BALTUR ESATEK 80÷3500 MANUALE TECNICO (Cod.0006089960_200803 Ediz. Ediz. 2007-08)

Ediz. 2007-08
CALDAIE IN ACCIAIO SERIE
ESATEK 80÷3500
ISTRUZIONI D’USO PER IL RESPONSABILE DELL’IMPIANTO
Indice
INDICE
1 Simbologia utilizzata nel manuale ............................................................................................................................................ 2
2 Uso conforme dell’apparecchio ............................................................................................................................................... 2
3 Trattamento dell’acqua ............................................................................................................................................................. 2
4 Informazioni da fornire al responsabile impianto da parte dell’installatore/manutentore ..................................................... 3
5 Avvertenze per la sicurezza ..................................................................................................................................................... 3
6 Istruzioni per l’uso ..................................................................................................................................................................... 4
6.1 Pannello di comando standard ......................................................................................................................................... 4
6.2 Controlli prima della messa in funzione ........................................................................................................................... 6
6.3 Eliminazione delle anomalie ............................................................................................................................................. 7
1 - SIMBOLOGIA UTILIZZATA NEL MANUALE
Nella lettura di questo manuale, particolare attenzione deve essere posta alle parti contrassegnate dai simboli rappre­sentati:
PERICOLO ! Grave pericolo per l’incolumità e la vita
ATTENZIONE ! Possibile situazione pericolosa per il prodotto e l’ambiente
2 - USO CONFORME DELL’APPARECCHIO
Gli apparecchi ESATEK sono stati costruiti sulla base del livello attuale della tecnica e delle riconosciute regole tecniche di sicurezza. Ciò nonostante, in seguito ad un utilizzo improprio, potrebbero insorgere pericoli per l'incolumità e la vita dell'utente o di altre persone ovvero danni all'apparecchio oppure ad altri oggetti. L'apparecchio è previsto per il funzionamento di impianti di riscaldamento a circolazione d'acqua calda. Qualsiasi utilizzo diverso viene considerato quale improprio. Per qualsiasi danno risultante da un utilizzo improprio Baltur non si assume alcuna responsabilità; in tal caso il rischio è completamente a carico dell'utente. Un utilizzo secondo gli scopi previsti prevede anche che ci si attenga scupolosamente alle istruzioni del presente manuale.
3 - TRATTAMENTO DELL’ACQUA
La durezza dell’acqua di alimentazione condiziona la frequenza della pulizia dello scambiatore acqua sanita­ria.
In presenza di acqua con durezza superiore ai 15°f si consiglia l’utilizzo di dispositivi anticalcare, la cui scelta deve avvenire in base alle caratteristiche dell’acqua.
Si consiglia la verifica e la pulizia dell’eventuale scambiatore acqua sanitaria alla fine del primo anno e succes­sivamente ogni due; in questa occasione, verificare lo stato di usura dell’anodo.
NOTA ! Suggerimenti per l’utenza
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4 - INFORMAZIONI DA FORNIRE AL RESPONSABILE DELL’IMPIANTO
DA PARTE DELL’INSTALLATORE/MANUTENTORE
Il responsabile dell’impianto deve essere istruito sull’utilizzo e sul funzionamento del proprio impianto di riscal­damento, in particolare:
Consegnare al responsabile dell’impianto le presenti istruzioni, nonché gli altri documenti relativi all'apparec­chio inseriti nella busta contenuta nell'imballo. Il responsabile dell’impianto deve custodire tale documen- tazione in modo da poterla avere a disposizione per ogni ulteriore consultazione.
Informare il responsabile dell’impianto sull'importanza delle bocchette di areazione e del sistema di scarico fumi, evidenziandone l'indispensabilità e l'assoluto divieto di modifica.
Informare il responsabile dell’impianto riguardo al controllo della pressione dell'acqua dell'impianto nonché sulle operazioni per il ripristino della stessa.
Informare il responsabile delll’impianto riguardo la regolazione corretta di temperature, centraline/termostati e radiatori per risparmiare energia.
Ricordare che è obbligatorio effettuare una manutenzione regolare dell'impianto almeno una volta all'anno e un'analisi di combustione nei tempi previsti dalla norma in vigore.
Se l'apparecchio dovesse essere venduto o trasferito ad un altro proprietario o se si dovesse traslocare e lasciare l'apparecchio, assicurarsi sempre che il libretto accompagni l'apparecchio in modo che possa essere consultato dal nuovo proprietario e/o dall'installatore.
Nel caso di danni a persone, animali e cose derivanti dalla mancata osservanza delle istruzioni contenute nel presente manuale il costruttore non può essere considerato responsabile.
Info generali
5 - AVVERTENZE PER LA SICUREZZA
ATTENZIONE! L’installazione, la regolazione e la manutenzione dell’apparecchio devono essere eseguite da personale professionalmente qualificato, in conformità alle norme e disposizioni vigenti, poichè un'errata installa­zione può causare danni a persone, animali e cose, nei confronti dei quali il costruttore non può essere considerato responsabile.
PERICOLO ! Non tentare MAI di eseguire lavori di manutenzione o riparazioni della caldaia di propria iniziativa. Qualsiasi intervento deve essere eseguito da personale professionalmente qualificato autorizzato da Unical; si raccomanda la stipula di un contratto di manutenzione. Una manutenzione carente o irregolare può compromettere la sicurezza operativa dell’apparecchio e provocare danni a persone, animali e cose per i quali il costruttore non può essere considerato respon­sabile.
Modifiche alle parti collegate all'apparecchio
Non effettuare modifiche ai seguenti elementi:
- alla caldaia
- alle linee di gas, aria, acqua e corrente elettrica
- al condotto fumi alla valvola di sicurezza e alla tubazione di scarico per l'acqua di riscaldamento
- agli elementi costruttivi che influiscono sulla sicurezza operativa dell'apparecchio
Odore di gas
Qualora venisse avvertito odore di gas attenersi alle seguenti indicazioni di sicurezza:
- non azionare interruttori elettrici
- non fumare
- non far uso del telefono
- chiudere il rubinetto d'intercettazione del gas
- aerare l'ambiente dove è avvenuta la fuga di gas
- informare la società di erogazione gas oppure una ditta specializzata nell’installazione e manutenzione di impianti di riscaldamento.
Sostanze esplosive e facilmente infiammabili
Non utilizzare o depositare materiali esplosivi o facilmente infiammabili (ad es. benzina, vernici, carta) nel locale dove è installato l'apparecchio.
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Istruzioni d’uso per il Responsabile dell’impianto
6 - ISTRUZIONI PER L’USO
6.1 - PANNELLO DI COMANDO STANDARD
11Interruttore generale luminoso 12Interruttore bruciatore 13Interruttore pompa impianto 21Bitermostato di regolazione caldaia (con manopola)
V I
V
I
22Termostato di sicurezza a riarmo manuale 24Termostato di minima o priorità (a cacciavite) 30Termometro caldaia
Interruttore generale
Per mezzo di questo interruttore è possibile dare e to­gliere tensione alla caldaia:
- Con l’interruttore nella posizione 0 , la caldaia non è
alimentata elettricamente (spia verde spenta).
- Con l’interruttore nella posizione I , la caldaia è ali-
mentata elettricamente (spia verde illuminata) ed è pre­disposta per la produzione di acqua calda per il riscal­damento.
V
Interruttore accensione bruciatore
I
V
I
4
Per mezzo di questo interruttore è possibile dare e to­gliere tensione al bruciatore:
- Con l’interruttore nella posizione 0 , il bruciatore non è
alimentato elettricamente.
- Con l’interruttore nella posizione I , il bruciatore è ali-
mentato elettricamente ed è predisposto al funziona­mento su richiesta del termostato di esercizio.
Istruzioni d’uso per il Responsabile dell’impianto
Interruttore accensione pompa impianto
V I
Per mezzo di questo interruttore è possibile dare e to­gliere tensione alla pompa impianto:
- Con l’interruttore nella posizione 0, la pompa impianto
non è alimentata elettricamente.
- Con l’interruttore nella posizione II , la pompa impian-
to è alimentata elettricamente ed è predisposta al fun­zionamento.
IMPORTANTE: la pompa impianto deve sempre essere posta in funzione prima dell’accensione del bruciatore
V
I
per consentire lo smaltimento del calore. In caso contrario, il termostato di sicurezza in caldaia, interverrà al raggiungimento della temperatura massima, con conseguente bisogno di riarmo. NOTA: la pompa impianto inizierà a funzionare solo dopo che la temperatura in caldaia avrà raggiunto 40°C.
Regolazione temperatura riscaldamento
La regolazione della temperatura è compresa tra un va­lore minimo di 44°C ed un valore massimo di 90°C.
La regolazione della temperatura dell’acqua dell’impian­to si ottiene ruotando la manopola verso “ destra ” per aumentare e verso “ sinistra ” per diminuire.
Il valore impostato viene visualizzato sul termometro dopo alcuni minuti.
Riarmo del termostato di sicurezza
IMPORTANTE: Il termostato di sicurezza è situato sotto il coperchietto indicato in figura a lato. Per ac­cedervi nel caso di blocco della caldaia, svitare il coperchietto in plastica con l’ausilio di un cacciavi­te; dopo aver effettuato il riarmo, riposizionare il co­perchietto in plastica.
Il termostato di sicurezza può intervenire in caso di ec­cesso di temperatura in caldaia. Si può ovviare a questo, in primo luogo, abbassando il termostato di esercizio.
Nel caso di ripetuti interventi del dispositi­vo di sicurezza della caldaia, non tentare di ripristinare il funzionamento della calda­ia di propria iniziativa. Rivolgersi ad un Cen­tro di Assistenza Autorizzato.
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Istruzioni d’uso per il Responsabile dell’impianto
Pressione impianto riscaldamento
Verificare periodicamente la pressione dell’acqua all’in­terno della caldaia, attraverso il manometro. Con pressione inferiore a 1 bar si consiglia il reintegro, a caldaia fredda, della pressione a raggiungere un valore pari alla pressione statica relativa al punto più alto del­l’impianto, aprendo gradualmente il rubinetto di carico po­sto esternamente alla caldaia. A pressione raggiunta, chiudere il rubinetto di carico.
Nel caso di ripetuti interventi di ripristi­no della pressione acqua, rivolgersi ad un Centro di Assistenza Autorizzato.
6.2 - CONTROLLI PRIMA DELLA MESSA IN FUNZIONE
Prima della messa in funzione dell’apparecchio è consi­gliabile effettuare le seguenti verifiche:
- Verificare che il rubinetto di intercettazione del gas a
monte della caldaia sia aperto.
- Verificare che le eventuali valvole di intercettazione per
la manutenzione sulla mandata e sul ritorno siano aperte.
- Verificare il collegamento delle valvole di sicurezza al
sistema fognario.
- Verificare che la caldaia sia alimentata elettricamen-
te; la spia dell’interruttore pos. 11 sul pannello coman­di deve essere accesa.
- Controllare sul manometro dell’impianto il valore della
pressione dell’acqua (con circolatore fermo). Qualora la pressione, a impianto freddo, venga a tro­varsi ad una pressione inferiore a 1 bar, provvedere al
ripristino della pressione agendo sul rubinetto di cari­co impianto.
Messa fuori servizio completa
In caso di messa fuori servizio completa, viene disattiva­ta completamente la produzione di acqua calda.
ATTENZIONE !
L’impianto di riscaldamento può essere ef­ficacemente protetto dal gelo utilizzando specifici prodotti antigelo adatti ad impianti multimetallo.
Non utilizzare prodotti antigelo per mo­tori d'automobile perché possono dan­neggiare le guarnizioni di tenuta acqua.
6.3 - ELIMINAZIONE DELLE ANOMALIE
POMPA IMPIANTO FUNZIONANTE MA BRUCIATORE FERMO
Significato:
Intervento dispositivo di sicurezza in caldaia dovuto a:
- insufficiente smaltimento della temperatura in caldaia.
- verificare inserimento tasto pos. 12 (bruciatore).
Eliminazione anomalia:
Abbassare la temperatura di esercizio della caldaia.
Premere Il pulsante di riarmo sul termostato di sicurezza.
LAMPADA DI BLOCCO DEL BRUCIATORE ACCESA
Significato:
Intervento dispositivo di blocco del bruciatore dovuto a:
- mancanza gas (ESATEK con bruciatore di gas)
- presenza di aria nella tubazione (nel caso di impianto nuovo o dopo lungo periodo di inattività).
Eliminazione anomalia:
Verificare che il rubinetto del gas sia aperto e che l’aria
contenuta nella tubazione sia stata sfiatata. Premere il pulsante di sblocco sul bruciatore per ripristi­nare il corretto funzionamento della caldaia.
Nel caso di ripetuti interventi del disposititi­vo di blocco della caldaia (termostato di si­curezza), non tentare di ripristinare il funzio­namento della caldaia di propria iniziativa. Rivolgersi ad un Centro di Assistenza Auto­rizzato Baltur.
Per la messa fuori servizio completa togliere tensione alla caldaia mettendo l’interruttore generale pos. 11 in posizione 0 : la spia “verde” sarà spenta.
Nel caso di lunghi periodi di inattività chiudere il rubinetto di intercettazione del gas (versione ESATEK con brucia-
tore di gas) e, se presente, dell’acqua fredda.
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Istruzioni d’uso per il Responsabile dell’impianto
CALDAIA IN TEMPERATURA, MA IMPIANTO FREDDO
Significato:
Dispositivo temperatura di sicurezza in caldaia (termo­stato di minima) malfunzionante:
- mancato consenso alla partenza della pompa impianto.
Eliminazione anomalia:
Regolazione della taratura di esercizio del termostato -
da eseguire solo a cura di personale abilitato.
Eventuale sostituzione del termostato - da eseguire solo
a cura di per
Significato:
Presenza di aria nell’impianto.
Eliminazione anomalia:
Sfiatare l’impianto.
Significato:
Circolatore impianto in avaria.
Eliminazione anomalia: Sbloccare il circolatore - da eseguire solo a cura di per­sonale abilitato. Sostituire il circolatore - da eseguire solo a cura di per­sonale abilitato.
sonale abilitato.
INTERVENTO DELLA VALVOLA DI SICUREZZA SUL­L’IMPIANTO
Significato:
Pressione elevata sull’impianto. Vaso di espansione malfunzionante.
Eliminazione anomalia: Verificare l’efficienza del vaso di espansione - da ese­guire solo a cura di personale abilitato.
ODORE NELL’AMBIENTE DI PRODOTTI INCOMBUSTI
Significato:
Dispersione nell’ambiente di fumi di combustione attra­verso la porta, la camera fumo, il condotto fumi o la can­na fumaria.
Eliminazione anomalia:
Serrare maggiormente le viti e/o i dadi di tenuta della porta e/o della camera fumo - da eseguire solo a cura
di personale abilitato. Sostituire eventualmente le guarnizioni di tenuta- da ese­guire solo a cura di personale abilitato. Verificare integrità isolamento cannotto - porta - da ese­guire solo a cura di personale abilitato. Pulire il corpo del generatore e i condotti fumo - da ese­guire solo a cura di personale abilitato.
Ripristinare la tenuta del condotto fumi e/o della canna fumaria - da eseguire solo a cura di personale abilita-
to.
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Ediz. 2008-03
CALDAIE IN ACCIAIO SERIE
ESATEK 80÷3500
ISTRUZIONI PER L’INSTALLATORE E IL MANUTENTORE
Informazioni generali
INDICE
1 INFORMAZIONI GENERALI ............................................................................................................................................................................... 3
1.1 Simbologia utilizzata nel manuale................................................................................................................................................................ 3
1.2 Uso conforme dell’apparecchio .................................................................................................................................................................... 3
1.3 Trattamento dell’acqua.................................................................................................................................................................................. 3
1.4 Informazioni da fornire all’utente o al responsabile dell’impianto............................................................................................................... 3
1.5 Avvertenze per la sicurezza ......................................................................................................................................................................... 4
1.6 Targhetta dei dati tecnici ............................................................................................................................................................................... 5
1.7 Avvertenze generali ...................................................................................................................................................................................... 6
2 CARATTERISTICHE TECNICHE E DIMENSIONI ............................................................................................................................................. 7
2.1 Caratteristiche tecniche ................................................................................................................................................................................ 7
2.2 Componenti principali ................................................................................................................................................................................... 7
2.3 Turbolatori fumo ............................................................................................................................................................................................ 8
2.4 Dimensioni ..................................................................................................................................................................................................... 9
25 Dati di funzionamento secondo UNI 10348 ...............................................................................................................................................14
3 ISTRUZIONI PER L’INSTALLATORE............................................................................................................................................................... 16
3.1 Avvertenze generali ...................................................................................................................................................................................16
3.2 Norme per l’installazione........................................................................................................................................................................... 17
3.3 Movimentazione ......................................................................................................................................................................................... 18
3.4 Posizionamento in centrale termica .......................................................................................................................................................... 18
3.5 Bruciatore ................................................................................................................................................................................................... 18
3.5.1 Scelta del bruciatore ....................................................................................................................................................................... 18
3.5.2 Installazione del bruciatore ............................................................................................................................................................. 20
3.6 Collegamento spia controllo fiamma al bruciatore................................................................................................................................... 20
3.7 Allacciamento alla canna fumaria ............................................................................................................................................................. 20
3.8 Scarico delle condense ............................................................................................................................................................................. 21
3.9 Porta focolare: regolazione, apertura, chiusura ....................................................................................................................................... 22
3.9.1 Caldaie ESATEK 80÷ESATEK 110.................................................................................................................................................. 22
3.9.2 Caldaie ESATEK 150÷ESATEK 560 ............................................................................................................................................... 22
3.9.3 Caldaie ESATEK 680÷ESATEK 870 ............................................................................................................................................... 23
3.9.4 Caldaie ESATEK 1000÷ESATEK 3500 ........................................................................................................................................... 23
3.9.5 Nota importante ................................................................................................................................................................................ 23
3.10 Allacciamento caldaia all’impianto ............................................................................................................................................................ 24
3.10.1 Pompa di ricircolo.......................................................................................................................................................................... 24
3.11 Riempimento dell’impianto ........................................................................................................................................................................ 24
3.12 Allacciamento gas ..................................................................................................................................................................................... 25
3.13 Imballo ........................................................................................................................................................................................................ 26
3.14 Montaggio del mantello ............................................................................................................................................................................. 27
3.15 Allacciamenti elettrici ................................................................................................................................................................................. 36
3.16 Pannello strumenti standard ..................................................................................................................................................................... 37
3.17 Collegamento idraulico ed elettrico impianto ........................................................................................................................................... 39
3.18 Prima accensione ...................................................................................................................................................................................... 41
319 Regolazione del bruciatore ....................................................................................................................................................................... 42
4 ISPEZIONE E MANUTENZIONE ......................................................................................................................................................................42
Istruzioni per l’ispezione e per la manutenzione .............................................................................................................................................. 42
Manutenzione del corpo .................................................................................................................................................................................... 43
Manutenzione del bruciatore ............................................................................................................................................................................. 43
Controllo dell’elettrodo di accensione ............................................................................................................................................................... 43
Componenti da verificare durante la verifica annuale...................................................................................................................................... 43
2
Informazioni generali
Attenzione il presente manuale contiene istruzioni ad uso esclusivo dell’installatore e/o del manutentore professionalmente qualificato, in conformità alle leggi vigenti. L’utente NON è abilitato a intervenire sulla caldaia. Nel caso di danni a persone, animali o cose derivanti dalla mancata osservanza delle istruzioni contenute nei manuali forniti a corredo con la caldaia, il costruttore non può essere considerato responsabile
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INFORMAZIONI GENERALI
1.1 -SIMBOLOGIA UTILIZZATA NEL MANUALE
Nella lettura di questo manuale, particolare attenzione deve essere posta alle parti contrassegnate dai simboli rappre­sentati:
PERICOLO ! Grave pericolo per l’incolumità e la vita
ATTENZIONE ! Possibile situazione pericolosa per il prodotto e l’ambiente
NOTA ! Suggerimenti per l’utenza
1.2 -USO CONFORME DELL’APPARECCHIO
L'apparecchio ESATEK è stato costruito sulla base del livello attuale della tecnica e delle riconosciute
regole tecniche di sicurezza.
Ciò nonostante, in seguito ad un utilizzo improprio, potrebbero insorgere pericoli per l'incolumità e la vita dell'utente o di altre persone ovvero danni all'apparecchio oppure ad altri oggetti. L'apparecchio è previsto per il funzionamento di impianti di riscaldamento a circolazione d'acqua calda. Qualsiasi utilizzo diverso viene considerato quale improprio. Per qualsiasi danno risultante da un utilizzo improprio Baltur non si assume alcuna responsabilità; in tal caso il rischio è completamente a carico dell'utente. Un utilizzo secondo gli scopi previsti prevede anche che ci si attenga scupolosamente alle istruzioni del presente manuale.
1.3 -TRATTAMENTO DELL’ACQUA (vedi libretto specifico)
La durezza dell’acqua di alimentazione condiziona la frequenza della pulizia dello scambiatore acqua sanita­ria.
In presenza di acqua con durezza superiore ai 15°f si consiglia l’utilizzo di dispositivi anticalcare, la cui scelta deve avvenire in base alle caratteristiche dell’acqua.
Si consiglia la verifica della pulizia dello scambiatore acqua sanitaria alla fine del primo anno e successiva­mente ogni due; in questa occasione, verificare lo stato di usura dell’anodo.
1.4 -INFORMAZIONI DA FORNIRE AL RESPONSABILE DELL’IMPIANTO
• L'utente deve essere istruito sull'utilizzo e sul funzionamento del proprio impianto di riscaldamento, in particolare:
• Consegnare all'utente le presenti istruzioni, nonché gli altri documenti relativi all'apparecchio inseriti nella busta
contenuta nell'imballo. L’utente deve custodire tale documentazione in modo da poterla avere a disposizio- ne per ogni ulteriore consultazione.
• Informare l'utente sull'importanza delle bocchette di aerazione e del sistema di scarico fumi, evidenziandone l'indispensabilità e l'assoluto divieto di modifica.
• Informare l'utente riguardo al controllo della pressione dell'acqua dell'impianto nonché sulle operazioni per il ripristino della stessa.
• Informare l'utente riguardo la regolazione corretta di temperature, centraline/termostati e radiatori per risparmia­re energia.
• Ricordare che è obbligatorio effettuare una manutenzione regolare dell'impianto almeno una volta all'anno e un'analisi di combustione nei tempi previsti dalla norma in vigore.
• Se l'apparecchio dovesse essere venduto o trasferito ad un altro proprietario o se si dovesse traslocare e lasciare l'apparecchio, assicurarsi sempre che il libretto accompagni l'apparecchio in modo che possa essere consultato dal nuovo proprietario e/o dall'installatore.
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Informazioni generali
1.5 -AVVERTENZE PER LA SICUREZZA
ATTENZIONE! L’installazione, la regolazione e la manutenzione dell’apparecchio devono essere eseguite da personale professionalmente qualificato, in conformità alle norme e disposizioni vigenti, poiché un'errata installa­zione può causare danni a persone, animali e cose, nei confronti dei quali il costruttore non può essere considerato responsabile.
PERICOLO ! Non tentare MAI di eseguire lavori di manutenzione o riparazioni della caldaia di propria iniziativa. Qualsiasi intervento deve essere eseguito da personale professionalmente qualificato. Si raccomanda la stipula di un contratto di manutenzione. Una manutenzione carente o irregolare può compromettere la sicurezza operativa dell’apparecchio e provocare danni a persone, animali e cose per i quali il costruttore non può essere considerato respon­sabile.
Modifiche alle parti collegate all'apparecchio
Non effettuare modifiche ai seguenti elementi:
- alla caldaia
- alle linee di gas, aria, acqua e corrente elettrica
- al condotto fumi alle valvole di sicurezza e alla tubazione di scarico per l'acqua di riscaldamento
- agli elementi costruttivi che influiscono sulla sicurezza operativa dell'apparecchio
Attenzione !
Per stringere o allentare i raccordi a vite, utilizzare esclusivamente delle chiavi a forcella (chiavi fisse) adeguate. L'utilizzo non conforme e/o gli attrezzi non adeguati possono provocare dei danni (per es. fuoriuscite di acqua o di gas).
ATTENZIONE ! Indicazioni per apparecchi funzionanti a gas propano
Sincerarsi che prima dell'installazione dell'apparecchio il serbatoio del gas sia stato disaerato. Per una disaerazione a regola d'arte del serbatoio rivolgersi al fornitore dei gas liquido e comunque a personale abilitato ai sensi di legge. Se il serbatoio non è stato disaerato a regola d'arte possono insorgere problemi di accensione. In tal caso rivolgersi al fornitore del serbatoio del gas liquido.
Odore di gas
Qualora venisse avvertito odore di gas attenersi alle seguenti indicazioni di sicurezza:
- non azionare interruttori elettrici
- non fumare
- non far uso del telefono
- chiudere il rubinetto d'intercettazione del gas
- aerare l'ambiente dove è avvenuta la fuga di gas
- informare la società di erogazione gas oppure una ditta specializzata nell’installazione e manutenzione di impianti di riscaldamento.
Sostanze esplosive e facilmente infiammabili
Non utilizzare o depositare materiali esplosivi o facilmente infiammabili (ad es. benzina, vernici, carta) nel locale dove è installato l'apparecchio.
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Informazioni generali
1.6 -TARGHETTA DEI DATI TECNICI
La targhetta dati tecnici è adesiva ed è inserita nella busta documenti; dovrà essere applicata ad un fianco del mantel­lo, sul lato esterno, a cura dell’installatore. Il numero di matricola della caldaia è riportato su una targhetta rivettata sulla piastra anteriore del corpo: lato anteriore superiore destro per i modelli ESATEK 80 e 110 e lato anteriore inferiore destro per tutti gli altri modelli.
Marcatura CE
La marcatura CE documenta che le caldaie soddisfano:
- I requisiti essenziali della direttiva relativa agli apparecchi a gas (direttiva 60/396/CEE)
- I requisiti essenziali della direttiva relativa alla compatibili­tà elettromagnetica (direttiva 89/336/CEE)
- I requisiti essenziali della direttiva rendimenti (direttiva 92/ 42/CEE)
Caldaia tipo N° fabbrica Anno costruzione
Rete: 230V 50Hz
W:
Combustibili (solo quelli con X)
POTENZE Utile Focolare Codice P.I.N.
Approvazione 4 Vedere N° di fabbrica su corpo caldaia
Via Ferrarese 10 44042 CENTO (Ferrara) ITALIA tel. 051.684.37.11 - Fax 051.90.21.02 info@baltur.it
Bollitore:
Gas
4
Capacità Press. max. Temp. max.
Categoria
kW
min. max. min. max.
Capacità acqua caldaia Pressione max. esercizio Temp. max. esercizio
Cbar
Legna Carbone
kW kW
Sup. m²
Gasolio
l
bar
°C
Nafta
5
Informazioni generali
ATTENZIONE
Laddove la caldaia funzioni con bruciatore a gas, ad aria soffiata, l'apparecchio, non appartenendo ad alcuna categoria tra quelle contemplate al II allegato al Decreto Legislativo 93 del 25/02/2000 (Attuazione della Direttiva 97/23/CE in materia di attrezzature a pressione), ed essendo inoltre contemplato dalla Direttiva 90/396/CEE (Apparecchi a gas - recepita in Italia con DPR 661 del 15 novembre 1996) a cui fa riferimento l'art. 1 comma 3 paragrafo “f.5”, risulta escluso dal campo di applicazione del decreto stesso.
1.7 -AVVERTENZE GENERALI
Il libretto d'istruzioni costituisce parte integrante ed essenzia­le del prodotto e dovrà essere conservato dall'utente o dal responsabile dell’impianto.
Leggere attentamente le avvertenze contenute nel libretto in quanto forniscono importanti indicazioni riguardanti la sicu­rezza di installazione, l'uso e la manutenzione.
Conservare con cura il libretto per ogni ulteriore consultazione.
L'installazione e la manutenzione devono essere effettuate in ottemperanza alle norme vigenti secondo le istruzioni del co­struttore e da personale qualificato ed abilitato ai sensi di leg­ge.
Per personale professionalmente qualificato s'intende, quello avente specifica competenza tecnica nel settore dei compo­nenti di impianti di riscaldamento ad uso civile, produzione di acqua calda ad uso sanitario e manutenzione. Il personale dovrà avere le abilitazioni previste dalla legge vigente.
Un'errata installazione o una cattiva manutenzione possono causare danni a persone, animali o cose, per i quali il costrut­tore non è responsabile.
Prima di effettuare qualsiasi operazione di pulizia o di manu­tenzione, disinserire l'apparecchio dalla rete di alimentazione agendo sull’interruttore dell'impianto e/o attraverso gli apposi­ti organi di intercettazione.
Non ostruire i terminali dei condotti di aspirazione/scarico.
In caso di guasto e/o cattivo funzionamento dell'apparecchio, disattivarlo, astenendosi da qualsiasi tentativo di riparazione o di intervento diretto. Rivolgersi esclusivamente a personale abilitato ai sensi di legge.
L'eventuale riparazione dei prodotti dovrà essere effettuata solamente da personale autorizzato da Baltur utilizzando esclu­sivamente ricambi originali. Il mancato rispetto di quanto so­pra può compromettere la sicurezza dell'apparecchio.
Per garantire l'efficienza dell'apparecchio e per il suo corretto funzionamento è indispensabile far effettuare da personale abilitato la manutenzione annuale.
Allorché si decida di non utilizzare l'apparecchio, si dovranno rendere innocue quelle parti suscettibili di causare potenziali fonti di pericolo.
Se l'apparecchio dovesse essere venduto o trasferito ad un altro proprietario o se si dovesse traslocare e lasciare l'appa­recchio, assicurarsi sempre che il libretto accompagni l'appa­recchio in modo che possa essere consultato dal nuovo pro­prietario e/o dall'installatore.
Per tutti gli apparecchi con optional o kit (compresi quelli elet­trici) si dovranno utilizzare solo accessori originali.
Questo apparecchio dovrà essere destinato solo all'uso per il quale è stato espressamente previsto. Ogni altro uso è da con­siderarsi improprio e quindi pericoloso.
6
CARATTERISTICHE TECNICHE
2
E DIMENSIONI
2.1 -CARATTERISTICHE TECNICHE
Caratteristiche tecniche e dimensioni
L
e caldaie ESATEK sono di tipo cilindrico orizzontale con in­versione di fiamma nel focolare e con terzo passaggio fumi nei tubi. La costruzione soddisfa completamente le prescrizioni stabili­te nella EN 303 parte 1ª. I componenti della parte in pressione, quali lamiere e tubi, sono costruiti in acciaio al carbonio certificato, secondo le ta­belle EURONORM 25 ed EURONORM 28. I saldatori e le procedure di saldatura sono approvati dal TÜV (D) - UDT (PL) - SA (S) ed ISPESL (I). Per i modelli ESATEK 80 ÷ ESATEK 560 il focolare è vincolato alla piastra tubiera posteriore. Per i modelli ESATEK 680 ÷ ESATEK 870, il focolare è libero di dilatarsi (è supportato soltanto dalla piastra tubiera anteriore). Per i modelli ESATEK 1100 ÷ ESATEK 3500 il focolare è vin­colato alla piastra tubiera posteriore. Le caldaie sono equipaggiate di una porta apribile a destra o a sinistra. Il fasciame esterno è ricoperto da un materassino di lana di
2.2 -COMPONENTI PRINCIPALI
Le caldaie ESATEK sono dotate di un focolare cilindrico cie­co, nel quale la fiamma centrale del bruciatore si rovescia pe­rifericamente verso il davanti, da dove i gas combusti entrano nei tubi fumo; all'estremità dei tubi vengono raccolti nella ca­mera fumo e di qui inviati al camino. Durante il funzionamento del bruciatore, all'interno del campo di potenza della caldaia, la camera di combustione è sempre in pressione. Per il valore di questa pressione vedere le tabelle di pagg. 9÷13, alla colonna “Perdite di carico lato fumi”. Il camino deve essere calcolato in modo tale che alla sua base non venga rilevata alcuna pressione positiva.
vetro (spessore: 60 mm per i modelli ESATEK 80 e 110, 80 mm per i modelli compresi tra ESATEK 150 e ESATEK 560, 100 mm per i modelli compresi tra ESATEK 680 e ESATEK 2350 e 80 mm per i modelli compresi tra ESATEK 2700 e ESATEK
3500) a sua volta protetto da un tessuto in fibra minerale. La parte superiore del fasciame è dotata di ganci per il solle­vamento della caldaia. Nota: Le caldaie
bruciatore ON/OFF; in alternativa possono essere equipag­giate di bruciatore bistadio o modulante, a condizione che la potenza termica minima raggiungibile non sia più bassa del valore indicato sulla targhetta dati tecnici per il tipo di
combustibile utilizzato. Le caldaie sono provviste di 2 attacchi da ½" per guaine con diametro interno da 15 mm (adatte per alloggiare 3 bulbi cia­scuna). I fianchi del mantello sono muniti di fori per pressacavi per i cavi di alimentazione, delle pompe, del bruciatore e d'ogni al­tro dispositivo ausiliario.
ESATEK sono previste per funzionare con
1 Focolare 2 Tubi fumo con deflettori fumo 3 Porta completa di spia controllo fiamma 4 Camera fumo 5 Isolamento corpo 6 Pannello strumenti
fig. 1
7
Caratteristiche tecniche e dimensioni
2.3 -TURBOLATORI FUMO
Le caldaie ESATEK sono state studiate per essere utilizzate entro una fascia di potenza allo scopo di migliorare il rendimen­to stagionale e l'accoppiamento con ogni impianto di riscalda­mento. La potenza dovrà, quindi, essere regolata al primo avviamento, in base alla indicazione del Termotecnico Progettista e comun­que all'interno del campo riportato per ciascuna caldaia a pag. 9 - 13, dal bruciatorista che determinerà la portata di combusti­bile. In tutti i casi, i turbolatori andranno posizionati, utilizzando
l’apposito tubo inseritore, all'interno dei rispettivi tubi fumo
rispetto al filo anteriore, come da tabella sottoriportata.
Utilizzando la caldaia alla potenza minima, la temperatura dei fumi non dovrà risultare inferiore a quelle indicate a pag. 14 e 15. In caso contrario, prima di contattare il nostro Servizio Post Vendita, accertarsi che tutti i turbolatori siano presenti nei ri­spettivi tubi fumo. Il primo avviamento del bruciatore dovrà essere eseguito sot­to la responsabilità di un bruciatorista qualificato, autorizzato dal costruttore del bruciatore. In quell'occasione dovrà essere steso un rapporto completo di funzionamento.
POSIZIONAMENTO DEL TURBOLATORE ALL’INTERNO DEL TUBO (quota A, riferita al filo anteriore del tubo)
ESATEK 80 A = 60
ESATEK 110 A = 45
A = 70
ESATEK 150
A = 70
ESATEK 215
A = 135
ESATEK 260
A = 135
ESATEK 300
A = 200
ESATEK 370
A = 200
ESATEK 450
A = 190
ESATEK 560
A = 210
ESATEK 680
A = 210
ESATEK 780
A = 210
ESATEK 870
A = 230
ESATEK 1000
A = 240
ESATEK 1180
Estrazione dei turbolatori
Dettaglio 1: Montare l'asta portascovolo sull'estrattore turbolatori.
Dettaglio 2: Avvitare l'estrattore sul turbolatore.
Dettaglio 3: Estrarre quindi il turbolatore.
fig. 2
A = 230
ESATEK 1400
ESATEK 1650 A = 240
fig. 3
8
2.4 -DIMENSIONI - ESATEK 80÷110
Caratteristiche tecniche e dimensioni
1 Quadro comandi 2 Flangia attacco bruciatore 3 Portina di pulizia camera fumo 4 Spia controllo fiamma
ESATEK
Modello
ESATEK 80
ESATEK 110
ESATEK
Modello
ESATEK 80
ESATEK 110
Potenza
utile
kW
60÷80
93,8÷108,4
A
mm 690 760
B
mm 753
933
Potenza focolare
kW
63,3÷85,2
98,5÷115
C
mm 722
812
Capacità
caldaia
D
mm
190 190
T1 Mandata riscaldamento T2 Ritorno riscaldamento T3 Attacco vaso espansione T4 Scarico caldaia
Perdite di
carico lato
acqua (*)
l 120 176
kPa 1,1÷1,6 1,6÷2,0
E
mmFmm 104
138
104
173
Perdite di
carico lato
fumi (**)
daPa
6,9÷7,2
7,8÷12,2
G
mm 389
404
P
ressione massima esercizio
caldaia
bar
5 5
DIMENSIONI
H
mm 429
484
mm 995
1210
I
(*) Perdite di carico corrispondenti ad un salto termico di 15K.; 1 kPa = 10 mbar ≅ 102 mm H2O (**) corrispondente a combustibile gasolio. 1 daPa ≅ 1 mm H2O (***) Dimensioni minime di passaggio attraverso la porta della centrale termica.
DETTAGLIO DI FORATURA PORTA
ESATEK 80
T5 Attacco camino T6 Attacco bruciatore T7 Scarico condensa
P
eso
kg 241 353
L
mm 105
117
T1 T2
ISO 7/1T4ISO 7/1 Rp 1½
Rp 2
M (***)
mm
mm
722
147
813
157
N
Rp 3/4 Rp 3/4
ATTACCHI
T5
Øe
mm 200 200
O
Q (***)
mm 230
350
mm
630 700
DETTAGLIO DI FORATURA PORTA
ESATEK 110
T6
Ø
mm 130 180
R (***)
mm
710 890
fig. 4
T7
Øe
mm
40 40
fig. 5 fig. 6
9
Caratteristiche tecniche e dimensioni
ESATEK 150÷560
1 Quadro comandi 2 Flangia attacco bruciatore 3 Portina di pulizia camera fumo 4 Spia controllo fiamma
T1 Mandata riscaldamento T2 Ritorno riscaldamento T3 Attacco vaso espansione T4 Scarico caldaia
fig. 7
T5 Attacco camino T6 Attacco bruciatore T7 Scarico condensa
ESATEK
Modello
ESATEK 150 ESATEK 215 ESATEK 260 ESATEK 300 ESATEK 370 ESATEK 450 ESATEK 560
ESATEK
Modello
ESATEK 150 ESATEK 215 ESATEK 260 ESATEK 300 ESATEK 370 ESATEK 450 ESATEK 560
Potenza
utile
kW 112,5÷150 161,3÷215
195÷260
225÷300 277,5÷370 337,5÷450
420÷560
A
mm 820 820
860 860 890 890 890
B
mm
885 1145 1080 1210 1275 1470 1780
Potenza focolare
kW
118÷158,8 168,6÷226,9 203,5÷273,9 234,5÷315,6 288,6÷388,5 350,8÷472,1 436,6÷587,6
C
mm 1082 1082 1182 1182
1352 1352 1352
Capacità
caldaia
l 192 254 269 304 402 468 572
D
mm
190 190 190 190 190 190 190
Perdite di
carico lato
acqua (*)
kPa 0,9÷1,5 1,9÷3,3 1,2÷2,1 1,6÷2,8 0,9÷1,7 1,4÷2,5 2,1÷3,8
E
mmFmm 139
190
139
190
140
191
140
191
140
192
140
192
140
192
Perdite di
carico lato
fumi (**)
daPa 10,2÷15,5 16,9÷22,2 20,4÷25,7
23÷28,3 26,9÷32,2 30,5÷35,8
34,5÷42
G
mm 277 277 296 296
323 323 323
P
ressione massima esercizio
caldaia
bar
6 6 6 6 6 6 6
DIMENSIONI
H
mm 695 695 775 775
915 915 915
mm 1214 1474 1414 1541
1608 1803 2113
I
(*) Perdite di carico corrispondenti ad un salto termico di 15K.; 1 kPa = 10 mbar ≅ 102 mm H2O (**) corrispondente a combustibile gasolio. 1 daPa ≅ 1 mm H2O (***) Dimensioni minime di passaggio attraverso la porta della centrale termica.
DETTAGLIO DI FORATURA PORTA
ESATEK 150-215
DETTAGLIO DI FORATURA PORTA
ESATEK 260
P
eso
T1 T2
UNI 2278 PN16T3ISO 7/1T4ISO 7/1
kg 444 566 632 688 888
1002 1432
L
mm
80 80 85 85 90 90 90
DN 65 DN 65 DN 80
DN 80 DN 100 DN 100 DN 100
M (***)
mm
1165 1165 1265 1265 1450 1450 1450
Rp 1½ Rp 1½
DETTAGLIO DI FORATURA PORTA
ATTACCHI
Rp ¾
Rp 2 Rp 2 Rp 2 Rp 2 Rp 2
mm 175 175 215 215
255 255 255
Rp ¾ Rp ¾ Rp ¾ Rp ¾ Rp ¾ Rp ¾
N
O
mm 130 390 210 340
285 480 790
ESATEK 300÷560
mm 185 185 250 250
315 315 315
P
T5
Øi
mm 200 200 250 250 250 250 300
T6
Ø
mm 180 180 210 210 210 210 210
Q (***)
mm
710 710 750 750 780 780 780
T7
Øe
mm
40 40 40 40 40 40 40
R (***)
mm
785
1045
982 1112 1179 1374 1684
10
fig. 8
fig. 9
fig. 10
ESATEK 680÷870
1 Quadro comandi 2 Flangia attacco bruciatore 3 Portina di pulizia camera fumo 4 Spia controllo fiamma
Caratteristiche tecniche e dimensioni
T1 Mandata riscaldamento T2 Ritorno riscaldamento T3 Attacco vaso espansione T4 Scarico caldaia
fig. 11
T5 Attacco camino T6 Attacco bruciatore T7 Scarico condensa
ESATEK
Modello
ESATEK 680 ESATEK 780 ESATEK 870
ESATEK
ESATEK 680 ESATEK 780 ESATEK 870
Potenza
utile
kW 510÷680 585÷780
652,5÷870
A
mm 1122 1122 1122
Potenza focolare
530,1÷713,5 608,1÷818,4 678,2÷912,8
B
mm
1605 1800 1995
kW
C
mm
1432 1432 1432
Capacità
caldaia
l 678 762 845
D
mm
190 190 190
Perdite di
carico lato
acqua (*)
kPa 1,5÷2,6 1,9÷3,3 2,4÷4,1
E
mmFmm 194
191
194
191
194
191
Perdite di
carico lato
fumi (**)
daPa 38,5÷49,3 43,7÷54,5 47,8÷58,6
G
mm 442
442 442
P
ressione massima esercizio
caldaia
bar
6 6 6
DIMENSIONI
H
mm 960
960 960
mm
1990 2185 2380
I
(*) Perdite di carico corrispondenti ad un salto termico di 15K.; 1 kPa = 10 mbar ≅ 102 mm H2O (**) corrispondente a combustibile gasolio. 1 daPa ≅ 1 mm H2O (***) Dimensioni minime di passaggio attraverso la porta della centrale termica.
DETTAGLIO DI FORATURA PORTA
ESATEK 680
P
eso
T1 T2
kg
UNI 2278 PN16T3UNI 2278 PN16T4ISO 7/1
1586
DN 125 DN 125
1753
DN 125
1939
L
M (***)
mm
mm
125
1540
125
1540
125
1540
ATTACCHI
DN 65 DN 65 DN 65
N
mm 298
298 298
O
mm 435
630 825
Rp 1 Rp 1 Rp 1
DETTAGLIO DI FORATURA PORTA
ESATEK 780÷870
mm 440
440 440
P
T5
Øi
mm 350 350 350
T6
Ø
mm 270 270 270
Q (***)
mm
1020 1020 1020
T7
Øe
mm
40 40 40
R (***)
mm
1505 1700 1895
fig. 12
fig. 13
11
Caratteristiche tecniche e dimensioni
ESATEK 1000÷2350
1 Quadro comandi 2 Flangia attacco bruciatore 3 Portina di pulizia camera fumo 4 Spia controllo fiamma T1 Mandata riscaldamento
ESATEK
Modello
ESATEK 1000 ESATEK 1180 ESATEK 1400 ESATEK 1650 ESATEK 2000 ESATEK 2350
ESATEK
Modello
ESATEK 1000 ESATEK 1180 ESATEK 1400 ESATEK 1650 ESATEK 2000 ESATEK 2350
Potenza
utile
kW
750÷1000 885÷1180
1050÷1400
1237,5÷1650
1500÷2000
1762,5÷2350
A
mm
1352 1352 1462 1462 1622 1622
779,6÷1049,2
919,9÷1238,1 1091,4÷1468,9 1286,3÷1731,2 1559,1÷2098,4
1832÷2465,7
B
mm 1952 2292 2282
2652 2692 3014
Potenza
focolare
kW
C
mm 1432 1432 1542
1542 1702 1702
Capacità
caldaia
l
995 1197 1363 1564 2024 2264
D
mm 190 190 190
190 190 190
T2 Ritorno riscaldamento T3 Attacco vaso espansione T4 Scarico caldaia T5 Attacco camino T6 Attacco bruciatore
Perdite di
carico lato
acqua (*)
kPa
1,8÷3,0 2,0÷3,5 1,9÷3,5 2,6÷4,5 2,1÷3,4 2,8÷4,8
E
mmFmm 207 207 227
227 259 258
187 187 272 272 274 273
Perdite di
carico lato
fumi (**)
daPa
53÷63,9 60,4÷68,6 65,2÷73,4 69,9÷78,1
40÷60 40÷65
G
mm 698 698 880
880 950 950
1070 1070
P
ressione massima esercizio
caldaia
bar
6 6 6 6 6 6
DIMENSIONI
H
mm 2346 2686 2781
3151 3325 3545
I
mm 895 895 960
960
P
eso
kg
UNI 2278 PN16T3UNI 2278 PN16
2353 2575 3304 3743 4756 5163
L
mm 180 180
75 75 75 75
(*) Perdite di carico corrispondenti ad un salto termico di 15K.; 1 kPa = 10 mbar ≅ 102 mm H2O (**) corrispondente a combustibile gasolio. 1 daPa ≅ 1 mm H2O (***) Dimensioni minime di passaggio attraverso la porta della centrale termica.
T1 T2
DN 150 DN 150 DN 175 DN 175 DN 200 DN 200
M (***)
mm
1540 1540 1650 1650 1810 1810
T7 Scarico condensa T8 Spurgo caldaia T9 Portina ispezione
ATTACCHI
T4
ISO 7/1
DN 80
DN 80 DN 100 DN 100 DN 125 DN 125
N
mm 461 461 561
561 661 662
Rp 1½ Rp 1½ Rp 1½ Rp 1½ Rp 1½ Rp 1½
O
mm
330 670 510 880 670 990
P
mm 500 500 550
550 700 700
T5
Øi
mm 400
400 450 450 520 520
Q (***)
mm
1250 1250 1360 1360 1520 1520
T6
Ø
mm 320
320 320 320 380 380
T7
Øe
mm
40 40 40 40 40 40
R (***)
mm
1846 2186 2176 2546 2590 2910
fig. 14
T8 / T9
Ø
mm 135
135 135 135 135 135
S
mm 200 200 145
145 145 145
DETTAGLIO DI FORATURA PORTA
ESATEK 1000÷1180
fig. 15
12
DETTAGLIO DI FORATURA PORTA
ESATEK 1400÷1650
fig. 16 fig. 17
DETTAGLIO DI FORATURA PORTA
ESATEK 2000÷2350
ESATEK 2700÷3500
Caratteristiche tecniche e dimensioni
1 Quadro comandi 2 Flangia attacco bruciatore 3 Portina di pulizia camera fumo 4 Spia controllo fiamma T1 Mandata riscaldamento
ESATEK
Modello
ESATEK 2700 ESATEK 3100 ESATEK 3500
ESATEK
Modello
ESATEK 2700 ESATEK 3100 ESATEK 3500
Potenza
utile
kW
2025÷2700 2325÷3100 2625÷3500
A
mm 1720 1970 1970
Potenza focolare
kW
2104,8÷2832,9 2416,7÷3252,6 2728,5÷3672,2
B
mm
3230 3194 3594
C
mm
1830 2090 2090
Capacità
caldaia
l
2488 4142 4455
D
mm
190 190 190
T2 Ritorno riscaldamento T3 Attacco vaso espansione T4 Scarico caldaia T5 Attacco camino T6 Attacco bruciatore
Perdite di
carico lato
acqua (*)
kPa
3,6÷6,2 5,4÷8,4 5,4÷8,4
E
mmFmm 295
325 325
Perdite di
carico lato
fumi (**)
daPa
50÷70 60÷75 65÷78
310 360 360
G
mm
1315 1535 1535
P
ressione massima esercizio
caldaia
P
eso
bar
kg
6
6133
6
7705
6
8675
DIMENSIONI
H
mm
1128 1295 1295
mm
3835 3879 4279
UNI 2278 PN16T3UNI 2278 PN16
I
(*) Perdite di carico corrispondenti ad un salto termico di 15K.; 1 kPa = 10 mbar ≅ 102 mm H2O (**) corrispondente a combustibile gasolio. 1 daPa ≅ 1 mm H2O (***) Dimensioni minime di passaggio attraverso la porta della centrale termica.
DETTAGLIO DI FORATURA PORTA
ESATEK 2700÷3100
T7 Scarico condensa T8 Spurgo caldaia T9 Portina ispezione
ATTACCHI
T1 T2
DN 200 DN 200 DN 250
L
mm 115
144 144
DN 125 DN 125 DN 125
M (***)
mm
1990 2271 2271
T4
ISO 7/1 Rp 1½
Rp 1½ Rp 1½
N
mm 325
377 777
O
mm
1100 1060 1060
T5
Øi
mm 570
620 620
mm
P
mm
1470 1420 1420
T6
380 400 400
Ø
DETTAGLIO DI FORATURA PORTA
ESATEK 3500
T7
Øe
mm
40 40 40
Q (***)
mm
1620 1870 1870
fig. 18
T8 / T9
Ø
mm 135
135 135
R (***)
mm
3200 3164 3564
fig. 19 fig. 20
13
Caratteristiche tecniche e dimensioni
585÷780
ESATEK 780
510÷680
ESATEK 680
420÷560
ESATEK 560
337,5÷450
ESATEK 450
277,5÷370
ESATEK 370
225÷300
ESATEK 300
195÷260
ESATEK 260
161,3÷215
ESATEK 215
112,5÷150
ESATEK 150
--
96÷95,1
96,2÷95,3
608,1÷818,4
--
96÷95,1
96,2÷95,3
530,1÷713,5
--
96÷95,1
96,2÷95,3
436,6÷587,6
--
96÷95,1
96,2÷95,3
350,8÷472,1
3
95,9÷95
96,1÷95,2
288,6÷388,5
95,9÷95
95,7÷94,8396,1÷95,3
231,5÷315,6
3
95,8÷94,9
95,6÷94,7
203,5÷273,9
95,6÷94,7
95,4÷94,5395,9÷95,1
168,6÷226,9
95,3÷94,4
95,1÷94,2395,7÷94,9
118÷158,8
0,1÷0,1
3,6÷4,5
96,4÷95,5
0,1÷0,1
3,6÷4,5
96,4÷95,5
0,1÷0,1
3,6÷4,5
96,4÷95,5
0,1÷0,1
3,6÷4,5
96,4÷95,5
0,2÷0,2
3,6÷4,5
96,4÷95,5
0,1÷0,2
3,8÷4,6
4÷4,7
0,1÷0,2
96÷95,2
0,2÷0,3
4,1÷4,9
0,3÷0,4
4,2÷5,1
80÷99
0,1÷0,1
80÷99
0,1÷0,1
80÷99
0,1÷0,1
80÷99
0,1÷0,1
80÷99
0,1÷0,1
85÷102
0,1÷0,1
88÷105
0,1÷0,1
90÷108
0,1÷0,1
94÷112
0,1÷0,1
931÷1253
12,8÷12,8
811÷1092
12,8÷12,8
668÷899
12,8÷12,8
537÷723
12,8÷12,8
442÷594
12,8÷12,8
359÷483
12,8÷12,8
311÷419
12,8÷12,8
258÷347
12,8÷12,8
180÷243
12,8÷12,8
ATEK 3500
2625÷3500
S E
2325÷3100
ESATEK 3100
2025÷2700
ESATEK 2700
1762,5÷2350
ESATEK 2350
1500÷2000
ESATEK 2000
1237,5÷1650
ESATEK 1650
1050÷1400
ESATEK 1400
885÷1180
ESATEK 1180
--
96÷95,1
96,2÷95,3
2728,5÷3672,2
96,2÷95,3
2416,7÷3252,6
96,2÷95,3
2104,8÷2832,,9
96,2÷95,3
1832÷2465,7
96,2÷95,3
1559,1÷2098,4
96,2÷95,3
1286,3÷1731,2
96,2÷95,3
1091,4÷1468,9
96,2÷95,3
919,9÷1238,1
--
96÷95,1
--
96÷95,1
--
96÷95,1
--
96÷95,1
--
96÷95,1
--
96÷95,1
--
96÷95,1
96,4÷95,5
96,4÷95,5
96,4÷95,5
96,4÷95,5
96,4÷95,5
96,4÷95,5
96,4÷95,5
96,4÷95,5
0,1÷0,1
3,6÷4,5
0,1÷0,1
3,6÷4,5
0,1÷0,1
3,6÷4,5
0,1÷0,1
3,6÷4,5
0,1÷0,1
3,6÷4,5
0,1÷0,1
3,6÷4,5
0,1÷0,1
3,6÷4,5
0,1÷0,1
3,6÷4,5
80÷99
0,1÷0,1
80÷99
0,1÷0,1
80÷99
0,1÷0,1
80÷99
0,1÷0,1
80÷99
0,1÷0,1
80÷99
0,1÷0,1
80÷99
0,1÷0,1
80÷99
0,1÷0,1
12,8÷12,8
4178÷5623
12,8÷12,8
3700÷4980
12,8÷12,8
3223÷4338
12,8÷12,8
2805÷3775
12,8÷12,8
2387÷3213
12,8÷12,8
1969÷2651
12,8÷12,8
1671÷2249
12,8÷12,8
1408÷1895
98,5÷115
95,1÷94,3
93,8÷108,4
ESATEK 110
60÷80
ESATEK 80
kWkW%%n.%%%%°C%
94,9÷94,1395,4÷94,6
63,3÷85,2
94,7÷93,9
94,5÷93,7395,4÷94,6
0,2÷0,3
0,6÷0,7
4,5÷5,3
0,1÷0,1
4,5÷5,3
0,1÷0,1
100÷118
12,8÷12,8
96÷130
100÷118
12,8÷12,8
kg/h
2
150÷203
-­96,4÷95,5
-­96,4÷95,5
0,1÷0,1
0,1÷0,1
750÷1000
ESATEK 1000
652,5÷870
ESATEK 870
kWkW%%n.%%%%°C%
96÷95,1
96,2÷95,3
779,6÷1049,2
96÷95,1
96,2÷95,3
678,2÷912,8
3,6÷4,5
0,1÷0,1
3,6÷4,5
0,1÷0,1
80÷99
12,8÷12,8
80÷99
12,8÷12,8
2
1193÷1606
1038÷1397
kg/h
Potenza termica utile nominale
Potenza termica del focolare
Rendimento termico utile a carico nominale (100%)
FUNZIONAMENTO A GASOLIO
2.5 -DATI DI FUNZIONAMENTO SECONDO UNI 10348
14
Rendim. termico utile al 30% del carico
Numero di stelle (secondo 92/42 CEE)
Rendimento di combustione a carico nominale (100%)
Perdite al mantello
Perdite al camino con bruciatore acceso
Perdite al camino con bruciatore spento
Temperatura dei fumi tf-ta
Tenore di CO
Portata massica fumi
Potenza termica utile nominale
FUNZIONAMENTO A GASOLIO
Potenza termica del focolare
Rendimento termico utile a carico nominale (100%)
Rendim. termico utile al 30% del carico
Numero di stelle (secondo 92/42 CEE)
Rendimento di combustione a carico nominale (100%)
Perdite al mantello
Perdite al camino con bruciatore acceso
Perdite al camino con bruciatore spento
Temperatura dei fumi tf-ta
Tenore di CO
Portata massica fumi
Caratteristiche tecniche e dimensioni
585÷780
ESATEK 780
510÷680
ESATEK 680
420÷560
ESATEK 560
337,5÷450
ESATEK 450
277,5÷370
ESATEK 370
225÷300
ESATEK 300
195÷260
ESATEK 260
161,3÷215
ESATEK 215
112,5÷150
ESATEK 150
--
96÷95,1
96,2÷95,3
608,1÷818,4
--
96÷95,1
96,2÷95,3
530,1÷713,5
--
96÷95,1
96,2÷95,3
436,6÷587,6
--
96÷95,1
96,2÷95,3
350,8÷472,1
3
95,9÷95
96,1÷95,2
288,6÷388,5
95,9÷95
95,7÷94,8396,1÷95,3
231,5÷315,6
3
95,8÷94,9
95,6÷94,7
203,5÷273,9
95,6÷94,7
95,4÷94,5395,9÷95,1
168,6÷226,9
95,3÷94,4
95,1÷94,2395,7÷94,9
118÷158,8
0,1÷0,2
3,6÷4,4
96,4÷95,5
0,1÷0,2
3,6÷4,4
96,4÷95,5
0,1÷0,2
3,6÷4,4
96,4÷95,5
0,1÷0,2
3,6÷4,4
96,4÷95,5
0,2÷0,2
3,6÷4,5
96,4÷95,5
0,1÷0,2
3,8÷4,6
0,2÷0,2
3,9÷4,7
96÷95,2
0,2÷0,3
4,1÷4,8
0,3÷0,4
4,3÷5,1
74÷92
0,1÷0,1
74÷92
0,1÷0,1
74÷92
0,1÷0,1
74÷92
0,1÷0,1
74÷93
0,1÷0,1
79÷96
0,1÷0,1
81÷98
0,1÷0,1
84÷100
0,1÷0,1
89÷105
0,1÷0,1
9,8÷9,8
914÷1230
9,8÷9,8
796÷1072
9,8÷9,8
656÷883
9,8÷9,8
527÷709
9,8÷9,8
433÷584
9,8÷9,8
352÷474
9,8÷9,8
305÷411
9,8÷9,8
253÷341
9,8÷9,8
177÷238
ATEK 3500
2625÷3500
S E
2325÷3100
ESATEK 3100
2025÷2700
ESATEK 2700
1762,5÷2350
ESATEK 2350
1500÷2000
ESATEK 2000
1237,5÷1650
ESATEK 1650
1050÷1400
ESATEK 1400
885÷1180
ESATEK 1180
--
96÷95,1
96,2÷95,3
2728,5÷3672,2
96,2÷95,3
2416,7÷3252,6
96,2÷95,3
2104,8÷2832,,9
96,2÷95,3
1832÷2465,7
96,2÷95,3
1559,1÷2098,4
96,2÷95,3
1286,3÷1731,2
96,2÷95,3
1091,4÷1468,9
96,2÷95,3
919,9÷1238,1
--
96÷95,1
--
96÷95,1
--
96÷95,1
--
96÷95,1
--
96÷95,1
--
96÷95,1
--
96÷95,1
96,4÷95,5
96,4÷95,5
96,4÷95,5
96,4÷95,5
96,4÷95,5
96,4÷95,5
96,4÷95,5
96,4÷95,5
0,1÷0,2
3,6÷4,4
0,1÷0,2
3,6÷4,4
0,1÷0,2
3,6÷4,4
0,1÷0,2
3,6÷4,4
0,1÷0,2
3,6÷4,4
0,1÷0,2
3,6÷4,4
0,1÷0,2
3,6÷4,4
0,1÷0,2
3,6÷4,4
74÷92
0,1÷0,1
74÷92
0,1÷0,1
74÷92
0,1÷0,1
74÷92
0,1÷0,1
74÷92
0,1÷0,1
74÷92
0,1÷0,1
74÷92
0,1÷0,1
74÷92
0,1÷0,1
9,8÷9,8
4101÷5519
9,8÷9,8
3632÷4889
9,8÷9,8
3163÷4258
9,8÷9,8
2753÷3706
9,8÷9,8
2343÷3154
9,8÷9,8
1933÷2602
9,8÷9,8
1640÷2208
9,8÷9,8
1382÷1861
98,5÷115
95,1÷94,3
93,8÷108,4
ESATEK 110
60÷80
ESATEK 80
kWkW%%n.%%%%°C%
94,9÷94,1395,4÷94,6
63,3÷85,2
94,7÷93,9
94,5÷93,7395,4÷94,6
0,2÷0,3
0,5÷0,7
4,5÷5,3
0,1÷0,1
4,6÷5,3
0,1÷0,1
94÷110
9,8÷9,8
95÷110
9,8÷9,8
2
148÷199
95÷128
kg/h
-­96,4÷95,5
-­96,4÷95,5
0,1÷0,2
0,1÷0,2
750÷1000
ESATEK 1000
652,5÷870
ESATEK 870
kWkW%%n.%%%%°C%
96÷95,1
96,2÷95,3
779,6÷1049,2
96÷95,1
96,2÷95,3
678,2÷912,8
3,6÷4,4
0,1÷0,1
3,6÷4,4
0,1÷0,1
74÷92
9,8÷9,8
74÷92
9,8÷9,8
1171÷1577
1019÷1372
kg/h
2
Potenza termica utile nominale
FUNZIONAMENTO A GAS
Potenza termica del focolare
Rendimento termico utile a carico nominale (100%)
Rendim. termico utile al 30% del carico
Numero di stelle (secondo 92/42 CEE)
Rendimento di combustione a carico nominale (100%)
Perdite al mantello
Perdite al camino con bruciatore acceso
Perdite al camino con bruciatore spento
Temperatura dei fumi tf-ta
Tenore di CO
Portata massica fumi
Potenza termica utile nominale
FUNZIONAMENTO A GAS
Potenza termica del focolare
Rendimento termico utile a carico nominale (100%)
Rendim. termico utile al 30% del carico
Numero di stelle (secondo 92/42 CEE)
Rendimento di combustione a carico nominale (100%)
Perdite al mantello
Perdite al camino con bruciatore acceso
Perdite al camino con bruciatore spento
Temperatura dei fumi tf-ta
Tenore di CO
Portata massica fumi
15
Istruzioni per l’installazione
3
ISTRUZIONI PER L’INSTALLAZIONE
3.1 -AVVERTENZE GENERALI
ATTENZIONE! Questa caldaia deve essere destinata solo all'uso per il quale è stata espressamente prevista. Ogni altro uso è da considerarsi improprio e quindi pericoloso. Questa caldaia serve a riscaldare acqua ad una temperatura inferiore a quella di ebolli­zione a pressione atmosferica.
ATTENZIONE! Gli apparecchi sono progettati esclusiva­mente per installazioni all'interno dei locali o di vani tecnici idonei. Pertanto questi ap­parecchi non possono essere installati e funzionare all'esterno. L'installazione al­l'esterno può causare malfunzionamenti e pericoli. Per installazioni all'esterno si rac­comanda la scelta di apparecchi apposita­mente progettati e predisposti.
ATTENZIONE! In locali dove sono presenti vapori aggres­sivi oppure polveri, l’apparecchio deve fun­zionare indipendentemente dall’aria del lo­cale d’installazione !
ATTENZIONE! L’apparecchio deve essere installato da un che, sotto la propria responsabilità, garan­tisca il rispetto delle norme secondo le re­gole della buona tecnica.
La caldaia deve essere allacciata ad un impianto di riscaldamento e/o ad una rete di distribuzione di acqua calda sanitaria, compatibilmente alle sue prestazioni ed alla sua potenza.
Prima di allacciare la caldaia far effettuare da personale professionalmente qualificato: a) Un lavaggio accurato di tutte le tubazioni del-
l'impianto per rimuovere eventuali residui o impurità che potrebbero compromettere il buon funzionamento della caldaia;
b) La verifica che la caldaia sia predisposta per
il funzionamento con il tipo di combustibile disponibile. Questo è rilevabile dalla scritta sull'imballo e dalla targhetta delle caratteristiche tecni­che;
c) Il controllo che il camino/canna fumaria ab-
bia un tiraggio adeguato, non presenti stroz­zature, e che non siano inseriti scarichi di altri apparecchi, salvo che la canna fumaria non sia realizzata per servire più utenze se­condo le specifiche norme e prescrizioni vi­genti. Solo dopo questo controllo può esse­re montato il raccordo tra caldaia e camino/ canna fumaria;
16
3.2 -NORME PER L'INSTALLAZIONE
Istruzioni per l’installazione
L’installazione dell’apparecchio dovrà essere effettuata in ot­temperanza alle istruzioni contenute in questo manuale.
L’installazione deve essere eseguita da u n tecnico professio­nalmente abilitato, il quale si assume la responsabilità per
il rispetto di tutte le leggi locali e/o nazionali pubblicate sulla gazzetta ufficiale, nonché le norme tecniche appli­cabili.
La ESATEK è una caldaia in acciaio abbinabile a bruciatori ad
aria soffiata funzionanti a gasolio oppure a gas di categoria II2H3+.
Prima dell’installazione dell’apparecchio (se funzionante a gas) interpellare l’azienda distributrice del gas.
Per l’installazione occorre osservare le norme, le regole e le
prescrizioni riportate di seguito che costituiscono un elenco indicativo e non esaustivo, dovendo seguire l’evolversi dello “stato dell’arte”.
Norma UNI 7129 Progettazione, installazione e manutenzione di impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione (META­NO).
Norma UNI 11137-1 Linee guida per la verifica e per il ripristino della tenuta di impianti interni in esercizio.
Norma UNI 7131 Progettazione, installazione e manutenzione di impianti a gas di petrolio liquefatti (GPL) per uso domestico non alimentati da rete di distribuzione.
Norma UNI 10412 del dicembre 1994. Impianti di riscaldamento ad acqua calda. Prescrizioni di sicu­rezza. CAMPO DI APPLICAZIONE: potenzialità termica superiore a 35 kW (30.000 kcal/h).
LEGGE 5 marzo 1990 N° 46 e relativo regolamento applicati­vo D.P.R. 447 del 6 dicembre 1991 (e successive modificazio­ni). Norme per la sicurezza degli impianti CAMPO DI APPLICAZIONE: senza limiti di potenzialità termi­ca.
NORMA UNI EN 676, novembre 1998. Bruciatori di gas ad aria soffiata. Prescrizioni di sicurezza.
bili solidi e liquidi. Manutenzione e controllo. Linee guida e procedure.
LEGGE 9 gennaio 1991 N°10 e relativo regolamento applica­tivo D.P.R. 412 del 26 agosto 1993 (e successive modificazio­ni), D.P.R. n°551 del 21.12.1999. Regolamento recante modifiche al D.P.R. n° 412 in materia di progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli im­pianti termici degli edifici, ai fini del contenimento dei consumi di energia. CAMPO DI APPLICAZIONE: senza limiti di potenzialità termi­ca.
Legge n°186 del 01.03.1968 Norma di installazione CEI 64-8 / II ed. Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
Norma di installazione CEI 64-8 / I ed.
Impianti elettrici utilizzatori negli edifici a destinazione resi­denziale e similari.
LEGGE 13 luglio 1966 N°615 e relativo regolamento applica­tivo D.P.R. 1391 del 22 dicembre 1970 (e successive modifi­cazioni). Provvedimenti contro l'inquinamento atmosferico (impianti ali­mentati con combustibili solidi e liquidi). CAMPO DI APPLICAZIONE: potenzialità termica superiore a 35 kW.
Approvazione art. 44 Legge Comunitaria del 2001 ''INSTAL­LAZIONE GENERATORI DI CALORE'' soppressione ultimo pe­riodo comma 10 DPR551/99, (ventilazione di 0,4 m²).
D.M. 28 aprile 2005 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti ter­mici alimentati da combustibili liquidi. CAMPO DI APPLICAZIONE: potenzialità termica superiore a 35 kW.
Si devono inoltre rispettare le direttive riguardanti il locale cal­daia, i regolamenti edilizi e le disposizioni sui riscaldamenti a combustione nel paese di installazione.
L’apparecchio deve essere installato, messo in servizio e sot­toposto a manutenzione secondo lo “stato dell’arte” attuale. Ciò vale anche per impianto idraulico, impianto di scarico fumi e locale di installazione.
D.L. N° 93 del 25 febbraio 2000. Attuazione della direttiva 97/23/CE (P.E.D.) in materia di at­trezzature a pressione. CAMPO DI APPLICAZIONE: apparecchi alimentati a combu­stibili liquidi (nafta, gasolio, olio combustibile) e solidi.
Norma UNI 10847 del marzo 2000. Impianti fumari singoli per generatori alimentati con combusti-
17
Istruzioni per l’installazione
3.3 -MOVIMENTAZIONE
La caldaia può essere facilmente movimentata per sollevamento mediante i(l) ganci(o) superio­re, o per traslazione con rulli posti sotto i robusti longheroni del basamento.
3.4 -POSIZIONAMENTO IN CENTRALE TERMICA
La caldaia deve essere installata nel rispetto delle norme e pre­scrizioni vigenti. Il locale dovrà risultare ben aerato da aperture aventi una su­perficie totale non inferiore a 1/30 della superficie in pianta del locale caldaia con un minimo di 0,5 m². Le aperture di aerazione dovranno essere permanenti, comu­nicanti direttamente con l'esterno ed essere posizionate a livel­lo alto e basso in conformità con le normative vigenti. L'ubicazione delle aperture di aerazione, i circuiti di adduzione del combustibile, di distribuzione dell'energia elettrica e di illu­minazione dovranno rispettare le disposizioni di legge vigenti in relazione al tipo di combustibile impiegato. Si consiglia di installare la caldaia quanto più vicino possibile al collegamento del camino. Per agevolare la pulizia del circuito fumo, di fronte alla caldaia, dovrà essere lasciato uno spazio libero non inferiore alla lun­ghezza del corpo caldaia e, in ogni caso, mai inferiore a 1300 mm e si dovrà verificare che con la porta aperta a 90° la distan­za tra la porta e la parete adiacente, sia almeno pari alla lun­ghezza del bruciatore. La caldaia potrà essere appoggiata direttamente sul pavimen­to, perché dotata di basamento. È comunque utile prevedere uno zoccolo di cemento, piano, a livello ed in grado di sopportare il peso della caldaia quando riempita d'acqua. Quando posizionata su zoccolo, questo deve avere almeno le dimensioni Q x R (vedere tabelle dimensioni). Ad installazione avvenuta la caldaia dovrà risultare perfettamente orizzontale e ben stabile (onde ridurre le vibrazioni e la rumoro­sità).
Qualora per ragioni di ingombro fosse necessario, è possibile smontare la porta e la camera fumo per facilitare l'introduzio­ne in centrale termica.
fig. 21
x = non inferiore alla lunghezza del corpo caldaia (dimensioni in millimetri); in ogni caso mai inferiore a 1300 mm. xx = vedi istruzioni a fianco.
3.5 -BRUCIATORE
I bruciatori a servizio delle caldaie ESATEK dovranno essere certificati CE ed in particolare essere conformi alle:
- Direttiva apparecchi a gas (90/396/CEE);
- Direttiva EMC - Compatibilità Elettromagnetica (89/336/
CEE).
Dovranno inoltre risultare omologati secondo le specifiche:
- UNI EN 267 - bruciatori monoblocco ad olio combustibile a
polverizzazione - Prove -
- UNI EN 676 - bruciatori ad aria soffiata per combustibile
gassoso.
- Direttiva Rendimenti (92/42 CEE)
3.5.1 - SCELTA DEL BRUCIATORE
La corretta scelta e la regolazione del bruciatore sono fonda­mentali per un esercizio ottimale della caldaia e quindi dovrà essere accurata e non sottovalutata. Il bruciatore dovrà essere scelto verificando che il suo campo
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di lavoro (portata combustibile - pressione in camera di com­bustione) sia compatibile con le analoghe caratteristiche di­chiarate della caldaia. Si ricorda che le perdite di carico lato fumi della caldaia, ovve­ro la contropressione in camera di combustione, sono riferite a pressione zero alla base del camino. È altresì opportuno che il cannotto bruciatore sia di lunghezza non inferiore alla minima riportata nella tabella a seguire, e che la fiamma che si dovrà sviluppare sia adatta alle caratte­ristiche della nostra camera di combustione. Per sfruttare infatti tutta la superficie di scambio termico dei focolari a fondo cieco, è necessario utilizzare bruciatori che siano in grado di garantire una fiamma “lunga e stretta” in ogni condizione di funzionamento, ovvero anche alla potenza mini­ma nel caso di regolazione su due o più stadi o modulante. Fiamme troppo corte provocano un surriscaldamento localiz­zato della parte anteriore del focolare e i prodotti della combu­stione, non sufficientemente raffreddati, imboccando i tubi fumo
a temperature troppo elevate, possono determinare gravi danni al generatore.
DIMENSIONI MINIME CANNOTTO BRUCIATORE
Istruzioni per l’installazione
CALDAIA TIPO
ESATEK 80 120 150
ESATEK 110 120 170
ESATEK 150÷215 120 250
ESATEK 260 155 250
ESATEK 300÷560 185 250
ESATEK 680 185 270
ESATEK 780÷870 230 270
ESATEK 1000÷1180 245 300
ESATEK 1400÷1650 245 320
ESATEK 2000÷2350 330 350
ESATEK 2700÷3100 330 400
ESATEK 3500 380 400
* Ordinare i bruciatori con la testa di lunghezza minima pari a quella indicata nella colonna “L”
øA
mm
L
mm
DIMENSIONI CANNOTTO BRUCIATORE
fig. 22
19
Istruzioni per l’installazione
3.5.2 - INSTALLAZIONE DEL BRUCIATORE
Il montaggio del bruciatore alla porta della caldaia, deve ga­rantire una perfetta tenuta ai prodotti della combustione. Con la caldaia viene fornito uno spezzone di corda in fibra
ceramica che deve essere collocato sul boccaglio del bru­ciatore in modo da sigillare completamente lo spazio tra il boccaglio stesso e il foro della porta.
Fare attenzione che non rimangano fessure tra il boccaglio ed il foro sul refrattario all'interno della porta . Nel caso venisse montato un cono avente un diametro mag­giore del boccaglio, questo deve essere rimosso prima di
3.6 -COLLEGAMENTO SPIA CONTROLLO FIAMMA AL BRUCIATORE
La spia controllo fiamma è munita di un attacco filettato da 1/8" su cui è montata una presa di pressione da 9 mm. da utilizzar­si con tubo di silicone per le misure di contropressione in ca­mera di combustione. Al posto di questa presa, che dovrà essere conservata, sarà montato un opportuno raccordo in modo da poter collegare, tramite un tubicino in rame (pos.2), la spia controllo fiamma direttamente alla camera in pressione a valle del ventilatore del bruciatore. L'aria soffiata dal ventilatore provvederà a raffreddare conve­nientemente il vetro spia e ad impedirne l'annerimento. Il mancato collegamento del tubicino di raffreddamento alla spia può provocare la rottura del vetro di controllo.
ATTENZIONE: la spia di controllo fiamma può essere molto calda; prestare quindi la massima cautela.
montare il bruciatore sulla piastra di supporto e rimontato suc­cessivamente. Con bruciatore montato, controllare che i cavi elettrici abbia­no una lunghezza sufficiente da permettere l'apertura della porta a 90°. Per i bruciatori a gas non è consentito l'uso di tubi flessibili di raccordo per cui dovrà essere prevista la possibilità di smon­taggio del tratto finale del tubo di adduzione gas tramite giun­to filettato o flangiato.
3.7 - ALLACCIAMENTO ALLA CANNA FUMARIA
Per l’allacciamento del condotto scarico fumi sono da rispet­tare le normative locali e nazionali (vedi Norme UNI-CIG 7129 punto 4 e 7131 punto 5).
La caldaia ESATEK si presta per diverse soluzioni di allaccia­mento al camino; è possibile, mediante tubazioni diritte o cur­ve, uscire posteriormente, a sinistra, a destra, oppure in verti­cale per immettersi in canna fumaria ad un livello più alto. È consigliabile isolare il tubo di raccordo al camino per ridurre le perdite di calore e la rumorosità.
Nel tratto di collegamento tra caldaia e canna fumaria, si devono prevedere idonei punti di misura per la tempera­tura fumi e l'analisi dei prodotti della combustione.
Si raccomanda di utilizzare solamente condot­ti di scarico adeguati al tipo di combustibile utilizzato. È esclusa qualsiasi responsabilità contattua­le ed extracontrattuale del fornitore per i dan­ni causati da errori nell’installazione e nell’uso e comunque per inosservanza delle istruzio­ni date dal costruttore stesso.
Nel caso d'installazioni di sostituzione sostituire SEMPRE anche l'accessorio scarico fumi.
La canna fumaria deve essere conforme alle norme vigenti.
20
3.8 - SCARICO DELLE CONDENSE
LA CONDENSA DI PRIMO AVVIAMENTO
Durante il transitorio di messa a regime (periodo necessario a portare la caldaia in temperatura), a causa della bassa tem­peratura dei fumi, si può formare una discreta quantità di con­densato. In queste condizioni potrebbe essere utile prevedere lo scari­co in fogna della condensa. Allo scopo la camera fumo è mu­nita di attacco al quale andranno collegate le tubazioni di sca­rico secondo le note riportate di seguito. Raggiunta la temperatura di esercizio - vedi note riportate al cap. 3.22 “PRIMA ACCENSIONE” - è importante verificare che non si abbia ulteriore formazione di condensa. Il controllo può essere fatto per ispezione diretta attraverso le portine di pulizia della camera fumo. In caso contrario, dopo aver verificato le effettive portate di combustibile, è opportuno aumentare la temperatura di eser­cizio.
Lo scarico delle condense in fogna deve essere:
- realizzato in modo tale da impedire la fuoriuscita dei pro-
dotti gassosi della combustione in ambiente o in fogna (si­fonatura);
- dimensionato e realizzato in modo da consentire il corretto
deflusso degli scarichi liquidi prevenendo eventuali perdite;
Istruzioni per l’installazione
- installato in modo tale da evitare il congelamento del liqui­do in esso contenuto nelle condizioni di funzionamento pre­viste;
- miscelato ad esempio con reflui domestici (scarichi lavatri­ci, lavastoviglie, etc.) per lo più a pH basico in modo da formare una soluzione tampone per poterla poi immettere nelle fognature.
Deve essere evitato il ristagno dei condensati nel sistema di scarico dei prodotti della combustione (per questo motivo il condotto di evacuazione deve avere un'inclinazione, verso lo scarico, di almeno 30 mm/m) ad eccezione dell'eventuale bat­tente di liquido, presente nel sifone di scarico del sistema per l'evacuazione dei prodotti della combustione (che deve essere riempito dopo il montaggio e la cui altezza minima con caldaia in funzione, deve essere di almeno 25 mm- vedere fig. 23). È sconsigliato scaricare la condensa attraverso i pluviali delle grondaie, visto il rischio di ghiaccio e la degradazione dei materiali normalmente utilizzati per la realizzazione dei plu­viali stessi (consultare i regolamenti di igiene locali). Il raccordo allo scarico dovrà essere visibile. Visto il grado di acidità della condensa (pH da 3 a 5) come materiali per le tubazioni di scarico si dovranno utilizzare so­lamente materiali plastici idonei (sono disponibili speciali kit opzionali con sali neutralizzatori delle condense acide).
* Sifone minimo di sicurezza imposto dalla norma ** Battente minimo con caldaia in funzione alla massi-
ma potenza.
Nel caso in cui non si volesse o potesse creare uno zoc-
fig. 23
colo è possibile montare la caldaia a livello pavimento e creare un pozzetto profondo almeno 100 mm per allog­giarvi il sifone.
21
Istruzioni per l’installazione
3.9 -PORTA FOCOLARE: REGOLAZIONE, APERTURA, CHIUSURA
IMPORTANTE
- È necessario aprire la porta a caldaia fredda per evitare
danni alla fibra per shock termico.
- La fibra isolante della porta può presentare delle screpola-
ture dopo un breve periodo di funzionamento; ciò, comun­que, non ne riduce la capacità isolante e non ne pregiudica la durata.
3.9.1 - CALDAIE “ESATEK 80÷ESATEK 110”
Per tutti questi modelli l'incernieramento ed il fissaggio della porta avvengono secondo lo schema di fig. 24. In questi casi la porta viene montata con due cerniere di rotazione sul lato sinistro, e con due perni di chiusura sul lato destro; le due cerniere sul lato sinistro consentono anche la chiusura della porta da questo lato, chiusura che viene effettuata per mezzo di 4 viti (pos. C). Esattamente l'opposto si avrà, invece, quando la porta si dovrà aprire da sinistra verso destra. Per eseguire l'inversione della rotazione, è sufficiente invertire le cerniere. Sulla porta di questi modelli di caldaia sono possibili le seguenti regolazioni: A) Regolazione in senso verticale: è possibile allentando le
viti “A” e sollevando la porta; bloccare quindi le viti “A”.
B) Regolazione in senso trasversale: è possibile allentando
le cerniere “B” fissate sulla piastra anteriore della caldaia e spostandole di lato.
C) Regolazione in senso assiale: è possibile avvitando più o
meno le viti di serraggio “C”.
- La fibra della porta è facilmente sostituibile ed è coperta da garanzia di 2 anni.
fig. 24
3.9.2 - CALDAIE “ESATEK 150÷ESATEK 560”
Per tutti questi modelli l'incernieramento ed il fissaggio della porta avvengono secondo lo schema di fig. 25. In questi casi la porta viene montata con quattro cerniere uguali: le due sul lato sinistro, con perno inserito, sono normalmente usate come cerniere di rotazione (da destra verso sinistra), mentre le due sul lato destro sono usate come cerniere di chiusura; la porta viene poi bloccata con 4 viti. Esattamente l'opposto si avrà, invece, quando la porta si dovrà aprire da sinistra verso destra. Per eseguire l'inversione della rotazione, è sufficiente spostare i perni sul lato opposto. Sulla porta di questi modelli di caldaia sono possibili le se­guenti regolazioni: A) Regolazione in senso verticale: è possibile solo inseren-
do delle rondelle di spessore idoneo sotto la cerniera su cui ruota la porta.
B) Regolazione in senso trasversale: è possibile allentando
le cerniere fissate sulla piastra anteriore della caldaia e spo­standole di lato.
C) Regolazione in senso assiale: è possibile avvitando più o
meno le viti di serraggio.
22
fig. 25
3.9.3 - CALDAIE “ESATEK 680÷ESATEK 870”
Per tutti questi modelli l'incernieramento ed il fissaggio della por­ta avvengono secondo lo schema di fig. 26. In questi casi, le due cerniere sul lato sinistro, sono normalmente usate come cerniere di rotazione (da destra verso sinistra), mentre le due sul lato destro sono usate come cerniere di chiusura. Esattamente l'opposto si avrà, invece, quando la porta si dovrà aprire da sinistra verso destra. Per eseguire l'inversione della rotazione, è sufficiente spostare i controdadi posteriori, sul lato opposto. Sulla porta di questi modelli di caldaia sono possibili le seguenti regolazioni: A) Regolazione in senso verticale: è possibile agendo sul dado
del perno superiore cerniera su cui ruota la porta.
B) Regolazione in senso trasversale: è possibile allentando le
cerniere fissate sulla piastra anteriore della caldaia e spostan­dole di lato.
C) Regolazione in senso assiale: è possibile avvitando più o
meno i dadi di serraggio.
Istruzioni per l’installazione
3.9.4 - CALDAIE “ESATEK 1000÷ESATEK 3500”
Per tutti questi modelli l'incernieramento ed il fissaggio della por­ta avvengono secondo lo schema di fig. 27: In questi casi, le due cerniere sul lato sinistro, sono normalmente usate come cerniere di rotazione (da destra verso sinistra), mentre le due sul lato destro sono usate come cerniere di chiusura. Esattamente l'opposto si avrà, invece, quando la porta si dovrà aprire da sinistra verso destra. Per eseguire l'inversione della rotazione, è sufficiente spostare le bussole di sostegno della porta. Sulla porta di questi modelli di caldaia sono possibili le seguenti regolazioni: A) Regolazione in senso verticale: è possibile agendo sul dado
del perno superiore cerniera su cui ruota la porta.
B) Regolazione in senso trasversale: è possibile allentando le
cerniere fissate sulla piastra anteriore della caldaia e spostan­dole di lato.
C) Regolazione in senso assiale: è possibile avvitando più o
meno i dadi di serraggio.
fig. 26
3.9.5 - NOTA IMPORTANTE
Prima di aprire la porta del focolare è necessario prendere le seguenti misure di sicurezza:
- Chiudere l'alimentazione del combustibile al bruciatore.
- Raffreddare la caldaia facendo circolare l'acqua dell'impian-
fig. 27
to, e quindi togliere l'alimentazione elettrica.
- Mettere sulla caldaia un cartello segnaletico con il seguen­te testo: NON USARE, CALDAIA IN MANUTENZIONE,
FUORI SERVIZIO.
23
Istruzioni per l’installazione
3.10 - ALLACCIAMENTO CALDAIA ALL’IMPIANTO
Attenzione! Prima di collegare la caldaia all’impianto di riscaldamento procedere ad una accurata pu­lizia delle tubazioni con un prodotto idoneo, al fine di eliminare residui metallici di lavora­zione e di saldatura, di olio e di grassi che potrebbero essere presenti e che, giungendo fino alla caldaia, potrebbero alterarne il fun­zionamento. Per il lavaggio dell’impianto non utilizzare solventi, in quanto un loro utilizzo potrebbe danneggiare l’impianto e/o i suoi compo­nenti. La mancata osservanza delle istruzioni del seguente manuale può causare danni a per­sone, animali e cose, nei confronti dei quali il costruttore non può essere considerato responsabile.
Attenzione! Fare attenzione ad eseguire un collegamen­to delle tubazioni privo di punti di tensione meccanici per evitare il pericolo di perdite!
La mandata e il ritorno del riscaldamento devono essere al­lacciati alla caldaia ai rispettivi raccordi come indicato a pagi­na 8, 9, 10, 11 e 12.
Collegamento del vaso di espansione
Le caldaie ESATEK sono adatte per funziona­mento con circolazione d'acqua forzata sia con vaso d'espansione aperto che chiuso. Un vaso di espansione è sempre necessario, per compensare l'aumento di volume dell'ac­qua dovuto al riscaldamento.
La tubazione di collegamento del vaso di espansione partirà dall'attacco T3 (vedere TABELLE DIMENSIONI) e non dovrà avere alcuna valvola di intercettazione.
Collegamento del rubinetto di riempimento / scarico
Per il riempimento e lo scarico della caldaia un apposito rubi­netto può essere collegato all'attacco T4, che si trova nella parte posteriore.
3.10.1 - POMPA DI RICIRCOLO
Le caldaie ESATEK devono sempre funzionare con circola­zione d'acqua forzata e con temperatura media di caldaia su­periore o uguale a 50°C. È quindi auspicabile l'adozione di una pompa di ricircolo, con funzione anche di anticondensa, installata tra gli attacchi di mandata e ritorno a monte della eventuale valvola miscelatri­ce. Tale pompa sarà dimensionata dalla formula:
Per il dimensionamento dei tubi del circuito di riscaldamento è necessario tenere conto delle perdite di carico indotte dai ra­diatori, dalle eventuali valvole termostatiche, dalle valvole di arresto dei radiatori e dalla configurazione propria dell'impianto.
Il tracciato dei tubi dovrà essere concepito prendendo ogni precauzione necessaria per evitare le sacche d’aria e per fa­cilitare il degasaggio continuo dell’impianto.
Assicurarsi che le tubazioni dell'impianto idrico e di riscalda-
mento non siano usate come prese di terra del­l'impianto elettrico o telefonico. Non sono as­solutamente idonee a questo uso. Potrebbero verificarsi in breve tempo gravi danni alle tuba­zioni, alla caldaia ed ai radiatori.
Scarico valvola di sicurezza impianto di riscaldamento
Prevedere, in corrispondenza della valvola di sicurezza riscal­damento, un tubo di scolo con imbuto ed un sifone che condu­cano ad uno scarico adeguato. Lo scarico deve essere con­trollabile a vista.
Attenzione !
In assenza di tale precauzione, un eventua­le intervento della valvola di sicurezza può causare danni a persone, animali e cose, nei confronti dei quali il costruttore non può essere considerato responsabile.
Q = P x 22
dove Q = Portata in litri/ora
P = Potenza utile della caldaia in kW
e prevalenza 1÷2 m HO
3.11 - RIEMPIMENTO DELL’IMPIANTO
Attenzione! Non miscelare l'acqua del riscaldamento con sostanze antigelo o anticorrosione in errate concentrazioni ! Può danneggiare le guarnizioni e provocare l'insorgere di rumori durante il funzionamento. Baltur declina ogni responsabilità nel caso di danni procurati a persone, animali o cose subentranti in seguito a mancata osservan­za di quanto sopra esposto.
Effettuati tutti i collegamenti dell'impianto si può procedere al riempimento del circuito. Tale operazione deve essere effettuata con cautela rispettan­do le seguenti fasi:
- aprire le valvole di sfiato aria dei radiatori.
- aprire gradualmente il rubinetto di carico accertandosi che le eventuali valvole di sfogo aria automatiche, installate sull'impianto, funzionino regolarmente.
- chiudere le valvole di sfogo dei radiatori non appena esce
24
Istruzioni per l’installazione
acqua.
- controllare attraverso il manometro che la pressione rag­giunga il valore di circa 1 bar.
- chiudere il rubinetto di carico e quindi sfogare nuovamen­te l'aria attraverso le valvole di sfiato dei radiatori.
- controllare la tenuta di tutti i collegamenti.
- dopo aver effettuato la prima accensione della caldaia e portato in temperatura l'impianto, arrestare il funzionamento delle pompe e ripetere le operazioni di sfogo aria.
- lasciare raffreddare l'impianto e, se necessario, riportare la pressione dell'acqua a 1 bar.
NOTA
La pressione dell'acqua nell'impianto di riscalda­mento non deve essere inferiore a 1 bar; in difet­to, agire sul rubinetto di carico di cui la caldaia è dotata. L'operazione deve essere effettuata ad impianto freddo.
NOTA
Se la caldaia è stata senza alimentazione elettri­ca, dopo un certo periodo di inattività il circolato­re potrebbe risultare bloccato. Prima di agire sul­l'interruttore generale, si deve avere l'accortezza di effettuare l'operazione di sbloccaggio operan­do come di seguito indicato: Introdurre un cacciavite nel foro, previsto a que­sto scopo, situato sotto la vite di protezione al centro del circolatore, quindi ruotare manualmen­te l'albero del circolatore in senso orario. Una volta conclusa l'operazione di sbloccaggio riavvitare la vite di protezione e verificare che non vi sia nessuna perdita d'acqua.
ATTENZIONE !
Dopo la rimozione della vite di protezione può fuoriuscire una piccola quantità d’acqua. Pri­ma di ridare tensione, asciugare tutte le su­perfici bagnate.
Attenzione! Eseguire un allacciamento del gas privo di punti di tensione meccaniche per evitare il pericolo di fughe!
Avvertendo odore di gas: a) Non azionare interruttori elettrici, il tele-
fono o qualsiasi altro oggetto che possa provocare scintille;
b) Aprire immediatamente porte e finestre
per creare una corrente d'aria che purifi-
chi il locale; c) Chiudere i rubinetti dei gas; d) Chiedere l'intervento di personale profes-
sionalmente qualificato.
Al fine di cautelare l’utente contro eventuali fughe di gas si consiglia di installare un si­stema di sorveglianza e protezione compo­sto da un rilevatore di fughe di gas abbinato ad una elettrovalvola di intercettazione sulla linea di alimentazione combustibile.
La tubazione di alimentazione deve avere una sezione ade­guata alla portata del bruciatore.
È comunque opportuno attenersi alle “Norme generali per l'in­stallazione” esposte nelle normative UNI 7129, UNI 7131 e UNI 11137-1.
Prima di mettere in servizio un impianto di distribuzione inter­na di gas e quindi prima di allacciarlo al contatore, si deve verificarne accuratamente la tenuta.
Se qualche parte dell'impianto non è in vista, la prova di tenu­ta deve precedere la copertura della tubazione.
Prima di allacciare le apparecchiature, l'impianto deve essere provato con aria o gas inerte ad una pressione di almeno 100 mbar.
3.12 - ALLACCIAMENTO GAS
Pericolo! L’allacciamento del gas deve essere esegui­to solo a cura di un installatore abilitato che dovrà rispettare ed applicare quanto previ­sto dalle leggi vigenti in materia e dalle lo­cali prescrizioni della società erogatrice, poiché un'errata installazione può causare danni a persone, animali e cose, nei con­fronti dei quali il costruttore non può esse­re considerato responsabile.
Prima dell'installazione si consiglia di effet­tuare un'accurata pulizia interna di tutte le tubazioni di adduzione del combustibile al fine di rimuovere eventuali residui che po­trebbero compromettere il buon funziona­mento della caldaia.
La messa in servizio dell'impianto comprende inoltre le se­guenti operazioni e controlli:
- Apertura del rubinetto del contatore e spurgo dell'aria con­tenuta nel complesso tubazione apparecchi, procedendo successivamente apparecchio per apparecchio.
- Controllo, con gli apparecchi in chiusura, che non vi siano fughe di gas. Durante il 2° quarto d'ora dall'inizio della pro­va il manometro non deve accusare nessuna caduta di pres­sione. Eventuali fughe devono essere ricercate con solu­zione saponosa o prodotto equivalente ed eliminate. Non ricercare mai eventuali fughe di gas con una fiamma libera.
25
Istruzioni per l’installazione
3.13 - IMBALLO
Le caldaie ESATEK vengono fornite complete di porta e ca- mera fumo montate, mentre la mantellatura con l'isolamento è contenuta in imballo(i) di cartone a parte. Il pannello e gli accessori, si trovano all'interno della camera di combustione. Prima di iniziare l'installazione, assicurarsi che la lunghezza e la larghezza del corpo della caldaia ricevuta, corrispondano ri­spettivamente alle quote M, Q e R della caldaia ordinata, ripor- tate nelle tabelle precedenti e che i cartoni contenenti la man­tellatura, o parte di essa, siano marchiati come tabella a fondo pagina. Il mantello delle caldaie da ESATEK 80 a ESATEK 450, com­pleto con i suoi materassini isolanti, è contenuto in un solo
cartone. Il mantello delle caldaie da ESATEK 560 a ESATEK 2000 è contenuto in 3 cartoni. Il mantello delle caldaie ESATEK 2350 è contenuto in 4 car­toni. Il mantello delle caldaie ESATEK 2700 e ESATEK 3100 è contenuto in 3 cartoni. Il mantello delle caldaie ESATEK 3500 è contenuto in 4 car­toni.
In aggiunta al summenzionato pannello di comando, imballato con proprio cartone, come accessori nella camera di combu­stione si troveranno anche:
- 1 cartone contenente le flange di collegamento idraulico, con relative guarnizioni e bulloni.
- cordone in fibra ceramica per l'isolamento tra cannotto bru­ciatore e porta.
- 1 sacchetto contenente il kit scarico condensa.
Al ricevimento, assicurarsi che la fornitura sia completa e non danneggiata.
Gli elementi dell'imballo (scatola di cartone, reggette, sacchetti di plastica, etc.) non devono essere lasciati alla portata
dei bambini in quanto potenziali fonti di pe­ricolo. Baltur declina ogni responsabilità nel caso
danni procurati a persone, animali o cose su­bentranti in seguito a mancata osservanza di quanto sopra esposto.
Nella busta documenti, oltre all’apparecchio, sono contenuti:
tificato di prova idraulica
- Cer
- Libretto di centrale
- Libretto istruzioni d’uso per il responsabile dell’impianto
- Libretto istruzioni per l’installatore e il manutentore
- Garanzia
- Targhetta adesiva norme ventilazione locali
N.B. Per i modelli compresi tra ESATEK 80 e ESATEK 450
(rif. fig. 28, 29, 30 e 31), il mantello e l'isolamento sono contenuti in 1 imballo marcato:
(ESATEK 80) (collo 1/1) (ESATEK 110) (collo 1/1) (ESATEK 150) (collo 1/1) (ESATEK 215) (collo 1/1) (ESATEK 260) (collo 1/1) (ESATEK 300) (collo 1/1) (ESATEK 370) (collo 1/1) (ESATEK 450) (collo 1/1)
N.B. Per i modello ESATEK 560 (rif. fig. 30 e 31), per i modelli
compresi tra ESATEK 680 e ESATEK 870 (rif. fig. 32 e
31) e per i modelli compresi tra ESATEK 1000 e ESA- TEK 2000 (rif. fig. 33 e 36), il mantello e l'isolamento sono contenuti in 3 imballi marcati:
(mantello anteriore ESATEK 560) (collo 1/3) (mantello posteriore ESATEK 560) (collo 2/3) (mantello superiore ESATEK 560) (collo 3/3) (mantello anteriore ESATEK 680) (collo 1/1) (mantello posteriore ESATEK 680) (collo 2/3) (mantello superiore ESATEK 680) (collo 3/3) (mantello anteriore ESATEK 780) (collo 1/3) (mantello posteriore ESATEK 780) (collo 2/3) (mantello superiore ESATEK 780) (collo 3/3) (mantello anteriore ESATEK 870) (collo 1/3) (mantello posteriore ESATEK 870) (collo 2/3) (mantello superiore ESATEK 870) (collo 3/3) (mantello anteriore ESATEK 1000) (collo 1/3) (mantello posteriore ESATEK 1000) (collo 2/3) (mantello superiore ESATEK 1000) (collo 3/3)
(mantello anteriore ESATEK 1180) (collo 1/3) (mantello posteriore ESATEK 1180) (collo 2/3) (mantello superiore ESATEK 1180) (collo 3/3) (mantello anteriore ESATEK 1400) (collo 1/3) (mantello posteriore ESATEK 1400) (collo 2/3) (mantello superiore ESATEK 1400) (collo 3/3) (mantello anteriore ESATEK 1650) (collo 1/3) (mantello posteriore ESATEK 1650) (collo 2/3) (mantello superiore ESATEK 1650) (collo 3/3) (mantello anteriore ESATEK 2000) (collo 1/3) (mantello posteriore ESATEK 2000) (collo 2/3) (mantello superiore ESATEK 2000) (collo 3/3)
N.B. Per il modello ESATEK 2350 (rif. fig. 34 e 36) il mantello
e l'isolamento sono contenuti in 4 imballi. Per i modelli ESATEK 2700 e ESATEK 3100 (rif. fig. 35 e
36), il mantello e l'isolamento sono contenuti in 3 imballi. Per il modello ESATEK 3500 (rif. fig. 35 e 36) il mantello e l'isolamento sono contenuti in 4 imballi marcati:
(mantello anteriore ESATEK 2350) (collo 1/4) (mantello posteriore ESATEK 2350) (collo 2/4) (mantello superiore ESATEK 2350) (collo 3/4) (mantello centrale ESATEK 2350) (collo 4/4) (mantello anteriore ESATEK 2700) (collo 1/3) (mantello posteriore ESATEK 2700) (collo 2/3) (mantello centrale ESATEK 2700) (collo 3/3) (mantello anteriore ESATEK 3100) (collo 1/3) (mantello posteriore ESATEK 3100) (collo 2/3) (mantello centrale ESATEK 3100) (collo 3/3) (mantello anteriore ESATEK 3500) (collo 1/4) (mantello posteriore ESATEK 3500) (collo 2/4) (mantello centrale ESATEK 3500) (collo 3/4) (mantello posteriore ESATEK 3500) (collo 4/4)
26
3.14 - MONTAGGIO DEL MANTELLO
ESATEK 80÷110
Istruzioni per l’installazione
Sequenza di montaggio (Rif. fig. 28)
A) Montare l'isolamento (pos. 1) del corpo caldaia e fissare i 2
lembi di giunzione con le mollette elastiche (pos. 2) fornite nella scatola accessori, agganciandole alla parte esterna in tessuto dell'isolamento.
B) Posizionare i pannelli laterali (pos. 3 e 4) con la piega infe-
riore all'interno dei profili ad L sulla base del corpo caldaia ed agganciando la parte superiore nei tagli sulle piastre. Per determinare quale dei due fianchi sia il destro o il sini­stro, fare riferimento ai passacavi: devono essere verso il davanti della caldaia.
C) Togliere il coperchio del pannello strumenti, fissare la base
sul pannello superiore (pos. 5) indirizzando nel foro centra­le del pannello i cavi elettrici in entrata ed i capillari delle sonde in uscita. Appoggiare il pannello superiore pos. 5, completo del pan­nello comandi ai due fianchi del mantello.
D) Inserire nelle guaine i bulbi degli strumenti come indicato
in fig. 29, far passare i cavi elettrici attraverso i passacavi laterali dal lato in cui si vuole uscire ed eseguire il collega­mento elettrico del pannello comandi alla linea di alimenta­zione, al bruciatore ed alle eventuali pompe, etc. Richiudere il coperchio del quadro elettrico.
fig. 28
E) Montare il traverso superiore pos. 6, incastrandolo al pan-
nello superiore anteriore pos. 5 ed appoggiandolo sui fian­chi. Montare il pannello posteriore pos. 7 incastrandolo al tra­verso pos. 6 e premendolo nel lato posteriore fino ad ag­ganciare i piolino di giunzione con i fianchi.
F) Fissare le targhette dati di caldaia ed installazione (pos.8) al
pannello laterale dopo aver sgrassato la parte interessata con apposito solvente.
Le targhette sono inserite nella busta documenti.
27
Istruzioni per l’installazione
1 Sonda termometro 2 Sonda termostato di esercizio 3 Sonda termostato di sicurezza 4 Sonda termostato di minima 5 Molletta di sicurezza 6 Pozzetti inserimento sonde
ESATEK 150÷560
fig. 29
28
fig. 30
Sequenza di montaggio (Rif. fig. 30)
Istruzioni per l’installazione
A) Montare l'isolamento (pos. 1) del corpo caldaia e fissare i 2
lembi di giunzione con le mollette elastiche (pos. 2) fornite nella scatola accessori, agganciandole alla parte esterna in tessuto dell'isolamento.
B) Posizionare i pannelli laterali (pos. 3 e 4) con la piega infe-
riore all'interno dei profili ad L sulla base del corpo caldaia ed agganciando la parte superiore nei tagli sulle piastre. Per determinare quale dei due fianchi sia il destro o il sini­stro, fare riferimento alle piastrine passacavi (pos. 9): devo­no essere verso il davanti della caldaia.
C) Aprire la porta della caldaia e montare l'isolamento ante-
riore (pos. 5) inserendo le cerniere negli appositi tagli. Inserire i bordi laterali dell'isolamento sotto la piega dei due fianchi (pos. 3 e 4).
D) Fissare il pannello posteriore superiore (pos. 6) con le ap-
posite viti autofilettanti. Montare i fermacavi (pos. 7) al pannello posteriore superio­re.
E) Togliere il coperchio del pannello strumenti, fissare la base
sul pannello superiore (pos. 8) indirizzando nel foro centra­le del pannello i cavi elettrici in entrata ed i capillari delle sonde in uscita.
1 Sonda termometro 2 Sonda termostato di esercizio 3 Sonda termostato di sicurezza 4 Sonda termostato di minima 5 Molletta di sicurezza 6 Pozzetti inserimento sonde
Appoggiare il pannello superiore pos. 8, completo del pan­nello comandi ai due fianchi del mantello.
F) Inserire nelle guaine i bulbi degli strumenti come indicato
in fig. 31 ed eseguire il collegamento elettrico del pannello comandi alla linea di alimentazione, al bruciatore ed alle even­tuali pompe, etc. Richiudere il coperchio del quadro elettrico. Far passare la spina del bruciatore attraverso la piastrina laterale (pos. 9) dal lato in cui si vuole uscire e bloccare il cavo con il pressacavo fornito. Fissare le piastrine (pos. 9) ai fianchi mantello. Bloccare i cavi elettrici in uscita posteriormente alla calda­ia con i fermacavi stringendo moderatamente.
G) Montare i pannelli superiori longitudinali (pos. 10 e 11) ag-
ganciandoli ai fianchi.
H) Fissare le targhette dati di caldaia ed installazione (pos.12)
al pannello laterale dopo aver sgrassato la parte interessata con apposito solvente.
Le targhette sono inserite nella busta documenti.
fig. 31
29
Istruzioni per l’installazione
ESATEK 680÷870
Sequenza di montaggio (Rif. fig. 32)
A) Montare l'isolamento (pos. 1) del corpo caldaia e fissare i 2
lembi di giunzione con le mollette elastiche (pos. 2) fornite nella scatola accessori, agganciandole alla parte esterna in tessuto dell'isolamento.
B) Posizionare i pannelli laterali (pos. 3a, 3b e 4a, 4b) con la
piega inferiore all'interno dei profili ad L sulla base del cor­po caldaia ed agganciando la parte superiore nei profili di giunzione delle piastre. Per determinare quale dei due fianchi sia il destro o il sini­stro, fare riferimento alle piastrine passacavi sui pannelli anteriori (pos. 5): devono essere verso il davanti della cal­daia.
30
fig. 32
Fissare le 4 viti a testa svasata (pos. 7) ai due fianchi 3b e 4b sul lato posteriore interno.
C) Aprire la porta della caldaia e montare l'isolamento ante-
riore (pos. 6) inserendo le cerniere negli appositi tagli. Inserire i bordi laterali dell'isolamento sotto la piega dei due fianchi (pos. 3a e 4a).
D) Agganciare il pannello posteriore superiore (pos. 8) alle viti
pos. 7. Montare i fermacavi (pos. 9) al pannello posteriore superio­re.
E) Togliere il coperchio del pannello strumenti, fissare la base
sul pannello superiore (pos. 10) indirizzando nel foro cen-
Istruzioni per l’installazione
trale del pannello i cavi elettrici in entrata ed i capillari delle sonde in uscita. Appoggiare il pannello superiore pos. 10, completo del pan­nello comandi ai due fianchi del mantello.
F) Inserire nelle guaine i bulbi degli strumenti come indicato
in fig. 31 ed eseguire il collegamento elettrico del pannello comandi alla linea di alimentazione, al bruciatore ed alle even­tuali pompe, etc. Richiudere il coperchio del quadro elettrico. Far passare la spina del bruciatore attraverso la piastrina laterale (pos. 5) dal lato in cui si vuole uscire e bloccare il
cavo con il pressacavo fornito. Fissare le piastrine (pos. 5) ai fianchi mantello. Bloccare i cavi elettrici in uscita posteriormente alla calda­ia con i fermacavi stringendo moderatamente.
G)Montare i pannelli superiori longitudinali (pos. 11 e 12)
agganciandoli ai fianchi.
H) Fissare le targhette dati di caldaia ed installazione (pos.13)
al pannello laterale dopo aver sgrassato la parte interessata con apposito solvente.
Le targhette sono inserite nella busta documenti.
Sequenza di montaggio (Rif. fig. 33)
A) Montare l'isolamento (pos. 1) del corpo caldaia e fissare i 2
lembi di giunzione con le mollette elastiche (pos. 2) fornite nella scatola accessori, agganciandole alla parte esterna in tessuto dell'isolamento. Eseguire un adeguato taglio sulla parte superiore in pros­simità dei pozzetti delle sonde.
B) Posizionare i pannelli laterali (pos. 3a, 3b e 4a, 4b) con la
piega inferiore all'interno dei profili ad L sulla base del cor­po caldaia ed agganciando la parte superiore nei profili di giunzione delle piastre. Per determinare quale dei due fianchi sia il destro o il sini­stro, fare riferimento alle piastrine passacavi sui pannelli anteriori (pos. 5): devono essere verso il davanti della cal­daia.
C) Aprire la porta della caldaia e montare l'isolamento ante-
riore (pos. 6) inserendo le cerniere negli appositi tagli. Inserire i bordi laterali dell'isolamento sotto la piega dei due fianchi (pos. 3a e 4a).
D) Montare il pannello posteriore superiore (pos. 7).
Montare i fermacavi (pos. 8) al pannello posteriore superio­re.
E) Togliere il coperchio del pannello strumenti, fissare la base
sul pannello superiore (pos. 9) indirizzando nel foro centra-
le del pannello i cavi elettrici in entrata ed i capillari delle sonde in uscita. Appoggiare il pannello superiore pos. 9, completo del pan­nello comandi ai due fianchi del mantello.
F) Inserire nelle guaine i bulbi degli strumenti come indicato
in fig. 35 ed eseguire il collegamento elettrico del pannello comandi alla linea di alimentazione, al bruciatore ed alle even­tuali pompe, etc. Richiudere il coperchio del quadro elettrico. Far passare la spina del bruciatore attraverso la piastrina laterale (pos. 5) dal lato in cui si vuole uscire e bloccare il cavo con il pressacavo fornito. Fissare le piastrine (pos. 5) ai fianchi mantello. Bloccare i cavi elettrici in uscita posteriormente alla calda­ia con i fermacavi stringendo moderatamente.
G)Montare i pannelli superiori longitudinali (pos. 10 e 11)
agganciandoli ai fianchi.
H) Fissare le targhette dati di caldaia ed installazione (pos.12)
al pannello laterale dopo aver sgrassato la parte interessata con apposito solvente.
Le targhette sono inserite nella busta documenti.
31
Istruzioni per l’installazione
ESATEK 1000÷2000
32
fig. 33
ESATEK 2350
Istruzioni per l’installazione
Sequenza di montaggio (Rif. fig. 34)
A) Montare l'isolamento (pos. 1) del corpo caldaia e fissare i 2
lembi di giunzione con le mollette elastiche (pos. 2) fornite nella scatola accessori, agganciandole alla parte esterna in tessuto dell'isolamento. Eseguire un adeguato taglio sulla parte superiore in pros­simità dei pozzetti delle sonde. Aprire la porta focolare e montare l'isolamento anteriore (pos. 15) inserendo le cerniere di supporto della porta negli appositi tagli.
B) Posizionare i pannelli laterali (pos. 3a, 3b, 3c e 4a, 4b, 4c)
con la piega inferiore all'interno dei profili ad L sulla base del corpo caldaia ed agganciando la parte superiore nei profili di giunzione delle piastre. Per determinare quale dei due fianchi sia il destro o il sini­stro, fare riferimento alle piastrine passacavi sui pannelli anteriori (pos. 5): devono essere verso il davanti della cal­daia.
C) Montare il pannello posteriore superiore (pos. 6).
Montare i fermacavi (pos. 7) al pannello posteriore superio­re.
D) Togliere il coperchio del pannello strumenti, fissare la base
sul pannello superiore (pos. 8) indirizzando nel foro centra­le del pannello i cavi elettrici in entrata ed i capillari delle sonde in uscita.
fig. 34
Appoggiare il pannello superiore pos. 8, completo del pan­nello comandi ai due fianchi del mantello.
E) Inserire nelle guaine i bulbi degli strumenti come indicato
in fig. 35 ed eseguire il collegamento elettrico del pannello comandi alla linea di alimentazione, al bruciatore ed alle even­tuali pompe, etc. Richiudere il coperchio del quadro elettrico. Far passare la spina del bruciatore attraverso la piastrina laterale (pos. 5) dal lato in cui si vuole uscire e bloccare il cavo con il pressacavo fornito. Fissare le piastrine (pos. 5) ai fianchi mantello. Bloccare i cavi elettrici in uscita posteriormente alla calda­ia con i fermacavi stringendo moderatamente.
F) Montare i pannelli superiori longitudinali (pos. 9 e 10)
agganciandoli ai fianchi.
G)Montare il supporto dei pannelli superiori (pos. 11), inse-
rendolo sotto i pannelli superiori - lato posteriore.
H)Montare i pannelli superiori longitudinali (pos. 12 e 13)
agganciandoli ai fianchi.
I) Fissare le targhette dati di caldaia ed installazione (pos.14)
al pannello laterale dopo aver sgrassato la parte interessata con apposito solvente.
Le targhette sono inserite nella busta documenti.
33
Istruzioni per l’installazione
Sequenza di montaggio (Rif. fig. 35)
A) Montare l'isolamento (pos. 1) del corpo caldaia e fissare i 2
lembi di giunzione con le mollette elastiche fornite nella sca­tola accessori, agganciandole alla parte esterna in tessuto dell'isolamento. Eseguire un adeguato taglio sulla parte superiore in pros­simità dei pozzetti delle sonde.
B) Nota: per il modello ESATEK 3500, oltre ai pannelli po-
steriori pos. 3 (n° 2 per lato), sono forniti 2 pannelli la­terali (lunghezza 400 mm)( dovranno essere montati sul posteriore della caldaia, n°1 per lato.
Posizionare i pannelli laterali sinistri (pos. 2 e 3) con la pie­ga inferiore all'interno dei profili ad L sulla base del corpo caldaia ed agganciando la parte superiore nelle viti fissate sul tubo longitudinale superiore. Per determinare quale dei due fianchi anteriori sia il destro o il sinistro, fare riferimento alla foratura per il fissaggio del pannello strumenti: deve essere verso il davanti della cal­daia. Il pannello coprifori pos. 4 è già montato.
C) Posizionare i pannelli laterali destri (pos. 6 e 3) con la piega
particolare non in vista
) che
ESATEK 2700 - 3500
inferiore all'interno dei profili ad L sulla base del corpo cal­daia ed agganciando la parte superiore nelle viti fissate sul tubo longitudinale superiore.
D) Fissare il pannello comandi al pannello laterale pos. 6.
Togliere il coperchio del pannello strumenti, fissare la base sul pannello laterale pos. 6 indirizzando nel foro centrale del pannello i cavi elettrici in entrata ed i capillari delle son­de in uscita.
E) Inserire nelle guaine i bulbi degli strumenti come indicato
in fig. 36 ed eseguire il collegamento elettrico del pannello comandi alla linea di alimentazione, al bruciatore ed alle even­tuali pompe, etc. Richiudere il coperchio del quadro elettrico. Far passare la spina del bruciatore attraverso la piastrina laterale (pos. 7) dal lato in cui si vuole uscire e bloccare il cavo con un pressacavo. Fissare le piastrine (pos. 7) ai fianchi mantello.
F) Fissare le targhette dati di caldaia ed installazione al pan-
nello laterale dopo aver sgrassato la parte interessata con apposito solvente.
Le targhette sono inserite nella busta documenti.
34
fig. 35
Sequenza di inserimento sonde
Inserire nella sequenza seguente le sonde degli strumenti nel/i pozzetto/i sul lato superiore della caldaia (rif. fig. 36): del termometro (pos.1), del termostato di esercizio (pos. 2), del termostato di sicurezza (pos. 3), del termostato di minima (pos. 4). Si raccomanda di inserire le sonde fino in fondo ai relativi pozzetti per migliorarne il contatto. Inserire quindi la molla ad arco (pos. 6) e bloccare i capillari con la/e molletta/e (pos. 5).
Istruzioni per l’installazione
fig. 36
35
Istruzioni per l’installazione
3.15 - ALLACCIAMENTI ELETTRICI
Avvertenze generali
La sicurezza elettrica dell'apparecchio è assicurata soltanto quando lo stesso è correttamente collegato ad un efficace im­pianto di messa a terra eseguito come previsto dalle vigenti norme di sicurezza: non sono assolutamente idonee come prese di terra le tubazioni degli impianti gas, idrico e di riscal­damento.
È necessario verificare questo fondamentale requisito di sicu­rezza; In caso di dubbio, richiedere un controllo accurato del­l'impianto elettrico da parte di personale professionalmente qualificato, poiché il costruttore non è responsabile per even­tuali danni causati dalla mancanza di messa a terra dell'im­pianto.
Far verificare da personale professionalmente qualificato che l'impianto elettrico sia adeguato alla potenza massima assor­bita dall'apparecchio, indicata in targa, accertando in partico­lare che la sezione dei cavi dell'impianto sia idonea alla po­tenza assorbita dall'apparecchio.
Per l'alimentazione generale dell'apparecchio dalla rete elet­trica non è consentito l'uso di adattatori, prese multiple e/o prolunghe.
L'uso di un qualsiasi componente che utilizza energia elettri­ca comporta l'osservanza di alcune regole fondamentali quali:
non toccare l'apparecchio con parti del corpo bagnate e/o umide e/o a piedi nudi;
non tirare i cavi elettrici;
non lasciare esposto l'apparecchio ad agenti atmosferici (pioggia, sole, ecc.) a meno che non sia espressamente previsto;
non permettere che l'apparecchio sia usato da bambini o da persone inesperte.
Collegamento alimentazione elettrica 230V
I collegamenti elettrici sono illustrati al cap. 3.16, 3.17.
L'installazione della caldaia richiede il collegamento elettrico ad una rete a 230 V - 50 Hz: tale collegamento deve essere effettuato a regola d'arte come previsto dalle vigenti norme CEI.
Pericolo!
L’installazione elettrica deve essere eseguita solo a cura di un tecnico abilitato. Prima di eseguire i collegamenti o qualsia­si operazione sulle parti elettriche, disinse­rire sempre l’alimentazione elettrica e assi­curarsi che non possa essere accidental­mente reinserita.
Si ricorda che è necessario installare sulla li­nea di alimentazione elettrica della caldaia un interruttore bi­polare con distanza tra i contatti maggiore di 3 mm, di facile accesso, in modo tale da rendere veloci e sicure eventuali operazioni di manutenzione.
La sostituzione del cavo di alimentazione deve
essere effettuata da personale tecnico autoriz-
zato. Il mancato rispetto di quanto sopra può
compromettere la sicurezza dell’apparecchio.
36
3.16 - PANNELLO STRUMENTI STANDARD
Istruzioni per l’installazione
Tramite l'interruttore generale 11 si pone sotto tensione il qua­dro e le apparecchiature ad esso collegate. Gli interruttori 12 e 13 a loro volta, interrompono la tensione al bruciatore ed alla pompa dell'impianto. Con il termostato 21 si regola la temperatura di esercizio della caldaia. Il termostato di esercizio è provvisto di due contatti in commu­tazione per l'eventuale comando di bruciatori a due stadi.
11Interruttore generale luminoso 12Interruttore bruciatore 13Interruttore pompa impianto 21Bitermostato di regolazione caldaia (con manopola)
Il differenziale tra i due contatti è di 6°C (non regolabile). Il termostato di minima 24 arresta la pompa dell'impianto in fase di messa a regime sino al raggiungimento della tempera­tura in caldaia di 40°C. Sulla linea elettrica di alimentazione del quadro di comando della caldaia, si dovrà prevedere un interruttore con fusibili di protezione.
fig. 37
22Termostato di sicurezza a riarmo manuale 24Termostato di minima o priorità (a cacciavite) 30Termometro caldaia
Per l’utilizzo del pannello strumenti, vedere libretto istruzioni per il Responsabile impianto
37
Istruzioni per l’installazione
38
fig. 38
3.17- COLLEGAMENTO IDRAULICO ED ELETTRICO IMPIANTO
Nelle fig. 39 e 40 è riportato lo schema tipico di connessione della caldaia all'impianto di riscaldamento con la produzione di acqua calda sanitaria. Si ricordi che le caldaie ESATEK sono a circolazione forzata.
Istruzioni per l’installazione
Legenda:
Pr = pompa di ricircolo VM = valvola miscelatrice di zona Pi = pompa impianto di riscaldamento VE = vaso di espansione aperto IR = distribuzione dell'impianto di riscaldamento Ps = pompa di ricircolo acqua sanitaria Pc = pompa di carico produttore acqua calda sanitaria TA = termostato ambiente
Il pannello strumenti standard della caldaia ESATEK gestisce in automatico lo spegnimento del bruciatore qualora la tem­peratura in caldaia raggiunga il valore impostato sul termosta­to di regolazione. Gestisce inoltre la pompa impianto, che verrà messa in condi­zione di funzionamento solo al raggiungimento della tempera­tura minima in caldaia di 50°C (temperatura di protezione an­ticondensa). Al raggiungimento della soglia inferiore di 50°C (in diminuzio­ne), la pompa impianto si spegnerà.
fig. 39
Il pannello è predisposto per la gestione di bruciatori a funzio­namento bistadio o modulante. Con questa configurazione di schema, la eventuale pompa di carico del bollitore a.c.s. lavorerà in priorità rispetto alla pom­pa impianto.
39
Istruzioni per l’installazione
fig. 40
NOTA: Con assorbimenti superiori a 4A, interporre tra il pannello strumenti ed i carichi, adeguati teleruttori
40
Istruzioni per l’installazione
3.18 - PRIMA ACCENSIONE
Controlli preliminari
La prima accensione deve essere effettuata da personale professionalmente qualifica­to. Baltur declina ogni responsabilità nel caso danni procurati a persone, animali o cose subentranti in seguito a mancata os­servanza di quanto sopra esposto.
Prima della messa in funzione della caldaia è opportuno veri­ficare che:
- l'installazione risponda alle norme UNI 7129 e 7131 per la
parte gas, alle norme CEI 64-8 e 64-9 per la parte elettri­ca;
- l'adduzione dell'aria comburente e la evacuazione dei fumi
avvengano in modo corretto secondo quanto stabilito dal­le norme vigenti (UNI 7129/7131);
- l'impianto di alimentazione del combustibile sia dimensio-
nato per la portata necessaria alla caldaia e che sia dotata di tutti i dispositivi di sicurezza e di controllo prescritti dalle norme vigenti;
- la tensione di alimentazione della caldaia sia 230V - 50Hz;
- l'impianto sia stato riempito d'acqua (pressione al mano-
metro di circa 1 bar con circolatore fermo);
- eventuali saracinesche di intercettazione impianto siano
aperte;
- il gas da utilizzare (ESATEK con bruciatore di gas) corri-
sponda a quello di taratura della caldaia: in caso contrario provvedere ad effettuare la conversione della caldaia al­l'utilizzo del gas disponibile; tale operazione deve essere eseguita da personale tecnico qualificato secondo le nor­me vigenti;
- i rubinetti di alimentazione del gas (ESATEK con bruciato-
re di gas) siano aperti;
- non ci siano perdite di gas (ESATEK con bruciatore di gas);
- l'interruttore generale esterno sia inserito;
- le valvole di sicurezza dell'impianto non siano bloccate e
che siano collegate allo scarico fognario;
- non ci siano perdite d'acqua.
- siano garantite le condizioni per l'aerazione e le distanze
minime per effettuare le manutenzione nel caso in cui la caldaia venga racchiusa fra i mobili o in una nicchia.
Accensione e spegnimento
Per l'accensione e lo spegnimento della caldaia vedere il li­bretto "ISTRUZIONI D’USO PER IL RESPONSABILE DEL-
L’IMPIANTO".
Informazioni da fornire al responsabile dell’impianto
Il responsabile dell’impianto deve essere istruito sull'utilizzo e sul funzionamento del proprio impianto di riscaldamento, in particolare:
Consegnare al responsabile dell’impianto le “ISTRUZIONI D’USO PER IL RESPONSABILE DELL’IMPIANTO”, non­ché gli altri documenti relativi all'apparecchio inseriti nella busta contenuta nell'imballo. Il responsabile dell’impian-
to deve custodire tale documentazione in modo da po­terla avere a disposizione per ogni ulteriore consulta­zione.
Informare il responsabile dell’impianto sull'importanza delle bocchette di aerazione e del sistema di scarico fumi, evi­denziandone l'indispensabilità e l'assoluto divieto di modi­fica.
Informare il responsabile dell’impianto riguardo al control­lo della pressione dell'acqua dell'impianto nonché sulle ope­razioni per l’eventuale ripristino della stessa.
Informare il responsabile dell’impianto riguardo la regola­zione corretta di temperature, centraline/termostati e ra­diatori per risparmiare energia.
Ricordare che è obbligatorio effettuare una manutenzione regolare dell'impianto una volta all'anno e un'analisi di com­bustione nei tempi previsti dalla norma in vigore.
Se l'apparecchio dovesse essere venduto o trasferito ad un altro proprietario o se si dovesse traslocare e lasciare l'apparecchio, assicurarsi sempre che il libretto accompa­gni l'apparecchio in modo che possa essere consultato dal nuovo proprietario e/o dall'installatore.
Le caldaie ESATEK sono caldaie a circolazione forzata: è quindi necessario assicurare la circolazione dell'acqua a bruciatore in funzione.
Si dovrà, pertanto, evitare che il bruciatore si metta in marcia senza che la pompa dell'impianto sia stata attivata; diversa­mente il termostato di sicurezza potrebbe intervenire.
La temperatura del ritorno non dovrà scendere sotto i 47°C
per evitare, o almeno limitare, fenomeni di condensazione dei fumi, fenomeni che provocano un precoce deterioramento della caldaia.
La temperatura di esercizio della caldaia potrà quindi es­sere regolata tra 60 e 80°C. La temperatura negli ambienti
sarà regolata tramite la valvola miscelatrice comandata dalla termoregolazione. La messa a regime dell'impianto, come l'eventuale inserimen­to nel circuito di anelli secondari, dovrà essere eseguita lenta­mente, sempre allo scopo di evitare ritorni a temperatura infe­riore a 47°C. L'installazione di una pompa anticondensa o ricircolo (tra l'an­data ed il ritorno della caldaia), è sempre consigliata. Ritorni a bassa temperatura, inferiori a 47°C, provocano la condensazione dei fumi con la corrosione delle superfici di scambio. Si dovrà, quindi, prestare la massima attenzione nella conduzione dell'impianto.
La corrosione da condensa acida dei prodotti della com­bustione non è coperta da garanzia, in quanto imputabile alla sola conduzione dell'impianto.
41
Istruzioni per l’installazione
3.19 - REGOLAZIONE DEL BRUCIATORE
Tutte le istruzioni di seguito riportate sono ad uso esclusivo del personale addetto all'assistenza
autorizzata dalla Ditta costruttrice del brucia­tore.
Le operazioni di taratura del bruciatore e le operazioni preli­minari da eseguire sono riportate nel libretto istruzioni del bru­ciatore stesso.
ISPEZIONE E
4
MANUTENZIONE
Ispezioni e manutenzioni effettuate a rego­la d'arte e ad intervalli regolari nonché l'uti­lizzo esclusivo di pezzi di ricambio originali sono di primaria importanza per un funzio­namento esente da anomalie e garantire una lunga durata alla caldaia. La manutenzione annuale dell'apparecchio è obbligatoria come da Leggi vigenti.
Ispezioni e Manutenzioni non eseguite pos­sono causare danni materiali e personali.
Per questo motivo raccomandiamo di stipulare un contratto di ispezione o di manutenzione.
L’ispezione serve a determinare lo stato effettivo di un appa­recchio ed a confrontarlo con lo stato nominale. Questo avvie­ne mediante misurazione, controllo, osservazione.
I bruciatori di gas sono forniti di valvola gas con la quale è possibile determinare la portata: al primo avviamento si dovrà sempre controllare l'effettiva portata termica, tramite il contato­re presente sulla tubazione principale, verificando che non ri­sulti inferiore al valore minimo di targa della caldaia. Con una buona regolazione del bruciatore si dovranno media­mente ottenere valori, misurati al camino con apposito analiz­zatore, corrispondenti alle tabelle di pag. 14 e 15.
Istruzioni per l'ispezione e per la manutenzione
Per assicurare a lungo termine tutte le funzioni dei vostro apparecchio e per non alterare lo stato di serie omologato devono essere utiliz­zate esclusivamente pezzi di ricambio originali Baltur.
Prima di procedere con le operazioni di manutenzione ese­guite sempre le operazioni riportate qui di seguito riportate:
Disinserire l’interruttore della rete.
Separare l'apparecchio dalla rete elettrica mediante un di­spositivo di separazione con un'apertura di contatto di al­meno 3 mm (p. es. dispositivi di sicurezza o interruttori di potenza) e accertarsi che non possa essere reinserito ac­cidentalmente.
Chiudere la valvola intercettazione gas a monte della cal­daia.
Chiudere le eventuali valvole di intercettazione sulla man­data e sul ritorno del riscaldamento.
La manutenzione è necessaria per eliminare eventualmente le deviazioni dello stato effettivo dallo stato nominale. Ciò ha luogo di consueto mediante la pulitura, l'impostazione e l'even­tuale sostituzione di singoli componenti soggetti ad usura.
Questi intervalli di manutenzione e la loro entità vengono de­terminati dallo specialista sulla base dello stato dell'apparec­chio accertato nell'ambito dell'ispezione.
I lavori di ispezione e di manutenzione vanno eseguiti nell'or­dine riportato a pagina 43.
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Dopo avere ultimato tutti i lavori di manutenzione eseguire sem­pre le operazioni qui di seguito riportate:
Aprire la mandata ed il ritorno del riscaldamento.
Se necessario, procedere al ripristino della pressione del­l’impianto di riscaldamento fino a raggiungere un valore pari alla pressione statica relativa al punto più alto dell’im­pianto stesso.
Aprire la valvola intercettazione gas.
Ricollegare l'apparecchio alla rete elettrica ed inserite l'in­terruttore della rete.
Controllate la tenuta stagna dell'apparecchio sia sul lato gas che sul lato acqua.
Sfiatare l'impianto di riscaldamento e se necessario ripri­stinare la pressione.
Allorché si decida la disattivazione temporanea della cal­daia si dovrà:
a) procedere all'intercettazione delle alimentazioni: elettrica,
idrica e del combustibile;
b) procedere allo svuotamento dell'impianto idrico, ove non
sia previsto l'impiego di antigelo.
Ispezioni e manutenzione
Manutenzione del corpo
Pericolo ! Prima di eseguire qualsiasi intervento sulla caldaia, assicurarsi che lo stessa ed i suoi componenti si siano raffreddati.
Scollegare la caldaia dalla rete elettrica e chiu­dere l'alimentazione del gas verso l'apparec­chio.
Attenzione ! Prima di procedere alla pulizia del corpo caldaia, proteggere il pannello di comando contro eventuali spruzzi d'acqua.
Una volta all'anno, ad ogni fine stagione di riscaldamento, è ne­cessario effettuare una pulizia generale della caldaia. Prima di procedere a qualsiasi lavoro di manutenzione, verificare che siano state messe in atto tutte le precauzioni di cui al punto precedente. Per procedere alle operazioni di manutenzione si deve:
- togliere tensione agendo sull'interruttore generale;
- rimuovere il bruciatore, che nell'occasione potrebbe essere revisionato;
- aprire la porta focolare in modo da poter accedere alla came­ra di combustione;
- asportare la portina di accesso alla camera fumo;
- verificare l’integrità dei componenti interni.
Verifica stato guarnizioni e fibre isolanti
La fibra isolante della porta, dopo un breve periodo di funzionamento, può presentare del­le screpolature; ciò, comunque, non ne riduce la capacità isolante e non ne pregiudica la du­rata. Verificare lo stato della guarnizione di te-
nuta che non dovrà presentare segni di dete­rioramento; in caso contrario dovrà essere sostituita, utilizzan­do esclusivamente ricambi originali.
Verificare lo stato della guarnizione del coperchio ispezione camera fumi. In caso di deterioramento dovrà essere sostituita, utilizzando esclusivamente ricambi originali.
Manutenzione del bruciatore
La manutenzione del bruciatore deve essere eseguita da per­sonale autorizzato dalla casa costruttrice dello stesso (pena decadimento della garanzia).
Controllo elettrodo di accensione
La manutenzione del bruciatore deve essere eseguita da per­sonale autorizzato dalla casa costruttrice dello stesso (pena decadimento della garanzia).
Componenti da verificare durante la verifica annuale
COMPONENTE:
Ts (termostato di sicurezza)
Vaso d’espansione impianto
Guarnizioni della porta
Guarnizioni camera fumo
VERIFICARE:
Il termostato mette la caldaia in sicurezza nel caso di surriscaldamento?
Il vaso contiene la giusta quantità d’aria?
Esce fumo dalle guarnizioni della porta?
Esce fumo dalle guarnizioni della camera fumo?
METODO DI CONTROLLO/INTERVENTO:
Portare in temperatura la caldaia con le pompe ferme
Controllare la pressione d’azoto. Rimettere in pressione la caldaia (aprire lo spurgatore della pompa). Aprire i rubi­netti di chiusura circuito riscaldamento.
Serrare maggiormente le viti di chiusura della porta. Sostituire la guarnizione di tenuta ed even­tualmente la guarnizione interna della porta.
Serrare maggiormente i dadi di chiusura della camera fumo. Sostituire le guarnizioni di tenuta.
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Il presente catalogo riveste carattere puramente indicativo. La casa, pertanto, si riserva ogni possibilità di modifica dei dati tecnici e quant'altro in esso riportato.
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