Abbiamo fatto di tutto al fine di evitare che nel testo, nelle immagini e nelle tabelle presenti in questo
manuale, nel software e nell'hardware fossero presenti degli errori. Tuttavia, non possiamo garantire
che non siano presenti errori e/o omissioni e vi preghiamo di segnalarceli. Infine, non possiamo essere
ritenuti responsabili per qualsiasi perdita, danno o incomprensione compiuti direttamente o
indirettamente, come risulta dall'utilizzo del nostro manuale, software e/o hardware.
Il contenuto di questo manuale è fornito esclusivamente per uso informale, è soggetto a cambiamenti
senza preavviso (a tal fine si invita a consultare il sito www.atlantisland.it o www.atlantis-land.com
per reperirne gli aggiornamenti) e non deve essere interpretato come un impegno da parte di Atlantis
Land spa che non si assume responsabilità per qualsiasi errore o inesattezza che possa apparire in
questo manuale. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta o trasmessa in altra
forma o con qualsiasi mezzo, elettronicamente o meccanicamente, comprese fotocopie, riproduzioni, o
registrazioni in un sistema di salvataggio, oppure tradotti in altra lingua e in altra forma senza un
espresso permesso scritto da parte di Atlantis Land spa. Tutti i nomi di produttori e dei prodotti e
qualsiasi marchio, registrato o meno, menzionati in questo manuale sono usati al solo scopo
identificativo e rimangono proprietà esclusiva dei loro rispettivi proprietari.
FCC
Questo apparecchio è stato testato e risultato appartenente alla “Class B digital device”, in conformità
alla “Part 15 delle FCC Rules”. Questi limiti sono pensati per offrire una ragionevole protezione
contro dannose interferenze in ambienti di tipo domestico. Questo apparecchio genera, assorbe e può
irradiare energia sotto forma di frequenze radio, se non installato e usato in conformità con le
istruzioni. Questo può causare dannose interferenze ad ogni tipo di comunicazione radio. Tuttavia
questa ipotesi potrebbe verificarsi anche in caso di corretta installazione in particolari situazioni, in
L’I-Storm ADSL Router dispone di una porta per connessione ADSL ad alta velocità e una porta
Ethernet. Supporta in downstream un tasso di trasmissione fino ad 8Mbps e in upstream un tasso di
trasmissione sino a 1024Kbps, inoltre soddisfa il Multi-Mode standard (ANSI T1.413, Issue 2; G.dmt
(G.992.1); G.lite (G992.2)).
Il prodotto supporta i protocolli PPPoA (RFC 2364 - PPP over ATM Adaptation Layer 5), RFC 1483
encapsulation over ATM (bridged oppure routed), PPP over Ethernet (RFC 2516), IPoA (RFC1577) e
PPTP-to-PPPoA relaying per stabilire una connessione con l’ISP. Inoltre incorpora un client PPTP per
stabilire una connessione VPN con un server remoto PPTP. Il prodotto supporta inoltre VC-based ed il
LLC-based multiplexing.
Il prodotto è la soluzione ideale per connettere un piccolo gruppo di PC ad Internet tramite una
connessione veloce ADSL. In questo modo molti utenti possono condividere questa connessione ed
avere accesso simultaneamente ad Internet.
Il prodotto inoltre offre un Internet firewall adatto a proteggere la Lan locale da accessi indesiderati.
Possiede oltre alla funzione di NAT, che di per sé è una sorta di prima difesa, anche tutta una serie di
caratteristiche proprie che lo rendono adatto a garantire la sicurezza della Lan. Può inoltre essere
configurato per impedire ad utenti interni, della Lan, di accedere ad Internet.
Il prodotto fornisce tre livelli di sicurezza. Anzitutto maschera l’indirizzo IP dell’utente della Lan,
rendendolo invisibile agli utenti di Internet rendendo, in tal modo, molto più difficoltoso, per un
hacker, di localizzare il PC nella Lan. Può inoltre bloccare e fare il redirect di alcune porte per limitare
i servizi cui utenti esterni possono accedere. A titolo di esempio, per assicurarsi che alcuni giochi o
altre applicazioni possano funzionare correttamente, è possibile aprire alcune porte specifiche per
utenti esterni per consentire l’accesso a servizi forniti da PC della Lan. Infine l’I-Storm ADSL Router
può smascherare e bloccare tutta una serie di Hacker Patterns non consentendo così all’hacker di
accedere alla Lan, inoltre conserverà tutti questi attacchi rilevati ( come qualunque pacchetto
“intercettato” dal firewall) in una opportuna tabella che potrà essere poi consultata.
Il servizio DHCP è integrato, client e server, consentendo (sino ad un massimo di 253) ai PC della Lan
di ricevere il loro indirizzo IP privato dinamico all’accensione in maniera del tutto automatica. E’
sufficiente settare il PC come client DHCP e L’I-Storm ADSL Router provvederà a passargli tutte le
informazioni necessarie (indirizzo IP, netmask, DNS, default gateway). Ogni volta che un PC viene
acceso, se configurato come client DHCP, viene riconosciuto dal Router ADSL che gli assegna un IP
privato istantaneamente.
Per utenti avanzati la funzione di Virtual Service offerta dal prodotto consente la visibilità alla
macchina locale con uno specifico server nei confronti di utenti esterni. Un ISP fornisce un indirizzo
IP che può essere assegnato al Router ADSL e gli specifici servizi possono essere rediretti ad uno
specifico computer della Lan. Un server Web può essere connesso ad internet attraverso il Router
1
AtlantisLand I-Storm Router ADSL
ADSL che quando riceve una richiesta di accesso, via html, rigira i pacchetti all’IP della Lan su cui è
il PC che ospita il server Web. In questo caso il server Web è protetto da ogni tipo di attacchi grazie al
lavoro fatto dal firewall dell’I-Storm ADSL Router.
La funzione di Virtual Service inoltre consente di reindirizzare a più di un PC diversi servizi. Per
esempio è possibile rigirare separatamente servizi diversi a PC diversi che comunque restano protetti
dal firewall presente sull’I-Storm ADSL Router.
1.2 Contenuto della confezione
• I-Storm ADSL Router
• CD-ROM contenente il manuale (Inglese e Italiano), le guide rapide (Inglese, Italiano e
Francese) ed il firmware
• Guida di Quick Start multilingua (Inglese, Italiano e Francese)
• cavo RJ-11 ADSL
• cavo incrociato CAT-5 LAN
• cavo seriale RS232 DB9
• Alimentatore AC-DC (5V, 2.6A)
1.3 Caratteristiche dell’I-Storm ADSL Router
Caratteristiche offerte dall’I-Storm ADSL Router:
ADSL Multi-Mode Standard: Supporta in downstream un tasso di trasmissione fino 8Mbps ed un
tasso di trasmissione in upstream sino a1024Kbps, inoltre soddisfa il Multi-Mode standard (ANSI
T1.413, Issue 2; G.dmt (G.992.1); G.lite (G992.2)).
Multi-Protocol per stabilire la connessione: Supporta PPPoA (RFC 2364 - PPP over ATM
Adaptation Layer 5), RFC 1483 encapsulation over ATM (bridged oppure routed), PPP over Ethernet
(RFC 2516), IPoA (RFC1577) e PPTP-to-PPPoA relaying per stabilire la connessione con l’ISP. Il
prodotto supporta inoltre VC-based ed il LLC-based multiplexing.
Network Address Translation (NAT): Consente a diversi utenti di accedere alle risorse esterne,
come Internet, simultaneamente attraverso un indirizzo IP singolo. Sono inoltre supportate
direttamente come web browser, ICQ, FTP, Telnet, E-mail, News, Net2phone, Ping, NetMeeting e
altro.
Firewall: Supporta un SOHO firewall con tecnologia NAT. Automaticamente scopre e blocca
l’attacco di tipo Denial of Service (DoS) attack. L’attacco dell’hacker è registrato e conservato in
un’area protetta. Aggiornando il firmware, scaricabile dal sito www.atlantisland.it o www.atlantis-
land.com, è possibile migliorare questa capacità al fine di mantenerla allineata all’evolversi della
tipologia di attacchi.
Packet Filtering: Non solo filtra i pacchetti in base all’indirizzo IP ma anche in base alla porta usata
(dunque il tipo di pacchetti TCP/UDP/ICMP). Questo può migliorare le prestazioni nella Lan oltre che
a provvedere un controllo di alto livello.
Sicurezza nei protocolli PPPoA e PPPoE: Il Router supporta infatti i protocolli PAP (Password
Authentication Protocol) e CHAP (Challenge Handshake Authentication Protocol).
2
Capitolo 1 Introduzione
SPI: grazie alla funzionalità di Stateful Packet Inspection il Router esamina a fondo ogni pacchetto
consentendo il passaggio dei soli pacchetti ritenuti sicuri. Questa tecnica consente di evitare gli
attacchi di tipo Spoofing.
Domain Name System (DNS) relay: Un Domain Name System (DNS) contiene una tabella di
corrispondenze tra nomi di domini ed indirizzi IP pubblici. In Internet un certo sito ha un unico nome
come www.yahoo.com ed un indirizzo IP. L’indirizzo IP è difficile da ricordare (però è assolutamente
il modo più efficiente), certamente molto più del nome. Questo compito è svolto appunto dal DNS che
grazie alla tabella incorporata riesce a fornire al PC che ne fa richiesta l’indirizzo IP corrispondente al
nome del sito (e qualora non l’avesse la richiederà ad altri server DNS di cui conosce l’IP). Il Router
ricevuto il pacchetto lo rigira al PC che ne ha fatto richiesta.
Virtual Private Network (VPN): Permette all’utente di creare un tunnel direttamente per garantire
connessioni sicure. L’utente può usare il client PPTP supportato dall’I-Storm ADSL Router per creare
una connessione VPN oppure lanciare il client PPTP da un PC ed il Router consente il passaggio di
IPSec e PPTP.
Virtual Private Network (VPN IPSec): Permette all’utente di creare un tunnel direttamente per
garantire connessioni sicure. L’utente può usare direttamente il Router per accettare o chiamare un
altro Router ed effettuare così VPN in IPSec che consentono a LAN diverse di dialogare in tutta
sicurezza.
PPP over Ethernet (PPPoE): Offre il supporto per stabilire connessioni, con l’ISP, che usano il
protocollo PPPoE. Gli utenti possono avere un accesso ad Internet ad alta velocità di cui condividono
lo stesso indirizzo IP pubblico assegnato dall’ISP e pagano per un solo account. Non è richiesto
nessuno client software PPPoE per i PC locali. Sono inoltre offerte funzionalità di Dial On Demand e
auto disconnection (Idle Timer).
Virtual Server: L’utente può specificare alcuni servizi che si rendono disponibili per utenti esterni.
L’I-Storm ADSL Router può riconoscere le richieste entranti di questi servizi e rigirarle al PC della
Lan che li offre. E’ possibile, per esempio, assegnare una data funziona ad un PC della Lan (come
server Web) e renderlo disponibile in Internet (tramite l’unico IP statico disponibile). Dall’esterno è
così possibile accedere al server Web che resta comunque protetto dal NAT.
Dynamic Host Control Protocol (DHCP) client and server: Nella WAN, DHCP client può
prendere un indirizzo IP dall’ISP automaticamente. Nella LAN, il DHCP server può gestire sino a 253
client IP, distribuendo a ciascun PC un indirizzo IP, la subnet mask ed i DNS. Questa funzionalità
consente una facile gestione della Lan.
Protocollo RIP1/2 per il Routing: Supporta una semplice tabella statica oppure il protocollo RIP1/2
per le capacità di routing.
SNTP: Una facile via per avere informazioni sull’ora dal server SNTP.
Configurabile (GUI) via Web: la gestione e la configurazione sono possibili via interfaccia grafica
(browser). Dispone di un comodo help in linea che aiuta l’utente. Supporta inoltre la funzione di
management remota con la quale è possibile configurare e gestire il prodotto.
3
AtlantisLand I-Storm Router ADSL
1.4 Schema di installazione dell’I-Storm ADSL Router
A) Collegare la porta WAN (LINE) alla linea telefonica per mezzo del cavo RJ11 (in dotazione)
B) L’I-Storm Router ADSL può essere collegato, tramite la porta RJ45 (LAN), nelle seguenti modalità:
• Direttamente ad un PC, tramite il cavo CAT 5 incrociato (in dotazione).
• Ad un Hub/Switch nella porta UPLINK con il cavo CAT 5 incrociato (in dotazione).
• Ad un Hub/Switch con un cavo CAT 5 diritto.
C) Collegare l’alimentatore AC-DC (2.6A, 5V) alla rete elettrica e all’apposito attacco (POWER)
situato nel pannello posteriore.
D) E’ possibile collegare l’I-Storm Router ADSL ad un PC tramite il cavo RS232 (in dotazione tipo
DB9-DB9) per configurarlo tramite la Console.
E’ possibile vedere in figura un esempio di cablaggio di una rete (parte superiore) , si ricorda che è
possibile usare l’I-Storm ADSL router anche con un solo PC e senza hub/switch collegandolo
direttamente alla scheda di rete col cavo fornito in dotazione (parte inferiore).
4
Capitolo 2
Uso dell’I-Storm ADSL Router
2.1 Precauzioni nell’uso dell’I-Storm ADSL Router
Non usare il Router ADSL in un luogo in cui ci siano condizioni di alte temperatura
ed umidità.
Non usare la stessa presa di corrente per connettere altri apparecchi al di fuori del
Router ADSL.
Non aprire mai il case del Router ADSL né cercare di ripararlo da soli . Se il Router
ADSL dovesse essere troppo caldo, spegnerlo immediatamente e rivolgersi a
personale qualificato.
Mettere il Router ADSL in una superficie piana e stabile.
Usare esclusivamente l’alimentatore fornito nella confezione.
2.2 I LED frontali
LED Informazione
1 Power Acceso fisso quando connesso alla rete elettrica
2 PPP
Acceso fisso quando una connessione PPPoE / PPPoA
è attiva.
Lampeggia quando tenta di costruire una connessione
PPP.
Spenta se si utilizza un protocollo diverso (RFC 1483
o 1577)
5
3 LAN / ACT
4 LAN / COL
5 ADSL
Acceso fisso quando connessa alla LAN
Lampeggia quando manda/riceve dati
Acceso fisso in presenza di collisioni.
Acceso fisso quando connesso in modalità ADSL DSLAM.
AtlantisLand I-Storm Router ADSL
2.3 Le PORTE posteriori
Porte Utilizzo
Power
1
(jack)
LAN
2
(RJ-45
connettore)
RS-232
3
(porta)
4 LINE
(RJ-11
connettore)
Connettere l’alimentatore a questo jack
Connesso con un cavo Ethernet incrociato (quello
fornito) quando è connesso alla scheda Lan (del PC) o
nella porta uplink dell’hub/switch.
Connesso con un cavo Ethernet dritto quando è
connesso alla Lan (hub o switch, non nella porta
uplink)
Connettere il cavo RS232 fornito alla porta seriale (9
pin) del PC. Tale connessione è opzionale.
Connettere il cavo RJ-11 a questa porta per effettuare
l’allacciamento all’ADSL.
2.4 Cablaggio
Il problema più comune è quello di un cattivo cablaggio per Ethernet o per la Lan. Accertarsi che tutti i
dispositivi connessi siano accesi, usare inoltre i Led frontali per avere una diagnosi immediata dello
stato del cablaggio. Controllare che siano accesi sia il Led Lan che quello ADSL (qualora così non
fosse ricontrollate il cablaggio). Il cavo deve essere incrociato se il dispositivo è connesso direttamente
ad un PC, nel caso invece in cui sia connesso ad un Hub/Switch usare un cavo diritto, usare invece un
cavo Ethernet di tipo incrociato se collegato alla porta uplink.
L’I-Storm ADSL Router non è in grado di accorgersi se il cablaggio è corretto.
Accertarsi di usare il cavo corretto a seconda che il dispositivo sia connesso ad un PC
o un Hub/Switch. Accertarsi che il cavo che collega l’I-Storm ADSL Router, qualora
non sia quello in dotazione, sia di Cat 5 e di lunghezza inferiore a 100 metri.
Poiché l’ADSL ed il normale servizio telefonico si dividono (spesso) lo stesso filo per trasportare i
rispettivi segnali è necessario, al fine di evitare interferenze dannose, dividere tramite un apposito
filtro i 2 segnali. Tale filtro passa basso permetterà di estrarre la porzione di spettro utilizzata dal
servizio telefonico impedendo così che la qualità di questo sia compromessa dalle alte frequenze
introdotte dal segnale dell’ADSL. E’ necessario pertanto utilizzare un filtro per ogni presa cui è
attaccato un telefono analogico. Esistono opportuni filtri che dispongono di 2 uscite (una PSTN ed una
ADSL) e consentono di utilizzare sulla stessa presa sia un telefono analogico che il Router ADSL.
Tale filtro non è compreso col prodotto e va acquistato separatamente.
6
Capitolo 3
Configurazione
L’I-Storm ADSL Router può essere configurato col browser Web che dovrebbe essere incluso nel
Sistema Operativo o comunque facilmente reperibile in Internet. Il prodotto offre un’interfaccia molto
amichevole per la configurazione.
3.1 Prima di iniziare
Questa sezione descrive la configurazione richiesta dai singoli PC connessi alla LAN cui è
connesso il Router ADSL. Tutti i PC devono avere una scheda di rete Ethernet installata
correttamente, essere connessi al Router ADSL direttamente o tramite un Hub/Switch ed avere il
protocollo TCP/IP installato e correttamente configurato in modo da ottenere un indirizzo IP tramite il
DHCP, oppure un indirizzo IP che deve stare nella stessa subnet del Router ADSL. L’indirizzo IP di
default è 192.168.1.254 e subnet mask 255.255.255.0. Certamente la strada più semplice per
configurare i PC è quella settarli come client DHCP cui l’IP (ed altri parametri) è assegnato dal Router
ADSL.
Anzitutto è necessario preparare i PC inserendovi (qualora non ci fosse già) la scheda di rete. E’
necessario poi installare il protocollo TCP/IP. Qualora il TCP/IP non fosse correttamente configurato,
seguire gli steps successivi:
Qualsiasi workstation col TCP/IP può essere usata per comunicare con o tramite il
Router ADSL. Per configurare altri tipi di workstations fare riferimento al manuale
del produttore.
7
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Configurazione del PC in Windows 95/98/ME
1. Andare in Start/Settings/Control
Panel. Cliccare 2 volte su Network e scegliere Configuration.
2. Selezionare TCP/IP ->
NE2000 Compatible, o qualsiasi
Network Interface Card (NIC) del PC.
3. Cliccare su Properties.
4. Selezionare l’opzione Obtain an IP
address automatically (dopo aver
scelto IP Address).
8
5. Andare su DNS Configuration
6. Selezionare l’opzione Disable DNS e
premere su OK per terminare la
configurazione.
Configurazione del PC in Windows NT4.0
1. Andare su Start/Settings/ Control
Panel. Cliccare per due volte su Network e poi cliccare su Protocols .
2. Selezionare TCP/IP Protocol e poi
cliccare su Properties.
9
3. Selezionare l’opzione Obtain an IP
address from a DHCP server e premere OK.
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Configurazione del PC in Windows 2000
1. Andare su Start/Settings/Control
Panel. Cliccare due volte su Network
and Dial-up Connections.
2. Cliccare due volte su Local Area
Connection.
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3. In Local Area Connection Status
cliccare Properties.
4. Selezionare Internet Protocol
(TCP/IP) e cliccare su Properties.
11
5. Selezionare l’opzione Obtain an IP
address automatically e successivamente Obtain DNS server
address automatically
6. Premere su OK per terminare la
configurazione
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Configurazione del PC in Windows XP
1. Andare su Start e poi Control
Panel. Cliccare due volte su Network
(in Classic View) Connections.
2. Cliccare due volte su Local Area
Connection.
12
3. In Local Area Connection Status
cliccare Properties.
4. Selezionare Internet Protocol
(TCP/IP) e cliccare su Properties.
13
5. Selezionare l’opzione Obtain an IP
address automatically e successivamente Obtain DNS server
address automatically .
6. Premere su OK per terminare la
configurazione.
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Configurazione in ambiente MAC
1. Cliccare sull’icona Mela
nell’angolo in alto a sinistra dello
schermo e selezionare: Control Panel/TCP/IP. Apparirà la
finestra relativa al TCP/IP come
mostrata in figura.
2. Scegliere Ethernet in Connect
Via.
3. Scegliere Using DHCP Server in
Configure.
4. Lasciare vuoto il campo DHCP
Client ID.
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3.1.1 Configurazione del Browser
A questo punto è necessario lanciare IE, andare nel menù strumenti, poi scegliere il tab connessioni e
scegliere le voci:
• non utilizzare mai connessione remota
• usa connessione remota se non è disponibile una connessione di rete
Si osservi la figura sottostante.
3.2 Settaggi di Default
Prima di iniziare la configurazione dell’I-Storm ADSL Router è necessario conoscere quali siano i
settaggi di default:
• Web Configurator
Password : <BLANK>, BLANK inteso nel senso di non introdurre alcun carattere.
• Indirizzo IP e subnet Mask
IP Address : 192.168.1.254
Subnet Mask : 255.255.255.0
• Router/Bridge modalità=Router
• ISP setting in WAN site
PPPoE (VCI=8, VPI=35)
• DHCP server
15
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
DHCP server è abilitato.
Indirizzo IP di partenza : 192.168.1.100
IP abilitati : 100
3.2.1 Modalità Router/Bridge
La modalità di default è Router. Per cambiare tra le 2 modalità ciccare in Advanced →
Router/Bridge Mode a sinistra nel Menù Principale. Selezionare la modalità che si preferisce usare e premere sul bottone Apply.
3.2.2 Password
La password di default non è definita (nessun carattere), premere invio per entrare immediatamente.
Quando si configura l’I-Storm ADSL Router con il browser premere su OK per entrare per la prima
volta. E’ consigliato cambiare la password, al fine di aumentare la sicurezza. L’I-Storm ADSL Router
conserva una sola password per volta.
Qualora si perdesse la password consultare la sezione opportuna nel capitolo 4.
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3.2.3 Porte LAN e WAN
I parametri della Lan e wan sono settati di default nella seguente maniera:
Porta LAN
Porta WAN
IP address
Subnet Mask
Funzionalità DHCP
server
Indirizzi IP
distribuiti ai PC
192.168.1.254
255.255.255.0
Abilitato
100 IP disponibili da 192.168.1.100
sino a 192.168.1.199
(Attualmente sono supportati sino a
253 utenti.)
Il Protocollo PPPoE è
settato come default per
la connessione con l’ISP
(serve solamente la
Password e Username).
3.3 Informazione sull’ISP
Prima di iniziare la configurazione dell’I-Storm ADSL Router è necessario ricevere dal proprio ISP il
tipo di protocollo supportato per la connessione (PPPoE, PPPoA, RFC1483, IPoA, oppure PPTP-toPPPoA Relaying).
Può essere utile, prima di iniziare, accertarsi di avere le informazioni riportate nella tabella sottostante:
Subnet mask, Gateway address, e indirizzi IP dei Domain
Name System (DNS, sono IP fissi).
IPoA VPI/VCI, IP address, Subnet mask, indirizzo del Gateway, e e
indirizzi IP dei Domain Name System (DNS, sono IP fissi).
PPTP-to-PPPoA
Relaying
VPI/VCI, VC-based/LLC-based multiplexing, e indirizzi IP
dei Domain Name System (DNS, sono IP fissi).
17
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
3.4 Configurazione col Browser in modalità Router
Accedere col browser web al seguente indirizzo IP (dove si inserisce l’URL) che di default è:
192.168.1.254, e premere il tasto invio.
Nessun User Name o Password è richiesta (nel caso di primo accesso). Qualora la password fosse stata
cambiata bisogna invece inserirla. Premere OK per continuare.
Apparirà a questo punto il Menù Principale, nella parte sinistra si potrà accedere (come se si stessero
vedendo i links in una homepage) a tutte le sezioni: LAN, WAN, System, Firewall, VPN, Virtual Server, Advanced, Status, Help ed infine Logout.
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Cliccando sulla sezione desiderata, si vedrà nello spazio della homepage tutti i settaggi relativi alla
configurazione della sezione scelta, oppure si apriranno tutta una serie di sottosezioni tra cui scegliere
prima di avere accesso alle configurazione vere e proprie.
3.4.1 LAN
Questa sezione contiene i settaggi per la LAN interna. Selezionandola appariranno 3 nuove
sottosezioni: IP Address, DHCP Server e DHCP relay.
IP Address
IP Address: Il valore di default è:192.168.1.254
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Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Questo è l’indirizzo IP con cui l’I-Storm ADSL Router è visto nella LAN (potrebbe essere un IP
pubblico nel caso l’ISP vi fornisca una classe). E’ necessario, qualora si cambiasse IP con quello di
un’altra subnet accertarsi che tutti i PC della LAN abbiano un indirizzo IP (se non sono settati come
client DHCP) nella stessa subnet. Diversamente questo potrebbe impedire il corretto funzionamento
della LAN e l’accesso al Router ADSL.
Subnet Mask: Il valore di default è:255.255.255.0
Gli scenari possibili per la configurazione di una rete Lan privata (o pubblica) ed il Router ADSL
potrebbero essere moltissimi, a titolo d’esempio vengono riportati i più comuni. Quando si implementa
il Nat si isola di fatto la propria Lan da Internet. La Lan locale, se privata, deve avere gli indirizzi IP
appartenenti ai seguenti blocchi ( riservati dall’ente IANA per reti private).
CLASSE IP Partenza IP Finale Subnet Mask
A
B
C
E’ chiaramente raccomandato scegliere gli indirizzi della propria Lan appartenenti alla tabella di sopra
(per ulteriori informazioni fare riferimento all’RFC 1597).
-PC con IP appartenenti ad una classe privata, il cui default gateway è il Router ADSL che fa
NAT. Può essere attivo o meno il DHCP (il Router prenderà dall’altra parte un indirizzo IP pubblico
statico o dinamico, ma pubblico, ed avrà un suo default Gateway che può essergli dato in automatico
o settato a mano su informazione dell’ISP). Il management del Router può essere fatto da un
qualunque PC collegato ad Internet (abilitando l’apposita funzione sull’I-Storm ADSL Router) oppure
dai PC della Lan. Il collegamento con l’ISP può essere uno qualsiasi tra quelli supportati (il default
gateway del Router ADSL sarà dato automaticamente come i DNS in caso di PPPoE e PPPoA,
bisognerà inserirli in caso di altri protocolli come RFC1483). In questo caso dunque la configurazione
della LAN sarebbe la seguente:
Host
Indirizzo IP
10.0.0.0 10.255.255.255 255.0.0.0
172.16.0.0 172.31.255.255 255.255.0.0
192.168.0.0 192.168.255.255 255.255.255.0
Maschera
Gateway
DNS
Router Lan IP 192.168.1.254 255.255.255.0
PC A 192.168.1.1 255.255.255.0 192.168.1.254 Forniti ISP
PC B 192.168.1.2 255.255.255.0 192.168.1.254 Forniti ISP
PC C 192.168.1.3 255.255.255.0 192.168.1.154 Forniti ISP
PC X 192.168.1.n 255.255.255.0 192.168.1.254 Forniti ISP
In questo caso si è scelto di mantenere la rete 192.168.1.x e l’indirizzo IP (per l’I-Storm ADSL
Router) di default. E’ possibile in questo caso abilitare il DHCP server del Router ma bisogna prestare
attenzione nello scegliere un pool di indirizzi compatibile (in questo caso bisognerà settare come IP
starting 192.168.1.n+1, dove n+1<254). E’ comunque possibile cambiare la rete in un’altra rete
(sempre appartenente alla classe B) tipo 192.168.4.x in questo caso bisognava assegnare a tutti i PC ed
al Router un indirizzo IP appartenente alla rete in questione (evitando come al soliti assegnamenti
doppi)
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-PC con IP appartenenti ad una classe pubblica, in questo caso tutti i PC della Lan sono
raggiungibili da Internet e l’interfaccia Lan del modem ha anch’essa un indirizzo IP pubblico. Il
default gateway dei PC è l’IP della Lan del Router che avrà chiaramente sia il DHCP che il NAT
disabilitati. L’interfaccia WAN del Router prenderà un IP che può essere pubblico o privato (si ottiene
per il fornitore del servizio un risparmio di indirizzi IP), l’ISP fornirà comunque l’indirizzo del default
gateway dell’I-Storm ADSL Router assieme alla subnet mask. Questo scenario è tipico con l’uso del
protocollo RFC 1483 o RFC 1577. Come già accennato è possibile che il Router ADSL sia collegato
(per la parte WAN) con una punto-punto composta da indirizzi IP che possono essere pubblici o
privati.
DHCP Server
~ Disable: Selezionare per NON usare il DHCP Server nel Router che dunque non distribuirà gli
indirizzi IP ai vari clients DHCP. In questo caso bisogna assegnare a tutti i PC della rete un indirizzo
IP (diverso per ogni PC), la subnet mask, DNS e l’indirizzo del gateway (che, salvo casi particolari,
dovrebbe essere quello dell’I-Storm ADSL Router).
~ Enable: Selezionare per usare il DHCP Server nel Router che dunque distribuirà gli indirizzi IP,
subnet mask, gateway (l’indirizzo IP del Router) e DNS ai vari clients DHCP. Appariranno i seguenti
campi:
Starting IP Address: Introdurre l’indirizzo IP di partenza del pool che il server DHCP assegnerà ai
vari client. Il valore di default è: 192.168.1.100.
Number of DHCP users: Introdurre il numero massimo di computer che possono ricevere via DHCP
l’indirizzo IP (gateway,DNS..). Tale valore deve essere coerente con l’indirizzo IP di partenza (se si
sceglie come Starting IP Address: 192.168.1.150 non si potrà superare come Number of DHCP users :105).Il valore di default è 100.
Ai PC della LAN possono però essere associati IP in maniera casuale (appartenenti al range settato).
21
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Qualora per particolari esigenze la vostra classe privata sia una classe A,B o C ma diversa dalla
192.168.1.x il Router non può fungere da server DHCP che è limitato alla classe C 192.168.1.x. In
questo caso è necessario disabilitare la funzionalità DHCP dal Router. Dalla versione di Firmware 2.24
in avanti invece il DHCP sarà abilitabile anche con una classe diversa dalla 192.168.1.x.
Qualora fosse già presenti nella LAN un server DHCP bisogna disabilitare tale
funzionalità nel Router ADSL (o nel PC che opera dea server DHCP) per evitare
possibili conflitti.
E’ inoltre possibile settare le informazioni da passare ai client DHCP sia per gli indirizzi di
eventuali server wins che DNS.
DHCP Relay
Settando questa funzionalità il servizio DHCP passa attraverso il Router I-Storm e raggiunge altri
server che assegnano alla Lan i vari indirizzi IP. Se questa funzionalità non fosse disponibile questi PC
sarebbero impossibilitati ad accedere al server DHCP. Al solito ogni PC che necessità di un indirizzo
IP si mette in contatto con un server DHCP (in questo caso fuori dalla LAN) e da questo riceve: IP,
Subnet. DG, DNS. Questi indirizzi IP sono dinamici, nel senso che hanno un tempo di validità.
Scaduto questo termine il client DHCP ricontatterà il server per riottenere un nuovo IP.
3.4.2 WAN
Questa sezione contiene i settaggi per la WAN . Selezionandola appariranno 2 nuove sottosezioni:ISP
e DNS.
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ISP
Sono disponibili cinque diverse soluzioni per la connessione con l’ISP (PPPoE, PPPoA, RFC1483
routed, IPoA, PPTP-to-PPPoA Relaying). E’ necessario conoscere quale protocollo è adottato dal
vostro provider.
VPI/VCI: Consultare il vostro ISP per conoscere i valori del Virtual Path Identifier (VPI) e del Virtual
Channel Identifier (VCI). Il range valido per il VPI va da 0 a 255 e per il VCI da 32 a 65535. I valori
di default per il VPI è 8 e per il VCI è 35.
NAT: : Il NAT consente a più utenti di accedere ad Internet al costo di un singolo account IP. Se gli
utenti della LAN dispongono di indirizzi IP pubblici e possono pertanto accedere direttamente ad
Internet (e fungere da server per determinati servizi) tale funzionalità dovrebbe essere disabilitata. Il
Nat inoltre è una sorta di primo firewall che migliora la sicurezza della Lan locale. Andrebbe usata
quando il traffico indirizzato verso Internet è una parte di quello che circola nella Lan locale,
altrimenti tale funzionalità potrebbe degradare leggermente le prestazioni della connessione ad
Internet. Tale funzionalità coesiste con la funzionalità Virtual Server, DMZ e DHCP. Il Nat manipola
i pacchetti IP uscenti e ne cambia il campo “IP provenienza” sostituendo il mittente del pacchetto (in
questo caso l’indirizzo IP il PC della Lan, che è un IP privato non valido in Internet ) con l’IP pubblico
dell’I-Storm ADSL Router. In questo modo tutti i pacchetti uscenti dal Router avranno nel campo
mittente l’indirizzo IP pubblico del Router. Quando poi i pacchetti torneranno al Router (perché sono a
lui indirizzati) questo in base a tabelle memorizzate provvederà al processo contrario e li spedirà al PC
interessato nella Lan.
Encapsulation Method: Assicurarsi di usare lo stesso metodo di incapsulamento usato dall’ISP
(LLC/SNAP or VC MUX).
Qualora si disabilitasse la funzionalità NAT il Virtual Server e VPN saranno
disabilitate.
PPPoE
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Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
PPPoE (PPP over Ethernet) è una connessione ADSL conosciuta come dial-up DSL. E’ stata
concepita per integrare servizi a banda larga con un’attenzione particolare alla facilità di
configurazione. L’utente può beneficiare di una grande velocità di accesso senza cambiare l’idea di
funzionamento, condividere lo stesso account con l’ISP. Non è richiesto alcun software aggiuntivo.
NAT: Il NAT consente a più utenti di accedere ad Internet al costo di un singolo account IP. Se gli
utenti della LAN dispongono di indirizzi IP pubblici e possono pertanto accedere direttamente ad
Internet (e fungere da server per determinati servizi) tale funzionalità dovrebbe essere disabilitata.
Username: Introdurre l’username fornita dal vostro ISP. Tale username può essere composta da
massimo 63 caratteri (case sensitive) alfanumerici.
Password: Introdurre la password fornita dal vostro ISP. Tale password può essere composta da
massimo 63 caratteri (case sensitive) alfanumerici.
Service Name: E’ un identificativo, può essere richiesto da alcuni ISP (che provvederanno a
informarvi). Al solito può essere composto da massimo 63 caratteri (case sensitive) alfanumerici.
Authentication Protocol: Di default è: “AUTO”. Le altre opzioni possibili sono CHAP e PAP, in
caso di dubbio lasciare il valore di default.
~ Always On: Scegliere questa opzione se si desidera stabilire una sessione PPPoE nel momento
dello starting up. Inoltre viene automaticamente ristabilita la connessione PPPoE qualora si venga
disconnessi dall’ISP ( o per ragioni tecniche la connessione cada).
~ Connect on Demand: Scegliere questa opzione se si vuole stabilire una connessione PPPoE solo
quando ci sono pacchetti diretti verso Internet.
Auto-disconnect if idle for more than
quando non rileva alcuna attività di pacchetti verso Internet per un tempo predeterminato. Il valore può
essere settato da 0 a 999, come default è 5.
PPPoA
minutes: Disconnette automaticamente il Router ADSL
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NAT: Il NAT consente a più utenti di accedere ad Internet al costo di un singolo account IP. Se gli
utenti della LAN dispongono di indirizzi IP pubblici e possono pertanto accedere direttamente ad
Internet (e fungere da server per determinati servizi) tale funzionalità dovrebbe essere disabilitata.
Username: Introdurre l’username fornita dal vostro ISP. Tale username può essere composta da
massimo 63 caratteri (case sensitive) alfanumerici.
Password: Introdurre la password fornita dal vostro ISP. Tale password può essere composta da
massimo 63 caratteri (case sensitive) alfanumerici.
Service Name: E’ un identificativo, può essere richiesto da alcuni ISP (che provvederanno a
informarvi). Al solito può essere composto da massimo 63 caratteri (case sensitive) alfanumerici.
~ Always On: Scegliere questa opzione se si desidera stabilire una sessione PPPoA nel momento
dello starting up. Inoltre viene automaticamente ristabilita la connessione PPPoA qualora si venga
disconnessi dall’ISP ( o per ragioni tecniche la connessione cada).
~ Connect on Demand: Scegliere questa opzione se si vuole stabilire una connessione PPPoA solo
quando ci sono pacchetti diretti verso Internet.
Auto-disconnect if idle for more than
quando non rileva alcuna attività di pacchetti verso Internet per un tempo predeterminato. Il valore può
essere settato da 0 a 999, come default è 5.
RFC1483
minutes: Disconnette automaticamente il Router ADSL
Configurare l’interfaccia WAN con l’IP statico (non necessariamente pubblico) assegnato dall’ISP.
NAT: Il NAT consente a più utenti di accedere ad Internet al costo di un singolo account IP. Se gli
utenti della LAN dispongono di indirizzi IP pubblici e possono pertanto accedere direttamente ad
Internet (e fungere da server per determinati servizi) tale funzionalità deve essere disabilitata.
IP Address: Introdurre l’IP statico (non necessariamente pubblico) assegnatovi dall’ISP.
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Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Subnet Mask: Introdurre la Subnet Mask fornita dall’ISP.
Gateway Address: Introdurre l’indirizzo IP fornitovi dall’ISP che è il gateway del vostro Router
ADSL.
Le principali modalità in cui l’ISP può fornire RFC1483 possono essere diverse:
1-Un indirizzo IP pubblico statico. In questo caso bisognerà settare la sezione WAN-ISP nella
seguente modalità: NAT=abilitato, IP address=IP statico pubblico assegnatovi, Subnet mask e Default
Gateway (che sarà un IP pubblico) vi saranno fornite dal provider. Il LAN-IP è invece in una classe
privata e sarà il default gateway di tutti i PC (se non si attiva il DHCP).
2-Una classe di IP statici con Punto-Punto pubblica. In questo caso bisognerà settare la sezione
WAN-ISP nella seguente modalità: Nat=disabilitato, IP address=IP statico pubblico assegnatovi
(quello della punto-punto) Subnet mask e Default Gateway (che sarà un IP pubblico) vi saranno fornite
dal provider. Il Lan IP invece è sempre un IP statico pubblico e fa parte della classe assegnatavi con la
rispettiva subnet mask. Gli altri IP di questa classe (e la subnet mask) dovranno essere messi sui PC
assieme al default gateway che sarà il LAN-IP (ed i DNS).
3-Una classe di IP statici con Punto-Punto privata. In questo caso bisognerà settare la sezione
WAN-ISP nella seguente modalità: Nat=disabilitato, IP address=IP privato assegnatovi (quello della
punto-punto) Subnet mask e Default Gateway (che sarà un IP privato) vi saranno fornite dal provider.
Il Lan IP invece è sempre un IP statico pubblico e fa parte della classe assegnatavi con la rispettiva
subnet mask. Gli altri IP di questa classe (e la subnet mask) dovranno essere messi sui PC assieme al
default gateway che sarà il LAN-IP (ed i DNS).
IPoA
Configurare l’interfaccia WAN con l’IP pubblico statico assegnato dall’ISP.
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NAT: Il NAT consente a più utenti di accedere ad Internet al costo di un singolo account IP. Se gli
utenti della LAN dispongono di indirizzi IP pubblici e possono pertanto accedere direttamente ad
Internet (e fungere da server per determinati servizi) tale funzionalità dovrebbe essere disabilitata.
IP Address: Introdurre l’IP pubblico statico assegnatovi dall’ISP.
Subnet Mask: Introdurre la Subnet Mask fornita dall’ISP.
Gateway Address: Introdurre l’indirizzo IP fornitovi dall’ISP che è il gateway del vostro Router
ADSL.
Per ulteriori dettagli consultare la sezione precedente (RFC1483).
PPTP-to-PPPoA Relaying
Può essere usata per stabilire un tunnel PPTP tra il client PPTP sulla Lan ed il Router. IL Router si
occuperà della gestione e conversione dei pacchetti PPTP verso/da pacchetti PPP. Il Router stabilisce
una connessione PPPoA con l’ISP. E’ necessario, per terminare, creare un acceso di tipo VPN dal PC
indicando l’indirizzo IP quello LAN IP del Router ed inserendo username e password dati dall’ISP. In
questa modalità l’indirizzo IP assegnato al Router viene ruotato al PC che pertanto ha un IP pubblico,
ciò può essere utile per ottenere il pieno funzionamento di alcune particolari applicazioni internet.
Ovviamente un solo PC alla volta può usare l’accesso ad Internet. Per ulteriori dettagli, su come
costruire la VPN, consultare la sezione 3.5.2.
DNS
Un Domain Name System (DNS) contiene una tabella di corrispondenze tra nomi di domini ed
indirizzi IP pubblici. In Internet un certo sito ha un unico nome come www.yahoo.com ed un indirizzo
IP. L’indirizzo IP è difficile da ricordare (però è assolutamente il modo più efficiente), certamente
molto più del nome. Questo compito è svolto appunto dal DNS che grazie alla tabella incorporata
riesce a fornire al PC che ne fa richiesta l’indirizzo IP corrispondente al nome del sito (e qualora non
l’avesse la richiederà ad altri server DNS di cui conosce l’IP). Gli indirizzi IP dei DNS sono forniti
dall’ISP al momento in cui si effettua il LogOn. Selezionando Obtain DNS address automatically (di
default con PPPoE e PPPoA) si ottengono questi indirizzi in maniera automatica. Se il protocollo è
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Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
RFC 1483, IpoA o PPTP-to-PPPoA Relaying è necessario introdurre manualmente gli indirizzi IP dei
DNS dell’ISP.
Scegliendo infatti uno dei protocolli RFC1483, IpoA o PPTP-to-PPPoA Relaying nella sezione ISP
apparirà la maschera di sopra. Bisogna introdurre gli indirizzi IP dei DNS che vi saranno forniti
dall’ISP. E’ necessario inoltre mettere tali valori dei DNS in ogni PC della Lan.
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3.4.3 System
Password
Le impostazioni di default non comprendono alcuna password. E’ consigliabile cambiare tale settaggio
al fine di evitare spiacevoli intrusioni. E’ necessario conservare la nuova password in un posto sicuro,
in quanto non è possibile in alcun modo (se non rivolgendosi ad AtlantisLand spa ed avendo
l’indirizzo MAC del Router) accedere al Router (via web)ADSL qualora venga persa. La
password può essere lunga sino ad 8 caratteri alfanumerici (accertarsi che la posizione del Caps Lock
sia off). Nell’ipotesi si perdesse la password fare riferimento alla sezione opportuna contenuta nel
capitolo 4.
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Time Zone
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Il Router non ha un orologio al suo interno, usa il protocollo SNTP per risolvere tale inconveniente.
Per scegliere la zona di appartenenza sarà sufficiente accedere, sotto il menù System nel Menù
principale, alla voce Time Zone e poi, una volta scelto il fuso di appropriato, premere poi il tasto
Apply. E’ possibile ricevere, pertanto, l’ora corretta solo dopo che il collegamento ad Internet è
effettivo. E’ possibile controllare l’ora segnata dal Router ADSL accedendo, sotto il menù Status nel
Menù principale, alla voce System Status (cliccare sul tasto Refresh per aggiornare la tabella
mostrata).
Upgrade
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Per effettuare l’upgrade del firmware del Router ADSL è necessario anzitutto scaricare dal sito
www.atlantisland.it
disponibile). Aprire il file compresso in una directory. Accedere a questo punto, sotto il menù System
nel Menù principale, alla voce Upgrade e premere poi il tasto Sfoglia ed indicare la path dove si è
messo il file del firmware decompresso. Premere poi sul tasto Upgrade per terminare
l’aggiornamento. E’ opportuno non staccare, durante la fase di upgrade, il Router ADSL dalla presa elettrica. Completata la procedura il RouterADSL si resetterà automaticamente e inizierà a
funzionare col nuovo firmware. Tutti i settaggi precedenti del Router ADSL dovrebbero essere
conservati.
o www.atlantis-land.com (nella sezione opportuna) un nuovo firmware (se
Factory Setting
Se per necessità si desidera reimpostare il router ADSL con la configurazione di default (perdendo
tutti i settaggi inseriti) sarà sufficiente accedere, sotto il menù System nel Menù principale, alla voce
Factory Setting e premere poi il tasto Reset. I valori della configurazione di default sono riportati
nella sezione 3.2 di questo manuale.
Customizing Setting
L’I-Storm ADSL Router consente di memorizzare due configurazioni diverse, allo stesso tempo. Sarà
sufficiente salvare le singole configurazioni, mettendo nel campo Remark un nome che ci aiuterà nel
ricordare il tipo di configurazione. A questo punto premere sul tasto Save per salvare la configurazione
col nome inserito. Sarà sufficiente per ripristinarla, in un secondo momento, evidenziarla (col bottone
sulla sinistra) e poi premere il tasto Restore.
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Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Reboot
Qualora il dispositivo smetta di rispondere o funzionare è possibile risolvere il problema accedendo,
sotto il menù System nel Menù principale, e cliccare la voce Reboot. Apparirà la finestra sottostante
in cui un timer vi aggiornerà sul tempo necessario alla riconnessione.
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3.4.4 Firewall
Questa funzionalità offerta dal Router ADSL è un firewall che consente una prima valida difesa nei
confronti di qualche malintenzionato di cui Internet è piena. Come già detto le funzionalità offerte,
pur essendo varie ed efficaci, non sono da ritenersi “sicure” sempre e comunque. Certamente
potrebbero essere considerate ampiamente soddisfacenti in molte circostanze, ma la varietà degli
attacchi e la velocità con cui Internet si evolve consiglia sempre di non considerarsi inattaccabili.
Qualora le informazioni custodite siano particolarmente importanti consigliamo un’attenta
configurazione del firewall e magari l’uso di prodotti, a supporto, più adatti al caso.
Un utente può decidere di abilitare il firewall del Router composto sostanzialmente dalle seguenti
sottosezioni: Packet Filter, Block Hacker Attack e Block WAN. Le prestazioni possono decrescere
dal 5% sino al 10% a seconda del tipo di controlli che si richiedono al firewall. E’ consigliabile
visitare periodicamente il sito di AtlantisLand (www.atlantisland.it o www.atlantis-land.com) al fine di
reperire l’ultimo Firmware che potrebbe migliorare le caratteristiche del firewall.
Packet Filter
Queste funzioni di filtraggio dei pacchetti IP sono in buona sostanza una serie di regole che il Router
ADSL applicherà ai pacchetti IP che lo attraversano e stabilirà o meno il soddisfacimento di queste
regole, pacchetto per pacchetto. E’ utile comunque sapere che il solo filtraggio sui pacchetti non
elimina i problemi legati a livello di applicazioni o altri livelli.
Le politiche con cui organizzare un filtraggio sono essenzialmente riassumibili in due posizioni:
Blocco ciò che conosco come pericoloso e consento il passaggio del resto: Tale posizione dovrebbe
essere applicata da coloro che possiedono una discreta conoscenza di Internet. Richiede la conoscenza
dei pericoli da filtrare opportunamente e consente, nella maggior parte dei casi, di non imbattersi in
decine di applicazioni che hanno problemi perché mal configurate (con questo filosofia si blocca solo
il pericolo). In questo caso bisognerà formare un nuovo set di regole (vedere sotto) scegliendo come
azione il drop.
Passa solo quello che ritengo sicuro il resto è bloccato:Tale posizione dovrebbe essere applicata da
coloro che possiedono una buona conoscenza di Internet in quanto è necessario predisporre una regola
per ogni “servizio” che si vuole usare. E’ certamente più sicura ma richiede una maggiore conoscenza
delle problematiche ed una più lunga preparazione delle regole dei filtri (che possono essere
moltissimi). In questo caso bisognerà formare un nuovo set di regole (vedere sotto) scegliendo come
azione il forward.
E’ opportuno fare una regola finale che tagli tutto (Active=yes, Packet Type=Any, Action=Drop,). In
questo modo tutti i pacchetti entranti che non sono stati già inoltrati vengono eliminati rispettando la
filosofia generale di questo approccio.
Qualora si usasse il NAT, e dunque nessun PC della Lan ha in dotazione un IP pubblico, la rete
dovrebbe essere già sufficientemente protetta in ingresso.
Una volta realizzate le regole che determinano il modo in cui avviene il filtraggio dei pacchetti IP è
opportuno verificare la sicurezza del sistema. Questo è realizzabile in diverse modalità:
1-Sito specializzato:In questo caso è possibile ottenere un primo risultato visitando il sito
http://www.dslreports.com
Tools ed infine scegliere Port-Scan. I risultati possibili, per ogni porta controllata, possono essere 3
(open:la porta è in ascolto e dietro c’è un servizio che accetta le connessioni, closed:la porta rifiuta la
connessione e non è dato sapere se c’è un servizio dietro, stealth: la porta non risponde alla richiesta
di connessione)
(ve ne sono ovviamente moltissimi altri) e accedendo alla sezione DSLR
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Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
2-PC esterno alla vostra LAN:In questo modo potete provare i vostri filtri.
La funzionalità di Packet filtering consente di configurare il Router ADSL per bloccare da e per
Internet specifici indirizzi IP (esterni o interni) o specifiche porte e dunque servizi a queste associate.
Scegliendo Enable apparirà la sottostante maschera per la configurazione.
E’ possibile configurare sino a 20 regole (col firmware V2.2.4) che permettono un adeguato controllo
di quello che attraversa il Router ADSL. La relazione logica tra le regole e di tipo OR , il Firewall
testa il pacchetto che lo attraversa, a partire dalla regola numero 1. Non appena una regola è
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soddisfatta viene eseguita l’azione specifica, ed il pacchetto NON viene esaminato dalle regole
successive.
Add: Cliccare su questo bottone per aggiungere una nuova regola. Dopo il click apparirà la maschera
sottostante.
Edit: Scegliere il numero di regola che si vuole modificare e cliccare poi sul bottone EDIT per
modificarla. Apparirà comunque la maschera sottostante.
Delete: Scegliere il numero di regola che si vuole modificare e cliccare poi sul bottone DELETE per
cancellarla.
Move Up/Move Down: Scegliere il numero di regola che si vuole alterare. Cliccare dunque sul
bottone “Move Up” oppure “Move Down” per cambiarne la sequenza. La posizione delle regole è
importante, a titolo d’esempio si potrebbe pensare (vedere l’esempio 1) di mettere prima la regola che
consenta il passaggio dell’UDP 53 (quella per richiedere l’indirizzo IP dell’URL digitato al DNS)
rispetto a quella del TCP 80 (il normale http). In effetti il primo pacchetto uscente sarebbe quello
indirizzato al DNS e la regola funzionerebbe bene risparmiando qualche confronto, ma dopo che si è
venuti a sapere l’IP dal server DNS, TUTTI i pacchetti (che saranno TCP 80) saranno esaminati dalla
regola UDP 53 e solo dopo da quella TCP 80, facendo quindi un confronto in più (per ogni
pacchetto). Un’attenta analisi del tipo di traffico può portare ad un ordine delle regole non banale ma
ottimizzato per l’uso.
~ Outgoing ~ Incoming: Determina su quale tipo di pacchetti la regola va applicata, se i pacchetti
uscenti o entranti.
Active: Scegliere “Yes” per abilitare la regola, oppure scegliere “No” per disabilitare la regola..
Packet Type: Specificare il tipo di pacchetto cui la regola sarà applicata(TCP, UDP, ICMP oppure
any).
ICMP (Internet Control Message Protocol) Viene usato per notificare al mittente eventuali problemi
legati ai datagrammi IP. I principali messaggi dell’ICMP sono: Destination Unreachable (l’host non
è raggiungibile e pertanto il pacchetto non sarà consegnato), Echo Reply ed Echo Request (usati per
verificare la raggiungibilità di alcuni host nella rete), Parameter Problem (indica che un Router che
ha esaminato il pacchetto ha rilevato un qualche problema nell’intestazione), Redirect (usato da un
host o un Router per avvisare il mittente che i pacchetti dovrebbero essere inviati ad un altro
indirizzo), Source Quench (inviato da un Router congestionato al mittente per informarlo dello stato),
Timestamp e Timestamp Reply (simili ai messaggi di Echo, ma aggiungono l’orario) TTL
Exceeded (il campo TTL è sceso a zero, dunque il pacchetto è stato scartato e ne viene informato il
mittente).
TCP (Transmission Control Protocol) Tale protocollo fornisce un servizio di comunicazione basato
sulla connessione (al contrario dell’IP e UDP). Tale servizio è affidabile. Vengono utilizzate le porte
di origine e destinazione (interi di 16 bit). E’ usato moltissimo specie per Telnet (porta 23), FTP (porta
20 e 21), http (porta 80), SMTP e POP3 (porta 25 e 110).
UDP (User Datagram Protocol) Tale protocollo fornisce un servizio di comunicazione non basato sulla
connessione (come dell’IP). Tale servizio è più veloce del TCP sebbene meno sicuro. Vengono
utilizzate le porte di origine e destinazione (interi di 16 bit). E’ utilizzato per interrogare i DNS.
Log: Scegliere “Yes” se si desidera generare un file logs quando la regola è applicata ad un pacchetto
in transito sul Router ADSL. Questo file è consultabile accedendo alla sezione Status e poi Security Log.
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Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Action When Matched:Quando un pacchetto soddisfa la regola, bisogna dire se eliminare (drop) o far passare il pacchetto in questione (forward).
Source IP Address: Introdurre l’indirizzo IP sorgente dei pacchetti (che possono essere entranti o
meno).
Source IP Mask: Introdurre la Subnet Mask sorgente dei pacchetti.
Source Port: Numero di porta sorgente da controllare per TCP o UDP.
Destination IP Address: : Introdurre l’indirizzo IP destinatario dei pacchetti (che possono essere
entranti o meno).
Destination IP Mask: Introdurre la Subnet Mask degli IP di destinazione dei pacchetti.
Destination Port: Numero di porta di destinazione da controllare per TCP o UDP
Bisogna prestare particolare attenzione alle porte in funzione della tipologia di
pacchetti (entranti o uscenti). Se si desidera filtrare l’http è possibile farlo impostando
un filtro tanto per i pacchetti entranti che per quelli uscenti. Se il filtro è applicato ai
pacchetti uscenti bisognerà selezionare come porta di destinazione (Destination) la 80.
Se il filtro invece è applicato ai pacchetti entranti la porta di provenienza (Source)
sarà la 80. Per ulteriore documentazione si faccia riferimento ad una guida sull’uso
delle porte nel TCP/IP.
Qualora nelle regoledel firewall si scegliesse di filtrare, come protocollo, ICMP o
ANY, non sono disponibili (non facendone uso questi protocolli) le porte.
Vediamo adesso in pratica questi concetti tramite un paio di esempi:
Esempio 1
Costruiremo adesso una serie di regole utilizzando un approccio di tipo conservativo, faremo cioè
entrare solo quello che riterremo sicuro (usando il NAT nessuna chiamata originata dall’esterno
sarebbe passata, ma si potrebbe desiderare che nessuna applicazioni comunque passi per determinate
porte), con una serie di regole, e limiteremo tutto il resto del traffico in ingresso con una regola finale.
Filtro Passa FTP. Faremo una nuova regola con le seguenti caratteristiche evidenziate: Incoming,
Active=Yes, Log=Yes, Racket Type=TCP, Action When Matched=Forward, lasceremo vuoti i campi
Source IP e Destination IP per non ledere in generalità, Source Port From=20 e Source Port to=21,
Destination Port From=0, Destination Port to=65535. In questo modo ogni richiesta entrante sulla
porta 20 e 21 sarà inoltrata. Qualora non dovesse funzionare è possibile nel browser la modalità
passiva (strumenti-opzioni internet-avanzate e selezionare la voce usa un FTP passivo).
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Filtro Passa HTTP. Faremo una nuove regola con le seguenti caratteristiche evidenziate: Incoming,
Active=Yes, Log=Yes, Racket Type=TCP, Action When Matched=Forward, lasceremo vuoti i campi
Source IP e Destination IP per non ledere in generalità, Source Port From=80 e Source Port to=80,
Destination Port From=0, Destination Port to=65535. In questo modo ogni pacchetto entrante sulla
porta 80 sarà inoltrato.
Filtro Passa DNS. Faremo inoltre una regola che consente il passaggio dell’UDP 53, per la risoluzione
dei DNS. Incoming, Active=Yes, Log=Yes, Racket Type=UDP, Action When Matched=Forward,
lasceremo vuoti i campi Source IP e Destination IP per non ledere in generalità, Source Port From=53
e Source Port to=53, Destination Port From=0, Destination Port to=65535. Si potrebbe essere più
precisi limitando anche l’IP di provenienza a quelli dei DNS (ma presenta degli svantaggi). In questo
modo, con le 2 regole (Passa DNS e Passa http), riusciremo a usare i server DNS e vedere i siti http.
Alla stessa maniera creeremo 2 regole per il passaggio della posta (TCP 25 e TCP 110) ed
eventualmente altre per servizi diversi.
Regola Finale. Faremo una nuove regola con le seguenti caratteristiche evidenziate: Incoming,
Active=Yes, Log=Yes, Racket Type=any (potremmo scegliere TCP), Action When Matched=Drop,
lasceremo campi Source IP= 0.0.0.0, subnet =0.0.0.0 e vuoti gli altri. per non ledere in generalità. In
questo modo ogni pacchetto, che non sia già stato inoltrato dalle regole precedenti, e che dunque vuole
parlare con una porta diversa da quelle concesse viene eliminato. In tal modo eventuali Trojan non
riusciranno ad essere facilmente controllati dall’esterno ed aumenteremo la sicurezza della Lan.
La regola Finale non deve essere assolutamente spostata di ordine, se così fosse tutte
le regole che la seguirebbero non sarebbero mai applicate poiché nessun pacchetto
sarebbe loro passato.
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Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Dovreste ottenere un’immagine del genere.
Esempio 2
Anzitutto è necessario assegnare ai PC che si vogliono limitare degli indirizzi IP fissi e disabilitare
così, qualora fosse attivo, il client DHCP. In questo modo, avendo sempre i medesimi indirizzi IP
potremo operare correttamente (si ricorda che invece se fossero client DHCP l'indirizzo IP potrebbe
mutare). L'idea da seguire sono le seguenti: Utenti appartenenti al gruppo A saranno filtrati ed
Utenti appartenenti al gruppo B avranno invece accesso senza alcuna limitazione a tutti i servizi
internet. Per ottenere questo creeremo nel firewall dell'I-Storm tutta una serie di regole che
consentiranno il passaggio per i pacchetti uscenti e provenienti dagli IP dei PC del gruppo A dei vari
servizi consentiti. Creeremo poi una regola finale che eliminira tutti i pacchetti uscenti provenienti
dagli IP dei PC del gruppo A (saranno quei pacchetti che non sono passati nelle regole di sopra e che
dunque non sono autorizzati ad uscire). Vediamo adesso come scegliere gli IP del gruppo A. Anzitutto
saranno IP contigui (appartenente alla classe 192.168.1.x per esempio). Creiamo la regola 1 per
pacchetti uscenti che se soddisfatta inoltra il pacchetto (qualora un pacchetto non la soddisfa si passa
alla regola 2 e così via). Tale regola deve consentire la visione delle pagine WEB. Metteremo nel
campo Source l'indirizzo IP di un PC del gruppo A, poi come subnet metteremo 255.255.255.252 (per
4 elementi, oppure 248 per 8 elementi). Sceglieremo TCP, come azione Forward e come porta di
destinazione la 80. Faremo poi le regole che consentono il passaggio delle porte TCP 110 e TCP 25
(entrambe per la posta) ed UDP 53 per la risoluzione dei DNS. Fatto questo faremo la regola finale che
taglia tutti i pacchetti provenienti da questi IP che non hanno passato nessuna regola antecedente,
questa regola avrà come azione Drop. Dovrebbe apparire un risultato analogo alla foto di sotto:
In questo modo i pacchetti uscenti appartenenti al gruppo A e che soddisfano le regole sono inoltrati,
quelli provenienti da A e che non soddisfano le regole di inoltro sono eliminati dalla regola 5. I
pacchetti provenienti da altri IP sono semplicemente inoltrati perchè non soddisfano alcuna regola. E'
possibile creare più gruppi e per ogni gruppo consentire determinati servizi.
Scelta dei gruppi. E' opportuno per evitare errori scrivere gli indirizzi IP in binario così come la
subnet mask. Facciamo un esempio:44 in binario diviene 00101100. La subnet mask 248 è 11111000.
Quindi mettere come IP=192.168.168.44 e subnet mask=255.255.255.248 significa indicare in binario
tutti quegli IP che cambiano i soli ultimi 3 bit (000,001....111). Cioè da 192.168.1.40 sino
38
192.168.1.47. Se avessimo usato come subnet 252 (11111100) avremmo potuto cambiare solo gli
ultimi 2 bit pertano avremmo avuto da 192.168.1.44 a 192.168.1.47. Resta inteso che i gruppi, per via
delle subnet, sono solo nei seguenti multipli:2,4,8,16,32,64,128 o 255. Nel caso, ad esempio, con 3
utenti si può mettere 192.168.1.1 e mettere subnet 255.255.255.252 in questo modo si settano i primi 4
(192.168.1.1, 192.168.1.2, 192.168.1.3) oppure mettendo 255.255.255.248 si arriva sino al
192.168.1.7. Tutti gli altri IP (sino 253) non saranno filtrati e potranno essere assegnati ai PC che non
hanno limitazioni.
Block Hacker Attack
Il Router può automaticamente accorgersi e bloccare un attacco di tipo DoS (Denial of Service) se
questa funzione è attiva. Lo scopo di attacchi di questo tipo non è quello di cogliere informazioni
particolari dalla vostra rete quanto piuttosto renderla inutilizzabile per un certo periodo di tempo. Più
precisamente esistono 4 specifici tipologie di attacchi DoS.
1-Attacchi che mirano all’esaurimento della banda, sono realizzabili in due modalità diverse a seconda
di quanta banda abbia l’attaccante. Qualora la banda sia maggiore dell’attaccato può saturarlo
diversamente, altrimenti può usare altri host che di fatto amplificano l’attacco.
2-Attacchi che mirano all’esaurimento delle risorse.
3-Attacchi contro difetti di programmazione, che mirano a sfruttare bug software o hardware.
4-Attacchi DoS generici.
Vengono riconosciuti diversi tipi diversi di patterns tra i quali:
- IP Spoofing
- Ping of Death (Length > 65535)
- Land Attack (Same source / destination IP address)
- IP with zero length
- Sync flooding
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Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
- Smurf Attack (ICMP Echo with x.x.x.0 or x.x.x.255)
- Snork Attack
- UDP port loop-back
- TCP NULL scan
-TCP XMAS Scan
-WinNuke Attack
-TCP SYN Flooding
-Ascend Kill
-IMAP SYN/FIN scan
-Net Bus scan
- Back Orifice scan
Segue una breve descrizione del funzionamento degli attacchi più comuni.
IP Spoofing è un attacco particolare in cui l’attaccante cerca di intromettersi in una connessione con lo
scopo di abbatterla o di prenderne il controllo. Può essere fatto sia dall’interno della propria Lan (con
possibilità più alte di successo se si dispone di LAN con HUB) che da Internet con possibilità di
successo infinitamente inferiori. Grazie al SPI il Router esamina a fondo i pacchetti che lo attraversano
e confrontando molti parametri coi pacchetti precedenti della stessa connessione riesce a stabilire con
efficacia se un pacchetto in arrivo è “spoofato” o meno.
Sync Flood, come già accennato è un attacco che mira a esaurire le risorse del sistema che lo subisce.
All’atto dell’instaurazione di una connessione viene spedito un pacchetto (dall’attaccante) col quale si
avvisa che si vuole costruire la connessione. Il ricevente, cioè l’attaccato, alloca delle risorse e
risponde con un pacchetto per proseguire la creazione della connessione. L’attaccato aspetta
pazientemente il pacchetto di risposta (che non arriverà mai poiché l’attaccante avrà scelto o un IP di
un host spento oppure starà attaccando l’host in questione impedendogli di rispondere). Le risorse
allocate saranno bloccate sino a che non scade il timer associato. Nel frattempo l’attaccante ripeterà
quest’attacco finendo col bloccare tutte le risorse disponibili nell’attaccato. Il firewall integrato nell’IStorm ADSL Router riconosce il tentativo di apertura di diverse connessioni provenienti dallo stesso
IP e non allocherà le risorse. Certamente, a meno di trovarsi con sprovveduti, l’IP che verrà registrato
nella tabella del sicurity logs non apparterrà all’attaccante.
Smurf Attack, tenta invece di esaurire l’intera banda dell’host vittima, per fare questo può (a seconda
della velocità della sua connessione) sfruttare anche delle sottoreti che fungono da amplificatore.
Infatti l’indirizzo di broadcast di queste sottoreti vieni sfruttato e così tutti gli host di questa sottorete
rispondono all’Echo Request richiesto dall’attaccante che avrà sostituito l’IP del mittente con quello
dell’attaccato. All’attaccato tutti gli host risponderanno col pacchetto di Echo Reply generando un
traffico intensissimo. L’I-Storm ADSL Router filtra i pacchetti di Echo Reply in uscita trattandolo
come un attacco.
Ping of Death, quest’attacco particolare e dalle conseguenze variabili (anche a seconda del carico
della macchina) viene generato creando un pacchetto ICMP di Echo Request fuori standard. Il
pacchetto IP può infatti essere lungo, dalle spefiche RFC, al massimo 65536 bytes di cui 20 sono
riservati per l’header. Entro il Payload vengono inseriti i pacchetti di livello superiore, in questo caso
l’ICMP (oppure TCP, UDP) che ha un header lungo 8 bytes. La lunghezza massima per il Payload del
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pacchetto ICMP è dunque 65535-20-8=60507 bytes. Sebbene un pacchetto del genere sia fuori
specifica è comunque realizzabile, inoltre arriva frammentato alla destinazione (l’attaccato) dove verrà
ricomposto (non verificandolo prima) ma a questo punto potrebbe generare un overflow dello stato di
alcune variabili. Il firewall integrato si accorge di questo tipo di attacco e scarta il pacchetto in
questione, aggiornando la tabella del security logs.
Land Attack, sfrutta un errore presente in molti Sistemi operativi o Router che quando ricevono un
particolare pacchetto (il cui IP di provenienza è uguale a quello di destinazione, cioè l’attaccato) di
richiesta di connessione tentano di stabilirla ma vanno incontro ai più diversi blocchi. In pratica
l’attaccato cerca di colloquiare con se stesso. L’I-Storm ADSL Router elimina tutti i pacchetti con
questa caratteristica.
Block WAN Request
Evidenziando “Enable” è possibile evitare di rispondere ai pacchetti di PING che giungono al router
dall’esterno. Quelli indirizzati verso l’esterno sono comunque fatti passare.
URL Filter
Tramite questa funzionalità è possibile filtrare ulteriormente il traffico in uscita limitando tale traffico
in base all’ora e/o giorno ed al tipo di URL. Sarà possibile bloccare l’accesso ad alcuni siti oppure
consentire l’accesso solo ad una lista opportuna di siti. E’ inoltre possibile impedire l’accesso ad alcuni
URL che hanno una determinata sequenza di caratteri.
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Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Scegliendo l’opzione Always Block le regole di filtraggio verranno applicate sempre, nel caso invece
si scelga Block From è possibile limitare, in base al giorno e all’ora l’utilizzo dei filtraggi.
Domains Filter
Un po’ come il firewall il concetto del filtraggio applicato ai domini resta identico. E’ possibile infatti
creare una lista di siti vietati (da mettere in Forbidden Domain), oppure consentire l’accesso a solo un
limitato numero di siti (da mettere in Trusted Domain e spuntare la voce Disable all Web traffic except for Trusted Domain).
42
3.4.5 VPN
Per prima cosa il termine inglese VPN sta per Vitual Private Network, cioè una rete privata virtuale.
Il motivo che ha fatto sentire l’esigenza delle VPN risiede nel desiderio di poter collegare in maniera
sicura due (o anche un numero maggiore) di Lan private utilizzando come mezzo una rete pubblica
(come appunto Internet) per il trasporto dei dati. Le VPN dunque utilizzano le reti pubbliche per
trasportare informazioni tra due distinte reti locali. Il grandissimo vantaggio delle VPN risiede nel
basso costo (se confrontate con soluzioni come linee dedicate capirete subito che le cifre “risparmiate”
diventano davvero importanti). La sicurezza (che rispetto all’uso di una rete privata) diviene però un
fattore di assoluta importanza (in fin dei conti usate, per spostare informazioni confidenziali, una rete
pubblica). Tutti i dati che viaggiano sulle reti pubbliche devono essere criptati tramite svariati
algoritmi atti ad impedirne l’intercettazione, garantirne l’integrità e verificare la loro autenticità.
Vediamo meglio queste caratteristiche alla base delle VPN:
Confidenzialità:
Permette che un pacchetto sia ricevuto e leggibile solo e soltanto dal destinario dello stesso (rendendo
inefficace l'utilizzo di sniffer da parte di utenti curiosi, che si troverebbero con un pacchetto cifrato e
che non saprebbero interpretare). L’intero pacchetto viene pertanto criptato con opportuni algoritmi.
Integrità:
Permette che i dati arrivino a destinazione integri e quindi inalterati durante il tragitto.
Autenticazione:
permette di verificare l'identità del mittente (evitando ad esempio fenomeni di spoofing).
PPTP Client
Una VPN (Virtual Private Network) consente, attraversando Internet ed usando l’IP, l’accesso alle
risorse della Lan interna da parte di un utente esterno. Per attivare questa funzionalità è sufficiente
attivare l’opzione Enable. E’ necessario compilare i seguenti campi:
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Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Username: Campo composto da massimo 63 caratteri alfanumerici(case sensitive).
Password: Campo composto da massimo 63 caratteri alfanumerici(case sensitive).
Server IP Address: Introdurre l’indirizzo IP del server PPTP.
E’ possibile ottenere l’indirizzo IP dei DNS automaticamente se il server PPTP li fornisce al momento
del LogOn. E’ altresì possibile che gli indirizzi IP dei DNS non siano forniti in maniera automatica, in
questo caso è necessario introdurre tali indirizzi a mano (fare riferimento alla sezione WAN-DNS per
maggiori dettagli). Quando si costruisce un tunnel VPN, i DNS attivi non sono quelli della sezione
WAN-DNS. A causa del tunnel col server PPTP remoto, la LAN è connessa alla LAN remota
direttamente. Tutti i pacchetti in uscita dalla vostra LAN sono inviati direttamente verso la LAN remota direttamente e pertanto bisogna settare i DNS coi valori dei DNS del server.
La funzionalità VPN consente di stabilire un tunnel PPTP con un server remoto PPTP e la vostra Lan.
Il router deve prima connettersi ad Internet tramite l’ISP prima e poi usare un client PPTP per costruire
la VPN.
Qualora fosse disabilitato il NAT la funzionalità VPN non sarebbe usabile.
Una volta configurato il PPtP Client (inserito l’IP del PC esterno che fa da server PPtP, l’username e la
password) sul Router, spuntate il campo Act e premete Apply. Il Router consentirà ad ogni PC della
Lan di usufruire delle risorse della Lan del Server VPN. Andando nella sezione Status-System Status
dovreste vedere l’immagine di sotto:
44
In cui è possibile vedere che il PPTP client 3 è connesso correttamente col server VPN. Ulteriori
informazioni sono ottenibili consultando il System Logs (sempre in Status). Dovreste vedere una
figura analoga:
A questo punto non resta che creare, su un qualsiasi PC della Lan dietro al Router, un collegamento
con l’IP del PC dell’altra Lan per avere accesso alle risorse della macchina. Su Windows XP cliccare il
tasto destro,sul Desktop, scegliere Nuovo e poi collegamento. Vi apparirà la schermata sotto riportata
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Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Inserire nel campo vuoto l’indirizzo IP di un PC nella LAN remota per poter accedere alle risorse
condivise. Se per esempio si volesse accedere alle risorse del Server bisognerebbe immettere l’IP del
Remote tunneling address.
Il Router ADSL è trasparente al passaggio delle VPN in PPTP, se dunque un PC della LAN (con IP
privato) stabilisce una VPN con un PC remoto (dotato di IP pubblico), questa sarà costruita. Qualora
invece un PC esterno volesse costruire una VPN (chiamando l’IP pubblico WAN del Router) con PC
della LAN (con IP privato), questa può essere costruita solo se nella sezione Virtual Server del Router
è stata creata una DMZ (vengono ruotati protocolli non gestiti dal VS, che consente la rotazione di
solo TCP e UDP) con l’IP privato del PC della LAN con cui si vuole costruire la VPN. Bisogna
inoltre prestare particolare attenzione ai protocolli filtrati nella sezione firewall. Infatti Ogni qualvolta
entra/esce un pacchetto nel/dal Router questo viene confrontato con le regole del Firewall, una per una,
sino a che non ne viene soddisfatta una. Qualora nessuna regola sia stata soddisfatta il pacchetto è
inviato. Qualora abbiate seguito un approccio conservativo (generando n regole per far passere ciò che
ritenete sicuro e creato una regola n+1 che taglia tutto) può essere che TUTTI i protocolli vengano
tagliati dall'ultima regola (se avete scelto ANY). In questo caso, utilizzando altri protocolli, tale regola
impedirebbe la costruzione della VPN. Ovviamente è possibile creare una sola VPN (da un PC della
Lan o verso un PC della Lan) alla volta date le impossibili rotazioni dei protocolli (non sono basate su
porte) utilizzati su più PC.
Durante una VPN in PPTP nella sezione System-Status il conteggio dei pacchetti in
entrata/uscita viene interrotto.
VPN IPSec
Per creare una VPN in IPSec è sufficiente cliccare sulla voce VPN e poi scegliere IPSec. Vi apparirà la
foto sotto riportata in cui sarà sufficiente spuntare la voce enable e premere Apply. A questo punto è
possibile configurare il Router per costruire una VPN in IPSec.
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Segue un esempio di configurazione di una VPN in IPSec che consente un collegamento Lan-To-Lan.
In questa modalità ogni PC appartenente ad una delle Lan può vedere, in tutta sicurezza, tutti i PC
dell’altra Lan.
Per il corretto funzionamento della VPN in IPSec bisogna evitare che le 2 Lan
abbiano la stessa subnet.
L’ipotesi di partenza è quella di avere 2 Lan che chiameremo Lan-A e Lan-B entrambe dietro un
Router I-Storm ADSL che effettua NAT e dispone di un IP pubblico statico ( è possibile la costruzione
di una VPN in IPSec con IP dinamico ma va settata di volta in volta, è comunque previsto il rilascio di
un firmware che integrerà la gestione DDNS in modo da poter costruire una VPN legata al dominio
registrato e non all’IP, che potrà anche essere dinamico).
La figura di sotto dovrebbe chiarire lo schema delle 2 LAN (la LAN-A ha indirizzi privati nella subnet
192.168.1.x e l’IP pubblico del Router A è 217.133.57.142, la LAN-B ha indirizzi privati nella subnet
192.168.2.x e l’IP pubblico del Router B è 151.38.172.154).
I 2 Router I-Storm vanno configurati come nelle figure riportate sotto.
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Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Dopo qualche minuto, se tutto è stato fatto correttamente avrete realizzato una VPN in IPSec tra le 2
LAN. Per verificare questo provate a pingare da un PC della LAN un PC dell’altra (togliendo dai
Router la funzione di Block Wan Request nel Firewall).
E’ possibile condividere, ad esempio, le risorse dei PC creando un collegamento e mettendo l’indirizzo
IP (privato) del PC.
Su Windows XP cliccare il tasto destro,sul Desktop, scegliere Nuovo e poi collegamento. Vi apparirà
la schermata sotto riportata.
Inserire nel campo vuoto l’indirizzo IP di un PC nella LAN remota per poter accedere alle risorse
condivise. Nell’esempio si è assunto di creare un collegamento da un qualsiasi PC appartenente alla
LAN-A verso un PC della LAN- B (il PC con IP=192.168.2.2).
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3.4.6 Virtual Server
Il firewall del Router ADSL consente la protezione della LAN locale da parte di accessi indesiderati.
Può essere necessario, qualche volta, consentire ad utenti esterni l’accesso ad un PC specifico della
Lan (per esempio verso un PC fa da server Web o FTP). La funzionalità di Virtual Server consente di
reindirizzare un particolare servizio, che avviene su una determinata porta ( si ricorda che Web =80,
FTP =21, Telnet =23, SMTP =25, POP3 =110, DNS =53, ECHO =7, NNTP =119) , su un PC della
Lan interna. E’ possibile scegliere l’intervallo (o la singola porta) di porte ed il protocollo (tra
TCP,UDP o entrambi) che si intende rigirare sull’indirizzo IP.
Se per esempio il server WEB ( che riceverà chiamate sulla porta 80) della LAN ha indirizzo IP
privato 192.168.1.2 dovremo editare la regola che consenta questo servizio, che verrà fatta nella
seguente maniera:
Type=TCP
Service Port=80 (bisognerà inserire 80,80)
IP Address=192.168.1.2
E’ chiaro che in questo caso non dovremo utilizzare il DHCP client sul PC poichè in tal caso non
conosceremo l’IP che il server Web potrebbe prendere.
E’ importante capire che l’I-Storm ADSL Router esegue, in ordine di numerazione crescente, le
associazioni richieste dai vari Virtual Server e solo alla fine (qualora fosse presente) rigira il tutto al
DMZ. Pertanto se la porta (20)21 è mappata su un certo PC della rete tramite Virtual Server, il PC il
cui indirizzo è indicato nel DMZ non potrà funzionare come server FTP.
DMZ: E’ a tutti gli effetti un computer esposto ad Internet, un pacchetto in ingresso viene esaminato
dal Firewall (passa il NAT) e passato all’indirizzo contenuto nel DMZ (se non soddisfa un Virtual
Server).
Qualora l’opzione di NAT sia disabilitata nella sezione WAN-ISP, la funzionalità di
Virtual Server non è utilizzabile.
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Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Se sul Router è abilitato il DHCP bisogna prestare particolare attenzione ad
assegnare l’indirizzo IP dei Virtual Server per evitare conflitti. In questo caso è
sufficiente assegnare al Virtual Server ( Tale PC non sarà client DHCP ed avrà oltre
all’indirizzo IP, la subnet mask, il gateway (cioè l’IP privato del Router ADSL) ed i
server DNS) un indirizzo IP che sia nella stessa subnet del Router ma fuori dal
range di indirizzi IP assegnabili dal server DHCP attivo sul Router ADSL.
Alcune applicazioni Internet ormai oggi diffusissime necessitano, per essere usate pienamente, di una
configurazione particolare della sezione Virtual Server del Router ADSL. Nella lista seguente sono
presenti questi settaggi. La lista non vuole essere esaustiva ma solo un punto d’inizio, invitiamo a
consulare eventuali aggiornamenti di questo manuale (scaricabile dal sito www.atlantisland.it o
www.atlantis-land.com poi sezioni prodotti, si sceglie il Router ADSL e da qui è possibile scaricare il
Usando NetMeeting (Versione3.0), ad esempio, quando la chiamata generata è uscente da un PC
dietro al Router verso un PC esterno non ci sono problemi. Il contrario non è realizzabile. Rigirando
invece le porte 1503 e 1720 è possibile ricevere anche chiamate in ingresso con video
5632 UDP, 22 UDP, 5631 TCP,
65301 TCP
4665 UDP
TCP 1863
TCP 6901
UDP 1863
UDP 6901
UDP 5190
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Attenzione il Router può gestire un numero non infinito di connessioni entranti,
pertanto per grandi range potrebbero sorgere problemi ed il servizio di VS
funzionare in maniera impropria.
Sono allegate tutta una serie di porte notevoli (da utilizzarsi per il VS ed il Firewall):
Servizio Numero di Porta / Protocollo
File Transfer Protocol (FTP) Data 20/tcp
FTP Commands 21/tcp
Telnet 23/tcp
Simple Mail Transfer Protocol (SMTP) Email 25/tcp
Domain Name Server (DNS) 53/tcp and 53/udp
Trivial File Transfer Protocol (TFTP) 69/udp
finger 79/tcp
World Wide Web (HTTP) 80/tcp
POP3 Email 110/tcp
SUN Remote Procedure Call (RPC) 111/udp
Network News Transfer Protocol (NNTP) 119/tcp
Network Time Protocol (NTP) 123/tcp and 123/udp
News 144/tcp
Simple Management Network Protocol (SNMP) 161/udp
SNMP (traps) 162/udp
Border Gateway Protocol (BGP) 179/tcp
Secure HTTP (HTTPS) 443/tcp
rlogin 513/tcp
rexec 514/tcp
talk 517/tcp and 517/udp
ntalk 518/tcp and 518/udp
Open Windows 2000/tcp and 2000/udp
Network File System (NFS) 2049/tcp
X11 6000/tcp and 6000/udp
Routing Information Protocol (RIP) 520/udp
Layer 2 Tunnelling Protocol (L2TP) 1701/udp
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3.4.7 Advanced
Remote Config
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Cliccare su Enable qualora si desiderasse la configurazione via browser da Internet.
Per accedere alla configurazione remota digitare nell’URL del browser la seguente
stringa:http://Indirizzo WAN IP :52523, dove WAN IP è l’indirizzo IP pubblico del Router ADSL. E’
consigliabile cambiare il valore della porta al pari della password di entrata per incrementare il livello
di sicurezza. Il valore di default è : 52520. Bisogna inoltre obbligatoriamente inserire l’IP (dalla
release V3.0 del firmware) da cui si desidera effettuare la configurazione remota (al fine di
incrementare la sicurezza).
E’ possibile fare la prova immediatamente anche dalla propria Lan seguendo i seguenti steps:
1-Andare nella sezione STATUS e poi la sottosezione SYSTEM STATUS
2-Leggere l’indirizzo IP Address sotto la sezione WAN, ed annotarlo (configurare Advanced Remote
settings mettendo tale IP tra quelli che possono controllare da remoto il Router)
3-Chiudere il browser con cui si sta accedendo alla configurazione del Router
4-Riaprirlo e digitare nell’Url: http://Indirizzo WAN IP :numero porta scelta
Qualora la funzionalità NAT fosse disabilitata, come indirizzo IP quando si accede
alla configurazione del Router bisognerà indicare l’indirizzo della porta LAN del
Router ADSL. Tale valore lo si può trovare in System Status.
Dynamic Routing
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La funzionalità di Routing dinamico può essere usata per consentire al Router ADSL di regolarsi
automaticamente come conseguenza di cambiamenti nello schema della rete. Il Router ADSL usa il
protocollo dinamico RIP per svolgere questa funzionalità, infatti fa il broadcasting di queste
informazioni agli altri router che aggiustano le loro tabelle. E’ necessario scegliere tra RIP1, RIP2
oppure RIP1+RIP2 sia per la trasmissione che per la ricezione attraverso la rete.
Static Routing
Qualora si avesse un altro Router con una connessione di tipo LAN-to_LAN è necessario creare una
istanza nella tabella di routing statico nel Router connesso con Internet.
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Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Add: Cliccare questo bottone per aggiungere una nuova istanza di routine statica. Apparirà la
maschera sottostante:
Edit: Selezionare l’istanza da cambiare e poi cliccare sul bottone EDIT.
Delete: Selezionare l’istanza da cancellare e poi cliccare sul bottone DELETE.
Destination Subnet / Subnet Mask / Gateway Address: Riempire questi campi necessari per questa
funzione.
Router/Bridge Mode
E’ possibili fare lo switch tra queste due modalità.
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Dynamic DNS
Tramite questa funzionalità è possibile registrare un dominio ed associarlo ad un IP dinamico. Ogni
qual volta il Router si riconnetterà, tramite il client incorporato, comunicherà al server DNS il nuovo
indirizzo IP. Associando tale funzionalità con il Virtual Server è possibile ospitare un sito WEB sul
proprio PC. I passaggi da seguire sono i seguenti:
1-Registrare il proprio dominio gratuitamente e istantaneamente su www.dyndns.org,
www.zoneedit.com.
2-Configurare il client sull’I-Storm Router ADSL inserendo i campi appropriati (Domain Name,
Username e Password)
3-Predisporre il PC che deve fungere da server
4-Configurare il Virtual Server affinché rigiri sull’indirizzo IP del PC (di sopra) predisposto le
connessioni provenienti dall’esterno
In questo modo ogni utente che voglia connettersi al vostro dominio interrogherà il server DNS che gli
restituirà di volta in volta l’indirizzo IP assegnatovi dall’ISP. Usando la funzionalità di riconnessione
(disponibile in PPPoA e PPPoE), qualora la connessione dovesse cadere, il Router la rialzerà
immediatamente. In questo modo se il PC resta sempre acceso il server WEB è di fatto sempre
raggiungibile( se si escludono problemi diversi).
Qualora dovreste incontrare problemi quali la sospensione del servizio configurare
la voce Period a 99 ore, come da figura.
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3.4.8 Status
System Status
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Mostra tutta una serie di informazioni sulla LAN, WAN e lo stato della connessione ADSL.
Nella prima linea, della sezione WAN, si può osservare il protocollo che si sta usando per la
connessione ADSL e, ancora più a destra, lo stato di questa. Lo stato del bottone deve essere
DISCONNECT, in caso contrario premerlo per poter attivare la connessione.
Coi protocolli PPPoE e PPPoA prestare particolare attenzione al bottone (allo stato della connessione
ed al bottone di connessione ancora più a destra). Quando lo stato (vicino al bottone) PPPoE/PPPoA è
disconnesso il bottone CONNET consentirà la connessione, altrimenti non realizzabile. Quando il
bottone è DISCONNECT lo stato può variare ma la connessione è realizzabile. Lo stato del bottone
rappresenta lo stato cui si arriva premendolo, non lo stato attuale (se, per esempio, si è connessi il
bottone sarà nello stato DISCONNECT).
Questa pagina viene aggiornata ogni 15 secondi, cliccando sul bottone di REFRESH si otterrà invece
un aggiornamento istantaneo.
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Device Info
Mostra le versione di FirmWare e l’indirizzo MAC del Router ADSL.
System Logs
Mostra tutte le informazioni storiche relative ai system logs.
Refresh / Clear: Cliccare su Refresh per vedere le ultime informazioni del system logs oppure
cliccare su Clear per cancellare tutte le informazioni relative al system logs mostrate sullo schermo.
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Security Logs
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Mostra le informazioni relative a tutto quello che riguarda la sicurezza. Vengono registrate qui infatti
tutte le attività del firewall. Ogni regola soddisfatta viene registrata qui assieme agli attacchi di hacker.
In questo modo potrete conoscere chi vi ha attaccato (l’IP) e quando e come operano le regole di
filtraggio. Quando nuove regole vengono applicate alla sezione firewall la sezione viene svuotata.
Refresh: Cliccare su Refresh per ottenere le ultime informazioni.
DHCP Table
Mostra gli indirizzi IP allocati tramite il server DHCP del Router, se attivo. Consultare, per
approfondimenti, la sezione 3.4.1 DHCP Server.
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3.4.9 Help
Premendo il bottone HELP, indipendentemente dalla sezione, vi apparirà un breve aiuto che vuole
essere non un sostitutivo di questo manuale ma solo un promemoria delle varie voci che troverete nella
configurazione del Router ADSL.
3.4.10 Logout
Per uscire dalla configurazione del Router ADSL si consiglia di non chiudere il browser
semplicemente ma di effettuare il Logout, ciccando sull’apposita voce (l’ultima verso il basso).
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Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
3.5 Configurazione in modalità Bridge Mode tramite browser.
Quando viene fatto funzionare in modalità bridge molte funzionalità (su tutte il firewall) vengono
disabilitate. Tale funzionalità potrebbe rendersi necessaria per il funzionamento di alcune particolari
applicazioni internet.
Accedere col browser web al seguente indirizzo IP (dove si inserisce l’URL) che di default è:
192.168.1.254, e premere il tasto invio.
Nessun User Name o Password è richiesta (nel caso di primo accesso). Qualora la password fosse stata
cambiata bisogna invece inserirla. Premere OK per continuare.
Apparirà a questo punto il Menù Principale, nella parte sinistra si potrà accedere (come se si stessero
vedendo i links in una homepage) a tutte le sezioni: LAN, WAN, System, Advanced, Status, Help ed
infine Logout.
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Cliccando sulla sezione desiderata, si vedrà nello spazio centrale della homepage tutti i settaggi relativi
alla configurazione della sezione scelta.
3.5.1 LAN
Questa sezione contiene i settaggi per la LAN interna. Selezionandola apparirà la sottosezione IP
Address.
IP Address: Il valore di default è:192.168.1.254
Questo è l’indirizzo IP con cui il Router ADSL è visto nella LAN. E’ necessario, qualora si cambiasse
IP con quello di un’altra subnet accertarsi che tutti I PC della LAN abbiano un indirizzo IP (se non
sono settati come client DHCP). Diversamente questo potrebbe impedire il corretto funzionamento
della LAN e l’accesso al Router ADSL.
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Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Subnet Mask: Il valore di default è:255.255.255.0
3.5.2 WAN
Questa sezione contiene i settaggi per la WAN. Selezionandola apparirà la sottosezione: ISP.
Dovremo quindi configurare il tipo di connessione ADSL.
Protocol: Sono soltanto due protocolli rispettivamente RFC1483 e PPTP-to-PPPoA Relaying. E’
necessario conoscere quale protocollo è adottato dal vostro provider.
VPI/VCI: Consultare il vostro ISP per conoscere i valori del Virtual Path Identifier (VPI) e del Virtual
Channel Identifier (VCI). Il range valido per il VPI va da 0 a 255 e per il VCI da 32 a 65535. I valori
di default per il VPI è 8 e per il VCI è 35.
Encapsulation Method: Assicurarsi di usare lo stesso metodo di incapsulamento usato dall’ISP
(LLC/SNAP or VC MUX).
Qualora si utilizzasse il protocollo PPTP-to-PPPoA Relaying è necessario creare un acceso di tipo
VPN dal PC indicando l’indirizzo IP quello LAN IP del Router ed inserendo username e password dati
dall’ISP (come se si stesse facendo una connessione remota).
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Vediamo nel dettaglio l’esempio della costruzione di una VPN con Windows XP. Anzitutto cliccare
sull’icona Connessione di rete contenuta nel pannello di controllo. Poi scegliere la voce crea nuova
connessione, premere poi avanti ed effettuare poi le scelte nelle figure seguenti.
E’ importante stabilire che la VPN sia di tipo PPTP.
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Nel protocollo TCP/IP metterete il PC settato come client DHCP in modo che l’indirizzo IP, DNS gli
venga fornito dal server dell’ISP. In questa modalità l’indirizzo IP pubblico viene associato
direttamente al PC pertanto potrete utilizzare alcune particolari applicazioni che non funzionano
attraverso il NAT. Il problema è che il PC è esposto è direttamente raggiungibile dall’esterno e non
può beneficiare né della protezione offerta dal NAT né del Firewall.
Potrebbe essere necessario utilizzare particolari settaggi (PAP, abilita Estensioni LCP) per il corretto
funzionamento della VPN.
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3.5.3 System
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Password
Le impostazioni di default non comprendono alcuna password. E’ consigliabile cambiare tale settaggio
al fine di evitare spiacevoli intrusioni. E’ necessario conservare la nuova password in un posto sicuro,
in quanto non è possibile in alcun modo (se non rivolgendosi ad AtlantisLand spa ed avendo
l’indirizzo MAC del Router) accedere (via web) al Router ADSL qualora venga persa. La
password può essere lunga sino ad 8 caratteri alfanumerici (accertarsi che la posizione del Caps Lock
sia off)
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Upgrade
Per effettuare l’upgrade del firmware del Router ADSL è necessario anzitutto scaricare dal sito
www.atlantisland.it o www.atlantis-land.com (nella sezione opportuna) un nuovo firmware (se
disponibile). Aprire il file compresso in una directory. Accedere a questo punto, sotto il menù System
nel Menù principale, alla voce Upgrade e premere poi il tasto Sfoglia ed indicare il path dove si è
messo il file del firmware decompresso. Premere poi sul tasto Upgrade per terminare
l’aggiornamento. E’ opportuno non staccare, durante la fase di upgrade, il Router ADSL dalla presa elettrica. Completata la procedura l’I-Storm ADSL Router si resetterà automaticamente e
inizierà a funzionare col nuovo firmware.
Factory Setting
69
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Se per necessità si desidera reimpostare l’I-Storm ADSL Router con la configurazione di default
(perdendo tutti i settaggi inseriti) sarà sufficiente accedere, sotto il menù System nel Menù principale,
alla voce Factory Setting e premere poi il tasto Reset. I valori della configurazione di default sono
riportati nella sezione 3.2 di questo manuale.
Reboot
Qualora il dispositivo smetta di rispondere o funzionare è possibile risolvere il problema accedendo,
sotto il menù System nel Menù principale, e cliccare la voce Reboot. Apparirà una finestra in cui un
timer vi aggiornerà sul tempo necessario alla riconnessione.
70
3.5.4 Advanced
Remote Config
Per accedere alla configurazione remota digitare nell’URL del browser la seguente
stringa:http://Indirizzo WAN IP, dove WAN IP è l’indirizzo IP pubblico del Router ADSL.
Scegliere Enable se si desidera configurare il Router ADSL da un qualsiasi PC collegato in Internet
tramite un browser WEB.
Router/Bridge Mode
E’ possibile switchare la modalità di funzionamento del Router ADSL.
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3.5.5 Status
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
System Status
Mostra tutta una serie di informazioni sulla LAN, WAN e lo stato della connessione ADSL.
Questa pagina viene aggiornata ogni 15 secondi, cliccando sul bottone di REFRESH si otterrà invece
un aggiornamento istantaneo.
Device Info
Mostra le versione di FirmWare ed l’indirizzo MAC del Router ADSL.
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System Logs
Mostra tutte le informazioni storiche relative ai system logs.
Refresh / Clear: Cliccare su Refresh per vedere le ultime informazioni del system logs oppure
cliccare su Clear per cancellare tutte le informazioni relative al system logs mostrate sullo schermo.
3.5.6 Help
Premendo il bottone HELP, indipendentemente dalla sezione, vi apparirà un breve aiuto che vuole
essere non un sostitutivo di questo manuale ma solo un promemoria delle varie voci che troverete nella
configurazione dle Router ADSL.
73
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
3.5.7 Logout
Per uscire dalla configurazione del Router ADSL si consiglia di non chiudere il browser
semplicemente ma di effettuare il Logout, ciccando sull’apposita voce (l’ultima verso il basso).
3.6 Cambiare la Password
Le impostazioni di default non comprendono alcuna password. E’ consigliabile cambiare tale settaggio
al fine di evitare spiacevoli intrusioni. E’ necessario conservare la nuova password in un posto sicuro,
in quanto non è possibile in alcun modo (se non rivolgendosi ad AtlantisLand spa ed avendo
l’indirizzo MAC del Router) accedere (via web) al Router ADSL qualora venga persa. La
password può essere lunga sino ad 8 caratteri alfanumerici (accertarsi che la posizione del Caps Lock
sia off).
74
3.7 Firmware Upgrade
Per effettuare l’upgrade del firmware del Router ADSL è necessario anzitutto scaricare dal sito
www.atlantisland.it o www.atlantis-land.com (nella sezione opportuna) un nuovo firmware (se
disponibile). Aprire il file compresso in una directory. Accedere a questo punti, sotto il menù System
nel Menù principale, alla voce Upgrade e premere poi il tasto Sfoglia ed indicare la path dove si è
messo il file del firmware decompresso. Premere poi sul tasto Upgrade per terminare
l’aggiornamento. E’ opportuno non staccare, durante la fase di upgrade, il Router ADSL dalla presa elettrica. Completata la procedura l’I-Storm ADSL Router si resetterà automaticamente e
inizierà a funzionare col nuovo firmware. Dovrebbero essere conservati i settaggi impostati
precedentemente, sebbene a titolo cautelativo si consiglia di salvarli opportunamente.
3.8 Ripristino del Firmware
Questa procedura consente il ripristino del firmware del Router qualora qualcosa sia andato male
durante la procedura di update o qualora si sia sprogrammata la memoria flash a causa di scariche
elettriche provenienti, in massima misura (sono meno probabili quelle sul cavo Lan), tanto dalla rete
elettrica quanto da quella telefonica. A tal fine vi invitiamo di dotarvi degli apparati adeguati per
evitare eventuali guasti (i fulmini e/o scariche elettriche non sono coperte da garanzia). Preparare il
Router collegando il cavo Lan ed il cavo seriale al PC, non collegarlo invece né alla rete elettrica né
all’ADSL. Lanciare Hyperterminal sul Pc (leggere la sezione successiva per maggiori dettagli),
scegliere la porta Com su cui è collegato il Router ed immettere poi i seguenti settaggi (bit per secondo=9600, Bit di dati=8, Parità=Nessuno, Bit di Stop=1, controllo di flusso=Nessuno). A
questo punto tenete premuto il tasto Shift + * e, collegato il cavo elettrico al Router, dovrebbe
apparirvi un’immagine come quella da foto allegata in cui potrete leggere l’indirizzo MAC
(prendetene nota).
75
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
A questo punto premete Shift+f ed immediatamente lo spazio, dovrebbe apparirvi una parentesi
quadra come prompt “]” .Se questo non è apparso ripetete l’operazione (non occupandovi di prendere
il MAC) dall’inizio (uscite dalla connessione seriale, spegnete il Router, rilanciate la connessione
seriale ed accendetelo e premete Shift+*, poi non appena appare Boot From…..premete Shift+f e
immediatamente dopo lo spazio). Dovrebbe apparirvi un’immagine come da foto (se non appare ripete
la procedura), se prima il Router si resettava continuamente adesso dovrebbe smettere.
Digitate poi configeeprom serialboot ethernet e premete invio. Spegnete il Router staccando il cavo
di rete elettrica e lasciate attiva la connessione seriale.
Lanciate FWUP.exe presente nella cartella recovery del CDROM allegato oppure richiedibile
all’assistenza tecnica.
76
Scegliere la scheda di rete del proprio PC (che dovrà avere necessariamente un IP fisso).
Fatto questo introducete nella figura il MAC preso precedentemente (vedrete solo caratteri maiuscoli,
è normale). Premete OK.
Premere Open, indicare il percorso in cui è presente il file Firmware di ripristino (non è lo stesso usato per l’upgrade via WEB, non vano assolutamente scambiati). Evidenziare in basso All Files e
premere apri. Dovreste vedere l’immagine di sotto:
77
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
A questo punto scollegate il Router dalla corrente elettrica e poi ricollegatelo, dovreste vedere
l’immagine di sotto (apparirà la scritta Boot continuamente mentre lampeggerà la luce ACT) ed
immediatamente premete sul tasto Emergency .
Dovreste vedere un’immagine del genere (quella sotto) nella console di hyperterminal:
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Terminata la procedura di update il Router risulterà perfettamente funzionante. Aspettate comunque di
vedere l’immagine sotto che vi indicherà il corretto termine dell’operazione. Qualora non partisse
l’upgrade automatico ma nella schermata della connessione seriale comunque è presente la scritta
boot riprovare a premere il tasto Emergency.
79
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
3.9 Console e/o Telnet
E’ possibile configurare il Router ADSL sia tramite Telnet (la password è:” password “) che tramite
Console. Per la configurazione tramite Telnet andare nel prompt dei comandi Configurazione tramite
Hyperterminal su ambienti Windows e digitare telnet <indirizzo Lan IP> e premere invio, introdurre
la password.
1-Lanciare Hyperterminal o qualsiasi altro programma di emulazione terminale (le istruzioni seguenti
si riferiscono a hyperterminal).
In XP, ad esempio, andare su Start-tutti programmi-accessori-comunicazioni-hyperterminal
2-Introdurre il nome da dare alla connessione e premere OK.
3-Scegliere la porta COM cui è collegato l’I-Storm ADSL Router
4-Inserire i settagli come da figura (bit per secondo=9600, Bit di dati=8, Parità=Nessuno, Bit di Stop=1, controllo di flusso=Nessuno):
80
Premere su Applica e poi OK.
Vi troverete a questo punto dopo aver premuto INVIO ed aver introdotto la password (“password”)
nella console dell’I-Storm Router ADSL.
A questo punto apparirà l’indirizzo LAN del Router ed un cursore lampeggiante. Utilizzando il
comando help seguito dal tasto invio è possibile vedere la lista di tutti i comandi disponibili. Vi
apparirà il seguente elenco (può variare a seconda del Firmware installato):
Digitando il nome del comando (se riferito ad un processo) seguito da invio e poi digitando help all
potremo vedere tutti i comandi relativi all’opportuno processo. Per tornare alla root sarà sufficiente
81
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
digitare home seguito da invio. Alcuni comandi invece (quelli non riferiti ad un processo) eseguono
immediatamente un’azione. Di questa categoria fanno parte:
restart (effettua il restart del Router)
uptime (mostra il tempo dall’ultima accensione o restart)
telnetpassword (consente di cambiare la password per l’accesso telnet, chiederà prima la vecchia)
webpassword (consente di cambiare la password per l’accesso web, chiederà prima la vecchia)
consolepassword (consente di cambiare la password per l’accesso console, chiederà prima la vecchia)
showpassword (mostrerà la password telnet e web)
remotetelnet [yes/no](consente di selezionare l’accesso telnet da remoto)
Processo IP
Vediamo adesso un esempio di processo. Digitando ip e premendo invio (dalla root) entreremo nel
processo IP. Qui digitando help (seguito da invio) potremo vedere tutti i comando disponibili nel
processo. Digitando help all (seguito da invio) potremmo vedere la sintassi di tutti i comandi del
processo. Digitando invece help + comando (seguito da invio) potremmo vedere la sintassi riferita
allo specifico comando. Per cambiare l’indirizzo IP è sufficiente digitare enable ethernet [nuovo IP]
(seguito da invio). Potremmo accorgerci del cambiamento guardando la linea del cursore che adesso
evidenzierà il nuovo indirizzo IP. Per cambiare ad esempio l’MTU dei pacchetti sull’interfaccia è
sufficiente digitare enable device ethernet mtu 1400 192.168.1.5 (seguito da invio, viene cambiato
l’IP e settato l’mtu=1400). Premendo device list potremo controllare tutti questi nuovi settaggi.
Entrate poi in config e salvate col comando save.
Processo BSP
Digitando bsp e premendo invio (dalla root) entreremo nel processo BSP. Al solito di digitando help
(seguito da invio) potremo vedere tutti i comando disponibili nel processo. Premendo line (seguito da
invio) potremo vedere tutti i parametri della linea (quali rumore, attenuazione). Premendo perf
(seguito da invio) potremo vedere gli errori sulla linea. Premendo channel (seguito da invio) potremo
vedere il data rate. Premendo mode (seguito da invio) potremo conoscere lo stato della linea. Il
Router, grazie al supporto del protocollo G.994.1 (G.hs) riesce a scegliere il tipo di modulazione
automaticamente. Potrebbe rendersi necessario forzare un tipo di modulazione in questo caso digitare
il comando opportuno (glite, gdmt, multi, ansi seguito da invio) dopodiché digitare down (per far
cadere la connessione) ed infine up (per ripristinarla con la nuova modulazione). Scoperta la
modulazione corretta dell’ISP, andare in home poi nel processo config e digitare il comando save.
Processo NAT
Digitando nat e premendo invio (dalla root) entreremo nel processo NAT. Al solito di digitando help
(seguito da invio) potremo vedere tutti i comando disponibili nel processo Premendo interface
(seguito da invio) potremo vedere tutte le interfacce. Premendo inbound list (seguito da invio)
potremo vedere a quali indirizzi IP privati sono reindirizzate le porte/protocolli. Per creare un Virtual
Server è sufficiente digitare: inbound add [interfaccia] [numero porta]/[protocollo] [IP Lan]. Col
comando inbound list è possibile vedere tutti i Virtual Server attivati. Premendo inbound dolete [n°
regola] è possibile cancellare la singola regola di reindirizzamento, oppure premendo inbound flush è
possibile cancellare tutte le regole.
82
83
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Capitolo 4
Troubleshooting
Qualora il Router ADSL non funzionasse propriamente, prima di rivolgersi all’ISP, consultare questo
capitolo.
Problemi alla partenza dell’I-Storm ADSL Router
Problema Azioni correttive
Nessun LED è acceso
quando si collega il
Router ADSL alla rete
elettrica.
Controllare la connessione tra l’alimentatore ed il Router
ADSL, qualora il problema persistesse potrebbe essere un
problema hardware. Rivolgersi, in questo caso, al supporto
tecnico di AtlantisLand.
Ho dimenticato la Password
Problema Azioni correttive
Qualora abbiate
dimenticato la password
per entrare nell’I-Storm
Router ADSL oppure non
ricordate più l’IP che gli
avevate assegnato.
E’ necessario collegare l’I-Storm Router ADSL ad un PC
tramite il cavo seriale fornito. Lanciare sul PC un programma
di emulazione terminale e scegliere i seguenti settaggi: bit
per secondo=9600, Bit di dati=8, Parità=nessuno, Bit di
Stop=1, controllo di flusso=Nessuno ed introdurre la
password relativa al management da console che è
“password”. Qui (anzitutto potrete subito vedere l’IP del
Router) digitando “showpassword” potrete vedere le
password sia della parte WEB che della parte Console.
Coi comandi webpassword/telnetpassword è possibile
adesso cambiare le password di ingresso.
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Non riesco ad entrare nel Router via WEB
Problema Azioni correttive
Pur digitando l’IP del
Router (192.168.1.254)
non ottengo risposta,
cosa posso fare?
Il problema potrebbe essere dovuto o ad un cablaggio errato
oppure a causa di indirizzo IP del PC "inconsistente". Il
Router viene fornito con un cavo incrociato tramite il quale
va collegato o direttamente ad un PC oppure alla porta Uplink
di un Hub/Switch. Qualora si usasse un cavo dritto (non
fornito) è possibile connetterlo ad una qualsiasi porta di un
Hub/Switch. Controllando i LED posti sul Router è possibile
diagnosticare immediatamente lo stato del cablaggio. Nel caso
di connessioni corretta il led Power=verde ed il led
ACT=verde fisso. Bisogna attendere che il LED COL sia
spento (qualora non accadesse e, si è certi del corretto
cablaggio, spegnere il PC ed il Router e riaccenderli). A
questo punto si è pronti per configurare il Router digitando il
suo IP che di default è 192.168.1.254. Qualora non si riuscisse
ancora ad entrare, è opportuno controllare l'indirizzo IP del
PC e spostarlo sulla classe 192.168.1.x (ad esempio
192.168.1.1, subnet=255.255.255.0 e default gatewy quello
del Router). Si potrebbe altresì spostare l'indirizzo IP del
Router anche da console, per fare questo collegare il cavo
RS232 fornito ad un PC e lanciare Hyperterminal, scegliendo
la porta COM su cui è collegato il cavo seriale che collega il
PC al router, con seguenti settaggi:bit per secondo=9600, Bit
di dati=8, Parità=nessuno, Bit di Stop=1, controllo di
flusso=Nessuno ed introdurre la password relativa al
management da console che è “password”. A questo punto
per cambiare l’indirizzo IP è sufficiente digitare IP e premere
invio per spostarsi nel processo IP. A questo punto
digitare enable ethernet [nuovo IP] (seguito da invio).
Potremmo accorgerci del cambiamento guardando la linea del
cursore che adesso evidenzierà il nuovo indirizzo IP. Digitare
home (seguito da invio), poi digitare config(seguito da invio)
ed infine digitare save e premere invio per rendere permanenti
le modifiche.
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Problemi con l’interfaccia WAN
Problema Azioni correttive
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Fallisce l’inizializzazione
della connessione PVC.
Assicurarsi che il cavo RJ11 sia connesso propriamente alla
linea telefonica ed al Router ADSL. Il LED ADSL dovrebbe
essere acceso fisso. Qualora lampeggiasse attendere che
smetta, la connessione non è altrimenti realizzabile.
Controllare i valori di VPI e VCI, il tipo di incapsulazione ed
il tipo di modulazione (valori forniti dall’ISP). Effettuare il
Reboot del Router ADSL.
Andare (se si è in modalità Router) in System e poi nella
sottosezione System status e qui sotto la sezione WAN
controllare lo stato della connessione (il bottone deve essere
sullo stato DISCONNECT, qualora così non fosse cliccarci
sopra).
Qualora il problema persistesse contattare l’ISP e verificare
tali parametri.
Problemi con l’interfaccia LAN
Problema Azioni correttive
Non posso fare il ping con
alcun PC della LAN.
Controllare il LED Ethernet, nel pannello frontale. Tale LED
dovrebbe essere acceso. Se così non fosse controllare il
cablaggio.
Verificare, nel caso in cui il LED sia acceso, che l’indirizzo
IP e la subnet mask tra il Router ed i PC siano consistenti.
Problemi di Connessione ad un Remote Node oppure ad un ISP
Problema Azioni correttive
Non riesce a connettersi
ad un remote node o ad un
ISP.
Fare riferimento alla sezione 3.4.8 “System Status” per
verificare lo stato della linea.
Nella section 3.4.7 “Remote Config”, verificare Login e
Password per la connessione col remote node.
86
Conflitto di indirizzi IP
Problema Azioni correttive
Il PC visualizza un
messaggio che informa
sul conflitto dell’indirizzo
IP.
La causa può essere un reboot del Router ADSL (se impostato
come server DHCP) oppure da due o più PC che hanno lo
stesso indirizzo. E’ possibile lanciando l’utilità “winipcfg”
controllare tutti i parametri (IP, Subnet, DG) ed
eventualmente rinnovarli (se il PC è un client DHCP ed il
Router funge da server DHCP). L’utilità “winipcfg.exe” è
disponibile per Win95, 98 e ME. Per WinNT, Win2000 e
WinXP utilizzare l’utility “ipconfig”.
Il Router non riesce ad allinearsi?
Problema Azioni correttive
Il Led ADSL continua a
lampeggiare ed il Router
non riesce ad allinearsi.
Cosa posso fare?
E’ necessario collegare l’I-Storm Router ADSL ad un PC
tramite il cavo seriale fornito. Lanciare sul PC un programma
di emulazione terminale e scegliere i seguenti settaggi: bit
per secondo=9600, Bit di dati=8, Parità=nessuno, Bit di
Stop=1, controllo di flusso=Nessuno ed introdurre la
password relativa al management da console che è
“password”. Qui (anzitutto potrete subito vedere l’IP del
Router) digitando BSP (seguito da invio) entreremo nel
processo BSP. Premendo mode (seguito da invio) potremo
conoscere lo stato della linea. Il Router, grazie al supporto del
protocollo G.994.1 (G.hs) riesce a scegliere il tipo di
modulazione automaticamente. Potrebbe rendersi necessario
forzare un tipo di modulazione in questo caso digitare il
comando opportuno (glite, gdmt, multi, ansi seguito da
invio) dopodiché digitare down (per far cadere la
connessione) ed infine up (per ripristinarla con la nuova
modulazione). Scoperta la modulazione corretta dell’ISP,
andare in home poi nel processo config e digitare il comando
save.
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Cos’è il NAT?
Quesito Risposta
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Cosa fa esattamente il
NAT?
Nat significa Network Addsress Traslation (traslazione degli
indirizzi di rete locale).E’ stato proposto e descritto
nell’RFC-1631 ed aveva, almeno originariamente, il compito
di permettere uno sfruttamento intensivo degli indirizzi IP.
Ogni strumento che realizzi il NAT è composto da una
tabella costruita da coppie di indirizzi IP, uno della rete
privata ed uno pubblico. Dunque c’è una traslazione dagli IP
della rete privata a quelli pubblici ed il contrario. Il Router IStorm ADSL supporta il NAT, pertanto con un’opportuna
configurazione più utenti possono accedere ad Internet
usando un singolo account ( e un singolo IP pubblico).Il NAT
consente a più utenti di accedere ad Internet al costo di un
singolo account IP. Se gli utenti della LAN dispongono di
indirizzi IP pubblici e possono pertanto accedere direttamente
ad Internet (e fungere da server per determinati servizi) tale
funzionalità dovrebbe essere disabilitata. Il Nat inoltre è una
sorta di primo firewall che migliora la sicurezza della Lan
locale. Andrebbe usata quando il traffico indirizzato verso
Internet è una parte di quello che circola nella Lan locale,
altrimenti tale funzionalità potrebbe degradare leggermente le
prestazioni della connessione ad Internet. Tale funzionalità
coesiste con la funzionalità Virtual Server, DMZ e DHCP. Il
Nat manipola i pacchetti IP uscenti e ne cambia il campo “IP
provenienza” sostituendo il mittente del pacchetto (in questo
caso l’indirizzo IP il PC della Lan, che è un IP privato non
valido in Internet ) con l’IP pubblico dell’I-Storm ADSL
Router. In questo modo tutti i pacchetti uscenti dal Router
avranno nel campo mittente l’indirizzo IP pubblico del
Router. Quando poi i pacchetti torneranno al Router (perché
sono a lui indirizzati) questo in base a tabelle memorizzate
provvederà al processo contrario e li spedirà al PC interessato
nella Lan.
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Percorso dei pacchetti
Problema Azioni correttive
Non funziona il Server
che ho settato su un PC.
Il Router ADSL I-Storm applica, ad ogni pacchetto,
nell’ordine:
Firewall (ogni pacchetto è processato a partire dalla prima
regola. Una volta soddisfatta una regola si esegue l’azione
appropriata altrimenti si procede alla regola seguente sino
all’ultima regola, se nessuna precedente è soddisfatta).
Virtual Server (i pacchetti entranti non “attesi” dal NAT,
vengono smistati seguendo le regole, partendo dalla prima,
presenti nel VS)
DMZ (i pacchetti entranti non “attesi” dal NAT e non
smistati dal VS sarebbero scartati se tale funzionalità fosse
disabilitata)
Affichè il Server funzioni bisogna accertarsi che nessun
blocco antecedente al VS (Firewall) o DMZ (Firewall e VS)
non operi in conformità.
Settare il PC che funge da Server con un indirizzo IP privato
fisso
Non funziona correttamente un’applicazione Internet
Problema Azioni correttive
Alcune applicazioni,
quando il Router fa NAT
oppure è attivo il firewall,
potrebbero non funzionare
propriamente.
Il Router, tramite il NAT e/o il firewall, protegge la LAN
isolandola dall’esterno e rifiutando tutti i tentativi di
connessione generati dall’esterno. In Internet ogni servizio è
associato ad una porta. Queste porte potrebbero essere chiuse
per evitare che malintenzionati possano accedere alla LAN.
Tuttavia può essere necessario, per il funzionamento di
determinate applicazioni (ad esempio NetMeeting), che i
tentativi di connessione generati dall’esterno su determinate
porte siano rigirati ad un PC della LAN su cui il programma
in questione sia in “ascolto”. Consultare la sezione Virtual
Server per avere maggiori dettagli. Le applicazioni che
tipicamente dovranno essere configurate sono:
Alcuni Programmi di Email
Alcuni Giochi Multi-Players
Alcune Applicazioni Phone/Video Conferenza
Per trovare le porte da aprire per il corretto funzionamento
dell’applicazioni solitamente la strada più breve è quella di
consultare il sito web del produttore dell’applicazione.
Resta inteso che in questo modo un solo PC della LAN
(quello su cui saranno girate le opportune porte) potrà usare
l’applicazione in questione.
89
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Perché nonostante il VS alcune applicazioni non vanno?
Problema Azioni correttive
Ho effettuato la rotazione
delle porte col VS ma
l’applicazione ancora non
va, cosa posso fare?
Potrebbe rendersi necessario effettuare una DMZ verso il PC
su cui si vuole far girare una particolare applicazione. Se ad
esempio il PC in questione viene “chiamato” dall’esterno per
la costruzione di una VPN bisogna necessariamente effettuare
verso il suo IP privato una DMZ.
Perché nonostante la DMZ alcune applicazioni non vanno?
Problema Azioni correttive
Pur utilizzando la DMZ
l’applicazione non
funziona ancora, cosa
posso fare?
Nonostante le caratteristiche del Router alcune applicazioni
potrebbero non funzionare perché non trasparenti al NAT
(nemmeno effettuando una DMZ). In questo caso è possibile
utilizzare il Router in modalità Bridge. Così facendo
l'indirizzo IP pubblico del Router viene "dato" al PC che
dunque potrà far funzionare tutte le applicazioni (come se il
Router fosse un modem ADSL). Anzitutto abilitare la
funzione Bridge, poi selezionare il protocollo PPTP to PPPoA per la connessione ADSL del Router e costruire una
connessione VPN sul PC mettendo l'IP chiamato l'IP privato
del Router, come username e password quelle della
connessione all'ISP e scegliere la modalità PPTP. In questo
modo ogni volta che effettueremo la chiamata VPN al Router,
questo effettuerà un collegamento PPPoA (il tipo di protocollo
che l'ISP utilizza per fornirvi il servizio) con l'ISP. In questo
caso il router non è più server DHCP pertanto settate il PC
con indirizzi IP statici privati e non come client DHCP. La
VPN invece deve ottenere l'IP dal server (che è poi l'IP
pubblico assegnatovi). Questo problema non si presenta dove
il PC ha un indirizzo IP pubblico e pertanto non viene
NATtato dal Router. E’ altresì possibile usare il Router in
PPTP to PPPoA non impostandolo come Bridge (per la
costruzione della VPN seguire quello detto precedentemente),
resta inteso che però un solo PC della LAN alla volta potrà
accedere ad internet. E’ possibile utilizzare il Router in
modalità Bridge anche in RFC 1483 (in questa modalità,
utilizzando un singolo PC è necessario avere un client
PPPoE).
90
Le performance del Router non sono brillanti?
Problema Azioni correttive
Le performance in
download o in upload
non sono allineate col
tipo di contratto offerto
dall’ISP.
Assicurarsi che il cavo ADSL sia (in ogni suo punto) ad
almeno 30cm da qualsiasi alimentatore.
Allontanare il Router da qualsiasi apparecchio che possa
generare campi elettromagnetici (case con lo chassis aperto,
monitor CRT) ed interferire. Qualora non si ottenesse il
risultato sperato controllare il proprio contratto (vedere la
banda minima garantita) ed eventualmente contattare l'ISP. Se
i problemi continuassero, contattare l'assistenza tecnica di
Atlantis Land spa.
Come posso controllare ogni accesso al Router?
Problema Azioni correttive
Voglio impedire che
chiunque acceda al
Router da qualunque
interfaccia?
Il router è configurabile (tramite porta Lan) tanto da locale
tanto da remoto. Per impedirne l'uso non autorizzato è
possibile cambiare tutte le password di accesso. Si ricorda che
la configurazione di default ha come password:
WEB=nessuna, Telnet=password, Console=password.
Controllo remoto non attivo nè per la configurazione WEB nè
per la Telnet. Per cambiare le password di accesso entrare nel
router in modalità telnet e/o console e digitare uno dei
seguenti comandi comandi:consolepassword, telnetpassword e web password (al solito andare nel
processo config e digitare save). Si ricorda che cambiando
tutte e 3 le password (e perdendole) non sarà possibile
accedere in alcun modo al Router.
91
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Come posso abilitare la funzionalità SPI?
Problema Azioni correttive
Voglio accrescere la
sicurezza dle Router
abilitando la
funzionalità SPI?
Tale funzionalità consente, utilizzando l’hardware del Router,
di impedire ogni tipo di accesso indesiderato. Per abilitarla è
sufficiente entrare nel router in modalità telnet e/o console e
digitare:firewall (per entrare nel processo firewall) e poi spi enable. Digitando spi hash è possibile vedere i pacchetti su
cui l'SPI è attivo. Con questa funzionalità attiva l'interà Lan
sarà ulteriormente protetta poiché ogni pacchetto in transito
viene esaminato a fondo e tutti i pacchetti di risposta vengono
confrontati ed esaminati prima di essere inoltrati (di ogni
pacchetto viene fatto una sorta di hash particolare che ne
certifica l’autenticità). NB Alcune applicazioni internet
potrebbero non funzionare correttamente con tale funzionalità
attivata.
Cos’è il DHCP Relay?
Quesito Risposta
Cos’è il DHCP Relay ed a
cosa mi serve?
Settando questa funzionalità il servizio DHCP passa attraverso
il Router I-Storm e raggiunge altri server che assegnano alla
Lan i vari indirizzi IP. Se questa funzionalità non fosse
disponibile questi PC sarebbero impossibilitati ad accedere al
server DHCP. Al solito ogni PC che necessità di un indirizzo
IP si mette in contatto con un server DHCP (in questo caso
fuori dalla LAN) e da questo riceve: IP, Subnet. DG, DNS.
Questi indirizzi IP sono dinamici, nel senso che hanno un
tempo di validità. Scaduto questo termine il client DHCP
ricontatterà il server per riottenere un nuovo IP.
92
Cos’è l’IDLE Time?
Quesito Risposta
A cosa serve l’IDLE
Time?
Il valore di default è 5 minuti. Il router ADSL stacca la
connessione se non c’è traffico sulla connessione per 5 minuti
(il che significa che nessun pacchetto, di alcun genere, è stato
indirizzato dal Router verso Internet). E' possibile scegliere
Always On per mantenere sempre alta la connessione (in
PPPoA e PPPoE se tale modalità è abilitata il Routert ADSL
alzerà nuovamente la connessione se questa dovesse
cadere). Consigliamo di non utilizzare l’IDLE Time e
mantenere il Router su Always ON a meno che non abbiate un
abbonamento a tempo (attenzione in quel caso a monitorare la
connessione che verrà ricostruita non appena un pacchetto
sarà indirizzato, da un qualsiasi PC, verso un indirizzo diverso
dalla subnet di appartenenza).
Perché il Router si connette automaticamente all’ISP?
Quesito Risposta
Perché il Router si
connette
automaticamente
all’ISP?
Il Router ADSL genera una connessione quando un PC della
Lan invia un pacchetto (funzione di Dial on Demand)
indirizzato ad un indirizzo IP differente da quello della sua
classe di appartenenza (che è poi la subnet della Lan). Questo
fenomeno deve essere controllato in caso di abbonamento non
Flat e in condizioni di Idle Time attivato.
93
Cos’è un attacco Denial of Service?
Quesito Risposta
Capitolo 3 Uso dell’I-Storm Router ADSL
Che caratteristiche ha
un attacco Denial of
Service?
Lo scopo di attacchi di questo tipo non è quello di cogliere
informazioni particolari dalla vostra rete quanto piuttosto
renderla inutilizzabile per un certo periodo di tempo. Più
precisamente esistono 4 specifici tipologie di attacchi DoS.
1-Attacchi che mirano all’esaurimento della banda, sono
realizzabili in due modalità diverse a seconda di quanta banda
abbia l’attaccante. Qualora la banda sia maggiore
dell’attaccato può saturarlo diversamente può usare altri host
che di fatto amplificano l’attacco.
2-Attacchi che mirano all’esaurimento delle risorse.
3-Attacchi contro difetti di programmazione, che mirano a
sfruttare bug software o hardware.
4-Attacchi DoS generici.
Il Router può automaticamente accorgersi e bloccare un
attacco di tipo DoS (Denial of Service) se questa funzione è
attiva. Vengono riconosciuti oltre 15 tipi diversi di patterns
(col firmware 3.02g) tra i quali:
IP Spoofing, IP with zero length, Ping of
Death(Length>65535),Land Attack (Same source /
destination IP address), Sync flooding
Smurf Attack (ICMP Echo with x.x.x.0 or x.x.x.255),
Snork Attack, UDP port loop-back, TCP NULL scan,
Back Orifice Scan, Net Bus Scan TCP XMAS
Scan, WinNuke Attack, IMAP SYN/FIN scan.
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