prevede che la temperatura di spegnimento sia aumentata di 10° C rispetto al valore impostato per il primo minuto di funzionamento. Questo evita spegnimenti inutili durante la fase iniziale di messa in temperatura dell'impianto. Al termine della richiesta il bruciatore viene spento e ha inizio il tempo di post-circolazione della pompa, dopodichè anche la pompa viene disattivata.
PRODUZIONE RAPIDA DI ACQUA CALDA SANITARIA - (VERSIONE MC 30S)
La modulazione è abilitata immediatamente dopo il primo tempo di sicurezza. La richiesta in sanitario è effettuata tramite il micro della valvola a tre vie. La modulazione avviene in base alla temperatura rilevata dal sensore di ritorno (NTC2). La temperatura impostata è regolabile da 48° C a 65° C. La temperatura di spegnimento del bruciatore è pari alla temperatura impostata sul ritorno + 4° C. La temperatura di riaccensione è pari alla temperatura impostata sul ritorno + 2° C. Al momento dell'apertura del micro della valvola a 3 vie il bruciatore e la pompa vengono disattivati immediatamente. Viene fornita di serie una valvola limitatrice termostatica per l'ottimizzazione dei consumi di ACS da installare all'uscita del modulo termico (vedi istruzioni per l'installazione"KIT RACCORDI"). All'apertura del rubinetto, in fase di partenza con circuito freddo (es. in estate con caldaia che funziona solo in sanitario o in inverno se il termostato ambiente rimane aperto per parecchio tempo), la valvola lascia tralare solo una minima quantità di ACS (circa 200 l/h). Al raggiungimento della temperatura di 36 ÷ 40° C la valvola inizia ad aprire gradualmente consentendo la variazione di portata all'utente.
PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA CON ACCUMULO (VERSIONE MC 30R / MC 30B / TC 30B / TC 30BAB)
La richiesta in sanitario è effettuata tramite la sonda NTC 3 posta all'interno del bollitore. La modulazione è attivata immediatamente dopo il primo tempo di sicurezza in base alla temperatura rilevata dal sensore di ritorno (NTC 2). La temperatura impostata sul ritorno è 60° C (regolabile da 48° C a 65° C). La temperatura di spegnimento del bruciatore è pari alla temperatura impostata sul ritorno + 4° C, la temperatura di riaccensione è pari alla temperatura impostata sul ritorno + 2° C. Sul modulo termico MC 30B la regolazione della temperatura dell'acqua calda sanitaria in uscita si effettua tramite miscelatore termostatico. Il miscelatore termostatico è dotato di un elemento di cera a dilatazione provvisto di dispositivo antibloccaggio che entra in funzione in presenza di eventuali incrostazioni calcaree. Esso agisce in modo proporzionale sui ussi di acqua calda e di acqua fredda per poter avere in uscita l'acqua miscelata alla temperatura desiderata salvo minimi scarti. La manopola di regolazione graduata su 7 posizioni è facilmente accessibile ed è dotata di dispositivo di bloccaggio per evitare manomissioni. In seguito è riportata la tabella di taratura del miscelatore termostatico. I dati sono stati rilevati con temperatura di ingresso acqua fredda pari a 15° C, temperatura acqua calda accumulo pari a 65° C, pressione di rete 2 bar e portata 400 l/h. Naturalmente se le condizioni di funzionamento dovessero essere diverse da quelle di prova si potrebbero presentare degli scostamenti dai valori di tabella.
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"Genio tecnic TC 30B / BAB"
Posizione manopola Min. 1 2 3 4 5 Max.
Temperatura corrispondente °C 25 30 40 47 56 65 max
"Genio tecnic MC 30B"
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IN CASO DI RICHIESTA COMBINATA - (VERSIONE MC 30S / MC 30R / MC 30B / TC 30B)
Qualora il bruciatore sia acceso per il riscaldamento e subentri la richiesta del sanitario, la precedenza va al sanitario: il bruciatore rimane in funzione e soddisfa immediatamente l'esigenza di pro­duzione di acqua calda. Qualora, al contrario, il bruciatore sia in funzione sanitario e subentri la richiesta per il riscaldamento, dopo che sia cessata la domanda di acqua sanitaria il bruciatore si porta in funzione in riscaldamento senza alcuna interruzione.
ATTIVAZIONE MODULO TERMICO IN RISCALDAMENTO TRA­MITE TERMOSTATO AMBIENTE
Con il Termostato Ambiente collegato il modulo termico mantiene la temperatura di mandata impostata dall'utente. Il campo di temperatura può essere regolato tra 15° C e 80° C.
ATTIVAZIONE MODULO TERMICO IN RISCALDAMENTO TRAMITE SONDA ESTERNA E TERMOSTATO AMBIENTE
Per un corretto funzionamento della sonda esterna è consigliata l'installazione del termostato ambiente che adegua la temperatura di mandata T1 alle condizioni ambientali. Ad ogni valore di temperatura esterna misurato compreso tra "T4 impostato" (tramite parametro n.4 modicabile da -20° C a +10° C) e 20° C corrisponde una tem­peratura di mandata impianto T1 compresa tra la temperatura "T1 impostata" dall'utente sulla caldaia (parametro 1) e la temperatura minima di funzionamento ssata a 15° C (vedi curva di compensa­zione). L'esempio del graco riporta come valore di temperatura T4 impostato -5° C e la temperatura di mandata regolata a 80°C. Se ad esempio la sonda esterna sta rilevando una temperatura di 0° C e il termostato ambiente è in fase di richiesta (contatto chiuso) il modulo termico cerca di raggiungere una temperatura di mandata di 70° C. Se il termostato ambiente continua a richiedere calore, la temperatura di mandata aumenta di 10°C ogni dieci minuti. Al contrario, se il termostato apre il suo contatto, la temperatura di mandata cala progressivamente di 1° C ogni minuto trascorso (effetto Booster). Nel capitolo intitolato "MODIFICA PARAMETRI" sono indicati i valori ammissibili dei parametri relativi al funzionamento con sonda esterna. Tali valori devono essere regolati come segue:
PARAMETRO 3 T1 minima in riscaldamento regolabile da 15° a 25° C. 4 T4 Temperatura esterna minima: campo di va­riazione -20° C +10° C (regolato in base alla temperatura minima di progetto dell'impianto). b ATTI VAZI O N E R I S CA LDAMEN T O : re g ol a­to a 00 (fisso); regolazione valida per installazione del termostato ambiente, termostato ambiente con sonda esterna, solo sonda esterna.
ATTIVAZIONE MODULO TERMICO IN RISCALDAMENTO TRA­MITE SONDA ESTERNA
E' possibile installare anche la sola sonda esterna senza il termo­stato ambiente qualora il controllo della temperatura ambiente sia garantito da altri sistemi (es. valvole termostatiche). Si ottiene in tal modo una regolazione della temperatura di mandata in funzione della temperatura di esterna rilevata dal sensore e dall'impostazione della curva climatica. La temperatura di mandata varierà soltanto in corrispondenza di una variazione di temperatura esterna (assenza dell'effetto Booster).
CURVA DI COMPENSAZIONE
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NOTE GENERALI SUL FUNZIONAMENTO
I primi cinque secondi dopo uno sblocco oppure dopo l'accensione del modulo termico sono riservati alle veriche di sicurezza del siste­ma. La pompa viene attivata per un minuto ogni 24 ore per assicurarne il movimento almeno una volta al giorno. Il ciclo ha inizio se sono trascorse almeno 24 ore dall'ultima accensione. La velocità del ventilatore all'accensione viene ssata al valore impostato con il parametro "I", (vedi paragrafo MODIFICA PARAMETRI), con una tolleranza di +/- 100 giri al minuto. Il valore è calcolato sul numero di giri massimo impostato in Riscaldamento e Sanitario. Se al termine del tempo di sicurezza non è stata rilevata amma, ha inizio un nuovo tentativo di accensione partendo dalla preventilazione. La post-circolazione in riscaldamento è regolabile da 1 a 99 min. Quando il ussostato è in posizione di riposo con contatto aperto, la velocità del ventilatore deve essere inferiore alla velocità minima impostata. Se questo non avviene, dopo 1 minuto si verica il blocco; la stessa cosa accade anche se II ussostato non commuta entro 1 minuto quando il ventilatore è alla velocità di accensione. Durante il primo tempo di sicurezza eventuali aperture temporanee del micro del ussostato non interrompono la sequenza di accensione. Quando il bruciatore è acceso, sono tollerate aperture del ussostato no ad un massimo di 5 secondi per minuto, dopodichè il bruciatore viene spento. L'elettronica di gestione consente la connessione di un pressostato di minima pressione gas in modo da prevenire il blocco del modulo termico durante l'accensione in assenza di gas in rete. Quando si verica la condizione di blocco 5-08 per mancata chiusura del ussostato, la pompa viene disattivata e resta disattivata anche in caso di momentanea mancanza di alimentazione elettrica.
REGOLAZIONE E CONTROLLO DEL MODULO TERMICO
Il Servizio Assistenza Tecnica Baltur, attraverso un codice d'accesso, ha la possibilità di compiere operazioni aggiuntive. Per evitare che l'utente possa variare accidentalmente alcuni parametri e così compromettere in maniera grave il funzionamento ottimale del prodotto, si raccomanda assoluta segretezza sulle modalità di accesso alle seguenti funzioni supplementari:
- Modica parametri in funzione del tipo di installazione; Esempio: circuito idraulico a radiatori in ghisa, in alluminio, in acciaio o ventilconvettori, oppure a seconda delle dimensioni dell'im­pianto o dell'utilizzo di valvole di zona ecc... Tipo di controllo: solo termostato ambiente, termostato ambiente e sonda esterna, solo sonda esterna Funzioni: Post-circolazione pompa, pompa modulante, curva climatica, temporizzazione spegnimento ecc.
- Visualizzazione temperature.
Temperatura di mandata, ritorno, bollitore, temperatura esterna.
- Visualizzazione del numero di giri del ventilatore.
- Visualizzazione dell'ultima causa di blocco e descrizione dell'esatta situazione di funzionamento al momento dell'anomalia.
MODALITÀ DI ACCESSO ALLE FUNZIONI SUPPLEMENTARI
- Premere contemporaneamente i pulsanti "STEP" e "MODE", sulla prima casella del display apparirà una "C".
- Tenendo premuti i pulsanti suddetti, impostare il codice segreto "44" (agendo sui pulsanti + oppure -) e premere
il pulsante "STORE" per memorizzare il codice. Appena compiuta questa operazione si è in grado di usufruire delle funzioni supplementari.
T
MODIFICA PARAMETRI
E
(Il punto luminoso in basso a destra della prima casella display rimane acceso)
C
- Inserire il codice di accesso "44".
N
- Premere il pulsante "MODE" una sola volta per accedere alla funzione di modifica dei parametri contraddistinta
I
dal punto luminoso in basso a destra della 1a casella display.
- Premendo il pulsante "STEP" appaiono in successione sulla prima casella display tutte le funzioni disponibili
C
riportate nella tabella sotto indicata; selezionare quindi il parametro desiderato.
O
- Impostare il nuovo valore agendo sui pulsanti + oppure -.
A
- Memorizzare tale dato tramite il pulsante "STORE".
- Rendere attivo tale dato premendo "MODE".
U T
FUNZIONI DEI PULSANTI
O R
I
Z
RESET Sblocco
MODE Seleziona la lista di parametri desiderata
STEP Avanza all'interno del parametro selezionato
Z A T O
STORE Memorizza il dato impostato
+ Aumenta il valore
- Diminuisce il valore
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REGOLAZIONE E CONTROLLO
PARAMETRI DI TARATURA
Parametro Signicato corrispondente
Temperatura Riscaldamento T1 15 °C a 80 °C 50
1.
Temperatura Sanitario T2 Con scambiatore istantaneo = temperatura ritorno
2.
Con bollitore = temperatura bollitore (00 = bollitore escluso) T1 minima di arresto in riscaldamento 15 °C a 50 °C 25
3.
Temperatura Esterna T4 minima -20 °C a 10 °C -5
4.
Temperatura di limitazione T1 impostata 15 °C a 40 °C 20
5.
Traslazione parallela curva di compensazione 0 °C a 30 °C 15
6.
Isteresi di riaccensione in Riscaldamento 5 °C a 15 °C 5
7.
Tempo di attesa alla ne Riscaldamento (0 a 30) x 10.2 s 0
8.
Post circolazione pompa in Riscaldamento dopo l’apertura del termostato ambiente 01 a 99 min 1
9.
Velocità Pompa Modulante
1° numero: preventilazione, bruciatore acceso + 1 min, livello di velocità 2X, 3X, 4X
A.
2° numero: post-circolazione livello di velocità X1, X2, X3, X4
Attivazione Riscaldamento 1° numero: richiesta da T.A., S.E., T.A. + S.E.
b.
2° numero: funzionamento circolatore
Max velocità ventilatore in RISCALDAMENTO (centinaia) da 10 a 60 58
C.
Max velocità ventilatore in RISCALDAMENTO (unità) da 00 a 99 00
d.
Max velocità ventilatore in SANITARIO (centinaia) da 10 a 60 58
E.
Max velocità ventilatore in SANITARIO (unità) da 00 a 99 00
F.
Min velocità ventilatore (centinaia) da 5 a 60 19
G.
Min velocità ventilatore (unità) da 00 a 99 50
H.
Potenza di accensione da 30 a 100% 100
I.
Modulazione/Controllo manuale velocità
J.
Booster / Isteresi sonda bollitore 1° numero: booster OFF (solo S.E.) booster ON (S.E. + T.A.)
2° numero: (Isteresi solo con bollitore)
L.
Correzione temperatura esterna da -5°C a +5°C 0
n.
Temperatura T2 di modulazione in sanitario con bollitore da 40°C a 70°C 65
o.
circolatore normale circolatore fermo in
riscaldamento
3° C X0
4° C X1 5° C X2 7° C X3
Campo di
variazione
48 °C a 75 °C 50
0x
x0
x1
00= Modulazione
da 1 a 100%
0X 1X
Valore preimpostato
MC 30 / MC 30S /
MC 30B / MC 30R
42
00
00
00
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VISUALIZZAZIONE TEMPERATURE
(Il punto luminoso in basso a destra della prima casella display lampeggia)
- Inserire il codice di accesso "44".
- Premere due volte il pulsante "MODE"; sulla prima casella del dispaly compare il numero 1 con in basso a destra un punto luminoso lampeggiante.
La prima casella display indica il punto in cui si sta rilevando la temperatura, le caselle 2a e 3a indicano invece il valore di temperatura misurato in tempo reale.
- Per visualizzare tutte le temperature disponibili è sufficiente premere il pulsante "STEP" e appariranno
in successione i punti elencati nella tabella seguente :
Parametro Signicato corrispondente
1 T1 Temperatura di mandata primario 2 T2 Temperatura di ritorno primario 3 Condizione micro precedenza sanitario (versione MC ..S), temperatura bollitore (versione MC 30B / MC 30R / TC 30B) 4 T4 Temperatura esterna 5 Valore temp.di mandata calcolato.(se la compensazione esterna è attivata) 6 d(T1)/dt x1C/s 7 d(T2)/dt x0.125C/s
VISUALIZZAZIONE DEL NUMERO DI GIRI VENTILATORE
(Sulla prima casella display un segmento luminoso si sposta continuamente da un lato all'altro)
- Inserire il codice di accesso "44".
- Premere il pulsante "MODE" per tre volte
- Comparirà sulla prima casella display un segmento luminoso che si sposterà alternativamente da sinistra
a destra
- Nelle caselle 2a e 3a vengono visualizzate alternativamente le prime due cifre (centinaia) e le ultime due cifre (unità) corrispondenti al numero di giri al minuto del ventilatore misurato in tempo reale.
- Attraverso il numero di giri al minuto dell'elettroventilatore letto sul display si è in grado di conoscere con precisione la portata termica bruciata dal modulo termico, (vedi diagramma velocità elettroventilatore - portata
T
termica).
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DIAGRAMMA VELOCITA' ELETTROVENTILATORE - PORTATA TERMICA
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VISUALIZZAZIONE DELL'ULTIMA CAUSA DI BLOCCO
(Il numero della prima casella display lampeggia)
- Inserire il codice di accesso
- Premere il pulsante "MODE" per quattro volte; comparirà sulla prima casella display il numero 1 lampeggiante. Il signicato di questo numero è riportato qui sotto; per scorrere gli altri numeri è sufciente agire sul pulsante "STEP"
Parametro Signicato corrispondente
1 ............................Codice di blocco
2 ............................Sequenza di funzionamento del modulo termico al momento del blocco
3 ............................Temperatura letta T1 al momento del blocco
4 ............................Temperatura letta T2 al momento del blocco
5 ............................Temperatura letta T4 al momento del blocco
6 ............................Temperatura T1 impostata al momento del blocco
Il codice di blocco memorizzato rappresenta il dato più importante in quanto identica la causa dell'anomalia consentendo al Personale dei Centri di Assistenza Tecnica Baltur di eliminarla in breve tempo. Questo codice compare sul display ogni volta che il modulo termico va in blocco. Puo essere identicato seguendo le indicazioni riportate
nella tabella seguente:
Codici di blocco
0 Simulazione amma 00 anomalia sul circuito di ionizzazione 1 Corto circuito sul 24V 01 2 Mancata rilevazione 02 assenza della amma sul bruciatore 4 Controllo 03* 04 blocco non volatile/dopo interruzione alimentazione elettrica 05* 06* 07* 10* 11* 13* 14* 15* 16* 17*
T
24 inversione NTC1 e NTC2
E
30 Superato il valore massimo del Delta T tra T1 e T2 31 NTC1 in corto circuito
C
32 NTC2 in corto circuito
N
36 NTC1 circuito aperto
I
37 NTC2 circuito aperto
C
41* 42*
O
5 Flusso aria 08 Pressostato aria guasto, anomalia dei segnali di pressione aria;
A
Pressostato differenziale acqua con micro aperto: mancanza acqua, circolatore bloccato 28 Ventilatore bloccato/Mancanza segnale tachimetrico
U
29 Ventilatore non si arresta/Segnale tachimetrico errato
T
61 Il pressostato aria o ussostato è già chiuso prima dell'inizio del ciclo di
O
sicurezza
R
9 Temperatura limite 12 Termostato fumi aperto 18 Temperatura mandata T1 troppo alta
I
19 Temperatura ritorno T2 troppo alta
Z
25 Variazione troppo rapida Temp. T1
Z A
Note: (*) I codici di blocco corrispondenti indicano una anomalia interna alla scheda. (5 08) La pompa rimane disattivata anche se si verica una mancanza di alimentazione dopo questo blocco.
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DIAGNOSI DI BLOCCO
Codici di blocco
Descrizione codice di blocco/anomalia Azione correttiva
specici rilevati
dall’ apparecchio
0-00 Anomalia sul circuito di ionizzazione:
permane una corrente di ionizzazione residua quan­do l’elettrovalvola gas è chiusa
2-02 Corrente di ionizzazione non rilevata:
4-03, 4-05, 4-06, 4-07, 4-10, 4-11, 4-13, 4-14, 4-15, 4-16, 4-17, 4-41, 4-42
4-04 In seguito ad un qualunque blocco è venuta a manca-
4-24 Inversione delle sonde di mandata NTC1 e di ritorno
a) il bruciatore si accende e dopo il tempo
disicurezzasivericailblocco
Corrente di ionizzazione non rilevata: b) il bruciatore non si accende e dopo il
tempodisicurezzasivericailblocco;
Anomalia interna microprocessore scheda accensio­ne / funzionamento / modulazione.
re per un certo tempo l’alimentazione elettrica: al ripri­stino dell’alimentazione elettrica il codice è cambiato.
NTC2. Con bruciatore acceso quando: T2>T1+40°C dopo 30.8 [s] T2>T1+20°C dopo 60.0 [s] T2>T1+10°C dopo 75.0 [s].
1. Verica integrità elettrodi accensione/ionizzazione (tipo di elettrodi installato compatibile con l’apparecchio, distanza degli elettrodi dal bruciatore, misure della ceramica degli elettrodi- diametri e lunghezze- condizioni della ceramica degli elettrodi) ed eventuale sostituzione.
2. Verica della combustione ed eventuale regolazione.
1a) verica dell’integrità dell’elettrodo di ionizzazione; 2a) verica dell’integrità del cavo di ionizzazione, della sua continuità e del cor-
retto collegamento fra apparecchiatura e elettrodo di ionizzazione;
3a) verica della corrente di ionizzazione; 4a) verica dell’aspetto della amma sul bruciatore: la amma non deve essere
staccata dal bruciatore, deve essere ben visibile un ‘tappeto’ uniforme di colore arancio con qualche punto blu;
5a) verica della pressione del gas all’ingresso della valvola con apparecchio
spento e con apparecchio in fase di accensione (all’apertura dell’elettroval­vola gas)
6a) verica delle condizioni del bruciatore. 1b) verica della pressione del gas all’ingresso della valvola con apparecchio
spento e con apparecchio in fase di accessione (all’apertura dell’elettroval­vola gas)
2b) verica visiva dell’integrità degli elettrodi di accensione; 3b) verica visiva della scarica di accensione fra elettrodo alta tensione e terra:
se non visibile sostituire l’apparecchiatura;
4b) verica del funzionamento dell’elettrovalvola gas (pressione a valle dell’elet-
trovalvola gas in fase di accensione. Controllo della tensione di alimentazio­ne dell’elettrovalvola gas (ai capi dei cavi di collegamento);
5b) se l’elettrovalvola gas funziona correttamente aumentare la portata del gas
no ad ottenere l’accensione del bruciatore quindi procedere alla verica della combustione ed eventuale regolazione dell’elettrovalvola gas;
6b) se non si riesce ad ottenere l’accensione nonostante l’aumento della portata
gas procedere allo smontaggio dell’ugello e alla verica dei fori calibrati per il passaggio del gas (il numero dei fori e il diametro devono corrispondere a quanto indicato sul manuale istruzioni, i fori inoltre non devono essere ostruiti da sporcizia o da bave di lavorazione ecc.);
7b) verica dei condotti di aspirazione aria/scarico fumi (non devono essere
ostruiti).
1. vericare la tensione di alimentazione dell’apparecchio;
2. verica ai capi del termostato ambiente e della sonda esterna che non si rilevino valori di tensione anomali e che non siano collegate segnalazioni;
3. sistemare i cablaggi elettrici del modulo termico come prescritto dal costruttore;
4. vericare se eventuali perdite d’acqua hanno bagnato la scheda;
5. vericare se la temperatura ambiente del locale di installazione dell’apparecchio è eccessivamente alta.
1. inserire il codice di accesso e vericare l’ultima causa di blocco memorizzata
dall’apparecchiatura quindi seguire i suggerimenti riportati in questa tabella.
1. vericare il corretto collegamento dei cavi delle sonde al connettore X3 della sche­da elettronica di accensione/funzionamento/modulazione
2. se i cavi delle sonde sono collegati correttamente sostituire la sonda che rileva un valore di temperatura anomalo dopo aver vericato le temperature di mandata e di ritorno con un termometro in prossimità delle sonde o dopo aver vericato il valore di resistenza ai capi delle sonde NTC1 e NTC2.
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Codici di blocco
specici rilevati
dall’ apparecchio
4-30 Superato il valore massimo di differenza di
4-31 Sonda di mandata NTC1 in corto
4-32 Sonda di ritorno NTC2 in corto cir-
4-36 Sonda di mandata NTC1 circuito
4-37 Sonda di ritorno NTC2 circuito
5-08
Descrizione codice di blocco/
anomalia
temperatura tra i sensori di mandata NTC1 e di ritorno NTC2.
Quando:
T1-T2> 25°C non si ha il blocco ma ha ini­zio la modulazione anche se la temperatura impostata non è stata raggiunta; T1-T2> 30°C l’elettroventilatore và al n° di giri al minuto minimo; T1-T2> 35°C si ha una fermata di 150 [s] e dopo altre 20 volte si ha il blocco
circuito oppure temperatura di mandata >130°C.
cuito oppure temperatura di ritorno >130°C.
aperto oppure T1< -28°C.
aperto oppure T2< -28°C.
Apertura del contatto 7-10 su connetto­re X2 dell’apparecchiatura con modulo termico in funzionamento:
a) con pressostato aria in serie al
pressostato differenziale di controllo circuito scambiatore primario: se­gnale di pressione aria differenziale insufciente; pressione differenziale acqua insufciente.
Apertura del contatto 7-10 su connettore X2 dell’apparecchiatura con modulo termico in funzionamento:
b) con pressostato di minima pressione
acqua: pressione acqua insufciente
Azione correttiva
1.vericadelcorrettofunzionamentodelcircolatore;
2.vericadelvaloreditemperaturarilevatodallesondeNTC1e2(mandata e ritor-
no);
3.vericadelfunzionamentodelby-passautomatico(chiudendolevalvolediin­tercettazione impianto, mandata e ritorno, l’apparecchio deve accendersi se
ilby-passfunzionaperchépersistelacircolazione fra mandata e ritorno);
4.vericadellecondizionidelloscambiatoreprimario:deveessereliberoda
ostruzioni;
5.vericadellevalvolediintercettazioneimpiantodiriscaldamento,dellavalvola
tre vie (se presente), dell’eventuale presenza di aria nell’impianto di riscal­damento e del funzionamento dell’eventuale valvola miscelatrice esterna (se presente).
1.vericadelcorrettocollegamentodelcavodellasondadimandataNTC1;
2.vericadelvalorediresistenzaaicapidellasondadimandataNTC1:seilvalore
è uguale a zero ohm sostituire la sonda di mandata.
1.vericadelcorrettocollegamentodelcavodellasondadiritornoNTC2;
2.vericadelvalorediresistenzaaicapidellasondadiritornoNTC2:seilvalore
è uguale a zero ohm sostituire la sonda di ritorno.
1.vericadelcorrettocollegamentoedellacontinuitàdelcavodellasondadi
mandata NTC1;
2.vericadelvalorediresistenzaaicapidellasondadimandataNTC1:seil valoreèinnito(corrispondenteacircuitoaperto)sostituirelasondadiman-
data.
1.vericadelcorrettocollegamentoedellacontinuitàdelcavodellasondadi
ritorno NTC2;
2.vericadelvalorediresistenzaaicapidellasondadiritornoNTC2:seilvalore èinnito(corrispondenteacircuitoaperto)sostituirelasondadiritorno.
1a)vericadeicondottidiaspirazionearia-scaricofumi:devonoessereliberi,
non ostruiti;
2a)vericareselepresedipressionecheportanoilsegnalealpressostato(se
presente) aria sono ostruite o se i tubetti di silicone del pressostato sono collegati in modo errato;
3a)vericareilcorrettocollegamentodeicavielettricialpressostatoaria:un
cavo al contatto comune (C), un cavo al contatto normalmente aperto(NO);
4a)vericadelcorrettofunzionamentodelpressostatoaria:scollegareicavi
elettrici del pressostato e simulare manualmente il funzionamento del con­tatto;
5a)vericareseilpistonedelpressostatodifferenzialecircuitoprimarioèbloc-
catoononsimuoveperchéc’èancoraarianelcircuitooacausadella rotturadellamembrana:vericareselavalvoladisatopostasulcircolatore
funziona correttamente;
6a)vericarelamembranadelpressostatodifferenzialecollegamentoprimario;
7a) nonostante l’aria del circuito sia stata completamente eliminata il micro del
pressostato differenziale acqua non riesce ad essere azionato dal pistone: provare ad azionarlo manualmente. Se dopo azionamento manuale del mi­cro tutto funziona correttamente, tentare di aumentare la differenza di pres­sione fra mandata e ritorno agendo sulle valvole di intercettazione impianto;
8a)vericadelcircolatore:potrebbeesserebloccato. 9a)vericadellapressionerilevatadall’idrometro,seinsufcienteprovvedereal
caricamento dell’apparecchio;
1b)vericadellapressionerilevatadall’idrometro,seinsufcienteprovvedereal
caricamento dell’apparecchio;
2b) se il valore di pressione letto all’idrometro risulta corretto cortocircuitare il
pressostatodiminimapressioneacquaevericaresel’apparecchioripren­de a funzionare correttamente, quindi regolare il valore di taratura del pres­sostato di minima pressione acqua o sostituirlo.
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Codici di blocco
specici rilevati
dall’ apparecchio
5-28 Elettroventilatore bloccato, mancanza del se-
5-29 Il ventilatore non si arresta, il segnale tachime-
5-61 Anomalia elettroventilatore 1. verica dei collegamenti elettrici fra ventilatore e scheda
9-12
Descrizione codice di blocco/anomalia Azione correttiva
1. verica dei collegamenti elettrici fra ventilatore e scheda
gnale tachimetrico
trico rilevato è errato.
Apertura del contatto 9-10 su connettore X2 dell’apparecchiatura con modulo termico in stand-by o in funzionamento; intervento del fusibile di protezione 2AF:
a) Genio standard: intervento ter rmostato
limite; intervento fusibile 2 AF
Apertura del contatto 9-10 su connettore X2 dell’apparecchiatura con modulo termico in stand-by o in funzionamento; intervento del fusibile di protezione 2AF:
b) Genio condensazione:
termostato fumi; intervento fusibile 2AF.
2. verica del corretto collegamento del connettore cavo ventilatore lato scheda
3. verica del corretto collegamento del connettore cavo ventilatore lato ventilatore.
1. verica dei collegamenti elettrici fra ventilatore e scheda
2. verica del corretto collegamento del connettore cavo ventilatore lato scheda
3. verica del corretto collegamento del connettore cavo ventilatore lato ventilatore.
2. verica del corretto collegamento del connettore cavo ventilatore lato scheda
3. verica del corretto collegamento del connettore cavo ventilatore lato ventilatore 1a) verica collegamenti elettrici connettore X2 scheda accensione/funzionamento/modu-
lazione; 2a) verica del termostato limite posto sul tubo di mandata; 3a) verica delle condizioni
1b) verica collegamenti elettrici connettore X2 scheda accensione/funzionamento/modu-
lazione; 2b) verica del termostato fumi (bulbo posto all’interno del condotto inserito nel modulo
termico e corpo termostato alloggiato all’interno del cruscotto pannello strumenti); 3b) verica delle condizioni del fusibile 2AF ed eventuale sostituzione.
9-18 Temperatura di mandata rilevata dalla
sonda NTC1 troppo elevata (>110°C).
9-19 Temperatura di ritorno rilevata dalla sonda
NTC2 troppo elevata (>110°C).
9-25 Aumento troppo rapido della temperatura rileva-
ta dalla sonda NTC1
1 vericare le altre informazioni fornite dall’apparecchiatura riguardo al blocco (temperatura
di mandata, di ritorno, fase di funzionamento al momento del blocco ecc.); 2 vericare il corretto funzionamento della sonda NTC1; 3 vericare il corretto funzionamento degli organi di protezione che agiscono in mancanza di
pressione d’acqua nel circuito primario o in assenza di circolazione dell’acqua a causa di
problemi di funzionamento del circolatore (pompa) o di ostruzioni dello scambiatore. 1 vericare le altre informazioni fornite dall’apparecchiatura riguardo al blocco (temperatura di
mandata, di ritorno, fase di funzionamento al momento del blocco ecc.); 2 vericare il corretto funzionamento della sonda NTC1; 3 vericare il corretto funzionamento degli organi di protezione che agiscono in mancanza di
pressione d’acqua nel circuito primario o in assenza di circolazione dell’acqua a causa di
problemi di funzionamento del circolatore (pompa) o di ostruzioni dello scambiatore. 1 vericare le altre informazioni fornite dall’apparecchiatura riguardo al blocco (temperatura di
mandata, di ritorno, fase di funzionamento al momento del blocco ecc.); 2 vericare il corretto funzionamento della sonda NTC1; 3 vericare il corretto funzionamento degli organi di protezione che agiscono in mancanza di
pressione d’acqua nel circuito primario o in assenza di circolazione dell’acqua a causa di
problemi di funzionamento del circolatore (pompa) o di ostruzioni dello scambiatore.
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MANUTENZIONE
VERIFICHE PERIODICHE (a cura del responsabile della manutenzione)
Le operazioni di manutenzione dell'impianto termico devono essere eseguite secondo le precisazioni delle vigenti normative UNI, CEI e devono essere effettuate almeno una volta l'anno.
"PRONTUARIO DEGLI INTERVENTI DA EFFETTUARE AL FINE DI GARANTIRE LA FUNZIONALITA' E
L'EFFICIENZA DEL MODULO TERMICO"
TIPO DI INTERVENTO .....................................................................................................................................................PERIODICITÁ
PULIZIA SCAMBIATORE PRIMARIO (LATO FUMI) ......................................................................................................... 12 mesi
CONTROLLO GENERALE DEL GRUPPO BRUCIATORE ............................................................................................... 12 mesi
CONTROLLO GENERALE DEL CIRCUITO DI AFFLUSSO DELL’ARIA COMBURENTE, DEL CONDOTTO DI SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE,
E DEL SIFONE DI SCARICO CONDENSA .......................................................................................................................12 mesi
CONTROLLO DELLA REGOLARITÁ DI ACCENSIONE ................................................................................................... 12 mesi
VERIFICA DI FUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI DI COMANDO, REGOLAZIONE E SICUREZZA DELL’APPARECCHIO 12 mesi
VERIFICA DELL’ASSENZA DI PERDITE DI ACQUA E/O OSSIDAZIONI SUI RACCORDI ............................................. 12 mesi
VERIFICA DELL’ASSENZA DI PERDITE DI GAS .............................................................................................................12 mesi
CONTROLLO DELLA/E VALVOLA/E DI SICUREZZA SUL CIRCUITO DI RISCALDAMENTO
E SUL CIRCUITO DI PRODUZIONE DI ACQUA SANITARIA ........................................................................................... 12 mesi
VERIFICA ED EVENTUALE RIPRISTINO DEL CORRETTO VALORE DI PRESSIONE DELL’IMPIANTO .....................12 mesi
T E
VERIFICA DEL VALORE DI PRECARICA DEL/DEI VASO/I DI ESPANSIONE ................................................................ 12 mesi
C
VERIFICA PRESTAZIONI SCAMBIATORE SANITARIO .................................................................................................. 12 mesi
N
I
CONTROLLO ANODO AL MAGNESIO ............................................................................................................................. 6 / 12 mesi
C O
MISURAZIONE IN OPERA DEL RENDIMENTO DI COMBUSTIONE E DELLE EMISSIONI ........................................... 24 mesi
A U T
N.B. Per apparecchi a gas di portata termica nominale non maggiore di 35 kW, la norma di riferimento per il controllo e la manutenzio-
O
ne è la UNI 10436, per la misurazione in opera del rendimento di combustione è la UNI 10389.
R
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REGOLAZIONE ELETTROVALVOLA GAS MODULANTE
2
3
A
1 Elettrovalvola gas 2 Regolazione pressione massima
(aumenta in senso antiorario, diminuisce in senso orario)
3 Regolazione pressione minima
(aumenta in senso orario, diminuisce in senso antiorario)
4
1
ISTRUZIONI PER L'ESTRAZIONE DEL BRUCIATORE
N.B.: Per la regolazione della pressione minima togliere il
tappo A.
4 Presa di pressione ingresso gas
PER L'ESTRAZIONE DEL BRUCIATORE PROCEDERE COME SEGUE:
1) svitare le viti di ssaggio degli elettrodi di accensione/ioniz­zazione (b), quindi slare delicatamente gli elettrodi (c, d);
2) Scollegare il tubo gas dalla valvola;
Dopo aver tolto i dadi di ssaggio (e) dal condotto di miscelazione (f), si può slare il bruciatore (g) dalla camera di combustione
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CAMERA DI COMBUSTIONE E GRUPPO DI MISCELAZIONE ARIA - GAS
Si consiglia di pulire l'interno della camera di combustione almeno una volta all'anno, dato che durante il funzionamento possono deposi­tarsi impurità. Per una rapida pulizia è necessario togliere gli elettrodi di accensione / ionizzazione quindi slare il gruppo di miscelazione (a) + (b) per avere accesso alla camera di combustione.
NOTA BENE: Prima di effettuare la manutenzione del gruppo idraulico o della camera di combustione è necessario accertarsi che il circuito caldaia sia raffreddato, onde evitare pericolose fuoriuscite di acqua ad elevata temperatura.
L'elettrovalvola gas modulante (C) è comandata da un segnale di pressione aria proveniente dall'elettroventilatore (collegamento e - f). Ad un aumento della velocità dell'elettroventilatore corrisponde un aumento della portata di gas.
Il funzionamento modulante della elettrovalvola gas realizza una sicurezza totale in caso di ostruzione parziale o totale del condotto di aspirazione e/o di scarico, riducendo proporzionalmente la portata di aria e di gas no allo spegnimento del modulo termico. Anche in caso di ostruzione dello scarico di condensa è garantito lo stesso comportamento. In caso di scollegamento del tubo di adduzione del segnale (d) alla elettrovalvola gas, si interrompe il funzionamento del modulo termico.
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SCHEDA ELETTRONICA A MICROPROCESSORE
In caso di guasto della scheda elettronica è assolutamente vietato ogni tentativo di riparazione: bisogna procedere alla sostituzione e all'invio della scheda guasta alla BALTUR per la revisione. Sosti­tuendo componenti o eseguendo interventi all'apparenza semplici sulla scheda a microprocessore si rischia di incorrere in problemi di sicurezza del prodotto. Se in fase di revisione la ditta costruttrice della scheda appura manomissioni o tentativi di riparazione, ogni garanzia del prodotto decade. Si consiglia, in caso di manutenzione sul lato idraulico del modulo termico, di proteggere accuratamente la scheda elettronica da eventuali gocciolamenti di acqua che potrebbero causare danni ai circuiti interni.
CARATTERISTICHE DI FUNZIONAMENTO
Tensione di alimentazione: fase-neutro o fase-fase 230V + 10%
- 15%
Temperatura di funzionamento: da 0° C a 60° C
Grado di umidità massima: 85% RH a 25° C ; 50% RH a 60° C
Nel caso di contatto involontario di acqua con la scheda, possono manifestarsi blocchi ripetitivi o malfunzionamento del modulo ter­mico. Si consiglia in questi casi di smontare la scheda dal cruscotto strumenti e di asciugarla accuratamente. Vericare inoltre l'efcienza dei fusibili. In caso di guasto dei fusibili, procedere alla loro sosti­tuzione. Non utilizzare fusibili diversi da quelli installati (vedi descrizione dello schema elettrico del presente libretto istru­zioni).
CARATTERISTICHE TEMPERATURA - RESISTEN-
ZA DEI SENSORI NTC 1 (Mandata), NTC 2 (Ri­torno), NTC 3 (Bollitore), NTC 4 (Sonda esterna).
(Mod. "2322.640.6.123" Philips)
Temperatura °C Resistenza kΩ
- 15 76,02
- 10 58,88
- 5 45,95 0 36.13 5 28.60
10 22.80 15 18.30 20 14.77
25 12.00
30 9.804 35 8.054 40 6.652 45 5.522 50 4.607 55 3.862 60 3.252 65 2.751 70 2.337 75 1.993 80 1.707 85 1.467 90 1.266 95 1.096
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100 0.9524
GRUPPO IDRAULICO
Nelle versioni MC 30B / MC 30R / TC 30B / TC 30BAB (aventi at­tuatore valvola deviatrice 24V mod.VC8010 senza micro ausiliario, dotate di scheda elettronica MCBA 1425D V2.0) il gruppo idraulico è a riposo in riscaldamento se l'attuatore non è installato. Con attuatore installato, modulo termico alimentato e selettore in posizione estate, la valvola deviatrice è posizionata sul circuito sanitario. Con selet­tore in posizione inverno e bollitore in temperatura (soddisfatto), la valvola deviatrice è in posizione riscaldamento. Il comando manuale dell'attuatore è azionabile, tramite apposita levetta di colore rosso posta nella parte inferiore, solo nel caso in cui si trovi già in posi­zione riscaldamento. In tale modo è possibile l'impostazione di una posizione intermedia che soddis momentaneamente le esigenze di funzionamento in attesa del ricambio.
Dopo avere eseguito la manutenzione del bollitore o del gruppo idraulico, nella fase di montaggio dei tubi di collegamento è neces-
sario seguire le istruzioni di seguito riportate:
1 Lubricare completamente gli o-ring di tenuta con apposito
grasso siliconico.
2 Collegare e fissare i due tubi prima al lato gruppo
idraulico (vedi figura) e poi agli altri componenti; con l'AVVERTENZA di stringere con moderazione la piastrina (B) con la vite (A) poichè la tenuta avviene con O-ring.
3 Servirsi della vite (A) e del tirante (B) per il bloccaggio
denitivo dei tubi (il tirante non risolve problemi di tenuta dovuti ad un montaggio irregolare dei raccordi terminali). Un errato montaggio può provocare perdite d'acqua indesiderate
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In fase di manutenzione generale si consiglia di procedere al controllo e alla eventuale pulizia del ltro di ingresso acqua fredda in acciaio inox (B) che potrebbe aver trattenuto impurità riducendo la sezione di passaggio e l'erogazione dell'acqua. Per lo smontaggio: svitare il tappo a cartuccia (A) contenente le parti (B), (C) e (D); svitare quindi il raccordo (D) e slare il ltro (B). E' disponibile presso l'Ufcio Ricambi il "KIT LIMITATORE DI PORTATA" optional (C) che limita il prelievo di acqua sanitaria ad una portata prestabilita. Viene alloggiato nell'apposita sede del raccordo (D) (vedi g.). .
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Qualora si desideri provvedere allo smontaggio dell'at-
tuatoreelettricodellavalvoladeviatricessatoconmolla èsufcienteestrarredallasedelamolladissaggio(A) eslarepoil'attuatore.
NOTE GENERALI
- In caso di sostituzione degli anelli o-ring del gruppo idraulico, è obbligatoria, prima dell'installazione dei nuovi (disponibili presso l'ufcio Ricambi BALTUR), una preventiva lubricazione degli stessi con apposito grasso siliconico in grado di migliorarne le prestazioni.
- Il vaso di espansione a membrana è stato precaricato ad una pressione di 1 bar. È comunque buona norma che la pressione iniziale del vaso sia pari alla pressione idrostatica dell'impianto (dislivello fra la posizione di installazione del vaso e la parte più alta dell'impianto) maggiorata di 0,3 bar. Il vaso di espansione installato ha una capacità di 10 litri: può soddisfare un impian to della capacità massima di circa 163 litri.
- Qualora sia necessario effettuare la pulizia dello scambiatore compatto ACS a piastre, si raccomanda un lavaggio con una soluzione di acqua al 2% di acido fosforico per un tempo di circa 30 minuti.
TERMOSTATO SICUREZZA FUMI A RIARMO MANUALE
Il termostato di sicurezza fumi a riarmo manuale e' installato allo scopo di consentire l'applicazione dei condottidi scarico in "plastica" (PPs). La sua funzione prevede che il modulo termico vada in blocco "9 - 12" (vedi lista codici di blocco) qualora la temperatura fumi soperi i 90° C. Per lo sblocco del termostato e' sufciente agire sul pulsante RESET posto sul pannello strumenti del modulo termico. Qualora si sia accertato che il blocco 9-12 dipende effettivamente dall'intervento del termostato per sovratemperatura e non per problemi di collegamenti elettrici, è necessario riarmare il modulo e
T
provvedere alla misurazione della temperatura fumi per risalire alle
E
cause che hanno determinato l'intervento della sicurezza.
C
In caso di sostituzione del termostato la ghiera di bloccaggio del bulbo deve essere avvitata con l'apposita chiave e con l'ausilio di
N
un utensile che impedisca la rotazione del nottolino presente sul
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tubo di scarico all'interno del modulo termico.
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